La Piazza di Padova ovest 2012fb n28

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di Padova Ovest

LA PIAZZA

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 28

È DISTRIBUITA DA

Sicurezza Sindaci divisi sulla sede della Polizia locale

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Rincari Benzina a quota 2 euro entro Pasqua

Evasioni fiscali Anziano affittava appartamenti in nero

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EDITORIALE

Conti pubblici ora è battaglia

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

di Nicola Stievano

PARCO COMMERCIALE ANCORA ATTESE l’amministrazione comunale si è data altro tempo nella speranza che i due proprietari che detengono quasi il 50% dell’area riescano ad ottenere le fideiussioni bancarie. Sull’operazione fortemente contestata dall’opposizione è tornato il consigliere di minoranza Dimitri Rossetto pag. 9

NIENTE SCOMMESSE VICINO AI BAMBINI

Villafranca. Il tema del gioco d’azzardo è stato affrontato in Consiglio comunale in cui è stato presentato al voto un regolamento che impone una distanza di almeno 700 metri agli esercizi in cui si pratica il gioco d’azzardo dai luoghi frequentati dai minori pag. 11

A

Tavello salvo, Vigodarzere resta nel traffico Il tratto di raccordo per unire Limena a Cadoneghe non si farà

I

l Grande Raccordo Anulare non passerà per Limena: a fermare la grande arteria viaria nel suo tratto nord è stata la commissione Via del Ministero dell’Ambiente, valutando eccessivo l’impatto ambientale del nastro d’asfalto sul territorio. Troppo grande, infatti, la devastazione che avrebbe subito la pregiata area golenale del Tavello lungo il fiume Brenta per concedere il parere favorevole. Di conseguenza il tratto Nord del Gra sembra destinato a non venire realizzato. Si tratta della porzione di raccordo che

il progetto prevedeva per unire Limena a Cadoneghe, oltrepassando con un viadotto l’area naturalistica del Tavello lungo il Brenta e, proseguendo lungo la provinciale del Terraglione a Vigodarzere, unendosi alla nuova regionale 308 del Santo a Cadoneghe. E da lì poi doveva proseguire sulla tangenziale nord di Padova giungendo fino alla zona industriale e al casello di Padova Est. Resta invece confermato, dal punto di vista dell’impatto ambientale, tutta la parte rimanente del progetto, che comprende il

Grande Raccordo Anulare di Padova e l’Idrovia che giunge fino a Venezia passando per Saonara e Vigonovo. Limena esulta dalla contentezza, essendo anni che prova a fermare con tutti i mezzi il passaggio della strada sul fiume, mentre Vigodarzere perde la possibilità di sistemare la propria viabilità con tutte le sue difficoltà, compresa quella dei residenti di raggiungere Padova. pagg.

4-5

L’Intervento di Erminio Alajmo*

PER INFORMAZIONI suglI INcONtRI:

800.09.44.64 - www.aism.it

C

on il Decreto “Salva Italia” esiste ancora la programmazione dei pubblici esercizi? E quali orari? Ce lo siamo chiesti come Appe, associazione che rappresenta i pubblici esercizi, in occasione di Tecno& Food a Padova Fiere. Per quanto riguarda l’orario non ci sono dubbi che l’apertura potrà effettuarsi 24 ore su 24. *Presidente Appe Padova

continua a pag.

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� CARTOLERIA � ARTICOLI DA REGALO � LOTTO, 10 e LOTTO, SUPERENALOTTO � GRATTA E VINCI, WINFORLIFE E SNAI � PAGAMENTO DI TUTTI I TIPI DIBOLLETTINI � SERVIZIO FAX � BIGLIETTI APS � WESTERN UNION � BIBITE E ALIMENTI

Le sorprese delle “liberalizzazioni” Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi muLTipLA, e i noTAi Ti inviTAno A pArTecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue domAnde.

gli inizi di marzo la maggioranza dei Comuni non aveva ancora approvato il bilancio 2012. Idem le Province, oltretutto alle prese con prospettive di “sopravvivenza” non ancora definite. Insomma la situazione è incerta e quantomai controversa. Quasi tutti i sindaci, alle prese con la necessità di far quadrare i conti tenendo presente il patto di stabilità, l’Imu, i minori trasferimenti dello Stato, i servizi pubblici da garantire, il personale da pagare, i cantieri da mandare avanti, i nuovi progetti, hanno scelto di prendere tempo e sperare in un “ravvedimento” del Governo. L’Anci Veneto ha lanciato una proposta - provocazione: lasciateci tutta l’Imu (e non solamente la metà, come previsto dall’esecutivo nazionale) e tenetevi i trasferimenti. Difficile che l’idea venga raccolta, anche perché la nuova tassa che va a sostituire l’Ici è stata concepita proprio con l’obiettivo di ridare ossigeno alle casse centrali, soprattutto. Comunque se ne discute, perché in gioco, ora più che mai, c’è proprio l’autonomia degli enti locali.

TABACCHERIA di Golin Massimo

LIMENA (PD) Piazza Diaz, 24 Tel. e Fax 049 767839

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EDITORIALE

segue da pag.

Conti pubblici ora è battaglia Lutto nel mondo del calcio

E’SCOMPARSO DINO SORANZO

Addio allo storico massaggiatore del Padova e del Cittadella. All’età di 62 anni si è spento Dino Soranzo dopo un mese di coma all’ospedale di Cittadella. Conosciuto e amato nel mondo del calcio per essere stato il fisioterapista del Padova ai tempi della serie A, quando ancora scendeva in campo Alexi Lalas, e del Cittadella dal campionato 1998-99, era originario di Rubano dove ha lasciato la moglie Fiorenza e due figli. Un grande vuoto anche negli spogliatoi delle due squadre padovane, “Per me – l’ha ricordato il collega Giovanni Pivato - era quasi un fratello”.

Dopo vent’anni in cui si sente parlare di federalismo, applicato in maniera più o meno maldestra, il cammino verso una reale autonomia (e non solo dichiarata sulla carta, scritta in qualche documento che nessuno legge e nessuno mette in pratica, relegata ad ordinanze che hanno più il sapore della trovata pubblicitaria) non sembra ancora cosa semplice ma piuttosto pieno di ostacoli. I sindaci, di fronte alle drastiche decisioni di Monti e i suoi ministri, affermano di avere le mani legate, di essere degradati al ruolo antipatico di “esattori”. Molti amministratori locali svolgono con passione e competenza il proprio lavoro, si spendono senza sosta per fare in modo che lo scuolabus passi tutte le mattine, che i lampioni si accendano ogni sera, che gli anziani abbiano un posto accogliente per ritrovarsi. Altri però, in questi anni, si sono limitati ad amministrare senza avere il coraggio di imporre una nuova visione, non hanno fatto altro che preservare l’esistente pur sapendo che prima o dopo non sarebbe stato più possibile mantenere certe situazioni. Nei prossimi mesi tra nuove tasse e maggiori costi le famiglie dovranno affrontare notevoli sacrifici. Anche l’amministrazione pubblica dovrà fare altrettanto, cercando di ridurre gli sprechi (e ce ne sono), di tagliare i doppioni (che non mancano), di guardare oltre il proprio particolare. Alcuni piccoli Comuni si stanno già guardando attorno, perché entro giugno dovranno condividere con altre amministrazioni almeno un servizio, come prevede la legge. E si stanno accorgendo che si può fare anche qualcosa di più per tagliare alcune spese senza per questo privare i cittadini di servizi essenziali. Anche le Province saranno costrette, controvoglia, a cambiare pelle, ad alleggerirsi di infrastrutture che, per quanto relativo, hanno un peso sui bilanci. Le prese di posizione degli amministratori provinciali, invece, pur dimostrando la volontà di essere propositivi per razionalizzare i costi, all’opinione pubblica rischiano di apparire come l’estrema, disperata difesa del proprio “particulare”. Sentir palare di passaggio di comuni per “salvare” le province più piccole non è un bel segnale. La gente si aspetta altro dalla politica. di Nicola Stievano

Bomboniere per: • Matrimoni • Battesimi • Comunioni • Cresime • Anniversari • Lauree

Rubano

DUE PENSILINE PER I PENDOLARI Un riparo per chi aspetta l’autobus a Rubano. Si tratta di due nuove pensiline che sono state installate recentemente in via Gioberti, all’incrocio con via Nespolaro, nella frazione di Bosco e in via Europa davanti al supermercato. Il costo dell’intervento ammonta a 20 mila euro, dieci dei quali finanziati dalla Provincia. Taggì di Sotto

UN NUOVO SEMAFORO “I residenti ci chiedevano di mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale di Taggì di Sotto – spiega - l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Limena, Marco Selmin – e così abbiamo fatto”. Malgrado vi fosse già il sottopasso che attraversa la provinciale, l’amministrazione limenese ha accolto le richiesta e con una sopesa di 18 mila euro ha fatto posizionare un nuovo semaforo. Il costo dell’intervento è stato sostenuto senza la partecipazione del municipio di Villafranca sotto al quale ricade comunque metà della provinciale.

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RUBANO

INFRASTRUTTURE

Nuovo ecocentro prossimo all’apertura pag.

LIMENA

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Riprendono i controlli serali dei vigili

CINTURA

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ECONOMIA

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Credito difficile per sette aziende su dieci

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Incentivi per passare al metano o al Gpl pag. 12

pag.

ARTE

Regione LEGALITÀ

Revamping, sì da Consiglio di Stato pag.

Mafia in Veneto, attraverso le imprese in crisi pagg. 22-23

TECNOLOGIA

Un piano per superamento del “digital divide”

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A Palazzo del Monte la collezione Cariparo pag. 21

INTERVISTE

Sono stati curati dai veterinari del Centro di recupero per la fauna selvatica di Villafranca Padovana i tre rapaci che nelle scorse settimane sono stati recuperati feriti dalle guardie giurate volontarie di Federpesca Padova. A Villa del Conte è stato recuperato un piccolo di civetta, a Lobia un esemplare di sparviere con un’ala rotta. A San Pietro Viminario un gheppio, anch’esso con un’ala rotta. Dopo la completa guarigione verranno liberati.

INTERVENTI PER LA SCUREZZA DELLA VIABILITÀ

LIMENA (PD) Via San Francesco, 30 (dietro Orafi Veneti Associati) Tel. 049 8843064 - a.b.bomboniere@virgilio.it

Provincia

RAPACI LIBERI DOPO LA GUARIGIONE

Taggi di sotto

Sistema fai da te!

Padova Ovest

Villafranca

pag.

24

Jacques Villeglé, maestro del Nouveaux Realisme pag. 29

Dopo la recente istallazione del semaforo per l’attraversamento della provinciale, per la piccola frazione sono in arrivo altri interventi per la sicurezza dei residenti. A breve, infatti, verranno posizionati 60 paletti, costati all’amministrazione di Limena sei mila euro, per completare la messa in sicurezza della pista ciclabile lungo via Fornace mentre dovrebbe essere in dirittura d’arrivo anche la cantierizzazione di via Venezia che verrà asfaltata. Vigonza, fino al 31 marzo

POESIA E NARRATIVA CACCIA AL PREMIO

Ultimi giorni per partecipare al premio di poesia e narrativa “Vigonza” organizzato dalla Pro Loco e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vigonza. Tre le sezioni del premio: Poesia in lingua italiana, Poesia dialettale con traduzione e Narrativa breve, in italiano. Le buste contenenti i lavori dovranno essere inviate entro il 31 marzo prossimo. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 23 giugno alle ore 16.30 presso il Parco del Castello dei Da Peraga. Per informazioni sul premio telefonare allo 0498933429 o scrivere a: premiovigonza@prolocovigonza.it. Per ulteriori notizie inoltre consultare il sito: www.prolocovigonza.it.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

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Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 febbraio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese VIABILITÀ L’area naturalistica è salva, il Grande raccordo anulare non passerà più per Limena. La Commissione Via del ministero dell’Ambiente ha, infatti, valutato eccessivo l’impatto sul territorio ma resta il problema di come risolvere l’eccessivo traffico che continua a congestionare Rubano e Vigodarzere

Il Gra non attrav

di Cristina Salvato

Il tratto di strada che avrebbe collegato Limena a Cadoneghe non si farà più

Gli automobilisti che arriveranno a Ronchi non raggiungeranno più la Sr 308

I

l Grande raccordo anulare non passerà per Limena: a fermare la grande arteria viaria nel suo tratto nord è stata la commissione Via del ministero dell’Ambiente, valutando eccessivo l’impatto ambientale del nastro d’asfalto sul territorio. Troppo grande, infatti, la devastazione che avrebbe subito la pregiata area golenale del Tavello lungo il fiume Brenta per concedere il parere favorevole. Di conseguenza il tratto Nord del Gra sembra destinato a non venire realizzato. Si tratta della porzione di raccordo che il progetto prevedeva per unire Limena a Cadoneghe, oltrepassando con un viadotto l’area naturalistica del Tavello lungo il Brenta e, proseguendo lungo la provinciale del Terraglione a Vigodarzere, unendosi alla nuova regionale 308 del Santo a Cadoneghe. E da lì poi doveva proseguire sulla tangenziale nord di Padova giungendo fino alla zona industriale e al casello di Padova Est. Resta invece confermato, dal punto di vista dell’impatto ambientale, tutta la parte rimanente del progetto, che comprende il Grande Raccordo Anulare di Padova e l’Idrovia che giunge fino a Venezia passando per Saonara e Vigonovo.

Limena esulta dalla contentezza, essendo anni che prova a fermare con tutti i mezzi il passaggio della strada sul fiume, mentre Vigodarzere perde la possibilità di sistemare la propria viabilità con tutte le sue difficoltà, compresa quella dei residenti di raggiungere Padova. Il primo a dare l’annuncio del blocco al tratto nord del Gra da parte del ministero dell’Ambiente è stato il sindaco di Limena, Giuseppe Costa, che in questo modo ha risparmiato i soldi delle casse comunali per il ricorso alla Corte Europea. “La commissione ministeriale Via ha pertanto accolto le molte osservazioni che nel corso degli anni i Comuni, i comitati di cittadini e le associazioni ambientaliste hanno presentato contro il passaggio del Gra sul Tavello – ha dichiarato il primo cittadino - il giorno in cui abbiamo avuto la notizia, per noi è stato un giorno speciale”. Il parere negativo è stato assegnato perché il tratto del Gra, denominato “T Terraglione”, assolve una funzione limitata di collegamento e smistamento dei traffici locali e non incide sul quadro trasportistico globale dell’area metropolitana di Padova. Inoltre presenta notevoli impatti

SINDACO COSTA

Per festeggiare ripeteremo “Tavello è”

N

on potrebbe essere più contento Giuseppe Costa, primo cittadino di Limena: la notizia del parere negativo rilasciato dalla commissione ministeriale al passaggio del Gra sul Tavello, ha permesso alla sua comunità di vincere una battaglia che durava da anni, coinvolgendo partiti di maggioranza e opposizione, associazioni ambientaliste e cittadini. “E’ una vittoria di tutti noi – sottolinea Costa –, degli sforzi congiunti che abbiamo portato avanti in questi anni, nella convinzione che l’interesse di tutti fosse di salvare questa area così pregevole ed incontaminata ospitata dal nostro territorio”. E per far conoscere il Tavello a chi non sa ancora cosa sia o per farlo riscoprire ai limenesi che da tanto non lo frequentano, anche quest’anno il Comune organizzerà una grande manifestazione, forte del successo della prima edizione di “Tavello è” dello scorso anno. Il Tavello è una vasta area naturalistica, che si estende lungo le sponde del fiume Brenta, tra Limena e Vigodarzere. Comprende zone umide incontaminate, ricche di vegetazione e molti tipi di uccelli. Ma conserva anche dei gioielli di architettura, come le chiuse chiamate Colmelloni, risalenti al 1300 ma ricostruite nel 1700, villa Pacchierotti e villa Savonarola. Cr.Sa.

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con aree protette e interferenze con il territorio edificato attraversato, così come evidenziato dalle numerose osservazioni di soggetti pubblici e privati; pertanto la soluzione progettuale proposta per il tratto “T” non è risultata essere ambientalmente compatibile. Sono state accolte, infine, alcune delle osservazioni presentate dai cittadini e dalle amministrazioni comunali: Rubano, ad esempio, ha ottenuto la realizzazione delle opere che mitighino l’impatto del passaggio del Gra vicino al laghetto. Potrebbe anche essere possibile lo spostamento più ad Ovest del tracciato, sebbene questa soluzione interferirebbe maggiormente con villa Pedrazza.

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F


Argomento del mese 5 Rubano e Vigodarzere

Ottorino Gottardo e Francesco Vezzaro

verserà il Tavello Associazione delusa dall’Amministrazione di Limena

“Hanno politicizzato un risultato che è di tutti” di Cristina Salvato

S

ono nati per salvare il Tavello, e lo dice anche il loro nome: Ottavo Miglio. Sono un gruppo di ragazzi di Limena, che indipendentemente dall’orientamento politico, dalla professione e dalla provenienza, si sono riuniti per sensibilizzare gli altri cittadini e le istituzioni al fine di salvaguardare il Tavello. Ottavo Miglio, infatti, indica la distanza dal centro di Padova secondo la misurazione romana. Tavello deriva appunto da “ottavo” esattamente come la frazione di Vigodarzere che si trova dall’altra parte del fiume, Tavo appunto. Sono stati tra i più attivi organizzatori della festa “Tavello è”, una giornata di musica, passeggiate e attività che si è svolta la primavera scorsa, per far conoscere il Tavello e far capire cosa avrebbe significato perdere una così importante area incontaminata. Se sono stati tra i primi a gioire della salvezza del Tavello per lo scampato pericolo di venire attraversato dal Gra, la loro felicità è stata però offuscata dalla connotazione politica che si è voluta dare a questo importante risultato. L’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Costa, infatti, ha inondato il paese di volantini in cui rivendicava il ruolo centrale, nella salvezza del Tavello, avuto dai partiti della sua colazione. “Il Tavello è salvo ed esprimiamo la nostra più profonda felicità e soddisfazione per un risultato che tutta la comunità limenese ha raggiunto – scrive il direttivo di Ottavo Miglio in una nota – prendiamo tuttavia le distanze dal volantino partitico, perché riteniamo che questo traguardo sia stato raggiunto grazie alla mobilitazione di un intero paese, indipendentemente dalle convinzioni politiche. Il fatto che la presente amministrazione rivendichi in assoluto tutto il merito della vittoria ci ferisce. La politicizzazione avvenuta non farà sicuramente bene al dialogo, che risulta invece necessario”. BRONZOLA: interessante occasione... recente app.to su 2 livelli in piccola palazzina in centro paese con ingresso, sogg.-cottura, camera, bagno, ripostiglio, terrazza, mansarda con 2 camere, bagno, poggiolo, garage, p. auto, giard. privato di 250 mq, predisp. a.c. ACE: D-IPE: 93,4 RIF. 422 € 145.000 TRATT.

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VIGODARZERE: app.to rifinito molto bene inserito in residence con bella vista sul verde, ingresso, cucina arredata, sogg., 2 camere, 2 bagni, terrazza con tenda parasole motorizzata, poggiolo, taverna con caminetto e bagno, garage comunicante e p. auto, a.c. ACE: F; IPE: 171,24. RIF. 454 € 182.000 S. GIORGIO DELLE PERTICHE: recente 1/2 bifam. su 2 piani di 140 mq totali con portico, ingr., cucina abitab. (18,5 mq), sogg. (40 mq) con canna fumaria per caminetto, 3 camere (1 matrim. 2 medie), 3 bagni, 2 poggioli, giard. con pompeiana, riscald. a pavimento, impianto allarme, predisp. a.c., tende parasole telecomandate. ACE: D-IPE: 106,6 RIF. 534 € 280.000

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Restano i problemi di traffico

“Il Raccordo è diventato un collegamento tra autostrade” S

e il Tavello è salvo, non altrettanto salva è la circolazione del veicoli: con il possibile stralcio del tratto Nord del Gra, verrà a mancare il collegamento tra Rubano e Padova attraverso i Comuni di Limena, Vigodarzere e Cadoneghe. Una volta che il traffico di auto e camion arriverà a quello che sarà il nuovo casello tra Ronchi di Villafranca e Bosco di Rubano, infatti, non potrà più proseguire attraversando Limena e il Brenta e raggiungere Vigodarzere e la regionale 308 del Santo a Cadoneghe. La soluzione più logica sarebbe che gli automobilisti e gli autotrasportatori, usciti al nuovo casello, tramite una serie di raccordi imbocchino la tangenziale di Limena. Attraverso questa strada è possibile poi raggiungere l’autostrada A4 ai caselli di Padova Ovest e Padova Est e la tangenziale nord di Padova con tutte le sue direzioni. “L’ipotesi di far confluire sulla tangenziale di Limena e quella nord di Padova i 20 mila veicoli previsti sul tratto ovest del Gra, mostra che il progetto non sarà certo risolutivo – commenta il sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo –. La strada, infatti, è già intasata nelle ore di punta e quindi potrebbe non essere in grado di sopportare ulteriori flussi di traffico. Sembra che siano prevalse le logiche della grande viabilità autostradale, rispetto agli interessi del territorio e alla risoluzione dei problemi Vezzaro: di mobilità dei cittadini. Quello che do- “A Vigodarzere veva essere un sistema orbitale attorno resta il problema a Padova, oggi è diventato un collega- di entrare mento tra le autostrade e la zona indu- agevolmente in città” striale padovana. E a noi Comuni, che dobbiamo sopportare i disagi e i danni del passaggio del Gra, restano immutati i problemi di traffico e di mobilità”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il sindaco di Vigodarzere, Francesco Vezzaro. “Tolto il Gra, noi perdiamo, di fatto, la possibilità di ottenere tutte quelle opere di sistemazione di strade e la realizzazione di controstrade e sottopassi che avrebbero sistemato anche la viabilità interna al nostro paese, come per esempio via Ca’ Zusto – sottolinea Vezzaro –. Se prima queste opere viarie sarebbero state in carico al Gra, adesso dovremo trovare noi, come Comune, i soldi necessari alla loro realizzazione. E con la penuria di fondi che abbiamo, rischiamo di non poterle realizzare ancora per molti anni”. Senza contare che a Vigodarzere resta anche il problema di entrare agevolmente in città: attualmente o si passa per il ponte di Limena, dove si formano lunghe code, oppure per il ponte a Castagnara a Cadoneghe, dove il traffico si è fatto molto intenso. E altro nodo da sciogliere è proprio la Castagnara: il progetto del Gra prevede la realizzazione di un ponte parallelo a quello di Pontevigodarzere, il percorso sull’argine fino a Isola di Torre, dove sarebbe creato un secondo ponte per collegarsi alla tangenziale nord di Padova. Se è vero che il nodo di Castagnara non è incluso nel progetto Gra, tuttavia è considerato una sua complanare (C1). E non è chiaro se Cr.Sa. questa parte di progetto sarà realizzata oppure no.


