Miranese nord magg2013 n59

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del Miranese Nord

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.59 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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Turismo La Regione approva la nuova legge

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Noale Aprilia, la produzione non migliora

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Salzano I cittadini scelgono il colore del nuovo palazzetto

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EDITORIALE

Il vescovo di treviso nei territori della crisi

Il Veneto vota una nuova identità di Mauro gambin*

La crisi morde, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana. Quale migliore occasione per parlare di questo aspetto con il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, in visita pastorale nel vicariato di Noale. pag. 12

summer festival, un luglio pieno di eventi

Si era parlato di ipotesi trasloco per il Mirano Summer Festival. Invece sarà sempre al suo posto e, anzi, allungherà il numero di giorni di eventi. Appuntamento dal 5 al 27 luglio, dunque, nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala per la settima edizione dell’iniziativa. pag. 20

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Variante, il Tar ha bocciato la sospensiva L’opera a Scorzè sarà finanziata con i 12 milioni di euro spostati dal vecchio tracciato al nuovo

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na svolta per la realizzazione della variante alla Noalese, primo stralcio, secondo lotto: il Tar regionale ha respinto la richiesta di sospensiva di Salzano sul progetto definitivo e del verbale della Conferenza dei servizi del 15 novembre scorso. Un pronunciamento che apre le porte alla costruzione della tangenziale sud, da via Milano a via Boschi (Castellana) tutta su Scorzè, mentre resta irrisolto il nodo di via Mestrina e dell’incrocio del Pioppeto a Robegano. Ora la nuova soluzione dovrà es-

sere pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale (Bur), per poi andare in appalto. Sarà finanziata con i 12 milioni di euro spostati dal vecchio tracciato al nuovo. Confermata la strada a due corsie con quattro rotonde: via Milano, via De Gasperi e via Volta da costruire, mentre è già attiva quella di via Boschi. I primi tre rondò avranno un diametro interno di 50 metri. Per lasciare spazio alla striscia d’asfalto, saranno abbattute due case, una in via Milano e l’altra in zona De Gasperi, e ci saranno piste cicla-

bili e mitigazioni ambientali. Sarà lunga circa tre chilometri e ci sarà uno svincolo di collegamento per servire la zona industriale. Nell’ordinanza del Tar si legge come “il ricorso non appaia ictu oculi (a prima vista ndr) fondato” e che “dall’esecuzione degli atti impugnati non può derivare alcun danno grave e irreparabile a carico degli interessi rappresentati dal Comune ricorrente (Salzano ndr)”. Inoltre sono ritenuti “insussistenti i presupposti per accogliere la pag. 17 domanda cautelare”.

l primo partito è quello degli astenuti. Il dato macroscopico emerso dalla tornata elettorale, che tra la fine di maggio e gli inizi di giugno ha portato al rinnovo dei consigli di quarantasette comuni in Veneto, riguarda in primis le persone che non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ovunque l’affluenza alle urne è stata al di sotto della media registrata alle amministrative precedenti, anche dove si è votato recentemente a seguito del commissariamento del municipio. Che questo larga assenza alle urne rappresenti lo scollamento della società dai suoi riferimenti politici è stato detto fino alla noia, tanto da diventare una giustificazione automatica seppur vera. Poi, per carità, anche per il Veneto, volendo, ci si può dilungare in analisi che comprovino la tenuta dei partiti tradizionali grazie alla fedeltà della propria base elettorale, la credibilità dei candidati capaci di fare risultati malgrado il momento di appannamento del proprio partito, il Pd per esempio, lo sfaldamento di quelli “personali”, come il Pdl o il M5s, e l’implosione di quelli fortemente ideologici come la Lega. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it

L’Intervento

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’Iva è’ stata introdotta nel nostro ordinamento fiscale 40 anni fa: in questo periodo di tempo l’aliquota ordinaria è variata ben 8 volte raggiungendo il valore massimo del 21%, quello in vigore. *Segretario Cgia Di Mestre

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Il Veneto vota una nuova identità Lutto

E’ morto l’ex vicesindaco di Camponogara

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Tutto vero ma a mio avviso c’è qualcosa di nuovo da cogliere nel panorama politico uscito dalle recenti elezioni amministrative ed è il segno di discontinuità che questa regione è riuscita ad imprimere compiendo scelte che in precedenza parevano impossibili. E’ come se i veneti, politicamente ma forse non solo, fossero in cerca di una nuova identità. Per anni lo specchio del Veneto è stata l’idea di essere la “locomotiva del Nord Est”, ossia la macchina da soldi che funzionava bene se veniva ben oliata e soprattutto se aiutata nel proprio incedere togliendo ostacoli burocratici, lacci e laccioli. La Lega, va riconosciuto, è stato il partito più audace nel farsi interprete di queste aspettative e anzi ha contribuito a creare un’immagine fortemente identitaria di questa regione, certo magari un po’ razzista e un po’ arrogante ma ricca e questo bastava per dimostrare che il modello autarchico del “paroni a casa nostra” funzionava. Oggi queste convinzioni paiono incrinate, il Veneto soffre questa crisi nello stesso identico modo delle altre regioni, forse anche di più, il “Miracolo” è finito e i moloch della politica nostrana, come Manuela Dal Lago, a Vicenza, o Giancarlo Gentilini, a Treviso, sono stati letteralmente buttati giù dal piedistallo. Più che la loro abitudine a proporre solo e sempre se stessi, è stata la loro politica a base di parole d’ordine, ormai scaduta, a determinarne il crollo. Gentilini si aspettava una riconferma per tutto quello che aveva fatto per Treviso ma in realtà quello che conta per i trevigiani e quello che si farà a partire da domani. I volti nuovi, gli sganciati dagli apparati della politica (più che gli inquisitori della politica) sembrano essere stati considerati più credibili e persuasivi nel proporre la nuova identità per il veneto del futuro, un’identità forse meno tracotante e sprezzante e forse per questo più convincente. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

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pag.

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Asilo nido, scattano le proteste dei genitori pag. 18 È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

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La Stena Di Fossò chiuderà entro l’anno

La Stena di Fossò chiuderà. 55 dipendenti fra impiegati e operai rischiano di trovarsi in strada entro la fine dell’anno. E la situazione con cui si sono trovati a fare i conti i lavoratori, per la maggioranza immigrati stranieri che da anni lavorano in Italia e qui hanno famiglia e hanno comprato la casa che stanno pagando con il mutuo. L’azienda di Fossò, che si trova in zona industriale in IX Strada, si occupa di riciclo di materiali da televisori e frigoriferi usati, raccoglie elettrodomestici usati, li smonta e vende il materiale ai richiedenti. È di proprietà di una multinazionale svedese che in Italia ha quattro siti: Fossò, Brescia, Verona e un altro nell’hinterland di Milano. Complessivamente ha in organico in Italia quasi 200 dipendenti.

Albert Mahchikian, 60 anni, architetto ed ex vicesindaco di Camponogara con la giunta guidata dal sindaco Valter Mescalchin alla fine degli anni Novanta, è morto nelle scorse settimane sul lago di Garda mentre era impegnato con un amico a fare una immersione a Torri del Benaco, davanti all’hotel Continental. Era giunto in Italia dalla Siria dove vivono ancora la mamma e il fratello, all’età di 14 anni. La notizia della sua morte ha colpito profondamente il paese rivierasco.

Lo scorso 5 giugno, una delegazione di assessori e consiglieri provinciali ha partecipato assieme ai lavoratori delle aziende in crisi del territorio provinciale - dei diversi comparti tessile, chimico, metalmeccanico ecc. – tra le altre la Ditec di Quarto d’Altino, la Transuni, la Mazzonetto di San Donà di Piave, la Fitec di Maerne, la Navalmeccanica di Mira, la Vynils di Marghera - all’udienza svoltasi in piazza San Pietro a Roma con il Santo Padre papa Francesco. Assieme ai lavoratori erano presenti il vice presidente della Provincia Mario Dalla Tor, gli assessori al lavoro Paolino D’Anna, alle attività produttive Lucio Gianni, alla viabilità Emanuele Prataviera, la presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello, con i consiglieri Roberto Dal Cin, Diego Cagnato, Beniamino Boscolo Capon e Claudio Bullo. Al termine dell’udienza generale, una delegazione di lavoratori assieme al presidente della commissione lavoro consigliere Dal Cin, ha consegnato al patriarca di Venezia Francesco Moraglia alcune richieste affinché le presentasse in udienza privata al Santo Padre.

Lavoro

Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Comuni

“Razionalizzare le risorse per potenziare l’azienda” pag. 22

personaggio Paccagnella: “Il Veneto nei miei libri”

Fusioni: molti ne parlano qualcuno lo fa pagg. 30-31

società

Cittadinaza italiana, in Veneto si parla dello Ius soli pag.

cultura

Regione

Al Serafin omaggio a Verdi nel bicentenario pag.

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pag.

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Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti pag.

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Arte

La mostra

Synphonie de coleurs II, un salotto per l’arte

Il Museo d’Arte Contemporanea Italiana in America (M.A.C.I.A.), con il patrocinio della Repubblica Italiana e dell’Ambasciata della Repubblica di Costa Rica, presenta la mostra temporanea Synphonie de coleurs II, curata dal professor Gregorio Rossi e organizzata in collaborazione con Art-Events. Inaugurata lo scorso 8 giugno la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 25 luglio, martedì-domenica dalle 15,30 alle 19,30. L’evento non è solo una mostra collettiva ma un salotto per l’arte, un luogo d’incontro e di divulgazione culturale. È proprio con questa intenzione che come location è stato scelto Palazzo Merati D’Auddiffret De Greoux, palazzo storico e tipico salotto del Settecento veneziano dove visse per anni Giacomo Casanova e la sua famiglia. La mostra si svolge all’interno dell’importante cornice della 55esima Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia.

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE: Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 maggio 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese TURISMO Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro

Turismo, la nuova legg

di Alessandro Abbadir

Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”

Rivoluzione nella promozione del settore con la creazione di 8 sistemi turistici tematci

T

urismo, tutti i poteri alla Regione o almeno tanti di più e Pro loco sul piedistallo. Sono queste le linee guida della nuova legge quadro del turismo del Veneto, approvata a fine maggio e fortemente voluta dall’assessore Marino Finozzi. Il provvedimento legislativo, votato praticamente all’unanimità con 39 sì, tre astensioni, sono confluiti quattro diversi disegni di legge, è destinato a mettere ordine in un settore che, nella nostra regione è contrassegnato da tantissime competenze e sovrapposizioni. Qualche dato per capire di che settore si tratta: il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro. “Con questa legge - ha spiegato il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - mettiamo al centro il turista e costruiamo intorno un’offerta adeguata all’evoluzione dei profili della domanda”. Vediamo cosa prevede nel dettaglio. La nuova legge ridisegna competenze: la Regione avoca a sè le politiche turistiche, lascia poco da fare

alle Province, esclude completamente i Comuni e pone su un piedistallo le Pro loco. Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”, esperienza mutuata sulla scorta di simili fatte in Umbria, Toscana, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. L’albergo diffuso consentirà ai borghi di montagna e ai centri storici del Veneto la possibilità di gestire l’ospitalità del turismo anche in fabbricati diversi, purché non più distanti di quattrocento metri. Una misura che serve per arginare l’abbandono dei centri storici del Veneto. Sul piano delle strutture ricettive tradizionali, la nuova disciplina distingue gli alberghi, le strutture all’aperto, le strutture complementari. Supera così la storica frattura ormai anacronistica, tra strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Con la nuova legge la Regione intende regolarizzare campeggi e villaggi turistici. Nuove norme anche per gli Iat: avranno anche alla possibilità di prenotazioni alberghiere, di spettacoli e biglietti di trasporto. Rivoluzionati anche i Consorzi di promozione turistica: fuori gli enti pubblici, ne potranno far parte solamente soggetti privati, che tuttavia potranno presentare progetti finanziabili dalla parte pubblica. Poi la ripartizione territoriale. Sono stati infatti definiti i

sistemi turistici tematici: Venezia e laguna, Dolomiti e montagna, Lago di Garda, mare e spiagge, pedemontana e colli, Terme euganee, Po e il suo Delta, città d’arte, centri storici, forti e ville venete. Ma tutti i comuni saranno considerati comuni turistici in modo da favorire al massimo la valorizzazione del patrimonio storico artistico ambientale ed architettonico. In sede di emendamenti dell’ultima ora, si è assistito all’introduzione dei cosiddetti Dmo, tavoli di coordinamento per destinazione turistica, lo stanziamento di risorse ad hoc per la Provincia di Belluno, e la definizione dell’uscita della parte pubblica dai consorzi di promozione entro 18 mesi. Durante la discussione per l’approvazione della nuova legge quadro sul turismo è emerso come servano per rilanciare questo settore ”semplificazione, meno vessazioni burocratiche e ammodernamento del patrimonio edilizio”. Va ricordato infatti come questa industria posa diventare volano di sviluppo, essendo l’unica non delocalizzabile e che non crea danni all’ambiente. Insomma una rivoluzione normativa che nelle intenzioni dei promotori aiuterà un settore considerato sempre più strategico in tempi di crisi.

I datI. nel 2012 gli alberghi hanno risentito della crisi

Italiani in fuga, gli stranieri salvano il Veneto

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uasi tutti con il segno negativo i dati relativi ai movimenti turistici degli italiani in Veneto lo scorso anno: la crisi si fa sentire soprattutto per gli alberghi e la clientela italiana, mentre tiene la presenza degli ospiti stranieri. Se la passano decisamente meglio le attività agrituristiche, le uniche a registrare, in controtendenza, un deciso incremento, sia sul fronte degli arrivi che delle partenze. La conferma arriva dai dati sui flussi turistici elaborati dalla Regione, dai quali emerge che se nel 2011 l’industria veneta del turismo era riuscita a riprendersi registrando variazioni significative nell’arco dei dodici mesi, l’anno scorso la situazione è nettamente peggiorata, in particolare per i clienti italiani, che hanno fatto registrare un calo medio del 2,9% per quanto riguarda gli arrivi e dell’8,7 per cento sul fronte delle presenze. A controbilanciare l’effetto negativo ci pensano i turisti stranieri, il 2,2% in più rispetto al 2011 per quanto riguarda gli arrivi e il 2,7% per le presenze. Maglia nera gli alberghi a due e una stella, che registrano un calo di oltre il 3,5% sugli arrivi e del 6,3% sulle presenze, unici a perdere anche clientela straniera. A seguire le altre categorie di alberghi, i campeggi e gli alloggi privati, i quali però riducono il danno grazie alla presenza degli stranieri, dall’Europa in particolare. Sorridono invece gli agriturismi, gli unici a registrare un deciso aumento, in media del 5% per gli italiani e del 12-15% per gli stranieri, in media l’8,5% in più. dopo l’ottima crescita dell’anno precedente. In valore assoluto si tratta di numeri modesti, che incidono su poco più dell’1 per cento dei flussi turistici, ma il fenomeno continuerà a crescere anche nei prossimi anni. L’anno scorso sono arrivati in veneto 5,5 milioni di turisti italiani e ben 10 milioni di stranieri.

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Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Turismo Venezia e la Riviera del Brenta accrescono il proprio appeal presso i turisti, ma anche nella zona del Basso Piave cresce la capacità attrattiva, in quest’ultimo caso i turisti sono richiamati soprattutto dall’occasione di “business”

ge rivoluziona il settore La novità La figura, proposta da Matteo Toscani, sarà introdotta per la stagione estiva 2014

“Accompagnatore di mezza montagna” per il turismo e l’occupazione di Nicola Stievano

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alla prossima stagione nasce la figura dell’accompagnatore di mezza montagna, una guida alpina che è anche guida turistica. Creare nuove opportunità occupazionali in zone a forte vocazione turistica come la montagna ma con dinamiche lavorative problematiche, ampliare l’offerta per gli ospiti e migliorare la sicurezza degli escursionisti. A questo punta il progetto di legge presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani che va a modificare la legge sulla professione di guida alpina, introducendo anche in Veneto, su richiesta del territorio e degli operatori, una nuova figura: l’accompagnatore di mezza montagna. “Si tratta - spiega il consigliere della Lega Nord - di chi svolte professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’attività di accompagnamento in escursioni su terreno montano, nelle zone rocciose, nei ghiacciai, nei terreni innevati e in tutti gli itinerari che richiedono l’uso di tecniche e materiali alpinistici. Inoltre illustra ai turisti le caratteristiche dell’ambiente circostante. Senza alcun costo per le istituzioni, viene fortemente qualificata l’offerta turistica, dando importanti opportunità di lavoro ai giovani che vogliono restare a vivere in queste zone e a tutte quelle figure professionali impegnate nella sola stagione invernale, come i maestri di sci. Un altro effetto positivo di questo progetto di legge è il miglioramento della sicurezza per gli escursionisti che, anche se non particolarmente esperti e avvezzi alle ostilità dell’ambiente alpino, potranno effettuare le loro uscite con serenità, proprio perché accompagnati da professionisti riconosciuti. Ci sono tutte le condizioni - afferma ancora il vicepresidente dell’assemblea regionale - affinché, per la stagione estiva 2014, la legge sia operativa e vi sia un’adeguata promozione di queste figure. Al progetto hanno dato il loro contributo il presidente delle Guide Alpine Lio De Nes con Bepi Casagrande, il Cai e il Soccorso Alpino”.

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I dati Apt relativi al primo trimestre 2013

Stranieri attratti dalle città d’arte e dall’entroterra

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l turismo nel Veneziano: città d’arte ed entroterra rispetto allo scorso anno tengono, nonostante la crisi economica e le avverse condizioni atmosferiche che hanno caratterizzato un’annata particolarmente sfavorevole anche dal punto di vista meteorologico. Anzi, incrementano di qualche punto percentuale sia la voce degli arrivi sia quella delle presenze. E tutto grazie agli stranieri, provenienti per lo più dai Paesi ad economia emergente, Brasile, Russia, India e Cina. In flessione invece le mete balneari. I dati sono diffusi dall’Azienda di promozione turistica della Provincia di Venezia e riguardano il primo trimestre del 2013, gennaio-marzo. L’analisi sull’andamento dei flussi turistici nel territorio provinciale è frazionata nei tre comparti che lo caratterizzano: balneare, città d’arte ed entroterra con l’obiettivo di confrontarne gli andamenti ed evidenziarne, a livello macroscopico, le principali differenze e peculiarità. Il periodo esaminato non prende in considerazione la fase più dinamica della stagione turistica, in particolar modo per il contesto balneare, ma preannuncia, per questo ambito nello specifico una flessione che mette in allarme gli operatori del settore. E comunque risulta rinfrancante la variazione percentuale positiva dei paesi di lingua tedesca registrata nel primo trimestre (Germania +35,04% arrivi e +71,54% presenze; Austria +10,86% arrivi e +43,69% presenze) che fa ben sperare. Premesso perciò che il primo trimestre non rappresenta un dato probante, condizionato da aperture anticipate o posticipate da parte delle strutture ricettive, rispetto all’analogo periodo del 2012 si coglie tuttavia una flessione complessiva degli arrivi che sono stati 93.481(-11,19% rispetto all’anno precendente) e delle presenze, 229.610, (-6,74%). Il calo è generalizzato e riguarda un po’ tutte le città costiere (Lido di Venezia, Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Chioggia, Cavallino-Treporti). E’ il settore alberghiero a soffrire di più, sia in termini di arrivi (-13,67%), che di presenze (-11,01%). Al contrario nel settore extralberghiero il segno è positivo, con un incremento negli arrivi (+16,89%) e nelle presenze (+32,46%). Dati che però hanno una scarsa incidenza nei valori assoluti, in quanto è il settore albeghiero a fare la parte del leone, con l’89% degli arrivi e l’86% delle presenze. Di tutt’altro tenore sono i numeri che interessano invece le città d’arte, comprendendo oltre Venezia - con l’esclusione del Lido - anche i comuni della Riviera del Brenta. Per queste mete turistiche il primo trimestre è andato decisamente bene, con un incremento del 5,93% degli arrivi e del 6,23% delle presenze rispetto al 2012. Un risultato che dovrà essere valutato anche alla luce dei dati relativi al secondo trimestre dell’anno ma che comunque risulta incoraggiante. Cresce soprattutto il mercato internazionale, +8,06% nelle presenze e +7,90 negli arrivi. In leggera flessione invece il mercato interno. I turisti più numerosi arrivano dai paesi dell’area “Bric” ovvero di lingua tedesca, in frenata invece i flussi dalla Spagna, costanti quelli dagli Usa. Anche l’entroterra continua ad esercitare con successo il proprio appeal, in particolare la zona dell’altinate (Marcon, Quarto D’altino) e del Basso Piave (Noventa di Piave- San Donà) per differenti motivi. Nel primo caso la contiguità con il centro storico veneziano ha un effetto trainante, nel secondo caso invece esercita maggiormente la propria attrattiva nei turisti in chiave di “business”. Complessivamente si registra un incremento degli arrivi del 9,82% e delle presenze del 2,37%. Sono in forte ascesa i flussi dall’estero (+20,34% degli arrivi e +16,13% delle presenze). In contrazione, anche in questo contesto, il mercato interno con un calo degli arrivi di O.J. -5,48% e di presenze di -10,28% rispetto al 2013.


6 Approfondimento Elezioni amministrative Il ballottaggio decreta la vittoria del centrosinistra contro i grillini

Monica Barbiero è il nuovo sindaco di Martellago La Barbiero ha ottenuto il 68,06%dei voti contro il 31,94 di Antonio Santoliquido. Alta l’astensione di Alessandro Ragazzo

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onica Barbiero è il nuovo sindaco di Martellago. La prima donna a ricoprire questa carica nel comune. Ha vinto il ballottaggio con 5.182 voti, pari al 68,06%, ad Antonio Santoliquido (Movimento 5 Stelle) sono andate 2.432 preferenze, il 31,94%. Alta l’astensione, con più della metà degli aventi diritto che hanno deciso di restare a casa. Alla fine i votanti sono stati 7.833, il 45,15%. Le schede bianche sono state 58, le nulle 159. Saputo di essere stato battuto, Santoliquido ha subito chiamato Barbiero per farle i complimenti. Ha fatto sapere che farà opposizione “degna e costruttiva”. Sposata e madre di tre figli (Carlo, Luca e Agnese), il nuovo sindaco insegna musica alla scuola media dell’Istituto comprensivo Mirano Uno. Ha 54 anni. Dirige da ventisei anni il coro “Una Voce di Olmo”. Dopo il liceo scientifico, si è diplomata in organo e composizione organistica al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, dove ha conseguito anche altri titoli riguardanti la musica liturgica prepoli-

fonica e la didattica. L’insediamento avverrà stamani, quando l’uscente Giovanni Brunello le passerà il testimone. Per la famiglia Barbiero si tratta di un ritorno a guidare il municipio. Papà Alfredo, infatti, fu sindaco a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, dal 1953 al 1965. Poi fu presidente della Banca Santo Stefano. Al primo turno Barbiero aveva raccolto il 48,35% delle preferenze (5.037 voti), contro Santoliquido giunto a quota 17,47% (1.820 voti). Più staccati gli altri, tutti sotto la soglia dell’11 per cento. In generale, il Pd è primo partito, seguito dalla civica Impegno Comune, mentre il gradino più basso del podio è del Movimento 5 Stelle. Gli altri non arrivano ai 1100 voti. Dietro ai duellanti finali, troviamo Moreno Bernardi (Un comune per tutti), che ha ottenuto il 10,27%, poi Alberto Ferri (Con Ferri si può fare e Lega Nord) all’8,31% e Gianfranco Pesce (Pdl) con il 7,78%. Più staccati Claudio Michieletto (Gente Comune) con il 4,87% e Virginio Castellaro (Sinistra Unita per Martellago, Maerne e Olmo) con

il 2,97%. Anche a Martellago molti hanno preferito stare lontani dalle urne; al primo turno, il 61,67% degli aventi diritto aveva votato, già in netto ribasso rispetto a cinque anni fa, al ballottaggio c’è stato un altro crollo in termini di punti percentuali. Molti giovani hanno preferito non andare ad esprimere la propria preferenza e la “disaffezione” si è avuta più a Olmo, con il 43,07% di votanti. Si è votato di più a Martellago con il 47%, Maerne sta in mezzo con il 44,48%. Da queste elezioni, ne esce questo Consiglio. Pd, Impegno Comune e Idv avranno dieci consiglieri ma solo i primi due saranno rappresentati; così ci saranno le vecchie conoscenze Matteo Campagnaro, Valerio Favaron, Marco Garbin, le nuove leve Sara Sabbadin, Elena Moscatelli, Alessandro Zanuoli (tutti del Pd), per Impegno Comune Serenella Vian, la più votata quindici giorni fa e che ritorna nel parlamentino con Giovanni Brunello e Thomas Niero mentre la faccia nuova è Marco Casarin. Venendo alla minoranza, la parte più forte sarà del

Un momento dei festeggiamenti per l’elezione di Monica Barbiero Movimento 5 Stelle con tre elementi tutti nuovi; ci saranno lo stesso Santoliquido, in qualità di candidato sindaco, oltre a Barbara Simonicini e Andrea Marchiori. Un seggio ciascuno per Un Comune per tutti, Lega Nord e Pdl, tutti con i rispettivi candidato sindaco e che rientrano in Consiglio; per

quanto riguarda il primo, ci sarà Moreno Bernardi, già sicuro di entrare in Consiglio a prescindere dall’esito del ballottaggio. Per il secondo, invece, avremo Alberto Ferri, per il terzo Gianfranco Pesce. Insomma un consiglio comunale davvero rinnovato.

risultati I commenti dei protagonisti

“Q

uesta vittoria è per la mia famiglia per mio marito, per i miei tre figli, per i miei genitori che non ci sono più, per mio papà Alfredo, sindaco qui molti anni fa e per tutta la squadra che ha lavorato tanto in questi mesi. Un po’ me l’aspettavo ma non si può mai sapere”. Sono le prime parole da sindaco per Monica Barbiero, che traccia già le linee guida. “Mi ritrovo una maggioranza che ha operato bene – spiega – e di sicuro nella mia squadra ci saranno delle donne. Ho un buon gruppo, composto da belle persone. Partirò dal sociale, dalle persone in difficoltà e dai senza lavoro. Voglio essere il sindaco della condivisione, della disponibilità e del servizio. Con calma e serenità guardiamo avanti. Ho sentito Santoliquido e mi ha fatto gli auguri. Lavoreremo insieme, ascolterà loro e tutti gli altri. Confido nella condivisione di molte cose”. A chi le fa notare la forte astensione e del fatto che meno della metà dei suoi concittadini non sono andati a votare, Barbiero dice la sua. “Al primo turno ho preso oltre il 48% dei voti – analizza – e credo che le indicazioni degli elettori fossero già chiare. Certo, preoccupa questo calo di affluenza, specie tra i giovani: ho tante idee per loro per recuperarli a una democrazia impegnata”. Un pensiero va anche alle opposizioni, invitate a collaborare. Altro umore in casa Movimento 5 Stelle, dove forse ci si aspettava qualcosa di più ma, alla fine, si guarda ai prossimi cinque facendo opposizione in Consiglio su molti temi. Antonio Santoliquido ha dovuto affrontare convalescente la campagna elettorale del ballottaggio, dopo un’operazione urgente subito cinque giorni dopo il primo turno

Monica Barbiero e Antonio Santoliquido ma dicendo sempre di non voler mollare e di guardare avanti. E lo fa pure stavolta. “Ringrazio gli elettori per la fiducia e gli attivisti per il grande lavoro svolto – in questi mesi – dice a caldo – per noi non è finita, ora faremo il massimo con un’opposizione costruttiva, vigile e attenta. Era la prima volta che ci presentavamo a Martellago, abbiamo costruito tutto in dieci mesi, siamo il 32% dell’elettorato. Ci ha penalizzati l’astensionismo record, tanti non sono andati a votare, soprattutto giovani. È un elettorato stufo di questa politica. Ci abbiamo messo l’anima, facendo una campagna elettorale al risparmio e spendendo solo 800 euro. Vorrei vedere gli altri. Secondo, abbiamo corso sempre da soli, non possiamo dire la stessa cosa degli altri, appoggiati da più liste”. Poi una battuta sul Movimento 5 Stelle. “Su tre comuni dov’eravamo al ballottaggio – spiega Santoliquido – abbiamo vinto in due. Purtroppo Martellago non è tra questi, ma dire che siamo finiti è una bufala: stiamo crescendo, se c’è qualche calo è fisiologico, la gente ha A.R. ancora voglia di voltare pagina”.


