TERRITORIO Case Ater, parte la riqualificazione nel miranese
MIRANO Polo scolastico: investimenti per 3 milioni di euro
MIRANO Stagione teatrale, spettacoli per tutti i gusti
SPINEA “In arrivo una nuova colata di cemento con la variante”
SPINEA Partono i cantieri per la rotatoria di via Roma
SANTA MARIA DI SALA Ciclabile di Stigliano, modello di viabilità sostenibile
Energia sostenibile
Mentre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.
Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 217 del Miranese Sud servizio a pag 6
Michele a Mirano, messi a
e
presenza del vescovo di Treviso monsignor Tomasi un intervento atteso da tempo a cui ha contribuito l’intera comunità
San
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campanile Concluso alla
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Alloggi Ater nel miranese, parte la riqualificazione
Grossa riqualificazione in arrivo nel miranese per le case di edilizia popolare. L’operazione riguarderà, in tutta l’area della Città Metropolitana ben 262 alloggi di edilizia popolare che, con uno stanziamento di 8 milioni di euro, verranno riqualificati dal punto di vista energetico. La prima delle cinque delibere, approvata dal Comune di Venezia, riguarderà la sistemazione di sei condomini al Villaggio dei Fiori a Spinea. Si tratta di 140 alloggi di proprietà del Comune lagunare realizzati nel 1995 nei quali gli interventi riguarderanno la sostituzione dei serramenti e parte delle caldaie con l’arrivo di nuove canne fumarie e una spesa prevista di 2,8 milioni di euro. Questo è solo il primo di una serie di interventi di riqualificazione che, a seguire, vedrà poi coinvolti anche altri Comuni del miranese per un totale di ulteriori 34 alloggi, in quattro fabbricati risalenti in questo caso agli anni ‘50 e che avranno nuovi serramenti, caldaie e il rifacimento di parte degli impianti per un totale di spesa vicino al mezzo milione di euro finanziati dal fondo complementare Pnrr attraverso la Regione. “Continua il nostro impegno - spiegano gli assessori dei Comuni coinvolti coordinati da Venezia da Francesca Zaccariotto - per un investimento consistente di quasi 8 milioni che diventeranno, in concreto, reali risparmi energetici per chi vedrà aumentare la classe energetica della propria casa e conseguentemente diminuire il costo delle bollette in un momento nel quale questa appare essere l’urgenza principale per le famiglie”. Proprio per agevolare le possibilità di risparmio delle famiglie residenti, 2i Rete Gas, concessionaria per il gas nel Comune di Martellago, metterà inoltre a disposizione fino al 31 dicembre, al fine di promuovere l’uso del gas metano, agevolazioni per la realizzazione dell’allacciamento alla rete con un contributo pari a 200 euro più iva.
Massimo Tonizzo
Si comincia da 5 condomini al Villaggio dei Fiori a Spinea
Energia sostenibile
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio. La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico.
La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.
Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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del Miranese Sud
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022
San Michele: restaurati duomo e campanile, impresa della comunità
In un duomo di San Michele Arcangelo gremito e alla presenza del vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi e delle autorità religiose, civili e militari cittadine, nella seconda domenica di ottobre, Mirano ha restituito alla comunità il suo principale luogo di culto con annesso il maestoso campanile entrambi completamente restaurati. In particolar modo, il campanile, imbragato per mesi in una gabbia metallica di ultima generazione ed estremamente tecnologica, rifulge ora, completamente libero, in tutta la sua bellezza. Un percorso non semplice, iniziato due anni fa grazie alla caparbietà di don Artemio e da quanti sono stati da lui coinvolti in questa avventu-
Si tratta della conclusione di un percorso avviato due anni fa da don Artemio con l’ex sindaco Fardin
ra, in primis l’ex sindaco Gianni Fardin, le imprese coinvolte e Banca Centro Marca. La riuscita dell’opera è stata possibile grazie al sostanzioso contributo del Comune, al bonus facciate e quello di tanti cittadini che hanno messo del loro per la salvaguardia del proprio monumento simbolo. La cittadinanza in festa ha gioito per questo lieto evento e si è stretta attorno ai suoi luoghi del cuore in un sentimento di unità e condivisione. La cerimonia è partita con una processione delle autorità, con a capo il vescovo, don Artemio Favaro e il sindaco Tiziano Baggio affiancato dalla sua
giunta e i consiglieri comunali ma anche dalle colleghe sindache di Spinea Martina Vesnaver, di Santa Maria di Sala Natascia Rocchi e la vicesindaca di Noale Alessandra Dini. In chiesa il vescovo Michele ha ringraziato quanti si sono adoperati in questi anni e ha parlato di “occasioni come queste che servono a farci sentire Chiesa, mattoni vivi, persone che si prendono cura gli uni degli altri. Un cammino nuovo per questa comunità”. Sul sagrato, poi, si è proceduto con gli interventi di quanti hanno contribuito alla riuscita dell’impresa ”Mi sono affidato a quanti ne sapevano più di me -ha dichiarato don Artemio- il dottor Fardin, l’architetto Pellegrini e l’ingegner Favero e siamo partiti, con banca centro marca che ha subito aderito. Abbiamo attraversato tempeste ma la nostra scorza è stata più dura, questo ci aiuterà ad essere più uniti come comunità”. Il sindaco ha parlato poi di “città felice che si stringe ai propri simboli. È stata un’impresa della comunità, sarà un nostro impegno conservarli”. Il coordinatore dei lavori, Gianni Fardin, ha ricordato come “da sindaco mi era rimasto un rimpianto, non avere avuto la possibilità di mettere le mani sul campanile, anche per mancanza di fondi, ora ci sono riuscito. Raccoglieremo fondi anche per gli interni della chiesa”. Insomma ora la comunità di Mirano ha orgogliosamente una chiesa messa a nuovo e pronta per ospitare cerimonie ed eventi. Un momento che era atteso da tanto tempo ormai.
Riccardo Musacco
Petizione per la proibizione delle armi nucleari
In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, in cui la guerra e l’odio tra le nazioni sembrano avere la meglio sul dialogo e la pacifica convivenza civile, Mirano vuole lanciare un messaggio concreto di pace e concordia firmando la petizione lanciata da Mayors for Peace per la messa al bando delle armi nucleari. Nelle scorse settimane, infatti, il sindaco Tiziano Baggio, assieme all’assessora per le politiche di pace Maria Francesca Di Raimondo, hanno apposto la propria firma nel corso di una simbolica cerimonia cui erano presenti la vice presidente vicario dell’Anci Maria Rosa Pavanello e rappresentanti del centro per la pace e la legalità “Sonja Slavik”, che hanno poi sottoscritto la petizione. Questa iniziativa, è stata promossa da Mayors for Peace, l’associazione dei sindaci fondata dal sindaco di Hiroshima
a cui aderisce anche Mirano, per chiamare tutti gli Stati del mondo ad aderire, il più rapidamente possibile, al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari. Il primo cittadino, poi, ha citato le parole di Giorgio La Pira, allora sindaco di Firenze, tratte dal discorso tenuto davanti ai sindaci di tutto il mondo il 2 ottobre 1955: “Ecco il problema fondamentale dei nostri giorni: hanno gli Stati il diritto di distruggere le città? La risposta, a nostro avviso, è negativa. Le generazioni presenti non hanno il diritto di distruggere un patrimonio a loro consegnato in vista delle generazioni future”. E’ possibile sottoscrivere questa raccolta di firme on line collegandosi alla pagina dedicata del sito di Mayors for peace. (r.m.)
6 www.lapiazzaweb.it Mirano
Il campanile di San Michele
Territorio. La cerimonia alla presenza del vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi
Territorio. Il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro annuncia una
serie di interventi
Polo scolastico superiore, arrivano 3 milioni di euro
Buone notizie per gli istituti scolastici di Mirano, poli di eccellenza nella formazione delle giovani generazioni che si apprestano ad entrare nel mondo delle professioni o dell’Università. Arriveranno, infatti, alla ragguardevole somma di ben 3 milioni e 200mila euro i finanziamenti messi a disposizione della Città Metropolitana di Venezia per quanto concerne gli interventi di di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico della cittadella scolastica di Mirano, per l’appunto. Il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro, in questo senso, ha firmato nelle scorse settimane un decreto che dà il via libera al progetto definitivo per inquadrare le opere e i cantieri necessari, in particolar modo per giungere ad una soluzione definitiva al problema delle infiltrazioni d’acqua all’interno dell’intero plesso scolastico che comprende gli istituti Iis Statale “Ettore Majorana – E. Corner”, Iis statale “Levi-Ponti”, Iis statale “8 Marzo - K. Lorenz”. Il primo blocco di interventi avrà come oggetto gli edifici che presentano un livello maggiore di perma-
nenza e frequentazione delle persone, nella fattispecie dove si trovano le aule e gli spazi didattici. Per quanto riguarda le decisioni tecniche sull’intervento, si è deciso di realizzare un nuovo e diverso sistema di coperture con elementi prefabbricati metallici e contestuale diversa gestione dello scarico delle acque piovane a terra. “Grazie a questi fondi del Pnrr contiamo di risolvere definitivamente il problema legato alle infiltrazioni d’acqua - spiega il sindaco Brugnaro. Disagi che si sono presentati nel tempo e anche con le piogge dei delle scorse settimane. Ci siamo sempre adoperati per trovare soluzioni temporanee ma solo
grazie a questo progetto potremo dare una soluzione definitiva e consentire a studenti e personale scolastico di fare lezione senza più disagi”. I poli scolastici del miranese sono da decenni un punto di riferimento scolastico per tutta l’area del miranese e in genere del veneziano. Proprio per questo i fondi che arriveranno per sistemarli sono ben accetti e gli interventi permetteranno agli edifici di essere all’avanguardia nel campo della sostenibilità energetica. Una caratteristica sempre più ricercata sia a livello di interventi privati che a livello pubblico.
