del Miranese Nord
1994 - 2014
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.45 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Agricoltura Un settore che guarda ai prossimi 20 anni pagg.
Noale Aprilia, ripartono gli ordinativi
4-5
pag.
www.lapiazzaweb.it
Noale Riapre in centro il Caffè Commercio
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pag.
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EDITORIALE
aumentano gli incidenti mortali
Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse di Ornella Jovane
Primo dato: quasi dimezzati gli incidenti, anche se è cresciuto il numero degli quelli mortali. Secondo dato: azzerati gli scontri nei tre incroci dove si usa il Vista-red, mentre triplicati gli interventi su edilizia e ambiente. pag. 14
Scorze’, donazione di sangue on line
Basta code per donare il sangue all’Avis di Scorzè perché il gruppo ha deciso di puntare su internet. Resta la possibilità di recarsi di persona, ma in futuro si spera di avere sempre più prenotazioni on-line. Questa la decisione presa .... pag. 17 10%
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Noale e Scorzè al voto, la carica dei candidati
A Noale in corsa cinque aspiranti sindaci e nove liste. A Scorzè tre candidati per sette liste collegate
N
oale e Scorzè al voto. Saranno cinque, supportati da nove liste in totale, i candidati aspiranti al municipio di Noale per il quinquennio 2014-2019. In corsa ci saranno Patrizia Andreotti (Pd, Impegno Comune e La forza dei noalesi), Michele Celeghin, sindaco uscente (Noalesi al centro e Progetto dei noalesi), Giacomo Pieretti (Nero su bianco e Fratelli d’ItaliaAlleanza nazionale), Matteo Scordino (Movimento 5 Stelle) e Sergio Vallotto (Lega Nord). Pure i rapporti di forza sono cam-
biati, perché qualcuno ha preso altre strade e le liste si presentano diverse rispetto al passato. Novità delle elezioni sarà l’entrata in vigore del sistema a doppio turno, con appuntamento a domenica 8 giugno se il 26 maggio non si dovesse conoscere il nome del sindaco. Sarà un parlamentino diverso da come è stato sinora, dove gli assessori fungevano pure da consiglieri ed esprimevano la loro preferenza su questo o quell’altro provvedimento, mentre dal prossimo non sarà più così. Inoltre con le nuove leggi sarà
composto dal sindaco e da 16 rappresentanti dei cittadini, contro i venti attuali. A Scorzè il sistema elettorale a doppio turno c’era già. Il sindaco uscente Giovanni Battista Mestriner si ricandida (appoggiato da Forza Italia, Lega Nord e “Civica Mestriner sindaco”. Flavio Berton (Movimento 5 Stelle), e Gigliola Scattolin (Pd, “Lista civica con Gigliola Scattolin” “Energia nuova per… una Scorzè viva”) lo sfidano. Da questo trio uscirà il nome di chi governerà Scorzè fino al 2019. pag. 4 - 5 - 6 e 8
L’Intervento
Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*
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umentano le tasse sulle rendite finanziarie? Siamo d’accordo, ma il piccolo risparmiatore non deve pagare quanto chi investe grossi capitali. Altroconsumo propone una revisione più equa della tassazione. La tassazione delle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo
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lezioni europee, si avvicina la scadenza della chiamata al voto e mai come in questa tornata l’esito delle consultazioni appare di portata storica e strategica. Ridimensionata infatti, nell’imminenza del 25 maggio, la querelle sul valore da attribuire alle elezioni per eleggere l’europarlamento e sulla loro reale utilità, il dibattito si è decisamente spostato verso l’Europa, trasformando questo passaggio in un vero e proprio referendum tra eurosostenitori ed euroscettici. Chi legge in questa prospettiva le elezioni europee considera il 25 maggio come il giorno del giudizio in cui alcune centinaia di milioni di persone sono chiamate ad esprimere un parere sull’opportunità di continuare a rinunciare a scampoli di sovranità popolare in funzione di un progetto comune e di una moneta condivisa, ovvero se è il caso di tornare, ciascun paese, a coltivare il proprio orticello. Entrambe le posizioni dovranno essere convincenti, partecipate, motivate, perché questa volta la questione europea non rappresenta solo un tiepido esercizio di retorica riservato a pochi appassionati, nè una manifestazione di ordinaria collezione di luoghi comuni o, al più, di distaccata quanto culturalmente ricercata prova di memoria storica e di educazione civica. continua a pag. 3
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EDITORIALE
segue da pag.
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Elezioni europee: si decide il futuro, ...forse
Grandi navi a Venezia
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Grandi Navi e Venezia e Chioggia, il tema è importante e i due schieramenti continuano ad occupare le prime pagine dei giornali: da una parte chi sostiene le ragioni del turismo, e considera i colossi galleggianti come un’opportunità, e chi, invece, vede nelle grandi navi da crociera una minaccia alla bellezza e alla fragilità delle due storiche città marinare. Ai nostri lettori che ci seguono sul sito www. lapiazzaweb.it abbiamo chiesto se fossero d’accordo con il passaggio delle grandi navi. Hanno risposto così
Questa volta l’Europa tocca la pancia e condiziona da vicino la vita degli elettori. Sarebbe necessario pertanto proporre una lucida, seria e consapevole idea di futuro, da qualunque prospettiva si consideri la questione. Il fatto è che con l’avvicinarsi della “sentenza” che sarà espressa attraverso il voto, nel nostro Paese il dibattito sembra impoverirsi e ridursi essenzialmente ad una questione di politica interna, di conteggio dei consensi per un partito o per l’altro - per capire dove batte il cuore degli italiani considerato che è da un po’ che non si vota per eleggere i rappresentanti del governo nazionale - e di legittimazione o bocciatura del governo in carica. E così l’Europa - quella che imponendo la politica dell’austerità ha impoverito anche il nostro Paese come pensa la maggior parte degli italiani - si trasforma in un bersaglio al quale tutti puntano, utile a distogliere - di fronte ai problemi della quotidianità cui la classe politica nostrana non sempre è in grado di dare risposte efficaci proponendo efficaci soluzioni - l’attenzione degli italiani dalle responsabilità di classi dirigenti che hanno governato negli ultimi decenni e governano il nostro Paese. Sarebbe invece opportuno proporre una onesta, quanto equilibrata, riflessione sui vantaggi e gli svantaggi dell’Unione europea, tenendo presente che se fossimo stati un Paese più credibile, più agile nelle riforme, più efficiente e con un debito pubblico che non fosse tanto cresciuto nell’ultimo decennio, probabilmente avremmo attraversato con maggior disinvoltura questi anni di crisi, risultando anche meno esposti ai mercati finanziari. Se da noi l’approccio rimane quello che si vede, però, è facile che accada anche questa volta che, dopo la sua elezione, discussa con tanto trasporto, dell’euroaparlamento tutti o la maggior parte ne dimentichino l’esistenza per i prossimi cinque anni. di Ornella Jovane
Venezia
Miranese Noale Atteso il trasferimento dei dipendenti Ulss 13 pag. 11
Martellago
Il Consiglio comunale dice si all’Unione dei comuni
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Provincia politica
pag.
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La Lega nord denuncia: Il territorio è inquinato pag. 18 È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
di
Vongole, monitoraggi in laguna
Vongole, da marzo a settembre verranno monitorate con cadenza quindicinale le diverse aree della laguna veneziana. Con il Piano seme per le vongole relativo al 2014 messo a punto dalla società Gral (Grandi risorse alieutiche lagunari) partecipata dalla Provincia di Venezia, ci si propone di controllare i livelli di crescita della risorsa giovanile e verificare che non vi siano eventuali predazioni. Si terranno inoltre sotto controllo dimensioni e quantità. “Ritengo - ha commentato l’assessore provinciale alla Pesca Giuseppe Canali - che una ricerca del seme svolta in maniera scientifica e puntuale ci consenta non solo di essere immediatamente pronti alla sua raccolta, ma anche di non lasciarlo in balia di eventuali predazioni”.
Inaugurato il nuovo Terminal passeggeri
Il terminal passeggeri 109/110, è stato inaugurato a metà aprile al Porto di Venezia da Terminal Passeggeri (Vtp) e Autorità Portuale. Da magazzino per lo stoccaggio merci costruito negli anni ‘30 del secolo scorso, il fabbricato 109/110 è diventato una stazione passeggeri autonoma sulla banchina Tagliamento, ed i suoi 14.000 metri quadri su due piani ne fanno il più grande terminal del Mediterraneo riservato ad una singola nave. Sono intervenuti, Sandro Trevisanato presidente di Vtp, Giorgio Orsoni sindaco di Venezia, Luca Zaia presidente della Regione Veneto, il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa. Ha benedetto la struttura monsignor Dino Pistolato del Patriarcato di Venezia.
Da marzo a settembre
Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 aprile 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Regione Europee
Arriva la città metropolitana pag.
ambiente
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35 tablet contro i mali ambientali pag.
Manifestazione
Venezia pronta alla festa della Sensa pag.
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159 candidati per 14 seggi a Strasburgo pag.
occupazione
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I giovani cercano fortuna all’estero, perchè e dove vanno pag. 24
Economia Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa pag. 25
Manifestazioni
Via libera a Reteventi
Approvato dalla Provincia il progetto Reteventi cultura per il 2014. RetEventi prevede la realizzazione di un macro cartello di eventi culturali per il periodo estivo e autunnale dal 1° giugno al 31 ottobre 2014 . L’obiettivo finale consiste nella riaffermazione e qualificazione del ruolo della cultura nel contesto territoriale locale, con la partecipazione dei Comuni della provincia veneziana, quale fattore importante per l’economia locale, per la diffusione di idee e di creatività, oltre che come occasione di integrazione sociale. I cittadini potranno assistere a spettacoli e proposte di teatro, danza, dibattiti, cinema, poesia e musica. Nell’edizione 2013 di RetEventi sono stati sostenuti e promossi 300 spettacoli in 36 Comuni aderenti.
4 Elezioni a Noale Elezioni amministrative Il 25 maggio si vota per il rinnovo del consiglio comunale
Cinque nomi per la poltrona di sindaco
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aranno cinque, supportati da nove liste in totale, i candidati a guidare Noale per il quinquennio 2014-2019. In corsa ci saranno Patrizia Andreotti (Pd, Impegno Comune e La forza dei noalesi), Michele Celeghin, sindaco uscente (Noalesi al centro e Progetto dei noalesi), Giacomo Pieretti (Nero su bianco e Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale), Matteo Scordino (Movimento 5 Stelle) e Sergio Vallotto (Lega Nord). Pure i rapporti di forza sono cambiati, perché qualcuno ha preso altre strade e le liste si presentano diverse rispetto al passato. Novità delle elezioni sarà l’entrata in vigore del sistema a doppio turno, con appuntamento a domenica 8 giugno se il 26 maggio non si dovesse conoscere il nome del sindaco. Sarà un parlamentino diverso da come è stato sinora, dove gli assessori fungevano pure da consiglieri ed esprimevano la loro preferenza su questo o quell’altro provvedimento, mentre dal prossimo non sarà più così. Inoltre con le nuove leggi sarà composto dal sindaco e da 16 rappresentanti dei cittadini, contro i venti attuali.
di Alessandro Ragazzo
Il candidato
Giacomo Pieretti
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iacomo Pieretti ha 35 anni e lavora nel ramo del risarcimento danno e come intermediario assicurativo. Nel suo programma, parte dal cuore di Noale. “Il centro storico – precisa – ha bisogno di una svolta totale e basta con i rattoppi, le strade sono in pessime condizioni, vogliamo una casa di riposo adatta a tutti, anche per i pensionati che percepiscono 500 euro al mese. Inoltre abbiamo bisogno di una vera area verde e garantire un accordo con gli istituti di vigilanza per controllare il territorio. La scelta di creare un programma elettorale partendo dalla cittadinanza matura dalla consapevolezza di creare un patto di fiducia con i cittadini. È necessario scrivere insieme cosa si vuole, non imporre soluzioni che poi non incontrano le reali necessità di chi vive e abita a Noale. Per lanciare il movimento, e quanto porteremo avanti, abbiamo aperto un tavolo di lavoro e una serata dove ascolteremo i cittadini e le loro richieste, scrivendo dei punti da inserire nel nostro programma”.
Lista “Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale”
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’appoggio di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Giacomo Pieretti, è arrivato proprio in zona Cesarini, nelle ultime ore prima della consegna delle liste. Così anche il candidato di Nero su Bianco è riuscito a stringere un’intesa per il primo turno. Dunque torna il simbolo di Alleanza Nazionale, dopo il distacco a livello nazionale dal Pdl e il ritorno di Forza Italia. Questo simbolo politico è uno dei pochi presenti nella scheda elettorale che si troveranno davanti i noalesi. Dei pretendenti a entrare nel parlamentino, nessuno ha avuto ruoli comunali negli ultimi cinque anni. Questa la lista: Manola Formentin, Eleonora Baldo, Michela Bortoletto, Giacomo Carraro, Gabriella De Facci, Alberto Maschio, Leonardo Meggiato, Diego Meneghetti, Fabio Raschillà, Stefano Trevisan, Ada Vianello.
Il candidato
michele celeghin
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ichele Celeghin ha 44 anni fa, è entrato in Consiglio a Noale a soli 19 anni e poi ha fatto anche l’assessore alla Cultura. Sposato, ha un figlio, è laureato in Scienze Politiche, con una tesi sull’Unione dei Comuni, e ha frequentato un Master Universitario sullo Sviluppo Sostenibile negli Enti Locali. “Qui dobbiamo amministrare – dice presentando la sua squadra – e dobbiamo farlo con serietà. Chi sbaglia, sbaglia sulla pelle della gente, per questo ho voluto rinnovare la squadra mantenendo un tasso tecnico importante che dimostra le serietà di chi si presenta consapevole del servizio che dovrà fare ai cittadini innanzitutto. E’ il momento di fare le scelte. Ho una squadra rinnovata ma mi piace pensare che tutti si mettano a disposizione dei cittadini un momento economico e sociale difficile ”.
Lista Progetto dei Noalesi
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Lista “Noalesi al centro-Celeghin sindaco”
inque anni fa all’opposizione, oggi a supporto della maggioranza uscente. Questa la storia di Progetto dei Noalesi, che esce da un’esperienza in Consiglio con il solo rappresentante Gianni Tegon, capolista del gruppo alle elezioni di maggio. I vertici di Pdn fanno sapere che in questi ultimi periodi è nata un’intesa con il sindaco uscente Michele Celeghin e si è arrivati a stipulare un accordo per questa tornata. Il Pdn manterrà il suo simbolo, che sarà a fianco di Noalesi al centro. Questa la lista dei candidati a entrare in Consiglio: Gianni Tegon, Claudio Gambato, Antonio Ballista Flandoli, Luigi Bettiolo, Vanni Claudio Bertanza, Daniela Bortolato, Eva Bortolato, Radouan Mounecif detto Andrea, Oleno Pelizzon, Nadia Stevanato, Marzia Lodoli, Roberto Fongaro, Simone De Gobbi, Tania Boatto, Paolo Mogno
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ente più Civica dei Noalesi ma Noalesi al centroCeleghin sindaco. Così si presenta la lista collegata al sindaco uscente Michele Celeghin, che ha perso sì qualche elemento rispetto all’ultimo quinquennio per strada ma ripropone il blocco degli ultimi anni, con alcuni storici “fedelissimi” (come Damiani, Cervesato e Gobbato) e altri che lo sono stati negli ultimi anni (vedi Barin, Sorino e Scapin). Insomma, un mix tra esperienza e novità. Questi i candidati che correranno per entrare nel parlamentino locale: Stefano Sorino, Veronica Antonelli, Alessio Antonietti, Michela Barin, Luca Bovo, Damiano Caravello, Michele Cervesato, Renato Damiani, Mattia Di Luca, Valentina Frison, Giacomo Furlanetto, Barbara Gambaro, Luciano Gobbato, Sonia Paccagnella, Danilo Scantamburlo, Ilaria Scapin.
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Lista Nero si Bianco
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rimi ad annunciare di volersi presentare alle elezioni, seppur via internet, la lista civica Nero si Bianco di Giacomo Pieretti ha avuto l’appoggio dell’ultima ora di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Giorgia Meloni. Così da correre da sola, si è trovata una spalla dove appoggiarsi in questa tornata elettorale. In lista ci sono persone che negli ultimi anni non hanno ricoperto cariche nel parlamentino locale. Tra i punti salienti da attuare nel prossimo quinquennio ci sono la valorizzare del territorio e migliorare la qualità della vita. Questi i candidati a entrare nel prossimo Consiglio comunale: Vincenzo Pampuri, Lucrezia Marin, Gianfranco Lauriola, Davide Vogrig, Veronica Bonsi, Giorgia Molinari, Paola De Marchi, Nicola Manfredo, Stefano Gallo, Eugenio Cammillucci, Giorgia Cosoli.
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Elezioni a Noale 5
Il candidato
Lista Movimento 5 Stelle
Matteo scordino
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atteo Scordino ha 36 anni, di professione è un imprenditore, sposato ma non ha figli. Il Movimento 5 Stelle correrà da solo ed è la prima volta che si presenta a Noale. L’ufficialità della sua candidatura era avvenuta nel corso di una serata in sala San Giorgio. “Lavori in corso” per quanto riguarda il programma, dice Scordino ma tra i punti fondamentali ci sono il lavoro, la carta dei servizi sociali e il sostegno alle famiglie. Sul primo punto, il M5S punta a uno sportello per condurre analisi periodiche e identificare le tendenze e gli sviluppi dell’occupazione nelle province di Venezia, Padova e Treviso. Inoltre si punta a un gruppo di lavoro con gli imprenditori locali. Il Movimento punta a redigere la “Carta dei Servizi sociali” per definire i criteri per facilitare l’accesso ai servizi stessi e organizzare l’area del sociale in base ai bisogni dei cittadini, puntando alle famiglie con monoreddito, a chi è in difficoltà, rivedere le tariffe, tributi e rette per le scuole e i trasporti.
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ebutto del Movimento 5 Stelle nella scena politica noalese. Senza alleanze al primo turno, come già annunciato da tempo, e una squadra dove nessuno ha avuto ruoli all’interno del Comune. Si propone con il classico simbolo nazionale. Il Movimento 5 Stelle si era presentato ai cittadini ancora a metà marzo, ufficializzando in sala San Giorgio il nome di Scordino. E’ stato il secondo a Noale, in termini di tempo, a avanzare la candidatura a guidare la città nel quinquennio 2014-2019. Di seguito la lista dei candidati a entrare nel prossimo Consiglio comunale: Tommaso Pellizzon, Sara Bagordo, Alessandro Pezzato, Marco Trabucco, Marino Favaretto, Annamaria Serra, Mirco Franceschetto, Giuseppe Carraro, Elisa Stevanato Marco Scordino, Enrico Lombardi, Alfonsina Capestro, Alessio Balsadonna.
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Il candidato sindaco
sergio vallotto
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ergio Vallotto è nato nel giugno 1956, sposato con due figli, è iscritto al Caroccio dal 1993. In quest’ultimo quinquennio ha avuto le deleghe all’Urbanistica, alla Sicurezza, alla Protezione civile e all’Agricoltura. “Celeghin ha preferito andare da solo – spiega il candidato – e noi abbiamo deciso di fare altrettanto. Questi cinque anni non sono stati un fallimento. Anzi, abbiamo fatto tanto e accumulato capacità d’amministrare. Se ci dovesse essere il ballottaggio, vedremo cosa succederà: i giochi sono aperti. Abbiamo una lista fatta di lavoratori, artigiani, commercianti, persone determinate e convinte. Per candidarsi oggi si deve avere coraggio, perché soldi non ce ne sono”. Sul programma, Vallotto punta su sicurezza e impegno per le famiglie meno fortunate. “Potenzieremo le telecamere – fa sapere e – attenzione per chi è in difficoltà e tornare a collegare le due piazze del centro. Vorrei un comune più pulito e non promettiamo le cose irrealizzabili. Credo che possiamo fare bene”.
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Lista lega nord
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a Lega Nord ha scelto di andare da sola alle elezioni di Noale. Era in maggioranza negli ultimi cinque anni, anche se non c’era il simbolo. Stavolta, invece, il logo del Carroccio c’è come successe giusto dieci anni fa, sempre con candidato sindaco Sergio Vallotto. All’interno del gruppo troviamo, come capolista, Renzo Famengo, reduce dall’esperienza in maggioranza dal 2009 a oggi. Gli altri, invece, non erano presenti nell’ultimo mandato del Consiglio. Questo l’elenco dei candidati a entrare nel futuro parlamentino locale: Renzo Famengo, Anna Negro, Giuliano Barbiero, Fiorenza Moddolon, Claudio De Marchi, Manuela Betteto, Diego Favaro, Alice Tomaello, Maria Stella Carraro, Marco Codato, Vladimiro Tosatto, Fabio Pavan, Roberto Boato, Edoardo Gatto, Leandro Giordan, Dario Da Lio.
6 Elezioni a Noale I candidati sindaci si presentano Il candidato
patrizia andreotti
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atrizia Andreotti ha 52 anni ed è il capogruppo uscente in Consiglio di Uniti per rinnovare. E’ stata assessore all’Istruzione, ai Trasporti e ai Rapporti con il volontariato nel quinquennio 2004-2009 con il sindaco Carlo Zalunardo. Sposata, è professoressa di Diritto ed Economia all’istituto Salesiano San Marco di Mestre. “Ci siamo dati un piano di lavoro – spiega – partendo, innanzitutto, dall’informazione sui dati oggettivi di Noale, sulla situazione economica e sociale. Ci siamo anche formati, chiedendo a delle persone di stimolarci su dei temi. Vogliamo progettare il futuro, non limitandoci solo a gestire le emergenze. Condividere e ascoltare i cittadini, attivando i social network perché, se usati bene, possono essere un gran veicolo di comunicazione. Le piazze XX Settembre e Castello dovranno essere rimesse in collegamento. Ora c’è una viabilità che rende difficile l’accesso alle attività. Discutere su come recuperare l’ex casa di riposo e gli immobili di largo San Giorgio”.
Lista Partito Democratico
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l Pd ha deciso di appoggiare Patrizia Andreotti non facendo ricorso alle primarie. Se n’era parlato, in un primo momento, di ricorrere a questo strumento, così come successo altrove, ma poi ci si è trovati d’accordo sul nome di Andreotti e si è deciso di andare avanti. A quel punto, il partito si è messo in scia alla lista Impegno Comune. l’accordo è stato ufficializzato a metà aprile. Nessuno è stato in Consiglio nell’ultimo quinquennio ma qualcuno ha già avuto delle esperienze precedenti. Questi i candidati a entrare nel parlamentino locale. Francesco Grespan, Nicla Betteto, Cristiano Antonini, Maria Bottacin, Davide Boschin, Francesca Calloni, Luana Milan, Lidia Mazzetto, Luigi Ceoldo, Melissa Roncato, Marco Rosso, Claudia Schiavon, Marco Scatto, Alessandro Simionato, Fabio Trevisan, Gianni Zen.
committente: Michele Celeghin via Tintoretto, 10/ Noale - Ve
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Lista “ Impegno comune”
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na civica per sostenere Patrizia Andreotti. Lista che vede qualche volto nuovo della vecchia opposizione ma c’è anche chi ha fatto parte della maggioranza fino a poco tempo fa. Nel primo caso troviamo Massimo Casotto, già assessore alle Attività Produttive con Carlo Zalunardo dal 2004 al 2009, e Alessandra Dini, consigliere comunale uscente di Uniti per rinnovare. Nel secondo caso, invece, troviamo Giuseppe Mattiello, delegato al tempo libero negli ultimi cinque anni. Questi i candidati consiglieri di Impegno Comune: Nicoletta Bertolin, Riccardo Canil, Massimo Casotto, Giuseppe Ciriolo, Giulio Compostella, Alessandra Dini, Bianca Maria Fattori, Giuseppe Mattiello, Matteo Mazzaro, Simone Olivi, Sara Sartori, Mariangela Semenzato, Fabrizio Stevanato, Tamara Saccarola, Paolo Vecchiato, Daniele Zanzo.
