La Piazza di Padova Est apr2022

Page 1

APRILE 2022

Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.71

di Padova Est Pace per l'Ucraina

Notiziario delle 8:30

Notiziario delle 11:30

Notiziario delle 17:30

Notiziario delle 18:30

P

ascoltali on-line su la iazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto

Elezioni, a Vigonza il centrosinistra candida Arianna Toniolo

6 8 12 13 15 18

A Saonara invece una coalizione trasversale sfida l’attuale vicesindaco Michela Lazzaro servizi alle pagg 10 e 16 sostenendo Alessandro Toninato. Elisabetta Maso corre con “Saonara Felice” PONTE SAN NICOLO’

Azione con Polverara per riqualificare il territorio PONTE SAN NICOLO’

“Rifiuti, la nuova raccolta fa confusione” VIGONZA

Solidarietà ai profughi ucraini in fuga NOVENTA PADOVANA

Scontro politico sul futuro di Noventana NOVENTA PADOVANA

La polizia locale sempre più presente in strada SAONARA

Il florivivaismo conquista Dubai

Truffe & raggiri, un aiuto ai cittadini Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

G

iorno dopo giorno le cronache riferiscono di truffe e raggiri di vario genere, ai danni di persone sole e anziane, ma anche degli utenti del web. A parte i casi più eclatanti che sfociano in episodi di violenza, fino alle conseguenze più estreme come purtroppo abbiamo visto anche di recente nel nostro Veneto, il più delle volte le notizie vengono date in poche righe. Eppure il problema esiste ed è diffuso. segue a pag 5

All’interno … le migliori offerte selezionate per sul te!tuo smartphone Rimani sempre aggiornato con le news in tempo reale direttamente

PA SSP

OR

T

facebook.com/lapiazzaweb

Clicca mi piace!





Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Facciamo il punto

www.lapiazzaweb.it

5

Truffe & raggiri, un aiuto ai cittadini Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

“La Provincia non può perdere i fondi” L

a Provincia di Padova non può perdere i soldi del Pnrr. Ecco il monito lanciato da Fabio Bui, presidente della Provincia, durante l’incontro di qualche giorno fa alla sede dell’Ascom di Padova per il quarto incontro di “Padova tutti convocati 3”. “Su 102 comuni che compongono la provincia di Padova - ha dichiarato Bui - forse si possono contare sulle dita di una mano quelli che hanno struttura e competenze per “decrittare” il Pnrr. Se la data del 2026 non verrà ritoccata per usufruire dei fondi del Pnrr, la burocrazia italiana ce li farà perdere tutti. Troppo farraginosa e borbonica, la burocrazia è la vera palla al piede di questo Paese che avrebbe bisogno di tanti commissari stile ponte di Genova per accedere ai bandi, mettere a terra i progetti e far sì che si vedano le ruspe lavorare”. Continua il Presidente della Provincia: “abbiamo tre questioni sul tappeto che per il territorio padovano sono strategiche: a nord la 308 e la Valsugana in funzione dell’aggancio alla Pedemontana, pena il nostro isolamento in favore dell’asse Vicenza – Treviso e, al sud, la regionale 10. Se guardo il territorio dall’alto non riesco a distinguere un Comune dall’altro. Anzi, a dire il vero, faccio fatica anche a distinguere una provincia, complessivamente piccola, qual è Padova”. Tra i tanti progetti proposti dalla provincia padovana, c’è anche l’idea di dar l’avvio a 17 grandi cantieri che riescano a sistemare e ristrutturare altrettanti complessi scolastici nel territorio, utilizzando sempre i fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per chi ancora non avesse ben capito cosa sia questo Pnrr, ciò prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. Il Piano promuove un’ambiziosa agenda di riforme, e in particolare, le quattro principali riguardano pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione e competitività”. Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro. Complessivamente gli investimenti previsti dal Pnrr e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.

La presa di posizione del Presidente Fabio Bui

Anzi, come confermano le forze dell’ordine, due anni di pandemia con le relative restrizioni hanno provocato un aumento del fenomeno. Anche noi vogliamo fare la nostra parte attraverso l’iniziativa di Apisag e Polizia di Stato per la prevenzione delle truffe, con la distribuzione del materiale informativo che trovate anche in allegato a questo numero de “La Piazza”. Viene facile pensare per lo più alle truffe on line, consumate davanti ad uno schermo, a distanza, messe in atto da personaggi abilissimi nel confondere le proprie vittime e spingerle a trasferire anche ingenti somme di denaro. Ma a risentirne sono stati anche gli anziani che vivono soli, tenuti a lungo a distanza dai propri cari, oppure esclusi anche dalle abituali occasioni di ritrovo, come i centri anziani o le altre occasioni di scambio e condivisione. Questo isolamento prolungato e forzato li ha esposti ancora di più al rischio di cadere nelle trappole dei truffatori: persone che spesso si presentano alla porta di casa con modi rassicuranti, che cercano di spacciarsi per amici dei figli o lontani parenti, oppure che fingono un’inesistente emergenza per confondere le loro vittime. Sono venute meno anche le classiche e preziose occasioni di informazione in presenza promosse dalle forze dell’ordine soprattutto per spiegare alle persone anziane e sole come difendersi. Gli espedienti usati dai malintenzionati sono più o meno sempre gli stessi, con qualche “aggiornamento” e qualche variante. Vi sono quindi numerosi atteggiamenti, modi di presentarsi, situazioni e richieste che possono suonare come altrettanti campanelli d’allarme e mettere in guardia le possibili vittime. A questo si aggiungono alcuni consigli utili che è sempre bene tenere a mente per evitare spiacevoli sorprese, poche accortezze e attenzioni che possono essere di aiuto. E’ tutto scritto con chiarezza nell’opuscolo che trovate con “La Piazza”, da leggere con attenzione e da consegnare anche a chi non l’ha ricevuto. Un piccolo gesto che può essere di aiuto.

Manuel Glauco Matetich

di Padova Est

è un marchio proprietà di

Srl

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Ponte San Nicolò, Noventa Padovana, Vigonza e Saonara per un numero complessivo di 11.505 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 aprile 2022


Ponte San Nicolò

6

www.lapiazzaweb.it

Rigenerazione urbana. Enti locali associati nel chiedere fondi allo Stato

Ponte San Nicolò e Polverara, azione comune per valorizzare il territorio Il progetto si sviluppa su un tratto di 7 chilometri in direzione nord-sud, a partire dal confine sannicolese con Padova, per completarsi a sud-est al limite territoriale con Legnaro

A

braccetto con il Comune di Polverara per chiedere in forma associata allo Stato, un contributo per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. In ballo ci sono fino a 5 milioni di euro a fondo perduto. Il progetto individuato dai due enti, con Ponte San Nicolò che fa da capofila e con il quale contano di entrare nella graduatoria dei soggetti finanziabili, riguarda il miglioramento del decoro e del tessuto sociale e ambientale. L’opportunità di partecipare al bando è stata riservata ai Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti che, in forma associata, presentino una popolazione superiore ai 15 mila euro. Precondizione soddisfatta dal sodalizio, con le rispettive amministrazioni che hanno valutato di come si tratti di un’occasione da non farsi sfuggire. I presupposti che hanno spinto i due Comuni a lavorare insieme per un solo obiettivo, si basano poi sulla consapevolezza del fatto che, oltre ad essere contermini e collegati da un percorso di mobilità sostenibile lungo il fiume Bacchiglione, entrambi detengono un importante, e non del tutto valorizzato, patrimonio materiale storico-architettonico, paesaggistico e ambientale, di forte interesse per i cultori del “turismo lento”. Insomma, un potenziale a oggi quasi del tutto inespresso che potrebbe fungere da vero volano per un’economia locale che ha bisogno di una propria caratterizzazione per guardare al futuro. Ponte San Nicolò e Polverara puntano a un progetto che miri a migliorare il decoro urbano del tessuto sociale e ambien-

tale che li collega, rendendo il tutto attrattivo e fruibile. Da una parte la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, dall’altra una nuova chiave di lettura per il rilancio dell’imprenditoria locale che potrebbe trovare nuove nicchie di sviluppo. Il progetto, nella sua interezza, si sviluppa su un tratto di sette chilometri in direzione nord-sud, a partire dal confine sannicolese con Padova, per completarsi a sud-est nel limite territoriale con Legnaro. Dal punto di vista planimetrico l’intervento nel suo complesso può essere suddiviso in sei specifici interventi. Il primo riguarda la realizzazione di una pista ciclopedonale nella parte a nord del territorio comunale, il secondo la riqualificazione di piazza Liberazione, il terzo un altro percorso ciclo pedonale nella zona del territorio che guarda a sud. Il quarto punto prevede un collegamento per la mobilità lenta tra i due Comuni, con il recupero della passarella metallica sul Bacchiglione a Rocajette. I restanti punti riguardano nello specifico la realtà di Polverara con la riqualificazione di piazza Leonardo e del percorso ciclabile di Isola dell’Abbà. Fosse realmente finanziato, il progetto rappresenterebbe un’incredibile opportunità di crescita per i due Comuni che nel frattempo, con i rispettivi sindaci Martino Schiavon e Alice Bulgarello, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per una collaborazione fattiva volta ed espletare tutti gli iter per l’inoltro della richiesta allo Stato. Alessandro Cesarato

Villa da Rio resta ancora sede per i matrimoni I futuri sposi potranno continuare ad utilizzare Villa da Rio come contesto per i loro matrimoni civili. Una cornice che sempre di più, tra l’altro, viene scelta dalle coppie come ambientazione per il giorno in cui suggellano il loro impegno. Il Comune di Ponte San Nicolò, nelle scorse settimane, ha rinnovato per altri tre anni la convenzione con i proprietari dello stabile di via Tintoretto a Rocajette che prevede la cessione in comodato d’uso gratuito all’ente pubblico della chiesetta-oratorio, con l’annesso giardino, per permettere l’ufficializzazione dei matrimoni con rito civile. Villa da Rio è la più antica presente nel territorio sannicolese ed è stata ottimamente recuperata e restituita agli antichi splendori dagli attuali proprietari. Le tariffe sono state riconfermate in 160 euro per i residenti e 200 euro per chi non abita nel paese. “Dal 2016 l’amministrazione ha compreso Villa da Rio nel novero di quei luoghi- spiega il sindaco Martino Schiavon - che un precedente regolamento comunale considera, benché privati, adeguati per la celebrazione di riti civili perché di particolare pregio storico, artistico, architettonico e

ambientale. I buoni rapporti con la proprietà hanno portato al rinnovo della convenzione che era scaduta”. In caso di maltempo e qualora per il numero di invitati il matrimonio non possa essere celebrato nella chiesetta e nell’oratorio della villa, il Comune darà la possibilità di trasferire la cerimonia nell’atrio della sede municipale di viale del Lavoro, e il costo del suo utilizzo si considererà già corrisposto con il pagamento della tariffa dovuta per l’utilizzo della villa. (a.ces.)



8

Ponte San Nicolò

www.lapiazzaweb.it

Politica. L’interrogazione del gruppo di minoranza “Facciamo Ponte”

“Nuova gestione del porta a porta: si è fatta confusione”

I

l gruppo di minoranza di “Facciamo Ponte” ha presentato in consiglio comunale un’interrogazione sulla nuova gestione della raccolta differenziata porta a porta. “Nonostante l’amministrazione comunale abbia fatto un incontro pubblico con la cittadinanza a fine dello scorso novembre- esordisce il consigliere Leonardo Volpin spiegando la richiesta di chiarimenti sulla tematica- la maggioranza del sindaco Martino Schiavon non ha realmente coinvolto e reso protagonisti i cittadini nelle scelte della nuova raccolta differenziata che coinvolgerà il nostro Comune. In quella serata si è parlato marginalmente del nuovo servizio e nelle settimane successive molti cittadini hanno manifestato al nostro gruppo lamentele e la mancanza di condivisione delle scelte su questo tema. Non basta un incontro pubblico e un post sui social per coinvolgere la cittadinanza. Serve andare frazione per frazione, creando e valutando insieme alla cittadinanza le novità proposte. Crediamo fortemente che si sia

persa un’opportunità, le scelte calate dall’alto provocano solo disagi e incomprensioni con i cittadini. Così non si amministra un territorio con i cittadini”. Secondo la lista “Facciamo Ponte” da rivedere ci sono, per prima cosa, “una serie di dettagli tecnici. Su tutte un calendario che, in taluni casi, prevede in contemporanea la raccolta di

tre tipologie di rifiuti con possibilità di confusione per gli operatori e difficoltà oggettive per quegli utenti che non dispongono di spazi per una corretta esposizione di sacchetti e bidoni”. C’è poi il discorso della raccolta del secco che da maggio passerà da una cadenza settimanale a quella ogni quindici giorni. “L’incentivazione dei cittadini a produrre meno rifiuto secco - continua il consigliere- non la si può fare diminuendo la frequenza della raccolta ma con incontri di formazione. Non puoi ridurre un servizio alla cittadinanza solo nell’ottica di un risparmio di denaro perché in questa maniera gli utenti non impareranno a fare meno secco ma, più banalmente, si terranno i rifiuti una settimana in più dentro casa, con conseguenti disagi e cattivi odori”. Volpin conclude poi con un’osservazione politica. “Il nostro gruppo, che come sempre è disponibile al confronto nell’interesse comune – dice poteva dare un suo contributo di idee per una migliore riuscita del progetto”. Alessandro Cesarato

Ss 516, approvato il progetto esecutivo E’ stato approvato dalla giunta comunale il progetto esecutivo della nuova rotonda sulla Ss 516 che sostituirà l’incrocio semaforico tra via Marconi e viale del Lavoro. Un punto nero della viabilità che finalmente troverà sollievo. Si tratta di un intervento complessivamente da 580 mila, cofinanziato nei mesi scorsi dalla Regione per 232 mila euro. “Rispettando i termini abbiamo approvato il progetto- spiega il sindaco Martino Schiavon- con le caratteristiche tecniche richieste dall’Anas. Sono previste inoltre importanti opere collaterali, alle quali tengo molto, come un salvagente sull’attraversamento pedonale sulla Ss 516, punto estremamente bisognoso di accorgimenti per limitare la velocità dei mezzi in transito”. Inoltre ci sarà il prolungamento del percorso ciclo pedonale di via Po, che sarà adiacente alla recinzione del parco vita. Non mancheranno poi degli accorgimenti per mettere in sicurezza i flussi di veicoli, riorganizzando i sensi di accesso ad alcune strade laterali rispetto via Marconi. “Possiamo adesso procedere con la messa in gara del cantiere- aggiunge il sindaco. I lavori in estate”. (a.ces.)


Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Ponte San Nicolò

www.lapiazzaweb.it

9

Politica. L’intervento del capogruppo della Lega Carmelo Orlando

“Progetti Pnrr? Sono altre le priorità”

“S

ono certo molti progetti rimarranno vani perché altre saranno le priorità”. A parlare, in tono tutt’altro che ottimistico, è il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Carmelo Orlando, riferendosi alle strategie anche locali sull’attuazione del Pnrr. “Bisogna usare questi finanziamenti - dice Orlando - per progetti mirati anche nel nostro Comune. Io stesso ho più volte sostenuto strategie lungimiranti e oculate per non sperperare soldi pubblici la cui restituzione sarà in capo ai nostri figli. Purtroppo sono convinto che molti progetti rimarranno tali perché altre saranno le priorità da affrontare. Avremo molti immigrati da aiutare e problemi di riscaldamento, alimentazione e occupazione. Queste saranno le altre prove da affrontare in un prossimo immediato futuro. Se ne usciremo e avremo la forza e la determinazione di sollevarci e la fortuna di ripartire, dovremo fare i conti con gli errori del passato di un’Europa delle sole banche che così non aveva senso d’essere come molti di noi percepivamo e convenivamo. Dov’è l’Europa che sostiene gli stessi obiettivi su temi come la sanità, la scuola, il diritto al lavoro, la tassazione, l’occupazione, l’immigrazione, la lotta alla delinquenza, su un eguale sistema giudiziario, un esercito comune

“Avremo molti immigrati da aiutare e problemi di riscaldamento, alimentazione e occupazione. Queste saranno le altre prove da affrontare in un prossimo e immediato futuro”

sotto la guida un presidente di tutti, eletto dal popolo? Il leader locale della Lega salva ben poco della politica comunitaria, anche se lascia spazio a qualche flebile speranza. “Ogni Stato in Europa guarda ai propri interessi- sottolinea. La guerra in Ucraina, più per paura che per altro, ci vede alleati nelle valutazioni e nelle scelte. Speriamo sia il segno di una rinascita e della capacità di essere più determinati ed incisivi in difesa dei nostri valori occidentali, della nostra storia e della nostra cultura”. Orlando non risparmia una riflessione neppure sugli italiani. “Spero che molti italiani abbiano capito conclude- come il dire no a tutto sia infinitamente dannoso. I pro-

dotti arrivano da altri paesi a costi più bassi ma ora capiamo che siamo esposti a rischi ben maggiori, talvolta difficilmente superabili. Se non vogliamo l’occupazione altrui, dobbiamo riprenderci la nostra identità, la nostra unicità, la qualità del produrre e creare. Dobbiamo ripartire con le nostre estrazioni, con la nostra agricoltura, le nostre fabbriche, senza delocalizzare. Mi auguro che i giovani si confrontino e si preparino ad affrontare con più convinzione il loro futuro, indicando con determinazione a sindacati, politici, imprenditori, operatori economici, processi per il bene della collettività e non degli interessi personali”. Alessandro Cesarato

Manutenzione del verde pubblico, stanziati 200 mila euro Per la manutenzione annuale del verde pubblico stanziati a bilancio quasi 200 mila euro. La giunta del sindaco Martino Schiavon ha approvato la delibera con oggetto il servizio di manutenzione del verde pubblico nel territorio comunale per l’anno 2022. Il progetto, nello specifico, prevede il servizio di manutenzione delle aree verdi e quello di sfalcio dei cicli stradali. A fine anno era scaduto il vecchio appalto, che era unico, e prevedeva, oltre agli sfalci, anche le potature, gli abbattimenti controllati e l’esecuzione di interventi erbicidi e antiparassitari. Con il nuovo programma biennale degli acquisti di beni e servizi, che ha recepito una disposizione statale, il servizio ha subito una separazione con l’individuazione di due specifiche tipologie di appalto che riguardano, da una parte, il servizio di sfalcio delle aree ver-

di e la manutenzione dei parchi e, dall’altra, il servizio di sfalcio dei cigli stradali e la manutenzione arborea comunale. Conti alla mano, l’amministrazione comunale ha destinato 106 mila euro per il primo servizio ed altri 84 mila euro per il secondo, dando atto che la potatura e l’abbattimento controllato delle alberature saranno completate entro la fine del febbraio del 2023. Approvato il quadro economico, la

fase operativa è stata demandata ai responsabili dell’Ufficio tecnico del municipio. A loro spetterà espletare i provvedimenti (è prevista la procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori nel rispetto di un criterio di rotazione) per l’affidamento delle manutenzioni. Nel frattempo c’è la possibilità di ricorrere ad una proroga tecnica dell’appalto scaduto nel caso di urgenze. (a.ces.)