Riccardo Musacco
Un “Patto per la lettura” per investire sulle nuove generazioni
Mirano si fa promotrice di un patto per la lettura e riunisce le istituzioni scolastiche e culturali cittadine in un progetto di diffusione del libro e della cultura, elementi su cui investire per la formazione in particolar modo delle nuove generazioni. Nell’ambito, infatti, delle iniziative della maratona di lettura “Il Veneto Legge”, la biblioteca di Mirano nelle scorse settimane ha colto l’occasione
per inserire nel programma la presentazione alla cittadinanza del “Patto per la lettura della Città di Mirano”. Si tratta di uno strumento da condividere con istituzioni pubbliche e soggetti privati che individuino nella lettura una risorsa su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta a livello locale. Hanno
aderito: l’istituto comprensivo Mirano 2, l’Itis Ponti-Levi di Mirano, la Libreria Ubik di Mirano, il liceo Majorana Corner, l’istituto comprensivo Gabrieli di Mirano, il centro di promozione lettura di via Don Minzoni a Mirano, il coordinamento di lettori professionisti “Leggere per leggere”, l’Acli San Gaetano, il Cai di Mirano. (r.m.)
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Mirano
Politica. L’intervento della consigliera comunale Annamaria Tomaello
“Decreto aiuti, le Ipab restano escluse”
obbiamo intervenire a favore delle nostre Ipab escluse dal decreto aiuti Ter” questo è l’appello lanciato dalla consigliera comunale della lista “Insieme per il Bene Comune” Annamaria Tomaello in occasione del consiglio comunale di Mirano tenutosi nelle scorse settimane. “Sarebbe il caso di intervenire sin da ora- ha dettocon il governo perché, stando così le cose, le nostre case di riposo in Veneto, tra cui il Mariutto, legate ad una legge vecchia e mai riformata, rimarrebbero escluse dai 170 milioni di aiuti previsti”. In questo modo le Ipab si troverebbero costrette ad aumentare le rette anche di due-trecento euro. “Invitereisottolinea la Tomaello - tutti ad inviare una lettera o a promuovere un ordine del giorno per chiedere di correggere questo decreto. Dovremmo farlo tutti, da destra a sinistra, per tutelare i nostri anziani che se si vedessero aumentare i costi, verrebbero riportati a casa dalle loro famiglie. Molti hanno già detto che saranno costretti a farlo ma ci sono anche tanti anziani soli”. Su questo punto la consigliera della Lega Elena Coi proponeva di aprire anche il secondo piano della struttura per accogliere nuovi ospiti e aumentare così gli introiti. “Dovremmo chiedere anche allo stato di detassare le rette – ha concluso la Tomaello. Massima apertura alla proposta è arrivata dal sindaco Tiziano Baggio. “Accolgo la proposta della consigliera Tomaello - ha re-
plicato il primo cittadino. C’è stata già una lettera dell’Uripa inviata al ministro e ad altri destinatari. Potremmo valutare di lanciare un ordine del giorno breve, a sostegno di questa lettera e che dia il mandato al sindaco di inviare un’analoga comunicazione, sia al ministro che all’assessore regionale che conosce bene il problema, di certo dobbiamo intervenire. Dalla Regione era stato annunciato un intervento per colmare il gap sull’Irap, spero sarà tradotto a breve in provvedimento. Il tema del numero dei degenti è legato alla carenza di personale”. Al termine della discussione su questo punto, accolto favorevolmente da tutte le componenti del Consiglio, è stato individuato un gruppo di consiglieri di maggioranza e opposizione chiamato alla stesura di
quest’ordine del giorno, vale a dire la stessa Tomaello, Stefano Tigani, Giorgio Babato, Federico Caldura e l’assessora Alessandra Fiorio che si sono messi subito al lavoro per la stesura del testo. L’ordine del giorno redatto, che impegna il sindaco ad attivarsi con gli enti istituzionali di riferimento per far sì che venga esteso il beneficio anche alle Ipab, è stato approvato all’unanimità.
“A Mirano serve un commissariato di Polizia”
Un commissariato di Polizia di Stato da predisporre nel territorio di Mirano, magari utilizzando edifici già esistenti da mettere a norma e sfruttando finanziamenti ministeriali. Questa è la richiesta firmata dal fronte unito delle opposizioni di centrodestra in Consiglio Comunale a Mirano rivolte alla giunta del sindaco Tiziano Baggio con una specifica mozione depositata lo scorso ottobre. Nel testo firmato da tutti i consiglieri comunali di minoranza, infatti, nello specifico, si sollecita l’amministrazione comunale a “promuovere un dialogo ed ogni iniziativa nelle opportune sedi (Ministero degli Interni, Prefettura, Questura) per verificare e collaborare alla fattibilità di tale opportunità e di accedere, qualora in futuro vi siano le possibilità, a specifici bandi di
finanziamento”. Secondo i proponenti, infatti, la presenza di una struttura di questo tipo, garantirebbe una duplice funzione, controllo del territorio, maggiore prevenzione dei reati e presidio di luoghi pubblici nevralgici
come ospedali e stazioni. Dall’altro avrebbe anche una funzione amministrativa, agevolando l’emissione di documenti essenziali come passaporti, porto d’armi e permessi di soggiorno. Sarebbe
inoltre di supporto all’azione delle altre forze presenti come carabinieri, polizia locale e guardia di finanza. “Aprire un commissariato di polizia non dipende certo dal Comune - replica il sindaco Tiziano Baggio. E il presidio del nostro territorio è ben assicurato dai comandi dei carabinieri e della guardia di finanza che stanno profondendo grande impegno nel loro compito con ottimi risultati. A loro va il mio grande grazie. In ogni caso se vi fosse la possibilità di avere sul territorio anche la presenza della polizia ne saremmo ben felici”. Da decenni sia per la Riviera del Brenta che per il Miranese le richieste di istutuire un commissariato di polizia si sono fatte pressanti. Ora bisognerà capire se il ministero degli interni accoglierà queste richieste. (r.m.)
In questo momento le case di riposo in Veneto, e fra queste anche l’Ipab Mariutto, resterebbero escluse dai 170 milioni di fondi previsti
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Riccardo Musacco
L’Ipab Mariutto e la consigliera comunale Annamaria Tomaello
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Mirano
Società. Presentata da Arteven e da La Piccionaia la stagione 2022- 23
Teatro, spettacoli per tutti i gusti fino a primavera
I l Covid allenta la presa, si spera, e allora si può tentare di riprendere almeno in parte le nostre abitudini, ricominciando non solo a lavorare in condizioni di normalità ma anche di frequentare quei luoghi del cuore in grado di riconciliare anima e corpo. Uno di questi è sicuramente il teatro. A Mirano, rilancia le sue proposte con un calendario ricco di offerte imperdibili. E’ stata presentata infatti la stagione 2022-23 con spettacoli dedicati al pubblico di tutte le età. La rassegna di prosa “La Città a Teatro” per gli adulti, “Domeniche a Teatro” per le famiglie e i bambini, “La Scuola va a Teatro” per gli studenti degli istituti scolastici. Sarà Teatro Bresci, giovedì 17 novembre alle 21, ad inaugurare la nuova edizione, con ’Ndrangheta. La stagione è promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con La Piccionaia centro di produzione teatrale, il circuito teatrale regionale Arteven, Regione del Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Ministero della Cultura, commissione pari opportunità del Comune di Mirano. Inoltre è stata sancita l’adesione alla “Campagna 365 giorni No alla violenza contro le donne”. Il cartellone dedicato alle famiglie aderisce a “Mirano città delle bambine e dei bambini” e si avvale anche del sostegno del Distretto del Commercio di Mirano. Da non perdere, senza dubbio, per quanto riguarda la prosa, in ordine cronologico,Teatro Bresci, Michele Serra, Atir diretto da Serena Sinigaglia, Giuseppe Battiston, Il Portico, Teatro Club fuori abbonamento, Amor Vacui, Theama Teatro e il Nuovo Balletto di Toscana che chiuderà il cartellone il 16 marzo. Per i più piccoli invece, gli spettacoli di “Domeniche a Teatro”, estremamente vari per tecniche teatrali, atmosfere e tematiche, presentano un programma dedicato ai bambini a partire dai 4 anni di età. Il programma inizia domenica 27 novembre con “Agenzia Gulliver” de La Piccionaia/Teatro del Buratto scritto da Marta e Diego Dalla Via, ambientato in un’atmosfera da inizio Novecento. Per le scuole, infine, il programma prevede nove titoli per gli alunni delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e per le scuole superiori. “Con
Torna “Off line, ritrovarsi a teatro” laboratori per i più giovani
slancio e convinzione ripartiamo dal teatro tornando a teatro - dichiarano il sindaco Tiziano Baggio e l’assessora alla cultura Maria Francesca Di Raimondo. Il teatro come luogo in cui si compie il rito del racconto con la sua salvifica funzione catartica. Il teatro come strumento, mezzo di condivisione primigenio, che chiama a raccolta la comunità e nella comunità trova la sua ragione di essere ed esistere. Ma quale futuro ci attende? Quale società
sapremo essere? A questi interrogativi, proprio attraverso il teatro, proviamo a dare una risposta. Ringraziamo Arteven e La Piccionaia per il supporto sempre prezioso nel farsi tramite e offrire alla cittadinanza un’esperienza di qualità”. Insomma dopo anni in cui gli spettacoli erano solo on line la voglia di tornare alla normalità sembra prevalere nella popolazione e nei cittadini di Mirano e delle zone limitrofe.
