La Piazza del Miranese Sud - Gennaio 2023

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In guerra con Bruxelles

Sostenere che il vino uccide, con tanto di etichetta sulla bottiglia, come ha voluto l’Irlanda e come l’Europa ha lasciato fare per ignavia è un segno pericoloso di quella crisi delle istituzioni europee che ha già incassato un brutto colpo con il Qatargate. In quest’ultimo caso, che è finito un po’ in disparte dopo la polemica, gli arresti e la figuraccia dell’Unione europea, si parla di un milione e mezzo di euro ritrovati, ma le dimensioni della corruzione e la sua durata non sono ancora note. Altre sorprese potrebbero arrivare.

Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 10 del Miranese Sud Servizio a pag. 12 Spinea, maggioranza di centrodestra allo sbando La coalizione guidata dalla sindaca Martina Vesnaver va sotto sul documento di programmazione. Le opposizioni chiedono le dimissioni TERRITORIO Nel comprensorio del miranese ora è emergenza abitativa 5
Nuova
per la
scolastica 6 MIRANO Laboratorio all’avanguardia al
8 SPINEA Comune e associazioni in aiuto ai più fragili 15 MIRANO Stop al traffico pesante nella frazione di Ballò 10 SANTA MARIA DI SALA Esponenti della maggioranza entrano in Azione 18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE ascoltali
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NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

È emergenza abitativa nel Miranese

Emergenze in aumento nel Miranese, con parte dei residenti che comincia ad avere grossi problemi economici. E con il rischio di non arrivare a fine mese, aumentano purtroppo anche i casi di chi non riesce a pagare l’affitto o il mutuo di casa, con sfratti, famiglie lasciate letteralmente per strada e gli aiuti economici dei Comuni che spesso non sono sufficienti. Come purtroppo ormai accade in tutta Italia, anche nel miranese sono in costante aumento i nuclei familiari che sono costretti a ricorrere agli aiuti economici dell’assistenza pubblica. Negli ultimi tre anni, per motivi che sono simili in realtà in tutto il paese, tra Covid, perdita del lavoro e rincari energetici, le persone a cui i Comuni del miranese hanno concesso contributi assistenziali sono passate da poco meno di 2.200 a più di tremila. “Un aumento - commenta Andrea Martellato presidente della conferenza dei sindaci dell’Usl 3 - che arriva a sfiorare il 30 percento, dato che è decisamente preoccupante. Questa crescita è infatti chiaro indice di un impoverimento non di pochi, ma di intere fasce della popolazione. Per fortuna con la pandemia sono stati molti quelli che hanno capito di essere nella necessità di fare richiesta, e grazie ai modelli Isee è aumentata la possibilità di recuperare reddito da contributi e sovvenzioni”. I problemi principali si sono avuti a Spinea, città dal forte aumento demografico e che per questo ha risentito maggiormente della crisi, e a Mira, dove si sono invece concentrati casi in aree già conosciute e seguite anche negli anni precedenti alla pandemia. I casi segnalati riguardano in particolar modo le difficoltà per il pagamento delle bollette, mutui e affitto. Con il Covid c’era stato un parziale blocco di sfratti e aumenti, ma ora il problema si sta ripresentando in modo molto evidente. “Come prima richiesta, c’è dunque - conclude Martellato - quella di una intesa tra Comuni e Ater per mettere a disposizione in tempi brevi almeno un centinaio di appartamenti sfitti ma attualmente non abitabili”.

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

In guerra con Bruxelles

Nel caso delle etichette che vogliono paragonare il vino al fumo (proprio nel ventesimo anniversario della legge Sirchia che eliminò le sigarette dai locali pubblici d’Italia) l’impatto con il Veneto è micidiale. In fatto di vino, la nostra regione ha un export che vale 2.8 miliardi. E le conseguenze possono terremotare l’intero settore produttivo, in quanto la scelta dell’Irlanda potrebbe avere un effetto domino in molti altri Paesi.

Sulle confezioni dei prodotti, secondo la nuova disposizione, dovranno essere riportate indicazioni del tipo “l’alcol provoca malattie del fegato” oppure “alcol e tumori sono collegati in modo diretto”, usando una modalità finora contemplata solo per le sigarette.

È un’idea da combattere. Ogni alimento puà essere, in teoria dannoso. Dipende dalla qualità e dalla quantità, come in questo caso. Gli eurodeputati Variati e Berlato hanno già annunciato battaglia. Sarebbe anche da chiedersi come un’idea del genere sia passata senza che loro, o meglio senza che nessuno se ne accorgesse, ma lasciamo perdere. Il governatore Zaia ha già alzato la bandiera di guerra e speriamo che in questa battaglia l’Ufficio della Regione Veneto a Bruxelles diventi un avamposto dell’assalto in terra nemica. Forse la metafora militare è un po’ forte, ma ormai in fatto di agricoltura, anzi di enologia, le battaglie perse (o che si rischia di perdere) sono parecchie.

Il Veneto ha già sofferto per l’eliminazione del nome Tocai (chi se lo ricorda? Avvenne 16 anni fa) e dovemmo cambiare il nome in “Tai”: fu una palese ingiustizia perché i vitigni, il Tokaj ungherese e quello veneto, sono diversi. Adesso il Veneto deve combattere con la Croazia che, con il suo Prosek vuole creare confusione. Quello dell’italian sounding, cioè dei prodotti che assomigliano solo nel nome a quelli italiani (dal parmesan americano oppure i vini Barollo e Montecino) è un affare che ci costa settanta miliardi l’anno. Se riuscissimo a recuperarne almeno la metà potremmo regalarci una finanziaria a costo zero.

Combatteremo anche questa battaglia. I veneziani sono stati capaci di trasportare le navi attraverso pianure e montagne (“galeas per montes” nel 1439) per farle navigare sul lago di Garda e combattere a proprio agio, i veneti riusciranno anche ad avere ragione in questa guerra.

Che è davvero insulsa.

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Gennaio 2023
Martellato (sindaci Ulss3): “Servono subito 400 appartamenti”
del Miranese Sud
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Amministrazione. È partita una sperimentazione attesa

da tempo da famiglie ed insegnanti Cittadella scolastica, nuova viabilità per raggiungere gli istituti

È

stata varata da questo mese la sperimentazione di una nuova viabilità per consentire agli alunni della cittadella scolastica di Mirano, di poter raggiungere in tutta sicurezza le sedi dei tre istituti e cercare di limitare l’uso degli autoveicoli e spingere per una mobilità più sostenibile tramite bus, bicicletta e a piedi. L’avvio è stato preceduto da una presentazione fatta lo scorso dicembre in Municipio del progetto delle variazioni delle vie di percorrenza chieste da tempo dai mobility manager delle scuole stesse, per via delle frequenti situazioni di pericolo in cui si erano trovati gli studenti. Ad illustrare l’iniziativa c’erano il sindaco Tiziano Baggio, le assessore all’ambiente Elena Spolaore e all’istruzione Maria Francesca

Il punto di scarico e carico degli alunni all’entrata e all’uscita dalle scuole, è il parcheggio fra i due stadi

Di Raimondo, il vicecomandante della polizia locale Stefano Sorato, i mobility manager del Levi-Ponti e del Konrad 8 Marzo rispettivamente la professoressa Francesca Da Villa e Roberto Ruzza e la vicepreside del Liceo Majorana Giovanna Baghin. Per Actv i referenti Cimarosto e Carrer, l’Auser che fornisce il servizio “nonno vigile” e Fiab per il sostegno agli spostamenti in bicicletta. Fondamentale il supporto della Città Metropolitana. Nello specifico, come spiegato dall’assessora Spolaore:“Tra le 7.30-8.15 e le 13-14.30 si è pensato che il punto di scarico in si-

curezza sia il parcheggio tra i due stadi. I veicoli, infatti, in arrivo da via Cavin di Sala possono entrare in via Matteotti, lasciare i ragazzi per poi riuscire nuovamente in via Cavin. Chi viene da via Scortegara può fermarsi, scendere e non risalire perché è previsto un tratto a senso unico in questo caso di 24 ore continue. Chi arriva dal centro può raggiungere il parcheggio di via Rosselli, via Matteotti e poi uscire. Per gli autobus i percorsi resteranno invariati. Speriamo così anche di incentivare la mobilità sostenibile e preservare l’incolumità di pedoni e ciclisti”. “Si tratta di un accordo condiviso - ha spiegato il primo cittadino - siamo stati sollecitati dai referenti delle scuole e siamo intervenuti con sopralluoghi sul posto per arrivare a questa soluzione che intende tener conto degli interessi comuni, il diritto allo studio, alla mobilità e alla sicurezza. Inizialmente sappiamo che non sarà facile abituarsi al cambiamento ma monitoreremo la situazione e in caso interverremo in corso d’opera. Indietro non si torna”. “E’ bello che vari enti locali si mettano insieme per trovare una soluzione - ha dichiarato la professoressa Da Villa. “Tutto questo ha anche un valore educativo - ha continuato il professor Ruzza. “Era giusto intervenire, c’erano situazioni davvero critiche- ha concluso la vicepreside Baghin. Da Actv massima apertura al progetto, in particolare sulla diminuzione dei tempi di percorrenza verso la cittadella dal centro città. La sperimentazione è partita, ora non resta che monitorare la situazione.

L’opposizione plaude alla soluzione “ma restano perplessità”

Dall’opposizione un plauso alla soluzione trovata sulla viabilità della cittadella scolastica, seppur con qualche distinguo. “Da Fratelli d’Italia esprimiamo soddisfazione per l’intervento realizzato, in particolar modo sul tratto di via Matteotti - dichiara il consigliere comunale di Fdi Matteo Baldan. In quel punto infatti i veicoli parcheggiavano ormai in modo sfrontato sulla pista ciclabile in entrambi i sensi mettendo a repentaglio la sicurezza dei velocipedi. È un cambiamento più vasto di quello che ci aspettavamo, nel senso che sarebbe stato utile per non interdire al traffico veicolare semplicemente qualcuno che facesse rispettare le regole, ad esempio un nonno vigile o gli stessi agenti

della polizia locale. La sperimentazione invece sarà prevista più su larga scala ma se questo servirà a risolvere quello che noi avevamo già segnalato in un’interrogazione depositata più di un mese fa, vuol dire che si tratta anche di una nostra vittoria, per cui accogliamo la cosa di buon grado. Per noi, comunque rimangono alcune perplessità, ovviamente interdicendo il traffico delle macchine sicuramente la cosa creerà confusione tra gli automobilisti, ci vorrà del tempo per abituarsi al cambiamento ma forse appunto sarebbe stato sufficiente piazzare in loco solamente una pattuglia per risolvere il problema dei veicoli parcheggiati sulla pista ciclabile”. (r.m.)

6 www.lapiazzaweb.it Mirano
Il sindaco davanti ai cartelli che indicano la nuova viabilità

Scuola. L’inaugurazione è avvenuta nelle scorse settimane

Laboratorio all’avanguardia al liceo Majorana

Il Liceo Majorana-Corner di Mirano, istituto di eccellenza del territorio, si è recentemente dotato di un nuovo laboratorio di chimica che andrà ad affiancare quello già esistente e che si propone di rappresentare uno spazio fondamentale per la ricerca e la divulgazione scientifica. L’inaugurazione è avvenuta lo scorso dicembre alla presenza della dirigente, di tutto il Consiglio d’Istituto e dei rappresentanti della Città Metropolitana, nella fattispecie il consigliere Massimo Calzavara e l’architetto Claudio Paggiarin che con l’ingegner Torricella hanno provveduto a realizzare il piano di sicurezza degli ambienti. L’aula in questione, in realtà, era già utilizzata come laboratorio di scienze ma ora è stata totalmente ristrutturata e implementata con ulteriori postazioni fino alle attuali trenta e dotato di nuovissima strumentazione, microscopi e quant’altro a disposizione degli studenti. Sarà anche uno spazio polifunzionale poiché verrà utilizzata anche per l’orientamento, sia in entrata che in uscita oltre ad essere di supporto al nuovo indirizzo biomedico previsto per l’anno prossimo e per gli altri percorsi didattici. Ma l’intenzione dei docenti è anche quella di

iniziative come gli incontri con personalità importanti del mondo scientifico - spiega la direttrice del Dipartimento di Scienze Alessandra Masiero. “Per il 7 febbraio 2023 abbiamo già in programma una lezione col professor Fabio Vianello del Dipartimento di Medicina Comparata dell’Università di Padova che si occupa di nanotecnologie - continua la collega Alessandra Scarpa. Tanto per capirsi lui ha messo a punto una tecnologia per bonificare dal cromo esavalente alcune aree industriali. Utilizza inoltre queste nanotecnologie anche in ambito medico e ambientale. E per far sì che anche un sempre maggior numero di ragazze si avvicini

della ricerca dal titolo “l’eredità di Ipazia”, abbiamo già qualche idea a riguardo, ci stiamo lavorando. Già lo scorso marzo ci siamo collegati con Ilaria Capua dalla Florida che ci ha parlato del centro One Health. Tutte queste attività non saranno dedicate solamente agli studenti di Scienza Applicate ma saranno aperte anche agli alunni di quinta di tutti gli altri indirizzi”. Nella realizzazione di tutto questo si è molto spesa anche la professoressa Chiara Boato. L’intervento è stato possibile grazie ai fondi ricavati dai contributi volontari delle famiglie, del Miur e della Città Metropolitana.

Si sono concluse a Mirano a dicembre, le cinque giornate dedicate all’iniziativa “Puliamo il mondo 2022” che ha coinvolto scuole e cittadinanza sul tema della raccolta dei rifiuti e del rispetto dell’ambiente. Il progetto è stato realizzato grazie al Circolo Legambiente del Miranese ed un contributo del Consiglio di Bacino

Venezia Ambiente attraverso il Bando 2022 “Tutela del territorio”. Il Comune assieme a Legambiente avevano presentato domanda di finanziamento per tre giornate dedicate all’attività di “ricerca dei rifiuti”. Una dedicata ai cittadini e le cittadine di Mirano e due dedicate agli alunni delle scuole miranesi. Inoltre la distribuzione di un pieghevole esplicativo, con un QRcode che rimanda alla sezione del sito di Veritas “Dove lo butto”. La risposta è stata notevole, anche da parte dei dirigenti e dei loro insegnanti e grazie all’impegno dei volontari dell’associazione. Le giornate per le scuole, sono diventate quattro, coinvolgendo la “Alfieri” di Zianigo, “Manzoni” di Ballò e “Petrarca”, “Azzolini” e “Dante Alghieri” di Mirano interessando quasi 300 alunni e 40 docenti. (r.m.)

