174n.XXIXAnno-localed’informazionePeriodico del Miranese Nord servizio a pag 9 La linea Mestre-Castelfranco verso il raddoppio Prevista la chiusura di passaggi a livello presenti sulla ferrovia, a partire da quello di Noale in via Ongari, non compatibile con il raddoppio SPECIALE ELEZIONI Il 25 esfidasettembretrabigvoltinuovi5-8 NOALE Briana, uno spazio per Zandonadimonsignor12 NOALE borgoincantatiViaggiatoridalmedioevale10 MARTELLAGO Scontro politico sul Piano Interventidegli13 SCORZÈ efraRally,successopolemiche19 SALZANO Il sindacoall’attaccocentrosinistradelBetteto16 Scarica la nuova App di neanche un La Piazza 24 e non perder ti minuto dei tuoi notiziari preferiti. 2022SETTEMBRE ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del VenetodelleNotiziario11:30 delleNotiziario18:30delleNotiziario8:30 delleNotiziario17:30 All’ombra della crisi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< A lla vigilia di una stagione carica di incognite gli italiani sono chiamati alle inedite elezioni politiche di inizio autunno, dopo una breve campagna elettorale in versione estiva che ha visto schieramenti e candidati misurarsi su promesse impegnative da mantenere, conti difficili da far quadrare e gli effetti di una crisi epocale, che sicuramente passerà alla storia. segue a pag 5 Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della domani. Siamo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della domani. Siamo Siamo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della
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Centro
del Miranese
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tantiElezioni:inediti e altrettanti déjà vu
Chiuso
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Se fino a qualche mese fa eravamo convinti di aver già visto l’impossibile con l’esplosione di una pandemia di dimensioni planetarie, un’emergenza sanitaria senza precedenti e tutt’ora in corso, ora stiamo assistendo all’incredibile. Chiunque vincerà queste elezioni pianificate a tavolino con otto mesi di anticipo si troverà ad affrontare e ad arginare gli effetti di una crisi economica e sociale che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese. Bisogna tornare indietro di quasi cinquant’anni per trovare uno scenario simile e altrettanto drammatico, segnato da una gravissima crisi energetica scatenata, anche allora, da una guerra. Agli inizi dell’ottobre 1973 la guerra dello Yom Kippur, in Israele, sconvolse l’Occidente e incrinò i rapporti fra l’Europa, l’allora Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Alle conseguenze politiche subentrarono immediatamente quelle economiche, con il prezzo del petrolio schizzato alle stelle nel giro di pochi giorni. Allora come oggi i governi dell’Europa occidentale, i più esposti agli aumenti vertiginosi dei costi energetici, corsero ai ripari varando provvedimenti per diminuire la dipendenza dal petrolio e contenere i consumi. Fu un vero e proprio choc: dopo gli anni del boom economico l’Italia piombò nei divieti dell’austerity che molti ricordano ancora. Oggi si rievocano solo le curiosità o gli aspetti più folcloristici di quegli anni ma fu una crisi durissima che impose una netta inversione di rotta. Come sempre è una guerra, insensata e crudele come tutti i conflitti, a sconvolgere tutto e a rimettere in discussione le nostre certezze. Oggi come allora ci troviamo a misurarci con la necessità di abbassare il riscaldamento, di fare economia sui consumi domestici e aziendali, di trovare con urgenza fonti alternative al gas, di far fronte alle inevitabili tensioni sociali, di rivedere radicalmente le nostre priorità e di mettere in conto che tutto questo non passerà nel giro di pochi mesi. Intanto tutti i partiti e le coalizioni in corsa per il governo del Paese si presentano agli elettori con programmi da “economia di guerra” che peseranno a lungo sui conti pubblici. Non resta che fare i migliori auguri a chi uscirà vincitore dalle urne, la vera sfida inizierà allora. direttore@givemotions.it marchio proprietà
Nord
Dalla data del voto al taglio dei parlamentari, con gli effetti scontati del “Rosatellum”
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E
Facciamo il punto
lezioni Politiche 2022: la grande corsa è segnata, fin dalle prime ore, da alcune novità particolarmente interessanti per il panorama elettorale italiano anche se la sensazione di déjà vu, di già visto, non ci abbandona. Diamo già per acquisito come siamo arrivati sino alla caduta del terzo governo in quattro anni e mezzo e prendiamo in esame gli elementi inediti di questa tornata. Il primo e più evidente è rappresentato dalla data stessa delle elezioni: mai si è votato in autunno. Unica eccezione nel 1919, quello però era il Regno Sabaudo: tutta un’altra storia. Il secondo inedito è il diritto di voto per il Senato: in questa tornata sarà esteso a tutti e non soltanto a chi abbia compiuto il venticinquesimo anno di età. Il terzo, quello che sta segnando in maniera estremamente significativa questa tornata iniziativa, è il taglio dei parlamentari: da 630 deputati si passa a 400 e da 315 senatori a 200. Si voterà con il cosiddetto “Rosatellum”, definito da tutti a parole una pessima legge elettorale però mai modificata, che prevede un sistema misto: un terzo dei parlamentari eletto in collegi uninominali (quindi in uno scontro diretto tra singoli candidati di partiti o coalizioni diverse e chi prende un voto in più va a Roma) e due terzi in collegi plurinominali per liste bloccate (ciascun partito presenta la propria lista e, in sostanza, in basa alla percentuale di voti presi fa salire, in rigoroso ordine, i propri alfieri). Il combinato disposto, evidentemente, tra il taglio dei parlamentari e la legge elettorale ha fatalmente allontanato la selezione delle candidature dai territori. Le polemiche, più o meno manifeste, in ogni forza politica sono estremamente vibranti e anche questa potrebbe essere una variante elettorale. Certamente il 26 settembre, comunque vada, si tornerà a parlare di modifica della legge elettorale: questo il più significativo déjà vu nelle elezioni 2022. (m.b.)
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >
il 12
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampa: Rotopress International Brecce Loreto (An) in redazione settembre
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it
La Lega non sta certamente a guardare e venderà cara la pelle sopratutto in questo territorio per evitare il sorpasso veneto
La squadra Azione - Italia Viva di Calenda e Renzi, che nel veneziano potrebbe avere più di qualche soddisfazione, mette in campo la segretaria regionale di Azione del Lazio, Valentina Grippo seguita dal Segretario Regionale del Veneto Marco Garbin. A completare la rosa Martina Cancian, Nino Bellato. Il Movimento 5 Stelle , dato in crescita nei sondaggi, si schiera con Cristina Manes, nota per essere stata candidata Sindaco a Mogliano (sconfitta dalla Dem, Carola Arena), Maurizio Mestriner, Elena Quaranta, Alessandro Ferro già sindaco di Chioggia.
Fratelli D’Italia prova il sorpasso affidandosi al magistrato Carlo Nordio. Un nome decisamente pesante noto per le inchieste sul Mose di Venezia, su Tangentopoli e sulle cooperative rosse. Nordio fu uno dei protagonisti, negli anni ‘80, della battaglia contro le Brigate Rosse. Nel plurinominale, alle sue spalle, si schierano Maria Cristina Caretta, Francesco Fillini, Marina Marchetto.
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Nordio, Fassino, Semenzato e Garbin Sfida alle urne tra big e volti nuovi
Carlo Nordio
Già qui ci sarebbe da riflettere sulle anomalie politiche del Belpaese: Giuseppe Conte, infatti, fu premier di una coalizione retta, essenzialmente, da un’alleanza tra Movimento 5Stelle e Lega Nord, e un paio di anni dopo di una tra lo stesso Movimento 5Stelle e il Partito Democratico. Come se non bastasse, poco dopo, si trovarono tutti insieme ma questa volta sotto la guida di Mario Draghi. Per quanto riguarda il voto plurinominale per la Camera Venezia fa collegio con le province di Treviso e Belluno. Il Partito Democratico schiera un quartetto di grande peso: capolista è la giovanissima trevigiana Rachele Scarpa, una scelta questa voluta direttamente dal Segretario Nazionale, Enrico Letta ammirato dalla
Forza Italia si presenta con un nome di primo piano, quello del padovano Piergiorgio Cortellazzo deputato e volto noto del partito, alle sue spalle Lorenza Lavini, Emanuele Crosato, Maiza Graziela Busatta.
on il taglio dei parlamentari e le liste per il proporzionale bloccate l’allarme, sollevato da più parti, è che i territori contino sempre meno. Scherzi del Rosatellum e della diminuzione, significativa, di deputati e Masenatori.compiamo un passo indietro. Le ultime elezioni politiche si tennero il 4 marzo 2018: il Movimento 5 Stelle prese, al maggioritario, il 32,68% dei voti seguito a lunga distanza dal Partito Democratico al 18,76 e dalla Lega Nord al 17,35. Forza Italia si attestò al 14 e Fratelli d’Italia al 4,35. Da quel giorno il nostro Paese ha assistito alla creazione di due governi politici guidati dallo stesso premier, Giuseppe Conte, e da uno di “larghe intese” capitanato da Mario Draghi.
che, viceversa, Fdi sta in tutti i modi cercando di compiere. Il quartetto leghista, dunque, è composto dalla deputata Ingrid Bisa, dal commissario provinciale Gianangelo Bof, dai parlamentari Antonietta Giacometti e Franco Manzato, già consigliere regionale. Una squadra di tutto rispetto composta, dunque, da tre parlamentari e dal vertice del partito in provincia I Treviso.
L’alleanza Verdi - Sinistra propone come capolista un nome nazionale di primo piano, il sindacalista Aboubakar Soumahoro, alle sue spalle un altro nome estremamente noto nel mondo dell’ambientalismo veneto e nazionale, Luana Zanella. Il trevigiano Luigi Calesso, noto per il suo impegno in Città, è al terzo posto di una lista chiusa da Alessandra Mion.
6 www.lapiazzaweb.itSpeciale Elezioni Elezioni politiche. I nomi dei candidati alla Camera nel veneziano
Noi Moderati , la formazione che mette insieme le esperienze di UDC, Brugnaro, Toti e Lupi presenta come capolista la manager veneziana Martina Semenzato, fedelissima del sindaco di Venezia, seguita da Raffaele Baratto. Il nome che spicca, però, è quello di Gloria Sernagiotto figlia del compianto Remo già assessore regionale. A chiudere il quartetto Andrea Penzo Aiello.
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passione e dalla competenza dimostrata dalla venticinquenne sia nel Partito sia nei movimenti universitari e giovanili. Alle sue spalle Piero Fassino, parlamentare di lungo corso già segretario dei DS e fondatore del PD, un passato da Ministro, Sindaco di Torino e presidente dell’Anci. Dietro a loro la veneziana Maria Teresa Menotto, nota in città per il volontariato in ambito carcerario e il parlamentare bellunese Roger De Menech.
Accanto a PD e a Sinistra - Verdi si schierano +Europa, il partito di Emma Bonino e Impegno Civico la neonata formazione del ministro Luigi Di Maio dopo l’abbandono del Movimento 5 Stelle determinato dalla sfiducia a Draghi. +Europa candida Massimiliano Zane, Elena Cacciatori, Matteo Forin, Silvia Nalin; Impegno Civico : Carlo Romano, Mariana Iorio, Antonio Curatola, Raffaella Cuomo. A tentare la corsa ad un seggio ci sono, anche, Italexit, la formazione di Pierluigi Paragone (Daniele Trabucco, Monica Morando, Tiziano Schiavone, Stefania Zabeo.); Vita (Sara Cunial, Moreno Ferrari, Rossana Gai, Domenico D’Amico); Italia Sovrana e Popolare (Giorgio Bianchi, Lucia Marta Nardo, Devis Bonaldo, Carolina Patierno); Unione Popolare (Monica Coin, Antonio Bruno Ferrara, Lucia Tundo, Dino Guerra); Alternativa per l’Italia (Luigino Rancan, Maria Novella Espen, Felice Casetto, Imelda Vanzo). Bella la sfida negli uninominali: il Partito Democratico schiera Maria Teresa Menotto, volto storico del centrosinistra veneziano, il centrodestra la manager legata a doppio filo al sindaco Brugnaro, Martina Semenzato, Azione - Italia Viva propone il noto imprenditore Alberto Baban. Il Movimento 5 Stelle spera di bissare i fasti del 2018 con Marco Lazzarini, Unione Popolare propone Monica Coin; Vita, Massimo Rubi; Italexit, Bruno Milliaccio; Italia Sovrana e Popolare, Adriano Longo e Alternativa per l’Italia Luigi Romanato.
Martina Semenzato
Piero Fassino
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Forza Italia presenta la senatrice padovana Roberta Toffanin, Andrea Bimbatti, Debora Varaschin e Gianfranco Giovine.
Nome di peso anche per la testa di lista della Lega - Salvini Premier: il Ministro per la disabilità Erika Stefani e il trevigiano Giuseppe Paolin, già parlamentare dal 2020 e componente della Commissione parlamentare Affari Sociali. Angela Colmellere parlamentare di Valdobbiadene Segretario della Commissione Cultura della Camera. A chiudere il forte quartetto ci sarà Germano Racchella.
Fratelli D’Italia cala un big nazionale come capolista: Adolfo Urso, parlamentare di lungo corso e Presidente del Copasir. Alle sue spalle la deputata napoletana Giulia Cosenza. Completano la lista l’ex senatore rodigino Bartolomeo Amidei e la venezia Helenia Barban.
Movimento 5 Stelle si presenta con Flavio Baldan, Orietta Vanin, Andrea Grigoletto e Manuela Calzavara.
Luongo. Vita si affida a Antonietta Gatti, Alberto Poli, Lina Spinelli e Luca Teodori. Italia Sovrana e Popolare schiera Gilberto Trombetta, Loredana Veronese, Roberto Pasquettin e Cristina Bomitali. Unione Popolare propone Gianluca Schiavon, Gabriella Cassol, Diego Foresti e Daniela Sessolo. Alternativa per l’Italia mette in campo Massimiliano Zannini, Paola Ganz, Fabio Cassini e Carla Condurso. Gli uninominali propongono scontri molto interessanti: l’ex vicesindaco di Venezia, Michele Mognato sarà l’alfiere del centrosinistra e dovrà vedersela con il leader veneziano di Fdi, il consigliere regionale Raffaele Speranzon. Oltre a loro a giocarsela ci sono il Movimento 5 Stelle con Sara Giaggio, Azione - Italia Viva con Gabriele Galiazzo, Unione Popolare con Filippo Nappi, Vita con Vanessa Zuppa, Italexit con Nicoletta Ciriello, Italia Sovrana e Popolare con Paolo Denat e Alternativa per l’Italia con Paola Ganz.
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Mognato, Speranzon, Moretto, Martella: partita aperta per il Senato nel veneziano
8 www.lapiazzaweb.it I candidati. Alcuni leader nazionali e diversi protagonisti locali per la sfida elettorale
I
segretario del Circolo PD di Quarto D’Altino. A chiudere la lista la bellunese Vania Malacarne.
