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Quando il lavoro uccide
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Oltre mille morti sul lavoro nel 2023, già più di 180 nei primi due mesi del 2024: bastano queste poche cifre per rendere l’idea di quanta strada ci sia ancora da fare per rendere più sicuri i cantieri, le fabbriche e molti altri posti di lavoro. In Veneto non va molto meglio perché le statistiche ci ricordano che la nostra regione è seconda in Italia, dietro alla Lombardia, con una media di circa due decessi sul lavoro alla settimana. E’ una magra consolazione constatare che in passato andava anche peggio su questo fronte, perché non stiamo parlando di progressi statistici ma di vite umane, di lavoratori che non sono più tornati a casa. E’ alto, altissimo poi, l’impatto sociale ed economico degli infortuni sui luoghi di lavoro, poco meno di 600 mila l’anno in Italia, quasi 70 mila nel nostro Veneto. Di fronte a questa emergenza continua le soluzioni da mettere in campo richiedono uno sforzo collettivo: da parte delle aziende chiamate ad investire di più sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori, da parte degli organismi di controllo che spesso non hanno risorse sufficienti per garantire un’attività capillare, da parte delle istituzioni chiamate a scrivere regole e norme efficaci. Invece da anni il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presenta ben poche novità.
segue a pag. 3
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Onoranze Funebri Lavorazioni Cimiteriali
L’ex sindaca Martina Vesnaver è considerata divisiva dal centrodestra. Non si esclude la convergenza sull’ex sindaco Claudio Tessari
Servizio a pag. 12
I nodi da sciogliere
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SANTA MARIA DI SALA NUOVA APERTURA
di fronte alla stupenda
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Politica
REBUS IN SALSA VENETA TERZO MANDATO IN BILICO
Il mondo politico in fermento tra elezioni europee, Comuni al voto, alleanze e strategie
RIFORMA AUTONOMIA
Servizio a pag.27
ALLA PROVA DEL PARLAMENTO
Ciambetti: “Taglieremo il traguardo in tempi brevi, il risultato è a portata di mano, rispettiamo la Costituzione”
Servizio a pag. 28
Abbiamo scongiurato una nuova Vaia
Non è mai possibile provare consolazione quando una calamità coinvolge una realtà umana e, soprattutto, quando protagonista è la tua Terra. Ma, come in questi giorni, può succedere di constatare che di fronte alla forza della Natura si può anche non farsi cogliere impreparati. Durante l’ondata di maltempo che ha travolto il Veneto a fine febbraio, i dati sulla piovosità sono stati particolarmente significativi tanto da essere paragonabili a quelli della grave alluvione del 2010 e della tempesta Vaia. segue a pag. 3
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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 52 del Miranese Sud
INCERTI:
NOMI
ELEZIONI A SPINEA, SCHIERAMENTI
SPUNTANO IN PRIMI
DEI CANDIDATI SINDACI
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MARZO 2024
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
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049 652535
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TERME (PD) Via Monteortone,
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TORREGLIA (PD) Via San Daniele, 7 Tel. 049 4600004 CAMPONOGARA (VE) Piazza Marconi, 7 Tel. 041 0986018 CASCINA (PI) Via Tosco Romagnola, 133 Tel. 050 7350008
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Ipagamenti cashless continuano a crescere in tutta Italia e il Miranese non fa eccezione con un aumento: nel 2023 pari a più del 30 % e una sensibile diminuzione della cifra minima pagata senza usare i contanti, che ora si aggira poco sotto ai 37 euro. Questi i risultati dell’Osservatorio Città Cashless di SumUp, che non solo ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nel 2023 nei diversi settori merceologici ma è sceso anche nelle singole aree per alcune città campione, tra le quali appunto Venezia, dove a Cannaregio (+163,7%) e Marghera (158,2%) fanno seguito proprio Spinea e Mirano con aumenti sempre attorno al 100%. “Dall’Osservatorio Città Cashless emerge come i pagamenti digitali stiano diventando un’abitudine - commenta Umberto Zola, Head of Multiproduct di SumUp. Nel 2023 le transazioni senza contanti sono aumentate confermando la crescita non solo nei settori retail, horeca e turismo, ma anche tra artigiani e professionisti. In particolare, la crescita del cashless conferma l’esigenza degli esercenti di vari settori di offrire ai propri clienti soluzioni rapide ed efficienti per rendere più smart i pagamenti e intercettare le nuove esigenze di una fetta di consumatori destinata a crescere sempre di più”. Tra gli esercizi commerciali, analizzati, nel miranese vedono una decisa accelerazione i negozi di cosmesi (+117%) e i fiorai (+108%), anche se la vera sorpresa del 2023 sono i professionisti: in particolare gli agenti immobiliari, primi per crescita di transazioni digitali con un +161,2%, gli avvocati, in terza posizione con un +153,2%. Si conferma invece la crescita costante del comparto retail, con +71,9% nei tabaccai, +37,8% nelle edicole, +34,2% negli alimentari, come anche dell’horeca, con un aumento delle transazioni in bar e club (+53%) e caffè e ristoranti (+41,5%), e nel turismo (+33,8%). “Molto si deve ovviamente - commentano i negozianti - all’obbligo di accettare il pagamento non in contante che ha portato tutti i negozi a dotarsi dei macchinari appositi. Ma sta fortemente crescendo anche la convinzione dei clienti che è molto meglio uscire di casa con pochi contanti in tasca ed affidarsi alle carte, spesso soprattutto quelle prepagate”.
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Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
Prima del progressivo miglioramento del meteo, la situazione è apparsa critica, ancora una volta, a Vicenza e nella sua zona, in particolare lungo il Bacchiglione e il Retrone. Poteva essere un’altra sciagura di dimensioni imponenti ma la situazione è rimasta sotto controllo.
Già da una prima analisi ci siamo accorti che sono da ringraziare le opere realizzate dal 2010 in poi con un preciso piano di difesa del suolo costellato da interventi sulle maggiori criticità idrogeologiche mappate sul nostro territorio. Un esempio per tutti: l’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo. Con la messa in funzione di queste opere si è scongiurato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero la città Vicenza, con esiti già noti. Forse è il risultato più eclatante ma non è l’unico che potremmo illustrare.
Se torniamo con la memoria al 2010, infatti, il viaggio a ritroso è cadenzato da tantissime opere simili: abbiamo già realizzato 13 bacini di 23 previsti, molti sono i cantieri ancora aperti e presto ne completeremo altri. Non sempre questa strategia è stata compresa, per dare il via ad alcune opere abbiamo dovuto superare vere proprie contrapposizioni e ancora oggi c’è chi promette battaglia contro la realizzazione dei bacini.
Quando il lavoro
uccide
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In questi giorni è tornata alla ribalta la soluzione della “patente a punti” per le aziende che operano nei cantieri edili, una misura sulla quale il confronto è aperto da tempo ma finora rimasta sulla carta. Ora il governo è intenzionato a riprendere in mano questa soluzione e ad introdurla dal prossimo autunno, sfruttando le risorse disponibili con il Pnrr. L’idea, già prospettata anni fa ma poi rimasta in un cassetto, è quella di introdurre una sorta di “patente a punti” per le aziende e i lavoratori autonomi. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 30 punti, scalati in caso di incidenti, infortuni o irregolarità. Le imprese che arrivano a 15 punti o non sono in possesso della “patente” non potranno operare nei cantieri edili e ci saranno delle pesanti sanzioni, stabilite dall’Ispettorato del lavoro. Il decreto è pronto, potrebbe essere un primo passo, ma non sarà sufficiente se mancheranno da parte di tutti i soggetti coinvolti l’impegno e la volontà di rendere più sicuri i luoghi di lavoro.
Eppure, questa coda di febbraio ha confermato che, dove sono state realizzate le opere necessarie, la gestione degli effetti di piogge massicce ci consente oggi di ascoltare con maggiore tranquillità le previsioni del tempo. Se è l’uomo che con l’edificazione ha prodotto danni, è giusto che con la prevenzione li contenga. continua da pag. 1
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Massimo Tonizzo Nelle prime posizioni Spinea e Mirano del Miranese Sud Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Pagamenti digitali, aumento nel Miranese È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 marzo 2024
Urbanistica. Presentato nelle scorse settimane nella sala consigliare
Piano degli Interventi, un palinsesto per rigenerare il territorio
Si è tenuto nelle scorse settimane a Mirano, nella sala consiliare “Madre Teresa di Calcutta” l’incontro di presentazione del sindaco propedeutico alla redazione della prima variante al Piano degli Interventi (Pi). I passaggi in questo caso sono i seguenti: ricordiamo che il 6 maggio scorso è divenuto pienamente efficace il Pat, Piano di Assetto del Territorio, dopo la ratifica avvenuta il 4 aprile con decreto del sindaco metropolitano. Allo stesso tempo il Prg è divenuto, per le parti compatibili, il primo Piano degli Interventi. Mentre il Pat si occupa di aspetti aventi rilevanza in termini urbanistici definendo le strategie dell’assetto territoriale, con il Pi si entra nel merito attuativo. E’
Anche i cittadini hanno potuto inviare le proprie proposte per progetti utili per il paese
necessario ora procedere alla redazione della prima variante al Pi che è focalizzata a dare risposte ai temi di maggior urgenza, cui seguiranno altre varianti che daranno progressiva attuazione alle azioni strategiche previste dal Pat. Questa variante, quindi, affronterà aspetti urgenti come ad esempio ripianificazione dei Piani Urbanistici Attuativi, accordi pubblico privati pendenti ex articolo 6 legge urbanistica, aspetti importanti per rendere operativo il piano come la disciplina crediti edilizi, aspetti obbligatori come lo stralcio delle aree di espansione dichiarate
incompatibili dal Pat e aspetti manutentivi dello strumento ossia aggiornamenti normativi, correzione di errori, etc. Anche i cittadini hanno potuto inviare le proprie proposte di progetti utili alla costruzione del Piano degli Interventi. La scadenza è stata a febbraio. “Con questa prima variante intendiamo avviare il cammino per la rigenerazione della disciplina operativa del Pi con atteggiamento lungimirante, per riportare al centro del dibattito collettivo il “come” delle trasformazioni urbane e territoriali, il loro aspetto qualitativo e di prestazionalità pubblica e collettiva - ha dichiarato il sindaco Tiziano Baggio - che prosegue Mirano città unica, città della salute e della qualità della vita, città accogliente per i residenti, gli ospiti e le imprese: tre assi strategici che danno forma e sostanza alla visione di Mirano che guarda lontano. Un vero e proprio palinsesto territoriale che fa sintesi dei valori culturali e ambientali presenti in un territorio forte dei suoi centri e delle sue comunità diffuse: a nord la dorsale dei parchi, a sud la porta metropolitana, al centro il capoluogo con il suo il centro storico, i servizi e le cinque frazioni, ognuna con propria identità e il proprio ruolo. Zianigo, terra e casa dei Tiepolo, Campocroce, cuore del graticolato romano e del paesaggio agricolo, Scaltenigo, Ballò, Vetrego poli dell’eccellenza agricola del territorio. Trasversalmente da nord a sud l’asse del Muson e del Taglio, linea di raccordo con il corridoio monumentale della Riviera del Brenta”.
Riccardo Musacco
Riapre il centro di documentazione sul Tiepolo
In vista delle celebrazioni per il terzo centenario dalla nascita di Giandomenico Tiepolo nel 2027, Mirano, che il grande artista assieme al padre Giambattista aveva scelto come luogo di elezione, rilancia il “Centro Studi e Documentazione Tiepolo”. Le attività sono riprese nella sede originaria, al primo piano della Barchessa di villa Giustinian Morosini “XXV Aprile”, dove già è collocata una biblioteca specializzata. La riapertura agli studiosi e al pubblico è prevista in occasione del compleanno di Giambattista, a marzo. Questa storica attività del Comune era stata avviata nel 1998 per promuovere la conoscenza dell’arte tiepolesca, considerato il fatto che Giambattista e il figlio Giandomenico Tiepolo avevano scelto il territorio di Mirano, e Zianigo in particolare,
quale luogo per erigere la loro dimora estiva, lasciando importantissimi segni della loro maestria. Nel corso degli anni il Centro si era dotato di una biblioteca specializzata ed aveva collaborato alla realizzazione di varie iniziative espositive e di rilevanti pubblicazioni sulla famiglia di artisti. Il Comune ha voluto affidare il Centro Studi a Mario Esposito, professionista esperto che, in qualità di capo servizio dell’ufficio cultura del Comune, lo aveva diretto fino al suo pensionamento avvenuto nel 2011. “La riapertura del Centro Studi Tiepolo è un altro degli obiettivi realizzati contenuti nelle linee di mandato - dichiarano il sindaco Tiziano Baggio e l’assessora Maria Francesca Di Raimondo. (r.m.)