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“Puliamo il mondo”, un successo le 5 giornate programmate
Mirano

Sicurezza. Decisione del Comune per via Cavin di Sala e per via Vittoria

Limite dei 30 all’ora in nuove strade

Giro di vite da parte dell’amministrazione comunale di Mirano sul tema del rispetto dei limiti di velocità per la salvaguardia di pedoni e ciclisti. Dallo scorso dicembre, infatti, il limite massimo di velocità di 30 km all’ora verrà esteso alla tratta urbana di 1 km e mezzo in via Cavin di Sala e, in continuità via Vittoria, compresa tra l’incrocio con via Beato Angelico, nella zona impianto del tennis e la rotonda in prossimità del Teatro comunale a Mirano. La tratta potrà essere percorsa perciò con un maggior tempo di percorrenza teorico di meno di 1 minuto. Pertanto, considerato che tale limite è già attivo in via Dante, via Villafranca, via Mariutto e via Castellantico, la gran parte delle tratte urbane del capoluogo interessate da traffico di attraversamento è stata portata a questo limite. Tutto questo per arrivare ad un triplice obiettivo, maggiore sicurezza perché una minore velocità significa meno incidenti stradali e minori conseguenze sulle persone, inoltre meno rumore e meno inquinamento e, infine riduzione dei costi infrastrutturali, per il carburante, per le riparazioni delle auto e per le spese mediche grazie alla riduzione dell’incidentalità. Si è arrivati a questa soluzione in quanto, dalle rilevazioni del traffico effettuate si è evidenziato nel tratto di via Vittoria prospiciente la scuola “Dante Alighieri”, nelle 24 ore, il transito di circa 11mila e 700 veicoli, con una velocità media di 40,5

Un progetto per

chilometri all’ora. 2mila di questi veicoli viaggiavano ad una velocità compresa tra i 50 e 75 km/h. “Si tratta di numeri che evidenziano i rischi per le persone presenti in questo tratto di strada urbana e che impongono di intervenire con interventi di mitigazione - dichiara il sindaco Tiziano Baggio. “Questa scelta - prosegue il primo cittadino - che Mirano adotta in linea con la nuova strategia della mobilità che le città europee e italiane più evolute hanno intrapreso, rappresenta una condizione necessaria per migliorare l’ambiente e la sicurezza. Viaggiando in modalità lenta si abbasserà considerevolmente la probabilità di incidenti e si ridurrà

l’inquinamento atmosferico e acustico del territorio. Inoltre, la modalità lenta ridurrà la percezione di pericolo inducendo le persone a utilizzare più frequentemente, la bicicletta. La riduzione della velocità renderà possibile anche la riduzione di alcune sezioni stradali, consentendo quindi la creazione di nuove isole verdi urbane lungo le arterie, che forniranno un contributo importante al contenimento della diffusione di CO2. Sempre nel 2023 saranno realizzati interventi di messa in sicurezza agli incroci tra piazzale Garibaldi e via Vittoria, tra via Gramsci e via Pertini e via Cavin di Sala”.

riqualificare

L’ex scuola del quartiere Luneo a Mirano obiettivo di un progetto di riqualificazione lanciato dai giovani di My Regeneration e True Hardcore Cycle. Dopo la realizzazione nella scorsa primavera di alcune iniziative in questo senso che hanno interessato il Parco Rabin, il quartiere Aldo Moro e il sottopasso di via Taglio Destro, le associazioni giovanili ci riprovano e hanno lanciato l’idea di un “Open space” da crearsi negli spazi dell’ex istituto al momento solo in parte utilizzati, con il sostegno del Comune e il coinvolgimento di residenti ed altre realtà. “L’Open Space si rifà all’Open Space Technology” - dichiarano i ragazzi - ed è una metodologia che permette di creare gruppi di lavoro ispirati e concentrati

il quartiere Luneo

ad una particolare tematica. Il clima che si crea è un’atmosfera intima e piacevole dove ciascun membro è invogliato a dare il proprio contributo e condivide-

re il proprio pensiero. Lo scopo del Luneo Open Space era proprio questo, raccogliere idee e proposte provenienti dalla cittadinanza relativamente a due punti d’interesse del quartiere:

l’ex scuola e la piastra di via Luneo, due luoghi attualmente trascurati dalla comunità e in disuso”. Ed è proprio all’interno dell’ex scuola che l’incontro ha avuto luogo con una notevole partecipazione anche da parte dell’amministrazione comunale rappresentata dell’assessora alle politiche giovanili Alessandra Fiorio, l’assessora alla rigenerazione urbana Elena Spolaore e il consigliere comunale Federico Caldura. “Per fare rigenerazione urbana bisogna “sporcarsi le mani” - spiega Spolaore - e dedicare del tempo alla comunità. Quindi grazie a chi è venuto a trovarci per proseguire il percorso iniziato con i ragazzi di Thc”. Insomma si punta a quartieri sempre più sostenibili e con punti di aggregazione riconosciuti. (r.m.)

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La mappa dei nuovi limiti di velocità
Mirano Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
La limitazione è già attiva in via Dante, via Villafranca, via Mariutto e via Castellantico e sulla gran parte delle tratte urbane del capoluogo

Mirano

Territorio. Dopo la richiesta dei residenti e del Comune, interviene la Città Metropolitana

Ballò liberata dal traffico pesante di attraversamento

Mezzi pesanti banditi dal passaggio attraverso il centro di Ballò, frazione di Mirano. Su richiesta infatti del Comune, nelle scorse settimane fino alla revoca dell’ordinanza stessa a data da destinarsi, la Città Metropolitana di Venezia ha disposto il divieto di transito per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, lungo la strada provinciale Sp 26 – via Ballò, in entrambe le direzioni, nel centro abitato della frazione. Questa modifica della viabilità in quella zona particolare si era resa necessaria per esigenze tecniche, di sicurezza della circolazione e di tutela della pubblica incolumità. Questo tenuto conto sia delle dimensioni della strada stessa che della presenza di numerose abitazioni e servizi urbani. Secondo i dati presentati da Aiscat, l’associazione delle concessionarie autostradali a livello nazionale è stato rilevato che il traffico traffico dei veicoli industriali sulle autostrade italiane ha superato i valori precedenti al periodo pandemico, quindi al 2019. Di contro la Polizia stradale, nel rapporto presentato alla Commissione per la Sicurezza Stradale nel Settore dell’Autotrasporto del Ministero dell’Interno riporta un 2022 con incidentalità in calo tra i veicoli pesanti. Potrebbe trattarsi di un inizio di consapevolezza da parte degli operatori del settore sull’estrema importanza di mettere a disposizione infrastrutture sempre più adeguate al trasporto pesante evitando i centri urbani, e dell’attenzione alla guida per mettere in sicurezza se stessi e gli altri utenti della strada. L’amministrazione comunale ha accolto positivamente questa presa di posizione ringraziando la Città Metropolitana per la celere adozione di questo provvedimento. La richiesta da parte del Comune era stata inoltrata in un incontro tecnico con i referenti dell’ente metropolitano lo scorso novembre nel municipio di Mirano ed è stata accolta in tempi rapidi. Itinerari alternativi per i mezzi pesanti sono stati individuati nelle arterie che attraversano le diverse zone industriali e produttive fino alla rete autostradale, senza interferire con il centro abitato di Ballò. Il tutto considerando che, come si legge nell’ordinanza, il quadro infrastrutturale che com-

Uno spazio per la meditazione all’interno del Duomo di San Michele

prendente il Passante di Mestre associato alla autostrada A4, ha disegnato un nuovo itinerario per i mezzi pesanti dotato di un adeguato livello di servizio. Sono esclusi ovviamente dal divieto di transito i mezzi di emergenza, in servizio pubblico, dei frontisti e i mezzi autorizzati alle operazioni di carico/scarico merci presso gli insediamenti produttivi ubicati lungo il tratto in oggetto. “Ringrazio la Città Metropolitana per

questo provvedimento - dichiara il sindaco di Mirano Tiziano Baggio. Con la Città Metropolitana stiamo lavorando complessivamente per migliorare la gestione della circolazione dei camion”. Insomma la frazione di Mirano è stata liberata dai tir di attraversamento almeno per ora e i residenti sperano che questa soluzione sia resa una costante nel tempo.

Riccardo Musacco

Uno spazio dedicato alla spiritualità e alla contemplazione a Mirano, all’interno del principale luogo di culto della città, il Duomo di San Michele Arcangelo da poco riqualificato e restituito alla comunità. Si sono conclusi poche settimane fa i lavori di ripulitura, tinteggiatura e risistemazione del pavimento della Cappella dedicata al Sacro Cuore che oggi si può ammirare in tutta la sua bellezza grazie allo sforzo profuso dai volontari della parrocchia stessa. L’intervento, di ordinaria amministrazione, ha permesso di rendere l’ambiente

decisamente più luminoso e accogliente. “Grazie al lavoro di volontari silenziosi e al sostegno di donatori illuminati, che ringraziamo di cuore - ha dichiarato il primo cittadino Tiziano Baggio - è tornata a nuova luce e restituita ai fedeli, cittadini e visitatori. Un patrimonio di bellezza e cultura miranese da visitare e riscoprire”. Il particolare che colpisce immediatamente il visitatore è il dipinto del Cristo, di autore anonimo, che si prende la scena sovrastando l’altare e cattura l’attenzione con il suo sguardo particolarmente penetrante. La cappella, inoltre, si caratterizza anche per la lapide posta all’ingresso che testimonia l’origine seicentesca dell’intero edificio sacro. Tutto questo, infine, anche a seguito dell’inaugurazione del campanile restaurato assieme alla facciata, potrà anche rivelarsi un volano per incentivare i flussi turistici a passare per Mirano e apprezzarne le bellezze artistiche, architettoniche e ambientali. Insomma sia per i miranesi che per i tanti visitatori ci sarà la possibilità di ammirare una bella struttura con opere d’arte di pregio e spesso non molto conosciute, ma che vanno riscoperte e valorizzate promuovendone la bellezza dentro e fuori dal territorio. (r.m.)

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Maggioranza a pezzi: bocciata sul documento di programmazione

Il 2022 che finisce tra le polemiche in consiglio a Spinea, e il 2023, appena iniziato, si prevede già difficile per la maggioranza di Martina Vesnaver, messa in minoranza per varie assenze proprio sul bilancio e a forte rischio di perdita pezzi. Gli ultimi consigli comunali del 2022 a Spinea hanno avuto esiti decisamente inattesi, con la bocciatura del documento di programmazione prima e il numero legale mancante poi nella seduta prenatalizia e una parziale “raddrizzatura” nell’ultima dell’anno che, però, non sembra aver fatto del tutto quadrare i conti. E se la sindaca Martina Vesnaver minimizza, confermando di fatto la compattezza della sua coalizione, la minoranza parla esplicitamente di consiglio allo sbando e chiede le dimissioni della sindaca. Prima di Natale, l’assenza contemporanea di parte dei consiglieri, a fronte della compattezza invece della minoranza, ha portato all’inattesa bocciatura del documento di programmazione, che

rappresenta le linee guida di attuazione del mandato. Come conseguenza, è stata ritirata l’approvazione del bilancio. Sul finale, poi, è anche mancato il numero legale al momento della votazione del riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Con i consiglieri di minoranza, infatti, sono usciti dall’aula anche Vera Semenzato del gruppo

misto e Claudio Tessari, la prima per mancanza di chiarimenti sull’argomento, il secondo per una scelta “di coscienza, e non politica”. Ma Martina Vesnaver ha subito gettato acqua sul fuoco delle polemiche: “non vedo perché dovrei dimettermi. La sfiducia eventualmente deve essere espressa esplicitamente dalla mia maggioran-

Le opposizioni: “sindaca sfiduciata, si dimetta”

Dura la presa di posizione dell’opposizione, che ha ampliamente criticato la maggioranza di Martina Vesnaver sia per la situazione di instabilità che poteva crearsi sia per la gestione dell’intera questione nelle ultime due riunioni di consiglio del 2022. “Il sindaco Vesnaver è stato sfiduciato nella sostanza - il commento dopo la prima bocciatura - con il no al documento di programmazione che rappresenta le linee guida di attuazione del suo mandato. Come conseguenza della bocciatura del dup, essendo questo un atto propedeutico ed obbligatorio per l’approvazione del bilancio, quest’ultimo non poteva essere votato, e pertanto è stato ritirato. Un segnale forte che dimostra l’incapacità di questa amministrazione di saper ascoltare e interpretare le reali esigenze di questa città come più volte

numerosi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione hanno evidenziato. Sul finale è pure mancato il numero legale, fatto grave perché la seduta è stata chiusa senza poter votare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Abbiamo una città allo sbando, con un grosso deficit nella manutenzione degli spazi verdi, delle aree a parco, nella realizzazione di opere pubbliche e manutenzioni da tempo attese. Crediamo che per il bene di Spinea il sindaco debba dimettersi”. Duro, poi, anche l’atteggiamento per lo svolgimento della seconda riunione, quella che ha visto invece il voto favorevole sui debiti: “Siamo stati richiamati per quattro minuti di ritardo all’ingresso in riunione, quando invece l’ultima volta per tentare di ricompattare la maggioranza si è atteso per iniziare la seduta quasi mezz’ora”. (ma.to.)

za. Per quanto riguarda le assenze si è trattato di una contingenza: ho pertanto chiesto di ritirare il bilancio ma è andato ai voti e non è passato. Dispiace perché con questo atteggiamento, pura espressione di un gioco politico, si è arrecato un danno alla città, bloccando un bilancio che è in salute”. Poco prima di Capodanno, la

ricompattatura per votare i debiti fuori bilancio (pure questi contestati, con l’opposizione che ha abbandonato l’aula e una sostanziale parità di voti). “Le somme non sono state stanziate per spese inutili - spiega Edmondo Piazzi. Sono state utilizzate per la manutenzione straordinaria, per far fronte a emergenza nelle scuole dell’infanzia, elementari, medie, nelle palestre e negli edifici comunali. Le abbiamo coperte con una variazione di novembre, stiamo pagando in ritardo e i soldi ci sono”. Spiegazione che, però, non sembra aver convinto tutti. Ecco, dunque, l’appello di Martina Vesnaver. “L’anno alle porte propone diverse e importanti sfide - dice -. Infatti, la città si accinge ad affrontare grandi e tanto attesi impegni sul piano degli investimenti economici e infrastrutturali. Tutto ciò richiama ancor di più alla responsabilità delle istituzioni a tutti i suoi livelli, ma anche di ciascuno di noi quali cittadini attivi di Spinea”.

