La Piazza del Miranese Nord - Novembre 2022

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Energia sostenibile

entre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.

Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 216 del Miranese Nord servizio a pag 10 Fallimento Ca’ Della Nave Soluzione all’orizzonte A Martellago sarà messa nuovamente all’asta a dicembre per 10 milioni di euro villa Priuli Grimani Morosini e l’area contigua TERRITORIO Cambiamenti climatici, residenti preoccupati 5 NOALE Strade bianche, raffica di interventi per la sistemazione 6 NOALE “Servono aiuti o la piscina rischia di chiudere” 9 SALZANO Ciclabile di via Villatega si parte nel 2023 13 MARTELLAGO Giuseppe Salvador vince la “Tiramisù World Cup” 12 SCORZE’ Scuole in difficoltà, la lettera del sindaco Nais Marcon 16 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE NOVEMBRE 2022 ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 18:30 Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 17:30 segue
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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Cambiamenti climatici, sale la preoccupazione

I cambiamenti climatici nell’area del miranese sono percepiti in maniera netta dai residenti, che chiedono maggiori controlli per l’inquinamento atmosferico, il traffico e la cementificazione. I dati arrivano da uno studio dello Iuav di Venezia tramite il questionario “Cambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese” predisposto dal circolo Legambiente in collaborazione con il Planning Climate Change Lab1 dell’università veneziana al fine di valutare quali siano la percezione, la conoscenza e l’interesse sul tema dei cambiamenti climatici. Il questionario, che si proponeva di essere uno strumento di indagine, ma anche, e soprattutto, di sensibilizzazione, fornendo uno spunto di riflessione su tematiche e beni di interesse collettivo e su misure che per divenire efficaci richiedono un impegno ed una partecipazione condivisa, si è svolto nel territorio e on line tra maggio e settembre 2021, ed ora i risultati sono stati analizzati e sono disponibili. 296 i cittadini coinvolti con un numero maggiore di femmine rispetto ai maschi e fascia di età maggiormente rappresentata quella 40-70 anni. La maggior parte dei rispondenti abita nella prima cerchia urbana (42%), ma ben rappresentati sono stati anche i quartieri periferici (19%), il centro storico (18%) e le zone di campagna (12%). Entrando nei dettagli dei risultati, alla domanda su quali saranno gli impatti e le conseguenze principali che interesseranno il territorio del miranese nel prossimo futuro, i timori principali si sono dimostrati: un maggiore consumo di energia elettrica per raffrescamento, danni a persone o cose per eventi metereologici estremi e aumento degli insetti nocivi e infestanti. Le priorità di intervento dovrebbero invece essere garantire la salvaguardia della salute delle persone ma anche limitare i danni al settore agricolo e ai raccolti, percepiti particolarmente esposti agli impatti di eventi metereologici estremi.

Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

comprensorio

Energia sostenibile

Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio. La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico.

La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.

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Gli esiti di un sondaggio di Legambiente nel
del Miranese Nord
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022

Strade bianche, raffica di interventi per la loro sistemazione

Nuovi interventi sulle strade a Noale. Finalmente, come da richiesta dei residenti, non saranno più solo le arterie principali ad usufruire di questa attesa ristrutturazione. Nel piano di manutenzione dell’amministrazione comunale di Noale, come annunciato in fase di previsione, verranno in tempi brevi effettuati anche gli interventi sulle strade denominate “strade bianche comunali”, a carico del Comune, e sulle “strade bianche vicinali”, strade bianche di proprietà privata in cui il Comune si è impegnato a contribuire alla manutenzione. “La manutenzione di queste strade - spiega il sindaco Patrizia Andreotti - si è infatti resa necessaria, anche con una certa urgenza, per il buon man-

I lavori previsti punteranno soprattutto a favorire lo scolo delle acque meteoriche

tenimento della fruibilità, della stabilità e dello scolo delle acque meteoriche”. L’intervento prevede un importo di circa ventiduemila euro ed è previsto l’apporto di materiale ghiaioso e la scigliatura dei bordi per favorire lo scolo delle acque meteoriche. Sarà anche eseguita la risagomatura finale della strada con apposita macchina operatrice. Nel dettaglio, le prime strade sulle quali si sta già intervenendo, con una tempistica che prevede la fine della prima fase dei lavori entro la fine dell’anno, si trovano sia nel capoluogo che nelle frazioni e sono: via Pessoni, via Donato-

ri di Sangue, via Bigolo-CasoneRamo Casone, via del Laghetto, via Coghetti, via Della Battaglia, via Stretta, laterale di via Valli, via Fosse, laterale di via Brugnole, laterale di via Spagnolo, via Boschi, via Goldoni, via Bosco dell’Orco, laterale di via Gorizia e lo spazio attorno al cimitero di Noale. “Anche gli interventi più piccoli sono importanti - conclude il sindaco - perché molto vicini ai cittadini ed alla loro vita quotidiana. Ogni anno cerchiamo di stanziare delle somme per proseguire con questa tipologia di manutenzione e continueremo a farlo anche nei prossimi anni”.

Le strade bianche di Noale sono anche una piccola attrazione turistica da valorizzare: la Bam100! e la Bam150!, pedalate alla scoperta delle b-road e delle strade bianche, hanno visto nelle varie edizioni quasi 3500 iscritti che da tutta Europa si sono riuniti per pedalare insieme sulle strade bianche attraverso percorsi che passano in luoghi decritti come “Meravigliosi e inaspettati”. Novità positive, intanto, anche per i marciapiedi cittadini. A seguito di sopralluoghi da parte del personale comunale, è stata riscontrata la necessità di procedere alla sistemazione dei marciapiedi comunali in alcune strade in via di definizione, mediante una manutenzione straordinaria, finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla messa in sicurezza al fine di scongiurare rischi per l’incolumità pubblica ed aggravi per il bilancio dell’ente conseguenti ad eventuali richieste risarcitorie.

Piazza XX Settembre, la Lega va all’attacco

Appena riaperta, e già oggetto di dibattito on-line e di polemiche. E’ passato pochissimo tempo dal suo restauro e riapertura, e a Noale fa già discutere la rinnovata Piazza XX Settembre, restituita alla vita cittadina e al traffico con la nuova circolazione. La Lega cittadina ha dato il via alle polemiche con un post su Facebook nel quale si chiede se esita una vera e propria progettualità dietro i lavori eseguiti. “Intanto - scrive sulla sua pagina la Lega cittadina - attorno alla piazza chiudono i negozi e gli aiuti chiesti latitano. Siamo stupiti per le dichiarazioni del sindaco Patrizia Andreotti sulla volontà di sistemare in futuro la parte centrale della piazza, lato sud. È stato spiegato ai cittadini che gli interventi dovevano essere almeno due? Un doppio

senso di marcia per una corsia di cinque metri sarebbe sufficiente oppure si conteranno specchietti rotti e paletti abbattuti”? La Lega, poi, se la prende anche con il limite di 30 orari (“che nessuno controllerà”), con i parcheggi (“ne sono stati persi altri fra piazzale Bastia e Piazza XX Settembre”) e per finire con la pista ciclabile, per la quale “non è chiaro a chi spetterà togliere i paletti e riposizionarli in occasione del mercato o di manifestazioni”. Immediata la replica dall’ufficio del sindaco Andreotti: “La piazza nel primo periodo di sperimentazione non ha presentato alcun problema. Per fare il punto sulla situazione, comunque, penso sia coretto aspettare almeno un paio di mesi”. (m.to.).

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Stradine bianche a Noale Territorio. Il sindaco Patrizia Andreotti annuncia cantieri molto attesi dai residenti

Sociale. Avviato un intervento dagli operatori di strada

Disagio giovanile, progetti per prevenire le devianze

Al via a Noale il nuovo progetto “Educativa di strada”, ultima tappa del programma già avviato dagli educatori per la Terra dei Tiepolo del Miranese ad agosto 2022 che avrà una durata triennale. Il servizio verrà erogato dagli operatori della cooperativa Coges don Lorenzo Milani società cooperativa sociale per conto del comitato dei sindaci del distretto di Mirano-Dolo dell’azienda Ulss 3 Serenissima, per prevenire ed agire sui disagi giovanili, focalizzando le azioni prevalentemente su una fascia di età compresa tra i 13 e i 25 anni. La finalità del lavoro di strada è duplice. Gli interventi sono infatti indirizzati a favorire la “promozione dell’agio” e ad aumentare e rafforzare la capacità partecipativa degli adolescenti e dei giovani, mediante azioni e relazioni che stimolino in essi processi di cittadinanza attiva, e indirizzati alla “prevenzione del disagio”, attraverso attività preliminari e funzionali agli interventi di prevenzione selettiva. Compito degli operatori, in rete coi servizi sociali dei Comuni e della Ulss 3 Serenissima, è quello di promuo-

vere “lo star bene” dei giovani. Gli operatori incontreranno i ragazzi nei luoghi della loro quotidianità e del tempo libero (come ad esempio strade, piazze, parchi, bar, ecc.) e fungono da facilitatori dei rapporti tra gruppi di adolescenti e cittadini. Riserviamo infatti particolare attenzione ai comportamenti sociali a rischio che hanno ricadute non solo sui singoli ma anche sulla comunità: consumo di sostanze legali e illegali, comportamenti sessuali a rischio, bullismo e cyber-bullismo, solitudine, vandalismo, microcriminalità. Le attività messe in atto saranno molteplici e tarate sul contesto di riferimento e sui bisogni dei ragazzi del territorio. La progettazione

stessa degli interventi richiede molta flessibilità per poter rispondere al dinamico mondo dei giovani e alle diverse caratteristiche di ciascun territorio. “Per tutta la durata delle attività - spiegano dal Comune - sarà fondamentale il lavoro di rete con la comunità, gli adulti di riferimento, le scuole e in particolar modo le collaborazioni con i servizi territoriali. Qualora durante lo svolgimento delle attività si ravvisi qualche situazione critica, queste verranno condivise con i servizi del territorio e vagliando, situazione per situazione, le migliori soluzioni da adottare”.

