Padova ovest marz2014 n42

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di Padova Ovest

Periodico d’informazione locale. Anno XXI XX n. n. 154 42 - -Poste PosteItaliane Italianes.p.a. s.p.a.- -Spedizione SpedizioneininAbbonamento AbbonamentoPostale Postale- -D.L. D.L.353/2003 353/2003(convertito (convertitoininLegge Legge27/02/2004 27/02/2004n° n°46) 46)art. art.1, 1,comma comma1, 1,NE/PD NE/PD

Alluvione Il Consorzio risponde al Sindaco di Rubano

Economia Turismo, antidoto anticrisi. Chi ci crede? pag.

4-5

pag.

www.lapiazzaweb.it

Amministrative Tre comuni al voto, ecco chi si candida sindaco

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pag.

8, 10 e 14 EDITORIALE

chiusa la provinciale 13 fino al 18 aprile

Buon compleanno La Piazza! di Valeria Marcato

E’ stata recentemente chiusa la strada provinciale 13,via Pelosa, nel tratto che va dall’incrocio con via Bibano fino all’intersezione di via Rondinelle. La chiusura è stata decisa per consentire i lavori di risanamento della sponda destra dello scolo Storta pag. 9

Limena, in arrivo il servizio di ambulanza

Il locale adibito ad ospitare il servizio sarebbe la Palestra “Romero”, in via Verdim che potrebbe essere affidato alla gestione della Croce Rossa pag. 10 10%

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Inchiesta Pantano, verranno archiviate le accuse verso Salvò

Dallo scandalo che ha coinvolto politica e funzionari pubblici dovrebbe uscire il Sindaco

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al polverone sollevato dall’inchiesta “pantano” ne esce il sindaco di Villafranca Luciano Salvò. A quanto pare, infatti, verranno archiviati i capi d’accusa che lo avevano coinvolto insieme ad altri esponenti del mondo della politica padovano, tre imprenditori e a diversi funzionari pubblici, per corruzione e turbativa d’asta. Le indagini erano arrivate fino a Salvò nell’ottobre scorso, quando il suo nome era emerso attraverso le intercettazioni della Guardia di Finanza di Padova in merito ad gara d’appalto, per dei lavori di pittura di un fabbricato

di via Panama in zona industriale, per la quale si sospettava un suo coinvolgimento in qualità di vice presidente dell’Interporto di Padova. Gli illeciti venuti alla luce e finiti sul tavolo dei Pm Federica Baccaglini e Paolo Luca, riguardavano una sospetta relazione tra alcuni costruttori edili e dei funzionari pubblici. Dal quadro generale delle indagini, infatti, era emerso una serie di forzature al sistema dell’affido dei lavori pubblici da parte di imprenditori che con regalie e “favori” riuscivano a farsi affidare i cantieri. Bustarelle, piccoli lavori gratuiti nelle case degli

“amici”: uno scandalo che ha tirato in ballo nomi importanti della politica locale come l’ex deputato di Forza Italia Filippo Ascierto o il manager di Centrosinistra Mario Bonin, e figure di rilievo nelle amministrazioni pubbliche come Aldo Maria Marcon, presidente Ater Venezia, Nazario Borina, funzionario della Provincia di Padova, il tenente colonnello dell’esercito Roberto Lasalvia e Simonetta Liviero, impiegata del Comune di Padova. Complessivamente l’indagine ha coinvolto 22 persone, tra le quali appunto il sindaco di Villafranca Luciano Salvò. pag. 12

anni. Un traguardo raggiunto, una scommessa vinta, una soddisfazione per tutti noi. Ma anche un punto di partenza e di crescita ulteriore. 20 anni fa La Piazza nacque grazie all’intraprendenza ed alla caparbietà del fondatore, Giuseppe Bergantin, e da allora ad oggi La Piazza ogni mese dell’anno di questi 20 anni è nelle case di voi lettori delle nostre 14 edizioni venete. Da 20 anni La Piazza vi racconta il vostro territorio, approfondisce temi di estrema importanza per la vostra vita quotidiana, rimane sempre fedele al motivo per cui è nata: portare l’informazione locale anche dove i “grandi” giornali non arrivano, colmare quel vuoto di informazione che da sempre esiste nelle provincie venete. Ma nel frattempo anche La Piazza è diventata “grande”, di età ma anche di quantità. Oltre 250.000 famiglie ogni mese ricevono il nostro giornale nelle loro case, oltre 350 attività commerciali ogni mese rinnovano la loro fiducia in noi, scegliendo La Piazza come strumento di comunicazione pubblicitaria e che ringrazio di cuore per averci sempre dato fiducia; più di 1.200 articoli ogni mese vengono redatti dagli oltre 150 collaboratori che da tutto il Veneto seguono per noi le notizie dei circa 100 comuni raggiunti dalle 14 edizioni de La Piazza. continua a pag. 3

L’Intervento

Job Acts , un tutt’uno con l’insieme delle riforme del Governo Renzi di Franco Scantamburlo*

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e novità introdotte dal Governo in materia di riforma di mercato del lavoro e ammortizzatori sociali, sono un banco di prova su cui si misurerà la credibilità del presidente del Consiglio Matteo Renzi. *segretario dell’ Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”

continua a pag.

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ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio


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EDITORIALE

segue da pag.

Buon compleanno La Piazza!

Eventi scientifici all’Expo 2015

il rettore zaccaria nel coordinamento

Il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria, con il Rettore dell’Università Statale di Milano Gianluca Vago, ha ricevuto nelle scorse settimane la delega da parte del Crui (Conferenza dei rettori delle Università Italiane) per il coordinamento degli eventi scientifici della Conferenza durante l’Expo programmato per il 2015. Tale compito andrà a realizzare gli eventi di stampo internazionale programmati dalla Conferenza che andranno a dare visibilità e lustro alla formazione scientifica italiana durante l’evento di portata mondiale che si terrà a Milano il prossimo anno. Un incarico prestigioso per il rettore padovano.

