La Piazza di Padova ovest 2012gn n14

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di Padova Ovest LA PIAZZA

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.14

È DISTRIBUITA DA

Rubano Sindaco: Cercasi una casa per gli sfrattati pag.

Limena Il Tavello verrà risparmiato dal Gra

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pag.

Ulss 16 Cestrone: “Un Pronto Soccorso provinciale”

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EDITORIALE

Amministrative, prove “tecniche” di politica

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

di Ornella Jovane

RUBANO: CONTESTATO IL PIANO CASA Nell’approvazione del piano casa di Rubano non piace al consigliere di minoranza del Popolo della Libertà Michela Gottardo non aver considerato la possibilità di ampliare gli edifici esistenti nella zona industriale pag. 8

ALLOGGI RAB PRECEDENZA AI LIMENESI

E

Regionale 11, ora è la via dei furti

I Comuni che siaffacciano sull’arteria da ottobre sono sotto la inaccia dei ladri

I

Anche l’accesso agli alloggi dell’edificio sociale Riab di Limena punta ad agevolare chi nel Comune vive da anni. Come era già avvenuto per l’assegnazione degli alloggi Ater, anche le modifiche per l’accesso agli alloggi sociali Riab hanno voluto seguire la strada della “residenzialità pag. 9

quartieri residenziali, le aree artigianali e le attività commerciali sorti lungo la Regionale 11, strada che collega Padova a Vicenza, sono stati facili obiettivi per i ladri. Una larga striscia di asfalto che collega due province e che in pochi chilometri tocca i Comuni di Mestrino, Veggiano, Rubano, e Selvazzano. Una grossa arteria che dalla metà di ottobre si è dimostrata essere la via di fuga scelta da bande di malviventi che hanno saccheggiato abitazioni, aziende e negozi. Via di fuga garantita anche dal vici-

no casello autostradale di Grisignano di Zocco (Vicenza), raggiungibile in pochi minuti da Mestrino. Ma se i Comuni di Veggiano e Selvazzano si affacciano sulla Regionale 11 solo con le loro estremità, il primo con la sua zona artigianale e due grosse attività commerciali, e il secondo con un lembo della popolosa frazione di Caselle, per Mestrino e Rubano la situazione è diversa. I due Comuni vengono tagliati a metà dalla Regionale che passa proprio nei centri abitati. Ed è in questi territori che dalla metà di ottobre si

sono verificate delle ondate di furti che hanno allarmato cittadini e commercianti. Sei, sette incursioni al colpo, fra quelli tentati e quelli andati a buon fine, dove sono state le abitazioni i primi obiettivi dei ladri, che nelle diverse occasioni hanno “preferito” agire nelle ore del tardo pomeriggio e della sera. Furti che hanno tenuto impegnate le forze dell’ordine che hanno intensificato i servizi di controllo, riuscendo a frenare la crescente azione di microcriminalità. pagg. 4-5

L’Intervento di Enzo Fornaro*

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continua a pag.

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La pesca ha ancora un futuro? a crisi dei consumi e il rincaro del gasolio hanno determinato, per la pesca di cattura in mare, una situazione insostenibile in quanto le singole imprese non sono i grado di fronteggiare i costi mediante il ricavo dalla vendita del pesce nei mercati.

’ metà gennaio quando dal blog di Chioggiazzurra, il pdellino Beniamino Boscolo, giovane stimato politico di Chioggia, rivolge a Lucio Tiozzo, consigliere regionale di lungo corso, anch’egli stimato politico di Chioggia, esponente del Partito democratico, alcune domande su questioni chioggiotte portate in Regione per sensibilizzare l’assessore preposto. Il consigliere Tiozzo nel rispondere cita spesso il collega del Pdl, Carlo Alberto Tesserin - anch’egli stimato ed esperto politico di Chioggia, autorevole presenza in Regione - sottolineando come in Consiglio regionale i chioggiotti si siano mossi insieme e in sintonia - indipendentemente dalla collocazione politica - per portare avanti le istanze della città. Peraltro tutt’altro che semplici: l’ospedale, il turismo e la spiaggia, la pesca... E sottolinea che insieme hanno ottenuto dei risultati. A questo punto l’acuto Beniamino Boscolo azzarda una domanda. La introduce, la giustifica, tergiversa e poi alla fine si decide: ma che il “modello” Monti abbia fatto scuola anche a livello locale e in Regione stia prendendo forma quell’assetto politico di una maggioranza multicolore fondata sulla tregua in nome del bene comune?La domanda risulta tutt’altro che improbabile. continua a pag. 3

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EDITORIALE

segue da pag.

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Amministrative, prove “tecniche” di politica Beneficenza

1350 EURO ALLA MATERNA DI BOSCO Grazie all’impegno dei commercianti di Rubano, è arrivato un prezioso aiuto economico a due scuole materne e alla protezione civile: l’associazione “Le botteghe di Rubano” ha donato 1350 euro alla materna parrocchiale di Bosco e altrettanti a quella di Rubano, mentre i volontari della Protezione Civile possiedono ora un nuovo apparecchio gps. I commercianti hanno organizzato durante lo scorso anno diverse iniziative e manifestazioni, durante le quali hanno raccolto dei soldi, che poi hanno destinato in beneficenza. E’ stato principalmente il concerto dei Nomadi, lo scorso settembre, grazie alla grande partecipazione di pubblico, ad aver maggiormente contribuito a raccogliere il denaro, che poi è stato messo a disposizione di chi ha necessità. Rubano

CROCE AZZURRA APRE I BATTENTI Lo scorso 21 gennaio Croce Azzurra Padova ha inaugurato il suo decimo punto vendita in Veneto, a Sarmeola di Rubano. La società ha sede amministrativa a Padova, dove tra città e provincia ha ben sei punti vendita, ma la sua presenza è ormai di casa anche Castelfranco Veneto, Bassano del Grappa, Scorzè e a Rovigo l’attività è addirittura storica. Croce Azzurra si occupa degli amici a due e quattro zampe e del loro benessere, nei 180 etri quadrati appena inaugurati, infatti, trovano posto dei veri e propri reparti dedicati al cane, al gatto, al pesce rosso, agli uccelli fino ad arrivare a criceti e conigli dove è possibile trovare ogni prodotto per il loro mantenimento e per la loro cura.

Da lungimirante politico quale egli è, Tiozzo sostiene di aver colto interessanti segnali che invitano a riflettere. “Non c’è nulla di concreto - risponde - ma si respira un’aria nuova anche in Regione. Non escluderei in futuro scenari inediti. E’ evidente che Pd e Pdl politicamente sono su posizioni tanto diverse e lontane, ma ci sono dei momenti in cui la politica deve saper fare un passo indietro per altre più urgenti priorità”. Tiozzo e Tesserin lavorano da anni in tandem e, si potrebbe dire, non fanno testo. Tuttavia che a tutti i livelli i partiti siano stati costretti alla sobrietà e concretezza appare chiaro. E necessario. Il prossimo 6 maggio ci sono le elezioni amministrative che saranno un test anche politico per capire, innanzitutto, come elettori stremati e fortemente provati dalla crisi economica e finanziaria torneranno a rapportarsi con partiti e candidati. Il Veneto si rivela un osservatorio interessante. Per via della Lega, forza d’opposizione al governo nazionale, che ha già annunciato per la prossima scadenza elettorale la corsa in solitaria. Sarà da capire il grado effettivo di gradimento della base per la scelta di non sostenere il governo Monti - certi sondaggi sembrerebbero dare indicazioni diverse da quelle ufficialmente divulgate - e quanto sia stata metabolizzata la lunga - e non proprio gradita soprattutto nell’ultimo anno - alleanza con Berlusconi. Ci sono poi le alleanze. Il Pdl, “scaricato” dalla Lega, corteggia l’Udc, del resto in Veneto sempre disponibile interlocutore, per sondare nuove unioni. Ma il Pd, che proprio nelle recenti elezioni a Chioggia era riuscito ad affermarsi sostenendo un candidato sindaco dell’Udc e dimostrando vincente la svolta moderata verso il centro, non vuole rimanere spettatore. Insomma in questo clima di fair play prevale il confronto e il dialogo, più sobrio ed elegante dello scontro frontale. Certo è che il prossimo 6 maggio la politica ritorna protagonista sulla scena. Sarà sufficiente e credibile per partiti e candidati proporsi in nuove combinazioni per rassicurare gli elettori che tutto è cambiato dopo Monti? Ornella Jovane

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Padova Ovest RUBANO Aperture domenicali tra favorevoli e contrari pag. 8

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Entro l’anno nuovi alloggi convenzionati

LIMENA

pag.

Torna in funzione l’autovelox di via Ceresara pag.

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Recentemenete si è costituita Network CasaClima Padova-Rovigo, un’associazione senza scopo di lucro che raggruppa professionisti, aziende, artigiani ed Enti sensibili al risparmio energetico e del costruire sostenibile, diffondendo la conoscenza del “Progetto Casa Clima” secondo le indicazioni dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Tra gli obbiettivi dell’associazione l’informazione ed alla sensibilizzazione del privato, degli operatori dell’edilizia e delle pubbliche amministrazioni ai principi dell’uso efficiente dell’energia e l’utilizzo delle energie rinnovabili. A tal proposito, in sinergia con il Lions Club di Conselve il prossimo giugno verrà organizzato nel Conselvano un appuntamento dal titolo “Vivere sostenibile tra generazioni”.

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L’Amministrazione comunale di Cadoneghe ha attivato la formazione di una graduatoria per il reinserimento di anziani-pensionati in attività socialmente utili per il biennio 2012-2014. POLITICA COMMERCIO Per partecipare a queste attività gli interessati devono essere in pensione Onorevoli L’invasione e non prestare attività lavorativa produttivi, in testa dei grandi centri retribuita, avere un’età compresa tra Bitonci e Saia commerciali i 55 e i 75 anni, essere fisicamente pag. 16 idonei allo svolgimento dell’attività ed In pole position oltre a Veneto City, il progetto ECONOMIA essere residenti a Cadoneghe. Per ogni Ikea di Casale sul Sile, le espansioni attività socialmente utile verrà corrispodei centri commerciali di Boara Pisani Salviamo sto al pensionato un riconoscimento e di Monselice e i nuovi centro commerciali il distretto economico di 10Preoccupazione euro all’ora, al lordo di Limena e Due Carrare. fra politici delle e amministratori del fotovoltaicodi Alessandro Abbadir ritenute fiscalilocali di legge. Gli anziani-pensionati interessati consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà quale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. in tutta Italia17 e nel Veneto sono state pressoché un disa- 2010. In tavola sono pagg. stati portati soprattutto prodotti22-23 made facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona Contro le condotte disinvolte delle grandi catene compag. nella graduatoria per stro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più da tempo e attira clienti da all’inserimento Croazia Slovenia e Austria merciali si sono schierati anche il presidente del consiglio sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodome- è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anin atto dal 2008, non interessa. L’ente capita- stici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da che dalla consigliere regionale del Pd Simonetta Rubinato. PERSONAGGIO lanatorecessione REGIONE il conferimento degli incarichi hanno dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia Contrari a logiche di concentrazione in grandi aree anche sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le auto-a venerdì i sindacati, Cgil in 10 testa. Sconcertati anche diversi comuni tempo fino febbraio City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Ve- rizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. diamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri per il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. Franceschetti Treviso Bilancio, per consegnare la domanda insieme Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture che potrebbe autorizzare. commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per “Quartieri difficili come il nostro, cioè quello di Marghera Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il scopre all’attestato infoBrunorivolgersi al MunicipalitàPer di Marghera Polesel - dalla vicinanza mondo della politica sono in subbuglio. Sipoche perdono tanti metri quadri,conferme, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una po- Isee. posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea sizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli negozi mantengono viva una rete sociale fatta intanto i dati sui consumi natalizi. Pertanti l’Osservatorio di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di inve- di insediamenti commerciali èComune la senatrice del Pd di FrancaCadoneghe. l’acqua calda Ecco tagli nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di stire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per di- di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che a pochi metri dal casello autostradale . Lapag. palla è in mano fendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire commerciale, è spersonalizzante. Ora mettono prezzi ripag. 20 24 indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri bassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli

Provincia

Regione

IL VENETO

in PRIMO PIANO L’invasione dei grandi centri commerciali

I

A

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

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media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3

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Vivere sostenibile

Venezia Padova Rovigo Treviso

perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma

il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso

di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la

APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-

gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle

negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”.

aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 gennaio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese SICUREZZA Da ottobre i comuni che si affacciano sulla strada di collegamento tra Padova e Vicenza sono stati bersagliati da una serie di colpi messi a segno sia nelle abitazioni che nei negozi e nelle aziende. L’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine sembra ora contenere il fenomeno

Regionale 11, l

di Barbara Turetta

Una via di fuga è rappresentata dal casello autostradale di Grisignano

Sei, sette incursioni al colpo, fra quelli tentati e quelli andati a buon fine

I

quartieri residenziali, le aree artigianali e le attività commerciali sorti lungo la Regionale 11, strada che collega Padova a Vicenza, sono stati facili obiettivi per i ladri. Una larga striscia di asfalto che collega due province e che in pochi chilometri tocca i Comuni di Mestrino, Veggiano, Rubano, e Selvazzano. Una grossa arteria che dalla metà di ottobre si è dimostrata essere la via di fuga scelta da bande di malviventi che hanno saccheggiato abitazioni, aziende e negozi. Via di fuga garantita anche dal vicino casello autostradale di Grisignano di Zocco (Vicenza), raggiungibile in pochi minuti da Mestrino. Ma se i Comuni di Veggiano e Selvazzano si affacciano sulla Regionale 11 solo con le loro estremità, il primo con la sua zona artigianale e due grosse attività commerciali, e il secondo con un lembo della popolosa frazione di Caselle, per Mestrino e Rubano la situazione è diversa. I due Comuni vengono tagliati a metà dalla Regionale che passa proprio nei centri abitati. Ed è in questi territori che dalla metà di ottobre si sono verificate delle ondate di furti che hanno allarmato cittadini e commercianti. Sei, sette incursioni al colpo, fra quelli tentati

ASSESSORE BARICHELLO

“A Limena scampato pericolo”

“G

uardando la media dei furti avvenuti nella cintura urbana negli ultimi 6 mesi, possiamo dire che Limena è stata graziata dal passaggio dei predoni – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza della Lega di Limena Jody Barichello - una magra consolazione però. I furti e i danneggiamenti avvenuti in questi giorni sono riconducibili a dei ladri probabilmente improvvisati che, in più di qualche occasione, sono stati spaventati dai cani o messi in fuga da solerti cittadini. Sono al vaglio delle forze dell’ordine anche i filmati dell’impianto di videosorveglianza, che dati alla mano, è servito molto come deterrente”. Barichello spiega che le incursioni sono state commesse nella fascia serale, poco dopo il tramonto, quando la gente rientra a casa. Ed è in queste fasce orarie che sono stati previsti dai carabinieri dei turni di pattugliamento a piedi, e da parte della polizia locale di Limena dei controlli in auto. “La vicinanza alla città di Padova sicuramente non ci è di aiuto – continua Barichello - la politica di accoglienza indiscriminata del sindaco Flavio Zanonato ha fatto sì che si siano riempite le case popolari di sbandati radicando ancora di più il problema senza cercare di uscirne. Quando la Lega Nord propose di istituire le ronde per monitorare più capillarmente il territorio il sindaco di Padova contestò l’iniziativa con la solita spocchia demagogica che solo quelli che non sanno bene come va la realtà conoscono”. Ba.Tu.

e quelli andati a buon fine, dove sono state le abitazioni i primi obiettivi dei ladri, che nelle diverse occasioni hanno “preferito” agire nelle ore del tardo pomeriggio e della sera. Furti che hanno tenuto impegnate le forze dell’ordine che hanno intensificato i servizi di controllo, riuscendo a frenare la crescente azione di microcriminalità. Un picco di azioni criminose che ha avuto il suo massimo fra i mesi di ottobre e dicembre, e che poi è diminuito mostrando solo qualche episodio isolato nel mese di gennaio. Nulla a che vedere con i raid che hanno segnato l’area soprattutto nel mese di novembre. Le lunghe notti dei “predoni” si sono susseguite in quest’area della provincia di Padova, minando il senso di sicurezza dei cittadini. Furti e tentati furti che hanno colpito case e negozi, e che sono stati accompagnati da rapine e assalti che hanno lasciato il segno. Ad agire molto probabilmente bande diverse di malviventi che si sono alternate in questo triangolo di territorio. Ma le ondate di furti che per più di due mesi hanno segnato l’area si sono anche spostate di qualche chilometro. Questo

è avvenuto verso la metà di gennaio. Non “abbandonando” uno dei territori dell’asse lungo la Regionale 11, ossia Mestrino, hanno toccato anche i comuni di Villafranca Padovana e Limena. Ma dopo il picco, il numero dei reati è rientrato nei limiti che possono essere definiti fisiologici, come ha precisato in un incontro pubblico sulla sicurezza che si è tenuto a Rubano a metà gennaio il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Padova Angelo Maria Pisciotta. La presenza delle forze dell’ordine sul territorio ha dato ottimi riscontri, portando anche ad arrestare autori di una spaccata a Pontevigodarzere, e i ladri di gasolio a Mestrino. Ma la collaborazione dei cittadini è fondamentale in questi casi. Segnalare subito al 112 tutto ciò che è sospetto, controllando le case dei vicini e chi passa per la strada, è uno dei comportamenti fondamentali per contribuire attivamente a combattere la microcriminalità. Fra i comportamenti corretti da tenere, e suggeriti dai carabinieri, anche quello di chiudere la porta d’ingresso delle abitazioni a chiave e non lasciare mai le finestre socchiuse.

