La Piazza del Miranese Nord - Maggio 2023

Page 1

8:30

11:30

Notiziario delle 17:30

18:30

ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto

a Martellago, la carica dei

Camici bianchi nel mirino

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

C’

è un’emergenza che non passa mai di moda nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori, nelle strutture di cura. Anzi, la pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle pare non abbia fatto altro che accrescere le statistiche delle aggressioni nei confronti del personale sanitario. I numeri parlano da soli: 1.600 aggressioni l’anno certificate dall’Inail.

Vale a dire che ogni giorno in Italia ci sono almeno 4 camici bianchi che finiscono nel mirino. E qualcuno ci rimette persino la vita.

segue a pag 5

Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte

Periodico d’informazione locale Anno XXX n. 93 del Miranese Nord Servizio alle pagg. 10 e 12
164 candidati consiglieri È serrato il confronto fra il centrodestra che ricandida il sindaco uscente Andrea Saccarola e lo sfidante Alessio Boscolo per il polo moderato TERRITORIO Crediti incagliati con il Superbonus 110%, è allarme 5 NOALE Demografia, il territorio noalese in controtendenza 6 NOALE Torna “Noale in Fiore” ed è boom di presenze 8 SALZANO “Uno scontrino per la scuola”, alunni in aiuto al commercio 15 MARTELLAGO Tari, aumenti in vista per famiglie ed imprese 13 SCORZÈ “Eventi, mostre spettacoli in ricordo di Flaviano Zilio” 16 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE MAGGIO 2023
Elezioni
Notiziario delle
Notiziario delle
Notiziario
delle

Raggiungi il tuo target con noi!

Copertura territorio 23 Edizioni

Tutti i vantaggi di scegliere laPiazza

Arriviamo sempre a destinazione

Tramite una distribuzione dedicata e certificata da R ecapito C erto garantiamo mensilmente l’avvenuto recapito dell’intera tiratura. In questo modo il cliente ha la certezza che la pubblicità arrivi a destinazione.

I nostri lettori

Un recente sondaggio, condotto da evidenzia che i giornali laPiazza vengono letti dal 86% delle famiglie raggiunte. Le principali fruitrici sono le donne - 81% - della fascia d’età compresa tra i 35 e 45 anni: le responsabili d’acquisto!

Tagliati su misura per ogni cliente

La fl essibilità del mezzo permette di di erenziare il messaggio e di scegliere i destinatari da raggiungere con le edizioni provinciali, cittadine e locali.

 VENEZIA  TREVISO  Scorzè  Bassano Zero Branco   Preganziol  Mogliano Veneto  Noale  Quinto di Treviso  Martellago  S. Maria di Sala  Mirano  Spinea  Mira  Cavarzere Pettorazza  Adria   Rosolina  Porto Viro  Taglio di Po Porto Tolle   Ariano Polesine  ROVIGO  Chioggia  Sottomarina  Cona  Dolo  Salzano  Curtarolo Limena  Vigodarzere   Ponte S. Nicolò  S. Angelo di Piove  Piove di Sacco  Codevigo Arzergrande   Pontelongo Bovolenta  Cartura  Abano  Terme  Conselve  Montegrotto Terme Monselice   Este  Tribano  Due Carrare Bagnoli  di Sopra Cadoneghe   Vigonza  Noventa Padovana  Albignasego  Maserà di Padova  Casalserugo PADOVA   VICENZA Saonara   Legnaro  Camposampiero S. Giustina  in Colle  S. Giorgio delle Pertiche Villa  del Conte Villanova di Camposampiero  Loreggia   Borgoricco Campodarsego  Piombino Dese  Trebaseleghe   Massanzago 1 6 8 10 7 4 3 17 16 21 23 18 9 2 5 14 15 20 19 12 11 13 22
via Lisbona, 10 | 35127 Padova | 049 8704884 | info@givemotions.it | www.givemotions.it
PADOVA:

Provincia di Padova 10 Edizioni totale 200.212 copie

laPiazza di Padova: Padova Città 98.000 copie

laPiazza della Bassa Padovana: Este, Monselice 9.106 copie

laPiazza del Camposampierese Est: Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, Trebaseleghe 14.277 copie

laPiazza del Camposampierese Ovest: Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero 11.483 copie

laPiazza del Conselvano: Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Cartura, Conselve, Due Carrare, Tribano, 10.089 copie

laPiazza di Padova Est: Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Saonara, Vigonza 11.505 copie

laPiazza di Padova Nord: Cadoneghe, Curtarolo, Limena, Vigodarzere 11.375 copie

laPiazza di Padova Sud: Albignasego, Casalserugo, Maserà di Padova 12.560 copie

laPiazza del Piovese: Arzergrande, Codevigo, Legnaro, Piove di Sacco, Pontelongo, Sant’Angelo di Piove 10.317 copie

laPiazza delle Terme Euganee: Abano Terme, Montegrotto Terme 11.500 copie

Provincia di Rovigo 3 Edizioni totale 28.938 copie

laPiazza di Rovigo: Rovigo Città 10.119 copie

laPiazza di Adria: Adria, Pettorazza Grimani 7.072 copie

laPiazza del Delta: Ariano Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po 11.747 copie

Provincia di Treviso 2 Edizioni 46.566 copie

laPiazza di Treviso: Treviso Città 32.000 copie

laPiazza di Treviso Ovest: Mogliano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Zero Branco 14.566 copie

Provincia di Vicenza 2 Edizioni 61.000 copie

ilVicenza: Vicenza Città 43.000 copie

ilBassano: Bassano 18.000 copie

Provincia di Venezia 6 Edizioni totale 144.471 copie

laPiazza di Venezia: Venezia Città 80.000 copie

laPiazza di Cavarzere: Cavarzere, Cona 7.007 copie

laPiazza di Chioggia: Chioggia, Sottomarina 13.504 copie

laPiazza del Miranese Nord: Martellago, Noale, Salzano, Scorzè 15.046 copie

laPiazza del Miranese Sud: Mirano, S. Maria di Sala, Spinea 15.595 copie

laPiazza della Riviera del Brenta: Dolo, Mira 13.319 copie

Attività Commerciali 15.000 copie

Punti di Distribuzione 270 nelle 23 Edizioni 10.000 copie

* I valori presentati sono aggiornati alla data di stampa.

1 2 3 4 5 6 7 18 19 20 21 22 23 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
l’informazione locale a casa tua! www.lapiazzaweb.it La Piazza Web @lapiazzaweb App: laPiazza lapiazzaweb.it
Oltre 506.000 Famiglie raggiunte

Crediti incagliati, imprese del territorio in allarme

Torna a farsi sentire l’“Associazione Artigiani del Miranese Casartigiani” sulla questione dei crediti incagliati collegati al Superbonus 110% e ha ribadito le proprie preoccupazioni in occasione dell’incontro avuto con il sindaco del Comune di Mirano, Tiziano Baggio, e l’assessore Francesco Venturini. Come fa notare l’Associazione, il decreto del 16 febbraio scorso convertito in legge il 5 aprile scorso, “opera una regolamentazione importante nel quadro legislativo perché mette vari punti di certezza in un quadro legislativo complicato e farraginoso”. “Ma non dà alcuna risposta sul tema più scottante, quello dei crediti incagliati, cioè di tutte quelle situazioni per cui imprese e cittadini non sono riusciti a completare le cessioni dei crediti alle banche e sono rimasti col “cerino in mano”, ovvero con i cassetti fiscali pieni di crediti ma senza un euro sul conto correntespiega Andrea Dal Corso, funzionario dell’Associazione Artigiani del Miranese -. Riteniamo possa essere una propria bomba a orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese del comprensorio. Il settore delle costruzioni vede impegnate (dati al 2022) 1840 imprese, delle quali il 72% artigiane e ben 4644 addetti, di cui il 60% impiegati in ditte artigiane: numeri importanti ai quali occorre aggiungere quelli delle imprese della filiera come impiantisti, falegnami. Stimiamo che almeno 2 imprese su 3, siano alle prese direttamente o indirettamente con sofferenze legate al problema dei crediti incagliati”. Il problema rischia di coinvolgere oltre mille aziende e 3 mila lavoratori. “È un tema su cui fare attenzione - ha commentato il sindaco Tiziano Baggio -. Cittadini e imprese hanno fatto investimenti importanti, fidandosi di leggi dello Stato, che sono cambiate negli ultimi due anni quasi ogni mese e mezzo, fino all’ultimo decreto di febbraio che dalla sera alla mattina ha messo uno stop quasi definitivo. È giusto e condivisibile tenere in ordine i conti pubblici, ma il blocco delle cessioni del credito è un fulmine a ciel sereno che rischia di creare problemi nel nostro tessuto sociale”.

Camici bianchi nel mirino

Nicola

Ad essere in pericolo non è solo chi lavora in prima linea, ad esempio nei pronto soccorso degli ospedali, oppure le guardie mediche, ma un po’ tutti gli operatori della sanità, a partire dagli infermieri, la categoria che più di altre deve far fronte agli attacchi dei pazienti. E le denunce ufficiali, spiega la federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno dai contorni preoccupanti perché per ogni caso che viene allo scoperto ce ne sarebbero almeno 26 che non vengono denunciati.

C’è poi un altro dato di questa inquietante statistica che va sottolineato: il 71% delle aggressioni ha riguardato le donne, dalle operatrici sanitarie alle psicologhe, dalle infermiere ai medici. Sono loro, il più delle volte, a subire le violenze di pazienti che non accettano le cure, che contestano una diagnosi, che pretendono una medicina o un trattamento che non possono avere. Il sindacato dei medici e dirigenti sanitari definisce senza giri di parole il fenomeno come “un bollettino di guerra”, al punto che in tanti, almeno uno su tre, se potessero cambierebbero lavoro.

Ma come? Giusto tre anni fa, mentre stavamo faticosamente uscendo dal primo lockdown, infermieri e medici venivano dipinti come gli eroi del nostro tempo. Era tutta retorica da “ne usciremo migliori”, vien da dire col senno del poi. Ma in questo caso l’intolleranza verso chi si prende cura di noi ha radici ben più antiche. Asciughiamo pure le statistiche dai casi, sempre numerosi, legati a situazioni di disagio psicofisico di alcune categorie di pazienti che più di altre sono soggette ad accessi d’ira e scatti di violenza. In certi ambienti i rischi non mancano ma questo non giustifica il concreto pericolo che quotidianamente affrontano gli operatori della sanità. Professionisti che dovrebbero concentrarsi sull’assistere e curare al meglio si trovano costretti a non abbassare la guardia nemmeno per un istante. “Infermiere, medico, difendi te stesso”, viene da dire. Non dovrebbe essere così, invece contro l’intolleranza e la prevaricazione sembra che al momento non vi sia una cura efficace.

5 www.lapiazzaweb.it
Incontro nel comprensorio con il sindaco Tiziano Baggio del Miranese Nord Questa edizione raggiunge le
Iscrizione testata
Tribunale
Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie.
al
di
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 4 maggio 2023

Società. Arrivano i dati del rapporto Istat dell’anno 2022 del comprensorio

Demografia, Noale in controtendenza rispetto al resto del miranese

Noale? Unica realtà dal punto di vista demografico “quasi crescita” e in controtendenza, ma nel resto del miranese i dati sulle nascite e sull’età media non sono incoraggianti. Il rapporto Istat 2022 per il Miranese conferma i dati medi italiani con andamento non positivo. Nella zona, l’età media 2022 è di 48 anni, gli under 14 notevolmente sotto al due per cento e le nascite calate rispetto all’anno precedente di più del quattro per cento, dati che contribuiscono nettamente nel portare l’area del veneziano ad essere all’ultimo posto in regione per le nascite e la media di età. Nel miranese, dunque, quella che esce è una situazione nella quale la situazione demografica è al limite

Il territorio è un caso particolarissimo: figli pochi (97), ma la popolazione è in leggera crescita

del preoccupante. Solo Scorzè, infatti, pur con un leggero segno negativo (meno 0,24) si avvicina alla parità demografica nel saldo tra nati e deceduti nell’anno (ed è da considerare che in tutto il veneziano, solo Annone Veneto ha un saldo positivo con una differenza di più uno tra 30 nati e 29 scomparsi). “È un problema che non riguarda solo le nostre città ma tutta l’Italia - aveva commentato l’assessore alla Coesione sociale di Venezia Simone Venturini. L’età dei residenti è sempre più alta, non si fanno figli e c’è un problema di abita-

zioni”. In realtà anche da questo punto di vista ci sono delle eccezioni, ma i dati positivi di Marcon (36 abitanti in più) e Fiesso (52) sono solo delle parziali conferme di come si muova la popolazione, e proprio Noale in questo risulta caso particolarissimo: figli pochi (97 i neonati del 2022 a fronte di 178 decessi), ma popolazione in leggera crescita. “Stiamo studiando e valutando attentamente questi dati - spiega il sindaco Patrizia Andreotti - perché confermano quanto già visto l’anno scorso, con i neonati dimezzati ma nuovi trasferimenti di famiglie in città, soprattutto giovani coppie senza figli. Noale ha dei fattori molto positivi per chi vuole venire a viverci: un bel centro storico, una buona realtà culturale, il treno che in venti minuti porta a Venezia, i bus che collegano a Treviso e Padova”. I dati, però, non sembrano incoraggiare troppo. Dopo il boom dei primi anni del duemila, con un netto incremento nel miranese della fascia d’età 0-4 anni, con il passare del tempo i numeri sono decresciuti comunque rapidamente. Dal 2018 ad oggi si è passati dai quasi seimila bambini più piccoli, a perderne più di 700. Emblematico proprio Scorzè, unico caso considerato positivo con una perdita minima in percentuale in un anno. Partito da 896 nati nel 2001, è passato al boom di 1.060 nel 2010 per poi ridursi ai 682 di due anni fa. Ancora più bassi i numeri di Noale e Salzano, con la prima che passa da 767 a 595 e la seconda da 535 a 474.

I suggerimenti degli anziani in aiuto ai nuovi genitori

Nuova proposta del Comune di Noale con l’Associazione Family Way Aps, le cui volontarie stanno intervistando le persone anziane che desiderano raccontare come è stato per loro gestire gli impegni di casa e famiglia quando crescevano i figli, e se vogliano dare qualche suggerimento o aiuto ai genitori di oggi. Ne sta uscendo un quadro variegato, interessante. Spiega l’iniziativa l’assessore della Città di Noale dei servizi alla persona Annamaria Tosatto.

“Si tratta - dice - di una proposta che condividiamo con le nonne ed i nonni di Noale. Un progetto che potrebbe essere base di alleanze comunitarie tra qualche genitore e qualche nostro concittadino più anziano, che oltre al consiglio, in un’ottica di invecchiamento attivo, voglia

creare nuove reti di collaborazione, anche contribuendo poi con qualche aiuto pratico (prendere i bambini da scuola, supporto nei compiti per esempio). L’idea è nata infatti, anche come proposta di mutuo aiuto tra cittadini, valorizzando l’esperienza ed il tempo di chi ha qualche anno in più”. Non l’unico servizio in partenza per la terza età in città: l’Associazione Pensionati in collaborazione con l’assessorato servizi alla persona ha comunicato che sono aperte le iscrizioni ai soggiornimare di giugno 2023 a Misano Adriatico all’Hotel “Belvedere”. Le iscrizioni saranno al centro anziani in via Ongari tutti i martedì dalle 1 4.30 alle 17 e l’amministrazione comunale parteciperà alle spese di soggiorno in base a richiesta e modello Isee. (ma.to.)