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Mirano
Il sindaco Tiziano Baggio e il municipio
#MakeItalyGreen eon-energia.com 1 Rata mensile costante calcolata sui consumi annui e sulla potenza del contatore. Restano esclusi gli eventuali corrispettivi dovuti per i Canone RAI e l’eventuale agevolazione Bonus Sociale. Ogni mese in ogni fattura ti diamo evidenza de calcolo del conguaglio sia in positivo sia in negativo Alla fine dei 12 mesi l’importo a debito o a credito ti verrà addebitato/accreditato in un unica soluzione o dilazionato nelle bollette dell anno successivo in base alla modalità da te scelta. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it
Mirano
Viabilità. Nuove decisioni per andare incontro alle esigenze dei cittadini
Zona a Traffico Limitato, ora cambiano gli orari
Il Comune di Mirano ha comunicato nelle scorse settimane i nuovi orari di attivazione della Zona a Traffico Limitato (Ztl) in centro città. Saranno più flessibili, caratterizzati da una periodicità legata alle stagioni per venire maggiormente incontro alle esigenze della cittadinanza e delle attività commerciali. L’amministrazione comunale ha infatti valutato che la fruizione da parte dei cittadini dell’area interessata dalla Ztl quale luogo di incontro negli spazi all’aperto è particolarmente elevata il sabato sera e nei giorni festivi per tutto l’arco dell’anno, mentre negli altri giorni della settimana varia in base alla stagionalità. In particolare risulta molto ridotta la presenza di pedoni e ciclisti di sera nel periodo invernale nel giorno di venerdì. Inoltre, si è dimostrata particolarmente gradita alla cittadinanza l’estensione della Ztl a tutte le sere della settimana nel periodo estivo. Occasioni ghiotte, queste, per godersi una tranquilla passeggiata in centro città e gustarsi un gelato in compagnia
nelle ore meno calde della giornata. Ecco la descrizione nello specifico degli orari di attivazione. Per tutto l’anno, nei festivi infrasettimanali, dalle ore 7 alle ore 6 del giorno successivo, da novembre ad aprile dalle ore 21 di sabato alle ore 6 di lunedì, da maggio
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a ottobre dalle ore 21 di venerdì alle ore 6 di sabato, dalle ore 21 di sabato alle ore 6 di lunedì, nei mesi di luglio e agosto anche nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo. In precedenza, invece, gli orari di attivazione erano così pianificati: festivi infrasettimanali dalle ore 7 alle ore 6 del giorno successivo, venerdì dalle ore 21 alle ore 6 di sabato; sabato dalle ore 21 alle ore 6 di lunedì. La Ztl è segnalata dai varchi d’accesso di via Barche, via Castellantico e via Bastia Fuori, dotati di schermo luminoso che avverte con un messaggio quando la zona è attiva. “Abbiamo ritenuto opportuno adottare orari più flessibili, a beneficio della cittadinanza e delle attività economiche, distinguendoli sostanzialmente secondo un orario estivo e un orario invernale, favorendo quindi la piena fruibilità della Ztl in modo aderente alle reali necessità e alle esigenze di tutti - spiega il sindaco Tiziano Baggio. Riccardo Musacco
E’ stata restaurata la Pala del Tiepolo
Restituito nelle scorse settimane in tutto il suo splendore alla sua sede originaria, il Duomo di Mirano, il capolavoro di Giambattista Tiepolo la Pala del “Miracolo di Sant’Antonio” dopo un anno tra progettazione, indagini, verifiche tecniche, autorizzazioni di regola e, dall’ottobre scorso, di restauro vero e proprio. Il tutto alla presenza del padrone di casa don Artemio, del sindaco Tiziano Baggio accompagnato dai componenti della giunta e del consiglio comunale, di varie autorità e dirigente del Liceo MajoranaCorner e il rappresentante degli studenti Giulio Casarin che ha sottolineato il passaggio della custodia dei beni alle nuove generazioni. Un’iniziativa, questa, lanciata da Giulio Regazzo e Guido Seno che hanno studiato un vero proprio piano di project management. “Noi, come comunità, abbiamo ereditato quest’opera e questo Duomo - ha ricordato il primo cittadino. Abbiamo la responsabilità che questi beni continuino ad appartenere anche in futuro alla comunità, a quella cristiana e a quella umana”. (r.m.)
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Sociale. L’ente locale è stato inserito fra quelli che promuovono sani stili di vita
Mirano premiato: è un Comune attivo
Importante riconoscimento giunto al Comune di Mirano da parte dell’Usl 3 Serenissima, l’azienda sanitaria locale. La città infatti è stata inserita nella “Rete regionale dei Comuni Attivi” per l’impegno nella promozione del benessere, tramite l’incentivazione dell’attività fisica. Un premio ottenuto a seguito di una rilevazione approfondita, effettuata dall’Usl 3, che ha visto la città soddisfare i requisiti richiesti dalla Regione in vari ambiti, da quello scolastico alla pianificazione urbanistica. Questa iniziativa regionale, promossa dall’assessorato alla sanità e sociale in collaborazione con Anci Veneto, punta a coinvolgere direttamente non solo il mondo della sanità, ma anche le amministrazioni locali, in sinergia, nell’attivazione di politiche che possano incentivare un sano stile di vita tra la popolazione. Ai Comuni che completano tutti i passi previsti dal processo, viene rilasciato un logo, che attesta il percorso fatto, lo inserisce nella rete regionale e rappresenta un impegno effettivo del Comune nel favorire la salute dei suoi cittadini. Il movimento, rappresenta una delle forme di prevenzione per tutte le fasce di età. Mirano, negli anni, si è sempre distinta per iniziative e progetti in questo senso, ad esempio il “Progetto scuola e sport”, che fin dall’anno 2000 coinvolge le scuole primarie con lezioni di docenti esper-
ti nelle varie discipline sportive e si conclude con la “Festa dello Sport di Mirano”, organizzata con le associazioni e società sportive del territorio. Il progetto sostiene il valore dello sport come inclusione, educazione al rispetto delle regole e delle persone, coesione sociale della comunità, promozione di stili di vita sani, miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico. Alle scuole è stato proposto anche il servizio Pedibus per il quale si è in attesa di una possibile ripresa dopo le sperimentazioni attuate nel periodo precovid. Inoltre, il Comune si è dedicato alla creazione e all’arricchimento di contesti urbani favorevoli ad uno stile di vita attivo, rinnovando ad esem-
pio, il ciclo-pattinodromo “Calzavara” di Scaltenigo e garantendo la manutenzione di vari impianti sportivi nel centro e nelle frazioni. Un nuovo muro per l’arrampicata sportiva è stato inaugurato di recente presso la palestra comunale di Campocroce. Lo scorso anno sono state anche rinnovate le piastre polivalenti per basket situate nelle vie Rosselli, Torino, Villafranca, via Paganini e della scuola elementare “Alfieri” di Zianigo. “È un orgoglio per la nostra città ricevere questa attestazione che testimonia il nostro costante investimento in progetti che favoriscano la salute dei cittadini - dichiarano il sindaco Tiziano Baggio e l’assessore Francesco Venturini. Riccardo Musacco
Una sala conferenze intitolata a Nella e Paolo Errera
Nelle scorse settimane si è svolta a Mirano la cerimonia di intitolazione a Nella e Paolo Errera della sala conferenze di corte Errera, in via Bastia Fuori. Iniziativa, questa, inserita nell’ambito del programma “Mirano per la memoria”, organizzato per il Giorno della Memoria e la commemorazione delle vittime dell’Olocausto da parte dell’amministrazione comunale. I coniugi Errera furono personalità importanti per la storia di Mirano, di Venezia e del territorio, vittime della persecuzione nazifascista. Nella e Paolo Errera, infatti, furono arrestati il 25 febbraio 1 944, deportati nel campo di concentramento di Auschwitz e lì assassinati il 10 aprile 1944. Entrambi appartenenti a famiglie di possidenti veneziani con ruoli di spicco sia nella società borghese veneziana sia nella co-
munità ebraica, trascorsero la vita tra la città natale e la loro casa di Mirano, di cui Paolo Errera fu sindaco per 25 anni dal 1895 al 1920.
Negli anni Paolo ricoprì numerosi altri incarichi pubblici e amministrativi, soprattutto a Mirano e a Venezia, fra cui la presidenza del Consiglio di amministrazione dell’Asilo Mariutto e la direzione
Mirano, si è sempre distinta per iniziative e progetti: ricordiamo ad esempio il “Progetto scuola e sport”, che fin dall’anno 2000 coinvolge le scuole primarie con lezioni di docenti esperti nelle varie discipline sportive e si conclude con la “Festa dello Sport di Mirano”
dell’Ospedale Civile di Mirano. Intanto Nella Grassini, donna colta ed emancipata, si dedicava alla filantropia lavorando negli ospedali e nelle strutture per l’infanzia. I due coniugi furono testimoni attivi delle trasformazioni sociali e delle svolte politiche del loro tempo. Alla cerimonia hanno presenziato Riccardo Calimani, storico dell’ebraismo italiano ed europeo, Gianni Fardin, ex sindaco di Mirano che ha seguito l’acquisizione comunale della proprietà degli Errera a Mirano, Susanna Errera, nipote dei coniugi Errera e una rappresentanza di studenti dell’Iis “Levi - Ponti” di Mirano, autori del progetto “Paolo e Nella Errera”. Un approfondimento a riguardo è disponibile nel sito dell’Iis “Levi - Ponti” di Mirano https://www. progetti.iisleviponti.it/errera-2/. (r.m.)
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Il centro di Mirano
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Mirano
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Commercio. Dal Comune un premio ad uno storico negozio
Il “Peter Pan“ compie 40 anni vestendo i bambini
Un lungo viaggio iniziato il 14 febbraio 1984 ha portato Cristina Simionato, fondatrice e titolare dello storico negozio di abbigliamento per bambini “Peter Pan” di Mirano a festeggiare nelle scorse settimane, quattro decenni di attività e servizio per la città. Dapprima in via Belluno poi si è spostata in via Giudecca, scelta compresa subito come non adeguata alle sue aspettative, nel 2003 si è spostata nella centralissima via Castellantico dove accoglie tuttora i suoi clienti in un ambiente chic ed elegante cercando sempre di distinguersi e offrendo sempre qualcosa di nuovo alla sua clientela, una moda di qualità ma sempre accessibile e con uno sguardo alla sostenibilità. Un anniversario celebrato proprio nel giorno degli innamorati e non è un caso, poiché ogni qualvolta si sente parlare Cristina del suo lavoro, non si può non cogliere il sentimento di amore che prova per quella che per lei non è solamente un attività lavorativa. Una dedizione e un’attenzione per i dettagli che hanno portato Cristina a fasi conoscere anche al di fuori dei confini del Veneto con clienti che la contattano anche dalla Lombardia e dall’Emilia e anche dall’estero, nonché a reggere la sfida con i grandi centri commerciali e gli outlet. Tutto questo grazie anche ai social dove Cristina è attivissima. Ai festeggiamenti con la titolare e i suoi collaboratori, non hanno voluto mancare il sindaco di Mirano Tiziano Baggio e la vice Maria Giovanna Boldrin, assessora al commercio i quali hanno fatto dono a Cristina, di una targa premio in ricordo di questo storico anniversario. In pratica Cristina ha vestito tre generazioni di bimbi ed è stato lo stesso primo cittadino a ricordare che quasi 40 anni fa si rivolgeva a lei per acquistare gli abiti per la figlia. “Ho sempre amato il mondo dei bambini - racconta Cristina - facevo anche volontariato per associazioni che si occupano di bambini. Ero giovanissima, 22 anni, ho fatto le prime esperienze alla Pam e all’Ovs, lì ho imparato molto per quanto riguarda il business. Poi ho iniziato a frequentare le fiere del fashion, anche all’estero, a Parigi e ho pensato di diversificarmi cercando di offrire qualcosa che avessi solo io, non solo lusso ma comunque di qualità, con attenzione alla sostenibilità e alla circolarità. Mi piace anche instaurare relazioni con le mamme, vedendo la crescita dei figli e creando degli outfit unici,
studiati per ognuno dei bambini. In tutti questi anni però non sono mancati momenti di difficoltà da cui però Cristina è sempre riuscita a rialzarsi. “Ci sono stati anni bellissimi in cui l’economia girava tantissimo e altri in cui facevo incassi zero, ma non mi sono mai preoccupata perché sapevo che quella era la mia strada, ero giovanissima e mi stavo formando, mi piaceva la storia di Peter Pan, il bambino che non vuole crescere. Così ho fatto tante sfilate, eventi e ho imparato tante
cose. Dal 2011 con la crisi economica, i grandi centri commerciali e gli outlet ho cercato nuove strade, anche l’online ma non è stato facile, meglio con i social ma preferisco sempre il contatto con le persone”. E per il futuro Cristina vuole rimanere con i piedi per terra “40 anni sono volati, ora voglio godermi il “qui e ora”, voglio godermi il momento perché ricevo tanta energia dalla gente. Ringrazio anche i miei collaboratori che mi hanno sempre supportata”.
“Integrale – food & green”, ecco un bistrot d’eccellenza
Da otto anni al servizio dei suoi clienti in via Barche a Mirano e da ben quattro inseriti nella guida del Gambero Rosso tra i migliori locali d’Italia. Si tratta di “Integrale – food & green” gestito da Viola Milan, titolare e chef con il suo team tutto al femminile di sei collaboratrici. Bistrot situato nel cuore pulsante di Mirano dove è possibile trovare una vasta scelta di brioches, biscotteria e dolci artigianali anche per la clientela vegana. Durante la settimana si possono gustare pranzi espressi con un menù giornaliero che propone piatti
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innovativi e per tutti i gusti. Nel weekend invece la formula cambia, dalle ore 10,30 alle 14,30 presenti i gustosi brunch alla carta. Per quanto riguarda le bevande, da provare le centrifughe, gli estratti e gli aperitivi analcolici alla frutta perfetti da abbinare alla vasta scelta di cicchetti presenti dalla mattina presto. E pure, come scrive il Gambero Rosso “all’ora di pranzo per accompagnare un menù sempre vario che offre piatti con pasta fresca, insalate, pokè, cous cous e avocado toast”. “Offriamo dalle colazioni casalinghe, dalla classica torta della nonna alla biscotteria italiana e internazionale – racconta Viola - poi crostate e brioche farcite artigianalmente. A pranzo abbiamo tutti piatti espressi, d’estate più insalate, verdura, frutta e pesce, d’inverno primi, risotti, vellutate e quant’altro. Nei weekend organizziamo anche pranzi all’americana”. E la clientela sembra apprezzare molto viste le numerose recensioni positive sui social che caratterizzano il locale.
