I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin
Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.
Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.
Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.
E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE, IL CENTROSINISTRA
PUNTA SU FRANCO
BEVILACQUA PER VINCERE
Accordo trovato fra le forze progressiste nelle scorse settimane. Nell’area di centrodestra c’è divisione, e intanto l’ex sindaco Martina Vesnaver si ricandida
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Politica
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Spinea
DAL VENETO ALL’EUROPA
LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN
L’assessore regionale annuncia
la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia
TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”
La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo può influenzare la scelta dei cittadini”
QLuca Zaia
ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.
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Onoranze Funebri Lavorazioni Cimiteriali SANTA MARIA DI SALA NUOVA APERTURA di fronte alla stupenda
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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 73
del Miranese Sud
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Al centro
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Autonomia avanti tutta
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Da Mirano parte un chiaro segnale contro la violenza di genere e di netto e incondizionato sostegno alle attività delle realtà del territorio che operano a favore delle donne che hanno vissuto e vivono questo dramma. Sono stati devoluti al centro antiviolenza Sonia di Mirano i proventi dell’iniziativa “Camminata solidale, Babbi a spasso per Giulia” tenutasi durante le festività natalizie nell’ambito del programma “Natale è… Mirano”. Il sindaco Tiziano Baggio, la vicesindaco Maria Giovanna Boldrin e rappresentanti della giunta comunale hanno consegnato un assegno di 500 euro a Giorgia Fontanella, presidente della Cooperativa sociale Iside, che gestisce lo Sportello Sonia. Il servizio segue attualmente 25 donne, prevalentemente italiane, di Mirano e Spinea, con figli e disoccupate. E’ gestito in collaborazione con il Comune, che mette a disposizione spazi idonei e contributi economici. Collegato al centro antiviolenza di Noale, è uno spazio gratuito dove le donne che vivono situazioni di violenza e maltrattamento possono trovare accoglienza, sostegno psicologico, ascolto, consulenza legale e accompagnamento nel percorso di uscita dalla condizione problematica in cui si trovano, in stretta collaborazione con i servizi sociali del Comune e con i servizi sanitari. “Avevamo inserito la passeggiata solidale in ricordo di Giulia Cecchettin - ha spiegato la vicesindaco Boldrin - nella giornata del mercatino della solidarietà e del volontariato, in un momento di grande commozione per la sua tragica morte. All’iniziativa, aveva partecipato anche il padre della ragazza, Gino Cecchettin. Grazie alle iscrizioni di tanti babbi natale, che avevano attraversato uniti le vie della città, con un passaggio anche alla casa di riposo “Luigi Mariutto”, per dire no alla violenza contro le donne, sono stati raccolti dei fondi. Abbiamo pensato di donarli a chi opera sul territorio per contrastare la violenza”. “Abbiamo appena rinnovato la convenzione per l’anno 2024 stanziando un contributo di 10.000 euro - ha concluso l’assessore Francesco Venturini. Lo sportello è aperto il lunedì mattina dalle 10 alle 14. Info 3492420066. Riccardo Musacco
Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.
Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.
I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.
L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.
I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin*
Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.
Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.
*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24
Verso le Elezioni 2024
Elezioni
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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale.
(In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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per informazioni: 049 8704884 · info@givemotions.it Sintonizzati sul futuro.
A Mirano il servizio segue 25 donne del Miranese Sud Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Donazione al centro antiviolenza È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato
Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore
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Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994
Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia
a 506.187 famiglie del
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direttore@givemotions.it<
da
avanti tutta Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Infrastrutture. Grazie ai fondi del Pnrr partiranno cantieri molto attesi nel capoluogo e a Vetrego
Investimenti per 5 milioni di euro, gli impianti sportivi si rifanno il look
G li impianti sportivi di Mirano si rifanno decisamente il look grazie a importanti investimenti che andranno a migliorare la fruizione da parte delle società sportive, della cittadinanza e permetteranno di ospitare anche manifestazioni di rilievo. Dopo infatti la realizzazione della parete di arrampicata sportiva e la sistemazione del pavimento della palestra di Campocroce e il rifacimento del pavimento e del tabellone segnapunti della palestra Azzolini, è la volta dello stadio “Marcellino Gallo” di via Matteotti a Mirano e del campo da calcio di Vetrego che rinnoveranno i propri spazi anche all’insegna del risparmio energetico. Nelle scorse settimane, alla presenza del sindaco Tiziano Baggio, della vice Maria Giovan-
Allo stadio nuova tribuna, spogliatoi e il rifacimento della pista di atletica leggera
na Boldrin, del presidente della Miranese Daniele Marchiori e del responsabile tecnico della Libertas Mirano Luciano Bonaldi, innanzitutto è stato svelato l’ammodernamento delle torri faro dello stadio che gode ora di una perfetta illuminazione grazie al passaggio alla tecnologia a led. Un investimento complesso per un valore di 230mila euro. L’intervento ha previsto il consolidamento statico delle fondazioni delle 4 torri alte 32 metri e l’installazione di un moderno sistema di fari a sorgente Led in sostituzione dei vecchi fari con lampade a scarica a ioduri metallici. L’illuminamento del
campo da calcio e dell’attigua pista di atletica è passato da 130 Lux a ben 200 Lux, con una riduzione dei consumi a parità di illuminamento del 52% e una potenza complessiva di 49,20 Kw/h. A livello progettuale è stato stimato un risparmio annuo di 44,881 Mw/h corrispondenti a 7.500 kg di Co2 non immessa in atmosfera. Da maggio in poi, sempre allo stadio, verranno effettuate riqualificazione e adeguamento alla normativa della tribuna e degli spogliatoi e il completo rifacimento della pista di atletica leggera che sarà così omologata per le gare Fidal. La struttura sarà sottoposta anche a interventi di efficientamento energetico, quali il relamping, la sostituzione della caldaia, l’installazione di una pompa di calore e di valvole termostatiche. Spesa 2 milioni e 500mila euro, dei quali 2 milioni da fondi Pnrr e 500mila dal bilancio comunale. A Vetrego, invece saranno previsti sempre da maggio l’adeguamento dei campi da gioco e dell’impianto di illuminazione nonché, la realizzazione dei nuovi spogliatoi e di una piastra polivalente per il gioco del basket, del calcetto e della pallavolo, mentre successivamente verrà anche adeguata la viabilità di accesso al nuovo impianto. Un investimento per 2 milioni di euro di cui 800mila dal Pnrr. “Dedichiamo molta attenzione al servizio svolto dalle nostre società sportive - dichiara il primo cittadino - non solo per i risvolti educativi ed aggregativi delle attività proposte, ma anche per l’importanza dell’attività fisica per la qualità della vita e della salute delle persone”.
Riccardo Musacco
Una piazza intitolata alle vittime delle Foibe
Un’iniziativa per mantenere viva la memoria di quanto accadde ai nostri connazionali istriani e giuliano-dalmati che durante e alla fine della guerra dovettero abbandonare le proprie terre e trovare in migliaia la morte da parte dei partigiani titini. A Mirano si sono concluse le celebrazioni organizzate dal Comune per il Giorno del Ricordo 2024 con l’intitolazione della piazza antistante la Casa della Musica, in via Gramsci, per l’appunto alle “Vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata”. Erano presenti il sindaco Tiziano Baggio, la giunta comunale, il presidente e rappresentanti del Consiglio comunale, il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Venezia Alessandro Cuk e la scrittrice Regina Cimmino. Il sinda-
co ha tenuto un discorso sul valore della memoria, che questa amministrazione comunale sta portando avanti con determinazione ed è stata scoperta una insegna in acciaio con il nome della piazza. La cerimonia è stata preceduta dall’incontro con Regina Cimmino, che ha presentato il romanzo autobiografico “Quella terra è la mia terra. Istria, memoria di un esodo” e portato la sua testimonianza di esule, costretta ad abbandonare Pola nel 1947, appena dodicenne. La narrazione è stata affiancata da un riepilogo degli eventi storici che hanno determinato le tragiche vicende di quella terra. Baggio, nel suo discorso ha parlato di “memoria come occasione di condivisione”. (r.m.)
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Mirano
Il rendering dell’intervento in programma a Vetrego
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Amministrazione. L’annuncio della giunta con il comandante della Polizia Locale
25 nuove telecamere per la sicurezza del territorio
N uovo sistema di videosorveglianza implementato con collegamento a una centrale e sviluppo dei gruppi di controllo del vicinato. Così l’amministrazione comunale di Mirano cerca di far fronte alla richiesta di maggiore sicurezza dei cittadini. Nelle scorse settimane, infatti, alla presenza di Tiziano Baggio, sindaco di Mirano, Maria Giovanna Boldrin, vicesindaco e assessore alle politiche per la sicurezza, Michele Cittadin, comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni del Miranese e del vice vice Stefano Sorato, è stato presentato il progetto di installazione di 25 telecamere in via Barche, piazza Martiri, via XX Settembre, piazza Garibaldi, via Della Vittoria, via Cavin di Sala, via Porara, via Bastia Entro, via Taglio così da coprire l’intera area del centro storico, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio artistico, prevenire fatti criminosi e garantire in generale maggiore sicurezza. Si prevede l’entrata in servizio dal mese di aprile. Altre 5 telecamere sono state installate nel parcheggio interrato del Cinema Teatro. Inoltre previsto anche il ripristino del-
le 3 telecamere presenti nei pressi delle scuole “Mazzini”, “Leonardo da Vinci” e “Wolf Ferrari”, l’installazione di altre 4 nella sede comunale di via Bastia Fuori e di un’altra nella piazzola di raccolta rifiuti di via Parauro. Tutti i flussi video verranno convogliati presso il comando di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni del Miranese. Investimento totale pari a 94.633,72 euro, dei quali 46mila finanziati da parte dell’Unione dei Comuni del Miranese a seguito di un contributo regionale. “Prevediamo per i prossimi anni la progressiva estensione del sistema di videosorveglianza sia nei quartieri del centro che nelle frazioni - ha dichiarato il primo cittadino. Si punta poi alla valo-
rizzazione delle attività di Controllo di Vicinato esistenti e la costituzione di nuovi gruppi, nello spirito del rinnovato Protocollo di intesa sul controllo del vicinato e sulla Sicurezza sottoscritto nel settembre scorso da parte del sindaco, unitamente ad altri sindaci, con la Prefettura di Venezia. “L’amministrazione comunale promuove l’adesione all’attività di controllo del vicinato per creare un contesto di sicurezza integrata dove venga rafforzato il modello collaborativo, attraverso il quale forze dell’ordine, istituzioni pubbliche e soggetti privati si mobilitano in sinergia per salvaguardare i cittadini - afferma la vicesindaco Maria Giovanna Boldrin. Riccardo Musacco
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Alberto Scantamburlo nuovo consigliere comunale
A seguito delle dimissioni dal Consiglio comunale di Mirano di Giorgio Babato, speaker dell’opposizione, già candidato sindaco uscito sconfitto dalle elezione del 2022, nominato anche vice presidente del Consiglio stesso, si è provveduto alla surroga, con anche, successivamente, un ricollocamento dei vari incarichi tra i consiglieri di opposizione. Al posto di Babato è subentrato
Alberto Scantamburlo, agente
immobiliare, primo in lista dei non eletti di Forza Italia nel 2022. Entrerà a far parte della commissione
Affari Istituzionali. Stefano Barison, segretario comunale di Fratelli d’Italia, sarà il nuovo vice presidente, Matteo Cappelletto di Coraggio Italia passa in Commissione Urbanistica, mentre Annamaria Tomaello di Insieme per il Bene Comune, al Bilancio. Durante la seduta tutti i consiglieri presenti hanno salutato l’arrivo del nuovo collega a cui hanno augurato buon lavoro. Scantamburlo ha ringraziato, affermando che darà il suo contributo per il bene della città. (r.m).