6 www.lapiazzaweb.it Noale Il centro di Noale

Eventi. Si è tenuta nelle scorse settimane la quarantaduesima edizione Torna “Noale in Fiore” ed è un boom di presenze

Ètornata alla grande e fa il pienone di gente “Noale in fiore”. La quarantaduesima edizione della tradizionale festa è stata un vero e proprio successo nerlle scorse settimane, in realtà in gran parte previsto ma forse non a questi livelli. Grazie anche al tempo clemente, la giornata di sole ha portato in città quasi ottantamila visitatori, con i parcheggi attorno al centro già pieni in dalle undici del mattino. Ovvia la soddisfazione delle autorità, guidate dal presidente della Pro Loco, Enrico Scotton, e dal sindaco Patrizia Andreotti, con ospiti d’eccezione il sindaco di Arta Terme in provincia di Udine, centro termale e terapeutico gemellato con Noale e la presidente della Pro Loco di Specchia in provincia di Lecce, Antonella Ungaro, che ha portato alla fiera un apprezzato stand di prodotti tipici locali. Assieme a loro, a fare da piacevolissima presenza non solo scenica, le sei Marie del Carnevale di Venezia che hanno fatto il giro degli oltre duecento espositori presenti, portando il loro particolare omaggio alla florovivaistica Chinellato di Marghera, ditta presente

alla festa dei fiori già dalla prima edizione. Azienda che con Maurizio Chinellato, ha ricevuto per questo una delle due targhe ricordo (la seconda è andata all’azienda Fasolato di Stigliano di Santa Maria di Sala in ricordo del titolare Alessandro, mancato a dicembre). “Nonostante qualche presenza storica in meno - commenta alla chiusura dell’edizione il presidente della Pro Loco Enrico Scotton - siamo molto soddisfatti. Per fare le cose bene, bisogna agire di squadra, e “Noale in fiore” ne è una chiara dimostrazione”. “Condividiamo con la Pro Loco l’idea che Noale sia particolarmente adatta ad ospitare eventi - aggiunge il

sindaco Patrizia Andreotti. Questa festa è stata una vera e propria esplosione di colori, suoni, sapori realizzata grazie alla forza dei tantissimi volontari che non posso che ringraziare”. Tra le novità più apprezzate, lo spazio dedicato alla EMobility, rispettosa dell’ambiente con i monopattini e le bici elettriche in esposizione e con possibilità di prova, e l’area dedicata ai più piccoli, con i giochi di legno di Officina Clandestina e le canoe di Abbey Paddle che hanno permesso ai visitatori di ammirare le bellezze della Rocca da una posizione diversa e decisamente insolita.

Memorial “Betty Pierazzo” tante iniziative per commemorare la scienziata scomparsa

Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Noale ha onorato la figura di Elisabetta Pierazzo lo scorso aprile. La scienziata noalese scomparsa prematuramente nel 2011 a maggio avrebbe compiuto 60 anni. Il focus del secondo memorial dedicato a Betty, è stato incentrato sulle “donne nella scienza” che, con il loro lavoro e la loro intelligenza, hanno migliorato il mondo e aperto la strada a tutte quelle che oggi vogliono studiare ed impegnarsi nelle nuove sfide che ogni giorno il nostro pianeta ci pone davanti. I giovani studenti noalesi hanno avuto la possibilità di assistere ad alcune lezioni speciali tenute dalla dottoressa Vanessa Barbaro, biologa cellulare presso la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, la dottoressa Giovanna Rinaldi, ricercatrice astronoma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, e il gruppo di ricercatori della professoressa Monica Montopoli, del Dipartimento di scienza del farmaco. Inoltre, il Gruppo Astrofili Salese di Santa Maria di Sala ha permesso agli alunni delle classi terze di osservare le macchie solari con il telescopio donato dalla famiglia della scienziata scomparsa. (ma.to.)

8 www.lapiazzaweb.it
Noale

Salute. L’iniziativa “Art yellowoman” per sconfiggere una malattia che colpisce tante donne in età fertile

Rose gialle contro l’endometriosi

3 800 rose gialle a Noale per l’iniziativa “Art yellowoman” a dimostrare come la creatività artistica possa anche essere il modo migliore per portare alla sensibilizzazione, in questo caso con la dedica speciale per la lotta all’endometriosi. Il progetto “ArtYelloWoman”, realizzato e coordinato dall’ Associazione Endometriosi Fvg OdV nella figura della presidente Sonia Manente in partnership con Pic Knit Art Cafè Aps di Trieste, con la presidenza di Mariagrazia Giacomini e Salve Comunicazione OdV e la collaborazione di Michela Masat, ha visto a Noale un’installazione artistica immersiva realizzata con centinaia di rose gialle. Una installazione volta ad informare, sensibilizzare e far conoscere ad un pubblico giovane l’endometriosi, una malattia femminile che colpisce una donna su dieci in età fertile. L’appuntamento si è inserito nel calendario delle proposte primaverili della “Città di Noale” e, come spiega l’assessore alla Cultura Annamaria Tosatto “il progetto è di fatto un’opera collettiva: un tappeto di rose morbide, create con diverse tecniche tessili, che ha tappezzato le pareti della Torre delle Campane, e che è stato arricchito dalla presenza di alcune opere donate da artiste triestine, e non solo, e da un’opera creata dalla giovane artista della Fucina

No@l@rt: Elisabetta Valentini. Un giardino verticale di rose, in cui bellezza e solidarietà si sono intrecciate per raccontare e celebrare la battaglia quotidiana di tante donne coraggiose e generose. Dopotutto, la rosa è da sempre legata all’immagine del femminile e della bellezza ed il giallo è il colore che contraddistingue tutte le iniziative volte a sensibilizzare, coinvolgere e far conoscere questa malattia”. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla partecipazione di numerosissime appassionate di arti manuali di Trieste e di tutta Italia. Tante creative ed artiste, infatti, hanno risposto con entusiasmo all’appello lanciato dalle due associazioni at-

Il progetto è di fatto un’opera collettiva: un tappeto di rose morbide, create con diverse tecniche tessili, che ha coperto le pareti della Torre delle Campane

traverso i social e grazie all’aiuto e sostegno di numerose realtà commerciali di settore cittadine e di e-commerce. L’installazione “ArtYelloWoman” ha avuto un ottimo riscontro di pubblico nei giorni di presenza a Noale, ed ora il pensiero della città è quello di riprendere l’iniziativa anche nei prossimi anni, magari riservando l’esposizione all’aiuto di realtà sempre diverse. “Vorremo fare in modo che la “Città di Noale” - spiegano dal Comune - possa diventare un vero punto di riferimento per il rapporto fondamentale tra la cultura e la solidarietà, due realtà dalla forte e costante presenza cittadina”.

Apre il Centro Sollievo, un aiuto per tante famiglie

Ha aperto lo scorso aprile a Noale il Centro Sollievo, progetto avviato come iniziativa pilota con la Regione Veneto che si è consolidato nel corso degli anni, venendo a rappresentare per le persone affette da decadimento cognitivo e dalla malattia di Parkinson, e per famiglie, un importante riferimento per favorire la domiciliarità e ritardare, se possibile, l’istituzionalizzazione. Dopo un primo periodo di assestamento le iniziative del “Progetto Sollievo” hanno trovato valorizzazione nel piano socio sanitario regionale 201 92023, nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) delle Demenze del Veneto, supportato dalla “Mappa web delle Demenze”, che pone il “Progetto Sollievo” all’interno della rete dei servizi e ne sottolinea la rilevanza per ridurre l’istituzionalizzazione

della persona e dare supporto alle famiglie, garantendo anche un significativo contenimento dei costi. “Per Noale - spiega l’assessore servizi alla persona Annamaria Tosatto - elemento caratterizzante e punto di forza del progetto, è la presa in carico dei bisogni della famiglia nel suo complesso, sia attraverso l’assistenza alla persona affetta da decadimento cognitivo o malattia di Parkinson che viene seguita nei Centri Sollievo da figure professionali socio-sanitarie e volontari adeguatamente formati,

sia attraverso il monitoraggio ed il supporto fornito ai familiari”. Il servizio è nato grazie alla stretta collaborazione tra pubblico e privato, una sinergia tra amministrazioni comunali, terzo settore, volontariato e risorse della comunità locale, il coordinamento dell’azienda Ulss, i centri per il deterioramento cognitivo e le demenze e non da ultimi i medici di medicina generale. Insomma un aiuto concreto per le tante famiglie in difficoltà ogni giorno nel territorio del noalese. (ma.to.)

9 www.lapiazzaweb.it
Noale Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Elezioni, è scontro tra centrodestra e polo civico

Scontro a due tra centrodestra e polo civico fino all’ultimo voto a Martellago il prossimo 14-15 maggio. Se, infatti, cinque anni fa erano ben in 6 a contendersi la poltrona di primo cittadino con schieramenti frammentati, quest’anno la tenzone elettorale si polarizza su due candidati che hanno saputo raccogliere i consensi dei due rispettivi schieramenti. Da un lato il sindaco uscente Andrea Saccarola per il centrodestra unito (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) con l’appoggio di tre civiche, Lista Saccarola, Generazione 18 più e Ambiente e Territorio. Dall’altra parte Alessio Boscolo (Polo moderato), sostenuto da cinque liste civiche, Unione Civica, InSIeme, Impegno Comune, Lista Garbin e Dovere Civico – Pd. Entrambi si erano già candidati nel 2018 quando Saccarola prevalse al ballottaggio contro l’allora sindaca Monica Barbiero, sostenuta al secondo turno da Boscolo. Saccarola, sindaco uscente, 43 anni ad agosto, è sposato con Lucia e ha una figlia. Gestisce assieme al padre la macelleria Antichi Sapori, a Olmo e Campalto, attività a cui riesce a dedicarsi ancora qualche ora al giorno nonostante gli impegni da sindaco. Attivo nel sociale, sportivo, segue e pratica il calcio in primis, poi anche basket, pallavolo, dedicandosi, ultimamente anche alla pesca e alle camminate, per rilassarsi. “Nel 2018 - dice - mi hanno coinvolto in questa sfida, forse folle, ora mi ripropongo, sempre per cercare di migliorare e fare ancora di più”. Boscolo, invece, 55 anni, è sposato con Stefania e ha due figlie. Laureato in fisica con anche un dottorato in “Scienze e Tecnologie Spaziali” dal 1999 ha aperto una società Spin-Off di collegamento tra ricerca e industria. Ama viaggiare, lo sport e la lettura, fantascienza e romanzi storici ma non disdegna i saggi scientifici. “Mi ha spinto a candidarmi – spiega- la voglia di lasciare un territorio migliore a chi ci seguirà, in particolare mettendo attenzione all’ambiente. La volontà di rendere il nostro Comune un ambito nel quale, alla gente, piaccia vivere e ambisca a viverci”. Analizzando i programmi, da notare che Saccarola guarda al sociale con il bando per la Rsa, nuovi sportelli a favore de-

gli anziani e all’implementazione del servizio “Alzheimer cafè”. Inoltre per i giovani più luoghi di aggregazione come il palasport, aule studio oltre a quella già presente a Maerne anche a Olmo e nel capoluogo, il servizio pre e post scuola oltre a sportelli a favore di bambini affetti da disturbi e disabilità. Inoltre ridare nuova vita agli spazi commerciali sfitti, rivitalizzare piazza Bertati per renderla un centro commer-

ciale a cielo aperto ma anche a Maerne. Potenziare poi il sistema delle telecamere, il controllo di vicinato, gli attraversamenti pedonali illuminati come quelli appena realizzati, due a Maerne, uno a Olmo e uno a Martellago, una Ztl per i mezzi pesanti e lo slittamento degli orari della polizia locale per ottenere un turno serale. Nei lavori pubblici si punta all’ampliamento della sede della Protezione Civile, delle piste ciclabili e la sistemazione dei plessi di Martellago e Maerne. Infine la piantumazione di nuovi alberi e il master plan Laghetti. Boscolo, invece, punta allo stop del consumo di suolo, alla realizzazione un centro diurno utilizzando l’ex centro civico di Olmo e su una casa di riposo. L’idea è poi di una creazione di fondi a favore delle famiglie in difficoltà e delle persone con disabilità. Si guarda poi, al sostegno dell’associazionismo, all’apertura di uno sportello lavoro, il ritorno degli operatori di strada per le situazioni più problematiche tra i giovani, nuovi spazi di svago come un palasport e la riqualificazione degli impianti sportivi di Olmo. Secondo Boscolo, poi, sarà necessario rilanciare l’edilizia residenziale pubblica e sviluppare il turismo, in un’ottica ambientale. I commercianti, inoltre dovranno essere coinvolti nella vita amministrativa della città per cui si pensa ad una consulta a loro dedicata, mentre, per la creazione di nuove attività Boscolo propone incentivi fiscali. Infine, per quanto riguarda la sicurezza, chiederà più forze dell’ordine sul territorio, magari con un commissariato di Polizia di Stato tramite l’Unione dei Comuni, e creare un collegamento tra la rete delle telecamere e una centrale operativa.

10 www.lapiazzaweb.it
Voto per le comunali. Confronto fra i candidati Andrea Saccarola e Alessio Boscolo
Martellago
Andrea Saccarola Alessio Boscolo

Elezioni. Tanti volti noti nelle formazioni che appoggiano gli schieramenti in campo

La carica dei 164 candidati per il posto in consiglio comunale

Sono in 164 sui blocchi di partenza di questa campagna elettorale a Martellago per contendersi i 16 posti da consigliere nella nuovissima e moderna sala consiliare del municipio. Molti i volti noti, da una parte e dall’altra ma non mancano le nuove proposte, specie tra i giovani. A sostegno di Saccarola, nella lista omonima troviamo gli storici componenti dell’allora raggruppamento “Progetto Futuro” come l’assessore uscente al commercio Lionello Corò, Cristian Salvalaio e Martina Marolda. A capo della lista Silvia Bernardo, avvocato, attuale assessora ai servizi sociali. Una curiosità: ci sarà anche Giuseppe Salvador, campione del mondo di Tiramisù, presidente dell’associazione “La speranza di Marco” in ricordo del compianto candidato sindaco Marco Zago in cui opera anche Federica Molin. La Lega ripropone la vecchia guardia con Franco Bragato già consigliere, come Dario Zara e Giuseppina

Fodde, il vicesindaco Alberto Ferri, gli assessori uscenti Luca Faggian all’urbanistica, Laura Tozzato alla cultura e Tatiana Garbin, consigliera. Assieme a loro nuovi esponenti della società civile. Dino Mellinato, presidente del consiglio comunale si rilancia come capolista di Forza Italia assieme a giovani come Alessia Busolin e Vito Micaletto. Fratelli d’I-

Con il centrodestra ci saranno gli assessori uscenti Bernardo e Corò. Nel polo civico fra i volti noti Garbin e Bernardi

talia, che 5 anni fa non era presente, quest’anno presenta anche il suo simbolo con Massimo Plastina, presidente del circolo locale con Gennaro Argirò e Monica Cornello, già in “Progetto Futuro”. Poi i giovanissimi di “Generazione 18 più” capitanati

da Nicolò Libralesso e “Ambiente e Territorio”, con Andrea Giacomelli. Dal lato Polo Civico, anche qui politici navigati come Moreno Bernardi, Cinzia Perna, Silvano Niero, Gianfranco Pesce e Claudio Michieletto già tutti consiglieri in Unione Civica.

La sicurezza, tema dibattuto fra i candidati sindaci

Sicurezza tema fondamentale nelle campagne elettorali, e in quella in corso a Martellago. A Martellago ci si è confrontati sul tema tra i due candidati alla carica di sindaco, Andrea Saccarola, centrodestra primo cittadino in carica e Alessio Boscolo, Polo Civico, consigliere comunale uscente. Secondo Saccarola dal 2000 ad oggi non è più pensabile, lasciare le porte aperte delle case. Propone innanzitutto lo slittamento in avanti degli orari degli agenti di Polizia Locale in modo tale da coprire anche alcune ore notturne, dato che non si può assumere, supportando così il lavoro dei carabinieri. A proposito dei militari l’idea sarebbe anche quella di chiedere un aumento del numero degli effettivi. Si punta poi ad un incremento delle telecamere, si dovrebbe arrivare a quasi 100, implementazione del controllo di

vicinato, maggiore illuminazione di vie, parchi e sottopassi e una più stretta collaborazione con l’Unione dei Comuni nello sviluppo di tecnologie. D’altro lato, Boscolo sottolinea come la proposta di aumentare gli effettivi dei carabinieri è sostanzialmente inattuabile, se non per 1 o 2 unità, poiché già saturi. Mentre rilancia su un commissariato di Polizia di Stato magari da chiedere al Ministero a nome dell’Unione dei Comuni. Potenziamento della polizia ambientale e dei servizi sociali con un tavolo permanente con l’Unione. Boscolo concorda sui nuovi turni della Polizia Locale ma ricorda anche, come sia il caso di aumentare gli agenti in servizio e che negli ultimi 5 anni nulla è stato fatto. Poi sulle telecamere: anche se accese 24 su 24, per Boscolo devono essere collegate a una centrale operativa. (r.m.)