Lista “La forza dei noalesi”
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a forza dei noalesi”, a sostegno di Patrizia Andreotti, ha come capolista l’ex assessore alla Manutenzione Andrea Muffato. Non ci sarà Paolo Dalla Vecchia, ex assessore alla Sanità e uscito da tempo dalla giunta di Michele Celeghin per divergenze su come rilanciare l’area dell’ospedale ed entrato nel gruppo Misto: farà da “allenatore”. La lista ha quattro avvocati donna e due persone conosciute come Domenico Felice, consigliere uscente di Uniti per rinnovare, e Claudio Manente per il suo impegno nell’associazione Fai Centro. Questi i candidati: Andrea Muffato, Giulia Busato, Roberto Cavasin, Carlo Celeghin, Alessio De Franceschi, Francesco De Marchi, Elena Donè, Domenico Felice, Claudio Manente, Pierantonio Orti, Andrea Rigo, Annamaria Tosatto, Chiara Trabucco, Katia Valotto, Martino Vedovato.
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SCORZE’ Gardigiano Porzione centrale di trifamiliare degli anni 60’, immersa nella campagna, ideale per chi cerca la tranquillità, totalmente ristrutturata nel 1997, dal caratteristico stile rustico; 200mq circa, disposta su due livelli, con ampio scoperto privato di circa 400mq ben piantumato. Classe “E” IPE 165,21. € 245.000,00 tratt. Rif. SC52
SCORZE’ Bellissimo appartamento con 200 mq. di giardino privato, posto al piano terra, composto da: soggiorno con cucina a vista , 2 camere, bagno, disimpegno, garage e posto auto. Dotato di ogni comfort e parzialmente arredato è un’ottima soluzione in bella zona residenziale. € 165.000,00 tratt. Classe “C” IPE 60,59 Rif. SC20A
ZERO BRANCO Recente miniappartamento con scoperto privato, composto da: zona giorno di 24 mq., camera, bagno, disimpegno e garage comunicante. Completamente arredato. OTTIMA SOLUZIONE!!! APE in fase di richiesta. € 109.000,00 Rif. ZB11
SCORZÈ Curato ed accogliente appartamento con ingresso semiindipendente, in posizione invidiabile, suddiviso in due livelli, composto da: soggiorno con cucina a vista, 2 camere matrimoniali, 2 bagni, piccolo scoperto, garage e p.auto di proprietà. Possibilità parziale arredo!! € 135.000,00 Rif. SC21
SCORZÈ Peseggia Accogliente appartamento, con ingresso semi-indipendente, disposto su due livelli, disegnato per garantire comodità e praticità; soggiorno, cucina abitabile, doppi servizi, lavanderia, 2 camere matrimoniali mansardate e travate a vista finestrate, 2 terrazze e garage. Ottima opportunità!! Classe “C” IPE 81,10. € 165.000,00 Rif. SC297
ZERO BRANCO Appartamento al piano terra con scoperto privato, dotato di ogni confort, con massima cura dei dettagli, ottimi spazi abitativi e funzionali; soggiorno con cucina a vista, 2 camere, bagno, ripostiglio e garage. Una casa di cui innamorarsi!! Classe “E” IPE 127,25. € 149.000,00 tratt. Rif.ZB292
SCORZÈ frazione Trattasi di nuovo intervento in Classe A di n. 6 case a schiera, di ampie dimensioni, poste in zona residenziale tranquilla e comodissima al centro. Le abitazioni di particolare architettura, sono state progettate con cura, in modo tale da creare ambienti funzionali in grado di soddisfare ogni esigenza abitativa e dove il design si fonde con l’eleganza. Info in ufficio. Info in ufficio Rif. SCK4
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8 Elezioni a Scorzè Elezioni amministrative Tre candidati per il rinnovo del consiglio comunale
Berton, Scattolin, Mestriner in lizza F
lavio Berton (Movimento 5 Stelle), Giovanni Battista Mestriner (Forza Italia, Lega Nord e “Civica Mestriner sindaco”) e Gigliola Scattolin (Pd, “Lista civica con Gigliola Scattolin” sindaco ed “Energia nuova per… una Scorzè viva”). Da questo trio uscirà il nome di chi governerà Scorzè fino al 2019. C’è un netto calo del numero di pretendenti rispetto al 2009, quand’erano sette. La campagna elettorale ha iniziato già ad attrarre i primi “big”. Il primo appoggio è arrivato per Flavio Berton (Movimento 5 Stelle), che a metà marzo ha lanciato la sua candidatura davanti al municipio alla presenza di quei deputati sospesi dal presidente della Camera Laura Boldrini. Qualche settimana dopo è stata la volta del presidente del Friuli VeneziaGiulia e vice segretario nazionale del Pd Debora Serracchiani, venuta in centro a sostenere Gigliola Scattolin, oltre ad Alessandra Moretti, capolista per le europee nel Nordest. Mestriner, invece, si è affidato a Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord.
di Alessandro Ragazzo Il candidato
flavio berton
F
lavio Berton ha 28 anni, è cresciuto a Scorzè e dopo la maturità classica si è laureato in giurisprudenza a Padova. Durante il periodo universitario, ha trascorso un anno in Portogallo in occasione del programma Erasmus. Al liceo ha fatto parte della compagnia teatrale della scuola. Attivo anche nel mondo delle associazioni, per dieci anni ha giocato a calcio con lo Scorzè-Peseggia e ha fatto parte degli scout del paese. “Avremo un assessorato che avrà lo scopo di monitorare tutti i bandi d’interesse economico e sociale – fa sapere – e poi vorremmo interpellare i cittadini su come usare una determinata percentuale di spesa: può essere un incentivo per devolvere al Comune il 5 per mille. Pensiamo di portare in Consiglio le petizioni e le proposte e punteremo al risparmio delle risorse, a partire da quelle energetiche, con un piano per gli edifici comunali. Sul sociale, i risparmi serviranno a mantenere e migliorare i servizi come gli asili, i buoni pasto, l’assistenza domiciliare, il trasporto”.
Scorzè lista 1 Movimento 5 Stelle
I
l Movimento 5 Stelle di Scorzè va avanti da solo. Sulla scia di quanto sta facendo altrove, ha deciso da subito di non fare alleanze e di andare avanti per la propria strada. Una lista fatta da persone che “vivono” il comune, o perché ci abitano o perché ci lavorano e che non hanno esperienze passate nella vita politica. Insomma, si vuole puntare su cittadini che conoscano quel territorio, non affidandosi da chi viene da fuori. Questo l’elenco dei candidati a diventare consiglieri comunali: Alessandro Michieletto, Samuele Bortolozzo, Antonio Petenà, Omar Fardin, Andrea Quinzi, Emanuele Scarpa, Terry Bragato, Simonetta Piacentino, Francesco Bortolato, Michele De Franceschi, Lucrezia Lazzaro, Natascia Favaron, Maurizio Ostuni, Simone Favaretto, Consuelo Cavallin e Claudio Moretti.
Il candidato
Il candidato
G
G
Gigliola Scattolin
igliola Scattolin è nata nel 1968, si è laureata in Scienze politiche, ha un master in Economia e Management della Sanità e lavora all’Asl 9 di Treviso. Fino allo scorso autunno era segretario del Pd di Scorzè, poi sostituita da Alessandro Popaiz. Ha lanciato la sua candidatura ancora a fine gennaio e al voto il Pd non andrà da solo ma avrà accanto la “Lista civica con Gigliola Scattolin sindaco” ed “Energia nuova per… una Scorzè viva”. “Per Scorzè – spiega – sono i nostri figli il tesoro più grande e dobbiamo portare il traffico fuori dal centro. L’emergenza è il lavoro per la dignità della persona e per rilanciare un nuovo sistema produttivo. Il Comune deve essere attivo con la Regione e l’Europa. Puntiamo sulla trasparenza; ricordiamoci che il municipio è la casa di tutti. Vorrei che la sala Consiglio fosse usata anche dai ragazzi del nostro territorio per fare attività. La mia stella polare sarà l’articolo 49 della Costituzione: tutti i cittadini hanno diritto ad associarsi liberamente”.
Lista partito Democratico
T
ante facce conosciute all’interno del Pd, con la linfa che arriva dai nuovi. Spicca l’assenza di Giuliano Zugno, per anni uomo di punta del Pd di cui è stato anche capogruppo prima di lasciare a Giannina Manente. Sulla scheda, gli elettori ritroveranno i nomi di Valerio Ferro, della stessa Manente e Alvise Zanette, consiglieri uscenti. Dunque Scattolin, come aveva annunciato in sede di presentazione, si affiderà “all’esperienza” di questi elementi in questa campagna elettorale. Questi i candidati a entrare in Consiglio comunale: Martina Danesin, Domenico Baccega, Angela De Rossi, Andrea Bello, Maria Rossella Giacomin, Valerio Ferro, Giannina Manente, Mauro Michieletto, Gloria Morbiato, Giacomo Molucchi, Monia Pastrello, Carlo Perrone, Antonella Pesce, Alvise Zanette, Marianna Pierazzo e Dario Zugno.
Lista “Energia nuova per…Scorzè”
U
na lista civica nuova per appoggiare la candidatura di Gigliola Scattolin. Sono stati inseriti molti esponenti della società civile. Nomi che si vogliono proporre per una forza giovane per il centrosinistra e ci sono persone che non hanno ricoperto cariche nell’ultimo quinquennio all’interno del parlamentino locale. L’appoggio della lista, con conseguente scoperta del logo, è stato ufficializzato durante la presentazione davanti al municipio della stessa Scattolin. Questa la lista degli aspiranti consiglieri comunali di “Energia nuova per… una Scorzè viva”: Michele Mogno, Azzurra Bortolato, Matteo Pamio, Fabio Barin, Nicola Battaggia, Federica Codato, Luca Gatto, Giorgio Pizzolato, Alessandra Mangano, Lisa Martinati, Gianpietro Mion, Mery Moretto, Giovanni Pesce, Stefania Roccaro, Elisa Vecchiato.
La lista “Gigliola Scattolin sindaco”
L
a lista civica con Gigliola Scattolin sindaco è nata un po’ sull’esperienza di un quinquennio fa con Pizzolato-sindaco. Capolista sarà Maurizio Civiero, in Consiglio comunale proprio con la vecchia lista, mentre non ci sarà Eddi Simion, uno degli assenti eccellenti di questa tornata elettorale. C’è, invece, Gennaro Piscopo, che non sarà presente con il simbolo Italia dei Valori. Gli altri non erano presenti nel parlamentino locale uscente. Questi i nomi in lizza per diventare consiglieri: Maurizio Civiero, Gennaro Piscopo, Chiara Barbato, Daniela Calzavara, Adriana Chirico, Tatiana Comelato, Giuseppe Favaro, Marco Minato, Claudio Nalesso, Paola Nardin, Denise Pesce, Stelvio Rizzardo, Mario Silvestri, Laura Simion, Davide Tegon e Flavio Zacchello.
Giovanni Battista Mestriner
iovanni Battista Mestriner ci riprova. Arriva da cinque anni da sindaco di Scorzè e vuole continuare il suo lavoro per il prossimo quinquennio. Di professione avvocato, ha 38 anni e un passato da presidente del Consiglio comunale ai tempi in cui governava la giunta di Clara Caverzan. Ha puntato sulla squadra di questi ultimi cinque anni, mettendo ancora al centro della coalizione il binomio Forza Italia e Lega Nord, oltre all’aggiunta della lista civica che prende il suo nome. “Mi ripresento – spiega – perché non possiamo permetterci il lusso di tornare indietro agli anni dove contavano solo gli amici degli amici. Abbiamo ottenuto risultati importanti, dimezzando il debito del Comune, portandolo da 7 milioni di euro a 3,2 milioni, pagato 2,4 milioni di danni provocati dalle giunte precedenti, mantenendo la stessa pressione fiscale. La raccolta differenziata è cresciuta rispetto al passato e oggi siamo attorno al 76 per cento. La tariffa sui rifiuti è stata ridotta dopo diciassette anni”.
Lista Forza Italia
I
n Forza Italia spicca l’assenza di Albino Luise, attuale assessore all’Ambiente, alla Polizia locale e ai Rapporti con gli enti sovra comunali. E’ stato uno dei protagonisti della politica scorzetana, scrivendone una buona fetta della recente storia decennale, ricoprendo, seppur per pochi mesi, anche la carica di sindaco. E poi in giunta, nel parlamentino, perché Luise ha visto passare molti colleghi. Non è stato inserito neppure Fidelmino Franzoi, altra figura nota della politica, e non solo, locale. Insomma, non vederli entrambi fa notizia. Questa la lista degli aspiranti consiglieri: Emanuela Barbiero, Williams Ceccato, Dimitri Masiero, Dovilio Pastrello, Angelo Righetto, Renzo Benozzi, Sabrina Beggio, Giorgio Celegon, Paola Berti, Emanuela Celant, Angelo De Rossi, Elena Durigon, Sabrina Danesin e Maria Marchetto.
Lista “Civica Mestriner”
G
iovanni Battista Mestriner ha scelto di puntare anche su una civica che porta il suo nome, andando ad affiancare le altre due di partito. Scelta ufficializzata ancora in aprile dallo stesso sindaco uscente. All’interno troviamo due assessori uscenti, come Nais Marcon (Istruzione e Cultura) e Stefano Tosatto (Sociale), mentre torna in pista Natalino Salvati, protagonista negli anni scorsi in Consiglio comunale e che non c’è stato nell’ultimo quinquennio. Questo l’elenco dei nomi candidati al parlamentino: Marino Ceccon, Giuliano Chinellato (detto Iopi), Sabina Dametto, Luca De Faveri, Luigi Durante, Marzia Giacomin, Aldo Luise, Nais Marcon, Ilenia Milanese, Stefania Mestriner, Marco Pesce, Natalino Salvati, Barbara Scantamburlo, Davide Sottana, Marzia Stangherlin, Stefano Tosatto.
Lista Lega Nord
L
a Lega ha detto sin da subito che avrebbe appoggiato Giovanni Battista Mestriner, anziché come cinque anni fa quando, almeno al primo turno, era andata da sola. In pratica, con questa mossa, l’attuale maggioranza prosegue compatta. Il Carroccio conferma il blocco degli ultimi anni, anche se mancherà Giancarlo Gomiero, capogruppo della Lega in Consiglio ed è ex assessore alle Attività produttive con Clara Caverzan, dal 2004 al 2008, ha passato la mano. Questi i nomi in lista: Amerigo Scattolon, Claudio Codato, Angelo Michielan, Alessia Pamio, Alessandra Sgorlon, Francesco Tranossi, Nicola Michieletto, Alessandra Pegoraro, Adriana Giacomello, Daniele Trevisanello, Davide Fardin, Annamaria Cappelletto, Elda Morello, Oriello Pellizzato, Emanuele Bellia e Gabriele Michieletto.
10 Noale L’Intervento
Aziende Economia I dati di marzo hanno fatto segnare un’inversione di tendenza
Aprilia, gli ordinativi ripartono di Alessandro Ragazzo
A
Per i veicoli sopra i 50 centimetri cubici, si registra un aumento del 12,90 per cento delle vendite
prilia torna in testa alla classifica degli scooter più venduti. I dati di marzo scorso, infatti, hanno fatto segnare un’inversione di tendenza dei numeri per la casa di Noale, dopo alcuni mesi di difficoltà con il sorpasso della casa-madre Piaggio. Certo, il mercato dei cinquantini fa segnare sempre un meno davanti alla voce vendita, ma in misura inferiore rispetto al recente passato. Vanno meglio le moto, che registrano un più alla voce immatricolazioni. Questo secondo i dati usciti dal Ministero dei Trasporti. Il dato di marzo descrive, per il mercato italiano delle due ruote, una situazione di crescita a due cifre che non si riscontrava da oltre quattro anni. Gli scooter con 10.633 unità immatricolate presentano un deciso aumento, pari al 39,6 per cento. Le moto con 7.283 immatricolazioni raggiungono un più 14,7 per cento e consolidano l’andamento positivo degli ultimi quattro mesi. Marzo pesa in media l’11 per cento del totale venduto nell’anno. Anche i veicoli 50cc arrestano finalmente l’emorragia di volumi e fanno registrare 2.447 unità vendute per una crescita del più 11%. Partendo dai veicoli sotto i 50 centimetri cubici di cilindrata, in vetta troviamo Aprilia Scarabeo 50 2T, con il podio completato dai due Piaggio Liberty 50 Rst 4T e il Vespa Lx 50 4V 4T. minio giapponese con la Honda nei primi tre posti. Scorrendo la classifica dei primi venti, troviamo un’al- Scorrendo il resto, non ci sono moto Aprilia, mentre tra moto uscita dalla fabbrica di al quinto c’è la Piaggio Beverly Noale-Scorzè: lo Scarabeo 50 Oltre il 50 per 300. “Il nostro – afferma 4T e 4V, che si trova decimo in cento dei mezzi Corrado Capelli, presidente di graduatoria. In generale, i cin- esistenti supera Confindustria Associazione naquantini venduti in Italia sono ormai 10 anni zionale ciclo motociclo accessori stati del meno 7,96 per cento di età (Ancma) – è un timido sospiro rispetto allo stesso periodo dello di sollievo per questa inversione scorso anno. Per i veicoli sopra i 50 centimetri cubici, di tendenza che auspichiamo continui nei prossimi si registra un aumento del 12,90 per cento, con gli mesi. Le due ruote continuano a essere una delle miscooter (13,25 per cento) che vanno meglio delle gliori soluzioni per la mobilità sostenibile ma il parco moto (12,43 per cento). Nella classifica, c’è il do- circolante in Italia è obsoleto e si sente la necessità
NEWS
A
Lo stabilimento dell’Aprilia
di rinnovarlo. Oltre il 50 per cento dei veicoli esistenti supera i 10 anni di età, e si tratta di 4.400.000 scooter e moto. A causa della crisi economica il tasso di sostituzione dal 2007 al 2013 è passato dal 7 per cento a poco più del 2 per cento e oggi chi usa un due ruote per la mobilità urbana è spesso sottoposto a restrizioni al traffico, se non dispone di un mezzo aggiornato. Si deve insistere affinché le istituzioni affrontino i nodi che frenano il mercato. Serve un efficace intervento sulle tariffe assicurative, fuori dalla media europea, e non si possono più rimandare gli investimenti per rendere le infrastrutture sicure e adeguate alle due ruote”.
Tassa sulle rendite finanziarie più equa di Enrico Schienato*
segue da pag.
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È quanto proposto dal Governo Renzi per finanziare la riduzione dell’Irap alle aziende. Siamo d’accordo sul fine, ma l’applicazione dell’imposta non deve essere indiscriminata. Chi incassa dalle rendite poche centinaia di euro non deve pagare la stessa percentuale di chi ne ricava decine di migliaia. Per questo Altroconsumo ha pensato ad un sistema di revisione della tassazione delle rendite finanziare più equo. Con l’aumento indistinto della tassazione al 26% non c’è differenza tra chi guadagna poche centinaia di euro l’anno sui risparmi di una vita e chi invece incassa grossi dividendi su ingenti capitali investiti. Pensiamo anche a chi un lavoro al momento non ce l’ha e vive intaccando i propri risparmi (anch’essi tutelati dall’articolo 47 della Costituzione), non ci sembra corretto che venga vessato con una patrimoniale allo 0.2% (l’imposta di bollo) e una tassazione al 26% sul guadagnato. Come Altroconsumo vogliamo agire su due fronti: da una parte eliminare l’imposta di bollo dello 0,2% sui soldi investiti. Un’imposta ingiusta che si paga comunque, sia che questi investimenti portino a un guadagno, sia a una perdita; dall’altra riteniamo che se l’imposta sulle rendite finanziarie debba esser aumentata auspichiamo che lo sia almeno in modo progressivo (nel pieno rispetto dell’articolo 53 della Costituzione). Insomma più bassa per i piccoli risparmiatori e via via più alta man mano che aumentano i capitali investiti”. Ma come fare? Basterebbe infatti inserire tutti i guadagni finanziari in dichiarazione dei redditi e cumularli con gli altri redditi guadagnati. Allo stesso tempo, il contribuente potrà portare in detrazione l’imposta del 26% che gli è stata trattenuta nel momento in cui ha incassato la rendita finanziaria. Con questo sistema, chi guadagna di più paga di più e i piccoli risparmiatori sono tutelati; inoltre, non ci sarebbero più distorsioni fiscali perché si potrebbero finalmente compensare i guadagni con le perdite. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, se si inserisse in dichiarazione dei redditi il 70% dei guadagni finanziari annui e si portasse in detrazione l’imposta del 26% che viene applicata alla fonte, la tassazione finale andrebbe dal 16% sui redditi più bassi al 30% su quelli più alti. Mediamente chi guadagna fino a 55.000 euro annui pagherebbe l’attuale 26%. * delegato regionale del Veneto di Altroconsumo
Sociale
Posata la prima pietra della casa “Dopo di noi”
ncora qualche mese e Noale avrà la casa del “Dopo di noi”, la comunità-alloggio in grado di ospitare circa 10 disabili. Nelle scorse settimane c’è stata la posa della prima pietra nei terreni dove sarebbe dovuto sorgere il polo tecnologico di Aprilia. Poi non se ne fece nulla e cambiò la destinazione d’uso. Dopo due anni di verifiche tecniche, studi di fattibilità e contatti con la Fondazione Fonos, di cui l’associazione fa parte, si è arrivati alla firma di un accordo per dare il
via ai lavori. Dunque, niente capannoni come prevedeva il polo tecnologico della casa motoristica cittadina per creare le due ruote del futuro, ma un posto per i diversamente abili. A fianco ci saranno case che, assicurano dal Comune, non saranno dei condomini ad alto impatto visivo. L’iniziativa è promossa dall’associazione Genitori de “La nostra famiglia” mentre il progetto è stato curato dall’Edilizia privata e Servizi sociali del Comune. Anche l’Ulss 13 è stata coinvolta, per una struttura dove
per ciascun disabile ci sarà un programma di assistenza. Per altri ci potrà essere la permanenza definitiva o temporanea ma in base ai bisogni degli interessati. L’obiettivo è permettere agli ospiti di restare all’interno della comunità, senza essere sradicati dal loro territorio. Il costo è di 600 mila euro e la superficie sarà di 500 metri quadrati, all’interno di un’area verde di 17 mila metri. L’edificio conterà su dieci posti di cui due di pronta accoglienza e sarà gestita da una cooperativa,
attraverso la stipula di una convenzione. Si accederà tramite l’azienda sanitaria. Sarà ad uso, soprattutto, per le famiglie di Noale, Martellago, Salzano e Santa Maria di Sala, secondo un’esigenza avanzata dall’Ulss 13. Attorno, poi, sorgeranno case unifamiliari. Si accederà tramite l’azienda sanitaria. A.R.
