MAGGIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.90
del Miranese Nord
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Elezioni a Salzano, è duello fra Betteto e Vecchiato A sfidare Luciano Betteto, sindaco in carica con una civica orientata a centrodestra, servizio a pag 15 sarà Maria Grazia Vecchiato che corre stavolta per il centrosinistra unito
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TERRITORIO
Un appello per salvare la piccola Vittoria NOALE
“Commercio, un centro immerso negli eventi” NOALE
Nuovi campi da padel in via Ongari MARTELLAGO
Le opposizioni all’attacco sul problema sicurezza SALZANO
“Piano Antenne”, arriva il via libera
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li ambulatori e le corsie si svuotano: mancano medici di base, negli ospedali le carenze di organico sono sempre più evidenti. I numeri che girano sono preoccupanti e restituiscono le dimensioni di un fenomeno che parte da lontano che ora, nel Veneto delle eccellenze sanitarie, si concretizza con ampi vuoti, sia sul fronte della medicina territoriale che di quella ospedaliera. Il tutto ovviamente a scapito dei Co nta pazienti, soprattutto dei più fragili.
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Facciamo il punto
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Un appello per salvare Vittoria V
ittoria ha appena quattro mesi e rischia seriamente per la sua vita se non troverà in poco tempo, un anno al massimo, un donatore. Scorzè si mobilita in massa, unendosi all’appello dei genitori e della zia per la piccola ma c’è il rischio concreto di non arrivare nemmeno a festeggiare il primo compleanno se non troverà in tempi brevissimi un donatore di midollo compatibile. Vittoria è infatti affetta da una grave malattia neurodegenerativa, il morbo di Krabbe, per ora non ancora manifestatasi in tutta la sua gravità ma che, nel caso peggiore, porterebbe al decesso in tempi molto rapidi. L’appello on line è partito dalla zia Milena Toniolo trentenne di Scorzè, che ha ripreso la richiesta d’aiuto lanciato dai social da suo fratello Nicola, il padre della bambina, che ora per lavoro abita a Trento con la moglie Alessandra. “Ho deciso di diffondere l’appello - spiega Milena- perché spero che si possa trovare al più presto un donatore compatibile. La malattia è molto grave e, purtroppo, solamente una persona su 100.000 è compatibile con chi è già in attesa di un trapianto di midollo osseo. Per questo abbiamo deciso di dare la maggior diffusione possibile on-line. La malattia di Krabbe causa la morte prematura. L’unica cura oggi esistente è il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali da cordone ombelicale. Se si hanno tra i 18 e i 35 anni e si pesa più di cinquanta chilogrammi, si può diventare un donatore di midollo osseo, tramite un semplice prelievo di sangue. Non occorre indicare il nome di Vittoria, perché una volta iscritti, si è inseriti nel database nazionale e, se compatibili, si potrà salvare la vita della piccola o di altre persone”. Vittoria è nata il 9 dicembre scorso e la diagnosi è arrivata subito attraverso lo screening neonatale. Ad adoperarsi, anche la sindaca Nais Marcon. “Per aiutare- spiegano dal Comune- si deve contattare l’Admo onlus (Associazione italiana donatori midollo osseo) allo 02.39000855, oppure fare domanda di iscrizione al sito https: //admo.it/iscriviti/ per essere contattato”. Ora, non resta che attendere: purtroppo alla solidarietà, che in questo caso è già molto alta, si dovrà unire quel pizzico di buona sorte o di “provvidenza” che porterà a trovare la persona compatibile.
Una piccola di Scorzè è affetta dal morbo di Krabbe
I numeri, dicevamo. Partiamo dai medici di famiglia. Attualmente le sedi vacanti in Veneto sono circa 570. Ma nel giro di tre anni, stando alle proiezioni dei pensionamenti, mancheranno all’appello altri 800 medici. Lo sappiamo bene noi che seguiamo e raccontiamo le vicende dei territorio, che ci occupiamo delle province. Sono sempre più numerosi i piccoli Comuni che ormai si trovano a fare i conti con la mancanza di quello che un tempo si chiamava medico di famiglia e che era un’istituzione irrinunciabile. Oggi invece sono sempre più numerosi gli assistiti che devono spostarsi, anche di parecchi chilometri e con non pochi disagi, per raggiungere l’ambulatorio del medico di base. E’ un problema soprattutto per gli anziani soli, per le persone fragili, per chi non può contare su una rete di protezione familiare. Stiamo parlando di migliaia di persone per le quali l’accesso alla medicina territoriale, la prima linea fra il sistema sanitario e il paziente, sarà sempre più difficile e problematico. Ora si sta correndo ai ripari con la scuola di Sanità pubblica della Regione, che entro il 2025 preparerà 713 medici di base. Ma intano c’è da gestire un presente sempre più incerto e ricco di disagi, al quale si farà fronte con l’innalzamento del numero degli assistititi assegnati ai medici in formazione. I dettagli sono oggetto di un impegnativo confronto in seconda commissione regionale, anche con i rappresentanti sindacali. Anche per far fronte alla carenza di medici negli ospedali, dove mancano più di 1.100 professionisti, la strategia è quella di ingrossare le fila degli specializzandi, soprattutto nei pronto soccorso, direttamente in prima linea. Già con la pandemia abbiamo assistito all’incremento del ricorso agli specializzandi per far fronte all’emergenza. D’altra parte, però, questi giovani medici non possono essere mandati allo sbaraglio, dovranno essere adeguatamente seguiti e messi nelle condizioni di poter lavorare con tutte le necessarie tutele, sia per i pazienti che per sé stessi. Una soluzione va trovata, ma bisogna fare attenzione alle scorciatoie.
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Carta, Web, Audio: dentro il territorio nel cuore della gente
Massimo Tonizzo
del Miranese Nord
è un marchio proprietà di
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Noale, Martellago, Salzano e Scorzè per un numero complessivo di 15.046 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 13 maggio 2022
Noale
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Territorio. Presentato nelle scorse settimane nella sala San Giorgio
“Un centro commerciale naturale, immerso nei numerosi eventi” Al tavolo di partenariato del Distretto del commercio i rappresentanti degli enti locali, Lions Club, Rotary Club, Pro Loco, Confcommercio, Confesercenti
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n Distretto attento a tutte le esigenze, sia dei residenti che dei commercianti, per garantire anche ne momenti di possibile difficoltà, autonomia alla città e ai suoi immediati dintorni anche senza servirsi dei centri commerciali della provincia ma limitando tutto ai negozi e alle attività di vicinato. E’ stato presentato nelle scorse settimane, nella sala San Giorgio del Comune di Noale il progetto, ormai in fase avanzata, del Distretto del commercio di Noale che intende sviluppare e promuovere iniziative dirette per il rilancio delle attività commerciali della città. Nel corso della serata, il manager di Distretto designato, Federico Marzari ha presentato le motivazioni che hanno spinto, fin dal 2020, ben trentasette diverse associazioni, enti ed attività del territorio a credere in questo ambizioso progetto ed ha presentato i già numerosi partecipanti al tavolo di partnerariato: rappresentanti delle amministrazioni comunali, Lions Club, Rotary Club, Proloco, Confcommercio, Confesercenti e gli ospiti graditi dell’Università di Ca’ Foscari - Venezia Dipartimento di Management che hanno fornito un notevole aiuto in fase di organizzazione e preparazione del progetto. “Il Distrettohanno spiegato i promotori - è per sua definizione un “sistema aperto”, autonomo, indipendente, apartitico e svincolato dal succedersi delle “diverse” amministrazioni comunali. Intende sviluppare le proprie motivazioni dall’analisi dell’attuale situazione del commercio, dove le grandi superfici, i centri commer-
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ciali, l’incremento continuo dell’ecommerce, tendono ad allontanare il cliente dal negozio tradizionale. Per competere nel nuovo mercato è quindi necessario progettare nuove strategie, forme di retail-marketing evoluto, nuove competenze e sensibilità degli operatori del commercio. Non vogliamo un elenco di attività presenti in città, ma invece una città dove è “piacevole stare”. Insomma uno straordinario “Centro commerciale naturale”, ricco di eventi, manifestazioni, promozioni culturali, artistiche e commerciali. Azioni concrete per stimolare i commerci, la socialità, l’attenzione e gli interessi dei clienti che faranno diventare Noale un vero “Distretto Urbano del Commercio”. Il Distretto di Noale era stato approvato con decreto della Regione Veneto nel 2019 con il nome di “Noale – Città dei Tempesta”, riconoscimento che aveva permesso al Comune di Noale di partecipare al bando di finanziamento per i progetti destinati al rilancio dell’economia urbana emanato dalla stessa Regione Veneto. “Il Distretto del commercio di Noale -concludono dal Comune- costituisce un progetto molto ambizioso e praticamente unico nel suo genere in quanto ha visto inizialmente aderirvi partner istituzionali, estendendosi successivamente anche ad associazioni attive nel territorio con l’obiettivo di ottenere i mezzi che consentano di dotare il territorio di uno strumento per realizzare effettive politiche attive con particolare riguardo agli esercizi del terziario commerciale”.Massimo Tonizzo
Anche il Comune “semina gentilezza” Anche il Comune di Noale “semina gentilezza” con il risultato che va in onda, come ormai pratica consueta per le iniziative culturali cittadine, anche in streaming via podcast radio. Il Comune di Noale ha dunque aderito al progetto nazionale “Costruiamo gentilezza”, nato con lo scopo di aumentare le pratiche gentili, per accrescere il benessere delle comunità. Le giornate scelte per gli eventi basati sulla “gentilezza” sono state quelle fra fine aprile inizio maggio in occasione della giornata europea della solidarietà e della gentilezza tra generazioni, quando in tutto il Veneto contemporaneamente sono state promosse le giornate regionali “Il Veneto semina gentilezza”. Per Noale, il percorso scelto dall’amministrazione per questa edizione è stato quello del “Costruiamo Insieme uno spazio verde con nonni e bambini”. Già qualche settimana da i bimbi e
le bimbe della scuola dell’infanzia “Italo Calvino”, insieme ai nonni delle associazioni Auser e Associazione Pensionati hanno adornato il centro storico cittadino con una serie di belle e colorate piantine donate da partecipanti alla recente mostra mercato dei fiori. Ad accompagnare l’iniziativa, è iniziato anche il podcast tematico che la trasmissione radiofonica “Spazio costruiamo gentilezza” ha dedicato con un’intera puntata tematica e un intervento della scuola e delle associazioni coinvolte. Per conto Comune, è stata la delegata Nicoletta Bertolin a raccontare lo sviluppo della esperienza noalese, che quasi sicuramente diventerà una tradizione annuale, sempre basandosi sui rapporti tra le generazioni, l’ambiente e il rispetto per il prossimo, con l’intenzione di coinvolgere un numero crescente di scuole ed associazioni. (m.t.)
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Noale
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La curiosità. Presentato nelle scorse settimane “Novalis Game”
Un videogioco con sfondo la Rocca
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er vincere, bisogna correre più degli altri. Ma se non basta, ecco allora la possibilità di accumulare punti, stelline e cibo per avere maggiore energia. E se non bastasse nemmeno questo, ovviamente via libera alle botte e alle piccole scorrettezze. No, non si tratta della nuova versione di Super Mario o di un altro dei più famosi giochi per la Playstaion, anche perché ci si accorge subito che lo sfondo è più reale e vicino a noi: la Rocca di Noale e le sue rievocazioni storiche. Il gioco, da alcuni giorni disponibile per il download dal google play store, si chiama “Novalis game”, ed è una semplice, leggera e gratuita app grazie alla quale si può correre, giocare e competere sulle strade di Noale. Ispirato ovviamente al palio delle contrade, che tornerà a corrersi dal 10 al 12 giugno prossimi, è stato sviluppato badando a tutti i particolari e le ambientazioni cittadine dal noalese Stefano Luise, esperto informatico ed appassionato di sport in quasi due anni di lavoro. Un progetto, curato nei minimi dettagli, che in pochi giorni di presenza negli store on-line ha già raggiunto un numero elevato di download ed è arrivato alla seconda versione, dopo alcune correzioni consigliate dai primi giocatori. Il sistema di gioco è ovviamente in una piacevole
Moniego, una casetta del libro
Il progetto, negli store on-line ha già raggiunto un numero elevato di download ed è arrivato alla seconda versione
tare la velocità di corsa, lanciare fuochi artificiali contro gli avversari per bloccarli oppure fare balzi in aria per superare gli ostacoli senza aggirarli (ma questo solo nei livelli avanzati). Per rallentare chi ci corre accanto è possibile mollare loro dei ceffoni che fanno perdere tempo e sbandare ma che possono arrivare anche al nostro personaggio, facendoci perdere tempo prezioso. Vari livelli, non facilissimi, a dire il vero, tutti con Noale come sfondo riprodotti prendendo come esempio foto della città, ma anche usando video di corsa girati ovviamente dalla stessa famiglia di Luise.
grafica 3d che rievoca i principali luoghi della città di Noale. Il giocatore sceglie il suo personaggio in rigoroso costume medievale e si lancia nella gara di corsa. Scopo della partita è, ovviamente, arrivare primo, ma questo non basta: nel corso della prestazione bisogna anche raccogliere le monete che si trovano per strada in modo tale da realizzare i “power up”, superpoteri che permettono, di aumen-
Massimo Tonizzo
Aumenta la possibilità del bookcrossing in città. In occasione della Giornata del Libro, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Noale “Betty Pierazzo”, ed in particolare il plesso di Moniego, e la scuola dell’infanzia Sacra Famiglia, è stata inaugurata nella frazione di Moniego, una nuova casetta del libro, gemella di quella già posizionata ai giardini della Rocca. Grazie alla collaborazione di un generoso concittadino che l’ha realizzata proprio pensando di donarla alla Biblioteca comunale di Noale, una splendida “Mini Casetta dei Libri” è stata posizionata sulle panchine rosse di piazza Giovanni Paolo II, un nuovo mini luogo della cultura a Noale dove prendere e lasciare libri. “Se la catena del donare e del prendere non verrà interrotta- commenta l’assessore annamaria Tosatto- i libri donati potranno trovare sempre nuovi lettori. Voglio ringraziare in particolare una bambina della classe II, la piccola Beatrice Baratto, che qualche mese fa, con una bella lettera motivata aveva sollecitato l’installazione di una casetta anche a Moniego. Non sapeva che la casetta era già pronta per essere installata E’ stata per lei sicuramente una bella sorpresa”. Prossimamente le casette verranno installate anche nelle frazioni di Briana e Cappelletta. (m.t.)