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Politica. Ko prenatalizio per il centrodestra, poi parziamente rimediato. I problemi restano
La sindaca Vesnaver: “Si è arrecato un danno alla città“. Al voto non hanno partecipato Tessari e Semenzato La sala del consiglio comunale di Spinea A lato, il municipio di Spinea Sopra: la sindaca Martina Vesnaver

Eventi. Grande partecipazione dopo gli anni segnati dalla pandemia

Moto Club in festa per il mezzo secolo di vita

Festa “doppia” per gli appassionati delle moto a Spinea, con lo storico Moto Club che, seppure con un anno di ritardo per la pandemia, ha potuto celebrare finalmente nelle scorse settimane il mezzo secolo di vita e, di conseguenza, anche il cinquantunesimo anno di attività in un “due per uno” molto apprezzato e che ha visto numerosi presenti, attività a loro volta finalmente raddoppiate e l’impegno confermato di tutti i soci a proseguire l’attività con rinnovata energia. Con la quarantatreesima edizione del “due ruote in festa”, si è chiusa l’attività della cinquantunesima stagione del “Moto club Spinea” che ha risentito ancora dei condizionamenti della pandemia e del difficile momento economico che hanno ridimensionato le attività sportive agonistiche, organizzative e sociali del sodalizio. “Nel club spinetense - spiegano dal direttivo - le difficoltà personali dei soci si sentono e le criticità attuali pongono la moto e il suo mondo in secondo piano, scemando l’interesse e lo spirito dello stare assieme tipico dei motociclisti, limitando

le uscite di gruppo, che hanno fatto saltare anche l’idea della ripresa del Dolomiti Moto International, ma noi non ci siamo mai fermati, e lo spirito resta quello tipico della voglia di stare insieme”. Ecco, dunque, molteplici iniziative annuali organizzate nonostante le difficoltà, dalla tradizionale benedizione delle moto alla Madonna Mora di Borbiago al Memorial Libero Borsari a Marghera, alle due prove del campionato italiano motoraid regolaristico che nella finale di Magenta. Per la prima annata della storia, il gruppo è rimasto a bocca asciutta senza cioè salire sul podio, dopo ben 27 titoli tricolori. Ora, dopo la consueta visita guidata alle moto Guzzi

di fine anno, è tempo di bilancio per poter tracciare il percorso e la preparazione delle proposte per la prossima annata. “Cerchiamo di rilanciare la voglia di moto - l’ovvia parola d’ordine dal direttivo. Necessaria e indispensabile per superare le difficili situazioni che stiamo vivendo tutti nelle nostre famiglie, nel lavoro e nelle associazioni. e soprattutto non trascurando la situazione sanitaria, economica ed il buonsenso, per poter realizzare nel migliore dei modi la prossima stagione moto-ciclistica sempre con noi in moto, ma anche senza, con l’amicizia che ci unisce”.

Morì in vacanza, chiesto il risarcimento

Mori all’uscita dell’ospedale di Feltre per la dissezione dell’aorta e ora i familiari dell’uomo, residente a Spinea e che era lì in vacanza, fanno partire una causa civile contro l’Ulss 1 Dolomiti per il risarcimento dei danni chiedendo un totale di 750mila

euro. Mentre si resta ancora in attesa che il giudice per le indagini preliminari sciolga la riserva sull’opposizione alla richiesta di archiviazione del fascicolo per omicidio colposo aperto a carico del medico di turno al Pronto soccorso di Feltre, la famiglia di Flavio Gatto tramite l’avvocato Enrico Cancellier dopo una mediazione alla quale l’azienda sanitaria non avrebbe risposto, ha lanciato il “colpo” con la richiesta di 750mila euro di risarcimento, divisi equamente tra i tre parenti rimasti in vita. Flavio Gatto si era rivolto all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, mentre stava trascorrendo un periodo di vacanza a Primiero ed era appena uscito quando morì. Entro fine gennaio è intanto atteso il provvedimento del giudice, che darà il via alla causa civile. (ma.to.)

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Massimo Tonizzo

Sociale. Siglati accordi specifici per il 2023 con realtà radicate

sul territorio Comune e associazioni in aiuto alle persone più fragili

I l Comune di Spinea prosegue la sua collaborazione con le associazioni locali anche per il 2023, con la firma di una serie di patti con alcune delle principali realtà presenti sul territorio comunale. Sono Alcolisti Anonimi e Gruppo Al-Anon di Spinea, Avis Comunale di Spinea Odv Eleonora Dante, Fidas di Spinea e SuS Studenti Universitari Spinea le associazioni con le quali sono stati siglati i patti triennali di collaborazione con il Comune allo scopo di garantire interventi e prestazioni socio-assistenziali a cittadini in condizioni svantaggiate, di bisogno o disagio individuale e familiare, derivanti da difficoltà economiche, sociali e di non autonomia. “Il tuttocome spiegano dal Comune - in un reciproco arricchimento e scambio di competenze ed esperienze fra la pubblica amministrazione e il terzo settore, a cui il Comune ha voluto dare impulso e potenziamento, attraverso l’incremento qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizi sociali a favore della cittadinanza, regolati quindi da un patto di sostegno sussidiario, che vede le associazioni parte integrante e attiva dell’offerta. Il patto è il frutto di un lavoro di dialogo e confronto fra le parti, tenendo conto della complessità degli interventi, della loro durata, e regolato secondo le specifiche necessità”. Nello specifico, Alcolisti Anoni-

mi e Al-Anon opereranno con la finalità di aiutare le famiglie di alcolisti a recuperarsi dagli effetti negativi procurati dal problema di un familiare o di un amico, collaborando con il servizio sociale comunale per specifiche situazioni di presa in carico. Avis Comunale di Spinea e Odv garantiranno un’adeguata disponibilità di sangue a tutti coloro che ne hanno bisogno attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue realizzando almeno una volta all’anno la “Giornata della Prevenzione”. Fidas supporterà il progetto”Gardening Terapeutico” realizzato dal centro aggregativo anziani comunale all’interno delle iniziative dei servizi sociali denominate “Arcipelago demenze”. Sus infine realizzerà il progetto di Aiuto Compiti per gli studenti delle scuole elemen-

tari e medie, come prevenzione verso il pericolo dell’abbandono scolastico. “Un progetto ambizioso sia per il nostro Comune sia per le associazioni coinvolte - commenta l’assessore al sociale e vicesindaco Edmondo Piazzi- che confidiamo sarà di mutuo arricchimento e saprà dare risposte sempre più competenti e utili alle fragilità del nostro territorio, attraverso una più stretta collaborazione”. Una collaborazione che non è nuova e nel corso degli anni è stata sempre in grado di dare risposte organizzate ed efficaci alle esigenze della popolazione. Una popolazione che come in tutta Italia e nel Veneto risente ad esempio di un costante invecchiamento e dei problemi a questo legati dal punti di vista delle esigenze specifiche che comporta.

Il sottovaso. Approfondimento su politica e dintorni Febbraio, mese decisivo per la giunta di centrodestra

Diventa incandescente a Spinea la battaglia politica. La maggioranza di centrodestra che sostiene la sindaca Martina Vesnaver perde pezzi: a dicembre è stato bocciato il bilancio di previsione dell’ente. Unite alle assenze qualcuno fra i consiglieri di maggioranza si è pure defilato e il risultato è stato catastrofico. La sindaca in quota Lega minimizza, spiega sostanzialmente che si è trattato di un incidente di percorso che potrà risolversi con dei chiarimenti. Le opposizioni di centro sinistra dal canto loro

a gran voce chiedono che il primo cittadino si dimetta. Il bilancio è uno dei temi dirimenti nell’amministrazione di un Comune, un tema in cui se mancano i numeri le dimissioni del sindaco sono un atto dovuto. Per capire cosa succederà bisognerà attendere febbraio quando il sindaco e la sua maggioranza torneranno in aula ad affrontare l’aula. Avrà la sindaca in quell’occasione la maggioranza? Intanto restano sul tavolo anche altri problemi, quelli con cui i cittadini si confrontano tutti i giorni. Uno

fra tutti quello del doppio senso in via Matteotti. Una questione quella di via Matteotti, che ha diviso letteralmente in due il paese fra i favorevoli che sono dalla parte dell’amministrazione che lo vuole reintrodurre, e i contrari. Ci sono poi i problemi legati alla questione dei fondi dati alle scuole. Per le opposizioni e molti cittadini i fondi Pnrr non sono stati spesi in maniera efficace. Tutte questioni che si sommano e che nelle prossime settimane dovranno avere urgentemente una risposta.

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Massimo Tonizzo Assistenza agli anziani
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Fidas supporterà il progetto “Gardening Terapeutico” realizzato all’interno delle iniziative denominante “Arcipelago demenze”

Santa Maria di Sala

Territorio. Inaugurato in via Cavin di Sala con i vertici dell’Ulss3

Poliambulatorio Salese, servizi per la popolazione

Andrea Barison, campione nella vita e nello sport

I

l nuovo punto prelievi di Santa Maria di Sala ha visto finalmente la luce ed è stato inaugurato lo scorso dicembre al Poliambulatorio Salese di via Cavin di Sala 30 che ha ottenuto l’accreditamento dell’Ulss 3 Serenissima. La nuova struttura andrà a sostituire il vecchio centro che si trova nei pressi del Municipio e che ha dovuto chiudere per urgenti lavori di rifacimento non più procrastinabili. Al taglio del nastro erano presenti Natascia Rocchi, sindaca di Santa Maria di Sala, Massimo Zuin, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’Ulss 3 Serenissima, e Francesca Scatto, consigliera della Regione del Veneto e presidente della VI commissione politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport. L’accreditamento come punto prelievi prevede che le prenotazioni avvengano tramite il servizio online ZeroCoda. Nella fase iniziale, sarà possibile accedere ai prelievi nelle giornate di martedì e venerdì, dalle ore 7.30 alle 9.30. Il Poliambulatorio, nato come struttura sanitaria privata nel luglio del 2021 è in grado di fornire servizi di prevenzione, diagnosi, visite specialistiche, cura e riabilitazione, in uno spazio di circa 300 metri quadrati. La struttura si snoda per tutta la sua estensione a piano terra, per cui è facilmente accessibile anche alle persone con disabilità, grazie anche alla nuova rampa presente all’esterno. Inoltre comprende un’ampia accettazione e sala d’attesa, un ufficio amministrativo, tre ambulatori per le visite specialistiche, due box per le terapie e una spaziosa palestra riabilitativa attrezzata con macchinari all’avanguardia. Adiacente alla struttura è presente un parcheggio gratuito fruibile dai pazienti. “Fin dall’inizio il Poliambulatorio Salese è nato con l’intenzione di fornire servizi essenziali alla cittadinanza e diventare un punto di riferimento radicato nel territorio salese e limitrofo - spiegano Simonetta Zane e Nicolò Regazzo i titolari. Il punto prelievi convenzionato con l’Ulss doveva essere avviato entro pochi mesi dall’apertura del Poliambulatorio, poi la pandemia Covid-19 e il contesto sanitario col quale abbiamo dovuto convivere hanno rallentato l’iter costringendo a rivedere la

programmazione. Adesso siamo pronti e il punto prelievi, che va a sostituire quello un tempo presente presso il Municipio, diventerà un riferimento fondamentale per la cittadinanza”. Insomma un servizio ora a disposizione di tutta la cittadinanza atteso per anni ora in grado di dare una risposta concreta alle esigenze della popolazione di Santa Maria di Sala, del capoluogo e anche delle frazioni.

Rinascere a 20 anni a nuova vita dopo una terribile malattia che ti ha colpito e tornare poi a praticare le proprie passioni. Questa è la commovente storia di Andrea Barison di Santa Maria di Sala, classe 2002 giovanissimo calciatore già nelle giovanili del Padova e ora in forza al Real Martellago in Promozione D che nel 2021 scopre di essere malato di leucemia ma che con una grande forza d’animo e attorniato dall’affetto dei propri cari riesce in tempi brevi ad uscirne e tornare sul manto verde a difendere i colori della propria squadra. Andrea non ha mai mollato, ha tenuto duro e ha seguito le indicazioni dei medici

A PORTATA DI CLICK.

dello Iov di Castelfranco e siamo ora a raccontare un lieto fine, dopo la recente scomparsa che aveva lasciato sgomenti del campionissimo Sinisa Mihajlovic per la stessa patologia. “Era ottobre 2021 quando ho avvertito i primi sintomi e mi hanno diagnosticato la malattia - racconta Andrea - è stato spiazzante, ho avuto un momento di vuoto che ho dovuto riempire con quello che ho trovato attorno a me. Mi sono subito rimboccato le maniche e sono andato avanti. I miei genitori che hanno solo me, non sono riusciti a star fermi, hanno continuato a lavorare ma mi hanno sempre seguito nel mio percorso. I medici inizialmente non si sono espressi perché ci vuole tempo per capire ma con il proseguire delle terapie ci sono stati i primi segnali positivi e per l’estate 2022 abbiamo concluso l’iter. Inizialmente i dottori mi hanno permesso solamente di allenarmi con la squadra e poi mi hanno dato l’ok anche per scendere in campo regolarmente. Ora avrò ancora due anni di terapie in casa, sono sotto stretto controllo ma per il resto riesco a fare una vita normale. A chi si trova nella mia situazione dico che dopo le pioggia esce sempre il sereno, non mollate mai anche nei momenti più difficili e tenetevi stretti amici e parenti”. (r.m.)