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Questo è oggi il giornale La Piazza e da qui partiamo per costruire il suo futuro. Nel 1994 c’era ancora la lira, il telefono fisso e le lettere erano gli strumenti di comunicazione più diffusi. In questi 20 anni tutto si è evoluto, soprattutto la comunicazione e l’informazione. Anche La Piazza si è evoluta negli anni, qualitativamente e tecnologicamente, ma per il suo ventesimo compleanno e per il suo futuro vuole farlo ancora di più, puntando maggiormente sulla velocità e sulla capacità di interazione del web e dei social network. Siamo convinti che il nostro format attuale sia il più apprezzato e non intendiamo cambiarlo, ma crediamo nei tanti lettori che preferiscono l’informazione veloce e sempre a disposizione, data da internet e dalle sue tante applicazioni. A breve nascerà sul web La Piazza 2.0, più ricca di informazione e soprattutto fruibile in ogni istante e da ogni dove. Sarà una vera e propria piazza virtuale, proprio come la piazza nella quale condividiamo la nostra vita sociale e politica nei nostri comuni. Sarà un luogo di aggregazione, di approfondimento rispetto all’edizione cartacea, di commento e confronto. Ancora più a breve le edizioni cartacee de La Piazza saranno scaricabili e sfogliabili anche attraverso una moderna App, dalla quale anche poter interagire, con le vostre segnalazioni dal territorio e con quelli che secondo voi dovrebbero essere argomenti da approfondire. Tanti modi per rimanere informati con La Piazza dunque, senza tuttavia modificare la nostra peculiarità, la nostra forza, il motivo per cui in tantissimi ci leggete e ci apprezzate, il nostro modo di fare informazione locale. di Valeria Marcato

disabili e lavoro ricollocato l’82%

Accompagnamento personalizzato, tirocinio in azienda, una formazione professionalizzante modellata sui fabbisogni concreti delle imprese: sono gli elementi che hanno contribuito al successo dei progetti di inserimento lavorativo di persone con disabilità, disoccupate o inoccupate, promossi da Confindustria Padova attraverso Fòrema, in collaborazione con la Provincia di Padova. Con un tasso di successo dell’82%: su 52 persone finora coinvolte (il 52% over 40), 43 sono già state assunte.

Padova Ovest Rubano Abbondono rifiuti, chiesta l’installazione di una telecamera pag. 6

Limena

Tasi, approvata l’aliquota minima dell’un per mille pag.

è un marchio registrato di proprietà Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e

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di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it

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villafranca Agrex, nonostante la crisi l’azienda è in espansione pag. 14

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Limena, Rubano, Villafranca per un numero complessivo di 15.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 marzo 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

Provincia Province

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

di

Sì della Giunta padovana alla risistemazione del parcheggio sotterraneo di via Boccaccio a Terranegra. Sarà gestito da Aps e la sosta costerà 1 euro l’ora, ma data la presenza di numerosi servizi i primi 20 minuti saranno gratuiti. Saranno un centinaio i posti auto a servizio dello stabile dove hanno trovato spazio anche gli uffici dell’anagrafe e la biblioteca del C.diQ.3. Di notte la tariffa sarà di 2,50 euro ma è prevista la possibilità di acquistare abbonamenti mensili. Sarà Aps a recuperare la struttura che sarà videosorvegliata per una magigore sicurezza degli utenti.

torna la maratona di sant’antonio

volontari in corsia ecco 50 mila euro

Progetto di Forema Padova

park sotterraneo in via boccaccio

Domenica 27 aprile

Devoluti alla Città della Speranza

La consigliera regionale padovana della Lega Nord Arianna Lazzarini esprime soddisfazione per lo stanziamento, nella legge finanziaria regionale 2014, di 50.000 euro a favore della Fondazione Città della Speranza, allo scopo di realizzare il progetto V.I.C. (Volontari in Corsia) destinato a 30 giovani che saranno adeguatamente formati.

Posti a pagamento a Padova

Referendum

Con l’approvazione del Ddl Delrio, addio alle Province pag. 16

ambiente

Patto dei sindaci non decolla, ora arriva un aiuto dalla Provincia pag.

Dopo le elezioni di maggio

I cittadini veneti chiedono più autonomia pagg. 18-19

trasporti

Ferrovie, indagine conoscitiva sulla qualità del servizio

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cultura e goliardia Duecento anni di storia con i papiri di laurea pag.

Regione

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Cultura

Appuntamento domenica 27 aprile per migliaia di appassionati con la Maratona di Sant’Antonio. Si parte da Campodarsego, per un tracciato che attraversa i Paesi dello storico “graticolato romano” (San Giorgio delle Pertiche, Camposampiero, Massanzago, Borgoricco, Reschigliano) poi lungo la Statale del Santo per arrivare al traguardo in Prato della Valle.

pag.

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Museo Correr, fino al 15 giugno “Il Tiziano ritrovato” pag. 22

aps - busitalia rinviata la fusione

Il consiglio comunale di Padova ha deciso di rinviare a dopo le elezioni del prossimo 25 maggio la decisione sulla fusione tra ApsHolding, azienda di trasporto locale urbano, e BusItalia, l’azienda di Ferrovie dello Stato che fornisce il servizio di trasporto extraurbano nelle province di Padova e Rovigo.La conseguenza di questo slittamento sarà il dimezzamento della quota proposta nella newco, dove Padova passerà dal 44% proposto in caso di votazione entro il 30 aprile, ad un probabile 20%. “Un danno economico per la città - ha detto il sindaco reggente - e un danno per i lavoratori”.


I nostri vent’anni Aprile 1994 - Aprile 2014

Compleanni Era l’aprile 1994 quando il primo numero de La Piazza è stato distribuito ai lettori. Nato da un’idea di Giuseppe Bergantin, da vent’anni è il giornale che si occupa dell’informazione locale e dell’approfondimento. Tagliato l’importante traguardo la testata si appresta a vivere una nuova stagione editoriale

Da 20 anni, dentro al Da “quattro amici al bar” a un’azie gente.

di Giuseppe Bergantin

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uesta storia potrebbe cominciare come le prime note di una celebre canzone di Gino Paoli, “Quattro amici al Bar”. Il bar in questione era un bar di

Cavarzere, la città da dove è partito tutto questo, si chiamava Bar Lincetto, ed era il ritrovo mio e dei miei amici dopo il lavoro. I discorsi di quegli anni non erano tanto diversi da quelli dei giovani di oggi, “qui non succede mai niente”, “non c’è alcuna possibilità”, “questa citta è morta”… e via così. Questo tipo di approccio alla vita mi ha sempre dato sui nervi, ora come allora, ed è da questa semplice repulsione che è nata la nostra avventura. Un giornale che finalmente raccontasse le nostre comunità dal basso e che arrivasse a tutti gratuitamente e permettesse così di partecipare alla vita della propria città. La sfida folle fu quella di proporre un

giornale che arrivasse a casa di tutte le famiglie in territori considerati, per dirla elegantemente, poco interessanti dai giornali e dalle tv locali di quei tempi. Tra quegli amici del Bar Lincetto, ne trovai uno, Mauro Badiale, oggi brillante dirigente, che condivise con me questa pazzia, lui scriveva e io trovavo la pubblicità. Partì così questa avventura. Questi vent’anni sono stati costellati da grandi successi e cocenti difficoltà, ho conosciuto gente straordinaria come Elisa Conselvan, la prima collaboratrice della Piazza, tuttora con noi, Nicola Ballerin, Cristian Binato e Alessandro Zanierato, talenti unici che hanno contribuito in ma-

niera determinante al progetto, giornalisti come Irene Lissandrin e Ornella Jovane che hanno curato lo sviluppo nazionale del progetto e ho avuto la fortuna di incontrare Valeria Marcato che, come nel tipico sogno americano, è arrivata come una giovanissima venditrice desiderosa di imparare ed è diventata, dopo 15 anni, proprietaria di questa meravigliosa testata. In tanti anni ho conosciuto e cercato di insegnare il lavoro a centinaia di giovani, fare il lavoro che ti appassiona non ha prezzo… ricordatevelo sempre. Vorrei chiudere ricordando il motto di Steve Jobs, “siate folli, siate sempre affamati”.