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8 Noale L’Intervento

Sociale Sociale Da giugno è in funzione la struttura di via De Pol

Apre la nuova casa di riposo di Alessandro Ragazzo

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Il nuovo edificio ospiterà 100-120 persone, sorge davanti al palasport a poche decine di metri dalla stazione dei treni

oale ha una nuova casa di riposo. Sabato 8 giugno, e dopo ilo taglio del nastro, la città si è dotata di un’altra struttura in via De Pol, abbandonando la vecchia Santa Maria dei Battuti all’interno dell’ospedale. Anche il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin è arrivato per benedire e vedere da vicino il nuovo edificio. In grado di ospitare 100-120 ospiti, sorge davanti al palasport, a poche decine di metri dalla stazione dei treni. La casa di riposo è a risparmio energetico e il riscaldamento inciderà per il 20 per cento sui costi totali. Inoltre sul tetto c’è un sistema fotovoltaico. Quattro i nuclei realizzati e tutti i locali avranno il bagno assistito, il presidio infermieristico, la cucinetta, oltre alle zone pranzo e ampi soggiorni per assicurare agli ospiti quanto necessario per le loro esigenze d’assistenza, sanitarie e di relazione sociale. Le stanze sono insonorizzate, l’areazione è automatica e consente cinque ricambi l’ora. Al piano terra, nel corpo centrale, ci sono l’atrio d’ingresso, l’accettazione, gli spazi comuni di soggiorno, i locali riservati all’animazione, il bar e attività varie. Da questo corpo, si accede alle due ali del fabbricato. Sul lato est trovano posto la direzione, l’amministrazione, gli ambulatori, la fisiochinesiterapia, la palestra per lavorare nei prossimi mesi ma che è emersa in un l’attività motoria, gli ambulatori e i locali per il ser- incontro tra il sindaco Michele Celeghin e il direttore vizio di medicina di gruppo. Sul generale Gino Gumirato. Sinora lato ovest sorgono la chiesetta, Sul tetto dell’edificio il Comune ha avuto la casa di il locale animazione, il barbiere è stato collocato un riposo dall’Ulss 13 in comodato e il parrucchiere, più gli spo- sistema di raccolta d’uso, pagando le utenze. Così gliatoi per il personale, la cella energetica con si dovrà redigere un accordo di mortuaria, la cucina e i depositi pannelli fotovoltaici programma fra le parti, che poi e magazzini. Aperta la nuova passerà per il Consiglio comunacasa di riposo, resta da capire cosa fare della vecchia. le e per gli stessi organi dell’azienda sanitaria. Di cerUn’idea potrebbe essere lo spostamento di alcuni uf- to, Noale vuole continuare ad avare disponibilità del fici dell’Ulss 13 da Mirano e Dolo, laddove ora l’a- padiglione Ferrante, dove da dicembre 2011 sono zienda sanitaria paga l’affitto. Un’ipotesi cui si dovrà stati trasferiti gli uffici Cultura e Pubblica istruzione,

NEWS

Il masterplan della nuova struttura

Servizi sociali, Sport e Casa di riposo. “E’ importante – dice Michele Celeghin – che il Comune continui ad avere la disponibilità di questa sede e nell’accordo che discuteremo, questo argomento sarà tra i più urgenti da affrontare”. Sempre in tema di casa di riposo, si va verso la liquidazione della Santa Maria dei Battuti che dovrà avvenire entro la fine dell’anno. Come liquidatore è stato scelto l’attuale presidente Luca Campanini; secondo l’atto di indirizzo approvato dal Consiglio comunale, a lui competono tutti i poteri di gestione ordinari e straordinari per recuperare gli eventuali crediti ed estinguere i debiti, oltre a vendere i beni mobili.

“No all’aumento dell’Iva”

di giuseppe Bortolussi* segue da pag.

1

Stiamo parlando dell’Iva, molto probabilmente, subirà un ulteriore incremento di un altro punto percentuale. L’ultimo ritocco è avvenuto nel 2011: nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, il gettito Iva, tra la metà di settembre del 2011 ed il dicembre del 2012, è diminuito di 3,5 miliardi di euro. Dall’inizio della crisi alla fine del 2012 il Pil nazionale è diminuito di 7 punti percentuali e la spesa delle famiglie di 5. La caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia. Se non scongiuriamo l’aumento dell’Iva previsto tra un mese corriamo il pericolo di penalizzare ulteriormente la domanda peggiorando la situazione economica delle famiglie e quella delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che vivono di consumi interni. Nella Relazione annuale, la Banca D’Italia segnala che in termini pro capite la spesa è tornata ai valori del 1998: quella di 14 anni fa. Dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incremento più importante si è registrato proprio in Italia. Se nel 1973 l’aliquota era al 12% ora si attesta al 21%, con un aumento di 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di + 8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013), l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nel periodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3. La Francia è l’unico paese che ha visto diminuire il peso dell’aliquota di questa imposta. Se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al 19,6% (-0,4). Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Se l’aumento a luglio ci sarà, i consumatori si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro. *Segretario Cgia Di Mestre

Sicurezza

Telecamere nei cimiteri e zone a rischio

A

nche a Noale ci saranno le telecamere. Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento della videosorveglianza, che porterà ad avere una decina di occhi elettronici. Questa troverà posto nei camposanti di Noale, Briana, Cappelletta e Moniego, teatri di alcuni fatti di microcriminalità. Questo dovrebbe scoraggiare i malintenzionati, che spesso hanno rubato al loro interno o commesso episodi vandalici. Non è escluso che una telecamera mobile possa essere usata pure nei giardini, specie quello di via Gagliardi, dove di recente qualcuno si è “divertito” a distrug-

gere le giostre per bambini, ad appiccare il fuoco nell’intento di incendiarle, a lasciare i propri bisogni. Resta valida l’ipotesi per il futuro di allargare il sistema. L’iniziativa è partita su proposta del vice sindaco Sergio Vallotto. Il “grande fratello” raccoglierà i dati necessari, registrando solo le immagini indispensabili, limitando l’angolo visuale delle riprese evitando, quando non indispensabili, le immagini dettagliate, ingrandite o particolari non rilevanti, nel rispetto dei principi di pertinenza. La centrale operativa sarà il comando della Polizia locale. L’impianto non potrà essere usato per

fare controlli sull’attività lavorativa dei dipendenti del Comune o di altri datori di lavoro pubblici o privati e non si potranno usare per scopi statistici. L’accesso alla sala di controllo sarà consentito solo al sindaco o a un suo delegato, al responsabile e agli incaricati addetti ai servizi. Gli altri dovranno essere autorizzati. Le telecamere saranno usate solo nei luoghi pubblici e non sarà ammesso l’uso nelle proprietà private. Le immagini registrate saranno conservate per un tempo non superiore ai sette giorni successivi alla rilevazione. Opereranno in tutte le condizioni climatiche. A.R.


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10 Noale Economia Arrivano i dati del primo quadrimestre per la casa motoristica

Aprilia, la situazione non migliora Sarà ridotta la produzione industriale rispetto a quanto fissato all’inizio del 2013 di Alessandro Ragazzo

G

li indicatori delle moto continuano a essere negativi, anche nel primo quadrimestre di quest’anno. Questo è quanto emerso in una delle riunioni tra sindacati e Aprilia per fare un po’ il punto della situazione. Secondo il dato del Ministero dei Trasporti, nei primi quattro mesi dell’anno le immatricolazioni dei cinquantini non riesce neppure ad arrivare a 10 mila, 9.154 per la precisione, quando un anno fa, di questi tempi, si era a 14.564, un numero sempre e comunque basso. A capeggiare la classifica dei più venduti è il

Manutenzioni

modello Scarabeo 50 2T di Aprilia, con 573 unità, e poi, dal secondo al quinto posto, è tutto di marca Piaggio. Per trovare altre moto Aprilia si deve scendere al nono, con lo Scarabeo 50 4T 4V e all’undicesimo posto con SR 50 R. In generale, nelle prime venti posizioni ci sono tre marche noalesi e sette di Piaggio: metà del mercato parla per le aziende di Roberto Colaninno. I dolori, per Aprilia, arrivano nelle moto sopra i 50 di cilindrata e nella riunione dell’altro giorno se n’è parlato. Qui le vendite generali del primo quadrimestre sono arrivate a 50.501

contro le 72.281 di dodici mesi prima. “Aprilia tenga fede agli impegni presi – dicono in coro i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl – perché sono necessari a mantenerla competitiva e farla trovare pronta alle eventuali richieste del mercato italiano e mondiale”. Sul piano degli investimenti e degli impegni industriali di Piaggio, casa madre di Aprilia, il primo quadrimestre ha decretato la chiusura definitiva dello stabilimento spagnolo di Derbi, il trasferimento delle produzioni della SRV a Scorzè, l’avvio della produzione della nuova Caponord e dello Scarabeo,

Un numero diretto per il pronto intervento

“S

ubito un numero d’emergenza per contattare il personale tecnico”. Torna alla carica sulla questione l’assessore alla Manutenzione di Noale Andrea Muffato che chiede ai colleghi di giunta di mettere in atto il servizio. “Il tempo sta passando – afferma Muffato – e il Con-

Operai dell’azienda fuori dai cancelli questo a fine 2013. Riguardo alla SR Max 300, l’azienda ha confermato che lo studio e lo sviluppo procede, ma si deve capire la compatibilità con il mercato. Non a caso, viste le difficoltà generali, per l’anno in corso, sarà ridotta la produzione rispetto a quanto fissato a inizio 2013. “C’è forte preoccupazione – spiegano Fiom Cgil e Fim Cisl in

siglio comunale ha votato all’unanimità una mozione”. Tutto era nato dopo gli atti vandalici tra cimiteri e giardini pubblici avvenuti negli scorsi mesi, che aveva portato, il 26 novembre scorso, alla presentazione del documento al parlamentino locale, dove si chiedeva di istituire un numero di pronto intervento. Questo ha lo scopo di far intervenire il personale tecnico, o gli operai, in caso di emergenze. E ci sarebbe la reperibilità. E tutti dissero sì. “Non si tratta di un capriccio – fa presente Muffato

una nota – per il continuo e pesante calo dei mercati che rischia di compromettere la tenuta industriale e occupazionale degli stabilimenti Piaggio e Aprilia con possibili drammatiche ricadute. Infatti, qualora a fine anno si dovesse registrare un ulteriore peggioramento, questo potrebbe tradursi in un potenziale aumento degli esuberi”.

– ma altrove si sta già attivando questo servizio aggiuntivo. La sicurezza del territorio dev’essere una priorità per il nostro territorio rispetto ad altri spese che possono essere superflue. Nel prossimo bilancio questa voce dovrà essere inserita. Più volte ho sollevato il problema e certi interventi si possono fare solo con le attrezzature del personale specializzato”. Insomma, da adesso in poi si potranno segnalare i lavori subito necessari. A.R. messaggio pubblicitario

LO STUDIO DENTISTICO CARRARO CONTRO LA CRISI.

Lo STUDIO DENTISTICO CARRARO, nelle due sedi di Noale e Zero Branco, erogherà gratuitamente alcune tipologie di prestazioni ai bambini fino a 12 anni, per

contrastare la crisi economica. La decisione arriva a seguito della notizia secondo cui una famiglia su tre rinuncia alle cure dentistiche dei figli a causa delle ristrettezze economiche. Il dato è emerso durante il XX convegno nazionale dei docenti universitari in odontoiatria, tenutosi a Roma lo scorso 18/20 Aprile. “I dati portati alla luce dal congresso non sono altro che una conferma di una percezione che già avevamo. afferma il dott. Paolo Carraro, titolare dello Studio Dentistico - Per aiutare le famiglie in difficoltà, offriremo alcune prestazioni gratuite per scongiurare il rischio di complicazioni dovute ad una diagnosi tardiva che potrebbe comportare una spesa delle cure anche maggiore”. In particolare lo studio offrirà gratuitamente, oltre alla prima visita, una prestazione di igiene orale, un eventuale intervento di prevenzione con sigillature e sedute di fluoroprofilassi e una valutazione del rischio di problemi ortodontici (cattiva occlusione e denti affollati)

e dell'insorgenza di carie. “Con questa iniziativa vogliamo tendere la mano alle famiglie del nostro territorio – continua Carraro – dimostrando anche una certa riconoscenza per la fiducia che molte persone già ci danno”. Oltre alle prestazioni gratuite lo studio adotterà dei prezzi 'calmierati' per la fornitura di protesi dentali (mobili e fisse, corone in ceramica) e per l'implantologia dentale e si impegnerà ad aumentare il numero già considerevole di convenzioni con fondi per l'assistenza sanitaria integrativa che consentono di usufruire delle prestazioni odontoiatriche a costi davvero contenuti (se non addirittura pari a zero). Ma l'attenzione verso i bambini non si ferma solo all'aspetto economico. Lo studio si sta infatti attrezzando per la sedazione cosciente con protossido d'azoto: tecnologia che consente di affrontare qualsiasi intervento eliminando l'ansia da dentista sia negli adulti che nei bambini.

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12 Noale Diocesi Monsignor Gianfranco Agostino Gardin viaggia nelle 14 parrocchie

Il vescovo di Treviso incontra il territorio in crisi di Alessandro Ragazzo

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a crisi morde, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana. Quale migliore occasione per parlare di questo aspetto con il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, in visita pastorale nel vicariato di Noale, che include quattordici parrocchie tra i comuni di Noale, appunto, Scorzè, Salzano e parte di Santa Maria di Sala. Sacerdoti, amministratori, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni. Tutti attorno allo stesso tavolo per confrontarsi sul tema, sulle sue conseguenze sulle comunità e sulle prospettive di ripresa, dal punto di vista non solo economico ma anche sociale e culturale. L’idea della riunione, ha spiegato il parroco di Noale e vicario foraneo don Mario Salviato, è nata da una doppia motivazione. “Da un lato – osserva – la necessità di riflettere sulla crisi che sta colpendo anche il nostro territorio, dall’altro, come Chiesa, la volontà di essere in relazione con tutto ciò che influisce sulla vita delle nostre comunità, testimoniando quell’intima e dolorosa partecipazione al dramma di tanti lavoratori e imprenditori di recente richiamata dai Vescovi del Triveneto”. L’incontro, moderato dal giornalista Enrico Scotton, ha visto la partecipazione di Alberto Baban, presidente della Piccola Industria di Confindustria Veneto, Michele Zanocco, segretario regionale della Fim Cisl, e Paolo Tonello, per i circoli Acli del Miranese. Presenti anche i parroci, e sindaci dei Comuni, di Noale (Michele Celeghin), Scorzè (Giovanni Battista Mestri-

Imprenditori, lavoratori e Comuni cercano soluzioni condivise per uscire dal tunnel

te nel presente. Anche noi sentiamo la crisi, a partire dalle confidenze e dalle richieste d’aiuto raccolti dai nostri sacerdoti. Ci sono dati impressionanti, ma anche segni di speranza che troppo spesso non vengono alla luce. L’importante è non scindere l’aspetto economico da quello culturale. Per questo, a partire dalla Chiesa, dobbiamo essere attenti all’educazione delle nuove generazioni, per trasmettere assieme alla fede, il desiderio di costruire una società più giusta”. L’opinione di Confindustria

“necessario cercare mercati esteri”

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L’idea della riunione è partita dal vicario foraneo don Mario Salviato ner), Salzano (Alessandro Quaresimin) e il presidente del Consiglio comunale di Santa Maria di Sala Ugo Zamengo. Per le associazioni di categoria, c’erano Confagricoltura, Coldiretti e Confcommercio. Gli interventi dei sindaci presenti si sono soffermati sulla necessità di dare risposte in tempi rapidi a imprese e cittadini e sull’aspetto culturale della crisi. In particolare, come ha detto Mestriner, “dopo anni in cui ci siamo illusi che il benessere fosse scontato e in crescita automatica, ci ritroviamo in una crisi che non sappiamo interpretare: dobbiamo tornare a imparare a leggere i segni dei tempi”. Il vescovo Gianfranco Agostino ha voluto intervenire in chiusura. “Come Chiesa – fa presente il monsignore – vogliamo innanzitutto metterci in ascolto: la nostra fede ha un senso nel momento in cui Dio entra nella storia, che è un luogo da vivere non di passaggio, ma profondamen-

Un’immagine dell’incontro

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’obiettivo, è fare fronte comune sulla crisi e cercare di trovare una via d’uscita. “Il mercato non manca – sottolinea il presidente della Piccola Industria di Confindustria Veneto Alberto Baban – e bisogna andare a cercarselo in giro per il mondo, dove l’economia è comunque in crescita. Per far questo servono modelli aziendali più complessi, che superino la logica padronale ma abbiamo, imprenditori e lavoratori, capacità e professionalità che il resto del mondo ci invidia. Dobbiamo approfittarne, puntando in primo luogo a quei 63 milioni di stranieri che ogni anno visitano la nostra regione”. Preoccupati pure i sindacati. “Fino a non molti anni fa – ricorda Michele Zanocco della Fim Cisl – a Santa Maria di Sala c’erano più addetti nelle aziende che abitanti. Oggi ci ritroviamo con una crisi che in un anno, in Veneto, ha bruciato 26 mila posti di lavoro, con altri 40 mila in condizione di sofferenza. Da un lato dobbiamo salvaguardare il presente, dall’altro urge un nuovo modello di sviluppo, in cui sia superi la dicotomia capitale-lavoro”. Per le Acli si deve costruire speranza “Ma è un compito di tutti – afferma Paolo Tonello – a partire dalla classe dirigente”. A.R.


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14 Martellago Commercio ed eventi Un ricco il programma diappuntamenti fino al 27 luglio

Estate, due mesi di notti bianche

Maerne Sociale

Parte “Cantiere famiglie”

Le manifestazioni verranno estese anche alle frazioni di Olmo, Maerne di Alessandro Ragazzo

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ue mesi a tutta “Notti bianche” nel comune di Martellago. Complice lo slittamento per maltempo della serata del 25 maggio a Martellago, nelle prossime settimane qui ci sarà il centro degli eventi targati Confcommercio del Miranese. E così sul calendario si dovranno segnare, tutte al sabato, il 15 giugno per Olmo, il 29 giugno per Maerne e il 27 luglio per Martellago. Dalle 20.30, il via al programma con musica, intrattenimento, balli, animazioni, sport; saranno diciotto i punti di divertimento che andranno a coinvolgere tutte le strade principali dei tre paese. Così a Olmo sarà chiusa l’omonima via, mentre a Maerne i festeggiamenti saranno concentrati su via Olmo, via Stazione, piazza IV Novembre. Infine Martellago con via Castellana, via Fapanni, via Friuli, piazza Bertati. Ci sarà la possibilità di fare shopping oltre la mezzanotte approfittando delle offerte dei negozi sotto casa, passeggiare lungo le vie principali della città, scoprire gli angoli nascosti. Tutto questo facendosi travolgere dal ritmo hip hop della scuola “Dance 4fun School” oppure dal ritmo latino di “Rica Nueva Quimbumbia”. I più piccoli si potranno scatenare con le animazioni degli amici di Barbamoccolo, mentre i più grandi potranno ascoltare la musica live della coverband di Biagio Antonacci “Viaggio Antonacci”, il jazz dei

“Brenta Vecchia”, il rock dei “No.com” oppure dei “The Long Road”, la musica italiana dei “Ragazzi di ieri”, il folk de i “Man on the Moon”, la musica della coverband di Rino Gaetano “Ex Voto”, e la cartoon tribute band “La Mente di Tetsuya”. Inoltre si potrà assistere all’esibizione di ginnastica artistica a cura di Asd “Olimpia 81”, all’esibizione del tradizionale gioco de il palo della cuccagna a cura di Gruppo Serenissima Cuccagne Gardigiano-Scorzè. Ci sarà “Notte d’amore”, un “viaggio nel mondo degli sposi”. Non finisce qui, perché per i più piccoli ci saranno le letture in giardino, un incantevole truccabimbi e un ecolaboratorio. Invece i più grandi si potranno scatenare con il dj-set del “dj Cristian e percussioni”. Infine, si potrà provare l’area test con PressCam, si potrà assistere a prove di spinning e zumba in collaborazione con Sport Studio Evolution che si concluderà con un’esibizione di tango a fine serata. A differenza degli anni scorsi, questa la “Notte bianca” inizia a ora di cena, con un percorso enogastronomico per soddisfare i palati più fini. Recandosi nei dodici fra ristoranti, bar e gelaterie segnalate nei depliant, si potranno provare le specialità da loro proposte. Altra novità per il 2013, la possibilità per il cliente di partecipare al concorso “Vinci con le notti nel miranese”, recandosi in uno dei negozi aderenti. In

Ambiente Al via il progetto Raiss

Lotta alle specie aliene

Il gambero rosso della Louisiana

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’assessore provinciale alla Pesca Giuseppe Canali nelle scorse settimane ha annunciato ufficialmente che è partito il progetto R.A.I.SS. (Removal of the Alien and Invasive Species - www. raiss.it) che mira all’identificazione, al controllo e al contenimento delle specie alloctone presenti nei siti della “Rete Natura 2000” della Provincia di Venezia. L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione del Veneto nell’ambito di un più vasto programma comunitario (“Por-Cro parte Fesr 2007-2013”), è stata promossa dalla società Laguna Project che da anni si occupa del monitoraggio e delle indagini di carattere ambientale nelle acque interne e lagunari, e si avvale del patrocinio della provincia di Venezia, Servizio Parchi Boschi e Riserve. Le specie alloctone monitorate sono principal-

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palio ci saranno tre buoni acquisto: da 600, da 400 e da 200 euro. Per partecipare basterà compilare le cartoline presenti all’interno delle attività partecipanti, e inserirle nelle urne presenti durante la manifestazione. L’estrazione finale avverrà il 13 settembre 2013 alle 15 nella sede Confcommercio di Mirano. Per il regolamento, consultare il sito www.nottinelmiranese.it o telefonare allo 041-5785511.

Gambero della Louisiana, il siluro europeo e la testuggine dalle orecchie rosse, sono un flagello mente tre: il gambero rosso della Louisiana, osservato speciale per la competizione con le specie “nostrane” di gambero di fiume, per i danni generati alla stabilità degli argini e per la predazione di uova e larve di specie autoctone. E poi: il siluro europeo, per la sua attività predatoria nei confronti della fauna ittica autoctona e per le modificazioni morfologiche apportate alle sponde fluviali, ed infine la tartaruga dalle orecchie rosse della Florida, per la competizione con la testuggine palustre autoctona. Una particolare attenzione sarà comunque dedicata alla segnalazione della presenza di altre entità alloctone sia per l’ittiofauna, sia per l’erpetofauna (rettili e anfibi). Chiara la posizione dell’assessore Giuseppe Canali: “Molti siti “minori” della Rete Natura 2000 – dice Canali – non sono dotati di un “Piano di Gestione”, e spesso non sono disponibili informazioni aggiornate sullo stato della flora e fauna dei diversi habitat”. Uno degli obiettivi primari del progetto sarà dunque quello di aggiornare le conoscenze sulla comunità acquatica dei Sic (siti di interesse comunitario) come quelli dei “fiumi Meolo e Vallio” e del “fiume Sile da Treviso est a San Michele Vecchio” e delle zone di protezione speciale come le ex cave di Villetta di Salzano, le cave di Gaggio, le cave di Noale e le ex cave di Martellago. “Inoltre – continua Canali – nell’ottica della gestione del patrimonio naturalistico, il progetto si pone anche l’obiettivo del controllo e contenimento delle specie alloctone invasive presenti nelle medesime aree, che possono compromettere sia la sopravvivenza delle specie autoctone, sia apportare significative modificazioni degli habitat. Immediate azioni di contenimento e cattura selettiva saranno intraprese solamente per il gambero rosso e per il siluro europeo, mentre per le altre specie tra cui le testuggini alloctone saranno inizialmente attivate sole attività di segnalazione e di stima delle abbondanze”. Insomma, per ripristinare l’equilibrio ambientale è necessario intervenire in tempi rapidi. S.H.

i chiama “Cantiere famiglie” ed è il nuovo progetto del Comune di Martellago e della cooperativa sociale Servire di Treviso. Sarà attivo da metà giugno, resterà aperto una volta la settimana e troverà posto nella ex scuola Goldoni di Martellago (davanti al municipio). L’obiettivo è dare ai cittadini un riferimento e un supporto sulle iniziative, sulle opportunità e sui sostegni presenti. L’idea è svilupparla un po’ alla volta, creando una Banca del Tempo. Il progetto è nato dal lavoro di ricerca e confronto con oltre 120 rappresentanti delle diverse realtà presenti nel Comune e in modo altrettanto decisivo dal coinvolgimento diretto del gruppo promotore, cioè di coloro che hanno scelto di farsi portavoce dei risultati nei confronti del Comune. Questi hanno svolto un ruolo fondamentale di promozione della proposta e di definizione e stesura dell’iniziativa stessa. Così il “Cantiere famiglie” si propone come strumento offerto a tutta la comunità, per rispondere in un altro modo alle tante domande di aiuto, di coinvolgimento, di partecipazione, di socialità e di sostegno che emergono ogni giorno nel territorio. A.R.

Capella Ok il casello sul Passante

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rocedono a ritmo serrato i lavori di costruzione del casello del Passante, a cavallo del fiume Dese tra Martellago e Cappella. Ormai è ben visibile la sagoma dell’opera, oltre a essere stati tracciati i solchi dove sorgeranno le tangenziali di collegamento. Fra poco più di un anno, dunque, l’autostrada si doterà di una nuova uscita nel Miranese, dopo quella di Spinea. I cantieri sono stati aperti a inizio anno e se tutto dovesse procedere senza problemi, per la seconda parte del 2014 ci sarà il taglio del nastro. Il casello avrà la forma di diamante rovesciato, sorgerà a cavallo del fiume Dese, e sarà costruito un cavalcavia lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre alle rotatorie per favorire l’innesto dei veicoli in autostrada. Per accedervi, ci saranno la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che partirà dalla Kelemata sulla Castellana. In quest’ultima, è stata confermata l’assenza di sottopassi ma sorgeranno quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo sarà spostata più a est, per tutelare Villa Astori. A ovest, invece, si arriverà al casello attraverso la rotatoria di via Boschi (Castellana). Sulla stessa, ora confluisce la bretella di via delle Motte, aperta lo scorso maggio e in futuro ci arriverà pure la tangenziale sud di Scorzè, che unirà via Milano a via Boschi, per l’appunto. Via libera pure alla complanarina, che sorgerà sul lato est dell’autostrada, dalla Moglianese al casello. Sarà lunga poco meno di un chilometro e sfrutterà l’attuale controstrada di servizio, che sarà allargata da tre a dieci metri. Nell’accordo siglato mesi fa tra i Comuni di Martellago e Scorzè, ci sono 2 milioni e 700 mila euro per la complanarina e altri 2 milioni per le mitigazioni. La rotonda davanti alla Kelemata sarà arretrata a nordovest, fuori dalla proprietà dell’azienda di cosmetica, e saranno abbattute due case. Garantite le A.R. mitigazioni ambientali, per ridurre l’impatto delle opere sul territorio.