In “Impegno Comune” non ci sarà l’ex sindaca Monica Barbiero che ha deciso di fare un passo indietro ma in compenso troviamo gli attuali consiglieri Erika Fusaro e Gianni Vian assieme a nuove leve come Nicola Favaro, architetto 27enne e Ja-

copo Giubilato, 23enne studente di ingegneria. Marco Garbin, già assessore e vicesindaco, attuale segretario regionale di Azione, lancia la sua lista omonima assistito tra gli altri da Luca Barbacane, medico molto conosciuto in città. InSIeme, il gruppo creato dai transfughi dell’attuale maggioranza, Elisa Benzoni e Luca Zampirollo ripropone i due fondatori assieme a giovani come Luca Ballico, Gioele Pistore e Marco Carisi. Per “Dovere Civico” correranno Valerio Favaron, già in consiglio, Luigi Muffato, ingegnere, anch’egli in passato già in politica e Marco Stradiotto, sindaco per quasi 11 anni, consigliere comunale nonché deputato, senatore e sottosegretario. 5 Stelle non pervenuti, se non con due esponenti in Unione Civica, Andrea Marchiori e Michela Zoia, come anche “Coraggio Italia” con Marcello Benedetti in “Ambiente e Territorio” e Stefano Bonso nella Lista Saccarola. Riccardo Musacco

12 www.lapiazzaweb.it Martellago
Controlli dei carabinieri sul territorio Il municipio di Martellago

Tasse. L’annuncio dell’assessora uscente Laura Tozzato in consiglio comunale

Tari, aumenti in vista per famiglie ed imprese

Tariffe Tari in aumento più o meno ovunque, in Italia, negli ultimi due anni. A Padova, ad esempio le nuove tariffe approvate dalla giunta comunale prevederanno un incremento di media del 3,63% per le utenze domestiche, mentre l’incremento medio delle utenze non domestiche è pari a 2,89%. L’incremento del Piano economico Finanziario, tra l’anno 2022 e il 2023 sarà pari al 1,9%. Nelle città più grandi va anche peggio come a Firenze dove pare sia in arrivo una stangata di 200 euro per le imprese o a Torino dove la tassa sui rifiuti salirà dell’1,2% con un impatto differente a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. E anche nei paesi di provincia la situazione non più rosea. Un lieve aumento delle bollette riguardanti l’igiene ambientale è previsto anche a Martellago. Questo è quello che è emerso nell’ultimo consiglio comunale e che, pertanto, porterà ad un aggravio dell’1,3% per le famiglie e del 4,5% per le imprese. Si è partiti dal Piano Economico Finanziario 2023 di Veritas basato sulle nuove normative dell’autorità Arera su cui i Comuni possono fare ben poco. Come riferito dall’assessora Laura Tozzato si cer-

cato di intervenire su ogni voce possibile per tentare di ridurre gli aumenti, dai 9469 euro di contributi dal Ministero dell’istruzione ai 1572 euro di incasso derivati da sanzioni di natura ambientale, fino ai 92mila recuperati dall’evasione della Tari e i 73mila di extra gettito Tia, ossia i maggiori introiti dell’ex tariffa di igiene ambientale incassati da Veritas tra il 2000 e il 2012 Sono stati recuperati nel 2021 ma sono già utilizzati in parte per 60 mila euro, nel 2022 per calmierare gli aumenti che già l’anno scorso iniziavano a farsi sentire. Inoltre l’autorità ha limato alcuni parametri penalizzanti nei confronti del Comune e Veritas: a partire dal 2024, rivedrà le spese di trasporto. Ogni Comune, infatti, pagherà per l’effettivo tragitto effettuato dai mezzi della raccolta rifiuti nel proprio terri-

torio. Finora, infatti, i costi venivano spalmati su tutti i Comuni serviti dalla utility veneziana. Nonostante tutto questo, quindi, non si è riusciti ad evitare l’aumento dei costi che pertanto sono lievitati da 2 milioni e 913mila euro del 2022 a 2 milioni e 956mila attuali. Nemmeno il fatto che a Martellago si siano raggiunti picchi altissimi di raccolta differenziata, il 90%, si è rivelato un fattore premiante dell’impegno dei cittadini. Ora ci si chiede se per gli anni a venire, gli aumenti si riproporranno in modo costante e quali accorgimenti adottare per prevenirli, dato ormai per esaurito il “tesoretto” messo insieme negli ultimi tempi, e non potendo più contare sull’extra gettito Tia, già ora quasi agli sgoccioli.

Quattro attraversamenti pedonali messi in sicurezza

Rinnovati e messi in sicurezza quattro attraversamenti pedonali considerati a rischio nel Comune di Martellago. Si tratta delle strisce poste su alcune arterie molto trafficate, in cui l’attraversamento risultava a volte pericoloso come via

Trento, di fronte ai campi sportivi, in pratica la strada che porta dalla Castellana verso via Bambane. Poi nelle frazioni: a Olmo, in via Olmo, all’altezza della rotonda dove si trova il supermercato Maxì e, infine, due a Maerne, in Piazza IV Novembre, fronte chiesa e verso la piazza. Le opere sono caratterizzate oltre che dalla nuova illuminazione, anche dall’utilizzo di una vernice speciale che riluce, garantendo, quindi, una maggiore tutela per chi attraversa, con l’aggiunta, inoltre, del segnale di attraversamento illuminato. Si tratta di un progetto pianificato da tempo con gli uffici comunali e da qui si punta a sviluppare questo tipo di interventi su tutti gli attraversamenti all’interno del Comune per aumentare il livello di sicurezza per pedoni e automobilisti. (r.m.)

13 www.lapiazzaweb.it Martellago
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Riccardo Musacco

Mille alunni del territorio in aiuto al commercio di vicinato

Quasi 15 mila scontrini raccolti da più di mille alunni partecipanti. Un piccolo esercito di campioni di collezionismo a Salzano e Robegano, dove il concorso “Uno scontrino per la scuola”, lanciato lo scorso autunno da Comune e Confcommercio del Miranese nell’ambito del nuovo distretto del commercio “La via della seta”, è giunto all’epilogo, con la premiazione in Filanda Romanin Jacur. A farsi prendere la mano sono stati proprio i più piccoli. Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la scuola dell’infanzia “Madonna delle Grazie” di Robegano, che con 67 alunni frequentanti e ben 3.628 scontrini raccolti nei negozi sotto casa, ha ottenuto il miglior rapporto di scontrini per alunno, 54,14. Seconda classificata è arrivata la primaria San Pio X, sempre di Robegano, con un punteggio di 40,40 e terzo gradino del podio per un’altra scuola d’infanzia, la Girotondo di Salzano: 32,77 scontrini per alunno. Ma gli organizzatori non hanno potuto non sottolineare la partecipazione corale di tutti gli istituti, con ottimi risultati in termini di raccolta raggiunti da tutte le altre scuole del territorio: la primaria San Giovanni Bosco, l’infanzia Monsignor Menegazzi e la secondaria Alighieri, tutte e tre del capoluogo. In totale sono stati 14.762 gli scontrini raccolti, per 1.081 alunni partecipanti, che in que-

sto modo, con le loro famiglie, hanno scelto i negozi sotto casa per effettuare la spesa e gli acquisti di ogni giorno, incentivando il commercio locale. Un’iniziativa fortemente voluta dal Comune e dai commercianti locali e che persegue un duplice obiettivo: da un lato legare le famiglie al territorio, aiutando il commercio di prossimità, dall’altro sostenere materialmente le scuole, che partecipando al concorso hanno potuto beneficiare (tutte) di materiale didattico messo in palio degli organizzatori. Per il sindaco Luciano Betteto: “il successo di un’iniziativa di economia circolare come questa, sta tutto in tre aspetti: aver legato ulteriormente le famiglie al territorio, aiutando il commercio di prossimità in un’ottica di paesi più vivi e sicuri, aver avviato un percorso di sostegno concreto delle esigenze delle

nostre scuole e aver permesso ai bambini, chiamati a chiedere lo scontrino per ogni acquisto effettuato, di approcciarsi alla cultura della legalità e della tracciabilità degli acquisti”. “L’importanza di coinvolgere il territorio a favore dei negozi di vicinato - ha ribadito il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo - si inserisce in un percorso virtuoso che sta portando ottimi risultati in ottica di distretto, come hanno dimostrato i bandi per le imprese, con 75.000 euro stanziati per le attività locali, o con iniziative di promozione del territorio, come la prossima “Notte Lilla” che vedrà di nuovo protagonisti i commercianti tra un mese, in apertura della stagione delle “Notti del miranese”. Insomma una iniziativa che aiuta il commercio locale e fa crescere nelle nuove generazioni l’amore per il territorio.

Furti a raffica in cimitero, il Comune potenzia i controlli

Furti nel cimitero del capoluogo e il Comune di Salzano corre ai ripari annunciando più controlli da parte della polizia locale e videosorveglianza. I ladri hanno colpito complessivamente oltre una decina di tombe, razziando sia fiori che in qualche caso sottovasi e lumini di rame. I fiori in questi casi quando vengono rubati vengono poi destinati al mercato nero fuori provincia a commercianti disonesti che poi li rivendono alla clientela. Ad accorgersi di quello che stava succedendo comunque sono stati nelle scorse settimane molti parenti dei defunti che facendo visita ai loro cari hanno visto le tombe vuote dei fiori appena comprati. Molti sono andati a

denunciare i furti che si sono verificati dai carabinieri. Il sindaco di Salzano Luciano Betteto promette più controlli contro questi fatti. “Abbiamo avuto diverse segnalazioni - racconta - di epi-

sodi di razzie di fiori all’interno del camposanto del capoluogo. Si tratta sinceramente di atti davvero deprecabili visto che si vanno a colpire gli affetti delle persone più profondi. Ho deciso di far potenziare i controlli da parte della Polizia Locale al camposanto già nelle prossime settimane”. Ma non solo. Il Comune è anche intenzionato a comprare delle telecamere da collocare ad hoc nei punti più critici. “Se più il bilancio lo permetterà - conclude il sindaco di Salzano - faremo acquistare una serie di telecamere per far monitorare tutti i campisanti comunali”. Insomma delle misure specifiche per cercare di porre rimedio ad un problema molto sentito dal territorio.

Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la scuola dell’infanzia “Madonna delle Grazie” di Robegano, con 67 alunni frequentanti e 3.628 scontrini raccolti nei negozi

15 www.lapiazzaweb.it Salzano
L’iniziativa. È giunto alla conclusione nelle scorse settimane il concorso “Uno scontrino per la scuola”
Un momento della premiazione in Filanda Romanin - Jacur
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Sociale. Ad un anno dalla morte del sindacalista Cgil, la proposta di Clara Caverzan

“Eventi, mostre e spettacoli in ricordo di Flaviano Zilio”

Oltre le differenze politiche, oltre le divergenze logiche che in vita ci potevano essere state, ma che ora si trasformano solo in ricordo commosso ed applausi. A poco più di un anno dalla scomparsa, tutta Scorzè si è unita per ricordare ed omaggiare la memoria di Flaviano Zilio, sindacalista Cgil da tutti conosciuto come “Enzo”, e mancato all’ospedale di Dolo a 64 anni nel febbraio 2022 per una malattia implacabile scoperta dopo l’operazione a un’ernia inguinale. In Sala Gatto, alla presenza del sindaco, è stata organizzata a metà aprile la prima iniziativa culturale per ricordarlo, grazie anche al contributo delle Acli, con la presenza di Andrea Crestale, scrittore e viaggiatore e Chiara Martina Jarno, camminatrice a volte viandante solitaria, che hanno tenuto un’interessante conferenza sul viaggio, ed offerto tanti spunti per la riflessione, con l’impegno da parte di tutti i presenti di rendere il ricordo del compianto sindacalista. Un appuntamento culturale annuale per riflettere sia sul lavoro, che sulle mille passioni che animavano la vita di Flaviano Zilio. Zilio aveva organizzato tante mostre (aveva la passione della pittura e dei fumetti), aiutando gli studenti delle scuole di Peseggia e gli adulti extracomunitari. A Scorzè tutti si ricordano delle sue partecipazioni ai dibattiti pubblici, spesso in polemica e a volte anche con toni accesi, ma senza mia superare i limiti del consentito. Proprio per questo amore ricambiato, Zilio potrebbe a breve avere ulteriori riconoscimenti da parte della città. Le sue numerose opere pittoriche, gran parte delle quali ancora mai esposte in pubblico, potrebbero diventare parte di una personale da esporre come omaggio nelle sale comunali (idea c’era stata già proposta il giorno dei funerali dal sindaco Nais Marcon), e sono già molte le voci che si levano per un suo ricordo a livello importante. “Un uomo di cultura, di quelli responsabili, pratici, che quando c’è da fare una mostra, la organizzano, la fanno, la aprono, la chiudono, stanno lì negli orari di apertura, piantano chiodi e poi sistemano il muro e lo riconsegnano perfetto, meglio di prima. Senza chiedere niente, solo ringraziare di aver potuto divulgare l’arte, il bello - lo ricorda l’amica di mille avventure

Una lepre sulla strada provoca un incidente ma la Regione si rifiuta di risarcire

Clara

re un gruppo culturale a Scorzé “bisogna far calcossa” ripeteva. Mettemmo insieme alcune idee, poi bloccate dalla pandemia. Ci sentivamo al telefono, parlavamo dei temi del nostro futuro, del piccolo progetto. Ci vennero in mente alcuni nomi di persone da coinvolgere. Ora sarebbe il momento di partire per onorare quello che voleva e che sarebbe stato in grado di fare per la città”.

1500 euro per un risarcimento causa investimento di una lepre. Cifra non alta (ovviamente il danno non è stato elevato), ma fatto curioso per le strade di Scorzè, dove purtroppo anche se gli incidenti possono sempre capitare non era mai accaduto un fatto simile. E di curiosità si può parlare, dato che tutto è finito per fortuna bene per il conducente, ma ora la causa è aperta contro la Regione Veneto. I fatti risalgono allo scorso giugno, quando in una delle strade di Scorzè, una residente di 52 anni proveniente da Salzano è stata investita da una lepre che

stava attraversano la careggiata poco dopo mezzanotte. Pioggia battente, impossibilità di frenare in tempo, e l’auto della donna, una Dacia Dokker, ha subito danni valutati dai periti per circa 1500 euro. La lepre, però, aveva la targhetta della Regione Veneto e l’automobilista ne è venuta a conoscenza quando si è rivolta al Comune per sapere come smaltire correttamente la carcassa dell’animale. Come spiegato dalla Polizia Provinciale della Città Metropolitana, la lepre in questione, con la targhetta numero 107, apparteneva al lotto rilasciato dall’Ambito Territoriale di Caccia numero 3, nel territorio di competenza, in occasione delle attività autorizzate dalla Regione. Da qui la richiesta danni che è stata presentata alla Regione con tutta la documentazione prevista. Per ora, però, la società incaricata dall’amministrazione regionale perla gestione dei sinistri, nonostante i ripetuti solleciti, ha continuato a negare qualsiasi profilo di responsabilità sull’evento a carico dell’ente. “State attenti - il commento della signora tra il sarcastico e l’amareggiato - anche quando siete sicuri di essere su strade tranquille e poco trafficate e di rispettare tutti i limiti e le regole, non si sa mai cosa possa capitarvi davanti”. (ma.to.)

16 www.lapiazzaweb.it
Caverzan. Volevamo crea-
Scorzè
Il sindacalista scomparso Flaviano Zilio

“Ho scoperto la mia mamma biologica, anche se é morta”

Un’avventura partita da Scorzè alla ricerca delle proprie origini e che ora per lo meno può dare a chi ha effettuato anni di tentativi, dei nomi e dei cognomi. Simonetta Quieti, 53 anni, del suo passato sapeva ben poco. Nata a Scorzè, abbandonata fin da piccola è stata adottata a 5 anni ma, sapendolo con il passare degli anni, ha per molto tempo cercato la madre biologica. “Mia madre - spiegava già l’anno scorso Simonetta in una trasmissione televisivami ha dato alla luce e poi subito abbandonata alle cure di un orfanotrofio. Spero però di essere nata per amore, anche solo per un mese, una settimana, un giorno”. Simonetta Quieti da anni prosegue la sua battaglia con l’impegno nel campo dei diritti dei figli adottati. “Ho sempre cercato la mia madre biologicaspiega - perché ho sempre saputo la verità. Anzi, i miei genitori adottivi hanno sempre avuto per la mia mamma biologica parole di comprensione e amore, pur non conoscendo nulla di lei. Io invece ero piena di rabbia e mi sentivo abbandonata. Ma volevo comunque rintracciarla. Il 31 luglio del 2015 ottenni il nome e da allora è stata una ricerca continua”. Ricerca, però, che ha avuto un esito per Simonetta diverso da quello che probabilmente sperava: la ha trovata solo dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1975 nel piacentino per un incidente d’auto. È mancata giovane, e io lo ho saputo da pochissimo. Non so ancora però chi l’abbia messa incinta, e da adesso mi concentrerò su quella ricerca. Ho capito però cosa è successo nei particolari. Mia mamma era rimasta incinta a 15 anni, in un ambiente familiare chiuso. Un vero e proprio choc e ora capisco la sua scelta e la ho perdonata. Mi sono riappropriata di una parte di me. Ho visto le sue foto e mi sono rispecchiata: siamo due gocce d’acqua. Ho girato per il suo paese, nella campagna dell’Emilia, e le persone mi riconoscevano e mi chiedevano di lei. Ho dormito nella sua stanza, passeggiato sulle sue strade. E ogni rabbia è svanita”. Ora, con una nuova consapevolezza, continua la lotta per i diritti dei figli. Simonetta Quieti attualmente lavora come impiegata a Firenze, ma fa trapelare molto

A Luciana Busatto la fascia di “Miss Mamma Damigella

D’Onore”

poco della sua vita quotidiana. Attiva nel Comitato origini biologiche, continuerà la sua lotta per dare più diritti ai figli adottati e per i genitori biologici che li ricercano. La “mamma di pancia”, come l’ha chiamata lei e come ormai si appresta a diventare termine comune, forse non la ha conosciuta in tempo, ma di sicuro sarebbe orgogliosa della figlia.