Sarà il prossimo p

Einstein?

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!


Argomento del mese 5 La reazione dei Sindaci

Da sinistra: Ottorino Gottardo, Anna Lazzarin e Marco Valerio Pedron

la via dei furti

Intensificare la sorveglianza

Ladri organizzati, determinati e pronti a tutto

Colpo riuscito anche all’oreficeria Cizeta di Barbara Turetta

A

segnare questa porzione di territorio della provincia di Padova non sono stati solo i furti e tentati i furti nelle abitazioni e nei negozi, ma anche gli assalti mirati ad attività messi in atto da gruppi di malviventi ben organizzati. A lasciare il segno l’assalto del commando armato al laboratorio di oreficeria Cizeta srl di Rubano. Un escavatore usato come ariete per abbattere il cancello di recinzione e farsi largo nel piazzale del laboratorio. La pala del mezzo ha spinto contro il vetro antisfondamento di una delle finestre dell’area dedicata alla lavorazione dell’oro e alla creazione dei gioielli. Cinque i banditi armati di fucili a pompa che hanno fatto irruzione nel laboratorio e rubato numerosi pezzi già ultimati. Vestiti di nero, guanti infilati alle mani e incappucciati, la tenuta da assalto. In pochi minuti nelle borse che i banditi avevano con sé sono finiti anelli, collane, bracciali, e gioielli lavorati con pietre preziose. Un bottino di diverse migliaia di euro. A fine novembre a Mestrino i ladri sono riusciti a mettere a segno il furto di una cassaforte incassata nel muro della camera da letto di un’abitazione. Con martello e scalpello hanno rotto tutto il muro attorno alla cassaforte, fuggendo con il forziere e il suo bottino in gioielli. Circa 60mila euro fra anelli, un solitario, bracciali e parure in oro firmate da importanti griffe dell’oreficeria. Il furto è stato messo in atto verso le 19, poco prima che rincasasse la proprietaria. A Selvazzano, invece, è stato un cliente del supermercato Sisa di Tencarola a mettere in fuga il ladro. Afferrato il manico di una scopa ha colpito il malvivente al braccio. Il bandito che impugnava un punteruolo con il quale minacciava il cassiere ha abbandonato l’obiettivo e assieme al complice si è dato alla fuga.

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Telecamere per l’individuazione dei sospetti U

nire le forze per avere un sistema di videosorveglianza che permetta la lettura delle targhe, restituendo in tempo reale il “profilo” dei veicoli sospetti. E’ su questo che i sindaci dei territori colpiti nei mesi scorsi dall’ondata di furti si sono trovati d’accordo, pensando che uno strumento simile possa essere molto utile. Potenziata la presenza dei carabinieri lungo l’asse della Regionale 11, con attenzione ai Comuni di Mestrino, Rubano, Veggiano, Selvazzano, è stato uno degli interventi messi in campo dalle forze dell’ordine. Ma nell’incontro che si è tenuto in Prefettura sulla sicurezza dell’area ovest della cintura, proprio in seguito alle ondate di furti, si è anche parlato di intensificare la videosorveglianza con particolare attenzione al nuovo sistema utilizzato nelle grandi città. Incontro dove i sindaci Marco Valerio Pedron, Ottorino Gottardo, Anna Lazzarin e Massimo Ramina, hanno potuto fare il punto della situazione con il prefetto Mario Ennio Sodano, il questore Vincenzo Montemagno, il colonnello Renato Chicholi comandante provinciale dell’Arma, il comandante della Guardia di Finanza Ivano Maccani e il comandante dei vigili del Consorzio di Padova Ovest Enrico Maran. La presenza delle L’intensificazione della presenza dei cara- forze dell’ordine binieri ha permesso di frenare le azioni ha permesso criminose, ma per i sindaci uno dei pro- di frenare le blemi di quest’area rimane la Regionale attività criminose 11 e il casello autostradale di Grisignano (Vicenza). Una facile via d’entrata e d’uscita per i criminali. “Si è parlato della possibilità di intensificare la sorveglianza con telecamere - ha detto Pedron sindaco di Mestrino -, in particolare con il sistema di lettura della targhe per avere in tempo reale informazioni su chi transita lungo la Regionale. Io intanto mi sto muovendo con Confindustria per cercare di potenziare la sorveglianza della zona artigianale”. “Si è ragionato sulla possibilità di controllare la Regionale – ha detto Gottardo sindaco di Rubano –, ci siamo dati del tempo per informarci sulle possibilità e i finanziamenti”. “La Regionale è un punto critico – ha detto il sindaco di Veggiano Anna Lazzarin - e un maggior controllo sarebbe importante”. Anche fra le associazioni del settore commerciale si sta cercando di trovare il modo per integrare i sistemi di videosorveglianza già attivi, così da poter avere un monitoraggio costante della situazione. Su questo fronte di sta muovendo l’Ascom, nel tentativo di creare un fronte comune che possa contrastare il dilagare di episodi di microcriminalità che colpiscono in primis le attività commerciali, ma che non risparmiano neppure le abitazioni come è accaduto nei mesi “caldi” nell’area ovest della provincia. “Ci stiamo muovendo in questa direzione – ha spiegato Franco Pasqualetti vicepresidente Ascom e commerciante di Mestrino – l’obiettivo è quello di integrare i sistemi di sorveglianza che già sono in dotazione alle attività commerciali, integrandoli anche con quelli che sono in dotazione del Consorzio di Padova Ovest. Ciò che si è verificato nell’area ovest sono fenomeni in movimento. Noi stiamo cercando di unire le Ba.Tu. forze per affrontare il momento”.


6 Rubano Emergenze abitative Il Sindaco ha rivolto un appello ai cittadini

NEWS

Cercasi una casa per gli sfrattati

Trasporti pubblici

PROBLEMI CON GLI AUTOBUS

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Dieci famiglie messe alla porta dalla crisi. Hanno perso il lavoro ed insieme la possibilità di pagare affitto o mutuo di Cristina Salvato

“S

e ci sono persone che hanno delle case sfitte, potrebbero aiutare alcune delle famiglie del nostro territorio che rischino lo sfratto”. L’appello arriva dal sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo, preoccupato per la decina di famiglie che rischia di perdere la casa a causa dello sfratto. Sono famiglie che non hanno più potuto pagare l’affitto o le rate del mutuo, perché durante l’anno o nel corso di quello pre- seguendo questi casi”. Se proprio non ci sono case disponibili, macedente hanno perso il lavoro e non sono riuscite gari ci sono posti di lavoro: se infatti queste persopiù a ricollocarsi nel mercato dell’occupazione. “Il nostro Comune purtroppo non possiede ne riuscissero a trovare una nuova occupazione, alloggi in cui ricoverare od ospitare anche solo potrebbero saldare il loro debito e ricominciare a pagare affitto o mutuo. temporaneamente questa “Anche in questo decina di famiglie, per cui è Convenzione caso, chi avesse la possiurgente trovare loro un’abi- con la Caritas bilità di offrire un lavoro, tazione – spiega il sindaco per lo Sportello contatti i nostri uffici sociaGottardo –. Pertanto, se di solidarietà li – prosegue il sindaco –. qualcuno ha delle case per il lavoro Si cercano lavori che non vuote e sfitte e volesse metterle a disposizione di queste persone, dovrebbe necessitino di specifiche competenze e specializchiamare i servizi sociali comunali, che stanno zazioni, ma che possano garantire un futuro a

questi nostri concittadini in difficoltà. Il Comune, infatti, non è in grado di offrire posti di lavoro, ma solo aiuti economici temporanei”. Ed è di questi giorni la convenzione che il Comune di Rubano ha firmato con la Caritas di Padova per aprire lo Sportello di solidarietà per il lavoro. Si tratta di un’iniziativa, promossa da Fondazione Cariparo, Diocesi, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Antonveneta, mirata a sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà perchè non hanno un lavoro. Lo Sportello accompagnerà queste persone a reinserirsi nel mondo dell’occupazione, senza limitarsi ad aiutarle economicamente.

isto che quest’estate è saltato il progetto di spostare il capolinea dell’autobus Aps numero 10 da Sarmeola fino al capoluogo, almeno che la navetta Sita che fa capolinea a Rubano raggiunga il centro di Sarmeola. Se lo augura il sindaco Ottorino Gottardo, che ha inoltrato la richiesta a Busitalia Sita Nord, nel corso di un incontro avvenuto a novembre. Con l’allungamento del servizio Sita si potrebbe arrivare a collegare tutte le frazioni del Comune di Rubano tramite i mezzi pubblici e consentire così ai residenti di raggiungere la biblioteca e le scuole anche utilizzando il pullman. Il Comune attende, quindi, la risposta. Nel frattempo però il trasporto pubblico rubanense ha visto un calo della frequenza delle corse da 10 a 14 minuti e gli utenti hanno già iniziato a disertare le corse, non più convenienti. Con la riorganizzazione del servizio, inoltre, le scuole Agazzi di Villaguattera e Marconi di Sarmeola non possono più usufruire della linea 831 del servizio di trasporto pubblico per recarsi presso gli impianti sportivi comunali di via Borromeo, dove svolgono le lezioni le attività di motoria e seguono il progetto lettura. Per questo motivo, la giunta comunale ha affidato il servizio di trasporto scolastico a Busitalia Sita Nord, pagando gli 11 mila e 400 euro necessari ad assicurare il nuovo servizio. Una spesa che si aggiunge ai 47.950 euro che il Comune paga a Busitalia Sita Nord per le agevolazioni tariffarie e ridurre, così, il costo dei biglietti e degli abbonamenti. Per avere invece la linea Aps numero 10, Rubano ha pagato nel 2011 la cifra di 107 mila euro. Cr.Sa.

CANILE OCCORRONO OFFERTE PER LE CUCCE RISCALDATE

I

l canile di Rubano cerca fondi per poter mantenere il nuovo progetto avviato prima di Natale: il riscaldamento delle cucce. A Rubano, infatti, sono ospitati i cani piuttosto vecchi, quelli che non vengono mai scelti dalle persone che si recano al canile ad adottare un cane, perché sono piuttosto grandi e dentro gli appartamenti non ci stanno oppure non sono molto carini e simpatici. E allora passano la vita dentro i recinti del canile o lì invecchiano. E anche i cani, così come gli anziani umani, con l’età sentono di più il freddo: ecco perchè Laura Dondi dell’Orologio e gli altri volontari della Lega nazionale per la difesa del cane, che gestiscono il rifugio di Rubano, hanno pensato di riscaldare le cucce. Le casette in muratura dentro ai recinti, all’interno dei quali la sera i cani vanno a dormire, vengono pertanto riscaldate con delle lampade a raggi infrarossi: da pagare c’è quindi l’installazione dell’impianto, ma soprattutto le bollette dell’energia elettrica che arriveranno nel corso dei prossimi mesi. E pertanto la Lega del cane ha bisogno di soldi, che chiunque può far arrivare all’associazione attraverso donazioni dirette, ai banchetti, acquistando il calendario con le foto dei cani ospiti, adottando a distanza uno di cani o devolvendo all’associazione il 5 per mille della dichiarazione dei redditi (le coordinate si trovano sul sito internet http://www.legadelcane-padova.it).

I soldi, però, fanno comodo anche per tutte le altre spese che ogni giorno il canile di Rubano, e gli altri due “fratelli” (il parco zoofilo di Frapiero a Cona, in provincia di Venezia, e il San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta), devono sostenere per assicurare cure e cibo ai 600 cani che vi sono ospitati. Facendo due conti, ogni animale costa 521 euro all’anno: ci sono infatti i 428 euro del personale, che si occupa di mantenere le strutture pulite e di preparare e distribuire i pasti, che costano 23 euro per ognuno dei cani. A queste spese si devono aggiungere i 70 euro del veterinario, che una volta alla settimana va a visitarli. Se si calcola che dentro il canile di Rubano sono ospitati 230 cani, mentre a Frapiero ce ne sono 100 a Presina 240, è facile capire che i soldi non bastano mai. E insieme ai cani che arrivano al canile perché chi si occupava di loro non può più tenerli (capita che il proprietario muoia e che nessuno possa prendersi cura del cane oppure che le famiglie si separino e nessuno dei coniugi possa tenere con sé l’animale di casa), ci sono anche i cani che vengono sequestrati perché maltrattati oppure quelli che arrivano da altri canili, che sono stati chiusi, oppure ancora, come un paio di animali arrivati nelle scorse settimane, anche da L’Aquila, dove il terremoto ha lasciato Cr.Sa. senza casa anche i cani.


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8 Rubano L’Intervento

Commercio Il Governo Monti ha aperto alle liberalizzazioni

Aperture domenicali tra favorevoli e contrari di Cristina Salvato

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L’iniziativa ha ottenuto scarso successo tra i commercianti. Premia la grande distribuzione ma è un vincolo per i piccoli negozi

febbraio i negozi di Rubano possono stare aperti anche la domenica, per effetto della nuova ordinanza emessa dal sindaco Ottorino Gottardo. “Non sono d’accordo con le aperture domenicali dei negozi, perche non saranno certo queste a salvare il commercio e aiutare la ripresa economica – precisa il sindaco Gottardo –, tuttavia il Tar del Veneto ha emanato una sospensiva, per la quale i nostri commercianti, il centro commerciale Le Brentelle, gli esercizi di ristorazione e gli ambulanti, potranno lavorare anche la domenica”. Aperti la domenica si o no? Questo il dilemma dell’ultimo periodo: tutto è partito con la liberalizzazione degli orari del commercio proposta dal Governo Monti, che, se va bene agli operatori della grande distribuzione, vede invece contrari i piccoli commercianti e le commesse. Le aperture domenicali se le possono concedere soltanto gli ipermercati e i centri commerciali, che possono far turnare il personale. La piccola bottega di paese, invece che magari conta su una gestione di tipo familiare, la domenica, dopo una settimana di lavoro, non ha personale per tenere le serrande sollevate anche nel ha emesso appunto per vietare dì di festa. Senza contare che La Regione le aperture domenicali che non le commesse, che magari oltre ha predisposto siano quelle straordinarie vicine che lavoratrici sono anche mogli un calendario ai saldi e alle feste comandate. E e madri, temono di non poter diverso rispetto infatti l’ultima domenica di genpiù stare con i propri familiari e al Governo naio i negozi che sono rimasti godersi una giornata di riposo aperti ad Albignasego sono stati insieme a loro. Alcune di queste commesse sono an- multati con una sanzione da mille euro. date dall’assessore provinciale al lavoro, Massimiliano Il Comune di Rubano, invece, ha fatto una scelta Barison, che è anche sindaco di Albignasego, Comune diversa, consentendo l’apertura domenicale, anche se dove ha sede il centro commerciale Ipercity: e proprio solo per febbraio. Perchè fino a tale data? Perché verso per difendere gli interressi dei lavoratori ad Albignase- fine mese dovrebbe arrivare la sentenza del Tar del go vige invece una nuova ordinanza, che il sindaco Veneto, cui si sono rivolti associazioni di commercianti

NEWS

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Più aperture significa più spese e gli esercenti non se le possono permettere

e operatori della grande distribuzione. Chi vuole aprire la domenica, come prevede il Governo, deve però scontrarsi con la Regione Veneto, che invece ritiene che si debba aprire solo in poche e straordinarie domeniche all’anno. Il tribunale amministrativo sarà chiamato quindi a dare un’indicazione. In mezzo a questa situazione in continuo divenire, i Comuni hanno preso posizioni diverse, alcuni seguendo le direttive governative, altri invece la regola regionale. “Siamo molto attenti, quindi, al dibattito che si sta svolgendo su questo tema – continua il sindaco di Rubano –, pronti a cambiare le disposizione che abbiamo emanato e ad adattarci a ciò che alla fine sarà deciso”.

La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro* segue da pag.