Azione - Italia Viva schiera la de-
+Europa schiera la sua leader nazionale, la senatrice Emma Bonino seguita da Michele Scibelli, Anne Margaret Parry e Carmine Mazzola.
putata veneziana Sara Moretto, Gabriele Galiazzo, Paola Tiziana Francesca Bergamo e Giuseppe IlAntonello.
L’Alleanza Verdi e Sinistra si presenta con Paolo Perenzin, Renata Mannise, Stefano Dall’Agata e Chiara ImpegnoZanetti.Civico di Di Maio candida Maria Grazia Bartolomei, Gregorio Donnarumma, Stefania Recagno e Carlo Lavatelli. Noi Moderati propone il senatore Andrea Causin, Egle Tonion, l’ex sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni e Michela Turco. Italexit con Nunzia Alessandra Schilirò, Roberto Levi, Nicoletta Ciriello e Dario Massimiliano
Speciale
l Senato, o meglio la sua base elettorale, costituisce una delle novità di questa tornata. Per la prima volta, infatti, non servirà aver compiuto i venticinque anni per poter votare, ma ne basteranno 18 come per la Camera. Una differenza, questa, che potrebbe anche produrre qualche significativa novità se, come sembra, i giovanissimi, in questi ultimi giorni che ci separano dal 25 settembre sembrano essere tornati ad interessarsi di politica. La Provincia di Venezia fa collegio elettorale con quelle di Treviso e Rovigo. Il Partito Democratico apre la propria lista con il Segretario Regionale, Andrea Martella, già parlamentare e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria nel Governo Conte 2. Alle sue spalle Anna Sozza, volto trevigiano molto noto per il proprio impegno politico e amministrativo e già sindaco del comune di Maserada sul Piave. Terzo posto per Radames Favaro
a linea ferroviaria che collega Mestre a Castelfranco procede a passo spedito verso il tanto atteso raddoppio che coinvolgerà le stazioni nel Miranese di Spinea, Maerne, Salzano e Noale. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera alla programmazione di Rfi per il quadriennio 2022-2026. Tra i fondi assegnati, ci sono dunque quelli destinati a realizzare il secondo binario da Maerne a Castelfranco, dato che nella prima tratta da Mestre a Maerne già si viaggia a doppio binario, con i problemi che cominciano a manifestarsi da Martellago in poi, dove i treni sono costretti ovviamente ad alternarsi nel tragitto. Il progetto approvato era stato già definito dalle Regione nel 2019 e l’intervento riguarderà una tratta della lunghezza di circa 25 chilometri nella quale verrà realizzata una seconda corsia affiancata a quella già esistente. Ad accompagnare la nuova corsia, sono previsti poi anche interventi per adeguare le infrastrutture e sistemare gli impianti, con particolare interesse per ponti, sottopassi e barriere acustiche. A completare il tutto, poi, è prevista anche la chiusura di alcuni dei passaggi a livello presenti sulla linea, a partire da quello di Noale in via Ongari, non compatibile con il raddoppio. Al momento comunque va detto, non è ancora prevista una data precisa d’inizio dei lavori, ma
Noale
di infrastrutture atteso da anni dai cittadini di Noale. La presenza di passaggi a livello a raso è infatti un problema rilevante in termini di sicurezza visto che spesso nel passato si sono verificati incidenti anche molto gravi purtroppo, anche su quello di via Ongari. Ci sarà poi di fatto anche un potenziamento del servizio visto che con due binari sui 25 chilometri di tratto interessato, finalmente si potranno avere più corse a disposizione di pendolari e degli studenti per raggiungere le tante località attraversate dalla tratta.
Il Comune ha stanziato un contributo, deliberato dalla giunta, destinato alle famiglie con minori che hanno frequentato e frequentano i centri estivi, educativi e ricreativi. Si tratta di un contributo una tantum a favore delle famiglie noalesi, a parziale copertura delle spese sostenute per la frequenza di centri da parte dei propri figli dai 3 ai 17 anni, nel periodo 1 giugno / 31 ottobre 2022, per un massimo di copertura delle spese di 200 euro. “Il sostegno alle famiglie - spiega l’assessore ai servizi alla persona Annamaria Tosatto - è importante. L’ emergenza Covid-19 ha reso purtroppo ancora più fragili le giovani generazioni ed in generale le famiglie con figli. Questo è un provvedimento con il quale il Comune vuole andare
incontro ai nuovi bisogni legati al mutato mondo del lavoro e delle reti familiari, fornendo un concreto aiuto economico alle famiglie noalesi, con un occhio di particolare riguardo alle famiglie con minori in affido o con disabilità. Lo scorso anno il contributo era previsto per i soli centri estivi, quest’anno l’amministrazione ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari riconoscendo anche spese per attività diverse ma sempre legate al benessere dei ragazzi”. Il bando con i requisiti ed il facsimile di domanda sono disponibili sul sito internet del Co-
In arrivo contributi alle famiglie con minori
mune www.comune.noale.ve.it e la richiesta può essere inoltrata fino al 31 ottobre. “Ringrazio tutti quelli che si sono impegnati - aggiunge il sindaco di Noale Patrizia Andreotti, per garantire momenti di svago ed intrattenimento per bimbi e ragazzi: anche quest’estate l’offerta per i minori a Noale è stata molto ricca e stimolante. (m.to)
Linea Mestre – Castelfranco verso il raddoppio
9www.lapiazzaweb.it Ferrovia. Via libera dal Comitato interministeriale per la programmazione economica
Massimo Tonizzo
il raddoppio della linea, seppure relegata agli interventi dedicati al traffico regionale, è già presente nelle previsioni del Piano regionale dei trasporti (Prt) del 2030 dedicato principalmente all’alta velocità. “Le due rotaie ci sono solo da Venezia a Maerne- commentano dal Comune di Noale. L’obiettivo era invece quello di presentare una proposta ragionevole a palazzo Balbi per risolvere gli annosi problemi della tratta, tra ritardi, soppressioni e passaggi a livello divelti. Speriamo che questa sia la volta buona”. Insomma si tratta di un intervento importante in tema
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Il sottopasso di via Ongari
A completare il tutto è prevista anche la chiusura di alcuni dei passaggi a livello presenti sulla linea, a partire da quello di Noale in via Ongari, non compatibile con il raddoppio.
È partito il guastisegnalazioneserviziolampioni
o un aperitivo all’ombra dei palazzi storici di Piazza Castello”. Un vero e proprio invito, dunque, a visitare la città, che su chiude con un punteggio alto (4 stelle su 5) per un “piccolo borgo all’apparenza tanto simile ad altri, ma strategicamente essenziale per l’equilibrio politico e commerciale delle famiglie regnanti venete fin dai tempi del Medioevo”.
Nuovo utile servizio in arrivo per i cittadini di Noale. È attivo infatti da qualche settimana il nuovo servizio di segnalazione guasti, lampioni spenti e criticità impianti di illuminazione, con un doppio riferimento: telefonico al numero verde 800 642120 e via mail toindicatopocodopoancheviabilitàpossono,zionevistoincontroItalia.suoipubblicaoperatore“Cittàpartepiùdiovviamentedati,scrittofornirebisogneràInziotipoteressatasullachiarimentiperlucenumeroluceditralinomarefonicamentecom.segnalazioni.noale@citygreenlight.aPersegnalareunguastotele-saràsufficientechia-ilnumeroelasciarealcen-iriferimentirelativialtipoguasto,via,numerodipuntoseseneèaconoscenza,oppurecivicopiùvicinoalpuntointeressatoerecapitotelefonicoeventualizonain-esuldidisservi-riscontato.casodimail,perglistessicercandoessereilprecisipossibile.IlserviziofadelprogettoeffettuatoperladiNoale”daCitygreenlight,privatonelsettoredellailluminazionecheprestaiserviziadoltre150ComuniinSitrattadiunserviziochevaalleistanzedeiresidentichelelampadediillumina-pubblicanonfunzionantisupunticriticidellafavorireincidentistradaligravi.Proprioperquestoognisegnalazionescatteràintempouncontrollonelpuntoesubitodopouninterven-diriparazionedelguasto.(m.to)
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Turismo. Il Comune promuove il territorio con recensioni e
Massimo Tonizzo commenti dei turisti
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Viaggiatori incantati dal borgo medioevale
Noale turistica? Meta perfetta di un viaggio in giornata in alternativa alle vicine, ma in estate forse più calde e scomode, Treviso e Venezia. La città medioevale e le sue bellezze sono sempre di più meta del turismo non solo nazionale, e per questo anche il Comune di Noale ha deciso, dalle sue pagine, di promuovere il turismo non solo con il proprio, ma affidandosi ai commenti, alle recensioni e ai blog dei viaggiatori stessi che, dopo la visita, spesso lasciano on line le loro testimonianze. “È bello leggere -scrivono dal Comune- cosa scrivono di noi nei blog a tema #viaggi. Ringraziamo di cuore tutti quelli che parlano di noi”. Come esempio, il Comune cita, tra le altre, la recente pagina di Fabio, blogger vicentino, amante dei viaggi low cost e outdoor tanto da creare una sua speciale #TherapyTrip. “Noale è il tipico esempio di come sia facile farsi sorprendere dalle piccole realtà vicino a casa, anche quelle spesso sottovalutate- scrive Fabio. Sarà forse che l’idea di trasferirmi si sta facendo una realtà sempre più concreta, o magari mi sto semplicemente appassionando a ripercorrere la storia delle antiche casate che hanno governato in lungo e in largo tra i territori della mia infanzia; sta di fatto che da qualche settimana prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle piccole realtà che arricchiscono il Veneto”. Così, Noale diventa protagonista assoluta della testimonianza di una persona che (lo si capisce da come scrive) ha fatto del viaggio l’essenza stessa della sua vita: “Come abbiamo avuto modo di provare noi stessi, una passeggiata nel centro storico di Noale è una scelta ideale se cercate qualcosa da fare in una domenica pomeriggio in Veneto. Dell’antica storia di Noale non rimane solo la famosa Rocca dei Tempesta, ma l‘intero centro storico costruito attorno a Piazza Castello è un museo a cielo aperto con palazzi e monumenti a testimoniare il passato di uno dei feudi medievali più importanti della storia veneta. Il centro storico del borgo è ideale per chi ama le città fortificate. Si gira in un paio d’ore ed è ricco di tante piccole attività indipendenti capaci di deliziarvi con un ottimo gelato
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IN FOTO: Monsignor Pietro Zandonadi
nel cimitero di Briana, dove sono sepolte anche la madre e le sorelle, che come lui si erano dedicate al cammino spirituale facendosi suore. “La sua fu una presenza importante per la comunità- lo ricorda l’attuale parroco, don Giovanni Fighera. Ha seguito la storia e la crescita di intere generazioni, dedicandosi generosamente non solo alla parte spirituale che gli era propria, ma anche alla cultura, alla sagra paesana e a molte altre iniziative che restano nel cuore della gente”. Ora, la città gli dedicherà l’area attorno al sagrato della chiesa che gli sarà intitolata entro fine settembre con una cerimonia pubblica, ma da parte della parrocchia è previsto anche un piccolo libro con foto, testimonianze e ricordi. (m.to)
zia tra i due paesi dando spessore e lustro agli stilisti brasiliani e italiani che operano sul territorio, ma anche rafforzando il Made in Italy, intrecciandosi con brani di musica lirica appartenenti al
grande carisma ed entusiasmo e Helen Gnocchi console onorario del Brasile a Venezia, in bellezza ed eleganza. Ospite d’eccezione Marcia Sedoc, era nota per la sua partecipazione a “Indietro tutta” con Renzo Arbore, ma oggi è attivista in progetti culturali e sociali a Roma con l’associazione Fajaloby di cui è presidente. L’evento
folklore brasiliano e alla musica cameristica italiana in un progetto di integrazione tra popoli, culture e arte, denominato “Movimento Traculture” per come vivere la cultura con fluidità tra diversi tipi di arte. A presentare la serata ad ingresso libero, l’ex mister mondo Riccardo Pagan con
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terra in Brasile, la conservazione della lingua e delle tradizioni, tramandate di generazione in generazione”. Ogni artista ha rappresentato la propria visione del Brasile, un omaggio alla madre terra, tra magia e sogni che contraddistinguono anche i paesi del Sudamerica. È stato un modo per ricordare quanto anche le migrazioni che ora osserviamo nel nostro paese, un tempo erano a parti inverse, con milioni di cittadini che sono emigrati dal Veneto e dall’Italia e ancora prima dagli stati pre unitari. Cittadini che si sono recati in diverse parti del mondo: in Europa, in America del nord in America del Sud, in Africa e anche in Asia e Australia a cercare una vita migliore che in quel momento le condizioni della terra natia non potevano garantire a loro e ai loro famigliari.
Massimo Tonizzo a Piazza Castello nelle scorse settimane
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ha unito gradualmente la sfilata di alta moda alla musica erudita brasiliana, fino al momento dell’omaggio al Veneto e agli emigrati italiani che partirono per il Brasile. Il console ha voluto sottolineare che l’oceano “li aveva divisi dalla terra natia, alla quale rimanevano fortemente collegati attraverso la coltivazione della
Uno spazio a Briana dedicato a monsignor Zandonadi
Ospite Marcia Sedoc, attivista in progetti culturali e sociali a Roma conFajalobyl’associazionedicuièpresidente
G
Brasile: profondo il legame tra Veneto e Sudamerica
La giunta di Noale ha deciso di intitolare uno spazio della “sua” Briana a monsignor Pietro Zandonadi, parroco del paese per oltre quarant’anni e artefice di numerose iniziative per i bambini e i ragazzi. Monsignor Zandonadi è stato parroco dal 1935 al 1976, passando per i difficili anni della guerra e della ricostruzione e realizzando l’oratorio e l’asilo nell’immediato dopoguerra, per poi nel 1948 dare il via anche alla casa degli inservienti di chiesa. Negli anni successivi, poi, fu di aiuto per la costruzione della scuola elementare e per l’arrivo dell’elettricità e dell’asfaltatura a Brianza. Nato a San Michele di Piave in provincia di Treviso nel 1899, non lasciò l’amato miranese neppure dopo il pensionamento, finendo la sua vita a Noale nel 1982 e riposa proprio
Noale Cultura e sociale. Partecipazione e commozione
rande interesse, partecipazione di pubblico e commozione, con riscontro anche a livello nazionale, per l’evento che si è svolto in piazza Castello a Noale, nelle scorse settimane: un coinvolgente spettacolo con brani di musica lirica appartenenti al folklore brasiliano e alla musica cameristica italiana. A presentarlo è stato Helen Gnocchi, console onorario a Venezia, che ha avuto l’idea di “Brasile: natura, leggende e bellezze”. “Si tratta di un progetto interculturale - ha spiegato- ma anche occasione per ricordare il bicentenario dell’indipendenza del Brasile e soprattutto rafforzare l’amicizia tra Italia e Brasile e il made in Italy, dando evidenza a talentuosi stilisti brasiliani e italiani che operano nel territorio”. Una serata in cui si è ricordato il bicentenario dell’indipendenza del Brasile che è caduto il 7 settembre e l’amici-
Sul Piano degli Interventi si accende il confronto politico
13www.lapiazzaweb.it Martellago
Una Martellago che punta sempre più alla cura degli spazi verdi per migliorare la qualità della vita e raggiungere un livello sempre più elevato di sostenibilità ambientale grazie anche al sostegno dei fondi Pnrr in ambito forestazione. In zona di via delle Motte, infatti, entro il 10 dicembre 2022 si andrà alla messa a dimora del materiale forestale di propagazione in un’area pari a 5,04 ettari. Con una nota di metà agosto, infatti, il Mite ha informato della conformità della proposta presentata dalla Città Metropolitana nell’ambito del Pnrr “Tutela e valorizzazione del verde extraurbano” per il quale sono state individuate dai Comuni, aree idonee per l’adesione a questo bando, per un totale di 30 ettari. Il bando fa capo alla Città Metropolitana e ha visto l’aggiudicazione del piano avanzato da 6 comuni del territorio, pertanto la somma totale dei fondi a disposizione non è ancora quantificabile. Alla Città Metropolitana mancavano alcuni Comuni per riempire questo spazio: Martellago si è resa disponibile inserendosi alla fine. “E’ un bel risultato per la nostra città - dichiara il sindaco Andrea Saccarola. Sindaco che poi sui suoi social ha comunicato la lieta notizia in un post su Facebook. “Con grande gioia - scrive - vi informo che Martellago si aggiudica 5,04 ettari con cui ha partecipato al bando. Un grazie di cuore a tutti gli uffici che hanno reso possibile questo importante traguardo”. (r.m)
dimenti dobbiamo votarli - spiega il consigliere di Unione Civica Alessio Boscolo - buona norma vorrebbe che fossimo coinvolti nelle scelte di queste manifestazioni e che ci fosse un criterio oggettivo ed equaDnime.asettembre
no prossimo l’attuale amministrazione sarà in scadenza”. “Concordo con il resto dell’opposizione - aggiunge Erika Fusaro di Impegno Comune - sul Piano degli Interventi molti aspetti sono stati trascurati. Sulle manifestazioni presentate ce ne sono di relative a riconversione e riuso oltre alla messa in sicurezza di edifici e dovevano essere inserite già nel piano del sindaco. Avrebbero dovuto coinvolgerci prima”. “Una brutta pagina di politica é stata scritta dalla minoranza in Consiglio Comunaleha replicato il sindaco Andrea Saccarola sui social.