Integrazione : al via all’Oratorio Don Bosco corsi di italiano per donne straniere

Nuova importante iniziativa dedicata all’integrazione organizzata dal Comune di Noale. Nelle scorse settimane i servizi sociali del Comune hanno dato il via al nuovo corso di italiano dedicato alle donne straniere residenti in città. Il corso, che si prefigge come duplice scopo quello di permettere alle donne provenienti da altri paesi di poter rapidamente interagire con gli italiani, ma anche di dare un aiuto per lo svolgimento corretto delle varie prassi burocratiche, a partire dall’eventuale ottenimento della cittadinanza o per le semplici pratiche mediche, si svolge ogni mercoledì dalle 9 alle 11.30 nelle sale dell’Oratorio don Bosco in via Rossi 21. Per iscrizioni ed informazioni, le interessate potranno rivolgersi alla sede dei servizi sociali del comune di Noale in largo san Giorgio 3 (ospedale, piano terra dell’ex padiglione Ferrante), oppure chiamare i numeri 0415897266-267. Le iscrizioni, per il primo periodo, sono limitate a un numero massimo di venti partecipanti. (m.to.)

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Noale
Massimo Tonizzo

“Serve aiuto o la piscina è a rischio”

Piscina a rischio a Noale per il rincaro dei prezzi, con aumenti delle spese di gestione fino a più di cinque volte quelle dell’anno scorso e la paura che non possano più essere mantenute le tariffe e gli orari di apertura precedenti alla guerra in Ucraina. Anche a Noale, come in molte piscine del veneziano, è scattata la paura per l’arrivo delle nuove bollette, con il rincaro delle spese energetiche che potrebbe avere una ricaduta fortissima sulla struttura, con il rischio, anche se per ora ipotesi lontana, perfino della limitazione degli orari o della chiusura parziale. Per avere riscontri chiari bisognerà certamente aspettare i primi mesi del 2023, ma il pericolo è comunque concreto. Dopo le dichiarazioni partite da Alessandro Di Mauro, presidente della “Nuoto Venezia” di via Circonvallazione a Mestre e gestore della “Nuotatori Veneziani” della Bissuola, la paura anche per Noale è che con il 2023 saltino le convenzioni stipulate con i precedenti contratti, fatto che potrebbe portare a una grossa incertezza per il futuro. “Noi possiamo contare solo sulle nostre forze - il preoccupato appello di Manuela Lovo, presidente dello Sporting Club Noale. Rispetto ad altre realtà potremmo perfino considerarci privilegiati, dato che avevamo sottoscritto un contratto che teneva i prezzi bloccati fino alla fine di ottobre, ma da quel momento in avanti ci troviamo costretti a

fare i conti con una realtà decisamente dura, con un preventivo dei conti che arriverà, a quanto risulta dal nostro fornitore di energia elettrica, a raggiungere cifre per noi insostenibili, pari a otto volte quella attuale. Fino a fine anno riusciremo a sostenere le spese, poi se non ci sarà una diminuzione decideremo cosa fare. Magari resisteremo un altro paio di mesi, sperando nell’aiuto del Comune o del Governo”. I frequentatori della piscina, intanto, esprimono già le loro preoccupazioni. “Chiuderla o ridurre l’attività - dice un genitore - sarebbe un danno insostenibile per tutta

la città. La piscina di Noale non è solo un luogo dove si pratica dello sport, ma un luogo di incontro per genitori e bambini, sano e pulito. Non è solo un fatto legato al nuoto, ma una perdita grossa anche dal punto di vista del sociale”. Intanto, però, i dati in arrivo dalla Fin nazionale sembrano dare poche speranze: il 25% delle piscine ha già chiuso e altrettante potrebbero farlo entro aprile. C’è solo da sperare alla fine che interventi coordinati a tutti i livelli portino in breve tempo ad un abbassamento sostanziale delle bollette energetiche.

Torna attiva la “Casetta gialla” in via Aldo Moro

Torna finalmente attiva a Noale la “Casetta Gialla”, che da novembre riprende la sua attività culturale per le fasce di età più piccole. In questi ultimi mesi la “Casetta” di via Aldo Moro era stata sottoposta ad un radicale intervento di manutenzione ed è stata sostituita da un nuovo manufatto destinato a diventare luogo di incontro per bambine e bambini, ragazze e ragazzi della città. “Uno spaziospiega il sindaco Patrizia Andreotti - dove giocare, imparare, costruire nuove amicizie, luogo di crescita e di aggregazione per le nuove generazioni della nostra comunità”. Dopo l’inaugurazione , la casetta tornerà dunque a pieno regime, con l’avvio di una serie di nuove iniziative, incontri e momenti di gioco. La ristrutturazione totale della ca-

setta era stata annunciata nei mesi scorsi nell’ambito di una serie di interventi di manutenzione straordinaria delle coperture di alcuni edifici di proprietà comunale che, per anno di realizzazione e tipologia costruttiva, contenevano fibre di amianto. La struttura risultava vecchia e non più adatta alle attività educative dei bambini. Il Comune ha dunque deciso una

variazione di bilancio, stanziando 77.000 euro per interventi di rimozione e smaltimento delle coperture e valutato di acquistare una struttura nuova prefabbricata metallica in lamiera zincata più accogliente e con nuovi arredi. “Noale è una città che sta investendo molto sui giovani - conclude il sindaco Andreotti. E quanto fatto su questa struttura, assieme alla riqualificazione dell’area verde adiacente, è il segno del nostro impegno di amministratori per il futuro di una Noale migliore“. Insomma torna un punto di aggregazione importante che sarà utile alle famiglie e ai bambini anche per superare quei pesanti momenti di crisi che si erano generati con i lockdown e le limitazioni collegate alla pandemia negli anni scorsi. (m.to.)

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Territorio. Il preoccupato appello di Manuela Lovo, presidente dello Sporting Club Noale, per evitare la chiusura Massimo Tonizzo La piscina di Noale
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I gestori dell’impianto noalese sottolineano come con il caro energia i prezzi delle bollette siano saliti fino a 8 volte quelli pre-crisi
Noale

Martellago

Territorio. Sarà messa all’asta l’area di villa Priuli Grimani Morosini

Ca’ della Nave, soluzione in vista dopo il fallimento

Pare profilarsi finalmente all’orizzonte una soluzione definitiva per Ca’ della Nave, il golf club inserito all’interno della splendida villa Priuli Grimani Morosini a Martellago. Il complesso, uno dei più suggestivi tra le ville venete del circondario la cui origine risale alla metà del ‘500, è inserito in un immenso parco secolare situato in pieno centro città. Tutta la struttura, comprensiva di villa, cantine, campo da golf, barchesse e parco, era stata dichiarata fallita nei mesi scorsi a seguito dell’istanza di fallimento presentata dai creditori nel novembre 2020. Ma la buona notizia è che andrà nuovamente all’asta presumibilmente a dicembre, partendo da una cifra di base appena superiore ai 10 milioni di euro. Nell’aprile 2021, con un ‘offerta intorno ai 15 milioni se l’era aggiudicata inizialmente una società svizzera che, però, a suo tempo non aveva versato l’intero importo, limitandosi alla cauzione di 600mila euro senza nemmeno fornire le garanzie bancarie richieste dai notai italiani. Proprio grazie a questa offerta presentata a suo tempo, la procedura fallimentare si era bloccata in attesa del pagamento della somma concordata. Ma i giudici, visto il mancato versamento, non hanno potuto far altro che accogliere l’istanza di fallimento presentata dalla Carlo Alberto srl di Treviso, uno dei maggiori creditori di primo grado. Ora, invece, con il bando che sta per essere messo a punto, partendo da una base d’asta più bassa l’amministrazione comunale si augura che si faccia avanti un compratore e di riuscire a risolvere la delicata situazione venutasi a creare per rilanciare su basi certe l’intera struttura. Per ora si prosegue con la gestione provvisoria, fino alla conclusione, si spera positiva, della vicenda. Il sindaco di Martellago Andrea Saccarola si era augurato di chiudere la questione entro fine anno. Restano però i nodi relativi ai creditori, tra i quali c’è lo stesso Comune di Martellago. Una questione non da poco insomma per l’ente locale che certo non è intenzionato a perdere soldi a causa di questa operazione. Ma le prospettive fanno notare esponenti dell’opposizione non si presen-

La fondazione Ant sbarca a Olmo di Martellago

tano certo favorevoli. “Avendo riunito tutti i debiti delle società in un unico calderone ed essendo arrivato intorno alla cifra di 40 milioni di euro - spiega Alessio Boscolo consigliere comunale del gruppo Unione Civica - anche in caso di concretizzazione della vendita all’asta a 10 milioni, è evidente che molti creditori resterebbero fuori, anche alcuni preferenziali e la cosa non porterà nulla di buono. Fra essi, infatti, ci sono dipendenti,

istituti bancari e il nostro Comune che perderà una cifra rilevante”. Ora resta da capire se la nuova prospettiva con l’asta in programma poterà ad una soluzione positiva o invece per l’ennesima volta sarà necessario rinviare ancora al ribasso l’offerta all’asta. Si tratta di una occassione, una volta venduta, essenziale per il rilancio del territorio.