La piazza di Cavarzere

20 anni fa, in quel bar, questo ha fatto la differenza. Tanti auguri La Piazza!

I dIrettorI responsabIlI che sI sono avvIcendatI In vent’annI dal 1994 al 2003

P

ietro Conforto Pavarin guidò la Piazza dagli albori fino al 2003. Scrittore e pubblicista fu tra i primi a credere in questo progetto. articolo beppe

dal 2003 al 2009 Irene lissandrin

Q

uanti ricordi... la mia prima intervista da collaboratore a Massimo Barbujani, commerciante di Adria, sempre con qualcosa da dire. La prima coordinazione di edizione: Adria, che è diventata poi la mia città per quattro anni. La chiamata di Padova, il lavoro di direzione dalla redazione di corso Stati Uniti. Sette anni, dal 2002 al 2009, per uscire dal Veneto e aprire otto edizioni a Roma, nove nel ferrarese, nove a Bologna, cinque a Firenze, dieci a Torino, nove a Milano. Quanto lavoro, quanti collaboratori, che gioie e sofferenze per dirigere un gruppo arrivato a distribuire oltre 1 milione e mezzo di copie al mese. E per tutto questo la mia immutata stima e riconoscenza per l’incredibile occasione vissuta grazie al “mio” editore Giuseppe Bergantin.

dal 2009 al 2010 Germana Urbani

L

a Piazza compie 20 anni in un momento storico molto particolare. L’informazione oggi è globale e raggiunge un lettore in ogni luogo e momento della giornata. Grazie alle nuove tecnologie in molti hanno smesso di recarsi all’edicola e guardare i telegiornali: basta accendere il telefono un attimo, digitare una parola e la notizia che si stava cercando appare. Tutto sembra più semplice e godibile, eppure è così solo in apparenza. Di tutto ciò che “consumiamo in rete” rimane pochissimo dentro di noi. La Piazza, invece, è un’altra cosa. Viene a trovarti a casa, parla del tuo paese, della gente che conosci e resta per un buon caffè. La Piazza è di famiglia. Così è stato per me quando sono stata direttore: mi sentivo in famiglia e di famiglia. E la famiglia erano tutti i cittadini dei paesi veneti e dei quartieri delle città italiane di cui raccontavamo mese dopo mese. E credo che proprio in questo stia il segreto di questo free press e la sua grande potenzialità: non cercare di raccontare il mondo intero minuto per minuto. Ma raccontare col gusto dell’approfondimento ciò che accade a casa nostra. Personalmente sono stata fiera di firmare questa testata e di riceverla a casa mia.

dal 2010 al 2014, Mauro Gambin

M

i ricordo che un giorno Germana Urbani tirò fuori dalla borsetta una copia del giornale La Piazza. “Ecco - disse questo è il giornale che fa al caso nostro, perché è un giornale dedicato al locale. Potremmo cercare di aprire un’edizione nel Montagnanese. Che dite?”. La domanda era rivolta a me e a Guglielmo Frezza, oggi direttore della Difesa del Popolo. Ci convinse, a dire il vero non ci volle molto, perché al tempo cercavamo di fare i giornalisti ma soprattutto cercavamo di essere utili al nostro territorio. Del Montagnanese non si occupava nessuno, qualche riga di tanto in tanto nei quotidiani locali, prevalentemente incidenti stradali, nonni centenari, qualche sagra paesana, niente altro. Cercavamo invece qualcosa in più: pagine da poter dedicare alle tante persone che in questo fazzoletto di terra lavoravano duramente, volevamo parlare dei nostri sindaci, delle associazioni che con poche risorse erano in grado di fare cose straordinarie, degli artigiani e delle difficoltà che già incontravano al tempo. Nacque così La Piazza del Montagnanese ed ebbe esordio anche la mia carriera giornalistica. Scrivere della mia gente, del posto in cui sono nato e cresciuto mi parve un privilegio. Dopo quasi 10 anni sono ancora qui.


Aprile 1994 - Aprile 2014

La Piazza oggi

l territorio nel

enda che da 20 anni fa informazione Vent’anni di informazione

E’ cambiato come si scrive una notizia e come la si riceve di Mauro Gambin

1994

OGGI

Negli ultimi vent’anni l’informazione è cambiata più di quanto non lo abbia fatto negli ultimi cent’anni. Pur senza scomodare Gutemberg, pare semplice constatare che dal ’94 il modo di comunicare le notizie e di riceverle è cambiato in modo profondo. Vent’anni fa Internet non era ancora così diffuso e dalla redazione, per un’intervista telefonica o per fissare un appuntamento, si usava il telefono fisso. Le foto si scattavano con la macchina fotografica. Tutto qui: esisteva il lavoro quotidiano di approvvigionamento delle notizie, una tastiera con cui trasformarle in articoli e la carta che le avrebbe portate a destinazione. Oggi mail, blog, facebook, twitter sono un proliferare di informazioni, basta accendere il computer per essere investiti da una valanga di messaggi tra i più disparati: dall’invettiva contro l’ennesimo scandalo, che ha come protagonista la politica, al fatto di sangue accaduto in Polinesia, dalle rubriche su come voler bene agli animali esotici, alla dieta a base di seitan, fino alla cura del giardino zen. Le nuove tecnologie stanno imponendo dei mutamenti radicali. Oggi il me-

stiere del giornalista più che con il verbo “scrivere” fa i conti con il verbo “cliccare”, sulla tastiera, con l’acronimo www, dietro al quale si apre un mondo nuovo on line: giornalismo on-line, ufficio stampa on-line quasi ogni cosa che attinente al sapere è on-line tanto che viene messo in dubbio il futuro della carta. Bene per gli alberi, ma che dire di come cambierà il modo di percepire il mondo là fuori? Quanto deve essere vicina una notizia per ritenere che ci riguardi? E quante notizie è necessario ricevere ogni giorno per consideraci informati? Qui a “La Piazza” ce lo siamo chiesti convenendo che se da un lato il progresso tecnologico ha permesso di comunicare di più, fornendo più mezzi e più opportunità per mettersi in contatto con altre persone, ha creato però anche una situazione in cui le comunicazioni sono sempre più a distanza e sempre più silenziose. Per quanto ci riguarda, pur non avendo nulla contro le nuove tecnologie che anzi implementeremo, continueremo ad occuparci del locale, dell’approfondimento perché siamo convinti che la gente veramente informata viva meglio.