6 Rubano Urbanistica L’area di sosta che fronteggia il municipio è stata ceduta gratuitamente

Comunali le aree lungo via Brescia, Kennedy e Genova L’amministrazione potrà intervenire per sistemare i marciapiedi che sono dissestati dalle radici dei tigli

di Cristina Salvato

L

e aree di fronte ai negozi prospicienti il municipio, lungo le vie Brescia, Kennedy e Genova, diventeranno comunali. Dagli anni Settanta ad ora sono rimaste di proprietà della ditta che ha costruito i due grandi condomini sorti a fianco della chiesa, che ora le cederà al Comune. Solo dopo che avrà la disponibilità delle aree, l’amministrazione potrà intervenire a sistemare i marciapiedi che sono dissestati dalle radici dei tigli e asfaltare le strade. Resteranno invece privati i ai lavori, che l’amministrazione aveva già stanparcheggi dal lato dei negozi. “In tanti anni non era mai stata formalizza ziato nel bilancio, non si sono potuti spendere per la cessione al Comune dello spazio antistante non far uscire l’ente dal Patto di stabilità. Punto dolente sarà la possibile rimozione ai negozi, che risulta ancora privato – spiega il sindaco Ottorino Gottardo –. Quando l’area ci di alcuni tigli, le cui radici hanno rialzato il pavimento del parcheggio verrà ceduta gratuitamente, e dei marciapiedi. Alcuni dovremo provvedere a repe- Gottardo: “Ora rire i soldi necessari ai diversi dovremo provvedere negozi sono favorevoli all’abbattimento di lavori che da tempo attendo- a reperire i soldi alcune piante, perchè no di essere realizzati”. Il necessari ai diversi in autunno le foglie Comune aveva già previsto lavori” da tempo la sistemazione di che cadono sporcano il via Brescia, Kennedy e Genova, ma il progetto è parcheggio davanti alle loro vetrine. Sono invece rimasto fermo, perché gli 80 mila euro necessari fortemente contrari all’abbattimento dei tigli molti

La zona di sosta con i grandi tigli

degli abitanti dei due condomini, che hanno raccolto anche delle firme per chiedere al Comune di evitare di tagliare le piante. Il lungo viale di tigli, infatti, oltre a fornire ossigeno alla zona, che si trova lungo la provinciale piena di traffico, d’estate crea una barriera d’ombra che fornisce frescura alle case. Questi residenti hanno scritto e incontrato gli amministratori in più occasioni per salvare le piante cui sono affezionati da trent’anni. Il sindaco Ottorino Gottardo rassicura che, al momento di eseguire i lavori, verrà mantenuto quanto stabilito negli incontri che l’amministrazione ha avuto con i residenti.

Perequazioni

PARCHEGGI IN CAMBIO DI PASSAGGI PEDONALI

N

uovi passaggi pedonali sono previsti in Piazza Frasson. A realizzarli sarà il supermercato che ha un punto vendita nella zona e che si sta occupando anche della realizzazione dell’ampliamento del parcheggio su un’area a verde pubblico che gli è stata concessa dal Comune di Rubano. In cambio dei nuovi posti auto, il supermercato dovrà realizzare le opere di miglioramento urbanistico nel quartiere. Lavori che stanno per completarsi, ma prima di finirli l’attività commerciale ha chiesto al Comune di poter cambiare il progetto presentato inizialmente, introducendo la realizzazione di un nuovo passaggio pedonale più centrale rispetto al parcheggio che è stato allargato, per consentire alle persone a piedi di accedere in maniera più immediata e corretta a piazza Monsignor Francesco Frasson. Un nuovo attraversamento pedonale sarà costruito anche su via Spinelli, a metà circa tra il distretto dell’Ulss e palazzo Monsignor Frasson, in maniera da migliorarne l’accessibilità. Le modifiche proposte dal supermercato sono state accettate dall’amministrazione comunale, con un’apposita delibera di giunta: i nuovi attraversamenti pedonali migliorano, infatti, la sicurezza dei pedoni. Quattro posti auto saranno eliminati per lasciar posto all’attraversamento pedonale, ma saranno ampiamente compensati dall’aumento dei parcheggi già realizzati. Compresi nella convenzione stipulata tra il supermercato e il Comune ci sono anche la pista ciclabile tra via Toscana e via Europa, l’illuminazione pubblica e la piantumazione di una quindicina di piante a medio fusto. Cr.Sa.

NUOVO ECOCENTRO PROSSIMO ALL’APERTURA

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anca solo il collaudo e poi tra qualche settimana potrà aprire l’ecocentro tra via Dante e via Petrarca a Mestrino, che servirà anche per i Comuni di Rubano e Saccolongo, per un bacino di utenti che si aggira intorno ai 30 mila abitanti. L’ecocentro è organizzato in maniera tale da poter entrarvi L’isola ecologica di Rubano in via Trieste dentro a bordo di un’auto o di un furgone, seguendo un percorso lungo meola nei pressi del supermercato, e in via cui sono disposte le diverse piazzole in cui Pordenone a Rubano. “I due contenitori per depositare rifiuti di differenti tipologie, che la carta hanno risolto le criticità presenti nel poi saranno recuperati e riciclati. La nuova nostro sistema di raccolta differenziata – distruttura intercomunale, che sarà gestita da chiara l’assessore all’ambiente del Comune Etra, sarà operativa quindi dalla prossima primavera, per cui il Comune chiuderà l’atI press container sono in grado tuale ecocentro mobile. di raccogliere Il Comune dovrà ora consegnare la tesscatoloni e cartoni sera magnetica a tutte le famiglie che ne voluminosi sono sprovviste: Rubano e Sarmeola, che conferiscono i rifiuti nelle isole ecologiche, la possiedono già per aprire i press contai- di Rubano, Lorenzo Segato, –. Essendo ner. Bosco e Villaguattera, invece, dove i più capienti, i press container sono in grado rifiuti vengono raccolti con il porta a porta, di contenere scatoloni e cartoni voluminosi: non ce l’hanno. La tessera consentirà di attualmente, per inserirli nelle campane inregistrare il proprio ingresso all’ecocentro. terrate, grandi cartoni e scatoloni devono A Rubano, poi, è in programma una venire schiacciati e ridotti in pezzi. E spesso nuova isola ecologica in via Gronchi a capita che per evitare di compiere questa Sarmeola. Vengono inoltre confermati i operazione, gli scatoloni vengano abbandodue press container per la raccolta di carta nati a terra nelle isole ecologiche, creando e cartone, che erano stati installati in via disordine e obbligando il Comune a pagare sperimentale in via Ticino, sempre a Sar- il servizio per ripulire”. Cr.Sa.


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8 Rubano L’Intervento

Polizia locale Un dibattito interno ai Comuni del Consorzio Padova Ovest

Le sorprese delle “liberalizzazioni”

I cinque sindaci divisi sulla sede dei vigili

di Erminio Alajmo* segue da pag.

di Cristina Salvato

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Mestrino metterebbe a disposizione una sede gratuita. Cervarese e Selvazzano non sono d’accordo

i è scatenata una guerra tra amministrazioni comunali per decidere se e dove stabilire la sede dei vigili del Consorzio Padova Ovest: attualmente la sede centrale si trova nel Comune di Selvazzano, mentre a Rubano esiste un distaccamento, dove sono presenti gli uffici dei vigili di quartiere, ma che non è aperto al pubblico. I sindaci dei Comuni lungo la “Regionale 11” (Ottorino Gottardo di Rubano, Marco Valerio Pedron di Mestrino e Anna Lazzarin di Veggiano), hanno chiesto al presidente del Consorzio, il sindaco di Selvazzano Enoch Soranzo, di poter aprire una sede distaccata a Mestrino, in maniera che i cittadini di questi paesi (quasi 30 mila abitanti), non debbano recarsi fino a Selvazzano solo per pagare una multa. Mestrino metterebbe a disposizione una sede gratuita, in alcuni locali all’interno del centro polifunzionale, pagando di tasca propria anche i lavori di adeguamento e sistemazione. Proposta che però non è passata, aprendo una situazione difficile tra i cinque sindaci del all’anno. D’accordo su questa ipotesi anche Michela Consorzio: da un lato Rubano, Mestrino e Veggiano e Gottardo del PdL, consigliere d’opposizione a Rubano, dall’altro Selvazzano e Cervarese Santa Croce. Tutti che da sempre sostiene la necessità di un presidio lunfermi nelle reciproche posizioni, che hanno bloccato go la Regionale 11, per garantire un maggior controllo ogni decisione. del territorio. E ricorda come si La proposta di Mestrino, Il distaccamento sia persa l’occasione di utilizzare appoggiata anche da Rubano e di Rubano anni fa, come sede dei vigili del Veggiano, consisteva appunto costa ogni anno Consorzio, lo stabile che adesso nel chiudere la sede di Rubano, 18 mila euro è occupato da Etra che costa ogni anno 18 mila di affitto La proposta è stata bocciata euro di affitto. Trasferendola a da Cervarese e Selvazzano, che Mestrino, quei soldi si sarebbero risparmiati e si sareb- ha rilanciato suggerendo di chiudere sì la sede di Rubabe potuto aprire anche uno sportello di ricevimento del no, ma per riunire tutto a Selvazzano. pubblico. I tre sindaci dei Comuni lungo la “Regionale Idea che ha trovato assolutamente contrari gli altri 11” hanno chiesto inoltre che Selvazzano metta final- tre sindaci. mente a disposizione gratuitamente l’attuale sede del Per il momento la situazione è bloccata, perchè, Consorzio, che costa ai cittadini 50 mila euro di affitto mettendo ai voti le due proposte, i due schieramenti si

NEWS

Il sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo, Anna Lazzarin di Veggiano e Marco Valerio Pedron di Mestrino

trovano ad avere lo stesso numero di quote (che si calcolano in base al numero di Comuni e di abitanti presenti). A fare da sfondo a questa situazione c’è il destino cui deve andare incontro il Consorzio: per legge i Consorzi di polizia locale sono destinati a sparire, perché dovranno essere sostituiti dalle Unioni tra Comuni, che oltre ai vigili, possono amministrare anche altri servizi pubblici, garantendo una gestione unica e quindi dei risparmi in termini economici. Oppure, anziché scegliere la strada delle Unioni, i Comuni posso decidere di siglare delle convenzioni. I sindaci del Consorzio Padova Ovest non hanno ancora scelto il destino dell’ente, che andrà comunque a decadere in maniera naturale nel 2014, quando il Comune di Selvazzano andrà alle elezioni e il sindaco Soranzo dovrà lasciare la presidenza.

Non può più sussistere il limite minimo di 5 ore, né quello massimo di 20 ore di apertura. Rimane l’efficacia della norma che prevede la limitazione degli orari per esigenze pubbliche. Rimane anche la preventiva comunicazione al Comune così come va fatta comunicazione sulla scelta del giorno di chiusura settimanale e delle ferie. Persiste la necessità dell’esposizione del cartello orario e chiusura, in quanto è una necessità di informazione al pubblico. Attualmente, in materia di orari, il Comune è tenuto ad emanare una disciplina degli orari degli esercizi pubblici. In attesa dei provvedimenti attuativi sulle liberalizzazioni, o altri pronunciamenti dell’Autorità preposta, riteniamo che i Comuni possano continuare ad avvalersi delle ordinanze già emesse, mantenendo la validità degli orari già comunicati a suo tempo dagli esercenti. Nel caso il titolare dell’attività di somministrazione intendesse modificare, o ampliare, l’orario di apertura, dovrà comunicarlo al Comune, che ne prenderà atto nel caso nulla-osti all’apertura prolungata o modificata, oppure, nel caso sussistano ragioni di ordine e di sicurezza pubblica, o comunque di interesse pubblico, il Sindaco potrà imporre limitazioni all’orario, in via permanente o per situazioni contingenti, com’è avvenuto finora. Intanto le linee guida regionali di programmazione restano tuttora valide e i Comuni devono continuare a predisporre la programmazione con possibilità di imporre vincoli alle nuove aperture per la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Attendiamo però chiarimenti da parte dei Ministeri e le indicazioni delle Regioni. Sulle attività di somministrazione delle bevande, in una battuta “l’unica certezza è che non ci sono certezze” e restiamo in attesa dei pronunciamenti della Magistratura. Fino a quando non verrà rivista e modificata la disciplina regionale rimane uno strumento valido ed indispensabile per dare regole certe ad un settore che svolge un importante servizio al pubblico. In attesa di pronunciamenti ufficiali consigliamo di evitare fughe in avanti o prese di posizione personalistiche. *Presidente Appe Padova

Una domenica a piedi

ABBATTERE L’INQUINAMENTO E CONOSCERE IL PARCO ETNOGRAFICO

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na domenica senz’auto, per riappropriarsi delle strade cittadine e scoprire le novità del Parco etnografico. L’amministrazione comunale di Rubano sta organizzando una domenica ecologica, probabilmente il 25 marzo, chiudendo per qualche ora alcune strade e realizzando un percorso che unisca le diverse frazioni, da raggiungere a piedi, camminando o correndo. La giornata ecologica permetterà anche di conoscere le novità arrivate in questi ultimi mesi al Parco etno-

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grafico. Al suo interno sono stati realizzati innanzitutto i percorsi per le passeggiate con i bastoncini del nordic walking e in primavera sarà realizzata una nuova area dedicata alle famiglie, mentre l’impianto fotovoltaico da 20 kilowatt sarà installato sul tetto e consentirà alle strutture del parco di utilizzare l’energia prodotta dal sole. Nel frattempo, il forno presente continua a sfornare pane realizzato con farine biologiche a chilometro zero.

Sarà quindi una domenica ecologica, ma non come quelle obbligatorie, organizzate dal Tavolo Zonale della cintura metropolitana, su cui il Comune è sempre stato scettico, perchè non propongono interventi risolutivi per l’abbattimento delle polveri sottili presenti nell’atmosfera e per ripulire l’aria. Chiudere solo alcune strade in territori discontinui e non uniti, è uno sforzo che viene chiesto ai cittadini, ma che nel concreto serve a poco, a parere dell’amministrazione. Cr.Sa.

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Limena 9 Ritardi La minoranza incalza il sindaco Giuseppe Costa

Parco commerciale, ancora attese

Il sindaco Giuseppe Costa e il consigliere di minoranza Dimitri Rossetto

La firma dei privati sarebbe dovuta essere siglata ad ottobre, poi a dicembre. Rossetto ha chiesto chiarimenti di Barbara Turetta

L

’operazione parco commerciale si fa attendere, ma l’amministrazione comunale non si da ancora per vinta. Anche se è passato oltre un anno dall’approvazione della contestata variante al Piano Regolatore Generale, condizione necessaria per dare avvio all’operazione che permette al Comune di Limena di incassare subito 5 milioni di euro, l’amministrazione comunale si è data altro tempo nella speranza che i due proprietari che detengono quasi il 50% dell’area riescano ad ottenere le fideiussioni bancarie. Sull’operazione fortemente conte-

Ambiente

In ritardo i due proprietari che detengono il 50% dell’area

industriale a commerciale devono appunto presentare le fideiussioni bancarie richieste. “Prima l’amministrazione si era data tempo fino al 15 ottobre – ha detto Rossetto -, poi ha spostato il termine ultimo per arrivare alla firma della convenzione al 31 dicembre. Ora vorremo sapere a che punto stanno le cose e quanto ancora l’amministrazione intende attendere, visto che è da più di un anno che è stata avviata questa operazione”. Il sindaco Giuseppe Costa non ha nascosto il fatto che non si è ancora giunti alla firma per le difficoltà incontrate da due dei proprietari dell’area,

stata dall’opposizione è tornato il consigliere di minoranza Dimitri Rossetto, che ha chiesto al sindaco Giuseppe Costa di conoscere a che punto stanno gli accordi fra i privati e il Comune. Per arrivare alla firma della convenzione con il Comune, e l’avvio dell’operazione, tutti i proprietari dell’area trasformata da

PER RISPARMIARE, L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA SARÀ A LEDT

M

ettere in atto misure preventive per il risanamento dell’aria è l’impegno che il Comune di Limena si è assunto nei confronti dell’ambiente. Obiettivo che il Comune intende raggiungere con la progressiva sostituzione dell’illuminazione pubblica a led, l’estensione delle piste ciclabi-

Vi invitiamo ad assaggiare

li e la promozione delle energie rinnovabili. L’argomento è stato oggetto di un’interpellanza consiliare del gruppo di opposizione “Il Ponte-Insieme per Limena”. Anche Limena ha aderito alle misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico proposte dal Tavolo Tecnico Zonale della Città Metropolita di Padova. Misure che puntano a colpire alcune delle fonti di inquinamento da polveri sottili quali il traffico veicolare e il riscaldamento domestico. Il sito del

Costa: “In queste settimane c’è stato l’intervento di un grosso istituto bancario” A dicembre del 2010 l’approvazione della variante al Prg, che ha sollevato numerose contestazioni da parte dell’opposizione e delle associazioni dei commercianti, ha trasformato i 260 mila metri quadri della zona industriale ad esclusivo insediamento commerciale

Comune sarà presto implementato anche con i dati sulla qualità dell’aria forniti dall’Arpav, oltre ad avviare altre iniziative che hanno lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema. E alla richiesta dell’opposizione di acquisire dati specifici riguardanti la qualità dell’aria di Limena, è stato risposto che l’attuale rete di monitoraggio aria attivata dall’Arpav non prevede implementazioni in quanto già ottimale. Ba.Tu.

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che detengono appunto il 50%, nell’ottenere dalle banche le fideiussioni. Situazione che nelle ultime settimane sembra essere in movimento, con l’intervento di un grosso istituto bancario. “Una parte dei proprietari ha già depositato le garanzie bancarie – ha spiegato il sindaco Costa -, i due proprietari che detengono il 50% hanno invece incontrato grosse difficoltà. Ma al momento sembra che stiano trattando con un grande istituto bancario che dovrebbe rilasciare le polizze. Ci diamo ancora del tempo, è con tenacia che stiamo portando avanti questa operazione”.

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10 Limena Contrasto agli illecitit Intensificati i controlli per individuare gli evasori

IN BREVE

Tempi duri per i falsi poveri

Infanzia

Le fiamme gialle hanno pizzicato un pensionato di Limena che affittava appartamenti in nero a clandestini e prostitute di Barbara Turetta

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n pensionato di 72 anni con pochissimi lussi e un passato da amministratore di condominio. Un tenore di vita modesto, ma in tre anni ha spostato un capitale di un milione e 800 mila euro. Ha un patrimonio in titoli di 2,5 milioni di euro. Il pensionato di Limena è finito nella rete della Squadra mobile, per la sua “attività” di affittare in nero le abitazioni che l’uomo ha soprattutto in zona Arcella, a clandestini e prostitute. La richiesta agli irregolari e alle prostitute era di circa 800 euro al mese. Vicenda sulla quale ha lavorato anche la Guardia di Finanza. Il settantaduenne andava di persona a riscuotere gli affitti Le Fiamme Gialle hanno accertato che sono in nero l’80 per cento degli affitti verificati rilasciando agli inquilini una ricevuta fittizia. I poliziotti hanno anche sequestrato un libro dove il pensionato risultavano aver registrato alcun contratto d’affitto loro un regolare contratto, ottenendone in cambio un segnava gli incassi degli affitti. Una vicenda che ha dopo aver comunicato la cessione di fabbricato agli uf- affitto decisamente inferiore a quello pattuito in nero riportato l’attenzione sull’azione di controllo messe fici di Polizia. Sono invece 123 quelli che, pur avendo ed un regolare contratto di quattro anni rinnovabile per presentato negli uffici competenti altri quattro. Ma gli accertamenti degli agenti della in atto dalla Guardia di Finanza tutta la comunicazione necessaria Guardia di Finanza non si sono limitati al mercato per contrastare i “furbetti” che si Andava per affittare un appartamento, degli affitti in nero. Sono stati individuati decine di falsi comportano in maniera disonesta di persona non hanno indicato nel contratto poveri che si dichiaravano al Fisco come nullatenenti, con il Fisco. Fino ad ora le Fiam- a riscuotere me Gialle hanno accertato che gli affitti rilasciando l’importo del canone di affitto pa- come il pensionato di Limena. In realtà si trattava di sono in nero l’80 per cento degli una fattura falsa gato dall’inquilino. Ma le verifiche persone benestanti che senza averne alcun diritto usuaffitti verificati, recuperando oltre escono anche dai confini italiani. fruivano di diverse agevolazioni, di diversa natura sot2 milioni e mezzo di euro evasi. Alcune centinaia gli La Guardia di Finanza controlla anche i proprietari di traendole di fatto a chi ne aveva veramente bisogno. accertamenti avviati per verificare la posizione di falsi immobili residenti all’estero. Sono stati 60 gli affittua- Scopo questo che è alla base della sottoscrizione dei poveri. Un lavoro attento che nel territorio padovano è ri che hanno segnalato situazioni irregolari del proprie- protocolli d’intesa fra i Comuni e la Guardia di Finanza il risultato di una stretta collaborazione con la Prefet- tario di casa scrivendo alla mail helpaffitti.padova@ affinché vengano controllati quanti fanno richiesta dei tura, gli enti locali, l’Ater, l’università, l’Ulss e l’Esu. gdf.it. La legge permette agli inquilini che pagano un contributi comunali. Sono 139 i proprietari di appartamenti e case che non affitto in nero di segnalare il proprietario che non fa

IN BREVE Sicurezza

RIPRENDONO I CONTROLLI SERALI DEI VIGILI

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iprendo con il mese di marzo i controlli serali della polizia locale. I vigili torneranno in servizio serale per contrastare prostituzione e fenomeni legati allo scambismo, ma anche per presidiare il territorio contro i furti. Pattugliamenti serali dei vigili che interesseranno non solo le zone sensibili di Limena, ossia la zona industriale, i parcheggi attorno ai club notturni e la strada principale, ma anche le frazioni. Un servizio importante per il territorio che garantirà anche maggiori controlli delle zone abitate. Al vaglio delle forze dell’ordine ci sono anche i filmati dell’impianto di videosorveglianza, che è servito anche come deterrente. “A metà marzo sarà convocata anche la commissione sicurezza – spiega l’assessore alla Sicurezza Jody Barichello – dove sarà presentato il nuovo comandante della stazione dei carabinieri di Limena, il maresciallo Vincenzo Folliero, sarà fatto il punto sul sistema di videosorveglianza e forniti i dati del vista red”. Attenzione sarà prestata anche al traffico indotto dai club privati di Limena. “Da subito abbiamo cercato di mettere fine alle serate del The Block – conclude Barichello -, locale che creava numerosi disagi, soprattutto quando i frequentatori uscivano dalla discoteca e si mettevano alla guida delle macchine. Chiusa questa problematica, ora stiamo lavorando per fermare il traffico eterno che si crea attorno ai circoli privati e nei parcheggi limitrofi. Traffico creato da chi i circoli non li frequenta ma cerca comunque di movimentare la serata”. Ba.Tu.

Interventi in via Marconi

INTERVENTI AGLI ASILI MELOGRANO E ANDERSEN

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rogrammati dall’amministrazione comunale alcuni lavori di manutenzione nei due edifici pubblici che accolgono i bambini più piccoli del territorio. Interventi alla scuola dell’infanzia “Melograno” e al micronido “Andersen”. Alla scuola materna pubblica, che quest’anno scolastico ha potuto accogliere la quarta sezione dopo la realizzazione della nuova aula, sono arrivati anche sessanta nuovi lettini per i bambini in sostituzione delle vecchie brandine. Inoltre l’amministrazione comunale, su richiesta dell’Istituto Comprensivo, ha programmato alcuni lavori interni per recuperare spazio. Oltre ai lavori interni è prevista una spesa di 20mila euro per la manutenzione del giardino esterno della scuola. Intervento per sostituire le sabbiere dove i bambini giocano, e lo spazio dedicato allo svago sarà arricchito anche con un nuovo gioco. Ma l’intervento nel giardino prevede anche di migliorare le condizioni del terreno. Anche per il micronido Andersen sono in programma lavori di sistemazione del giardino. L’edificio verrà anche dotato dell’impianto di raffreddamento per permettere la de-umidificazione delle aule nei mesi più caldi. Negli ultimi tre anni diversi sono stati gli interventi che l’amministrazione comunale ha attivato al nido Andersen, presente nel territorio da 12 anni, e dalla sua apertura il servizio è gestito tramite appalto dalla Cooperativa Progetto Now. Dall’inizio di quest’anno il servizio mensa è affidato alla ditta Forcellini con un costo per pasto di 4 euro, in diminuzione rispetto all’anno scorso. La struttura tiene 28 posti, con la possibilità di aumentare la capienza Ba.Tu. fino ad un massimo di 34 bambini.