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Scorzè 17 Infrastrutture Respinta la richiesta del comune di Salzano

Variante, il tar boccia la sospensiva

NEWS Parrocchia

I progetti dell’architetto al Comune

L’opera sarà finanziata con i 12 milioni di euro spostati dal vecchio tracciato al nuovo

La chiesa archipretale San Benedetto Abate di Scorzè

di Alessandro Ragazzo

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na svolta per la realizzazione della variante alla Noalese, primo stralcio, secondo lotto: il Tar regionale ha respinto la richiesta di sospensiva di Salzano sul progetto definitivo e del verbale della Conferenza dei servizi del 15 novembre scorso. Un pronunciamento che apre le porte alla costruzione della tangenziale sud, da via Milano a via Boschi (Castellana) tutta su Scorzè, mentre resta irrisolto il nodo di via Mestrina e dell’incrocio del Pioppeto a Robegano. Ora la nuova soluzione dovrà essere pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale (Bur), per poi andare in appalto. Sarà finanziata con i 12 milioni di euro spostati dal vecchio tracciato al nuovo. Confermata la strada a due corsie con quattro rotonde: via Milano, via De Gasperi, e via Volta da costruire, mentre è già attiva quella di via Boschi. I primi tre rondò avranno un diametro interno di 50 metri. Per lasciare spazio alla striscia d’asfalto, saranno abbattute due case, una in via Milano e l’altra in zona De Gasperi e ci saranno piste ciclabili e mitigazioni ambientali. Sarà lunga circa tre chilometri e ci sarà uno svincolo di collegamento per servire la zona industriale. Nell’ordinanza del Tar si legge come “il ricorso non appaia ictu oculi (a

elementare galilei

La strada Castellana

L prima vista ndr) fondato” e che “dall’esecuzione degli atti impugnati non può derivare alcun danno grave e irreparabile a carico degli interessi rappresentati dal Comune ricorrente (Salzano ndr)”. Inoltre sono ritenuti “insussistenti i presupposti per accogliere la domanda cautelare”. “Lavoriamo perché si abbia la strada – spiega il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner – in contemporanea con l’apertura del casello del Passante (seconda parte 2014 ndr). Spiace che questa vicenda non si sia potuta risolvere con Salzano prima del ricorso

al Tar, ma siamo contenti che siano state accolte le nostre ragioni”. Di altro avviso Salzano. “E’ chiaro – commenta il sindaco Alessandro Quaresimin – come questa vicenda insegni che eventuali nuovi accordi da fare con gli stessi enti, sia bene sottoscriverli da un notaio. Quanto deciso nel 2003 non esiste più, perlomeno sotto l’aspetto economico. Ora la palla passa alla Regione e al suo assessore alla Viabilità Renato Chisso, che dovranno chiarire se intendono lasciare le strade così o avanzare delle idee alternative che interesseranno Robegano”.

a parrocchia San Benedetto Abate di Scorzè ha dato in comodato d’uso al Comune ventiquattro tavole dell’architetto Antonio Beni sul progetto di ampliamento del presbiterio della chiesa. Lo scopo è di renderle visibili ai cittadini e saranno esposte in municipio nelle sale Consiliare e Giunta. Ogni tavola sarà incorniciata con materiale in legno e protette da un vetro. “Il Comune di Scorzè si obbliga a custodire e conservare i beni oggetto del presente contratto – si legge nell’accordo sottoscritto – con diligenza e a non cederne il godimento a terzi a nessun titolo senza il consenso della parrocchia di Scorzè. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria saranno a esclusivo onere e carico della parrocchia di Scorzè; tutti gli interventi di manutenzione ordinaria saranno a esclusivo onere e carico del Comune di Scorzè. Nel caso fossero necessari interventi di natura straordinaria, il Comune di Scorzè si impegna a comunicarlo alla parrocchia di Scorzè, alla quale spetterà la decisione di effettuare o meno gli stessi. Il Comune di Scorzè ha però il diritto di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione dei beni, se queste erano necessarie e urgenti”. A.R.

Arriva il tempo pieno

NUOVE SPORTING CLUB NOALE! l’Estate piu ’amata dai ragazzi

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a settembre, la scuola elementare Galilei di Scorzè avrà il tempo pieno, mentre resterà confermato per la Pascoli a Peseggia. Il via libera è arrivato dall’ufficio scolastico provinciale, facendo sorridere Comune e le ventidue famiglie, tra cui una di un portatore di handicap, che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello al dirigente Domenico Martino perché le richieste fossero ascoltate. Così a Scorzè ci sarà una nuova sezione, evitando ai genitori di ricorrere a una cooperativa di servizi, e pagarla, per coprire i pomeriggi senza lezioni. Lo stesso sarà per l’elementare Pascoli, confermata per il tempo pieno. Si erano mossi pure i genitori per avere il servizio, inviando una lettera a Martino. “Il tempo pieno – scrivevano – è un’occasione formativa per i nostri figli più ricca e di qualità. In tempi scolastici più ampi e distesi i bambini imparano le stesse informazioni apprese negli altri moduli previsti dalla scuola ma hanno anche maggiori possibilità di far crescere le competenze sociali attraverso un contatto più prolungato tra pari. Si amplia così la possibilità di far sperimentare ai nostri bambini attività di

laboratorio pomeridiane preziose per la crescita delle loro competenze relazionali”. Alla fine tutti soddisfatti, a partire dall’assessore all’Istruzione Nais Marcon. “C’è stato un lavoro di squadra – spiega – che ha coinvolto noi, la scuola e gli stessi genitori, che ora potranno continuare a lavorare senza il pensiero di dove lasciare i figli”. Intanto nelle scorse settimane a Mestre, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto “Che genere di cultura?”, che ha visto coinvolti oltre 500 studenti di età compresa tra i 9 e i 14 anni delle scuole di tutto il territorio provinciale. Il progetto, giunto alla seconda edizione, ha proposto ai giovanissimi studenti un’indagine e una riflessione sugli stereotipi di genere presenti nella comunicazione televisiva e pubblicitaria, e spesso inconsapevolmente introiettati. Il percorso didattico è stato promosso dalla Commissione per le Pari opportunità della Provincia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Venezia del Ministero dell’Istruzione. L’evento conclusivo ha visto inoltre il patrocinio dell’Unione Province d’Italia (Upi). A.R.

Dal 10 giugno al 23 agosto ritornano le Vacanze in Piscina, i centri estivi dello Sporting Club Noale più amati da bambini e genitori, che quest’anno si rinnovano completamente per offrire un’esperienza indimenticabile! Una scelta vincente per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. • Nuove attività in acqua: per imparare a nuotare divertendosi in compagnia dell’allegro staff di Istruttori. Oltre al nuoto tante altre attività: “Sub per un giorno”, speciale Aquazumba, Aquagol, Snorkelling, tecniche di Salvamento “Baywatch” e tanti giochi in acqua. • Nuova animazione: in compagnia della mascotte Ricky, musiche e coreografie per scatenare la voglia di muoversi e ballare. • Nuovi giochi e attività: giochi in acqua, cacce al tesoro, calcio, beachvolley, rugby, basket e ZumbAtomic sono solo alcune delle tantissime attività proposte quest’anno.

• Nuovo Camp Notturno! I ragazzi vivranno l’emozionante esperienza di un campeggio notturno in tenda con gli animatori.

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18 Salzano Scuole I genitori della scuola Madonna delle Grazie protestano

L’asilo nido? Un lusso per pochi Il comune ha tagliato il contributo pubblico, la retta diventa ancora più alta di Roberta Pasqualetto

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genitori dei 30 bambini dell’asilo nido integrato “Madonna delle Grazie” di Robegano hanno sperato fino alla fine che la giunta comunale di Salzano ritornasse sui suoi passi e aumentasse il capitolo 4.805 che riguarda il contributo all’asilo nido integrato, azzerato per il 2012. Nel 2011 erano stati erogati dieci mila euro. E’ facilmente intuibile che senza il contributo del comune, la retta dell’asilo nido, già molto onerosa, lo diventa ancora di più. A farsi carico della protesta dei genitori è stata la lista civica “Bene Comune”, con il capo gruppo Graziano Busatto. Nella seduta del consiglio comunale ha ricordato come la fascia d’età tra i 12 e i 36 mesi rappresenta un momento molto delicato per l’evoluzione e lo sviluppo del bambino. Inoltre la funzione dell’asilo nido, assolve un compito non tanto d’istruzione, quanto di socializzazione primaria dei bambini. Infine ma non ultimo l’importanza di questo servizio per i genitori e, in particolare, per le mamme, che possono accedere al mondo del lavoro. “Le famiglie, soprattutto in questo periodo di disagiate condizioni economiche, non possono sostenere aumenti di retta –

dice Graziano Busatto – l’amministrazione comunale non è in grado di garantire strutture che soddisfino le richieste d’inserimento degli alunni nell’asilo nido comunale. Pertanto ha il dovere morale di sostenere anche l’asilo nido integrato, per cercare di offrire pari opportunità alle famiglie nell’educazione dei figli sapendo che risparmia notevolmente rispetto a quello comunale”. La protesta ha ottenuto un finanziamento: durante l’anno, il capitolo 4.805, da zero è stato portato a cinque mila euro. Il capogruppo Busatto si chiede perché il taglio ha interessato solo l’asilo nido integrato e non anche la scuola materna e sostiene che era meglio sforbiciare un 10% anche

al capitolo 4.800 relativo a “contributi a scuole materne non statali” che presenta un apporto di 78.600 euro e avrebbe dato per le casse del comune lo stesso risultato e una ricaduta sulle famiglie di un 10% di aumento. Busatto conclude dicendo che, il programma del sindaco era basato proprio sull’aiuto alle famiglie e ai più disagiati ma queste decisioni non sembrano seguire quella linea: “Noi ci stiamo impegnando perché i servizi ai cittadini siano forniti con giustizia equanime e lealtà: niente favoritismi, clientelismo, simpatie, interessi di privati o gruppi particolari, perché il bene comune è di tutti, non di alcuni a danno di altri”.

Stazione ferroviaria

Nuova decorazione della superficie muraria

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Maggio è stata dipinta la superficie muraria della stazione dei treni di Salzano-Robegano che si trovava in stato di degrado da molto tempo. Il lavoro è stato realizzato dai ragazzi di dieci associazioni del comune al fine di progettare insieme l’impianto grafico e decorativo per la decorazione della superficie muraria. L’idea, la realizzazione dei bozzetti e la decorazione della parete, sono stati opera dei ragazzi, accompagnati dall’assessore e dai funzionari dell’Ufficio Giovani. Lo scopo dell’iniziativa era di far sperimentare concretamente ai ragazzi salzanesi, il prendersi cura dei beni della comunità, mettendo a servizio di tutti la propria creatività e facendosi protagonisti dell’evento in prima persona. Infatti, sono stati i ragazzi stessi a decidere che cosa dipingere. L’Avis aveva predisposto lo sfondo bianco del muro e una nota coloreria aveva messo a disposizione i colori; il disegno realizzato raffigura un treno e i suoi vagoni, lungo circa 50 metri. L’esecuzione finale è stata realizzata dai ragazzi del Centro di Aggregazione, tutto il resto è stato fatto dai ragazzi e dagli animatori che hanno aiutato. La vicesindaco Sara Baruzzo è rimasta colpita dall’entusiasmo dei ragazzi per il progetto di decorare il muro, e di come siano riusciti a mettersi d’accordo sul progetto definitivo nel corso dei numerosi incontri fatti nei mesi scorsi e ad aiutarsi a vicenda nella fase di realizzazione. Baruzzo conclude dicendo che “questo progetto ha dimostrato ai ragazzi che “fare Politica” significa anche prendersi cura delle cose di tutti, rimbocR.P. candosi le maniche e, in questo caso, anche fisicamente”.

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Salzano 19 Opere pubbliche Si sta ultimando l’intervento in via Marconi

“Il Palazzetto? I cittadini hanno scelto il colore” di Roberta Pasqualetto

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i stanno ultimando i lavori di finitura del nuovo Palazzetto dello Sport in via Marconi a Salzano. La nuova struttura polifunzionale ha 368 posti a sedere e un bar all’interno. Si trova in un’area in cui sono già presenti altre situazioni sportive quali: campi da calcio, calcetto e tennis. L’amministrazione per la scelta del colore esterno della struttura ha chiesto l’opinione ai propri cittadini che hanno inviato le loro preferenze tramite mail decidendo fra tre diverse soluzioni: la prima blu-bianco-verde; la seconda bianco-grigio-rosso e la terza soluzione giallo-blu-rosso; con linee oblique, tonde o orizzontali. Il referendum online ha ricevuto una quarantina di mail che hanno decretato la preferenza per la prima soluzione: blu-bianco-verde e con la linea obliqua. E’ stato possibile realizzare il progetto grazie ad un project financing, accordo tra il comune e un’azienda privata che ha costruito la struttura in cambio di un pezzo di terreno per ingrandire la propria fabbrica. Il palazzetto si trova su una superficie di quattordici mila metri quadrati, la metà della superficie sarà utilizzata per realizzare un parco pubblico con la piantumazione di alberi e percorsi specifici. La struttura sarà dotata di un parcheggio di 125 posti auto di cui sei per disabili. “Il cantiere procede abbastanza velocemente, sono state scelte

Per gli ospiti e i loro famigliari ci sarà un parcheggio con 125 posti auto le piastrelle dove ci sarà il campo di gioco – dice l’assessore ai lavori pubblici Lino Manente – i lavori sono tutti stati appaltati, servizi e sottoservizi, sono state definite le parti di finitura e l’amministrazione si augura che la struttura sia consegnata quanto prima; anche perché le società sportive aspettano di avere il palazzetto. Per la gestione finale stiamo già pensando di fare un bando, ma al momento la cosa più importante è che i lavori siano ultimati e che il campo sia omologato; le criticità economiche e di gestione, purtroppo, le conosciamo tutti”. Il palazzetto è stato fortemente voluto dalle società sportive, che chiedevano una struttura adatta agli allenamenti e per svolgere le loro attività. “Il palazzetto dovrebbe essere pronto per settembre, al più tardi per dicembre – dice la vice sindaco Sara Baruzzo – gli appalti ai servizi interni sono già tutti assegnati. Con il referendum online i cittadini hanno scelto la proposta numero uno con i colori blu e verde e la linea diagonale; questa possibilità di scegliere la colorazione è

La struttura ha 368 posti a sedere e un bar all’interno. Sono già presenti campi da calcio, calcetto e tennis

L’immagine scelta dalla maggioranza nel referendum online

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stata apprezzata dai cittadini, perché abbiamo avuto parecchie adesioni nonostante i tempi stretti del referendum. Non ci sembrava giusto che la scelta spettasse all’amministrazione”. La vice sindaco dice che la partita per la gestione della struttura si apre adesso, il bilancio comunale è basso e probabilmente si farà un bando per dare la struttura in gestione alle associazioni e agli interessati. Questo palazzetto si presta a diverse possibilità sia per gli spazi sia per la proposta di servizio e potrebbe rivelarsi utile anche per manifestazioni culturali quali spettacoli e concerti, quindi non solo a interesse locale.

NEWS Concorso

“Young map: getting to new style”

L

’associazione dei Comuni del Miranese per il Coordinamento delle Politiche Giovanili, nell’ambito delle proposte mirate a una cittadinanza attiva e partecipata dei giovani, promuovono il concorso a premi: “Young map: getting to new style”. Il concorso vuole valorizzare la creatività, l’immaginazione, il talento dei giovani e, nello stesso tempo, offrire un valido strumento che indichi le opportunità che il territorio miranese mette a disposizione dei giovani, per renderli sempre più protagonisti all’interno della comunità locale. I comuni che aderiscono al progetto sono: Salzano, Mirano, Spinea, Santa Maria di Sala, Noale e Martellago. Al bando possono partecipare i giovani tra i 15 e i 29 anni, individualmente o in gruppi; la raccolta degli elaborati avverrà nel corso del mese di ottobre. I primi tre classificati saranno premiati e saranno riconosciuti a livello locale; il progetto vincitore diventerà la veste grafica della Map. L’obiettivo finale è la realizzazione di un volantino che raccolga tutti gli eventi rivolti ai giovani nell’anno 2014 e l’elenco di tutti i servizi che i vari comuni mettono a disposizione dei giovani. R.P.


20 Cultura locale A Mirano Dal 5 al 27 luglio nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala

Summer festival, un mese di eventi Tra i gruppi attesi ci sono i Nomadi, nel cinquantesimo anno della loro fondazione di Alessandro Ragazzo

S

i era parlato di ipotesi trasloco per il Mirano Summer Festival. Invece sarà sempre al suo posto e, anzi, allungherà il numero di giorni di eventi. Appuntamento dal 5 al 27 luglio, dunque, nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala per la settima edizione dell’iniziativa targata associazione Volare di Paolo Favaretto. Lo scorso anno sono stati 350 mila i visitatori, quest’anno si potrebbe superarli, considerato il numero di spettacoli messi in programma. Sarà un Summer Festival all’insegna della solidarietà, perché parte del ricavato andrà alle famiglie in difficoltà. Tra i gruppi attesi ci sono i Nomadi, nel cinquantesimo anno della loro fondazione. La band di Beppe Carletti suonerà il 26 con ingresso 20 euro, più 2 euro di prevendita all’agenzia Marlene Travel di Mirano e Dolo. Per il resto non mancheranno le più gettonate cover band ufficiali italiane, dai Timodà a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd, da Ligabue agli U2 e tanti altri. Tornano anche i Rumatera e gli altri beniamini dei giovani come Hi Limoni e

Gottardo Project. Gran spettacolo promette lo show della Magic Mystery Orchestra che suonerà i migliori successi dei Beatles. Anche quest’anno poi il Mirano Summer Festival ospita il Coorsal Music Summer Contest, il concorso musicale che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografica curata nei minimi dettagli. Per gli amanti della moda e della bellezza da non perdere le serate dedicate anche quest’anno a Miss Italia, che conferma la passerella del Summer Festival per le finali regionali (20 luglio) e il nuovo concorso “Un volto per fotomodella”, destinato alle ragazze tra i 14 e i 29 anni, che mette in palio un posto alla finale nazionale (21 luglio). Circola, poi, il nome di Red Canzian, il bassista dei Pooh, per il Coorsal Music Contest del 16 luglio, mentre resta per ora top-secret quello del (o della) presidente di giuria per la finale di Miss Italia. Insomma, un Mirano Summer Festival che sarà ricco di sorprese e di eventi. Non cambierà la

Un’immagine di una delle precedenti edizioni formula, che anche quest’anno accoglierà i suoi ospiti in una tensostruttura da 2 mila metri quadrati adibita a stand gastronomico, per gustare alcuni piatti tipici della cucina tradizionale veneta, ma anche bar, paninoteca, gelateria, pizzeria, kebab e anguria e un grande spazio all’aperto. Coperto il grande palco per i concerti, ci saranno i gazebo per l’esposizione di prodotti dell’artigianato, il mercatino, le giostre gonfiabili

per i bambini e i campi da gioco, in un mix collaudato di divertimento e relax per tutti i gusti e le età. La presentazione pubblica e ufficiale della manifestazione, a cui hanno partecipato oltre un centinaio di persone, è stata impreziosita dalla partecipazione dei muranesi “Quid Aloud”, vincitori dell’edizione 2012 del Music Contest, categoria gruppi e dall’esibizione dal vivo di Morris Bacci, di Chioggia, trionfatore per la categoria solisti.

L’iniziativa

Parte del ricavato in solidarietà

M

irano Summer Festival e solidarietà: un binomio che quest’anno sarà rafforzato, tanto da avere un occhio di riguardo per chi ha problemi di denaro. “Per questo motivo – spiega il patron Paolo Favaretto – abbiamo deciso di devolvere parte del ricavato alle famiglie in difficoltà. Ci è sembrato doveroso, vista la situazione economica che stiamo vivendo. Accanto alle donazioni ad associazioni benefiche del territorio, che hanno sempre contraddistinto il fine di questa manifestazione, da La Colonna all’associazione Bambini di Chernobyl, concorreremo a pagare parte del mutuo e delle bollette di alcuni cittadini in particolare difficoltà e che non ce la fanno ad arrivare a fine mese”. Anche la delegata alla Cultura del Comune di Mirano e presidente del parlamentino locale, Renata Cibin ha apprezzato l’evento e il programma allestito e lo stesso hanno fatto gli assessori di Mirano Cristian Zara (Giovani) e Salzano Sara Baruzzo (vice sindaco), che per il futuro si sono augurati una collaborazione sempre più stretta tra questo tipo di proposte e il Coordinamento delle politiche giovanili del Miranese. Durante il Summer Festival ci sarà pure lo staff del giornale online www.mividamiranese.it. A.R.

BELLE FUORI E DENTRO

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Impara a valorizzare i tuoi punti di forza

Alla domanda “C’è qualcosa di te che cambieresti a livello estetico?”, sicuramente ognuna di noi avrebbe la risposta pronta! E questo “qualcosa” rischia di diventare un complesso. Ricordate però che i complessi sono innanzitutto una questione di testa. Aspettiamo quindi prima di demoralizzarci o ricorrere alle mani del chirurgo estetico. Premesso che non siamo contrari a priori alla chirurgia estetica, tuttavia si vedono ragazze rifarsi il seno solo perché il loro (tra l’altro bello) era ritenuto troppo piccolo; altre gonfiarsi la bocca perdendo il loro sorriso naturale. E spesso, una volta sperimentata la prima modifica, si tende a perseguire la strada del rifacimento. La bellezza è fatta anche di dettagli: un naso pronunciato, un viso spigoloso, delle rughe di espressione, delle forme morbide… Invece di focalizzarci su ciò che non ci piace di noi, iniziamo a valorizzare i nostri punti di forza! Siamo sicure di averli individuati? Sappiamo esprimerci al meglio? La minigonna è bella, sexy, ma può diventare controproducente se non possiamo permettercela. Magari evidenziamo il nostro bel seno. Sappiamo truccarci in modo da

valorizzare dettagli del nostro viso? Perché non imparare un po’ di accorgimenti? Tra l’altro ci permetterebbero non solo di apparire più interessanti e belle, ma anche di dedicarci del tempo positivo, concentrandoci su ciò che ci piace di più di noi stesse. Si dice che una donna, quando è innamorata, diventi più bella, ed è vero, ma non perché si modifica esteticamente, bensì perché traspare dal suo viso la gioia, la serenità, le emozioni positive! Il nostro stato d’animo, la stima che abbiamo di noi stesse, la consapevolezza del nostro valore, la serenità delle nostre relazioni, tutto contribuisce a rasserenare il nostro volto, i nostri lineamenti, a donarci quella particolare luce che gli altri percepiscono. Gmb Group Academy in collaborazione il centro Estetica Senza Tempo bellezza&lifestyle, hanno pensato di unire le diverse competenze creando una giornata tutta al femminile, che vi permetta di conoscervi meglio, sia fuori che dentro. Per le lettrici de la Piazza una speciale occasione, una giornata imperdibile dedicata alla vostra bellezza, fascino ed eleganza. Un workshop messo a punto dall’Academy af-

Marta Calore mentre consiglia sul make-up durante la fiera Campionaria

finché abbiate la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia di Marta Calore estetista/Make-up artist&Look Maker e la dott.ssa Cristina Bordin, Psicologa. I temi affrontati saranno i seguenti: • abbellimento del viso attraverso il self make up (portare la propria trousse) • come migliorare la propria immagine • come curare la propria pelle • imparare a comunicare meglio con il nostro corpo • la comunicazione non verbale • Individuare le principali caratteristiche di personalità e lavorare sui punti di forza Riconoscere le nostre principali caratteristiche di personalità per saperle valo-

rizzare, e magari lavorare su alcune aree di miglioramento che ci permettano di essere più efficaci nella comunicazione, negli approcci, nella relazioni in generale. In poche parole: diventare più seducenti! Il workshop si terra il giorno 13 luglio 2013 in Via Palestro n.32, Padova. Un’ulteriore data possibile è il 19 luglio 2013. Per l’occasione, per tutte voi lettrici di questo mensile, l’offerta è di 99,00 euro anziché 150,00! Per info e iscrizioni: www.gmbgroupacademy.it info@gmbgroup-academy. it Tel. 049/2023141. Pagine Facebook: Gmb Group Academy oppure Senza Tempo bellezza&lifestyle

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Chilogrammi Vivere in leggerezza

Dimagrire è difficile. È una realtà che non si può negare. E che spesso rende la vita dolorosa e triste. I chili di troppo riducono la mobilità, le energie, rallentano le attività fisiche e mentali e aumentano in generale i rischi per la salute. Per non parlare della mancanza di autostima. È vero che l’obesità è un disturbo del metabolismo che può favorire l’insorgenza di numerose malattie, come ad esempio il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, un maggior rischio di ictus e infarto, malattie croniche degenerative delle articolazioni... Ma talvolta il peso in eccesso è per colpa nostra. Ciò significa che ci stiamo facendo del male da soli. Proprio per questo è assolutamente necessario affrontare il problema con decisione, per risolverlo in modo efficace. Il problema del sovrappeso viene affrontato, con risultati più o meno positivi, da molti adulti, ma ciò che preoccupa maggiormente è il numero crescente, registrato negli ultimi due decenni, di bambini obesi. Alle Terme Šmarješke Toplice ci occupiamo da oltre dieci anni dei problemi legati al moderno stile di vita. Il Centro di wellness medico Vitarium Spa&Clinique ha, infatti, iniziato la propria missione proprio con i programmi di detossificazione e dimagrimento sano. Abbiamo iniziato a rendere consapevoli le persone del fatto che, per essere protagonisti attivi della propria vita quotidiana, è necessario essere in condizioni fisiche e psichiche ottimali. Vitarium è considerato oggi uno dei servizi più completi mirati alla prevenzione delle cosiddette malattie della società moderna. Gli efficaci programmi rilassanti sono un primo passo verso la buona salute, il benessere, il rinnovamento delle energie del corpo, la bellezza esteriore e la perfetta forma fisica e mentale.

tessuti adiposi dove si accumulano generalmente i nocivi xenobiotici. Il programma di detossificazione con digiuno alimentare tiene inoltre in considerazione il benessere mentale, per questo comprende anche benefici massaggi rilassanti con oli essenziali spremuti a freddo, che riducono lo stress, e, inoltre, particolari trattamenti del corpo. Oggi possiamo affermare con certezza che il programma risulta molto convincente, non solo per le solide basi scientifiche su cui è fondato, ma anche per la varietà dell’offerta, nonché per l’entusiasmo con cui i terapisti svolgono il loro lavoro e l’evidente soddisfazione degli ospiti, che tornano sempre volentieri a sottoporsi a quello che ormai è diventato quasi un rito. Primario Tomislav Majic, dott. med., spec. medicina interna: “La detossificazione del corpo è un ottimo metodo per ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo. Per evitare l’insorgere di eventuali problemi di salute, è necessario però eseguirla in modo corretto e sotto il controllo di esperti.”

Per vincere... Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ è così difficile dimagrire? Le risposte sono, generalmente, le stesse per tutti: poca costanza, scarsa motivazione, poco tempo a disposizione, mancanza di denaro, errato approccio alla dieta. La pluriennale esperienza dei nostri esperti e i risultati ottenuti dai nostri ospiti dimostrano che i nostri programmi di dimagrimento si stanno rivelando davvero efficaci e soddisfacenti. Il comune denominatore di tutti i nostri programmi è un connubio tra attività fisica, dieta, applicazione di metodi fisici e motivazione nel raggiungimento della meta prefissata. Ci adoperiamo costantemente per risolvere i problemi metabolici e migliorare le condizioni psicofisiche delle persone che si affidano a noi per vincere la loro battaglia con i chili in eccesso.