Fondazione Ant Italia Onlus, organizzazione non profit nata a Bologna nel 1978 su iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti sbarca con una sede anche a Olmo di Martellago. La sede martellacense, che non verrà utilizzata solamente come info point, verrà strutturata anche come centro di assistenza psicologica gratuita a favore dei malati di tumore e ai loro familiari grazie alla presenza della dottoressa Anna Giubilato. Fondazione Ant è la più ramificata realtà non profit in Italia nel campo dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai pazienti oncologici. Dal 1985 a oggi, infatti, Ant è stata

in grado di fornire sostegno a oltre 149.000 malati, in forma totalmente gratuita, mettendo in campo équipe multi-disciplinari presenti in 29 province in 11 regioni italiane (EmiliaRomagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ant, inoltre, offre un’assistenza specialistica grazie a 471 figure professionali tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, farmacisti e specialisti che operano per la Fondazione, fornendo a domicilio del malato tutte le cure necessarie 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

L’inaugurazione della nuova struttura è stata effettuata lo scorso ottobre alla presenza del sindaco di Martellago Andrea Saccarola e di quello di Salzano Luciano Betteto, presenti anche la presidente di Fondazione Ant Raffaella Pannuti, la responsabile per il Miranese Elvia Favaretto e la psicoterapeuta Anna Giubilato oltre ai molti volontari coinvolti in questa iniziativa.

Soddisfazione da parte del sindaco Saccarola che sul suo profilo Facebook ha postato il suo saluto a questa encomiabile iniziativa “Ben arrivata Fondazione Ant Italia Onlus”. Si tratta di un servizio che sarà utile a tutte quelle persone che si confrontano con il difficile problema della malattia e della necessità di sostegno e recupero. (r.m.)

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Pasti gratis per le persone che si troveranno in difficoltà

La crisi morde e si fa sentire pesantemente sui bilanci delle famiglie. Quest’inverno, particolarmente, con il caro energia, molte persone si troveranno nella drammatica situazione di tagliare le spese anche su beni primari, come il cibo. Allora l’arte di arrangiarsi caratteristica dell’italiano medio spinge i più fantasiosi a fare di necessità virtù e trovare le soluzioni più disparate. A Maerne di Martellago, ad esempio, la tipica tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ossia il caffè già pagato al bar da altri, a favore di chi fa fatica a permetterselo si rinnova e amplia il suo raggio d’azione comprendendo un piccolo box cena a favore dei più bisognosi. L’idea è stata del titolare del locale The Italian Job di Piazza IV Novembre, Cesare Manchiaro, il quale, almeno a fine anno, metterà a disposizione un pasto sospeso comprendente un pani-

no, patate al forno e una bottiglia d’acqua. Chiunque potrà partecipare con un’offerta di 5 euro con tanto di ricevuta. Cesare, in realtà, non è nuovo di queste trovate. Durante il periodo più buio della pandemia, a Noale, da titolare de “L’Olandese Volante” si era inventato una sorta di drive in in Piazza XX Settembre dove serviva

cibo da consumarsi in macchina. Un successone. “Nemmeno noi esercenti ce la stiamo passando bene - racconta Manchiaro - ma in fondo anche noi lavoriamo grazie alle famiglie. Ho pensato che, in fondo, nella vita ho avuto molte

fortune e ora mi sono sentito in dovere di rendere qualcosa indietro. Non ho voluto prendere donazioni in denaro ma solamente in cibo, in fondo un pasto caldo non deve essere negato a nessuno. Sono comunque in contatto con i servizi sociali del Comune di

Giuseppe Salvador vince la Tiramisù World Cup

Il Tiramisù parla da sempre più veneto. È di Martellago, infatti, il vincitore per il 2022 della Tiramisù World Cup, la kermesse che si è tenuta a Treviso a ottobre e che ha decretato campione del mondo il martellacense Giuseppe Salvador, 49 anni, vincitore nella categoria “Ricetta classica”. Salvador, che, in realtà, nella vita si occupa di tutt’altro, ossia, pavimenti in legno nell’azienda di famiglia, ha da sempre questa passione e non manca mai di prepararlo per la sua fidanzata Sara con cui convive, e ai suoi cari. Non era la prima volta che partecipava alla manifestazione. Ne era stato, infatti, protagonista anche nelle scorse sei edizioni ma ora è finalmente riuscito a portare a casa l’ambito trofeo. Il suo segreto? L’equilibrio tra gli ingredienti. “È una passione nata da quando ave-

vo 14 anni e lo realizzavo per la mia famiglia - spiega Giuseppe. È un dolce semplice da fare e piace a tutti. Con gli anni, poi, ho sempre più affinato la mia ricetta”. “Ho provato grande gioia - dice. Dedico la mia vittoria al mio caro amico Marco Zago, scomparso a 47 anni nel 2020”. Zago, già candidato sindaco di Martellago nel 2018, era venuto a mancare improvvisamente a causa di un infarto. Giuseppe non l’ha mai dimenticato e a suo nome ha creato un’associazione, “La Speranza di Marco”, con lo scopo di dotare quanti più spazi pubblici possibile di defibrillatori. “Tutto quello che arriverà da questa vincita - spiega - andrà a finanziare l’acquisto di nuovi strumenti salvavita”. I progetti per il futuro? Giuseppe non nasconde di voler lavorare nel settore della pasticceria. (r.m.)

Martellago che hanno più esperienza di me e magari in futuro si potranno pensare altre forme di donazione. Per ora vado avanti così fino a fine anno ma non escludo che si possa proseguire anche con l’anno nuovo. Ho avuto moltissimi clienti che hanno

lasciato la donazione e agli utenti garantirò massima riservatezza, posso anche effettuare le consegne a casa”. “Non intendo fare elemosina - precisa Cesare - ma solo dare un aiuto concreto. La situazione è difficile e temo che possa solo peggiorare per cui ho ritenuto giusto fare qualcosa per la comunità”. Insomma un servizio gratuito di consegna pasti per i più bisognosi che purtroppo come certificano anche parrocchie e Comuni sono tantissimi e rischiano di aumentare. Ora il pranzo caldo non lo servirà (o consegnerà) un parroco o un volontario di associazioni caritatevoli ma direttamente il titolare di un locale. Una vera novità. Il servizio è aperto domenica e lunedì dalle 18 alle 22, dal mercoledì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 18 alle 22. chiuso il martedì.

12 www.lapiazzaweb.it Martellago
Solidarietà. L’iniziativa del titolare di un locale della frazione di Maerne in collaborazione con il Comune
È partita la raccolta di 5 euro fra i clienti del locale per offrire cibo da qui fino a fine anno
La premiazione di Giuseppe Salvador Cesare Manchiaro davanti al suo locale

“Più treni in arrivo, mancano bus nei fine settimana”

“L a nostra città è ben servita dal trasporto pubblico, sia ferroviario che su gomma. Il potenziamento della linea ferroviaria e quella degli autobus sarà importante per la cittadinanza”. Lo spiega il sindaco di Salzano Luciano Betteto. In un periodo come questo infatti, in cui le famiglie tendono sempre di più a risparmiare in tema di consumo energetico, e in cui è diffusa sempre più la consapevolezza del rispetto dell’ambiente, il trasporto pubblico locale diventa un fattore importante su cui investire. Intanto in attesa che si arrivi ad avere un parco automezzi più ecosostenibile i collegamenti su rotaia risultano essere quelli meno impattanti a livello di emissioni di Co2. Abbiamo verificato così con il sindaco la situazione da questo punto di vista nel Comune da lui amministrato. “Per quanto riguarda il trasporto ferroviario abbiamo la nostra linea Venezia-Bassano che mi sembra funzioni piuttosto bene - ci conferma il primo cittadino. Tra l’altro con il raddoppio previsto sicuramente avremo un notevole miglioramento con una decina di minuti di recupero. Parliamo quindi di un treno ogni venti minuti. Non abbiamo ancora idea su quando però questo avverrà, si sta ancora discutendo in Regione, mi auguro

però che ciò si possa realizzare velocemente. Per quanto riguarda il trasporto su strada diciamo che su Salzano le corse dei bus sono ancora un po’ limitate nel fine settimana ma per il resto ad esempio la frazione di Robegano ha una linea con collegamenti molto più frequenti perché si trova sulla direttrice Noale-Mestre, pertanto sotto questo aspetto le cose vanno abbastanza bene. Su Salzano capoluogo invece la situazione è un po’ più problematica la domenica, ne abbiamo parlato anche con i responsabili di Actv. Nel corso del tempo, più avanti, speriamo di migliorare la situazione ma, ovviamente, dipende da Actv e dalle effettive richieste che ci sono”. A questo proposito,

notizia di servizio: Avm- Actv avvisa con una notizia pubblicata sul proprio sito riportata anche sulla pagina web del Comune, che fino al termine dei lavori previsti per venerdì 2 dicembre 2022 verrà chiuso al traffico un tratto di via Roma a Salzano all’altezza dell’innesto con via Liguria. Pertanto, gli autobus delle linee interessate al transito effettueranno la deviazione prevista esattamente per il giorno del mercato rionale. Le fermate verranno effettuate lungo il percorso deviato. Tutto questo per poter effettuare i lavori di scavo propedeutici alla messa in sicurezza idraulica del parco di Villa Donà Romanin-Jacur.