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Noale
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Territorio. Il progetto nell’area di via Ongari ormai è in avanzata fase di sviluppo
Padel, c’è anche Jimmy Ghione
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er ora è solo un progetto, seppure in fase avanzata di sviluppo, ma la curiosità e l’interesse a Noale, in via Ongari, cresce di giorno in giorno, arrivando a coinvolgere anche imprenditori e nomi conosciuti a livello nazionale. Tra gli investitori privati che dovrebbero costruire i nuovi campi da padel in via Ongari, progetto ancora in fase di approvazione, appare ora anche l’inviato di Striscia la notizia Jimmy Ghione. L’investimento sull’area, che proprio in queste settimane dovrebbe ottenere il parere favorevole da parte del Consiglio comunale, è per un progetto dal costo di circa 250.000 euro come base di partenza da parte della società Oasj con tra i soci l’imprenditore locale Alberto Baban e finanziamenti che fanno riferimento anche all’inviato di Striscia, noto appassionato dello sport. Con lavori al via appena ottenuto il riscontro favorevole e da concludersi per fine giugno, saranno sette i campi di padel, vero fenomeno del momento che sta attirando sempre più appassionati. Soprattutto tra i vip che potrebbero arrivare in massa in città per il taglio del nastro. “Ci siamo già incontrati con Ghione- spiega l’assessora all’Urbanistica Alessandra Dini - dietro di lui c’è una squadra ben rodata che conosce il settore e credo che per fine primavera possa essere inaugurato il tutto”. Il progetto prevede anche alcuni interventi nella parte pubblica, tra i quali
L’ investimento sull’area, che dovrebbe ottenere il parere favorevole da parte del Consiglio comunale, è per un progetto dal costo di circa 250.000 euro come base di partenza da parte della società Oasj
un nuovo ingresso per l’oasi e la piantumazione di un bosco a protezione dell’oasi stessa che il Comune ha già deliberato. A dare per primo la notizia, che farà ovviamente felici tutti gli appassionati di sport della città e dei suoi dintorni, lo stesso Ghione dalle pagine del nazionale “Corriere dello Sport”. “È uno sport che aggrega ed è divertente- si legge nella sua intervista al quotidiano- adesso sto costruendo insieme a un socio un centro sportivo a Noale, in provincia di Venezia. Si chiamerà Oasi. Ci saranno sette campi di padel, saranno pronti in prima-
vera. Gioco quando posso, a volte anche a ora di pranzo, invece di mangiare entro in campo e vado a divertirmi. Con chi gioco? Con tanti vip, come gli ex calciatori Di Biagio, Marcolin, Giannichedda e Fiore. Qualche mese fa ho giocato anche con Belasteguin, il numero uno. Tra gli appassionati c’è pure il mio collega Moreno Morello: segno che anche Striscia la Notizia si sta avvicinando a poco a poco al padel. Tra l’altro sono il presidente onorario della nazionale degli artisti. Giochiamo per beneficenza e organizziamo raccolte fondi”.
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Ciao Venezia
Massimo Tonizzo
Il Palio di Noale torna dal 10 al 12 giugno “L’attesa è finita”. Non poteva che essere questo lo slogan scelto per “Il ritorno di antiche emozioni”. Come prosegue la frase di lancio on line del Palio di Noale 2022. Il palio torna, dunque, per tre giorni, dal 10 al 12 giugno, per far rivivere finalmente attorno alle mura della Rocca quelle emozioni che sono mancate causa Covid negli ultimi 2 anni. Torna dunque, come tradizione rinnovata nel 1997, la rievocazione storica del Palio che era indetto a Noale dai Tempesta nel XIV secolo, con principale appuntamento la corsa a piedi che si svolge lungo un percorso di circa 800 metri da ripetersi due volte con la formula della staffetta uomo - donna fra i corridori delle contrade (Bastia, Cerva, Drago, Gato, S. Giorgio, S. Giovanni e
S. Urbano). La coppia vincitrice, cinta d’alloro, riceverà l’ambito drappo dipinto, mentre la coppia ultima arrivata, a testimonianza della sua vergogna, sarà imbrattata con il colore nero. Ad accompagnare la gara, che dopo la pausa per la pandemia assume ancora più valore di corsa liberatoria e di primato cittadino, la cerimonia della “bala d’oro” che avrà come protagoniste le diciottenni noalesi impegnate
nell’estrazione di sfere di legno contenenti le “bale d’oro”, donate secondo quanto riportato le testimonianze dall’Ospedale dei Frati Battuti come dote. Chiusura con lo spettacolo pirotecnico che simula l’incendio alla Rocca, ma non mancheranno, ovviamente, spettacoli di corte con giullari, mangiafuoco, duellanti, falconieri, musici, sbandieratori e teatranti all’interno della suggestiva cornice del mercato medievale. “Siamo pronti- spiegano dal Comune le tre giornate- a fare un tuffo nel passato, a trascorrere momenti indescrivibili e a vivere emozioni d’altri tempi. Il centro storico della città cambierà d’abito, cucendosi addosso antiche vestigia dei tempi in cui la famiglia Tempesta dominava Noale”. (m.to).
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Martellago
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Territorio. La storia di Massimo Vianello e del suo impegno civico
Il costruttore di casette per libri La prima in via monsignor Longhin a Olmo e poi visto il successo si è arrivati a sette. Attualmente sono a Martellago, in via Canove e all’ interno del parco Laghetti, a Maerne nel parco via Isonzo e alla stazione
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utto è cominciato con la lettura di articolo su un quotidiano locale. Un giovane veneziano, Nicholas, residente in zona Rio Terà dei Pensieri, nei pressi del carcere ha un idea. Perché non creare anche a Venezia un bookcrossing, cioè una libreria a cielo aperto, tra le aiuole che abbelliscono quel caratteristico angolo della città dove chiunque potesse prendere un libro e lasciarne in cambio un altro a favore di altri appassionati di lettura? Detto fatto, struttura installata ma la cosa, purtroppo, non prende la piega desiderata e il giovane viene multato per l’occupazione di suolo pubblico di ben, udite udite 0,12 metri quadri. Beh, un 40enne di Martellago, Massimo Vianello, sposato con due figli, appresa la notizia si indigna e decide che, forse è il caso di prendere il libro, pardon, la palla, al balzo e rilanciare il progetto di Nicholas nell’ambito del suo Comune. Essendo appassionato di bricolage, in particolar modo di lavorazione del legno, prende chiodi e martello e inizia a realizzare delle eleganti e caratteristiche casette da posizionare in vari punti del paese e delle sue frazioni riempiendole mano a mano di volumi. La risposta dei suoi concittadini è entusiasta e anche l’amministrazione comunale decide di sposarne pienamente l’iniziativa. “Ho proposto al mio sindaco di costruire delle casette e donarle al Comune- spiega Massimo- in modo che dell’installazione se ne occupassero loro per non incappare in problemi burocratici. Sono partito con la prima in via monsignor Longhin a Olmo e poi visto il successo, ho proseguito e ora siamo già arrivati a sette”. Attualmente si possono apprezzare anche a Martellago in via Canove e all’ interno del parco Laghetti, a Maerne nel parco via Isonzo e alla stazione, donata alla Pro loco. Poi una è sbarcata anche in laguna all’esterno di una tabaccheria di un suo caro amico veneziano mentre l’ultima presso uno studio di uno psicologo. “La cosa sta funzionando bene anche se ancora molti mi portano i libri e
una volta alla settimana faccio io il giro a sistemarli”. “In questo modo - conclude Massimo- ho pensato di portare con la lettura un po’ di sollievo alle persone in questo momento così difficile che stiamo vivendo. E poi, in quest’opera mi faccio aiutare anche dalla mia figlia più piccola che adora questi lavoretti”. Riccardo Musacco
Giovani alla scoperta del paesaggio Giovani studenti alla scoperta dei paesi e del territorio per raccogliere memorie dei luoghi, la loro storia, la bellezza del paesaggio, la qualità dei servizi offerti per quanto riguarda il commercio, lo sport, il tempo libero. Il progetto, patrocinato dal Comune di Martellago si intitola “MartellagoinMente Mappa emozionale di Martellago-Maerne-Olmo alla scoperta del genius-loci” e vede coinvolta una classe Its della Fondazione Marco Polo di Venezia in stretta collaborazione con la Pro-Loco. E’ un laboratorio che punta alla mappatura sul campo dei tre centri (Martellago-MaerneOlmo) attraverso l’esperienza diretta della passeggiata e dell’incontro per restituire, attraverso mappe digitali, la ricchezza dei tre paesi, sotto diversi punti di vista. Si è partiti ad aprile e l’attività si protrarrà per tutto il mese di maggio. I 20 studenti, riconoscibili da una T-shirt, giornalisti-esploratori in erba, percorreranno in bici il territorio, cellulare e block notes alla mano realizzeranno un reportage. Seguiranno incontri ad-hoc con associazioni e cultori di storia locale oltre ad un brevissimo questionario on-line sulla percezione affettiva dei luoghi del cuore. “Tutto è nato dalla rete delle città dell’Adriatico per por-
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IeFP DGR 695-696-697-698 -699-735 del 5/2021 - DGR 2029 del 12/2017 – DGR 1799 DEL 11/2018 - DGR 1768 del 11/2019
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Laura Tozzato, assessora all’Ambiente, Turismo e Cultura
tare il turismo di Venezia anche nell’entroterra- spiega il Presidente della Pro Loco Armando Favaretto- il primo appuntamento è stato molto positivo, tanto che stiamo già pensando di collaborare con le altre pro loco”. “Questa iniziativa- dichiara l’assessora al turismo, ambiente e cultura Laura Tozzato- si inserisce in un percorso di valorizzazione e conoscenza storica ma anche emozionale del nostro territorio. Cercheremo di dare un prosieguo allo stesso progetto creando all’interno del Comune anche dei “punti di comunicazione” attraverso dei totem, probabilmente,anche per concretizzare ulteriormente questi studi”. (r.m.)
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Martellago
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Politica. Le proposte dei consiglieri Zampirollo e Benzoni su un tema molto sentito in città
“Serve un piano di sicurezza urbana integrata” I
l tema della lotta alla criminalità sem- e, di conseguenza, una maggior percezione di sicurezza”. Aggiunge Elisa Benzoni, pre all’ordine del giorno, in particolar modo nei paesi della provincia e nelle fra- collega di Zampirollo nel gruppo InSieme: zioni più isolate. A Martellago, ad esempio, “E sarebbe ancora più utile promuovere la situazione continua a preoccupare visti maggiormente la sicurezza urbana integrata: un sistema integrato di sicurezza anche i recenti furti alle auto e i danneggiamenti a materiale dell’Anpi avvenuti che necessita di politiche locali sinergiche poche settimane fa. “Si torna così a parlare ed integrate ma anche di un’interazione di sicurezza, se mai si era smesso - com- con i tradizionali strumenti di contrasto all’illegalità”. Ed è promenta Luca Zampirolprio in quest’ambito lo del gruppo InSieme. Il sindaco apre alla che entra in gioco la siL’attuale amministrapossibilità di una curezza partecipata con zione aveva risposto convenzione con i diversi attori coinvolti: alla terribile ondata dei istituzioni, forze dell’orfurti “invernali” impleil Comune di Venezia dine, operatori del somentando il numero di telecamere nel territorio e già a suo tempo ciale e della scuola, i cittadini. Le associaponemmo il problema che le telecamere zioni come quella del CdV (Controllo di da sole sarebbero servite a poco. Sarebbe Vicinato) e del nascente Cdvem (Controllo stata certamente più utile la convenzio- di Vicinato Venezia Metropolitano) fanno ne, proposta più volte al Sindaco ma mai la differenza. Rientra in questo concetto di accettata, con il Comune di Venezia per sicurezza partecipata anche l’informazioavere la possibilità di visionarle 24 ore su ne e formazione dei cittadini, ad esempio 24 e intervenire, così, tempestivamente. sulle precauzioni generali per la sicurezza Un sistema di videocontrollo del territorio delle loro case, la promozione della cultucon monitoraggio avanzato costituirebbe ra della legalità, gli incontri sul territorio certamente un valido deterrente, un sup- con tutti gli abitanti. Sempre secondo il porto in termini di efficienza, prevenzione gruppo InSieme, infatti, la sinergia tra tutti
Luca Zampirollo
questi soggetti migliorerebbe l’intervento delle forze dell’ordine sul territorio e, in questo contesto, anche i cittadini potrebbero contribuire attraverso un controllo informale. “Rimane fermo- concludonoche a nostro parere l’ampia gamma di telecamere e dispositivi di registrazione video devono essere coordinati e controllati in modo centralizzato grazie a piattaforme integrate”. “Il tema sicurezza mi è molto caro- replica il Sindaco Andrea Saccarolasul collegamento con Venezia, finchè ave-
vamo 20 telecamere non aveva molto senso, ora che ce ne sono più del doppio se ne può parlare. Sul controllo di vicinato stiamo lavorando bene, si sono aggiunte altre 6-7 vie che rientrano in questo progetto, per fortuna abbiamo dei bravi coordinatori, noi forniamo le sedi per le loro riunioni. Per il resto abbiamo appena partecipato ad un bando ministeriale sempre riguardante l’installazione di telecamere, staremo a vedere”. Riccardo Musacco
Dai banchi dell’opposizione “Unione civica” attacca l’amministrazione sul Bilancio Martellago Comune virtuoso e dal bilancio in salute. Forse troppo, secondo qualcuno, se pensiamo che l’avanzo di amministrazione accumulato ammonta, ad oggi, a quasi 2 milioni di euro, una somma considerevole che potrebbe essere utilizzata per intervenire maggiormente sulla realizzazione di opere pubbliche o in interventi di natura fiscale a favore dei cittadini. Così la pensa ad esempio Alessio Boscolo, all’opposizione in Consiglio con il gruppo Unione Civica. “Questa amministrazione -spiega Boscolo- a nostro avviso non ha mai fatto una seria programmazione per la realizzazione di opere pubbliche,
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nonostante si sia trovata in una situazione assai favorevole. Dal 2018, infatti, è caduto il Patto di Stabilità per cui per i Comuni virtuosi c’era la possibilità di spendere gli avanzi e anche di accendere mutui. Invece, ora, anno dopo anno, ci siamo trovati con un avanzo sempre maggiore, siamo arrivati a 1 milione e 950mila euro. Apparentemente, quindi, sembreremmo un Comune virtuoso ma nella realtà non si è in grado di restituire ai cittadini i soldi che vengono chiesti, manca la programmazione”. “Faccio l’esempio- dice Boscolo- delle asfaltature, ogni anno ci siamo trovati delle somme da dedicarci ma senza
specifiche di dove e come effettuarle e poi posticipate, cosa che va a scapito del decoro del paese”. “In realtà l’avanzo di cassa è già assegnato-replica il Sindaco Andrea Saccarola- abbiamo destinato già circa un milione e 400mila euro per una pista ciclabile. Siamo stati bravi a creare un buon salvadanaio in questi anni. Abbiamo avuto qualche problema ultimamente nella realizzazione delle opere poiché i costi dei materiali sono cresciuti e pertanto ci sono stati dei ritardi ma l’avanzo ora verrà utilizzato per realizzare quelle opere che ci interessavano e che erano nel nostro programma elettorale”. (r.m.)