Per iniziare... Al giorno d’oggi è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare l’introduzione di sostanze nocive nel nostro organismo, poiché ciò avviene costantemente e sfugge spesso al nostro controllo. L’insorgere delle cosiddette malattie della società moderna e delle patologie collegate – malattie cardiovascolari, cancro, malattie del metabolismo, ipertensione e obesità – è una conseguenza dello stile di vita di oggi che impone alle persone cambiamenti troppo repentini, che sovente non sono in grado di affrontare adeguatamente. Ognuno di noi può fare molto, a livello personale, per mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, ma può essere di grande utilità affidarsi a persone esperte e sottoporsi ai nostri programmi specifici. L’esclusivo programma di detossificazione VitaDetox, eseguito sotto la supervisione di un consulente nutrizionista e un personal trainer, favorisce l’eliminazione delle sostanze nocive dal corpo e migliora l’equilibrio energetico. Parte integrante del programma è l’attività fisica personalizzata (PACE, Pilates, training in altura, cardiocross). L’esercizio fisico agisce positivamente sul funzionamento degli organi di secrezione, perché la migliore circolazione sanguigna ne favorisce le funzioni e contemporaneamente, grazie al dimagrimento, si riducono i

valori calorici e gli indici glicemici; voi dovrete descrivere il vostro attuale stile di alimentazione, le preferenze alimentari, le eventuali allergie e semplicemente fornire altre eventuali informazioni di questo tipo. In base alle abitudini alimentari e al fabbisogno energetico, il nutrizionista vi proporrà un menù contenente tutte le sostanze necessarie al vostro organismo, tenendo comunque conto degli alimenti che, per motivi di salute o personali, non volete o non potete assumere.

Saper cogliere i doni della natura Come mantenersi in salute, essere in equilibrio con se stessi e sentirsi in splendida forma, ogni giorno, sono domande che ciascuno di noi si pone costantemente. La risposta, chiara e inequivocabile, risiede nei nostri geni. Alle Terme Šmarješke Toplice abbiamo perciò arricchito i nostri efficaci programmi di mantenimento e di aumento della salute con un programma speciale che permette di conoscere, in base ad un’analisi genetica, le specifiche esigenze del vostro corpo. Il programma Vita-Gen si fonda infatti sulla nutrigenomica: gli esperti valutano i risultati dell’analisi genetica ed elaborano un programma di alimentazione e attività fisica personalizzato. Con un’alimentazione adeguata e uno stile di vita corretto, è possibile prevenire l’insorgenza di determinate malattie (ad es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, osteoporosi).

Vivere una vita sana...

Un nuovo stile di vita... ... è assolutamente indispensabile se avete dei chili in eccesso e non volete più correre il rischio di essere affetti dalle tipiche malattie causate dal sovrappeso, come il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, il maggior rischio di ictus e infarto, le malattie croniche degenerative delle articolazioni. Alle Terme Šmarješke Toplice, tutti quelli che soffrono di disturbi metabolici potranno perdere peso in modo sano e iniziare a vivere meglio e in salute. Il programma Slim Fit è un insieme di attività fisiche, alimentazione dietetica, applicazione di metodi fisici e motivazionali per il raggiungimento del traguardo prefissato, finalizzato ad eliminare, a lungo termine, i disturbi metabolici e migliorare le capacità psicofisiche. Il suo vantaggio è la personalizzazione. Prima di iniziare l’attività fisica, vi sarà certamente di conforto pensare di potervi rivolgere ad un esperto che saprà consigliarvi il tipo di esercizio più adeguato alla vostra situazione. In questo programma l’istruttore, grazie ad un cardiotest, valuterà la vostra resistenza fisica, la risposta del vostro corpo a varie attività, e pianificherà, in base ai risultati ottenuti, degli obiettivi realistici, scegliendo le attività fisiche più adatte, per esercitarsi in sicurezza e senza rischi per la salute. Il fattore più importante del dimagrimento è certamente l’alimentazione, per questo abbiamo previsto anche un colloquio con un nutrizionista che vi illustrerà i modelli di alimentazione, la composizione degli alimenti, i

... è il cardine fondamentale su cui si basa la strategia di prevenzione delle Terme Krka. La solita scusa “ho poco tempo” non è più accettabile. Sarete voi a scegliere il dimagrimento mensile guidato “da casa”, quando VOI preferite, e tutte le relative attività si svolgeranno alle terme soltanto quando VOI avrete tempo. Quindi... non ci sono più scuse! Sarete voi ad impegnarvi. Per voi stessi. Benvenuti su questo nuovo percorso, in questa nuova vita, in cui potrete finalmente stare e sentirvi bene, liberi dai “pesi” che vi hanno limitato fino ad oggi. Sarete di nuovo vitali, sani, creativi e orgogliosi di voi stessi.

Più informazioni: booking.smarjeske@terme-krka.si ; tel: 00 386 7 38 43 565 Andreja Zidaric


22 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Trasporti Intervista al neo presidente Actv Luca Scalabrin

“Razionalizzare le risorse per potenziare l’azienda” L’entrata in funzione del tram aumenterà l’efficienza delle linee. Vanno ripensati i turni di lavoro

Luca Scalabrin

di Alessandro Abbadir

L

uca Scalabrin, è il neo presidente di Actv, l’azienda di trasporti pubblici della provincia di Venezia, nominato dal sindaco Giorgio Orsoni. Nato a Mestre, 48 anni fa, da poche settimane è a capo dell’azienda che ‘cura’ il trasporto di una città unica al mondo, dove arrivano 20 milioni all’anno di turisti, vive storicamente la sua bipolarità, tra terraferma e isole, tra residenti e turisti, tra cittadini e studenti universitari, tra sedi istituzionali comunali e regionali e un progressivo svuotamento del centro storico. Con quali idee arriva a guidare l’Actv? “Innanzitutto devo dire che ero già presente nel CdA dell’azienda, come consigliere, e come cittadino la conosco bene. Oggi dobbiamo ripensare il concetto di trasporto. Qui a Venezia e in terraferma siamo stati abituati molto bene, ad avere bus e vaporetti frequenti e con la fermata sotto casa. Oggi, con il taglio dei finanziamenti al trasporto pubblico, dobbiamo passare dall’idea del trasporto a quella della mobilità. Cioè al fatto che per andare da un posto all’altro dovremmo cambiare mezzo, spostarsi con un’interazione di mezzi”. Ci sono tagli di risorse dalla Regione Veneto e un passivo di bilancio di circa 17

milioni di euro come si fa? “A me piacciono le sfide, non ho paura di affrontare questa situazione. L’importante è che lavoriamo assieme. Qui o vinciamo tutti, e intendo dipendenti, istituzioni, cittadini, oppure andiamo tutti a fondo. Marcello Panettoni, mio predecessore, aveva già iniziato a ripensare i servizi dell’azienda per una migliore efficienza. Dobbiamo continuare su questa linea. Non possiamo più pensare “tanto qualcuno ripianerà i passivi di bilancio”, oggi anche le aziende pubbliche, devono ragionare in ottica di seria imprenditorialità, di corretta gestione delle risorse, economiche e umane. Dobbiamo tutti sacrificarci un pò per riportare progressivamente, senza strappi né bruschi cambiamenti, i conti almeno in pareggio”. In concreto? “Prima di tutto penso ad una sorta di sportello dei cittadini. Io credo che gli utenti siano una risorsa anche per ammodernare e migliorare l’azienda. Non solo fonte di reddito tramite la bigliettazione. Voglio aprire un confronto, un dialogo con loro per avere consigli e indicazioni su come e dove migliorare i servizi di traporto. Dobbiamo lavorare insieme per mettere a posto i conti del bilan-

cio e mantenere la venezianità di Actv, evitando che una gestione economica non sana diventi motivo di intervento esterno, come è successo in altre aziende, che guidate da manager stranieri non hanno tante remore morali o etiche a tagliare stipendi, posti di lavoro e servizi”.

Contro gli abusivi penso a dei controlli alle salite dei bus Toccherete stipendi e contratti? “Sicuramente non verranno toccati posti di lavoro e retribuzioni ma punteremo sull’ efficienza e il blocco del turn over, sull’emersione di potenzialità dei dipendenti, con possibili ricollocazioni gestionali e sul ridurre le esternalizzazioni, specialmente sulle manutenzioni dell’acqua. Stiamo valutando la possibilità di un finanziamento degli abbonamenti annuali, magari integrato con quello dei libri scolastici”. Ci sono idee per incentivare le persone ad utilizzare sempre di più i mezzi di trasporto?

“Certo. Desideriamo rendere l’azienda attiva, non solo una realtà che raccoglie il prezzo del biglietto ma che fa politiche attive per la cittadinanza. Con l’entrata in funzione del tram anche sul tratto fino a Venezia e poi a Marghera, sicuramente potremo rendere efficienti le linee che vanno nel capoluogo lagunare, il cui spreco di costo/chilometro sul Ponte della Libertà è pesantissimo. Vogliamo ripensare i turni dei lavoratori. Mettere a pieno regime i due cantieri navali, ex De Poli e Tronchetto, così da internalizzare la manutenzione per abbattere i costi di gestione di queste strutture, finora non pienamente utilizzate, e impiegare le nostre risorse interne”. Qualche idea per il fenomeno degli abusivi del trasporto? “Alla luce del nuovo contratto degli autotrasportatori stiamo pensando il loro utilizzo per controllare fin dalla salita in bus dalla porta centrale chi possiede il biglietto e chi no, che deve comprarlo subito o restare a terra. I controlli a bordo di personale esterno ci costa troppo ed è inutile ai fini della riscossione della multa. Dobbiamo cambiare la mentalità degli utenti e utilizzare le risorse interne che abbiamo”. Venezia è una città ai primi posti per

I SINDACATI NO A TAgLI uNILATERALI

C

gil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal Trasporti dicono no ai tagli per ripianare i bilanci Actv. Un provvedimento dettato dalla decisione unilaterale di Avm di disdettare gli integrativi aziendali Actv dagli anni Ottanta ad oggi. Questo per risanare i 17 milioni di buco con i quali l’azienda ha chiuso il 2012, sia causa dei tagli di fondi regionali, ma anche per

un calo della vendita dei biglietti per 8 milioni. Si rischia il taglio di 400 dipendenti sui 2800 e degli stipendi pari al 25% della busta paga. Tagli e licenziamenti che l’azienda assicura di non voler fare, dando ai sindacati 3 mesi di tempo per trovare l’intesa sull’aumento di produttività da 36,5 a 39 ore per gli autisti e con ferie spalmate tutto l’anno per

la navigazione. Ci sarà poi il taglio dei 200 stagionali che perderanno questi si il posto di lavoro. I sindacati comunque vogliono parlare anche delle ricadute dell’arrivo tram a Venezia visto che dal taglio dei bus si recuperano 50 autisti, di gare, di correlazione con la Sfmr, la metropolitana di superficie ferroviaria della regione A.A.

flussi turistici, cosa pensate di fare per questi ‘utenti’? “Il turismo è una risorsa economica anche per noi, non solo per alberghi e musei. Vogliamo migliorare le attuali risorse e servizi, come il vaporetto dell’arte, e aumentare i canali di comunicazione degli eventi, delle mostre e tutto ciò che la ricchezza culturale del territorio possiede. Ci piacerebbe, accanto all’unicità di Venezia, poter valorizzare anche le altre bellezze culturali, storiche e naturalistiche del territorio provinciale, favorendo la comunicazione e la facilità dei trasporti. Vogliamo raccogliere ed elaborare i dati sui flussi, così da implementare azioni più mirate per i turisti, come la vendita nei loro paesi dei biglietti per la navigazione piuttosto che un biglietto unico trasporto-musei. Dobbiamo intercettare le esigenze del turista-utente, così da migliorare i servizi e l’immagine della città. Vorremmo poi ampliare la formazione dei nostri dipendenti, come gli autisti, i capitani e di tutti coloro che, specialmente in centro storico, hanno a che fare con il turista. Magari aumentare i corsi di lingua straniera, qualificare le tecniche dell’accoglienza e del dialogo, rivedere i pannelli informativi sugli imbarcaderi”.


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Slovenia: tradizione Wellness Green, Active and Healthy: ecco le tre parole che sono in grado di riassumere l’anima di questa terra. Quest’ ultima si riferisce anche all’antica tradizione termale slovena nata dalle proprietà terapeutiche delle acque che hanno richiamato per secoli un costante flusso di visitatori, rendendo celebri i centri termali sparsi su tutto il territorio, sia sulla costa che nell’entroterra. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari. Le località termali della Slovenia, con le loro moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzoqualità, si rivelano ideali per questo scopo. Infatti su una superficie inferiore a quella della Lombardia si concentrano ben 22 stazioni termali, di cui le 15 maggiori riunite i un’apposita associazione, con 87 diverse sorgenti, distribuite dalla riviera adriatica alle Alpi fino alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 13.500 posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche, il che ne fa la nazione

con la maggior concentrazione termale. Tutte queste località sono raggiungibili in meno di due ore e mezzo d’auto da Trieste, alcune in meno di un’ora. Il livello qualitativo dei servizi specialistici offerti ed il loro costo contenuto e decisamente competitivo rispetto all’Italia, costituiscono uno dei motivi di richiamo per i turisti italiani, che ormai da anni occupano il primo posto tra i ospiti stranieri. Appare significativo il fatto che ogni tre pernottamenti in alberghi sloveni, uno di questi avvenga in strutture termali. Nel caso di Catez, Portorose e Rogaska Slatina, tre dei centri maggiori e più famosi, gli italiani rappresentano una percentuale rilevante nelle presenze straniere. Oltre alle benefiche acque minerali e termali si impiegano fanghi salutari, peloidi minerali e torba, acqua marina e salmastra. E poi ci sono innumerevoli possibilità di gite, passeggiate, avvenimenti culturali, manifestazioni, occasioni di shopping, sport e svaghi, casinò compresi. Occorre tenere presente che in Slovenia vige il concetto mitteleuropeo delle terme: non tanto un luogo di cura riservato ad invalidi, anziani ed ammalati, quanto una destinazione di vacanza, di svago e di relax dove si può fare anche qualcosa per conservare e migliorare il benessere, la forma e la salute, prevenendo i malanni. Tutte le terme slovene hanno predisposto dei programmi comuni di wellness, cioè di benessere, per puntare a stare bene sia fisicamente che mentalmente. In estrema sintesi essi si basano congiuntamente su alimentazione, movimento, riposo e trattamenti estetici. Ai margini della pianura pannonica si trovano le terme di

Radenci, famose per l’acqua minerale con i tre caratteristici cuori rossi in campo verde che già all’inizio del secolo scorso si beveva alla corte di Vienna e in Vaticano. Buon punto di partenza per visitare la regione attorno al fiume Mura sono le terme di Moravske Toplice, di Radenci e di Lendava, le prime dotate anche di campo da golf, mentre nel cuore della Stiria slovena la bellissima cittadina di Ptuj, di origine romana, ospita le terme omonime sulle rive del fiume Drava. Una tradizione ultrasecolare vantano le terme di Rogaska Slatina, la cui acqua risulta unica per l’elevato contenuto di magnesio e la purezza batteriologica, frequentate già nell’800 dalla nobiltà asburgica. Le vicine terme di Olimia possiedono una serie di piscine ben strutturate, mentre un’antica tradizione possiedono anche quelle di Dobrna e di Lasko. Le più giovani sono quelle di Zrece, collegate con il centro sciistico, sportivo ed escursionistico del monte Rogla. Sempre in collina si trovano le terme di Topolsica, interessanti per il loro clima. Ampie e diversificate strutture ricettive offrono le terme di Catez, le cui piscine scoperte e coperte formano la maggior riviera termale d’Europa; non lontane da Novo Mesto si trovano quelle di Smarjeske Toplice e di Dolenjske Toplice, poi si passa al litorale adriatico per trovare infine le terme di Strugnano e di Portorose, quest’ultima il maggior centro balneare sloveno, che eseguono la talassoterapia con l’acqua marina. Esistono poi alcuni alberghi, a 4 e 5 stelle, che dispongono al loro interno di impianti termali e di strutture per il fitness.


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Foto: archivio LTO Kranjska Gora

Kranjska Gora, dalla parte divertente delle Alpi! Quest’anno, non le andrebbe di fare qualcosa per la propria salute, e recarsi in vacanza in un luogo noto come centro climatico? Passeggiare a lungo nella natura, stare seduti sulla terrazza dell’hotel con una vista straordinaria sulle cime delle Alpi Giulie, visitare delle bellezze culturali e naturali della Valle Superiore della Sava, nuotare e rilassarsi nelle piscine. Kranjska Gora si trova vicino al confine con Italia, distante a 10 km da Tarvisio, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione e intrattenimento di tutte le Alpi Giulie. Durante tutto l´anno la località ospita ospiti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventurose sfide. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni decidono di sfidare la dea bendata ai centri del gioco ed intrattenimento. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora in primavera diventa una piacevole valle verde, dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata. Negli hotel Hit holidays Kranjska Gora hanno preparato un’offerta speciale per i senior che si basa sulla mezza pensione all’interno dell’hotel Špik, di recente ristrutturato, che si trova a Gozd Martuljek, a pochi kilometri da Kranjska Gora. Per le famiglie con bambini è pronto il pacchetto “Le vicende di Kekec” che include tanto divertimento – da varie officine creative per i bambini, slitino estivo Besna Pehta, visite ai musei, incontro con Kekec (personaggio delle fiabe locali) e tante altre cose da vivere. Anche per gli appassionati dell

wellness hanno preparato un offerta speciale che include già massaggio, saune, piscine e uso del wellness Alpino. E dopo tutta la giornata al aperto, puo godere dei centri benessere degli Hotel Hit Holidays Kranjska Gora, dove provvederano al totale relax del vostro corpo. Il centro acquatico Larix comprende piscine, il mondo delle saune e nel centro Vita, potete concedervi trattamenti di bellezza e massaggi. Il centro relax dell’Hotel Kompas di piscina e massaggi in un’atmosfera un po’ più intima. Il mondo dei piaceri acquatici Špik con le sue piscine si estende su una superficie di 250 m2 con una piscina per rilassarvi, piscina con controcorrente e piscina per bambini. Il mondo delle saune dispone della sauna finlandese, sauna alle erbe e il bagno turco, di grotta ghiacciata e piscina rinfrescante in cui si svolgono quotidianamente diversi programmi. Nel Centro benessere Alpino Špik si nasconde l’inimitabile offerta del nostro centro benessere. L’ambiente alpino e il mondo di colori, aromi e suoni nelle cinque stanze a tema vi aiuteranno a dimenticare le preoccupazioni della vita quotidiana e a dedicarvi a voi stessi. Il Centro estetico Špik vi offre una gamma di massaggi e servizi estetici. Tutti i servizi hanno un forte legame con l’ambiente alpino.

Venga quindi a Kranjska Gora e scopra le sue magie primaverili!

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Cultura provinciale 27 9 Musica Il concerto dell’Orchestra sinfonica e Coro “T. Serafin” di Cavarzere diretti dal maestro Renzo Banzato

Omaggio a Giuseppe Verdi nel bicentenario della nascita Il 20 luglio nella piazza Vittorio Emanuele II, un teatro a cielo aperto risuoneranno le pagine più celebri del compositore di Busseto

S

arà la ricorrenza del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi il tema conduttore della seconda edizione del Concerto Lirico Sinfonico che l’Orchestra e Coro “T. Serafin” terranno Sabato 20 Luglio nell’elegante Piazza Vittorio Emanuele II di Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo aperto dove risuoneranno le pagine più celebri e rappresentative del compositore di Busseto. Il concerto, realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere con la preziosa collaborazione di Adriatic Lng, si inserisce all’interno della quarta edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria in vari comuni del Veneto. La Piazza del Municipio, dominata dalle linee sobrie di Palazzo Barbiani, ospiterà pertanto una produzione concertistica di notevole spessore artistico, che prevede il coinvolgimento dei qualificati professori dell’Orchestra “T. Serafin” affiancati dai componenti dell’omonimo Coro, ai quali si aggiungeranno tre solisti vocali di particolare rilievo nel panorama della lirica inter-

nazionale, per un totale di 115 esecutori diretti dal M° Renzo Banzato. Il direttore veneziano si avvarrà della presenza del tenore fiorentino Giorgio Casciarri, che più volte ha ricoperto con successo ruoli da protagonista alla Scala di Milano, Arena di Verona, Opera di Roma, Regio di Parma, Metropolitan di New York, Staatoper di Vienna, Festpielhaus di Salisburgo, Opera Royal di Copenaghen, Deutsche Oper di Berlino; il ruolo maschile più grave sarà invece sostenuto dal basso Antonio De Gobbi, che in qualità di solista è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica all’Arena di Verona, Scala di Milano, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino, Bruxelles (Requiem di Verdi con la London Symphony Orchestra); il trio dei solisti sarà completato dal soprano Miranda Bovolenta, che ha brillantemente conseguito il diploma in Canto proprio nel Conservatorio milanese intitolato a Giuseppe Verdi e che da molti anni collabora stabilmente con i due com-

La rassegna “Temporanea. Le realtà possibili del Caffé Florian”

OMAR gALLIANI RACCONTA “IL SOgNO DELLA PRINCIPESSA LYu JI”

plessi musicali veneti, con i quali ha svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, risuoneranno le pagine selezionate dalle opere maggiormente rappresentative del “Cigno di Busseto”: un “excursus musicale” a tutto tondo, con l’esecuzione delle sinfonie, preludi, cori, arie, duetti e concertati tratti tanto dai lavori dei primi anni (I Lombardi alla prima crociata, Nabucco, Ernani), tanto dalla “trilogia popolare” (Rigoletto, Il trovatore, La traviata), senza tralasciare le opere della maturità (Don Carlo, La forza del destino, Aida). Indubbiamente un programma di grande fascino e notevole suggestione, ma soprattutto un appuntamento con la grande musica dedicato a un compositore che, nel sentire collettivo, è ritenuto, a ragione, simbolo del Risorgimento poi confluito nell’Unità d’Italia. Alla luce di queste premesse il concerto si preannuncia assai interessante e certa-

L’orchestra Sinfonica e Coro “Tullio Serafin” mente sarà apprezzato dai numerosissimi appassionati che seguono sempre con grande entusiasmo le esibizioni dell’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”. E’ inoltre previsto un passaggio televisivo, a cura dell’Emittente Regionale Telechiara, che una settimana prima del 20 luglio dedicherà all’evento un programma della durata di trenta minuti, con un’intervista (presso i propri studi televisivi) ai protagonisti e agli organizzatori del concerto,

Teatro La fenice di Venezia Festival “Lo spirito della musica di Venezia”

Composizione del maestro Banzato in prima esecuzione assoluta L’incarico è pervenuto da Fortunnato Ortombina, Direttore artistico dell’Ente lirico

La principessa Lyu Ji ritratta da Omar Galliani

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l binomio fra Venezia ed una affascinante principessa orientale, Lyu Ji, è il tema che caratterizza il suggestivo allestimento dell’artista Omar Galliani ospitato al Caffé Florian in Piazza San Marco fino al prossimo 30 settembre. “Il sogno della principessa Lyu Ji al Florian” è il titolo dell’evento organizzato a cura di Stefano Stipitivich nello storico Caffé, a pochi passi dalla basilica di San Marco, dal 1920 luogo di ritrovo di artisti, intellettuali, politici e personaggi illustri. L’iniziativa rientra nell’ambito della dodicesima rassegna “Temporanea - Le realtà possibili del Caffé Florian” . Una figura affascinante, di intensa bellezza, misteriosa e malinconica quella della nobilissima principessa di Xian che il reggiano Omar Galliani, artista di grande sensibilità, ha voluto riportare a Venezia in concomitanza con la 55esima Esposizione internazionale d’arte. Profondo conoscitore della Cina, av-

vicinata attraverso innumerevoli viaggi e varie esposizioni nei locali musei, Galliani nelle terre d’oriente è riconosciuto come l’erede della tradizione del disegno italiano tra passato e presente. In uno di questi viaggi in quello che è stato il Celeste Impero egli ha scoperto Lyu Ji. “Ho sognato - scrive Galliani a presentazione di questa sua installazione - una stanza di sogni disegnati sui muri dove una principessa d’Oriente lega il suo nome alla città che ha visto per prima in Europa accorciarsi le distanze geografiche e culturali tra oriente e occidente. Ho pensato di disegnarla interamente a matita e di offrire sui tavolini di marmo un altro segno della mia malinconica visita a Xian quando ho letto per la prima volta il nome di lei”. Alla principessa cui Omar Galliani rende omaggio al Florian il poeta Roberto Mussapi ha voluto dedicare una poesia, “Dal sono del pittore veneziano”. O.J.

durante la quale saranno illustrate le caratteristiche della serata. L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.15; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà Domenica 21 Luglio. L’ingresso è libero; per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Cultura della Città di Cavarzere al numero telefonico 0426 – 317190; mail: ufficio. cultura@comune.cavarzere.ve.it

Il maestro Renzo Banzato

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ell’ambito del Festival “Lo spirito della musica di Venezia”, che porterà nella città lagunare tre rappresentazioni dell’Otello di G. Verdi nel cortile di Palazzo Ducale e, in Teatro, Madama Butterfly di Puccini in collaborazione con la Biennale, la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia ha commissionato al M° Renzo Banzato una composizione cameristica che sarà eseguita al Teatro La Fenice, Sale Apollinee, il prossimo 6 Luglio. L’incarico porta la firma del Direttore Artistico dell’Ente Lirico Veneziano Fortunato Ortombina, che si è rallegrato con il M° Banzato per la collaborazione, complimentandosi per la qualità del lavoro e l’originalità del suo stile compositivo. L’esecuzione della composizione, che si colloca tra il rigore seriale adottato da Luigi Dallapiccola e il dolce lirismo di Bruno Maderna (del quale ricorrono i quarant’anni dalla morte), sarà affidata all’Ex Novo Ensemble di Venezia, gruppo fondato da Daniele

Ruggieri e specializzato nello studio del repertorio contemporaneo. Il lavoro del compositore veneziano, del quale è prevista la registrazione e la trasmissione radiofonica, porta in scena il gioco di due maschere a metà strada tra Arlecchino e Pierrot che, nel crepuscolo di un campiello, offrono una dialettica dai toni aspri, ma nel contempo permeata di tenerezza: commedia dell’arte tesa a un’improbabile affermazione dei rispettivi ruoli, che alla fine si sgonfia e vede le due figure lentamente diradarsi e svanire. Per il M° Renzo Banzato, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente presso il Conservatorio di Trento, non si tratta della prima collaborazione con il teatro veneziano: è stato infatti presente, in qualità di direttore d’orchestra, al Teatro Malibran di Venezia nella Stagione Musicale 2009 della Fondazione Teatro La Fenice.


