di Padova Ovest
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 70 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Punta Speron Atti vandalici, i responsabili sono stati identificati pag.
Limena Il comune non riesce a vendere i due terreni
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Villa Camerini Hydrogen Festival, aspettando Fabri Fibra
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EDITORIALE
Rubano, alloggi ater: 62 case restano al comune
Il Veneto vota una nuova identità di Mauro Gambin*
L’appello dell’amministrazione comunale di Rubano è stata ascoltato. Dal piano straordinario di vendita degli alloggi Ater predisposto dalla giunta regionale del Veneto sono stati “risparmiati” 62 dei 91 alloggi di via Pordenone. Grande soddisfazione da parte del Sindaco pag. 6
Villafranca ,progetto illuminazione pubblica
Sostituire i punti luce vetusti e non più funzionanti e ridurre i costi di gestione. E’ ripensando all’organizzazione dei servizi di pubblica illuminazione che l’amministrazione comunale ha attivato un nuovo piano di risparmio con la Simet pag. 12
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Rubano, inaugurata piazza Costituzione Dopo un anno l’Amministrazione è entrata in possesso dello spazio cittadino
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opo un anno di attesa dalla conclusione dei lavori domenica 2 giugno piazza Costituzione a Bosco di Rubano è stata inaugurata. Con il completamento delle procedure tecniche ed amministrative il Comune di Rubano ha finalmente acquisito la proprietà della piazza, delle vie Falcone e Borsellino, del giardino del Donatore e tutte le aree di interesse comunale. Si tratta della bella piazza realizzata in centro paese e ottenuta dall’amministra-
zione comunale con la lottizzazione privata “Francesco” che ha realizzato edifici residenziali e commerciali nell’area compresa fra la nuova piazza, le vie Falcone e Borsellino e il nuovo parco pubblico. Piazza che vede su di un lato affacciarsi delle attività commerciali, un bar, un salone di parrucchieri, un negozio di abbigliamento, una fioreria e una pizzeria per asporto, e che fino ad ora hanno avuto la visuale coperta da transenne e reti arancioni. Esattamente un anno fa sembrava imminente
la cessione da parte del costruttore, ma a ritardare il definitivo passaggio della piazza nelle mani dell’amministrazione sono state le lungaggini dovute al collaudo, agli accatastamenti delle aree da parte del costruttore. Ma finalmente, in occasione della ricorrenza delle festa della Repubblica, piazza Costituzione è stata apertura ufficiale diventando a tutti gli effetti uno spazio pubblico per i cittadini. pag. 6
L’Intervento
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’Iva è’ stata introdotta nel nostro ordinamento fiscale 40 anni fa: in questo periodo di tempo l’aliquota ordinaria è variata ben 8 volte raggiungendo il valore massimo del 21%, quello in vigore. *Segretario Cgia Di Mestre
continua a pag.
l primo partito è quello degli astenuti. Il dato macroscopico emerso dalla tornata elettorale, che tra la fine di maggio e gli inizi di giugno ha portato al rinnovo dei consigli di quarantasette comuni in Veneto, riguarda in primis le persone che non hanno esercitato il loro diritto di voto. Ovunque l’affluenza alle urne è stata al di sotto della media registrata alle amministrative precedenti, anche dove si è votato recentemente a seguito del commissariamento del municipio. Che questo larga assenza alle urne rappresenti lo scollamento della società dai suoi riferimenti politici è stato detto fino alla noia, tanto da diventare una giustificazione automatica seppur vera. Poi, per carità, anche per il Veneto, volendo, ci si può dilungare in analisi che comprovino la tenuta dei partiti tradizionali grazie alla fedeltà della propria base elettorale, la credibilità dei candidati capaci di fare risultati malgrado il momento di appannamento del proprio partito, il Pd per esempio, lo sfaldamento di quelli “personali”, come il Pdl o il M5s, e l’implosione di quelli fortemente ideologici come la Lega. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
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EDITORIALE
segue da pag.
Il Veneto vota una nuova identità
Confindustria Padova
“luci sull’impresa” premiate le scuole
L’I-Pad da applicare al carrello per fare la spesa in modo più rapido e innovativo, il tecno-bracciale fashion che lancia l’allarme in caso di aggressione, la finestra che auto-regola l’illuminazione in casa, il cuocipasta attivabile con il cellulare ovunque ci si trovi. Sono solo alcuni dei progetti nati dalla creatività d’impresa under 18. Coltivarla e indirizzarla è l’obiettivo dell’attività di orientamento promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova che quest’anno ha coinvolto 44 istituti della provincia e 4.000 studenti nell’ambito del progetto “Luci sull’impresa”, premio scuola in collaborazione con la Camera di Commercio.
Tutto vero ma a mio avviso c’è qualcosa di nuovo da cogliere nel panorama politico uscito dalle recenti elezioni amministrative ed è il segno di discontinuità che questa regione è riuscita ad imprimere compiendo scelte che in precedenza parevano impossibili. E’ come se i veneti, politicamente ma forse non solo, fossero in cerca di una nuova identità. Per anni lo specchio del Veneto è stata l’idea di essere la “locomotiva del Nord Est”, ossia la macchina da soldi che funzionava bene se veniva ben oliata e soprattutto se aiutata nel proprio incedere togliendo ostacoli burocratici, lacci e laccioli. La Lega, va riconosciuto, è stato il partito più audace nel farsi interprete di queste aspettative e anzi ha contribuito a creare un’immagine fortemente identitaria di questa regione, certo magari un po’ razzista e un po’ arrogante ma ricca e questo bastava per dimostrare che il modello autarchico del “paroni a casa nostra” funzionava. Oggi queste convinzioni paiono incrinate, il Veneto soffre questa crisi nello stesso identico modo delle altre regioni, forse anche di più, il “Miracolo” è finito e i moloch della politica nostrana, come Manuela Dal Lago, a Vicenza, o Giancarlo Gentilini, a Treviso, sono stati letteralmente buttati giù dal piedistallo. Più che la loro abitudine a proporre solo e sempre se stessi, è stata la loro politica a base di parole d’ordine, ormai scaduta, a determinarne il crollo. Gentilini si aspettava una riconferma per tutto quello che aveva fatto per Treviso ma in realtà quello che conta per i trevigiani e quello che si farà a partire da domani. I volti nuovi, gli sganciati dagli apparati della politica (più che gli inquisitori della politica) sembrano essere stati considerati più credibili e persuasivi nel proporre la nuova identità per il veneto del futuro, un’identità forse meno tracotante e sprezzante e forse per questo più convincente. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
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premio impatto zero per le buone prassi
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“run for children” battuto il record
Padova può vantare un nuovo record: l’organizzazione della “Onlus Run for children” ha infatti battuto all’ultimo respiro il Guinness del maggior numero di persone di corsa continuativamente sulla distanza dei 100 metri a staffetta in 12 ore, 2404, contro le 2400 del precedente record detenuto dalla città di Gaza. Oltre 30mila gli euro raccolti dalla onlus che sostiene la ‘Fondazione Citta’ della Speranzà, la quale si occupa di supportare la ricerca pediatrica sulla oncoematologia. La competizione disputata in Prato della Valle.
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Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Costeggiare il Brenta per 38 chilometri pag.
il personaggio
Regione Comuni
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cultura padova Scene di paglia quest’anno parte dalla città pag.
Avviata a Padova l’analisi energetica gratuita dei condomini centralizzati, promossa congiuntamente da Domotecnica Divisione Condomini e Anac Padova. A dimostrare la necessità di interventi urgenti nel territorio padovano, moltissime le diagnosi gratuite già prenotate: c’è tempo fino a luglio 2013 per iscriversi all’analisi gratuita nel territorio di Padova (per richiederla scrivere a risparmioincondominio@ domotecnica.it). Troppi edifici della provincia presentano gravi situazioni di inefficienza energetica con un eccessivo dispendio di risorse. Nuovo servizio di navigazione
padova in barca dal portello
Al Parco Venturini-Natale di Via Ponte Ognissanti al Portello, ha preso il via “Navighiamo Padova”, un servizio di noleggio barche a remi e con motore elettrico che possono essere guidate senza patente. L’attracco è il nuovo pontile dotato di passerella e di una banchina dove le barche potranno essere noleggiate per “scoprire” il territorio da un punto di vista decisamente inedito.
prendere il sole dal verso giusto
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Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti pag.
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Arte
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condomini esosi analisi energetica
Progetto di prevenzione
Fusioni: molti ne parlano qualcuno lo fa
Alessandro Fabian racconta i suoi sogni e i suoi pag. 23 successi
Analisi gratuita fino a luglio
Due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile: il progetto “Sunlab for Kids” e “Provalo sulla tua pelle” insegneranno, per tutta l’estate, le regole per una corretta esposizione al sole con iniziative pensate in modo specifico per le diverse fasce di età. Questa la proposta educativa promossa su tutto il territorio della città e della provincia, lanciata dall’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, patrocinata dall’Ufficio Città Sane del Comune e dalla Provincia.
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 maggio 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese TURISMO Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro
Turismo, la nuova legg
di Alessandro Abbadir
Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”
Rivoluzione nella promozione del settore con la creazione di 8 sistemi turistici tematci
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urismo, tutti i poteri alla Regione o almeno tanti di più e Pro loco sul piedistallo. Sono queste le linee guida della nuova legge quadro del turismo del Veneto, approvata a fine maggio e fortemente voluta dall’assessore Marino Finozzi. Il provvedimento legislativo, votato praticamente all’unanimità con 39 sì, tre astensioni, sono confluiti quattro diversi disegni di legge, è destinato a mettere ordine in un settore che, nella nostra regione è contrassegnato da tantissime competenze e sovrapposizioni. Qualche dato per capire di che settore si tratta: il Veneto è la prima regione turistica d’Italia. Ha 15 milioni di arrivi e 63 milioni di presenze ma la terza per spesa da parte degli stranieri dopo Lazio e Lombardia. Nel 2012 questo settore ha attirato cinquemila nuovi posti di lavoro. Senza turismo per capirci l’economia regionale perderebbe l’8,2 per cento del Pil e 500 mila posti di lavoro. “Con questa legge - ha spiegato il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - mettiamo al centro il turista e costruiamo intorno un’offerta adeguata all’evoluzione dei profili della domanda”. Vediamo cosa prevede nel dettaglio. La nuova legge ridisegna competenze: la Regione avoca a sè le politiche turistiche, lascia poco da fare
i dati. nel 2012 gli alberghi hanno risentito della crisi
Italiani in fuga, gli stranieri salvano il Veneto
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uasi tutti con il segno negativo i dati relativi ai movimenti turistici degli italiani in Veneto lo scorso anno: la crisi si fa sentire soprattutto per gli alberghi e la clientela italiana, mentre tiene la presenza degli ospiti stranieri. Se la passano decisamente meglio le attività agrituristiche, le uniche a registrare, in controtendenza, un deciso incremento, sia sul fronte degli arrivi che delle partenze. La conferma arriva dai dati sui flussi turistici elaborati dalla Regione, dai quali emerge che se nel 2011 l’industria veneta del turismo era riuscita a riprendersi registrando variazioni significative nell’arco dei dodici mesi, l’anno scorso la situazione è nettamente peggiorata, in particolare per i clienti italiani, che hanno fatto registrare un calo medio del 2,9% per quanto riguarda gli arrivi e dell’8,7 per cento sul fronte delle presenze. A controbilanciare l’effetto negativo ci pensano i turisti stranieri, il 2,2% in più rispetto al 2011 per quanto riguarda gli arrivi e il 2,7% per le presenze. Maglia nera gli alberghi a due e una stella, che registrano un calo di oltre il 3,5% sugli arrivi e del 6,3% sulle presenze, unici a perdere anche clientela straniera. A seguire le altre categorie di alberghi, i campeggi e gli alloggi privati, i quali però riducono il danno grazie alla presenza degli stranieri, dall’Europa in particolare. Sorridono invece gli agriturismi, gli unici a registrare un deciso aumento, in media del 5% per gli italiani e del 12-15% per gli stranieri, in media l’8,5% in più. dopo l’ottima crescita dell’anno precedente. In valore assoluto si tratta di numeri modesti, che incidono su poco più dell’1 per cento dei flussi turistici, ma il fenomeno continuerà a crescere anche nei prossimi anni. L’anno scorso sono arrivati in veneto 5,5 milioni di turisti italiani e ben 10 milioni di stranieri.
alle Province, esclude completamente i Comuni e pone su un piedistallo le Pro loco. Tra le linee guida della normativa c’è l’introduzione dell’ “Albergo diffuso”, esperienza mutuata sulla scorta di simili fatte in Umbria, Toscana, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. L’albergo diffuso consentirà ai borghi di montagna e ai centri storici del Veneto la possibilità di gestire l’ospitalità del turismo anche in fabbricati diversi, purché non più distanti di quattrocento metri. Una misura che serve per arginare l’abbandono dei centri storici del Veneto. Sul piano delle strutture ricettive tradizionali, la nuova disciplina distingue gli alberghi, le strutture all’aperto, le strutture complementari. Supera così la storica frattura ormai anacronistica, tra strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. Con la nuova legge la Regione intende regolarizzare campeggi e villaggi turistici. Nuove norme anche per gli Iat: avranno anche alla possibilità di prenotazioni alberghiere, di spettacoli e biglietti di trasporto. Rivoluzionati anche i Consorzi di promozione turistica: fuori gli enti pubblici, ne potrannoBojon far parte soggettiMaggiore privati, che tuttavia di solamente Campolongo (Ve) III Strada Zona Artigianale, 2 pubblipotranno presentare progetti finanziabili dalla parte Tel./Fax 049Sono 97 25 ca. Poi la ripartizione territoriale. stati636 infatti definiti i
sistemi turistici tematici: Venezia e laguna, Dolomiti e montagna, Lago di Garda, mare e spiagge, pedemontana e colli, Terme euganee, Po e il suo Delta, città d’arte, centri storici, forti e ville venete. Ma tutti i comuni saranno considerati comuni turistici in modo da favorire al massimo la valorizzazione del patrimonio storico artistico ambientale ed architettonico. In sede di emendamenti dell’ultima ora, si è assistito all’introduzione dei cosiddetti Dmo, tavoli di coordinamento per destinazione turistica, lo stanziamento di risorse ad hoc per la Provincia di Belluno, e la definizione dell’uscita della parte pubblica dai consorzi di promozione entro 18 mesi. Durante la discussione per l’approvazione della nuova legge quadro sul turismo è emerso come servano per rilanciare questo settore ”semplificazione, meno vessazioni burocratiche e ammodernamento del patrimonio edilizio”. Va ricordato infatti come questa industria posa diventare volano di sviluppo, essendo l’unica non delocalizzabile e che non crea danni all’ambiente. Insomma una rivoluzione normativa che nelle intenzioni dei promotori aiuterà un settore considerato sempre più strategico in tempi di crisi.
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Argomento del mese 5 A Padova il dibattito fra Pro Loco e ristoratori
ge rivoluziona il settore La novità La figura, proposta da Matteo Toscani, sarà introdotta per la stagione estiva 2014
“Accompagnatore di mezza montagna” per il turismo e l’occupazione di Nicola Stievano
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spalla pag 5 per padova
alla prossima stagione nasce la figura dell’accompagnatore di mezza montagna, una guida alpina che è anche guida turistica. Creare nuove opportunità occupazionali in zone a forte vocazione turistica come la montagna ma con dinamiche lavorative problematiche, ampliare l’offerta per gli ospiti e migliorare la sicurezza degli escursionisti. A questo punta il progetto di legge presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani che va a modificare la legge sulla professione di guida alpina, introducendo anche in Veneto, su richiesta del territorio e degli operatori, una nuova figura: l’accompagnatore di mezza montagna. “Si tratta - spiega il consigliere della Lega Nord - di chi svolte professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’attività di accompagnamento in escursioni su terreno montano, nelle zone rocciose, nei ghiacciai, nei terreni innevati e in tutti gli itinerari che richiedono l’uso di tecniche e materiali alpinistici. Inoltre illustra ai turisti le caratteristiche dell’ambiente circostante. Senza alcun costo per le istituzioni, viene fortemente qualificata l’offerta turistica, dando importanti opportunità di lavoro ai giovani che vogliono restare a vivere in queste zone e a tutte quelle figure professionali impegnate nella sola stagione invernale, come i maestri di sci. Un altro effetto positivo di questo progetto di legge è il miglioramento della sicurezza per gli escursionisti che, anche se non particolarmente esperti e avvezzi alle ostilità dell’ambiente alpino, potranno effettuare le loro uscite con serenità, proprio perché accompagnati da professionisti riconosciuti. Ci sono tutte le condizioni - afferma ancora il vicepresidente dell’assemblea regionale - affinché, per la stagione estiva 2014, la legge sia operativa e vi sia un’adeguata promozione di queste figure. Al progetto hanno dato il loro contributo il presidente delle Guide Alpine Lio De Nes con Bepi Casagrande, il Cai e il Soccorso Alpino”.