Vigonza

10

www.lapiazzaweb.it

Politica. Arrivano delle decisioni precise dallo schieramento Dem

Arianna Toniolo è il candidato sindaco del centrosinistra I

l centrosinistra di Vigonza per le elezioni comunali del prossimo 12 giugno ha scelto: il candidato sindaco sarà Arianna Toniolo, giurista di 34 anni, sposata e mamma del piccolo Mattia,si occupa di trasformazione tecnologica dell’amministrazione e delle politiche pubbliche per il Ministero di Giustizia, la Corte di Cassazione e alcune Regioni italiane; già docente di leadership per il Consiglio d’Europa, collabora con alcune tra le più importanti Università pubbliche del nord Italia. “Ho accettato l’onore di dare voce - dichiara la Toniolo - alle problematiche di chi vive Vigonza, a chi fa mille acrobazie per tenere tutto insieme: lavoro, famiglia e passioni personali. Vediamo tutti quanto dobbiamo pretendere un sistema di servizi pubblici che ci faccia “tirare il fiato”, che consenta ad ognuna di noi di rientrare a casa senza avere la preoccupazione di come gestire gli impegni familiari”. “Le eccellenze sportive e le associazioni culturali - continua - chiedono di ruotare in sinergia, anche con le esperienze padovane e avere spazi dove dare opportunità di crescita ai concittadini; le nostre piccole imprese chiedono di essere messe nelle condizioni di beneficiare delle iniziative padovane. In una frase rendere Vigonza protagonista della cintura di Padova. Ogni famiglia parla, dell’isolamento di Vigonza: ogni volta che incastriamo i mille giri da una parte all’altra del Comune per andare a lavoro, portare i bambini a scuola, i figli grandi in centro a Padova, poi le tutte le altre attività, facendo i conti con un territorio sconnesso, isolato. Ci impegniamo a fare del territorio ampio di Vigonza un baricentro nella cintura di Padova. “A Vigonza non c’è niente”, quante volte i nostri figli grandi lo dicono? L’obiettivo deve essere questo: fare di Vigonza un posto dove c’è una prospettiva concreta di trovare attività, servizi e opportunità di crescita. Per fare questo ci siamo affidati ad un team di ricercatrici che ci aiuterà a potenziare servizi, viabilità e struttura urbanistica di Vigonza a partire dalle esigenze quotidiane di chi durante il giorno “usa” Vigonza, adattando le esperienze e i metodi appli-

cati con successo in varie realtà urbane nazionali e internazionali, finalmente aprendoci e respirando aria nuova. Rendiamo Vigonza protagonista”. Dalla segreteria del Partito Democratico di Vigonza, Fabiana Carraro già segretario di circolo e attuale coordinatore del comitato frazionale di Pionca, tratteggia la strategia: “la pandemia ha rallentato il lavoro locale del circolo, ma questo ha permesso di la-

vorare risanando le fratture che caratterizzano spesso il campo aperto democratico, lavorando sulle persone, puntando ad una trasversalità che va ben oltre il simbolo di partito”. Chiude Antonino Stivanello, consigliere comunale e sindaco nel 2002: “a Vigonza serve un cambio di rotta immediata per recuperare un ruolo di proposta e programmazione sui temi importanti del territorio”.

Riscoprire il borgo, tanti eventi in primavera Riscoprire il Borgo. Il Comune di Vigonza ha deciso di proporre una serie di eventi legati al “Borgo rurale di Vigonza”, il complesso di Piazza Zanella progettato negli anni Trenta del secolo scorso dall’Architetto Quirino De Giorgio. La prima data è stata alla fine dello scorso marzo con le visite guidate al borgo stesso e seguite da uno spettacolo presso il teatro comunale, che ha raccontato il Borgo storico e il suo creatore, l’architetto de Giorgio. Altro evento centrale è la mostra documentale “Vigonza: 1929-1939. Viaggio ai tempi del Borgo”, in Municipio al 14 aprile. Un’occasione per esaminare i documenti e le immagini emerse dall’archivio comunale e da immagini che alcuni generosi privati hanno messo a disposizione per consentire un vero e proprio percorso nella vita dei vigontini negli anni Trenta, che hanno portato alla costruzione del Borgo. La ridefinizione urbanistica del paese, l’abbattimento dei casoni rurali, la composizione sociale e demografica della comunità, la vita quotidiana delle persone attraverso lettere e fotografie sono alcuni dei temi trattati dall’esposizione. Un’occasione per un viaggio nel tempo in cui Quirino De Giorgio realizzava il Borgo rurale. “E’ compito dell’amministrazione rendere la grande piazza baricentrica al territorio e oltre ai mercati sviluppare le presenze delle botteghe - afferma Maria Catia Facco, assessore alla cultura a Vigonza - dell’area verde dove oltre ai giochi colorati dei bambini, si può passeggiare, sostare su panchine e sui prati all’ombra dei giovani alberi, scambiare i libri, e la frequentazione del Teatro comunale punto di forza della piazza. Il pensiero che ci guida nelle proposte, è che la valorizzazione del Borgo lega insieme il patrimonio storico, e i valori di una comunità sia, dei cittadini residenti, che dei cittadini visitatori e rende possibile una memoria collettiva”. (m.m.)



Vigonza

12

www.lapiazzaweb.it

Politica. Parla il consigliere della Lega Walter Grandesso in vista delle elezioni del 12 giugno

“Il Carroccio ha fatto la sua parte con impegno, i cittadini lo sanno” L

a Lega scalda i muscoli per presentarsi alle prossime elezioni amministrative per il Comune di Vigonza. Ad oggi la composizione della squadra e il candidato sindaco sembrano essere informazioni ancora top secret e in via di discussione nel partito leghista vigontino. Nel frattempo, abbiamo sentito telefonicamente il consigliere comunale della Lega, Walter Grandesso, che ha deciso di ringraziare pubblicamente “tutti i cittadini che mi hanno votato per questo mandato che terminerà a giugno 2022”. Il capogruppo leghista ci ha informato che la lista dei candidati leghisti che correranno per le comunali di questa primavera non è ancora pronta, ma a breve dovremmo avere maggiori dettagli sul futuro della lista della Lega di Vigonza. “Mi sono sempre attivato per il bene delle nostre sette frazioni e delle nostre sette località - ha dichiarato

Walter Grandesso - rispondendo ai bisogni dei cittadini con incontri e sopralluoghi per verificare tutte le problematiche. Mi sono informato al meglio, anche presso gli uffici comunali, per cercare delle soluzioni e per portarle all’attenzione del Consiglio. Ringrazio tutti i militanti di sezione per avermi aiutato nell’af-

“Abbiamo affrontato le questioni della viabilità e dell’inquinamento, ma anche della sicurezza e del patrimonio pubblico” frontare le varie tematiche, non risparmiando le energie anche nella divulgazione delle notizie di interesse comune”. Continua il leghista: “ci siamo attivati per salvaguardare il nostro territorio, il verde pubblico, le scuole, la sicurezza, per impedire le costruzioni di capannoni adiacenti alle

case. Abbiamo affrontato le questioni delle strade non asfaltate e dell’illuminazione mancante nelle zone periferiche, delle fognature da realizzare, dei marciapiedi da sistemare, dei fossi con scoli dell’acqua tappati da erbacce, dei dossi con curvature sbagliate che la ditta ha dovuto

rifare due volte in dieci anni. Ricordiamo anche l’impegno per gli abitanti di via Caltana, che il sindaco dimentica, con la raccolta firme, le interrogazioni”. “Abbiamo anche combattuto - conclude Grandesso - perché non venissero comprate altre ville storiche, visto che quelle

Gara di solidarietà in paese per i profughi ucraini Anche Vigonza è al fianco dell’Ucraina. Diego Carraro, assessore alle politiche sociali e alla famiglia per il Comune di Vigonza, ci racconta la scelta umanitaria attuata dall’amministrazione. “Abbiamo il dovere- dice- di aiutare il popolo ucraino ad ogni livello. Ci siamo subito attivati come Comune, dapprima contattando la comunità ucraina (28 nuclei residenti), tracciando la situazione in corso e monitorandola giorno per giorno in divenire, coniugando le necessità alle disponibilità di alloggi per l’accoglienza dei profughi che sono giunte anche dai cittadini vigontini che ringraziamo con tutto il cuore. La situazione è molto

delicata e complessa e richiede molta lucidità e rapidità di azione. La macchina organizzativa è partita e vede una forte interazione tra Comune, Prefettura, Provincia (Protezione Civile) e Cri.” “La complessità sta nel fatto – continua Carraro - che non si tratta di accogliere per qualche giorno o settimana, ma per un tempo allo stato indeterminato, con tutto quanto ciò comporta. Oltre agli alloggi, pasti caldi, tutela sanitaria, scuola per i bambini, mediazione culturale, traduttori, psicologi. L’amministrazione di Vigonza ha assegnato i primi due alloggi a due nuclei che sono apparsi quelli in maggiore difficoltà per la presenza di

minori. Con orgoglio, come comunità vigontina, ci congratuliamo per questa accoglienza: siamo consapevoli però che è solo l’inizio di un percorso importante di solidarietà, ma pure di arricchimento reciproco, tra culture diverse di popoli fratelli”. Conclude l’assessore vigontino: “Come Comune stiamo seguendo la strada tracciata dalla Prefettura attraverso la creazione di Centri di Accoglienza Straordinari, che prevedono tutta una serie di attivazione di servizi. In questo momento gli uffici servizi sociali, il sindaco e l’assessore ai servizi sociali sono a disposizione a completa disposizione per l’emergenza”. (m.m,)

di proprietà del Comune sono ancora da sistemare e abbiamo informato dei loro diritti i cittadini ignari della costruzione delle nuove antenne 5G. Abbiamo lottato per avere più personale per il controllo del territorio, sia di giorno che di notte, visto il recente aumento di furti nelle case e nei luoghi pubblici. Tutti sappiamo che si fa politica non solo per un credo politico, ma soprattutto per passione, per dar voce ai diritti di tutti e per rispondere alle necessità del territorio. Spero che il mio impegno e quello dei nostri militanti a fianco dei cittadini sia stato apprezzato e valutato positivamente”. Come si evince dal discorso del consigliere Grandesso, la Lega di Vigonza è pronta ancora una volta ad affrontare una nuova sfida per il futuro del proprio Comune combattendo in prima linea per il bene del territorio. Manuel Glauco Matetich


www.lapiazzaweb.it

Noventa Padovana

Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

13

Territorio e politica. Botta e risposta tra opposizione e sindaco

Riqualificazione Noventana: scoppia la polemica

S

cintille sulla questione Noventana, le parti politiche si esprimono su un tema molto sentito dalla comunità. “Pensare ad uno sviluppo di Noventana partendo dalla soppressione delle destinazioni d’uso essenziali per dare un centro vitale al paese vuol dire condannare una comunità a non avere la possibilità di costruire un luogo identitario organizzando funzioni che fanno centralità come: servizi di interesse pubblico, luoghi di aggregazione attività commerciali, parcheggi verde il tutto attorno ad una piazza aperta verso il sagrato della chiesa per restituire visibilità e vivibilità, a questa località. Questo che sta avvenendo è un pastrocchio urbanistico fatto senza una seria riflessione, di cosa si andava a cambiare” Così la pensano gli esponenti del gruppo di opposizione di Noventa Padovana, capitanati da Fabio Borina. “In campagna elettorale si è sbandierato - continua l’opposizione - il progetto che si conosce di un edificio con più funzioni pubbliche, con poste, giardini pensili, una piazza, del verde dei parcheggi in linea con un pensiero proposto e condiviso da tutti perché il più logico. Ora tutto viene cancellato, coperto da un polo dell’infanzia che occupa tutta l’area

fino ad arrivare in strada, senza parcheggi e con pochissimo verde. E tutto quello che tutti pensavamo non sarà più realizzato visto che questa diventa una soluzione irreversibile”. “Giova ripetere – spiega Borinatutte le cose dette in questi mesi per capire l’evoluzione di questa scelta definita la più veloce per dare una risposta a Noventana. Veloce non è sinonimo di scelta migliore, o più adatta. La comunità parrocchiale si è vista piombare la scuola materna pubblica proprio davanti casa. Mi chiedo quante volte nelle pianificazioni urbanistiche si è proceduto eliminando dal centro di un paese aree destinate a piazze, parcheggi, edifici con funzioni pubbliche e di interesse pubblico per collocare al loro posto una scuola dell’infanzia? C’è un disegno su Noventana che salta completamente perché viene eliminato quello che doveva essere il cuore, il fulcro identitario della rigenerazione di questa comunità”. “Si era iniziato- conclude Borina- con l’acquisizione del parco fornace e con il trasferimento in zona centrale dei volumi residenziali previsti nel parco, con l’implementazione degli impianti sportivi, con la realizzazione del centro civico, la caserma dei carabinieri, gli interventi per la

salvaguardia idraulica e le nuove prospettive di accordo pubblico privato sulla grande area davanti alla caserma dei carabinieri. Il tutto avviene con l’assenza della fase del coinvolgimento e della consultazione di cittadini e portatori di interesse. Un passaggio che, seppur previsto dalla legge, non è stato mai attivato dal Comune”. Diversa l’opinione del Comune per il quale, la nuova amministrazione su Noventana, sin dall’insediamento, si è mossa con molteplicità di azioni a tutti i livelli per portare a casa la nuova variante. “Si tratta di una decisione che ha basi razionali – commenta il sindaco Marcello Bano – la scuola materna si sposta da un parco monumentale, che recupera la propria integrità, per andare ad occupare il sito di una ex- scuola. L’asilo parrocchiale di Noventana? Adesso conta meno di 30 iscritti, impiegando 6 addetti: sarà quindi inglobato nella nuova scuola che, per mantenere il carattere identitario locale, continuerà a portare anche lo stesso nome di adesso, ovvero S. Pio X. Altro che non coinvolgimento della parrocchia. Vogliamo aiutare la parrocchia di Noventana. Abbiamo già una perizia di stima per prendere in carico la vecchia scuola e rilevarla e a breve andremo

a trattativa”. Ma non solo. “Il centro polifunzionale di Noventana ? Sorgerà – dice Bano- presso il sito della ex fornace. Ad oggi non vi è alcun progetto, perché non previsto nel piano triennale dei lavori, ma questa amministrazione lo inserirà nel piano finanziato dal Pnrr che è in lavorazione per il prossimo anno, abbiamo in mente di collocare nell’area una sala civica, aule studio, spazi per mostre e manifestazioni. E sarà un super-centro con architetture di alto pregio. Il confronto con i cittadini? Certamente è previsto, presenteremo il progetto dopo aver chiuso la trattativa con la Parrocchia di Noventana”. Tempi di realizzazione previsti? “Inizio lavori ad agosto- conclude Bano - e realizzazione del plesso entro il 2023. Entro il 2024 sarà realizzato l’asilo Nido, nel 2025 il centro polifunzionale nel sito della ex fornace. Devo dire che una mano ce l’ha data la Regione, insieme al Ministero dell’Istruzione”. Nadia Zorzan



www.lapiazzaweb.it

Noventa Padovana

Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

15

Sicurezza stradale. Parla il vicesindaco Antonio Cannistraci

“La polizia locale? Sempre più in strada”

“L

a polizia locale deve stare sulla strada, accanto ai cittadini.”. Così la pensa il vicesindaco di Noventa Padovana, con delega anche alla Polizia Locale, Nicola Cannistraci. “Da quando si è insediata la nuova amministrazione- spiega - gli agenti- partono alle 8 del mattino e stanno sempre la tra la gente. Il cambio di passo è evidente e noi vogliamo sostenere la nostra polizia locale anche con l’ausilio di nuovi mezzi e tecnologie, recente è la disposizione di acquistare cinque bodycam, ossia le telecamere indossabili sul corpo. Sono strumenti che consentono di riprendere tutto ciò che accade di fronte ed intorno al soggetto che le sta utilizzando. Vengono montate sulla divisa degli operatori sulla testa oppure in corrispondenza delle spalle o sul petto”. Da ottobre 2021 a febbraio 2022 sul territorio sono stati controllati oltre 600 veicoli e accertate 320 infrazioni, sequestrati 16 mezzi e altri 7 sono stati rimossi dalla circolazione. Sono numeri importanti e in trend di aumento rispetto al passato. Intensificato anche l’utilizzo dell’autovelox per tentare di fronteggiare gli eccessi di velocità. “Analogamente - continua Cannistraci- abbiamo proceduto anche per la messa in sicurezza lungo via Roma, a Noventa. Siamo intervenuti con il divieto di sosta perché ci sono stati diversi incidenti e per rendere maggiormente sicuri gli attraversamenti sono stati stanziati 90.000 euro per la realizzazione di attraversamenti pedonali illuminati con assistenza di chiamata”. “Si può dire che stiamo procedendo con un vero e proprio cambio di passo – sottolinea – nel passato la polizia si occupava molto di attività di ufficio”. “Stiamo pensando di valorizzare l’impegno anche riconoscendo degli incentivi economici – aggiunge il vicesindaco – anche perché abbiamo in mente di espandere l’attività e di aprire a breve un presidio fisso a