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Mirano
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Sociale. Accordo fra Comune e Progetto Mobilità Garantita
Un veicolo aiuta le persone con disabilità
U n altro esempio riuscito di partnership pubblico-privato nell’ambito, in questo caso, dei servizi sociali, settore quanto mai fondamentale in questo periodo e su cui i Comuni spesso fanno fatica a trovare risorse per coprire tutte le necessità dei cittadini. A Mirano, un nuovo mezzo per il trasporto di persone disabili e svantaggiate è stato presentato nelle scorse settimane, nell’ambito del “Progetto Mobilità Garantita” (Pmg) realizzato in collaborazione tra il Comune e un numero notevole di sponsor privati, tutte realtà imprenditoriali della zona che di buon grado hanno accettato di partecipare al progetto. L’iniziativa si è conclusa infatti ad inizio marzo con la cerimonia di consegna del veicolo Fiat Doblò attrezzato, da cinque posti, al Comune di Mirano da parte di Pmg Italia. In piazza Martiri si è svolto il taglio del nastro alla presenza del sindaco Tiziano Baggio, della giunta comunale, degli sponsor, dei rappresentanti di Pmg Italia e del parroco don Artemio Favaro che ha benedetto l’automezzo. Sono stati poi consegnati gli attestati di ringraziamento ai 27 sponsor che hanno condiviso le finalità del progetto. Il finanziamento e il mantenimento del veicolo sono infatti possibili grazie alla locazione da parte di imprese e aziende del territorio di spazi pubblicitari sulla superficie esterna
dell’automezzo. Il Comune, che già garantisce quotidianamente il trasporto di anziani, disabili e minori verso strutture sanitarie, assistenziali e scolastiche, ora potrà contare sul supporto di questo nuovo veicolo, dotato di una rampa per far salire le carrozzine. Il Doblò sarà concesso in comodato gratuito per due anni, rinnovabile per ulteriori due anni e verrà gestito dai servizi sociali comunali. “E’ un bel segnale quello che le attività del nostro territorio hanno dato, contribuendo all’acquisto di un mezzo che servirà per aiutare le persone fragili o sole a raggiungere i servizi di cui hanno bisogno. Al momento attuale sono preziosi i gesti come questi che creano concretamente
comunità - ha dichiarato il sindaco Tiziano Baggio. Anche l’assessore alle politiche sociali e inclusive Francesco Venturini, ha ringraziato le aziende che hanno dimostrato un autentico senso di responsabilità sociale. Franco Pavanello, intervenuto per Pmg Italia, ha espresso riconoscenza agli imprenditori di Mirano, che con generosità hanno abbinato il proprio marchio ad una iniziativa realizzata per il benessere della comunità ed ha ringraziato l’amministrazione comunale per il sostegno dato. Alla realizzazione della cerimonia ha collaborato Serimi - Servizi Riuniti Mira, che fornisce la ristorazione scolastica e domiciliare a Mirano.
Riccardo Musacco
Ambiente, 40 anni di attività di Italia Nostra
Dal 1984 ad oggi, 40 anni di attività per la tutela delle bellezze del territorio, dei beni storici, architettonici e ambientali. Italia Nostra Mirano festeggia quattro decadi di presenza in città e fa il punto della situazione sulle battaglie compiute e vinte in questi anni e su quanto ancora da fare. Tutto è iniziato da un gruppo di cittadini, capitanato da Vinicio Morini e Renzo Tonolo, preoccupati per la trasformazione che stava subendo la città. I due, esponenti politici locali, prima ancora della costituzione dell’associazione, si erano battuti per la costituzione di un’area boschiva nei pressi della città, l’occasione fu la creazione del primo “Bosco del Parauro” che la Provincia poi realizzò dopo che l’asta per la vendita dei terreni andò deserta. Negli anni, anche molto recen-
ti, l’area si è ampliata grazie alla cessione di un’altra porzione di terreno da parte dell’Ipab Mariutto. Poi negli anni tante lotte in
difesa della campagna, sulla tutela del verde, delle ville venete e dei giardini storici che si trovano in stato di abbandono. In particolare su Villa Bianchini, contro il progetto di creare delle infra-
Il finanziamento e il mantenimento del veicolo Fiat Doblò sono possibili grazie alla locazione da parte di imprese e aziende del territorio di spazi pubblicitari sulla superficie esterna dell’automezzo.
strutture sportive. Inoltre campagne sono state imbastite contro il traffico in centro città, luogo da tutelare e per la mobilità sostenibile. “Sul piano di recupero di Villa Bianchini da parte dell’amministrazione siamo contenti ma non del tutto soddisfatti - spiega il rappresentante dell’associazione Adriano Marchini - sulla tutela del verde invece c’è ancora da lavorare. Le prossime sfide che ci vedranno protagonisti saranno sul consumo di suolo. Prevediamo infatti consumi di suolo non necessari, secondo noi il Pat dovrebbe essere rivisto”. Insomma tanti momenti di sviluppo della cultura ambientale del territorio che nel corso dei decenni è diventata sempre più importante per i cittadini e le famiglie grazie anche all’azione di Italia Nostra. (r.m.)
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Un momento della consegna del veicolo
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per chi è vittima di infortuni stradali sul lavoro
L a Cisl di Venezia istituisce un nuovo servizio per chi nel Miranese è vittima d’infortuni stradali, sul lavoro o errori medici di strutture mediche. Ha preso il via un rinnovato sistema di tutela, nato dalla collaborazione tra Family Cisl e Carità Infortunistica: per i cittadini. Sono disponibili dei professionisti convenzionati da anni con la stessa Family Cisl per proteggere i lavoratori e le loro famiglie dagli inconvenienti e dai danni che possano accadere ogni giorno. Il servizio si svolge attraverso gli operatori della Cisl del Miranese con l’obiettivo di garantire una prestazione efficace ed economica, assicurando delle tariffe agevolate agli iscritti. Il tutto nasce dopo aver analizzato i dati dell’Inail secondo cui nel 2018, delle 704 morti sul lavoro accertate dall’Inail in Italia, ben 412 (il 58,5 per cento) avevano coinvolto un mezzo di trasporto. E passati gli anni della pandemia, dove il traffico è diminuito, nel 2022 le denunce d’infortunio stradale con esito mortale sono state 496, salite dell’11,5 per cento dal 2021 a fronte di un calo del 15,2 per cento della somma complessiva dei decessi dichiarati. L’aumento delle morti nel 2022 è dovuto, soprattutto, a quando si è in itinere (più 17,2 per cento), mentre è più contenuto il rialzo quando si è nel luogo di lavoro (più 5,2 per cento). Non solo, sempre secondo l’Inail, nel 2022 le denunce d’infortunio con un mezzo di trasporto coinvolto sono cresciute del 3,5 per cento rispetto all’anno precedente. L’aumento si può attribuire alla sola componente “in itinere” (più 4,6 per cento), a fronte di una sostanziale stabilità dei casi di quando si è al lavoro. Inoltre, nel quinquennio 2018-2022 nelle aree metropolitane è avvenuto oltre il 30% degli infortuni stradali: con mezzo di trasporto coinvolto sono stati 150.301, pari al 37% dei 405.163 casi totali registrati in Italia. Insomma, sulle strade italiane, i lavoratori muoiono tanto, troppo. Da qui, la necessità di offrirgli protezione e tutela. Il servizio della Cisl è garantito in tutte le sedi e prevede che le spese siano anticipate per intero; dunque, l’iscritto e i suoi familiari non devono dare prima alcuna somma
(visite mediche, terapie fisiche, medico legale), questione molto importante visto il periodo di difficoltà in cui versano tante famiglie. “Non vorremmo che, a causa della poca disponibilità finanziaria di parecchie persone - spiega Dario De Rossi della segreteria di Cisl Venezia - queste facessero fatica a intraprendere la strada del risarcimento. Per questo, siamo qui per poterle aiutare”.
Massimo Tonizzo
Ail, un appartamento per la cura dei malati
Assistenza e cura del malato sono aspetti fondamentali, oltre alle terapie, per giungere ad una completa guarigione. A Mirano, grazie all’Ail e al contributo della famiglia
Gerardi in memoria della figlia Sara scomparsa giovanissima 25 anni fa, è stato donato un appartamento, diviso in due parti, per quattro persone, a favore di quanti abbiano necessità di una sistemazione accogliente e sicura per alleviare il peso delle cure e dei trapianti. L’immobile, acquistato dall’Ail tramite le sue consuete raccolte fondi, iniziative e lasciti, si trova al piano terra di uno stabile in via Murialdo, di fronte alla
sede dei Giuseppini. Alla cerimonia di inaugurazione, oltre a numerosi volontari, erano presenti anche il sindaco Tiziano Baggio e l’assessore alle politiche sociali Francesco Venturini. “Si tratta di due alloggi acquistati 18 anni fa grazie all’impegno dei volontari della zona e poi negli anni ristrutturati - spiega Alessandro Simon, presidente di Ail Venezia. L’obiettivo di Ail non è solo la ricerca ma anche di fornire assistenza al malato e alle famiglie. Le nostre case sono ovunque nei luoghi dove vengono effettuati i trapianti. Dopo il trapianto, infatti, deve stare nei pressi dell’ospedale per farsi controllare i parametri, per cui noi interveniamo e li ospitiamo gratuitamente”. “Con Sara abbiamo capito l’importanza per un malato di poter avere un ambiente accogliente - hanno ricordato Radames Gerardi e Romea Seno, genitori di Sara, premiati con una targa da Ail - lei stessa ci ha dato la forza per andare avanti”. “Mirano è città del dono - ha ricordato il primo cittadino Baggio - sono tanti i volontari di tante associazioni, in vari campi, non possiamo che complimentarci con queste iniziative di cui siamo orgogliosi”. Insomma una iniziativa davvero utile. (r.m.)
8 www.lapiazzaweb.it da ogni pensiero. Fitness Plan, risparmi il 30% sui Ricambi Originali SEAT come pastiglie e dischi freno, olio, filtro aria, batteria, candele e tanti altri prodotti. Scoprili tutti dal SEAT Service Partner più vicino a te. Lo sconto raccomandato alle aziende della Rete di assistenza SEAT aderenti del 30% è da applicare al Prezzo di Listino (IVA incl.) e non può essere in nessun modo convertito in denaro. L’o erta è valida solo per vetture immatricolate entro il 31/12/2019. L’o erta non include le spese di installazione e manodopera e non è estendibile all’acquisto di ricambi per la manutenzione fai da te. Per conoscere i dettagli dell’o erta e l’elenco dei Ricambi Originali SEAT in promozione prenota un appuntamento presso uno dei Service Partner aderenti di tua scelta. L’o erta è valida fino al 30/06/2023 e non è cumulabile con altre o erte service in corso. Le immagini riportate sono puramente indicative. Fitness Plan: la tua SEAT sempre in forma. Scantamburlo Automobili S.r.l. Via Venezia, 165 - 30037 SCORZÈ (Ve) Tel. 041/446029 - mail info@scantamburlo.it www.scantamburlo.it SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare
anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it Sociale. L’iniziativa della Cisl Venezia nel miranese a fronte di dati preoccupanti Un servizio
Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione
“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la
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Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno
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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma
di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.
“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.
riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.
Contributo
L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.
Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it
9 Crafted Venezia Area Tematica “Competitività imprese” Se ore intervento 2 “Turismo ospitalità” #EnjoyRespectVenezia Grandi Destinazioni Italiane in rete PREDISPOSTA UNA FITTA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER SPIEGARE IL FUNZIONAMENTO
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Elezioni comunali. Trovato l’accordo dopo mesi di trattative fra i partiti
Il centrosinistra punta su Franco Bevilacqua per conquistare il Comune
S arà Franco Bevliacqua il figlio della leggenda del ciclismo nazionale Toni, il profilo scelto dal centrosinistra come candidato sindaco unitario per le prossime elezioni comunali. Un nome che era già stato annunciato tra i possibili assieme a quello di Emanuele Ditadi (che non ha dato la disponibilità per motivi personali e lavorativi) e di Giampier Chinellato, che però non sembrava aver trovato l’accordo di tutta la coalizione. Bevilacqua, invece, riunisce tutti i requisiti che la colazione desiderava per andare contro a un centro destra ancora diviso tra le ipotesi Tessari e Vesnaver: esperienza politica e amministrativa già precedente ma anche una buona conoscenza della vita di Spinea anche dal punto di vista culturale ed associativo. Si è seguito, dunque, il modello di quanto visto a Mirano con Ti-
ziano Baggio, esempio “interno” poi in effetti rivelatosi vincente. Il profilo scelto dai tesserati del Pd locale, dopo averne discusso con gli alleati di coalizione, sia partiti che liste civiche, e che ha trovato subito anche l’adesione di Progetto Spinea che nella scorsa tornata elettorale aveva corso da sola al primo turno è
Franco Bevilacqua, è nato nel 1956 è ingegnere e figlio di Toni “Labron” Bevilacqua, campione del ciclismo
perciò quello del sessantasettene Franco Bevilacqua, veneziano con una vita passata nella militanza politica e civica dell’intera provincia. Nato nel 1956, sposato e con due figli, ingegnere e figlio di Toni “Labron” Bevilac-
qua, grande campione del ciclismo, sul nome di Bevilacqua è stata effettuata una convergenza definita dalle stesse liste del centrosinistra “non facile”. Il nome di Bevilacqua trova comunque la convergenza di tutti in quanto cittadino, tra i cittadini che viene a rappresentare una coalizione ampia. “La squadra- spiega il centrosinistra- ha scelto una
Martina Vesnaver si ricandida a sindaco con una civica
Come era prevedibile, Martina Vesnaver tornerà a correre per un secondo mandato come sindaco di Spinea. La sua candidatura per le elezioni comunali di giugno è stata ufficialmente presentata in una sala preparata forse scaramanticamente per sole cinquanta persone sedute e che si è invece presto riempita. Nessun appoggio di altre liste o partiti, ma una civica personale nuova di zecca che si chiamerà “Siamo per Spinea protagonista” con nel logo il piccolo gioco di parole con il “Si” accettato a scrivere quasi un atto d’amore per la città. Alla presentazione, nessun passo indietro rispetto al passato recente o a quanto accaduto con gli ex alleati che l’hanno sfiduciata, fatto che per ora porta a pensare a un accordo molto difficile in caso di eventuale ballottaggio cittadino. “La politica a Spinea ha fallito - le sue prime parole - ed è
il momento di capire che bisogna lavorare per la città e i suoi abitanti e non per apparire come persona. Il sindaco deve essere cittadino tra i cittadini e non chiuso perennemente in un ufficio. La chiusura della mia avventura come sindaco è stato un atto personale rivolto contro di me ma che ha fatto del male a tutta la città. Lasciavo una città in ordine, con una serie di provvedimenti da attuare e fondi già predisposti. Se il commissario ha potuto lavorare bene è perché partiva da una situazione di bilancio buona. Noi ripartiremo da dove avevamo interrotto”. Ma chi la accompagnerà in questa nuova avventura, oltre alla probabile “guida spirituale” di Edmondo Piazzi, che pure per ora resta iscritto a Forza Italia? “Tutti giovani vogliosi di fare, non iscritti a nessun partito ma con esperienza nella realtà cittadina”. (m.t.)
persona con una esperienza politica alle spalle, anche se non nelle prime file, con un curriculum variegato e di tutto rispetto. Questa scelta assicura la forza di una coalizione che mette da parte ogni personalismo o spartizione di posti e va oltre ogni mero schieramento. Ricordiamo che veniamo da un commissariamento, ancora in corso, e da
una amministrazione che ha lasciato solo opere incompiute tralasciando la cura del territorio”. Per Franco Bevliacqua la passione politica parte con l’associazionismo già a metà degli anni Settanta a Zelarino. Ufficiale di complemento nella Marina Militare, come ingegnere inizia la sua carriera nella Veneziana Vetro come responsabile della manutenzione della produzione. Dirigente sportivo nell’Uisp, prima a livello provinciale come presidente dell’associazione nella provincia di Venezia, poi come dirigente nazionale. Iscritto al Pci nel 1989, nel 1993 entra nelle liste del Pds a sostegno di Massimo Cacciari come sindaco a Venezia poi, con il trasferimento a Spinea, entra nel 1994 in consiglio comunale come capogruppo Ds per collaborare infine con la lista Checchin.
Massimo Tonizzo
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L’ex sindaco Martina Vesnaver presenta la sua lista
Il candidato del centrosinistra Franco Bevilacqua
Spinea
Sociale. La bella iniziativa del Lions Club di Spinea nelle scorse settimane
Cambiamenti climatici, bambini a scuola di nuoto
P ositiva iniziativa per i ragazzi grazie al Lions Club Spinea, che ha ottenuto l’immediata condivisione da parte del Comune e delle scuole primarie della città. Tutti i bambini di quarta elementare hanno già iniziato nello scorso mese, infatti, ad imparare a nuotare grazie a cinque lezioni gratuite in piscina a Spinea che saranno sia sinonimo di (ovvio) divertimento, sia un modo per iniziare ad imparare nozioni utili per il futuro. “Abbiamo constatato - spiegano dal Lions club di Spinea - che il clima si sta irreversibilmente tropicalizzando ed i fenomeni di violenti acquazzoni sono sempre più frequenti. Il rischio idraulico (straripamenti, allagamenti e inondazioni) è, quindi, assai concreto. Diventa, perciò, molto importante, per la tutela dell’incolumità in caso di emergenze, saper nuotare. Ogni anno, a prescindere dalle emergenze, in Italia ci sono almeno 400 persone che muoiono annegate perché non sanno nuotare”. Il Lions ha quindi proposto alle scuole del Comune di avviare al nuoto, con una lezione alla settimana, per cinque settimane,
tutti i bambini che frequentano la classe quarta delle scuole Primarie di Spinea, dalle quali è arrivato subito un assenso convinto. “In questo modo - proseguono dai Lions - al termine del corso, tutti i bambini avranno imparato a rimanere a galla, respirando e muovendosi per trovare un appiglio sicuro, avranno, cioè, imparato a nuotare e potranno, se occorre, salvarsi la vita e non morire annegati. Abbiamo scelto quella fascia di età, perché i bambini di 9-10 anni imparano prima rispetto a quelli di età inferiore”. I corsi hanno preso avvio lo scorso marzo in piscina Aquamore e sono stati preceduti da incontri formativi presso le classi coinvolte, tenuti dalla Protezione Civi-
le di Spinea, che affianca il Lions Club in questa bella iniziativa. Le lezioni di nuoto, con il trasferimento dei bambini con bus navetta dalla scuola alla piscina e viceversa, sono totalmente gratuite, grazie all’impegno del Lions e al contributo del Comune che, in questa iniziativa, ha svolto un ruolo importante di coordinamento anche nei confronti delle scuole. Al termine dei corsi, i bambini riceveranno un attestato che conferma la loro formazione. Per la consegna degli attestati sarà organizzata una manifestazione nel corso della quale verranno simulati interventi di soccorso per le emergenze.
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Stazione, dopo il pestaggio scattano i provvedimenti
Daspo
La stazione di Spinea diventa un problema di sicurezza, soprattutto per i ragazzi, e intanto, arrivano i primi provvedimenti per alcuni incresciosi fatti accaduti negli ultimi mesi. Dopo la denuncia arrivata a marzo, ecco anche
il Daspo e i primi avvisi orali per otto ragazzi che lo scorso 13 gennaio avevano aggredito e picchiato un giovane alla stazione ferroviaria di Spinea. La vittima di soli 14 anni era stata accerchiata e colpita violentemente, fino a cadere sui binari. Gli aggressori erano poi riusciti a fuggire, ma le indagini della polizia e le testimonianze avevano portato presto a rintracciarli e a denunciarli, fino ai tre avvisi orali ad alcuni minorenni e a tre daspo Willy, di cui due a minori e uno a un maggiorenne. “Queste misure - spiegano dalla questurahanno finalità di recuperare i minori coinvolti, anche attraverso il pieno coinvolgimento dei nuclei familiari, a volte non a conoscenza dell’accaduto. Nel caso dei daspo Willy sono state disposte interdizioni alla frequenza di alcune aree urbane che sono state teatro dei fatti: quelle prossime alla stazione di Spinea e un locale pubblico della zona”. (m.t.)
richiesto e quantificato nel suo valore monetario. Per quanto riguarda il danno “materiale”, ad esempio il costo di riparazione dell’auto o della
soggetto “terzo” che possa tutelare al meglio gli interessi del danneggiato. E si, perché è chiaro a tutti che a idarsi esclusivamente alla propria assicura-
seguito di incidenti, infortuni, cadute accidentale, e varie altre tipologie di eventi. Molto spesso è utile avere fin da subito una buona consulenza per valutare come muoversi nei confronti
assistenza per gestire la pratica di risarcimento. Lo Studio non chiede alcun anticipo spese perché gli onorari saranno pagati solo a conclusione positiva della pratica.
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Territorio. La decisione del Comune ha creato preoccupazioni in centro
Le strade cambiano nome e i residenti denunciano difficoltà
Nelle scorse settimane è stata ufficializzata la denominazione di due nuove vie all’interno del piano norma 16A di collegamento tra via Capitanio e via Cici a Falcone e Borsellino. I tempi si sono rivelati molto veloci tanto che la cartellonistica è stata già sistemata
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Cambia ufficialmente nome la zona di collegamento tra via Capitanio e via Cici con l’arrivo della segnaletica delle nuove intestazioni di via Falcone e via Borsellino, ma questo cambio sembra essere stato troppo improvviso per parte dei residenti che si trovano spaesati e preoccupati per l’eventuale mole di documenti da rifare e i disagi. Ai primi di febbraio era stata ufficializzata l’attribuzione della denominazione di due nuove vie all’interno del piano norma 16A di collegamento tra via Capitanio e via Cici a Falcone e Borsellino. La denominazione delle vie era prevista dopo l’avvenuta conclusione delle opere di urbanizzazione, tempi che si sono rivelati molto veloci tanto che la cartellonistica è stata già sistemata. Questa accelerazione, però, sembra aver messo in difficoltà parte dei residenti, che ora rischiano di trovarsi con documenti anche importanti non più corrispondenti. “Ho sempre avuto come via di residenza via Capitanio - dice una signoraora improvvisamente è spuntato un cartello che ha cambiato il nome. Adesso devo in fretta cambiare tutti i documenti, l’indirizzo per la banca, il permesso per il posto auto. Spero inoltre che non ci siano problemi anche con le variazioni catastali, dato che il passaggio effettivo ad altro indirizzo potrebbe creare
problemi anche solo di bollette relative ad esempio alla tassa rifiuti, per la quale potrebbero esserci discrepanze di tariffe. Penso infine a un postino che non conosce la situazione e si trova con lettere indirizzate a civici non più esistenti. Quanta posta rischiamo di perdere”? Dal Comune, intanto, arriva almeno una parziale rassicurazione. “Non servirà cambiare la carta d’identità in quanto potrà essere rinnovata con il nuovo indirizzo anche solo alla scadenza. Lo stesso vale per le comunicazioni all’Usl, per i certificati elettorali e per tutte le incombenze burocratiche relative al Comune che saranno automaticamente sistemate, compresi dati catastali e aggiornamenti delle incomben-
ze delle utenze domestiche comunali”. Per le utenze private, però, toccherà comunque arrangiarsi, ma sempre il Comune chiarisce che per tutte queste operazioni dovrebbe comunque esserci tempo fino a fine anno, quando la nuova denominazione diventerà effettiva. I residenti, però, ammettono che rispetto alla nuova, peraltro gradita, denominazione, avrebbero preferito prima altre iniziative. “Bella la nuova via intitolata a Paolo Borsellino e la rotonda a Giovanni Falcone, grandissimi uomini di pace e giustizia – scrivono infatti on line. Ma anche se è brutto dirlo, i nomi cambiano ma i crateri nella rotonda e in strada restano”.