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Noale 11 Sanità L’azienda sanitaria accelera il “piano immobili” per ottenere risparmi
Dipendenti Ulss 13, trasloco vicino Si tratta di 264 persone che occuperanno il terzo e quarto piano del monoblocco di Alessandro Ragazzo
S
empre più vicino il trasloco dei dipendenti dell’Ulss 13 che verranno a lavorare a Noale. Si tratta di 264 persone che occuperanno logisticamente il terzo e quarto piano del monoblocco. Nei piani dell’azienda sanitaria si vogliono ridurre le spese degli affitti per ottimizzare le risorse immobiliari disponibili con destinazione direzionale. Di questa ipotesi se ne parla già tempo, tanto che il tema era uscito anche in alcuni Consigli comunali. Ora sembra che il processo di trasferimento possa subire un’accelerata nei prossimi mesi, con
Prevenzione
il personale che arriverebbe da Mirano e Noale. Non a caso, nelle scorse settimane sono state spedite le lettere di disdetta dei contratti d’affitto del Mariutto a Mirano per spostare fuori gli uffici amministrativi. Si userebbero i parcheggi vicini al monoblocco: c’è già l’intesa con Rfi. Negli anni, Noale aveva denunciato l’incongruenza di pagare quasi 600 mila euro di affitti proprio del Mariutto oltre ad altri 4-500 mila euro per spese di manutenzione e consumi, con delle strutture libere e agibili proprio nella città dei Tempesta. Ora, grazie alle nuove
linee guida, ci sarà il trasferimento del personale. Le schede, inoltre, hanno previsto a Noale un servizio in più, l’ospedale di Comunità; si tratta di una struttura residenziale o semiresidenziale in grado di garantire un’assistenza sanitaria di breve durata. In poche parole, sarebbe a metà tra la medicina generale e l’ambulatorio. Servirebbe a quei pazienti che, pur non avendo patologie acute, non possono essere assistiti in casa in modo adeguato. Sorgerà quindi a Noale, con 40 posti letto, nel bilancio dell’Ulss è scritto un investimento da 1.240.000 euro.
Riprende il progetto “Sorridiamo a Noale”
S
econda fase del progetto di prevenzione dentale “Sorridiamo a Noale”, promosso dall’assessorato ai Servizi sociali di Noale. Nella prima parte dell’esperienza, la percentuale di adesione nelle classi seconde, terze e quarte era stata del 99 per cento e ora il progetto è stato esteso anche a
“La Regione Veneto ha costituito un gruppo di lavoro per l’attuazione del Piano Sanitario Regionale – dichiara il direttore Generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato – e i lavori dovevano terminare entro il 31 marzo. Ora attendiamo la delibera di giunta regionale per gli standard applicativi e le tariffe. Per quanto mi riguarda, il giorno dopo l’uscita
tutte le classi prime, per un totale di circa 600 alunni. L’iniziativa, portata avanti con il Comune di Gradisca D’Isonzo (Udine) con cui Noale è gemellato, è partita da un dentista padovano con lo studio nella città dei Tempesta, Mario Borsatto, che l’ha sottoposta al Comune. Così sono stati interpellati i quattordici medici dentisti del territorio e i due pediatri, che hanno aderito. Tra le parti è stato siglato un protocollo d’intesa triennale, ma rinnovabile, per fare l’indagine. Il lavoro di screening si
delle linee guida, a Noale si parte con l’ospedale di Comunità, e stiamo lavorando in questa direzione da alcuni mesi. Sul trasferimento della Lungodegenza Riabilitativa a Dolo, così come previsto dalle schede, non se ne parlerà sino almeno al 31 dicembre 2015 e in quella sede dovremmo mettere a norma innanzitutto i locali”.
potrà realizzare grazie alla disponibilità immediata e gratuita dei professionisti noalesi, che si recheranno in classe per fare una lezione sull’igiene orale e un’analisi sull’incidenza della carie e delle malattie del cavo orale in età scolare. I risultati saranno resi pubblici dopo la lettura dei medesimi da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. La partecipazione è volontaria e gratuita. A.R.
12 Noale Territorio La Banca popolare di Vicenza ha finanziato la ristrutturazione
Rinasce in centro il “Caffè Commercio” di Alessandro Ragazzo
In piazzetta del Grano tornerà a rivivere lo storico locale cittadino Davide Di Totero), tutti 19enni e di Spinea, ma presto ne arriverà un quarto. L’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso, senza scopo di lucro, che permetta ai ragazzi di completare la loro formazione con l’attività sul “campo”. Si servono colazioni, pranzi veloci, che possono andare dalla pappa al pomodoro, al riso di cereali, al pasticcio di carne e verdure, fino alle seppie, al pollo, ai taglieri e al roast beef, oltre agli apertivi. E in questi primi giorni, il caffè si è popolato; il fine settimana di “Noale in fiore” ha fatto da traino ma tra una brioche, un cappuccino, uno spritz e un cocktail l’idea sembra funzionare. Dopo tutto qui è sempre stato un po’ il centro di Noale dove ci si ritrovava a fare due chiacchiere. E quanto fatto in piazzetta del Grano, potrebbe essere esportato anche altrove. “Per le nostre scuole di formazione professionale – spiega il presidente della cooperativa Giovani Ristoratori
Il locale è aperto dalle 7.30 alle 20, per ora ci lavorano tre ragazzi, 19enni di Spinea
Il Caffè Commercio
www.ciottolidifiumesrl.it
Alberto Raffaelli – è di grande conforto e soddisfazione essere stati coinvolti in questo coraggioso progetto della banca. Oggi molti spesso parlano dei giovani e del loro futuro, qui vi sono molto di più di semplici parole o auspici. C’è un grande progetto che scommette su di loro, sulla crescita della professionalità e valorizzare i prodotti enogastronomici del territorio”.
Tradizioni * fino ad esaurimento scorte
U
na parte importante della storia della città torna a esistere grazie all’impegno di Banca popolare di Vicenza. L’istituto di credito ha completato la ristrutturazione del locale di piazzetta del Grano a Noale, facendo rivivere lo storico Caffè Commercio, ormai chiuso da qualche anno e dove in passato c’è stata anche una pizzeria. Tutte le fasi del progetto sono state incentrate sul valorizzare i giovani e il loro sviluppo professionale, dal progetto degli spazi fino alla gestione. L’iniziativa vede il patrocinio di Confcommercio Imprese per l’Italia Unione Venezia, che ha coinvolto, per gli arredi, gli studenti artigiani della Oliver Twist di Como, mentre la gestione della caffetteria è affidata alla Cooperativa Giovani Ristoratori di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), che dovrà selezionare gli studenti più bravi provenienti dalle scuole del settore del territorio. L’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso, senza scopo di lucro, che permetta a tanti giovani di completare la loro formazione con una preziosa attività sul “campo” di avviamento all’attività imprenditoriale e professionale. “Mi ha fatto molto piacere – commenta il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo – la sensibilità di Banca popolare di Vicenza che ha fatto rivivere un pezzo di storia di Noale con un occhio puntato sul futuro, cioè sui giovani, la loro preparazione al mestiere del loro domani e dall’altro al territorio, ai nostri prodotti, a valorizzare le specificità”. Aperto dalle 7.30 alle 20, per ora ci lavorano tre ragazzi, (Laura Rigo, Denis Fetoschi e
È arrivata la primavera! ... da noi fioriscono i rosoni ! V
Ricorrenze
La contrada San Giorgio compie 20 anni
per chi acquista materiale per una metratura superiore ai 40 mq.
in omaggio
un rosone del valore di €.75,00*
Bojon di Campolongo maggiore (Ve) III Strada Zona Artigianale, 2
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entesimo compleanno per la contrada San Giorgio di Noale, fondata il 7 maggio 1994. Così dal 3 all’11 maggio celebrerà questo anniversario con tante iniziative in Rocca dei Tempesta, ci sarà una mostra nella torre dell’Orologio e un convegno in piazza Castello. Per l’occasione, saranno coinvolte città medievali del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna con cui la contrada ha collaborato in questi anni. San Giorgio, poi, si preparerà per il Palio in programma sabato 14 e domenica 15 giugno, oltre a preparare le uscite del mercatino delle Arti e Mestieri e la partecipazione dei musici e sbandieratori ai tornei. Intanto è stato rinnovato il Consiglio direttivo, con le donne che aumentano di una unità, passando da due a tre sugli otto totali; riconfermata alla presidenza Francesca Colledan, che rimarrà in carica fino al 2017. Suo vice è stato scelto Renato Pesce, mentre c’è un nuovo segretario, Ruggero Vettorello (nuovo). Come tesoriere è stata scelta Marzia Ricciola, cerimoniere Elga Masiero (nuova) e magazziniere Diego Baldan (nuovo). Luca Casarin si occuperà delle ricerche storico-culturali, Giancarlo Nardin sarà il rappresentante dei gruppi. A.R.
14 Martellago Sicurezza stradale I dati della Polizia locale del Miranese Nord
NEWS
Aumentano gli incidenti mortali
Sicurezza idraulica
Lavori per un milione e 300 mila
Funzionano i sistemi di controllo Vista-red, di Martellago e di Scorzè, dove non ci sono stati botti di Alessandro Ragazzo
P
rimo dato: quasi dimezzati gli incidenti, anche se è cresciuto il numero degli incidenti mortali. Secondo dato: azzerati gli scontri nei tre incroci dove si usa il Vista-red, mentre triplicati gli interventi su edilizia e ambiente. Questi i punti più importanti del bilancio 2013 della polizia Miranese Nord, che raggruppa gli agenti di Martellago, Scorzè e Salzano. Ma a inizio 2014 ci sono già dei numeri interessanti, con un forte aumento delle vetture senza assicurazione. Nella relazione, il comandante Michele Cittadin ha puntato sul calo degli incidenti, passati dai 122 del 2012, seppur con zero tragedie, ai 67 dello scorso anno, dove, purtroppo, in due di questi ci sono stati dei morti. Funzionano i Vista-red, i due di Martellago (via Castellana e via Roma) e quello di Scorzè (alla Crosarona), dove non ci sono stati botti. Presto un altro punto nero potrebbe avere lo stesso sistema di controllo: quello tra via Mestrina, via Crosarona e via Montegrappa a Salzano. Le richieste di Salzano sono già partite da quattro anni, e si attende il via libera dalla Provincia. Riguardo questo incrocio, i vigili hanno pescato 110 camionisti proseguire su via XXV Aprile con direzione Robegano quando c’è il divieto di transito per i mezzi pesanti. I verbali staccati sono stati 4250, le patenti ritirate 41, le carte di circolazione tolte 44, mentre i fermi e i sequestri sono stati 51. In totale, i punti decurtati sono stati 5174. Anche per controllare eventuali abusi edilizi e danni all’ambiente, i numeri si sono quasi triplicati, passando dai 50 di due anni fa ai 146 del 2013. Sempre nel 2013, gli stessi agenti sono stati presenti per 408 volte nei tre mercati comunali e hanno vigilato su 171 manifestazioni. “Dati lusinghieri – dice Cittadin – conseguiti con un personale ben al di sotto degli standard, con venti vigili a disposizione più tre amministrativi: in rapporto al numero di abitanti, siamo i più bassi d’Italia. Dovremmo essere almeno il doppio, considerato che abbiamo un territorio da 54
Un controllo della polizia locale
U mila abitanti. Nonostante questo, tra giorno e sera abbiamo messo in campo 746 pattuglie per un totale di 4476 ore”. Ma la vera sorpresa sono i primi tre mesi del 2014, dove sono stati trovati 28 veicoli poi sequestrati perché non in possesso dell’assicurazione. Per capire che aria tiri, basti pensare che nell’intero 2013 questo numero è stato di 51: da gennaio a marzo di quest’anno si è già superata la metà. Questo significa che se l’andamento rimasse come l’attuale, si sfonderebbe il muro dei 100, raddoppiando i reati rispetto a dodici mesi prima. Ora con le tecniche informatiche, ci sono persone che provano a ingannare le forze dell’ordine, cercando di manipolare date e numeri di ogni genere. Che ci sia da lavorare, lo si può guardare anche dai reati registrati, anche in questo caso in netto aumento rispetto a tutto il 2013. All’ultimo 31 dicembre, erano 46, tre mesi più tardi si è già a 22. Qui entrano gli ubriachi, i senza patente.
pometon Ancora rischio esuberi
S
i avvicina la scadenza del 31 luglio, data in cui termina la proroga della messa in mobilità per i lavoratori di Pometon Maerne. Questo secondo gli accordi trovati a inizio anno tra l’azienda e Fiom Cgil e Fim Cisl. Infatti l’intesa sottoscritta in Provincia per la fabbrica metallurgica, prevedeva uno spazio all’uscita volontaria e a luglio Pometon potrebbe aprire una nuova vertenza per esuberi. Di più, perché era stato messo nero su bianco sul contratto di solidarietà fino al 9 ottobre. Pometon aveva chiesto 29 esuberi di personale sui 179 in organico ma alla fine ha prevalso la proposta che aveva fatto Ca’ Corner, anche se la discussione è stata lunga, con riunioni trasversali per arrivare a un punto comune. In questi mesi si sta facendo la conta dei lavoratori che potrebbero uscire in modo volontario. Fiom Cigl ne aveva contati una dozzina ma non è detto il numero sia più alto: a fine maggio si vedranno quante saranno le domande per andare in pensione. Poi, a inizio luglio, se il numero non dovesse essere sufficiente, l’azienda potrà aprire una nuova vertenza che, come prevede la legge, avrà tempo 75 giorni per renderla operativa, ovvero metà ottobre. Si era partiti dai 42 esuberi annunciati dalla fonderia, con i sindacati che volevano il prolungamento dal Ministero per lo Sviluppo Economico di un altro anno del contratto di solidarietà, per il quarto anno, e pure Pometon si era detta favorevole all’accordo ma chiedeva che nel’anno in corso, chi non fosse tanto distante alla pensione, potesse essere lasciato a casa. Le diverse
n milione e 300 mila euro per la sicurezza idraulica tra Martellago e Scorzè. Con l’arrivo della primavera il consorzio di bonifica Acque risorgive ha aperto dei nuovi cantieri che interessano dei tratti rimasti colpiti dalle piogge di autunno e inverno, che hanno provocato frane e cedimenti. S’interverrà per ripristinare, nello specifico, i danni provocati agli argini posti a monte e valle dei mulini Fabris, Vidali e Cosma (noti anche come Orso Bianco, Ca’ Nove e Pavanetto). Non solo: è prevista la realizzazione di alcuni by-pass con cui si intende ricreare una sezione idraulica uguale a quella delle sezioni a monte dei mulini. “Così – spiega il direttore del consorzio Carlo Bendoricchio – sarà possibile far transitare la stessa portata, riducendo i possibili fenomeni di esondazione che, oltre a creare disagio alle aree limitrofe, incrementano il grado di sofferenza dei collettori minori che, negli eventi di piena, fungono da unica rete di drenaggio”. Il progetto prevede di eliminare alcuni punti critici come le curve interrate, la realizzazione di punti di ispezione presidiati con chiusini a tenuta idraulica, la sostituzione di alcune paratoie. A.R.
Servizi Consiglio comunale
Arriva il sì all’Unione dei Comuni
vedute dei sindacati su come affrontare i mesi successivi, aveva portato al referendum di Fim Cisl, dove Fiom Cgil non partecipò, per capire come comportarsi. La prima, infatti, era disposta a trattare, la seconda no. Il quesito riguardava la proposta di prorogare di un altro anno il contratto di solidarietà ma per quest’autunno Pometon avrebbe potuto lasciare casa 22-25 persone, ovvero quegli operai prossimi ad agganciare la pensione. Per integrare le eventuali perdite per l’uscita anticipata, l’azienda era disponibile a garantire 120 mila euro. Alla fine vinsero i sì con 110 preferenze, sui 116 votanti, mentre i no erano stati 4, una scheda bianca e una nulla. Anche nel rapporto tra chi è andato alle urne e l’esito finale, ben il 94,83 per cento si diceva favorevole mentre solo il 3,45 per cento era contrario. Guardando i numeri allargandoli agli aventi diritto, si scopriva che quasi due terzi dicevano sì (63,58%). Le successive tappe in Provincia, alla presenza dell’assessore al Lavoro Paolino D’Anna e anche del Comune di Martellago, aveva portato le parti a trovare una via d’uscita, che A.R. porterà a degli sviluppi a breve.
Il municipio di Martellago
A
nche Martellago ha detto sì all’Unione dei comuni. Il voto è arrivato già al primo colpo, quando serviva la maggioranza dei due terzi dei consiglieri, ovvero 12. Decisivo il voto di Alberto Ferri (Lega Nord e lista Con Ferri si può fare), che ha impedito di portare la delibera per una seconda volta in aula, quando sarebbe passata a semplice maggioranza. Invece è arrivato questo “colpo di scena”, che ha permesso alla delibera di passare senza problemi. “Se il progetto non partiva stavolta – giustifica il suo voto Ferri – lo avrebbe fatto in quella successiva. La gente è stanca, chiede delle risposte e si vogliono dare con questa iniziativa, dove si parla di non aumentare i costi, migliorare i servizi e il risparmio. Se l’Unione non mantenesse i propositi, allora denuncerò tutto e sarò nelle condizioni per poterlo fare”. Dunque si va avanti con la più grande Unione dei comuni del Veneto, con 120
Ci saranno spese iniziali di oltre 60 mila euro, l’ente potrà decidere nuove tasse
mila abitanti distribuiti nei sei territori. E proprio su questi numeri che Moreno Bernardi (Un comune per tutti) ha sferrato il suo attacco. “Siamo davanti a un carrozzone – spiega – mentre ha più senso la Città metropolitana. Non abbiamo le stesse affinità con gli altri e poi è dimostrato come i Comuni sopra i 50 mila abitanti siano più spreconi. Perché non interpelliamo i cittadini? Si svuoterà il Comune delle sue competenze”. Critico il Movimento 5 Stelle, anche se non contrario a priori all’Unione. “Si vota questo documento sulla fiducia – spiega Barbara Simoncini – e abbiamo dei dubbi sui contenuti e sui tempi. Ci saranno spese iniziali di oltre 60 mila euro, questo ente potrà decidere nuove tasse” mentre il collega Andrea Marchiori aggiunge che “il documento è vago e ci faremo partecipi di un referendum”. Gianfranco Pesce (Pdl) suggerisce di partire prima con la Città metropolitana. “Lavoriamo con gli altri per istituirla – fa sapere – e poi se sono rose fioriranno”. Fino a qualche settimana prima, Martellago aveva preso tempo sull’Unione dei Comuni. Dal municipio facevano sapere che non c’era nessuna volontà di lasciare passare questo treno, ma prima volevano capire bene tutti i passaggi da fare, definire bene il progetto che mira a unificare alcuni servizi. Ed evidentemente la maggioranza ha valutato più i pro che i contro, se è vero che tutti il gruppo, durante la seduta del parlamentino, ha detto un sì convinto. Così il sindaco Monica Barbiero porta a casa il via libera immediato, assicurando che ci saranno benefici. “Questo statuto è la prima pietra – aggiunge – e resterà anche la convenzione della polizia locale con Salzano e Scorzè. Non avremo più spese, se non quelle iniziali, ma poi con i progetti da attuare saranno recuperate”. Per l’assessore all’Urbanistica Valerio Favaron “se non ci si mette assieme, non si fa più nulla”, mentre Sara Sabbadin (Pd) chiede anche di lavorare assieme per pianificare il territorio e renderlo omogeneo. A.R.
messaggio elettorale a pagamento
ELEZIONI EUROPEE 25 MAGGIO 2014
Europa sì ma non così ! meno vincoli meno sprechi meno burocrazia PIÙ ITALIA
Scheda marrone
Ruffato www.scriviruffato.it Committente Elettorale: Sandro Benato
Scorzè 17 Solidariertà Innovazione tecnologica lanciata dal gruppo Avis di Scorzè
Donazioni di sangue via internet Nel 2013, le donazioni sono state 922, in aumento rispetto al 2012. I donatori attivi sono 578 di Alessandro Ragazzo
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asta code per donare il sangue all’Avis di Scorzè perché il gruppo ha deciso di puntare su internet. Resta la possibilità di recarsi di persona ma in futuro si spera di avere sempre più prenotazioni on-line. Questa la decisione presa per andare incontro alle esigenze dei donatori ma anche a chi volesse avvicinarsi per la prima volta a questo mondo, perché di sangue ce n’è sempre bisogno e non è mai abbastanza, specie 0 positivo e 0 negativo. Sotto allora con la tecnologia, i primi ad usarla a livello di Ulss 13, per dare una svolta più giovane, ma anche agevolare gli utenti e gli stessi due medici per organizzare il lavoro. Per farlo, basta seguire la procedura. Una volta entrati nel sito www.avis-scorze. com ci si deve registrare, per chi non lo avesse già fatto, stabilendo la scelta del proprio nome e della password. Poi si può accedere alla fase successiva dove si dovranno inserire alcuni dati, tra cui la propria posta elettronica. A questo punto ci si può prenotare; per il 2014 si troveranno le date da qui a dicembre, ovvero ogni ultima domenica del mese ai poliambulatori Aquafit di Anni Sereni, e scegliere l’ora prediletta dalle 7.30 alle 10.30 tra quelle disponibili. Infine si lasciano i propri dati, recapiti e il gioco è fatto. Tre giorni prima della donazione, all’interessato arriverà una e-mail di ricordo dell’appuntamento onde evitare che se ne dimentichi. E già a fine aprile molte persone hanno voluto verificare la propria idoneità, tra cui i giocatori della locale squadra di calcio. In passato, infatti, c’erano molte persone che si trovavano in coda e dovevano aspettare diverso tempo prima dell’arrivo del proprio turno. Arrivando a digiuno, poi, il problema aumentava per chi era in fila. “C’erano persone costrette ad aspettare delle ore – dice il presidente della locale sezione Mattia Toniolo spiegando questa svolta informatica – e da questo è nata l’idea. Di sangue ne serve sempre”. E se in
futuro ci fosse la possibilità di aggiungere un terzo medico, Toniolo non si tira indietro. “Se ce ne fosse la necessità – fa sapere il presidente – si potrebbe fare. Ora ne abbiamo due disponibili”. Lo stesso presidente ha comunicato il contributo di Banca Santo Stefano, per l’acquisto di un apparecchio, già disponibile, per fare l’elettrocardiogramma. Intanto, guardando ai dati del 2013, le donazioni sono state 922, in aumento rispetto al 2012, mentre le persone attive sono 578. “I nostri numeri sono in aumento – continua nell’analisi il presidente Toniolo – ma come si sta alzando il numero delle donazioni, lo stesso possiamo dire per le richieste”. messaggio pubblicitario
Sociale Anteas, bilancio positivo
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umeri in netto aumento nel bilancio sociale dell’associazione Anteas Avas Di Scorzè, non solo per quanto riguarda il 2013, ma anche dell’ultimo quinquennio, circa l’accompagnamento di persone anziane, disabili e non solo verso gli ospedali e i centri riabilitativi. Numeri che registrano un notevole aumento dei chilometri percorsi e dei viaggi fatti. E lo scorso anno è stato record rispetto a quanto fatto alle stagioni precedenti. Il conto dei chilometri percorsi testimonia come il servizio abbia avuto un incremento non da poco. Nel 2009 si facevano 67.171 chilometri, lo scorso anno, per la prima volta, si è sfondato il muro dei 100 mila assestandosi a 107.309, aumentando di 16.248 i chilometri in dodici mesi. Il passaggio da tre a quattro pulmini, tra il 2009 e il 2010, ha fatto incrementare questa voce. Poi si scopre che se nel 2009 si sono compiuti 1827 viaggi con i tre mezzi a disposizione, nel 2013 il dato ha raggiunto quota 3448, ovvero 1621 in più. Ma il vero boom c’è stato fra il 2012 e lo scorso anno, con una crescita di ben 705 unità, quando nei cinque anni prima si era arrivati a un più 387 tra il 2009 e il 2010, anno in cui era entrato in servizio in quarto veicolo da trasporto. “Lavoriamo tutti i giorni della settimana con una quindicina di volontari – spiega il presidente Lorenzo Trovato – in base alle necessità e le richieste. Se serve, siamo reperibili anche nei festivi. Abbiamo fatto assistenza non solo a Scorzè, ma pure a Martellago, Salzano e Noale. Crediamo che chi ha bisogno, vada sostenuto, a prescindere da dove abiti. A breve rottameremo uno dei nostri mezzi, il Fiat Scudo, per avere a disposizione un Fiat Ducato, grazie a un contributo della Regione di circa 30 mila euro. Il servizio di accompagnamento e trasporto di persone è ormai abbastanza conosciuto e molto richiesto. E’ apprezzato dalla popolazione, anche perché cerchiamo di svolgerlo con un’attenzione particolare al rispetto della dignità della persona umana nel momento del bisogno”. I mesi dove si “lavora” di più sono maggio e ottobre, con oltre 300 movimenti ma anche marzo e novembre vanno molto bene. In generale, undici mesi su dodici presentano viaggi ben al di sopra delle 200 unità e, neanche a dirlo, è agosto il periodo dove si tira un po’ il fiato. Il servizio, attivo dal 2001 e nel corso del 2013, l’Associazione ha fatto incontrare le necessità dei poveri con quelle di chi, in modo spontaneo o in cambio di prestazioni occasionali o periodiche, è disposto ad aiutarli. Inoltre ha anche stipulato una convenzione con il centro San Benedetto, che permette agli associati di ottenere uno sconto del 15 per cento sulle spese A.R. per attività terapeutiche di riabilitazione e di sostegno.