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A FINE MARZO
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Politica. In vista delle consultazioni di giugno i partiti devono ancora decidere
Elezioni comunali, su schieramenti e candidati regna ancora l’incertezza
Uno per tutti, tutti per uno. Oppure tutti per conto proprio, e poi si vedrà come andrà a finire al secondo turno. Le elezioni si avvicinano, ma a Spinea l’unica cosa chiara per ora è che ci saranno. Chi si candida, quali liste in lizza e con che nomi resta tutto ancora avvolto nel parziale mistero. E se le voci cittadine dicono che la sinistra correrà unita (ma con chi ancora non è dato saperlo), nel centrodestra sembra invece esserci guerra interna. Partiamo proprio dall’ex maggioranza, che paga in parte anche il “caso firme” quasi con una ritrosia ad uscire allo scoperto. Quello che si prefigura all’orizzonte potrebbe essere, almeno al primo turno, un “tutti contro tutti”. Le ipotesi attualmente in lizza, dato anche l’andamento a livello regionale e nazionale, vedono l’affievolirsi della candidatura unica e sorretta da tutti di Martina Vesnaver, che per ora oltretutto non ha sciolto il dubbio né sull’effetti-
va candidatura né sulla presenza in una qualche lista di partito né con una sua civica. Per ora, la appoggerebbero Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma proprio la Lega avrebbe l’alternativa pronta nell’altro ex sindaco, Claudio Tessari, che però, pur avendo dato il suo assenso di massima alla proposta, sarebbe pronto a farsi da parte se si trovasse l’unità
Il centrosinistra punta a correre unito, divisioni nel centrodestra, si fa il nome dell’ex sindaco
Claudio Tessari
del centrodestra su un nome singolo (che potrebbe, a questo punto, essere anche più il suo che quello della Vesnaver). Nell’incertezza, Fratelli d’Italia ha intanto pronta l’eventuale alternativa interna nel giovane Elia Bettin, già assessore
nella precedente giunta, mentre si attendono lumi anche dai fucsia di Brugnaro, che hanno indicato Tania Busetto ma solo come capolista, senza dare altre notizie riguardo a una eventuale corsa da soli o un appoggio a un candidato unitario. In tutto questo il centrosinistra, il primo che potrebbe trarre vantag-
gio dalla situazione, tace e sembra aspettare confucianamente il passaggio del cadavere del nemico sul fiume. Tutto quello che si sa, ma sempre a livello di rumors, è che una volta tanto non ci dovrebbero essere divisioni interne e l’ex opposizione correrebbe unita fin dal primo momento. Sul nome di chi la gui-
I cantieri in centro accumulano ritardi, i residenti si interrogano
Sono in ritardo le “grandi opere” attese a Spinea, con periodi di blocco e cantieri chiusi per giorni interi senza avere precise indicazioni sulle motivazioni. E, tra traffico spesso rallentato e possibilità ridotte di parcheggio specie in centro, i residenti sono decisamente stanchi del protrarsi della situazione.
I due grandi cantieri partiti poco prima di fine anno, quello in via Matteotti per il doppio senso di marcia e quello per la riqualificazione urbana di piazza Fermi, base per il completo riassetto e ammodernamento del centro di Spinea, continuano ad accumulare ritardi. Per più di metà di gennaio e parte di febbraio, pochi gli operai al lavoro, interi giorni senza che si muovesse nemmeno un filo d’erba e nessun cartello di spiegazione per eventuali prolungamenti dei tempi di cantieristica. Per almeno uno dei due, poi (il cantiere di via Matteotti) anche per un periodo non breve, si registrava l’assenza dei
macchinari stessi per proseguire le opere. Per questo blocco nessuna spiegazione, e in città i residenti hanno cominciato a porsi alcune domande. “Hanno già finito i soldi - il commento più ripetuto tra gli abitanti. Oppure: “sono stati trovati importanti resti archeologici. Adesso Spinea diventerà finalmente ambita meta turistica”.
Scherzi a parte, almeno per quanto riguarda il cantiere in piazza Fermi si tratterebbe di problemi preesistenti alle sottostrutture emersi solo durante la fase degli scavi, mentre in via Matteotti il problema è un ritardo delle consegne dei materiali. “Speriamo rispettino la data prevista di chiusura dei lavori - concludono i residenti - questa situazione è insostenibile per i disagi che crea”. (ma.to.)
derà, però, poco o nulla, se non che Emanuele Ditadi non avrebbe dato la propria disponibilità. Il più accreditato, dunque, resterebbe Massimo De Pieri, che potrebbe a questo punto rinunciare a presentare la sua lista civica oppure apparentarsi fin dal primo turno. E proprio le civiche saranno ancora una volta l’ago della bilancia, con per lo meno una persona che ha già parlato. Si tratta di Vera Semenzato, ex consigliera di destra passata poi al gruppo misto, che dichiara: “riguardo ai miei prossimi passi, è mia abitudine riflettere attentamente per individuare la migliore strada da seguire. Posso confermare che il mio desiderio di tornare è motivato dall’amore per Spinea e i suoi cittadini. Le mie decisioni future saranno guidate dall’obiettivo di contrastare la nuova cementificazione del territorio, sempre nel rispetto delle possibilità e per il vostro benessere”.
Massimo Tonizzo
I lavori in piazza Fermi
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Il municipio di Spinea
Spinea
Territorio. I residenti hanno fatto intervenire le forze dell’ordine
Sottopassi, degrado e situazioni di pericolo
Isottopassi di Spinea sono in condizioni critiche, e i cittadini chiedono sia data loro maggiore dignità, data anche l’importanza delle strutture per l’uso giornaliero. Ma, in almeno un caso, i problemi sono dovuti anche alle difficoltà sulla competenza gestionale, “rimbalzata” tra i vari enti. In primo piano, così, finisce il sottopasso di Asseggiano, in condizioni che i residenti non esitano a definire “pessime” da ormai troppo tempo. Ma nonostante le lamentele continue, poco o nulla è stato fatto negli ultimi mesi per risolvere il problema, e continua l’accumulo di sporcizia e degrado in via Marcello, tra Spinea e Mestre. Sporco e cattivi odori, piastrelle che si staccano e buchi nella pavimentazione: il rischio per chi passa è sotto gli occhi di tutti, a partire dai residenti che hanno deciso infine di intervenire direttamente chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine per cercare di trovare una soluzione. Il sopralluogo effettuato da parte degli agenti della polizia locale di Venezia ha messo provvisoriamente in sicurezza l’area pericolante, isolandola con transenne e cartelli. Restava
però ancora la questione in sospeso della pulizia del sottopasso, con le verifiche richieste dai cittadini che per ora avevano prodotto solo un rimbalzo di responsabilità, almeno a sentire i residenti, tra Rfi, Comune di Venezia e Comune di Spinea La successiva definizione delle compe-
tenze ha evidenziato come la cura del sottopasso e la messa in sicurezza sarebbero di pertinenza del Comune di Venezia, che ha dunque iniziato le operazioni con la chiusura provvisoria e la pulizia approfondita. “Speriamo che non si tratti però solo di un intervento straordinario - commentano i residenti che hanno effettuato la segnalazione. Ci auguriamo che, da ora in poi, questa zona sia tenuta in maggiore considerazione, da chiunque ne abbia la responsabilità effettiva”. Non solo Asseggiano, però, vede la segnalazione di problemi. Al sottopasso della Fossa, quello di più recente costruzione e atteso per maggior tempo dai residenti, da qualche tempo sono cominciate misteriosamente a sparire alcune delle ringhiere che delimitano il percorso della pista ciclabile, probabilmente per qualche “bravata” di ragazzi. Al Graspo de Uva, invece, il sottopasso della stazione è stato oggetto di segnalazioni di scarsa sicurezza, specie nelle ore serali, da parte di alcune ragazze che avrebbero denunciato molestie tentate nei loro confronti.
Massimo Tonizzo
Avis, appello
alla donazione del sangue
Continua la ricerca dell’Avis di donatori con le giornate per il sangue in tutto il Miranese, ma proprio da Spinea arriva una richiesta specifica che è un vero e proprio appello alla donazione. “Abbiamo una richiesta urgentescrivono nella loro pagina i volontari di Avis Spinea. Ci richiedono sacche di sangue del gruppo zero negativo. Chiediamo a tutte le donatrici ed i donatori che sono con i tempi giusti per la donazione di presentarsi appena possibile a donare presso i centri trasfusionali di Mirano-Dolo dal lunedì al sabato e di Noale il venerdì e il sabato. Puoi salvare una vita. Hai controlli ed esami gratuiti. Basta poco tempo. Non fa male. E soprattutto la gente deve sapere che il sangue non si fabbrica”. Per quanto riguarda il distretto di Spinea di via Murano, sono già decise le date per le future donazioni, che saranno il 4 aprile. Per le donazioni è possibile prenotare (sangue, plasma o piastrine) utilizzando il portale dedicato www. prenotaladonazione. it o chiamando la segreteria dell’Avis provinciale di Venezia al numero fisso 041. 950892 dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12 mentre per richiedere informazioni è disponibile la segreteria di Avis Spinea al numero mobile 329. 7544829 . (m.t.)
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Urbanistica. Molti cittadini contestano l’impatto ambientale dell’intervento
Sull’ex scuola Bennati le proteste dei residenti non si fermano
La nuova area residenziale viene proposta come: “un contesto elegante e funzionale progettato secondo i piani di un’edilizia ad alto risparmio energetico, con tutti gli appartamenti dotati di terrazze e giardino anche privato”
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Continuano le proteste contro il nuovo intervento residenziale previsto in via Bennati a Spinea che prenderà il posto dell’ex scuola, che si intensificano dopo la pubblicazione del rendering di come sarà la struttura. Un intervento ritenuto da chi si oppone all’opera, poco conforme a quanto annunciato e promesso al momento dell’alienazione da parte del Comune. La ditta che cura la vendita del complesso ha pubblicato sulla sua pagina internet dettagli e rendering della struttura. Si chiamerà “Green House residence Twofold” il nuovo intervento residenziale di via Bennati. Il nuovo intervento viene proposto come: “un contesto elegante e funzionale progettato secondo i piani di un’edilizia ad alto risparmio energetico, con tutti gli appartamenti dotati di terrazze e giardino anche privato”. Ma proprio questa presenza di verde è diventata il soggetto di nuove contestazioni, dato che il rendering mostrerebbe una situazione decisamente diversa da quella prevista dagli accordi. “Il progetto che interessa l’area - commentano da Progetto Spinea - vede la costruzione di due grandi blocchi di appartamenti e l’abbattimento di un gruppo consistente di alberi con oltre cinquanta anni di età, nel pieno del loro sviluppo e che garantiscono importanti funzioni ecosistemiche, oltre ad
ombreggiare l’area abbassando il calore in estate. A vedere il rendering presentato, per fare posto ai parcheggi degli appartamenti in costruzione si perde anche il tratto della ciclabile che porta fino alla vicina palestra Bennati, togliendo così un percorso in sicurezza ai ragazzi che frequentano in buon numero le attività sportive della palestra stessa. Chiediamo che associazioni, cittadini e amministrazione si facciano parte attiva nel chiedere che siano salvaguardate le alberature e mantenuta la pista ciclabile del progetto definitivo”. Per i sostenitori dell’intervento si tratta per ora solo di un rendering che ancora può essere modificato e deciso da un privato, in accordo con il Comune, ma
Camminata metabolica per le vie di Spinea
Con l’arrivo di un clima più mite, tornano le camminate nei parchi cittadini e Spinea, date anche le possibilità offerte dall’ampia area verde esistente, resta in primo piano nel Miranese. Tra le novità proposte, si evidenzia dunque la possibilità di provare la “camminata metabolica”, esercizio che, come spiegano gli organizzatori, serve letteralmente a “far rinascere” le persone partecipanti. “La camminata metabolica - spiegano i gestori del gruppo di Spinea - è un insieme di tre discipline, marcia, boxe e danza, svolto all’aperto, guidati da un trainer certificato e utilizzando delle cuffie speciali. È una tecnica di cammino studiata per stimolare la muscolatura e potenziare quella già attiva. Mi-
gliora la postura, riattiva la circolazione e il microcircolo e aumenta molto l’equilibrio fisico e mentale. Si svolge all’aperto, nei parchi e nelle spiagge, godendo dei benefici offerti dalla natura”.
E proprio negli spazi all’aperto di Spinea questa specialità sembra avere trovato la propria casa d’elezione. Nelle previsioni del gruppo (e date le richieste già
questo non sembra bastare a chi contesta l’operato. “Perché chi ha predisposto il bando non ha pensato ad un vincolo per salvaguardarne almeno una parte? - si domandano da una delle pagine internet più seguite della città. Ci avremmo perso qualche soldo? Che importanza ha, se il bilancio è sano e senza problemi di cassa, come qualcuno afferma? Non ci hanno pensato perché non interessa il verde? Certo è che viviamo in uno strano paese. Ci costringono a ricoprire le abitazioni, cambiare infissi, cambiare caldaie, cambiare auto e poi si tagliano continuamente alberi”. Insomma la polemica non è destinata sicuramente a finire nei prossimi mesi.
