GENNAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 9
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INNOVATIVA FONTE DI ENERGIA DALLO STABILIMENTO POMETON A MAERNE DI MARTELLAGO
Parole e azioni nuove Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
A
priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
“La polvere ferrosa come energia sostenibile è un vettore migliore dell’idrogeno perchè ha una densità energetica molto più elevata” Servizio a pag. 12
Energie green
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
Servizio a pag. 27
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CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 28
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Politica
Servizio a pag. 29
segue a pag. 5
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Abbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo ripreso in mano il progetto, una sorta di “cadavere eccellente” che abbiamo ricevuto in eredità. segue a pag. 5
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Facciamo il punto
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Scuole, parte il riordino nel miranese
Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
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ovità in vista dalla direzione scolastica regionale, che ha deciso di accorpare più istituti insieme. Anche nel Miranese i plessi sono sostanzialmente salvi, e non si chiudono come si era temuto inizialmente, ma complessivamente nel veneziano ci saranno undici dirigenti in meno. L’area metropolitana di Venezia dunque, segue la tendenza nazionale al calo demografico con una nuova razionalizzazione del sistema scolastico, richiesta dal Pnrr (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) per il contenimento della spesa come da decreto firmato dal ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e quello dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. Nel veneziano le operazioni di dimensionamento della rete scolastica proposte dagli enti locali incideranno sul numero delle sedi di dirigenza e per il miranese sarà il “Galilei - Martini” di Scorzè (con sede in via Venezia) ad inglobare anche il plesso del comprensivo di Peseggia. L’obiettivo del provvedimento è l’efficientamento della rete scolastica, per raggiungere una dimensione degli istituti adatta ad assicurare la stabilità, visto che i dati dell’ufficio scolastico registrano che in Veneto sono 556.214 gli alunni nelle scuole statali, con un decremento di l0mila studenti rispetto al 2022-23. Per l’area di Scorzè, dunque, saranno tre gli istituti comprensivi rimanenti. Nello specifico, il nuovo istituto comprensivo”Galilei-Martini” di Scorzè con sede principale in via Venezia 6 comprenderà la scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” e “Don Lorenzo Milani” a Gardigiano, le primarie “Guglielmo Marconi”, “Ippolito Nievo” di Rio San Martino, “Giovanni Pascoli” di Peseggia, “Alessandro Manzoni” a Cappella, “Giuseppe Verdi’ a Gardigiano e le secondarie di primo grado “Galileo Galilei” e “Arturo Martini” a Peseggia. In due anni, saranno 42 le dirigenze in meno nelle scuole del Veneto ed è previsto, per l’anno scolastico 2024-25, di passare da 592 a 560 autonomie scolastiche per scendere a 550 nel 2026-27. “Non una penalizzazione - spiega l’assessore regionale Elena Donazzan ma un efficientamento dell’offerta formativa”.
Novità in vista soprattutto nel territorio di Scorzè
Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione. continua da pag. 1
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Massimo Tonizzo
del Miranese Nord
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023
Noale
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Politica. Al via il tour del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro
“Sul territorio vanno migliorati i servizi e i trasporti pubblici” E
’ partito da Noale il “tour metropolitano” di Luigi Brugnaro tra (molte) domande e (per ora poche) certezze per il possibile futuro della città. Il sindaco metropolitano Brugnaro ha incontrato i cittadini di Noale, in quello che è stato presentato come il primo incontro per “ascoltare il territorio metropolitano”. Non a caso, la scelta è caduta su Noale, uno dei Comuni della terraferma che si appresta quest’anno alle nuove elezioni amministrative. Molti i punti toccati da Brugnaro per il futuro della città, tra le priorità i trasporti, in particolare quelli ferroviari. “La Città Metropolitana esiste non solo come istituzione, ma nella quotidianità dei cittadini - ha detto Brugnaro. I giovani si spostano quotidianamente in un territorio
Critiche forti dal centrosinistra: ”non si è affrontato il tema della sicurezza” ampio che unisce Padova a Venezia e a Treviso. Dobbiamo migliorare i servizi, i trasporti e moltiplicare le opportunità per i ragazzi che devono potersi costruire un futuro qui. Serve un progetto moderno, che sia competitivo a livello europeo e risponda alle esigenze di oggi e delle generazioni future. Abbiamo una serie di proposte specifiche: innanzitutto Noale deve veder migliorato il collegamento ferroviario con il raddoppio della linea Maerne-Castelfranco”. Guardando ai presenti, ecco pronto il possibile dispiego di forze del centrodestra per le prossime elezioni. Ecco dunque come in prima fila durante
l’incontro c’erano i presidenti del Rotary Club dei Tempesta, Marco Lazzaro, e del Lions Club NoaleScorzé Alfredo Rosace, i segretari di partito Sergio Vallotto (Lega), Michele Celeghin (Forza Italia) e Cristian Zara (Azione) ai quali Brugnaro ha consegnato l’affettuoso ricordo dell’amico Ivano Beggio. “Questa città ha una storia di vittorie ed eccellenze sportive - ha detto Brugnaro - costruite partendo da imprese nate qui, dalle botteghe di famiglia, proprio come quella dell’amico Ivano, che ho avuto il privilegio di conoscere. Dobbiamo ridare fiducia a chi ha voglia di fare e idee valide. Sosteniamo il coraggio necessario per investire e attirare tecnici e ricercatori da tutto il mondo, con ricadute positive sul territorio”. Scetticismo, invece, come era ovvio attendersi, dal centrosinistra per il quale, si è così dato l’avvio in pratica alla campagna elettorale. “Una duplice delusione - i primi commenti - la prima riguarda la banalità del lancio della campagna elettorale a Noale che, invece di portare idee ha pensato di portarci il suo finanziatore. Nessun accenno alle problematiche della nostra cittadina e alla visione del futuro. La seconda delusione deriva dalla confusionaria visione di Brugnaro che viene a Noale e pensa che siamo campagna da regolare e sottomettere a Venezia. Questo lo diciamo con riferimento a un argomento forte, che ci sta a cuore: quello della sicurezza. Noi vorremmo forze dell’ordine vicine e presenti, invece non abbiamo sentito Brugnaro parlare di nulla riguardo ai nostri bisogni. Noi vogliamo che i vigili tornino a Noale e aiutino i cittadini a rispettare le regole”.
Il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro a Noale
Elena Gorghetto al top della pasticceria nazionale Ha sapore anche in (gran) parte noalese uno dei panettoni più apprezzati dell’ultimo Natale. A darne notizia, con un post dalla sua pagina ufficiale, è addirittura il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Elena Gorghetto (trevigiana) e Alessandro Tomao (romano) hanno 29 anni, e condividono la passione per i dolci da sempre. Si conoscono a Brescia, dove lei studia e lui lavora - scrive Zaia Elena si trasferisce a Noale per studiare pasticceria da Zizola. La gavetta è dura: poi la scelta di fermarsi per mettere a punto il proprio progetto, Nano Lab a Camalò di Povegliano che produce gelati e pasticceria d’eccellenza. E qui la consacrazione: il loro panettone è stato inserito tra i migliori in Italia del 2023 dal Gam-
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GRAZIE
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per averci scelto e per continuare a sceglierci
bero Rosso, che li ha scelti tra 135 produttori. Bravissimi questi ragazzi che sono arrivati in alto grazie allo studio e al duro lavoro, dimostrano che niente è impossibile per chi sogna in grande”. Da Noale, che l’ha vista crescere, arrivano solo complimenti. “Bravissima, competente ma anche umile e disposta ad ascoltare tutti i consigli. Se lo è meritato”. Insomma un bel riconoscimento per una giovane che ha portato il nome anche della ”Città dei Tempesta” all’attenzione delle cronache nazionali. La conferma che le giovani generazioni che si formano del territorio sono preparate e ottengono risultati importanti con il loro impegno. (m.t.)
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Noale
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Territorio. Dopo l’inaugurazione della pista ciclabile con Salzano
Una pioggia di cantieri in arrivo con il 2024
Un sondaggio sulle nuove generazioni
S
arà un inizio anno di lavori a Noale, con la viabilità che si prepara a delle piccole ma importanti rivoluzioni che renderanno più facile la vita a tutti i residenti. Il primo intervento è già visibile con l’inizio dell’anno. Si tratta della nuova pista ciclabile che collega il Comune di Salzano, da via Villatega, alla città di Noale su via Polanzani tramite un nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Marzenego. L’opera è stata finanziata tramite un bando della Città metropolitana di Venezia e successivamente integrato dai Comuni di Salzano e Noale tramite una convenzione. In particolare, il Comune di Noale ha contribuito per la parte di opera nel proprio territorio. All’inaugurazione, molto toccante nelle scorse settimane c’è stato il momento dedicato alla targa in ricordo del compianto Luciano Gobbato già amministratore in entrambi i Comuni, salutato con un ricordo pieno di affetto dai sindaci Luciano Betteto e Patrizia Andreotti alla presenza dei suoi familiari. Con il 2024, poi, pronti alla partenza altri attesi lavori che faranno parte del piano triennale 2024-26. In ordine di attuazione, sono
previste la manutenzione straordinaria e la riasfaltatura delle principali arterie cittadine. Il completamento della riqualificazione urbana id piazza XX Settembre, la nuova realizzazione della palestra che sarà realizzata nella zona nord adiacente alla scuola primaria di Briana, e la manutenzione straordinaria dei marciapiedi dell’area del centro del Comune con il superamento delle barriere architettoniche. Tutti questi lavori partiranno nel corso dell’anno e avranno termine entro la fine del 2025. Novità anche per il turismo in città, con la partenza dell’avviso per l’individuazione di un soggetto esterno incaricato di provvedere all’a-
pertura al pubblico ed alla valorizzazione turistica del complesso architettonico della Porta e della “Torre dell’Orologio”. Il soggetto dovrà predisporre un progetto di valorizzazione dei locali interni del complesso architettonico della “Porta e della Torre dell’Orologio-Meet”, che illustri l’importanza dell’edificio in relazione con la storia di Noale, tenuto conto dell’attuale allestimento multimediale e dell’allestimento temporaneo dedicato alla civiltà contadina e contestualmente tener conto dello sporadico uso del piano terra per lo svolgimento di matrimoni ed unioni civili. Massimo Tonizzo
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Chi sono e cosa pensano le nuove generazioni? Come vivono i ragazzi e le ragazze dei nostri paesi e chi vogliono diventare? Queste alcune delle domande alle quali anche il Comune di Noale ha cercato di trovare una risposta con un sondaggio che si è concluso con la fine dell’anno. Dal 2 ottobre al 20 dicembre 2023 Istat ha realizzato a Scorzè la nuova rilevazione sui comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri dei ragazzi italiani e stranieri tra gli 11 e i 19 anni residenti nel territorio comunale. La rilevazione ha coinvolto in tutta Italia un campione di circa 100 mila ragazzi, tra cui appunto il gruppo dei giovani residenti. I dati, ovviamente, non sono ancora stati resi pubblici, ma dalle prime informazioni “informali”, per lo meno per Scorzè il quadro che si delinea appare attualmente non roseo, ma con buone speranze per il futuro. I ragazzi delle ultime generazioni, infatti, si sono pienamente già accorti delle difficoltà che potranno incontrare soprattutto dal punto di vista lavorativo, ma sono pronti ad affrontarle con serenità e, soprattutto, senza, a quanto pare, eccessivi problemi relativi alla flessibilità. (m.t.)