Riccardo Musacco
Bagarre al Consiglio Comunale di Martellago nelle scorse settimane che ha visto l’uscita dall’aula delle opposizioni al punto 5 dell’ordine del giorno che prevedeva l’adozione della variante al Piano degli Interventi, facendo così mancare il numero legale, rimanendo a disposizione per rientrare a discutere e votare i punti successivi che riguardavano il bilancio. Il problema si è verificato in quanto delle 103 manifestazioni di interesse arrivate, due erano a capo del consigliere di maggioranza Daniele Favaretto, il quale pertanto, non ha potuto essere ammesso al voto del punto in questione. Mancando anche il consigliere Zara, malato, non si è potuto, proseguire. La motivazione è stata, secondo gli esponenti della minoranza, il mancato coinvolgimento nella discussione dei provvedimenti in Commissione Urbanistica, e il ritardo nell’invio del materiale da visionare a riguardo, oltre 500 pagine, ai consiglieri. La cosa, però, ha fatto sì che il presidente del Consiglio Comunale Dino Mellinato sospendesse la seduta e non si procedesse ulteriormente con il dibattito sui punti successivi. “Visto che noi consiglieri questi provve-
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Politica. Bagarre in Consiglio Comunale nelle scorse settimane
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Forestazione urbana, intervento in via delle Motte
2021 è stata convocata una Commissione Urbanistica solamente quattro giorni prima del consiglio, in precedenza c’è stata solamente una capogruppo che però non deve discutere di questi argomenti. Per vedere i documenti abbiamo dovuto inoltrare una richiesta di accesso agli atti. Il problema è che se si sfora il termine per l’approvazione del bilancio, possono entrare in ballo procedure prefettizie che potrebbero portare anche al commissariamento. Noi eravamo disponibili a rientrare e votare il bilancio”. La questione poi si è chiusa la settimana successiva in pieno agosto con un consiglio straordinario con quest’unico punto all’Odg convocato a seguito di uno scambio epistolare con il Prefetto. “Reputo corretto condividere un piano che va ad incidere sul territorio per i prossimi cinque anni - spiega Elisa Benzoni di InSieme- tenuto conto che l’an-
Raffaele SPERANZONCandidatoalSenato Collegio Uninominale di Venezia e RovigoSperanzonRaffaeleCandidatodelelettoralemandatarioLinoSperanzonresponsabile:Committente messaggio elettorale Ieri,oggi,domani. Più di 1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di noi. Più 1000 prezzi bloccati per almeno 3 mesi. Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della
Massimo Tonizzo
e nutrie stanno diventando un problema per tutta l’area del Miranese tra Noale e Scorzè e Martellago. Un vero e proprio flagello che danneggia soprattutto l’agricoltura in una estate che si è rivelata già difficilissima causa siccità per i coltivatori. Così, con settembre e ottobre si prepara una vera e propria “task force”, con un gruppo nutrito di cacciatori pronti all’inseguimento e all’abbattimento degli animali. La notizia del problema, diffuso dagli agricoltori del Miranese, è stata confermata dalle voci ufficiali di Fabio Livieri e Michele Terrin, funzionari responsabili per Coldiretti del Miranese e della Riviera. “I problemi causati dalle nutriespiega Fabio Livieri - sono in costante aumento negli ultimi anni soprattutto nelle zone del Miranese tra Noale e Scorzè e Martellago. Tutto nasce da un aumento esponenziale degli animali presenti in zona, crescita costante negli ultimi tre anni della quale non abbiamo stime ma notiamo chiaramente l’evidenza. Di conseguenza, dovendo nutrirsi, sono aumentati in modo preoccupante i danni che provocano ai raccolti di mais e ortaggi, arrivando a una percentuale che in certe aree supera il trenta per cento del raccolto, soprattutto considerando il fatto che i danni si concentrano nei periodi primaverili ed estivi, cioè quando le piante sono ancora molto giovani. Risulta oltretutto molto difficile contene-
Autunno arriva il progetto “Cantiere donne”
Il Comune di Martellago, archiviato il periodo delle vacanze estive riparte con il progetto “Cantiere donne”, un percorso che vedrà cinque incontri tra i mesi di settembre e ottobre dedicato al benessere fisico e psicologico delle donne over 40 dal titolo evocativo “Siamo donne, oltre gli anta c’è di più”. L’obbiettivo è di creare dei momenti di confronto, riflessione e ripensamento della propria situazione personale per donne che stanno attraversando l’età adulta e possono così imbattersi in uno o più dei tanti i cambiamenti che accompagnano le donne mature: il corpo, la salute, la famiglia, le relazioni con gli altri, per vivere con serenità e pienezza la seconda parte della propria vita. Tutti gli
re i danni perché per ora sono mancate precise regole ed indellaconcretoroditori,tementeQuestoRegionecificopia,Campolongoritrentagruppotreràspiega“Conlaimpresemiqui,riprodursi”.habitatlimitato,dalseriedeltrovatoColdiretti-gano“Lestocosaletalieffettuarleburocratichesenti,questetoperautorizzazionil’abbattimen-echequandosonopre-ledifficoltàpersonodascoraggiarerichieste”.Maaèdovutoque-proliferare?nutrie-spie-ancoradahannonelleareeMiraneseunadiriiecanaliricircoloidricoquindiidealeperDaconiproble-segnalatidalleagricole,decisionepresa.settembre-Livieri-en-inazioneundicircacacciato-dellazonadiCamponogara,eCampagnaLu-chehafattouncorsospe-conautorizzazionedellaperabbatterelenutrie.interventolimiteràfor-ilnumerodeigrossidandocosìunaiutoatuttigliagricoltorizona”.Lanutria,proprioquantocausadanniall’agri-
In Riviera intanto a settembre entra in azione una vera e propria “task force”, con un gruppo nutrito di cacciatori pronti all’inseguimento e all’abbattimento degli animali.
Nutrie: ingenti i danni ai raccolti
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famiglia e come non trascurare sé stesse. Si proseguirà mercoledì 28 settembre alle ore 18 con un focus sul corpo, come ascoltarlo, come guardarlo per cogliere, accettare e valorizzare i cambiamenti e fare attenzione a cosa ci sta dicendo. Altri incontri si terranno il 5, 12 e 17 ottobre. “Il Comune di Martellago offre molte occasioni di incontro per le donne che vogliono approfondire i temi della salute fisica e psicologica e della prevenzione – dichiara la consigliera con delega alle Pari opportunità Tatiana Garbin. Questo percorso crea un ambiente in cui ciascuna donna possa darsi il tempo per spendere una riflessione su sé stessa e trovare nuove energie, progetti e anche amicizie”. (r.m)
coltura e ai corsi d’acqua con relativi argini, con una legge Regionale del 2014 è diventata “specie nociva” e molti Comuni a partire da quella data hanno stretto un accordo con la Regione Veneto per controllare il numero dei roditori al fine di garantire una efficace soluzione al problema.
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appuntamenti si terranno presso l’Auditorium San Salvatore, in Piazza Vittoria 1. La partecipazione è gratuita previa prenotazione o via whatsapp al numero 345 6170369. Si parte mercoledì 21 settembre alle ore 18 con il tema del tempo delle donne, per scoprire come gestire il tempo che non è mai abbastanza tra casa, lavoro e
15www.lapiazzaweb.it Martellago Territorio. Allarme di Coldiretti per l’area del Miranese nord
Dentro il territorio nel cuoregente!della
Politica. Dopo qualche mese dalle elezioni la minoranza di centrosinistra va all’attacco
senti lo strumento più efficace per unire gli sforzi, i mezzi e le iniziative al fine di promuovere l’abitudine alla lettura in tutte le sue forme. Al Patto, di durata triennale, possono aderire le scuole, le associazioni culturali e di volontariato, le librerie e tutti coloro che condividono il principio del valore della lettura come bene comune su cui investire per la crescita culturale, uno strumento straordinario per l’innovazione e lo sviluppo dell’individuo e della società”. Per l’adesione è sufficiente compilare e sottoscrivere il modulo di adesione reperibile sul sito istituzionale www.comune. salzano.ve.it o presso la biblioteca comunale “Marco Polo” in via Roma. (l.p)
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Atre mesi dalle elezioni che hanno visto riconfermare a Salzano la coalizione di centrodestra è già tempo dei primi bilanci per l’amministrazione guidata da Luciano Betteto riconfermato primo cittadino al primo turno lo scorso 12 giugno con il 54,10% dei voti. Il neo rieletto sindaco aveva puntato molto sulla politica del “fare”. “Poche parole, tanto ascolto e lavoro a testa bassa - era stato il suo primo commento del dopo elezioni. Sono tante le opere in corso e quelle che verranno. stiamo risistemando la filanda, stiamo ampliando i loculi del cimitero, stiamo facendo il cambio dell’illuminazione pubblica e risistemando il centro, sia di Robegano sia di Salzano”. Dalla minoranza di centrosinistra, però, arrivano i primi segnali di attrito. In particolare, in una nota congiunta si sottolinea che: “come consiglieri di opposizione abbiamo registrato una scarsa disponibilità della maggioranza nei nostri confronti. Solo a parole un’apertura alla minoranza che di fatto ha visto una chiusura alle nostre proposte nell’assegnazione della presidenza del consiglio comunale e delle commissioni consiliari e un chiaro rifiuto alla nostra richiesta per uno spazio di comunicazione nel periodico informativo comunale. Sotto il profilo della collaborazione non è questo un buon inizio. In ogni caso la nostra sarà un’opposizione costruttiva che guarderà ai contenuti dell’azione amministrativa, per il bene della nostra comunità”. Da parte sua, il sindaco Luciano Betteto replica immediatamente agli attacchi. “Sono polemiche sterili- dice - l’opposizione è stata sempre coinvolta, nel rispetto dei ruoli. Qualcuno sostiene che non stiamo facendo grandi cose, in realtà siamo ripartiti con la nostra energia, con una nuova squadra di centrodestra, ragazzi nuovi che hanno tanta voglia di fare. Abbiamo ripreso a lavorare sulle opere da realizzare sui progetti già in essere pianificandone anche di nuovi. Non è certo un periodo facile questo, per la crisi internazionale che sta interessando gli stati come anche le casse comunali, visti i costi energetici. Far quadrare i bilanci non è facile ma ce ne stiamo occupando con successo. Quanto al notiziario comunale noi non intendiamo che si sviluppino polemiche, vorrem-
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mo semplicemente comunicare quello che sta facendo l’amministrazione e non è a carico del Comune. Se loro vogliono comunicare qualcosa possono utilizzare dei mezzi propri. Non c’è nulla di importante nelle osservazioni che ci stanno facendo. Probabilmente, vista la campagna elettorale in corso, l’ex punta di diamante dell’opposizione, Maria Grazia Vecchiato, cerca di farsi notare”.
Riccardo Musacco
Salzano
“Dalla disponibilitàmaggioranzasoloaparole”
“Abbiamo approvato il “Patto locale per la Lettura”, uno strumento fondamentale per la promozione del libro e della lettura adottato dal centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura”. Ad annunciarlo il sindaco Luciano Betteto. Recenti rilevazioni Istat hanno dimostrato che in Italia solo il 40,8% della popolazione con più di sei anni legge almeno un libro all’anno, un dato, questo, che ne fa uno dei paesi europei con il più basso indice di lettura. Questi dati evidenziano inoltre come l’abitudine alla lettura sia particolarmente assente in ampie fasce della popolazione, nonostante sia considerata dalla Costituzione un elemento fondamentale per la crescita culturale e socio-economica della comunità dei cittadini”. “Di fronte a questa drammatica situazione –rileva l’assessore alla cultura Michela Muffato – abbiamo deciso di accogliere l’invito contenuto nel Piano nazionale d’Azione del Ministero della Cultura, adottando un proprio “Patto locale per la Lettura” che, coinvolgendo enti e istituzioni pubbliche, nonché altri soggetti interessati operanti sul territorio, rappre-
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Cultura, approvato il “Patto locale per la Lettura”
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Lino Perini
Lavori di completatiasfaltaturaincentro
Si sono conclusi nelle scorse settimane i tanto attesi lavori di asfaltatura del centro cittadino che si sono resi necessari vista la situazione in cui versavano le arterie. Si tratta di interventi che l’amministrazione comunale ha voluto fortemente e che erano già stati individuati come preminenti. D’altronde
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Territorio. Grande riconoscimento per una compagnia salzanese
dotati di grande talento e professionalità. Questo ha consentito a Teatroimmagine di riscuotere ovunque grande successo con affermazioni importanti ma soprattutto con il caloroso consenso del pubblico. Grande soddisfazione soprattutto per il deus ex machina Roberto Zamengo che dirige la compagnia con grande disponibilità e impegno.
