La Piazza del Miranese Nord ott2021

Page 1

Salute p. 35 Salute

on-line:

Pet p. 41 Pet

del Miranese Nord

OTTOBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 181

Regione p. 31 Regione

Fotografa il QR code e rimani aggiornato sulle notizie de laPiazza della tua Città Partecipa ai nostri

Concorsi a Premi

5 9 10 12 15 16

Noale, il Comune mette in sicurezza gli incroci pericolosi Gli interventi costeranno 90 mila euro e interesseranno cinque intersezioni, per una decina di strade servizio a pag 6 dove spesso si verificano incidenti. Si punta a moderare la velocità di chi transita

TERRITORIO

Tiramisù: vince una noalese NOALE

Commosso addio a Maria Antonietta Bottacin MARTELLAGO

Tari dimezzata e aiuti alle imprese MARTELLAGO

Via Ca’ Nave, parte la ciclopedonale SALZANO

Annessi agricoli, possibilità per le famiglie SCORZE’

Il Consorzio investe sulla sicurezza idraulica

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

D

a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5

Rimani sempre con lel’inserto news in con tempo reale offerte direttamente sul tuo smartphone Al centro delaggiornato giornale scopri le nuove

facebook.com/lapiazzaweb

Clicca mi piace!


2

www.lapiazzaweb.it


www.lapiazzaweb.it

3


4

www.lapiazzaweb.it


Facciamo il punto

www.lapiazzaweb.it

5 Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Tiramisù, vince una noalese S

oddisfazione a Noale per un premio che da…gioia anche dopo la consegna, passando all’assaggio. Il “tiramisu day” di Treviso, importante manifestazione che fa da preludio alla gara internazionale della “Tiramisù world cup” ha visto la vittoria della signora Luigina Mamprin di Noale, prima al 4 “Tiramisù Challenge Città di Treviso” con il suo dolce dal titolo “Il giardino di cuori”. La sifda, che ha visto vincere la cuoca noalese, è stata tra oltre cento concorrenti non professionisti che hanno prodotto sul momento e poi consegnato i loro tiramisù alle giurie dislocate nelle varie piazze cittadine. Tra questi sono stati poi scelti i migliori tiramisù per ciascuna piazza in vista della sfida finale che si è svolta nel centro storico del capoluogo trevigiano dove si sono radunati migliaia di appassionati del dolce più famoso al mondo. Quattro le aree finali: Piazza Borsa, Piazza dei Signori, Loggia di Palazzo dei Trecento e Loggia dei Cavalieri per le sfide di grandi e piccini per aggiudicarsi il titolo per il miglior Tiramisù classico realizzato con i sei magici ingredienti, savoiardi, uova, mascarpone, caffè, zucchero e cacao amaro, sono state distribuite oltre 10mila porzioni di Tiramisù proposte nei vari stand dislocati nelle piazze che hanno raccolto fondi per Telethon. Alla fine, il trionfo per Luigina Mamprin, che ha avuto l’onore di vedere il suo dolce assaggiato e premiato dai migliori pasticceri della città. Non è, però, forse un caso la presenza noalese tra i maestri del dolce: ricerche condotte da Giovanni Comisso per far conoscere la ricetta del Tiramisu, la fanno risalire, per lo meno nella variante trevigiana, al lavoro della veronese di nascita e noalese d’adozione Giuseppina Salsa, che parlava di “ricetta di casa Salsa” insegnata a lei da giovinetta e che non apparteneva alle tradizionali elaborazioni veronesi”. “Il Tiramisù di mia nonna - scrive Comisso, ricordando gli anni della permanenza a Noale della nonna- era un trionfo di ingredienti e aspetto, giacché per la nostra gioia ed esultanza sovrabbondava di tutto e soprattutto di cacao per limitare il sapore del caffe che a noi fanciulli incuteva timore di essere un po’ amaro. I savoiardi, seppure bene inzuppati all’ultimo momento, mantenevano forma distinta ed evidente”.

Luigina Mamprin si impone al “Tiramisù day”

Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.

Massimo Tonizzo

del Miranese Nord

è un marchio proprietà di

Srl

È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021


Noale

6

www.lapiazzaweb.it

Lavori pubblici. Il sindaco Patrizia Andreotti illustra gli interventi sul territorio

Viabilità, il Comune mette in sicurezza gli incroci pericolosi

C

ontinua anche per il 2021 il progetto di messa in sicurezza di alcune intersezioni pericolose del territorio noalese. Quest’anno l’amministrazione interverrà su altri punti di interesse, in particolare incrocio via del Bigolo - via Valsugana, via Santa Margherita - via Crosarona, via Santa Caterina - intersezione via Parauro, via Cerva - via San Dono, via Asolo - via Noalese Sud. “Abbiamo deciso - spiega l’assessore alla viabilità Francesco De Marchi- con gli uffici competenti una lista di situazioni che riteniamo pericolose e che necessitano urgentemente di opportuna messa in sicurezza tramite opere di moderazione della velocità. Anche quest’anno, come già avvenuto nel 2020, effettueremo diversi interventi su tutto il territorio comunale, frazioni comprese, per un valore

L’assessore De Marchi: “abbiamo individuato i casi che necessitano di una opportuna messa in sicurezza” di 90.000euro”. “Il programma che stiamo portando avanti- prosegue il sindaco, Patrizia Andreotti- ha già individuato una ditta di Castelfranco Veneto che, appena possibile, inizierà i cantieri. Ringrazio anche gli uffici comunali per il lavoro di programmazione accorto che, anno dopo anno, sta portando avanti”. Nei dettagli, per via del Bigolo - via Valsugana, per i pedoni il progetto prevede la creazione di uno spazio di arrivo e di connessione con la strada del Bigolo attraverso la realizzazione di un prolungamento della tombinatura del ponte esistente. Lo spazio ricavato

sarà delimitato da una aiuola di separazione dalla viabilità degli autoveicoli. Per via Santa Margherita - via Crosarona l’intersezione avviene in corrispondenza di un ampio tratto rettilineo dello stradone della Crosarona. L’incrocio risulta essere molto ampio, tale da permettere manovre libere che possono creare situazioni di pericolo. In particolare, per quest’ultimo motivo, saranno inserite due aiuole sparti traffico per canalizzare i flussi. Si è inoltre deciso di intervenire sulla segnaletica a terra con rallentatori ottici e con segnaletica verticale, tramite l’installazione di due segnali luminosi intermittenti con segnale di incrocio pericoloso. Per via Santa Caterina - intersezione via Parauro, incrocio critico per la confluenza di tre strade in un punto in cui l’area di intersezione è molto ampia ed è poco intuitivo comprendere quale sia la precedenza, si è quindi optato per una maggiore definizione geometrica della confluenza delle tre strade attraverso la realizzazione di un’aiuola spartitraffico. In via Cerva via San Dono, si è scelto di inserire dei rallentatori ottici a terra e di installare due segnali luminosi di incrocio pericoloso lungo la strada di via San Dono ad una distanza di circa 150 metri. Infine, per l’incrocio via Asolo - via Noalese Sud, via Asolo sarà chiusa al traffico attraverso la realizzazione di una doppia cordonata con interposto un acciottolato; la doppia cordonata sarà interrotta in corrispondenza del passaggio pedonale - è prevista la tombinatura di un breve tratto del canale stradale al fine di ricavare uno spazio adeguato per la sosta dei pedoni. Massimo Tonizzo

