Padova Nord
LA PIAZZA
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 41
È DISTRIBUITA DA
Vigonza Codiverno fa i conti con il caso eternit
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Il dibattito Polizia locale Unione, servizio ai raggi X
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Sport locale Folla e agonismo tra i bikers lungo il Tergola a Pionca
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EDITORIALE
Sindaci eroi o parafulmini?
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
VIGODARZERE, VOTI AGLI UFFICI PUBBLICI
Soddisfazione degli utenti: con l’operazione “Mettiamoci la faccia” il cittadino dà il voto ai servizi comunali. I dipendenti, stavolta, dovranno metterci la faccia. E, in più, saranno chiamati a fare i conti con l’indice di gradimento, in fatto di qualità, efficienza e completezza del servizio, espresso dagli utenti. pag. 10
SICUREZZA IDRAULICA LAVORI A CADONEGHE
Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli
Un grande impegno per l’amministrazione comunale e non solo a livello economico. Stiamo parlando dei lavori che fanno parte del piano di riassetto idraulico messo a punto dal Comune per far fronte alle emergenze della rete fognaria e delle acque bianche in caso di precipitazioni troppo intense. pag. 13
di Mauro Gambin*
I
Vigonza alle urne quattro gli sfidanti
Il sindaco uscente Tacchetto, Zanon per Pd-Idv-Sel, Caon per Lega e Pasqualotto
M
ancano davvero pochi giorni per decidere chi prenderà la guida del comune di Vigonza per i prossimi 5 anni. Sono ormai alle porte, infatti, le tanto attese elezioni amministrative, che si svolgeranno nelle giornate di domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio, e che vedono già in competizione una serie di schieramenti politici ben delineati, strutturati e con tanta voglia di migliorare il comune di Vigonza. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco avrà luogo nei
giorni di domenica 20 maggio e lunedì 21 maggio. I candidati sindaci. che hanno voluto mettersi in gioco in prima persona con la popolazione vigontina, sono in tutto quattro. Nunzio Tacchetto, sindaco ancora in carica ed uscente, nato il 10 dicembre del 1955, laureato in ingegneria ed iscritto all’albo professionale della categoria. Anche il Partito Democratico (Pd) di Vigonza partecipa alla corsa elettorale e candidato sindaco del partito è Giuseppe Zanon. Nato l’8 maggio del 1946, più volte amministratore
e responsabile tecnico per diverse società, affronta è riuscito ad incassare l’appoggio elettorale del partito vigontino dell’Italia dei Valori (Idv), Sel e lista civica Cittadini per Vigonza. Il terzo candidato è Roberto Caon, uomo chiave del partito della Lega Nord di Vigonza. Il quarto candidato sindaco è il giovane Giovanni Pasqualotto. Classe 1984, residente a Vigonza, laureato in mediazione linguistica e culturale all’università di Padova, informatico di professione. pagg. 4-5
l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3
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L’Intervento
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Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*
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N
ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
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Sindaci eroi o parafulmini? Vigodazere, la consulta
SARA MOZZO VOCE DEI GIOVANI
Sarà l’organismo consultivo di riferimento per l’Amministrazione comunale per quanto riguarda tutte le diverse attività di politica giovanile. È la Consulta per i giovani, organismo che ora, dopo essere stato regolarmente istituito, si è dotato del suo primo presidente. Sarà infatti Sara Mozzo, 24 anni, residente a Tavo, studentessa laureanda in scienze della comunicazione, a dare d’ora in avanti voce istituzionale ai giovani del territorio. L’elezione è avvenuta l’altra sera all’unanimità nel corso dell’assemblea dei ragazzi d’età compresa dai 16 ai 30 anni, e ha coronato un lavoro partito anni fa, quando la precedente Amministrazione, partendo dal censimento e dal coinvolgimento dei gruppi informali, ha favorito la nascita di una “platea” di ragazzi interessati alla realizzazione e condivisione di progetti con l’Amministrazione comunale. “Ora i ragazzi hanno acquisito piena consapevolezza del loro ruolo di proposta e collaborazione, assumendo piena veste istituzionale”, spiega Daniele Giuffrida, consigliere delegato con delega alla Politiche Giovani, che ha accompagnato il lavoro del gruppo in questa fase. Cadoneghe, l’iniziativa
GIOVANI E ANZIANI NESSUNO ESCLUSO
Arricchimento e collaborazione fra le generazioni: è questa l’idea di fondo che ha spinto il Comune di Cadoneghe a partecipare al bando della Regione Veneto “Giovani, cittadinanza attiva e volontariato”. Il target di riferimento riguarda giovani fra i 15 e i 30 anni, da indirizzare verso attività di supporto verso anziani in difficoltà. Il progetto inviato dal Comune di Cadoneghe è intitolato “Nessuno escluso! Un ponte tra giovani e anziani” e composto da vari sottoprogetti: accompagnamento anziani, laboratori di pet therapy, percorsi di lettura e molto altro.
I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.
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Padova Nord VIGONZA, EVENTO Nazionale sindaci in campo per dare un calcio alla crisi pag.
SOCIALE
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Autodifesa per sole donne, nuovo corso in autunno pag. 10
CADONEGHE
Reddito pro capite di 13 mila euro, i poveri sono più di duecento pag. 12
Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da
Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
REDAZIONE: Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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Occupazione e sviluppo le priorità dei padovani pag. 16
SPAZI APERTI
Monselice ora affronta il Revamping
CULTURA
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Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 24-25
SOCIALE
A Padova i grandi maestri del ‘900 italiano pag. 23
pag.
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Spiagge e laghi promossi a pieni voti pag.
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TURISMO
SOGGIORNI ESTIVI C’È LA CONVENZIONE Il Comune di Vigodarzere accoglie l’offerta dell’associazione Anteas, che ha espresso la volontà di organizzare i soggiorni climatici per anziani per l’anno 2012. Onlus di Vigodarzere già diventata affidataria di servizi di utilità sociale come il servizio di trasporto rivolto a persone in condizione di mobilità debole, Anteas assumerà direttamente tutti i costi organizzativi e gli oneri logistici dell’iniziativa (prenotazioni alberghiere, oneri assicurativi e delle garanzie di partecipazione dei partecipanti, spese di trasporto e della connessa attività di assistenza ed animazione in loco). A fronte di ciò, l’associazione naturalmente introiterà le quote partecipative dei partecipanti. La proposta di gestione dell’Associazione Anteas prevede: l’organizzazione di un soggiorno marino in località Torre Pedrera dal 15/6 al 29/6/2012; l’organizzazione di un soggiorno montano a San Lorenzo in Banale dal 19/8 al 2/9/2012; l’organizzazione di un soggiorno termale a Riolo dal 16/7 al 30/7 2012. Le adesioni saranno raccolte presso il municipio per tutto il mese di aprile e fino all’11 maggio. Info in municipio.
Cadoneghe, 20 aprile
I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.
Vigodarzere e Anteas
POETI IN ERBA C’E’ IL CONCORSO
il Comune di Cadoneghe promuove un nuovo concorso di poesia rivolto a giovani e giovanissimi. Possono partecipare al concorso tutti gli alunni che frequentano le scuole elementari e medie del Comune di Cadoneghe. Il tema è libero e si può partecipare con una sola opera. Le fasce d’età sono due: alunni del secondo ciclo elementari (3 e, 4 e,5 e); alunni della Scuola Media (1°, 2° e 3°). Ogni componimento deve essere scritto chiaramente ed essere presentato in quattro copie; le poesie devono pervenire alla Biblioteca comunale entro il 20 aprile.
4 Argomento del mese ELEZIONI AMMINISTRATIVE Domenica 6 e lunedì 7 maggio si vota per il sindaco e il consiglio comunale. Si sfidano il sindaco uscente Nunzio Tacchetto, appoggiato da Vigonza Viva e Pdl, Giuseppe Zanon (centrosinistra, Pd, Idv e Sel), Roberto Caon della Lega Nord che ha scelto di correre da sola e Pasqualotto del Movimento 5 Stelle. Eventuale ballottaggio 15 giorni dopo
Nunzio Tacchetto
Giuseppe Zanon
Roberto Caon
Giovanni Pasqualotto
Vigonza al voto, qu
di Manuel Glauco Matetich
Tacchetto ha 56 anni e punta al secondo mandato affrontando tre avversari
Zanon si è imposto alle primarie del Pd, è appoggiato da Idv, Sel e lista civica
M
ancano davvero pochi giorni per decidere chi prenderà la guida del comune di Vigonza per i prossimi 5 anni. Sono ormai alle porte, infatti, le tanto attese elezioni amministrative, che si svolgeranno nelle giornate di domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio, e che vedono già in competizione una serie di schieramenti politici ben delineati, strutturati e con tanta voglia di migliorare il comune di Vigonza. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco avrà luogo nei giorni di domenica 20 maggio e lunedì 21 maggio 2012. I candidati sindaci. che hanno voluto mettersi in gioco in prima persona con la popolazione vigontina, sono in tutto quattro. Nunzio Tacchetto, sindaco ancora in carica ed uscente, nato il 10 dicembre del 1955, laureato in ingegneria ed iscritto all’albo professionale della categoria. Il sindaco uscente ha voluto ricandidarsi per un secondo mandato elettorale, ottenendo ancora una volta il forte sostegno della lista civica del movimento Vigonza Viva, nato nel 2007. Ed è proprio nella primavera di quell’anno, maggio 2007, che la lista civica di centro-destra Vigonza Viva
ha conquistato la vittoria. Oltre al fondamentale sostegno di Vigonza Viva, Tacchetto potrà contare anche sull’appoggio elettorale del Popolo della Libertà (Pdl) di Vigonza, che considera Tacchetto un uomo affidabile, capace e soprattutto la persona giusta per amministrare il comune di Vigonza per i prossimi 5 anni. In più verrà sostenuto dall’Udc e dalla lista civica Frazioni al Centro. Anche il Partito Democratico (Pd) di Vigonza partecipa alla corsa elettorale per l’amministrazione del comune vigontino, e candidato sindaco del partito è Giuseppe Zanon. Nato l’8 maggio del 1946, più volte amministratore e responsabile tecnico per diverse società, affronta per la prima volta una campagna elettorale da candidato sindaco. Il suo partito è riuscito ad incassare l’appoggio elettorale del partito vigontino dell’Italia dei Valori (Idv) di Sinistra Ecologia Libertà (Sel), e della lista civica Movimento Cittadini per Vigonza. Il terzo candidato è Roberto Caon, uomo chiave del partito della Lega Nord di Vigonza.Nato l’8 dicembre del 1963, Caon è imprenditore stimato nel mondo del lavoro.
I DATI STATISTICI 20 SEGGI NELLE 7 FRAZIONI
Quasi 17.500 i cittadini alle urne
L
e elezioni comunali di Vigonza del prossimo 6 e7 maggio decideranno chi dei candidati sindaci avrà l’onore e la responsabilità di amministrare il paese. In caso di ballottaggio, fissato per il 20 e il 21 maggio, si dovrà tornare alle urne per rivotare uno dei due candidati passati al primo turno. Il ballottaggio riguarda i comuni con più di 15 mila abitanti (Vigonza ne conta all’incirca 23 mila) ed avviene qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi (senza contare, dunque, le schede bianche e nulle). I posti in consiglio comunale, che è il principale organo collegiale dell’ente territoriale locale, sono 16. Il comune di Vigonza, composto da 7 frazioni, è diviso in 20 seggi elettorali: 4 a Vigonza, 1 nella frazione di Carpane, 4 a Perarolo, 3 a Busa, 1 a San Vito, 3 a Peraga, 2 a Pionca, e 2 a Codiverno. Dall’ultima tornata semestrale, eseguita dall’ufficio elettorale del comune di Vigonza, il totale degli iscritti, ovvero le persone che hanno diritto di voto, sono 17.483 (compresi i residenti all’estero), dei quali 8.542 sono maschi e 8.941 sono femmine. I nuovi elettori, ovvero quelli che compiono il 18° anno di vita dal 1 gennaio al 1 giugno 2012, sempre secondo i dati dell’ufficio elettorale, sono 95, di cui 45 maschi e 40 femmine. In questo numero però sono compresi anche gli iscritti che non hanno ancora compiuto 18 anni, quindi non ancora titolari del diritto di voto, e sono 14 maschi e 12 femmine. M.G.M.
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La Lega Nord ha deciso di correre da sola questa volta al primo turno elettorale, e non sa ancora se sarà favorevole a dare il suo appoggio a qualche partito in caso di eventuale ballottaggio del 20 maggio. Il quarto candidato sindaco è il giovane Giovanni Pasqualotto. Classe 1984, residente a Vigonza, laureato in mediazione linguistica e culturale all’università di Padova, informatico di professione, ha scelto di sfidare i candidati delle altre liste con il solo sostegno della lista elettorale del Movimento 5 Stelle, fondato dal comico genovese Beppe Grillo. Il candidato Pasqualotto e il suo schieramento si presentano alla popolazione vigontina come l’alternativa politica, nuova, diversa e distante dai soliti vecchi schemi politici, che prediligevano anzitutto favoritismi e reti clientelari. Si dovrà attendere fino alla sera di lunedì 21 maggio, se ci sarà una seconda tornata, per sapere il vincitore di queste elezioni comunali. Quello che è certo, è che il nuovo sindaco dovrà affrontare delle questioni alquanto spinose per i cittadini di Vigonza, tra le quali l’introduzione della nuova tassa comunale Imu.
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Argomento del mese 5 Centrodestra contro centrosinistra
uattro candidature I programmi La Lega Nord sceglie l’autonomia, in campo il Movimento 5 Stelle
Caon punta sulla sanità, Pasqualotto sulla partecipazione di Manuel Glauco Matetich
R
oberto Caon, candidato per la Lega Nord, dichiara l’obiettivo principale che si è posto il suo partito: “E’ nostra intenzione portare il comune di Vigonza alla centralità della scena politica, creando un paese che sia alla pari, con le sue bellezze ambientali e di arredo urbano, ad un paese dell’Europa centrale”. Continua Caon: “Siamo delle persone altamente pragmatiche, perciò abbiamo elaborato una serie di validi progetti per rilanciare l’economia del nostro territorio. Coinvolgeremo le partite Iva per creare lavoro, e risolveremo l’annoso problema legato alla questione della sanità di Vigonza”. Punto focale del programma elettorale della Lega Nord di Vigonza è rappresentato dallo slogan “Case popolari prima ai vigontini, poi agli stranieri”, che racchiude in sé l’attenzione posta dal partito di Caon verso i cittadini di Vigonza specie in questo difficile periodo economico. Il Movimento 5 Stelle di Vigonza e il suo candidato sindaco Giovanni Pasqualotto per vincere le elezioni propongono un programma elettorale diverso da quello delle altre formazioni politiche. Con lo slogan “Ascoltiamo i Vigontini”, il Movimento 5 Stelle vuole portare la voce dei cittadini nel Consiglio comunale e mettere a disposizione tutte le informazioni che riguardano la gestione della cosa pubblica. “La nostra intenzione è ascoltare i cittadini e le loro esigenze, - afferma il candidato Pasqualotto – trovare delle soluzioni concrete ai problemi che possono sorgere quotidianamente, ad esempio come poter effettivamente aiutare una persona anziana che non riesce ad arrivare alla fine del mese”. Conclude Pasqualotto: “Dedicando più attenzione alle tematiche sociali, riusciremo a risollevare il comune di Vigonza, che è davvero un grande paese, e perciò merita anche un’amministrazione comunale dello stesso livello, che non pensi solo al tornaconto personale ma che miri alla salute pubblica”.
