del Miranese Nord
1994 - 2014
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.98 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Economia L’embargo russo affonda le imprese agricole pag.
Noale Ora le due piazze sono collegate
6
pag.
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Salute Sanità Ambulatori La fiducia nel proprio pediatrici, medico è il primo verso passo la nuova verso la guarigione verifica
pagg. pag. 41-44 10
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L’EDITORIALE
Scorze’, è polemica sulle scuole
La buona scuola per i cittadini di domani di germana urbani*
Polemica a Scorzè e botta e riposta tra Pd e il sindaco Giovanni Battista Mestriner sul mancato inserimento del Comune nella lista di chi potrà investire del denaro negli edifici scolastici non facendolo rientrare nel patto di stabilità. pag. 14
Salzano, Una Rotonda per evitare incidenti
Nel comune di Salzano si realizzerà una nuova rotatoria per riorganizzazione il traffico nell’intersezione tra la strada provinciale 35, e la strada comunale di via Roma. Nelle scorse settimane la Provincia di Venezia ha firmato. pag. 17
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D
Parte l’unione dei Comuni del Miranese Aderiscono Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala e Spinea. Contrario Scorzè
O
ra c’è l’Unione dei Comuni. E’ composta da Martellago, Mirano, Noale, Salzano, S.M. di Sala e Spinea e l’atto costitutivo è stato siglato dai sei sindaci nel municipio di Noale alla presenza del suo segretario, Giovanni Zampieri. Manca Scorzè, che si è detta contraria. I rispettivi sindaci Monica Barbiero, Maria Rosa Pavanello, Patrizia Andreotti, Alessandro Quaresimin, Nicola Fragomeni e Silvano Checchin hanno scelto di fare questo passo, che partirà con l’unione della polizia locale, della protezione civile e
del personale. In futuro si vorrà partecipare a bandi per migliorare i servizi. Il sestetto ha ricordato come già i bandi europei guardino più alle unioni che non alle singole realtà. C’è da far presto perché a breve usciranno i fondi fino al ‘20 e non si vuole restare fuori dai giochi. Alla questione vigili si guarda con maggiore interesse, tanto che ci potrebbe essere un’unica centrale operativa e si lavorerà per allargare i turni di servizio. In questo momento è attiva una convenzione tra Martellago, Salzano e Scorzè, con scadenza il 31 dicembre 2015.
Si andrà sino alla fine senza alcun problema ma con il 2016 si mira ad avere un’aggregazione con gli altri. E pure Spinea, che opera con Venezia, punta a estenderla alla neonata Unione. Il nuovo soggetto avrà un presidente che sarà, a turno, uno dei sindaci dei territori componenti. Per ora il rappresentante sarà Mirano. Poi c’è la giunta, composta dagli altri suoi colleghi, un Consiglio dove siedono 3 membri per ogni Comune aderente: 2 della maggioranza in carica, 1 della minoranza. pagg. 4-5
a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twitter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sentito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presentazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovremmo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intellettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it
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L’EDITORIALE
segue da pag.
1
La buona scuola per i cittadini di domani
Estate 2014
Pessima vendemmia nel Veneto orientale
“E’ una annata disastrosa per i vini del veneziano soprattutto per l’area del Veneto Orientale. I bianchi precoci come il “Pinot grigio” si calcola che a causa della marcitura dell’uva, hanno registrato una perdita di produzione 30 al 40 per cento”. A fare il punto della situazione di una estate fredda e piovosa è Paolo Quaggio presidente provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori). “I primi due mesi di questa estate 2014 - spiega- sono stati pessimi. Avevamo sperato in un agosto più caldo invece abbiamo avuto pioggia e temperature che di notte sono arrivate ai 16 gradi in pianura. Con tutta questa pioggia le uve sono state intaccate da più batteri. Il livello di gradazione non è buono. Le produzioni hanno registrato un– 40% per il Lison Pramaggiore ma anche per i rossi della stessa zona e della Riviera del Brenta.
E ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modificare le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in difficoltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio. So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fiducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffiare sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri figli, mio figlio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero. Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it
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A Venezia
A segno la protesta dei comunali I dipendenti del comune di Venezia protestano in occasione dell’inaugurazione della Mostra del Cinema al Lido. E ottengono un bel risultato. Dalla Presidenza della Repubblica e dal governo, rappresentato dal ministro Dario Franceschini, è arrivato un invito esplicito al commissario Zappalorto a riaprire le trattative con i lavoratori. A protestare c’erano duemila persone sotto tutte le sigle sindacali. Il messaggio è arrivato al presidente Napolitano, grazie anche alla mediazione del prefetto Domenico Cuttaia e del questore Angelo Sanna. Una delegazione ristretta di sindacalisti ha incontrato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che aveva assicurato l’interessamento del governo. Nelle prossime settimane si vedrà l’evoluzione della vertenza.
Nordest
Miranese Noale Differenziata, Noale fuori dalla classifica dei Ricicloni
Martellago
9
Posato il concio del viadotto
Salzano I genitori sistemano le aule delle scuole
pagg.
24-25
Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015 pag.
pag.
12
Politca
18
La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia
Partirà nelle prime settimane di novembre a Venezia, organizzato dall’Istituto Europeo del Design e dalla Regione del Veneto, un master dedicato al design di manufatti, percorsi, arredi per tutti, che possano cioè essere fruiti anche da persone che soffrono di qualche disabilità: motoria, sensoriale, permanente o temporanea. Il progetto formativo si inserisce nel progetto di eccellenza che vede il Veneto regione pilota a livello europeo per quanto riguarda il turismo per tutti. Il master, del quale le indicazioni di iscrizione saranno rese disponibili nel sito dell’Istituto Europeo del Designa e linkate su quello della Regione Veneto, si concluderà all’inizio di febbraio. “Tradotto in termini turistici – ha commentato alla presentazione del master l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – un sistema di accoglienza per tutti è di qualità per tutti, è bello, non ghettizza ma è inclusivo, aumenta l’appeal e il fatturato del territorio dove insiste e le eventuali spese si ammortizzano in un anno. Turismo per tutti è dunque una risposta etica che ha anche un grande valore economico”.
Presto l’approdo per l’idroambulanza a chioggia
Minori dimenticati dalla politica e dalla società
expo venice
master per insegnare un sistema di accoglienza per tutti
Sanità
accuse dure
pag.
Turismo
pag.
26
pag.
28
Ancora poche settimane e anche l’ospedale di Chioggia avrà l’approdo per l’idroambulanza. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. “Si costituirà - ha spiegato - un servizio di idrosoccorso lagunare che mette in collegamento gli approdi dell’Ospedale civile e di Piazzale Roma a Venezia, del Lido, di Santa Maria del Mare a Pellestrina, con quello dell’Ospedale di Chioggia”.
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Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Direttore responsabile (ad interim)
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4 Argomento del mese servizi Aderiscono Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala e Spinea. Contrario Scorzè. Si partirà con l’Unione, intanto, della polizia locale, della protezione civile e del personale. Presidente uno dei sindaci dei territori componenti. Per ora il legale rappresentante sarà Mirano. Ci sarà un consiglio ad hoc con tre membri per ogni Comune: due della maggioranza, uno della minoranza
Nasce l’Unione dei C
di Alessandro Ragazzo
L’atto costitutivo è stato siglato da sei sindaci nel municipio di Noale
Le convenzioni ora attive, andranno a scadenza naturale dei termini
O
ra c’è l’Unione dei Comuni del Miranese. E’ composta da Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala e Spinea e l’atto costituto è stato siglato dai sei sindaci nel municipio della città dei Tempesta alla presenza dei suo segretario, Giovanni Zampieri. Manca Scorzè, che si è detta contraria. Così i rispettivi primi cittadini Monica Barbiero, Maria Rosa Pavanello, Patrizia Andreotti, Alessandro Quaresimin, Nicola Fragomeni e Silvano Checchin hanno scelto di fare questo passo dopo anni di confronto, che partirà con l’Unione, intanto, della polizia locale, della protezione civile e del personale. In futuro si vorrà partecipare a bandi per migliorare i servizi. Il sestetto ha ricordato come già i bandi europei guardino più alle unioni che non alle singole realtà. C’è da far presto perché a breve usciranno i fondi fino al 2020 e non si vuole restare fuori dai giochi. Alla questione vigili si guarda con maggiore interesse, tanto che ci potrebbe essere un’unica centrale operativa e si lavorerà per allargare i turni di servizio. In questo momento è attiva una convenzione tra Martellago, Salzano e Scorzè, con scadenza il 31 dicembre 2015; si andrà sino alla fine senza alcun problema ma con il 2016 si mira ad avere un’aggregazione con gli altri. E pure Spinea, che opera con Venezia, punta a estenderla alla neonata Unione. Si
esperienze vicine
In Riviera 5 i comuni aderenti
U
na esperienza simile a quella del Miranese è già attiva da qualche anno in Riviera del Brenta con l’Unione dei Comuni “Città della Riviera” ha approvato all’unanimità, lo scorso agosto, una delibera (la numero 38/2014) con la quale “apre” all’ingresso nell’Unione anche del comune di Campolongo Maggiore. Alla votazione erano presenti i sindaci dei comuni attualmente aderenti: Maddalena Gottardo (Dolo e Presidente dell’Unione), Andrea Martellato (Fiesso D’Artico e vicepresidente dell’Unione), Federica Boscaro (Fossò) e Fabio Livieri (Campagna Lupia) che hanno espresso parere positivo sulla questione. Con l’entrata di Campolongo Maggiore, prevista per l’1 gennaio 2015, aumenterà anche la popolazione dell’Unione. Attualmente nell’Unione dei Comuni risiedono 37.232 abitanti così suddivisi: Dolo 15.170, Fiesso D’Artico 7.993, Campagna Lupia 7.095 e Fossò 6.975. E passerà a 48 mila grazie ai 10.494 abitanti di Campolongo. Il progetto di ampliamento dell’Unione dei Comuni in Riviera non sembra comunque essere finito visto che è molto interessato anche il comune di Stra, guidato dal sindaco Caterina Cacciavillani, con cui si sono già svolti alcuni incontri informativi. Se dovesse entrare anche Stra, che conta 7.682 abitanti, la popolazione salirebbe a oltre 55 mila abitanti A.A.
tratta di “un ente autonomo – continua il documento firmato – ha personalità giuridica di diritto pubblico e fa parte del sistema italiano delle autonomie locali, per esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni proprie dei Comuni che la compongono, indicate nell’apposito Statuto”. Il nuovo soggetto avrà un presidente che sarà, a turno, uno dei sindaci dei territori componenti. Per ora il legale rappresentante sarà Mirano. “I servizi, le funzioni, le attività, l’organizzazione il funzionamento e le finanze dell’Unione – continua il documento sottoscritto – nonché i rapporti tra l’Unione e i Comuni medesimi che la costituiscono, sono disciplinati dallo Stato dell’Unione, come previsto dall’articolo 32 del decreto legislativo 267/2000 che, unitamente al presente atto, è stato approvato dai singoli Consigli comunali con le maggioranze stabilite dalla legge. Detto Statuto, debitamente sottoscritto dai comparenti e da me segretario comunale (Giovanni Zampieri ndr), viene allegato al presente atto, come parte integrante e sostanziale. I contraenti, di comune accordo, col presente atto designano, temporaneamente ai sensi e per gli effetti dello Statuto, quale legale rappresentante della presente Unione il sindaco pro tempore del comune di Mirano (Maria Rosa Pavanello ndr) e ciò sino a diversa determinazione da parte della competente
giunta dell’Unione”. Poi c’è appunto il governo di questo ente, composto dai sindaci in carica, un Consiglio dove siedono tre membri per ogni Comune aderente: due della maggioranza in carica, uno della minoranza. La giunta è ora formata da Barbiero, Pavanello, Andreotti, Quaresimin, Fragomeni e Checchin. Il Consiglio vede per Mirano Giorgio Barbato (Udc) e Tommaso Politi (Pd) e Martina Pasqualetto (Movimento 5 Stelle), per Noale Davide Boschin (Pd), Annamaria Tosatto (La forza dei noalesi) e Michele Celeghin (Noalesi al centro) e per Salzano Andrea Pellizzon ed Elisa Zanin (Il tuo paese vivo) e Giuliano Stevanato (Lega). Poi i salesi Luca Morosin e Stefano Pistore (Generazioni per crescere), Giuseppe Rodighiero (Civica Insieme), gli spinetensi Marzia Marastoni (Pd), Anna Malvestio (Spinea con Checchin), Stefania Mazzotta (Movimento 5 Stelle) e i martellacensi Elena Moscatelli (Pd), Sara Faraon (Impegno Comune) e Alberto Ferri (Lega Nord). I sei sindaci hanno ringraziato gli ex colleghi Michele Celeghin (Noale) e Paolo Bertoldo (Santa Maria di Sala), che iniziarono il percorso dell’Unione ancora anni fa. Riguardo le spese, “vengono anticipate dal Comune di Noale – si legge sempre nell’atto costitutivo – e verranno suddivise tra i Comuni aderenti in base alla popolazione residente”.
Argomento del mese 5 Le reazioni
Comuni del Miranese Il caso Scorzè Il sindaco Mestriner, spiega perché è contro all’Unione
“Aumentano burocrazie e costi di gestione” di Alessandro Abbadir
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Il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner
l sindaco si Scorzè Giovani battista Mestriner all’Unione dei Comuni del Miranese è contrario. Non crede alla sua utilità. “Credo che sia in atto - dice Mestriner - una sorta di moda che spinge a unire i comuni perché così fan tutti, ma sono dell’idea invece che invece di diminuire i costi dei servizi, questi accorpamenti li aumentino”. Il sindaco Mestriner spiega come la pensa. “Si è visto – dice – che accorpare i servizi dei comuni è conveniente quando si ha a che fare con una popolazione residente compresa fra i 3 mila e i 20 mila abitanti. Con dimensioni più grandi (e più piccole) i costi al posto di diminuire aumentano. L’Unione dei Comuni appena nata ha una dimensione di 120 mila abitanti, il rischio secondo questo studio che le difficoltà aumentino, è automatico”. Mestriner prende come esempio il caso della polizia locale. “Abbiamo già messo in atto – dice – una convenzione per unire questo servizio dell’area del miranese nord. Ci sono voluti anni per miglioralo ed evitare che i costi di gestione, lievitino razionalizzando le spese al massimo. Ora scopro che la sede unica della polizia municipale di 6 comuni sarà a Mirano. Per Scorzè è un posto completamente decentrato”. Mestriner frena gli entusiasmi dei sindaci della zona. “Alcuni sindaci dell’Unione sono appena arrivati ad amministrare - dice - e denotano un entusiasmo da neofiti. Credo che il progetto parta perché ha riesce ad avere i fondi della regione per questa operazione. Poi resta tutto da vedere. Io sono contrario a questa operazione poi per un concetto di fondo: si crea un altro livello di amministrazione fra i comuni e la nuova Città Metropolitana nel momento in cui si sono appena abolite le province, un controsenso”.
Le opinioni dei sindaci protagonisti
“Insieme per contare di più” C’
è entusiasmo e convinzione fra i sindaci del Miranese che hanno siglato l’intesa per dare vita all’Unione dei Comuni. I primi cittadini dell’area sottolineano come si tratti di un passo quasi obbligato, per far fronte a problemi complessi che da soli i singoli comuni del comprensorio non possono risolvere. Tutti i sindaci firmatari congiuntamente, sottolineano come “In questo modo nasce ufficialmente quella che si può definire come la quarta città del Veneto, con oltre 120.000 abitanti distribuiti in 150 km². Numeri notevoli, portatori di enormi potenzialità e, allo stesso tempo, di significative responsabilità per noi amministratori. Ma, al di là delle dimensioni, ciò che più importa è l’impatto che questo nuovo soggetto amministrativo avrà sulla vita dei Comuni che rappresentiamo e, quindi, sui loro cittadini”. Il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello rimarca l’importanza dell’accordo siglato nelle scorse settimane, ma anche invita ora tutti i protagonisti “a procedere spediti con le scadenze che si sono prefissati”, senza cioè accumulare ritardi. Ma non solo. “L’obbiettivo principale - spiega la Pavanello - è quello di dare maggiori risposte ai cittadini razionalizzando i servizi e risorse in un periodo di difficoltà economiche come queste“. Fra i più impegnati a far funzionare la neonata Unione c’è il sindaco di Noale eletto da poco Patrizia Andreotti, a capo di una coalizione di centrosinistra. “Ho subito promosso - spiega la Andreotti – la realizzazione di questa Unione fin da quando ero consigliere di opposizione alla giunta centrista del sindaco Michele Celeghin. Per questo, una volta diventata primo cittadino si è trattato per me di una scelta naturale. Ci sono problemi che da soli come enti locali non possiamo più affrontare se non in maniera poco soddisfacente, per questo l’Unione invece è un modo di rispondere ai cittadini in modo appropriato alla complessità delle problematiche che emergono dai territori. Intanto daremo il via all’unione delle polizie locale. Ciò permetterà di razionalizzare il servizio, avendo un comando unico che sarà a Mirano, magari includendo controlli serali a rotazione. Via via poi si uniranno le Protezioni Civili e poi il settore Risorse Umane. Si farà tutto un passo alla volta, ma alla fine non ci sarà chi resterà indietro. Fra i temi che più stanno a cuore ai sindaci dell’area c’è anche quello della mancanza di lavoro e della crisi economica”. Pure il sindaco di Spinea Silvano Checchin appena rieletto a capo di una giunta di centrosinistra, difende e promuove la scelta fatta. “Prima di arrivare alla sigla dell’accordo fatto a Noale - dice Checchin - sono passati quattro anni in cui abbiamo commissionato studi e ricerche a istituzioni riconosciute e di altissimo prestigio come l’Università di Padova. Questi studi dimostrano la validità del progetto dell’Unione dei Comuni“. L’Unione dei Comuni come realtà è prevista dall’ordinamento da quasi una ventina d’anni. “Non si tratta – dice Checchin – di aumentare o complicare la vita dei cittadini con nuove sovrastrutture burocratiche che vanno ad aggiungersi a quelle esistenti. Si vuole invece dare risposte che da soli per dimensioni non potremo nemmeno abbozzare. Su problemi come grandi opere, infrastrutture, sanità è opportuno che i territori parlino con una sola voce. Sarà una voce più ascoltata all’interno di una futura area vasta come la Città Metropolitana o da Regione o dallo Stato”. A chi fra i colleghi sindaci o i gruppi di opposizione si scaglia contro questa nuova realtà, Checchin risponde in modo netto. “La scelta a questo punto – dice il sindaco di Spinea – è fra chi si vuole impegnare e rischiare in un progetto ambizioso ma necessario per rispondere alle istanze dei cittadini, e chi invece sta alla finestra a guardare cosa succede e fa le pulci agli altri. Chi la butta in politica, cioè dice che si tratta di una unione fatta da sindaci di centrosinistra, dimentica a esempio che fra gli aderenti il comune di Santa Maria di Sala è guidato da una giunta orientata a A.A. centrodestra” .
6 Economia Agricoltura Una azienda in ginocchio per colpa delle sanzioni Ue alla Russia
“Le sanzioni russe affossano le nostre aziende” Barbara Gambaro: “Ci hanno promesso risarcimenti, ma non ci fidiamo. Con il batterio – killer furono insufficienti” di Alessandro Ragazzo
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di luce. Così il ciclo di raccolta si è alzato da 30 a 40 giorni. E operando solo nel Nord Europa rischieremmo di avere una concorrenza più elevata con l’abbassamento dei prezzi nonostante gli stessi costi da sostenere”. L’Unione Europea aveva colpito la Russia dopo che quest’ultima ha dato ordine all’esercito di appoggiare i separatisti ucraini in Crimea. Come conseguenza Putin ha imposto l’embargo che sta provocando il caos tra le aziende italiane, con la merce che rischia di deperire nei magazzini se non dovesse raggiungere la destinazione: e quanto potrà succedere è facile da immaginare. Ci sono soprattutto verdura e frutta, che le aziende rischiano di svendere per non vedere il raccolto e il lavoro andare del tutto in fumo. Barbara Gambaro non è solo preoccupata ma anche decisa a fare squadra con gli altri colleghi per avere presto un incontro con il ministro per l’Agricoltura Maurizio Martina. Intanto ha aperto il confronto con il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. Vede nero, dunque Gambaro, che spera in un incontro con Martina per far capire il momento drammatico. Da Bruxelles hanno stanziato 125 milioni di euro per risarcire i produttori ma la cifra è considerata insufficiente a recuperare le perdite subite da migliaia di imprenditori. Ci sono ditte, anche
Ortaggi e l’imprenditrice Barbara Gambaro
piccole, che rischiano di perdere milioni di euro in pochi settimane e c’è già chi trema specie se l’embargo, così come minacciato, dovesse davvero durare un anno: in parecchie rischierebbero il tracollo se non addirittura di chiudere. E altri lavoratori si troverebbero a casa. A quel punto, anche gli agricoltori dovrebbero rifare i conti. Non bastavano le difficoltà italiane, con imprenditori costretti a fare mobilità e cassa integrazione, aziende in ristrutturazione o che si ridimensionano. Stavolta i
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G NU ES O TI VA ON E
on la crisi tra Russia e Ucraina ci vanno di mezzo pure le aziende italiane. E ce n’è una di Noale che rischia il tracollo a causa dell’embargo sui prodotti dell’Unione Europea deciso dal presidente Vladimir Putin, in risposta alle sanzioni subite da Bruxelles e dagli Stati Uniti. Si tratta dell’azienda agricola di Barbara Gambaro e Paolo di via Brugnole a Noale, che ha rapporti commerciali con la Russia, tanto da incidere per il 40 per cento sul fatturato totale. Il resto lo fa molto il Nord Europa e in piccola parte l’Italia. Ha 9 ettari di serre ed è specializzata nella produzione di ortaggi da taglio come lattuga, rucola, valeriana e spinacio. Qui si raccoglie il prodotto, lo si confeziona nelle cassette che poi finisce nei camion russi. Una decina a settimana da ottobre a giugno, tre in estate. Lavora all’ingrosso e ha bisogno di lavoratori tanto da averne in organico circa 40, quasi equamente divisi tra fissi e stagionali. E quest’ultimi sono a serio rischio se la situazione internazionale non si dovesse sbloccare. “Mi sa che non sarà rinnovato il contratto a chi è in scadenza – dice sconsolata Gambaro – e se la crisi dovesse continuare, non potremmo più richiamarli. Gli altri, invece, stanno smaltendo le ferie. Già arriviamo da un’estate molto brutta; lavoriamo in serra e i prodotti hanno bisogno
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timori arrivano da Mosca rischiano di aggravare ancor di più la situazione, anche perché da inizio agosto i prezzi sono iniziati a scendere, tanto che a qualcuno neppure conviene provare a distribuire la merce. Se non si trova una soluzione in tempi rapidi, il sistema rischia di precipitare. “L’Europa parla di risarcimenti – continua Gambaro – ma era stato così anche per il batterio-killer, ma poi le promesse non sono state mantenute. Ora vedremo di metterci assieme come agricoltori”.