Aiuti per i canoni di locazione Arrivano gli attesi fondi per il sostegno alle famiglie bisognose anche per Noale. Con il cosiddetto “Decreto sostegni bis” il governo ha stanziato particolari fondi per il sostegno economico alle famiglie che versano in stato di bisogno e che, a causa degli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria da Covid-19, si trovano in difficoltà nel sostenere le spese per l’affitto e le utenze domestiche. Il Comune di Noale ha dato esecuzione a questa misura con un avviso pubblico pubblicato a metà settembre con il quale tutti i cittadini che ritengano di averne titolo, potranno presentare istanza per accedere a specifici interventi per il pagamento dei canoni di locazione (con esclusione dei canoni agevolati, ovvero calcolati sulla base della capacità economica della famiglia) o per il pagamento delle utenze domestiche. “Le famiglie interessate - spiega l’assessore alle politiche per il sociale Annamaria Tosatto - possono richiedere i contributi se rientrano nei nuclei familiari, residenti nel Comune di Noale; con un Isee uguale o inferiore a 13.391,82 euro. La motivazione della richiesta deve

essere riconducibile agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19. Questa amministrazione ha inoltre deciso di dare priorità a tutti quei nuclei familiari al cui interno è presente un componente con età inferiore a 65 anni con disabilità con riconoscimento della condizione di handicap secondo la L. 104/92. Scelta seguita anche in occasione dell’erogazione dei contributi per i centri estivi”. La domanda può essere presentata, entro il 15 novembre 2021, esclusivamente con il modello di autodichiarazione reperibile presso l’ufficio servizi sociali o scaricabile dal sito internet comunale www.comune.noale.ve.it.


www.lapiazzaweb.it

7


Noale

8

www.lapiazzaweb.it

Servizio. Si ampliano le modalità dell’offerta culturale

Bibliobike, arriva la bicicletta che consegna i libri

N

uovo servizio a disposizione per gli appassionati di lettura a Noale per un esperimento che sta già ottenendo un ottimo riscontro. È simpatica e coloratissima ed ha il nome curioso ma appropriato di “BiblioBike”, la bicicletta cargo che da settembre, ha iniziato il suo tour per le frazioni di Noale per condividere libri e cultura. Si tratta di una vera e propria piccola biblioteca itinerante dove sarà possibile prendere libri in omaggio, ma anche donare libri da condividere per il“bookcrossing”. “Una iniziativa - spiega l’assessore alla Cultura Annamaria Tosatto- realizzata grazie ad un’idea nata dalla collaborazione tra la Biblioteca Eliseo Carraro ed i volontari del servizio civile: Aurora, Chiara e Lorenzo. Un piccolo progetto di promozione della lettura nato in un periodo in cui il covid, e le limitazioni normative imposte, hanno ridotto la frequentazione della Biblioteca di Piazza XX Settembre. Segue l’iniziativa del “Book delivery” la consegna dei libri a domicilio previa prenotazione, servizio ancora attivo”.Tra i libri si trovano tanta narrativa, ma anche fumetti ed alcuni testi “vintage”, ma comunque interessanti, ma-

teriale donato alla biblioteca, già in possesso o non di interesse generale. “Quando si parla di Biblioteca- spiega il sindaco Patrizia Andreotti, - non dobbiamo guardare e pensare solo alle sue pareti, ma soprattutto alle opportunità che un contenitore del genere deve offrire ai cittadini, in particolare a coloro che proprio sono più distanti dalla lettura. Siamo lieti, quindi, di sostenere questa iniziativa certamente innovativa. Invito pertanto ad avvicinare i volontari del servizio civile nelle “biblio-

soste”, per prendere un libro, ma anche solo per sostenere e conoscere meglio l’iniziativa”. La bibliobike è ora in servizio effettivo per tutto il comune. La si può trovare parcheggiata a Briana in piazza Calvi, ingresso scuola primaria il venerdì dalle 9 alle 11, a Cappelletta in piazza Don Antonio Bordignon il martedì dalle 9 alle 11 e a Moniego in piazza il giovedì con gli stessi orari. In caso di pioggia la bibliososta non avrà luogo. Massimo Tonizzo

Ottobre rosa per la prevenzione Anche quest’anno ottobre a Noale è tornato ad essere il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Con il Comune che si tingerà di rosa per l’occasione,sono molte le iniziative promosse dall’assessorato Servizi alla Persona della Città di Noale. Oltre al materiale informativo cartaceo che sarà in distribuzione in Biblioteca all’ingresso dei Servizi Sociali e Municipio in collaborazione con Ulss 3 Servizio di Prevenzione e Screening, il Comune ha deciso per il patrocinio a due eventi: il convegno “Conosci il tuo seno” giovedì 28 ottobre alle 20.30 in sala San Giorgio e diretta streaming, e il “Careready mobile”, camper attrezzato per la mammografia ed ecografia gratuita che sosterà in piazza in date in via di definizione. Sostegno sociale, invece, a Lilt for Women - Campagna Nastro Rosa, iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sis Lilt 800 998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita e alla campagna Nastro Rosa invitando i dipendenti comunali e i cittadini ad indossare la spilletta, icona della lotta al tumore al seno. (m.to)


Noale

www.lapiazzaweb.it

9

Territorio. Importante iniziativa degli studenti dell’istituto comprensivo e del “Levi Ponti”

”Mics”, messo a punto un progetto per valorizzare e tutelare l’ambiente A Noale il sito di studio si trova lungo il fiume Marzenego e il suo affluente Rio Draganziolo, comprese le oasi protette di Noale e Lycaena

I

mportante iniziativa degli studenti dell’istituto comprensivo (elementari e medie) di Noale e dell’Iis Levi-Ponti di Mirano che hanno presentato a fine settembre, il loro lavoro di monitoraggio della qualità dell’acqua nel fiume Marzenego ai membri del progetto “Mics” (mics tools), finanziato dall’Unione Europea con partner italiano Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali. Mics, cioè “misurare l’impatto della citizen science” è un progetto di “scienza fatta con il coinvolgimento dei cittadini” finanziato dal programma Marco Horizon 2020. Nel caso di Noale, la citizen science viene svolta da educatori e scienziati insieme a comunità di cittadini per generare nuova conoscenza scientifica. Mics mira a raggiungere due obiettivi principali: in primo luogo, sviluppare una piattaforma web e una serie di strumenti per misurare l’impatto dei progetti di citizen science e, in secondo luogo, valutare l’impatto della citizen science in cinque siti o “casi studio”: due nel Regno Unito, uno in Ungheria, uno in Romania, e uno qui in Italia, a Noale. Il sito di studio si trova lungo il fiume Marzenego e il suo affluente Rio Draganziolo, comprese le oasi protette di Noale e Lycaena. Le due oasi ospitano numerose specie vegetali e animali

rare e in via di estinzione, tra cui l’airone rosso e la rana di Lataste. Durante i primi incontri, i cittadini (costituiti da numerose associazioni, tra cui il Wwf), le autorità comunali, il Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” e l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto hanno discusso dei problemi relativi a quest’area e hanno identificato le priorità dei parametri da monitorare. Sulla base di questi incontri l’area è ora monitorata per la qualità dell’acqua, vegetazione ripariale e acquatica, e i livelli di escherichia coli. I ricercatori di Mics hanno tenuto la loro riunione annuale del progetto a Noale, ospitati dal partner italiano, e hanno avuto l’opportunità di assistere alle presentazioni dell’assessore alle politiche ambientali e vicesindaco di Noale, Alessandra Dini, e degli studenti delle scuole medie. Gli studenti si sono divertiti ad apprendere nuove abilità e ad applicarle al di fuori della classe, oltre a parlare del progetto alla loro famiglia e ai loro amici. La preside dell’Istituto Comprensivo di Noale (Francesca Bonazza) ha affermato che “Noale pur essendo una piccola città italiana fa parte dell’Europa e quindi preservando il fiume Marzenego nel nostro territorio lo facciamo anche per l’Europa”. Massimo Tonizzo

Addio a Maria Antonietta Bottacin La politica e la cultura di Noale dicono addio ad una delle donne che ha fatto la storia recente della città grazie alle sue continue battaglie. Si è spenta a inizio ottobre per le conseguenze di una grave malattia Maria Antonietta Bottacin, già consigliera comunale a Noale nelle file del Pd dal 2014 al 2019, per poi essere nuovamente candidata sempre con il Pd in quell’anno senza essere rieletta. 63 anni compiuti da poco, era da tempo malata ma non aveva perso la voglia di vivere che da sempre l’aveva portata ad affrontare “di petto” tutte le sue molte passioni. La politica, ovviamente, in primo piano, ma almeno alla pari la montagna e le lunghe passeggiate, la letteratura e la musica, senza dimenticare l’impegno per l’associazione Genitori de La nostra famiglia, che ha come presidente

la sorella. Pensionata, era stata per anni responsabile delle risorse umane della ditta Safilo a Santa Maria di Sala. “La notizia che non avremmo mai voluto ricevere- il saluto del suo partito, il Pd, in un ricordo on line- la fine è arrivata. Antonietta se n’è andata nell’abbraccio della sua famiglia, alla quale tutto il Partito Democratico si stringe. Antonietta è stata militante nel Pd fin da subito, ha avuto incarichi negli organi provinciali ed ha rappresentato il nostro gruppo in consiglio comunale. Una persona caparbia e moderata, che ha sempre dato sostegno e incoraggiato i più giovani”. Commosso anche il pensiero lasciato dal Comune di Noale, che la saluta con affetto dalla sua pagina ufficiale. Lascia il marito Mariano, la figlia Chiara, la mamma Dorina e i nipoti. (ma.to.)