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L’INFORMAZIONE LOCALE
L’apertura del nuovo poliambulatorio

Politica. Nella maggioranza la decisione di un assessore e una consigliera Gianpietro Spolladore e Laura Bugin aderiscono ad Azione

Novità in vista nello scenario

politico a Santa Maria di Sala all’interno della maggioranza che sostiene la sindaca Natascia Rocchi eletta prima cittadina alle elezioni dello scorso giugno. Ma comunque senza alcuno scossone per gli equilibri interni alla coalizione. I due esponenti di Lista Salese, infatti, l’assessore all’istruzione Gianpietro Spolladore e la consigliera Laura Bugin, pur restando all’interno del gruppo politico a cui aderivano, hanno deciso di formare la cellula locale di Azione, il movimento politico creato dall’ex ministro Carlo Calenda che assieme a Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi, si era presentato alle ultime elezioni politiche andando a formare il cosiddetto Terzo Polo. Il tutto con la benedizione di Marco Garbin, segretario regionale del partito, presente anch’egli alla conferenza stampa di presentazione del progetto. La sezione locale, per ora, conta su sei elementi e Spolladore ricoprirà anche il ruolo di referente di zona. “Nessuna rottura con l’amministrazione - precisa Spolladore - “Lista Salese continuerà ad esistere e ad appoggiare la maggioranza. La visione di Azione esce dagli schemi ideologici e al contrario si basa sulle competenze. La nostra adesione va intesa nell’ottica di una naturale convergenza, come un ulteriore step di un progetto politico che rientra pienamente nella storica collocazione di centro che abbiamo da sempre sostenuto come civica. Riteniamo poi che una sezione cittadina di Azione, possa portare un valore aggiunto, andando a rispondere alle esigenze di quei cittadini che si riconoscono nella politica “del fare”. L’obiettivo che ci poniamo per i prossimi mesi è quindi quello di consolidare il gruppo con un attento lavoro sul territorio. È stando in mezzo alla gente che vogliamo fare politica, animati dalla passione e dall’amore per la nostra comunità. Nel nostro Paese ci sono troppe contrapposizioni e questo scontro destra-sinistra è ormai fuori tempo massimo. Questa è un’esperienza politica che abbiamo pensato di sviluppare parallelamente anche per una crescita personale e di gruppo. Il fatto che oggi siamo qui, e che in molte altre realtà sta avvenendo la stessa cosa, significa che Azione è anche il partito dei territori”. Il progetto politico di Azione, in Veneto, sta

Un corso per gli appassionati della degustazione del vino

raccogliendo numerose adesioni. Anche a Mirano, ad esempio, si è da poco formata la federazione del Terzo Polo tra Azione e Italia Viva, entrambe già presenti come realtà distinte, in città. “In Veneto siamo nati a marzo - spiega Garbin - e contiamo già 1400 iscritti di cui 280 nella provincia di Venezia. Vogliamo che i giovani si avvicinino a noi e parlare di soluzione dei problemi al di là delle ideologie”.

Riccardo Musacco

Un corso articolato in tre serate per gli appassionati di vini che vogliano approfondire maggiormente le tematiche relative ad un prodotto che da sempre rappresenta uno dei biglietti da visita del Made in Italy nel mondo. Ad organizzare l’iniziativa è Soluzione Vino che con il progetto “Facile Sommelier” si è fatta conoscere in questo settore, e il circolo “L’Isola che non c’è” di Stigliano di Santa Maria di Sala. Le lezioni si terranno nella sede di quest’ultima in via Fracasso 32/E e che ha già lanciato le iscrizioni per le date in cui si terrà l’evento, il 15 e il 22 febbraio e il 1 marzo 2023 a partire dalle

20.30. Il programma prevederà un percorso attraverso tutto l’Abc del buon degustatore, sommelier, partendo da come si realizza un vino, all’apertura della bottiglia con tutti gli attrezzi necessari fino a tutte le fasi della degustazione con anche approfondimenti sui relativi abbinamenti con i cibi. Al termine del percorso previsto un “Vinoquiz” finale con in palio una Magnum di Prosecco e un certificato di partecipazione. E’ possibile aderire ed avere informazioni inviando la richiesta attraverso il portale https://www. soluzionevino.it/ avvicinamentoalvino o su whatsapp al numero 328 2192322. Insomma una buona occasione per imparare a conoscere le nostre ricchezze che arrivano dal territorio. Va detto che la qualifica di sommelier offre anche degli sbocchi lavorativi se curata con attenzione. La figura del sommelier infatti è molto richiesta nel settore Food&Beverage, nell’alta ristorazione specializzandosi nei ristoranti di lusso e, se si riesce a far carriera, diventare Head Sommelier ed essere a capo di un’equipe molto organizzata. Se invece ci si vuole allontanare dal mondo della ristorazione è possibile diventare un consulente libero professionista dove si possono aiutare le aziende vinicole, gestire il marketing del vino e guidare degustazioni nelle cantine. (r.m.)

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Santa Maria di Sala
Gli esponenti di maggioranza alla presentazione di Azione in paese

Porto di Venezia in cima alla graduatoria per l’assegnazione di 16 milioni di euro

16 m ilioni di e uro per l’implementazione di progetti logistici intermodali focalizzati sul settore agro-alimentare. Si tratta di fondi PNRR che il Ministero dell’Agricoltura dovrebbe assegnare all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, i cui piani di adeguamento di via Elettricità a Porto Marghera e di realizzazione di un ponte ferroviario sul canale Ovest si sono posizionati rispettivamente al secondo e quarto posto nelle graduatorie finali.

Il Ministero e Invitalia eseguiranno ora entro 120 giorni l’istruttoria tecnico-finanziaria dei progetti per valutarne la sostenibilità finanziaria, la cantierabilità e la coerenza del programma di spesa. A fronte di un esito positivo dell’istruttoria, il Ministero adotterà il provvedimento di concessione del contributo a fondo perduto, determinando l’importo esatto nonché gli obblighi e relativi adempimenti in capo all’AdSP.

Per quanto riguarda il ponte ferroviario si tratta di un nuovo collegamento tra la dorsale sud–ovest del Porto di Venezia e la stazione di Venezia Marghera che consentirà di ridurre le interferenze tra la rete stradale e ferroviaria e i tempi complessivi delle manovre ferroviarie. Su un totale di 17 milioni di investimento, L’Autorità ha chiesto e ottenuto 9 milioni di euro di finanziamenti PNRR, pari al 52,9% dell’investi-

mento. La differenza risulta già “coperta” da 8 milioni del fondo complementare del Ministero delle Infrastrutture.

Il progetto di adeguamento di via Elettricità prevede il raddoppio dell’esistente binario ferroviario, l’adeguamento funzionale della piattaforma stradale e il contestuale riassetto dei sottoservizi.

Il finanziamento PNRR si attesta sui 7 milioni di euro, pari al 36,8% del costo totale dell’investimento. La differenza sarà finanziata con fondi MISE.

“Un’ottima notizia per il sistema portuale lagunare e per la città di Venezia” commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. “L’implementazione di questi progetti, che hanno ottenuto un’ottima valutazione da parte del Mini-

stero dell’Agricoltura, ci consentirà di potenziare i collegamenti logistici nell’area sud-ovest di Porto Marghera, dove si trova la direttrice principale per l’ingresso ai terminal da sud e dove si concentrano attualmente circa il 50% del traffico di veicoli pesanti in entrata al porto e il 55% del traffico ferroviario portuale. Ne beneficerà particolarmente il settore agro-alimentare, eccellenza dello scalo veneziano che alimenta buona parte di questi flussi, ma anche la cittadinanza che, al termine dei lavori, potrà sperimentare una fluidificazione del traffico e un miglioramento della sicurezza stradale, sia grazie al potenziamento dell’intermodalità su rotaia, sia grazie al previsto intervento di separazione tra il traffico industriale-portuale e quello urbano”.

Turismo, a Venezia dall’estero anche d’inverno

Per la stagione invernale 20222023, Venezia si è confermata una meta turistica di forte attrattività, non solo presso il pubblico italiano ma anche a livello internazionale. Questo è quanto emerge dall’analisi condotta da FlixBus sul traffico passeggeri registrato nei fine settimana di Capodanno e dell’Epifania. Nella top 10 delle tratte dirette a Venezia che hanno riscosso più successo, figurano infatti, nell’ordine, quelle in partenza da Milano, Bologna, Roma, Torino, Firenze, Trieste, Monaco di Baviera, Verona, Lubiana e Budapest, con ben 3 città estere su 10 in classifica. Al prestigio di città d’arte e di crocevia culturale unico nel suo genere di cui gode il capoluogo lagunare, si affianca,

tra i motivi di questo successo, l’alta frequenza dei collegamenti giornalieri fra Venezia e le città estere: da Monaco e Budapest, infatti, arrivano fino a 4 FlixBus al giorno, da Lubiana addirittura fino a 9. L’ottimo posizionamento di Roma e Firenze in questa classifica suggerisce per FlixBus “lo sdoganamento dell’autobus come mezzo privilegiato anche

sulle medie e lunghe distanze, complici la possibilità di viaggiare di notte, ottimizzando i tempi, e una crescente sensibilità alla causa ambientale da parte della popolazione, che tende in modo crescente a prediligere soluzioni di viaggio collettive all’auto privata”. Viceversa, la top 10 delle destinazioni preferite mette in luce una riscoperta, da parte dei veneziani, dell’Italia e delle sue città d’arte, che vengono preferite alle destinazioni internazionali. Una tendenza che riflette anche il trend che si è andato affermando nel turismo a partire dalle prime riaperture dopo la fase più critica dell’emergenza sanitaria, con il consolidamento graduale del turismo domestico.

Sono destinati all’adeguamento di via Elettricità a Porto Marghera e alla realizzazione di un ponte ferroviario sul canale Ovest che porterà benefici al comparto agroalimentare e al traffico cittadino

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Intermodalità. Il ministero dell’Agricoltura dovrebbe passare i fondi del Pnrr all’Autorità di sistema portuale

Carnevale diffuso, ritorno in grande stile da Venezia alle isole, da Mestre a Marghera

Festeggiamenti in tutta la città tra spettacoli, divertimento e carri allegorici dal 4 al 21 febbraio. I segni dello Zodiaco danno vita a mondi immaginari per far sognare il pubblico. Il sindaco Brugnaro: “Un tuffo nel passato per pensare al futuro”

Parte dalla laguna, ma si allarga su tutto il territorio cittadino, il Carnevale di Venezia che, dal 4 al 21 febbraio, riunirà in un unico palinsesto tutte le iniziative pensate per il divertimento di adulti e bambini. Un Carnevale diffuso, che quest’anno si ispira ai segni dello Zodiaco e ai simboli di terra, acqua, fuoco e aria, per dar voce alla libera espressione del proprio segno originale. “Take your Time for the Original Signs”, che porta la firma del direttore artistico Massimo Checchetto, è il calendario di iniziative promosse dal Comune di Venezia e realizzate da Vela spa per dar vita a mondi immaginari capaci di far sognare il pubblico del Carnevale.

L’edizione del 2023 vede il grande ritorno delle sfilate dei carri allegorici mascherati su tutto il territorio cittadino, dalle isole della laguna - Lido, Pellestrina e Bura-

no - alla terraferma - Campalto, Zelarino, Marghera, Dese e la novità di Mestre. In cartapesta, coloratissimi e maestosi, i carri sfileranno per le vie delle isole e delle città in un tripudio di coriandoli, figuranti in maschera, musica e stelle filanti.

Il cuore di Mestre, Piazza Ferretto, e le vie limitrofe saranno protagoniste del “Carnival street show diffuso” con una programmazione di spettacoli (durante i week end del sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12 e nei giorni della settimana “grassa” da giovedì 16 a martedì 21) che vedrà esibirsi i migliori interpreti dell’arte di strada. Musica, circoteatro, clownerie e strabilierie capaci di incantare tutte le fasce d’età. Sempre in Piazza Ferretto verrà allestito un teatrino che farà da palcoscenico per il concorso, rivolto ai bambini, della mascherina più bella, oltre ad ospitare il set fotografico a 360°.

“Il Carnevale di Venezia quest’anno guarda indietro per guardare avanti. Un tuffo nel passato per pensare al futuro - commenta il Sindaco Luigi Brugnaro -. Le origini ed il significato di questa che è una delle feste veneziane più famose al mondo prendono spunto dai Saturnali latini e dai culti dionisiaci greci, grandi celebrazioni religiose che prevedevano l’uso di maschere e rappresentazioni simboliche, rielaborandole per i propri fini. Il Carnevale di Venezia del 2023 è questo, è festa di

tutta la città e di chi la vive e di chi la ama. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, usciranno per le calli e per i campi per divertirsi, ridere e gioire, celando la propria identità dietro una maschera che rende, per quel momento, tutti uguali. Una festa per tutti, soprattutto per i bambini e per le famiglie con un format che ricalca quello vincente dello scorso anno: tanti spettacoli diffusi e situazioni che si svilupperanno nei diversi luoghi del territorio comunale e metropolitano, dalla città antica e dalle isole fino a estendersi nelle piazze delle Città di Venezia: da Mestre a Marghera, passando per Zelarino, Chirignago, Favaro, Tessera e Malcontenta”.