Nuova area verde con la piantumazione di 13 alberi
Nuova piccola area verde a Spinea, con la messa a dimora di tredici alberi nella bassura con camminamento sul lato nord della rotonda di via Capitanio. I tredici alberi, in prevalenza olmi, sono stati piantati grazie all’idea nata dalla donazione di un cittadino illuminato di Spinea appassionato del verde. Appresa la notizia, Odv Cdat Spinea e Legambiente del Miranese, individuata una zona verde idonea e sprovvista di alberature, nella bassura a invaso adiacente al lato nord della rotonda di via Capitanio, hanno chiesto all’ufficio ambiente l’autorizzazione per la messa a dimora. Ad autorizzazione ottenuta, con la collaborazione di alcuni volontari, (in una vera sinergia tra varie associazioni), alcuni volontari dell’Odv Cdat
Spinea, di Legambiente Miranese e di Fiab AmicaBici Spinea, hanno provveduto a piantare le alberature: tredici alberi a costo zero con un’iniziativa che rientra nello scopo è ne-
gli obiettivi delle varie associazioni che da anni collaborano assieme per migliorare l’ambiente nel Miranese e a Spinea in particolare. ”Piantare alberi - spiegano da Legambinete
Spinea - e’ una di quelle azioni alla portata di tutti che però possono fare la differenza per combattere il cambiamento climatico in corso. Gli alberi infatti, oltre a rendere più bello il paesaggio, assorbono anidride carbonica (CO2) emessa dalle attività umane, rilasciando in cambio ossigeno, purificando l’aria e assorbendo le polveri sottili contribuendo a rendere la nostra vita migliore dal punto di vista salutare. Inoltre, d’estate fanno ombra nelle giornate di solarizzazione elevata, rinfrescando e rilasciando umidità quando l’aria è molto calda e secca. La sfida da domani e nei prossimi mesi, sarà quella di fare in modo che attecchiscano e crescano rigogliosi”. Un’azione meritevole che va nella direzione della difesa dell’ambiente. (m.t.)
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Spinea
Massimo Tonizzo
La nuova via Borsellino a Spinea
Santa Maria di Sala
il personaggio. L’esibizione nelle scorse settimane in villa Farsetti
Mara Ballan, un talento nazionale per la poesia
U na voce poetica proveniente direttamente dal territorio salese da anni ormai incanta con le sue liriche in italiano e in dialetto non solo il Veneto ma anche ben al di fuori della nostra Regione. Si tratta di Mara Ballan, 46 anni da Veternigo, sposata, due figli di 19 e 8 anni, disegnatrice progettista nel campo del design, nella sezione arte del tessuto, grafica di professione ma con la passione per la scrittura e le tradizioni locali. Nelle scorse settimane ha emozionato il pubblico che ha gremito la Sala Pertini di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala in occasione della “Giornata Mondiale della Poesia” con le sue letture accompagnata dal musicista Libero Scaggiante in uno spettacolo dal titolo “Il mio viaggio, VeneziaMontereale Valcellina” che esprime tutto il suo attaccamento verso il paese friulano, luogo del cuore. Ripercorrendo la sua carriera artistica, dal 1998 collabora con l’associazione culturale Gente Salese raccontando le bellezze del territorio. Dal 2001 al 2005 si è avvicinata all’arte esponendo le sue opere, una fusione di pittura e tessitura. Dal 2010 partecipa costantemente a concorsi letterari. È stata inserita in diverse antologie con autori vari e nel 2011 nell’enciclopedia dei poeti italiani contemporanei. Nel 2010 al concorso “Profumo di Donna” le è stato assegnato il primo premio con la poesia dal titolo “Madre” al teatro Sandro Pertini a Santa Maria di Sala Venezia. Nel 2011 la sua poesia “Silenzio” è tra le poesie finaliste al concorso europeo Wilde promosso da Dreams Entertainment Vercelli. Sempre nel 2011 riceve il premio Regione Veneto con la poesia “Quadro di vacanze estive” al XVII° concorso Stella e Antonio Norbiato a Spinea Venezia. Nel 2019 riceve il premio speciale Società di Mutuo Soccorso con la poesia “Via Desman 106” al XI° concorso internazionale San Gerardo Maiella a Muro Lucano Potenza. Evento patrocinato da MateraEvents Capitale della Cultura 2019. Nel 2023 le viene consegnato il premio speciale Unitrè con la poesia in lingua veneta dal titolo “Ga canbià stajon” al XV° concorso internazionale San Gerardo Maiella a Muro Lucano Potenza. Nel 2024 riceve il premio speciale della giuria, miglior autrice del Veneto con la poesia “Aspettando Natale” al prestigioso concorso internazionale “Ossi di Seppia” XXX^ edizione ad Arma di Taggia Imperia. Di questo concorso ne ha parlato anche un quotidiano in Cina. “Mi è sempre piaciuto scrivere - racconta Ballanma studiavo arte e per me la scrittura
era secondaria fino a quando mia sorella Miriana mi spinse a partecipare a un concorso, vinsi il primo premio, da lì non ho più smesso”. “Serata emozionante - commenta la sindaca Natascia Rocchi. Con Mara abbiamo celebrato la bellezza della poesia che va oltre la conoscenza della lingua e colpisce per la sua musicalità. Un percorso che indaga nella memoria ma che permette ad ognuno di ripercorrere la propria memoria e le proprie radici”.
Riccardo Musacco
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LA NOSTRA QUALITÀ AFFARISSIMI
Strade, al via una raffica di cantieri
Le persistenti piogge delle ultime settimane hanno causato alcune problematiche di tenuta del manto stradale su alcune direttrici del miranese, in particolar nodo a Santa Maria di Sala dove numerose sono state le segnalazioni dei cittadini in questo senso all’ente comunale preposto. Le vie maggiormente colpite dalle intemperie sono state via Salgari, via Noalese, pista ciclabile, via Cavin a Caselle, via Bazzea, via Rivale, via Fratella, via Zinalbo, via dei Salici, via Pioga, via Filzi, via Rio, via Fracasso, via Marconi, via Roma, via Pola e via Gaffarello. Il tutto verificato e certificato dai tecnici del Comune. L’assessore ai lavori
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FINO A METÀ APRILE
RIVESTIMENTI VECCHI DIVANI E RIPARAZIONI
Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione
pubblici nonché vice sindaco Alessandro Arpi si è immediatamente attivato per ovviare al problema rassicurando i residenti. I lavori di ripristino tramite rappezzi a caldo sono partiti nel giro di pochi giorni “dopo il reperimento delle risorse necessarie e dell’individuazione della ditta per l’esecuzione della sistemazione - ha ricordato Arpi. Colgo altresì l’occasione per informare che invece con i mesi di maggio-giugno, partiranno lavori di asfaltatura più strutturali, su note strade dissestate, per la messa a regime definitiva. Investiremo circa 700mila euro per questo progetto”. “Per le buche abbiamo stanziato 20mila euroaggiunge la sindaca Natascia Rocchi. Purtroppo gli asfalti si deteriorano soprattutto con le piogge oltre che con l’uso. Avevamo comunque programmato il rifacimento di una serie di strade ammalorate che sono proprio quelle che con le piogge hanno riscontrato più problemi. Per quanto riguarda le asfaltature ci stiamo preparando per approntare la gara, conto che all’inizio d’estate si possa chiudere”. Insomma dei lavori attesi che permetteranno di fatto una messa in sicurezza del territorio comunale dal punto di vista viario con sistemazione di strade e piste ciclabili molto frequentate. (r.m.)
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Mara Ballan con la sindaca Rocchi
Santa Maria di Sala
Energia. Un caso denunciato da Adiconsum nelle scorse settimane
Bollette pazze, adesso è allarme nel salese
Abreve dovremo tutti scegliere un proprio fornitore di gas ed elettricità per le nostre case nella giungla di offerte del mercato libero. Accedere a questa opportunità dovrebbe consentire ai consumatori di scegliere liberamente il proprio venditore di energia elettrica e gas naturale, anziché essere serviti in maggior tutela alle condizioni contrattuali ed economiche fissate dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. A segnare una tappa fondamentale verso il suo passaggio, con la fine del mercato tutelato, saranno due date: il 10 gennaio per il gas e il primo luglio per l’energia elettrica. Un cittadino 60enne di Santa Maria di Sala però, a seguito di un contatto pubblicitario telefonico si è visto a sua insaputa cambiare il fornitore del contratto dell’energia, nel pieno del passaggio al mercato libero. Il malcapitato cittadino riceve una chiamata che pare solo essere pubblicitaria da parte della compagnia fornitrice, mentre solo dopo aver visto la bolletta, scopre di non essere stato contattato per un’offerta ma di essere passato a un altro operatore. Questo a seguito di un presunto contratto stipulato via telefono dopo aver ricevuto una e-mail con richie-
sta di pagamento per la fornitura di energia. L’uomo ha poi ricevuto un’email secondo cui avrebbe dovuto pagare ben 1.103,44 euro entro una decina di giorni per la fornitura elettrica. A questi si sarebbero aggiunti 1.495,69 euro per il gas, per un totale di 2.599,13 euro. Accortosi del cambio, il consumatore ha subito contattato il precedente fornitore richiedendo di poter rientrare ma erano già maturate le fatture per fornitura e la morosità. A questo punto, il 60enne ha chiesto l’intervento dell’Adiconsum Venezia, che ha chiesto l’annullamento del contratto. Infatti, quest’ultimo è stato chiuso violando l’articolo 2 del Codice del consumo, dove si riconoscono come fondamentali il diritto a un’adeguata informazione e una corretta
pubblicità, nonché la trasparenza ed equità nei rapporti. L’uomo non possedeva alcuna copia del contratto sottoscritto, per il quale avrebbe potuto esercitare il diritto al ripensamento dalla data dell’eventuale firma. Così si è rivolto all’associazione di consumatori che ha monitorato ampiamente la situazione in questo senso perché fosse trovata una via d’uscita. Questa è arrivata alla fine attraverso una conciliazione. In pratica, essendo un contratto non richiesto, Adiconsum ha chiesto al fornitore di mettere a perdita i 2.599,13 euro (di elettricità e gas) e nulla è più dovuto da parte del salese alla società di vendita. Insomma, questione chiusa, con le due parti che non hanno più nulla a pretendere.
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Economia. Già numerose le prenotazioni in tutto il territorio provinciale
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Tangenti, l’amarezza della sindaca Rocchi
“Sono amareggiata dalle ammissioni apprese circa la condotta dell’ex sindaco Nicola Fragomeni, io vado avanti a testa alta e tengo presente sempre quello che mi disse il Pm Baccaglini dopo che da lei fui ascoltata. E cioè che sono una politica onesta e integerrima”. Lo dice la sindaca di Santa Maria di Sala
Natascia Rocchi dopo che è emerso come l’ex sindaco avrebbe ammesso di aver intascato 100 mila euro per la mediazione immobiliare per l’acquisto del terreno per la casa di riposo. “Da quel 23 gennaio di oltre un anno fa - spiega la sindaca - abbiamo vissuto momenti da incubo. Come Comune siamo interessati nella costituzione di parte civile”. Dopo lo scossone iniziale va detto, la maggioranza che sostiene la Rocchi ha tenuto intenzionata a portare a termine il lavoro. Sulla vicenda anche Francesca Scatto consigliera regionale e capogruppo di opposizione della Lega nel consiglio comunale. “Sono molto dispiaciuta - spiega la Scattonell’apprendere che l’ex sindaco Fragomeni ha avuto una crisi di identità e ha confuso il suo ruolo pubblico di primo cittadino in carica con una professione privatistica come nel caso della mediazione ammessa”. (a.a.)
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presenza della Cisl nel nostro territorio – prosegue Zanocco – è quindi fondamentale per consentire di essere accanto a tutti e poter garantire informazioni adeguate a rispondere alle esigenze di chi ne ha bisogno”.
elaborati, con 64 mila dichiarazioni inviate all’agenzia delle entrate e quasi 30 mila Isee.
“Anche nel nostro territorio – spiega il referente della Caf Cisl Venezia Mauro Bonato – si è registrato un aumento dei cittadini che si sono avvalsi della precompilata, inviando in piena autonomia la propria dichiarazione sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ma questo elemento non ha impe-
pubblico impiego e la scuola, l’artigianato. Per chi ancora non l’avesse fatto, può prenotarsi per la dichiarazione dei redditi chiamando lo 041-2905900, oppure rivolgersi alla sede Cisl più vicina ma anche inviando un Whatsapp allo 06-87165505. Non solo ci si può collegare al sito www.cislvenezia.it dove ci si può annotare per ssare un appuntamento.
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Provincia
L’iniziativa. Allegato a “La Piazza” un inserto speciale per dare spazio al territorio
Riflettori sulla Città Metropolitana di Venezia
Comunicare quanto fatto in questi mesi, informare sulle iniziative previste nelle prossime settimane, dare uno spazio importante ai sindaci del territorio per raccontare i propri obiettivi e l’impegno quotidiano. È questo lo scopo della pubblicazione data alle stampe dalla Città metropolitana di Venezia, in distribuzione in tutti i 44 comuni della provincia, in allegato al mensile “La Piazza” di aprile o, dove il nostro giornale non è presente, distribuito singolarmente nella cassetta della posta. L’inserto di 16 pagine raggiungerà complessivamente 315 mila famiglie di Venezia e provincia.