Da ottobre 2021 a febbraio 2022 sul territorio sono stati controllati oltre 600 veicoli e accertate 320 infrazioni, sequestrati 16 mezzi e altri 7 sono stati rimossi dalla circolazione

Il vicesindaco Nicola Cannistraci

Oltrebrenta”. A Noventa è attivo anche il sistema di “Controllo del Vicinato”, strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le forze di polizia statali e locali. “Stiamo riformando anche questo utilissimo modo di presidiare attivamente il territorio - conclude il vicesindaco- i punti di controllo attualmente attivi sono cinque: due a Noventa, due a Noventana e uno a Oltrebrenta. Vogliamo razionalizzare l’organizzazione e puntiamo a rinfoltire il gruppo con nuovi aderenti”. Nadia Zorzan

Aliquote Irpef, scattano la critiche in consiglio comunale “La ridefinizione delle nuove aliquote dell’addizionale Irpef comunale ha portato con sé, oltre all’innalzamento della soglia di esenzione da 10 mila a 15 mila euro, anche un incremento delle tasse a carico del resto dei cittadini”. Questo l’aspetto evidenziato dal gruppo consiliare “Con Noventa” in consiglio comunale al momento dell’approvazione da parte della maggioranza delle nuove aliquote che sono state aumentate per tutte le nuove fasce di reddito Questo comporta un’aumento di tassazione che oscilla tra il 25% per le fasce di reddito medio basso e il 12% per le fasce di reddito alto. “L’innalzamento della soglia- spiegano- di esenzione è un obiettivo da condividere senza dubbio, ma che questo porti con se l’aumento delle aliquote che alla fine toglieranno tra i 100 e 150 mila euro dalle tasche dei cittadini di Noventa in questo momento di grave crisi ci sembra contro ogni politica di sostegno ai cittadini. Che poi l’aumento delle tasse sia motivato dalla costituzione di un fondo di riserva per sostenere le persone che si trovano in difficoltà è una giustificazione inaccettabile perché il maggior aggravio di

rincaro ricade proprio in quelle fasce di reddito medio basso. Il sindaco Bano aveva si promesso l’esenzione fino a 15 mila euro, ma aveva anche promesso pure che non avrebbe aumentato la tassazione degli altri scaglioni. Un aumento del genere non c’era mai stato neanche nelle precedenti occasioni: nel 2012 quando si passò dall’aliquota fissa a quella progressiva e nemmeno nel 2018 quando si introdusse, senza nessun aumento per gli altri cittadini, la prima fascia di esenzione fino ai 10 mila euro che riguardava comunque circa 2.000 residenti”. “Se si vuole creare un fondo di riserva- concludono- si deve iniziare a risparmiare e non a tassare la popolazione”. (n.z.)


Saonara

16

www.lapiazzaweb.it

Politica. Le scelte di Lega e Forza Italia per le consultazioni di giugno

Anche il Pd appoggia la candidatura trasversale di Alessandro Toninato È

iniziato oramai il conto alla rovescia per le prossime elezioni comunali a Saonara. Con il passar dei giorni iniziano a delinearsi sempre più le diverse alleanze che vedono protagonisti i principali attori politici del territorio saonarese. Tra le forze politiche che hanno deciso di sostenere la lista civica di Alessandro Toninato, Uniti per Saonara, troviamo il Partito Democratico (Pd) di Saonara e poi Lega e Forza Italia. Speranzosi di un vero cambiamento alla guida del Municipio. “Il Pd di Saonara appoggia la candidatura a sindaco di Alessandro Toninato - ha dichiarato Lorenzo Lando, segretario del circolo di Saonara del Partito Democratico, eletto dopo l’uscita di scena di Mattia Massaro nel 2017 - il quale assieme a noi ed altre forze politiche ed associazioni presenti nel Comune, sta costruendo una lista civica. Toninato attualmente è consigliere comunale, è stato assessore e vicesindaco nella passata legislatura. Il circolo sostiene questa candidatura, perché secondo noi, riesce a far convergere attorno alla sua persona molte realtà del nostro comune, in base al lavoro svolto fino ad ora come amministratore”. Le parole del segretario Lando non lasciano spazio all’immaginazione. Il Pd di Saonara è davvero pronto a sostenere a spada tratta tutta la corsa politica del candidato sindaco Toninato, che in caso di vittoria, avrà il compito di costruire una nuova amministrazione comunale che duri ben 5 anni fino alla primavera del 2027. Continua Lando: “Il Pd di Saonara ha proposto delle persone che entreranno nella sua squadra, le quali sono motivate ed interessate che questo Comune cambi passo nell’amministrare la cosa pubblica”. Le critiche più dure dal Partito Democratico nei confronti dell’uscente giunta, guidata dal primo cittadino Walter Stefan, riguardano soprattutto la relazione che si è voluta instaurare con la popolazione residente. “Di sicuro deve cambiare il rapporto con i cittadini - afferma il segretario del Pd - che molto spesso sono stati trattati da sudditi e non da persone compartecipi alla vita pubblica. Deve finire questa corsa frenetica a ce-

mentificare”. Una delle proposte sulle quali verte la politica del Pd è “valorizzare i centri dei paesi, soprattutto a Villatora e dare spazio ai giovani che non hanno nessun luogo di ritrovo pubbllico se non quello privato dato dalle parrocchie. Questi sono solo alcuni punti che ci differenziano dalla giunta uscente”. Nelle precedenti elezioni comunali del 2017, il Partito democratico non si era presentato con nessu-

na lista propria. Purtroppo, dopo aver cercato di comporre una compagine politica, la direzione del partito ha dovuto comunicare pubblicamente le difficoltà incontrare nell’impresa, non dando indicazioni ai propri elettori su chi far confluire i propri voti. Nonostante ciò, il Pd di Saonara aveva partecipato attivamente ai numerosi dibattiti preelettorali delle passate elezioni. Manuel Glauco Matetich

La solidarietà del paese per una piena guarigione del sindaco “Forza sindaco, siamo tutti con te!” Piena solidarietà e sostegno da parte di tutti i cittadini di Saonara per il sindaco Walter Stefan, colpito da un ictus lo scorso marzo mentre si trovava a casa. Ricoverato per giorni all’ospedale padovano Sant’Antonio, ora il primo cittadino Stefan, 70 anni compiuti a gennaio, sta affrontando un percorso di riabilitazione per il recupero fisico totale, che prevede una riabilitazione motoria e logopedistica. La casa di cura Villa Maria di Padova, in via delle Melette, ha accolto Walter Stefan dopo che quest’ultimo aveva lasciato il reparto di neurologia dell’ospedale. L’accaduto nefasto è successo mentre Stefan stava facendo colazione nella propria veranda di casa. Fondamentale è stato il pronto intervento della moglie che ha immediatamente chiamato i soccorsi, intervenuti prontamente con un’ambulanza. Il sindaco ha

deciso di rendere noto pubblicamente le sue condizioni di salute per evitare il nascere e diffondersi di fake news circa il suo ricovero e il periodo di riabilitazione. Un periodo davvero particolare e intenso come ha sottolineato lo stesso Stefan, che ha ricordato l’avvicinarsi dell’appuntamento politico per la popolazione di Saonara, chiamata ad eleggere un nuovo primo cittadino. Purtroppo, Walter Stefan non potrà più ricandidarsi a sindaco del paese. Infatti, dopo aver guidato il Comune di Saonara per dieci anni, Stefan dovrà lasciare il testimone a qualcun altro della sua lista civica, “Saonara Domani”, che a questa nuova tornata elettorale sostiene il candidato sindaco Michela Lazzaro, attualmente già vicesindaco della giunta Stefan. (m.m.)



18

Saonara

www.lapiazzaweb.it

Economia e territorio. Un evento organizzato nelle scorse settimane a Expo Dubai

Il florivivaismo conquista gli Emirati Arabi I

l florovivaismo di Saonara alla conquista degli Emirati Arabi Uniti. È terminata con successo la missione del florovivaismo italiano a Dubai. Il florovivaismo italiano è un’altra espressione del Made in Italy, riconosciuto in Europa e nel mondo. Per promuoverlo, Ice – Agenzia e Flormart, dal 1974 la fiera nazionale del settore, ha organizzato un evento a Expo Dubai. Nei giorni 20 e 21 marzo, una delegazione di aziende e associazioni del florovivaismo italiano hanno potuto incontrare buyer esteri dell’area Menasa (Medio Oriente, Africa del Nord e Asia del Sud) e dei Balcani. Tra i partecipanti all’evento internazionale in prima fila c’era Michela Lazzaro, vicesindaco del Comune di Saonara, che ci ha raccontato le emozioni vissute in fiera. “Abbiamo fatto una presenza nell’ambito del Expo di Dubai con il Flormart di Padova con lo scopo di promuovere il distretto florovivaistico di Saonara, ma non solo, anche per l’appunto altre aziende florovivaistiche di tutto il territorio italiano”. L’obiettivo era quello di far conoscere negli Emirati Arabi Uniti, e quindi anche a Dubai, il made in Italy del prodotto italiano e del florovivaismo.”La missione a Dubai ha consentito – ha detto- di illustrare qualità e unicità del prodotto florovivaistico e di approfondire la conoscenza dei

guo al Flormart di Padova perché lo scopo è accogliere buyer internazionali alla fiera padovana dedicata al settore florovivaistico il prossimo settembre”. Per chi non conoscesse Flormart, è la fiera di affari fra chi produce le piante, i materiali, gli arredi, i mezzi di produzione e gli utilizzatori, vivaisti, grandi centri di giardinaggio, costruttori del verde, enti pubblici, gruppi immobiliari italiani ed Europei. Flormart è la Fiera di tutta la filiera professionale di qualità, sostenibile e circolare. Manuel Glauco Matetich

La sicurezza, tema prioritario per il territorio Sicurezza, sicurezza, sicurezza. È questo uno dei problemi fondamentali acclamati a gran voce dai cittadini di Saonara, sempre più preoccupati dalle recenti ondate di furti ed effrazioni in appartamenti, case e garage. Questo tema dovrà essere affrontato seriamente dal nuovo primo cittadino che verrà eletto tra poche settimane per sostituire la giunta uscente Stefan. Un argomento di discussione non di poco conto, che divide la popolazione residente tra chi vorrebbe e chiede al Comune l’installazione di più telecamere e di sistemi di videosorveglianza e chi invece chiede più forze dell’ordine dislocate sul territorio, in modo tale da aumentare la presenza e il presidio comunale. Come hanno più e più volte dichiarato molti cittadini, ormai esasperati da questo clima di insicurezza, non passa giorno senza che qualcuno non segnali un avvistamento di persone strane che sorvegliano o perlustrano il territorio. Una soluzione

“L’obbiettivo è accogliere i compratori internazionali alla fiera padovana del florivivaismo a settembre” mercati di riferimento per l’export del prodotto florovivaistico. I risultati degli incontri sono stati giudicati assai positivamente da aziende e associazioni del florovivaismo italiano”. Gli incontri sono stati arricchiti per l’appunto da occasioni di networking e study visit. Continua Lazzaro: “È stata un’esperienza davvero molto interessante, grazie anche alla collaborazione con Ice, agenzia della camera di commercio a Dubai, assieme a Flormart. Il nostro distretto ha colto una grande opportunità che ci ha permesso di incontrare numerosi operatori di mercati selezionati e di approfondire la conoscenza di diversi mercati di riferimento. Questi contatti avranno sicuramente un prose-

potrebbe essere quella di continuare a potenziare il sistema di videosorveglianza, già presente nel Comune di Saonara. Attualmente sono 28 le telecamere già installate, tutte di ultima generazione e in grado di registrare targhe delle automobili e monitorare una situazione di contesto. Ovvero, le immagini riprese possono essere d’aiuto anche alle forze ordine nella loro attività quotidiana di sorveglianza. Per quanto riguarda la possibilità di aumentare la presenza territoriale di forze dell’ordine, si dovrà aspettare la nuova giunta per capire la fattibilità di questa soluzione. (m.m.)


Provincia

www.lapiazzaweb.it

Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

19

Sociale. Compie dieci anni l’associazione Puzzle nata da un gruppo di amici per sostenere la ricerca

“Le nostre incursioni in reparto regalano un sorriso ai giovanissimi” L

a Presidente dell’Associazione Puzzle Odv Caterina Fortunato racconta la storia, i traguardi, le emozioni vissute e i progetti futuri dell’Associazione. Come è nata la vostra Associazione? “Associazione Puzzle è nata nel 2012 da un gruppo di amici, tra cui mio padre, che desideravano sostenere la ricerca scientifica nel campo della terapia cellulare, ingegneria tissutale e trapianto di tessuti e organi per trattare le malformazioni pediatriche chirurgiche, sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo. Nel tempo si è orientata moltissimo verso il reparto per tentare di renderlo più accogliente, colorato e divertente”. Quali sono le più importanti attività e i traguardi raggiunti in questi anni? “Siamo orgogliosi di sostenere tutti i nostri progetti che vanno dalla ricerca al sostegno del reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Padova. Sosteniamo sia assegni di ricerca per specializzandi che la presenza di due figure fondamentali per pazienti e genitori: una psicologa e un’educatrice. La loro presenza in reparto dona sorrisi, sollievo e ascolto in un momento così delicato come può essere il ricovero. Coinvolgiamo esternamente bambini e ragazzi nel diventare consapevoli dell’importanza della solidarietà e del volontariato. I più piccoli gestiscono il “Rigiocattolo Puzzle”,

Nei prossimi mesi i volontari intendono intensificare le presenze nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Padova e ristrutturare la stanza dei giochi, un luogo magico per i piccoli pazienti

I volontari dell’associazione Puzzle insieme a Gaia, giovane paziente ricordata con affetto (la foto è stata scattata prima dell’emergenza Covid)

un banchetto di vendita di libri e giocattoli usati che loro stessi raccolgono. I più grandi, invece, si dedicano alle attività di testimonianza nelle scuole e nei patronati e ai “blitz”, vere e proprie incursioni in reparto travestiti da personaggi dei cartoni animati, da supereroi o da animali simpatici che con balletti e musica fanno ridere bimbi e genitori”. Qual è stata la più emozionante e significativa esperienza vissuta con l’Associazione? “E’ difficile scegliere; forse l’esperienza più forte e anche la più dura è stata accettare la morte di Gaia che avevamo conosciuto un mese prima durante una delle nostre incursioni in reparto e alla

quale lei si era molto divertita. Quella sera noi eravamo di nuovo in reparto per un nuovo blitz e lei se n’è andata”. Quali i vostri progetti per il 2022? “Riuscire a ritornare in reparto in presenza e poter riprendere tutte le iniziative e i nostri eventi a contatto con bambini e famiglie. Sicuramente continuare a sostenere la ricerca e garantire sempre l’educatrice e la psicologa in reparto. Inoltre abbiamo deciso di ristrutturare la stanza dei giochi in reparto, a cui teniamo moltissimo e che desideriamo diventi un luogo magico per i nostri piccoli amici”. Fanny Xhajanka

Trofeo Mtb Euganeo: campioni sulle salite dei Colli E’ in corso di svolgimento il Trofeo Mtb Euganeo, giunto alla terza delle nove prove che vedranno ciclisti da tutta la regione impegnati fino a Settembre prossimo su circuiti dei Colli Euganei. Alle nove tappe del circuito prendono parte le categorie Debuttanti, Primavera, Junior, Senior, Veterani, Gentleman, Supergentleman e Donne. A dare il via alla competizione è stato la cronoprologo Monte Grande: primo classificato della categoria Veterani A e detentore del miglior tempo assoluto uomini Matteo Calore. Prima classificata della categoria Woman C Arianna Povellato, mentre Cristian Miotto è stato il primo classificato della categoria Senior B. 155 bikers hanno preso poi parte alla seconda

tappa del Trofeo, con partenza e arrivo sul Monte Rua a Torreglia. Si è trattato di una prova di Cross Country puro: Xc è l’unica disciplina della Mountain Bike entrata nel programma delle Olimpiadi e prevede un elevato sforzo fisico e passaggi tecnici. Matteo Calore ha fatto doppietta: primo classificato

della categoria Veterani A e detentore del miglior tempo assoluto. “Sono felice” ha dichiarato all’arrivo, “non pensavo di vincere anche la seconda tappa del Trofeo, ma soprattutto non credevo di battere anche i vincitori delle categorie più giovani con atleti molto promettenti”. Elisa Cappellari è stata la prima classificata della categoria Woman A, e Gianluca Boaretto primo classificato della categoria Junior. La competizione prosegue fino a settembre. “La partecipazione alle prove è aperta a tutti”, ha dichiarato Marco Fasolo, direttore di gara, “è necessario ottenere il certificato di una visita medico sportiva per agonisti e una bici adatta per gareggiare in tutta sicurezza”. (d.b.)