Riccardo Musacco
Tornano anche a novembre gli appuntamenti con i laboratori teatrali gratuiti per i più giovani promossi dal Comune di Mirano e da La Piccionaia Centro Produzione Teatrale. “Off line, ritrovarsi a teatro” è il titolo della rassegna iniziata già ad ottobre, condotta da Valentina Dal Mas de La Piccionaia e rivolta ai ragazzi dai 14 ai 18 anni per far creareuno spazio tempo non quotidiano in cui dare forma e voce ad un linguaggio espressivo che valorizzi la diversità e l’unicità di ciascun ragazzo e ragazza. Le date di novembre sono il 7-14( già svolte) e -21-28
sempre dalle 17.30 alle 19.30 presso il Teatro Belvedere. La partecipazione è gratuita. Il palcoscenico, quindi, come veicolo per approfondire la conoscenza di sé stessi e di chi ci sta intorno, osservare l’ambiente che ci circonda da altri punti di vista e aprire un dialogo a tu per tu con il proprio corpo per metterlo in relazione con il cuore e la mente. Il tutto cercando di cambiare prospettiva sul modo di osservare la realtà, abbandonando il linguaggio verbale e sviluppando quello del corpo e costruire un ponte di collegamento tra il quotidiano e il non quotidiano. Per informazioni e aderire all’iniziativa è possibile contattare il Comune di Mirano via e-mail info@miranoteatro.it o telefonicamente al numero0414355536, dal lunedì al venerdì ore 9-13. Il laboratorio verrà attivato al raggiungimento di almeno 15 partecipanti. Con questa iniziativa si vuole coinvolgere le generazioni che stanno nella fase dell’adolescenza in realtà che possono formare le persone e accrescere le aperture alla sensibuilità e comprensione del mondo e degli altri. Si spera insomma che ci siano adesioni convinte anche da parte delle famiglie. (r.m.)
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Politica. Minoranze di centrosinistra all’attacco della giunta Vesnaver sulla gestione del territorio
“Riadozione della variante, nuova colata di cemento per la città”
F
orte protesta delle opposizioni a Spinea contro la riadozione della variante generale al piano degli interventi che porterà a un aumento ancora più evidente della cementificazione in una città che, solo dopo Padova, è già seconda nel Veneto per questi valori. Ad essere contestati, con una lettera aperta e un volantino diffuso ai cittadini, soprattutto l’aumento delle aree edificabili a scapito delle zone precedentemente classificate come agricole. “La giunta Vesnaver e la sua maggioranza - dicono nel volantino - vota una riadozione della variante generale al Piano degli Interventi. Ci saranno cittadini di serie A che potranno realizzare interventi non correlati alla conduzione delle aziende agricole, ma alla rendita immobiliare, e così si toglie il vincolo di integrità ambientale a quasi 60 aree agricole. Annessi agricoli potranno essere trasformati in appartamenti in
quanto le zone C2 che vengono rese edificabili senza quantificare quanto carico insediativo viene concesso. Da questa giunta ce lo aspettavamo: evidentemente il loro obiettivo è proprio quello di far sì che Spinea possa sorpassare Padova per portarsi a casa il primato di Comune più cementificato del Veneto. Le 27 modifiche alle nor-
me tecniche prevedono lo stralcio dell’obbligo del permesso a costruire convenzionato per accedere all’indice di edificabilità perequato, la proroga a 5 anni dei termini di validità dei lotti liberi non edificati e la modifica della disciplina
delle aree agricole, in particolare quelle di integrità paesaggistica in cui era stata esclusa ogni forma di nuova edificazione non finalizzata alla conduzione dell’azienda. Tutto questo comporterà un aumento di 458 abitanti e suolo consumato per quasi 23.000 metri quadrati
Parco Nuove Gemme, soluzione in vista per il bar
Soluzione all’orizzonte per la ristrutturazione del bar del parco Nuove Gemme, che doveva essere il fiore all’occhiello per il rilancio del parco con strutture innovative, ecologiche e ad alto risparmio energetico. Il Comune lo scorso dicembre aveva presentato il progetto per il rinnovo della struttura in legno del bar all’interno del parco: un progetto innovativo, con il quale il piccolo punto di ristoro sarebbe stato reso fruibile durante tutte le stagioni con un ampliamento a formare un giardino d’inverno caratterizzato da vetrate scorrevoli e sistemi di risparmio energetico, progetto realizzato dall’architetto Francesco Artuso e costato al Comune 18.000 euro. Nelle intenzioni, si sarebbe poi dovuto aprire subito un bando che riguardava la gestione del chiosco stesso per una spesa prevista in circa 100.000 euro, realizzazione compresa,
ma il bando in realtà non è mai decollato, per lo meno nei termini previsti. “Un peccato - dice chi frequenta il Nuove Gemme - perché una struttura che non fosse solo un semplice chiosco per bibite e panini avrebbe trasformato la fruizione del parco stesso”. In realtà, come spiegano dal Comune, si tratta solo di un cambio di scelta da parte dell’amministrazione. “Il parco Nuove Gemme non è stato dimenticato - spiega il vicesindaco Edmondo Piazzi - ma abbiamo preferito rivedere il bando rispetto alle prime idee per renderlo più appetibile per chi fosse interessato. Il nuovo bando riguarderà solo la gestione del chiosco e non più la sua realizzazione, spesa che verrà invece sostenuta inizialmente dal Comune per poi essere ammortizzata nel corso di dieci anni di concessione di gestione”. (m.to.)
(circa 70.000 metri cubi) che permetterà a Spinea di superare quota 30.000 abitanti. E riteniamo questi dati sottostimati perché non sono valutati gli interventi che potranno essere realizzati nelle aree agricole private del regime vincolistico”. Le soluzioni proposte sono quel-
urbanistica che vada ad incidere anche minimamente sulle residue aree agricole e verdi, sia all’esterno che all’interno del tessuto urbano e favorire gli interventi di recupero, ma nei limiti della sostenibilità del territorio. Immediata la replica della maggioranza: “Ci preme precisare che, tra gli obiettivi, ci siamo prefissati di supportare le aziende agricole nel loro sviluppo e permettere che i necessari interventi vengano fatti in tempi contenuti, snellendo la procedura tecnicoamministrativa, nel pieno rispetto della normativa vigente in tema di semplificazione. Nessuna colata di cemento: non sorprende che l’opposizione strumentalizzi la sensibilità dei cittadini sul tema, anche quando assistiamo per la prima volta ad una delle varianti urbanistiche di minor incidenza territoriale mai avvenute per Spinea”.
Massimo Tonizzo
12 www.lapiazzaweb.it Spinea
le di evitare ogni trasformazione
La maggioranza replica : “Questa è una delle varianti urbanistiche con minor incidenza territoriale mai fatte”
Il progetto di restyling del chiosco del parco Nuove Gemme
Costruzioni a Spinea
Lavori pubblici. Al via un intervento cofinanziato dalla Regione per 300 mila euro
Nuova rotatoria di via Roma, i cantieri sono partiti
Sono iniziati e dureranno mesi i lavori di una delle grandi opere più annunciate ed attese a Spinea degli ultimi anni: la realizzazione della nuova rotatoria su via Roma di fronte alla chiesa dei santi Vito e Modesto opera cofinanziata dalla Regione del Veneto per un importo di circa 300.000 euro complessivi. I lavori propedeutici sono partiti lo scorso ottobre con lo scopo di trasformare l’odierno incrocio semaforico con la predisposizione della relativa segnaletica di cantiere. Lo svolgimento delle attività propedeutiche alla realizzazione della rotatoria durerà circa 45 giorni, e a queste seguiranno le opere per la realizzazione della rotatoria definitiva che dureranno altri 180 giorni. Per tutta la durata delle lavorazioni si prevede la chiusura parziale di via Cattaneo di circa 10 metri della carreggiata, ma rimarrà comunque garantito l’accesso per funzioni religiose al sagrato e l’accesso al parcheggio posto a ovest di via Cattaneo per la normale fruizione alle attigue attività commerciali. L’accesso al parcheggio sarà consentito solo da via
Cattaneo e non da via Roma, mentre via Matteotti sarà a senso unico in ingresso da via Roma: in questo caso la deviazione del traffico avverrà in direzione est verso Mestre su via Giovanni Verga – via Alfieri e in direzione ovest verso Mirano su via Ponchielli – via Fermi. Novità anche per la sosta degli autobus Actv del capolinea su via Matteotti, che sarà spostata su una apposita piazzola in via Roma mentre l’area dell’odierna sosta degli autobus verrà trasformata a parcheggio. “Con questo atteso intervento - commenta il sindaco Martina Vesnaver - parte il primo macro-cantiere di grosso interesse e impatto per la nostra città. Punto programmatico importan-
te della nostra maggioranza. Ora che è finito il profondo e lungo lavoro di progettazione e programmazione, possiamo dire che finalmente inizia la svolta della viabilità cittadina. Ricordo infatti che questo è solo il primo dei cantieri e per i cittadini si tratterà di avere pazienza per gli inevitabili disagi. Chissà che la criticità incentivi l’uso degli assi esterni di viabilità, in modo da sgravare il centro”. Insomma ci sarà sicuramente del disagio da sopportare ma alla fine la viabilità cittadina risulterà più scorrevole e sicuramente meno caotica di quella che in centi momenti della giornata è quella attuale.