Edilizia pubblica, servizi, sport, eventi trovano spazio all’interno della pubblicazione, fortemente voluta dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Non mancano aggiornamenti sullo stato dell’arte dei lavori per la realizzazione del Bosco dello sport, sul bilancio dell’ente, sui trasporti, su sperimentazioni importanti come il Contributo d’accesso a Venezia, sulle iniziative per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e sul Salone nautico.
Ma non basta. L’obiettivo della pubblicazione è anche, come detto, dare spazio ai sindaci del territorio creando un filo diretto con i cittadini. Ecco perché nelle pagine centrali (diversificate in base all’area di distribuzione) ampio spazio è dedicato a loro, ai loro progetti, ai traguardi raggiunti, alle sfide del futuro. Con un occhio anche alla promozione del territorio, raccontando ciò che di bello ogni città offre da vedere o da fare. Ecco quindi raccontati gli angoli nascosti dei comuni, le tante manifestazioni che sono un inno alla tradizione e un omaggio all’enogastronomia del territorio. Uno spazio, insomma, per raccontare e raccontarsi. Sedici pagine tutte da leggere.
“La realtà metropolitana è l’esempio dell’unione e della concretezza tra lo“stato da mar” e lo “stato da tera” - commenta il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Spesso ci si ricorda delle cose che non funzionano - e sono sempre tante - ma la Città metropolitana di Venezia è una realtà viva, che racconta non solo quello che accade in tutti i nostri 44 comuni, ma guarda anche a Padova, Belluno, Rovigo, Treviso ed oltre
a Pordenone e Vicenza, dove i nostri cittadini nascono, crescono, vivono, studiano, lavorano, si muovono, senza guardare i confini amministrativi”. E prosegue: “Amministrare questo ente è stata finora una missione alla quale mi sono dedicato con lo stesso spirito che ho profuso nell’essere sindaco in Comune di Venezia, trovando la piena disponibilità e cooperazione degli altri 43 sindaci e dei 1 8 consiglieri metropolitani, con una grande visione d’insieme”.
Il Politecnico
Calzaturiero accoglie universitari da tutto il mondo
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Il Politecnico Calzaturiero, nel cuore del distretto della Riviera del Brenta, ha ricevuto nei giorni scorsi la visita degli studenti universitari provenienti dal corso di Laurea Magistrale Erasmus Mundus Tpti (in Techniques, Patrimoine, Territoires de l’Industrie). Si tratta di una collaborazione tra nove Università europee ed extraeuropee con capofila la francese Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che hanno costituito un network di ricerca scientifica specializzato sul pensiero tecnico, la storia sociale dell’industria, l’archeologia industriale, l’urbanistica e lo sviluppo regionale. Per gli allievi, accompagnati dal professor David Celetti dell’Università degli Studi di Padova, è stata un’opportunità per esplorare i temi centrali del loro percorso accademico in un contesto pratico e stimolante. “Il corso ha una durata di 24 mesi e coinvolge studenti provenienti da nazioni diverse, in particolare dall’Europa continentale, l’America Latina, l’Africa del Nord e Sub-sahariana e la Cina - precisa il professor Celetti. La visita al Politecnico Calzaturiero è stata motivata dall’interesse degli studenti e dall’importanza nell’ambito del loro percorso formativo di comprendere il ruolo delle istituzioni formative nel sostenere e rafforzare lo sviluppo di produzioni industriali d’eccellenza, quale, appunto, quelle del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta”. “Siamo felici di aver ricevuto questa visita dal gruppo internazionale di studio - ha commentato il direttore tecnico di Politecnico Calzaturiero, Alice Marcatoun’opportunità preziosa per condividere le nostre esperienze e le nostre best practices, nonché per diffondere una cultura del saper fare, e dell’alta artigianalità. Il Politecnico Calzaturiero rappresenta il motore che permette al distretto di sopravvivere, grazie all’alta formazione degli studenti che escono dai nostri percorsi di studio che vanno ad alimentare la costante richiesta delle oltre 500 aziende del settore”.
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Ca’ Corner, sede della Città Metropolitana di Venezia
Sanità. L’Ulss 3 Serenissima presenta i dati 2023 delle Ortopedie ospedaliere
Il lavoro in rete produce già i primi frutti
Prima uscita dei nuovi primari dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo, nominati nell’ultimo anno. Il rinnovamento e una collaborazione più stretta hanno migliorato attività e risultati
C onsolidare la logica di rete, implementare l’attività di impianto di protesi e, infine, favorire l’integrazione tra la rete delle Ortopedie ospedaliere e i servizi di recupero e riabilitazione funzionale. Sono questi i tre obiettivi che l’azienda sanitaria dell’Ulss 3 Serenissima ha deciso di darsi con il rinnovo della squadra di primari delle Ortopedie ospedaliere, nominati negli ultimi 12 mesi alla guida dei reparti di Mestre, Venezia, Chioggia e Dolo. Anagraficamente giovani, ma professionalmente già esperti, i quattro primari, rispettivamente Alberto Ricciardi, Marco Vigo, Paolo Segnana e Silvia Pini, avranno la possibilità di lavorare insieme.
L’efficacia del lavoro in rete è stato il tema che ha ispirato la recente prima uscita dei quattro dottori, presentati ufficialmente dal direttore generale Edgardo
Contato che, nel suo intervento, ha sottolineato l’attenzione della Direzione aziendale “per questo settore cruciale della cura”.
Presentando i primari, il Direttore Contato ha sottolineato come in questo ambito molti passi avanti siano già stati compiuti da quelle Ortopedie la cui guida è stata rinnovata alcuni mesi fa, e come molto ci si aspetti ora anche da Mestre, dove si è insediato recentemente l’ultimo dei quattro professionisti incaricati. “Nel nostro Ospedale Hub - ha sottolineato - il nuovo Primario, il dottor Alberto Ricciardi, ha il compito di guidare l’équipe alle migliori performance possibili, mantenere l’attività del Reparto adeguata alle più recenti innovazioni di tecnologie e di modalità operative”.
Con più di cento posti letto attivati nei quattro Ospedali, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3
Serenissima serve un territorio di 612mila abitanti, 161mila dei quali sono over 65.
“I nuovi direttori possono dimostrare – ha sottolineato il direttore sanitario Giovanni Carretta – di costituire una vera rete, nella quale il mix delle diverse competenze può dare un risultato ancora superiore alla mera sommatoria”.
A Sottomarina la Polizia locale salva una tartaruga marina in pericolo di vita, aveva ingerito della plastica
Era proprio in pessime condizioni la tartaruga marina, un esemplare di Careta Careta, che è stata trovata sul bagnasciuga di Sottomarina, all’altezza dello stabilimento balneare Playa Bonita, da alcune persone che, approfittando della bella giornata di sole, si erano concessi una passeggiata in spiaggia. Subito hanno provveduto ad allertare la Polizia locale che è intervenuta tempestivamente. Seguendo le indicazioni dei veterinari di zona dell’Università di Padova, gli agenti hanno provveduto a fare le prime valutazioni sul giovane esemplare marino spiaggiato. Verificato che la tartaruga marina era ancora viva, seppure in condizioni assai gravi e in pericolo di vita, gli agenti
hanno trasportato l’animale fino al suo primo e temporaneo ricovero presso l’Università di Biologia Marina di Padova, che ha sede a Chioggia. Per poterla correttamente trasportare, la tartaruga è stata riposta delicatamente all’interno di una cesta, avvolta da un asciugamano imbevuto di acqua marina.
L’animale, il cui stato di salute sarebbe stato gravemente compromesso dall’ingestione di plastiche, è stato successivamente trasferito al centro Cestha, “Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat”, di Ravenna, dove procede il suo percorso di recupero. Una volta guarita sarà restituita all’Adriatico per tornare a vivere libera. (o.j.)
Già nel confronto tra 2023 e 2022, la rete delle Ortopedie dell’Ulss 3 Serenissima, riorganizzata, ha fatto segnare un aumento significativo dell’attività. Nell’ultimo anno i ricoveri totali sono stati 3715, con un +5,8% rispetto al 2022. Molto buoni sono i dati relativi agli interventi sulle fratture del collo del femore, che sono sta-
ti 732 in totale, e che sono in netto miglioramento quanto alla puntuale presa in carico degli over 65: a gennaio-marzo la percentuale di interventi eseguiti entro le 48 ore era al 55,9%, ed è progressivamente salita fino ad attestarsi, nel periodo ottobre-dicembre, al 75,8%, con la prestazione degli Ospedali di Dolo, Venezia e Chioggia, di molto superiore all’80%, quando la media nazionale è del 50%, e quella veneta è del 68,5%.
Nel 2023 sono state erogate dalla rete delle Ortopedie in totale 37.289 prestazioni ambulatoriali, con un aumento del +3,6% rispetto all’anno precedente: le prime visite ortopediche sono state 9.289 (con un significativo +16,3%), mentre le visite di controllo sono state 18.110 (+6,8%).
A queste vanno aggiunte, per il 2023, altre 28.176 prestazioni erogate nei Pronto Soccorso aziendali: il totale delle prestazioni fornite dalla rete delle Ortopedie nell’ultimo anno sale quindi a oltre 65mila, circa 180 di media ogni giorno.
Ornella Jovane
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Il concorso. E’ promosso dalla Regione, insieme con l’Ufficio scolastico regionale e le Pro Loco
Tutela del patrimonio veneto, vincono due scuole di Chioggia
H anno scelto di puntare sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli studenti dei due istituti scolastici di Chioggia, le scuole primarie “B. Caccin” e “S. Todaro”, per concorrere all’iniziativa regionale che promuove nei giovani la riscoperta del patrimonio culturale del territorio Veneto. E la scelta si è rivelata efficace. Le due scuole, infatti, sono tra le vincitrici della tredicesima edizione del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” promosso da Regione del Veneto, con l’assessorato alla Cultura e all’Identità Veneta, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da Unpli – Pro Loco del Veneto.
Accompagnati dalla vicesindaco e assessore alla Cultura dei Comune di Chioggia, Elena Zennaro, una rappresentanza di bambini e le maestre si sono recati a Mestre, alla cerimonia che si è svolta al Teatro Toniolo, per ritirare l’ambito premio: 900 euro alla “Todaro” e 400 euro alla “Caccin”, da spendere in materiale scolastico.
La scuola primaria “S. Todaro” ha colpito la giuria del concorso con uno spettacolo teatrale intitolato “CenTodaro”, in dialetto chioggiotto, che ha coinvolto tutti gli alunni e che si inserisce in una cornice progettuale più ampia che abbraccia tutto l’anno 2024, in concomitanza con i festeggiamenti per i 100 anni della scuola di Sottomarina. Un anniversario
davvero speciale che non poteva passare inosservato per l’importate influenza e il ruolo che questa scuola ha avuto nel territorio, e non solo dal punto di vista culturale. Si ripercorrono con lo spettacolo le tappe della trasformazione dello sviluppo della scuola come edificio ma anche come bene comune da salvaguardare attraverso la memoria delle tradizioni tenendo alto uno sguardo verso futuro.
Il progetto “Marciliana che Passione”, in continuità con il lavoro svolto dalla Scuola “B. Caccin nell’anno scolastico 2023, in collaborazione con il Palio della Marciliana, ha coinvolto 5 classi della scuola e propone un percorso didattico-laboratoriale finalizzato a consolidare, promuovere, potenziare e sviluppare nelle nuove generazioni il valore culturale delle tradizioni e della cultura del proprio territorio in relazione al periodo Medioevale.
Si sono perciò organizzati specifici interventi in classe in rife-
rimento al Palio della Marciliana e alle sue origini. Inoltre, si sono effettuate delle uscite, in particolare alla Torre dell’Orologio di Sant’Andrea e al Museo Civico, con l’ausilio di guide locali mirate ad ampliare le conoscenze del territorio. Non sono mancati i laboratori di danza medioevale e attività manuali, in particolare la tessitura e i cordai.