Ciclabile di via Villatega, cantieri al via dal 2023

Una pista ciclabile ed una nuova passerella fra i provvedimenti che troveranno prossimamente attuazione, progettati dal settore lavori pubblici del Comune di Salzano. “Finalmente tutti i pezzi del puzzle burocratico hanno trovato la giusta posizione”. Ad annunciarlo con soddisfazione l’assessore ai

lavori Pubblici Claudio Bottacin. “In pochi mesi si passerà concretamente all’inizio dei lavori della pista ciclopedonale che collegherà Salzano con Noale attraverso via Villatega. –prosegue l’assessore ai lavori pubblici. La tanto richiesta quanto necessaria pista ciclopedonale, assieme alla realizzazione di una nuova passerella sul fiume Marzenego, permetterà il collegamento in sicurezza tra i due Comuni. A breve sarà possibile passare dal progetto esecutivo all’attività di cantiere in quanto la gara per l’affidamento dei lavori è stata avviata e sarà espletata entro fine novembre, mentre l’inizio presunto del cantiere è previsto per gennaio 2023”. Alla soddisfazione dell’assessore si aggiunge anche quella del sindaco Luciano Betteto. (l.p.)

13 www.lapiazzaweb.it Scarica gratuitamente la nuova App del giornale più diffuso del Veneto. L’INFORMAZIONE LOCALE A PORTATA DI CLICK. Salzano
Territorio. Il sindaco Luciano Betteto fa il punto in tema di trasporti pubblici
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Sociale.

Per far fronte alle tante richieste provenienti dal territorio

Aiuti alle famiglie, arrivano i contributi a favore dell’infanzia

Iproblemi delle famiglie salzanesi in questo periodo invernale sono davvero tanti e le difficoltà economiche si sommano sempre di più. Decine e decine le richieste di aiuto arrivate in questi mesi all’ente locale. Per questo il Comune mette a disposizione tanti contributi per chi ha più difficoltà e ha figli piccoli. Sono stati così prorogati visti i tempi di eccezionale difficoltà che viviamo, i termini per la presentazione delle domande di contributo da parte dei genitori che hanno figli che frequentano i servizi della prima infanzia. Le domande per la concessione del contributo possono essere presentate fino al 15 dicembre 2022.

Il contributo per la frequenza dei servizi alla prima infanzia avviene mediante applicazione sperimentale del “Fattore Famiglia”, previsto dalla legge regionale numero 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” e non sostituisce gli interventi di competenza del Comune, previsti in ambito di beneficienza pubblica, perciò, sono tali sussidi cumulabili con eventuali altri contributi disposti per i medesimi fini. La compilazione delle domande da parte degli interessati deve avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma disponibile. Il contributo che verrà corrisposto andrà da un minimo di 200 euro ad un massimo di 600 euro per ogni minore di età da zero a tre che usufruisce della frequenza dei servizi per la prima infanzia. L’accesso al contributo sarà in

funzione dell’ordine cronologico di presentazione delle domande di contribuzione e delle risorse stanziate che ammontano complessivamente all’importo di 224.318 euro. L’importo del contributo è in funzione dell’applicazione del “Fattore Famiglia” e decresce linearmente dal valore massimo di 600 euro fino a quello minimo di 200 euro, questi ultimi saranno corrisposti per i redditi con un valore Isee di euro 15.000 mentre il valore massimo sarà corrisposto per i redditi con un valore Isee massimo di 3.000 euro. Ovviamente le domande con valore Isee superiore a 15.000 euro non avranno accesso al contributo. Per informazioni riguardanti i requisiti, la modalità di invio e la presentazione del-

la domanda è possibile contattare l’Ufficio Famiglia al numero 041 5709712, il martedì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 oppure si può inviare una richiesta tramite l’ indirizzo mail sociale@comune. salzano.ve.it L’Ufficio Famiglia del Comune di Salzano si riserva la facoltà di attivare controlli a campione sulla veridicità dei requisiti dichiarati nell’autocertificazione. Sicuramente questi contributi non basteranno e risolvere le tante criticità che si sono generate in questo complicato periodo, ma si tratta intanto di un segnale di attenzione preciso a cui ovviamente nel corso dei mesi dovranno seguirne altri.

Urbanistica, verso la riduzione delle aree destinate ad Erp

Sono state approvate dall’amministrazione comunale le nuove linee guida per l’applicazione dell’Erp (edilizia residenziale pubblica) nei piani norma. Ad annunciarlo l’assessore all’urbanistica del comune salzanese, Claudio Bottacin. “All’amministrazione comunale – spiega Bottacin – arrivavano, da privati di diversi piani norma, richieste di ridimensionare le aree destinate ad Erp. L’approvazione di tali modifiche eviterà di ingessare la realizzazione dei piani norma con l’applicazione di norme troppo rigide”. Anche il sindaco

Luciano Betteto sottolinea l’importanza di tale applicazione. “Il Comune di Salzano – commenta il sindaco salzanese - per venire incontro alle richieste avanzate, non rientrando tra i Comuni ad alta densità abitativa per i quali è previsto l’obbligo di destinare una quota volumetrica ad Edilizia Residenziale pubblica, ha redatto delle precise linee guida. Tali linee guida consentiranno, di rivedere la quota parte volumetrica destinata ad Erp dal piano vigente ai singoli ambiti di trasformazione soggetti a Piano Urbanistico Attuativo”.

“L’atto d’indirizzo - ha concluso Luciano Betteto - si configura come riferimento per l’amministrazione comunale per l’applicabilità della perequazione urbanistica in due casi. Nel primo caso viene mantenuto il volume e perequata la trasformazione di tutto o parte del volume Erp in volume residenziale e nel secondo caso viene stralciato l’intero volume destinato ad Erp”. Insomma di fronte ad una situazione che è mutata nel tempo, il Comune si adegua e recepisce le precise istanze che arrivano dal territorio. (l.p.)

Sono stati stanziati complessivamente 224 mila euro. L’importo del contributo decresce in base al reddito: da un massimo di 600 fino a un minimo di 200 euro. Il termine per la richiesta prorogato fino al 15 dicembre

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Territorio. Lettera aperta del sindaco Nais Marcon a insegnanti, genitori ed alunni Scuole in difficoltà: il Comune promette aiuti concreti

Il nuovo anno scolastico è iniziato da poco, e a Scorzè arriva in tutti i plessi una lettera aperta del sindaco Nais Marcon che, da ex insegnante, parla a cuore aperto a insegnanti, alunni e genitori per rassicurarli sulla mancanza di insegnanti e sulle condizioni generali dell’istruzione in città. “Da ex insegnante - dice il sindaco nella sua lettera pubblicata sulla pagina del sito del Comune - mi sento di dire che, per quanto possano non amare lo studio, gli studenti, grandi o piccoli che siano, in linea di massima affrontano la vita scolastica con gioia perché trovano modo di stare con i propri coetanei, di confrontarsi con loro, di crescere sia sotto l’aspetto sociale che culturale. Negli ultimi anni tutto questo è, in parte mancato e la scuola si è ridotta molto spesso ad essere un mero trasferimento di nozioni a volte trasmesse anche per via telematica, perdendo quella che è la parte più importante degli ambiti di apprendimento che è proprio la condivisione con i coetanei e con gli insegnanti, la discussione e il misurarsi in una sana competizione che porterà ad essere allenati per affrontare poi gradualmente, anche le difficoltà della vita”. Poi, il sindaco passa a parlare delle problematiche proprie della scuola in città: “Sappiamo che mancano ancora insegnanti e personale ausiliario, sappiamo che da noi, nell’istituto comprensivo “Martini” di Peseggia è stata nominata una dirigente scolastica reggente e che questa dovrà dividersi tra due istituti ma confidiamo nella collaborazione di tutti affinché la scuola continui ad operare secondo gli standard fino ad oggi affrontati anche perché conosciamo la valenza del personale docente. L’amministrazione comunale, come ha sempre fatto, sarà vicina alle esigenze delle scuole cercando di rispondere alle varie necessità. Un punto difficile da affrontare quest’anno, saranno gli aumenti delle utenze e dei servizi mensa e trasporto scolastico. Per questi ultimi due in particolare, l’impegno dell’amministrazione comunale sarà volto a non aumentare i costi a carico delle famiglie sobbarcandosi la spesa e cercando di andare loro incontro valutando che già debbono affrontare costi maggiorati di libri e di materiale didattico. Per questo sono certa che la collaborazione tra scuola, famiglie ed ammini-

L’Avis in paese festeggia i 50 anni, donazioni in aumento

strazione comunale sicuramente potrà aiutare a superare le difficoltà che già si intravvedono”. Infine, un saluto e un augurio a chi nella scuola lavora: “auguro a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico di poter vivere serenamente l’anno scolastico, ricordando che quelli della scuola sono gli anni più belli, sia per chi la vive da docente ma soprattutto per chi nella scuola cresce e si prepara ad affrontare la vita”.