Attività produttive
Il radicchio rosso arriva in Giappone
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l radicchio rosso prodotto nel comune di Scorzè arriva a Tokyo. Proprio da quest’area del Miranese, infatti, è partito un carico da 300 chili per la capitale nipponica, dopo che l’azienda Claudio Bellia di Cappella aveva ospitato una giornalista asiatica per scoprire il cibo italiano. Parla, discuti, informati, alla fine è nata questa opportunità. Si tratta di una delle iniziative della Strada del radicchio, che conta 22 comuni tra Veneziano, Padovano e Trevigiano, presieduta da Natalino Salvati. L’area è, quindi, molto estesa andando dalle sponde del Piave a est alla statale del Santo a ovest e ricomprende, al suo interno, sia i territori di alta che di bassa pianura.. le due aree sono separate dalla fascia delle risorgive dove sgorgano i principali fiumi come Sile, Dese, Zero e Marzenego. Lo scorso anno si è puntato molto sui turisti italiani e stranieri in visita alle aziende del territorio. “Abbiamo portato 3 mila persone – dice Salvati – facendo vedere loro tutte le sette fasi del lavoro. Abbiamo partecipato anche alle fiere tedesche di Monaco e Berlino. La Strada del radicchio deve portare ricchezza economica”. Tra gli scopi della Strada del radicchio c’è l’incentivare lo sviluppo economico con la promozione dell’offerta turistica basata sulla qualità dei prodotti e dei servizi, oltre a valorizzare le attrattive naturalistiche, storiche e culturali, promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria moderna, diffondere la conoscenza del territorio con iniziative promozionali. A.R.
18 Salzano Politica La Lega Nord denuncia una situazione ambientale preoccupante
NEWS
“Il comune è troppo inquinato”
In villa Romanin Jacur
Ventitreesima “Festa della filatura”
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Giuliano Stevanato: “Servono più controlli sul fiume Marzenego e sulla qualità dell’aria”
abato 31 maggio e domenica primo giugno apre i battenti la ventitreesima “Festa della filatura” a Salzano. La giornata di sabato inizia alle ore 9, in Villa Romanin-Jacur, con l’inaugurazione della mostra documentaria e di pittura dedicata a San Pio X di cui, quest’anno, ricorre il centenario della morte. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Salzano e prevede un calendario con moltissimi spettacoli e iniziative. Sabato sera, alle ore 20.45, Corte della filanda: rappresentazione teatrale a cura della compagnia “La Formigheta” dal titolo: “Don Giuseppe Sarto a Salzano: Popolo Fede e Filanda”. Domenica primo giugno, alle ore 10, apertura del museo della filatura in collaborazione con l’Istituto Sperimentale di Zoologia Agraria- sezione di bachicoltura di Padova dove sarà possibile visionare l’intero processo produttivo del baco da seta. Apertura del mercato contadino: Sapori della Tradizione e dimostrazione di antichi mestieri a cura della associazione: “2000 noi noi 2000” da Codiverno (Padova). Alle 10,15 ci sarà la sfilata di auto d’epoca e di figuranti in costumi tradizionali per le vie del centro. Alle 11 inaugurazione ufficiale della 23esima festa della filatura alla presenza delle autorità. A seguire balli e canti popolari in villa a cura del gruppo “Manina Bea” di Salzano. Alle ore 12 si mangia con il “Pranzo campagnolo” sul prato all’interno del parco di villa Romanin-Jacur, momento che vuole ricordare lo spirito di unione rurale di un tempo nella semplicità conviviale; alle 14,30 inizio dei “giochi di una volta” per bambini e adulti (Salto dea corda, corsa con i sacchi, massa e pindoeo ecc...). Alle 18 canzoni e balli della tradizione popolare. Per maggiori informazioni su tutta la manifestazione in programma si può consultare il sito www.prolocosalzano.it. R.P.
di Roberta Pasqualetto
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alzano è attraversata dal fiume Marzenego, negli ultimi anni discusso per la qualità dell’acqua. Salzano ha sottoscritto un protocollo d’intesa con gli undici comuni interessati e il consorzio di bonifica per confrontare e pianificare tutti i soggetti del territorio finalizzati alla sottoscrizione del “contratto di fiume”: un percorso decisionale partecipativo tra soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo al fiume e al suo territorio, per ricevere soluzioni che migliorino l’ambiente, il paesaggio e la qualità della vita. L’amministrazione comunale, nel mese di aprile, ha tenuto due appuntamenti riguardanti questo argomento. Purtroppo la nostra regione è famosa per il suo altissimo livello d’inquinamento e gli interrogativi, riguardanti lo stato dell’acqua, dell’aria e della terra, sono molti. “Per quanto riguarda la qualità dell’acqua del Marzenego io ho fatto delle interrogazioni a novembre del 2013 – dice Giuliano Stevanato, rappresentante della Lega Nord – abbiamo chiesto di verificare la qualità dell’acqua perché se non è buona diventa pericolosa e nociva per la salute delle persone. La qualità dell’acqua è molto importante per noi perché siamo nelle zone del radicchio e ovviamente sappiamo che l’acqua
Il fiume Marzenego
del fiume penetra nelle falde sottostanti”. Nel febbraio 2014, L’Arpav ha dichiarato che l’acqua del Marzenego non presenta salmonella, e ha revocato il divieto di utilizzo a scopo d’irrigazione mentre, per quanto riguarda la lavorazione del radicchio e l’acqua delle fontane, ha dichiarato che la qualità ricade in capo al proprietario del pozzo e i controlli esterni sono fatti dalle Ulss. Stevanato ha molto a cuore questo tema che tratta fin dalla sua elezione all’interno del gruppo consigliare e sostiene che l’argomento deve essere studiato da tutti i sindaci interessati e che sono legati al corso del fiume. “Restando in tema di salute, sono preoccupato anche della qualità dell’aria – dice Stevanato – i dati legati all’inquinamento annuale sono preoccupanti. Ho chiesto che siano fatte cittadine letture specialmente vicino alle scuole dell’obbligo per
vedere la qualità dell’aria”. Un altro tema che non condivide la Lega Nord è l’unione dei comuni del Miranese perché così com’è istituito è visto come un altro strumento di potere e uno spreco di denaro. “Noi siamo contrari all’unione dei comuni del miranese cosi com’è costituita – conclude – noi siamo favorevoli alla fusione per quanto riguarda il territorio ma emergono dubbi e perplessità in merito alla fattibilità di tale unione. Secondo noi non può funzionare: sarà un altro spreco di denaro pubblico e un altro centro di potere calato dall’altro. Inoltre l’attuazione di questa fusione prevede un aumento delle tasse di 12 mila euro all’anno per Salzano, perché ci sono le spese iniziali della costituzione dell’organismo, io mi sono letto bene lo statuto e i bilanci per capirlo”.
turismo l’istituto palatini nel circuito termale internazionale
La struttura termale
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l Palatini è un piccolo istituto termale situato a Salzano, la struttura è molto efficiente e offre diversi servizi che attirano un tipo di turismo salutare da tutta Italia. Questa stazione termale, è privata ed è gestita dalla famiglia Campagnaro da oltre vent’anni. Il comune di Salzano, da qualche anno, fa parte dei comuni termali del Veneto. Le terme sono state fondate nel 1982 e offrono diversi tipi di cure a pazienti residenti e non, anche grazie agli ambulatori medici presenti nella struttura. L’acqua delle terme sorge a circa 18,6 gradi ed è considerata acqua oligominerale bicarbonato-alcalinoterrosa: è, cioè, ricca di bicarbonato, calcio e magnesio ed ha un basso contenuto di minerali, con un pH 7,38/7,42. I suoi effetti sono riconosciuti positivi per la salute e il benessere del corpo e possono essere considerate e definite cure riabilitative. Le persone possono scegliere fra diversi tipi di
trattamenti, tra questi: la fangoterapia: l’uso di fanghi caldi per contrastare con il calore le forme arto reumatiche croniche e liberare l’organismo dagli accumuli tossici. Poi la balneoterapia: un bagno in acqua termale, a immersione o con l’idromassaggio. E infine la massoterapia: massaggi fatti a scopo riabilitativo, soprattutto per contrastare contratture muscolari parziali o generali derivanti da traumi anche gravi o postura scorretta. “La Regione ha deciso di puntare sull’offerta turistica dell’acqua termale, per proporre ai suoi potenziali ospiti un’offerta in più, noi abbiamo partecipato al progetto - dice l’assessore ai lavori pubblici Lino Manente. Il progetto operativo è diventato parte integrante delle azioni promozionali regionali”. L’istituto Palatini, è stato presentato insieme alle altre realtà termali del Veneto, in tutte le maggiori rassegne fieristiche nazionali e internazionali. R.P.
Approfondimento 19 Lavoro La provincia dà i dati dei Centri per l’Impiego di Dolo e Mirano
Disoccupati nel Miranese e in Riviera: è record Sempre più persone cercano lavoro. Le richieste che provengono dal Miranese e dalla Riviera rappresentano il 49% della provincia di Venezia di Alessandro Abbadir
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risi in Riviera del Brenta e Miranese, i dati che arrivano alla Provincia dai centri per l’impiego sono davvero preoccupanti, anche se la lettura che si dà può essere in chiaroscuro. Ma vediamo i dati. Aumentano i candidati nel 2013 e nei primi mesi del 2014, alla ricerca di un posto che sono iscritti come disoccupati, inoccupati nei centri per l’impiego di Dolo e Mirano. Le richieste in Riviera del Brenta e nel Miranese rappresentano il 49% del totale di tutta la provincia di Venezia Sono in termini percentuali il 28% nel Cpi di Dolo e il 21% in quello di Mirano. In termini assoluti 3.798 a Dolo e 2.938 a Mirano. In Riviera e iscriversi per cercare lavoro sono in prevalenza donne (1965), mentre sono uomini in maggioranza nel Miranese (1557). Si tratta di dati in controtendenza rispetto all’andamento provinciale dove si assiste ad una diminuzione di chi si iscrive all’ex collocamento. Un fatto che certifica il fenomeno (in espansione) di chi è sempre più scoraggiato dalla crisi che dura dal 2008, e
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il lavoro rinuncia anche a cercarlo. A cercare di spiegare i dati che sono arrivati ai centri per l’impiego è l’assessore al lavoro provinciale Paolino D’Anna. “Nel corso dell’anno 2013 - spiega - 13.683 utenti sono stati inseriti come potenziali candidati per le offerte di lavoro e formazione, di cui il 48% è rappresentato da donne. Il 73% degli utenti che si sono rivolti ai Cpi per essere inseriti nel programma di incrocio di domanda/offerta di lavoro, ha lo status di disoccupato o inoccupato, mentre il 24% è occupato in cerca di un’altra occupazione. Il restante 3% ha lo status definito come “altro” o non definito. L’82% dei candidati possiede la cittadinanza italiana”. La distribuzione per le fasce di età in tutta la provincia di Venezia è seguente: il 20% è rappresentato dagli under 25 anni, il 48% è composto dalla fascia di età 2545 anni ed il 32% sono gli over45enni. I centri per l’impiego con maggior numero di candidature registrate sono nell’ordine Dolo, Mirano e Mestre. Le più basse? Chioggia e Venezia Centro storico. Pochi anche a San-
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donà e Portogruaro rispettivamente con il 9 e 12 % degli iscritti. Ma per capire come sia enormemente aumentato il numero persone disponibili ad un nuovo impiego in Riviera del Brenta e nel Miranese dal 2005 ad oggi, basta confrontare i dati di quell’anno con quelli del 2013. “Nel 2005 facevano parte dei flussi di persone disponibili a trovare un nuovo lavoro al Cpi di Dolo - spiega D’Anna - 2266 utenti. Nell’ultimo anno sono 3302. Erano circa 1905 a Mirano nel 2005, ora sono 3709”. Altri dati: nel periodo gennaio-dicembre 2013 sono state accolte e gestite 1.036 opportunità lavorative corrispondenti a 1.831 vacancies per le quali sono state svolte 14.689 preselezioni. Le tipologie contrattuali maggiormente offerte erano lavoro a tempo determinato (58%), a tempo indeterminato (11%), con contratto di apprendistato (10%), il 9% è rappresentato dai non definiti e 5% dai tirocini. I Cpi con maggior numero di richieste gestite in questo caso sono Mestre, Portogruaro e Mirano. Il numero totale dei
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Il lavoro resta sempre l’emergenza del territorio
Patti di Servizio stipulati nel corso dell’anno 2013 in provincia di Venezia, ha raggiunto il valore di 7.744 ed è uno delle categorie osservate che sono calate maggiormente. Inoltre, si nota che mentre nel 2012 i PdS sono stati stipulati al 66% dei candidati, nel 2013 questo rapporto è pari a 57%. Il 33% dei candidati con PdS possiede la licenza media, il 30% è diplomato, il 16% ha il titolo di studio non definito, il 12% ha concluso gli studi universitari, il 7% ha la qualifica professionale, mentre il 2% possiede solo la licenza elementare. I sindacati leggono in chiaroscuro questi dati. “In certe aree
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storicamente più depresse come Chioggia e Cavarzere - spiega Riccardo Colletti della Cgil - assistiamo addirittura ad una contrazione della domanda di chi cerca un posto di lavoro e sicuramente il numero di disoccupati in quelle aree non è diminuito. In Riviera e Miranese questo fenomeno non c’è ancora: c’è ancora la speranza di trovarlo un impiego. Speranza alimentata da settori come quello calzaturiero per la Riviera che ad esempio va ancora a gonfie vele, mentre si assiste da qualche mese anche ad una ripresa nei 17 comuni, del comparto edile e della chimica”.
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20 2
VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Amministrazione Il governo del territorio
Dopo decenni di dibattiti, la città metropolitana Con l’approvazione del ddl Delrio, nel 2015 a Venezia nasce il nuovo Ente che sostituisce la Provincia
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il prsidente della Regione Veneto Luca Zaia e la collega della Provincia Francesca Zaccariotto dopo l’incontro a Ca’ Corner il 28 aprile scorso con il ministro dell’Interno Angelino Alfano
di Ornella Jovane
S
e ne parla da decenni, ma questa volta ci siamo: la Città Metropolitana dal prossimo anno diventa realtà. Con l’approvazione da parte della Camera del Disegno di Legge “Delrio”, il sistema delle amministrazioni locali viene ridisegnato in via transitoria in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, che all’articolo 114 indica le Province quale elemento costitutivo della Repubblica, al pari di Comuni, Città Metropolitane e Regioni. Fino ad allora, le Province non scompaiono, ma si svuotano di competenze e si trasformano in enti territoriali di area vasta di secondo grado, guidati da un presidente indicato dai sindaci e dai consiglieri comuna-
li della Provincia, il quale governa il territorio con l’Assemblea dei sindaci e il nuovo Consiglio provinciale formato da 10 a 16 componenti scelti tra gli amministratori locali. Tutti in carica senza compenso, eccetto quello già percepito per l’incarico principale. Questa rivoluzione, che secondo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, porterà semplificazione e risparmio (ma le forze di opposizione in Parlamento la pensano in maniera diametralmente opposta), riguarda ancor più da vicino il Veneziano. Uno dei principali pilastri della riforma, infatti, è costituito, com’è noto, dalla nascita, dal primo gennaio 2015, delle Città
Metropolitane, che, oltre a Roma Capitale con poteri speciali, saranno Napoli, Milano, Torino, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Reggio Calabria (quest’ultima dal 2016) e, appunto, Venezia. Dieci nuovi Comuni metropolitani a cui, in seconda battuta, si aggiungeranno Palermo, Messina, Catania, Cagliari e Trieste. Parliamo di 18 milioni di cittadini, il 30 per cento della popolazione italiana. A regime, queste nuove 15 grandi aree sostituiranno le Province in termini territoriali. A guidarle sarà un sindaco metropolitano che, a differenza dei presidenti delle “nuove Province”, potrà anche essere eletto, ma solo nel caso venga previsto da un’apposita
legge. In caso contrario, il presidente coinciderà con il sindaco della principale città e non percepirà alcuna indennità aggiuntiva. La Città Metropolitana avrà altri due organi: il consiglio metropolitano, indicato dal sindaco, organo di indirizzo e controllo, e la conferenza metropolitana, composta dai sindaci dei Comuni del territorio, che delibererà lo statuto e avrà funzione consultiva sul bilancio. Il personale delle attuali amministrazioni provinciali confluirà nel nuovo ente. Le città metropolitane assumeranno le funzioni sottratte alle Province, quali la pianificazione territoriale generale, le reti di servizi, le infrastrutture, i servizi pubblici, la viabilità, lo sviluppo economico.
Altro novità significativa, il ddl “Delrio” rende più semplice la disciplina delle Unioni dei Comuni, con le due sole tipologie, quella per l’esercizio associato facoltativo di funzioni specifiche e quella per l’esercizio obbligatorio delle funzioni fondamentali. Un’opportunità su cui in provincia di Venezia hanno puntato e stanno lavorando da mesi i Comuni di Martellago, Mirano, Noale, Salzano, S. Maria di Sala e Spinea, i cui consigli comunali hanno già deliberato lo statuto e l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni del Miranese, che dunque comprende tutti i Comuni del comprensorio eccetto Scorzè: una realtà da circa 120mila abitanti.
REAZIONI ZACCARIOTTO TEME lA pARAlISI DEll’ENTE pROVINCIAlE, ORSONI GIÀ pROIETTATO AllA COSTRUZIONE DEllA CITTÀ METROpOlITANA
L
’accelerata del ddl Delrio alla Città Metropolitana suscita commenti contrastanti nei due politici principali protagonisti della riforma: la presidente dell’ormai ex Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, e il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. La Zaccariotto, da sempre critica, e che dal 26 giugno resterà da sola alla guida della Provincia (senza più consiglio) in vista del passaggio di testimone alla Città Metropolitana, e in carica fino al 31 dicembre solo per l’ordinaria amministrazione, ha lanciato un grido di allarme all’assemblea dei presidenti delle Province, a Roma, e al Ministro dell’Interno Alfano nella sua ultima visita a Venezia. “Si rischia la paralisi dell’ente a fronte di gravi responsabilità in materia di sicurezza viabilistica, scuola e ambiente. Va eliminata la gestione provvisoria per un Ente virtuoso come la Provincia di Venezia, altrimenti si paralizzeranno servizi già programmati per 2014 e 2015.” ha lamentato Zaccariotto, contraria alla cessazione anticipata del mandato dell’assemblea provinciale. “Gli organi di governo eletti democraticamente devono
La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni Foto da www.provincia. venezia.it
arrivare alla scadenza naturale del mandato: siamo di fronte a un grave attacco alla democrazia, nel disprezzo degli elettori che hanno espresso una scelta precisa con regole definite. La decadenza anticipata accade solo in caso di infiltrazioni mafiose o di altri gravi reati, ma da questo punto di vista la Provincia di Venezia può vantare una condotta efficiente e spec-
chiata” conclude. “Di giorno storico e di svolta nella riorganizzazione dello Stato, che non vedeva grandi riforme da mezzo secolo, dall’istituzione delle Regioni” parla invece Giorgio Orsoni, il nuovo sindaco metropolitano, in carica – intanto - fino al 31 dicembre per approvare il nuovo statuto in vista del primo gennaio 2015, quando la Città metropolitana nascerà ufficialmente. Orsoni ha già convocato il 6 maggio scorso la riunione della conferenza metropolitana con i sindaci del Veneziano per avviare le procedure per lo studio dello statuto, da approvare entro l’anno, eleggendo la conferenza statutaria e il consiglio metropolitano. “Avremo un’estate di lavoro pieno” aggiunge, soddisfatto, Orsoni che, a meno di variazioni previste dallo Statuto, dovrebbe essere, in quanto sindaco della città capoluogo, anche il presidente - il primo - della Città Metropolitana di Venezia. Che però da più parti si spera di estendere presto anche a Treviso e Padova, concretizzando il sogno della PaTreVe. O.J.