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LO

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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO

In breve

Rugby femminile Serie A femminile, atto finale fra la squadra di Mira e la Benetton TrevisoRugby fem

La Reyer ha spedito 7 squadre su 7 alle finali nazionali giovanili. L’Under 15 maschile è stata l’ultima completare la rosa di squadre che ha visto la promozione di quattro formazioni maschili e tre femminili. In sette anni la Reyer ha colmato il gap che aveva a livello maschile. Una azione di potenziamento data dal presidente Luigi Brugnaro fin dal momento del suo ingresso come proprietario, che ha portato nuova linfa al settore giovanile femminile, che aveva prodotto ottimi risultati già in passato.

di Roberta Pasqualetto

La Reyer porta in finale sette squadre

Thai Boxe successo della Linea Porto Risultati oltre le aspettative per i ragazzi della Linea Porto, associazione portogruarese impegnata nella Thai Boxe e diretta da Matteo Sabatino. Nella serata “withe collar” a Pordenone, con combattimenti sia in piedi che a terra usando leve articolari, proiezioni, pugni, calci e gomitate il gruppo ha ottenuto risultati di rilievo con Arcangelo Amato (pareggio contro Diego Puggioni (campione mondiale di karate), Mattia Scavo e soprattutto Piero Lena, che si allena da soli 6 mesi.

Volley giovanile, Martellago ai vertici Il Tr@mavolley è stato protagonista delle finali provinciali di volley, organizzate dal comitato Csi di Venezia. La squadra di Trivignano e Martellago si è imposta nelle categorie under 14, under 16 e under 18. Le ragazze under 14 hanno battuto 3-0 la Polisportiva Cazzago; le allieve under 16 hanno avuto bisogno del quinto set per superare il Terraglio Volley; le juniores under 18 si sono imposte invece 3-1 contro il Malcontenta Volley.

In breve

Sitam Riviera conquista La Reyer porta il in fisesto nale settescudetto squadre Sitam A

fine maggio si è disputata la finale di Rugby, serie A femminile tra il Sitam Riviera del Brenta e la trevisana Benetton; il titolo italiano si è conteso nel campo di Favaro Veneto. Con questa partita, Sitam si è aggiudicata il sesto scudetto e il titolo di squadra campione d’Italia per il secondo anno consecutivo. Questo confronto scudetto è l’undicesimo fra le due formazioni che sono rivali storiche nella contesa del titolo. La finale si è disputata su un terreno neutro per le due squadra, e perfetto per il gioco e bagnato da una leggera pioggia. La squadra della Riviera del Brenta è stata nettamente più forte della rivale e ha vinto con un punteggio di 23-7. Il risultato era intuibile ma certo non si poteva sapere che sarebbe stato con uno scarto così netto. Le ragazze del Sitam sono partite in quarta, al secondo minuto avevano già messo a segno i primi tre punti; il Benetton ha lottato ma non è riuscito a trovare il ritmo delle avversarie né la compattezza della squadra, fortissima anche nei placcaggi. “È stata la più bella finale di tutte le undici disputate – dice il consigliere e dirigente

cIclIsmo protagonIsta nel venezIano

T

re eventi ciclistici di caratura regionale e nazionale sono in programma a giugno lungo le strade della provincia di Venezia. Lo sport più amato dagli italiani, dopo il successo di pubblico avuto con il passaggio del Giro d’Italia 2013, tornerà ad essere protagonista nel nostro territorio. Si parte il 9 giugno a Zianigo di Mirano con la 16’ edizione del “Medaglia d’oro Sportivi di Zianigo”, corsa riservata per gli allievi, che quest’anno svolgerà il “Giro della Grande Bonifica”, sarà valida come campionato regionale manifestazione di cicloturismo, mentre su strada di categoria. Alla corsa saranno nel pomeriggio è in programma l’evenpresenti i migliori allievi di tutto il Veneto. to clou. Si tratta del “62’ Giro dei Tre Altro evento importante è in programma Ponti - 1’ Memorial Renzo Boni”, corsa dal 14 al 16 giugno con la prima edi- per Elite-Under 23. La manifestazione zione del “San Donà Bike Week end” che è diventata di categoria “nazionamanifestazione che si articolerà in tre le”, si correrà su un rinnovato percorso. giorni di sport, cultura e sociale promossa I ciclisti affronteranno prima un circuito dall’Uc Basso Piave del presidente Mauro che misura 50 km, da percorre tre volte, Costantin. Il primo evento è venerdì 14 dove sono previsti tre tratti sterrati con giugno con il “53’ Circuito Notturno” fondo di ghiaino della lunghezza di 2 km gara per Elite-Under 23 che disputerà sul ciascuno, e successivamente un anello nuovo circuito di 2,5 km, con partenza finale di 5 km da percorrere cinque volte e arrivo da piazza Indipendenza a San per un totale di 175 km. La partenza e Donà diPRENDI Piave, che saràNOTA, affrontato 38 l’arrivo fissate5x1000 sempre in piazzaAIn-FISM. DAI IL sono TUO volte, per un totale 95 km. Sabato 15 dipendenza a San Donà di Piave. Sempre Non dimenticare questo numero quando andrai a firmare per il 5x1000. giugnoÈè il innumero programma sabato 15 agiugno a Scorzè, terrà la contro la che“Bimbinbici”, ogni anno ci aiuta finanziare la siricerca multipla. Scegliorgaancheprova tu di fidonare il“Bracciale 5x1000del allaCronoFondazione corsa disclerosi gimkana per giovanissimi nale del Italiana Sclerosi Multipla, firmando sulla dichiarazione dei redditi nel nizzatariquadro dal gs Lagunare che si disputerà gara scientifi ciclistica nazionale di crono“finanziamento dellaman”, ricerca ca e della università” e inserendo il codice sul parco fluviale di San Donà difiscale Piave. A95051730109. metro individuale, riservata alle categorie scelto di vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla. seguireAnch’io si terrà ilho primo trofeo “Handbike Allievi, Juniores e Under 23(Gianluca maschili. E’Zambrotta) www.aism.it - numero verde: 800.094.464 San Donà” mentre sabato sera è in profemminili, valida anche come prova unica gramma la conferenza “Don’t you worry del campionato regionale a cronometro. Codice Fiscale FISM: 95051730109 G.P. child”. Domenica 16 giugno di mattina si

di Roberta

A

fine maggio by, serie A del Brenta italiano si è conte Con questa il sesto scudetto d’Italia per il sec Risultati oltre le aspettative per i ragazzi della Linea Porto, associazione portogruarese confronto scudet impegnata nella Thai Boxe e diretta da Matteo Sabatino. Nella serata “withe collar” a formazioni che s Pordenone, con combattimenti sia in piedi che a terra usando leve articolari, proiezioni, del titolo. La fina Rugby pugni, Rivieracalci del eBrenta Ezioil gruppo Loppoha– ottenuto perché risultati recuperi, l’adrenalina è stata alta,(pae si visto giogomitate di rilievo con Arcangelo Amato neutro per le due carediuna Sitam, che Scavo solitamente alla distanza efabagnato da un finalmente si ècontro assistito a una finale(campione chiara e dove reggio Diego Puggioni mondiale karate), Mattia e soprattutto le nostrePiero giocatrici erano nettamente forti del- fatica, non perdere mai la concentrazione né l’enLena, che si allena da solipiù 6 mesi. della Riviera del le avversarie. Abbiamo dominato dall’inizio alla tusiasmo. Tutte e quindici le giocatrici hanno dato forte della rivale fine e, nonostante tutti i dubbi precedenti alla par- il meglio, una delle migliori è stata Anita Nespoli, 23-7. Il risultat tita, le ragazze sono scese in campo con la giusta che ha giocato tutta la partita con una micro fratpoteva sapere ch al perone ma senza rallentaredalminimamente testa; potrei definire questa perfetta!”. Il Tr@mavolley è statopartita: protagonista delleIlfinalitura provinciali di volley, organizzate così netto. Le rag nelle azioni di sigioco. La situazione responsabile dellaCsisquadra dice La chesquadra la situazione comitato di Venezia. di Trivignano e Martellago è imposta nelle economica quarta, al second della squadra è floridabattuto ma il 3-0 titolo di campiodel campo di gioco era14, ottimale e non pesante categorie under under 16 e under 18. Le ragazze undernon 14 hanno segno i primi tre ne d’Italia è sicuramente un set bell’argomento per come hanno detto alcuni, perché eranounder piovute la Polisportiva Cazzago; le allieve 16 hanno avuto bisogno del quinto per non è riuscito a tr il futuro radioso di queste due gocce. Inoltre, la pesante squadra della Riviesuperare il Terraglio Volley; le juniores under 18portare si sonoavanti imposte invece 3-1 contro il giocatrici. la compattezza ra, giocherebbe anche meglio nel fango. Per tutti Saranno riconfermati gli allenatori, ma la formanei placcaggi. “È Malcontenta Volley. i novanta minuti di gioco, ottanta di gioco e due zione ha bisogno di trovare sponsorizzazioni. le undici disputat

Thai Boxe successo della Linea Porto

Volley giovanile, Martellago ai vertici

A giugno dejavu.it

A giugno

La Reyer ha spedito 7 squadre su 7 alle finali nazionali giovanili. L’Under 15 maschile è stata l’ultima completare la rosa di squadre che ha visto la promozione di quattro formazioni maschili e tre femminili. In sette anni la Reyer ha colmato il gap che aveva a livello maschile. Una azione di potenziamento data dal presidente Luigi Brugnaro fin dal momento del suo ingresso come proprietario, che ha portato nuova linfa al settore giovanile femminile, che aveva prodotto ottimi risultati già in passato.

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re eventi ciclistici di caratura regionale e nazionale sono in programma a giugno lungo le strade della provincia di Venezia. Lo sport più amato dagli italiani, dopo il successo di pubblico avuto con il passaggio del Giro d’Italia 2013, tornerà ad essere protagonista nel nostro territorio. Si parte il 9 giugno a Zianigo di Mirano con la 16’ edizione del “Medaglia d’oro Sportivi di Zianigo”, corsa riservata per gli allievi, che quest’anno sarà valida come campionato regionale su strada di categoria. Alla corsa saranno presenti i migliori allievi di tutto il Veneto. Altro evento importante è in programma dal 14 al 16 giugno con la prima edizione del “San Donà Bike Week end” manifestazione che si articolerà in tre giorni di sport, cultura e sociale promossa dall’Uc Basso Piave del presidente Mauro Costantin. Il primo evento è venerdì 14 giugno con il “53’ Circuito Notturno” gara per Elite-Under 23 che disputerà sul nuovo circuito di 2,5 km, con partenza e arrivo da piazza Indipendenza a San Donà di Piave, che sarà affrontato 38 volte, per un totale 95 km. Sabato 15 giugno è in programma “Bimbinbici”, corsa di gimkana per giovanissimi organizzata dal gs Lagunare che si disputerà sul parco fluviale di San Donà di Piave. A seguire si terrà il primo trofeo “Handbike San Donà” mentre sabato sera è in programma la conferenza “Don’t you worry child”. Domenica 16 giugno di mattina si

svolgerà il “Giro della Grande Bonifica”, manifestazione di cicloturismo, mentre nel pomeriggio è in programma l’evento clou. Si tratta del “62’ Giro dei Tre Ponti - 1’ Memorial Renzo Boni”, corsa per Elite-Under 23. La manifestazione che è diventata di categoria “nazionale”, si correrà su un rinnovato percorso. I ciclisti affronteranno prima un circuito che misura 50 km, da percorre tre volte, dove sono previsti tre tratti sterrati con fondo di ghiaino della lunghezza di 2 km ciascuno, e successivamente un anello finale di 5 km da percorrere cinque volte per un totale di 175 km. La partenza e l’arrivo sono fissate sempre in piazza Indipendenza a San Donà di Piave. Sempre sabato 15 giugno a Scorzè, si terrà la prova finale del “Bracciale del Cronoman”, gara ciclistica nazionale di cronometro individuale, riservata alle categorie Allievi, Juniores e Under 23 maschili. E’ femminili, valida anche come prova unica del campionato regionale a cronometro. G.P.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fusioni dei comuni: molti ne parlano qualcuno lo fa

Risparmiare si può Auspicabile un saggio riordino degli enti locali

Cogliere lo spirito dei tempi non è da poco, specie se questo significa lasciarsi dietro le spalle una parte della propria storia di germana urbani

R

isparmi certi e servizi migliori. Sono questi l’assessore regionale Roberto Ciambetti - e’ che in sintesi i grandi vantaggi che ricaverebbe- si possa eleggere il nuovo Consiglio comunale ro i Comuni che decidessero di fondere i nella primavera del 2014, alla naturale scadenpropri campanili, propri uffici amministrativi e so- za del mandato delle attuali amministrazioni. prattutto i propri cittadini. Oltretutto, è stata ap- Questi ultimi passaggi chiudono un percorso provata a livello regionale una legge che garanti- iniziato anni or sono, ma che ha già portato a grandi sinergie tra rebbe loro dei contributi i due comuni con importanti da spendere A fine ottobre risultati veramente per la riorganizzazione il referendum per la di uffici e servizi ma prima fusione dei comuni importanti, ai quali mi auguro guardino con non solo. Non resta che polesani. Nascerà interesse anche altre avviare i processi ma Civitanova Polesine amministrazioni. Cito per farlo occorre che i politici siano dotati di visioni di lungo periodo e di un fatto che e’ indicatore delle opportunità che coraggio. Quello che serve per spiegare ai propri nascono dalla sinergia e dal lavorare assieme: cittadini che “perdere” una parte dell’identità Vas e Quero, grazie a una campagna comune di storica e civica garantirà loro una più alta qualità informazione e coinvolgimento della cittadinanin fatto di servizi e risparmi. Solo due mesi fa za, sono riusciti nel volgere di pochissimo tempo la Regione ha dato il via libera alla fusione di a passare dal 60 all’85 per cento di raccolta due comuni feltrini, Vas e Quero, presto divisi differenziata, un dato a dir poco nordeuropeo, solamente dal Piave. Infatti adesso la parola dimostrando un livello singolare di efficienza e ritorna ai cittadini che dovranno esprimersi con qualità”. “E’ una questione di sopravvivenza un referendum consultivo che comunque, non – afferma Andrea Biasioitto, sindaco di Vas sarà vincolante. “La mia speranza – afferma - Se la fusione dovesse saltare il futuro del no-

scelte lungImIrantI

I

comuni del Veneto sono oggi 581, solo una piccola parte degli oltre 8000 sparsi in ogni angolo d’Italia. E se si vuol fare un ragionamento di un qualche peso, rispetto alla necessità di tagliare la spesa pubblica, occorre tener presente che l’Italia conta circa 60 milioni di abitanti residenti in questi 8000 comuni, per una popolazione media di circa 7000 abitanti. Ma sono moltissimi i Municipi con popolazioni ben al di sotto dei 5000 abitanti. Detto ciò, basta dare uno sguardo oltralpe per capire dove sta uno dei tanti nostri problemi:

Immagine tratta dal sito www.rovigooggi.it

stro Comune è comunque a rischio. Avremmo l’elezione di un sindaco e sei consiglieri senza nemmeno la possibilità di nominare assessori. Una gestione meramente di facciata, con il rischio di non potere più erogare i servizi che finora, pur con sacrificio, siamo riusciti a fornire ai cittadini. Parlo di mensa e trasposto scolastico, servizi sociali e persino la luce pubblica”. Dalla fusione il nuovo Comune ricaverà dei risparmi ma anche fusione un sostegno economico sia dello Stato sia della Regione. Stando al decreto sulla revisione della spesa pubblica, il contributo straordinario previsto dalla normativa nazionale ai municipi che si fondono e’ pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010. Non vanno poi dimenticati i contributi previsti dalla legge regionale n. 18 del 2012 predisposta pro-

prio per spingere le amministrazioni locali fino a 5.000 abitanti a concentrare uffici e risorse al fine di ottenere risparmi di scala. E sono decisi a cogliere l’opportunità anche gli amministratori di sei comuni polesani che hanno già scelto il nome del “nascituro” nuovo comune: Civitanova Polesine. I sindaci dei sei comuni, Antonio Bombonato (Costa di Rovigo), Claudio Rosa (Arquà Polesine), Ennio Pasqualin (Frassinelle Polesine), Renzo Visentini (Pincara), Valerio Galvan (Villamarzana) e Fabio Giacometti (Villanova del Ghebbo) hanno terminato a metà maggio il tour nei sei municipi di assemblee pubbliche per la presentazione ai cittadini del progetto di fusione mentre lo studio di fattibilità, che contiene lo studio sul territorio del nuovo comune e i vantaggi che ne derivano, in termini di risparmio,

Sopra l’assessore regionale Roberto Ciambetti è in fase di discussione. Il processo di fusione è talmente a buon punto che esiste già il sito internet del nuovo comune che conterà circa 12mila abitanti, su una estensione di 101 km quadrati. Nel sito viene spiegato come siano significativi i risparmi economici dovuti al taglio dei costi fissi sostenuti oggi dai singoli comuni, si dà conto della possibilità di ricevere contributi statali e regionali e si assicura che rimarrà inalterata l’identità del singolo territorio con il mantenimento del toponimo. Inoltre si manterranno i municipi in ogni comune, inclusi i servizi primari resi ai cittadini, e si svolgeranno pure le elezioni per i sei consigli di municipalità scelti dai cittadini, i cui membri eletti non percepiranno alcuna identità. Se tutto andrà per il meglio, come sembra, il referendum tra la popolazione si svolgerà ad ottobre.

ma Quanto cI costano I campanIlI? la Germania, per esempio, ha 80 milioni di abitanti e circa 1600 comuni, per una popolazione media di circa 50.000 abitanti. L’ultima riforma degli enti locali ha tagliato il numero dei consiglieri e degli assessori comunali in modo trasversale e, paradossalmente, non ha tagliato il personale politico di altri enti che spesso appaiono più inutili e hanno bilanci di spesa ben più pesanti e grigi. Il caso Fiorito, esploso come un bubbone in seno al consiglio regionale del Lazio ha messo ben in evidenza il problema. Tornando ai comuni, però, non

sono pochi coloro che sostengono che sarebbe stato meglio che la legge obbligasse i piccoli comuni a fondersi piuttosto che tagliare il numero dei consiglieri. Se si tien conto che nel 2008 i comuni italiani hanno speso complessivamente 83,682 miliardi di euro, cioè il 10,8% della spesa pubblica totale, e di questi, quasi un terzo, 24,5 miliardi, se ne sono andati per “l’amministrazione, la gestione ed il controllo”, ossia per la mera esistenza della burocrazia comunali, ben si comprende come sia assolutamente necessario imboccare

la via maestra per la razionalizzazione della spesa pubblica locale: quella della fusione dei comuni. Questa operazione consentirebbe di sfruttare delle economie di scala per ridurre considerevolmente gli sprechi ed ottimizzare i servizi. Se si arrivasse ad avere circa 2000 comuni (di 30.000 abitanti di media) si potrebbero unificare servizi, fondere uffici, razionalizzare il personale e risparmiare diversi miliardi di euro all’anno.


Il Veneto in primo piano 31 11 Padova e provincia

Proposte concrete e frenate convinte Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo di germana urbani

S

arà la crisi e quel che ne consegue ma non sono pochi i comuni che anche in provincia di Padova stanno parlando in modo più o meno concreto di fondersi in un unico grande comune. I più convinti in questo senso sono Este e Ospedaletto, i cui sindaci, entrambi di centrosinistra, hanno da tempo iniziato ad analizzare la fattibilità del processo e le economie di scala che ne deriverebbero e i due consigli comunali hanno approvato già un anno fa una delibera che dava ufficialmente il via alla fusione. “Verosimilmente - afferma Giancarlo Piva, sindaco di Este – potremmo arrivare al referendum già la prossima primavera”. “La fusione dei Comuni – continua Piva - rappresenta senza dubbio lo strumento migliore per consentire una maggiore capacità e celerità operativa nell’analizzare i bisogni del territorio e dare risposte adeguate ai cittadini, perché svincolata dalle sovrastrutture che le forme associative quali l’unione o la

convenzione necessariamente comportano: duplicazione di organi, apparati, luoghi di confronto e concertazione. Siamo convinti che la fusione dei comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo consentirebbe l’aumento della qualità dei servizi erogati ed una riduzione dei costi, grazie alle sinergie ed alle economie di scala che si possono realizzare. In particolare la standardizzazione dei servizi risulterebbe conveniente e strategica nei settori organici dei servizi alla persona e della promozione e sviluppo del territorio e delle attività economiche, produttive e ricettive in esso inserite”. Certo è che se l’operazione andasse a buon fine il nuovo ente locale potrebbe contare circa 23.000 abitanti, dislocati in un territorio di 54,17 Kmq. Una realtà indubbiamente significativa nel contesto di tutta la Provincia di Padova e specificatamente della bassa padovana. In questo stesso territorio era nato un dialogo per la fusione anche tra Carceri e Vighizzolo

ma ad oggi non ci sono sviluppi significativi. Tutto tace anche sul progetto di fusione che vedeva coinvolti i comuni di Boara Pisani, Barbona, Stanghella e Vescovana, per un totale di quasi 10 mila residenti. Il Comune di Boara, capofila dell’iniziativa, aveva incaricato la Consulting snc di Padova di redarre uno studio di fattibilità non ancora presentato alla collettività. Sarebbe convinto, invece, il sindaco Barison, riconfermato alla guida del comune di Albignasego, che ha più volte lanciato la proposta di fusione ai comuni di Casalserugo e Maserà. Il sogno di Barison è di creare qualcosa di grande da lasciare ai posteri: una città da 40 mila abitanti, un ente di peso che avrebbe una voce diversa qualora si tornasse a parlare concretamente di città metropolitana. I primi cittadini Nicola De Paoli, di Maserà, e Elisa Venturini, di Casalserugo, anch’essi riconfermati, pur ritenendo necessario condividere la gestione di alcuni servizi ritengo-

Piva e Barison credono molto nella necessità di fondere i comuni no sia prematuro parlare i fusione. Decisamente contrari anche i sindaci di Limena e Campodoro chiamati in causa dal sindaco di Villafranca, Luciano Salvò, il quale vedrebbe come un’opportunità imperdibile la fusione dei tre comuni. In un’altra zona della provincia la proposta per un referendum di fusione arriva, invece, da Cartura per bocca di Gessica Rostellato, neo deputata del Movimento 5stelle. “Siamo venuti a conoscenza – afferma in una nota del Movimento - che l’Assessore

al Bilancio del Comune di Due Carrare ha proposto l’idea di fondere insieme i comuni di Due Carrare, Cartura, San Pietro Vimininario, Pernumia e Bovolenta. La proposta incontra il nostro favore e lo strumento individuato per questo percorso è quello del referendum, attraverso il quale saranno i cittadini a decidere se il loro comune dovrà sciogliersi per diventare parte di un’identità più grande”. Ma la proposta ha ottenuto subito un secco no, grazie!

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32 Il Veneto in primo piano 12 Nuova legge regionale

Riordino del turismo: più privato più mercato

Spariscono i consorzi di promozione turistica così come li abbiamo conosciuti, snellita la burocrazia, stop a nuove strutture alberghiere Il 10% del Pil di germana urbani

L

e potenzialità turistiche del Veneto sono note a tutti ma si può e si deve fare di più e, possibilmente con i soldi dei privati, visto che il bilancio regionale piange ma il comparto merita. Solo lo scorso anno, infatti, in piena crisi economica si sono registrate più di 16milioni di turisti per un fatturato annuo di 12 miliardi. Le imprese di settore sono 23 mila e danno lavoro a oltre 400 mila persone. I problemi però non mancano. Basti pensare che “i 12 milioni di euro di finanziamento regionale per gli Iat del 2010 si sono ridotti a 3,5 nel 2013”, ha ricordato l’assessore al turismo Marino Finozzi. Ecco dunque che i soldi, grazie alla nuova legge sul turismo dovranno arrivare per altre vie e soprattutto dovranno essere distribuiti in altro modo. Gli 87 sportelli di informazione turistica sparsi per il Veneto (Iat), sinora gestiti dalle Province con risorse trasferite direttamente dalla Regione, dovranno diventare uffici di informazione e di accoglienza, gestiti in forma associata tra pubblico e privato, sul modello europeo, nei quali i turisti potranno prenotare e

acquistare la sistemazione alberghiera, i biglietti di trasporto, l’ingresso a manifestazioni e fiere, prodotti enogastronomici. Alla Regione spetterà solo il compito di stabilire e garantire gli standard minimi dei servizi e delle prestazioni di accoglienza. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regìa della Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale (e nei piani annuali di attuazione) della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche (organismo composto non solo da rappresentanti di Regione ed enti locali, ma anche di tutti i diversi operatori del settore, consorzi, categorie, sistemi tematici, pro loco, associazioni) e, per l’organizzazione delle iniziative, si appoggerà al braccio operativo dell’agenzia regionale Veneto Promozione. Le singole località o destinazioni turistiche potranno promuoversi e commercializzare i propri prodotti anche in forma autonoma, creando specifiche organizzazioni pubblico-private in raccordo però con il sistema territoriale di appartenenza. La

regionale viene dall’industria del turismo vero motore dell’economia veneta

commercializzazione turistica (ricettività, iniziative di animazione, vendita di prodotti) viene affidata ai consorzi di imprese turistiche che, a differenza di quanto è avvenuto sinora, dovranno essere costituiti esclusivamente da imprese private e potranno accedere ai cofinanziamenti regionali in base ad appositi bandi. La legge conferma il ruolo delle Province affidando loro funzioni di promozione turistica e di vigilanza e controllo sugli standard dei servizi offerti dagli operatori turistici. Alla Provincia di Belluno riconosce piena competenza e relative risorse nella gestione turistica del proprio territorio, dando così una prima concreta attuazione all’articolo 15 dello Statuto regionale. Anche sulle attività di ricezione ci sono delle novità. D’ora in avanti non sarà più la provincia a giudicare le strutture alberghiere e a dar loro le famose stelline di qualità ma sarà l’albergatore stesso con un’autocertificazione ad auto-giudicarsi. Lo stesso dovranno fare anche i bed&breakfast che trovano

Marino Zorzato e Pietrangelo Pettenò in questa nuova normativa uno stop deciso al loro proliferare indiscriminato. “Con l’abrogazione del comma 3 dell’art. 30 da me proposta - commenta il consigliere Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra - si è sventato il tentativo di coloro che volevano utilizzare alloggi destinati al mercato abitativo, trasformandoli in impropri bed & breakfast. Nella legge, però, rimangono alcuni punti critici come l’incerta normativa sull’ospitalità diffusa”. All’interno della semplificazione delle tipologie ricettive complementari (che scendono da 13 a 5) viene introdotto, infatti, l’albergo diffuso, definito come struttura ricettiva articolata in più edifici sparsi all’interno di un borgo storico, di un’area montana o di un’isola. Altra novità di rilievo è il superamento dei Sistemi turistici locali, cioè del frazionamento del Veneto in 15 aree geografiche che ha trovato espressione nella costituzione di altrettanti consorzi di promozione e commercializzazione turistica. Ai sistemi turistici locali subentrano nove sistemi tematici (Venezia e laguna, Dolomiti; montagna veneta; lago di Garda; mare e spiagge; Pedemontana e colli; Terme Euganee e termalismo veneto; Po e suo delta; città d’arte, centri storici, forti e ville venete) che dovranno promuoversi in modo unitario e organico sui mercati turistici nazio-

nali e internazionali. Contributi agevolati sono previsti per il turismo sostenibile e per favorire l’accessibilità delle strutture turistiche anche alle persone anziane e disabili. A sostegno delle imprese turistiche viene istituito, inoltre, un fondo di rotazione per finanziare investimenti e miglioramenti strutturali; al fondo si affianca il sistema di garanzie offerto dai consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito per le imprese turistiche, e la possibilità che la Regione stessa, attraverso Veneto Sviluppo, diventi socia del capitale di rischio delle imprese. Offerta turistica, strutture recettive, sistemi tematici e tutta la ricca gamma delle iniziative turistiche e di promozione turistica si potranno avvalere del marchio regionale di qualità, che dovrà promuovere e rafforzare l’immagine unitaria del ‘sistema turistico’ veneto e coniugare il ‘brand’ Veneto con il nome “Italia”. Viene istituito, infine, l’Osservatorio regionale per il turismo, come strumento di studio e monitoraggio dell’andamento sociale ed economico del settore. Per le attività di promozione, i consorzi e il funzionamento dell’Osservatorio regionale la legge stanzia 3,2 milioni di euro per il 2013 e riserva 250 mila euro per spese di investimento per potenziare, qualificare e l’ammodernare le imprese turistiche.