Credo che il modello di sviluppo che ha accompagnato il comparto negli ultimi venti anni sia da rivedere profondamente e da ripensare a partire dalla nuova Politica Comune della Pesca in corso di elaborazione a Bruxelles che deve definire regole generali ma consentire una concreta attuazione nelle situazioni specifiche dell’Area Mediterranea ma in particolare Adriatica. Temiamo però che anche questa fase di legislazione Comunitaria non ci sarà favorevole. Il governo delle regole della pesca sono di stretta competenza europea ed i margini nazionali assolutamente ridotti e subordinati alla regolamentazione Comunitaria. Le stesse Regioni agiscono all’interno di programmi strategici ed operativi che offrono pochi spazi a fantasie compositive dopo l’introduzione del Reg. Mediterraneo. Purtroppo gli incontri tra i pescatori e gli amministratori locali sono quasi sempre uno sfogatoio senza reali vie d’uscita e anche le possibili rimodulazioni di fondi di pertinenza delle Regioni espongono a percorsi incerti. Ma cosa potrebbe influire sul sistema per renderlo più duttile, meno dipendente dai costi energetici e dalla legislazione Comunitaria e da tutto il resto? Noi crediamo che una maggiore presa di responsabilità da parte di tutte le componenti del sistema pesca potrebbe orientare in modo più consapevole la strategia delle imprese per ritrovare quote di mercato, margini di guadagno all’interno della filiera del valore e remunerazione per i marittimi. Anche sotto questo aspetto però devono finire le ambiguità ed i doppi giochi: il prelievo delle catture deve essere compatibile con la capacità di riproduzione delle scorte naturali marine, messe a repentaglio da una pesca sempre più invasiva e meno attenta alla compatibilità di accesso alla risorsa. Dobbiamo modulare meglio la nostra capacità di cattura e di offerta sul mercato, tenendo conto della concorrenza in particolare sul mercato Adriatico di Croazia e Dalmazia. Serve uno scatto di reni, il potenziale biologico, la tradizione storica delle nostre marinerie dove spiccano Chioggia, Caorle, Pila di Scardovari, centri di eccellenza sul piano quantitativo e per Pila anche qualitativo, possono attraverso la condivisione di strategie di gruppo formulare proposte gestionali efficaci, mettendo da parte egoismi e rivalità fuori luogo. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

Piano casa

“SBAGLIATO NON CONCEDE AMPLIAMENTI NELLA ZONA INDUSTRIALE”

ell’approvazione del piano casa di Rubano non piace al consigliere di minoranza del Popolo della Libertà Michela Gottardo non aver considerato la possibilità di ampliare gli edifici esistenti nella zona industriale. “Non ho condiviso quella che è l’applicazione e le direttive che sono contenute nella delibera – spiega il consigliere del PdL -, non le ho condivise perché manca un presupposto fondamentale. L’amministrazione, con questa delibera, torna sull’errore di non considerare la possibilità di ampliamento degli edifici che sono attualmente

esistenti nell’area destinata alla zona industriale, e quindi edifici di carattere produttivo e commerciale”. Il consigliere Gottardo ricorda che la normativa regionale dà la possibilità di ampliamento alle attività produttive. Fra le novità del piano casa approvato da Rubano c’è la possibilità di potenziare gli ampliamenti previsti dal Piano di un ulteriore 15% quando è in atto un intervento di riqualificazione che porti la prestazione energetica dell’immobile alla classe B, o di un ulteriore 10% se si utilizzano fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3Kw. E’

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previsto inoltre il recupero dei sottotetti esistenti al 31 maggio 2011, mente per gli edifici esistenti al 31 dicembre 1989 è possibile una parziale o totale demolizione con incrementi del volume edificabile pari al 40%, purché l’intera parte demolita sia ricostruita secondo i criteri di razionalizzazione del risparmio energetico. Per gli immobili destinati a prima abitazione è prevista una riduzione del contributo di costruzione del 60% e l’esenzione è totale se nell’intervento di ampliamento è contemplato l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Ba.Tu. Michela Gottardo

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Limena 9 Crisi e residenza Misure per contenere le difficoltà economiche

Entro l’anno alloggi convenzionati Emergenza abitativa per una trentina di famiglie. Il Comune cerca un accordo con l’Ira per due lotti con una capacità edificatoria di 5.826 metri cubi di Barbara Turetta

Focus

Per gli interventi assistenziali, stanziati nel 2011 50 mila euro il pagamento di utenze domestiche, spese alimentari, spese scolastiche, spese mediche, assicurazione o bollo auto, supporto al pagamento delle badanti, e funerali. Risorse che il Comune stanzia e che vanno a sommarsi ad altre tipologie di interventi che il Comune eroga.

Difficoltà economiche a cui l’amministrazione cerca di dare una risposta immediata. Ma il Comune di Limena sta anche pensando di mettere in campo un’iniziativa che possa dare risposte all’emergenza abitativa vissuta da una trentina di famiglie. Entro l’anno il Comune potrebbe realizzare degli alloggi ad edilizia convenzionata (Peep). Una possibilità che l’amministrazione comunale di Limena sta studiando lavorando direttamente nei Piani Urbanistici Attuativi (Pua) di iniziativa pubblica, che contengono già queste destinazioni urbanistiche.

POLITICHE PER LA CASA, ALLOGGI RIAB, CORSIA PREFERENZIALE PER I LIMENESI

A

nche l’accesso agli alloggi dell’edificio sociale Riab di Limena punta ad agevolare chi nel Comune vive da anni. Come era già avvenuto per l’assegnazione degli alloggi Ater, anche le modifiche per l’accesso agli alloggi sociali Riab hanno voluto seguire la strada della “residenzialità”. Primo cri-

La normativa vigente non consente infatti al Comune di deliberare variazioni al Piano Regolatore Generale (Prg) per l’individuazione di aree Peep. Da qui l’iniziativa del Comune di accordarsi con l’Ira, l’ente pubblico proprietario di un terreno in via Sabbadin a Taggì di Sotto nel quale è previsto un Pua. All’interno del piano ci sono due lotti con una superficie complessiva di 2.392 metri quadri e con una capacità edificatoria di 5.826 metri cubi che il Comune può destinare ad edilizia convenzionata. Lotti che però si trovano al centro dell’area, po-

terio per poter accedere al bando è quello di essere residenti da almeno 5 anni nel Comune, mentre il punteggio più alto, ossia 10 punti, viene assegnato a chi è residente a Limena da almeno 15 anni. Altro criterio introdotto per la definizione del bando è quello del lavoro. L’impiego deve essere stabile da almeno 5 anni per i dipendenti e da due anni per i lavoratori autonomi. L’iniziativa è già stata introdotta nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi Ater, e nei primi 20 posti della graduatoria il

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75% degli aventi diritto alloggio è composto da limenesi. Fra le novità apportate al regolamento per avere accesso agli alloggi Riab anche la nuova assegnazione di due appartamenti ritornati nella disponibilità del Comune. Assegnazione che avverrà dopo che l’associazione Down Dadi si sarà trasferita in un’altro stabile di proprietà del comune. Le categorie che andranno ad occupare questi alloggi sono i pensionati e le emergenze abitative. Ba.Tu.

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sizione che difficilmente li rende realizzabili in modo indipendente dall’avvio del Pua. Da qui la decisione dell’amministrazione di proporre alla proprietà di spostare i lotti Peep fronte strada, in modo che l’intervento di edilizia convenzionata possa essere avviato indipendentemente dalle scelte che farà l’Ira. Ciò permetterà di rispondere alle esigenze di molte famiglie limenesi che con la costruzione di edifici, tramite cooperativa, avranno la possibilità di abbattere i costi di costruzione.

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e difficoltà economiche degli ultimi mesi hanno segnato diverse famiglie limenesi. Nell’anno che si è appena chiuso sono stati 41 i nuclei familiari assistiti dall’amministrazione comunale, di queste 24 sono famiglie italiane e 17 le straniere. Per gli “interventi assistenziali di base” l’amministrazione comunale ha stanziato nel 2011 50 mila euro. E per l’aiuto alle famiglie bisognose, su segnalazione dei servizi sociali del comune sono stati erogati contributi pari a 38mila euro. Contributi che vengono utilizzati per

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10 Limena Viabilità Pugno duro con chi non rispetta le regole della strada

L’autovelox è tornato in funzione

In via Ceresara il dispositivo che rileva gli eccessi velocità era stato sabotato spruzzando vernice sulle finestrelle della macchina fotografica

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IN BREVE Amministrazione

TONAZZO SI DECURTA LO STIPENDIO

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n tempo di crisi, con tante famiglie che bussano alla porta del municipio perché in difficoltà e col bilancio comunale sempre più ristretto, l’assessore ai servizi sociali di Limena, Stefano Tonazzo, ha deciso di ridursi lo stipendio. Con una lettera inviata alla sua amministrazione, ha chiesto ufficialmente di ottenere 100 euro netti in meno nella sua re- Stefano Tonazzo tribuzione da assessore. Dall’inizio dell’anno, pertanto, non percepirà 430 euro nella busta paga, ma 330. Essendo lavoratore dipendente, la sua indennità è comunque metà rispetto agli assessori liberi professionisti, anche se il Comune deve pagare alla sua ditta le giornate in cui non è al lavoro, ma in municipio. “Stiamo chiudendo i conti del bilancio e i tagli saranno pesanti anche nel nostro Comune – spiega l’assessore Tonazzo, che segue i servizi sociali, l’istruzione, l’urbanistica e l’edilizia scolastica –. Ritengo quindi utile ed indispensabile contribuire, per quanto possibile, a ridurre alcune voci di spesa per favorire i servizi rivolti ai nostri cittadini”. Con i soldi risparmiati dall’indennità di Tonazzo, sarà aumentato il capitolo del bilancio da cui vengono attinti i contributi per il Piano di Offerta Formativa da dare all’Istituto comprensivo. “Il mio non vuole essere un gesto populista o di facciata – continua Tonazzo –, ma vorrei dare l’esempio e dimostrare che chi fa politica può fare qualcosa di concreto e contribuire a ridurre le spese legate alle indennità degli amministratori”. Fin dall’inizio del suo mandato, nell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Costa gli assessori si erano comunque già ridotti lo stipendio del 10 per cento rispetto a quanto previsto dalla legge. Cr.Sa.

L’assessore ai Lavori pubblici Marco Selmin è l’autovelox imbrattato di nero E sono diventati più sicuri anche i passaggi pedonali luminosi in via del Santo: i pannelli sono stati stampati con materiale catarifrangente, così, anche in caso di black out, saranno illuminati dai fari delle auto e quindi visibili.

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14 MILA EURO IN PIÙ ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO

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di Cristina Salvato eve dare proprio fastidio agli automobilisti l’au- di carreggiata che limitassero la velocità degli autotovelox installato alla fine della rampa di risalita mobilisti in transito. Ottenuto il parere positivo dalla dal sottopasso di via Ceresara, all’uscita delle Provincia, ne arriverà uno anche in via Buccia, la strada tangenziale di Limena. Dopo pochi giorni dal suo posi- che, dall’uscita della tangenziale, porta a Tremignon di zionamento, qualcuno ha pensato di renderlo inoffen- Piazzola sul Brenta. Sempre in tema di sicurezza stradale, al semaforo sivo spruzzando della vernice spray nera sulle finestre da cui la macchina fotografica rileva e immortala chi gli tra via Roma e via Manetti il sistema Vista Red si arpassa davanti superando i 50 chilometri orari previsti ricchisce di una nuova telecamera, che fotograferà chi in quel tratto di strada. Il Comune ha dovuto ripulirlo passa col rosso andando verso Piazzola. “Visto che le telecamere non sono riuscite ad eliper rimetterlo in funzione. “Si tratta di una delle sei colonnine per autove- minare del tutto la cattiva abitudine a passare col roslox che abbiamo installato nelle strade più trafficate so, abbiamo deciso di installare la nuova telecamera – illustra l’assessore ai lavori pubblici, Marco Selmin – precisa l’assessore alla sicurezza, Jody Barichello –. –. Proprio per venire incontro alle esigenze dei resi- Le infrazioni accertate sono ormai quasi 700 e abbiadenti, preoccupati per l’alta velocità con la quale gli mo notato come ci siano automobilisti che passano col automobilisti passano davanti alle loro case, abbiamo rosso persino due volte al giorno, all’andata e anche al ritorno. Non si tratta certo di una abbassato i limiti di velocità in aldistrazione, ma di una pessima cune strade e abbiamo installato Il semaforo abitudine ormai consolidata”. Il le postazioni in cui inserire gli au- tra via Roma semaforo, poi, ha ottenuto parere tovelox. Non si tratta certo di un e via Manetti favorevole dalla Provincia e da Vetentativo di fare cassa con le mul- rimarrà sempre te agli automobilisti indisciplinati, acceso neto Strade per rimanere acceso anche di notte. Prima invece si ma di mettere in sicurezza strade ad alta percorrenza ma anche intensamente abitate”. spegneva alle 23 per riaccendersi al mattino, per cui la Le colonnine degli autovelox sono state già po- notte non c’era nulla che rallentasse le auto lungo la sizionate in via Ceresara, in via Braghetta, in via Valsugana, dove potevano raggiungere velocità elevaSabbadin e in via del Medico, strada nella quale i re- tissime trattandosi di un lungo rettilineo. Col semaforo sidenti hanno preferito l’installazione di un autovelox in funzione 24 ore al giorno, pertanto, sarà possibile invece di passaggi pedonali rialzati o di restringimenti venire multati se si passa col rosso anche di notte.

IN BREVE

nche se il Comune farà fatica quest’anno a far quadrare i conti, saranno mantenuti alti i contributi a favore delle famiglie in difficoltà e delle scuole. All’Istituto comprensivo sono stati elargiti, infatti, 40 mila euro, 14 mila euro in più rispetto agli anni passati. “Contribuivamo alle spese scolastiche con una spesa di 26 mila euro – spiega l’assessore all’istruzione Stefano Tonazzo –, che venivano utilizzati per sostenere i progetti educativi (15 mila euro), l’assistenza informatica (3 mila), l’acquisto di materiale (7500). Quest’anno però, l’Istituto comprensivo ci ha chiesto di aumentare il contributo, perchè le emergenze educative sono aumentate, ma non altrettanto le risorse economiche”. Gli ulteriori fondi messi a disposizione dal Comune saranno utilizzati dall’Istituto comprensivo per il sostegno ad alunni con patologie (5 mila euro), per gli alunni della scuola media che presentano delle difficoltà (altri 4800 euro), per un progetto sull’affettività nella seconda elementare (670 euro), mentre 3 mila euro serviranno ad organizzare alcune uscite didattiche. Maggiori risorse economiche sono state messe a disposizione anche degli alunni che frequentano le scuole di Villafranca. “Sono sorti negli ultimi anni nuovi quartieri a Taggì di Sopra e di Sotto, più vicini al centro di Villafranca, in realtà, che a Limena – spiega Tonazzo –. E infatti sono una sessantina i nostri ragazzi che frequentano le elementari e le medie a Villafranca. Per contribuire quindi alle spese di gestione delle scuole e alla loro manutenzione, abbiamo Cr.Sa. trasferito a questo Comune 20 mila euro”.

Ecologia

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li atleti di Limena potranno cambiarsi più confortevolmente grazie al rinnovo degli spogliatoi degli impianti sportivi. La palestra comunale Monsignor Romero, ad esempio, ha gli spogliatoi completamente rimessi a nuovo. Ma arriveranno a breve anche quelli adiacenti al campo dal calcio in via San Francesco. La palestra può contare quindi su spogliatoi tutti ristrutturati e colorati, per le due squadre e per gli arbitri, oltre ai nuovi bagni per il pubblico, che prima non c’erano. Il pubblico, infatti, era costretto ad utilizzare i servizi igienici dentro gli spogliatoi degli atleti, col costante pericolo dell’ingresso di qualche malintenzionato che si intrufolasse a rubare. La palestrina in fondo al corridoio è stata trasformata in una palestra dei pesi ad uso delle società sportive, mentre la reception all’ingresso è diventata un piccolo ma utile magazzino. “Ad agosto avevamo preventivato di spendere 63 mila euro – spiega Marco Selmin, l’assessore ai lavori pubblici –, ma i costi sono saliti fino a 100 mila euro, perché durante la ristrutturazione abbiamo deciso di completare i lavori e aggiungere la sistemazione del corridoio e la messa a norma dell’impianto elettrico e del riscaldamento”. I prossimi ad essere sistemati saranno gli spogliatoi del campo da calcio di via San Francesco, adesso ospitati dentro vecchi locali adiacenti alla scuola elementare Manzoni. Siccome sarebbe troppo costosi ristrutturarli, arriverà un grande container prefabbricato, ma dotato di bagni, luce e riscaldamento, con gli spogliatoi per le squadre e gli arbitri. Cr.Sa.

n tutte le case di Limena sono arrivate le borsette ecologiche e riutilizzabili per andare a fare la spesa. In tessuto non tessuto, colore verde acido, il grande stemma del Comune al centro e il logo di Etra, che a Limena si occupa della raccolta dei rifiuti: sono state consegnate a tutte le famiglie con l’ultima edizione del notiziario comunale. Le borsette avanzate saranno regalate a tutti i nuovi residenti che si stabiliranno a Limena. L’iniziativa era stata annunciata a giugno dall’assessore all’ambiente, Maurizio Martinello, che aveva accolto con largo anticipo la direttiva europea che obbliga entro un paio d’anni a contenere i rifiuti. E tra questi ci sono i quintali di sacchetti della spesa che venivano utilizzati fino a pochi mesi fa, quando hanno iniziato a sparire dai negozi e dai supermercati, sostituiti da borsette riutilizzabili o ecologiche da usare per gettarvi l’umido. Partendo dal presupposto che la plastica è altamente nociva (se abbandonata nell’ambiente rilascia diversi additivi chimici tossici e impiega un altissimo numero di anni a degradare e sparire), l’amministrazione comunale ha scelto di realizzare borse in tnt (tessuto non tessuto) da regalare ad ogni famiglia. Il Comune ha chiesto e ottenuto da Etra la possibilità di sostenere l’iniziativa: l’azienda di servizi ha deciso di pagare per intero i 4 mila euro necessari a realizzare e stampare le borsette, che ora sono arrivate in tutte le case e che potranno essere riutilizzate più volte per fare acquisti. Cr.Sa.