Massimo Tonizzo
“Autunno in oasi”: grande successo per le iniziative ambientali
Grande successo per le iniziative ambientali di “Autunno in oasi”, che hanno portato molte persone a conoscere meglio le bellezze cittadine di flora e fauna. Punto di riferimento non
poteva che essere l’oasi del parco Nuove Gemme, il più bello e grande polmone pubblico cittadino, che ha visto susseguirsi una serie di attività molto apprezzate. Con l’organizzazione a cura del Comune di Spinea, si sono tenute visite guidate per le scolaresche, pulizia della zona dell’oasi naturalistica, manutenzione dei sentieri già esistenti e la semina di alcune aiuole fiorite. “L’oasi- come spiegano i responsabili- è di circa 5 ettari e rappresenta una zona umida con caratteristiche ambientali ed ecologiche peculiari e particolarmente vulnerabili: stagni ricchi di vegetazione palustre, canneti e saliceti che offrono riparo alla fauna locale e zone alberate, prati, siepi, un piccolo bosco igrofilo, tutti habitat di primaria importanza per insetti e uccelli. Oggi il parco presenta percorsi, giochi per bambini dove passare delle domeniche in tranquillità con la propria famiglia”. (m.to.)
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Dimitri Savinov, una vita per la danza fra Russia, Ucraina e Italia
Un nuovo maestro di ballo a Spinea, con una storia alle spalle che può solo essere di insegnamento a sua volta per tutti. L’ Academia Veneta di danza di Spinea da settembre, con l’avvio del nuovo anno della scuola di danza, può contare su un nuovo insegnante con una storia decisamente speciale e significativa.
Lui si chiama Dimitri Savinov, ballerino professionista di 31 anni ucraino ma formatosi alla Kiev State Choreography School come ballerino solista del teatro di Boris Eifan di San Pietroburgo.
Dimitri è ucraino di nascita ma – a parte un soggiorno giovanile dalle parti di Malo nel vicentino che lo ha fatto innamorare dell’Italia, ha sempre lavorato in Russia, dove ha anche messo su famiglia, sposandosi con una collega dalla quale ha avuto un figlio. Negli ultimi mesi, però, proprio data la sua doppia identità tra Ucraina e Russia, non si sentiva più sicuro nella sua casa adottiva. Da qui, dato anche che il resto della famiglia era ancora in Ucraina, la decisione della fuga in Italia, dove ora sta attendendo il visto ma dove grazie alla scuola di Spinea diretta da Clara Santoni, continuerà a ballare con il doppio ruolo di solista e di insegnante per i bambini. “Dimitri ha iniziato le lezioni a fine settembre - racconta Clara Santonie per quest’anno sarà insegnante fisso della nostra scuola non appena riuscirà ad ottenere il visto che ci permetterà di assumerlo con tutte le regole. Per noi averlo è un vero un orgoglio e siamo sicuri che sarà un valore aggiunto importantissimo per la formazione e per la crescita non solo
artistica dei nostri allievi grazie all’importantissimo valore sociale e umano del suo arrivo da noi”.
“Amo l’Italia e da quando sono qui mi sembra di essere in un altro mondo - le prime parole di Dimitri in un italiano molto fluido, probabilmente ricordo degli anni vicentini. Amo soprattutto il mio lavoro e sono contento di poterlo continuare a fare in un posto così bello. Penso di poter dare molto come ballerino e insegnante ma sono sicuro che molto riceverò da Spinea”. L’Academía Veneta di Danza & Balletto a Spinea promuove l’amore per il movimento del corpo e avvicina, con professionalità, la disciplina ai più giovani. L’obiettivo è una formazione completa e di spes-
sore. Il metodo utilizzato è quello della Royal Academy of Dance, considerato il migliore per raggiungere uno standard elevato. Gli allievi vengono preparati ad un approccio funzionale a stili diversi con insegnanti differenti. Intanto i primi incontri con i piccoli allievi sono intanto andati benissimo. “Anche se alla prima esperienza come istruttore - dice ancora Clara Santoni - sembra veramente nato per farlo. E poi è un ballerino favoloso, e i nostri allievi imparano anche solo guardandolo danzare”. Insomma per Dimitri Savinonv il futuro come insegnante a Spinea per ora è certamente assicurato.
Santa Bertilla, grande festa per il centenario
Grande festa a Spinea per le celebrazioni del centenario dalla scomparsa di Santa Bertilla, con l’arrivo in città della salma e molte iniziative non solo religiose. Il 20 ottobre è stata una data importante per Spinea, con il centenario della morte di santa Maria Bertilla Boscardin, patrona della parrocchia di Orgnano. Per l’occasione nel pomeriggio del giorno del centenario è arrivata in parrocchia l’urna con le
spoglie della santa proveniente da Vicenza per la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito Gianfranco Agostino Gardin. Ad anticipare l’arrivo della santa, sempre in chiesa si è svolta la presentazione del volume “Per puro amore” accuratamente di don Antonio Guidolon. La presentazione è stata accompagnata dalle canzoni tratte dal musical “Tu chi sei”, suonate e cantate dal vivo dal cast origina-
le, il gruppo Musa che lo realizzò e rappresentò per la prima volta nel 2005. Maria Bertilla Boscardin, al secolo Anna Francesca, religiosa italiana appartenente alla congregazione delle suore Dorotee di Vicenza fu beatificata l’8 giugno 1952, da papa Pio XII, alla presenza di molti fedeli, di alcuni membri della sua famiglia e di alcuni pazienti da lei assistiti. Papa Giovanni XXIII poi la canonizzò l’11 maggio 1961. (m.to.)
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Spinea
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Il personaggio. All’Academia Veneta di danza un nuovo insegnante con una storia speciale alle spalle
Massimo Tonizzo
Il ballerino Dimitri Savinov
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Ha 31 anni e si è formato alla Kiev State Choreografy School. Ha lavorato come ballerino solista al teatro di Boris Eifan di San Pietroburgo
Infrastrutture. In dirittura d’arrivo un intervento da un milione di euro
Ciclabile di Stigliano, modello di viabilità ecosostenibile
Piste ciclabili simbolo della rivoluzione green che il mondo ormai ci chiede e non più procrastinabile. Molti Comuni italiani, in questo senso stanno intervenendo potenziando queste modalità di collegamento stradale ecosostenibili. Anche Santa Maria di Sala non è da meno e proprio qui si sta arrivando alla conclusione di un progetto importante in grado di sviluppare nuove forme di mobilità ad impatto ambientale zero in un un punto particolarmente nevralgico. Il macro progetto della pista ciclabile di Stigliano, infatti, è ormai finalmente in fase di ultimazione. L’opera si sviluppa sul lato ovest di via Noalese ed interessa un tratto di circa 600 metri. L’intervento, con costi stimati nell’ordine di grandezza di oltre un milione di euro si sta andando a chiudere con tutte le opere collaterali come l’illuminazione, le nuove piantumazioni e ciò permetterà, quindi alla frazione di Stigliano di essere collegata in tutta sicurezza con il capoluogo. Il progetto prevedeva la costruzione di un percorso ciclo-pedonale largo tre metri con un elemento spartitraffico della larghezza di un metro. Inoltre ci sarà il tombinamento dell’attuale fossato mediante tombotti scatolari prefabbricati per garantire un corretto e regolare deflusso delle acque. Lungo tutto il percorso, che sarà adeguatamente illuminato, verrà realizzata una fascia verde perimetrale, una sorta di quinta arborea di filari di alberi di “lagerstroemia”, quale elemento di caratterizzazione e di mitigazione visiva. Costi e tempistiche sono state rispettate. “Quest’opera - aveva sottolineato tempo fa l’allora sindaco Nicola Fragomeni ora presidente del consiglio comunale - è strategica da un lato per la messa in sicurezza dei ciclisti che percorrono attualmente una delle arterie più trafficate dell’area centrale, soprattutto dai mezzi pesanti, e dall’altro a garantire un collegamento protetto tra Stigliano ed il capoluogo”. I risultati già si possono vedere, passando sulla Noalese da località Tre Ponti fino a Stigliano, la nuova pista si staglia parallela all’arteria stradale. “I cantieri andranno a chiudersi a fine anno- spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Alessandro Arpi. “Le scelte proget-
tuali avevano l’obiettivo di dare maggiore sicurezza agli spostamenti ciclabili tra le varie zone - conclude l’ex sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni - creando percorsi in sede separata e fisicamente protetti dalla carreggiata stradale, per garantire una continuità fisica con le piste già presenti nel territorio”. Non resta insomma che attendere l’opera conclusa.