Salzano
Teatroimmagine trionfa al Festival delle Regioni a Spoleto
rionfa a Spoleto la compagnia salzanese Teatroimmagine che si aggiudica una doppia vittoria al Festival delle Regioni, kermesse nazionale di assoluto prestigio. Questo conferma la grande qualità del lavoro messo in scena dagli attori che ne fanno parte. La trentatreesima edizione della manifestazione, svoltasi in terra umbra, ha visto a compagnia di Salzano salire sul gradino più alto del podio con “Il Mercante di Venezia” di Shakespeare e nella sezione Commedia dell’Arte del Fitalia con “La strana storia del Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, liberamente ispirato al romanzo di Robert Louis Stevenson. I prestigiosi premi Fitalia e Festival delle Regioni d’Italia, promossi dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) sono stati consegnati al teatro Caio Melisso di Spoleto. A rendere orgogliosi i salzanesi le motivazioni del riconoscimento conseguito al Festival nazionale: “..per la complessità dell’allestimento e la sapiente realizzazione scenica, l’eccletticità degli interpreti, i ritmi sostenuti che hanno dato luogo a uno spettacolo brillante e vivamente apprezzato dal pubblico, per aver dato voce e corpo, in maniera egregia e divertente, alle ambiguità, alle bugie e agli imbrogli di una commedia classica dai temi dalla modernità assoluta”. Teatroimmagine è senza dubbio la compagnia italiana di Commedia dell’Arte più attiva ed affermata, presente sui palcoscenici nazionali ed internazionali sin dal 1988. Ha avuto nel tempo numerosi riconoscimenti nei più prestigiosi festival di tutto il mondo, portando ovunque il proprio originale modo di fare teatro, fondato sulla tradizione ma innovato continuamente. Nuove sfide comunque attendono il gruppo nel prossimo futuro che, pur reduce da questo terribile periodo di pandemia, sarà pieno di nuove proposte ed iniziative, sempre nel segno della comicità ma con una funzione anche di teatro civile, di satira e di critica rispetto ai grandi temi della società contemporanea. Si deve pensare inoltre che la compagnia è composta da un nucleo relativamente piccolo di attori, tecnici e collaboratori ma tutti
18 www.lapiazzaweb.it
Claudiocisaammontatoparterichiestotazionetichestatecompletamentostesural’interventomotivoditàaumentandonifichecessariolaviaevidenziapresentavanointerventidiildelClaudioednoinulterioretiche.presentavanodiverseasfaltaturel’ultimoAbbiamonemapuntil’incolumitàra.nelaspettibilità,dell‘amministrazionel’attenzioneallavia-èsemprestataunodeglisucuihaoperatoanchecorsodellascorsalegislatu-“Lasicurezzadelterritorioepubblicarimangonofermidelnostroprogram--sottolineaconsoddisfazio-ilsindacoLucianoBetteto.conclusorecentementestralciodelprogrammachehainteressatostradedelterritoriochegrosseproblema-SièprocedutopoiadunimportanteinterventoViaRoma”.Alprimocittadi-faecoancheilvicesindacoassessoreailavoripubbliciBottacin.“Ilrifacimentomantostradalehariguardatocentrodelpaese,laviaRomafrontealmunicipioedalcunipuntualilimitrofichenotevolicriticità-ClaudioBottacin.InRoma,inparticolareevistagravitàdelmanto,sièresone-ancheeffettuaredellebo-dellafondazionestradale,quindilaprofon-dell’intervento.Perquestoeperrenderepiùefficacesièprovvedutoalladimaterialeidoneo”.Adeilavorisonoeseguitelenuovesegnale-orizzontalisullapavimen-stradale.“Ilavorihannounimpegnodispesadadell’amministrazionecheèa60.000euro-pre-l’assessoreailavoripubbliciBottacin.(l.p)
“Rally, la viabilità va organizzata meglio”
Nessun rispetto nemmeno per gli affetti più cari. A Scorzè sembra esplosa una mania decisamente incivile: quella di rubare i fiori e i vasi dalle tombe del cimitero. Non si sa bene quale uso venga poi fatto del maltolto, se assegnato ad altre tombe per mancanza di soldi da parte dei parenti per onorare il caro estinto (e questo potrebbe al limite essere anche perdonabile se capitasse in rari casi, ma non con la frequenza attuale) o siano altri i motivi per ora sconosciuti (ripicche? Riciclo con rivendita?), ma le famiglie protestano e chiedono maggiore attenzione. Il caso nasce da un post pubblicato da una signora. “Volevo condividere questo post con le persone di Scorzè – ha scritto - oggi sono andata in cimitero a trovare
“Furti al cimitero, servono controlli”
La manifestazione, arrivata alla diciannovesima edizione ha visto il record di ben 86 equipaggi partecipanti
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di secondi: i cinque che hanno diviso il primo classificato dal terzo, nell’ordine Gianpaolo Bizzotto su Skoda Fabia R5, Giovanni Toffano su Skoda Fabia R5 e Filippo Bravi su Hyundai i20N. Grande soddisfazione per gli organizzatori del “Comitato Scorzè corse”. “Nonostante il grande caldo che ci ha messi alla prova- dice il presidente Daniele Codato- siamo riusciti a portare a casa un altro successo. Questo lo dobbiamo al grande lavoro compiuto dagli oltre cinquanta volontari con il Comune, una squadra affiatata che ha lavorato per giorni all’unisono, mossa da una irrefrenabile passione”.
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19www.lapiazzaweb.it Scorzè Politica. L’intervento del capogruppo del Pd Dario Zugno in merito agli eventi sportivi
Massimo Tonizzo
i miei cari mamma Gina e papà Flavio ai quali io e i miei fratelli abbiamo regalato le due composizioni di fiori finti, quella grande a sinistra per il compleanno del papà e quella piccolina a destra alla mamma come ricordo della cresima di mio figlio Pietro. Quella grande di Flavio è già sparita. Cosa posso dire? Chi l’ha rubata può solo vergognarsi, moralità
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zero, schifo mille. Non auguro del male a nessuno, ma a chi ha rubato la pianta spero che di notte mio papà vada a fargli visita”. Lasciando i defunti a riposare, il post ha generato una serie di commenti in risposta di persone che hanno subito lo stesso sgarbo. “È successo anche a me- scrive un altro residente- e addirittura dentro ad una cappella privata, quindi ancora peggio. Avete guardato se l’hanno messa su un’altra tomba? A noi è successo anche questo”. “Se nel caso di fiori freschi, potrebbero anche essere appassiti o portati via dal vento - aggiunge un terzo derubato- nel mio caso erano fiori finti, portati via con il vaso e tutto. Ed è successo due volte”. I frequentatori del cimitero, chiedono maggiori controlli. (m.to)
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l Rally di Scorzè
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una soluzione migliore. Garantendo soprattutto una adeguata viabilità”. Intanto, innegabile il successo sportivo della manifestazione, arrivata alla diciannovesima edizione con il record di ben 86 equipaggi partecipanti. Shakedown, prima prova speciale nella ex base missilistica di Peseggia e poi 60 chilometri di prove speciali nella giornata finale affrontati con punte massime di 36 gradi. Nell’ambito della coppa rally di zona 4 della quale Scorzè ha rappresenta il quarto appuntamento. Per lo shakedown e la prova in strada serale, l’edizione ha richiamato quasi duemila spettatori. Dal punto di vista sportivo, la classifica del Rally di Scorzè 2022 si è giocata tutta in una manciata
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è un punto di vanto per la città, ma non deve scontrarsi con le esigenze cittadine o sovrapporsi con altri eventi mettendo in forte difficoltà appassionati e residenti Scorzè. Nelle scorse settimane si è tenuto il rally “Città di sportive,calendaridicomunaleprossimodividerefacendozioneevitaretuazionenotevolistaprimoZugno-Pdmentasoagliscito.sipoliticiditutto,diinatteso)grandeconclusasportivamanifestazioneScorzè”,chesièconun(einpartesuccessopubblico.Nonperò,aparereunapartedeirappresentantiinconsigliocomunale,puòdireperfettamenteriu-“Facciamoicomplimentiorganizzatoriperilsucces-dellamanifestazione-com-infattiilcapogruppodelinconsigliocomunaleDariolaconcomitanzaconilfinesettimanadella“Fe-dellosport”haperòcreatodisagiallaviabilità,si-chesisarebbepotutaconunaprogramma-piùattenta.Inoltre,cosìidueeventisièdovutoilpubblico.Perl’annol’amministrazionesiprendal’impegnononsubirepassivamenteidellemanifestazionimacerchiditrovare
Mancano medici di base, il Comune cerca soluzioni con l’Ulss 3
professionisti. “Effettivamente si è verificata la scorsa primavera una mancanza di medici- commenta il sindaco Nais Marcon. All’inizio siamo riusciti a tamponare perché abbiamo indirizzato qualche anziano a Peseggia, in modo da distribuirli tra i medici in servizio. Ma in queste settimane il quadro cambierà ancora perché a Gardigiano non ci sarà un medico. Siamo comunque in costante contatto con l’Usl3 che ci ha parlato di difficoltà per inserire medici a Scorzè perché ci sono ancora dei posti liberi tra i pazienti di quelli presenti: a un medico mancano 700 pazienti, a un altro 300 e l’Usl ragiona sui numeri. Noi intanto abbiamo avanzato una proposta ai medici operativi, cioè quella di portare il numero di pazienti in carico da 1.500 a 1.800”.
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20 www.lapiazzaweb.itScorzè Territorio. Sono in difficoltà le zone di Gardigiano e Peseggia
In arrivo il nuovo simbolo per il Comune di Scorzè, che finalmente, potrà contare sulla sua bandiera che andrà ad unirsi ai già esistenti stemma e gonfalone. Nell’ultimo consiglio comunale è stata votata all’unanimità la richiesta da effettuare al Presidente della Repubblica per il riconoscimento ufficiale della bandiera del Comune. I colori ufficiali vedranno la bandiera divisa perfettamente a metà, con da una parte il rosso e dall’altra il blu. Riproduce i colori di Scorzadis, sede dei feudatari del castello di Scorzè prima del 1200. Le origini storiche di Scorzé e dei suoi colori ri-
stata già usata, nelle forme e nei colori presentati alla richiesta al Presidente, in molte iniziative locali, pur mancando da parte del Comune il riconoscimento ufficiale richiesto. Lo stemma comunale, concesso nel 1911 da Vittorio Emanuele III, rappresenta invece uno scudo di forma sannitica su cui campeggia un castello semidiroccato, in ricordo dell’antico fortilizio distrutto da Ezzelino III da Romano; ai suoi piedi, i chicchi di grandine simboleggiano la signoria locale dei Tempesta. Il gonfalone è invece a due fasce orizzontali rossa e bianca e risale al novembre 1982. (m.to)
Massimo Tonizzo
salgono però all’epoca romana con la sua collocazione nel cosiddetto graticolato, anche se ci si deve rifare alla bolla di Papa Eugenio III nel 1152, scritta per confermare i beni del vescovo di Treviso Bonifacio, per avere una notizia storicamente accertabile. In questa bolla papale viene nominato il castello di Scorzé che sembra sorgesse a ridosso del Dese, alla fine di quella strada attualmente denominata via Marmolada. Dal 1241 poi il centro del paese di sposta dal luogo dove si trovava il castello al luogo dove ora si trova la chiesa. La bandiera in realtà non è del tutto inedita, ma è
disposizione in modo gratuito degli spazi pubblici per gli ambulatori medici, soprattutto per garantire la presenza nelle frazioni”. La richiesta fa seguito a un ordine del giorno presentato
“Abbiamo avanzato la proposta di portare il numero di pazienti in carico da 1.500 a 1.800, per i medici operativi”
dal Pd in consiglio a Scorzè ma bocciato, nel quale si chiedeva alla maggioranza di aprire un tavolo permanente di confronto con i medici di famiglia per affrontare il tema della carenza di
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stare altrove, con orari di visita ridotti per la maggior presenza di pazienti per singolo dottore. Per questo motivo, il Pd aveva chiesto di mettere a disposizione degli spazi pubblici, con un affitto agevolato per gli ambulatori nelle frazioni attualmente in disagio. “Queste figure professionali - spiega Mery Moretto del Pd - sono sempre più sovraccaricate di lavoro, anche burocratico, soprattutto
a causa della pandemia e della fuga dalle strutture sanitarie pubbliche. Garantire le cure ai nostri concittadini è diventato sempre più difficile. Per questo abbiamo chiesto di mettere a
A mancare all’appello, infatti, non è uno solo, ma due medici per l’intera città. Nel territorio comunale sono attualmente operativi 10 medici ma ne servirebbero due in più per la densità della popolazione. A breve oltretutto anche il medico in servizio a Peseggia se ne andrà in pensione, con il numero del servizio che scenderà a nove unità e ovvi disagi previsti per gli utenti che si dovranno spo-
roblemi con i medici di base a Scorzè, con frazioni in crisi di presenza (o addirittura senza) e un ordine del giorno presentato dall’opposizione in consiglio sul tema che è stato bocciato dalla maggioranza. Attualmente, Gardigiano risulta essere senza medici di base, problema che potrebbe protrarsi ancora per un tempo troppo lungo, soprattutto per le esigenze dei più anziani.
Una bandiera rossoblu per il Comune di Scorzè
radici, ha viaggiato molto visitando circa cento paesi. La sensazione che emerge è di un viaggio infinito pieno di cultura, colore, novità, ma nel quale si resta quasi “sospesi”, “legati” con un filo invisibile alla strada che porta a casa, al calore, a ciò che è cono-
21www.lapiazzaweb.it Cultura La Mostra. All’M9-Museo del ‘900 una originale proposta
nello spazio”.
Dieter Nuhr in dialogo con Tiziano, Tintoretto e Veronese alla Biblioteca Marciana
sciuto, alla sicurezza. Ancora una volta l’artista esprime gli antipodi, la lontananza e la vicinanza, la famiglia e la solitudine, il noto e l’ignoto. Emblema della commistione, Dieter Nuhr, abbellisce le sale della monumentale Biblioteca Marciana, con altri “schizzi pittorici” che fanno dell’accostamento la loro parola chiave. Egli rifà all’arte rinascimentale creando un “dialogo” fra grandi artisti quali Veronese, Tiziano o Tintoretto. Si tratta di un incontro fra artisti che genera un’armonia fra l’arte del passato e l’arte di Nuhr. La sfida di Nuhr sembra riuscita. Questa armonia del tutto originale si potrà respirare e vivere a pieno fino al 2 ottobre prossimo, dalle 10 alle 18 alla Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia, in Piazza San Marco 52.
I curatori della Mostra Massimo Montanari e Laura Lazzari
La mostra, come dicono gli organizzatori, non è “ingessata”, ma al contrario, è “sregolata e divertente” piena di iniziative ed esperienze, in grado di coinvolgere il pubblico italiano, che è anche il protagonista della mostra, facendolo sentire a casa, ma anche quello straniero, integrandolo nelle nostre tradizioni “per spiegare non tanto la dottrina, quanto lo spirito di un popolo che, anche quando non è in forma, pensa al profumo di un limone e sa sorridere e che porta la pizza
Per questo scopo sono stati chiamati “un comitato scientifico di eccellenza, con scuole di design e laboratori, agenzie spaziali, istituzioni e associazioni, fotografi ed editori, artisti e artigiani”. La mostra, quindi, si propone come una sorta di viaggio nel tempo che ci fa capire come anche se la società sia cambiata, anche se le tradizioni regionali siano tante e a volte anche così diverse, l’essenza sia sempre la stessa: il cibo è motivo di convivialità, piacere e soddisfazione, è motivo di unione che fa incontrare anche due nazioni. Il cibo, insomma, diventa punto di unione e fratellanza, da cui, forse, proprio in questo periodo di guerre e discordia bisognerebbe partire.