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Salzano
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Ambiente. Approvato nell’ultimo consiglio comunale un importante regolamento
Via libera al “Piano Antenne” È
stato approvato dall’amministrazione comunale Betteto, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, il regolamento per l’installazione delle stazioni radio base per telefonia mobile, il cosiddetto “Piano Antenne” del Comune di Salzano. Lo stesso Betteto ne ha parlato con soddisfazione e spiegato: “questo strumento necessario al nostro territorio è stato adottato sulla base di quanto prevede la normativa vigente (Legge Quadro n. 36/2001, così come modificata dalla Legge 120/2020). I Comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico “a tutela della salute”. Alle parole del primo cittadino salzanese si sono aggiunte quelle del vicesindaco Gianni Bolgan: “solo il confronto tra le parti (amministrazione comunale e gestori di telefonia mobile) che questo regolamento vuole favorire può assicurare il bilanciamento dei diversi interessi e cioè la pianificazione degli interventi per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, compito dell’amministrazione comunale, e la garanzia di una buona
copertura del segnale, la quale ricade sui gestori”. Per la redazione di questo regolamento, l’amministrazione, che si è avvalsa della collaborazione della dottoressa Francesca Pavanello, ha voluto un approccio “non ideologico” ma pratico e concreto, in modo che questo sia “inopugnabile” legalmente dai gestori e, nello stesso tempo, dinamico, in modo da essere modificabile in maniera rapida se la legislazione dovesse essere modificata, ma anche in modo da avere una copertura efficace del segnale e, nello stesso tempo, sicura sotto l’aspet-
to dell’inquinamento elettromagnetico. “Vietando ideologicamente- dice Bolgan -un diritto dei gestori sancito dalla legge che garantisce un servizio ormai considerato di pubblica utilità dallo Stato italiano, si sarebbe speso inutilmente il denaro dei contribuenti in cause legali perse in partenza. Invece il confronto diretto con i gestori è garantito dal Regolamento approvato, che fissa comunque dei “paletti”, permette di pianificare al meglio l’installazione delle antenne sul territorio salzanese”. Lino Perini
Asfaltature, una decina di strade interessate La giunta ha dato il via libera nelle scorse settimane alle asfaltature ed alla messa in sicurezza di vari tratti stradali. Si tratta del progetto esecutivo, secondo stralcio, con un impegno economico di 158 mila euro. “Prosegue l’impegno dell’amministrazione per migliorare i livelli di sicurezza delle nostre strade cittadine, come già confermato dalle scelte fatte dalla stessa all’inizio del mandato – sottolinea la giunta. La somma stanziata in questi cinque anni ammonta a circa 450.000 euro”. L’assessore Claudio Bottacin elenca le strade interessate. Sono: via Firenze, via Cairoli (in prossimità del magazzino comunale), via Oberdan, via Maroncelli, via Villetta (in prossimità incrocio con via Zigaraga e sottopasso), via De Gasperi (in prossimità incrocio con via Roata), via Padova e il parcheggio del cimitero di Robegano. Contestualmente all’asfaltatura in via Oberdan, è prevista anche la riorganizzazione della viabilità con l’istituzione di un senso unico di circolazione sperimentale della durata di sei mesi. (l.p.)
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Salzano
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Elezioni. Si anima il dibattito politico in vista del voto di giugno
Duello Vecchiato - Betteto per la conquista del Comune La lista “Cambiamo Salzano” è appoggiata da Fratelli D’Italia, Lega e una civica del territorio. “Progetto Comune” dal Pd, Sinistra Italiana, Articolo 1, liste civiche e anche dai grillini
A
Salzano è una sfida fra il sindaco uscente Luciano Betteto e la candidata del centrosinistra, stavolta unito, Maria Grazia Vecchiato. Nel 2017 votarono il 57,89% degli aventi diritto e vinse il centrodestra con il candidato sindaco Luciano Betteto che ottenne il 32,49% dei voti. S’impose sulla lista civica “Il Tuo paese vivo” della candidata sindaco Sara Baruzzo che ottenne il 30,22% dei voti. Al terzo posto la lista civica “Nuovi orizzonti” con Maria Grazia Vecchiato che ottenne il 21,78% dei voti, mentre ultimo risultò il Movimento 5 stelle che presentava Enrico Chiuso quale candidato sindaco e che ottenne il 15,49% dei voti. Ora le cose cambiano: le liste sono solo due si tratta insomma di un duello. Il sindaco Luciano Betteto si presenta con la lista “Cambiamo Salzano” e Maria Grazia Vecchiato invece con “Progetto Comune”. LUCIANO BETTETO Il sindaco Betteto 67 anni libero professionista è intenzionato a portare avanti il lavoro fatto finora dalla squadra che ha governato il paese negli ultimi 4 anni. Per questo si presenta alle elezioni del 12 giugno con la lista civica “Cambiamo Salzano” appoggiata da Fratelli d’ Italia, Lega, e un gruppo civico del territorio. Qualche assessore del quinquennio che sta per finire, in questa tornata elettorale però non ci sarà. In linea di massima, sostanzialmente, il gruppo è quello che ha governato dal 2017 a oggi. “Puntiamo – ha detto il sindaco uscente- a portare avanti il lavoro fatto con una squadra rinnovata e pronta a mettersi a disposizione dei cittadini ascoltando le loro istanze per dare loro risposte concrete”. Negli ultimi anni a causa della pandemia e ora dell’emergenza generata dalla guerra in Ucraina, molti dei bisogni dei cittadini sono cambiati, così come le esigenze ed emergenze da affrontare e questo è stato tenuto in forte considerazione. Comunque programma su cui le lista si è concentrato è quello dei temi classici del
territorio comunale di Salzano e cioè i temi della la viabilità, gli aiuti alle fasce deboli e le persone fragili la cultura il rilancio della Filanda, il turismo”. Un opuscolo fitto con tutto quello che la lista si impegnerà a fare è in distribuzione in queste settimane fra i cittadini del capoluogo e della frazione di Robegano. MARIA GRAZIA VECCHIATO La candidata del centrosinistra unito è Maria Grazia Vecchiato, consigliera comunale di Nuovi Orizzonti, 56 anni si presenta con il la lista “Progetto Comune”. La Vecchiato è stata insegnante nella locale scuola elementare, è stata anche assessore alla cultura , ambiente e pubblica istruzione. Ad appoggiare “Progetto Comune” ci sono il Pd e le civiche “Il tuo paese vivo”, Nuovi Orizzonti, ambientalisti, Articolo Uno, Sinistra Italiana oltre ai grillini. Emerge per la lista “un impoverimento delle relazioni oltre a una crescente difficoltà economica di molte famiglie”. “La scelta fondamentale- spiega la Vecchiato- è quella è mettere la persona al centro, ricostruire e rafforzare le relazioni nella comunità locale. Vogliamo una amministrazione inclusiva, che promuova la partecipazione sociale e associativa, garantisca la rete dei servizi essenziali, soprattutto per chi è solo e fragile. Vanno valorizzati i luoghi di incontro, rilanciata l’animazione sportiva e culturale dei giovani, sviluppate le occasioni di arricchimento intergenerazionale”. Sul piano della sostenibilità ambientale per Progetto Comune servono azioni specifiche. “Salzano – dice la Vecchiato- presenta alcune criticità in riferimento a viabilità, mobilità, sviluppo urbanistico, questioni che vanno affrontate con interventi condivisi con la cittadinanza. Nel contempo, sussistono alcune opportunità di recupero e valorizzazione di spazi verdi e percorsi naturalistici che attendono continuità progettuale”. Alessandro Abbadir
I due candidati sindaci, Luciano Betteto e Maria Grazia Vecchiato
Scorzè
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Innovazione tecnologica. Al centro E-distribuzione di via Volta
Droni in azione per migliorare la sicurezza sul lavoro P
arte da Scorzè una nuova importante iniziativa legata alla sicurezza sul lavoro, con una vera e propria scuola per piloti di droni, in modo tale da evitare le pericolose arrampicate sui pali dell’energia elettrica. L’idea è venuta ad E-Distribuzione per evitare ai propri tecnici di salire sui tralicci degli elettrodotti destinati al trasporto di energia elettrica quando si debba monitorare lo stato di efficienza degli impianti, oppure verificare i danni dovuti alle calamità. Niente più operazioni in bilico in altezza, con più persone coinvolte in operazioni rischiose. Tempi lunghi e costi di conseguenza aumentati. Ora, infatti, basterà far intervenire le squadre dei piloti di droni addestrate a Scorzè per effettuare il controllo con tempi che, soprattutto negli stati di emergenza, saranno molto più rapidi e sicuri. Questa “scuola di droni” di E-Distribuzione ha sede a Scorzè in via Volta al centro di formazione aziendale, dove è sorto il nuovo percorso formativo con due squadre operative, nominate “Lavori sotto Tensione” e “Blue Team” che opereranno dopo il superamento dell’esame teorico per la certificazione e della prova pratica di abilità di guida con drone, che daranno diritto al patentino. Nelle previsioni dell’azienda, nel
per controllare la qualità dei lavori già eseguiti dalle imprese esterne, con attenzione in particolare rivolta al problema del taglio delle piante. Grazie ai sensori dei droni, inoltre, saremo anche in grado di intervenire sulle singole componentistiche dell’impianto, prima ancora dell’avvio effettivo. Questo in modo tale da garantire manutenzione più efficace in ogni momento della gestione”. Massimo Tonizzo
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Arriva il “mental training” nelle società sportive In aiuto del corretto uso dell’attività sportiva, anche a Scorzè arriva il “mental training”, metodo molto usato soprattutto nell’ambito degli sport professionistici americani ma che da qualche tempo si è sviluppato profondamente anche in Europa e non solo tra i professionisti dei vari settori. A Scorzè l’idea di impegnare uno psicologo motivazionale è venuta ai dirigenti della Libertas, che hanno coinvolto un buon gruppo tra atleti, tecnici e dirigenti in un corso di mental training tenuto dal dottor Alfio Checchin. Lo psicologo dello sport Alfio Checchin ha così illustrato un percorso in cui attraverso l’uso delle proprie abilità mentali si può migliorare la prestazione sportiva. Una riflessione importante su concetti come “motivazione”, “gioco”, “sport”, “agonismo” per rapportarli poi all’evoluzione motivazionale e sportiva di un atleta. Spazio poi agli aspetti che concorrono in una buona prestazione come autostima, autoefficacia e abilità sportive e infine alcuni esempi di tecniche molto utili per poter controllare l’ansia durante un allenamento o prima di una competizione: il controllo della respirazione, l’immaginazione di una situazione, la sua visualizzazione nella mente e la ripetizione di questo procedimento per alcuni minuti, l’anticipazione del gesto tecnico mentalmente per poi imitarlo in gara, il focus
Verranno usati principalmente nelle situazioni di emergenza, ma anche per controllare la qualità dei lavori eseguiti dalle imprese esterne primo anno di corso, potranno essere quasi 400 i piloti abilitati alla guida del drone da remoto, tecnici che verranno poi impegnati ovviamente non solo nel veneziano ma in tutta l’ampia rete dell’azienda tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. “L’uso del drone- spiega la scelta della scuola il coordinatore e responsabile di E-Distribuzione per il Veneto Federico Panone - “è ormai fondamentale per il controllo tecnologico degli impianti. Con la scuola di Scorzè puntiamo ad avere una serie di tecnici capaci da usare poi in tutto il sistema nazionale. Abbiamo già iniziato la prima fase di formazione. I droni verranno usati principalmente nelle situazioni di emergenza, ma anche
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su alcuni particolari per poter mantenere la concentrazione su se stessi. “Argomenti importanti- spiegano dalla società- che hanno dato la giusta occasione per una formazione professionale per tutti. Pensiamo che lo sport sia uno dei fattori fondamentali nella crescita di una persona, e che sia importante praticarlo nel modo corretto non solo dal punto di vista della preparazione fisica”. L’idea del corso motivazionale, ora, potrebbe essere “copiata” da molte altre società della zona se – come sembra stia già succedendo – porterà con sé un miglioramento delle prestazioni. (m.t.)
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Scorzè
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Amministrazione. Dibattito acceso in consiglio comunale nelle scorse settimane
Addizionale Irpef e nuovi bandi, le opposizioni criticano i provvedimenti S
corzè approva nuovi bandi e le nuove aliquote dell’addizionale comunale Irpef, ma non tutti appaiono contenti proprio delle quote e dall’opposizione si alza la protesta: l’amministrazione poteva fare di più. Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Scorzè, nelle scorse settimane, sono state approvate le nuove aliquote dell’addizionale comunale Irpef, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge finanziaria 2021. Ad un aumento per i redditi alti, è corrisposto anche uno sgravio per le fasce più basse della popolazione, ma questi sembra essere per l’opposizione ancora poco. “Da un confronto con le vecchie aliquote – commentano i consiglieri Pd Dario Zugno e Giannina Manente - registriamo un aggravio, seppur modesto, per i redditi superiori a 50.000 euro annui, ma quello che ci preme sottolineare è che l’aliquota per i redditi più bassi, cioè fino a 15.000, è stata diminuita solamente dello 0,01%, cioè dallo 0,66% allo 0,65%. Una riduzione che appare come una presa in giro, considerato che la maggior parte dei redditi comunali sono redditi da lavoro e pensioni: facendo due conti, la riduzione comporterà mediamente un risparmio di appena due euro all’anno. In pratica i contribuenti potranno bere due caffè in più in un anno. Non ci sembra un grande sforzo da parte del Comune, considerata la pesante crisi e gli enormi aumenti sulle bollette, che stanno colpendo in proporzione le famiglie con i redditi più bassi”. Intanto, il Comune ha deciso anche per altre agevolazioni legate al mondo dei ragazzi. Le associazioni e società dilettantistiche sportive aventi sede legale e operativa nel Comune e costituite da almeno un biennio possono ora richiedere contributi per l’organizzazione di corsi di avviamento all’attività motoria e sportiva, rivolta ai giovani dai 6 ai 16 anni Il bando prevede la possibilità di inviare una sola domanda di contributo per l’organizzazione dei corsi di avviamento all’attività motoria, entro il 6 giugno 2022 (termine perentorio). Intanto è in scadenza ai primi di giugno anche il bando per la presentazione della domanda di contributo “Buono scuola” per l’anno scolastico 2021/2022, per la parziale copertura delle spese di iscrizione e frequenza e di attività didattica di sostegno per gli stu-
denti disabili. Possono richiederlo le famiglie che hanno studenti che hanno frequentato nell’anno scolastico 2021/2022 istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I e II grado: statali, paritarie e non paritarie e che hanno speso, per ogni studente, almeno 200 euro per tasse, rette, contributi di iscrizione e frequenza e hanno un Isee 2022 inferiore od uguale a 40.000 euro. Massimo Tonizzo
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Atti vandalici, la condanna del sindaco Marcon Il Comune di Scorzè condanna gli atti recenti di vandalismo in città e chiede l’aiuto di tutti i cittadini per maggiori controlli. A portare il sindaco Nais Macon a un post condiviso su internet dalla pagina ufficiale del Comune è stato l’ennesimo “incidente” (così lo definisce ironicamente Marcon) avvenuto nella ex base missilistica di Peseggia dove alcune persone poco rispettose dell’ambiente e delle strutture hanno incendiato delle balle di paglia mettendo a rischio la zona e i frequentatori dello spazio verde. Insomma un vero e proprio atto vandalico “Sento il dovere di ricordare a tutti- ha scritto il sindaco- che le strutture comunali e gli spazi interni ed esterni a disposizione dei cittadini sono mantenuti con i mezzi forniti dai cittadini stessi e
che rovinarli, oltre a dimostrare inciviltà e mancanza di rispetto e di cura, costringe l’amministrazione comunale a spendere risorse che potrebbero essere investite in altre attività importanti. Invito pertanto i cittadini più sensibili affinché, attraverso una forma di “sorveglianza civica”, allertino le istituzioni e le forze dell’ordine quando assistono ad atti di vandalismo nei confronti dei beni comuni, nella speranza che questo atteggiamento rappresenti un deterrente anche per chi è poco rispettoso della comunità in cui vive”. Immediata l’adesione e l’appoggio bipartisan di tutte le realtà politiche e associative della città. (m.t.)
