GENNAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 10
del Miranese Sud
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A
priamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
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SPINEA SI PREPARA PER LE ELEZIONI: GLI SCHIERAMENTI SONO A CACCIA DI CANDIDATI SINDACI Continua a restare in campo il nome dell’ex sindaca Martina Vesnaver che però è divisivo nel centrodestra. Nel centrosinistra tutto ancora in alto mare Servizio a pag. 10
Politica locale
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
Servizio a pag. 22
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CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE” Servizio a pag. 23
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Politica
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Abbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo ripreso in mano il progetto, una sorta di “cadavere eccellente” che abbiamo ricevuto in eredità. segue a pag. 5
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto
“Biglietto unico per il trasporto pubblico” T
orna insistentemente la richiesta per il biglietto unico integrato per il trasporto pubblico in tutto il Miranese e la Riviera per i percorsi interni alla Città Metropolitana, con particolare attenzione agli abbonamenti scolastici e alle fasce più deboli. Sono in contemporanea molte le città (Mira, Spinea e Scorzè in prima fila) dalle quali arriva l’appello alla capofila Venezia per chiedere ad Actv la revisione dei prezzi ma soprattutto delle fasce di percorrenza per biglietti e abbonamenti attualmente ancora considerati “extraurbani” magari anche solo per un paio di chilometri, due fermate o il passaggio di un cavalcavia. La richiesta parte dal voler favorire, a detta delle singole realtà, una mobilità più sostenibile e con sistemi di mobilità integrata ed interscambio, dato che le tariffe dell’Actv per biglietti e abbonamenti lungo tutto il Miranese, sarebbero decisamente sproporzionate rispetto a quelle interne del Comune di Venezia. Per esempio, per spostarsi con l’autobus di pochi chilometri tra Spinea e Mirano, il biglietto arriva anche a tre euro rispetto all’euro e cinquanta con il quale all’interno del Comune di Venezia si possono percorrere più di quindici chilometri. Per gli studenti, poi, la situazione peggiora, dato che un abbonamento annuale urbano costa a un veneziano 230 euro, mentre se abiti fuori del Comune anche di pochi chilometri o una sola fermata, si arriva al 370 euro escludendo oltretutto la navigazione. “Un problema che avevamo fatto presente già al momento dell’avvio della nuova giunta - dice da Spinea il consigliere ed ex candidato sindaco Massimo De Pieri - ma non avevamo ottenuto nessuna risposta dal Actv. Non è possibile che i nostri ragazzi siano svantaggiati in un servizio per loro necessario. Per Spinea è dal lontano 1974 che questa vergogna continua. Allora non c’era un’unica società di trasporti pubblica, Actv, ma una pubblica che arrivava fino al confine del Comune di Venezia mentre quella privata faceva servizio sia urbano che extraurbano”. La protesta arriva anche da Scorzè: il sindaco Nais Marcon ha avuto un incontro con i genitori di alcuni alunni frequentanti le superiori che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a Mirano.
Le richieste salgono dal territorio verso Actv
Massimo Tonizzo
del Miranese Sud
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontana aspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
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Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione. continua da pag. 1
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023
Mirano
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Ambiente. E’ giunto a termine il progetto promosso portato avanti da Veritas
Ora nella vecchia discarica di Ca’ Perale si produce il miele V
eritas ha concluso con successo nelle scorse settimane la piantumazione di 38mila piante, di specie identificate e fornite dall’agenzia regionale Veneto Agricoltura, all’interno dell’ex discarica di Ca’ Perale, a Mirano, chiusa nel 1966 e gestita da Veritas stessa nella fase post utilizzo. Si tratta di un’iniziativa sperimentale di riqualificazione di un’area verde destinata al ripopolamento degli insetti impollinatori, quotidianamente minacciati dall’inquinamento e dalla mutate condizioni climatiche all’interno del progetto Life PollinAction, cofinanziato dall’Unione europea e con l’Università Ca’ Foscari come coordinatore. L’obiettivo è la riduzione degli impatti ambientali,
E’ stata realizzata un’area sperimentale di circa 8 ettari destinata agli insetti impollinatori consentendo alla natura di rigenerarsi e offrendo una possibilità di riprodursi a importanti sentinelle ambientali quali sono le api e gli insetti impollinatori. Veritas ha dunque sottoscritto una convenzione con il Dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica di Ca’ Foscari (che ha formato il personale Veritas, garantito il supporto tecnico e il monitoraggio dell’iniziativa) e con Veneto Agricoltura, che ha fornito le 38.000 piante. All’interno dell’ex discarica è stata quindi realizzata un’area sperimentale di circa 8 ettari destinata agli insetti impollinatori
nella quale, all’interno di 1.604 aree di 2 metri quadrati ciascuna, sono state messe a dimora le piante. Successivamente, in collaborazione con l’Associazione Veneta Apicoltori, sono state collocate alcune arnie, in modo da utilizzare le api come indicatori della qualità ambientale e dello stato di salute di Ca’ Perale. Il miele prodotto è stato analizzato dall’Istituto zooprofilattico del Veneto, e non sono stati rilevati parametri superiori ai limiti previsti dal regolamento europeo 2015/1005. Non sono stati rilevati nemmeno gli elementi tipici relativi all’inquinamento da discarica e nemmeno le tracce dei diserbanti. Le api godono di ottima salute e la scorsa primavera tutte le piante a dimora erano fiorite, tanto che le quattro arnie iniziali sono diventate una ventina. Infine i pochi percolati prodotti nell’ex discarica vengono raccolti e gestiti come previsto dalle norme, anche con specifici trattamenti anti pfas, negli impianti della società Depuracque, controllata da Veritas. “E’ un’ottima notizia - commenta Tiziano Baggio, sindaco di Mirano e presidente del Comitato di controllo analogo di Veritas - risanare con questi sistemi una ferita urbana qual è una discarica e riportare le api nel nostro territorio è una vittoria per tutti quelli che hanno a cuore il proprio territorio e il futuro del Pianeta. Un plauso e un ringraziamento a Veritas, all’Università Ca’ Foscari e a Veneto Agricoltura che con questa sinergia hanno restituito Ca’ Perale alla natura”. Riccardo Musacco
Le arnie nell’area di Ca’ Perale
Un laboratorio dell’istituto 8 Marzo in azienda L’Iis 8 Marzo Konrad Lorenz di Mirano si è dotato di un nuovo laboratorio presso la azienda agraria del Parauro, una serra acquaponica, la più grande in Italia in un istituto scolastico. Qui gli ortaggi vengono coltivati fuori suolo secondo diverse tecniche. Le piante traggono nutrimento dalla decomposizione delle deiezioni di pesci allevati in vasca, in questo caso carpe e storioni. La struttura, progettata dal professor Gianluca Simonetti è stata realizzata dalla Atea Group utilizzando un finanziamento Pon Fesr dedicato ai laboratori green per le superiori. L’inaugurazione è avvenuta le scorse settimane con la dirigente scolastica Roberta Gasparini, i sindaci di Mirano Tiziano Baggio, di Martellago Andrea Saccarola e i delegati dei sindaci di Santa Maria di Sala e Scorzè.
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GRAZIE
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per averci scelto e per continuare a sceglierci
Presente anche l’assessore regionale al patrimonio Francesco Calzavara, Nicola Torricella della Città Metropolitana, Maika Canton del Comune di Venezia e rappresentanti di Coldiretti, Veneto Agricoltura e dell’Ordine Agronomi forestali. Un’agricoltura diversa, quindi, ecosostenibile perché risparmia acqua, non si avvale di sostanze chimiche. Questo impianto produttivo si comporta come un sistema vivente integrato ed è un sistema resistente che può sopportare variazioni climatiche improvvise. La serra pertanto costituisce un ambiente di apprendimento multidisciplinare per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali avanzate e in linea con le nuove professioni in agricoltura 4.0. (r.m.)