Proseguono in tutta Italia, le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2023”, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua 30° edizione, curato dalla “Te.Ma Spettacoli” di Paolo Teti (ideatore e patron del concorso) e riservato a tutte le mamme aventi un’età tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni. Quest’anno anche Scorzè avrà la sua protagonista. In aprile, in Piazza del Municipio a Campolongo Maggiore, con il patrocinio del Comune, si è svolta una selezione valevole

per l’elezione di “Miss Mamma Italiana 2023”. Le mamme in gara, sono scese in passerella prima in abiti eleganti, poi si sono cimentate in prove di abilità che rappresentassero al meglio la loro personalità. La giuria ha proclamato vincitrice della selezione nella sezione “Miss Mamma Italiana Damigella d’Onore” Luciana Busatto, 43 anni, impiegata, di Scorzè, mamma di Angelica e Margherita, di 14 e 10 anni, che ora potrà partecipare alle fasi nazionali. L’evento è stato presentato da Paolo Teti e da Catia Callegaro, vincitrice del titolo nazionale “Miss Mamma Italiana Gold Dolcezza 2021”. “Miss Mamma Italiana” non è solo un concorso di bellezza, in quanto sostiene “Arianne” associazione onlus per la lotta all’endometriosi, una malattia progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta così da permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti. Le mamme interessate a partecipare al concorso a loro dedicato (le iscrizioni sono gratuite), possono contattare la “Te.Ma Spettacoli” al numero 0541 344300 oppure consultare il sito www. missmammaitaliana.it. (ma.to.)

18 www.lapiazzaweb.it
Massimo Tonizzo
La storia. La battaglia di Simonetta Quieti nata a Scorzè 53 anni fa
Scorzè
Simonetta Quieti

Turismo. Firmato dai Comuni di Venezia e Chioggia, le capitanerie e le compagnie di navigazione

Venice Blue flag, l’accordo per una crocieristica sostenibile e rispettosa della Laguna

Ridurre l’impatto di emissioni inquinanti delle navi da crociera, con la volontà di proseguire lungo la strada della sostenibilità e della tutela ambientale. È questo, in sintesi, il contenuto dell’Accordo Venice Blue Flag 2023 che è stato firmato lo scorso 21 aprile a Ca’ Farsetti, frutto della collaborazione tra i Comuni di Venezia e Chioggia, le rispettive Capitanerie, le compagnie di navigazione, ben 33, e gli agenti marittimi.

Se la crocieristica rappresenta un’attività fondamentale per il turismo e l’economia, tuttavia non si può non considerare il delicato ecosistema della Laguna, con la fragilità delle sue città. La tecnologia rappresenta un sempre più efficace supporto ma è necessario anche “educare” i passeggeri al rispetto degli spazi e dei monumenti. E’ nel complesso ciò che si propone di fare l’Accordo.

“Si tratta di una sottoscrizione volontaria – ha esordito l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin –non di un obbligo di legge e quindi siamo onorati di rinnovare questo accordo per la salvaguardia del territorio. A differenza che in passato, quando si faceva riferimento solo ad un periodo di alcuni mesi legati alla stagione turistica, da alcuni anni la durata del patto che firmiamo è annuale. E nell’arco di questo anno, oltre alle attuali 33 compagnie di navigazione firmatarie, altre potranno aderire. La politica ambientale, che ruota

attorno alla crocieristica e all’attività portuale, deve essere fatta su larga scala. Infine, credo che definire con il Governo, in tempi rapidi, il futuro dei Porti di Venezia e Chioggia sia strategico dal punto di vista economico, infrastrutturale e della tutela ambientale”.

Oltre all’assessore De Martin, che ha fatto gli onori di casa, erano presenti il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, l’assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia, Serena De Perini, il comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, Piero Pellizzari, il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Dario Riccobene, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionalePorti di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio, il presidente di Venezia Terminal Passeggeri, Fabrizio Spagna, gli agenti delle compagnie crocieristiche.

Anche il presidente dell’Autorità di Sistema portuale Di Blasio si è soffermato sull’importanza della collaborazione tra enti. “L’accordo Blue Flag – ha ribadito – estende il perimetro dell’intesa al porto di Chioggia dove, ormai da un anno, stiamo valorizzando una

Grazie anche al supporto della tecnologia si vuole proseguire sulla strada della tutela ambientale, insieme a quella del lavoro e dello sviluppo economico

nicchia importante del traffico crocieristico che si concentra sul segmento lusso. Gli obiettivi del Blue Flag sono coerenti con la politica dell’Autorità e della struttura commissariale che intende dare soluzione ai flussi crocieristici sulla base delle indicazioni governative, ma che si pone anche l’obiettivo di strutturare una nuova modalità di fruizione turistica della laguna, più attenta alle esigenze locali e focalizzata sul valore aggiunto delle destinazioni gestite, dove le forze produttive del territorio e le istituzioni culturali saranno sempre più coinvolte per creare nuovo valore e occupazione di qualità”.

L’accordo, dallo scorso anno, assume maggiore rilievo in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal DecretoLegge 20 luglio 2021, n. 103, che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica che deve contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna proprio con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo economico.

Una nuova sensibilità per un turismo sostenibile

Una sensibilità verso la sostenibilità dell’attività crocieristica è necessaria.

“Così come è fondamentale tutelare e promuovere gli importanti aspetti ricettivi ed economici legati al crocierismo, - ha insistito il sindaco di Chioggia Mauro Armelao - altrettanto importante è proteggere l’ambiente. Quello che circonda Chioggia, come tutta la laguna veneta, è un ecosistema delicato, basti pensare alle nostre Tegnue, la cosiddetta barriera corallina che si trova sui fondali antistanti Chioggia. L’adozione di buone pratiche, come questo accordo, rende possibile un turismo sostenibile,

rispettoso dell’ambiente, del territorio e della tipicità. Il mio grazie va, oltre al Comune di Venezia, ancora una volta all’Autorità portuale, che ha creduto nel sogno di portare le crociere a Chioggia e, con noi, in un turismo integrato nel territorio, non impattante e leva economica a servizio della collettività”.

Tra le novità, l’accordo quest’anno prevede che le compagnie di navigazione si impegnino a forni-

re ai croceristi in visita alle Città di Venezia e Chioggia, qualora previsto nei pacchetti di viaggio, prodotti e/o materiali plastic free al fine di ridurre la dispersione della plastica.

“Un tassello importante sulla strada di una maggior consapevole tutela ambientale delle acque della laguna – hanno commentato i comandanti delle Capitanerie di Porto di Venezia, Pellizzari, e di Chioggia, Riccobene – poiché l’accordo attesta la rinnovata volontà degli operatori della crocieristica e degli enti firmatari di proseguire sulla strada della sostenibilità e della tutela ambientale”.

19 www.lapiazzaweb.it Provincia
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Teatro.

La stagione 2022-2023 si conclude con grande soddisfazione per i risultati raggiunti

Mira, Villa dei Leoni “fa centro”

Il Teatro Villa dei Leoni di Mira ha da poco concluso l’edizione 2022-2023 della rassegna serale “Mira il Teatro fa centro” – progetto culturale promosso e organizzato dal Comune di Mira con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale e con la collaborazione de La Piccionaia, ed è tempo di bilanci. Dati alla mano, si riscontra un significativo aumento del pubblico abbonato che sfiora il 40% rispetto all’anno precedente (212 spettatori nel 2022-2023 rispetto a 154 nel 2021-2022) e si segnala che ben 4 spettacoli su 8 in programma hanno registrato il tutto esaurito. “Un indicatore rilevante – spiegano gli organizzatori - che dimostra la bontà della proposta artistica di questa rassegna è relativo alla media degli spettatori presenti ad ogni spettacolo. In un teatro che ospita 300 posti a sedere, per ogni appuntamento le poltrone occupate erano mediamente 281”. Da novembre a marzo sono stati otto gli appuntamenti di teatro

Il progetto culturale promosso e organizzato dal Comune di Mira con il circuito regionale Arteven ottiene un buon successo, con un aumento del pubblico abbonato che sfiora il 40%

contemporaneo in cartellone, con titoli che spaziavano dalla prosa, alla danza, alla narrazione. Si sono conclusi anche gli appuntamenti del progetto teatrale tutto dedicato alle giovani generazioni de La Piccionaia, promosso dal Comune di Mira, in collaborazione con Regione del Veneto e Ministero della Cultura. La rassegna “Famiglie a Teatro” con 4 appuntamenti la domenica pomeriggio dedicati ai bambini - e le loro famiglie - dai 3 agli 11 anni, si sono sviluppati da dicembre 2022 a marzo 2023,

registrando 857 presenze totali, con una media di 214 persone a spettacolo.

Praticamente raddoppiate le presenze medie rispetto alla stagione precedente che ancora vedeva

una capienza ridotta per la pandemia, ma risultato superiore di almeno un 20% anche se confrontato con le ultime stagioni pre-Covid.

Risultati estremamente positi-

Il libro. “Giorgio Foresto – Avventure a colori di un poeta fuggiasco”

Nasce in provincia di Milano nel 1927. A vent’anni vengono pubblicati i suoi primi disegni a fumetti; lavora nella capitale lombarda, ma anche a Londra negli anni ?60. La vita in famiglia è problematica, la moglie muore. Poi si allontana da Milano nel ’70 perché voleva andare in Vietnam per vedere la guerra che illustrava per le copertine de la “Domenica del Corriere”, lontano da tutto e da tutti. In realtà andrà a Livigno, ma successivamente giunge vagabondando a Pellestrina e in quell’isola della laguna veneta “lunga dieci e larga tre” si costruisce un atelier sull’acqua, una palafitta che chiama “Il mondo della Luna”.

Il libro a cura di Giovanni Scarpa “Giorgio Foresto - Avventure a colori di un pittore fuggiasco” (Edizioni NPE 2022) racconta le vicende di Giorgio De Gaspari, noto illustratore, che vive come un barbone dormendo nella

barca di un pescatore di Pellestrina, ma che col pennello o la matita riesce a realizzare opere visionarie che suscitano interesse e ammirazione.

“Giorgio Foresto” per qualche tempo si allontana dalla laguna, va in India, a Singapore, in Nuova Zelanda, in Australia… una vita strampalata e anticonvenzionale, ma poi a Pellestrina ritorna sempre e continua a produrre dipinti e disegni che finiscono nelle case dell’isola, ma anche in giro per il mondo. La vita di Giorgio De GaspariGiorgio Foresto si conclude a 85 anni nel 2012.

Nel volume illustrato - frutto delle lunghe e appassionanti ricerche di Giovanni Scarpa, docente della scuola media “Paolo VI” di Sottomarina - oltre agli approfondimenti biografici sono presenti alcune opere di Giorgio Foresto, “straniero” di Pellestrina. (e.f.)

vi anche per la rassegna Teatro Scuola, dedicata agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Mira e della provincia di Venezia. Rispetto al programma iniziale di 20 spettacoli, sono state aggiunte anche due repliche per la richiesta da parte delle scuole.

Un anno scolastico, questo 20222023, che volge al termine e che è stato segnato dal ritorno alla normalità anche nelle uscite al Teatro Villa dei Leoni. La rassegna si è conclusa 18 aprile con “Vulcania”, spettacolo di Catalyst sulla Costituzione e si sono registrate 5.933 presenze con un tasso di occupazione medio del 90%. Un risultato che conferma ancora una volta l’importanza del teatro per i ragazzi nei percorsi formativi delle scuole, con un bacino d’utenza per il 65% mirese e per il resto provinciale. Praticamente tutti gli istituti scolastici e i plessi del Comune di Mira hanno partecipato al Teatro Scuola e alcune sezioni anche più di una volta durante l’anno.

20 www.lapiazzaweb.it Cultura
La copertina del libro di Giorgio Foresto L’apertura del Teatro di Villa dei Leoni

Tennis. Importante accordo nelle scorse settimane in Riviera del Brenta con Banca Prealpi

Tennis Club Dolo, tutto pronto per il “Progetto Giovani”

Nelle scorse settimane nella sede del Tennis Club Dolo, si è tenuta la presentazione del “Progetto Giovani”, nato dalla sinergia tra l’associazione sportiva dolese e Banca Prealpi SanBiagio, l’istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo (Treviso). All’evento, che ha preceduto l’assemblea di bilancio 2023 e l’elezione del nuovo direttivo dell’Asd Tennis Club Dolo, hanno preso parte il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, l’assessore allo Sport Cristina Nardo, il presidente del Tennis Club Dolo, Mario Pigato, assieme alla vice presidente Micaela Barbuni e al membro del consiglio direttivo Stefano Borgo, il consigliere e maestro nazionale Andrea Spolaore oltre a una rappresentanza dei ragazzi e delle ragazze iscritte. Presente in rappresentanza di Banca Prealpi SanBiagio, Luca De Luca, vice presidente vicario, Renato Antonio Segatto, consigliere di amministrazione, e Ines Mazzetto, direttrice della filiale di Dolo. Strutturato lungo un percorso triennale, il progetto punta ad ampliare ulteriormente l’ offerta e il bacino di iscritti del Tennis Club, che oggi conta 8 squadre giovanili e un totale di oltre 110 giovani atleti, di cui oltre 80 frequentanti la scuola tennis e circa una trentina impegnati a livello agonistico. La struttura tecnica vede invece un maestro nazionale, tre istruttori, due preparatori

atletici e uno psicologo, supportati da un’alimentarista e da un massaggiatore esterni. In particolare, l’associazione potrà potenziare diverse attività, tra cui i corsi annuali, tramite l’acquisto di nuovo materiale tecnico, le competizioni giovanili, i corsi preparatori e l’ormai tradizionale “Summer Camp”, il cui avvio è previsto a giugno per cinque settimane. La partnership prevede, inoltre, la creazione di 10 borse di studio per premiare gli atleti con il miglior rendimento in campo e in classe, coniugando quindi l’impegno sportivo con quello scolastico. Mario Pigato, presidente del Tennis Club Dolo, ha commentato: “la genesi del progetto è stata molto breve, ha avuto inizio con un primo contributo al torneo giovanile nel 2022 al quale hanno fatto seguito alcune ipotesi di collaborazione

Calcio, promossi il Campocroce e lo Stra

Doppia promozione dal campionato di Seconda categoria a quello di Prima per le squadre di Riviera e miranese. Sono giunti al termine i campionati di calcio dilettantistico e due squadre sorridono per aver ottenuto la promozione diretta nella serie superiore, si tratta dello Stra Riviera del Brenta e del Campocroce di Mirano. La formazione rivierasca dello Stra è stata promossa senza giocare. Infatti, a causa di un numero dispari di squadre nel suo girone, ha riposato nell’ultima giornata mentre la Camponogarese, che era seconda a soli due punti, giocava l’ultima gara di campionato sul campo del Ponte San Nicolò e vincendo l’avrebbe scavalcata in classifica ma, invece, ha perso è così lo Stra ha ottenuto la pro-

mozione riposando. Grande soddisfazione per l’allenatore Agostini che ha diretto un insieme di ragazzi che strada facendo hanno saputo amalgamarsi e creare un gruppo unito e capace di primeggiare. Gioia anche per il presidente Alberto Menegazzo che dirige la società dal 2019 e che ha saputo ridare entusiasmo ad un ambiente che tornerà a calcare i campi di Prima categoria dopo 16 anni. Nel miranese si festeggia anche a Campocroce. Il team allenato da Federico Michelato ha condotto una stagione di testa e sembrava avviarsi ad una promozione tranquilla sino a poche giornata dal termine. Ma quando era pronto a

più ampia formulate in un incontro nello scorso novembre con i vertici della banca. L’obiettivo è la crescita di giovani individui attraverso la pratica di uno sport”.“Quale istituto - dice Luca De Luca, vice presidente vicario di Banca Prealpi SanBiagio - che da sempre punta alla crescita dei territori in cui opera, anche nelle aree di più recente insediamento, vogliamo supportare la missione educativa di realtà esemplari, come il Tennis Club Dolo”. L’Asd Tennis Club Dolo è attiva dal 1979 e gestisce un complesso di cinque campi in terra rossa, di cui due a copertura fissa tutto l’anno, situato all’interno di una vera e propria cittadella dello sport dotata di una notevole varietà di impianti, tra cui una piscina comunale, un campo di rugby, un palasport e una pista di pattinaggio.