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Noale
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Commercio. Aumentano i negozi che pongono particolari attenzioni ai bisogni delle famiglie
“Family friendly”, la rete si amplia Family Friendly è un’iniziativa comunale che invita gli esercizi commerciali e i luoghi pubblici in generale, a riservare uno spazio per allattare o cambiare i propri bambini, agevolando così le mamme. Ogni locale aderente espone uno specifico adesivo che indica lo spazio disponibile.
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rmai non c’è più nessun dubbio. Il progetto “Family Friendly” del Comune di Noale per i commercianti anno dopo anno si è affermato come positiva realtà tanto da rendere effettivamente la città una delle più vicine alle esigenze delle famiglie dell’intera area metropolitana. La rete noalese si amplia ancora, e con il nuovo anno un ulteriore esercizio commerciale si dota dell’angolo destinato ai bisogni delle famiglie. Anche la “Foresteria” di Piazza Castello con il 2024 diventa family friendly ed ha ricevuto dal sindaco Patrizia Andreotti e dalla delegata Nicoletta Bertolin, il logo ufficiale di adesione all’iniziativa. “Family Friendly” è un’iniziativa comunale che invita gli esercizi commerciali e i luoghi pubblici in generale, a riservare uno spazio per allattare o cambiare i propri bambini, agevolando così le mamme nelle attività di ogni giorno. Ogni locale aderente, a partire dal municipio e dalla sede dei servizi alla persona, espone uno specifico adesivo che indica il tipo di spazio disponibile. “Attualmente le attività che hanno aderito al progetto - spiega il sindaco - sono state sei nel corso dell’anno appena finito, ma ci auguriamo il numero possa aumentare perché si tratta di una iniziativa che non richiede grande impegno ai commercianti ma porta grandissima utilità alle famiglie”. Per aderire basta una
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La presentazione dell’iniziativa
telefonata alla mail comunale nel sito o contattare la delegata Nicoletta Bertolin. Non è comunque l’unica iniziativa della città dedicata alle famiglie. Con l’inizio del 2024, infatti, sono previste novità sull’assegno unico universale per le famiglie con figli, che andrà ad aumentare per la rivalutazione Istat, del 5,4% . Le novità dell’assegno unico riguarderanno l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più fi-
gli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di Isee fino a 40.000 euro e l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno. In città, previsto anche l’adesione al piano di welfare integrato che prevede il potenziamento della rete degli asili nido finanziato dal Pnrr e una nuova spinta al welfare aziendale detassato. Massimo Tonizzo
Elezioni amministrative, nasce ”Officina Noale” Primi movimenti ufficiali in città in vista delle prossime elezioni amministrative del 2024. A Noale, nasce una nuova realtà giovanile con l’obiettivo di portare idee e forze fresche nel dibattito politico e individuare nuove risorse e prospettive. Si chiama “Officina Noale” ed è, legato alla lista “Noalesi al centro”, gruppo attualmente all’opposizione in consiglio comunale. Nelle parole dei fondatori: “un movimento di pensiero e di opinione più che un qualcosa che assomigli ad un partito vecchio stile”. La presentazione ai primi di dicembre presso l’Hotel Due Torri Tempesta dove il gruppo Noalesi al centro ha riunito sessanta sostenitori e dove il segretario Marco Rebesco ha ricordato il lavoro svolto dai tre consiglieri comunali Michela Barin, Michele
Cervesato e Renato Damiani in questi cinque anni di opposizione, lanciando i primi messaggi in vista delle prossime elezioni.
Tra questi punto principale presentato dal segretario Rebesco, il gran lavoro che si sta svolgendo tra gli iscritti, con le riunioni settimanali iniziate da tempo, che hanno portato come primo
risultato concreto proprio alla nascita del nuovo gruppo di giovani “Officina Noale”. “Noalesi al Centro” e di conseguenza “Officina Noale”, hanno intanto già riconfermato come prima strategia la propria vocazione quale “non partito ma polo civico, aperta al confronto sui contenuti con tutte le realtà e tutti i cittadini. “Officina Noale” sono persone con tanta voglia di fare, e di fare bene. Officina vuole intervenire in tutti quegli aspetti che noi cittadini noalesi vorremmo migliorare riparando, revisionando, modificando e costruendo”. Insomma i movimenti riguardanti la campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno sono partiti, ora bisognerà capire in che modo nei prossimi mesi si muoveranno centro sinistra e centrodestra. (m.t.)
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Martellago
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Politica. Intervista al sindaco Andrea Saccarola sulle prospettive per il 2024
“Puntiamo a portare a Martellago la casa di riposo” P
rimo anno del secondo mandato da sindaco di Martellago che va a chiudersi per Andrea Saccarola, riportato sulla poltrona di primo cittadino dopo le elezioni amministrative dello scorso maggio. Ed è già tempo per un primo bilancio di amministrazione per la sua giunta, con spunti di riflessione su quanto fatto e quanto ancora da fare. Sindaco Saccarola, si chiude il 2023, c’è qualcosa in particolare che è riuscito a concludere e di cui va fiero e rimpianti per qualcosa che non è riuscito a fare? “Quello che mi preoccupava maggiormente nel gennaio scorso era il fatto che c’erano tante opere che sarebbero dovute partire tra la fine del mandato e l’inizio del nuovo senza sapere se sarei stato rieletto. Vederle iniziate allora e concludersi oggi, ad esempio i parchi inclusivi, via Stazione e via Castellana mi ha reso felice. Non nascondo invece che non siamo ancora riusciti a concludere per la Casa di Riposo, abbiamo lottato a denti stretti, alla fine è andata a Campolongo ma con l’accordo preso nell’ultimo congresso dei sindaci con il prossimo Piano di zona anche Martellago avrà la sua Casa di riposo”. Nella popolazione in generale si vive un momento difficile da un punto di vista sociale, come lo state affrontando? “Io ringrazierò sempre i servizi sociali del Comune di Martellago perché sono sempre stati, anche nei mandati precedenti, un fiore all’occhiello di tutto il miranese. D’altro canto ci stiamo muovendo con l’assessore (Silvia Bernardo ndr) per cercare di aprire più sportelli possibile per venire incontro ai cittadini. Stiamo studiando dei piani pur sapendo che i bilanci comunali non saranno più rosei come gli anni scorsi”. C’è il nodo “alberi” in città, qualcuno dice che come amministrazione stiate usando un po’ troppo l’accetta, cosa c’è di vero? “Se usiamo l’accetta vuol dire che c’è un perché. Se ci sono alberi che creano problemi di sicurezza ai cittadini è logico che dobbiamo intervenire. Abbattere un albero senza senso non è mai stato fatto. A chi dice che quei
sei pini italici abbattuti ad agosto non avevano nessun problema consiglio di verificare dove erano posizionati, vicino a una fermata dell’autobus e uno davanti a una casa che aveva rialzato anche il cancello. Ora posizioneremo altre alberature più idonee, ne abbiamo messe sempre il doppio di quelle tagliate e abbiamo vinto anche un bando Pnrr per piantare nuove alberature nella zona del passante, per cui dire che questa amministrazione non
è attenta al verde è scorretto”. A che punto siete con la ciclabile di via Frassinelli? “E’ stato finanziato il primo tratto per 800mila euro, con l’anno nuovo partiranno gli espropri”. Obiettivi principali per il 2024? “Sicuramente via Frassinelli ma sarà fondamentale anche acquisire un immobile a Martellago per farne un centro civico che manca in città, poi i lavori alla scuola di via Trento”.
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Riccardo Musacco
Rotary Club, formazione sui rischi dell’inquinamento Rotary club Venezia Castellana in collaborazione con l’amministrazione comunale di Martellago in campo a favore dell’ambiente e della protezione del territorio. Obiettivo presentare ai ragazzi delle scuole elementari e medie della città come rapportarsi con l’ambiente che ci circonda e come comportarsi in caso di emergenze. Nelle scorse settimane infatti, alla presenza del presidente della locale Protezione civile Cristiano Serena e di Franco Cecchi, docente universitario esperto in materia ambientale e socio del Rotary si è tenuto presso la scuola Matteotti di Maerne una sessione di formazione sulle regole da applicare in caso di emergenze e di consapevolezza dei rischi che comporta l’inquinamento. Il Rotary si è sempre dimostrato molto sensibile a queste tematiche, tanto da annoverarle tra le proprie aree di intervento. Il presidente del Rotary Alberto Checchetto ha consegnato alla Protezione civile di Martellago una minipala compatta multifunzionale dell’azienda MultiOne di Grumolo delle Abbadesse che ha contribuito alla donazione. Presenti anche il sindaco Andrea Saccarola e le principali autorità comunali. “L’iniziativa - scrive il Rotary in una nota rappresenta un esperimento estremamente importante di collaborazione tra club services e amministrazioni locali al servizio del territorio”. “Ringrazio Rotary e la ditta MultiOne per la donazione di una pala multifunzione alla nostra Protezione civile - ha dichiarato il primo cittadino - i nostri volontari ne faranno sicuramente buon uso. Siamo partiti dal presupposto che potesse esser interessante per i nostri ragazzi scoprire questo mondo da vicino. Il professor Franco Cecchi ha messo a disposizione delle classi le sue conoscenze per trattare temi legati alla protezione civile e all’ambiente e successivamente hanno potuto ammirare da vicino alcune delle attrezzature in dotazione“. (r.m.)
