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della natura Estate di grandi eventi all’Orto Botanico dell’Università di Padova

Da mercoledì 5 luglio a domenica 3 settembre, l’Orto Botanico dell’Università di Padova si prepara ad accogliere gli appuntamenti estivi, offrendo un’esperienza unica per riscoprire la bellezza e l’importanza della natura che ci circonda.

Il programma di luglio è variegato e coinvolgente: è iniziata mercoledì 5 luglio la rassegna “Racconti della Natura” con la presentazione del libro “Agrumi. Una storia del mondo”. L’autore Giuseppe Barbera ha portato gli soettatori in un viaggio attraverso la storia inedita degli agrumi e il loro ruolo culturale nei giardini e nella vita dei popoli di tutto il mondo. La prenotazione online è obbligatoria.

Il secondo incontro si è tenuto Martedì 11 luglio, il Teatro Botanico ha ospitato lo spettacolo teatrale “Monday”, un’opera che affronta l’urgente e scomodo tema dell’inquinamento da microplastiche. Ideato dalla compagnia Dynamis e prodotto in collaborazione con ENEA e Legambiente, che ha dato vita ad una discussione accesa e stravagante su come salvare il mondo dalle plastiche.

A partire dai prossimi giorni, l’Orto Botanico diventa inoltre il palcoscenico per una performance di danza verticale intitolata “Cosimo”, dedicata a uno dei personaggi più amati di Italo Calvino. Il 18 luglio, gli alberi diventano protagonisti di questa danza suggestiva che unisce natura e emozioni fiabesche. Lo spettacolo si svolge in tre turni e richiede la prenotazione.

Infine, il 26 luglio, l’Orto ospiterà lo spettacolo di circo contemporaneo “T’es

Il 26 luglio, lo spettacolo di circo contemporaneo “T’es rien sans la Terre”, un’occasione per riflettere sulla biodiversità, gli ecosistemi e l’importanza di ciascun individuo nel preservare il pianeta rien sans la Terre” della compagnia francese omonima. Un’occasione per riflettere sulla biodiversità, gli ecosistemi e l’importanza di ciascun individuo nel preservare il pianeta. Imperdibile per chi cerca emozioni profonde e riflessioni sull’ambiente.

L’estate all’Orto Botanico si preannuncia un viaggio tra cultura, natura e arte, un’opportunità per tutte le età di riscoprire il legame tra l’essere umano e il mondo che lo circonda.

Emilia Milan

Nuovo anno accademico tra internazionalizzazione e crisi affitti

Più di 170mila euro per una strategia di comunicazione in grado di rendere attrattiva l’Università di Padova anche all’estero. Questi i numeri comunicati dalla prorettrice alle Relazioni Internazionali Cristina Basso per una serie di attività di promozione dell’Ateneo nei singoli Paesi volte ad accrescere il consistente numero di studenti internazionali a Padova (che rappresentano già l’11% del totale).

“L’obiettivo del Bo era superare il 10% ed è avvenuto con i 2580 studenti esteri immatricolati nell’anno accademico 2022/23 – dichiara Basso –, un obiettivo strategico per tutte le Università a fronte del previsto calo dei nostri studenti. In più, ora, bisogna puntare sulla qualità, non solo per percorsi di laurea tradizionali ma anche per dottorati e collaboratori di ricerca”.

Proprio dinnanzi a questo scenario, dopo la Cina, emergono altri due obiettivi verso cui investire: il Sud America ed il continente africano.

“Ci piacerebbe essere competitivi ed attrattivi anche rispetto ai college degli Stati Uniti, ma da quei Paesi vengono solo per indirizzi specifici, come i Beni Culturali” spiega. Esprimono preoccupazione i rappresentanti degli studenti di UDU Padova, secondo i quali “essere attrattivi è bello e importante anche economicamente per l’Università, ma non pos- siamo rischiare che questi studenti corrano il rischio di venire a Padova per poi tornarsene nei loro paesi d’origine dopo mesi in cerca di stanze vivendo magari truffe ed esperienze di razzismo”. Queste le parole di Domenico Amico, coordinatore di Studenti Per UDU Padova, che aggiunge “è necessario che l’Ateneo si coordini con la Regione per trovare loro delle soluzioni abitative, soprattutto in vista di una situazione, quella dell’emergenza abitativa, che si preannuncia drammatica come lo è stato da diversi anni a questa parte per tutta la comunità studentesca: un’esperienza di carenze di stanze ed aumenti folli degli affitti”. (e.m.)

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