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Spazi aperti 21 3 Controlli La Provincia di Venezia consegna alle polizie locali efficaci strumenti informatici
35 tablet contro i reati ambientali Sono stati creati gruppi di lavoro monotematici, gruppi ristretti di specialisti delle polizie statali e locali di Alessandro Abbadir
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a tecnologia in aiuto alla lotta ai crimini ambientali. Questa la bella novità emersa nelle scorse settimane durante l’incontro “La piattaforma di vigilanza ambientale”, in cui sono stati consegnati 35 tablet alle polizie locali della provincia, in comodato d’uso. Con i vari protocolli attuati, la Provincia si è impegnata a garantire alle forze dell’ordine dotazioni di mezzi e strumenti informatici, compresi software applicativi in comodato d’uso gratuito, per potenziare lo svolgimento delle attività di vigilanza ambientale sulla base delle disponibilità finanziarie provenienti dagli introiti delle sanzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti. E’ stata avviata così una sperimentazione di gruppi di lavoro monotematici, gruppi ristretti di specialisti delle polizie statali e locali. che si occuperanno di specifiche tematiche, dal consumo del suolo, ai rifiuti, alle procedure anti inquinamento. I tablet saranno utilizzati nei controlli su strada e nei sopralluoghi. “La Provincia – ha spiegato l’assessore Paolo dalla Vecchia – garanti-
rà inoltre la disponibilità dei dati relativi alle autorizzazioni provinciali mediante l’accesso all’apposita banca on line per la consultazione telematica dei provvedimenti assunti. Le forze dell’ordine si sono impegnate a utilizzare le tecnologie, per rendere disponibili i dati non sensibili derivanti dall’attività, a
concedere alla Provincia l’accesso, nei limiti dettati dal proprio ordinamento di appartenenza, a partecipare a incontri periodici con lo scopo di assicurare disponibilità per azioni comuni di controllo con il personale tecnico e di vigilanza”. Infine sui tablet l’assessore vuole sottolinearne l’utilità in tema di contrasto ai reati ambientali. “Il controllo ambientale- conclude Dalla Vecchia - costituisce una delle nostre maggiori priorità. Alla futura “Città Metropolitana” lasceremo un patrimonio importante. Abbiamo verificato l’estrema utilità e i vantaggi pratici che si ottengono nel creare e istituzionalizzare meccanismi di condivisione e sinergia tra le varie forze di polizia, e gli organismi di controllo che si dedicano alla tutela dell’ambiente. Sicuramente i mezzi informatici che abbiamo messo a disposizione sono molto importanti e utili. Lo strumento informatico oggi è imprescindibile per poter svolgere i controlli in modo efficiente e veloce e per stilare statistiche, e serve per capire le zone dove intensificare i controlli”
A Salzano
RIApRE l’OASI lYCAENA
A
Salzano riapre l’oasi Lycaena di via Villetta. Ogni prima e terza domenica del mese, fino a ottobre, sarà possibile visitare l’oasi dalle ore 10 alle 18. Quest’area nasce da escavazioni fatte negli anni Cinquanta e che, non avendo più subito interventi da parte dell’uomo, si sono trasformati in un piccolo paradiso naturale. Le zone a bosco occupano circa i due terzi dell’area, intervallate da stagni e ampie zone d’acqua. Una parte del percorso è attrezzato e si sviluppa lungo l’argine del fiume Marzenego, con una visione sulla campagna. Oltre alle piante è possibile osservare numerose specie di animali presenti: nelle aree boschive il picchio, la poiana, la gazza, le cince, il fringuello; nelle zone umide il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro airone bianco maggiore. Tra i mammiferi: il riccio, la donnola, la lepre e la volpe. La farfalla Lycaena è diventata il simbolo dell’oasi, riconosciuta tale dai ragazzi della scuola attraverso un concorso. Per i gruppi e le scolaresche è possibile visitare l’oasi tutto l’anno prenotando l’escursione. L’apertura straordinaria il 2 giugno. Per maggiori informazioni si può contattare l’associazione naturalistica Terraviva al cell R.P. 327.8239902.
ADOTTAMI Tessy. Femmina di circa 1 anno e 15 chili. Di una vitalità unica, sempre attiva e con tanta voglia di giocare. Arrivata in rifugio in pessime condizioni fisiche, ora è pronta per una famiglia: è consigliata una famiglia dinamica, con tempo da dedicarle.
Mia-Max. Due mini cagnetti, simil chiwawa. Di circa 2 anni e 3-4 chili. Sono nati e vissuti sempre assieme. Il loro legame è forte. Motivo per cui cerchiamo adozione esclusivamente in coppia. Sono buoni, ma sanno essere anche peperini e testardi. Mia verrà sterilizzata quanto prima. Ugo. Maschio, taglia medio-piccola, kg.12, circa 6-7 anni. Era un peloso con una famiglia che di lui non si è mai interessato... Ha un carattere un po’ forte allo stesso tempo dolce e coccolone. Cerchiamo per lui famiglia che sappia dargli tutto l’amore che non ha mai avuto. Oliver. Maschio di circa 2 anni, taglia media. Dopo il primo abbandono aveva trovato casa ,ma dopo 7 mesi è tornato in gabbia. Oliver forse soffre d’ansia da separazione, ma non ne sono troppo convinta. E’ di carattere molto buono è socievole, cerca attenzioni e coccole. Ora il suo sguardo è triste. Cerca casa e affetto per la vita.
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Fester. Cucciolotto maschio, circa 8 mesi. Recuperato a Cavanella d’Adige vagante tra le case in cerca di cibo. E’ molto coccolone, ama stare in compagnia, è un cane esuberante e cerca il contatto. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
IL DIRITTO DI CAMBIARE
10 22
IL VENETO
in PRIMO PIANO
Nonostante un crescente antieuropeismo tutti i partiti sono in corsa
Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico di Germana Urbani
L
a scheda elettorale che aspetta i veneti alle urne comparirà ai loro occhi con 12 simboli e tre linee accanto: lo spazio per le tre preferenze che è possibile esprimere con l’attenzione all’alternanza di genere. Se si esprimono tre preferenze si potranno scegliere due donne e un uomo o due uomini e una donna. Donne in lista ce ne sono, Pd e FI le mette addirittura capolista. Il Pd, al secondo posto nel sorteggio, schiera la vicentina Alessandra Moretti, sostenuta in sesta posizione dall’ex ministro Flavio Zanonato, seguito da Franco Frigo, parlamentare eu- in quella di FdI al terzo posto dopo Giorgia ropeo uscente, al tredicesimo dal trevigia- Meloni e Magdi Cristiano Allam. no Andrea Zanoni e dal veronese Federico Nella scheda elettorale il primo simboVantini. lo sarà quello del M5S che presenta una La padovana Elilista con prevalenza di sabetta Gardini apre Molti i veneti candidati veneti: sarà invece la lista di Forza in corsa e quasi guidata da Marco AfItalia. Eurodeputata da tutti con altre fronte di Rimini, seguidue legislature e in tv esperienze politiche to dal trevigiano David sempre al fianco di alle spalle Borrelli, ex consigliere Berlusconi. A seguire comunale di Treviso e una pattuglia di veneti: l’eurodeputata vi- vicinissimo ai due cofondatori del Movimencentina Amalia Sartori, l’ormai celebre Si- to 5 Stelle, e dal padovano Giorgio Burlini. mone Furlan, fondatore dell’Esercito di Sil- L’ultimo posto sulla scheda è toccato invece vio e il sindaco di Albignasego Massimiliano alla alla Lega Nord, guidata dal milanese Barison per chiudere con Remo Sernagiotto, Matteo Salvini, con il sindaco di Verona assessore veneto al Sociale, di Montebel- Flavio Tosi e Lorenzo Fontana. Nessun luna. Tra le novità, l’assenza nelle fila di venetista presente, come invece era stato Forza Italia di Sergio Berlato, eurodeputato annunciato proprio da Salvini che aveva Pdl escluso da Berlusconi, che compare però detto: “Candideremo alcuni indipendenti e
l’idea è quella di candidare anche uno dei 21 pericolosi terroristi attualmente ospiti delle patrie galere”. Anche il Nuovo Centro Destra mette in campo uomini di peso, primo tra tutti il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato che segue immediatamente dopo il capolista e eurodeputato uscente Antonio Cancian di Marene di Piave nel trevigiano, e seguito dal veneziano Simone Venturini, capogruppo Udc in consiglio comunale di Venezia. Nuova è la lista Scelta Europea, sintesi di vari movimenti nel simbolo dove si legge l’appartenenza di gruppi come “Scelta Civica”, “Fare per fermare il declino” e “Centro Democratico”. In testa l’economista padovano Michele Boldrin, seguito da Giovanni Battista Scarni di Marostica e Marco Zabotti di Pieve di Soligo, Treviso.
Senza il nome di Di Pietro sul simbolo, torna in campo anche l’Italia dei Valori, con il consigliere regionale padovano Antonino Pipitone alle spalle del segretario nazionale Ignazio Messina, al quinto posto si trova la veneziana Maria Bruschi. Sulla scheda compare anche una lista completamente nuova con nomi di provenienza mista: la lista “Io Cambio” diretta da Maria Cristina Sandrin di Piazzola sul Brenta con Lauro Nicodemo di Teglio Veneto e Alberto Collet di Conegliano, rispettivamente al quarto e quinto posto. Al secondo posto nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, compare anche Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà” ha spiegato Agostino D’Antuoni, segretario di ‘Io cambio’. Alle elezioni europee sono presenti anche i Verdi che con Maurizia Giusti nota
come Susy Blady e i due storici ambientalisti veneziani Marco Boato e Luana Zanella tenteranno di raggiungere la soglia necessaria per entrare nel Parlamento Europeo. E anche nella circoscrizione Nordest ci sarà la lista L’Altra Europa con Tsipras, una lista di sinistra radicale costituitasi in occasione delle elezioni europee a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale, alla Presidenza della Commissione europea. La lista vede come capolista l’operaia dell’Electrolux Paola Morandin, la veneziana Camilla Seibezzi, il trevigiano Eddy Salzano e il padovano Carlo Salmaso. Sono state escluse, invece, le liste del Partito Comunista, Pensioni & Lavoro, “Bunga Bunga-Usei”.
Il Veneto in primo piano 11 23 Il panorama elettorale si fa incandescente ma è variabile
Chi sale e chi scende lo dicono i sondaggi o i cittadini?
di Germana Urbani
A
d un mese, circa, dalle elezioni del 25 maggio, i sondaggi registrano Forza Italia in flessione, al 19% dal 22% di un mese prima. Ma il partito di Berlusconi riserva sempre qualche sorpresa e soprattutto in Veneto le cose potrebbero cambiare molto. E’ vero però che, dopo la rottura con Alfano, gli esponenti veneti più di spicco dell’ex Pdl sono sparsi in almeno 4 liste. E se FI punta sui volti dello spettacolo, sperando nella capacità attrattiva del volto televisivo della Gardini, l’Ncd di Alfano punta su politici come Alessandro Rondoni, già capogruppo Pdl in parlamento. Ma mentre Forza Italia in campagna elettorale sta correndo dietro a Grillo e alla Lega criticando l’Europa di Angela Merkel le tematiche
dell’Ncd sono più di livello nazionale, governativo. “La pace – ha afferma Rondoni – si chiama Europa! È quanto abbiamo detto come moderati popolari europei insieme a Cancian e al ministro dell’Interno Alfano”. “Noi siamo per l’unità dell’Europa e la concordia dei popoli”. Ad un mese dal voto i sondaggi registrano una frenata del Pd al 33% e e il Movimento 5 Stelle di nuovo in salita dal 20 al 25 per cento. Un’ascesa che secondo gli esperti è dovuta alla ventata di anti-politica e anti-europeismo sollevata alla vigilia delle elezioni europee. M5s e Lega, infatti, stanno utilizzando per la campagna elettorale temi marcatamente europei centrando su tutti l’argomento anti-euro. La lega addirittura lo mette nel simbolo con
previSioni
cui il partito si presenta alle elezioni europee del 25 maggio: la modifica più evidente è che al posto di “Padania” c’è scritto “Basta euro” accompagnata dalla scritta “Autonomie” e dal simbolo di una lista autonomista sudtirolese. Salvini ha spiegato che sotto la scritta Lega Nord non c’è il nome del segretario perché si vuole dare una connotazione politica legata al futuro. E, in questo caso, ad una Europa senza la moneta unica. E sarà per la mobilitazione dal basso col No Euro Tour, sarà che all’appuntamento con le urne il popolo leghista si fa sentire, ma i sondaggi ad un mese esatto dalle elezioni dicono che la Lega Nord sale al 5,4% (+0,5%) e che dovrebbe superare la soglia di sbarramento anche Fratelli d’Italia.
atteSi ben altri riSultati riSpetto al 2009
C
inque anni fa l’esito delle urne della circoscrizione Nordest aveva riservato agli italiani parecchie sorprese, la principale fu l’elezione di Debora Serracchiani, oggi presidente della Regione Fvg e vicesegretaria del Pd. Da sola e solo in Fvg prese 73 mila 910 voti, molti più di Silvio Berlusconi, e ben 144 mila 558 nell’intera circoscrizione. Dopo di lei venne eletto Giovanni Collino, allora senatore del Pdl, con oltre 50 mila preferenze. Numeri da record. Numeri che, dicono i sondaggisti, quest’anno saranno difficili da rivedere. E, se le cose non cambiano, il maggior numero di preferenze andrà all’astensionismo. Su tutto il territorio, l’Italia eleggerà 73 parlamentari con la legge numero 18 del
1979, la più vecchia legge elettorale ancora in vigore in Italia. Si tratta di un proporzionale puro in cui è possibile esprimere fino a tre preferenze. Il territorio italiano in questo caso è diviso in cinque circoscrizioni, che assegnano un numero di parlamentari proporzionale al numero dei propri abitanti: la circoscrizione “Italia nord occidentale” elegge 20 parlamentari tra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; la circoscrizione “Italia nord orientale” 14 tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e così via. La soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi è del 4 per cento nazionale.
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12 Il Veneto in primo piano 24 L’emigrazione dei veneti sotto i 40 anni è un trend in crescita costante
I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero Tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità, ed i cittadini tra i 35 e i 45 anni sono 35 mila in meno
di Germana Urbani
S
ono giovani, partono in silenzio e mai in gruppo. La loro è una scelta solitaria verso un futuro e un lavoro migliore che affrontano con un bagaglio ricco di capacità, formazione ed esperienza. La nuova mobilità degli italiani, infatti, è un’emigrazione altamente qualificata: il 56,4% degli espatriati possiede una laurea (il 43,5% magistrale o vecchio ordinamento e il 12,9% triennale) e il 21,8% possiede un dottorato (13,5%) o un post-doc (8,3%). Il 17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifica professionale. E, contrariamente a quanto si può pensare, è proprio dalle terre che sono state tra le più produttive e benestanti del Paese, che i giovani migliori se ne vanno maggiormente. E’ il caso, per esempio, del Veneto che del 2007 al 2012 ha visto partire 154 mila giovani di una fascia d’età che va dai 26 ai 45 anni. Sono i dati allarmanti diffusi da una ricerca regionale della Cgil, che dovrebbe interrogare tutti.
Numeri alti ma che potrebbero essere molto più alti considerando anche altri fattori. La diaspora di oggi, infatti, è difficile da quantificare poiché il migrante attraversa le frontiere europee senza visti e permessi di soggiorno; si iscrive al registro degli italiani all’estero solo dopo alcuni anni dall’espatrio e spesso non cancella la residenza in Italia. Certo è che la crisi spinge ad emigrare e chi se ne va non mette in conto di tornare. Solo lo scorso anno ben 60 mila hanno scelto l’estero per costruire il proprio futuro. Le cancellazioni di residenza verso paesi comunitari, e non, sono quasi quadruplicate tra il 2001 e il 2012, in un trend in crescita costante che ha raggiunto, nel solo ultimo anno le 12.371 unità. La ricerca della Cgil veneta mette in evidenza che tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità (-17,5%) ed i cittadini della fascia d’età immediatamente superiore, fino ai 45 anni, sono 35 mila in meno (-4,3%). La cosa che più
preoccupa, però, è che chi se n’è andato dal Veneto non l’ha fatto la ricerca disperata di un lavoro purchessia, fosse anche di bassa manovalanza, come 60 anni fa. Chi parte oggi è colto, formato sia dal punto di vista professionale che accademico e porta con se’ il meglio di quanto la terra d’origine è riuscita a dargli. Un grosso investimento in termini di studi e occasioni di formazione e ciò rischia di rappresentare una perdita ancor più grave per un tessuto produttivo in una fase di evoluzione complessa come quella che sta vivendo il Veneto in questi anni. Però queste persone cercano prospettive di crescita personale che ormai è difficilissimo trovare nel nostro Paese e soprattutto non intravedono delle certezze di futuro. Il fenomeno è comune anche ad altre regioni del Paese, come Emilia e Toscana; ma lì l’indice d’occupazione è rimasto abbastanza stabile mentre in veneto, in 5 anni, è sceso di 4 punti percentuali.
“La migrazione da un Paese a un altro non è un male in assoluto – afferma Enrico Berto, presidente del gruppo dei Giovani di Confindustria Veneto – il mondo non è statico e molti dei nostri ‘cervelli in fuga possono rientrare. Comunque il dato demografico lo confermiamo e la preoccupazione sta nel rischio che le menti più brillanti scelgano di fondare imprese all’estero anziché nel proprio Paese”. Secondo il sociologo Vittorio Filippi, però, a differenza dell’emigrante di mezzo secolo fa, il giovane che se ne va oggi dall’Italia molto difficilmente sogna di tornare. E non solo per motivi
occupazionali. In questo giocano valutazioni sulle difficoltà di far carriera, sull’opacità dei concorsi italiani rispetto all’estero e sulla fluidità nello spostamento fra le diverse opportunità di lavoro che si doves-sero presentare. Il disagio vissuto in Veneto è alto se si considera che nel 2012 erano 122mila i giovani fino ai 29 anni che non studiavano e non lavoravano, i cosiddetti neet, un esercito che fa il paio con la crescente precarizzazione del lavoro. “Questi fenomeni producono analfabestismo di ritorno e perdita di competenze - sottolinea la Cgil.
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lasciare l’Italia non sono solo lavoratori specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Rispetto alle migrazioni del passato cambiano però le motivazioni, non sempre la ricerca di lavoro risulta essere il fattore dominante, si emigra anche per cercare una migliore qualità della vita, per amore, o per studiare. Il fenomeno tocca tutte le professioni: non solo “cervelli in fuga” – che comunque rappresentano una fetta importante della popolazione migrante (i ricercatori universitari e negli istituti privati sono il 18% dei lavoratori dipendenti) – ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, direttivi e quadri), impiegati (35,6%). Ma l’emigrazione odierna è difficile da catalogare in quanto le figure professionali sono molteplici: ci sono i ricercatori, i prof, i dirigenti, gli operai specializzati, quelli non specializzati, i creativi e i lavoratori del settore gastronomico. Chi parte oggi è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80% meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi). Tra le destinazioni, la Germania si conferma primo paese di accoglienza (14,9%), seguita dal Regno Unito (12,4%) e dalla Francia (10%). Tiene la Spagna (7,1%) nonostante il crollo dei flussi dopo il credit-
crunch, seguita dal Belgio (e in particolare da Bruxelles e dalla regione fiamminga) e negli ultimi anni della crisi in moltissimi scelgono la Svizzera. Guardando al resto del mondo recentemente la Cina è diventato il primo paese asiatico per presenza di italiani dopo Tailandia e Giappone. Oggi gli italiani non fuggono solamente dalla povertà. Spesso un lavoro ce l’hanno ma è precario. All’estero trovano una forma contrattuale migliore e, in molti casi, anche una retribuzione più alta. Secondo la ricerca torinese, chi in Italia aveva un contratto atipico, nel 35% dei casi ha ottenuto all’estero un contratto a tempo determinato, mentre il 53% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Sul totale della popolazione dipendente solo il 7% ha un contratto atipico. G.U.
Il Veneto in primo piano 13 25 Crescita e sviluppo Accesso al credito per sostenere progetti di crescita
Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa Accordo quadro tra istituto e associazioni di categoria di Padova, Treviso e Vicenza per il rilancio degli investimenti delle seimila imprese associate
Artigianato in picchiata, nel Nordest: in 5 anni perse 12mila imprese
di Ornella Jovane
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e Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per definire un plafond d’investimenti dedicato alla crescita e sviluppo competitivo delle loro imprese. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la finanza. L’accordo, valido fino a fine 2014, mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione. Il rallentamento delle attività produttive è stato caratterizzato anche da una flessione degli investimenti, che ha influito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/lungo termine, per acquisto, costruzione, ampliamento o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualificazione a fini di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa. UniCredit mette a disposizione delle imprese associate finanziamenti chirografari, della durata massima di 5 anni, e ipotecari fino a 15 anni. Inoltre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità finanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle
neWS
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L’accordo mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate ed è valido fino a fine 2014 imprese. “L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti finanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”. “Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unindustria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”. “Far affluire liquidità all’economia reale è cruciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incal-
za il Delegato di Confindustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i prestiti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la riduzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”. “Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Questo accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confindustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzione alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.
Il ministro poletti ha incontrato le legacoop del Nordest
“cooperazione e terzo Settore traSformano l’italia e ne aiutano la ripreSa”
orkers buy out che trasformano aziende in fallimento in cooperative competitive, lavoratori che perdono il posto e decidono di diventare imprenditori di se stessi costituendosi in cooperativa, reti di cooperative e aggregazioni di filiera; e ancora: nuovi modelli di welfare sperimentati da cooperative sociali, che non solo riescono a garantire livelli essenziali di assistenza alla comunità ma creano occupazione sul territorio. Queste le best practices raccontate lo scorso 14 aprile al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, in un’iniziativa che le tre Leghe hanno fortemente voluto unitaria, convinte che la macroarea territoriale e non più regionale, sia ormai il parametro di
riferimento. “Occorre costruire attorno all’economia sociale e solidale il futuro del Paese - ha osservato il ministro -, puntando su imprese cooperative, imprese sociali, cooperative di comunità, e ogni altra forma di economia sociale e associativa che metta al centro non la finanza ma la persona, non la remunerazione del capitale, ma i bisogni dei soci e della comunità”. “Puntiamo a massimizzare il coinvolgimento, il protagonismo attivo e la responsabilità di ogni cittadino. All’economia solidale il compito di promuoverli e organizzarli: perché ad ogni italiano deve essere data una ragione per saltar giù dal letto e mettersi in moto ogni mattina. Spetta a ognuno contribuire allo sviluppo della propria comunità”.
Giuseppe Bortolussi
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he l’artigianato fosse in sofferenza era risaputo, ma i numeri forniti dalla Cgia di Mestre fotografano un crollo di proporzioni drammatiche. Anche se nei primi tre mesi del 2014 si registra qualche segnale di ripresa, negli ultimi cinque anni in Italia sono andate perdute 75.500 attività artigiane: un dato che peraltro è stato depurato dalle periodiche operazioni di “pulizia” del Registro Imprese dalle imprese di fatto inattive effettuate dalle Camere di Commercio, essendo stata calcolata la nati-mortalità come saldo tra imprese artigiane iscritte nel periodo di riferimento e le cessazioni delle stesse, al netto delle cancellazioni d’ufficio. Questa crisi nera dell’artigianato non ha risparmiato il “ricco” Nordest, anzi: di queste 75.500 attività sparite tra 2009 e 2013, 12mila operavano nel Triveneto e 9.800 nel Veneto. Le province più I dati della Cgia colpite: Treviso, di Mestre fotografano con una perdita di una realtà difficile. 2.187 imprese, Segnali di ripresa nei Verona (- 1.949), primi mesi del 2014 Vicenza (- 1.848) e Venezia (1.836). Per una contrazione occupazionale dell’artigianato veneto di 28mila unità. I dati della Cgia certificano come l’artigianato sia il comparto più colpito dalla recessione che attanaglia il Paese almeno dal 2008, e al suo interno i settori con le performance peggiori risultano essere le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero, in particolare il metalmeccanico, il tessile, abbigliamento e calzature. Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, tra le principali cause che hanno costretto tanti artigiani ad arrendersi vi sono il crollo dei consumi delle famiglie, l’impennata delle tasse e del peso della burocrazia e la stretta sul credito. “Molti di loro - aggiunge Bortolussi -, non potendo contare su alcun ammortizzatore sociale, dopo la chiusura della loro attività non hanno trovato nessun altro impiego e sono andati a ingrossare le fila dei senza lavoro, portandosi dietro i debiti accumulati negli ultimi O.J. anni e un futuro quanto mai incerto”.