Territorio

20

www.lapiazzaweb.it

Turismo. La nuova campagna del Consorzio Veneto Terme Colli Marketing

“Siamo vulcanici”: si promuovono acqua, calore, fanghi, territorio, relax e benessere A

cqua, calore, fanghi, territorio, relax e benessere. “Siamo vulcanici” è il claim della nuova campagna di comunicazione targata Consorzio Veneto Terme Colli Marketing (Tcm) per la promozione nei mercati nazionali ed internazionali della destinazione turistica Terme e Colli Euganei. Il fil rouge della nuova campagna del Tcm è rappresentato dall’acqua termale e dalla vulcanicità, concetti che ben riassumono l’anima del territorio euganeo e che interpretano in modo trasversale le sue specificità e unicità. Così lo slogan “Siamo Vulcanici. Il calore è nella nostra terra”, declinato anche nelle lingue dei mercati internazionali target, accompagnerà le immagini e i contenuti prodotti ad hoc per questa campagna. “Abbiamo elaborato un piano marketing inclusivo - spiega il presidente del Tcm Umberto Carraro, - strutturato sui 4 assi di prodotto della nostra offerta: terme e salute, food e wine, natura e sport, arte e cultura. Valorizzeremo le Terme e i Colli Euganei come luogo del benessere inteso a 360°, dove l’elemento curativo e termale si accompagna al benessere fisico, interiore, alimentare e della mente. E’ una campagna nuova, interattiva, emozionale e coinvolgente che arriva dopo l’attività svolta nel 2021 che ha permesso di raggiungere 145 milioni di contatti”. Dalla pubblicità sui motori di ricerca a quella sui social network, dall’attività di pr e ufficio stampa agli educational tour e press trip sul territorio, dal coinvolgimento di influencer a iniziative di lancio di nuove esperienze turistiche, questo il piano elaborato

dal Tcm. La campagna prevede di intercettare un pubblico diviso equamente tra Italia ed estero, puntando su Svizzera, Austria, Germania e Francia. È stato inoltre prodotto nuovo materiale multimediale, come foto e video prodotti da Superfly Lab ed è oggi online il restyling completo del sito ufficiale della destinazione a cura di Wmind www.visitabanomontegrotto.com, in 6 lingue con 2.000 articoli pubblicati, allineato al nuovo concept di comunicazione che il Tcm, in condivisione con l’Organizzazione di Gestione della Destinazione OGD Terme e Colli Euganei, adotterà per questa nuova campagna di promozione. Il portale verrà costantemente aggiornato con nuove sezioni e contenuti multimediali per permettere al turista di avere costantemente il quadro della situazione e sapere che tipo di eventi e manifestazioni sono presenti sul territorio della destinazione. Dopo essersi aggiudicato i due più importanti bandi sul turismo previsti dalla Regione Veneto nella programmazione Por-Fesr 2014-2020 dunque a disposizione del TCM e dei suoi consorziati ci sono ora 1 milione e 350mila euro di fondi europei da investire. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver raggiunto un risultato straordinario per il territorio e per tutti gli operatori che ci lavorano. Ringrazio gli imprenditori per il coraggio e per aver creduto ancora una volta nella promozione del territorio e ringrazio anche la Regione che sta supportando attivamente il comparto turistico”. La campagna coinvolge tutto il territorio della destinazione, dagli scorci suggestivi delle città

Sopra Umberto Carraro, presidente del Tcm

Un piano di comunicazione strutturato sui 4 assi di prodotto dell’offerta: terme e salute, food e wine, natura e sport, arte e cultura

murate e dei borghi dei Colli Euganei alle strutture alberghiere delle terme. “Sul territorio grazie al Consorzio Terme Colli ed Ogd si vede un’unione come da tempo si sperava. Fare squadra è importante e questo progetto, finanziato dalla Regione Veneto, è l’esempio di come la sinergia sul territorio permetta di agire con un piano su larga scala che prevede un lavoro importante sul mercato italiano e sul mercato estero. Come Regione siamo impegnati in prima linea

a rilanciare un comparto che ha subito perdite significative dopo i travagliati anni di pandemia” ha precisato l’assessore regionale al turismo Federico Caner. “Dopo un periodo di difficoltà vogliamo ripartire con forza ed entusiasmo”, precisa Resy Bettin, presidente della Ogd, Organizzazione di Gestione della Destinazione Terme e Colli Euganei. “Questa campagna è sicuramente un punto di svolta”. Federico Franchin


www.lapiazzaweb.it

Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Cultura

21

L’esposizione. Al Mac di Teolo la mostra sul pittore, padovano d’adozione, a cura del nipote Stefano

“Le umili sinfonie” di Annibaletto Da sinistra: “Alluvione”, acquerello su carta; 1966. Piero Annibaletto con la figlia Flavia all’inaugurazione della mostra antologica alla Galleria La Cupola di Padova, 19 ottobre 1989

F

ino al 12 giugno il MAC Museo di Arte Contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo ospita “Piero Annibaletto - Le umili sinfonie”, mostra dedicata alle opere del pittore originario di Albaredo d’Adige, Verona, ma padovano d’adozione. La prima mostra dedicata ad Annibaletto dopo oltre 30 anni (l’ultima risale al 1989, in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista) si propone di esplorarne l’intera produzione, passando in rassegna 30 anni di attività attraverso una trentina di opere, dalla più vecchia, un olio su tavola del 1954, alle ultime produzioni della fine degli anni Settanta. Curatore della mostra, Stefano Annibaletto, nipote dell’artista. “La mostra - spiega - si propone come una riscoperta del suo lavoro e della sua figura d’artista. Classe 1909, cominciò a dipingere da autodidatta dopo la guerra, a Padova, dove era immerso nel vivace ambiente culturale dell’epoca, caratterizzato da varie gallerie e da un tessuto di relazioni fra artisti più fitto di quello che conosciamo oggi”. La sua arte, fra acquerelli e dipinti ad olio, si inserisce nella tradizione paesaggistica veneta ma presenta dei tratti innovativi. Quali sono le peculiarità della sua tecnica? Gli anni Sessanta sono caratterizzati da una ricerca sull’acquerello che porta a risultati del tutto particolari, con l’affinamento della tecnica del “bagnato su bagnato”, libera, incorporea, basata sulla macchia. Sono gli anni delle partecipazioni alla Biennale d’Arte Triveneta. Negli anni Settanta si dedica invece alla

china acquerellata e quindi all’olio, con una pittura più precisa. Anche qui il suo lavoro arriva a visioni personali, pur concentrandosi ancora una volta sui paesaggi, in particolare quelli euganei. Da dove deriva il nome della mostra, “Le umili sinfonie”? “Sinfonie” fa riferimento ai suoi dipinti, delle sinfonie di forme e colori. “Umili” perché la sua è una pittura autentica, sincera, cui lui si dedicava per puro piacere personale, certo anche per donarla agli altri, ma mai con l’intento di stupire. Era innamorato della pittura: non l’ho mai sentito definirsi un artista, ma sempre un pittore. Che ricordo ha del nonno Piero Annibaletto? Da quando ne ho memoria, l’ho sempre visto dipingere. Mi piacevano le cose che dipingeva perché le faceva lui, mio nonno, ma ovviamente da bambino non avevo il senso critico per valutarle. Qual è invece l’opinione del critico di oggi? Non nego che si tratta di una mostra alquanto strana per me, non a caso la rimando da dieci anni, un po’ per pudore, un po’ per la difficoltà di guardare alle sue opere con la distanza che tengo invece quando affronto un altro artista. Oggi però posso dire di riconoscere un pittore legato alla tradizione del paesaggio veneto, ma con una grande personalità e dal tratto molto riconoscibile, con alcuni guizzi che lo hanno portato spesso a realizzare opere sorprendenti. Francesca Tessarollo

Al Teatro Barbarigo va in scena la finale del Concorso di Esecuzione Musicale “Città di Padova” Si terrà il 8 maggio, al Teatro Barbarigo, la finale del Concorso di Esecuzione Musicale Città di Padova, capitolo conclusivo della 29ª Stagione Concertistica Internazionale dell’Associazione Musicale AGIMUS di Padova. Una stagione che dal 30 gennaio scorso ha visto alternarsi sul palco talentuosi musicisti italiani e stranieri (in particolare dalla Corea del Sud, dal Giappone, dalla Russia e dalla Spagna) vincitori di concorsi musicali internazionali. La rassegna, realizzata, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ha proposto una programmazione che ha saputo mettere insieme una serie di appuntamenti musicali di grande valore e varietà, dalla musica da camera ai recital solistici. A chiudere la rassegna, la premiazione dell’8

maggio, con il grande concerto finale per solisti e orchestra, un appuntamento che si rinnova ogni anno permettendo di mettere in luce il talento di musicisti italiani e internazionali e favorendone un loro inserimento nel panorama concertistico nazionale e non solo. In particolare, l’Orchestra da Camera Città di Padova diretta dal Maestro Maffeo Scarpis accompagnerà tre solisti di grande spessore: Roh Yeri, dalla Corea del Sud, che si esibirà nel Concerto n. 5 K. 219 per violino e orchestra di Mozart; l’italiano Alessandro Villalva, con il concerto n. 27 K 595 per pianoforte e orchestra di Mozart; un altro talento italiano, Anna Sorgentone, che allieterà il pubblico presente con la sua esecuzione del concerto n. K 314 per oboe e orchestra di Mozart. (f.t.)


Sport

22

www.lapiazzaweb.it

Basket. Alberto Franceschi racconta la formazione dei giocatori e il percorso verso la prima squadra

Giovani promesse crescono in casa il vivaio Virtus sforna campioni L

e stelle del basket della Virtus crescono in casa: Federico Schiavon, Nicolò Pellicano, Marco Bedin, Pietro Zanetti e Leonardo Marangon, atleti della prima squadra, vengono tutti dal vivaio della società padovana. E parecchi campioni della massima serie sono passati dalle giovanili neroverdi: da Andres “Toto” Forray, play dell’Aquila Trento, a Andrea De Nicolao della Reyer fino a Matteo Ferrara e Beniamino Basso che oggi militano nel Mantova in A2. A metà febbraio sono ripresi tutti i campionati e i giovani cestisti sono finalmente tornati in campo. Il settore giovanile è il serbatoio della società: quest’anno Virtus partecipa a 15 campionati di cui due senior, dall’under 12 fino all’under 19, con circa 200 atleti.

“Le quote degli atleti non bastano a coprire le spese, soprattutto quando si fa agonismo”, spiega Alberto Franceschi, responsabile del settore giovanile della Virtus. “Lo sforzo della società è diretto a formare giocatori che possano entrare nella prima squadra, in modo che questa abbia un’ossatura di padovani. Allo stesso tempo l’investimento nei giovani è di carattere sociale: il nostro presidente e la famiglia Bernardi hanno sempre avuto la visione di formare i ragazzi ai valori dello sport, accogliendo tutti coloro che vogliono giocare a basket, secondo le proprie attitudini e capacità, offrendo loro il percorso migliore, sia nell’attività agonistica che di base”. Per rinsaldare i legami con il territorio la Virtus ha stretto nu-

merose collaborazioni, in modo che i ragazzi possano praticare lo sport vicino a casa, nel contesto migliore, di qui le sinergie con pallacanestro Vigodarzere, pallacanestro Camin, Cus Padova, Raptors Mestrino, scuola basket Polesine e con pallacanestro Piovese. I legami con il territorio si completano con le collaborazioni con l’Università di Padova e le numerose iniziative di promozione dello sport di base. Il 30 aprile e primo maggio è in programma un evento in Piazza De Gasperi, assieme a numerose associazioni; il 29 maggio si terrà una festa presso il Cementificio Buzzi, nuovo partner della società, che coinvolgerà gli sportivi della bassa padovana. Alberto Franceschi, responsabile del settore giovanile, con i suoi ragazzi

Diego Buonocore

Hockey su ghiaccio: a Padova la “Spring Cup” con i campioncini Under 10 I bambini under 10 sono tornati a calzare i pattini, tenuti fermi per due anni, a impugnare il bastone e a sfrecciare sul ghiaccio per fare gol nella porta avversaria. L’occasione è stata la sesta edizione della “Spring Cup”, torneo giovanile under 10 di hockey, che si è svolto a metà marzo sulla pista del ghiaccio di Padova. All’evento sportivo, il primo dopo il fermo di due anni dovuto alla situazione sanitaria, hanno partecipato i giovani atleti di società provenienti da tutto il Nord Italia: oltre al Plebiscito Padova Waves, padrone di casa, l’Alleghe Hockey, l’Asiago Hockey, l’Hockey Como, l’Hockey Club Feltre, Lo Sportivi Ghiaccio

Cortina, il San Vendemiano e lo Zoldo. Un appuntamento atteso, una grande festa di celebrazione dei valori sportivi: “alcune società, compresa la nostra”, racconta Jacopo Cancellieri, tecnico sportivo degli Waves, “hanno portato in campo due squadre per dare a tutti la possibilità di giocare, e avendo noi quattro portieri ne abbiamo prestati due ad altre squadre, che hanno accolto i nostri tra le loro fila come compagni ed amici. Le nostre due formazioni si sono assestate vicine in classifica: la nostra scelta è stata quella di creare due squadre dello stesso livello per non creare troppe differenze in

questa giovanissima età”. C’è stato un grande coinvolgimento di tutti, anche dei genitori dei bambini che hanno partecipato all’evento, di molti genitori delle categorie superio-

ri e degli atleti più grandi, che hanno aiutato dentro e fuori dal campo. Il torneo è stata l’occasione per promuovere l’hockey sul ghiaccio a Padova e per avvici-

nare i ragazzi a questo sport, facendogli conoscere i valori che ne sono alla base. Ad aggiudicarsi la “Spring Cup” è stata lo Zoldo, seguita al secondo posto dall’Asiago Hockey e al terzo posto dal San Vendemiano. Il Presidente dell’Hockey Padova, David Barbiero, ha premiato il miglior portiere della giornata (Hockey Como), il miglior giocatore (Zoldo Giaccio) e il più piccolo hockeista in campo (Asiago Hockey), chiudendo la giornata con l’augurio che la “Spring Cup” segni il definitivo ritorno alla normale attività sportiva anche per i piccoli atleti di questa disciplina. (d.b.)


Dal 19 aprile al 4 maggio 2022

1000 Despar fino a prodotti firmati


Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%. Convenienza e qualità: due valori fondamentali per Despar. Per questo, dal 19 aprile al 4 maggio 2022 potrai trovare fino a 1.000 prodotti delle linee a marchio Despar scontati del 20% per riempire il tuo carrello della qualità di sempre.

Latte intero Bio,logico Despar 1L

1,09 €

Drink probiotici gusti assortiti Despar Vital 6x100 g - 3,15 €/kg

Braciole di suino Passo dopo Passo Despar

4,99 €

/kg

Uova allevate a terra buon impasto Passo Dopo Passo Despar 6 uova

1,69 €

Offerte valide dal 19 aprile al 4 maggio 2022

1,89 €

/pz.

3 pizze margherita Despar 840 g - 3,56 €/kg

/pz.

2,99 €

/pz.

Confettura gusti assortiti Despar 370 g - 3,22 €/kg

Caffè crema classico Despar 2 x 250 g- 5,58 €/kg

2,79 €

/pz.

/pz.

1,19 €

Croissant gusti assortiti Despar 240/300 g - 3,17 €/kg

/pz.

0,95 €

/pz.


L’esperienza del gusto. Formaggio Asiago D.O.P prodotto della montagna Despar Premium

9,90 €

Pasta di semola assortita Despar 500 g - 1,20 €/kg

Porchetta arrotolata Despar Premium

0,60 €

/pz.

Tonno a ridotto contenuto di sale Despar Vital 3 x 80g - 11,21 €/kg

14,90 €

/kg

Prosciutto crudo di Parma DOP Despar Premium 100 g - 34,90 €/kg

2,69 €

/pz.

Succo di frutta gusti assortiti Despar 1,5 L

1,25 €

/kg

Cultura, passione e tradizione sono i valori fondanti di Despar Premium e che meglio raccontano la storia degli oltre 400 prodotti della linea. Una storia ricca di tradizione, di attenzione alla tipicità dei processi di produzione e di attenta selezione delle materie prime per portare sulla tua tavola tutta l’eccellenza di prodotti da ogni parte del mondo e italiani riconosciuti IGP e DOP.

3,99 €

/pz.

Olio extravergine di oliva DOP terra di bari Despar Premium 750 ml 8,65 €/L

Filetti alici del mar cantabrico in olio di oliva Despar Premium 100 g - 39,90 €/kg

Prosecco doc treviso Santa Bona 750 ml - 5,32 €/L

/pz.

3,49 €

/pz.

3,99 €

/pz.

6,49 €

/pz.


Fino a 1000 prodotti firmati Despar scontati del 20%.

Detersivo lavatrice liquido assortito Despar 40 lavaggi 2 L

Pate’ gatto assortiti Molly 100 g - 3,60 €/kg

0,36 €

Detergente piatti assortito Despar 1L

Asciugatutto Ecorispetto Despar 2 rotoli 100 strappi 2 veli

1,79 €

3,49 €

/pz.

/pz.

0,85 €

/pz.

Detergente vetri 3 in 1 Despar 750 ml

/pz.

0,99 €

/pz.

Convenienza e qualità:

Carta igienica Ecorispetto Despar 4 maxi rotoli 500 strappi 2 veli

1,99 €

/pz.

Omogeneizzati alla carne assortiti Despar Bebè 2x80 g - 9,31 €/kg

1,49 € Offerte valide dal 19 aprile al 4 maggio 2022

Shampoo o Balsamo assortiti Xme Despar 250 ml

/pz.

0,99 €

/pz.

Salvo errori tipografici. Iniziativa valida nei punti vendita aderenti. Salvo esaurimento scorte.

due valori fondamentali per Despar. Per questo, dal 19 aprile al 4 maggio 2022 potrai trovare fino a 1.000 prodotti delle linee a marchio Despar scontati del 20% per riempire il tuo carrello della qualità di sempre.


www.lapiazzaweb.it

RINNOVABILI. “Il Veneto è la sesta regione d’Italia per produzione di energia rinnovabile”. (Ecopolisnewsletter). Settimo, non rubare. O, come diceva Dario Fo: settimo, ruba un po’ meno. Anche l’energia. ENERGIA MENTALE. “Pnrr: ridurre il caro energia e investire sulle filiere industriali strategiche per limitare la vulnerabilità e per rilanciare lo sviluppo”. Risoluzione di Alberto Villanova: undici parole per spiegarla. Ma c’è chi (Venturini, Ostanel, Lorenzoni) ha fatto meglio arrivando anche a 17 parole. L’unica energia che non manca nel Veneto è quella mentale per i titoli. INDICE E MEDIO. “Saranno stabiliti indici di idoneità per individuare le aree più consone all’installazione degli impianti fotovoltaici”. Jonatan Montanariello, commentando il disegno di legge veneto sul

#Regione Il Punto

Energie sprecate di Antonio Di Lorenzo

tema discusso in commissione. Giusto. Ma è il 126esimo indice che viene inventato in Italia, da quello dei libri a quello dell’ascolto Rai. Finché non è il dito medio, avanti popolo. A CIASCUNO LA SUA CROCE. “La variante di Cortina non sarà pronta per le olimpiadi”. Valerio Luigi Sant’Andrea, commissario per i giochi 2026. Delle due l’una: o facciamo indagare il commissario Montalbano per scoprire il colpevole, altrimenti non salterà mai fuori, o troviamo un altro santo per i miracoli. A Sant’Andrea una croce basta.