10

Martellago

www.lapiazzaweb.it

Attività economiche. Il sindaco Saccarola e l’assessore Corò illustrano le azioni

Tari 2021 dimezzata e aiuti per le imprese U

na boccata d’aria per le attività commerciali del Comune di Martellago duramente colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia. I titolari di attività economiche che hanno subito limitazioni, chiusure o che hanno visto perdite di fatturato pari o superiori al 30%, potranno infatti richiedere la riduzione della tassa rifiuti 2021. Potranno accedervi attività economiche anche individuali che esercitano una attività di impresa o professionale o di lavoro autonomo in qualunque forma giuridica, che abbiano una partita Iva e che sono soggetti passivi ai fini Tari. Un traguardo, quello della Tari dimezzata, che è stato possibile raggiungere grazie a “un tavolo di lavoro tra amministrazione, uffici preposti, gli stessi rappresentanti dei Comuni limitrofi e Veritas. Questo ha portato un risultato eccezionale e la creazione di un bando comune - sottolinea il sindaco Andrea Saccarola. “L’amministrazione - spiega - ha sempre voluto aiutare i commercianti in difficoltà, soprattutto in questo periodo di pandemia, ma bisognava farlo con calma e sfruttando al 100% le possibilità che si potevano utilizzare, analizzando tempistiche e investimenti”. “La maggioranza ha scelto di aspettare l’erogazione di questi fondi e nel frattempo ha lavorato su questa opportunità per attendere la somma spettante di denaro in grado ora di permette una riduzione del 50% sulla Tari del 2021” precisa Saccarola. L’assessore al Commercio Lionello Endrio Coró ribadisce che “la scelta di attendere l’erogazione del fondo derivante dallo Stato sia stata sì “sofferta” in termini di tempo, ma azzeccata, perché permetterà di utilizzare le risorse del fondo senza rischiare di perderlo si fossero investite precedentemente risorse del Comune”. A rendere possibile l’applicazione di questo tipo di agevolazioni da parte dei Comuni, senza dover investire direttamente denaro, è stato l’articolo 6 del decreto legge 25 maggio 2021, numero 73. Il riconoscimento e il calcolo della riduzione è condizionato alla presentazione dell’istanza telematica da rendere al gestore della Tari (Veritas), entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del

bando, ovvero entro il 22 ottobre 2021. Scaduto il termine non potranno essere ammesse nuove richieste. La riduzione spetterà a tutti i soggetti richiedenti ammessi alla fase di assegnazione dell’agevolazione e, nel caso in cui i fondi statali risultassero insufficienti, la giunta comunale si riserva di valutare eventuali successive integrazioni allo stanziamento. Anna Serena

Avis Maerne-Olmo, un defibrillatore alla parrocchia Il parroco di Maerne, don Siro Zorzi, chiedeva da tempo di collocare il dispositivo salvavita all’interno della parrocchia, trattandosi di un luogo molto frequentato dalla popolazione, soprattutto dalle fasce più anziane. Qualche settimana fa, il suo desiderio è stato esaudito. In occasione dei festeggiamenti per la ”Giornata del Donatore”, tenutasi a settembre, infatti, l’associazione di volontari di Maerne e Olmo ha voluto donare un defibrillatore alla parrocchia della frazione, “un elemento che puó risultare essenziale in momenti tanto importanti quanto critici” ha sottolineato il primo cittadino. A consegnare il defibrillatore al parroco è stata Gianna Moras, presidente dell’Avis, che ha anche illustrato le principali attività della sezione. Presente alla consegna il sindaco Saccarola, che colto l’occasione per ricordare ai cittadini che un gesto per alcuni molto sem-

plice, come donare il sangue, può salvare la vita a milioni di persone. “È con estremo piacere che ho partecipato oggi ai festeggiamenti. Insieme con la presidente dell’Avis Gianna Moras, abbiamo voluto incentivare la popolazione, presenti e non, a riconoscere l’importanza di questa associazione che, grazie alle donazioni, aiuta ogni anno milioni di persone e ad iscriversi nel caso in cui si volesse entrare a far parte di questa grande famiglia” ha scritto in un post sulla propria pagina Facebook. Anche Alessio Boscolo (Unione Civica) ha lodato l’iniziativa. “Grazie ai volontari della sezione Avis Maerne-Olmo per questa importante donazione ma, soprattutto, per il loro costante impegno che li contraddistingue- ha dichiarato. (a.s.)


www.lapiazzaweb.it

11


Martellago

12

www.lapiazzaweb.it

Viabilità. Senso unico in direzione est-ovest e nuovo percorso per le bici

Via Ca’ Nove, lavori per la sicurezza del tracciato ciclopedonale S

ono iniziati da qualche settimana gli interventi lungo una delle arterie principali del territorio comunale di Martellago, una strada fino a quel momento senza alcuno spazio dedicato ai pedoni e all’utenza debole e con veicoli che sfrecciavano ad alta velocità. Da tempo i cittadini chiedevano che il Comune, intervenisse per la messa in sicurezza del tratto stradale. Così, per tutelare la sicurezza di pedoni e biciclette, l’amministrazione ha disposto la modifica della viabilità nel tratto di via Ca’ Nove compreso tra i civici 69 e 119. Verrà istituito il senso unico di percorrenza in direzione est-ovest e realizzato un percorso ciclopedonale sul lato sud della carreggiata. “L’amministrazione ha analizzato a lungo quale potesse esser la soluzione migliore per la messa in sicurezza di via Ca’ Nove e, dopo ragionamenti e incontri con i residenti, si è scelto di provare il senso unico di marcia con la promessa di ri-

vedersi tra 6 mesi per discutere di quali e quanti potessero essere i miglioramenti rispetto ai disagiha annunciato il primo cittadino, Andrea Saccarola. “ Tutti gli interventi sono dettagliati nel progetto tecnico approvato dalla giunta comunale a fine agosto, che contempla la sicurezza pedonale e accoglie le istanze e le proposte pervenute dai citta-

La sperimentazione durerà 6 mesi e sarà valutata dalla popolazione dini residenti nella zona” si legge in una nota stampa del Comune di Martellago. Finora qualche disagio e rallentamento si è verificato per i residenti, che dovranno abituarsi alla nuova segnaletica orizzontale e verticale, apposta per consentire lo svolgimento dei lavori in tutta sicurezza. “Con un po’di pazienza e buona volontà

sono sicuro comunque che riusciremo a convivere al meglio con questa modifica della viabilità ponendo l’attenzione sulle motivazioni per cui è stata fatta: per la sicurezza dei ragazzi nel percorso casa-scuola, per i residenti che vogliono intraprendere un percorso a piedi, per diminuire il traffico” ha aggiunto il sindaco

Saccarola. L’intervento si pone come obiettivo principale proprio la salvaguardia delle esigenze di percorribilità, traffico e l’incolumità degli utenti della strada. Per questo, Saccarola ha voluto ringraziare gli uffici e l’assessore all’edilizia privata, ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Luca Faggian che hanno lavorato al proget-

La street art per abbellire gli spazi e creare momenti di condivisione tra i giovani Condivisione, creatività, coinvolgimento e partecipazione quanto basta: questi gli ingredienti della ricetta messa a punto dal Comitato e Associazione Genitori di Olmo e Maerne e coordinata dalla cooperativa La Esse. L’iniziativa “Murales Olmo” ha coinvolto ragazzi dai 10 ai 14 anni nella realizzazione di un murales vicino agli impianti sportivi della frazione, supervisionati da writer esperti e con la collaborazione di qualche genitore che ha deciso di rimboccarsi le maniche e prendere in mano una bomboletta spray. “Tutto