A Venezia, ad inaugurare le danze sarà invece l’Opening Parade, sabato 4 febbraio alle ore 20.00 sul Canal Grande, per uno spettacolo fatto di colori, giochi di luce e musica riuniti in una grande performance galleggiante, mentre domenica 5 alle ore 11.00 sarà la volta del tradizionale corteo di imbarcazioni tipiche locali, realizzato in collaborazione con il Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e capitanato dalla mitica “Pantegana”. Nei giorni successivi, il centro storico sarà invaso dall’arte di strada, dalle maschere che parteciperanno al tradizionale Concorso della Maschera più bella in Piazza San Marco, dal fascino delle 12 Marie, ambasciatrici del Carnevale stesso, ma

anche da performance artistiche indimenticabili che animeranno i Dinner Show & Ball ufficiali a Ca’ Vendramin Calergi. Imperdibile lo spettacolo sull’acqua “Original Signs” all’Arsenale, uno show fatto di visioni immaginifiche, luci, tecnica e sensibilità, che offrirà 30 minuti di pura magia. Una parata di forte impatto visivo e artistico, un luogo mitico dove artisti provenienti dalle più disparate discipline potranno raccontarci i loro segni.

Inoltre, gli spazi culturali della cit-

tà apriranno le porte al pubblico per ospitare spettacoli, concerti ed eventi capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, proponendo un programma declinato sul tema di quest’anno. Tra questi, le aperture straordinarie dei musei del circuito della Fondazione MUVE, oltre alla programmazione proposta dalla Biennale di Venezia e dai teatri cittadini. Per aggiornamenti e programmi consultare il sito ufficiale www. carnevale.venezia.it e i canali social #CarnevaleVenezia2023.

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eventi. “Take your Time for the Original Signs” lo slogan dell’edizione 2023
Grandi

Pubblicazioni. L’ultima fatica letteraria di Eugenio Ferrarese

“Zobeide & Company” gustoso il libro che racconta i chioggiotti

Simpatici momenti di vita che fanno parte della città di Chioggia. Su questa idea è costruito “Zobeide & Company” di Eugenio Ferrarese, pubblicazione di racconti che sbirciano tra usi e costumi del clodiense; con sapiente linguaggio e narrazione auto ironica.

Protagonista dell’opera è Zobeide, chioggiotta sposata con figli e che vive in una non meglio precisata calle di Chioggia, che testimonia (più o meno consapevolmente) con le vicende della propria quotidianità cosa significa “essere chioggiotti”. Leggendo tra le righe dei racconti sulle inseparabili “bici elettriche”, il singolare dialetto chioggiotto, le interminabili giornate passate al mare e molti altri goliardici riferimenti, è davvero difficile non sorridere (forse proprio riconoscendo le proprie abitudini). L’autore raccoglie in quest’opera i racconti scritti in decine di anni

(parte dei quali già pubblicate in testate giornalistiche locali); confezionando un’opera leggera e che allo stesso tempo invita a riflettere. La formale presentazione in città è fissata per Venerdì 27 Gennaio, nella cornice di Palazzo

Grassi. Eugenio Ferrarese nasce nel 1957 a Piove di Sacco e per decenni (19852021) insegna Lettere all’Istituto tecnico commerciale “Domenico Cestari” di Chioggia. Sposato e con un figlio, collabora con numerose testate giornalistiche locali (Il Gazzettino, Nuova Scintilla, La Piazza di Chioggia, Big Chioggia). Nel 1990 pubblica il libro di poesie “Anche se la voce svanirà” . Il radicato legame con la città è testimoniato dall’attiva partecipazione al mondo dell’Associazionismo locale, in particolare l’Associazione Culturale La Bricola, l’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD Marathon Cavalli Marini e il Circolo Scacchistico Clodiense. Il ricavato della vendita della pubblicazione sarà devoluto a LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).

“Naturografie”, gli autoritratti della Laguna di Roberto Ghezzi

Sono dei veri e propri autoritratti della Laguna, “sindoni” d’autore dove la natura terracquea dell’Alto Adriatico racconta sé stessa, le opere che l’artista contemporaneo Roberto Ghezzi realizza nel suo progetto artistico e scientifico naturografie mettendo straordinariamente in dialogo arte, natura e uomo. Per la realizzazione dei suoi lavori, Ghezzi sceglie il luogo dell’installazione e la tipologia di tessuto che verrà lasciato parzialmente immerso nell’acqua, demandando così al tempo e alla natura stessa il completamento dell’opera. La luce, il vento e la pioggia, le piante e gli organismi che vivono in quelle acque agiscono sulle tele per creare paesaggi vivi e sempre diversi: nascono così opere che non rappresentano semplice-

mente il paesaggio, ma lo sono. Questa particolare tecnica, in cui artista e natura disegnano insieme affascinanti vedute astratte e contemporanee, è stata applicata da Ghezzi in questa occasione nella

Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Ex Magistrato alle Acque – Venezia) e in altri luoghi dell’arco costiero dell’Alto Adriatico: l’esito potrà essere ammirato a partire da venerdì 3 febbraio al Fondaco dei Tedeschi, a Venezia nella mostra quae Naturografie. Roberto Ghezzi solo exhibition.

Il progetto artistico è a cura di Start cultura e EContemporary realizzato la collaborazione di T Fondaco dei Tedeschi, il Patrocinio di Regione Veneto e Comune di Venezia, il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Venezia) e il partenariato di CNR IOM (Trieste), CNR ISMAR (Venezia) e della Riserva Naturale Statale Oasi WWF di Valle Averto.

Leggendo tra le righe dei racconti sulle inseparabili “bici elettriche”, il singolare dialetto, le interminabili giornate passate al mare e molti goliardici riferimenti, è davvero difficile non sorridere

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Laguna di Venezia, nell’Oasi naturale di Valle Averto, nell’Arsenale di Venezia e in prossimità delle barene rinaturalizzate (a cura del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino
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Il Coni premia 8 dirigenti e 15 atleti con medaglia e stella di bronzo

I

l Coni veneziano coordinato da Massimo Zanotto, ha voluto premiare tutti coloro che hanno saputo distinguersi a livello sportivo e dirigenziale. Quest’anno sono stati otto dirigenti e quindici atleti coloro che hanno ricevuto nel Palazzo della Loggia a Noale, rispettivamente, la stella di bronzo al merito sportivo e la medaglia di bronzo al valore atletico quale “Benemerenza Coni 2020”. Alla cerimonia hanno presenziato anche il presidente regionale del Coni Veneto Dino Ponchio, la vicesindaco di Noale, Alessandra Dini e l’assessore allo sport del Comune Giuseppe Mattiello. A fare gli onori di casa i due amministratori noalesi, Mattiello è stato anche dirigente sportivo mentre la vicesindaco Dini ha ricordato l’importanza della pratica sportiva sottolineando anche la grande attenzione del Comune per i propri concit-

tadini. Da parte sua, il presidente regionale del Coni Dino Ponchio ha ricordato come il Veneto sia da sempre un chiaro esempio per lo sport nazionale con i suoi 650.000 tesserati, 180.000 addetti ai lavori e 14.860 società sportive. “Il desiderio del Coni è fare – ha sostenuto Ponchio. Quest’anno sono stati promossi 30 corsi della

Fra i premiati: per il kajak

Francesco Iannoli, tiro con l’arco Marco Marchelle, la nuotatrice Giulia Salin

scuola dello sport e validati 100 nuovi centri Coni, dati che testimoniano l’eccellenza dell’avviamento allo sport regionale”. Prima delle premiazioni il delegato veneziano Massimo Zanotto ha sottolineato come lo sport sia ”un

messaggio importante per i ragazzi, una forma d’inclusione senza diversità di genere”. La consegna delle benemerenze ha visto premiati con il riconoscimento della stella di bronzo al merito sportivo, quattro dirigenti arbitrali del calcio: Carlo Angelelli, Danilo

Festa del ciclismo veneziano, tutti i riconoscimenti

Come ogni fine anno si è svolta la festa del ciclismo veneziano, tradizionale appuntamento di fine stagione, organizzato dal comitato della Federciclismo di Venezia guidato da Gianpietro Bonato. E’ stata l’occasione per consegnare premi e menzioni. Tre riconoscimenti speciali sono andati all’Asd Pedale Veneziano per i 109 anni di attività, alla Sorgente Pradipozzo per i 50 anni ed a Lorenzo Salvadori per l’impegno nell’organizzazione del Criterium Veneto. I premi individuali sono stati consegnati a Nicole Righetto, per il settore fuori strada (campionessa italiana esordienti primo anno di ciclocross e mountain-bike), ad Alessio Delle Vedove, per la pista, (campione del mondo a squadre juniores) e ad Ares Costa, per la strada (campione italiano cronometro a squadre). Ricono-

scimenti a due tecnici: Ivo Roccon (selezionatore per il Veneto delle squadre fuoristrada) e Pietro Lirussi (tecnico accompagnatore per il Veneto delle squadre fuoristrada). Premiate anche le prime tre società classificate nel campionato provinciale per la categoria giovanissimi: alla prima classificata, l’Uc Martellago - Maerne – Olmo che ha preceduto il Gs Lagunare Controsoffitti e la terza, la Polisportiva Musile. Altri premi sono stati consegnati, per l’ impegno nel settore giovanile, alle società Libertas Scorzè, alla scuola di ciclismo Lions - Cavarzere, alla Cintellese, all’Uc Mirano, alla Sorgente Pradipozzo, al Team Velociraptors e all’Olimpicaorle. A chiudere, riconoscimenti sono arrivati anche per il campionato provinciale per società amatoriali e cicloturistiche. (l.p.)

Campaner, Michele Gottardi e Giovanni Stevanato; la cronometrista Franca Berton, il consigliere regionale degli sport rotellistici Leandro Fernando Naroli e i dirigenti, della Federkombat Raffaele Di Paolo e della Federazione di pallacanestro Roberto De Zotti.

Gli atleti insigniti del riconoscimento della medaglia di bronzo al valore atletico sono stati i canottieri Elena Almansi, Roberto Angelin, Fabio Barzaghi, Sebastiano Carrettin, Luigina Davanzo e Rossana Nardo (tutti campioni italiani) per la motonautica Nicola Dall’Acqua e il campione italiano Celi Juri Tiozzo, per la dama il campione italiano a squadre Mirco De Grandis; per la canoa kajak un altro campione italiano Francesco Iannoli, per il tiro con l’arco Mauro Marchelle, anche lui campione italiano di specialità, per la pesca sportiva e le attività subacque la campionessa italiana di nuoto pinnato Martina Mori, per l’atletica leggera il campione italiano di staffetta Jacques Riparelli, la nuotatrice, campionessa italiana, Giulia Salin e la velista Silvia Zennaro, altra campionessa italiana.

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Ciclisti in gara Il momernto della premiazione del Coni Eventi.
Nelle scorse settimane nel Palazzo della Loggia di Noale alla presenza del presidente Ponchio

#Regione

“Nel nostro bilancio scelte coraggiose, poche tasse e controllo accurato dei costi”

ssessore Calzavara, quali sono gli aspetti salienti del bilancio regionale?

La manovra di bilancio approvata a dicembre in Consiglio regionale e che riguarda il prossimo triennio rispecchia la nostra visione politica e strategica. Contiene scelte coraggiose che dimostrano la capacità e la qualità amministrativa, un controllo accurato dei costi e un livello di tassazione contenuto, mantenendo e rilanciando i servizi ai cittadini del Veneto. Il bilancio di previsione cuba 17 miliardi e 316 milioni di euro di cui 9,7 miliardi dedicati alla sanità, capitolo che costituisce il 75% della spesa regionale. Seguono 3,3 miliardi destinati alle partite tecniche, 1,5 miliardi per la politica regionale, 1,4 miliardi legati alla programmazione comunitarie e infine 1,2 miliardi per le anticipazioni di liquidità in ambito sanitario. Questo è il risultato della squadra Veneto, che è fatta di Amministratori pubblici, che è fatta di dipendenti pubblici, che è fatta di imprese, che è fatta di rappresentanze sindacali, che è fatta di volontariato.

Caserma Montegrappa di Bassano (100mila nel ’23; 100mila nel ’24), nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Venezia (200mila euro nel ’23)”.

La sanità impegna gran parte del bilancio, quali le novità per il 2023?

Abbiamo stanziato più di 14,2 milioni di euro nel 2023, 1,97 milioni di euro annui nel 2024 e nel 2025 per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza (Extra-LEA) tra cui ricordo le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia da parte dell’università degli studi di Padova presso l’azienda Ulss n. 2.

Quali gli altri stanziamenti di rilievo?

“Su un totale oltre 17,3 miliardi alla sanità veneta vanno 9,7 miliardi, abbiamo valutato ogni singola voce nella distribuzione delle risorse”

“L’autonomia sarà una riforma a saldo zero, con un decentramento di competenze, i vantaggi ci saranno per tutti”

Avete scelto di non aumentare l’addizionale Irpef, perché? A fronte di prestazioni pubbliche in costante miglioramento, da 13 anni il Veneto mantiene un comportamento fiscale di bassa tassazione. Questo significa che a fronte di una leva di gettito mai azionata riusciamo a finanziare linee di spesa che si sono evidenziate anche nelle ultime settimane. Si tratta di interventi di natura culturale, destinati parte al Teatro Stabile del Veneto (750mila ’23; 1 milione nel ’24; e 1,250 mila euro nel ’25), parte destinati all’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini che si terrà nel 2024 a Vicenza (250mila euro nel ’23, 350mila nel ’24), parte a contributo all’Ana per la messa a norma dell’ex

Abbiamo riconfermato i 31 milioni di euro annui per il prossimo triennio 2023-2025 a favore delle scuole paritarie del Veneto e lo stanziamento di quasi 6,2 milioni di euro per le borse di studio universitarie (incrementati di 2ml euro con l’emendamento presentato e approvato in Prima Commissione consiliare il 30 novembre), oltre ai 10 milioni di euro per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni di euro per il buono scuola. Ricordo anche i 78 milioni di euro stanziati nel triennio 2023-2025 per il sistema della formazione professionale.

Altra partita importante riguarda il cofinanziamento regionale a sostegno della programmazione comunitaria. Nello specifico sono 38 milioni di euro per la programmazione comunitaria 2014-2020 che si sta concludendo e 229,89 milioni di euro di cofinanziamenti regionali per la nuova programmazione comunitaria 2021-2027.