Mezzo secolo di donazioni a favore di tutti e con un costante apporto di volontari non occasionali. La festa per i 50 anni di Avis Scorzè è quella di una storia cominciata mezzo secolo fa su impulso di don Guerrino Zara che continua ancora ma che, come spiegano i volontari in attività, ora avrebbe bisogno anche abbastanza urgente letteralmente di “sangue giovane”. La sezione Avis di Scorzè ha festeggiato a ottobre il mezzo secolo di vita con dati decisamente positivi ma, come sempre, ancora migliorabili. Sono stati più di 500 i donatori nell’ultimo anno, dato in leggero

aumento rispetto all’anno passato, con più di 700 donazioni effettuate, 56 delle quali da riferirsi a donatori nuovi rispetto a quelli già iscritti, considerando inoltre che manca ancora una ultima giornata di donazione, quella del prossimo 23 novembre. “Per noi- dicono dalla sezionenon c’è gioia più grande di vedere la famiglia Avis allargarsi e avere nuovi donatori per coprire la richiesta di sangue del nostro sistema sanitario. Per questo ci appelliamo a tutti, soprattutto ai più giovani, perché possano dare una mano non tanto a noi, quanto a chi ne ha veramente bisogno. Lo slogan della nuova campagna è che “il sangue non cresce sugli alberi”, quindi impegniamoci tutti al meglio nell’aiuto”. Le regole per le donazioni sono poche e chiare: “Se non sei iscritto all’Avis e stai per prenotare la tua iscrizione per l’idoneità, ricorda di presentarti a digiuno con carta d’identità e tessera sanitaria. Ricordati anche, prima della donazione, di bere almeno mezzo litro d’acqua e di fare una colazione leggera: caffè o tè non zuccherati, spremuta di frutta, 2 o 3 fette biscottate. L’intervallo tra una donazione e l’altra non deve essere inferiore a 90 giorni e comunque non si possono superare le quattro donazioni all’anno per gli uomini e le due donazioni all’anno per le donne”. (ma.to.)

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Scorzè
L’istituto comprensivo Martini di Scorzè

Censimento permamente, coinvolti migliaia di residenti

Al via a Scorzè il censimento permanente della popolazione per l’anno 2022 che vedrà coinvolte 1 milione 326.995 persone in 2.531 Comuni sull’intero territorio nazionale. Il censimento permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione che dimora abitualmente in Italia, a livello nazionale, regionale e locale e di confrontarle con quelle del passato e degli altri paesi. Grazie all’integrazione dei dati raccolti dal censimento – attraverso due diverse rilevazioni campionarie denominate “da lista” e “areale” – con quelli provenienti dalle fonti amministrative, l’Istat è in grado restituire informazioni continue e tempestive, rappresentative dell’intera popolazione, ma anche di garantire un forte contenimento dei costi e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie. In questa fase alcune famiglie del Comune di Scorzè sono state individuate dall’istituto nazionale di statistica come “famiglie-campione” per le indagini del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Queste famiglie hanno nelle scorse settimane ricevuto una lettera a firma del presidente dell’Istat, che le invita alla compilazione di un questionario. Il campione di famiglie coinvolto nella rilevazione areale (per indirizzo) sarà intervistato al proprio domicilio dal rilevatore incaricato dall’Istat oppure sarà invitato a rendere l’intervista presso il centro comunale di rilevazione all’ufficio anagrafe del Comune. Il campione di famiglie coinvolto nella rilevazione da lista (per lista di nominativi) potrà invece compilare il questionario sulla piattaforma online dedicata, utilizzando le credenziali di accesso riportate nella lettera informativa ricevuta, entro il 12 dicembre 2022. La data di riferimento del censimento è il 2 ottobre 2022, ossia le risposte ai quesiti inseriti nel questionario sono state riferite a questa data. I primi risultati saranno invece diffusi a dicembre 2023. Dato che partecipare al censimento è un obbligo di legge, ma anche un’importante opportunità, tutte le famiglie della città interessate potranno ricevere

assistenza alla compilazione in maniera del tutto gratuita utilizzando diversi canali di contatto: via telefono, contattando il numero verde Istat 800 188 802 (attivo fino al 22 dicembre 2022 tutti i giorni, inclusi sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 21) oppure chiamando il centro comunale di rilevazione al numero 041 5848231 – 5848235.

Inquinamento nei rii, denunciate morie di pesci e volatili

Danni ambientali segnalati nei fossi e nei rii di Scorzè, segni di un possibile inquinamento doloso nelle scorse settimane. A segnalare on line e alle autorità un gruppo di cittadini dalla pagina “Scorzè per tutti”, con foto esplicite e richiesta di spiegazioni. “Dobbiamo segnalare ancora una voltascrivono- una grossa moria di pesci a Scorzè in vari canaletti che si immettono nel rio e che fino a qualche tempo fa erano pieni di pesci. Attualmente invece non c’è vita: morti a centinaia, tra cui anche dei volatili, crediamo gallinelle d’acqua. Il problema è che tutti questi piccoli canali poi sfociano nel Dese e la nostra paura è che questo possa diventare un problema ancora peggiore”.

Da qui, le richieste di spiegazioni o per lo meno di indagini più approfondite su cosa possa essere accaduto. Tra le ipotesi, in attesa che la segnalazione arrivi ad Arpav per effettuare i controlli, lo scolo di un depuratore rotto o fuori controllo, ma anche purtroppo il versamento volontario di sostanze inquinanti di scarto da parte di qualche persona senza scrupoli. “La puzza a tratti è insostenibile - dicono i residenti della zona - e i pesci continuano a morire.

Dobbiamo però purtroppo dire che il fatto non è una novità: anche negli anni passati in alcuni periodi si è verificata questa situazione, con i controlli che hanno confermato la presenza di sostanze inquinanti. Ora speriamo che le autorità facciano il loro dovere e che venga scoperto in tempi brevi il responsabile del danno”. “Continueremo a monitorare il territorio - dicono intanto i volontari. Per rilevare i fenomeni di inquinamento dell’acqua, ma anche del terreno, viste le diverse discariche abusive che sono state scoperte in passato e che continuano a essere segnalate”. Insomma l’azione di privati e forse anche di aziende provoca danni ad un ecosistema già provato, i responsabili vanno individuati. (m.to.)

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Massimo Tonizzo
Demografia. Attivato nelle scorse settimane un essenziale strumento di rilevazione
Scorzè
Il Municipio di Scorzè

Spiagge. I sindaci della litorale veneto riuniti in conferenza

Il futuro del turismo, azioni e strategie per guardare avanti con ottimismo

Già lo scorso anno i sindaci riuniti nella Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto avevano deciso di avviare uno studio utile ad analizzare la situazione passata e presente riferita al turismo dei loro territori, in modo da uscire dalla fase di incertezza che il Covid aveva posto durante la precedente stagione balneare.

Uno strumento utile ad avviare una pianificazione strategica per consolidare e rafforzare le posizioni dei territori costieri sul mercato nazionale e internazionale. Il dossier “I Comuni della Costa veneta – Società, economia locale, pianificazione strategica” era stato redatto dal gruppo di lavoro di Tolomeo guidato dal professor Paolo Feltrin, presentato nei comuni alla presenza anche delle associazioni di categoria, degli operatori turistici e altri soggetti istituzionali. Quest’anno lo studio ha visto un aggiornamento e un ampliamento, concentrandosi sull’analisi dei flussi turistici nell’anno post-pandemico e cercando anche di rispondere alla domanda che in tanti, nel biennio covid, si sono posti: “Nulla sarà come prima?”.

“Dobbiamo smettere di pensare che il turismo possa bastare da solo all’economia dei nostri territori –spiega Roberta Nesto, presidente della Conferenza e sindaco di Cavallino-Treporti –. Il covid ci ha portato tante grandi preoccupazioni, ma è stato anche un momento che ci ha portato a interrogarci sul futuro delle nostre destinazioni.

Dobbiamo guardare sempre avanti, continuare ad investire, trovare la forza di proporre sempre delle al-

ternative, come hanno fatto i nostri imprenditori”. Se da una parte gli anni del covid hanno spinto i turisti a mete di prossimità, ci si interroga ora se il ritorno alla normalità influisca sui flussi futuri, e come attrarre nuovi ospiti.