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I programmi di lista
Tacchetto sfida Zanon “S
iamo la migliore amministrazione comunale degli ultimi anni. Abbiamo terminato molte opere fondamentali , nonostante le diverse difficoltà economiche riscontrate in questi anni che molte volte ci hanno messo i bastoni fra le ruote.” Sono queste le parole con le quali il sindaco uscente Nunzio Tacchetto ha voluto iniziare la nostra intervista. “Tra le opere che abbiamo compiuto – continua il candidato sindaco Tacchetto - rientrano l’arcostruttura di via Molino a Vigonza, la pista ciclabile di via Livenza a Pionca, la grande rotonda di Busa, l’ampliamento del distretto sanitario di Peraga. Inoltre è stato dato l’avvio a diversi progetti comunali, molti dei quali sono già cantierizzati, ad esempio il Liston pedonale di via Roma a Vigonza, il nuovo Ecocentro di Busa, i marciapiedi di viale Vittorio Veneto a Codiverno, la rotonda sostitutiva al semaforo di Peraga, la ciclopedonale dia via Cavinello a Pionca e quella di via Paolo VI a Peraga.” Il programma elettorale della lista civica Vigonza Viva, movimento che sostiene la nuova candidatura dell’ingegner Tacchetto, è molto ricco di progetti da realizzare nei prossimi 5 anni, qualora dovesse vincere le elezioni amministrative. Lo slogan del movimento politico è Il sindaco uscente “Siamo gli uomini del fare, non delle “Noi uomini del chiacchiere”, come ci conferma Nunzio fare”. Zanon: Tacchetto, che conclude dichiarando: “democrazia “Grazie anche all’importante soste- partecipativa” gno del Pdl di Vigonza sono sicuro che potremmo vincere il secondo mandato elettorale, anche perché finora abbiamo sempre lavorato e i cittadini vigontini ce lo riconosceranno con la loro fiducia nei nostri confronti.” Il Partito Democratico (Pd) di Vigonza ha confermato, invece, la sua più totale fiducia verso la persona dell’ex manager pubblico Giuseppe Zanon, candidato sindaco grazie alla vittoria ottenuta nelle primarie interne del Pd vigontino lo scorso gennaio. L’obiettivo fondamentale del Pd di Giuseppe Zanon è costituire una “democrazia partecipativa”, alla quale possano accedere tutti i cittadini di Vigonza e confrontarsi con l’amministrazione comunale per trovare assieme delle soluzioni efficaci che vengano incontro alle esigenze della comunità. “E’ nostra intenzione costruire un comune – afferma Giuseppe Zanon – che sia innanzitutto pulito, cioè che si impegni nella realizzazione delle manutenzioni, dove ce ne sia realmente bisogno, e daremo attuazione a tutte quelle piccole cose che possano rendere più vivibile il nostro territorio.” “Il mio partito ha trovato nell’Idv di Vigonza – conclude il candidato Zanon – un valido alleato per sfidare insieme gli avversari politici il prossimo 6 maggio. Abbiamo valutato molto attentamente il progetto per la nuova Vigonza che avevano presentato e ci siamo ritrovati nella condivisione di alcuni punti di vista, e perciò si è formata questa bella ed affiatata coalizione di centro-sinistra. Uno dei punti fondamentali del nostro programma elettorale riguarda la tematica del lavoro al giorno d’oggi, verso la quale ci concenM.G.M. treremo con molta dedizione e ci impegneremo fortemente.”
6 Approfondimento Sanità A Vigonza esplode il “caso” sulla scelta dell’ospedale al momento dell’intervento del 118
Vivere ai confini dell’Uls, tra “fughe” e polemiche Al via la sperimentazione sulle emergenze con il possibile “scambio” di pazienti nelle aree vicine
T
rovarsi a pochi chilometri da Padova e dover rivolgersi a Camposampiero o Cittadella per le cure o il ricovero ospedaliero. Rientrare nell’ambito territoriale di un Uls sentita come “estranea” alle proprie abitudini quotidiane. E’ la situazione spesso vissuta da chi vive nelle zone di “confine” dell’area di competenza fra due aziende sanitarie e trova più comodo rivolgersi alla
I dirigenti sanitari ricordano: l’ultima parola spetta ai medici che scelgono l’ospedale struttura più vicina ma non appartenente alla propria Uls. Lo sanno bene nel nostro territorio i cittadini di Vigonza, Vigodarzere e Villafranca, per fare un esempio, che pur trovandosi alle porte del capoluogo ricadono nell’ambito dell’Uls 15 per quanto riguarda i servizi sanitari. Una situazione che in particolari momenti può dare vita ad iniziative pubbli-
che come raccolte di firme o petizioni per cambiare Uls oppure alimentare dibattiti più o meno polemici. In questo contesto va inserita anche la “querelle” scoppiata a Vigonza sulla scelta dell’ospedale in caso di emergenza sanitaria. Tutto è partito dal il protocollo sottoscritto dai direttori sanitari dell’azienda ospedaliera di Padova e da quelli dell’Usl 15, 16 e 17 dal quale si evince che “la Regione Veneto ha disposto la sperimentazione dell’avvio del Dipartimento Funzionale Provinciale delle urgenze ed emergenze”. In pratica le 4 aziende sanitarie “si impegnano a dare indicazioni alla centrale provinciale del Suem per far portare, in caso di ricovero, i pazienti residenti nelle aree di confine tra le Usl secondo il criterio della facilità di accesso agli ospedali della Provincia”. Una volta sperimentato, il nuovo sistema renderà più efficiente la rete delle urgenze. A Vigonza l’accordo è stato accolto con soddisfazione ma ha generato anche degli equivoci nell’interpretazione, con le immancabili polemiche politiche all’inizio
della campagna elettorale. A fare chiarezza ci hanno pensato i direttori generali delle Uls 15 e 16. Francesco Benazzi, direttore generale dell’Uls di Cittadella, ha affermato che la possibilità di poter usufruire dell’eventuale ricovero a Padova viene riservata solamente ai cittadini di Vigonza che risiedono nelle frazioni di Busa, Perarolo e San Vito. Un paziente che risiede a Vigonza centro, ad esempio, non potrà essere trasportato a Padova. “L’accordo con l’Uls – aggiunge Benazzi – prevede che nel momento in cui da Padova telefonano per dire che c’è un paziente che deve venire trasportato da noi abbiamo l’obbligo di accettarlo. Lo stesso vale per Padova, che in cambio si dovrà fare carico di un paziente di Vigonza. Più semplicemente: per un paziente di Vigonza che entra col Suem ne esce uno di Padova verso l’Usl 15, sennò i posti letto di Padova non riescono a far fonte a tutti gli arrivi di Vigonza”. In ogni caso si tratta di un servizio sperimentale per 6 mesi, che interessa appunto la cosiddetta “area vasta” di Pado-
va. “Volevamo favorire i cittadini di Vigonza che soffrono e chi non riesce a percorrere i 50 chilometri che portano a Cittadella visto che non ci sono mezzi pubblici adeguati – conclude Benazzi – E’ da mesi che lavoriamo con Padova per raggiungere un accordo, che limiterà le fughe verso altre Usl”. Da Padova Adriano Cestrone, manager dell’azienda ospedaliera e dell’Usl 16, aggiunge “che la richiesta degli utenti dell’area di Vigonza di accedere al pronto soccorso di Padova potrà essere accolta dal 118 in base alla gravità del paziente da soccorrere, alla disponibilità dei mezzi
di soccorso, tenendo sempre presente la copertura del servizio su tutto il territorio. Si sottolinea che la richiesta del paziente non comporta un automatismo di ricovero al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera, ma deve essere vagliata dal Suem”. Dunque l’ultima parola spetta sempre agli operatori sanitari, che non scelgono l’ospedale di destinazione solamente in base al criterio della distanza ma anche tenendo conto del problema del paziente e delle cure di cui ha bisogno. I medici dunque scelgono l’ospedale più appropriato per l’emergenza, che non è detto sia quello più vicino.
PADOVA OVEST L’AREA IN CUI SORGERÀ L’OSPEDALE
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e commissioni tecniche a suo tempo istituite per definire i vari aspetti connessi alla realizzazione del nuovo Ospedale di Padova (il gruppo di lavoro tecnico, il comitato scientifico ed il gruppo operativo ristretto) si sono riunite in seduta congiunta recentemente a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, formalizzando la propria indicazione sull’area più idonea nella quale collocare il nosocomio. La scelta, effettuata sulla base di un approfondito lavoro di valutazione delle caratteristiche delle varie aree ipotizzate, ha indicato come la più idonea quella denominata “Padova Ovest”, rispetto all’altra ipotesi sul tappeto (Brusegana-Ospedale dei Colli). L’istruttoria effettuata in relazione alle due aree ha evidenziato alcune importanti caratteristiche che hanno fatto pendere l’ago della bilancia su Padova Ovest. Sul piano dell’indice di edificabilità, è emerso ad esempio che la zona prescelta presenta un parametro dimensionale più adatto anche in prospettiva futura, potendo assicurare un eventuale ulteriore sviluppo nel tempo. Inoltre, l’area di Brusegana, più limitata nella sua estensione, avrebbe richiesto concentrazioni edilizie maggiori rispetto a quelle già oggi esistenti all’attuale ospedale di Padova. L’onere economico derivante dai necessari espropri è stato approfonditamente valutato, concludendo peraltro che la notevole dimensione dell’area di Padova Ovest offre fin da subito un’ampia gamma di soluzioni progettuali anche in relazione
alla quantità di spazio da destinare alle attrezzature, al verde, ai parcheggi ed a tutti i servizi che afferiscono all’opera; inoltre, l’evenienza che in futuro possano essere promossi ulteriori interventi a favore di strutture integrate (formazione, ricerca, residenziali di assistenza, riabilitative o altro) rende l’area particolarmente apprezzabile anche alla luce di eventuali successivi ampliamenti realizzabili sui terreni circostanti. Particolare attenzione è stata posta anche agli aspetti infrastrutturali delle due aree valutate. Secondo i tecnici, Padova Ovest risulta inserita in una logica di pianificazione infrastrutturale in parte già realizzata, mentre nel caso di Brusegana-Ospedale dei Colli gli imprescindibili interventi viabilistici di raccordo e di accesso ridurrebbero la superficie disponibile e sarebbero condizionati dallo stato di fatto del contesto urbanistico esistente. Per quanto riguarda le risorse necessare alla realizzazione del nosocomio è intervenuto il governatore Luca Zaia. “Si tratterà di realizzare un Policlinico universitario da 650 milioni di euro, una base di partenza c’è già – ha detto – e sono i 35 milioni disponibili dai fondi Cipe nazionali ex articolo 20. La Regione farà la sua parte e per il resto valuteremo quale sarà lo soluzione migliore, senza escludere in partenza nessuna opzione, nemmeno la finanza di progetto, a condizioni però diverse dal passato, quando gli interessi hanno raggiunto anche l’11 o 12%, creando non poche difficoltà”.
8 Vigonza L’Intervento
Ambiente
Crisi e caccia agli untori
Codiverno Preoccupa la copertura in lastre di amianto nelle ex officine Galato
Eternit, scomoda presenza di Manuel Glauco Matetich
A
ncora ingombrante sembra essere la presenza di eternit e che incombe su tutta l’area territoriale della frazione vigontina di Codiverno. Sono troppi, infatti, i metri quadrati del pericoloso materiale posto a copertura delle ex officine Galato. Torna a farsi sentire e ad alzare la voce riguardo questo annoso problema anche il movimento locale cittadino “Lasciateci respirare”, composto da persone residenti a Codiverno, che ha più volte ribadito la preoccupazione nei confronti delle lastre di amianto a cielo aperto e la necessità di togliere tutte le lastre di eternit, anche quelle non ancora sbriciolate. Come ci conferma uno dei referenti del movimento “Lasciateci respirare”, le polveri sottili formatesi dal deterioramento delle lastre di amianto del tetto, sospinte dal vento e dall’aria, riescono a volare per l’intero paese, ponendo così a rischio di esposizione un numero considerevole di famiglie, ma ad oggi molte persone del paese sembrano non aver ancora capito la gravità della situazione. A differenza di quanto creda la maggior parte delle persone, la questione Eternit non riguarda solo il centinaio di famiglie dei nuovi quartieri residenziali di via Monte Nero, Monte Santo e Monte Bello, che per primi hanno aderito al movimento, ma l’intero paese. La sensazione è che il problema venga sottovalutato da tutti e posto all’attenzione pubblica solo per brevi periodi. “Siamo sicuri che oggi – afferma uno dei cittadini membri del movimento locale – tramite la mobilitazione dei mass media, la situazione verrà presa come impegno da parte di qualche candidato sindaco alle prossime amministrative, ma poi una volta presi i voti utili, lascerà cadere il tutto nel dimenticatoio. Siamo stufi di politiche ad uso e consumo, e vogliamo che questa volta la nostra voce venga ascoltata realmente, poiché ne va della salute di tutti gli abitanti di Codiverno.”
EVENTO
Mobilitato il comitato “Lasciateci respirare” che accoglie le istanze di decine di famiglie residenti in zona La copertura in eternit delle ex Officine Galato a Codiverno preoccupa il comitato e i residenti
E’ noto purtroppo analizzando i recenti rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità, come risulti in Italia un alto numero di decessi all’anno per tumore alla pleura causati dall’amianto. Risulta infatti accertato ormai da tempo che la dispersione delle fibre nell’ambiente circostante assume carattere di incontrollata pericolosità e riguarda un illimitato numero di persone, quali possibili destinatari che possono venire a contatto con l’amianto, si rende necessario un intervento risolutivo in grado di ridurre il rischio che le fibre possano venire respirate. E’ proprio la struttura del materiale a costituire un pericolo a causa del persistente sfaldamento dell’eternit. Rimangono molte le perplessità del movimento nei confronti delle rilevazioni eseguite dall’Arpav e
della bonifica, che ha coinvolto non la copertura intera dell’ex officine Galato, la cui attività lavorativa è cessata ormai da anni, ma solo una porzione di tetto, lasciando così all’aria aperta le altre lastre. E quello che stavolta i cittadini del movimento si augurano di realizzare è l’effettiva bonifica completa delle restanti parti delle lastre di amianto di copertura del sito delle ex officine Galato. “Noi non abbiamo nessun colore politico – afferma il responsabile di “Lasciateci respirare” – ma vogliamo solo vivere in un ambiente sano, e quindi speriamo che qualche partito politico in lizza per le elezioni comunali sappia ascoltare la nostra voce e prendere la nostra causa come vero impegno da realizzare.”
di Amos Luzzatto* segue da pag.