Con i suoi vent’anni di storia, di notizie e di pubblicità, La Piazza oggi è presente in circa 100 comuni delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo. La redazione e la sede centrale sono da poco nella nuova sede di Via Lisbona 10, a Padova, da dove si realizzano ogni mese le 14 edizioni distinte del giornale. La preparazione di ogni uscita coinvolge centinaia di persone, che, con passione e dedizione, ogni giorno lavorano al massimo affinché il giornale risulti interessante e piacevole da leggere, ben confezionato, con pubblicità accattivanti e del territorio, puntuale nelle case delle famiglie dei comuni raggiunti. Il giornale che ogni mese trovate nella cassetta della posta è il risultato sinergico dell’impegno di tantissime professionalità: giornalisti, corrispondenti, commerciali, grafici, amministrativi, marketing, telemarketing, distributori, supervisori, stampatori e confezionatori. Tutti, interni o esterni, contribuiscono quotidianamente ad ognuna delle oltre 250.000 copie de La Piazza. Come ogni azienda, Give Emotions, società editrice de La Piazza, è fatta di persone, tutte coinvolte ed appassionate al proprio lavoro. Per questo La Piazza oggi sono tutti loro, una squadra, una famiglia. E per questo ci tengo a ringraziare tutti loro, per l’impegno, la fiducia e anche per i sacrifici che, come in ogni famiglia, anche nella nostra si sono fatti e si faranno. Ci tengo a ringraziare uno ad uno tutti… perché senza di voi La Piazza sarebbe “solo” un giornale. Grazie a Giuseppe Bergantin, fondatore e colonna portante del giornale, per la sua grinta e la sua determinazione. Grazie a Mauro Gambin, direttore responsabile, e a Ornella Jovane, redattore capo, che ogni mese, assieme a Nicola Stievano, Alessandro Abbadir e Germana Urbani, coordinatori, tutti i giorni tessono le fila di ogni articolo e di ogni notizia. Grazie alla rete commerciale e quindi a Carmen Turatti, Gabriele Bullo, Gianni Patella, Leonardo Crema, Marco Lanza, Alessandro Rigato e Giulia Dal Degan: senza di loro e dei loro tanti clienti La Piazza non prenderebbe forma. Grazie a Monica Motta, Giada Manfron, Elisa Conselvan e Chiara Colò, che ogni giorno gestiscono il reparto amministrativo con responsabilità e senza mai far mancare un sorriso. Grazie a Manola Rado, Katia Zanuso e a Massimo Mattiello, che impaginano ogni articolo e che realizzano e gestiscono ogni bozzetto pubblicitario pubblicato su La Piazza, trovando sempre soluzioni e gestendo sempre al meglio le inevitabili emergenze. Grazie a Fabio Vallese che ogni mese lotta contro il tempo e contro i kilometri per seguire la produzione. Grazie ai corrispondenti Cristiano Aggio, Giovanna Bellemo, Silvia Boscaro, Marta Boscolo, Sara Boscolo, Maria Brocca Vesna, Elisa Cacciatori, Martina Celegato, Alessandro Cesarato, Nicola Cesaro, Alain Chivilò, Filippo De Gaspari, Francesca De Luca, Mattia De Poli, Eugenio Ferrarese, Denise Formigaro, Roberta Giacomella, Manuel Glauco Matetich, Massimiliano Granato, Susanne Humplestetter, Cristina Lazzarin, Renato Malaman, Martina Maniero, Roberto Marangoni, Nicoletta Masetto, Emanuele Masiero, Laura Organte, Alessandro Orlandin, Roberta Pasqualetto, Giacomo Piran, Alessandro Ragazzo, Melania Ruggini, Nicola Ruzza, Lino Segantin, Nicla Sguotti, Nicol Stefani Veronioca, Francesco Sturaro, Paola Teson, Silvia Tessari, Miriam Vianello, Lorenzo Zoli che ogni mese ci rappresentano nel territorio. Grazie a Rotopress, Jolly Rogers e a Tecnopak, società che insieme e da tanti anni trasformano in prodotto finito il lavoro quotidiano di tutti noi. Grazie anche a tutti i consulenti e gli studi professionali che ci seguono e che fanno parte della nostra grande famiglia. E grazie alle tantissime attività commerciali e aziende che ogni mese scelgono La Piazza per la loro pubblicità, senza il loro prezioso contributo nulla di ciò sarebbe possibile. Grazie di cuore a tutti, La Piazza oggi siete voi!

cuore della

di Valeria Marcato


4 Argomento del mese I DATI 2013 Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche. Ci sono stati 61 milioni e 533.281 pernottamenti registrati, di fatto un – 1,3%; in numeri assoluti, rispetto all’anno precedente. In termini assoluti però i turisti sono aumentati sono 15.984.972 quelli che, dal resto d’Italia e da tutto il mondo hanno scelto la nostra regione

Turismo in Veneto: aumentano

di Alessandro Abbadir

Calano le prenotazioni negli alberghi da 1-2 stelle, mentre aumentano in quelli da 4 e 5 stelle

L’Anci Veneto: puntare sempre più sul turismo culturale, valorizzando il patrimonio delle ville

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urismo in Veneto, i numeri sono davvero importanti e danno la dimensione di un settore che se potenziato e razionalizzato, può contribuire davvero ad uscire dal tunnel della crisi la nostra regione. Il settore nel 2013 ha risentito di una piccola diminuzione in termini di pernottamenti, ma in termini di presenze fisiche i turisti sono aumentati. Ma vediamo le cifre. Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche. In termini assoluti nel 2013 i turisti sono aumentati: sono 15.984.972. C’è stata una crescita dell’1,1 per cento rispetto al 2012. Sono stati invece 61 milioni e 533.281 pernottamenti registrati nelle strutture ricettive, di fatto un – 1,3%; in numeri assoluti, rispetto all’anno precedente. Cioè ci sono più turisti ma pernottano di meno e si trattengono meno giorni sul territorio. Calano gli italiani ma la loro assenza è compensata da un +2,4 per cento dei turisti stranieri, che ormai rappresentano oltre il 65,5 per cento di quelli che giungono nel Veneto. Fra gli stranieri la quota di gran lunga più alta è quella dei turisti di lingua tedesca, con la Germania che porta 2.355.590 visitatori e l’ Austria con 746.93. I turisti stranieri di lingua tedesca, rappresentano in termini di arrivi, un quinto del totale, e quasi il 30 per cento di tutti gli ospiti stranieri. Ma non ci sono solo loro. La Cina si colloca al 5° posto, con

