Padova nord sett2014 n121

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di Padova Nord

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.121 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Vigonza Attenzione ai doppi bollettini della bonifica pag.

Cadoneghe Nuova mensa scolastica a Mejaniga

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pag.

www.lapiazzaweb.it

Salute Sanità Ambulatori Ottobre è il mese della pediatrici, ilverso prevenzione: cancro laseno al nuova si vince verifica così

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L’EDITORIALE

nuovo ipermercato sotto la lente del M5S

Genova ci fa paura di Germana urbani*

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La questione della costruzione del nuovo ipermercato Lando a Peraga di Vigonza è ancora al centro dell’attenzione in casa del Movimento 5 Stelle di Vigonza, coordinato dal consigliere comunale Giovanni Pasqualotto. pag. 8

Fondazione Valmarana ora tocca al Comune

vigodarzere, nuovi alloggi per famiglie

Dopo aver assegnato gli ultimi alloggi popolari disponibili, il Comune di Vigodarzere adesso cerca case, perché una decina di famiglie rischia lo sfratto. Sono stati assegnati, nei giorni scorsi, gli ultimi due alloggi a disposizione. pag. 12

Sciolto l’ente dopo oltre cento anni, sarà l’amministrazione a gestire il lascito

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ue passi sono stati fatti, ora manca il terzo. Il consiglio di amministrazione della Pia Fondazione Elena Vendramin Calergi Valmarana ha deciso di sciogliersi e di lasciare il proprio patrimonio al Comune – ai cittadini – di Noventa Padovana. “Secondo l’antico desiderio della contessa Valmarana” sottolinea il sindaco Luigi Alessandro Bisato. Alla morte della nobildonna, nel 1894, per volere testamentario la villa e i suoi possedimenti terrieri passarono al comune, per-

Progettazione Realizzazione Manutenzione Giardini Parchi - Terrazze Irrigazione automatica Potatura aeree con piattaforma e Tree climbing Abbattimenti Trattamenti antiparassitari con Endoterapia

preventivi e sopralluoghi gratuiti

ché ne facesse un istituto di cura e formazione per le ragazze sordomute provenienti dai territori limitrofi. “Nomino mio erede universale residuario della mia sostanza che rimarrà dopo la appurazione della medesima il comune di Noventa Padovana - si legge nel lascito - coll’obbligo di istituire nel mio palazzo di villeggiatura posto in detto comune un istituto autonomo per ricovero, mantenimento, istruzione ed educazione delle povere sordomute”. La Fondazione fu costituita, con Regio decreto del 28 aprile

del 1907, in ente morale. Divenuta Ipab (istituto pubblico di assistenza e beneficienza) per la cura e l’assistenza di bambini audiolesi, negli ultimi anni si è impegnata in innovativi e sperimentali progetti sociosanitari, educativi e culturali a favore dei minori con sordità. Operazione non semplice e che richiede sempre nuove risorse, - ha sottolineato il presidente Vittorio Domenichelli - da collocare in un contesto educativo mutato”. pag. 14

e foto apocalittiche che arrivano da Genova dopo l’ultima alluvione, l’assoluta inconsistenza delle dichiarazioni dei politici, la desolazione grande che coglie tutti noi nell’apprendere i perché e i per come le opere di contrasto al rischio idrogeologico non sono mai state finite, (alcune mai appaltate addirittura) lasciano tutti noi cittadini sgomenti. Anche perché nel disastro di Genova c’è un’aggravante forte: era già successo, quella città allora aveva anche pianto sei morti. Ecco perché Genova ci fa paura. Perché sospettiamo che qui in Veneto potrebbe accadere la stessa cosa. Basta seguire le cronache locali per rendersi conto che intere aree della nostra regione continuano ad andare in grave sofferenza non appena piove un po’ più del previsto. Il rischio per un disastro c’è, ed è forte soprattutto tenuto conto che, secondo un censimento ufficiale della Regione, circa il 25% dei comuni veneti è soggetto a frane e il 40% ad alluvioni. Contro il dissesto idrogeologico la Regione, un anno fa, contava 392 milioni spesi in 233 comuni per effettuare 925 interventi. Basteranno? *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.

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Intervento

Vincere il tumore al seno si può campagna Nastro Rosa

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arte a ottobre la XXII edizione della Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione del tumore al seno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ed Estée Lauder Companies, società leader nei prodotti di bellezza di prestigio, ancora una volta insieme e in prima linea per vincere questa patologia tumorale, che purtroppo registra un’incidenza sempre maggiore. continua a pag.

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App Come scaricare l’App laPiazza: ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio Da oggi l’informazione locale sempre con te dal sito www.lapiazzaweb.it &

Campagna Nastro Rosa



L’EDITORIALE

segue da pag.

Genova ci fa paura

Il commento di Appe padova

stop all’alcol ordinanza Bitonci

Ha fatto discutere l’ordinanza “antidegrado” del Sindaco Massimo Bitonci, contro il consumo di alcol. L’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi Appe di Padova esprime un giudizio tutto sommato positivo. “Apprezziamo – dichiara il Segretario Filippo Segato – la finalità dichiarata dal primo cittadino di contrastare i fenomeni di abuso di alcolici, il più delle volte comprati al supermarket o portati da casa, che poi degenerano in schiamazzi, disturbo alla quiete pubblica, bivacchi o, peggio, portano al coma etilico. Abbiamo indicato alcune piccole modifiche di dettaglio, l’ordinanza ci sembra soddisfacente”.

E come mai interi quartieri delle nostre città continuano ad andare sott’acqua e la lista dei danni a cose e persone si allunga ad ogni temporale? Servono le grandi opere, serve il canale scolmatore tra Padova e Venezia, per esempio, serve una visione d’insieme, serve su questo delicatissimo argomento una legge obiettivo come quella che è servita a costruire il passante di Mestre. Serve qualcuno che capisca che siamo tutti al “fronte”, che c’è da combattere una “guerra” perché la natura continua a colpirci a colpi di “bombe d’acqua” e non possiamo vivere a lungo pensando “si salvi chi può”! Ci aspettiamo dai nostri politici nazionali, regionali, locali un coraggio nuovo. Non si può più restare inerti in balia degli eventi votandosi a Sant’Antonio sperando che non accada mai nulla di troppo grave. Lo Stato non può più spendere ogni giorno solo 200 mila euro per la prevenzione e 800 mila per tamponare e riaggiustare alla meno peggio ciò che è stato distrutto, allagato, infangato, divelto. Occorre che faccia il contrario: ne metta a bilancio 800mila al giorno per la prevenzione e 200mila, casomai, per i danni. I nostri giornali sono pieni di discussioni su strade e autostrade da costruire. Opere assolutamente necessarie, dicono. La vera domanda però è questa: necessarie a chi, per cosa? E per finire una riflessione davvero banale. A questo punto, forse, sarebbe meglio costruire canali, navigabili magari. Pensiamoci, pensateci. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it

VIVAI

BARENDI P.A. MORENO

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Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Punto vendita piante da esterno e interno Presso Giardino di Peter in via 2 Giugno - Campagna Lupia

piazzamento nazionale

il padovano faBian sesto al triathlon

Il padovano Alessandro Fabian ha conquistato a Sapri il sesto titolo italiano di Triathlon vincendo una gara che ha saputo gestire e controllare sin dalle prime bracciate a nuoto. “E’ stata una stagione strana – racconta Alessandro – con risultati di rilievo, come le medaglie al campionato Europeo, alternati a momenti più complicati”. I dati di confesercenti

commercio in crisi chiudono in tanti

Nonostante le indagini Istat indichino un miglioramento della fiducia tra le imprese, i dati nel settore del commercio e dei servizi continuano ad essere pesanti. “La crisi dei consumi continua a farsi sentire” dice il presidente di Confesercenti Padova, Nicola Rossi. “Nei primi otto mesi del 2014 a Padova e provincia hanno chiuso i battenti 271 negozi (più di uno al giorno) oltre a 34 rivenditori al dettaglio di auto, 81 commercianti ambulanti, oltre 200 agenti di commercio, 70 bar, 59 ristoranti. Non è confortante il saldo positivo tra cessazioni ed inizio attività”.

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fondo solidale per le famiglie

Riprendono le attività del “Fondo Straordinario di Solidarietà”, iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme alla Diocesi di Padova e agli enti locali con l’obiettivo di sostenere le famiglie in condizioni di disagio a causa della mancanza di lavoro. Info https://live. fondazionecariparo.com/.

Sede: Camponogara - Via delle Prete, 7 Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811 info@vivaibarendi.com - www.vivaibarendi.com

Regione

vigonza Nido comunale, la gestione passa a “Progetto Now”

cadoneghe Adesione al Patto dei Sindaci per ridurre emissioni e consumi

noventa padovana Tutto è pronto per l’Antica Fiera d’Autunno

sanità

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Un capitolo davvero pesante

turismo

Iniziativa di padova Originale

all’orto Botanico nuovo itinerario

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20-21

Il vero motore dell’economia veneta pag.

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Cultura Arte da vedere e da godere

Nasce a Padova un nuovo centro di alta formazione in campo artistico e tecnico per cantanti professionisti e per persone che si approcciano allo studio della vocalità. È il Voice Music Center, diretto da Andrea Barin e Enrico Marchioro, musicisti padovani non nuovi a progetti imprenditoriali legati alla musica. Instancabili innovatori e indagatori delle dinamiche dello spettacolo e della professione musicale, hanno ideato questo centro, coinvolgendo alcuni fra i migliori professionisti del settore e mettendo a punto nuove ed originali tecniche. La sede è ad Albignasego nel Centro Diemme, in via Battaglia 69. Diocesi e fondazione cariparo

PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI

Padova nord

Novità nello spettacolo

voice music center forma talenti

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In concomitanza con l’apertura della nuova ala dell’Orto Botanico l’associazione Padova Originale ha dato vita al nuovo itinerario “I luoghi della Vergine dei veleni”, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore americano ottocentesco Nathaniel Hawthorne, ambientato nel prestigioso giardino padovano.

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza, Limena, Villafranca, Rubano, Noventa Padovana, per un numero complessivo di 27.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it 29 settembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese TERRITORIO DA TUTELARE Con l’arrivo dell’autunno e il ritorno della stagione delle piogge più intense e frequenti il Consorzio di Bonifica Bacchiglione ha messo a punto un intervento per la salvaguardia della vasta area delle terme e dei Colli Euganei attraverso il collegamento al canale Lessino, Euganeo Berico nella Bassa Padovana dal costo di 6 milioni di euro

Maxi spese per la s

di Martina celegato

Lavori in due lotti per la nuova condotta e la sistemazione della rete locale

Servono opere per raccogliere più acqua piovana e per fare scorta in vista di siccità

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isale a fine settembre la data dell’aggiudicazione da parte del Consorzio di Bonifica Bacchiglione dei lavori per le opere di estensione del collegamento dell’area termale al canale Lessino – Euganeo – Berico. Un intervento importante dal punto di vista dell’assetto idraulico di tutta l’area ad sud-ovest della città che permetterà di costruire un sistema tecnologico di tubazioni interrate che recapiteranno acqua a tutti i canali del bacino idraulico dei Colli Euganei. “Una grande opera” affermano i tecnici dell’ente “che complessivamente, tenuto conto anche dei lavori già realizzati negli anni scorsi del primo tratto di condotta che adduce l’acqua del fiume Adige dal Canale L.E.B. al torrino piezometrico situato a Cervarese S. Croce (Pd), costerà oltre 6 milioni di euro. Il progetto avviato, di 5 milioni di euro, previsto all’interno del “Piano Irriguo Nazionale”, e reso operativo con Decreto interministeriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 22.04.2011 n. 10515, completa il già avviato riassetto idraulico - ambientale del baci-

alle urne si vota domenica 14 dicemBre

Rinnovo dei Consorzi di Bonifica

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ochi ancora lo sanno ma il 14 dicembre tutti i proprietari di abitazioni e terreni sono chiamati alle urne per rinnovare i Consorzi di Bonifica. Gli enti che si occupano infatti della gestione della rete idraulica nel territorio sono governati da un consiglio eletto da tutti i cittadini che pagano ogni anno i contributo, in proporzione all’entità della proprietà, proprio per la manutenzione ordinaria della rete di scolo. Nella nostra provincia i Consorzi sono quattro. Il Bacchiglione comprende la città di Padova e cintura, buona parte della zona dei Colli e settore occidentale della provincia, il Piovese e una porzione del Conselvano. Il Consorzio Brenta invece insiste sull’Alta Padovana, tra Cittadella e il piazzolese, mentre il Camposampierese rientra nelle competenze del Consorzio Acque Risorgive. L’Adige Euganeo ha competenza infine sull’intera Bassa Padovana, da Montagnana passando per Este, Monselice e Conselve fino alla Laguna Veneta. Il 14 dicembre dunque le urne aperte in tutta la provincia per migliaia di proprietari di abitazioni e terreni che ogni anno versano un contributo che va da poche decine ad alcune centinaia di euro. Di solito l’affluenza è alquanto modesta e sono invece gli agricoltori a votare in massa perché più vicini a temi come la sicurezza idraulica, l’irrigazione, la gestione dei corsi d’acqua. Temi che negli ultimi cinque anni sono diventati di dominio comune a causa delle sempre più frequenti emergenze. Entro ottobre verranno messe a punto le liste dei candidati e a novembre inizierà al campagna elettorale. Ma.Ce.

no “Colli Euganei” - area di 11.804 ettari a nord – ovest di Padova - caratterizzata attualmente dalla presenza di numerose aree urbanizzate, piccoli insediamenti industriali, numerose aziende agricole e dagli importanti centri turistici termali di Abano e Montegrotto Terme”. Nel dettaglio i lavori di estensione si suddivideranno in due lotti esecutivi e andranno ad intervenire in aree ben precise. Precisamente riguarderanno “La realizzazione di una condotta di adduzione lunga 1,6 km dal torrino piezometrico di Cervarese S. Croce, a valle della Strada Provinciale n°38, allo scolo Fossa Lunga (Lotto 1- ovest) e di un’ulteriore sistema di condotte e manufatti per una lunghezza totale di 5 km circa allo scopo di addurre l’acqua a tutti gli scoli consortili che si dipartono a sud della S.P. N°38, ossia lo Spinosella, il Rialtello, il Poggese ed il Bolzan per arrivare alla fossatura privata”. Secondo le aspettative l’intervento andrà a rispondere alle modificate esigenze sul piano idraulico dell’intera area, che negli ultimi decenni si è sensibilmente cambiata, “consentendo la vivificazione dei corsi d’acqua principali con un

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l’aumento delle portate degli scoli durante tutto l’anno e la possibilità di utilizzo irriguo delle acque nelle aree agricole in primavera ed in estate”. Non è stata dimenticata dal Consorzio la necessità dell’utilizzo irriguo per l’agricoltura dell’acqua per il quale l’ente ha progettato e realizzato a valle dello Scolo Spinosella, con particolari accordi presi con alcune aziende private, “un’area pilota di irrigazione “a domanda” al fine di garantire la distribuzione capillare dell’acqua dai canali consortili ad aziende agricole private -che si sono dimostrate motivate a condividere anche i costi aziendali di trasformazione - concretizzando così la collaborazione fattiva tra l’ente pubblico e gli interessi del territorio anche rappresentati direttamente da un gruppo di soggetti privati, nello spirito che da sempre anima i Consorzi di bonifica”. “Una grande opportunità da cogliere per il “sistema” Colli Euganei” - ha sottolineato in merito Eugenio Zaggia, presidente del Consorzio Bacchiglione - l’arrivo di acqua di ottima qualità in questa zona significa un potenziale di sviluppo enorme per l’economia agricola e turistica dell’area”.

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Argomento del mese 5 Ecco le zone “storicamente” a rischio

sicurezza idraulica L’esposizione Al Centro Culturale San Gaetano di Padova

Canale Scaricatore, 150 anni fa l’opera “rivoluzionaria” di Martina celegato

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’ ospitata al Centro Culturale San Gaetano di Padova la mostra dedicata ai 150 anni del Canale Scaricatore, organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova in collaborazione con l’Associazione Lo Squero. L’esposizione ripercorre le vicende di questa opera pubblica, la più grande realizzata a Padova negli ultimi due secoli, attraverso numerose immagini fotografiche e documentarie spesso inedite ed è stata curata da Pier Giovanni Zanetti. Il canale Scaricatore rappresenta una vera e propria rivoluzione per la città se consideriamo che, prima della sua costruzione, numerosi quartieri (all’epoca chiamati borghi) venivano periodicamente sommersi dalle piene, così come succedeva nella provincia padovana prima della costruzione dei vari canali che ora attraversano il territorio. Il piano di sistemazione dei canali padovani fu progettato dal conte Vittorio Fossombroni con Pietro Paleocapa che a loro volta ripresero l’idea settecentesca di Anton Maria Lorgna, noto idraulico. La soluzione consistette nella costruzione di un nuovo canale lungo poco più di tre chilometri, chiamato Scaricatore, avente inizio a Bassanello e termine a Voltabarozzo. La nuova inalveazione ebbe lo scopo di mettere in collegamento diretto il fiume Bacchiglione con il canale Roncajette e perciò di deviare le portate di piena all’esterno della città mediante una sorta di by-pass idraulico. Il nuovo alveo con il relativo ponte-sostegno a Bassanello venne inaugurato nell’ottobre del 1863. Negli anni Trenta del secolo scorso si dovette rimettere mano alla sistemazione fluviale padovana in base al progetto di Luigi Gasparini. Il nuovo piano previde l’allargamento del canale Scaricatore e la realizzazione ex novo del canale San Gregorio che collega lo Scaricatore con il Piovego.

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padova Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • info@givemotions.it

Lungo il bacchiglione

A Bovolenta allerta infinita “Q

uando il fiume bagna i murazzi e continua a salire, fino sfiorare il ponte azzurro, allora sappiamo che dobbiamo fare i bagagli in fretta e furia e lasciare le nostre case. E’ successo tre volte negli ultimi quattro anni, non dico che ci siamo abituati perché a questo non ci si fa mai l’abitudine, però siamo pronti e sappiamo che potrà succedere ancora. Non ci piace abbandonare le nostre abitazioni, anche solo per una notte, e dover chiedere ospitalità a parenti ed amici, oppure adattarci a qualche centro di accoglienza. Sappiamo che il percolo di allagamenti è concreto, ma vorremo poter stare a casa nostra, come tutti gli altri”. A parlare è uno dei residenti del centro di Bovolenta, “niente nomi per carità, qui ci conosciamo tutti e non voglio aver rogne”, un pensionato che vive con la moglie nella sua casa a due passi dall’argine che fa tanta paura. I figli ormai grandi vivono poco lontano, ma più al “sicuro”. La piccola “isola” che è il cuore di Bovolenta, racchiuso a nord e a sud da alti ma fragili argini, in caso di rottura o esondazione, può trasformarsi in un pericoloso catino in cui l’acqua potrebbe rimanere per giorni e giorni. Così ad ogni emergenza si pone l’eventualità di evacuare l’intera zona, poco più di 200 persone, compresa la caserma dei carabinieri, le scuole, il municipio e la chiesa. Il paese viene letteralmente diviso in due quando l’acqua lambisce il “ponte azzurro” e i disagi sono concreti. Ma tant’è. Gli allagamenti Il sindaco Vittorio Meneghello, ormai si ripetono anche al termine del suo mandato dopo anni a nord di Padova segnati dalle emergenze, ricorda che la tra Cadoneghe Prefettura in caso di emergenza consiglia e Vigodarzere sempre l’evacuazione. Poi l’ultima parola spetta al sindaco, così come la responsabilità. Del resto Bovolenta non è nuova a disastrosi allagamenti. Nel novembre di quattro anni fa finì sotto un metro e ottanta centimetri d’acqua l’intera zona artigianale di Via Padova e le sue cinquanta aziende, oltre a qualche migliaio di ettari della località Pratiarcati, dall’altra parte dell’omonima strada provinciale. Allora ci vollero ben sei giorni per riportare tutta l’area all’asciutto e i danni furono ingenti. La partita degli indennizzi si è conclusa, non senza polemiche, nei mesi scorsi, tranne qualche eccezione. Nel frattempo sono stati portati a termine alcuni interventi per mettere in sicurezza la zona, dal potenziamento dell’impianto idrovoro Pratiarcati ai lavori sugli argini dello scolo Mediano e su quelli del Bacchiglione. In centro invece la primavera scorsa sono stati rinforzati i “murazzi” settecenteschi nei due punti più fragili, nei quali durante l’ultima piena si erano aperte dei pericolosi fontanazzi. Ma non basta: l’opera più attesa, vale a dire la ricostruzione dell’argine a nord del paese, quello che ha maggiori problemi di tenuta, non è ancora partita non nonostante i numerosi solleciti. Così come chi è minacciato dall’acqua del Bacchiglione sta attendendo con fiducia il tanto sospirato progetto di collegamento del fiume, appena fuori da Padova con l’Idrovia. Il grande canale navigabile può essere infatti, come hanno sottolineato gli esperti, un’ottima possibilità di sfogo per le piene improvvise del Bacchiglione. Ma non c’è solo Bovolenta: nella nostra provincia la mappa del rischio idrogeologico è piuttosto estesa e comprende buona parte della Bassa Padovana, dei N.S. Colli Euganei e dell’Alta per proseguire fino a Cadoneghe e Vigodarzere.


6 Vigonza Il caso Chi avesse pagato due volte potrà chiedere la restituzione dell’importo

Doppio bollettino in arrivo Va pagato solo quello spedito dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, numero per le info di Manuel Glauco Matetich

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ono molti i cittadini di Vigonza che si sono visti recapitare una doppia richiesta di pagamento del bollettino relativo ai contributi del Consorzio di Bonifica. La maggior parte dei residenti ha pensato subito fosse stato un errore di invio della richiesta di pagamento, mentre altri hanno chiamato il municipio di Vigonza per verificare se queste ambigue lettere non celassero eventuali truffe o raggiri ingannevoli. La pecca, a quanto pare, è stata commessa dall’istituto bancario che gestisce i pagamenti. In fase di emissione degli avvisi di pagamento dei contributi consortili anno 2014 del Consorzio Acque Risorgive, il Monte dei Paschi di Siena, al quale il Consorzio si è appoggiato per il servizio di incasso tramite procedura Mav elettronica postale, ha erroneamente inviato una propria lettera ai cittadini con allegato il bollettino di pagamento Mav. I residenti del comune di Vigonza hanno così ricevuto una doppia richiesta di pagamento della stessa cifra da pagare con una scadenza a breve termine.