Folklore

RIPRISTINATO IL PARCHEGGIO

IL RITORNO DEL “BATI MARSO”

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T

n intervento di manutenzione per ridare luce, e soprattutto respiro, al parco pubblico di via Marconi. L’intervento previsto dall’amministrazione comunale interessa l’area alberata che si trova vicino ai Colmelloni, luogo storico del territorio, al centro dei due accessi all’area naturalistica del Tavello. Parco pubblico delimitato su un lato da L’area del Tavello un parcheggio non asfaltato, dove la poca manutenzione ha permesso alla vegetazione di crescere in modo disordinato prendendo il sopravvento e creando una situazione di poca sicurezza. Un parco comunale poco utilizzato, visita anche la posizione. L’area è sì a ridosso del Brenta e del Brentella, ma si affaccia anche sulla strada principale proprio all’altezza della nuova rotatoria fra via Roma e via Garolla. A spiegare l’intervento l’assessore all’Ambiente Maurizio Martinello che sottolinea come l’intervento di manutenzione conservativa e di messa in sicurezza permetterà di liberare il parco dalla vegetazione cresciuta in modo disordinato. Intervento che prevede di abbattere alcuni esemplari di cipresso e pino domestico, alberi per buona parte ormai morti, per garantire la sicurezza di chi utilizza il piccolo parcheggio per raggiungere piazza Diaz, o per passeggiare lungo gli argini. Ma l’intervento ha anche l’obiettivo di valorizzare la dotazione arborea esistente, in particolare i tigli. Oltre all’abbattimento di alcuni alberi sarà anche tagliata l’edera che è cresciuta senza controllo. Ba.Tu.t

orna a Limena un’antica tradizione veneta legata al mese di marzo. L’assessorato all’Identità Veneta di Limena ha riproposto i festeggiamenti lungo le vie del paese del “bati marso”. La festa del “bati marso” affonda le sue origini all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia e corrispondeva al giorno Foto tratta da “Fullio.it” del primo dell’anno che anticamente seguendo il calendario giuliano, promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), non era il 1gennaio ma il 1 marzo. I festeggiamenti, che si tenevano gli ultimi giorni di febbraio o i primi giorni di marzo, prevedevano l’andar in giro per le strade del paese battendo su bidoni vuoti, pentole e coperchi o altri strumenti, per produrre un forte baccano con lo scopo di allontanare l’inverno e il freddo, e invitare l’arrivo della primavera e della bella stagione. “Da quest’anno il mio compito è di recuperare e di far riscoprire le antiche tradizioni popolari venete e limenesi appartenenti alla nostra identità – ha detto l’assessore all’Identità Veneta e all’agricoltura Michele Corso - promuovendo sul territorio queste manifestazioni. E’ mia intenzione creare iniziative che coinvolgano progetti e momenti di aggregazione, riflessione e divertimento”. Un’occasione che per l’assessore ha anche il compito di sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente. “Un particolare e doveroso ringraziamento va fatto a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento – ha concluso Corso -, molti cittadini si sono spesi per creare una bella giornata, ed in particolar modo i ragazzi dell’associazione Ottavo Miglio”. Ba.Tu.


Villafranca 11 Amministrazione Votato un regolamento per gli esercizi in cui si scommette

Niente gioco d’azzardo vicino ai minori Casi di famiglie rovinate dal gioco. Salvò: “L’assegnazione dei contributi al reddito viene fatta in modo scrupoloso”

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ioco d’azzardo. Se ne parla poco ma è un problema. Dalle lotterie istantanee, ossia i gratta e vinci, ai siti di scommesse fino alle “slot machine” nei bar o nelle tabaccherie, sono sempre di più i casi di ludo dipendenza registrati nella società. Il fenomeno è favorito anche dal fatto che in tempi di “vacche magre” come gli attuali, accresce il numero di coloro che si affidano alla dea bendata per risolvere i propri problemi economici. Il tema è entrato anche nella sala consigliare di Villafranca, dove è stato presentato al voto un regolamento che impone una distanza di almeno 700 metri agli esercizi in cui si pratica il gioco d’azzardo dai luoghi frequentati dai minori. In un contesto in cui diventa sempre più difficile regolamentare questo tipo di attività almeno i minori ne verranno preservati o almeno in parte tutelati. Questo il pensiero del primo cittadino Luciano Salvò, soddisfatto del voto favorevole ottenuto dall’assise. “Ci sono pubblicità – ha spiegato il Sindaco -

Alcune pubblicità invitano al gioco con lusinghe legate alle facili vincite che invitano al gioco con lusinghe legate alle facili vincite o alla possibilità di sistemare la propria condizione lavorativa o all’ambizione di più alti tenori di vita. Le stesse invitano a farlo con moderazione ma è evidente che indicano comunque una pratica azzardata. Il nostro messaggio invece è chiaro: Teniamo separati i minori da questo tipo di rischi”. Il dibattito in consiglio ha poi avuto un confronto con la minoranza. “Cosa intende fare l’Amministrazione – ha chiesto Beatrice Piovan - nei confronti dei concittadini dediti al gioco e che non riuscendo più a fronteggiare le spese famigliari chiedono un contributo al comune?”. “L’aiuto alle persone indigenti – è stata la risposta del Sindaco – viene fatta in modo molto scrupoloso, tant’è che non esistono casi come quelli indicati dalla minoranza che beneficiano del contributo al sostegno al reddito messo a disposizione dal comune. Inoltre grande attenzione viene esercitata anche nei confronti delle famiglie nelle quali esiste questa forma di dipendenza, i servizi Sociali vengono immediatamente allertati nel caso venissero rilevate situazioni difficili a carico dei minori”.

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ESISTE IL PORTA A PORTA MA C’È CHI PORTA I PROPRI SACCHI IN CITTÀ

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vigili in borghese che in queste settimane stanno monitorando le zone di scarico abusivo dei rifiuti dell’hinterland della città di Padova, hanno accertato che qualche sacco proviene anche da Villafranca Padovana. Si tratta di un malcostume tanto diffuso che gli assessori di Palazzo Santo Stefano, Alessandro Zan all’Ambiente e Marco Carrai alla Polizia municipale, hanno deciso di mettere in piedi un piano per scoraggiare i malintenzionati. Da AcegasAps, infatti, si sono fatti dare una lista dei posti in cui questi “abbandoni” avvengono con maggiore frequenza per farli presidiare dalle forze di polizia locale. Qualche appostamento nei quartieri 3 est, 4 sud-est, 6 ovest e in via Lisbona è bastato per permettere agli agenti di stilare un “portolano” con i percorsi dei rifiuti dal luogo di partenza a quello di destinazione, appurando quindi che alcuni “carichi” partono da Selvazzano piuttosto che da Piove di Sacco, da Ponte San Nicolò da Villafranca Padovana e addirittura Venezia. Per ogni “trasgressore” beccato con le mani nel sacco nessuna pietà, con ammende che oscillano tra i 50 e i 200 euro. “La raccolta porta a porta è iniziata da diverso tempo ormai – ha spiegato Alessandro Zan – ma qualcuno ancora non si rassegna al conferimento differenziato e continua a liberarsi dei suoi rifiuti nel primo cassonetto utile. E’ inaccettabile che si approfitti di Padova come una discarica. Questa mancanza di civiltà ci costa un milione di euro. Così abbiamo deciso di mettere sotto sorveglianza i cassonetti per individuare queste persone e sanzionarle in modo da farle desistere definitivamente dal loro insano proposito. Purtroppo sono numerosi i casi segnalati e le multe fioccano, qualche agente ne ha comminate anche cinque in un giorno”.


12 Approfondimento Trasporti e ambiente Dall’inizio del mese è possibile ottenere un contributo per trasformare l’alimentazione

Incentivi auto anche in Cintura 500 euro per chi passa al Gpl, 650 a chi chi sceglie il metano a Padova e anche a Vigodazere, Cadoneghe, Limena e Rubano

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inalmente una buona notizia in tempi di prezzi record di benzina e gasolio, una vera e propria croce per tutti gli automobilisti. Tornano a Padova e in cintura urbana gli incentivi per chi sceglie l’alimentaqzione alternatva ed ecologia. Cinquecento euro per chi passa al gpl. Addirittura seicentocinquanta per chi trasforma il proprio mezzo a metano. Meglio ancora per i veicoli commerciali, che potranno contare

Dal 19 marzo anche i motori diesel potranno ottenere un contributo su mille euro. Padova, insieme a buona parte della cintura urbana, è stata inserita nel programma degli incentivi sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, l’Anci, la Federmetano, l’associazione degli autoriparatori, le aziende produttrici di gas per autotrazione, così come altri 600 Comuni italiani. Le prenotazion sono scattate dal primo marzo e chi ha intenzione di congliere al volo questa

opportunità deve sbrigarsi perché le risorse non sono limitate, anzi, Il fondo messo a disposizione è di 2.385.000 euro e i contributi valgono solo per i veicoli alimentato a benzina Euro 2 ed Euro 3, immatricolati dopo il primo gennaio del 1997. Quindi sono poco più di 4500 le auto che potranno beneficiarne. E non finisce qui, dal 19 marzo verranno erogati incentivi anche per trasformare i motori diesel in gpl o metano. Oltre che da Padova l’accordo per gli incentivi è stato sottoscritto da altri comuni, i cui residenti ora potranno valutare l’opportunità di passare a gpl o metano. Si tratta di Albignasego, Borgoricco, Cadoneghe, Limena, Maserà, Mestrino, Noventa, Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, Rubano, Saccolongo e Vigodarzere. La trasformazione dell’auto da benzina a gpl o metano va preontata in una delle autofficine che aderiscono all’iniziativa. L’autofficina, dopo aver verificato la disponibilità dei fondi (vale l’ordine cronologico della prenotazione, senza limite per ognuno dei 600 comuni aderenti), comunicherà in un secondo momento quando sarà possibile in-

stallare sul mezzo l’impianto nuovo. Secondo l’accordo possono richiedere l’incentivo le persone fisiche e giuridiche che hanno residenza nella sede legale o operativa in uno dei comuni che hanno sottoscritto l’accordo. La data del documento fiscale (ricevuta o fattura) della trasformazione a gas (o a metano), l’autocertificazione del beneficiario, e il collaudo devono essere successive alla data di apertura delle prenotazioni. Il contributo è suddiviso in due parti: 150 euro di sconto da parte dell’installatore sul listino pressi massimi nazionale. E 350 euro per la trasformazione a gpl o 500 per la trasformazione a metano, come contributo Icbi.

L’applicazione dello sconto da parte dell’installatore, deve essere evidenziata in fattura ed è condizione indispensabile per ottenere il contributo; lo sconto applicato dall’installatore, a differenza dell’incentivo, non viene rimborsato da Icbi ma è a carico dell’officina. Non hanno diritto ai contributi le imprese che esercitano attività di trasporto merci in conto terzi o nel settore della pesca e dell’agricoltura. Gli incentivi non sono cumulabili con i contributi statali. Verrà eseguito il rigido ordine temporale della prenotazione e il collaudo dei mezzi deve avvenire entro 120 giorni dalla data di prenotazione.

NEWS L’appello di Legambiente

“NO ALL’ACQUISTO DI AUTOBUS DIESEL”

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breve l’Aps acqisterà 40 nuovi autobus e dovrà scegliere se alimentati a metano a gasolio. Secondo Lucio Passi, portavoce di Legambiente, sarebbe anacronistico che Aps si orientasse sul diesel anche alla luce degli incentivi per la trasformazione delle auto a metano o gp. “Se dovesse prevalere il gasolio – continua Passi - mi chiedo che senso avrebbe avuto, nei decenni scorsi, lo sforzo della città per metanizzare i riscaldamenti domestici. E che senso avrebbe avuto, negli ultimi anni, quello di metanizzare la flotta degli autobus che oggi conta già 103 mezzi a metano su 259. Bisogna continuare su questa strada, acquistare nuovi mezzi a metano, riducendo sempre più il parco diesel. Gli incentivi del Ministero per l’Ambiente dicono a chiare lettere che per combattere l’inquinamento una delle strade è quella dell’alimentazione dei veicoli a gpl o metano. Il metano, è universalmente noto, produce molto meno PM10 dei mezzi diesel, che ne sono invece i maggiori produttori in assoluto. E’ possibile che un messaggio così semplice non possa essere compreso in Aps?”.

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er Pasqua il costo della verde potrebbe superare lo scoglio psicologico dei 2 euro. L’annuncio è caduto come una tegola sulla testa dei consumatori, in quanto si tratta del diciassettesimo rialzo dell’anno. Secondo quanto riferito dalla Federazione dei Benzinai di Confesercenti entro le prossime vacanze di Pasqua la benzina verde potrebbe arrivare a sfiorare i 2 euro al litro. Una cifra clamorosa: Secondo la Confesercenti un aumento sconsiderato del costo del carburante sarebbe “un fatto gravissimo per la filiera della mobilità e per tutto il mondo produttivo”, tanto che “ogni aumento di un punto percentuale del prezzo al litro delle benzine produce entro un periodo di pochi mesi un aumento del tasso d’inflazione di oltre due decimali”. E se a questo aggiungiamo il già preventivato aumento dell’Iva, dal 21 al 23% entro il prossimo ottobre, le cose si complicano davvero. “In un Paese come l’Italia - fa notare la Coldiretti - dove quasi il 90% dei trasporti commerciali avviene per strada, il record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto che coinvolge anche quelli di produzione, di trasformazione e di conversazione”. Da gennaio ad oggi i prezzi sono cresciuti vertiginosamente: il gasolio costava 1,690 euro al litro, ora ha raggiunto 1,740 euro di media. La benzina verde, a gennaio a quota 1,730 euro/litro, in questi giorni ha

abbondantemente superato la media di 1,8 euro. Dopo Pasqua, dunque, un pieno potrebbe costare anche 13 euro in più rispetto a 4 mesi prima. Al prezzo finale che l’automobilista paga al distributore concorrono diverse voci: come il costo del prodotto raffinato, il trasporto primario, il costo di stoccaggio, le varie spese di ufficio e punto vendita, fino al margine per il gestore. Sembrerebbero molte, ma tutte queste voci - che contemplano spese e guadagni per divesi soggetti ammontano al 30% del costo del carburante. Buona parte dell’importo invece viene dalle accise, ossia tasse che i vari governi hanno agganciato alla benzina per affrontare le emergenze del Paese. La prima risale al ’35, fu introdotta da Mussolini nel lontano 1935 per finanziare la guerra di conquista dell’Abissinia, poi ne vennero aggiunte altre: 14 lire per il finaziamento della crisi di Suez del 1956, 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963, 10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966, 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968, 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976, 75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980, 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983, 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996, 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.


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14 Cultura locale Architettura La Villa veneta esempio di bellezza unita ad efficienza

I Giapponesi studiano Palladio

Palazzo Zabarella

CHIUSA LA MOSTRA SUL “SIMBOLISMO” SI ATTENDE DE NITTIS

La più importante rivista di architettura dell’Asia, A+U, ha realizzato una monografia sul grande architetto veneto di Vesna Maria Brocca

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’Italia annovera un patrimonio culturale invidiato dal resto del mondo, ma ha dato prova in alcuni casi di non saperlo conservare e valorizzare a dovere, come documentato da “Presadiretta” nella puntata “Cultura a fondo”, andata in onda lo scorso 26 febbraio su Rai Tre. Situazione che dovrebbe far senz’altro riflettere. Un segnale del costante e rinnovato interesse degli stranieri verso la bellezza artistica propria del nostro Paese, in questo caso specifica del Veneto, arriva dal Giappone, con un progetto fortemente voluto e finanziato da parte nipponica. Si tratta del numero monografico intitolato “Andrea Palladio in Vicenza” della più importante rivista di architettura dell’Asia, la giapponese A+U, e realizzato in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, un istituto di ricerca dedicato alla storia dell’architettura, fondato nel 1958 con sede nel palazzo palladiano Barbaran da Porto. Sfogliando la rinomata rivista straniera si contano ben duecento pagine di fotografie inedite, frutto di una campagna

Da Palladio alcuni progetti realizzati, a sinistra Villa Cornaro, sopra Villa Badoer realizzata dal fotografo giapponese Noboru Inoue, inviato appositamente a Vicenza nell’estate scorsa. Stampata a Tokyo, A+U ha una tiratura di 30.000 copie nel mondo, con due edizioni, una giapponese-inglese e una parallela cinese-inglese. Il numero di A+U presenta i capolavori di Palladio a Vicenza: i palazzi Thiene, Chiericati, Valmarana, Barbarano, la Basilica e la Loggia, il teatro Olimpico. Insieme ad essi le ville Godi, Saraceno, Pojana e la Rotonda. Accanto ai capolavori vicentini, compaiono necessariamente anche le grandi ville della Terraferma veneta: le trevigiane villa Emo a Fanzolo, Barbaro a

Maser, Cornaro a Piombino Dese, la rodigina villa Badoer e la veneziana Malcontenta. Sulla scia di questo interesse internazionale per la riscoperta della bellezza delle ville venete, arrivano anche tre iniziative didattiche promosse di recente dall’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e dalla nostra Regione, che mirano a sensibilizzare i ragazzi e i docenti alla valorizzazione del nostro patrimonio architettonico-culturale e del territorio, con lo scopo di formare giovani attenti e interessati al proprio passato attraverso la riscoperta del ruolo delle ville venete, per affrontare e interpretare al meglio le sfide del futuro.

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oddisfazione per Fondazione Bano al termine della mostra sul Simbolismo in Palazzo Zabarella a Padova. I numeri parlano chiaro:141.726 i visitatori, circa 15 mila i cataloghi e le guide vendute (ristampati a causa del veloce esaurimento delle prime stampe). Altro dato che Bano giudica molto positivamente è il ritorno in massa delle scuole. L’esperienza de “Il Simbolismo in Italia” dimostra come le nuove tecnologie abbiano interessato un pubblico eterogeneo, offrendo strumenti per un’auto preparazione che favorisca poi in loco una visione maggiormente critica del patrimonio artistico selezionato. La novità preannunciata per la prossima mostra autunnale mira a potenziare proprio l’utilizzo della tecnologia web relativamente all’esposizione, alla comunicazione e a tutti i servizi aggiuntivi. Fondazione Bano infatti è già all’opera per la grande monografica su Giuseppe De Nittis (1846 – 1884), artefice della sperimentazione antiaccademica che in tutta Europa ha sconvolto la tradizione aprendo nuovi fronti alla visione ed anche l’unico pittore del nostro Ottocento a godere, insieme a Boldini, di fama internazionale. “Sarà un De Nittis come in Italia non si è mai visto”, assicura Federico Bano. V.M.B.

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na nuova avventura in ambito culturale. A Limena è nata l’iniziativa culturale Limenamente. Si tratta di un progetto che punta a presentare una lunga serie di spettacoli ed eventi che si terranno durante l’anno. “Limenamente nasce principalmente dalla necessità di rendere più visibili tutte le iniziative già esistenti – ha spiegato l’assessore alla Cultura Stefano Toubaì - ed allo stesso tempo offrire una vetrina alle tante associazioni del territorio ed alle attività che propongono durante tutto l’anno, ma nasce anche dall’ormai forte richiesta di attività culturale, dal desiderio di preservare questo servizio al cittadino e dalle stringenti normative in campo economico”. L’assessore spiega che un singolo spettacolo produce una forte mole di lavoro per la realizzazione di atti amministrativi, grafica, biglietti, locandine, e il tutto si traduce in una spesa sia in termini economici che umani. Da qui la considerazione che era necessario mantenere l’offerta diminuendo i costi. “Sono state contattate diverse compagnie teatrali amatoriali e professioniste – continua Toubaì - offrendo loro la possibilità di mettere in scena una commedia all’interno della Sala Teatro “Falcone-Borsellino” e assicurando al Comune il 20per cento dell’incasso, questo a coprire le spese di utilizzo della sala. Questa formula è già prevista dal contratto Agis a cui le compagnie fanno riferimento, ma certamente per noi rappresenta la soluzione migliore per dar spazio alle compagnie, e ai loro attori e intrattenere i nostri cittadini con diversi momenti di teatro e non solo”. La scelta poi dell’amministrazione di applicare una tariffa calmierata per gli spettatori vuole essere da stimolo affinché si possa vivere a pieno tutta la rassegna fino ad aprile. Gli spettacoli dell’iniziativa culturale Limenamente proseguono anche nel mese di marzo e aprile. Sabato 10 marzo il palcoscenico della sala “Falcone-Borsellino” è stato calcato dalla compagnia teatrale “Camerini con vista”che presenta una commedia brillante in due atti di Peter Shaffer. La regia è di Vittorio Attene. Il 22marzo alle 21 sarà inaugurata all’Oratorio del Comune la mostra “Aspettando il Risveglio dell’Arte” che rimarrà allestita fino al 25 marzo. Sabato 31 marzo alle 16.30 teatro per bambini con la favola di Cenerentola messa in scena dal gruppo di attori dell’associazione Aigor. Tutti i bimbi che vorranno partecipare potranno consegnare all’ingresso del teatro e prima di ogni spettacolo, un disegno o un lavoro da loro realizzato e firmato, che rappresenti in qualche modo la favola che andranno a vedere. Tutti i lavori consegnati saranno esposti sabato 31 marzo dalle 14 alle 19 e domenica 1 aprile dalle ore 11 alle 17 presso l’Oratorio della Beata Vergine antistante il Municipio di Limena. Sabato 21 aprile la compagnia teatrale “La Gioiosa” presenta una commedia brillante in due atti di F. Veber, per la regia di Mario Marrone e Renato Belluco. Infine sabato 28 aprile l’associazione culturale La Filodrammatica, compagnia teatrale amatoriale di Cavarzere, presenta la commedia in tre atti di G. Gallina, “ Le barufe in famegia” per la regia di Ileana Dal Checco.


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VIAGGIO IN

PROVINCIA PADOVA

A Padova Fiere Fissati gli impegni economici di Comune, Camera e Provincia

Centro Congressi raggiunto l’accordo

Un rendering del nuovo Centro Congressi in Fiera a Padova

Tremila posti, 33 milioni di spesa per cambiare il volto all’area nord del polo fieristico cittadino di Nicola Stievano

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opo mesi di polemiche, piccati botta e risposta, distin- Gl Events che già controllano la Fiera. Il Flavio Zanonato, il guo e prese di posizione il nuovo Centro Congressi in presidente della Camera Roberto Furlan e della Provincia Fiera acquista concretezza. Raggiungo l’accordo tra Barbara Degani hanno trovato l’intesa al termine dell’assemComune di Padova, Camera di Commercio e Provincia d’ora blea dei soci di Fiera di Padova Immobiliare. “E’ stato un incontro positivo – ha in poi la strada dovrebbe essere tutta spiegato la presidente Degani – poiché in discesa per quella che probabilmente Entro tre anni i tre soci hanno dimostrato di voler lasarà l’opera pubblica più rilevante dei l’opera dovrebbe vorare assieme e con convinzione per prossimi anni, in attesa dell’ospedale a essere realtà realizzare questo progetto. Il turismo Padova Ovest. Il Centro Congressi da con ricadute congressuale rappresenta una fetta tremila posti, in grado di fare della città positive importante per l’economia della nostra il polo regionale per il settore sempre florido della convegnistica legato all’intesa attività di Padova città e della nostra provincia, esistono delle strutture per l’orFiere, verrà a costare 33 milioni: il Comune ne sborserà 12,5 ganizzazione dei congressi, ma diventa indispensabile fare (la somma del valore del Palazzo delle Nazioni in Fiera, che un salto di qualità costruendo un grande centro. In questa sarà abbattuto, stimato 8 milioni, più 4,5 in contanti); la Ca- riunione si è cercato tutti di fare mezzo passo indietro per mera di Commercio altri 12,5; la Provincia 6,2. Infine Fiera risolvere alcune questioni e farne due in avanti per realizImmobiliare accenderà un mutuo per 2 milioni di euro. L’ac- zare il centro congressi. Il Comune ha infatti deciso di farsi cordo dovrebbe essere ratificato in questi giorni. A seguire la carico di alcune criticità dando così la possibilità all’iter di proseguire. “Poiché la vendita di eventi congressuali richiede pubblicazione del bando dell’appalto-concorso. Tempo due, al massimo tre anni e il nuovo Centro Con- tempi lunghi – ha concluso la presidente Degani – la nostra gressi sarà realtà. Contribuirà anche a cambiare il volto del sfida è di arrivare, anche attraverso il Dmo, ad avere già settore nord del quartiere fieristico, attualmente occupato dal la programmazione pronta e funzionante all’indomani della Palazzo delle Nazioni e dalla Sala dei Carraresi. Gli edifici realizzazione del centro congressi”. Soddisfazione anche da saranno abbattuti per far posto al nuovo, avveniristico sta- parte dell’assessore comunale al Patrimonio e al Turismo bile che sarà gestito, con tutta probabilità, dai francesci di Marta Dalla Vecchia: “Mi pare un bel passo in avanti. Un

Centro Congressi potrà rappresentare un volano importante per la convegnistica, e di conseguenza per gli alberghi e i ristoranti. Senza dimenticare le positive ricadute sul versante della cultura e degli spettacoli”. Ora restano da chiarire alcuni dettagli, fra questi i canone che Gl Event pagherà per gestione del Centro. Pare si aggiri sul milione di euro. Poi c’è la gestione del parcheggio. Ovviamente Padovafiere potrebbe ricavarne appunto circa un milione l’anno, anziché i 300 mila attuali, se venisse usato come parcheggio scambiatore. Qui la trattativa si sposta tra i francesi e il Comune, perché è il ballo il prolungamento della linea del tram. Una parte dell’incasso resterebbe ai francesi, una parte andrebbe a Fiera di Padova Immobiliare una terza coprirerebbe il mutuo acceso dal Comune per i 4,5 milioni di euro da spendere. Ora Comune, Provincia e Camera formalizzeranno l’accordo raggiunto. Quindi serviranno almeno tre settimane perché il consiglio di amministrazione di Fiera di Padova Immobiliare (Giampaolo Negrin, Sebastiano Arcoraci e Maurizio Pirazzini) possa tornare a riunirsi per approvare il bando dell’appalto-concorso. “Abbiamo dato mandato al cda di stilare un documento riepilogativo - conclude il presidente della Camera Furlan Restano da precisare i criteri di determinazione del canone”. Ma ormai il più è fatto.