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Mirano
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Iniziative. La decisione presa nelle scorse settimane dal parlamentino cittadino
E’ in arrivo il “Consiglio comunale dei ragazzi” S
volta partecipativa a Mirano dove sbarcherà a breve anche nella città di Giandomenico Tiepolo l’istituzione del “Consiglio comunale dei ragazzi”. Anche a Mirano quindi i giovani potranno accedere alla “stanza dei bottoni” e prendere parte attivamente alla vita amministrativa della propria comunità. Con il voto unanime nel consiglio comunale delle scorse settimane alla mozione di Fratelli d’Italia proposta dal consigliere Matteo Baldan, è stato deciso di avviare l’iter per la costituzione del “Consiglio comunale dei ragazzi”, un istituto politico - decisionale molto simile al consiglio comunale che governa il municipio, ma composto solo da giovanissimi. Il consiglio comunale dei ragazzi, infatti, può proporre delle iniziative ed esprimere valutazioni sui problemi che riguardano la gestione del proprio Comune, soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola, ma anche dello sport e degli spettacoli culturali. “Esprimo grande soddisfazione per questo risultato raggiunto all’unanimità e dal grande valore educativo e civico che per tanti anni la sinistra ha provato a varare ma non è mai arrivata al risultato - commen-
ta il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Baldan. Il consiglio dei ragazzi è infatti uno strumento importantissimo dal punto di vista formativo, nel quale i giovani che potrebbero diventare i politici di domani, cominceranno a muovere i primi passi nella complicata macchina gestionale di un Comune come il nostro. Scoprendo difficoltà, problemi ma anche le grandi soddisfazioni che può dare la partecipazione attiva alla vita politica ed amministrativa”. Per Mirano si tratta di un grande risultato, perché da oggi anche i ragazzi potranno far sentire la loro voce e le loro idee al Consiglio Comunale in carica, offrendo spunti e suggerimenti che poi l’esecutivo avrà il compito di cristallizzare. “Per la politica miranese
- conclude Baldan - si tratterà di una risorsa in più da cui attingere idee e soprattutto per dare risposte anche alle esigenze dei futuri cittadini adulti di domani, che così, attraverso questa esperienza, potranno iniziare a costruire una Mirano anche a misura di giovani. Il loro impegno sarà da esempio anche agli adulti, con i quali i ragazzi potranno confrontarsi travasando il loro entusiasmo e lo sguardo giovane sui tanti piccoli e grandi problemi irrisolti che riguardano la nostra comunità e che magari noi, proprio perché adulti, non riusciamo a focalizzare”. “È una bella iniziativa qualificante per la città - aggiunge il sindaco Tiziano Baggio - condivideremo il progetto con le scuole”. Riccardo Musacco
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Il liceo Majorana promuove la cultura dell’antichità Il liceo classico Majorana Corner di Mirano ha partecipato all’evento culturale di promozione della cultura dell’antichità, “Ricordando la IX edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico”, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica. Si tratta di un evento che si svolge in contemporanea nei licei classici di tutta Italia e che ha come finalità la promozione della cultura classica, latina e greca, nonché la valorizzazione del curricolo del liceo classico in tutta la sua complessità e versatilità. Quest’anno per la prima volta, oltre al consueto appuntamento primaverile in cui i licei classici si impegnano a presentare alla cittadinanza inedite performance dei propri studenti allo scopo di valorizzare la passione da essi nutrita nei confronti delle nostre radici comuni grecoromane, in questa particolare occasione autunnale si è proposta nei locali dell’istituto una selezione di quanto già presentato nella scorsa edizione del 5 maggio 2023, in formato ridotto, ma non per questo meno sentito e partecipato. Il periodo in cui questa riproposizione dell’evento si colloca coincide con quello in cui gli studenti di terza media scelgono il percorso di studi della scuola superiore.
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Politica e territorio. Intervista al sindaco di Mirano Tiziano Baggio
“Un 2024 fra cantieri e sociale” Si è chiuso il secondo anno di mandato per il sindaco di Mirano Tiziano Baggio, sicuramente un’esperienza appassionante ma certamente non priva di difficoltà. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare il bilancio dell’anno che si è appena chiuso e quali saranno le sfide che lo attendono per il 2024. Sindaco Baggio, ha qualche rimpianto per qualcosa che avrebbe voluto fare nel 2023 e non è riuscito e qualcosa invece di cui va fiero di avere concluso? “Rimpianti no perché mi piace guardare al futuro e se le cose non accadono c’è sempre un motivo. Sono fiero di avere deciso di collaborare con la Prefettura per quanto riguarda l’accoglienza migranti in un quadro di emergenza. Poi di incontrare i cittadini anche a casa loro e della gestione del bilancio. Il Comune era sano, il mio impegno è di continuare ad amministrare tenendo in equilibrio i conti. 2 milioni e mezzo di euro di investimenti li abbiamo fatti e 4 scuole efficientate dal punto di vista energetico”. Parliamo di sociale, viviamo in un periodo difficile per la popolazione, cosa può fare il Comune in concreto? “Costruire una città vivibile e attrattiva, stiamo mantenendo la residenza, vogliamo che la città resti un luogo desiderabile
“Stiamo erogando gli stessi servizi spendendo 700mila euro in più per l’aumento generale dei costi, il debito del Comune sta diminuendo con l’estinzione di otto mutui”
Il sindaco di Mirano Tiziano Baggio
per i suoi servizi, il verde, le relazioni tra le persone e i servizi per i più deboli. Mirano può diventare una cittadina turistica e stiamo lavorando per questo. In questo modo pensiamo di infondere fiducia. Noi stiamo erogando gli stessi servizi spendendo 700mila euro in più per l’aumento generale dei costi, il debito del Comune sta diminuendo con l’estinzione di otto mutui”. Problema furti nel miranese, come intervenire? “Attendiamo i numeri della Prefettura per capire se sono in aumento ma ogni singolo furto comunque fa male. Possiamo aumentare la videosorveglianza che stiamo facendo in centro storico e nei prossimi anni anche nelle frazioni. Possiamo incoraggiare i cittadini a implementare il controllo di vicinato
come sta facendo il Comune di Concordia Sagittaria”. Festival dell’Acqua, prima edizione nel 2023, un successo, lo riproporrete? “Siamo stati molto soddisfatti per gli eventi ma anche per un risultato concreto, ossia uno studio affidato al Consorzio di Bonifica sulla messa in sicurezza del fiume Muson. Sicuramente lo replicheremo a fine settembre, penso dal 22-29 settembre”. Si è aperto il 2024, quali sono gli obiettivi principali? “L’impegno principale è finalizzare i 13 milioni di investimenti tra gli 8 milioni del Pnrr e il resto con fondi comunali. Riapriremo anche il Centro Studi Tiepolo che porterà alla mostra del 2027 sulle opere di Tiepolo. Passerà il Giro d’Italia, occasione di crescita per la città”. Riccardo Musacco
Baldan (Fdi): “un accordo per utilizzare la vigilanza privata” “Per arginare i raid ladreschi nel miranese si potrebbe copiare la strategia adottata a Campolongo dall’assessore Callegaro: prevedere a fianco ai normali servizi di pattugliamento delle forze dell’ordine e della polizia municipale dell’Unione comuni del Miranese anche quello della vigilanza privata”. A lanciare l’idea è il consigliere capogruppo di Fratelli d’Italia a Mirano Matteo Baldan. “L’attuale giunta di Mirano - sottolinea - su questo tema della sicurezza non sta facendo granché, e purtroppo nonostante l’impegno delle forze dell’ordine la vastità del territorio e l’aggressività delle bande di predoni che stanno mettendo a segno numerosi furti richiede risorse aggiuntive per tutelare il più possibile i cittadini. Ecco che affiancare alle forze già in campo risorse sup-
plementari come le guardie private potrebbe, anzi sicuramente sarebbe, un deterrente maggiore. Chiaramente questa soluzione andrebbe messa in campo al
più presto, perché soprattutto nei periodi di festività i crimini si susseguono incessantemente, in ondate che sembrano incredibili, però è così. Queste bande, per-
ché è evidente che non si tratta di ladruncoli improvvisati ma di criminali ben organizzati, pianificano le loro incursioni anche in base al controllo che ci può essere sul territorio”. Pronta la replica del sindaco Tiziano Baggio. “Concordo col consigliere Baldan - afferma- sul fatto che la sicurezza sia un tema importante per la città. Stiamo studiando l’esperienza di Concordia Sagittaria che negli anni ha costruito un sistema di controllo di vicinato di eccellenza che ha ottenuto risultati straordinari. Ho anche parlato col sindaco di Campolongo per farmi spiegare l’interessante iniziativa che ha attivato e che potrebbe anch’essa essere replicabile a Mirano, magari nelle frazioni più critiche sia pure non in tempi brevi poiché presuppone la stipula di un contratto”. (r.m.)