SULLE STRADE DEL FUTURO. “In ogni caso, anche se dopo il 2026, le opere saranno comunque completate e i territori avranno quelle strade”. Luca Zaia, governatore del Veneto. Quando si rade la mattina in bagno canticchia “Strada facendo” di Claudio Baglioni. Ma solo come training autogeno. LA RABBIA DELL’UCRAINA. “Allerta rischio rabbia per gli animali da Kiev”. Istituto zooprofilattico delle Venezie. La rabbia dei cani è davvero l’ultima di cui preoccuparsi in questi giorni in Ucraina.

27

CHI FALCIA E CHI MIETE. “Autonomia, la Regione si può tenere una fetta delle tasse raccolte”. Livia Salvini, coordinatrice della commissione al ministero. Se andiamo avanti così, sarà però un’autonomia raccogliticcia. SUPER INOX GIULIANO. “Amato ci dà ragione, l’autonomia è irrinunciabile. È proprio un grande costituzionalista”. Luca Zaia. Ci crediamo: lui studiava enologia a Conegliano quando Amato già dava ragione a Craxi a palazzo Chigi. C’è un tempo per ogni cosa: anche per il dottor Sottile. LA ROSSA MANUELA. “Le Ulss procederanno con la sostituzione del turn over del personale e solo in un secondo momento ce lo comunicheranno”. Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità. Tutto più veloce nella sanità, quindi. Manu meglio delle “rosse”. Potremmo commentare: a quando, allora, le liste d’attesa sprint? Ma sarebbe ingiusto. O no?

La strategia. Intanto l’assessore Marcato spinge sul Pnrr

Il dibattito. Il disegno di legge in votazione a maggio

P

D

Zaia: “le priorità sono Un freno al fotovoltaico cambiate, serve l’autonomia a terra, ma ci vorrà ancora energetica” del tempo

er superare la crisi energetica e far fronte ai rincari delle bollette e delle materie prime che pesano su cittadini e aziende la strategia della Regione si chiama “sovranità energetica e alimentare”. Da oltre un mese lo sta ribadendo in tutte le occasioni il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sottolineando come il conflitto in Ucraina non abbia fatto che accelerare il processo per una nuova strategia sul fronte energetico in particolare, in modo da recuperare il terreno impegnando al meglio le risorse del Pnrr. “Le priorità sono cambiate - ricorda Zaia - Ora è urgente puntare alla sovranità alimentare ed energetica. Mi auguro che in sede europea si abbia la determinazione di prendere atto di una crisi inattesa di costi che sono schizzati alle stelle sia alla produzione che al consumo e che rischiano di minare gli obbiettivi economici, di ripresa, di occupazione”. Zaia concorda con il governo Draghi sulla necessità di intervenire con le risorse europee per un cambio di rotta sul fronte energetico e dell’approvvigionamento delle risorse, a partire da quelle alimentari. “Di fatto siamo di fronte alla necessità di un vero e proprio Recovery Plan, che si concentri sull’autonomia alimentare ed energetica, aumentando le coltivazioni e diversificando le fonti di importazione”, specifica il governatore veneto. Sulla stessa linea d’onda si muove anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato che, intervenendo

ad un incontro sul Pnrr e le Reti Innovative Regionali promosso da Confindustria Verona, ha ribadito sia “del tutto evidente che il tema energetico assume oggi importanza vitale, non solo perché negli ultimi 50 anni non abbiamo fatto i compiti per casa, ma perché i tempi sono scaduti e non possiamo più permetterci di giocare con il nostro futuro. Per tutto questo le Reti innovative regionali diventano, quindi, uno strumento strategico per il nostro sviluppo nella nostra Regione nel dialogo con il Governo sul tema del Pnrr, una grande opportunità che non dobbiamo lasciarci sfuggire.Noi ci siamo mossi per tempo, perché nell’agosto 2020 ho incontrato tutte le associazioni di categoria e chiesto di indicarci quali fossero le traiettorie di sviluppo interessanti da proporre al governo per quanto riguarda il Pnrr. Secondo me il Pnrr dovrebbe essere la sommatoria dei Pnrr regionali e, anche se così non sarà, resto dell’avviso che dovrebbe essere profondamente modificato rispetto allo status quo, visto che contingenza obbliga tutti noi a rivedere quanto meno le linee strategiche di intervento”.

a una parte c’è “fame” di energia, per non essere sopraffatti dall’eccessiva dipendenza verso l’estero che spinge i prezzi verso l’altro, dall’altra però c’è anche la necessità di tutelare il territorio dal consumo di suolo che nell’ultimo biennio si concretizza anche con il sempre maggiore impiego di superfici agricole per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Da più parti arriva la richiesta di mettere un freno alla proliferazione di mega impianti a terra da decine di ettari, come quelli già realizzati per lo più in provincia di Rovigo e programmati nel padovano e nel veneziano. I primi a chiedere una normativa chiara sono gli agricoltori, preoccupati per la progressiva perdita di terreno fertile, mai come in questo frangente necessario per le coltivazioni di prodotti alimentari, a partire dal grano, che invece siamo costretti ad importare a caro prezzo dall’estero. Ben venga il fotovoltaico, aggiungono, meglio se sui tetti di abitazioni e aziende. Dopo una lunga attesa fa un passo avanti il progetto di legge regionale che punta proprio a chiarire la normativa sulle installazioni di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. Il testo presentato dal consigliere leghista Roberto Bet ha superato il primo passaggio in seconda commissione consiliare, attraverso la lettura ma senza votazioni. Una volta ottenuti i pareri della terza commissione e del Consiglio delle autono-

mie locali tornerà in seconda commissione e infine in Consiglio regionale per il voto definitivo, entro maggio, stando alle previsioni. Le principali disposizioni, sulle quali continuerà il confronto, riguardano il limite di un megawatt per gli impianti a terra, in modo da salvaguardare l’attività agricola che dovrà rimanere predominante. Oltre il megawatt di potenza il fotovoltaico sui terreni agricoli dovrà essere agrovoltaico e per ogni ettaro di terreno occupato dai pannelli il proprietario dovrà dimostrare di avere almeno altri 20 ettari disponibili per l’attività agricola. Toccherà poi alle Province individuare le aree di pregio sulle quali i pannelli a terra proprio non dovranno essere installati, mentre saranno definite fra le aree più consone quelle già destinate a cave e a discariche. Fra i consiglieri il dibattito è più aperto che mai e le posizioni rimangono assai diverse, fra chi teme una legge troppo restrittiva per le energie alternative, con il rischio di bocciature sul fronte costituzionale, e chi invece chiede di non perdere altro tempo prezioso e arrivare ad una maggiore tutela delle campagne.


Regione

28

www.lapiazzaweb.it

Dal Veneto all’Europa. Il presidente del Consiglio regionale all’Europarlamento

Ciambetti a Bruxelles rilancia il ruolo della famiglia e della solidarietà A Bruxelles il terzo incontro di tecnici e firmatari della Carta di Venezia nel progetto sviluppato con le Nazioni Unite: “pandemia e guerra hanno sconvolto il vecchio mondo”

L

’impatto del Covid e quello della tragedia ucraina ma anche lo sguardo al futuro, alla città del domani e ai servizi per la famiglia e i più deboli, al centro dell’intervento con cui presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha inaugurato al Parlamento Europeo a Bruxelles il terzo incontro di esperti e firmatari della Carta di Venezia che si inserisce all’interno del Progetto “Città inclusive per Famiglie sostenibili” sviluppato con il dipartimento delle Nazioni Unite. “La tragedia umanitaria vissuta dalla popolazione ucraina mette in luce più che mai il ruolo chiave delle politiche a supporto delle famiglie – ha detto Ciambetti - La fuga dalla guerra ha portato alla divisione dei nuclei

familiari contribuendo ad aggravare la vulnerabilità dei più deboli, anziani e donne. La solidarietà concreta per l’accoglienza delle famiglie è fondamentale. E’ un onore avere al mio fianco in questo tavolo il collega Marshall Piotr Franciszek Całbecki, presidente della regione Kujawsko-Pomorskie in Polonia impegnato in prima linea su questo fronte drammatico, e lanciare con lui un appello congiunto all’Europa per affrontare insieme queste sfide”. Entrando nel tema della città inclusive per famiglie sostenibili Ciambetti ha sottolineato che occorre “cogliere le opportunità di cambiamento ripensando al modo in cui vediamo e viviamo il mondo. La pandemia, come il recente conflitto europeo,

hanno sconvolto il vecchio mondo facendo esplodere le contraddizioni che lo caratterizzavano. I maggiori impatti negativi di questo ritardo ricadono sulle persone più vulnerabili e deboli. Questo richiede un coinvolgimento attivo degli attori locali pubblici e privati per affrontare e guidare i cinque trend evidenziati dalle Nazioni Unite nel Rapporto per il 75° anniversario dell’ONU ‘Modellare le tendenze del nostro tempo’. Queste tendenze, cambiamento climatico, urbanizzazione, l’emergere di nuove tecnologie, cambiamento demografico e alle diseguaglianze, identificano una serie di politiche e interventi sulle quali propongo di lavorare assieme per contribuire a rimodellare le nostre città e

territori. Dobbiamo re-inventare - ha aggiunto Ciambetti - un nuovo modello di cooperazione pubblico e privato: oggi dobbiamo cogliere l’opportunità che viene data dal combinare assieme le esigenze sociali e culturali di tutela della famiglia con la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici e le occasioni della nuova economia avanzata. La città ecososteni-

bile è una straordinaria occasione di rinnovamento. concludendo la chiave sarà organizzare e costruire il nuovo non ricostruire il vecchio usando le macerie di un mondo che non esiste più. La nuova città deve vedere le famiglie consapevoli e protagoniste della difesa della qualità del vivere che passa soprattutto ora attraverso la difesa della pace e della solidarietà”

De Poli chiama a raccolta i giovani: “Apriamo la politica alle nuove generazioni” “Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alle prossime generazioni. Le parole di Alcide De Gasperi, di cui quest’anno ricorrono i 141 anni dalla nascita, rappresentano la lezione più importante per tutti noi. Questo è il compito alto, direi più nobile, della politica”: con queste parole il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, ha esordito aprendo la Spring School, scuola di formazione politica che si è svolta sull’altopiano di Asiago, a Gallio. “La politica è la bellezza di credere in un ideale, in un progetto per il bene della propria comunità. La vera sfida oggi - ha rimarcato De Poli - é far crescere un pensiero che ci faccia innamorare della politica, guardando al futuro e alla crescita della nostra bellissima Nazione. La politica che non fa crescere le nuove generazioni,

si chiude in se stessa e non ha prospettiva. Ecco perché è importante aprirsi alla novità e all’entusiasmo dei giovani. Se faremo questo, porremo le basi per una società migliore”, ha evidenziato De Poli. All’evento - dal titolo ‘Giovani e politica: si fa presto a dire ‘boomer’” hanno preso parte oltre 60 giovani partecipanti e 15 relatori che, in un weekend, hanno dato vita ad un percorso formativo con sessioni tematiche e lezioni frontali. Dal funzionamento dell’Ente comunale e delle principali istituzioni nazionali, a partire dal Parlamento, alla comunicazione social e al public speaking con gli interventi di Roberto Inciocchi (Sky Tg24); Alex Orlowski (Social media intelligence) e Massimiliano Panarari (specialista comunicazione). Il weekend di formazione - con la regia organizzativa dei giovani Udc, Eric Pa-

squalon e Beatrice Biasia - si è concluso con la tavola rotonda e gli ospiti politici tra cui, oltre a De Poli, Anna Maria Bernini (Forza Italia), il presidente Pierferdinando Casini e Mario Conte (Anci Veneto). “Credo che al di là dei colori politici dobbiamo credere nella forza dei nostri giovani”, ha sottolineato ancora De Poli che ha ricordato, quindi, l’importanza della preparazione e della competenza per amministrare bene: “La formazione è essenziale. Dobbiamo ascoltare e soprattutto coinvolgere i giovani. La politica deve rinnovarsi e aprirsi alle nuove generazioni che, più di altre classi sociali, sono stanche di false promesse e slogan. Le battaglie per le quali si spendono le generazioni dei Millennials, spesso, non trovano riscontro nei partiti e per questo i giovani preferiscono scendere in piazza

anziché conformarsi a un vecchio modo di fare politica. Ne è un esempio il successo di Fridays for Future, il movimento green che tutti abbiamo imparato a conoscere. Ecco perché oggi la politica è chiamata a rinnovarsi sì nel linguaggio ma soprattutto nei contenuti”.


Regione

www.lapiazzaweb.it

29

Verso il voto. Appuntamento con le amministrative per oltre un milione di veneti, ballottaggio il 26 giugno

Election day il 12 giugno, 86 Comuni alle urne S

i torna alla normalità anche per le elezioni. Dopo due anni di pandemia che hanno condizionato anche la data del voto, per il 2022 l’appuntamento con le urne ritrova la sua collocazione “naturale” alle soglie dell’estate. Quest’anno si voterà per le comunali e per i cinque referendum nell’election day fissato per 12 giugno, con l’eventuale ballottaggio per il secondo turno nei Comuni sopra i 15 mila abitanti il 26 giugno. In Veneto i numeri sono importanti: sono oltre un milione gli elettori chiamati a scegliere il proprio sindaco mentre tutti i cittadini sono chiamati al esprimersi sui referendum. Le elezioni amministrative si tengono in 86 comuni Veneti, 13 dei quali sopra i 15 mila abitanti, con la possibilità pertanto che sia necessario il doppio turno, fra questi tre sono i capoluoghi di provincia: Verona, Padova e Belluno. Sarà in queste tre città, pertanto che il voto assumerà anche una valenza che andrà oltre l’aspetto locale e rappresenterà un interessante

test in vista delle elezioni politiche del 2023. A Verona i riflettori sono puntati sul centrodestra: il sindaco uscente Federico Sboarina, Fratelli d’Italia, si ricandida con l’appoggio della Lega ma non di Forza Italia che invece si schiera con l’ex sindaco ed ex esponente del Carroccio Flavio Tosi. Ma la partita è ancora aperta perché se a livello locale gli “azzurri” sono orientati su Tosi la situazione potrebbe addirittura capovolgersi se sul fronte nazionale il tavolo del

Importanti test nei capoluoghi Verona, Padova e Belluno oltre che in altre dieci città sopra i 15 mila abitanti centrodestra troverà un’intesa che andrà a coinvolgere anche la città scaligera. Più chiaro il quadro nel centrosinistra che sostiene l’ex calciatore Damiano Tommasi. Anche a Padova invece il centrosinistra cerca il più ampio consenso intor-

no alla ricandidatura del sindaco uscente Sergio Giordani che scommette sulla riconferma insieme alla sua squadra. Compatto il centrodestra al fianco di Francesco Peghin, imprenditore e già presidente di Confindustria Padova e ovviamente non mancano altre candidature che cercheranno di mettersi in evidenza fra i due big. Il centrodestra è unito anche a Belluno, dove sostiene il campione sportivo Oscar De Pellegrin mentre nel centrosinistra il confronto è ancora aperto e il Pd ha scelto di appoggiare Giuseppe Vignato. In provincia di Venezia le altre città chiave al voto sono Mira, Mirano, Jesolo, Marcon e Santa Maria di Sala. Nel padovano Abano Terme e Vigonza sono i Comuni sopra il 15 mila abitanti. In Polesine, appena sotto i 15 mila abitanti, troviamo Porto Viro. Nel vicentino il Comune maggiore è Thiene, seguito da Romano d’Ezzelino. Per la presentazione delle liste il tempo inizia a stringere, si chiude entro il 14 maggio.

IL PUNTO SUI REFERENDUM Cinque quesiti sulla giustizia, è necessario raggiungere il quorum Sono cinque i referendum sui quali gli elettori sono chiamati ad esprimersi il prossimo 12 giugno. I quesiti riguardano temi legati alla giustizia e sono stati promossi dalla Lega e dai Radicali. Ne erano stati proposti otto, poi la Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili i cinque relativi alla giustizia, sui quali ora la parola passai agli italiani. Uno di questi chiede di abrogare la legge Severino nella parte in cui prevede la sanzione accessoria dell’incandidabilità e del divieto di ricoprire cariche elettive e di governo dopo una condanna definitiva. C’è poi la richiesta di abolire la raccolta delle firme per presentare la candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura. Un terzo quesito punta a ridurre i reati per cui è consentito il ricorso alle misure cautelari in carcere, e un altro chiede invece la separazione delle carriere dei magistrati: l’idea è obbligarli a scegliere all’inizio della loro carriera se percorrere la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. Il quinto referendum vuole introdurre la possibilità che negli organi che hanno il compito di valutare l’operato dei magistrati possano votare anche i membri non togati, vale a dire gli avvocati. Come per tutti i referendum abrogativi è necessario che si presenti alle urne almeno il 50% più uno degli italiani. Se i votanti saranno meno della soglia del 50% più uno, i referendum verranno dichiarati nulli e non verrà apportato alcun tipo di cambiamento alle relative leggi.


