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Il disagio di Mezzavia: “Chiediamo sicurezza”, in arrivo una ciclabile

I cittadini lamentano il traffico pericoloso ma anche i parcheggi selvaggi, ecco la soluzione del Comune

Una nuova pista ciclabile per il quartiere di Mezzavia. Questa la soluzione prospettata dall’amministrazione comunale nel corso di un incontro con i residenti tenutosi nell’ambito del ciclo serate “Il Sindaco Incontra” un sala consiliare per presentare la proposta della ciclabile e promuovere l’ascolto dei cittadini.

I cittadini da tempo chiedono attenzione e soprattutto una soluzione definitiva all’annoso problema causato da uno delle zone a più alto transito di veicoli per la vicinanza alla strada regionale del Santo da una parte e alla zona industriale dall’altra. “Siamo soffocati a casa nostra, costretti a fare i conti tutti i giorni con auto che sfrecciano veloci, parcheggi selvaggi e mezzi pesanti. Chiediamo sicurezza”. Tra le richieste avanzate da almeno un’ottantina di residenti che hanno incontrato il sindaco Marco Schiesaro. Ciascuno ha illustrato i quotidiani disagi e la realizzazione di opere pubbliche che mancano alla riduzione dell’elevata mole di traffico in particolare pesante. Durante la serata l’amministrazione comunale ha voluto presentare una possibile soluzione. L’idea è quella di realizzare una pista ciclabile che collegherà Terraglione a al quartiere Bragni, attraversando il quartiere Mezzavia.

“Abbiamo pensato di cogliere una storica richiesta dei residenti di Mezzavia, soprattutto ragazzi e lavoratori che ogni giorno sono costretti a percorrere in bicicletta o a piedi un tratto di strada re- gionale per raggiungere la scuola o il luogo di lavoro - ha spiegato il sindaco Marco Schiesaro - per questo abbiamo pensato di investire un milione e 650 mila euro di disponibilità economica che va investita in opere pubbliche per permettere a queste persone di muoversi in sicurezza. Prima di decidere abbiamo coinvolto la cittadinanza presentando l’idea e il percorso della pista ciclabile, che è stata accolta da tutti i presenti con entusiasmo”.

“Queste serate sono molto utili - ha commentato il vicesindaco Devis Vigolo - perché ci permettono di presentare progetti futuri che si coniugano con le riflessioni legate al territorio che emergono dai cittadini. Nel caso di Mezzavia, un quartiere dove le aree residenziali convivono con la realtà industriale e le attività produttive, i cittadini lamentano la presenza di parcheggio selvaggio, la necessità di maggior controllo e l’utilizzo selvaggio degli spazi, cosa che abbiamo riscontrato andando a fare un sopralluogo insieme al sindaco e alla Polizia Locale.

Da poco è stata realizzata anche una nuova rotatoria nell’ambito dell’intervento finanziato dalla Unox Spa che snellisce il traffico. perché consente un nuovo accesso alla zona industriale. E con la futura ciclabile, il quartiere di Mezzavia sarà maggiormente servito e, con esso, non solo le attività industriali ma anche i residenti che vivono in zona”.

Nicoletta Masetto

Casa del Lavoratore: il Comune avrà 6 mila euro di Imu

L’ente proprietario della Casa del Lavoratore a Cadoneghe dovrà versare 6.71 0 mila euro di Imu al Comune. Confermata così la sentenza di primo grado che condanna la Fondazione Nuova Società a pagare al Comune Imu mai versata, per gli anni dal 2014 al 2019. È quanto stabilisce la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto che si è pronunciata sull’appello presentato dalla Fondazione contro la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Padova che ad aprile del 2021 aveva stabilito che l’Imu va pagata. Contro tale decisionela Fondazione, proprietaria dell’immobile denominato Casa del Lavoratore e dove hanno sede il Partito Democratico, e le associazioni “Area 48”, “Alberto Cassol” e “Sos Lavoro”, aveva fatto ricorso alla Corte. Il Comune di Cadoneghe ha sostenuto l’inammissibilità dell’appello perché notificato oltre il termine previsto. Il giudice della Corte ha dato ragione dichiarandolo inammissibile per una pluralità di ragioni, oltre alla notifica tardiva. “I mancati pagamenti si riferiscono agli anni in cui l’amministrazione comunale del Pd ha omesso di richiedere queste somme al proprio “padrone di casa”. Quando, appena insediati abbiamo preteso il pagamento, il Pd è venuto a manifestare sotto il municipio, sostenendo che fosse tutto in regola e dando al sottoscritto del bugiardo. Oggi due sentenze di giustizia dimostrano che i bugiardi erano loro. Attendiamo quanto prima il bonifico dai proprietari dell’immobile, insieme alle scuse del Pd”.

Cinzia Valentini, segretaria del Circolo Pd di Cadoneghe, replica: “Il sindaco confonde volutamente le cose perché il Pd, in quanto partito politico, era tenuto al pagamento dell’Imu e l’ha pagata sempre regolarmente, come dimostrano i bonifici esibiti proprio nel 2019. Il contenzioso riguarda la Fondazione Nuova Società, proprietaria di tutto l’immobile, che, pur ricorrendo in appello, ha iniziato a pagare le tasse richieste fin dal primo grado di giudizio”. (n.m.)

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