Attenzione al doppio bollettino di pagamento Il comune di Vigonza è intervenuto rapidamente, specificando che si è trattato di un errore dell’Istituto Bancario. E’ in recapito, infatti, l’avviso di pagamento spedito direttamente dal Consorzio Acque Risorgine e corredato dal rispettivo bollettino Mav. L’amministrazione comunale intende comunicare che chi avesse ricevuto la lettera e il bollettino da parte della Banca Monte Paschi di Siena è pregato di non provvedere al pagamento (se già effettuato, il pagamento verrà considerato valido). Per il pagamento si devono utilizzare

solo i bollettini Mav inviati direttamente dal Consorzio Acque Risorgive. Nel caso, invece, in cui il contribuente avesse pagato entrambi i Mav per la medesima causale, il Consorzio attiverà la procedura per la restituzione di una quota, non appena disponibili gli esiti di riscossione. Per ulteriori informazioni è attivo un numero verde del Consorzio Acque Risorgive al seguente numero 800-189571. Eventualmente si può inviare un’email alla casella di posta elettronica dedicata appositamente: catasto@acquerisorgive.it.

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dal 1°Aprile aperto tutti i pomeriggi Mat. 08:00 •13:00 Pom. 15:30 •19:30 dal lunedì a sabato

I CORSI Lezioni di ginnastica dolce

tenersi in forma ad ogni età

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l via i corsi di ginnastica dolce per la terza e quarta età. La quota annuale per iscriversi ai corsi di ginnastica è di 100 euro per i residenti di Vigonza. Nei giorni scorsi si sono tenute le prime lezioni nelle diverse strutture delle frazioni vigontine adibite per tenere i corsi di attività fisica. A Vigonza i corsi avranno luogo nella palestra della scuola media; a Peraga nel Attività fisica per la terza età, palazzetto dello sport; a Codiverno tante le proposte nella palestra della scuola media; a San Vito nella sala polivalente della scuola materna; a Busa presso la sala polivalente della scuola elementare; a Pionca e a Perarolo, invece, nei rispettivi patronati parrocchiali. L’attività fisica riservata alle persone con più di 61 anni d’età riguarda principalmente l’insieme di esercizi della cosiddetta ginnastica dolce, che vanno a rinforzare l’intero organismo dell’anziano, focalizzando l’attenzione sulle parti più deboli. Ad esempio: esercizi di portamento, esercizi per la schiena e per la cervicale, per rinforzare gli arti, sia superiori che inferiori, esercizi per il busto e per la muscolatura addominale, esercizi per le mani. Lo scopo di ogni esercizio è il saper stimolare un senso di benessere e di consapevole utilità del proprio corpo. Per le persone anziane l’attività motoria è di fondamentale importanza sia dal punto di vista fisico-motorio, sia dal punto di vista psicologico-sociale. Infatti, è risaputo che fare ginnastica fa bene a tutte le età, non solo per mantenersi in forma ma anche per socializzare, fare nuove amicizie e divertirsi in compagnia. E’ possibile ottenere maggiori informazioni presso l’ufficio Servizi Sociali, in Via Arrigoni, 1 – Castello dei Da Peraga, oppure chiamando al seguente numero telefonico: 049/ 8090321, con il seguente orario al pubblico: lunedì, martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00; mercoledì dalle 15.30 alle 18.00 – venerdì chiuso. M.G.M.

università aperta corsi per tutti

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igonza scommette sull’educazione, alla portata di tutti, per nutrire la mente e ampliare i propri orizzonti culturali. Lo fa inaugurando l’undicesima edizione dell’Università aperta Vigontina (Uav). Le iscrizioni ai diversi corsi disponibili sono iniziate pochi giorni fa e resteranno aperti per un mese ancora circa. L’Uav continua ad offrire opportunità culturali adeguate a diverse esigenze personali, dal tempo libero al lavoro, dal rafforzamento di saperi acquisiti all’acquisizione di nuovi. L’offerta è suddivisa in due ambiti: quello dei corsi e quello del tempo libero e cultura. I primi richiedono continuità di presenza e studio, sono tutti affidati a docenti titolati ed esperti nell’insegnamento per adulti. Alle iniziative del tempo libero e cultura, invece, si può partecipare a piacere con una semplice iscrizione. Esse sono programmate durante tutto l’anno, preferibilmente di sabato e di domenica e sono comunicate direttamente agli iscritti via mail e sul sito internet. Sono previste uscite in ambito naturalistico, visite a mostre di arte contemporanea, partecipazione a eventi musicali, cinematografici, teatrali, accompagnati da guide competenti. L’Associazione Università Aperta Vigontina si è costituita nel 2004 con sede presso l’Istituto Comprensivo Statale “Don Lorenzo Milani” di Vigonza su iniziativa della scuola e di un gruppo di cittadini con storie ed esperienze di varia cultura. L’associazione opera in collaborazione con il Comune di Vigonza, promovendo le proprie iniziative

Due le offerte: le lezioni vere e proprie e gli appuntamenti per il tempo libero in sinergia soprattutto con l’Assessorato alla Cultura, coordinato dall’assessore Alberto Rizzo. E’ stata chiamata aperta perché tutti, dai diciotto anni in su, possono accedervi. L’Uav si colloca ed agisce in un territorio che ha manifestato in questi anni profondi cambiamenti sul piano sociale, economico e culturale. Ne vuole registrare e raccogliere, pertanto, esigenze, aspirazioni, tensioni, contribuendo a delineare percorsi di formazione e sviluppare idee, riflessioni, approfondimenti. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare la segreteria dell’Uav il lunedì e il giovedì dalle 17.00 alle 19.30 al seguente recapito telefonico: 349/2246085. In alternativa si può inviare un’email all’indirizzo di posta elettronica: uniapertavigo@ M.G.M. gmail.com.



8 Vigonza Intervento

L’intervento

Vincere il tumore al seno si può

Urbanistica Il nuovo punto vendita coprirà una superficie di 36 mila metri quadrati

Ipermercato sotto la lente di Manuel Glauco Matetich

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Nuova presa di posizione critica del Movimento 5 Stelle ma la variante passa in consiglio comunale

a questione della costruzione del nuovo ipermercato Lando a Peraga di Vigonza è ancora al centro dell’attenzione in casa del Movimento 5 Stelle di Vigonza, coordinato dal consigliere comunale Giovanni Pasqualotto. Ecco come Pasqualotto commenta il dibattito portato Avanti dai “grillini” di Vigonza: “Abbiamo presentato alcune osservazioni alla Variante 9, ovvero il nuovo supermercato Lando, che coprirà con una bella colata di cemento 36 mila metri quadri di aree che attualmente sono agricole, in zona Peraga di Vigonza, in direzione Cadoneghe”. Le osservazioni puntualizzate dal Movimento 5 Stelle vertono principalmente sul fatto che questo progetto potrebbe portare sconvolgimenti nelle dinamiche idrauliche. Le considerazioni fatte dal M5S in merito alla richiesta di cementificazione di quest’area si basano su diversi aspetti, tra cui: la valutazione di un eventuale rischio idrogeologico dell’area interessata e delle abitazioni circostanti. Negli ultimi anni si sono verificati allagamenti che mai si erano visti prima della cementificazione che ha interessato via Germania, via Francia, via Spagna e via Inghilterra; il proliferare di voci negative su questa questione troveremo davanti a un centro commerciale del quada parte della cittadinanza, voci che potrebbero sola- le faremmo volentieri a meno, vista la già grande mente creare confusione, fraintendimenti e interpre- quantità di attività commerciali di grosse dimensioni tazioni errate; l’affollata presenza di supermercati nel territorio”. Il Movimento 5 Stelle di Vigonza ha nel nostro territorio comunale cercato di appellarsi in consiglio che hanno arrecato grosse dif- Pasqualotto: comunale alla Legge Regionale “Vigileremo sulla ficoltà per i piccoli negozianti. 50 / 2012 (legge regionale “Le altre osservazioni che eventuale volontà sul commercio), la quale sanciabbiamo presentato – continua di aumentare sce di salvaguardare la sosteniPasqualotto - vogliono sottoli- la superficie” bilità territoriale ed ambientale neare la necessità di vincolare ed il risparmio di suolo, incentiad un massimo di 1500 metri quadrati la superficie vando il recupero e la riqualificazione urbanistica di di vendita, visto che l’amministrazione comunale aree e strutture dismesse e degradate; di rigenerare ha concesso questa variante proprio basandosi su l’economia ed il tessuto sociale e culturale urbano, questa promessa. Se la legge regionale cambierà, ci favorendo la riqualificazione dei centri storici e urba-

SCUOLA

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Ecco come dovebbe essere il nuovo centro commerciale oggetto di un acceso dibattito in queste settimane

ni attraverso lo sviluppo delle attività commerciali; e di favorire la localizzazione degli interventi commerciali all’interno dei centri storici e urbani. Pochi giorni fa è stata votata l’approvazione comunale della variante Lando, dove tutte le osservazioni presentate dai cittadini di Vigonza e dai consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle sono state rifiutate. “Staremo a vedere – afferma Pasqualotto - se i patti presi dal comune di Vigonza verranno rispettati e soprattutto se non ci sarà la volontà di espandere la superficie di vendita da parte del costruttore”. L’unico modo per riuscire a contrastare e fermare la crescente cementificazione delle superfici agricole europee sarebbe quello di intervenire attuando la Politica Agricola Comune (PAC).

campagna Nastro Rosa segue da pag.

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L’attrice Nicoletta Romanoff (nella foto) sarà la testimonial italiana di questa edizione 2014. La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in oltre 70 Nazioni, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. La diagnosi precoce del tumore al seno: 20 anni di progressi. Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile registrando un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio. Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione come metodo di vita e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute. “Da recenti dati e studi si stima – afferma il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT - che in Italia siano circa 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l’incremento è stato del 29% circa”. “Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità”. Risultati impensabili solo 30 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 40-45%.

Al via la nuova gestione

LA COOPERATIVA “NOW” SEGUE IL NIDO COMUNALE “RODARI”

’ iniziato l’anno scolastico e il nido cambia volto. L’asilo omunale “G. Rodari” di Via Paolo VI a Peraga ha iniziato l’attività sotto una nuova gestione, passando il testimone alla cooperativa sociale Progetto Now. La Cooperativa Progetto Now è nata a Conselve nel lontano 1997 in seguito ad un corso di formazione promosso dal Tribunale per i Diritti del Malato e finanziato dalla Comunità Europea. Questo ente

padovano è composto da più di cento professionisti del settore (psicologi, operatrici socio sanitarie, educatori professionali, amministrativi, etc.) ulteriormente formati e specializzati nella gestione di strutture e servizi educativi e socio sanitari secondo criteri innovativi e di elevato profilo qualitativo. Nonostante la grande richiesta di iscrizioni, l’amministrazione comunale conferma l’attuale disponibilità di molti posti per iscrivere i propri bimbi

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all’asilo comunale “G. Rodari”. In caso si vogliano ottenere maggiori dettagli e informazioni riguardo le iscrizioni, è necessario mettersi in contatto con il settore Servizi Sociali del comune di Vigonza, sito in via Arrigoni, 1, presso il Castello Dei Da Peraga. E’ possible inoltre telefonare allo 049/8090321, oppure inviare un’email all’indirizzo di posta elettronica: ass.servizisociali@ comune.vigonza.pd.it. M.G.M.

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Cadoneghe 9 Il servizio Servirà gli alunni dell’infanzia, della primaria e della secondaria

Apre la nuova mensa

A Mejaniga la struttura attivata nei tempi e nei modi previsti, ambienti spaziosi e funzionali di Nicoletta Masetto

L’interno della nuova mensca scolastica di Mejaniga

“L

a mensa rappresenta non solo un nuovo, ampio spazio di somministrazione dei pasti dei nostri ragazzi, ma anche un luogo ideale di incontro e di supporto socio-ricreativo”. Ad affermarlo il sindaco di Cadoneghe, Michele Schiavo, all’inaugurazione della nuova mensa scolastica avvenuta alla fine settembre. La mensa si trova a Mejaniga (via Conche 2, accesso da piazza Insurrezione). Servirà gli alunni della scuola dell’infanzia Aquilone, della primaria Zanon e della secondaria Don Milani. Alla cerimonia sono intervenuti

Progetto

Nei 250 metri quadrati trovano posto impianti e attrezzature moderne il sindaco Michele Schiavo, l’assessore all’Istruzione Paola Venturato e la presidente provinciale Unicef Rinalda Montani. “Siamo particolarmente orgogliosi dell’entrata in funzione del nuovo servizio di refezione scolastica – ha aggiunto il sindaco –, che avviene nei tempi e nei modi previsti. Come

i cittadini potranno apprezzare, si tratta di un edificio razionale ed efficiente, energicamente indipendente e con una linea architettonica innovativa. Impianti e dotazioni – dagli spazi riservati all’ospitalità e al consumo dei pasti alle postazioni per la preparazione e distribuzione dei cibi, dai servizi igienici ai locali accessori a disposizione del personale – rappresentano quanto di meglio oggi viene realizzato per la refezione scolastica in termini di ergonomia e sicurezza”. L’assessore all’Istruzione Paola Venturato ha illustrato le caratteristiche della

fame e poverta’ nel mondo se ne parla con i ragazzi

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n concomitanza con il nuovo l’anno scolastico gli assessorati all’istruzione e ai servizi sociali hanno messo a punto un programma comune di iniziative socio-educative: “Riprendendo il filo delle iniziative condotte nel quadro del progetto Unicef “Cadoneghe città amica dei bambini», stiamo predisponendo

struttura: “Gli ambienti sono luminosi e studiati per una perfetta fruizione da parte di studenti e operatori: in tutto 520 metri quadrati dotati delle più moderne attrezzature. I materiali naturali utilizzati, le soluzioni e gli impianti tecnologici adottati garantiscono perfette condizioni di comfort ambientale. La copertura della mensa è stata realizzata in legno a vista, che oltre ad essere esteticamente gradevole garantisce una migliore tenuta per l’isolamento termico, sia d’estate che d’inverno. Ma soprattutto mi preme sottolineare che per la prima volta sul territorio

un paniere di offerte formative per il territorio, – spiega l’assessore Augusta Parizzi (nella foto) – da condividere e co-gestire con le scuole e le agenzie educative, con la stessa Unicef, con la Fondazione Fontana, e naturalmente in prima persona con gli alunni, le loro famiglie e i loro insegnanti. Il tema transdisciplinare su cui lavoreremo, richiamato dall’Onu come una delle grandi priorità del nuovo millennio, sarà tutto incentrato sul grande obiettivo di ridurre e progressivamente eliminare la

viene aperta una struttura con una fruizione così estesa, che coinvolgerà alunni dalle scuole dell’infanzia alla secondaria. Un contatto fra età diverse a mio avviso importante sotto il profilo educativo”. Ed è proprio il profilo socio-educativo il leit motiv legato a questa inaugurazione seguendo il quale il Comune, in stretta collaborazione con altri enti ed associazioni che si occupano di istruzione e di educazione, ma non solo, darà vita a un progetto di più ampio respiro per una città a misura di bambino.

povertà estrema e la fame nel mondo. È un tema che non investe soltanto aspetti pratici (sui quali ci si interrogherà ad esempio anche nell’ambito dell’Expo), ma anche e soprattutto grandi questioni culturali ed etiche, che coinvolgono la promozione capillare di relazioni e diritti. In questo senso, la scuola e l’educazione rappresentano pietre miliari su cui fondare un nuovo sistema di diffusione dei valori fondamentali dell’umanità”. N.M.


10 Cadoneghe Ambiente Il Consiglio comunale ha approvato il piano di azione per l’energia sostenibile

“Patto dei sindaci”, arriva il sì Obiettivo entro il 2020 ridurre del 20 per cento le emissioni e aumentare le fonti rinnovabili di Nicoletta Masetto

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l consiglio comunale di Cadoneghe, riunitosi in seduta straordinaria, ha deliberato la propria adesione al Patto dei Sindaci, in vista dell’adozione del Piano d’Azione per l’energia Sostenibile. “È ormai accertato che le emissioni di gas a effetto serra, in particolare l’anidride carbonica, sono all’origine dei cambiamenti

Entro 12 mesi il Comune stilerà un inventario delle emissioni e il piano con le azioni climatici e che è indispensabile ridurre progressivamente gli attuali livelli di emissione per evitare i conseguenti disastri ambientali che ormai sono all’ordine del giorno anche a casa nostra. – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Enrico Nania, relatore della proposta di iniziativa del sindaco – Dopo l’adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia, la Commissione europea ha lan-

ciato il Covenant of Mayors, meglio conosciuto come Patto dei Sindaci, un accordo su base volontaria per sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. La decisione di aderire a questo documento programmatico è un primo passo importante in direzione dell’ecosostenibilità”. Il 9 marzo 2007 l’Unione Europea ha adottato il documento Energia per un mondo che cambia, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. “Il Patto dei Sindaci – ha illustrato il sindaco Michele Schiavo – è un accordo su base volontaria per sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. Si tratta di un ottimo modello di governance in quanto, non derivando da un obbligo di recepimento normativo, deve

Il Consiglio comunale di Cadoneghe poter contare su un elevato coinvolgimento dell’intera comunità, degli operatori economici, delle associazioni e di tutti i soggetti che a vario titolo operano sul territorio per una sua effettiva attuazione, oltre che della parte politica. Con l’adesione al Patto, che deve avvenire previa adozione di una delibera consiliare che formalizza il mandato al sindaco alla sottoscrizione, il Comune di Cadoneghe si impegna a sviluppare un Inventario-base delle emissioni e a redigere entro 12 mesi

il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) in cui sono delineate le azioni principali. Concretamente questo significa che nei prossimi anni ci impegneremo per adottare misure per ridurre le emissioni di CO2 almeno del 20% entro il 2020, a presentare rapporti di monitoraggio e implementazione con cadenza biennale, a organizzare le giornate dell’energia per il coinvolgimento e la sensibilizzazione locale (grazie anche al coinvolgimento di scuole e associazioni)”.

VIABILITA’ Nuova viabilità per la Sr308

duecento firme contro di disagi

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uova viabilità di accesso alla regionale 308 del Santo nel pieno delle polemiche. Sono state oltre duecento le firme depositate in municipio da parte di cittadini contro una viabilità, modificata a partire da luglio, che risulta essere alquanto tortuosa e disagevole. Il problema sta creando disagi sia in quartiere Sant’Andrea che a Bragni. Il traffico risulta così elevato con code chilometriche che quanti abitano in quartiere, e sono dunque vicini allo svincolo Bragni-Bagnoli, preferiscono attraversare il paese e arrivare a Cadoneghe pur di evitare le code. I cittadini ritengono incomprensibile la decisione di aver chiuso l’accesso da via Sauro, per obbligare a passare tutti per via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Silvestri, allungando il percorso. Per molti residenti sarebbe preferibile tornare alla vecchia viabilità e dare impulso alla realizzazione della strada di collegamento tra Mejaniga e Cadoneghe, come previsto dal Piano del traffico del 2004. Nel frattempo si auspica che venga consentito ai residenti in zona via Rigotti di passare attraverso il vecchio svincolo. N.M.

rifiuti abbandonati giro di vite

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iro di vite dell’amministrazione comunale e della Polizia dell’Unione contro i furbetti dei rifiuti. Comune e Vigili hanno deciso di intensificare i controlli. L’obiettivo è quello di individuare e identificare i cittadini colpevoli di abbandonare rifiuti al di fuori dei contenitori che si trovano nelle isole ecologiche delle vie Vecellio, Franco, Pisana e Leopardi. “I controlli e la capillarità dell’azione di contrasto contro chi non rispetta regole e ambiente, non sono una novità. Com’è noto, le isole sono da tempo sotto il controllo delle telecamere. – spiega l’assessore all’ambiente, Enrico Nania – Questi sistemi ci hanno permesso, proprio di recente, di individuare e sanzionare due trasgressori ai quali sono state comminate adeguate sanzioni amministrative peraltro già previste e stabilite. In accordo con il comando dei vigili dell’Unione dei Comuni abbiamo pertanto deciso che era giunto il momento di “affinare” ulteriormente la sorveglianza”. In che cosa consiste il giro di vite sui trasgressori? “In pratica – spiega l’assessore Nania – un agente fisso viene destinato ogni giorno alla visualizzazione di tutte le immagini trasmesse dagli occhi elettronici. In questo modo niente e nessuno potrà sfuggire alla telecamera, inclusa anche la minima trasgressione”. Lotta senza quartiere, dunque, a Cadoneghe contro gli abbandoni irregolari di rifiuti lasciati nelle isole ecologiche, o in prossimità di esse, senza alcuna differenziazione. “Le percentuali di raccolta diffe-

Stop alle mini discariche

La polizia locale passa in rassegna tutte le immagini registrate dalla videosorveglianza renziata sarebbero in ulteriore crescita se non ci fossero cittadini che con poco senso civico si ritengono liberi da qualsiasi vincolo – commenta il sindaco Michele Schiavo –. Vorrei ricordare che, se a Cadoneghe le bollette sono rimaste inalterate da anni, nonostante l’aumento generale dei prezzi (a cominciare da quello dei carburanti fino a quelli dell’energia e del costo del lavoro), è proprio grazie al conferimento generalmente corretto da parte della cittadinanza. Chi si comporta da incivile non solo dimostra di essere un irresponsabile nei confronti dell’ambiente, ma anche rischia di causare aumenti tariffari che, alla fine, N.M. ricadranno su tutti i cittadini”.