Dipendenti in via di licenziamento

maI pIÙ carrozzonI del turIsmo!?

“G

razie alla nuova legge – affermano i conisglieri Pd Lucio Tiozzo e Roberto Fasoli - che, grazie al nostro lavoro è stata emendata e ha visto accolte importanti novità, i consorzi turistici non saranno più i carrozzoni che conoscevamo e che vivevano di finanziamenti regionali ma diventeranno a tutti gli effetti soggetti privati di commercializzazione. Potranno partecipare a bandi regionali su progetti e collaborare a livello territoriale con le organizzazioni di gestione delle destinazioni, che rispetto al passato, potranno avere, più voce in capitolo nel lavoro di programmazione e di promozione della Regione”. Legge fatta punto e a capo. Ma non è proprio così. Lo sanno bene i dipendenti i dipendenti dell’Azienda speciale della Provincia di Padova “Turismo Padova Terme Euganee” preoccupati per la salvaguardia dei posti di lavoro e il futuro dei servizi di informazione e accoglienza turistica. Dei 25 dipendenti dell’Azienda speciale padovana 14 sono stati licenziati ad aprile perchè la Provincia non ha più risorse, a seguito della spending review e del taglio dei trasferimenti regionali in materia di turismo. “Ora è la Provincia di Padova ad esercitare in modo diretto le funzioni di accoglienza, promozione e assistenza turistica - ha spiegato Aldo Marturano, a nome di Cgil, Cisl e Uil - integrando nel proprio organico 11 dei 25 dipendenti dell’azienda speciale messa in liquidazione. Per gli altri 14 dipendenti, al momento, non ci sono né prospettive occupazionali, né ammortizzatori sociali”. “La nuova legge - ha assicurato il presidente Ruffato - darà una soluzione al problema, che è ben presente a tutte le forze politiche e non riguarda solo la Provincia di Padova. Intanto, Regione e Provincia di Padova dovranno concordare un intervento transitorio per accompagnare il passaggio delle aziende di promozione turistica ai nuovi modelli organizzativi dei servizi di accoglienza e orientamento turistico che la nuova legge andrà a codificare”. “In attesa dell’applicazione della nuova legge quadro - ha prospettato Stefano Peraro, Udc, - Regione e Provincia dovranno reperire le risorse e gli strumenti per non affossare il servizio e mantenere figure professionali che saranno indispensabili anche per il nuovo organismo di gestione turistica, Destination Management Organization, previsto dalla legge”. “Abbiamo già presentato un emendamento al testo in discussione domani - ha anticipato Claudio Singaglia, Pd - perché la trasformazione delle aziende di promozione turistica in consorzi misti pubblico-privati valorizzi in via prioritaria dipendenti e professionalità già esistenti. Serve ora il coinvolgimento diretto della Provincia di Padova e dell’amministratore unico dell’azienda speciale Luisa Serato per reperire le risorse necessarie e concertare con la Regione i tempi della fase transitoria”.


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Veneto in primo piano 13 34 Il Veneto in primoIlpiano Immigrati e integrazione, la ricaduta della proposta fatta dalla ministra Kyenge in uno studio della Fondazione Leone Moressa

Ius soli, il Veneto fra le regioni con il maggior numero di nuovi cittadini italiani Facendo riferimento al 2011, in Veneto sarebbero quasi 10mila: il 12,7 per cento. A Treviso e Vicenza la più alta concentrazione di Ornella Jovane

S

e lo ius soli fosse stato applicato nel 2011, in plicano lo ius soli è cittadino originario chi nasce sul terVeneto il 12,7 per cento dei nuovi cittadini italiani ritorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori”. sarebbero stati figli di genitori stranieri. Un principio, quindi, che va a cambiare l’attuale E’ quanto emerge da uno studio realizzato dalla Fondazione Leone Moressa e diffuso a seguito delle legge sulla cittadinanza, la 91 del 1992, che invece “indica - si apprende ancora dichiarazioni rilasciate dalla dal sito ministeriale - il princineo ministra per l’integraIn Italia sarebbero quasi 80mila i figli di genitori pio dello ius sanguinis come zione Cecile Kyenge che, stranieri che, con l’applicazione unico mezzo di acquisto delall’indomani del suo insediadel principio dello ius soli la cittadinanza a seguito delmento nell’esecutivo Letta, sarebbero nuovi italiani la nascita, mentre l’acquisto ha espresso la volontà di automatico della cittadinancambiare la legge sulla cittadinanza, introducendo come principio che regoli la za iure soli continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei materia lo “ius soli”. Quel principio, vale a dire, che “fa riferimento - si genitori”. Preso come riferimento il 2011, anno cui risalgono legge sul sito del Ministero dell’Interno - alla nascita sul “suolo”, sul territorio dello Stato e si contrappone, nel i dati anagrafici più recenti disponibili, si desume che novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, i nuovi cittadini italiani si concentrerebbero proprio nel allo “ius sanguinis”, imperniato invece sull’elemento Nord Italia, il 67,4 per cento del totale, di cui il 29,2 della discendenza o della filiazione. Per i paesi che ap- per cento nel Nord-Est.

Il dIbattIto

L

Il Veneto, dietro alla Lombardia e prima dell’Emilia Romagna, sarebbe la seconda regione con 9.762 figli di genitori stranieri che, se venisse cambiata la legge, sarebbero nuovi cittadini italiani. Un impatto che diventa ancora più significativo se viene valutata l’incidenza dei nati stranieri a livello regionale: anche in questo caso il Veneto - come risulta dallo studio della Fondazione Moressa su elaborazione dei dati Istat - con il 21,7 per cento si colloca ai primi posti, dietro a Lombardia ed Emilia Romagna. Dettagliando ulteriormente l’analisi, le provincie venete che nel 2011 contano il maggior numero di nati stranieri, fra le prime 10 in Italia, sono Treviso al sesto posto (2.031 nati stranieri pari al 2,6 per cento), Verona che la segue a ruota (2.010 con il 2,6 per cento) e Vicenza al nono posto (1.902 pari al 2,5 per cento). Se si considera l’incidenza, invece, il maggior

numero di nuovi cittadini italiani si concentra nelle tre regioni settentrionali già prese in considerazione: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Emerge tuttavia che il maggior numero di nati stranieri, sul totale dei nuovi nati, sia concentrato nelle realtà di medie dimensioni in Veneto a Treviso con il 23,7 per cento e a Vicenza con il 23,2 per cento - piuttosto che nei grandi centri metropolitani. In tutta Italia sarebbero quasi 80mila i figli di genitori stranieri che, con l’applicazione del principio dello “ius soli”, sarebbero nuovi italiani. In percentuale sarebbero il 14,50 per cento dei nuovi cittadini italiani, un numero in crescita dal 2002 così com’è in aumento il numero dei minori stranieri - considerando anche coloro che non sono nati in Italia - la cui incidenza sul totale dei minori si aggira intorno al 10 per cento, ovvero quasi 7 punti percentuali in più rispetto al 2002.

In veneto zaIa dIce no, zanonato Invece È favorevole

a cittadinanza italiana è un tema “caldo”, che alimenta il dibattito e spesso divide. E così anche dal Veneto, una delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno dell’immigrazione e dalle ricadute che la nuova legge sul diritto di cittadinanza potrebbe avere sul proprio territorio, la classe dirigente e politica assume posizioni diverse, spesso contrastanti. Forte e nutrito è il coro dei no, fra i quali si colloca in prima linea la Lega Nord. La sua voce “istituzionale”, il governatore Luca Zaia, insiste che si rispetti lo “ius sanguinis” per la cittadinanza italiana agli immigrati e spiega le motivazioni del secco rifiuto alla proposta della ministra. “Continuo a sostenere - afferma il presidente della Regione - che la maggioranza dei paesi europei è nella direzione dello ius sanguinis. Difendo con forza questo aspetto: non ho questioni ostative rispetto all’integrazione degli immigrati, ma dobbiamo ricordare che l’Italia ha 5mila chilometri di coste, è facilissimo arrivare e la sanità è gratis per tutti”. “Se ci fosse uno ius soli - ha

proseguito Zaia - avremmo il rischio di avere molti cittadini nati qui solo per programmazione, che prendono un charter e poi tornano a casa, avremmo cittadini che non parlano italiano e non sanno niente dell’Italia”. Lo definisce un “tema dirompente” l’assessore regionale del Carroccio Roberto Ciambetti che imposta la questione sul piano delle opportunità. In questa fase politica tanto delicata, con un governo già minato da acute tensioni e minacciose divisioni, si rischia di avvelenare il clima introducendo certi temi tanti delicati. In questo momento - sono le considerazioni dell’esponente leghista - di fronte ad una crisi economica devastante è interesse di tutti, anche degli stranieri immigrati, concentrarsi per tentare di risovere le questioni relative ai temi del lavoro e dell’occupazione anziché introdurre nuove occasioni di contrasto come lo ius soli. Fermo anche il no del segretario veneto della Lega Nord Flavio Tosi. “E’ chiaro che su temi come quello dello “ius soli” se venisse proposto un referendum potremmo appoggiarlo” ha detto a margine del consiglio

“nazionale” della Liga Veneta a inizio maggio. “L’aspetto è di carattere molto pratico - ha commentato Tosi - in un momento pesante allargare la tutela ad una serie di persone attraverso la cittadinanza allargata è un controsenso, perché rischia di far crollare il welfare. Inoltre si crea un controsenso normativo rispetto alla Bossi-Fini, con genitori che dovrebbero rientrare nel Paese d’origine e il figlio che invece rimarrebbe in Italia”. Nel centrodestra il Pdl veneto stimola la riflessione - partendo proprio dallo studio della Fondazione Moressa - e pubblica sul proprio sito internet un sondaggio che, pur non avendo valore statistico, fa emergere una rappresentativa posizione fra i visitatori “azzurri” del web. Questi si sono dichiarati in gran parte contrari alla proposta (l’85,5 per cento ha votato per il no) del diritto di cittadinanza fondato sul principio dello “ius soli”. Nettamente opposta è la posizione del neo ministro allo Sviluppo e, fino a ieri, sindaco di Padova, Flavio Zanonato. Il ministro veneto del Pd torna a dire ciò che già aveva sostenuto un paio di anni fa sul

tema. Per Zanonato dare ai numerosi figli di immigrati la cittadinanza è necessario “affinché una comunità possa vivere bene e in pace. Chi nasce in Italia - era la conclusione - è italiano”. Erano le parole di Zanonato pronunciate da sindaco e da vice presidente Anci in occasione della presentazione del Dossier statistico Caritas-Migrantes sull’immigrazione proprio nel 2011. Affermazioni ribadite in questi giorni. “In Italia vivono 5 milioni di stranieri, dobbiamo porci il problema di come si armonizzino con il resto del sistema. E’ nel nostro interesse garantire a loro una totale integrazione. In Italia vige lo ius sanguinis perché eravamo una terra di emigranti: il messaggio che si dava era quello che si poteva rimanere italiani anche quando si lasciava la madre patria per emigrare all’estero”. Oggi le cose sono cambiate, - conclude il suo ragionamento Zanonato - siamo terra di immigrati e, come società multirazziale e multiculturale che si rispetti, anche da noi ai bambini nati nel nostro Paese deve essere riconosciuto il fatto di essere italiani. O.J.


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36 Voci da palazzo

Voci da palazzo 15

Economia-agricoltura I dati del Centro studi del Consiglio regionale

Il Veneto si accorge di aver cementificato troppo Negli ultimi 40 anni sotto al cemento è finito il 18 per cento della superficie coltivata. Si tratta di un’area grande come il Polesine

L’opinione

di Mauro gambin

Clodovaldo Ruffato, Pdl

“In veneto È mancata la pIanIfIcazIone urbanIstIca”

“I

n Veneto si è cementificato troppo”. Lo conferma lo studio statistico elaborato dal centro studi del Consiglio regionale del Veneto, diffuso di recente. Una constatazione arrivata fuori tempo massimo, verrebbe da dire, visto che l’eccessiva cementificazione è riscontrabile ad occhio nudo. Non servivano certo dei numeri per convincerci che le cose non funzionano. La campagna, un tempo sterminata oltre l’orizzonte, ora è ridotta a piccoli francobolli incorniciati da strade in asfalto e strisce di capannoni, in più, se non bastasse piangere per il paesaggio perduto, da valutare ci sono anche le ripercussioni portate da questa cementificazione estensiva. Sono terminate solo qualche settimana fa le piogge che hanno trasformato l’acqua da risorsa a minaccia: fiumi, laghi e pur il piccolo fossato dietro casa sono stati avvertiti come portatori di esiziali disastri. Che si tratti di grandi alluvioni o di piccoli allagamenti di scantinati, le imprecazioni sono spesso rivolte all’imponderabile ma non c’è da prendersela con i Santi, è alla modello della locomotiva del Nord-Est, modello peraltro cattiva gestione del territorio che si dovrebbero rivolge- mai teorizzato e di fatto mai esistito, era fondato sulre gli strali. Del resto se nel sottopasso dell’autostrada la diffusione della micro-industria. Non di modello si è dopo un acquazzone primaverile ci finiscono tre metri trattato ma, come ormai noto, di sostanziale assenza di d’acqua, sei carpe e due pesci siluro, non è che la colpa pianificazione per uno sviluppo sostenibile. Comunque il la si può dare al clima che negli ultimi anni è cambiato! rapporto stilato dal centro studi del Consiglio regionale Poi, per carità, non ci saranno più le mezze stagioni del Veneto, in buona sostanza, non dice nulla di più di però sul concetto di calamità occorrerebbe essere chiari, quanto Gian Antonio Stella in un suo articolo sul “Corinnanzi tutto non è per niente naturale quella che di- riere della Sera”, di ormai qualche tempo fa, avesse pende dagli uffici degli enti locali. già anticipato in forma metaforiL’accusa non suoni come l’ennesi- Modello ca: “Mettendo in fila i capannoni mo scaricabarile, però è doveroso del Nord-Est industriali e artigianali costruiti riflettere se in questi anni i cambia- fondato sulla negli ultimi anni nelle province di menti sociali siano stati supportati diffusione della Vicenza e Treviso, si formerebbe con appropriate politiche. Per ren- micro-industria un “treno” di qualche centinaio di dercene conto basta un semplice chilometri di lunghezza”. Un treno, confronto. Nel 1951 gli abitanti, in Italia, erano 47 va specificato, di cemento al quale, come sappiamo, milioni, circa, ed occupavano appena 750.000 ettari possono essere associati dei calcoli, quelli del professor urbanizzati (sui 30 milioni di ettari complessivi, pari al Rinaldo dell’Università di Padova, ad esempio, rivelano 2,5%) ma nel 1986 la popolazione cresciuta di “soli” che ad una progressiva urbanizzazione, mettiamo del 10 milioni occupava una superficie urbanizzata di oltre 20%, corrisponderebbe un aumento di portata idrica 2.100.000 ettari. Il triplo in soli 35 anni! Che cosa per il deflusso delle acque pari al 100%. Il rapporto è successo? La risposta è semplice, in questo lasso di è semplice: 1 a 5, spesso, però, è stato applicato al tempo l’Italia ha cambiato la sua economia da agricola contrario e alla crescita estensiva del cemento pari a a industriale-manifatturiera. Nel veneto tale metamor- 5, i canali di scolo sono rimasti gli stessi di 1 secolo fa, fosi è risultata essere anche più accentuata, visto che il quelli, per intenderci, delle bonifiche di fine ‘800. Dun-

“I

que, per tornare ai dati contenuti nello studio statistico del centro studi del Consiglio regionale del Veneto, non può suonare come una scoperta la constatazione che negli ultimi 40 anni sotto al cemento ci sia finito il 18 per cento della superficie coltivata. La perdita è sostanziosa, equivale all’intera provincia di Rovigo, difficile non accorgersene. Evidentemente il punto è un altro ed è fortemente connesso al momento storico che stiamo vivendo, la locomotiva traina meno a causa della crisi e oggi per tornare a crescere si prendono in esame altri modelli. Si parla di rilancio del primario di incentivare il turismo quindi dietro alla perdita del territorio agricolo e del paesaggio diventa inutile ricercarvi solo l’insulsa insistenza di cementificatori selvaggi, certo, l’anello al naso qualche amministratore locale, incline a farsi ingranaggio dell’unta macchina delle speculazioni edilizie, deve averlo avuto ma è evidente che la campagna è arretrata soprattutto per effetto della scarsa redditività. L’agricoltura ha iniziato a dissolversi esattamente nello stesso istante in cui hanno iniziato a scomparire gli agricoltori. Viene da chiedersi allora se questa regione abbia impiegato nei decenni le proprie risorse con lungimiranza e se oggi lo scoprirsi cementificati non porti un po’ di quella vergogna provata dai biblici progenitori, accortisi nudi, proprio nel momento di abbandonare il paradiso terreste.

Associazioni di Categoria

“e’ gIunto Il momento dI fare un collettIvo mea culpa”

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inalmente si prende coscienza a livello collettivo della centralità dell’agricoltura - commenta soddisfatto il presidente Coldiretti Jacopo Giraldo - unico settore produttivo che produce crescita e nuova occupazione”. “Non basta una nuova legge urbanistica - rilancia il direttore Cia, Walter Brondolin - serve un patto sociale sottoscritto da tutti per fermare l’esodo dalle campagne e dalle montagne e recuperare terreno coltivato”. “I dati del rapporto dimostrano che abbiamo sbagliato l’intera pianificazione del territorio - ha aggiunto Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta delle bonifiche - In Veneto ogni anno abbiamo perso quasi 5 mila ettari di superficie coltivata e siamo andati a cementificare

anche quel grande bacino sottratto dalle acque che sono i territori di bonifica, che valgono circa un terzo della superficie complessiva della nostra regione”. Per Crestani non basta favorire il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, bloccando nuovo consumo del territorio: “Bisogna salvaguardare l’invarianza idraulica - avverte - altrimenti continueremo a produrre nuova cementificazione”. Anche per Adolfo Andrighetti di Confagricoltura veneto la priorità è fermare il consumo di territorio agricolo, con adeguati strumenti di legge come la proposta di legge dell’ex ministro Mario Catania. “Ma le leggi da sole non bastano - ha avvertito Franco Bonesso, vicesindaco di Trevignano e rappresentante di Anci Veneto - perchè ogni norma contiene

anche possibilità di deroga. Della distruzione del suolo coltivabile siamo tutti responsabili, anche gi agricoltori allettati dalla redditività del cambio di destinazione d’uso. Ma ora è giunto il momento di fare un collettivo “mea culpa’ e di invertire la rotta”.

l bilancio è drammaticamente in rosso in tutta Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - nella Clodovaldo nostra penisola sono spariti 5 Ruffato milioni di ettari coltivati, una superficie equivalente a Lombardia, Liguria, Emilia Romagna messe insieme. Il Veneto non si discosta: le province di Padova e di Treviso nel 2011 risultano tra le 10 più cementificate d’Italia, rispettivamente con il 23% e il 19% del proprio territorio occupato da superfici edificate (la media italiana è del 6,7%). Le campagne coltivate sono scese dal 54 per cento al 44 per cento dell’intero territorio veneto, sfondando la soglia critica individuata dagli urbanisti. Quando il terreno coltivato è meno del 50 per cento della superficie complessiva, nelle aree di pianura è già allarme potenziale per l’equilibrio idrogeologico”. Ruffato, e rappresentanti del mondo agricolo concordano: In Veneto è mancata la pianificazione urbanistica e le ultime leggi, come la legge 11 del 2004, ha aperto il varco a troppe deroghe: “Servirebbe una moratoria di almeno tre anni per nuove urbanizzazioni e nuove costruzioni - rilancia Ruffato - e norme legislative che incoraggino il recupero dell’esistente. Bene il nuovo piano casa che consente solo di ampliare su superfici già edificate, ma serve una nuova legge quadro dell’urbanistica che riordini la selva di norme attualmente esistenti e stoppi nuove cubature e nuovo consumo del territorio”. Per Ruffato va data priorità al riuso delle superfici edificate, anche mediante la leva fiscale, e si possono incentivare le imprese agricole a fare manutenzione del suolo e del paesaggio in collaborazione con Genio civile, consorzi e enti di bonifica e enti locali, premiando il ruolo dell’imprenditore agricolo custode del territorio.

Bruno Pigozzo, Pd

“la strada percorsa È stata Quella sbaglIata”

“I

n Veneto, purtroppo, la strada percorsa è stata quella sbagliata - ha sottolineato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - le dichiarazioni d’intenti sul consumo di Bruno Pigozzo suolo zero, che siamo pronti a rilanciare e fare nostre, non possono essere usate come un velo per nascondere i tanti punti neri ancora presenti. Si pensi alla legge sul commercio ed a quella sullo sportello unico del 2012, che sono state impugnate a livello nazionale, perché in contrasto con le norme di protezione ambientale, ma anche allo stesso Piano casa che, seppur pensato per favorire il recupero dell’esistente e ridurre le nuove costruzioni, contiene alcuni aspetti potenzialmente pericolosi. Come Pd siamo pronti a confrontarci nel merito su questo terreno, perché crediamo che giocare con le parole e rinviare ulteriormente la soluzione del problema del consumo di suolo sia colpevole”.


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16 Cultura veneta 38 Esposizione Internazionale d’Arte Venezia fino al 24 novembre

Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti “Il Palazzo Enciclopedico” è il titolo dato da Gioni a questa edizione della Biennale, ispirandosi all’omonima opera dell’artista autodidatta Marino Auriti di Alain Chivilò

E

’ di scena fino al 24 novembre a Venezia la più importante Esposizione Internazionale d’Arte al mondo. In laguna 88 nazioni di cui 10 debuttanti quali Angola, Bahamas, Bahrain, Costa d’Avorio, Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Tuvalu e Santa Sede, distribuite nelle sedi dei Giardini, Arsenale e Venezia con isole incluse. Attorno a questo universo, 47 Eventi Collaterali ufficialmente riconosciuti si stagliano in differenti luoghi della città. Più di 100.000 mq di superficie complessiva sono dedicati alla produzione artistica che il nostro pianeta, attraverso metodi di selezione, propone ai visitatori di tutte le etnie. Dal 1998, come afferma il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, le edizioni di Arte e Architettura sono “fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali con propri progetti curatoriali e la mostra internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito”. In tale ambito, il lombardo Massimiliano Gioni è stato incaricato a tessere le fila di

un percorso espositivo che, dal Padiglione Cen- con 136 piani distribuiti su 700 metri d’altezza. trale (ex Italia) dei Giardini fino all’Arsenale, in- Un progetto, che fu tradotto in un modello reale, clude più di 150 artisti provenienti da 38 nazioni visibile proprio all’inizio del percorso espositivo con tecniche realizzative più disparate dal video, presso lo spazio dell’Arsenale. Un’idea che parte alla fotografia, alla scultura, alla pittura fino alle dal tentativo della tradizione storica di organizzainstallazioni. “Il Palazzo re il sapere per immagini Enciclopedico” è il titolo Un percorso e spazi. Partendo da quedato da Gioni a questa inteso come un sta base ideologica, per il edizione della Biennale, museo temporaneo curatore “la mostra non ispirandosi all’omonima dove sviluppare è un libro, ma uno spazio opera dell’artista autodi- un’indagine in cui risuona l’essenza datta Marino Auriti che della Biennale di Venezia concepì, con brevetto nel 1955, come nuovo dove essa stessa diventa un teatro della memomuseo immaginario. Un luogo che avrebbe ria, un’architettura in cui si collocano immagini dovuto abbracciare tutto il sapere dell’umanità che si spera verranno ricordate e che catturino idealmente posto nella città di Washington DC, un modo di pensare e un modo di essere”. Un

Tra Rovigo e Padova

EgITTO, ANTICO ED INEDITO

U

na delle più interessanti e approfondite esplorazioni dell’antico Egitto è proposta tra la città di Rovigo e Padova in cinque sedi prestigiose alle quali è legata una specifica tematica. Singole tessere di un percorso che unite insieme creano “Egitto in Veneto” un’esposizione che nella sua totalità propone al visitatore più di 300 reperti archeologici. Si parte a Rovigo all’interno del Museo dei Grandi Fiumi con “L’Egitto all’Accademia dei Concordi”, per passare a Padova negli spazi del Cam (Centro di Ateneo per i Musei) che propone “Esplorando l’Egitto: viaggio nella cultura egizia”, dei Musei Civici agli Eremitani – Museo Archeologico con “Il Veneto e l’Egitto nell’antichità: relazioni e scambi”, del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte la cui tematica è “Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto”, concludendo con l’ultima sede del piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi con “L’Egittomania a Padova”. La chiave di lettura di questo iter didattico verte nel legame che, dall’antichità al secolo scorso, unì la terra dei Faraoni con l’area dell’attuale Veneto. I traffici commerciali, che collegavano il Nilo e Alessandria con l’area estesa della laguna veneziana, sono stati i primi fondamenti di un rapporto che continuò nei secoli successivi soprattutto nell’Ottocento con l’archeologia. Il primo fu Giovan Battista Belzoni (Padova 1778 - Gwato 1823) che divise, nei suoi tre viaggi, le esplorazioni in Egitto attraverso le scoperte delle tombe di Ramesse I, Mentuherkhepeshef, Seti I e dell’ingresso nella piramide di Chefren a Giza, successivamente Valsè Pantellini che, da un punto di vista commerciale, svolse interessi imprenditoriali dal settore alberghiero a mercante di antichità, fino a Carlo Anti che nel 1928 fece una campagna di scavi nell’oasi del Fayum a Tebtynis. Come afferma la curatrice Paola Zanovello “Il patrimonio egizio in Veneto è costituito da numerosi materiali di varia tipologia, età, provenienza, luoghi di conservazione. E’ un patrimonio diffuso nel territorio e lo spirito di questa mostra, distribuita su più sedi, mira proprio a rendere conto di questa peculiarità veneta”. Moltissimi materiali, custoditi nei musei dei quali per la prima volta esposti, permettono al visitatore di apprezzare documenti e reperti come mummie, sarcofaghi, vasi, diverse stele, monili, perle, papiri, una ricostruzione di una tomba dell’antico regno, l’elaborazione di un volto di persona inumata in 3D, un flauto in canne. Un’interessante disamina dell’antico popolo egiziano che affascina ancora oggi a distanza di millenni. Al.Ch.

percorso inteso come una grande mostra-ricerca, un museo temporaneo dove sviluppare un’indagine. Un Palazzo Enciclopedico che proprio dai Giardini inizia il suo iter con il “Libro Rosso” di Carl Gustav Jung, per la prima volta in Italia e mai esposto assieme a lavori d’arte moderna e contemporanea, dal quale si conduce il visitatore a riflettere su tutto ciò che troverà nelle opere della mostra, suddivise tra sogno e immagini personali. In sintesi creazioni del passato unite a nuove produzioni di artisti contemporanei che, come afferma Gioni, sono all’interno di “una condizione che condividiamo tutti: quella di essere noi stessi media, conduttori d’immagini e persino posseduti dalle stesse immagini”. Infine grande patos emozionale si è creato durante la

premiazione dei prestigiosi “leoni d’oro” alla carriera che sono andati alla torinese Marisa Merz (1926) per la riflessione artistica sullo spazio domestico e femminile, in coabitazione con la viennese Maria Lassnig (1919) per la complessa indagine sulla rappresentazione umana. Inoltre leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale all’Angola e per il miglior artista “Enciclopedico” a Tino Sehgal (1976). Leone d’argento come promettente giovane a Camille Henrot (1978) e menzioni speciali a Sharon Hayes (1970), Roberto Cuoghi (1973) e ai Padiglioni di Cipro, Lituania e Giappone. In conclusione, un interessante viaggio artistico di livello superiore in confronto all’edizione passata, che merita di essere visitato nella sua complessità e vastità.