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Eventi. Nelle scorse settimane a Palazzo Ducale a Venezia, il ritorno dopo due anni di stop
Eccellenze nelle arti e nelle professioni riconoscimenti dal Premio San Marco D
opo due anni di pandemia è tornato nelle scorse settimane in occasione della Festa della Liberazione e del patrono di Venezia, il consueto appuntamento con il “Premio San Marco”. Giunta alla sua IV edizione, l’iniziativa è stata ospitata come da tradizione nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. La giornata è stata voluta dal Comune per onorare quei cittadini o quegli enti che hanno saputo portare prestigio alla Città di Venezia e a tutto il territorio metropolitano con opere concrete nelle scienze e nelle arti, nell’industria o nell’artigianato, nel lavoro, lo sport, la scuola, la sicurezza o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico. A questi riconoscimenti si sono aggiunti quest’anno altri speciali legati alle celebrazioni dei 1600 anni della città a cui hanno contribuito non solo i Comuni del territorio, ma anche enti, città italiane e straniere che hanno fatto parte della Serenissima Repubblica, stilisti, cantanti, artisti e un gruppo di lavoro formato da giovani studenti e laureati grazie ad una collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ad aprire la manifestazione nella Sala del Maggior Consiglio le note del coro del Teatro La Fenice, diretto dal Maestro Alfonso Caiani. “Dopo un periodo di stop dovuto alla pandemia, la ripresa del Premio San Marco rappresenta il ritorno del rapporto diretto di Venezia con la sua città e i suoi cittadini e il suo territorio – ha detto il primo cittadino Luigi Brugnaro - abbiamo deciso di riprendere
Brugnaro: “abbiamo deciso di riprendere questa manifestazione per ringraziare coloro che, nonostante le tante difficoltà, hanno sempre lavorato per dare prestigio alla nostra città”
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questa manifestazione per dare un riconoscimento a coloro che, nonostante le tante difficoltà, hanno sempre lavorato per dare prestigio alla nostra città e al nostro territorio metropolitano”. I sindaci o delegati dei Comuni della Città metropolitana hanno consegnato un riconoscimento a singoli, enti o associazioni meritevoli di aver dato lustro alla città con impegno quotidiano, valorizzando il territorio metropolitano e costituendo un esempio di tenacia, determinazione, generosità e preparazione. Spazio, poi è stato dato, anche alle categorie economiche, rappresentate da Confcommercio, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Confesercenti, Confindustria e alle eccellenze dello sport che hanno visto in primo piano la squadra Reyer femminile e il Venezia Calcio. Un riconoscimento anche agli operatori dell’Ulss 3 Serenissima e
dell’Ulss 4 che si sono spesi con impegno e dedizione durante il lungo periodo pandemico, a professionisti che hanno rivitalizzato e restaurato aree strategiche di Venezia e, in ambito culturale, alla cantante Gloria Campaner e all’artista Anish Kapoor. Premi sono stati dati ai rappresentanti delle forze dell’ordine (Esercito reggimento lagunari Serenissima, Marina Militare, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, vigili del Fuoco, carabinieri) impegnati quotidianamente per proteggere e servire i cittadini e a realtà di beneficenza e dell’associazionismo cittadino. Un riconoscimento poi è stato dato anche alla memoria di Maurizio Calligaro, recentemente scomparso, per il suo amore e instancabile impegno per la città. Premiato anche il comandante della Polizia Locale, Marco Agostini.
Il format Venezia 1600 per celebrare l’anniversario Il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto ricordare nell’occasione l’impegno profuso nel format “Venezia 1600” pensato per celebrare i 1600 anni della nascita di Venezia. “Venezia 1600, è stato un format vincente e per questo motivo abbiamo deciso di consolidarlo con un progetto di narrazione sui social che continui a raccontare anche i prossimi 1600 anni della Città, in prospettiva delle sfide future, come la candidatura a Capitale mondiale della sostenibilità – ha detto Brugna-
ro. Questa iniziativa è stata un punto di partenza importante per costruire la Venezia che vogliamo lasciare alle future generazioni. Luogo di tradizione e di innovazione, Venezia e tutto il suo territorio sono stati raccontati coinvolgendo lo “Stato da Mar e Stato da Tera”. Il claim “la più antica città del futuro” ci accompagna ormai quotidianamente ed è diventata la nostra mission per rendere Venezia la Città delle occasioni. Ringrazio per l’impegno e la disponibilità
dimostrata i componenti del comitato ufficiale di indirizzo, della Commissione tecnico-scientifica e tutte le persone che, a vario titolo, hanno lavorato per creare, comunicare e promuovere le iniziative. A Palazzo Ducale ho voluto anche i sindaci “da mar” di Rovigno, Pirano, Cherso e quelli “da tera” di Castelfranco Veneto, Vicenza, Crema e Bergamo, per omaggiarli per l’impegno dimostrato a rinsaldare il nostro legame storico, culturale e popolare”.
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Sanità. Inaugurata la nuova sede dei veterinari dell’Ulss 3 in un’area attigua al parco San GIuliano a Mestre
Un ospedale “speciale” che si occupa della salute degli animali da compagnia Spazi ampi e organizzati per gestire le emergenze: dai cani recuperati per strada, agli interventi chirurgici urgenti, per traumi più o meno gravi
U
na nuova sede per i veterinari “speciali”, quelli dell’Ulss 3 Serenissima. E’ stata costruita con un importante finanziamento regionale ed è attiva da alcune settimane in un’area attigua al grande parco di San Giuliano. E’ un po’ canile, un po’ ospedale a Mestre, un po’ sede amministrativa. “Ogni animale domestico – spiega il dottor Carmine Guadagno, Primario dei Veterinari Area C dell’Ulss 3 - ha il suo veterinario, che poi è lo specialista privato a cui il “padrone” si affida per la normale gestione del proprio animale di compagnia. La funzione dei veterinari dell’Azienda sanitaria, quindi, non è quella di seguire nel normale iter sanitario il cane o il gatto o comunque l’animale che vive in un’abitazione. Piuttosto, di emergenza, quando un cane fugge dal domicilio, o si perde, o addirittura subisce un incidente. In questo caso ci attiviamo per recuperare l’animale, per custodirlo in attesa che il proprietario possa tornarne in possesso, e se necessario pratichiamo gli interventi anche chirurgici che risultano urgenti. Non a caso, questa nostra sede serve a custodire gli animali recuperati, ma anche a praticare loro le prime cure necessarie”. “Nella nostra moderna area attrezzata a box, - prosegue - ma anche nelle gabbie interne utili a custodire animali che necessitano di un ambiente riscaldato, si potranno trovare i cani recupera-
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ti per la strada, che sono in attesa di rientrare presso il proprietario; oppure i cani “morsicatori” che sono allontanati dall’abitazione di provenienza a seguito di un episodio cruento, e sotto sequestro per disposizione dell’autorità giudiziaria. In questo senso la nostra nuova sede può essere definita “canile”. E poi può essere definita “ospedale” perché qui i veterinari dell’Azienda sanitaria svolgono tutta la parte ambulatoriale; e ora, negli spazi più ampi e dotati di un doppio tavolo operatorio, praticano tutta una serie di interventi: dagli esami di laboratorio e radiologici, per cui hanno a disposizione attrezzature di ultima generazione, all’osservazione in caso di disagio e malattia, fino alla sterilizzazione dei gatti delle colonie feline: e ora che possiamo praticare anche la sterilizzazione dei cani, svolgiamo circa 800 interventi annui. E a questi si sommano gli interventi per i traumi minori, quando serve. Nella sede di Parco San Giuliano sono state trasferite anche tutte le attività amministrative dei Veterinari dell’Ulss 3 Serenissima: “Si svolgono qui una serie di funzioni - sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato - al servizio di tutti coloro che condividono la propria vita con un animale domestico e in particolare al servizio dei possessori di un cane o di un gatto. Quando facciamo questa scelta, ci assumiamo
una responsabilità importante, riconosciuta e normata, e i Veterinari dell’Ulss 3 Serenissima si propongono, come punto di riferimento: svolgono funzioni differenti da quelle dello specialista privato, ma altrettanto importanti poiché è presso di loro che i proprietari di animali di compagnia formalizzano l’iscrizione all’Anagrafe Sanitaria, che è un passaggio obbligatorio per i cani. Ed è sempre presso questo servizio che si chiedono e si ottengono i documenti necessari per il proprio animale in caso di viaggio all’estero, oltre che per ogni pratica affidata al servizio veterinario dell’Ulss 3”.
L’assessore regionale Manuela Lanzarin: “La tutela della salute degli animali è fondamentale” L’apprezzamento per il lavoro dei Veterinari dell’Ulss 3 Serenissima, e più in generale dei Veterinari del Veneto, è giunto dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, che, in occasione dell’inaugurazione, ha voluto visitare la struttura insieme ai vertici dell’Azienda sanitari.“Nel più vasto impegno della prevenzione - ha sottolineato - anche il lavoro svolto in questo ambito risulta prezioso, puntuale, sempre attento. La tutela della salute degli animali da compagnia è fondamentale, e altrettanto fondamentali
sono le azioni di controllo e di prevenzione svolte nell’ambito ambientale, e sugli animali da
allevamento e sugli alimenti. Tutto concorre a garantire una salute migliore per i cittadini”.
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Cultura
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L’intervista. Phil Mer e il musical sulla Serenissima e sul seduttore veneziano
“Vi racconto Casanova, l’opera pop di Red Canzian”
P
hilipp Mersa, in arte Phil Mer, è uno dei batteristi contemporanei più significativi nel panorama della musica italiana ed europea. Ha suonato per artisti come Pino Daniele, Malika Ayane, Michele Zarrillo, Enrico Ruggeri, Francesco Renga, i Pooh e molti altri. Oltre ad aver collaborato con noti programmi tv, nell’ultimo anno nel ruolo di arrangiatore ha dato vita, assieme a Red Canzian, a Casanova Opera pop. Phil, chi è Casanova e come nasce questo progetto. “Casanova opera pop è un progetto molto ambizioso. Nasce completamente dalla volontà di Red di mettere in scena questo spettacolo unendo le due sue più grandi passioni: quella della musica e quella per il musical. Ma la gestazione di Casanova non è stata breve. Questo perché non riusciva a trovare la storia giusta per poter fare uno spettacolo. Poi, quando si è imbattuto nel romanzo di Strukul Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti, ha trovato finalmente l’ossatura narrativa per poter essere messo in scena”. Red Canzian, Miky Porru, Matteo Strukul: grandi professionisti. Com’è stato lavorare al loro fianco? “Loro sono straordinari, non c’è alcun dubbio, ma un ringraziamento va a tutte le persone che sono state coinvolte in questo progetto: dai coreografi al regista al fonico agli attori. La fortuna di questo progetto è stata quello di lavorare con tantissimi professionisti e persone straordinarie”. Quali sono stati i tuoi ruoli in questo progetto? “Mi sono occupato di tutti gli arrangiamenti dei brani composti da Red e in alcune parti, oltre a riarrangiare, ho anche completato alcune parti strumentali, dei sottofondi, degli intro, delle atmosfere. Poi ho seguito tutta la fase di realizzazione delle musiche, convocando musicisti, suonando molti strumenti come batterie, percussioni, tastiere. Infine, anche quella di orchestrare, di seguire il mixaggio, il mastering e poi, durante lo spettacolo, quello di fare la direzione musicale.” Dal palco con la batteria a dietro le quinte, con il musical. Era la prima volta?
Uno dei batteristi più significativi nel panorama della musica italiana ha affiancato il musicista dei Pooh nell’ambizioso progetto che in autunno inoltrato debutterà anche all’estero
“Assolutamente sì. Era la prima volta che mi trovavo a seguire uno spettacolo così complesso da dietro le quinte. Mi era capitato di fare arrangiamenti, di scrivere per orchestra, la direzione musicale. Ma qui parliamo di due ore di musica, di uno spettacolo molto ambizioso. Infatti, il musical si confronta con tutti gli altri spettacoli fatti prima. Diciamo che inevitabilmente hai una responsabilità. E, devo dirti la verità, visto che mi sono divertito molto, mi auguro che non sia l’ultima.” Un viaggio pop che si è concluso a Torino il 13 marzo scorso. È previsto un altro tour in autunno? “Certo. A Torino abbiamo concluso la prima parte di tournée, che è stata soprattutto una presentazione ufficiale del lavoro. A partire da novembre faremo sicuramente altre date, nelle quali saremo ospiti anche di teatri che abbiamo già toccato con la tournée appena conclusa, con l’ambizioso progetto di portare Casanova all’estero.” Tornando a Phil Mer: nell’officina artistica c’è qualche altro lavoro? “Le cose in cantiere sono molte, visto anche gli anni di pandemia che ci hanno accompagnato. In particolare, sto preparando i Tour estivi, alcuni programmi televisivi e un metro per batterie che dovrebbe uscire nel corso di questo autunno. L’importante è non fermarsi mai e recuperare il tempo che abbiamo perso negli ultimi due anni.” Samuele Contiero
Il libro. “Una luddista per amica” cizie sbagliate, una figlia avuta da Annamaria, studentessa di lingue qualcuno, un tormentato amore per all’università di Urbino, negli anni un galeotto, un nuovo amore… novanta parte per Hull, in Inghilterra, una esperienza ancora inusua“Sono arrivata ad Hull coi miei le per una giovane ragazza italiana golfini e le mie abitudini da italiana nell’ambito del progetto Erasmus di provincia - ci spiega Annamaria quando ancora non c’era la “Brexit” Mariotti - anche un po’ schizzinoe non c’erano nemmeno i telefonisa. Strada facendo ho imparato a ni. Ed è lì che incontra la sua ami- L’autrice Annamaria Mariotti conoscere altri modi di vivere e a ca, Lora, scozzese di madre e norvegese di padre, che rispettarli, ho capito che cos’è la tolleranza. Ho capito parla varie lingue e apprende in fretta anche l’italiano, che essere amici non significa necessariamente essere un’infanzia complicata e la capacità di attirare guai. simili, che si può condividere esperienze importanti Annamaria Mariotti è docente d’inglese in un istituto anche con chi è molto diverso da noi”. La sua amisuperiore di Chioggia, ma è anche diplomata al Con- ca Lora viene definita una “luddista” per il suo odio servatorio in canto jazz. Talvolta racconta “storie” a nei confronti della tecnologia, come gli operai che teatro, ma questa volta ha voluto prendere in mano la 200 anni fa volevano opporsi all’introduzione delle penna per narrare la storia vera di una amicizia iniziata macchine nelle fabbriche e poi si scontrarono con una trentina di anni fa. Nel suo libro “Una luddista per un progresso inarrestabile. “Questa storia di amicizia amica” (Youcanprint e Amazon edizioni) nel rispol- - aggiunge Mariotti - mi ha insegnato molto sull’imverare questi ricordi ritroviamo il mondo giovanile di portanza di uscire dal proprio mondo per potervi fare allora, la famiglia, le vicende che hanno segnato anche ritorno avendo capito chi si è e cosa si desidera essedrammaticamente la vita della protagonista con ami- re”. (e.f.)
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Sport
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Nuoto. Risultati importanti per il Riviera Nuoto ai campionati primaverili di Riccione
Coccato è campione italiano nei 50 farfalla Giovanni Carraro ha guadagnato il bronzo nei 100 stile libero, abbinandolo con il settimo posto nella distanza doppia
L
a società Riviera Nuoto di Dolo si conferma fucina di nuotatori di alto livello nazionale. Rimarcando le gesta di atleti che hanno vinto titoli nazionali ed internazionali ed hanno partecipato alle olimpiadi ed ai campionati europei e mondiali come Simone Cercato, Alessandro Terrin, Christian Galenda e Mattia Nalesso, risultando a lungo una delle società più titolate a livello nazionale, ha gioito per gli ottimi risultati ottenuti dai propri atleti ai campionati italiani primaverili svoltisi dal 28 al 30 marzo allo stadio del nuoto di Riccione. Nella seconda giornata degli assoluti, infatti, Tommaso Coccato, si è laureato campione italiano nei 50 farfalla con il grandissimo tempo di 24,22” bissando il successo nei 100 metri dello stesso stile. Soddisfatto il tecnico Nicola Giordan e molto partecipe è stata anche tutta l’amministrazione comunale dolese con in primis l’assessore allo Sport Cristina Nardo che ha accolto al rientro Giordan.