26 Cultura
Cultura provinciale 9
Il Fondaco festeggia il decennale Dalle mostre alle conferenze
“Chioggia Incontra”, 130 ospiti alla rassegna culturale Cultura, arte, medicina, sport, religioni, spettacolo, giornalismo, società civile, volontariato, impresa e politica: il dibattito sull’attualità aperto al pubblico di Eugenio Ferrarese
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ultura, arte, medicina, sport, religioni, spettacolo, economia ed etica, tra società e giustizia... E così sul giornalismo, società civile, volontariato, impresa, palco di “Chioggia Incontra” sono passati l’imprenditore politica oltre 130 ospiti sono stati i protagonisti de- calzaturiero Luigino Rossi, il magistrato Carlo Nordio, il gli appuntamenti promossi dall’associazione Il Fondaco sociologo Khaled Fouad Allam e poi i giornalisti Beppe Gioia della Rai del Veneto, Giuseppe Pietrobelli del Gaznel corso dei dieci di “Chioggia Incontra”. Ma cos’è Il Fondaco? Si tratta di un gruppo di una zettino, Monica Maggioni, oggi direttore di RaiNews24, ventina di persone che garantisce la propria disponibi- mons. Rino Fisichella, i giornalisti televisivi Franco Di lità per un lavoro di preparazione che li impegna per Mare, Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannatonio, Lorena Bianchetti, Fabrizio Del Noce ed alcuni mesi: contatti con gli ospiti, raccolta dei fondi con gli sponsor Quest’anno Chioggia anche nel 2008 l’allora presidente del Senato Marcello Pera ed un privati e pubblici, coordinamento Incontra ha scelto collegamento telefonico con mons. con l’Amministrazione comunale.. di ripercorrere Ersilio Tonini, il campione pallavoNel 2005 era stata lanciata l’idea la storia recente lista Andrea Zorzi, l’attrice Pamela di proporre a Chioggia una mostra d’Italia Villoresi, il noto imprenditore alididattica su Caravaggio che aveva riscosso grandi consensi quando era stata allestita in oc- mentare Giovanni Rana... Alle prime serate erano precasione del Meeting di Rimini, l’anno dopo fu la volta senti quaranta, cinquanta persone… ora “Chioggia Indi Cezanne. “All’inizio non è stato tutto così facile, anzi contra” riempie tutti posti a disposizione dell’Auditorium – ci spiega Eolo Bullo, presidente de “Il Fondaco”. – comunale San Nicolò o della Sala Congressi – Kursaal Anche adesso ci vuole parecchio impegno, ma abbiamo di Sottomarina. “A Chioggia - prosegue Eolo Bullo - mancava il più esperienza… e Internet aiuta molto”. Da questa prima serie di mostre si passò poi ad un dibattito sull’attualità, aperto al pubblico, divulgativo, ciclo di conferenze: il dialogo con l’Islam, il rapporto tra accessibile. Le iniziative del “Fondaco” hanno seminato
eventi e moStre
a cura di Ornella Jovane
IL MONDO FANTASTICO DI FOSCA, MOSTRA PERSONALE A VENEZIA
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l Salone della Libreria Sansoviniana, sede monumentale della Biblioteca Marciana, ospiterà fino al prossimo 8 giugno una mostra personale dell’artista Fosca, intitolata “Il mondo fantastico di Fosca”. Cuore dell’esposizione è una grande installazione, Il Globo Letterario, che domina il centro del Salone della Libreria con una sfera di quindicimila lettere di carta pergamena ritagliate a mano e gocce di vetro screpolato. Installazione che sembra rispondere al Globo Celeste e al Globo Terrestre di Vincenzo Coronelli, situati sotto la nebulosa sfera di lettere, così da creare un’ideale relazione tra l’opera e lo spirito del luogo, intenzione ben espressa da Fulco Pratesi nel catalogo: “Un riferimento sapiente alla funzione pluricentenaria che il salone della Libreria Sansoviniana ha espletato nei secoli, ospitando le opere famose di scrittori e artisti e i codici preziosi dell’antichità classica”. Affiancano l’installazione una trentina di opere su carta che popolano con fantasiosi animali l’universo di Fosca: animali che narrano alcuni aspetti della storia della Libreria di San Marco (e quindi dell’attuale Biblioteca Nazionale Marciana) reinterpretandoli in chiave ironica e fantastica. La mostra è corredata da un catalogo con testi di Fulco Pratesi, etologo e critico, Maurizio Messina, Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, e Fabio Carpi, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico. Come scrive Fabio Carpi nel catalogo: “I suoi disegni eseguiti con la meticolosa e paziente precisione di una miniaturista o addirittura di un’orafa, sono come l’alfabeto di un linguaggio segreto”. “Un insieme di emozioni, suggestioni e stimoli che fanno dell’installazione e della mostra di Fosca nella Libreria Sansoviniana a Venezia qualcosa di veramente unico e affascinante”. L’ingresso del pubblico alla mostra avviene dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza san Marco (con orari e biglietti del Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco. Info fosca@foscaworld.com
bene, perché poi anche altri si sono dedicati a incontri di alto livello, per esempio con Margherita Hack e Gian Antonio Stella. Questo ci fa molto piacere, perché significa che anche altri hanno capito che vale la pena elevare l’offerta culturale in città”. Dieci anni è un bel traguardo e “Chioggia Incontra” quest’anno ha scelto di ripercorrere la storia recente d’Italia vista attraverso i racconti delle grandi famiglie del vino italiano, dei cambiamenti di costume avvenuti nella televisione pubblica e privata, nei ricordi di due grandi giornalisti italiani testimoni di cambiamenti epocali del nostro tempo, nel confronto con le sfide etiche di oggi e, infine, misurandoci con un contesto politico e geografico che reclama più democrazia e abbraccia ormai tutto il Mediterraneo. Il primo appuntamento si è svolto il 9 maggio, “La famiglia o le famiglie”, ed ha avuto quali ospiti Luigi Amicone, Giancarlo Cerrelli, Giuseppina La Delfa, Mattia Stella moderati da Roberto Papetti e Nicoletta. Il prossimo appuntamento si svolgerà il 16 maggio, “Italiche viti”, e avrà per ospiti gli imprenditori vitivinicoli Lorenzo Canella, Maurizio Felluga, Giovanni Borletti e Filippo Torsello, Leopoldo Franceschi e Fabrizio Bindocci, Ema-
Una serata della precedente edizione nuele Rabotti, moderati da Bruno Vespa. Seguirà il 23 maggio “Dopo la “Primavera Araba” si può ritentare la via della cooperazione tra le due sponde?” con la partecipazione di Fausto Biloslavo, Lorenzo Cremonesi, Arduino Paniccia moderati da Maurizio Cerruti, il 30 maggio “Dagli archivi della storia” - Interviste a protagonisti di fine secolo” con Toni Capuozzo e Jas Gavronski moderati da don Vincenzo Tosello, direttore del settimanale diocesano Nuova Scintilla e infine il 6 giugno 2014 “Signore e signori, va ora in onda: com’è cambiata la società italiana” con Paolo Conticini, Emanuela Grimalda, Antonio Moretti, Giorgio Simonelli, Rosanna Vaudetti e in qualità di moderatore Leandro Barsotti.
Tra storia e tradizione Festa della Sensa, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno
Venezia, lo sposalizio del mare torna ad incantare S abato 31 maggio e domenica 1 giugno, Venezia ospita la Festa della Sensa (Festa dell’Ascensione), una festività della Repubblica di Venezia in occasione del giorno dell’Ascensione di Cristo; detta appunto “Sensa” in dialetto veneziano. La Repubblica marittima ricorda due eventi importanti: il 9 maggio dell’anno 1.000 quando il doge Pietro II Orseolo soccorse le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi e l’anno 1177, quando il doge Ziani fece da mediatore tra Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa per la stipulazione del trattato di pace che pose fine allo scontro secolare tra Papato e Impero. In occasione di questa festa si svolgeva il rito dello Sposalizio con il Mare con il quale, ogni anno, il Doge, a bordo del Bucintoro, raggiungeva l’isola di S. Elena all’altezza di San Pietro di Castello. Il vescovo, in persona, attendeva il suo arrivo a bordo di una barca da cerimonia dorata e pronto a benedirlo. Un evento che poneva l’accento sul dominio della Serenissima sul mare e la potenza del suo porto, la festa culminava con una sorta di rito propiziatorio: il Doge, una volta raggiunta la Bocca di Porto, lanciava nelle acque un anello d’oro. La celebrazione ricorda quindi anche il “Gemellaggio Adriatico”, che riunisce oggi alla Serenissima una città o un’area geografica che ha avuto nella storia un particolare rapporto con Venezia, unite in un vincolo culturale, di amore per il mare e per le attività collegate. Domenica primo giugno la festa inizia con il corteo acqueo alle ore 9.30 e con le regate nel pomeriggio. Il corteo parte da San Marco e giunge al Lido con delle barche a remi, le autorità cittadine sono accompagnate da un seguito di imbarcazioni sportive, appartenenti alle principali società remiere veneziane, simboli della tradizionale voga alla veneta. Un momento importante è di grande effetto dove la tradizione si fonde con l’attualità, anche se la voga oggi è una pratica sportiva e da diporto. Le barche accompagnano il corteo
Festa della Sensa, la scorsa edizione storico con vogatori in costume che rievocano il passato splendore di Venezia. Il rito dello sposalizio con il mare, riprende la spettacolare cerimonia con il lancio in acqua di un simbolico anello e di una corona di alloro per ricordare i caduti in mare, poi si tiene la funzione religiosa nella chiesa di San Nicolò del Lido. La regata su gondole chiude l’intensa giornata di festeggiamenti. Durante le due giornate si tiene il Mercatino della Sensa nella chiesa di San Nicolò a Lido, le competizioni di voga alla veneta e numerose altre manifestazioni ed eventi collaterali. Nell’ambito della celebrazione si consegna il “Premio Osella d’Oro della Sensa” agli Enti, Istituzioni e privati cittadini che, con la loro attività nel settore della cultura, dell’artigianato e del commercio, hanno dato lustro alla città. Per maggiori informazioni si può contattare lo 041.2424 o visitare il sito www.hellovenezia.com Roberta Pasqualetto
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ARTICOLI REGALO
14 Cultura veneta
Cultura 29
Venezia Arte contemporanea
Tre mostre tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana Tre percorsi dedicati a tre artisti differenti: il californiano Doug Wheeler, al fotografo Irving Penn e all’artista Wade Guyton
di Alain Chivilò
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a aprile fino al fine anno è possibile apprezzare a Venezia diversi percorsi artistici contemporanei, ricchi di riflessioni, allestiti in due luoghi istituzionali per l’Arte: da un lato Palazzo Grassi con due mostre e dall’altro nell’area denominata Cubo di Punta della Dogana, nell’attuale percorso di “Prima Materia”. Partendo da Palazzo Grassi si è immediatamente immersi, fin dall’ingresso per continuare al primo piano, dall’esposizione “L’Illusione della luce”. Tutto l’atrio è interamente dedicato all’opera realizzata dall’artista californiano Doug Wheeler dove la luce assume la valenza di materia, in quanto le percezioni del visitatore sono azzerate al fine di creare effetti contrapposti quali il pieno e il vuoto, la realtà e il miraggio, l’istante e la durata. Una ricerca espositiva che pone il filo rosso esplicativo nel concetto di luce che, in tre fasi distinte, rileva nasconde ed evidenzia particolari non visibili. Il termine latino lux è la base di partenza filosofica per un concetto di luce che consente di distinguere e vedere le forme, indagando la profondità della realtà il cui significato è “illuminare” e “far vedere”. Con questa prospettiva si sviluppa l’esposizione con lavori quali per esempio di Julio Le Parc, Dan Flavin, Robert Irwin, Troy Brauntuch, Marcel Broodthaers, Claire Tabouret, Antoni
Muntadas, Danh Vo, Robert Whitman e molti altri. Proseguendo al secondo piano di Palazzo Grassi si giunge alla prima importante esposizione dedicata al fotografo americano Irving Penn (1917 – 2009) realizzata nel suolo italiano: “Irving Penn, Resonance”. Come si nota dai lavori esposti, la caratteristica principale dell’artista consisteva nel possedere un’alta capacità di sintesi che gli permise di avvicinarsi alla verità degli esseri viventi e delle cose stando sempre in costante relazione sui significati di vita, tempo e relativa debolezza. Un totale di centotrenta fotografie rappresentano un percorso di quarant’anni di produzione artistica attraverso ventinove stampe ai sali d’argento, diciassette internegativi, ottantadue stampe al platino e cinque stampe dye-transfer a colori. Persone in abiti di lavoro nei loro mestieri, personaggi della pittura, della letteratura e del cinema quali Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Truman Capote e Marlene Dietrich, popolazioni indigene autoctone, uniti a soggetti quali composizioni di Architecture, assemblaggi di crani, ossa, teschi di animali e altri oggetti, sono i principali scatti di Penn che ha sempre cercato di porre all’attenzione la
fragilità e la labilità dell’esistenza dell’essere umano del nostro pianeta. Il viaggio espositivo si conclude nel Cubo di Punta della Dogana con l’installazione di Wade Guyton, nell’ambito della mostra “Prima Materia”, intitolata “Zeichnungen für ein kleines Zimmer” (Drawings for a Small Room) del 2011.
Fondazione benetton Studi Ricerche di Treviso
XXv premio internazionale carlo Scarpa per il giardino
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aggio è il mese del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino che la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso organizza annualmente dal 1990. Una giuria, tra le candidature giunte in base alla pubblicazione del bando, valuta e premia un luogo che si distingue maggiormente per fattori ad alto contenuto quali l’invenzione, la memoria e la natura. L’edizione 2014, la XXV, è stata assegnata a due villaggi del Podrinje, regione della Bosnia orientale, ai confini con la Serbia: Osmace e Brežani. Questi sono posti su un altopiano sopra Srebrenica all’interno di una geografia balcanica fatta di territorio, confine, vita, lotta e guerre. Si apre un dibattito che vede come attori principali la storia millenaria, la natura bella e aspra, per concludersi nella guerra fatta di territorio, etnie e religione. Il programma della premiazione vede cadenzare diversi appuntamenti sempre nella sede di Treviso. Venerdì 9 maggio, alle ore 18, una conferenza pubblica dedicata ai primi venticinque anni del Premio Carlo Scarpa con relativa inaugurazione della mostra dedicata all’attuale edizione aperta fino a domenica 29 giugno. Il giorno seguente, sabato 10 maggio dalle 9.30 alle 13.30, si tiene un seminario sul luogo premiato presso l’auditorium spazi Bomben della Fondazione, mentre dalle ore 17 dello stesso giorno, presso il Teatro Comunale di Treviso, si tiene la cerimonia pubblica di consegna del Premio 2014. Nel corso dell’anno altre iniziative saranno programmate anche in Al.Ch. Bosnia ed Erzegovina, Trieste, Venezia e Bolzano.
Il progetto “Le strade del vetro”
Fotografia
I Santillana alla Fondazione Cini di Venezia
lA FEMMINIlITÀ A pAlAZZO FORTUNY
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a festa della donna ha coinciso con l’inaugurazione della primavera femminile a Palazzo Fortuny di Venezia. Fino al 14 luglio è possibile visitare cinque esposizioni corrispondenti a rispettivi universi femminili artistici: Dora Maar “Nonostante Picasso”, AnneKarin Furunes “Shadows”, Ritsue Mishima “Tras Forma”, Barbara Paganin “Memoria Aperta” e dalla collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia”. La mostra “Dora Maar. Nonostante Picasso” ruota attorno alla seconda parte del titolo, in quanto Henriette Theodora Markovitch (Parigi, 1907-1997), conosciuta come Dora Maar, è inquadrata a livello artistico come l’amante di Pablo Picasso, ma nella maggioranza dei casi non si parla mai della produzione artistica. Quindi “nonostante” la frequentazione del padre del Cubismo, la Maar ha un interessante percorso nella fotografia. Infatti fu grazie al critico Marcel Zahar e successivamente a Emmanuel Sougez come consigli tecnici, che studia fotografia all’École de Photographie de la Ville de Paris, dopo aver frequentato l’École et Ateliers d’Arts Décoratif e l’Accademia di André Lhot. Qui conobbe
anche Henri Cartier-Bresson. A livello espositivo è dato risalto alle fotografie che nascono dalla collaborazione con Pierre Kéfer, anche se sono state scattate interamente da Dora. Sono impressi scenari e luoghi di vita, come per esempio l’infanzia, i vagabondi, la povertà, le fiere, i mercatini e il negozio di tatuaggi. Un’interessante esposizione dunque che mette in risalto l’Arte della Maar nonostante la frequentazione di “quell’uomo li”. Proseguendo il percorso con le altre mostre, Anne-Karin Furunes (1961) “Shadows” esplora sempre con la fotografia l’introspezione della persona ritratta creando una forma incorporea riducendo l’immagine nella scala pixel, invece Ritsue Mishima (1962) “Tras Forma” con il vetro cattura e irradia luce ispirandosi alla natura, mentre Barbara Paganin (1961) “Memoria Aperta” con i suoi gioielli, composti di elementi esterni quali oggetti, miniature di ritratti e animali, si fonde nell’alta gioielleria. Conclude la collezione di Mario Trevisan “Le amazzoni della fotografia” che propone una raccolta di fotografie scattate da artiste divise tra ‘800 e ‘900. Al.Ch.
l progetto denominato “Le strade del vetro” condotto dalla Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung pone l’attenzione sull’arte vetraia del Novecento, puntando ed evidenziando le svariate potenzialità su questa nobile e antica espressione artistica. Dopo le interessanti passate esposizioni si pone ora l’accento mettendo in dialogo, con relativo confronto, due artisti che sono fratello e sorella. “I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana” è la mostra che fino al 3 agosto, all’isola di San Giorgio di Venezia, indaga le produzioni dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Entrambi sono discendenti di una dinastia di maestri vetrai, il cui padre da un lato fu Ludovico Diaz de Santillana e dall’altro il nonno fu Paolo Venini. Quasi 130 lavori suddivisi tra oggetti, sculture e opere in vetro narrano produzioni che partono dagli anni Ottanta per arrivare a una serie ideata appositamente per la mostra. Percorsi e approcci artistici diversi che si uniscono nel nome di famiglia, ma che indicano produzioni artistiche personali. A livello espositivo il corridoio centrale del corpus crea un incontro artistico tra Laura e Alessandro producendo similitudini e dissonanze nel modo di espressione a livello vetraio. Martin Bethenod, dopo due anni di lavoro come curatela, parla di “un corpus che compone una sorta di doppio ritratto in movimento dei due artisti. Questa grande strada, che privilegia i registri dinamici della temporalità, del confronto fra i due artisti, della diversità delle
vocazioni d’uso, dell’importanza del contesto e della storia personale, è la vera spina dorsale della mostra e l’attraversa da parte a parte. Seguendo un principio mnemonico e della libera associazione, vetrine e ripiani accostano lavori di periodi differenti e soprattutto di vocazione molto varia. Fonti d’ispirazione, disegni, fotografie”. Dunque, una mostra ad alto contenuto artistico sicuramente da visitare per un’arte del vetro sempre viva. Al.Ch.
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LO neWS
SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO
Mestre
gli amici della bicicletta
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entitreesimo anno di attività per la Fiab di Mestre, nata come Amici della Bicicletta nel 1992, e poi federata alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): questa è una delle associazioni storiche della città di Mestre. L’associazione negli ultimi dieci anni ha avuto una media di 500 soci comprendendo anche le tre sezioni di Spinea, Chirignago e Oriago/Mira; l’età media dei partecipanti è intorno ai 50 anni. Un sodalizio forte nei numeri e molto radicato nel territorio, ma anche accreditato per i progetti di miglioramento della città. Negli anni, l’associazione si è occupata di: rete ciclabile cittadina, di mobilità sostenibile in generale, di tutela del verde, di abbattimento di barriere architettoniche, di difesa dell’ambiente e di tutela del patrimonio della città di Mestre. Quest’anno, oltre al consueto calendario di viaggi ed escursioni rivolti alla conoscenza del territorio, si propone la manifestazione nazionale Bimbinbici (11 maggio) giunta alla 15esima edizione; una pedalata cittadina con Emergency (a giugno) e alcune iniziative legate alla settimana europea della mobilità (settembre). Dal Primo di maggio l’associazione ha una nuova presidente, Miriam Guida, presente da anni nell’organizzazione e appassionata di bicicletta. “Le due principali novità di quest’anno saranno l’inserimento di due figure tecniche e il nuovo sito internet – dice la presidente Guida – le tecniche possono avere visibilità sui progetti e collaborano con l’università di Venezia. Per quanto riguarda la comunicazione stiamo realizzando il nuovo sito internet, io provengo dal mondo dell’informatica e ho già pensato a come mettere in piedi un nuovo sito web collegato ai social network; contiamo di portarlo a termine per fine anno”. Per maggiori informazioni: www.amicidellabicicletta.org R.P.
Ciclismo Una tappa per la manifestazione del 2015 neWS Mestre
Noale si candida per il Giro d’Italia No gli amici della bicicletta
di Giacomo piran
L
a città di Noale si è candidata ufficialmente ad ospitare la partenza di una tappa del Giro d’Italia 2015. La richiesta è partita lo scorso 25 marzo diretta a Stefano Allocchio, che ricopre il ruolo di direttore della Corsa Rosa. L’idea di Noale sede di inizio tappa, è venuta al cavalier Bruno Carraro, residente a Santa Maria di Sala, collaboratore della Gazzetta dello Sport e vice presidente del Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, che non è nuovo a queste proposte. Per questo il cavalier Bruno Carraro si è subito attivato. Ad anticipare il progetto è stata una nota stampa. “Per questo progetto è stato costituito un “comitato di tappa” - si legge nel comunicato stampa - che si è messo al lavoro per creare una cordata di imprenditori che possa garantire una tappa nell’unica città murata della provincia di Venezia”. La Corsa Rosa, uno degli eventi principali a livello mondiale per il ciclismo, potrebbe quindi sbarcare nella splendida cornice della Città dei Tempesta. L’occasione è molto interessante perché proprio nel 2015 ricadono due importanti ricorrenze per il territorio: il cen-
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entitreesimo anno di attività per la Fiab di Mestre, nata come Amici della Bicicletta nel 1992, e poi federata alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): questa è una delle associazioni storiche della città di Mestre. L’associazione negli ultimi dieci anni ha avuto una media di 500 soci comprendendo anche le tre sezioni di Spinea, Chirignago e Oriago/Mira; l’età media dei partecipanti è intorno ai 50 anni. Un sodalizio forte nei numeri e molto radicato nel territorio, ma anche accreditato per i progetti di miglioramento della città. Negli anni, l’associazione si è occupata di: rete ciclabile cittadina, di mobilità sostenibile in generale, di tutela del verde, di abbattimento di barriere architettoniche, di difesa dell’ambiente e di tutela del patrimonio della città tenario dell’inizio della Primaoltre Guerra alle tantedipotenzialità turistiche e rivolti commerciali di Mestre. Quest’anno, al Mondiale, consueto calendario viaggi ed escursioni alla della città che ha vistoBimbinbici nascere l’Aprilia e che checonoscenza a Noale ha del lasciato a testimonianza territorio, si proponenumela manifestazione nazionale (11 magospitacittadina numeroseconaziende affermate a livello rosigio) reperti storicialla (il cimitero militare e l’exuna ospe-pedalata giunta 15esima edizione; Emergency (a giugno) internazionale, e contemporaneamente uno dale da campo “Villa Sailer”), e lo settimana svolgimentoeuropea e alcune iniziative legate alla della mobilità (settembre). Dal Primo stimolo per lavorare nei prossimi mesi dell’Expo 2015l’associazione a Milano che vedrà coinvolta di maggio ha una nuovala presidente, Miriam Guida, presentedodici da anni riqualifi centrodi quest’anno storico e non cittadina dei Tempesta, eassieme ai comuni del sulla“Le nell’organizzazione appassionata di bicicletta. due cazione principalidelnovità trovare unlaappuntamento Miranese della Terra del Tiepolo, progetti di efarsi sarannoe l’inserimento di due fiingure tecniche il nuovo sitoimpreparati internet –addice presidente importante”. Entro finecon maggio si dovrebbe rete Guida collegati – le altecniche comitatopossono Expo Venezia avere visibilità 2015. suicosì progetti e collaborano l’università di sapere se il sognoil nuovo di Noalesito di internet, poter esse“Un’importante Venezia. Per quanto opportunità riguarda dunque la comunicazione - prosegue forse stiamo realizzando sede di inizioa come di una mettere tappa delinGiro il comunicato io provengostampa dal mondo - per dare dell’informatica visibilità inter-e horegià pensato piedid’Italia un potràdiconcretizzarsi. Alcuni sperano nazionale nuovo sito a questa web collegato affascinante ai social città murata network;2015, contiamo portarlo a termine per fineche conanno”. le sue Per due maggiori piazze, leinformazioni: torri e la Rocca www.amicidellabicicletta.org me- possa essere la penultima tappa con partenza R.P. dievale. Un’occasione per dare la giusta vetrina da Noale e arrivo in montagna.