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Martellago
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Ambiente e sviluppo. Dallo stabilimento di Maerne una innovativa soluzione
Pometon, le polveri ferrose come fonte di energia sostenibile U
n progetto che potrebbe aprire nuove prospettive nell’ambito della produzione di energia rinnovabile e, soprattutto, frutto di un brevetto fatto in casa “made in Maerne”. La Pometon Spa, azienda con sede a Maerne, con più di 80 anni di esperienza nella metallurgia e, in particolare, nella produzione di polveri ferrose e non ferrose ad elevata purezza, ha presentato a dicembre nella sua sede, il nuovo progetto, frutto di 5 anni di ricerche in collaborazione con l’Università Tu Eindhoven, in Olanda, in cui l’azienda ha lavorato ed investito per dare una soluzione energetica verde, che utilizza la polvere di ferro come fonte di combustibile. Il progetto vuole essere una valida alternativa energetica rinnovabile, che mira a trovare supporto e nuovi sbocchi in Italia, ma non solo. Durante la presentazione è stato mostrato il sistema di riciclo sviluppato e brevettato da
Pometon stessa. Presenti per l’occasione anche la presidente onoraria Silvia Chiaraviglio Simoncini, il sindaco ed il vicesindaco di Martellago, Andrea Saccarola e Monica Cornello, il consigliere regionale Lucas Pavanetto ed il direttore generale di Confindustria Veneto Est Gianmarco Russo. “Il mercato energetico attuale si affida ancora
La polvere di ferro è un vettore migliore dell’idrogeno, perché ha una densità energetica molto più elevata ai combustibili fossili per generare calore ed elettricità, mentre le energie rinnovabili, come il vento e l’energia solare, rappresentano meno del 20% dei nostri requisiti energetici - ha spiegato il presidente di Pometon Rudolph Johannes
La presentazione del progetto nello stabilimento di Maerne
Clayton. La necessità è quindi di sviluppare una fonte di energia pulita e riciclabile per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni netto entro il 2050. E’ un interesse primario non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa, per questo è importante coinvolgere le istituzioni fin
da subito. L’obiettivo è uno sviluppo su ampia scala: in 5/8 anni si potrebbe utilizzare la polvere di ferro per rimettere in funzione le centrali a carbone, utilizzando siti esistenti e mantenendo posti di lavoro. Per questo stiamo dialogando anche con i sindacati”. La
polvere di ferro infatti è un vettore energetico migliore dell’idrogeno, perché ha una densità energetica molto più elevata: una nave di polvere di ferro equivale a 40-70 navi di idrogeno liquido e l’idrogeno è anche un materiale difficile da trasportare. È preferibile anche alla green ammonia, grazie a un’efficienza termica round trip del 59%, mentre nella green ammonia è del 25-30%. Inoltre, il ferro e l’ossido di ferro possono essere trasportati in modo sicuro, a differenza dell’ammoniaca. La polvere di ferro come alternativa diventa la soluzione più economica per lo stoccaggio e il trasporto di energia verde. Brucia infatti come i tradizionali combustibili fossili ed è l’elemento più comune sulla terra ed è facile da riciclare. Nel processo di combustione non è coinvolto carbonio, quindi non ci sono emissioni di anidride carbonica. Riccardo Musacco
Un “concorso di bellezza” per gli alberi Le associazioni ambientaliste di Martellago sono tornate a farsi sentire nel tentativo di evitare ulteriori abbattimenti dopo i sei pini italici tagliati in via Olmo dall’amministrazione comunale. Il “Comitato Pini Olmo”, infatti, ha lanciato il primo “Concorso di bellezza per soli alberi”, con lo lo slogan “Ma che bel fusto!” in cui i cittadini hanno potuto inviare tramite la pagina facebook del comitato oppure via mail la foto della propria pianta preferita, condividendo curiosità, aneddoti e ricordi personali. “Di recente un altro pino, lungo la stessa via è stato abbattuto - dichiarano dal comitato - e non ne capiamo il motivo, ma soprattutto temiamo che sia l’inizio di una nuova serie di abbattimenti ingiustificati. Siamo ancora in attesa di ricevere riscontro alle molte domande e perplessità evidenziate nella nostra lettera in risposta a quella invia-
taci dalla giunta comunale lo scorso agosto. Abbattere un albero di grandi dimensioni e “sostituirlo” con una giovane pianta ha un costo ben più elevato di quello necessario per un monitoraggio approfondito e regolare delle alberature esistenti da parte di personale esperto e competente. Infatti, limitando gli abbattimenti alle sole piante che mostrano un effettivo stato di salute non ottimale, e sono quindi a rischio caduta, si risparmierebbero oltreché le vite di molti alberi sani, anche somme di denaro ingenti, che potrebbero così venire destinate, ad esempio, a finanziare nuove opere a favore della mobilità sostenibile nel territorio comunale. Pertanto, il comitato continuerà nella propria attività di sensibilizzazione e di denuncia dei danni ingiustificati ed irreversibili arrecati al patrimonio arboreo di aree residenziali”. (r.m.)
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Salzano
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Sociale. Nelle scorse settimane lanciato il sito dell’istituzione
Il consiglio comunale dei ragazzi pianifica il futuro I
l consiglio comunale dei ragazzi di Salzano pianifica il proprio futuro e incontra gli esponenti dell’amministrazione comunale. “Quello che si è tenuto nelle scorse settimane - sottolinea l’assessore del Comune di Salzano Alberto Munarin - è stato un giorno speciale per il consiglio comunale dei ragazzi, essendosi tenuto l’incontro annuale con i nuovi eletti”. L’assessore alle politiche giovanili, Alberto Munarin, ha guidato l’incontro ringraziando calorosamente i partecipanti, tra cui anche alcuni genitori. L’atmosfera durante l’incontro è stata carica di entusiasmo, mentre i ragazzi eletti erano emozionati, i veterani hanno avuto l’opportunità di condividere le loro esperienze dell’anno precedente. Hanno illustrato con orgoglio il loro impegno nella raccolta fondi che ha portato a una significativa donazione di 115 euro al Comune di Solarolo, colpito da un’alluvione. Questa dimostrazione di solidarietà ha sottolineato il forte senso di responsabilità sociale dei giovani consiglieri. Durante l’incontro, i ragazzi hanno anche ricordato la festa di fine anno scolastico, un momento di gioia e celebrazione per l’intera comunità scolastica. Hanno menzionato
l’impegno dell’amministrazione che ha destinato 500 euro per l’acquisto di materiale e altri progetti da realizzare nell’anno in corso. Questo sostegno finanziario dimostra il riconoscimento ufficiale dell’importanza del ruolo del consiglio comunale dei ragazzi e il suo impatto positivo sulla vita della comunità. All’incontro hanno preso parte anche la vicepreside Francesca Baso e la docente Sara Scaggiante,la quale segue in modo ravvicinato le attività del Ccr, perno fondamentale tra le attivita’ svolte dal consiglio dei ragazzi e la scuola. Dal lato amministrativo, erano presenti i consiglieri Roberta Ballarin, Claudia Gobbato e Luca Carniello, testimoni del successo e dell’importanza del coinvolgimento attivo dei giovani nella
vita politica e sociale. Un momento di sorpresa dell’incontro è stato il lancio del sito internet del consiglio comunale dei ragazzi, un dono dell’amministrazione attualmente in fase di sviluppo. L’assessore Munarin ha espresso la speranza che il sito diventi uno strumento di coinvolgimento offrendo loro uno spazio virtuale, un blog, dove condividere idee, progetti e testimonianze della loro esperienza oltre anche a delle pagine che raccontino la loro storia e impegni. L’evento si è concluso con la consapevolezza che il consiglio comunale dei ragazzi è un prezioso veicolo per la promozione di valori fondamentali come la solidarietà e la partecipazione democratica. Alessandro Abbadir
Palestra della scuola primaria, lavori in corso Sono partiti nelle scorse settimane i lavori relativi all’efficientamento energetico della palestra della scuola primaria San Giovanni Bosco. Le attività didattiche sono state quindi sospese nell’occasione per consentire l’esecuzione dei lavori. Le finestre esistenti, a causa delle infiltrazioni e vetustà, si presentavano in vari punti piuttosto logore e inadeguate in termini di contenimento energetico, di abbattimento acustico e di resistenza alla rottura. I lavori riguardano la sostituzione dei vecchi serramenti con nuovi dotati di taglio termico, vetri isolanti a basso emissivo al fine del contenimento dei consumi e che garantiscono una maggior sicurezza all’edificio. Si procederà anche con la tinteggiatura interna di alcuni locali e la sistemazione della rampa di accesso alla palestra. “Facciamo un altro passo spiega il sindaco Luciano Betteto - verso l’efficientamento energetico, tema prioritario per l’amministrazione, che oggi assume ancor più rilevanza a fronte dei rincari dei costi”. (a.a.)
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Scorzè
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Politica. L’intervista al sindaco di Scorzè Nais Marcon
“Attenzione al sociale e numerosi cantieri per tutto il 2024”
S
arà un 2024 ricco di impegni e di lavori in partenza per Scorzè, per dare un seguito a quanto già portato avanti nell’anno trascorso. Il sindaco di Scorzè Nais Marcon non ha quasi dubbi: Scorzè si avvia verso un futuro positivo e l’amministrazione, dopo quanto fatto vedere in passato, deve continuare con le stesse linee guida per poi ripresentarsi compatta alle prossime elezioni senza lasciare dubbi ai cittadini. Da qui il primo cittadino fa il punto della situazione degli interventi che saranno fatti e delle loro priorità. “In questo anno 2023 appena terminato - dice il il sindaco - le cose sono andate, bene nonostante le difficoltà degli aumenti delle materie prime e dell’ energia che hanno inciso nell’avvio dei cantieri e delle utenze, per gestire gli immobili. Considero positivo l’avvio di numerosi cantieri molto richiesti dai cittadini. Non posso non citare il rinnovo del centro di Scorze, il teatro comunale, la nuova scuola, il nuovo nido, la pista ciclabile di via Verdi,la stradina a fianco di villa Lina e del cimitero”. Passando ai progetti e alle necessità per il 2024, Nais Marcon è ancora più certa su quello che deve essere fatto per la città. “Primo passo importante da fare - sottolinea - è ovviamente completare le importanti opere già avviate dalla mia amministrazione, tra le quali come prime cose da fare, non posso non citare il parcheggio di Gardigiano, di Rio San
“Il primo passo importante da fare è completare le opere già avviate dalla mia amministrazione, tra le quali il parcheggio di Gardigiano, di Rio San Martino e il capolinea degli autobus in viale Kennedy”
Sintonizzati sul futuro.
Il municipio di Scorzè ed il sindaco Nais Marcon
Martino e il capolinea degli autobus in viale Kennedy. Scorzè deve inoltre migliorare ancora di più il suo centro perché possa diventare appetibile a nuovi abitanti e dia la possibilità di apertura a nuove attività commerciali. Mi preme ricordare che il Comune comunque non è solo responsabile per i lavori nell’edilizia o i lavori pubblici, ma la nostra idea è quella di prestare particolare attenzione alle esigenze dei residenti. I più importanti sono da questo punto di vista gli anziani, molti dei quali sono soli e hanno necessità di strutture per l’assistenza e i giovani che chiedono di essere ascoltati e di trovare chi raccolga le loro iniziative, a partire dai bambini che spesso vi-
vono in famiglie in difficoltà. Inoltre, abbiamo intenzione di aiutare le persone che non hanno lavoro o casa, le donne in difficoltà, i disabili. A livello strutturale, il primo impegno sarà nei confronti delle scuole, per le quali bisogna essere sempre pronti all’aiuto. Su queste categorie bisogna lavorare ed essere sempre pronti ad intervenire. Se tutto questo trovasse una soluzione in tempi ragionevoli, Scorzè sarebbe già pronta a diventare più grande”. Insomma tante idee e progetti che dovranno essere realizzate. Ora si vedrà come proseguirà l’anno appena iniziato e e cosa sarà concluso alla fine dei 12 mesi.