Noale Chiude la Rizzato srl
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na importante azienda di Noale ha chiuso i battenti. Ad agosto, infatti, c’è stata la messa in mobilità di 24 dipendenti della Rizzato Srl. Le officine Rizzato si trovano in via Pacinotti al civico 6 in zona industriale, poco distante dagli stabilimenti dell’Aprilia. Produceva macchinari per la lavorazione di lamiere e metalli. Era stata fondata nel 1962 e nel tempo da azienda artigianale si era trasformata in grande azienda specializzata nella lavorazione della Macchinario per lavorazioni lamiera, collocandosi con merito tra di lamiere i leaders del settore. Era arrivata ad avere anche 70 dipendenti nel periodo pre crisi, cioè prima del 2007. E’ stata dichiarata fallita a maggio di quest’anno dal Tribunale di Venezia. La crisi aveva messo in ginocchio l’attività con una riduzione drastica delle commesse legata ad una difficoltà di reperibilità del credito dalle banche. I lavoratori fino ad agosto di quest’anno, percepivano la cassa integrazione straordinaria per fine attività. Ora però non percepiranno più nemmeno quella. La chiusura definitiva della Rizzato Srl, ha fatto molto scalpore nel mondo sindacale. E’ un colpo durissimo per le tante famiglie cioè quelle dei 15 operai e dei 9 impiegati che ora non hanno più un posto di lavoro. Avevamo sperato che la vicenda si concludesse in un altro modo, ma purtroppo così non è stato ed è stato firmato invece l’accordo di mobilità che di fatto da il via libera ai licenziamenti“. La vertenza in questo caso, è stata gestita prevalentemente dalla Fim- Cisl. Colpito dalla chiusura della fabbrica anche l’assessore provinciale al lavoro Paolino D’Anna. “Ho seguito – dice d’Anna – nel corso dei mesi, con molta attenzione lo sviluppo della vicenda Rizzato Srl. Alla fine siamo arrivati al fallimento e alla messa in mobilità del personale. Davvero un brutto epilogo”. La scomparsa della Rizzato Srl è considerata una perdita importante per il patrimonio industriale del territorio di Noale e dell’area nord del miranese. I fratelli Rizzato, infatti, fondarono l’omonima ditta nel 1962 a Noale, convinti di portare innovazioni nel settore delle macchine per la lavorazione delle lamiere, realizzando, su originali progetti, le macchine di loro produzione, cioè i: linee di taglio in nastri, linee di taglio in fogli, linee di spianatura in tensione per materiali A.A. ferrosi - linee di plastificazione e zincatura elettrolitica.
8 Noale Intervento
Territorio Viabilità La giunta comunale ha deciso di rivedere la decisione dell’amministrazione precedente
Le piazze di nuovo collegate di Alessandro Ragazzo
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I veicoli possono andare diritti da piazza Castello a piazza XX Settembre o a sinistra verso Scorzè-Treviso
tornato il collegamento tra le due piazze principali di Noale, Castello e XX Settembre. La giunta comunale ha deciso di rivedere la viabilità, ripristinando non solo il passaggio ma anche la svolta a sinistra, in uscita da piazza Castello, in direzione Treviso. Il provvedimento è entrato in vigore a fine luglio. “Crediamo che tutto possa essere pronto per questo periodo – fa sapere il sindaco Patrizia Andreotti – e abbiamo dato pure delle indicazioni per garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti all’incrocio tra la Noalese e le uscite dalle due piazze. E’ un esperimento, in modo da consentire, in un periodo di traffico meno intenso, di monitorare il flusso dei veicoli e capire quali potranno essere i nodi critici”. Così i veicoli possono andare diritti da piazza Castello su piazza XX Settembre, o a sinistra verso Scorzè-Treviso, mentre a destra, verso Santa Maria di Sala-Padova, è già consentito. Non si può transitare sotto la torre dell’Orologio ma l’ingresso sulla Noalese continua ad avvenire attraverso la stradina d’uscita dal parcheggio di piazza Castello. Da piazza XX Settembre non si può fare il tragitto inverso. E’ stato come tornare all’antico, seppur con delle differenze. Fino a tre anni fa, si potevano attraversare le due piazze principali, poi nel 2011, con sindaco E così è andata con Andreotti. Dal primo luglio, si è Michele Celeghin, si era deciso di rivedere la viabilità, scelto di dare il via libera al traffico nel tratto a senso non prevedendo il collegamento unico tra la torre delle Campane tra piazza Castello e piazza XX Ci sono ancora all’incrocio con Contrada del Settembre. C’erano stati altri problemi per Gato, ad accezione dalle 20 dei provvedimenti, non condivisi la staticità pre-festivi alle 6.30 dei postdai negozianti del centro, so- della Torre festivi. Ora la seconda novità prattutto da Confcommercio. delle Campane del mandato Andreotti. i veicoli Si ebbero dei correttivi, specie possono andare diritti su piazza in piazza Castello, con la chiusura ogni giorno alle XX Settembre o a sinistra verso Scorzè-Treviso. Ma 19.30 per riaprire alle 6.30 di quello seguente. Ma ad andare all’attacco c’è il consigliere di “Noalesi i titolari delle attività continuavano a chiedere di riu- al centro” nonché ex assessore, Ilaria Scapin, che nire le due piazze e avere più passaggio di clienti. ha presentato un’interrogazione ad Andreotti. “Mi
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Un’immagine della piazza XX Settembre a Noale
chiedo – osserva – se siano state adottate tutte le misure di sicurezza per ciclisti e pedoni. In estate le famiglie e i bambini trascorrono più tempo in centro ed eliminare l’isola pedonale nelle ore serali e rende tutto più pericoloso. Senza contare la presenza di molti plateatici. Ci saranno ancora più problemi di staticità della Torre delle Campane dove in passato caddero pietre e ci furono incidenti”. Per Andreotti la sicurezza sarà garantita. “A dire il vero – replica – il passaggio sotto la Torre delle Campane c’era anche prima: abbiamo rivisto l’orario che non comprende quello di punta. I plateatici sono in sicurezza e abbiamo messo dei cartelli per garantirla sempre”.
di giuseppe gasparetto Stori*
segue da pag.
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Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bombe”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide provenienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra. Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di queste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possibili. Il deflusso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il deflusso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fino quasi alla fine del ‘900. Piogge seppur prolungate ma meno violente. Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfici impermeabilizzate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abitativi, e dai sottopassi stradali non sufficientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allagamenti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifica da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni. In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con finanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fiumi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fiumi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo finanziati *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo
Vicariato
Don antonio mensi sarà il nuovo parroco di noale
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arà don Antonio Mensi, attuale parroco di Santa Bona e dell’Immacolata di Treviso, a sostituire don Mario Salviato alla guida della parrocchia di Noale. Quest’ultimo, infatti, andrà all’ufficio di Coordinamento per la Pastorale e fra poche settimane lascerà la città dei Tempesta dopo sei anni. Lascerà anche la carica di vicario foraneo del Vicariato di Noale: al suo posto ci sarà don Paolo Cargnin, parroco di Salzano. Dunque la parrocchia di Noale si appresta a cambiare guida dopo sei anni. Era il 28 giugno 2008 quando don Mario arrivò nella città dei Tempesta proveniente dalle
chiese di Musile di Piave e Chiesanuova di San Donà. Nato a Mirano il 24 agosto 1953, è stato ordinato sacerdote nel 1979. Ma non solo Noale sarà interessata dal cambio di sacerdote. La diocesi di Treviso ha comunicato le partenze e gli arrivi a partire dall’autunno. Visto il limite d’età, don Carlo Parisotto non sarà più il parroco di Cappella di Scorzè e don Eraldo Modolo lascerà Robegano. Il primo sarà sostituito da don Massimo Gallina, che andrà ad allargare le sue competenze essendo attuale guida della chiesa di Scorzè. Don Carlo, però, è stato nominato collaboratore pastorale della stessa chiesa.
STIAMO SELEZIONANDO
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Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio
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Sempre in questo comune arriverà don Daniele Trentin, prete novello, nel ruolo di vicario parrocchiale di Scorzè e Cappella. Don Eraldo sarà sostituito da don Filippo Facchin, vicario di Nervesa della Battaglia. Se ne andrà anche don Antonio Genovese dalla chiesa dei Santi Vito e Modesto di Spinea, dove giungerà don Flavio Gobbo, finora parroco di Caposile, Passarella e Santa Maria di Piave. Altre novità: don Claudio Sartor, prete novello, è il nuovo vicario parrocchiale di Martellago e don Manuel Simonaggio, finora vicario parrocchiale a Maerne, è nominato vicario parrocchiale a Caerano San Marco. A.R.
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Noale 9 Rifiuti Arrivano i dati 2014 della classifica stilata da Legambiente
Noale fuori dai comuni ricicloni I dati Veritas a fine 2013 parlavano del 65,77 per cento di differenziata. Vanno meglio Mirano e S.M. di Sala di Alessandro Ragazzo
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a specie vedere Noale fuori dai Comuni Ricicloni 2014. Fa ancora più specie vedere che sia l’unico del Miranese a restare escluso dalla classifica stilata da Legambiente, dove ora trovano posto altri territori, come Mirano e Santa Maria di Sala tanto per citarne due, che negli ultimi anni hanno fatto bene e arrivavano da periodi negativi. Invece nei primi cento non c’è traccia della città dei Tempesta, perché si doveva almeno avere il 65 per cento di raccolta. Ma se gli altri vanno bene, perché a Noale si è rimasti indietro? E dire che anche qui è
Interventi
stato cambiato il sistema di raccolta della spazzatura, puntando sui cassonetti a calotta con tanto di chiavetta per aprirla, come fatto ne resto del Miranese ad eccezione del “porta a porta” di Salzano. “Prima della mia uscita – dice Renato Damiani ex assessore all’Ambiente parlando di questa esclusione – Noale era tra il 76 e il 78 per cento di differenziata, con l’obiettivo di arrivare almeno all’80 per cento a fine 2014. Credo che da qui ai prossimi mesi, si possa raggiungere. Siamo in ritardo perché gli altri del comprensorio sono partiti prima con il nuovo meto-
do di raccolta: Martellago e Scorzè hanno cominciato tre anni fa, Santa Maria di Sala due e noi solo lo scorso anno, prima con le frazioni e, da inizio 2014, allargandolo anche a Noale. Ci è voluto più tempo per organizzarci, visto come sono fatti il nostro territorio e il centro storico”. La graduatoria è costituita non solo dall’aver raggiunto l’obiettivo di legge di differenziata, ma anche da un indice di buona gestione. E c’è almeno un Riciclone in ogni Regione, eccetto la Valle d’Aosta. Il primato va al Nord-Est, con in testa proprio il Veneto e soprattutto
Arrivati 33 mila euro per le scuole belle
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rrivati a Noale i 33.600 euro per “scuole belle” che andranno alla elementare Vittorino da Feltre e altri 7.000 per la materna Italo Calvino. Si tratta dei 50 mila euro che il governo Renzi aveva sbloccato per rendere le strutture italiane più belle, sicure, nuove, svincolandoli dal Patto di
stabilità. Si tratta di interventi finanziati con i risparmi delle convenzioni per gli appalti di pulizia Consip. Nella città dei Tempesta si potranno impiegare altri 517.558,55 euro ma nel 2015. Per quanto riguarda la Vittorino da Feltre, i fondi saranno usati per le dipinture, il rifacimento del giardino area sud e nord della scuola, e per la sistemazione degli infissi. I 7.000 euro che andranno alla Italo Calvino, invece, serviranno per la sistemazione del giardino dei giochi. “Le risorse andran-
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la provincia di Treviso, mentre il Miranese, dove tutti sono sopra i 10 mila abitanti, è quasi al gran completo. Senza Noale. I dati Veritas su Noale, a fine 2013, parlavano del 65,77 per cento di differenziata ma non è bastato. Anche se il sestetto del comprensorio, è tutto oltre il cinquantesimo posto a livello regionale. Così alla posizione numero 56 troviamo Salzano, alla 58 Spinea, alla 61 Martellago, all’88 Santa Maria di Sala,
al 95 Mirano e al 96 Scorzè. L’assessore all’Ambiente Alessandra Dini cercherà di migliorare il servizio. “Intanto – aggiunge – analizzerò tutti i Comuni laddove si sta facendo bene, e cercherò di capire le difficoltà noalesi: dei cittadini mi hanno parlato di calotte mal funzionanti. Non è escluso si possano fare pure delle azioni mirate con le scuole, e con i cittadini pur di migliorare il servizio. Cambio di sistema? Per ora no”.
no direttamente alle scuole per questo – fa sapere il sindaco Patrizia Andreotti – mi già incontrata con la dirigente scolastica Francesca Bonazza per valutare la migliore finalizzazione delle risorse. Lo sblocco del patto di stabilità ci permetterà di poter progettare alcune opere per aumentare gli spazi delle nostre strutture che oggi sono limitati e anche fare la messa in sicurezza antisismica”. A.R.
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10 Noale Ulss 13 Il direttore generale Gino Gumirato spiega come stanno le cose
I posti dell’ospedale non traslocheranno di Alessandro Ragazzo
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iente trasloco dei 40 posti dell’ospedale di comunità dentro al vecchio Pier Fortunato Calvi. I dubbi sono stati fugati in una conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, dove il direttore generale Gino Gumirato ha spiegato come stanno le cose. E le cose per la città dei Tempesta stanno come previsto dalle schede regionali e dalle scelte fatte in passato, ovvero sulla garanzia del numero di posti da attivare in futuro e sul luogo. Una notizia che va contro all’atto d’indirizzo approvato dalla giunta di Patrizia Andreotti e poi da Livo Pelizzon, referente del comitato. Nell’ordine del giorno approvato dal governo locale, si chiedeva di cambiare le strategie in materia sociosanitaria per salvaguardare il Pier Fortunato Calvi. Poi si chiedeva di non dimenticare che nel nuovo monoblocco c’è la sede dell’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap) integrata al distretto sanitario. La giunta si diceva convinta che in futuro questi servizi territoriali possano meglio intrecciarsi con quelli sociali del Comune e con tutta l’assistenza domiciliare, infermieristica e non. Ma per il Pier Fortunato Calvi resta sicuro l’approdo dei dipendenti dell’azienda sanitaria, e il 2015 potrebbe dare delle novità. “Restiamo dell’idea – spiega Andreotti – che il nostro ospedale abbia una sua valenza, specie con l’Utap. Purtroppo si sta svuotando sempre più di servizi. A questo punto dovremmo trovarci con i vertici dell’Ulss 13 e fare dei ragionamenti. Nel Consiglio comunale straordinario dello scorso novembre, Gumirato aveva parlato di ambulatori, fisio-
I posti saranno 40 come previsto dalla delibera della giunta regionale terapia, prelievi”. Così Noale si vede confermata la struttura residenziale o semiresidenziale in grado di garantire un’assistenza di breve durata, da far nascere laddove c’è l’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap). E i posti saranno 40, così come riporta la delibera della giunta regionale. Il luogo sarà la casa di riposo inaugurata lo scorso anno e che si trova all’angolo tra le vie De Pol e Ongari. Sulle ipotesi di trasloco dei dipendenti proprio all’interno dei padiglioni del Pier Fortunato Calvi, di proprietà dell’Ulss 13, si attendono novità. Si tratta di processo molto concreto da qui ai prossimi mesi, considerando che la stessa azienda sanitaria aveva già inviato in primavera le lettere di disdetta dei contratti d’affitto del Mariutto di Mirano dal 1 gennaio 2016. Una scelta che mira a razionalizzare i costi e migliorare i servizi. Andrebbero ad aggiungersi agli attuali uffici del terzo settore del
Confermata la struttura residenziale in grado di garantire un’assistenza di breve durata
Il vecchio ospedale Pier Fortunato Calvi a Noale
Comune di Noale (Cultura, Sociale, Sport e Pubblica istruzione) inseriti nel padiglione Ferrante ormai da dicembre 2011. Questa, di fatto, sarebbe la vocazione per le strutture a un passo da piazza Settembre. Sappiamo che saranno interessati attorno ai 250 dipendenti – continua Andreotti – e si stanno studiando anche altre ipotesi. Non conosciamo i tempi, anche perché prima si dovrà sistemare la lungodegenza di Dolo”.
S.O.S. Infanzia
Scarsa igiene orale
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carsa igiene orale nei bambini di 9 anni: solo il 25 per cento dei bambini vistati era sano rispetto a dodici mesi prima. Questa la sintesi della relazione fatta dagli odontoiatri coinvolti nel secondo anno del progetto “Sorridiamo a Noale”, che durante l’inverno scorso ha coinvolto 520 bambini dalla prima alla quarta elementare del comune. Gli specialisti avevano visitato i giovani pazienti secondo i principi dell’Organizzazione mondiale della sanità, puntando sulla prevenzione. E i dati usciti dalla stagione 2013-14 indicano che si debba fare più attenzione. Ad esempio, nei 146 studenti di 6 anni, nel 36 per cento dei casi, hanno i denti da latte malati, nel 18 per cento anche quelli permanenti. In genere si trovano carie. Passando a quelli un po’ più grandi, vedi i bambini di 7 anni, ne sono stati visitati 137. Ebbene, in questo caso quasi uno su due, il 46 per cento, ha i denti da latte malati, il 18 per cento anche quelli permanenti. A 8 anni, su 111 controllati, si scopre che il 55 per cento ha i denti da latte malati, il 23 per cento pure quelli permanenti. A 9 anni, i piccoli visitati sono stati 126. Solo il 5 per cento di loro ha i denti permanenti malati ma il 50 per cento di quelli da latte. A.R.