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PAVIMENTAZIONI AUTOBLOCCANTI IN BETONELLA
Vademecum sagre “Doc”
Sicure, sostenibili, e garantite feste di paese “certificate” C
ome ogni estate torna la querelle sulle sagre e le varie feste paesane in contrapposizione con l’offerta di ristoranti e trattorie, che si sentono danneggiati dal proliferare di ogni genere di iniziative. Al punto che in tanti arrivano a chiedere controlli sulle cosiddette “false sagre?”. Per distinguere le vere “sagre doc” organizzate dalle Pro Loco dalle iniziative estemporanee volte a “fare cassa”, ora c’è il vademecum delle “3S: Sagre Sicure e Sostenibili” promosso dal Comitato Provinciale Pro Loco di Padova e dai 5 Consorzi intercomunali. Storicità, tipicità e finalità non-profit sono alcuni degli elementi distintivi. Niente più polemiche, quindi, tra ristoratori, pubblici esercizi e pro loco: è questo l’obiettivo cui l’Unpli padovana vuole arrivare, attraverso il confronto con le Associazioni di categoria. Il tema è stato affrontato in occasione della Festa delle Pro Loco padovane a Due Carrare. L’iniziativa, dedicata quest’anno al tema “Pro Loco: amUnione delle Pro Loco basciatrici dell’identità territoriale”, padovane, mano tesa ha radunato le 89 associazioni della verso gli altri operatori: provincia e gli oltre 12.000 soci a “lavoriamo insieme Due Carrare, in occasione dei festegper il turismo” giamenti per gli 800 anni dei Carraresi. Interessante il dibattito sul “Progetto 3S: una carta dei valori per le Sagre Sicure e Sostenibili”. “L’opuscolo sagre e feste con gli eventi a marchio pro loco e la carta dei valori delle 3S ha riscosso anche quest’anno grande successo di pubblico; dobbiamo usare la cultura come promozione del territorio e trovare un percorso di collaborazione con il mondo della ristorazione” ha detto l’assessore provinciale Leonardo Comacchio. “La strada intrapresa con le 3S è quella giusta. Noi siamo disposti a metterci attorno a un tavolo e sigillare l’accordo per lavorare insieme, ma dobbiamo trovare la possibilità di condivisione con le realtà economiche del territorio che ora sono in difficoltà” ha affermato il presidente Ascom Fernando Zilio.”Grazie a tutti i volontari pro loco che danno valore sociale ma anche economico al territorio. Ma bisogna far diventare le sagre valore aggiunto e contrastare le operazioni meramente commerciali. Chi vigila? Anche i Comuni devono aderire e validare le sagre doc. Siamo tutti d’accordo sul concetto che dobbiamo capire quali sono le vere sagre. Ma quali sono gli occhi sul territorio? Chi rispetta le regole deve essere premiato e incentivato” ha commentato il direttore Confesercenti Maurizio Francescon. “L’Unpli Padova con questa iniziativa ha accelerato il percorso di condivisione e avanzato una proposta concreta alle associazioni di categoria. Da oggi dobbiamo impegnarci a far rispettare la nostra carta dei valori e i Comuni, in accordo con pro loco e associazioni di categoria, devono assumersi la responsabilità di distinguere le vere sagre della tradizione da iniziative estemporanee” ha concluso il presidente Unpli Padova Fernando Tomasello. Le Pro Loco, dunque, sono protagoniste a pieno titolo nella nuova Legge Regionale sul turismo e il loro ruolo nel far emergere la cultura di un luogo e dello stare insieme è fondamentale.
6 Rubano Urbanistica Le lungaggini burocratiche hanno ritardato i tempi per la consegna
Inaugurata piazza Costituzione Dopo un anno di attesa il Comune di Rubano ha finalmente acquisito la proprietà dello spazio cittadino di Barbara Turetta
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opo un anno di attesa dalla conclusione dei lavori domenica 2 giugno piazza Costituzione a Bosco di Rubano è stata inaugurata. Con il completamento delle procedure tecniche ed amministrative il Comune di Rubano ha finalmente acquisito la proprietà della piazza, delle vie Falcone e Borsellino, del giardino del Donatore e tutte le aree di interesse comunale. Si tratta della bella piazza realizzata in centro paese e ottenuta dall’amministrazione comunale con la lottizzazione privata “Francesco” che ha realizzato edifici Un momento dell’inaugurazione della piazza lo scorso 2 giugno residenziali e commerciali nell’area compresa fra la nuova piazza, le vie Falcone e Borsellino e il mani dell’amministrazione sono state le lungag- quest’anno si arricchiscono di un’iniziativa dedicanuovo parco pubblico. Piazza che vede su di un gini dovute al collaudo, agli accatastamenti delle ta alle famiglie in difficoltà di Rubano. Un progetto aree da parte del costruttore. sociale pensato dalle associazioni di volontariato lato affacciarsi delle attività commerciali, un bar, un salo- Il nuovo spazio sarà Ma finalmente, in occasione del territorio, e che ha ottenendo l’appoggio dal della ricorrenza delle festa Comune. Le associazioni saranno presenti in sane di parrucchieri, un negozio di certo utilizzato della Repubblica, piazza Co- gra, domenica 23 giugno alla sagra di Rubano e di abbigliamento, una fioreria per la sagra della stituzione è stata apertura domenica 30 giugno alla sagra di Bosco di Rubae una pizzeria per asporto, e frazione di Bosco ufficiale diventando a tutti gli no, per vendere dei fiori. Con il ricavato verranno che fino ad ora hanno avuto la a fine giugno effetti uno spazio pubblico acquistati prodotti di prima necessità, come pane, visuale coperta da transenne e reti arancioni. Esattamente un anno fa sembrava per i cittadini. Spazio che sarà di certo utilizzata latte, carne, ma anche pannolini per bambini e imminente la cessione da parte del costruttore, ma anche in occasione della sagra della frazione di Bo- medicinali. a ritardare il definitivo passaggio della piazza nelle sco che si tiene a fine giugno. Feste paesane che
neWs Festa al centro anziani
l’istituto ha compiuto 25 anni
G
rande festa al centro anziani di Rubano per i 25 anni di attività. Tantissime le iniziative che hanno animato la giornata, che si è conclusa con canti e racconti del gruppo “Fili d’oro” e con il gruppo teatro che ha intrattenuto soci e ospiti con balli e musica dal vivo. La Giunta comunale “Nonostante il difficile ha approvato periodo di gestione eco- il programma nomica che gli enti locali dell’associazione attraversano – ha detto il stanziando 6mia euro sindaco Ottorino Gottardo - per l’amministrazione è molto importante favorire lo sviluppo della vita associativa della comunità”. E anche quest’anno la giunta comunale ha approvato il programma dell’associazione anziani stanziando per le attività 6mia euro. “Lo sforzo costante di sostenere le iniziative del Centro - aggiunge il sindaco - viene premiato annualmente dall’entusiasmo dei partecipanti e dei volontari che realizzano molteplici attività, dai corsi alle varie iniziative tra le quali per citarne una, il “telefono incontro”. La festa per i 25 anni di attività rientra in un preciso progetto voluto dall’amministrazione comunale e che mira a promuovere sul territorio politiche di partecipazione e condivisione dedicate non solo ai più adulti, ma a tutta la comunità”. Ba.Tu.
CASE ATER RISPARMIATI 62 DEI 91 ALLOGGI DI VIA PORDENONE Il Sindaco aveva chiesto alla Regione che parte degli appartamenti rimanesse nella disponibilità del Comune per affrontare l’emergenza case
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’appello dell’amministrazione comunale di Rubano è stata ascoltato. Dal piano straordinario di vendita degli alloggi Ater predisposto dalla giunta regionale del Veneto sono stati “risparmiati” 62 dei 91 alloggi di via Pordenone a Rubano. Il sindaco Ottorino Gottardo e l’assessore alla Casa Giovanna Gazzetta hanno appreso con grande soddisfazione la decisione della seconda Commissione consiliare della Regione Veneto che si è espressa favorevolmente sulla richiesta presentata dal Comune di Rubano l’estate scorsa. In quella lettera Gottardo aveva manifestato la forte preoccupazione in merito al progetto di legge approvato dalla giunta regionale nel mese di giugno. Progetto che conteneva anche il piano straordinario di vendita degli alloggi Erp di proprietà dell’Ater che prevedeva la messa in vendita di 91 alloggi sui 116 presenti a Rubano. Il Comune chiedeva quindi di prendere in considerazione la revisione della proposta, la cui approvazione avrebbe messo in seria difficoltà l’amministrazione comunale nel dare risposte abitative ai cittadini che non hanno la possibilità di far fronte agli affitti richiesti dal mercato privato. Gottardo aveva chiesto che dal piano straordinario di vendita venissero esclusi gli alloggi di via Pordenone, che erano stati costruiti a partire dal 1987. Richiesta che
Gottardo: “Riusciremo a rispondere alle 76 famiglie che hanno fatto richiesta” è stata accolta in parte dalla Regione che ha mantenuto 62 alloggi in via Pordenone. “E’ un grande risultato – ha detto Gottardo - e questo permetterà all’amministrazione di rispondere meglio alle 76 famiglie che hanno fatto richiesta di alloggi Erp di proprietà dell’Ater, mettendo a disposizione un patrimonio di edilizia pubblica più consistente rispetto a quanto preventivato inizialmente dalla delibera della Regione. Il problema della casa sta diventando sempre di più drammatico, in particolare per le persone che rimangono senza lavoro, e come amministratori non possiamo non preoccuparci. Dobbiamo cercare delle risposte al bisogno almeno dei nuclei meno abbienti e magari con figli minori”. Ba.Tu.
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8 Rubano Il caso Per sei mesi monitorati i consumi di sacchetti usa e getta nei 13 comuni partecipanti
Sfida all’ultima sporta, vince Rubano Realizzato il miglior risultato. Il 33,07% degli acquisti è stato fatto senza cessione gratuita o onerosa di shopper di Manuel Glauco Matetich
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’ il Comune di Rubano il vincitore della ‘’Sfida scolastica ma anche per conservare in modo corretto all’ultima sporta’’ promossa dall’associazione il cibo avanzato nelle mense, rendendolo disponibile dei Comuni Virtuosi, con il patrocinio del mi- per i più bisognosi. Continueremo sempre a lavorare nistero dell’Ambiente e dell’Anci e che ha visto 13 per una sensibilizzazione ambientale sul territorio, Comuni gareggiare per ridurre il consumo dello shop- prima di tutto per ridurre i rifiuti e poi per differenper usa e getta. Il Comune veneto si aggiudica così ziarli sempre meglio”. i 20.000 euro messi in palio dai tre sponsor (Banca Il Comune di Nonantola, in provincia di MoMarche, Fra Production e Novamont). Il concorso ha dena, vince il premio offerto da Fareraccolta.it per monitorato per sei mesi (fino al 30 aprile) i consu- l’impegno e l’efficacia dell’azione che ha portato il mi di sacchetti usa e getta nei comuni partecipanti, Comune ad avere il più alto numero di esercizi del coinvolgendo 159.236 cittadini, 180 i punti vendi- piccolo commercio coinvolti, incluso il settore amta tra supermercati e negozi del piccolo commercio e bulante. I comuni che si sono messi in gioco sono contando 2.929.660 di acquisti effettuati ‘’shopper Inzago (in provincia di Milano), Vanzago (Varese), free’’. Caronno Pertusella (Varese) ,Vaprio D’Adda (MilaIl Comune di Rubano vince per aver realizzato il no), Chiampo (Vicenza), Noventa, Rubano, Teolo miglior risultato, pari al 33,07%: valore pro capite (Padova), Nonantola (Modena), Sorbolo (Parma), di acquisti realizzati senza cessione gratuita o onero- Prata (Pordenone), Azzano Decimo e Corridonia sa di shopper. ‘’Siamo stati sin da subito entusiasti (Macerata). circa l’iniziativa - dichiara l’assessore all’Ambiente Interessanti i dati sul consumo dei sacchetti usa Lorenzo Segato - ci siamo divertiti a metterci in e getta rilevati durante i sei mesi, che testimoniano gioco coinvolgendo i cittadini, una realtà molto diversificata le scuole e gli esercizi commer- Nei supermercati, come consumo, anche all’inciali del Comune. Siamo molto complice l’addebito terno di uno stesso comune. soddisfatti di avere vinto il dello shopper,l’88% Questi dati forniranno matemonte premi messo disposizio- degli acquisti riale e spunti per uno studio ne dagli sponsor, che useremo è shopper free più circonstanziato di prossima per effettuare interventi necesuscita sul sito di Porta la Sporsari per migliorare la sicurezza statica degli edifici ta, il progetto che mira a diffondere consapevolezza scolastici”. ambientale tra diversi i soggetti pubblici, aziendali, “Inoltre - continua l’assessore - questo premio del settore no profit e semplici cittadini. ci permetterà di sbloccare altre risorse già in nostro Tra i negozi del piccolo commercio monitorati ci possesso con le quali pensiamo di acquistare attrez- sono infatti alcuni casi, estremamente virtuosi, con zature scolastiche utili sia per migliorare l’offerta una percentuale di vendite effettuate con cessione
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di shopper inferiore al 5 o 10%, quando il sacchetto, per lo più biodegradabile e compostabile, è a pagamento. Dove il sacchetto viene invece ‘’omaggiato’’, opzione prevalente nei negozi (e soprattutto nei mercati), ci sono casi in cui la percentuale di vendite con sacchetto arriva anche oltre all’80%. Tra i supermercati, complice l’addebito dello shopper sullo scontrino, va decisamente meglio: con punti vendita dove l’88% degli acquisti è shopper free. Ma ci sono anche un paio di casi, su 22 punti vendita, dove ancora quasi la metà dei clienti si serve dell’usa e getta.
L’Intervento
“No all’aumento dell’Iva”
di Giuseppe Bortolussi* segue da pag.
Stiamo parlando dell’Iva, molto probabilmente, subirà un ulteriore incremento di un altro punto percentuale. L’ultimo ritocco è avvenuto nel 2011: nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, il gettito Iva, tra la metà di settembre del 2011 ed il dicembre del 2012, è diminuito di 3,5 miliardi di euro. Dall’inizio della crisi alla fine del 2012 il Pil nazionale è diminuito di 7 punti percentuali e la spesa delle famiglie di 5. La caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia. Se non scongiuriamo l’aumento dell’Iva previsto tra un mese corriamo il pericolo di penalizzare ulteriormente la domanda peggiorando la situazione economica delle famiglie e quella delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi che vivono di consumi interni. Nella Relazione annuale, la Banca D’Italia segnala che in termini pro capite la spesa è tornata ai valori del 1998: quella di 14 anni fa. Dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incremento più importante si è registrato proprio in Italia. Se nel 1973 l’aliquota era al 12% ora si attesta al 21%, con un aumento di 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di + 8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013), l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nel periodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3. La Francia è l’unico paese che ha visto diminuire il peso dell’aliquota di questa imposta. Se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al 19,6% (-0,4). Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Se l’aumento a luglio ci sarà, i consumatori si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro. *Segretario Cgia Di Mestre
Prestazioni cimiteriali
il comune ha adeRito alla conVenzione peR il seRVizio di cRemazione di salme
a giunta comunale di Rubano ha aderito per quest’anno alla convenzione proposta dal Comune di Padova per il servizio di cremazione di salme e di resti mortali. Il Comune patavino ha infatti messo in funzione un nuovo impianto, già attivo, che potrà essere utilizzato dai Comuni che hanno aderito alla convenzione. Per la cremazione di defunti residenti in vita nel Comune di Rubano la tariffa applicata da Padova è fissata in 440 euro. La somma sarà
richiesta direttamente dall’impresa funebre ai familiari del defunto che decideranno di scegliere questo servizio. La convenzione garantisce anche l’applicazione della tariffa agevolata, pari ad 250 euro per la cremazione di resti mortali – ossei, provenienti dal cimitero del Comune di Rubano. “La sottoscrizione della convenzione con Padova - spiega il sindaco Ottorino Gottardo - ha permesso al Comune di Rubano di fissare degli importi standar-
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dizzati e agevolati per il servizio di cremazione, sia per i defunti residenti in vita nel Comune che per le eventuali cremazioni di resti mortali ossei inumati nei due cimiteri comunali”. E’ questo un ulteriore servizio messo a disposizione per rispondere alle esigenze delle persone nei confronti dei loro cari defunti, servizio la cui domanda è negli ultimi anni in costante crescita nel Comune. Ba.Tu.