“Messa da parte una stagione molto positiva, il problema è guardare avanti con prudenza – precisa Paolo Feltrin, responsabile del dossier –. Tutti tendono a dimenticare il covid il più possibile, e cominciano a pensare di nuovo a girare il mondo, con mete vicine ma anche nuovamente lontane. Si pone quindi un problema per la costa veneta: attrare il più possibile quel pubblico nazionale ed europeo che per mille ragioni non apprezza andare lontano. Come? Migliorando sempre più i servizi che quel tipo di turista predilige. Bisogna quindi creare un ambiente sociale molto simile a quello che gli ospiti vicino a casa. Il che significa territori con meno auto possibili, più biciclette, mobilità più sostenibile. Come si è ormai abituato tutto il centro-nord Europa. In secondo luogo bisogna attirare più la fascia anziana, che rappresentano una fetta enorme di turisti e che solo in parte il Veneto attrare, al contrario di altri paesi come Spagna e Portogallo”.

Lo studio realizzato sarà presentato nelle prossime settimane ai primi cittadini della costa e agli imprenditori, in modo che possano trarne utile spunto per pianificare utili strategie per preparare la prossima stagione turistica.

“Bisogna iniziare a ragionare come destinazioni – aggiunga la sindaco Nesto –. Non bastano più le strutture da sole, gli imprenditori da soli. Ma serve creare sempre nove opportunità, e lo si può fare creando reti tra pubblico e privato. Quello che emerge dallo studio è sì l’esigenza di avere infrastrutture più adeguate, migliorare l’accessibilità alle nostre località, pensare a un turismo più sostenibile, ma anche e soprattutto creare reti che possono essere orizzontali tra comuni e consorzi, oltre che verticali”. A conclusione dello studio, Feltrin tenta di rispondere alla fatidica comanda: Nulla sarà come prima?

“Sì, no… come la marea, che costantemente modifica la spiaggia, come le mareggiate che la sconvolgono: la pandemia è stata una mareggiata. Questa situazione deve indurre a investire per essere più forti, più reattivi alla prossima crisi: dalla ricerca emerge, in molti interlocutori, consapevolezza e volontà d’azione”.

“La corsa le mie ali”, Manuela Levorato racconta se stessa e i suoi grandi successi sportivi

Mille gare, i successi, le medaglie, i record. Manuela Levorato racconta se stessa, la sua vita, le sue emozioni, la sua tenacia, il suo impegno sportivo nel libro “La corsa le mie ali” nella sede del Panathlon Club di Chioggia.

La Levorato, socia già da alcuni anni del club clodiense, è stata accolta dal presidente Stefania Lando, da tempo amica dell’atleta, insieme con la coautrice del libro Silvia Miazzo.

La presentazione del libro è stata preceduta dalla lettura di una poe-

sia scritta per Manuela Levorato da Guidina Borella Lando, presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia. Tra le varie imprese sportive

sui 100 metri, ancor oggi imbattuto nonostante siano trascorsi oltre vent’anni.

Lo studio guidato dal professor Paolo Feltrin, aggiornato e ampliato, indica la strada agli amministratori: nulla sarà come prima della pandemia, bisogna essere pronti alle nuove sfide

dell’atleta uno spazio particolare è dedicato al giorno in cui la Levorato ha conquistato il record italiano

Tra i numerosi soci e ospiti presenti vi era anche Rossano Boscolo, già referente del Coni a Chioggia, che proprio per incoraggiare l’atletica locale ha trasmesso in streaming l’intero incontro organizzato dal Panathlon ed ha invitato la Levorato a ‘correre’ con i ragazzi chioggiotti per sensibilizzare l’amministrazione locale a dotare la città di un impianto sportivo dedicato all’atletica leggera. (e.f.)

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Economia. A Venezia nelle scorse settimane si è tenuto il “Venice Sustainable Fashion Forum”

Il settore della moda è in crescita e sempre più sostenibile

Un mercato globale, caratterizzato da una crescita sostenuta ma in cui solo una frazione minima attua modelli di economia circolare. In Italia la gestione della sostenibilità è condizionata dalla piccola dimensione delle imprese. A livello globale la mancanza di dati precisi impedisce di misurare e valutare gli impatti del settore in ambito ambientale e sociale. È la fotografia di “Just Fashion Transition”, lo studio coordinato da Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability di The European House – Ambrosetti che mette a fuoco le criticità e le opportunità della transizione sostenibile nel settore moda. Lo studio, presentato al Venice Sustainable Fashion Forum, ha valutato le performance economico-finanziarie di 2.700 aziende della catena di fornitura, ha valutato la sostenibilità di 167 aziende della filiera italiana e ha analizzato gli

strumenti di gestione della sostenibilità delle 100 più grandi imprese europee. Soddisfatto del Forum Vincenzo Marinese presidente di Confindustria Venezia area Venezia e Rovigo. “Venezia è la città sostenibile per eccellenza, per questo abbiamo voluto dare vita al primo summit internazionale dedicato alla transizione

green nel settore moda- dice. La Serenissima, regina dei mari, con la Via della Seta ha dato impulso a quello che nel Rinascimento era considerato il primo distretto tessile e della moda del mondo occidentale. Erede della tradizione nata a Venezia nel XIII secolo, il cluster calzaturiero della Riviera del Brenta oggi è tra i più presti-

“Scarpetta d’Oro”, illustrazioni in villa Widmann

La tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta erede dei “calegheri” si manifesta nella forza dell’immagine e nel linguaggio universale dell’arte. Fino al prossimo 8 gennaio saranno esposte a Mira a villa Widmann, prestigiosa sede di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, ventisette opere realizzate dagli illustratori che hanno partecipato al Premio Scarpetta d’Oro 2022. L’iniziativa, promossa da Acrib, è organizzata dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta nell’ambito di Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto realizzato con il contributo delle Camere di Commercio di Venezia Rovigo, Padova e Treviso Belluno. Il tema del bando 2022 “Nuove scarpe, nuovi passi!”, motivato dalla giuria come segnale di riscatto e speranza dopo il difficile periodo della pandemia, richiama la necessità di guardare alle opportunità future con fiducia ed energia. Varietà ed innovazione delle tecniche utilizzate (sia tradizionali che

giosi luoghi della manifattura. Con Venice Sustainable Fashion Forum, Venezia conferma la propria vocazione alla contaminazione, allo scambio di idee e l’antica tradizione del bello e ben fatto”. I tre principali fattori a trainare i volumi del settore moda nei prossimi anni saranno il Fast Fashion, le tecnologie digitali e i giovani. Le aspettative del settore sono di una crescita annua globale intorno al 6% (addirittura +7.9% annuo al 2026 se si considera solo il Fast Fashion). La velocizzazione dei tempi di produzione è stata, negli ultimi 30 anni, fenomenale. Contestualmente si registra una contrazione dei prezzi: solo in Gran Bretagna dal 1995 al 2014 il costo degli abiti è sceso del 54%, mentre gli altri beni di consumo sono aumentati del 49%. Mancano dati univoci sugli impatti ambientali e sociali del settore moda. In Europa, dove i dati ambientali

sono affidabili e dimostrano che il 75% delle esternalità negative è prodotto fuori dall’Unione Europea. Sul fronte sociale la stima di lavoratori che operano a livello globale oscilla tra i 60 e i 75 milioni, la maggior parte dei quali vive in paesi in via di sviluppo. Se in Europa le principali aziende della moda si concentrano sui temi ambientali, in particolare sul clima, con rendicontazioni e obiettivi specifici relativi a emissioni di Co2 e l’utilizzo delle materie prime. The European House - Ambrosetti ha condotto un’indagine sulla dimensione e la marginalità di oltre duemila aziende italiane da cui risulta la prevalenza di imprese di piccola taglia dove circa la metà ha fatturati annui inferiori ai 5 milioni di euro e solo il 3% supera i 50 milioni. All’aumentare delle dimensioni cresce l’adozione di strumenti per la gestione della sostenibilità.

digitali) e deciso carattere comunicativo contraddistinguono le opere esposte, selezionate dalla giuria presieduta da Andrea Artusi, sceneggiatore e disegnatore. “Ancora una volta, la tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta si apre al territorio con la mostra ospitata a Villa Widmann - sottolinea il presidente di Acrib e del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta Gilberto Ballin. Un’ulteriore occasione per raccontare ai giovani, alle famiglie, ai cittadini del Veneto e ai turisti l’antico legame che accomuna il “saper fare” dei calzaturieri con le arti visive. Nelle nostre aziende il bello prende forma in un prodotto, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il merito delle illustrazioni esposte è proprio quello di ricordare al visitatore questo aspetto, che rappresenta la forza del nostro distretto”. La tradizionale cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà sabato 26 novembre alle ore 11 al Palarcobaleno di Fossò .

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Emergono dati interessanti dallo studio “Just Fashion Transition” in cui sono state valutate le performance di 2700 aziende, e la sostenibilità della filiera italiana. Soddisfazione dal presidente di Confidustria Veneza Vincenzo Marinese Un momento del forum a Venezia

Chioggia. L’atteso appuntamento in Cattedrale giunge quest’anno alla 27esima

edizione

Un grande concerto per celebrare il Natale

Tornerà venerdì 23 dicembre, nella Cattedrale di S. Maria Assunta di Chioggia, il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin diretti dal Maestro Renzo Banzato; l’appuntamento, che giunge quest’anno al traguardo della 27esima edizione, si inserisce all’interno delle iniziative natalizie programmate dall’Amministrazione Comunale di Chioggia in collaborazione con la Pro Loco.