Il concorso regionale, che da 13 anni coinvolge le scuole del territorio e italiane d’Istria in progetti di riscoperta del patrimonio regionale, ha avuto anche quest’anno un’ottima adesione da parte degli istituti scolastici. E per questo risulta di grande soddisfazione il risultato ottenuto dalle due scuole veneziane.
“Chioggia vince con due progetti veramente speciali” ha commentato l’assessore Zennaro facendo i complimenti ai bambini e agli insegnanti delle due scuole premiate.
Hanno puntato sul Palio della Marciliana e sul teatro in dialetto chioggiotto gli alunni della primaria “B. Caccin” e “S. Todaro”, gli istituti premiati all’iniziativa regionale di valorizzazione culturale
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A Gambarare di Mira gli alunni della primaria sensibilizzano cittadini e istituzioni sulla transizione ecologica
Grande affluenza alla scuola primaria “Ippolito Nievo” di Gambarare di Mira (nella Riviera del Brenta), per l’inaugurazione della Mostra “Only One” della fondazione ambientalista Marevivo, che rientra nel progetto scolastico di educazione ambientale “La Terra Siamo Noi!”, di cui sono referenti le insegnanti Sara Casini e Silvia Maran. Questa mostra è una campagna internazionale itinerante sulle Navi Scuola della Marina Militare “Palinuro” e “Amerigo Vespucci” che, nelle scorse settimane, hanno attraccato a Buenos Aires (Argentina) per inaugurare la stessa mostra,
volta a sensibilizzare cittadini e istituzioni, circa l’urgenza di attuare la transizione ecologica. La mostra è stata introdotta da chi ne ha permesso l’attuazione, le insegnanti referenti del proget-
to, dal dirigente Paolo Parolini, dall’assessore alla Cultura e all’istruzione Albino Pesce e dal delegato di Marevivo Davide Pesavento Tumolo. Scuola, Comune e Marevivo, hanno collaborato in sinergia per aprire le porte della scuola al territorio, contribuire all’informazione e condividere questo progetto educativo. “E’ necessario - hanno spiegato le insegnanti - che le competenze e le nuove abitudini acquisite a scuola vengano sostenute anche a casa ed è necessario che l’educazione venga condivisa per ottenere buoni risultati. La scuola si “apre” al territorio e tutti noi crediamo ne valga la pena”. (a.a)
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Cultura
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Ornella Jovane
Scherma. Grandi risultati di una rinomata società miranese
Officina della Scherma, successi esaltanti ai campionati paralimpici
A ncora grandi successi per l’Officina della Scherma di Scaltenigo, un’istituzione del territorio ormai in questo campo. Agli ultimi campionati europei paralimpici tenutisi a Parigi, infatti, Matteo Dei Rossi, atleta in forza alla società miranese, ha portato a casa un bronzo individuale nella Spada e sempre un terzo posto anche nella gara a squadre assieme ai compagni Edoardo Giordan e Gianmarco Paolucci che hanno superato la pur temibile Germania con la determinazione che li contraddistingue. Un terzo posto che vale doppio, poiché da considerarsi in chiave di qualificazione alle Paralimpiadi. Grande soddisfazione per lui e per tutta la sala schermistica che porta avanti fin dalla sua nascita la piena integrazione con il motto “la scherma per tutti”. L’Officina della Scherma è stata fondata dal maestro Vittorio Car-
rara nel 2008 e ha da sempre sede a Scaltenigo. E’ una sala schermistica dedicata alla sciabola, la sola attiva in provincia di Venezia in cui si utilizza quest’arma specifica, e in cui viene praticata anche a livello paralimpico. Nel corso degli anni l’Officina della Scherma ha ottenuto importantissimi risultati grazie al suo gruppo
E’ stata fondata dal maestro Vittorio Carrara nel 2008 e ha sede nella frazione di Scaltenigo
Master: 8 titoli mondiali, svariati europei e italiani sia in campo maschile che femminile. Non mancano però i titoli nazionali giovanili individuali e a squadre, così come i piazzamenti a livello italiano per l’attività paralimpica.
Fin dalla sua fondazione, l’Officina della Scherma ha saputo sempre distinguersi dentro e fuori dalle pedane, suscitando grande interesse grazie ai metodi di insegnamento del maestro Carrara, e al rispetto verso gli avversari dimostrato da tutti i suoi schermidori. Anche il nome conferito all’associazione non è stato di certo casuale. Ricorda infatti il lavoro svolto in una fucina, di talenti da far emergere, in questo caso, forgiandoli pezzo per pezzo fino al risultato finale. Un po’ come è stato il lavoro svolto dal maestro
Motociclismo, nasce il “Favero Rancing School”
Il Favero Racing Team, la scuderia motociclistica salese molto attiva nel Cnv Motoasi, il campionato moticiclistico nazionale dilettantistico su pista, ha lanciato un nuovo progetto per la crescita e la formazione di giovani centauri. Si tratta dell’associazione “Favero Racing School”, sorta con lo scopo di fornire corsi avanzati e assistenza personalizzata a giovani e appassionati piloti, nonché di valorizzare l’esperienza di guida e preparare i partecipanti per il successo nelle competizioni in sella ai bolidi a due ruote. I corsi prevedono lezioni di teoria e pratica curati dall’esperto pilota Yari Favero e dallo specializzato meccanico e team manager Fabio Favero. Gli argomenti spaziano dal controllo avanzato del veicolo alle strategie di gara. L’associazione, inoltre, offre servizi di assistenza personalizzata per migliorare
sempre di più le prestazioni dei suoi otto piloti iscritti al campionato Cnv Motoasi per il 2024. La visione della Favero Racing School è quella di creare una comunità di appassionati di corse che condividono la stessa dedizione per l’eccellenza. L’impegno è quindi di coltivare il talento di ogni pilota, fornendogli gli strumenti e le conoscenze necessarie per raggiungere il massimo livello nel mondo delle competizioni motociclistiche. Dal 2015 ad oggi, il team si è particolarmente distinto sulle piste a livello nazionale, con, ad esempio, il campionato italiano Ohvale 160 nel 2015, primo anno di attività, con Yari Favero, il quale è riuscito a riconfermarsi anche nel 2016 e nel 2017. Nel 2020, poi, un secondo posto con Matteo Turato al suo primo anno di gare nel campionato Cnv Motoasi nella categoria 110 4s. (r.m.)
Carrara, origini bergamasche, i cui insegnamenti si sviluppano su più livelli arricchendo lo sciabolatore giorno dopo giorno, limandone i difetti e accrescendone le qualità. Allievo del grande Livio Di Rosa presso il celebre Circolo Scherma Mestre che ha sfornato negli anni fior di campioni a livello mondiale, dopo una lunga carriera da sciabolatore sulle pedane italiane e internazionali, si è dedicato all’insegnamento e alla formazione dei giovani, creando il progetto Officina della Scherma e dedicandovi anima e corpo con ottimi risultati. Non ha tuttavia riposto la sciabola in un cassetto, tanto che a livello Master si è confermato un numero uno assoluto, conquistando finora sette titoli iridati, cui vanno aggiunti anche due ori ai Mondiali Maestri, e innumerevoli altri titoli a livello continentale e nazionale.
Riccardo Musacco
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#Regione
L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico
“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.
Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?
“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.
Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?
“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per
25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.
Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.
Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?
“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che
intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il
lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.
Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?
Quali sono i candidati?
“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.
Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)
E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali
I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.
Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.
Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei
quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.
Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.
Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-
cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.
Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.
A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.
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Vanessa Camani
Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee
Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”
“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”
“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”
E lena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”
Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.
“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”
“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse
per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono
il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra
i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”
“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”
“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.
L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”
“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.
Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.
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Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale
Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione
L o scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.
“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi
limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.
Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.
Dal lavoro all’Europa, una
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.
“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.
E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)
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Sicurezza. Iniziativa di Polizia di Stato, Aspiag Service Despar, Associazione nazionale amministratori condominiali
Insieme contro le truffe agli anziani
Presentata in Questura a Venezia la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia
Crescono ancora le truffe e le effrazioni soprattutto a danno delle persone anziane, che si trovano loro malgrado a essere le principali vittime. Per affrontare questi reati, Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’EmiliaRomagna e la Lombardia, rafforza ancora una volta il suo impegno sociale proseguendo, insieme all’Associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), la collaborazione al fianco della Polizia di Stato con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini per prevenire e riconoscere gli episodi fraudolenti. La campagna informativa “Insieme, contro le truffe” è stata presentata nella Questura di Venezia e coinvolgerà il territorio dell’intera provincia, attraverso la diffusione di opuscoli informativi realizzati dalla Polizia di Stato. Il messaggio verrà diffuso sia nei condomìni gestiti dagli amministratori iscritti ad Anaci Venezia, sia attraverso la rete
vendita di Despar, che distribuirà le oltre 50 mila copie di opuscoli informativi in tutti i 45 punti vendita (di cui 19 diretti e 26 affiliati) Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Venezia.
Il Questore della Provincia di Venezia Gaetano Bonaccorso: «La nostra Questura quest’anno ha il piacere di rinnovare il proprio sostegno ad Aspiag Service in questa importantissima campagna con la quale si tocca una problematica, come quella delle truffe e dei raggiri ai danni di tutti i cittadini, ma ancor più delle persone anziane, della quale, proprio in quest’ultimo periodo, si è osservata una recrudescenza. Una sinergica e costante collaborazione tra imprese ed Istituzioni può contribuire a concretizzare un’incisiva azione di contrasto a tale fenomeno, agendo soprattutto sulla prevenzione con un’attività di sensibilizzazione e di informazione rivolta a tutti i cittadini, ed in particolare alle persone che appartengono alla fascia
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di popolazione più fragile ed indifesa come quella degli anziani i quali, quando scoprono di essere stati raggirati, si trovano a dover affrontare non solo le conseguenze negative del danno economico ma anche, e soprattutto, quelle emotive”
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“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa, promossa in collaborazione con le sette Questure del Veneto, tra cui appunto Vene-
zia, e l’Associazione Anaci” - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto - “Attraverso il supporto della Polizia di Stato e la diffusione di materiali informativi nei condomini e nei nostri punti vendita, abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto e mettere a disposizione degli strumenti utili per la protezione individuale”.
“Sempre più spesso, soprattutto le persone anziane, sono esposte al rischio di truffe da parte di soggetti scaltri e senza scrupoli. – ha commentato Sebastiano Barbassi, Presidente Anaci Venezia - L’informazione è sempre la miglior arma. Usiamo gli ambienti condominiali come zona di informazione mirata e specifica. I nostri associati sono istruiti per dare informazioni utili per ridurre al minimo i rischi. La tutela degli ingressi, la sensibilizzazione al controllo del vicinato, la realizzazione di impianti di video sorveglianza possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi”.
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Regione
da sinistra Sebastiano Barbassi di Anaci Venezia, il Questore Gaetano Bonaccorso e Giovanni Taliana, direttore regionale Aspiag Service
Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba
Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese
Parliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?
Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei
dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.
Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?
Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-
le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.
Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?
La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione
imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori. Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle
procedure operative del vostro fondo?
Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.
Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?
Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)
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Riccardo Giovani
Il Museo della Grande Guerra: Batteria V.Pisani
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giorno di chiusura del museo) dalle
Parco Turistico, ha intrapreso un percorso di valorizzazione di questo patrimonio inestimabile, attraverso il progetto “Via dei Forti”.
Il primo passo è stato proprio il recupero di Batteria Pisani, al centro di un restauro conservativo che ha visto un investimento di circa 3 milioni di euro da parte di Regione e Comune. Da allora, ogni estate, anche durante il periodo della pandemia, il Museo Batteria Pisani ha aperto le sue sale al pubblico.
ria Pisani è rappresentato dai suoi quattro percorsi espositivi. A iniziare da “Schegge, oggetti della Prima Guerra Mondiale” in cui, tra reperti, materiale documentale e d’epoca, è ricostruita la dura vita quotidiana del soldato. La sezione “Uomini in mare, 1915-1918 La Grande Guerra in Alto Adriatico” raccoglie i cimeli della collezione privata di Furio Lazzarini che, tra uniformi, distintivi e oggetti rari, rievoca le gesta dei marinai che si diedero battaglia nel golfo di Venezia durante la Pri-
ti sul litorale. Negli anni l’esposizione si è sempre più evoluta, grazie al contributo di associazioni e appassionati storici, arricchendosi anche di strumenti multimediali e interrativi per una fruizione più inclusiva e al passo con le nuove richieste dei visitatori, anche dei più piccoli.