L’Asd Tennis Club Dolo è attiva dal 1979 e gestisce un complesso di cinque campi in terra rossa, di cui due a copertura fissa tutto l’anno. È situato all’interno di una vera e propria cittadella dello sport

festeggiare ha prima perso lo scontro diretto con i secondi, lo Sporting ScorzèPeseggia, poi pareggiato una gara vedendo scendere ad una solo punto il vantaggio sui rivali, punto difeso strenuamente sino all’ultima giornata. Grande gioia per il presidente Rossetto, e per i poco meno di duemila residenti nella frazione miranese che ora sperano che l’esperienza in Prima duri più delle tre precedenti volte quando la squadra retrocedette subito. (l.p.)

21 www.lapiazzaweb.it Sport
Un momento della presentazione del progetto
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Calcio. Le preoccupazioni del presidente del Calcio Dolo Moreno Volpe alla luce delle recenti novità

Riforma del lavoro sportivo, è allarme nel settore dilettantistico

Il mondo dello sport dilettantistico è preoccupato e s’interroga su quali potranno essere gli effetti che porterà l’applicazione del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri con cui sono state approvate le modifiche, relativo all’attuazione della riforma del rapporto di lavoro sportivo. Le novità sono incisive e riguardano non solo i profili previdenziali, ma anche fiscali del rapporto di lavoro sportivo. Ma cosa cambierà? Sono state stabilite tre diverse fasce di compensi. Fino a 5.000 euro, lo sportivo dilettante potrà beneficiare dell’esenzione totale sia dagli obblighi contributivi, sia ai fini fiscali. Per i compensi superiori a 5.000 euro e fino a 15.000 euro, sarà dovuto solo il pagamento dei contributi, ma non l’Irpef. Gli atleti potranno fruire della detassazione completa dei compensi, non più entro il massimale di 10.000 euro an-

nui, ma entro il maggior limite di 15.000 euro, però, scatterà l’obbligo di copertura previdenziale. Superata la nuova soglia sarà dovuta sia l’Irpef e dovranno essere versati anche i relativi contributi previdenziali. E’ un provvedimento che il presidente del calcio Dolo, Moreno Volpe giudica preoccupante. “Alcuni colleghi

“Si devono pagare i contributi. Un aggravio: non solo i giocatori, ma anche i tecnici e i collaboratori”

presidenti - lancia l’ allarme Volpe - per protesta si sono dimessi. Anch’io ci ho pensato ma per ora preferisco solo sperare che la commissione sorta in Federazione possa modificare questa nuova disposizione che dovreb-

be entrare in vigore dal prossimo primo luglio e che è unita anche allo svincolo di tutti i giocatori, non più dai 25 anni in su”. Volpe spiega cosa lo preoccupa di più. “Premetto - continua - che il tetto dei 5.000 euro ai compensi dei

Salzano, pesca inclusiva: momento di sport e aggregazione

La pesca come momento inclusivo per chi soffre di disabilità. Con questo spirito si è svolta una giornata di “pesca inclusiva” che ha coinvolto, oltre al Comune di Salzano anche quelli di Scorzè e Zero Branco nel lago San Rocco di Scandolara. Un’occasione di inclusione ed amicizia, di socialità ed aggregazione. È stato proprio questo lo spirito della “Giornata di pesca inclusiva” che ha goduto della collaborazione di Opes Italia (Organizzazione per l’educazione allo sport) e del gruppo di pesca sportiva Piranha Asd e che a questa prima edizione ha coinvolto oltre 35 persone diversamente abili, di età differenti. Queste associazioni, supportate da un gruppo di volontari che fanno parte di più realtà associative del territorio e dalla supervisione di due pescatori del Comitato Italiano Paralimpico, si sono cimentate nella pratica della

pesca sportiva, con l’assistenza dei volontari e in piena sicurezza, in un contesto naturale di grande pregio. I sindaci di Zero Branco Luca Durighetto, di Salzano Luciano Betteto e di Scorzè Nais Marcon, sottolineano: “come rappresentanti delle amministrazioni locali siamo impegnati a promuovere lo sport non solo come sana pratica sportiva, ma anche come veicolo di inclusione, in quando ricopre un ruolo centrale per il benessere psicofisico delle persone con disabilità, più e meno gravi. Organizzare una giornata di questo tipo, frutto del gioco di squadra tra tre Comuni e della collaborazione con molte associazioni del territorio, risponde a questa sensibilità”. All’evento hanno presenziato anche il consigliere comunale Andrea Favaretto, di Salzano e gli assessori allo sport Michela Muffato e al sociale Chiara D’Angelo. (l.p.)

giocatori dilettantistici lo trovo giusto per il contenimento dei costi che sono diventati elevati. Ma quello che mi preoccupa è il fatto che se si supera questa soglia si debbano pagare i contributi. Un aggravio non indifferente

perché non si tratta solo di pagare i giocatori ma anche i tecnici, i collaboratori, tutte le figure che gravitano nel mondo del calcio. Siamo dilettanti e non possiamo anche pagare dei commercialisti per poter continuare a funzionare”. Ma non solo. “Nella nostra società vi operano circa 300 atleti a cui si aggiungono una cinquantina di collaboratori, per lo più volontari. Abbiamo tutte le squadre giovanili che sono classificate nei primi cinque posti dei loro gironi. Ma se non dovesse esserci più il vincolo, rischiamo di perdere ogni anno decine di ragazzi e questo ridimensiona il nostro impegno a farli crescere con la speranza che un giorno arrivino alla prima squadra. Sarebbe la fine dei settori giovanili perché più nessuno avrebbe interesse ad investire, un duro colpo per il movimento calcistico in genere”.

22 www.lapiazzaweb.it Sport
Una partita di calcio dilettanti nel veneziano

#Regione

Due miliardi per l’aeroporto Marco Polo

Un investimento di 2 miliardi di euro con l’obiettivo di arrivare a 20 milioni di passeggeri al 2037. Sono i dati del Masterplan 2023–2037 dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, terzo gateway intercontinentale nazionale. Un piano che si fonda su quattro valori: concretezza, responsabilità, sostenibilità, fare rete, come sottolineato dal presidente del gruppo Save Enrico Marchi, che ha presentato il progetto in Regione Veneto, affiancato dal presidente Luca Zaia.

Sotto i riflettori lo strumento di programmazione degli interventi di sviluppo che interesseranno l’aeroporto nei prossimi anni, basato sulle previsioni dei progressivi incrementi del traffico. In particolare, le proiezioni di traffico al 2037 sono di 20,8 milioni di passeggeri, un dato che rende necessari gli interventi previsti, senza i quali lo scalo raggiungerebbe il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026. Quanto ai costi, l’85% dell’impegno economico totale è di competenza di SAVE, il restante 15% potrebbe essere a carico di imprese terze private. Dei 2 miliardi complessivi, 380 milioni andranno in opere legate alla sostenibilità ambientale.

I dettagli dell’intervento

Nessuna seconda pista: il Masterplan2037 conferma lo schema con singola pista di volo. È comunque prevista l’estensione della pista di rullaggio esistente “affinché abbia lunghezza pari alla pista secondaria, con gli obiettivi di aumentare la capacità del sistema, migliorare l’operatività, collegare la nuova area destinata ai vettori courier prevista a nord-est del sedime aeroportuale” fa sapere Save: “La pista secondaria è usata come via di rullaggio (taxiway) e solo in caso di chiusura della pista principale come pista di volo”. Previsti due nuovi interventi di ampliamento laterale al terminal esistente, sia a nord (area Schengen) che a sud (area extra-Schen-

Marchi e Zaia illustrano i dettagli dell’intervento: un quinto delle risorse andranno in opere legate alla sostenibilità ambientale

gen) per un totale di circa 100.000 mq, che si aggiungeranno agli attuali 90.000 mq. “Gli ampliamenti del terminal e in generale tutti i nuovi edifici previsti nel Piano saranno realizzati secondo i più alti standard adottati a livello internazionale, che promuovono un approccio orientato alla sostenibilità a partire dal progetto e dalla scelta dell’ubicazione delle infrastrutture, e comprendono il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito” specifica Save.

Attenzione all’ambiente

E proprio sul fronte della sostenibilità ambientale sono diversi gli interventi, secondo macro filoni. Il primo, la transizione energetica, con l’obiettivo di azzerare entro il 2030 le emissioni nette di CO2 prodotte dall’attività dell’aeroporto e dismettere ogni utilizzo di combustibili di origine fossile. Secondo, l’obiettivo principale di ridurre al minimo il consumo di acqua potabile, utilizzando le acque del nuovo depuratore inaugurato lo scorso marzo e le acque meteoriche. Terzo, economia

circolare e gestione dei rifiuti. Infine, lo sviluppo dell’aeroporto in armonia con il contesto ambientale e il territorio circostante è una priorità. Tra i principali interventi in quest’ambito, vi sono la riqualificazione ambientale di aree come quelle a ridosso del fiume Dese, lo sviluppo di progetti che favoriscono la biodiversità, il costante monitoraggio e il ripristino dell’assetto morfologico di zone barenali. E ancora, la mobilità di accesso all’aeroporto cambierà radicalmente nei prossimi anni a favore di una drastica riduzione di emissioni di CO2, in particolare con la realizzazione del collegamento con il sistema ferroviario e la creazione di un nuovo polo di intermodalità dedicato agli autobus e ad altri sistemi di trasporto pubblico. È previsto, poi, lo sviluppo della nuova mobilità aerea avanzata, che prevede l’utilizzo di droni a propulsione elettrica per il trasporto di merci e persone, e che necessita di una rete di vertiporti, alla quale Save sta da tempo lavorando.

I commenti

“Siamo nel quadrante più vitale d’Europa: il Veneto nel 2022 ha

raggiunto 65,9 milioni di presenze turistiche, - ha sottolineato Zaia - 1 8 milioni di arrivi, una terra fatta di 4mila strutture alberghiere e una straordinaria rete di ospitalità diffusa. Ma il Veneto è anche la Regione capace, sempre nel 2022, di crescere a livello economico di oltre il 4% di PIL rispetto all’anno precedente. Questo strumento di programmazione e sviluppo di un’infrastruttura fondamentale come l’aeroporto, non può che essere davvero un altro, fondamentale, asset di questo territorio. L’interconnessione fra Venezia, il Veneto ed il mondo deve poter crescere, per gestire –grazie a SAVE – l’importante incremento dei flussi turistici che hanno quasi del tutto raggiunto i livelli del pre-pandemia”.

“Il nuovo Masterplan – ha aggiungo Marchi - conferma il nostro impegno per lo sviluppo del Marco Polo, infrastruttura centrale per la mobilità, l’occupazione e l’economia della regione e dell’intero Paese. In untempo in costante trasformazione il Piano, nella sua modularità, disegna il futuro del terzo scalo intercontinentale nazionale con la concretezza

e la responsabilità proprie del nostro Gruppo, che ha saputo riunire in un unico sistema gli aeroporti del Nord Est, dimostrando l’efficacia di una gestione in rete, determinante anche nel far fronte alla crisi che ha duramente colpito l’intero settore aeroportuale”. “Puntiamo ai massimi livelli di sostenibilità e innovazione,-ha concluso Monica Scarpa, amministratore delegato di Save - integrando soluzioni ambientali e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica con contenuti sociali e occupazionali. Le attività di ampliamento della rete di voli e il parallelo adeguamento delle infrastrutture, sono accompagnati da una progressiva modifica delle modalità di apporto energetico allo scalo, basate su fonti rinnovabili e autoproduzione di idrogeno, in un’ottica di economia circolare applicata in particolare al riutilizzo dell’acqua e alla gestione dei rifiuti. In questo quadro di sostenibilità ambientale, si inseriscono i progetti di collegamento con il sistema ferroviario e la nuova mobilità aerea avanzata con l’utilizzo di droni per il trasporto di merci e persone”.

27 www.lapiazzaweb.it
IL MASTERPLAN. Lo scalo veneziano punta a diventare il terzo in Italia
“Entro il 2037 venti milioni di passeggeri”
Luca Zaia con il presidente del gruppo Save, Enrico Marchi Monica Scarpa, amministratore delegato del gruppo Save

L’EVENTO. All’Arsenale di Venezia dal 31 maggio al 4 giugno nei 55mila mq di bacini

Salone Nautico nel segno della vela e dell’elettrico

Venezia capitale della navigazione con cinque giorni dedicati alla passione per la navigazione, tra yacht e superyacht, première italiane e mondiali, prove in acqua, convegni, esposizioni e regate. Torna all’Arsenale di Venezia, dal 31 maggio al 4 giugno, la quarta edizione del Salone Nautico Venezia, che rientra ormai a pieno titolo nel palinsesto dei maggiori eventi della città. Un punto di riferimento per l’Adriatico e tutta la lunga rotta che da Venezia porta a Istanbul lungo il Mediterraneo Orientale.

V enezia torna dunque ad essere protagonista della grande nautica con la quarta edizione del Salone Nautico, che abiterà gli spazi dello storico Arsenale, cuore ancora pulsante della marineria della Serenissima. Un’edizione, questa, concentrata in un numero inferiore di giorni rispetto al passato, in linea con i saloni nazionali e internazionali più importanti, e i cui numeri confermano la vocazione della città verso il mare. Un’edizione, inoltre, che vede un consistente incremento della presenza della vela e dell’elettrico. Il Salone è organizzato da Vela Spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana.

L ’Arsenale è composto da bacini acquei di 55.000 mq, all’interno dei quali saranno installati oltre 1.100 metri lineari di pontili, e 30.000 mq di spazi espositivi esterni. Le grandi tese, che in passato hanno accolto la costruzione delle Galere, accoglieranno il meglio del design e dell’arredo nautico e la cantieristica artigianale veneziana per un totale di 5.000 metri quadrati. In totale, saranno più di 220 gli espositori che porteranno a Venezia 300 imbarcazioni, di cui 250 in acqua per una lunghezza totale di 2,7 chilometri.

H anno confermato la loro pre-

senza i grandi gruppi leader della costruzione navale nazionale e internazionale. Tornano Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo, Sunseeker, Beneteau, Absolute, FIM, Pardo, Sirena e Arcadia. Espongono per la prima volta a Venezia i cantieri Invictus, Fountaine Pajot 67 a motore, Nautor Swan

shadow, Solaris Power, Prestige e Sensesyacht. Significativa la tendenza, spiegano gli esperti, che si registra del ritorno della barca a vela, confermando un fenomeno che dopo il Covid vede un aumento dell’interesse verso l’acquisto di barche a vela, in un rapporto di eco sostenibili-

tà con il mare. Tra le presenze riconfermate compaiono i cantieri Beneteau, Lagoon, Dufour, More, Jeaneau e Pegasus e Italia Yacht, mentre arrivano per la prima volta all’Arsenale Elan, Bavaria, Solaris, Neo Yacht, Nautor Swan con Nautor Swan 65 – l’ammiraglia a vela del Salone – Kufner e HallbergRassy dalla Svezia. Grande crescita si evidenzia anche nel settore dell’elettrico. Un trend che risponde alla richiesta di avere barche sempre più evolute sia dal punto di vista della loro impronta ambientale, che deve essere sempre più ridotta con l’utilizzo di materiali ecosostenibili, sia da quello del maggiore comfort. Da qui la richiesta di spazi più ampi, senza in ogni caso rinunciare al lusso. All’Arsenale tornano X Shore, Candela, Green Line 40, Alfastreet Marine, Fap (Falegnameria Artigianale Pesce) e Rand Boats. Tra le novità, invece Free Power, Green Dream Boats, Amperetta e Sea Bubble.

S empre sul filone della sostenibilità, che vede Venezia in prima

linea anche per la sua candidatura a Capitale mondiale, al Salone Nautico Venezia saranno esposte anche le ultime novità nel campo della propulsione verso un futuro più ecologico. E ancora, torna la terza edizione della E-regatta con la scenografica parata sul Canale Grande e con le prove competitive all’interno del bacino dell’Arsenale e presso l’Idroscalo di Venezia. Come sempre trova spazio nel Salone la cantieristica tradizionale veneziana, con le barche che ogni giorno servono alla città per vivere, costruite nei cantieri della laguna con il loro profumo di tradizione ma anche di tecnologia.

I cinque giorni di manifestazione saranno anche l’occasione per dare spazio all’intrattenimento con regate e trofei, con programma molto ricco tra cui spiccano manifestazioni motonautiche come l’arrivo della Pavia Venezia, oltre a molte occasioni di relax per le famiglie e i bambini con attività, punti di ristorazione, voga e vela e riscoperta dei luoghi dell’Arsenale. Molti i convegni in programma, il cui focus sarà l’innovazione, i servizi, la formazione e la sostenibilità; appuntamenti che permetteranno il confronto degli addetti ai lavori sulle tante tematiche che coinvolgono un settore in costante crescita.