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Elezioni 2024. Si accende il confronto fra centrosinistra e centrodestra
Gli schieramenti alla ricerca di candidati per le comunali M
ancano ormai pochi mesi alle prossime elezioni e Spinea si prepara, ancora tra mille incertezze, a quella che come ormai da tradizione sarà l’ennesima battaglia politica a toni forti. L’arrivo del commissariamento non ha certo mitigato gli animi, ma anzi soprattutto on line hanno portato a dibattiti aspri, scambi di accuse sul passato recente (ma anche meno) e reciproci attacchi su quello che in città sarebbe stato fatto o meno. Il tutto, però, senza che in effetti nessuno abbia ancora avanzato una vera e propria candidatura ufficiale alla carica di primo cittadino. Tutto, a quanto pare, verterà comunque (per lo meno nel centrodestra) sulla ricandidatura della sindaca uscente e sfiduciata nel suo primo mandato Martina Vesnaver. Se la sua seconda discesa in campo era apparsa chiara fin dalle prime dichiarazioni a caldo dopo le dimissioni forzate (“vorrei portare a termine tutto quello che non mi hanno lasciati finire”), ad essere ancora incerto restano le modalità della candidatura. Martina Vesnaver è ancora infatti iscritta alla Lega, pure se nel precedente mandato si era presentata come capogruppo di una sua lista civica, e per le elezioni 2024 le opzioni sono varie. Si va infatti dalla presentazione di una nuova civica a suo nome (ipotesi più probabile, anche per “staccarsi” dai singoli partiti e per circondarsi di nomi che non le siano imposti) alla candidatura in seno alla Lega (partito nel quale, però, non tutti sembrerebbero concordi all’idea), passando però anche per il salto in altre fazioni sempre all’interno del centrodestra, con Fratelli d’Italia e Forza Italia che se la starebbero contenendo, possibilità confermata dalle parole proprio dei responsabili regionali di Forza Italia che hanno ammesso come “è ora di puntare ad avere un candidato sindaco nostro per Spinea”. Se la scelta della ex sindaca fosse per le civiche, si potrebbe però prospettare anche una frattura al primo turno, con il centrodestra diviso tra due o più candidati. Nessun nome certo, ma i “rumors” vedono in primo piano Elia Bettin, che è stato apprezzato nel suo ruolo di assessore dell’ultimo mandato. La risposta del centrosinistra? Per ora non sono pervenuti nemmeno da qui nomi ufficiali, ma
la sensazione è che non si voglia puntare su qualcuno che sia stato già “bruciato” nelle elezioni precedenti. Emanuele Ditadi, dunque, non correrebbe per il ruolo di primo cittadino, e negli ultimi mesi si è smorzata anche la posizione di Giovanni Litt. La sensazione è quella di voler andare al testa a testa contro Vesnaver proponendo anche dal centrosinistra una figura femminile, ancora da definire, ma che potrebbe provenire dal mondo dell’asso-
ciazionismo. Attenzione, infine, ai possibili outsiders. Se i grillini non dovessero presentare nemmeno un candidato, Massimo De Pieri sembra pronto a riprovarci ancora una volta con una sua lista civica, ma sono in salita anche le quotazioni e potrebbe essere la vera sorpresa dell’ultimo momento, una nuova civica capeggiata dalla prima fuoriuscita dalla vecchia maggioranza, Vera Semenzato. Massimo Tonizzo
Il Consiglio dei ragazzi lancia le sue proposte In attesa del rinnovo delle cariche istituzionali “ufficiali”, Spinea resta, almeno sulla carta, in mano… ai ragazzi. Con i primi giorni dell’anno sono state infatti ufficializzate le cariche, decise in una riunione nelle scorse settimane, per il Consiglio dei ragazzi del Comune di Spinea, di fatto, come ha ammesso scherzosamente anche lo stesso commissario comunale Paola Di Palma, attualmente l’unica realtà consiliare effettiva di Spinea. E forti di questa loro posizione di privilegio, i ragazzi hanno subito iniziato a darsi da fare, dimostrando, per lo meno sulla carta, di essere in alcuni frangenti molto più
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maturi e pronti al dialogo di alcuni dei loro colleghi adulti. I 14 ragazzi e ragazze neoeletti, dopo la proclamazione, si sono presentati ed hanno presentato le loro proposte. Tra le più discusse del primo periodo di carica, il potenziamento del pedibus, la chiusura al traffico del centro cittadino in alcune occasioni, maggiore attenzione ai parchi cittadini con la sostituzione dei giochi usurati e l’inserimento di nuovi arredi, momenti di incontro con gli anziani in case di riposo e maggiore attenzione alla disabilità. Sono stati poi eletti come presidente Ettore Abadini e come vicepresidente Miriam Triboi, entrambi della scuola secondaria di I grado Giuseppe Ungaretti. Prossimo passo, come per i “grandi”, la nomina dei componenti delle tre commissioni previste dallo Statuto, nella speranza che almeno questo consiglio possa restare in carica per tutta la durata del mandato previsto. “Grazie mille per la disabilità il primo commento di un genitore - qui ci vuole la consapevolezza di tutti, non solo di noi genitori, e parlo come mamma di una ragazza autistica con la speranza di essere ascoltata poi anche dal consiglio vero in arrivo”. (m.t.)
PROTAGONISTI A NORD EST 11
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Sintonizzati Lo sport e il territorio veneto nel Dna, sempre sul futuro. Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
NonSoloSport. Festeggiato il trentennale della catena di negozi, con 27 punti vendita in regione e 60 in tutt’Italia
pronti a crescere senza dimenticare le radici L’azienda da sempre sostiene lo sport padovano e praticamente da sempre è partner della Pallavolo Padova. “Quella tra NonSoloSport e Pallavolo Padova è una collaborazione storica, abbiamo sempre avuto feeling con questa società e questo sport ci appassiona tutti, ne condividiamo i valori”
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onSoloSport è un nome, un’insegna che un po’ tutti conoscono, sportivi e non. Ma non tutti forse sanno che dietro questo nome c’è una grande eccellenza veneta. La catena di negozi di articoli sportivi ha radici ben solide nel padovano, dato che nacque 30 anni fa proprio nella Città del Santo, in via Venezia. Da allora è cresciuta costantemente arrivando a contare 60 negozi dal Nord al Sud e recentemente ad “aggredire” anche il centro Italia, con l’apertura simbolica di Roma. L’azienda da sempre sostiene lo
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche sport padovano e praticamente da sempre è partner della Palla radio con una qualità audio perfetta. lavolo Padova. “Quella tra NonSoloSport e Pallavolo Padova è una collaborazione storica, abbiamo sempre avuto feeling con questa società – racconta infatti Mario Fattoretti, area marketing di NonSoloSport -. Ed è una cosa che a noi fa onore. Ci fa davvero piacere portare avanti questa sinergia, con risultati degni di una buona collaborazione. La pallavolo è sempre stata una delle attività sportive che seguiamo di più e anche quella più praticata da parte dei collaboratori all’interno dell’azienda”. “Questo è ancora uno sport con dei valori diversi, come il rugby che è un’altra realtà che appoggiamo su Padova” aggiunge Valentina Fantin, area manager dell’azienda. Il 2023 per NonSoloSport è stato un anno impegnativo, sia per le celebrazioni del trentennale sia per le nuove aperture. Due fronti che hanno saputo dare in entrambi i casi grandi soddisfazioni. “Quest’anno è stato sicuramente impegnativo – prosegue Fantin -, dedicato allo sviluppo, con diversi negozi aperti sia nella piazza di Padova ma anche fuori regione: siamo arrivati a Roma, alla Sicilia e abbiamo continuato il nostro svi-
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luppo in tutta Italia”. Nel 2024 al momento non sono previste nuove aperture dopo lo sprint di quest’anno, ma non si può mai dire l’ultima parola: “La nostra è certamente una realtà molto dinamica e forse questo è uno dei nostri segreti, per cui non escludiamo che possano arrivare anche nuovi punti vendita”. Solo in Veneto attualmente se ne contano 27, con 235 dipendenti solo in regione. In occasione dei 30 anni, NonSoloSport ha voluto dedicare un evento alla “sua” città, organizzando in Prato della Valle una giornata dedicata alla pallavolo, grazie alla disponibilità di Pallavolo Padova. “Siamo stati molto soddisfatti – racconta Fattoretti -, non solo per l’evento in sé, ma anche perchè in quell’occasione un ragazzino ha partecipato a delle prove con i giocatori della prima squadra, è stato poi portato agli allenamenti in palestra e alla fine è stato tesserato proprio con Pallavolo Padova. Questa per noi è una storia bellissima, a conferma del fatto che Ascolta sa ancora conquila pallavolo stare. E poi lo devo ammettere: noi stessi la viviamo in maniera molto passionale internamente,
infatti seguiamo i risultati e siamo presenti costantemente, più che con gli altri sport se devo essere onesto”. Guardando al futuro, NonSoloSport pensa in grande: “L’obiettivo è di coprire le regioni mancanti – spiega Fantin -. Continuare a crescere è fondamentale perché accontentarsi adesso non avrebbe senso. E poi promuovere altri eventi come quello di quest’anno, visti gli ottimi risultati”. “Mi preme dire che NonSoloSport è un’azienda sensibile e sempre pronta ad affiancare il sociale – conclude Fattoretti -.