24FORCHILDREN A GIUGNO

DOPPIO RECORD PER SOLIDARIETÀ

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opo Swim for Children nel 2010 e Run for Children nel 2011, quest’anno arriva 24forChildren: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno ben due nuovi tentativi di record: su pista e in vasca. Per il primo record si correrà sulla pista già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi il testimone dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da battere è quello delle 2395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio AlYarmook di Gaza, hanno corso a staffetta 100 metri a testa ininterrottamente per 12 ore. La vera novità è che in Prato della Valle, dopo aver corso, si potrà anche nuotare. Per l’occasione verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi.

LA SCOMMESSA DEL TURISMO DMO, ALLEANZA PROVINCIA, COMUNE E CAMERA

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i chiama Dmo, che sta Destination Management Organization: è il consorzio creato dalla Provincia di Padova e dalla Camera di Commerciocon l’obiettivo di diventare la cabina di regia e coordinamento di tutti i soggetti e i settori, pubblici e privati, che si occupano di turismo. A fine febbraio è arrivata anche l’adesione del Comune di Padova. “L’obiettivo della Dmo – ha spiegato la presidente della Provincia Barbara Degani - è quello di coordinare, programmare e gestire unitariamente gli eventi, i servizi, le manifestazioni, l’accoglienza e l’immagine del territorio provinciale padovano. La sfida per attrarre turismo, infatti, è quella di creare motivazioni e suscitare emozioni per far sì che i turisti scelgano il nostro territorio”. Il Consorzio non ha scopo di lucro e ha carattere volontario, è

una struttura snella che si relaziona con l’Azienda Provinciale Turismo, i Consorzi e le Associazioni imprenditoriali del settore. “Il Dmo rappresenta l’unica possibilità che abbiamo per lanciare nel mondo Padova come città d’arte, città dello shopping e città della cultura.– ha detto il vice presidente della Camera di Commercio Zilio – Abbineremo la convegnistica, la fiera, i grandi eventi e le terme, dunque è fondamentale che la Provincia e il Comune abbiano creduto in questo strumento”.“Da subito – ha concluso l’assessore Marta Dalla Vecchia – abbiamo dato la nostra disponibilità ad entrare nel Dmo perché il turismo è un sistema complesso che ha bisogno della sinergia dei vari enti per mettere a frutto le proprie risorse. Vogliamo portare il marchio Padova in giro per il mondo”.

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Spazi aperti 17 9 Monselice Riconosciuta la legittimità del progetto di ampliamento presentato da Italcementi, ribaltata la sentenza del Tar veneto

Revamping, sì dal Consiglio di Stato Soddisfazione diffusa sul territorio ma restano i due ricorsi di Este e Baone, a favore i lavoratori e Confindustria

Il sindaco Lunghi: “Finalmente ho visto un po’ di serenità, freno alle tensioni”

di Emanuele Masiero

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osì sia scritto, così sia fatto. Il Consiglio di Stato ha dato il suo parere favorevole al Revamping. Un progetto pienamente legittimo. L’alto organo giurisdizionale ha ribaltato clamorosamente la sentenza del Tar Veneto che aveva definito incompatibile il progetto di ristrutturazione del cementificio Italcementi. Secondo il Consiglio di Stato, il revamping altro non è che “un generale rinnovamento degli impianti con conseguenti miglioramenti dell’impatto ambientale e delle emissioni”. Sempre a detta del supremo organo giudiziarioamministrativo, la convenzione tra Italcementi, Parco e Comune di Monselice (quella che di fatto sanciva la via della ristrutturazione dell’impianto) era pienamente legittima. Insomma, via con il Revamping. Ma anche no, perchè restano in piedi in realtà altri due ricorsi, entrambi portati avanti dai Comuni di Este e Baone. Il primo è stato presentato al Tar contro la delibera della Provincia di Padova che ha autorizzato il revamping, il secondo al Consiglio di Stato (dopo che il Tar lo ha respinto) per contestare l’esclusione di Este e Baone dalla convenzione a tre tra cementificio, Parco e Monselice. Ma per

il momento è lo spirito di esultanza a farla da padrone. “Ho visto una sensazione di distensione da parte degli operai che non vedevo da anni – spiega Francesco Lunghi, sindaco di Monselice – Penso che in un momento di crisi generale questa sentenza apra uno spiraglio per far ripartire questa area. Dal mio punto di vista anche con un forte miglioramento ambientale. Ci sono ancora dei passaggi da fare, ma credo sia il momento di mettere un freno alle tensioni e capire il momento storico che stiamo vivendo”. Sulla stessa linea anche la Presidente della Provincia Barbara Degani. “Credo che prima di esprimere un giudizio completo sulla decisione presa dal Consiglio di Stato, sia opportuno leggere con attenzione le motivazioni della sentenza – afferma - Tuttavia, mi pare importante sottolineare come il Consiglio di Stato riconosca con questo provvedimento il buon lavoro svolto dalla Commissione Via della Provincia, un’analisi che è stata condivisa e fatta propria dalla giunta provinciale. Questa sentenza riconosce il corretto operato dell’Amministrazione provinciale in ogni fase del percorso. In più mette una parola definitiva alle molte speculazioni

IL DIBATTITO SU LAVORO E AMBIENTE

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assata l’euforia per la sentenza positiva al progetto Revamping di Italcementi, resta la discussione sui due temi più importanti: lavoro e ambiente. Ottimismo arriva dalle sigle sindacali. “Abbiamo sempre sostenuto che questo progetto di importante rinnovamento tecnologico coniuga in modo positivo le prospettive di continuità del lavoro con un netto miglioramento dell’impatto ambientale – spiegano Marco Benati di Fillea Cgil di Padova e Fabio Graziotto di Filca Cisl di Padova - a nostro avviso si tratta di un importante intervento di “green economy” progettato per il raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2 stabiliti da accordi internazionali, nonché in linea con le indicazioni dei maggiori organismi internazionali per la promozione dello sviluppo sostenibile. Per questo siamo convinti che la prospettiva del rinnovamento di questo impianto, sia un patrimonio da difendere e da sostenere da parte di tutta la comunità locale, anche perché di fronte alla grave crisi industriale della bassa padovana l’investimento potrà rappre-

sentare un notevole stimolo per il lavoro e l’economia locale”. Di tutt’altro avviso resta il consigliere comunale Francesco Miazzi, che non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto. “Per noi rimane incredibile che il Revamping possa essere paragonato alla stregua del cambio di una semplice caldaia o che una torre di 89 metri in piena area Parco possa essere considerata un manufatto di “qualità architettonica apprezzabile, in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea” - ha affermato Miazzi - Resta sullo sfondo l’amara constatazione della scarsa lungimiranza che la classe politica sta dimostrando, appiattendosi alle logiche di una multinazionale e svendendo il futuro ambientale e produttivo di questo territorio. Non intendiamo rassegnarci a vedere questi cementifici trasformarsi in inceneritori di rifiuti per sopperire all’evidente crisi del mercato del cemento, una crisi irreversibile che colpirà quegli stessi lavoratori ora utilizzati come ariete per rompere l’opposizione sociale a questo progetto”. E.M.

Un dettaglio di come sarà trasformato il cementificio di Monselice con il progetto “revamping” al centro di battaglie giudiziarie e aspri scontri sul territorio circolate: l’impianto così ristrutturato ha una grande rilevanza dal punto di vista ambientale e contribuisce al miglioramento della qualità delle emissioni nell’aria. Il tutto senza penalizzare l’occupazione del nostro territorio: credo che la posizione della Provincia sia stata condivisa in pieno da parte dei giudici”. Soddisfazione arriva ovviamente anche dalla dirigenza Italcementi. “Siamo sempre stati convinti delle nostre buone ragioni – afferma Eric Goulignac, Direttore della Cementeria di Monselice - e la sentenza del massimo organo della Giustizia Amministrativa conferma, anche nel merito e in modo inequivocabile, la correttezza della posizione di Italcementi, non solo sotto il profilo della piena conformità al diritto dell’iter

fin qui seguito, ma riconoscendo altresì la coerenza del progetto industriale con le normative di ogni livello”. Deciso anche il plauso di Confindustria. “La sentenza del Consiglio di Stato sul revamping restituisce fiducia nella certezza del diritto e pone le basi per un clima di collaborazione indispensabile per uscire dalla recessione in atto e compiere le scelte indispensabili per lo sviluppo – dichiara Massimo Pavin, Presidente di Confindustria Padova - Un investimento di 160 milioni nel nostro territorio, che darà sicurezza di continuità aziendale e occupazionale ai lavoratori che in questi mesi hanno sfilato accanto agli imprenditori contro un paradosso del formalismo amministrativo”.


18 Mondo scuola

Economia 11

Confindustria Padova Il 2011 si è chiuso con dati per lo più negativi e per il primo trimestre le preoccupazioni non mancano

Credito difficile per sette aziende su dieci di Gloria Cesarotto

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n anno da domenicare, il 2011, per l’industria padovana. Nel quarto trimestre scivolano la produzione e gli ordini, cedono le vendite in Italia, con saldi di opinione negativi (non accadeva da inizio 2010). Rallenta anche la corsa dell’export. E Confindustria non prevede nulla di buono all’orizzonte per gli imprenditori, che delineano una debolezza dell’attività nel primo trimestre di quest’anno. Incertezza dei mercati, tensioni su liquidità e accesso al credito, effetti delle manovre correttive raffreddano la domanda e gli investimenti. Fra ottobre e dicembre la produzione aumenta per il 30,8% delle aziende (37,5 nel trimestre precedente), il valore più basso da inizio 2010. Prevale la quota di chi ha ridotto l’attività, pari al 38,8%. La contrazione riguarda le imprese di ogni dimensione, in particolare quelle tra i 2049 addetti. Tra i comparti, flessione per il metalmeccanico con produzione in aumento per il 32,6% (dal 45,2). Gli indicatori qualitativi anticipano ulteriori difficoltà per i prossimi mesi. Diminuiscono sensibilmente gli ordinativi, più consistenti per il 25,8%, mentre balza dal 29,9 al 40,5% la quota di chi li riduce. Peggiora l’oriz-

zonte di lavoro assicurato: per il 74,6% non supera i tre mesi e di questi il 34,3 non arriva a un mese. Gelata della domanda interna, con il 44,1% delle aziende che riduce le vendite in Italia e il 22,9 che le aumenta. Il traino maggiore viene ancora dall’export, che però rallenta la sua corsa per il quarto trimestre consecutivo: il 33,7% delle aziende aumenta le vendite all’estero, il 23,2% le riduce. Arretrano le esportazioni sia nei mercati extra-europei (in aumento per il 25,5), che nell’area Ue (aumento per il 26,4). L’occupazione si mantiene stabile per il 63,8% delle imprese; la quota di chi ha ridotto gli organici (20,4%) torna a superare quella di chi ha fatto nuove assunzioni (15,8%). Diminuiscono, dal 54 al 43,9%, le assunzioni a tempo determinato, aumentano quelle a tempo indeterminato (da 23 a 29,5%) e il ricorso al lavoro interinale (da 22,5 a 26,6%). Lo scivolone del quarto trimestre conferma il profilo a due facce del 2011, dove ad un primo semestre positivo è seguita una seconda parte d’anno in decisa frenata. Si allentano le tensioni sui costi di materie prime e semilavorati,

in aumento per il 62,4% delle imprese (dal 66,3%). Non si arresta invece per il quinto trimestre consecutivo il rialzo dei tassi di interesse applicati dalle banche, con credito molto selettivo e più caro per il 67,4% (60,1 nel trimestre precedente, ma 34,9% nel quarto 2010). Peggiorano i problemi di liquidità, giudicata tesa dal 37,6% del campione, anche a causa dell’allungamento dei tempi di pagamento: il 63,9% lamenta ritardi. Le previsioni per il primo trimestre 2012 delineano una sostanziale debolezza dell’attività. La produzione è attesa in crescita dal 19,3% delle aziende padovane, in calo dal 31% (saldo da +5 a -12). Attese negative sugli ordini interni; minore fiducia anche sulla tenuta della domanda estera, in crescita per il 24% (in discesa per il 17,5). Il 72,4% giudica stabili le prospettive dell’occupazione. “Il quarto trimestre e le previsioni di inizio anno confermano il momento di forte difficoltà delle imprese, - afferma Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova - anche se con ampie differenze settoriali tra chi ha tenuto meglio grazie alla propensione internazionale e chi,

Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova “Le imprese stanno attraversando un momento drammatico” operando prevalentemente sul mercato interno, soffre di più. Sono prospettive non rosee, perché in termini reali siamo prossimi a una crescita negativa. Ma non sono dati scolpiti nella pietra. Dobbiamo attivarci con tutte le energie possibili per farli mutare. Con la stessa determinazione mostrata finora, il Governo deve mettere sul piatto la carta della crescita. Parliamo di infrastrutture, di mercato del lavoro più flessibile e inclusivo, di banda larga, di incentivi alla ricerca, di misure concrete

per riattivare gli investimenti esteri. Sarà decisivo l’afflusso di credito alle aziende meritevoli, senza il quale si allontana l’uscita dalla crisi. Liberalizzazioni e semplificazioni avranno effetti positivi ma differiti nel tempo - conlude Pavin - l’urgenza è dare subito una scossa. Se ogni euro recuperato all’evasione fiscale fosse utilizzato per alleggerire la pressione su famiglie e imprese, potremmo assistere a un’evoluzione positiva verso fine anno”.

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12 Personaggio 20 Scrittore per passione A 92 anni Giuseppe Braga pubblica il suo “diario”

Novant’anni di memorie narrate in prima persona La storia di una famiglia rivive in parole e foto, dal dramma della guerra all’alluvione del 2010 di Gloria Cesarotto

“I

l bello è che si arrovellano nella mia testa tanti ricordi, così tanti che non so da dove cominciare”. C’è da scommettere che, condensare in una quarantina di pagine 91 anni di vita vissuta intensamente non sia stata un’impresa semplice. Ma Giuseppe Braga ci ha provato, col risultato di un “Diario personale” che si legge d’un fiato tra aneddoti personali e ricordi ormai parte della memoria collettiva di un piccolo paese di provincia. Residente in via Ca’ Ferrante nella frazione di Ronchi a Casalserugo, classe 1920, l’ultranovantenne è noto in paese oltre che per la veneranda età portata ancora con disinvoltura, per essere consigliere del direttivo Combattenti e reduci e dell’associazione del fante locali. Giuseppe è sposato dal 1966 con Leti-

zia Mandolaro, originaria di Bovolenta. Ha considerate ormai perdute in fondo a libri tre figli: suor Maria Letizia, missionaria in polverosi, espressioni di carattere romanzeKenia dove è già arrivato il libro del padre; sco o di derivazione dialettale, tipiche del Gabriella e Giancarlo. Cinque i nipoti. Uno di racconto orale e qui fissate su carta”. questi, Giovanni, ha avuto il merito di sproIl libro, corredato anche da foto di fanare il nonno a tradurre su carta i racconti miglia, ripercorre la vita di Giuseppe dall’inorali di una vita. fanzia ai giorni nostri A un’altra nipote, “Non mi stanco con il racconto di fatti Monica Cognolato, il mai di imparare: e persone che hanno compito di introdurre il dallo scrivere saputo portare nella lettore alle pagine del a macchina a fare sua vita forti emozioni e grandi interrogativi. nonno. “Un uomo di le iniezioni” Un’esistenza inun’altra epoca – così lo descrive la parente - che l’ha amata e pie- tensa e riassunta così per decadi con prenamente vissuta. Un uomo della campagna, cisione ed ironia dallo stesso protagonista: avvezzo alle ciclicità della vita contadina e “Nel 1920 sono nato. Nel ‘30 ho compleda queste modellato. Un uomo che non ha tato gli studi con la quarta elementare, dal avuto un’istruzione continuata e feconda ‘40 ho iniziato il servizio militare. Durante come quella delle nostre generazioni ma la guerra ero in Sardegna, dove per mia da cui sentirai parole che potranno stupirti, fortuna sono scampato ai combattimenti,

Giuseppe Braga mostra il suo libro “Diario personale” quindi al ritorno a casa ho fatto il bracciante macchina, mentre nel 2000 ho imparato a agricolo. Dal ‘50 sterratore a Bovolenta: fare le iniezioni a mia moglie”. quasi dei lavori forzati Nel 2010 Giusepche, se non portavi A Casalserugo pe cominciò la stesura diciotto carrelli di terra ha trascorso del libro, proprio in concomitanza dei al giorno, non prende- la sua vita, giorni della terribile vi la paga. Nel 1960 impegnato con divenni manovale edile, il lavoro e tre figli alluvione che a inizio novembre ha colpito lavoro che ho fatto per pesantemente Casalserugo e la frazione di 30 anni. Nello stesso anno ho imparato a guida- Ronchi. L’autore si concede quindi una paure la Vespa. Nel 1970, ormai muratore, ho sa nella sua narrazione a ritroso per lasciare costruito la casa in cui vivo con mia moglie e spazio all’attualità che chiede, con la stessa i figli come manovali. Nell’80, a sessant’an- prepotenza con cui ha travolto argini e insini, ho conseguito la patente di guida per diato le case di centinaia di compaesani, di l’auto. Nel 1990 ho imparato a scrivere a essere raccontata.

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Cultura provinciale 13 21 Padova Palazzo del Monte Fino a giugno l’esposizione di 60 opere d’arte di sicuro richiamo

La collezione Cariparo si svela

LA MOSTRA

Selezionati con cura i capolavori custoditi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo di Laura Organte

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a Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo celebra i suoi primi vent’anni di attività, traguardo che ha scelto di festeggiare schiudendo al pubblico fino alla fine di luglio le porte del cinquecentesco Palazzo del Monte, storica sede del Monte di Pietà, rivelandone per la prima volta tutti gli spazi in occasione di un eccezionale evento espositivo. Con il titolo di “Ritratto di una collezione”, la Fondazione racconta attraverso un’accurata selezione di 60 opere d’arte della propria collezione, l’antica storia della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ed in particolare del suo ruolo di custode di opere d’arte di grande valore svolto negli anni. “Ciò che presentiamo in questa mostra è solo una parte della nostra collezione. – chiarisce il Presidente della Fondazione Antonio Finotti – Complessivamente la Fondazione ha un patrimonio di 400 opere di pittura, insieme a diversi nuclei di sculture e a incisioni, disegni, manoscritti”. Un patrimonio che si è costituito nel tempo a segui-

EVENTI E MOSTRE

Emilio Baracco to di mirati acquisiti sul mercato, finalizzati alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio artistico del territorio, ma anche grazie alle acquisizioni che la banca ha compiuto in occasione di insolvenze, di pegni non ritirati, vicende, spesso, di difficoltà economica di famiglie di prestigio, di nobili e di imprenditori. Non stupisce quindi che la mostra presenti alcune discontinuità, data l’origine naturalmente eterogenea della raccolta, che proprio per questa ragione si propone come termometro del gusto collezionistico e artistico della nobiltà e della borghesia del Veneto, in particolare di Padova e di Rovigo, negli ultimi secoli. Un elemento salta subito all’occhio scorrendo l’elenco degli artisti esposti: quello della presenza emiliana, accanto alla naturale e dominante presenza di artisti veneti, con opere quali il grande telero raffigurante l’intercessione di San Domenico per porre fine alla peste che colpì Padova nella prima metà del Seicento dipinto da Luca da a cura di Laura Organte

MILLE E UNA... MONETA C’è tempo fino al 10 aprile per visitare la mostra “Mille e una…moneta”, in esposizione negli spazi di Palazzo Zuckermann. La mostra è l’occasione per conoscere gli esemplari più significativi e importanti della collezione di monete islamiche custodita nel caveau del Museo Bottacin, considerata dagli studiosi una delle più importanti raccolte presenti in Italia, seconda solo alle analoghe raccolte di Palermo e di Milano. Tale collezione è composta da 579 pezzi in oro, argento e bronzo, che coprono un arco cronologico tra il VII e il XX secolo, con un’estensione geografica degli esemplari che va dalla penisola iberica fino all’India.

PROSPETTIVA DANZA TEATRO Apre sabato 31 marzo alle 19 con lo spettacolo “Atto bianco work in progress” la rassegna Prospettiva danza Teatro 2012. La Compagnia Il Posto Danza si esibirà in un’emozionante performance di danza verticale nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Moroni. La coreografia verticale è contatto con il muro e architettura dell’aria, nella quale il movimento delle danzatrici conferisce ai luoghi una dimensione diversa mettendo in comunicazione ogni singolo spazio dell’architettura. Agli spettacoli della Compagnia Il Posto si affianca l’esecuzione delle musiche di scena di Marco Castelli.

ROCCO PAPALEO AL TEATRO GEOX Dopo il successo riscosso al festival di San Remo, l’attore lucano Rocco Papaleo arriva al Teatro Geox per presentare al pubblico padovano il suo spettacolo “Una Piccola Impresa Meridionale”, scritto a quattro mani con il regista, Walter Lupo. Un esperimento di teatro-canzone dove la narrazione entra ed esce dal modulo canzone. Canzoni alternate da piccoli viaggi intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate. Storie buffe e romantiche che vogliono divertire ma non solo. L’appuntamento, da non perdere, è per sabato 31 marzo.