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Limena 9 Ambiente Ancora problemi nell’area verde in riva al Brenta
Atti vandalici a punta Speron, responsabili identificati Utilizzato il legno delle panchine per accendere il fuoco. Rinnovata la convenzione con l’associazione di softair, contribuirà alla vigilanza di Barbara Turetta
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responsabili degli atti vandalici in punta Speron sono stati identificati dall’amministrazione comunale di Limena che ora sta quantificando i danni per avviare i dovuti provvedimenti. Ad annunciare che l’area verde in riva al Brenta torna ad essere “sorvegliata speciale” per contrastare pic-nic rumorosi e maleducati, e l’utilizzo inadeguato dello spazio verde è l’assessore alla Sicurezza Jody Barichello. “Le immagini dell’allegro barbecue di questi ragazzi erano state postate su facebook – piega l’assessore Barichello -, e così siamo riusciti ad identificare chi aveva utilizzato il legno delle panchine per accendere un fuoco, danneggiato le staccionate e inciso il gazebo in
Viabilità
“Anche quest’anno verrà rinnolegno. Un comportamento che non Le immagini di coloro che avevano preso vata la convenzione con l’associalasceremo impunito”. zione di softair che è impegnata a Ma sull’area verde tornano a parte al barbecue giocare anche i membri dell’asso- erano state postate Limena anche in altre attività - ha spiegato Barichello -, ma l’area ciazione di softair Lone Wolf, che su facebook sarà a disposizione anche del grupha sede a Limena, che si ritrovano a combattere in guerre simulate con armi ad aria com- po cinofilo della protezione civile”. L’assessore alla Sicurezza precisa che il Comune pressa. Già l’anno scorso la convenzione sottoscritta tra l’associazione e il Comune per utilizzare l’area verde la non è contro i picnic, fermo resta il divieto di accendedomenica mattina come campo da gioco, e che ha per- re fuochi e di parcheggiare nella via di acceso all’area, messo di contenere il fenomeno dei ritrovi mangerecci ma contro il comportamento incivile di chi si ritrova in di gruppi di persone dell’est che creano tanti disagi ai quell’area. “Spesso si tratta di gruppo di stranieri che non residenti.
diVenteRà definitiVa anche la seconda RotatoRia lungo la pRoVinciale 47
e di sicurezza stradale avviata con il Piano Urbano del Traffico – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Selmin - che ha già portato alla realizzazione nel 2010 della rotatoria di via Garolla e nel 2011 di quella in corrispondenza di viale della Rimembranza”. Opera che sarà preceduta da un intervento di sostituzione e ammodernamento della rete del gas promosso dal Comune di Limena in accordo con Edison. Proprio in queste settimane si sta procedendo alla sostituzione della condotta lungo via Beato Arnaldo da Limena
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’amministrazione comunale di Limena da infatti deciso di rendere a tutti gli effetti parte integrante della viabilità anche la rotatoria che mette in sicurezza l’incrocio fra la strada principale e via Beato Arnaldo. “Si continua con l’obiettivo di riqualificazione urbana
hanno rispetto - spiega Barichello -, non si attengono ai divieti, si ubriacano e fanno pipì sotto casa dei residenti. Già il giorno di Pasquetta sono arrivate le prime segnalazioni. Non solo conferiamo la presenza dell’associazione, ma anche i controlli dei vigili che già l’anno scorso hanno sorvegliato anche quest’area”.
e, in corrispondenza dell’incrocio, si dovrà procedere alla sostituzione della condotta passante verso vicolo Pio La Torre. Intervento quest’ultimo particolarmente complesso e che, su indicazione del Comune, verrà realizzato di notte per ridurre al minimo i disagi. Per la rotonda l’amministrazione spende 170mila euro, progettazione e oneri sicurezza compresi, intervento che prevede anche il rifacimento dei marciapiedi, la messa in sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali, e l’aumento dei posti per la sosta. Ba.Tu.
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10 Limena Aste pubbliche Nessuna offerta è arrivata in municipio per l’acquisto di spazi da lottizzare
Il Comune non riesce a vendere i due terreni Dall’alienazione delle due aree di circa 5.850mila metri quadri ciascuna, uno all’interno della zona artigianale a destinazione commerciale e l’altro in una zona residenziale, l’amministrazione attendeva almeno 12 milioni di euro di Barbara Turetta
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’asta pubblica del comune di Limena è andata deserta, e in tempi di crisi era anche abbastanza facile immaginarlo. Nessuno si è fatto avanti, dunque, per l’acquisto dei due terreni dai quali l’amministrazione comunale non aveva fatto mistero di aspettarsi almeno 12 milioni di euro. In effetti i lotti erano particolarmente appetibili: due aree di circa 5.850mila metri quadri ciascuna, uno all’interno della zona artigianale a destinazione commerciale e l’altro in una zona residenziale, con volumetrie tali da consentire però solo villette e non condomini. Le risorse finanziarie avrebbero dovuto coprire spese per la realizzazione di opere pubbliche per la comunità, tanto che l’assessore ai lavori pubblici di Limena, Marco Selmin, aveva addirittura fatto una sorta di pubblico appello per cercare acquirenti alle due aree in questione, rivolto ai cittadini o comunque ad imprenditori che avessero le disponibilità per acquistare le aree. Niente da fare, per questa volta: asta deserta e nessuna busta depositata negli uffici comu-
L’assessore ai lavori pubblici di Limena Marco Selmin, aveva fatto un pubblico appello per trovare acquirenti
Le risorse finanziarie avrebbero dovuto coprire le spese per la realizzazione di opere pubbliche nali.
Per ora quindi i due lotti di proprietà comunale rimarranno ancora inutilizzate e
in bReVe Ultimati i corsi per gli animatori
peRsonale foRmato peR i centRi estiVi
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l 12 e il 13 giugno si è chiuso il 5° laboratorio gratuito di formazione di animatori, rivolto a ragazzi e ragazze dai 16 ai 25 anni, residenti nel territorio di Limena, aspiranti animatori di bimbi dai 3 agli 11 anni. Il corso si è svolto all’interno dei locali del Prà del Donatore, in via Magarotto, e ha avuto dei riscontri molto positivi tra giovani partecipanti. Lo scopo principale del corso era quello di dare delle risposte certe proprio alla domanda iniziale, dando la possibilità, a chi lo frequenta, di acquisire gli strumenti di base utili a gestire un gruppo di bambini. Il corso, infatti, era specifico per animatori di centri estivi ed è stato organizzato dalla cooperativa sociale “Nuovi Spazi” in sinergia con l’amministrazione comunale con l’obbiettivo di indicare quali attività proporre, quali giochi di animazione sono più adatti, come coinvolgere tutto il gruppo nella medesima attività, come garantire la sicurezza del bambino. I partecipanti hanno potuto capire come sviluppare le proprie capacità, a partire dalle proprie risorse, di coinvolgere i bambini nelle varie attività manuali e di gioco. Attraverso le tecniche dell’educazione attiva è stato insegnato l’importante principio del “animare educando”, da mettere in pratica poi in tutti gli altri contesti animativi. M.G.M.
nella disponibilità dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Costa. Forse il Comune ci riproverà in tempi un po’ più floridi, o magari sconterà ulteriormente il prezzo di acquisto. Toccherà ai tecnici ed agli assessori decidere. Perché i conti, in qualche modo, dovranno pure quadrare.
in bReVe Alloggi per chi si trova in difficoltà
l’appello del comune
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imena lancia un nuovo appello: “AAA cercasi case vuote da affittare”. Per concederle, temporaneamente o in sub-locazione, a quelle famiglie della cosiddetta “fascia grigia”, quelli che economicamente non sono così deboli per accedere agli alloggi pubblici né sono abbastanza forti per pagarsi un affitto a prezzi di mercato. La proposta lanciata dal Comune di Limena ha già le gambe per partire: è direttamente l’assessore i servizi sociali, Stefano Tonazzo, a a spiegare in cosa consiste. “Ci sono nuclei familiari, oggi, che stanno vivendo un vero e proprio dramma per trovare casa e per i quali il Comune vuole intervenire. Si tratta di una fascia grigia del mercato immobiliare, una sorta di veri e propri “esodati” del mattone – premette - la nostra proposta è semplice e si rivolge ai proprietari di alloggi sfitti: affittateli al Comune che li offrirà in concessione temporanea o in sub-locazione alle famiglie in difficoltà. I proprietari stipuleranno il contratto di locazione con il Comune, che si farà così garante dei nuovi inquilini. In cambio, i proprietari dovranno applicare un canone di affitto concordato,
Ciclo-pedonale del Brenta
entRo un anno ultimati i laVoRi
Stefano Tonazzo
Il Comune cerca case per offrirle in concessione temporanea o in sub-locazione ovviamente a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato. Ciò permetterà ai proprietari di accedere alla riduzione dell’Imu prevista dal Comune per le case affittate a canone concordato”. Chiunque fosse interessato può chiedere maggiori informazioni e avere i moduli anche all’Ufficio relazioni con il pubblico o al Front office dei servizi sociali. M.G.M.
Ragazzi delle scuole medie in gita
Visita alla RisieRa di san sabba e alle foibe
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8 chilometri per scoprire il verde e le bellezze architettoniche del territorio. La presidente della Provincia di Padova, Barbara Degani, ha dato tempo un anno per la realizzazione della nuova pista ciclabile che collegherà Pontevigodarzere a Carmignano di Brenta, passando da Padova, Vigodarzere, Limena, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, Grantorto, San Giorgio in Bosco, Fontaniva e Carmignano di Brenta. “La ciclo-pedonale del Brenta – ha spiegato la presidente - incontra vere e proprie opere d’arte come la certosa di Vigodarzere e Villa Contarini, per la Provincia è un modo per valorizzare il nostro territorio e far conoscere i gioielli di cui disponiamo. Il prossimo percorso sarà quello che collegherà le città Murate”. L’intervento è di grande impegno, per la realizzazione dell’opera, per la quale sarà necessario un anno di tempo, il costo da sostenere sarà di ben 3.200.000 euro: 1.600.000 stanziati dalla Fondazione Cariparo e 960.000 dalla Provincia. I 38 chilometri del nastro ciclabile, in bitume a graniglia a simulare una strada bianca, avranno una larghezza di 3 metri, verranno corredati di 10 isole di sosta con fontanelle e pannelli informativi dotati di collegamenti per i cellulari. I tratti principali sono quattro: 7,5 km da Pontevigodarzere a Limena; 12,6 km fino a Campo San Martino; 10 km circa fino a Ponte di Carturo e 8 km da Carturo a Carmignano.
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ragazzi delle scuole medie di Limena sono stati i protagonisti di una gita davvero speciale. Un’uscita scolastica della durata di due intere giornate, che ha voluto essere non soltanto divertente, ma anche e di gran lunga istruttiva. La prima tappa della gita è stata la splendida città di Parenzo in Croazia. I giovani studenti di Limena hanno visitato il giorno dopo la città di Trieste, la risiera di San Sabba, il magnifico Castello di Miramare e la foiba di Basovizza, teatro di un’indegna e tragica storia che ha colpito molti nostri connazionali. “A Parenzo i ragazzi sono stati accolti dalla Comunità Italiana ci spiega l’assessore alle politiche giovanili, Stefano Toubai Babazadeh - che negli anni ha contribuito alla creazione di una scuola elementare e media in lingua italiana e per moltissime attività culturali. L’Amministrazione comunale ha voluto investire più di 4 mila euro per la realizzazione di questa iniziativa culturale. E’ un progetto al quale crediamo e riteniamo rappresenti un arricchimento per gli studi per la vita dei ragazzi. Crediamo che la memoria storica sia un valore fondamentale e che debba essere salvaguardato da ogni essere umano. Dobbiamo camminare in avanti ricordandoci anche del passato, affinché l’intera umanità non commetta più i gravi errori fatti”. M.G.M:
12 Villafranca Amministrazione Un progetto per sostituire 2000 lampioni
Migliorare l’illuminazione riducendo le spese
Salute
un conVegno sugli attacchi di panico
L’amministrazione ha stretto un nuovo piano con la Simet. Nei prossimi 9 anni la ditta effettuerà un investimento di 600 mila euro per i lampioni che recupererà nelle bollette di Barbara Turetta
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ostituire i punti luce vetusti, non più funzionanti e ridurre i costi di gestione. E’ ripensando all’organizzazione dei servizi di pubblica illuminazione che l’amministrazione comunale di Villafranca Padovana ha attivato un nuovo piano di risparmio che è stato possibile grazie al nuovo rapporto con la Simet, la ditta che si è aggiudicata il bando Consip per l’illuminazione pubblica. “Si tratta di un rapporto che durerà 9 anni – ha spiegato il sindaco Luciano Salvò -, la ditta effettua un investimento di 600 mila euro, che noi restituiremo in bolletta, che permetterà di riqualificare tutto il sistema di illuminazione pubblica”. Il primo cittadino, Luciano Salvò Salvò – complice di questo Si tratta di sostituire nel tempo anche le accise introdotte dal 2000 impianti di illuminazione, Salvò: “Aumenti governo, aumenti che sono al loro posto ci sarà un sistema in bolletta? stati costanti e che quest’anno di illuminazione adeguato a ciò Colpa delle accise sono stati del 35%”. Il nuovo che prevede la normativa e so- introdotte sistema di gestione dell’illumiprattutto più efficiente. Il tutto dal governo” nazione pubblica permetterà ovviamente con l’obiettivo di risparmiare nel tempo non solo in manutenzione, ma inizialmente al Comune di Villafranca di risparmiare il anche in energia elettrica”. “Gli aumenti anche sui 15% su una spesa annua di 270mila euro. E’ cambia costi dell’energia elettrica si fanno sentire - ha detto anche la modalità per segnalare guasti agli impianti
di illuminazione e agli impianti semaforici. I cittadini possono infatti telefonare direttamente al numero verde 800052662. L’attenzione comunale di Villafranca ha approvato anche la variante urbanistica che permette di avviare l’ultimo ampliamento possibile per il cimitero del capoluogo. Si tratta di un ampliamento che interessa circa 530 metri quadri di aree, ovviamente nel rispetto dei vincoli cimiteriali imposti, per la realizzazione complessiva di 500 nuovi loculi. Si tratta ovviamente di un intervento che verrà realizzato per stralci e che prevede inizialmente la realizzazione di 100 loculi per una spesa complessiva di 250mila euro. “Con l’approvazione di questa variante – ha spiegato il sindaco Luciano Salvò – possiamo attuare l’ultimo ampliamento possibile del camposanto di Villafranca. La necessità di trovare nuovi spazi per le sepolture si fa sempre più pressante. L’ampliamento verrà eseguito per stralci, e pensiamo di avviare il primo intervento entro la fine dell’anno”. Il cimitero di Villafranca si trova stretto fra viale Rimembranza e il quartiere residenziale e l’ampliamento approvato è l’ultimo possibile.
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erchè avvengono gli attacchi di panico, quali sono le principali cause scatenanti che provocano un attacco di panico e quali strategie mettere in atto quando ci capita? La risposta a queste domande è stata data pochi giorni fa durante una conferenza pubblica che ha avuto luogo giovedì 16 maggio nella sala polivalente di via Marconi a Villafranca Padovana. Il titolo della serata era “Disturbi da attacchi di panico” perché proprio questo era il tema principale della conferenza, spiegato da alcuni esperti a sostegno cooperativa sociale Il Melograno, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Villafranca Padovana. Gli psicoterapeuti Cristina Cremonese, Francesca Sogne e Giovanna Capovin hanno definito accuratamente cosa sono gli attacchi di panico, chi ne può soffrire e come si differenzia dall’ansia generica, riuscendo a dare, inoltre, degli utili consigli alle numerose persone che hanno voluto partecipare alla serata. Per chi ancora non lo sapesse, un attacco di panico è un periodo di paura o di diasagio improvviso con durata variabile dai 2 agli 8 minuti. In alcuni casi la durata è maggiore, dalle due alle tre ore, e possono susseguirsi più attacchi consecutivi. M.G.M.
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14 Villafranca Parrocchia Il pellegrinaggio diocesano per celebrare l’Anno della Fede
“Sui passi di San Paolo”
Ambiente maratona non competitiva di Villafranca ha Vinto la solidaRietà
Il viaggio durerà dal 16 al 23 agosto e porterà i pellegrini a visitare i luoghi più simbolici della vita e della predicazione del missionario del Vangelo di Manuel Glauco Matetich
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ui passi di San Paolo” con la parrocchia di Villafranca Padovana in occasione dell’Anno della Fede. Il prete della parrocchia condurrà il pellegrinaggio diocesano in Turchia assieme a tutti quei fedeli che abbiano deciso di affrontare un percorso così profondo. Il viaggio durerà dal 16 al 23 agosto e porterà i pellegrini a visitare i luoghi più simbolici della vita e della predicazione di San Paolo, oltre che a toccare con mano la realtà della chiesa cristiana in Turchia. Dopo l’arrivo e la sistemazione, i fedeli visteranno la regione della Cappadocia, famosa per il monachesimo ancora fiorente, con sosta alle famose chiese rupestri interamente scavate nel tufo, e una delle città sotterranee utilizzate come rifugio dai cristiani durante le persecuzioni e molte altre curiosità. Un’altra tappa molto interessante del viaggio è la sosta al mausoleo di
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La Cappadocia famosa per il monachesimo ancora fiorente e chiese interamente scavate nel tufo
L’itinerario toccherà Istanbul, il mausoleo di Mevlana, Santa Sofia Mevlana con messa nella chiesa di San Paolo. A seguire partenza per Efeso, una delle
Chiese dell’Apocalisse, con successiva visita delle rovine della città. Il giorno successivo saranno a Istanbul, dove visiteranno la città e, in particolare, la chiesa di San Salvatore in Chora, oggi museo con numerosi mosaici che illustrano le storie della Vergine, e la basilica di Santa Sofia.
o scorso 8 giugno ha preso il via da Piazza Italia la prima edizione della maratona non competitiva di Villafranca Padovana, patrocinata ed organizzata dall’amministrazione comunale. E’ stata un’esperienza davvero positiva, e soprattutto è stata una corsa tutta all’insegna della solidarietà e della beneficenza, che i cittadini di Villafranca Padovana non si sono lasciati scappare. Tutto il ricavato è andato, infatti, devoluto alla Fondazione padovana della Città della Speranza, istituto medico di ricerca pediatrica nato nel lontano dicembre del 1994, e che continua a finanziare tuttora il centro di oncoematologia pediatrica di Padova e all’interno dello stesso contribuisce alla ricerca scientifica, con una gestione basata esclusivamente sul volontariato. Le tappe del percorso hanno visto la
partenza, e poi l’arrivo finale, in Piazza Italia, i partecipanti sono passati per le strade principali del paese, ad esempio via Madonna, via Villaranza e lungo località Vallona. “Questa maratona è una festa dello sport e della solidarietà, - afferma uno degli organizzatori della corsa sportiva - e ciò per noi è ancora più importante di qualsiasi competizione. In questa prima edizione siamo riusciti a trasmettere alla gente l’importanza dell’evento. E’ una grande soddisfazione veder correre i grandi atleti e applaudire i vincitori, ma noi teniamo ancora di più a coinvolgere i giovani e i bambini per far capire loro che nella vita si può fare tantissimo anche quando non si vince. E la cosa più bella è che alla maratona non competitiva di Villafranca Padovana, vincono tutti” M.G.M.