Riccardo Musacco
In tempi come questi, di profondo cambiamento, l’istruzione e la formazione dei più giovani diventa uno strumento fondamentale per affrontare le sfide che ci attendono per il dopo pandemia e, si, spera presto, anche del post guerra in Ucraina. Nuove professioni sempre più richieste nell’ambito della sanità e della sicurezza informatica, richiedono così competenze chiare e definite, percorsi di studio precisi e
strutturati nonché scelte consapevoli da parte degli studenti. Per questo a Santa Maria di Sala, a partire da novembre il locale servizio Informagiovani, che si trova al primo piano della biblioteca comunale in Villa Farsetti, ha lanciato l’iniziativa “Cercasi scuola disperatamente”, in cui vengono proposti colloqui informativi personalizzati, studiati appositamente per ragazzi e genitori. Tutto ciò per favorire l’informazione e la conoscenza delle diverse realtà scolastiche del territorio. Un’operatrice si metterà a disposizione per colloqui individuali gratuiti il martedì e il giovedì, su appuntamento, dalle 16 alle 19. In questo senso si è già partiti a inizio novembre con la conferenza “Uni sguardo al futuro”, in cui studenti e genitori sono stati invitati a conoscere le varie tipologie di scuola superiore, i percorsi di istruzione e formazione offerti dagli istituti presenti sul territorio e le possibilità post-qualifica e post-diploma. “È un progetto al quale tengo particolarmentespiega la prima cittadina Natascia Rocchi - ritenendo indispensabile sostenere studenti e famiglie in un momento importante quale è quello della scelta per il futuro dei ragazzi e delle ragazze”. Per prenotare un colloquio, è necessario scrivere a informa. giovani@comunesantamariadisala.it o telefonare allo 348 6538629 negli orari di apertura. Informazioni presso l’Ufficio Pubblica Istruzione al numero 041.487550. (r.m.)
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Santa Maria di Sala
“Cercasi scuola disperatamente”, il nuovo servizio di Informagiovani
Territorio. Trovata una soluzione per evitare disagi ai cittadini salesi Centro prelievi chiuso per lavori, non il servizio
Il centro prelievi dell’Ulss 3 a Santa Maria di Sala ha chiuso i battenti a fine ottobre per lavori urgenti di rifacimento non più procrastinabili. I locali della struttura, infatti, finora posizionati all’interno del municipio in Piazza 25 aprile necessitavano oramai da tempo di un intervento sostanziale e, una volta ottenuto il finanziamento, è così giunto il momento di far iniziare i lavori. Si tratta di lavori attesi da molto tempo dall’utenza e anche dagli operatori. Il Comune di Santa Maria di Sala, però, era corso per tempo ai ripari per non far venir meno ai cittadini un servizio fondamentale per la salute pubblica. “Già dal 2020 il Comune si era mosso per trovare una soluzione - ricorda la sindaca Natascia Rocchi facendo il necessario punto della situazione. Dall’anno scorso, infatti, presso la farmacia, in centro del capoluogo è stato aperto un poliambulatorio privato e “grazie alla fattiva collaborazione con l’Ulss3 e la consigliera regionale Francesca Scatto - continua la prima cittadina - siamo alla ricerca di un accordo che possa consentire ai cittadini salesi di poter effettuare i prelievi a poca distanza da dove si svolgono ora”. Una volta ottenuto l’accreditamento, il poliambulatorio metterebbe a disposizione in comodato alcuni spazi a favore del personale Ulss3 che proseguirebbe in questo modo con il servizio che è importante che non venga soppresso. “Sono ottimista - sottolinea la sindaca- tutto sta procedendo bene, la certezza ci sarà però quando tutto sarà riaperto di là con la completezza del servizio”. “Desidero ringraziare la titolare del poliambulatorio salese - conclude la sindaca Rocchi - per la sensibilità e disponibilità dimostrate nel far fronte all’esigenza di pubblico interesse qual è quello dei prelievi per i nostri cittadini, evitando i disagi di servirsi di strutture ospedaliere non presenti in loco. Ritengo che questa sia una dimostrazione di senso civico e di una felice sinergia tra persone di buona volontà e istituzioni. Alla signora Simonetta del poliambulatorio vanno i sensi della mia più profonda gratitudine e stima unitamente ad un augurio di proficuo lavoro. Ringrazio anche il dottor Edgardo Contato direttore
Bollette alle stelle, il Comune taglia sulla pubblica illiminazione
generale dell’Ulss3 Serenissima e il dottor Vianello per l’interessamento dimostrato in questi mesi nel risolvere il problema”. Ora si attende che la ristrutturazione e il rifacimento del centro prelievi si realizzi senza ritardi e rispettando il cronoprogramma stabilito in modo da poter far ripartire una volta completato l’intervento, il servizio in locali ad hoc ammodernati.
Riccardo Musacco
L’inverno è ormai alle porte e con esso, le tipiche giornate corte, buie che caratterizzano la stagione fredda, quest’anno rimarcate ancora più pesantemente a causa della guerra in Ucraina e il conseguente caro energia e prezzi di beni essenziali alle stelle che peseranno notevolmente sulle tasche non solo delle famiglie ma anche dei Comuni. E allora le amministrazioni pubbliche locali cercano di correre ai ripari cercando di stringere sempre più la cinghia magari su servizi meno essenziali per mantenere comunque pressoché invariati i servizi ai cittadini. Anche il Comune di Santa Maria di Sala non è da meno e sulla questione cerca di mettere in campo ricette utili per evitare conti energetici esorbitanti che inciderebbero in modo insostenibile sulle casse dell’ente. “Sulle problematiche energetiche - spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Alessandro Arpi - il nostro Comune ha deciso di investire in conto capitale per avere un po’ di respiro almeno in parte sulle bollette. Uno dei primi interventi che andremo ad affrontare sarà impiegare circa 200mila euro a favore della sostituzione di fari alogeni eccessivamente energivori con nuovi fari a led, partendo dai campi sportivi del capoluogo, Santa Maria di Sala, la zona maggiormente energivora, per passare, poi, per il momento, a quelli della frazione di Veternigo e successivamente nella altre frazioni. Ahimè, abbiamo poi anche preso la decisione di ridimensionare l’illuminazione notturna, andando in questo modo ad avere delle economie in questo senso. Riteniamo, infatti che i costi di luce e gas per l’anno venturo arriveranno al doppio rispetto a quello che è il bilancio consuntivo 2022”. Tagli nel settore dell’illuminazione pubblica sono stati fatti in Riviera del Brenta e nel Miranese anche da altri enti locali nelle scorse settimane. Fra i primi a partire ad esempio in Riviera del Brenta è stato il Comune di Campagna Lupia, ma scelte simili sono state prese da tantissimi enti locali nel veneziano. La speranza è che gli accordi presi sul gas a livello europeo portino ad una riduzione del costo dell’energia complessivo. (r.m.)
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Santa Maria di Sala
Spiagge. I sindaci della litorale veneto riuniti in conferenza
Il futuro del turismo, azioni e strategie per guardare avanti con ottimismo
Già lo scorso anno i sindaci riuniti nella Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto avevano deciso di avviare uno studio utile ad analizzare la situazione passata e presente riferita al turismo dei loro territori, in modo da uscire dalla fase di incertezza che il Covid aveva posto durante la precedente stagione balneare.
Uno strumento utile ad avviare una pianificazione strategica per consolidare e rafforzare le posizioni dei territori costieri sul mercato nazionale e internazionale. Il dossier “I Comuni della Costa veneta – Società, economia locale, pianificazione strategica” era stato redatto dal gruppo di lavoro di Tolomeo guidato dal professor Paolo Feltrin, presentato nei comuni alla presenza anche delle associazioni di categoria, degli operatori turistici e altri soggetti istituzionali. Quest’anno lo studio ha visto un aggiornamento e un ampliamento, concentrandosi sull’analisi dei flussi turistici nell’anno post-pandemico e cercando anche di rispondere alla domanda che in tanti, nel biennio covid, si sono posti: “Nulla sarà come prima?”.
“Dobbiamo smettere di pensare che il turismo possa bastare da solo all’economia dei nostri territori –spiega Roberta Nesto, presidente della Conferenza e sindaco di Cavallino-Treporti –. Il covid ci ha portato tante grandi preoccupazioni, ma è stato anche un momento che ci ha portato a interrogarci sul futuro delle nostre destinazioni.
Dobbiamo guardare sempre avanti, continuare ad investire, trovare la forza di proporre sempre delle al-
ternative, come hanno fatto i nostri imprenditori”. Se da una parte gli anni del covid hanno spinto i turisti a mete di prossimità, ci si interroga ora se il ritorno alla normalità influisca sui flussi futuri, e come attrarre nuovi ospiti.