Massimo Tonizzo
pervenute) dovrebbero essere tre gli appuntamenti settimanali al parco di via Murano, in orario preserale e con pochissimo fastidio dato agli altri frequentatori della struttura dato l’utilizzo delle cuffie. Non gli unici, peraltro, a inseguire questo “risveglio primaverile” spinetense. Anche NordicwalkinItaly, la scuola di nordic walking più grande d’Italia, con oltre trenta istruttori Fidal e 1 200 walker praticanti ha scelto Spinea per alcuni dei suoi corsi. Per loro, tre lezioni di gruppo a cadenza settimanale. Tra via Murano e il parco Nuove Gemme, e la possibilità di una prima lezione di prova gratuita. Insomma un’attività fisica utile, non pericolosa che è la passione di sempre più persone. (m.t.).
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L’area in cui sorgerà il nuovo complesso
Santa Maria di Sala
Economia. Incontro non proficuo nelle scorse settimane al ministero
Speedline, sindacati e i lavoratori chiedono chiarezza
Senza pace la trattativa per il rilancio di Speedline, l’azienda di Santa Maria di Sala specializzata in cerchioni per case automobilistiche di alta gamma che dal 2021 rischia lo smantellamento da parte della vecchia proprietà, la svizzera Ronal e che ora è in fase di passaggio sotto il controllo del fondo tedesco Callista. Nelle scorse settimane, infatti, si è tenuto l’incontro in presenza al Ministero dell’Industria e del Made in Italy, tra le organizzazioni sindacali, Fim-Fiom territoriali di Venezia, Fim-Fiom nazionali e i referenti delle confederazioni di Cisl e Cgil e la Rsu aziendale, la direzione di Speedline, con Andrea Fini, assistita dai legali e dai consulenti di Kpmg, la direzione Ronal assistita dai legali e dai consulenti di Alix partners e la direzione di Callista e per le istituzioni i tecnici dell’unità di crisi della Regione Veneto. All’incontro hanno poi partecipato da remoto la responsabile risorse umane di Speedline Katia Menin, i referenti di Confindustria Veneto est e per le istituzioni l’assessore Elena Donazzan. Nell’occasione i tecnici del Ministero hanno chiesto a Ronal e Callista di dare un riscontro a tutte le questioni poste da Speedline e dalle organizzazioni sindacali nell’ultimo incontro di dicembre 2023. Allora infatti, erano emerse alcune criticità, ad esempio sulla realizzazione del piano industriale, tipologie di produzione, forniture e servizi tecnici, informatici, progettazione etc e il loro costo. A tutt’oggi, secondo la Fim Cisl di Venezia il cui segretario generale era presente all’incontro, entrambe le parti non hanno dato riscontri chiari e concreti. La direzione di Speedline con i suoi legali ha dichiarato di essere pronta ad impugnare l’accordo qualora non ci siano risposte positive da parte di Ronal. L’assessore Donazzan ha chiesto che ci sia maggior concretezza sostenendo la posizione delle organizzazioni sindacali e ha chiesto al ministero di convocare velocemente un incontro per chiarire quanto richiesto. Il ministero ha riconvocato le parti e ha chiesto a Callista e Ronal di onorare gli impegni presi.
“Come organizzazioni sindacali
- ribadiscono dalla Fim - a fronte di un atteggiamento orientato principalmente a prendere tempo, abbiamo ribadito che ci sia una risposta concreta e tempestiva sugli impegni presi da Ronal in merito alla dote, al magazzino e all’utilizzo dei servizi. Abbiamo chiesto al ministero e alle istituzioni di intervenire concretamente perché questa situazione trovi una soluzione al più presto”.
Riccardo Musacco
Momenti difficili della vita, incontri in villa Farsetti
Si è tenuto nelle scorse settimane presso villa Farsetti a Santa Maria di Sala un ciclo di tre incontri su come vivere i vari aspetti della vita quotidiana e quei momenti in cui la vita ci pone di fronte ad avvenimenti che ci mettono a dura prova. Un progetto dell’associazione “Al sorriso di Christian”, realtà che accoglie i familiari di persone decedute e li accompagna nell’elaborazione del lutto e con l’appoggio dell’amministrazione comunale. Particolarmente coinvolti gli assessori alle politiche sociali Silvia Casari e dell’istruzione Gianpietro
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Spolladore appoggiati dalla sindaca Natascia Rocchi. Il primo appuntamento riguardava “Il lutto e la strategia di adattamento”, con la dottoressa Anita Curreli, la quale ha sottolineato l’importanza di vivere il dolore a fondo quando necessario, ma anche nel renderci conto quando il nostro modo di vivere il dolore sta diventando patologico e richiede aiuto. I due incontri successivi hanno parlato di “Coppia e intelligenza emotiva” con Martina Lucarda, psicologa e psicoterapeuta, mentre l’ultimo sul tema “Aiutare i genitori ad aiutare i figli”, con Giulia Trevisan, anch’essa psicologa psicoterapeuta. Un ringraziamento è arrivato all’associazione “Al Sorriso di Christian” da parte dell’assessora Casari. “Ci sono giorni carichi di pennellate di colore, di gioia e di amore- ha detto la sindaca Natascia Rocchi. Altri giorni invece sono dei veri e propri inverni, di freddo e gelate improvvise. Ho pensato a questo quando gli assessori Casari e Spolladore mi hanno presentato il progetto di “Al sorriso di Christian”. La vita è un’opera d’arte che esprime tutti i sentimenti che viviamo”.
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L’azienda Speedline
Santa Maria di Sala
Lavori pubblici.Il vicesindaco Alessandro Arpi illustra il programma in corso
2024, sarà un intero anno pieno di cantieri
Sarà un 2024 caratterizzato da numerosi cantieri aperti nel Comune di Santa Maria di Sala, in particolar modo proprio nel capoluogo dove alcuni edifici pubblici di notevole utilità per la cittadinanza avevano necessità di un ammodernamento. Sono varie le opere i cui lavori sono già partiti, prima di tutto il nuovo asilo nido del capoluogo finanziato dal Pnrr, poi la riqualificazione della palestra, sempre del capoluogo da un punto di vista strutturale e antisismico, con i rifacimenti esterni ed interni con anche l’efficientamento energetico andando ad intervenire anche sulla parte relativa ai serramenti e tutta la struttura in generale. La terza riguarda la sistemazione dell’ex punto prelievi a piano terra dello stabile del municipio per poter ospitare anche l’ufficio dedicato ai servizi sociali e la centrale elettrica. L’obiettivo è portare in sede centrale tutti gli uffici e avere una gestione degli uffici in un’unica sede comunale. Soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi. “Grazie ai fondi Pnrr - spiega Arpi - iniziamo la prima di una lunga serie di interventi in conto capitale che il Comune attuerà”. Ma
ci sono altri interventi in corso d’opera. “Abbiamo lanciato moltissimi lavori - continua la sindaca Natascia Rocchi - solo per l’asilo siamo sui 2milioni e 100mila euro, sulla palestra 900mila euro. Poi l’appalto per il lavoro di messa in sicurezza idraulica dello scolo Caltana con 2 milioni e 100mla dal Pnrr e 400mila
dalla Regione. Inoltre stiamo predisponendo la variante dell’ultimo pezzo di ciclabile di via Caltana, stiamo affidando la messa in sicurezza della scuola di Veternigo. Inoltre le pensiline alle fermate dei bus, l’attraversamento alla curva Beccante e sistemato il tetto del municipio. Certo, sono molto soddisfatta ma la carenza di personale rallenta i processi e i dipendenti sono sotto pressione ma lavorano bene. Ci vorrebbe del personale in più ma vorrei sottolineare la presenza del nuovo dirigente, l’architetto Domenico Grassetto, un vero maestro e i tecnici che con lui seguono i lavori, con me onnipresente”. Recentemente, poi, alla presenza delle autorità cittadine, la sindaca Natascia Rocchi, lo stesso vice Arpi e l’assessore al commercio Daniel Basso è stata inaugurata la nuova sede locale di una nota azienda padovana di materiali elettrici, spostatasi dalla frazione di Caselle a quella di Stigliano.“Punto di riferimento per le aziende e gli artigiani del nostro territorioricorda Basso - e grazie al grande lavoro del loro personale, la sede salese è diventata, per risultati, una dei punti vendita più importanti in Italia”.
Riccardo Musacco
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Guida sicura sulle due ruote
E’ sempre più fondamentale mantenere uno stile di guida appropriato e consapevole dei rischi che si corrono sulla strada, specie quando si viaggia sulle due ruote. Per questo il Ccmotorday, il club motociclistico del corpo dei carabinieri, sezione di Venezia, ha pensato di organizzare un’iniziativa in questo senso nelle scorse settimane presso villa Farsetti a Santa Maria di Sala. Il titolo non lascia adito ad equivoci “Guidare in sicurezza, accendi moto e cervello”. L’associazione, presieduta dal salese Marco Milan, tra l’altro molto attiva nella solidarietà con, a suo merito, diversi progetti di raccolta fondi specie con la Città della Speranza di Padova, ha invitato il famoso pilota collaudatore Fabrizio “Barry” Rivellini per una lezione teorica su come migliorare e rendere più sicuro il proprio stile di guida. L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Santa Maria di Sala, assessorato alle politiche educartive. “Un corso aperto a tutti e gratuito anche ai ragazzi delle scuole - spiega Milan - in quanto prossimi utenti della strada o comunque utilizzatori di moto e scooter”. Rivellini, bergamasco, è un pilota professionista, attualmente gareggia con successo nelle corse su strada ed in particolare nelle gare di velocità in salita.
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Tra cultura e paesaggio. L’associazione la Brenta Sicura propone una nuova edizione dell’iniziativa
Nuovi itinerari per le ville venete
Il riscontro avuto nell’edizione del 2023 ha indotto gli organizzatori dell’associazione La Brenta Sicura, con il supporto scientifico degli architetti Massimo Benetollo, Mauro Manfrin, Antonio Sarto, a pensare quest’anno a nuovi itinerari per la conoscenza delle ville Venete, della Riviera del Brenta ma anche nei vicini territori del Miranese e della Saccisica, come era stato pensato dall’architetto Antonio Draghi nella sua lungimirante visione di museo diffuso, ovvero di valorizzazione di un territorio unico: un gran numero di ville Venete e paesaggi che si affacciano sulle storiche acque del Naviglio del Brenta.
“L’aspetto che il corso cercherà di far conoscere - spiegano gli organizzatori - sarà orientato al rapporto tra i giardini e il “verde” nelle ville. Si partirà da villa Pisani a Stra, l’eccellenza turistica della Riviera, con il suo parco storico, il labirinto, l’area degli agrumi e l’apparato di statue, arredi e percorsi che la contraddistingue. Si continuerà nei parchi pubblici che si sviluppano lungo il fiume Muson nel centro storico di Mirano, tra i mulini, di sopra e di sotto e quindi a Mira, partendo dalle aree naturalistiche dei Molinetti per arrivare al parco giardino annesso a villa Levi-Morenos, una delle ville che meriterebbero il recupero per un uso collettivo. Tra le ville recuperate da conoscere, visiteremo
una delle più importanti e significative della Riviera, villa Ferretti Angeli realizzata a Dolo su progetto dell’architetto Vincenzo Scamozzi, con il suo oratorio e gli spazi esterni, per spostarsi quindi nel graticolato romano di Pianiga dove si trova villa Calzavara-Pinton. Il tour proseguirà nei territori bonificati della Saccisica visitando villa Roberti a Brugine e infine a Noventa Padovana dove conosceremo la rinnovata villa Giovanelli Colonna”. Non poteva mancare la proposta per un punto di osservazione diverso, quello che porterà i corsisti con il battello lungo il Naviglio, percorrendo un tratto di quella via d’acqua storica di collegamento tra Padova e Venezia che meriterebbe per l’associazione,
Case di riposo, difficoltà in vista
Nel 2023, molte famiglie dell’Usl 3 Serenissima hanno dovuto pagare di tasca propria l’intera retta dei familiari prevista per le case di riposo. Motivo? La mancanza di disponibilità d’impegnative di residenzialità finanziate. Sono i dati in possesso di una ricerca svolta da Fnp Cisl Venezia, dai quali emerge chiara la sofferenza di parecchi nuclei nel saldare la quota mensile. Una situazione che, a partire da luglio scorso, ha obbligato tante persone a farsi carico dell’intera somma di ricovero, diversamente suddivisa fra la quota alberghiera a carico dell’utente e quella socio-sanitaria di competenza della Regione Veneto. Ma non solo, perché un altro elemento appare sempre più evidente e marcato:
lo sbilanciamento della disponibilità dell’offerta del privato sul pubblico. E nel 2024 non ci sono elementi rassicuranti, nonostante un aumento di risorse. Se prendiamo l’importo regionale destinato all’Usl 3 a finanziare per l’anno in corso la residenzialità per i non autosufficienti, è pari a 88.378.930 euro, aumentato di poco più di 8,4 milioni rispetto al 2023 (79.972.492,1 0 euro). E questo potrebbe essere sufficiente a coprire, secondo le stime di Fnp Cisl Venezia, fino a un massimo di 4.644 impegnative; il risultato è ottenuto dalla divisione proprio dei 88.378.930 euro per i 366 giorni solari del 2024, divisi ancora per 52 euro, cioè la quota giornaliera d’impegnativa di residenzialità ricono-
Un corso che si avvale del supporto scientifico degli architetti Massimo Benetollo, Mauro Manfrin, Antonio Sarto, quest’anno sarà orientato al rapporto tra i giardini e il “verde” nelle ville che si affacciano sul Naviglio del Brenta
maggiore attenzione da parte di cittadini e delle amministrazioni e con l’opportunità di visitare i borghi risalendo gli argini piuttosto che arrivare dalle trafficate vie carrabili. “Perché talvolta –concludono gli organizzatori - è importante scegliere il punto di vista appropriato per cogliere appieno il senso dei luoghi, la loro storia e il significato che caratterizza il loro presente, per riuscire anche a progettare adeguatamente il loro futuro.” Le iscrizioni quest’anno sono fissate nel numero massimo di 40 ed entro il 15 marzo. La partenza delle visite è prevista il 23 marzo. Per ogni informazione è disponibile la mail eventibrentasicuro@ gmail.com
Alessandro Abbadir
sciuta per ogni anziano non autosufficiente. Ma in base ai Piani di zona (PdZ) 2023-2025, per l’Ulss 3 sono previsti 4.796 posti autorizzati/accreditati (somma dei posti esistenti e quelli in programmazione): ciò significa, che centinaia di persone potrebbero essere costrette a pagare la retta piena. E qui ritorna in gioco la differenza di costi da sostenere tra pubblico e privato; se nel primo caso, l’esborso della media del 2023 in regime non convenzionato è stato di 84,92 euro al giorno per anziano (ovvero 30.995,8 euro annui), nel secondo si sale a 99,20 euro quotidiani (ossia 36.208 euro annui). Una differenza di 14,28 euro al giorno, che in dodici mesi significano 5.212,2 euro in più.