La Piazza 2030

30

www.lapiazzaweb.it

Il geoportale. Un progetto di Assindustria Venetocentro, Province, Camere di Commercio e Bim Piave

L’economia circolare dei capannoni Riqualificazione e zero consumo di suolo C

he il cuore produttivo del Nordest sia tappezzato di capannoni non è certo una novità. Oltre 92mila in tutto il Veneto, disseminati in 5.679 aree produttive, per un equivalente di 41.300 ettari di terreno pari al 18,4 per cento della superficie di suolo consumata. E molti – undicimila, il 12 per cento del totale – sono capannoni dismessi e inutilizzati. Partendo da questa fotografia e dopo due anni di gestazione, Assindustria Venetocentro assieme alle Province e alle Camere di Commercio di Padova e Treviso oltre che grazie all’esperienza del consorzio Bim Piave ha lanciato un geoportale finalizzato alla ricognizione capillare, alla mappatura e alla ricerca online delle aree e degli edifici produttivi attivi o dismessi. Si chiama “Capannoni On/ Off”, per il momento censisce solo il territorio padovano e trevigiano (fatto di 32mila capannoni industriali) e ha l’obiettivo di evitare nuovo consumo di suolo proprio attraverso la trasformazione e la rigenerazione dell’esistente. “Riqualificare e rigenerare è una scelta di sostenibilità”, spiega Paola Carron, vicepresidente di Assindustria Venetocentro. Una linea di pensiero e azioni sposata in pieno da Francesco Calzavara, assessore regionale al patrimonio e all’innovazione digitale, secondo il quale il percorso avviato a Padova e Treviso deve essere allargato a tutto il Veneto. “È uno strumento che, anche in ottica di economia circolare, in un territorio regionale in cui è già stato consumato tanto suolo, ci aiuterà a compren-

dere come utilizzare bene quello che c’è ed è disponibile. Con dati veri e la possibilità di lettura in tempo reale si pongono le condizioni per avere la mappatura e una ricognizione di centinaia di migliaia di edifici a destinazione produttiva, favorendo anche l’incontro fra domanda e offerta, capace di dare vita a nuovi progetti di recupero edilizio nell’asse Padova-Treviso, motore dell’economia Made in Veneto”. Calzavara, sottolineando come i veneti fatichino a demolire anche un solo metro cubo, definisce l’operazione “Capannoni On/Off” come “economia circolare del costruito”, oltre che “un modello vincente per non consumare più suolo in una pianificazione su area vasta e non più per singolo comune”. Il portale, già operativo al sito www.capannonionoff.it, regala in modo facile un inedito Big Data fatto di una grande massa di dati e di informazioni che per la prima volta sono connessi fra loro, normalizzati e disponibili. Le banche dati di pubbliche amministrazioni, enti e multiutilities (Catasto, Agenzia delle Entrate, Comuni, Province, registro camerale delle imprese, gestori di rete telefonica, AcegasApsAmga, Ascopiave, Etra, Contarina) sono in dialogo fra loro e le informazioni vengono aggiornate costantemente. “Cervello tecnico” dell’operazione è il consorzio Bim Piave di Treviso e Belluno. “Già nel 2021 i nostri Comuni hanno creato una piattaforma per la condivisione e la gestione dei dati in modo integrato e questo adesso consente di averli disponibili in modo im-

Alcuni momenti della presentazione del progetto a Palazzo Giacomelli di Treviso, sede di rappresentanza di Assindustria Venetocentro

mediato, evoluto e aggiornato. Con il nuovo geoportale – spiega Cristina Da Soller, presidente del consorzio – potranno essere ulteriormente valorizzate le forme di collaborazione territoriale, l’integrazione di nuove classi di dati, la possibilità di programmare lo sviluppo del territorio con logiche di area vasta”. Il risultato è che chi è alla ricerca di un capannone nell’area di Padova e Treviso, nel portale oggi ha a disposizione la mappatura di circa duemila ettari di aree produttive (su 14.200) con 12.376 capannoni profilati (6.451 nella Marca e 5.925 nel padovano). Un motore che offre la ricognizione capillare, la mappatura e la ricerca online non solo dei capannoni attivi o dismessi e da riqualificare, ma consegna a chi effettua la ricerca tutte le informazioni utili: stato, annessi sottoservizi, infrastrutture materiali e digitali, piani urbanistici. Il portale è a disposizione sia della programmazione territoriale, sia di imprese, progettisti e operatori delle costruzioni per il recupero e il riuso degli edifici dismessi. Ma anche, come sottolinea il direttore generale di Assindustria Venetocentro, “uno strumento di marketing territoriale per attrarre i grossi investitori internazionali”. Sara Salin


La Piazza 2030

www.lapiazzaweb.it

31

Inquinamento marino. Il padovano Stefano Germani si è unito all’operazione di “Ocean to Ocean”

I-Tronik in missione per salvare gli oceani L’azienda di Vigonza a caccia di microplastiche Dopo aver sostenuto economicamente il progetto e fornito le provette per effettuare i campionamenti l’imprenditore ha raggiunto il comandante Davì per supportarlo fino a Panama nell’operazione

C

’è un’azienda padovana che si è unita a “Ocean to Ocean RIB Adventure”, missione nata per studiare l’inquinamento degli oceani. È la I-Tronik di Vigonza, specializzata in soluzioni tecnologiche nel settore elettronico industriale. Oltre ad aver scelto di supportare economicamente il progetto e aver fornito le provette necessarie per analizzare la presenza di microplastiche e metalli pesanti nell’acqua, il mese scorso ha deciso di fare di più. Stefano Germani, socio della I-Tronik, ha raggiunto a Cartagena de Indias il comandante Sergio Davì, partito il 21 novembre scorso da Palermo per un viaggio quasi sempre in solitaria, a bordo di un gommone. Oltre diecimila miglia nautiche di navigazione attraverso Spagna, Capo Verde, Guyana Francese, Trinidad, Tobago, Venezuela, Caraibi, Colombia,

Panama, Messico e Stati Uniti d’America. L’imprenditore padovano ha supportato Davì nel raggiungimento di Panama City e nel prelevamento dei campioni d’acqua da analizzare. “L’inquinamento marino da plastica sta diventando sempre più grave. Ogni anno – afferma Stefano Germani – si stima che finiscano in mare dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e pare che nei mari siano già finiti complessivamente almeno 86 milioni di tonnellate di plastica, di cui una buona parte si è depositata sui fondali. Oltre a sostenere la spedizione come sponsor, abbiamo deciso si partecipare attivamente a una parte del viaggio per fornire un apporto sotto l’aspetto scientifico”. Germani ha effettuato cinque campionamenti tra Cartagena, prima la parte atlantica e poi la parte pacifica di Panama. Cam-

pioni d’acqua che verranno analizzati dall’Istituto zoo profilattico di Palermo, dal Cretam e dall’Aten Center dell’Università di Palermo per verificare quanto sono inquinate le acque dei nostri oceani. In programma c’è anche il prelevamento di campioni dalle acque del Parco nazionale di Coiba, area naturale protetta che sorge sull’omonima isola di fronte alle coste panamensi. “Negli oceani esistono ormai stabilmente, da almeno quarant’anni, le cosiddette isole di plastica, microplastiche soprattutto, che si adagiano sui fondali marini. Essere parte attiva della ricerca sul loro stato di salute – spiega il socio di I-Tronik – è sicuramente un’esortazione. Prima di tutto a noi stessi e poi anche ad altre aziende a praticare l’attività d’impresa nel rispetto del luogo in cui viviamo”. (s.s.)

Confcommercio lancia “Imprendigreen” Per sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese nella transizione da un’economia lineare a un’economia circolare, ma anche per aiutarle a cogliere tutte le opportunità che i programmi e i fondi europei e nazionali metteranno in campo nei prossimi anni, Confcommercio Imprese per l’Italia lancia “Imprendigreen”. Un progetto e allo stesso tempo un riconoscimento: grazie alla

compilazione di un questionario – elaborato e certificato dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa – le imprese acquisiscono il marchio confederale di sostenibilità, per il quale l’associazione ha già avviato l’iter di accreditamento presso il MiTE (Ministero della Transizione Ecologica), così che possa essere utilizzato dalle imprese certificate come elemento premiale nell’accesso ai

bandi pubblici che prevedono come elemento preferenziale comportamenti improntati alla sostenibilità. Il questionario è realizzato tenendo conto dei più importanti standard internazionali in tema di comportamenti e pratiche volontarie che si traducono in benefici significativi per l’ambiente e che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Onu con l’Agenda 2030.


32

. Economia Regione

www.lapiazzaweb.it

Il progetto. Promosso da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia

“Capitale della Cultura d’impresa 2022” coinvolte Venezia, Treviso, Padova e Rovigo L’area compresa tra le quattro città genera 86 miliardi di Pil e contra 325 mila imprese. In cantiere 70 eventi per promuoverne e valorizzarne le capacità produttive

S

ettanta eventi, che si snoderanno nel corso dell’anno per cercare di promuovere e valorizzare le capacità produttive di un’area che produce 86 miliardi di Pil aggregato annuo ed ha 325 mila imprese attive. Questi i numeri del progetto “Capitale della Cultura d’impresa 2022”, per valorizzare le identità territoriali e le economie locali dell’area vasta che comprende Venezia, Treviso, Padova e Rovigo, caratterizzata da una forte matrice industriale. Cinque gli ambiti industriali di riferimento dell’iniziativa voluta da Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia, che hanno presentato nei mesi scorsi la candidatura congiunta delle quattro città venete: cantieristica navale di Venezia, calzature e sistema moda della Riviera e Brenta, vino e agrifood di Treviso e colline del Prosecco, vallicoltura del Delta del Po e distretti industriali, l’insieme di piccole e medie imprese diffuse sul territorio. Il progetto unitario, vincitore del titolo assegnato da Confindustria con il patrocinio del Ministero della Cultura, che dal 5 aprile fino alla fine dell’anno, animerà i territori con oltre 80 eventi già in

calendario centrati sui valori e le traiettorie della storia industriale e culturale di queste terre. “Il riconoscimento di Capitale della Cultura d’Impresa a quest’area vasta nel cuore del Veneto è un motivo di grande orgoglio, che si carica di ulteriori significati, in questo momento tanto complesso – sottolinea Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro -. La cultura d’impresa che ha reso forti e resilienti i nostri territori, è creatività, innovazione, competitività, bellezza. Ma è anche relazione, incontro di popoli e culture, inclusione e accoglienza, valori che abbiamo l’ambizione di elaborare nel corso dell’anno in un ‘Manifesto della cultura d’impresa’ in sintonia con i tempi, da lasciare a chi verrà dopo di noi”. L’iniziativa è stata inaugurata al Teatro Goldoni di Venezia con il convegno “TerritorImprenditivi”. A rappresentare l’amministrazione comunale veneziana l’assessore allo Sviluppo economico Simone Venturini. “Un ringraziamento, da parte del sindaco Brugnaro e di tutta l’Amministrazione, per aver portato a casa questo importante risultato - ha detto Ven-

turini - Guardiamo con grande attenzione a questa iniziativa, che ci permette di avviare anche una riflessione sul nostro territorio, da sempre immerso nella cultura d’impresa. La sfida che abbiamo davanti e che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi - ha proseguito l’assessore - è quella di raccontare fuori dai circuiti classici l’importanza dell’impresa. Sarà un percorso avvincente, che dovrà concludersi con il rafforzamento della voce delle imprese nello scenario politico nazionale ed europeo, perché spesso negli ultimi anni questa voce non è stata ascoltata. Per far sì che ciò accada bisogna raccontare quanto l’impresa sia importante per il territorio. Non deve esserci dicotomia tra imprese e cittadini. L’ imprenditore, quando difende la sua azienda, difende anche una città e una comunità. Non c’è sicurezza né benessere sociale senza l’impresa. Da questa sfida - ha concluso Venturini - anche il Nordest può uscirne vincitore e più forte, acquisendo una maggiore centralità nelle scelte nazionali ed europee”. Oltre a Venturini sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di

Venezia, Massimo Zanon e quello del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria, Antonio Alunni, mentre il presidente nazionale dell’associazione degli industriali, Carlo Bonomi, ha invece inviato un videomessaggio. “Quest’anno la Capitale della Cultura d’Impresa - ha detto Alunni - ci porta in Veneto tra preziosi siti Unesco e filiere produttive d’eccellenza: un incontro straordinario di arte e manifattura che oggi rendono questa Regione, responsabile di quasiil10%del Pil, un motore trainante dell’economia nazionale. Il percorso della Capitale della Cultura d’Impresa è un viaggio nell’unicità dei nostri paesaggi, tra tesori culturali diffusi e specializzazioni produttive”.


Obbiettivo sicurezza

www.lapiazzaweb.it

33

L’iniziativa. Al via la nuova attività informativa in collaborazione con le Questure

Despar e Polizia di Stato: campagna per prevenire le truffe con La Piazza Alle casse dei supermercati Despar e in allegato a 470mila copie del mensile La Piazza saranno distribuiti volantini per sensibilizzare i cittadini su come difendersi e tutelarsi

P

rosegue l’impegno di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, EmiliaRomagna e Lombardia insieme alle Questure Provinciali per diffondere in modo sempre più capillare in tutto il territorio del Veneto, campagne di sensibilizzazione e informazione su temi e problemi sempre più presenti nella nostra società. Il progetto ha preso avvio nel 2021 con la campagna informativa sulla violenza di genere “La violenza non è un atto d’amore – Non sei sola” e successivamente “Stop Bullismo”, per sensibilizzare i cittadini del Veneto e della provincia di Padova su due fenomeni – la violenza sulle donne e il bullismo – con l’obiettivo di creare consapevolezza, promuovere la prevenzione, far conoscere gli strumenti per denunciare queste forme di violenza fisica e psicologica che colpiscono in modo sempre più frequente donne e adolescenti. L’iniziativa ha l’obiettivo di eliminare gli stereotipi, promuovere la prevenzione e costruire un filo diretto con le forze dell’ordine. COME PREVENIRE LE TRUFFE Il nuovo anno si è aperto con il lancio della campagna informativa che riguarda le “Truffe. Impariamo a riconoscere il problema per agire in sicurezza!”. Fingersi un tecnico venuto per una riparazione oppure un operatore di un call center, fornitore di gas o simili, che contatta il cittadino per pro-

porre di cambiare operatore; richiedere un pagamento per il ritiro di un pacco postale, sono solo alcune delle modalità con cui un truffatore può avvicinarsi alle persone per poi cadere vittima della stessa trappola. Un problema che riguarda in particolar modo le persone più fragili. Un fenomeno sempre più diffuso, specialmente anche dopo questo periodo di isolamento delle persone e in linea con le precedenti campagne informative. ASPIAG, OBIETTIVO CREARE LEGAMI SEMPRE PIÙ FORTI CON LE COMUNITÀ Queste iniziative si inseriscono nell’ambito delle azioni di responsabilità sociale che Aspiag Service mette in campo nelle regioni in cui è presente, con l’obiettivo di creare legami sempre più forti con le comunità. “Siamo orgogliosi di essere ancora una volta al fianco della Polizia di Stato e delle Questure del Veneto – commenta Giovanni Taliana, Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto – per contribuire a dare voce a questa campagna di prevenzione alle truffe verso le persone più fragili, che spesso rimangono traumatizzati in maniera grave anche a livello psicologico.Questo progetto rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che abbiamo scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui siamo presenti, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a

Giovanni Taliana

sostegno delle comunità. Crediamo che la Polizia di Stato oggi abbia anche la necessità di avere interlocutori che possono arrivare direttamente ai cittadini, in mododa far fruire alla maggior parte dei cittadini queste informazioni. Grazie alla nostra presenza capillare sul territorio, i nostri punti vendita saranno un ulteriore amplificatore di questo importante messaggio per contribuire a rendere le persone più attente e consapevoli”.

Veneto per le precedenti campagne. I volantini hanno il compito di fornire alle persone indicazioni pratiche e ricordare i numeri utili a cui rivolgersi per denunciare episodi di violenza. Per questa nuova campagna da aprile, saranno distribuiti opuscoli anche direttamente nella casa di cittadini, grazie alla diffusione capillare del mensile la Piazza con 470.000 copie su tutto il circuito veneto. Sarà un’operazione che a differenza delle altre, amplierà la sua proposta. Grazie, infatti, alla collaborazione con le Questure Provinciali di Padova, gli uomini in divisa saranno presenti nei punti vendita per dare maggiori dettagli e informazioni ai consumatori.

ASPIAGO PEZZO SOTTO “OBIETTIVO SICUREZZA PER PROVINCIA - PADOVA INDICAZIONI PRATICHE E I NUMERI UTILI A CUI RIVOLGERSI Più di 75 mila opuscoli informativi sono stati messi a disposizione in tutti i 165 punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del

Sara Busato

L’intervista. L’approfondimento con il questore di Padova Antonio Sbordone

“Raccomandiamo prudenza, nel dubbio chiedete aiuto” L

a campagna informativa “Truffe. Impariamo a riconoscere il problema per agire in sicurezza!” è realizzata in collaborazione tra Aspiag e le questure del Veneto e La Piazza. Il questore di Padova, Antonio Sbordone, approfondisce il fenomeno nel territorio. Le truffe agli anziani son un problema ricorrente. Cosa dicono i dati? C’è un aumento? “Da esito dell’attività della Questura di Padova, si evince quanto nel corso del 2021 il fenomeno sia aumentato a Padova e in provincia, del 20% rispetto al 2019 e del 18% rispetto al 2020. Inoltre, dalle letture giornaliere dei mattinali riportanti l’attività operativa della Polizia di Stato in territorio patavino, si rileva come il fenomeno venga spesso messo in atto da organizzazioni itineranti di matrice dell’est Europa, per lo più bulgara, con buona conoscenza di lingua italiana, spagnola e

inglese. Ulteriore considerazione è riferita al fatto che molti anziani non denunciano subito, rivelando la truffa subita solo dopo approfondimento del nostro personale, con l’ausilio dei familiari”. Il Covid ha influenzato il fenomeno? “Sì, in particolare per le truffe telefoniche, solitamente attuate con le stesse modalità, in quanto i malintenzionati, spacciandosi per Pubblici Ufficiali delle Forze dell’Ordine, fanno credere al malcapitato che qualche suo figlio abbia riportato lesioni a causa di un sinistro stradale, chiedendo di consegnare denaro”. Come possono proteggersi gli anziani? “Costruendo rapporti di buon vicinato, non dando informazioni private in luoghi pubblici alla presenza di estranei, non apponendo firme su qualunque documento né cedere a richieste di denaro. Se persone gentili e ben vestite o che si presenta-

no come personale qualificato, quale ad esempio sanitario, vi chiedono di entrare in casa, non abbiate fretta di aprire, ma chiamate sempre nel dubbio il 113 o rivolgetevi a qualche famigliare o vicino di casa fidato”. Com’è nata la collaborazione con Aspiag e perché? “È nata dall’incontro di volontà e comuni intenti della stessa azienda con la Polizia di Stato, finalizzati a creare un’opera di prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini su alcune tematiche delicate, individuate insieme. Per avviare e concretizzare un intervento immediato in tal senso, la Questura di Padova ha fatto da capofila, quale mediatrice con il Ministero dell’Interno, rivestendo un ruolo attivo nella progettazione delle brochure e consentendo una rapida ed efficace unione di forze tra pubblico e privato. Il primo frutto di tale

collaborazione risale a maggio 2021 con la brochure sulla “violenza di genere”, seguita da “stop bullismo” avviata a novembre scorso e oggi prosegue con la sensibilizzazione sulle “truffe ai danni di anziani” per prevenire l’aumento di tale fenomeno”.