“Messa da parte una stagione molto positiva, il problema è guardare avanti con prudenza – precisa Paolo Feltrin, responsabile del dossier –. Tutti tendono a dimenticare il covid il più possibile, e cominciano a pensare di nuovo a girare il mondo, con mete vicine ma anche nuovamente lontane. Si pone quindi un problema per la costa veneta: attrare il più possibile quel pubblico nazionale ed europeo che per mille ragioni non apprezza andare lontano. Come? Migliorando sempre più i servizi che quel tipo di turista predilige. Bisogna quindi creare un ambiente sociale molto simile a quello che gli ospiti vicino a casa. Il che significa territori con meno auto possibili, più biciclette, mobilità più sostenibile. Come si è ormai abituato tutto il centro-nord Europa. In secondo luogo bisogna attirare più la fascia anziana, che rappresentano una fetta enorme di turisti e che solo in parte il Veneto attrare, al contrario di altri paesi come Spagna e Portogallo”.
Lo studio realizzato sarà presentato nelle prossime settimane ai primi cittadini della costa e agli imprenditori, in modo che possano trarne utile spunto per pianificare utili strategie per preparare la prossima stagione turistica.
“Bisogna iniziare a ragionare come destinazioni – aggiunga la sindaco Nesto –. Non bastano più le strutture da sole, gli imprenditori da soli. Ma serve creare sempre nove opportunità, e lo si può fare creando reti tra pubblico e privato. Quello che emerge dallo studio è sì l’esigenza di avere infrastrutture più adeguate, migliorare l’accessibilità alle nostre località, pensare a un turismo più sostenibile, ma anche e soprattutto creare reti che possono essere orizzontali tra comuni e consorzi, oltre che verticali”. A conclusione dello studio, Feltrin tenta di rispondere alla fatidica comanda: Nulla sarà come prima?
“Sì, no… come la marea, che costantemente modifica la spiaggia, come le mareggiate che la sconvolgono: la pandemia è stata una mareggiata. Questa situazione deve indurre a investire per essere più forti, più reattivi alla prossima crisi: dalla ricerca emerge, in molti interlocutori, consapevolezza e volontà d’azione”.
“La corsa le mie ali”, Manuela Levorato racconta se stessa e i suoi grandi successi sportivi
Mille gare, i successi, le medaglie, i record. Manuela Levorato racconta se stessa, la sua vita, le sue emozioni, la sua tenacia, il suo impegno sportivo nel libro “La corsa le mie ali” nella sede del Panathlon Club di Chioggia.
La Levorato, socia già da alcuni anni del club clodiense, è stata accolta dal presidente Stefania Lando, da tempo amica dell’atleta, insieme con la coautrice del libro Silvia Miazzo.
La presentazione del libro è stata preceduta dalla lettura di una poe-
sia scritta per Manuela Levorato da Guidina Borella Lando, presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia. Tra le varie imprese sportive
sui 100 metri, ancor oggi imbattuto nonostante siano trascorsi oltre vent’anni.
Lo studio guidato dal professor Paolo Feltrin, aggiornato e ampliato, indica la strada agli amministratori: nulla sarà come prima della pandemia, bisogna essere pronti alle nuove sfide
dell’atleta uno spazio particolare è dedicato al giorno in cui la Levorato ha conquistato il record italiano
Tra i numerosi soci e ospiti presenti vi era anche Rossano Boscolo, già referente del Coni a Chioggia, che proprio per incoraggiare l’atletica locale ha trasmesso in streaming l’intero incontro organizzato dal Panathlon ed ha invitato la Levorato a ‘correre’ con i ragazzi chioggiotti per sensibilizzare l’amministrazione locale a dotare la città di un impianto sportivo dedicato all’atletica leggera. (e.f.)
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Economia. A Venezia nelle scorse settimane si è tenuto il “Venice Sustainable Fashion Forum”
Il settore della moda è in crescita e sempre più sostenibile
Un mercato globale, caratterizzato da una crescita sostenuta ma in cui solo una frazione minima attua modelli di economia circolare. In Italia la gestione della sostenibilità è condizionata dalla piccola dimensione delle imprese. A livello globale la mancanza di dati precisi impedisce di misurare e valutare gli impatti del settore in ambito ambientale e sociale. È la fotografia di “Just Fashion Transition”, lo studio coordinato da Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability di The European House – Ambrosetti che mette a fuoco le criticità e le opportunità della transizione sostenibile nel settore moda. Lo studio, presentato al Venice Sustainable Fashion Forum, ha valutato le performance economico-finanziarie di 2.700 aziende della catena di fornitura, ha valutato la sostenibilità di 167 aziende della filiera italiana e ha analizzato gli
strumenti di gestione della sostenibilità delle 100 più grandi imprese europee. Soddisfatto del Forum Vincenzo Marinese presidente di Confindustria Venezia area Venezia e Rovigo. “Venezia è la città sostenibile per eccellenza, per questo abbiamo voluto dare vita al primo summit internazionale dedicato alla transizione
green nel settore moda- dice. La Serenissima, regina dei mari, con la Via della Seta ha dato impulso a quello che nel Rinascimento era considerato il primo distretto tessile e della moda del mondo occidentale. Erede della tradizione nata a Venezia nel XIII secolo, il cluster calzaturiero della Riviera del Brenta oggi è tra i più presti-
“Scarpetta d’Oro”, illustrazioni in villa Widmann
La tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta erede dei “calegheri” si manifesta nella forza dell’immagine e nel linguaggio universale dell’arte. Fino al prossimo 8 gennaio saranno esposte a Mira a villa Widmann, prestigiosa sede di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, ventisette opere realizzate dagli illustratori che hanno partecipato al Premio Scarpetta d’Oro 2022. L’iniziativa, promossa da Acrib, è organizzata dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta nell’ambito di Capitale della Cultura d’Impresa 2022, progetto realizzato con il contributo delle Camere di Commercio di Venezia Rovigo, Padova e Treviso Belluno. Il tema del bando 2022 “Nuove scarpe, nuovi passi!”, motivato dalla giuria come segnale di riscatto e speranza dopo il difficile periodo della pandemia, richiama la necessità di guardare alle opportunità future con fiducia ed energia. Varietà ed innovazione delle tecniche utilizzate (sia tradizionali che
giosi luoghi della manifattura. Con Venice Sustainable Fashion Forum, Venezia conferma la propria vocazione alla contaminazione, allo scambio di idee e l’antica tradizione del bello e ben fatto”. I tre principali fattori a trainare i volumi del settore moda nei prossimi anni saranno il Fast Fashion, le tecnologie digitali e i giovani. Le aspettative del settore sono di una crescita annua globale intorno al 6% (addirittura +7.9% annuo al 2026 se si considera solo il Fast Fashion). La velocizzazione dei tempi di produzione è stata, negli ultimi 30 anni, fenomenale. Contestualmente si registra una contrazione dei prezzi: solo in Gran Bretagna dal 1995 al 2014 il costo degli abiti è sceso del 54%, mentre gli altri beni di consumo sono aumentati del 49%. Mancano dati univoci sugli impatti ambientali e sociali del settore moda. In Europa, dove i dati ambientali
sono affidabili e dimostrano che il 75% delle esternalità negative è prodotto fuori dall’Unione Europea. Sul fronte sociale la stima di lavoratori che operano a livello globale oscilla tra i 60 e i 75 milioni, la maggior parte dei quali vive in paesi in via di sviluppo. Se in Europa le principali aziende della moda si concentrano sui temi ambientali, in particolare sul clima, con rendicontazioni e obiettivi specifici relativi a emissioni di Co2 e l’utilizzo delle materie prime. The European House - Ambrosetti ha condotto un’indagine sulla dimensione e la marginalità di oltre duemila aziende italiane da cui risulta la prevalenza di imprese di piccola taglia dove circa la metà ha fatturati annui inferiori ai 5 milioni di euro e solo il 3% supera i 50 milioni. All’aumentare delle dimensioni cresce l’adozione di strumenti per la gestione della sostenibilità.
digitali) e deciso carattere comunicativo contraddistinguono le opere esposte, selezionate dalla giuria presieduta da Andrea Artusi, sceneggiatore e disegnatore. “Ancora una volta, la tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta si apre al territorio con la mostra ospitata a Villa Widmann - sottolinea il presidente di Acrib e del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta Gilberto Ballin. Un’ulteriore occasione per raccontare ai giovani, alle famiglie, ai cittadini del Veneto e ai turisti l’antico legame che accomuna il “saper fare” dei calzaturieri con le arti visive. Nelle nostre aziende il bello prende forma in un prodotto, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il merito delle illustrazioni esposte è proprio quello di ricordare al visitatore questo aspetto, che rappresenta la forza del nostro distretto”. La tradizionale cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà sabato 26 novembre alle ore 11 al Palarcobaleno di Fossò .
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Emergono dati interessanti dallo studio “Just Fashion Transition” in cui sono state valutate le performance di 2700 aziende, e la sostenibilità della filiera italiana. Soddisfazione dal presidente di Confidustria Veneza Vincenzo Marinese
Un momento del forum a Venezia
Chioggia. L’atteso appuntamento in Cattedrale giunge quest’anno alla 27esima
edizione
Un grande concerto per celebrare il Natale
Tornerà venerdì 23 dicembre, nella Cattedrale di S. Maria Assunta di Chioggia, il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin diretti dal Maestro Renzo Banzato; l’appuntamento, che giunge quest’anno al traguardo della 27esima edizione, si inserisce all’interno delle iniziative natalizie programmate dall’Amministrazione Comunale di Chioggia in collaborazione con la Pro Loco.