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Museo del 900. Serena Bertolucci ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale
Il 2024 dell’M9 parte alla grande dalla street art del celebre Banksy
Fino al 2 giugno l’esposizione accompagna nell’immaginario artistico di un autore che da oltre un ventennio pone al centro delle sue opere temi di forte attualità, dalle disuguaglianze sociali alla crisi climatica
Non solo un museo, ma un luogo di cultura inclusivo e accessibile, dove coltivare appartenenza e costruire un futuro partecipato. Così si presenterà M9 - Museo del ’900 nella visione del suo nuovo direttore, Serena Bertolucci, che ha preso in mano la guida del Museo con un mandato triennale.
Una visione ampia e composita che il direttore ha presentato insieme alla programmazione per il 2024, e ai risultati del 2023. L’anno trascorso si è chiuso con 100.000 presenze complessive, tra esposizioni e oltre trecento giornate di eventi. Un incremento considerevole rispetto alle 70.000 del 2022 e risultati molto positivi, trainati soprattutto dal successo di Rivoluzione Vedova, che ha dato slancio all’offerta culturale del museo con la sua prima mostra d’arte contemporanea.
Ed è proprio “slancio” la parola d’ordine della nuova direzione con una azione che partirà da una programmazione dedicata all’elaborazione critica dei grandi temi del presente. In quest’ottica si inseriscono le due esposizioni temporanee del 2024, dedicate all’artista britannico Banksy (Banksy. Painting Walls, dal 23 febbraio al 2 giugno 2024), e al fotografo canadese di fama internazionale Edward Burtynsky (Burtyn-sky: Extraction/ Abstraction, dal 21 giugno 2024 al 12 gennaio 2025). Un percorso in cui l’arte contemporanea e la fotografia, in dialogo con la mostra permanente, diventano fonte privile-
giata di interpretazione tanto della storia quanto del nostro presente.
“È con il massimo entusiasmo che inizio la mia avventura in un museo unico in Italia – le prime impressioni di Serena Bertolucci da direttore dell’Museo del ‘900 –. M9 è un luogo che racconta la storia di tutti e, per questo motivo, ha una responsabilità particolare: ascoltare e includere, in un processo di dialogo continuo. Lo faremo nel territorio e nei territori, progettando nuove forme di coinvolgimento per le comunità locali e parlando al pubblico nazionale con grandi mostre che possano fornire gli strumenti per leggere il tempo presente e quello che verrà. Le due esposizioni di quest’anno, dedicate a Banksy e ad Edward Burtynsky, rispondono proprio a questo obiettivo”.
“Siamo felici di avere Serena Bertolucci come nuovo direttore – il commento invece di Michele Bugliesi, Presidente di Fondazione M9 –. Una nomina fortemente voluta in virtù delle dimostrate capacità nella valorizzazione del patrimonio culturale, che segna un altro deciso passo avanti per il museo, teso sempre più a essere un riferimento a livello locale e nazionale”.
La mostra “Banksy painting walls”, dedicata al celebre esponente della street art” sarà aperta al pubblico dal 23 febbraio al 2 giugno 2024. Prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, in partnership con il museo, l’esposizione si addentra nell’immaginario artisti-
co di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale ponendo al centro delle sue opere temi di forte attualità come la crisi climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, i conflitti e i diritti dei popoli.
“Una mostra straordinaria, che mette in luce le contraddizioni del ‘900 e del terzo millennio”, le parole dell’assessore al Turismo di Venezia Simone Venturini, presente all’inaugurazione. “L’arte di strada, la street art, trasformata in opera da esposizione: una contraddizione che ci permette di scoprire e approfondire il personaggio di Banksy. Siamo orgogliosi di trovarci oggi nel cuore di Mestre, città emblema del ‘900, con i suoi errori e le sue contraddizioni, per inaugurare questa esposizione”.
Con Banksy. Painting Walls, mostra unauthorized, il Museo conduce i visitatori all’interno dell’immaginario di un autore che da oltre un ventennio influenza profondamente la scena culturale mondiale; un universo artistico che trova la sua cifra nei contrasti e nelle contraddizioni che affondano le proprie radici nel Novecento e deflagrano oggi nelle emergenze del nostro tempo: la crisi climatica,
i conflitti mondiali, i fenomeni migratori. Da questi orizzonti muovono le oltre settanta opere presenti in mostra, al centro della quale si stagliano i tre muri originali, dipinti da Banksy nel 2009, nel 201 0 e nel 2018 e provenienti da collezioni private, che hanno come protagonisti tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere particolarmente sensibile alle tematiche intorno alle quali gravitano gli interessi dell’artista inglese.
Icona dell’esposizione è Season’s Greetings, apparso nel 2018 Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dall’OMS la città più inquinata del Regno Unito. Il murales ritrae un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che però, girando l’angolo del muro, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone dell’immondizia in fiamme.
Accanto a Season’s Greetings, i muri Heart Boy e Robot/Computer Boy completano, insieme agli altri pezzi unici esposti, il panorama artistico di una mostra che vuole far riflettere sull’immediato paradosso che mette in scena, quale il proces-
so di sacralizzazione dell’arte pubblica, che da oggetto di fruizione democratica viene estraniata dal suo contesto, esposta alle mire del mercato e infine musealizzata. È così che le contraddizioni raffigurate dalle opere di Banksy con lo stile satirico e di denuncia distintivo dell’artista, diventano esse stesse oggetto di una contraddizione ancora più marcata, che la rottura del rapporto dialogico tra street art e tessuto urbano produce. Il dialogo tra opera e contesto, inoltre, assume un ulteriore significato con la mostra in funzione del tempo e dello spazio di esposizione: Banksy. Painting Walls, infatti, arriva in M9 a cinque anni dalla realizzazione dell’opera Migrant Child a Venezia. Il murales di Dorsoduro, di cui è stato recentemente annunciato il processo di restauro finanziato da Banca Ifis, main sponsor dell’esposizione, sarà dunque interlocutore diretto di una mostra che si propone come un vero ponte tra laguna e terraferma: l’invito sarà quello di spostarsi tra i due luoghi, con visite guidate e pedalate urbane che stimolino la discussione sul ruolo del patrimonio nelle città.
Giorgia Gay, Massimo Tonizzo
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Provincia
Il libro. Scritto dall’avvocato e sindaco di Cavallino - Treporti con il giornalista Francesco Cassandro
Storie di avvocati e ordinaria giustizia: “In scienza e conoscenza” di Roberta Nesto
S’intitola “In scienza e conoscenza” il primo libro di Roberta Nesto, avvocato e sindaco di Cavallino-Treporti. È stato scritto a quattro mani con il giornalista padovano Francesco Cassandro, scomparso a inizio febbraio, poco dopo l’uscita del libro. Dopo l’anteprima nella sua Cavallino-Treporti, il tour di presentazione è partito a inizio marzo da San Donà di Piave. Nel libro sono ricostruite 29 storie che Nesto, come avvocato, si è trovata a seguire nella sua carriera professionale.
“Il libro, - sottolinea Nesto, - è stato scritto quando, confrontandomi con Francesco Cassandro, ho preso il coraggio di raccontare quelle storie che, nel corso degli anni, gli stessi miei clienti mi avevano chiesto di narrare, perché potessero essere di esempio e aiuto ad altre persone, che potrebbero trovarsi nelle stesse situazioni”. Metà sono storie che riguardano aspetti della vita familiare. Come la vicenda di una giovane madre, che naviga tra le difficoltà della vita e le prevaricazioni, per ottenere giustizia e sicurezza per se stessa e le figlie. Oppure il desiderio di un figlio di vivere con il padre dopo la separazione dei genitori, con tutte le sfide legali ed emotive che ne conseguono. Le altre storie riguardano controversie di carattere amministrativo e civile, ma anche vicende di natura penale.
“Sono fatti dai contorni variegati, perché le storie a volte prendono una strada che può essere imprevedibile, - continua Nesto, - ho pensato a questo libro per tanti anni e alla fine, ragionando con Francesco Cassandro, siamo riusciti a quattro mani a trovare la soluzione che lo rendesse un racconto leggero e fruibile. Adesso, purtroppo, Francesco non c’è più. Questa è stata la sua ultima opera e, proprio per questo, è ancora più preziosa e mi rende orgogliosa. Credo che questo libro abbia un valore per quello che potrà insegnare, per le riflessioni e le indicazioni che potrà dare. Se anche una sola persona ne troverà ispirazione, allora sarò contenta”.
Anche la scelta del titolo, “In scienza e conoscenza”, è stata frutto di un confronto tra Nesto e Cassandro. “In scienza, perché il diritto è una scienza, che implica uno studio per essere difeso. Ma tratta di vicende che implicano
anche conoscenza e coscienza. - spiega l’avvocato Nesto - Il filo conduttore che lega le storie è che la vita è complessa. Conviene mirare bene l’obiettivo, avere chiaro lo scopo da raggiungere, cercare il professionista più adeguato e guardarlo negli occhi, per capire se sia la persona giusta per te. L’altro insegnamento è che prevenire è meglio che curare. Meglio informarsi prima, per evitare di commettere errori”.
Nell’introduzione del libro, Roberta Nesto, intervistata dallo stesso Cassandro, condivide una serie di riflessioni sulla sua carriera e le passioni. E racconta
il suo contributo alla comunità, assumendo ruoli come quello in Provincia, anche nella Commissione Pari Opportunità, e nella sua Cavallino-Treporti come vicesindaco prima e sindaco poi.
“Sindaco e avvocato sono due attività che si supportano l’una con l’altra - conclude Nesto -. Facendo l’avvocato, rimani a contatto ogni giorno con i problemi e i valori della gente. Lo stesso facendo il sindaco. L’arricchimento che trai da queste vicende umane, dal coinvolgimento con le persone e dalle loro emozioni, ti aiuta a migliorarti giorno dopo giorno”.