C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia
Il 21 aprile la partita benefica con gli imprenditori padovani
UN CALCIO ALLA CRISI CON LA NAZIONALE DEI SINDACI ITALIANI
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ell’ambito delle iniziative volte a corrispondere alle difficoltà che stanno attraversando le imprese in questo infausto periodo che ha influenzato anche la fiorente economia del Veneto, il Comune di Vigonza ha promosso l’iniziativa di un grande evento che si svolgerà sabato 21 aprile, grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di diversi imprenditori locali, di giovani volenterosi e delle istituzioni comunali. L’obiettivo è quello di creare un collegamento tra l’impresa
e l’occupazione giovanile. Trattasi di un contenitore di iniziative nel quale è previsto un convegno, visite alla filiere produttive delle aziende vigontine da parte dei giovani ed una partita di calcio che vedrà opposte la Nazionale Italiana Sindaci (Nis) contro gli imprenditori di Vigonza e veneti. Il Sindaco di Vigonza Nunzio Tacchetto giocherà nella squadra della nazionale sindaci, rosa che comprende circa 50 sindaci in rappresentanza di 40 provincie italiane, espressione di tutte le regioni
italiane. La partita ha un motto “ Prendiamo a calci la Crisi “ e avrà luogo alle ore 15 presso il campo comunale di Busa di Vigonza aprendo il calendario di impegni della Nazionale Italiana Sindaci. Saranno coinvolte le associazioni sportive e le scuole medie. E’ annunciata la presenza di importanti testimonial del mondo dell’imprenditoria, sportivo e dello spettacolo. Il ricavato della partita sarà destinato a sostenere progetti di inserimento dei giovani vigontini nelle imprese locali. M.G.M. La nazionale sindaci nel veronese a febbraio
La grotta di sale è una stanza rivestita di sale dove viene immesso un aerosol di puro sale minerale.
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Cadoneghe - Vigodarzere 9 La polemica I sindaci dei due Comuni rispondono all’unisono a Pavanetto
Polizia locale equilibrata “I servizi sul territorio sono ben distribuiti, non c’è nessuna disparità di trattamento nell’Unione di Nicoletta Masetto
Polizia locale in azione, Cadoneghe e Vigodarzere insieme
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ervizi di polizia locale, non c’è squilibrio fra Cadoneghe e Vigodarzere. Ad esserne fortemente convinti i due primi cittadini dei rispettivi Comuni. “I servizi di polizia locale dell’Unione sul territorio – affermano – non sono squilibrati fra Cadoneghe e Vigodarzere”. Presidente e vicepresidente di turno dell’Unione – rispettivamente Mirco Gastaldon, sindaco di Cadoneghe, e Francesco Vezzaro, sindaco di Vigodarzere – replicano a quanto affermato dall’assessore provinciale Enrico Pavanetto, puntualizzando cifre e funzioni
L’attacco
esercitate dai vigili dell’Unione. “Non è vero che a Cadoneghe i vigili farebbero più servizi – dice il presidente dell’Unione, Gastaldon –. Come il consigliere Pavanetto dovrebbe sapere, perché è tutto scritto nella relazione annuale approvata dalla giunta ed è stato tutto spiegato nel dettaglio nel corso dei vari incontri pubblici finora tenuti, se l’organico dei vigili in servizio permette che ci siano due pattuglie operative, una sta a Cadoneghe, l’altra a Vigodarzere; se le pattuglie in circolazione sono tre, una opera a Cado-
neghe, una seconda a Vigodarzere e una terza nella zona di confine fra i due territori, e cioè il Terraglione, la Sp 34 e la Sr 307. Quindi, non è vero che Vigodarzere sia meno controllata di Cadoneghe. Quanto poi alla questione della videosorveglianza, va detto che a Cadoneghe ci sono più telecamere (25, contro le 12 di Vigodarzere) semplicemente perché il maggior numero di apparecchi è stato finanziato con fondi aggiuntivi del Comune di Cadoneghe e non certo per effetto di una cattiva volontà nella distribuzione
L’ASSESSORE PAVANETTO: “VIGODARZERE PENALIZZATA”
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a replica dei primi cittadini di Cadoneghe e Vigodarzere prende spunto dalla polemica lanciata da Enrico Pavanetto, assessore provinciale alla sicurezza, che a Vigodarzere siede tra i banchi dell’opposizione come consigliere. L’assessore-consigliere aveva lamentato come Vigodarzere, in tema di sicurezza, sia una
delle apparecchiature”. I due sindaci intervengono, poi, anche sulla questione dei nonni-vigile. “Per i servizi di mensa scolastica non si può utilizzare un nonno vigile – risponde il vicepresidente dell’Unione, Francesco Vezzaro –, soprattutto quando tali servizi si trovano in aree di circolazione particolarmente complicate e che, dunque, richiedono la presenza di polizia urbana. Questo, ad esempio, è proprio il caso di via Gramsci, a Cadoneghe. Certo, si tratta di un servizio in più offerto dall’U-
sorta di “cenerentola” visto che “i vigili dell’Unione farebbero molti più servizi a Cadoneghe, territorio che risulta così presidiato”. A conferma di ciò, Pavanetto aveva sollevato la vecchia questione della videosorveglianza dimostrando con dati alla mano che, in territorio di Cadoneghe, le telecamere sono in numero maggiore, vale a dire 25 ossia 13 in più rispetto a Vigodarzere. Il corpo di polizia municipale dell’Unione era finito nel mirino di Pavanetto anche il mese scorso. L’assessore-consigliere aveva nuo-
nione a Cadoneghe, ma riteniamo che tale “maggior costo” venga abbondantemente compensato dal maggiori importi trasferiti dal Comune di Cadoneghe rispetto a quelli di Vigodarzere. I dati, e tutte le informazioni fornite, sono tutti ufficiali e documentati. Sorprende, davvero, che il consigliere Pavanetto con frequenza “svizzera” esprima critiche all’Unione che non hanno fondamento. Con il ruolo istituzionale che ricopre, invece che ostacolare le Unioni dovrebbe piuttosto pensare a promuoverle”.
vamente attaccato i vigili impegnati in controlli, del tutto nuovi, anti-evasione. “È un’iniziativa inutile e svilente verso i nostri vigili. Ci sono altri modi più efficaci per scovare gli evasori: se si vuole trovare chi possiede auto di grossa cilindrata, si possono chiedere i certificati di proprietà al Pra (Pubblico registro automobilistico) – aveva detto Pavanetto –. È altresì svilente per gli agenti di polizia locale doversi calare nei panni degli 007 del fisco, invece di occuparsi del controllo del territorio e sicurezza stradale”.N.M.
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10 Vigodarzere - Cadoneghe Vigodarzere Introdotto l’indice di gradimento dei servizi comunali
Municipio trasparente
Consensi per l’operazione “Mettiamoci la faccia”, con una curiosità: le schede hanno lo sponsor
di Nicoletta Masetto
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oddisfazione degli utenti: con l’operazione «Mettiamoci la faccia» il cittadino dà il voto ai servizi comunali. I dipendenti, stavolta, dovranno metterci la faccia. E, in più, saranno chiamati a fare i conti con l’indice di gradimento, in fatto di qualità, efficienza e completezza del servizio, espresso da parte degli utenti. L’amministrazione comunale di Vigodarzere ha voluto, in questo modo, tradurre nella pratica la rivoluzione del pubblico impiego lanciata dall’ex ministro Renato Brunetta e proseguita dal suo successore Francesco Patroni Griffi. Uno dei primi passi era proprio quello di coinvolgere gli utenti nella qualificazione e nel miglioramento del servizio. Per perseguire questo scopo il Comune si appoggia a un’azienda privata, che fornirà in comodato d’uso due misuratori automatici del «riscontro della prestazione». I misuratori sono in fase di collocazione negli uffici comunali. Si tratta più precisamente di due lettori automatici di scheda che l’utente riceverà
SOCIALE Città della Speranza
VIGODARZERE PER LA RICERCA
Il Municipio di Vigodarzere ogni volta che si recherà allo sportello. Al cittadino basterà barrare la diversa tipologia di «emoticon» o meglio «faccine» («sorridente» in caso di riscontro positivo, «triste» se la rilevazione è negativa) dopo il suo impatto con lo sportello o con il funzionario di riferimento. La scheda sarà letta da un dispositivo elettronico che invierà, alla fine del mese, il consuntivo sulle consultazioni effettuate. Il servizio, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale, consentirà non solo di misurare la «performance» del servizio
pubblico agli occhi dell’utente, ma anche di svelare punti critici del servizio soprattutto nelle carenze oggettive, quali mancanza di personale e conseguenti maggiori tempi di attesa allo sportello, suggerendo i metodi migliori di intervento. Particolare curioso: le schede che saranno consegnate agli utenti per la compilazione saranno corredate da sponsorizzazioni di ditte locali, attive in forniture e servizi più consoni all’attività dell’amministrazione. Si tratta della contropartita concessa al privato per poter avviare gratuitamente il servizio.
Cadoneghe Un successo la prima edizione
Autodifesa al femminile in autunno il nuovo corso
PROGETTO Iniziativa di Comune Vigodarzere, Cna e media Moroni
LAVORO: SCUOLE E AZIENDE DEL TERRITORIO FANNO INCONTRARE DOMANDA E OFFERTA
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omune di Vigodarzere in collaborazione con Cna Padova Nord e Scuola Media A. Moroni si mobilitano per far incontrare il mondo dell’azienda con quello della scuola, per far conoscere ai giovani le opportunità di lavoro offerte dal territorio. Due classi seconde delle medie e quattro aziende della zona sono state coinvolte in un progetto comune di orientamento, di conoscenza della realtà produttiva, di contatto diretto con il mondo dell’impresa e del lavoro. Il programma ha preso il via alla scuola “A. Moroni” con la presentazione del progetto alla presenza del sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro, dell’ assessore dell’Unione Stefano Rizzo, del presidente provinciale Cna Guerrino Gastaldi e del presidente Cna Padova Nord Matteo Massarotto. Le classi si sono, dunque, recate nelle aziende che hanno visitato a turno, iniziando dalle ditte Metex, Velex e Unox in via dell’Artigianato (presentazione delle ditte a cura dell’ad Chiara Franzolin). Le attività delle aziende coinvolte superano i confini d’Italia e anche della Comunità Europea: la Unox è azienda leader nella produzione di forni ad uso professionale; la Metex è specializzata nello sviluppo e nella realizzazione di componenti in acciaio inox; la Velex progetta e produce circuiti elettronici; il Cinturificio G&G è specializzato in accessori per l’abbigliamento di alta moda e griffe. Il progetto è stato concepito dalla sezione locale della Cna; il presidente, Matteo Massarotto, è convinto della bontà dell’iniziativa: “È importante che il rapporto tra mondo della scuola e del lavoro sia sempre più stretto, attraverso la conoscenza della realtà produttiva locale. Per questo la Cna ha intrapreso la strada della collaborazione con le istituzioni pubbliche, trovando nella dirigenza scolastica di Vigodarzere una preziosa collaborazione”. L’amministrazione comunale punta molto sullo spirito di condivisione del progetto: “Le aziende del nostro territorio – spiega il sindaco Francesco Vezzaro – sono in grado di contribuire al rilancio dell’economia locale, attraverso una visione globale dei mercati e soprattutto con l’offerta di prodotti altamente specializzati. Ecco perché è importante che i nostri ragazzi capiscano l’importanza dello studio e della ricerca, ma anche possano cogliere fin da ora i livelli di eccellenza produttiva che si trovano sul loro territorio di appartenenza”. N.M.
RECIPROCITY PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI
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on una apposita delibera di giunta il Comune di Vigodarzere ha deciso di aderire alla “Charta della Città della Speranza”. L’adesione si traduce formalmente in un impegno da parte dell’Amministrazione comunale a promuovere iniziative sul territorio per sensibilizzare i cittadini di Vigodarzere e far crescere il loro impegno civile sul tema delle malattie oncologiche infantili. Da alcuni anni la Fondazione “Città della Speranza” opera per la raccolta di fondi da destinare alla realizzazione di nuovi reparti di degenza e di day hospital, oltre che dei laboratori dell’Oncoematologia Pediatrica della Clinica Pediatrica di Padova. La Fondazione ha attivato numerose iniziative per far conoscere la propria attività, i risultati scientifici, le strutture realizzate. La Fondazione Città della Speranza finanzia e gestisce direttamente l’aspetto economico di progetti di ricerca in ambito scientifico e di iniziative di volontariato. Inoltre garantisce uno spazio di lavoro adeguato ai ricercatori italiani sottraendoli alla tentazione di emigrare in altri Paesi. Tutte le attività istituzionali e le realizzazioni messe in pratica sono descritte anche nel sito web all’indirizzo www.cittadellasperanza.org. N.M.
D Una delle lezioni del corso di autodifesa per sole donne
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i è concluso da poco più di un mese il primo livello del corso di «autodifesa globale» riservato a sole donne, organizzato dal Comune di Cadoneghe che aveva avuto inizio il 21 novembre 2011. Particolare rilievo è stato dato al tema portante del primo ciclo di lezioni: la prevenzione. Circa una quarantina le iscritte, giovani ma non solo, che hanno partecipato con costante attenzione alle dodici lezioni del corso dimostrando uno spiccato interesse per i temi trattati. Le allieve hanno appreso soprattutto, attraverso prove ripetute con gli istruttori, le tecniche basilari della difesa personale, relativa alle più comuni situazioni di pericolo.