Dalla mostra emerge un’evoluzione del rapporto che gli italiani hanno con il cibo, indice di una mutazione a livello sociale e culturale. La parola chiave della mostra è “gusto” non solo a livello personale (l’essere umano è, forse, l’unico animale che non si nutre solo per vivere ma anche per provare piacere e appagamento), ma anche a livello di collettività, in quanto il cibo porta con sé l’idea di famiglia, unione e condivisione. La mostra prevede esperienze diverse e originali: degustazioni, visite guidate, convegni, talk, aperitivi…. per tutte le età.
Nato in Germania, a Wesel nel 1960 Dieter Nuhr è abituato a lavorare attraverso i contrasti: distanza-vicinanza, estraneitàfamiliarità. La sua arte ha avuto un’evoluzione nel tempo: è passato dall’uso di semplici pennelli e colori ad olio, alla complessa commistione di quest’ultimi con la fotografia e le immagini che ritraggono soprattutto paesaggi o opere architettoniche. Il fascino, quindi, delle sue opere sta proprio nella dissoluzione di qualcosa di reale impresso in una fotografia che, però, si immerge nella pittura. Nella mostra curata da Manfred Möller, Edition Minerva, e organizzata dall’Association for Art in Public Dirk Geuer, emerge un altro ardito accostamento: immagini di paesaggi provenienti dall’Etiopia, Brasile,
L’esposizione “sregolata e divertente”, ricca di iniziative ed esperienze, che spazia dal 1970 al 2050 per diffondere un solo messaggio: il cibo come punto di unione, confronto e fratellanza
che di cottura e materie prime, si cela una grande e unica tradizione basata sul “gusto” italiano. I diversi piatti, quindi, sono accumunati da quello che è il piacere della cucina e le esigenze che vi si celano.
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Gusto: ritratto degli italiani a tavola
India, Nepal, Messico, Perù e Sri Lanka associati a quelli della regione natale dell’artista, la Rurh. L’artista seppur legato alle sue
“Gli italiani a tavola”, così si chiama la mostra a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, presso M9 il Museo del ‘900, che si chiuderà il prossimo 25 settembre. Si tratta della “prima di una trilogia di mostre che M9 - Museo del ’900 dedica alle grandi passioni italiane, per un confronto con il passato”, ma anche con uno sguardo al presente e con una sorprendente proiezione verso il futuro. La mostra, infatti, spazia dal 1970 al 2050.
L’Italia è una penisola e come tale il diverso clima, la diversa vegetazione, ma anche le diverse tradizioni hanno generato la nascita anche di diverse tradizioni culinarie; lo scopo, però, della mostra è di dimostrare che dietro dei piatti tipici così diversi, dietro differenti tecni-
Un giovanissimo scacchista di Fossò, Gabriele Serea, campione italiano Under 12, si è imposto al torneo di scacchi svoltosi a Dolo nelle scorse settimane. Una manifestazione che quest’anno ha visto superato ogni record con la partecipazione di ben 63 giocatori per la soddisfazione del co-organizzatore dell’evento Luigi Segalina. “E’ stata una bella festa-ha spiegato Segalina- un ritrovarsi di amici vecchi e nuovi grazie, in particolare, alla collaborazione con la Pro Loco di Dolo e i tanti che hanno partecipato in vario modo alla buona riuscita della manifestazione”. Ha pre-
Lino Perini
paratore dei portieri, dal medico Nicolò Danesin e dall’accompagnatore Giovanni Basso. Portieri: Fortin , Rossetti. Difensori: Carraro, Deganello, Pesce, Salviato, Volpato, Berlini, Visentin. Centrocampisti: Bacchin, Cosmo, Manna, Nordio, Toniolo, Vidal.
senziato alle gare anche il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto che poi ha preso parte alle premiazioni. Il torneo è stato organizzata dal circolo Capablanca di Mestre, in collaborazione la Pro Loco di Dolo e con il patrocinio del Comune. I partecipanti sono arrivati da varie province venete ed anche da fuori regione, molti maestri e classificati ma a primeggiare è stato il ragazzino di Fossò che ha trionfato alla presenza della consigliera nazionale Veronica Goi, ex olimpionica ed ex campionessa italiana, arbitro del torneo. Gabriele Serea si è imposto davanti all’altra giovane promessa,
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Scacchi, al torneo di Dolo vince Gabriele Serea, campione italiano Under 12
ha avuto il culmine nella vittoria del campionato di 2a categoria nella stagione 20182019, ed ha voltato pagina. Dopo un paio di stagioni sofferte, tra covid e problematiche varie, il Rio adesso si prepara ad affrontare la nuova stagione con ottimismo e con la giusta dose di ambizione, come dimostrano le operazioni di mercato fin qui messe in atto, confermando solo 7 elementi della passata stagione e cercando di porre le basi per creare un gruppo di atleti con valori umani importanti, prima di tutto, e che poi sul campo sia in grado di affrontare qualsiasi avversario senza alcun timore, prendendosi anche qualche soddisfazione.
22 www.lapiazzaweb.itSport Calcio. Importanti novità a Scorzè per il campionato che entrerà nel vivo in autunno Prima categoria: il Rio punta in alto con una rosa rinnovata
La società ha deciso di chiudere un ciclo durato 5 anni, e che
AScorzè la squadra della frazione diventa la prima società calcistica del paese. Sovvertendo una situazione che poteva sembrare improbabile.
Attaccanti: Manente, Mazzetto, Pavanetto, Ubertoni, Sdraulig, Da Silva. Insomma una rosa di giocatori che cercherà di farsi valere quando nelle prossime settimane il campionato entrerà nel vivo.
A sua volta grazie ad una salvezza miracolosa ottenuta sul filo del rasoio nella scorsa stagione.
La compagine aveva terminato la “regular season” in penultima posizione riuscendo ad acciuffare il diritto a giocarsi la permanenza in categoria allo spareggio contro la Gazzera Chirignago arrivata quint’ultima e riuscendo nell’impresa di vincere e salvarsi. Dopo una stagione decisamente sofferta, il Rio è ripartito con una rosa molto rinnovata in vista della stagione 2022/23.
terza assoluta al campionato italiano under 16, Asia De Biasi, mentre al terzo posto si è classificato Antonio Furlan, un non classificato che ha preceduto al quarto posto il prima categoria nazionale Riccardo Barberini e al quinto posto l’altro prima categoria nazionale Gianluca Ballon. Oltre ai primi cinque classificati premi sono stati consegnati, per le varie categorie, a Carlo Solinas, Umberto Rodella, Giovanni Alessi, Luca Dessì, Elena Maria Mamone, Rosanna Melluzzo, Gioele Ballon, Stefano Pavan, Eleonora Solomon, Achille Marongiu e Francesco Pintonello. (l.p)
per la crescita del gruppo e per il raggiungimento dell’obiettivo di una stagione meno tribolata. È pronta la rosa messa a disposizione dell’allenatore Giuseppe Mattia che sarà coadiuvato da Alessio Carpanese, tecnico in seconda, da Alessandro Lotti, pre-
Lo “Scorzè Peseggia”, con un passato anche in Eccellenza, ha alzato bandiera bianca nello spareggio play-out con il Città di Mira ed ora a rappresentare il Comune in Prima categoria è rimasto solo il Rio.
La società biancorossa insomma vuole mettere nelle condizioni migliori, il mister Mattia e il suo staff, avendo ingaggiato qualche elemento di spessore per la categoria, tale da creare un giusto mix tra giovani promettenti e giocatori più esperti, necessari
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servano gli esperti, sono di aiuto, ma solo in parte.
“Per le aziende si prospettano aumenti fino al 400% - continua Zaiache porteranno ad un rallentamento della produzione, come in una economia di guerra. E questo avrà delle conseguenze anche sulla competitività del nostro sistema economico rispetto a quello di Paesi che hanno già adottato delle contromisure. Un motivo in più per non perdere altro tempo e per intervenire subito, con provvedimenti appropriati. Non possiamo permetterci di lasciare le nostre famiglie e le nostre imprese in balia della speculazione e dei vertiginosi aumenti del costo dell’energia. Va messo subito un freno ai costi attraverso misure di aiuto straordinarie, anche rinegoziando il Pnrr per far fronte all’emergenza. Il trattato europeo prevede la possibilità di rivedere il programma al mutare delle condizioni. Abbiamo una guerra alle porte, le condizioni sono mutate”.
Venturini: “Un aiuto anche alle scuole paritarie per il caro bollette” Lorenzoni: “Sostituire da subito i consumi di gas in tutti i settori”
inverno pesanti per i bilanci familiari, con il rischio che molti cittadini si trovino in difficoltà nel far fronte ai continui rincari”.
Mestre: sono nella nostra regione si prevedono tra le 125 mila e le 208 mila famiglie a rischio povertà energetica. Vale a dire che ci saranno decine di migliaia di nuclei familiari che non riusciranno ad usare con regolarità l’impianto di riscaldamento in inverno, quello di raffreddamento in estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono di elettrodomestici ad elevato consumo di energia come lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, micro onde, forno elettrico e così via. A rischio sono i nuclei familiari numerosi in alloggi inadeguati, oppure persone sole, per lo più anziani, che vivono in vecchie abitazioni isolate. In difficoltà anche le imprese, a partire da artigiani e commercianti. Sono loro, spiega la Cia, a pagare due volte lo straordinario aumento delle bollette, prima come utenti domestici e poi come piccoli imprenditori per riscaldare e illuminare le proprie botteghe e negozi. I vari bonus, os-
Anche l’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha ribadito il concetto, di fronte agli industriali: “Non possiamo continuare a gestire il Pnrr come se non fosse successo nulla, come non ci fosse la guerra in Ucraina o come se non ci fosse problema energetico con la Russia. Serve intervenire subito perché oggi è prioritario per il futuro dei nostri territori e per la tenuta sociale salvare le nostre imprese”. L’assessore ha aggiunto che “stiamo parlando di un costo energetico dieci volte superiore a quello del 2019. Se vogliamo fronteggiare una situazione oramai insostenibile serve intervenire in modo intelligente per evitare che le aziende comincino a chiudere. Ciò a partire da porre un tetto al prezzo del gas e dalla revisione del Pnrr. La Regione Veneto è a fianco di tutte le imprese perché in Veneto perdere un’impresa significa perdere la nostra storia. E non possiamo permetterlo”.
La corsa dei prezzi di gas ed elettricità, la speculazione che soffia e stravolge i mercati impongono soluzioni d’impatto per famiglie e imprese che altrimenti si troveranno in notevole difficoltà. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha lanciato un appello al governo di oggi e a quello di domani: “rischiamo uno tsumani economico e civile, c’è un problema che dovere essere risolto, ma non si tratta di un problema ordinario. Di fronte a questa situazione straordinaria servono misure adeguate, vanno stabilite delle priorità”. Quali? Il governatore anzitutto chiede a Roma di non perdere tempo e di mettere un freno al vertiginoso aumento del prezzo dell’energia. “Facciamo come la Francia - è la sua ricetta - dove hanno deciso di fissare un prezzo massimo e per il resto interviene il governo. Se non si prenderanno dei provvedimenti concreti a livello europeo sarà veramente dura. Ci aspettano un autunno e un
IN FOTO: Il presidente del Veneto Luca Zaia
Le conseguenze del caro energia investono anche il Consiglio regionale e alimentano il dibattito e il confronto politico. Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia, ricorda che all’inizio dell’anno scolastico “è fondamentale agire in fretta per aiutare anche le scuole paritarie a far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche; l’alternativa è veder chiudere delle realtà che sono fondamentali all’interno dell’offerta formativa per i minori”. Le scuole paritarie da sempre fanno i conti con bilanci risicati, assottigliati anche dalla pandemia e ora dall’aumento vertiginoso dei costi. “Già lo scorso febbraio – continua Venturini – il nostro gruppo aveva presentato una mozione con la quale chiedevamo alla Regione Veneto di farsi parte attiva nei confronti del Ministero dell’Istruzione per adottare misure di sostegno economico a favore delle scuole paritarie non statali. Ora che le scuole sono iniziate da pochi giorni, servono risposte immedia-
te in assenza delle quali queste realtà rischiano davvero di chiudere: un evento che sarebbe un grave danno, non solo sotto il profilo educativo ma anche economico visto che le scuole paritarie, con il loro ruolo, permettono allo stato di avere un risparmio. E’ quindi lungimirante - conclude - la scelta di aiutare queste realtà a sopravvivere: chiederò anche ai parlamentari di Forza Italia di esercitare pressioni sul Governo”.
Zaia: “Va contrastata la speculazione, sul gas facciamo come i francesi”
IN FOTO: Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni
Intanto l’assessore Roberto Marcato chiede di rivedere le priorità del Pnrr: “non possiamo continuare come se non fosse successo nulla”
#Regione
IN FOTO: Il capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini
fotovoltaico, attivando delle stazioni appaltanti che semplifichino l’iter autorizzativo per la pubblica amministrazione e nell’arco di mesi consentano l’avvio dei cantieri. E così pure si possono stimolare i privati a realizzare gli impianti, offrendo loro contratti di lungo termine a prezzo fissato con il GSE, in modo da togliere ogni rischio. Senza incentivi, con risparmi colossali per il sistema. E non si parli di nucleare, che è interessante a livello di ricerca, ma non può dare risposte concrete prima di dieci anni in Italia, nella migliore delle ipotesi, e con costi decisamente maggiori rispetto alle fonti rinnovabili. Per la sostituzione del gas negli usi civili, due sono le strade maestre, la coibentazione degli edifici, che può ridurre fino all’80% i consumi degli edifici meno prestanti, e la sostituzione delle caldaie con le pompe di calore, più efficienti ed alimentate con energia elettrica, 100% rinnovabile se prodotta da impianto fotovoltaico integrato nell’edificio”.
Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni, da docente universitario di economia dell’energia, osserva che “la soluzione di fronte a questi continui aumenti non può che essere la sostituzione più rapida possibile dei consumi di gas in tutti i settori dove sia possibile, vale a dire la generazione di energia elettrica e gli usi civili, tenendo le forniture per gli usi industriali dove è più complesso sostituire i cicli produttivi. Per la generazione di energia elettrica si può fare un piano straordinario di investimento nel
L’analisi. Il deciso aumento dei costi dell’energia impone delle misure urgenti
A questo proposito qualche cifra la fornisce l’Ufficio Studi della Cgia di
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gia e delle materie prime. Può essere effettuata tramite CreditPiù ed ha una durata da 3 a 36 mesi e un preammortamento fino a 6 mesi. Ma prevede anche la rateizzazione su acquisti e utenze, con la possibilità di dilazionare i singoli acquisti o l’intera spesa del mese effettuati con Carta Flexia (anche attraverso un piano fino a 6 mesi e tasso e commissioni zero); moratoria per i finanziamenti che non stanno beneficiando di garanzie pubbliche, il tutto per una durata di 12 mesi e previa valutazione della banca; ed infine la sospensione della quota capitale delle rate dei mutui di famiglie e individui per la durata massima di 12 mesi.