/category/salute/

APRILE 2022

on-line:

Salute Dal 1° aprile

Covid, è finito lo stato di emergenza

L

Green pass, mascherine, vaccini: si cambia

a fine dello stato d’emergenza, lo scorso 31 marzo, comporta l’entrata in vigore, per tappe, delle nuove regole contro la diffusione del Coronavirus che guideranno il nostro comportamento nei prossimi mesi fino ad un graduale ritorno alla normalità, anche se naturalmente il buon senso e una certa dose di precauzione inducono a considerare il fatto che non si tratta di un “liberi tutti”. Una tabella di marcia, fino al prossimo 30 giugno, scandisce i vari passaggi. Dal 1° aprile per gli over 50 non è più obbligatorio il super green pass sul luogo di lavoro. E’ richiesto solo il certificato di base. L’obbligo del Green pass, di base o rafforzato, cade anche per hotel, strutture ricettive e servizi alla persona, e pure per viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico locale. Se l’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e delle Rsa, per le altre categorie lavorative è confermato invece fino al prossimo 15 giugno (compresi i docenti). Sono abolite le quarantene da contatto. Va in isolamento, infatti, solo chi risulta positivo, a prescindere dallo stato vaccinale. Prosegue alla pag. seguente


Salute

36 Aprile mese della prevenzione alcologica

I danni che provoca l’uso e l’abuso di alcol sui giovani

A

prile è il mese della prevenzione alcologica. L’alcol è uno dei principali fattori di rischio di malattia, disabilità e mortalità prematura. Rappresenta la prima sostanza induttrice di dipendenza con alto impatto sociale e come sostanza tossica, cancerogena, calorica, e spesso associata ad altre dipendenze da sostanze e da comportamenti. A mettere in primo piano il tema è l’azienda Ulss 5 Polesana che ha voluto concentrare l’attenzione sui giovani e le conseguenze che l’abuso di alcol provoca su di loro, mettendo a fuoco, per nodi tematici, i punti fondamentali. Quali sono dunque gli effetti dell’alcool sui giovani? CHI HA MENO DI 18 ANNI NON DOVREBBE MAI ASSUMERE MAI BEVANDE ALCOLICHE: nell’adolescenza, l’enzima che serve a metabolizzare l’alcol non si è ancora sviluppato nell’organismo e quantità anche molto piccole possono diventare subito tossiche. Ciò comporta che l’assunzione e l’abuso di alcol possono causare problemi di salute ai futuri adulti. DANNI CEREBRALI. Lo sviluppo cerebrale si completa intorno ai 25 anni e l’uso eccessivo di alcol può interferire con il processo di maturazione. Di conseguenza, i giovani che bevono rischiano di avere più difficoltà intellettuali, di orientamento e di memoria rispetto ai coetanei che non assumono alcol. DANNI AGLI ORGANI INTERNI. L’abuso di alcol può portare alla steatosi epatica, conosciuta anche come “fegato grasso”, che può causare in seguito altri segni di sofferenza epatica fino alla necrosi delle cellule. È inoltre responsabile di danni a molti altri organi, come cervello, cuore, stomaco e mammella. Eccesso di calorie. L’alcol ha un elevato contenuto calorico, di conseguenza un eccessivo consumo è

I giovani che bevono rischiano di avere conseguenze sulla qualità della vita futura a livello cerebrale, ma anche agli organi interni e, per i maschi, alla salute sessuale e riproduttiva associato a un aumento del grasso corporeo e in larga misura al deposito di grasso. SALUTE SESSUALE. L’alcol può essere particolarmente dannoso per la salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti di sesso maschile, proprio perché in una fase delicata di sviluppo dell’apparato riproduttivo. RISCHIO DI DIPENDENZA. In fase adolescenziale è più facile che l’assunzione di alcol crei una dipendenza rispetto a quanto accade negli adulti. PERDITA DI CONTROLLO. L’alcol altera il comportamento e spesso porta alla perdita di controllo, con l’assunzione di rischi che

possono avere conseguenze molto gravi per se stessi e per gli altri. Per sensibilizzare i giovani a comportamenti consapevoli l’Ulss 5 Polesana insieme con la Conferenza dei Sindaci hanno promosso un progetto, “Strada facendo”, che vede gli operatori di strada impegnati direttamente sul territorio, nei luoghi di aggregazione e di consumo di bevande alcoliche per incontrare i giovani e informarli sull’uso e l’abuso di sostanze alcoliche. Attraverso i Dipartimento per le Dipendenze (SerD), l’azienda si rivolge alle scuole primarie e secondarie della provincia di Rovigo con progetti di prevenzione per gli studenti e le loro famiglie.

www.lapiazzaweb.it

Dal 1° aprile

Covid, è finito lo stato di emergenza A scuola, quindi, si continua a fare ricorso alla didattica a distanza ma solo per chi è stato contagiato. Gli stadi tornano ad una capienza del 100 per cento e si accede con il Green pass base. E’ finito anche il ricorso al sistema delle regioni a colori. Il 30 aprile, invece, sarà il giorno in cui terminerà l’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso. Il 1° maggio quello in cui non sarà più necessario esibire il Green pass. L’obbligo vaccinale per gli over 50 terminerà infine il 15 giugno prossimo. Le nuove regole a scuola. Con la cessazione dello stato di emergenza ci si muove in modo diverso anche nelle scuole, con una nuova revisione del protocollo adottato fino a fine marzo. I docenti non vaccinati potranno tornare a scuola, facendo un tampone, ma non possono stare a contatto con gli studenti. Resta l’obbligo di utilizzare le mascherine chirurgiche, ad eccezione dei bambini fino a sei anni d’età e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Fino al 30 aprile le mascherine di tipo Ffp2 vanno comunque indossate sui mezzi di trasporto scolastici, ma non sono previste durante le attività sportive. Si raccomanda di mantenere il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, a meno che le condizioni logistiche non lo consentano. Tornano le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione, comprese le partecipazioni alle manifestazioni sportive. Fino a tre casi positivi in classe per tutti gli studenti è prevista la frequenza con obbligo di mascherina chirurgica, se i casi sono almeno 4 tra gli alunni, le attività proseguono in presenza ma per docenti ed educatori e per gli stessi alunni che hanno un’età superiore ai sei anni è previsto l’uso di mascherine di tipo Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con positivo. Nel caso si manifestassero sintomi è obbligatorio effettuare un test antigenico o molecolare. Basta contagi. Finisce lo stato di emergenza ma rimane la necessità di un comportamento responsabile e corretto al fine di ridurre il rischio dei contagi. “Basta contagi”: è un auspicio condiviso un po’ da tutti ma soprattutto una richiesta che viene dai più piccoli. Colpisce dunque il disegno, tra i tanti, che alcune settimane fa sono stati portati dal sindaco di Padova Sergio Giordani e dall’assessore all’Istruzione Cristina Piva al direttore generale dell’azienda Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna. Sono stati realizzati dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città. Rappresentazioni, con tecniche e linguaggi differenti, di cosa è stato il Covid per loro, come hanno vissuto la pandemia. Sono disegni realizzati per ringraziare il personale sanitario. Immagini che raccontano il virus, la paura, i vaccini, i tamponi e soprattutto la stanchezza generata da questa situazione. “Basta contagi”: è l’esclamazione che forte e chiara si legge in uno di questi disegni. E non si può deludere la richiesta così sensata di un bambino.


Salute

www.lapiazzaweb.it

37

Lo scorso 2 aprile la Giornata mondiale. Un fenomeno in crescita

Autismo, verso una sempre maggiore consapevolezza A Treviso, secondo i dati raccolti dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, rispetto al 2010 i numeri sono quadruplicati. La toccante storia di Damiano

“C

i sono dei premi che si mettono sul petto, altri nel cuore. Questo lo metto nel cuore”. E’ il commento di Damiano, quando aveva 14 anni, dopo essere arrivato ultimo, accompagnando una compagna ipovedente, in una gara di percorso ad ostacoli. Damiano abita a Treviso, ha una diagnosi di autismo e oggi di anni ne ha 20, vissuti intensamente e con molti obiettivi raggiunti: da quell’ultimo posto non si è più fermato, nel suo percorso di crescita, personale e sociale. È diventato cintura nera di karate; ama il teatro e adora Pirandello. E non scherza neanche a scuola: a giugno si diplomerà all’Istituto Fermi di Treviso. “Sono felicissimo - confessa - perché prendere il diploma significa andare all’università e io voglio fare Giurisprudenza, e magari diventare avvocato”. “È un momento molto impegnativo, ma entusiasmante, per lui e, anche, per tutti noi e per la sua famiglia, mamma Margherita, papà Giuseppe e la sorella Romina, che ha sempre favorito i suoi interessi, supportandolo nelle sue scelte anche se impegnative e gioendo dei traguardi raggiunti”, commenta la dottoressa Gorini, responsabile del Centro Samarotto, la struttura da cui è stato seguito. E’ la storia che nella propria pagina Facebook, l’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha voluto raccontare lo scorso 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. L’augurio è che la vicenda di Damiano sia da esempio e stimolo per le persone che, come lui, convivono con disturbi dello spettro autistico. Secondo l’Osservatorio nazionale autismo in Italia 1 bambino su 77, nella fascia d’età tra 7 e 9 anni, è un bambino con autismo. Nell’Ulss 2 Marca Trevigiana, sulla base dei dati elaborati dai Servizi Età Evolutiva, sono attualmente 981 gli under 18 con autismo cui vanno aggiunti ulteriori 107 casi di persone di età compresa tra i 18 e 25 anni, ancora in carico ai servizi dell’età evolutiva, ed altri 222 adulti, seguiti da Servizi Disabilità, Servizio Inserimento Lavorativo e Dipartimento Salute Mentale. Complessivamente, quindi, le persone con autismo sono 1.310 soggetti. Confrontando i dati con le rilevazioni del 2010 risulta che ad oggi i numeri si sono quadruplicati. La Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo è stata istituita dall’Onu nel 2007 allo scopo di sensibilizzare le comunità e i cittadini degli Stati membri delle Nazioni Unite alla conoscenza di questo disturbo e

Diagnosi precoce del tumore alla prostata con la Fusion Biopsy

S

porre l’attenzione sui diritti delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie. E’ necessario promuovere una sempre maggiore consapevolezza rispetto a un tema che coinvolge moltissime famiglie. L’Ulss 2 ha istituito il Centro di Riferimento Autismo che si interfaccia con tutti i servizi del territorio al fine di uniformare percorsi e azioni. I servizi direttamente coinvolti per l’età evolutiva vedono in ogni distretto un’equipe di primo livello dedicata ai bambini con autismo, oltre al grande lavoro svolto dal Centro “Adelina Samarotto”, centro di secondo livello specifico per l’autismo, ed anche dei Servizi per l’età adulta nel cui ambito si stanno strutturando équipe specificatamente dedicate. Proprio in questo periodo hanno avuto avvio due nuove iniziative: il

Sopra il giovane Damiano

Progetto Nida (Network Italiano riconoscimento precoce disturbi autistico - Rete veneta riconoscimento disturbi spettro autistico) prevede l’implementazione di personale dedicato alla osservazione dei bambini a rischio autismo, in sinergia con i pediatri e le patologie neonatali, al fine di una individuazione e successivo trattamento precoce; il Progetto Quality Life, invece, è dedicato a iniziative innovative nella fascia d’età 16-40, per fornire risposte alle esigenze delle persone con autismo e delle loro famiglie, contribuendo alla deistituzionalizzazione ed al miglioramento della qualità di vita di queste persone.

i chiama Fusion Biopsy, si legge diagnosi del tumore della prostata con metodica di ultima generazione. All’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco è disponibile da qualche settimana, all’Unita operativa complessa di Urologia diretta da Luca De Zorzi, una innovativa strumentazione per la diagnosi precoce. “Il tumore della prostata è una delle neoplasie più frequentemente diagnosticate nell’uomo spiega proprio il primario del nosocomio cittadino - è di fondamentale importanza discriminare le neoplasie clinicamente significative, e quindi da trattare, da quelle che possono essere sorvegliate, così come è necessario evitare biopsie inutili. In questo contesto le linee guida internazionali consigliano l’integrazione della risonanza magnetica nel percorso diagnostico del tumore della prostata”. La nuova tecnologia in dotazione permette adesso di effettuare prelievi bioptici mirati grazie ad un software che consente la fusione delle immagini visualizzabili dall’ecografo al momento dell’esame con quelle della risonanza magnetica (da cui il termine “Fusion Biopsy). “Questa metodica ci permette di offrire al paziente un percorso diagnostico più accurato - aggiunge De Zorzi - in linea con i più alti standard internazionali, che andrà poi ad integrarsi agli altri servizi terapeutici ed assistenziali che il nostro reparto offre”. Alessandro Cesarato


Salute

38

www.lapiazzaweb.it

La ricerca. Il professor Emanuele Cozzi spiega l’importanza dell’innovativa scoperta

Le valvole cardiache biologiche che non si deteriorano, una nuova risorsa Un team di ricercatori internazionale guidato dall’Università di Padova scopre come evitare la risposta anticorpale che porta alla degenerazione dei tessuti delle valvole biologiche

L

e valvole cardiache biologiche ottenute da donatori animali ingegnerizzati possono evitare quella risposta anticorpale diretta verso le molecole zuccherine - normalmente presenti in valvole animali - che induce danni alla valvola impiantata e ne determina una sua degenerazione. E’ ciò che ha scoperto un team internazionale di ricercatori, coordinati dall’immunologo clinico Emanuele Cozzi, docente del dipartimento di Scienze cardio-toraco-vascolari e Sanità pubblica dell’Università di Padova. La ricerca è stata condotta nel contesto del Progetto Europeo TransLink, finanziato con un budget di 6 milioni di euro dal Settimo Programma Quadro della UE e ha coinvolto 14 partner appartenenti a 4 Paesi dell’Unione Europea (Italia, Spagna, Francia, Svezia), l’Inghilterra, gli Stati Uniti, il Canada ed Israele. Il risultato è stato pubblico sulla vista

scientifica “Nature medicine” col titolo “The role of antibody responses against glycans in bioprosthetic heart valve calcification and deterioration”. Nel mondo sono circa 400.000 i pazienti che, ogni anno, hanno bisogno della sostituzione di una valvola cardiaca. Per questi malati le valvole biologiche – ovvero le valvole di derivazione animale – sono le più idonee in quanto biocompatibili e, contrariamente alle valvole meccaniche, non necessitano di terapia anticoagulante. “Le valvole biologiche, usate per circa il 60% delle sostituzioni valvolari, presentano alcuni inconvenienti derivati soprattutto dal fatto che queste contengono degli antigeni zuccherini che invece non sono presenti nelle valvole umane – spiega il professor Cozzi -. Questi antigeni inducono una risposta immunitaria che aggredisce il tessuto delle valvole stesse e ne causa

A fianco il professore Emanuele Cozzi

un precoce deterioramento, soprattutto in soggetti giovani con un sistema immunitario efficiente. Per scongiurare questo pericolo i pazienti giovani ricevono valvole meccaniche che però necessitano di terapia anticoagulante: questo impone al paziente stili di vita e di lavoro con notevoli limitazioni, evitando tutto ciò che può causare traumi e conseguenti emorragie difficilmente contenibili”. I ricercatori hanno esaminato per un arco di 5 anni 1668 pazienti che hanno

ricevuto valvole biologiche presso i centri di cardiochirurgia dell’Ospedale Bellvitge di Barcellona, dell’Ospedale Universitario Vall d’Hebron di Barcellona, dell’Ospedale Universitario di Manitoba, dell’Ospedale Universitario di Nantes e dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, cercando di chiarire se la risposta anticorpale diretta contro le molecole di zuccheri presenti sulle valvole di derivazione animale potesse portare a un deterioramento valvolare precoce attraverso un processo di calcificazione.

“Il nostro studio ha dimostrato che, dal primo mese successivo all’impianto di valvole biologiche, il livello degli anticorpi diretti contro le molecole zuccherine aumenta significativamente – prosegue il professor Cozzi -. In un modello animale abbiamo visto come effettivamente la presenza di questi anticorpi sia in grado in un mese di causare depositi di calcio nelle valvole biologiche e quindi di determinarne il deterioramento. Al contrario, se impiantiamo valvole provenienti da animali ingegnerizzati in modo da non produrre le molecole zuccherine, gli anticorpi non “aggrediscono” la valvola e non inducono la calcificazione dei tessuti. Avremo così valvole biologiche che, da un lato, hanno una vita più lunga e, dall’altro, possono essere impiantate anche in pazienti giovani garantendo loro sicurezza e una migliore qualità di vita rispetto alla valvola meccanica”.