Considerando l’ottimo esito dell’iniziativa e l’interesse dimostrato, è prevista per inizio autunno la continuazione del corso con i livelli successivi, già sollecitata da molte partecipanti. Il corso del secondo livello comprende lezioni di ripasso ed introduzione al livello. Pertanto, in presenza di posti disponibili, saranno ammesse anche le donne che non hanno avuto modo di frequentare il primo livello. Le iscrizioni devono essere perfezionate presso la biblioteca comunale, che può fornire ulteriori informazioni utili e tutti i dettagli necessari. Per potersi iscrivere c’è tempo fino alla fine di aprile 2012. N.M.
allo scorso 3 aprile l’associazione Reci- tra il territorio in cui viviamo e gli esseri viventi procity, in convenzione con il Comune di che ne fanno parte – spiega Rita Drago, preCadoneghe, propone un nuovo servizio sidente di Reciprocity –. Si tratta di una vera presso la biblioteca Pier Paolo Pasolini. Si innovazione nel mondo dell’associativismo tratta dello “Sportello per il benessere dell’a- che va a colmare la distanza spesso esistente nimale”, che rimarrà aperto al pubblico ogni fra coloro che si occupano dello sviluppo sociomartedì dalle ore 15 alle 17. Gli obiettivi sa- ambientale e coloro che si adoperano per il beranno quelli di fornire ai cittadini, possessori di nessere degli animali. Rispetto a un decennio animali domestici, informazioni e consigli utili fa, oggi l’animale, cane, gatto, volatile o altro ancora, si è ritagliato all’interno della famiglia per migliorare il loro rapporto. tradizionale uno spaPer i cittadini si tratzio sempre più importerà in pratica della possi- L’associazione bilità di avere un contatto apre uno sportello tante, diventandone un componente a tutti diretto con specifiche informativo gli effetti e facendo figure professionali, tra le in biblioteca quali veterinari e avvocati, comunale Pasolini così nascere diritti ed che aiuteranno per esemobblighi reciproci. Lapio a capire la tipologia di animale da adottare cuna che Reciprocy intende appianare”. Nel seguendo le esigenze e le abitudini della fa- frattempo, proseguono con successo – con miglia o a migliorare il rapporto già esistente il patrocinio del Comune – le altre iniziative ma anche a conoscere le leggi che regolano la dell’associazione, come i corsi di formazione convivenza civile tra animali e società. per proprietari di cani (a partire da maggio) e i “Fondamentalmente la nostra associazio- laboratori per giovanissimi presso il Cfp Francene mira a instaurare un legame responsabile sco d’Assisi. Info: www.reciprocity.it. N.M.
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12 Cadoneghe Fisco e dintorni Sono più di duecento i cittadini con entrate inferiori ai 5 mila euro l’anno
Reddito medio da 13 mila euro I risultati non sono preoccupanti ma è confermata la necessità di garantire politiche di sostegno
di Nicoletta Masetto
L
’Ufficio Tributi del Comune ha reso noto, in queste settimane, gli ultimi dati messi a disposizione dal Ministero delle Finanze sui redditi delle persone fisiche relativi all’anno 2009 (dichiarazioni del 2010). Dalle statistiche emerge che a Cadoneghe, in base alle cifre aggregate, la maggior parte dei cittadini (per la precisione 2113) ha dichiarato redditi compresi fra i 15 mila e i 20 mila euro. Secondi come numero (1747) sono i contribuenti che appartengono alla classe di reddito che va dai 20 mila ai 26 mila euro, seguiti da coloro (1519) che dichiarano dai 10 mila ai 15 mila euro. I cittadini che dichiarano un reddito compreso fra 26 mila e 33.500 euro risultano invece 1132. Fra quelli che denunciano redditi molto bassi vi sono 104 cittadini che hanno dichiarato meno di mille euro, 77 da 1000 a 2000, 57 da 2000 a 3000, 51 da 3 mila a 4 mila, 47 da 4 mila a 5 mila. Dall’altro capo della “classifica” troviamo i cosiddetti
benestanti, cittadini che percepiscono redditi alti: da 60 mila a 70 mila sono in 128, mentre da 70 mila a 100 mila sono 163. Ben 147 i fortunati che hanno dichiarato redditi di oltre 100 mila euro l’anno. “Questi dati, sui quali probabilmente le conseguenze della crisi economica si fanno sentire ancora relativamente poco – commenta il sindaco Mirco Gastaldon – dimostrano che anche nel territorio di Cadoneghe le aree di reddito basso non sono trascurabili. Segno che una equa distribuzione del reddito, per certe fasce di popolazione, è ancora un miraggio. E dimostrazione che un Comune vicino alla vita dei suoi cittadini più svantaggiati non può prescindere, anche in tempi di ristrettezze economiche, da una attenta politica di sostegno sociale”. “D’altro canto – prosegue il sindaco – è anche interessante notare che, con un reddito medio di 13.353 euro per abitante, Cadoneghe si colloca all’ottavo posto tra i 104 comuni della provincia di Padova.
il Comune di Cadoneghe ha reso noti i dati sul reddito Tenendo conto che il Pil in questi anni è cresciuto poco e solo per motivi fisiologici, chiaramente in linea con la situazione di recesso nazionale, si tratta di un dato confortante: siamo davanti a Comuni importanti come Cittadella, Montegrotto, Este, Monselice. Significa che il livello medio di redditi pro capite è a livelli più che buoni”. Argomento correlato alla determinazione dei redditi medi del territorio è il recupero dell’evasione fiscale.
“Naturalmente, solo accertamenti puntuali caso per caso e in presenza di anomalie – spiega l’assessore al bilancio, Denis Giacomini – possono determinare se e quanto l’evasione fiscale incide sul livello di giustizia sociale e sul recupero delle risorse espresse dal territorio. Vorrei sottolineare che il nostro è stato il primo Comune della provincia di Padova a individuare e nominare un Consiglio tributario”.
FISCO/2 Cos’è il Consiglio Tributario
UNA “TASK FORCE” ANTI EVASIONE
L
a lotta all’evasione è uno degli impegni dell’amministrazione comunale che, per svolgere questo compito, ha annunciato che intende avvalersi di tutte le migliori professionalità espresse dal territorio. “Proprio per questa ragione – spiega l’assessore al bilancio, Denis Giacomini nel prossimo futuro, il Consiglio tributario sarà sempre di più attore essenziale nelle procedure di recupero dell’evasione fiscale, a fianco del nostro Ufficio tributi. L’Ufficio, tra l’altro, per qualche settimana sarà ancora quasi completamente dedicato alla compilazione telematica dei moduli Imu personalizzati da inviare a tutti i cittadini. Un servizio, quest’ultimo, che si affianca alle riunioni pubbliche tenute nelle scorse settimane e di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché eviterà ai contribuenti fastidiose perdite di tempo per la determinazione delle quote da pagare. La distribuzione dei redditi evidenziata per i cittadini di Cadoneghe, intrecciati con i dati delle richieste di contribuzione economica, le utenze e le proprietà continueranno ad essere oggetto di analisi per permetterci di segnalare alla Finanza e alla Agenzia delle Entrate le segnalazioni di anomalie”. N.M.
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Cadoneghe 13 Territorio Piano di riordinamento, tutti gli interventi in corso in questi mesi
Sicurezza idraulica “road map” dei lavori di Nicoletta Masetto
U
n grande impegno per l’amministrazione comunale e non solo a livello economico. Stiamo parlando dei lavori che fanno parte del piano di riassetto idraulico messo a punto dal Comune per far fronte alle emergenze della rete fognaria e delle acque bianche in caso di precipitazioni troppo intense. I lavori stanno procedendo a pieno ritmo “Sono in via di completamento alcune tranche importanti di questo grande piano di riordinamento idraulico del territorio – dice il sindaco Mirco Gastaldon –. Procedere a un’opera di queste dimensioni e complessità per l’amministrazione comunale significa certamente fare fronte a un grande impegno, e non solo in termini economici. Ma si traduce anche in un miglioramento della sicurezza e della qualità della vita dei cittadini, che hanno il diritto di vivere in un territorio tutelato da eventi ambientali di carattere estremo, pur sapendo che alle condizioni estreme, sempre più frequenti, non è facile rispondere”. Questi gli interventi in atto previsti nel Piano. Bacino parco della Repubblica. L’opera, del costo di 55 mila euro, è in fase di ultimazione. Il bacino ha un volume di invaso di 1300 metri cubi ed è già in funzione. Ha la funzione di sgravare idraulicamente via Bragni. Rimangono da completare le opere elettromeccaniche comprendenti la posa delle pompe di sollevamento. Invaso lineare di fianco alla nuova bretella di collegamento della zona industriale. Il canale è stato completato con la realizzazione del presidio di sponda in pali e roccia. Il volume di invaso utile, di circa 6000 mc, servirà a laminare le piene di precipitazione migliorando il deflusso delle acque all’interno della zona industriale. Bacino all’interno della rotatoria di via Sauro in corrispondenza del viadotto della SR 308. L’opera, del costo di circa 140 mila euro, prevede la realizzazione di un bacino di laminazione di circa 10 mila metri cubi che servirà a contenere le portate in eccesso provenienti dallo scolo Cadoneghe. Nel dettaglio, quando lo scolo Cadoneghe raggiunge un certo livello idrometrico prefissato, la massa d’acqua comincia a sfiorare attraverso uno speciale manufatto nella vasca. Quando il livello dello scolo Cadoneghe inizia a calare tornando a condizioni di deflusso normali, l’acqua invasata defluisce nuovamente verso lo scolo Cadoneghe. Il progetto esecutivo è in attesa del parere da parte degli Enti coinvolti (Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Demanio per l’uso dell’area).
Il sindado Gastaldon: “Opera impegnativa e complessa che ci permette di dare risposte”
Il cantiere per la costruzione di un bacino al Parco Repubblica
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Canale di collegamento tra scolo Bragni in via Bragni e scolo Bagnoletti. È in fase di revisione il progetto definitivo, sono in corso i rilievi. Progetti di estensione della fognatura nera. A breve dovrebbero partire i lavori di realizzazione di una nuova condotta in via Lauro in modo da risolvere il problema degli allagamenti causati dal rigurgito fognario in occasione delle precipitazione più violente. Infine, per quanto riguarda, via Roma i lavori di estensione della rete verranno realizzati contestualmente all’allargamento stradale della SP34. Nel frattempo è divenuto definitivo anche il progetto per le vie Augusta e Conche.
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lla Pro Loco la gestione de parco di Villa Zusto. E così sono in arrivo anche …i matrimoni. D’ora in poi sarà la Pro Loco di Vigodarzere a «prendersi cura» del parco di Villa Zusto, un’area verde di sicuro interesse. Con la stagione primaverile, quando il giardino del Comune registra il tutto esaurito in termini di afflusso di pubblico, l’amministrazione ha voluto assicurare sorveglianza e tutela all’area che rappresenta la risorsa verde più gettonata del territorio. Attraverso un’apposita convenzione il sodalizio di Vigodarzere provvederà all’apertura giornaliera del parco, festivi compresi, garantendone la continuità di utilizzo. Grazie alla sorveglianza si dovrebbero anche scongiurare gli atti vandalici accaduti talvolta in passato. Nel frattempo l’amministrazione comunale, oltre a riparare le giostre dell’area verde, stabilirà nuove norme per l’organizzazione di feste per bambini. Novità anche per villa Zusto, ristrutturata di recente. Nella storica sede saranno infatti celebrati i matrimoni civili. Dopo la pronuncia del fatidico sì, sarà così possibile immortalare il momento nell’amena cornice verde del giardino. N.M.
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LO CICLISMO KICK BOXE
EN
SPORT in PRIMO PIANO IL MUSASHI PEZZO IN ATTESA TEAM MIETE SUCCESSI IN VALPOLICELLA
’ stato un weekend di grosse ell’am soddisfazioni per il Musashi Team in trasferta il 17 e 18 marzo nella Valpolicella per la partecipazione al Campionato Italiano Fekam e Iaksa: per l’occasione si sono unite tutte le forze delle palestre di Ponso, Carceri, Saletto ed Este. Le specialità presentaaaaaaa te sono state molteplici, I promettenti atleti del Musashi Team dalle forme al kickboxing: in tutto hanno partecipato 27 gli atleti che hanno tenuto alto il valore della bassa padovana. La gara di forme è stata disputata il primo giorno con circa 600 iscritti, provenienti da tutta Italia. Le categorie sono finite a tarda sera e il team Musashi ha conquistato ben tre titoli: Alessandro Greggio campione italiano nella categoria cinture nere, Erika Cibin terza classificata e Marco Morato terzo classificato. Il giorno seguente si è passati dalla rappresentazione della forma del karate tradizionale, in cui le tecniche portate devono essere perfette ed armoniose, al kickboxing, nella quale l’atleta che porta più tecniche a bersaglio passa il turno. I parterre di gara erano 8 e il Musashi ha conquistato 4 campioni d’Italia: Alessio Pavan, Riccardo Pavan, Stefania Cappellozza e Marco Morato. Inoltre, il team della bassa padovana ha ottenuto anche 7 vice-campioni: Riccardo Mori, Riccardo Businaro, Alessio Visentini, Erika Cibin, Geremia Maistrello, Daniela Cesaro e Filippo Gioachin. Un weekend quindi, molto ricco Emanuele Masiero di medaglie: 6 d’oro, 9 d’argento e 14 di bronzo. W.L.