è nato da delle brutte scritte apparse sul muro esterno del Tennis Club di Olmo. Così, abbiamo avuto l’idea di coprire le scritte con un murales. Poi, parlando con il gestore, Fausto Galardi, abbiamo pensato che, piuttosto che realizzare i murales sui mattoni a vista delle pareti esterne, sarebbe stato meglio farli piuttosto sulle gradinate e sugli spalti - spiega Elisa Benzoni, presidente del Comitato Genitori di Olmo e Maerne. “Oltre ad abbellire gli spazi – prosegue – volevamo anche mettere assieme i ragazzi per fargli fare qualcosa nel

periodo che precede l’inizio della scuola. Il primo settembre, durante il secondo incontro di presentazione dell’iniziativa, i ragazzi hanno conosciuto i writer che li hanno aiutati a realizzare il murales e hanno deciso assieme a loro le tecniche di pittura e cosa disegnare”. “Mi aspettavo un inizio più in sordina, ma poi abbiamo avuto bei numeri. Al primo incontro, presso l’Arena “Casa Gialla” c’erano poche persone, ma è comprensibile. I giovani cercano concretezza: più che parlare, hanno voglia di fare” aggiunge in chiusura. (a.s.)

to. Tra i cittadini, però, qualcuno, seppur entusiasta del progetto, dichiara di avere delle perplessità rispetto all’interruzione del percorso ciclopedonale a metà strada “non mettendo effettivamente in sicurezza i ragazzi che vogliono procedere verso Peseggia”. Anna Serena


Salzano

www.lapiazzaweb.it

13

Economia. Il sindaco Luciano Bettetto vara iniziative a favore delle imprese

Pandemia, varati gli aiuti per le attività colpite I

mportante iniziativa del Comune di Salzano che, nell’intento di dare sostegno a chi si è trovato in particolari difficoltà a causa della situazione economica derivante dall’emergenza sanitaria, e intervenuta con degli interventi mirati di sostegno al reddito attraverso agevolazioni sulle tariffe della Tarip. “Fino al 21 di ottobre, (salvo proroghe) è possibile richiedere la riduzione della tariffa Tarip per alcune tipologie di utenze non domestiche che più hanno sofferto durante il periodo di pandemia causato da Covid-19”. Ad annunciarlo è stato il Sindaco Luciano Betteto. Agevolazioni che si sono rese possibili grazie al fondo di 92.824,84 euro che la Legge 106/2021 ha messo a disposizione dell’ amministrazione comunale di Salzano L’amministrazione ha deciso di utilizzare la somma su due fronti: il primo a favore delle attività economiche chiuse o soggette a restrizioni nel primo semestre 2021 per effetto

decreti legge o Dpcm emanati dal Governo; il secondo a favore delle attività economiche che abbiano subito degli effetti negativi derivanti dalla pandemia e comprovati dalla riduzione del fatturato 2020 rispetto al 2019 almeno pari al 30%, calcolato ai sensi dell’art.1 del D.L. 41/2021 commi da 1 a 4. Il formato digitale per la presentazione della domanda, è disponibile nello sportello online di Veritas dove l’utente per accedere si deve registrare o utilizzare le proprie credenziali. Si aprirà una finestra che permette il trasferimento al format per la domanda, precompilato con i dati dell’utente in possesso di Veritas, che dovrà essere completato dal richiedente e presentato in via telematica, seguendo le indicazioni, allegando quanto richiesto dal bando stesso. Il bando con la conseguente deliberazione di giunta, sono ugualmente consultabili nello Sportello online di Veritas, nel sito istituzionale e in tutti i canali

social del Comune di Salzano. “Il Comune ha agito in maniera celere per la redazione di questo bando, in modo da aprirlo a una platea più ampia possibile di utenti – ha osservato il vice sindaco Gianni Bolgan. Avevamo già cambiato i regolamenti comunali per essere pronti per la redazione del bando stesso, consentendo così agli utenti aventi diritto di presentare la domanda fin dal primo giorno”. Lino Perini

“Amici della montagna”, si riparte con le attività E’ ripresa l’attività dell’associazione “Amici della Montagna - Mario De Marchi” di Salzano e Robegano. Dopo mesi di inattività il consiglio direttivo ha deciso di mettere in programma due uscite. La prima si è svolta sabato 25 settembre con un’escursione a Piancavallo. Sono state effettuate, con partenza da Pian delle More, le salite al Monte Ciastelat, metri 1541, a Casera Giais, metri 1289. La seconda si svolgerà prossimamente e porterà i soci in pullman nella zona di Arsiero - Tonezza, e prevede le traversate che da Arsiero metri 350, portano al Monte Cimone, metri 1226, e a Tonezza del Cimone a metri 990. Questo per lo scorcio di fine anno, ma il presidente Massimo Baschiera aggiung: “Qualora le condizioni della pandemia dovessero migliorare potremo varare un programma di massima per l’anno venturo, cosa che tutti i nostri soci si attendono e si auspicano”. Soci per i quali sia nel corso dell’anno 2020 ed anche in questo 2021 hanno visto rinnovata gratuitamente la tessera d’iscrizione. L’associazione a Salzano e Robegano conta su poco meno di una sessantina d‘iscritti ma il presidente Massimo Baschiera per il futuro è ottimista. “Per il momento- dice- siamo sempre lo stesso numero ma contiamo di aumentare non appena saremmo in grado di riprendere l’attività a pieno ritmo“. L’associazione sorta nel 2007 ed intitolata a Mario De Marchi (1938-97), insigne estimatore della cultura della montagna nei suoi molteplici aspetti, si rivolge agli appassionati della montagna, in tutte le sue forme. Da quando è sorta ha organizzato numerose uscite, in media due al mese, sempre di sabato, sempre molto interessanti, spettacolari e partecipate. (l.p)


14

www.lapiazzaweb.it


Salzano

www.lapiazzaweb.it

15

Urbanistica. L’ente locale punta al minimo consumo del suolo

Recupero degli annessi agricoli, possibilità per le famiglie E

’ stato pubblicato dal Comune di Salzano un bando per il recupero e la valorizzazione degli annessi agricoli allo scopo di dare nuovo impulso all’edilizia, ma a costo zero per l’ambiente. Il bando è rivolto ai cittadini interessati a trasformare edifici agricoli, non più utilizzati, in case destinate ai familiari. Il sindaco Betteto e l’assessore all’Urbanistica Bottacin, spiegano che l’iniziativa è finalizzata ad evitare il consumo di nuovo suolo a fini residenziali. “Fino al 16 dicembre - hanno precisato i due amministratori - tutti i cittadini potranno presentare, all’ufficio protocollo del Comune, specifiche richieste per la trasformazione della destinazione d’uso di fabbricati già esistenti, ma non più utilizzati, i cosiddetti annessi rustici, in destinazioni d’uso residenziali, abitazioni per figli e nipoti”. “Tutte le richieste - ha aggiunto Bottacin - saranno oggetto di specifica valutazione e successivamente, se ritenute ammissibili, saranno inserite in una specifica variante allo strumento urbanistico e al richiedente sarà così possibile eseguire il recupero”. “Questo bando – ha rilevato il sindaco Betteto- rappresenta una tappa fondamentale al fine di raggiungere ed assicurare l’estetica degli immobili e il decoro dell’ambiente. Mi riferisco a chi a suo tempo a fianco alla casa in

Sarà un’occasione per chi da tempo a fianco alla casa in cui abita ha mantenuto un fienile, una stalla, un magazzino, una struttura che non è più utilizzata per lo scopo per cui era stata costruita

cui abita ha mantenuto un fienile, una stalla, un magazzino, una struttura che non è più utilizzata per lo scopo per cui era stata costruita. Con questa misura da un lato si fa in modo che le famiglie che possiedono tali annessi inutilizzati possano trovare una risposta alle esigenze abitative familiari, dall’altro utilizzando immobili già esistenti si evita di consumare nuovo suolo”. Il vicesindaco e delegato all’Agricoltura Gianni Bolgan, ha aggiunto: “Finalmente anche le aziende agricole possono usufruire di uno strumento snello voluto e concretizzato dall’ amministrazione

per modernizzare le loro realtà: essere competitive sul mercato dando un’ offerta più ampia per la tutela e riordino del territorio. Nel redigere il nuovo Piano Interventi non potevamo escludere il mondo agricolo. Questa amministrazione vuole mettere in campo tutto ciò che è necessario per favorire le aziende agricole salzanesi perché queste possano, grazie alla loro attività, avere un forte valore aggiunto anche per la promozione del territorio con i loro prodotti a km 0, diversificando la loro offerta”. Lino Perini