Omaggio padovano a Emilio Baracco

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Domenico Tintoretto: Ritratto di condottiero in armatura Reggio, e la drammatica raffigurazione di Assalonne che fa uccidere il fratello Amnon, mirabile opera di Guercino. Ma il gusto per l’area emiliano toscana sembra continuare anche in epoca unitaria com’è confermato dalle opere di Silvestro Lega e Giovanni Fattori in collezione e in mostra. A far la parte del leone, e non pareva essere altrimenti, è la pittura veneta con

protagonisti e comprimari: tra i nomi citiamo Tintoretto, Strozzi, i Da Ponte, Marco Liberi, Pellegrini e Pagani, Marco Ricci, Giovan Battista Pittoni, Rosalba Carriera, Giambattista Piazzetta, Zais e Bison, Zanchi. II secondo dopoguerra offre, infine, una sequenza notevolissima di opere, a ricordare l’importanza del gruppo N e dell’optical, con Biasi, Castellani e gli altri protagonisti.

a città di Padova rende omaggio al talento di Emilio Baracco con una mostra allestita alla Galleria Cavour fino al 1 aprile. Dopo varie esposizioni personali tenute sia in Italia che all’estero, l’artista ritorna nella sua città - dove vive e lavora - con questa esposizione in cui presenta sculture, disegni, acquerelli, incisioni e gioielli, una selezione degli ultimi venti anni del suo lavoro creativo. Baracco è interprete di un’inquieta sperimentazione, in cui recupera il patrimonio dell’antichità classica denunciando al contempo i turbamenti dell’attualità e proiettando le sue visioni in un futuro possibile dove, misteriosamente, le immagini di questo Olimpo perfetto si sono disgregate e infrante in un perenne metamorfismo. Un’arte contraddistinta dalla sapiente fusione dell’antica tecnica del pastello e della fusione e dell’incisione. L.O.

La rassegna Fino a giugno spettacoli coinvolgenti, finale su Dio e Hawking

“Sacre Armonie”, da Vecchioni alle danze dei monaci tibetani S arà Roberto Vecchioni ad aprire, mercoledì 21 marzo, la rassegna Sacre Armonie, appuntamento culturale che ambisce a fondere l’anima sacra e quella profana, quella della scienza e della cultura, della città di Padova. Il grande cantautore italiano si proporrà all’Auditorium Pollini, con lo spettacolo “Ex Cathedra”, in una veste un po’ inedita, eppure fortemente legata alla sua biografia professionale: quella di studioso e docente di letteratura Classica. Un viaggio attraverso la lirica di Saffo e Catullo, impreziosito dall’accompagnamento al pianoforte di Patrizio Fariselli, virtuoso del jazz e della musica popolare, già protagonista della storica formazione degli Area. La rassegna prosegue poi sabato 14 aprile alla chiesa Santa Maria dei Servi con “Canti dall’Inferno”, un’immersione nell’opera dantesca accompagnato dalla voce di Fabio Gemo e la musica di Davide Ferraio. La Sala dei giganti di Palazzo Liviano accoglierà poi venerdì 20 aprile, in prima regionale, lo spettacolo “Cello Songs”, frutto dell’incontro di Sarah-Jane Morris con il violoncellista e compositore Enrico Melozzi. Martedì 15 maggio ironia e riflessione si fondono nello spettacolo “Gioele legge Gioele”. Sul parlco del teatro Verdi Gioele Dix,

il 26 maggio in piazza delle Erbe protagonisti i monaci tibetani dopo la fortunata esperienza de “La Bibbia ha quasi sempre ragione”, riprende il filo delle sue divagazioni a sfondo biblico con un omaggio al profeta che, per ovvie ragioni, sente più vicino. Sabato 26 maggio la splendida cornice di Piazza delle Erbe e del Palazzo della ragione ospiteranno una serata-evento spirituale scandita da canti dall’alto potere evocativo, danze sacre e rituali e da preghiere buddiste. A proporre la suggestiva rappresentazione “Il potere della compassione” sono i monaci del Monastero tibetano di Tashi-Lhunpo, protagonisti di una drammatica fuga dalle

persecuzioni del loro Paese. A chiudere la kermesse, sabato 9 giugno, la prima assoluta dello spettacolo “Dio e Stephen Hawking”, di scena al Verdi, per la regia Alessandro Gassman, tratto dal testo di Robin Hawdon Dio e Stephen Hawking. Due attori di grande forza interpretativa, Manrico Gammarota e Sergio Meogrossi, danno voce e corpo ai due protagonisti, in una serie di quadri creati da una giovane artista, Simona Gandola, che lavora con le mani e usa la sabbia evocando, a secondo dei momenti, comete, pianeti, galassie, formule L.O. matematiche, esplosioni nucleari.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

La Giornata della Legalità Una risposta corale alla criminalità organizzata

La mafia in Veneto attraverso le piccole imprese in crisi

di Ornella Jovane

L

a presenza della criminalità organizzata in Veneto, le infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale, le iniziative di istituzioni, mondo economico e società civile per arginare il fenomeno e contrastarlo. Lo scorso 9 marzo ha preso il via il processo ai 27 dell’organizzazione riconducibile al clan dei Casalesi che prestava a piccoli imprenditori veneti in crisi denaro a usura costringendoli alla lunga a cedere loro la propria attività o altri beni. Il tema è faticoso e impegnativo ma l’impellenza dell’attualità detta la necessità di dare segnali visibili di un impegno consapevole, vigile e attivo. E un segnale concreto è anche quello che la Camera di Commercio di Venezia, insieme con Provincia e Prefettura, ha voluto lanciare lo scorso 23 febbraio a Mestre: un’intera giornata - destinata a diventare un appuntamento annuale - dedicata al tema della legalità scandita in due passaggi salienti, il primo educativo riservato ai ragazzi del quinto anno delle scuole superiori, il secondo “operativo” con la firma del protocollo di legalità tra Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’associazione di Don Luigi Ciotti che dal 1995 è impegnata contro le mafie, e Unioncamere Veneto. In due momenti diversi sono stati chiamati a testimoniare il proprio impegno il mondo delle imprese e dell’econo-

mia, della scuola, le istituzioni e la politica, ciascuno a fare la propria parte nella lotta alla mafia. Un cancro che ha attaccato anche il tessuto economico veneto, diagnosi che non può più essere taciuta nè sottovalutata e che con delicatezza ma schiettezza è lo stesso don Luigi Ciotti a formulare nel corso del suo primo intervento davanti a circa 300 studenti presenti all’auditorium della Provincia di Venezia - ente che nella prima parte dell’evento ha fatto gli onori di casa - e un’altrettanto affollata platea di ragazzi in collegamento streaming dalle scuole superiori del territorio provinciale. Una diagnosi che il sacerdote originario di Pieve di Cadore ha ribadito nel corso dell’incontro pomeridiano con gli imprenditori, le associazioni di categoria e il mondo dei consumatori. Si rifà all’ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia don Ciotti e cita proprio i circa 50 piccoli imprenditori e commercianti di Venezia, Padova, Treviso, Belluno, Vicenza e Verona caduti vittime dell’organizzazione vicina ai Casalesi, quella dell’inchiesta Veneto Gomorra del processo appena iniziato. Altro caso eclatante quello di Treviso dove, attraverso un’impresa attiva nel settore degli appalti pubblici intestata alla moglie del figlio di un prestanome del boss Bernardo Provenzano, operava un’organizzazione mafiosa dedita alle attività

Un momento della Giornata della Legalità alla quale ha preso parte Don Luigi Ciotti il presidente dell’associazione Libera

Firmato un protocollo della Legalità tra Libera, l’associazione di Don Ciotti, e Unioncamere Veneto di riciclaggio e reimpiego del denaro sporco. Due casi noti ma non isolati, come potrebbe invece sembrare dal numero esiguo di inchieste, di una realtà - quella dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale veneto - molto più capillare, più estesa di ciò che appare. Del resto la fragilità delle imprese, in crisi di liquidità e in difficoltà di accedere al credito in questo periodo di recessione economica rappresenta un fattore di debolezza che facilita la penetrazione delle organizzazioni malavitose. E l’inquietante silenzio delle vittime non aiuta, anche se denuncia un’assordante situazione di disagio che spesso emerge soltanto nei casi più tragici dei numerosi suicidi di imprenditori disperati. Il quadro del resto è inequivocabile: il Veneto è al sesto posto per i beni confiscati alla mafia, al quinto per operazioni finanziarie sospette, al decimo per il traffico di droga. E poi c’è il fenomeno della contraffazione. E di fronte a questo panorama la risposta non può

che essere corale e trasversale. Questo il senso della Giornata della Legalità che da parte delle Camera di Commercio che insieme con la Provincia e la Prefettura ha organizzato l’evento, intende essere anche un segnale di incoraggiamento verso gli imprenditori a non sentirsi soli. “Ci sono le istituzioni, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria - scrive il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia, Roberto Crosta agli imprenditori - che guardano, aiutano e sostengono in particolar modo le imprese che hanno maggiori difficoltà rispetto alle altre”. La firma del protocollo di legalità prevede, tra i vari impegni, la promozione del progetto “Sos giustizia” che è un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata. Sarà gestito da Libera - che oggi è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base distribuiti nel territorio nazionale-, operativo presso le sedi delle Camere di Commercio aderenti e che realizzerà anche attività di mappatura e monitoraggio dei beni confiscati alle mafie nel Veneto, avrà a disposizione dal sistema camerale dati e informazioni di carattere economico e statistico per studiare il fenomeno della presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio.

I COMMENTI LA LEGALITÀ, UN’IMPEGNO ORDINARIO DI MOLTI

“E

’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma con l’impegno ordinario di tutti”. Il presidente di Unioncamere Veneto, Alessandro Bianchi, sceglie le parole di Giovanni Falcone per esprimere lo spirito dell’iniziativa che ha portato alla firma del protocollo di legalità e suggellato l’impegno a collaborare con l’associazione Libera per unire le forze in un’azione congiunta per la legalità. “Coerenza, responsabilità, cultura - osserva - questi i principi cardine cui si richiama la nostra azione per la legalità, convinti che sia compito fondamentale delle Camere di Commercio tutelare la fiducia alla base

del mercato”. “Quella di oggi è stata una giornata fondamentale - è il commento del presidente Giuseppe Fedalto e del segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta - per il messaggio che è stato lanciato alle scuole e alle imprese in ordine alla necessità di rispettare sempre le regole e la legalità e di mettere al centro del proprio operato la persona, nella vita di ogni giorno come nella conduzione di un’attività economica”. Rivolgendosi agli studenti don Luigi Ciotti ha parlato dell’impegno per la legalità e della lotta alle mafie promossi attraverso l’associazione Libera. Ed ha espresso l’auspicio e

l’invito affinché “garantire il rispetto delle regole sia impegno di tutti perché si arrivi alla giustizia come obiettivo principale, e alla responsabilità come testimonianza, come esperienza”. “Il nostro impegno su questo tema - ha assicurato la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto - è costante e senza sosta. Fra le inizative cito i controlli per la sicurezza sulle spiagge effettuati dai nostri agenti di polizia provinciale, con il sequestro e la sanzione per il commercio di merce contraffatta, ed il progetto collegato di educazione all’acquisto consapevole, La firma del protocollo realizzato con la prefetura e le scuole, “Giovani originali”. della Legalità


Il Veneto in primo piano 23 7 Etica e legalità La lezione di Don Luigi Ciotti, una sveglia per le coscienze

“Siamo qui per costruire giustizia” di Ornella Jovane

Don Luigi Ciotti durante il suo intervento

“S

iate coraggiosi: vivete e non lasciatevi vivere”. In questa esortazione - esordio e chiusura del suo discorso - c’è tutto il senso dell’intervento che don Luigi Ciotti ha rivolto ai giovani delle scuole superiori nel corso della “Giornata della legalità”. Parole espresse con passione e calore, che hanno catturato una platea di ragazzi rimasti attoniti di fronte all’autorevolezza e alla credibilità di quel sacerdote esemplare, che ha fatto della lotta alle mafie la propria ragione di vita. In religioso silenzio, prima stupiti e poi conquistati, erano lì intenti a seguire il ragionamento e poi a riflettere sul messaggio del fondatore di Libera. “La legalità è un mezzo e non un fine - andava spiegando il sacerdote -, è tuttavia uno strumento indispensabile che serve a raggiungere l’obiettivo vero, la giustizia. Questo è il fine, il valore cui dobbiamo

NEWS

C

ambire. Questo è il motivo perchè siamo qui: per costruire giustizia”. Ma - sottolineava - non vi è legalità senza la responsabilità di ciascuno e di tutti, intesa come impegno collettivo e condiviso al rispetto delle regole. Le regole vanno rispettate per il bene comune, e per questo devono garantire il principio di uguaglianza e quindi i diritti di tutti. Ai giovani don Ciotti ha raccomandato di essere intellettualmente attrezzati per potersi con efficacia assumere questa responsabilità alla legalità. “Continuate ad approfondire, - ripeteva - siate curiosi, abbiate coscienza critica, indispensabile per poter distinguere e quindi reagire a ciò che non è giusto. E’ la cultura che dà la sveglia alle coscienze”. Una sveglia che è necessario far suonare in un contesto di generale “coma etico - lo ha definito il presidente di Libera - che esiste nel nostro Paese”.

Il riferimento è a quelle zone grigie della società, dove il confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è sfuma pericolosamente, diventando fertile terreno per la mafia. “La forza della mafia - ha denunciato don Ciotti - è fuori dalla mafia, si alimenta in quelle connessioni ambigue tra corpo sociale, tra segmenti del mondo della politica, e criminalità”. Di qui l’invito a diventare professionisti dell’etica, per assumere ciascuno la propria responsabilità a portare un contributo al cambiamento di un sistema sbagliato e diffuso che, attualmente, si fonda su un pericoloso concetto di “legalità sostenibile”. Una legalità malleabile, di convenienza che non di rado tracima nella non legalità, di fronte alla comune e passiva accettazione o quantomeno colpevole indifferenza sociale. La professione dell’etica richiede invece coerenza morale, una risposta in prima persona di cia-

scuno e di tutti. L’etica è una condizione da cui non può prescindere alcun tipo di sviluppo, compreso quello economico. “Ogni forma di sviluppo - ha concluso don Ciotti - è impossibile senza persone rette e se non è finalizzato al benessere sociale; qualsiasi forma di benessere è a tempo determinato senza il rispetto dei diritti di tutti”. Vivete e non lasciatevi vivere dunque è l’esortazione ad essere professionisti dell’etica, a unire le forze e le energie migliori della società per costruire percorsi concreti della speranza di un mondo più giusto. Un messaggio che è un balsamo per le coscienze ancora acerbe degli adolescenti in crescita, e uno scossone per le coscienze degli adulti spesso distratte dalla effimera lotta per la sopravvivenza di ogni giorno. Sopravvivenza, appunto, che non è vivere.

LIBERA CELEBRA LA “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE”

’è una giornata in cui, una dopo l’altra, le vittime innocenti delle mafia vengono ricordate, una ad una. Gli oltre 900 nomi vengono pronunciati nel corso di un appuntamento che da 17 anni si rinnova. E’ la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” promossa dall’associazione Libera che si celebra il 21 marzo. Una data emblematica, il primo giorno di primavera, a simboleggiare quella speranza che attraverso il sacrificio di quelle vittime innocenti trova il contenuto di un impegno concreto, vitale e rigoglioso. Vengono nomi-

nati, in un lungo elenco, i 900 semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché hanno compiuto il loro dovere. In questa occasione i famigliari si ritrovano e insieme rinnovano il loro impegno a trasformare il loro dolore in un comune e coraggioso percorso di ricerca di una giustizia vera e profonda, in uno strumento concreto di impegno e azione di pace. Quest’anno l’appuntamento è a Genova, per motivi organizzativi il 17 marzo.

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Veneto in in primo primo piano piano 24 8 Il veneto Nuove forme di comunicazione Dal prossimo anno scolastico obbligo di testi digitali

Occupazione e istruzione, il futuro è on line Linkedin, Facebook, Twitter creano opportunità di lavoro, ma bisogna fare attenzione ai dati sensibili

Circa il 40 % delle famiglie è sprovvisto di Pc. Ancora meno quelle con e-book e IPad

di Alessandro Abbadir

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nternet, IPad, Twitter, Facebook, ma anche libri digitali e curriculum digitali. I nuovi sistemi di comunicazione, che regolano la vita di tutti e tutti i giorni, vedono un futuro solo on line. Fra le novità per il prossimo anno scolastico vi è l’introduzione del libro digitale nelle scuole, mentre nella ricerca del lavoro, un buon curriculum on line è già indispensabile. Veniamo alla scuola. Con una circolare inviata ai dirigenti scolastici regionali a febbraio sul sito del Miur, il ministero dell’Istruzione ricorda l’imminente scadenza: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei”. È già dal 2008-2009 che “i libri di testo in adozione devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet”. Ma ora, ribadisce la circolare 18, tutti i libri (vecchi e nuovi) dovranno avere una versione digitale. Il problema maggiore è quello delle famiglie che non hanno ancora un collegamento internet e, quindi, delle scuole che dovrebbero farsi carico di procurare agli studenti i libri digitali. In Italia e in Veneto, le famiglie senza Pc e internet sono in media il 40 %. Molte meno poi quelle dotate di Ipad o lettori e-book. L’obiettivo della

legge di fatto è la scomparsa dei libri di carta, ma dovrebbero esserci delle deroghe alla scadenza 2012-2013. In Veneto per rispettare questa circolare, stanno lavorando alacremente all’Ufficio Scolastico Regionale, le varie direzioni didattiche ed istituti comprensivi di tutto il territorio. Un altro settore dove le forme veloci di comunicazione dovranno diventare la regola, è quello della ricerca del posto di lavoro, soprattutto in tempo di crisi. Una questione che è stata affrontata nelle scorse settimane anche dall’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan a Padova, all’Archivio Antico dell’Università Palazzo del Bo’. La Donazzan è intervenuta al convegno nazionale dal titolo: “Lavori di qualità per laureati: analisi e proposte per migliorare formazione e mercato”. “Dobbiamo immaginare i futuri scenari del lavoro quando facciamo politiche di istruzione formazione professionale e lavoro - ha detto la Donazzan. Se guardassi al solo dato statistico del Veneto, direi che non c’è da preoccuparsi. Siamo in un momento di crisi, certamente, tuttavia il 65% della popolazione veneta è occupata mentre la disoccupazione si attesta al 5,2%. Ma il dato preoccupante sta nei profili professionali. Oggi

I loghi dei più conosciuti social network

dobbiamo pensare più alla qualità che della quantità. Il problema c’è, e lo dimostra il fatto, che sul mio tavolo si presentano due situazioni contestuali: da un lato la mancanza di futuri lavoratori qualificati, dall’altro l’arrivo di tantissimi curriculum di neolaureati in cerca di impiego”. L’assessore regionale spiega come i tempi sono radicalmente cambiati rispetto a 5 anni fa. “Nel 2007- ha detto la Donazzan - la disoccupazione nel Veneto era al minimo storico e quei pochi che non trovavano lavoro erano aiutati dalle istituzioni. Oggi, bisogna partire dai posti di lavoro che sono richiesti dal mercato, puntando a dare a ciascuno, secondo i propri talenti e competenze, la miglior occupazione possibile”. Un fatto su cui hanno posto l’accento gli esperti nell’ultimo periodo, è anche la questione di come cambia il modo di selezionare i curri-

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culum da parte delle aziende e datori di lavoro. E quindi per mostrare sempre di più i propri talenti, è necessario saperli descrivere on – line. Ormai le ricerche vengono effettuate via web. Dati che arrivano dal Politecnico di Milano spiegano come grazie a siti come LinkedIn, usato dal 30% dei direttori delle Risorse umane, con un altro 30% che pensa di usarlo entro il 2012, curare la propria identità in rete sia diventata la regola numero uno per trovare lavoro. E poi il social network Facebook: in Europa ha determinato la nascita di 230 mila posti di lavoro, 34 mila dei quali in Italia. Ma c’è il rovescio della medaglia. Bisogna stare attenti ai dati che si lasciano on line. Internet ha una memoria di elefante e qualcuno, i dati sensibili (foto compromettenti, opinioni politiche nette, ecc.) potrebbe usarli anche per scartare profili.

A MESTRE UN PROGETTO DI LEGGE DAL GRITTI

C

’è una classe, e 25 studenti delle scuole superiori di Mestre (Venezia) che si stanno distinguendo per acume analitico e proposte, in tema di nuova comunicazione e regolamentazione delle problematiche che sorgono on-line. E’ la 3ª B dell’istituto tecnico per il turismo Gritti di Mestre. Sono andati anche a far visita al Senato della Repubblica a fine febbraio. La classe del Gritti ha superato una decina di istituti nel progetto nazionale promosso dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica e dal Ministero della Pubblica istruzione che punta a far fare un progetto di legge con tanto di emendamenti ad una scuola. Hanno scelto come tema vista l’attualità internet e le nuove forme di comunicazione. I ragazzi hanno presentato un loro disegno di legge dal titolo “Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori”. I ragazzi hanno provato a mettere a punto dei paletti contro i rischi di internet, social network, soprattutto a tutela dei minori. A fare da guida nell’elaborazione di concetti giuridici ancora non compiutamente espressi, è stato il professor Ernesto Brun, docente di Diritto al Gritti. Un concetto chiave di quelli enunciati da questi giovani di 16 anni è questo: “I nativi digitali non hanno coscienza della diversità tra mondo reale e mondo virtuale, per costoro non c’è differenza tra web dentro e fuori”. Tradotto: i ragazzi nati con l’era dell’informatica, cioè dalla metà degli anni 90’ in poi sono persone più fragili da un certo punto di vista di chi internet nascendo non sapeva cos’era. Sono ragazzi, che in rete si svelano

Un bambino davanti al Pc senza segreti, non considerando che a volte in internet si celano dei veri e propri orchi. Ecco che l’obbiettivo principale del nuovo disegno di legge fatto proprio dai ragazzi è quello di imporre delle regole sull’uso sempre più massiccio che fanno i giovani di Internet. Si chiedono regole precise a famiglie, scuola, Stato. I rischi per insegnanti e alunni della classe del Gritti sono molti: dipendenza tecnologica e psicologica. Per questo si propongono tempi massimi da trascorrere davanti a schermo e tastiera. E poi: corsi di formazione per docenti e assistenti tecnici, un codice etico, la massima informazione possibile sull’argomento, ma c’è il terribile problema della pedopornografia. Per gli orchi l’oggetto del loro desiderio malato e criminale è a portata di mano con chat e social network. Non è la prima volta che la scuola di Mestre vince concorsi nazionali. Aveva già collezionato vittorie nel 2007 e nel 2009. A.A.



Cultura Venetoveneta in primo piano 14 Il 26 Tecnologia del piano per di il superamento divide” in regionale Architettura Situazione La Villa veneta esempio bellezza unitadelad“digital efficienza

II “buchi neri” della banda larga, Veneto a caccia di finanziamenti Giapponesi studiano Palladio Palazzo Zabarella

CHIUSA LA MOSTRA SUL “SIMBOLISMO” SI ATTENDE DE NITTIS

di Nicola Stievano

Regione del Veneto Centro di Competenza Regione del Veneto - Centro di-Competenza sulla Banda Larga.

sulla Banda Larga.

Cantieri aperti, in corsoin di attivazione o chiusi (situazione o al 13/02/2012). La più importante rivista di architettura dell’Asia, A+U, Cantieri aperti, corso di attivazione chiusi (situazione al 13/02/2012). nternet sempre più veloce, ma non per tutti. Nel vedrà, sperando che i finanziamenti vengano tutti N. Data Data Data confermati. Altrimenti dovranno passare altri anniarchitetto ha Veneto realizzato locomotiva del Nordestuna ci sono ancora monografi a sul grande veneto N.