Il programma sarà principalmente legato al repertorio per coro, soli, orchestra e organo tradizionalmente legato alla Natività, attraverso l’esecuzione di pagine composte da Bach, Couperin, Wade, Adam, Lopez, Gruber, Redner, Berlin e soprattutto Händel, del quale sarà proposto il maestoso e imponente Zadok the Priest per orchestra, organo e coro a sette voci: si tratta del primo dei quattro Anthems che il musicista tedesco

compose per la solenne incoronazione di Re Giorgio II e della Regina Carolina, avvenuta in Westminster Abbey l’11 Ottobre 1727. Non mancherà un omaggio al compositore C. Franck, nella ricorrenza del bicentenario della nascita, dove l’orchestra e coro dialogheranno con il valente soprano coreano Oh Jimin, impegnata anche in altre pagine del repertorio sacro.

Il tutto sotto l’attenta direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, prestigiosa istituzione universitaria dove il Maestro è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione d’Orchestra.

Si tratta di un programma di grande fascino, che non deluderà le aspettative del numeroso pubblico che ogni anno attende con entusiasmo questo appuntamento con la grande musica: si è infatti in presenza di un evento che viene

vissuto dagli abitanti di Chioggia e Sottomarina come un momento assai atteso e sentito, un appuntamento che nelle precedenti 26 edizioni ha sempre visto il Duomo della città clodiense gremito in ogni ordine di posti.

La serata è realizzata dalla Città di Chioggia, in collaborazione con la Pro Loco e si avvale del sostegno di alcune realtà produttive del territorio.

L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.00; l’ingresso è libero.

Il libro. “Cercando Olga”, la prima studentessa nera a Ca’ Foscari negli anni del fascismo

Le cause e gli effetti del colonialismo italiano e il periodo fascista raccontati attraverso la vita di Olga. “Cercando Olga” di Francesco Furlan è la storia di Olga Manente, la prima studentessa afro-italiana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il viaggio dell’autore inizia nel 2018, quando la sua foto viene esposta in una mostra sull’Università ai tempi del Fascismo: Olga è una lista di studenti “attenzionati” perché ebrei, ma lei è in quella lista perché di pelle nera. “Di lei”, recita il pannello della mostra, “sappiamo solo queste poche cose”. L’autore si mette in viaggio, trova la sua tomba in un cimitero di Verona, lascia un biglietto. Rac-

coglie le prime testimonianze e mette insieme alcuni tasselli della sua vita: la nascita in Eritrea nel 1917, da un rapporto di madamato, l’infanzia trascorsa nel Veneziano, il trasferimento a Verona, il matrimonio sotto le bombe, la madre adottiva che le spalmava olio e borotalco per renderla più

bianca, la separazione dal marito prima della legge sul divorzio, un figlio morto in modo tragico e gli ultimi anni trascorsi in solitudine, forse nella pazzia. Come nel malato immaginario di Moliere, opera alla quale aveva dedicato la tesi di Ca’ Foscari, la sua storia ci nasconde dei segreti che non riusciremo mai a svelare. Ma racconta molto anche di noi, e di quello che siamo stati. E porta a galla qualcosa che ci riguarda, ancora oggi.

Francesco Furlan (1978) è un giornalista veneziano che lavora al quotidiano La Nuova Venezia dove si occupa dei principali problemi della città. Da otto anni collabora alle pagine di Repubblica.

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l’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin
Cultura
il direttore M° Renzo Banzato
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L’orchestra sinfonica e il Coro Tullio Serafin saranno diretti dal maestro Renzo Banzato, docente al Conservatorio di Adria

Calcio a 5. Dopo le amarezze del finale dello scorso campionato

Il “Città di Mestre C5 Green Agency” ci riprova e punta alla promozione

S tagione positiva quella vede impegnata la squadra del calcio a 5 Città di Mestre C5 Green Project Agency. Una società sana che è nata nel 2005 e da sempre è presieduta dal fondatore (è stato anche giocatore) Marco Chiozzotto. Dalla stagione 2007/2008 ha iniziato l’ascesa al massimi campionati, partendo dalla serie D, vincendo negli anni i campionati di C2, C1 e serie B, anche una Coppa Veneto di C2 e in serie B anche la Coppa Italia di categoria. Nella stagione 2019/2020 la compagine mestrina ha visto realizzarsi il sogno di approdare alla serie A2, grazie alla guida di mister Antonio Candeo che ha diretto un gruppo vincente formato dal direttore sportivo Mariano Bidoia. Quest’anno è alla terza stagione in A2 e non nasconde le ambizioni di voler provare a centrare un salto in avanti, mancato la scorsa stagione a causa di un episodio

molto dubbio. Non tanto per la sconfitta nella semifinale play-off a Pomezia per 3-2, quanto per un gol fantasma non visto a Pistoia a 19 secondi dal termine, che negò la vittoria alla formazione arancionera impedendole di conquistare i tre punti che le avrebbero consentito di scavalcare la formazione toscana al primo posto

e conquistare la promozione diretta in A1. Archiviata l’amarezza, la società è ripartita confermando il capitano Biancato, alla decima stagione con i colori mestrini, il bomber Mazzon, autore di 26 reti lo scorso campionato, gli esperti

Bordignon, Crescenzo, Villano tra i pali, l’italo brasiliano Bellomo, il connazionale Leandrinho e lo spagnolo Juanillo. A loro si sono aggiunti, dalla Fenice Veneziamestre il portiere Molin e l’ex capitano Ortolan, il pivot Del Gaudio, autore di oltre cento gol nelle ul-

Tennis, al torneo Barbuini vince Federico Santon

Fernando Barbuini è stato per molti anni presidente del Tennis Club Dolo e in precedenza anche assessore allo sport dolese. Durante la sua presidenza nel circolo sono stati anche inaugurati gli spogliatoi che erano attesi da decenni. Proprio per onorarne la memoria da alcuni anni si svolge un torneo tennistico che quest’anno è arrivato alla quarta edizione ed è riservato alla categoria maschile. Un evento importante per il circolo tant’è che alla cerimonia di premiazione hanno presenziato anche i figli, la moglie e la nipotina. A rendere più gioiosa l’atmosfera il successo in finale del proprio socio Federico Santon (categoria 4-2) che ha sconfitto Davide Pavanati (categoria 4-1) dello Sporting Club. Una finale combattuta al cospetto di tanti appassionati che vi hanno assistito e che ha vissuto di momenti di incertezza

sia perché entrambi i giocatori hanno accusato segni di stanchezza per la dispendiosa cavalcavata che li ha condotti alla gara finale e sia perché si sono presentati menomati da qualche guaio fisico. Non è comunque mancato impegno e determinazione. In semifinale Santon si era imposto su Michele Causin (categoria 4-1) del Tc Mirano per 6-2, 6-4 mentre Pavanati aveva avuto la meglio su Tommaso Raffaele ( categoria 4-2) del Tc Airone per 7-5, 6-2. Alla manifestazione hanno partecipato circa 150 racchette provenienti da tutto il Veneto e l’organizzazione è risultata perfetta grazie all’impegno profuso dalla direttrice di gara Micaela Barbuini e di molti soci del circolo che hanno voluto collaborare per onorare la memoria dell’ex presidente scomparso. Giudice arbitro è stato Andrea Spolaore. (l.p.)

time tre stagioni e mezza con la maglia del Futsal Villorba, la solidità l’ex nazionale naturalizzato Urio Canaj ex Calvi Noale e Miranese di calcio a 11, il giovane portiere Di Odoardo. Alla guida del gruppo c’è mister Kim Serandrei, coadiuvato dal vice Mirco Vec-

chiato e dal preparatore atletico Aurelio Conte mentre a Sebastiano Menapace compete il compito di allenare i portieri ed a Massimo Peloi e Stefano Mihalich, fisioterapisti, quello di recuperare gli infortunati. Compito importante quello rivestito dal team manager Luca Novello. In campionato la squadra ha fatto registrare due vittorie consecutive importanti, la prima per 3-2 in trasferta con l’Altovicentino e l’altra nel sentito derby con i cugini della Fenice per 6-1. Non è un girone facile con squadre di ottimo livello come Sampdoria, Verona, Asti, Lecco ma il Città di Mestre cercherà di inserirsi nel gruppone di queste provando a centrare uno dei posti disponibili nel prossimo campionato di A2 Elite, sempre sospinta dal proprio pubblico che quasi sempre fa registrare il sold out nella palestra del Franchetti.

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La squadra del presidente Marco Chiozzotto alla terza stagione in A2 si è rafforzata con nuovi innesti
Il momento della premiazione La squadra del “Città di Mestre”

#Regione

In Veneto è di nuovo boom turistico

il futuro

l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.

Assessore, è soddisfatto?

“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-

lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.

Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione

e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?

“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-

Il Punto

bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.

Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?

“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.

Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.

Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?

“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.

Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.

Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha

Migranti, la politica s’è rotta

ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.

Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati

dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?

Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.

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“I
L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO

A Venezia è di scena il Natale

Luminarie, alberi di Natale, mercatini, piste di pattinaggio su ghiaccio, appuntamenti culturali e intrattenimenti per grandi e piccini

L uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si è già attrezzata installando le luci che saranno accese dal 21 novembre e che illumineranno calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Si intitola “A Venezia è di scena il Natale”, il calendario di eventi – promosso dal Comune di Venezia e Vela spa – che saprà ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di appuntamenti per tutte le età.