28 www.lapiazzaweb.it Regione
Sui pontili e a terra troveranno posto 300 imbarcazioni di oltre 220 espositori
Nel segno della sostenibilità le propulsioni e gli allestimenti orientati verso un futuro più ecologico

Il viaggio della memoria. L’esperienza dei ragazzi della Riviera del Brenta

“Promemoria Auschwitz”, per non dimenticare

“Son o estremamente pessimista e penso che tra qualche anno, dopo la morte dell’ultimo di noi, la storia della Shoah tra negazionismi e oblii, non ci sarà più: sarà prima ridotta ad un capitolo, poi una riga nei libri di storia e poi non ci sarà più.”

Quelle pronunciate poco tempo fa dalla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, sono parole dure, sconsolate, di chi per tutta la vita ha cercato di mantenere viva la memoria di uno dei punti più neri della storia del Novecento europeo e che oggi vede le sue fatiche messe a rischio.

Un vero e proprio grido di allarme che pone all’attenzione di tutti la necessità di essere parte di una memoria attiva nel passato e utile per costruire il futuro. È anche col peso di queste parole, che risuonano come un monito forte e un patto tra generazioni, che questa primavera trenta ragazze e ragazzi dei comuni della Riviera del Brenta hanno affrontato “Promemoria_Auschwitz”, il viaggio della Memoria che dal Veneto li ha portati a Cracovia e ai campi di concentramento nazisti di Auschwitz e Birkenau. Un progetto fortemente voluto dagli amministratori dei comu-

ni di Dolo, Camponogara, Stra, Mira e Vigonovo che ha visto coinvolti partecipanti tra i 18 e i 25 anni. Giovani che hanno seguito una formazione specifica nel corso dell’inverno per poi partire alla volta della Polonia. Accompagnati dall’associazione di Promozione sociale Deina si sono riuniti ad altri 450 giovani provenienti da Trentino Alto Adige e Tirolo austriaco in un viaggio che li ha portati dentro la storia del Novecento. Quattro giorni intensi: si è iniziato con la visita alla città di Cracovia, il museo della fabbrica di Oskar Schindler, l’antico quartiere ebraico della città e i resti del ghetto costruito dai nazisti. Si è proseguito con la visita al campo di concentramento di Auschwitz e al campo di sterminio di Birkenau, giornata emozionante, densa e faticosa. Infine, in assemblea plenaria, tutti e cinquecento i partecipanti provenienti dalle diverse regioni

si sono confrontati sull’esperienza vissuta e su che cosa significhi, oggi, addentrarsi in una delle più grandi tragedie dell’umanità. Ed è proprio in questo momento, tra la fatica del viaggio, la difficoltà di dover provare a fare sintesi di tutto quello che si è assorbito, e anche un certo smarrimento e timore nel provare a raccontare in pubblico ciò che si prova, è in quel momento, palpabile, che si percepisce l’emozione della nascita di una comunità viaggiante, fatta di centinaia di teste, occhi, opinioni e punti di vista che si sommano per costruire una nuova consapevolezza, quella della responsabilità collettiva.

Le ragazze e i ragazzi che hanno preso parte al viaggio della Memoria della Riviera del Brenta sanno di non essersi recati in quei luoghi di dolore solo per fare della semplice, anche se sicuramente utile, memoria del

passato. I trenta partecipanti della Riviera, insieme alle altre migliaia che ogni anno da tutta Europa si recano in Polonia, non hanno solo visto quanto accaduto, ma lo hanno conosciuto, e da questa conoscenza dell’orrore deriva l’impossibilità di lasciare questo orrore all’oblio. Andare ad Auschwitz così, insieme, come comunità, significa prendersi carico di quel passato ed esserne responsabili non solo per preservarne il ricordo, ma anche per impedire che esso ritorni oggi sotto nuove, terribili forme.

La voglia di raccontare e le tante belle azioni di restituzione alle comunità che i partecipanti stanno ora organizzando, sono il modo migliore per rispondere alla chiamata della memoria attiva e necessaria. Non si tratta solo di trenta importanti esperienze, ma di trenta possibilità che intere comunità, in questo caso quelle della Riviera del Brenta, si sono date per poter avere al proprio interno gli anticorpi necessari a combattere il revisionismo e l’indifferenza.

La responsabilità della conoscenza è alla base di quel patto generazionale sulla memoria che ancora oggi è più che mai neces-

sario per rispondere ai timori di chi, come la senatrice Segre, conosce la necessità di combattere l’indifferenza per aver vissuto in prima persona i rischi che l’indifferenza crea.

Chi, come gli accompagnatori di questo viaggio di memoria, ha visto le reazioni dei partecipanti, ha raccolto il loro pensiero e accolto le loro paure, sa che questo tipo di progetti sono la miglior risposta ai giusti timori di chi, avendo conosciuto la brutalità dello sterminio, non vuole che l’oblio possa portare l’umanità a commettere gli stessi tragici errori.

I trenta ragazzi e ragazze della Riviera, insieme ai tanti altri che come loro hanno scelto di caricarsi della responsabilità di conoscere, stanno rispondendo con forza all’appello per non lasciar cadere nel dimenticatoio questa pagina di storia. Fino a quando qualcuno avrà voglia di conoscere e ricordare quanto accaduto, ci sarà la possibilità di ricordare a tutti cosa significa essere umani.

Fino a quando ci sarà chi vorrà conoscere per viaggiare, quella pagina di storia non sarà dimenticata.

Francesco Filippi

Classe ‘81, trentino, Storico della mentalità, formatore, organizza viaggi di memoria nei luoghi simbolo della storia europea. Autore di saggi e manuali sul rapporto tra passato e presente

29 www.lapiazzaweb.it Regione
Quattro giorni tra Cracovia e i campi di concentramento, l’esperienza e le emozioni dei giovani di fronte ad una delle più grandi tragedie dell’umanità

Titolo a una riga

Despar. Pagina Pubbliredazionale di Novembre 2022

Il concorso Regione

Eccoli i vincitori del contest di Carnevale de LaPiazza!

Ambiente. Presentato il progetto “River Eye” in collaborazione con Plastic Free

Plastica nei fiumi scovata da occhi elettronici

gio della loro presenza nei corsi d’acqua può ridurre drasticamente l’inquinamento, addirittura del 50 per cento. Nei prossimi mesi, siccità permettendo, potremo conoscere lo stato di salute di questi quattro fiumi veneti per permettere alla Giunta regionale di vagliare le misure più idonee. In appena due anni, Plastic Free ha orga-

nizzato circa 600 appuntamenti sul territorio veneto, rimuovendo 165 tonnellate di plastica e rifiuti dall’ambiente grazie al contributo concreto di 5.744 volontari, sensibilizzando inoltre 13mila studenti con iniziative in 192 istituti. I numeri più alti d’Italia che ci rendono orgogliosi e ancor più determinati a difesa della nostra terra”.

stato sperimentato il nuovo monitoraggio).

“River Eye” è stato ideato nel 2021 dalla start up Blue Eco Line “con lo scopo di contrastare i rifiuti plastici fluviali. - aggiunge Bottacin

Dopo un’appassionante gara a colpi di costumi e trucco, ecco i vincitori del contest “Carnevale in Piazza” che ha infiammato i mesi di febbraio e marzo su laPiazzaweb.it

Sono venuti in sede de la Piazza proprio i primi classificati per ritirare i loro premi!

Ad arrivare in cima al podio, al terzo posto i FOX. Nata nel 2005 e originaria di Legnaro, è una società di hockey in line composta da promettenti e giovani atleti. A ritirare il premio di 100 euro in buono spesa Despar, sono venuti i rappresentanti delle categorie U10, U12 e U14 Aryan, Filippo e Davide assieme alle loro due coordinatrici

F i umi di plastica ogni giorno raggiungono il mare, un’emergenza ambientale ben nota anche nella nostra regione, un problema che va affrontato con decisione. “In Veneto la plastica ha le ore contate”, è la promessa dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin nel presentare il progetto hi-tech per monitorare e contrastare la presenza della plastica nei fiumi. Tonnellate di rifiuti, in particolare di plastica, arrivano in mare attraverso i fiumi; la plastica, anche col passare del tempo, non sparisce del tutto, ma rimane presente nel nostro ambiente in microframmenti sempre più piccoli, fino a trasformarsi in microplastiche che rischiano di essere ingerite dai pesci e dai crostacei per poi arrivare sulle nostre tavole. La plastica è dannosissima sia per la salute dell’ambiente che per la nostra. Un’emergenza mondiale, che in Veneto viene affrontata con il progetto “River Eye”, in collaborazione con l’associazione Plastic Free, per monitorare i fiumi e quantificare i rifiuti. Intanto riguarderà quattro fiumi (Piave, Bacchiglione, Canalbianco, Po), i comuni di Eraclea, Adria, Correzzola e Ficarolo (dove è già

- E’ formato da un hardware (le centraline) e un software che acquisisce automaticamente le immagini dalla superficie dei fiumi, le elabora e le classifica in diverse categorie (rifiuti organici, plastica, ecc.). Prepara infine un database degli oggetti che vede. Le telecamere funzionano tra le sei alle dieci ore al giorno a seconda delle condizioni di visibilità. Successivamente al River Eye potrà essere impiegato anche un’altra strumentazione altamente tecnologica e utile a completare il lavoro: si tratta di “River Cleaner”, un

Marta e Anna. Bravi ragazzi e in bocca al lupo per le prossime competizioni!

sistema ecosostenibile in grado di raccogliere i rifiuti flottanti per essere poi smaltiti o riciclati”. Blue Eco Line è una start-up innovativa nata nel 2018 dalla volontà di quattro ragazzi per tutelare l’ecosistema marino. Grazie al comune desiderio e alle conoscenze ingegneristiche, gli ideatori di Blue Eco Line hanno creato due progetti: “River Eye” e “River Cleaner”.

Sul secondo gradino del podio invece è salita “Ocio al Mocio”! La dolce e bellissima Angelica, di soli 12 anni, con il suo super e originale travestimento da “mocio” ha catturato l’attenzione dei votanti che l’hanno premiata con la medaglia d’argento. A lei va il premio di 150 euro in buono spesa Despar.

Standing ovation per la più piccola, che a soli 10 mesi, è riuscita a battere gli altri partecipanti. Sofia, con la sua maschera da Minnie, ha rapito i cuori dei lettori

L’opposizione, Zanoni: “Apprezzo l’iniziativa, speriamo sia solo un primo passo”

de LaPiazzaweb.it che proprio non hanno saputo resisterle. A mamma Andree il ricco premio di 250 euro di buono Antenore Energia consegnato dal delegato Manuel Viola.

“L’obiettivo è il monitoraggio scientifico propedeutico all’installazione di una barriera fluviale per l’intercettazione dei rifiuti galleggianti. – ha chiarito Paolo Monesi, responsabile Enti Locali Plastic Free Onlus - Si stima, infatti, che l’80 per cento delle plastiche viene riversato in mare da fonti terrestri e, pertanto, una appropriata gestione dei rifiuti e il monitorag-

Dopo questa colorata competizione tocca ai nostri amici animali mettersi in gioco nel contest “Qua la zampa!”. Anche questa volta basta andare su laPiazzaweb.it e caricare una foto del proprio pet. C’è tempo fino al 30 giugno! Per le 3 foto più votate ancora buoni Antenore e Despar,

“Apprezzo l’iniziativa della Giunta regionale che per un anno metterà sotto monitoraggio attraverso centraline alcuni fiumi del Veneto con l’obiettivo di raccogliere dati sui detriti fluviali. In questo modo dimostra di aver compreso il problema gigantesco dei rifiuti galleggianti, come ho denunciato attraverso una recente mozione da me presentata e sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione. Ma quei 51 mila euro di stanziamento per questo monitoraggio sono davvero irrisori. Spero che

ma anche fino a 175 kg in alimenti per il tuo amico peloso! Tutto il regolamento sul sito. Rimettete le mani agli obiettivi, e che abbia inizio una nuova sfida!

Partecipa al contest fotografico fino al 30.06 e vinci favolosi premi per i tuoi fedeli amici

questo sia solo un primo passo”. A dirlo il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni. “Ricordo – aggiunge il consigliere - che sul fronte dello smaltimento dei rifiuti galleggianti, la Giunta regionale ha stabilito che spetta ai Comuni farsene carico, soprattutto economicamente. Peccato però che debba ancora stabilire i criteri per l’accesso ai finanziamenti. Serve in ogni caso una pianificazione ed un coordinamento nazionale, fuori da ogni approccio sperimentale”.

Eccoli i vincitori del contest di Carnevale de LaPiazza!

Dopo un’appassionante gara a colpi di costumi e trucco, ecco i vincitori del contest “Carnevale in Piazza” che ha infiammato i mesi di febbraio e marzo su laPiazzaweb.it

Sono venuti in sede de la Piazza proprio i primi classificati per ritirare i loro premi!

Ad arrivare in cima al podio, al terzo posto i FOX. Nata nel 2005 e originaria di Legnaro, è una società di hockey in line composta da promettenti e giovani atleti. A ritirare il premio di 100 euro in buono spesa Despar, sono venuti i rappresentanti delle categorie U10, U12 e U14 Aryan, Filippo e Davide assieme alle loro due coordinatrici

Marta e Anna. Bravi ragazzi e in bocca al lupo per le prossime competizioni!

Sul secondo gradino del podio invece è salita “Ocio al Mocio”! La dolce e bellissima Angelica, di soli 12 anni, con il suo super e originale travestimento da “mocio” ha catturato l’attenzione dei votanti che l’hanno premiata con la medaglia d’argento. A lei va il premio di 150 euro in buono spesa Despar.

Standing ovation per la più piccola, che a soli 10 mesi, è riuscita a battere gli altri partecipanti. Sofia, con la sua maschera da Minnie, ha rapito i cuori dei lettori

de LaPiazzaweb.it che proprio non hanno saputo resisterle. A mamma Andree il ricco premio di 250 euro di buono Antenore Energia consegnato dal delegato Manuel Viola.

Dopo questa colorata competizione tocca ai nostri amici animali mettersi in gioco nel contest “Qua la zampa!” Anche questa volta basta andare su laPiazzaweb.it e caricare una foto del proprio pet. C’è tempo fino al 30 giugno! Per le 3 foto più votate ancora buoni Antenore e Despar,

ma anche fino a 175 kg in alimenti per il tuo amico peloso! Tutto il regolamento sul sito. Rimettete le mani agli obiettivi, e che abbia inizio una nuova sfida!

Partecipa al contest fotografico fino al 30.06 e vinci favolosi premi per i tuoi fedeli amici

31 www.lapiazzaweb.it

Il caso. Il piccolo Stato è il maggior produttore di semiconduttori, essenziali in ogni tecnologia, e dei vitali microchip

La crisi di Taiwan ci interessa da vicino

Il mercato delle tecnologie di Taiwan vale, secondo Bloomberg, 500 miliardi di dollari. Le aziende del Paese sono considerate strategiche in questo settore a livello mondiale.

L’Europa è in attesa silenziosa

Difficilmente è possibile comprendere quanto sta accadendo oggi in estremo Oriente se non si considera su cosa verta, in realtà, il confronto che vede contrapposti Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese circa l’isola di Taiwan.

Nata nel 1949 in opposizione alla Repubblica Popolare Cinese (PRC) quale ultima enclave dei nazionalisti cinesi di Chiang Kiaihek, Taiwan (ovvero la Repubblica di Cina) è da sempre rivendicata dalla Cina Popolare quale proprio territorio e ogni questione relativa ad essa viene considerata da Pechino una questione strettamente interna.

L’attuale crisi, esacerbata prima dalla visita della speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi (agosto 2022) e rinfocolata poi dall’incontro tra la presiden-

te Taiwanese Tsai Ing-wen con il nuovo speaker americano Kevin McCharty del 5 aprile scorso, non è solo politica e di contrapposizione geo-strategica, anche se l’enorme arsenale bellico cinese costituisce di per sé un elemento di grande preoccupazione per Paesi quali Giappone e Korea del Sud, ma anche e soprattutto economica.

La Repubblica di Cina (Taiwan) non solo detiene un Pil nazionale che la colloca al 21°posto nel mondo (841.209 milioni di dollari), ma è anche il più grande produttore globale di semiconduttori e di microchip (con il 60% dell’intero mercato, seguita a lunga distanza dalla Sud Korea con il 19%); un mercato che vale, secondo Bloomberg, oltre 500 miliardi di dollari.

Il ruolo economico delle azien-

de taiwanesi è considerato strategico nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori, elementi essenziali per ogni dispositivo elettronico.