É stato difficile trovare le risorse in questo periodo di crisi? La legge di bilancio si articola in diversi interventi che dimostrano

non solo la capacità di programmare la gestione finanziaria con una visione a lungo termine, ma anche di saper utilizzare in maniera efficiente le risorse. Abbiamo valutato ogni singola voce di bilancio nella distribuzione degli oltre 17 miliardi così come la spesa discrezionale per delega. Un intervento significativo riguarda il sostegno alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riducendo dall’8,5 al 3,9% l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) a loro carico, anche al fine di riequilibrare la disparità di trattamento fiscale che sussisteva prima della legge di bilancio, tra attività pubbliche, maggiormente gravate e attività private che offrono servizi di assistenza agli anziani operanti nello stesso settore. Inoltre, è stata aumentata da 45.000 a 50.000 euro la soglia massima di reddito per poter beneficiare dell’agevolazione sull’Addizionale regionale Irpef a favore dei soggetti disabili, che pagano lo 0,9% anziché l’1,23% di base prevista dalla legge statale.

L’autonomia come potrebbe incidere sul bilancio del Veneto?

L’autonomia significa assunzione di responsabilità. È con questo spirito che è prevista dalla Costituzione. Chi è contro

l’autonomia va contro la nostra Carta fondamentale: quella stessa che viene definita la più bella del mondo e di cui non si può esserne paladini a fasi alterne, a seconda dei propri interessi. Si tratta di una riforma a saldo zero con un decentramento di competenze ma spendendo gli stessi soldi. I vantaggi ci saranno sia per i cittadini del Nord sia per quelli del Sud; ci sarà più vicinanza alle esigenze di ognuno, maggior controllo sulle scelte, minori distanze tra i cittadini e alcuni poteri decisionali.

É il principio di sussidiarietà e la vera sfida per un rinascimento del Paese.

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L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara Francesco Calzavara assessore al bilancio

“Dalla Manovra 35 miliardi a famiglie e imprese”

S ottosegretario Bitonci, dalla legge di bilancio quali i benefici per le aziende, le famiglie e anche le ricadute in Veneto?

“È una legge di bilancio importante, di oltre 35 miliardi, di cui 21 vanno in aiuti alle famiglie e alle imprese. Prevede una serie di misure per contrastare il caro energia, tenendo conto che nel mese di gennaio è prevista, ma è già in corso, una forte riduzione del prezzo del gas che porterà anche delle prospettive migliori. Ci ha aiutato moltissimo su questo fronte anche la temperatura mite di questo inverno. Gli aiuti son previsti fino al mese di aprile, ma il governo comunque è pronto e disponibile a finanziare ulteriori aiuti anche per i mesi prossimi, anche fino alla fine dell’anno se dovesse esserci necessità. Poi c’è anche una di riduzione del cuneo contributivo per le imprese. Si tratta di circa il 3% sotto i 25mila euro. La misura è stata indicata come insufficiente da Confindustria e sindacati. Per le partite IVA c’è la novità dell’ampliamento della flat tax, cioè del regime forfettario, da 65 a 85mila euro al 15%. Anche questa è una misura importante, che è stata introdotta quando ero sottosegretario all’Economia nel 2018: sottovalutata all’inizio, in realtà alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto quasi 2 milioni e 100mila partite IVA, su 5 milioni complessive. È un regime molto favorevole perché non si tiene la contabilità, si fanno le fatture senza IVA, si fa solamente la dichiarazione, quindi un regime iper semplificato. È anche quello che noi auspichiamo da molti anni, cioè il taglio della burocrazia. Ci sono poi altre misure che non sono assolutamente minori, come l’assegno unico per la famiglia che è stato ampliato per chi ha più figli, per i portatori di handicap”.

Restando sulla flat tax, la Cgia di Mestre dice che con l’innalzamento a 85mila euro le imprese continuano a pagar di più dei dipendenti. Come risponde?

“Sono due basi imponibili completamente diversi perché per il regime forfettario, e la flat tax per i lavoratori autonomi, bisogna sempre tener conto non si possono dedurre i costi, quindi viene pagata sul fatturato. Io che sono un fiscalista vedo sempre molta confusione quando vengono messi di fianco all’altro due regimi che sono completamente diversi. E poi i lavoratori dipendenti, non si offenda nessuno, hanno una maggior tutela rispetto a chi ha una partita Iva e un’impresa di carattere individuale, senza nessuna copertura di carattere assicurativo”.

Sempre nella legge di bilancio è entrata l’autonomia, quindi una battaglia veneta vinta. Cosa cambierà?

“Intanto diciamo che la bozza è stata presentata al Consiglio dei ministri. È un percorso lungo e, come ho sempre detto, non in contrasto con altri. È op-

portuno intanto approvare una legge quadro, quindi una cornice, dopodiché si lavorerà competenza per competenza. Certo bisogna rendersi conto che finché non vengono calcolati i LEP, che sono i livelli essenziali delle prestazioni, è difficile poter portare avanti i decreti attuativi e delegati che corrispondano poi all’assegnazione delle deleghe, perché i LEP sono quell’asticella che segna su ogni competenza ciò che deve essere

ché si tratta di esternazioni individuali. In realtà direi che la Lega è il partito più democratico che esista: ci sono partiti dove non c’è un’elezione diretta, dove le nomine vengono fatte direttamente da Roma, mentre la Lega invece ha uno statuto, regolamenti, militanti, congressi, sezioni, una scala gerarchica. I congressi fino adesso sono stati celebrati a Verona, a Rovigo e a Padova. A brevissimo ci sarà quello di Belluno, poi Vicen-

e il voto del militante iscritto due anni fa, che ha fatto i gazebo, vale uno allo stesso modo: è la massima espressione della democrazia proprio di carattere popolare”.

Vicenza e Treviso prossimi appuntamenti elettorali di quest’anno, la Lega come si sta muovendo?

“Per Treviso si lavora per la riconferma di Mario Conte, che ha ben lavorato.

Tra l’altro Treviso è una città di centro destra e conoscendo bene Mario Conte so che andrà assolutamente bene a Treviso e anche con un ottimo risultato.

A Vicenza c’è il Sindaco uscente Rucco: anche là si sta formando la coalizione di centro destra e penso che verrà rinnovato anche lui a Vicenza, quindi son due appuntamenti importanti e facciamo in bocca al lupo a tutti e due i candidati”.

In Veneto nel 2025 ci saranno le regionali. Anche alla luce dei nuovi rapporti con Fratelli d’Italia, a livello dei numeri, come ci state muovendo, che cosa prefigurate?

“Il governatore Zaia, alla luce di un grande successo anche di carattere personale, ha un grandissimo consenso. Il risultato ovviamente delle ultime politiche non è un risultato molto buono, non tanto in Veneto dove abbiamo abbastanza tenuto, ma a livello nazionale.

Però io ero in Lega quando era al 2,9 % ed è normale che nel movimento e partito col simbolo più vecchio, dove ci sono continui rinnovamenti anche della classe dirigente, ci siano degli alti e bassi. Quindi io direi di aspettare, lasciamo stare i sondaggi, l’elettorato è molto mobile rispetto a una volta. Poi governando le cose un po’ cambiano, no? Senza nulla togliere ovviamente al lavoro che stiamo facendo adesso al governo, però all’interno dell’equilibrio del centro destra io penso che è un po’ i valori cambieranno”.

Un’ultima domanda. Una valutazione da ex sindaco su Padova, a sei mesi dalla riconferma di Giordani.

erogato al singolo soggetto e ciò invece che poi è di competenza di carattere di carattere regionale”.

Veniamo alla politica. La Lega ha celebrato i primi congressi, altri ce ne saranno a fine gennaio, un commento su questi primi risultati?

“È un grande segnale di democrazia. Io non scendo mai nelle polemiche, che secondo me sono anche negative per il partito, perché la sensazione che si dà all’esterno è magari che ci sia un movimento rissoso, in realtà non è così per-

za, Venezia e Treviso e poi si arriverà all’elezione del segretario regionale. Quindi non c’è una Lega spaccata in due?

“Io non lo vedo tra i militanti. Ripeto, magari c’è qualcuno che preferisce esternare nei giornali o in tv o alla stampa piuttosto che fare un colpo di telefono o partecipare ai congressi e dire magari quello che pensa. Io penso che finito un congresso bisogna accettare il risultato. Votano i militanti. Nel nostro movimento il voto di Bitonci vale uno

“È un momento storico particolare per i sindaci, nel senso che la pandemia li ha molto aiutati, perché non c’è stata la possibilità di confronto elettorale. I sindaci come i governatori hanno avuto una grandissima visibilità, quindi era difficile contrastare qualcosa che era già molto consolidato. Poi la campagna elettorale è anche partita tardi, con il via libera che c’è stato solo a gennaio da Fratelli d’Italia. Insomma tante concause. Poi è logico che i sindaci che sono al secondo mandato, con una pandemia di due anni alle spalle, son stati favoriti. Però sento che non tutto quadra a Padova, che ci sono parecchi temi, che forse non c’è stato il tempo di tirar fuori, quindi vedremo nei prossimi mesi già di cominciare a individuare una compagine che possa al termine del mandato di Giordani, esprimere un candidato contendibile”.

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L’intervista. Il sottosegretario Massimo Bitonci (Lega) sulla Legge di Bilancio
Giorgia Gay
Il sottosegretario Massimo Bitonci

In Veneto 49 Comuni al voto: test a Treviso e Vicenza

La prossima primavera il Comune di Treviso sarà chiamato al voto e, questo rappresenta, certamente uno dei test più significativi che si terranno, in questa tornata, in Veneto. Il Sindaco, Mario Conte si candiderà alla ricerca del bis a capo di una coalizione di centrodestra. Superata ogni suggestione di costruire una coalizione larga con il Terzo Polo si mantiene, quindi, uno schema tradizionale almeno nel centrodestra certamente, così almeno hanno sancito le ultime politiche, con un riequilibrio di forze tra Lega e Fratelli d’Italia.

Il civico Giorgio De Nardi, imprenditore del settore digitale, sarà l’alfiere del centrosinistra. De Nardi tiene a sottolineare la propria matrice civica e sarà affiancato, in questo senso, da una sua lista assolutamente trasversale.

Il Terzo Polo di Renzi e Calenda ha sancito, come da schema nazionale, il distacco, ad oggi definitivo, con il centrosinistra e si appresta a proporre un proprio candidato sindaco. Il nome che sembra essere il più gettonato è quello di Nicolò

Rocco, consigliere comunale che poche settimane fa ha dichiarato la propria uscita dal Partito Democratico.

Anche il Movimento 5 Stelle, che proprio nella Marca ormai diversi anni addietro ebbe una delle sue “culle”, tenterà la corsa in solitaria. È proprio di questi giorni l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco: si tratta di Maurizio Mestriner.

Si preannuncia, quindi, una corsa a quattro salvo sorprese delle prossime settimane. Certamente il risultato delle politiche dello scorso settembre, quando il centrodestra si fermò di poco al di sotto del 50% dei consensi, può certamente apparire, data la frammentazione delle forze che si presentano come alternative, un ottimo viatico per la riconferma del Sindaco Conte. Ovviamente “mescolare” elezioni politiche e elezioni comunali non è una pratica corretta; le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo. Staremo a vedere come si svilupperà la campagna elettorale ormai prossima ad entrare nella sua fase più calda.

La corsa elettorale a Vicenza è molto probabile che finirà con un duello al ballottaggio fra Giacomo Possamai (centrosinistra) e Francesco Rucco (centrodestra). Tutti e due si presenteranno con una lista civica appoggiata dai partiti. Questo è lo scenario delle amministrative di primavera indicato da scelte, dichiarazioni e perfino da un sondaggio di un mese fa, commissionato da Claudio Cicero, ex assessore di Rucco.

Il problema, infatti, è che i due fronti non sono compatti. A destra e a sinistra si muovono leader minori e sono annunciate liste che nascono dalla voglia di autonomia o di vendetta. Il primo caso è quello che riguarda il Terzo Polo di Azione e Italia viva, più una lista locale, “Per una grande Vicenza”, costituita in larga parte da ex Pd: hanno già deciso di correre con un proprio candidato. Fuori uno, quindi, dalla coalizione che vuole costruire Possamai, alla quale parteciperà il Pd (del resto Possamai è capogruppo dei

democratici in Consiglio regionale) e poi si vedrà chi: ex radicali, sinistra, verdi? Siamo alle prime trattative. Anche a destra i movimenti non mancano. S’è detto di Claudio Cicero ma altri sono sulla linea di partenza. Si tratta di ex assessori della giunta Rucco: Matteo Tosetto da un lato e Marco Lunardi e Lucio Zoppello dall’altro. Si tratta, come si vede di un panorama articolato che contribuirà a disperdere voti: difficilmente un candidato riuscirà ad avere il 50% più uno al primo turno. E la sfida si annuncia interessante perché un sondaggio dà Rucco in testa con il 50,5% e Possamai all’inseguimento con 49.5%. È vero che i sondaggi vanno presi con le pinze, perché un bel 35% di interpellati non si esprime, ma – sempre stando al sondaggio – oltre il 50% degli intervistati non approva la gestione del sindaco uscente.

É stato approvato in commissione un emendamento alla legge di Bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa e dalle colleghe Madia, Gribaudo, Quartapelle che mantiene rendendolo strutturale il bonus per l’assistenza psicologica anche per il 2023 e il 2024 oltre ad alzare la soglia di contributo erogabile a 1500 euro dai precedenti 600.