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sciato in eredità una testimonianza
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Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service
L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi
Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà
del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno
del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-
renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.
Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.
La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”
Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e
per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-
zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello
della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.
di Martin Niederkoler
Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori
Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.
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Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL
NLa sanità del futuro passa (anche) dal vecchio distretto di via Cappuccina a Mestre: al via i lavori per il nuovo edificio
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u ici gestionali e spazi di servizio, garantendo una più funzionale distribuzione dei servizi. Si tratterà di un edificio di quattro piani, per un volume complessivo di 5.850 metri cubi e una superficie totale di 1.109 metri quadri.
Nell’attuale sede distrettuale, invece, si interverrà con una serie di lavorazioni che permetteranno un migliore accesso dell’utenza; sarà realizzato, con la costruzione di una passerella aerea coperta, un collegamento con la nuova area e saranno introdotte una serie di migliorie funzionali e strutturali, tra cui l’adeguamento antisismico. Durante l’intervento, la sede distrettuale continuerà a essere aperta e a erogare tutti i servizi. I lavori termineranno nel gennaio 2026.
“Il cantiere e le sue lavorazioni, in questa posizione centralissima, comporteranno inevitabili disagi per l’utenza – spiega il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato – ma nel giro di due anni restituirà alla cittadinanza un polo di salute nuovo, accessibile, funzionale. In un contesto ormai multietnico come quello mestrino, e particolarmente presente in queste vie del centro, questa Casa della comunità rappresenta la sanità territoriale del futuro. In questa sede storica che stiamo demolendo, nata
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quello sanitario e quello sociale - debbono essere presidiati, e sono strettamente connessi: lo sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, annunciando la conferma della terna della Direzione strategica che, insieme a lui, governa la sanità veneziana.
Riconfermato a fine febbraio per altri due anni dal Presidente della Regione Luca Zaia, il Direttore Generale Contato ha a sua volta confermato il direttore amministrativo, Luigi Antoniol, il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta, e il Direttore dei Servizi socio-sanitari, Massimo Zuin, che lo a iancano dall’inizio del suo mandato, nel 2021, e lo faranno ancora fino alla scadenza, nel 2026. “La collaborazione con i Direttori della terna dentro la Direzione strategicacommenta Contato - è il presupposto per ogni buona
sono i miei primi riferimenti operativi. Questa collaborazione, e quindi l’integrazione delle diverse funzioni, è sempre più necessaria: si pensi, per fare un solo esempio, a come gli aspetti amministrativi, quelli sanitari e quelli sociosanitari sono contemporaneamente presenti nel piano di rinnovamento della sanità territoriale attraverso la costruzione della rete delle Case della Comunità”. Allo stesso modo, molte altre sono le sfide che la Direzione strategica dell’Ulss 3 Serenissima dovrà a rontare nei prossimi due anni, e in tutte sarà necessario, com’è stato fin qui, grande impegno e grande collaborazione: “Fatte queste premessedice ancora Contato - rinnovo ai tre Direttori che mi a iancano gli auspici che rivolgo sempre ai miei collaboratori: quello cioè di saper conciliare la ricerca del risultato con l’umanità e con il rispetto per le persone, anche all’interno delle dinamiche di governo, e anche
quello di cercare sempre l’equilibrio tra gli impegni professionali e la vita personale, perché si lavora bene per gli altri quando si sta bene con se stessi”.
“Credo sia giusto - conclude il Direttore Generale Contato - accorgersi dell’importanza della governance degli enti pubblici, anche e ancor più in ambito sanitario: la cura e l’assistenza delle persone nei territori è un lavoro fondamentale, che determina la
qualità della vita dei cittadini. E allora è importante che, proprio per conseguire i migliori risultati per l’utenza, nei ruoli dirigenziali siano incaricati professionisti validi: anche attraverso il lavoro di queste figure dirigenziali, quelle che mi a iancano nell’Ulss3 Serenissima ma anche quelle che lavorano nelle varie Aziende sanitari della regione, si costruisce una classe dirigente utile al Paese”.
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Case della Comunità previste sono ben 12. Alcune Per quanto riguarda l’area di , le case
Luigi Antoniol Direttore Amministrativo
Giovanni Carretta Direttore Sanitario
Massimo Zuin Direttore dei Servizi socio-sanitari
Messaggio pubbliredazionale
“Questo di via Cappuccina – sottolinea il direttore
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Thöni: “Venite a Trafoi”
L’ex campione di sci presenta il suo paese
Un regno della natura di Renato Malaman
Il campionissimo dello sci, albergatore per lunga tradizione familiare, dallo storico “Bella Vista” (dove è nato e dove c’è il suo museo ricco di trofei) indica come scoprire questi luoghi ai piedi del Passo dello Stelvio e gemme dell’omonimo Parco Nazionale. La rimpatriata con gli altri protagonisti della “Valanga azzurra” e con Alberto Tomba
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Gustav Thöni con la figlia primogenita Petra, alla quale ha affidato la gestione dello storico albergo “Bella Vista” (della famiglia Thoeni dal 1875). Sotto: lo storico albergo al tornante 46 del Passo dello Stelvio, con un esterno panoramico su Trafoi, la vetta del Madatsch e il Centro visite del Parco.
In italiano si dice Trafoi, in tedesco si dice Trafoi. Persino il torrente che attraversa il paese si chiama Trafoi. Del resto ai tempi dei retoromani questo luogo si chiamava Tra Ful, tre fonti. Nome non declinabile, identità non barattabile. C’è un unico altro modo per definire questo paesino di montagna che sembra un presepe abbarbicato ai piedi del Madatsch, una piramide di roccia che ricorda il Cervino, e dell’Ortles, la vetta più alta dell’Alto Adige. Trafoi che è anche ai piedi del passo più alto d’Europa, sua maestà lo Stelvio. E quell’unico modo per definire diversamente Trafoi è Thoeni, o meglio “il paese di Thoeni”. Se Trafoi, oggi, è conosciuto in tutto il mondo lo deve a Gustav Thoeni e alle sue straordinarie imprese sportive. Il grande campione dello sci azzurro, trascinatore nei primi anni ’70 della “Valanga azzurra”, uno dei più grandi di sempre dall’alto delle sue quattro Coppe del Mondo vinte (oltre ai titoli olimpici e mondiali) è nato qui e vive qui. Non solo, ma Gustav Thoeni, padre di tre figlie e nonno felice di 12 nipotini, della sua Trafoi è tuttora innamoratissimo. L’albergo dove è nato (una targa affissa nella facciata lo ricorda), il “Bella Vista”, oggi un accogliente Family Hotel (un 4 stelle Superior, se vogliamo dirla tutta, anche a misura di bambino) che conserva un tono intimo e familiare, è diventato un luogo di accoglienza privilegiato per quanti si spingono fin quassù. Ovvero fino al tornante numero 46 della statale 38 del Passo dello Stelvio... Gustav Thoeni in una parte dell’albergo, recentemente apprezzato anche per la cucina di territorio del giovane cuoco Andy Wunderer, ha ricavato il suo museo: una galleria dall’allestimento semplice (impossibile chiedere a Gustav di fare una cosa che non rispecchi il suo carattere schivo) ma dai contenuti preziosi. A partire da quelle quattro sfavillanti sfere di cristallo a forma di coppa che ricordano il suo poker in Coppa del Mondo (1971, 1972, 1973 e 1975: in mezzo c’è la vittoria di Piero Gros, ma Gustav quell’anno si piazzò al secondo posto). Beh, il piccolo museo di Thoeni, ammirabile grazie a una vetrata anche dalla sala ristorante e colazioni dell’albergo, è
una della maggiori attrattive turistiche di Trafoi. Perché chi sale fin quassù compie anche un atto di “pellegrinaggio sportivo”, che poi è inevitabilmente pregno anche di un forte desiderio di amarcord per un’epoca, gli anni della “Valanga azzurra”, rimasta nel cuore di tutti. Almeno di chi l’ha vissuta. Gustav proprio nel suo albergo, di proprietà della famiglia dal 1875, nel gennaio scorso ha organizzato una storica rimpatriata dei protagonisti della “Valanga azzurra”, con Gros, Schmalzl, Pietrogiovanna e la vedova di Stricker. C’era anche Alberto Tomba, che Thoeni ha allenato per ben sette anni.
Con Thoeni andiamo a scoprire il piccolo mondo di Trafoi, varcando metaforicamente anche la sbarra che otto mesi all’anno impedisce il transito sul passo dello Stelvio, quando la statale 38, teatro di memorabili imprese sportive (nel ciclismo in particolare), si arrende alla neve. Sul passo, che è a 2758 metri, dal versante altoatesino si arriva dopo 48 tornanti, con pendenze che mano a mano che si sale diventano sempre più ossessionanti. Monumento alla fatica. Un’ascesa spettacolare, entrata nella mitologia sportiva grazie anche alla Coppa dello Stelvio, gara automobilistica in salita in voga negli anni ’30. “Quando partivano le auto proprio da qui, da davanti all’albergo –racconta Gustav – mio padre mi raccontava che bisognava chiudere le finestre per proteggere i vetri dai sassi che schizzavano sotto le ruote per effetto delle sgommate”. Trafoi, tanto per ribadire il suo rapporto privilegiato con lo sport, si prepara ad accogliere il Giro d’Italia. “Lo Stelvio sarà anche quest’anno la Cima Coppi del Giro – mi hanno invitato lassù e sarà un onore esserci. Dicono ci sarà anche Faustino Coppi, il figlio del Campionissimo che nel 1953 firmò su questa salita una delle pagine memorabili del nostro ciclismo, assicurandosi quell’edizione del Giro”. Il primo luogo che Gustav ci porta a vedere è il Santuario delle Tre Fontane Sacre, quello che dà il nome a Trafoi. Un luogo di devozione, teatro di guarigioni, caro a tutte le genti di qui. E’ circondato da rocce scure e incombenti. Re-
centemente una frana ha minacciato da vicino la chiesetta e da queste parti dicono che sia stata la Madonna a fermarla… Qui, il lunedì di Pentecoste, arriva anche la processione che parte dalla chiesa del paese. A Gustav piace far vedere i cervi rossi ospitati in una riserva gestita dal Parco Nazionale dello Stelvio (da non perdere anche il Centro visite Naturatrafoi, che si trova proprio di fronte all’albergo Bella Vista). Già, i cervi. Talvolta scendono anche vicino all’hotel, lambendo la piscina termale all’aperto, e finiscono per fare qualche danno alle piante del giardino, però la loro presenza è anche il segno di una bella convivenza fra l’uomo e gli animali all’interno del Parco. Quanti sentieri intorno a Trafoi! Ci si può sbizzarrire: d’estate con gli scarponi ai piedi e d’inverno con le ciaspole. Chi invece ama lo sci alpino “alla Thoeni” a Trafoi trova pane per i suoi denti. In seggiovia si può salire al Rifugio Forcola e poi da lì andare a scoprire una fitta ragnatela di piste. La base di partenza è a due passi dall’albergo di casa Thoeni, oggi gestito dalla figlia primogenita Petra (che l’arte dell’ospitalità ce l’ha nelle vene) e dal genero Stephan Gander, appassionato di storia e di cultura locale, tanto da organizzare con taglio personale le escursioni con le ciaspole, le passeggiate, le escursioni a cavallo e le degustazioni di prodotti tipici locali. Ovvero parte delle tante attività, molte legate anche al benessere grazie alla nuova Spa, di cui l’albergo è volano. Oggi con Petra e Stephan collabora anche il figlio Matthias.
Gustav si presenta al “Bella Vista” tutte le mattine, lustra con gli occhi le sue coppe, si intrattiene con i clienti, pranza con la famiglia. Insomma, c’è. Questo era il suo mondo di montagna prima di diventare un mito e questo è il mondo, pieno di valori, che lo accompagna e lo accompagnerà per sempre. C’è da giurarci. E’ così dentro alla sua comunità, Gustav, da aver insegnato a sciare a mezzo paese, al parroco Don Gilberto in particolare. “Sciava come uno boscaiolo – sorride Gustav – poi ha finito per mettere in riga anche tanti esperti. Senza ricorrere ad aiuti… divini”.