Danza Vigodarzere Applausi Associazione per le esibizioni sportiva delle “Corriamo atlete Carraresi Insieme”
Arcobaleno La stagionealdell’atletica Teatro Verdi
di di Walter ManuelLotto Glauco Matetich
CL
aonprimavera l’entusiasmo è il momento di sempremigliore prosegue per iniziare l’attivitàladell’Asd pratica Arcobaleno. di una attività Le atleti sportiva Carraresi comesono l’atletica state protagoniste, leggera. Spesso presentando ingiustamente 40 atlete, trascurata dai 6a favore ai 16 di anni, sportalla di prima squadraprova più “famosi”, del campionato questaregionale disciplina,AICS derosa finitadeila venti reginasud, degli svoltosi sport,al rimane palazzetto la guida dello sport per qualsiasi di Correzzola. attivitàE’dastata praticare poi lainvolta futuro. della partecipazione Ed è per questo alla 10. motivo edizione che l’associadel galà della zionedanza sportiva delle“Corriamo scuole Aicsinsieme” avvenuto di all’inViterno godarzere del prestigioso ha volutoteatro organizzare Verdi di dei Padova. corsi La educativi manifestazione di atleticaarricchita leggera,dae non uno solo, stagesodi danza prattutto classica rivolticon verso Antonio i più Aquila, piccoli, maitre i bambini de balle con un’età di famacompresa internazionale, dai 6 aiaveva 12 anni, lo scopo che di si svolgeranno presentare una per selezionata tutto il periodo rassegna primaveridel livello le ed estivo, di preparazione stabilendotecnica la datafantasia di inizioecorsi coreografi a lunedìa 16 delle aprile. scuole di danza e ginnastica affiliate Come all’Aics ci racconta del Veneto.Adele Lo staff Francesca dell’Asd Arcobaleno, Mantovani,diretto responsabile dalla responsabile dei corsi sportivi Valèrie Rasine, dell’associazione sul tema della sportiva: serata “È “Danziamo utile iniziareil carnevale” a praticare ha questo presentato, sana attività sulle verso note della gli 8 colonna – 10 anni, del che film èBurlesque, l’età “giusta” unaperelegante fornire ealsensuale ragazzo coreografi una pluralità a che di stimoli ha riscosso finalizzati molti consensi allo sviluppo e i complimenti delle sue capacità delle responsabili coordinative ar-
Una delle suggestive coreografie dell’Asd Arcobaleno tistici della serata Giulia Martinello e Roberta nifestazioni”. Riccobini. La serata era dedicata al progetNote positive anche per il comparto di to Tamandarè, in Brasile e ai 500 bambini pattinaggio artistico, che cresce in qualità I ragazzi “Corriamo insieme” durante un ha saggio come confermato il “Gran ospitati graziedella alle offerte e alle adozioni a e quantità, metriche andato e cronometriche. recentemente inPerscena superare pressoi distanza e delle dei qualità “Padrini fisiche Italiani” (forza, “Sono resistenza, fiero del galà” propri impianti limiti,sportivi ad ognidi livello, Cornegliana. è necessaria Dentro lavoro velocità). svolto Nella dallofase staffdideiaddestramento nostri insegnan-il gli unauna lunga eccezionale applicazione, cornicee diquindi pubblico l’atletica oltre tigioco – daè detto preponderante, Marino Penello il bambino presidente ‘gioca del ad diventa atletiuna di casa vera sie propria sono esibiti scuola la “Rabiosa” di volontà. sodalizioall’atletica’, sempre ma così alla ricerca facendo della finperfezione da subito agli Ed è soprattutto di pattinaggio questo di Correzzola, il punto di differene la On per si mette dare continuamente alla prova, si confronta nuovi imput e sialle rende at- scuola ziazione floor con dell’asd gli sport Arcobaleno di squadra, di San forse Pietro più lete, responsabile grazie a questo della sua lavoro prestazione.” stiamo ottenendo the idonei allaParticolarmente socializzazioneammirati ed al rapporto tra l’alrisultati “In soddisfacenti, atletica il confronto un doveroso è immediato, grazie va Viminario. con legliesibizioni altri, masingole che offrono delle campionesse al bambino anche - continua ai genitori l’insegnante che seguono Adele - ogni con grande miglio- tro, meno responsabilità Beatrice e Valentina e più alibi Carlon di di fronte Giadaa entusiasmo ramento ottenuto la costante è subito crescita comparabile dei loro afigli se italiane partecipando stessi e agli con altri entusiasmo attraverso le a tutte misurazioni le ma- Cavazzana un eventualee Nicolò insuccesso.” Gentile. SPORT PER TUTTI. Incontro della Pgs Carrarese con gli studenti
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otto la regia organizzativa della Pgs Carrarese, del presidente Patrizio Casumaro, in collaborazione con l’istituto comprensivo e il comune di Due Carrare (assessorato allo sport) si è svolto, all’interno della palestra Aldo Moro la 9. edizione del convegno “Lo sport è per tutti” un progetto rivolto agli alunni delle suole medie. L’argomento dibattuto è stato “chi fa sport ha sempre vinto” con Chiara Ceccarello, campionessa di Twirling e Luigi Capuzzo ex calciatore professionista, ora allenatore delle giovanili del calcio Padova in veste di relatori. Dopo i saluti di benvenuto della preside d’istituto Federica Silvoni, una scolaresca attenta e interessata ha sottoposto ad un interminabile fuoco di fila di domande i due atleti sui più svariati temi che attraversano lo sport, compresi il problema doping e delle scommesse che stanno snaturando il calcio. Luigi Capuzzo ha raccontato la sua storia, dai primi calci sul campo del paese natale alle grandi platee di stadi con migliaia di spettatori: “Mi ritengo una persona fortunata, perché ho fatto della mia passione un mestiere, il tutto reso possibile da rinunce e sacrifici e dall’appoggio della mia famiglia, vincere imbrogliando con il doping o con le partite truccate non è veritiero, non da felicità e non è onesto, molto meglio star lontani da queste piaghe che infestano lo sport”. Sulla stessa lunghezza d’onda le risposte di Chiara Ceccarello, che dopo aver
Un momento del convegno deliziato la platea con un elegante esercizio ha raccontato il suo percorso fatto di lunghe ore di allenamento in palestra fino all’emozione di vestire la maglia azzurra. Presente all’evento anche Gianni Meggiolaro, ex vice commissario F.I.G.C, ora responsabile amministrativo del Beach Soccer, il dirigente federale si è soffermato sulla crisi dei vivai in Italia: “se vogliamo dare opportunità ai nostri giovani bisogna ristrutturare e investire sui vivai, purtroppo a differenza di altri paesi, da noi manca la cultura la volontà e la voglia di farlo, auspico un rapido cambio di tendenza”. Alla presenza del primo cittadino Carrarese Sergio Vason, e dell’assessore allo sport Mario Romanato, il convegno si è chiuso con la consegna di ceste di prodotti tipici Carraresi a relatori e ospiti, che hanno contraccambiato firmando centinaia di autografi. W.L.
Sport 15 La competizione Ciclismo Presentazione Prima tappa ufficialea Vigonza degli atletidelpronti torneo adCoppa animareColli unaEuganei stagione promettente
Tergola la festa dei biker Al via laCup, stagione numero 56 Il presidente tracciato è Rango: stato allungato “Ripartiamo di 11 dal chilometri bottino dei in un 70percorso podi entusiasmante del 2011 per fare ancora meglio” di Walter ManuelLotto Glauco Matetich
VQ
ernissage uella delloalla scorso Cartura 18 marzo Nalin che è stata ha presentato una giornata uf- mentre è attesissimo l’esordio in questa categoria di fiacialmente dir poco magnifi l’organico ca echetutta difenderà all’insegna i coloridella bianco na- Ivan Berto, 12 volte vincitore nella scorsa stagione tra rossi tura nella e dello56° sport stagione sano. Sulle agonistica rive delconsecutiva. fiume Ter- i giovanissimi. Giovanni Sergiano, 7 centri nel 2001 gola Cerimoniale si è svolta fedele la prima alla tradizione, tappa del torneo messa della del ciclista, Coppa e campione italiano di ciclocross Udace sarà il faro tra Colli officiata Euganei da Don dell’edizione Valerio presso 2012. il duomo Francesco del paese, Manfrotto, foto i giovanissimi. Tra i molti ospiti intervenuti spicca la responsabile ufficiale dinanzi dell’evento, alla Banca ha Credito lavorato Cooperativo faticosamente di Car- presenza di Flavio Milani, vice presidente vicario Fecon tura ilsponsor suo staffprincipale dell’associazione del team,sportiva di seguito dilettantistica conviviale derazione ciclistica nazionale, ma soprattutto uno dei Sellaronda presso il ristorante per definire Distillerie tutti i dettagli Clan-destine sul percorso di Cagnola. e l’in- fondatori del club: « per me la Cartura Nalin è ragione tera “Il recente logistica2011 che ha hadato riconfermato il via al circuito la nostra tanto realtà amato re- di vita». Presente anche il presidente provinciale del dai gionale biker,e nazionaleovvero dai ha ciclisti, dettoveneti il presidente e non solo. Enzo Rango C.on.i Dino Ponchio. A rappresentare la comunità di I giovani atleti della Cartura Nalin in una Perpausa il percorso del pranzodel XCgrazie TergolaadCup un vivaio l’esperto invidiato Man- Cartura il primo cittadino Massimo Zanardo:« da 56 nella del arcostruttura Capuzzo, Annalisa Cardin Salin, Gabriele Fabian, Ireneo anni questosportivi team è l’orgoglio nostro paese, deldino-Vigonza frotto per qualità ha predisposto ed ottima gestione con i suoitecnica, collaboratori Franzolinun con al- Giovani della Coppa Colli Euganei, sono stati conferiti presso il zioneterritorio.» attuale, visto Attiva cheanche la stagione in campo e appena organizzativo comin- Zangirolami. lungamento le sue imprese delnel tracciato ciclocross portandolo è stata l’espressione a 11 km a giro più stro ATLETI parrocchiale. GIOVANISSIMI: Matteo Bernardi, Denis ciata società e nonannuncia tutti possono l’effettuazione essere al del top 27. dellaG.P forma, Bancae centro rendendolo viva della società, cosi molto ora luigradevole ci lascia, eunaadatto perditaa sofferta tutte le la La Manuel partenzaBerto, della gara Nicolò è avvenuta Berto, Matteo in via Medi Forzan, che di godersi in programma il tracciato durante domenica la Berto, persone alleviata che dal nostro hanno incorruttibile voluto prendere stile di fare da sempre credito cooperativo di Cartura, per l’occasione Nicolè,è stata Alex Oloni, chiusaRiccardo al trafficoSabbion, stradaleGiovane com1 aprile, per esordienti,percorrenza. nello stesso giorno il sodalizio Tommaso parte il ciclismo. alla gara. Impeccabile pletamente Sergiano,transennata. Alex Sturaro, Filippo Tapinato, Giacomo La dilogistica Conselve conallale disputa nume- ni Questo Ripartiremo ha comportato dai 70 podiper della i bi-scorsal’organizzazione stagione con collaborerà con i cicloamatori dei volontari riservatoregistrate alla categoria UnSara grande Tognon, plauso Sergio quindi Tognon. all’Amministrazione D.S. Massimo BerCorose iscrizioni e il Tasso, ker importanti partecipanti programmi di non avere e concrete l’assilloambizioni.” Qualità del 17. G.P Città di Conselve programmato maggio il 5. to. munale ESORDIENTI: che ancheMirco quest’anno Baldin, Emanuele ha credutoBarison, nel evento Ivan sono stateperadibite presso di e quantità poter essere nel parco doppiati atletidagli biancorosso: altri di tra protezione gli allievi allievi. Per i giovanissimiritrovo civileveloce e degli agenti il centro parrocchiale di Pionca Berto, G.P Eurotermoidraulica. organizzato Davidedall’ Tietto. AsdD.S Sellaronda Michele che Zangirolami. avrà anche ALLIEVI: il supconcorrenti al secondo (cosa anno che attesinonexploit piace dal a passista ORGANIGRAMMA:diPresidente Enzo Rango; vice- Federico porto dellaCeladin, Protezione Stefano CivileGrassi, di Vigonza Alessio e della Magarotto, Polizia Vigonza, ed anche le ricche nessuno Alessio Magarotto quando sie dallo è in scalatore gara). InClaudio Mazzucco, Nalin, 5Giancarlo Sanavio, Romano Comunale, Mazzucco, dunque Nicola le premesse Pettenello, per vivere Mnuel una Rampazbella questo tra i ragazzi mododel si èprimo voluto anno darescalpitano ad ognuno Stefano dei parteciGrassi presidenti premiazioniGiorgio per le prime società con il maggiore nu- Claudio mero di iscritti segretario e con Francesco i circa 100Bernardi; premi individuali medico sociacon zo, giornata Domenico di sport Scantamburlo, e divertimento Eros ciSturaro. sono tutte, D.S Tarcisio non si panti “panda” la possibilità e il velocista di correre Eros inSturaro. bici seguendo Tra gli esordienil proprio Terrassan; la Silvestro novità deiBazza; premi staff a estrazione, tecnico Renzo comeTolando, da regolamento Antonio Stefani. può mancare a questo evento. passo ti al secondo di pedalata, annoinEmanuele base al proprio Barison grado saràdiilpreparaleader, le
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NUOVA STAGIONE AI BLOCCHI DOPO L’UNIONE CON BOSARO
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l Club ciclistico di Este che con il motto “l’unione fa la forza” ha annunciato, per l’imminente stagione la fusione, per quanto riguarda la categoria allievi, con il sodalizio rodigino Bosaro Emic. La nuova realtà, denominata EsteBosaro, avrà in Gianmaria Zarantonello, che con la sua ditta Infocars è anche lo sponsor, il presidente, suo vice sarà Franco Pittalis con Marco Bortolato alla segreteria. Fabrizio Verza, Giordano Riato e Paolo Turri i consiglieri. Il parco atleti è così composto: Stefano Salmistraro, Pavel Povoroznivc, Gianmarco Vigato, Alessandro Riato, Riccardo Verza e Daniele Turri. Direttori sportivi saranno: Maurizio Degli Stefani e Gianfranco Pizzardo con Mirvano Mazzetto nel ruolo di accompagnatore. Per quanto riguarda le categorie minori l’attività prosegue con lo storico marchio giallorosso del Club ciclistico Este e presenta al via le nuove leve Francesco Zancanella, Daniele Suin e Nicolò Milan tra gli esordienti, seguiti dagli allenatori Michele Pegoraro e Luciano Chiodin con la collaborazione di Alessandro Mazzetto e Lino Samogizio. I fratelli Davide e Luca Pistore, Marco Boraso, Nicola Graziato e Gianluca Slanzi, seguiti dall’ammiraglia da Alberto Barbirato saranno i giovanissimi. Con la conduzione del segretario giallorosso, Antonio Santinello la presentazione e la foto ufficiale è avvenuta nel salone della concessionaria Infocars di Este alla presenza dei presidenti della Federciclo regionale e provinciale Bruno Capuzzo e Franco Galiazzo, il presidente provinciale del Coni Dino Ponchio, l’assessore allo sport estense Fabrizio Brugin e il presidente del parco colli Gianni Biasetto. Dal punto di vista organizzativo la società annuncia l’effettuazione del G.P Eugas, primi sprint riservato alla categoria giovanissimi, in programma il 15 giugno in piazza Maggiore a Este, e il classico G.P Cementizilio gara riservata W.L. agli Under 23 ed Elite che si svolgerà il 28 luglio.