“La conferma del bonus introdotto nella scorsa legislatura – commenta Scarpa - per merito del PD e oggi rifinanziato con uno stanziamento di 13 milioni complessivi sui prossimi due anni è un segnale

importante di riconoscimento dell’importanza del lavoro sul benessere psicologico, sebbene le risorse stanziate siano minori rispetto al 2022 e quindi serva continuare con grande decisione questa battaglia. Rimane una vergogna e un’odiosa discriminazione che ancora oggi milioni di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, siano esclusi dall’accesso alle cure psicologiche per i costi delle stesse, del tutto al di fuori della loro portata. Superare questa enorme ingiustizia deve essere una delle principali lotte del Pd nei prossimi anni. Le stesse numerosissime

richieste per il bonus sono un segnale di urgenza: su quasi 400mila richieste ne sono state evase solo una su 10.” “Questo – continua - è solo un primo passo, che oltre a dare un supporto concreto aiuta anche a scardinare un tabù che permane attorno al benessere psicologico: servirà continuare a lavorare per raggiungere obiettivi sistemici e duraturi che vadano la salute mentale pienamente riconosciuta in un’ottica universalistica di welfare. La mia generazione in particolare ha risentito in maniera devastante dell’emergenza sanitaria, durante

la quale sono diminuiti sensibilmente senso di libertà, voglia di fare, allegria, serenità, e aumentati vertiginosamente dei sentimenti di paura, solitudine, ansia, demotivazione e noia. Secondo l’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF, da gennaio ad agosto 2022 si contano 351 suicidi e 391 tentati suicidi registrati, con una grave incidenza tra i giovani. Non ce lo possiamo più permettere, e il governo e tutte le forze politiche hanno il dovere di lavorarci. Prometto il mio massimo impegno su questo fronte anche come promotrice dell’intergruppo parlamenta-

re sulla salute mentale che ha già raggiunto oltre 50 adesioni di colleghe e colleghi di ogni schieramento: presenterò un ordine del giorno alla legge di bilancio per impegnare ulteriormente il Governo a garantire un impegno strutturale sul tema, – conclude Scarpaattraverso la creazione di una rete di prossimità territoriale di servizi di assistenza, l’incremento di personale strutturato nel SSN, la promozione di strumenti di supporto psicologico nelle carceri, la creazione di presidi di assistenza e supporto in scuole e università.”

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Antonio Di Lorenzo
L’aiuto. Passa l’emendamento alla legge di bilancio firmato dalla deputata veneta Rachele Scarpa: “Il bonus psicologo riconosce l’urgenza di investire sulla salute mentale” Amministrative 2023. Gli schieramenti scaldano i motori in vista della campagna elettorale Conte cerca il bis, sulla sua strada De Nardi, Terzo Polo e 5Stelle E alla fine ne resteranno solo due Qui Treviso Qui Vicenza
Sono 49 i Comuni veneti chiamati al voto la prossima primavera, in una data non ancora stabilita, ma entro il 15 giugno. Il test più significativo sarà nei due capoluoghi di provincia, Treviso e Vicenza, dove già si sono già delineate le candidature a sindaco. Otto invece i Comuni sopra i 15 mila abitanti: Piove di Sacco (Padova), Adria (Rovigo), Vedelago (Treviso), Martellago e San Donà di Piave (Venezia), Bussolengo, Sona e Villafranca di Verona (Verona).

Regione

“Le strategie per far fronte agli aumenti”

Il caro energia continua a mettere in difficoltà famiglie e imprese in tutto il Veneto. I costi esorbitanti riportati in bolletta però incominciano a far crescere dubbi e preoccupazioni. Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenore Energia, cerca di dissiparli.

“La parte più difficile da capire –spiega Agostini – è che ogni bolletta ha una variazione, nel senso che nell’ultimo anno e mezzo, oramai, il prezzo varia mensilmente con variazioni anche importanti. A parità di consumo certe volte si trova una bolletta raddoppiata. Questo crea una sorta di instabilità nel mercato e crea anche grande tensione”. “Le misure studiate dal Governo sono efficaci in parte – continua l’amministratore di Antenore Energia –. Noi che siamo una piccola società e abbiamo circa 1 00mila utenze, riconosciamo che i bonus hanno calmierato molto le bollette, ma rimane fuori una buona parte di famiglie e soprattutto le imprese. Le imprese hanno sì alcune agevo-

lazioni, come il credito d’imposta, ma vanno a incidere molto poco. Ci troviamo bollette che sono quintuplicate, è un costo molto importante”.

“Le imprese in qualche modo hanno comunque digerito questo nuovo costo, ma bisogna lanciare un allarme, perché nel mese di dicembre le tariffe sono lentamente salite, col silenzio assoluto o in parte dei media, ma soprattutto del-

la Comunità Europea: in un anno e mezzo soluzioni non sono state trovate e quindi c’è un’aspettativa di crisi che potrebbe essere potenziale”.

“L’atteggiamento è comunque positivo – aggiunge Agostini –, perché le persone, una volta avuto lo shock all’inizio del 2022 per questo cambio tariffario, si sono organizzate e allineate. Noi avevamo previsto consumi nel mese di ottobre

pari a 4 milioni di metri cubi e le famiglie hanno consumato il 60% in meno, nel mese di novembre circa il 55% in meno, quindi hanno utilizzato l’energia in maniera più ottimale. La materia prima che avevamo prenotato è stata consumata al 50%, quindi c’è un segnale forte di presa di coscienza”. “A contenere il caro bollette, sono cose banali – spiega Agostini –: proviamo a mettere 19 e a vestirci di più; se per cena siamo nella cucina abitabile e stiamo usando un po’ il forno o siamo a tavola, chiudiamo la porta, quell’ambiente tende a scaldarsi molto di più; per guardare la tv, mettiamo la copertina sul divano, e se si dorme la notte col piumone non servono 18 gradi in casa. Se ci sono luci in casa che lasciamo accese perché tanto dobbiamo tornare, spegniamole tutte. Cambiamo le lampadine con quelle a led. Un comportamento virtuoso doveva esserci anche prima, ma adesso ancora di più. E forse ci servirà da lezione, anche perché abbiamo scoperto che l’energia

non è infinita”.

E conclude: “Bisogna guardare al futuro, adeguarsi e organizzarsi. Noi continueremo a sostenere tutte le situazioni in cui lavoriamo proprio perché pensiamo che un futuro ci debba essere. Diverso, più faticoso, ma alla fine col lavoro si risolve tutto, anche la crisi economica”.

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Caro bollette. Filippo Agostini, Antenore Energia, risponde ai dubbi dei consumatori
“Famiglie e imprese hanno preso coscienza della situazione e si stanno organizzando anche con comportamenti virtuosi”
Filippo Agostini, amministratore e socio fondatore di Antenone Energia ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24

Un legame importante con il territorio e le comunità in cui l’azienda opera: è quello di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia che, anche per il 2022, nell’ambito delle sue attività di responsabilità sociale, ha scelto di promuovere e sostenere moltissime iniziative a sfondo sociale, per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto. Un impegno concreto che la concessionaria del marchio Despar ha potuto portare avanti in Veneto, così come nelle altre quattro regioni in cui è presente, coinvolgendo costantemente i suoi clienti e collaboratori attraverso iniziative volte al miglioramento dell’ambiente, del territorio e della vita quotidiana. Nel solo 2022 in Veneto Aspiag Service ha destinato importanti risorse a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative ci sono “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere e che nel 2022 ha sostenuto la ISSA School (International School of Surgical Anatomy), associazione no profit creata dai medici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR) per progetti di ricerca per la cura dell’endometriosi.

Un’iniziativa particolarmente significativa è stata, inoltre, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali. Tante anche le iniziative benefiche promosse nel 2022 a sostegno delle persone bisognose che vivono

situazioni di solitudine o di disagio economico: nel mese di dicembre Aspiag Service ha donato a sette associazioni ed enti caritativi del Veneto, una per ciascuna provincia della Regione, quasi 30 quintali di beni di prima necessità alimentari e non, tra cui pasta, biscotti, caffè e detersivi. A beneficiare della donazione sono stati l’Emporio della solidarietà di Venezia, le Cucine Economiche Popolari di Padova gestite dalla Fondazione Nervo Pasini, la Caritas delle Diocesi di Vicenza, Verona e Treviso, il Convento Frati Minori Cappuccini di Rovigo, e il Convento dei Frati di Mussoi di Belluno. Aspiag Service è stata anche al fianco dei piccoli pazienti del reparto di oncoema-

tologia pediatrica dell’Ospedale di Padova, portando un sorriso e la magia delle feste di Natale fra i bambini ricoverati in pediatria con la donazione dei calendari dell’Avvento e di 50 calze in occasione della festa dell’Epifania. Non da ultimo, Aspiag Service è stata attiva nel campo delle sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio in ambito culturale e sportivo, come Girovagarte e la Pink Run di Padova e ha partecipato attivamente al sostegno di medie e piccole realtà sportive locali, nella consapevolezza che lo sport e la cultura sono alcuni degli ambiti principali di aggregazione, formazione e crescita delle comunità.

Essere un’azienda socialmente responsabile significa anche investire in modo attento puntando su uno sviluppo sostenibile per far crescere il territorio e le sue persone, garantire un’occupazione stabile e tutelare l’ambiente e le peculiarità dei territori in cui l’azienda si inserisce. Ed è quello che Aspiag Service concretizza ogni giorno nella propria politica di sviluppo della rete vendita, scegliendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse e progettando i nuovi punti vendita in un’ottica green da punto di vista della riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale; un impegno e un’attenzione che, anche per il 2022, hanno permesso ad Aspiag Service Despar di rinnovare la certificazione ambientale ISO 14001. Queste sono state anche le direttrici dello sviluppo dell’azienda in Veneto che, nel corso del 2022, ha visto nelle

diverse province della regione l’apertura di 8 nuovi punti vendita (6 diretti e 2 affiliati) e la ristrutturazione di 3 negozi (2 diretti e 1 affiliato). Uno sviluppo al quale ha corrisposto anche un incremento degli occupati in Veneto con 648 assunzioni nel solo 2022. Mettere al centro le persone è infatti una delle missioni dell’azienda che oggi vede una presenza femminile che supera il 65% e un turnover in uscita inferiore al 3%, come dimostrano anche le tante persone che ogni anno vengono premiate in occasione dei Giubilei, un omaggio ai dipendenti che hanno raggiunto i 15, 20, 25, 30, 35 e 40 anni di anzianità di servizio o sono andati in pensione. Altra direttrice fondamentale dello sviluppo sostenibile è la valorizzazione delle filiere e dei prodotti locali: per questo nel corso del 2022 Aspiag Service ha rinnovato la collaborazione con la Regione del Veneto per promuovere i

prodotti tipici certificati del Veneto e le filiere corte attraverso il marchio promozionale “The Land of Venice”, un modo concreto per sostenere l’economia del territorio, supportando i produttori locali, dando risalto ai loro prodotti tramite la promozione della catena Despar e garantendo ai clienti un prodotto a prezzo giusto e controllato.

Un

2023

ancora all’insegna della responsabilità sociale d’impresa

Per Aspiag Service essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Nel corso del 2022 sono state molteplici le iniziative che abbiamo promosso e sostenuto anche in Veneto e questo continuerà ad essere il nostro impegno anche per l’anno appena iniziato: proseguiremo il progetto al fianco delle sette Questure del Veneto per campagne di sensibilizzazione su grandi temi sociali, così come iniziative a sostegno di realtà sportive, enti caritativi e associazioni della regione. Continueranno anche le partnership con università ed enti di formazione che consideriamo fondamentali nel campo della ricerca di personale e del continuo aggiornamento delle competenze dei nostri collaboratori. Tutto questo senza dimenticare due importanti filoni che caratterizzano l’impegno sociale della nostra azienda: la lotta allo spreco alimentare, che vede Aspiag Service in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market e la promozione di stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, come testimonia “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che Aspiag Service dal 2006 offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti in Veneto così come e nelle altre regioni in cui l’azienda opera. Il nostro obiettivo è infatti quello di affermare sempre più il ruolo di attore non soltanto economico, ma anche sociale all’interno delle comunità in cui ci inseriamo, lavorando insieme alle istituzioni e alla rete sociale per creare legami sempre più forti e dare un supporto concreto alla crescita del territorio e del suo tessuto associativo, culturale e sportivo.

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IL PUNTO
Regione
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Le iniziative. Anche in Veneto il supporto alla cultura e allo sport, alle raccolte fondi e donazioni
anno passato al fianco
delle comunità e del territorio Sviluppo sostenibile e strategia di recupero delle aree urbane
Donazione all’Emporio della Solidarietà di Venezia
Un
delle persone,
Squadra del punto vendita Eurospar di Jesolo (apertura 2022)

Rimettersi

Salute

Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti

Una sana alimentazione, alcune buone abitudini e un po’ di moto aiutano a “rimediare” agli eccessi delle feste

Sono trascorse le festività natalizie e la bilancia, implacabile, ci mette di fronte a quei chili in più che abbiamo messo su nel mese di dicembre lasciandoci, inevitabilmente, tentare dalle invitanti leccornie di pranzi e cene, in genere più calorici e ricchi di grassi e zuccheri, delle feste. Se, quindi, non siamo riusciti a superare le feste senza appesantirci è ora il momento giusto per “rimetterci in riga” riprendendo le sane abitudini.

A partire dalla spesa. Innanzitutto, è consigliabile evitare di acquistare per un po’ cibi golosi, come dolciumi e patatine, per allontanare le tentazioni e smettere di cedere ai peccati di gola. Dolciumi e altre golosità: si tratta di prodotti che vanno consumati con “parsimonia”, come una piacevole eccezione.

In caso di pranzi un po’ più impegnativi, per evitare gli eccessi di calorie, è opportuno ridurre il consumo di salse, antipasti e frutta secca. Così come bisogna fare attenzione agli stuzzichini che sono molto insidiosi: hanno molte calorie e grassi ma sono una vera tentazione e, poiché uno tira l’altro, può capitare di mangiarne in quantità elevate senza nemmeno rendersene conto.

GENNAIO 2023 on-line: /category/salute/
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in riga per smaltire il “peso” delle feste

Il

Salute

354 ragazzi, nel 15% dei casi con problemi di “isolamento sociale”, presi in carico dall’Unità funzionale distrettuale adolescenti (Ufda) dell’Ulss 2 Marca Trevigiana nei primi sei mesi di attività del Servizio.

I giovani, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, soprattutto ragazze, provenivano da tipologie familiari diverse e per la maggior parte si sono rivolti al Servizio in maniera spontanea. Sono i dati forniti a inizio gennaio dal direttore dell’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori, Nicola Michieletto, presentando il bilancio dell’attività svolta da marzo a novembre 2022.