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12 Martellago Sicurezza I cittadini pronti ad agire legalmente dopo i furti
Una class action per i danni subiti
BILANCIO Bilancio
Via libera alle aliquote 2014
Chiesta più luce nelle strade, prolungandone la durata e senza lasciare zone oscure nei punti sensibile del territorio di Alessandro Ragazzo
I
cittadini pensano a una class action per chiedere i danni morali al Comune di Martellago per i furti subiti. L’ipotesi è uscita dopo un’assemblea pubblica organizzata da Comitato Martellago Sicura nelle scorse settimane. Più d’uno dei presenti si è detto scontento della situazione attuale, parlando delle proprie esperienze. Ecco allora che ha parlato chi si è trovato i ladri in casa e non riesce più a dormire e chi ha rivelato che negli ultimi tempi sono aumentate le visite mediche in via Frassinelli per richiedere il porto d’armi. E si sta pensando di interpellare un legale. Per sentirsi più sicuri, c’è chi ha chiesto anche di aumentare la presenza militare. I rappresentanti del comitato, di contro, hanno cercato di gettare acqua sul fuoco, parlando delle proposte uscite dal tavolo con il Comune e le forze dell’ordine, dove l’idea del controllo di vicinato si sta facendo strada. Qualcuno si è detto scettico, altri l’hanno vista con favore, chiedendo, però, alla giunta di aumentare l’illuminazione delle strade, tenendo accese le luci ovunque, d’investire di più sulla sicurezza, di puntare sulle telecamere, anche attraverso finanziamenti europei. Ma sulla questione del controllo di vicinato, ci sono delle divergenze tra Comune e cittadini. Dev’essere a carico del primo, sfruttando anche i volontari già in “organico” oppure possono arrangiarsi i secondi com’è successo altrove? Quest’ultimi vorrebbero organizzare un gruppo di persone che possano essere riferimenti nelle singole zone dei tre paesi. Sarebbero utili per quei piccoli accorgimenti, lo si era detto anche in precedenza, da adottare ogni giorno, a partire dallo scambiarsi le notizie su eventuali assenze e i numeri di telefoni, oltre a mettere dei cartelli che avvisino la presenza dei controlli. In caso di necessità, chiamare le forze dell’ordine. Fin qui tutto bene ma il Comune vorrebbe dare un’impronta più “sociale”, magari partendo proprio dai gruppi esistenti. Da qui
Un controllo dei carabineri
le diverse vedute, perché anche nell’assemblea si è parlato di questa possibilità e in quindici si erano detti disponibili ad aderire. Ora bisognerà capire se si riuscirà a trovare un punto d’incontro. Tra i punti su cui lavorare ci sono le telecamere da mettere nei punti più sensibili del territorio e migliorare l’illuminazione. Riguardo il primo aspetto, il Comune aveva già fatto delle mosse su questo versante ma potrebbero essere sentiti altri professionisti anche per acquisire eventuali fondi europei. Non è escluso che il sistema futuro possa essere messo in collegamento con le altre telecamere presenti nel territorio, vedi privati, banche o commercianti che siano. Sul secondo, i cittadini hanno chiesto più luce nelle strade, prolungandone la durata e senza lasciare zone oscure. Per fine anno potrebbe esserci un primo stralcio d’interventi da parte del Comune, partendo dalle aree più degradate e sostituendo i corpi illuminanti.
passante Posato Il concio del viadotto
E
’ terminata la fase più delicata dei lavori del casello del Passante, a cavallo del fiume Dese tra i comuni di Martellago e Scorzè. Nelle scorse settimane è stato posato il concio di oltre 42 metri e allineato al resto dell’impalcato sopra all’autostrada, per l’occasione interdetta a tutti i veicoli. Il viadotto, almeno nella parte centrale, è stato completato e ora mancano gli impalcati ai lati per portarlo a una lunghezza totale di 600 metri. Una cinquantina di uomini era attiva nel cantiere, mentre per sollevare e posizionare il concio, sono servite due gru: il tutto è durato attorno alle due ore e mezza. Ma non è detto che da qui alle prossime settimane, ci possano altre interruzioni al traffico, per concludere la posa delle lastre predalles dove poi poggerà il manto stradale del viadotto. Chiusa questa fase è iniziata la saldatura e si è andati avanti spediti. Si trattava del momento più delicato dei lavori partiti a gennaio 2013, che si dovrebbero concludere entro la fine dell’anno. L’obiettivo è aprire il casello per dicembre o per l’inizio del 2015, e nei prossimi cinque mesi ci si concentrerà sul collegamento a est di Martellago, quello che porta alla Castellana, in zona Kelemata. Questa sarà costruita per ultima, mentre prima si concluderà quella su via Morosini. Già costruite quelle su via Canove e via San Paolo. Il casello, invece, è ormai pronto; le due stazioni per entrare e uscire dall’autostrada e i fabbricati sono finiti e si stanno rispettando i programmi. A forma di diamante rovesciato, sorge a cavallo del fiume Dese. Riguardo la bretellina
V
ia libera dal Consiglio comunale di Martellago al bilancio 2014 con l’approvazione anche delle tasse che i cittadini dovranno pagare da qui a prossimi mesi. E per imposte s’intendono l’Imu sulla casa, la Tasi (ovvero i servizi indivisibili dei Comuni), la Tari (ex Tares) e Irpef. Ci saranno delle novità per i contribuenti rispetti allo scorso anno, anche per la presenza di nuove sigle con cui destreggiarsi. Intanto l’Imu, che stavolta non si dovrà pagare sulle case principali; per le altre scenderà, invece, del 9,8 per mille dello scorso anno all’8,8 per mille, con il 7,6 per mille per le abitazioni in comodato d’uso. Scadenza del saldo il 16 dicembre, mentre l’acconto è già stato versato. Di contro, chi possiede un immobile avrà un esborso maggiore con la Tasi in base alla rendita catastale. In questo caso, il governo locale l’ha stabilita all’1,8 per mille, quando si poteva arrivare a 2,5 per mille, mentre per le case in affitto il proprietario dovrà farsi carico del 70 per cento, il restante 30 per cento graverà sulle tasche dell’inquilino. L’acconto si dovrà pagare il 16 ottobre, il saldo due mesi dopo, il 16 dicembre. L’Irpef rimarrà invariata al 7 per mille. A.R.
NEWS Sociale
Alloggi Erp, nuove regole
di mille metri che dovrà collegare la Moglianese proprio al casello, sfruttando l’attuale contro-strada di servizio, sarà realizzata in un altro momento, mentre ora ci sia sta concentrando proprio sulle arterie di accesso. Da completare anche la viabilità ad est, quella su Martellago, specie nel tratto tra via Morosini e via Castellana. Si tratta di una tangenziale lunga 5 chilometri che viaggerà a nord del centro abitato. Viceversa, per il collegamento a ovest, che sfocerà su via Boschi al confine con Scorzè, mancano solo le rifiniture ma il più è fatto. Sempre in questo comune si dovrà realizzare il bosco di Cappella, che avrà anche il compito di risolvere i problemi idraulici della zona, oltre a ridurre l’impatto della futura opera. L’obiettivo è risolvere la questione del Desolino ed evitare le esondazioni del 2006, che provocarono un’alluvione in tutta la zona. Per quanto riguarda le piste ciclabili, sono previste in via Morosini a Martellago, via Onaro e via Ponte Nuovo in territorio scorzetano. Una volta aperto, diverrebbe il terzo casello sul Passante in mezzo tra Spinea e A.R. Preganziol.
Alloggi popolari
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ovità per quanto riguarda i requisiti per accedere agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp). Il Consiglio comunale di Martellago ha cambiato il regolamento che fissa i parametri, portando il limite di reddito a 35 mila euro per componente. C’è una lista, infatti, dove poter attingere per avere un alloggio convenzionato e, vista la crisi, si è deciso di rivedere i criteri. L’accesso agli alloggi Erp avviene attraverso la partecipazione a un bando di concorso che si apre ogni anno. Prima il massimale previsto era di 51 mila euro, ma di recente ci sono state dei solleciti da parte delle imprese del territorio perché le graduatorie Erp si stanno esaurendo: chi ha i requisiti fatica ad accedere ai finanziamenti. “Avere 51 mila
euro com’era stabilito – osserva l’assessore all’Urbanistica Valerio Favaron presentando la delibera – non permette a molte persone di potersi costruire una casa. Così ci è stato chiesto di alzare il livello di reddito e abbiamo proposto 35 mila euro per persona per ogni nucleo. I 51 mila euro restano per chi è solo”. Si tratta di uno degli strumenti per dare una risposta all’emergenza abitativa assegnando delle case popolari. E’ della Regione la competenza delle politiche abitative nel territorio, attuando quei programmi di Edilizia residenziale pubblica (Erp) e di quella residenziale agevolata, indicendo e pubblicando dei bandi di concorso per agevolarne l’acquisto, il recupero o la costruzione della prima casa, nonché aumentare
E’ stato alzato il livello di reddito per accedere al bando Ater il numero di alloggi da cedere in locazione a canone stabilito. Sempre Palazzo Balbi ha il compito di vigilare sugli atti delle Aziende territoriali di edilizia residenziale (Ater). Gli enti proprietari sono Comuni e Ater che rendono disponibili gli alloggi a coloro che ne fanno richiesta, partecipando al bando, purché in possesso dei requisiti. Dopo la scadenza, è la stessa Ater a redigere la graduatoria in base alla quale si assegnano in affitto gli immobili che si rendono disponibili nel tempo. Critico sul provvedimento preso dalla maggioranza Davide Da Ronche del Movimento 5 Stelle, che si dice contrario ad alzare la soglia di reddito. “Poniamo caso che ci sia una famiglia con cinque persone – riflette il consigliere – e servirebbe un totale tra i 170 e i 175 mila euro: mi sembra abbastanza alto. Altro che alloggio Erp, può permettersi una villa: mi sembra un paradosso. Anche i 51 mila euro mi sembravano una cifra considerevole”. Anche Moreno Bernardi (Un comune per tutti) non sembra troppo convinto della decisione presa. “Mi pare un requisito elevato – dice – e a quel punto potrebbero rivolgersi al libero mercato. Era meglio dare risposte ai giovani, a chi ha problemi o è a mono reddito per agevolare l’accesso all’Erp”. Per Gianfranco Pesce (gruppo Misto): “se sono stati i diretti interessati a chiedere un aiuto, glielo si può dare”. A.R.
14 Scorzè Politica E’ botta e risposta tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale
Scuole, scoppia la polemica
Consiglio
Votate le nuove commissioni
Il sindaco Mestriner: “Aspettavamo uno stanziamento per la scuola Marconi che non è arrivato” di Alessandro Ragazzo
V
P
olemica a Scorzè e botta e riposta tra Pd e il sindaco Giovanni Battista Mestriner sul mancato inserimento del Comune nella lista di chi potrà investire del denaro negli edifici scolastici non facendolo rientrare nel patto di stabilità. Nel nostro comprensorio ci sono Mirano, Noale e Santa Maria di Sala, che assieme spenderanno oltre un milione e mezzo di euro per rimettere in sesto, o costruire, i plessi. In qualche caso si è già partiti, come successo a Mirano. In totale saranno 12 milioni gli euro che si potranno investire nella nostra provincia. In totale, saranno interessati 331 edifici dove si potranno mettere mano a tetti, palestre, muri, renderle più sicure o per rifarle da cima a fondo. Il governo aveva deciso di puntare su tre categorie: scuole belle, con interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale, scuole sicure per la messa in sicurezza, la rimozione dell’amianto e l’eliminazione delle barriere architettoniche e per le scuole nuove lo sblocco del Patto di stabilità subito da poter aprire il cantiere. Anche Scorzè aveva fatto richiesta, ma da Roma non è arrivato il via libera. E in municipio è stata presa come una doccia fredda, perché c’era chi aspettava di vedere finalmente gli operai al lavoro. “Il governo Renzi stanzia i soldi per le scuole – osservano il capogruppo del Pd Giannina Manente e il
La scuola elementare Marconi e Giovanni Battista Mestriner e Gigliola Scattolin consigliere Gigliola Scattolin – e noi rischiamo di continuare a essere esclusi. Intanto la situazione delle nostre scuole si fa sempre più drammatica. Qui tutto tace e negli ultimi cinque anni non è stato redatto alcun nuovo progetto, niente di fattibile nel cassetto da poter presentare. E ci siamo trovati impreparati a cogliere un’occasione eccezionale per usare i propri fondi. Ad esempio, abbiamo l’elementare Marconi di Scorzè inadeguata ad accogliere i bambini. Si continua a navigare a vista e nell’ultimo decennio si sono viste opere sì realizzate ma non progettate da questa maggioranza. Ci auguriamo che si possa finalmente lavorare per il bene di questo comune, senza ignorare i problemi”. Ma il sindaco Mestriner non ci sta e spiega come sono andate le cose, indicando date e documenti presentati a Roma proprio sulla elementare del
centro. “Si dovrebbe prima venire in municipio a chiedere i documenti sulle nostre richieste al governo per sistemare le scuole – replica – invece di fare propaganda. Abbiamo spedito i documenti il 14 marzo facendo presente proprio la questione della Marconi, dove puntiamo a un ampliamento dal costo di 1.370.000 euro. Il 16 maggio, il segretario a tempo pieno del Pd, nonché part-time del Consiglio, Matteo Renzi, ci ringrazia per aver risposto al suo appello e ci dice “a presto”. Ebbene, due mesi dopo ci fa sapere che avremmo potuto spendere 100 mila euro solo per abbellire l’edificio e impiegando dei lavoratori socialmente utili. A questo punto, è il Pd che ci deve dare delle risposte ed è evidente che da Roma continuino a prenderci in giro. Invece noi abbiamo solo cercato di fare gli interessi dei cittadini”.
otate le quattro commissioni per il prossimo quinquennio, che prevedono un totale di cinque membri, suddivisi i tre della maggioranza (civica Mestriner-sindaco, Lega Nord e Forza ItaliaMestriner-sindaco) e due della minoranza (Pd, lista Scattolin-sindaco, e Movimento 5 Stelle). In Bilancio, Finanze, Personale e Affari generali sono stati inseriti Luigi Durante (Mestriner-sindaco), Antonio Petenà (M5S), Giannina Manente (Pd), Alessia Pamio (Lega) e Marco Pesce (Mestriner-sindaco). In Lavori pubblici, Patrimonio e Attività produttive troviamo Gabriele Michieletto (Lega), Gigliola Scattolin (Pd), Flavio Berton (M5S), Dovilio Pastrello (Forza Italia-civica Mestriner-sindaco) e Giuliano Chinellato (Mestriner-sindaco). In Urbanistica e Ambiente sono stati eletti Natalino Salvati (Mestriner-sindaco), Maurizio Civiero (Scattolin-sindaco), Gabriele Michieletto (Lega), Angelo Righetto (Forza Italia-civica Mestriner-sindaco) e Antonio Petenà (M5S). In Servizi sociali, Sport, Cultura e Pubblica istruzione trovano posto Andrea Bello (Pd), Flavio Berton (M5S), Marco Pesce (Mestriner-sindaco), Alessia Pamio (Lega) e Stefano Tosatto (Forza Italia- Mestriner-sindaco). A.R.
Bilancio le tasse non aumentano
A
prire qualche cantiere e cercare di non alzare le tasse. Queste le linee guida del bilancio approvato dal Consiglio comunale di Scorzè, non senza polemiche tra la maggioranza e l’opposizione. Ridotta l’aliquota ordinaria, dallo 0,76 per cento allo 0,46 per cento, per quelle abitazioni date in uso gratuito a parenti di primo grado o collaterali di secondo. Per gli altri fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli sarà dello 0,76 per cento. Sulla Tasi, tutti gli immobili allo 0,2 per cento. Esenti quelle case date in uso gratuito a parenti fino a primo grado o collaterali di secondo, perché residenti, oppure quei fabbricati a uso commerciale e/o artigianale. Non avranno agevolazioni i locali sfitti. “Abbiamo deciso di non gravare sulle attività – spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner - evitando le tasse non solo per il proprietario ma anche per chi usa questi beni”. Poi una stoccata al governo. “Continua a toglierci risorse – fa sapere – e aumenta le tasse alla gente. Avremo 250 mila euro in meno di finanziamenti ma ci saranno altri tagli. C’è quasi da vergognarsi a fare il sindaco”. L’assessore al Bilancio Barbara Scantanburlo spiega cosa cambierà a livello di tasse per i cittadini. “Riguardo l’Imu – osserva – non si applicherà sull’abitazione principale e le relative pertinenze. A meno che non siano di lusso. Per avere una maggiore equità, abbiamo ridotto l’aliquota ordinaria, dallo 0,76 per cento allo 0,46 per cento, per quelle abitazioni date in uso gratuito a parenti di primo grado o collaterali di secondo. Per gli altri fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli sarà dello 0,76 per cento. Sulla Tasi, tutti gli immobili allo 0,2 per cento. Esenti quelle case date in uso gratuito a parenti fino a primo grado o collaterali di secondo, perché residenti, oppure quei fabbricati a uso commerciale e/o artigianale. Non avranno agevolazioni i locali sfitti”. Critica la minoranza. “E’ un bilancio senz’anima – dicono le due del Pd Gigliola Scattolin e Giannina Manente (capogruppo) – che non parla al paese e non garantisce la partecipazione”. Dello stesso avviso anche Maurizio Civiero della lista civica Scattolin-sindaco. “Inconcepibile – sottolinea il consigliere – che non sia stato accolto nessuno degli emendamenti presentati per ridurre la Tari sulle case vuote e sulle superfici industriali che non producono rifiuti urbani”. Nel bilancio sono state inserite anche delle opere da realizzare. Così sono stati stanziati 220 mila euro per la rotonda nel centro di Peseggia, davanti alla chiesa, 550 mila per l’ampliare la scuola elementare di Cappella, e altri 400 mila euro per il terzo stralcio della pista ciclabile sulla A.R. Castellana.
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Salzano 17 Interventi Una nuova opera finanziata con i fondi della Provincia
Una nuova rotonda per evitare incidenti La rotatoria sorgerà nell’intersezione tra la provinciale 35, e via Roma. Avrà 5 uscite di Roberta Pasqualetto
N
el comune di Salzano si realizzerà una nuova rotatoria per riorganizzazione il traffico nell’intersezione tra la strada provinciale 35, e la strada comunale di via Roma. Nelle scorse settimane la Provincia di Venezia ha firmato la convenzione con il comune di Salzano, e approvato il progetto definitivo della nuova rotonda che sorgerà all’intersezione tra via Circonvallazione SP 35 e via Roma. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso ad anello con 5 bracci, che si può identificare come una soluzione a doppia rotatoria o rotonda a “pave-
Concerto
sino”. In questo caso l’anello avrà due corsie della larghezza di 3,50 metri. Nel lato nord troverà posto una pista ciclo pedonale della larghezza di 4 metri (2,50 ciclabile e 1,5 pedonale) mentre gli altri lati saranno dotati di marciapiedi della larghezza di 1,5 metri. L’impianto d’illuminazione, che andrà a sostituire l’esistente, funzionerà con lampade a led per garantire un maggior risparmio energetico. L’opera da qualche tempo inserita nel programma degli interventi pubblici della Provincia di Venezia, sarà finanziata per il 50% e l’altro 50% dell’azienda Coop
Adriatica interessata. Ciò poiché l’azienda è proprietaria a sud di un’area dove sorgerà, a breve un supermercato. La spesa complessiva dell’opera sarà di 355 mila euro. L’amministrazione comunale è pronta per dare avvio ai lavori non appena la Provincia di Venezia finirà il procedimento amministrativo con l’approvazione del progetto esecutivo. “Il compito del Comune - afferma l’assessore ai lavori pubblici Lino Manente - sarà quello di accelerare il più possibile l’esecuzione dei lavori, e farsi carico di un arredo urbano adeguato al territorio, da poco qualificato come
In Filanda le “ocarine di Budrio”
L
a Filanda, sabato 4 ottobre, ospiterà il concerto Le Ocarine di Budrio: Mozart e altre Ouvertures operistiche, Settimino GOB (Gruppo Ocarinistico Budriese). L’ocarina è uno strumento musicale nato a Budrio (BO) nella metà dell’800, questo strumento conosce oggi un rinnovato interesse in tutto il mondo. E’ un ogget-
L’area in cui sorgerà la nuova rotonda comune termale”. In effetti, il riconoscimento di comune termale per Salzano, potrebbe essere una valida risorsa per il territorio e incrementare l’affluenza di traffico automobilistico nelle strade del paese. Era quindi necessario un intervento per garantire maggiore sicurezza agli automobilisti e ai cittadini a
to realizzato in terracotta ed è molto apprezzato in oriente perché i suoi suoni si adattano perfettamente alle musiche tradizionali del posto. Il GOB formato da virtuosi che suonano strumenti a fiato convenzionali nelle orchestre stabili dei maggiori teatri italiani, sono gli eredi di questa tradizione popolare raffinata. Il gruppo è reduce da una recente tournee che ha toccato il Giappone, la Corea e la Cina. Durante il concerto, e proprio per dare un saggio delle possibilità di questi strumenti, il gruppo proporrà una suite di arran-
piedi e in bicicletta. Insomma un intervento atteso da tempo, che finalmente va incontro alle esigenze delle persone e contribuirà ad evitare pericolosi incidenti. A vigilare sulle arterie a rischio comunque non mancherà mai l’apporto della polizia municipale con controlli ad hoc.
giamenti di ouvertures operistiche. Prima del concerto, Fabio Galliani, curatore del Museo dell’Ocarina di Budrio, racconterà la storia di questo strumento. Il concerto fa parte della rassegna “Tracciati Musicali” organizzata dall’associazione Amici della Musica di Venezia collaborando con i Comuni di Salzano, Martellago, Mirano, Noale, SM di Sala, Scorzè e Spinea e con il contributo della Provincia di Venezia - RetEventi. Il concerto si terrà alla Filanda Romanin Jacur alle ore 20.45 e l’ingresso è gratuito. R.P.
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Ampio spazio verrà dato ai corsi di nuoto, sia per i più piccoli che per gli adulti, per imparare a nuotare o perfezionare il proprio stile. In arrivo anche AQUATHLON, che prevede allenamenti di nuoto, corsa e bicicletta in acqua. Grazie anche all’esperienza accumulata in trent’ anni di attività, le Piscine Sporting Club Noale sono il luogo ideale per ritrovare e vivere il benessere in un’atmosfera coinvolgente e dinamica.