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Medici di base, piccola rivoluzione in vista Piccola rivoluzione con il nuovo anno per la medicina di base a Scorzè. Un “cambio generazionale che, però, a sentire i vertici dell’Asl, non porterà problemi all’utenza dato che i cambi dovuti al pensionamento di alcuni dei medici in servizio sono già stati decisi e pronti all’attuazione. Con la fine dell’anno a Scorzè sono andati in pensione quattro storici medici di famiglia, per puro caso anche tutte donne, che sono state salutate e ringraziate in una cerimonia pubblica dal sindaco Nais Marcon. Le quattro dottoresse sono Paola Vimercati, Immacolata Sellani, Daniela Pinotti, Olivia Oliva. Il sindaco Nais Marcon, nel discorso di saluto accompagnato da un omaggio floreale, ha sottolineato :“il loro impegno per i cittadini che le hanno sempre
considerate parte della loro vita disponibili a consigli ad assistenza , presenti nei vari momenti della vita”. Per una di loro, Olivia Oliva, si trattava in realtà già del secondo omaggio
pubblico dato che la dottoressa, una delle colonne portanti della frazione di Rio San Martino, aveva già ricevuto un grande applauso alla presenza del sindaco Nais Marcon, del
presidente della Pro Loco Lorenzo Michielan e del coordinatore della festa Luigino Michieletto alla storica sagra, con anche in questo caso l’omaggio di un mazzo di fiori visto che dal 1984 aveva lavorato come medico di base a Rio San Martino. “Sono veramente commossa per la stima e l’affetto che mi hanno dimostrato tutti - aveva detto ala consegna dei fiori la dottoressa - dato che anche mio marito è stato per dieci anni medico di base”. A subentrare, con incarico provvisorio, è stata scelta la dottoressa Samantha Noto. La nuova dottoressa svolgerà l’attività nello stesso ambulatorio della medicina di gruppo di via Venezia. Per gli latri sostituti, si tratterà di aspettare al massimo fino a febbraio. Il servizio non sarà mai interrotto. (m. t.)
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Sanità
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Ulss 3 Serennissima. Il punto di fine anno: crescono sia le prestazioni sia gli investimenti
Numeri da record nel 2023, “grazie a una squadra speciale” niol, direttore amministrativo dell’Ulss ha posto l’accento su come quest’anno si sia lavorato bene risolvendo questioni importanti come i progetti sugli ospedali di Mestre e Venezia seguendo anche la tempistica del Pnrr e della Regione Veneto che finora però è stata rispettata. L’offerta di servizi all’utenza è aumentata nonostante i numeri del personale siano rimasti sostanzialmente analoghi al 2022. Per il 2024 l’obiettivo è
Sul fronte degli investimenti varato il più vasto piano degli ultimi 20 anni con circa 300 milioni di euro messi sul tavolo, di cui 41 dal Pnrr
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umeri da record nel 2023 per la Ulss 3 Serenissima, che rispetto all’anno precedente aumenta notevolmente tutti gli indicatori sia nel campo delle prestazioni erogate che negli investimenti messi sul campo. Nella conferenza stampa di fine anno, alla presenza del direttore generale Edgardo Contato e del direttore sanitario Giovanni Carretta, il direttore del Dipartimento di controllo di gestione dell’Ulss Domenico Bagnara ha snocciolato i risultati del lavoro dell’anno che si sta per chiudere. Bagnara ha ricordato come ad esempio siano aumentati gli interventi chirurgici del 7,4% e l’aumento dell’attività ambulatoriale del 6% che ha consentito di ridurre tempi di attesa dei pazienti e ridurre le liste d’attesa. Un aumento del 5% si è avuto anche negli accessi ai pronti soccorso delle strutture gestite dall’azienda con numeri che riportano al pre Covid con anche un abbassamento anche qui dei tempi di attesa. Notevole il lavoro svolto anche per quanto riguarda l’assistenza territoriale nei distretti, l’assistenza domiciliare integrata e le attività a favore dell’infanzia e dell’adolescenza. I pazienti seguiti in questo caso sono aumentati dell’8%. Ma la parte del leone l’hanno fatta gli investimenti, con il più vasto piano degli ultimi 20 anni con circa 300 milioni di euro messi sul tavolo, di cui 41 dal Pnrr, con cui verranno realizzate 12 case di Comunità e importanti interventi edilizi e tecnologici in tutti gli ospedali. Aumentati i ricoveri e le prestazioni ambulatoriali anche in psichiatria, del 20% retaggio dell’esperienza Covid, come ha spiegato Moreno De Rossi, direttore del Dipartimento di salute mentale ma anche perché è la stessa popolazione giovanile ad avere meno timore di chiedere aiuto. Luigi Anto-
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mantenere e aumentare il livello delle prestazioni ma anche migliorandone l’appropriatezza informando i cittadini di cosa c’è bisogno. Anche da un punto di vista tecnico entrerà in funzione un nuovo sistema informatico ospedaliero che permetterà a tutti i dipartimenti di dialogare. Altri numeri parlano di un aumento dell’11% delle prestazioni di laboratorio, +8% in quelle a favore dell’infanzia e adolescenza, +5,8% di ricoveri nelle case di riposo e +1% di disabili e un boom di vaccinazioni per l’herpes zoster del 31% e pneumococco del 26%. Anche gli screening oncologici hanno toccato cifre notevoli come quello per il cancro alla cervice uterina che ha raggiunto un’adesione del 73,5% ben oltre il 50% che è l’obiettivo regionale e quello della mammella con il 68,2% superiore al target della regione al 60%. Sul colon retto siamo al 50,9% sul target regionale che si attesta al 50%. Dal lato dipendenze sono tuttora seguiti 4164 pazienti, in cura per problemi di alcol, sostanze stupefacenti, tabacco, gioco d’azzardo, familiari a rischio con la possibilità di seguire progetti di riabilitazione e reinserimento. Un’azienda che si dimostra anche “in rosa” in quanto la percentuale preponderante dei dipendenti sono donne, con il 71% della forza lavoro, oltre 7000 addetti, anche a livello dirigenziale, amministrativo e medico-infermieristico. Altre attività svolte sono state l’aggiunta di sei letti in neuropsichiatra infantile, 10 posti in terapia fisica e riabilitativa a Dolo e l’accertamento di un laboratorio di microbiologia “Un risultato ottenuto grazie a una squadra di donne e uomini speciali-ha ricordato il direttore Contato - che si sta impegnando in maniera speciale”. “Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo- ha aggiunto Carretta - l’aumento dei numeri deriva anche dal recupero delle attività pre covid e da un’attenzione maggiore alle esigenze del territorio anche grazie al Pnrr”. Riccardo Musacco
PROTAGONISTI A NORD EST 17
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Sintonizzati Cinquant’anni al passo con i tempi: sul futuro.
Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
La storia. L’attività di Fossò unisce il sapere artigianale alla qualità industriale
la storia del Calzaturificio Michielon
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di zio. ascoltare anche “L’attività è nata nel 1973 dalla volontà di nostro padre e nostro Ad oggi siamo arrivati radio con una tra qualità ad avere 40 dipendenti, conla due linee produttive, griffe eaudio marchioperfetta. nostro”
C
inquant’anni e non sentirli. O cinquant’anni e sentirli tutti, ma in esperienza e professionalità. È la storia del Calzaturificio Michielon, azienda di Fossò raccontata dai due titolari, i fratelli Nicola e Luca Michielon.
così ci siamo specializzati sulla prowww.veneto24.it duzione da donna. Nel 2004 abbiamo abbandonato il nostro marchio da uomo e ci siamo concentrati per produrre solo per le griffe, principalmente da donne. Insomma, abbiamo saputo reinventarci per rispondere alle esigenze del mercato. Il colpo più forte lo abbiamo sentito con la caduta delle Torri Gemelle, perché nel 2001 lavoravamo quattro mesi l’anno col nostro marchio per gli Come nasce il vostro calzaturificio? Stati Uniti e avevamo una decina di “L’attività è nata nel 1973 dalla voclienti, forse anche di più, solo a New lontà di nostro padre e nostro zio. York. E dopo quella tragedia abbiaAll’epoca producevano scarpe da mo perso parecchio lavoro. Abbiamo uomo. Nel 1977 poi i due fratelli si quindi fatto la scelta di abbandonare son divisi: mio zio ha incominciato a il nostro marchio e dedicarci alle grifprodurre calzature da donna e mio fe, fino all’anno scorso – ora anche padre invece ha continuato con quelloro si stanno costruendo i loro calzale da uomo, soprattutto per Germacerchiamo di difenderci. Non siamo turifici e per noi “terzisti” c’è sempre nia, Francia, Austria e Svizzera. Con pessimisti”. meno spazio, perciò siamo ripartiti questo marchio siamo andati avanQual è il valore aggiunto di Michiecon un nuovo marchio da donna. Abti fino alla metà degli anni Novanta lon? biamo trovato degli agenti, un po’ di con produzione nostra, poi le griffe “Produciamo tutto in Riviera del clienti e ci siamo imbarcati in questa si sono insediate qui nel territorio e Brenta. L’acquisto dei materiali lo nuova avventura che qualche frutto hanno incominciato a collaborare con facciamo noi direttamente. Il taglio e lo sta dando. Ad oggi siamo arrivati noi. Il mercato da uomo è diventato l’orlatura della tomaia viene fatto in ad avere 40 dipendenti, con due lisempre più difficile e un po’ alla voldei laboratori esterni qui in zona, ma nee produttive, tra griff e e marchio ta abbiamo perso quota di mercato, il resto viene prodotto tutto qui. Sianostro. mo quindi al 100% Made in Italy. La E quest’anno abbiamo festeggiato produzione quasi a chilometro zero è cinquant’anni, a luglio. Papà purtropun valore aggiunto che ormai poche po è venuto a mancare ad ottobre, aziende mantengono”. dopo anni di malattia, ma siamo conL’artigianato è ancora un settore imtenti che sia riuscito almeno a festegportante per il vostro territorio? giare con noi questo importante tra“Assolutamente sì. Noi cerchiamo di guardo”. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 accontentare tutte le richieste dei Cosa vi aspettate per il futuro? vari clienti, anche facendo qualche “Il 2022 è stato fantastico, con un aupersonalizzazione quando ci viene mento di lavoro enorme. Nel 2023 richiesta”. invece c’è stata un’inflessione. L’anCome descrivereste la vostra attivino che sta per arrivare non Ascolta inizia sottà? to i migliori auspici, ma contiamo in “Elastica: riusciamo ad adattarci in una ripresa dopo i primi mesi dell’anmaniera rapida alle varie esigenze”. no. L’azienda è comunque sana e
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Grandi Eventi
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Nei 700 anni dalla morte. Dal 27 gennaio al 13 febbraio la città celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori
Tutto pronto per il Carnevale di Venezia, nel nome di Marco Polo Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti internazionali
P