Il programma sarà principalmente legato al repertorio per coro, soli, orchestra e organo tradizionalmente legato alla Natività, attraverso l’esecuzione di pagine composte da Bach, Couperin, Wade, Adam, Lopez, Gruber, Redner, Berlin e soprattutto Händel, del quale sarà proposto il maestoso e imponente Zadok the Priest per orchestra, organo e coro a sette voci: si tratta del primo dei quattro Anthems che il musicista tedesco
compose per la solenne incoronazione di Re Giorgio II e della Regina Carolina, avvenuta in Westminster Abbey l’11 Ottobre 1727. Non mancherà un omaggio al compositore C. Franck, nella ricorrenza del bicentenario della nascita, dove l’orchestra e coro dialogheranno con il valente soprano coreano Oh Jimin, impegnata anche in altre pagine del repertorio sacro.
Il tutto sotto l’attenta direzione del Maestro Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, prestigiosa istituzione universitaria dove il Maestro è anche a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione d’Orchestra.
Si tratta di un programma di grande fascino, che non deluderà le aspettative del numeroso pubblico che ogni anno attende con entusiasmo questo appuntamento con la grande musica: si è infatti in presenza di un evento che viene
vissuto dagli abitanti di Chioggia e Sottomarina come un momento assai atteso e sentito, un appuntamento che nelle precedenti 26 edizioni ha sempre visto il Duomo della città clodiense gremito in ogni ordine di posti.
La serata è realizzata dalla Città di Chioggia, in collaborazione con la Pro Loco e si avvale del sostegno di alcune realtà produttive del territorio.
L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.00; l’ingresso è libero.
Il libro. “Cercando Olga”, la prima studentessa nera a Ca’ Foscari negli anni del fascismo
Le cause e gli effetti del colonialismo italiano e il periodo fascista raccontati attraverso la vita di Olga. “Cercando Olga” di Francesco Furlan è la storia di Olga Manente, la prima studentessa afro-italiana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il viaggio dell’autore inizia nel 2018, quando la sua foto viene esposta in una mostra sull’Università ai tempi del Fascismo: Olga è una lista di studenti “attenzionati” perché ebrei, ma lei è in quella lista perché di pelle nera. “Di lei”, recita il pannello della mostra, “sappiamo solo queste poche cose”. L’autore si mette in viaggio, trova la sua tomba in un cimitero di Verona, lascia un biglietto. Rac-
coglie le prime testimonianze e mette insieme alcuni tasselli della sua vita: la nascita in Eritrea nel 1917, da un rapporto di madamato, l’infanzia trascorsa nel Veneziano, il trasferimento a Verona, il matrimonio sotto le bombe, la madre adottiva che le spalmava olio e borotalco per renderla più
bianca, la separazione dal marito prima della legge sul divorzio, un figlio morto in modo tragico e gli ultimi anni trascorsi in solitudine, forse nella pazzia. Come nel malato immaginario di Moliere, opera alla quale aveva dedicato la tesi di Ca’ Foscari, la sua storia ci nasconde dei segreti che non riusciremo mai a svelare. Ma racconta molto anche di noi, e di quello che siamo stati. E porta a galla qualcosa che ci riguarda, ancora oggi.
Francesco Furlan (1978) è un giornalista veneziano che lavora al quotidiano La Nuova Venezia dove si occupa dei principali problemi della città. Da otto anni collabora alle pagine di Repubblica.
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l’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin
Cultura
il direttore M° Renzo Banzato
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L’orchestra sinfonica e il Coro Tullio Serafin saranno diretti dal maestro Renzo Banzato, docente al Conservatorio di Adria
Calcio a 5. Dopo le amarezze del finale dello scorso campionato
Il “Città di Mestre C5 Green Agency” ci riprova e punta alla promozione
S tagione positiva quella vede impegnata la squadra del calcio a 5 Città di Mestre C5 Green Project Agency. Una società sana che è nata nel 2005 e da sempre è presieduta dal fondatore (è stato anche giocatore) Marco Chiozzotto. Dalla stagione 2007/2008 ha iniziato l’ascesa al massimi campionati, partendo dalla serie D, vincendo negli anni i campionati di C2, C1 e serie B, anche una Coppa Veneto di C2 e in serie B anche la Coppa Italia di categoria. Nella stagione 2019/2020 la compagine mestrina ha visto realizzarsi il sogno di approdare alla serie A2, grazie alla guida di mister Antonio Candeo che ha diretto un gruppo vincente formato dal direttore sportivo Mariano Bidoia. Quest’anno è alla terza stagione in A2 e non nasconde le ambizioni di voler provare a centrare un salto in avanti, mancato la scorsa stagione a causa di un episodio
molto dubbio. Non tanto per la sconfitta nella semifinale play-off a Pomezia per 3-2, quanto per un gol fantasma non visto a Pistoia a 19 secondi dal termine, che negò la vittoria alla formazione arancionera impedendole di conquistare i tre punti che le avrebbero consentito di scavalcare la formazione toscana al primo posto
e conquistare la promozione diretta in A1. Archiviata l’amarezza, la società è ripartita confermando il capitano Biancato, alla decima stagione con i colori mestrini, il bomber Mazzon, autore di 26 reti lo scorso campionato, gli esperti
Bordignon, Crescenzo, Villano tra i pali, l’italo brasiliano Bellomo, il connazionale Leandrinho e lo spagnolo Juanillo. A loro si sono aggiunti, dalla Fenice Veneziamestre il portiere Molin e l’ex capitano Ortolan, il pivot Del Gaudio, autore di oltre cento gol nelle ul-
Tennis, al torneo Barbuini vince Federico Santon
Fernando Barbuini è stato per molti anni presidente del Tennis Club Dolo e in precedenza anche assessore allo sport dolese. Durante la sua presidenza nel circolo sono stati anche inaugurati gli spogliatoi che erano attesi da decenni. Proprio per onorarne la memoria da alcuni anni si svolge un torneo tennistico che quest’anno è arrivato alla quarta edizione ed è riservato alla categoria maschile. Un evento importante per il circolo tant’è che alla cerimonia di premiazione hanno presenziato anche i figli, la moglie e la nipotina. A rendere più gioiosa l’atmosfera il successo in finale del proprio socio Federico Santon (categoria 4-2) che ha sconfitto Davide Pavanati (categoria 4-1) dello Sporting Club. Una finale combattuta al cospetto di tanti appassionati che vi hanno assistito e che ha vissuto di momenti di incertezza
sia perché entrambi i giocatori hanno accusato segni di stanchezza per la dispendiosa cavalcavata che li ha condotti alla gara finale e sia perché si sono presentati menomati da qualche guaio fisico. Non è comunque mancato impegno e determinazione. In semifinale Santon si era imposto su Michele Causin (categoria 4-1) del Tc Mirano per 6-2, 6-4 mentre Pavanati aveva avuto la meglio su Tommaso Raffaele ( categoria 4-2) del Tc Airone per 7-5, 6-2. Alla manifestazione hanno partecipato circa 150 racchette provenienti da tutto il Veneto e l’organizzazione è risultata perfetta grazie all’impegno profuso dalla direttrice di gara Micaela Barbuini e di molti soci del circolo che hanno voluto collaborare per onorare la memoria dell’ex presidente scomparso. Giudice arbitro è stato Andrea Spolaore. (l.p.)
time tre stagioni e mezza con la maglia del Futsal Villorba, la solidità l’ex nazionale naturalizzato Urio Canaj ex Calvi Noale e Miranese di calcio a 11, il giovane portiere Di Odoardo. Alla guida del gruppo c’è mister Kim Serandrei, coadiuvato dal vice Mirco Vec-
chiato e dal preparatore atletico Aurelio Conte mentre a Sebastiano Menapace compete il compito di allenare i portieri ed a Massimo Peloi e Stefano Mihalich, fisioterapisti, quello di recuperare gli infortunati. Compito importante quello rivestito dal team manager Luca Novello. In campionato la squadra ha fatto registrare due vittorie consecutive importanti, la prima per 3-2 in trasferta con l’Altovicentino e l’altra nel sentito derby con i cugini della Fenice per 6-1. Non è un girone facile con squadre di ottimo livello come Sampdoria, Verona, Asti, Lecco ma il Città di Mestre cercherà di inserirsi nel gruppone di queste provando a centrare uno dei posti disponibili nel prossimo campionato di A2 Elite, sempre sospinta dal proprio pubblico che quasi sempre fa registrare il sold out nella palestra del Franchetti.
Lino Perini
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La squadra del presidente Marco Chiozzotto alla terza stagione in A2 si è rafforzata con nuovi innesti
Il momento della premiazione
La squadra del “Città di Mestre”
#Regione
In Veneto è di nuovo boom turistico
il futuro
l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.
Assessore, è soddisfatto?
“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-
lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.
Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione
e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?
“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-
Il Punto
bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.
Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?
“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.
Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.
Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?
“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.
Sara Salin
Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.
Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha
Migranti, la politica s’è rotta
di Antonio Di Lorenzo
ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.
Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati
dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?
Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO
A Venezia è di scena il Natale
Luminarie, alberi di Natale, mercatini, piste di pattinaggio su ghiaccio, appuntamenti culturali e intrattenimenti per grandi e piccini
L uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si è già attrezzata installando le luci che saranno accese dal 21 novembre e che illumineranno calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Si intitola “A Venezia è di scena il Natale”, il calendario di eventi – promosso dal Comune di Venezia e Vela spa – che saprà ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di appuntamenti per tutte le età.