Tutti gli eventi che noi abbiamo organizzato avevano uno scopo benefico. Anche quest’anno abbiamo riproposto una corsa alla quale teniamo tanto, che è la “NonSoloSport race” e tutto il ricavato è stato donato in beneficenza a due onlus del territorio. Questo da sempre, perché noi siamo sempre pronti ad aiutare e disponibili”.
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Spinea
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Lavori pubblici. Dopo l’inizio degli interventi viari nel centro del paese, attesi importanti cantieri
2024, è in arrivo il nuovo ecocentro in via Frassinelli S
arà un anno di lavori intensi per Spinea, con molti cantieri attesi da anni e finalmente avviati o pronti alla partenza. Nonostante il commissariamento del Comune, infatti, i lavori previsti e che avevano già ottenuto il finanziamento, non sono stati bloccati come si poteva temere, e molte aree cittadine andranno incontro a un radicale cambio. Le prime avvisaglie si possono già vedere in città e, dopo i parziali ed ovvi disagi per traffico, viabilità e parcheggi entro fine anno quella che sarà la “Spinea del futuro” si potrà già cominciare ad ammirare. Andando in ordine temporale, a fine 2023 sono iniziati in pratica in contemporanea i lavori per la risistemazione di piazza Fermi e via Matteotti. Per la piazza, la trasformazione la porterà a diventare il vero cuore della città, con zone alberate, panchine e una area destinata
a poter essere chiusa al traffico ed al parcheggio, e convertita in luogo per esibizioni, concerti ed eventi di importanza rilevante, mentre per una delle strade principali del traffico cittadino, i lavori riguarderanno il contestato (con tanto di ricorso al Tar) ritorno al doppio senso di marcia traendo spunto dal modello olan-
Sarà ampio 3652 metri quadrati e ci sarà la realizzazione di una nuova viabilità, impiantistica e spazio verde esterno
L’area in cui sorgerà il nuovo ecocentro
dese dei “woonerf” (una strada dove pedoni e ciclisti hanno la precedenza) attraverso l’integrazione, diversamente rispetto a ciò che di solito avviene con la separazione dalle componenti di traffico e con la carreggiata
interamente ciclabile. Non solo viabilità, ma anche nuove strutture in arrivo in città dopo lunghe attese. In dirittura il nuovo ecocentro, che andrà a sostituire quello provvisorio nell’area dello stadio Allende, La zona scelta è un terreno lungo via Frassinelli
che ospiterà un ecocentro di ultima generazione da 3652 metri quadrati con la realizzazione di una nuova viabilità, impiantistica e spazio verde esterno, dopo più di due anni dalla chiusura del precedente. Via libera anche alla nuova struttura scolastica, la
rinnovata scuola Ungaretti, opera interamente finanziata con i fondi del Pnrr con inizio lavori previsti entro il 31 marzo 2024 e la conclusione per la metà del 2026. La nuova scuola, che andrà a sostituire quella esistente ormai troppo vetusta di via Carlo Pisacane, sarà costruita nell’area residenziale adiacente al Parco Nuove Gemme in via Pascoli, a poco più di trecento metri di distanza in linea d’aria dalla attuale, garantendo dunque che l’utenza potenziale rimanga invariata, ma in più spazi adeguati che ad oggi non risultano pienamente soddisfatti. Avrà una superficie di 9.500 metri quadri per un plesso di 18 aule con accesso che avverrà da via Pascoli, con il parcheggio accessibile a sua volta sempre da via Pascoli, rendendo più scorrevole l’intera viabilità dell’area. Massimo Tonizzo
Legambiente, 65 nuovi alberi in via delle Industrie Legambiente Circolo del Miranese in collaborazione con l’associazione Odv Cdat Spinea, grazie al progetto europeo Life Terra di cui è capofila per l’Europa, ha ottenuto il finanziamento per la fornitura di 65 nuovi alberi che sono stati messi a dimora presso il nuovo parco di via delle Industrie a Spinea, aumentando così le alberature esistenti. In particolare, sono state rimboscate le aree a prato libere, oltre che le aree cani e le zone attigue alla pista di skateboard e al campo di basket con un numero di nuove alberature che apporteranno ombra e refrigerio nei prossimi anni. La tipologia di alberature e le aree oggetto di piantumazione sono state individuate di concerto con l’amministrazione comunale e un tecnico agronomo, e sono: 22 farnie, 21 olmi campestri e 22 aceri. “Life Terra - spiegano da Legambiente - non
è solo piantumazione di alberi, ma è anche cura, tutela e mantenimento degli stessi. Il progetto europeo prevede l’introduzione di una piattaforma web per il monitoraggio degli alberi con un’applicazione di geolocalizzazione degli alberi piantati. Con questi due strumenti innovativi tutti potranno avere un resoconto “trasparente” dei dati. La nostra richiesta al Comune di individuare un’area dove poter mettere a dimora degli alberi era stata accolta con entusiasmo nei mesi scorsi dal commissario del Comune con il quale si sono poi concertati la progettazione e la piantumazione. Il nuovo parco di Spinea arriverà a quota 156, un buon risultato, se pensiamo che sono piante che, nel giro di qualche anno avranno la loro folta chioma e apporteranno benefici importanti alla città”. (m.t.)
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Santa Maria di Sala
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Infrastrutture. L’annuncio della Città Metropolitana di Venezia nelle scorse settimane
Via libera alla pista ciclabile tra Caltana e Mirano V
ia libera dalla Città Metropolitana di Venezia al progetto definitivo per la realizzazione del nuovo percorso ciclabile tra i Comuni di Mirano e Santa Maria di Sala da realizzare lungo la Sp30 “via Caltana” nel tratto compreso tra la Sr 515 e la Sp 26 per una lunghezza complessiva di circa 6,3km. Il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro ha firmato il decreto che prevederà un finanziamento di 3 milioni di euro dalla Città Metropolitana e dai Comuni di Santa Maria di Sala per 1 milione e 107mila euro e di Mirano per 1 milione e 680mila euro per un importo complessivo di 5 milioni e 787mila euro, e potrà essere realizzata in periodi distinti. Il progetto definitivo è stato quindi strutturato per essere attuato in 3 stralci. Ciascuno di questi comprenderà le opere necessarie a completare tratti funzionali che saranno immediatamente utilizzabili alla fine dei lavori. La composizione e successione degli stralci è stata programmata a partire dai centri abitati di Caltana e di Scaltenigo in modo tale da ampliare progressivamente l’estensione della rete già esistente. “Città metropolitana continua l’attuazione di uno dei pilastri del piano strategico in cui
è previsto lo sviluppo e l’ampliamento della rete ciclabile del territorio - commenta Brugnaro. Questo progetto viene approvato al termine di un lungo confronto con le due amministrazioni coinvolte e diventerà un’opera importante per chiudere e collegare un asse fondamentale della mobilità sostenibile di quell’area. Un grazie particolare va ai tecnici dei comuni e della Città Metropolitana che hanno lavorato assieme al progetto”. “Ringrazio Città Metropolitana e il sindaco Brugnaro per l’avvio di questo progetto atteso da tempo dal nostro territorio - aggiunge Natasha Rocchi, sindaco di Santa Maria di Sala. Abbiamo tutti a cuore la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni che a lavori conclusi potranno percorrere un collegamento per una via che era ritenuta da
molti pericolosa. Quest’opera è un primo passo verso la mobilità sostenibile per consentire soprattutto ai nostri figli di recarsi verso il centro del paese ma soprattutto per raggiungere le sedi scolastiche di Mirano in piena sicurezza. Importante è aver contribuito economicamente alla realizzazione di quest’opera perché rappresenta una sinergia con Città Metropolitana che ci auguriamo prosegua anche per altri progetti futuri.” “Ringrazio la Città Metropolitana e il sindaco Brugnaro per l’approvazione di questo progetto strategico che metterà in connessione e soprattutto in sicurezza il percorso tra Scaltenigo e Caltana lungo la Sp30 - è, infine, il commento del sindaco di Mirano Tiziano Baggio. Riccardo Musacco
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Da Youtube arriva il “sindaco di Stigliano” Un simpatico siparietto ha visto protagonista sul web la frazione di Stigliano di Santa Maria di Sala che per alcuni giorni è rimasta sotto i riflettori degli utenti di Youtube, nelle scorse settimane. I celebri youtuber “TheShow”, Alessio Stigliano e Alessandro Tenace attivi sul web ormai dal 2013 con le loro candid camera e gli esperimenti sociali si sono recati nella cittadina e hanno inscenato una presunta visita del sindaco locale, interpretato dallo stesso Alessio Stigliano. Con tanto di fascia tricolore, Alessio si è recato in un bar offrendo da bere agli avventori e ringraziandoli per averlo votato, uscendo poi dal locale fingendo di non pagare il conto. In un’altra clip, invece, ha cercato di riappacificare dei residenti da screzi coi vicini, in realtà mai avvenuti. Il duo, a tutt’oggi, può vantare oltre 4 milioni di iscritti con 1,6 miliardi di visualizzazioni. Al termine della scenetta i due hanno incontrato la vera sindaca del Comune di Santa Maria di Sala, Natascia Rocchi che li ha accolti in municipio e si è dimostrata molto divertita dalla gag. (r.m.)