Hanno partecipato ai campionati Italiani giovanili primaverili, dopo la qualificazione per tempi limite a tale evento (i migliori 30 in Italia per categoria), ed hanno affrontato questo evento nazionale con risultati di tutto rispetto, per il team Dario Guzzonato (classe 2007 ), Andrea Giacomin ( 2006 ), Giovanni Carraro ( 2002 ) e Tommaso Coccato ( 2004). A trionfare è stato Tommaso Coccato con due medaglie d’oro nei 50 e 100 delfino mentre Giovanni Carraro ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 stile libero. Le “matricole” hanno concluso le loro gare migliorando il loro personale. Dario Guzzonato è giunto all’11° posto nei 100 rana con il tempo 1’06’’93 mentre Andrea Giacomin si è classificato sesto classificato nei 200 rana col tempo di 2’19’’65. Tommaso Coccato, oltre ai due primi posti ha ottenuto anche il quinto posto nei 50 stile libero con 22”87 ed il nono nella distanza doppia. Da parte sua Giovanni Carraro al bronzo nei
100 stile libero ha abbinato il settimo posto nella distanza doppia. “Congratulazioni a tutti gli atleti per i risultati raggiunti a Riccione- ha detto l’assessore dolese allo sport Cristina Nardo. L’esito ottenuto è frutto di un duro lavoro, di sacrificio, reso più complicato anche dal perdurare della pandemia che questi giovani ragazzi hanno saputo tradurre in
vittorie, anche personali, nei campionati Italiani 2022. Complimenti alla competenza degli allenatori, a tutto lo staff e alla Riviera Nuoto che si dimostra, da sempre, fucina di talenti in questa importante disciplina”. Tommaso Coccato e Giovanni Carraro rappresentano la punta di un iceberg che vede molti altri giovani pronti ad imporsi.
Tommaso Coccato premiato
Lino Perini
Tennis, a Venezia il torno Rodeo riaccende i riflettori sugli atleti Con l’arrivo della bella stagione iniziano a svolgersi anche le prime manifestazioni che coinvolgono i tennisti. In laguna si è svolto il primo torneo Rodeo sui campi del Tennis Club Venezia che fra tabellone maschile e femminile ha raccolto l’adesione di 45 atleti. La gestione è stata affidata al giudice arbitro Matteo Rossetto che alla fine ha decretato le vittorie di Edoardo Lanza Cariccio e Carlotta Donaggio. Nonostante le iscrizioni siano state numerose, la classifica ha imposto un tabellone che si è sviluppato solo nella parte bassa con tutti atleti di terza catego-
ria. Nella parte alta è stato inserito il solo Edoardo Lanza Cariccio, del Tc Venezia, che approdato direttamente in finale da prima testa di serie non ha avuto grossi problemi a imporsi sul numero due Alessio Citton; l’altro semifinalista è stato Nicolò Lazzari. Nel tabellone femminile Carlotta Donaggio (Tc Venezia) ha sconfitto in finale Alessandra Garagnani (Tc Venezia); semifinaliste Giulia Demin e Anna Bianchini. Intanto, a partire da questo mese, inizia il campionato nazionale tennistico di serie B. A rappresentare il movimento tennistico veneziano
il Ca’ del Moro. La società lidense, presieduta da Franco Panada, si avvale dei maestri Andrea Morucchio e Luca Panada e partecipa al girone 4 della B1 maschile nazionale assieme a Pavia, Ragusa, Pontedera, Maglie, Tc Pharaon Tc Gaeta. Dopo l’ultimo acquisto, il trentino Giovanni Oradini che ha dato il cambio a Marco Speronello. Il team schiera: Giovanni Oradini, Alberto Orso, Oleksandr Ovcharenko ucraino, Mauro Comisso , Piotr Lukasz Pawlak polacco, Jasza Bronislaw Szajrych polacco, Lorenzo De Col , Riccardo Marchesan,e Edoardo Massarotto. (l.p.)
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Se la schermaglia è finita presto, con qualche battuta nel giro di un paio di giorni, andare a scavare dietro quelle affermazioni potrebbe portare a interessanti riflessioni. Il riferimento è alle frasi di Enrico Letta pronunciate di recente quando è giunto nel Veneto a sostenere le candidature del centrosinistra alle elezioni amministrative: “L’èra Zaia volge al termine – ha spiegato Letta – Lui ha interpretato il suo ruolo come governatore-uomo solo al comando. Una scelta che gli sarà anche servita in questi anni, ma credo lascerà per il centrodestra in Veneto un punto interrogativo enorme per il futuro e un vuoto che noi abbiamo intenzione di colmare”. Queste le frasi riportate nell’intervista a “La Piazza”, che potete leggere nella pagina successiva. Legittimo, naturalmente, che un esponente po-
#Regione Il Punto
Dopo di lui... di Antonio Di Lorenzo
litico veda per sé e il suo schieramento un futuro roseo e altrettanto comprensibile che lavori per raggiungere questo obiettivo. A rispondere al segretario del Pd è stato il giorno dopo Roberto Ciambetti, che lo ha ironicamente rassicurato: “Caro Enrico, non ti preoccupare, ci siamo noi a governare il Veneto”. Come dire: non ci sarà nessun vuoto da colmare nel 2025, quando Zaia lascerà palazzo Balbi. E dal punto di vista dei numeri le sue ragioni le ha. Alle elezioni il governatore ha ottenuto il 77% di gradimento. È stato lo stesso
Massimo Cacciari a ricordare che perfino suoi amici di sinistra, non sospettabili di simpatie leghiste, lo avevano votato. Potenza dell’immagine di buongoverno che Zaia s’è costruito in questi anni e ormai sono 17 che è in Regione. Ma davvero senza Zaia il bottino elettorale del centrodestra si sgonfierà come un soufflè? Davvero dopo di lui sarà il diluvio? Certamente il governatore ha un appeal personale ben maggiore dei partiti che lo sostengono. Ma vale la pena di ricordare che la Lega dal 1992,
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quando vinse a sorpresa le elezioni, e poi assieme a Forza Italia dal 1994, ha fatto man bassa di consensi in quel “centro” che era cresciuto per decenni alla scuola dei dorotei della Democrazia Cristiana e che, tanto per restare in tema regionale, aveva espresso alla presidenza prima il veronese Angelo Tomelleri e quindi Carlo Bernini. Davvero questi voti di centrodestra sono pronti a spostarsi in massa verso un faro di centrosinistra al punto da garantire al Pd veneto una vittoria elettorale tale da ribaltare l’andamento di trent’anni di votazioni? Lo scopriremo solo vivendo. Certamente l’elettorato veneto è moderato e il Pd da qui al 2025 dovrà ispirare a questi ceti, da sempre distanti dalla sua filosofia, tanta fiducia per intercettarli. Ma tanta.
L’intervista. Federico Caner, assessore regionale al turismo, agricoltura, commercio estero e fondi UE
“Torniamo alla normalità, ora serve stabilità” Assessore Caner, per il turismo possiamo finalmente parlare di ritorno alla normalità? “Il turismo in Veneto in epoca pre Covid segnava 18 miliardi di fatturato annui con 72 milioni di presenze turistiche, dimostrandosi di fatto la prima industria regionale, e permettendoci di arrivare al primo posto tra le regioni italiane per attrazione turistica. È chiaro pertanto che il settore merita ogni attenzione possibile ed è all’ordine del giorno di ogni sforzo per la ripresa economica. Il grande lavoro di squadra tra istituzioni e operatori ha permesso di rispondere alla sfida della pandemia offrendo servizi in linea con le rinnovate esigenze di sicurezza: gli indicatori hanno confermato, infatti, che i flussi del 2021 sono più che raddoppiati, con un +51,6% di presenze nei primi dieci mesi dell’anno rispetto al 2020”. Dal suo osservatorio come valuta questi mesi di decisa ripresa? “L’Osservatorio del Turismo Regionale Federato del Veneto (https://osservatorioturismoveneto.it/) è nato per monitorare l’andamento e valutare i dati relativi al movimento turistico delle destinazioni turistiche regionali. L’esperienza dell’Osservatorio è stata resa possibile grazie al maestoso lavoro di
squadra tra diversi stakeholders del mondo delle istituzioni e delle imprese e ci permette di avere in tempo reale non solo dati previsionali sulle prenotazioni ma anche la loro ricaduta economica e il sentiment del turista. La vera sfida è dare valore ai dati per costruire un’offerta sempre più in linea con le richieste del momento”. Ha affermato che la sostenibilità è la chiave per lo sviluppo consapevole del turismo, cosa intende? “Il turista vuole godere di un’esperienza naturale, a misura d’uomo, più accessibile e sicura, ed è disposto a spendere per averla. La sostenibilità rappresenta dunque l’elemento chiave per uno sviluppo consapevole del turismo. La sfida è proporre al turista nuove esperienze di fruizione del territorio che da un lato soddisfino queste nuove esigenze e che allo stesso tempo siano capaci di valorizzare tutti quei luoghi meno noti del territorio regionale, al di fuori delle mete più ricercate”. La stagione balneare apre con gli interrogativi sulla direttiva Bolkestein, cosa devono aspettarsi gli operatori del settore? “Alla scadenza mancano meno di due anni e il nemico, non solo per coloro che fanno
impresa ma anche per i Comuni chiamati di fatto a bandire le gare, resta ancora l’incertezza. È necessario intervenire con una normativa unica in grado, da un lato di tutelare le imprese di un comparto fondamentale per l’economia turistica nazionale e regionale e dall’altro di spingere a un continuo miglioramento del servizio offerto.
Sono sempre più convinto che tutti i Comuni balneari devono essere messi nelle condizioni di riconoscere ai concessionari uscenti gli investimenti fatti e di introdurre una premialità alle imprese che intendano investire in interventi di tutela e sicurezza delle aree costiere. Il Governo, in aperto confronto con l’UE, dovrebbe fare in modo che que-
sta transizione avvenga senza arrecare danno ai nostri gestori. In Veneto esistono già esempi virtuosi di consorzi e operatori locali che attraverso progetti di investimenti infrastrutturali hanno ottenuto concessioni con durata anche ventennale”. Da assessore all’agricoltura, di cosa ha bisogno il settore primario oggi? “Dopo le turbolenze c’è bisogno soprattutto di stabilità, per consentire ai nostri imprenditori di fare bene il loro lavoro. Il settore primario è sì più resiliente di altri in caso di crisi generalizzata ma è anche quello che ha tempi di ritorno degli investimenti più lunghi. In questo quadro va dato il giusto peso a due questioni fondamentali: l’innovazione da un lato e l’adattamento/contrasto agli effetti del cambiamento climatico dall’altro. Ritengo inoltre che serve urgentemente una legge che protegga le nostre eccellenze agroalimentari dalle falsificazioni”. Agricoltura e turismo, il binomio è vincente? “Certo che lo è! Dove si mangia e si beve bene ci si torna volentieri. Il Veneto offre solo l’imbarazzo della scelta in questo senso. Agricoltura e turismo significa anche slow tourism, un modello di fruizione del territorio a misura d’uomo”.
Regione
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Centrosinistra. Il segretario del Pd Enrico Letta
Centrodestra. Raffaele Speranzon, Fratelli d’Italia
Segretario Letta, quali sono le previsioni per il voto alle amministrative in Veneto? “Sono molto fiducioso per Padova, Sergio Giordani è stato un grande Sindaco in questi cinque anni, ha dato stabilità, tranquillità e molti investimenti alla città. Non ho mai dovuto mettermi a sanare conflitti interni, questo è merito di Sergio Giordani. Un ottimo candidato con un fortissimo profilo civico, che noi vogliamo rilanciare e rendere ancora più evidente. Padova è nella parte felice della mia Moleskine. Ci sono le città per le quali tocca ogni volta cercare di mettere insieme le persone. Poi, c’è una pagina con tante città nelle quali, invece, si lavora bene. Ecco, Padova è una di queste.” Quali sono le prospettive e il ruolo del Partito Democratico in vista delle regionali 2025? “Il nostro giudizio sulle sue amministrazioni è noto per il lavoro che facciamo in consiglio regionale. I cittadini veneti hanno dato negli anni un giudizio diverso e più positivo del nostro. Ma il tempo di Zaia come governatore e come Presidente del Veneto è un tempo che sta per terminare. Zaia ha interpretato il ruolo di un governatore un uomo solo al comando, insostituibile. Una scelta che gli sarà anche servita in questi anni ma credo lascerà per il centrodestra in Veneto un punto interrogativo enorme per il futuro e un vuoto che noi abbiamo intenzione di colmare. Se non si è protagonisti in Veneto non si può ambire a governare il Paese”. Come affrontare la crisi economica innescata dal conflitto ucraino? “Ci aspettiamo dal governo interventi sulle bollette elettriche, sul costo dell’energia, sui carburanti e sulle bollette per le famiglie. La nostra proposta è un assegno energia che sia in grado di compensare sia le imprese sia le famiglie e crediamo sia necessario pagarlo con una tassa pesante sugli extraprofitti che le aziende petrolifere
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“Il Veneto è centrale per il nostro Paese” ed energetiche hanno fatto in questo periodo. Accanto a questo insistiamo molto per un intervento a sostegno dei salari. i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, se il costo della vita cresce a dismisura, con quei salari non si regge il costo della vita. Questa è l’equazione su cui c’è bisogno di intervenire: o si abbassano i salari o si abbassa il costo della vita o si fanno entrambe le cose. Sono convinto che il governo saprà cogliere questo grido di dolore dal Paese e sia in grado di intervenire per far sì che non esploda la recessione. Non si può intervenire a incendio divampato, perché i costi sarebbero dieci volte superiori”. Gli eventi delle ultime settimane hanno reso più evidente come Giorgia Meloni si sia chiaramente candidata a premier. Qual è la vostra posizione? “Abbiamo una grande responsabilità. Non vorrei che il nostro Paese si mettesse in scia con i paesi dei premier che l’hanno sostenuta a Milano: quelli di Polonia e Repubblica Ceca. L’Italia è un paese che pensa ad altro. Deve andare in un’altra direzione che non è la direzione della destra Euroscettica, ma di un pese che lavora per un’Europa forte, integrata solidale, per la pace. Lavoriamo per essere all’altezza della sfida che Giorgia meloni ha lanciato a Milano e per batterla nelle urne”. In che modo? “Lo facciamo con un partito più unito possibile rilanciando il lavoro di democrazia partecipativa che attraverso l’Agorà democratica sta dando degli ottimi risultati. L’unità interna del nostro partito è uno dei risultati di cui sono più soddisfatto di questo anno di segreteria. Ma l’obiettivo più importante è quello di convincere i giovani che il nostro partito è il partito che si occuperà di loro. Il partito del futuro dei giovani che cerca di dare all’Italia un futuro europeista, solidale, democratico e progressista”.