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Film e serie tv visti da vicino
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Trent’anni dopo “X Files” la fantascienza conquista il pubblico con la trasposizione della triolgia di Liu Cixin che preannuncia un’invasione aliena tra 400 anni
Il remake italiano della serie francese racconta vizi, capricci e nevrosi dello star system italiano. Questa seconda stagione alza l’asticella e crea qualcosa di inedito e spassoso
Netflix e quei “3 Corpi” Alieni ma non troppo
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SOLUZIONE ESCLUSIVA
1993 Fox Mulder diceva che “La verità è là fuori”, riferendosi agli omini grigi al centro dei suoi “X-Files”. Tre decenni dopo gli alieni tornano protagonisti di una serie televisiva che ambisce a riscrivere il genere. Si intitola “Il problema dei 3 corpi” ed è su Netflix. Tratta dalla trilogia omonima di Liu Cixin, la serie racconta gli sforzi di un gruppo di scienziati di Oxford nello scongiurare un’invasione aliena che avverrà tra 400 anni. La storia inizia nel 1966, quando Ye Wenjie - giovane astrofisica - assiste alla brutale esecuzione del padre, professore di fisica all’università di Pechino, accusato di idee anti-comuniste. Questo episodio innescherà una catena di eventi che culminerà nella scelta di Ye Wenjie di rendersi complice dei misteriosi San-Ti, gli alieni che arriveranno sul nostro pianeta tra quattro anni luce.
Pur non essendo astrofisici appare chiaro che The Three-Body Problem è una scommessa da 150 milioni di euro, 20 a puntata, che Netflix non può permettersi di bucare. La serie attinge dalla saga di romanzi dell’autore cinese Liu Cixin, considerato uno degli scrittori di fantascienza contemporanei più importanti. Il suo libro, pubblicato nel 2010, è pervaso da un profondo sentimento anti-maoista che nella serie diventa il meccanismo per parlare d’altro.
che questi eventi avranno sul mondo per come lo conosciamo.
Perché una storia di fantascienza resti impressa nella nostra immaginazione non è tanto importante l’innovazione di ciò che racconta - alieni, astronavi, intelligenza artificiale -, quanto l’abilità nel predire le conseguenze
Ecco che la vera novità de “Il problema dei 3 corpi” sta proprio in questo. Benioff & Weiss sanno come costruire un racconto televisivo agganciando lo spettatore in maniera a volte ruffiana - vogliamo vedere gli alieni, anche se non ci vengono mostrati - ma intelligente. Il perno di questo racconto diventa chiaro man mano che gli episodi scorrono: come reagiremmo se sapessimo che da qui a 400 anni avrà luogo un’invasione aliena? La serie è una metafora per il cambiamento climatico: è una catastrofe in arrivo, e nessuno sembra prenderla sul serio.
“Call My Agent” cresce senza perdere smalto
Call My Agent torna con la seconda stagione. Il remake della serie francese Dix Pour Cent targato Palomar e Sky Studios riparte con sei episodi inediti per raccontare vizi, capricci e nevrosi dello star system italiano. Tra Serena Rossi e Davide Devenuto in procinto di separarsi, Claudio Santamaria pronto a diventare un “cattivone” e la svolta horror di Elodie, questa seconda stagione alza l’asticella e conferma la grande nitidezza di Lisa Nur Sultan e Luca Ribuoli – rispettivamente alla scrittura e alla regia – nel tracciare una linea che, pur continuando a omaggiarla, taglia definitivamente i legami con la serie originale e crea qualcosa di inedito ed estremamente spassoso.
In questa stagione gli agenti - Vittorio (Michele Di Mauro), Lea (Sara Drago) e Gabriele (Maurizio Lastrico) - sono più caotici che mai. “Ritroviamo Lea dopo una scelta dolorosa, quella in cui ha messo davanti il lavoro rispetto a una relazione” anticipa Sara Drago. Per Maurizio Lastrico questi nuovi episodi “espandono ancora di più i conflitti e la comicità” della serie, andando ad allargare i confini del mondo accennato nella prima stagione.
È una stagione di consapevolezze per i giovani assistenti che lavorano alla Claudio Maiorana Agency: Camilla (Paola Buratto), Sofia (Kaze) e Pierpaolo (Francesco Russo). Ciascuno si trova a un bivio riguardo alla propria carriera: c’è chi, come Camilla, cerca di destreggiarsi tra lavoro e vita personale e chi - nel caso di Sofia - deve dimostrare di essere all’altezza della situazione in cui si
trova. Pierpaolo è chiamato a prendere una decisione sul suo futuro, magari da agente. E poi c’è Evaristo, un nuovo ingresso che promette di dare una bella scossa alla CMA.
Di questa stagione, Kaze ha apprezzato maggiormente la velocità con cui Sofia ha imparato a stare al passo del mondo in cui è immersa: “Sofia è una tipa che si muove rapidamente, e le reazioni a tutto quello che le succede attorno sono immediate,” racconta l’artista. Pietro De Nova anticipa che Evaristo è un personaggio che intende ricorrere alle proprie competenze in fatto di economia per ribaltare l’agenzia come un calzino.
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Rubrica a cura di Paolo di Lorenzo
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La
storia. Zaino in spalla e destinazione Sudamerica, il progetto è quello di Bagaglio Leggero
Biglietto per il Cile di sola andata? Per Silvia e Davide si può fare
Silvia Vettori e Davide Zambon stanno viaggiando in Cile e Argentina seguendo la loro passione per le “terre alte”. Una storia di nomadismo digitale davvero molto diversa dal solito
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Silvia Vettori e Davide Zambon hanno deciso di mettersi uno zaino in spalla (letteralmente) e di andarsene in Sudamerica ad esplorare le Ande. Grandi appassionati di montagna, hanno girato in lungo e in largo le nostre Alpi prima di decidersi a prendere un biglietto di sola andata per il Sudamerica.
Che cos’è Bagaglio Leggero?
Un progetto personale che si è gradualmente amalgamato alla nostra vita. All’inizio è stato il classico “sfogo su internet”, nel nostro caso un canale per lasciare traccia delle escursioni che facevamo, ed è poi diventato la molla, o uno dei fattori che ci hanno spinto a fare il cambio vita che abbiamo fatto ormai 4 anni fa. Detto questo, Bagaglio Leggero è un progetto editoriale che racconta le terre alte attraverso un blog - bagaglioleggero. it - e un profilo Instagram @bagaglioleggero.
Quando si parla di nomadi digitali si pensa subito alle Canarie, a Goa… insomma a un posto da “vivere in vacanza”. Voi invece avete scelto la Patagonia: come mai?
re il Natale, poi ci pensiamo”, “vediamo l’estate prossima”, e via dicendo. Alla fine, eccoci a comprare un biglietto aereo del tipo “adesso o mai più”, e siamo partiti 4 mesi dopo. Qual è stata la parte più complessa dell’organizzazione?
lare delle persone e il cibo variano di tappa in tappa. Per dare una fotografia: natura selvaggia, persone che si fanno in quattro per aiutarti e storia travagliata. Un primo bilancio di questa esperienza.
Il Cile e l’Argentina sono un esperimento fatto dopo anni di nomadismo digitale sui generis: tra le montagne italiane. Quando abbiamo deciso di cambiare vita e diventare nomadi digitali è stato naturale guardare alla nostra passione per le terre alte e muoverci verso queste. Abbiamo vissuto in valli alpine poco turistiche, avvicinandoci alla vita in montagna e alle problematiche che comporta per chi lavora location independent Cinque mesi fa ci siamo detti che era il momento giusto, per noi, di prendere in mano l’idea del viaggio oltreoceano, e abbiamo scelto una meta coerente con il nostro amore per l’aria aperta e l’escursionismo. Quindi, Cile e Argentina: la Patagonia, un sogno per ogni amante della montagna!
Da quando avete iniziato a pensare di partire a quando siete partiti quanto tempo è passato?
Molto! Nel senso che ogni tre mesi l’idea del viaggio si riaffacciava, ma la verità è che il nomadismo digitale in versione alpina ci piaceva tantissimo. Quindi: “lasciamo passa-
Avere chiaro come sarebbe andata con i nostri lavori di copywriter e ghostwriter, abituando i nostri clienti a fidarsi del fatto che avremmo lavorato bene e avremo rispettato tutte le scadenze, anche in viaggio. E il viaggio di imprevisti ce ne ha dati tanti, ma - fino ad ora - siamo sempre riusciti a mantenere fede agli impegni (anche se una volta abbiamo fatto 60 km a piedi attraverso le Ande per riuscire ad arrivare in tempo ad una call, visto che non c’erano bus). Com’è l’Italia vista dall’altra parte del mondo?
Hermosa! L’Italia è un mito, non ci sono altre parole per descrivere cosa provano qui quando diciamo somos italianos. Chiunque in Argentina ha parenti più o meno lontani in Italia, ci è stato per raccogliere la documentazione con la quale ottenere la doppia cittadinanza, o comunque pianifica di venirci e starci un po’. Ma soprattutto piace la cultura italiana: il cinema, la moda, l’architettura. E com’è l’altra parte del mondo vista “live”?
Più che l’altra parte del mondo… le altre parti del mondo! Non c’è un “Cile”, non c’è una “Argentina”. Ogni cosa cambia di regione in regione, dato che si parla di Stati enormi: gli ambienti, il clima, il modo di par-
Fantastico. Ci capita di guardarci, magari mentre camminiamo tra le Ande, o dopo una cena fatta con delle conoscenze locali, e dirci quanta fortuna abbiamo avuto a vivere la densità di questi mesi. È la fortuna del viaggiatore lento: scalfita la superficie dei monumenti e dei luoghi instagrammabili, c’è una profondità tutta da scoprire e spesso più bella di quello che si vede sui depliant turistici.
Next step?
Al momento non abbiamo fatto progetti che superano la settimana (è difficile viaggiare, lavorare e anche pianificare nello stesso tempo), ma sicuramente c’è il desiderio di tornare in Italia per riprendere la nostra vita nomade tra le montagne del nostro Paese.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale.
È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!
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Viaggi
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Davide Zambon e Silvia Vettori in Patagonia
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ARIETE
Dopo una prima parte dell’anno impegnativa e complicata, la situazione comincia a delinearsi con maggiore chiarezza e tutto appare più semplice.
TORO
Grandi emozioni e interessanti opportunità caratterizzeranno questa parte dell’anno. Una sorprendete ed inaspettata fortuna renderà tutto possibile.
GEMELLI
Avete lavorato duramente al vostro progetto e curato ogni dettaglio, a questo punto non potete non riuscire nell’impresa e portare a casa il risultato sperato.
CANCRO
Vi troverete a fare i conti con delle inaspettate folate di vento contrario che vi costringeranno ad affrontare prove che non avevate messo in conto. Siate tenaci.
LEONE
Cominciate a vedere qualche raggio di sole e a raccogliere i frutti di tanto lavoro. Questa primavera vi regalerà emozioni inaspettate. Non siate gelosi di ciò che provate: esternate.
Oroscopo
Aprile
Una nuova energia illumina le giornate di aprile
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BILANCIA
Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.
SCORPIONE
E’ il momento giusto per fare ordine dentro di voi, nella vostra vita e capire finalmente dove volete andare. Vi sentirete rigenerati e tutto vi sembrerà più chiaro.
SAGITTARIO
La vostra mente sarà ispirata dai sentimenti che finalmente vi concedete di provare. La ragione si mette da parte per dare un po’ di spazio alle emozioni.
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CAPRICORNO
Le energie non vi mancano e neanche la determinazione per superare quei piccoli imprevisti che incontrerete. Del resto, non è la prima prova: ne uscirete vincitori.
ACQUARIO
Questa volta ci credete veramente e questo basta per farvi compiere finalmente quel salto di qualità che a lungo avete sperato di fare. Convinzione è la parola che vi ispira.
VERGINE PESCI
Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.
Quello che è rimasto a lungo in sospeso nelle relazioni vissute alla giornata sarà chiarito e darete un senso più profondo alla persona che vi sta vicino da tempo.
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