CONCORSO LETTERARIO CITTÀ D’ASSISI ISCRIZIONI APERTE FINO A FINE MESE
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’ stato dato il via anche quest’anno all’edizione 2013 dell’ambito e noto premio letterario Città D’Assisi e il comune di Villafranca Padovana invita le giovani promesse letterarie a farsi avanti nel partecipare al bando, con la speranza che il vincitore sia proprio un suo cittadino. Il tema di questa edizione valido per entrambe le sezioni riguarda essenzialmente il mondo dell’ambiente, ed il titolo è “Natura - Azione e Reazione. Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra”. Il concorso si articola in due sezioni, la prima riguardante il genere del romanzo, dedicato principalmente a scrittori di medie e piccole case editrici nazionali. La seconda sezione, invece, prevede un elaborato scritto inedito, ed è rivolto ai giovani dai 16 ai 25 anni che potranno concorrere con racconti, poesie, storie brevi. Il concorso prevede che al vincitore di ciascuna sezione sia corrisposto un premio di mille uero. Il Premio nasce dalla collaborazione tra la Città di Assisi e l’Associazione di promozione sociale ID Comunication & Services ponendosi
quale obiettivo la promozione della narrativa italiana da una Città riconosciuta testimone, nei secoli e nel mondo, di valori universali di pace e fratellanza tra i popoli radicati nell’insegnamento francescano di “pax et bonum”. E’ ancora possibile prendere parte al concorso, che scadrà il prossimo 30 giugno 2013. Per partecipare i componimenti dovranno pervenire via posta ordinaria al seguente indirizzo: Città di Assisi /Ufficio Comunicazione e Marketing - Piazza del Comune, 10 - 06081 Assisi (PG). I vincitori saranno coloro che avranno meglio rispettato i canoni di valutazione, ovvero la pertinenza al tema proposto del concorso, l’originalità e lo stile narrativo. La proclamazione dei finalisti avverrà in una conferenza stampa, e la cerimonia di premiazione si terrà nel mese di dicembre 2013 M.G.M. ad Assisi.
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Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Da Padova a Carmignano Al via i lavori del nuovo itinerario ciclopedonale finanziato da Provincia, Fondazione Cariparo e Regione
Costeggiare il Brenta per 38 chilometri Lo spettacolare tracciato attraversa ben 9 comuni e costa 3,2 milioni di euro e si incrocia con la Treviso-Ostiglia
Dopo l’anello ciclabile fluviale intorno alla città e quello dei Colli Euganei
di Emanuele Masiero
P
rendono il via i lavori per il nuovo itinerario ciclopedonale lungo il fiume Brenta. Un tracciato spettacolare che parte da Pontevigodarzere nel Comune di Padova e si conclude a Carmignano di Brenta transitando attraverso gli scorci della via d’acqua a nord di Padova, fino al confine con la provincia di Vicenza. L’opera è stata finanziata dalla Provincia di Padova con un contributo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. All’inaugurazione erano presenti la presidente dell’amministrazione provinciale Barbara Degani e il presidente della Fondazione Antonio Finotti che hanno illustrato il progetto ai nove sindaci interessati dall’itinerario. “Ci troviamo in una delle aree storico naturalistiche più prestigiose del nostro territorio – ha detto la presidente Degani – Il nostro obiettivo è di farne un itinerario di livello europeo che, insieme all’anello dei Colli già percorribile e alla Treviso Ostiglia, ci collegherà a nord con Trento, a Est con Venezia, a ovest con Verona e a sud fino a Ferrara. Viene così realizzato un sistema integrato di percorsi che fa di Padova il luogo ideale per viaggiare. Una soluzione che ci sta dando grandi
soddisfazioni, basta vedere l’affluenza delle persone lungo i tratti già percorribili”. Per Antonio Finotti, presidente della Fondazione, il nuovo percorso ciclabile sarà un’occasione di avvicinare la natura ai cittadini padovani: “questa iniziativa offrirà ai padovani la possibilità di compiere uno splendido itinerario tra natura, storia e cultura. L’intervento del nostro ente rientra all’interno di un impegno più ampio volto a promuovere la salvaguardia dell’ambiente. Siamo convinti che un ambiente più sano contribuisca non solo a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche a determinare benefici concreti per il territorio, come dimostra ad esempio la crescente diffusione del cosiddetto turismo sostenibile”. I comuni attraversati dal percorso del Brenta sono nove: Padova, Vigodarzere, Limena, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, Grantorto, San Giorgio in Bosco, Fontaniva e Carmignano di Brenta. Lungo il tracciato la pista del Brenta interseca la pista ciclo-pedonale TrevisoOstiglia e va a confluire nell’anello fluviale di Padova. L’itinerario ha una lunghezza complessiva di 38 chilometri e si inserisce nel progetto unitario proposto dalla federazione italiana amici della bicicletta e approvato
PELLET DI QUALITA’ CON IL NUOVO “GAP”
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l settore della termica da biomasse registra forti potenzialità di sviluppo offrendo una valida alternativa all’utilizzo dei tradizionali combustibili fossili per il riscaldamento. Per questo ha preso vita il progetto “Gap”, un gruppo di acquisto del famoso pellet. L’iniziativa, firmata sportello energia di Legambiente insieme a Padova Tre nasce dalla volontà di offrire qualità a buon prezzo in un settore in forte crescita e dove sono più probabili le truffe: l’Italia rappresenta il più grande mercato a livello europeo sia per quanto riguarda il consumo che l’importazione di pellet. Nel 2010 sono state importate oltre 900.000 tonnellate a fronte di una produzione locale stimata in 650.000. Il Gap della bassa padovana garantisce la certificazione Enplus A1, sinonimo di salute e rendimento: vengono verificati molti parametri e la presenza di sostanze come, zolfo, cloro, arsenico e metalli pesanti. Al bando del Gap hano partecipato 12 aziende con 20 offerte: tra queste ne sono state scelte 4 per le diverse aree territoriali della bassa. Naturalmente tutte hanno garantito la certificazione Enplus A1 e un prezzo calmierato. Complessivamente gli aderenti al Gap sono stati 72 per la fornitura di 128 bancali, corrispondenti a circa 130 tonnellate. Insomma il progetto è agli inizi ma per la prossima edizione si prospettano numeri molto interessanti. “Nei mesi successivi al Gap sono arrivate molte richieste – spiegano dallo sportello energia – Abbiamo già 150 potenziali interessati all’acquisto per il
La diffusione delle stufe impone una scelta attenta delle biomasse da impiegare prossimo periodo invernale, per circa 270 tonnellate di pellet”. Per il prossimo inverno quindi è facile ipotizzare che le tonnellate vendute saranno almeno 500 anche in virtù della crisi economica che non molla. In ogni caso alla base del gruppo d’acquisto sul pellet non c’è solo il risparmio sul prezzo di vendita: la vera differenza sta anche nella qualità del prodotto. In termini concreti questo si traduce nel rispetto per l’ambiente, meno manutenzione per le stufe e un potere calorico maggiore. Insomma, con un pellet di qualità, bisogna consumarne molto meno per avere gli stessi risultati. Per informazioni è possibile contattare il numero E.M. verde 800.238.389.
L’avvio dei lavori del percorso ciclopedonale lungo il fiume Brenta, per lo più sulle sommità arginali
nel master plan della Regione Veneto per realizzare il collegamento da Venezia a Trento, passando per Bassano del Grappa e il lago di Caldonazzo. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 3.200.000 euro di cui 1.600.000 stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 960.000 dalla Provincia e la somma restante dalla Regione Veneto. Sotto il profilo naturalistico il corso del Brenta è interessante per la ricchezza di meandri, paleoalvei, golene boscate, zone umide e le molteplici cave abbandonate. Sotto il profilo storico culturale, s’incontrano edifici di pregio storico e architettonico, oltre a manufatti idraulici. Il percorso corre sulle sommità
arginali lungo la riva sinistra del Brenta da Padova a Limena, per poi passare nelle aree golenali della riva destra tra Piazzola sul Brenta e Carmignano di Brenta. Attualmente il tracciato lungo il percorso arginale è già fruibile, ma verrà reso conforme agli standard delle piste ciclabili europee. Poiché alcune zone golenali sono impraticabili, è necessario prevedere anche dei tratti di collegamento lungo la via ordinaria per garantire la continuità del percorso. In particolari stagioni, però, verrà data la possibilità di percorrere le varianti più belle. In coincidenza di attraversamenti con strade provinciali ad alta percorrenza sono previsti impianti semaforici a chiamata.
18 Mondo scuola
Mondo scuola 15
Educazione alimentare Progetto “Campagna Amica” in decine di scuole
Mangiare sano e sicuro si impara in classe
Coinvolti oltre 3.500 alunni nelle iniziative alla scoperta delle eccellenze nelle aziende agricole della nostra provincia di Martina Celegato
S
i è concluso in Fiera campionaria il pro- zioni sulle etichette dei cibi, visite didattiche getto di educazione alimentare delle in fattoria, incontri con genitori, percorsi scuole primarie e secondarie di primo formativi dall’uovo alla gallina nonché l’orlivello padovane promosso dalla Camera di to a scuola. Particolari e coinvolgenti sono Commercio di Padova con la preziosa colla- stati i momenti didattici di lettura animata con Stefano Marcato e borazione di Coldiretti Massimo Farina duranPadova che per tutto Premiate le l’anno scolastico ha scuole “Leopardi” te il laboratorio “Gusta anche con l’udito” e il animato le lezioni sco- di Padova laboratorio tattile con lastiche alla scoperta e “Longo” Marcella e Diana. del buono e salutare di Curtarolo Un’iniziativa molto cibo e attraverso il concorso fotografico “Scegli, scatta e… sentita dagli insegnanti che fin da subito mangia con gusto”. Un percorso che ha coin- ne hanno colto l’essenza profondamente volto ben 64 scuole della provincia per un educativa ma anche ludica in grado di cointotale di 182 e 3561 alunni e che ha mes- volgere in prima persona i ragazzi e rendere so a disposizione degli insegnati 9 percorsi tutte le attività simili ad un gioco. La concluformativi. Nel dettaglio sono state realizzate sione del progetto è stata una vera e propria attività di educazione alimentare, lezioni mattinata di festa e formazione che non ha con i comici locali “Marco & Pippo”, istru- smentito la vocazione inziale con la presen-
La premazione della classe seconda A della scuola media “Poloni” di Monselice durante la festa conclusiva in Fiera a Padova za delle fattorie didattiche e gli “Assaggi di ricetta locale realizzata con prodotti tipici educazione alimentare” che hanno permes- e stagionali con la descrizione dettagliata so di svolgere laboratori su prodotti come di tutti i suoi segreti che sono stati preil miele, le piante, il pane e scoprire anche miati dai dirigenti di Coldiretti e Camera di il mondo animale grazie al maneggio in Commercio che hanno scelto i progetti più innovativi e particolari. Fiera. A rendere ancoPer il concorso “Scegli, ra più coinvolgente la “Merenda ideale” scatta e…mangia giornata è intervenuto alla “Poloni” con gusto”, sezione il gruppo teatrale “Gli di Monselice e primarie il premio è Alcuni” presso la sala ricetta alla “Don Carraresi con lo spetta- Bosco” di Padova andato alla 4° B della colo “Ahi, ahi, ahi… primaria “G. Leopardi” si sciolgono i ghiacciai”, che ha scatenato di Padova coordinata dalla maestra Carla l’ilarità del pubblico, al termine del quale si Ghion che ha proposto il “Risotto con i Bruè tenuta la merenda a base di prodotti tipici scandoli”, mentre per le scuole secondarie della campagne di Padova. è stata premiata la 2° B della scuola “P.B. Ma protagonista della giornata è stata Longo” di Curtarolo coordinata dai docenti senza dubbio la premiazione del concorso Patrizia Callegaro e Vittorio Carotenuto che a cui hanno partecipato i ragazzi attraver- hanno coinvolto anche nella famiglie nel so elaborati scritti e fotografici narranti una laboratorio di cucina che ha portato alla
realizzazione di vari menù. Il premio per la “Merenda ideale” è stato attribuito alla 2° A della secondaria “Vincenza Poloni” che ha presentato “Le uova e i dieci fratelli asparagi” coordinati dalla docente Rachele Nicoluzzi mentre come “Ricetta gustosa e rispettosa dell’ambiente” sono stati scelti i “Gnocchetti di pane al pesto di erbe e fiori. Profumi di antichi sapori” della 2° B dell’Istituto “Don Bosco” di Padova coordinata da Barbara di Luzio. Il Presidente di Coldiretti Padova Federico Miotto ha affermato a riguardo “Un percorso che durante l’anno scolastico ha coinvolto ben mille alunni in più rispetto alla scorsa edizione. Ben nove le offerte formative oltre al concorso che anche quest’anno ha confermato l’entusiasmo e l’interesse dei ragazzi per le tipicità del territorio e il loro uso nell’alimentazione quotidiana.”
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Slovenia: tradizione Wellness Green, Active and Healthy: ecco le tre parole che sono in grado di riassumere l’anima di questa terra. Quest’ ultima si riferisce anche all’antica tradizione termale slovena nata dalle proprietà terapeutiche delle acque che hanno richiamato per secoli un costante flusso di visitatori, rendendo celebri i centri termali sparsi su tutto il territorio, sia sulla costa che nell’entroterra. In un’epoca di grande attenzione per la salute psicofisica e per l’aspetto estetico del proprio corpo, cresce il numero di quanti – e si commetterebbe un errore pensando che si tratti in maggioranza di donne – si concedono una vacanza con intenti salutari. Le località termali della Slovenia, con le loro moderne attrezzature, l’elevato livello ricettivo e il buon rapporto prezzoqualità, si rivelano ideali per questo scopo. Infatti su una superficie inferiore a quella della Lombardia si concentrano ben 22 stazioni termali, di cui le 15 maggiori riunite i un’apposita associazione, con 87 diverse sorgenti, distribuite dalla riviera adriatica alle Alpi fino alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 13.500 posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche, il che ne fa la nazione
con la maggior concentrazione termale. Tutte queste località sono raggiungibili in meno di due ore e mezzo d’auto da Trieste, alcune in meno di un’ora. Il livello qualitativo dei servizi specialistici offerti ed il loro costo contenuto e decisamente competitivo rispetto all’Italia, costituiscono uno dei motivi di richiamo per i turisti italiani, che ormai da anni occupano il primo posto tra i ospiti stranieri. Appare significativo il fatto che ogni tre pernottamenti in alberghi sloveni, uno di questi avvenga in strutture termali. Nel caso di Catez, Portorose e Rogaska Slatina, tre dei centri maggiori e più famosi, gli italiani rappresentano una percentuale rilevante nelle presenze straniere. Oltre alle benefiche acque minerali e termali si impiegano fanghi salutari, peloidi minerali e torba, acqua marina e salmastra. E poi ci sono innumerevoli possibilità di gite, passeggiate, avvenimenti culturali, manifestazioni, occasioni di shopping, sport e svaghi, casinò compresi. Occorre tenere presente che in Slovenia vige il concetto mitteleuropeo delle terme: non tanto un luogo di cura riservato ad invalidi, anziani ed ammalati, quanto una destinazione di vacanza, di svago e di relax dove si può fare anche qualcosa per conservare e migliorare il benessere, la forma e la salute, prevenendo i malanni. Tutte le terme slovene hanno predisposto dei programmi comuni di wellness, cioè di benessere, per puntare a stare bene sia fisicamente che mentalmente. In estrema sintesi essi si basano congiuntamente su alimentazione, movimento, riposo e trattamenti estetici. Ai margini della pianura pannonica si trovano le terme di
Radenci, famose per l’acqua minerale con i tre caratteristici cuori rossi in campo verde che già all’inizio del secolo scorso si beveva alla corte di Vienna e in Vaticano. Buon punto di partenza per visitare la regione attorno al fiume Mura sono le terme di Moravske Toplice, di Radenci e di Lendava, le prime dotate anche di campo da golf, mentre nel cuore della Stiria slovena la bellissima cittadina di Ptuj, di origine romana, ospita le terme omonime sulle rive del fiume Drava. Una tradizione ultrasecolare vantano le terme di Rogaska Slatina, la cui acqua risulta unica per l’elevato contenuto di magnesio e la purezza batteriologica, frequentate già nell’800 dalla nobiltà asburgica. Le vicine terme di Olimia possiedono una serie di piscine ben strutturate, mentre un’antica tradizione possiedono anche quelle di Dobrna e di Lasko. Le più giovani sono quelle di Zrece, collegate con il centro sciistico, sportivo ed escursionistico del monte Rogla. Sempre in collina si trovano le terme di Topolsica, interessanti per il loro clima. Ampie e diversificate strutture ricettive offrono le terme di Catez, le cui piscine scoperte e coperte formano la maggior riviera termale d’Europa; non lontane da Novo Mesto si trovano quelle di Smarjeske Toplice e di Dolenjske Toplice, poi si passa al litorale adriatico per trovare infine le terme di Strugnano e di Portorose, quest’ultima il maggior centro balneare sloveno, che eseguono la talassoterapia con l’acqua marina. Esistono poi alcuni alberghi, a 4 e 5 stelle, che dispongono al loro interno di impianti termali e di strutture per il fitness.