Umana Reyer
Umana Reyer
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torneo internazionale giovanile di baSKet
’Umana Reyer Venezia ha festeggiato la quattordicesima edizione del torneo internazionale giovanile di basket: “Un canestro per Iqbal”. Quest’appuntamento si è tenuto il 17, il 18 e il 19 aprile, oggi questa competizione è diventata un riferimento per il basket giovanile femminile categoria Under 14. L’edizione di quest’anno è intitolata “Trofeo Sagem” ed è dedicata alla memoria del piccolo Iqbal Masih, oltre al valore tecnico della manifestazione, conferma di voler essere strumento di sensibilizzazione sociale. Nel ricordare Iqbal Masih, ucciso in Pakistan a soli 12 anni per essersi ribellato allo sfruttamento e alle violenze della “mafia dei tappeti”. La quattordicesima edizione ha visto la partecipazione, in rappresentanza di regioni, paesi e culture diverse, con un totale di 150 persone tra atleti e staff. Teatro delle sfide sono state le palestre dell’Istituto scolastico Gritti di Mestre e il Palasport Taliercio di Mestre che ha ospitato il gran finale della manifestazione. I risultati sono stati: Reyer - Friuli 64-22; Veneto - Lubiana 61-45; Sopron -Celjie 48-72 e Zagabria 46 Vasas 45. Celje - Friuli 48-41; Reyer - Sopron 63-36; Zagabria - Veneto 80 – 26; Vasas - Lubiana 91 – 36. Gli accoppiamenti al termine delle partite della seconda giornata di finale settimo e ottavo posto: Friuli – Lubiana; finale quinto e sesto posto: Sopron - Veneto; prima semifinale: Reyer – Vasas e seconda semifinale: Zagabria – Celje. I risultati finali della mattina: Reyer 40 - Vasas 62; Zagreb 71 - Celje 30; Friuli 51- Lubiana 47 e Sopron 46 - Veneto 67. Il terzo e quarto
posto della finale: Reyer 58 - Celje 43; il primo e secondo posto: Zagabria 72 - Vasas 44; la Zagabria si è aggiudica il trofeo Sagem. E’ stato insignito del titolo di miglior realizzatrice De Vettor (Reyer) targa Galvanomec e miglior giocatrice Tepes (Zagabria) targa Umana. “La nostra società storicamente rivolge la sua attenzione ai giovani, attualizzando l’insegnamento dei suoi fondatori Costantino Reyer e Pietro Gallo secondo i quali lo sport è una preziosa palestra di vita capace di formare e di migliorare la persona – ha detto il presidente Luigi Brugnaro alla presentazione del torneo. Questo appuntamento unisce la commemorazione di Iqbal Masih con la promozione di valori fondamentali per la vita, come l’etica e la solidarietà. Più in particolare, ricordare il sacrificio del bambino pakistano chiedendo che finisca la piaga sociale dello sfruttamento del lavoro minorile, è per noi un impegno che desideriamo continuare a sostenere con decisione, certi che l’attività sportiva sia un importante volano per fermarsi a riflettere e contribuire a migliorare la società”. R.P.
Ciclis
torneo internazionale giovanile di baSKet
’Umana Reyer Venezia ha festeggiato la quattordicesima edizione del torneo internazionale giovanile di basket: “Un canestro per Iqbal”. Quest’appuntamento si è tenuto il 17, il 18 e il 19 aprile, oggi questa competizione è diventata un riferimento per il basket giovanile femminile categoria Under 14. L’edizione di quest’anno è intitolata “Trofeo Sagem” ed è dedicata alla memoria del piccolo Iqbal Masih, oltre al valore tecnico della manifestazione, conferma di voler essere strumento di sensibilizzazione sociale. Nel ricordare Iqbal Masih, ucciso in Pakistan a soli 12 anni per essersi ribellato allo sfruttamento e alle violenze della “mafia dei tappeti”. La quattordicesima edizione ha visto la partecipazione, in rappresentanza di regioni, paesi e culture diverse, con un totale di 150 persone tra atleti e staff. Teatro delle sfide sono state le palestre dell’Istituto scolastico Gritti di Mestre e il Palasport Taliercio di Mestre che ha ospitato il gran finale della manifestazione. I risultati sono stati: Reyer - Friuli 64-22; Veneto - Lubiana 61-45; Sopron -Celjie 48-72 e Zagabria 46 Vasas 45. Celje - Friuli 48-41; Reyer - Sopron 63-36; Zagabria - Veneto 80 – 26; Vasas - Lubiana 91 – 36. Gli accoppiamenti al termine delle partite della seconda giornata di finale settimo e ottavo posto: Friuli – Lubiana; finale quinto e sesto posto: Sopron - Veneto; prima semifinale: Reyer – Vasas e seconda semifinale: Zagabria – Celje. I risultati finali della mattina: Reyer 40 - Vasas 62; Zagreb 71 - Celje 30; Friuli 51- Lubiana 47 e Sopron 46 - Veneto 67. Il terzo e quarto
posto della finale: Reyer 58 - Celje 43; il primo e secondo posto: Zagabria 72 - Vasas 44; la Zagabria si è aggiudica il trofeo Sagem. E’ stato insignito del titolo di miglior realizzatrice De Vettor (Reyer) targa Galvanomec e miglior giocatrice Tepes (Zagabria) targa Umana. “La nostra società storicamente rivolge la sua attenzione ai giovani, attualizzando l’insegnamento dei suoi fondatori Costantino Reyer e Pietro Gallo secondo i quali lo sport è una preziosa palestra di vita capace di formare e di migliorare la persona – ha detto il presidente Luigi Brugnaro alla presentazione del torneo. Questo appuntamento unisce la commemorazione di Iqbal Masih con la promozione di valori fondamentali per la vita, come l’etica e la solidarietà. Più in particolare, ricordare il sacrificio del bambino pakistano chiedendo che finisca la piaga sociale dello sfruttamento del lavoro minorile, è per noi un impegno che desideriamo continuare a sostenere con decisione, certi che l’attività sportiva sia un importante volano per fermarsi a riflettere e contribuire a migliorare la società”. R.P.
di Gia
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L’ISOLA DA SECOLI DIFENDE CON ORGOGLIO LA PROPRIA IDENTITÀ LINGUISTICA E CULTURALE E SI PROPONE CON ORIGINALITÀ AL TURISMO BELLISSIME SPIAGGE, PORTICCIOLI NATURALI MA ANCHE BORGHI ARROCCATI SULLE MONTAGNE DALLA NOBILE BASTIA ALL’ARCIGNA CALVI PASSANDO PER LA DELIZIOSA SAINT FLORENT E ATTRAVERSANDO IL DÉSERT DES AGRIATES GRANDI VINI A PATRIMONIO, PRIMA DOC CORSA E RARITÀ BOTANICHE AL PARC DE SALECCIA
Fieramente Corsica V
icina fisicamente, ma anche culturalmente. La Corsica, basta guardare la carta geografica o ascoltare chi parla il corso, ha saputo conservare un forte legame con l’Italia, o quanto meno con l’area culturale della nostra penisola. Tutto ciò nonostante i quasi due secoli e mezzo di appartenenza alla Francia, annessione che allora fu favorita dallo disfacimento della Repubblica di Genova, a cui l’isola apparteneva fino al 1768 (l’anno precedente alla nascita di Napoleone in quel di Ajaccio). Prima ancora alla guida dell’isola c’erano stati i Pisani. Questa forte identità, orgogliamente corsa, è uno degli aspetti che colpiscono subito il visitatore dell’isola, mettendo in evidenza il fatto che la Corsica, seppur abbia fatto del turismo internazionale la maggiore fonte del proprio reddito, non ne ha mai venduto l’anima. Basta notare come anche i centri turistici più conosciuti si siano sviluppati seguendo dei modelli propri, salvaguardando i tratti caratteristici della propria diversità. Che i corsi siano gente tosta lo si coglie anche da come ti invitano a pronunciare i nomi delle città senza il ben noto accento finale alla francese: Bastia e non Bastià, Calvi e non Calvì, Bonifacio e non Bonifaciò. Ora il corso è diventato anche materia scolastica, lo imparano i bambini e i ragazzi a scuola. Un modo per perpetuare un patrimonio di cultura e di tradizioni locali di cui la gente dell’isola va fiera e che i francesi mostrano di saper rispettare. Un viaggio in Corsica, specie se si arriva a bordo dei traghetti della Corsica Ferries (inconfondibili per via quello sgargiante colore gialloblù), inizia da Bastia, ex cittadella genovese, città dalle alte case con le finestre colorate che guardano il mare. Città dinamica, capitale commerciale dell’isola, ma anche scrigno di quartieri antichi, uno dei
IL TRAGHETTO-HOTEL
NELLA FOTO DI COPERTINA UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DI SAINT FLORENT E DUE SCORCI NATURALI NELLA STESSA ZONA. QUI SOPRA: UNA VEDUTA DELLA CITTADELLA FORTIFICATA DI CALVI. SOTTO, DA SINISTRA: UN’INSEGNA DI TONO INDIPENDENTISTA IN CENTRO A BASTIA, PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA DELL’ISOLA, LA VERGINE DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA A CALVI VESTITA A LUTTO IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA SANTA (ALLE SPALLE IL CROCEFISSO COPERTO IN ATTESA DELLA PASQUA), UN DETTAGLIO DEL GIARDINO BOTANICO DI PARC SALECCIA IN BALAGNE E UNA VEDUTA DAL MARE DELLA CITTÀ VECCHIA DI BASTIA
quali di recente è stato salvato dalle demolizioni di un ambizioso piano urbanistico per effetto di una largamente condivisa protesta popolare. Dal molo “du Dragon” si ha una splendida vista sul porto. Nella parte alta della città (TerraNova) svetta ancora l’Antico Palazzo del Governatore. In città vissero Honoré de Balzac e il generale Hugo, con il figlio Victor che poi divenne un grande scrittore. La grande piazza Saint Nicolas, costeggiata da alti platani, è il cuore pulsante della città. Vi si affacciano tanti locali che offrono la possibilità di degustare alcune specialità corse: trippa bastianese, zucchine e sardine con brocciu, aziminu (zuppa di pesce) e diversi prodotti del mare. Le chiese da sole meritano una sosta a Bastia, alcune sono state rese grandi dall’opera instancabile delle confraternite. Il secondo fine settimana di luglio, il porto vecchio di Bastia rivive i fasti di un’antica cerimonia: il passaggio dei poteri fra i governatori nominati da Genova. Alle 21 il vecchio governatore lascia il mastio per accogliere il suo successore a bordo della galera d’onore. Calvi è l’altra grande città del nord dell’isola: fu l’unica fra le piazzeforti corse a non cadere durante l’assedio inglese del 1793, appoggiate da Pasquale Paoli. Oggi nella cittadella che domina la città ha ancora sede una
Originalissima la proposta di Corsica Ferries: la possibilità di trascorrere dei weekend sfruttando la nave sia come traghetto per il collegamento fra l’Italia (ovvero il porto di Savona-Vado) e Corsica (Bastia) che come albergo. Con il vantaggio di avere al seguito la propria auto per poter girare l’isola per due o tre giorni, rientrando per il pernottamento nella nave ancorata in porto. Una formula nuova, che sta incontrando un certo successo. I prezzi sono abbordabilissimi e variano dal livello della cabina che si sceglie. I ristoranti di bordo sono rinomati per la qualità della cucina. Le navi della compagnia che ha per simbolo la testa di moro bendata sono la location ideale anche per riunioni di lavoro, eventi e convegni. www.corsicaferries.com
guarnigione della Legione straniera. La città è adagiaata su una rada luminosa che si staglia in un panorama di monti severi (sullo sfondo la neve si nota fino a primavera inoltrata). Calvi è il capoluogo della Balagna. Per la sua posizione e il suo clima richiama anche un turismo nautico internazionale di alto livello. La spiaggia si estende su 6 km ed è orlata di pini a ombrello. Un monumento ricorda che anche qui è nato... Cristoforo Colombo. Ma allora la città era genovese e la circostanza diventa plausibile. Molto sentite in questa città le manifestazioni religiose durante la Settimana Santa di Pasqua. Vengono anche distribuiti i canistrelli, dei dolci tipici locali. Da vedere la chiesa di San Giovanni Battista con i suoi preziosi interni. Nella Balagne da vedere anche i borghi di Sant’Antonino, da cui si ha una vista strordinaria, e di Pigna, con i suoi piccoli laboratori artigianali. Da non perdere il giardino botanico “Parc de Saleccia” che si trova in una suggestiva area lungo il litorale. Presenta la flora della macchia corsa e mediterranea, con varietà rare provenienti da più parti del mondo. Selvaggi e impreziositi da una natura incontaminata i panorami nel cosiddetto “Desert des Agriates”, paradiso degli escursionisti in moto. Infine Saint Florent (San Fiurenzu in corso), villaggio
di mare che sorge alla foce del fiume Aliso. E’ chiamata non a caso la Saint Tropez della Corsica per la bellezza della rada e del porticciolo naturale. Anche qui l’abitato è dominato dalla cittadella fortificata (creata dai genovesi nel 1439). Da vedere anche la cattedrale di Santa Maria Assunta (du Nebbio). Nella zona di Saint Florent sorge la zona vinicola di Patrimonio, la più pregiata della Corsica, tanto che è stata la prima dell’isola a meritarsi l’AOC (la Doc francese). Una strada dei vini invita a conoscere il Moscato, i rossi, i bianchi e i rosè locali. Una ventina i produttori in attività. Soste consigliate: a Bastia il ristorante “Le Cosi” sul lungomare; a Saint Florent l’Hotel La Roya, il cui ristorante si fregia di una stella Michelin; a Cateri (sulla strada per Calvi) da “Chez Leon”, trattoria specializzata in tipicità corse; a Calvi l’Hotel Abbaye e il ristorante del lussuoso complesso “La Signoria”, l’ex residenza di campagna dei Michelin (quelli degli pneumatici) ristrutturata dalla famiglia Ceccaldi e trasformata in una dimora di charme. Da non perdere in Corsica i salumi e i formaggi. Sono straordinari e frutto di lavorazione artigianale. Info: www.rendezvousenfrance.com ; www.bastiatourisme.com ; www.calvi-tiurisme.com e www.balagnecorsica.com ; www.visit-corsica.it
34 Concerti e non solo 36 1112 in veneto A padova
al gran teatro geoX di padova arrivano BEN HARPER - 9 maggio 2014 YES - 17 maggio 2014 RITA PAVONE - 24 maggio 2014 LISA STANSFIELD - 28 maggio 2014 (geoxino) TORI AMOS - 4 giugno 2014 BILLY IDOL - 10 giugno 2014 CHICAGO - 28 giugno 2014 A piazzola sul brenta
hYdrogen feStival NEGRAMARO - 6 luglio 2014 ROBERT PLANT + North Mississippi Allstars - 14 luglio 2014 JAMES BLUNT - 15 luglio 2014 SCORPIONS - 18 luglio 2014 ELISA - 25 luglio 2014
mille e ancora mille... pagina a cura di graziano edi corazza
eventi
parliamo di artiSti veneti
SUZANNE VEGA il 18 luglio 2014 Al FESTIVAL del CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) arriveranno: 24 giugno 2014 ARCADE FIRE 2 luglio 2014 SOUNDGARDEN 16 luglio 2014 ARTIC MONKEYS Sguardo a Nordest a TRIESTE Stadio N. Rocco PEARL JAM il 22 giugno 2014 JOE SATRIANI il 4 luglio 2014 Festival GRADO Lungomare a TRIESTE Piazza Unità il 9 luglio 2014 la “leggenda” dei CREEDENCE C. R. JOHN FOGERTY tutte le info: www.ecoveneto.it. www.tuttoeventitalia.it
Verona
FESTIVAL SHERWOOD DI PADOVA STADIO EUGANEO 11 LUGLIO 2014
Al VERONA FOLK FESTIVAL farà una tappa: a Villa Venier di Sommacampagna
FESTIVAL - CASTELLO SCALIGERO DI VILLAFRANCA (VR) 18 LUGLIO 2014
verona folK feStival
afterhourS in concerto con “hai paura del buio tour”
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Le date venete degli Afterhours questa estate: 11 luglio a Padova e 18 luglio Villafranca (Vr)
na ricorrenza strana per gli Afterhours di Manuel Agnelli. Solitamente le ricorrenze di un fatto eccezionale o straordinario si fanno al decennale, ventennale, venticinquesimo... Un mese e mezzo fa nel trevigiano sono venuti a ripresentare dopo 17 anni dalla sua pubblicazione il monumentale “Hai Paura Del Buio?”. E questa estate tornano nel Veneto con altre due date. Una allo stadio Euganeo di Padova il 11 luglio ed una al castello di Villafranca il 18 luglio. “Hai Paura Del Buio?” del 1997 è il secondo album cantato in lingua italiana dopo il precedente “Germi” (1995) dal leader Manuel Agnelli. “Hai Paura Del Buio?” nasce dopo la fine dell’etichetta Vox Pop che portò gli Afterhours senza casa discografica. Manuel Agnelli racconta nelle interviste del tempo di aver registrato tutte le 19 tracce dell’album riempiendosi di debiti. Questo disco voleva rappresentare un ultimo pungente, sarcastico saluto, musicando una realtà maligna... Fu la Mescal ad accettare il lavoro. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandonerà il gruppo. “Hai Paura Del Buio?” è il migliore album del gruppo; proprio grazie ad esso gli Afterhours verranno eletti la band più significativa della scena indie rock italiana. È l’opera più completa degli Afterhours, nella quale si fondono punk, hardcore punk, pop rock, post grunge, ballate elettriche; si caratterizza per la capacità di misurarsi con generi e sonorità differenti. I testi sono ironici, irriverenti. In “Hai Paura Del Buio?” l’alternative rock (non a stelle e strisce) finalmente tricolore è capace di misurarsi con energia, candore, rifiuto, ironia, rabbia, con le deflagrazioni ed irriverenze dell’indie mondiale (poi inglobato da MTV e Majors). Il disco odora anche di Nirvana, Pixies, Sonic Youth, e strambi episodi cantautorali. “Hai Paura Del Buio?” è stato unanimemente riconosciuto il cd più bello ed interessante degli ultimi venti anni ed il capolavoro delle etichette discografiche indipendenti. Nel luglio 2013 “Hai Paura Del Buio?” dà il nome ad un festival culturale itinerante promosso dagli Afterhours. L’11 marzo 2014 è stata pubblicata dalla Universal Music un’edizione speciale di “Hai Paura Del Buio? contenente la versione rimasterizzata dell’album originale (Remastered) ed un nuovo CD che vede coinvolti diversi artisti di spicco della musica italiana ed internazionale, che hanno collaborato con gli Afterhours per reinterpretare tutti i brani che compongono l’album e proporre al pubblico una versione nuova e particolare (Reloaded). Dopo tanti anni di gavetta e centri sociali gli Afterhours si troveranno davanti oggi in questo tour anche quelli della nota frase contenuta in “Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su”, nella quale viene distrutta a parole una intera fetta generazionale, quella del “Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo / sabato in barca a vela, lunedì al Leoncavallo”, colpendo al cuore l’ostentata borghesia giovanile che venerava la facciata innocua e superficiale dell’underground musicale. Ieri con Vox Pop, poi con Mescal, oggi con Universal. Di strada questi ragazzi ne hanno fatta parecchia e... se avessero accettato la Geffen statunitense anni fa: oggi sarebbero una band planetaria!
occaSione del lancio del nuovo album “il viaggio” uScito il 22 aprile 2014 il duo veroneSe Sonohra protagoniSta di una irripetibile “impreSa” artiStica internazionale
“I
l Viaggio” è il titolo del singolo uscito il 4 aprile 2014 e l’omonimo album è uscito il 22. Sabato 12 Aprile, alle 11.30 in Piazza Duomo a Milano, i fratelli Fainello e l’artista cinese Li Wei hanno volteggiato nel cielo di Milano tra funi, pedane e cavi. Come da consuetudine nelle sue famosissime opere, l’artista ha immortalato la speciale esibizione rendendola un magico scatto fotografico. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano‚ dalla Direzione Cultura e Settore Spettacolo‚ ha portato per la prima volta nella storica piazza Li Wei, che ha prestato la sua genialità per l’inedita fusione tra musica e arte. Ed è proprio un’opera di Li Wei, “Balloons 2”, quella che i Sonohra hanno scelto come immagine di copertina del loro nuovo album (in collaborazione con la “Biennale Italia Cina”, ARTantide‚ Sandro Orlandi). L’ALBUM “IL VIAGGIO” DISPONIBILE DAL 22 APRILE 2014 Un progetto discografico maturo, caratterizzato da una composizione melodica orecchiabile ma allo stesso tempo estremamente ricercata. Un disco che segna il ritorno dei Sonohra, frutto di un anno di lavoro in studio, in equilibrio tra musica folk, sperimentazione, linguaggio rock ed universo britpop, dove si riconosce un prepotente ritorno delle chitarre acustiche che si sposano perfettamente con i riffs di chitarra elettrica. Ricerca, anche, nelle armonizzazioni vocali e negli arrangiamenti delle varie voci, per un album che si avvale d’importanti collaborazioni: Enrico Ruggeri ha firmato il testo del primo singolo “Il Viaggio” ed i Modena City RamNella foto in alto gli attuali blers, insieme ai Sonohra, lo hanno eseguito in studio, mentre l’autore del musical Sohnora, sotto la copertina “Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo” Vincenzo Incenzo ha scritto il testo del disco di “Incantevole”. Dieci i brani, più una traccia in esclusiva su iTunes. I testi, ad esclusione de “Il Viaggio” e di “Incantevole”, sono stati scritti da Luca, mentre gli arrangiamenti e le musiche curati da Diego. Le immagini del booklet e del retro copertina sono del fotografo Guido Harari, che ha immortalato i più grandi artisti del rock. Il mastering è curato dal grande Greg Calbi, che ha lavorato con il meglio della musica folk e d’autore mondiale - da Bob Dylan a Bruce Springsteen‚ e da Steve Fellone, presso i prestigiosi Sterling Sound di New York. Prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Believe Digital, leader mondiale della distribuzione digitale, che sbarca anche nel mondo del mercato fisico‚ il disco è stato distribuito in tutto il mondo nello stesso giorno. Oltre 700.000 i fans in attesa dell’uscita del disco. I numeri: solo su Facebook sono più di 400.000 gli ammiratori, su Twitter più di 25.000 i followers. I sostenitori non sono solo italiani ma vengono anche dalla Germania, Messico, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Colombia, Perù e Cile. Quest’estate i Sonohra porteranno il nuovo album in tour.