Taiwan è un’isola piccola, a soli 180 chilometri dalla costa cinese e sembrerebbe destinata, se non vi fosse l’impegno Usa a difenderne l’integrità, a soccombere in un confronto diretto con la Repubblica Popolare Cinese.

Lo stretto che separa l’isola dal continente, spesso definito “la giugulare dell’elettronica”, vede oggi aumentata a dismisura la presenza militare cinese e americana; una dimostrazione muscolare che, da parte occidentale, vuol sottolineare l’impegno a che la massima industria elettronica del mondo non passi in mani cinesi.

L’Europa? Sta silente in attesa e

quando parla (come dimostrano le ambigue dichiarazioni di Emanuel Macron al suo ritorno dal viaggio in Cina) lo fa in modo illogico. Il richiamo del presidente francese all’Europa, perché non s’immischi in una “crisi non sua” dimostra che la pugnace determinazione esternata nei confronti dell’aggressore russo non varrebbe (o varrebbe di meno) nel caso in cui l’aggressore fosse cinese e l’aggredito fosse molto

lontano dai nostri confini. L’insostituibilità economica del partner cinese, con le relative dannose inferenze per gli affari europei legate ad eventuali sanzioni, rende vistosa lo strabismo europeo in ambito securitario; in un mondo globalizzato ogni evento, anche il più lontano, impatta sul nostro futuro e sempre più la politica stenta a prendere atto di tale dato di fatto. Giuseppe de Concini

32 www.lapiazzaweb.it
Regione

Le buone pratiche per vivere in salute

Salute

I quattro cardini del benessere

Attività fisica, sana alimentazione, riposo e meditazione sono il “segreto” per stare bene con sé stessi

V ivere in modo sano e stare bene con sé stessi, un obiettivo sulla carta condiviso da tutti ma non sempre, complice uno stile di vita frenetico, preso nella giusta considerazione all’interno della routine quotidiana.

Eppure, è estremamente importante una buona “salute per tutti”, tanto da dedicare una Giornata mondiale su questo tema - lo scorso 7 aprile è stata la 75esima - per sensibilizzare l’opinione pubblica e informare sulle buone pratiche che aiutano a vivere meglio.

Come? Praticando attività fisica, con un’alimentazione sana e bilanciata, non trascurando il riposo e ritagliandosi uno spazio di tempo per un po’ di meditazione.

Il benessere come priorità è un traguardo che si raggiunge innanzitutto praticando una corretta attività fisica. La costanza, infatti, comporta molteplici benefici non solo a livello fisico ma anche mentale. L’attività fisica, infatti, non aiuta solo a mantenerci in forma, a tenere sotto controllo il peso corporeo e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e circolatorie, ma produce benefici effetti anche a livello psicologico.

L’Organizzazione mondiale della Sanità definisce attività fisica “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico”.

“Per attività fisica, s’intende – sono le indicazioni dell’Ulss 6 Euganea - tutto il movimento che viene svolto durante la giornata (gli spostamenti a piedi o in bicicletta, le attività svolte nel tempo libero al lavoro, lo sport, le faccende domestiche il giardinaggio). La cosa migliore però è praticare attività fisica moderata e vigorosa”.

Prosegue alla pag. seguente

MAGGIO 2023 on-line: /category/salute/

Salute

Giovani e salute

La campagna di prevenzione dell’Ulss 5 Polesana

“Non

la vita!”, i danni causati dall’abuso di alcol

Sempre più ragazzi consumano alcolici e si ubriacano per stordirsi con il “binge drinking”

I quattro cardini del benessere

Un altro fattore importante è il tempo in una settimana dedicato all’attività fisica.

“Evidenze scientifiche - si legge dalla pagina Facebook dell’azienda sanitaria padovanadimostrano che praticare attività fisica moderata e vigorosa per almeno due ore e mezza alla settimana produce effetti benefici sulla riduzione del rischio di sviluppare il tumore mammario, cervico-uterino e del colon retto. L’effetto benefico dell’attività fisica dipende dall’innesco di meccanismi biologici come l’aumento della sensibilità dei tessuti all’insulina che riduce il livello di glucosio, l’attivazione del metabolismo dei grassi, la riduzione dei livelli di ormoni sessuali, la stimolazione del sistema immunitario, la riduzione del marker dell’infiammazione”.

Non meno importante è il beneficio sulla sfera psicofisica: migliore percezione di sé e delle proprie capacità, stimolo alla socializzazione e alla condivisione.

Si c hiama “binge drinking” la pratica assai diffusa tra i giovani di “tracannare” alcolici fino a stordirsi. Un tema su cui l’Ulss 5 Polesana invita a riflettere in occasione del mese di aprile, dedicato alla prevenzione alcologica.

Il consumo di alcol, infatti, è purtroppo sempre più diffuso tra i giovani. Ma spesso si ignorano le conseguenze negative dei ricorrenti episodi di ubriachezza e relative al consumo di alcolici in età giovanile.

Bere e ubriacarsi fin dall’adolescenza danneggia le cellule di molti organi, tra cui fegato e sistema nervoso centrale: in particolare, tra i 1 2 e i 25 anni il cervello subisce danni irreversibili per l’incapacità di metabolizzare l’alcol. Inoltre, è un fattore di rischio alla guida: in Italia sono

circa 6000 gli incidenti stradali alcol-correlati, prima causa di morte per i giovani italiani tra i 1 5 ed i 24 anni. In più, predispone a comportamenti violenti e autolesionisti, è associato al rischio di gravidanze non desiderate e di malattie a trasmissione sessuale. Infine, porta a disturbi dell’apprendimento, incidendo sul rendimento scolastico.

Nel lungo termine, poi, favorisce l’insorgere di varie malattie croniche come cancro, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi psichici, senza contare il fatto che rende più inclini a sviluppare una dipendenza da alcol in età adulta.

La corretta informazione sugli effetti provocati dal consumo di alcolici per i più giovani, ma anche per gli adulti, rappresenta dunque la prima forma di prevenzione.

Per stare bene è altrettanto importante un’alimentazione equilibrata, sana e bilanciata. “L’organismo ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente e rendere possibili i processi fisiologici. Alcuni nutrienti infatti sono essenziali per provvedere alla richiesta di energia, per alimentare il ricambio cellulare, altri invece hanno funzioni protettive” sono le indicazioni del Ministero della Salute che in dieci punti elenca le buone abitudini per mangiare sano. 1) É consigliato seguire un’alimentazione varia ed equilibrata sia sul piano qualitativo che quantitativo. 2) Non va mai trascurata la prima colazione che fornisce una buona energia per affrontare gli impegni della giornata. 3) L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, al giorno dalle quali trarre le quantità di vitamine necessarie di cui il nostro corpo ha bisogno. 4) É buona abitudine bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, anche senza aspettare di avere sete. 5) É importante cucinare con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. 6) Bisogna sempre fare attenzione alle modalità di preparazione degli alimenti e non eccedere nei condimenti. 7) Limitare il consumo del sale e preferire quello iodato. Non consumare troppi dolci e bevande zuccherate. Aumentare in casa la scelta di frutta e verdura limitando la disponibilità di alimenti e snack troppo calorici. 8) Limitare il consumo di bevande alcoliche, evitandolo in gravidanza. 9) Coinvolgere i bambini nella preparazione dei diversi alimenti giocando con i colori e le differenti consistenze, impareranno a conoscerli. 10) Leggere l’etichetta prima di acquistare un alimento per conoscere cosa contiene e per essere informato sul contenuto di energia e nutrienti.

Un ulteriore elemento a cui bisogna prestare attenzione è la qualità del nostro sonno. Gli esperti consigliano di dormire dalle 7 alle 9 ore a notte; dormire bene è importante per essere vigili e attivi durante la giornata, ma è anche essenziale per il corretto funzionamento della memoria e delle cellule del corpo.

La meditazione è il quarto pilastro del vivere in salute. Di recente è cresciuto l’interesse e la sensibilità verso questo tema.

La meditazione è una pratica che consente di concentrarsi su un unico pensiero, allontanando qualsiasi forma di negatività che può derivare dall’ambiente esterno. Gli ormoni rilasciati durante la meditazione consentono di essere più rilassati, aiutano a controllare gli stati d’ansia e a sviluppare una maggiore fiducia in sé stessi.

36 www.lapiazzaweb.it
berti
In Italia sono circa 6000 gli incidenti stradali alcol-correlati, prima causa di morte per i giovani italiani tra i 15 ed i 24 anni

Atrofia muscolare. I risultati aprono nuovi orizzonti terapeutici e diagnostici

Individuato un nuovo gene che regola l’integrità del muscolo scheletrico

Pe rdita di massa muscolare con conseguente insorgenza di uno stato di debolezza e affaticamento, se non addirittura, in caso di determinate patologie, di minore risposta alle terapie. È il processo noto col nome di atrofia muscolare, indotto dall’invecchiamento ma anche da particolari condizioni quali l’immobilizzazione, la malnutrizione, le infezioni, i tumori, il diabete e l’obesità, le patologie epatiche, cardiache, renali e polmonari. La perdita di forza è una condizione che impatta fortemente sulla qualità della vita delle persone. I meccanismi molecolari che inducono l’atrofia muscolare non sono ancora completamente definiti e, ad oggi, non esistono terapie per prevenirla o contrastarla.

Tuttavia, è stato di recente individuato un gene che regola l’integrità del muscolo scheletrico grazie allo studio del gruppo di ricerca guidato dal professor Marco Sandri, Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) e Professore Ordinario in Patologia Clinica e Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”.

Uno degli scopi del laboratorio del Prof.

Sandri è di studiare i “geni oscuri” - sconosciuti tra quelli che codificano le proteine: dei 20.000 geni conosciuti, più di 5.000 sono inesplorati, i cosiddetti dark genes - e capirne la loro funzione all’interno del muscolo scheletrico.

I risultati della ricerca, contenuti all’interno dello studio coordinato da Anais Franco Romero e Jean Philipe Leduc-Gaudet (primi

Lo studio del gruppo di ricerca guidato da Marco Sandri, Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e Professore dell’Università di Padova, è stato pubblicato sulla rivista “Nature Communications”

fatti portare a una diminuzione della massa muscolare, mentre al contrario un blocco di questo processo potrebbe portare ad un accumulo di organelli e di proteine danneggiate che impediscono una normale contrazione muscolare.

Nello specifico, i ricercatori hanno visto come l’inibizione acuta di questo nuovo gene abbia un ruolo protettivo in caso di tumore, immobilizzazione e assenza di nutrimenti.

in cui i ricercatori hanno trovato una riduzione di espressione di questo nuovo gene. “La scoperta di nuovi geni che controllano la qualità dei nostri muscoli apre nuovi orizzonti non solo terapeutici, con la possibilità di sviluppare nuovi farmaci che preservino la forza, ma anche diagnostici” ha sottolineato Marco Sandri.

co-autori dello studio) hanno portato all’identificazione di un nuovo gene - chiamato MYTHO (Macroautophagy and YouTH Optimizer) – importante per l’integrità del muscolo scheletrico e in particolare del processo di degradazione delle proteine e degli organelli. Questo processo cellulare deve funzionare correttamente e in modo bilanciato: un eccesso di degradazione proteica potrebbe in-

Tuttavia, poiché la funzione di questo gene è critica per la pulizia della cellula, non si può ridurre la sua funzione per periodi prolungati perché si causa un accumulo di materiale non degradato, risultando in una degenerazione cellulare e diminuzione della forza muscolare. Quest’ultima situazione sembra verificarsi in una malattia muscolare genetica chiamata Distrofia muscolare di tipo 1 (DM1),

“Grazie alla conoscenza di questi geni e del loro funzionamento saremo in grado di identificare nuove cure per tutti i pazienti che hanno malattie ereditarie, di cui non si conosce il gene mutato”.

Lo studio, sostenuto in Italia da Fondazione Cariparo e in Francia dalla Fondazione AFM Telethon è stato condotto in stretta collaborazione con un team di ricercatori della prestigiosa McGill University di Montreal, diretto da Gilles Gouspillou e Sabah NA Hussain.

37 www.lapiazzaweb.it Salute

Ulss 3 Serenissima. All’Ospedale dell’Angelo a Mestre presso il Centro di Medicina Trasfusionale

A disposizione dei malati oncologici un innovativo trattamento “salvavita”

All’Ospedale dell’Angelo di Mestre dell’Ulss 3 Serenissima gli specialisti del Centro di Medicina Trasfusionale sono ora in grado di praticare la “fotochemioterapia extra corporea”. All’inizio del mese di aprile i primi due pazienti oncologici ematologici sono stati sottoposti con successo alla innovativa procedura salvavita senza essere traferiti a Padova, come sarebbe accaduto in precedenza.

La “fotochemioterapia extra corporea” è una procedura di alta specializzazione, che permette di migliorare la possibilità di successo del trapianto in caso di tumori maligni del sangue (leucemie, linfomi, mieloma) e di altre malattie ematologiche.

“La procedura che siamo ora in grado di effettuare all’Angelo, con un nuovo ambulatorio specifico, – spiega il primario della Medicina Trasfusionale Gianluca Gessoni – è un prezioso supporto al lavoro della nostra équipe di Ematologia: si effettua sui pazienti che hanno subìto il trapianto di cellule staminali emopoietiche, e aiuta in sostanza a prevenire il rigetto e la “malattia da trapianto contro l’ospite” (GvHD), che può verificarsi in seguito all’intervento”.

Con la fotochemioterapia extracorporea si agisce sulle cellule mononucleate circolanti del paziente, dopo averle prelevate, con il paziente allettato per poche ore nell’ambulatorio dedicato.

“I leucociti del soggetto, temporaneamente prelevati, - spiega ancora il dottor Gessoni - vengono irradiati con luce ultravioletta (UVA) in

presenza di un farmaco chiamato 8-MOP. Questo 8-methoxipsoralene è farmaco fotosensibilizzante: esposto ai raggi UVA diventa capace di stabilire legami covalenti e crociati con la doppia elica del DNA, dando luogo all’inizio del processo di apoptosi, che è utile appunto a prevenire il rigetto”.

La procedura salvavita introdotta all’Angelo è nata a fine anni ‘80 come terapia di prima linea nella cura dei tumori cutanei, e si è dimostrata efficace anche nel trattamento di condizioni cliniche particolarmente complesse. All’Ospedale dell’Angelo l’attività attualmente è rivolta ai pazienti provenienti dall’unità clinica di trapianto di cellule staminali emopoietiche, e affetti da GvHD acuta e cronica. La possibilità di effettuare questa terapia sarà di notevole impatto sull’outcome clinico e sul miglioramento delle qualità di vita dei pazienti.

L’équipe medica coinvolta, diretta dal dottor Gessoni, è costituita dalla dottoressa Giulia De Fusco, responsabile del settore di Aferesi terapeutica e Processazione CSE, dalla dottoressa Francesca Polese, responsabile dell’ambulatorio ematologico del SIT, dalla dottoressa Enza Coluccia, referente qualità del programma trapianto CSE per l’unità di Raccolta e Processazione di Mestre, con la collaborazione dello staff infermieristico coordinato dalla dottoressa Michela Pivetta.

38 www.lapiazzaweb.it Salute
La “fotochemioterapia extra corporea” è una procedura che permette di migliorare la possibilità di successo del trapianto in caso di tumori maligni del sangue e di altre malattie ematologiche
L’équipe del dottor Gessoni nella sede del nuovo trattamento

Il “Gallo Rosso” indica per entrare nel mondo la rotta dei Masi

In Alto Adige c’è un’associazione che riunisce 1600 strutture contadine di alta montagna: offrono ospitalità e tante esperienze. Profumano di legno e di cose buone, come il pane, il formaggio a latte crudo o lo speck affumicato in casa. Sono luoghi autentici, da “vivere” accanto a famiglie eredi di valori e tradizioni antiche

Quella catasta di pezzi di legno assomiglia alla scatola di un grande puzzle: ogni tassello dovrà trovare il suo posto. Un lavoro di pazienza, passione e grande abilità. Peter e Gabi stanno rifacendo il tetto in scandole di larice di una parte del loro maso, l’Häuselerhof di Santa Valburga. Ogni generazione ha questo onere, corrisponde quasi a un dovere morale. Serviranno ben 12.000 scandole, tagliate su misura una ad una. Peter Paris (lo stesso cognome di Dominik, il famoso campione di sci azzurro, che vive giù in paese) sta provvedendo di persona, dedicando parte del suo lavoro quotidiano nella piccola segheria di famiglia, che si trova poco sopra il maso. Siamo in Val d’Ultimo, uno degli angoli più incontaminati dell’Alto Adige. O Sud Tirolo, a seconda della lingua prescelta, perché in queste valli incontaminate il tedesco è di casa. Qui le tradizioni sono sacre, eredità ancestrale. Per questo vivere in un maso, a diretto contatto con il contadino che ne ha preso in carico la conduzione (la proprietà va sempre al primogenito per effetto della consuetudine diventata norma del “maso chiuso”, che tutela l’integrità del bene, in modo che possa “mantenersi” nel tempo), c’è una modalità nuova, ed è quella proposta da tutti i masi insieme. Si chiama “Gallo Rosso” questa associazione di masi altoatesini: ne riunisce oltre 1600 (su un totale di 2800)

sparsi fra le montagne di tutta la regione.