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Personaggio 23
L’intervista Dopo la positiva esperienza alle Olimpiandi di Londra Alessandro continua la sua esperienza ai vertici del Triatlhon
Fabian, “il bello deve ancora venire” di Martina Celegato
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cegliere solo due aggettivi per descrivere un atleta di caratura mondiale potrebbe essere riduttivo ma per Alessandro Fabian sarebbero sicuramente bravo e sorridente. Bravo perché con nuoto, bici e corsa, le tre discipline del Triathlon, la sua specialità, l’impegno e la costanza sono all’ordine del giorno, sorridente perché anche dopo ore di fatica quando ha superato il traguardo arrivando decimo alle scorse Olimpiadi di Londra quello stampato sul suo viso era un sorriso che esprimeva molto più della sola felicità. E riuscire a sorridere dopo uno sforzo così, non è certo da tutti. Nuoto, bici, corsa. Dire che ti piace faticare è forse riduttivo ma come l’hai trovata questa strada? “Beh ho sempre faticato e penso continuerò a farlo. Poi dico che faticare non descrive assolutamente la vita che faccio. Ormai è una filosofia di vita ed è entrata nel mio sangue. Forse perché in questa mia vita c’è una moltitudine di emozioni e sentimenti. Tutto è iniziato a 4 anni quando mi sono affacciato al nuoto finché a 18 sono entrato nel meraviglioso mondo del triathlon grazie a Leonardo Beggio e a Stefano Bortolami. Entrambi allenatori di nuoto in quel tempo
nella mia squadra”. Qual è la giornata tipo per uno sportivo come te? “Sveglia prima colazione, nuoto, seconda colazione, bici, pranzo, riposino e per finire corro. La giornata a grandi linee è questa”. Vivi di sport e per questo rappresenti un esempio per molti anche se il Triathlon non ha la stessa visibilità di altri sport. Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato fino a qui? “Il poco professionismo. Per raggiungere grandi obiettivi serve serietà competenza e professionalità, non solo nel settore tecnico ma anche nel settore mediatico”. Dopo le Olimpiadi Alessandro è rimasto quello di sempre o per qualche istante ti sei lasciato andare ad un briciolo di autocompiacimento? Cosa è cambiato, se qualcosa è cambiato? “Mmm, non fa parte del mio carattere anche se dopo la linea del traguardo di Londra sentivo di aver portato a termine una missione personale. Considero il 10º posto di Londra come un buon piazzamento che mi lancia verso il “bello”, quello che deve ancora venire. Molti eventi nella nostra vita
ci cambiano, e probabilmente anche questo ha portato novità in me. Mi piace considerare il fatto di aver acquisito più consapevolezza”. Escludendo le Olimpiadi, che per ovvie ragioni scatenano delle emozioni forti, qual è la gara che più ti è rimasta nel cuore? “Lo scorso anno ad Aprile ad Eilat (Israele), campionati Europei di triathlon, in cui mi vedevano rientrare da una lungo stop. Arrivai 5º bissando il miglior risultato di sempre fatto sempre da me l’anno precedente”. Da poco hai ricevuto il premio come triatleta dell’anno. Quali sono i tuoi colleghi che stimi di più? “Alberto Casadei, mestrino, grande atleta e soprattutto grande persona”. I tuoi fratelli e la tua famiglia senza dubbio sono i tuoi primi sostenitori nonché collaboratori. Pensi che questa armonia e questo clima familiare influisca anche nei tuoi successi sportivi? “Sicuramente, la famiglia ti permette di avere un equilibrio che nessun altro ti sa donare. L’amore l’affetto il sostegno e qui la lista sarebbe infinita. Io voglio ringraziare soprattutto mio fratello Viviano e mia sorella
Alessandro Fabian, atleta olimpico padovano Eleonora sono sempre stati presenti e con me stanno costruendo un grande sogno”. Tutte le statistiche di settore confermano la tendenza da parte dei giovani ad abbandonare lo sport dopo l’adolescenza. Tu l’hai sempre praticato e continui a farlo. Qual è il valore aggiunto che lo sport ti ha dato e continua a darti visti i risultati? “Lo sport ci impone delle regole. Esse ci permettono di imparare a rispettare se stessi e chi ci sta attorno. È un insegnamento
che rimane a vita”. Nel panorama italiano forse è difficile, visto che tu sei uno dei migliori atleti di sempre nel Triathlon, ma c’è un atleta che hai preso o prendi tutt’ora ad esempio? “Josefa Idem”. A breve Alessandro parteciperà al Campionato Europeo e a vari appuntamenti internazionali ai quali sicuramente porterà il suo entusiasmo e la sua grinta per arrivare ad obiettivi sempre più alti.
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24 Cultura provinciale
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La rassegna Dal 23 giugno al 6 luglio sono 17 gli eventi in programma in 16 diversi luoghi
“Scene di paglia” tante le novità
luoghi stoRici
Quest’anno il celebre Festival parte da Padova, per riaffermare il ruolo di capoluogo della cultura di Laura Organte
D
a cinque anni anima le sere d’inizio estate della Saccisica e del Conselvano, invitando i protagonisti del teatro nazionale e internazionale nei luoghi simbolo delle comunità rurali del territorio della provincia padovana come casoni, piazze, scuderie, palazzi, barchesse. Per questa edizione, però, “Scene di paglia” torna con una novità: “Quest’anno – afferma l’assessore alla Cultura Andrea Colasio - il Festival partirà dal Castello Carrarese, per riaffermare il ruolo di Padova quale città capoluogo, che continua a influenzare positivamente il territorio circostante, anche attraverso la condivisione di proposte culturali di rilievo”. Ad aprire la kermesse, dunque, sarà la Compagnia César Brie con lo spettacolo “Karamazov”, in scena domenica 23 giugno alle 21 nella storica dimora della signoria padovana. Seguiranno 13 giorni di spettacoli, fino al 6 luglio: 17 eventi in 16 luoghi differenti, con artisti come Marco Martinelli/Teatro delle Albe, Saverio La Ruina, Maurizio Camilli, Gigio Brunello,
Villa dei Vescovi a Luvigliano Tam Teatromusica, Tiziano Scarpa e Marta Dalla Via. Tema e titolo di questa quinta edizione della rassegna sarà “Quando passa la nuvola”. Spiega il direttore artistico Fernando Marchiori: “Che succede quando passa la nuvola? Cosa scatta nella testa di un uomo, nel cuore di una società, quando la ragione si spegne? Sotto il cielo di un’epoca che inclina all’oscurità, ci siamo rivolti ai margini per centrare una domanda: come siamo diventati? Ecco che molti spettacoli di questa edizione ci pongono di fronte, specchio ricurvo della nostra precaria condizione, a figure ambigue di eroi caduti, santi folli, fratelli coltelli, disperati tentativi di volo, nobili miserie dell’animo umano. Lungo questo filo conduttore vorremmo cogliere proprio il momento di messa in ombra, di crisi, di ripensamento di una vicenda individuale che diventa emblema di una situazione collettiva. Tradotte e sublimate nei linguaggi artistici del teatro, che sanno risaltarne le
eVenti e mostRe
a cura di Laura Organte
LA BAND DI CARLOS SANTANA Debutterà a Piazzola, il 5 luglio, nell’ambito dell’Hydrogen Festival, il Sentient Tour di Carlos Santana, che sarà sul palco con la sua storica band. Il live promette un viaggio nel rock più vero, quello fatto di virtuosismi tecnici, di cui Santana può dirsi un vero maestro, e di passione. Come sempre, per ogni biglietto venduto saranno devoluti 0,70 centesimi netti alla Fondazione Milagro, l’organizzazione benefica fondata da Carlos Santana e la sua famiglia nel 1998, per sostenere i bambini orfani di tutto il mondo (www.milagrofoundation.org). Un motivo in pià per ascoltare dal vivo un pezzo della storia della musica contemporanea all’insegna della solidarietà.
JOVANOTTI ARRIVA IL 13 LUGLIO Dopo lo straordinario tour del 2011 Jovanotti torna dal vivo con il nuovo Backup Tour, pensato finalmente per gli spazi degli stadi. L’appuntamento padovano sarà all’Euganeo, che sabato 13 luglio vibrerà dell’energia del live. Il precedente tour ha confermato Lorenzo come uno degli artisti più coinvolgenti e originali, soprattutto nella costruzione dello spettacolo; lo stadio sarà quindi uno spazio perfetto per emozionare ancora una volta in modo inaspettato. Il live proporrà una scaletta originale, con molte sorprese, sia nella scelta dei brani, sia negli arrangiamenti.
AVVINCENTE STORIA DI MEDAGLIE Dal 29 maggio al 3 luglio l’aula Nievo di Palazzo Bo ospita la mostra La storia in una medaglia, che presenta i modelli originali utilizzati per le oselle realizzate dall’ateneo.”Osella”, al tempo della Repubblica di Venezia, era una moneta preziosa che il Doge donava ai membri del Maggior Consiglio. Una tradizione che l’università di Padova ha voluto recuperare: dal 1990, ogni anno, il rettore consegna a tutti i docenti una medaglia commemorativa dedicata a eventi e protagonisti della storia del pensiero scientifico.
L’Arte in cammino fino a settembre
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Il Castello Carrarese a Padova, “Scene di Paglia” parte da qui mille sfumature, le cronache di alcuni casi esemplari – clamorosi o negletti, letterari o reali, recenti o solo apparentemente lontani – possono riportarci a una coscienza più critica del nostro rannuvolato presente, e spingerci a guardare più avanti. Oltre la nuvola”. Com’è ormai tradizione, “Scene di paglia” declina i suoi appun-
tamenti di condivisione artistica anche in incontri con gli autori e in momenti conviviali: quest’anno sono previsti infatti assaggi di cucina lagunare e occasioni di confronto con drammaturghi, interpreti e registi. Per informazioni sul programma e sui biglietti: www.scenedipaglia.net; 049 9709319/979331/979337.
ncontri tra arte e cultura in luoghi storici, ma dimenticati, di Padova presentati da giovani artisti con spettacoli, musica e intrattenimento. È questa l’idea del progetto “L’Arte in cammino”: dal 24 maggio al 14 settembre, quattro tappe riveleranno altrettante mete dimenticate in un cammino che valorizza contemporaneamente le bellezze del passato e i talenti del futuro. Si comincia domenica 9 giugno, alle 16.30, con Villa Arca del Santo ad Anguillara Veneta, per proseguire con Villa dei Vescovi a Luvigliano (giovedì 27 giugno, ore 19.30), Piazzetta Gasparotto (domenica 7 luglio 20.30) e, sabato 14 settembre alle 17, la Barchessa e Parco Villa Cesarotti a Selvazzano. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito e senza necessità di prenotazione. E’ l’occasione ideale per conoscere da vicino o rivisitare autentici gioielli di casa nostra. L.O.
Portello River Festival. 34 i Paesi in gara con corti, documentari e animazione
Un mese di grande cinema con musica e spettacoli U
n mese di cinema e musica in riva al Piovego. È iniziato il Portello River Festival, che animerà la zona di Porta Portello fino al 30 giugno. Al centro della scena ci sarà come ormai da tradizione il grande schermo galleggiante sul quale ogni sera verranno proiettati i film - corti e documentari e opere d’animazione da tutto il mondo - in concorso nelle varie sezioni del River Film Festival per questa edizione. Con ben 34 paesi in gara e una giuria composta per due terzi da esponenti del cinema internazionale, il festival sarà quest’anno più che mai all’insegna della multiculturalità: “Padova vuole essere sempre di più luogo aperto di confronto e di discussione. In questo senso, all’interno del percorso dell’Estate Carrarese, questo festival ci offre una grande opportunità culturale – afferma l’assessore alla cultura Andrea Colasio – quella di mettere a confronto approcci diversi, in constante evoluzione, a temi e dicotomie universali come vita e morte, pace e guerra, amore e odio, commedia e dramma. Il tutto viene narrato attraverso racconti per immagini brevi, anzi brevissimi... A volte con un linguaggio innovativo, per aggirare le censure della politica, della religione e dell’intolleranza”. Ma non sarà solo il cinema ad animare le serate padovane in riva
Una suggestiva proiezione al “Portello River Festival” al fiume. “Come sempre il Portello River Festival – aggiunge l’assessore – oltre ad essere un momento di socialità per tutta la città, e in particolare per un quartiere a spiccata presenza universitaria come il Portello, rappresenta l’occasione per dare spazio alle proposte musicali e ai gruppi locali, che trovano così in riva al Piovego un palcoscenico importante su cui farsi conoscere”. E l’evento coinvolgerà proprio tutti, anche i giovanissimi che, nella sezione Sunrise Boulevard si esibiranno con le scuole di musica cittadine. Evento del Festival sarà il concerto de The Baroque Trumpet Ensemble di Berlino,
uno dei gruppi di musica barocca più conosciuti in Europa (domenica 23 giugno, ore 19). Da non perdere anche l’esibizione di Ektar, gruppo che ha radici a Budapest, nel cuore d’Europa, ma che guarda ad Oriente e all’Africa cercando le linee invisibili che uniscono le tradizioni sulla falsariga di un’impostazione jazz (21 giugno, ore 22). A chiudere il Festival sarà come sempre il Bacchiglione Beat, rassegna di gruppi musicali che negli anni Sessanta avevano reso Padova la Liverpool italiana. Il programma del festival è consultabile sul sito www.riverfilmfestival.org. L.O.
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Chilogrammi Vivere in leggerezza
Dimagrire è difficile. È una realtà che non si può negare. E che spesso rende la vita dolorosa e triste. I chili di troppo riducono la mobilità, le energie, rallentano le attività fisiche e mentali e aumentano in generale i rischi per la salute. Per non parlare della mancanza di autostima. È vero che l’obesità è un disturbo del metabolismo che può favorire l’insorgenza di numerose malattie, come ad esempio il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, un maggior rischio di ictus e infarto, malattie croniche degenerative delle articolazioni... Ma talvolta il peso in eccesso è per colpa nostra. Ciò significa che ci stiamo facendo del male da soli. Proprio per questo è assolutamente necessario affrontare il problema con decisione, per risolverlo in modo efficace. Il problema del sovrappeso viene affrontato, con risultati più o meno positivi, da molti adulti, ma ciò che preoccupa maggiormente è il numero crescente, registrato negli ultimi due decenni, di bambini obesi. Alle Terme Šmarješke Toplice ci occupiamo da oltre dieci anni dei problemi legati al moderno stile di vita. Il Centro di wellness medico Vitarium Spa&Clinique ha, infatti, iniziato la propria missione proprio con i programmi di detossificazione e dimagrimento sano. Abbiamo iniziato a rendere consapevoli le persone del fatto che, per essere protagonisti attivi della propria vita quotidiana, è necessario essere in condizioni fisiche e psichiche ottimali. Vitarium è considerato oggi uno dei servizi più completi mirati alla prevenzione delle cosiddette malattie della società moderna. Gli efficaci programmi rilassanti sono un primo passo verso la buona salute, il benessere, il rinnovamento delle energie del corpo, la bellezza esteriore e la perfetta forma fisica e mentale.
tessuti adiposi dove si accumulano generalmente i nocivi xenobiotici. Il programma di detossificazione con digiuno alimentare tiene inoltre in considerazione il benessere mentale, per questo comprende anche benefici massaggi rilassanti con oli essenziali spremuti a freddo, che riducono lo stress, e, inoltre, particolari trattamenti del corpo. Oggi possiamo affermare con certezza che il programma risulta molto convincente, non solo per le solide basi scientifiche su cui è fondato, ma anche per la varietà dell’offerta, nonché per l’entusiasmo con cui i terapisti svolgono il loro lavoro e l’evidente soddisfazione degli ospiti, che tornano sempre volentieri a sottoporsi a quello che ormai è diventato quasi un rito. Primario Tomislav Majic, dott. med., spec. medicina interna: “La detossificazione del corpo è un ottimo metodo per ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo. Per evitare l’insorgere di eventuali problemi di salute, è necessario però eseguirla in modo corretto e sotto il controllo di esperti.”
Per vincere... Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ è così difficile dimagrire? Le risposte sono, generalmente, le stesse per tutti: poca costanza, scarsa motivazione, poco tempo a disposizione, mancanza di denaro, errato approccio alla dieta. La pluriennale esperienza dei nostri esperti e i risultati ottenuti dai nostri ospiti dimostrano che i nostri programmi di dimagrimento si stanno rivelando davvero efficaci e soddisfacenti. Il comune denominatore di tutti i nostri programmi è un connubio tra attività fisica, dieta, applicazione di metodi fisici e motivazione nel raggiungimento della meta prefissata. Ci adoperiamo costantemente per risolvere i problemi metabolici e migliorare le condizioni psicofisiche delle persone che si affidano a noi per vincere la loro battaglia con i chili in eccesso.