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12 Vigodarzere Edilizia agevolata Dopo la recente assegnazione di due appartamenti del Pp2

Comune a caccia di nuovi alloggi

Premiati i vincitori dei concorsi

dal bernina express al balcone fiorito

A Saletto sistemate due famiglie ma ce ne sono almeno dieci che rischiano lo sfratto e non sanno dove andare di Nicoletta Masetto

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opo aver assegnato gli ultimi alloggi popolari disponibili, il Comune di Vigodarzere adesso cerca case, perché una decina di famiglie rischia lo sfratto. Sono stati assegnati, nei giorni scorsi, gli ultimi due alloggi a disposizione dell’amministrazione comunale. L’ufficio Politiche sociali del Comune ha destinato a due famiglie i due appartamenti di piazzale Galilei, a Saletto, nell’insediamento residenziale meglio conosciuto come “PP2”. Si tratta di due alloggi che l’amministrazione di Vigodarzere aveva ripreso in concessione dal Comune di Padova, ente proprietario degli immobili. Con un duplice intento: inserire nuclei residenti nel proprio territorio, in situazione di emergenza abitativa, e contribuire a miglio- Uno scorcio di piazzale Galileo Galilei rare la situazione di piazzale Galilei, dove la convivenza derli nuovamente occupabili. In uno degli appartamenti si è resa necessaria la sostituziotra gli abitanti risulta spesso difficile. “Si tratta di due appartamen- L’assessore Scotton: ne della caldaia e si è provveduto alla ritinteggiatura interna”. La ti di circa 70 metri ciascuno - ha “Di continuo prima famiglia assegnataria ha precisato l’assessore alle politiche si presentano già preso possesso dell’alloggio. sociali Valerio Scotton - dei quali situazioni È un nucleo familiare composto siamo riusciti a riavere la disponi- di disagio” da quattro persone, originarie bilità. Erano stati precedentemente liberati dai rispettivi inquilini con la collaborazione dei dell’Est Europa. “Sono residenti in Italia da molti anni. funzionari comunali, dopo di che il Comune di Padova – ha proseguito Scotton ‒ Il capofamiglia è attualmente ha effettuato lavori di manutenzione e di pulizia per ren- disoccupato e ha usufruito di un progetto di inserimento

S nella frazione di Saletto lavorativo come addetto ai servizi del Comune tramite un voucher di modesta entità. Con il secondo appartamento si è provveduto ad adeguare le condizioni abitative di una seconda famiglia di quattro persone già in situazione di emergenza. Nell’immobile lasciato libero da costoro, è stato inserito un nostro connazionale coinvolto nelle procedure di sfratto esecutivo. Adesso però siamo alla ricerca di altre unità abitative disponibili, perché sono una decina le emergenze cui far fronte per sfratti che hanno già ottenuto l’esecutività. E si presentano, di continuo, nuove condizioni di disagio”.

ono stati premiati i vincitori dei vari concorsi in vari ambiti (dalla fotografia al giornalismo fino all’ambiente, nello specifico al giardino) promossi dal Comitato per la salvaguardia di Vigodarzere. Alla cerimonia erano presenti le varie autorità con in testa il sindaco Francesco Vezzaro e i responsabili del Comitato. Il concorso fotografico “Panorami naturali e urbani” ha decretato vincitore assoluto Francesco Boscardin, seguito da Pietro Vettore, Francesco Carmignoto e Rinaldo Todescato. Sono state, quindi, segnalate le foto scattate da Enza Minozzi, Orietta Bugin, Giuliano Zogno ed Elisa Panzarini. Il concorso “Giornalisti in erba” ha visto classificarsi al primo posto Rita Mazzon con “Zapping”, seguita da Donatella Bugin con «Il bullismo» e Irene Luisetto con “Bernina Express”. Per quanto riguarda il concorso “Il giardino più bello, il balcone più fiorito” i premi sono stati assegnati a Maurizio Zanato, Maristella Zandarin, Antonietta Bovo, Luigi Bizzotto e Renato Toto. Segnalati Franca Daniel e Pier Luigi Camporese. N.M. Messaggio pubblicitario

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il decennale di attività nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territoriale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commerciale di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostante l’attuale quadro economico generale dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presidente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clienti. Gli elementi decisivi sono infatti la capillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti». Sia per le utenze private sia per le aziende, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni tipologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti. Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

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14 Noventa Padovana La decisione La Fondazione ha deciso lo scioglimento dopo oltre un secolo di attività

Al Comune il patrimonio Valmarana

Lavori in corso

via foscolo e cappello saranno all’asciutto

Resta l’obbligo dell’uso per fini sociali, anche attraverso un centro studi, e il divieto di cedere le proprietà ad altri enti di Cinzia Agostini

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ue passi sono stati fatti, ora manca il terzo. Il consiglio di amministrazione della Pia Fondazione Elena Vendramin Calergi Valmarana ha deciso di sciogliersi e di lasciare il proprio patrimonio al Comune – e ai cittadini – di Noventa Padovana. “Secondo l’antico desiderio della contessa Valmarana” sottolinea il sindaco Luigi Alessandro Bisato. Alla morte della nobildonna, nel 1894, per volere testamentario la villa e i suoi possedimenti terrieri passarono al comune, perché ne facesse un istituto di cura e formazione per le ragazze sordomute provenienti dai territori limitrofi. “Nomino mio erede universale residuario della mia sostanza che rimarrà dopo la appurazione della medesima il comune di Noventa Padovana - si legge nel lascito - coll’obbligo di istituire nel mio palazzo di villeggiatura posto in detto comune un istituto autonomo per Villa Valmarana, sede della Fondazione ricovero, mantenimento, istruzione ed educazione delle cui per questi bambini si attuano percorsi di integrazione a portare avanti la volontà del lascito - nota il sindaco povere sordomute”. La Fondazione fu costituita, con Re- differenti, inserendoli in classi con coetanei normodotati, Bisato -. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto che gio decreto del 28 aprile del 1907, accompagnati da un insegnante di l’ente che potrebbe sviluppare meglio le tematiche previin ente morale. Dopo il via libera sostegno. ste dal testamento, e a cui si sente legato dal testamento Divenuta Ipab (istituto pubblico dal Consiiglio Da qui la decisione della Fon- stesso, è il nostro comune. Da qui la decisione di donarci di assistenza e beneficienza) per la Comunale ora dazione di lasciare al comune l’in- l’intero patrimonio, il quale, però, non deve essere assorcura e l’assistenza di bambini audio- la palla passa tero patrimonio (un patrimonio che bito da alcun altro ente. Deve rimanere intangibilmente lesi, negli ultimi anni si è impegnata alla Regione ammonta a circa 6 milioni di euro), patrimonio dei cittadini di Noventa, altrimenti l’accordo in innovativi e sperimentali progetti affinché lo utilizzi per finalità socia- viene meno”. A fine settembre il consiglio comunale, con sociosanitari, educativi e culturali a favore dei minori con li, allargando l’ampiezza della sua azione, magari isti- una decisione contestata dall’opposizione, ha approvato sordità. Operazione non semplice e che richiede sempre tuendo un centro studi che faccia ricerca sulla patologia. il passaggio. Ora tocca alla regione Veneto. Che deve nuove risorse, ha sottolineato il presidente Vittorio Dome“Pur non trovandosi in situazione di difficoltà econo- determinarsi in atti, nominare un commissario liquidatore nichelli, da collocare in un contesto educativo mutato, in mica, la Fondazione ha riconosciuto di non riuscire più e decidere se la questione può andare a buon fine.

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isolti i problemi legati alle acque di via Foscolo, in questo periodo è in corso d’attuazione una nuova significativa opera pubblica. Ne parla il sindaco Bisato: “In via Foscolo, da tempo, in caso di piogge considerevoli vi erano abitazioni che finivano sott’acqua. Con l’occasione della recente realizzazione delle aggiunte alle fognature, è stata introdotta una linea di acque bianche che ha ovviato al grave disagio vissuto dagli edifici della parte terminale della strada. Ora i lavori proseguiranno su via Cappello, una delle arterie principali del paese e insieme una delle vie peggio assestate. Abbiamo cominciato con l’abbassamento del marciapiede e l’eliminazione delle barriere architettoniche; verrà risistemato l’incrocio con via 25 Aprile, dove la carreggiata sarà ristretta e si provvederà a creare aree a protezione dei pedoni. Tra l’incrocio con via Foscolo e verso il pub poco distante porremo un’altra linea di acque bianche sotterranea, che aiuterà a porre termine agli allagamenti della zona. Infine sarà riasfaltata l’intera via Cappello, sino alla zona industriale”. Per i lavori la giunta comunale ha aumentato di 100 mila euro il budget in precedenza messo a bilancio, passando dai 210 mila euro C.A. previsti a 310 mila.

Sociale Educare i giovani alle relazioni e alle emozioni

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ducare i giovani in una società complessa e mutevole come l’at- sede dell’associazione “Incore”, la psicologa Elena Di Bernardo tratterà tuale è compito impegnativo, che richiede formazione, aggiorna- il tema “Educare alle relazioni: la scuola e la famiglia per il benessemento, riflessione costante. “Per aiutare la comunità a crescere re del bambino”; giovedì 6 novembre, alle ore 16.45-18.45 presso consapevole, unita e collaborativa, capace di l’auditorium della scuola media “G. Santini”, è rispondere ai bisogni reali dei nostri ragazzi, Proseguono gli prevista la tavola rotonda “Educare alle emozioni lo scorso anno abbiamo proposto l’iniziativa incontri proposti attraverso il benessere in classe”; mercoledì 12 del Settembre Pedagogico - spiega Loretta da Servizi Sociali novembre, alle ore 20.30 sempre all’auditorium Pasquato, assessore alla Pubblica Istruzione e e biblioteca con della scuola “G. Santini”, si propone la riflessione Politiche Sociali -. Visti i risultati, per il 2014 si le associazioni “L’arte di ascoltare” con lo psicologo Alessandro è deciso di realizzare una seconda edizione, che Annunziata, a cura dell’associazione “Sentiero ha ricevuto il patrocinio dell’Anci Veneto”. Il Settembre Pedagogico, dell’Io”. che prosegue anche in queste settimane, è organizzato dal settore SerPensati per gli insegnanti gli appuntamenti di venerdi 14 novembre vizi Sociali e dalla biblioteca comunale “I. C. Andreini”, sviluppato con “Leggere al tempo dei tablet” con Roberto Casati del Centre National associazioni che si occupano di infanzia, adolescenza e sostegno della de la Recherche Scientifique di Parigi, e “Insegnanti efficaci” con lo genitorialità, ed è rivolto a genitori, insegnanti ed educatori. psicologo Alessandro Annunziata di “Sentiero dell’Io” (giovedì 18 diProssimi incontri: martedì 4 novembre, alle ore 20.30 presso la cembre, dalle 16.45 alle 18.45 nella scuola “G. Santini”). C.A.

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In alto Loretta Pasquato, assessore alla Pubblica istruzione e Politiche sociali, sotto la scuola media Santini ospita i prossimi appuntamenti

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Noventa Padovana 15 La manifestazione A fine ottobre l’atteso appuntamento con la storica sagra

Antica Fiera d’autunno grandi le aspettative di Cinzia Agostini

C

onto alla rovescia per l’attesa Fiera del folpo, l’evento più importante dell’anno per Noventa Padovana. A partire da venerdì 24 ottobre e per cinque giorni il paese sarà invaso da migliaia di persone (decine di migliaia, stima il sindaco Luigi Alessandro Bisato, quelle che complessivamente ogni anno transitano per le vie della festa); il tutto sino a martedì 28, quando la manifestazione avrà il suo magico momento conclusivo con lo spettacolo pirotecnico serale. Un appuntamento che richiede un’attenta organizzazione e un notevole impegno per tutto l’anno per l’amministrazione comunale, che gestisce direttamente la fiera attraverso un comitato formato da una decina di volontari. Da quattro anni il presidente del comitato fiera è Andrea Camporese: “La novità dell’edizione 2014 è il ritorno, dopo un periodo di assenza, del grande stand “Noventa espone”, in cui viene dedicato spazio ad attività commerciali e artigianali - sottolinea il presidente -. Il comune ha deciso di valorizzare le diverse attività, anche in considerazione dello stato di crisi in cui l’economia versa, e di offrire in questo modo un aiuto alle associazioni di categoria. Si desidera che questa vetrina fornisca un contributo alla loro visibilità”. Saranno presenti gli agricoltori della Coldiretti, con i loro prodotti a chilometri zero, i commercianti riuniti intorno alla Confesercenti e all’Ascom, gli artigiani dell’Unione provinciale artigiani. “Sarà un grande contenitore,

Camporese: “Tra le novità di quest’anno spicca il ritorno di Noventa Espone” principalmente per dare lustro alle produzioni artigianali e all’attività di commercio” prosegue Camporese. Tanto lavoro organizzativo e volontario comporta anche qualche soddisfazione? “L’anno scorso ha avuto un grande seguito il Villaggio Trentino allestito in piazza Europa, con una simpatica componente folcloristica, costituita da cori e bande aggiunge il presidente del comitato fiera -. Così quest’anno il Villaggio sarà riproposto, con nuove iniziative di richiamo”. La Fiera del folpo ha origine antica, come riscontrato in citazioni di documenti del Settecento. La data scelta per la manifestazione, ancor oggi valida, fu fissata nel 1776. La fiera a quel tempo favoriva soprattutto l’economia agricola locale, caratteristica rimasta propria sino al secolo scorso. Non è mai mancata, però, la componente di divertimento, di festa paesana.

L’intera Noventa è mobilitata, per l’appuntamento clou sono attese migliaia di persone

L’immagine d’epoca di una edizione della “Sagra del Folpo”, storico appuntamento per Noventa e dintorni

“La nostra è una fiera con un’ampia offerta commerciale, fornita anche di un bel luna park - spiega il sindaco Luigi Alessandro Bisato -. Ma il nucleo caratterizzante è dato dagli stand gastronomici: tra i sei di grandi dimensioni e i sei più piccoli, che noi chiamiamo “bettolini”, riusciamo a far sedere contemporaneamente più di mille persone. Senza contare i banchetti dei “folpàri”, ultimi rappresentanti dell’antica tradizione che dà nome alla sagra”. Per il notevolissimo afflusso di persone previsto in quei giorni, saranno implementati i due servizi di trasporto (a due euro) da Noventa a Padova e ritorno in battello, e i tre trenini, che svolgono le funzioni di navette dai punti di maggior afflusso al paese, che hanno come capolinea Noventana, Ponte di Brenta, Camin.

PREMIO Concorso d’illustrazione

immagini d’autore per piccoli e grandi

T

ra le numerose iniziative collaterali alla fiera, vi è la mostra delle opere partecipanti al primo concorso internazionale d’illustrazione per l’infanzia “Immagini per Sognare”, organizzato dall’associazione culturale “La Bottega del Cigno”. Al concorso, che aveva come tema “Il primo volo”, hanno partecipato concorrenti dall’intero territorio nazionale. “Nella scelta del tema abbiamo lasciato ampia libertà alla fantasia - spiegano gli organizzatori -. Il volo, infatti, voleva essere inteso come una qualsiasi prima esperienza: il primo passo di un bambino, la prima partenza verso un nuovo orizzonte, il primo giorno di scuola, o ancora macchine fantasiose e originali disegnate o utilizzate per volare, animali mitologici o immaginari con le ali”. Le opere, insieme a quelle di illustratori famosi prestate per l’occasione, saranno esposte nella chiesetta di villa Valmarana, tutti i giorni dal 18 al 29 ottobre. La mattina sono invitate le scolaresche. L’illustrazione vincitrice sarà acquisita dell’associazione organizzatrice “La Bottega del Cigno” e donata al comune. C.A.


16 Limena I conti del Comune L’amministrazione fa i conti con il drastico taglio dei trasferimenti

Bilancio: “Sarà un bagno di sangue”

Il sindaco Costa: “valuteremo le strade possibili per non alzare la pressione fiscale senza toccare i servizi essenziali” di Nicol Stefani

N

on è la prima volta che lo dice. Giuseppe Costa, Sindaco di Limena, rimarca la difficoltà dell’amministrazione a far fronte ai continui tagli imposti dal Governo Centrale: “A fine Luglio sono state eliminate risorse per 300 mila euro, il mese scorso altre 25 mila. A ciò si aggiunge l’ovvia difficoltà dei cittadini a far fronte agli oneri tributari, causa la disoccupazione, perciò le entrate comunali diminuiscono. Siamo riusciti a mantenere un bilancio sano fino ad adesso, ma sul 2015 non abbiamo certezze. I comuni limitrofi hanno aumentato Il municipio di Limena, tempi duri per far quadrare i conti la tassazione. Noi non lo vogliamo fare e metteremo servizio ammonta a 80 mila euro l’anno”. Da rivedere solidarietà – e continua - Prima di tutto i residenti: è un in pratica tutte le operazioni possibili al fine di evitarlo, anche il trasporto scolastico, il contributo del trasporto diritto di chi paga le tasse avere una precedenza nell’asma la difficoltà è massima”. Incertezza sulle sorti dei urbano e i costi delle macro aree. Costa: “La scuola e sistenza. Cercare di dare alloggi a cittadini non residenti contribuenti. E’ sicuro, invece, che il 30 settembre sono i servizi legati all’istruzione hanno la precedenza e non o sostenere costi ulteriori per offrire supporto a cittadini verranno toccati, perché vogliamo extracomunitari non è possibile adesso per Limena”. Una stati redatti gli equilibri di bilancio, puntare e investire sul futuro dei posizione sulla quale LimenAttiva e Democratica non si il documento che attesta il rapporto “Sociale e scuola nostri ragazzi”. Novità anche nel torva in disaccordo, come spiega Riccardo Zanon, catra le entrate e le uscite. Costa e la avranno campo del sociale: “Cresce il bi- pogruppo e consigliere di minoranza: “Crediamo che al sua squadra s’impegneranno a rive- la precedenza, sogno di assistenza nei confronti centro della politica ci siano le persone e non la provedere tutte le voci di spesa, al fine di prima pensiamo non mettere mano nelle tasche dei ai nostri residenti” delle classi più deboli – spiega il nienza delle stesse”. Ufficializzate le deleghe di alcuni Sindaco - Assisto quotidianamente consiglieri di maggioranza: a Jody Barichello sono state limenesi: “Il nuovo bilancio 2015 sarà un bagno di sangue. Valuteremo tutte le strade pos- a una processione infinita di cittadini in difficoltà. Alcuni affidate le deleghe a Sicurezza e Identità Venete, mentre sibili. Per esempio, stiamo rivedendo con Etra il servizio hanno perso il lavoro e non riescono a far fronte a tutte al consigliere Stefano Toubai’ sono andate la Cultura, lo di ricicleria, utile solo a una parte dei cittadini. Il costo del le incombenze, quindi vogliamo mantenere certi livelli di Sport e le Associazioni.

Per 64 anni è rimasta sulla vetta

TORNA A CASA LA CELEBRE CROCE DI CIMA D’ASTA

L

a comunità di Limena ha festeggiato il rientro della storica croce, issata il 26 agosto di ben sessantaquattro anni fa, sulla vetta di Cima d’asta in Trentino, sopra Castel Tesino, grazie al lavoro e alla buona volontà dei ragazzi dell’Azione Cattolica. Ora, la croce è stata sostituita da una copia fedele all’originale in acciaio inox, per volere del promotore dell’iniziativa e maestro Francesco Piva, che prima di morire ha dato disposizioni sull’operazione. Così, Domenica 28 Settembre, al cospetto della cittadinanza, del Sindaco, degli alpini e del Centro Anziani di Limena, che ha reso possibile l’evento, la croce è stata riposta nel cortile del centro anziani sul retro del municipio, con la benedizione di Don Paolo. I festeggiamenti sono poi proseguiti con l’inaugurazione della mostra fotografica all’oratorio della Beata Vergine del Rosario, che espone materiale e fotografie d’epoca per la commemorazione dell’evento. Per l’occasione è stata coniata una medaglia commemorativa e il Centro Anziani suggellerà l’evento e la raccolta dei tanti reperti con un libro. N.S.

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iccardo Zanon, capogruppo di LimenAttiva e Democratica e Consigliere di minoranza, rimarca la posizione contraria di sostenere la spesa per la figura del Presidente del Consiglio, ruolo affidato alla Consigliera di maggioranza, Nicoletta Magro. In un periodo di affaticamento economico e di continui tagli, risulta poco comprensibile al gruppo di LAD, la scelta di stipendiare, con un emolumento di 1200 euro circa mensili, una figura non strettamente necessaria in un Comune di 8 mila abitanti. Spiega Zanon: “Capisco perfettamente la situazione di difficoltà e mi rendo conto che l’amministrazione, per mantenere i servizi attuali, dovrà fare grandi sforzi e, probabilmente, non riuscirà ad accontentare tutti. Ci sembra inopportuno proporre un emolumento da destinare al Presidente del Consiglio, figura da noi sempre criticata e ritenuta inutile”. LAD non comprende le ragioni di affidare un incarico di gestione e di organizzazione dei lavori del Consiglio a una neofita della politica. “Questo ruolo – continua Zanon - potrebbe essere affidato al Sindaco stesso, visto che viene da una precedente legislatura ed ha acquisito sufficiente esperienza”. Per quanto riguarda la questione di una rimodulazione delle tariffe sul servizio comunale affidato a Etra, Zanon si trova d’accordo con la linea della maggioranza: “Ricontrattare è sicuramente una strada, perché la tariffa a carico dei cittadini è bassa rispetto a quella dei comuni vicini. Questo è senza dubbio merito dell’ottimo lavoro degli uffici comunali. Il contraltare di questa tariffa sono, però, i costi fissi delle attività commerciali e delle

Riccardo Zanon dalla minoranza vuole togliere l’emolumento al capo del Consiglio aziende”. Sulla questione del nuovo ospedale a Padova, Silvia Compagnin, capogruppo di Limen - Oltre i Confini e Consigliere di minoranza, si dice favorevole alla costruzione del polo ospedaliero nella zona adiacente allo stadio Euganeo, ma non in zone interne al Comune: “La vicinanza con il sito porterebbe, di riflesso, benefici Limena”. N.S.

La precisazione

I

n riferimento all’articolo comparso nel numero di Settembre 2014, sulla cessione gratuita alla Parrocchia di uno spazio verde comunale di 290 mq, si precisa che il terreno menzionato è una donazione prevista per la scuola dell’infanzia Santa Lucia Filippini e non per il centro dell’Infanzia Andersen.


AUTUNNO/INVERNO/2014/15


18 Cultura

Cultura provinciale 31

L’eposizione Una location unica per ammirare i dipinti ispirati alla flora tropicale

I fiori di Frangi all’Orto Botanico

terra di mezzo

Nel nuovissimo padiglione delle biodiversità trovano posto le opere dell’artista milanese di Laura Organte

C

hi non ha ancora avuto modo di ammirare dal vivo la sezione nuova di zecca dell’Orto botanico patavino dedicata alla biodiversità che sta facendo parlare di sé in tutt’Italia, ha una scusa per rimediare entro l’11 gennaio 2015: fino a quella data saranno infatti in esposizione presso il Centro espositivo del nuovo Giardino le opere dell’artista milanese Giovanni Frangi, che in occasione dell’inaugurazione ha realizzato un ampio nucleo di opere di grandi dimensioni ispirate alla flora tropicale del Giardino padovano con il titolo “Alles ist Blatt” (cioè “tutto è foglia”), esteso poi all’intera mostra. Al primo piano del Centro Espositivo è invece esposto “Pasadena”, il ciclo di 30 incisioni ispirate all’Orto botanico della città americana, eseguito nel 2008. Infine, nel grande salone del Centro, troveranno sede otto grandi dipinti della famosa serie degli “Underwater” i cui i soggetti sono tratti dalle piante subacque: alghe, spugne e anemoni marini.Le nove opere “padovane” sono

anche un omaggio alle riflessioni di Goethe, che si soffermò a lungo nell’antico Orto patavino all’ombra del Santo, studiando la natura delle piante e delle foglie in particolare. Il poeta tedesco elaborò in quell’occasione il pensiero che la foglia è il vero “Proteo della pianta” che dà forma a tutti gli organi. Passeggiando nell’Orto Goethe focalizzò l’intuizione sulla Metamorfosi delle piante che gli parve trovare conferma nella palma corifoidea dell’Orto patavino: la “Palma di Goethe”, ancora oggi oggetto di ammirazione da parte del pubblico. I dipinti di Frangi sono infatti come dei grandi schermi sui cui si rifrangono rami, arbusti e foglie per l’appunto, a riverberare la natura che si ammira dalle grandi vetrate della sede espositiva. La scelta di Frangi come interprete per questo importante evento è dovuta al suo costante interesse per la natura: dal “Richiamo della Foresta” (1999, Galleria Stelline, Milano) dove veniva ricostruito un bosco attraverso l’artificio della pittu-

teatro e musica

a cura di Laura Organte

ARTISTI AL MURO Fino al 9 novembre, a Padova è caccia all’opera d’arte. In occasione della terza edizione di “Artisti al muro”, verranno esposti en plein air lungo le strade del centro città, libere dagli orari che necessariamente hanno le gallerie, i lavori di venti artisti in un percorso a misura di “passeggiata”. Ogni artista ha scelto una “parete” del centro della città e su questa ha progettato un’opera, libera nel tema e nella scelta dei materiali.