Come nel caso dell’Häuselerhof di Santa Valburga, si tratta di masi incastonati in piccoli paradisi naturali. Contesti da fiaba, come quelli in cui vive Heidi. Paesaggi naturali di grande bellezza e anche paesaggi culturali originali. La vacanza in maso è un’occasione unica per conoscere da vicino un mondo diverso dai soliti, un mondo non omologato, che ha come pilastri dei valori autentici. Di quelli che resistono al tempo.

Scegliere un maso come luogo per una vacanza agrituristica, breve o lunga che sia, significa condividere un pezzetto di mondo contadino, capirne i valori. Capire come il maso sia il presidio più intimo a tutela della montagna, perché è il contadino a far vivere la montagna, a tenerla in ordine, a rendere sempre bello il paesaggio, a portare avanti le tradizioni. Come quella di affumicare lo speck. Peter e Gabi hanno chiesto a prestito l’affumicatoio (una stanza destinata a questo particolare uso) di un maso vicino, dove ancora abita un’anziana signora. Chi vive nei masi si aiuta in tutto. Il mondo dell’Häuselerhof è la rappresentazione in piccolo di un mondo più grande, che ha radici profonde in tutto l’Alto Adige. Di cui è simbolo la stube, il locale più importante del maso: il più caldo e accogliente, dove c’è sempre un fuoco acceso. In qualche stube, dettaglio curioso, si

trovano persino dei giochi da tavolo altrove sconosciuti, come il Rumpler, che peraltro è tipico della Val d’Ultimo e si gioca con una trottola che deve colpire dei birilli, protetti da un labirinto. Quello più prezioso da abbattere si trova nella stanza degli speck… non a caso. Gabri ce ne spiega le regole. É un gioco davvero divertente.

Chi sceglie il soggiorno in un maso lo fa anche per vivere da vicino i lavori che vi si svolgono: la mungitura delle mucche all’alba in stalla (se si è mattinieri), la raccolta delle uova fresche, l’attività casearia, lo sfalcio dell’erba, la raccolta dei frutti e la preparazione delle confetture, il taglio della legna, la preparazione del pane, del vino (in stagione) o degli sciroppi. Ma anche per imparare a riconoscere dal profumo un’erba che, essiccata, diventerà un infuso. Ogni maso ha la sua proposta, che profuma di buono e di autentico. In alcuni si può persino andare a cavallo.

Con il “Gallo Rosso” i masi dell’Alto Adige hanno creato una formidabile rete che ha come denominatori comuni la qualità, una vita sana e più naturale, la possibilità di fare esperienze originali e rilassanti. Peraltro a buon prezzo. La vocazione dei contadini all’ospitalità stimola a conoscere ancora meglio queste realtà, a cominciare dai motivi per cui in Alto Adige vige ancora la regola del “maso chiuso”, ovvero che la proprietà del maso non

va mai frazionata nei passaggi ereditari, poiché è soltanto con quella superficie a disposizione che un maso può sostenersi. In genere è il figlio primogenito ancora a oggi a prendersi in carico il maso, con oneri ed onori.

Il “Gallo Rosso” ha creato qualche anno fa anche i “Masi con gusto”, gruppo che riunisce una quarantina di masi che si propongono anche come “Osteria contadina”.

Vera osteria contadina, perché i parametri per entrare in questo gruppo sono rigidissimi: soprattutto quelli relativi alla provenienza dei prodotti proposti, che all’80 per cento devono arrivare dai masi dell’associazione.

Christian Pinggera, titolare di uno dei masi più antichi (lo Schnalshuberhof di Lagundo, sopra Merano), uomo che si definisce erede culturale della tradizione reto-romana - civiltà delle Alpi assai antica – ha trasformato la sua antica magione in un crocevia del gusto.

Sede della sua azienda agricola biologica che

produce vini (fra cui il raro autoctono Faueler), frutta, speck, salumi, formaggi, sciroppi, succo di mela e allo stesso tempo osteria d’autore, in grado di esprimere e proporre esperienze di valore a tavola, frutto della precedente vocazione a “Buschenschank”, così vengono chiamata in Alto Adige le tipiche “frasche” di montagna, dove si praticano la mescita e la vendita dirette. Christian è uno degli animatori di “Masi con gusto” della prima ora: quando si siede a tavola e racconta lo si coglie subito. Contadino prestato all’osteria o oste prestato all’agricoltura? In tanti masi come il suo è difficile dare questa risposta. Che forse è: entrambe le cose. É lo spirito del maso a far diventare i contadini accoglienti sempre. Accoglienti per condividere cose buone e valori tradizionali. Per condividere un mondo irripetibile come quello della montagna… Dell’alta montagna!

Quella che si specchia nel cielo.

41 www.lapiazzaweb.it Turismo
VACANZE NELLA NATURA
di Renato Malaman
NELLA FOTO COPERTINA IL MASO PIÙ ANTICO DEL BORGO DOVE SORGE ANCHE MASO HÄUSELERHOF. QUI SOPRA; CHRISTIAN
SCHNALSHUBERHOF DI LAGUNDO CONTROLLA L AFFUMICATIRA DEI SUOI SPECK E MASO HÄUSELERHOF, DOVE PETER E GABRI PARIS RISIEDONO E OFFRONO OSPITALITÀ. A DESTRA; GABI E PETER PARIS NEL LORO MASO DI
VALBURGA, DI UNA CUI PERTINENZA STANNO RIFACENDO IL TETTO (FOTO SOPRA A DESTRA) E IL DETTAGLIO DI UNA FINESTRA AFFACCIATA SULLE ALPI IN VAL D’ULTIMO. A LATO UN PIATTO DI SPECK ARTIGIANALE APPENA TAGLIATO
PINGGERA DELLO
SANTA

Con la regina Carlotta il trucco c’è (e si vede)

“L’etica tacita di tutti i maghi è quella di non rivelare i segreti” dice David Copperfield (l’illusionista, non il personaggio di Dickens). Il presupposto dell’incanto sta nell’implicito accordo tra il pubblico - che sospende l’incredulità - e il mago, il quale ha il compito di rendere l’incredibile plausibile.

Questo è anche il problema de “La regina Carlotta”, prequel di “Bridgerton” dedicata alla sovrana – realmente esistita – e alla sua gioventù prima degli eventi della serie originale. Racconta i dilemmi della sovrana, tra l’amore per il marito re Giorgio - che fu costretta a prendere in sposo - e il cuore che batte per un’altra persona.

Composta da sei episodi, questa serie spinoff si addentra a fornire una lunga, e - secondo il parere di chi scrive - non necessaria spiegazione sull’antefatto della società che vediamo in “Bridgerton”, ovvero quella di una Londra nell’età della reggenza in cui la nobiltà si compone anche di persone non bianche.

Dilugandosi sul “Grande Esperimento” - l’incidente scatenante che consentì alla società del mondo di “Bridgerton” di abolire le barriere razziali - “La regina Carlotta” finisce per contravvenire alla più grande innovazione della serie originale.

Al suo debutto, avvenuto ormai quasi tre anni fa, “Bridgerton” presentò un mondo Ottocentesco in cui neri e bianchi appartenevano ad ogni rango sociale, e lo fece senza presentare giustificazioni. Era così e basta, a sottolineare che la nostra percezione della storia - etnocentrica - è un fatto culturale, e non uno antropologico.

India Ria Amarteifio è particolarmente deliziosa nel ruolo della giovane regina, ma è Golda Rosheuvel - interprete di Carlotta da adulta - a persuaderci ad essere più clementi con questo prequel.

Firma la serie Shonda Rhimes in persona, che - come nel caso di “Inventing Anna”, sempre per Netflix con la quale Rhimes ha un accordo pluriennale esclusivo - si diverte così tanto ad essere uscita dalle rigide griglie della televisione generalista che a volte perde un po’ quella incisività narrativa che l’ha resa una delle autrici televisive più influenti di oggi.

Citadel non è una serie tv, ma una corazzata. È stata creata dai fratelli Anthony e Joe Russo, i registi dei film “Avengers: Infinity War” e “Avengers: Endgame” per Marvel, che hanno totalizzato quasi 5 miliardi di dollari al botteghino globale: La serie nasce dalla volontà di Jennifer Salke, capa di Prime Video e di Amazon Studios, di creare una serie madre che potesse essere declinata in diverse versioni locali. Più che un processo creativo, quello di “Citadel” è un mandato pubblicitario. La premessa non è niente di inaudito. Si basa su due spie internazionali, interpretate da Priyanka Chopra Jonas (già agente segreto in “Quantico”) e Richard Madden (l’attore scozzese eternamente in odore di 007). A loro è stata cancellata la memoria dopo il crollo dell’agenzia per cui lavoravano, la Citadel che dà il titolo alla serie. Otto anni dopo, il loro collega - che ha il volto di Stanley Tucci - riesce a rimettersi in contatto per metterli in guardia sulla minaccia rappresentata da Manticore, l’agenzia antagonista cui fa capo l’ambasciatrice inglese negli Stati Uniti: è Lesley Manville, vista di recente nei panni della principessa Margaret in “The Crown”. Insieme, le tre spie cercheranno di salvare il mondo - volteggiando tra le Alpi italiane, il Marocco, l’Oregon e la Slovenia - per impedire ai cattivi di prendere il sopravvento. Nonostante il budget faraonico - 300 milioni di dollari - Citadel non riesce a offrire uno spettacolo innovativo, restando nella comfort zone di una mediocrità quantomeno suggestiva. Dalle scene di azione che omaggiano Nolan e 007 ai dialoghi alquanto puerili (il protagonista ad un certo punto, con fare serioso, dice: “Io una spia? Ma se alleno la squadra di calcio di mia figlia”), la serie tradisce la sua ambizione, o meglio quella di chi l’ha commissionata, cioè Prime Video: conquistare il mondo seriale con un investimento cui pochi rivali potrebbero tener testa.

In arrivo - oltre alla seconda stagione - ci sono anche la versione italiana di “Citadel” - con Matilda De Angelis protagonista - e quella indiana, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu.

43 www.lapiazzaweb.it
“Citadel” fa il passo più lungo della gamba
Film
e serie tv visti da vicino
Approfondimenti speciali e
novità sempre aggiornate Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo

L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK.

Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto.

TAGLIATELLE AL PESTO VERDE DI STAGIONE

Un primo piatto vegetariano e vegano sano e gustoso. Una pietanza dal colore verde brillante. Una ricetta facile e creativa con gli ortaggi primaverili.

Ingredienti: 500 g di spinaci freschi; 300 g di piselli freschi; 300 g di fagiolini; 40 g di mandorle pelate; olio extravergine di oliva; aglio; sale; pepe

Preparazione: Sciacquate gli spinaci e sbollentateli in acqua salata per un minuto. Scolateli, fateli intiepidire e strizzateli, conservandone l’acqua di cottura. Trasferiteli nel boccale del mixer, unite le mandorle insieme all’olio a filo frullando, fino a ottenere un pesto cremoso. Nel frattempo, in una padella antiaderente fate insaporire uno spicchio d’aglio e unite i piselli e i fagiolini tagliati a pezzetti in precedenza. Fateli saltare per qualche minuto, dovranno risultare cotti ma ancora croccanti. Cucinate la pasta nell’acqua in cui erano stati sbollentati gli spinaci. Quando è al dente scolatela, trasferitela nella padella delle verdure e fate saltare per insaporire il tutto. Fuori dal fuoco aggiungete il pesto di spinaci e mescolate bene.

Idee in cucina per una dolce primavera

QUICHE AGLI ASPARAGI

Una ricetta dai sapori delicati e facile da preparare. Una torta salata soffice e vegetariana, con formaggio e verdura. Da gustare come secondo piatto o da servire anche come antipasto.

Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda; 500 g di asparagi; 100 g d formaggio brie; 100 g di parmigiano reggiano grattugiato; 2 uova; olio extravergine di oliva; prezzemolo; sale e pepe

Preparazione: Pulire di asparagi e lessarli per dieci minuti. Eliminare la parte bianca e tenere intere le punte e tagliate il resto a dadini. In una padella antiaderente spadellate gli asparagi per dieci minuti con olio e cipolla. Fate insaporire il tutto per cinque minuti con un ciuffo di prezzemolo tritato, scolate e trasferite in una terrina. Nel frattempo, in una ciotola con una frusta sbattere le uova insieme al formaggio. Aggiungere gli asparagi cotti e mescolare fino ad amalgamare il composto appena ottenuto. Foderare di pasta sfoglia una teglia imburrata, riempite con il composto e infornate 40 minuti a 180° C.

CROSTATA DI CILIEGIE

Perfetta per la prima colazione, per la merenda oppure come dessert. Da preparare sia con la classica pasta frolla morbida per un risultato più friabile sia con la pasta brisée tipica della Cherry pie americana.

Ingredienti per la frolla: 350 g Farina 00; 170 g Burro; 90 g Zucchero; 1 uovo. Per la farcitura: 250 ml Latte; 70 g Zucchero; 20 g Farina 00; 3 Tuorli

Preparazione: Preparare la pasta frolla mescolando in una ciotola l’uovo, lo zucchero, l’olio di semi, il latte, il lievito. Aggiungere la farina poco alla volta. Lavorare l’impasto su un piano di lavoro per ottenere un composto liscio e omogeneo. Stendere la pasta frolla sulla teglia, togliendo i bordi in eccesso. Preparare il ripieno mescolando ricotta, zucchero, una parte di ciliegie (togliendo il nocciolo) e la buccia grattugiata di mezzo limone. Foderare la frolla con il composto ottenuto. Decora con il resto delle ciliegie la pasta frolla. Cucinare in forno caldo a 180 °C per 45 minuti.

Partecipa al contest fotografico fino al 30.06 e vinci favolosi premi per i tuoi fedeli amici

45 www.lapiazzaweb.it
A tavola
Rubrica a cura di Sara Busato
Con il mese di maggio le nostre abitudini alimentari iniziano a cambiare: i piatti caldi e impegnativi si trasformano in ricette leggere e semplici da preparare

ARIETE

Comincia per voi un nuovo ciclo particolarmente favorevole per realizzare voi stessi e concretizzare i vostri progetti grazie ad un ritrovato equilibrio che inseguivate da tempo

Vi potete finalmente concedere una pausa dopo un periodo particolarmente impegnativo e stressante anche se ricco di successi. Ora è tempo di raccogliere quanto avete a fatica seminato

Riceverete finalmente il giusto riconoscimento e anche una meritata gratifica per quanto avete fatto fin qui. La vostra perseveranza e la convinzione saranno premiate

La fortuna è dalla vostra parte e vi aiuterà a raggiungere il gradino più alto, con significative affermazioni nel lavoro ma anche nella vita privata. Non lasciatevi sfuggire le giuste occasioni

Questo mese rappresenterà una svolta definitiva che vi consentirà di sistemare molte situazioni lasciate in bilico. Le cose stanno cominciando ad andare come da tempo desiderate

Non è tempo di inoltrarsi in nuove esperienze. Vale la pena mettere a posto prima ciò che è rimasto in sospeso. Trovate l’energia e il coraggio per definire situazioni incerte

Vi trovate di fronte ad una serie di novità inaspettate. Interpretatele come delle sfide, applicatevi perché i risultati arriveranno presto e saranno occasione di gratificazione e grandi soddisfazioni

Vi concederete qualche sfizio in più perché a voi piace il lusso ed il bello. Vi meritate qualche premio dopo tanti sacrifici e un periodo non proprio soddisfacente

Dovete avere ancora un po’ di pazienza e aspettare il momento giusto per rimettervi in gioco. Non tarderà ad arrivare anche per voi l’occasione che da tempo attendete

Vivete un periodo ricco di emozioni, talvolta anche contrastanti che vi esaltano o vi confondono. Cercate un equilibrio che vi consenta una serenità duratura. Troverete il passo giusto, come sempre

Siete in una fase di riflessione nella quale state riconsiderando molte situazioni. Vi sentite disorientati ma cominciate a fare ordine. Le giuste risposte arriveranno presto

Riceverete gradi soddisfazioni sul piano professionale e riuscirete anche a stabilizzare una situazione da tempo precaria. Un successo che avrà positive ricadute anche nella sfera privata

46 www.lapiazzaweb.it
GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE Oroscopo
TORO

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.