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“Noi impegnati a costruire l’alternativa di governo”
Sara Busato
entrodestra unito, per governare le città venete e affrontare le elezioni politiche del 2013. Raffaele Speranzon, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, delinea la strategia del partito. Cosa vi aspettate dal voto nelle città venete? “Anzitutto dobbiamo constatare che in questi anni Fratelli d’Italia ha registrato un trend di costante crescita, anche per questo abbiamo anche abbiamo alcun candidati sindaci più. Ci aspettano le sfide importanti nelle grandi città, a partire da Verona dove ci presentiamo con un nostro candidato, sostenendo la rielezione del sindaco uscente Federico Sboarina. Con la stessa determinazione e con la volontà di ottenere risultati importanti sosterremo Peghin a Padova e De Pellegrin a Belluno con le nostre liste. Nel veneziano attenzione anche a Jesolo dove corre il nostro candidato De Zotti. L’unità del centrodestra è sempre il nostro obiettivo di governo. Fratelli d’Italia non tradirà mai il patto con i propri elettori e si porrà sempre come alternativa al Pd e al Movimento 5 Stelle. Dobbiamo creare le condizioni affinché i nostri alleati naturali concorrano con noi a costruire un’alternativa vincente”. Quale il vostro ruolo nella maggioranza in Regione? “In consiglio e in giunta abbiamo cercato di portare la voce delle imprese e delle famiglie, non solo a spingere l’amministrazione regionale a fare quanto nelle sue possibilità ma anche a pretendere dal governo nazionale delle risposte su temi come il caro bollette, sul quale ancora non vediamo scelte rassicuranti rispetto nei confronti di imprese e famiglie. Non otterremo nulla di buono finché buttiamo 8,8 miliardi di euro l’anno nel reddito di cittadinanza. L’unico mondo per combattere la povertà è creare lavoro”. Come va con la Lega in Veneto? “Con la Lega c’è un rapporto leale, che si sta anche evolvendo nel tempo, il nostro
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obiettivo è di accrescere la nostra rappresentanza anche a livello parlamentare, oltre che nei consigli regionali. I parlamentari veneti devono fare interessi dei veneti, come hanno dimostrato in occasione delle elezioni per il presidente della Repubblica, votando per il trevigiano Carlo Nordio”. Come vi preparate alle elezioni politiche del 2023? “Fra un anno i cittadini dovranno avere la possibilità di scegliere un governo senza ministri e sottosegretari di Pd e 5 Stelle. C’è bisogno di un fronte unito che comprenda le forze di centrodestra, la nostra è una condivisione di valori alternativi. I governi che ci sono stati in questi anni non saranno rimpianti dal popolo italiano perché non avevano un indirizzo politico chiaro e non hanno prodotto grandi risultati e scelte utili per la comunità. Un governo tra forze affini che hanno molti punti in comune diventa più efficace per realizzare le richieste degli elettori. Chi vota per un partito di centrodestra non credo sia contento di vedere ministri del Pd. L’elettore di centrodestra che sceglie Fratelli d’Italia mette il voto in cassaforte”. Cosa aspettarci sul fronte Covid? “Noi diciamo basta alla sottrazione di diritti costituzionali, basta al Green pass. Abbiamo adottato le misure più restrittive in Europa ma questo non ha portato ad un risultato migliore di altri Paesi”. Infine, che dire della guerra in Ucraina? “Dobbiamo agire a livello europeo, rafforzare il peso dell’Europa all’interno della Nato, dove invece oggi conta ancora troppo poco. Un’Europa più forte sulla scena internazionale va anche a beneficio dell’Italia. Intanto i danni provocati dalle sanzioni alla nostra economia dovranno essere compensati finanziariamente. E’ giusto mettere le sanzioni ma è altrettanto giusto che non siano gli italiani a pagarne le conseguenze”. Nicola Stievano
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L’anniversario. Il Presidente della Repubblica Mattarella: “La presenza sul territorio è un capitale prezioso”
Poste Italiane, 160 anni di storia per costruire il futuro T
aglia il traguardo dei 160 anni Poste Italiane la cui storia va a braccetto con quella dell’Italia unita. Un compleanno speciale, celebrato insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato il percorso compiuto in più di un secolo e mezzo di storia accompagnando la crescita del Paese con spirito di servizio, slancio innovativo, vicinanza al territorio e inclusione di tutte le comunità. Una vocazione sociale confermata anche durante la pandemia, quando Poste Italiane ha garantito i servizi essenziali ai cittadini ed ha contribuito alla campagna di vaccinazione nazionale con la distribuzione di più di 30 milioni di dosi di vaccino e la realizzazione di una piattaforma informatica a disposizione delle Regioni per le prenotazioni. Quello della presenza capillare sul territorio italiano “è un capitale prezioso per il quale va ringraziato Poste Italiane: l’azienda ha accompagnato
la trasformazione economica e sociale del paese, queste trasformazioni le ha vissute e fatte proprie” ha detto Mattarella, in occasione dell’evento per i 160 anni, ringraziando con riconoscenza “pubblica tutte le donne e gli uomini di Poste Italiane che ogni giorno sono al servizio del Paese”.
In Veneto sono attivi oltre mille uffici postali con 9.200 dipendenti, 1.100 neo assunti negli ultimi due anni In Veneto Poste Italiane conta 1035 uffici postali, 577 sportelli Postamat; 154 centri di recapito; 9.200 dipendenti in maggioranza (58%) donne; oltre 1.1000 assunzioni a tempo indeterminato dal 2020 ad oggi; 3 milioni di vaccini consegnati in Veneto durante la pandemia. In 160 anni Poste Italiane si è evoluta anche così: se prima erano
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solo lettere e telegrammi oggi ci sono i pacchi dell’e-commerce, il wi-fi gratis in 500 uffici postali, e le 2,7 milioni di carte Postepay. Nel prossimo futuro della azienda c’è il progetto Polis che porterà i servizi digitali della pubblica amministrazione nei Comuni più piccoli e coinvolgerà 4.800 uffici postali in Italia, 368 in Veneto. “È un progetto molto ambizioso, il Governo ha allocato 800 milioni di euro, è partito con l’approvazione del fondo complementare al Pnrr, sono già partiti i bandi e le gare di appalto,- ha detto l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante. - L’azienda ha trasformato i suoi asset logistici e la sua rete di prossimità per rispondere con successo ai cambiamenti globali, ha sviluppato i servizi digitali di pagamento e comunicazione, conservando il suo ruolo di tutore del risparmio degli italiani”. Grazie alla sua infrastruttura capillare e unica, e ben prima dell’av-
vento di internet e delle comunicazioni digitali, Poste Italiane ha saputo mettere in rete l’Italia intera, grandi città, piccoli Comuni, borghi montani e isole. Ha favorito la coesione sociale aiutando gli italiani a parlare la stessa lingua e ha legato il Paese con un filo lungo e robusto che passava dai suoi uffici postali, i suoi portalettere, i suoi servizi logistici e di telecomunicazione. “Credo di poter affermare che nessuna azienda conosce e vive il Paese come noi – ha aggiunto la Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina – e posso confermare che continueremo ad
essere vicini agli italiani. Poste ha coniugato tradizione e innovazione, adeguando continuamente la sua missione ai tempi, ed ha saputo modernizzarsi per rispondere al meglio al suo compito”. “Ringrazio e rivolgo il mio augurio a tutte le 121.000 persone di Poste che ogni giorno mettono la loro professionalità e la loro esperienza al servizio degli italiani – ha concluso Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane – Stiamo parlando di donne e uomini che rappresentano un inestimabile patrimonio di umanità e competenza”.
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Il protocollo d’intesa. Sinergia fra Confindustria Venezia, Hydrogen Park e Stazione sperimentale
Il vetro di Murano punta sull’idrogeno verde Al via il progetto per la conversione dei forni L’impennata dei costi del gas metano e la delicata situazione geopolitica attuale hanno accelerato la transizione energetica delle aziende artistiche dell’isola
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e vetrerie di Murano si stanno preparando alla transizione energetica e puntano ad alimentare le proprie fornaci con miscele variabili di idrogeno e gas metano. Solo una sperimentazione, per ora, ma la tutela del Pianeta, i costi del gas e il conflitto in Ucraina stanno accelerando l’urgenza di un cambiamento anche in quella che è una delle produzioni artistiche più conosciute e apprezzate al mondo. A fine aprile è stato dato il via al progetto, siglato con un protocollo d’intesa fra la sezione Vetro di Confindustria Venezia, Hydrogen Park di Porto Marghera e la Stazione sperimentale del vetro. “L’impennata dei costi dell’energia e l’incertezza dettata dai nuovi scenari geopolitici stanno portando le aziende del vetro a individuare e utilizzare combustibili da fonti rinnovabili come l’idrogeno verde. La firma del protocollo d’intesa rappresenta un importante passo in questo senso”, ha affermato Martina Semenzato, presidente della sezione Vetro degli industriali veneziani, che ha spiegato come lo studio in fase di avvio permetterà di valutare la fattibilità di una transizione tecnologica ed energetica all’interno delle fornaci muranesi, “per poter tornare a guardare il futuro con fiducia”. Una fiducia che nei mesi scorsi era stata minata dall’impennata del prezzo del gas metano: il Governo è intervenuto – grazie
all’approvazione in Parlamento di un emendamento con il deputato veneziano dem Nicola Pellicani come primo firmatario – calmierando il prezzo, oltre che per le imprese fortemente energivore, anche alle piccole realtà come le vetrerie di Murano. L’obiettivo del progetto è la conversione dei forni fusori. La collaborazione prevede il testing e lo sviluppo su scala industriale di tecnologie che portino al passaggio dall’utilizzo di idrocarburi all’idrogeno verde. A tal fine saranno eseguiti dei test qualitativi sui prodotti in vetro artistico realizzati durante la sperimentazione. Alla Stazione sperimentale del vetro il compito di condurre lo studio del prototipo e di seguire l’intero percorso di trasferimento tecnologico sul piano industriale: dovrà essere costruito e messo in opera un forno di prova e successivamente verificare quantitativamente le performance di un forno a scala produttiva. L’individuazione di un’impresa disponibile alla prima fase del progetto spetta a Confindustria Venezia. I test sul campo a scala produttiva saranno effettuati su una o più imprese. La gestione della materia prima, ovvero l’idrogeno verde, è affidata a Hydrogen Park, pronto a mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze nell’implementazione del vettore energetico nei processi e il supporto tecnologico dei propri
partner nella gestione, nella consegna e nell’esercizio industriale dell’idrogeno verde, totalmente derivante cioè da fonti rinnovabili e a impatto ambientale zero. Per Andrea Bos, presidente di Hydrogen Park, con quest’intesa “si valorizza la capacità produttiva e artistica di Venezia, applicando la strategia energetica europea e mettendo a frutto il know-how del Consorzio per l’idrogeno”. Un cammino verso la trasformazione del tessuto economico locale che “al tem-
po stesso preserva la specificità dei processi industriali e l’antica tradizione vetraia veneziana, favorendo la decarbonizzazione e la sostenibilità del settore”. Secondo il direttore generale della Stazione sperimentale del vetro, Stefano Manoli, “la produzione di vetro artistico muranese si trova oggi di fronte a una sfida di portata epocale: gli elevati costi dell’energia, l’attuale congiuntura economica e geopolitica e, non ultimi, gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e di neu-
tralità climatica assunti a livello europeo stanno portando le fornaci dell’isola verso un bivio competitivo ed evolutivo cruciale”. Ecco che traghettare le vetrerie artistiche di Murano verso un futuro pienamente sostenibile “sarà possibile solo attraverso uno sforzo congiunto tra realtà produttive, istituzioni del territorio e centri di ricerca, volto a promuovere l’adozione di tecnologie green, come la combustione di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili”. (s.s.)
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La fondazione. Il nuovo ente partecipato sarà aperto a partenariati pubblico-privati senza scopo di lucro
Comune di Treviso, Unipd e Ca’ Foscari insieme per le buone pratiche ambientali
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Alessandro Manera (assessore all’ambiente): “Fare squadra con il mondo accademico può portare nuovi elementi di visione”. Le linee guida sono già state approvate dal consiglio comunale Quando i senati dei due atenei avranno deliberato si passerà alla redazione dello Statuto
Alessandro Manera
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La trevigiana Da Ros nuova vicepresidente di Confindustria con delega ad ambiente e sostenibilità
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neto, che realizza 180 miliardi di Pil con le sue 600mila imprese primeggiando nell’export. Con questa nomina è stato riconosciuto il ruolo importante che gli spetta”. Il presidente degli industriali di
Padova e Treviso, Leopoldo Destro, ha voluto ricordare che l’esperienza di Katia Da Ros è iniziata in Unindustria Treviso: “Il suo percorso associativo e la sua attiva presenza nell’educazione e la cultura rappresentano una risorsa significativa per tutto il nostro sistema d’impresa ed è garanzia di continuità”. Destro, a nome di tutti gli associati, ha voluto ringraziare Piovesana “per la forza e convinzione nel suo impegno in questo biennio in Confindustria, punto di arrivo in una storia di rappresentanza per le imprese e il territorio che rimarrà di esempio anche per il futuro”. (s.s.)
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Katia Da Ros è la nuova vicepresidente di Confindustria, con delega ad ambiente, sostenibilità e cultura. Trevigiana, ad dell’azienda Irinox di Corbanese di Tarzo, Da Ros è una dei tre nuovi vice del presidente dell’associazione degli industriali Carlo Bonomi per il biennio 2022-2024 e succede a un’altra trevigiana, l’ex presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana, che si è dimessa dalla carica. “Il Veneto è ben rappresentato nella nuova squadra dirigente ed è in buone mani. Da Ros – ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia – è una grande esponente dell’orgoglio ve-
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per mettersi nuovamente in gioco. Soprattutto, però, sarà il punto di partenza per un nuovo modo di pensare al presente e al futuro del territorio. La parola d’ordine della fondazione sarà “partecipazione”. Quindi apertura totale verso il partenariato pubblico-privato senza scopo di lucro e un patrimonio destinato al raggiungimento di un obiettivo predefinito e invariabile fissato nell’atto costitutivo. Una struttura aperta a tutti i soggetti che ne condividano gli scopi nella ricerca scientifica, nella raccolta di dati, informazioni e conoscenze nel campo ambientale, nella produzione di energie rinnovabili, nel monitoraggio e nella salvaguardia delle risorse naturali, nei processi di gestione e pianificazione del territorio e le misure da adottare in relazione alla presenza di agenti inquinanti, oltre che per l’informazione e la sensibilizzazione delle varie componenti sociali.
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d’Europa sono risultate l’olandese Winterswijk e la portoghese Valongo, ma Treviso è arrivata comunque sul podio delle cinque più virtuose ed era la prima volta per un’italiana. “Durante quell’esperienza, grazie al confronto con gli amministratori e i tecnici delle più importanti città europee, abbiamo compreso come anche in campo ambientale sia tanto importante quanto necessario fare squadra con il mondo accademico, che può portare ulteriori elementi di visione”, spiega Alessandro Manera, assessore trevigiano all’ambiente. “La nuova fondazione – continua l’amministratore – ci permetterà di essere ancora più efficaci nella condivisione delle buone pratiche che uniranno non solo l’ambiente ma anche la mobilità e le politiche comunitarie”. La città ha già deciso di partecipare all’edizione 2023 dell’iniziativa, che si terrà a Grenoble, e la fondazione sarà utile a riunire progettualità, opportunità di ricerca e buone pratiche
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na fondazione per sviluppare le buone pratiche ambientali della città. Nasce a Treviso e ha come partner fondatori il Comune e i due atenei che danni hanno le proprie sedi distaccate nel capoluogo della Marca, le Università di Padova e di Ca’ Foscari. Il consiglio comunale ha già espresso parere favorevole alle linee guida approvate dalla giunta guidata dal sindaco Mario Conte e ipoteticamente per l’estate – dopo che i due senati accademici avranno deliberato – sarà redatto lo statuto, sarà deciso il nome e si inizieranno ad aprire le porte ai soggetti economici e istituzionali che vorranno farne parte. L’obiettivo è la costituzione di un ente capace di favorire percorsi partecipati che, da qualunque angolazione si ragioni, abbiano al centro la sostenibilità. Ambiente, natura e paesaggio, ma non solo. Tutto deve convergere: urbanistica, edilizia, economia. E tutto deve avere una visione che parte dall’ambito locale, ma si sviluppa a livello nazionale e internazionale. L’idea è nata quando alla fine della scorsa estate Treviso ha partecipato a Lahti, in Finlandia, all’European Green Leaf 2022, premio per la sostenibilità ambientale promosso dalla Commissione Europea che valuta i risultati raggiunti dai comuni fra i 20mila e i 100mila abitanti basandosi su una serie di dodici indicatori ambientali e sulle progettualità che vengono messe in campo dalle amministrazioni locali. Le città più verdi
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Salute Il vademecum
Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere
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Frutta e verdura, il decalogo per vivere meglio Vuoi mettere in evidenza il tuo Studio o la tua Attività Sanitaria? Fallo con laPiazza Salute Contattaci su commerciale@givemotions.it
i avvicina la bella stagione e si moltiplicano le varietà di frutta e verdura che consentono di realizzare piatti appetitosi e insieme sani per aumentare così il carico salute di una corretta alimentazione. Consumare ogni giorno almeno 5 porzioni di frutta e verdura migliora infatti sensibilmente la qualità della vita, contribuendo anche alla riduzione della mortalità di alcune malattie croniche come ictus, diabete, tumori e tantissime malattie cardiovascolari Il Ministero della Salute ha messo a punto un decalogo proposto proprio per il consumo di frutta e verdura, un vademecum che l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha ripreso e riproposto nella sua pagina Facebook per sensibilizzare gli utenti. Il primo punto è forse tra i più noti, ma non sempre messo in atto. Si tratta del numero di porzioni di frutta e verdura da consumare al giorno, almeno 5 sono le indicazioni, compresa quella pronta al consumo, senza sale e/o zuccheri aggiunti.