I L

attesa centinaia di aziende e migliaia di famiglie co- prima che tutto il Veneto possa dirsi “libero dal chiusura Comune Tratta Provincia apertura chiusura di strette Vesna ad arrangiarsi Maria perché Brocca dove risiedono non è digital divide”. L’investimento stanziato lo scorso cantiere1 Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova PD 18-lug-2011 25-ott-2011 ancora arrivata la linea Adsl. Veri e propri “buchi novembre ammonta a quasi 40 milioni di euro, dei cantiere 2 Massanzago Comune Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana PD Tratta27-lug-2011 26-ott-2011 Provincia 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano VI 22-ago-2011 12-nov-2011 neri”’Italia digitaliannovera si apronoun nonpatrimonio solo nelle culturale aree rurali e quali 15 milioni messi a disposizione, appunto, dal 1 Germano Villanova di Camposampiero Pionca - Villanova 4 San dei Berici Sossano - S. Germano dei Berici VI 1-set-2011 11-nov-2011 PD periferiche madal interessano anche intere invidiato resto del mondo, ma hazone datoresi- Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e 25 5 Arre Giunto G43 - Arre PD 5-ott-2011 11-nov-2011 PD 2 Massanzago Giunto Borgoricco/Massanzago - Zeminiana 6 Vigonza Vigonza - Pionca PD 5-ott-2011 28-nov-2011 denziali e aree produttive checonsermarginali. milioni dalla Regione, comprensivi di fondi europei prova in alcuni casi di tutt’altro non saperlo 3 Arzignano Giunto Montecchio/Valdagno - Tezze di Arzignano VI 7 Cerea Cerea - Asparetto VR 28-ott-2011 9-nov-2011 Nella Regionea dovere, sono almeno i Comuni assegnati al Veneto con queste finalità. La delibera vare enostra valorizzare come280 documen4 San Germano dei Berici Sossano S. Germano dei Berici 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario PD 10-ott-2011 14-dic-2011 VI in tutto in parte in “digital tato da o“Presadiretta” nelladivide”, puntatasprovvisti “Culturacioè è stata portata in Giunta regionale dal vicepresi9 Oderzo Oderzo est - Piavon TV 5-ago-2011 31-dic-2011 PD 5 Arre Giunto G43 - Arre 10 Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano TV 1-ago-2011 30-apr-2012 della tecnologia perinportare dentro le a fondo”, andata onda filon scorso 26mura feb- do- dente Marino Zorzato, di concerto con gli assessori 6 Vigonza Vigonza Pionca PD 11 Miane Follina - Miane TV 1-ago-2011 29-feb-2012 Da Palladio alcuni allo sviluppo economico Isi Coppola, all’agricoltura mestiche - o aziendali - la connessione ad internet braio su Rai Tre. Situazione che dovrebbe far 12 San delle Pertiche 1/3 GD Borgoricco - S. Giorgio delle Pertiche PD 25-ott-2011 17-gen-2012 VR 7 Giorgio Cerea Cerea - Asparetto progetti 13 realizzati, veloce. Per rifl coprire “gap” tecnologico senz’altro ettere.questo Un segnale del costantequat- Franco Manzato, ai fondi comunitari Roberto CiamAgna Bagnoli di Sopra - Agna PD 2-nov-2011 11-mag-2012 8 San Pietro Viminario Pernumia - S. Pietro Viminario PD a sinistra14Villa Cornaro, Cittadella Giunto PO - S. Croce Bigolina PD 3-nov-2011 9-gen-2012 tro mesi fa la interesse Regione aveva il via la libera betti. Le risorse provengono infatti da fonti diverse oddisfazione per Fondazione Bano al termine della mostra sul Simbolismo in Pae rinnovato degli annunciato stranieri verso 9 Oderzo Oderzo est - Piavon TV 15 Bovolenta Conselve - Bovolenta PD 8-nov-2011 16-apr-2012 sopra Villa Badoer al “piano artistica tecnico” propria di investimento conPaese, il qualeinsono nei confronti delle quali il provvedimento svolge lazzo Zabarella a Padova. I numeri parlano chiaro:141.726 i visitatori, circa 15 bellezza del nostro 16 10 Brugine Brugine - Campagnola di Piove PD 11-nov-2011 18-gen-2012 TV Godega di Sant'Urbano Pianzano - Bibano 17 aPiombino Dese Piombino Dese - Levada PD 21-nov-2011 23-apr-2012 una funzione di “cabina di regia”.Noboru La prima fase stati stanziati milioni per Veneto, la diffusione della mila i cataloghi e le guide vendute (ristampati a causa del veloce esaurimento dal fotografo giapponese Maser, Cornaro Piombino Dese, la rodigina questo caso 40 specifi ca del arriva dalban- realizzata 11 Miane Follina - Miane VI TV Santorso - S. Ulderico di Stretto 28-nov-2011 degli inviato interventiappositamente è giù stata avviata. Grazie all’apda larga nelle scoperte.fortemente Come si può vedere Inoue, delle prime stampe). Altro dato cheS.Bano giudica molto positivamente è PD il29-feb-2012 ritorno in villa Badoer e18 la Schio veneziana Malcontenta. Sul- Pertiche a Vicenza Giappone, conzone un progetto voluto 19 12 Mogliano Veneto Mogliano Veneto - Campocroce 29-nov-2011 26-apr-2012 San Giorgio delle 1/3 GD Borgoricco -TV Giorgio delle Pertiche provazione contestuale delleaconvenzioni operative dalla tabella da quiparte a fianco (aggiornata periodicamassa delle scuole. L’esperienza de “Il Simbolismo in Italia” dimostra come le nuove la scia di questo interesse internazionale per scorsa. Stampata Tokyo, A+U e finanziato nipponica. Si tratta del nell’estate 20 Campo San Martino - Marsango PD 29-nov-2011 3-feb-2012 13 Giorgio Agnadelle Pertiche 2/3 Curtarolo Bagnoli di Sopra - Agna PD 21 San delle Pertiche - Arsego PD 16-dic-2011 14-feb-2012 con iltiratura Mise, sarà possibilecopie avviare le fasi la 2 eriscoperta della mente centro regionale per la“Andrea banda larga) tecnologie abbiano interessato un pubblico eterogeneo, offrendo strumenti per un’auto bellezza delle ville venete, S. Giorgio di 30.000 nelanche mondo, numerodalmonografi co intitolato Pal- di- ha una Giunto PO - S. Croce Bigolina7-dic-2011 PD 22 14 CereaCittadella 2 Cerea - Aselogna VR 7-feb-2012 del programma, con giapponese-inglese una previsione di apertura versi sono entrati in importante attività entrorivista il 2011. con3 due preparazione che favorisca poi in loco una visione maggiormente critica del patrimonio arrivano anche tre iniziative didattiche proedizioni, una ladiocantieri in Vicenza” della più 23 15 Campolongo Maggiore 1/2 Piove di sacco - Campolongo Conselve Maggiore VE 19-dic-2011 24-feb-2012 Bovolenta - Bovolenta PD 24 Crocetta del Montello - Cianoselezionato. del Montello TV 16-mar-2012 dei cantieri questa primavera, per undiimporto Alcuni interventidell’Asia, sono già conclusi e collaudati, artistico La novità preannunciata per12-dic-2011 la prossima mostra autunnale mira mosse di recente dall’Istituto Regionale Ville Cornuda parallelaentro cinese-inglese. Il numero di architettura la giapponese A+U,altri e una Brugine Brugine - Campagnola di Piove PD 25 16 Tombolo Tombolo - Onara 2 PD 28-dic-2011 31-mar-2012 sie avviano allainfase finale. E gli altri? circa 20 imilioni di euro, a caricoa del Fondo Venete per (IRVV) a potenziare proprio l’utilizzo della tecnologia web relativamente all’esposizione, alla e dalla nostra Regione, che capolavori di Palladio Vicenrealizzato collaborazione conPurtroppo il Centronon A+Udipresenta 26 17 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola 28-dic-2011 12-mar-2012 Piombino Dese Piombino Dese PD - Levada PD rurale e Chiericati, del Fondo europeo di sviluppo sono tutte rose die fiStudi ori, come hanno denunciato comunicazione e a tutti i servizi aggiuntivi. Fondazione Bano infatti è già all’opera per mirano a sensibilizzare i ragazzi e i docenti palazzi Thiene, Valmarana, Internazionale di Architettura Andrea in za: loi sviluppo 27 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido VI 29-dic-2011 21-feb-2012 18 Schio Santorso - S. Ulderico di Stretto VI 28 Barbarano Vicentino Barbarano - Barbaranoca Vicentino 29-dic-2011 12-mar-2012 regionale.la LaBasilica quartaeelaultima faseil fa riferimento più occasioni gli stessiunindustriali. la digrande monografi su Giuseppe VI De Nittis (1846 – 1884), artefice della sperimentaalla valorizzazione del nostro patrimonio Ponte Loggia, teatro Palladio di Vicenza, istituto di Sulle ricercarisorse dedi- che Barbarano, Mogliano Veneto Fara Vicentino - Salcedo Mogliano VenetoVI- Campocroce TV 29 19 Salcedo 29-dic-2011 19-mar-2012 alle risorse a favore dellelePmi nei distretti dovrebbero esseredell’architettura, garantite dallo Stato, in tutto zione antiaccademica che in tutta Europa ha sconvolto la tradizione aprendo nuovi fronti architettonico-culturale e del territorio, con lo Insieme ad essi villeoperanti Godi, Saracato alla storia fondato nel 15 Olimpico. 30 20 Gambellara VI 29-dic-2011 16-apr-2012 Campo San MartinoMontebello Vicentino - Gambellara Curtarolo - Marsango PD produttivi per una Accanto spesa complessiva ol- di formare milioni di euro, sono certezze, soprattutto alla visione ed- Grantortino anche l’unico pittorePDdel nostro Ottocento a godere, insieme 30-apr-2012 a Boldini, giovani1/2attenti e interessati Camisano/Rampazzo Pojana veneti, e la Rotonda. ai capo- discopo 1958 con sede non nel cipalazzo palladiano Bar- ceno, 31 Gazzo 13-feb-2012 San Giorgio delle Pertiche 2/3 S. Giorgio delle VI Pertiche - Arsego PD 32 21 Arcugnano di Vicenza- Arcugnano tre vicentini, 10 milionicompaiono di euro, di cui metà a carico del Mise in questa fase. Nei prossimi lamesi verranno portati lavori di fama internazionale. “Sarà un De Nittis come in Italia non si è mai visto”, assicura al proprio passato attraverso1/2la riscoperta del S. Croce baran da Porto. Sfogliando rinomata rivista necessariamente 33 22 Camisano Vicentino Giunto 2 - Camisano S. MariaCerea - Aselogna VI Cerea 2 1/3 VR e metà finanziata con leTerraferma risorse regionali. astraniera terminesii contano cantieri già poi per gli altri Federico Bano. V.M.B. le grandi ville della veneta: ruolo delle ville per affrontare inter- Campolongo benaperti, duecento pagine di si anche 34 venete, Campolongo Maggiore e2/2 23 Campolongo Maggiore 1/2Boion Piove di sacco -VE Campolongo Maggiore VE sfide del futuro. fotografie inedite, frutto di una campagna le trevigiane villa Emo a Fanzolo, Barbaro a pretare al meglio le concl usi e collaudati conclusi e non collaudati connessi (terminati ad eccezione dei ripristini) in lavorazione 24 Crocetta del Montello Cornuda - Ciano del Montello TVda iniziare a breve messaggio pubbliredazionale 25 Tombolo Tombolo - Onara 2 PD 26 Loreggia GD Loreggia - Loreggiola PD Il benessere e 27 Bressanvido Giunto Sandrigo - Bressanvido VI la salute fisica 28 Barbarano Vicentino Ponte di Barbarano - Barbarano Vicentino VI e mentale 29 Salcedo Fara Vicentino - Salcedo VI sono elementi 30 Gambellara Montebello Vicentino - Gambellara VI strettamente legati 31 Gazzo 1/2 Camisano/Rampazzo - Grantortino PD ed imprenscindibili 32 Arcugnano 1/2 S. Croce di Vicenza- Arcugnano VI per una vita di 33 Camisano Vicentino 1/3 Giunto 2 - Camisano S. Maria VI qualità. In questo 34 Campolongo Maggiore 2/2 Campolongo Boion VE giocano un ruolo

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Le Terme di Loipersdorf i luoghi del benessere

In piena Stiria, le Terme di Loipersdorf attrezzate per bambini. Gli scivoli hanno dispensano benessere, relax e caratteristiche diverse, ma un comun divertimento in una cornice di pace denominatore: lasciarsi andare. e natura, profumi e colori annessi. Le Le recenti new entry hanno arricchito il Terme di Loipersdorf sono un resort con preesistente parco acquatico esterno e numeri da primato europeo: 35 piscine le piscine interne dell’area definita Terme e 23 saune, due ristoranti, cinque hotel, da vivere (Lebenstherme), la più grande un centro conferenze, un campo da del complesso con tanti e diversi golf e un centro fitness per un totale ambienti adatti a ogni età ed esigenza. di 35 mila mq di superficie e 600 mila Nessuno escluso. Decisamente più ospiti all’anno. Ma al di là di ogni cifra intimo e raccolto lo Schaffelbad, spazio la prerogativa più evidente è l’offerta che il resort riserva alla distensione trasversale con cui il resort termale può e alla cura di sé in una cornice di coprire ogni tipo di vacanza. Meta di raffinato design. In 8.500 mq distribuiti turismo congressuale, è una destinazione perfetta Le Terme di Loipersdorf per il divertimento formato sono un resort con numeri famiglia e allo stesso da primato europeo tempo oasi esclusiva di remise en forme. Ci sono spazi e angoli su quattro piani si trovano biblioteca, per tutti, a partire dal nuovo acquafun terrazze relax con affaccio sul lago, 14 aperto lo scorso novembre con nove piscine (tra cui la vasca-catino Schaffel, scivoli (tra cui in anteprima europea che dà il nome all’area) e altrettante uno doppio da competizione) e aree saune. Qui ci si può concedere anche

fondamentale l’alimentazione, l’esercizio fisico e la capacità di rilassarsi.

coccole extra come farsi guidare da un terapeuta leggeri nell’acqua in una piscina circolare a 36 gradi (Watsu) o provare il rasul, antico rituale di purificazione orientale, proposto nella variante stiriana con prodotti provenienti dalla natura.

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apertu 18-lug 27-lug 22-ago 1-se 5-ott 5-ott 28-ot 10-ot 5-ago 1-ago 1-ago 25-ot 2-nov 3-nov 8-nov 11-nov 21-nov 28-nov 29-nov 29-nov 16-dic 7-dic 19-dic 12-dic 28-dic 28-dic 29-dic 29-dic 29-dic 29-dic 13-feb


10 Intorno a noi

Intorno a noi 27

L’appello Intervengono associazioni e consiglieri regionali

“Servono più aiuti ai malati di Sla” La consigliera Arianna Lazzarini ha protocollato una interrogazione. Difficoltà per i permessi dell’Inps di Alessandro Abbadir

I

Sarà il prossimo

Einstein? Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

malati di Sla del Veneto e i loro famigliari si sentono abbandonati a se stessi e chiedono aiuto alle istituzioni. A salire alla ribalta delle cronache delle ultime settimane sono stati diversi casi in tutta la regione. Fra i motivi del disagio: scarsa assistenza sanitaria ad hoc e scarse possibilità date dall’Inps di assentarsi dal lavoro ai famigliari dei malati. I fondi stanziati per affrontare questa malattia sono troppo pochi, e spesso neanche le Ulss riescono a comprendere le reali esigenze di queste persone. Ma cosa è la Sla? La Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una malattia di tipo degenerativo che interessa il sistema nervoso e che colpisce i motoneuroni (neuroni di moto) sia centrali che periferici. E’ stata descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean Martin Charcot. Le conseguenze sono: la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione, dell’articolazione della parola e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile fino a portare alla morte. La Sclerosi Laterale Amiotrofica non altera le funzioni cognitive. Il malato, resta lucido e cosciente fino alla fine, perfettamente in grado di capire cosa avviene intorno a lui ma impossibilitato a intervenire. Di fronte ad una tragedia del genere e alle sue conseguenze, è intervenuta la consigliera regionale della Lega Nord, la padovana Arianna Lazzarini che ha fatto propria la battaglia dall’associazione Asla (Associazione contro la sclerosi laterale amiotrofica) riguardo a delle vicende di mancati permessi da parte dell’Inps ai famigliari dei malati. Situazioni che sono state riscontrate nei territori delle province di Padova, Venezia e Treviso. Di fatto il problema principale è che i famigliari dei malati di Sla non hanno abbastanza congedi dal lavoro per poter seguire i loro cari, o almeno quanti ne servono per far fronte alle emergenze dettate dall’evolvere della malattia. Concretamente, molti dipendenti rischiano di essere licenziati se si assentano oltre ai permessi stabiliti per legge. L’esponente del Carroccio ha protocollato una interrogazione alla giunta regionale chiedendo un intervento sulla vicenda del difensore civico dell’ente. Un’ altro caso che ha fatto scalpore, è stato quello di Vittorio Bisso esponente veneziano dei Comunisti Italiani ed ex assessore a Dolo(Ve), che ha ammesso di essere malato di Sla, ma ha anche denunciato gli scarsi aiuti ricevuti, chiedendo che su di lui, con il procedere della patologia, non vi sia accanimento terapeutico. La Regione comun-

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui! Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

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Data e luogo

NEWS Iniziativa Ail

UOVA DI PASQUA SOLIDALI

A

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

Nome

que, almeno dal punto di vista legislativo non è rimasta a guardare negli ultimi mesi L’impegno a sostegno dei malati di Sla residenti in Veneto è stato aumentato con la delibera regionale del 9 dicembre 2011. Cosa prevede? Punta ad nuova organizzazione del percorso assistenziale condiviso tra i numerosi servizi e livelli medici coinvolti, la completa informatizzazione e l’autorizzazione all’erogazione di particolari ausili. Ma ci sono delle difficoltà. A sottolinearle è il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo. “La quantità di risorse messe a disposizione dalla Regione con la nuova delibera – dice Pigozzo - va a scontrarsi con un aumento delle esigenze dei malati e quindi si rischia spesso di dare solo risposte parziali”. Insomma i soldi previsti non bastano proprio,o bastano solo in parte.

Firma

Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a richieste@actionaid.org

nche quest’anno non mancheranno nei giorni di Pasqua in Veneto , le iniziative dell’Ail in tutte le principali piazze della regione. Saranno distribuiti dai banchetti dei volontari locali, quasi in ogni comune i banchetti che vendono “Uova di Pasqua” di cioccolato in favore dei malati di Leucemia “Ogni piccolo passo che la ricerca effettua - spiegano gli organizzatori - è merito di un piccolo gesto e le uova, in questi anni, sono diventate un simbolo di solidarietà al quale la gente dà, il suo appoggio. Tutta questa “escalation” che ha permesso di finanziare i progetti di ricerca, è data dall’impegno dei volontari e del loro aiuto non solo nelle manifestazioni nazionali e locali, ma per tutto ciò che riguarda il rapporto diretto con i pazienti. Loro sono la vera “anima” dell’Ail e senza di loro sicuramente non avremmo avuto tutti i risultati che l’Associazione è riuscita ad ottenere. Acquistare un uovo di cioccolato dell’Ail non contribuisce solamente ad addolcire la Pasqua; grazie al vostro aiuto molti pazienti potranno usufruire di cure sempre migliori e potranno guarire in un numero sempre maggiore”. Per ogni informazione si può visitare il sito www.ail.it. A.A.


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Voci da palazzo 11

Società partecipate L’Ad Vernizzi ha dichiarato lo stato di dissesto

Veneto Strade ad un passo dal default Secondo i bene informati si tratta di un regolamento di conti tra Lega e Pdl

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a una parte c’è chi annuncia il via alla te in merito si è espresso l’assessore alla realizzazione di grandi arterie viarie Viabilità Roberto Chisso secondo il quale come la Nogara-mare o la Pedemon- la chiusura dei rubinetti da parte dell’Ente tana, dall’altra chi dice che non c’è un soldo non pregiudicherebbe le grandi opere. “Annemmeno per tappare le buche dell’asfalto. che se l’ultima parola spetta all’assessore In mezzo, gli increduli che fanno fatica a al bilancio - ha osservato Chisso - credo ci capire come mai dalla Regione possano siano i margini per poter intervenire e troarrivare voci così contrastante. Eppure è vare i mezzi necessari all’attività di Veneto stato lo stesso amministratore delegato Strade” Anche infrastrutture come la Pededi Veneto Strade, Silvano Vernizzi, nelle montana e la Nogara Mare non dovrebbero scorse settimane a dare la notizia che la correre rischi, secondo l’assessore alla viabisocietà partecipata da Regione, Provincie e lità, in quanto per la loro realizzazione le diverse società autostradali e che si occupa risorse sono già state accantonate. Ma sebdella manutenzione e degli investimenti sui bene il bilancio previsionale debba essere 2 mila chilometri di rete viaria veneta, è ad ancora approvato l’assessore competente, un passo dal dissesto. Roberto Ciambetti, ha già, annunciato che le “Se la Regione confermerà l’azzera- disponibilità non ci sono. Era stato un altro mento dello stanziamento per il 2012 e so- consigliere della maggioranza, Dario Bond, prattutto se le banche a porre come condiziodovessero chiedere il A rischio ne per l’approvazione rientro dei prestiti – ha gli interventi del previsionale lo spiegato – la società pianificati. Salve stanziamento 100 miandrebbe in default”. Pedemontana lioni di euro a Veneto Illustrando la criticità e Nogara-mare Strade. “Il bilancio è della situazione per la fortemente ingessato società, Vernizzi ha ricordato che le risorse – è stata la risposta dell’assessore – e al regionali per gli investimenti sono passate limite dell’indebitamento”. da 116 milioni di euro del 2009 a 40 del Ma ce chi dice anche che per salvare 2011, mentre le opere appaltate sono Veneto Strade basterebbero dieci milioni di passate dai 208 milioni del 2009 a solo 2 euro e chi ritiene la soglia dei 40 milioni milioni del 2011. posa essere ritenuta sicura per il proseguo L’ad ha anche precisato che il finanzia- delle attività. mento della Provincia di Belluno, in dissesto Ma dietro le difficoltà della società c’è finanziario, è stato ridotto di circa il 70%, chi intravede anche il clima di tensione passando dai 15 mln a 4,5, cifra che con- interna alla maggioranza, con una Lega sente appena il pagamento degli stipendi disposta a prosciugare i fondi ai colleghi di del personale fino ad aprile. Quale futuro, coalizione. dunque, per la viabilità veneta la cui gestioProva ne è l’accorato appello laciato dal ne compete a Veneto Strade? E per quelle capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e opere annunciate la cui realizzazione sareb- il suo vice Piergiorgio Cortelazzo al capobe dovuta avvenire a breve, come nel caso gruppo della Lega Federico Caner: “Probadella Tangenziale ovest di Adria o il Passan- bilmente sono in atto strategie e pressioni te Nord a Rovigo? Secondo lo stesso Verniz- per porre fine all’esistenza di Veneto Strade zi se questa situazione dovesse permanere, - dichiarano - ma chiediamo a te e alla Lega sarebbero a rischio molti nuovi cantieri se di guardare oltre e lavorare perchè le buche non addirittura la manutenzione ordinaria sulle strade di oggi non diventino i crateri alla rete viaria. Decisamente più rassicuran- di domani. Ci appelliamo, con la stima di Unione di Centro

PERARO: “LA LEGA RIDIMENSIONA CHISSO”

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redo - ha evidenziato il consigliere dell’UdC Stefano Peraro - che con il no di Bond a questo bilancio Stefano siano finalmente emersi i problemi dell’allePeraro anza PdL e Lega. Anche lo scorso anno gli stanziamenti per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.

Sopra Renato Chisso e l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi. Sotto il progetto della Pedemontana

sempre, al tuo realismo e al tuo senso di responsabilità. Azzoppare Veneto Strade, nata come esperienza concreta di federalismo stradale, è un’operazione deleteria per tutti”. Convinto che si tratterebbe di un regolamento di conti lo si è detto anche il consigliere dell’Udc Stefano Peraro che nel taglio di risorse nel capitolo che compete a Chisso vede la marcata volontà di contenerne l’azione. “Anche lo scorso anno gli

stanziamenti - ha evidenziato Peraro - per la viabilità erano ridotti all’osso ed è quindi chiara la strategia della Lega di svuotare le competenze dell’assessore Chisso. Mi chiedo - ha proseguito - se la mobilità è o no una priorità per la Regione, mentre la cosa certa è che tutte le nuove opere saranno realizzate con il project financing, ovvero a pagare saranno sempre i cittadini”.