18 Salzano Scuole Grandi preparativi per il nuovo anno scolastico
Estate di volontariato per la manutenzione nelle scuole di Roberta Pasqualetto
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iunge al termine la collaborazione tra l’amministrazione comunale e i trenta volontari che hanno aderito all’iniziativa per fare degli interventi di manutenzione nelle scuole pubbliche. I volontari hanno aderito al progetto comunale e hanno messo a disposizione il loro tempo libero per eseguire alcuni lavori di piccola manutenzione del patrimonio pubblico. Nel gennaio scorso è stato approvato il regolamento per lo sviluppo del principio di sussidiarietà, e sono arrivate al comune una trentina di adesioni con le relative proposte operative di lavoro. In particolare, nei mesi di luglio e agosto, i volontari sono stati impegnati nei plessi scolastici del territorio comunale in svariati interventi di manutenzione: la sistemazione dei tavoli e delle aree esterne, dell’arredo interno (banchi, scaffalature, attaccapanni), la dipintura di alcune classi, piccoli lavori di riparazione dei serramenti, degli impianti idrici e di scarico dei servizi igienici. “I lavori nelle scuole e alcuni interventi avviati nel territorio comunale – sottolinea Daniele Masiero, assessore alla Sussidiarietà e coordinatore del progetto – sono iniziative concrete di solidarietà sociale. Queste collaborazioni permettono una condivisione degli obiettivi tra cittadini e istituzione, creando un’alleanza che porta, da un lato a migliorare l’utilizzo delle strutture, dall’altro a far sì che i cittadini si prendano cura del patrimonio comunale rafforzando l’identità e lo sviluppo della comunità locale”. Le scuole interessate sono quattro: la secondaria Dante Alighieri dove sono state dipinte tre
I materiali per la sistemazione di aule e giardini sono stati forniti dal Comune aule; la primaria San Giovanni Bosco con la sistemazione di 5 panche del giardino, il trasporto dei banchi da un plesso a un altro e a settembre la pulizia del giardino; la scuola dell’infanzia Girotondo dove sono stati puliti i giochi con l’idropulitrice ed è stata fatta una piccola manutenzione a maniglie e arredi interni e la sistemazione delle tende e la scuola primaria San Pio X dove è stata sistemata la pavimentazione. “I materiali quali la pittura, i bulloni, il legno sono stati forniti dal comune – conclude l’assessore Masiero – i volontari hanno messo il loro tempo e le loro capacità. Su 30 volontari, 3 sono pensionati e il resto sono genitori. I lavori alla parte elettrica sono stati seguiti da 2 operai del comune”. I volontari di Salzano e Robegano hanno sistemato anche i pavimenti delle aule che si erano sollevati, un volontario pensionato era un posatore di pavimenti. Tutti i lavori sono stati terminati
Tra i volontari ci sono state intere famiglie con i figli: una dimostrazione di grande spirito di aggregazione
I volontari a Salzano dipingono i radiatori di una scuola
per l’inizio dell’anno scolastico. Tra i volontari ci sono state intere famiglie con i figli: una dimostrazione di grande spirito di aggregazione. Iniziativa
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Salzano, nel mese di agosto, è iniziata la distribuzione ai cittadini di una bottiglia di vetro riciclato e tracciato. La bottiglia è offerta, fino all’esaurimento delle scorte, a tutti i cittadini che conferiranno rifiuti o oggetti e materiali ingombranti nell’Ecocentro di Salzano. “I numeri della raccolta differenziata – spiega Andrea Pellizzon, consigliere delegato all’Ambiente – evidenziano quanto questa scelta sia importante per l’ambiente: nel corso del 2013, con 44 mila e 254 tonnellate di vetro raccolto nel territorio provinciale di Venezia, sono stati prodotti 120 milioni di bottiglie”. L’importanza di questo progetto si evince dai dati: la realizzazione di 120 milioni di bottiglie in vetro riciclato ha consentito di risparmiare oltre 6 milioni di litri di petrolio. Per fondere una tonnellata di vetro riciclato servono, infatti, 136 litri di petrolio in meno rispetto alla lavorazione della materia prima, ridurre di circa 90 mila tonnellate l’estrazione di materie prime tradizionali che servono per produrre il vetro (sabbia, soda, carbonati); recuperare una quantità di energia di circa 45 mila MWh, pari al funzionamento per un anno di 11 mila lavatrici di classe A; si evita l’emissione in atmosfera di 570 tonnellate di C02 (anidride carbonica) equivalente: quanto producono in un anno 28 mila piccole utilitarie classe Euro 5 con percorrenza media di 15 mila km. Tutti dati importanti in considerazione dell’eccesivo sfruttamento delle risorse del nostro pianeta e dell’estrema necessità di ridurre al minimo l’inquinamento anche nelle piccole cose quotidiane. R.P.
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Primatista italiana in oriental dance cat nel 2013, vicecampionessa in show oriental cat nel 2014, semifinalista nel campionato mondiale di Mosca di quest’anno di Roberta Pasqualetto
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arina Calzavara è una classe 1984, vive a Santa Maria di Sala, ed è campionessa italiana in danza orientale. Il suo nome d’arte è Aniram Amira: la prima parola è il suo nome al contrario e la seconda significa principessa in arabo. Questa ragazza ha un curriculum degno di nota: campionessa italiana in oriental dance cat nel 2013, vicecampionessa in show oriental cat nel 2014, semifinalista nel campionato mondiale di Mosca (maggio 2014), vincitrice di due premi nel programma tv Harem interamente dedicato alla danza orientale in onda su Sky nel 2013. Come nasce la tua passione per questa particolare danza? “Fin da piccola mi è sempre piaciuto danzare, prima di incontrare la danza orientale mi sono avvicinata a vari sport e discipline: danza classica, ginnastica artistica, pattinaggio, nuoto. La passione per questa danza è nata quando ho visto l’esibizione di alcune ballerine a una festa, è stato amore a prima vista, non potevo stare ferma… dovevo muovermi, danzare… la musica mi chiamava e cosi ho deciso di iscrivermi a un corso per apprenderne l’arte”. La danza può essere anche uno stile di vita? “Certo! S’impara ad amare se stessi ad accettare e superare i propri limiti che la mente e la società ci impone fin
da piccoli. Imparare a danzare significa riscoprire la propria femminilità che è propria delle donne, inoltre ci si mantiene in forma allenando ogni parte del corpo”. Chi ti ha sostenuto in questa tua passione? “Mi sono sostenuta principalmente da sola. La mia famiglia ha sempre creduto in me, fin dalla prima volta che mi ha visto danzare in pubblico”. Marina è anche impegnata dal punto di vista sociale. “In collaborazione con il comune di Santa Maria di Sala e il patrocinio della Regione Veneto, il maggio scorso, abbiamo realizzato lo spettacolo Aniram Oriental Show, dedicato alla danza orientale e con scopo benefico: i fondi raccolti sono stati devoluti alla fondazione Città della Speranza di Padova. All’evento hanno partecipato anche due artisti di fama internazionale nel mondo orientale: il cantante libanese Mickael Jamal e la tunisina Sandra Danse. Questi due artisti sono eccezionali e testimoniano il vero spirito della danza orientale al 100%, io ho danzato con le mie allieve e con Laura Tribal Sword”. Lavori anche con i bambini? “In collaborazione con l’assessorato alla cultura di Santa Maria di Sala tengo il corso “Ritmo e Danza” rivolto ai bambini dai 4 anni in su. Insegno a danzare e a esprimere le
emozioni muovendosi in armonia nello spazio. Quest’anno, oltre al corso per bambini, c’è ne sarà uno per le donne titolato “il respiro in musica” per sperimentare un percorso di crescita e avvicinamento alla musica”. Qual è l’impegno che chiede questa disciplina? “Il mio allenamento varia di giorno in giorno, da una a tre ore: dopo un breve riscaldamento, faccio degli esercizi di potenziamento del corpo e tecnica coreografica. Non seguo una dieta specifica ma cerco di mangiare in modo equilibrato, non eccedo con i dolci ma per fortuna non devo seguire i canoni estetici imposti dalla moda così posso fare qualche strappo alla regola: le donne sono belle formose e in salute”. Quali sono stati i tuoi viaggi? “Sono stata chiamata a rappresentare l’Italia a San Pietroburgo in Russia, a Thessaloniko in Grecia, a Nizza in Francia, a Mosca in Russia e a Eindhoven in Olanda”. Quali sono le soddisfazioni che ti appagano maggiormente? “Vedere le mie allieve che capiscono il vero e profondo senso di questa danza!” Progetti? “Fare la seconda edizione di Aniram Oriental Show nel maggio/giugno 2015!!! In collaborazione con l’assesso-
rato alla cultura del mio comune raccoglieremo nuovi fondi per la Città della Speranza inoltre ci sarà l’occasione per far conoscere questo mondo, al 100% orientale, a tutti gli interessati”. A chi si consiglia questa disciplina? “A tutte e a tutte le età. Chiunque ha voglia di riscoprirsi e vuole mettersi in gioco. Invito le interessate a venire a provare a Caltana o a Vigonza e di scrivermi a m-aniram@ hotmail.it”.
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22 Cultura Mostre ed esposizioni Museo di Storia del Tessuto e Costume a Palazzo Mocenigo fino al 6 gennaio
Oltre 6 mila anni di storia raccontati dai flaconcini dei profumi “Little Big Things”, la selezione dei capolavori della collezione Storp che narrano i segreti di un’arte antichissima e raffinata
Il tema: “Fotografie dalla Laguna”
di Ornella Jovane
P
iù di sei millenni di storia vengono raccontati in una singolare quanto accattivante mostra che, inaugurata il 6 settembre scorso, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 6 gennaio a Palazzo Mocenigo, nelle sale del Museo di Storia del Tessuto e Costume. In esposizione una selezione degli oltre tremila flaconi e contenitori per profumi della rarissima collezione della famiglia Storp, fondatrice nel 1911 a Monaco di Baviera della Drom Fragrances. Raccolte con competenza e passione, per generazioni, i flaconi e i contenitori esposti rappresentano vere e proprie opere d’arte, esclusive, che celebrano un’arte antichissima - quella dei profumi - diffusa in Medio Oriente in Grecia e a Roma per poi arrivare a Venezia al tempo delle Crociate. “Little Big Things”, questo il titolo della
Alcuni dei rari pezzi in esposizione alla mostra del Museo di Palazzo Mocenigo mostra, vuole mettere al centro dell’attenzione e valorizzare una produzione manufatturiera di alto significato storico. Nella magica cornice di Palazzo Mocenigo, infatti,
eventi e mostre a cura di Ornella Jovane
Il nuovo campus scientifico Sarà inaugurato il prossimo 26 ottobre il nuovo Campus scientifico a Mestre. La cerimonia inizierà alle 12,30 in via Torino 155. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia Carlo Carraro. Il nuovo campus scientifico di Mestre è un moderno complesso edilizio composto attualmente da quattro edifici, situato a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Porto Marghera. Le attività didattiche potranno contare su 8 aule collocate nell’edificio Delta (per una capienza complessiva di 641 posti), 9 laboratori didattici (edificio Beta), un Auditorium (edificio Alfa) da 240 posti e sulla Biblioteca di Area Scientifica (edificio Alfa) da 134 posti distribuiti su 4 piani: tutti i libri a scaffale aperto, tavoli cablati, wi-fi, 4 salette riservabili per studi di gruppo o attività di ricerca, con servizi di consultazione, prestito, document delivery, ricerche bibliografiche, riproduzione, prestito anche e-reader e Netbook.
la festa della zucca a salzano Con l’autunno torna a Salzano, nel Miranese, la Festa della Zucca, giunta quest’anno alla 21esima edizione. La manifestazione si terrà dal 17 ottobre al 2 novembre prossimi. Fra le tante iniziative in programma il concorso a premi per le miglior zucche, gastronomia a tema, fiera dell’artigianato con mercatini, e intrattenimenti vari. Info 041-5709789
le 4 sezioni tematiche della Collezione, che sono rappresentative di tutte le epoche, spaziano dai rarissimi pezzi antichi, come il vaso portaolio in terracotta egiziano del III/
Letteratura
II secolo a.C., ai flaconi e scrigni in vetro, porcellana e biscuits datati dal XVI al XIX secolo, fino allo straordinario flacone in vetro satinato realizzato su design di Salvador Dalì e alle più note creazioni delle maggiori case di essenze e di profumo moderne. La mostra è presentata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione di Mavive e della casa essenziera tedesca Drom e trova collocazione in una nuova sezione del centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dedicata proprio al profumo, a testimonianza del ruolo fondamentale di Venezia nella tradizione estetica ed imprenditoriale di questo prezioso e raffinato settore. L’orario di visita fino al 31 ottobre prossimo è programmato dalle 10 alle 17.00, da novembre la chiusura sarà anticipata di un’ora. Info: mocenigo.visitmuve.it
S
cade il prossimo 31 ottobre il bando di concorso per partecipare alla VI Edizione del Premio Letterario “Città di Chioggia”, edizione 2014. Le sezioni presenti sono Poesia, Narrativa e, novità di questa edizione, l’aggiunta di una nuova sezione dedicata ad elaborati inediti a tema libero. Il Tema del concorso di quest’anno è: “Fotografie dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Le opere devono essere presentate in forma dattiloscritta o stampata, in lingua italiana o, se contenenti parti dialettali, completate da legenda o glossario. I documenti dovranno essere recapitati alla Segreteria del Premio Letterario “Città di Chioggia”, VI edizione 2014, c/o Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, via Felice Cavallotti n° 410., 30015 Chioggia (VE).
Musica Il 18 ottobre la musicologa Nicla Sguotti presenta a Cavarzere il volume
La presentazione ufficiale del libro sulla carriera del maestro Tullio Serafin S
arà sabato 18 ottobre alle 21, presso il Teatro Tullio Serafin, la serata di presentazione ufficiale del libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto” di Nicla Sguotti, edito da Armelin Musica di Padova. Un evento che concentrerà idealmente nel teatro che porta il suo nome, e che lo vide esibirsi nel suo primo concerto giovanile, le varie realtà che promuovono la figura di Tullio Serafin e la sua Arte. A rendere possibile la serata di presentazione, nel corso della quale non mancherà la grande musica, è stata la significativa sinergia creatasi tra l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, il Circolo “Amici del maestro T. Serafin”, l’Associazione Culturale Concetto Armonico, l’Orchestra e Coro “T. Serafin”, che hanno unito le forze per rendere omaggio all’illustre direttore e al lavoro di ricerca di Nicla Sguotti, molto apprezzato dai lettori e anche dalla critica specializzata. La pubblicazione ripercorre la carriera di Tullio Serafin, la sua biografia artistica, ricostruita dall’autrice con la cronologia completa delle direzioni, appare ancor più straordinaria se analizzata alla luce degli scritti inediti contenuti in nel libro. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Particolare pregio hanno gli scritti di Franco Alfano, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Gino Marinuzzi, Pietro Mascagni, Italo Montemezzi, Ildebrando Pizzetti, Richard Strauss ed Ermanno Wolf Ferrari. Vi sono anche lettere che arrivarono a Serafin da personaggi illustri
della cultura, come Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Di notevole interesse sono anche le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Nel libro è contenuto anche un estratto dell’intervista, raccolta dall’autrice a Bussetto nel febbraio 2009, a Carlo Bergonzi, che più volte si trovò a collaborare con Serafin e al quale era particolarmente legato. La premessa dell’opera è stata realizzata con la collaborazione del maestro Nello Santi, che testimonia la propria stima per Serafin e la sua arte di concertatore. Tullio Serafin, il custode del bel canto è già disponibile in libreria, per informazioni è possibile consultare la pagina facebook dedicata al libro o il sito www.niclasguotti.it. La presentazione del 18 ottobre si inserisce nell’appuntamento annuale del concerto Omaggio a Tullio Serafin, promosso dal Circolo ad egli intitolato e giunto quest’anno alla sua edizione numero trentasei. Grazie alla presenza dell’Orchestra e Coro “Tullio Serafin”, diretti dal maestro Renzo Banzato, sarà un vero e proprio viaggio nella gloriosa carriera di Serafin, tra le note delle più suggestive opere da lui dirette e reso ancor più significativo dalle testimonianze e dalla lettura di brani dal libro di Nicla Sguotti, capaci di far comprendere appieno la grandezza del celebre maestro. L a conduzione della serata è affidata alla professoressa Fanny Quagliato e l’ingresso è gratuito, per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Cavarzere (0426317190).
In alto il libro “Tullio Serafin, il custode del bel canto”, sopra l’autrice Nicla Sguotti
Sport 23 Novità L’annuncio di “Basket Dolo Dolphins” e “Basket Riviera” di Fossò
Junior Basket Riviera, fucina di campioni di giacomo piran
neWS
“L
’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera di Fossò hanno avviato un progetto di collaborazione, con l’intento di migliorare l’offerta sportiva ai giovani della nostra comunità nello spirito di quel superamento dei campanilismi locali, indispensabile per il radicamento di un’autentica cultura di area metropolitana. Questa è una grossa opportunità per lo sviluppo in Riviera del Brenta”. Così Massimo Pavan e Primo Calore, rispettivamente presidente dell’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera, hanno annunciato, la nascita del Junior Basket Riviera del Brenta. Si tratta di nuovo veicolo promosso dalle due associazioni (che continueranno ad esistere mantenendo intatta la propria autonomia concentrandosi nello sviluppo del settore minibasket), con l’ambizioso e comune obiettivo di portare il basket giovane rivierasco alla ribalta regionale. Sia l’Asd Basket Dolo Dolphins che l’Asd Basket Riviera fanno parte del “Progetto Reyer” che punta alla creazione di un grande polo cestistico incentrato soprattutto sulla attività del settore giovanile. L’Asd Basket Riviera continuerà inoltre la propria avventura nel campionato regionale di Serie
al via il “tRoFeo d’aUtUnno”
E
D sotto la guida di coach Riccardo Costantini, con l’obiettivo di valorizzare gli atleti che disputeranno i campionati giovanili con il Junior Basket Riviera del Brenta. Gli allenamenti della nuova società, che dovrebbe avere la divisa rossa, bianco e verde, siniziati lo scorso 25 agosto. Gli atleti delle due società parteciperanno ai campionati Fip giovanili (dalla categoria Under 15 alla Under 19) sotto un’unica bandiera, quella della Junior Basket Riviera del Brenta. Di questo progetto faranno parte quasi duecento ragazzi delle due società. Questo è il nuovo direttivo del Junior Basket
Riviera del Brenta: Luigi Filippo Fasolato (presidente), Andrea Scanferla (dirigente responsabile), Giovanni Riato (consigliere) e Oshafi Albana (consigliere). Questi sono gli allenatori delle diverse squadre: Alvise Vergani (under 19 elite), Vittorio Fiorentino (under 17 eccellenza), Davide Costantini (under 17 regionale), Enrico Costantini (under 15 eccellenza e under 13 elite), Tullio De Piccoli (under 15 regionale), Mauro Rosso (under 14 elite). Gli allenatori saranno coadiuvati dagli assistenti Paolo Favaretto, Davide Costantini, Piero Carraro e dal preparatore atletico Stefano Borgo.
’ partita nelle scorse settimane la 26’ edizione del “Trofeo D’Autunno” storica manifestazione di mountain bike organizzata da Luciano Martellozzo. La kermesse prevede lo svolgimento di nove prove: sei in provincia di Venezia, e una ciascuna in provincia di Vicenza, Rovigo e Treviso. “Quest’anno - ha spiegato Luciano Martellozzo - il Trofeo è dedicato a tre amici che non fanno più parte del gruppo: Luca Zambenedetti, Mauro Santello e Fabio Basso”. Il trofeo è riservato a tutte le categorie giovanili, agonistiche e amatoriali sia tesserati per la federazione ciclistica italiani che per gli enti della consulta. Queste sono le categorie presenti: Esordienti Maschili/Femminili, Allievi Maschili/Femminili, Junior Maschili/Femminili, Under 23, Elite M, Donne Unica, Masterelite, Master 1, Master 2, Master 3, Master 4, Master 5, Master 6, Questo è il calendario completo con gli eventi ancora da compiere: 21 settembre Noventa di Piave organizzato da Zero Absolute, 28 settembre San Stino di Livenza organizzato da “Mtb La Perla Verde”, 5 ottobre Adria (Rovigo) organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, 12 ottobre Ottava Presa organizzato da Asd Sportyland, 19 ottobre Sant’Anna di Chioggia organizzato da Club Alessandra, 26 ottobre Rottanova di Cavarzere organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, e 2 novembre Torre di Mosto organizzato da Team Velociraptors. G.P.
Calcio
Fino a metà settembre
L’Us Zianigo punta sul settore giovanile
bibione beach FitneSS
L
a spiaggia di Bibione ospita la “Bibione Beach Fitness” da venerdì 12 a domenica 14 settembre. Sulla spiaggia più grande d’Europa, quest’anno saranno allestite ben 12 pedane che offriranno, per l’intero weekend, la bellezza di 240 ore di lezione. Un lavoro di squadra che ha realizzato un evento imperdibile con i migliori rappresentanti delle discipline più in voga del momento, caratterizzati dalla stessa passione per il Fitness. Questo evento ha preso piede nel 2011 e ha ottenuto un sempre maggior consenso da parte del pubblico partecipante. Gli iscritti sono professionisti internazionali, istruttori appassionati, personaggi in cerca d’autore, artisti, ideatori di programmi. Bibione Beach Fitness è una spettacolare kermesse sportiva che coinvolge ogni anno migliaia di appassionati uniti dalla passione comune per il wellness. Sulla spiaggia più grande dell’Adriatico, gli appassionati partecipano alle varie attività proposte nei palchi, non manca il pubblico osservante. Le età dei partecipanti sono varie, così come il grado di preparazione. Sulle pedane ci sarà un cast di istruttori stellare con le attività più in voga del momento, un’ampia offerta di qualità e di varietà. Nei tre giorni si alterneranno: i Reebok Five, i più conosciuti Presenters del fitness internazionale, cinquanta giovani talenti di successo, il fenomeno incalzante della Zumba Fitness con i più significativi Zes del momento e l’energia travolgente di trentacinque Zin, il
Mountain bike
Walkexercise con le innovative Stikwalk, i nuovi programmi marchiati ThaiFit, il team dello Strike Zone e un trascinante mix di proposte che vi porteranno nel mondo del Jazzercise, della Boxe Up, l’Agua Movida. “Bibione Beach Fitness” è un esempio di turismo sportivo e quindi di risorsa del territorio. “La manifestazione, infatti, porterà nella località veneta oltre 3 mila partecipanti provenienti da ogni parte d’Europa, generando non meno di 6 mila presenze turistiche e un indotto economico di tutto rispetto – dice Enzo Chinellato organizzatore - sport e divertimento per un turismo moderno, alla ricerca di un modo intelligente per divertirsi e tenersi in forma. Per Bibione sarà un’occasione in più per promuovere, in un periodo di bassa stagionalità, il turismo sportivo legato al wellness, un’opportunità concreta per far conoscere in Italia e nel resto d’Europa la località turistica e le sue spiagge”. Per maggiori informazioni: info@radunisportivi.it o www. eventiesagre.it. L’evento si terrà anche in R.P. caso di brutto tempo.