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12 Villafranca NEWS

Spettacoli per ragazzi

“A TEATRO CON I GENITORI E I NONNI”

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nteressante anche quest’anno il cartellone teatrale di Villafranca Padovana: quattro spettacoli fuori dagli schemi, dai luoghi e dai circuiti tradizionali del teatro e dei teatri e per avere “4 occasioni di andare a teatro con i genitori e i nonni”. La Stagione 2012 del Teatro per ragazzi ripropone l’impostazione dello scorso anno iniziando dalla titolazione della rassegna che con “Magico teatro” e il sottotitolo “a Villafranca Padovana con mamma e papà ... i nonni non pagano!”

ha voluto introdurre uno stimolo alla partecipazione della famiglia alle attività rivolte ai ragazzi. Il coinvolgimento delle varie generazioni già lo scorso anno è stato ampio con il ruolo dei nonni non unicamente surrogatorio. Riunire le famiglie, nonni compresi, a teatro, ha voluto e vuole creare ulteriori opportunità per diversi approcci tra famiglie, talvolta troppo prese dalle attività quotidiane e per trovare nuove forme di dialogo. La proposta dell’Assessorato alla Cultura coor-

dinato dall’Assessore Rebustello, per il Teatro ragazzi, è qualificante anche per la scelta delle Compagnie che si esibiranno che provengono dal circuito del teatro professionale e portano quindi un’alta capacità di rapportarsi con il pubblico. La rassegna iniziata il 22 gennaio con “I tre porcellini” della Compagnia Aprisogni di Treviso è continuata il 5 febbraio con “L’isola del tesoro” di Barabao Teatro di Piove di Sacco, e proporrà il 26 febbraio “Le Sommellier” di Freakclown di Mila-

no e l’11 marzo “Allegria – Pinocchio” di Teatro Blu di Cadegliano. Tutti gli spettacoli si terrano alle ore 16,00 presso la Sala polivalente di Villafranca PadoUg.Co. vana in Piazza Marconi, 4.

Territorio Un sospiro di sollievo per i difensori dell’area verde

Il Tavello risparmiato dal Gra La commissione ministeriale ha dato responso negativo. Amministrazione: “Merito nostro”. Ottavo miglio: “E’ un risultato della collettività”

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l Tavello è salvo. Il Gra (Grande raccordo anulare) non passerà più sull’area verde nel territorio di Limena. La commissione ministeriale per la Valutazione di impatto ambientale del Gra sul territorio padovano, ha dato responso negativo, ritenendo più opportuno che il nastro d’asfalto non devasti la zona golenale che i residenti ritengono di pregio naturalistico. Insomma, per una volta, lo strapotere del catrame ha fatto marcia indietro rispetto al verde del

La cementificazione nella nostra regione ha ben meritato l’appellativo di “selvaggia” territorio veneto, verde tra l’altro confinato in aree sempre più ristette proprio per effetto di una cementificazione che nella nostra regione ha ben meritato l’appellativo di “selvaggia”.

L’area del Tavello, tra Limena e Vigodarzere

Con una discreta filosofia urbanistica si può riflettere se ciò che per troppo tempo ci è stato spacciato come razionale sviluppo abbia alla fine portato invece ad un caos infrastrutturale al quale ora è difficile porre rimedio. Infatti, se per il Tavello e suoi difensori è forse arrivato il tempo di tirare un sospiro di sollievo, per tutti quelli che nel miglioramento della viabilità confidano per ragionevoli aspettative legate ai tempi di spostamento

sul territorio, la battaglia è ancora tutta da cominciare. Si vedrà…non appena i tecnici riprenderanno in mano il “teodolite” per tracciare nuove traiettorie al raccordo padovano. Comunque sia, per il comune di Limena, la delibera della commissione ministeriale è stata salutata con esultanza soprattutto dall’Amministrazione che per l’occasione ha fatto stampare volantini nei quali rivendicava a se il buon risultato ottenuto.

Gesto che invece ha indispettito i membri dell’associazione “Ottavo Miglio”, impegnati pure loro dalla prima ora per impedire che il Gra invadesse il Tavello e organizzatori della grande festa “Tavello è”, convinti invece che il risultato andasse condiviso con tutta la comunità. Sulla locandina dell’amministrazione, contrariamente, in bella mostra c’erano i simboli di Pdl, Udc e Lega.

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Approfondimento 13 Il caso La V comissione sta prendendo in esame la riorganizzazione degli ospedali

Lo chiamano efficientamento ma sono tagli Nel Piano socio-sanitario previsto un riordino delle specializzazioni. Gli Hub saranno 5 e gli spoke 25. Oggi le strutture pubbliche sono 56, dunque che accadrà? di Mauro Gambin

“IL DOCUMENTO È DA RISCRIVERE”

Claudio Sinigaglia e Andrea Causin

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rançois de La Rochefoucauld verso la metà del XVII se- te le contraddizioni, ma l’argomento è tosto anche perché colo diceva: “Bisogna regolarsi con la fortuna come con sono arrivati al pettine problemi trascurati da 15 anni. Per il la salute: goderne quando è buona, pazientare quando momento nessuno si è sbilanciato ma a quanto pare la riforè cattiva e non ricorrere a estremi rimedi neanche in caso di ma dovrebbe muoversi verso un totale riordino delle struttuestremo bisogno”. Alla fortuna, diceva, bisogna approcciar- re, prevedendo concentrazioni e declassamenti. Nei grandi si come nei confronti della salute … chissà cosa avrebbe ospedali dovrebbero concentrarsi i reparti altamente speciadetto se avesse conosciuto la Sanità veneta, forse anche lizzati, nel territorio, invece, rimarranno le strutture per le lui avrebbe autorizzato una cura da cavallo. Infatti, agli urgenze. “Hub” saranno gli ospedali super attrezzati, uno estremi rimedi è arrivata la Giunta Zaia nel presentare alla per milione di abitanti, e “Spoke” gli ospedali del territorio, V commissione consigliare la bozza del Piano socio-sanitario uno ogni 200 mila abitanti. Se le cose stessero in questo riferito al biennio 2012-14. Per andare avanti e coprire, con modo, in Veneto gli Hub sarebbero 5 e gli spoke 25 ma oggi le scarse risorse che arrivano dallo stato, il miliardo di euro le strutture pubbliche sono 56, dunque che accadrà? Verranche il sistema sanitario regionale ha accumulato negli ultimi no chiusi metà degli ospedali? E inoltre due delle 7 provincie venete resteranno senza Hub? Se lo anni, serve una rivoluzione o meglio una riforma profonda che qualcuno, Non si sa ancora è chiesto anche il consigliere dell’Idv e medico padovano Antonio Pipitone. per mitigarne la portata e la necessaria se il riordino “Cosa si nasconde dietro questo disedrasticità, ha definito efficientamento toccherà anche gno? La volontà della Lega di tagliare o genericamente riorganizzazione ma le strutture gli ospedali e ridurre il numero delle nella sostanza l’operazione si traduce private Ulss? Questa ipotesi interessa solo le in tagli, profondissimi tagli che si auspica mondino anche gli sprechi che hanno ridotto in fin di strutture pubbliche o anche quelle private convenzionate? vita la Sanità pubblica. Sui vari indirizzi da perseguire ancora Infatti se alle strutture pubbliche venissero aggiunte anche manca chiarezza, tra Giunta e Comissione non sono manca- le private accreditate e i centri di sperimentazione, il numero

Pd e Verso nord

Al vaglio dei consiglieri regionali la possibilità di concentrare i reparti specializzati nelle grandi strutture salirebbe a 86”. Una risposta in tal senso non è ancora arrivata ma dalle parole del presidente della V Commissione, Leonardo Padrin, è possibile evincere che la stella polare che verrà seguita per perfezionare il Piano sarà quella degli accorpamenti delle specializzazioni salvaguardando i luoghi di massima affidabilità dove prestare gli interventi che possono salvare le vite dei pazienti, potenziando quindi le reti di emergenza. “Il piano sociosanitario regionale – ha concluso Padrin - è fatto per migliorare il servizio ai cittadini e mi sembra che il più importante tra questi sia quello legato alle emergenze che deve rimanere sul territorio. Per gli interventi di una certa difficoltà, invece, tutti sono disposti a spostarsi e fare qualche chilometro, purché siano strutture di qualità”.

l piano sociosanitario è un documento da riscrivere”. Lo sostiene il vicepresidente della V comissione, Claudio Sinigaglia, che insieme agli altri consiglieri del Pd ha fatto le pulci alla bozza presentata dalla Giunta. Il gruppo dei democratici, infatti, con alcuni emendamenti ha chiesto che siano indicati con chiarezza i destini degli ospedali, quali sono le dotazioni minime dei nosocomi di rete, quali sono i livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociale che tutti i cittadini del Veneto potranno esigere. Un altro punto fermo riguarda le nomina dei direttori generali che secondo il Pd dovrebbero essere scelti dal Presidente della Regione all’interno di un albo certificato e sulla base di una rosa di cinque nomi indicata dalla conferenza dei sindaci. Per Verso Nord invece ad occuparsi della selezione dei direttori generali dovrebbe essere un’agenzia scelta attraverso un bando, in modo che le strade di politica e sanità non debbano più incrociarsi. Ma non meno importante per Andrea Causin è la questione dei Fondo Sanitario Regionale. “Vogliamo – ha spiegato - che la quota capitarla sia definita esclusivamente in base alla distribuzione per età e sesso della popolazione e all’incidenza delle principali patologie croniche”. messaggio pubbliredazionale

MAGGIORANZA SPACCATA SUL CAMBIO DI ULS A Vigodarzere il Pd raccoglie le firme per il passaggio ma “La Brentana” si dissocia e critica

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l passaggio di Vigodarzere all’Uls 16 di Padova si trasforma in un caso politico che mina l’alleanza di centrosinistra e apre delle crepe sullo schieramento che governa il Comune. Poco più di un mese fa l’iniziativa del Partito Democratico che aveva promosso una petizione per chiedere che Vigodarzere e Vigonza lascino l’Uls 15 dell’Alta Padovana e si spostino nell’orbita dell’azienda sanitaria padovana. Le oltre quattromila firme raccolte sono state consegnate al presidente della commissione regionale Sanità Leonardo Padrin in vista della stesura del nuovo piano sanitario che prevede il ridimensionamento dell’ospedale di Camposampiero. L’iniziativa, però, non è piaciuta all’altra anima della maggioranza di centrosinista, “La Brentana”, gruppo che conta ben sei consiglieri nel parlamentino di Vigodarzere. Oltre che dissociarsi dal Pd la Brentana ha chiesto ed ottenuto la convocazione di un consiglio comunale per affrontare l’argomento nella sede istituzionale e chiarire le singole posizioni. “Fin dall’inizio abbiamo dichiarato di essere contrari all’iniziativa del Pd e alla raccolta delle firme. - hanno dichiarato i consglieri e gli assessori della Bretana Fabrizio Callegaro, Giuseppe Lobascio, Massimo Penello, Vittorio Rossi, Valerio Scotton e Demetrio Zattarin – Non siamo disposti a seguire il Pd su questa strada, che per noi è

priva di qualsiasi motivazione credibile, eccetto quelle riconducibili a logiche di partito. Non vogliamo svendere il nostro standard socio sanitario per avere come contropartita qualche poltrona nella futura Grande Padova”. Oltre al danno, proseguono i consiglieri, ci sarebbe anche la beffa perché per la Brentana il cambio di Uls porterebbe solamente disagi e minori servizi territoriali ai cittadini di Vigodarzere. A rischio, continuano, saranno “il distretto sanitario, l’assistente sociale e i servizi domiciliari per gli anziani e i portatori di handicap. Non solo: il nuovo piano sanitario regionale prevede importanti cambiamenti e un potenziamento dell’assistenza primaria, quella erogata appunto dai distretti, con maggiore assistenza domiciliare e ambulatori aperti dalle 8 alle 20”. Sulla stessa linea di pensiero anche Maurizio Nazari del Partito dei Comunisti Italiani, nonché chirurgo ortopedico all’ospedale di Camposampiero, collega di Giuseppe Lobascio, medico di base dell’Uls 15. “Il bilancio 2009 dell’Usl Alta Padovana presentava un netto utile di 4 milioni di euro. Trasferire pertanto 33 mila cittadini di Vigodarzere e Vigonza sotto l’Usl padovana significherebbe togliere all’Usl 15 circa 53 milioni di euro, per trasferirli all’Usl 16, che è in deficit di circa 30 milioni. Una scelta che non migliora nessun servizio”.

ELEZIONI

5-6-7 MARZO RINNOVO RSU

In tutti gli enti del settore pubblico verranno scelti i rappresentanti sindacali

Adriano Pozzato

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ei giorni 5-6-7 marzo sono in calendario le elezioni per il rinnovo delle Rsu, le Rappresentanze Sindacali Unitarie, in tutti gli enti del settore pubblico. Le categorie della Funzione Pubblica, della Scuola, dell’Università e della Ricerca sono chiamate a scegliere i loro rappresentanti sindacali interni nei Comuni, negli ospedali, nelle Case di Riposo, in decine di Enti regionali, previdenziali e ministeriali, nelle Agenzie fiscali, in centinaia di scuole di ogni ordine e grado, all’Università e al Cnr. Un appuntamento elettorale dunque di grande importanza, una sfida all’ultimo voto tra organizzazioni sindacali, che solo nella provincia di Padova coinvolgerà circa 400 enti o strutture. La Cisl si presenta alla tornata elettorale con grosse aspettative del resto in passato, ha sempre ottenuto la maggioranza dei seggi e dei voti confermando la sua vo-

cazione di sindacato leader nel territorio padovano. “Al centro della nostra azione sindacale – ci spiega il segretario generale della Cisl Padova, Adriano Pozzato - abbiamo sempre collocato lavoro, equità sociale e famiglia. Al centro del nostro impegno vogliamo continui ad esserci la qualità dei servizi al cittadino, la qualificazione e valorizzazione delle professionalità, la trasparenza e semplificazione nei processi di lavoro, la separazione dei ruoli tra chi si occupa della gestione e chi deve dare l’indirizzo politico e non da ultima la partecipazione di lavoratori e lavoratrici alla mission dell’ente/azienda. Lavoriamo quotidianamente in quest’ottica portando avanti le nostre idee e i nostri valori di sindacato libero da qualsiasi condizionamento di natura politica. Siamo convinti che questo periodo di piena crisi rappresenti la stagione ideale per dare il via ad un processo di grandi cambiamenti. L’intero sistema della pubblica amministrazione va rivalutato e riorganizzato, puntando sull’efficienza, sulla semplificazione e sulla produttività. Siamo chiamati tutti assieme ad una civile e pacifica “rivoluzione” del sistema pubblico. Lo chiedono i nostri giovani, i nostri anziani, le nostre famiglie, i nostri lavoratori, tutti i cittadini. Le giovani generazioni in primis, perché sono loro il futuro, e sono loro anche il nostro futuro. Poi gli anziani, perché una società dimostra il suo grado di civiltà da come li considera e li tratta. Non dimentichiamo le famiglie, che attendono servizi qualificati e di sostegno alla loro difficile opera educativa. Particolare attenzione inoltre alle imprese e ai lavoratori: la pubblica amministrazione può rappresentare il vero traino verso l’uscita dalla crisi. Noi della Cisl vogliamo liberare il sistema pubblico dai lacci di una burocrazia opprimente che lo tengono ancorato a schemi e stereotipi logori e superati”.


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LO CICLISMO

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SPORT in PRIMO PIANO DUE CARRARE FESTEGGIA LA VITTORIA DI SERGIANO

resco vincitore del tricolore, nella categoria “Primavera” tra gli amatori dell’Udace, Giovanni Sergiano è stato festeggiato e premiato nel suo comune di residenza a Due Carrare. Giovanissimo alfiere della Cartura Nalin, Sergiano messa da parte la bici da strada (7 vittorie nella passata stagione) ha Giovanni Sergiano durante inforcato quella da cross, il festeggiamento in suo onore dopo la per l’occasione ingagvittoria dell’Udace giato dal team della Blu Bike, e ha raggiunto a Selvazzano nei recenti assoluti di ciclocross, il massimo allora nazionale nella sua categoria. Accompagnato da mamma Stefania, papà Stefano e la piccola sorella Anna, il giovane atleta ha ricevuto dalle mani dell’assessore allo sport Mario Romanato e del primo cittadino Sergio Vason un ambito riconoscimento consistente in una preziosa raffigurazione del comune con dell’antico simbolo dei Carraresi, così motivato dalle due autorità: “quando un nostro concittadino veste il tricolore è per noi e per tutta la comunità motivo di vanto e grande orgoglio, con l’augurio che questo titolo sia il primo di una luminosa carriera”. “Di rimando i ringraziamenti del giovane, emozionato atleta e la dedica del tricolore: “alla mia famiglia e in particolare a papà Stefano, il mio primo allenatore”. W.L.