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Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
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Una corretta igienizzazione è indispensabile per evitare gravi infezioni, ce lo porta la pandemia negli ultimi due anni
L’importanza delle…mani pulite
Il consumo abituale previene e riduce la mortalità di malattie croniche
Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere E’ consigliabile variare anche la scelta dei colori e orientarsi nella scelta verso la stagionalità dei prodotti. Il consiglio numero 2, invece, è quello di avere sempre una scorta, ben in vista in frigo e nel surgelatore, di frutta e verdura, in modo da poter tenere sempre a portata di mano ciò che serve. E’ da sfatare, e questo è il terzo punto, il luogo comune che vuole le verdure solo come contorno, in realtà finocchi, carote, sedano, pomodorini e tanti altri ortaggi possono essere consumati come snack, validissimi per mettere a posto la sensazione di fame in modo salutare. Il quarto punto ribadisce l’apporto in termini di energia che deriva dal consumo di frutta fresca che consente a chi lavora o studia di ripartire con la giusta carica. Le verdure come condimento per un bel primo è il quinto punto del decalogo. Si possono realizzare gustosi piatti e consumare così una delle due o tre pozioni giornaliere di verdure consigliate. Sì ai peccati di gola, anche se con Dall’Uls 2 Marca moderazione, e soprattutto, perché Trevigiana alcuni utili no, con il ricorso alla frutta. Un bel dolce fatto in casa con aggiunta di consigli per le abitudini alla preparazione di frutta sarà più quotidiane, è importante gustoso e saziante. Punto numero 7: non si butta via poi dare il buon esempio niente! Il consiglio è di usare ogni ai più giovani parte dei prodotti vegetali. Con i gambi della verdura si possono cucinare saporite zuppe o anche il brodo. Dal frullatore o dall’estrattore si possono recuperare i residui della frutta o della verdura e aggiungerli alla bevanda preparata, consentiranno di assorbire non solo vitamine ma anche le fibre della verdura. Un piatto unico, proposto un paio di volte a settimana, è l’ottavo suggerimento utile per stare in forma mangiando sano. Una zuppa a base di cereali e legumi rappresenta un’ottima proposta. La verdura non va cotta troppo, croccante dà il meglio di sé, perché mantiene i suoi nutrienti e aumenta la sensazione di sazietà. Il buon esempio, infine, rappresenta sempre la carta vincente per educare i più piccoli alle buone pratiche in modo credibile e convincente.
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na corretta igienizzazione delle mani, oltre a garantire un’adeguata igiene personale, serve ad impedire la quotidiana trasmissione di germi. Un gesto semplice e veloce, basta un minuto, che ci permette di essere protetti e sicuri. Negli ultimi due anni la pandemia ce lo ha insegnato: si tratta di una pratica semplice ma fondamentale nella prevenzione delle infezioni trasmissibili. Un concetto ribadito più volte anche nel corso della Giornata Mondiale dedicata all’igiene delle mani, celebrata lo scorso 5 maggio. E’ importante lavarsi le mani, prima e dopo aver mangiato, prima e dopo aver avuto un contatto con un malato, prima di toccare le zone più sensibili del proprio corpo (occhi, naso e bocca) e dopo essere stati in luoghi pubblici. L’utilizzo delle soluzioni alcoliche, frizionando il palmo con il dorso della mano per almeno 30 secondi, è utile se le mani non sono visibilmente sporche, altrimenti è indispensabile lavarle con acqua e sapone. Attraverso le mani passa dunque anche la salute, lo ha voluto ricordare ai più piccoli il Servizio Controllo e Prevenzione Infezioni dell’Ospedale di Camposampiero (Ulss 6 Euganea) che, grazie alla sinergia e al supporto delle educatrici e del personale della pediatria, ha coinvolto – attraverso il progetto “L’igiene delle mani comincia da piccoli” - i giovani e i giovanissimi pazienti dell’Unità
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Operativa di Pediatria e i bambini frequentanti il nido aziendale. L’obiettivo è quello di far capire fin dai primi anni di vita, attraverso l’approccio sensoriale, stimolo importante per l’apprendimento, quanto sia importante il lavarsi correttamente le mani. Lo scorso 5 maggio, all’asilo i bambini durante il gioco si sono “contaminati” le mani di colore e di terra e sono stati invitati a descrivere la sensazione di “sporco” e successivamente è stato chiesto loro di lavarle, vedere come “cambiavano” e descrivere la sensazione del “pulito”. Ai bambini della Pediatria, ricoverati, è stato chiesto di creare un disegno che richiami l’igiene delle mani. Tutti i bimbi coinvolti hanno ricevuto, da parte della Direzione Medica, un attestato di partecipazione e un simpatico “Manopoli”.
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L’iniziativa dell’Ospedale di Camposampiero
Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
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Abuso di alcol. I dati dell’Ulss 3 Serenissima fotografano una situazione allarmante
Saliti dal perper cento i consumi Saliti dal2525alal3737 cento di alcolici di alcolici iproblematici consumi problematici H
anno tra i 18 e i 24 anni, una scolariin Europa di circa il 4% di tutte le morti e di ne consumatrici”. Tra i più a rischio, ci sono tà avanzata e non presentano evidenti circa il 5% degli anni di vita persi per disai giovani. “Il consumo di bevande alcoliche difficoltà sociali o economiche: sono i sogbilità. E in Italia circa 800.000 minorenni e tra i giovani – ha sottolineato la dottoressa getti che, secondo il Servizio Dipenden2.600.000 ultra sessantacinquenni sono da Annarosa Pettenò, psicologa del SerD e orze dell’Ulss 3 Serenissima, risultano più considerare a rischio per patologie e probleganizzatrice scientifica dell’evento -permaesposti alla sempre maggior diffusione di matiche alcol-correlate. Ciononostante, il ne una criticità, e i comportamenti a rischio modalità di consumo di alcool esagerate consumo di bevande alcoliche viene spesso sul consumo di alcol nella popolazione gioo comunque problematiche. Il SerD, che percepito come una normale e sana convanile sono particolarmente diffusi nella faha fatto il punto in occasione del’”Alcohol suetudine e i problemi legati al bere non scia di età compresa tra i 18 e i 24 anni: tra Prevention Day” che si è svolto lo scorso 6 sono debitamente percepiti e vengono dequeste il binge drinking, ossia il consumo maggio all’Ospedale dell’Angelo a Mestre, cisamente sottovalutati”. di cinque o più drink alcoolici in pochissievidenzia come il fenomeno sia preoccuNel 2020, l’anno segnato dalla pandeme ore, rappresenta l’abitudine più diffusa pante anche nelle nostre città. mia e dal lookdown, hanno evidenziato gli e consolidata, in progressivo aumento. Nel “I dati dell’indagine ‘Passi’ sugli stili di operatori del SerD, i notevoli cambiamenti 2019 infatti riguardava il 16% dei giovani vita – ha sottolineato la dottoressa Laura nelle abitudini e nello stile di vita degli Itatra i 18 ed i 24 anni di età, cioè il 20,6% dei Suardi, responsabile scientifico dell’evenliani ha portato alla luce molteplici criticità. maschi e l’11% delle femmine. Nel 2020 il to - hanno evidenziato anche nel nostro “Una di queste ha riguardato il consumo fenomeno ha riguardato il 18,4% dei giovaterritorio un significativo incremento del rischioso e dannoso di alcol. L’isolamento ni tra i 18 e i 24 anni di età, nel dettaglio il consumo problematico di alcool, specie tra ha incrementato il consumo incontrollato di 22,1% dei maschi e il 14,3% delle femmine. i giovani: dal 25,1% nel 2019 al 36,91% nel bevande alcoliche, il mercato ha rafforzato A fronte di tali evidenze epidemiologiche 2020. E riguarda una percentuale maggiore nuovi canali alternativi e meno controllati e in occasione del Mese della Prevenzione di maschi, in età 18-24 anni, con una scolaanche rispetto al divieto di vendita a minoAlcologica, lo scorso aprile, la Rete Alrità elevata, senza evidenza significativa di ri. I dati Istat riferiti al 2020 confermano la cologica Territoriale ha realizzato diverse problematiche sociali o economiche”. tendenza negli ultimi anni dell’aumento dei iniziative finalizzate a sensibilizzare sulla “Ilanno consumo e rischioso di scolarità alcol consumi di bevande fuorie dai patematica le istituzioni/agenzie, tra i dannoso 18 e i 24 anni, una avanzata e logaalcoliche del SerD organizzatrice scientifica dell’evento pubbliche e – hanon spiegato - rappresenta un importante sti. oSieconoè registrato-permane negli ultimiuna diecicriticità, anni un e private, deputate al presentano evidenti difficoltà sociali i comportamenti abenessere rischio della popoproblema di sanità pubblica, progressivo della quota di doncome giovanile pure i singoli cittadini. Sono miche: sono i soggetti che,responsabile secondo il Servizio Dipen-incremento sul consumo di alcol nella lazione, popolazione sono denze dell’Ulss 3 Serenissima, risultano più esposti alla particolarmente diffusi nella fascia di età compresa tra sempre maggior diffusione di modalità di consumo di i 18 e i 24 anni: tra queste il binge drinking, ossia il alcool esagerate o comunque problematiche. Il SerD, consumo di cinque o più drink alcoolici in pochissime che ha fatto il punto in occasione del’”Alcohol Prevenore, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata, tion Day” che si è svolto lo scorso 6 maggio all’Ospedain progressivo aumento. Nel 2019 infatti riguardava il le dell’Angelo a Mestre, evidenzia come il fenomeno sia 16% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, cioè il 20,6% preoccupante anche nelle nostre città. dei maschi e l’11% delle femmine. Nel 2020 il fenome“I dati dell’indagine ‘Passi’ sugli stili di vita – ha no ha riguardato il 18,4% dei giovani tra i 18 e i 24 anni sottolineato la dottoressa Laura Suardi, responsabile di età, nel dettaglio il 22,1% dei maschi e il 14,3% delle scientifico dell’evento - hanno evidenziato anche nel femmine. nostro territorio un significativo incremento del conA fronte di tali evidenze epidemiologiche e in occasumo problematico di alcool, specie tra i giovani: dal sione del Mese della Prevenzione Alcologica, lo scorso 25,1% nel 2019 al 36,91% nel 2020. E riguarda una aprile, la Rete Alcologica Territoriale ha realizzato diverpercentuale maggiore di maschi, in età 18-24 anni, con se iniziative finalizzate a sensibilizzare sulla tematica le una scolarità elevata, senza evidenza significativa di istituzioni/agenzie, pubbliche e private, deputate al beproblematiche sociali o economiche”. nessere della popolazione, come pure i singoli cittadini. “Il consumo dannoso e rischioso di alcol – ha spieSono stati offerti momenti di informazione/formazione gato - rappresenta un importante problema di sanità e di conoscenza dei programmi alcologici territoriali in pubblica, responsabile in Europa di circa il 4% di tutte essere sia nell’ambito della prevenzione come del prenle morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per didersi cura delle persone e famiglie con una sofferenza sabilità. E in Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 legata al consumo di alcol. ultra sessantacinquenni sono da considerare a rischio “L’Alcohol Prevention Day - sottolinea il Direttore per patologie e problematiche alcol-correlate. Ciononodel Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenisstante, il consumo di bevande alcoliche viene spesso sima - non rappresenta l’evento conclusivo del Mese percepito come una normale e sana consuetudine e i della Prevenzione Alcologica, ma intende sottolineare problemi legati al bere non sono debitamente percepiti che è necessario continuare a prestare attenzione al e vengono decisamente sottovalutati”. fenomeno dell’alcol per promuovere scelte di salute Nel 2020, l’anno segnato dalla pandemia e dal loresponsabili e stili di vita sani. L’obiettivo è diffondere okdown, hanno evidenziato gli operatori del SerD, una fotografia del fenomeno del consumo di bevande i notevoli cambiamenti nelle abitudini e nello stile di alcoliche e dei problemi alcolcorrelati da diverse angovita degli Italiani ha portato alla luce molteplici critilature, offerte dal Dipartimento Prevenzione, l’UOSD cità. “Una di queste ha riguardato il consumo rischioLaboratorio di Tossicologia Clinica e Forense, dal Diparso e dannoso di alcol. L’isolamento ha incrementato il timento Dipendenze dell’Ulss 3 e dalla Polizia Stradale consumo incontrollato di bevande alcoliche, il mercato di Venezia. E’ stato ed è importante dare conto delle ha rafforzato nuovi canali alternativi e meno controllati progettualità e degli interventi territoriali utili a garananche rispetto al divieto di vendita a minori. I dati Istat tire livelli elevati di tutela della salute e di sicurezza, riferiti al 2020 confermano la tendenza negli ultimi anni individuali e collettive, e dare conto dell’integrazione e dell’aumento dei consumi di bevande alcoliche fuori dai della sinergia tra soggetti pubblici: Azienda sanitaria, pasti. Si è registrato negli ultimi dieci anni un progressiScuola, Enti Locali, uniti al privato, come le autoscuole, vo incremento della quota di donne consumatrici”. al privato sociale e al mondo del volontariato, in una Tra i più a rischio, ci sono i giovani. progettazione trasversale che possa efficacemente af“Il consumo di bevande alcoliche tra i giovani – ha frontare la complessità di una problematica così impatsottolineato la dottoressa Annarosa Pettenò, psicotante sulla salute pubblica”.
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Tra i più a rischio i maschi giovani, con scolarità elevata e senza problematiche sociali evidenti. L’abuso di alcol, oltre che essere dannoso e rischioso, è ormai un’emergenza di sanità pubblica stati offerti momenti di informazione/forcorrelati da diverse angolature, offerte dal mazione e di conoscenza dei programmi alDipartimento Prevenzione, l’UOSD Labocologici territoriali in essere sia nell’ambito ratorio di Tossicologia Clinica e Forense, della prevenzione come del prendersi cura dal Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 3 e delle persone e famiglie con una sofferenza dalla Polizia Stradale di Venezia. E’ stato ed legata al consumo di alcol. è importante dare conto delle progettualità al 1°Prevention maggio sono sull’uso della mascherina, che “L’Alcohol Day -cambiate sottolinea le il regole e degli interventi territoriali utili a garantire più obbligatoria ma è raccomandata nei luoghi al della chiuso pubblici Direttorenon del èDipartimento di Prevenzione livelli elevati di tutela salute e di sicuo aperti al pubblico. dell’Ulss 3 Serenissima - non rappresenta rezza, individuali e collettive, e dare conto della dellaPrevenmascherina chirurgica rimane obbligal’eventoL’utilizzo conclusivo delFFP2 Meseodella dell’integrazione e dellainvece sinergia tra soggettorio fino al 15 giugno per prendere i mezzi di trasporto pubblici locali e a Enti zione Alcologica, ma intende sottolineare ti pubblici: Azienda sanitaria, Scuola, lunga percorrenza, per partecipare a eventi e competizioni sportive al chiuche è necessario continuare a prestare Locali, uniti al privato, come le autoscuole, so; peralpartecipare a spettacoli chiuso; accedere attenzione fenomeno dell’alcol per al proal per privato socialea estrutture al mondosanitarie, del volontasociosanitarie e socio assistenziali e per frequentare la scuola (fino alla fine che muovere scelte di salute responsabili e riato, in una progettazione trasversale scolastico). stili dell’anno di vita sani. L’obiettivo è diffondere possa efficacemente affrontare la comples-
Mascherine e nuove regole dal 1° maggio
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una fotografia del fenomeno del consumo di bevande alcoliche e dei problemi alcol-
sità di una problematica così impattante sulla salute pubblica”.