DANZA DA SOGNO AL GEOX Nell’ambito dell’XI edizione della rassegna “Lasciateci Sognare…” organizzata dall’associazione La Sfera Danza, al Gran Teatro Geox venerdì 14 novembre alle 21 si esibiranno i ballerini del Teatro La Scala di Milano, con un repertorio che spazierà dalle pièces classiche a lavori contemporanei, un viaggio fra Ottocento e Novecento, con Marius Petipa, George Balanchine e Roland Petit. Un evento imperdibile per tutti gli amanti della danza e, insieme, anche della buona musica. Informazioni utili su prevendite e dettagli su www.zedlive.com.

“NOVECENTO ITALIANO” Di scena l’8 novembre al Gran Teatro Geox il gran galà della lirica “Il Novecento Italiano”, con un cast di eccezionali solisti che hanno cavalcato i teatri più importanti della lirica. Protagonisti della serata saranno il soprano Rossana Cardia, reduce dal Festival Pucciniano di Torre del Lago nel ruolo di Madame Butterfly, il tenore spagnolo Ernesto Grisales, noto per l’interpretazione nel ruolo di Radames in Aida all’Arena di Verona, il mezzo soprano Patrizia Patelmo e Giuseppe Altomare, uno dei più grandi baritoni della lirica italiana. Un appuntamento da segnare sull’agenda per i tanti appassionati del belcanto.

La “App” su Villa Beatrice

Musei padovani a portata di “App”

A

Giovanni Frangi: Samoa, 2007 tecnica mista su tela ra, a “Nobu at Elba” (2004, Villa Panza di Biumio, Varese) dove il motivo era la notte ai bordi di un fiume, per giungere ai “Wiev Master” (2006, Poggiali e Forconi, Firenze) dedicati alla natura sottomarina. E ancora “SassiSassi” (2008, Raphael, Francoforte) o “Giardini pubblici” (2010, Mart, Rovereto). E, naturalmente, vanno mezionate le

trenta incisioni al carborundum tutte ispirate a immagini catturate nell’ Huntington Botanical Gardens di Pasedena, esposte prima volta nel 2008 alla Gamud, la galleria d’arte moderna di Udine, e riproposta successivamente in altre sedi museali europee. Ora i padovani hanno questa opportunità, per lo più in una “location” unica come il nuovo padiglione dell’Orto Botanico cittadino.

nche i musei del Padovano diventano a portata di smartphone: tutti gli eventi e le novità porposte dai Musei dei Colli Euganei, dal Castello di San Martino di Cervarese e dal Parco Avventura “Le Fiorine” da oggi si possono consultare grazie alle nuove applicazioni per dispositivi Android. L’app Coop Terra di Mezzo si può scaricare ed installare gratuitamente sul cellulare insieme ad altre due app molto divertenti: S.Mart Quiz e Orienteering a Villa Beatrice. La prima consente di visitare il fortilizio medievale in modo divertente ed interattivo, scoprendone storia, aneddoti e curiosità, mentre la seconda propone un modo inedito per vivere una giornata all’aria aperta. Una sfida adatta a tutti e a tutte le età. Per scaricare gratuitamente le applicazioni: http://it.appbrain.com/browse/ dev/Cooperativa+Terra+di+Mezzo. L.O.

I concerti Al via la stagione con 18 appuntamenti

Grandi artisti internazionali con gli Amici della Musica C on l’autunno tornano gli appuntamenti della stagione concertistica degli Amici della Musica di Padova, al Pollini, giunta ormai alla 58esima edizione. In cartellone 18 concerti che spazieranno dal Seicento alle più recenti sperimentazioni, fino prossimo 27 aprile. Tra gli appuntamenti in programma da segnalare il ritorno a Padova di Kristian Bezuidenhout, fortepiano, dopo lo splendido concerto di maggio 2014 e la segnalazione della rivista inglese Gramophone tra i dieci artisti più significativi del 2013; ritorno a Padova, città italiana dove debuttò negli anni ‘80, anche per Isabelle Faust, violino, in duo con il pianista russo Alexander Melnikov. Un viaggio nella musica inglese sarà proposto da Michael Bennett, uno fra i più versatili tenori di oggi e dall’arpista francese Sandrine Chatron, mentre la pianista georgiana Elisso Virsaladze dedicherà una serata a Sviatoslav Richter, nel centenario della nascita. Il Quartetto Auryn, asssai noto al pubblico padovano e non solo, proporrà il nuovo programma del ciclo “Brahms e dintorni” che avrà come tema il rapporto tra Schonber/Brahms, mentre il Quartetto Lyskamm, uno dei migliori giovani quartetti italiani, presenterà un programma dedicato al quartetto nel Novecento e diviso a metà

Kristian Bezuidenhout al fortepiano: torna a Padova dopo lo splendido concerto dello scorso maggio fra Russia e Ungheria. Al Pollini, per questa stagione di grande qualità, si esibiranno anche: L’Estravagante, frutto dell’incontro di quattro musicisti che presenterà un programma dedicato alla forma barocca della sonata a tre; il trio MarieLuise Neunecker (corno)-Philippe Graffin (violino) e Claire Désert (Pianoforte); il pianista Nelson Goerner, uno dei pianisti di spicco della sua generazione; l’ensemble La Stagione Armonica del Maestro Sergio Balestracci, con un programma tutto dedica-

to a Giovanni Pierluigi da Palestrina; il duo violoncello-pianoforte Istvàn Vàrdai e Julien Quentin; l’Ensemble Scherzi Musicali, con il “Pianto di Orfeo”, dedicato al mito di Orfeo nell’Italia del Seicento; il giovane pianista torinese Gabriele Carcano, uno dei migliori pianisti italiani della sua generazione; il duo tenore-pianoforte Mark Padmore e Jonathan Biss; il Signum Saxophone Quartet e infine il Quartetto Gringolts, al quale si unirà per l’occasione il clarinettista e compositore Jörg Widmann. L.O.


30 Sport provinciale La ciclismo curiosità Competizione ospitata nell’impianto di Due Carrare

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modellilan, Parazionale a prepae amato e scarpe mente ad ero coin-

Novità alla cartura Nalin

dopo un anno di stop tornano gli allievi

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Vera iunitosi e sotto propria la guida di gara di Formula 1 in miniatura Enzo Rango, confermato alla I piloti presidenza, armati il direttivo della di telecomando guidano dal palco

Cartura Nalin ha ufficializzato, per dila Walter prossima stagione, Lotto il ritorno alle corse della squadra allievi con il passaggio mperdibileinappuntamento blocco degli per attuali gli amanti esordienti del modellismo tra cui dinamico milita Giovanni in occasione Sergiano, della disputa atletadell’International ai primi posti nelle race new track. classifiLache kermesse, nazionaliuna convera all’attivo e propria in gara diquesta formulastagione 1 in miniatura, di 14 vittorie ha visto cosiai nastri disuddivise: partenza 7 piloti su strada, provenienti 6 notturne da tutto il mondo. tipo pista Lo esvesese una in David pista. Ronnelfalk, E’ durato campione solo un europeo anno quindi, in carica, come ha promesvinto, davanti alsofriulano alla presentazione Alex Zanchettin dellaestagione al giapponese I vincitori della competizione Il presidente Enzo Rango Atsushi in corso, Hara l’assenza la garadelle premondiale livree bian-denominata corosse Thenella Italian categoria Job Race allievi: di “tormodellismo guidano i prototipi posizionati su di un palco sopraelevato della larghezza 16 metri, dinamico. niamo agguerriti La gara esi competitivi è svolta il mese – ha scorso detto Rangoquesto annuncio è per daredisicurezza spalle schermo trasmette nell’impianto ai nostri ragazzi Ibr Padova sulla continuità a Due Carrare. del progetto ealle per loro tacitare vociune mega trattative, non sempre in diretta ditutte fasi della corsa che vencorrette, L’ imponente con al centro struttura i nostri costruita atleti oggetti ap- di desiderio altri leclub”. anche nuovo in streaming sul sito positamente La società perstaglistudiando appassionati un piano è nata di sponsorizzazione 3 gono proiettate per fornire equipaggiamento tecnicodaa un tuttiidea gli atleti, primis le biciclette www.ibr-padova.it. e nel contempo ha ratificato l’entrata anni orsono dell’exin presidente nel Due direttivo di quattro consiglieri: Edy Sturaro “Lapatron nostradell’Eurotermoidraulica pista è omologata dalche Conidel Carrare calcio nuovi Giampaolo Belluco anno organizza premio riservato informa alla Cappellozzacategoria Giovanissimi, ospitiamo gare Mas- a inogni collaborazione conl’omonimo l’attuale gran reggente Betto, Francesco e Mirco Fornasiero atleti biancorossi. e siamo iscritti Confermati all’Uisp allae a lasimo presidenza Nicola Sturaro Cappellozza, ha livelloexmondiale vice presidenza Giancarlo Sanavio, Romano tutt’oggiepossiamo Giorgio Nalin, contare e alla circasegreteria 800 soci, una superfice completamente coperta di Terrassan Francesco naturalmente supervisione strutturadi è Flavio all’avanguardia Milani ex vice e invi3.680 metriBernardi, quadrati,il tutto all’interno dei qualisottolalanostra èpresidente stata costruita vicariouna della pista Federazione in terra battuta nazionale, diata”. che fuLauno Ibr dei Padova soci fondatori fa parte del del circuito club della lunghezza media di 300 metri per 4 The Italian job race, un progetto nato nel 1956. W.L.con di larghezza, i piloti muniti di telecomando la volontà di creare eventi a caratura inter-

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I gruppi del Montagnanese ai campionati italiani

le Bandiere della Bassa padovana sventolano a lecce

nelle diverse categorie nazionale sul territorio italiano, questo per dare a tutti i modellisti italiani la possibilità di confrontarsi con i più famosi piloti internazionali evitando impegnative e onerose trasferte all’estero. Grande propulsore dell’attività modellistica l’ex calciatore, tra l’altro di Milan, Parma e Lazio, con 25 presenze in nazionale Diego Fuser, che ha collaborato alla preparazione della pista. “Ho ho sempre amato questa disciplina e appena smesse le scarpe da calcio mi sono dedicato interamente ad essa, la sua spettacolarità è davvero coinvolgente”.

Sport 19 ciclismo Novità alla cartura Nalin

dopo un anno di stop tornano gli allievi

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iunitosi sotto la guida di Enzo Rango, confermato alla presidenza, il direttivo della Cartura Nalin ha ufficializzato, per la prossima stagione, il ritorno alle corse della squadra allievi con il passaggio in blocco degli attuali esordienti tra cui milita Giovanni Sergiano, atleta ai primi posti nelle classifiche nazionali con all’attivo in questa stagione di 14 vittorie cosi suddivise: 7 su strada, 6 notturne tipo pista e una in pista. E’ durato solo un anno quindi, come promesso alla presentazione della stagione Il presidente Enzo Rango in corso, l’assenza delle livree biancorosse nella categoria allievi: “torniamo agguerriti e competitivi – ha detto Rango- questo annuncio è per dare sicurezza ai nostri ragazzi sulla continuità del progetto e per tacitare voci e trattative, non sempre corrette, con al centro i nostri atleti oggetti di desiderio di altri club”. La società sta studiando un piano di sponsorizzazione per fornire nuovo equipaggiamento tecnico a tutti gli atleti, in primis le biciclette e nel contempo ha ratificato l’entrata nel direttivo di quattro nuovi consiglieri: Edy Sturaro patron dell’Eurotermoidraulica che ogni anno organizza l’omonimo gran premio riservato alla categoria Giovanissimi, Massimo Betto, Francesco Sturaro e Mirco Fornasiero ex atleti biancorossi. Confermati alla vice presidenza Giancarlo Sanavio, Romano Terrassan e Giorgio Nalin, e alla segreteria Francesco Bernardi, il tutto naturalmente sotto la supervisione di Flavio Milani ex vice presidente vicario della Federazione nazionale, che fu uno dei soci fondatori del club nel 1956. W.L.

I gruppi del Montagnanese ai campionati italiani

le Bandiere della Bassa padovana sventolano a lecce

Il gruppo di Montagnana

Il gruppo di Montagnana

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’ stato un mese intenso per le “bandiere” della Bassa Padovana, da sempre terra che sforna campioni per la disciplina. A inizio sttembre ben due formazioni montagnanesi hanno partecipato alla Tenzone Aurea di Lecce, i campionati italiani federali che rappresentano l’appuntamento più importante per gli sbandieratori di tutta la penisola. A rappresentare i colori nostrani c’erano due gruppi, il “Città Murata” di Montagnana e Megliadino San Vitale. La squadra montagnanese ha ottenuto il quinto posto assoluto in graduatoria, salendo per la tredicesima volta consecutiva sul podio con la piccola squadra (terzo posto) e ottenendo soprattutto il secondo posto con la grande squadra dietro al Sestiere Porta Podestà di Ascoli Piceno, che ha vinto anche la combinata finale. I musici di “Città Murata” hanno poi guadagnato due posti rispetto all’anno scorso, piazzandosi al quarto gradino della graduatoria. Nell’economia del campionato, “Città Murata” ha pagato alcuni errori nel singolo e nella coppia, dove ha fatto meglio la spedizione di Megliadino San Vitale: undicesimo posto nel singolo con Thomas Braggion e tre-

dicesimo nella coppia, mentre nella graduatoria assoluta i sanvitalesi si sono classificati al dodicesimo posto. La Tenzone Aurea di Lecce si è tenuta nello stesso periodo in cui il Montagnanese era impegnato nel Palio dei 10 Comuni, altra rassegna che dà molto spazio a musici e sbandieratori. Nelle tenzoni dedicate alla disciplina si sono distinti il gruppo di Merlara (dominatori delle categorie giovanili) e ancora una volta quello di Città Murata. La competizione riservata ai senior ha visto primeggiare il gruppo rossonero di Montagnana, che si è aggiudicato i premi per coppia, piccola squadra, grande squadra e musici. Il miglior singolo è stato invece quello di Thomas Braggion di Megliadino San Vitale. Tra gli atleti under 15 la tenzone ha premiato Merlara, che con 7 ori ha superato le 5 vittorie di Megliadino San Vitale e le 3 di Santa Margherita d’Adige. Tra in singoli baby, l’oro è andato a Matteo Martinelli di Megliadino San Vitale (categoria dagli 8 ai 10 anni), Mila Ferrarato di Santa Margherita d’Adige (dagli 11 ai 13 anni) e Thomas Ferrarato, gemello di Mila e capace di vincere nella categoria maggiore. Nicola Cesaro

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’ stato un mese intenso per le “bandiere” della Bassa Padovana, da sempre terra che sforna campioni per la disciplina. A inizio sttembre ben due formazioni montagnanesi hanno partecipato alla Tenzone Aurea di Lecce, i campionati italiani federali che rappresentano l’appuntamento più importante per gli sbandieratori di tutta la penisola. A rappresentare i colori nostrani c’erano due gruppi, il “Città Murata” di Montagnana e Megliadino San Vitale. La squadra montagnanese ha ottenuto il quinto posto assoluto in graduatoria, salendo per la tredicesima volta consecutiva sul podio con la piccola squadra (terzo posto) e ottenendo soprattutto il secondo posto con la grande squadra dietro al Sestiere Porta Podestà di Ascoli Piceno, che ha vinto anche la combinata finale. I musici di “Città Murata” hanno poi guadagnato due posti rispetto all’anno scorso, piazzandosi al quarto gradino della graduatoria. Nell’economia del campionato, “Città Murata” ha pagato alcuni errori nel singolo e nella coppia, dove ha fatto meglio la spedizione di Megliadino San Vitale: undicesimo posto nel singolo con Thomas Braggion e tre-

dicesimo nella coppia, mentre nella graduatoria assoluta i sanvitalesi si sono classificati al dodicesimo posto. La Tenzone Aurea di Lecce si è tenuta nello stesso periodo in cui il Montagnanese era impegnato nel Palio dei 10 Comuni, altra rassegna che dà molto spazio a musici e sbandieratori. Nelle tenzoni dedicate alla disciplina si sono distinti il gruppo di Merlara (dominatori delle categorie giovanili) e ancora una volta quello di Città Murata. La competizione riservata ai senior ha visto primeggiare il gruppo rossonero di Montagnana, che si è aggiudicato i premi per coppia, piccola squadra, grande squadra e musici. Il miglior singolo è stato invece quello di Thomas Braggion di Megliadino San Vitale. Tra gli atleti under 15 la tenzone ha premiato Merlara, che con 7 ori ha superato le 5 vittorie di Megliadino San Vitale e le 3 di Santa Margherita d’Adige. Tra in singoli baby, l’oro è andato a Matteo Martinelli di Megliadino San Vitale (categoria dagli 8 ai 10 anni), Mila Ferrarato di Santa Margherita d’Adige (dagli 11 ai 13 anni) e Thomas Ferrarato, gemello di Mila e capace di vincere nella categoria maggiore. Nicola Cesaro


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Bilancio La voce di spesa più pesante

La Sanità veneta è davvero virtuosa?

Roberto Volpe, presidente di Uripa: “Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale” di Maria pavan

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rrivava a maggio l’ok della Corte dei Conti sul bilancio sanitario del Veneto dopo aver passato al microscopio la gestione sanitaria 2012, dando anche una prospettiva per il 2013, anno che conferma il trend virtuoso del 2012 con un ulteriore contenimento dei costi ed un miglioramento dei conti delle Aziende sanitarie più in difficoltà. Un risultato ottenuto costringendo le Asl a limare, risparmiare e dunque, in verità, a tagliare servizi sul territorio. Qualche riga del bilancio era comunque rimasta in rosso perchè alcune Asl non sono riuscite a portare in pareggio il bilancio. Nonostante ciò avevano migliorato. Tra queste Asl 12 Veneziana (meno 55,2milioni); Asl 18 di Rovigo (meno 28,6 milioni); Asl 20 di Verona (meno 20,5 milioni; Azienda ospedaliera di Padova (meno 38,6 milioni); Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (meno 34,2 milioni). Tutto bene dunque. O forse questi risultati vanno riletti alla luce della realtà dei fatti? Alcuni di questi fatti sono macroscopici e i cittadini li conoscono bene. L’ospedale all’Angelo di Mestre è gravato dai costi del project financing: “Rate da circa 15 milioni di euro all’anno, per una ventina d’anni, a carico dei bilanci dell’Ulss 12 - afferma Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori,- sono un macigno opprimente che impone sacrifici e minori servizi.

Ora il braccio di ferro leghista sull’ospedale di Padova ha prodotto come unico effetto certo lo stop al project financing. Ebbene, visto che l’ospedale all’Angelo ha una dimensione provinciale e serve la popolazione di quattro Ulss, sia la Regione a farsi carico delle rate del project, senza che ci rimettano solo i cittadini mestrini e veneziani”. Una posizione che rischia di trovare appoggio e consenso se, come sembra, in altri territori si costruirà il nuovo con finanziamenti pubblici. Rovigo, intanto, subisce un taglio “vergognoso e gravissimo” come lo definisce il Consigliere Pd Azzalin che non esclude di impugnare la recente delibera di Giunta “che disattende non solo le promesse fatte, ma anche quanto contenuto nelle norme approvate dal Consiglio”. L’ospedale di Rovigo, che doveva essere hub provinciale, sarà un ospedale di serie B. Una scelta fatta, secondo il Consigliere polesano, per ammortizzare i costi della costruzione del nuovo ospedale di Monselice, a scapito delle esigenze dei territori. Altra battaglia in corso a Noale dove il consigliere regionale del PD, Bruno Pigozzo chiede “che venga rispettato l’indirizzo della Regione di collocare ospedali di comunità in strutture pubbliche con i posti letto necessari a tenere così attivi i vari servizi ed ambulatori, dalla medicina di gruppo al distretto, dalla

medicina dello sport alla riabilitazione cardiologica. L’eventuale collocazione dei posti letto in una struttura privata - conclude Pigozzo - provocherebbe invece uno svuotamento dell’ospedale. Cosa che penalizzerebbe i cittadini noalesi e smentirebbe le indicazioni della Regione”. E da ultima va raccontata la levata di scudi della commissione Sanità contro la Giunta per il riparto del fondo regionale per la non autosufficienza, deciso il 9 settembre scorso dall’esecutivo senza consultare prima la commissione. L’organo di indirizzo e controllo di palazzo Ferro-Fini, presieduto da Leonardo Padrin, ha deciso di censurare la Giunta, dopo aver ascoltato le preoccupate proteste di Uripa, l’associazione delle case di riposo pubbliche e private. La delibera, secondo le valutazioni di Uripa, azzera ogni forma di contribuzione per le case di riposo per circa 2 mila non autosufficienti accolti senza impegnativa regionale. ”Il fondo per la non autosufficienza non può essere il bancomat della sanità – è insorto Roberto Volpe, presidente di Uripa, durante l’incontro con la commissione Sanità - Quest’anno mancavano alla sanità 10,5 milioni di euro per pagare la quota alberghiera degli ospiti degli istituti psichiatrici e la giunta Zaia li ha presi dal fondo per i non autosufficienti. Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale”.

Sopra l’ospedale dell’Angelo a Mestre, a fianco Roberto Volpe presidente di Uripa

neWs

N

Zaia: “Il meglio è qui non serve andare all’estero”

e’ nata la rete oncologica veneta

onostante gli innegabili successi ottenuti dalla medicina e il capillare lavoro sulla prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, ogni anno in Veneto vengono colpite da tumore più di 31 mila persone e si verificano circa 14 mila decessi. In totale ad oggi in Veneto i pazienti malati di tumore, in terapia o in fase di follow up sono oltre 212 mila. A questa galassia di sofferenza la sanità veneta dedica energie, fondi e professionalità che, partendo dall’Istituto Oncologico Veneto, si ramificano interessando pressoché l’intera galassia ospedaliera regionale, tanto che, da circa 6 mesi, come previsto una specifica delibera organizzativa della Giunta regionale, è nata la Rete Oncologica Veneta – ROV. Questa nuova organizzazione, garantisce le migliori cure a ogni cittadino veneto a prescindere da dove risieda e a quale ospedale territoriale faccia riferimento. “In questo modo – ha sottolineato Zaia – garantiamo l’eccellenza delle cure e le stesse possibilità d’accesso ad ogni cittadino veneto che ne abbia bisogno. Offriamo le migliori professionalità, un grande lavoro di ricerca clinica, macchinari e medicinali di ultimissima generazione. Sappiamo di avere una mobilità extraregionale che si indirizza verso il Friuli – ha aggiunto – ma non ha motivo di essere, perché l’oncologia veneta non teme confronti e i viaggi della speranza non servono. Forse – ha detto il Governatore rivolgendosi alla platea di specialisti – siete meno bravi di altri a promuovere all’esterno i vostri successi, ma di certo non siete secondi a nessuno”. L’obiettivo finale della ROV è di creare nel Veneto un Istituto Tumori di eccellenza diffuso sul territorio: qualunque sia la porta d’accesso, anche la più periferica, il paziente dovrà avere la consapevolezza di essere preso in carico da un sistema che garantirà la migliore qualità della cura e, se necessario, l’invio ai Centri di Eccellenza della rete.