Per iniziare... Al giorno d’oggi è molto difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare l’introduzione di sostanze nocive nel nostro organismo, poiché ciò avviene costantemente e sfugge spesso al nostro controllo. L’insorgere delle cosiddette malattie della società moderna e delle patologie collegate – malattie cardiovascolari, cancro, malattie del metabolismo, ipertensione e obesità – è una conseguenza dello stile di vita di oggi che impone alle persone cambiamenti troppo repentini, che sovente non sono in grado di affrontare adeguatamente. Ognuno di noi può fare molto, a livello personale, per mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, ma può essere di grande utilità affidarsi a persone esperte e sottoporsi ai nostri programmi specifici. L’esclusivo programma di detossificazione VitaDetox, eseguito sotto la supervisione di un consulente nutrizionista e un personal trainer, favorisce l’eliminazione delle sostanze nocive dal corpo e migliora l’equilibrio energetico. Parte integrante del programma è l’attività fisica personalizzata (PACE, Pilates, training in altura, cardiocross). L’esercizio fisico agisce positivamente sul funzionamento degli organi di secrezione, perché la migliore circolazione sanguigna ne favorisce le funzioni e contemporaneamente, grazie al dimagrimento, si riducono i
valori calorici e gli indici glicemici; voi dovrete descrivere il vostro attuale stile di alimentazione, le preferenze alimentari, le eventuali allergie e semplicemente fornire altre eventuali informazioni di questo tipo. In base alle abitudini alimentari e al fabbisogno energetico, il nutrizionista vi proporrà un menù contenente tutte le sostanze necessarie al vostro organismo, tenendo comunque conto degli alimenti che, per motivi di salute o personali, non volete o non potete assumere.
Saper cogliere i doni della natura Come mantenersi in salute, essere in equilibrio con se stessi e sentirsi in splendida forma, ogni giorno, sono domande che ciascuno di noi si pone costantemente. La risposta, chiara e inequivocabile, risiede nei nostri geni. Alle Terme Šmarješke Toplice abbiamo perciò arricchito i nostri efficaci programmi di mantenimento e di aumento della salute con un programma speciale che permette di conoscere, in base ad un’analisi genetica, le specifiche esigenze del vostro corpo. Il programma Vita-Gen si fonda infatti sulla nutrigenomica: gli esperti valutano i risultati dell’analisi genetica ed elaborano un programma di alimentazione e attività fisica personalizzato. Con un’alimentazione adeguata e uno stile di vita corretto, è possibile prevenire l’insorgenza di determinate malattie (ad es. malattie cardiovascolari, diabete di tipo II, osteoporosi).
Vivere una vita sana...
Un nuovo stile di vita... ... è assolutamente indispensabile se avete dei chili in eccesso e non volete più correre il rischio di essere affetti dalle tipiche malattie causate dal sovrappeso, come il diabete, l’invecchiamento precoce dei vasi sanguigni, l’ipertensione, il maggior rischio di ictus e infarto, le malattie croniche degenerative delle articolazioni. Alle Terme Šmarješke Toplice, tutti quelli che soffrono di disturbi metabolici potranno perdere peso in modo sano e iniziare a vivere meglio e in salute. Il programma Slim Fit è un insieme di attività fisiche, alimentazione dietetica, applicazione di metodi fisici e motivazionali per il raggiungimento del traguardo prefissato, finalizzato ad eliminare, a lungo termine, i disturbi metabolici e migliorare le capacità psicofisiche. Il suo vantaggio è la personalizzazione. Prima di iniziare l’attività fisica, vi sarà certamente di conforto pensare di potervi rivolgere ad un esperto che saprà consigliarvi il tipo di esercizio più adeguato alla vostra situazione. In questo programma l’istruttore, grazie ad un cardiotest, valuterà la vostra resistenza fisica, la risposta del vostro corpo a varie attività, e pianificherà, in base ai risultati ottenuti, degli obiettivi realistici, scegliendo le attività fisiche più adatte, per esercitarsi in sicurezza e senza rischi per la salute. Il fattore più importante del dimagrimento è certamente l’alimentazione, per questo abbiamo previsto anche un colloquio con un nutrizionista che vi illustrerà i modelli di alimentazione, la composizione degli alimenti, i
... è il cardine fondamentale su cui si basa la strategia di prevenzione delle Terme Krka. La solita scusa “ho poco tempo” non è più accettabile. Sarete voi a scegliere il dimagrimento mensile guidato “da casa”, quando VOI preferite, e tutte le relative attività si svolgeranno alle terme soltanto quando VOI avrete tempo. Quindi... non ci sono più scuse! Sarete voi ad impegnarvi. Per voi stessi. Benvenuti su questo nuovo percorso, in questa nuova vita, in cui potrete finalmente stare e sentirvi bene, liberi dai “pesi” che vi hanno limitato fino ad oggi. Sarete di nuovo vitali, sani, creativi e orgogliosi di voi stessi.
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Protagonisti a Nordest Hypo Alpe Adria Bank è la prima Banca Austriaca sbarcata in Italia
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Una banca internazionale con presenza locale. Tutti i servizi a costo zero La Vision del Gruppo. Abbiamo chiesto agli operatori di definirci i contorni di Hypo Alpe Adria Bank
“S
iamo una banca a carattere internazionale facciamo business locale perché le nostre radici affondano nelle regioni del nord-est rispettando le loro tradizioni. I nostri prodotti e servizi sono mirati ai clienti locali. Questa affezione verso il territorio locale e la massima affidabilità ci consentono di instaurare con i clienti rapporti particolarmente stabili che vanno al di là di mere speculazioni finanziarie”. Qual è la vostra missione nella Saccisica? “I nostri clienti sanno che i prodotti e servizi offerti sono di elevata qualità, li guidiamo a perseguire i loro obiettivi tanto nella vita professionale che in quella privata con la massima trasparenza”. A proposito potete spiegare quali sono
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Il Veneto in primo piano 27 11 Padova e provincia
Proposte concrete e frenate convinte Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo di Germana Urbani
S
arà la crisi e quel che ne consegue ma non sono pochi i comuni che anche in provincia di Padova stanno parlando in modo più o meno concreto di fondersi in un unico grande comune. I più convinti in questo senso sono Este e Ospedaletto, i cui sindaci, entrambi di centrosinistra, hanno da tempo iniziato ad analizzare la fattibilità del processo e le economie di scala che ne deriverebbero e i due consigli comunali hanno approvato già un anno fa una delibera che dava ufficialmente il via alla fusione. “Verosimilmente - afferma Giancarlo Piva, sindaco di Este – potremmo arrivare al referendum già la prossima primavera”. “La fusione dei Comuni – continua Piva - rappresenta senza dubbio lo strumento migliore per consentire una maggiore capacità e celerità operativa nell’analizzare i bisogni del territorio e dare risposte adeguate ai cittadini, perché svincolata dalle sovrastrutture che le forme associative quali l’unione o la
convenzione necessariamente comportano: duplicazione di organi, apparati, luoghi di confronto e concertazione. Siamo convinti che la fusione dei comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo consentirebbe l’aumento della qualità dei servizi erogati ed una riduzione dei costi, grazie alle sinergie ed alle economie di scala che si possono realizzare. In particolare la standardizzazione dei servizi risulterebbe conveniente e strategica nei settori organici dei servizi alla persona e della promozione e sviluppo del territorio e delle attività economiche, produttive e ricettive in esso inserite”. Certo è che se l’operazione andasse a buon fine il nuovo ente locale potrebbe contare circa 23.000 abitanti, dislocati in un territorio di 54,17 Kmq. Una realtà indubbiamente significativa nel contesto di tutta la Provincia di Padova e specificatamente della bassa padovana. In questo stesso territorio era nato un dialogo per la fusione anche tra Carceri e Vighizzolo
ma ad oggi non ci sono sviluppi significativi. Tutto tace anche sul progetto di fusione che vedeva coinvolti i comuni di Boara Pisani, Barbona, Stanghella e Vescovana, per un totale di quasi 10 mila residenti. Il Comune di Boara, capofila dell’iniziativa, aveva incaricato la Consulting snc di Padova di redarre uno studio di fattibilità non ancora presentato alla collettività. Sarebbe convinto, invece, il sindaco Barison, riconfermato alla guida del comune di Albignasego, che ha più volte lanciato la proposta di fusione ai comuni di Casalserugo e Maserà. Il sogno di Barison è di creare qualcosa di grande da lasciare ai posteri: una città da 40 mila abitanti, un ente di peso che avrebbe una voce diversa qualora si tornasse a parlare concretamente di città metropolitana. I primi cittadini Nicola De Paoli, di Maserà, e Elisa Venturini, di Casalserugo, anch’essi riconfermati, pur ritenendo necessario condividere la gestione di alcuni servizi ritengo-
Piva e Barison credono molto nella necessità di fondere i comuni no sia prematuro parlare i fusione. Decisamente contrari anche i sindaci di Limena e Campodoro chiamati in causa dal sindaco di Villafranca, Luciano Salvò, il quale vedrebbe come un’opportunità imperdibile la fusione dei tre comuni. In un’altra zona della provincia la proposta per un referendum di fusione arriva, invece, da Cartura per bocca di Gessica Rostellato, neo deputata del Movimento 5stelle. “Siamo venuti a conoscenza – afferma in una nota del Movimento - che l’Assessore
al Bilancio del Comune di Due Carrare ha proposto l’idea di fondere insieme i comuni di Due Carrare, Cartura, San Pietro Vimininario, Pernumia e Bovolenta. La proposta incontra il nostro favore e lo strumento individuato per questo percorso è quello del referendum, attraverso il quale saranno i cittadini a decidere se il loro comune dovrà sciogliersi per diventare parte di un’identità più grande”. Ma la proposta ha ottenuto subito un secco no, grazie!
BELLE FUORI E DENTRO
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
Impara a valorizzare i tuoi punti di forza
Alla domanda “C’è qualcosa di te che cambieresti a livello estetico?”, sicuramente ognuna di noi avrebbe la risposta pronta! E questo “qualcosa” rischia di diventare un complesso. Ricordate però che i complessi sono innanzitutto una questione di testa. Aspettiamo quindi prima di demoralizzarci o ricorrere alle mani del chirurgo estetico. Premesso che non siamo contrari a priori alla chirurgia estetica, tuttavia si vedono ragazze rifarsi il seno solo perché il loro (tra l’altro bello) era ritenuto troppo piccolo; altre gonfiarsi la bocca perdendo il loro sorriso naturale. E spesso, una volta sperimentata la prima modifica, si tende a perseguire la strada del rifacimento. La bellezza è fatta anche di dettagli: un naso pronunciato, un viso spigoloso, delle rughe di espressione, delle forme morbide… Invece di focalizzarci su ciò che non ci piace di noi, iniziamo a valorizzare i nostri punti di forza! Siamo sicure di averli individuati? Sappiamo esprimerci al meglio? La minigonna è bella, sexy, ma può diventare controproducente se non possiamo permettercela. Magari evidenziamo il nostro bel seno. Sappiamo truccarci in modo da
valorizzare dettagli del nostro viso? Perché non imparare un po’ di accorgimenti? Tra l’altro ci permetterebbero non solo di apparire più interessanti e belle, ma anche di dedicarci del tempo positivo, concentrandoci su ciò che ci piace di più di noi stesse. Si dice che una donna, quando è innamorata, diventi più bella, ed è vero, ma non perché si modifica esteticamente, bensì perché traspare dal suo viso la gioia, la serenità, le emozioni positive! Il nostro stato d’animo, la stima che abbiamo di noi stesse, la consapevolezza del nostro valore, la serenità delle nostre relazioni, tutto contribuisce a rasserenare il nostro volto, i nostri lineamenti, a donarci quella particolare luce che gli altri percepiscono. Gmb Group Academy in collaborazione il centro Estetica Senza Tempo bellezza&lifestyle, hanno pensato di unire le diverse competenze creando una giornata tutta al femminile, che vi permetta di conoscervi meglio, sia fuori che dentro. Per le lettrici de la Piazza una speciale occasione, una giornata imperdibile dedicata alla vostra bellezza, fascino ed eleganza. Un workshop messo a punto dall’Academy af-
Marta Calore mentre consiglia sul make-up durante la fiera Campionaria
finché abbiate la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia di Marta Calore estetista/Make-up artist&Look Maker e la dott.ssa Cristina Bordin, Psicologa. I temi affrontati saranno i seguenti: • abbellimento del viso attraverso il self make up (portare la propria trousse) • come migliorare la propria immagine • come curare la propria pelle • imparare a comunicare meglio con il nostro corpo • la comunicazione non verbale • Individuare le principali caratteristiche di personalità e lavorare sui punti di forza Riconoscere le nostre principali caratteristiche di personalità per saperle valo-
rizzare, e magari lavorare su alcune aree di miglioramento che ci permettano di essere più efficaci nella comunicazione, negli approcci, nella relazioni in generale. In poche parole: diventare più seducenti! Il workshop si terra il giorno 13 luglio 2013 in Via Palestro n.32, Padova. Un’ulteriore data possibile è il 19 luglio 2013. Per l’occasione, per tutte voi lettrici di questo mensile, l’offerta è di 99,00 euro anziché 150,00! Per info e iscrizioni: www.gmbgroupacademy.it info@gmbgroup-academy. it Tel. 049/2023141. Pagine Facebook: Gmb Group Academy oppure Senza Tempo bellezza&lifestyle
info@gmbgroup-academy.it Sede Operativa: via Palestro 32/a 35129 Padova TEL e FAX 049 203141
28 Il Veneto in primo piano 12 Nuova legge regionale
Riordino del turismo: più privato più mercato
Spariscono i consorzi di promozione turistica così come li abbiamo conosciuti, snellita la burocrazia, stop a nuove strutture alberghiere Il 10% del Pil di Germana Urbani
L
e potenzialità turistiche del Veneto sono note a tutti ma si può e si deve fare di più e, possibilmente con i soldi dei privati, visto che il bilancio regionale piange ma il comparto merita. Solo lo scorso anno, infatti, in piena crisi economica si sono registrate più di 16milioni di turisti per un fatturato annuo di 12 miliardi. Le imprese di settore sono 23 mila e danno lavoro a oltre 400 mila persone. I problemi però non mancano. Basti pensare che “i 12 milioni di euro di finanziamento regionale per gli Iat del 2010 si sono ridotti a 3,5 nel 2013”, ha ricordato l’assessore al turismo Marino Finozzi. Ecco dunque che i soldi, grazie alla nuova legge sul turismo dovranno arrivare per altre vie e soprattutto dovranno essere distribuiti in altro modo. Gli 87 sportelli di informazione turistica sparsi per il Veneto (Iat), sinora gestiti dalle Province con risorse trasferite direttamente dalla Regione, dovranno diventare uffici di informazione e di accoglienza, gestiti in forma associata tra pubblico e privato, sul modello europeo, nei quali i turisti potranno prenotare e
acquistare la sistemazione alberghiera, i biglietti di trasporto, l’ingresso a manifestazioni e fiere, prodotti enogastronomici. Alla Regione spetterà solo il compito di stabilire e garantire gli standard minimi dei servizi e delle prestazioni di accoglienza. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regìa della Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale (e nei piani annuali di attuazione) della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche (organismo composto non solo da rappresentanti di Regione ed enti locali, ma anche di tutti i diversi operatori del settore, consorzi, categorie, sistemi tematici, pro loco, associazioni) e, per l’organizzazione delle iniziative, si appoggerà al braccio operativo dell’agenzia regionale Veneto Promozione. Le singole località o destinazioni turistiche potranno promuoversi e commercializzare i propri prodotti anche in forma autonoma, creando specifiche organizzazioni pubblico-private in raccordo però con il sistema territoriale di appartenenza. La
regionale viene dall’industria del turismo vero motore dell’economia veneta
commercializzazione turistica (ricettività, iniziative di animazione, vendita di prodotti) viene affidata ai consorzi di imprese turistiche che, a differenza di quanto è avvenuto sinora, dovranno essere costituiti esclusivamente da imprese private e potranno accedere ai cofinanziamenti regionali in base ad appositi bandi. La legge conferma il ruolo delle Province affidando loro funzioni di promozione turistica e di vigilanza e controllo sugli standard dei servizi offerti dagli operatori turistici. Alla Provincia di Belluno riconosce piena competenza e relative risorse nella gestione turistica del proprio territorio, dando così una prima concreta attuazione all’articolo 15 dello Statuto regionale. Anche sulle attività di ricezione ci sono delle novità. D’ora in avanti non sarà più la provincia a giudicare le strutture alberghiere e a dar loro le famose stelline di qualità ma sarà l’albergatore stesso con un’autocertificazione ad auto-giudicarsi. Lo stesso dovranno fare anche i bed&breakfast che trovano
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA con il patrocinio di:
Marino Zorzato e Pietrangelo Pettenò in questa nuova normativa uno stop deciso al loro proliferare indiscriminato. “Con l’abrogazione del comma 3 dell’art. 30 da me proposta - commenta il consigliere Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra - si è sventato il tentativo di coloro che volevano utilizzare alloggi destinati al mercato abitativo, trasformandoli in impropri bed & breakfast. Nella legge, però, rimangono alcuni punti critici come l’incerta normativa sull’ospitalità diffusa”. All’interno della semplificazione delle tipologie ricettive complementari (che scendono da 13 a 5) viene introdotto, infatti, l’albergo diffuso, definito come struttura ricettiva articolata in più edifici sparsi all’interno di un borgo storico, di un’area montana o di un’isola. Altra novità di rilievo è il superamento dei Sistemi turistici locali, cioè del frazionamento del Veneto in 15 aree geografiche che ha trovato espressione nella costituzione di altrettanti consorzi di promozione e commercializzazione turistica. Ai sistemi turistici locali subentrano nove sistemi tematici (Venezia e laguna, Dolomiti; montagna veneta; lago di Garda; mare e spiagge; Pedemontana e colli; Terme Euganee e termalismo veneto; Po e suo delta; città d’arte, centri storici, forti e ville venete) che dovranno promuoversi in modo unitario e organico sui mercati turistici nazio-
nali e internazionali. Contributi agevolati sono previsti per il turismo sostenibile e per favorire l’accessibilità delle strutture turistiche anche alle persone anziane e disabili. A sostegno delle imprese turistiche viene istituito, inoltre, un fondo di rotazione per finanziare investimenti e miglioramenti strutturali; al fondo si affianca il sistema di garanzie offerto dai consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito per le imprese turistiche, e la possibilità che la Regione stessa, attraverso Veneto Sviluppo, diventi socia del capitale di rischio delle imprese. Offerta turistica, strutture recettive, sistemi tematici e tutta la ricca gamma delle iniziative turistiche e di promozione turistica si potranno avvalere del marchio regionale di qualità, che dovrà promuovere e rafforzare l’immagine unitaria del ‘sistema turistico’ veneto e coniugare il ‘brand’ Veneto con il nome “Italia”. Viene istituito, infine, l’Osservatorio regionale per il turismo, come strumento di studio e monitoraggio dell’andamento sociale ed economico del settore. Per le attività di promozione, i consorzi e il funzionamento dell’Osservatorio regionale la legge stanzia 3,2 milioni di euro per il 2013 e riserva 250 mila euro per spese di investimento per potenziare, qualificare e l’ammodernare le imprese turistiche.