Giovanni Monforte
Sono narrati 29 casi che Nesto si è trovata a seguire nella sua carriera professionale: “Possono essere un esempio e un aiuto a chi si trova nelle stesse situazioni”
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La presentazione del libro a inizio marzo a San Donà di Piave
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Nadia Dandolo sceglie di tornare a gareggiare con l’ Atletico Salese
Un ritorno a casa che racchiude in sé un qualcosa di romantico. Forse è stata la nostalgia di ritrovare l’ambiente dove è cresciuta sportivamente che ha spinto la 61enne mezzofondista Nadia Dandolo a lasciare la società per cui gareggiava, la Asi atletica di Roma per tornare all’Atletico Sala dove mosse i primi passi nel mondo dello sport. L’atleta corse in categoria master ma nella sua carriera ha portato a casa successi e piazzamenti di rilievo a livello italiano e internazionale. Classe 1962, già nel 1981 prese parte ai campionati del mondo di corsa campestre di Madrid dove portò a casa la medaglia di bronzo nella gara a squadre. L’anno successivo si presentò ai mondiali di cross di Roma, dove si classificò nona a livello individuale e si aggiudicò la medaglia d’argento a squadre. Sempre nel 1982 si classificò quinta nei 3000 metri piani ai cam-
pionati europei di atletica leggera indoor. Nel 1990, dopo aver conquistato la medaglia d’oro nelle corse campestri internazionali del Campaccio e della Cinque Mulini ed essersi classificata quinta ai mondiali di corsa campestre, partecipò al Golden Gala a Bologna, dove corse i 5000 metri piani in 15’11”64, prestazione che le valse il
Nel 1991 l’atleta ora
61 enne, fu medaglia d’ argento nei 3000 metri piani, ai Giochi del Mediterraneo di Atene
record italiano. Ma poco più di un mese dopo Nadia infranse un altro record, quello dei 10 000 metri piani, che corse in 32’02”37 conquistando la quinta posizione ai campionati europei di atletica leggera di Spalato. Nel 1991 conquistò la
Pallacanestro Spinea, 30 anni di attività
Più di 30 anni di esperienza sotto i tabelloni per far crescere tanti giovani e raggiungere notevoli risultati sportivi, senza dimenticare i grandi nomi che hanno vestito la canotta biancorossa dei Bears della Pallacanestro Spinea. Era il 1990 infatti quando un gruppo di amici, amanti della pallacanestro, decise di unire le forze per dar vita ad una nuova realtà cestistica nella terraferma veneziana. L’avventura del sodalizio biancorosso inizia dal basso, ma l’entusiasmo è tale da iniziare già l’anno successivo la scalata verso vette più ambiziose. Dal 1993 al 1998 la società lavora principalmente nel settore mini basket sotto l’egida del presidente Giovanni Sissi. Nel 1998 si forma un nuovo gruppo di dirigenti sotto la guida esperta di Roberto Casson, che iniziò un programma all’interno delle scuole del Comune. Ora Roberto non c’è più, ma la
medaglia d’argento nei 3000 metri piani ai Giochi del Mediterraneo di Atene e l’anno successivo si classificò nuovamente quinta ai mon-
diali di cross di Boston. Ai campionati europei di atletica leggera di Helsinki 1994 si classificò ottava nei 3000 metri piani. A livello na-
zionale in carriera a collezionato tre titoli italiani nella corsa campestre, uno nei 3000 metri piani e uno nella staffetta 4×1500 metri. Soddisfazione è stata espressa dalla società sportiva salese per poter riabbracciare e riavere ancora tra le proprie fila l’atleta di casa. “Oggi è una giornata un po’ speciale per la nostra società - hanno dichiarato i dirigenti sui social .È tornata ad allenarsi sulla pista dove aveva cominciato a correre all’età di 15 anni, Nadia Dandolo. Oggi è stato perfezionato il suo trasferimento dalla società Asi Atletica Roma all’ Asd Atletico Sala. Elencare tutti i suoi successi ed i primati ottenuti nella sua carriera, sarebbe operazione lunga ed alla fine magari incompleta. Noi siamo felici di averla con noi, ciliegina sulla torta del nostro gruppo master da circa un anno costituito ed in continua crescita. Benvenuta Nadia”.
Riccardo Musacco
gestione è affidata nelle mani fidate dei figli Giorgia e Nicola. Una crescita avvenuta grazie a una stretta collaborazione con i Bears Mestre che militavano in B, riuscendo a portare nei vari anni i ragazzi di Spinea ai massimi livelli nei campionati giovanili nazionali. Nel 2009/2010 la Pallacanestro Spinea vince il campionato con una squadra interamente composta da giocatori provenienti dal vivaio, passando a giocare nel campionato di serie “D”. Molti i nomi noti del basket nazionale che sono passati per la società spinetense, come Maurizio Buscaglia, allenatore in Serie A, Andrea Gracis, nazionale che ha chiuso qui la sua carriera e Federico Casarin attuale presidente della Reyer. Oggi la Pallacanestro Spinea conta su un florido vivaio di circa 200 atleti tra minibasket e basket con la prima squadra che milita in serie D. (r.m.)
24 www.lapiazzaweb.it 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it Sport
Atletica. Dopo una lunghissima carriera costellata di successi
Il gruppo della Pallacanestro Spinea
Nadia Dandolo durante una gara
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#Regione
Lo scenario. Si avvicina l’appuntamento con le elezioni, sarà un test cruciale Europa,
Italia, Veneto: tra divisioni e incertezze le forze politiche alla ricerca di una direzione
Si allontana la prospettiva del terzo mandato per Zaia, la Lega ci prova ancora con un disegno di legge, secco no dal Partito Democratico
Terzo Mandato
Il primo atto della partita per garantire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e ai presedenti di regione, è andato in scena poche settimane fa in Commissione Affari Istituzionali e si è concluso con un respingimento della proposta avanzata dalla Lega Nord che, in quella sede, ha trovato il sostegno soltanto di Italia Viva.
Esplorando, però, dall’interno le posizioni dei partiti non sembra che le posizioni siano poi così monolitiche come emerso dal voto in Commissione.
Dentro la Lega Nord, che ha ritirato prima del voto l’emendamento per i sindaci portando avanti solo quello per i presidenti di Regione, c’è chi è fortemente convinto di questa operazione, che consentirebbe a Zaia in Veneto e a Fedriga in Friuli di ricandidarsi, e chi, consapevole che il provvedimento sarebbe stato respinto, lo ha votato perché non gli venisse rimproverato di non aver fatto neppure un tentativo per salvare i propri presidenti di regione. Ragionamento diametralmente opposto quello del Partito Democratico: la posizione ufficiale è quella che non prevede terzi mandati, ma sono molti dentro al partito a non condividerla soprattutto coloro i quali sono maggiormente legati ad alcuni pezzi da 90 come i presidenti regionali Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e ai Sindaci Nardella (Firenze), Decaro (Bari), Ricci (Pesaro). Decisamente contraria, in questo caso, senza contraddizioni interne, Fratelli d’Italia che non vede l’ora di capitalizzare, anche dal punto di vista amministrativo, la grande forza elettorale di questi anni.
Il Segretario Regionale della Lega Nord, Alberto Stefani ha già annunciato che questa partita è solo all’inizio e che ci riproverà at-
traverso la presentazione di una proposta di disegno di legge strizzando, anche l’occhio al Partito Democratico e mettendo sul piatto la possibilità di discutere insieme i caratteri della riforma autonomista dello Stato. Proposta, questa rispedita prontamente al mittente dal segretario regionale Democratico, Andrea Martella che non intende “barattare i futuri assetti del Paese con una norma salva Zaia”.
La Lega Veneta e la Lega Romana
Blaise Pascal, in un proprio noto scritto, affermava che “il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Potremmo dirla così la divaricazione, sempre più profonda, tra la Lega Veneta e la Lega Romana. Il partito territoriale ha un cuore che vuole l’autonomia, che rifiuta il Premierato Forte, che chiede il terzo/quarto mandato per Luca Zaia e che soffre l’esuberanza di Fratelli d’Italia che, quotidianamente, prenota posti per futuri sindaci, per la presidenza della regione Veneto e che si appresta a fare un boccone degli alleati alle prossime Europee.
La Lega che siede a Roma, quella del “Salvini Premier” che ha preso il posto del “Nord” nel simbolo per intenderci, questa ragione non la conosce, o non la vuole comprendere. Troppo necessario, soprattutto in una fase di debolezza elettorale, il rapporto con gli alleati di Governo per potersi permettere di cedere alle pulsioni del territorio. E se anche Luca Zaia, solitamente distante dai dibattiti interni e dal prendere posizioni troppo manifeste, si è lasciato di recente andare ad un “preferivo la Lega Nord”, significa che qualcosa sta per accadere.
L’Europa chiama?
A misurare la temperatura del Governo ci penseranno certamente le tante elezioni amministrative,
ma soprattutto quelle Europee. Il voto per andare a Bruxelles, infatti, è il più politico di tutti per definizione, non ci sono gli schieramenti e si indica il partito che si preferisce senza alcuna “turbolenza” territoriale. Per intenderci se piace un sindaco per il proprio Comune si può anche scegliere di votare la persona, quindi, in particolar modo nei piccoli municipi, quello è un test fortemente influenzato da situazioni locali. Per le Europee invece si vota solo il partito.
Anche in questo la variabile si chiama Zaia: il Presidente ribadisce a ogni piè sospinto che non si candiderà per le Europee nono-
stante le pressioni del suo partito che vedono in lui un antidoto a quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta nel derby tra alleati. Una scelta, quella del “Doge Veneto”, granitica o una tattica volontà di non dare l’impressione di non credere più nel quarto mandato? Lo si potrà scoprire presto, anche se per comprendere cos farà Zaia nel caso in cui non andasse in Europa c’è molto tempo visto che il suo mandato scade nel 2025 salvo proroghe determinate dal Covid del 2020.
Nel PD non ci sono molte più certezze: la leader nazionale Elly Schlein sembra determinata a
candidarsi in tutte le circoscrizioni nonostante in molti glielo stiano sconsigliando anche per non prestarsi ad un confronto diretto con Giorgia Meloni che potrebbe compiere, guidando le liste di Fratelli d’Italia, la stessa scelta. L’altra variabile è determinata da Stefano Bonaccini: il Presidente dell’Emilia Romagna, uscito sconfitto dalle primarie del PD pur avendo vinto il voto nei circoli, è in scadenza proprio come Zaia. La Segretaria Nazionale lo vorrebbe in Europa, ma lui sembrerebbe preferire un ruolo nazionale sempre che non si riapra la possibilità di candidarsi nuovamente alle regionali. (r.r.)
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L’intervsita. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto
“L’autonomia avrà il via libera in tempi brevi, con il terzo mandato elettori liberi di scegliere”
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ora la battaglia per l’autonomia è approdata in Parlamento.
Come andrà a finire? Ci sarà davvero l’autonomia come l’aveva pensata la Lega?
Sinceramente penso di sì, perché stiamo parlando di applicazione della Costituzione. Non c’è nulla di eversivo in questo. Al di là di chi si è fatto scudo dell’inefficienza per le sue pretese politiche fuori luogo, che hanno poco a che fare con questo tema, l’autonomia verrà data alle regioni che la chiedono. Questo prevede la Costituzione. Più che le regioni che remano contro, cercando di frenare le richieste del Veneto, sono convinto che vi siano attività di lobby promosse da alcuni esponenti dei ministeri che non intendono perdere il proprio potere di mettere un timbro su qualche carta. Guardando ai territori e alle dinamiche interne alla maggioranza penso che la legge verrà approvata in tempi relativamente brevi.
Altro tema caldo è la vivace
protesta degli agricoltori contro le politiche comunitarie. Che ne pensa?
Ero a Bruxelles proprio nei giorni della protesta e ho visto dai palazzi della commissione europea quello che stava avvenendo. E’ la reazione a cinque anni delle misure imposte con il green deal, che presenta logiche e obiettivi assolutamente utopistici. L’appoggio da parte della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha portato l’agricoltura e tutta l’economia europea ad una situazione difficile da gestire. Ciò che è successo con gli agricoltori potrebbe anche ripetersi su iniziativa di altre categorie economiche. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo far qualcosa importante e tutti devono metterci del suo per salvaguardare l’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici, ma non possiamo pretendere che ci siano passaggi impossibili da realizzare perché le tempistiche sono assolutamente assurde. Ciò che abbiamo visto in Europa secondo me è la giusta reazione a delle politiche che nulla avevano di logico
e che invece forse avevano molto di ideologico. Viene a mancare una concreta possibilità di applicazione.
E’ più acceso che mai anche il confronto sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Lei è favorevole?
Assolutamente sì. E non perché c’è in ballo Luca Zaia ma perché secondo me i cittadini devono poter scegliere liberamente chi li governerà. C’è chi pensa che gli elettori siano poco attenti e inclini al ragionamento nel decidere chi dovrà guidare le istituzioni. Noi invece vogliamo che venga lasciato ai cittadini il potere di scegliere, la libertà di indicare il futuro governatore del Veneto. Il limite dei due mandati è assurdo e anti democratico. Sono parole che possono sembrare forti ma dobbiamo lasciare gli elettori libere di scegliere.
Se invece non fosse possibile ricandidare Zaia, come gestirete il rapporto con Fratelli d’Italia che punta ad avere un proprio presidente?
Con gli amici di Fratelli d’Italia andiamo d’accordo e rispondo
che questi aspetti si affronteranno anzitutto sui tavoli nazionali. Ricordo che anche quando Fratelli d’Italia aveva percentuali inferiori alle attuali hanno avuto dei candidati e dei presidenti in regioni strategiche per il partito come la Sicilia o l’Abruzzo. Perciò non vedo nulla di così rivoluzionario se la Lega chiede di restare al timone della Regione Veneto, sia per motivi storici e politici, ma an-
Due milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile in Veneto
La Regione Veneto scende in campo a sostegno della promozione e sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) giovanili con un Bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a 2 milioni di euro. “Il supporto ai giovani che decidono di aprire una loro attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso – dice Elisa Venturini Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresentano il 7,5% delle im-
che visto il risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche, dove la Lega ha ottenuto il maggior numero di voti. Sono aspetti da analizzare con attenzione e penso che una leader sensibile e non smemorata come Giorgia Meloni li terrà ben presenti. Qualche suo colonnello, al contrario, mi sembra abbia la memoria più corta”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
prese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%).
Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.
Per essere ammesse alle agevolazioni,
le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi. Il contributo minimo è di 6.000 euro mentre il massimo è di 51.000 euro: la percentuale finanziabile massima pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda va presentata entro mezzogiorno del 19 marzo.