Basket Torneo interregionale San Silvestro, otto le squadre partecipanti

Vigonza quinta classificata

di Manuel Glauco Matetich

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l Natale in casa Basket Union Vigonza Under 15 non ha portato quest’anno, la vittoria nel nell’ottava edizione del torneo interregionale di San Silvestro che si è svolto a Vigonza. La squadra vigontina non è riuscita più di tanto a brillare in campo durante le partite di qualificazione del torneo, ottenendo alla fine il quinto posto in classifica. Otto le squadre iscritte alla coppa, e questa era la griglia completa del torneo. Girone Alfa: Pallacanestro Marostica, Concordia Basket Schio, Basket Insieme Graticolato, Raptors Mestrino. Girone Beta: Scuola Basket Ferrara, Montebelluna Basket, Basket Cittadella, BUV Basket Union Vigonza. Nel girone di qualificazione i giovani Buv si sono imposti agevolmente con il Cittadella (71-61 il risultato finale). Nella seconda partita invece c’è stato un calo di concentrazione causa di una brutta prestazione che si è concretizza con la sconfitta per 68-64 contro il Montebelluna.

I ragazzi dell’Union Vigonza under 15 Nella seconda giornata del torneo i ragazzi di Vigonza si sono presentati in campo con tutt’altro atteggiamento, ma non sono riusciti a superare l’avversario, il Ferrara, perdendo per 86-67. Nella terza giornata, cioè nella semifinale del pomeriggio contro il Mestrino, il Vigonza è sceso in campo determinato e ha condotto il match sempre in vantaggio, merito di un lavoro difensivo asfissiante e da buone medie di tiro in attacco, il risultato finale è stato di un perentorio 68-55. Coesione di squadra, voglia di sacrificarsi in difesa e di giocare

insieme in attacco hanno contraddistinto il cammino intrapreso in questo torneo da parte del Vigonza, anche se ci sono stati degli intoppi lungo il percorso del torneo, che li ha visti arrivare solo ad una quinta posizione in classifica. “Il lavoro sul lato umano, e non solo tecnico, - commenta il mister della squadra - sui giocatori, sta cominciando a dare i suoi frutti e il futuro riserverà piacevoli sorprese. In questo torneo non ce l’abbiamo fatta a classificarci tra i primi tre, ma siamo convinti che l’anno prossimo riusciremo a strappare il titolo.”

LA NOVITA’. A Vigonza il corso di avviamento per bambini

LO SPORT COME SCUOLA DI VITA LEZIONI E TANTO DIVERTIMENTO PER IMPARARE

Un’immagine del corso di avviamento allo sport a Vigonza

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o sport come scuola di vita.” Potrebbe essere questo lo slogan che ha fatto da filo conduttore all’attività di avviamento allo sport, della Polisportiva Tergola di Codiverno di Vigonza, sita nella palestra di Codiverno, per i bambini e le bambine dai 4 ai 8 anni. Questo corso iniziato in data 8 gennaio 2012 e condotto da due istruttori preparati, Michele Sorgato ed Monica Manuto, che hanno dato sfogo a tutta la loro energia e la loro pazienza, facendosi apprezzare dalle famiglie e dai ragazzi stessi, sta registrando davvero un grande riscontro positivo. Chi ha assistito alle loro lezioni – e alcuni genitori lo hanno fatto – ha potuto verificare quanto siano state formative, puntando soprattutto sul rispetto delle regole e sulla socializzazione, aspetti fondamentali per quell’età. La pratica di uno sport già in tenera età contribuisce nello sviluppo di un corretto coordinamento psi-

comotorio, offre l’oppåortunità di essere anche uno sfogo energetico, uno svago ludico, ed infine aumenta il potenziamento di abilità come la destrezza, i riflessi, la capacità di reazione e la concentrazione. Il gioco ed il divertimento sono stati la base del programma svolto, rispecchiando così i principi oratoriali – ai quali si ispira questa associazione - e lasciando lo sfrenato agonismo a distanza di sicurezza. E’ stato veramente un bene per la comunità vigontina, di avere usufruito della possibilità di far partecipare questi bambini a corsi sportivi che preparano i ragazzi ad affrontare lo sport con lo spirito giusto, e cioè quello del gioco, del divertimento e del rispetto degli altri. Questa attività sportiva rende la Polisportiva Tergola fiera ed orgogliosa del fatto che il corso abbia avuto un così grande ed inaspettato successo, infatti ha partecipato un gran numero di bambini maschi e femmine. M.G.M.


Sport 15 Ciclismo Intervista al giovane campione della Cartura Nalin dopo una serie di successi

Franzolin “angelo del fango”

BAGNOLI. Iron Dojo Team di Bezzon

IL TITOLO A CAVALIERE ARGENTO PER MOSCHIN

Marcia trionfale nel ciclocross culminata nella convocazione per uno stage con la nazionale azzurra giovanile a Treviso di Walter Lotto

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ampione Triveneto, provinciale, regionale, vincitore del giro d’Italia cross (secondo successo rosa dopo il trionfo del 2010 nella categoria esordienti) con 6 vittorie di tappa su 8, cinque vittorie di tappa nel Trofeo Triveneto, terzo assoluto agli assoluti di Bolzano, questo l’impressionate palmares di Giulio Franzolin “l’angelo del fango” allievo della Cartura Nalin al termine della stagione di ciclocross. Risultati eclatanti a conferma delle straordinarie doti del talento di Villa Del Bosco (Correzzola) che gli sono valse la convocazione nella nazionale azzurra giovanile per uno stage di due giorni svoltosi nel trevigiano. Come è ormai consuetudine ( terzo anno consecutivo per il nostro giornale) siamo andati a casa dell’atleta per sentire le sue impressioni e i progetti futuri. Giulio, come giudichi la tua stagione? “Molto buona, anche se mi resta un po’ di rammarico per gli italiani sfumati per pura sfortuna”. Cosa ti è successo? “Si correva a Bolzano, in una giornata fredda su di un percorso ghiacciato, sono scivolato e cadendo ho preso una botta alla spalla che mi ha impedito di giocare fino in fondo le mie chance, sono comunque arrivato terzo”.

Giulio Franzolin con la sua bicicletta

Le tue vittorie non sono sfuggite all’attenzione dei tecnici azzurri che ti hanno convocato per uno stage con la nazionale giovanile, come è andata? “Molto bene, due giorni interessantissimi, uno dedicato ad un percorso formativo con degli psicologi che ci hanno spiegato dettagliatamente regole e comportamenti di un atleta, l’altro dedicato ad un allenamento collegiale, un esperienza importante che potrà tornare utile in futuro”. A proposito di futuro, si vocifera nell’ambiente che nella imminente stagione su strada potresti lasciare la Cartura Nalin? “Dopo tanti anni in biancorosso non mi dispiacerebbe provare un esperienza in un altro club, sto valutando alcune opportunità, nulla è ancora deciso”. A prescindere dalla squadra con cui correrai, con quali ambizioni parti per la stagione su strada? “Ambizioni importanti, sono determinato a centrare qualche vittoria, e coltivo la voglia di un buon piazzamento nella “regina” delle corse tra gli allievi: la coppa d’oro di Borgo Valsugana”. In bocca al lupo, campioncino con l’auspicio di rinnovare la tradizione e ritrovarci tra un anno per raccontare e celebrare un’altra stagione fantastica.

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uovi allori per l’Iron Dojo team di Bagnoli di Sopra, diretto dal maestro 8° Dan, Lorenzo Bezzon, e presieduto da Cesare Andreazza. Presente con due allievi ai recenti campionati mondiali di tutte le arti marziali, organizzati dalla federazione WTKA (World Traditional Karate Association) e disputati dal 27 al 30 ottobre nel complesso di Carrara Fiere a Massa Carrara, l’Iron Dojo, attivo da anni nel conselvano, ha portato a casa un oro e un argento. Alessandro Cavaliere, già campione del mondo nel 2007, ha conquistato il titolo mondiale nella disciplina total kombat MMA (Mixed Martial Arts) categoria 84 kg seniores, mentre Gianmarco Moschin è giunto secondo nel kick-boxing 69 kg seniores. Festa grande, dunque, in casa Iron Dojo Team per i risultati ottenuti dai propri allievi in un evento di carattere internazionale, cui hanno preso parte 4000 atleti, in rappresentanza di oltre 90 nazioni, e 300 arbitri. Grande gioia per le medaglie conquistate l’ha espressa anche Lorenzo Bezzon, nella doppia veste di maestro degli atleti Alessandro Cavaliere e Gianmarco Moschin e di direttore tecnico federale per il Francesco Sturaro settore del total kombat.

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VIAGGIO IN

PROVINCIA

La classifica L’associazione Openpolis calcola le presenze e l’attività personale

PADOVA

Onorevoli “produttivi” in testa Bitonci e Saia

Una votazione alla Camera dei Deputati, i padovani tra i più assidui

Chi sono i deputati padovani più presenti ai lavori in Aula, bene anche Giaretta e Miotto

di Gloria Cesarotto

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per prima troviamo Maria Elisabetta Alberti Casellati (Pdl), ’associazione Openpolis ha assegnato, anche per il del 16,01% il tasso di assenza. Antonio De Poli (Udc) si classifica in 340° posizione per classificatasi in 271° posizione rispetto a un totale di 322 2011 appena chiuso, le pagelle a deputati e senatori. Una lunga lista di nomi nella quale, spulciando con un produttività e con il 25,73% di tasso di assenza. Massimo senatori per Indice di produttività personale al 40,6. È invepo’ di pazienza, è possibile scorgere anche come si piaz- Donadi (Idv) si classifica in 132° posizione per produttività ce del 10,49% il tasso di assenza: su 5336 votazioni, la personale. È invece del 16,80% il tas- senatrice non ha partecipato 560 volte. zano, nel contesto, i rappresentanti Segue Luciano Cagnin (Lega), in 242° posizione per so di assenza. Niccolò Ghedini (Pdl) si padovani seduti a palazzo Montecito- Non sempre classifica agli ultimi posti in posizione, produttività personale. È invece del 3,99% il tasso di assenrio e Madama, rispettivamente le sedi la produttività ovvero 618° per produttività. È poi di za: il più basso e quindi il più presenzialista tra i senatori romane della Camera dei deputati e e la presenza vanno di pari ben il 77,40% il tasso di assenza. Pa- padovani. del Senato. Paolo Giaretta (Pd) si classifica bene, in 50° posizione ola Goisis (Lega) si classifica in 203° Tra i primi, il leghista Massimo passo posizione per Indice di produttività per- per produttività, mentre il tasso di assenza è del 17%. Bitonci, anche sindaco di Cittadella, è Piero Longo (Pdl) si piazza 136° per Indice di prorisultato il più produttivo, mentre la collega di partito Paola sonale. È invece suo il primato di presenzialista con “solo” duttività e con il 6,92% per tasso di Goisis primeggia come più presenzialista. Tra i secondi, più il 3,33% di tasso di assenza. Lorena assenza. Sul podio per produttività il produttivo il senatore del gruppo misto Cn-Io sud Maurizio Milanato (Pdl) si classifica in 474° La rilevazione senatore Maurizio Saia (CN-Io Sud), Saia, mentre Luciano Cagnin del Carroccio ha conquistato il posizione per Indice di produttività non calcola classificatosi 46°. Del 6,05%, invece, personale. È invece basso, del 3,49% il lavoro politico podio di più presenzialista al Senato. il tasso di assenza. Nonostante quindi il doppio incarico di primo cittadino il tasso di assenza. Anna Margherita e istituzionale “Quando parliamo di Produttività di Cittadella, Bitonci non sembra proprio trascurare l’attività Miotto (Pd) si classifica in buona po- dei parlamentari non intendiamo dire chi lavora e chi no parlamentare, anzi. Come più produttivo tra i deputati si sizione, 71°, per produttività, con il piazza al 61° posto in classifica rispetto a un totale di 630 6,61% di tasso di assenza. Giustina Mistrello Destro (Misto- in Parlamento. - spiegano i responsabili di Opnepolis - Ci concolleghi, con un Indice personale del 306,4. Il suo tasso di Liberali per l’Italia-Pli) si classifica invece in 465° posizione centriamo solo ed esclusivamente su quella parte del lavoro assenza è basso, del 3,98%: su 9562 votazioni, il deputato per produttività. È invece dell’8,78% il tasso di assenza. parlamentare volto alla proposta, discussione, elaborazione Alessandro Naccarato (Pd) si classifica in 245° posizione ed approvazione di atti legislativi e non legislativi. Nell’Indinon ha partecipato 381 volte. ce di Produttività attualmente non calcoliamo il lavoro poliProseguendo poi in ordine alfabetico, Filippo Ascierto per produttività e il 9,41% di tasso di assenza. Passando poi ai senatori, ancora in ordine alfabetico, tico e istituzionale, che può essere anche molto oneroso”. (Pdl) si piazza 180° per Indice di produttività personale,

Come leggere i dati

“CAMERE APERTE” E PIU’ TRASPARENTI

N

el suo rapporto “Camere aperte” (accessibile online all’indirizzo http://camereaperte2011.openpolis.it/) Openpolis ha stilato la classifica della produttività e dell’assenteismo dei parlamentari italiani. L’indice di produttività viene calcolato prendendo in considerazione i seguenti criteri: la tipologia di atto presentato, il consenso ricevuto dall’atto, il suo iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori. Il tasso di assenza viene invece calcolato in base alle votazioni - rispetto al totale - alle quali i parlamentari non hanno partecipato. Va poi precisato che, dai due elenchi di deputati e senatori, sono stati eliminati i presidenti delle due Camere, i parlamentari che hanno incarichi di Governo (ministri, viceministri, sottosegretari) e coloro che hanno assunto l’incarico da G.C. meno di 12 mesi.

PRATICHE RAPIDE IN TRIBUNALE ARRIVANO I “RINFORZI” DALLA PROVINCIA

S

aranno i lavoratori socialmente utili a far correre la macchina burocratica del Tribunale e velocizzare le pratiche. L’accoro per superare le problematiche derivanti dalla carenza di organico è stato sottoscritto dalla presidente della Provincia Barbara Degani e dal presidente del Tribunale Mario Fabiani. Il settore Lavoro e Formazione della Provincia individua e assegna al Tribunale 20 lavoratori che saranno impiegati per 20 ore settimanali. Il personale verrà selezionato tra i titolari di trattamenti previdenziali, gli iscritti nelle liste di mobilità e coloro che percepiscono indennità di mobilità e godono del trattamento straordinario di integrazione salariale con sospensione a zero ore. Il Tribunale dovrà comunicare, quindi, il numero delle persone da utilizzare e la qualifica richiesta, le attività da svolgere

e la località d’impiego. “Non dimentichiamo - afferma Degani - che almeno un terzo degli utenti che si rivolgono agli uffici giudiziari, lo fanno non per cause penali o civili, ma per pratiche legate alla vita quotidiana (certificati, domande di tutela e altro). L’obiettivo è quello di aiutare gli uffici a svolgere al meglio il loro ruolo, garantendo servizi migliori e più rapidi ai cittadini”. “Quest’accordo – ha detto il presidente del Tribunale Fabiani – si aggiunge a quello ancora in corso per il settore penale con il Gruppo di volontariato dell’Associazione Carabinieri in congedo. I dipendenti del Tribunale sono attualmente 134, ma il problema principale è quello legato all’invecchiamento che determina lunghe malattie e quindi carenza di personale. Questa collaborazione ci permetterà quindi di migliorare i servizi”. G.C.