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Santa Maria di Sala
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Ambiente. L’operazione voluta da Veritas e Comune si realizzerà in 2 fasi
Cassonetti dei rifiuti, attesa una rivoluzione nel 2024 R
ivoluzione nella raccolta dei rifiuti a Santa Maria di Sala. A partire dal 2024, infatti, inizierà la consegna a domicilio delle nuove chiavi elettroniche per il conferimento dei rifiuti e la sostituzione delle nuove calotte del secco in tutti i cassonetti dislocati nel territorio salese. La nuova iniziativa di Veritas, in accordo con il Comune, sarà suddivisa in due fasi: la prima prevede la consegna di due chiavi per ogni utente, la consegna avverrà indicativamente di sabato all’ora di pranzo, per garantire il più alto numero possibile di consegne. Gli altri invece potranno comunque ritirare le loro chiavette allo sportello Veritas di Salzano in via Roma 166, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30, prenotando l’appuntamento al numero 041 9655530. Una volta effettuata la consegna, inizierà la seconda fase, ovvero quella di sostituzione dei cassonetti da 2400lt. Il cambio dei cassonetti è organizzato con l’ausilio di punti di stazionamento massivo dei cassonetti presso il Comune di Santa Maria di Sala. Nel caso specifico sono sufficienti due aree per lo stazionamento di 100 cassonetti per area. Veritas provvederà prima alla fornitura di 75 cassonetti nuovi di fabbrica e alla rigenerazione totale di altri 106 cassonetti danneggiati, poi all’istallazione della calotta, al bloccaggio del coperchio del
Veritas provvederà prima alla fornitura di 75 cassonetti nuovi di fabbrica e alla rigenerazione totale di altri 106 cassonetti danneggiati, poi all’istallazione della calotta, al bloccaggio del coperchio del cassonetto e al posizionamento
cassonetto e al posizionamento sul territorio. Lo scambio dei contenitori vecchi con quelli nuovi sarà rapido, ma la disposizione nelle varie isole ecologiche sarà effettuata gradualmente, in modo da evitare criticità agli utenti non ancora dotati delle chiavi. La rimozione del cassonetto sarà comunque preceduta da un apposito avviso applicato sullo stesso contenitore e contemporaneamente alle operazioni di sostituzione dei vecchi contenitori, verrà fatta una pulizia generale delle isole ecologiche stesse. Le nuove calotte sono di facile impiego, avranno una lunga durata e un’elevata resistenza agli agenti fisici ed atmosferici. L’assenza di serrature a giunzioni e altri punti deboli ridurrà al minimo la probabilità di danneg-
giamenti. La forma sferica della calotta permetterà l’immediato alloggiamento dei sacchetti e il particolare design renderanno semplice il conferimento e la manutenzione. I nuovi cassonetti saranno dotati di un microprocessore per la rilevazione dei dati di conferimento, come la data, l’ora, il codice dell’utente, i parametri di funzionamento, la soglia massima di riempimento il numero progressivo dei conferimenti, per poi trasmettere periodicamente tutti questi dati a Veritas. “Sono molto soddisfatta del cambiamento - dichiara la sindaca Natascia Rocchi - un vero restyling delle nostre isole ecologiche, mi auguro che nonostante si tratti di rifiuti la gente ne abbia rispetto”. Riccardo Musacco
Premiati i ragazzi più meritevoli a Teatro di Villa Farsetti Teatro di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala gremito nelle scorse settimane per le premiazioni degli studenti più meritevoli. Presenti la sindaca Natascia Rocchi, l’assessore all’istruzione Gianpietro Spolladore, il presidente del consiglio comunale Luca Morosin con i consiglieri Primo Bertoldo, Leandro Favaro e Manuel Montin e la vicepreside dell’Ic Cordenons Marina Vedovato. Nello specifico sono stati consegnati gli attestati di merito agli studenti e alle studentesse della città che si sono distinti nello studio superando l’esame di maturità con la votazione di 100/100, l’esame di stato per la scuola secondaria inferiore con la votazione di 10 e 10 e lode e per la prima volta, i ragazzi che si sono distinti a vario titolo, dando lustro
al nostro territorio. Parallelamente agli attestati, i ragazzi hanno ricevuto anche un contributo economico come riconoscimento per l’impegno e il risultato raggiunto. Per la scuo-
la media sono stati premiati: Sofia Manca, Aurora Frasson, Alice Farina, Francesco Placenti, Anna Centenaro, Giulia Toniolo, Ludovica Timoni, Angelica Bernardi, Federico
Pavan, Samuel Bolzonella, Thomas Carminato. Per la scuola superiore sono stati premiati Laura Zornetta, Beatrice Pesce, Vittoria Bortolato. Per i progetti meritevoli infine sono stati premiati Alvise Vivian con la sua App MyVenice (disponibile per Ios e Android) e che sta già lavorando su un analogo progetto per la stessa Villa Farsetti. Poi Andrea Baruzzo, Edoardo Zanon, Francois Lebon che si sono classificati al primo posto nel concorso di comunicazione matematica nella categoria intermedia: III - IV anno promosso dal dipartimento di matematica e informatica dell’Università degli Studi di Perugia. “Cari ragazzi - ha ricordato Spolladore - lo studio è il premio più grande che potete farvi per migliorare”. (r.m.).