Economia.
“Siamo pronti a mitigare l’incidenza dei costi dell’energia, è il settore metalmeccanico ma non solo a chiederlo a gran voce”
IN FOTO: Andrea Orcel, ceo di Unicredit e Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia
O
In questo caso è prevista la possibilità di ridefinire la rata mensile attraverso una rimodulazione del piano di rimborso oppure posticipare il pagamento della rata fino a un massimo di 3 rate.
tto miliardi di euro. Tanto vale il piano “Unicredit per l’Italia”, pacchetto di misure varato dal gruppo bancario a sostegno di famiglie e imprese mentre queste ultime si trovano sotto stress poiché coinvolte in una lotta densa di insidie contro tre principali nemici: il vertiginoso aumento di costi energetici e materie prime, una crisi economica dai risvolti e dai tempi indefiniti e una spirale negativa di aumenti generali dei livelli dei prezzi di beni e servizi che ha comportato un’impennata dell’inflazione, ritornata a galoppare al ritmo del 7,6% nel 2022, e una minor crescita del PIL che, pur confermandosi in area positiva, si attesterà al 3,3% quest’anno rispetto al 6,6% del 2021.
Tutti fattori che hanno spinto proprio Unicredit a giocare d’anticipo confermandosi al fianco di nuclei famigliari e tessuto produttivo attraverso interventi su reddito disponibile e liquidità. Questo ambizioso piano - annunciato lo scoro 5 settembre da Andrea Orcel, ceo di Unicredit, e Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia - si regge su due pilastri: un plafond di 5 miliardi di euro di nuova finanza e altri 3 derivanti da un mix di interventi che incideranno direttamente su mutui e consumi. «Con “UniCredit per l’Italia” - ha spiegato Taricani - offriamo ai nostri clienti azioni concrete e flessibili in grado di dare un contributo per una gestione più elastica dei conti familiari e aziendali, permettendo di affrontare meglio le diverse priorità quotidiane e una maggiore protezione a fronte dell’aumento dei costi dell’energia e Ladell’inflazione».strategiadel gruppo bancario di Piazza Gae Aulenti prevede dunque l’erogazione di liquidità a fronte dei rincari dei costi dell’ener-
che rappresenta la diretta conseguenza delle criticità con cui è alle prese il Vecchio Continente e che si propone quindi di rispondere alla crescita dell’inflazione e mitigare gli impatti negativi che derivano dalla situazione attuale. Sono proprio le preoccupazioni delle imprese, specie quelle energivore, sulle quali si concentreranno gli aiuti, in particolare ad aver spinto la banca ad adottare queste misure straordinarie. «Ciò a cui abbiamo assistito nella congiuntura del secondo semestre è che le dinamiche di comportamento sono più caute ma gli indicatori che abbiamo avuto sono risultati sempre positivi - aggiunge Taricani - Le iniziative messe in campo non sono dunque dettate tanto dall’aspetto finanziario quanto dalle difficoltà che le imprese stanno riscontrando. Al momento
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non vediamo un significativo o materiale cambiamento nelle dinamiche del credito o della morosità, ma ci attendiamo che questo succeda e succederà quanto più questa guerra che attraversiamo sia lunga e quanto meno i governi prendano delle misure di comp ensazione». La nostra offerta, prosegue, “si rivolge a tutti i settori industriali, anche se è evidente che i settori energivori saranno quelli con maggior percentuale di adesione. In precedenza eravamo già intervenuti per mettere in campo azioni lungimiranti: chi si è coperto l’anno scorso, oggi porta a casa un risparmio rilevante. Si è trattato di operazioni fatte col giusto timing, per le quali siamo stati in grado di offrire orizzonti lunghi. Con i prezzi odierni, però, ci risulta più costoso. In ogni caso siamo pronti a mitigare l’incidenza dei
costi dell’energia, è il settore metalmeccanico ma non solo a chiederlo a gran Guardandovoce”.ai prossimi mesi, osserva Orcel, «è normale aspettarci che la situazione peggiorerà e pertanto vogliamo intervenire con gli aiuti prima che questo stress tocchi famiglie e imprese in modo non necessario». Da parte dello stesso, infine, un distinguo sull’origine dell’inflazione tra Paesi dell’Eurozona e Stati Uniti: «La “nostra” inflazione è ben diversa da quella degli Stati Uniti, poiché in Usa risponde ad una fase di surriscaldamento dell’economia, mentre in Ue ha a che fare con un aumento degli input produttivi, non solo prodotti energetici, ma anche agricoli ed alimentari. Il che potrebbe portare a differenti sviluppi in materia di politica monetaria».
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Tutte ricette che arrivano mentre, analizza l’amministratore delegato di Unicredit, «i tempi difficili che stiamo vivendo ci impongono di fare tutto il possibile per costruire un futuro migliore, un obiettivo che rappresenta la ragione d’essere della nostra banca, la quale è sempre stata vicina alle esigenze delle comunità locali. Queste ultime vanno aiutate, dal momento che sono alle prese con un momento difficile, contraddistinto dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie e da un rischio di contrazione degli investimenti delle aziende. Una situazione che mostra i suoi effetti soprattutto sui meno abbienti». Da qui la necessità di lanciare un piano Varato il pacchetto di misure per far fronte all’aumento dei costi Otto miliardi di euro per famiglie e imprese ecco il piano anticrisi firmato Unicredit
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30 www.lapiazzaweb.itRegione
Com’è il rapporto con il pubblico più giovane?
dati degli articoli non erano corretti. Il dato vero è che abbiamo avuto lo stesso punteggio del 2018 e del 2019, ovvero 13 punti su 35 : nulla quindi fa pensare che il nostro teatro sia peggiorato nella qualità rispetto agli anni scorsi.
Si parte il 18 novembre con la prima del “Rigoletto” di Verdi.
Di recente sono usciti alcuni articoli riportanti dati non rassicuranti sulla valutazione ministeriale del Teatro di Rovigo.
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Interpreti importanti per spettacoli importanti?
appuntamento con l’operetta Al Cavallino Bianco e l’opera “La Prova di un’Opera Seria” in collaborazione con il Conservatorio F. Venezze. Inoltre, prima dell’inaugurazione della nuova stagione, si terrà ad ottobre il concerto sinfonico per il centenario dell’Associazione Venezze con l’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e verrà riproposta l’opera da camera “Ante Lucem”, co-prodotta con il Teatro dei QuestaLemming.stagione vuole essere il ritorno del teatro alla normalità; quella passata teneva conto delle varie restrizioni, ma quest’anno abbiamo potuto scegliere con maggiore libertà le nostre proposte. Abbiamo quindi scelto i grandi titoli, affinché questa ripartenza fosse degna di essere definita tale.
Assolutamente. A ricoprire il ruolo di Romeo nell’opera di Bellini sarà Paola Gardina, mezzosoprano rodigino, conosciuta in tutto il mondo, ma che non ha più cantato nel Teatro di Rovigo dai tempi del Conservatorio. Protagonista del “Rigoletto” sarà invece il noto baritono Sebastian Catana, che sarà accompagnato da un cast internazionale. Ma non solo, questa edizione vedrà l’incontro di questi grandi artisti con giovani interpreti: alle nostre audizioni, infatti, hanno partecipato 200 cantanti da tutto il mondo e duegiovani dell’Accademia del Teatro della Scala sono stati sceltiper il “Tro-
vatore”.
Le scenografie di tre opere su quattro, poi, saranno costruite nel nostro laboratorio di costruzione scenica di Sant’Apollinare. Abbiamo voluto sfruttare al meglio tutte le nostre eccellenze per questa stagione.
Il tasto più dolente dell’anno scorso è stato proprio il rapporto con i giovani e le scuole. Le restrizioni hanno interdetto i legami, che prima del Covid erano ben consolidati. Ci aspettiamo
che quest’anno tutto riprenda come prima. Le opere proposte, di fatto, sono opere per tutti e il Teatro Ragazzi offre veramente molte possibilità.
A seguire, “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, ancora Verdi con “Il Trovatore” e “Il barbiere di Siviglia” di Rossini
Cultura. Colloquio con il direttore artistico Luigi Puxeddu: “torniamo alla normalità”
I grandi classici della lirica e nomi di prestigio per la ripartenza del Teatro Sociale di Rovigo
Gaia Zuccolotto
Questi ultimi anni forse hanno disabituato la gente a venire a teatro, ma è nostro compito da qui in poi fare apprezzare nuovamente l’opera lirica punta di diamante dell’Italia in tutto il mondo.
uci accese, si apre il sipario: l’inizio dell’autunno segna la ripartenza del Teatro Sociale di Rovigo, che per la stagione lirica 2022/23 ha previsto un ricco programma, con grandi spettacoli e interpreti di fama nazionale e internazionale. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico, il maestro Luigi Puxeddu. Quali sono le novità di questa stagione lirica?
Quest’anno andranno in scena quattro delle più importanti opere del repertorio lirico. Si incomincerà il 18 novembre con la prima del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. A seguire, “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, “Il trovatore”, che chiude la trilogia popolare di Giuseppe Verdi, e “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, una delle opere più rappresentate al mondo. Abbiamo quindi quattro titoli davvero belli, tutti co-prodotti in un’importante sinergia con altri teatri italiani, tra cui i teatri di Padova, Treviso e Bassano, ma anche Jesi, Pisa, Lucca e Novara. Ad aggiungersi ai quattro titoli avremo anche il classico
L
C’è ancora il rischio che il Covid metta in difficoltà il teatro?
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Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Filiere produttive. Un’attenzione che genera ricadute positive per il territorio
L’impegno di Aspiag Service per rispondere ai bisogni dei consumatori sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale e ambientale
L
“Veneto The Land of Venice”, un protocollo per promuovere e valorizzare la filiera agroalimentare del Veneto
tagna, le Patate di Rotzo, la Soppressa Vicentina DOP, l’Amarone Valpolicella, Insalata radicchio di Chioggia IGP o il Formaggio Monte Veronese d’Allievo DOP. Sempre nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio, Aspiag Service ha inoltre consolidato la sinergia con le istituzioni locali promuovendo diversi protocolli regionali nelle regioni dove l’azienda opera, con lo scopo di promuovere i prodotti locali e le partnership tra i diversi attori della filiera produttiva agroalimentare: “Veneto – The Land of Venice” per i prodotti di nicchia del Veneto, “Io sono FVG” per le eccellenze del Friuli Venezia Giulia, “I love Trentino” per i prodotti trentini e “Qualità Alto Adige” per quelli altoatesini. Questi protocolli puntano a valorizzare i prodotti certificati DOP, IGP e STG e i vini con certificazione DOC, DOCG e IGT e consentono ai clienti di conoscere i prodotti del luogo e l’origine delle produzioni agroalimentari e di sostenere i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione, sviluppando una filiera produttiva “dal campo alla vendita”. Una vera e propria azione di sistema e un impegno con il quale Aspiag Service rafforza il legame profondo con i territori, promuovendo le filiere produttive, raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale, i loro artigiani produttori e i luoghi dove nascono.
Aspiag Service è stato il primo partner della grande distribuzione ad aderire nel 2020 a “Veneto The Land of Venice”, il protocollo di filiera promosso dalla Regione Veneto che si pone l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici regionali del settore agricolo e caseario e sostenerli dalla produzione fino alla commercializzazione. Obiettivo del protocollo è quello di sviluppare una filiera produttiva “dal campo alla vendita”, favorendo “l’ultimo miglio”, ovvero la commercializzazione e la promozione dei prodotti agricoli e caseari certificati del territorio veneto dando così ai produttori una maggiore visibilità e un supporto alla vendita. Tra i prodotti attualmente parte della filiera, segnalati nei punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service con appositi cartelli, ci sono: Radicchio di Treviso, Radicchio di Castelfranco, Radicchio Veronese,
i rincari nel carrello della spesa
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IL PUNTO
Nel particolare contesto economico che stiamo vivendo con i rincari dovuti ai maggiori costi delle materie prime, all’aumento dei costi dell’energia e dei trasporti che vanno a incidere inevitabilmente anche sul carrello della spesa, inoltre, scegliere prodotti provenienti da filiere produttive pone l’accento sul tema dei costi. Puntare sulla valorizzazione dei prodotti di un territorio significa infatti sostenere i produttori locali, garantendo un prezzo alla produzione adeguato, e sostenere le comunità, garantendo ai clienti finali un prodotto a prezzo giusto e controllato, una filiera in cui si accorciano i passaggi tra i diversi anelli della catena, riducendo conseguentemente i costi verso i clienti finali, permettendo così di salvaguardare il loro potere di acquisito, senza rinunciare alla qualità.
Valorizzare i prodotti locali d’eccellenza, sostenere le comunità
Regione
che fuori dal territorio nazionale, in particolare nei paesi in cui opera SPAR Austria, il Gruppo internazionale di cui Aspiag Service fa parte.
Filiere produttive e prodotti del territorio, una ricetta contro
Scegliere prodotti provenienti dalle filiere produttive significa dare linfa a uno sviluppo in ottica di sostenibilità, valorizzare il lavoro dei produttori locali, preservare la qualità e la genuinità dei prodotti, garantire lo sviluppo del territorio, promuovendo un sistema alimentare più sostenibile, aumentando la trasparenza, la fiducia, e la crescita di tutta la catena agroalimentare. E questo è l’impegno che anche noi di Aspiag Service ci siamo assunti scegliendo di implementare progetti come Sapori del Nostro Territorio o promuovere e aderire a specifici protocolli regionali. Queste iniziative sono parte della nostra strategia di crescita sostenibile, con l’obiettivo di generare ricchezza e sviluppo per le comunità in cui ci inseriamo, offrire prodotti e servizi in linea con i nuovi modelli di consumo, e consolidare così un’alleanza tra GDO, produttori e clienti dove le parole d’ordine sono qualità, identità e origine delle eccellenze agroalimentari.