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La ricerca della Provincia Interpellati 2.200 cittadini sui temi del momento
Occupazione e sviluppo priorità dei padovani Degani: “Mettiamo a disposizione dei Comuni 10 milioni di euro per favorire gli investimenti” di Manuel Glauco Matetich
La presentazione dei risultati della ricerca in Provincia
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per aiutare a sviluppare tutti i progetti volti ad aiutare uno a presidente della Provincia di Padova Barbara De- giunta, questo dibattito interessa poco i cittadini. “La situazione più pressante in questo momento sviluppo economico immediato.” gani ha presentato i risultati emersi dalla ricerca di Infine, la presidente del consiglio provinciale, Luisa opinione, condotta su un campione di 2.200 perso- guardando al futuro – ha concluso Barbara Degani – per i ne residenti in tutto il territorio padovano, sulle priorità cittadini è l’occupazione, il lavoro e lo sviluppo. E quindi o Serato, ha voluto evidenziare come esiste una specifica queste opere portano queste priorità o richiesta dei cittadini padovani affinché la provincia di espresse dai cittadini padovani. se no la loro rilevanza per i cittadini è Padova continui ad occuparsi anche della questione delL’indagine ha fatto emergere alcuni Sulla viabilità la sicurezza e di azioni di contrasto relative al degrado, davvero minima. spunti per quanto riguarda gli inve- e i trasporti Un tema importante rilevato dimostrando di aver accolto positivamente il Consiglio strastimenti e le attività da inserire nel la gente chiede un servizio dall’indagine è quello dei trasporti e ordinario che è stato organizzato lo scorso settembre nel prossimo bilancio. della mobilità, che necessitano di mi- piazzale della stazione ferroviaria di Padova. “Abbiamo fatto una scelta di in- più efficiente “E più che di nuove opere faraoniche, - afferma la gliorie sostanziali per rendere ancora serimento nel bilancio della Provincia, – ha affermato la presidente Degani - mettendo circa 10 più dinamico ed efficiente il territorio padovano.” Il vice- presidente Serato - i residenti chiedono che vi sia una premilioni di euro per fare da “volano” ai cofinanziamenti che presidente e assessore alla viabilità della provincia di Pado- senza capillare di forze dell’ordine sulle nostre strade, per sentirsi sicuri e protetti a casa loro.” i comuni in un prossimo futuro metteranno, e quindi signifi- va, Roberto Marcato ha commentato La maggior parte dei cittadini paca un investimento territoriale totale di oltre 20-25 milioni così la ricerca sociale effettuata: “Fon- La sicurezza dovani dichiara infatti di non sentirsi di euro, in opere che sono anzitutto sentite come primarie damentalmente questo sondaggio ci resta una delle sicuri nelle strade cittadine, speciale richieste dai nostri cittadini, per mettere in sicurezza le riporta che una delle priorità richieste esigenge più alla provincia, è la viabilità, e noi su sentite in ogni mente al calar del sole, e questo austrade e le piste ciclabili contigue alle strade.” Continua la presidente Degani: “La nostra decisione è questo abbiamo deciso di fare un sfor- parte del territorio mento della percezione di insicurezza è purtroppo direttamente proporzioscaturita dal fatto che diversi comuni hanno progetti esecu- zo reale. Infatti abbiamo triplicato gli stanziamenti economici in nale all’incremento di casi quotidiani di microcriminalità tivi o addirittura definitivi, non hanno i soldi per realizzarli, e quindi abbiamo scelto di attuare questo investimento sul bilancio a favore di progetti realmente utili che i diversi co- (scippi, borseggi, piccoli furti, vandalismo) ad opera di muni padovani molte volte abbozzano, ma sono costretti extracomunitari, il più delle volte immigrati clandestinaterritorio.” L’indagine ha poi toccato anche il problema delle gran- alla fine a non realizzarli per la mancanza di fondi neces- mente e non aventi un regolare permesso di soggiorno. di opere, anche se come ha sottolineato gran parte della sari. Per questo daremo una mano fino a dove possiamo
Presidenti di Quartiere
LA SCURE DEI TAGLI SU PADOVA
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a scure si abbatte anche sui sei presidenti di quartiere (3 di centrosinistra, 2 del Popolo della Libertà e uno della Lega Nord) del comune di Padova. Erano riusciti, fino ad oggi, a scansare e a non rientrare nella fatidica morsa feroce dei tagli ai costi della politica, ma il decreto “Salva Italia” dell’attuale premier Mario Monti, però, è arrivato a toccare anche gli stipendi dei presidenti di circoscrizione nelle città sotto i 250 mila abitanti. D’ora in avanti il comune di Padova, che ha più o meno 220 mila abitanti, risparmierà anche i 2.208,96 euro lordi al mese ancora versati ai presidenti, indipendentemente dal numero di sedute del consiglio convocate. Il vice sindaco Ivo Rossi precisa che al momento le indennità sono congelate in attesa del parere della Corte dei Conti. M.G.M.
VIDEO POKER E SLOT MACHINE PERARO INVITA I SINDACI A MISURE DRASTICHE
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l bando videopoker e slot machine nei bar del Veneto. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, invita tutti i sindaci a mettere a punto una mozione nella quale “si chiede al Governo e al Parlamento di assumere i provvedimenti normativi necessari a determinare l’illiceità dell’installazione e dell’utilizzo di apparecchi elettronici finalizzati al gioco d’azzardo nei locali pubblici ed aperti al pubblico, limitandone la presenza solamente nei casinò”. La schema tipo di mozione predisposta dal consigliere udc recita testualmente: “Il gioco d’azzardo sta diventando una piaga sociale: in alcuni casi porta ad una vera dipendenza psicopatologica con il miraggio di una ricchezza facile ed immediata. Rischia di mandare in rovina le famiglie. Nella sola provincia di Padova si spendono 870
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euro a testa all’anno in macchinette mangiasoldi”. Il provvedimento continua: “Risultano particolarmente esposti gli appartenenti alle categorie più deboli quali giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese ed anziani soli. Pensano di trovare nel gioco d’azzardo la soluzione a tutti i loro problemi”. Quindi la richiesta vera e propria: “Per arginare il grave fenomeno si rende opportuno prevedere un divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni. Si invita la Regione, in accordo con le Ulss, a promuovere nel territorio regionale una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione. I giocatori, molto spesso con una personalità fragile, rischiano di andare incontro alla dipendenza”.
Stefano Peraro, Udc
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Spazi aperti 17 9 Il progetto. Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato difficilmente l’iniziativa subirà ulteriori fasi di arresto
Monselice ora affronta il Revamping Il sindaco Lunghi sottolinea una novità fondamentale: “Per la prima volta viene stabilito che fra 28 anni si chiuderà”
Il fronte del “no” ha registrato alcune defezioni ma le polemiche restano ben vive
di Emanuele Masiero
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a sentenza che il consiglio di stato ha pronunciato sul ricorso di Italcementi, ha scatenato una lunga serie di commenti tra favorevoli e contrari. In realtà, il fronte del no, ha avuto qualche defezione, forse legata alla paura di diventare troppo impopolari davanti ai cittadini in difficoltà per la crisi economica. Fatto sta che il Revamping va avanti e ora difficilmente subirà una nuova fase di arresto. “Il Revamping ha stabilito prima di tutto, che l’iter seguito per il progetto è stato corretto, nonostante quello che varie volte era stato detto in diverse sedi – ha commentato Francesco Lunghi, sindaco di Monselice - In secondo luogo, viene accertato che il Revamping porterà con sè un sensibile miglioramento ambientale e che l’impatto paesaggistico della nuova torre sarà decisamente contenuto. Inoltre, accogliendo il ricorso di Italcementi, la sentenza del consiglio di stato fissa un altro punto importante e assolutamente nuovo: è stata fissata una data di termine dell’attività e di dismissione dell’impianto”. Ora infatti, è ufficiale che tra 28 anni Italcementi chiuderà per sempre i suoi battenti a Monselice, ripristi-
nerà l’area e la restituirà alla comunità. “Nella storia, non era mai accaduto di fissare un termine come questo – ha continuato il primo cittadino - Tanto per fare un esempio, non esiste una data certa di fine attività per la cementeria di Monselice e per la cementizillo di Este. Anche per questo motivo, ritengo che questa sentenza abbia sancito la prevalenza della legge e della ragione sull’emotività del momento. Certo, adesso bisogna porsi la classica domanda: e ora? Io penso che la crisi economica che stiamo attraversando sia la peggiore dal dopoguerra, una crisi di sistema che ha colpito le radici stesse della nostra società, mettendo in discussione equilibri e certezze che credevamo consolidati e certi, e che invece stanno mutando di continuo. Credo che questa sentenza dia a Monselice e a tutto il territorio, una speranza importante per il futuro, perchè una multinazionale ha deciso di investire in questa zona e non di esportare lavoro e manodopera all’estero come invece fanno moltissime aziende”. L’investimento previsto per il revamping è di circa 160 milioni di euro, almeno metà dei quali verranno destinati ad aziende locali: significa un valore di com-
ETERNIT : UNA MINACCIA DA RIMUOVERE
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18 anni dalla legge che l’ha messo al bando, l’amianto è ancora diffusissimo nel nostro territorio. Pur non essendoci l’obbligo di sostituirlo, in ogni caso, la sua rimozione diventa obbligatoria e addirittura imposta in caso di deterioramento. A tutti i proprietari di coperture in eternit prima o poi converrà fare i conti con la messa in sicurezza dei tetti, senza per forza aspettare accertamenti da parte dei Comuni e degli enti preposti. Le soluzioni ci sono già, sia per le piccole superfici attraverso l’autorimozione, sia per le superfici medie attraverso i Gruppi d’Acquisto Solare, sia per le grandi coperture con interventi a costo zero. Per questo lo Sportello Energia dei Bacini Padova 3 e Padova 4 di Legambiente ha organizzato due convegni con la partecipazione dei Medici del lavoro dello Spisal-Ulss che hanno illustrato innanzitutto i rischi connessi all’esposizione da amianto e il quadro normativo vigente, per chi ci vive o lavora sotto ma anche per la popolazione in genere. Sono state date informazioni sulle procedure per l’autorimozione e la micro raccolta. I Bacini Padova 3 e Padova 4 offrono infatti i servizi per la bonifica di superfici fino ai 75 mq, fornendo ai proprietari interessati il Kit completo per l’autorimozione, in modo da poter ridurre di molto i costi di smaltimento. Alcuni Comuni inoltre aiutano i cittadini volenterosi, con contributi a fondo perduto: è il caso del territorio della Saccisica dove vengono dati tra i 150 e i 250 euro di incentivo ai residenti per la micro
Un particolare del progetto Revamping nello stabilimento di Italcementi a Monselice, un caso molto dibattuto che ha provocato profonde divisioni e spaccature
messe di circa 80 milioni di euro nei prossimi due anni. “Inoltre, la realizzazione del progetto revamping porterà con sé anche altri vantaggi per il nostro territorio, con la realizzazione di opere pubbliche che verranno fatte in collaborazione con Italcementi – ha concluso Lunghi - Da ultimo, ma certamente non meno importante, c’è l’aspetto sociale del provvedimento, quello che riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro. Gli operai di Italcementi sanno benissimo che la loro
occupazione era a rischio proprio in caso di bocciatura del progetto Revamping. Ora che questo pericolo è stato scongiurato, mi auguro che gli animi si rasserenino. Su questo argomento in città c’è stata una profonda spaccatura, ora che su questa storia è stata scritta la parola fine, spero che si cominci tutti insieme a ragionare sul futuro e sul modo migliore di gestire questo progetto, senza continuare una ‘guerra’ che non avrebbe più senso”.
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA con il patrocinio di:
raccolta. Nel corso della serata è stata presentata la nuova campagna della Provincia “Eternit Free”. Questa iniziativa, sviluppata da Legambiente e Azzero CO2 su scala nazionale, ha l’obiettivo di promuovere la sostituzione di tetti in eternit con impianti fotovoltaici beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato. Il nuovo Conto energia in vigore dall’1 giugno 2011, introduce infatti un meccanismo di incentivazione molto vantaggioso per chi sostituisce le coperture in eternit dei capannoni industriali o agricoli con impianti fotovoltaici. Sul territorio padovano sono già 60 i capannoni che hanno chiesto di aderire all’iniziativa, che prevede per piccole superfici la creazione di un Gruppo d’Acquisto specifico per l’abbattimento dei costi, mentre per tetti con dimensioni maggiori (sopra i 2.500 mq) si potrà contare su di un fondo di investimento che realizza l’intervento a costo zero per il proprietario mantenendo il E.M. diritto di superficie per 20 anni.
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18 Mondo scuola
Noi e gli altri 11
Associazione “I Carraresi” Francesco Silvestrin segue da anni le accoglienze in Italia dei bambini orfani Ucraini
“Genitori in prestito”, il valore dell’affido Gli studenti padovani realizzeranno il prototipo, per farlo verranno coinvolti in una “impresa formativa”
di Emanuele Masiero
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ogliamo soffermarci sull’accoglienza di bambini. Ma per una volta non ci concentreremo sulla gestione italiana delle richieste o sulla normativa da seguire per avere la possibilità di accogliere un bambino. Tenteremo di far invece luce sul rapporto che si crea tra il figlio in affido temporaneo ed i “genitori in prestito” per capire quanto sia forte e importante il legame che si instaura nel tempo. Abbiamo chiesto lumi a Francesco Silvestrin, Presidente dell’associazione “I Carraresi Onlus” di Due Carrare, che da anni segue le accoglienze in Italia di bambini orfani ucraini. Presidente, prima di tutto, la vostra attività sta proseguendo con successo? “Direi assolutamente di si. I risultati in termini di accoglienze ci danno ragione e ormai siamo certi di aver intrapreso la strada giusta. Quello che ci conforta veramente è il rapporto che si crea tra genitori e bambini accolti. E’ qualcosa di speciale”. Vorremmo parlare proprio di questo aspetto. Cosa può dirci? “Volentieri. Ormai quando si parla di accoglienza, l’attenzione è subito rivolta alla possi-
bilità di avere, anche se per periodi limitati, un bambino. Ma prima ancora di parlare di questo aspetto bisognerebbe avere chiaro cosa succede “dopo”. Quando il bambino arriva a casa si apre davvero un nuovo capitolo e il percorso che pareva semplice e collaudato non può dirsi concluso e mette a dura prova le famiglie”. Cosa devono affrontare i genitori “in prestito”? “Prima di tutto preciso che questo vale per tutti i bambini del mondo. Nel caso dei paesi dell’est ed in particolare per l’area geografica dell’Ucraina da noi conosciuta, la questione “famiglia” diventa ancora più rilevante. Il bambino, grande o piccolo che sia, in patria non ha figure di riferimento, e quando arriva in Italia per la prima volta stravolgendo il proprio ambiente di vita, trova una nuova lingua, e un nuovo approccio alla “famiglia” da parte delle persone che lo circondano”. Che consigli si sente di dare? “È importante che i genitori affidatari sappiano immedesimarsi nel figlio, che dedichino tutte le attenzioni ed il tempo possibile alla conoscenza del bambino e alla “scoperta”
del proprio ruolo genitoriale anche se parziale. All’interno della famiglia si deve creare un forte attaccamento per non ridurre il tutto ad alcuni mesi di ferie”. E come si può fare? “In primo luogo è necessaria una ricerca della vicinanza tra la persona attaccata e la persona che offre attaccamento. Prendiamo ad esempio la relazione tra madre e figlio: ogni bambino vuole essere sicuro della sua presenza e, per sentirsi tranquillo, la tiene per mano, la abbraccia oppure la vuole a portata di sguardo. Per contro, quando c’è una separazione, il bambino “protesta” perchè non si sente sicuro e perde la garanzia di attaccamento: pensiamo ad esempio ai primi giorni all’asilo dove i bambini spesso piangono per la paura e la tristezza”. Quindi su cosa devono puntare le famiglie affidatarie? “Dobbiamo sforzarci di creare una base sicura da cui partire, cioè la particolare atmosfera di sicurezza e di fiducia che si instaura tra genitore e figlio in una condizione normale. Anche in questo caso non si tratta di una que-
stione d’età: un adolescente per esempio, non sarà esente dal bisogno di attaccamento. Per affacciarsi al mondo esterno in modo sereno avrà bisogno di sentirsi sicuro e di poter ritornare sapendo che sarà ancora il benvenuto”. E come ottenere questa “base sicura”? “Purtroppo non c’è un decalogo di buone pratiche o una formula magica da pronunciare. Anzi, è ovviamente il contrario. Seguendo uno schema ben preciso, il risultato non è garantito. Ogni bambino è diverso dagli altri e avrà necessità particolari. Ma di certo la base su cui lavorare è uguale per tutti: i bambini desiderano sentirsi amati”. Questi concetti valgono lo stesso anche per i bambini accolti? “Assolutamente. Anzi valgono ancora di più. La famiglia è senz’altro il bene più importante per un bambino accolto”. Perché? “Primo perché rappresenta un amore
che in molti casi non hanno mai avuto. Un’esperienza nuova e senz’altro appagante. Secondo, perché per tutta la loro vita sono stati abituati ad avere qualcosa in cambio di qualcos’altro. Non gli è mai successo di ricevere un bene o un’emozione senza dover corrispondere qualcosa come controvalore. Realizzare di aver trovato una famiglia che ti ama solo perché esisti, è davvero qualcosa di speciale. Una sensazione nuova e incredibile, con la consapevolezza di aver avuto una seconda possibilità davanti ad una vita cruda e difficile”. E se qualche famiglia fosse interessata? “Nulla di più semplice. La nostra associazione organizza momenti d’incontro conoscitivi ed è a disposizione delle nuove famiglie per costruire un percorso di accoglienza. Basta telefonarci al numero 348.8590998 o mandare una e-mail all’indirizzo associazione. deicarraresi@yahoo.it”.