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razie alla nuova legge – affermano i conisglieri Pd Lucio Tiozzo e Roberto Fasoli - che, grazie al nostro lavoro è stata emendata e ha visto accolte importanti novità, i consorzi turistici non saranno più i carrozzoni che conoscevamo e che vivevano di finanziamenti regionali ma diventeranno a tutti gli effetti soggetti privati di commercializzazione. Potranno partecipare a bandi regionali su progetti e collaborare a livello territoriale con le organizzazioni di gestione delle destinazioni, che rispetto al passato, potranno avere, più voce in capitolo nel lavoro di programmazione e di promozione della Regione”. Legge fatta punto e a capo. Ma non è proprio così. Lo sanno bene i dipendenti i dipendenti dell’Azienda speciale della Provincia di Padova “Turismo Padova Terme Euganee” preoccupati per la salvaguardia dei posti di lavoro e il futuro dei servizi di informazione e accoglienza turistica. Dei 25 dipendenti dell’Azienda speciale padovana 14 sono stati licenziati ad aprile perchè la Provincia non ha più risorse, a seguito della spending review e del taglio dei trasferimenti regionali in materia di turismo. “Ora è la Provincia di Padova ad esercitare in modo diretto le funzioni di accoglienza, promozione e assistenza turistica - ha spiegato Aldo Marturano, a nome di Cgil, Cisl e Uil - integrando nel proprio organico 11 dei 25 dipendenti dell’azienda speciale messa in liquidazione. Per gli altri 14 dipendenti, al momento, non ci sono né prospettive occupazionali, né ammortizzatori sociali”. “La nuova legge - ha assicurato il presidente Ruffato - darà una soluzione al problema, che è ben presente a tutte le forze politiche e non riguarda solo la Provincia di Padova. Intanto, Regione e Provincia di Padova dovranno concordare un intervento transitorio per accompagnare il passaggio delle aziende di promozione turistica ai nuovi modelli organizzativi dei servizi di accoglienza e orientamento turistico che la nuova legge andrà a codificare”. “In attesa dell’applicazione della nuova legge quadro - ha prospettato Stefano Peraro, Udc, - Regione e Provincia dovranno reperire le risorse e gli strumenti per non affossare il servizio e mantenere figure professionali che saranno indispensabili anche per il nuovo organismo di gestione turistica, Destination Management Organization, previsto dalla legge”. “Abbiamo già presentato un emendamento al testo in discussione domani - ha anticipato Claudio Singaglia, Pd - perché la trasformazione delle aziende di promozione turistica in consorzi misti pubblico-privati valorizzi in via prioritaria dipendenti e professionalità già esistenti. Serve ora il coinvolgimento diretto della Provincia di Padova e dell’amministratore unico dell’azienda speciale Luisa Serato per reperire le risorse necessarie e concertare con la Regione i tempi della fase transitoria”.
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Voci da palazzo 15 31 Economia-agricoltura I dati del Centro studi del Consiglio regionale
Il Veneto si accorge di aver cementificato troppo Negli ultimi 40 anni sotto al cemento è finito il 18 per cento della superficie coltivata. Si tratta di un’area grande come il Polesine
L’opinione
di Mauro Gambin
Clodovaldo Ruffato, Pdl
“in Veneto È mancata la pianificazione uRbanistica”
“I
n Veneto si è cementificato troppo”. Lo conferma lo studio statistico elaborato dal centro studi del Consiglio regionale del Veneto, diffuso di recente. Una constatazione arrivata fuori tempo massimo, verrebbe da dire, visto che l’eccessiva cementificazione è riscontrabile ad occhio nudo. Non servivano certo dei numeri per convincerci che le cose non funzionano. La campagna, un tempo sterminata oltre l’orizzonte, ora è ridotta a piccoli francobolli incorniciati da strade in asfalto e strisce di capannoni, in più, se non bastasse piangere per il paesaggio perduto, da valutare ci sono anche le ripercussioni portate da questa cementificazione estensiva. Sono terminate solo qualche settimana fa le piogge che hanno trasformato l’acqua da risorsa a minaccia: fiumi, laghi e pur il piccolo fossato dietro casa sono stati avvertiti come portatori di esiziali disastri. Che si tratti di grandi alluvioni o di piccoli allagamenti di scantinati, le imprecazioni sono spesso rivolte all’imponderabile ma non c’è da prendersela con i Santi, è alla modello della locomotiva del Nord-Est, modello peraltro cattiva gestione del territorio che si dovrebbero rivolge- mai teorizzato e di fatto mai esistito, era fondato sulre gli strali. Del resto se nel sottopasso dell’autostrada la diffusione della micro-industria. Non di modello si è dopo un acquazzone primaverile ci finiscono tre metri trattato ma, come ormai noto, di sostanziale assenza di d’acqua, sei carpe e due pesci siluro, non è che la colpa pianificazione per uno sviluppo sostenibile. Comunque il la si può dare al clima che negli ultimi anni è cambiato! rapporto stilato dal centro studi del Consiglio regionale Poi, per carità, non ci saranno più le mezze stagioni del Veneto, in buona sostanza, non dice nulla di più di però sul concetto di calamità occorrerebbe essere chiari, quanto Gian Antonio Stella in un suo articolo sul “Corinnanzi tutto non è per niente naturale quella che di- riere della Sera”, di ormai qualche tempo fa, avesse pende dagli uffici degli enti locali. già anticipato in forma metaforiL’accusa non suoni come l’ennesi- Modello ca: “Mettendo in fila i capannoni mo scaricabarile, però è doveroso del Nord-Est industriali e artigianali costruiti riflettere se in questi anni i cambia- fondato sulla negli ultimi anni nelle province di menti sociali siano stati supportati diffusione della Vicenza e Treviso, si formerebbe con appropriate politiche. Per ren- micro-industria un “treno” di qualche centinaio di dercene conto basta un semplice chilometri di lunghezza”. Un treno, confronto. Nel 1951 gli abitanti, in Italia, erano 47 va specificato, di cemento al quale, come sappiamo, milioni, circa, ed occupavano appena 750.000 ettari possono essere associati dei calcoli, quelli del professor urbanizzati (sui 30 milioni di ettari complessivi, pari al Rinaldo dell’Università di Padova, ad esempio, rivelano 2,5%) ma nel 1986 la popolazione cresciuta di “soli” che ad una progressiva urbanizzazione, mettiamo del 10 milioni occupava una superficie urbanizzata di oltre 20%, corrisponderebbe un aumento di portata idrica 2.100.000 ettari. Il triplo in soli 35 anni! Che cosa per il deflusso delle acque pari al 100%. Il rapporto è successo? La risposta è semplice, in questo lasso di è semplice: 1 a 5, spesso, però, è stato applicato al tempo l’Italia ha cambiato la sua economia da agricola contrario e alla crescita estensiva del cemento pari a a industriale-manifatturiera. Nel veneto tale metamor- 5, i canali di scolo sono rimasti gli stessi di 1 secolo fa, fosi è risultata essere anche più accentuata, visto che il quelli, per intenderci, delle bonifiche di fine ‘800. Dun-
“I
que, per tornare ai dati contenuti nello studio statistico del centro studi del Consiglio regionale del Veneto, non può suonare come una scoperta la constatazione che negli ultimi 40 anni sotto al cemento ci sia finito il 18 per cento della superficie coltivata. La perdita è sostanziosa, equivale all’intera provincia di Rovigo, difficile non accorgersene. Evidentemente il punto è un altro ed è fortemente connesso al momento storico che stiamo vivendo, la locomotiva traina meno a causa della crisi e oggi per tornare a crescere si prendono in esame altri modelli. Si parla di rilancio del primario di incentivare il turismo quindi dietro alla perdita del territorio agricolo e del paesaggio diventa inutile ricercarvi solo l’insulsa insistenza di cementificatori selvaggi, certo, l’anello al naso qualche amministratore locale, incline a farsi ingranaggio dell’unta macchina delle speculazioni edilizie, deve averlo avuto ma è evidente che la campagna è arretrata soprattutto per effetto della scarsa redditività. L’agricoltura ha iniziato a dissolversi esattamente nello stesso istante in cui hanno iniziato a scomparire gli agricoltori. Viene da chiedersi allora se questa regione abbia impiegato nei decenni le proprie risorse con lungimiranza e se oggi lo scoprirsi cementificati non porti un po’ di quella vergogna provata dai biblici progenitori, accortisi nudi, proprio nel momento di abbandonare il paradiso terreste.
Associazioni di Categoria
“e’ giunto il momento di faRe un collettiVo mea culpa”
“F
inalmente si prende coscienza a livello collettivo della centralità dell’agricoltura - commenta soddisfatto il presidente Coldiretti Jacopo Giraldo - unico settore produttivo che produce crescita e nuova occupazione”. “Non basta una nuova legge urbanistica - rilancia il direttore Cia, Walter Brondolin - serve un patto sociale sottoscritto da tutti per fermare l’esodo dalle campagne e dalle montagne e recuperare terreno coltivato”. “I dati del rapporto dimostrano che abbiamo sbagliato l’intera pianificazione del territorio - ha aggiunto Andrea Crestani, direttore dell’Unione veneta delle bonifiche - In Veneto ogni anno abbiamo perso quasi 5 mila ettari di superficie coltivata e siamo andati a cementificare
anche quel grande bacino sottratto dalle acque che sono i territori di bonifica, che valgono circa un terzo della superficie complessiva della nostra regione”. Per Crestani non basta favorire il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, bloccando nuovo consumo del territorio: “Bisogna salvaguardare l’invarianza idraulica - avverte - altrimenti continueremo a produrre nuova cementificazione”. Anche per Adolfo Andrighetti di Confagricoltura veneto la priorità è fermare il consumo di territorio agricolo, con adeguati strumenti di legge come la proposta di legge dell’ex ministro Mario Catania. “Ma le leggi da sole non bastano - ha avvertito Franco Bonesso, vicesindaco di Trevignano e rappresentante di Anci Veneto - perchè ogni norma contiene
anche possibilità di deroga. Della distruzione del suolo coltivabile siamo tutti responsabili, anche gi agricoltori allettati dalla redditività del cambio di destinazione d’uso. Ma ora è giunto il momento di fare un collettivo “mea culpa’ e di invertire la rotta”.
l bilancio è drammaticamente in rosso in tutta Italia - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato - nella Clodovaldo nostra penisola sono spariti 5 Ruffato milioni di ettari coltivati, una superficie equivalente a Lombardia, Liguria, Emilia Romagna messe insieme. Il Veneto non si discosta: le province di Padova e di Treviso nel 2011 risultano tra le 10 più cementificate d’Italia, rispettivamente con il 23% e il 19% del proprio territorio occupato da superfici edificate (la media italiana è del 6,7%). Le campagne coltivate sono scese dal 54 per cento al 44 per cento dell’intero territorio veneto, sfondando la soglia critica individuata dagli urbanisti. Quando il terreno coltivato è meno del 50 per cento della superficie complessiva, nelle aree di pianura è già allarme potenziale per l’equilibrio idrogeologico”. Ruffato, e rappresentanti del mondo agricolo concordano: In Veneto è mancata la pianificazione urbanistica e le ultime leggi, come la legge 11 del 2004, ha aperto il varco a troppe deroghe: “Servirebbe una moratoria di almeno tre anni per nuove urbanizzazioni e nuove costruzioni - rilancia Ruffato - e norme legislative che incoraggino il recupero dell’esistente. Bene il nuovo piano casa che consente solo di ampliare su superfici già edificate, ma serve una nuova legge quadro dell’urbanistica che riordini la selva di norme attualmente esistenti e stoppi nuove cubature e nuovo consumo del territorio”. Per Ruffato va data priorità al riuso delle superfici edificate, anche mediante la leva fiscale, e si possono incentivare le imprese agricole a fare manutenzione del suolo e del paesaggio in collaborazione con Genio civile, consorzi e enti di bonifica e enti locali, premiando il ruolo dell’imprenditore agricolo custode del territorio.
Bruno Pigozzo, Pd
“la stRada peRcoRsa È stata Quella sbagliata”
“I
n Veneto, purtroppo, la strada percorsa è stata quella sbagliata - ha sottolineato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - le dichiarazioni d’intenti sul consumo di Bruno Pigozzo suolo zero, che siamo pronti a rilanciare e fare nostre, non possono essere usate come un velo per nascondere i tanti punti neri ancora presenti. Si pensi alla legge sul commercio ed a quella sullo sportello unico del 2012, che sono state impugnate a livello nazionale, perché in contrasto con le norme di protezione ambientale, ma anche allo stesso Piano casa che, seppur pensato per favorire il recupero dell’esistente e ridurre le nuove costruzioni, contiene alcuni aspetti potenzialmente pericolosi. Come Pd siamo pronti a confrontarci nel merito su questo terreno, perché crediamo che giocare con le parole e rinviare ulteriormente la soluzione del problema del consumo di suolo sia colpevole”.
16 Cultura veneta 32 Esposizione Internazionale d’Arte Venezia fino al 24 novembre
Biennale 2013: un’enciclopedia ad alti contenuti “Il Palazzo Enciclopedico” è il titolo dato da Gioni a questa edizione della Biennale, ispirandosi all’omonima opera dell’artista autodidatta Marino Auriti di Alain Chivilò
E
’ di scena fino al 24 novembre a Venezia la più importante Esposizione Internazionale d’Arte al mondo. In laguna 88 nazioni di cui 10 debuttanti quali Angola, Bahamas, Bahrain, Costa d’Avorio, Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Tuvalu e Santa Sede, distribuite nelle sedi dei Giardini, Arsenale e Venezia con isole incluse. Attorno a questo universo, 47 Eventi Collaterali ufficialmente riconosciuti si stagliano in differenti luoghi della città. Più di 100.000 mq di superficie complessiva sono dedicati alla produzione artistica che il nostro pianeta, attraverso metodi di selezione, propone ai visitatori di tutte le etnie. Dal 1998, come afferma il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, le edizioni di Arte e Architettura sono “fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali con propri progetti curatoriali e la mostra internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito”. In tale ambito, il lombardo Massimiliano Gioni è stato incaricato a tessere le fila di
un percorso espositivo che, dal Padiglione Cen- con 136 piani distribuiti su 700 metri d’altezza. trale (ex Italia) dei Giardini fino all’Arsenale, in- Un progetto, che fu tradotto in un modello reale, clude più di 150 artisti provenienti da 38 nazioni visibile proprio all’inizio del percorso espositivo con tecniche realizzative più disparate dal video, presso lo spazio dell’Arsenale. Un’idea che parte alla fotografia, alla scultura, alla pittura fino alle dal tentativo della tradizione storica di organizzainstallazioni. “Il Palazzo re il sapere per immagini Enciclopedico” è il titolo Un percorso e spazi. Partendo da quedato da Gioni a questa inteso come un sta base ideologica, per il edizione della Biennale, museo temporaneo curatore “la mostra non ispirandosi all’omonima dove sviluppare è un libro, ma uno spazio opera dell’artista autodi- un’indagine in cui risuona l’essenza datta Marino Auriti che della Biennale di Venezia concepì, con brevetto nel 1955, come nuovo dove essa stessa diventa un teatro della memomuseo immaginario. Un luogo che avrebbe ria, un’architettura in cui si collocano immagini dovuto abbracciare tutto il sapere dell’umanità che si spera verranno ricordate e che catturino idealmente posto nella città di Washington DC, un modo di pensare e un modo di essere”. Un
Tra Rovigo e Padova
EGITTO, ANTICO ED INEDITO
U
na delle più interessanti e approfondite esplorazioni dell’antico Egitto è proposta tra la città di Rovigo e Padova in cinque sedi prestigiose alle quali è legata una specifica tematica. Singole tessere di un percorso che unite insieme creano “Egitto in Veneto” un’esposizione che nella sua totalità propone al visitatore più di 300 reperti archeologici. Si parte a Rovigo all’interno del Museo dei Grandi Fiumi con “L’Egitto all’Accademia dei Concordi”, per passare a Padova negli spazi del Cam (Centro di Ateneo per i Musei) che propone “Esplorando l’Egitto: viaggio nella cultura egizia”, dei Musei Civici agli Eremitani – Museo Archeologico con “Il Veneto e l’Egitto nell’antichità: relazioni e scambi”, del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte la cui tematica è “Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto”, concludendo con l’ultima sede del piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi con “L’Egittomania a Padova”. La chiave di lettura di questo iter didattico verte nel legame che, dall’antichità al secolo scorso, unì la terra dei Faraoni con l’area dell’attuale Veneto. I traffici commerciali, che collegavano il Nilo e Alessandria con l’area estesa della laguna veneziana, sono stati i primi fondamenti di un rapporto che continuò nei secoli successivi soprattutto nell’Ottocento con l’archeologia. Il primo fu Giovan Battista Belzoni (Padova 1778 - Gwato 1823) che divise, nei suoi tre viaggi, le esplorazioni in Egitto attraverso le scoperte delle tombe di Ramesse I, Mentuherkhepeshef, Seti I e dell’ingresso nella piramide di Chefren a Giza, successivamente Valsè Pantellini che, da un punto di vista commerciale, svolse interessi imprenditoriali dal settore alberghiero a mercante di antichità, fino a Carlo Anti che nel 1928 fece una campagna di scavi nell’oasi del Fayum a Tebtynis. Come afferma la curatrice Paola Zanovello “Il patrimonio egizio in Veneto è costituito da numerosi materiali di varia tipologia, età, provenienza, luoghi di conservazione. E’ un patrimonio diffuso nel territorio e lo spirito di questa mostra, distribuita su più sedi, mira proprio a rendere conto di questa peculiarità veneta”. Moltissimi materiali, custoditi nei musei dei quali per la prima volta esposti, permettono al visitatore di apprezzare documenti e reperti come mummie, sarcofaghi, vasi, diverse stele, monili, perle, papiri, una ricostruzione di una tomba dell’antico regno, l’elaborazione di un volto di persona inumata in 3D, un flauto in canne. Un’interessante disamina dell’antico popolo egiziano che affascina ancora oggi a distanza di millenni. Al.Ch.