Il Veneto in primo piano 15 21 Dibattito infuocato Dopo la bocciatura del progetto di Padova Ovest ecco le ipotesi

Ospedale: Bitonci vuole il “nuovo sul vecchio”, Zaia cerca una mediazione

di Nicola Stievano

E

’ stata la telenovela dell’estate che, visto il successo, prosegue più frizzante che mai anche in questa seconda parte dell’anno. Stiamo parlando del destino dell’Ospedale di Padova, uno dei più importanti poli sanitari del Nordest, ma anche dell’Italia intera, da mesi al centro di un continuo botta e risposta tra il nuovo sindaco di Padova, il presidente della Regione, il rettore dell’Università e, di riflesso, l’intero mondo politico e istituzionale. Bitonci pochi giorni dopo il suo insediamento ha stralciato il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest e rilanciato la co-

la soluzione

struzione del “nuovo sul vecchio”, per lasciare il nosocomio dove si trova e allo stesso tempo rifarlo da cima a fondo. Una soluzione che non trova tutti d’accordo, a partire dal mondo accademico che per Padova sottolinea la necessità di un ospedale grande e moderno, con stantard di qualità e sicurezza molto lontani da quelli attualmente possibili nella struttura di via Giustinani. L’attuale cittadella è caotica e poco efficiente, al punto che la ricostruzione nello stesso luogo verrebbe a costare di più e richiederebbe anche un periodo più lungo. Non la pensa allo stesso modo Bitonci che

di recente ha presentato un suo piano per la ricostruzione “nuovo su vecchio”. Il tutto in cinque passi: il trasferimento dell’obitorio in zona cimiteriale a carico del Comune, l’accentramento della “dorsale dei servizi” nell’area dell’ex Macello, l’abbattimento del vecchio obitorio e la costruzione dell’”Ospedale della mamma e del bambino”, lo spostamento delle cliniche dall’area ovest a quelle est della struttura (dopo l’abbattimento dei reparti materni, infantili e ginecologici), la realizzazione di uffici, un parco ed, eventualmente, strutture di ricerca e campus universitari nell’area ovest

be ridurre da 1400 a 1000 i posti letto, - ha dichiarato il Governatore - lasciare lo Iov dove sta, demolire la parte universitaria del vecchio ospedale, recuperare gli stabili messi meglio e realizzare un policlinico universitario con 1000 posti letto in città. Dopo 10 anni avremo così due ospedali un policlinico con campus e un hub provinciale”. Parole che aprono un ulteriore scenario, accolte positivamente da Bitonci. Ma la strada è ancora lunga.

Il sindaco di padova presenta il piano che rivoluziona anche la viabilità della Stanga

Bitonci rilancia: nuovo policlinico universitario nell’area cus - aps

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ll’ultimo Bitonci scopre le carte e prende al balzo la proposta di Zaia, presentando il nuovo polo ospedaliero che mantiene mille posti nella sede attuale e una nuova struttura poco lontano, in via Corrado, dove si trovano il Cus e gli Uffici Acegas Aps.“Due ospedali, per la città e per tutta la Regione, in centro, a 600 metri l’uno dall’altro, vicini allo Iov e agli Istituti universitari, collegati all’autostrada da un nuovo sistema di viabilità che consentirà di alleggerire il traffico della Stanga, grazie ad un ponte che collegherà via Corrado con via Longhin. Una proposta che non prevede ulteriore consumo del suolo e rischiose pratiche di esproprio – dichiara Massimo Bitonci – Sull’area giustinianea potrà insediarsi l’Ospedale della città, con il Sant’Antonio, con 1000 posti letto. In via Corrado, dove ora si trovano gli impianti sportivi del Cus e gli uffici di

Home

liberata. Il costo stimato dall’amministrazione comunale sarebbe di 779 milioni di euro. Quindici gli anni necessari alla realizzazione di tutti i tre blocchi del nuovo complesso (altezza compresa tra i tre e i quattro piani, più uno sotto terra) per un totale di 1320/1700 posti letto dove trasferire anche lo Iov e l’ospedale Sant’Antonio. Ma la discussione è ancora aperta e la settimana dopo arriva, dopo un lungo silenzio, la proposta di Zaia. “Si potreb-

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Acegas-Aps (ex Gasometro), su un’area di quasi 200.000 metri quadri, con possibilità di un ampliamento per altri 50.000 metri quadri sui prospicienti terreni di proprietà del Comune, in via Longhin, sorgerà il Policlinico universitario – prosegue il sindaco di Padova – Aspettare qualche settimana, dopo anni di immobilismo, è stato vantaggioso sia per la Regione, che per i padovani. L’Amministrazione ha prontamente raccolto l’offerta del presidente Zaia, che prevede di mantenere in città, e vicini fra loro, due ospedali e lo Iov. L’abbattimento degli edifici obsoleti, presenti nell’area giustinianea, consentirà inoltre di liberare nuovi spazi, a disposizione dell’Università, per la realizzazione di Istituti di ricerca e per l’ampliamento delle rete, già N.S. esistente, del Campus universitario”.


22 Il Veneto in primo piano 16 La nuova legge Parte l’interrogazione alla giunta regionale

Estrazioni, ora lo spettro torna a fare paura Il decreto “Sblocca Italia” contiene novità importanti. Secondo ambientalisti e Cinque stelle il rischio è quello di rendere più facili le autorizzazioni

di Lorenzo Zoli

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l mio no alle trivellazioni è assoluto”. Questa la posizione più volte espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia. Nonostante la sua irremovibilità, proprio il Veneto potrebbe essere una delle prime “vittime” delle novità contenute nel decreto legge 133 del 12 settembre 2014 meglio noto come “Sblocca Italia”. Nelle pieghe della norma, che paradossalmente nella sua intestazione reca anche “l’emergenza del dissesto idrogeologico”, si trova infatti una parte definita “sblocca energia”, che il gruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle non ha esitato a definire “sblocca trivelle”. In particolare, quanto contenuto nell’articolo 38 - “Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali” - ha già sollevato le critiche delle associazioni ambientaliste. Wwf, Legambiente e Greenpeace ne hanno chiesto l’immediata cancellazione, in quanto queste misure “consen-

tono di applicare le procedure semplificate e accelerate sulle infrastrutture strategiche ad una intera categoria di interventi senza individuare alcuna priorità, trasferiscono d’autorità le valutazioni d’impatto ambientale sulle attività a terra dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente e compiono una forzatura rispetto alle competenze concor-

Le norme di tutela della laguna di Venezia dovrebbero salvare le coste renti tra Stato e Regioni”. L’Alto Adriatico, in particolare, sarebbe minacciato in quanto, si legge nel documento, queste novità “trasformano forzosamente gli studi del Ministero dell’Ambiente sul rischio subsidenza in Alto Adriatico legato alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in

‘progetti sperimentali di coltivazione’”. A rendere ancora più “avvelenata” la polpetta per il presidente Zaia il fatto che una delle concessioni riguarda il permesso di ricerca “Carità” che prevede un cantiere di perforazione nel Comune di Nervesa della Battaglia, proprio nella “sua” provincia di Treviso. Se lo “Sblocca Italia” sembra dare la stura alle trivellazioni a terra come in mare, in Veneto come in Sicilia, visto che proprio il premier Matteo Renzi si è augurato che la produzione d’idrocarburi possa raddoppiare e, con essa gli introiti da royalty e tasse, un’ancora di salvezza per le coste venete è comunque rappresentato dalle norme di tutela della laguna di Venezia, che gode di una speciale protezione viste le particolari problematiche legate al suo sprofondamento, connesso al fenomeno noto come subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del terreno, provocato sia da cause naturali

Il presidente della Regione Luca Zaia che da cause antropiche. Un fenomeno che si riscontra in maniera evidente anche nelle zone della pianura Padana e, in particolare, nel Delta del Po, dove è particolarmente accentuato anche per le estrazioni di acque metanifere che hanno interessato questa zone. Il Veneto si è espresso anche a livello di consiglio regionale, con una proposta di legge statale volta a vietare le trivellazioni sul territorio delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Ed è chiamato ora a ribadire ancora

una volta la propria contrarietà dal consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto Giovanni Furlanetto che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni intenda intraprendere affinché il si blocchino i tentativi di trivellazioni in Adriatico. E’ probabile che il Veneto insieme ad altre Regioni faccia ricorso alla Corte costituzionale contro il rilascio dei permessi minerari centralizzato, ma quello che è certo è che la battaglia sugli idrocarburi è appena iniziata.

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l Veneto ha già detto chiaramente no alle trivelle: il 25 gennaio 2011 il Consiglio regionale ha approvato con consenso unanime e trasversale la proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia’”, con la quale si vietano “le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Un segnale forte, ribadito anche il 9 novembre 2012, in occasione della “tavola rotonda sul mare”, la conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla “Salvaguardia delle coste dall’estrazione di idrocarburi in mare”, che ha riaffermato la volontà delle istituzioni regionali di fermare le trivellazioni al largo delle coste. Alla tavola rotonda era presente anche il consigliere regionale Graziano Azzalin, polesano, primo firmatario della proposta di legge statale. “Purtroppo – dice - nonostante la volontà politico-istituzionale del Veneto sia stata espressa in modo univoco, tutto giace ancora nei cassetti del Parlamento e nonostante qualche segnale da parte della Commissione Ambiente del Senato, che l’estate scorsa mi ha convocato a Roma per delle audizioni in merito, il tema sembra essere contrastato da interessi forti e quanto contenuto nel decreto ‘Sblocca Italia’ ne è la conferma. Credo che ora la strada per questa legge sia ancora più in salita, ma non dispero: riaffermare il principio di precauzione e della sicurezza idrogeologica di un territorio che già soffre

Graziano Azzalin i danni causati dalla subsidenza, Venezia, il territorio lagunare, il Delta del Po e la pianura padano-veneta, è un ragionamento non tanto o non soltanto ambientale, quanto economico”. “Questo – spiega Azzalin - si capisce bene guardando ai costi lasciati in dote dalle estrazioni di metano avvenute nel Delta del Po fino al 1961: cifre vicine ai 5 miliardi di euro, oltre a circa un milione e mezzo annuo per tenere in funzione le idrovore. Questi sono gli effetti delle estrazioni, che nessuna royalty può coprire. La salvaguardia dell’assetto idrogeologico è la più grande opera pubblica che si possa avviare in questo momento e la prevenzione è a costo zero. E’ difficile monetizzare la messa in sicurezza e la tutela, purtroppo però i conti si fanno al negativo quando avvengono diLo.Zo. sastri”.


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24 Voci da palazzo 18 Obiettivo stare sul mercato Agroalimentare verso un salto di qualità necessario

Embargo russo: ora ci pensa Zaia! E’ sempre di più una priorità sostenere il prodotto veneto che ora sta soffrendo, ma in prospettiva è strategico per l’economia regionale di Maria pavan

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orrebbe andarci direttamente il governatore Zaia a parlare con Putin per sbloccare l’embargo. E lo dice convinto, come se fosse davvero possibile parlare con lo “zar” che ha messo al bando i prodotti di tutta l’Unione Europea dopo il sostegno occidentale all’Ucraina e alle relative sanzioni. Fatto sta che Zaia avrebbe già avvitato contatti “ufficiosi” con il Consolato generale di Milano e ha dichiarato che se troverà un’apertura per riavviare i rapporti commerciali previsti dai protocolli in vigore da anni tra la Regione e alcune repubbliche della Federazione russa, non chiederà certo al Governo nazionale il permesso di dare il via libera alla ripresa dei commerci. Zaia agisce su mandato della Giunta che gli aveva chiesto di prendere in prima persona la risoluzione approvata in Consiglio Regionale per agire direttamente con Mosca a difesa dell’economia veneta. Ma certo non basta e a ribadirlo è proprio il Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. “Non possiamo attenderci che tutto si fermi ad un’azione di vertice. Occorre continuare ad ascoltare il territorio e a costruire una rete europea di mobi-litazione anti-

embargo, anche perché sappiamo che la situazione muta in continuazione”. Secondo il Moscow Times, infatti, la Duma sta varando una legge che punta a compensare le perdite degli imprenditori e investitori russi in Europa (in transazioni e in proprietà) a seguito della crisi russo-ucraina e della successiva “guerra economica degli embarghi”. Sono sempre più numerosi gli imprenditori russi che lamentano perdite considerevoli, tra cui Arkady Rotenberg (uno dei più potenti uomini d’affari di Mosca, businessman molto legato al presidente Putin) e le centinaia di altri nomi dell’economia russa, pesantemente frenati nel loro business dall’inserimento dei loro nomi nelle blacklist occidentali ed anche italiane. Intanto, aspettando buone nuove, è stato varato un protocollo d’intenti dal titolo: “Italiano, meglio veneto”. Il documento, condiviso dal Presidente del Consiglio, Clodovaldo Ruffato, dall’Assessore all’Economia e Sviluppo Maria Luisa Coppola, dal presidente della Com-missione Relazioni Internazionali, Nereo Laroni e dai rappresentanti delle associazioni delle categorie del settore agroalimentare ha l’ obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione agroalimen-

Clodovaldo Ruffato tare veneta quale fattore strategico per la crescita dell’economia regionale. Il documento prevede che per tutelare e promuovere i prodotti agroalimentari veneti la Regione intervenga presso il Governo nazionale e gli Organismi europei affinché vengano valutati gli effetti negativi dell’embargo sull’economia e sull’occupazione in Veneto. I rappresentanti della grande distribuzione hanno risposto in modo positivo, a patto che il settore primario compia un salto di qualità sul piano imprenditoriale, che non significa solo qualità del prodotto, ma anche capacità di stare economicamente sul mercato. In questa logica il Presidente Ruffato, chiudendo l’incontro, ha chiesto a tutti di “fare squadra per modernizzare un settore in grado di competere sul mercato”.

Matteo Toscani

Massimo Giorgetti

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il terzo settore È strategico per il veneto

l terzo settore, soprattutto in un momento di crisi economica profonda e prolunga-ta, è un settore strategico”: l’ha detto intervenendo a Padova ad un meeting regionale sul terzo settore, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Matteo Toscani. Al dibattito, che presentava anche in Veneto il manifesto del no-profit “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore”, hanno partecipato il mondo del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo insieme a quei poli bancari e finanziari che credono al valore sociale dell’associazionismo. L’idea dei promotori è quella di rafforzare la consistenza patrimoniale del Terzo settore, investire in nuove forme di management, lanciare seri programmi di rete con e verso l’Unione Europea, ripensare senso e tecniche della raccolta fondi e individuazione di nuovi filoni di sviluppo per le organizzazioni non profit anche attraverso una loro responsabilizzazione nell’ambito finanziario, coinvolgimento di realtà istituzionali in un nuovo approccio politico-culturale ai temi del volontariato. “In qualità di sindaco di un comune del Cadore - ha ricordato Toscani - ho lavorato a lungo nell’ambito della cooperazione, tanto da essere stato tra i promotori di quella che è risultata essere la prima cooperativa sociale di tipo B, con la presenza di soci istituzionali. Certo non sempre in ambito regionale si presta la dovuta attenzione al terzo settore, alla cooperazione ed all’associazionismo ma il Consiglio Regionale nei prossimi mesi porrà particolare attenzione alle proposte concrete e percorribili che verranno dal terzo settore”: la sfida che mi sento di accogliere è di raggiungere risultati concreti in merito a proposte concrete”.

“il governo È il peggiore dei motoscafisti”

l Governo italiano si sta comportando come il peggiore dei motoscafisti. Proprio come i motoscafisti scaricano uomini, donne e bambini sulle nostre coste senza alcun scrupolo e senza nessuna pietà, l’Esecutivo nazionale sta scaricando sugli enti locali la gestione di una emergenza umanitaria che si sta aggravando di giorno in giorno. Dobbiamo dire basta: altro che Mare nostrum, Veneto nostrum!”. A dirlo è l’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti sostenuto da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia per il Ve-neto. “Il Veneto è da sempre terra di accoglienza, ma quella che si sta registrando in queste settimane è una invasione senza regole che rischia di far saltare gli equi-libri socio-economici raggiunti dopo decenni di graduale integrazione. Mille arrivi in meno di due giorni sono davvero troppi; mettono a dura prova le strutture e lo stes-so volontariato che finora non si è mai tirato indietro”. “La linea di questo Governo è quella di scaricare l’emergenza sui Prefetti, a loro volta sempre più imbarazzati nell’approcciarsi ai sindaci, i veri anelli deboli della catena. Tocca all’Esecutivo as-sumersi la responsabilità degli arrivi; scaricare sugli altri è fin troppo facile”.

L’opinione Roberto ciambetti, Assessore agli Enti locali

“dallo stato poche risposte e risorse”

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a Giunta veneta ha costituito l’Osservatorio regionale per dare attuazione alla cosiddetta ‘Riforma Delrio’ che detta norme in materia di Città Metropolitane, Province, unioni e fusioni dei Comuni. “Il Governo ci impone di definire entro l’anno con provvedimenti normativi il nuovo assetto istituzionale, ma ancora non è stato deciso quali siano le funzioni fondamentali da attribuire alle aree vaste e metropolitane e soprattutto non abbiamo alcuna certezza di vederci trasferiti i finanziamenti per assicurare i servizi che prima gestivano le Province. Corriamo il rischio che non siano disponibili le risorse per l’erogazione di servizi indispensabili come la manutenzione degli edifici scolastici, il riscaldamento delle aule, la gestione della viabilità, la pulizia delle strade dalla neve e altri compiti che venivano svolti dalle Province”.

Leonardo padrin, (fI)

“politici in regione: due mandati Bastano”!

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n aiuto al ricambio generazionale e alla coerenza della politica”. Così Leonardo Padrin, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale definisce la nuova proposta di modifica della legge elettorale vigente (la n. 5/2012) che estende il limite dei due mandati a tutti i consiglieri regionali. “Ritengo che 10 anni di attività politica in Regione siano un periodo più che sufficiente anche per i consiglieri, per dare il meglio delle proprie capacità politiche. Gli effetti della proposta di Padrin sull’attuale Consiglio regionale determinerebbero un vasto ricambio della classe politica regionale, in tutte le forze politiche. Presenze troppo prolungate nel tempo in ruoli di responsabilità regalano un indebito vantaggio di relazioni, visibilità e potere, a danno di quanti non sono presenti nelle istituzioni”. Graziano Azzalin (pD)

taglio gravissimo della sanità polesana

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nvito i polesani ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo ed a mobilitarsi per prevenire l’emorragia dei nostri migliori specialisti. Nel Piano socio sanitario è previsto che per ogni provincia vi sia un ospedale di riferimento, con specialità di base e medio livello, e la presenza di alte specialità per un territorio più ampio, costituendo centri hub a livello sovra-aziendale. Questo principio è stato definitivamente affossato con la Dgr 1630 del 9 settembre che declassa definitivamente l’ospedale di Rovigo, che invece di essere hub diviene un ospedale di serie B. Oggi, le specialità stralciate all’ospedale di Rovigo sono proprio quelle che, invece, avrà il nuovo ospedale di Schiavonia, a Monselice, un ospedale costruito con un project financing”.

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26 Voci da palazzo

Voci da palazzo 19

Politica ed economia Il dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico regionale

Pd: “Il turismo del futuro in Veneto” Ad un anno dall’approvazione delle legge regionale n.11 del 2013 si riflette su opportunità e criticità per un settore trainante dell’economia veneta che sta cambiando pelle

di Ornella Jovane

Da sinistra De Menech, Fasoli, Rosso, Salvagno e Lucio Tiozzo

L

a politica si confronta con il mondo degli operatori turistici, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, tecnici e addetti ai lavori in un dibattito pubblico organizzato per fare il punto della situazione ad un anno dall’approvazione della nuova legge regionale, la n. 11 del 2013, sul turismo. L’iniziativa, dello scorso 10 ottobre a Sottomarina di Chioggia, è del gruppo regionale del Partito Democratico che si propone di mettere a fuoco opportunità e criticità di una legge che regolamenta un’attività principe dell’economia regionale, in una fase di profondi e radicali cambiamenti. A fare gli onori di casa il capogruppo del Pd Veneto Lucio Tiozzo che ha introdotto i lavori e gli ospiti del convegno: il segretario regionale, Roger De Menech e il consigliere Roberto Fasoli, il direttore del Dipartimento del Turismo per la Regione Veneto, Paolo Rosso; l’assessore al Turismo di Chioggia, Maurizio Salvagno e Stefano Ceci, consigliere del Ministro al Turismo e alla Cultura Franceschini. “Il Veneto - ha esordito Tiozzo - si conferma anche nel 2014, nonostante la stagione controversa per l’inclemenza del tempo, la prima regione in Italia e la quinta in Europa per le presenze turistiche: 62milioni l’anno pas-

116 e 117 si ridefinisce in maniera chiara il rapporto di competenze tra Stato e Regioni anche in materia di turismo. Lucio Tiozzo ribadisce dunque “l’impegno del Partito democratico in questo ultimo scampolo di legislatura verso questo tema che rimane una voce predominate della nostra azione politica” anche in prospettiva di una futura eventuale vittoria alle prossime regionali. L’appello agli operatori e a tutti gli addetti ai lavori è dunque quello di fare squadra, anche in un contesto di rapporto dialettico e talvolta conflittuale, ma sempre profiucuo per rispondere alle sfide del futuro. Il segretario regionale del Pd e deputato Roger De Menech ha insistito sull’azione che il Governo nazionale sta portando avanti attraverso la riforma del titolo V finalizzata a riqualificare il sistema Paese anche a scopo di rilanciare il turismo. “Dobbiamo legare il turismo - ha detto nel suo intervento - alle bellezze del paesaggio, alle infrastrutture che devono essere funzionali e accoglienti. Da questo presupposto di una visione complessiva nasce il concetto nella riforma del titolo V di far sì che alcune funzioni dai Comuni tornino allo Stato, coordinatore centrale del progetto di riqualificazione del sistema Italia.

Per fare bene il turismo, che è una vera e propria industria, bisogna gestire in maniera professionale il Paese”. Più tecnico l’intervento del consigliere regionale del Pd Roberto Fasoli che pur premettendo il buon risultato ottenuto dai lavori che hanno portato alla nuova legge regionale sul turismo ha voluto soffermarsi sulle criticità che ancora interessano il settore. Da quelle contingenti come il futuro dei lavoratori delle Apt, considerata l’imminente chiusura dell’ente, che non possono essere assorbiti dalla pubblica amministrazione essendo assunti con contratti privatistici. Al nuovo assetto delle Odg (organizzazione di gestione delle destinazioni) gestite in cooperazione pubblico-privato, a quello dei finanziamenti che prima erano regionali, al demanio marittimo, alla tassa di soggiorno la cui norma nazionale va cambiata chiarendo che si tratta di una tassa di scopo. Infine un’esortazione guardando al futuro. “Il Veneto - ha concluso Fasoli - è un laboratorio importante, non deve seguire il carro ma dettare le norme a livello nazionale anche in ambito turistico”. Il Pd Veneto strizza l’occhio al settore, promettendo di esserci nelle prossime sfide, pronto a dare risposte di cui c’è bisogno.