er il Carnevale veneziano sarà un anno all’insegna del ritorno alle tradizioni più antiche e con una dedica obbligata: quella a Marco Polo e alla strada per il Catai nei suoi 700 anni. Sarà il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo” ad accompagnare il Carnevale di Venezia 2024 che dal 27 gennaio al 13 febbraio celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori in occasione dei 700 anni dalla sua morte, avvenuta l’8 gennaio del 1324, Marco Polo torna dunque in laguna da protagonista e non poteva che farlo durante il Carnevale, quando Il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati si unisce al tema del percorso alla ricerca dei molti se stessi, diversi da quando si era partiti ma ancora con la voglia di tornare a mettersi in viaggio. L’edizione 2024 del Carnevale di Venezia sarà dunque un viaggio verso l’Oriente sulle tracce del percorso che Marco Polo intraprese alla scoperta delle nuove meraviglie dell’allora Catai. Doppia, in effetti, la ricorrenza: i 700 anni dalla morte di Marco Polo e i 770 anni dalla nascita, nel 1254 a Venezia da una famiglia patrizia di facoltosi mercanti, originaria di Sebenico in Dalmazia. Nel 1269, quando il padre e lo zio fanno ritorno a Venezia dai viaggi in Oriente, Marco ha quindici anni; e poco più tardi, ancora giovinetto, probabilmente nella primavera o nell’estate del 1271, parte insieme con loro per la Cina, dove rimarrà per circa venticinque anni. Durante tutta la sua permanenza presso la corte mongolica, per conto del Gran Khan, Marco svolgerà attività amministrative, lunghe e delicate ambascerie e incarichi diplomatici di prestigio, compiendo a tal fine diversi viaggi. A sette secoli di distanza, la città di Venezia, dal 27 gennaio al 13 febbraio, diventerà quindi la sede di un secondo viaggio fantastico che condurrà gli ospiti per le calli e i campi in
In foto, l’immagine ufficiale del Carnevale di Venezia 2024 dedicato a Marco Polo
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un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino dove si ripercorreranno quelle avventure eccezionali, Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti del panorama internazionale nel campo della clownerie, ma non mancheranno gli appuntamenti ormai tradizionali con la maschera più bella e la selezione delle dodici Marie, a Ca’ Vendramin Calergi il Dinner Show ufficiale del Carnevale, intitolato “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter e lo spettacolo sull’acqua. “Terra incognita” all’Arsenale. Ma l’arte e il teatro torneranno anche
Show ufficiale “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter
a celebrare il Carnevale con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città con il Carnevale della Cultura in collaborazione con Biennale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 porta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto. Sui principali siti stranieri, intanto, l’evento è già partito alla grande e con aspettative altissime. Scrivono ad esempio su uno dei principali fornitori di pacchetti viaggio per la Germania: “Il Carnevale di Venezia 2024 è pronto a esplodere in un turbine di eccitazione e divertimento!Il conto alla rovescia è già partito e la città lagunare è pronta a celebrare uno dei suoi più grandi eroi: Marco Polo. Immaginatevi catapultati in un’avventura epica, mentre viaggiate attraverso le calli e le piazze di Venezia, immergendovi in uno spettacolo magico che unisce storia, cultura e creatività senza limiti! È un’opportunità unica per esplorare non solo terre remote, ma anche il proprio viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e dell’avventura mozzafiato di Marco Polo”. Massimo Tonizzo
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Infrastrutture e Mobilità
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L’inaugurazione dei lavori. Presente anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Salvini
Finalmente il treno arriverà all’aeroporto Marco Polo U
na nuova linea ferroviaria collegherà l’Aeroporto Marco Polo di Venezia con la rete ferroviaria nazionale in modo da da potenziare l’intermodalità treno-aereo e incentivare i passeggeri a utilizzare il treno per i propri spostamenti, anche in vista dell’aumento dei flussi turistici in occasione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Un tratto di 8 Km di cui 3,4 in galleria, sulla linea Mestre-Trieste che affiancherà la bretella autostradale per l’aeroporto e arriverà al Marco Polo, dove sarà realizzata la stazione passante “Venezia – Aeroporto”, interrata a due binari e collegata al terminal aeroportua-
patibilità ambientale, nessuna interruzione stradale sarà prevista” ha sottolineato Vincenzo Macello, Commissario straordinario di Governo e vicedirettore Generale Operations RFI. Per Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato, l’opera è un “esempio chiaro di sviluppo dell’intermodalità che Fs intende percorrere. Il nostro gruppo contribuirà per 2 punti di Pil con le nostre opere. Ora bisogna correre”. E Giovanni Cerchiarini, amministratore delegato dell’impresa Rizzani de Eccher ha precisato: “Abbiamo suddiviso l’intervento in quattro aree di cantiere in contempora-
ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro -. Il mio grazie va al consiglio comunale, ai consiglieri comunali e di Municipalità che si sono spesi in questi anni per spiegare ai nostri cittadini la bontà di quest’opera che nel corso di vent’anni si è scontrata con molte difficoltà, a partire dai ricorsi di chi dice sempre no, fino ai personalismi e alle dispute di interessi”. ”Opera cruciale per l’ulteriore sviluppo della rete di voli di lungo raggio del Marco Polo, terzo scalo intercontinentale italiano – ha evidenziato Enrico Marchi, Presidente di Save -. Un’opera che favorirà anche l’occupazione
I lavori dureranno due anni. Il tracciato sarà lungo 8 chilometri, di cui la metà in galleria
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SOLUZIONE ESCLUSIVA
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le. In uscita dalla stazione un binario singolo si ricongiungerà al tratto in superficie. Il nuovo collegamento potrà essere utilizzato sia dai treni regionali sia dai treni a lunga percorrenza. Fine lavori dicembre 2025. Presente all’inaugurazione Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha affermato: “Stiamo cercando di unire il Paese in nome della modernità, chi ha paura del futuro non va da nessuna parte, le opere non devono essere calate sulla testa dei cittadini senza sindrome ‘non a casa mia’”. “In 8 chilometri c’è tutto quel che si può fare dal punto di vista ingegneristico, una sfida di com-
nea per concludere i lavori per tempo. Un nuovo inizio per un domani più connesso”. “Dobbiamo guardare con attenzione al futuro. Rilanciare l’ammodernamento del sistema Italia significa legare la generazione attuale con quella che verrà” è stato il commento di Pier Luigi Di Palma, presidente Enac, mentre per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia “si realizza un sogno, in una stazione passante 18 treni alta velocità e 43 regionali in transito, un treno ogni 15 minuti. L’Olimpiade poi farà da traino anche ad altre opere”. “Il Comune di Venezia ha sempre seguito con grande attenzione l’iter che oggi ci porta a inaugurare l’avvio dei lavori -
e l’economia dell’area, considerando che oggi lo scalo genera lavoro per oltre 21.000 persone tra diretti e indiretti”. Molte e positive le reazioni: “Un’ottima notizia – ricorda Massimiliano Schiavon Pesidente di Federalberghi Veneto - si tratta di un’opera attesa da decenni, imprescindibile nel principale aeroporto della regione e tra i primi in Italia, fondamentale per il Veneto che è la prima destinazione turistica europea.” “L’opera sosterrà lo sviluppo del Veneto e diventerà un tassello decisivo per la competitività del sistema economico regionale” aggiunge Patrizio Bertin presidente di Confcommercio Veneto. Riccardo Musacco
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Sport locale
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Atletica leggera. Nelle scorse settimane al Palazzetto dello Sport Azzurri d’Italia
Noale, l’Atletica Audace festeggia sessant’anni di successi A
nniversario importante celebrato a Noale per una delle più importanti istituzioni sportive del territorio. Nelle scorse settimane, infatti, si è festeggiato il 60esimo compleanno dell’Atletica Audace, società fondata nel 1963 all’insegna della diffusione e dei valori dello sport e la crescita dei giovani. L’evento celebrativo si è tenuto al Palazzetto dello Sport Azzurri d’Italia di Noale dove, alla presenza delle autorità atlete e atleti si sono riuniti in un momento di aggregazione per ricordare la strada compiuta in questi sei decenni di storia e guardare al futuro. E’ stata anche un’occasione per fare un bilancio della stagione 2023 e dei momenti salienti vissuti negli anni passati e premiare gli atleti, e non solo, che si sono maggiormente distinti. A portare i saluti del Comune il sindaco Patrizia Andreotti e l’assessore allo sport Giuseppe Mattiello. “Sessant’anni
di attività vissuti sempre con il desiderio di promuovere uno sport dove le qualità umane e professionali dei singoli sono messe in relazione con quelle di tutto il gruppo per un risultato che non é solo quello sul campo di atletica, ma che è anche quello di costruire un sano percorso di riferimento per tanti giovani che amano questa di-
Tra i principali obbiettivi ottenuti c’è anche il titolo italiano 1992 di corsa su strada allievi
Atleti e dirigenti dell’Atletica Audace
sciplina sportiva - ha scritto l’amministrazione comunale noalese sui social. Tra i principali successi ottenuti dalla società ricordiamo il titolo italiano 1992 di corsa su strada allievi, maschile e femminile, il titolo italiano 1993 di corsa su
strada allievi maschile, la medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù in finale nazionale su pista nel 1993 a Mogliano, il titolo italiano allievi femminile nel 1996 e la medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù del 1996 con la squadra femminile a Follonica. “Una società sempre
stata ai vertici in tutte le discipline - racconta Luca Solone direttore tecnico - prima più sul mezzofondo e poi con il passare degli anni anche nel lancio del peso e dell’asta in cui sono stati vinti diversi titoli. Abbiamo spaziato su varie discipline, puntiamo molto sul
in Promozione, ottenendo anche piazzamenti di rilievo e la sua storia continua tuttora. Quest’anno la prima squadra milita in Terza Categoria Venezia e sotto la guida del mister Yuri Giacchetto si sta prendendo molte soddisfazioni. Ma la società cura molto anche il settore giovanile con le sue formazioni giovanissimi under15, esordienti, allievi, pulcini e primi calci. Anche l’assessore allo sport del Comune di Martellago Daniele Favaretto ha voluto partecipare all’evento, e ha ricordato il forte legame creato tra ragazzi e allenatore.“Il Calcio Maerne, con i suoi 103 anni di storia è la società più longeva del nostro territorio - ha sottolineato Favaretto. Una bellissima serata ricordando i vecchi tempi”. (r.m.)
