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vita Santa Giustina cambia volto grazie alla nuova illuminazione a led

Il sindaco Sergio Giordani: “Un’occasione preziosa per valorizzare una perla della nostra città”

L’impianto a led appena installato, composto da dodici fari, rappresenta il risultato di un investimento di 55 mila euro, approvato dalla giunta comunale in collaborazione con Hera Luce. Grazie a questa nuova illuminazione, la Basilica risplende sulla maestosa Prato della Valle, mostrando tutta la sua magnificenza.

Alla serata di inaugurazione, molti i cittadini curiosi che si sono presentati nel sagrato della Basilica. Presente il parroco di Santa Giustina, don Francesco Lauretta soddisfatto dell’iniziativa di valorizzazione e diversi rappresentanti delle istituzioni cittadine. “La Basilica di Santa Giustina è nel cuore di tutti i padovani. Per anni è stato un angolo buio di Prato della Valle – ha commentato il sindaco Sergio Giordani –. È un’occasione preziosa per valorizzare una perla della nostra città”.

Da marzo scorso sono partiti i lavori di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di alcuni quartieri della città nella zona Sud di Prato della Valle. Dopo Madonna Pellegrina, Sant’Osvaldo, Città Giardino e della zona ospedale fino a via Forcellini, ora è stata la volta della Basilica di Santa Giustina. Grazie all’accordo tra Comune di Padova e Hera Luce, in totale sono stati sostituiti 2.100 punti luce con impianti che utilizzano tecnologie a led di ultima generazione. Un risultato per tutelare l’ambiente e la spesa pubblica, dato che grazie agli interventi effettuati si potrà risparmiare il 43% del consumo energetico (400mila kWh all’anno), che corrisponde a 156 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera ogni anno.

I lavori hanno riguardato anche la sostituzione dei quadri elettrici, di circa mille pali e l’interramento di 23 km di linee aeree, aumentando l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza dell’intera rete di illuminazione, oltre che a rendere le zone della città esteticamente più belle e ordinate. L’intero progetto di riqualificazione si concluderà a fine anno. L’investimento di Hera Luce ammonta a circa 3,5 milioni di euro. La tecnologia a led permette un miglioramento dell’illuminazione stradale sia in termini di uniformità che di confort visivo, incrementando la percezione dei colori, ma diminuendo l’inquinamento luminoso grazie all’orientamento strategico del fascio di luce.

“Con la nuova illuminazione della Basilica di Santa Giustina si accende uno spicchio della piazza molto importante che per anni era stato trascurato –ha illustrato il vicesindaco, Andrea Micalizzi –. Ora diventerà un importante tassello di un’il- luminazione monumentale che andrà ad integrarsi alle nuove luminarie della vicina via Cavalletto”.

Questo progetto fa parte di un più ampio piano di riqualifica urbana dell’area, che coinvolge

Nuova vita per la Torre degli Anziani: “Aprirà al pubblico per la prima volta”

Partono i lavori di restauro della Torre degli Anziani, che sovrasta le Piazze, il Palazzo della Ragione e il Municipio con i suoi 47 metri d’altezza.

Il più antico bene artistico del Comune di Padova per la prima volta nella sua storia secolare diventerà accessibile alla salita del pubblico. La Torre degli Anziani, conosciuta anche come Torre del Comune o Torre Bianca, è una torre civica di età medievale che si innalza tra l’antica Contrà del Sale (ora via Oberdan) e Piazza dei Frutti a Padova. Di origine duecentesca,nella sua storia la Torre ha resistito a incendi e terremoti, per poi essere restaurata nel 1939 con l’abbattimento della cupola con la lanterna, poi nuovamente rinforzata nel 1941.

L’ultimo intervento risale al 2004. Dopo un iter di oltre un anno, partono adesso i cantieri di restauro che saranno finanziati dal comune con un milione e mezzo di euro. Un’operazione che si inserisce all’interno del grande progetto Padova Urbs Picta.

“È il più antico bene culturale di Padova, ed è l’ultima torre rimasta integra del centinaio che sorgeva in città nel medioevo – ha commentato l’assessore alla Cultura, Andrea Colasio –. Fra quattordici mesi, tornerà fruibile la Torre degli Anziani sulla sommità delle quale si arriverà salendo 200 gradini distribuiti su 22 rampe. Renderla accessibile ai padovani è quindi qualcosa di più di una semplice opportunità di godere di uno splendido panorama. Vuol dire riscoprire questo luogo iconico ed emblematico”.

I lavori procederanno secondo i criteri di conservazione e restauro delle strutture più antiche: le volte strutturali, alcune travi lignee che fungono da tiranti, le catene storiche, il castello della campana e la campana stessa. Nella parte che annuncia l’ingresso alla Torre di Palazzo Moroni, sarà realizzata una sala d’ingresso con spazio museale e multimediale creando un percorso che porterà il visitatore a percorrere la prima scala che lo condurrà all’interno della Torre. All’ingresso della stessa, un solaio in vetro ed acciaio realizzato alla stessa quota della porta, diverrà il primo spazio per osservare in altezza l’edificio al suo interno e punto di partenza per la nuova scala che si svilupperà lungo le pareti mantenendo in questo modo la verticalità dell’ambiente. La scala sarà composta da circa 200 gradini e condurrà in cima alla torre, offrendo una vista panoramica a 360° sulla città. Nella parte inferiore della torre sarà allestita una sala in cui i visitatori saranno accolti con un’installazione multimediale che racconterà la storia dell’edificio e del suo restauro.

I visitatori potranno accedere alla sommità della torre in gruppi di massimo 15 persone e rimanervi per circa 15 minuti. Sarà possibile acquistare un biglietto combinato per visitare sia la Torre che il Palazzo della Ragione, op- l’Ex foro boario, il cui frontone è già stato restaurato e via 58esima fanteria, dove sono in corso i lavori per lo stombinamento del canale alicorno e la creazione di una pista ciclabile.

Sara Busato

pure un biglietto solo per la Torre.

A causa delle limitazioni strutturali e di sicurezza, le persone disabili non potranno accedere alla Torre. Tuttavia, potranno comunque godere della vista panoramica tramite telecamere appositamente installate sulla sommità dell’edificio. Durante i lavori, Via Oberdan sarà parzialmente ristretta nella zona della Torre, e sarà installato un montacarichi speciale per trasportare i materiali in quota.

La Torre è il più antico patrimonio culturale di Padova e l’unica torre medievale rimasta intatta tra le cento che un tempo sorgevano nella città. Testimone dei cambiamenti avvenuti nel centro storico di Padova nel corso dei secoli è simbolicamente il luogo in cui si è manifestato il potere politico della città. (s.b.)

Il cantiere. Consegnato il primo stralcio, al via le procedure per il secondo

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