A dare il via sarà proprio l’accensione delle luminarie, a partire dal 21 novembre , giorno della Festa della Salute.

Grande attenzione sarà data, quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. Grazie ad una attenta gestione delle accensioni, sia in termini di orario che di giornate, il costo complessivo dell’energia elettri-

ca sarà pari a quello dell’anno precedente.

Ad illuminarsi saranno la Strada Nuova, principale porta d’accesso a Venezia, nodo di connessione tra la città d’acqua e la città di terra, così come Piazza San Marco e l’area marciana, e le diverse direttrici nei sestieri di Santa Croce, Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, San Marco e Castello. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono collaborare il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere in questo Natale chi vive e visita la città. Inoltre American Express , ancora una volta attivo del progetto in veste di sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma, Lista di Spagna e Strada Nuova, partecipa in particolare a supporto del tessuto commerciale veneziano.

Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia” dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto , che rappresenta il

luogo ideale per gli acquisti natalizi e per vivere lo spirito delle festività in un ambiente raccolto e accogliente, sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da Piazza Ferretto si estenderanno lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino

Un flusso quasi continuo di luci – anche nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole – per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. A seguire, il 25 novembre sarà acceso l’albero in Piazza Ferretto, mentre il 2 dicembre sarà la volta dell’albero in Piazza San Marco. Dal 25 di novembre, a Mestre si aprirà anche la tanto attesa pista di pattinaggio su ghiaccio e i mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città, Piazza Ferretto e via Poerio, grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, mentre il profumo di cannella e vin brulé si diffonderà nell’aria. Il 3 dicembre sarà inaugurata anche la pista di pattinaggio di Venezia, mentre quella allestita in Piazza Mercato a Marghera aprirà i battenti già dal giorno di San Martino. “Venezia vuole celebrare il Natale del 2022 mantenendo vivi i simboli della tradizione, come le luminarie diffuse sul territo-

rio e i grandi alberi addobbati a festa – afferma il Sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza dopo questi ultimi difficili anni, che faranno riassaporare l’emozionante clima natalizio ai nostri concittadini e a chi sceglierà di visitare il nostro territorio. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze, diventano elementi che scaldano questo periodo dell’anno e che ci accompagneranno nei prossimi mesi per sottolineare la voglia di far risplendere questo nuovo spirito. Nelle nostre piazze troveremo percorsi illuminati, mercatini e tante attrazioni che ci inviteranno a tornare bambini. Nella luce, simbolo della rinascita spirituale e culturale, Venezia si presenta e presenta i suoi luoghi più belli e più vissuti, dove condividere gioia e calore. Venezia, le sue isole e la sua terraferma saranno luoghi di magia e di emozioni, dove non mancheranno occasioni di confronto artistiche, musicali e culturali per ricordarci che il Natale è anche un momento di pensiero e di crescita”.

Ma il Natale 2022 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei cittadini

aperti durante le festività natalizie alla scoperta della grande offerta del sistema museale, a partire dalle mostre “Anselm Kiefer” – a Palazzo Ducale fino al 6 gennaio – e “Kandinsky e le avanguardie” al Centro Culturale Candiani di Mestre fino al 21 febbraio 2023. Non mancheranno corse di Natale e la tradizionale Festa della Befana, ma la musica non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Daniel Harding, domenica 1 gennaio 2023 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).

Per i più piccoli o per gli amanti delle attività sportive , si potrà scegliere di pattinare su scenografiche piste di ghiaccio a Venezia, Mestre e Marghera nelle quali si svolgeranno anche esibizioni di pattinaggio, animazione con dj set e sfilata di cosplayer. E poi i tradizionali e immancabili concerti, attrazioni e spettacoli per adulti e bambini per rivivere assieme la bellissima fiaba di Natale, una cartolina di puro incanto e meraviglia in uno dei luoghi più suggestivi al mondo.

Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Venezia, sul sito e sui canali social di Venezia Unica

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Regione Le iniziative. Il sindaco Brugnaro: “coinvolta l’intera città”

La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio

“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso

Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche

celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.

Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.

Spazio naturalmente anche ai prota-

gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con

la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro

alla sua

Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.

Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”

Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.

Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?

“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte

delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.

Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-

tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?

“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.

Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.

“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.

“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.

La riforma del terzo settore potrebbe

dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?

“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.

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della Giustizia Carlo Nordio, prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte. Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto in foto Giovanni Follador ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI PIAZZA24

Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service

Valore delle relazioni e impegno sociale

Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.

La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-

zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore

Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.

Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,

creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.

IL PUNTO

Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è

quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.

“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.

“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.

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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione

É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.

Ma cos’è l’influenza?

Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.

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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/ Salute Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
quando,

Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione

Salute

Vaccino antinfluenzale

I SINTOMI

L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.

COME SI TRASMETTE

Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.

PERCHÉ VACCINARSI

Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.

In foto: La presentazione del programma Liltformen 2022

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A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.

Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.

In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-

revenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.

Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.

Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com

“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.

Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.

IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE

Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.

DOVE CI SI PUÒ VACCINARE

La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.

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Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022

Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella

“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”

Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico

Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.

Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.

É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.

Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.

In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da

parte dei sanitari e attivare l’ambulanzaattraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente: più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.

“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.

“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus.

Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.

“Il trattamento con trombolitico - conclu-

de - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.

“L’intervento è tempo-dipendente - in-

siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.

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Trapianto di fegato, come recuperare anche gli organi non idonei

Molti

fegati vengono considerati non idonei al trapianto, in quanto provenienti da donatori che presentano steatosi epatica (alta concentrazione di grassi), fibrosi oppure deceduti per arresto cardiaco senza possibilità di ripresa, il che impedisce all’organo di essere irrorato di sangue e quindi va incontro a morte cellulare più o meno estesa.

L’obiettivo invece è quello di recuperare anche quegli organi che non sono considerati idonei. Le nuove frontiere di cura e trapianto del fegato sono state l’oggetto di confronto dell’incontro internazionale, Americane The Liver meeting, che si è svolto lo scorso 3 novembre a Washington, organizzato dalla American Association Study of Liver Disease (AASLD). Tra i più importanti esperti del settore, anche il professor Francesco D’Amico, del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova e professore aggiunto di chirurgia presso la sezione di immunologia e trapianti del dipartimento di chirurgia della Yale University.

I più recenti traguardi nella trapiantologia

di fegato, prevedono, dal momento dell’espianto al trapianto, la sua conservazione in una machine perfusion (MP), ovvero una sorta di macchina in grado di conservare per alcune ore l’organo, perfondendolo con un liquido di preservazione speciale oppure sangue, per “ricondizionarlo” e prolungare i tempi di ischemia relativa. Ciò può avvenire in due modi, o tramite machine perfusion a freddo (ipotermica) dove il flusso al fegato viene mantenuto a basse temperature con un liquido di conservazione che viene pompato all’interno dell’organo attraverso i suoi vasi, oppure tramite una machine perfusion normotermica, dove il li-

quido è sostituito da sangue compatibile a 37C° che viene ossigenato come “in vivo”. Nell’Università di Yale (Connecticut – USA) è in corso da circa 1 anno un Trial preclinico ambizioso e primo nel suo genere, che utilizza catene corte di RNA interferenti (RNAi) da associare al sangue, durante il ricondizionamento in MP di organi non idonei al trapianto.

“Quello che vogliamo fare è riuscire ad utilizzare i fegati scartati e ritenuti non idonei al trapianto mettendoli in machine perfusion normotermica dove al sangue viene

aggiunto un farmaco - spiega il professor Francesco D’Amico -. Si tratta di un pool di farmaci, che inibiscono la trascrizione del RNA dal DNA nelle cellule epatiche, provando così a individuare e bloccare le proteine e le sostanze tossiche che si formerebbero in seguito al danno da ischemia/riperfusione e che condizionerebbero irreversibilmente la ripresa dell’eventuale trapianto successivo. Negli Stati Uniti ogni anno vengono scartati circa 1000 organi per vari motivi. L’obiettivo è rendere idonei, dopo 5 giorni di ricondizionamento in MP

normotermica, grazie all’aggiunta del farmaco sperimentale, molti dei fegati inizialmente definiti erroneamente non idonei, e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto”. Solo nel centro di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo, ogni anno vengono trapiantati circa 105 fegati dei circa 1300 trapiantati in Italia, e sempre in Italia ne vengono scartati al momento della valutazione circa il 15%, i quali potrebbero essere utili per ridurre le liste d’attesa visto che la richiesta è naturalmente superiore.

37 www.lapiazzaweb.it Salute
internazionale. Il Professor D’Amico
Washington
come raggiungere l’ambizioso obiettivo Grazie all’aggiunta di un farmaco sperimentale si potrebbero rendere idonei molti dei fegati che non lo sono e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto
L’incontro
a
ha spiegato
In foto il professor Francesco D’Amico

Ariete

Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli

Novembre

Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri

Novembre, il mese di passaggio e di riflessione

Bilancia

Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina

Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato

Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano

Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni

È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade

Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici

Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto

Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino

Acquario Capricorno Sagittario Scorpione

Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena

Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie

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