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22 12 Personaggio Danilo Montin Autore della raccolta di racconti umoristici “I Salvadeghi”
Quando ridere di gusto significa anche ricordare
La copertina de “I Salvadeghi” e Danilo Montin
Un mondo di uomini comici vittime dell’equivoco può far riflettere sulla perdita dell’ingenuità
di Mauro Gambin
Q
uanto fa bene ridere? “Molto”. Quanto è difficile far ridere? “Non è complicato ma non è nemmeno semplice, è tuttavia necessario”. Il rapido botta e risposta è stato l’incipit di un’intervista a Danilo Montin sul suo ultimo libro. In quarta di copertina ha indicato le motivazioni del testo: “Le narrazioni de “I salvadeghi” sono state scritte per stimolare buon umore”. Dunque, Montin, l’obbiettivo di questi racconti è fare ridere? “Far ridere certo ma anche far riflettere su un mondo che sta sparendo. Un mondo più ingenuo e forse per questo più spietato, popolato di figure nate “stambe” e per questo diventate oggetto di scherzi che poi sono diventati aneddoti e infine racconti. Molte delle storie che racconto in questo libro sono episodi di vita vera, tempo fa in molti li conoscevano, appartenevano alla comunità, ma oggi la me-
moria collettiva va sparendo. E’ sempre più spiccato l’individualismo. Il libro serve anche a questo, a colmare questo vuoto che progressivamente si va formando”. I “salvadeghi” dunque sono questi personaggi: selvatici, rustici, ignoranti e abbruttiti dalla vita tanto da diventare comici? “No salvadeghi in realtà era una rivista locale che un tempo era editata dalla tipografia Piovan qui di Este. Il nome si prestava bene all’intonazione dei miei racconti e ai personaggi raccolti e descritti in forma caricaturale. Dunque l’ho preso a prestito per la prima pubblicazione del 1973”. L’edizione che Montin ha recentemente pubblicato, infatti, è “I salvadeghi 2” e segue a quarant’anni di distanza la prima raccolta di racconti umoristici. Come mai così tanto tempo tra i due libri?
“In mezzo ci sono stati altri racconti, non propriamente comici. La mia curiosità mi porta ad indagare le vecchie usanze locali e le tradizioni che vanno sotto il nome di folklore. Così sono nati “Squarci di vita – Este e il suo mandamento fra storia e folclore” del 1977 e “Dall’albero della memoria, storie, leggende, filastrocche, canzoni e usanze dell’estense del 2004” Direi che è proprio questo il mio campo di indagine, il locale, quello che non si è mai spostato, quello che viene e veniva identificato con il “posto” e che dunque a tutti gli effetti appartiene al paesaggio”. L’uomo appartiene al paesaggio? “Cioci Teston, appartiene al paesaggio di Este del dopoguerra. In realtà si chiamava Cirillo Malatesta, famoso per avere una testa deforme e una forza sovraumana. Intelligenza niente. Questo, e alcune indiscrezioni sulla sua vita privata, sono bastate per renderlo un per-
CHI È Danilo Montin è nato a Este nel 1942. Ex agente di commercio oggi è in pensione. Nella sua carriera di scrittore ha pubblicato quattro libri: due edizioni de “I salvadeghi”, “Squarci di vita” e “Dall’albero della memoria”. sonaggio pubblico, vittima di un Gossip spietato anche se pudendo e ingenuo. Ma ogni luogo ha i sui Cioci Malatesta, Piero Mato, Toni Teston. Dino Durante, nel suo “El strologo vicentino”, aveva inserito “Gigetto el Mona”, un personaggio di fantasia ma paradigmatico del “veneto” del pre-boom economico: ignorante, ingenuo, facile all’equivoco e per questo soggetto ad essere deriso. I “mati” o i “mona” delle nostre parti hanno sempre segnato il confine oltre al quale non andare: “Varda che te diventi come…”, “Varda che vien torte…”, sì, sono stati una sorta
di exempla, degli avvertimenti oltre ai quali sarebbe stato opportuno non andare per non incontrare il “mostruoso” o l’imbarazzo che provoca il riso degli altri. In questo il prendersi in giro, può essere molto aducativo”. Chi sono gli altri personaggi del suo libro? “Ci sono personaggi veri, come Cioci, altri di fantasia come il meridionale Mezzasalma vittima di continui equivoci perché non conosce il veneto, poi Giacomin Grasipola e i personaggi strambi come Angelon, Armido el macelaro o la Jole Bombasona”.
Cultura provinciale 23 13 Al Palazzo della Ragione e al Centro San Gaetano Padova Esposte 110 opere fino al 15 luglio
Un secolo tra realtà e immaginario
MINICI ZOTTI
De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento italiano eccezionalmente insieme La locandina dell’esposizione
di Laura Organte
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on l’arrivo della bella stagione la proposta culturale padovana entra nel vivo: circa 110 opere fra le più belle e preziose dell’arte contemporanea italiana costituiranno il cuore della mostra “De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento, un secolo tra realtà e immaginario”, in esposizione fino al 15 luglio nella suggestiva cornice di Palazzo della Ragione e, con un eventosatellite, al Centro Culturale San Gaetano. Il “Salone”, la spazio pensile più grande e affascinante d’Europa, costituirà lo sfondo per quadri e sculture di circa sessanta artisti il cui enorme valore è riconosciuto a livello internazionale: tra questi, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Ottone Rosai, Luigi Veronesi, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Mario Sironi, Giuseppe Capogrossi, Virgilio Guidi, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Giò Pomodoro, Piero Manzoni, Enrico Baj. L’evento artistico è ideato e organizzato da Gruppo Icat, agenzia di comunicazione e marketing di Padova in collaborazione con il Comune di Padova ed è curato da Lorenzo
EVENTI E MOSTRE
Respi, che ha avuto l’arduo compito di selezionare le opere in esposizione tra le moltissime che costituiscono il patrimonio della collezione Mazzolini. Di proprietà della Diocesi di Piacenza-Bobbio, la collezione si caratterizza per l’imponenza del suo patrimonio, formato da 872 opere tra dipinti e grafica e 27 sculture di arte contemporanea, suddivisa tra primo e secondo Novecento. Altro elemento che la contraddistingue è l’eclettismo, dato dalla sua genesi. La raccolta è stata spesso legata a logiche occasionali, dovute alle professioni dei collezionisti e all’incontro con Domenica Rosa Mazzolini, signora piacentina tuttora vivente, che ha donato la collezione alla sua diocesi. Di questo prezioso patrimonio sono stati selezionati circa 110 dipinti e sei sculture, ritenuti i più rilevanti dal punto di vista artistico dal curatore della mostra padovana. Per tutta la durata dell’evento espositivo, la visita alla sala centrale del San Gaetano offrirà la possibilità di ammirare gratuitamente due sculture del celebre artista Giò Pomodoro. a cura di Laura Organte
LA SCIENZA DIVENTA INTERATTIVA Sarà aperta fino al 20 maggio l’undicesima edizione di “Sperimentando”, la mostra interattiva per imparare divertendosi allestita all’Ex Macello di via Cornaro. Con il sottotitolo È questione di equilibrio si illustra il tema degli equilibri nei più vari aspetti. Sono previsti per i visitatori più giovani esperimenti sui cinque sensi e, per i più esigenti, poster e apparati per illustrare le più avanzate ricerche in fisica con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
L’ARTE DI BOSCOLO NATTA C’è ancora qualche settimana per vedere la mostra dedicata a Domenico Boscolo Natta nel decennale della scomparsa dal Comune di Padova. Una importante retrospettiva, allestita al Centro culturale San Gaetano fino al 13 maggio, che darà la possibilità a grande pubblico di ammirare una serie di opere ad olio di grandi dimensioni, molte delle quali poco note o esposte in rare occasioni, fatte uscire in occasione dell’evento dallo studio del maestro. Conviene dunque approfittare delle ultime settimane dell’esposizione per conoscere da vicino l’artista.
IL LAVORO E’ UN BENE COMUNE Il lavoro, tema oggi più che mai alla ribalta dell’attualità, sarà in mostra fino al 24 giugno al San Gaetano in occasione dell’esposizione storica sul lavoro e sulle lotte condotte dai metalmeccanici, dalla Fiom e dalla Cgil per il riscatto del lavoro nel lavoro. Dipinti, manifesti, foto e testi scritti riprodurranno la marcia del lavoro: dal 1901 al 2011. La mostra, costruita da operai e artigiani, illumina la fatica, l’orgoglio, le lotte, le conquiste, le sconfitte, i diritti, la dignità del lavoro, documentando anche i periodi più bui per il lavoro.
De Chirico, “Maestoso Silenzio”
La prima, il “Sole produttore”, è un’opera del 1974-75 in marmo nero del Belgio ed è particolarmente pesante: «Se questa scultura fosse stata posizionata all’interno del Salone di Palazzo della Ragione - racconta Claudio Capovilla, presidente di Gruppo Icat -, avrebbe esposto il pavimento a pericolose sollecitazioni. D’accordo con il Comune di Padova, pertanto, si è deciso di individuare una
collocazione alternativa, nel pieno rispetto dell’edificio monumentale. La scelta naturale è ricaduta sul San Gaetano, vera e propria officina artistica e culturale della città, che potrà essere valorizzata e valorizzare la coppia di marmi neri». Oltre al “Sole produttore”, il San Gaetano ospiterà lo “Studio per albero”, anch’esso in marmo nero del Belgio, risalente alla metà degli anni Settanta.
Museo Precinema su Dickens in Italia
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el 2012, in occasione del bicentenario della nascita di Charles Dickens, il Museo del Precinema collezione Minici Zotti, un Museo “vittoriano”, propone una mostra relativa al viaggio in Italia, realizzato da Dickens tra il 1844 45. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 23 giugno, comprende una serie di vetri fotografici per Lanterna Magica, prodotti all’epoca da fotografi inglesi, che mostrano le città italiane che Dickens aveva visitato e altri vetri che illustrano i suoi racconti più noti. Durante il periodo della mostra, verranno proiettati in DVD, “The Marley’s Ghost” e “The Chimes”, i primi due noti racconti di Natale, riprodotti dai vetri originali per Lanterna Magica della Collezione Minici Zotti. La mostra, dal 6 al 13 ottobre 2012, verrà ospitata alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone. L.O.
Musei Civici agli Eremitani. Fino al 17 giugno una sessantina di opere esposte
Se il collezionismo guarda al grande mercato dell’arte U
n incontro inusuale, quello tra patrimonio museale e mercato antiquario, avrà luogo nelle sale per le esposizioni temporanee dei Musei Civici agli Eremitani in occasione della mostra “Ospiti al museo”, evento che che suggerisce una riflessione sul collezionismo e diventa occasione imperdibile per ammirare e confrontare lavori di grandi artisti veneti. Fino al 17 giugno sarà infatti possibile ammirare una sessantina di opere tra dipinti, sculture e bronzetti di grandi artisti, fra i quali Jacopo da Montagnana, Andrea Briosco, Alessandro Vittoria, Paolo Veronese, Palma il Giovane, Padovanino, i Liberi, Giulio Carpioni, Francesco Guardi e molti altri. Committenti, collezionisti e mercato dell’arte hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nel determinare gli sviluppi della produzione artistica, stabilire le sorti dei suoi protagonisti, delineare i destini delle singole opere: talvolta confluite in raccolte museali destinate alla pubblica conservazione e fruizione, talaltra riservate al godimento privato o fluttuanti di collezione in collezione, di antiquario in antiquario, ancora alla ricerca di una collocazione definitiva. E tra queste ultime non mancano curiosità o novità, originali ritenuti perduti o addirittura autentici capolavori, che il pubblico è ancora in attesa
Un’opera del Padovanino esposta a “Ospiti al Museo” di poter ammirare. Se dunque i depositi dei musei e le grandi collezioni private possono ancora svelare opere sconosciute ai più, è d’altra parte il mercato una linfa vitale per la storia dell’arte e i suoi sviluppi futuri. La mostra è assolutamente nuova per impostazione, le collezioni museali, per la prima volta, sono chiamate a dialogare e a confrontarsi con il “mercato dell’arte” e in particolare con una serie sceltissima di opere - degli stessi autori e dello stesso contesto
artistico - attualmente disponibili presso alcuni fra i più noti e importanti antiquari del panorama nazionale. Accanto ai lavori che il Museo custodisce e tutela, tramandandoli ai posteri, evitando la dispersione e talvolta l’oblio e consentendo la formazione di un’identità collettiva, ecco dunque esposte opere che, per destino o scelte differenti, si muovono in ambito privato, ma che permettono uno stimolante confronto e offrono nuove occasioni di riflesL.O. sione e conoscenza.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna
Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano
“P
otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio
anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi
di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.
EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”
U
n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di
questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come
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‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti
da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.
Il Veneto in primo piano 25 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde
L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N
on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-
IL CASO
lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-
ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese
e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.
TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI
T
assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo
anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.
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26 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà
Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir
V
ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e
rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.
Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani
OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progetti del Cesvitem: bastano 20 euro al mese per regalare un futuro migliore, a lei e al suo popolo. Per informazioni visita il sito www.cesvitem.org o chiama lo 0415700843 Ce.Svi.Te.M. Onlus
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sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in
questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.