Attivati due nuovi totem informativi Nelle scorse settimane il Comune di Salzano si è dotato di due nuovi totem informativi in municipio per orientare i cittadini ai servizi a loro disposizione, dal commercio alle varie iniziative che si svolgeranno. Questa opportunità digitale è stata consegnata al sindaco Luciano Betteto dal distretto del commercio. L’utilizzo è semplice, basta avvicinarsi allo schermo, seguire i percorsi e cercare quanto serve. In particolare fornirà assistenza ai cittadini anche sulle pratiche da sbrigare nella pubblica amministrazione e consentirà nel prossimo futuro di sgravare gli uffici da alcune incombenze. L’obiettivo è quello di favorire e facilitare l’accesso al commercio di prossimità, una forma d’informazione strategica e utile perché attraver-

so il portale www.veneziaelesueterre.it, sarà possibile consultare l’elenco di tutti i negozi del territorio e dei servizi offerti da ognuno, compresi quelli di consegna a domicilio e take-away, promozioni, contatti e servizi. C’è pure

una nuova sezione dedicata al turismo. Il totem è una vetrina per tutti i servizi legati al distretto del commercio, compresa la recente ShopApp Venice che ha visto Salzano con Spinea e Santa Maria di Sala fare da apripista tra i comuni del Miranese. La app mette a disposizione anche altri servizi come chat e videochiamate con il commerciante di fiducia, servizi di e-commerce e la possibilità di accumulare sconti. L’iniziativa rientra nel programma di “rigenerazione e riqualificazione urbana”. Alla consegna era presente anche il vicesindaco Gianni Bolgan, il presidente della Confcommercio del miranese Enzo Gallo e la direttrice Tiziana Molinari assieme ai funzionari dell’associazione di categoria. (l.p.)


16

Scorzè

www.lapiazzaweb.it

Territorio. Un progetto del consorzio di Bonifica Acque Risorgive

Sicurezza idraulica sui canali a rischio S

icurezza idraulica e salvaguardia ambientale per un nuovo progetto del consorzio di bonifica Acque Risorgive a Scorzè che riguarderà gli scoli Peseggiana e Tari. Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto con una spesa di circa sei milioni di euro, è stata illustrato ai residenti da Francesco Cazzaro, presidente di Acque Risorgive all’interno dei programmi della settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione. Alla illustrazione di quanto avverrà in un futuro ormai prossimo, è seguito anche il simbolico taglio del nastro allo scolo Peseggiana, alla presenza di Nais Marcon sindaco di Scorzè, Francesca Zaccariotto assessore ai Lavori pubblici di Venezia, e Carlo Bendoricchio direttore di Acque Risorgive. “Si tratta di una opera che garantirà per anni la giusta salvaguardia ambientaleha detto il sindaco Nais Marconal momento dell’inaugurazione. Un polmone verde creato per un ecosistema sostenibile e contro il rischio di calamità naturali”. Il progetto è la naturale fine di un cammino che ormai ha oltre vent’anni e che ha interessato la rete minore di bonifica toccando prima i Comuni di Venezia e Mogliano Veneto per poi approdare nella parte terminale a Scorzè. Lo scopo è quello di ridurre l’apporto di azoto e fosforo, nelle acque

I lavori per la parte attuale degli scoli si riferiscono a tre aree umide, per un invaso complessivo pari a quasi 150 mila metri cubi d’acqua che poi andranno a sversarsi in laguna. I lavori per la parte attuale degli scoli si riferiscono a tre aree umide, una di 1,6 ettari, la seconda di 5,3 ettari e la terza di 2,3 ettari per un invaso complessivo pari a quasi 150 mila metri cubi d’acqua. Ai lavori si è poi anche unita, la realizzazione di un by-pass per il collettore dello scolo Peseggiana con un nuovo canale, in parte a cielo aperto e la messa a norma dello stesso collettore lungo via Marignana. Sistemata inoltre anche la parte idraulica del collettore Tarù tra via Chiesa a Gardigiano e via Ghetto, con la realizzazione finale di un chilometro abbondante di fasce tampone e la messa a dimora di nuove piante. che costituiranno nuovi “polmoni verdi”

Le aree umide di Peseggia

per il territorio, ospitando flora e fauna che ne aumenteranno la biodiversità ed il pregio naturalistico. “Il tutto è a disposizione della comunità-conclude il sindaco Marcon. Il clima cambia, le precipitazioni si fanno più intense e il territorio ha bisogno di aiuto: qui c’è un’area a tale scopo, un enorme bacino che raccoglie l’acqua piovana ed evita che arrivi ai centri abitati”. Massimo Tonizzo

Scuole, consegnati i premi agli alunni Sono stati consegnati i premi alle scuole che avevano disegnato la cartina dei quattro mulini lungo il fiume Dese, progetto che ha coinvolto le principali realtà scolastiche dell’area. Un riconoscimento non solo formale, ma che porterà ai vincitori dei premi in denaro per comprare materiale scolastico per gli alunni. Protagoniste del premio otto scuole di Scorzè e dei dintorni, che sono state premiate il mese scorso n piazza Moro dal Comune di Scorzè in collaborazione con Confcommercio e San Benedetto. L’iniziativa, che era alla prima edizione ed ha avuto un ottimi riscontro, si chiama “H20-A Scorzè Terra dell’acqua” ed è stata accompagnata nelle scuole dal concorso di idee “Crea la mappa dei 4 mulini del Dese”, per il quale le classi coinvolte dovevano appunto disegnare una mappa (cartacea, digitale o interattiva) dell’area. Tutte le otto classi vincenti hanno ricevuto, oltre ai complimenti degli organizzatori, un buono spesa in materiale da 500 euro. Ad ottenere il riconoscimento sono state per l’infanzia la “ Gianni Rodari” di Scorzè che ha realizzato un progetto a “cubotti”; per le elementari il progetto “Il gioco dell’acqua” delle 2A e 2B della “Ippolito Nievo” di Rio San Martino e della 2C della “Guglielmo Marconi” di Scorzè; per le medie, la “Galileo Galilei” di Scorzè, mentre il premio digitale è andato alla 3B della”Martini” di Peseggia. L’iniziativa è piaciuta sia alle scuole che al Comune, e potrebbe diventare una costante anche per i prossimi anni scolastici, variando solo in parte la tematica e gli argomenti proposti dall’organizzazione. (m.to.)


www.lapiazzaweb.it

17


18

Scorzè

www.lapiazzaweb.it

Sociale. Scontro alla San Benedetto per l’uso della mensa

I sindacati di base contestano il green pass con il pranzo in strada A

rriva anche alla San Benedetto la protesta per i green pass, e i dipendenti decidono per il “pranzo in strada”. I lavoratori della San Benedetto di Scorzè hanno deciso di attuare una singolare forma di protesta per la mensa aziendale riservata solo a chi ha ii green pass. Non tutti – ovviamente – ma sono almeno una cinquantina i lavoratori che si sono seduti per strada e invece di recarsi in mensa hanno mangiato al sacco. La mobilitazione è stata sostenuta dal sindacato Usb ed è proseguita per diversi giorni, con anche manifestazioni fuori dalla fabbrica per esprimere le proprie opinioni ed è continuata anche dopo la scadenza del 15 ottobre. “In questa maniera - spiegano dall’Usb- vogliamo portare attenzione sulla gestione del green pass. Perché se da un lato i lavoratori all’interno dell’azienda si trovano gomito a gomito quando si tratta di lavorare, al momento della mensa, le cose cambiano”. Da qui l’agitazione sindacale, con le bandiere a lato della fabbrica e il pranzo in strada dalle 11.30, orario della pausa del primo turno,