D
a più di 40 anni l’ Us Zianigo si propone come punto di riferimento del calcio veneziano; un gruppo storico di appassionati del posto, spinti da tanta passione e volontà, hanno reso negli anni questa società un modello di organizzazione e rigore economico. Questo senza mai diminuire l’attenzione verso l’aspetto sociale ed educativo che la società si pone come uno degli obiettivi primari. “Da un paio di anni, pur con tanti sacrifici, nell’Us Zianigo - spiegano i dirigenti della società - ha ripreso corpo il progetto riguardante la creazione e lo sviluppo di un settore giovanile che si pone come fine ultimo quello educativo, anche a
dispetto del singolo risultato sportivo. Ormai un centinaio tra bambini e ragazzi, grazie anche alla nuova collaborazione di queste settimane con il Patronato San Pio X°, ogni domenica onoreranno al meglio i rispettivi colori sociali per tutto il territorio veneziano; forti di questo sodalizio con la compagine giallo-verde miranese, compagno di viaggio indispensabile in questa avventura. Già da questa stagione i bambini dalla scuola calcio fino ai ragazzi degli allievi, avranno la possibilità di divertirsi correndo dietro ad un sogno chiamato “pallone”, non perdendo mai di vista il fine ultimo rappresentato dai valori che un adolescente può trovare e recepire
in un ambiente tipico dei sport di squadra. Infine, ma per questo non meno importante, è ancora fresca nella nostra memoria la promozione della prima squadra al campionato regionale Figc di seconda categoria al termine di una stagione esaltante culminata con la vittoria dei Play Off. Con la speranza di trovare nuovi partner commerciali e tecnici, affrontiamo con grandissimo entusiasmo la nuova stagione 2014/2015 ormai alle porte, invitando chiunque fosse interessato a raccogliere delle informazioni sulla nostra realtà a contattarci presso la segreteria del campo parrochiale”.
24
IL Veneto
in primo piano
La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali
L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”
Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema di Germana Urbani
“B
ambini e adolescenti sono finiti nel cono famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con d’ombra della politica e degli investimenti interventi strutturali e di sistema”. Solo nel 2013 l’ufficio del Pubblico Tutore ha seistituzionali”. Sono durissime le parole che il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen- fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accomtazione della relazione annuale sull’attività dell’ufficio pagnati. Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da storegionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello rie dense di sofferenza. E sarà al presidente del Consiglio regioper questo che Aurea Dissegna ha nale Clodovaldo Ruffato perché Invece di investire voluto offrire ai politici anche una l’assemblea legislativa del Veneto si taglia là dove valutazione sullo stato dei servizi individui politiche che mettano al le famiglie hanno per l’infanzia. centro l’infanzia e l’adolescenza più bisogno di essere seguite “Non solo si riscontra un limi“come investimento sul futuro”. tato investimento per i minori e le “Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta asquesta Regione e perché siano promosse le condizioni sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de- di risorse economiche e di capitale umano in ambito cisioni che riguardano”. “I dati demografici dimostrano scolastico, sociale e sociosanitario”. “Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Regione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di soa cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-
A fianco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto
do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile- generazioni. L’incremento delle separazioni altamente conflittuagiare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa- li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affidati a nuclei affidatari o a comucarenza delle funzioni genitoriali”. nità (in totale sono 3145, dei quaParole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran- La sanità privilegia gli li 1573 in comunità, la maggior de coraggio, facendosi paladina di interventi di diagnosi parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle seun mondo ai margini che solo nel e cura, riducendo gnalazioni all’autorità giudiziaria momento della disgrazia o dello la presa in carico “che hanno determinato, di fatto scandalo conquista le prime pagine terapeutica – ha puntualizzato il Tutore -l’indei quotidiani nazionali. Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la loro formazione e realizzazione futura. “Non intervenire in modo appropriato nel supporto per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infine, Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adoleben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento sicurezza, salute, benessere sociale”. La società che cambia necessita di visioni politiche dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortunae scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affido” – ha sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno istituzioni e rete dei servizi.
Novità 2014 Ingressi gratuiti in collaborazione con Lunedì: tutti i visitatori della provincia di Venezia Mercoledì: speciale DONNE ingresso GRATIS
Il Veneto in primo piano 11 25 Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss
“Lacunosa l’intera rete dei servizi”
Sono sempre di più le separazioni conflittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica di germana urbani
E
proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente negativo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi appare lacunosa, “insufficiente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – secondo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiederebbe più attenzione e reti di protezione più efficaci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima
l’appello
I
regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della figura unica del Garante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consigliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risorse per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’incontro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’ufficio non ha ancora
ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’ufficio, già ridotta al minimo, è del tutto insufficiente per occuparsi anche della popolazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’ufficio del Garante continua a dipendere dalla Giunta regionale, mentre le altre figure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo democratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.
Le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli
“la Regione mantenga le cURe Riabilitative dei malati di paRKinSon”
malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a finanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fisiatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e difficoltà di movimento causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente
dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spiegato – ritengono insufficienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richiamano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affiancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più
a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fisica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fisiatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sarebbe più necessaria ed efficace.
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26 Il Veneto in primo piano 12 Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre
Expo Venice punta su acqua e cibo Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500
di Alessandro Abbadir
A
cquae è questo il nome del padiglione veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico e scientifico di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tutti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fino alle infinite varianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Libertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre strutture più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonificata e riedificata con un progetto che ha richiesto un investimento
dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualificazione e senza ulteriore sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Porto Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega
Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualificare un territorio nel tempo da sempre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno
eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di moderna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i decenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositrici (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fissata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà ufficialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare convegni o spettacoli per 3.500 posti a sedere
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e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifiche, delle depurazioni e, più in generale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedicato alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifici dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla finanza. E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fiumi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfici di circa un ettaro, sostenuta solo da quattro pilastri, con l’immagine tridimensionale dell’acqua che sembra
cadere a cascata dal cielo. Il progetto è stato messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare collegamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’afflusso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fioriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, attività esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la realizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.
A NOVEMBRE ALLA FIERA DI pADOVA ARRIVA SguLp pER EDuCARE AL BIOLOgICO
I
l connubio tra cibo e natura insegnato ai bambini. E’ questo il senso di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si tratta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infantile, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mondo del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludiche, ricreative e di socializzazione. Per coinvolgere di più le associazioni e le cooperative del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-
ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo efficace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazioni legate all’infanzia che su questi temi hanno esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscontro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i figli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet
Il Veneto in primo piano 27 Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione
Eterologa, in Veneto si parte a ottobre Le Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa” di Ornella Jovane
“Q
uesta è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desiderano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”. Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scorso 4 settembre, delle linee guida per l’erogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa. Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha recepito per partire subito nei 36 centri veneti
FOCUS
Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto accreditati dove si pratica già l’omologa. “In Veneto - ha quindi annunciato Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”. A metà settembre i direttori generali
delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che dovrebbe ufficializzare il costo della compartecipazione”. “Saranno applicate - ha detto il Governatore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no
all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”. “Per simmetria giuridica con la feconda-
zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordinatore degli assessori colleghi italiani - l’eterologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’interno del Fondo Sanitario Nazionale”. “Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osservato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello internazionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”. Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia dovrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.
Parola di specialista. Lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato
le delicate questioni del cuore e dell’anima nelle coppie che decidono di avere un figlio con la fecondazione eterologa
E
merge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha recepito le linee guida sulla fecondazione eterologa. “In Veneto - ha detto il Governatore Luca Zaia - forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”. L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione. “Il primo punto da prendere in considerazione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecondazione eterologa per avere un figlio” spiega
lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato facendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un percorso di procreazione medicalmente assistita”. “Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diversi modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità transitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”. “Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva
lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”. “Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sempre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”. “L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le convinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a momenti di paura e disagio”. C’è un altro punto cruciale con il quale i
genitori che ricorrono alla fecondazione eterologa si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come? “La paura più ricorrente dei genitori - spiega lo psicoterapeuta - è che la verità possa riflettersi negativamente e quindi compromettere il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportuno dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il compito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia
Lino Busato ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esistenza. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”. “Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a prescindere da come lo si diventa”. O.J.
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28 Voci da palazzo Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo
La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio” “Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”
Lucio Tiozzo
di Germana Urbani
A
marzo i veneti tornano alle urne per votare la Dove ha fallito davvero Zaia? nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del “Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole Pd al lavoro del presidente Zaia? invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire “Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli cittadini se ricordavano un provvedimento importante permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon- avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in- centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti. dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’auin cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi cambiamento per la nostra regione non ci sono stati. del referendum indipendentista, bocciato dal governo Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, perché palesemente incostituzionale come avevamo ha gestito la coda degli interventi messi in campo da denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva preGalan. E’ stato un commentatore capace di interveni- vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni sull’autonomia differenziata”. provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con grandi temi della trasformazione della nostra regione”. qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose. Il Consiglio regionale ha lavorato meglio? Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro“C’è stato un discreto lavoro tagonisti della tangentopoli del su alcuni temi che reputo impor- “I veneti questa Mose ma anche il Pd non ci ha tanti e dove il Pd ha giocato la volta con il loro voto fatto una bella figura. sua parte all’interno del Consiglio dovrebbero “I reati sono reati, e vanno Regionale. Usciamo con l’approva- scegliere di dare perseguiti in qualsiasi caso. E neszione di una nuova legge elettorale una svolta” suno si deve nascondere dietro ime uno Statuto equilibrato e frutto munità di sorta. Attenzione però. di una mediazione politica importante tra le forze di Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicudella Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è darsi uno statuto. uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so- complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito alla gestione del potere del centro destra e del preceil Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan. prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di Ma queste vicende ci pongono il tema sempre strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi. più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futuImportantissima e sempre varata dal Consiglio, ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta- governa che per chi resta all’opposizione prevale una zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, logica consociativa che può produrre anche i risultati che un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a abbiamo visto”. mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila società sta, dunque, nel cambiamento. posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale “Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem- Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di comparto turistico”. centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-
sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con- sono cresciute da sole a livello internazionale ma adesfermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La che aveva prima. sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da della qualità per essere più competitive sul piano interZaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati- nazionale”. vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie Fatto il programma vi serve un leader. Lo scead un emendamento presentato dal Pd) era passata la glierete nel Pd o ancora fuori… linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per “Il prossimo candidato Presidente dev’essere del tre anni”. Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con- lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione quistare i veneti? di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire “Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbandoagli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e politico da realizzare”. strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci Primarie sì o primarie no? sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale “Sono per fare le primarie se servono. Non sempre assessore, interessato solamente a tutti i costi. Se ci fosse un candi“Zaia è stato il presidente dato condiviso a tutti i livelli, frutto agli ospedali di Verona. Secondo: Organizzazione, va- delle polemiche con Roma, di una partecipazione di tutti gli lorizzazione e tutela del territorio. invece dovrebbe organi dirigenti e lo avessimo già Le emergenze e i danni cau- cercare di dialogare subito, oggi, si partirebbe. Con le sati dai fenomeni atmosferici sono col potere centrale” primarie regaliamo tre mesi a Zaia i frutti della massiccia cementifisui giornali che sarebbe l’unico cancazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di didato in campo che parla ai veneti”. suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente! misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già “Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi- è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di glio. popolarità molto alto”. Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo fatte e la Moretti è il candidato in pectore. e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la “Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon- sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già nessi. conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una donRipensando la logistica potremmo diventare una na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e rappresentanza femminile in Regione, magari con una persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia occupazionale importante. preferenza di genere, non sarebbe male come candidato Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie, presidente”.
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Voci da palazzo 31 15 Gioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico
Meno tasse ai locali che non mettono le slot
Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate di germana urbani
I
l gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affidandosi alla fortuna cattura, paradossalmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fine mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adeguate alle vittime. Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse iniziative legislative: una a firma del Pd, primo firmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristiano Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infine una di Italia dei Valori, primo firmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuovo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi principali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines
e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regionale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il testo in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari. Oltre ad incentivi e disincentivi fiscali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifici pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il progetto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-
L’opinione
ge in discussione prevede un piano triennale regionale per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, istituisce l’Osservatorio regionale, un numero verde e un indirizzo di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, disegna un rapporto di collaborazione organica tra Comuni, Ulss e associazioni del terzo settore sia sul fronte della prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabilitazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. In rappresentanza di circa 800 concessionari attivi nel territorio nazionale, la Federazione Sistema Gioco Italia, che realizza 17 mld di euro di fatturato annuo (di cui 8 vanno allo Stato), si è dichiarata sostanzialmente d’accordo con la proposta di legge in discussione in Veneto in tema di contrasto al gioco d’azzardo illegale e di prevenzione delle ludopatie. I gestori di sale gioco e punti scommessa sono invece critici sul limite dei 300 metri di distanza dai luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto ha creato un effetto boomerang, facilitando i giochi clandestini – hanno osservato i rappresentanti della Federazione confindustriale - Nel 2013 a fronte di 7300 punti legali di scommessa si calcolano siano attivi circa 7 mila punti illegali, privi di ogni controllo, nei quali secondo
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a commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verificare gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verificare con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.
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gioco d’azzaRdo, attenzione SUlla Regola della diStanza minima
la Guardia di Finanza vengano giocati ‘in nero’ almeno 23 miliardi l’anno. Piemonte ed Emilia Romagna hanno infatti rinunciato ad introdurre la distanza ‘minima’ nelle rispettive leggi regionali”. L’eventuale introduzione della distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili – calcola la Federazione Sistema gioco – provocherebbe la chiusura del 75 per cento delle sale gioco attualmente in attività. Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate nel 2013 tra videopocker e slot machines, Gratta e vinci e schedine del lotto e dell’Enalotto. E’ inoltre la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, nell’industria di produzione di slot machines e software per scommesse.
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Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale padova
“SÌ a miglioRe Sanità, no alle polemiche”
“S
ul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni definitive e affidabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffidenze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifica”. Per questo, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più significativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualificare la sanità attraverso il nuovo ospedale significa soprattutto progettare risposte migliori, più efficaci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.
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32 Cultura veneta Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque
La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny
TEATRO e MUSEI Una convenzione per la cultura
Sui tre piani dell’edificio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti da collezioni private e musei internazionali di Alessandro Abbadir
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n tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la figura e il mito di Luisa Casati Stampa, la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di simbolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore
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Ritratti e fotografie dell’esposizione
Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affiancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio maiolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi
la sezione fotografica ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.
Iscriviti
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eatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attività autunnale con una nuova convenzione, a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le biglietterie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla tariffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivolgendosi al pubblico degli spettatori e dei visitatori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il teatro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali. A.A.
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Cultura veneta 17
Cinema Il terzo lungometraggio di Antonioni
“La signora senza camelie” in una Venezia sospesa tra sogno e illusione Venezia è rappresentata come un mondo parallelo tra verità (la vita della protagonista Clara) e la finzione del Cinema di Massimiliano granato
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enezia come sogno, come possibile punto di arrivo ma anche in questo caso come illusione. Il terzo lungometraggio di Antonioni (pochissimo tempo dopo “I Vinti“) racconta, come fa Luchino Visconti nel suo “Bellissima“ (1951), di come il cinema possa essere una macchina che attiri i sogni ma che anche sia lesta nello spegnerli e inghiottire la persona, a distruggerla. E’ forse l’Antonioni più efficace, più affascinante, che è in bianco e nero ed in debito sia della lezione neorealistica, sia del melodramma vero e proprio: è un’opera più vicina a quella di esordio e il cerchio si chiude se si pensa che vi si trova ancora Lucia Bosè. Il mondo della celluloide è passionale ma è anche e soprattutto artefatto: Clara si muove non solo in mezzo a fondali finti, ma
anche in situazioni finte e costruite. Questi atteggiamenti sono chiari fin dall’inizio, quando vediamo lei passeggiare al cinema Fiamma dove proiettano il suo ultimo film. Così com’è il cinema che attornia la protagonista, così è lei nella realtà: i dialoghi tra lei e il marito sembrano il pro-
Il film racconta di come il cinema possa essere una macchina che attira i sogni ma anche è lesta a spegnerli sieguo di un film che sta girando. Antonioni sente questa progressiva mercificazione della macchina cinema e lo analizza, interrogandosi sulla sua funzione e sul suo fine. In questo caso il Veneto è rappresenta-
to da Venezia che è protagonista di un montaggio parallelo tra verità (la vita stessa di Clara) e la finzione del Cinema: si alternano quindi le reazioni del pubblico al fallimentare “Giovanna D’Arco“ e le reazioni della stessa protagonista, che diserta la prima del film. Abbiamo quindi una Venezia che dapprima illude con la sua confezione sontuosa come si confà ad un festival, ma anche una Venezia che sa essere crudele e distruggere i sogni di una giovane che si trova a tornare al punto di partenza: vive una sconfitta dopo aver tentato la scalata al successo. A questo proposito Antonioni sembra volerci dire che “è così il mondo dello spettacolo: bello ma anche crudele“. La ventiduenne Lucia Bosè incarna ottimamente il ruolo dell’attrice e, come detto, è alla seconda partecipazione per Antonioni
dopo la pellicola d’esordio del regista ferrarese “Cronaca di un amore“, datata 1950. Nel cast anche il veterano Andrea Checchi nel ruolo del marito di Clara e Gino Cervi nel ruolo del produttore.
Al film partecipano anche due veneziani: Pier Maria Pasinetti, che collabora alla sceneggiatura, ed Enzio Serafin alla fotografia.
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FRIULI VENEZIA GIULIA
Carnia, scrigno di sorprese UNA REGIONE APPARTATA FIERA DELLE SUE TRADIZIONI E DELLA SUA NATURA INCONTAMINATA OGNI BORGO RIVELA UN PICCOLO TESORO: SUTRIO LE SUE MAGIE DI LEGNO PESARIIS I SUOI GRANDI OROLOGI TOLMEZZO E PAULARO LA LORO STORIA LEGATA AI TESSUTI SAURIS IL PROSCIUTTO E IL CARNEVALE TIMAU DI PALUZZA I SUOI ITINERARI LEGATI ALLA GRANDE GUERRA DAI CJARSONS AL FRICO, AGLI ALBERGHI DIFFUSI
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enato Gortani e la sua famiglia salgono in malga a primavera inoltrata e tornano a Palmanova solo in autunno. Praticano ancora la transumanza, anche se oggi l’andar per tratturi di dannunziana memoria è un rito sostituito per necessità da un più comodo trasporto del bestiame con moderni autotreni. Le mucche di razza bruna alpina dei Gortani pascolano sui prati del Monte Zoncolan, il nuovo tempio del ciclismo nazionale, più volte Cima Coppi del Giro d’Italia grazie alle sue pendenze da brivido. I Gortani gestiscono Malga Pozof, ci lavorano anche i figli con titolo di studio in tasca ben felici però di portare avanti l’attività di famiglia. Producono burro e formaggi genuini, amano fare le cose per bene. Sono entrati anche nel mondo Slow Food perchè ne condividono i principi etici. Gli stessi con cui gestiscono il piccolo agriturismo ricavato nella malga. E’ grazie a gente come questa famiglia di Palmanova che la montagna della Carnia si mantiene viva e continua ad alimentare una piccola economia. L’esempio di Malga Pozof è emblematico dello spirito di questa regione appartata, ma dolce e accogliente come poche. Dove la natura sa esprimersi senza contaminazioni. E dove sopravvivono tradizioni dalle radici antiche. “Perchè la Carnia ne va fiera e ne è anche gelosa custode” dice Massimo Peresson, presidente di Carnia Welcome “questa terra sa essere anche ribelle e manifestare uno spirito anarchico. Durante il periodo fascista molti oppositori di qua per i loro ideali di libertà furono inviati al confino a Ponza”. E allo stesso tempo alla fine della guerra furono accolti bene anche i cosacchi anticomunisti in fuga
NELL’IMMAGINE GRANDE SUTRIO E LA VALLATA CHE FA DA CORNICE AL BORGO. SOTTO: MALGA POZOF SULLO ZONCOLAN. IN ALTO A DESTRA TRINCEE SUL PAL PICCOLO. NEL FOCUS: I CJARSONS E UNA DELLE CASE DELL’ALBERGO DIFFUSO DI OVARO. SOTTO, DA SINISTRA: MASCHERE DEL CARNEVALE DI SAURIS, PRATO FIORITO VICINO A RAVASCLETTO, IL GIRO D’ITALIA SUL MONTE ZONCOLAN, JACOPO LINUSSIO E UNO SCORCIO DI PESARIIS, IL PAESE DEGLI OROLOGI
dalla Russia, tanto che quando se ne andarono in Austria lasciarono per riconoscenza ai carnici tutto il loro tesoro. Quello utilizzato per edificare in loro ricordo la chiesa di Timau. La Carnia è un piccolo mondo a sè stante, fiera della propria diversità. Nei secoli scorsi, in tempi di vacche magre, erano tanti i carnici che per sbarcare il lunario facevano i “cramars”: i venditori ambulanti. Partivano a piedi con le loro cassette e le loro gerle sulle spalle per andare a vendere in Austria o addirittura in Boemia i tessuti fatti in casa e altri generi di mercanzia. Ma c’era anche qualche zona ricca: Paularo, e pure Tolmezzo. Tutto ciò grazie a Jacopo Linussio. Dopo un periodo di apprendistato a Villaco, in Austria, decise di mettersi in proprio e nel 1717 creò un opificio a Moggio. Successivamente tra il 1738 e il 1741 aprì una fabbrica a Tolmezzo. Linussio, grazie alle sue doti, riuscì a legare la grande industria all’artigianato domestico, fino ad avere più di 1200 telai sparsi nei vari centri abitativi della regione che lavoravano per lui. Egli ottenne dalla Repubblica di Venezia numerosi privilegi e le sue stoffe erano famose in tutta Europa, in America e in Asia. Dopo la sua morte la fabbrica conobbe alterne vicende, sino al fallimento nel 1815. Della sua epopea rimangono testimonianze nel Museo carnico delle
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a gastronomia è senza dubbio uno dei must del turismo in Carnia. La regione, come poche altre, ha saputo difendere le proprie tradizioni culinarie. Alcune di origine ancestrale. Ristoranti, trattorie, agriturismi e “frasche” propongono con orgoglio il meglio di questa cultura materiale. Il piatto simbolo è costituito dai cjarsons, mezzelune fatte di pasta di patate, ripiene di vari ingredienti poveri, fra cui alcune spezie come la cannella. C’è pure una variante alle erbette. E poi c’è il frico, a base di formaggio di malga, sia nella versione “cestino di formaggio fritto”, che preparato con le patate. E poi ci sono i radicchietti di montagna, il prosciutto di Sauris e altre prelibatezze. Per l’ospitalità una delle formule più originali è costituita dagli alberghi diffusi. Ce ne sono a Ovaro, a Sauris, a Comeglians e a Sutrio. Si tratta di vecchie case recuperate per l’ospitalità. Alcune sono esempi di architettura carnica tradizionale, costruite con il legno e con la pietra.