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L’appello. La parlamentare Pd Rachele Scarpa: Governo e Regione prendano sul serio il fenomeno
“Fondo per i disturbi alimentari, insufficienti i 10 milioni stanziati”
“È stato solo grazie alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi, ma un semplice reintegro non basta, servono più finanziamenti”
Idisturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una crescente preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo, inclusa la regione del Veneto. Questi disturbi, che includono principalmente l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder. “In Veneto, come in altre parti d’Italia, si è assistito a un aumento dei casi di DCA - spiega Rachele Scarpa, parlamentare veneta del Partito Democratico - Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di risorse e finanziamenti per i centri dedicati al trattamento e alla prevenzione di tali disturbi. Se con la legge finanziaria del 2021 si era finalmente riusciti ad istituire un fondo di 20 milioni, la scellerata scelta del governo Meloni di eliminare le risorse ha messo in seria discussione la capacità di azione del nostro sistema sanitario. È stato solo grazie
alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi: un semplice reintegro della metà del fondo, ovvero 10 milioni, che rimangono totalmente insufficienti. Rimane poi aperta la questione del mancato inserimento dei Disturbi Alimentare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Garantire l’accesso universale al trattamento per i DCA attraverso i LEA significherebbe abbattere le
barriere economiche che troppo spesso impediscono alle persone di cercare e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno”. “In sintesi – conclude Scarpa - è imperativo che le autorità regionali e nazionali riconoscano la necessità di aumentare i finanziamenti e le risorse dedicate al trattamento dei DCA. Solo attraverso un impegno concreto e sostenuto sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica.”
Contrassegno unico per disabili Calzavara: “Censite oltre 120 mila targhe on line e soluzioni veloci per pass Ztl”
“Zetatielle Network è il circuito che abbiamo creato riunendo le banche dati e le informazioni sulle quasi 120mila targhe abilitate al transito nelle aree ZTL di 330 comuni veneti”. Così l’assessore alla programmazione, bilancio e personale della Regione Francesco Calzavara, ha annunciato l’avvio del contrassegno unico digitale per le persone con disabilità. “Si tratta di un progetto che abbiamo lanciato come Agenda Digitale del Veneto - ha aggiunto l’assessore - per l’inclusione dei cittadini con disabilità e che nel corso del 2023 ci ha evitato di recapitare quasi un milione di multe ai veneti. Accertamenti di violazioni che sarebbero poi stati contestati producendo un
reale risparmio di oltre 10 milioni di euro solo di spese di notifica. Liberi di muoversi oltre ogni barriera non dev’essere solamente uno slogan o una frase a effetto, ma un servizio concreto, tangibile e fruibile da parte del cittadino che può finalmente superare la barriera virtuale della Ztl per circolare in totale libertà e godere di un diritto previsto dal codice della strada”, ha concluso Calzavara.
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Rachele Scarpa
Francesco Calzavara
World Health Forum. Dal 20-23 marzo il prestigioso seminario con esperti da tutto il mondo
L’intelligenza artificiale nella medicina: a marzo Padova diventa la protagonista
Diversi mesi addietro proprio da queste colonne avevamo titolato “Padova Capitale della Salute” considerato il peso crescente che la città stava assumendo sulla scena nazionale e internazionale in termini di medicina grazie al grande impegno, anche strutturale per questo fondamentale settore e alla collaborazione, di altissimo livello, tra Amministrazione Comunale, Università, Azienda
teatro di questo fondamentale meeting che vedrà protagonisti alcuni tra i principali esperti mondiali in materia.
Si parte, come detto, il 20 marzo a Palazzo della Ragione dove dalle 15 ci saranno gli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani, e della rettrice dell’Università Daniela Mapelli che dialogherà con diversi esperti sul
ti successivi, al Centro Congressi. Tra gli appunti certamente più prestigiosi ci saranno certamente gli interventi di Mihaela van der Schaar dell’University of Cambridge, Tianxi Cai di Harvard Medical School, Boston, di Rosario Rizzuto, dell’Università di Padova, di Giusella Finocchiaro, dell’Università di Bologna. Il terzo giorno, tra gli altri, Alessandro Doria di Harvard Medical School, Boston,
Ospedaliera, Centri di Ricerca e Ulss.
Quasi a voler certificare questa tendenza ecco che dal 20 al 23 marzo Padova ha scelto di ospitare un seminario, forse il più prestigioso che ad oggi si è svolto a livello internazionale, su di un tema di grandissima attualità: l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina.
Dopo l’apertura a Palazzo della Ragione sarà il Centro Congressi il
ruolo proprio degli Atenei. Si parlerà, poi, di pandemia chiedendosi se ci si debba aspettare, per il futuro, qualcosa di simile al covid e di Enti Camerali con il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro.
Il secondo giorno, il 21 marzo, si svolgerà, come tutti gli appuntamen-
Panagiotis Papapetrou, Stockolhm University, Sebastien Ourselin, King’s College London, Henning Muller, HES-SO Valais Techno-Pôle. Nella quarta e ultima giornata di lavori interverranno, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Magnifico Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Paolo Nespoli, Ex Astronauta ESA, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon.
Zaia: “Veneto punto di riferimento della promozione della salute globale”
Presidente Zaia, il Veneto sta mettendo in atto azioni concrete per promuovere l’innovazione nella sanità.Il World Health Forum è il primo tassello?
In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend. Un evento di portata internazionale per riunire esperti della salute globale?
Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari. È la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Questo forum, destinato a crescere di anno in anno, si propone di diventare il nuovo punto di riferimento nel campo della sanità, simile al Forum Economico Mondiale di Davos, ma focalizzato sulla salute anziché sull’economia.
È emerso il tema delle imprese farmaceutiche e si è notata una carenza di ricerca nel nostro territorio. Questa è un’opportunità senza precedenti, poiché quando sei sotto i riflettori, si avvia un meccanismo virtuoso di promozione e attenzione. Diventeremo un incubatore di innovazione, considerando l’interesse crescente di aziende nel settore delle biotecnologie, della sanità e della produzione farmaceutica. In questo contesto, un forum che si pone al centro dell’attenzione internazionale è assolutamente necessario per catalizzare ulteriori progressi e partnership nel campo della salute globale.
Medicina e intelligenza artificiale: “L’Italia deve fare un passo in avanti”
Una parte significativa del programma del World Health Forum sarà dedicata all’evento Artificial Intelligence for Healthcare, che si terrà il 21 e il 22 marzo, focalizzandosi sull’esplorazione del ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel campo della sanità. Un incontro, ideato dal professor Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e dal professor Roberto Vettor professore ordinario di Medicina interna.
“L’idea è nata dalla necessità di integrare gli studi, le analisi e i progressi tecnologici nel campo della medicina. Ringrazio anche la dottoressa Cristina Degan e il professor Mattia Veronesi per
il fondamentale supporto – commenta il professor Meneghesso –. L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, porterà vantaggi significativi in termini di efficienza medica e riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Ciò non significa l’eliminazione della professione medica, ma offrirà la possibilità di concentrarsi maggiormente sul benessere dei pazienti”.
Tra i relatori di spicco vi sono la Prof. ssa Mihaela van der Schaar (Università di Cambridge), il Prof. Alessandro Doria (Harvard Medical School) e il Prof. Sebastian Ourselin (King’s College London), i quali condivideranno le ultime innovazioni nel campo dell’IA in medicina, evidenziando il suo ruolo cruciale nella
trasformazione digitale delle scienze mediche.
La conferenza affronterà questioni legate all’etica e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che rappresentano uno dei principali temi di discussione odierni. “L’Italia deve fare un passo in avanti nel trovare una soluzione anche in questo ambito. Francia e Germania hanno già superato il divario amministrativo per poter avere le cartelle cliniche dei pazienti e poter analizzare attraverso l’intelligenza artificiale tutti i dati possibili. Le questioni etiche, come la violazione della privacy richiedono un’attenzione particolare sia da parte della comunità accademica che delle istituzioni e della società nel suo complesso”. (s.b.)
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Gaudenzio Meneghesso, Luca Zaia e Roberto Vettor
Economia. Roberto Boschetto (Confartigianato Imprese Veneto) sull’avvento delle nuove tecnologie
“Intelligenza Artigiana, la nostra forza Noi artefici di creatività innovativa”
“L’IA è il mezzo, non il fine, va governata per farne uno strumento capace di esaltare creatività e competenze ineguagliabili dei nostri imprenditori”
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta portando scompiglio nel mondo della finanza e dell’economia. Da una recente analisi di Confartigianato Imprese Veneto emerge che il 36,2% del totale degli occupati italiani (8,4 milioni) potrebbe subire l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata, proprio come è l’artigianato.
Approfondiamo questo aspetto con Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto: “noi l’acronimo I.A. lo leggiamo Intelligenza Artigiana. Una dote indispensabile per realizzare un modello di sviluppo economico e sociale ‘a misura d’uomo’, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese venete. Sapremo vincere le sfide delle grandi transizioni con la forza dei valori artigiani, capaci di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori”.
Vi sono timori per l’avvento dell’intelligenza artificiale anche nei processi produttivi?
“Non abbiamo nessuna paura del nuovo e della tecnologia, come pure nessuna nostalgia per vecchi modi di produrre. Il destino degli uomi-
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ni e degli imprenditori di fronte ai rischi e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale è uno dei temi cruciali per il futuro dell’economia e, in generale, delle nostre società. Confartigianato lo ha messo al centro di riflessioni e di iniziative che puntano sull’intelligenza artigiana per costruire il futuro sostenibile del made in Italy”.
In che modo arrivarci?
“L’intelligenza artificiale è un
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mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare il nostro talento che rende unico nel mondo il made in Italy. Vogliamo consentire ai nostri imprenditori di partecipare alla sfida dell’innovazione per
migliorare l’eccellenza e l’unicità di ciò che producono”.
Quali le conseguenze per le aziende nel prossimo futuro?
“Il nostro Ufficio studi dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformarsi da rischio in opportunità, in un’arma che le piccole imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre Pmi utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. I sistemi di intelligenza artificiale porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Noi siamo certi che L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori”.
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Roberto Boschetto
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Donne, “la vita ricomincia a 50 anni!”
Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè
Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna
“La
vita ricomincia a 50 anni!”: prendersi cura di sé, dal corpo, alla mente, alle relazioni!
E’ il titolo di un interessante progetto che mette al centro la donna, in una fase delicata della sua vita, per promuovere la cultura della prevenzione e del benessere in un contesto di collaborazione tra istituzioni della sanità, della politica-amministrazione, della ricerca e del sociale.
Il progetto, presentato a Ca’ Sugana, è dedicato alle donne in premenopausa ed è promosso dal Comune di Treviso, dall’Ulss 2 Marca Trevigiana e dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con Spazio Donna. Il progetto nasce dall’idea di Giorgia Ghirardo, laureanda in Infermieristica della sede trevigiana dell’Università di Padova, e della sua relatrice, Silvia Sturniolo, sviluppata nell’ambito della sua tesi di laurea. Lo scopo di “la vita ricomincia a 50 anni!” è quello mettere a disposizione del territorio della Marca, dove Giorgia Ghirardo vive, le sue conoscenze e di approfondire la Medicina di Genere per offrire un servizio alle donne “per sensibilizzarle e far nascere in loro la consapevolezza che è importante conoscersi a fondo per prevenire malattie tipiche della menopausa”, sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo.
È stata, quindi, condotta un’indagine
Prosegue alla pag. seguente
MARZO 2024 on-line: /category/salute/
20 febbraio 2020-20 febbraio 2024, a quattro anni dal Covid
“Insieme per un mondo di salute”
La Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socio-assistenziali e del volontariato
20 febbraio 2020 – 20 febbraio 2024, a quattro anni dall’irrompere della pandemia da Coronavirus, il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il Ministero della Salute trasforma questa data in un’occasione per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale sanitario, socio sanitario, socio assistenziale e del volontariato sempre in prima linea negli anni del Covid.
Ma la Giornata del 20 febbraio, non vuole essere solo celebrativa e diventa dunque un’occasione per ripensare in chiave critica i sistemi organizzativi della sanità e di quanti vi operano quotidianamente. “Insieme per un mondo di salute” è lo slogan che vuole rappresentare questa visione più marcatamente interdisciplinare, fondata in modo più convinto su collaborazioni e interazioni tra i professionisti della sanità.
“L’esperienza del Covid – sottolinea la dr.ssa Antonia Demarchi, direttore delle Professioni sanitarie nell’Azienda Ulss 6 Euganea - ha messo in evidenza le fragilità del nostro sistema salute ma ha de-
terminato anche la possibilità di rileggere criticamente i sistemi organizzativi all’interno dei quali tutti i giorni i professionisti operano”.
Lo slogan scelto rappresenta dunque il ruolo delle professioni che ogni giorno lavorano, spesso in condizioni difficili, per garantire la salute di tutti e senza citarlo esplicitamente richiama il concetto di One Health, una visione olistica basata sull’integrazione di discipline diverse, un approccio antico e, al contempo, innovativo in cui le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti possono rappresentare un nuovo schema di gestione per rendere efficace e sostenibile il sistema socio-sanitario.
La Giornata è diventata, quindi, un momento di riflessione e condivisione sulla complessità delle organizzazioni sanitarie specificatamente per quanto riguarda l’integrazione dei “saperi”, le modalità di interazione e comunicazione tra professionisti e con l’utente e di come le organizzazioni dovrebbero prendersi cura degli operatori sanitari.
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Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè
Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna
nel Comune di Treviso, patrocinata dall’Ordine dei Farmacisti, indirizzata alle donne in età perimenopausale, per misurare i fattori di rischio cardiovascolare in questo target. In tutte le farmacie del Comune sono state distribuite delle locandine contenenti un QR code per la partecipazione a un questionario anonimo che indagava i comportamenti associati alla salute del cuore, nelle donne di fascia di età compresa tra i 42 e 58 anni.