Problema esodati
SI CERCA UNA SOLUZIONE
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roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.
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Veneto in primo piano 9 28 Il Veneto in primo Ilpiano Turismo
NEWS
Balneazione I dati della Regione a seguito dei monitoraggi
Promossa a pieni voti l’acqua veneta di Ornella Jovane
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’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte dà l’annuncio e il collega al Turismo Marino Finozzi se ne rallegra entusiasta. La questione riguarda la qualità dell’acqua dei mari, dei laghi e in generale di balneazione che risulta eccellente al 91 per cento nel Veneto. “Tutti devono sapere” ripete l’assessore veneto in vista dell’imminente stagione estiva e dell’arrivo dei vacanzieri nelle nostre spiagge e località turistiche. “I nostri turisti - commenta Finozzi - cercano, vogliono e hanno diritto di pretendere la qualità dell’acqua di balneazione. Invito tutti i nostri tour operators a diffondere i dati assieme alle loro proposte”. I dati sono quelli ufficiali della Regione a seguito di controlli e monitoraggi realizzati nel corso degli anni e diffusi in prospettiva della stagione balneare 2012, ormai alle porte. Nel Veneto, dunque, il bagno dei turisti sarà in acque eccellenti al 91 per cento - non solo in spiaggia ma anche al lago o nei fiumi - buone per il 6 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle) e sufficienti per il 3 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle). “All’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, - assicura l’assessore Conte - tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”. “Il Veneto - fa osservare - ha già largamente raggiunto l’obiettivo che impone la normativa europea 2006/7/CE che tutte le acque di balneazione dovranno essere dal 2015 almeno di qualità sufficiente. Con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008-2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012 in Veneto risulta che nessuno dei punti in campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa”.
NEWS
G
Il 91 per cento delle acque balneabili in Veneto è eccellente, il 6 per cento buona e il 3 per cento sufficiente
L’eccellente qualità dell’acqua balneabile alimenta buone aspettative per la stagione turistica estiva I controlli anche quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, saranno svolti dall’Arpav in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto. “Un impegno fattivo e rilevante - fa presente il Contrammiraglio Tiberio Piattelli, Direttore Marittimo del Veneto - per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte fa sapere che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione. Del resto - aggiunge - il turismo balneare, con oltre 145 km di coste, è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto. “Abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per il turismo, tra spiagge marine e litorali del Lago di Garda - commenta Finozzi - rispetto alle quali la riconosciuta
qualità delle acque è un elemento essenziale”. “Dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche , che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro - prosegue il suo ragionamento l’assessore - le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77 per cento del totale. Avere le acque a posto, anzi di qualità è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”. Il direttore dell’Arpav, Carlo Emanuele Pepe, ha sottolineato come 7 anni di risultati favorevoli possano far guardare al futuro in termini ottimistici e ha ricordato che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul Lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012, inziando dalla fine di aprile, la raccolta di 104 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’Arpav, www. arpa.veneto.it, saranno disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione in tempo reale.
Ospitalità
UN PROGETTO PER RENDERE IL VENETO FRUIBILE DA TUTTI
U
n turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, alimentari e a tutte le situazioni dove anche solo l’accoglienza di bambini e di anziani comporta un’ospitalità capace di soddisfare le particolari richieste. Un turismo insomma per tutti: è l’obiettivo di un innovativo progetto grazie al quale il Veneto vanta in Europa il suo primato, come regione pilota. Se ne è parlato nel corso di Gitando All, l’evento che si è svolto alla Fiera di Vicenza a fine marzo scorso, un’amplissima sezione dedicata all’ospitalità per tutti nell’ambito del salone dedicato al turismo e al tempo libero Gitando. “Non sono le persone che devono “superare” le loro disabilità, ma è il territorio che deve diventare accessibile a tutti”. ha affermato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi all’apertura della seconda edizione dell’Agorà della Solidarietà, intervenuto assieme al direttore generale della Fiera Corrado Facco, al presidente dell’asIl turismo dell’accoglienza sociazione Village per tutti prevede nuove for all Roberto Vitali competenze e al presidente del professionali, tra cui Centro servizi per il quella del sorriso volontariato Csv, che organizza l’iniziativa, momento di incontro e di confronto tra le varie realtà del volontariato italiano. “Trasformare il Veneto in modo da renderlo fruibile a tutti - a osservato l’assessore Finozzi - è anche un affare economico, perché dà una spinta ulteriore ad un settore, quello dell’accoglienza, che anche lo scorso anno ha raggiunto risultati da primato e dove il Veneto rappresenta la maggiore realtà italiana. In proposito bisogna considerare che solo in Europa sono almeno 60 milioni le persone che hanno problemi di difficoltà motorie, sensoriali e nutrizionali. Ma non è solo questo, perché significa aiutare nel contempo i residenti e creare posti di lavoro”. L’economia dell’ospitalità richiede tuttavia nuove professionalità e nuova formazione. In questo contesto l’assessore veneto all’Istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha sottolineato l’esigenza di formare “professionisti del sorriso”. “Gli operatori - ha ricordato - mi hanno evidenziato la necessità di formare al sorriso, che non è un paradosso, ma un O.J. fattore vincente della politica dell’accoglienza”.
Turisti stranieri
GLI UCRAINI SOGNANO LE VACANZE IN VENETO
li ucraini sognano il Veneto quando pensano alle loro vacanze, estive e al mare soprattutto ma non solo. E’ la conclusione cui è giunto l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a seguito delle manifestazioni d’interesse espresse dai locali in occasione della 18esima edizione dell’Ukraine international traverl et tourism exhibition, il più importante salone delle vacanze ucraino. Il Veneto vi ha partecipato per proporre la propria offerta turistica sia estiva sia per tutto il periodo dell’anno. E ha riscosso, sorprendendo positivamente anche gli
operatori del settore presenti, un ottimo successo che è stato valutato anche dalla lunghezza della coda formata dagli ucraini interessati a conoscere le soluzioni di vacanza made in Veneto. La regione che quest’anno ha ottenuto il primato in Italia per quanto riguarda il turismo ha saputo catturare l’interesse degli ucraini in particolar modo per il pacchetto vacanze orientato al mare, ma anche la montagna in inverno ha saputo esercitare il proprio fascino così come le città d’arte. Località irresistibili ma anche prodotti inimitabili, oggetto di
desiderio di molti aspiranti turisti dell’est attratti dal Veneto anche per questioni di shopping. “C’è anche la voglia di shopping e di made in Italy - ha commentato l’assessore - che in questo Paese che si sta affacciando prepotentemente sui mercati occidentali è rappresentato proprio dal miglior fashion delle aziende Anche i negozi venete”. Del resto le presenze degli ucraini in Veneto sono in costante crescita negli ultimi anni anche se complessivamente e i prodotti made in di fronte ai circa 63 milioni e mezzo di presenze complessive, Veneto “catturano” gli stranieri risultano essere ancora un numero contenuto.
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12 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese
Tanti auguri Klimt
In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò
I
l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.
A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland
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ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.
Intervista a Vittoria Chierici
Vittoria Chierici
N
ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale
L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,
ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.
Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo
con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.
34 24 Sì, viaggiare MARCHE
Dormire (e sognare) fra le opere d’arte
WEEK END DELL’EDUCAZIONE
Q
uesta è proprio bella: Vittorio Sgarbi l’ha classificato fra le 26 opere d’arte selezionate per la Biennale non trasportabili a Venezia. L’Alexander Palace Museum Hotel, unico albergo italiano nella Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa, è una creazione unica nel suo genere. Un’opera d’arte nel suo complesso, appunto. Da Biennale. “Una performance permanente - lo ha definito il suo eccentrico proprietario e ideatore, il conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso”. Nove piani di arte contemporanea, con 63 stanze firmate da 75 artisti diversi, affacciati sul lungomare di Pesaro. Dove l’albergo-museo è “annunciato” dalla stele alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi. Un luogo bizzarro e seducente, unico. “La modestia è dei modesti”, dice il conte (che è stato anche ambasciatore d’Italia in Bolivia) mentre descrive la stele con alle sue spalle un esercito di manichini rosso fuoco che lo scrutano con occhi lucenti. L’Alexander era un vecchio albergo anni ‘60. la cenerentola del gruppo di hotel di Marcucci Pinoli, che vanta altre strutture importanti a Pesaro e a Urbino. Ora l’Alexander è il fiore all’occhiello del gruppo. E’ diventato lo sfondo originale e unico di opere create da Giò e Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Simon Benetton, Primo
Come aperitivo, conversazioni sull’educazione, e poi ospiti a cena. L’invito viene dal conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che prosegue la sua crociata a favore dell’educazione e dello stile. Ogni settimana organizza all’Alexander degli incontri con personaggi che si distinguono per cultura, stile, savoir faire. Vi sono ammesse solo 10 persone alla volta che avranno così modo di confrontarsi con i relatori e potranno poi proseguire la conversazione a tavola, suoi ospiti. Per conoscere date e tema degli incontri, e prenotarsi, basta telefonare allo 0721 3441 o mandare una mail a alexander@viphotels.it Non solo, sempre con la primavera partono all’Alexander Museum Palace Hotel gli Week End dell’Educazione. Lo scopo? Far diventare questo straordinario Art Hotel affacciato sul lungomare pesarese il luogo in cui si ritrovano persone che condividono valori di educazione, eleganza, senso del bello, amore per l’arte e la cultura. In programma incontri su questi temi, piacevoli conversazioni, tanto relax. Due coppie, fra i partecipanti, a sorteggio, saranno ospiti. SOPRA: IL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI NELLA PISCINA DELL’HOTEL; A DESTRA LA STELE DI CUCCHI E UNA CAMERA; PIÙ SOTTO: I FAMOSI MANICHINI, LA RECEPTION E LA PISCINA AL CREPUSCOLO. SOTTO: ALTRE IMMAGINI DELL’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL, LO CHEF MARCO DI LORENZI E UN SUO PIATTO
Formenti, Nanni Valentini e da tantissimi altri artisti, amici del conte (artista pure lui...). Il bello è che in ogni camera si può entrare attraverso il sito www.alexandermuseum.it Le parti comuni sono state decorate da altri 25 artisti. Ad essere decorate non sono soltanto le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sè stante, realizzata con diversi materiali
(dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al decoupage). Le opere d’arte adornano ogni angolo dell’albergo, anche l’esterno, dove la piscina per un gioco di altezze, si confonde con l’orizzonte del mare. L’anno scorso, durante il Festival della felicità di Pesaro, Margherita Hack ha scritto: “Ho dormito in uno splendido museo di arte moderna”. Mentre per Marcello Veneziani all’Alexander si sogna da svegli e ci si sveglia nel sogno... Il bello è che i prezzi non sono inavvicinabili: per dormire in doppia, con prima colazione (buffet di prodotti marchigiani),
si parte da 120 euro per due persone (non in agosto...). Il modo migliore per approcciare questa realtà è andarci a cena. Sì, perchè il conte ha avuto l’accortezza di aprire il ristorante anche agli esterni. Durante la settimana cena a la carte (prezzo medio sui 25 euro, bevande escluse), il venerdì e il sabato buffet a prezzo fisso (molto ricco, fidatevi) a 23 euro. Il mercoledì serata sorpresa a 23 euro. Dalla sala da pranzo, molto minimal, luminosa e “marina” si vede l’orizzonte del mare perchè il conte ha calibrato l’altezza delle vetrate. Lo chef è Marco Di Lorenzi, pesarese già allievo di Mei al Four Season.
Esprime le sue qualità con una cucina basata sulla qualità della materia prima e sulla freschezza. Propone anche aperitivi, cocktail e finger food a bordo piscina. Il suo piatto preferito è la composizione d’astaco (così i pesaresi chiamano l’astice), buona anche l’insalata di bottarga col pecorino sardo. Nei buffet trionfano il pesce fresco, la carne e i formaggi marchigiani. “I dolci poi - dice Di Lorenzi - sono da sempre la mia specialità”. Alexander Museum Palace Hotel viale Trieste 20, Pesaro 0721 34441 www.alexandermuseum.it
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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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CANTONATE L’ECCESSIVO BISOGNO DI SICUREZZA E DI ABITUDINI CONSOLIDATE, PER METTERVI IN GIOCO CON LEGGEREZZA E ALLEGRIA · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI E LEGGERI. TENDERETE QUINDI A PREDILIGERE SPORT DOVE LA PRONTEZZA DI RIFLESSI AVRÀ LA MEGLIO SULLA RESISTENZA
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DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE L’INTERVENTO
Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir
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L
Campolongo
L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 FASCINO
e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1
professionalità risultati
E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).
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PARTNER VI SOLLECITERÀ AD ESSERE MENO RIGOROSI E PIÙ ELASTICI, MENO PUNTIGLIOSI E PIÙ GIOCOSI. SEGUITE I SUOI CONSIGLI· S ALUTE RINFORZATE LE ZONE DEL CORPO PIÙ A RISCHIO IN QUESTO PERIODO, COME I BRONCHI E LA COLONNA VERTEBRALE. SÌ AL PILATES
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LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE
La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011
igiene
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
Territorio
AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ
Chioggia
Sanità
TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.
cortesia
Economia
Provincia
CONRIBUTO AFFITTI
Regione
POLITICA
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PRIMO PIANO
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SOLIDARIETÀ
SCUOLA
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INTORNO A NOI
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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?
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Il caso 6 EVaVood Intoppi per YZa BdciZ ^ iZhdg^ la riscossione YZaaV <gZX^V Vci^XV 43 dei bonuseV\# gas
VELA
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10-14
MOSTRE A PADOVA
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Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.
di Chioggia
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www.lapiazz
aweb.it
Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto
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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA
EDITORIALE
Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione
Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II. eV\# 21
PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO
di Alessand
Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto
G
ro Abbadir
randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne
Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta e tra la compattezza Velocità i diversi partiti e nel Veneto orientale. i gruppi politici del partito nella eV\# 28 passata esperienza sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe di Tiozzo, “di un decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino ra prodi Venezia. Ma l’arte parte del partito. anco- si appresta coeso, con idee ben chiare, che le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa tutti i veneti. Si su la creazione di per scheletri pensi alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3
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i padroni di casa a loipersdorf hanno da proporvi delle calde offerte estive. richiedete le interessanti riduzioni per bambini nelle nostre strutture di soggiorno.
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Family summer à la Loipersdorf un soggiorno estivo a loipersdorf permette di staccare la spina dalla vita quotidiana e lasciarsi andare nelle spa più diversificate d‘europa. Novità di quest´ estate: le famiglie nel periodo dal 30 Giugno. - 9 settembre avranno lo sconto del 15% sul prezzo di entrata nella struttura termale! Per i bambini c‘è un sacco di intrattenimento nel campo avventura dove potranno vivere la loro propria , grande avventura! www.therme.at