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Grandi Eventi
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Nei 700 anni dalla morte. Dal 27 gennaio al 13 febbraio la città celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori
Tutto pronto per il Carnevale di Venezia, nel nome di Marco Polo Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti internazionali
P
er il Carnevale veneziano sarà un anno all’insegna del ritorno alle tradizioni più antiche e con una dedica obbligata: quella a Marco Polo e alla strada per il Catai nei suoi 700 anni. Sarà il suggestivo titolo “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo” ad accompagnare il Carnevale di Venezia 2024 che dal 27 gennaio al 13 febbraio celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori in occasione dei 700 anni dalla sua morte, avvenuta l’8 gennaio del 1324, Marco Polo torna dunque in laguna da protagonista e non poteva che farlo durante il Carnevale, quando Il tema del viaggio, della scoperta e dell’incontro con mondi prima solo immaginati si unisce al tema del percorso alla ricerca dei molti se stessi, diversi da quando si era partiti ma ancora con la voglia di tornare a mettersi in viaggio. L’edizione 2024 del Carnevale di Venezia sarà dunque un viaggio verso l’Oriente sulle tracce del percorso che Marco Polo intraprese alla scoperta delle nuove meraviglie dell’allora Catai. Doppia, in effetti, la ricorrenza: i 700 anni dalla morte di Marco Polo e i 770 anni dalla nascita, nel 1254 a Venezia da una famiglia patrizia di facoltosi mercanti, originaria di Sebenico in Dalmazia. Nel 1269, quando il padre e lo zio fanno ritorno a Venezia dai viaggi in Oriente, Marco ha quindici anni; e poco più tardi, ancora giovinetto, probabilmente nella primavera o nell’estate del 1271, parte insieme con loro per la Cina, dove rimarrà per circa venticinque anni. Durante tutta la sua permanenza presso la corte mongolica, per conto del Gran Khan, Marco svolgerà attività amministrative, lunghe e delicate ambascerie e incarichi diplomatici di prestigio, compiendo a tal fine diversi viaggi. A sette secoli di distanza, la città di Venezia, dal 27 gennaio al 13 febbraio, diventerà quindi la sede di un secondo viaggio fantastico che condurrà gli ospiti per le calli e i campi in
In foto, l’immagine ufficiale del Carnevale di Venezia 2024 dedicato a Marco Polo
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un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino dove si ripercorreranno quelle avventure eccezionali, Principale protagonista sarà il Carnival Street Show con i migliori artisti del panorama internazionale nel campo della clownerie, ma non mancheranno gli appuntamenti ormai tradizionali con la maschera più bella e la selezione delle dodici Marie, a Ca’ Vendramin Calergi il Dinner Show ufficiale del Carnevale, intitolato “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter e lo spettacolo sull’acqua. “Terra incognita” all’Arsenale. Ma l’arte e il teatro torneranno anche
Show ufficiale “Alla corte del Gran Khan”, ancora una volta firmato dalla stilista Antonia Sautter
a celebrare il Carnevale con una programmazione di spettacoli negli spazi culturali della città con il Carnevale della Cultura in collaborazione con Biennale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 porta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto. Sui principali siti stranieri, intanto, l’evento è già partito alla grande e con aspettative altissime. Scrivono ad esempio su uno dei principali fornitori di pacchetti viaggio per la Germania: “Il Carnevale di Venezia 2024 è pronto a esplodere in un turbine di eccitazione e divertimento!Il conto alla rovescia è già partito e la città lagunare è pronta a celebrare uno dei suoi più grandi eroi: Marco Polo. Immaginatevi catapultati in un’avventura epica, mentre viaggiate attraverso le calli e le piazze di Venezia, immergendovi in uno spettacolo magico che unisce storia, cultura e creatività senza limiti! È un’opportunità unica per esplorare non solo terre remote, ma anche il proprio viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e dell’avventura mozzafiato di Marco Polo”. Massimo Tonizzo
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Sport locale
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Podismo. Un atleta 58enne del gruppo di Mirano alla ribalta da qualche anno
Antonello Favaro campione internazionale di Nordic Walking U
n’eccellenza assoluta nel panorama del Nordic Walking nazionale ed è totalmente made in Mirano. Lui è Antonello Favaro, operaio, 58 anni a gennaio che ha scoperto questa pratica sportiva 12 anni fa e se n’è subito innamorato poiché, come afferma lui stesso, consiste in una “palestra a cielo aperto” e consente il movimento del 90% del proprio corpo, un toccasana per la nostra salute. Il Nordic Walking infatti è la camminata naturale con l’ausilio funzionale dei bastoncini. Facile, poco costoso e divertente si pratica all’aria aperta, fa bene al cuore e circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali. E’ stato infatti provato che contribuisce a normalizzare l’ipertensione arteriosa. Riduce il rischio di insorgenza del diabete mellito. Allevia e previene il mal di schiena. La pratica regolare riduce la tensione, lo stress, l’ansia e aumenta il senso di benessere a livello psicologico. Ma a Favaro tutto questo non bastava e, una volta iniziato con il gruppo di Mirano, ha anche partecipato nel 2014 e nel 2015 alla prime competizioni non ancora ufficiali che venivano organizzate tra Vicenza, Cortina e Mestre e, successivamente, aggiudicandosi gare al livello nazionale
Antonello Favaro in azione
nella sua categoria, la SM 50 per cui successivamente è arrivato a laurearsi campione italiano Fidal. In quegli anni ha iniziato anche a praticare il nordic in montagna, sulla velocità a Cesiomaggiore, Segusino e Pedavena. Nel 2017 Favaro è passato al gruppo Outdoor Bassano e ha conquistato i titoli di campione italiano Fidal di Nordic Walking agonistico categoria Sm 50 (50-54 anni), campione regionale Fidal di Nordic Walking agonistico sempre nella Sm 50, vincitore del Giro
Nordic 2015-2016-2017 categoria Sprint, vincitore della Kombinata Nordic nel Giro Nordic 2017, a cui ha aggiunto il secondo posto nella classifica assoluta nel campionato italiano di Nordic Walking in salita Aics, Associazione italiana cultura e sport. In precedenza aveva ottenuto il successo al campionato italiano Fidal di Nordic Walking agonistico categoria Sm 50 20162017-2018 e due Giro Nordic nella categoria Sprint. Recentemente si è affiliato al gruppo Kynesis Conegliano mentre per quanto riguarda la velocità, all’Audace Noale per poter ottenere la tessera Fidal. E’ stato campione nazionale Style categoria Camminatori 2016 con 9 vittorie su 10 gare. campione nazionale Style categoria Camminatori 2023 con 5 vittorie 3 secondi e 3 terzi posti e quest’anno ha vinto anche il campionato nazionale Acsi Nordic Walking. Ha ottenuto dei primi posti in gare europee e ha partecipato anche ai campionati mondiali che si sono tenuti in Polonia anche se si tratta ancora di gare non ufficiali ma ottenendo comunque risultati lusinghieri. “Insieme alla mia squadra, corro soprattutto per far conoscere questo bellissimo sport- ha dichiarato Favaro.
E’ stato campione nazionale Style categoria Camminatori 2016 con 9 vittorie su 10 gare fatte
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Riccardo Musacco
Una reunion fra tutti i professori di ginnastica Una reunion dei bei tempi che furono ma all’insegna anche dei ricordi a livello sportivo vissuti con grandi soddisfazioni in gioventù. Si sono ritrovati, infatti, recentemente, all’ Oca Bianca di Mirano, i professori di ginnastica che avevano frequentato l’Isef a Bologna e Padova 44 Anni fa, negli anni tra il 1977 e il 1980, riuniti grazie a Vanni Favorido con il supporto di qualche volonteroso collega. Favorido, che è stato anche collaboratore sportivo de “Il Gazzettino”, è stato insignito della Stella di Bronzo al merito sportivo del Coni nel 2004, con l’Ovale di Bronzo (2007), d’Argento (2013) e d’Oro il 21 maggio 2021. Ha vinto due titoli nazionali, nel calcio con la Sms Mazzini di Mirano, ai Giochi della Gioventù del 1985 a Frosinone e col Rugby, Regione Veneto nei campionati studenteschi del 2001 a Pordenone. Andato in pensione nel 2020 dal suo
incarico sulla cattedra di scienze motorie presso l’Iis Levi-Ponti di Mirano può essere tranquillamente definito una delle colonne nel mondo dell’insegnamento in questo campo. Tuttora è osservatore arbitrale di rugby, giudice di tennistavolo e ha diretto incontri di calcio e segue anche un ragazzino del baskin. E’ autore anche del volume “Una Piazza Ovale” mezzo secolo di rimbalzi strani a Mirano, del 2007, in occasione del 50esimo anniversario del Rugby Mirano. Il ritrovo ha avuto così successo che sarà riproposto anche quest’anno intorno a settembre, si spera raddoppiando il numero dei partecipanti. “Sono una persona che vive di sport - ricorda - dopo il primo anno all’Isef a Bologna noi veneti siamo confluiti tra Padova e Verona. C’erano tanti che hanno fatto sport ad alto livello come l’olimpionica Gabriella Dorio”. (r.m.)
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#Regione
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Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto I
n Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato. A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali” spiccato sguardo al sociale. Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito. “In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.” “Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati. In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
Claudio Borgia
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.” Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto. “Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato. L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa” “Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
Roberto Marcato
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”. Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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Regione
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee” Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
F
ederico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024? Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte. Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto? In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti. Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio? Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia. Chiudiamo con una domanda
Federico Caner
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo? Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le
diverse discipline. “Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro” “Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
Massimo Zuin
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Regione
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L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone” “A
scoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia. Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento? Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto? Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro. Quali sono le misure a sostegno delle imprese? Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 120% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green. Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
Antonio De Poli
centrodestra per il Veneto? La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo. Autonomia, a che punto siamo? Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni. Quali sono le prospettive per il 2024? Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
A Padova con Zaia e Giordani la presentazione di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda. Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce. Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove. “Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”. “Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
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Sintonizzati Cinquant’anni al passo con i tempi: sul futuro.