L’analisi tecnica Il direttore del Dipartimento regionale del Turismo Paolo Rosso

commenti Dagli operatori turistici al consigliere del Ministero

michielli: “lavoriamo sulla promozione” ceci: “strategici moBilità e innovazione” Da sx Marco Michielli e Stefano Ceci

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sato. Un primato che conferma il ruolo trainante che il turismo gioca nell’economia regionale, a maggior ragione se si pensa che rappresenta un’industria che nessuno può delocalizzare”. Alla luce di queste considerazioni risulta perciò strategica la nuova legge regionale che introduce elementi di innovazione nell’ambito di un settore che sta cambiando pelle ed i provvedimenti messi in campo dalla Giunta regionale e dall’attività del Consiglio. “La Legge - prosegue il capogruppo del Pd Veneto - punta al potenziamento di tutti gli asset tradizionali dell’offerta turistica, da Venezia alla montagna, dalle spiagge al Delta, dai laghi ai fiumi per alimentare nuove capacità del comparto e proporsi su scala nazionale e internazionale in modo innovativo”. Un’azione che trova supporto nel Decreto legge 83 presentato dal Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini che su scala nazionale rafforza questa impostazione di valorizzazione di tutte le voci che, aggregate, rappresentano i punti di forza del turismo: la cultura, i centri storici, l’enogastronomia... Importante anche il primo voto al Senato sulla modifica del Titolo V della Costituzione, dove negli articoli

sprimiamo profonda preoccupazione sul lavoro di ENIT – sostiene Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto – che così non funziona e dev’essere trasformato in una macchina da guerra per la promozione del turismo, come succede in altri paesi, Spagna in primis. Non chiediamo alla Regione di aiutare gli albergatori – continua Michielli – ma di attrezzare la logistica del terriorio con servizi di trasporto o navette, pubbliche o private, che dagli aeroporti riescano a portare i visitatori direttamente alle località turistiche. Dobbiamo finalmente rendere facile al turista venire e muoversi in Italia”. Fa eco il consigliere del Ministero del Turismo e alla Cultura, Stefano Ceci: “Il problema del turismo non è una questione di posti letto, ma riguarda gli spostamenti delle persone. La mobilità è diventata un punto strategico e decisivo per lo sviluppo di questo settore – e aggiunge Ceci - da Roma proporremo degli incentivi fiscali ai Comuni che investono nella riqualificazione del loro Piano Urbanistico per migliorare l’offerta turistica anche abbattendo le vecchie strutture ricettive eredi della cementificazione selvaggia dei nostri paesaggi. Con altri sgravi fiscali, invece, cercheremo d’incentivare la digitalizzazione del turismo, diventato il mezzo imprescindibile per ricevere prenotazioni e pubblicizzare l’accoglienza”. S.B.M.

Veneto, volano del turismo nazionale, si prepara alle sfide future Sistemi turistici tematici, commercializzazione di ogni destinazione, la rete e la logistica sono le direzioni su cui si deve lavorare

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l Veneto si conferma locomotiva dell’economia del turismo nazionale. Prima regione italiana per presenza turistica, a un anno di distanza dall’entrata in vigore della nuova legge regionale sul turismo, il Veneto tira le somme e si prepara ad affrontare nuovi scenari per il futuro. “Il turismo è diventato l’industria più importante del Veneto – afferma Paolo Rosso, direttore del Dipartimento regionale del Turismo – ma necessita di un adeguamento delle sue strutture e infrastrutture di accoglienza per migliorarne offerta e appetibilità turistica. La legge 11 del 2013 aggiorna sicuramente l’approccio governativo di questo settore e sposta finalmente l’attenzione sui suoi due attori fondamentali: le imprese e i clienti turisti”. Non più strutture asettiche, ma sistemi turistici tematici e organizzati secondo le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese s’inseriscono. “La nostra regione è ricca di prodotti turistici da sviluppare – spiega Paolo Rosso – basti pensare a tutti i paesaggi che offre, dalle spiagge alle Dolomiti, Venezia e la sua Laguna fino al Lago di Garda. Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale legate ad ogni particolare territorio che lo motivino a tornare in Veneto”. A questo scopo, la nuova legge regionale sostituirà le vecchie APT con Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (OGD) preposte a creare un tavolo permanente tra amministrazione e privati per migliorare

Paolo Rosso

“Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale e così convincerlo a tornare in Veneto” la commercializzazione di ogni destinazione regionale. Le prime sei regioni della classifica nazionale (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino Alto-Adige) rappresentano da sole il 70% delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto, capolista italiano, conta il 64% di presenze straniere, si colloca anche tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, subito dopo le Isole Baleari e prima della Provenza. Oltre ai fedelissimi tedeschi, in-

glesi, scandinavi, francesi e nordamericani, negli ultimi anni sono i turisti dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) ad essere aumentati esponenzialmente. “Un dato di cui tenere assolutamente conto nell’ospitalità – sostiene il direttore del Dipartimento regionale del Turismo – perché i turisti di nazionalità Bric sono anche coloro che spendono di più al giorno sul nostro territorio. Primi in assoluto i russi, con una media di 150 euro al giorno, seguiti da brasiliani, statunitensi, cinesi e tedeschi. Dobbiamo farli sentire a loro agio, perché tornino in Veneto e non vadano altrove”. Fondamentale l’inserimento in rete di tutte le strutture ricettive, perché la prenotazione via web è diventato il metodo d’acquisto turistico più usato a cui gli hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi devono adeguarsi. “Cambieranno anche i servizi d’informazione e accoglienza turistica– aggiunge Paolo Rosso - di cui si potrà occupare l’amministrazione pubblica o privati in convenzione. L’importante è che le formule varino contestualmente al territorio. Così ritroveremo lo IAT o l’Info Point, pensando anche a sistemi in mobilità dell’utente e alle famose App per smartphone”. Indispensabile, infine, un piano per l’incremento della logistica, di cui si discute anche a livello nazionale, e dei servizi aeroportuali, con un occhio di riguardo ai voli low-cost, da considerare ormai parte integrante nella scelta di una meta turistica. Sara Boscolo Marchi


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20 Cultura veneta 28 Venezia La signora dell’arte imperava sugli artisti che spesso dicevano: “Se lo dice Ileana”

La collezione Ileana Sonnabend Un percorso espositivo che conta 72 opere scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta

di Alain chivilò

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n nuovo capitolo espositivo in collaborazione con The Sonnabend Collection Foundation è proposto alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro Venezia, fino al 4 gennaio 2015, dopo l’esposizione dell’anno passato. La mostra “Da Rauschenberg a Jeff Koons. Lo sguardo di Ileana Sonnabend” apre nuovamente un percorso sulla storia dell’arte del secolo scorso, attraverso l’occhio mercantile di una potente gallerista: Ileana Sonnabend, ossia Ileana Schapira (Bucarest 1914 - New York 2007). Moglie di Leo Castelli fino al suo decesso e successivamente di Michael Sonnabend, Ileana aprì in questi sodalizi diverse gallerie: Parigi nel ’39, New York nel ’57 con artisti quali Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, fino alle successive sempre a Parigi nel ’62 e New York 1970. Di carattere tosto, unito a una forte dose di opportunismo, all’epoca la signora dell’arte imperava sugli artisti tanto che da quest’ultimi usciva spesso la frase: “Se lo dice Ileana ..” Il percorso espositivo consta di 72 opere, scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta quali “Inflatable Flower (Yellow)” del 2011 di Jeff Koons, “None Sing/Neon Sign” (1970) e “Eat Death” (1972) di Bruce Nauman. A questi si affianca una sezione dedicata all’arte povera con opere di Jannis Kounellis,

Gilberto Zorio, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari e Giovanni Anselmo. Inoltre si possono ammirare capolavori quali “Figure 8” di Jasper Johns del ’59 e le opere “Interior - Combine painting” del ‘56, “Payload” (1962) e “Kite” (1963) di Robert Rauschenberg artista che Ileana, assieme a Leo Castelli e Alan Solomon, contribuì a portare alla Biennale di Venezia del 1964, facendolo vincere il Gran premio della Pittura grazie anche all’intervento del critico italiano Marchiori. Altri artisti presenti sono Andy Wharol con otto lavori quali “Nine Jackies” (1964), “Triple Rauschenberg” e “Cambell’s Soup Can - Turkey Noodle” (1962), Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist, Claes Oldenburg e Tom Wesselman. L’esposizione chiude con una sala dedicata alla Minimal Art con alcune impor-

tanti sculture datate anni Sessanta, composte di forme geometriche elementari singole o ripetute, realizzate con materiali di preferenza industriali dagli artisti Dan Flavin, Donald Judd e Robert Morris. Una mostra che testimonia un percorso reale dell’Arte che, dagli anni sessanta, attraverso la via commerciale di mercanti e galleristi ha determinato la forza della produzione artistica maggiormente statunitense. La collezione Sonnabend, come indica la direttrice dei Musei Civici Veneziani, Gabriella Belli, è “diventata parte del patrimonio museale di Cà Pesaro anche se si tratta di un prestito a lungo termine: una prosecuzione delle collezioni che come acquisizioni si è fermato agli anni ‘60”.

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ontinua la rassegna che porta nei migliori teatri e piazze della Regione alcune delle voci più belle del mondo. Tra queste c’è sicuramente quella di Noa una cantautrice e percussionista di origine yemenita/israeliana/americana, che insieme con Gil Dor ha entusiasmato e incantato il pubblico di tutto il mondo con il suo unico, appassionato e intelligente stile di scrittura e di interpretazione. Sarà in concerto sabato 25 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Accademia di Conegliano. Al centro dello spettacolo Love Medicine, frutto della collaborazione di Noa con Gil Dor, da sempre al suo fianco come direttore musicale e chitarrista. Un album che nasce da quattro anni di lavorazione: una pausa creativa in cui hanno tradotto in musica tutte le sfumature delle emozioni e l’energia scaturite da incontri significativi e luoghi magici. Noa sarà accompagnata da Gil Dor alla chitarra, Adam Ben Ezra al basso e Gadi Seri alla batteria, insieme a un quartetto d’archi. I live saranno l’occasione per presentare al pubblico l’ultimo, omonimo CD, e al tempo stesso per ripercorrere le canzoni più amate della carriera di questa straordinaria interprete, capace di conquistare anche l’ascoltatore più esigente con la sua voce angelica e la sua presenza scenica magnetica. La musica per Noa è anche strumento per il suo instancabile e coraggioso lavoro per la pace nel suo Paese. I suoi numerosi impegni di volontariato in tutto il mondo, le sono valsi titoli e riconoscimenti, tra cui Ambasciatrice di buona volontà della FAO, Cavaliere della Repubblica Italiana, il Chrystal Award del WEF di Davos, la Colomba della Pace di Shimon Peres e molti altri ancora. Ma nel calendario di Veneto jazz sabato 1 novembre c’è Gilberto Gil e ancora il 13 novembre Robert Glasper mentre Cassandra Wilson, la signora del Jazz, sarà al Teatro Nuovo di Verona sabato 13 dicembre. Per i dettagli: http://www.venetojazz.com M.P.

Art or Sound

vENEZIA SI DIfENDE

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A

a conegliano noa e la sua voce per la pace

Fondazione Prada

Grande Guerrra 1915-1918

Venezia, isola della Giudecca, la Casa dei Tre Oci sta divenendo anno dopo anno la sede principale per la fotografia d’arte della Serenissima. Fino all’08 dicembre la mostra “Venezia si difende 1915 – 1918” testimonia, a cento anni dall’inizio internazionale della Grande Guerra, le protezioni ideate per far fronte alle incursioni aeree austriache. In totale furono 42 gli attacchi che scaricarono sulla città un totale di 1029 bombe (300 solo durante la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1918), con il risultato di provocare ingenti danni materiali, ma soprattutto 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione. Le quattro sezioni del percorso espositivo mostrano come Venezia si difese, inserendo un focus sulla più importante azione militare italiana durante la I guerra: l’affondamento della corazzata Wien nel porto di Trieste, compiuto dai Mas guidati dal tenente di vascello Luigi Rizzo. Lungo la mostra si percepisce come fu studiata e attuata un’importante strategia difensiva partendo dalla protezione dei monumenti

veneto Jazz

cittadini. Murature di rinforzo, “saccate”, imbragature di legno, rimozione di monumenti pubblici, palloni frenanti per ostruire lo spazio aereo e altane trasformate in postazioni di avvistamento e di difesa antiarea attraverso fucilieri della Marina e volontari pronti al fuoco sono gli strumenti attuati durante la guerra. Tutto questo ha creato la modifica degli usi e costumi dei veneziani che dovevano sempre pensare a essere vicini ai rifugi in occasione delle frequenti incursioni, ascoltando il suono delle sirene, vivendo anche nell’oscuramento, aiutando la rimozione delle macerie, fino al continuo andirivieni negli ospedali. A conclusione del percorso espositivo un corpus illustrativo pone l’accento sulle cartoline postali e sulle campagna di sostegno e sottoscrizioni. Una mostra dunque che mette in luce una testimonianza sugli effetti della Grande Guerra, che diventano a loro volte documenti indispensabili per approfondire ulteriormente la tragicità dell’evento. Al.Ch.

l rapporto tra arti visive e suono, dal Cinquecento alla nostra contemporaneità attraverso il ruolo dell’artista musicista e degli strumenti musicali, è la tematica della mostra che fino al 3 novembre la Fondazione Prada di Venezia, sede a palazzo Cà Corner, propone durante il periodo della Biennale Architettura. Le sonorità si mettono in relazione con le opere d’arte trovando similitudini e diversità. L’esposizione si sviluppa nei due piani principali di questa storica residenza riunendo più di 180 opere e oggetti, tra dipinti e partiture, strumenti musicali decorati, automi e macchine musicali, sculture e readymade. Un allestimento che rimanda al concetto dello spartito nel quale una struttura lineare crea la planimetria e la disposizione ambientale dei supporti, mentre la scrittura musicale che lo compone è sostituita dagli oggetti e dagli strumenti in mostra. Il XVI secolo inizia il percorso espositivo con dipinti a soggetto musicale realizzati da Bartolomeo Veneto e Nicola Giolfino (1520 – 1530) per proseguire con strumenti musicali realizzati da Giovanni Battista Cassarini e Michele Antonio Grandi nel Seicento. Nella storia i secoli XVIII e XIV evidenziano l’evoluzione musicale che portò

alle esplorazioni del 1900. Il secolo passato, suddiviso tra arte moderna e contemporanea, tocca le principali tappe artistiche attraverso il movimento Fluxus con John Cage, George Maciunas e Joe Jones, il Nouveaux Réealism di Jean Tinguely e Arman: tutti artisti caratterizzati da opere con assemblaggi precostituiti, casuali e dispositivi musicali. Da qui le re-

lazioni che i diversi soggetti hanno avuto con le sonorità sono molti, da Tom Wesselmann, Claes Oldenburg a Coosje van Bruggen per esempio. Relazioni con spartiti, banjo, violini e chitarre fino alle opere interattive con il pubblico di Laurie Anderson con Handphone Table (1978), Loris Gréaud con Crossfading Suitcase (2004) e Doug Aitken con Marble Sonic Table (2011). Una mostra divulgativa che aiuta a comprendere la complessità creativa che contraddistingue tuttora musica e arte. Al.Ch.



Sì,viaggiare viaggiare 14 Sì, 30 FRIULI VENEZIA GIULIA

Collio

territorio da bere

PER LA QUALITÀ DEI SUOI BIANCHI S’È MERITATO L’APPELLATIVO DI “BORGOGNA D’ITALIA” DOPO L’APERTURA DELLE FRONTIERE CON LA SLOVENIA LO SI PUÒ VISITARE INTEGRALMENTE IN PIENA LIBERTÀ UN’IDEA ORIGINALE È FARLO A BORDO DI UNA VESPA GIALLA CINQUE VIGNERONS UNITI IN “COLLIO VITAE” GUARDANO AL FUTURO PUNTANDO SU UN VINO UNICO CHE DIA PIÙ IDENTITÀ ALLA ZONA NELLA FOTO GRANDE UNA

VISTA PANORAMICA DEL COLLIO DALL’AZIENDA DI DAMIJAN PODVERSIC. A DESTRA, IN ALTO, LE VESPE GIALLE DEL COLLIO E UNA VECCHIA PIANTA DI VITE DELL’AZIENDA RACCARO. PIÙ SOTTO: IL CASTELLO DI SPESSA. A SINISTRA: UNA CAMERA DELL’AGRITURISMO DI ROBERTO PICECH E I CINQUE VIGNERONS DI COLLIO VITAE. SOTTO, DA SINISTRA: UNA MAPPA STORICA DEL COLLIO, I CINQUE VINI SIMBOLO DI COLLIO VITAE, UNO SCORCIO DELLA ZONA E LA STORICA CANTINA DI EDI KEBER

V

espe gialle si muovono gaie e leggere tra i filari delle viti, sullo sfondo di paesaggi di rinascimentale bellezza. Paesaggi dove l’uomo è intervenuto con saggezza, rispettando la naturale armonia dell’ambiente. Percorrere in allegria con la moto i sentieri tracciati fra i vigneti che ordinatamente ricamano le colline del Collio è un’idea stravagante (ma azzeccata) di Edi Keber, Josko Sirk e alcuni loro amici in vena di lanciare qualche novità. Il tour a bordo del popolare scooter della Piaggio, quello reso universalmente famoso da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film “Vacanze romane”, è un modo per godere degli splendidi scorci racchiusi nel territorio delimitato dallo Judrio e dall’Isonzo, incorniciato fra i dolci pendii vitati dove nascono i celebrati vini bianchi del Collio. Vini così buoni da far meritare alla zona l’appellativo di “Borgogna italiana”. La sosta in qualche selezionata cantina aiuta poi a catturare anche i profumi di questa terra baciata da Bacco e tenuta meglio di un giardino da chi la lavora. L’escursione sulle scanzonate Vespe gialle ha colpito anche una giornalista americana e così l’esperienza è finita persino sul New York Times. Un reportage di tre pagine che ha dato una visibilità incredibile al Collio. La cartina che indica i sentieri per le Vespe è significamente priva dei confini fra Italia e Slovenia. Un modo per esorcizzare e archiviare definitivamente il passato, quando il Collio

era diviso in due e la cortina di ferro che correva dal Baltico all’Adriatico tagliava a metà persino il piazzale della stazione di Gorizia. Ora il Collio, la cui parte slovena si chiama Brda, è tornato unico, come lo era stato per secoli, prima sotto il Vescovado di Aquilea e poi sotto la corona d’Asburgo. I confini sono spariti. Attraversarlo in libertà significa non accorgersi nemmeno più dell’assurda lacerazione provocata dalla Guerra Fredda, che qui tagliò poderi e vigneti, chiese e cimiteri, in qualche caso persino i cortili delle case. La Vespa gialla è stata una trovata molto apprezzata dagli enoturisti. Si sa, il turismo del vino in Italia muove ogni anno circa cinque milioni di persone e di idee nuove ce n’è sempre bisogno. Un gruppo di cinque vignaioli, un’avanguardia culturale (e colturale), s’è messo in testa di valorizzare ancora di più questa terra eletta di grandi vini e ha creato “Collio Vitae”, che riprende la positiva esperienza di “Piccolo Collio”, associazione per il territorio creata da artigiani del gusto e ristoratori, nobili contadini e vignaioli che amano la zona. “Collio Vitae” ha come stella polare l’eccellenza: Roberto Picech, Edi Keber, Damijan Podversic, Damian Princic e Dario Raccaro la perseguono senza compromessi, come stanno a dimostrare i tanti riconoscimenti meritatisi dai loro vini. Oggi per loro il Collio è un unico vino, dalla qualità allo stato puro: un blend fra i vitigini della Doc Collio, in primis Ribolla gialla, Malvasia istriana e Tocai friulano. Un unico vino

SIRK, L’ARTE DELL’ACETO

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’è aceto e aceto. Da una terra di grandi vini come il Collio nasce uno dei grandi aceti italiani. Lo produce Josko Sirk alla Subida di Cormons. Sirk nella vita fa anche il ristoratore (è suo lo storico ristorante “Al cacciatore”) e offre ospitalità agrituristica di alto livello. Sirk (nella foto) ottiene il suo grande aceto direttamente dalle uve prodotte nelle vigne adiacenti all’acetaia. Le uve deraspate fermentano in tini di rovere, poi viene innescata la fermentazione acetica con l’aceto madre. Dura quasi un anno. Poi l’affinamento in piccole botti per altri tre o quattro anni. La qualità delle uve e il lunghissimo contatto con le bucce e le fecce nobili, permettono di ottenere un prodotto di grande struttura, ricco di minerali, persistente e complesso. Josko Sirk, opera dell’architetto Markus Klaura, su prenotaazione apre la sua acetaia alle visite.

a cui ciascuno di loro però vuol dare sfumature diverse per connotare il proprio talento creativo. Edi Keber lo ha chiamato Collio. Collio e basta. E per farlo utilizza Ribolla, Malvasia e Tocai (pardon, Friulano). Raccaro ha fatto lo stesso: il suo Collio è un uvaggio composto da Tocai friulano (qui lo chiamano ancora così alla faccia degli ungheresi), Sauvignon e Pinot grigio. Picech ha scelto Jelka (Gabriella in sloveno, la mamma di Roberto l’attuale titolare della cantina), prodotto con vini ottenuti da uve provenienti da vecchi viti di Tocai friulano, Malvasia e Ribolla gialla. Il primo affinato in botte grande, gli altri in tonneaux. Picech ha pure ricavato una accogliente foresteria agrituristica accanto alla cantina: gli sono arrivati ospiti anche dalla Nuova Zelanda. Princic ha eletto a vino simbolo il suo Colle Duga: Sauvignon, Tocai friulano e Chardonnay. Infine il “filosofo” Damijan Podversic: il suo Kaplia, un blend fra Chardonnay, Tocai friulano e Malvasia istriana, è frutto di uve raccolte in surmaturazione, lunghe macerazioni sulle bucce, affinamento in botti grandi e poi in bottiglia. L’obiettivo di Collio Vitae è dare un appeal diverso al Collio: non più la regione delle ultime viti dell’impero, ma il cuore della nuova Europa, sinonimo internazionale di una terra vocata al vino com’è avvenuto per la Borgogna, la Mosella, la Wachau austriaca. Insomma, i cinque vignerons di Collio Vitae sono convinti che sia giunto il momento anche per il Collio di

darsi un’identità più forte e marcata. Basta con i troppi vitigni internazionali e in alternativa creare un vino unico che connoti fortemente la zona (vedi l’esempio del Franciacorta) e nel contempo dare più valore al lavoro nel vigneto con coltivazioni più sostenibili, in molti casi biologiche, in modo che la differenza di qualità si percepisca nel bicchiere. Dal vino al territorio. Il Collio e la zona circostante hanno molto da offrire anche sotto il profilo turistico. Basta pensare ai castelli (quello di Spessa e quello dei conti Formentini a San Floriano sono circondati da campi da golf), ai borghi storici, alle pievi, ma soprattutto alle testimonianze della Grande Guerra: dal sacrario di Oslavia, al museo sul monte San Michele, o a quello ospitato al Castello di Gorizia. E poi alle trincee, molte delle quali in vista del Centenario sono state ripristinate e rese agibili alle visite degli escursionisti. E poi c’è il Parco Ungaretti di Sagrado che ricorda l’esperienza dolorosa del poeta-soldato durante la Grande Guerra. La sua vita in trincea è condensata in opere che tutti abbiamo studiato a scuola, come San Martino del Carso, dove la tragicità del conflitto si avverte nel suo quotidiano incontro con la morte, magari nella descrizione cruda del volto devastato di un compagno ucciso dal fuoco nemico. Il parco letterario è impreziosito da artistiche e ardite installazioni che riportano i versi del poeta. Dal belvedere del parco lo sguardo si spinge fino al mare, fino a Grado, fino al golfo di Trieste.