Giorgio Dal Sasso del Caseificio Pennar di Asiago (VI)
a Grande Distribuzione Organizzata è sempre di più un motore di sviluppo responsabile per la filiera agroalimentare e, in questo contesto, la valorizzazione delle filiere produttive rappresenta anche per le aziende del settore un vantaggio competitivo e un contributo concreto per sostenere i produttori locali, generare ricadute positive per il territorio e rispondere ai bisogni di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale e ambientale. E questo è anche uno dei punti cardine della strategia di sviluppo di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha scelto di stringere un legame sempre più stretto con le comunità in cui si inserisce anche grazie a progetti e iniziative che puntano valorizzare i tanti produttori locali che, con i loro prodotti di eccellenza, riforniscono i 565 punti vendita nelle regioni in cui Aspiag Service è presente. Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato da “Sapori del Nostro Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 6.000 referenze a scaffale provenienti da più di 500 produttori locali. Il progetto nasce dal desiderio di valorizzare, attraverso la rete distributiva di Aspiag Service, i produttori locali e i prodotti tipici preservati e promossi dalla loro passione e dalla loro competenza, consentendo all’azienda di rinnovare il
nei punti vendita, ma portando anche il cliente a contatto diretto con la loro esperienza, organizzando iniziative ed eventi speciali che permettano alle persone di sperimentare in modo concreto la qualità di prodotti tipici della tradizione come ad esempio il formaggio Angelico Prodotto di Mon-
Radicchio di Chioggia, Asparago Bianco di Bassano DOP, Patate di Rotzo, Sopressa Vicentina DOP S/A Premium, Amarone Valpolicella docg Tosinori ml 750, Formaggio Angelico prodotto della Montagna, Asiago fresco e Mezzano DOP, Asiago fresco e Mezzano DOP prodotto della Montagna, Monte Veronese DOP, Casatella Trevigiana DOP e Piave DOP. Questi prodotti rispettano tutti i requisiti di coltivazione, produzione, allevamento e trasformazione individuati dal protocollo, ovvero la condizione base che tutta la produzione avvenga nel territorio veneto e che rispettino i requisiti delle certificazioni. Un’iniziativa in linea con l’impegno di Aspiag Service e del marchio Despar da sempre attenti a sostenere i produttori locali, valorizzando le eccellenze del territorio e facendole conoscere a quante più persone possibile, an-
di Giovanni Taliana
legame con i propri clienti e con il territorio. Il progetto si traduce nell’impegno a condividere e testimoniare la genuina cultura enogastronomica dei territori e nella possibilità di costruire nuove sinergie con produttori selezionati, non soltanto attraverso la promozione delle loro specialità
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Non manca una riflessione sulla classe dirigente: “Vorrei che le persone che si occupano di politica, fossero le persone che hanno fatto la storia del Veneto. Una politica che non rinunci alla competenza e alla concretezza del fare”. Idee chiare anche sulle sfide futuro del nostro paese “Serve una politica di visione. - ribadisce il leader di Coraggio Italia - Serve pensare a quello che succederà da qui ai prossimi anni se vogliamo dare ai nostri figli le stesse opportunità che abbiamo avuto noi. Ognuno deve fare qualcosa per il Paese, non soltanto chiedere. Lavorare con passione e fare il proprio dovere” G uardando ad un orizzonte più ampio, al momento nessuna ambizione
Il sindaco di Venezia, il più amato d’Italia secondo un recente sondaggio, ripercorre le tappe della sua vita dall’infanzia all’impegno politico
“Ci giudicheranno i bambini”: Luigi Brugnaro si racconta
Non c’è più tempo”.
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pegno. Sono sicuro che grazie all’autonomia, che NoiModerati vogliamo finalmente portare a casa, saremo in grado di far parlare i nostri territori, perché solamente in questo modo otterremmo i risultati che ci chiedono i veneti”.
Regione Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di bloccati mesi.
Il Libro Intervista
stato a capo di Confindustria Venezia e Rovigo, eletto per due volte sindaco del capoluogo Veneto. Nel luglio del 2022 un sondaggio de Il Sole 24 Ore lo indica come il sindaco più amato d’Italia. È Luigi Brugnaro, che all’attività imprenditoriale e amministrativa, da primo cittadino di una città unica come Venezia, affianca anche l’impegno politico nazionale alla guida di Coraggio Italia. A ripercorrere le sue origini, la sua esperienza politica, ma anche le storie personali, il libro-intervista “Ci giudicheranno i bambini. Dall’azienda alla politica una via per l’Italia” (Ed. Marsilio), scritto insieme al giornalista Stefano Lorenzetto e presentato in Veneto in questi giorni.
o desiderio di un Ministero a Roma anzi: “L’ho sempre detto -- conclude Brugnaro – sono il sindaco di Venezia, una città incredibile abitata da cittadini straordinari. Per me è un privilegio amministrare la città. Ho preso un impegno con loro e voglio mantenere questo im-
si “Spero di poter testimoniare, con la mia esperienza, che con l’onestà e con il lavoro si può arrivare. E si deve arrivare! Voglio far capire che al momento la situazione di questo Paese non riesce a dare le stesse opportunità che ho avuto io. Oramai è da trenta anni che il paese sta vivendo una situazione di stallo.
Scritto insieme al giornalista Stefano Lorenzetto
Alla domanda di quale sia il segreto del suo successo politico, Brugnaro non ha dubbi: non ci sono bacchette magiche. Ci vuole “Lavoro, impegno ed onestà.commenta Brugnaro - Dire la verità è la cosa più importante. È proprio nel Dna dei Veneti l’idea di fare le cose, perché sentirsele dire continuamente irrita” Brugnaro nel suo libro ripercorre, in sei
È
“Spero di poter testimoniare, con la mia esperienza, che con l’onestà e con il lavoro si può e si deve arrivare”
capitoli, la sua infanzia da figlio di una maestra e di un operaio, la sua adolescenza, i primi lavori e poi la scelta politica. E proprio sulla base della sua esperienza personale che nasce il desiderio di condividere la sua storia e raccontar-
Sara Busato
a o ione de e d agli st 5 chilometri di barriere vegeta a o orio do 0 t ropri p tt a rbonic nd l’ i iù lit o o n così LA NOSTRA AZIENDA ha dato vita sul territorio dove opera ad alcuni polm un totale di oltre 210 mila metri quadrati, riducendo ambientale dei propri impianti e contribuendo al mig della qualità dell’aria. LA_PIAZZA_270x350mm_Pag.qxp_Layout 1 11/03/22 09:58 Pagina 5 Ieri,oggi,domani. Più di 1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di noi. Più 1000 prezzi bloccati per almeno 3 mesi. Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della
Covid 19, unpervademecumlascuola
S i torna a scuola quest’anno con uno stato d’animo più sereno, anche se non calano l’attenzione e l’impegno per contenere la diffusione delle infezioni da Sars-CoV-2. Quest’anno i protocolli previsti per le scuole sono incentrati, più che su quelle di contrasto, su strategie di mitigazione, con l’obiettivo “di contenere l’impatto negativo dell’epidemia sulla salute pubblica”, così come riportato dalle indicazioni del Ministero della Salute e dell’Istruzione nel documento diffuso a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico. E dunque, come mitigare gli effetti delle infezioni da Sars-CoV-2 a scuola?
Il documento fornisce delle linee guida su come far fronte all’infezione da Sars-CoV-2, da mettere in atto sia da servizi educativi per l’infanzia, sia da tutte le istituzioni scolastiche del I e II ciclo per l’anno scolastico 2022/2023. Esse sono pensate per garantire la frequenza scolastica in presenza e per prevedere il minimo impatto sulle attività scolastiche.
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Prosegue alla pag. seguente 2022SETTEMBRE on-line: /category/salute/ Salute Si torna a scuola, contro il Covid strategie di minimo impatto
Garantire la frequenza e condizionare al minimo le attività sono gli obiettivi delle linee guida del Ministero per mitigare l’infezione da Sars-CoV-2
Dovrà essere effettuata una analisi epidemiologica con valutazione e monitoraggio del Piano adottato al fine di valutarne l’efficacia. In ultima battuta sarà fondamentale l’individuazione delle così dette zone “tampone” o “buffer”, ovvero aree a medio rischio limitrofe, però, a zone rosse.
Covid 19, un vademecum per la scuola Salute
È consentita la frequenza per chi manifesti sintomi di lieve entità non associati al Covid-19, senza febbre, e per chi, di solito, tende ad avere di frequente in inverno il raffreddore. Sarà possibile andare a scuola indossando le mascherine FFP2 o chirurgiche, fino alla risoluzione dei sintomi.
“Stiamo tenendo sotto controllo l’andamento della malattia e sulla base dell’esperienza possiamo dire che il fenomeno nelle prossime settimane dovrebbe scemare” rassicura il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima, Vittorio Selle. “I medici hanno fornito numerose indicazioni che sono state scrupolosamente seguite dalle amministrazioni locali. Quello che chiediamo in più alla cittadinanza è di utilizzare tutte le protezioni comuni e di buon senso per difendersi dalle punture di zanzare”.
Naturalmente possono fare ricorso ai dispositivi di protezione respiratoria (mascherine FFFP2) e per la protezione degli occhi, tutti coloro del personale che vogliono proteggersi.
Grazie a questo finanziamento è possibile inoltre attuare un piano di prevenzione che prevede innanzitutto di potenziare la diagnostica, in modo tale da poter agire in maniera più tempestiva non solo per tutelare la salute di chi è punto, ma anche per poter mettere a riparo l’area dove sono stati riscontrati dei contagi, per evitare che il numero di essi possa moltiplicarsi rapidamente. Come già stato anticipato, poi, la tempestività della diagnosi è fondamentale, assieme al monitoraggio e alla sorveglianza epidemiologica, per creare una mappa di valutazione del rischio.
proliferazione delle zanzare portatrici del virus della West Nile. Talvolta, però, è necessario intervenire direttamente sulle zanzare adulte nei siti Èsensibili.d’obbligo attuare misure di protezione individuali idonee. I trattamenti effettuati dovranno essere monitorati assieme ai loro esiti per verificarne l’efficacia e, in caso, metterne in atto degli altri.
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Non è invece consentita la permanenza a scuola di tutti i ragazzi o bambini che abbiano una temperatura superiore o uguale a 37,5°C, o che riscontrino sintomatologia compatibile con quella del Covid-19 e per coloro, ovviamente, che siano risultati positivi al tampone.
Come saranno gestiti i casi positivi? Chiunque (personale scolastico, bambini o studenti) che presenti sintomi indicativi sarà portato in isolamento, in una stanza adibita all’uso, fino all’arrivo - per gli studenti - dei genitori.
Per i contatti con casi positivi non sono previste misure speciali per la scuola, si applicano le regole già previste in altri contesti.Saranno previsti, inoltre, dei “sistemi di monitoraggio” allo scopo di valutare gli impatti che la diffusione del virus ha su tutti i gradi del sistema educativo di istruzione e di formazione con successiva attivazione di misure nel caso in cui gli esiti del monitoraggio non fossero positivi.
Uno sguardo speciale va, poi, ai “bambini con fragilità”, per i quali è stato previsto il rafforzamento delle misure di prevenzione, talvolta “personalizzate” in base al profilo di rischio. Per gli alunni con fragilità, “al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza”, è definito “opportuno” l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
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Sarà, poi, necessario garantire un “ricambio frequente di aria”, “l’igiene delle mani” e l’utilizzo di mascherine, queste ultime per il personale scolastico e gli alunni a rischio.
Infine è prevista la comunicazione da parte dei genitori di ragazzi o bambini che “a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse”. Successivamente alla segnalazione spetterà all’istituzione scolastica in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione territoriale e con il pediatra o medico applicare le corrette modalità di intervento garantendo all’alunno o all’alunna in questione di poter andare a scuola in condizioni di sicurezza.
La Regione stanzia un milione di euro per finanziare ulteriori azioni di contrasto, mirate a seconda delle zone di rischio. Un’analisi epidemiologica con valutazione e monitoraggio serviranno a verificarne l’efficacia
Un Piano d’azione contro il proliferare del virus West Nile, deciso dalla Regione Veneto e diffuso in tutte le Ulss, che impegna un milione di euro. Tale spesa comporta la possibilità di attuare ulteriori azioni di contrasto che sono state effettuate nei primi dieci giorni di settembre. Gli interventi, grazie ad una mappa di valutazione della situazione, sono orientati in prevalenza nelle aree più a rischio e in tutti i territori in cui sono stati riscontrati più contagi, più morti e casi gravi.
Non sarà più possibile per i ragazzi risultati positivi al Covid seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata, la normativa speciale che la prevedeva cessa i suoi effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021-2022.
Così facendo è possibile dividere il territorio in zone: bianca, a basso rischio, gialla, a medio-basso rischio, arancione, a medio alto rischio e rossa ad alto rischio. In questo modo si possono attuare interventi differenti e mirati. Per esempio, sono d’obbligo interventi larvicidi nelle zone rosse o arancioni per interrompere o almeno rallentare la
Coloro che risultano positivi al test diagnostico dovranno stare in isolamento e potranno tornare a scuola solo dopo l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).
La sanificazione avrà un ruolo fondamentale e sarà periodica ma anche “straordinaria” e, quindi, “tempestiva in presenza di uno o più casi confermati”.
West Nile, un Piano d’azione contro il proliferare del virus
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Lo Iov cerca 400 fumatori volontari per promuovere la prevenzione precoce
anche Oncologicol’IstitutoVeneto 45 · 270x160 Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di bloccati mesi.
Tumore ai polmoni. Una Tac spirale a basso dosaggio eleva la qualità diagnostica
In Italia ogni anno si riscontrano 42.000 casi di cancro polmonare e 8 pazienti su 10 manifestano la malattia in stadio avanzato. Sicuramente una delle cause principali del cancro ai polmoni è il fumo. È stato, quindi, promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano il Risp (Rete Italiana Screening Polmonare) un programma per cercare di prevenire questa malattia. Il programma, innanzitutto, prevede di anticipare la diagnosi in modo tale da non dover fare i conti con una malattia in stadio avanzato. Per farlo si utilizza una TAC spirale a dosi minime che consente tempi molto rapidi (meno di un secondo), bassissima dose di radiazioni anch’esse dannose (causa di mutazioni genetiche e quindi di tumori) e “un’elevata qualità diagnostica senza contrasto”. Sono molti i centri che hanno aderito al programma del Risp, fra i quali l’IRCCS-Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, l’IRCCS- Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga, Orbassano e Città della Scienza e della Salite di Torino, l’IRCSS- Centro di Riferimento Oncologia di Basilicata (CROB) e anche l’IRCCS-Istituto Oncologico Veneto (IOV). Quest’ultimo ha avviato una campagna di “arruolamento” per grandi fumatori, con l’obiettivo di battere il tumore ai polmoni attraverso il programma di prevenzione sulla diagnosi precoce. Offre dunque a 400 volontari “ad alto rischio”, con un’età compresa fra i 55 e i 75 anni, senza episodi oncologici precedenti, un programma di screening del cancro basato su una Tac Spirale a Basso dosaggio.
che è d’aiuto per chi deve smettere di fumare. Sono state fatte delle prove su volontari, reclutati per uno studio simile, che hanno dimostrato di tollerare bene questo farmaco. Inoltre la Citisina verrà offerta ai fumatori, quindi sarà totalmente gratuita.