La mobilitazione è stata sostenuta dal sindacato Usb ed è proseguita per diversi giorni, con anche manifestazioni fuori dalla fabbrica. L’azienda tira dritto: si allinea alle decisioni governative fino alle 13.30, quando gli ultimi dipendenti sono rientrati. L’azienda nella sua replica si è limitata a dire che: “Si allinea alle decisioni governative”, ma la risposta non è ovviamente piaciuta ai lavoratori che replicano: “La questione del vaccino non è centrale. Quello che contestiamo è lo strumento del green pass. E’ una mensa aziendale, non un ristorante. Ci era stato detto che stavano predisponendo una struttura all’esterno per un pasto caldo anche senza green pass, ma anche questo poi è stato rinviato a data da destinarsi”. Il clima resta ovviamente teso, soprattutto per le divisioni interne degli stessi lavoratori. “Invitiamo tutti i colleghi- chiedono gli autori della protesta- ad aderire alle iniziative sindacali in atto per difendere

il diritto di tutti a usufuire della mensa in maniera equa e senza discriminazioni”. Resta il problema in queste ultime settimane del fatto che se non si ha il gren pass al lavoro non si può più andare. Intanto il governo ha tirato dritto: il tempo per vaccinarsi c’è stato tutto e le disposizioni sono entrate in vigore il 15 ottobre . Chi non lo ha fatto ne pagherà le ovvie conseguenze Massimo Tonizzo

Afghanistan, ordine del giorno condiviso Il consiglio comunale di Scorzè trova l’atteso accordo maggioranza – opposizione per chiedere impegni a favore dell’Afghanistan. Nell’ultimo consiglio comunale è stato raggiunto l’accordo sull’ordine del giorno del gruppo Pd sulla situazione in Afghanistan. A seguito del precipitarsi della situazione in Afghanistan, circa un mese fa il Pd aveva presentato un ordine del giorno in Consiglio per chiedere al Governo un impegno a favore dei corridoi umanitari e per coordinare a livello comunale l’accoglienza dei rifugiati afghani. Nella seduta di fine settembre, maggioranza e opposizione sono giunte ad un accordo su un testo condiviso, votato all’unanimità, frutto di un emendamento firmato dai capigruppo. Il Consiglio comunale ha espresso ferma condanna per la deriva autoritaria e liberticida in corso in Afghanistan ad opera del regime talebano e piena solidarietà ai civili afghani, in particolare donne, che in questi giorni stanno manifestando contro le imposizioni del regime. Il Consiglio ha inoltre impegnato il sindaco a sollecitare il Governo affinché sostenga i corridoi umanitari in favore

dei cittadini afghani più a rischio e mantenga il proprio impegno per una politica europea e internazionale che, in collaborazione con i paesi vicini all’Afghanistan, garantisca aiuti ai civili afghani e ne sostenga i diritti, e sia indirizzata alla stabilizzazione dell’area e al sostegno in loco delle necessità dei profughi prevenendo ondate migratorie di massa. Relativamente alla proposta del Pd di promuovere a livello comunale un coordinamento per l’accoglienza a Scorzè per i rifugiati afghani, il Consiglio ha impegnato il Sindaco, qualora pervenissero richieste di accoglienza al Comune, a valutare la fattibilità in coordinamento con le associazioni di volontariato. (m.to.)


Provincia

www.lapiazzaweb.it

19

Energia. L’intervento a Bologna del presidente di Hydrogen Pak Andrea Bos

“Hydrogen Valley di Marghera strategica a livello europeo” “L

’Hydrogen Valley di Porto Marghera è una tessera della strategia energetica europea e un terreno naturale per lo sviluppo su scala industriale delle applicazioni legate all’idrogeno”. Così il presidente di Hydrogen Park Andrea Bos, che è intervenuto alla prima edizione di Hese, Hydrogen Energy Summit&Expo. L’evento, che si è tenuto nelle scorse settimane nel quartiere fieristico di Bologna, era dedicato ai sistemi di produzione, trasporto, deposito dell’idrogeno e ha voluto incoraggiare il confronto sul futuro di questa risorsa. “Il polo di Marghera, a differenza di altre aree, offre l’opportunità di integrare il consolidato know- how industriale con l’innovazione e la sperimentazione tecnologica. Insieme ai principali stakeholders abbiamo realizzato 12 progetti nel campo dello stoccaggio, della distribuzione, della mobilità e delle applicazioni stazionarie” ha detto Andrea Bos nel corso del suo intervento e poi è andato nel dettaglio. “Oggi l’attività di Hydrogen Park è determinante nel contesto di Porto Marghera e rappresenta un modello replicabile e scalabile- ha sottolineato Bos- nei grandi distretti industriali altamente energivori. La strategia europea, infatti, dà impulso alla domanda e alla produzione dell’idrogeno, che i soci del consorzio sono in grado di sintetizzare e stoccare. Il 15 aprile scorso abbiamo messo a sistema questo nostro asset e,

Nel territorio veneziano sono stati realizzati 12 progetti nel campo dello stoccaggio della mobilità e applicazioni

insieme a Sapio, abbiamo sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. L’accordo prevede la realizzazione di un hub per l’idrogeno e l’importazione di ammoniaca verde”. “Questo percorso virtuoso- ha concluso - punta ad un ulteriore sviluppo dell’Hydrogen Valley d’area vasta metropolitana, che grazie all’hydrogen hub sarà una leva competitiva per il Nordest nel contesto internazionale”. Insieme ad Andrea Bos hanno partecipato al convegno: Cristina Maggi direttrice H2it Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, Gregorio Barbieri direttore sviluppo, programmi europei ed innovazione di Adsp mar Tirreno settentrionale, Fabrizio Botta

Nella foto Andrea Bos

global sales & strategy director E&c onshore division di Saipem, Federico Colombara partner and associate director di Bcg. E poi anche: Alessandro Delli Noci assessore sviluppo economico, energia della Regione Puglia, Dario Furlanetto direttore di Parco Adamello, Thomas Klauser responsabile comunicazione di H2-Alto Adige, Gabriele Lucchesi direttore idrogeno di Edison Spa, Giulia Monteleone responsabile laboratorio accumulo di energia di Enea, Marco Piuri direttore generale Fnm e amministratore delegato di Trenord, Alberto Sogni Clust-E Greentech dell’Emilia-Romagna. Alessandro Abbadir

Accordo fra Politecnico Calzaturiero e Sportsystem Condividere le conoscenze per moltiplicare le competenze. È l’approccio che ha portato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin e il presidente della Fondazione e Distretto Sportsystem Andrea Parisotto alla firma di un accordo per lo sviluppo e l’integrazione di programmi di formazione avanzata, divulgazione e co-working. La partnership vedrà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per confrontare esperienze e i risultati di progetti di comune interesse. Riguarderà l’attività di ricerca sulla sostenibilità, sui nuovi materiali e sull’Industria 4.0, con il coinvolgimento delle imprese dei distretti della Riviera

del Brenta e dello Sportsystem. Le parti svilupperanno attività di orientamento per favorire l’incontro tra il mondo della formazione e quello del lavoro, inoltre erogheranno percorsi specialistici a favore di giovani e inoccupati. Promuoveranno momenti di divulgazione sulle nuove tecnologie di digital manufacturing. Il Politecnico Calzaturiero, metterà a disposizione i propri laboratori, il Fablab e concorderà un programma di aggiornamento per le imprese del Distretto Sportsystem. “Dalla collaborazione tra due importanti distretti calzaturieri come la Riviera del Brenta e lo Sportsystem possono nasce-

re ottime sinergie. La firma di questo accordo ci ricorda che la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è una strategia win-win” dichiara il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese. “Con questo accordo, puntiamo a rendere ancora più stretta la collaborazione con lo Sportsystem avviata tre anni fa, che ha portato alla realizzazione di corsi per lavoratori attivi e disoccupati nel territorio di Montebelluna.Ci concentreremo sull’ampliamento della proposta formativa e sullo sviluppo di progetti di ricerca sul tema della sostenibilità” commenta Franco Ballin.