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La storia. L’attività di Fossò unisce il sapere artigianale alla qualità industriale
la storia del Calzaturificio Michielon
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di zio. ascoltare anche “L’attività è nata nel 1973 dalla volontà di nostro padre e nostro Ad oggi siamo arrivati radio con una tra qualità ad avere 40 dipendenti, conla due linee produttive, griffe eaudio marchioperfetta. nostro”
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inquant’anni e non sentirli. O cinquant’anni e sentirli tutti, ma in esperienza e professionalità. È la storia del Calzaturificio Michielon, azienda di Fossò raccontata dai due titolari, i fratelli Nicola e Luca Michielon.
così ci siamo specializzati sulla prowww.veneto24.it duzione da donna. Nel 2004 abbiamo abbandonato il nostro marchio da uomo e ci siamo concentrati per produrre solo per le griffe, principalmente da donne. Insomma, abbiamo saputo reinventarci per rispondere alle esigenze del mercato. Il colpo più forte lo abbiamo sentito con la caduta delle Torri Gemelle, perché nel 2001 lavoravamo quattro mesi l’anno col nostro marchio per gli Come nasce il vostro calzaturificio? Stati Uniti e avevamo una decina di “L’attività è nata nel 1973 dalla voclienti, forse anche di più, solo a New lontà di nostro padre e nostro zio. York. E dopo quella tragedia abbiaAll’epoca producevano scarpe da mo perso parecchio lavoro. Abbiamo uomo. Nel 1977 poi i due fratelli si quindi fatto la scelta di abbandonare son divisi: mio zio ha incominciato a il nostro marchio e dedicarci alle grifprodurre calzature da donna e mio fe, fino all’anno scorso – ora anche padre invece ha continuato con quelloro si stanno costruendo i loro calzale da uomo, soprattutto per Germacerchiamo di difenderci. Non siamo turifici e per noi “terzisti” c’è sempre nia, Francia, Austria e Svizzera. Con pessimisti”. meno spazio, perciò siamo ripartiti questo marchio siamo andati avanQual è il valore aggiunto di Michiecon un nuovo marchio da donna. Abti fino alla metà degli anni Novanta lon? biamo trovato degli agenti, un po’ di con produzione nostra, poi le griffe “Produciamo tutto in Riviera del clienti e ci siamo imbarcati in questa si sono insediate qui nel territorio e Brenta. L’acquisto dei materiali lo nuova avventura che qualche frutto hanno incominciato a collaborare con facciamo noi direttamente. Il taglio e lo sta dando. Ad oggi siamo arrivati noi. Il mercato da uomo è diventato l’orlatura della tomaia viene fatto in ad avere 40 dipendenti, con due lisempre più difficile e un po’ alla voldei laboratori esterni qui in zona, ma nee produttive, tra griff e e marchio ta abbiamo perso quota di mercato, il resto viene prodotto tutto qui. Sianostro. mo quindi al 100% Made in Italy. La E quest’anno abbiamo festeggiato produzione quasi a chilometro zero è cinquant’anni, a luglio. Papà purtropun valore aggiunto che ormai poche po è venuto a mancare ad ottobre, aziende mantengono”. dopo anni di malattia, ma siamo conL’artigianato è ancora un settore imtenti che sia riuscito almeno a festegportante per il vostro territorio? giare con noi questo importante tra“Assolutamente sì. Noi cerchiamo di guardo”. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 accontentare tutte le richieste dei Cosa vi aspettate per il futuro? vari clienti, anche facendo qualche “Il 2022 è stato fantastico, con un aupersonalizzazione quando ci viene mento di lavoro enorme. Nel 2023 richiesta”. invece c’è stata un’inflessione. L’anCome descrivereste la vostra attivino che sta per arrivare non Ascolta inizia sottà? to i migliori auspici, ma contiamo in “Elastica: riusciamo ad adattarci in una ripresa dopo i primi mesi dell’anmaniera rapida alle varie esigenze”. no. L’azienda è comunque sana e
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GENNAIO 2024
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Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
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Montagna, gli sport che fanno bene alla salute
a settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità. Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce Prosegue alla pag. seguente
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Infezioni respiratorie, alcuni consigli Il professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, risponde alle domande
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore Segue dalla pag. precedente
L’ Azienda ospedaliera Università di Padova, con il contributo del professor Andrea Vianello, Uoc Fisiopatologia respiratoria, ha realizzato un video per rispondere alle domande più frequenti sulle infezioni alle vie respiratorie e dare alcuni consigli. Qual è la situazione delle infezioni respiratorie in questo periodo? “Via via che ci addentriamo nella stagione invernale la situazione delle infezioni respiratorie tende a complicarsi. Persiste il rischio di infezioni da Covid-19, la positività dei tamponi è attualmente intorno al 20% e che il numero delle ospedalizzazioni sta crescendo. In secondo luogo, dobbiamo affrontare anche il problema del cosiddetto virus respiratorio sinciziale, virus che colpisce soprattutto l’età pediatrica che già l’anno scorso è stato causa di numerose infezioni ed, infine, si avvicina al rischio dell’epidemia influenzale”. Cosa possiamo fare per evitare il contagio e i rischi conseguenti? “Per evitare il rischio di contagio dobbiamo mantenere alcune delle misure che tutti noi abbiamo conosciuto durante il Covid. E’ importante usare la mascherina quando si frequentano ambienti affollati e chiusi, mantenere l’igiene delle mani e, naturalmente, rimanere a casa nel momento in cui le condizioni fisiche non siano ottimali, quando per esempio vi sia un rialzo febbrile. Per i soggetti a rischio che abbiano contratto
infezione da Covid-19 esistono terapie antivirali efficaci che possono essere prescritte anche dal medico di medicina generale e che devono essere assunte entro i primi 5 giorni dalla positività del tampone. Vale invece la pena ricordare che per quanto riguarda l’infezione Covid ma anche per l’infezione influenza da virus influenzale gli antibiotici vanno assunti esclusivamente dopo consulto con il medico. Infatti assumere inappropriatamente antibiotici non è utile e provoca, quale unico effetto, quello di determinare lo sviluppo di resistenze alla stessa terapia farmacologica”. Quando è necessario rivolgersi al Pronto soccorso? “Nella maggior parte dei casi le infezioni respiratorie possono essere curate a casa. Ci sono però delle condizioni in cui è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso. In primo luogo se l’infezione ha colpito una persona con co-patologia – cardiopatico, emopatico oppure di età molto avanzata - in secondo luogo se la persona colpita dall’infezione riporti dispnea, e cioè sensazione di mancanza di fiato, e in terzo luogo nel caso in cui la polsosimmetria, cioè quella semplice misura che molti di noi hanno imparato ad utilizzare durante il Covid - la polsosimmetria misurata al dito - fornisca un valore di saturazione ossimoemoglobinica uguale o inferiore al 92%. Qualora siano presenti queste tre condizioni a fronte di un’infezione respiratoria è opportuno rivolgersi al Pronto soccorso”.
al benessere psicologico e mentale. Le maestose montagne offrono panorami mozzafiato, che promettono avventure indelebili nella memoria e una connessione straordinaria con la natura. Questo è un privilegio, però, che va vissuto assumendosi in parallelo l’importante responsabilità di praticare le attività in montagna in modo sicuro. Rispettare la montagna significa in effetti preservare l’integrità di questo ambiente straordinario ma anche la nostra sicurezza e quella degli altri. Ecco, quindi, che possono risultare preziosi i semplici ma efficaci consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana da seguire per intraprendere avventure sicure e consapevoli in montagna. Innanzitutto, è opportuno controllare le condizioni meteorologiche prima di programmare qualsiasi attività poi è bene informare amici o parenti del percorso intrapreso, senza trascurare di avere l’equipaggiamento adatto per l’attività. È indispensabile essere sempre consapevoli dei propri limiti e, quando il corpo ce lo fa capire, è bene prendere una pausa. Nelle escursioni in montagna è bene pianificare in anticipo il percorso, che dev’essere disegnato prendendo sempre decisioni informate. Ultimo dei consigli, ma non meno importante, è quello di portare cibo e acqua sufficienti per l’intera escursione. Uno degli sport invernali ancora poco praticati sulla neve ma bello e appagante è quello che presuppone l’uso delle ciaspole, attrezzature che consentono di camminare sulla neve profonda. La loro base larga distribuisce il peso, rendendo più agevole l’avanzata. Per praticare questa attività in modo sicuro e confortevole – si legge tra i consigli dell’Ulss 2 Marca trevigiana - è consigliabile avere, oltre alle ciaspole in regola, comodi e caldi scarponi da neve, bastoncini da trekking per mantenere l’equilibrio, abbigliamento adeguato e impermeabile. Molti non lo sanno ma sono numerosi benefici che questo sport può portare. Camminare con le ciaspole, infatti, è un ottimo esercizio aerobico. Questo tipo di attività stimola il sistema cardiovascolare, migliorando la circolazione e contribuendo al benessere generale del cuore. Rafforza i muscoli, perché tale attività fisica coinvolge soprattutto gambe e glutei, favorendo la tonicità e la resistenza di questi gruppi muscolari. Infine ha importanti ricadute a livello mentale: l’aria fresca e l’incantevole paesaggio invernale, caratteristiche delle escursioni con le ciaspole, hanno un impatto positivo perché offre un momento di relax e, riducendo lo stress, contribuisce a migliorare l’umore complessivo.