Partito delle Libertà

APPELLO ALLA LEGA: NON AFFONDATE LA SOCIETÀ

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eneto Strade deve poter andare avanti con dignità - affermano il capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond e il suo vice Piergiorgio Cortelazzo - e con la stessa Dario Bond energia che fino a oggi ha permesso di conseguire grandi rie Piergiorgio Cortelazzo sultati. Condannare a una lenta eutanasia una società, fiore all’occhiello della nostra Regione fino all’altro ieri, non conviene davvero a nessuno”. Bond e Cortelazzo, che per primi avevano sollevato il problema delle casse vuote nella società regionale, minacciando di non votare il bilancio regionale di previsione per il 2012 nel caso la giunta confermasse l’intenzione di non stanziare nessuna risorsa per Veneto Strade, hanno lanciato un appello al capogruppo della Lega Federico Caner: “Probabilmente sono in atto strategie e pressioni per porre fine all’esistenza di Veneto Strade ma chiediamo a te e alla Lega di guardare oltre e lavorare perchè le buche sulle strade di oggi non diventino i crateri di domani”.

L’opinione Laura Puppato, Partito Democratico

“UNO SCENARIO DA INCUBO. ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ”

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ino ad oggi la Lega ed il PdL ci hanno raccontato un sacco di bugie, hanno Laura Puppato mentito sapendo di mentire. Sono persino arrivati al punto di promettere, pochi giorni fa, l’avvio di una serie di opere. Col risultato che oggi non solo si rischia il blocco totale di quelle in corso di realizzazione, ma addirittura il fallimento di Veneto Strade”. Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri regionali del Pd Laura Puppato, Lucio Tiozzo, Franco Bonfante, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin. “Il fatto che questa realtà di cruciale importanza per il Veneto abbia accumulato un’esposizione bancaria di 90 milioni è di enorme gravità - affermano i consiglieri Pd - il problema è tutto di gestione politica, di fronte al quale Lega e PdL non possono pensare di giocare allo scaricabarile reciproco. Va fatto un approfondimento immediato per individuare, uno per uno, i responsabili di questo disastro dai contorni oscuri”. Gli esponenti democratici evidenziano con preoccupazione i dettagli emersi nel corso dell’audizione: “Se si considera che, secondo le previsioni di bilancio, gli investimenti sul fronte della viabilità saranno pari a zero, vuol dire che non sarà realizzato alcun appalto nel 2012 e che le opere già in cantiere da tempo potrebbero essere bloccate per mancanza di fondi. Di fatto non c’è un euro per la manutenzione ordinaria e per le situazioni di emergenza, dalle frane ai ponti pericolanti: uno scenario da incubo”.

Antonio Pipitone, talia dei Valori

PIPITONE: “MANCANO SOLDI? CI SONO QUELLI DEL CAV”

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er Veneto Strade siamo passati da 240 milioni a zero – ha spiegato Antonino Antonio Pipitone, consiPipitone gliere regionale dell’Idv - con 30 milioni la società potrebbe sopravvivere ma ce ne vorrebbero almeno 80 per un’attività decente A questo punto chiediamo di usare i soldi della Cav, la società per azioni costituita il primo marzo 2008 da Anas Spa e Regione Veneto e che gestisce il passante di Mestre. L’anno scorso ha fatturato 40 milioni di euro, di cui almeno 20, al netto delle tasse, dovrebbero essere disponibili per essere reinvestiti nelle infrastrutture venete, come aveva stabilito l’allora ministro Antonio Di Pietro. Dove sono questi soldi? A cosa sono destinati?“.


12 Cultura veneta

Cultura veneta 29

Arte Padova ha ospitato due mostre del Maestro dei manifesti lacerati

Lo strappo “padovano” di Villeglé Ha fatto parte del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany insieme a Klein, Tinguely, Dufrene e Hains di Alain Chivilò

E

’ ancora in essere il vasto eco creato dalle due mostre che la Città di Padova ha dedicato al Maestro dei manifesti lacerati Jacques Mahé de la Villeglé. L’edizione 2011 di Ram, diminutivo di Ricerche Artistiche Metropolitane ossia il contenitore culturale di eventi e manifestazioni che coinvolge diverse sedi cittadine, chiude con le mostre al Centro Culturale Altinate – San Gaetano, “Jacques Villeglé – Lettere e frammenti. Un percorso nella scrittura di Jacques Villeglé” e alla Galleria C.D. Studio d’Arte “Jacques Villeglé 1960 – 1998”. Inoltre una videoproiezione 3D sulle facciate di Palazzo del Capitano di Piazza dei Signori, “videomapping 3D omaggio a Villeglé”, ha creato un interessante contorno coinvolgente per la cittadinanza, composto dagli affiches lacerati e dai grafismi attraverso un’animazione del suo stile. Come segno di gratitudine l’artista, presente alle due inaugurazioni, ha donato un’opera grafica espressamente dedicata alla città di Padova. “Villeglé un’artista - come afferma l’Assessore alla cultura Andrea Colasio - di fama internazionale, che proprio nella ricerca dei linguaggi urbani a lui contemporanei ha posto il fulcro della sua attività artistica, elaborando in modo creativo e originale un alfabeto di lettere e segni di estrema modernità”. Di origine bretone, nato nel 1926 a Quimper, vive e lavora a Parigi. Villeglé è conosciuto anche per l’appartenenza al movimento del Nouveaux Réalisme, teorizzato da Pierre Restany, con gli artisti Hains, Arman, Dufrene, Klein, César, Spoerri, Tinguely e il nostro Rotella. Nel 2008 la Francia gli rende il giusto tributo con una retrospettiva al Centre

Pompidou di Parigi. Jacques Villeglé insieme a Raymond Hains elabora una nuova forma di linguaggio partendo dallo strappo di manifesti pubblici. La ricerca di Villeglé fin dagli inizi è partita da manifesti che avessero un grafismo caratterizzato da segni linguistici e accenti fonici che creassero un equilibrio di sillabe e lettere. Il manifesto per Villeglé è un frammento caleidoscopico che può rigenerare il mondo, attirare l’inconscio collettivo e individuale fino a illustrare il panorama sociologico moderno. Un manifesto strappato come opera d’arte, che porta il nome della strada di provenienza, o il titolo della pubblicità originaria, al fine di ricreare la città e la strada stessa in un tutt’uno all’interno di un lavoro di archeologia urbana. I messaggi dei manifesti perdono lo scopo iniziale per cui sono statti creati, in quanto la casualità dello strappo e del relativo accostamento di colori e slogan determinano una poetica vivace, estetica spesso fuori dalla realtà. L’armonia non è contemplata, ma Villeglé ricerca nell’insolito e nel stupore una società piena di messaggi anche contradditori. L’illeggibilità che ne deriva, a forza di lacerazioni, è importante perché crea un amalgama a sorta di cacofonia lessicale, fino a determinare un ultra linguaggio che va al di là della poesia e della pittura. Villeglé non firma le opere per la loro logica costruttiva, rispettoso “del collettivo, creatore e anonimo”. Dagli anni 2000 il Maestro abbandona gli strappi per passare a un personale alfabeto costituito dai “segni socio-politici”, che compongono una variazione di frasi lapidarie, di racconti criptati, a volte difficili da decifrare e

di slogan pseudo anarchici. Una declinazione infinita di segni in una revisione grafica del suo lavoro con gesti, che collegano il lacerato dei manifesti con l’esecuzione stessa di questo alfabeto. Jacques Villeglé è dunque un archeologo contemporaneo della città che ha analizzato il linguaggio delle strade, dando testimonianza della sua evoluzione in un archivio mai esaurito. Nell’ambito delle inaugurazioni delle mostre padovane, grazie al coordinamento dei curatori Carlo Silvestrin e Dominique Stella, è stato possibile anche incontrare l’ottantacinquenne Maestro Villeglé, che si è reso disponibile a delle domande in modo cordiale e disponibile. In una società sempre più globalizzata cosa possono dire oggi i segni “socio – politici”? “E’ un’estrapolazione della società, del mondo politico e della finanza usando questi segni per creare una scrittura tipica del periodo in cui viviamo. Parlano di temi contemporanei nati dalla scrittura e dall’utilizzo stesso del segno come può essere il simbolo del dollaro, dell’euro e di altri. E’ un mix tra simbologia e linguaggio”. Com’è nata l’idea di strappare i manifesti dalla strada? “Il periodo era il dopo guerra e tutto quello che si stava sviluppando proveniva dalla liberazione appena ottenuta. Nel 1947 nella spiaggia di Saint Malo ho pensato di utilizzare il fil di ferro per i miei primi lavori. Il mio scopo era di ricreare un’arte che partisse dal recupero

Jacques Villeglé al Centro Culturale Altinate, nella foto piccola uno dei manifesti lacerati e insieme all’assessore Colasio con l’opera ragalata alla città di oggetti del quotidiano. Nel periodo bellico in Francia non c’era stato nessun segnale per quanto riguarda l’arte e di conseguenza rimanevano maestri come Picasso e Matisse per esempio. Ecco che diventava fondamentale superare questi artisti con un gesto diverso. Mi sono ispirato partendo dai concetti del Futurismo e da sceneggiature che vidi rappresentare nei teatri, concentrandomi in sintesi sul quotidiano. Il tutto è stato spontaneo”. A distanza di una decade dagli ultimi strappi come li interpreterebbe oggi? “Ho abbandonato gli strappi per ragioni fisiche in quanto era troppo difficile strapparli dalla strada. L’azione stessa era diventata faticosa. Oggi come allora la rappresentazione non cambierebbe. C’è comunque un’evoluzione con il nuovo ciclo. Gli strappi sono anonimi perché l’autore dei manifesti è sconosciuto, ora invece con i segni socio – politici sono diventato autore. Molti segni che utilizzo non sono però inventati da me e continuano a mantenere una sorta di anonimato. Ad ogni modo recupero questa simbologia con un gesto pittorico che crea, diventando ora io stesso autore. Mantengo una distanza perché faccio

Saturno Buttò al Padiglione Veneto di Villa Contarini e una sua opera di quest’anno “Baccanti e Dioniso bambino”

A Bassano fino al 20 aprile

Dolore ed estasi nell’arte di Saturno Buttò

L

’innata sensualità del corpo e della sua profonda spiritualità sono le chiavi di lettura delle opere si Saturno Buttò, unite a un conflitto tra erotismo e dolore, trasgressione e estasi. Nel corso della mostra di Bassano del Grappa presso La Piccola Galleria Arte Contemporanea, fino al 20 aprile, il Maestro ci ha accolto nel suo universo. Partendo dall’idea di un soggetto fino alla realizzazione, come nasce e si sviluppa una sua opera? “La figura è il soggetto a cui mi piace lavorare, senza una particolare idealizzazione ma con un riscontro autentico. Il ritratto mi permette proprio questo. I soggetti che compongono i dipinti nascono da incontri che avvengono nella mia vita. Trovo insieme a loro una tematica da sviluppare in base alla psicologia che nel contempo percepisco. Un’altra scelta avviene secondo la tematica che voglio sviluppare attraverso dei soggetti che archivio in un mio book, dalla mitologia, dalla religione fino ad arrivare all’oggi. Per fare un esempio, in questi giorni sto progettando a una rivisitazione del sacrificio di Isacco e su questa tematica sto cercando dei modelli che possono andare bene nei ruoli di padre, di figlio e angelo. Un altro aspetto è l’utilizzo della fotografia che diventa si-

curamente indispensabile sia per velocizzare il lavoro, ma anche per rendere maggiormente contemporanea l’opera. La utilizzo in sostituzione dei disegni preliminari e degli schizzi. Una volta stabilito quello che mi serve, sempre in base alle mie idee, scatto delle foto per evidenziare i tratti somatici e i dettagli anatomici, che riporto poi nell’immagine che creo su tavola. Le scene e i costumi così come si vedono non sempre sono presenti durante gli scatti fotografici. Con il disegno, partendo dai soggetti e avvalendomi di ulteriori dettagli sviluppo ciò che manca dalla fotografia iniziale. Come nella rappresentazione di gruppi di figure, nella maggior parte dei casi, prendo i soggetti singolarmente per poi assemblarli insieme con il disegno”. Un’interpretazione dell’arte sacra “europea” con una tecnica pittorica che rimanda, in chiave attuale, a periodi storici passati. “L’aspetto religioso, nello specifico il cristianesimo, è una costante nella mia pittura, perché è legato alla figura. Fisico e spirito sono due componenti di completezza dell’immagine umana. Quando contempli una figura, anche in chiave erotica, inevitabilmente c’è la possibilità di

delle interpretazioni enciclopediche”. Klein, Arman e Rotella, che ricordo ha di questi autori? “Il mio percorso artistico è diverso da questi autori. Io ho iniziato nel 1947 e loro sono venuti poco dopo. Arman ha esposto alla I Biennale di Parigi nel 1959 con lavori di dripping, quindi una pittura di fondo utilizzata. Klein aveva avuto delle influenze dal Giappone. Rotella ha avuto un’origine pittorica nel suo agire artistico e ricordo che staccava interamente il manifesto dal supporto della strada per strapparlo successivamente in studio, ponendo a differenza di me la sua firma nelle opere. Il mio pensiero invece è di recupero. Il Nouveaux Realisme è un movimento breve associato a Pierre Restany e non era molto legato ai lavori dei singoli artisti. Infatti i singoli autori si distinguono molto nelle loro filosofie creative”. Considerata la brevità, cosa ha rappresentato per lei il Nouveaux Realisme? “L’esposizione del 1960 fatta insieme a Klein, Tinguely, Dufrene, Hains. Il movimento è nato e morto li”.

una lettura anche spirituale. Nella grande arte della cultura occidentale c’è una rappresentazione energica della figura umana, io continuo questa tradizione con la speranza però di non essere visto come passatista”. Erotismo, dolore, trasgressione e estasi. Come intende e equilibra questo mix? “Le sensazioni e le pulsioni del corpo determinano l’azione. Anche in questo caso l’influenza della nostra religione gioca un ruolo importante. Di fatto sessualità e religione, estasi mistica ed estasi del corpo non sono poi così distanti tra loro. Vedi per esempio le vicende di alcuni santi e martiri che in preghiera estatica subiscono una trans fisica, data anche da passaggi dolorosi. Queste situazioni poi sono rapportate nel mio lavoro, a una sorta di contemporaneità che non è religiosa ma diame-

tralmente opposta. Esiste una pratica estrema come il sadomasochismo che parte da esperienze dolorose per arrivare al piacere o almeno ad una forma di piacere. Idealmente la affianco a pratiche religiose, più o meno in voga, mi riferisco al paradosso dell’astinenza sessuale, alla castità forzata, con costrizioni di vario genere (a seconda delle epoche) inflitte per mantenere puro il corpo, non trovate una similitudine con alcuni rituali SM dove si contempla una mortificazione della carne? Paradossalmente la religione con le sue regole è erotica! Lo è almeno a mio modo di vedere: dalla possibilità di mostrare i corpi nudi in estasi o in afflizione esibiti un po’ in tutte le chiese, all’imposizione di limiti e taboo che altro non fanno se non liberare l’immaginazione, non mi mancano certo spunti creativi. Ma in definitiva fondere insieme spiritualità e fisicità mi viene naturale”. Al.Ch.


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24 Sì, viaggiare

Sì, viaggiare 31

FRANCIA

Marsiglia, luce mediterranea

IL PROSSIMO ANNO SARÀ CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA MA GIÀ DA TEMPO LA SECONDA PIÙ GRANDE METROPOLI TRANSALPINA SI STA ATTREZZANDO PER IL FUTURO GRAZIE AD UN GRANDE PROGETTO DI AMMODERNAMENTO LA CITTÀ È TUTTA RACCOLTA INTORNO AL SUO CARATTERISTICO PORTO VECCHIO ALLA DOMINANTE BASILICA DI NOTRE DAME DE LA GARDE E ALLA FORTEZZA DI SAINT JEAN ALL’ORIZZONTE SVETTA IL SUGGESTIVO CHATEAU D’IF DEL CONTE DI MONTECRISTO

BOUILLABAISSE E FRUTTI DI MARE Marsiglia a tavola è soprattutto la Bouillabaisse, la zuppa fatta con tanti pesci, pregiati e non, crostacei, verdure dai sapori forti e un pizzico di zafferano. Viene cotta a lungo e a bassa temperatura. Ogni ristorantino che si affaccia sul Porto Vecchio apporta qualche variante alla ricetta tradizionale. La zuppa di mare, saporitissima, richiama alla memoria il caciucco livornese. La città pullula di ristorantini. Uno, La Boite à la Sardine, in Rue de La Liberation, propone conchiglie, ricci di mare e crostacei. E’ un posticino molto caratteristico, tappezzato interamente di coloratissime scatole di sardine. All’ingresso c’è un omino che apre in continuazione ostriche. Dentro si sta stretti, ma si respira un’atmosfera marinara unica. Spendendo 20-30 euro al massimo. Grandissimi i vini della regione, dai quelli della Valle del Rodano e al prestigioso Chateneuf du Pape.

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icono che il cielo di Marsiglia sia il più luminoso d’Europa. Di sicuro l’anno prossimo sarà il più ammirato, in quanto la città sarà capitale europea della cultura. Un’occasione in più per dimostrare quanto siano lontani certi stereotipi di cinematografica memoria, che descrivevano Marsiglia come una città pericolosa. La seconda metropoli di Francia, fondata nel VI secolo a.C. dai Focesi (una popolazione di origine greca), è oggi lo specchio ideale di un’integrazione sociale esemplare che ha permesso ai tanti immigrati nordafricani (tra essi anche la famiglia di Zidane...) di costruirsi un futuro migliore. Marsiglia vive intorno al suo porto vecchio, un’insenatura naturale di straordinaria bellezza dominata dall’alto dalla cupola della grande basilica di Notre Dame de La Garde e, sul versante opposto, dall’antica fortezza di Saint Jean. Nel porto vecchio oggi sono attraccate le imbarcazioni turistiche, mentre navi da crociera e grandi cargo gettano l’ancora nel nuovo terminal che si affaccia direttamente sul mare. All’orizzone svetta il profilo dello Chateau d’If, l’antica prigione costruita su uno scoglio dove è Alexandre Dumas padre ha ambientato il suo famosissimo romanzo “Il conte di Montecristo”. E poco più in là si scorge anche l’isola di Frioule, famosa per le sue insenature naturali color smeraldo. La vecchia Marsiglia, quella cara a tanti

IL PANORAMA DI MARSIGLIA CON IL SUO PORTO VECCHIO E LE ISOLE D’IF E FRIOULE. SOPRA: LO STADIO VELODROME, IL QUARTIERE PANIER E LA CATTEDRALE. AL CENTRO: NOTRE DAME DE LA GARDE. SOTTO: I PESCI PER LA BOUILLABAISSE, RUE DE LA CANEBIÈRE, IL MODERNO TRAMWAY, VEDUTA DAL LOUNGE BAR LE CARRÉ SOFITEL E L’INGRESSO AL PORTO VECCHIO

romanzieri e artisti, nonchè ai marinai di passaggio, la si ritrova nel Panier, il quartiere più antico della città che una sapiente politica di riqualificazione urbana sta portando lentamente a nuova vita. Nel cuore del Panier, incastonato fra le sue pittoresche case, c’è la Vieille Carité, l’ex ospizio per l’accoglienza dei poveri costruito alla fine del Seicento. Nelle tante sale che occhieggiano fra le sue arcate sono ospitate mostre temporanee e permanenti. Una è dedicata persino all’antico Egitto.Chiude a fine marzo invece la mostra dedicata alla vecchia Marsiglia vista da grandi pittori del XIX e XX secolo. Le loro opere restituiscono una città che in parte non c’è più, ma che nell’anima è rimasta la stessa di allora. Prospera e accogliente, vivace e amante della cultura. Nell’ul-

timo decennio la città ha guardato (e continua a guardare) con decisione al futuro. Il progetto Euroméditerranée ha permesso di ristrutturare i quartieri a nord della stazione marittima, creando anche un importante polo scientifico. Un’articolata linea di metrò permette di raggiungere comodamente ogni punto della città, fino alle pendici dell’Etoile. In superficie corre anche un moderno tram. Marsiglia è stata scoperta in queste settimane anche da tanti tifosi interisti, in occasione della sfortunata partita di Champions League, giocata al mitico stadio Velodrome, tempio dell’Olympique Marsiglia, semplicemente OM per i marsigliesi. I suoi tifosi per tradizione prima di ogni partita importante salgono a Notre Dame de la Garde per chiedere

un aiutino in più... Oltre alla grande basilica che domina la città, tappezzata di migliaia di ex voti lasciati soprattutto da marinai usciti vivi da tremendi naufragi, Marsiglia vanta una bellissima cattedrale, Ste-Marie-Majeure la cui facciata policroma in stile neobizantino ricorda certe chiese di stile pisano. Tantissimi i musei, per una visita c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre a quelli ospitati alla Vieille Carité, vanno ricordati quello delle Belle Arti, il cui restauro sta per essere completato, e il Cantini dedicato alla pittura del Novecento. Cuore pulsante della città è Rue de la Canebière, la via che conduce al Porto Vecchio. Nel Medio Evo vi si affacciavano le botteghe che lavoravano la canapa. Oggi è la via dello

struscio. I rapidissimi e comodi collegamenti autostradali e ferroviari permettono di spostarsi con facilità, magari per un’escursione alla vicina Avignone, la città dei Papi, il cui Palazzo, uno dei più imponenti della cristianità, da solo merita la visita nella splendida cittadina provenzale che nel XIV secolo per sessant’anni fu sede pontificia. Richiamando alla corte dei papi artisti del calibro di Francesco Petrarca e Simone Martini. Dal 1995 Avignone, che è anche prestigiosa sede universitaria, è stata proclamata Patrimonio Universale dell’Unesco. Per informazioni: www.crt-paca.fr www.otcnice.com www.rendezvousenfrance.com


32 I nostri esperti

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IL NOTAIO

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio in Porto Tolle

Fino al 30 giugno 2012 possibile la rivalutazione delle aree fabbricabili

Fino al 30 giugno 2012 sarà ancora possibile la rivalutazione dei terreni edificabili posseduti alla data del 1° luglio 2011. Il tutto nasce dal fatto che la differenza tra il prezzo di vendita di dette aree ed il prezzo di acquisto originario (oltre alle spese sostenute) viene considerata ai fini fiscali una plusvalenza da tassarsi con le ordinarie aliquote IRPEF (l’aliquota minima per i redditi più bassi è del 23%). Così, a titolo esemplificativo, se un soggetto ha acquistato un’area edificabile magari decenni orsono per la somma di Lire 10.000.000 (più o meno 5.000 euro) con delle spese diciamo di circa Lire 1.000.000 (grossomodo 500 euro) e la vende oggi per 50.000 euro, la differenza tra 50.000 euro e 5.500 e cioè 44.500 euro dovrà essere indicata come plusvalenza nella dichiarazione

dei redditi dell’anno con tassazione secondo la propria aliquota. Ad ovviare a questo possibile inconveniente interviene proprio la possibilità di rivalutare il valore dell’area edificabile innalzandolo a cifra prossima al valore attuale. Cioè a dire che tramite una perizia di un tecnico abilitato (iscritti all’albo degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, degli agrotecnici, dei periti agrari e dei periti industriali), giurata in Tribunale o innanzi ad un Notaio, potrà rendersi noto ai fini fiscali che il valore di detta area è aumentata, tornando all’esempio di prima, ad Euro 50.000. Ovviamente su tale maggior valore, indice di maggiore redditività del soggetto, lo Stato richiede il pagamento di un’imposta, chiamata sostitutiva della plusvalenza, pari al 4% del valore rivalutato dell’intero terreno

(nel nostro caso il 4% su 50.000 e quindi 2.000 euro). Lampante il possibile risparmio fiscale. Dal punto di vista soggettivo la rivalutazione è ammessa per • persone fisiche residenti, • società semplici, • associazioni professionali ed enti non commerciali residenti Il versamento va effettuato: - entro il 30 giugno 2012, - con mod. F24, - codice tributo 8056, - anno di riferimento “2011”. L’imposta sostitutiva può anche essere rateizzata fino a un massimo di 3 rate annue costanti secondo le seguenti scadenze: - 1^ rata entro il 30.06.2012; - 2^ rata entro il 30.06.2013 + interessi del 3% calcolati dal 30.06.2012; - 3^ rata entro il 30.06.2014 + interessi del 3% calcolati dal 30.06.2012.