Premio Internazionale Carlo Scarpa

Un piccolo orto botanico in Islanda

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a Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso da ventiquattro edizioni, nell’ambito del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, seleziona un luogo che trasmetta contenuti di ricerca scientifica, di naturalismo, di memoria passata rivolta al futuro, di salvaguardia e di sperimentazione avendo come principale finalità la sensibilizzazione della cultura inerente al “governo del paesaggio”. Quest’anno la giuria, con verdetto unanime, ha decretato come vincitore l’orto botanico di Skrúður (Skrudur) situato nella regione nord occidentale dell’Islanda. Un luogo, unito alla scuola, alla chiesa e alla fattoria del villaggio di Núpur, nel quale una comunità, all’inizio del secolo scorso, diede vita a un ardito progetto consistente nel coltivare la terra in condizioni climatiche aspre, al fine di arrivare a un processo in cui il fattore naturale diventi maestro di vita. L’orto giardino fu un esperimento estremamente coraggioso ideato dal pastore protestante Sigtryggur Guðlaugsson (1862 – 1959), che nel 1909 inaugurò un luogo che partiva dal punto di vista teorico da un programma scolastico, atto a migliorare le condizioni agricole arretrate con idee diffuse in Islanda dal pastore danese Nikolai Frederik Severin Grundtvig. Si unirono quindi pratica e teoria per quarant’anni in un co-

stante dialogo con la natura, dove una landa climaticamente arida è divenuta coltivabile, permettendo la crescita di vegetazione in un’area priva per la sua vicinanza al circolo polare artico. Un’appezamento di circa 70 metri di lunghezza per circa 35 di larghezza in cui alberi, piante, ortaggi, fiori crescevano con apassionata cura. Dagli anni cinquanta, anno dopo anno, l’orto perse le costanti cure necessarie alla sua vita e prese la via dell’abbandono fino a metà degli anni ’90, momento in cui un gruppo di persone dal comune intento decise il suo ripristino, partendo dal diaro del reverendo Sigtryggur che delineava il progetto e l’evoluzione originale. In Fondazione, tra gli eventi programmati divisi tra conferenze, seminari e concerti di musica è in corso una mostra che permette al visitatore di entrare in contatto con la filosofia di Skrúður, Núpur. Un allestimento suddiviso in tre sezioni, che dai caratteri geografici del luogo, passando per la storia e la cultura islandese, arriva a illustrare l’orto giardino nei suoi primi quarant’anni di vita. Invece la testimonianza della rinascita, partita dagli anni ’90, vive attraverso un interessante filmato che mostra il duro lavoro e la grande dedizione degli apassionati nel recupero e ripristino dell’intera area dell’orto botanico. Al.Ch.

appuntamentI d’estate e non solo 7.2, InIzIa Il tour

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state, voglia di evasione, di altrove, di grandi spazi e ovviamente voglia di musica. Da sei anni, in Veneto, l’appuntamento che riunisce tutto questo, insieme a 10 mila persone tra i 18 e 40 anni, è “One-night del 7.2”: D’estate in versione beach sulle coste adriatiche (Sottomarina – Venezia), d’inverno, invece, necessariamente indoor ma sempre per il grande pubblico. Saranno sei, gli appuntamenti del Tour 7.2 in calendario per quest’anno, si partirà il prossimo 16 giugno a Sottomarina, presso l’InDiga, per continuare il 14 luglio ed il 15 agosto nella medesima location mentre per il periodo invernale gli appuntamenti saranno per halloween e capodanno.


Cultura veneta 39 17 Grandi eventi Il 10 agosto 1913 venne messa in scena per la prima volta L’Aida

Cento anni di lirica all’Arena di Verona Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita vesna Maria Brocca

L

’inaugurazione del Festival lirico, a metà giugno, da quasi un secolo rappresenta un importante evento mediatico e culturale per la città di Verona e per tutti gli appassionati di opera nel mondo. Nel 2013 si festeggeranno i 100 anni dalla prima rappresentazione di Aida in Arena, con un programma ricco di eventi ed ospiti internazionali, a coronare cent’anni di successi ed inaugurare i prossimi cento. “Mio padre era seduto a un tavolino del Löwenbrau, - racconta Nina Zenatello Consolaro, figlia del tenore Giovanni Zenatello - insieme al maestro Tullio Serafin, a Ferruccio Cusinati, a Ottone Rovato e alla cantante Maria Gay. Naturalmente parlavano di musica, di opera lirica e di Giuseppe Verdi. A un tratto mio padre addita l’Arena e con accento di trionfo dice: Ecco, questo è il teatro che io cerco. Qui si potrebbero fare delle rappresentazioni uniche al mondo”. Il tenore Zenatello e l’impresario te-

Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona atrale Ottone Rovato si assumono quindi il rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: il 10 agosto 1913 va in scena Aida, con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radamès ed Ester Mazzoleni come Aida; sul podio Tullio Serafin e lo scenografo Ettore Fagiuoli. Il successo è strepitoso, decretato da un pubblico proveniente da tutto il mondo. Fra gli ospiti più illustri figurano Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Riccardo Zandonai, Massimo Gorki e Franz Kafka. Da quell’evento l’Arena di Verona diventa il primo teatro lirico italiano

in scena di Francesco Micheli. Ancora Verdi con la Messa da Requiem il 13 luglio: diretti da Myung-Whun Chung Orchestra e Coro dell’Arena di Verona insieme a Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Al compositore di Busseto sarà ancora intitolato il gala del 17 luglio. Quest’anno si festeggia anche il compositore tedesco Richard Wagner. A lui e a Verdi sarà dedicata la serata di gala del 15 agosto. Completa il programma il gala del 20 agosto, dove Daniel Oren dirigerà il maestro Domingo e i vincitori delle ultime edizioni del concorso Operalia.

della celeberrima Aida, per l’attesissima regia della Fura dels Baus. Aida, titolo areniano per eccellenza, viene riproposta dal 10 agosto anche nella “rievocazione” del 1913 a cura di Gianfranco de Bosio. Dal 15 giugno sempre per la regia di De Bosio in scena il dramma di Nabucco, accanto alla trilogia popolare verdiana composta da La Traviata (dal 22 giugno) per la regia di Hugo de Ana, Il Trovatore (dal 6 luglio) nell’allestimento di Franco Zeffirelli e Rigoletto (dal 9 agosto) per la regia di Ivo Guerra. Ritorna in cartellone dal 31 agosto Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo stabile del repertorio areniano, per la messa

all’aperto, nonché il più grande del mondo: un primato che mantiene ancora oggi. Il 2013 è l’anno del festival del centenario, che celebra il primo secolo del Festival lirico all’Arena di Verona ed inaugura i prossimi 100 anni all’insegna della grande opera. Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. Per questo eccezionale avvenimento il Festival del Centenario 2013 vedrà Plácido Domingo in qualità di Direttore Artistico Onorario. Inaugura il Festival il nuovo allestimento

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

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Prov Cell

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2 Rubriche

Rubriche 41

Appuntamenti Dall’11 al 13 settembre a Padova Fiere

Flormart, grandi opportunità green Convegni dedicati al verde urbano e premiazioni. Novità di quest’anno l’ingresso gratuito riservato agli operatori del settore

I

l verde, che sia passione o lavoro, è un appuntamento che di anno in anno si rinnova in fiera a Padova sotto il nome di Flormart, la fiera che oltre a costituire il punto d’incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo, con tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro permette di valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. L’importante appuntamento dedicato al “green”, che quest’anno si terrà dall’11 al 13 settembre, sarà anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso della gestione del verde urbano che vedrà l’espansione di quella che è l’evoluzione di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione. Inoltre, il Flormart sarà anche l’occasione di premiazioni, la tre giorni, infatti, ospiterà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle

amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Aggiornamenti, approfondimenti e novità sono le chiavi di lettura di un Flormart 2013 ancora più attento e sensibile alle esigenze del settore. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere – ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”.

Paolo Coin Tempo di ferie

chI mI InnaffIa le pIante se sono In vacanza!

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na volta bastava suonare il campanello del vicino o telefonare ad un parente e si poteva partire tranquilli: al ritorno dalle ferie le nostre piante d’appartamento sarebbero state in forza e l’orto non ne avrebbe risentito per nulla. Oggi, però, non è più così. La solidarietà tra vicini è poca, se oltretutto l’inquilino della porta accanto è costretto dalla crisi a rimandare le vacanze chiedergli questo favore potrebbe essere fuori luogo. Quindi meglio far da sé. Se partite lasciando un intero giardino a se stesso, qualche settimane prima spendete un po’ di tempo e denaro per interrare un buon impianto a goccia. E’ il metodo d’irrigazione più sostenibile sia per l’orto che per il giardino. Si tratta di un tubo per l’irrigazione, bucherellato, da distribuire accanto al solco della semina in modo che l’acqua che vi scorre venga rilasciata lungo il percorso una goccia dopo l’altra. Questo tipo di irrigazione consente al terreno di appropriarsi dell’acqua in piccole quantità, facendo tesoro di tutta quella che riceve ed evitando che evapori o vada altrove. A questo va aggiunta poi una buona tecnologia per gestire l’irrigazione in modo razionale ed efficiente. Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Potete anche decidere di affidarvi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell’aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. Se collegati al pannello di controllo possono ricevere informazioni dalle centrali meteo e quindi agire in modo proattivo rispetto alle previsioni. In questo modo, si evita l’irrigazione quando non necessaria o superflua perché ci ha pensato madre natura o sta per farlo. Se volete risparmiare esistono metodi fai da te con i quali una settimana o due si superano facilmente senza bisogno che nessuno vi sostituisca con l’innaffiatoio in mano. Per prima cosa ricordate di riunire i vasi in un unico punto della casa e ben illuminato e di lasciare lì vicino dei recipienti pieni d’acqua cosicché l’acqua, evaporando, creerà un ambiente umido. Se invece le piante si trovano all’esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile. Se sarete assenti per più di una settimana potete garantire loro l’acqua di cui hanno bisogno usando per ognuna una grande bottiglia o un contenitore. La bottiglia dovrà essere posizionata vicino al vaso ma ad un’altezza superiore. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi da 3 a 10 strisce di stoffa già bagnate e interrate l’altro capo nella terra del vaso per qualche centimetro. In questo modo l’acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità.


42 Concerti e non solo 26

mille e ancora mille...

1061

pagina a cura di graziano edi corazza

In veneto FABRI FIBRA in concerto. venerdì 19 Luglio 2013 ore 21:45. Hydrogen Live Festival - Piazzola sul Brenta (PD)

anche Il rap dI fabrI fIbra sul palco dell’hydrogen festIval

Venerdì 19 luglio arriverà Fabri Fibra sul palco dell’Hydrogen Festival a scaldare i fans con il suo irriverente rap. Per la prima volta il pubblico di Piazzola sul Brenta potrà assistere all’esibizione del rapper di Senigallia che proporrà dal vivo i grandi successi del passato e gli inediti del nuovo album. Il “Guerra e Pace Tour” segna la fine della lunga attesa per i fans del rapper che potranno rivederlo in concerto dopo due anni di assenza dal live. La tappa dell’Hydrogen Festival sarà dunque un’occasione imperdibile per ascoltare brani come “Tranne Te”, “Applausi per Fibra” e il nuovissimo “Ring Ring” eseguiti sul palco con la carica e l’energia che contraddistingue Fabri Fibra. “Guerra e Pace”, il nuovo album uscito lo scorso 5 Febbraio ed anticipato dal singolo “Pronti partenza via”, ha confermato il successo del cantante e ha già conquistato il disco d’oro. “Ring Ring” invece, secondo singolo estratto e attualmente in rotazione nelle radio, è stato accompagnato dal videoclip diretto dal famoso regista Gaetano Morbelli. Sabato 31 AgOSTO 2013 vILLAFRANCA DI vERONA (vR) al Castello Scaligero

the bloody beetroots (unico show in Italia), salmo e i tre allegrI ragazzI mortI

eventI

primo disco da solista, The Island Chainsaw Massacre, esce nel 2011 e riscuote in poco tempo un grande successo a livello nazionale, sconvolgendo i canoni dell’attuale scena italiana grazie al suo rap sperimentale con parole che trasudano negatività ed introspezione, ritmate su beats pesanti tendenti al metal, alla drum n’bass e all’elettronica. Nel 2012 Salmo incide in una sola settimana il suo secondo disco, Death USB. “C’è vita nella musica italiana”, commenta Lorenzo Jovanotti dopo aver ascoltato l’album. Il 2 aprile è uscito Midnite su etichetta indipendente Tanta Roba (fondata da Guè Pequeno dei Club Dogo e da Dj Harsh). L’ultimo lavoro di studio debutta alla posizione numero uno nella top ten degli album più venduti in Italia sia su iTunes che da classifica Fimi-Nielsen. Il primo singolo, Russel Crowe, è salito al vertice delle classifiche. Ogni traccia di Midnite è densa di carica emotiva: tra testi rap con sonorità elettro-punk, suggestioni da horror movie, e commistione di suoni tra old school e dubstep, elettronica e punk-rock, Salmo ha destabilizzato i canoni del rap, italiano e non solo. I suoi live sono carichi, adrenalinici e visionari, grazie anche a riferimenti ai film di fantascienza e all’uso di una maschera. I TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Nota band del panorama musicale italiano, i Tre Allegri Ragazzi Morti si sono formati a metà anni Novanta per iniziativa del chitarrista e fumettista Davide Toffolo e del batterista Luca Masseroni a cui si è poi aggiunto il bassista Enrico Molteni. Originari di Pordenone si muovono dapprima con l’autoproduzione realizzando tre dischi tra il 1994 ed il 1996, a cui fa seguito il primo LP, Piccolo Intervento A Vivo, fino alla firma con la BMG Ricordi, con cui pubblicano Mostri E Normali. Nel 2000 i TARM aprono la loro etichetta personale, La Tempesta Dischi, con la quale pubblicano i successivi album: La Testa Indipendente (prodotto da Giorgio Canali), Le Origini (raccolta dei primi tre album autoprodotti e mai stampati su CD), Il Sogno del Gorilla, La Seconda Rivoluzione Sessuale, Primitivi del Futuro (pubblicato successivamente in versione dub). Durante i live infatti la band suona dietro maschere/teschio, divenute simbolo dell’immaginario evocativo dei testi. L’ultimo album, Nel Giardino dei Fantasmi (pubblicato nel settembre 2012) vede la band avvicinarsi a strumenti finora non frequentati dal trio, come il mandolino, l’ukulele, il balafon, i cucchiai ed il cajon.

THE BLOODY BEETROOTS Con oltre due milioni di copie vendute in tutto il mondo con Romborama, il disco di debutto, più di 45 remixes realizzati in tempo record e numerossisimi live set e dj sets, torna dal vivo uno dei produttori italiani più apprezzati a livello mondiale. Dopo il live di marzo in un affollatissimo Alcatraz di Milano, nuova data italiana per Sir Bob Cornelius Rifo. Ha partecipato a numerose colonne sonore di Film, Tv Series e videogames vantando collaborazioni con CBS, Interscope, Ultra, Dim Mak , EMI e Universal. Il Primo Album “ROMBORAMA” ha venduto più di due milioni di copie nel mondo underground.

area In concerto

SALMO Nato e cresciuto in Sardegna, classe 1984, Salmo è attivo sulla scena musicale sin dall’età di 13 anni. Musicista, rapper, beat maker, writer, incide le sue prime strofe tra il 1997 ed il 1998. Dopo numerose collaborazioni (tra cui la rinomata Machete Mixtape) il

GIOVEDI’ 11 LUGLIO A CASTELFRANCO VENETO (TV), PARCO DI VILLA BOLASCO, LA LEGGENDARIA BAND-PROG ITALIANA TORNA AD ESIBIRSI DAL VIVO IN OCCASIONE DI VENETO JAZZ NELLA CORNICE SUPERLATIVA DI VILLA BOLASCO, PER UN CONCERTO SPERIMENTALE E SENZA

giovedì 11 LugLIO 2013 - CASTELFRANCO vENETO (Tv) – PARCO DI vILLA BOLASCO

BARRIERE STILISTICHE. Gli Area sono tornati: Patrizio Fariselli (pianoforte e tastiere), Paolo Tofani (chitarra, live electronics, voce) e Ares Tavolazzi (contrabbasso e basso elettrico), ovvero tre dei componenti storici di un gruppo che ha segnato indelebilmente le vicende musicali degli anni Settanta e la cui influenza è arrivata sino a noi. Si ricollegano al loro glorioso passato e guardano con grande vitalità al presente, al futuro. La nostalgia è bandita, anche se nel cuore e nella mente non possono non mancare Demetrio Stratos (compianto leader e genio musicale assoluto) e Giulio Capiozzo, compagni di innumerevoli, entusiasmanti battaglie musicali. Lo spirito di avventura rimane dunque immutato, insieme all’ironia e all’irriverenza, che traspare anche dalla copertina del nuovo CD, Area live 2012, un doppio registrato dal vivo durante i concerti del Reunion Tour 2011/12, e pubblicato a marchio congiunto del gruppo con l’etichetta indipendente Up Art Records. Sguardo a Nordest

sIgur ros: sI aggIunge un’altra data al tour estIvo della band Islandese 23 luglIo, tarvIsIo (ud), pIazza unIta’ IMMENSI, INTIMI, EMOZIONANTI. SONO RIUSCITI A CONQUISTARE IL GRANDE PUBBLICO E I MEDIA GRAZIE ALLA LORO MUSICA HANNO SCRITTO LE PAGINE PIÙ POETICHE E BIZZARRE DELL’ARTE DELLA MUSICA, CONQUISTANDO NEGLI ANNI I FAVORI E GLI APPREZZAMENTI DI STAR DEL CINEMA, DELL’ARTE, DELLA MUSICA E TV, DIVENTANDO IN POCO PIÙ DI 15 ANNI DI CARRIERA LA MASSIMA ESPRESSIONE DI QUEL ROCK CHE DIVENTA PURA ARTE A 360 GRADI. La storia dei Sigur Rós inizia nel 1994, il giorno stesso della nascita della nipote di Birgisson, chiamata per l’appunto Sigurros. Inizialmente nato come terzetto, la band si fa subito notare dalla connazionale Bjork, ma ci vorranno ancora tre anni affinchè i meriti artistici valichino i confini islandesi ed è con l’album Von che la band inizia a farsi conoscere. Nel corso degli anni è stata proprio la straordinaria capacità di creare musica emozionante a rappresentare il tratto caratteristico dei Sigur Rós, complice anche il fatto di cantare testi in islandese o, in alternativa, in un particolare linguaggio completamente inventato da Jonsi Birgisson, tra islandese ed inglese (hopelandic), accompagnati da un’incredibile forza espressiva e coinvolgente di Jónsi. A maggio 2012 è uscito Valtari, un ritorno alle origini per le sonorità della band, a cui ha fatto poi seguito il dvd The Valtari Mistery Film Experiment, la raccolta di 14 video realizzati da video maker che, commissionati dalla band, si sono lasciati trasportare ed ispirare dall’ascolto dei brani assegnati, nella massima libertà creativa. Il 18 giugno su etichetta XL Recordings e’ uscito il nuovo atteso album di studio della band. Anticipato da “Brennisteinn”, “Kveiku”r è il primo disco registrato dai Sigur Rós come trio, dopo l’abbandono del poli-strumentista Kjartan Sveinsson, e segna un decisivo cambio di rotta nelle scelte musicali della band.

eventI a nordest KISS Monster Tour 2013 lunedì 17 giugno 2013 Villa Manin - Codroipo

NICOLA CONTE COMBO Grado Festival Ospiti d’Autore 2013 martedì 9 luglio 2013 Diga Nazario Sauro - Grado

ZUCCHERO La Sesiòn Cubana World Tour sabato 20 luglio 2013 Villa Manin - Codroipo

FRANCO BATTIATO Apriti Sesamo Live domenica 28 luglio 2013 Piazza Unità - Tarvisio

SIMONA MOLINARI La Felicità in Tour sabato 22 giugno 2013 Cantera Social Club - Sistiana

RAMMSTEIN Made In Germany giovedì 11 luglio 2013 Villa Manin - Codroipo

SIGUR ROS Summer Tour 2013 martedì 23 luglio 2013 Piazza Unità - Tarvisio

DAVID GUETTA sabato 3 agosto 2013 Stadio Comunale G. Teghil - Lignano Sabbiadoro

MARIO BIONDI Sun, il tour sabato 29 giugno 2013 Diga Nazario Sauro - Grado

BENNY BENASSI Sound Of Waves Festival sabato 13 luglio 2013 Spiaggia Costa Azzurra - Grado

DEEP PURPLE Now What ?! mercoledì 24 luglio 2013 Area Concerti Festival - Majano

ROBIN MCKELLE & THE FLYTONES Ex Abbazia Benedettina Monastier venerdì 14 giugno 2013

AL DI MEOLA Plays Beatles And More mercoledì 3 luglio 2013 Diga Nazario Sauro - Grado

BRIAN MAY & KERRY ELLIS Born Free Tour 2013 martedì 16 luglio 2013 Diga Nazario Sauro - Grado

ELIO E LE STORIE TESE Sound Of Waves Festival venerdì 26 luglio 2013 Spiaggia Costa Azzurra - Grado

MANU KATCHÈ QUARTET Ex Abbazia Benedettina Monastier venerdì 21 giugno 2013

GORAN BREGOVIC Guca sul Carso 2013 venerdì 5 luglio 2013 Borgo Grotta Gigante Trieste - Sgonico

ZUCCHERO La Sesiòn Cubana World Tour venerdì 19 luglio 2013 Piazza Unità - Tarvisio

FABRI FIBRA Guerra e Pace in Tour sabato 27 luglio 2013 Area Concerti Festival - Majano

INMUSIC FESTIVAL Lago Jarun - Island Of Youth Zagabria - Croazia lunedì 24 giugno 2013

PLAVI ORKESTAR Borgo Grotta Gigante Trieste venerdì 28 giugno 2013 IRIO DE PAULA SAMBA JAZZ TRIO Ex Abbazia Benedettina venerdì 28 giugno 2013 DUBIOZA KOLEKTIV Borgo Grotta Gigante Trieste sabato 6 luglio 2013 Sgonico MODENA CITY RAMBLERS Borgo Grotta Gigante Trieste venerdì 12 luglio 2013 Sgonico MORCHEEBA Piazza Libertà sabato 13 luglio 2013 Azzano Decimo


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La mia estate in stile Loipersdorf vi ricordate l‘emozione del momento esatto in cui scatta il verde sullo scivolo Formula 1, o l‘adrenalina nel tuffarsi dal trampolino di 3 metri della piscina acapulco, o la felicità che si prova stando sdraiati nel dolce far niente? Questo è lo speciale Summer Feeling in stile Loipersdorf! emozione e gioia di vivere ve lo garantiscono anche la piscina con le onde, il campo da beach volley e l‘ampio scivolo famiglia. In estate, gli amanti delle emozioni forti potranno godere dell‘intero spettro di attrazioni sia all‘interno che all‘esterno. L‘aquafun con i suoi scivoli e il parco giochi acquatico, entrambi aperti tutto l‘anno, abbinati alle attrazioni outdoor, offrono un‘area veramente enorme per scatenarsi e divertirsi! chi invece ama la tranquillità e scappa dallo stress quotidiano, troverà pace e relax nel „Mio Schaffelbad“.

Dal 1 Luglio - al 8 Settembre 2013 il motto a Loipersdorf è : „Benvenuti al campo avventura“! Bambini e giovani potranno vivere la loro propria grande avventura,! costruire zattere, lo scivolo sul prato, il calcetto da spiaggia o le emozionanti storie intorno al falò: preparatevi a vivere mille emozioni!

Festival culinario agli amanti della buona cucina, consigliamo di segnarsi nel calendario il martedì 16.7. Il piazzale di fronte alle Terme Loipersdorf ospiterà il festival culinario „Loipersdorf is(s)t regional„ (Loipersdorf mangia regionale - Loipersdorf è regionale ) per assaporare le specialità regionali. I comuni di Fürstenfeld, Jennersdorf, Loipersdorf, Stein, Unterlamm e Übersbach coccoleranno i vostri palati con creazioni dolci e salate di provenienza regionale.

il salto in Dirndl Il 17.8. il Wurlitzer (radio dj live che esaudira‘ tutti i vostri desideri musicali ) sarà ospite d‘onore alle Terme Loipersdorf, mentre il 18.8. coraggiosi ragazzi e intrepide ragazze vi animeranno con il salto in Dirndl. In particolare il salto dal trampolino di 3 metri che richiede più coraggio, mentre la regata sulla mangiatoia mette alla prova la forza muscolare e l‘equilibrio.

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44 Sì, viaggiare 36 FRANCIA

Normandia nel cuore

UN VORTICE DI EMOZIONI COGLIE IL VISITATORE NELLO SCOPRIRE LA MAGIA DI LE MONT SAINT MICHEL E DEI SUOI BIZZARRI E LIEVI GIOCHI DI MAREE SUBENTRA LA COMMOZIONE NEL RIPERCORRERE I LUOGHI DEL GRANDE SBARCO ALLEATO DA CUI IL 6 GIUGNO 1944 PARTÌ LA LIBERAZIONE DELL’EUROPA DEAUVILLE, TROUVILLE SUR MÈR E HONFLEUR REGALANO ATMOSFERE DELLA BELLE EPOQUE A GIVERNY RIVIVE L’ARTE DI MONET DAL SIDRO, IL CALVADOS...

UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DI LE MONT SAINT MICHEL AL CREPUSCOLO. SOTTO: UNA VISTA AEREA DEL PROMONTORIO E IL PONTE DI NORMANDIA (STRUTTURA DA RECORD). A DESTRA SOTTO: DA SINISTRA IL CENTRO DI DEAUVILLE, IL MOLO DI TROUVILLE SUR MÈR CON L’ESPOSIZIONE DI OPERE DEGLI IMPRESSIONISTI E LA MARINA DI HONFLEUR. IN ALTO ALCUNE IMMAGINI DELLO SBARCO ALLEATO, UNA DELLE SPIAGGE DOVE AVVENNE, IL CIMITERO AMERICANO E IL CAMPANILE DI SAINTE-MÈRE-EGLISE

L

e Mont Saint Michel sarà restituita alla natura. L’isola tornerà presto ad essere accarezzata dalle maree, tornerà al centro delle loro danze bizzarre e lievi, tornerà un luogo magico... Ora isola sospesa sull’Atlantico, ora promontorio collegato alla terraferma da un sentiero di sabbia. Decideranno le maree, com’era in origine, quando l’ìmprovviso avanzare delle acque metteva a rischio anche la vita stessa degli incauti pellegrini che attraversavano la lingua di sabbia, sperando di approdare dall’altra parte senza essere travolti dall’alta marea... Nel Medio Evo molti persero la vita così. Le maree di Le Mont Saint Michel, isola normanna appoggiata al confine con la Bretagna, raggiungono dislivelli fino ai venti metri. Solo che da quando è stata costruita la strada il sottile gioco delle correnti che muove le maree si è interrotto, togliendo naturalità al luogo. La strada sorge su un terrapieno che fa da diga alle correnti. Per questo è stato deciso di distruggerla e costruire al suo posto un ponte che lasci defluire le acque... I faraonici lavori sono già iniziati e termineranno nel 2015. Anche lo Stato dà una grossa mano. Le Mont Saint Michel merita tutta questa attenzione, non fosse altro per i tre milioni di presenze annue di turisti che registra... L’isola della Normandia, icona stessa della regione, è uno dei luoghi più belli del mondo. Affascinante e discreta, nonostante l’imponenza. Dominata dall’antica abbazia, famosa per i suoi spazi a piu livelli: chiesa abbaziale, chiostro, refettorio, cappella funeraria, sala dei cavalieri... Un luogo di spiritualità oggi abitato da nove religiosi che all’occorrenza ospita anche incontri a livello internazionale. Il cantautore Amedeo Minghi, che a Saint Michel oltre vent’anni fa aveva dedicato l’omonima canzone, ha avuto l’onore un paio di anni fa di essere invitato ad esibirsi in quel luogo magico. Luogo che non aveva mai visto. “Il suo pianoforte è stato porta-

to a fatica nella parte alta dell’abbazia” racconta Barbara Lovato, dell’Ufficio del Turismo francese in Italia “ma ne è valsa la pena, poichè l’evento è stato qualcosa di unico...”. Nessuna auto può raggiungere l’isola. Solo dei bus navetta ecologici possono raggiungerne la base, poi l’isola va goduta a piedi, fra le sue pietre e i suoi silenzi carichi di suggestione. Smarrendosi fra i suoi orizzonti marini e le sue sabbie dai colori sempre cangianti, fra i capricci delle sue acque e dei suoi cieli. Se Le Mont Saint Michel è la motivazione forte per recarsi in Normandia, vi sono altri luoghi che coinvolgono emotivamente il visitatore, facendogli scoprire altre facce di questa regione dal carattere forte, fiero e austero, regione che convive quotidianamente con gli umori del mare che la bagna e la natura aspra che la caratterizza. Si cambia stato d’animo, per esempio, quando si entra nella cosiddetta “D-Day Area”, estesa fra Caen e Cherbourg. Comprende i luoghi dove all’alba del 6 giugno 1944 iniziò il gigantesco sbarco delle forze alleate in Europa. Un’operazione bellica colossale la Overlord (così era stata battezzata) che comportò enormi sacrifici umani, ma che cambiò le sorti del secondo

Il Calvados è il vanto del... Calvados. Il distillato che prende il nome dal dipartimento più noto della Normandia si ottiene dal sidro, ovvero dal “vino” di mele (frutta diffusissima in tutta la zona), ed è l’eccellenza enogastronomica simbolo della regione. Il Calvados, brandy dall’aroma finissimo, presenta diversi gradi di invecchiamento ed è l’ideale accompagnamento del fine pasto. Un distillato da intenditori. La maison Père Magloire a Pont l’Eveque, uno dei produttori storici di Calvados (dal 1821), ha allestito un interessante percorso di visita per entrare nel complesso mondo di questo fine distillato di mela. www.calvados-pere-magloire.com Da non perdere nei locali della costa i frutti di mare, tipico anche l’agnello Pre Salè che pascola sui prati che per effetto delle maree profumano di salsedine. Qualche indirizzo consigliato. A Le Mont Saint Michel l’Hotel Mercure e l’annesso ristorante Le Pre Sale offrono un’ottima accoglienza ad un buon rapporto qualità-prezzo. Da segnalare a Deauville l’Hotel 81 (www.81lhotel.com) ricavato in una villa signorile con camere molto d’atmosfera. Buono in città il ristorante La Flambèe.

conflitto mondiale, segnando il primo irreversibile arretramento dell’occupante tedesco. Ogni luogo è un “santuario” alla memoria e ricorda che la nuova Europa, libera e democratica, è nata soprattutto dal sacrificio avvenuto in quei giorni di aspri combattimenti di decine di migliaia di vite. Il Memoriale di Caen, il centro di documentazione più completo della zona (da non perdere anche il museo di Arromanches les Bains), è una tappa fondamentale nella visita dei luoghi dello sbarco. Poi visitando Omaha Beach, Utah Beach, Gold Beach e gli altri luoghi dello sbarco, dove ancora si notano i resti delle possenti fortificazioni tedesche, ci si rende conto dell’audacia dell’operazione, immortalata da celebri film come “Il giorno più lungo” o “Salvate il soldato Ryan”. La memorialistica dello sbarco alleato in Normandia è così ricca di episodi e reperti che ogni paese ha il suo museo o la sua area di visita. Il tratto di costa interessato dallo sbarco è di un’ottantina di chilometri. Il luogo sicuramente più toccante tuttavia è il grande cimitero americano allestito a Colleville, nei pressi di Omaha Beach. 9286 croci di marmo bianco ricordano una parte dei soldati americani caduti nell’operazione. Le visite

di familiari e veterani sono incessanti per tutto il periodo dell’anno. Una tappa particolare è Sainte Mère de l’Eglise, sulla cui chiesa si impigliò il paracadute del soldato John Steel che rimase tutta la notte appeso lassù con la battaglia che infuriava intorno... Venne salvato all’indomani. Un paracadute è simbolicamente appeso tuttora al campanile con il manichino di un soldato. Il paese ospita un museo dedicato all’operazione. Una Normandia più dolce la si incontra a Deauville e a Trouville sur Mèr, due cittadine eleganti che ricordano la Belle Epoque. La prima vanta due ippodromi, teatro di prestigiose corse di cavalli, e tantissime ville appartenenti all’alta borghesia parigina. A Deauville il regista Claude Lelouche ambientò il suo film “Un uomo, una donna” che nel 1966 trionfò a Cannes e vinse pure l’Oscar come miglior film straniero. Grande interpretazioine di Jean Luois Trintignant e Anouk Aimée, indimenticabile la colonna sonora di Francis Lai. Anche Trouville sur Mèr è città molto elegante e fascinosa, ma ha un’anima più vissuta. E’ importante centro peschereccio ed è orgogliosa di avere ospitato tanti pittori impressionisti, la riproduzione di alcune loro opere dedicate alla

città è esposta fino a novembre sul molo. Poco lontano, a Honfleur, è nato nel 1824 il padre dell’impressionismo, Eugène Boudin, a cui è dedicato un museo. Come pure museo è la casa appartenuta al grande musicista Erik Satie, autore della celebre Gymnopédie. Graziosissimo questo borgo marinaro, con tante case a graticcio raccolte intorno al suo porticciolo. E’ il pittoresco quartiere Le Vieux Bassin. Imperdibile la visita ai magazzini del sale e alla caratteristica chiesa in legno di Santa Caterina costruita nel XVI secolo dai maestri d’ascia del porto, con due navate centrali e due altari. Poco lontano svettano i piloni del ponte sospeso più grande d’Europa, il ponte di Normandia, che oltrepassa l’estuario della Senna collegando Honfleur a Le Havre. Per chi ama gli impressionisti, tornando verso Parigi, sosta d’obbligo a Giverny, lungo la Senna: vi sorge la casa - laboratorio di Claude Monet, forse il più famoso dei pittori di quella corrente. Casa e giardino sono un trionfo di fiori, colori e atmosfere romantiche. Quella care al grande artista. Il sito www.rendezvousenfrance.com aiuta a pianificare il viaggio. Info anche su www. normandie-tourisme.fr


i nostri Esperti I nostri esperti 45

AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Femminicidio, femicidio e le misure preventive contro la violenza sulle donne

Cari lettrici e lettori, in questo edizione vorrei affrontare la delicata questione, purtroppo portata nuovamente alla nostra attenzione anche dai recenti fatti di cronaca svoltisi a Corigliano Calabro (CS), in danno di Fabiana Luzzi, una ragazza di 16 anni che è stata orrendamente uccisa dal proprio fidanzato dopo che questa gli aveva negato, almeno così pare, di avere un rapporto sessuale con lui. Non v’è dubbio che i fatti sopra descritti sono riconducibili al fenomeno del femminicidio, espressione questa che ricomprende ogni forma di discriminazione o violenza volta ad annullare la possibilità per la donna di godere dei suoi diritti fondamentali proprio perché donna. Il termine femminicidio ricomprende, come un grande contenitore, tutti gli atti di violenza e soprusi sulle donne sino alla loro uccisione in quanto donne (femmicidio). come tutelarsi? In data 28 maggio 2013 la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità gli 81 articoli del DDL, che ora passerà al Senato per l’approvazione, dando il via libera alla ratifica della Convenzione del Consiglio di Europa su “prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, siglata ad Istanbul l’11 maggio del 2011. Questa convenzione prevede e contrasta ogni forma di violenza fisica e psichica sulle donne, dallo stupro alla mutilazione genitale, allo stalking, promuove la cooperazione internazionale tra gli Stati, nonché “la parità effettiva dei sessi rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”.

In attesa che ciò venga effettivamente postoin essere, allorquando una donna fosse soggetta a maltrattamenti e/o soprusi, anche solo minacciati da parte di un uomo, ritengo primariamente importante che la stessa non rimanga in silenzio, vuoi per vergogna o nella speranza che ciò non avvenga più, e che denunci i fatti alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria nonché si faccia assistere da un Centro Antiviolenza, presenti sul territorio. Come noto, questi Centri svolgono un’importante funzione nella misura in cui concorrono a determinare un’inversione della concezione della donna da vittima soggetto passivo e debole - a soggetto forte e capace di affrontare situazioni, anche di violenza, per proteggere se stessa ed i figli. Inoltre, la ricerca di aiuto in modo formale, ovvero ricorrendo alle forze dell’ordine e all’Autorità Giudiziaria, assumono rilevanza sia sotto un profilo psicologico, in quantoconsentono alla donna di assumersi la responsabilità della propria vita oltre che di quella dei propri figli in maniera consapevole e concreta, nonché sotto un profilo giuridico perché consentono a chi è proposto alla tutela di queste situazioni delicatissime di concretamente intervenire prima che succeda il peggio. materialmente come si fa? Una donna soggetta a molestie, maltrattamenti o violenze, anche solo minacciate, potrà rivolgersi ai Carabinieri e/o alla Polizia e sporgere denuncia- querela dei fatti subiti e/o minacciati. che cos’è la querela?

La querela è quell’atto con cui la persona offesa dal reato chiede all’Autorità Giudiziaria di procedere nei confronti dell’autore dello stesso affinché sia punito. La querela, prevista per determinati reati, è quindi lo strumento per l’avvio dell’azione penale. Questa va presentata generalmente entro 3 mesi dalla conoscenza del reato; termine che sale a 6 mesi per determinati reati (es. Violenza sessuale e Stalking). La querela dovrà essere presentata al pubblico ministero <http://it.wikipedia. org/wiki/Pubblico_ministero> o alla polizia giudiziaria <http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_giudiziaria> (Carabinieri/Polizia) e potrà avere forma scritta od orale. Cosa sono gli ordini di protezione e a chi si applicano? Proprio al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, illegislatore, con legge n. 154 del 5.04.2001, ha introdotto una serie di misure contro la violenza nelle relazioni familiari che prendono il nome di ordini di protezione contro gli abusi familiari, disciplinati dagli artt. 342 bis e 342 ter del codice civile. Gli ordini di protezione sono provvedimenti che il giudice può adottare nei confronti del coniuge o di altro convivente che tiene una condotta pregiudizievole dell’integrità psico – fisica o della libertà dell’altro coniuge o convivente. L’applicazione degli ordini di protezione non è circoscritta alla coppia ma opera, in quanto compatibile, anche nei confronti di altri membri del nucleo familiare quali figli o fratelli. Inoltre, al fine di assicurare una tutela effettiva, questi trovano applicazione anche se tra vittima ed

LO SPAZIO DELL’ETICA

aggressore non c’è uno stato di convivenza o se lo stesso è venuto meno. Il procedimento per l’emissione di un ordine di protezione prevede un’apposita istanza che deve essere presentata dalla parte, anche personalmente, al Tribunale del luogo di residenza o domicilio del richiedente. Il Presidente del Tribunale previa verifica ed escussione delle parti adotta alla fine del procedimento una decreto immediatamente esecutivo. La durata dell’ordine di protezione non può essere superiore ad un anno e può essere prorogata su istanza di parte solo in presenza di gravi motivi e per il tempo necessario. Con l’ordine di protezione viene prescritto al destinatario di desistere dalla condotta pregiudizievole, di allontanarsi dalla casa familiare e, ove occorra, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dall’istante (es. luoghi di lavoro, luoghi d’istruzione dei figli della coppia). Il giudice può anche disporre, se necessario, l’intervento dei servizi sociali o di un centro di mediazione familiare nonché il pagamento di un assegno periodico a favore delle persone conviventi che, a seguito dell’ordine di protezione, rimangono privi di mezzi adeguati. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

La Regolazione Naturale della Fertilità (3) che la RNF è in armonia con la natura umana quindi con la DIGNITA’ della persona. Mentre, come affermò Josef RÖTZER, il fondatore del primo metodo naturale sintotermico, “la pillola non è degna di noi” e non possiamo delegare la nostra RESPONSABILITA’ di conoscere il ciclo femminile a dei farmaci che lo distruggono, quindi distruggono una parte di noi (senza contare quelle donne che ci perdono la vita o diventano sterili). Papa Ratzinger scrisse in “Caritas in Veritatae”: “Non può avere solide basi una società che – mentre afferma valori quali la dignità della persona, la giustizia e la pace – si contraddice radicalmente accettando e tollerando le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana”. La contraccezione, a mio avviso, è una forma di disistima, perché comporta una lesione della femminilità nel corpo e nella psiche e rifiuta l’esercizio della conoscenza e della RAZIONALITA’ nei processi legati alla vita umana e alla meravigliosa avventura della relazione

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di coppia basata sul dialogo. Urge quindi un cambio di mentalità; un GRADUALE passaggio dalla CATENA: contraccezione – aborto malattie veneree ( le quali comportano sterilità) – fecondazione assistita con la sperimentazione e la morte degli embrioni, uteri surrogati, eutanasia, clonazione … In questa CATENA il corpo umano ha un significato negativo di un materiale grezzo da manipolare e l’uomo diventa una massa a disposizione. Propongo invece a passare ad una visione positiva, razionale, ecologica, cristiana, dove il corpo viene vissuto come espressione di un’anima. La collana che propongo è la promozione della Vita attraverso la RNF, la genitorialità responsabile, le terapie (dove possibile) della infertilità, la crescita nel dialogo e nella mutua accoglienza. Accoglienza di un Io e di un Tu reale, non virtuale. In Italia stanno a disposizione degli interessati i centri nei quali vengono proposti questi percorsi di crescita: WOOMB (World Organisation

Ovulation Method Billings, i centri INER del professore RÖTZER e il centro ambrosiano CAMEN. Sembrano dei nomi tanto lontani ma insegnano ad osservare una realtà vicinissima, i segnali di fertilità della donne in tutte le sue tappe: la pubertà, l’adolescenza, la ricerca della gravidanza, l’allattamento, il periodo dopo il parto, la premenopausa, come osservarsi dopo la sospensione di un contraccettivo ormonale, come vivere quando non si cerca una gravidanza. Urge tornare o scoprire quella dimensione di cui parla Giovanni Paolo II nella lettera “Mulieris dignitatem” 1988( “La dignità della donna”), dove uomo e donna accolgono di essere creati ad immagine e somiglianza di Dio e che in questa somiglianza risiede il fulcro della persona e della natura umana, degna di RISPETTO. In questa dimensione c’è anche una perfetta pari dignità tra l’uomo e la donna. La donna non deve gareggiare contro l’uomo ma nel volto di Gesù scopre la sua dignità, cioè chi è.

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Mod. ATHENA

La RNF è naturale, perché CONSONA con la natura umana, intesa come un’insieme di corpo, anima e spirito. La RNF non è contraccezione con uso dei mezzi naturali. Il mio intervento è fondato sul concetto che l’uomo è un essere ragionevole e che in ogni persona è presente l’aspirazione al bene, alla dignità, alla libertà. A partire da questo è possibile costruire insieme una società dove ci sia spazio per tutti e dove le diversità sono capaci di convivere. Questa aspirazione è parte irrinunciabile della natura umana, indipendentemente dalle epoche storiche, è un valore universale. La convinzione che ci sia una legge morale naturale universale ovvero INVARIABILE nel tempo, animava Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI per .. Serper affrontare e.maestra indicare all’umanità una ionvia ie e della z la questione dellaa sessualità in generale regolazione dei concepimenti. I papi si espressero a difesa della Vita, appoggiandosi sugli STUDI scientifici di varie discipline, i quali confermarono

di Magdalena Buszynska (magda.bus@gmail.com)

MICHELETTO S.a.s. San Giorgio delle Pertiche (PD) Ph. +39 049 5747139 Fax +39 049 5747938 info@micpav.it


Crucipiazza 46 Crucipiazza Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) Un giretto a Principato Monaco

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l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba. Sapete riconoscere questi posti?

1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3

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LIA - ZIA - ADRO - RAID SUSA - TAEG - LOCRI - RATEO ALVARA - QUADRE INATTIVE - SPEGNERE SPOLETTE - IDOLATRARE LONGHERONE - RIESPELLERE ANNOVERABILE VIDEORIPRESA QUADRANGOLARE CONVALIDAZIONE ELETTROMECCANICO

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The House (la casa) • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la

guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.” • Un signore entra in un cinema con un elefantino e chiede alla cassiera: “Mi può dare due biglietti per lo spettacolo delle 22:30?” La cassiera gli risponde: “Signore, gli animali all’interno del cinema non sono ammessi.” Il signore se ne va e ritorna dopo 20 minuti circa. Ha con se l’elefantino messo in mezzo a due fette grosse di pane. La cassiera spazientita sta per riprendere di nuovo il signore ma lui l’anticipa e le dice:”Oh, io dentro il panino ci metto quello che mi pare!” • Un’elefante apre il frigorifero e dice: “Ele-fante?” • Tra pesci: “Ti dico un segreto. Mi raccomando però, acqua in bocca!”

Impariamo l’inglese

ATTIC (mansarda) BATH TUB (vasca da bagno) BATHROOM (bagno) CAVERN (caverna) CLEAN (pulita) COLD (fredda) COMFORTABLE (confortevole) GARDEN (giardino) HOT (calda) HUT (rifugio) INTERIOR (interni) LIVING ROOM (salotto) LUNCH (pranzo) MOBILE (mobili) MODERN (moderna) SHOWER (doccia) SOFA (divano) TENT (tenda) VASE (vaso) WORK (lavoro) Chiave (6) - Può avere molti.......................................................................................... Aforismi sull’amore

Soluzioni: 1) Palazzo dei Principi; 2) Casinò; 3) Giardino Esotico; 4) Fontvieille

Sugli animali

• Per amare bisogna essere coraggiosi. • Ami veramente una persona quando non puoi fare a meno dei suoi difetti. • Amate e lasciatevi amare.

Giochi e tanto divertimento:

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O F F E R TA S P E C I A L E D E L P R O D U T T O R E

dal 14 al 22 GIUGNO 2013

Aperto Anche domenicA 16 17 giugno tutto il giorno

e lunedì

ORARI: 8.30 - 12.30 • 15.30 - 19.30 - CASALSERUgO (PD) - via Roma, 39


A tavola 49 47 CUCINA

LA RICETTA Salotto e ristorante Piazza garibaldi, 6 Adria www.terrazzainpiazza.it

ROTOLO DI MAIALINO

INGREDIENTI 1 PANCIA DA 600 GR., 100 GR. FILETTO DI MAIALINO, 50 GR. ZENZERO, AROMI (SALVIA, ROSMARINO, TIMO, PREZZEMOLO), 1 MELA VERDE, 4 TIPI DI INSALATINA (VALERIANA, LOLLO, RICCIA, GENTILINA), OLIO DI OLIVA E ACETO DI MELE Q.B.

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CUORE DI BRODO ALLE VERDURE

4 SPICCHI D’AGLIO 00

FARINA SALVIA MENTA

ERBA CIPOLLINA

I CONSIGLI DI PAOLO

PREZZEMOLO OLIO EVO

MOJTO ALLA LIQUIRIZIA

VINO BIANCO

SALE, PEPE NERO

INGREDIENTI :

2/10 LIME SPREMUTO. 4/10 RUM CHIARO. 4/10 SODA WATER. 1 RAMETTO DI LIQUIRIZIA. 2 GOCCE ELISIR ALLA LIQUIRIZIA, MENTA FRESCA. PROCEDIMENTO: SI PREPARA NEL TUMBLER, AGGIUNGENDO PRIMA LO ZUCCHERO POI LA MENTA E LA LIQUIRIZIA E PESTARLI LEGGERMENTE FINO AD ESTRARRE LE ESSENZE. AGGIUNGERE TUTTI GLI ALTRI INGREDIENTI E GUARNIRE CON FOGLIE DI MENTA E LIQUIRIZIA FRESCA. INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT

INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 600G PETTO DI TACCHINO A FETTE 1 LIMONE 1 CUCCH SENAPE

LAVANDA

COCKTAILS

PAOLO MARANI

TACCHINO PROFUMATO ALLE ERBETTE PRIMAVERILI UN’IDEA SEMPLICE E VELOCE PER PREPARARE IL TACCHINO UTILIZZANDO LE ERBETTE PRIMAVERILI: UNA SPADELLATA PROFUMATA E LEGGERA, UN PIATTO POCO IMPEGNATIVO CHE SI RIVELA DAVVERO GUSTOSO E IDEALE PER QUALSIASI OCCASIONE.

ESECUZIONE SGRASSARE BENE LA PANCIA DEL MAIALINO, ED APRIRE COME UN PORTAFOGLIO. SALARE, PEPARE, INSERIRE GLI AROMI TRITATI E LO ZENZERO. QUINDI AGGIUNGERE IL FILETTO, ARROTOLARE IL TUTTO E LEGARE BENE CON UNO SPAGO. ROSOLARE - IN UNA CASSERUOLA OVALE D’ALLUMINIO - PERFETTAMENTE SU TUTTI I LATI, BAGNARE CON VINO, AGGIUNGERE GLI AROMI E LASCIARE CUOCERE LENTAMENTE PER 1 ORA. LAVARE BENE LE INSALATE, DISPORRE SUI PIATTI, SALARE E CONDIRE CON LA VINAIGRETTE DI MELE, AGGIUNGERE LE MELE TAGLIATE A FIAMMIFERO E IL ROTOLO DI MAIALINO TAGLIATO A FETTINE SOTTILI.

by Paolo Marani

CUCINA

TAGLIARE LE FETTE DI TACCHINO A STRACCETTI E PASSARLE NELLA FARINA. SOFFRIGGERE L’AGLIO IN PADELLA CON L’OLIO, UNIRE LA CARNE E FAR DORARE. PORTARE A COTTURA CON VINO BIANCO, INSAPORIRE CON IL CUORE DI BRODO, LA SENAPE E REGOLARE DI SALE E PEPE. LAVARE LE ERBETTE E SMINUZZARLE FINEMENTE, UNIRLE AGLI STRACCETTI IN PADELLA, ASSIEME ALLE SCORZETTE DEL LIMONE. TENERE SUL FUOCO BAGNANDO CON IL SUCCO DEL LIMONE. SERVIRE LA CARNE CON IL FONDO DI COTTURA E DECORARE CON QUALCHE ERBETTA FRESCA. MANUELA E SILVIA BIZZO

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48 Crucipiazza ARIETE 21/03 AL 20/04

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FASCINO SE AVETE DELLE RICHIESTE IMPORTANTI DA FARE AL PARTNER QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO COMPLICE UNA NUOVA SENSUALITÀ · S ALUTE NESSUNO PUÒ DIRE CHE NON SIATE UNO SCHIANTO, ATTENZIONE PERÒ AL GIROVITA CHE CRESCE. PREFERITE FRUTTA E VERDURA

TORO DAL 21/04 AL 20/05

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GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO RICORDATE C H E PER SCIOGLIERE IL GHIACCIO BASTA UNA CAREZZA. RECUPERATO UN DIALOGO CHE TROPPO SPESSO VACILLA · S ALUTE CORRETE AI RIPARI CON UNA CURA RINVIGORENTE VISTO CHE SIETE TONICI COME BUDINI! LA SPIAGGIA VI ATTENDE

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SE AVETE DELLE ACCUSE DA FARE PENSATECI DUE VOLTE POICHÉ I PIANETI PORTANO TURBOLENZA E FACILI LITI DIETRO L’ANGOLO · SALUTE PROVATE IL KICKBOXING, SARÀ LIBERATORIO PRENDERE A CALCI E PUGNI IL SACCONE E LIBERARE LE ENERGIE NEGATIVE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO SE

SIETE SINGLE RICORDATE CHE IL CONFINE TRA AMICIZIA E PASSIONE A VOLTE PUÒ FARSI IMPERCETTIBILE. DIFFICILE TORNARE INDIETRO · S ALUTE LA STANCHEZZA SI FA SENTIRE PERCIÒ RIPOSATE, SPORT E VITA MONDANA POSSONO ASPETTARE QUALCHE TEMPO

FASCINO NUVOLE

SE IL BEL TEMPO

PERMETTE SARÀ UN’ESTATE

TEMPO DI USCITE E BELLA STAGIONE MA PROPRIO PER QUESTO LA GELOSIA SI FA SENTIRE MENTRE IL ROMANTICISMO CALA · S ALUTE I VOSTRI SFORZI PER UNA LINEA PERFETTA VI HANNO PREMIATI, ORA DATEVI UN PO’ DI TREGUA. PEDALATE SOTTO IL SOLE

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

Oroscopo

MINACCIOSE ALL’ORIZZONTE VI RICORDANO DI MUOVERVI CON CAUTELA SUL FRONTE SENTIMENTALE. EROS AL TOP · S ALUTE FORTI E SCATTANTI NEL CORPO E NELLA MENTE AFFRONTATE CON VIGORE LA BELLA STAGIONE. MANGIATE CON MODERAZIONE

DA SETTIMO CIELO

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO E’ TEMPO DI CHIARIMENTI, VENERE RIPORTA IL SERENO NELLA COPPIA. OCCORRE PERÒ PENSARE ALLE COSE POSITIVE PIÙ CHE AL RESTO · S ALUTE NON AVETE VOGLIA DI FARE MOVIMENTO PERCIÒ SCEGLIETE MASSAGGI, FANGHI E CENTRI ESTETICI MA DATEVI DA FARE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO ALLE DOMANDE DEL CUORE NON SEMPRE LA MENTE SA RISPONDERE INVECE L’ISTINTO IN QUESTO MOMENTO HA MOLTO DA DIRE · S ALUTE OCCORRE RILASSARSI PERCHÈ AVETE I NERVI A FIOR DI PELLE E SIETE MOLTO FIACCHI. ALIMENTATEVI CON PRODOTTI DI QUALITÀ

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

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BELLICI ALL’ORIZZONTE. GLI ARMISTIZI SONO POSSIBILI MA SPESSO SOLO TRA LE LENZUOLA. SIATE CAUTI E ATTENTI. S ALUTE IN AGGUATO DOLORI MUSCOLARI CHE NECESSITANO DI UNA SERIE VISITA MEDICA E DI UN BUON MASSAGGIATORE

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FASCINO IN ARRIVO UN VORTICE DI PASSIONE CHE RISCHIA DI TRAVOLGERVI. EMOZIONI CONTURBANTI E ORMONI A FIOR DI LABBRA · S ALUTE JOGGING E PALESTRA PIÙ CHE MAI GRADEVOLI IN COMPAGNIA DI AMICI ED AMICHE. IL DINAMISMO È NELLE VOSTRE CORDE

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Villa Momi’s

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Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.

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Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricorrenza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati. Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538

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