Sono stati compilati più di 250 questionari nel periodo dicembre 2023-gennaio 2024. I dati raccolti dal questionario hanno messo in luce dei comportamenti mediamente salutistici da parte delle donne, oltre che una spiccata attenzione alla propria salute e una propensione al confronto con i professionisti per approfondire le conoscenze necessarie a un’autogestione ed empowerment personale.
“Quando parliamo di “fare rete” per il benessere dei cittadini e delle cittadine intendiamo proprio questo: coinvolgere le istituzioni, l’azienda sanitaria, l’Ordine dei Farmacisti ma anche l’università per dare maggiori opportunità” sostiene il sindaco Mario Conte.
“Dall’idea di Giorgia Ghirardo – prosegue - è nata un’indagine e una serie di incontri per le cittadine: una catena virtuosa che non può che replicarsi in futuro anche in altri ambiti”. A seguito della valutazione dei dati raccolti, si sono strutturati in un ciclo di cinque incontri condotti da esperti e dedicati a tematiche di rilievo nella menopausa tra le quali, appunto, la salute del cuore. Gli incontri, aperti a tutti e senza necessità di prenotazione, si tengono fine alla fine del mese di marzo nella Sala Convegni dell’ospedale di Treviso, dalle 20.45 alle 22.30. I prossimi appuntamenti saranno dedicati a “Menopausa e cambiamento del corpo”, il prossimo 13 marzo, e “Amarsi da grandi: benessere personale e sociale della donna”, il 20 marzo. Come sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo: “per prevenire è necessario prioritariamente conoscere”.
Giorgia Ghirardo “si è rivolta alle istituzioni con fiducia” unendo l’amministrazione e la politica al servizio di sanità pubblica, ma anche alla ricerca e all’università. Si sono alleate istituzioni e università e diverse generazioni volte a lavorare ad un obiettivo comune: la salute e la prevenzione. Sembra che questo possa essere quello vincente e che si possa prendere come modello per altri progetti.
Infatti, l’azienda sociosanitaria, che “è da anni al fianco delle donne con i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura”, sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, a seguito dei progetti come quello presentato da Giorgia Ghirardo, ha ricevuto dalla Fondazione Onda un premio (assegnato a tutte e sei le strutture dell’azienda) e tre bollini rosa, il massimo della valutazione.
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Prevenzione. La Giunta regionale ampia l’offerta per i controlli
Screening del colon retto anche per la fascia d’età dai 70 ai 74 anni
Screening del colon retto, la fascia si allarga a tutti i cittadini, uomini e donne, di età compresa tra i 70 e i 74 anni. La Giunta regionale del Veneto ha infatti approvato l’allargamento dell’offerta che fino era rivolto alla popolazione tra i 50 e i 69 anni, in linea con quanto previsto all’interno del Piano Nazionale Prevenzione 20202025 e del Piano Regionale Prevenzione 2020-2025, oltre che dalle Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 2022 e dal Piano Oncologico Nazionale 2023-2027.
“Nel Veneto – sottolinea l’assessore veneto alla Sanità e alle Politiche sociali Manuela Lanzarin – il tumore al Colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione, dopo il tumore della mammella e il tumore della prostata. Il Registro Tumori evidenzia come nel 2020 circa il 63% dei nuovi casi siano stati diagnosticati in persone dai 70 anni in su (1900 casi). Si è deciso, quindi, di ampliare le frontiere della prevenzione. La nostra regione, infatti, non si discosta dalla tendenza generale a un progressivo invecchiamento e gli ultrasettantenni sono una parte consistente della società, destinata ad aumentare con l’allungamento delle speranze di vita. Ampliare l’offerta dello screening, significa allargare un intervento di sanità pubblica mirato a ridurre la mortalità grazie alla diagnosi precoce dei tumori e, dove possibile, delle lesioni pre tumorali che possono essere così rimosse”.
I dati del 2022, con più di 371.000 cittadini che hanno risposto positivamente all’invito, danno riscontro di un’adesione di circa il 63%, tra le più alte su tutto il territorio nazionale, con una partecipazione femminile maggiore (66%), rispetto a quella maschile
(60%). Il 4,1% circa dei soggetti aderenti allo screening ha avuto un esito positivo al test di primo livello, ed è stato quindi invitato ad effettuare una colonscopia. Sono stati diagnosticati 324 carcinomi e 2.541 adenomi avanzati, avviando così il relativo percorso terapeutico.
“Sono valori che pongono la sanità veneta in posizione di rilievo a livello nazionale e siamo certi che sia possibile progredire ulteriormente, anche grazie alle azioni di sensibilizzazione che non mancheranno anche in occasione di questo allargamento dell’offerta. Lo screening del colon-retto, assieme allo screening della mammella e della cervice uterina, sono i tre programmi di screening oncologici offerti gratuitamente alla popolazione. Si inseriscono in un sistema di prevenzione molto efficiente e in cui la Regione del Veneto crede fermamente, favorendo anche altre diverse attività, a cominciare dalla sensibilizzazione a favore di corretti stili di vita”.
Lo screening continua ad essere proposto alla popolazione femminile e maschile con cadenza biennale, e tutto il percorso è of-
ferto gratuitamente ed in maniera attiva, organizzando con i cittadini gli eventuali approfondimenti necessari.
Per agevolare gli utenti nella partecipazione allo screening, è attiva in tutta la Regione una collaborazione con le farmacie territoriali. Seguendo le indicazioni contenute nella lettera di invito, i cittadini possono rivolgersi ad una delle farmacie aderenti, sia per ritirare il dispositivo da utilizzare per raccogliere il campione a domicilio sia per consegnarlo poi alla stessa farmacia. Nello specifico, il test di primo livello si basa sulla ricerca nelle feci di tracce di sangue, non visibili ad occhio nudo, con esame immunochimico. L’esame di approfondimento che segue la prima indagine perlustrativa è la colonscopia, effettuata con sedazione dell’utente.
L’estensione alla fascia di popolazione tra i 70 e i 74 anni inizia già quest’anno con l’invito a coloro che, nati nel 1954, compiono 70 anni. Proseguirà con una graduale progressione fino ad arrivare a compimento nel 2029, interessando tutta la fascia di 70-74enni.
Trapianto di midollo osseo, cercasi la persona giusta per la donazione
E’ sempre valido, e più che mai attuale, l’appello che l’Ulss 6 Euganea rinnova dalle sue pagine social alla donazione di Midollo osseo per sensibilizzare soprattutto i giovani.
L’appello si rivolge infatti a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 36 anni non ancora compiuti. Bisogna essere in buona salute e avere un peso minimo di 50 kg. Basta poco dunque per poter contribuire a salvare una vita: quella di tutti coloro che attendono un trapianto di midollo osseo.
Grazie a un semplice esame del sangue è possibile tipizzarsi, ossia iscriversi nel Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo e diventare, così, possibili match per tutte quelle persone che sono in lista per un trapianto.
Tra loro c’era anche Marco Zabeo, 23enne di Mestre, volontario della Croce Rossa, a cui l’anno scorso era stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta. Purtroppo, Marco non c’è l’ha fatta, ma è possibile cambiare il finale della storia di altre persone che, come lo era Marco, sono in lista per il trapianto. L’invito, dunque, è a riflettere
sull’importanza di un gesto altruista e autenticamente salvifico.
Tutti i residenti nel territorio dell’Ulss 6 Euganea, ma non solo, - che hanno le caratteristiche necessarie per fare la donazione – e fossero interessati a compiere questo passo significativo possono rivolgersi all’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), anche
L’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: “Nel Veneto il tumore al colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione. Nel 2022 il 63% della popolazione veneta ha risposto positivamente all’invito”
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È un gesto semplice, poco oneroso, ma che racchiude dentro umanità ed empatia. Si tratta di un gesto di solidarietà umana,
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con l’avvicinarsi della primavera, il mese di marzo regala in cucina un’ampia varietà di deliziose ricette.
Gli ingredienti disponibili in questo periodo sono differenziati e tutti di grande gusto.
MINI TOAST DI ASPARAGI E UOVA
Una ricetta facile e veloce per trasformare il classico “uova con asparagi” in un piatto nuovo di sapori e consistenza. Sfizioso piatto anche per un brunch domenicale
Ingredienti: 4 fette di pane; 4 uova; 500 g di asparagi; olio extravergine di oliva q.b.; pepe nero q.b.
Preparazione: Eliminare la parte più fibrosa del gambo degli asparagi per agevolarne la cottura, quindi sbucciare la parte più dura con un pela patate. Dividere gli asparagi a metà e sciacquarli sotto acqua fredda corrente. In una padella antiaderente, rosolare lo scalogno finemente tritato con un filo d’olio. Aggiungere gli asparagi e farli rosolare per qualche minuto, insaporirli con un pizzico di sale.Per le uova, ungerne il fondo di una padella e cuocerle fino a far rapprendere l’albume. Nel frattempo, tostare le fette di pane sotto il grill del forno. Disporre il pane tostato su un piatto da portata, quindi gli asparagi e infine le uova.
PASTA CON CARCIOFI, PINOLI E PECORINO
La dolcezza dei carciofi è esaltata dalla sapidità del formaggio pecorino, per un risultato finale gustoso e dai sapori equilibrati Ingredienti: : 320 g di spaghetti; 2 spicchi di aglio; 800gr carciofi; olio extra vergine di oliva; 40 g di pecorino stagionato; sale e pepe nero macinato q.b.
Preparazione: Puliti i carciofi mettere a bollire l’acqua per la pasta. Preparare un soffritto d’aglio utilizzando metà dell’olio e unire i carciofi, facendoli rosolare. Aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta quando necessario e stufare i carciofi per circa 15 minuti o fino a quando non risultano inteneriti. Una volta pronti, si aggiusta di sale e pepe e si fa evaporare il liquido di cottura. Scolare la pasta leggermente al dente e saltarla con i carciofi per un minuto, aggiungendo un po’ di acqua di cottura tenuta da parte. Infine, si aggiunge il resto dell’olio a crudo a fuoco spento. Per servire, si presenta la pasta ai carciofi con una spolverata di pecorino ridotto in scaglie
TORTA GRECA AL LIMONE E MIRTILLI
Un dolce da mangiare tiepido o freddo. Una ricetta originale e facile da realizzare. La croccantezza della pasta fillo alla morbidezza del ripieno profumato. Ingredienti: 300 g di pasta fillo; 300 ml di panna fresca; 2 uova; 100 g di zucchero; 200 g di burro fuso125 g di mirtilli; scorza di limone Preparazione: La pasta fillo va lasciata a temperatura ambiente. In una ciotola, si uniscono uova, panna, zucchero, semi di vaniglia e scorza di limone, mescolando fino a ottenere un composto omogeneo. Si stende il primo foglio di pasta fillo, lo si spennella con burro fuso e si sovrappone un secondo foglio.
Si forma una rosa e si mette in uno stampo imburrato. Si continuano ad accoppiare i fogli intorno alla rosa principale, spennellando con burro fuso. Si inforna a 180°C per 15 minuti. Dopo la prima cottura, si versa la pastella preparata, si aggiungono i mirtilli e si prosegue la cottura per 25-30 minuti. Lasciare intiepidire prima di servire.
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Rubrica a cura di Sara Busato
Si prospetta un periodo altalenante, tra alti e bassi, soprattutto in ambito lavorativo. Ma le energie accumulate consentiranno di superare con successo tutte le prove.
Dopo una prima fase di disorientamento, dovuta alla stanchezza accumulata nei mesi invernali, torna il sereno, l’ottimismo e il buon umore. Si riparte con nuove intenzioni.
Il periodo promette risvolti interessanti, dopo una lunga attesa. Nuove occasioni e allettanti opportunità renderanno il futuro carico di interessanti aspettative.
Vi siete un po’ trascurati, mettendo in primo piano gli impegni e le esigenze degli altri, ora è tempo di dedicare le vostre cure a voi stessi. Meritate un po’ di felicità.
Vi siete sottoposti ad un ritmo massacrante pur di raggiungere i vostri obiettivi per rimettere a posto le cose. Ora è tempo di godersi con un po’ di sollievo i primi risultati di tanti sforzi.
Incontrerete qualche ostacolo nella realizzazione dei vostri progetti e questo richiederà di rivedere in parte strategie e tempistiche. Ma siete caparbi e troverete le giuste soluzioni.
Oroscopo
Avete trascorso un periodo di relativa calma e ora le acque ricominciano ad agitarsi. Si tratta però di situazioni temporanee che non toglieranno stabilità al vostro equilibrio.
Marzo
Marzo, il mese del risveglio
Sintonizzati sul futuro.
Siete partiti svantaggiati rispetto agli altri ma avete saputo recuperare alla grande e ora vi godete il vostro meritato successo. Si apre una nuova fase e siete pieni di idee.
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Sorridete di più e siate soddisfatti di quello che avete: è il frutto del vostro duro lavoro e molti vorrebbero essere al vostro posto. Un po’ di riposo vi farà apprezzare di più le piccole cose.
CAPRICORNO
Vi siete impegnati con dedizione e sacrifici raggiungendo gli scopi che vi eravate prefissati. Avete quindi goduto del meritato riposo e ora siete pronti per ripartire a caccia di nuovi traguardi.
Vivete di sogni e di emozioni e l’arrivo della primavera non fa che alimentare questa vostra caratteristica. Ma ad evitare che voi prendiate il volo ci pensa sempre chi vi riporterà coi piedi per terra.
Tutto rema verso la vostra direzione consentendovi di vivere alla grande questo periodo che vi vedrà protagonisti nel lavoro, nelle amicizie e anche in amore. Approfittatene.
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