neLLe province di vicenza beLLuno e treviso

Grande Guerra, itinerari per ricordare il centenario

I

l ricordo dei luoghi della Grande Guerra come meta turistica. Il tutto per farne un’occasione di rivisitazione in nome della pace, della fratellanza e dell’ospitalità dei luoghi dove si fronteggiarono gli eserciti contrapposti: Dolomiti, Altopiano di Asiago, Monte Grappa, fiume Piave. Nel territorio del Veneto persero la vita nella guerra contro l’Austria (1915-18) i soldati di 23 nazionalità diverse. Sull’altopiano di Asiago vi sono testimonianze di soldati provenienti addirittura dal Ghana. L’Italia entrò in guerra un anno dopo le potenze europee e cioè il 24 maggio 1915. Per essere pronti nel migliore dei modi all’anniversario verrà realizzato, finanziato dalla Regione un corso di specializzazione, per un totale di 45 posti disponibili, rivolto ai possessori dell’abilitazione professionale di Guida turistica, Accompagnatore turistico, Guida naturalistico – ambientale o Guida alpina, con registrazione nell’albo delle province di Belluno, Treviso e Vicenza. L’iniziativa è promossa dalla Associazione Temporanea di Scopo “Grande Guerra” (composta dai Consorzi di Promozione Turistica di Asiago, Marca Treviso, Belle Dolomiti e Vicenza ) nell’ambito del progetto regionale “Itinerari della Grande Guerra – Un Viaggio nella Storia”. L’organizzazione è affidata alla Fondazione Centro Produttività Veneto (CPV) di Vicenza. Info: www.cpv.org Insomma chi vorrà visitare i luoghi della Grande Guerra troverà personale preparato a dare spiegazioni davvero dettagliate.

539.373 turisti, e la Russia al 9 posto, con 315.401. Ci sono poi ovviamente arrivi da Francia, Regno Unito e Stati Uniti nella top ten. Ancora più significativa la diminuzione degli italiani in termini di pernottamenti (– 6%), dove la crescita dell’1,2 per cento dei pernottamenti stranieri non compensa la perdita complessiva. L’assessore al turismo della Regione Veneto Marino Finozzi è però soddisfatto. “Il Veneto - afferma Finozzi - conferma il suo appeal turistico per gli ospiti provenienti dall’estero, e il suo primato nell’economia italiana dell’ospitalità, arrivando ad oltre un sesto delle presenze nazionali. Serve una vera politica turistica nazionale cambiando la politica fiscale ed eliminando la burocrazia, in modo da aumentare la concorrenzialità e la redditualità delle nostre imprese turistiche”. Ma andiamo nel dettaglio delle tipologie di turismo della nostra regione. Le presenze nelle spiagge hanno subito un calo, attribuibile anche al maltempo che ha investito il Veneto fino a tutto giugno 2013: -2,8 per cento sia negli arrivi sia nelle presenze. Ottimo invece il risultato delle città d’arte che fa un +3,2% degli arrivi e +2,3% delle presenze. Ciò conferma il crescente l’appeal delle mete culturali. Anche le località termali, dopo anni di stasi e qualche declino, hanno avuto un +2,5% degli arrivi e la stabilità delle presenze. Al lago e in montagna si nota

invece una stabilità degli arrivi (rispettivamente +0,1% e -0,4%), ma una riduzione delle presenze (per il 2014 ci si aspetta invece il boom, viste le nevicate di quest’anno). In giro per turismo però ci va sempre più chi ha soldi. Pesante il calo negli alberghi a 1 e 2 stelle che piombano ad un -7,8 per cento. C’è per la prima volta un calo delle presenze in quelli a 3 stelle: -1,7. Crescono invece i 4 stelle (+ 3,6 per cento) e quelli a 5 stelle e di lusso (+2,8 per cento). Ottima performance dell’agriturismo +8,5%. L’associazione dei comuni, Anci Veneto, chiede di valorizzare di più il turismo nelle città d’arte. “Il comprensorio città d’arte in Veneto - ricorda l’Anci- genera circa 8,5 milioni di arrivi (circa 50% del totale regionale) e 18,3 milioni di presenze cioè circa 30% del totale regionale”. “I dati emersi – ha spiegato Marco Boscolo Meo, responsabile FAI in un occasione di un convegno a Torreglia(Pd) organizzato da Anci - hanno dimostrato in maniera che la cultura non solo rappresenta l’elemento necessario ad ogni individuo per la propria crescita personale, ma assieme al turismo di qualità, può costituire uno dei punti strategici e un fattore trainante di rilancio per gran parte dell’economia italiana e soprattutto della nostra regione”.


Argomento del mese 5 Padova Fiere e Longarone fiere

o gli stranieri, calano gli italiani A settembre la quinta edizione del World Heritage Tourism Expo

Da Assisi a Padova il Salone del turismo dei siti Unesco di Nicola Stievano

U

spalla pag 5 per padova

n filo rosso lega Padova ad Assisi, città unite dal genio di Giotto e dalla secolare presenza dei Francescani. Ora c’è un aspetto in più che rinsalda il legame già stretto fra le due città. E’ il World Heritage Tourism Expo, il Salone dedicato alla promozione e valorizzazione dei siti patrimonio dell’Umanità che per la quinta edizione si sposta dalla città umbra a quella del Santo. L’esposizione si terrà nella prestigiosa cornice del Palazzo della Ragione, dal 19 al 21 settembre prossimi, con l’obiettivo di dare massima visibilità agli espositori. Per Ivo Rossi, Vice Sindaco reggente della città di Padova: “Questo è un evento che rafforza il legame tra Assisi e Padova, gemellate grazie alle mani creative di Giotto e all’umanesimo francescano”. Il format non cambia: spazi espositivi aperti al pubblico con ingresso libero, convegni di approfondimento, momenti di animazione, incontri riservati agli operatori e alla stampa di settore. Già si registrano novità in termini di presenze tra gli espositori e gli operatori che si presenteranno al WTE, ma è ancora riserbo da parte degli organizzatori, che, comunque, intendono superare i numeri dell’edizione 2013, quando sono stati oltre 150 i tour operator e i buyer turistici accreditati all’Expo, provenienti da Italia, Francia, Gran Bretagna, Nord Europa, Canada, Stati Uniti, Giappone e 90 i siti Unesco presenti, tra cui, oltre ai tanti italiani, quelli di Giordania, Croazia, Malta. Per Claudio Ricci, Sindaco di Assisi e Presidente di Associazione Città e Siti italiani Patrimonio dell’UNESCO, “Il WTE si propone di creare un punto di incontro tra il mondo della cultura e quello dell’economia, con l’obiettivo di favorire la commercializzazione di prodotti turistici riguardanti i luoghi Unesco. Un dato interessante è che se il turismo mondo cresce del 5% quello italiano cala del 4.6%. Anche di questo si parlerà durante il WTE”. In contemporanea si svolgeranno anche le Giornate della Dieta Mediterranea, a Padova Fiere in concomitanza con Expobici, con presenze da Spagna, Grecia, Marocco e, da quest’anno pure Cipro, Croazia e Portogallo.