arti popolari di Tolmezzo. A Paularo rimangono i palazzi signorili a più piani costruiti dalle famiglie che godettero di questa ricchezza. Ogni paese in Carnia ha una propria tradizione. Sutrio ad esempio ha costruito la sua fama sul legno. Lungo le vie del borgo si trovano sculture realizzate dagli artigiani del posto e a settembre il paese si anima con la manifestazione “Magia del legno”, a cui aderiscono sultori provenienti da ogni dove che operano “open air”. Una testimonianza dell’amore e della maestria dei maestri intagliatori di Sutrio viene anche dal presepe animato di Teno, uno dei più grandi del mondo. Lo ha costruito in trent’anni di lavoro Gaudenzio Straulino. La vicina Ravascletto, sede di partenza delle attività sciistiche sul Monte Zoncolan, deve la sua fama ad una manifestazione dedicata alle erbette. Mentre Pesariis, pittoresco borgo della Val Pesarina, è famosa per i suoi orologi. Macchine del tempo piccole e grandi, meridiane e carillon, sono diventati oggetti di arredo e urbano e abbelliscono molti angoli del borgo, vie e piazzette. Imperdibile la visita al museo dedicato agli orologi che rircordano come in questo paese, frazione di Prato Carnico, siano nati i Fratelli Solari, quelli dell’omonima ditta che ancora oggi opera nel settore, costruendo
i grandi orologi e i tabelloni digitali degli aeroporti. Sauris, che è raggiungibile solo attraverso una rete stradale realizzata fra le montragne, deve la sua notorietà alla sua singolare cultura: in paese si parla tutt’oggi una lingua vetero tedesca, un dialetto di origine bavarese. Mantenutosi vivo per le poche contaminazioni linguistiche subite dalla popolazione locale, rimasta a lungo isolata dal resto della Carnia. Sauris è famosa per i suoi prosciutti crudi stagionati e affumicati e per la sua birra artigianale. Vi si tiene anche uno dei più belli carnevali dell’arco alpino, con maschere di legno intagliate che, indossate dai giovani del paese, sfilano fra le case del borgo, bussando alle porte delle case e sostando nelle osterie, prima di dare vita al grande falò che viene allestito in una radura nel bosco. Oggi, nel centenario della Grande Guerra, tornano d’attualità anche i percorsi realizzati sul fronte di Monte Croce Carnico, ai piedi del Pal Piccolo e del Pal Grande, dove fra gli altri con la divisa dell’impero austroungarico combattè anche il padre di Papa Wojtyla (memorabile il volo in elicottero del pontefice sui luoghi dove il genitore visse la dura realtà della trincea). Restaurati, questi itinerari di guerra, congiuntamente da italiani e austriaci. Un appassionato locale, Lindo Hufer, ha
dedicato la sua vita alla raccolta di reperti, creando il Museo della Grande Guerra di Timau di Paluzza. A Paluzza stessa ha vissuta l’unica donna insignita di medaglia d’oro al valor militare: Maria Plozner Mentil, portatrice carnica. Diede la vita per rifornire le truppe al fronte. Insomma, ci sono tanti buoni motivi per visitare la Carnia. Una regione apparentemente aspra, sempre pronta però ad aprirsi e a mostrare i suoi tesori a quanti si accostano alla sua scoperta con interesse vero. Regione dove la natura per fortuna è stata preservata integra e dove ancora si può trovare un turismo a misura d’uomo. www. carnia.it mail: info@carniawelcome.it Tel. 0433 466220.
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Luoghi da scoprire 13
>> Grandi mostre. Un itinerario in 32 luoghi che testimoniano la maestria del pittore veneto
Sulle vie dell’arte di Paolo Veronese
Fu un grande maestro del rinascimento che ebbe un ruolo di primo piano nelle più belle località vente: Bassano del Grappa, vicenza, verona e Padova
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di Germana Urbani
’inaugurazione della mostra “Veronese e Padova: l’artista, la committenza e la sua fortuna”, ai Musei Civici agli Eremitani, apre un autunno ricchissimo d’arte ed eventi che coinvolgerà tutto il Veneto con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico uno dei protagonisti della pittura veneziana del Cinquecento: Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528-Venezia, 19 aprile 1588). Egli fu un artista di primissimo piano che si formò nella Verona di Giovanni Caroto, Antonio Badile e soprattutto Michele Sanmicheli, per poi trasferirsi e svolgere la parte centrale della sua carriera a Venezia, della cui scena artistica fu uno dei principali protagonisti insieme a Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto. Guidò un’operosa bottega, assistito, tra gli altri, dal fratello Benedetto e dai figli Carlo e Gabriele, che portarono avanti l’attività dopo la sua morte. Ma quella padovana è solo una delle 5 grandi mostre sul Veronese messe in rete dalla Regione nell’ambito del progetto “Scopri il Veneto di Paolo Veronese” e che prevede la realizzazione di diversi eventi espositivi e un itinerario in 32 luoghi che testimoniano l’arte o l’influenza del grande pittore. Il ricco programma espositivo si è aperto a Luglio con l’inaugurazione delle mostre di Verona e Vicenza e continuerà nelle prossime stagioni coinvolgendo Padova, Bassano e Castelfranco Veneto. A Verona l’esposizione, allestita nel monumentale Palazzo della Gran Guardia, ospita circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali. E’ una monografica che presenta Paolo Veronese attraverso sei sezioni espositive: la formazione a Verona, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti (da
Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall’inizio del suo lavoro. Oltre ad un’ampia scelta di capolavori dell’artista, la mostra comprende numerosi disegni di eccezionale qualità e varietà tematica e tecnica, con l’obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e riflessione grafica non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier. Imperdibile, per l’eccezionalità dei ritrovamenti, la mostra Vicentina che chiuderà il 5 ottobre: “Quattro Veronese venuti da lontano. Le allegorie ritrovate”, presso il Palladio Museum di Vicenza, mostra realizzata in collaborazione con l’Università di Padova e il Consorzio La Venaria Reale di Torino. In questa occasione vengono presentate quattro opere di Veronese appartenute probabilmente a un palazzo pubblico veneziano e disperse già in epoca antica. I dipinti, presubilmente realizzati intorno al 1553, facevano parte di un ciclo documentato da varie copie, tra cui le quattro oggi conservate al Musée des BeauxArts di Chartres. Nel 1974 due delle quattro tele originali, emerse nel frattempo sul mercato antiquario, furono acquistate dal Los Angeles County Museum of Art. Le due ancora mancanti all’appello (l’allegoria della Scultura e quella dell’Astronomia) sono state scoperte nei mesi scorsi in una villa del Lago Maggiore, a Verbania Pallanza, da una studentessa universitaria. Gli itinerari e le mostre in corso sono davvero molti e interessanti, ogni informazione generale è sul sito www.mostraveronese.it con filmati, date e richieste turistiche per visitare le esposizioni.
itineRaRio veRoneSe nel tRevigiano
zoRzato: “la SineRgia è Una Scelta vincente”
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a Marca Trevigiana propone un itinerario che, da Castelfranco Veneto (patria del Giorgione), vi porterà nella Possagno di Antonio Canova, passando attraverso le migliori espressioni delle Ville Venete del territorio: Villa Chiminelli e le palladiane Villa Emo e Villa di Maser. Ecco, dunque, una nuova, occasione per visitare la provincia di Treviso, scoprirne i borghi storici, i paesaggi, l’arte e l’architettura! Dal 12 settembre 2014 al 11 gennaio 2015, Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto.
“L
a Regione del Veneto – ha sottolineato Marino Zorzato, Vicepresidente della Regione - ha voluto mettere in campo un progetto articolato, nell’ambito di una cornice unitaria, per condividere l’emozione della scoperta di un grande maestro del Rinascimento. Il progetto coinvolge davvero tutto il Veneto in una vera e propria rete virtuosa che valorizzi l’arte e la qualifichi sempre di più anche come elemento fondamentale dell’attrazione turistica. Ogni città deve vivere queste iniziative con la forte convinzione che la sinergia è una scelta vincente”.
40 Concerti e non solo Concerti e non solo 37
mille e ancora mille...
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pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto padova
Un inveRno di conceRti Counting Crows 22 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Fabi Silvestri Gazzè Tour 2014 22 novembre 2014 PalaFabris Padova Cesare Cremonini 27 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova
eventi
Glenn Miller Orchestra 13 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Umberto Tozzi 20 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Balletto di Mosca “La Classique” in “Lo Schiaccianoci” 26 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Gran Concerto di Natale 27 dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova
Raf 29 novembre 2014 Gran Teatro Geox Padova Circo de Los Horrores 7, 6, dicembre 2014 Gran Teatro Geox Padova
tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com
il gala’ liRico 2014
piove di Sacco
laKe FeStival dal 12 al 14 SettembRe
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l Lake Festival 2014 è la prima edizione di un evento che in realtà inaugura quella che sarà una fitta programmazione musicale live. Il Festival e tutte le altre iniziative si terranno nella nuovissima location “La Corte al Lago” a Piove di Sacco. “La Corte al Lago” si compone di un locale dalla capienza di circa 300 persone ed un parco di circa 17000 mq. Il Lake Festival propone una line up di tutto rilievo: 12/9 REZOPHONIC + Cinema Bianchini 13/9 EX LIVE GIANCARLO ONORATO E CRISTIANO GODANO (cantante Marlene Kuntz) + Facciascura 14/9 YAVANNA + LUPO (ROMINA SALVADORI) + Out of Time L’intento della Direzione Artistica e di tutto lo staff della Corte al Lago è quello di offrire finalmente al pubblico un polo sicuro e qualitativamente elevato per la musica live e per le iniziative culturali in genere.
l’opeRa è… la gRande bellezza all’aRena di veRona Le star del Bel Canto mondiale Il tenore José Cura Il soprano Maria Guleghina Il baritono Carlo Guelfi Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini Massimo Zanetti, direttore Presenta Michele Mirabella Regia Enrico Stinchelli Coro Teatro Regio di Parma – Maestro Salvo Sgrò Coro Università degli Studi di Perugia – Maestri Franco Andreucci e Marta Alunni Pini Coro Università di Parma e Reggio Emilia – Maestro Antonella Coppi Corpo di Ballo Modulo Factory – Coreografie Modulo Project
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e più famose e melodiche arie dell’Opera verranno interpretate da tre grandi star internazionali del Bel Canto all’apice della loro carriera mondiale in un contesto architettonico mozzafiato restituito ai fasti dell’antico splendore e al contempo esaltato dalle più innovative tecnologie: le luci e le proiezioni della Mav – Mad About Video, giochi prospettici per garantire sempre, a tutti gli spettatori, una visione a 360° dell’azione scenica, un palco contemporaneo ma perfettamente inserito nel contesto antico. Anche i momenti più legati alla tradizionale grandiosità dell’Opera in Arena, come le grandi masse sceniche, avranno soluzioni di grande impatto e grande scioltezza: lo spettatore verrà sorpreso da un intero reggimento di Carabinieri a Cavallo, ma in modo nuovo, inatteso. La novità assoluta de L’Opera è la Grande Bellezza nasce dal vulcanico Enrico Stinchelli, star assoluta tra i melomani italiani. Enrico Stinchelli ha deciso di fare il grande passo e affrontare con l’amico produttore Massimo Cappelli, il tempio popolare della lirica: l’Arena. Ma ovviamente, dopo tanti anni trascorsi ai microfoni e sui palchi, non sarà certo con uno spettacolo prevedibile...
SgUaRdo a noRdeSt patti Smith “the (patti) SmithS” veneRdÌ 5 dicembRe 2014, oRe 21:00 Udine, teatRo nUovo giovanni da Udine
C
on l’estate concertistica quasi terminata si iniziano a delineare già quelli che saranno alcuni degli spettacoli più importanti della stagione autunnale e invernale. Il 2014 - 2015 vede in questo senso rinsaldata la sinergia fra Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Azalea Promotion, che ufficializzano oggi un primo grande evento musicale con protagonista un grande nome della scena musicale internazionale. Sarà la sacerdotessa del rock PATTI SMITH a salire sul palco del Teatrone il prossimo venerdì 5 dicembre per lo spettacolo organizzato dallo stesso Teatro e Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Udine e inserito nel pacchetto “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFVG. Dopo il successo della stagione concertistica
la nuova programmazione riparte da un nome simbolo, PATTI SMITH. La sacerdotessa del rock è pronta a tornare a grande richiesta in Italia con un nuovo spettacolo e tour che vedrà a Udine l’unica data in Friuli Venezia Giulia, a 4 anni dall’ultima emozionante esibizione al Grado Festival Ospiti d’Autore. “THE (PATTI) SMITHS”, questo il titolo del nuovo tour, che vedrà per la prima volta sul palco insieme, in un live acustico, la famiglia Smith al gran completo: Patti, i figli Jesse Paris e Jackson, oltre al fidato Tony Shanahan. Uno spettacolo che si annuncia già come uno dei più attesi della stagione, che vedrà in scaletta tutti i più grandi classici dell’artista newyorkese, eseguiti quindi in un’inedita formazione a quattro. Erano gli anni ‘60 quando la
giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferì nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, fino al contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”. Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (di Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica. Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine Patti Smith sarà protagonista di un concerto acustico, che stupirà i suoi affezionati fans.
“50 anni di RocK”, la paSSione di gRaziano edi coRazza diventa Un libRo di 700 pagine
E
’ in libreria da pochi giorni “50 anni di rock! 1964/2014” il nuovo libro di Graziano Edi Corazza. Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage). Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock. Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza, è nelle librerie italiane dal..., che corrisponde ad una data importantissima per il rock! La spiegazione sta nel libro... Graziano Edi elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock. Quello che ha voluto scrivere è in effetti il Libro del Rock e dei Vari Stili del Rock (blues rock, country rock, soul rock, funky rock, folk rock, rock acido, rock psichedelico, rock romantico, rock progressivo, hard rock, heavy metal,
reggae, punk, new wave, grunge, jazz rock, jazz elettrico, rock sperimentale, rock indie, rock alternativo, rap metal, eccetera) nel modo più dettagliato possibile. Dice Edi: “In 50 anni di rock ho poi cercato di scegliere, credo, il meglio dei Dischi del Rock. Li ho recensiti facendo attenzione anche alla particolarità di un LP quando ha determinato un nuovo genere musicale. Ho voluto classificare i LP’s dal 1964 al 2014, catalogando o citando i dischi più belli e quelli fondamentali trattando diffusamente gli anni 60’, 70’ 80’, 90’, ecc. In effetti ogni disco viene presentato nel libro con la copertina; il titolo del disco; il nome del gruppo e/o artista, e/o entrambi; l’anno di uscita; la casa discografica; i titoli delle songs; il voto; il nome dei musicisti della band e/o dell’artista e gli strumenti suonati; gli ospiti (se ci sono) che hanno suonato nel disco e gli strumenti suonati; una breve introduzione del disco e della band e/o artista; la recensione: song per song del disco; la conclusione-recensione.
Ci sono inoltre dichiarazioni di chi il Rock lo ha inventato”. All’uscita del libro sono già numerosi i giornali che lo hanno recensito. “Cinquant’anni di storia del rock, visti con gli occhi di un appassionato nel vero senso della parola, dato che ascoltare 15mila dischi ed assistere a 1200 concerti denota una passione non comune per questo tipo di musica.” “Mai nessuno aveva recensito un lavoro di così ampio respiro, e che questo primato spetti a Graziano Edi Corazza, un veneziano, crea un ulteriore valore aggiunto.” “Un lavoro che riassume, ma dettagliatamente 50 anni di rock fatti da uno che chiaramente (lo si capisce sfogliando le 700 pagine) lo conosce bene.” Queste sono alcune delle frasi estrapolate dalle varie recensioni e commenti. Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera. Ora Graziano è in giro per librerie, radio e tv.
Crucilibro 24 38 Crucilibro
Come si misura la felicità?