percorso inteso come una grande mostra-ricerca, un museo temporaneo dove sviluppare un’indagine. Un Palazzo Enciclopedico che proprio dai Giardini inizia il suo iter con il “Libro Rosso” di Carl Gustav Jung, per la prima volta in Italia e mai esposto assieme a lavori d’arte moderna e contemporanea, dal quale si conduce il visitatore a riflettere su tutto ciò che troverà nelle opere della mostra, suddivise tra sogno e immagini personali. In sintesi creazioni del passato unite a nuove produzioni di artisti contemporanei che, come afferma Gioni, sono all’interno di “una condizione che condividiamo tutti: quella di essere noi stessi media, conduttori d’immagini e persino posseduti dalle stesse immagini”. Infine grande patos emozionale si è creato durante la
premiazione dei prestigiosi “leoni d’oro” alla carriera che sono andati alla torinese Marisa Merz (1926) per la riflessione artistica sullo spazio domestico e femminile, in coabitazione con la viennese Maria Lassnig (1919) per la complessa indagine sulla rappresentazione umana. Inoltre leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale all’Angola e per il miglior artista “Enciclopedico” a Tino Sehgal (1976). Leone d’argento come promettente giovane a Camille Henrot (1978) e menzioni speciali a Sharon Hayes (1970), Roberto Cuoghi (1973) e ai Padiglioni di Cipro, Lituania e Giappone. In conclusione, un interessante viaggio artistico di livello superiore in confronto all’edizione passata, che merita di essere visitato nella sua complessità e vastità.
Premio Internazionale Carlo Scarpa
Un piccolo orto botanico in Islanda
L
a Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso da ventiquattro edizioni, nell’ambito del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, seleziona un luogo che trasmetta contenuti di ricerca scientifica, di naturalismo, di memoria passata rivolta al futuro, di salvaguardia e di sperimentazione avendo come principale finalità la sensibilizzazione della cultura inerente al “governo del paesaggio”. Quest’anno la giuria, con verdetto unanime, ha decretato come vincitore l’orto botanico di Skrúður (Skrudur) situato nella regione nord occidentale dell’Islanda. Un luogo, unito alla scuola, alla chiesa e alla fattoria del villaggio di Núpur, nel quale una comunità, all’inizio del secolo scorso, diede vita a un ardito progetto consistente nel coltivare la terra in condizioni climatiche aspre, al fine di arrivare a un processo in cui il fattore naturale diventi maestro di vita. L’orto giardino fu un esperimento estremamente coraggioso ideato dal pastore protestante Sigtryggur Guðlaugsson (1862 – 1959), che nel 1909 inaugurò un luogo che partiva dal punto di vista teorico da un programma scolastico, atto a migliorare le condizioni agricole arretrate con idee diffuse in Islanda dal pastore danese Nikolai Frederik Severin Grundtvig. Si unirono quindi pratica e teoria per quarant’anni in un co-
stante dialogo con la natura, dove una landa climaticamente arida è divenuta coltivabile, permettendo la crescita di vegetazione in un’area priva per la sua vicinanza al circolo polare artico. Un’appezamento di circa 70 metri di lunghezza per circa 35 di larghezza in cui alberi, piante, ortaggi, fiori crescevano con apassionata cura. Dagli anni cinquanta, anno dopo anno, l’orto perse le costanti cure necessarie alla sua vita e prese la via dell’abbandono fino a metà degli anni ’90, momento in cui un gruppo di persone dal comune intento decise il suo ripristino, partendo dal diaro del reverendo Sigtryggur che delineava il progetto e l’evoluzione originale. In Fondazione, tra gli eventi programmati divisi tra conferenze, seminari e concerti di musica è in corso una mostra che permette al visitatore di entrare in contatto con la filosofia di Skrúður, Núpur. Un allestimento suddiviso in tre sezioni, che dai caratteri geografici del luogo, passando per la storia e la cultura islandese, arriva a illustrare l’orto giardino nei suoi primi quarant’anni di vita. Invece la testimonianza della rinascita, partita dagli anni ’90, vive attraverso un interessante filmato che mostra il duro lavoro e la grande dedizione degli apassionati nel recupero e ripristino dell’intera area dell’orto botanico. Al.Ch.
appuntamenti d’estate e non solo 7.2, inizia il touR
E
state, voglia di evasione, di altrove, di grandi spazi e ovviamente voglia di musica. Da sei anni, in Veneto, l’appuntamento che riunisce tutto questo, insieme a 10 mila persone tra i 18 e 40 anni, è “One-night del 7.2”: D’estate in versione beach sulle coste adriatiche (Sottomarina – Venezia), d’inverno, invece, necessariamente indoor ma sempre per il grande pubblico. Saranno sei, gli appuntamenti del Tour 7.2 in calendario per quest’anno, si partirà il prossimo 16 giugno a Sottomarina, presso l’InDiga, per continuare il 14 luglio ed il 15 agosto nella medesima location mentre per il periodo invernale gli appuntamenti saranno per halloween e capodanno.
18 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Grandi eventi Il 10 agosto 1913 venne messa in scena per la prima volta L’Aida
Cento anni di lirica all’Arena di Verona
Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91° edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita di Vesna Maria Brocca
Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona
L
’inaugurazione del Festival lirico, a metà giugno, da quasi un secolo rappresenta un importante evento mediatico e culturale per la città di Verona e per tutti gli appassionati di opera nel mondo. Nel 2013 si festeggeranno i 100 anni dalla prima rappresentazione di Aida in Arena, con un programma ricco di eventi ed ospiti internazionali, a coronare cent’anni di successi ed inaugurare i prossimi cento. “Mio padre era seduto a un tavolino del Löwenbrau, - racconta Nina Zenatello Consolaro, figlia del tenore Giovanni Zenatello - insieme al maestro Tullio Serafin, a Ferruccio Cusinati, a Ottone Rovato e alla cantante Maria Gay. Naturalmente parlavano di musica, di opera lirica e di Giuseppe Verdi. A un tratto mio padre addita l’Arena e con accento di trionfo dice: Ecco, questo è il teatro che io cerco. Qui si potrebbero fare delle rappresentazioni uniche al mondo”. Il tenore Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato si assumono quindi il
Giovanni Zenatello indicando l’Arena: “Ecco, questo è il teatro che io cerco rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi: il 10 agosto 1913 va in scena Aida, con lo stesso Zenatello nel ruolo di Radamès ed Ester Mazzoleni come Aida; sul podio Tullio Serafin e lo scenografo Ettore Fagiuoli. Il successo è strepitoso, decretato da un pubblico proveniente da tutto il mondo. Fra gli ospiti più illustri figurano Arrigo Boito, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Riccardo Zandonai, Massimo Gorki e Franz Kafka. Da quell’evento l’Arena di Verona diventa il primo teatro lirico italiano all’aperto, nonché il più grande del mondo: un primato che mantiene ancora oggi. Il 2013 è l’anno del festival del centenario, che celebra il primo secolo del Festival lirico all’Arena di Verona ed inaugura i prossimi 100 anni all’insegna della grande opera. Dal 14 giugno all’8 settembre, 58 appuntamenti con 6 titoli d’opera e 4 serate di gala compongono la 91esima edizione dedicata al grande compositore Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. Per questo eccezionale avvenimento il Festival
del Centenario 2013 vedrà Plácido Domingo in qualità di Direttore Artistico Onorario. Inaugura il Festival il nuovo allestimento della celeberrima Aida, per l’attesissima regia della Fura dels Baus. Aida, titolo areniano per eccellenza, viene riproposta dal 10 agosto anche nella “rievocazione” del 1913 a cura di Gianfranco de Bosio. Dal 15 giugno sempre per la regia di De Bosio in scena il dramma di Nabucco, accanto alla trilogia popolare verdiana composta da La Traviata (dal 22 giugno) per la regia di Hugo de Ana, Il Trovatore (dal 6 luglio) nell’allestimento di Franco Zeffirelli e Rigoletto (dal 9 agosto) per la regia di Ivo Guerra. Ritorna in cartellone dal 31 agosto Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo stabile del repertorio areniano, per la messa in scena di Francesco Micheli. Ancora Verdi con la Messa da Requiem il 13 luglio: diretti da Myung-Whun Chung Orchestra e Coro dell’Arena di Verona insieme a Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Al compositore di Busseto sarà ancora intitolato il gala del 17 luglio. Quest’anno si festeggia anche il compositore tedesco Richard Wagner. A lui e a Verdi sarà dedicata la serata di gala del 15 agosto. Completa il programma il gala del 20 agosto, dove Daniel Oren dirigerà il maestro Domingo e i vincitori delle ultime edizioni del concorso Operalia.
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Rubriche 35
Appuntamenti Dall’11 al 13 settembre a Padova Fiere
Flormart, grandi opportunità green Convegni dedicati al verde urbano e premiazioni. Novità di quest’anno l’ingresso gratuito riservato agli operatori del settore
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l verde, che sia passione o lavoro, è un appuntamento che di anno in anno si rinnova in fiera a Padova sotto il nome di Flormart, la fiera che oltre a costituire il punto d’incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo, con tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro permette di valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. L’importante appuntamento dedicato al “green”, che quest’anno si terrà dall’11 al 13 settembre, sarà anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso della gestione del verde urbano che vedrà l’espansione di quella che è l’evoluzione di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione. Inoltre, il Flormart sarà anche l’occasione di premiazioni, la tre giorni, infatti, ospiterà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle
amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic – Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Aggiornamenti, approfondimenti e novità sono le chiavi di lettura di un Flormart 2013 ancora più attento e sensibile alle esigenze del settore. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere – ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”.
Paolo Coin Tempo di ferie
chi mi innaffia le piante se sono in Vacanza!
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na volta bastava suonare il campanello del vicino o telefonare ad un parente e si poteva partire tranquilli: al ritorno dalle ferie le nostre piante d’appartamento sarebbero state in forza e l’orto non ne avrebbe risentito per nulla. Oggi, però, non è più così. La solidarietà tra vicini è poca, se oltretutto l’inquilino della porta accanto è costretto dalla crisi a rimandare le vacanze chiedergli questo favore potrebbe essere fuori luogo. Quindi meglio far da sé. Se partite lasciando un intero giardino a se stesso, qualche settimane prima spendete un po’ di tempo e denaro per interrare un buon impianto a goccia. E’ il metodo d’irrigazione più sostenibile sia per l’orto che per il giardino. Si tratta di un tubo per l’irrigazione, bucherellato, da distribuire accanto al solco della semina in modo che l’acqua che vi scorre venga rilasciata lungo il percorso una goccia dopo l’altra. Questo tipo di irrigazione consente al terreno di appropriarsi dell’acqua in piccole quantità, facendo tesoro di tutta quella che riceve ed evitando che evapori o vada altrove. A questo va aggiunta poi una buona tecnologia per gestire l’irrigazione in modo razionale ed efficiente. Le alternative sul mercato sono numerose e comprendono la possibilità di associare al sistema di irrigazione desiderato un pannello di controllo da tenere in casa e dal quale regolare il tempo, la durata e le zone di irrigazione. Potete anche decidere di affidarvi a sistemi di rilevazione wireless che sentono il livello di umidità nell’aria e percepiscono se è appena avvenuto un temporale o se al contrario è in procinto di scatenarsene uno. Se collegati al pannello di controllo possono ricevere informazioni dalle centrali meteo e quindi agire in modo proattivo rispetto alle previsioni. In questo modo, si evita l’irrigazione quando non necessaria o superflua perché ci ha pensato madre natura o sta per farlo. Se volete risparmiare esistono metodi fai da te con i quali una settimana o due si superano facilmente senza bisogno che nessuno vi sostituisca con l’innaffiatoio in mano. Per prima cosa ricordate di riunire i vasi in un unico punto della casa e ben illuminato e di lasciare lì vicino dei recipienti pieni d’acqua cosicché l’acqua, evaporando, creerà un ambiente umido. Se invece le piante si trovano all’esterno spostatele in una posizione meno soleggiata possibile. Se sarete assenti per più di una settimana potete garantire loro l’acqua di cui hanno bisogno usando per ognuna una grande bottiglia o un contenitore. La bottiglia dovrà essere posizionata vicino al vaso ma ad un’altezza superiore. Riempite la bottiglia d’acqua e immergetevi da 3 a 10 strisce di stoffa già bagnate e interrate l’altro capo nella terra del vaso per qualche centimetro. In questo modo l’acqua passerà dalla bottiglia alla terra con facilità.
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Un giretto a Principato Monaco
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The House (la casa) • Due topi vanno davanti ad un cinema: “Entriamo?” Dice uno. “No, ci sono solo quattro gatti.” • Che cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? Speck. • Una funga dice a un fungo: “Non fare il porcino!” • Un signore che deve andare a lavorare esce di fretta da casa e si avvia verso la macchina. Dopo qualche metro si rende conto di un uccellino che svolazzando è finito contro il vetro davanti dell’auto. Allora scende, lo raccoglie e lo porta a casa. Lo mette in una gabbietta con pane, acqua e una copertina e poi va a lavorare. Dopo un’ora l’uccellino si sveglia. Vede le sbarre e le guarda sorpreso. Vede il pane e lo guarda sorpreso. Vede l’acqua e la guarda sorpreso. Vede la coperta e la
guarda sorpreso. Poi dice: “Cavolo, devo averlo mandato proprio fuori strada per esser stato mandato in prigione.” • Un signore entra in un cinema con un elefantino e chiede alla cassiera: “Mi può dare due biglietti per lo spettacolo delle 22:30?” La cassiera gli risponde: “Signore, gli animali all’interno del cinema non sono ammessi.” Il signore se ne va e ritorna dopo 20 minuti circa. Ha con se l’elefantino messo in mezzo a due fette grosse di pane. La cassiera spazientita sta per riprendere di nuovo il signore ma lui l’anticipa e le dice:”Oh, io dentro il panino ci metto quello che mi pare!” • Un’elefante apre il frigorifero e dice: “Ele-fante?” • Tra pesci: “Ti dico un segreto. Mi raccomando però, acqua in bocca!”
Impariamo l’inglese
ATTIC (mansarda) BATH TUB (vasca da bagno) BATHROOM (bagno) CAVERN (caverna) CLEAN (pulita) COLD (fredda) COMFORTABLE (confortevole) GARDEN (giardino) HOT (calda) HUT (rifugio) INTERIOR (interni) LIVING ROOM (salotto) LUNCH (pranzo) MOBILE (mobili) MODERN (moderna) SHOWER (doccia) SOFA (divano) TENT (tenda) VASE (vaso) WORK (lavoro) Chiave (6) - Può avere molti.......................................................................................... Aforismi sull’amore
Soluzioni: 1) Palazzo dei Principi; 2) Casinò; 3) Giardino Esotico; 4) Fontvieille
Sugli animali
• Per amare bisogna essere coraggiosi. • Ami veramente una persona quando non puoi fare a meno dei suoi difetti. • Amate e lasciatevi amare.
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