Provincia

20

www.lapiazzaweb.it

Territorio. In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale

Il Covid ha acuito il disagio psicologico Lo si riscontra nelle famiglie, nelle comunità, nei servizi e nei Pronto Soccorso: si è creato un bisogno mai affrontato prima dagli specialisti del settore

D

a un anno, l’anno del Covid, cresce la domanda di aiuto, e i Centri di Salute Mentale vedono aumentare gli accessi in modo sensibile: la pandemia, con le sue conseguenze sociali ed economiche, ha accentuato il disagio. “Non ha senso celebrare quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale – ha sottolineato il Direttore dei Servizi Sociosanitari dell’Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin lo scorso 10 ottobre in occasione della ricorrenza - senza guardare in profondità a quello che è successo e continua ad accadere. Anzi, questa Giornata assume particolare rilevanza connotandosi di significati che risentono della lunga pandemia in corso. Le drammatiche ricadute sanitarie sono ben note per gli effetti in termini di mortalità e di ospedalizzazione. Ma noi non possiamo non guardare le ricadute sul piano psicologico: anche se più sommerse, in modo non meno debilitante hanno interessato tutte le fasce di popolazione. Si pensi solo ai soggetti direttamente colpiti dall’infezione, a coloro che hanno subito dei lutti o perdite economiche, o ancora a coloro che hanno risentito della mancanza di socialità”. “In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale l’Ulss 3 Serenissima e la Conferenza dei Sindaci, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, hanno organizzato un percorso di eventi che toccheranno tutti i distretti del territorio” ha spiegato il Primario Moreno De Rossi. “Nell’ambito della Ulss 3 Serenissima – ha sottolineato il dottor De Rossi - a partire dagli ultimi mesi del 2020 si è assistito a un lento ma progressivo incremento della domanda di aiuto che ha portato

un 25% di accessi in più presso i Centri di Salute Mentale del nostro ambito territoriale. E’ questa l’emergenza che abbiamo affrontato nei quattro eventi dedicati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della prevenzione, della cura e della riabilitazione delle malattie mentali che si sono svolti a Venezia, a Mestre, a Dolo, a Chioggia, dove operatori, amministrazioni locali, associazioni, cooperative sociali hanno trovato uno spazio di confronto. E’ stata un’occasione importante dove l’incontro fra portatori di interesse ha rappresentato un esercizio di responsabilità irrinunciabile per una comunità che voglia definirsi accogliente e solidale nei confronti di tutti i soggetti fragili del Negli incontri sono emersi i punti di vista e le esperienze di Associazioni, famiglie e delle comunità terapeutiche, quella dei servizi dell’Amministrazione civica, e quella, particolare, dei Pronto Soccorso, nei quali Covid-19 e disagio psicologico hanno creato un bisogno mai affrontato dagli specialisti del settore.

Tre milioni di euro dalla Regione per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze Il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha ricevuto dalla Regione altri 3 milioni di euro per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze a servizio del mondo agricolo. Il progetto, che inizialmente aveva ottenuto un primo finanziamento di 3,7 milioni di euro grazie ai fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia, prevede la sostituzione di circa 10 chilometri di canalette a cielo aperto con un impianto di distribuzione irrigua tubato in bassa pressione, realizzando un sistema di distribuzione irrigua in grado di fornire acqua alle aziende del territorio in maniera più efficiente e riducendo gli sprechi. Il Consorzio ha poi presentato, in un secondo momento, la richiesta di un ulteriore finanziamento al fine di migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle

opere già approvate e che ora è stato finanziato. “Sono molto soddisfatto - afferma Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio - del risultato raggiunto. Questo è un intervento necessario e fondamentale per tutta l’area agricola di Conche e di Valli di Chioggia che necessita

di un servizio irriguo efficiente per garantire la produttività delle aziende. Ancora una volta siamo riusciti a presentare un progetto che ha ottenuto l’approvazione e il finanziamento da parte della Regione, segno che stiamo lavorando nella giusta direzione”. (a.c.)










Cultura

www.lapiazzaweb.it

29

La mostra. Al Museo Civico della Laguna Sud a Chioggia

Le serigrafie ed i messaggi etici di Banksy

“E

arly artist known as Banksy 2002-2007 Prints Selection”, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi e promossa dal Comune di Chioggia, è il progetto espositivo sbarcato in laguna a inizio ottobre. Fino al 9 gennaio prossimo le opere del famoso ed enigmatico artista inglese saranno esposte al Museo della Laguna Sud “San Francesco fuori le mura” di Chioggia. Protagonista della mostra l’artista originario di Bristol, forse il più esemplare caso di popolarità per un autore vivente dai tempi di Andy Warhol. A parlare, al posto di colui che nessuno ha mai visto e di cui nessuno conosce il volto, saranno come sempre le sue opere: immagini e forme di inaudita potenza etica, evocativa e tematica. Serigrafie che sono diventate un culto tra i collezionisti internazionali, veri e propri oggetti devozionali che delineano i protagonisti iconici dell’immaginario banksiano. Saranno in mostra una selezione di numerose serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. Secondo Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi che produce e organizza l’evento in collaborazione con il Comune di Chioggia: “Le opere di Banksy

Fino al 9 gennaio prossimo saranno esposte le opere del famoso ed enigmatico artista inglese

L’inaugurazione della mostra

sono dirompenti e trasgressive, destinate a lasciare il segno tra i visitatori dei luoghi in cui portiamo la mostra. Il suo arrivo in Laguna non passerà inosservato e sarà sicuramente un forte stimolo alla ripresa culturale che tutti auspichiamo”. In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico, ormai conosciute e amate in tutto il mondo per il tratto artistico immediato e per i potenti messaggi sociali: Girl with Balloon, serigrafia su carta del 200405, che nel 2017 è stata votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici; Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso

lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori. Secondo Stefano Antonelli: “Nel suo modo di trasformare il vandalismo in arte, Banksy sta creando un popolo per l’arte con un progetto di inclusione culturale che ha origine nel pensiero punk”. Aggiunge Gianluca Marziani: “Qualsiasi opera di Banksy innesca una comunicazione circolare, un effetto domino in cui l’immagine è lo spunto per connettere persone, luoghi e oggetti. I suoi sono editoriali visivi che aumentano la capienza d’urto dei messaggi, soppesando i limiti del potere e il senso morale dell’umanità”.

Prove tecniche di normalità, la biblioteca di Dolo aumenta il proprio orario di apertura Dal 20 ottobre la biblioteca di Villa Concina a Dolo, per venire incontro alle richieste crescenti di studenti e utenti, amplia i propri orari. Dal lunedì al venerdì, infatti, la biblioteca sarà aperta, in via sperimentale, dalle ore 9 alle 18.30 in orario continuato, quindi senza la pausa all’ora di pranzo, mentre il sabato dalle 9:00 alle 12.30. Inoltre viene riattivato lo spazio per leggere i giornali. L’accesso alla biblioteca, come prevede la legislazione vigente, sarà consentito previo il controllo del green pass. “Dopo la fase emergenzia-

le – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura, Matteo Bellomo – avviamo delle prove generali di normalità. Anzi: proviamo ad andare oltre, prevedendo un ampliamento degli orari e soprattutto la possibilità, in particolar modo per gli studenti universitari, di non doversi interrompere all’ora di pranzo.” “Nei prossimi mesi – conclude Bellomo – sottoporremo un nuovo questionario agli utenti della biblioteca per verificare le esigenze e le aspettative delle diverse categorie di frequentatori della biblioteca. Se dovesse emergere,

come accaduto prima del Covid, l’esigenza di tenere aperte le aule studio anche in orario serale, in particolar modo nei periodi delle sessioni d’esame, individueremo la strade per riproporre anche quella esperienza”.