Molti i libri per l’estate pensati apposta per raccontare belle storie da ombrellone. Alcuni però fanno riflettere a fondo e accarezzano l’anima
Gabrielle Zevin
Anthony Marra
Claudia Priano
Elisabetta Rasy
Eroe - Eroina
A.J. Fikry, un libraio scontroso
Havaa, una bambina che vuol diventare un anemone di mare
Nina, una giovinetta che si affaccia all’età adulta
Olga, ormai alla soglia della vecchiaia
Alter Ego
Maya, una bimba di due anni
Achmed, medico e artista fallito
Gli zii, Andrea e Marta
Ettore, il suo grande amore
Location
Alice Islan
Cecenia
Il viaggio verso l’età adulta
Roma
Amelia, la bella ed eccentrica agente
Sonja, eccellente chirurgo
Personaggi del popolo rom
L’amore e il desiderio
Co-Protagonisti
Intrigo
Finale
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
La vita di AJ Fikry ha preso una Un uomo e una bambina fuggono nei Per sfuggire alla sua famiglia, devastata brutta piega: sua moglie è morta boschi; alle loro spalle, una casa in da rancori e profonde frustrazioni, Nina in un incidente stradale e la libreria fiamme, distrutta dai soldati russi che si è rifugiata in un mondo di personaggi che gestivano, anche a causa del hanno arrestato il padre della bambina immaginari. Questo le ha dato occhi più suo carattere scontroso verso i e che ora stanno cercando anche lei. sottili per gli altri, e quando, per una clienti, non vende più come prima. L’uomo è Achmed: nella vita ha sbagliato fatale concatenazione di fatti drammatici, AJ si isola sempre più e cerca di tutto, ma ora deve salvare la piccola sarà chiamata a dimostrarlo, non esiterà affogare nell’alcol i propri problemi Havaa, figlia del suo migliore amico Maya, una bambina di venticinque Deve portare la bambina a Sonja Sarà un viaggio del tutto inatteso a mesi, “molto intelligente, dolce ed che fa il chirurgo, e ha abbandonato darle identità e coraggio, su mezzi di eccezionalmente loquace”, viene una brillante carriera a Londra fortuna, verso un paese, una cultura abbandonata nel reparto dei libri per tornare in Cecenia. Grazie ad e un popolo che sono diventati per bambini. Prima la decisione di Havaa, nel corso di cinque giorni l’emblema dell’«altro»: i rom. In adottare Maya poi i sentimenti per cruciali, Achmed e Sonja scopriranno mezzo a loro, Nina scoprirà l’umanità Amelia cambieranno la vita di AJ gli intrecci invisibili che legano da dei diversi, e una famiglia allargata nel senso della felicità sempre le loro strade dove parlarsi davvero con il cuore Questo romanzo parla delle cose Una fiaba moderna che racconta, che sopravvivono dentro di noi con qualche colpo di scena e senza quando tutto intorno crolla: città, tuttavia dimenticare che esistono le istituzioni, il tetto sopra la nostra casualità, la strada per la felicità testa. Parla dell’amore e di tutte le sue complicazioni
Gabrielle Zevin La misura della felicità Nord, pp. 320 € 16.00
Anthony Marra La fragile costellazione della vita Piemme, pp.416 € 18.50
Quando le arriva la lettera con quelle parole perentorie: Vieni, ho bisogno del tuo aiuto, Olga non sa resistere al richiamo. A scriverle è Ettore, l’uomo che ha amato e inesorabilmente perduto in un lontano passato. Decide di raggiungerlo nella casa di campagna dove lui la invita Con una scrittura asciuttissima e insieme musicale come la fitta trama sonora evocata la Rasy orchestra epoche e voci diverse intorno agli intrecci eterni del desiderio e dell’amore
L’ultima madre è un potente affresco ispirato ai grandi romanzi della letteratura sudamericana: il tema dell’identità negata in un romanzo forte e toccante
Olga porta con sé un segreto che potrebbe riannodare fili spezzati tra passato e presente. Ma lì al casolare incontra Betty, la figlia di Ettore di cui lei non sapeva. In una lunghissima e bruciante notte estiva Olga dovrà fare una scelta decisiva per riparare il tessuto lacerato del passato
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Elisabetta Rasy Non esistono cose lontane Mondadori pp.264 € 19.00
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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Maltrattamento ed uccisione di animali (animalicidio) investimento di animale e omissione di soccorso
Cari lettrici e lettori, in questo numero affronto la delicata questione inerente il maltrattamento e l’uccisione di animali, che, si sa, con l’arrivo dell’estate aumentano notevolmente con vanto, in molti casi anche pubblico su Facebook, di queste spregievoli e gravissime condotte da parte degli autori. quale la disciplina applicabile in questi casi? di quale reato rispondono gli autori del fatto? Con la legge n. 189/2004 è stato introdotto nel codice penale il Titolo IX bis rubricato “Dei delitti contro il sentimento degli animali”. Con tale titolo si vogliono punire tutte quelle condotte che, con intensità diversa, offendono la sensibilità degli esseri umani nei confronti degli animali cagionando lesioni o financo la morte di questi. Le fattispecie di reato introdotte dalla legge n. 189/2004 sono, rispettivamente: 1) Uccisione di animali ex art. 544 bis c.p. 2) Maltrattamento di animali ex art. 544 ter c.p. 3) Spettacoli e manifestazioni vietati ex art. 544 quater c.p. 4) Combattimenti tra animali ex art. 544 quinquies c.p. Quali sono gli atti che costituiscono maltrattamento di animali? Essenzialmente il reato di maltrattamento previsto e punito dall’art. 544 ter c.p. si ritiene integrato ogni
qual volta l’animale viene sottoposto, per crudeltà o senza necessità e con coscienza e volontà da parte del soggetto agente, a sevizie (intese come comportamenti che procurano una lesione all’animale) o comportamenti o fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche, quando gli vengono somministrate sostanze stupefacenti o vietate (es. sostanze dopanti o eccitanti) o sottoposto a trattamenti che procurino un danno per la sua salute. Questo reato è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Se da tali condotte segue la morte non voluta dell’animale, della quale cioè l’agente neppure ha accettato il rischio, il colpevole risponderà anche dell’aggravante ad effetto speciale prevista dall’art. 544 ter comma III c.p. con un aumento della pena della metà. Diversamente, ovvero se la morte dell’animale era voluta dal soggetto agente, si configura il reato di uccisione di animali di cui all’art. 544 bis c.p. che cos’è l’animalicidio? L’animalicidio altro non è che l’uccisione volontaria di animali; condotta che può essere posta in essere da un soggetto agente con qualsiasi modalità per crudeltà o senza necessità nei confronti di un animale cagionandone la morte e che integra la fattispecie di reato p. e p. (p. e p= prevista e punita) dall’art. 544 bis del codice penale. La pena per chi si rende responsabile di tale reato,
procedibile di ufficio, è della reclusione da da quattro mesi a due anni. La ratio evidente di questa norma è quella di tutelare l’esistenza in vita di qualsiasi animale domestico, selvatico o addomesticato, ponendolo al riparo da atti di crudeltà o senza necessità che l’essere umano possa porre nei suoi confronti. Come poc’anzi esposto l’uccisione dell’animale deve avvenire per crudeltà o senza necessità. Evidente quindi che non rientra nel delitto in esame l’uccisione di animali per la macellazione o per la sperimentazione. cosa si intende per “crudeltà” e “senza di necessità”? I menzionati concetti sono stati individuati dalla Corte di Cassazione. Per crudeltà si intende una condotta “di per sé caratterizzata dalla spinta di un motivo abbietto o futile”. Rientrano nella fattispecie le condotte che si rivelino espressione di particolare compiacimento o di insensibilità» (così Cass. Pen. n. 9668/1999). In altre parole gli atti di crudeltà consistono nell’inflizione di gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo. Per assenza di necessità si fa riferimento a tutte quelle condotte di uccisione che sono poste in essere e non sono giustificate dalla necessità dii evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile (così Cass. Pen. n. 1010/1997). Si evidenzia alla Vs attenzione di come l’uccisione di un animale può essere causata tanto da un’azione
quanto da un’omissione. E’ ininfluente, al fine della rilevanza penale dell’atto, il mezzo impiegato per cagionare il decesso. l’uccisione da parte di un altro animale sfuggito a chi ne aveva la custodia, quale responsabilità penale genera? Non rientra nella fattispecie in esame l’uccisione di un animale da parte di un altro animale sfuggito al custode, trattandosi di evento colposo, che può generare solo una forma di responsabilità civile ai sensi dell’art. 2052 c.c. Diverso il caso di uccisione di un animale a seguito di un combattimento con altro animale. In tal caso vi sarà concorso tra i reati di cui agli artt. 544 bis (uccisione di animali) e 544 quinquies c.p. (divieto di combattimenti tra animali). Concludo esortando ciascuno di VOI a segnalare, anche tramite la sottoscritta ogni caso di maltrattamento di animali cui sia seguita o meno la morte degli stessi onde poter procedere alla giusta denuncia avanti l’Autorità competente nei confronti di chi si è reso responsabile di una siffatta ignobile, vergognosa e criminale condotta. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: studiolegalefois.segreteria@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
Le detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizie
La l. 22 dicembre 2011, n. 214 ha reso definitive una volta per tutte le agevolazioni IRPEF relativamente agli interventi di recupero edilizio già previste per la prima volta con la l. n. 449/1997 e successivamente più volte prorogate. In linea generale hanno diritto alla detrazione il proprietario dell’immobile (compreso anche il comproprietario) e coloro che ne hanno in qualche modo la disponibilità (es. comodatario, inquilino), oltreché il familiare convivente del possessore a condizione che sostenga le spese e le fatture ed i bonifici bancari o postali siano a lui intestati. La detrazione è ammessa per una serie di interventi molto ampia: manutenzione ordinaria e straordinaria,
restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, interventi di realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, cablatura degli edifici, interventi per il contenimento dell’inquinamento acustico, per la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico, per gli interventi di bonifica dell’amianto e per quelli volti all’adozione di misure antisismiche. La detrazione spetta nella misura del 36% delle spese sostenute; l’importo massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione di imposta è fissato in via generale in 48.000,00 euro; la detrazione va poi ripartita in dieci rate annuali di pari importo. In concreto
questo significa che il contribuente potrà “scontare” (detrarre appunto) annualmente la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Se ad esempio la quota annua detraibile per le opere effettuate è di 1.000 euro in 10 anni e l’IRPEF nell’anno in questione ammonta a 3.000 euro, l’importo (residuo) da pagare sarà di 2.000 euro. Di grande interesse è la possibilità di prevedere, in caso di trasferimento dell’unità immobiliare per la quale ci si è avvalsi della detrazione IRPEF, che l’acquirente subentri nelle quote annue di detrazione, non ancora utilizzate al momento del trasferimento; chi compra, quindi, potrà usufruire della detrazione non ancora “consumata” da
chi vende. Le parti possono ovviamente accordarsi nel senso di evitare tale subentro, con conseguente riserva a favore dell’alienante della detrazione non ancora “consumata”. Infine va ricordato che, in via transitoria, si è previsto che per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2014, la detrazione spetti nella maggior misura del 50%,
fino ad un ammontare massimo di 96.000 euro; per le spese sostenute dal 1.1.2015 e fino al 31.12.2015, la detrazione spetterà nella maggior misura del 40%, fino ad un ammontare massimo di 96.000 euro. Dal 1.1.2016 si dovrebbe tornare alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di 48.000 euro.
DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
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L’Editoriale
Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente di Francesco Noce*
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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione Un bel sorriso può cambiare tutto
L’Ultrascreen, un esame serio Continua a pag. 42
’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’ indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle persone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro professione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di comportamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui. Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giuramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
I sintomi del Disturbo Depressivo Maggiore Continua a pag. 43
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L’Editoriale Segue da pag.
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Occorre ristabilire una forte alleanza medico-paziente
di Francesco Noce* E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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le nuove frontiere della senologia Quanto conta l’(in)fedeltà? Depressione: vedere Le visite di controllo sonodiimportantissime: un 25% di Galimberti: “La fedeltà, per sé, non è un valore. donne sviluppano in epoca pre-menopausale. il mondo con lenti scure Il valore è l’amoreneoplasie ad essa collegato”
l’ultrascreen, esame serio carie c’è o no? Diagnocam, illa videodermatoscopio: ilun suo uso Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per nel dei nevi epresenza nella la controllo nuova luce per scoprirlo dirimere il dubbio relativo alla di anomalie cromosomiche
II S
condopodosaggio della PapA ’ULTRASCREEN o BI-TEST il videodermatoscopio è possibile eseguire l’autoesame•della specie il bagno oun’immagine la doccia. E’ Cos’èttraverso la carie Privocute, di raggi X: viene acquisita e freeBeta-hCg (il primo èl’esame un esame in grado di delle lesioni cutanee pigmentate (coloraindicato svolgere l’autoesame in una stanza ben illuminaLa carie è una delle malattie infettive più fredel dente illuminato senza utilizzare raggi X. valore rappresenta una prosegnalare alcune che evenLo strumento, sinel presenta come un com- ta, davanti •adAffi unodabile: specchio a figuraarchivia intera, eletenendo quenti.te).Quasi tutti ne soffrono corso della il dentista immaginiunoe teina che è legata tuali malformazioni fetali, plesso microscopio, visualizza in modo a portata mano. E’ importante verifialla care gracon propria vita. Inizia quando i minerali dellopreciso smal- la struttura specchietto può seguiredi l’avanzamento della carie. vidanza, mentre il secondo genetiche e cromosomiche. dei nevi o delle lesioni sospette, nonché la loro evoluzione attenzione se un nevo ha dimensioni, forma, consistenza o to vengono rimossi da acidi di origine batterica. Consigli per la cura dentale valore eseguito è prodotto dalla plaLa translucenza nucale(comunemente (NT) nel tempo. Per “nevi” defi niti “nei”) si colore diversi rispetto all’autoesame in precedenza. Tra i denti restano spesso residui di cibo, e gli Mantenere i denti sani è l’obiettivo della modercenta; essi subiscono delle ha uno spessore variabile a della pelle, rappresen- Se durante l’autoesame, si roscontra intendono i comuni tumori va spazi interdentali sono quindibenigni un ottimo nasconna odontoiatria, ma servequalcosa l’aiuto dideiinsolito, pazienti. Il dott. alterazioni durante il I° triseconda della settimana in cui tati da un accumulo di melanociti (le cellule della cute che consultato immediatamente il dermatologo. In particolare, diglio per i batteri. Proprio come negli iceberg, il Diego Longhin Lavatevi i denti almeno due volte al giorno con mestre caratteristiche di gravidanzadeinelle viene eseguito l’esame in producono melanina e cheedsotto permettono abbronzarsi). sono da tenere in considerazione nevi 90% della carie si nasconde la superfidicie. lo spazzolino giusto perletre minuti con dentifrici trisomie 13,dell’ABCDE”. 18 e 21). Si genere ha un valore compreso Possono essere neri, bruni o bluastri e si presentano, in sospetti che si riferiscono alla cd. “regola Il dente viene danneggiato dall’interno, spesso dall’esterno fluorurati, usando un collutorio con clorexidina . Abituate i definisce test tra 1 ecome 2,5. escrescenze L’esame viene genere, o macchie di dimensioni va- vostri • A come (irregolare nellapositivo leunlesioni non si vede nulla. Con DIAGNOcam le carie possono essere figli a Asimmetria ricorrere al dentista, durante eforma): dopo l’eruzione con cut-off maggiore di 1 su effettuato tra l’11° settimana riabili. sospette formaeseguite irregolare,visite i contorni di una individuate subito, in modo efficace e poco invasivo dei dentihanno devonounaessere regolari; se metà sono 300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma e 4 Per giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa “melanoma” si intende il tumore (o neoplasia) spuntati non seguono stessopermanenti, andamentoquesti delle metà opposta. Come funziona DIAGNOcam? i primilodenti dovrebbero essere i dati(bordi derivanti da: NT, leetàlesioni materna, dosagepoca lache lunghezza delmelanocita. feto è compresa tra lai 45 e gli •(sca-test) maligno origina dal Mediante visualizB come Bordi frastagliati)): sospette hanIl principio è molto semplice: DIAGNOcam illumina il dente sigillati come parte della prevenzione della carie. Rispettare giobordi dellafrastagliati, PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore 84 mm.con L’aumento della NT fetaleè èpossibile associato con: zazione il videodermatoscopio, evidenziano dentellati o comunque confusi. rendendo visibili come punti scuri le zone colpite da carie. Il una dieta equilibrata a basso contenuto di zucchero. Farsi ilColore test è(non positivo. A questolesioni puntosospette si consiglia -reTrisomia 21, 13, 18; lesioni cutanee, che non sarebbe •di C1:300 le caratteristiche come uniforme): non dente è usato comedelle un cristallo che conduce la luce, mentre visitare dal dentista almeno una voltale l’anno, o ancora me-possibile Più di 50 malformazioni fetali e genetiche; di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relaindividuare ad occhio nudo o con altri sistemi, in hanno un colore uniforme, si notano zone più chiare e più la videocamera digitale cattura le immagini e le trasmette glio, ogni sei mesi. L’igiene dentale professionale eseguita -modo Aumento rischio morte endouterina del feto. tivo alla presenza dibrune, anomalie cromosomiche. Ulteriori da differenziare i nevi benigni da quelli che vanno scure, marroni, nere, rosse o anche bianche. su uno schermo. Il tutto senza raggi X! Così le immagini regolarmente migliora la salute orale. La prevenzione, Una volta nel effettuataoladadiagnosi di NT che aumentata, l’o- •soft-markers ecografi ci da valutare che possono aucontrollati quelli sospetti asporD come Diametro o Dimensione (superiore mm): cura quepossono esseretempo acquisite più volte nel corso vanno delle visite di intesa come profilassi regolare dal dentistaaie6come biettivo principale risiede nel differenziare in maniera mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’ostati o cheDipotrebbero evolvere in melanoma. ste sonoadimensioni di riferimento. Si deveprotezione sempre sospettacontrollo. ciò beneficiano soprattutto i bambini, L’esame le donne dentale casa propria, offre la migliore contro tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle sodinasale, il profi lo della tricuspide ei dotto lo eseguito attraverso il videodermatoscopio è rapido ed re una lesione pigmentata che supera 6 mm.venoso, A maggior in stato di gravidanza o i pazienti per i quali è bene evitare la carie.Nei prossimi articoli svilupperemo l’argomento delanomalie cromosomiche o strutturali da quelli che stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale indolore: il microscopio viene infatti appoggiato sulla pelle lamotivo se le dimensioni crescono progressivamente. l’esposizione alle radiazioni. prevenzione. avranno unoesviluppo normale (Foto NTindividuata 1,7 mm).sullo •e ilE rachide. del paziente la lesione sospetta viene come Evoluzione o Elevazione (modificazione dell’aI vantaggi di una rilevazione precoce della caE’ presente una relazioneintratall’incremento della NT e spetto iniziale o crescita verticale di una lesione prima schermo. Il dermatologo, modo, sarà agevolato rie con ilnell’esame rischio di della malattie cromosomiche o altracontrolli patologia. studio lesione e potrà effettuare suc- piana): una dentistico lesione deve destare ambulatorio salus 2.0 sospetto se cambia rapiDIAGNOcam: Ilcessivi, Test èconfrontando a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), Dental team s.r.l del le immagini. Il controllo periodico dei damente d’aspetto in pochi mesi. Via Don eugenio Bellemo, 14 • Semplice: il dente è illuminato rendendo visibili le zone anevi rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 dott. Diego longhin permette 30015 Chioggia (Ve) colpite da carie.di prevenire eventuali patologie tumorali maliegne3,4, ad altocherischio se supera il congeniti, valore 3,4. Alla Campagna lupia (Ve) - 30010 considerato alcuni nevi (giganti, con marVia n. 31 45100 Rovigo tel:umberto 041 40 50i 06 • Tempestivo: la carie viene riconosciuta precocemente, misurazione della NTpossono bisognatrasformarsi, aggiungerenelil tempo, prelievo tel. 0415140094 gini e forma irregolare) in tel. 368-3208123 riducendo l’uso del trapano. melanoma. E’ utile e consigliato eseguire periodicamente stefanospoladori@alice.it
Meglio iniziare i controlli dall’età di che 25-30 anni E’ opportuno rivolgersi ad uno specialista aiuti E non è raro che una delle ragioni l rientro dopo il periodo estivo comporta principali riguardi l’ultima opzione, ossia un sempre momenti di disorientamento. occupa di tumori mammari benigni, lpaziente dottor Francesco spe- consapevolezza deisipensieri il Dall’estate a Pellegrini, prendere negativi, tradimento svolto a favore della coppia. E’ ci aspettiamo tutti molto: maligni, e delle linfoadenopatie. cialista in chirurgia toracica con se, l’azione infedele, non sia altro che legami, amicizie, gioco, di-e a metterli income aspensieratezza, comprenderne le cause discussione In collaborazione con la dottoressa perfezionamento in senologia, un tentativo estremo e “violento” di esprivertimento e perché no, sesso. Ed è proprio in
Olivia Capozzi, specialista in chirurgia visita presso 5 poliambulatori tra le mere un messaggio di disagio che per troppo questa stagione calda, in un clima di maggioplastica, esegue circa 100 interventi/ Provincie di Ferrara e Rovigo. econdo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la tempo è rimasto inascoltato o non compreso. re senso di libertà che molte coppie entrano anno tra radicali, conservativi, ricostrut“L’attività diagnostica contempla depressiva tra i disturbi psicologici più Certamente nella costruzione del train crisipatologia e s’interrogano su èquale sia il reale Dott. Alessia tivi e chirurgia radioguidata per l’aporoltre diffusi alle visite senologiche, anche nella nostra società ed è in continua crescita. dimento concorrono anche l’attrazione, la confine fra fedeltà, infedeltà e tradimento. Marcato tazione del linfonodo sentinella. esami quali ecografi e mammarie, agoLa depressione è un di disturbo dell’umorepuò checa-si manifesta fisicità e l’emotività che sono gli aspetti più Tra i sostenitori “la scappatella Volontario ANDOS (associazione aspirato, agobiopsia della mammella con vissuti di tristezza angoscia, disperazione, pitare” e quelli di “no,profonda, la scappatella è reale tradimento visibili e consci, ma il fattore principale alla base di tutto nazionale donne operate al seno), dal e di linfonodi dice il dottor Pellegrini associati di provare gioia die capire piacere, e rompe ilall’incapacità patto della coppia” cerchiamo cosachela è che in tante coppie, l’uno o l’altra non conoscono la 2012 entra parte del comitato -. Ho collaborazioni con studi privati e Dott.ssa Dott. Francesco Pellegrini dei sentimenti. E’a infar siletteratura propaga einglitutti gli ambiti della avita dell’individuo. E’ grammatica questa ignoranza che esperti esprimono riguardo. scientifi co provinciale, collabora pubblici, per poter gestire tutte le neCristina Zago con importante sottolineare che la ètristezza è un’emozione “L’infedeltà innanzitutto una sbandata, il tra- va cercata la vera radice del tradimento, in quell’analfail gruppo di Rovigo per l’organizzazione dicause iniziative cessità in questo ambito ed eseguire anche, per eseme nei casisentimentale più gravi i tentativi di suicidio. della naturale risposta a situazioni spiacevoli; e comunicativo che èLeuna costante dimento come è la messa in crisi di un rapporto. La diventa fedeltà, betismo quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itinepio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche. depressione sono di solito un insieme di più fattori che patologica quando l’angoscia e il pessimismo sono contidi per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa presente sia nei colloqui terapeutici che in molte lettere ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia Nell’ambito dei tumori della mammella vi è catiuna convergono a produrre la crisi: esistenziali, affettivo-relanui, persistono nel tempo e possono interferire signifi inviate alle rubriche giornalistiche. collegato.” (U. Galimberti) mammaria . e genetici. Nei casi di disagio depressivo fascia di con popolazione esclusa dallo screening che ne- zionali, vamente la capacità di funzionamento dell’individuo. C’èbiologici molto amore che si perde, per l’incapacità di Al di là della scissione tra amore e sessualità, che Nel territorio deltizio uno il dott. Pellegrini cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad è opportuno rivolgersi specialista chevisita aiuti ilogni pa-il Iporta sintomi piùnire comuni la perdita di energie, senso trovare le parole giuste.adQuando si comunica davvero, a defi comesono l’uomo traditore abbia unilinvesti15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca ziente a prendere consapevolezza dei pensieri negativi, di fatica, i disturbi della concentrazione e della memoria, mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don- Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere! PORTOleVIRO”. web:www.docvadis.it/ pre-menopausale. Iledconsiglio è di iniziare i controlli a“MEDICA comprenderne cause eoSito aappuntamenti metterli in discussione, l’agitazione la perdita o l’au- Per ulteriori informazioni la dott.ssaal na traditrice motoria più emotiva,il nervosismo, il vero problema dell’infedele francesco-pellegrini/index.html dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile fi ne di costruire una nuova scheda di lettura della realtà, mento di peso, i disturbi del sonno (insonnia o ipersonsta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Marcato è disponibile al 349 3610094. coinvolgimento familiare-genetico”. che non sia più fonte di sofferenza. nia), il calo del desiderio sessuale, i dolori fi sici. Dal punto Noi, l’entità della coppia, un Noi che, forse, gli impedisce Dott. Federico Pellegrini Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Ocdi cognitivo ed emotivo la persona presenta pensieri di vista evolversi. - santa Maria Maddalena Dott.ssa Cristina Zago Psicologa-Psichiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’attiDr.ssa alessia Marcato negativi di sé, suluna mondo e sul futuro; sperimenta senA talsuragione, delle domande basilari che spesso Rovigo (0425 76 84 11) -coterapeuta Psicologa Clinica vità chirurgica senologica. specializzata in terapie di timenti di colpa, autocritica e di autosvalutazione. Le rivolgo alle coppiediche si presentano in terapia a seguito - Portoper Viro (Presso Medica Porto Riceve appuntamento Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e coppia/famigliari ed individuali manifestazioni comportamentali risultano essere la ridudi un tradimento, riguarda il definire quanto, in percenViro 0426e 32 10 70) ad adria Rovigo candidando la struttura di Santa Maria a diventare un studio atma via Pozzuoli 13/b spinea zione delle attività quotidiane, la diffi coltà nel prendere tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, - Ferrara (0532 74 75 Cell.: 348 3468022 - 11) punto senologico della rete sanitarial’evitamento della Provincia, (Ve) Cell. 3493610094 decisioni e nel risolvere i problemi, delle quanto contro l’altro e quanto per la coppia. Mail: zago_cristina@virgilio.it persone e l’isolamento sociale, i comportamenti passivi