eSce a maggio “un fedele ritratto” il nuovo album del trevigiano giorgio barbarotta
P
er pubblicarlo il cantautore trevigiano sceglie ancora una volta la strada dell’artigianato puro autoproducendosi e chiamando a raccolta la sua squadra di fedelissimi: Nicola “Accio” Ghedin, batteria (Estra, Giulio Casale), Stefano Andreatta, basso (Manodopera, Wharthey), Giulio Moro, chitarra (El Deyma) e l’ausilio live di Angelo Michieletto, chitarra. Dodici canzoni inedite per un lavoro strutturalmente incentrato sulla forma canzone, ma stilisticamente improntato alla ricerca lirica, sonora, ritmica. Barbarotta insiste sulla coesistenza tra linguaggi diversi proponendoci un cd (il quinto a suo nome) quanto mai personale, autarchico e ricercato, ricco di molteplici sfumature musicali e difficilmente catalogabile. Poesia, rock elettrico, cantautorato folk, amosfere jazzy, un pizzico di psichedelia ed elettronica. L’album apre con “Sbotta”, grido di denuncia contro il malcostume in tempo di crisi, prosegue con il singolo “Camerino al neon”, romantico elogio del quotidiano; è poi la volta di “La roba da buttare”, suggestivo e ipnotico ritratto d’ambiente, e di “Portami a casa”, originale ed incalzante odissea notturna; “L’eclissi di sole” è liquida, sommessa ed intimista, “Come un principio d’estate” è un elegiaco omaggio alla leggerezza estiva ed alla giovinezza, “Gratia Dei” è una una preghiera ed invocazione al sacro, “L’ancora e la deriva” è una allegoria sul connubio indissolubile tra stabilità e fuga, tra noto e ignoto, “Tutti giù per terra” è un sarcastico ed attualissimo scioglilingua pessimista, “Nuovamente liberi”, sprona alla consapevolezza del rapporto tra tempi moderni e libertà, “Stelle e strisce” è uno spudorato diario di viaggio USA; chiude infine la tracklist l’onirica “Echi di Tokyo”, omaggio al volo ed alla connessione tra mondi, popoli, culture. L’album, registrato e prodotto al Virtual Studio di Treviso da Andrea De Marchi (Tolo Marton, Quarto Profilo) è disponibile in versione cd fisico ed in digitale: info al sito www.giorgiobarbarotta.it. GIORGIO BARBAROTTA Cantautore atipico, nasce a Treviso nel 1972. Fonda nel 1995 la rock band Quarto Profilo con cui incide 4 albums. Nel 2003 intraprende la carriera solista. Pubblica dal 2005 ad oggi i cds “Schegge (di vita propria)”, “In centro al labirinto”, “Verso est”, “Snodo”, tutti albums di canzoni proprie, prodotti col marchio GB Produzioni. Propone un originale connubio tra canzone d’autore, rock e folk. Intensa da sempre l’attività live con la sua band con oltre 500 date all’attivo, tra cui un tour di dieci concerti nel 2009 da Pechino a Shanghai oltre a 2 tour in Austria, e 2 nei Balcani. Diversi i riconoscimenti ricevuti in ambito musicale e letterario a livello nazionale, le compilations e le collaborazioni artistiche, anche in veste di produttore. Ha pubblicato il libro “Tra le pieghe del giorno” (Ed. Vianello) 2007 e “Era Venere” (Ed. Happy Leader) 2009, raccolte di poesie e racconti.
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Benessere 8 Benessere 36 >> Utile l’esperienza degli Alzheimer Caffè sia per i pazienti che per i familiari
Alzheimer, la malattia che cancella ricordi e vita Una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, soltanto in Italia, ogni anno. Dalla Regione promessi nuovi centri di sollievo di Germana Urbani
S
ono circa 65mila le persone malate di Alzheimer in Veneto e nell’80% dei casi esse ven-gono assistite dai propri familiari, a casa. Ma questa non è una malattia come altre, i ma-lati sono spesso difficili da accudire. Alcuni diventano violenti, altri perdono le coordinate spazio-temporali, si perdono se escono da soli, dormono di giorno e sono attivi la notte. L’Alzheimer è ancor oggi una malattia di cui non si parla abbastanza, nonostante i dati mondiali la descrivano come una patologia sempre più diffusa, con 80mila nuovi casi, sol-tanto in Italia, ogni anno. Sarà per la scarsa informazione e i pochi servizi erogati dalle Ulss, le famiglie che si tro-vano a conviverci spesso si sentono abbandonate. La Regione Veneto sembra aver accolto le richieste sempre più urgenti delle famiglie tanto che, durante un incontro sull’esperienza dei centri di sollievo sul territorio dell’Ulss 8, l’assessore regionale Remo Sernagiotto ha annunciato un nuovo piano regionale. Entro il 2014, ha spiegato, in tutte le Ulss del Veneto, sarà dato il via all’apertura di centri di sollievo su modello di quello di Riese Pio X. Qui, nel 2011, è stato aperto il primo di questi cen-tri, che il Progetto Regionale Sollievo vorrebbe estendere a tutto il territorio veneto. A seguire le persone con demenza, per qualche ora e/o giorno alla settimana, saranno educatori, psicologi e volontari preparati. E avverrà in luoghi pensati per attività mirate e sostenuti dall’unione di organizzazioni no-profit, operatori socio-sanitari e istituzioni locali. Certo non può essere delegato tutto al privato sociale, anche se quasi tutto quel che ora c’è viene da lì. Come ad esempio l’esperienza degli Alzheimer Caffè, a volte solo punti di ritrovo, altre volte centri di assistenza realizzati dall’Associazione familiari malati di Alzheimer (Afma) grazie a bandi nazionali o a risorse private. Ce ne sono diversi nel trevigiano e in altre province, come Rovigo e Verona. “Gli Alzhei-mer Caffè sono spazi dove i malati e i loro familiari possono fruire di incontri
periodici e strutturati e beneficiare di servizi di assistenza - spiega Giorgio Pedron, presidente dell’A-fma -. La fragilità di chi viene colpito da queste patologie e il peso di cui devono farsi carico i familiari verranno, seppur parzialmente, alleviati offrendo ai malati attività di ricreazione e di riabilitazione cognitivo-psicomotoria”. La ricerca, comunque, non smette di indagare su questa patologia invalidante nel modo più triste, visto che ruba al malato i propri ricordi, la propria personalità, la propria vita. Tra le altre, una recente ricerca dell’University of Maryland School of Public Health (Usa) pubblicata su ‘Frontiers in Aging Neuroscinece’, rivela che l’attivita’ fisica puo’ preservare in salute l’ippocampo nelle persone a rischio di sviluppare l’Alzheimer. Questa azione sull’ippocampo, che svolge un ruolo importante nella memoria a lungo termine ed e’ una delle prime zone a soffrire dei danni provocati dalla demenza, e’ fondamentale per ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei sintomi della demenza nei soggetti con un rischio genetico. Questa parte del cervello ha l’aspetto di un cavalluccio marino, da qui il nome ippocampo, ed e’ situata nel lobo temporale del cervello. Un suo restringimento e’ spia dell’inizio del processo neuropatologico dell’Alzheimer. “Abbiamo una buona notizia nella lotta all’Alzheimer - spiega Carson Smith, autore della ricerca - l’attivita’ fisica puo’ offrire una protezione all’ippocampo dalla neurodegenerazione associata a quei soggetti che hanno un rischio genetico di incorrere nell’Alzheimer. Questo - aggiunge - significa che forse possiamo ritardare il declino cognitivo e la comparsa dei primi sintomi di demenza in questi individui”. Smith e i suoi colleghi hanno seguito per 18 mesi quattro gruppi di anziani sani con un’età compresa tra i 65 e gli 89 anni misurando il volume del loro ippocampo usando una risonanza magnetica. I gruppi sono stati classificati sia per il basso o alto rischio di Alzheimer, che per la loro buona (o scarsa) attività fisica. Ebbene, di tutti e
quattro i gruppi studiati so-lo quelli ad alto rischio genetico per l’Alzheimer, che pero’ non facevano sport, hanno avuto una diminuzione del volume ippocampale (pari al 3 %) nei 18 mesi della ricerca. Tutti gli altri gruppi, compresi quelli ad alto rischio per
l’Alzheimer, ma che erano fisicamente attivi, hanno mantenuto il volume iniziale del loro ippocampo. “Al momento non ci sono trattamenti indicati in grado di preservare il volume dell’ippocampo nei soggetti che possono
prevenzione peSce e frutta Secca: veri alleati
A
nche la dieta può aiutare a prevenire la malattia di Alzheimer. Il pesce, la carne di pollo e la frutta secca oleoginosa come le nocciole, le mandorle o le noci sono alimenti che contengono acidi grassi polinsaturi omega-3, e che hanno la capacità di ridurre i tassi sanguigni della proteina beta-amiloide che è associata ai problemi di memoria e alla malattia di Alzheimer. La buona notizia viene da uno studio effettuato da ricercatori della Columbia University, a New York, e pubblicato su Neurology. Nello studio sono stati inclusi 1.219 newyorchesi con più di 65 anni di età, senza turbe cognitive. Gli si è chiesto di compilare un questionario molto dettagliato sulle loro abitudini alimentari. Un anno e mezzo dopo sono stati sottoposti a un prelievo di sangue che ha misurato il livello della proteina beta-amiloide. E’ utile ricordare che mentre è assai difficile misurare i depositi di proteina beta-amiloide nel cervello, è facilissimo dosarla con un esame del sangue. I ricercatori hanno rilevato che più un individuo consuma omega 3, più sono bassi i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue. Lo studio ha anche tratteggiato una specie di menu: gli omega 3 consumati provenivano per lo più da pasti a base d’insalata, pesce, frutta, carne di pollo, margarina. Invece gli altri alimenti sottoposti al test non sembrano avere alcuna influenza sul tasso di proteina beta-amiloide circolante nel sangue.
sviluppare la malattia di Alzheimer - avvertono i ricercatori – Questo studio ha pero’ enormi implicazioni su come e’ possibile intervenire sui soggetti a rischio prima che sviluppino i sintomi della demenza”.
I nostri esperti 37 33 SALUTE
Dott. Alessandro Gabellini, Cardiologo
La stenosi delle carotidi: malattia o fattore di rischio cardiovascolare? Circa un terzo dei pazienti affetti da malattia delle coronarie è portatore di una stenosi carotidea. Questo spiega perché sovente il medico che si occupa del cuore, il cardiologo, si trova a dover affrontare anche il problema della patologia delle carotidi, con la necessità di dare al paziente i suggerimenti più appropriati e di avviarlo se necessario allo specialista di competenza. La stenosi, ovvero il restringimento della carotide, è una delle espressioni della malattia aterosclerotica o aterosclerosi che è caratterizzata dalla presenza di placche localizzate in varie parti del sistema circolatorio. Vi è infatti una frequente associazione fra malattia delle coronarie e la patologia carotidea. La lesione è caratterizzata da una placca ateromasica (accumulo di colesterolo, calcio, cellule infiammatorie) localizzata alla carotide comune prevalentemente alla biforcazione fra carotide interna ed esterna (fig. 1). Il restringimento è espresso in percentuale ed è significativo quando supera il 30-40%. La presenza di una stenosi significativa esprime in un soggetto un rischio aumentato di avere negli anni successivi un ictus cerebrale. Tale rischio dipende dal grado della stenosi ma anche dalle caratteristiche strutturali della placca
(ecogenicità, omogeneità, stato della sua superficie ed altro). L’ictus deriva da due possibili meccanismi: 1. Un meccanismo emodinamico dovuto al progressivo restringimento della carotide causato dall’evoluzione della placca che comporta un ostacolo progressivo al passaggio di sangue al cervello 2. Un meccanismo trombo embolico provocato da una rottura/ulcerazione della placca che favorisce il deposito di materiale trombotico con occlusione acuta della carotide o il distacco di frammenti trombotici responsabili di embolie cerebrali. La placca può essere del tutto priva di sintomi e manifestarsi improvvisamente con un ictus. In altri casi può manifestarsi con un attacco ischemico transitorio (TIA), ovvero con un deficit neurologico (riduzione della forza ad un arto, vertigini, difficoltà ad articolare la parola) che insorge all’improvviso e regredisce dopo 24 ore spontaneamente. Il TIA ha in sé un elevato rischio di determinare nel giorni o mesi successivi un vero e proprio ictus. Come ci si accorge della presenza di una stenosi carotidea e quali sono gli accertamenti da consigliare? La presenza di un soffio ai lati del collo è un
indizio importante ma non sempre e necessariamente rilevabile da parte del medico. La diagnosi viene confermata con esami strumentali fra i quali il più importante e semplice è l’ecocolor Doppler delle carotidi o dei tronchi sovra aortici (TSA) (Fig.2). Questo esame,molto semplice, poco costoso ed assolutamente privo di rischi, sfruttando gli ultrasuoni consente di visualizzare la placca, di definirne le caratteristiche strutturali e l’entità della stenosi espressa in percentuale. Una stenosi è critica quando è maggiore del 70 %. In casi particolari molto dubbi o gravi si può ricorrere ad esami più sofisticati e costosi, di secondo livello ( AngioTAC o angioRM dei tronchi sovraoartici). A chi consigliare dunque un ecodoppler delle carotidi? Anzitutto a quei pazienti che hanno manifestato un deficit neurologico. Rammentando però che la placca carotidea può essere spesso asintomatica, quindi insidiosa, l’esame andrà proposto a tutti quei pazienti che hanno una patologia coronarica (infarto miocardico, angina) o delle arterie degli arti e a tutti quei pazienti che presentano un elevato rischio per aterosclerosi come il fumo, il diabete, l’iperten-
La Fertilità (RNF) x
Figura 1 Esempio di placca carotidea
Figura 2: esempio di placca carotidea all'ecocolor Figura 1: esempio di placca carotidea all'ecocolor Doppler
sione arteriosa, e l’ipercolesterolemia, specie 60 anni. se in età superiore ai Qual è il comportamento da tenere in caso di una stenosi carotidea? Se la stenosi non è critica è importante la correzione dei suddetti fattori di rischio aterosclerotico ed intraprendere una terapia medica farmacologica che prevede farmaci antiaggreganti ( acido acetilsalicilico o ticlopidina o clopidogrel). Recentemente anche le statine, indipendentemente dal valore del colesterolo, hanno assunto un posto determinante per l’effetto di stabilizzare e in qualche caso di ridurre la placca. In caso di stenosi critica ( > 70%) vi è indicazione all’intervento chirurgico di endoarteriectomia o endoaterectomia (TEA) che comporta una incisura dell’arteria in anestesia loco regionale o generale e rimozione della placca, tecnica in vigore da oltre 50 anni. Negli ultimi 10-15 anni si è affermata come
Figura 3: Esempio di angioplastica carotidea
alternativa una tecnica percutanea di angioplastica carotidea, simile all’angioplastica coronarica,che comporta l’inserimento di un catetere per via percutanea femorale,la dilatazione con palloncino dell’arteria con inserimento di uno stent (Fig.3). I risultati delle due tecniche, chirurgica e percutanea, misurati in laboratori ad alto volume lavorativo, sono sovrapponibili per benefici, con analogia di rischi e possibilità di restenosi (5-10% con maggior incidenza nei primi 12-18 mesi), come evidenziato dallo studio recente CREST. L’indicazione ad un tipo o l’altro di procedura andrà valutata caso per caso tenendo conto delle esigenze e della condizione del singolo paziente.
Dr. Alessandro Gabellini Cardiologo, dal 1990 al 2013 Dirigente Medico di 1° livello presso l’UOC di Cardiologia di Este. Oggi svolge attività cliniche, di ergometria, di ecocardiografia e ultrasonografia vascolare presso un poliambulatorio privato. Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com
di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)
i nostri Esperti 38 I nostri esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Stalking Condominale
Cari lettrici e lettori, a poco più di 5 anni dall’introduzione nel nostro ordinamento del reato di atti persecutori, comunemente conosciuto come stalking, vorrei portare alla vostra attenzione alcuni pronunce giurisprudenziali che hanno esteso l’ambito di applicazione di tale fattispecie delittuosa al punto da ravvisarla anche per fatti accaduti in danno di condomini. innanzitutto che cos’è lo stalking e quali sono le sue principali caratteristiche? Il delitto di atti persecutori di cui all’art. 612 bis c.p. è stato introdotto nel nostro ordinamento dal d.l. 23.02.2009 n. 11 (conv. in Legge 23.04.2009 n. 38) a far data dal 25 febbraio 2009 con lo scopo di colpire le reiterate condotte di minaccia o molestia poste in essere da un soggetto in danno di un altro e tali da determinare in quest’ultimo un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o, infine, una alterazione delle abitudini di vita. Nella realtà dei fatti, le ripetute minacce o molestie possono assumere la forma più diversa, ad esempio attraverso telefonate, sms, mail dal contenuto offensivo o intimidatorio o, ancora, lettere o biglietti lasciati sull’autovettura o sulla porta di casa della persona molestata. Gli stalker, inoltre, sono soliti appostarsi nelle
vicinanze dei luoghi frequentati dalla vittima (es. luogo di lavoro, palestra, abitazione) o, ancora, seguire o spiare quest’ultima. Particolare importanza per le vittime di stalking assume il termine per la proposizione della querela che è raddoppiato rispetto a quello ordinariamente previsto. Pertanto, la persona che si ritiene vittima del reato in esame ha sei mesi di tempo dalla conoscenza del fatto – reato per poter sporgere querela. A ciò si aggiunga che ove il reato venga commesso in danno di minori o di una persona con disabilità ovvero da un soggetto già ammonito dal Questore, il reato diventa perseguibile d’ufficio. Quando è ravvisabile il delitto di atti persecutori? Affinché possa configurarsi il reato in esame è necessario e sufficiente che, in conseguenza delle reiterate condotte di minaccia o molestia - per la giurisprudenza bastano anche solo due condottesi produca, alternativamente, uno dei tre effetti legislativamente previsti, ovvero: stato di ansia o paura, fondato timore per l’incolumità propria o di un proprio congiunto o l’alterazione delle abitudini di vita. che cosa si intende per stalking condominiale? Il delitto di atti persecutori ha assunto anche forme diverse da quella “tradizionale” che, generalmente,
si individua nell’uomo che molesta o minaccia una donna. Vero è, infatti, che il reato di stalking può interessare anche i rapporti di vicinato e di condominio. In tal senso si è espressa la Corte di Cassazione (Cass. Pen., Sez. V, 7.04.2011, n. 20895) che, ampliando i confini di tale reato, ha individuato la figura dello stalking condominiale giudicando “riduttiva la lettura della norma nel senso che gli atti molesti debbano essere per forza rivolti ad una sola persona”. In considerazione di ciò, non è necessario rapportare ciascuna condotta di stalking alla singola persona offesa, ben potendo la minaccia dello stalker assumere una direzione collettiva e indiscriminata. In altri termini, il reato in esame è configurabile anche quando la vittima non è sempre lo stesso soggetto bensì persone diverse, quali i condomini di un palazzo, di volta in volta perseguitati dalle condotte moleste dello stalker. Ad esempio, è ravvisabile stalking condominiale nelle condotte del condomino che chiude il vicino nell’ascensore o insegue la signora del quarto piano o, ancora, versa liquami o getta mozziconi di sigaretta nel terrazzo sottostante. Queste ed altre molestie o minacce poste in essere sempre dallo stesso condomino in danno degli altri possono integrare lo stalking condominiale. come tutelarsi dallo stalking
Da ultimo vorrei fornire alcune indicazioni operative circa i mezzi che l’ordinamento appresta per tutelarsi dallo stalking. Innanzitutto, si segnala l’ammonimento da parte del Questore; strumento con funzione preventiva con cui l’Autorità di pubblica sicurezza, nella persona del Questore, invita lo stalker ad astenersi dal continuare a tenere comportamenti persecutori nei confronti della vittima. Ove il soggetto ammonito perseveri nei propri atti persecutori, non astenendosi dai comportamenti che pongono la vittima in uno stato di ansia e paura, non sarà più necessaria la querela della persona offesa, in quanto il reato di stalking diventerà procedibile d’ufficio e la pena sarà aumentata. Infine, ove la situazione necessiti di un intervento immediato al fine di scongiurare conseguenze gravi ed irreparabili, la vittima, dopo aver presentato querela, potrà chiedere al giudice di adottare la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o dell’obbligo di mantenere dagli stessi una determinata distanza. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
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E’ a tutti noto che in Italia non c’è una regolamentazione complessiva sulle unioni di fatto (siano esse eterosessuali od omosessuali). A molti meno, invece, è noto che da sempre esiste uno strumento previsto nel nostro Codice Civile che può essere molto utile per regolare i rapporti economici e patrimoniali anche tra coppie non unite da matrimonio: è il contratto. È ben ovvio, infatti, come due soggetti possano con un contratto regolare molteplici aspetti della vita in comune, così come la gestione e suddivisione delle spese ordinarie e straordinarie, l’acquisto di beni in comune, e più in generale i reciproci rapporti economici e patrimoniali. Di ancor maggior rilievo la possibilità di disciplinare minuziosamente la
sorte dei diritti e delle incombenze per il caso in cui la convivenza abbia a terminare; basti ricordare il frequentissimo caso dell’acquisto di una casa intestata ad uno solo dei conviventi e però pagata con mutuo intestato ad entrambi ovvero anche solo con contribuzioni reciproche. Restano ovviamente delle lacune che neppure il contratto stipulato dal Notaio può colmare e questo per l’essenziale ragione che – appunto – manca una legge nazionale che disciplini la materia. I cosiddetti diritti indisponibili, infatti, devono restare fuori dai patti di convivenza: in particolare non sarà possibile regolare la sfera dei diritti/doveri nei riguardi di eventuali figli, poiché questo aspetto è sottratto
all’autonomia delle parti; in questo caso bisognerà inevitabilmente rivolgersi al giudice. Per quanto riguarda, invece, i diritti ereditari sarà sempre possibile trovare una soluzione – benché parziale – nella redazione di un testamento che tenga conto della peculiare situazione di convivenza e che non dimentichi, in ogni caso, altri soggetti cui la legge riservi un qualche diritto in modo assoluto (es. figli di primo letto, coniuge da cui non si sia mai divorziato ecc.). Lo strumento è, in conclusione, di grande utilità; esso, tuttavia, richiede nella sua redazione una notevole competenza tecnica proprio per l’esigenza di distinguere tra quello che si può e non si può regolare.
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