La torta per la festa dei 103 anni della società
rispetto e la crescita dei giovani. Al momento abbiamo quasi 300 tesserati, un’attività a 360 gradi cominciando con i piccoli delle scuole elementari fino ai master. Quest’anno abbiamo avuto alcuni atleti convocati nei campionati italiani allievi e cadetti e abbiamo vinto qualche titolo regionale sulla velocità. Per il futuro ci aspettiamo qualcosa di buono, il bacino di giovani è notevole e qualcuno è promettente. Speriamo che ci venga rifatta la pista di atletica dove ci alleniamo, quella nei pressi del Palazzetto”. “60 anni di vita che raccolgono emozioni, grandi risultati, impegno e dedizione a favore dei giovani - ricorda Giuseppe Mattiello, assessore allo sport - un sincero grazie a tutti coloro che hanno collaborato lungo questo bellissimo percorso. Un grazie alle famiglie che hanno colto i valori insiti nell’attività sportiva”. Riccardo Musacco
Il Maerne Calcio spegne 103 candeline Il Maerne Calcio spegne 103 candeline e si riconferma società sportiva più longeva nel territorio. Una bella serata con tanto di torta raffigurante la divisa nero verde è stata l’occasione per celebrare questo importante avvenimento. La storia del club martellacense affonda le sue radici nel 1921 quando ebbe tra i suoi fondatori Aldo Bassani a cui è dedicato l’impianto di via Tasso. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la società venne rifondata, grazie all’impegno e alla passione di molti. Passo passo la squadra cominciò ad ottenere seguito e risultati sempre più importanti come ad esempio il fantastico traguardo, da ricordare, la conquista nel 1991 del campionato di Promozione. Il Maerne da allora, ha partecipato ancora a campionati
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Sintonizzati Lo sport e il territorio veneto nel Dna, sempre sul futuro. Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
NonSoloSport. Festeggiato il trentennale della catena di negozi, con 27 punti vendita in regione e 60 in tutt’Italia
pronti a crescere senza dimenticare le radici L’azienda da sempre sostiene lo sport padovano e praticamente da sempre è partner della Pallavolo Padova. “Quella tra NonSoloSport e Pallavolo Padova è una collaborazione storica, abbiamo sempre avuto feeling con questa società e questo sport ci appassiona tutti, ne condividiamo i valori”
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onSoloSport è un nome, un’insegna che un po’ tutti conoscono, sportivi e non. Ma non tutti forse sanno che dietro questo nome c’è una grande eccellenza veneta. La catena di negozi di articoli sportivi ha radici ben solide nel padovano, dato che nacque 30 anni fa proprio nella Città del Santo, in via Venezia. Da allora è cresciuta costantemente arrivando a contare 60 negozi dal Nord al Sud e recentemente ad “aggredire” anche il centro Italia, con l’apertura simbolica di Roma. L’azienda da sempre sostiene lo
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche sport padovano e praticamente da sempre è partner della Palla radio con una qualità audio perfetta. lavolo Padova. “Quella tra NonSoloSport e Pallavolo Padova è una collaborazione storica, abbiamo sempre avuto feeling con questa società – racconta infatti Mario Fattoretti, area marketing di NonSoloSport -. Ed è una cosa che a noi fa onore. Ci fa davvero piacere portare avanti questa sinergia, con risultati degni di una buona collaborazione. La pallavolo è sempre stata una delle attività sportive che seguiamo di più e anche quella più praticata da parte dei collaboratori all’interno dell’azienda”. “Questo è ancora uno sport con dei valori diversi, come il rugby che è un’altra realtà che appoggiamo su Padova” aggiunge Valentina Fantin, area manager dell’azienda. Il 2023 per NonSoloSport è stato un anno impegnativo, sia per le celebrazioni del trentennale sia per le nuove aperture. Due fronti che hanno saputo dare in entrambi i casi grandi soddisfazioni. “Quest’anno è stato sicuramente impegnativo – prosegue Fantin -, dedicato allo sviluppo, con diversi negozi aperti sia nella piazza di Padova ma anche fuori regione: siamo arrivati a Roma, alla Sicilia e abbiamo continuato il nostro svi-
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luppo in tutta Italia”. Nel 2024 al momento non sono previste nuove aperture dopo lo sprint di quest’anno, ma non si può mai dire l’ultima parola: “La nostra è certamente una realtà molto dinamica e forse questo è uno dei nostri segreti, per cui non escludiamo che possano arrivare anche nuovi punti vendita”. Solo in Veneto attualmente se ne contano 27, con 235 dipendenti solo in regione. In occasione dei 30 anni, NonSoloSport ha voluto dedicare un evento alla “sua” città, organizzando in Prato della Valle una giornata dedicata alla pallavolo, grazie alla disponibilità di Pallavolo Padova. “Siamo stati molto soddisfatti – racconta Fattoretti -, non solo per l’evento in sé, ma anche perchè in quell’occasione un ragazzino ha partecipato a delle prove con i giocatori della prima squadra, è stato poi portato agli allenamenti in palestra e alla fine è stato tesserato proprio con Pallavolo Padova. Questa per noi è una storia bellissima, a conferma del fatto che Ascolta sa ancora conquila pallavolo stare. E poi lo devo ammettere: noi stessi la viviamo in maniera molto passionale internamente,
infatti seguiamo i risultati e siamo presenti costantemente, più che con gli altri sport se devo essere onesto”. Guardando al futuro, NonSoloSport pensa in grande: “L’obiettivo è di coprire le regioni mancanti – spiega Fantin -. Continuare a crescere è fondamentale perché accontentarsi adesso non avrebbe senso. E poi promuovere altri eventi come quello di quest’anno, visti gli ottimi risultati”. “Mi preme dire che NonSoloSport è un’azienda sensibile e sempre pronta ad affiancare il sociale – conclude Fattoretti -.
Tutti gli eventi che noi abbiamo organizzato avevano uno scopo benefico. Anche quest’anno abbiamo riproposto una corsa alla quale teniamo tanto, che è la “NonSoloSport race” e tutto il ricavato è stato donato in beneficenza a due onlus del territorio. Questo da sempre, perché noi siamo sempre pronti ad aiutare e disponibili”.
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Sintonizzati Un sogno imprenditoriale e una storia di passione, sul futuro. dedizione e lavoro di squadra che dura ormai da 15 anni Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche Tecno Crane è un’azienda lal’opportunità radiodi mostrare con ancora una qualità audio perfetta. loro una volta specializzata nell’assistenza, vendita e noleggio gru edili. Fondata nel 2008, l’impresa ha saputo crescere e affermarsi nel settore, vantando collaborazioni a progetti importanti e contando, oggi, su un parco macchine di oltre 140 mezzi e 20 dipendenti.
Una storia di passione e successi che inizia 15 anni fa con un sogno imprenditoriale. Nicola Pizzeghello, dopo tanti anni da dipendente nel settore, decide di mettersi in proprio e dare vita a Tecno Crane. Insieme a lui, si uniscono in questa nuova avventura Massimo Zacchello e Alberto Fior, come soci. Già il nome Tecno Crane, chiaro riferimento al settore di attività, suona di respiro internazionale e trasmette tutta l’ambizione con cui è nata. Sin da subito si distingue per la qualità del lavoro e la professionalità del suo team. Tra i primi progetti, spicca il montaggio di ben 12 gru per la costruzione del MUSE - Museo delle Scienze di Trento. Un’opera imponente e di grande valore culturale, che ha permesso all’impresa di farsi conoscere e apprezzare.
che, come recita il loro motto, sono “pronti per ogni impresa”. Gli anni successivi sono caratterizzati da altre www.veneto24.it grandi soddisfazioni. L’impresa si amplia e si trasforma da snc a srl, rinnovando anche la propria immagine per trasmettere al meglio la propria comprovata professionalità. Il parco macchine si allarga sempre di più e arriva GAPO, il semovente motorizzato che rivoluziona la movimentazione di gru automontanti Nel frattempo, Tecno Crane presta molta atpermettendo di risparmiare tempo e risorse. tenzione anche ai valori che esprime. Tra tutti, Anche le gru in casa Tecno Crane aumentano la sicurezza sul lavoro e la forza della squadra, e viene dato il benvenuto alla prima Raimondi il motore trainante che si nasconde dietro ogni MRT 159. Una gru a torre dalla grande versati- nuova impresa portata a termine con successo. lità e dalle performance di alto livello, proprio I montatori partecipano, così, ad un corso di il modello utilizzato in occasione della riqua- specializzazione per il soccorso in quota tenulificazione dell’Onda Palace, l’edificio più alto to dai Vigili del Fuoco di Padova, innalzando i di Padova. propri standard di sicurezza. Da grandi amanti dello sport, nascono anche delle partnership con gruppi e associazioni sportive, che meglio trasmettono il valore della squadra unita per raggiungere gli obiettivi, come quello con Pallavolo Padova, la squadra patavina della Superlega Maschile.
Nel 2010, entra stabilmente nell’organico anche Monica Pizzeghello, sorella di Nicola, con il ruolo di referente principale per l’amministrazione. La sua presenza dà un po’ il via alla crescita del team e ad una forte presenzaL’APP di SCARICA RADIO VENETO24 donne in Tecno Crane, che contribuiscono ogni giorno con la loro forza al raggiungimento di obiettivi sempre più alti. Poco dopo, Tecno Crane ottiene la sua prima commissione all’estero. La squadra, così, vola in Marocco per fornire assistenza ai macchinari del cantiere per la costruzione di un nuovissimo villaggio turistico. Questa esperienza dà
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Questi primi 15 anni di Tecno Crane, dunque, sono stati caratterizzati da un intenso lavoro di squadra, che ha permesso all’impresa di arrivare sempre più in alto, mantenendo lo sguardo sempre rivolto al territorio, alla sua comunità e al futuro. Siamo certi che Tecno Crane continuerà su questa incredibile strada.
Negli ultimi anni, Tecno Crane ha ottenuto ancora importanti riconoscimenti con la commissione di progetti di grande interesse per il territorio e il futuro. Tra questi, ricordiamo la Cittadella della Salute di Treviso, il nuovo data center per il CINECA a Bologna, che ospiterà Leonardo, uno dei supercomputer ad alte prestazioni del programma europeo EuroHPC. Infine, la già citata sfida dell’Onda Palace nel 2022, con l’assemblaggio di una gru alta 80m.
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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I
n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito. “In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
Claudio Borgia
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
Roberto Marcato
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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Regione
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
F
ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda
Federico Caner
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le
diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
Massimo Zuin
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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone” “A
scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
Antonio De Poli
centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
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GENNAIO 2024
on-line:
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
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Montagna, gli sport che fanno bene alla salute
a settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità. Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce Prosegue alla pag. seguente
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Infezioni respiratorie, alcuni consigli Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore Segue dalla pag. precedente
L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto
infezione da Covid-19 esistono terapie antivirali efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito - fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.
al benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile U
na diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo. “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura. Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Translational Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché
L’applicazione di tecniche innovative di genomica permetterebbe di rilevare tracce di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi, grazie all’analisi del DNA sui tamponi utilizzati per il Pap test.
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diagnosticata in fase avanzata. Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili. “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo stadio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine. Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo. “A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Ser-
gio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”. “Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno raccolto i Pap test effettuati, anni prima della diagnosi, da 113 donne con tumore all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con una tecnica di sequenziamento del DNA che permette di rilevare anche piccole tracce di DNA tumorale e di misurare la loro instabilità genomica. I risultati così ottenuti sono poi stati confrontati con un gruppo di controllo: i Pap test di 77 donne sane, che non hanno ricevuto negli anni successivi alcuna diagnosi di tumore. “Per la prima volta nella ricerca sulla diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davvero promettenti: dimostrano che la tecnica impiegata
è in grado di riconoscere nei tamponi la presenza di DNA tumorale con anni di anticipo rispetto alla manifestazione della malattia, in un caso addirittura nove anni prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di controllo è molto basso, così come il numero di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti con tumore”, spiegano Lara Paracchini e Laura Mannarino, prime autrici dello studio, di cui hanno curato rispettivamente gli esperimenti in laboratorio e l’analisi bioinformatica dei dati. E’ bene precisare che si tratta però solo del primo, seppur fondamentale, passo verso la dimostrazione di fattibilità ed efficacia di una tecnica di diagnosi precoce per questa malattia.
“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implementare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.