Giannenrico Cocito Notaio in Porto Tolle - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:gcocito@notariato.it

ANNI...

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34 I nostri esperti RIVOLGITI ALL’AVVOCATO

L’OTTICO

Questioni di Giustizia Dott. ssa Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Gentile Avvocato, la presente per chiederle come posso procedere contro mio marito che non versa gli alimenti ai nostri due figli minori da alcuni mesi. Io e mio marito ci siamo separati consensualmente due anni fa e gli accordi consistevano nella permanenza dei figli con me mentre lui si è impegnato a pagare 600 euro di alimenti al mese. Mio marito lavora a tempo indeterminato presso un’azienda e percepisce uno stipendio di circa 14001500 euro mensili. Cosa posso fare per tutelare i miei figli? Graziella. Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it Gentile signora, vi sono due rimedi che nel suo caso all’assegnazione a Lei delle somme dovute da suo marito possono essere esperiti. Il primo è la classica lettera di ai suoi figli e la procedura vale non solo per le somme sollecito in cui vengono quantificate le somme dovute non pagate ma anche per le successive mensilità che e non corrisposte spedita con raccomandata a.r., matureranno sino a totale adempimento, più ovviamente successivamente in caso di mancato adempimento, si la rifusione delle competenze legali. E’ importante sapere può procedere esecutivamente. Premesso che il decreto di che la materia alimentare è esente quindi lei non dovrà omologa della separazione che entrambi avete sottoscritto sopportare spese di procedura, ma solo le spese legali. Vi costituisce titolo esecutivo, non c’è bisogno di altra azione è anche la possibilità di una tutela penalistica, è possibile giudiziale volta all’accertamento del credito, è sufficiente nei casi più gravi ricorrere alla querela del coniuge che detto decreto per poter iniziare un’esecuzione. L’esecuzione fa venir meno i mezzi di sussistenza ai discendenti minori inizia con un atto, detto atto di precetto, con cui si intima d’età, il reato previsto dall’art. 570 c.p. sanziona infatti formalmente il debitore ad eseguire il pagamento entro detto comportamento con la pena della reclusione fino ad 10 giorni dal ricevimento dello stesso pena l’esecuzione un anno e l’applicazione di una sanzione pecuniaria. E’ forzata. Per mezzo dell’esecuzione forzata il creditore da chiarire però che questa soluzione, talvolta preferita può aggredire dei beni del debitore al fine di soddisfarsi, in quanto si crede la via più rapida e meno dispendiosa, ma è una procedura che viene espletata sotto l’attenta è in realtà molto meno utile sul piano pratico, in quanto supervisione del Giudice, anzi del Tribunale. Chiarito ciò, comporta un procedimento penale a carico del marito Lei potrà, quale legale rappresentante dei suoi figli, agire che il più delle volte viene perseguito diverso tempo dopo in nome e per conto loro contro suo marito, precettarlo la querela, quando magari ormai la situazione è tornata ed eseguire, nelle forme del pignoramento pressi terzi, alla stabilità. Soprattutto però, non permette di recuperare un pignoramento del quinto dello stipendio, e di tutte le le somme dovute, che in realtà è l’unico scopo che si ulteriori competenze, quali tredicesima, quattordicesima e vorrebbe raggiungere. Infatti il procedimento penale t.f.r., questo implicherà che il datore di lavoro dal momento e quello civile restano distinti e solo un pignoramento in cui riceve il pignoramento deve trattenere le somme dello stipendio permetterebbe di “bloccare” le somme pari al quinto dello stipendio. Il Tribunale provvederà poi direttamente alla fonte della loro corresponsione. Per info su questo articolo m.nuvoletti@gmail.com

NOTAIO L’OCULISTA

Valentino Micaglio

Illusioni ottiche

mento; come risultato vediamo alcuni Tutto ciò che percepiamo sono racorpi più grandi di quello che sono diazioni e dopo essere arrivate alla o percepiamo un movimento dove ci retina, vi sono dei recettori retinici sono solo figure immobili. Le proprieche trasformano queste radiazioni in tà delle immagini a due dimensioni, impulsi e trasportati ai due emisferi gli inganni e le illusioni ottiche sono e qui subiscono varie trasformaziostati utilizzati da molti artisti per sveni si capovolgono, si colorano, e larci i segreti della nostra visione o sono unite in una sola immagine per scoprire mondi diversi creando dal cervello. Se però il risultato è Una costruzione a volte veri e propri capolavori. incompleto o confuso, ci pensa il impossibile Quando gli occhi però vedono cose cervello a trasformarlo in un’imcompletamente differenti, il cervello salta da un’immagimagine tridimensionale completa. Di norma il nostro ne all’altra, senza decidere quale sia quella “vera”. A cervello ricostruisce rapidamente le scene basandosi su cosa sono dovuti questi fenomeni? John Pettigrew pensa meccanismi innati ed esperienze personali, che creano siano le due metà del cervello che lottano per avere la nella memoria particolari “modelli”, come immagini a predominanza. Ha sottoposto i singoli emisferi cerebrali tre dimensioni, figure geometriche o facce. Elementi da di decine di volontari ai trattamenti più strani (acqua gecombinare insieme. Se i modelli sono in contrasto con la lida in un orecchio, campi magnetici per “scombinare” realtà, o vediamo un’immagine diversa da ogni occhio, i pensieri, li ha persino fatti ridere a crepapelle). Ha ecco sorgere le illusioni. Possiamo così riconoscere in scoperto che quando una parte del cervello è bloccata, poche macchie una faccia, e per quello che per noi l’altra riesce a imporre la sua immagine, anche se quello sembra un disegno per altri lo vedono un qualcosa di che vedono gli occhi è del tutto differente. Il risultato completamente diverso. I moduli cerebrali si sono evoprova che il cervello, plasmato dall’evoluzione e dall’eluti per farci vivere in un mondo tridimensionale, e per ducazione, ha una grossa responsabilità nelle illusioni questo ci facciamo illudere da disegni a tre dimensioni, ottiche. E quindi può farci vedere le cose come non anche se sono su un foglio di carta o sullo schermo sono, completare le immagini ed escluderne una parte di computer. La struttura del mondo reale, ricostruita nel che non ci interessa. Forse non è vero che il mondo è nostro cervello, entra in azione anche quando i nostri tutto un’illusione, ma spesso ci andiamo molto vicino… occhi sono indotti in errore dalla prospettiva o dal moviOTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<

L’ARCHITETTO Fabbricati rurali, arriva l’accatastamento obbligatorio

xxPrevenzione dei deficit visivi Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

del bambino

Dott. Valerio Crepaldi Cocito, Notaio in Porto Tolle A cura di: Giannenrico

Il sistema visivo del bambino va incontro ad dall’occhio deviato non vengono utilizzate titolare didi una tinto lavanderia e ho ricevutodal unacervello contestazione da parte di una cliente unnoprocesso maturazione dal momento che privilegia quelle che gli in merito ad un lavaggio di una fodera di una testata di un letto macchiata di nero. della nascita fino ai sei/sette anni. La vengono inviate dall’occhio “fissante”. Premetto c funzione visiva riveste un ruolo di primaria Anche in questo caso il non utilizzo di un importanza nello sviluppo psicomotorio occhio contribuirà a rendere pigro, cioè “a Un utile metodo di reperimento di capitale ragione di questo godimento che potrà del bambino. Nel caso siano presenti non far lavorare“ l’occhio che strabizza con per persone non più giovanissime e che attuarsi solo in via differita nel tempo. In difetti rifrattivi (astigmatismo, ipermetropia, riduzione grave e permanente della vista. non abbiamo parenti stretti cui lasciare la linea di massima più è anziana la persona miopia le immagini che giungono al Al fine di diagnosticare precocemente gravi propria abitazione è la vendita della così che si riserva l’usufrutto, maggiore è il valore cervello risulteranno scarsamente nitide. Di malattie oculari è pertanto fondamentale detta nuda proprietà. In parole semplici che può ottenersi della vendita della nuda conseguenza questo si abituerà ad elaborare sottoporre i bambini a visita di controllo. il pieno proprietario trattenendo per sé il proprietà, proprio perché (è fà, qualora immagini sfuocate e non svilupperà la piena Quando la prima visita? Di norma si diritto di usufrutto, può conservare la facoltà ne ricorrano i presupposti, di richiedere le potenzialità visiva. Nel caso in cui un solo possono sottoporre i bambini ad una prima di godere della casa (abitandola o anche agevolazioni per l’acquisto della “prima occhio non veda bene utilizzerà solo le visita oculistica entro il primo anno di vita. affittandola incassando quindi l’affitto) sua casa”. Pur partendo dal presupposto immagini più nitide dell’occhio che vede di Ciò è obbligatorio per i nati prematuri vita natural durante e vendere una proprietà secondo il quale il valore del diritto di più sopprimendo le immagini più sfuocate a basso peso, o quando si osserva il detta nuda proprio perché priva della usufrutto è liberamente negoziabile (cioè dell’occhio peggiore. Il bambino allenerà persistere di lacrimazione e congiuntivite facoltà di godimento e comunque destinata ciascuno è libero di chiedere ciò che meglio un solo occhio e si arriverà al cosiddetto catarrale monolaterale resistente alle terapie ad “espandersi” e divenire piena alla morte crede), si ritiene utile di seguito riportare la occhio “pigro” o “ambliope”; se però tale antibiotiche. In quest’ultimo caso non va dell’usufruttuario e senza che eventuali tabella di calcolo utilizzata a fini fiscali onde situazione viene corretta entro i primi anni di esclusa una stenosi del canalino lacrimale eredi di quest’ultimo possano accampare valutare il rapporto di valore con la nuda vita il recupero è completo. Ciò presuppone che dovrebbe aprirsi spontaneamente entro alcunché. Dal lato del compratore della proprietà aggiornata al gennaio 2012 in l’individuazione precoce del difetto visivo, il primo anno di vita e se ciò non avviene nuda proprietà l’operazione può risultare dipendenza della variazione dell’interesse la sua correzione ed eventualmente l’uso del si dovrà ricorrere ad un sondaggio delle conveniente come investimento per l’ovvia legale. bendaggio oculare dell’occhio “migliore” vie lacrimatali da effettuarsi in narcosi. considerazione che il valore della nuda per stimolare l’uso di quello “pigro”. Anche Una visita tra i 2-3 anni di vita all’ingresso proprietà è minore di quello della piena,in nello strabismo le immagini trasmesse nella scuola materna è fondamentale per Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:gcocito@notariato.it

Nel 2011 i fabbricati rurali sono stati interessati da vari cambiamenti legislativi, tanto forse da averne complicato la comprensione ai diretti interessati. In questo numero mi sembrava opportuno riepilogare i punti essenziali della normativa vigente. Le novità normative per i fabbricati rurali sono essenzialmente tre: L’APPLICAZIONE DELL’diIMU, dal primo gennaio 2012; prevenire i difetti vista, l’occhio “pigro” L’OBBLIGO DI DICHIARARE AL CATASTO FABBRICATI TUTTI I eFABBRICATI le alterazioni della motilità oculare. RURALI attualmente censiti al catasto terreni,Non con attribuzione mai delle rendita inoltrealle per i fabbricati rurali vedrete un catastale; bambino elementari già censiti al catasto fabbricati, L’OBBLIGO DI PRESENTARE con l’occhio bendato!! L età dell’asilo è LA la DOMANDA DI VARIAZIONE DELLA CATEGORIA CATASTALE, migliore per il recupero in quanto il sistema per l’attribuzione della categoria A/6 per gli immobili rurali visivo apparee della “plastico” sensibile alle cure. ad uso abitativo categoria eD/10 per gli immobili rurali ad uso strumentale. La novità è assoluta ed i numeri all’età coinvolti Ulteriore controllo verrà programmato sono da capogiro! Stando infatti alle stime dell’ Ufficio Studi di diConfagricoltura, sei anni. Nel caso in cui i genitori notino si tratterebbe di quasi 4 milioni di fabbricati dei comportamenti del bambino rurali, di cui 1˙100˙000 particolari abitazioni occupate, 350 mila case nonstrizzare occupate, 1˙100˙000 stallequando e ricoveri perguarda animali, quali gli occhi 1˙380˙000 fabbricati adibiti a vari usi, tra cui 950 mila a lontano, la chiusura di un occhio quando depositi di macchine ed attrezzi. Esplicitando il primo punto, guarda o darotazione diversamenteladaluce, ciò che l’inclinazione avveniva con l’Ici, l’Imu quest’anno colpiscetesta, anche le costruzioni rurali:per abitazioni, fienili, stalle e così della il fastidio la luce intensa, nel decreto “Salva-Italia” (ormai L.degli 214/2011) non lovia. Infatti sfregamento frequente occhi, compare nessuna distinzione per il trattamento fiscale di questo una consigliabile tipo di deviazione fabbricati. L’obbligooculare, di dichiarare èal “catasto fabbricati” anticipare il momento dellaiscrittivisita. Le tutti i fabbricati rurali che ancora risultano nel “catasto terreni” è in effetti alla nuova imposta. scadenze deiesplicitamente controlli collegato vengono segnalate In questo modo infatti a tutti i fabbricati rurali sarà attribuita una dal pediatra anche seper non c’è nessun RENDITA, che sarà utilizzata il calcolo del valoresegno ai fini odell’IMU. sintomo di diffi coltà visiva. Se un non oculista Le nuove disposizioni hanno suscitato poche perplessità digli molti proprietariadivostro strutture rurali prescrive occhiali figlioe agrituristiche: fateli fare sia perché si troveranno a versare un nuova imposta, sia per senza contattare altri oculisti nella speranza la difficoltà della normativa, che obbligherà spesso il ricorso diad trovarne unoNella cheprecedente vi dicanormativa che l’occhiale un professionista. sino al 3112-2011 potevano rimanere soloLe al “catasto terreni” sii per il momento non censiti serve. cose non fabbricati ruralida per i sole quali erano presenti tutti i requisiti ancora di ruralità sistemano come purtroppo previsti dalla legge, ad eccezione delle nuove costruzioni

qualcuno pensa! L’ oculista è preparato

e dei fabbricati oggetto di trasferimento di proprietà. Oggi, invece, l’obbligo di dichiarazione al catasto fabbricati è stato esteso a tutti i fabbricati rurali. Per l’ ACCATASTAMENTO DEI FABBRICATI RURALI, il termine fissato è il 30 NOVEMBRE 2012. Il Comune, in caso contrario, darà segnalazione all’Agenzia del Territorio, che provvederà all’accatastamento a spese dell’interessato, applicando sanzioni da 258 a 2˙066 Euro per il superamento della scadenza fissata. LA RICHIESTA OBBLIGATORIA DI VARIAZIONE DELLA CATEGORIA CATASTALE DEI FABBRICATI RURALI, da presentare all’Agenzia del Territorio, riguarda la variazione della categoria catastale A/6 per gli immobili rurali ad uso abitativo e D/10 per gli immobili rurali strumentali. Tale obbligo era stato già introdotto ai fini Ici con scadenza entro il 30-09-2011, ma il termine è stato fortunatamente PROROGATO AL 31 MARZO 2012 (grazie al Decreto Milleproroghe), ma riguarda solo il riconoscimento della ruralità degli immobili ai fini della conferma dell’esenzione dall’Ici per il quinquennio precedente. Le nuove disposizioni stabiliscono le modalità per l’inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità, fermo restando il classamento originario degli immobili rurali ad uso abitativo, e dunque rimanendo ferma la rendita già attribuita al fabbricato. Niente invece cambia per l’Imu, dato che appunto la rendita rimane invariata. I proprietari devono quindi presentare una DOMANDA DI VARIAZIONE della categoria catastale. Alla domanda deve essere allegata un’ AUTOCERTIFICAZIONE (differente per levostro abitazionifiglio e i fabbricati non abitativi) nellaed a visitare a qualsiasi età, quale richiedentedidichiara che l’immobiledifetti possiedevisivi in via e è in il grado diagnosticare continuativa i requisiti di ruralità previsti dalla legge, a decorrere quantifi E’ normale ascoltare il parere dal quinto carli. anno antecedente a quello di presentazione delladi domanda. La manovra avrà unvicini forte impatto su fabbricati tutti: nonni, suoceri, di casa, quellirurali che eglisu occhiali terreni agricoli, pagare alle imprese giàfacendo ce l’hanno. Fate peròagricole quello attraverso l’IMU un ulteriore costo stimato sul miliardo di euro. cheessere vi dice l’oculista. Nonstalle, è fondamentale Ad interessati saranno, infatti, fienili, cascine e che questi capannoni necessarisiperoccupi proteggere esclusivamente trattori e attrezzi. Si vadi inbambini, questo modomentre a tassare lo quelliè che sono, di fatto,un mezzi di che abbia buon produzione per le imprese agricole.

rapporto con vostro figlio.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo cavazzana@tin.it DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedalemail: S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it


A tavola 35 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI DELLA VALTELLINA

L

VALTELLINA È DA SEMPRE TERRA DI VINI E MOLTO PROBABILMENTE SI TRATTA DELLA PATRIA DELL’UVA RETICA RICORDATA VIRGILIO. GIÀ PRIMA DEL MILLE ERA UN PRODOTTO MOLTO APPREZZATO. IN EPOCA MEDIEVALE LA PRODUZIONE AUMENTÒ, GRAZIE ALL’OTTIMA QUALITÀ, TANT’È CHE LA VALLE DIVENNE BEN PRESTO IL CENTRO DI SMISTAMENTO DEL VINO NELLA PIANURA PADANA E NELLA PARTE CENTRALE DELLE ALPI, DALLE VALLI BERGAMASCHE ALLE BRESCIANE, A QUELLE DEL TRENTINO E AUSTRIACHE, MA SOPRATTUTTO A QUELLE DELLA SVIZZERA. ALLA FINE DEL ‘700 OLTRE 150.000 ETTOLITRI DI “VELTLINER”ATTRAVERSARONO LE ALPI. DOPO UNA FASE DI CRISI DOVUTA ALLE AVVERSITÀ CHE COLPIRONO I VIGNETI, NELL’OTTOCENTO E ALL’INIZIO DEL SECOLO SUCCESSIVO, LA PRODUZIONE RIPRESE VIGORE E LA QUALITÀ RITORNÒ MOLTO ALTA. I VINI PER LO PIÙ ROSSI PRODOTTI DA QUESTA TERRA SONO OTTENUTI DA UVE NEBBIOLO, DELLA VARIETÀ CHIAVENNASCA, UN VITIGNO NOBILE DALLA MATURAZIONE TARDIVA, CHE NEL CORSO DEI SECOLI HA SAPUTO DARE UN VINO IMPORTANTE COME LO “SFORZATO”O “SFURZAT DELLA VALTELLINA”, A

DA

IL CUI NOME NASCE DALLA TRADIZIONALE PRATICA DI APPASSIMENTO DELLE

QUESTO VINO VIENE OTTENUTO LASCIANDO APPASSIRE LE UVE MIGLIORI SU GRATICCI DI LEGNO, IN UN LOCALE BEN AREATO CHIAMATO “FRUTTAIO” PER ALMENO 110 GIORNI FINO ALLA FINE DI GENNAIO. DURANTE QUESTO PERIODO INVERNALE IL CLIMA DELLA VALTELLINA FAVORISCE L’APPASSIMENTO DEI GRAPPOLI. IL RISULTATO È UNA PERDITA DEL 40% DEL PESO DELL’ACINO E UNO SVILUPPO DI SOSTANZE AROMATICHE CONCENTRATE ED ESTREMAMENTE INTENSE. POI L’UVA VIENE PIGIATA E FATTA FERMENTARE E FATTA MATURARE PER ALMENO 24 MESI. SEMPRE DA VITIGNO NEBBIOLO NASCE IL VALTELLINA SUPERIORE, SUDDIVISO IN CINQUE SOTTODENOMINAZIONI: INFERNO, GRUMELLO, SASSELLA, VAGELLA E MAROGGIA, CHE SI FREGIANO DI BUON MERITO DELLA DOCG AL PARI DELLO SFORZATO.

CANEDERLI TRENTINI AGLI SPINACI ALLONTANANDOCI UN PO’ DALLA TRADIZIONE TRENTINA ABBIAMO PENSATO DI RICREARE I CANEDERLI UTILIZZANDO GLI SPINACI: UNA VERDURA SEMPRE DI STAGIONE E CHE PIACCE PROPRIO A TUTTI. PER UN EFFETTO PIÙ RUSTICO E CROCCANTE, ABBIAMO VOLUTO IMPANARE I NOSTRI CANEDERLI CON PANE GRATTUGIATO, FARINA DI MAIS ED UN MIX DI SEMI VARI. IL MODO SCELTO PER SERVIRLI È MOLTO LEGGERO, MA VOLENDO SI PIÙ PENSARE AD UNA MORBIDA E DELICATA BESCIAMELLA DI ACCOMPAGNAMENTO, OPPURE L’UTILIZZO DELL’UVETTA SULTANINA AL POSTO DEI PINOLI, PER UN TOCCO DOLCE. INGREDIENTI PER 15 CANEDERLI: 340G PANE ROMANO RAFFERMO

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Oroscopo APRILE NON TI SCOPRIRE... LA PRIMAVERA ENTRA NEL VIVO E I SENSI SI RISVEGLIANO E RITROVANO VIGORE. E’ IN ARRIVO UN MESE CHE PORTA CON SÉ PASSIONE PER LA VITA

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO L’EROS IN VERTIGINOSO AUMENTO VI SPINGE IN UNA CACCIA SENZA FRONTIERE. ATTENTI A COME VI MUOVETE PER NON FERIRE NESSUNO · S ALUTE AVETE BISOGNO DI FARE UN’ATTIVITÀ LEGGERA MA CONTINUATIVA, CHE POSSA RESTITUIRVI UNA SENSAZIONE DI BENESSERE GENERALE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO SARETE VITTIMA DI SPINOSI SOSPETTI ANCHE PERCHÉ NON MANCHERETE DI MISURARVI IN SCHERMAGLIE AMOROSE. CALMA!· S ALUTE CERCATE L’EQUILIBRIO FISICO ED EMOTIVO. NON VI FARÀ MALE UNO SCREENING MEDICO CON ATTENZIONE ALL’APPARATO RIPRODUTTIVO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO EVITATE DI ESSERE TROPPO CRITICI E, SOPRATTUTTO IN COPPIA, PREDILIGETE IL SILENZIO. ASCOLTARE I BISOGNI DELL’ALTRO VI FARÀ BENE · S ALUTE DOVETE RECUPERARE CENTRALITÀ E SALDEZZA, FATELO SEGUENDO I CONSIGLI DI UN PERSONAL TRAINER E IMPONENDOVI LA CALMA

IN ALCUNI MOMENTI VI SENTIRETE PRIGIONIERI DELL’AMORE DI CHI VI STA VICINO. SCAPPARE NON AIUTA, SIATE INVECE SPENSIERATI · S ALUTE DEDICATEVI A UN REGIME DEPURATIVO CHE REGALERÀ SOLLIEVO A FEGATO E APPARATO DIGESTIVO. NON DIMENTICATE DI RIPOSARE FASCINO

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