A dare il via sarà proprio l’accensione delle luminarie, a partire dal 21 novembre , giorno della Festa della Salute.
Grande attenzione sarà data, quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. Grazie ad una attenta gestione delle accensioni, sia in termini di orario che di giornate, il costo complessivo dell’energia elettri-
ca sarà pari a quello dell’anno precedente.
Ad illuminarsi saranno la Strada Nuova, principale porta d’accesso a Venezia, nodo di connessione tra la città d’acqua e la città di terra, così come Piazza San Marco e l’area marciana, e le diverse direttrici nei sestieri di Santa Croce, Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, San Marco e Castello. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono collaborare il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere in questo Natale chi vive e visita la città. Inoltre American Express , ancora una volta attivo del progetto in veste di sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma, Lista di Spagna e Strada Nuova, partecipa in particolare a supporto del tessuto commerciale veneziano.
Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia” dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto , che rappresenta il
luogo ideale per gli acquisti natalizi e per vivere lo spirito delle festività in un ambiente raccolto e accogliente, sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da Piazza Ferretto si estenderanno lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino
Un flusso quasi continuo di luci – anche nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole – per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. A seguire, il 25 novembre sarà acceso l’albero in Piazza Ferretto, mentre il 2 dicembre sarà la volta dell’albero in Piazza San Marco. Dal 25 di novembre, a Mestre si aprirà anche la tanto attesa pista di pattinaggio su ghiaccio e i mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città, Piazza Ferretto e via Poerio, grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, mentre il profumo di cannella e vin brulé si diffonderà nell’aria. Il 3 dicembre sarà inaugurata anche la pista di pattinaggio di Venezia, mentre quella allestita in Piazza Mercato a Marghera aprirà i battenti già dal giorno di San Martino. “Venezia vuole celebrare il Natale del 2022 mantenendo vivi i simboli della tradizione, come le luminarie diffuse sul territo-
rio e i grandi alberi addobbati a festa – afferma il Sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza dopo questi ultimi difficili anni, che faranno riassaporare l’emozionante clima natalizio ai nostri concittadini e a chi sceglierà di visitare il nostro territorio. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze, diventano elementi che scaldano questo periodo dell’anno e che ci accompagneranno nei prossimi mesi per sottolineare la voglia di far risplendere questo nuovo spirito. Nelle nostre piazze troveremo percorsi illuminati, mercatini e tante attrazioni che ci inviteranno a tornare bambini. Nella luce, simbolo della rinascita spirituale e culturale, Venezia si presenta e presenta i suoi luoghi più belli e più vissuti, dove condividere gioia e calore. Venezia, le sue isole e la sua terraferma saranno luoghi di magia e di emozioni, dove non mancheranno occasioni di confronto artistiche, musicali e culturali per ricordarci che il Natale è anche un momento di pensiero e di crescita”.
Ma il Natale 2022 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei cittadini
aperti durante le festività natalizie alla scoperta della grande offerta del sistema museale, a partire dalle mostre “Anselm Kiefer” – a Palazzo Ducale fino al 6 gennaio – e “Kandinsky e le avanguardie” al Centro Culturale Candiani di Mestre fino al 21 febbraio 2023. Non mancheranno corse di Natale e la tradizionale Festa della Befana, ma la musica non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Daniel Harding, domenica 1 gennaio 2023 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).
Per i più piccoli o per gli amanti delle attività sportive , si potrà scegliere di pattinare su scenografiche piste di ghiaccio a Venezia, Mestre e Marghera nelle quali si svolgeranno anche esibizioni di pattinaggio, animazione con dj set e sfilata di cosplayer. E poi i tradizionali e immancabili concerti, attrazioni e spettacoli per adulti e bambini per rivivere assieme la bellissima fiaba di Natale, una cartolina di puro incanto e meraviglia in uno dei luoghi più suggestivi al mondo.
Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Venezia, sul sito e sui canali social di Venezia Unica
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Regione Le iniziative. Il sindaco Brugnaro: “coinvolta l’intera città”
La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio
“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso
Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche
celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.
Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.
Spazio naturalmente anche ai prota-
gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con
la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro
alla sua
Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.
Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”
Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.
Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?
“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte
delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.
Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-
tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?
“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.
Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.
“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.
“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.
La riforma del terzo settore potrebbe
dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?
“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.
29 www.lapiazzaweb.it Regione
della Giustizia Carlo Nordio,
prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte.
Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso
L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto
in foto Giovanni Follador
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Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service
Valore delle relazioni e impegno sociale
Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.
La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-
zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.
Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,
creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.
IL PUNTO
Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è
quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.
“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.
“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.
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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione
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É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.
Ma cos’è l’influenza?
Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.
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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/ Salute Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
quando,
Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione
Salute
Vaccino antinfluenzale
I SINTOMI
L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.
COME SI TRASMETTE
Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.
PERCHÉ VACCINARSI
Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.
In foto: La presentazione del programma Liltformen 2022
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A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.
Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.
In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-
revenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.
Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.
Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com
“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.
Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.
IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE
Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.
DOVE CI SI PUÒ VACCINARE
La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.
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Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022
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Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella
“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”
Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico
Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.
Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.
É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.
Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale. In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali?
É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da parte dei sanitari e attivare l’ambulanzaattraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente: più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.
“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.
“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus. Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a
risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.
“Il trattamento con trombolitico - conclude - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.
“L’intervento è tempo-dipendente - insiste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima
noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.
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Trapianto di fegato, come recuperare anche gli organi non idonei
Molti
fegati vengono considerati non idonei al trapianto, in quanto provenienti da donatori che presentano steatosi epatica (alta concentrazione di grassi), fibrosi oppure deceduti per arresto cardiaco senza possibilità di ripresa, il che impedisce all’organo di essere irrorato di sangue e quindi va incontro a morte cellulare più o meno estesa.
L’obiettivo invece è quello di recuperare anche quegli organi che non sono considerati idonei. Le nuove frontiere di cura e trapianto del fegato sono state l’oggetto di confronto dell’incontro internazionale, Americane The Liver meeting, che si è svolto lo scorso 3 novembre a Washington, organizzato dalla American Association Study of Liver Disease (AASLD). Tra i più importanti esperti del settore, anche il professor Francesco D’Amico, del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova e professore aggiunto di chirurgia presso la sezione di immunologia e trapianti del dipartimento di chirurgia della Yale University.
I più recenti traguardi nella trapiantologia
di fegato, prevedono, dal momento dell’espianto al trapianto, la sua conservazione in una machine perfusion (MP), ovvero una sorta di macchina in grado di conservare per alcune ore l’organo, perfondendolo con un liquido di preservazione speciale oppure sangue, per “ricondizionarlo” e prolungare i tempi di ischemia relativa. Ciò può avvenire in due modi, o tramite machine perfusion a freddo (ipotermica) dove il flusso al fegato viene mantenuto a basse temperature con un liquido di conservazione che viene pompato all’interno dell’organo attraverso i suoi vasi, oppure tramite una machine perfusion normotermica, dove il li-
quido è sostituito da sangue compatibile a 37C° che viene ossigenato come “in vivo”. Nell’Università di Yale (Connecticut – USA) è in corso da circa 1 anno un Trial preclinico ambizioso e primo nel suo genere, che utilizza catene corte di RNA interferenti (RNAi) da associare al sangue, durante il ricondizionamento in MP di organi non idonei al trapianto.
“Quello che vogliamo fare è riuscire ad utilizzare i fegati scartati e ritenuti non idonei al trapianto mettendoli in machine perfusion normotermica dove al sangue viene
aggiunto un farmaco - spiega il professor Francesco D’Amico -. Si tratta di un pool di farmaci, che inibiscono la trascrizione del RNA dal DNA nelle cellule epatiche, provando così a individuare e bloccare le proteine e le sostanze tossiche che si formerebbero in seguito al danno da ischemia/riperfusione e che condizionerebbero irreversibilmente la ripresa dell’eventuale trapianto successivo. Negli Stati Uniti ogni anno vengono scartati circa 1000 organi per vari motivi. L’obiettivo è rendere idonei, dopo 5 giorni di ricondizionamento in MP
normotermica, grazie all’aggiunta del farmaco sperimentale, molti dei fegati inizialmente definiti erroneamente non idonei, e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto”. Solo nel centro di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo, ogni anno vengono trapiantati circa 105 fegati dei circa 1300 trapiantati in Italia, e sempre in Italia ne vengono scartati al momento della valutazione circa il 15%, i quali potrebbero essere utili per ridurre le liste d’attesa visto che la richiesta è naturalmente superiore.
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all’aggiunta di un farmaco sperimentale si potrebbero
organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto
L’incontro internazionale. Il Professor D’Amico a Washington ha spiegato come raggiungere l’ambizioso obiettivo Grazie
rendere idonei molti dei fegati che non lo sono e creare così una banca di
In foto il professor Francesco D’Amico
Ariete
Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli
Novembre
Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri
Novembre, il mese di passaggio e di riflessione
Bilancia
Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina
Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato
Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano
Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni
Vergine
È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade
Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici
Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto
Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino
Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena
Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie
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