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“Gender gap”. Il dossier dell’Ulss 3 Serenissima
Medicina declinata al femminile per vincere le diseguaglianze Il “Bilancio di Genere”, mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, negli ospedali e nel territorio, cercando di individuare eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative
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ivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, che sono quindi mediamente più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio “Bilancio di Genere”. “Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l’Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la “medicina di genere” che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all’universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell’ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo “Bilancio di Genere”, che è diventato un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire”. Il “Bilancio di Genere” mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative. “Con la sua ricerca, l’Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell’Ulss 3 Serenissima -, evidenzia
i progressi che sono stati compiuti nella cosiddetta “medicina di genere”, cioè nell’approccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intervenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile”. L’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato an-
che dall’analisi delle assunzioni negli ultimi anni. “Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”. Un plauso al Bilancio di Genere dell’Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità.
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Ospedale di Conegliano. La “Stanza dell’abbraccio” per accogliere le donne vittime di violenza La “Stanza dell’abbraccio” è un ambiente dedicato all’accoglienza di donne, anche con i loro figli, vittime di violenza. Amministrazioni, associazioni e operatori sanitari in stretta, generosa collaborazione hanno contribuito al compimento di questa iniziativa, che si inserisce nelle progettualità messe in atto dall’Ulss 2 Marca trevigiana a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. E’ stata allestita nel Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano (Tv) e inaugurata a metà dicembre. La dr.ssa Martina Barban, medico di Pronto Soccorso negli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto referente per le donne vittime di violenza afferenti al PS di Conegliano, con il supporto di alcune infermiere, ha coordinato la realizzazione del progetto, ideando eventi svoltisi nel corso dell’anno - dalle cene solidali ai concerti, dagli spettacoli teatrali alle vendite di noci - per la raccolta di fondi, con il supporto di associazioni, istituzioni e amministrazioni locali, dando il via a una gara di
solidarietà finalizzata all’acquisto degli arredi della stanza. Gli interventi della presidente della V Commissione Politiche Socio sanitarie, Sonia Brescacin, dell’assessore e responsabile del Centro Antiviolenza di Vittorio Veneto per il distretto Pieve di Soligo, Antonella Caldart, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Olga Rilampa, e del sindaco della Città di Conegliano, Fabio Chies, presenti all’inaugurazione, hanno sottolineato la necessità di sostenere iniziative di questo genere, coordinate tra più attori
quali forze dell’ordine, servizi sociali, ospedali, che supportano e sostengono in sicurezza le donne vittime di violenza: oggi nel nostro territorio esiste una rete di interventi che permette alle donne in difficoltà di sentirsi protette. La dr.ssa Barban spiega come l’idea della Stanza dell’Abbraccio sia nata dalla necessità di accogliere la donna, con eventuali figli, che con coraggio e sofferenza chiede aiuto, lasciando tutto per cercare di sopravvivere. Si tratta di donne che arrivano al Pronto Soccorso senza nulla cui, grazie a questa iniziativa, viene fornito un kit (tuta, biancheria intima, necessario per l’igiene personale) restituendo loro un minimo di dignità. “Ringrazio tutti coloro cha hanno contribuito alla realizzazione della Stanza dell’Abbraccio - il commento del direttore generale, Francesco Benazzi -. Questa è un’iniziativa d’amore per le donne che hanno bisogno di un aiuto concreto, ma, anche, un monito per noi uomini, contro l’indifferenza alla violenza”.
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ITINERARI PER MARE
Crociere, nell’anno nno boom il “Made in Italy” y” vince per sostenibilità à e stile La “Costa Toscana”, la nave ammiraglia della flotta che a febbraio tornerà ad ospitare il Festival di Sanremo, con la gemella “Costa Smeralda, è la prima a utilizzare il gas naturale (LNG) per ridurre le emissioni in atmosfera. Buoni i risultati per evitare gli sprechi alimentari e rotte sempre nuove nei cinque continenti. Già full il “Giro del mondo 2024” di Renato Malaman
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VIAGGI di GRUPPO da “SOTTO CASA” 3 - 4 FEBBRAIO
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CARNEVALE DI VIAREGGIO generazione DAB che permette il più famoso d’Italia di ascoltare anche la radio con una LUCCA qualità audio perfetta. la città delle 100 chiese MONTECATINI TERME E la nave va.. Solca i mari con tutto il suo carico di “Made in Italy”, ma anche di “sostenibilità”, simbolo della rinascita della crocieristica italiana proprio nell’anno in cui la compagnia Costa, l’unica ancora battente bandiera italiana (la sede è ancora a Genova, anche se oggi fa parte del gruppo internazionale Carnival), compie 75 anni… Va la “Costa Toscana”, attualmente nei paesi del Golfo (Emirati Arabi, Qatar, Oman) ma con la prua già puntata verso il Festival di Sanremo, dove anche quest’anno costituirà il secondo palcoscenico. “Costa Toscana” non è una nave qualsiasi perché, con la gemella “Costa Smeralda” (entrambe costruite a Turku, in Finlandia, per una spesa di circa 85 milioni di euro l’una), vanta un primato che fa onore all’Italia: è tra le prime navi al mondo alimentate a gas naturale liquefatto (LNG), l’ecologico carburante che permette una drastica riduzione delle emissioni in atmosfera e quindi di inquinare meno, dato il significativo calo di Co2 e di polveri sottili. Tre generatori elettrici, alimentati a LNG (il gas naturale, appunto) danno una mano: forniscono energia sia per la propulsione, sia per i servizi di bordo di questo elegante gigante del mare, lungo 337 metri e largo 42, con un’altezza di…19 ponti. Capace di trasportare quasi 8000 persone, comprese le 1400 unità dell’equipaggio. Boom della crocieristica, si diceva. E di quella di gusto italiano in particolare, per una questione di stile e di ricchezza di proposte. Nel corso del 2023 sono già stati ampiamente superati i numeri prepandemia e il trend è in aumento. Diversi i target d’età dei passeggeri che la crocieristica “4.0” vuole raggiungere. Innanzitutto i più giovani, cercando di far superare loro, anche attraverso l’utilizzo dei social, gli stereotipi che le crociere siano esperienze noiose e per persone agé. Il nuovo appeal mira ad esaltare la spensieratezza del viaggio. Le navi, oggi, sono delle vere e proprie smart-cities, delle città itineranti che offrono standard di qualità, nei servizi e negli intrattenimenti che non hanno nulla da invidiare agli ambienti urbani. Locali di ogni genere (nella “Costa Toscana” i locali sono tutti di griffe italiana: dai bar di Kartell, Campari, Ferrari, Frau, ai ristoranti d’autore, come quello impostato da Bruno Barbieri e da altri due grandi chef europei. Queste smart-cities viaggiano fra un mare e l’altro dei vari continenti: una stagione ai Caraibi, un’altra nel Mediterraneo o nell’Egeo e poi, giù, nei paesi del Golfo. A bordo una comunità multietnica e multiculturale che genera un bello spirito di convivenza, di integrazione e di scambio. Altro aspetto di novità importante è l’impegno etico della compagnia contro gli sprechi. “Le nostre navi sono virtuose: il programma valorizza il cibo e la lotta allo spreco. Il processo di riduzione parte già in fase di preparazione dei piatti, con bilance digitalizzate e connesse in rete. I dati raccolti vengono incrociati con quelli della produzione di scarti,così da migliorare sempre l’efficienza. Anche gli ospiti vengono coinvolti con campagne di sensibilizzazione che invitano a non sprecare cibo al buffet. Un po’ di eccedenza si genera comunque: i pasti “ready to eat” ovvero pronti per essere serviti, ma non ancora condivisi con gli ospiti, vengono raccolti e donati al Banco Alimentare che provvede a distribuirli per fini sociali. Anche
La nave “Costa Toscana” in navigazione, sotto: un dolce simbolo; qui sopra: alcuni passeggeri sul ponte al tramonto. Il comandante Giulio Valestra e Corporate Pastry & Bakery Chef di Costa Riccardo Bellaera
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13 - 20 APRILE
questo progetto con il Banco è una novità che Costa ha proposto per prima nel 2017. L’acqua utilizzata a bordo è attinta dal mare e desalinizzata. Infine un dettaglio (che non è però un’esclusiva di questa nave): queste grandi “regine dei mari” sono dotate di sonar per impedire l’avvicinamento (con i conseguenti rischi) dei grandi cetacei marini, balene in primis… Per salvarli. Tornando al boom della crocieristica va ricordato il target dei viaggiatori “senior”, ai quali Costa offre prodotti stimolanti, come l’iconico “Giro del Mondo in 130 giorni”, già al completo per il 2024 (quattro mesi tra Mediterraneo, Caraibi ed Estremo Oriente), ed è già in vendita l’edizione 2025, con Costa Deliziosa che circumnavigherà il globo prevalentemente nell’emisfero australe, visitando Terra del Fuoco, Polinesia, Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa, e prodotti innovativi, molto spesso legati al buon mangiare e al buon bere. L’ultimo pacchetto gourmet è stata la Choco Cruise, organizzata a bordo dell’ammiraglia Costa Toscana, in partnership con Barry Callebaut, leader mondiale nella produzione di cioccolato e cacao di alta qualità: una settimana dedicata al cioccolato con alcuni dei più importanti pasticceri europei, fra essi anche il trevigiano Alberto Simionato (che iniziò la sua carriera a Castelfranco Veneto). Gli altri erano lo svizzero Joël Perriard, il francese Philippe Bertrand, lo spagnolo Ramon Morató e il belga Alexandre Bourdeaux, Con Riccardo Bellaera, allievo di Iginio Massari e Corporate Pastry & Bakery Chef di Costa, hanno raccontato e fatto assaggiare a tutti i passeggeri il meglio della cioccolateria d’autore. Entro il 2050 Costa Crociere ambisce ad avere una flotta a “zero emissioni”. Il dipartimento dedicato alla decarbonizzazione sta lavorando alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie. Altro fronte di ricerca è l’impegno verso le comunità locali delle destinazioni che accolgono le navi. Nel manifesto di Costa per un turismo di valore, sostenibile ed inclusivo, spicca il proposito di sviluppare progetti innovativi, creare inclusione e far conoscere le eccellenze locali per generare valore e crescita condivisi. E la nave intanto va: se si consulta l’app Vassel Finder (una sorta di Flight Radar per le navi) si seguono le sue rotte e quelle delle altre navi da crociera a zonzo nei mari del mondo. E’ come mettere ali alla
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Film e serie tv visti da vicino
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Rubrica a cura di
Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti Con “One trillion dollars” siamo ben lontani dalla metafisica dei viaggi del tempo; i temi sono più concreti ed etici. Più che una storia di sesso, quella di “Gigolò per caso” è un racconto su quanto sia difficile entrare in intimità con sé stessi e col prossimo.
Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
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Paolo Di Lorenzo
Il capitalismo può essere etico? Mastronardi risponde Alessandra Mastronardi è tra le protagoniste di “One trillion dollars”, thriller finanziario tratto dal romanzo best-seller omonimo di Andreas Eschbach. La serie tv in sei episodi, disponibile su Paramount+, è prodotta da W&B Television, ovvero i fautori di uno dei successi televisivi europei più importanti dell’ultimo decennio: parliamo di quel guazzabuglio che è “Dark”. Con “One trillion dollars” siamo ben lontani dalla metafisica dei viaggi del tempo; i temi sono più concreti ed etici. Il protagonista della storia John Fontanelli (Philip Froissant), rider berlinese squattrinato che vive una vita di grande indipendenza, scopre di avere ereditato un trilione di dollari, ovvero un milione di bilioni, cioè un miliardo di miliardi. In un colpo solo, John è l’erede legittimo di un lascito creato 500 anni prima e l’uomo più ricco del mondo. Ma non c’è tempo per godersi la sua ritrovata ricchezza. C’è una profezia insolita collegata a questa eredità: Giovanni dovrà restituire all’umanità il futuro perduto! Considerando il cambiamento climatico, l’inquinamento
ambientale e il capitalismo finanziario scatenato, appare un compito quasi impossibile. Alla ricerca delle risposte giuste, John accetta la sfida. Questo lo rende l’antagonista di alcune persone molto potenti che non si fermeranno davanti a nulla. Nella serie Mastronardi presta il volto a Franca Vacchi, l’esperta di finanza cui si affiderà John per capire come gestire il suo patrimonio astronomico. L’attrice napoletana, ha confidto a chi scrive , ha colto al volo l’opportunità
di recitare in una serie dalla scrittura così affilata. La premessa di “One trillion dollars” è accattivante - a chi non piacerebbe entrare in possesso di una cifra persino difficile da concepire? - e il risultato è gratificante per lo spettatore. Non ci sono continui “spiegoni” di finanza come o in Billions, altra serie disponibile su Paramount+. Il dilemma è uno solo: se disponessimo le risorse per fare la differenza, ci impegneremmo o finiremmo per adagiarci sugli allori?
“Gigolò per caso” è riuscito Questi comici fanno riflettere S
u “Prime Video” è arrivata Gigolò Per Caso, la più recente proposta originale italiana targata Amazon Studios. Tratta dalla serie francese “Alphonse, gigolò per caso” - prodotta da Lucky Red - è un racconto che ha tutte le premesse per buttarla in caciara da un momento all’altro. Eppure non lo fa. L’intreccio è servito. A seguito della malattia del padre Giacomo (Christian De Sica), con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale, Alfonso (Pietro Sermonti) scopre che il genitore gli ha sempre tenuto nascosto il suo vero mestiere, quello di gigolò. In crisi con la moglie Margherita (Ambra Angiolini) e in difficoltà economiche, Alfonso decide di rivoluzionare la sua esistenza e seguire le orme paterne, scoprendo una versione di sé del tutto inaspettata. Alfonso rappresenta il lato chiaro del patriarcato, tutto teorie femministe l’unico lascito della madre - e ben poca messa a terra. Stufo dei continui panegirici del marito, Margherita ritrova lo slancio passionale con Costanza. Il loro amore è raccontato senza pruriginosità, lo sguardo non indugia sui corpi di Angiolini e Asia Argento né la natura della loro relazione diventa mai il gancio per ottenere qualche risatina in più.
Più che una storia di sesso, quella di “Gigolò per caso” è un racconto su quanto sia difficile entrare in intimità con sé stessi e col prossimo. Nonostante qualche ironia molto (troppo) facile e doppisensi a iosa, la serie Prime Video si rivela una delle produzioni comiche più sorprendenti che Amazon ha lanciato finora. Se titoli come “Sono Lillo” e “Pesci piccoli” sono stati al più innocui, “Gigolò per caso” tra una battuta e l’altra un commento sull’at-
tualità gioca a sovvertire le dinamiche di potere - e sessuali - del binarismo uomo-donna, senza mai sedersi in cattedra. Pietro Sermonti e Christian De Sica si divertono molto a interpretare questo duo padre e figlio: generazioni a confronto di maschi, un rapporto da ricostruire partendo dalle fondamenta di un modello - quello del maschio alfa - ormai in crisi e ben rappresentato dal povero Alfonso..
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A tavola
Rubrica a cura di
Idee in cucina, facili e sfiziose
Sara Busato
È iniziato un nuovo anno e la spesa di gennaio è pronta per accogliere tutti i nostri buoni propositi fatti, anche a tavola. In inverno la terra regala verdure gustose per realizzare tante ricette diverse BROCCOLI E PATATE AL FORNO Un contorno vegetariano ricco e saporito che unisce la bontà delle patate al sapore intenso dei broccoli, il tutto reso goloso e filante dal formaggio fuso. Un piatto che può essere preparato anche in anticipo per poi passarlo in forno solo all’ultimo. Ingredienti: 800 g di patate: 300 g di broccoli in cimette; 1 cipolla rossa; 300 g di caciocavallo o provolone grattugiato; 30 g di grana padano grattugiato; qualche fiocchetto di burro; sale q.b. Preparazione: Sbucciare e tagliare le patate a fette spesse di almeno un centimetro.Cuocere le patate al vapore insieme ai broccoli in una pentola a pressione, versando un paio di bicchieri d’acqua sul fondo e posizionando le patate nel cestello per la cottura a vapore. Aggiungere i broccoli in cimette alla pentola con le patate. Chiudere la pentola e calcolare una cottura di 6-7 minuti dal fischio iniziale. Una volta cotte le patate e i broccoli. Farli raffreddare e salarli. Distribuirli uniformemente in una teglia. Cospargere le patate e i broccoli con fettine di cipolla. Aggiungere 300 g di caciocavallo o provolone grattugiato, 30 g di grana padano grattugiato e qualche fiocchetto di burro sulla superficie. Cuocere nel forno preriscaldato a 180°C. Mettere la teglia nel forno statico per circa 35-40 minuti o finché il formaggio non sarà fuso e leggermente gratinato.
POLPETTINE IN SALSA DI ARANCIA Semplici da preparare sono perfette da preparare sia a pranzo che per cena. Anche per un’occasione speciale con ospiti. il risultato è profumato grazie alla sfumatura con l’arancia Ingredienti: : 450 g carne 450 macinata; 300 ml acqua; una cipolla bianca; 75 g pane integrale; 1 cucchiaio di yogurt; 1 uovo; spremuta di arancia; prezzemolo, aglio, pepe Preparazione: Mettere la carne tritata in una ciotola con la cipolla pelata e tritata, il pane sbriciolato, gli aromi, l’aglio schiacciato, il pepe, l’uovo e lo yogurt. Amalgamare con un cucchiaio ed impastate con le mani per almeno 5 minuti in modo da formare un composto omogeneo. Ricavare 24 polpettine e metterle in frigorifero per circa 1 ora. Scaldare l’olio in una grossa padella per friggere le polpettine in diverse mandate, in modo che prendano colore uniformemente. Unire il porro. Versare sulle polpettine acqua, la scorza ed il succo delle arance. Coprire la pentola e lasciate cuocere per 25 minuti, mescolando di tanto in tanto finchè non saranno ben cotte. Versare le polpette in un piatto e guarnire con gli spicchi di arancia
PINZA DELLA BEFANA La preparazione è semplice e ha origini contadine: si racconta che anticamente si cuoceva con il calore delle braci del falò della Befana. Ingredienti: 300 g farina di mais; 200 g farina 00; 200 g zucchero; 50 g uvetta; 70 g canditi (misti); 10 fichi secchi; 1 mela; 1 bicchierino grappa; 1 pizzico semi di anice; 1 cucchiaino lievito in polvere per dolci; 1 pizzico sale Preparazione: Ammollare la’uvetta nella grappa. Versare la farina di mais e la farina 00 in una casseruola capiente. Mescolare le farine con un cucchiaio di legno e unire un cucchiaino di lievito per dolci, lo zucchero e un pizzico di sale.In una pentola a parte versare circa 2 litri di acqua e portarla a bollore. Appena l’acqua raggiunge il punto di ebollizione, unirla alle farine poco per volta, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Cuocere il composto per 20 minuti, continuando a mescolare. Trascorso il primo tempo di cottura, unire il burro, l’uvetta ammollata con tutto il liquore, i semi di anice, i canditi, i fichi secchi e la mela sbucciata e tagliata a cubetti. Rimettere nuovamente il composto sul fuoco e cuocerlo per altri 20 minuti. Imburrare una teglia rettangolare e foderarla con carta da forno, versare il composto all’interno e livellare bene la superficie con il dorso di un cucchiaio bagnato. Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 30 minuti o fino a quando il dolce risulta ben dorato in superficie. Sfornare, lasciare raffreddare e servire la pinza della Befana tagliata in cubi.
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Vi siete concessi un periodo di distrazione. Ma ora vi ripromettete di cominciare col piede giusto e tornate a concentrarvi sulle cose importanti. Procedete con cautela ma sempre determinati.
E’ tempo di cambiamenti e, se necessario, di chiudere alcuni rapporti che minano la vostra serenità. Concentratevi sul lavoro riponendo fiducia in che vi sta vicino. Imparate ad essere flessibili.
TORO Ciò che avete investito negli ultimi mesi del 2023 produrrà i suoi frutti già a gennaio del nuovo anno. Successi e positive sorprese renderanno i vostri giorni piacevoli oltre ogni aspettativa.
Gennaio Gennaio, un nuovo inizio
GEMELLI Si aprono nuove sfide nelle relazioni sociali e anche in campo lavorativo. Investite nei cambiamenti con grande energia e qualche rischio controllato. Saprete fare le scelte giuste.
CANCRO Finalmente arriva la svolta che a lungo avevate atteso. Il vostro ottimismo e l’entusiasmo vi aiuteranno a superare qualche piccolo conflitto e nel lavoro otterrete grandi successi.
SCORPIONE Da gennaio inizia una fase molto intensa e ricca di colpi di scena inattesi e positivi. Il cambiamento vi consentirà di raggiungere gli obiettivi che vi eravate proposti. E’ un periodo di crescita.
SAGITTARIO
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LEONE
Siete brillanti nella comunicazione e riuscite a trovare con estrema facilità soluzioni ai problemi che vi si pongono davanti. L’inizio d’anno è vivace e carico di nuove opportunità.
CAPRICORNO Compirete un passo importante nella relazione col vostro partner e cominciate a costruire il vostro futuro insieme. Saranno mesi intensi e appassionati con tanti sogni e belle conferme.
ACQUARIO
Continua un periodo di grandi cambiamenti. Ma ciò che avete investito fino ad oggi vi consentirà di aggiustare la situazione e raccogliere grandi affermazioni, a dimostrazione del fatto che avevate ragione voi.
Si apre un periodo di incertezze, con alti e bassi, che saprete superare con grande determinazione migliorando anche la vostra situazione e risolvendo questioni in sospeso.
VERGINE
PESCI
Siete concentrati sulla vostra vita affettiva che in questo momento è messa alla prova. Ma voi volete stabilità e riuscirete a proteggere i vostri affetti. Puntate energie e attenzione su ciò che conta.
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L’anno comincia nel migliore dei modi, con buoni rapporti e slanci di grande entusiasmo. Sul lavoro investite energie che potrebbero creare momenti di stress e di stanchezza.
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