Strategie verso Expo 2015

Alleanza tra Fiere per vincere all’estero A

lleanza fra Padova e Belluno per dare un calcio alla crisi, allargare gli orizzonti oltre confine e promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio e le potenzialità dell’indotto con migliaia di aziende coinvolte. Padova Fiere e Longarone Fiere gettano le basi per un rapporto all’insegna della reciproca collaborazione, orientato alla promozione internazionale. Del resto i due poli fieristici sono più vicini di quel che si pensi e posti in due punti nevralgici per il flussi turistico - commerciali che solcano il Veneto. Poco più di un centinaio di chilometri e un’ora di autostrada separano le due Fiere venete che il prossimo autunno proporranno due eventi in contemporanea. Dal 30 novembre al 3 dicembre Padova ospiterà “Tecno & Food”, il Salone internazionale professionale per Bar Alberghi Ristoranti, attrezzature alberghiere, prodotti alimentari e tecnologie, mentre a Longarone ci sarà la “Mostra Internazionale del Gelato Artigianale”, arrivata all’edizione numero 55. Due manifestazioni con più di 40 mila visitatori nei quattro giorni di apertura che non saranno in competizione ma in sinergia. “La vediamo come un’opportunità per la nostra regione - spiega Ferruccio Macola, presidente di Padova Fiere - attraverso una proposta di tematica unitaria che si articola in due Quartieri espositivi collegati tra loro, e non divisi, da un territorio che fa dei prodotti tipici dell’agro-alimentare uno dei punti di forza sia sul piano della produzione che su quello dell’attrattività turistica. Vogliamo sviluppare una strategia di integrazione che crea realmente sistema tra due players fieristici della regione, anche in vista della creazione di una cabina di regia veneta per ottimizzare le risorse. Ci possiamo difendere dalla concorrenza e imporre all’estero solo se leghiamo i nostri prodotti di eccellenza al territorio”. La collaborazione continuerà anche con le iniziative di promozione in vista dell’Expo di Milano. Una delle intenzioni delle società fieristiche infatti è quella di organizzare dei press tours per i giornalisti esteri che saranno in visita alle manifestazioni, portandoli a conoscere le risorse del turismo enogastronomico della parte orientale del Veneto con l’obiettivo di generare opportunità di visibilità internazionale che potrà avere positive ricadute in relazione al turismo atteso in Italia nel 2015 in occasione dell’Expo di Milano. L’assessore regionale alla promozione a al commercio estero Marino Finozzi ha tenuto a battesimo l’accordo: “da anni sostengo che la sinergia fra gli enti fieristici sia non solo la strategia vincente per superare la crisi, ma soprattutto la maniera più efficiente e razionale di presentare al meglio il sistema veneto, caratterizzato da eccellenze di primordine in molti settori, dall’agroalimentare, al turismo, alla produzione, senza dimenticare il manifatturiero che tanto ci fa apprezzare nel mondo. Per questo accolgo con grande piacere la joint venture fra la Fiera di Padova e Longarone Fiere, sperando che sia solo il primo step di un futuro sistema fieristico veneto”. Il percorso di internazionalizzazione avviato da PadovaFiere continua con la collaborazione tra Tecno&Food e Smarhrt, Salone dell’alimentazione e della ristorazione di Toulouse, la Città Rosa che ha visto cuochi, pasticceri, panettieri sfidarsi a suon di forchetta durante i 20 concorsi nazionali che si sono tenuti durante il Salone. L’obbiettivo dell’accordo è quello di ospitare a Padova,durante Tecno&Food, i vincitori dei concorsi e una collettiva di aziende di riferimento del settore. Nicola Stievano


6 Rubano Alluvione Dopo il disastro si cerca di risalire alle cause

Il Consorzio di Bonifica Brenta risponde al Sindaco Quanto avvenuto è stato causato principalmente dall’eccezionalità delle piogge e dal maltempo che si sono protratti per un periodo troppo lungo portando a un eccesso idrico di Nicol Veronica Stefani

G

iunge risposta alla missiva inviata dal che, naturalmente, la Giunta stessa - spiega sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo, al Gottardo e continua - solo attraverso un’attenConsorzio di Bonifica Brenta, a seguito ta analisi degli accadimenti si può determinare dell’alluvione che ha colpito il comune a inizio una soluzione adatta al territorio”. I chiarimenfebbraio, arrecando notevoli danni alla popo- ti sono arrivati a firma del presidente del Consorzio Danilo Cuman, lazione e alle aziende. e recitano così: “Il ConVolontà di far luce sulle Chiesto a Stato sorzio “Brenta”, nella modalità di funzionamen- e Regione interventi to delle idrovore degli idraulici più consistenti gestione dei corsi d’acqua, soggiace a precise impianti di Brentelle di per gli scoli Storta e prescrizioni e dettami Sotto, Veggiano e Lissa- Mestrina determinati dalla Rero e sulle dinamiche che hanno portato all’esondazione degli scoli Me- gione del Veneto ed a queste direttive si è strina e Storta. Istanze urgenti che necessitano attenuto anche durante gli eventi calamitosi di di trovare risposta, considerando che i quartieri inizio febbraio. Si è spento in modo alternato, Fatima, Rolandino, Fiumi, via S.Pellico, San in base ai criteri anch’essi prestabiliti, solo l’imAntonio e via della Provvidenza si sono ritrovati pianto di Lissaro, mentre le idrovore di Brentelcompletamenti sott’acqua. “L’atto era dovuto le e Veggiano hanno continuato a funzionare in e lo hanno richiesto a gran voce sia i cittadini, modo continuo e costante”. La nota continua in una riunione pubblica del 17 febbraio scorso precisando che quanto avvenuto è stato cau-

sato principalmente “dall’eccezionalità delle piogge e del maltempo che si sono protratti per un periodo troppo prolungato portando un eccesso idrico in quantità talmente elevata che né i canali, né le idrovore, né i terreni afferenti ai comuni del bacino hanno potuto trattenere”. L’amministrazione chiarisce: “Il Consorzio, con la collaborazione dei Comuni limitrofi, tra cui Rubano, aveva chiesto a Stato e Regione interventi idraulici più consistenti, proprio sugli scoli Storta e Mestrina, per integrare e potenziare le funzionalità già esistenti e scongiurare dei pericoli”.