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile U
na diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia. La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo. “La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura. Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Translational Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70% di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché
L’applicazione di tecniche innovative di genomica permetterebbe di rilevare tracce di tumore ovarico con anni di anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi, grazie all’analisi del DNA sui tamponi utilizzati per il Pap test.
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diagnosticata in fase avanzata. Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili. “Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo stadio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine. Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo. “A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Ser-
gio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”. “Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
Lo studio retrospettivo su 113 pazienti con tumore ovarico Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno raccolto i Pap test effettuati, anni prima della diagnosi, da 113 donne con tumore all’ovaio. I tamponi sono stati analizzati con una tecnica di sequenziamento del DNA che permette di rilevare anche piccole tracce di DNA tumorale e di misurare la loro instabilità genomica. I risultati così ottenuti sono poi stati confrontati con un gruppo di controllo: i Pap test di 77 donne sane, che non hanno ricevuto negli anni successivi alcuna diagnosi di tumore. “Per la prima volta nella ricerca sulla diagnosi del tumore ovarico, i dati sono davvero promettenti: dimostrano che la tecnica impiegata
è in grado di riconoscere nei tamponi la presenza di DNA tumorale con anni di anticipo rispetto alla manifestazione della malattia, in un caso addirittura nove anni prima. Il numero di falsi positivi nel gruppo di controllo è molto basso, così come il numero di falsi negativi tra i tamponi delle pazienti con tumore”, spiegano Lara Paracchini e Laura Mannarino, prime autrici dello studio, di cui hanno curato rispettivamente gli esperimenti in laboratorio e l’analisi bioinformatica dei dati. E’ bene precisare che si tratta però solo del primo, seppur fondamentale, passo verso la dimostrazione di fattibilità ed efficacia di una tecnica di diagnosi precoce per questa malattia.
“I test diagnostici sono particolarmente complessi da testare perché vanno valutati nel mondo reale, su grandi numeri di pazienti e in modo prospettico. Solo così sarà possibile dimostrare che rilevando queste tracce di DNA altamente instabile siamo davvero in grado di predire la malattia e di implementare un percorso di monitoraggio che può salvare delle vite - osserva il professor Maurizio D’Incalci che conclude - I dati appena pubblicati su Science Translational Medicine aprono una strada: ora serve il sostegno di tutti per avviare un ampio e robusto studio prospettico, volto a confermare i dati e trasformare il sogno di una diagnosi precoce del tumore ovarico in una realtà concreta”.
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“Gender gap”. Il dossier dell’Ulss 3 Serenissima
Medicina declinata al femminile per vincere le diseguaglianze Il “Bilancio di Genere”, mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, negli ospedali e nel territorio, cercando di individuare eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative
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ivono in media cinque anni in più rispetto agli uomini, eppure le donne, che sono quindi mediamente più longeve e più fragili, fanno registrare un tasso di ospedalizzazione sensibilmente inferiore: basterebbe questo dato per far interrogare sulle diseguaglianze di genere che si registrano anche in sanità. L’Ulss 3 Serenissima ha scelto di compiere un’analisi approfondita del cosiddetto “gender gap”, ed ha realizzato il proprio “Bilancio di Genere”. “Le progettualità della nostra Ulss 3 Serenissima a favore delle donne - ha sottolineato il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin - sono state avviate da tempo: l’Ulss 3 Serenissima è in prima linea su temi quali il contrasto alla violenza sulle donne, la “medicina di genere” che declina gli interventi terapeutici con attenzione particolare all’universo femminile, la prevenzione delle patologie tipicamente femminili, i nuovi linguaggi per il benessere della donna quando è oggetto di interventi sanitari anche nell’ambito del disagio mentale o delle dipendenze: questo “Bilancio di Genere”, che è diventato un fascicolo, ottanta pagine piene di dati e indicatori, segna un passaggio cruciale, su cui ci misureremo, quanto alle azioni in questo ambito, anche negli anni a venire”. Il “Bilancio di Genere” mette a disposizione dei cittadini e della stessa Azienda sanitaria una mappa dettagliata e aggiornata dei servizi sanitari e sociosanitari, sia negli ospedali che nel territorio, e li legge cercando di individuare in ogni intervento eventuali sperequazioni di genere, con le conseguenti possibili azioni migliorative. “Con la sua ricerca, l’Azienda sanitaria veneziana, inoltre - ha sottolineato la dottoressa Consuelo Celebrin, del Servizio Innovazione e Sviluppo dell’Ulss 3 Serenissima -, evidenzia
i progressi che sono stati compiuti nella cosiddetta “medicina di genere”, cioè nell’approccio di terapia e di assistenza declinato in modo diverso e il più possibile efficace a seconda che si intervenga su un paziente di sesso femminile o di sesso maschile”. L’Ulss 3 Serenissima si è concentrata anche sulla verifica delle diseguaglianze tra uomini e donne all’interno della propria struttura e nell’organizzazione operativa della propria attività. Tra i circa ottomila dipendenti le donne sono più del doppio degli uomini, segnala la ricerca, e il trend che parla di una predominanza al femminile è confermato an-
che dall’analisi delle assunzioni negli ultimi anni. “Si registra anche - sottolinea il Direttore Zuin - una sensibilissima riduzione del gap tra uomini e donne a livello dirigenziale: se nel 2018 i dirigenti maschi erano 598 e i dirigenti femmina erano solamente 484, nel 2022 è avvenuto il ‘sorpasso’, con 541 dirigenti donne a fronte di 536 dirigenti uomini”. Un plauso al Bilancio di Genere dell’Ulss 3 Serenissima è giunto da Giovanna Badalassi, esperta di gender budgeting e di valutazione delle politiche pubbliche in materia di pari opportunità.
Ospedale di Conegliano. La “Stanza dell’abbraccio” per accogliere le donne vittime di violenza La “Stanza dell’abbraccio” è un ambiente dedicato all’accoglienza di donne, anche con i loro figli, vittime di violenza. Amministrazioni, associazioni e operatori sanitari in stretta, generosa collaborazione hanno contribuito al compimento di questa iniziativa, che si inserisce nelle progettualità messe in atto dall’Ulss 2 Marca trevigiana a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. E’ stata allestita nel Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano (Tv) e inaugurata a metà dicembre. La dr.ssa Martina Barban, medico di Pronto Soccorso negli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto referente per le donne vittime di violenza afferenti al PS di Conegliano, con il supporto di alcune infermiere, ha coordinato la realizzazione del progetto, ideando eventi svoltisi nel corso dell’anno - dalle cene solidali ai concerti, dagli spettacoli teatrali alle vendite di noci - per la raccolta di fondi, con il supporto di associazioni, istituzioni e amministrazioni locali, dando il via a una gara di
solidarietà finalizzata all’acquisto degli arredi della stanza. Gli interventi della presidente della V Commissione Politiche Socio sanitarie, Sonia Brescacin, dell’assessore e responsabile del Centro Antiviolenza di Vittorio Veneto per il distretto Pieve di Soligo, Antonella Caldart, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Olga Rilampa, e del sindaco della Città di Conegliano, Fabio Chies, presenti all’inaugurazione, hanno sottolineato la necessità di sostenere iniziative di questo genere, coordinate tra più attori
quali forze dell’ordine, servizi sociali, ospedali, che supportano e sostengono in sicurezza le donne vittime di violenza: oggi nel nostro territorio esiste una rete di interventi che permette alle donne in difficoltà di sentirsi protette. La dr.ssa Barban spiega come l’idea della Stanza dell’Abbraccio sia nata dalla necessità di accogliere la donna, con eventuali figli, che con coraggio e sofferenza chiede aiuto, lasciando tutto per cercare di sopravvivere. Si tratta di donne che arrivano al Pronto Soccorso senza nulla cui, grazie a questa iniziativa, viene fornito un kit (tuta, biancheria intima, necessario per l’igiene personale) restituendo loro un minimo di dignità. “Ringrazio tutti coloro cha hanno contribuito alla realizzazione della Stanza dell’Abbraccio - il commento del direttore generale, Francesco Benazzi -. Questa è un’iniziativa d’amore per le donne che hanno bisogno di un aiuto concreto, ma, anche, un monito per noi uomini, contro l’indifferenza alla violenza”.
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