40 Concerti e non solo Concerti e non solo 31

mille e ancora mille...

1134

pagina a cura di graziano edi corazza

in veneto Gran teatro Geox

morrisseY, 22 ottoBre a padova Mercoledì 22 ottobre arriva a Padova l’attesissimo tour di Morrissey: sul palco del Gran Teatro Geox la voce storica degli Smiths proporrà i brani dell’ultimo album da solista. Morrissey, l’artista più importante dell’ondata british wave, torna infatti nella sua amata Italia per sei date del suo incredibile tour mondiale. Il mese scorso, Morrissey ha rilasciato, dopo cinque anni, l’album solista dal titolo “World Peace Is None Of Your Business”. Sempre tagliente, sarcastico e dallo stile inconfondibile, l’artista inglese è pronto ad incontrare nuovamente i fans italiani e a cantare con loro. Nato in Inghilterra da genitori irlandesi, Steven Patrick Morrissey è stato la voce di uno dei gruppi cardine della musica inglese degli anni Ottanta, gli Smiths. Finita l’esperienza con la band, Morrissey si è cimentato subito in una carriera solista ricca di grandi successi. Il primo album, “Viva hate”, fu pubblicato sei mesi dopo lo scioglimento del gruppo, a conferma del fatto che la carriera del cantante era tutt’altro che finita. Da allora Morrissey non si è più fermato, continuando a incontrare i suoi fan in occasione di tour di successo. Con gli Smiths Morrissey ha inventato l’indie-rock inglese così come lo conosciamo oggi, formando con Johnny Marr una delle coppie

eventi

d’autori più amate dai tempi di John Lennon e Paul McCartney. Il concerto di Padova sarà quindi un’occasione imperdibile per apprezzare dal vivo l’artista che è stato annoverato da Rolling Stones tra i cento cantanti migliori di tutti i tempi. palasport di verona

15 novemBre 2014 palasport di verona i suBsonica tornano con un disco e un tour per uno shoW innovativo sorprendente inimitaBile

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n questi mesi Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio hanno riacceso i motori, ritrovandosi tutti insieme a confrontarsi, scrivere e registrare nuove idee con il desiderio comune di far girare un po’ di sub vibes e ritornare sul palco. Un nuovo progetto, quindi, per la band che è riuscita sempre a sperimentare coinvolgendo un pubblico in costante crescita. Nella loro musica l’elettronica, il dub, la dance e il rock si mixano in un insieme unico e originale che è il SUONO dei SUBSONICA, potente, riconoscibile e inimitabile. Una ricerca costante che non indugia in virtuosismi ma che trova concretezza in grandissime canzoni. tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

treviso “home festival” la prova-ticKet: si inizia a fare sul serio: 62.000 presenze”. intervista ad amedeo lomBardi, ideatore del home festival trevigiano

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medeo Lombardi parla alla chiusura della quinta edizione dell’evento tra obiettivi, nodi logistici, sfide per il futuro e le (solite) richieste agli amministratori locali. Fango, gioia, sudore, meraviglia ed una certezza: HOME FESTIVAL e’ adulto. Dopo esiste la consapevolezza che la quinta edizione, ha proiettato HF oltre le aspettative degli organizzatori, superando anche la soglia psicologica del ticket di ingresso. I numeri danno ragione all’HOME FESTIVAL: 11.000 ingressi la prima sera, 15.000 la seconda, sold out il sabato e chiusura con 16.000, per un totale di 62.000 paganti. Allora Amedeo e’ andata bene... Meglio di cosi’ non poteva andare, adesso i numeri sono certificati dai biglietti e dalle spettacolari immagini del nostro villaggio. “Guardateci, dall’alto, come hanno fatto i droni: e’ un nuovo mondo, e’ un popolo che ha bisogno di stupirsi, socializzare, amare, sperare, vivere. E guardando queste foto il primo tributo va a chi ha lavorato: i volontari, i dipendenti, gli artisti, gli sponsor, i partner, tutti. C’erano 1.400 accreditati, grazie alle loro mani, ai loro cervelli e ai loro cuori ora stiamo volando”. E adesso? “Finita l’edizione 2014, adesso e’ ora di pensare al 2015. Siamo sicuri di quello che siamo, di come lo facciamo, di essere gli unici e modestia a parte i migliori in italia. Unici perche’ abbiamo un margine di crescita, abbiamo la possibilita’ di creare un pacchetto composto da un network con la regione che ci ospita, gli unici che possono creare un’esperienza, un momento di aggregazione, di crescita sociale e culturale, ma soprattutto uno sviluppo e una sostanziosa crescita economica”.

Yavanna... Quando il classico incontra l’elettronica tre sorelle che vogliono andare ”dove le porta il cuore” Yavanna Kementeri e’ un personaggio di Arda, l’universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien (quello de “Il Signore degli Anelli”. E’ una Vala, nonche’ una degli Aratar... ed e’ anche il nome scelto da tre sorelle piemontesi (sono di Cuneo) nel quale identificare la propria musica. Incontro le Yavanna pochi giorni fa a Piove di Sacco (Pd). Le tre ragazze piemontesi sono venute anche nel Veneto per promuovere il loro disco “Intuito Alchemico”. Sono tre sorelle gentili, alla mano. Virginia di 34 anni - pianoforte, mamma di un bambino di due anni e mezzo; Letizia di 32 anni - flauto, Anita: 28 anni - violino. Volti molto giovanili con parecchi anni trascorsi sui loro strumenti classici ed anche a fare “qualche marchetta sonora” nei matrimoni, conventions, e feste in genere, facendo anch’esse covers. Una gavetta che ha loro contribuito ad amalgamare le armonie vocali. La loro musica e’ nata per gioco, in quanto la musica in famiglia era di casa... con genitori appassionati di “classica”. La vostra formazione musicale? Letizia parla a nome delle tre: “Tutte e tre abbiamo una formazione classica. Anita ha anche suonato ed ascoltato un po’ di musica celtica. Hanno penato un bel po’ prima di incontrare Luca Vicini “Vicio” (bassista dei Subsonica) ed arrivare al loro album completo. E’ Anita a dichiarare: “Prima di entrare ad X Factor abbiamo avuto delle tensioni tra noi circa gli indirizzi musicali ed anche se partecipare o no a quella vetrina televisiva.” Virginia ammette: “Inizialmente eravamo molto chiuse. Non ci fidavamo di nessuno e non volevamo fidarci di nessuno. Ma grazie a Vicio ci siamo aperte al mondo dei suoni elettronici. Ci abbiamo messo mesi pri-

ma di prendere la decisione di affidarci a lui per i suoni e per gli arrangiamenti.” Anita: “Si’. Io ero gia’ aperta a quei suoni. Mi piace la musica celtica, per esempio, e lui e’ riuscito a farci comprendere che c’erano nei nostri suoni qualcosa da togliere e qualcosa da unire al suono digitale.” Letizia: “Siamo oggi aperte ad evolverci nella musica. Siamo musiciste e nella nostra testa abbiamo dei musicisti da inserire nel prossimo futuro nel nostro organico. Un batterista, per esempio. Ma al momento non ci sono i soldi per farlo e quindi ci affidiamo anche noi a delle basi elettroniche.” Chiedo: “Verso quale direzione state andando?” Anita confessa: “La direzione e’ quella del cuore...” “E i testi?” E’ Anita che riprende la parola: “Sono cose quotidiane viste attraverso le nostre esperienze personali. A volte temi importanti, a volte meno, che vengono trattati secondo il nostro punto di vista.” “Cos’e’ Yavanna per voi?” Letizia: “Deriva da un libro di Tolken. Quel personaggio e’ stato di ispirazione per la nostra musica, soprattutto meditativa. Il nome Yavanna significa ‘distributrice di frutta’. E poi noi quando suoniamo e cantiamo ci sembra di dare vita ad una quarta voce... Yavanna, appunto.” “Ed i talent?” Virginia: “C’e’ il gioco, ed anche la strategia del gioco. Si rischia di venire triturati dal talent. Ed uscirne convinti di avere raggiunto popolarita’. Ma in realta’ non sempre e’ cosi’. Noi in effetti quando siamo uscite dal talent non abbiamo avuto le persone giuste che si affiancassero nell’aiutarci.” Stringo la mano a tutte e tre convinto che abbiano veramente talento!

Tutto e’ iniziato cinque anni fa... “Si’. Un percorso cominciato 5 anni fa, con un’idea precisa, un progetto che si sta materializzando con un unico obiettivo: realizzare un festival vero e interazione. Abbiamo visto che non c’e’ paura per il biglietto anche se minimo e simbolico di cinque euro. E cosi’ magari potremmo osare di piu’ con gli ospiti, tentando magari di strutturare l’area per ampliarla ed aumentare i servizi. La strada verso la prossima edizione sara’ lunga. Seguiteci durante tutto l’anno: la nostra famiglia ha una casa, all’Home Rock Bar, ma si muove ovunque, e’ un attore culturale che propone intrattenimento e cultura per 365 giorni all’anno”. Qualche problema... “Quest’anno la bomba d’acqua di venerdi’ sera ne ha dato la prova. In pochi attimi siamo riusciti a gestire una enorme emergenza, centinaia di auto bloccate nel fango. Ci siamo sporcati in prima persona, abbiamo pagato di tasca nostra interventi straordinari per ribonificare l’area con camion e camion di terra e ghiaia. Abbiamo pure trovato una nuova area parcheggi all’ultimo minuto grazie ad Ali’. Ma sappiamo anche stare tra la gente: abbiamo bussato ad ogni casa nella zona della Dogana, invitando tutti i residenti. Lamentele? Inevitabili, ma meno di quelle che pensavamo. La gente ci ama”. Deluso da cosa? “Spiace pero’ constatare che ancora una volta si sarebbe potuto far meglio. Come? “L’ex Dogana continua ad essere un deserto nel quale noi ogni anno installiamo un paese, l’attrezziamo con corrente, acqua, servizi, rendiamo agibile il capannone. Ben venga il dialogo con le Fiere di San Luca, Treviso ha bisogno di una area fissa, organizzata per i grandi eventi. Solo cosi’ la citta’ potra’ valorizzare la sua importanza turistica. E ci siamo pure stancati di sottolineare cosa questo possa voler dire: hotel e ristoranti che lavorano, marketing territoriale, valorizzazione della citta’: siamo e potremmo essere sempre piu’ un indotto per il territorio. Cosa speri ti si possa concedere? “Chiediamo sempre di continuo quest famoso “campeggio” che non significa far dormire delle persone in tenda, ma avere un’area viva 24 ore al giorno, in modo da realizzare tutti i nostri obiettivi. E invece ci troviamo a discutere di orari di apertura, di sciocchezze che servono solo a perdere tempo. Tempo che invece dovremmo impiegare per concretizzare azioni, non c’e’ tempo e scuse per parlarne. In conclusione? Sapete dove trovarci, noi siamo sempre a casa, all’Home. Siamo adulti, ve lo abbiamo dimostrato. Ma non siamo ancora stanchi di crescere e migliorare, permetteteci di farlo”.


Dottoressa Annamaria Bernardi, Specialista in Nefrologia ed Ematologia, Direttore Sanitario Domus Medica Este e ambasciatrice A.I.D.O.

32 I nostri esperti

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IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

La cessione di immobili Ater

I c.d. immobili ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale) sono la categoria più nota degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, quelli cioè realizzati usufruendo di particolari contribuzioni e deroghe alla legislazione generale di settore allo scopo di fornire alloggi abitativi per i cittadini con scarso reddito. Questo tipo di attività edilizia è realizzata a costi ridotti allo scopo di avvantaggiare i destinatari di questi alloggi. Come contropartita per questo vantaggio vengono solitamente previsti dal legislatore divieti temporanei di alienazione degli alloggi così realizzati, oppure limitazioni varie alla libertà del commercio giuridico del bene realizzato, al duplice scopo di evitare comportamenti

speculativi su queste costruzioni ed altresì per garantire che il bisogno di alloggio, da parte di questi ceti bisognosi e meritevoli di assistenza sia effettivo, in tal modo costringendo il beneficiario ad occupare l’alloggio per un determinato periodo. Per la Regione Veneto la disciplina di questa tipologia di alloggi la si ritrova nella Legge regionale 13 aprile 2001, n. 11, la quale sostanzialmente non fa che recepire quanto già previsto dalla Legge nazionale del 24 dicembre 1993, n. 560. In concreto il soggetto titolare di immobili ATER si vede gravare da due oneri fondamentali: 1) il primo consiste nel divieto di vendita, anche parziale, per un periodo di dieci anni dalla data del contratto di acquisto;

il divieto è a intendersi in senso ampio per cui non solo è vietata la vendita in senso proprio ma pure qualsiasi altro atto che determini un trasferimento del bene (permuta, donazione ecc.); 2) il secondo consiste nel diritto di prelazione riconosciuto in ogni caso di vendita agli enti pubblici anche una volta che siano decorsi i 10 anni. In concreto quindi il titolare di immobile ATER non può cedere ad alcun titolo il bene prima che siano decorsi 10 anni; l’obbligo si trasferisce anche agli eredi che subentrino nella titolarità del bene per morte del suo titolare (es. la moglie che riceve dal marito oppure i figli che ricevono dal genitore). Decorsi i 10 anni, invece, si potrà vendere ma occorrerà prima informare l’ente pubblico

di questa intenzione per garantirgli il diritto di prelazione sull’acquisto; sebbene gli enti pubblici non esercitino quasi mai questa facoltà, la legge riconosce loro 60 giorni di tempo per il suo esercizio.

Soltanto decorso tale termine, e previa esibizione al Notaio della prova dell’avvenuta comunicazione all’ente pubblico, sarà possibile vendere senza rischi l’immobile ATER.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it

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L’Editoriale

CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO

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Ottobre è il mese della prevenzione: il cancro al seno si vince così Sorridere x fa bene al cuore

Per guidare ci x vuole... orecchio! Continua a pag. 34 29

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di Francesco Noce*

ifficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie determinate dalle liste di attesa e ticket sanitari che in tempi di profonda crisi economica risultano insostenibili per molte persone fanno sì che molti italiani siano costretti a trascurare la propria salute. Delle oltre 24mila segnalazioni pervenute illustrate nel 17mo rapporto Pit Salute (Sanità) nazionale la maggior parte riguarda le difficoltà di accesso alla diagnostica ed alle prestazioni specialistiche dovuta alle lista di attesa, seguono l’aumento dei ticket ed i costi elevati per le stesse prestazioni che spingono molte volte alla loro rinuncia sia attraverso il SSN, nel primo caso, che in regime di libera professione,nel secondo caso, intramoenia o in strutture private. Viene inoltre segnalato che una famiglia in media sostiene già direttamente costi annui per 650 euro per farmaci necessari ma non prescrivibili attraverso il SSN; 901 euro per parafarmaci (pomate, integratori, colliri etc.); 7390 euro per strutture residenziali o semiresidenziali; 11.300 euro per eventuale badante; 1070 euro per visite specialistiche o riabilitative; 537 euro per protesi ed ausili; 737 euro per dispositivi medici monouso: pannoloni, cateteri, materiali per stomie.

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

Blefaroplastica: x cosa c’è di nuovo? Continua a pag. 35 32

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Consulenza scientifica scientifica sTuDio DeNTisTiCo Dott. Mauro Rubinato Via Don eugenio Bellemo Psicologia Chioggia (Ve)Rosolia Dr A. Nanni tel. 041405006 Psicologo - Specializzato in DSA 04155091055 eFax. Difficoltà dell’apprendimento Via Matteotti 79, Conselve sTuDio DeNTisTiCo rosoliaantonio@gmail.com Dott. lucio Vianello Tel. 3455698160 V.le Verona 3/asottomarina di Chioggia (Ve) tel. 041 401133 MeDiCiNa estetica Chirurgia sacco Dott. Francesco Dott.ssa Cristina Rogato Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Viale dei Mille 107A – Rovigo Tel. 041 421836 rogatocristina@libero.it tel. 3282523160 sTuDio DieTisTiCo Dott.ssa Rita smanio Rovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982

sTuDio DeNTisTiCo Dott. Mauro Rubinato Via Don eugenio Bellemo studio dentistico Chioggia (Ve) Dental team s.r.l del tel. 041405006 dott. Diego Longhin Fax. 04155091055 Campagna Lupia (VE) - 30010 tel. 0415140094 sTuDio DeNTisTiCo

Dott. lucio Vianello V.le Verona 3/asottomarina di Chioggia (Ve) tel. 041 401133 Udito Apparecchi Acustici - MeDiCiNa Daniele Drago Dott. Francesco Via Gramsci A., 10sacco – Cadoneghe Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) (Pd) - tel. 349 4297959 Tel. 041 421836 mail: drago.daniele@alice.it sTuDio DieTisTiCo Dott.ssa Rita smanio Rovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982

Sorridere fa bene al cuore lo sport come naturale Il sorriso è uno dei gesti più bellimedicina e spontanei che possiamo compiere, ma è anche ail scopo nostro salutare “bigliettorappresenta da visita”. Il modo migliore per Muoversi conservarlo sano e bello è proprio la prevenzione, fin dabene piccoli uno dei principali elementi della ricetta per stare Salute orale e salute generale te dai denti, fino nei casi gravi alla perdita dei denti. Una corretta igiene orale aiuta a prevenire alitosi, carie Senz’altro il fumo accentua parecchio il problema. e malattie gengivali, e a conservare i denti con l’avanCosa fare? zare degli anni. Una bocca sana può aiutare a tenere Bisogna eliminare le cause, ovvero fare più sedute di lontano i disturbi medici. Al contrario malattie gengivali pulizia ravvicinate se c’è tanto tartaro ed istruire il paaumentano il rischio di problemi seri quali infarto, ictus, ziente su come mantenere poi l’igiene a casa, prescridiabete e parti prematuri. La bocca è una finestra su vere un collutorio a base di clorexidina, infine eliminare quello che succede nel resto del corpo: più del 90% fattori predisponenti come il fumo. La prevenzione denIl dott. di tutte le malattie che riguardano l’intero corpo causa tale è il modo migliore per ottenere una bocca sana e Diego Longhin segni e sintomi orali. forte, e parte innanzitutto dal quotidiano, con semplici La saliva, protezione contro invasori nocivi e facili gesti: La saliva è una difesa del corpo contro gli organismi che provocano • Lavarsi i denti dopo ogni pasto principale con uno spazzolino le malattie, come batteri e virus. La saliva contiene infatti anticorpi e morbido; difese che distruggono o bloccano la crescita dei batteri. Nonostante • Passare il filo interdentale e/o scovolini; questo, oltre 1 miliardo di batteri di 500 specie diverse si moltiplica- • Sciacquare con collutorio dopo lo spazzolamento; no nella bocca in ogni momento, formando costantemente la placca • Effettua una detartrasi una volta all’anno associata a visite periobatterica, una pellicola collosa e incolore attacca ai denti. accertato da numerosissimi studi chechelo sisport è ideale per pro- diche per tenere sempre la situazione sotto controllo. Cosateggere può succedere? e migliorare l’efficienza cardiovascolare, controllando il Poche piccole accortezze quotidiane risparmieranno cure e visite Se non ci si lava HDL, i dentil’iperovimento regolarmenteaumenta con spazzolino, filo di e colluttocolesterolo il dispendio calorie, più invasive in futuro. Una volta che la situazione è sotto controllo, rio, la placca si può accumulare lungoadil una bordo delle gengive creando si può pensare a far ricrescere i tessuti gengivali persi, quando sia attiva il metabolismo e contribuisce sensazione di benessere un ambiente ideale per la formazione di infezioni diverse: generale. possibile, e questo sarà oggetto del prossimo appuntamento. • Gengivite (una infiammazione reversibile dei bordi gengivali) Studio dentistico • Parodontite (un’infezione gengivale più grave, nota anche come Dental team s.r.l del “piorrea”, malattia progressiva che può persino portare alla perdita dott. Diego Longhin dei denti) Campagna Lupia (VE) - 30010 La parodontite genera danni in parte irreversibili: alito pesante, spotel. 0415140094 stamento e mobilità dei denti, gengive gonfie, sanguinanti e scosta-

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Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto la per La piazza Piazza salute Salute contattare contattare