“L’Ufda rappresenta un Servizio sperimentale nel cui ambito adolescenti e giovani adulti che percepiscono un disagio della sfera emotiva e comportamentale e i loro genitori possono ricevere una consulenza e una presa in carico multidisciplinare psicologica-psicoterapica e psicoeducativa integrata - ha spiegato il dr Michieletto -.

I ragazzi vengono presi in carico al massimo entro 12 giorni dal primo contatto che avviene tramite Cup dedicato. Al primo colloquio telefonico, durante il quale viene effettuato un triage, segue un intervento a breve termine (8 sedute che possono essere raddoppiate se necessario) costruito su misura per il ragazzo. Le principali problematiche riscontrate finora hanno

riguardato disturbi della sfera affettiva (problemi di comunicazione ambientale familiare distorta) e disturbi legati ad ansia e stress con o senza ritiro scolastico e sociale”.

Due ragazzi hanno voluto portare la loro testimonianza riguardo alla propria esperienza, per far sapere agli altri giovani che c’è un posto, l’Ufda, dove trovare sostegno e risposte alle proprie difficoltà: William e Alessandro, 22 anni il primo e 19 l’altro. “Quando abbiamo capito di avere dei disturbi d’ansia e di stress che non riuscivamo a gestire da soli, abbiamo deciso di chiedere aiuto proprio come quando per un malessere fisico ci si rivolge al medico di famiglia”.

“L’Ufda - ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi - aiuta a combattere l’isolamento che i giovani hanno dovuto subire a causa del difficile periodo della pandemia, che ha portato con sé un incremento del 30% dei disturbi nell’ambito della salute mentale”.

“Si tratta di un progetto particolarmente importante in un periodo, quello della pandemia, che ha lasciato conseguenze importanti, anche se non sempre immediatamente rilevabili, a livello psicologico nei nostri ragazzi - ha ricordato Roberto Rigoli, direttore dei Servizi Socio-Sanitari -. Il progetto è doppiamente importante perché coinvolge, oltre ai ragazzi, anche le famiglie”.

È bene moderare anche il consumo di bibite zuccherate e alcolici.

Non è corretto, per smaltire le abbuffate delle feste, saltare i pasti nella speranza di compensare in questo modo gli eccessi. I digiuni non sono mai efficaci.

Non trascurare l’attività fisica, nonostante la stagione fredda e le temperature che ci indurrebbero a stare a casa.

È invece importante continuare a tenersi in forma. Non è necessario esagerare: è sufficiente anche una passeggiata o un giro in bicicletta, nelle ore più calde della giornata. Possono essere utili per il nostro benessere psicofisico. L’attività fisica, oltre a mantenerci in forma, infatti aiuta anche a ridurre i disturbi dell’umore dovuti alle poche ore di luce durante la giornata e contribuisce, inoltre, a prevenire influenze e raffreddori. Se le temperature sono proibitive per praticare attività fisica all’aperto, allora si può sempre decidere di cominciare a frequentare una palestra o iniziare a fare attività in casa. A partire dalle… scale. Salire e scendere le scale al posto dell’ascensore può essere già un buon inizio per fare un po’ di moto.

L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di svolgere almeno mezz’ora di attività ogni giorno.

Salire e scendere le scale è un’attività che non richiede particolari accorgimenti o attrezzature, può essere praticata ovunque, anche in ufficio, dove di solito si trascorrono molte ore seduti, e contribuisce a mantenere in salute il nostro apparato cardiovascolare, migliorando la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno. Salire e scendere le scale negli Usa rappresenta l’ultima tendenza del fitness. Lo “stair climbing” è una vera e propria disciplina sportiva con tanto di federazione e campionato del mondo.

Il Ministero della salute ha predisposto un opuscolo informativo che promuove stili di vita più dinamici e salutari. E tra questi è vivamente consigliato l’uso delle scale per i suoi molteplici benefici. Un solo gesto infatti, si legge nell’opuscolo, contribuisce a migliorare l’umore, l’elasticità di arterie e vene, l’equilibrio e la coordinazione. Favorisce inoltre il buon funzionamento dell’intestino e migliora la massa ossea.

Per evitare una vita sedentaria basta adottare alcune sane abitudini. Ritagliarsi uno spazio di tempo per una camminata è una di queste. Non è necessario cercare percorsi ad hoc, può bastare già parcheggiare l’auto un po’ distante dalla nostra destinazione o scendere qualche fermata prima del bus e cominciare a percorrere la strada a piedi. Camminare, anche a un ritmo moderato, riduce inoltre lo stress e aiuta a rilassarsi mentalmente.

Ogni volta che prevale la pigrizia ricordiamoci, sollecita il Ministero della salute, che l’organismo umano non è nato per l’inattività.

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disagio della sfera emotiva
l’esperienza
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Servizio sperimentale rivolto ad
giovani
per una consulenza e una presa in
multidisciplinare
Tornare in forma, bastano alcuni accorgimenti psicoterapica e psicoeducativa integrata
e i giovani:
dell’Unità
distrettuale
dell’Ulss
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Marca Trevigiana dopo
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Un
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e ai loro genitori
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psicologica-

Comunicazione aumentata alternativa per “Sorridere insieme” ai piccoli pazienti

Si chiama “Sorridere Insieme” il progetto che l’associazione Assi Gulliver, da sempre a fianco della ricerca e dell’innovazione scientifica, sta finanziando a favore della sezione pediatrica del reparto di Odontoiatria di Comunità dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. L’iniziativa mira a rendere il reparto, e l’ospedale più in generale, sempre più inclusivo con un percorso dedicato ai piccoli pazienti non verbali e alle loro famiglie utilizzando il sistema di Caa, la comunicazione aumentata alternativa.

“Questo progetto rappresenta una straordinaria occasione di crescita socio-sanitaria - commenta Claudio Gallo, direttore del reparto - sia professionale sia umana. Sono orgoglioso di sapere che saremo uno dei pochi e primi reparti di Odontoiatria che utilizzerà questa metodica in Italia e questo ci carica di una grande responsabilità e di conseguenti aspettative. Il percorso che inizia in queste settimane con i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie potrebbe diventare nel futuro una metodica condivisa da moltissime strutture

sanitarie a valenza pediatrica. La Caa di fatto ci permette di essere ancora più inclusivi nei confronti dei nostri piccoli pazienti speciali”.

Assi Gulliver è la prima associazione italiana che riunisce le famiglie dei pazienti con sindromi di Sotos e di Malan. “Sorridere insieme” nasce dall’esperienza personale di Elisa Zigno, mamma di Giovanni, che è paziente all’Immacolata Concezione, e membro del consiglio direttivo proprio dell’associazione.

La Caa è una pratica clinica che viene messa in campo in ambito pediatrico, riabilitativo ed educativo, per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative. È “aumentativa” perché ha lo scopo di potenziare la comunicazione e il linguaggio supportando tutte le potenzialità comunicative della persona, “alternativa” perché utilizza modalità alternative alla comunicazione tradizionale, avvalendosi di gesti, segni, ausili per la comunicazione e tecnologia avanzata.

“La nostra esperienza con la Caa inizia 3 anni fa - spiega proprio Elisa Zigno nella doppia veste di mamma e portavoce di Assi Gulliver

- quando iniziammo ad avere i primi approcci a questa metodologia di comunicazione. Giovanni aveva da poco compiuto 4 anni e nessun medico sapeva ancora dire se lui avrebbe parlato o meno. Noi genitori però sentivamo che lui aveva bisogno di comunicare. All’inizio non ci credevo viste le sue difficoltà di attenzione e cognitive, ma la prima volta che ha indicato la foto del suo biberon per chiedere di

bere il latte ci siamo illuminati. Oggi Giovanni ha 7 anni e non parla, ma grazie alla Caa può chiedere e raccontare tante cose alle persone che fanno parte della sua vita. Sapere che in un ospedale e su una sedia di un reparto odontoiatrico possa sentirsi a suo agio mi riempie di gioia”.

35 www.lapiazzaweb.it Salute
Alessandro Cesarato
Ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco. Il progetto finanziato dall’Associazione Assi Gulliver Il reparto Odotoiatria di Comunità nella sezione pediatrica è uno dei primi e dei pochi in Italia ad utilizzare il sistema Caa per supportare i bambini che presentano difficoltà comunicative

Un approccio personalizzato e in 3D per

alla

AlPoliclinico di Abano è stata introdotta una nuova tecnica operatoria per l’impianto di protesi totali di caviglia che prevede un approccio “personalizzato” e in 3D. É la prima del genere ad essere adottata in Europa ed è stata già impiegata per dieci pazienti. Questa novità va di pari passo con l’importante traguardo raggiunto dalla struttura sanitaria veneta, nella quale sono stati eseguiti 100 interventi di protesica di questa articolazione negli ultimi due anni. La casistica è tra le più ampie d’Italia.

La metodica utilizzata dall’unità funzionale di Chirurgia del Piede e della Caviglia del reparto di Ortopedia e Traumatologia si basa sulla preparazione di un’accurata pianificazione preintervento che utilizza le immagini tridimensionali della tac della caviglia da operare, inviate negli Stati Uniti in un laboratorio a Memphis, nel Tennessee, specializzato nella realizzazione di guide per il taglio osseo “su misura”.

Questa tecnica innovativa, sviluppata da Stryker, è impiegata in caso di grave artrosi post-traumatica conseguente a pregresse fratture e nell’artrosi avanzata di caviglia, per le quali è indicato il posizionamento di una pro-

tesi totale. Si tratta di patologie che causano molto dolore e limitano in maniera significativa la deambulazione, con conseguente zoppia, e lo svolgimento delle attività quotidiane. L’équipe, fondata dall’ortopedico Antonio Volpe, ora senior consultant della struttura, e gestita da Andrea Valcarenghi dal 2020, referente della chirurgia protesica, e composta anche da Marco Zamperetti, referente della chirurgia minin-

vasiva e artroscopica, ha fatto da apripista in Italia nell’utilizzo di questa procedura in continua evoluzione.

L’articolazione

La caviglia è un’articolazione dalla biomeccanica particolare. Ha una superficie molto piccola, che subisce sollecitazioni importanti legate al carico che ciascuno di noi produce a ogni passo. Inoltre, a differenza delle articolazioni di

ginocchio e anca che sono isolate, la caviglia è inserita in un contesto di collegamento tra gamba e piede, messi a loro volta in contatto dall’articolazione tibio-tarsica. Ecco perché programmare un intervento di protesi di caviglia non è così semplice e occorre mettere in conto una serie di fattori secondari all’assetto del piede o all’allineamento delle estremità di tibia e perone.

La

pianificazione

dell’intervento

Dopo la valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una tac tridimensionale della caviglia e del ginocchio che permette una rilevazione precisa e accurata dell’arto e all’invio negli Stati Uniti. Una volta studiato accuratamente il caso, gli ingegneri del laboratorio americano progettano le guide che serviranno per il posizionamento della protesi. Solo a seguito dell’approvazione da parte del chirurgo ortopedico verrà avviata la produzione dei componenti “custom made”.

In sala operatoria, infine, si procede all’intervento grazie all’utilizzo di un sistema di centraggio radiologico che permette un corretto posizionamento delle guide e di collocare la protesi così come è previsto dal modello virtuale.

“Con questa metodica, impiegata da professionisti con lunga esperienza - spiega il dottor Volpe - si limitano al massimo gli errori umani correlati al gesto chirurgico e si ottiene il miglior risparmio possibile di tessuto osseo”.

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Salute
protesi
del piede. Al Policlinico di Abano Terme una nuova tecnica operatoria La metodica utilizzata al reparto di Ortopedia e Traumatologia si basa sulla pianificazione pre-intervento attraverso l’analisi delle immagini tridimensionali della tac, inviate negli Stati Uniti in un laboratorio a Memphis, nel Tennessee, specializzato nella realizzazione di guide per il taglio osseo “su misura”
l’impianto di
caviglia Chirurgia

ARIETE

Anno nuovo, vita nuova. Tutto all’insegna dell’energia e di un grande entusiasmo che vi ispira e vi guida in questi primi mesi. Le premesse non possono essere che buone.

Gennaio

Vi accontentate delle piccole cose che per il momento vi garantiscono benessere e soddisfazioni. State preparando il terreno per i cambiamenti importanti.

Le prove non finiscono mai

Privilegiate il vostro sesto senso e prendete decisioni senza pensarci troppo su. Avete troppi pensieri nella testa, avete bisogno di leggerezza.

Vi muovete tra luci e ombre alternando a dinamismo e fiducia momenti di sconforto e irritazione. Non sarà comunque difficile ritrovare il giusto equilibrio.

Avete una grande energia che con una certa dose di fortuna vi apriranno tutte le strade per arrivare ai vostri obiettivi. Il sorriso non vi manca e neanche l’approvazione degli altri.

Siete attenti e guardinghi verso il mondo esterno. Vi approccerete agli altri un po’ sulla difensiva ma questo non vi impedirà di conoscere persone che potrebbero diventare anche salde amicizie.

SAGITTARIO Oroscopo

Chiarezza e prontezza sono le qualità messe in campo in questo inizio d’anno per costruire il cambiamento che da tempo desiderate per la vostra vita. La tenacia non manca.

SCORPIONE

Le questioni rimaste irrisolte devono trovare in questo periodo una soluzione. Non vi mancano razionalità e buon senso che vi aiuteranno a conservare il vostro buon umore.

Sarà questo un periodo estremamente positivo per gli affetti e i sentimenti. Cercate la vicinanza delle persone amate, sapranno regalarvi momenti indimenticabili.

CAPRICORNO

Non vi sono mai piaciute le situazioni ambigue. Farete di tutto per avere chiarezza e lealtà, anche a costo di dover rinunciare a qualcosa. Sarete soddisfatti della vostra condotta.

ACQUARIO

Una certa insoddisfazione condizionerà il vostro umore. Avete bisogno di conferme e di incoraggiamenti che non tarderanno ad arrivare. Siete importanti e non sempre lo tenete presente.

È ora di mettere fine alle tensioni e affidarvi con fiducia al futuro prossimo. Siate ottimisti e contate sulla vostra forza d’animo: è sempre stata una risorsa vincente.

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TORO GEMELLI CANCRO LEONE VERGINE BILANCIA
PESCI

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