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Isola ecologica, immondizia abbandonata

Chiesta l’istallazione di una telecamera

N

el mese di marzo si è levata una protesta per le condizioni di disagio dell’isola ecologica di Rubano, sita in via Genova: il problema è derivato soprattutto dal fatto che molti cittadini tendevano a lasciare le immondizie fuori dagli appositi raccoglitori. Questo ha immediatamente causato una richiesta a gran voce per Gottardo: “Operiamo l’installazione di una telecamera in dei controlli sul modo da individuare i trasgressori. Una materiale e spesso proposta che non ha entusiasmato il riusciamo a risalire primo cittadino di Rubano, Ottorino al trasgressore” Gottardo, convinto che serva maggiormente responsabilizzare le persone per una gestione migliore dei rifiuti. “Dal nostro punto di vista le telecamere non si possono installare per un discorso inerente alla privacy – ha spiegato il primo cittadino - dato che viene fatta una pulizia giornaliera cerchiamo di ovviare a questa mancanza, purtroppo c’è gente che sporca, ma ogni mattina abbiamo del personale che con molta pazienza e molto mestiere raccoglie. Noi operiamo dei controlli sul materiale e proprio grazie a questo controllo il più delle volte riusciamo a risalire al proprietario che viene inevitabilmente sanzionato, i controlli sono diretti su chi lascia il materiale fuori dai contenitori”. Ma.Ga.

“Il comitato delle associazioni” Un passo avanti per la promozione e la realizzazione delle idee Il compito del nuova organizzazione è quello di collegare tutte le associazioni del territorio, divulgando le iniziative che ogni singola associazione proporrà alla cittadinanza, conferendo così alle stesse una maggiore visibilità

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NEWS

Musica Aps e Renzo Bettin ’ nato qualche settidell’Associazione Telefono mana fa “Il comitato Azzurro. Commenta così delle associazioni” in l’assessore Giovanna Gazottemperanza dall’articolo zetta, promotrice dell’idea: 10 del regolamento per “Si tratta di un passaggio l’albo comunale delle libere importante per la vita assoforme associative. Compito è ciativa comunale, organizquello di collegare tutte le aszare un comitato di ascolto sociazioni del territorio, divulche farà rete significa aiugando le iniziative che ogni Nella foto l’assessore tare le associazioni meno singola associazione proporrà comunale Giovanna visibili a promuovere le loro alla cittadinanza, conferendo Gazzetta idee: scopo essenziale del così alle stesse una maggiore comitato è quindi sia di divulgazione sia di visibilità. I componenti del comitato sono Walter raccolta idee e loro lancio”. Attualmente le associazioni iscritte Vigo, dell’associazione sono 72 e tra i primi Acat colli che fungerà da Attualmente obiettivi ci sono iniziareferente; il segretario le associazioni sarà Silvano Rossetto iscritte nel registro tive sociali di grande importanza come ad dell’associazione Centro comunale esempio la raccolta Anziani. I collaboratori sono 72 viveri, tramite collette saranno quattro: Ubaldo Scanu della protezione civile, Emanuela alimentari nei supermercati del Comune di Toffanin dell’Associazione Cattolica Maria Rubano, e la consegna degli stessi ai soggetAssunta, Laura Franceschi dell’Officina della ti indicati dai Servizi Sociali. Ma.Gr.



8 Rubano Verso le amministrative I protagonisti politici che concorrono al rinnovo dell’amministrazione

Per il momento è una corsa a cinque

Alle prossime amministrative si candidano Sabrina Doni, in continuità con il sindaco uscente; Fabio Targa con la lista Difesa Civica; la lista Rubano al centro che al momento non ha ancora un candidato; Renato Boldrini per il M5s e Luigi Tarquini per la lista “Rubano sociale” di Nicol Veronica Stefani

Sabrina Doni

D

opo dieci anni di attività amministrativa volge al termine il secondo mandato del Sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo e la coalizione del centrosinistra, riunita nella civica “Vivere Rubano”, sceglie Sabrina Doni, trentanovenne, sposata, mamma, lavoratrice e consigliere comunale. Doni lavora presso il museo diocesano ed è presidente di un’associazione che opera nel sociale. La coalizione è formata da Pd, Si, Assieme per il bene comune e dai Verdi. Una parte degli attuali consiglieri sarà riconfermata, ma si cercherà la partecipazione di altre persone impegnate nella realtà sociale ed economica del territorio. Il Sindaco uscente è soddisfatto del lavoro svolto nel corso dei due mandati, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo periodo: “Nonostante la difficile congiuntura siamo riusciti a collaborare con assessori e consiglieri per risolvere i problemi, tenendo fede ai nostri impegni”. Una civica nel segno della continuità, che pone al centro del

FOCUS

I

La lista “Rubano al centro” non ha ancora un candidato

Fabio Targa

Renato Boldrini

programma l’ambiente e il sociale e che vuole incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Scende in campo anche Fabio Targa, avvocato ed ex consigliere comunale di 51 anni, a guida di “Difesa civica”, lista slegata dai partiti. Targa spiega: “Il nome scelto riecheggia la volontà di proporre un Sindaco diverso dal solito, una sorta di difensore civico, per apportare al cittadino un aiuto concreto, attraverso un rapporto più attento alle esigenze specifiche e individuali, partendo dal singolo per arrivare alla comunità”. Targa delinea l’introduzione di un tutor tributario da istituire all’interno del comune per aiutare i cittadini negli aspetti fiscali oltre alla riduzione delle spese dei dirigenti comunali che - “hanno un costo di 200 mila euro annui e che noi vorremo reintegrare in due nuovi capitoli di spesa rivolti a famiglie e imprese”. In campo anche la Lista “Rubano al centro”. Il candidato sindaco non è ancora ufficiale, ma il programma elettorale si

Luigi Tarquini

delinea in cinque proposte programmatiche: la salvaguardia idrogeologica del territorio, la sicurezza, lo sviluppo di lavoro e occupazione, il potenziamento degli impianti sportivi e la diminuzione della tassazione locale, a fronte di un maggior risparmio della spesa pubblica. La Lista punta a un maggiore coinvolgimento dei giovani nella politica. Seguono poi il Movimento 5 Stelle che candida Renato Boldrini e “Rubano Sociale” con Luigi Tarquini, già consigliere comunale. “Rubano Sociale”si concentra sulle esigenze dell’intera collettività in un progetto volto a predisporre nuove linee di sviluppo del territorio. Tarquini intende avviare il processo dell’uscita del comune di Rubano dal Consorzio dei vigili, considerato come un servizio dispendioso, in un momento di crisi come quello attuale. Tarquini si era detto contrario fin dall’inizio dell’entrata del comune nel consorzio e ora pone questo obiettivo nel programma elettorale della Lista.

L’Intervento

Job Acts , un tutt’uno con l’insieme delle riforme del Governo Renzi di Franco Scantamburlo*

segue da pag.