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l’udito e la sordità implantologia Osteointegrata ilDimensione puntoUdire, sull’ipertensione arteriosa al centro il valore della persona! Uncura impianto dentaledev’essere è un piccolo La della pressione fattacomponente in modo cronoterapico di titanio inserito nell’osso mascellare pochi sanno che l’ipoacusia, ossia la riduzione e ilorsecardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti più o meno grave dell’udito, è uno dei problemi più
mento, esposizione a forti rumori e infezioni. La sordità se non affrontata tempo si accompagna om’ è noto,inl’ipertensione arteriosaad un veloce ed irreversibile delle problemi funzioni cognitive e è uno deidecadimento più importanti mnemoniche. le persone anziane la modificazione di salute Per pubblica in tutto il mondo. dell’umoredell’ipertensione e dell’affettività che si accompagna L’impatto arteriosa è de- a difficoltà di comunicazione e ritiro sociale, sono da affrontare stinato a crescere ulteriormente a seguito semplice dell’uditodella per vita escludere o acdiconvariunfattori tra i controllo quali l’aumento certareel’eventuale esistenza di un deficit uditivo. I Centri media la riduzione della mortalità infanDimensione Udiredel offrono un servizio con la tile in vari paesi mondo. Le lineeprofessionale guida presenza di Audioprotesisti cati, per risolvere ogni nord-americane ed europeequalifi raccomandano atta eccezione per i denti del valori giudizio, perdita dila udito, aldei primo postodi lalacentralità diproblema ridurre P.A. almettendo di sotto di qualsiasi dente produce, prima o poi, del paziente/utente, il suo stato salute e la problequalità 140\90 mmhg con obiettivi più diambiziomi che interessano non solo gli nell’erogazionenei delle prestazioni. si(<130\80) pazienti diabetici elementi ed in dentari adiacenti anche lo stomaco, ill’Audioprotesista collo e Ill’articolazioAttraverso uncienza colloquio con cronica. sarà quelli conma insuffi renale ne della mandibola. Un impianto dentale untenendo piccolo semplice capire le come necessità persona, Cardiologo oggi ha aiutodella efficace perè far diagnodi storia titanio o titanio Zirconio, sidel insericonto della sua passata e dello stile diche vita presicomponente di ipertensione arteriosa uno strumento importante sce nell’osso mascellare o mandibolare al posto della sente, per trovare la soluzioneAmbulatoriale più adeguata alla che si chiama: Monitoraggio dellapropria presradice del dente(Holter mancante. Il titanio è unconmateriale perditaarteriosa uditiva. Dimensione Udire si Oggi prende cura della sione pressorio). l’uso di ben tollerato dal corpo umano, si è infatti dimostrato, personaesame in un vero e proprio percorsodiprogrammato per questo abbiamo la possibilità far diagnosi nei scientifi camente, che l’osso formafatto unione il recupero perdita dell’udito, di: soggetti di della ipertensione arteriosa e un di verifi caresolida se la - tempestività servizio e controllo dell’udito terapia dia coperturanelsulla pressione per 24.h. Attualgratuitoquindi è importante conoscere la cronobiologia mente tecnologiearteriosa avanzatedeterminando per la prova audiologica, della- pressione in tal modocon la stanze silenti insonorizzate, per determinare funzioterapia più appropriata ad ogni soggetto. Illacorretto nalità uditiva approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può - scelta della acustica wireless, con non avvalersi di protesi tale test ove èdigitale possibile conoscere design quasidei invisibile l’ampiezza valori pressori circadiani identificando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi-
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- prova di 30 giorni per trovare l’adattamento ideale con il- un titanio. Unadivolta osteointegrata la post-vendita radice artifiservizio assistenza continuo di ciale -serve come base per fi ssare corone individuali o apparecchi acustici tramite ASL INAIL (per aventi ponti costituiti da diversi elementi. diritto la protesi è gratuita) Vari -impianti possono essere utilizzati un servizio a domicilio per anche chi ha diffi coltà a come recarsi ancoraggio per una protesi dentale completa. nelle varie sedi cazione di quelle modificazioni della cazione e quantifi Da oltre quindici anniingrazie a questi interventi, aiutiaI Centri Dimensione Udire offrono, competenza ed pressione arteriosa senso temporale, è possibile mo i nostri pazienti a correggere gli aspetti funzionali, esperienza, undirapporto con il paziente votato criteri all’al’applicazione una prevenzione e più corretti adiscolto potenziare l’autostimadiquindi euna la fidefi ducia se all’instaurarsi relazione di lastessi, fiducia. Ma cura;eoggi possiamo nireinche curagradelzie ai miglioramenti apportati nell’ambito dell’estetica la straordinaria possibilità di tornare lasoprattutto pressioneoffrono deve essere fatta in modo cronoterapico. facciale. a sentire e ritrovare, fin da subito, un po’ di felicità! Dott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo studio Dentistico con specializzazione in Cardiologia Dimensione Dott. lucio udire Vianello Medica Porto Viro s.n.c. adria: Riviera Matteotti, 14 V.le Verona 3/a – sottomarina Piazza Repubblica, 154 tel./fax 041-401133 Cell. 335 7390255 Medico chirurgo odontoiatra 45014 Porto Viro (Ro) Rovigo: Via Pighin, 8 lucio.vianello@tin.it 0426/321070 tel. 0425 424563 Convenzionato ulss 14 medica@gruppomas.com
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più bellieventuali e naturali Uno strumento puntualeSorrisi per approfondire problemi ginecologici. Per i futuri genitori è emozionate notare come Dott. MassimilianoE Stomaci Dimensione udire il arliamo nascituro all’interno del grembo possa sorridere neio pazienti sbadigliare di faccette dentali con il dott. con dentatura partico-
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sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, 452 Massimiliano Stomaci, odontoiatra larmente abrasa, dove la struttura tel. 041 5544458 presso gli ambulatori dentistici Trends dei denti non e’inoltre, compromessa ’ecografa in 3D e in 4D Permettono in amMedicapermette di Salzano. possiamo usarle per ristabilire la ai futuri genitori bito ginecologico, di individuare Dottore, cosa faccette guida incisale e canina nella madi avere unasono visionelecomeventuali malformazioni uterine. dentali? sticazione. Quindi, ritornando alla domanda, il loro utilizzo pleta e tridimensionale del feto. La quarta dimensione Dimensione udire LeNello faccette dentali struttura deia denti restaurare specifi co sisono trattadeidirestauri una adesivi che si applicano e’ consigliato quando ladell’ecografi in 3D da è rappresenaiprocedura denti anteriori per modifi carne la forma ed il colore, per non sia eccessivamente compromessa. Se cosi’ fosse’, sache permette, attratata dal tempo in cui vengono sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, 452 motivazioni estetiche e funzionali. Grazie al loro utilizzo rebbe preferibile ricoprire i denti con delle corone metal-free. verso l’usotel. di ultrasuoni, di rileacquisiti i volumi in cui si defini041 5544458 possiamo modifi care ilmomento sorriso deiil nostri pazienti con la mas- Altri casi nei quali sconsigliamo faccette vare in un secondo scono l’applicazione le strutture in delle movimento. sima conservazione degli elementi dentari e con un risultato e’ quando i denti sono particolarmente storti. In questi casi volume attraverso l’elaborazioAttraverso il 4D è quindi postalmente naturale che anche un addetto ai lavori spesso non viene consigliato prima un trattamento ortodontico. ne di più piani bidimensionali. sibile visualizzare i movimenti Dimensione udire riconosce dentieffettuato ricoperti da faccette. Quanto tempo e’ necessario L’esamedei viene attradegli arti per o leapplicare espressionidelle del Bovolenta (Pd): ed Via g. D’annunzio, 35 Come si applicano le faccette in quali casi sono faccette e quanto durano? verso delle sonde esterne che volto, ed è sorprendente, quanto tel. 049 8804078 consigliate? Per applicare delle faccette sono necessari due appuntapermettono di acquisire prima emozionate per i genitori, notare Monselice (Pd): diVia Zanellato, 17 menti: uno per l’eventuale preparazione dei denti, pratica Leefaccette sono delle sottili lamine ceramica della forma di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom- come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere 0429 700091 delponendolo dente chetel. vanno incollate faccia esternaundelprocesso dente oassolutamente indolore, e per l’impronta; uno diperconcepire l’applicanei tre piani dello sulla spazio, attraverso sbadigliare. Questa metodologia innovativa stesso. A causa del loro ridotto spessore possono essere zione delle faccette preparate dal laboratorio odontotecnico che prende il nome di rendering ed evidenzia la superficie l’ecografia permette alla futura mamma, ma anche al applicate una preparazione minima o a voltedi nulla, in maniera individualizzata il paziente. Riguardo alla fetale, leconstrutture ossee o laudire vascolarizzazione alcuni papà, di rafforzare il bondingper prenatale, ovvero il rapporto Dimensione quindi non e’ piu’ necessario ‘rovinare i denti’, come dicono durata, contrariamente a quanto si pensi, si tratta di uno dei organi facendo venire alla(Pd): luce alcune che non sa- genitore-nascituro che pare già essere positivamente inBovolenta Via sezioni g. D’annunzio, 35 i miei pazienti. Il trattamento trova applicazione nel caso lavori odontoiatrici piu’ duraturi a causa del forte legame rebbero altrimenti visibili8804078 con la sola ecografia tradizionale. fluenzato dall’ecografia e che, a maggior ragione, sarà tel. 049 diOltre dentiall’elaborazione decolorati, macchiati oF.spaziati, mafoto anche quando 78ancora che si instaura con lonelsmalto dei denti. Anche oltre i vent’an3D scatta una tridimensiopiù intenso caso dell’ecografi a tridimensionale Padova: Viache D’acquapendente, i denti abbiano una forma strana, ad esempio nel caso di ni, se costruite e cementate correttamente e se il paziente nale del feto, possibile osservare il nascituro in e quadrimensionale. tel.è inoltre 049 8804077 denti conoidi o per migliorarne la forma dopo aver portato si presenta regolarmente ai controlli odontoiatrici. 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del l’apparecchio. grembo nel tempo, come avviene per i video. Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c. tReNDs MeDiCa In quali casiDimensione invece non e’ possibile utilizzarle? Si tratta di strumenti che permettono di andare ad udire Corso Risorgimento 154 (Ve) Via s.Pellico, 6 - salzano Come dicevoinRovigo: lemodo faccette pere modifi e coosservare piùservono puntuale con maggior precisione Via Pighin, 8care forma 45014 Porto Viro (Ro) tel. 041-437865 Fax 041-5749245 lore denti tel. senza indebolirne laluce struttura. Modificare la forle dei malformazioni venute con l’ecografi a bidimen0425 alla 424563 tel: 0426 32 10 70 info@trendsmedica.com masionale. di un dente non e’ solo una questione di estetica; adria: Riviera Matteotti, 14a volte Cell. 335 7390255
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diffusi al mondo. Piùe del 10% degli italiani nedella soffre cura più adatta al paziente per diagnosi valutazioni e la causa è da attribuire a vari fattori quali l’invecchia-
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mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identificando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi-
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sintomi cognitivi e comportamentali nel Disturbo Depressivo Maggiore A causa della mancanza di interesse o energia, spesso la persona abbandona o riduce notevolmente gli impegni quotidiani e le attività piacevoli consuete, allontanandosi sempre più dalle proprie abitudini precedenti
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Dott.ssa Mariangela Gaudio
l Disturbo Depressivo Maggiore, co- gere faccende domestiche, etc.), la persona processi di insorgenza e mantenimento delmunemente definito ‘depressione’, inizia ad evitarle, a rimandarle, o a delegar- la depressione attraverso l’individuazione appartiene alla categoria diagnostica le a qualcuno; provando apatia e disinteres- delle cognizioni disfunzionali che inducono L’intervento psicoterapeutico rispetto al Disturbo Depressivo dei Disturbi dell’Umore, ed è caratterizzato se quasi per tutto, smette di uscire, evita il la persona a considerare se stessa, la sua dalla presenza di sintomi di tipo cognitivo contatto con altre persone e trascorre molto vita e il suo futuro in maniera irrealisticaMaggiore si focalizza soprattutto sulla valutazione (visione negativa di se stessi, della propria tempo a letto o davanti alla televisione, mente o irreversibilmente negativa. In tal e correzione delle convinzioni disfunzionali attraverso vita, del proprio futuro, autocritica, autosva- rimuginando sui propri pensieri negativi ed senso, emerge come molti sintomi sopra lutazione, mancanza di speranza, idee di impedendo a se stessa di vivere esperienze citati costituiscono la conseguenza dell’atcui la persona costruisce i giudizi distorti relativi a se stessa morte, etc.), emotivo (tristezza, angoscia, maggiormente gratificanti. tivazione di errori sistematici insiti nel modo ed alla propria vita, e sulla progressiva riattivazione disperazione, mancanza di motivazione e riTale situazione può condurre ad uno di pensare della persona, che determinano del comportamento quotidiano, che consente di trarre sollievo dotta capacità di trarre piacere dalle attività stravolgimento delle relazioni sociali la conseguente sofferenza emotiva e i comche in passato procuravano gioia e soddi- abituali, in quanto la persona può prova- portamenti problematici, e mantengono dalle rimuginazioni e di valutare empiricamente l’infondatezza sfazione, sensi di colpa eccessivi o inappro- re vergogna, senso di inferiorità o di colpa viva la convinzione della validità dei suoi delle previsioni negative sulle proprie capacità” priati, etc.), comportamentale (riduzione per la situazione che vive e, a causa di ciò, concetti negativi, malgrado vi siano chiare delle attività quotidiane, isolamento sociale, allontanarsi ulteriormente dagli altri, intrap- prove del contrario. riduzione dell’attività sessuale, etc.) e fisio- polandosi in una solitudine dolorosa; in altri Le distorsioni cognitive caratteristiche persona a individuare e modificare le Parallelamente a ciò è necessario logico (perdita di energia, senso di fatica, casi, può considerarsi incapace di svolgere della depressione si manifestano con diversi convinzioni disfunzionali che contribui- intervenire sul piano del comportamento difficoltà di concentrazione e di memoria, autonomamente le attività consuete, e so- livelli di gravità. In tal senso, mentre nella scono a creare, mantenere ed esacerbare quotidiano, attuando in maniera graduaperdita dell’appetito, disturbi del depressione più lieve generalmente la sofferenza emotiva. In relazione a ciò, le specifici cambiamenti e procedendo in sonno, etc.). la persona riesce a rendersi consa- si rileva come la correzione delle valutazio- direzione inversa rispetto alla tendenza A fronte di tale quadro sintopevole più facilmente del fatto che ni distorte relative a se stessi, alla propria all’inattività e all’isolamento sociale inmatologico appare chiaro come l’auto-critica durissima, l’interpre- vita o al proprio futuro conduce ad un dotta dal disturbo. In tal senso, a fronte Nel momento in cui la depressione la depressione può creare gravi tazione eccessivamente negativa graduale cambiamento sul piano emotivo della sintomatologia evidenziata è necessaripercussioni sulla vita quotidia- peggiora la persona appare chiusa in un degli eventi o la sua aspettativa di e comportamentale. Ad esempio, nel caso rio attuare una progressiva riattivazione a na della persona, in quanto lo vortice di pensieri negativi ancoscianti, un futuro nero è generata da invo- di un episodio depressivo conseguente ad livello comportamentale, che gradualmente svolgimento delle abituali attività lontari errori di valutazione, i quali un evento molto doloroso la persona può consentirà alla persona di trarre sollievo e quotidiane può diventare molto persistenti e ripetitivi costruiscono una ‘realtà’ distorta, riuscire progressivamente ad abbandonare distrazione dalle rimuginazioni negative e difficoltoso a causa della sfiducia deformata, viceversa nel momen- la convinzione iniziale di un futuro irrime- dalla disforia, e successivamente permettein sé e dei sintomi che tipicato in cui la depressione peggiora diabilmente rovinato, giungendo a costruire rà di valutare empiricamente l’infondatezza mente si manifestano, i quali possono ali- pravvalutare irrealisticamente le difficoltà la persona appare chiusa in un vortice di una successiva ri-valutazione della propria delle idee estremamente negative relative a mentare ulteriormente la visione negativa, insite in esse, diventando in tal modo ecces- pensieri negativi angoscianti, persistenti esperienza; in tal modo, riuscendo ad attua- se stesso e alla propria capacità di svolgere globale e assolutistica, che la persona ha di sivamente dipendente dagli altri. L’umore e ripetitivi, che generano descrizioni della re un cambiamento nel modo di pensare, le normali attività e di trarne piacere. In se stessa (arrivando ad auto-definirsi come depresso influisce anche sul rapporto con il realtà gravemente falsate, e ditale direzione, il cambiamento dei “incapace”, “fallita”, “senza speranza”, proprio corpo, ovvero la persona che soffre viene molto difficile constatare comportamenti depressivi consente etc.) e le conseguenti intense emozioni di di depressione spesso manifesta mancanza che non sussiste connessione di giungere a cambiamenti cognitivi, tristezza e angoscia provate. In relazione di interesse o difficoltà nel curare il suo tra le situazioni effettive e le inovvero sul piano dei pensieri, della E’ necessario individuare a ciò, assume rilevanza evidenziare come aspetto fisico e mangiare in modo regolare. terpretazioni negative che essa visione di se stesso e delle proprie e interrompere il “circolo vizioso” la persona che attraversa un periodo di Purtroppo i comportamenti di evi- ne trae. Ad esempio, la persocapacità, della propria vita attuale e depressione mette in atto alcuni comporta- tamento sopra tratteggiati, pur dando na può valutare erroneamente del proprio futuro. che genera il mantenimento menti disfunzionali ‘tipici’, i quali creano un l’illusione di alleviare momentaneamente se stessa come globalmente A fronte di quanto esaminato del disturbo ‘circolo vizioso’ e mantengono nel tempo il malessere (in quanto sottraggono la per- “inadeguata”, completamente nel presente contributo, pertanto, si lo stato di sofferenza. In tale prospettiva, sona allo sforzo di fare ciò che non ha più priva di qualche qualità considerileva come il cambiamento cognitivo si rileva come nel Disturbo Depressivo si voglia di fare), in realtà conducono ad un rata importante, oppure nutrire l’aspettativa pian piano la persona riesce a superare la conduce ad un conseguente miglioramento manifesta una marcata compromissione graduale peggioramento della situazio- che le sue difficoltà e sofferenze attuali si disperazione iniziale e, conseguentemente del tono dell’umore e ad una progressiva nello svolgimento di attività consuete in ne problematica ed hanno una profonda protrarranno indefinitamente, provando a ciò, comincia a sentire il riemergere di diminuzione dell’intensità dei vari sintomi quanto, a causa della mancanza di inte- ricaduta sull’autostima del paziente, in dunque uno stato d’animo di disperazione una maggiore fiducia in sé e nelle proprie manifestati, i quali a loro volta influiranno resse o energia, spesso vengono abban- quanto la persona può giungere a per- e angoscia. possibilità di migliorare la situazione attua- positivamente sui pensieri e sul compordonati o ridotti notevolmente gli impegni cepirsi maggiormente come “incapace” Sulla base di quanto sopra delineato, le, giungendo ad una successiva graduale tamento quotidiano, interrompendo in tal quotidiani e le attività piacevoli consuete, e “diversa” da come era in precedenza, nell’ambito del modello teorico cognitivo, ripresa della motivazione e dell’energia ne- modo il circolo vizioso della depressione in diminuendo in questo modo la possibilità di convincendosi di non essere più in gra- l’intervento psicoterapeutico rispetto al cessaria per gestire gli impegni quotidiani. cui la persona si era intrappolata. sperimentare un seppur breve stato mentale do di svolgere attività precedentemente Disturbo Depressivo Maggiore si focalizpositivo, ed allontanandosi sempre più dalle attuate; inoltre, può credere di non riuscire za soprattutto sull’attenta valutazione e Dott.ssa Mariangela gaudio - Psicologa Psicoterapeuta proprie abitudini precedenti e dalla persona più a trarne soddisfazione e piacere, aggra- correzione delle cognizioni attraverso cui Riceve su appuntamento presso “studio di Psicologia che era. Ad esempio, sperimentando molta vando in tal modo la valutazione negativa il soggetto costruisce l’interpretazione, la e Psicoterapia” – Mirano (Ve) fatica nell’affrontare e gestire le normali oc- di se stessa e della propria vita attuale e la spiegazione, l’anticipazione degli eventi tel. 342 1655155 cupazioni quotidiane (es. lavorare, studiare, sfiducia verso il futuro. passati presenti o futuri, la valutazione www.mariangelagaudio.it fare la spesa, preparare da mangiare, svolLa psicoterapia cognitiva configura i di se stesso e della sua vita, aiutando la
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28 46 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FAMILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AMATE S ALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAGIONE
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FASCINO SIETE PERSONE DIVERSE: I PROBLEMI CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI S ALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUALCHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO
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Oroscopo E’ TEMPO DI GRANDI CAMBIAMENTI:
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FASCINO ALTI E BASSI IN ARRIVO IN CAMPO SENTIMENTALE. SARETE CONTRADDITTORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI S ALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE
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