Sport

30

www.lapiazzaweb.it

Arti marziali. Un altro alloro dell’atleta dolese in Romania

Giovanni Balducci campione di karate a livello mondiale A

ltro alloro mondiale conquistato dal campione di karate master Giovanni Balducci. L ’atleta di Dolo ha vinto il titolo a Cluj Napoca, in Romania, conquistando il terzo mondiale consecutivo. Due sono gli aspetti del karate agonistico, lo sportivo e il tradizionale. Lo sportivo fa parte della Wkf (World Karate Federations), che predilige l’atletismo, quindi è riservato perlopiù a praticanti giovani mentre il tradizionale, che segue più fedelmente le radici di questa disciplina orientale e lo spirito del Budo giapponese, è praticabile da tutti e adatto a qualsiasi età. È rappresentato a livello mondiale dalla Wukf (World Union Karate Federations) a cui ha preso parte anche Balducci. Balducci dopo il terzo posto del 2016 a Dublino, in Irlanda, l’anno dopo venne fermato da un intervento chirurgico ma nel 2018 si è imposto a Dundee in Scozia e nel 2019 a

Bratislava, in Slovacchia mentre l’anno scorso il mondiale non si è disputato a causa del Covid. Entusiasta l’atleta dolese che ha così commentato. “Considerando le chiusure disposte dal Governo delle palestre a causa del Covid, mi sono allenato nella mia piccola palestra di casa e per arrivare pronto a questo Mondiale di Cluj, visto che tutte le gare in presenza vennero bloccate dai vari Dpcm- Ho partecipato da gennaio 2021 al 19 settembre, giusto qualche giorno prima del mondiale, a 56 gare in diretta streaming on-line e a 5 gare in presenza non appena il Governo diede il nulla osta di poterle fare. Le gare on-line in streaming sono simili a quelle in presenza, ci sono le stesse giurie, le stesse valutazioni nei punteggi, l’unica differenza è che ogni arbitro si trova presso il suo alloggio e segue la gara da Pc, mentre gli agonisti hanno la telecamera del loro Pc che li riprende

mentre eseguono le loro performance in palestra. Delle 56 gare on line disputate, in 38 di queste ho conquistato l’oro, in 8 l’argento e in 10 il bronzo. “Questo campionato – ha concluso Balducci è stata una bellissima esperienza,

condivisa con atleti di altissimo livello e l’oro è arrivato sul filo del decimo di punto. Sapevo che mi sarebbe servito tanto lavoro per avere quel decimo di punto in più che avrebbe fatto la differenza tra l’oro e l’argento e visto

Tennis, con il “Decathlon”, tanti giovani atleti Nei campi in terra rossa del circolo tennis di Dolo si è disputato, in un clima di festa e grande partecipazione il torneo giovanile “Decathlon” curato con attenzione e maestria da Micaela Barbuni. Molti gli spettatori presenti alle finali, un elemento aggiuntivo di tensione per le giovani racchette. Le premiazioni si sono svolte alla presenza del rappresentante di Decathlon Mestre e della collaboratrice, nonché consigliera del circolo, Anita Morello e del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, che ha elogiato lo spirito dei ragazzi invitandoli a credere nello sport come

principio di vita, nella fatica e nel sacrificio come strumenti per raggiungere i propri obiettivi. Presente anche il presidente del circolo dolese Mario Pigato. La competizione ha visto partecipare 115 ragazzi brillantemente coordinati dal giudice arbitro Andrea Spolaore e dal direttore del torneo Alberto Tacchetto. Questi i risultati: Under 10 maschile Giacomo Aldo Vettori si è imposto su Mattia Callegaro per 6/1,3/6,13/11. Nell’Under 10 femminile successo di Alessia Minzat che ha superato Sofia Santon col punteggio di 6/1, 6/1. Nell’Under 12 maschile Nico-

lò Zavan ha superato Diego Terzo per 6/3, 6/4 mentre nell’ Under 12 femminile Angelina Soltoianu si è imposta su Annamaria Eliza Bordea col punteggio di 7/5, 6/3. Nella categoria Under 14 maschile successo di Alessio Citton su John Marcolin per 7/5, 3/6, 11/9 mentre nella stessa categoria femminile Giulia Demin ha vinto contro Maria Vittoria Franzoi per 6/1, 6/0. Nell’ Under 16 maschile Gabriele Zanella ha vinto contro Andrea Cattaneo per 6/1, 0/6 , 10/4 e nell’ Under 16 femminile Laura Monetti ha superato Greta Carretta per 6/2,2/6, 10/4. (l.p)

che è accaduto proprio questo, sono contento di non essermi risparmiato. Come sempre serve tanto cuore e azione per raggiungere le mete impossibili”. Lino Perini


www.lapiazzaweb.it

#Regione

Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto

31

Lega. L’analisi del voto alle amministrative

Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”

A

rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?

“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano

V

entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di

avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto


32

Regione

www.lapiazzaweb.it

Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro

Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I

l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-

Maestro artigiano e botteghe scuola

Emanuele Mazzaro

tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo

Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.


Regione

www.lapiazzaweb.it

33

Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia

“Un garante per i diritti delle persone anziane”

Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”

C

on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche

contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro

esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto. In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.

Elisa Venturini

“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare – spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.


34

www.lapiazzaweb.it


OTTOBRE 2021

on-line:

Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno

/category/salute/

Salute Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

“S

ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38


Salute

36

www.lapiazzaweb.it

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio

Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato

P

azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-

L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano

Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-

tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.

Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

E

il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)


Salute

www.lapiazzaweb.it

37

Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando

“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid

“H

o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi

è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.

M

Sotto il dottor Enrico Busato

ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.


Salute

38

www.lapiazzaweb.it

La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni

Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi

C

C

onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.

on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10

e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.



40

www.lapiazzaweb.it


on-line: OTTOBRE 2021

Pet

Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno

L

a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-

limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con

un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-

zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.


Pet

42

www.lapiazzaweb.it

Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare

È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali

A

utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-

mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.

È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.


www.lapiazzaweb.it

Pet

Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione

Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I

l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da

passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.

43


.

44

Pet

www.lapiazzaweb.it

Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini

Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P

iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla

in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,

infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione

dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.

Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.


www.lapiazzaweb.it

45


Oroscopo

46

Ariete Il vostro intuito vi consentirà di orientarvi verso la strada giusta, ottenendo i risultati positivi che cercavate. Procedete determinati, seri, e convinti verso la meta che vi siete proposti di raggiungere

Ottobre

Toro Il momento è buono per intraprendere un nuovo percorso che porterà alla realizzazione del vostro progetto di cambiamento e per ripensare ad alcune situazioni che da tempo volevate cambiare

www.lapiazzaweb.it

Bilancia Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vostra quotidianità, ma non è detto che sia un male. Valutate con attenzione i pro e i contro. Potrebbe essere il momento giusto per una svolta, anche professionale

Scorpione

E’ tempo di consolidare i propri progetti, si viaggia a pieno ritmo con tanto entusiasmo e qualche evasione

Affrontate le sfide che vi si presentano con coraggio ma anche con serenità, una per volta, e riuscirete ad uscirne vincitori. Il vostro modo di fare vi aiuterà a trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori

Gemelli

Sagittario

Dovete fare attenzione alle vostre reazioni e fermarvi in tempo per evitare conflitti e discussioni che mal tollerate, soprattutto in questo periodo. Una notizia a sorpresa renderà tutto più facile

Il periodo è sereno, procedete spediti verso gli obiettivi che vi siete dati, anche la vita affettiva si rivela tranquilla, E’ un periodo decisamente buono da vivere a pieno

Cancro

Capricorno

Siete concentrati sulle cose della vostra vita personale e questo talvolta vi distoglie da tutto il resto, Siete alla ricerca di rassicurazioni e stabilità

Vi si presenta una occasione nel lavoro che proprio non potete lasciarvi sfuggire, la vostra ambizione vi costringerà a prendere in considerazione e valutare ogni proposta, saprete individuare quella migliore per voi

Leone

Acquario

Dopo tanta fatica e dedizione è arrivato il momento dei riconoscimenti in ambito lavorativo e una migliore prospettiva economica. Il periodo è favorevole anche nella vita sentimentale

Siete creativi e sognatori come sempre e questa vostra disposizione vi servirà a valorizzare i vostri progetti e vi consentirà di mettere a frutto i vostri piani. In questo periodo avete una marcia in più

Vergine

Pesci

Abbandonate il vostro proverbiale autocontrollo e lasciatevi andare al divertimento e all’evasione, cercate nuove avventure che potrebbero diventare anche importati. E’ tempo di mettere in secondo piano il lavoro

Fuggite dalla monotonia in cerca di un’evasione che vi faccia vivere esperienze interessanti e nuove. La vostra curiosità vi porterà lontano, lungo la strada che avete da sempre sognato per voi


www.lapiazzaweb.it

47


48

www.lapiazzaweb.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.