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Azienda Ospedale Università I dati ceda gennaio adnegli aprile sulanni fenomeno Una corretta igienizzazione è indispensabiledi perPadova. evitare gravi infezioni, lo porta la pandemia ultimi due Il consumo abituale previene e riduce la mortalità di malattie croniche
In aumento i casi di epatite acuta nei bambini L’importanza delle…mani pulite
Di tutti i tipi e di tutti i colori: un carico di salute e benessere E’ consigliabile variare anche la scelta dei colori e orientarsi nella scelta verso la stagionalità dei prodotti. Il consiglio numero 2, invece, è quello di avere sempre una scorta, ben in vista in frigo e nel surgelatore, di frutta e verdura, in modo da poter tenere sempre a portata di mano ciò che serve. E’ da sfatare, e questo è il terzo punto, il luogo comune che vuole le verdure solo come contorno, in realtà finocchi, carote, sedano, pomodorini e tanti altri ortaggi possono essere consumati come snack, validissimi per mettere a posto la sensazione di fame in modo salutare. Il quarto punto ribadisce l’apporto in termini di energia che deriva dal consumo di frutta fresca che consente a chi lavora o studia di ripartire con la giusta carica. Le verdure come condimento per un bel primo è il quinto punto del decalogo. Si possono realizzare gustosi piatti e consumare così una delle due o tre pozioni giornaliere di verdure consigliate. Sì ai peccati di gola, anche se con Dall’Uls 2 Marca moderazione, e soprattutto, perché Trevigiana alcuni utili no, con il ricorso alla frutta. Un bel dolce fatto in casa con aggiunta di consigli per le abitudini alla preparazione di frutta sarà più quotidiane, è importante gustoso e saziante. Punto numero 7: non si butta via poi dare il buon esempio niente! Il consiglio è di usare ogni ai più giovani parte dei prodotti vegetali. Con i gambi della verdura si possono cucinare saporite zuppe o anche il brodo. Dal frullatore o dall’estrattore si possono recuperare i residui della frutta o della verdura e aggiungerli alla bevanda preparata, consentiranno di assorbire non solo vitamine ma anche le fibre della verdura. Un piatto unico, proposto un paio di volte a settimana, è l’ottavo suggerimento utile per stare in forma mangiando sano. Una zuppa a base di cereali e legumi rappresenta un’ottima proposta. La verdura non va cotta troppo, croccante dà il meglio di sé, perché mantiene i suoi nutrienti e aumenta la sensazione di sazietà. Il buon esempio, infine, rappresenta sempre la carta vincente per educare i più piccoli alle buone pratiche in modo credibile e convincente.
La professoressa Patrizia Burra ha spiegato i sintomi e le possibili cause dell’infezione che sta colpendo soprattutto il Regno Unito, in Italia la situazione è sotto controllo
L’equipe dei chirurghi pediatrici di Padova salva la vita al piccolo Kirill
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na corretta igienizzazione delle mani, oltre a garantire un’adeguata igiene personale, serve ad impedire la quotidiana trasmissione di germi. Un gesto semplice e veloce, basta un minuto, che ci permette di essere protetti e sicuri. Negli ultimi due anni la pandemia ce lo ha insegnato: si tratta di una pratica semplice ma fondamentale nella prevenzione delle infezioni trasmissibili. Un concetto ribadito più volte anche nel corso della Giornata Mondiale dedicata all’igiene delle mani, celebrata lo scorso 5 maggio. al mese di gennaio si sono registrate, a liE’ importante lavarsi le mani, prima e dopo vello internazionale, alcuni casi di epatite aver mangiato, prima e dopo aver avuto un acuta bambini, in special modo nella fascia L’iniziativa contatto con un malato, prima di toccare le Operativa di Pediatria e i bambini nei frequensottoè iquello cinquedianni. Ildell’Ospedale Paese piùdicolpito finora zone più sensibili del proprio corpo (occhi, tanti il nido aziendale. L’obiettivo Camposampiero è il Regno Unito dove sono stati registrati 114 naso e bocca) e dopo essere stati in luoghi far capire fin dai primi anni di vita, attraverso episodi (da gennaio 2022 al 25 aprile 2022) su pubblici. l’approccio sensoriale, stimolo importante per un totale di 169 a livello globale. L’utilizzo delle soluzioni alcoliche, frizionanl’apprendimento, quanto sia importante L’epatiteil èlaun’infiammazione del fegato caudo il palmo con il dorso della mano per almeno varsi correttamente le mani. sata spesso da un virus, che coinvolge il siste30 secondi, è utile se le mani non sono visiLo scorso 5 maggio, all’asiloma i bambini du- Il primo segnale che evidenza immunitario. bilmente sporche, altrimenti è indispensabile rante il gioco si sono “contaminati” le manidell’infezione di la presenza è l’aumento di circa 10-15 avolte il valore delle transaminasi nel sanlavarle con acqua e sapone. colore e di terra e sono stati invitati descriDal punto di vista della sintomatologia, Attraverso le mani passa dunque anche la vere la sensazione di “sporco”gue. e successival’epatitevedere acuta si manifesta generalmente con salute, lo ha voluto ricordare ai più piccoli mente è stato chiesto loro di lavarle, sintomi gastrointestinali, dolori addominali, e il Servizio Controllo e Prevenzione Infezioni come “cambiavano” e descrivere la sensain alcuni casi con colorito giallastro della cute, dell’Ospedale di Camposampiero (Ulss 6 Euzione del “pulito”. Ai bambini della Pediatria, nausea e febbre. L’aumento più grande è avganea) che, grazie alla sinergia e al supporto ricoverati, è stato chiesto di creare un disegno venuto nelle prime tre settimane di aprile. Si è delle educatrici e del personale della pediache richiami l’igiene delle mani.visto che più del 50% dei casi guarisce spontatria, ha coinvolto – attraverso il progetto Tutti i bimbi coinvolti hanno ricevuto, ma da in altri casi è stato necessario il neamente, “L’igiene delle comincia da fratellino piccoli” -quani parte della Direzione attestato di Il professor VidaMedica, un ra a casa conmani la mamma ed un trapianto di fegato. mostra la scheggia giovani e i giovanissimi pazienti sull’abitazione. dell’Unità partecipazione e un simpatico “Manopoli”. In Azienda Ospedale Università di Padova do è caduto il colpo d’artiglieria estratta sono stati affrontati due casi di epatite acuta: La donna ed il fratello sono morti, lasciando Kirill, un bambino di due mesi e un ragazzo di dieci 11 anni, solo. È stato il padre, rientrato nell’abitaanni. Entrambi curati e guariti dall’infezione. zione, a trovarlo e portarlo verso un ospedale da “Dobbiamo ricordare che per quasi due anni campo Ucraino, che ha prestato le prime cure. La i bambini sono rimasti chiusi a casa a causa scheggia è penetrata nel collo, tranciando alcuni della pandemia, meno esposti a nessun virus o vasi, fermandosi nei pressi del cuore. possibile infezione. Adesso che stanno riprenRicoverato in gravi condizioni presso l’Azienda dendo la loro vita normale, non è da escludeOspedale-Università di Padova lo scorso 18 aprile, re che siano diventati più suscettibili ai virus. il bambino è stato sottoposto ad una complessa Questa è solo una delle ipotesi che si stanno e delicata operazione chirurgica per rimuovere la studiando. – ha spiegato la profesorressa Patrizia Burra, direttrice dell’Unità per il Trapianscheggia di mortaio, che si è protratta per sette to Multivescerale dell’Azienda Ospedale-Uniore, sotto la guida del Prof. Vladimiro Vida, diretversità di Padova - L’aumento dei casi a livello tore dalla cardiochirurgia pediatrica dell’ ospedale. internazionale per ora non sembra riguardare Il bambino è stato trasferito, al termine dell’atto l’Italia. Allarma invece, guardando all’estero, il chirurgico, presso la terapia intensiva e nei giorni numero dei piccoli costretti al trapianto: diesuccessivi i medici hanno provveduto a ridurre la ci bambini inglesi sono stati costretti a fare il sedazione ed a estubare il paziente. Le condizioni trapianto, in linea con i trapianti internazionali di Kirill sono apparse buone, ed il piccolo ha potuto che sono stati 17 su 169. Il trapianto di fegaparlare anche con il papà, che l’aveva accompato nei bambini è davvero molto raro perché si gnato nel lungo viaggio verso il Veneto. tratta di un organo capace di rigenerarsi da solo” .
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La professoressa Burra è in contatto con il Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, dove ha lavorato e dove attualmente si stanno conducendo degli studi sul fenomeno in corso. “Le indagini inglesi hanno visto che il 40% dei bambini aveva l’Adenovirus, solo in 10% il Covid e in percentuali più basse altri virus. Dunque hanno diviso le settimane dal primo gennaio ad aprile e si è edotto che è accaduto qualcosa nelle prime tre settimane di aprile”. “La conclusione degli inglesi, - aggiunge - dice che non si sa esattamente cosa abbia causato l’infezione. Ci troviamo, come spesso accade in scienza, di fronte ad ipotesi: può essere che i bambini per due anni siano stati isolati a casa per la pandemia, non sono andati all’asilo, in alcuni casi hanno tenuto sempre la mascherina, dunque potrebbero essere rimasti a tal punto isolati da non avere avuto infezioni e, adesso che si riespongono, lo stesso Adenovirus può causare questa malattia. In ultima analisi la prima ipotesi degli inglesi è che i bambini siano diventati più suscettibili. La seconda ipotesi è che si tratti di pazienti che sono stati prima contagiati dal Covid e che l’infezione epatica sia un effetto secondario o che sia l’ennesima variante del Coronavirus. La terza ipotesi è che siamo di fronte alla combinazione esplosiva dei due virus insieme (Adenovirus e Covid) che hanno questo effetto esplosivo”. Un invito all’attenzione, per quanto riguarda i cittadini del nostro Paese, arriva dal direttore generale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, Giuseppe Dal Ben: “L’invito è di stare attenti e non trascurare i piccoli segnali, che potrebbero essere il campanello d’allarme dell’infenzione che si sta sviluppando. Noi, come Ospedale, facciamo il nostro lavoro di cura e ricerca, cercando di monitorare la situazione epidemologica territoriale. Ricordiamo che nei primi 81 casi il 50% dei pazienti inglesi è guarito spontaneamente, il 47% era ancora in ospedale, solo 10 sono stati trapiantati, comunque un numero molto elevato rispetto alle statistiche tradizionali”.
La professoressa Burra e il direttore generale Dal Ben al convegno organizzato dall’Azienda OspedaleUniversità di Padova
A tavola
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Idee in cucina, tra gusto, sapori del territorio e creatività
Rubrica a cura di
Sara Busato
Con il mese di maggio le nostre abitudini alimentari iniziano a cambiare: i piatti caldi e impegnativi si trasformano in ricette leggere e semplici da preparare Quiche alle zucchine, fiori di zucca e mozzarella
Risotto al pesto di gamberi Il pesto è spesso associato alla pasta, in modo particolare alle trofie. In questa ricetta il riso dimostra di essere un alimento estremamente versatile capace di adattarsi a qualsiasi abbinamento. Un piatto semplice ma molto appetitoso e invitante. Ingredienti: 350 gr Riso Carnaroli; 500 gr Gamberi; 3 cucchiai Pesto alla Genovese; 1 Scalogno; Vino bianco secco; Brodo vegetale; Olio extravergine d’oliva; Sale e Pepe nero Preparazione: Spuntare e lessare i fagiolini e tagliarli a pezzetti. Frullare le foglie di basilico con i pinoli, uno spicchio di aglio e un pizzico di sale e l’olio, poi trasferire il composto in una ciotola e mescolatelo con la grana. Scaldate sul fuoco una casseruola versate il riso e tostatelo per un minuto; proseguite la cottura con il brodo vegetale bollente, versandone poco alla volta. Il risotto sarà pronto al dente in 16-17 minuti. Nel frattempo, sgusciate le code di gambero, dividetele in due per il lungo, saltatele in padella con un filo d’olio. Aggiungete i fagiolini e le code di gambero, tagliandone alcune a pezzetti; completate con una macinata di pepe.
Una ricetta dai sapori delicati e facile da preparare. Perfetta in questa stagione con l’arrivo delle prime zucchine e i fiori di zucca. Ottima soluzione come antipasto o come piatto unico. Per un sapore un po’ più intenso utilizzate la mozzarella di bufala. Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda; 500 g di zucchine scure; 250 g di mozzarella; 100 g di parmigiano reggiano grattugiato; 2 uova; 6 fiori di zucca; spicchio d’aglio; olio extravergine di oliva; sale e pepe Preparazione: Affettare le zucchine a rondelle sottili. In una padella antiaderente spadellate per dieci minuti con olio e spicchio d’aglio. Aggiungete sale, pepe e fate raffreddare. Nel frattempo, in una ciotola con una frusta sbattere le uova insieme al parmigiano. Aggiungere le zucchine cotte e mescolare fino ad amalgamare il composto appena ottenuto. Prendere la pasta sfoglia e versate il composto con le zucchine. Aggiungere la mozzarella tagliata a fette e i fiori di zucca privati di pistillo e gambo. Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.
Pancake ai frutti di bosco Le tradizionali frittelle dolci di tradizione americana sono la perfetta colazione della domenica ma anche per il brunch o come merenda dei bambini. Il gusto dolce del pancake si sposa bene con il sapore acidulo dei frutti di bosco. Ingredienti: per circa 8 pancake: 220 gr farina 00 per dolci; 200 gr Latte; 30 gr, Zucchero; 6 gr di lievito 2 Uova; pizzico di Sale; Olio di semi | Ingredienti per fare la salsa ai frutti di bosco: 250 grammi di Frutti di bosco vari; 2 cucchiai di Zucchero a velo e succo di mezzo limone Preparazione: Per la salsa ai frutti di bosco, in una pentola con i bordi alti inserire i frutti scelti e fateli cucinare a fiamma bassa. Aggiungere lo zucchero e mescolare in modo deciso con la frusta fino a far diventare una cremina omogenea. Spegnere la fiamma e setacciare la crema ottenendo una salsa senza semi. Per la preparazione dei pancake: in una ciotola rompere le uova, aggiungere zucchero, latte, farina e lievito, mescolare fino ad ottenere un impasto non troppo liquido, omogeneo e senza grumi. In una pentola antiaderente versare un mestolo di composto e cuocetelo a fiamma non troppo alta. Quando il fondo sarà ben dorato e in superficie si formeranno delle bollicine servendovi di una spatola, giratelo sull’altro lato e cuocete finché anche questo lato non si sarà ben colorito.
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