Turismo

www.lapiazzaweb.it

41

Emirati Arabi Uniti

Emirati nel Futuro, fra arte e primati di Renato Malaman

A Dubai fra i grattacieli da record e la città vecchia spunta il Museo progettato da Shaun Killa: per National Geographic uno dei 14 edifici più belli del mondo. Ad Abu Dhabi il nuovo Louvre getta un ponte fra civiltà: architetture che parlano un linguaggio audace e guardano lontano

D

ubai, why not? Mare, grattacieli e idee proiettate nel futuro a soltanto sei ore di aereo. “Dubai è più vicina e facile da raggiungere di quanto si possa immaginare. La sua proposta turistica è ormai alla portata di tutte le tasche, non è più la meta soltanto di chi vuol fare business”: lo garantisce Andrea Cani, giovane tour operator italiano (kkmgroup) attivo sulla destinazione da tempo e pronto a scommettere sugli Emirati Arabi Uniti come destinazione tagliata su misura anche per chi cerca una vacanza, breve o lunga, basata su mare, relax e attività culturali. L’Expo appena concluso, ispirato al tema “Connecting minds, creating the future”, ha sdoganato una volta per tutte Dubai e gli Emirati Arabi come meta turistica di alto profilo. I 15 milioni di visitatori dell’esposizione universale, quest’anno dedicata a temi di grande attualità come sostenibilità, mobilità e opportunità (da solo il Padiglione Italia, che era uno dei 192 paesi presenti, ha fatto registrare 1,2 milioni di visitatori), dimostrando come quest’area del mondo sia ormai inserita a pieno titolo nel network internazionale del turismo. Per recitare un ruolo tutt’altro che secondario. Lo confermano il profilo culturale e i contenuti innovativi di questo Expo, ma anche altre attrattive che si stanno imponendo all’attenzione del mondo. A partire da un’architettura dal design di avanguardia, sempre a caccia di record (vedi l’edificio più alto del mondo, il Burj el Khalifa di Dubai, alto 829 metri) e talvolta anche eccessiva nella sua densità urbana, come in certi quartieri finanziari di Dubai, ma che sta scrivendo pagine nuove nell’evoluzione tecnologica e di stile in questo settore. Il nuovissimo Museo del Futuro, progettato in forme ardite dall’architetto sudafricano Shaun Killa, si candida sfacciatamente a edificio più bello del mondo e a certificarlo è anche il National

Geographic che lo ha inserito fra i 14 edifici più ricchi di fascino estetico. Le sue forme audaci generano stupore a prima vista. Al suo interno c’è spazio per l’illustrazione e la rappresentazione di idee, innovazioni e servizi che cambieranno la nostra vita nei prossimi vent’anni. Architettura e urbanistica protagoniste ovunque negli Emirati. Dalle esagerazioni (volute) di Dubai, alle presenze più raffinate nel panorama urbano di Abu Dhabi. A Dubai colpiscono la grande isola artificiale a forma di palma che ospita una parte nuova della città (vi hanno abitato anche Diego Maradona e Fabio Cannavaro); come pure l’arcipelago di isole che ha la forma del mondo. E ancora: alberghi (lussuosissimi) già entrati nella leggenda, come la ‘Vela’ o l’Atlantis, ed edifici dal linguaggio originalissimo come The Frame, la cornice. Ad Abu Dhabi colpiscono invece la sobrietà, l’originalità e la bellezza del panorama urbano. Union Square è una ‘tavola apparecchiata’, pensata da uno studio di architettura danese. “Uno spazio rarefatto e metafisico - lo ha definito l’architetto Luciano Beddini - popolato di forme geometriche elementari che scrutano il cielo, su una rassicurante monocromia”. Forti e armonici i contrasti fra passato e futuro in piazza Al Hosn. Se fino a ieri i richiami al grande turismo internazionale avevano il linguaggio del grande luna park, di cui erano parte i giganteschi ‘mall’ (centri commerciali) dove si può persino sciare e i parchi a tema come il Ferrari World, oggi negli Emirati si punta molto sul messaggio culturale. Oltre al citato Museo del Futuro di Dubai, va ricordata la recente apertura (novembre 2017) del Louvre di Abu Dhabi, creato in collaborazione con il Louvre di Parigi. Un museo dall’allestimento luminoso e minimalista in una cornice mozzafiato, progettata come una medina araba,

In alto: l’avveniristica struttura progettata da Shaun Killa, che ospita il Museo del Futuro di Dubai. Sotto: piazza Al Hosn e l’audace contesto urbano di Union Square ad Abu Dhabi. A sinistra la svettante torre del Burj el Khalifa, l’edificio più alto del mondo.Sotto: il luminoso Louvre di Abu Dhabi. A destra un falconiere e un commerciante del souk di Dubai

sotto la grande cupola argentata, dall’architetto francese Jean Nouvel, vincitore del premio Priztker. Nelle sale le opere raccontano la storia della grande bellezza del mondo, dalle civiltà più antiche ai giorni nostri. Un nastro che si srotola leggero dalla civiltà egiziana, greca e romana a quelle orientali, per arrivare fino ai Fiamminghi e agli Impressionisti. Fino a Mondrian e Kandinskij. Altra solenne bellezza ad Abu Dhabi è la grande moschea, che riluce di tanti marmi italiani ed esibisce il tappeto e il lampadario più grandi del mondo. Peccato che di recente per entrarci sia necessario percorrere un

infinito mall sotterraneo che toglie un po’ di magia all’insieme. Tornando a Dubai, va ricordata la sua storia di città di pescatori che fece la sua fortuna un secolo fa con la scoperta delle perle naturali. Rese bene fino a quando arrivarono le perle artificiali del Giappone. Ma arrivò in contemporanea anche il petrolio (1956) che cambiò la sorte di questo paese, unione di sette emirati sancita poi nel 1971, alla vigilia del definitivo decollo economico. E pensare che nel 1968 le auto immatricolate erano poco più di cento… La città vecchia di Dubai è affacciata sul Creek, il fiume artificiale

che in realtà è un lungo fiordo, ricorda la tradizione araba. Nelle strette vie, nel souk, nella moschea, nel museo che illustra le origini e nelle torri del vento, antesignane naturali dell’aria condizionata. Dubai, dove attualmente risiedono oltre diecimila italiani, che ha molto da offrire anche come mare. Spiagge ampie, di sabbia fine, affacciate sul Golfo Persico e specchio per uno skyline urbano che non smette mai di stupire per il suo sguardo sul futuro. Info: www.expo2020dubai.ae www.atthetop.ae www.enjoydestinations.it



Film e serie tv visti da vicino a cura di Paolo Di Lorenzo

Zingaretti: “Questo re riesce a sorprendere in qualsiasi momento” N

el 1791, il filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham mise a punto il Panopticon. Si trattava di una progettazione carceraria ideale imperniata su una torre centrale all’interno della quale un unico sorvegliante poteva tenere d’occhio tutti i detenuti della sua struttura senza che questi potessero avere la certezza di essere guardati a vista. Il nome arrivava da Argo Panoptes, il gigante della mitologia greca dotato di centinaia di occhi che facevano di lui un ottimo guardiano. Questo modello fu poi lo spunto per “1984” di George Orwell. Al Panopticon si ispirò anche il filosofo francese Michel Foucault, che nel suo saggio “Sorvegliare e punire” si rifece al modello di Bentham per rappresentare l’evoluzione del modello del potere. Secondo Foucault, nella società contemporanea il controllo non è più esercitato dall’alto verso il basso bensì è pervasivo, e si articola attraverso fitte relazioni che si intrecciano a formare il tessuto societario. Il Panopticon de “Il Re” un “prison drama” targato Sky, è senz’altro Bruno Testori, demiurgico direttore del carcere San Michele di Trieste. È una figura che ricorda il colonnelo Kurtz di “Apocalpyse Now”, ma Tesori sembra avere perfezionato un modello di ordine e presidio affidandosi ad un codice morale che si piega ai chiaroscuri del suo animo. “È un uomo smarrito, e in quanto tale compie delle azioni orribili, ma non mi sento nella posizione di poterlo giudicare”, sottolinea il suo interprete, Luca Zingaretti. Bruno sa essere al contempo spietato e misericordioso, a seconda dei propri scopi. Conosce a menadito le vite dei detenuti del San Michele – o così crede – ed è al corrente di ogni affare più o meno lecito che avviene tra le mura del carcere. Quando un duplice omicidio – prima quello del comandante e suo migliore amico, poi quello di un ergastolano, principale alleato di Bruno tra i detenuti – rischia di mettere a rischio il suo dominio e di compromettere il “metodo Testori”, il direttore sarà pronto a tutto pur di difendere il proprio regno dalle minacce interne ed esterne che lo insidiano. “Spero che Bruno piaccia per la sua capacità di sorprendere – commenta – il suo interprete, che aggiunge: “Ogni qualvolta si pensa di aver intuito la sua prossima mossa, Bruno fa l’impensabile e ti lascia sbalordito”. Il tema della giustizia fai-da-te trova una certa risonanza nelle attuali vicende internazionali: “Non c’è antidoto a chi pensa di essere sempre dalla parte del giusto. Bisogna sempre uscire da noi stessi per assicurarci che la nostra morale sia adeguata ai tempi, altrimenti ci rinchiudiamo in un soliloquio” afferma Luca Zingaretti.

Richelmy di “Portofino”: “Noi attori italiani siamo all’altezza degli stranieri” C

’è molta Italia in “Hotel Portofino”, co-produzione inglese targata Bbc e Itv ambientata nella Portofino degli anni Venti. La serie è un “period drama” inglese in piena regola, formula resa celebre nella storia contemporanea televisiva dal fenomeno “Downton Abbey”. È a Julian Fellowes – che è tornato, sempre su Sky Serie, con la sua nuova creatura “The Gilded Age” – che si deve la rifioritura di un genere ormai considerato cliché, con recenti successi come Bridgerton, Sanditon, Poldark e Belgravia. Hotel Portofino appartenente al filone dell’ “Upstairs Downstairs”, sottogenere delle serie in costume che prende il nome da una sit-com britannica degli anni Settanta che raccontava le vite dei nobili del piano di sopra e della loro servitù relegata al piano inferiore. Hotel Portofino racconta la storia di Bella Ainsworth (Natascha McElhone), la figlia di un ricco industriale britannico che si trasferisce a Portofino per aprire un hotel in puro stile british. Bella ambisce all’indipendenza economica e cerca di lasciarsi alle spalle il trauma della Grande Guerra che ha devastato la sua famiglia. Oltre agli ospiti internazionali che popolano l’hotel, fra gli avventori ci sono anche alcuni italiani. Tra loro il conte Carlo Albani (Daniele Pecci, visto recentemente in “Cuori”) con il figlio Roberto (Lorenzo Richelmy, “Marco Polo”), mentre Rocco Fasano (SKAM Italia) veste i panni di Gianluca Bruzzone, un giovane attivista antifascista di Portofino. “Il mio personaggio, Roberto, è molto distante da me, rappresenta il tipico dandy inglese di quegli anni - ha raccontato Lorenzo Richelmy a Tvserial.it - È stato divertente interpretare una persona così lontana dalla società da non avere alcun tipo di pregiudizio nei confronti delle persone che incontra”. Rispetto all’esperienza di “Marco Polo”, la serie in onda per due stagioni su Netflix prima di essere cancellata, Richelmy sottolinea: “Sul set di Marco Polo avevo il terrore di non essere all’altezza degli attori americani e inglesi con cui recitavo. Poi mi sono reso conto che fa parte del nostro retaggio culturale, di provincialismo”. L’attore ha le idee molto chiare sulla rivoluzione in atto nel settore audiovisivo italiano: “Tendiamo a sentirci sempre più piccoli di quello che stiamo in realtà. La nuova generazione di attori under-35 sarà in grado di portare all’estero qualcosa che agli stranieri manca e che gli italiani non sapevo nemmeno di avere”.



A tavola

www.lapiazzaweb.it

45 Rubrica a cura di

Idee in cucina, tra gusto, sapori del territorio e creatività

Sara Busato

Piatti gustosi per festeggiare con golosità la Pasqua RISOTTO CON I BRUSCANDOLI

PATATE AL FORNO CON PANCETTA AFFUMICATA

FUGASSA VENETA

La ricetta primaverile fatta con le erbe selvatiche. I bruscandoli crescono spontaneamente nel periodo di aprile-maggio. Sono ottimi per diverse preparazioni ma sprigionano la loro dolcezza soprattutto nel risotto. Ingredienti: 200 g riso; 1 mazzetto bruscandoli; 1 cipolla; 0,7 l brodo vegetale; 20 g Parmigiano reggiano; 1/2 bicchiere vino bianco; olio q.b. Preparazione: In una padella tostare a secco il riso per qualche minuto. Lavare e tagliare le punte dei bruscandoli. Tagliare molto finemente una piccola cipolla. Soffriggere il tutto in una padella con un po’ di olio qualche minuto. Mettere a bollire il brodo (oppure prepararlo con acqua e un dado vegetale). Aggiungere il riso al soffritto. Mescolare e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Appena l’alcol è evaporato iniziare ad aggiungere il brodo bollente un paio di mestoli alla volta. Tenere la fiamma bassa e mescolare frequentemente. Trascorso il tempo di cottura del riso aggiungere il parmigiano e mescolare energicamente per rendere cremoso il risotto.

Un ottimo contorno da abbinare a secondi piatti a base di carne. Semplici e gustosissime, sono facili da preparare e sono perfette per tutta la famiglia. Morbidissime dentro con questo goloso e cremoso ripieno. Ingredienti: 4 patate di piccola dimensione, 2 rametti di erba cipollina,50 g di Taleggio, Sale, Pepe nero, 4 fette di pancetta, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva Preparazione: Lavare le patate, senza sbucciarle e le fate cucinare in una pentola con acqua fredda per 20 minuti da quando inizia a bollire: Con un coltello levare una piccola fetta sopra, e con un cucchiaino scavare per praticare una fossetta nelle patate. Appoggiare sulla prima fetta di ogni patata una fettina di Taleggio (o altro formaggio a scelta) e mezza fettina di pancetta. Disponete su una teglia con carta da forno e infornare in forno preriscaldato a 200° per circa 10 minuti. Per rendere il contorno più dorato, passare all’ultimo anche sotto al grill. Una volta cotte portarle a tavola, decorando il piatto anche con l’erba cipollina

Un dolce tipico del periodo pasquale. Ideale da portare come merenda per le prime scampagnate all’aria aperta. È una preparazione molto complessa, perché comprende diversi impasti che richiedono ben tre lievitazioni. Ingredienti: 250 g di farina 00; 250 g di farina manitoba; 70 ml di latte tiepido; 4 uova; 20 g di lievito di birra fresco; 150 g di zucchero; 100 g di burro a temperatura ambiente; q.b. di sale; 1 buccia di arancia e di limone grattugiata Il lievitino: sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido, aggiungendo 20 gr di zucchero e 100 gr di un mix delle due farine. Mescolare per ottenere un impasto morbido: avvolgere con un panno leggermente umido e lasciare riposare per circa un’ora. Primo impasto: unire i 200 gr. di farina, le due uova e gli 80 gr. di zucchero. Aggiungere il lievitino e iniziare a lavorare il tutto finché l’impasto non sarà elastico. Successivamente unire i 50 gr. di burro morbido a piccoli, lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Lasciare riposare circa per tre ore. Secondo impasto: aggiungere i restanti ingredienti e unire al primo impasto, che nel frattempo sarà lievitato. A lievitazione avvenuta, disporre la pasta su una teglia rotonda, con i bordi alti, rivestita da carta da forno, cospargerla con le mandorle pelate e tagliate a metà nel senso della lunghezza, la granella di zucchero e un po’ di zucchero a velo. Infornare in forno statico a 180° per circa 30 minuti affinché la focaccia pasquale mantenga la sua morbidezza e leggerezza.


Oroscopo

46

Ariete Iniziate con tanto entusiasmo e una buona motivazione vi accompagna nella definizione di progetti in ambito familiare. Potreste rimanere sorpresi da come evolvono le cose

Aprile

Toro Dovete sforzarvi di mantenere una certa lucidità per vincere quel nervosismo che vi indurrebbe ad agire d’impulso. Siate distaccati e riflessivi e sarete vincenti

www.lapiazzaweb.it

Bilancia Vi capiterà di vivere esperienze inaspettate che capirete soltanto col tempo. Per ora fatevi trascinare dal buon umore. Sarete molto socievoli e apprezzati

Scorpione

Aprile, l’energia e la voglia di fare saranno la guida

Inizia un mese molto movimentato che vi porterà a vivere esperienze felici e inaspettate. Avrete buone soddisfazione sul lavoro. Sfruttare l’onda favorevole

Gemelli

Sagittario

Preziose conferme a lungo attese contribuiranno a rendere favorevoli le vostre scelte e vi aiuteranno a prendere decisioni importanti che riguardano la vostra vita professionale

E’ tempo di scrollare di dosso timori e nervosismo per ricominciare a guardare con fiducia ai vostri progetti. Non sarà semplice questa fase di transizione ma vale la pena provarci

Cancro

Capricorno

Siete un po’ agitati ma saprete affrontare le vostre prove e sarete soddisfatti del risultato. Il cambio di stagione vi chiede nuovi equilibri che saprete trovare

Sarà un periodo molto intenso che vi aiuterà nella vostra crescita. Imparerete a controllare le emozioni e a gestirvi con maggior disinvoltura e consapevolezza. Sarà divertente

Leone

Acquario

Siete vitali e avete tanta voglia di far esplodere la vostra energia. Sarà un mese movimentato e ricco di esperienze. Fermatevi ogni tanto, per riprendere fiato

Il mese inizia un po’ con il freno a mano ma via via prenderete velocità e vivrete emozioni straordinarie. Riuscirete a divertirvi molto e a realizzare anche qualche piccolo sogno

Vergine

Pesci

State rifiorendo con la bella stagione. Vi sentite attivi e vivaci. Alcune preoccupazioni possono frenare il vostro entusiasmo ma prevarrà l’energia e la fiducia

Nonostante gli imprevisti siano sempre dietro l’angolo, troverete il bandolo della matassa per trascorrere un mese pieno di energia e soddisfazioni




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.