L’Editoriale 33

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CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO

di Francesco Noce* In questa difficile situazione sarebbe opportuno evitare ulteriori tagli in Sanità, che rischierebbero di compromettere ulteriormente la salute dei cittadini. Ottenere la diminuzione dei ticket ed effettuare un governo clinico delle patologie,soprattutto croniche, per limitare le liste di attesa, sarebbero scelte che rappresenterebbero una valida risposta alle segnalazioni di disagio per le difficili situazioni economiche delle famiglie e la difficoltà dell’ accesso alle prestazioni sanitarie. Va da sé che in questo contesto prestazioni di esami per la prevenzione, e quindi non esenti ticket, di patologie di soggetti a rischio risulta molto più difficile e complicato con la elevata probabilità dell’ insorgenza di nuove disabilità che andranno ad incrementare un circolo vizioso. La più rappresentativa Associazione dei Medici di famiglia (FIMMG), ha stretto una collaborazione con FederAnziani,una Federazione con oltre 3 milioni di iscritti, per favorire quelle condizioni in cui i pazienti anziani, per lo più affetti da patologie croniche e quindi con necessità di controlli strumentali periodici, possano trovare risposte in tempi brevi presso gli studi dei loro Medici curanti. In pratica si tratta di dotare gli studi dei Medici di famiglia della strumentazione e del personale occorrente per svolgere quell’attività di diagnostica strumentale di primo livello che oggi grazie alla tecnologia ed alla telemedicina possa consentire al paziente di trovare presso il suo Medico curante, che conosce la sua e la storia clinica della sua famiglia, quelle risposte che il suo stato di salute necessita senza sballottamenti continui da una parte all’altra,senza esser visitato ogni volta da professionisti diversi che spesso vede per la prima volta, attraverso un percorso diagnostico-terapeutico adattato alla singola persona, in collaborazione con i Medici specialisti di riferimento. E’ difficile, allo stato attuale, comprendere il silenzio della Regione Veneto ed i gravi ritardi nella adozione dei provvedimenti attuativi degli accordi, ormai codificati da mesi con le Associazioni dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta per attuare una nuova medicina del territorio in linea con i cambiamenti della società e con il progresso della scienza, in grado anche di fronteggiare in modo efficiente ed efficace da un lato l’ aumento esponenziale delle patologie croniche legato all’ aumento della vita media e dall’ altro far fronte ai minori ricoveri e dismissioni precoci, legati ad una revisione strutturale degli Ospedali (minori posti letto) e a tecniche terapeutiche sofisticate che riducono i tempi di degenza. Nel corso dell’anno vengono sostenute diverse iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione, ma anche per raccogliere fondi per la ricerca, su determinate malattie come può essere la Giornata Mondiale sull’ AIDS o sul Diabete o sulle Leucemie o sulla SLA o sulla Sclerosi Multipla e altre. Ci ha sorpreso invece la notizia che il 26 settembre è stata celebrata la “Giornata Mondiale della Contraccezione” Come se la Maternità (la M maiuscola non è casuale) fosse una malattia. Già viviamo in tempi di crisi e di prospettive di un futuro incerto e di denatalità, ma così ci sembra di perdere ogni speranza. Se le intenzioni degli organizzatori sono quelle di organizzare un Convegno Scientifico organizzino un Convegno Scientifico; se sono quelle di approfondire conoscenze sulla sessualità organizzino la “Giornata dell’Educazione Sessuale”, sui comportamenti a rischio, sulle malattie sessualmente trasmissibili, sui comportamenti atti ad evitarle etc.; se sono quelle di divulgare misure contraccettive per evitare gravidanze indesiderate sarebbe più responsabile e più etico organizzare la “Giornata della Maternità Responsabile” in cui vi è anche spazio per le metodiche contraccettive, ma in un contesto e con finalità ben diverse. Non dimenticando che da molte gravidanze indesiderate al momento, sono nati figli che, anche solo per il loro essere, hanno costituito la felicità dei genitori. *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


- genetica (alcuni soggetti sono geneticamente predisposti alla caduta). A titolo puramente informativo, senza che questo dato rappresenti una regola, una caduta superiore ai 100 capelli al giorno protratta per alcune settimane è un indice di sofferenza del capello. In questi casi è opportuno rivolgersi ad un medico specializzato in grado di valutare e

su professionisti qualificati specializzati in dermatologia. Attenzione dunque ai falsi esperti, abili a sfruttare economicamente il dramma psicologico di chi sta perdendo i capelli. I rimedi utilizzati per combattere la calvizie sono numerosi e vanno dall’utilizzo di semplici lozioni alla somministrazione di veri e propri farmaci (finasteride,minoxidil). Massaggi, laser

In questa fase della vita risulta importante cogliere i segnali di un possibile disagio

evolutivo. Quando non Tra le cause di incidenti nel nostro paese un terzo è costituito è il ragazzo a chiedere da problemi relativi a deficit di vista e udito aiuto direttamente e’ Dott.ssa

DL

aniele Drago,è specialista nel settore dei problemi ’adolescenza una dell’udito, offre soluzioni fase importante e per qualsiasi tipo di disturbo. Questodello mesesviluppo ci illustra, sulla base di un’interessante delicata iniziativa promossa da Anap e Ana – “Udito è Sicurezza” dell’individuo, rappresenta –uncome capire preventivamente se siamo affetti da qualche momento in cui il ledisturbo. ha lo scopo di sensibilizzare l’intero game conLaicampagna genitori viene popolo deieguidatori sull’importanza dell’udito alladei guida, ridefinito per questo motivo possono emergere con-e Drago, con la sua esperienza audioprotesista, offredadelle flitti. L’adolescente si trova in di piena trasformazione un soluzioni per porreerimedio a eventuali propunto di personalizzate vista fisico, psicologico relazionale; egli deve blemi condotto uditivo. poter del comprendere i propri sentimenti, capire che livello di autonomia può raggiungere e identificare ciò che gli numeri eparlano chiaro: un attuando italiano suundieci ha problemi interessa vuole conoscere, processo di difdi udito e questo dato inflLauisce negativamente su molti ferenziazione dai genitori. maggior parte dei ragazzi aspetti nostra vita. Uno di adolescenziale questi è costituito dalla riesce ad delle attraversare il processo e della guida, che facon partesuffi della nostra quotidianità. Traale giovaneazione età adulta ciente serenità e fiducia, cause di incidenti nel passaggio nostro paese terzo vissuto è costituito volte invece questo puòunessere comeda problemi relatividiaeccessive deficit di tensioni vista e udito. Nella guida tutti fonte di ansia, e insicurezze. dannoIl più importanza al vedere e alla prontezza disagio giovanile si può bene manifestare attraversodi rifl essi, ma non tutti si preoccupano bene. comportamenti quali ritiro sociale,anche fobiedele sentire abbandoni Daniele Drago formativo ci da dei piccoli suggerimenti per testareoil del percorso (scolastico e universitario) nostro udito.ansia Il parere medico, dituttavia, il più attendidel lavoro, e attacchi panico,resta dipendenze o bile perché spesso chi è affetto da questo disturbi genere dio disturbi abuso di alcol e droghe, depressione, disorne inconsapevole o, peggio, non vuole con diniè del comportamento alimentare, diffiammetterlo coltà affettive sé stesso. e relazionali, espressioni di un’impasse o di un blocco

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Mamma, papà fatemi soffrire!!! Quando la sofferenza diviene un bene prezioso

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te restano nel sistema e come i “fiumi carsici” passano, e vengono consegnati, dai membri di una generazione a quelli della generazione successiva che spesso si trova designata a raccogliere, pure non avendo i mezzi per farvi fronte e sostenere il ricevuto”. Vetere M., (2008) Ogni genitore dovrebbe, quindi, sentirsi in dovere di offrire al figlio sicurezza in termini non solo di calore e protezione, ma anche di capacità di gestire le esperienze stressanti non evitandole, né rimuovendole, né minimizzandole, ma riconoscendole e, assicurandogli così, una solida affettività e competenza per continuare la vita in modo equilibrato. Saranno quindi la consapevolezza e la capacità d’esprimere il dolore, nelle sue varie manifestazioni (sentimento di vuoto, isolamento, mancanza, pericolo, perdita, abbandono) e il correre il rischio di condividerlo, che diverranno dono prezioso Daniele dei figli. per uno sviluppo sano ed autentico della personalità Drago Dr.ssa alessia Marcato Psicologaapparecchi acustici - DanieleinDrago Psicoterapeuta specializzata terapie Via gramsci a., 10 – Cadoneghe (Pd) di coppia/famigliari ed individuali tel. 349 4297959 studio atma via Pozzuoli 13/b spinea mail: (Ve) -drago.daniele@alice.it Cell. 3493610094

ok

Quando imparare è più difficilei migliori risultati Una terapia affidabile che consente riabilitativi sia estetici che funzionali a lungo termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento Scolastico ’installazione di impianti (D.S.A.) sono disturbi di orali, sostituendo denti mancanti, consente i migliori origine neuropsicologica che risultati sia estetici che funzionali.alcune abilità interessano orali sono specifiGli cheimpianti necessarie all’ap-dispositivi costituiti da una vite in titanio inserita all’interno prendimento scolastico e non dell’osso mandibolare o mascellare,ai che consente permettono bambini chedi sostituire le protesi dentarie con il supporto diretto dell’osso stesso. ne soffrono una completa autosuffi cienza nell’apprendiL’implantologia orale, che nel nostro studio intelviene mento, nonostante la presenza di buone capacità eseguita dal Dr. Augello Michele da oltre 15 anni, lettive. Non si tratta dunque di difficoltà momentanee rappresenta senza dubbio una terapia affi dabile che dovute alle modalità in cui avvengono i processi relativi consente i migliori risultati riabilitativi sia estetici che all’apprendimento scolastico o alla “cattiva volontà” del funzionaliEssi a lungo termine.nella maggior parte dei casi, bambino. interessano, La terapia implantare è indicata per la sostituzione la lettura (Dislessia e Disturbo della Comprensione del di uno o più denti mancanti oppure caso si voglia Testo Scritto), la scrittura (Disgrafia enel disortografi a) e ssa una prostesi mobile nel del casoD.S.A. questaposnon ilrendere calcolo fi(Discalculia). I primi sintomi sia abbastanza sostenuta. sono essere osservati fin dall’ultimo anno della scuola Un requisito essenziale utilizzarepre-scrittura gli impianti, è dell’infanzia nei compiti che per riguardano quello di avere suffi ciente volume di osso nelle pre-lettura e nel linguaggio. Questi bambiniresiduo incontrano aree interessate. vere e proprie difficoltà sia nei primi anni della scuola Si esegue tramite ungradi piccolo primaria sia nei successivi . Ad intervento esempio, i chirurgico bambini direttamente in studio dentistico. dislessici compiono spesso inversioni di lettere o sillabe viene inserito, dall’implanto(es.: Durante li al postol’intervento di il). Inoltre, si osservano difficoltà nel logo, l’impianto nell’osso . L’intervento è indolore, memorizzare informazioni in sequenza come i giornisi esegue in anestesia locale e in sala sterile. della settimana, i mesi, le tabelline, ecc. Si è notato Nei nostri protocollila operativi, l’inserimento che spesso confondono destra condopo la sinistra e così degli impianti per mantenere in salute i tessuti circovia. Allo stato attuale esistono indagini e strumenti che stanti, dedichiamo una seduta di informazione indagano specificatamente i D.S.A e la diagnosi aldefipazienteviene durante quale viene consegnato il passaporto nitiva postala da Specialisti esperti, mediante test implantare non èseconda che un primaria, documento che riporspecifi ci versoche la altro fine della questo per

i è capitato spesso di osservare come i genitori, di fronte al disappunto e alla sofferenza comunque importante dei figli, in seguito ad un castigo o una cogliere la valenza cosgridata, intervengano immediatamen- Dott. Alessia “A oggi – spiega Dragomunicativa – i requisitidei per comporottenere la te distraendoli, minimizzando il loro doMarcato patente B sono minimi. Per quanto tamenti,riguarda unicola capacità modo di lore o facendoli ridere in un momento sentire occorre semplicementeforse capireinunaquel conversazione momento efin cui il bambino sta ancora cercando di bloccare il pianto, di fettuata a due metri di distanza ciascun orecchio. Possiaperdaesprimere una diffi allontanare la paura, l’offesa o tutto ciò che lo ha scosso. mo affermare che ciò non siacoltà del tutto suffisofferenza. ciente”. L’idea o una L’educazione e la disciplina richiedono, però, coerenza pena dell’audioprotesista Drago trova conferma anche nel progetDurante l’adolescenza è l’emergere del seguente pensiero nei figli: “Sono così forte, to “Udito è Sicurezza” che dialogo; ha comemantenere scopo l’introduzione molto importante l’uso del un atingestibile e pericoloso a tal punto che i miei genitori temono di un esame accogliente in più al momento rinnovo della patente teggiamento e prontodelall’ascolto, aiuta a la mia disperazione? Se non sanno reggere un divieto, gele parole un eventuale passeggero se di guida: eventuali quello delle funzioni uditive. Dai datiproblemi diffusi da riuscite prevenire disagi e a ridimensionare stireail capire mio dolore e nondisono chiari nei loro messaggi,o come avete unaiosensazione di ovattamento. Se avete risposto sì Anap e Ana, emerge che in Italia il 12%questo della popolazione che sembrano insormontabili. Laddove dialogo posso riporre la mia sicurezza e fiducia in adulti insicuri?” unacon delle precedenti domandechiedono prendetel’intervento in seria è affetta di udito e spesso questo risulta diffidacileproblemi e si manifestano i segni di unproblema possibilenon ad almeno I bambini il loro comportamento l’ideamadipersottoviene preso in considerazione. disagio è opportuno chiedereAaiuto. Una valutazione adulto non per porre fineconsiderazione alle loro sofferenze, aiutarli a unIlesame causa di questo psicologica tienecomportamento in considerazione i diversi comportaa riconoscerle, gestirle e porvi superarle. limite, dell’udito”. la regola, il rispetsuperfieciale si mette a rischio menti aspetti all’interno dellafunzionamento globale to del loro pianto, della loro angoscia e paura gli consentono In italia il % della popolazione è sede negative a Cadoneghe propria vita e quella deglipropria altri. storia, del contesto in della personalità, della di aver un contenimento delleCon emozioni e li fanno problemi di udito spessocosì che ogni (PD)loroil relazione negozio sociale Dragosiavanta Come vissuti capire,e della quindi, cui vengono specifiaffetta cità deldamomento sentiree protetti, guidata un’esperienza di oltre venticinse siamo affetti da qualche questo problema non viene evolutivo. da sentimenti d’effi cacia, senso d’adeguatezza e di sicurezpreso anni. preposto Daniele aDrago offre disturbo e se sia il caso di za. Il principale sistemaque educativo tale obiettivo Dott.ssa Cristina Zago in considerazione proveI teorici audiometriche gratuite, rivolgerci a un professionista è senza dubbio la famiglia. affermano che essa ha - Psicologa Clinica unadaconsulenza d’eccellenza e del settore? due compiti preponderarti svolgere: garantire lo sviluppo Riceve per appuntamento supportodeiconcreto nelle escelte “Gli auto-test sono molto psicosociale e affettivo diunciascuno suoi membri gestire ad adria e Rovigo per laerisoluzione di questi disturbi che possono semplici: alla guida provate a sentire se percepite distinta- più adatte la sofferenza il dolore senza che essi travolgano la mente. Cell.: 348 3468022 persone di tutte eta’. arrivino Perché situazioni chi sentenelle bene, mente il ticchettio prodotto dall’inserimento delle frecce, se colpire Succede spesso che inleterapia qualisi “I Mail: zago_cristina@virgilio.it anche meglio. distinguete i due suoni di una sirena di un’ambulanza, se sentedolori non elaborati dalle persone direttamente coinvol-

Quandocos’è scegliere gli impianti Bambini, il Dsa? l’esperto risponde

IL

35 9

Nota redatta dal Dott. Emanuele Galuppo, farmacista presso la Farmacia Comunale n. 1 di Rovigo Via Badaloni n. 47

Per guidare adolescenza? …Parliamone! ci vuole... orecchio! Cristina Zago

Via Badaloni - Farmacia Comunale n. 2 s. apollinare - Farmacia Comunale n. 3 V.le Tre Martiri - Farmacia Comunale n. 4 Boara Polesine - Dispensario Farmaceutico Borsea

Infine, lavare spesso i capelli (almeno 3 volte alla settimana, ma anche più spesso se sono grassi) non ne accentua, ma spesso addirittura ne previene, la caduta.

Il dr. Ottavo Franco Bellucco medico chirurgo specialista odontostomatologia Dott. Antonino Nanni Rosolia

garantire al bambino una maggiore maturazione fisiologica e un’ adeguata esperienza scolastica. Le recenti indicazioni in materia suggeriscono che già alla fine del ta la anno marcadella e matricola del proprio dispositivo e viene primo scuola primaria si potrebbe anticipare erudito sull’importanza di una corretta igiene il sospetto di profili funzionali compromessi al fineorale, di di periodici controlli e non per ultimochesupotrebbero un corretto intraprendere degli specifi ci” training” stile diuna vita.riduzione del disturbo. Negli ultimi anni l’ufavorire La mancata osservazione di questebuoni regole possoso di software specifi ci hanno permesso risultati no compromettere il successo della terapia impiantare per quanto riguarda le abilità di base e hanno motivato e costringerel’esercizio il pazientedaadparte un nuovo intervento. Un notevolmente degli interessati. L’implantologia ha dunque rivoluzionato l’estetibambino con D.S.A. o con difficoltà di apprendimento ca dentale, il più delle volte, mandando in pensione si stanca molto facilmente ed è importante che riceva vecchia dentiera. unla adeguato supporto scolastico che tenga conto dei suoi punti di debolezza e che può derivare da un’efficacestudio collaborazione tra scuola, famiglia e professionisti. dentistico “Dott. ottavo Franco Bellucco” igiene e profilassi, trattamenti sbiancanti, conDr a. Nanni Rosolia servativa ed endodonzia, chirurgia e parodonPsicologo - specializzato in Dsa tologia, protesi mobile e fissa, implantologia, e Difficoltà dell’apprendimento ortondonzia pedodonzia Via Matteotti 79, Conselve Via Contarini, 54 – Porto Viro (Ro) rosoliaantonio@gmail.com tel. 0426 632640 Tel. 3455698160

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Blefaroplastica: cosa c’èsìdima nuovo? Zucchero e dieta: come?

IlRidurre trattamento chirurgico dellaedpelle in eccessoinvece l’uso di frutta l’apportonon di zucchero semplice incrementare

L

a maggioranza delle persone adora i cibi dolci quindi consuma quantità spesso elevate di zucchero aumentando il rischio d’ingrassare, l’insorgenza di diabete, malattie cardiovascolari e addirittura tumori. Dal punto di vista energetico, un grammo di zucchero apporta 4 calorie (kcal) come le proteine e meno della metà delle calorie apportate dai grassi (9 kcal). Però, è proprio lo zucchero che porta spesso all’eccesso di energia squilibrando il bilancio energetico. Perché? Gli zuccheri o carboidrati possono essere complessi come quelli provenienti da olte persone pasta, pane e cerealipresentano quell’ eccesso di pelle alle palpebre che conferisce allo sguardo un’aria stanca in genere, o semplici e “datata,” provenienti dalla frut-ma evitano di affrontare l’intervento dita blefaroplastica (fruttosio) dal per lattepaura sia dell’anestesia sia di andare incontro alle possibili (lattosio) e dallo zuc-complicanze degli interventi chirurgici tradizionali. La chirurgia chero da cucina (sac- non ablativa è una pratica medicochirurgica non invasiva, carosio) estratto in incruenta, affidabile e sicura, di facile attuazione e priva di rischi per il paziente, ovviamente Europa principalmente se eseguita da operatori dalla barbabietola da preparati. Si tratta di una tecnica eseguita con un piccolo rivoluzucchero e nel resto zionario strumento (PLEXR)che sfruttaLoil plasma, del mondo dalla canna da zucchero. zucchero,“ilsiaquarto rafstadio della materia” che agisce a livello superficiale, non finato (bianco) o più o meno integrale (bruno) apporta prevede tagli, cicatrici, sanguinamento o punti di sutura sempre le stesse calorie. Lo zucchero da cucina, in quantoe permette progressivo ringiovanimento delle carboidratodi ottenere semplice,unviene utilizzato in fretta dall’orpalpebre e del contorno occhi, attraverso una vaporizzaganismo, mentre quelli complessi sono a lento rilascio. zione del tessuto cutaneo eccesso. Illattosio, trattamento non Gli zuccheri semplici come insaccarosio, glucosio, prevede anestesia ma solo l’applicazione di una crema fruttosio hanno più facilità di essere consumati perchè dal anestetica; si molecolare opera intervenendo mediantee quindi piccoli assispot punto di vista sono più semplici distanziati tra loro per permettere un accorciamento del tesmilabili. D’altra parte gli zuccheri complessi che troviamo suto trattato con conseguente scomparsa progressiva delle nel pane, prodotti da forno, pasta, legumi... hanno un rughe. seduta dura circapiù20lungo minuti; nell’immediato processoUna metabolico diverso e quindi anche il post trattamento compaiono delle crosticine puntiformi che loro impiego è più duraturo. Talvolta il bisogno di zucche-

M

ro può essere anche una dipendenza infatti i ricercatori dell’Università di Princeton e altri studi hanno dimostrato che lo zucchero è una sostanza a cui il corpo si abitua fino a sentirne automaticamente il bisogno. Il neuroscienziato Bart Hoebel ritiene che lo zucchero abbia effetti sul cervello molto simili a quelli provocati dagli stupefacenti. Dott.ssa Cristina Queste constatazioni scientifiche derivano dalmedico fatto che Rogato, tra gli altri fattori lo zucchero attivachirurgo “la dopamina” specialistae il cervello associa al gusto dolce delloinzucchero stato chirurgiauno plastica di benessere ed euforia e dunque il nostro corpo manda non vanno rimosse e cadono spontaneamente nel giro didi segnali di “bisogno qualche giorno, il gonfiore scompare in un paio di giorni. zucchero”, questa è Il ritorno al sociale è immediato. Iluna numero e l’intensità delle cause che delle sedute viene poi valutato in base al caso specifi co. fa insorgere la voglia Il risultato è progressivo, naturale e duraturo nel di “dolce” in momentempo. I campi di applicazione però, non sono solo ti di stress o emozionile palpebre. Il Plexr permette di ottenere risultati negative.ottimi Considerato anche sulle lassità tessutali post-gravidanza non eccesciò, consiglio a tutti di Dott.ssa sive, sulle smagliature periombelicali, sulle pieghe delle ridurre il più possibile Rita Smanio guance e sul collo. Inoltre trova impiego nell’asportaziol’apporto di zucchero ne di nevi benigni, cheratosi, angiomi, macchie semplice assunto attraverso bibite, per addolcirecutanee, caffè o acneIncrementare in fase attivainvece e in cicatrici tè,xantelasmi, dolci etc etc l’uso dipost-acneiche, frutta che è risultati immediatamente visibili possiamo con guaripurpermettendo sempre dolce ma assieme ai suoi zuccheri gione in circa una settimana. apportare nel nostro organismo tanta fibra, sali minerali e Nonostante gli effetti e duraturiallo la zucchero metodica vitamine. A chi proprio non veloci può rinunciare ha un costo assolutamente accettabile se paragonato consiglio la stevia che è un dolcificante 100% naturalea quello didaununa intervento derivato pianta. chirurgico tradizionale. studio Medico Dott.ssa Cristina Rogato studio Dietistico Viale dei Rita Millesmanio 107a – Rovigo Dott.ssa rogatocristina@libero.it e-mail: rita.smanio@libero.it tel. 3491250982 3282523160 tel:


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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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SETACCIARE LA FARINA CON IL LIEVITO, UNIRE IL MIELE, L’OLIO ED I DUE TUORLI D’UOVO; INIZIARE A MESCOLARE ED INCORPORARE IL LIQUORE E LATTE Q.B. PER AMMORBIDIRE, PER ULTIMI AGGIUNGERE PRIMA GLI ALBUMI MONTATI A NEVE E, UNA VOLTA AMALGAMATI, 70G DI MIRTILLI. SPALMARE UNA PIROFILA CON LA MARGARINA ED UN PO’ DI FARINA, VERSARE IL COMPOSTO E CUOCERE IN FORNO, PRERISCALDATO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA, PER CIRCA 20 MINUTI. TOGLIERE LA TORTA DAL FORNO E METTERE IN SUPERFICIE I MIRTILLI RIMANENTI, FACENDO UN PO’ DI PRESSIONE PERCHÉ ENTRINO NELL’IMPASTO. CUOCERE PER ALTRI 5-10 MINUTI E TENERE IN FORNO FINO AL MOMENTO DI SERVIRE.

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