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Spazi aperti 17 Una risorsa da valorizzare. Appello dell’assessore provinciale al lavoro Massilmiliano Barison

“Salviamo il distretto del fotovoltaico” Solo a Padova gli addetti sono 5 mila, l’incognita delle scelte governative sul fronte degli incentivi alle rinnovabili

Fra le proposte “a costo zero” un taglio alla burocrazia e aiuto alla ricerca

di Gloria Cesarotto

“S

olo nella provincia di Padova, il fotovoltaico dà impiego a 5 mila addetti tra lavoratori diretti e indiretti. Come punto prioritario chiediamo che si dica in maniera chiara che questo settore è strategico per l’Italia e si agisca di conseguenza”. Con queste parole, l’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Barison, presenta il documento che riassume la situazione del comparto e indica alle istituzioni nazionali e territoriali le linee guida per salvaguardarlo. Firmatari, oltre al rappresentante della Provincia, le associazioni sindacali, di categoria e le aziende che hanno già partecipato al “Tavolo del fotovoltaico”, istituito dallo scorso ottobre, una sorta di “lobby” positiva sul territorio a sostegno del settore. “Il Governo affronterà una serie di questioni per varare il decreto legato allo sviluppo – spiega Barison - e noi riteniamo che questo documento vada inserito nelle linee che verranno indicate per la ripresa”. Così il settore sintetizza l’escalation di eventi che ha portato a peggiorare la situazione per il fotovoltaico: “La sofferenza del comparto si è aggravata per la mancanza di un Piano energetico nazionale e di un

Piano energetico regionale, per le difficoltà di accedere al credito causato dalla crisi in atto, per l’alto costo del denaro con conseguenze sulla competitività con le ditte asiatiche, per l’incertezza dei tempi di erogazione dei contributi da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse) e per i ritardi nei tempi di allaccio da parte di Enel o Terna”. Un mix di fattori che sta mettendo a dura prova le aziende padovane che rappresentano il maggiore “distretto” di questo settore in Italia. Al punto che anche le sette più importanti realtà del padovano hanno manifestato la necessità di dover ricorrere alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali per centinaia di posti di lavoro diretti, trascinando in questa dinamica tutta la rete di piccole aziende e artigiani dell’indotto. E il 2012, se non verranno avviati i provvedimenti auspicati, si preannuncia come un anno ancora più pesante per le aziende del settore, con conseguente perdita di molti posti di lavoro, di ricerca e sviluppo anche dell’indotto. Tra le azioni “a costo zero” che potrebbero portare beneficio al settore e altre che, in prospettiva,

Padova è la “capitale” del fotovoltaico per numero di aziende e di addetti, sul futuro del settore però regna l’incertezza delle scelte in materia di incentivi

riuscirebbero ad agevolarne lo sviluppo, il documento approvato in Provincia propone al Governo di sostenere con fondi dedicati la ricerca e lo sviluppo, attivare fondi di garanzia a sostegno delle imprese tramite strumenti già a disposizione (ad esempio “Fondo rotativo per Kyoto”), fare in modo che il Gse eroghi i contributi e dia le risposte previste nei tempi di legge, fare in modo che si riducano i tempi da parte dell’Enel in tutte le procedure legate all’autorizzazione e all’allaccio degli impianti alla rete elettrica, fornire garanzie al sistema bancario perché continui o aumenti il finanziamento

per la costruzione degli impianti fotovoltaici. Agli enti locali, invece, si chiede di agevolare, nel rispetto dei regolamenti, l’autorizzazione da parte dei diversi enti all’installazione degli impianti su tetto e su terreno; di promuovere il coordinamento delle aziende del territorio per proporsi nei mercati esteri, con il supporto attivo ed efficiente degli istituti bancari, delle parti sociali, della Provincia e della Regione; di attivare presso l’Agenzia provinciale per l’energia, un tavolo tecnico per progetti di ricerca, formazione e informazione.

PARADISO VERDE A VILLA BEATRICE

L

’area verde attorno a villa Beatrice d’Este a Baone, in tutto 4,3 ettari di territorio, sarà rimessa a nuovo entro l’estate. Tree-climbing per potare in modo mirato, nuove piantine, una staccionata, una siepe, bacheche in legno e totem informativi. Numerosi dunque gli interventi, alcuni già in fase di realizzazione, che interesseranno i boschi e i prati attorno al complesso museale, suddivisi in tre progetti per un costo totale di 64mila euro. Due stralci sono finanziati dalla Regione, il terzo dalla Provincia che ha contribuito per 25mila euro. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla Difesa del suolo Domenico Riolfatto - è non solo quello di eliminare le situazioni di dissesto esistenti, ma anche di prevenire le cause future di degrado attraverso operazioni innovative, che migliorino l’intero sistema di prati, boschi ed aree agricole che arricchiscono in modo armonico il complesso architettonico della villa”. Per iniziare, dunque, pulizia. Le macchie alberate saranno pulite dalle piante morte o cadute, possibili cause di incendi. L’accesso

ai boschi verrà facilitato grazie alla manutenzione e alla sistemazione delle piste e dei sentieri esistenti, mentre le piante più vecchie e monumentali saranno interessate da un programma di pulitura mirata, per valorizzarle, con la tecnica del tree-climbing. Tra il pianoro e il bosco verrà inoltre realizzata una nuova staccionata, mentre tra il prato e il vigneto sarà piantata una siepe di specie autoctone. Il patrimonio di specie vegetali già molto importante sarà incrementato con la messa a dimora di 400 nuove piantine, di specie sempre locali. Delle bacheche in legno e una decina di piccoli totem saranno installati nella zone di maggior pregio del parco per fornire informazioni sulle peculiarità dell’area ai visitatori. “Va tenuto conto - ha aggiunto l’assessore - che negli spazi verdi attorno a villa Beatrice, la Provincia ha avviato dal 2010 un progetto sperimentale per la gestione del verde con il metodo biologico. Non solo per eliminare l’impiego di prodotti di sintesi, ma anche per creare zone salubri e fruibili dalla cittadinanza, in particolare quella più debole”. G.C.

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di un’attività lavorativa ed economica. Maggiormente interessati saranno gli studenti del comparto elettrico e dei settori della meccanica e della termoidraulica. Un’iniziativa ambiziosa, per cui i promotori lanciano fin da ora un appello ad aziende ed enti affinché diventino partner

18 Sanità

da Enaip Veneto ed Enaip nazionale, anche da Enaip Friuli e Acli. Gode inoltre del patrocinio del comune di Padova e del comune di Trieste e della collaborazione dell’ambasciata d’Italia e dell’associazione italiana di Addis Abeba e di S.E. Project.

sostiture alla pagina di scuola, escluso il piovese

L’intervista Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e dell’Uls 16 di Padova sul futuro dei servizi

“Lavoriamo ad un Pronto Soccorso provinciale” Aumento dei ticket: “Siamo solo all’inizio, chi può è giusto che paghi, in passato eravamo troppo sproporzionati”

Adriano Cestrone

A

driano Cestrone, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera e dell’Ulss 16 di Padova, ha un curriculum di sicura esperienza e professionalità e per questo è tra le figure più influenti e rispettate della Sanità veneta. L’abbiamo incontrato, curiosi di capire il suo punto di vista sull’Ospedale di Piove di Sacco, ma anche sulla sanità padovana e veneta in generale. Direttore, di recente ha fatto visita all’ospedale di Piove di Sacco, che impressione ne ha avuto? “E’ un ospedale bellissimo, funzionale e ben organizzato negli spazi. La scelta strategica della collaborazione e dell’accorpamento con l’Ulss 16 è di certo vincente, per l’Ospedale dell’Angelo, per il Sant’Antonio di Padova e per l’Azienda Ospedaliera di Padova. L’ottica con la quale è stata fatta questa scelta è quella rivolta al cittadino, che trova e troverà sempre più qualità e professionalità, perchè si tratta di collaborazione tra le 3 strutture e non di colonizzazione! Faccio un esempio concreto, Ostetricia. Piove non aveva all’attivo un numero sufficiente di parti che consentissero il meglio nei casi di emergenza. Ma le strutture e le professionalità

ci sono e ci sono sempre state, si trattava solo di una casistica troppo bassa. Ora abbiamo creato un Dipartimento, che riunisce la Pediatria di Piove, quella di Padova e l’Ostetricia di Padova. Una struttura unica, senza soluzione di continuità e diretta da una delle migliore professioniste a livello nazionale, la Dottoressa Gervasi. Con questa nuova organizzazione, i parti verranno portati a Piove o a Padova, a seconda delle specificità. Questo garantirà sempre una casistica ed una qualità di altissimo livello. Oltre ad una grande omogeneità”. Nella sua visita aveva parlato di una imminente nomina di un Direttore medico ospedaliero per Piove... “Certo, il Direttore medico c’è ed è il Dottor Carretta, così come c’è un programma riorganizzativo che stiamo attuando e che comprende un bando per il primariato. E’ importante questo ma ancora più importante secondo me è sapere che l’intento è quello di fare interventi mirati laddove servono, sempre nell’ottica dell’interesse del cittadino. Pensiamo ad esempio che alcune attività di Cardiologia verranno trasferite da Padova a Piove, per offrire sempre il migliore servizio. E anche i medici scambie-

ranno le proprie consulenze indistintamente ed in modo omogeneo. Anche dal punto di vista diagnostico, tanto che verrà cambiata la Tac a Piove e da ottobre sarà disponibile quella nuova. A Piove c’è una fortissima identificazione con il proprio ospedale e per questo per me è importante intensificare gli incontri con i cittadini e le mie visite, per trasferire e confermare questi aspetti”. Si moltiplicano le richieste di passaggio all’Uls 16: dopo quella, esaudita di Piove di Sacco, anche altri comuni a Nord di Padova chiedono di essere inglobati a Padova. Fino a che punto l’Ulss 16 potrà crescere? E con quali conseguenze? “Parto dal presupposto che l’importante è che si guardi sempre all’interesse del paziente nell’uso corretto dell’ospedale e della zona in cui vive. In quest’ottica penso piuttosto convenga un protocollo di uniformità, che garantisca il paziente soprattutto nell’area del Pronto Soccorso. Ho insistito molto perchè a livello sperimentale venga creato un dipartimento provinciale di Pronto Soccorso, con l’ausilio del Suem. In questo modo, nel momento di maggiore necessità, tutti gli ospedali provinciali

saranno in rete ed interverranno nella maniera più opportuna e congrua, anche in base alle distanze. A questo punto, se il Pronto Soccorso è provinciale e quindi immediato ed efficace ancora più di adesso, fa poca differenza dove poi viene ricoverato il paziente, perchè, ricordiamoci, il Veneto in generale è un’eccellenza italiana nella sanità. E problemi di posti letto non ce ne sono e non ce ne saranno”. Proprio in questi giorni si discute dell’accorpamento delle Asl o addirittura della riduzione del numero delle stesse, in maniera sensibile. Cosa ne pensa e quali possono essere gli scenari? “Questi sono aspetti prettamente politici. Il compito della Regione è quello di garantire i cittadini. Certo, in Veneto ci sono troppi ospedali e, come nel caso dei parti, se vengono erogate molte prestazioni, allora è garantita un’ottima qualità sanitaria. La quantità fa la qualità nel nostro settore, un reparto e un ospedale hanno senso se hanno la quantità che garantisca la qualità. Anche in questo caso sono del parere che l’importante è portare i Pronto Soccorso al malato, stabilizzarlo e poi portarlo in un ospedale che possa garantire la guarigione.

Il suo parere sull’aumento dei ticket sanitari? “Niente rispetto a quello che ci aspetta e che dovrebbe essere. Anche nella sanità eravamo sproporzionati prima, troppo a troppo poco. Certo poi che devono essere garantiti i servizi sanitari per quanti non possono permettersi il ticket, ma è anche giusto che chi può paghi il giusto per prestazioni che in Veneto e nella provincia di Padova sono ottimi. Bisogna razionalizzare e salvaguardare che non ha le possibilità. Lo stato dei rapporti fra azienda ospedaliera e università di Padova, in passato non sempre idilliaci... “Per definizione Università e Azienda hanno sistemi di gestione diversi. E a volte con lo scontro si ottiene il meglio per il paziente. Ciò non toglie che a siamo indispensabili l’uno per l’altra, soprattutto per la qualità della ricerca e della crescita sanitaria. Oggi stiamo assistendo ad un passaggio generazionale, il numero chiuso all’Università e la pensione di molti medici stanno portando ad una riorganizzazione, un’opportunità “naturale” per fare sempre meglio.

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20 Personaggio Ricercatore - inventore A trent’anni mette a punto un progetto rivoluzionario

Il giovane Franceschetti scopre “l’acqua calda”

La “serra” che permette di desalinizzare l’acqua ha attirato l’attenzione persino dell’Onu

L

’acqua è il bene più prezioso per l’intera umanità. Lo sa bene Paolo Franceschetti, ricercatore in erba, laureato all’università di Padova, che ha già prodotto un sistema di recupero dell’acqua (chiamato Solwa) in grado di sconvolgere le sorti dei paesi del terzo mondo. Se chiedete a lui, si tratta di un semplicissimo progetto partorito guardando l’acqua della pasta che bolliva nella pentola di casa. Ma lasciando perdere la modestia, il giovane Paolo (trent’anni appena) è un vero inventore. Ciao Paolo, prima di tutto... cos’hai inventato? “Una cosa molto semplice. Si tratta di una piccola struttura simile ad una serra dove il calore dei raggi del sole scalda una soluzione salina e la fa evaporare. A questo punto il vapore viene raccolto e il sale eliminato”. Scusa ma... stai dicendo che l’acqua

salata diventa potabile? Decisamente rivoluzionario. Altri uti“Esatto. E tutto questo con due inno- lizzi? vazioni importanti rispetto agli altri sistemi “Il Solwa può produrre acqua potabile già in uso: non ha bisogno di manutenzione anche da acque inquinate da agenti chimici esterna e permette l’evaporazione della so- o biologici. Ma può essere utilizzato anche luzione a temperature più basse”. per l’essiccazione di fanghi o rifiuti di varia Davvero notenatura”. vole. Detta così però L’idea è stata Mi hai quasi consembra simile alla presentata a vinto a comprarne piccola serra che Dubai e in uno per me... hanno i nostri nonni Palestina, c’è “Vista la semplicità molto interesse di costruzione è alla nel loro orticello... portata di tutti. Non “Ovviamente il funzionamento è ben più complesso. Un sof- richiede esperti o manodopera qualificata: tware permette di calcolare le caratteristiche bastano dei comuni bancali di legno, dell’icostruttive in base alle condizioni climatiche solante per tetti (come il poliuretano espandel territorio. Inoltre l’energia elettrica per so) e del plexiglass. Pertanto anche il costo far funzionare tutto il sistema è prodotta da costruttivo diventa molto basso”. Davvero impressionante. Mi dicono un piccolo pannello solare. In questo modo tutto il progetto è dipendente solo dal sole e che viste le potenzialità di questa invenpermette di operare in qualsiasi condizione”. zione, è stata segnalata dall’Onu.

Paolo Franceschetti durante una conferenza “Esatto! All’interno di “Ideass” un progetto di sviluppo umano e lotta alla povertà. Di fatto il Solwa permette di ottenere una resa di 10 litri al metro quadro contro i 4 litri dei “concorrenti”. Immagino sarai conteso in tutto il mondo! “Beh... non esageriamo. Però il progetto sta andando piuttosto bene. Sono stato a Dubai per una conferenza e ora sono appena tornato dalla Palestina per provare dei prototipi”. Adesso dovresti svelarci un segreto... come si fa ad avere un’idea così innovativa? “Ehm... un giorno stavo guardando l’ac-

qua della pasta che bolliva nella pentola e mi son detto... “perchè non riprodurre questo processo?” poi è bastato metterci un pizzico di pazzia e il gioco è fatto”. C’è qualcuno che ti ha sostenuto particolarmente in questa tua pazzia? “Un bel gruppo di amici, ma vorrei ringraziare in particolare Enrico Gardich per la sua praticità, qualità che a me manca!”. Cosa ti aspetti dalla tua creazione? “Ovviamente spero veramente che si diffonda in tutti i paesi del mondo che hanno problemi con l’acqua potabile. Considerato che un miliardo e mezzo di persone non hanno acqua, il potenziale c’è tutto. Staremo a vedere!”.


Cultura provinciale 21 Ram Padova Fino all’11 marzo al Centro Culturale di via Altinate la retrospettiva

L’arte di Villeglé a San Gaetano

ESPOSIZIONE

Dai celebri manifesti strappati ai disegni e alle creazioni realizzate nel corso degli anni a Parigi di Laura Organte

Autoritratto col basco rosso

U

na mostra omaggio ad uno dei grandi è l’unico artista francese vivente ad essere interpreti della contemporaneità chiu- presentato nelle sale del MOMA, celebre de l’edizione 2011 di Ram, il conteni- museo newyorchese; inoltre, è presente antore di eventi culturali promosso dall’Asses- che alla Tate Gallery di Londra e al Ludwig sorato alla Cultura di Padova. Protagonista Museum di Colonia. Gli esordi di questo ardi questo ultimo grande appuntamento con tista che vive e lavora tutt’ora a Parigi sono l’arte è Jacques Villeglé, le cui opere sono in legati alla pratica del riutilizzo di materiale esposizione fino all’11 marzo negli spazi eterogeneo trovato nell’ambiente circostandel Centro Culturale Altinate San Gaetano. te nell’ottica di un’appropriazione del reale, che ha come esito la “E’ una retrospettiva fusione dell’immagiche permette di ripercor- L’uso di materiali ne del quotidiano in rere la carriera di Ville- eterogenei una pratica artistica. glé - spiega Dominique per leggere la Si delineano così Stella, curatore della realtà con uno i primi elementi di mostra che da anni sguardo nuovo una riflessione che segue l’attività del maestro – consentendoci di scoprire i décollages lo condurrà, a partire dal 1949, ad approd’affiches, dagli anni Sessanta agli ultimi priarsi solamente di manifesti strappati: manifesti strappati nel 2000 e i segni socio Villeglé, da allora, realizza un lavoro di politici che rappresentano il lavoro più recen- archeologia urbana, di classificazione delle immagini prelevate secondo tematiche te dell’artista tra tele, disegni e sculture”. Entrato ormai a pieno titolo nella sto- che gli permettono di elaborare una vera e ria dell’arte come esponente di quello che propria opera creativa, seguendo un criterio viene definito Nouveau Réalisme, Villeglè di selezione che egli stabilisce a seconda

EVENTI E MOSTRE

a cura di Laura Organte

BRIGNANO TORNA A MARZO Dopo il successo di “Sono Romano ma non è colpa mia” (che ha collezionato oltre 200.000 spettatori), Enrico Brignano ritorna a Padova con “Tutto suo padre”, uno show nel quale si interroga su sé stesso, sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani. Tre repliche (il 16, 17 e 18 marzo), per uno spettacolo che mette l’accento sulla paura di apparire deboli in una società in cui giganteggiano i duri, gli eroi e i furbi, in cui il comico osserva con tenera comprensione lo sforzo che si fa per somigliare alle persone che si amano.