Lo Iov promuove anche un’altra iniziativa: dal 1° settembre è severamente vietato fumare in tutti i locali al chiuso e anche in quelli all’aperto compresi gli automezzi e le
Oltre ad una diagnosi tempestiva tramite TAC spirale, il programma punta non solo a curare in tempo ma anche a prevenire l’insorgenza della malattia. Infatti, sarà possibile per tutti i fumatori assumere un farmaco, la Citisina,
Essendo su base volontaria sarà possibile per chi rientra in questa categoria iscriversi online sul sito https://www. programmarisp.it/, o chiamare lo IOV al numero 3384912365 (dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 13), o ancora scrivendo una mail a risp@iov.veneto.it. Essi saranno innanzitutto sottoposti alla Tac Spirale a Basso Dosaggio e nel caso in cui l’esito dell’esame fosse positivo saranno presi in carico da un “gruppo multidisciplinare dedicato alla patologia polmonare” per ulteriori accertamenti di approfondimento diagnostico e per le eventuali cure.
Possono partecipare quei fumatori che consumano mediamente 20 sigarette al giorno ormai da trent’anni, ma in realtà potranno partecipare anche coloro che facevano un consumo elevato di sigarette ma sono riusciti a smettere da meno di quindici anni.
Salute
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aree aziendali, nel rispetto e nella tutela della salute non solo di chi fuma, ma anche di chi subisce il fumo passivo. Questa nuova iniziativa è estesa all’ospedale di Busonera, agli uffici amministrativi a Palazzo Santo Stefano, alla Palazzina di Radioterapia nell’area dell’Azienda Ospedaliera a Padova, alla Torre della Ricerca in Zip, all’Ospedale San Giacomo a Castelfranco, la Radioterapia all’ospedale di Schiavonia.
Anticipare la diagnosi è l’obiettivo sostenuto dalla Rete Italiana Screening Polmonare nel programma al quale ha aderito
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Turismo
un castello, come nelle fiabe. Ed è un castello vero, costruito in una posizione splendida, così da dominare tutte le colline e le vallate vicine. Ci sono pure i cavalieri, come nei film di cappa e spada. E c’è, infine, la storia di un legame profondo con la propria terra di origine, ed è quella tra Elian Layousse, arabo cristiano di Padova (dove ha costruito anche la sua bella carriera da ristoratore), e la sua Galilea. Elian è tornato là, in Israele, nella natia Mi’ilya (o Meilya) per accettare di diventare lui il “reggente” di quel castello crociato. Un castello posto sulla sommità del borgo, a 350 metri di altezza, che ora è diventato un ristorante e una dimora di charme. Il nome dice tutto: “Chateau du Roi”. A restaurarlo pietra su pietra e a dare concretezza a un sogno visionario è stata un’amica d’infanzia di Elian: Salma Assaf, una donna piena di energia, affascinata dalla storia di quel maniero diroccato che, pare, sia stato edificato intorno al 1150 dalla regina Melisenda di Gerusalemme, erede di una dinastia francese proveniente dalla Contea di Rethel protagonista della I Crociata (1099). Quella che portò alla conquista della città del Santo Sepolcro. Ma negli scavi archeologici in corso nella parte sotterranea del castello sono state trovate anche tracce di una presenza di cavalieri crociati ungheresi. Elian Layousse, ora raggiunto dalla moglie Zahira (i figli, degli ottimi rapper, sono rimasti a Padova per motivi di lavoro), gestisce il ristorante del castello. Quello stesso maniero dove quand’era bambino giocava fra le pietre. “Sarò forse un predestinato –dice – perché il mio cognome ha lontane origini ungheresi, Lajos”. Elian propone così bene la tradizione della cucina italiana (del resto a Padova con il “Lavit” di Rubano aveva guadagnato molti consensi da parte della critica) che i clienti arrivano persino da Tel Aviv. All’ora dell’aperitivo, invece, il castello, come nelle feste di corte di una volta, brulica di giovani e di musica. Il figlio di Salma, Fadi, ingegnere, gestisce invece le esclusive camere dell’albergo. Ora vorrebbe riportare la vite sui fianchi di una rupe appena fuori dal villaggio: un altro
Un ristoratore arabo-padovano torna nella sua Galilea richiamato dal progetto di un’amica d’infanzia e dà nuova vita al maniero millenario di Mi’ilya, costruito da cavalieri francesi Dallo “Chateau du Roi” è facile andare a scoprire tanti luoghi, anche sacri: il lago di Tiberiade, Nazareth, Haifa, Akko e Ros Hanikra
sogno da realizzare.
C’è
di Renato Malaman
Israele
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Il Lago di Tiberiade è la prima meta. Si trova su una depressione e le sue rive offrono dei bellissimi scorci. E’ famoso per la pesca miracolosa degli Apostoli e altri episodi raccontati nei Vangeli; inoltre conserva vestigia importanti dell’epoca. A cominciare da Cafarnao, la città dove Gesù risiedette, dopo aver lasciato Nazareth. Iniziò qui la sua predicazione. Imponenti i resti della Sinagoga, al centro di una vasta area archeologica. Anche Magdala merita una visita: è il villaggio dove nacque Maria Maddalena. Nazareth invece è una città grande e tentacolare. Il suo abitato si adagia su più colline ed è attraversato da un dedalo di viuzze. Al centro c’è la grande chiesa dell’AnnunciaSizione.ritrova la natura ad Haifa, città e grande porto, dove approdarono i primi coloni ebrei a fine ‘800 (dalla Germania), prima del grande esodo del dopoguerra che anticipò la nascita dello stato di Israele. La città è dominata dal tempio Bahai, che sorge sul Monte Carmelo ed è famoso per i suoi giar-
Elian ci fa da cicerone per conoscere questa parte di Galilea, al confine con il Libano, intrisa di storia e legata anche alla vita terrena di Gesù. Non a caso è una regione a prevalente confessione cristiano-cattolica. Va premessa una cosa importante. Oggi arrivare in Israele è semplice e veloce. Volo diretto low cost per Tel Aviv da Bologna, pratiche doganali “fai da te” appena sbarcati, rese facili e rapide grazie a colonnine con lettore ottico su cui basta appoggiare il passaporto. Dispositivi che stampano anche il foglietto di visto (da conservare poi fino all’uscita dal paese). Il treno si può prendere dentro l’aeroporto stesso: quello per Nahariya nel caso della Galilea: parte ogni mezzora e in due ore porta a destinaIntornozione. al pittoresco borgo di Mi’ilya, dove sopravvivono riti come il dopo-messa della domenica mattina da trascorrere insieme sul sagrato condividendo dolci tradizionali e il buon vino locale, sorge l’arcigna fortezza crociata di Montfort, raggiungibile attraverso uno spettacolare sentiero.
Elian e la fiaba del castello “crociato”
SOPRA Elian Layousse e la moglie Zahira, l’ingresso del castello con due ristoratori “padovani” e cavalieri crociati in un’opera del Museo di Akko. NELLA FOTO GRANDE il castello “crociato” di Mi’ilya, in Galilea, trasformato di recente in un ristorante e hotel di charme (“Chateau du Roi”).
dini pensili. Imperdibile Acri (oggi Akko), porto dei Crociati. Nel loro antico castello è stato allestito un museo multimediale ricco e in grado di stupire con le sue suggestioni. Che riportano a mille anni fa. Infine Ros Hanikra, località di mare al confine con il Libano. Dalla sommità della bianca scogliera si può scendere fino al mare, che qui ha tonalità di color smeraldo chiaro, con una funivia o con un ripido sentiero: il premio sono delle grotte marine da incanto. Da godere con occhi e cuore, perdendosi sull’orizzonte del mare.
SOPRA: il tempio Bahai di Haifa e uno scorcio delle grotte di Ros Hanikra. A LATO: una vista del lago di Tiberiade.
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“La mia Viola, come molti giovani, mette tra sé e il resto del mondo un muro per proteggersi dall’intimità. Dietro a tutto questo c’è la paura di essere vista – e rifiutata – per ciò che è davvero. Anche io, quando ero più piccola, mi sono comportata in modo simile a Viola,
“Ci siamo interrogati molto su questo tema e su come avrebbe potuto essere accolto. Onestamente penso che ci sia una sensibilità adatta ad affrontare questo discorso”, afferma Centorame soppesando con attenzione le sue parole. Gli fa eco la collega Lea: “Bisogna anche educare il pubblico ad aspettarsi storie vere e oneste. Bisogna avere fiducia nei confronti degli spettatori e restituire loro racconti che rispecchino la realtà”.
L
credo sia parte del percorso di crescita” ha commentato Lea Gavino.
45www.lapiazzaweb.it Film e serie tv visti da vicino a cura di Paolo Di Lorenzo
“Il futuro è nel passato”, era solito dire Ted Sarandos, il co-ceo di Netflix, nello spiegare la strategia della piattaforma per i loro contenuti originali. Ecco che, per riportare al centro dello spirito del tempo “Game of Thrones”, si è scelto di ripartire proprio dalla pietra dello scandalo: la famiglia di Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), il personaggio più potente della serie e quello più bistrattato nel corso dei due episodi conclusivi.L’operazione
“Non mi aspettavo di diventare il protagonista di una stagione di Skam - risponde con grande franchezza Francesco Centorame - La
mia prima reazione al tema di questi episodi direi che è stata una reazione forte, ma non mi ci sono soffermato troppo. Ero curioso di scoprire cosa c’era al di là dell’aspetto fisico, perché quel dettaglio era soltanto l’inizio di un mondo interiore ben più vasto”.
Skam e la sessualità che non deve far paura
“Q uando non è rimasto più niente da bruciare, devi appiccare fuoco a te stesso”: vecchia canzone che è anche un po’ il leitmotiv di “House of the Dragon”, il primo spin-off di “Game of Thrones” a vedere la luce a più di tre anni dal controverso epilogo della serie originale.
gon” - nata, approvata e girata in piena pandemia - non può fallire e deve rappresentare una nuova era di successo per l’agglomerato Warner Bros. Discovery. Altro che Westeros: le botte tra streamer sono ben più avvincenti.
a quinta stagione di Skam Italia approda su Netflix e fa discutere. Dopo i guai con le amiche di Eva, la sessualità di Martino, il revenge porn con Eleonora e il dilemma tra fede e cuore di Sana, è il turno di Elia e della sua ipoplasia peniena. Altresì detto – così è entrato in trending topic su Twitter – il Come“micropene”.siricorderà, Skam tratta della vita giornaliera di alcuni studenti di un liceo di Roma, affrontando tematiche sociali tipiche dell’adolescenza.Chihaavutouna prima reazione di perplessità sulla direzione narrativa della quinta stagione conferma una verità alquanto scomoda: c’è un forte senso di disagio nel parlare del metro di misura (sia in senso figurato che in senso lato) che si adopera per quantificare la propria virilità. Ne abbiamo discusso con Francesco Centorame e Lea Gavino che prestano il volto ad Elia e Viola, i protagonisti della quinta stagione.
“House of the Dra-
In questa scacchiera globale dove ogni titolo può rappresentare la mossa vincente, “House of the Dragon” riesce a sostenere il peso delle attese offrendo a chi guarda uno spettacolo fantasy suggestivo che, tolti i draghi, è
molto più shakespeariano della serie originale. Lo spin-off riesce lì dove la serie madre ha fallito, proponendo diversi modelli di eroina - da Rhaenyra a Rhaenys, passando per Alicent (Emily Carey) - che non esistono con il solo intento di agevolare il plot delle loro controparti maschili. Resta un problema legato al trauma porn. Sebbene le scene sessuali, a detta di registi e
creatori della serie, siano meno soventi per smentire chi attribuisce a “GoT” un successo in gran parte voyeuristico, permane in “House of the Dragon” il ricorso alla violenza e all’elemento gore per i quali il pubblico di “Game of Thrones” potrebbe essere ormai vaccinato dai tempi del Nozze di Sangue, ma che continua ad essere uno scotto pagato, maggiormente, dai personaggi femminili.
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Dragoni da prequel con tocco shakesperiano
per poter andare avanti, e poi faccio presente che il colore rosso è significativo proprio per simboleggiare il cuore aperto all’amore ornato di fiori per rappresentare la bandiera tricolore ed il coraggio che ci sta dietro ogni battaglia
Rita Felice, titolare del salone Diamante Incantato di Scorzè, solca anche quest’anno il Red Carpet del Festival del Cinema di Venezia, alla prima del film “Monica”
Come madre è importante che i propri figli possano sentirsi bene con sé stessi ma soprattutto che i genitori siano presenti a sopportare il peso che la società attuale gli mette addosso con le dovute responsabilità di vivere per come sono. Ancora ad oggi in Italia come nel resto di alcuni paesi nel mondo certe culture non approvano l’essere se stessi, manifestano solamente l’esistenza della famiglia tradizionale felice, di cui so benissimo che è molto raro trovare. Per cui io dico che ciò che i nostri figli vogliono avere è solamente il nostro amore ed essere orgogliosi per ciò che sono perchè siamo solo noi che possiamo dargli la forza per crescere e realizzare i loro sogni. Poi come dico sempre “Il mondo è bello
Che cosa ti ha spinto a scegliere la premiere di “Monica” della mostra di Venezia quest’anno?
Mia madre si ammalò a 51 anni e le misero una valvola mitralica e le fecero la ricostruzione dell’aorta, invece a mio padre si ritrovò a lottare per anni con un enfisema polmonare.
La mia scelta di sfilare sul Red Carpet di “Monica” è stata dovuta al fatto che quando mi era possibile non ho potuto stare vicino ad aiutare la mia famiglia e questo distacco mi ha creato molti risentimenti, mia madre diceva “Ricordarti Rita quando non ci saranno più i tuoi genitori perderai i tuoi pilastri”, ed aveva ragione. Anch’io come la protagonista del film già a 14 anni ho iniziato la mia carriera da imprenditrice ad essere indipendente dai miei genitori in un cammino alquanto tortuoso e pieno di difficoltà. Sono stata una donna sola con molte difficoltà, con due ragazzi invalidi con tante problematiche ed in più la mia vita l’ho passata tra negozio, lavoro ed ospedali soprattutto quando sei da sola devi sostenere tante cose ed ho vissuto delle situazioni terribili dove i miei figli stavano per morire e credetemi non lo auguro a nessuno, credo sia la cosa che ogni madre vuole evitare nella mia propria vita. Ci concentriamo sempre a proteggere la nostra famiglia però nel contempo siamo inermi e inconsapevoli che da un momento all’altro tutto può trasformarsi e cambiare direzione. Di una cosa sono certa e ci credo, l’amore vince sempre e ci da la forza
BruseganGianfrancoBy©Foto Messaggio pubbliredazionale
Cosa ne pensi del concetto di
Li ricordo con il cuore nonostante se ne siano andati giovani nel loro fiore dell’anzianità a distanza di un giorno e mezzo da cui ancora ad oggi sto ricostruendo questa ferita profonda che prima o poi tutti noi dovremmo affrontare e rialzarsi. Quel tragico 2020 è stato l’unico anno in cui il dolore ha sopraffatto le mie iniziative sul Red Carpet e di cui ho messo davanti la mia famiglia e l’onorare i miei genitori prematuramente scomparsi.
Non aspettate troppo a dire ciò che pensate o volete esprimere, la vita è un filo che in qualsiasi momento potrebbe spezzarsi ed è meglio agire che rimanere in silenzio per poi portarsi dietro il risentimento di non aver agito prima quando ti era possibile.
Come era il legame che avevi con i tuoi genitori?
Per incantare indosso l’Italia come un diamante
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