LE RASSEGNE AL CENTRO D’ARTE Da più di sessant’anni le rassegne del Centro d’Arte non smettono di offrire occasioni per ascolti intensi, stimolanti, avventurosi. Jazz e oltre, decisamente oltre: il cartellone 2012 sfiderà ancora una volta le etichette e le convenzioni, al fine di ritrovare il tempo per una riflessione sulla musica, per un ascolto meno fugace. Nomi di prestigio, talenti locali, gruppi americani ed europei, un approfondimento della scena norvegese. Sette appuntamenti in programma al Torresino, alle Maddalene e all’Mpx fino al 18 maggio, dedicati agli uditori più temerari.

DOMENICA IN MUSICA AL LIVIANO Tornano al Liviano gli appuntamenti domenicali degli Amici della Musica con i concerti “Domenica in Musica”. Giovani talenti in primo piano con i vincitori 2010 e 2011 di Nuove Carriere, il vincitore del premio Venezia 2011, Leonardo Pierdomenico e del premio Casella 2011, Francesco Carletti. Completano la rassegna: Zlata Chochieva, Alice Baccalini, Chiara Opalio e Alessandro Marino. I programmi spaziano da Bach a Franck, da Debussy a Chopin, Brahms e Beethoven, da Scriabin a Rachmaninov e Prokofiev, senza dimenticare interessanti proposte come le Parafrasi operistiche di Franz Liszt o le atmosfere caraibiche di Gottschalk.

I ritratti di Viganò allo Zuckermann

S Jacques Villeglé davanti ad uno dei suoi celebri manifesti strappati dell’idea che vuole sviluppare. Un’idea che egli definisce “narrazione”: un modo di raccontare la sua epoca. A partire dal 1969, invece, - dopo aver visto su una parete della metropolitana parigina, in occasione di una visita del presidente americano Richard Nixon in Francia, un grafismo particolare che traccia il nome di Nixon - realizza un alfabeto (definito “dei segni socio-politici”) con il quale crea: “una serie di tele pittoriche nelle quali i segni compongono una variazione

colorata di frasi lapidarie, di racconti criptati a volte difficili da decifrare, di slogan quasi anarchici” spiega Dominique Stella. Alla “lettera” in quanto ideogramma di base della nostra scrittura sarà infatti dedicata, per esplicita volontà dell’autore, la retrospettiva, in occasione della quale Villeglè realizzerà in esclusiva un’opera grafica dedicata alla città di Padova.

arà in esposizione fino al 4 marzo nella prestigiosa sede di Palazzo Zuckermann a Padova la mostra “Galeazzo Viganò - Ritratti 1956-2012”. L’esposizione, curata da Caterina Virdis Limentani, documenta una parte importante dell’opera dell’artista che ha per tema il ritratto di persone più o meno famose del mondo della cultura, dell’arte e della musica, da Eugenio Montale e Alberto Limentani a Elio Peruzzi, e tutti gli altri amici dell’artista con i quali egli ha condiviso la sua vita, i suoi pensieri, i suoi umori. Un percorso che si dipana attraverso tecniche diversamente espressive passando dallo schizzo più rapido, all’abbozzo più dettagliato e al disegno più elaborato e complesso fino all’opera compiuta affidata ad una esecuzione che mostra di privilegiare la tempera su tavola, specialmente a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. L.O.

Danza Attesi il 15 marzo al Gran Teatro Geox di Padova

Con Le Ballets Trockadero ballo declinato tutto al maschile D a trent’anni, tutù e scarpette da punta ai piedi, calcano i palcoscenici più importanti del mondo, interpretando in modo assolutamente unico e inedito il repertorio del balletto classico. E questo perché i ballerini del Les Ballets Trockadero de Monte Carlo sono tutti uomini, professionisti di notevole livello che hanno deciso di mettere in gioco la loro professionalità in una irresistibile parodia dei vezzi e delle manie di questo mondo. Una scelta vincente visto che il fenomeno dei “Trocks”, come vengono affettuosamente chiamati, ha subito attirato l’attenzione del mondo dello spettacolo partecipando a numerosi Festival in tutto il mondo, tra cui: Bodrun (Turchia) San Luis, Potosi (Messico), Madrid, Montreal, New York, Parigi, Spoleto, Torino e Vienna. A partire dalla sua fondazione nel 1974, la Compagnia si è esibita in oltre 30 paesi e in 500 città in tutto il mondo vincendo numerosi premi quali il Critic‘s Circe National Dance Awards (2007) e Theatrical Managers Awards (2006). Con questo invidiabile curriculum si presenteranno il 15 marzo prossimo al pubblico padovano, in un’evento unico e da non perdere, nell’ambito della programmazione del Gran teatro Geox. Muniti di strabiliante ironia nel costruire al “maschile” i grandi brani del re-

A Padova i ballerini del Trockadero de Monte Carlo pertorio classico riservati alle dive e ai corpi di ballo femminili, i Trocks si preparano a far divertire allo stesso modo appassionati e amanti della danza e profani, con il loro acuto senso del teatro e conoscenza filologica dei balletti proposti. Nel programma della serata figurano niente meno che l’atto secondo del Lago dei Cigni, Patterns in Space di Merce Cunningham e altri grandi “quadri” della danza classica. Lo spettacolo unisce la magia della danza, che la tecnica di questi ballerini conservano intatta, con l’ironia e la

leggerezza, che dissacra le manie di questo mondo. I biglietti sono in vendita, a partire da 23 euro (ridotto bambini 7 - 10 anni 6 euro), online al sito www.granteatrogeox. com e presso COIN Treviso e Padova, Box Office, Primi alla Prima (banca del Veneziano, bcc venete e casse Rurali Trentine), Unicredit, Cariveneto, HappyTicket e Charta. Per informazioni www.granteatrogeox. com - www.granteatrogeox.com. Infoline 049/8644888 – Info Gran Teatro Geox (dalle ore 18 il giorno dello spettacolo L.O. 0490994641).


22

IL VENETO

in PRIMO PIANO L’invasione dei grandi centri commerciali In pole position oltre a Veneto City, il progetto Ikea di Casale sul Sile, le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice e i nuovi centro commerciali di Limena e Due Carrare. Preoccupazione fra politici e amministratori locali

di Alessandro Abbadir

I

consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie in tutta Italia e nel Veneto sono state pressoché un disastro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante la recessione in atto dal 2008, non interessa. L’ente capitanato dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Treviso – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il mondo della politica sono in subbuglio. Si perdono tanti posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. Ecco intanto i dati sui consumi natalizi. Per l’Osservatorio nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3

A

perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma

miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al 2010. In tavola sono stati portati soprattutto prodotti made in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodomestici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Vediamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) che potrebbe autorizzare. Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila metri quadri, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di investire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita a pochi metri dal casello autostradale . La palla è in mano in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso

di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona da tempo e attira clienti da Croazia Slovenia e Austria è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le autorizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una posizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di insediamenti commerciali è la senatrice del Pd Franca Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per difendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la

APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-

gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle

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quale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. Contro le condotte disinvolte delle grandi catene commerciali si sono schierati anche il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anche dalla consigliere regionale del Pd Simonetta Rubinato. Contrari a logiche di concentrazione in grandi aree anche i sindacati, Cgil in testa. Sconcertati anche diversi comuni come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono per il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. “Quartieri difficili come il nostro, cioè quello di Marghera (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della Municipalità di Marghera Bruno Polesel - dalla vicinanza di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli negozi mantengono viva una rete sociale fatta di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro commerciale, è spersonalizzante. Ora mettono prezzi ribassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”. aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.

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Il Veneto in primo piano 23 Territorio Reazioni alla realizzazione di un mega centro direzionale

Comitati e Confesercenti contro Veneto City di Alessandro Abbadir

V

eneto City, il mega centro direzionale pensato per tutta la Regione Veneto se non per l’intero Nord Est, è da mesi nell’occhio del ciclone. Contro questo polo direzionale che la Regione con il presidente Luca Zaia ha autorizzato, si sono scatenate le proteste di associazioni di categoria come Confesercenti, sindacati e comitati Cat. Confesercenti si è schierata contro Veneto City, perché di fatto, per l’associazione dei commercianti, distruggerebbe il commercio cittadino di Mestre e Venezia e della zona della Riviera del Brenta. Questo, per creare un centro direzionale che potrebbe davvero portare pochi posti di lavoro, in rapporto a quanti ne farebbe perdere.

TAR

L

Per Cat in particolare, che ha assunto A gennaio sono scesi i cittadini per protesta, in 3 piazze del veneziano (Mirano, la democrazia partecipativa come tratto Dolo e Mira). L’iniziativa voluta dall’Idv è fondamentale del proprio modo di agire, stata salutata positivamente dai Cat (comi- la questione del metodo con il quale si tati ambiente e territorio), anche se alla costruiscono i percorsi di mobilitazione è altrettanto importante fiaccolata, non hanno quanto la sostanza deldato l’adesione. “I Sono state le questioni in gioco”. comitati salutano po- presentate Con i Cat contro sitivamente ogni ini- per protesta in Veneto City, si sono ziativa - ha spiegato il due comuni oltre schierate associazioni portavoce Mattia Do- 11 mila firme come Legambiente, nadel - che vada nella direzione di contrastare il “mostro Veneto quelle di categoria dei commercianti e i City” e le altre grandi opere, con le quali si comitati cittadini di Dolo (Ve). A volere l’opera sono stati oltre ai provuole perseguire la distruzione del territorio e della vita delle persone che lo abitano, gettisti anche i comuni di Dolo e Pianiga, anche quelle promosse dai partiti. anche per ricavarne dei soldi con alienazioni

e urbanizzazioni. Contro Veneto City i cittadini e associazioni e comitati hanno depositato oltre 11 mila firme e altrettante osservazioni. Osservazioni che dai due comuni interessati sono state quasi tutte respinte. Le grandi opere ne attirano altre secondo i comitati. “Con la nascita di Veneto City – conclude Donadel – arriveranno nella stessa zona, Romea Commerciale, camionabile e polo logistico collegato al porto veneziano off shore. Insomma l’area fra Padova e Venezia è stata pensata come un crocevia di traffico intenso che di fatto con la crisi non esiste più. Le conseguenze della cementificazione selvaggia le pagheranno i cittadini”.

PEDEMONTANA, STOP DA RICORSO

a Pedemontana Veneta si ferma ancora. A bloccarne l’iter è stato il Tar del Lazio che ha accolto un ricorso presentato dal comune di Villaverla, in provincia di Vicenza. Il Tar ha ribadito ancora una volta quanto deciso in seguito al ricorso di un cittadino di Loria (Treviso) e, particolare non secondario, dando ragione ad una amministrazione pubblica. Gli amministratori di Villaverla difendono le scelte compiute a suo tempo, impuntandosi contro la Pedemontana. Per loro il fatto che: “Una infrastruttura di questo genere sorga a 40 metri dal centro di Villaverla, di fatto compromettendola gravemente sotto il profilo pa-

esaggistico ed ambientale è una cosa da rigettare”. Una posizione condivisa dai numerosi comitati del vicentino e del trevigiano, che sono sorti contro la Pedemontana, ora riuniti nel “Comitato veneto Pedemontana alternativa”, da cui sono partiti ricorsi, ma anche denunce contro il megacantiere della Pedemontana di Romano d’Ezzellino (Vicenza), inaugurato nel novembre scorso dal presidente del Veneto Luca Zaia. Insomma, i comitati si difendono a colpi di ricorsi e controricorsi, rendendo la vita difficile a chi vuole b le grandi opere subito efficienti.



Intorno a noi 25 La missione Dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo il gruppo sta coprendo 2500 km in tandem

Disabilità senza barriere con l’avventura di Simone

di Nicola Stievano

S

imone Salvagnin, ventottenne di Schio, ipovedente e campione mondiale di arrampicata sportiva, sta attraverdando la Patagonia in bicicletta dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo per celebrare la Carta Onu dei diritti dei disabili, una conquista che riguarda milioni di persone che vogliono una vita “senza barriere”, perché spesso le vere barriere sono quelle della mente e dei pregiudizi. Simone da metà gennaio sta vivendo una grande avventura fra Argentina e Cile, incontrando italiani e rappresentanti delle comunità locali, portando con sé una copia della Carta dell’Onu, di cui è portavoce ufficiale, per condividerla e farla sottoscrivere alle personalità politiche che sta incontrando lungo il percorso. Un’avventura indimenticabile che porta con sé un messaggio di integrazione e condivisione. Passando alla cronaca della spedizione il gruppo ha dovuto arrendersi ai piedi del vulcano più alto del mondo, l’Ojos del Salado, 6.981 metri, a causa delle condizioni meteo proibitive, una bufera di neve a oltre 150 chilometri all’ora. Ma la prima parte della spedizione può comunque vantare numerosi successi: in 12 giorni trascorsi tra i 4000 e i 6000 metri, il gruppo ha conquistato due vette: Los siete hermanos (4850 m) e San Francisco (6100 m). “Un’esperienza grandiosa - afferma Salvagnin - porto a casa la vittoria di essere andato per la prima volta oltre i quattromila, ringrazio il gruppo e in particolare la mia guida Enrico Rizzolo. A volte però è la montagna che decide se farti salire. Qui la natura comanda e non va sfidata”. Ma l’avventura non si ferma e prosegue alla volta della Patagonia: da inizio febbraio Simone e il compagno Enrico stanno percorrendo 2500 chilometri in tandem tra Cile e Argentina fino alla punta estrema della Terra del Fuoco, Ushuaia, la città più a sud del mondo. Ad accompagnarlo un’altra decina di ciclisti, per incontrare le comunità locali di origine veneta, iniziativa dal nome “Bici e Radici”. Una volta rientrato in Italia Simone sarà nuovamente a Venezia per la firma ufficiale della Carta Onu da parte della Regione Veneto. “Preferiamo aspettare la conclusione della spedizione e il ritorno di Simone. - spiega l’assessore Marino Finozzi - Con il suo esempio ci sta dimostrando che l’unica vera disabilità è quella montale che vuol dire essere convinti di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. E’ questa condizione che dobbiamo contrastare. Come Veneto siamo capofila in Europa per il turismo senza barriere, e lo ribadiremo a marzo al salone vicentino ‘Gitando All’, dove speriamo di avere con noi Simone”. L’avventura, intanto, continua, sulla spinta di un messaggio universarle di integrazione che non conosce barriere.

Il ragazzo vicentino campione mondiale di arrampicata, ipovedente, sta portando in Patagonia la Carta Onu dei diritti dei disabili

Simone Salvagnin fra i ghiacchi dell’Ojos de Salado, il vulcano più alto del mondo

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NEWS Sclerosi multipla, la campagna

UN LASCITO PER L’AISM SCELTA LIBERA E DI VALORE

U

na firma sul testamento può aiutare migliaia di persone e dare impulso alla ricerca, questo lo scopo della campagna sui lasciti testamentare avviata in Veneto dall’Aism. “Sostenere con una disposizione testamentaria l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione - spiegano i responsabili dell’assiciazione - significa garantire i servizi sanitari e sociali alle 63 mila persone colpite da sclerosi multipla e dare un futuro alla ricerca scientifica. La sclerosi multipla è una grave malattia, cronica, invalidante e imprevedibile del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 30 anni e le donne, per la quale non è ancora stata trovata una cura risolutiva. Ai lasciti testamentari l’Aism ha riservato un numero vere, 800.094464, al quale si potrà richiedere anche la guida “L’importanza di fare testamento: una scelta libera e di valore” scritta in collaborazione con i notai. Uno sguardo in materia di diritto testamentario che, in un linguaggio semplice e chiaro, aiuta a districarsi in una materia tanto complessa aiutando le persone interessate a prendere scelte consapevoli. La Guida può essere richiesta anche al sito www.aism.it. Solo nel 2010 Aism e la sua Fondazione hanno ricevuto in totale 28 disposizioni testamentarie per un totale di oltre 1,3 milioni di euro che la indicavano come beneficiaria, confermando una tendenza positiva e di valore che si consolida negli anni. Un lascito di 2.500 euro permette all’AISM di coprire i costi di 100 ore di attività del Numero Verde; un lascito di 15.000 euro consente di erogare una borsa di studio annuale a un giovane ricercatore impegnato sugli studi della sclerosi multipla con un lascito da 45.000 euro si può acquistare un pulmino attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. Una semplice firma può fare molto, per chi ne ha bisogno. Per info: Aism – Sezione Provinciale di Venezia, Tel. 041.916398.


26 Cultura veneta Scienza e letteratura Scelti i cinque libri finalisti del Premio Galileo

Quando la scienza è di carta Una giuria di 2.500 studenti sceglierà tra le opere di: Carlo Alberto Redi, Telmo Pievani, Niccolò Guicciardini, Alex Bellos, Gian Francesco Giudice di Vesna Maria Brocca

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adova è la città che ha dato i natali alla atto “Odissea nello zeptospazio, Un viaggio scienza moderna e il “Premio letterario nella fisica dell’Lhc”. Invece, ne “La vita inaGalileo per la divulgazione scientifica” spettata. Il fascino di un’evoluzione che non trova in essa la sua cornice ideale. Nella sala ci aveva previsto”, Telmo Pievani rammenta Paladin di Palazzo Moroni, la Giuria scientifi- al giovane lettore che la comparsa degli orgaca presieduta da Piergiorgio Odifreddi ha da nismi viventi è stata un fenomeno inatteso. Proprio in questo modo poco decretato i cinque si conquista una rinlibri finalisti in lizza per Pievani. “La vita novata solidarietà con l’ambito Premio. La inaspettata. tutta la “rete del viventranche finale prevede il Il fascino di un’evote”, come la chiamava vaglio della Giuria popo- luzione che non ci Charles Darwin, senza lare, formata da 2.500 aveva previsto” nessuna concessione a studenti delle IV superiori di tutte le Province italiane, la quale dovrà fondamentalismi e superstizioni. E ancora, le scegliere il miglior titolo tra i cinque finalisti. parole si trasformano in un fiume in piena e Il primo volume in lizza è di Gian Francesco toccano temi caldi come politica della ricerGiudice e propone un viaggio all’interno del ca, cellule staminali, Ogm e clonazione, ma mondo della fisica delle particelle, lungo il anche divagazioni più leggere nell’opera di quale acquisire gli strumenti per comprende- Alberto Redi, “Il biologo furioso. Provocazioni re la portata della rivoluzione intellettuale in d’autore tra scienza e politica”, mentre Nicco-

Il presidente della Giuria scientifica, Piergiorgio Odifreddi, con i libri dei cinque finalisti lò Guicciardini in “Newton” ha usato proprio le parole dell’alchimista inglese per spiegare l’impiego della scienza. “Spero di mostrare quanto la matematica valga in filosofia naturale e quindi di esortare i geometri ad accingersi a un più stretto esame della natura, e gli amanti della scienza naturale ad appropriarsi prima della geometria”. L’ultimo titolo in concorso, infine, è “Il meraviglioso mondo dei numeri”, in cui Alex Bellos spazia tra storia, filosofia e matematica, tra paradossi logici e statistici, per dimostrare il mondo variopinto e divertente della matematica. Grande attesa, dunque, per la proclamazione del vincitore della sesta edizione indetta per il 3 maggio.

DOVE, COME E QUANDO QUATTRO APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

L

’arte, lo spettacolo e la la prima volta in Italia ci sono musica sono un insieme 85 opere provenienti dai Musei eterogeneo di piccole e regionali di Ivanovo, Kostroma, grandi storie, memorie colJaroslavl’ e Tula, con lo scopo lettive che raccolgono fatti e sia di mettere in luce quei personaggi del mondo quotinomi ancora poco conosciuti diano, rapporti familiari e solicome Olga Rozanova, sia di tudini che scavano nella vita. evidenziare tematiche essenNel Veneto, le proposte zam- Michail Nesterov, ziali come quella del rapporto Filosofi del 1917 pillano numerose e di seguito con l’arte popolare e la pittura ne proponiamo alcune. Sul palcoscenico del di icone (Per informazioni: info@palazzoTeatro Astra di Schio, venerdì 24 febbraio montanari.com - call center 800.578875). alle 21, il cabaret abrasivo contemporaneo E ancora, il 28 febbraio alle 21, al Teatro di Mario Perrotta in “I cavalieri – Aristofane Sociale di Rovigo arriverà “Servo di scena”, cabaret”. Un Aristofane preso a prestito per uno dei più celebri testi teatrali di Ronald realizzare una fotografia d’Italia il più pos- Harwood, che curò anche l’adattamento sibile urticante, uno spaccato a sorpresa di cinematografico dell’omonimo film di culto un paese complice del potere, un paese che di Peter Yates, del 1983, interpretato da Alsfoga la sua rabbia per una situazione che bert Finney (premiato al Festival di Berlino) continua ad alimentare colpevolmente (Per e da Tom Courtenay (cinque candidature agli informazioni numero verde 800601171 - Oscar). Protagonista sarà Franco Branciaroli www.teatrocivicoschio.it). Invece, a Palazzo (Per informazioni tel. 0425/25614 – teLeoni Montanari di Vicenza, fino al 26 feb- atrosociale.botteghino@comune.rovigo.it). braio è possibile visitare la mostra collettiva Di nuovo a Schio, per gli amanti della buona dal titolo “Avanguardia russa. Esperienze di musica l’appuntamento è per domenica 4 un mondo nuovo”. In generale si conoscono marzo alle 17 nella Chiesa di Sant’Antonio, le tendenze artistiche della Russia dell’inizio dove l’Orchestra dell’Accademia Musicale si del Novecento grazie a capolavori molto esibirà con il violoncellista Giovanni Sollima noti, ma di pochi autori (si pensi ad esempio (Per informazioni: tel. 0445/529888 al Cuneo viola di Kandinskij). Per osservare info@accademia-musicale.it). V.M.B. così il fenomeno da nuovi punti di vista, per

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SOMMELIERS CHE CI SERVONO VINI IN SVARIATI TIPI DI BICCHIERI. FINORA VI HO PARLATO DI VINI MA NON VI HO MAI PARLATO DEL BICCHIERE E DELLA SUA STORIA. IL BICCHIERE ESISTE DAI TEMPI PIÙ ANTICHI, MA FORMA E MATERIALI

SONO CAMBIATI MOLTE VOLTE. CONCHIGLIE E CORTECCE.

I FENICI,

AI QUALI SI FA

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I PRIMI BICCHIERI DI CUI SI HANNO NOTIZIE SONO DEGLI OGGETTI PRESENTI IN NATURA, E CIOÈ GIÀ IL CORNO SCAVATO, IN USO PRESSO GLI EGIZI, I PERSIANI E GLI ITALICI, È MOLTO EVOLUTO. RISALIRE LA DIFFUSIONE, SE NON L’INVENZIONE, SONO I PRIMI A COMMERCIALIZZARE RECIPIENTI

VENEZIA È LA CAPITALE DEL CARNEVALE, CARATTERIZZATO DA SPLENDIDE MASCHERE OTTOCENTESCHE, COLORI SFARZOSI E DELIZIOSI PROFUMI PROPRIO DAI COLORI CI SIAMO FATTE ISPIRARE REALIZZANDO IL NOSTRO PRIMO ZEBRACAKE, RIGOROSAMENTE SALATO. ABBIAMO QUINDI SCELTO, FRA GLI INGREDIENTI PROPOSTI, DUE CHE AVESSERO COLORI CONTRASTANTI E GUSTI DIVERSI: UNO PIÙ AROMATICO E L’ALTRO PIÙ DOLCE. PER CONSENTIRE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE TRA DUE COMPOSTI CON LA STESSA CONSISTENZA, ABBIAMO PENSATO DI TRASFORMARE IL RADICCHIO IN UN PESTO, PIÙ CREMOSO E QUINDI MEGLIO IN GRADO DI RISPONDERE ALLA NOSTRE DI DOLCI TIPICI.

ESIGENZE DI FORMA

IN ETÀ PERSIANA I BICCHIERI DI CRISTALLO GIUNGONO ALLA PERFEZIONE DELLA TECNICA E DELLE FORME, MAGARI TEMPESTATI DI GEMME RARE, E SONO TALMENTE PREZIOSI CHE NELLA QUOTIDIANITÀ SI PREFERISCE BERE IN BICCHIERI DI LEGNO O TERRACOTTA O METALLO. DAL ‘500 LA PATRIA DEL BICCHIERE ELEGANTE DIVENTA VENEZIA, CHE ESPORTERÀ LA MANODOPERA IN OLANDA, GERMANIA, SPAGNA E FRANCIA DOVE, GRAZIE ALLA SPINTA DI CATERINA DE’ MEDICI, SI INIZIANO A VEDERE I BICCHIERI DI MURANO. PROPRIO IN QUESTO PERIODO VENGONO CANONIZZATE LE CARATTERISTICHE NECESSARIE PER IL BICCHIERE IDEALE A DEGUSTARE IL VINO: DEVE ESSERE TRASPARENTE ED INCOLORE, DI VETRO O CRISTALLO, CON LE PARETI SOTTILI E SENZA DECORAZIONI. OGNI VINO HA IL SUO BICCHIERE: IL FLÙTE DAI FIANCHI SLANCIATI ADATTO AGLI SPUMANTI, IL PANCIUTO BALLON PER I VINI ROSSI INVECCHIATI, E LA MITICA COPPA, FORSE MODELLATA SUL SENO DI MADAME DE POMPADOUR, ADATTA ALLA DEGUSTAZIONE DELLO CHAMPAGNE. ABBIAMO UN BICCHIERE PER OGNI COSA, DALL’ ACQUA AL PIÙ STRANO LIQUORE, E MOLTO SPESSO NON SAPPIAMO LE REGOLE PER UN CORRETTO SERVIZIO. E’ DUNQUE DECISAMENTE OPPORTUNO FARCI CONSIGLIARE DA CHI SE NE INTENDE, ONDE EVITARE DI AVERE UN OTTIMO VINO ED UN BICCHIERE POCO ADATTO E RISCHIARE DI FARE UNA PESSIMA FIGURA.

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PER IL PESTO DI RADICCHIO: 1 CESPO RADICCHIO ROSSO DI CHIOGGIA; OLIO EVO; MANDORLE PELATE; 1 SPICCHIO AGLIO; FORMAGGIO PARMIGIANO; SALE PER IL CAKE: PESTO DI RADICCHIO DI CHIOGGIA; 15G ZUCCA MARINA DI CHIOGGIA; 160 G FARINA 0; 60G FARINA AUTO LIEVITANTE; 2 CUCCH ZUCCHERO; 1 CUCCH MOSTARDA VENETA; 100ML OLIO DI SEMI; 2 UOVA; ROSMARINO; 15G LIEVITO PER TORTE SALATE; SALE

PROCEDIMENTO

PREPARARE IL PESTO: MONDARE IL RADICCHIO E FRULLARLO A CRUDO NEL FRULLATORE, CON GLI ALTRI INGREDIENTI; DEVE RISULTARE MOLTO MORBIDO E BEN TRITURATO. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO E DIVIDERE A METÀ IN DUE CIOTOLE DISTINTE: IN UNA AGGIUNGERE IL PESTO CON LO ZUCCHERO, NELL’ALTRA LA ZUCCA LESSATA E SCHIACCIATA, LA MOSTARDA ED IL ROSMARINO. SBATTERE LE UOVA CON L’OLIO ED IL SALE, E DISTRIBUIRE IL LIQUIDO TRA LE DUE CIOTOLE. MESCOLARE I DUE COMPOSTI SEPARATAMENTE IN MODO OMOGENEO, AGGIUNGENDO ACQUA PER FARLI RISULTARE ABBASTANZA LIQUIDI. VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE, SEMPRE AL CENTRO, ALTERNANDO UN CUCCHIAIO PER OGNUNO E LASCIANDO CHE SI AMALGAMINO DA SOLI. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATO PER CIRCA 35-40 MINUTI.

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30 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO NUOVI INCONTRI IN VISTA GRAZIE A ROMANTICHE ATMOSFERE. VI CARATTERIZZANO FIEREZZA E FORZA INTERIORE. AMATE CON GENEROSITÀ · SALUTE CONCENTRATEVI SU NUOVI STIMOLI, SPECIE MENTALI, QUESTO VI GARANTIRÀ ENERGIA SALUTARE. SCEGLIETE UNA BUONA PALESTRA E VIA!

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO UN CLIMA AFFETTIVO SOGGETTO AD ALTI E BASSI NON VI FAVORIRÀ MOLTO IN AMORE. NON MANCHERÀ PERÒ LA PASSIONE NECESSARIA · SALUTE UNA FORMA FISICA GRANITICA GARANTITA DAI PIANETI IN POSIZIONE FAVOREVOLE VI REGALA BENESSERE. LA RIFLESSOLOGIA VI AIUTA CON LE EMICRANIE

Oroscopo MARZO…IL MATTO VA SCALZO! E’ ANCORA PRESTO PER SCOPRIRSI MA LE BELLE GIORNATE NON MANCANO E VIENE VOGLIA DI STARE ALL’ARIA APERTA. GODETEVI IL SOLE

SERRAMENTI

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

CANCRO

FASCINO SIETE SEMPRE SULL’ORLO DEL LITIGIO CON IL PARTNER. SCEGLIETE SEMPRE IL DIALOGO E RISOLVERETE OGNI COSA. VENERE VI AIUTERÀ · SALUTE CONTROLLATE LA PRESSIONE E FISSATE UNA VISITA DAL DENTISTA. SONO CONSIGLIATI MASSAGGI O YOGA PER RILASSARE LA COLONNA VERTEBRALE

FASCINO IL PARTNER È A VOLTE POCO DISPOSTO A STARVI A SENTIRE. L’AMORE TROPPO CEREBRALE NON È ADATTO AL PERIODO. PASSIONE!· SALUTE PRENDETEVI MAGGIOR CURA DI INTESTINO E SISTEMA NERVOSO. MANGIATE FIBRE E DIMINUITE I LATTICINI. SFOGATE IN PALESTRA LE ENERGIE IN ECCESSO

FASCINO I SENSI VI REGALERANNO SPECIALI SINTONIE CON IL PARTNER O CON QUALCHE NUOVO AMORE. GODETEVI OGNI ISTANTE CON FOGA · S ALUTE CONTINUATE A FARE FITNESS CON ENERGIA E BUONA VOLONTÀ. NON PUÒ CHE FARVI BENE SOPRATTUTTO IN VISTA DELLA BELLA STAGIONE

BANDO ALL’ECCESSIVA SPAVALDERIA. VI ASPETTANO MOLTI MOMENTI FELICI, EROTICAMENTE DI GRANDE VALORE AGGIUNTO · S ALUTE GLI SPORTIVI SAPRANNO AFFRONTARE AL MEGLIO DETERMINATI CALI ENERGETICI. CHI NON FA SPORT SI PREPARI A LOTTARE PER IL BENESSERE

VOLTAN GABRIELE Legno - PVC - Legno/Alluminio Scuri - Finestre - Zanzariere - Portoni d’ingresso in legno o blindati Porte interne - Rei 60/120 - Basculanti

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO L’ASCOLTO DI CHI AMATE DEV’ESSERE PRIMARIO NEI VOSTRI RAPPORTI ALTRIMENTI DOVRETE FRONTEGGIARE ATTEGGIAMENTI DI CHIUSURA · S ALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE DARVI NON POCHI PROBLEMI. PREDILIGETE CIBI SEMPLICI E CURATE L’ALIMENTAZIONE

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO VIVACITÀ

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

È LA CIFRA DEL MESE CHE INTERESSERÀ ANCHE GLI AMANTI DI LUNGO CORSO. ATTENTI AL COLPO DELLA STREGA· S ALUTE APPROFITTATE DELLA BELLA STAGIONE PER ANDARE IN BICICLETTA. ATTENTI A NON FORZARE TROPPO, QUALCHE MALANNO IN AGGUATO

FASCINO DOPO UN PERIODO DI BUFERE, SARETE FINALMENTE PIÙ MALLEABILI E DISPOSTI AL DIALOGO. L’AMORE VIEN CERCANDO L’AMORE · S ALUTE BEVETE MOLTO E CURATE L’ALIMENTAZIONE PERCHÉ I MESI FREDDI VI HANNO DEBILITATI. PRIMA DI ESPORVI AL SOLE METTETE UNA CREMA PROTETTIVA

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

FASCINO VENERE BOLLENTE VI REGALA ENTUSIASMO E AUDACIA. STATE TRA LA GENTE E INCONTRERETE SICURAMENTE QUALCUNO DI SPECIALE · S ALUTE DEDICATEVI A SPORT DI SQUADRA E NON CIMENTATEVI IN DISCIPLINE TROPPO RISCHIOSE. SIATE PROPOSITIVI, VE NE GIOVERETE

DAL 22/06 AL 22/07

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

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tavola la l a d e n o i z a z z i l a Re en t i m a r r e s i d o t i n i f al prodot to La sostituzione dei serramenti esistenti non necessita dell’intervento di opere murarie, con la possibilità della detrazione fiscale del 55% prorogata per tutto il 2012

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FASCINO SIATE PIÙ AUDACI E FATEVI PRESENTI CON DECISIONE. NON MANCHERÀ IL FUOCO PROPIZIO A RISCALDARE IL VOSTRO CUORE· S ALUTE SIETE PIÙ SCATTANTI E GRINTOSI DEL SOLITO, PERÒ SCARICATE ALCUNE TENSIONI CON IL GIUSTO ESERCIZIO FISICO. STARETE MEGLIO




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