A questo si aggiunge l’ aspettativa innescata dalla promessa di ridurre la tassazione per i lavoratori con redditi inferiori ai 15 mila euro all’anno... beneficio annuo di circa mille euro netti in busta paga a partire da maggio. Serviranno alle famiglie per le necessità quotidiane. Una manovra, alla cui copertura, concorreranno i tagli della spending review. Ma la riforma generale annunciata riguarda ammortizzatori sociali in materia di sussidi di disoccupazione. Fa discutere l’introduzione del contratto unico a tutele crescenti e l’estensione del contratto a tempo determinato a tutti i settori, fino a 36 mesi senza causale. Qui il dibattito tra governo e forze sociali rischia un cortocircuito, tra chi grida alla eccessiva precarizzazione e chi invece vorrebbe affossare il metodo della concertazione. Da decenni si sono sempre previsti sacrifici per i lavoratori imprese e pensionati. Alle piccole imprese e artigiane, sta a cuore la riduzione del costo del lavoro a loro carico, anche se le politiche retributive nel mondo artigiano sono più fra le più alte. E’ dovuto alla vicinanza tra dipendente e imprenditore. Nelle imprese artigiane le retribuzioni di merito, sono riconoscimenti unilaterali per fideizzare il dipendente. Un paese che vuole difendere un minimo di Welfare, ha il dovere di armonizzare le tutele. E’ urgente una politica industriale per l’Italia manifatturiera. Su questo terreno si misurerà la forza innovatrice del Governo Renzi e cioè; sulla capacità di coniugare emergenza sociale a lotta alla disoccupazione. Nel paese c’è esasperazione, non basteranno i proclami per una Europa diversa serviranno cambiamenti incisivi perché l’Europa diventi il luogo della solidarietà e della difesa delle politiche sociali. Il Governo Renzi, dovrà dipanare dubbi sulle coperture finanziare e crescita. Il Job Acts ci porta ad esprimere un cauto ottimismo ma va misurato su ogni singolo provvedimento. Un appello al Governo: in un paese al rallentatore come l’Italia, è sì importante una nuova velocità di marcia, ma di più, arrivare alla decisione con il massimo del consenso. Non si commetta l’errore di riformare a prescindere. Quando si maneggia la Costituzione, l’attenzione deve essere massima altrimenti si dà la sensazione che la politica è tutta cattiva. Arrivare da soli non serve, meglio arrivare un giorno o un mese dopo, tutti insieme. *segretario dell’ Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”

Movimento 5 Stelle

Scende in campo con Renato Boldrini, comandante dei carabinieri in pensione

l candidato prescelto dal Movimento 5 Stelle a Rubano è Renato Boldrini, classe 1948, originario di Viterbo, nel Lazio, ma stabilmente residente in Veneto da 34 anni. E’ stato comandante dei carabinieri nelle stazioni di Piove di Sacco, Chiampo e Sarmeola di Rubano. Boldrini e la sua Lista si sono presentati alla cittadinanza nella sera di venerdì 21 Marzo, all’auditorium dell’Assunta di via Palù. Il programma elettorale è ancora in fase di elaborazione, ma le linee guida sono

ben presenti e l’attenzione è rivolta a: viabilità, sicurezza, assistenza verso le persone in disagio economico e democrazia partecipativa. “Vorremo coinvolgere i residenti nella vita amministrativa per discutere insieme e trovare le soluzioni più adatte al territorio”. Presenti all’incontro i parlamentari veneti del M5S: Francesca Businarolo, Silvia Benedetti, Marco Brugnerotto, Gessica Rostellato e Luigi Di Maio, vicepresidente alla Camera dei deputati, che hanno riportato la propria testi-

monianza rispetto al lavoro svolto a Roma. “Vogliamo fungere da tramite tra i cittadini e le istituzioni – ha spiegato Boldrini – raccogliendo le proposte emerse dai tavoli tecnici locali e inviandole ai parlamentari che stasera siedono qui con noi”. Grande accoglienza anche per il giovane sindaco di Mira, Alvise Maniero, che ha raccontato la sua esperienza politica nell’amministrazione del comune della riviera del Brenta. N.V.S.

1

A fianco Renato Boldrini


Rubano 9 Viabilità Lavori di risanamento della sponda destra dello scolo Storta

Chiusa la provinciale 13, via Pelosa La strada rimarrà interdetta al traffico per circa tre settimane. Dovrebbe tornare transitabile il 18 aprile di Massimiliano Granato

E

’ stata recentemente chiusa la strada provinciale 13, via Pelosa, nel tratto che va dall’incrocio con via Bibano fino all’intersezione di via Rondinelle, ai confini tra Selvazzano e Rubano. La chiusura totale al traffico è stata decisa per consentire al Consorzio di bonifica Brenta di effettuare i lavori di risanamento della sponda destra dello scolo Storta, recentemente collassata a causa delle abbondanti piogge dei primi giorni di febbraio. L’ordinanza di chiusura della trafficata

News

In direzione Vicenza la prima deviazione è all’altezza di viale dell’Industria arteria, che presenta delle profonde crepe sul manto d’asfalto della carreggiata che costeggia il fossato, è stata emessa il 28 marzo dal settore Viabilità della Provincia di Padova. Lunedì 31 in zona è stata posizionata un’adeguata segnaletica per agevolare

gli automobilisti a individuare le deviazioni. Chi percorre via Pelosa in direzione Vicenza troverà una prima deviazione all’altezza di viale dell’Industria che servirà a filtrare i mezzi diretti verso Vicenza da quelli che invece devono raggiungere Selvazzano e le altre località a sud di via Pelosa. Questi ultimi, superata la prima deviazione, un centinaio di metri più avanti dovranno per forza imboccare via Bibano. Sul lato opposto, chi è diretto verso Padova troverà un pre-blocco all’altezza del semaforo del

Verso Padova la strada è interrotta all’altezza del semaforo del Canton della Madonna Canton della Madonna dove potrà girare a sinistra verso la Statale o proseguire diritto. Il blocco totale è previsto all’incrocio con via Rondinelle che collega via Pelosa con via Vegri e il centro di Selvazzano. Nel dare comunicazione dell’inizio dei lavori,

l’assessore alla Viabilità, Roberto Marcato, esprime soddisfazione per la celerità con la quale si interviene per risolvere il problema e ringrazia i cittadini e gli automobilisti per il disagio che sopporteranno. La strada rimarrà chiusa tre settimane, verrà riaperta il 18 aprile. La questione relativa a questo tratto stradale era già stata presentata nel giugno scorso dalla consigliera provinciale Bianca Beghin che aveva sollecitato la Regione e Veneto strade a rispettare un accordo preso nel 2010.

Rubano, ciclo primaverile di visite guidate Ultimo appuntamento con Matisse a Ferrara

I

l programma del ciclo primaverile di visite guidate, organizzato dalla società culturale Rossodimarte e dalla Biblioteca pubblica, è agli sgoccioli. Dopo le uscite alle “Sale Rinascimentali delle Gallerie dell’Accademia” di Venezia dello scorso 9 marzo e della visita del 6 aprile alla mostra “L’ossessione Nordica” in corso a palazzo Roverella di Rovigo, in calendario resta l’altrettanto importante mostra dedica-

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ta ad Henri Matisse “La figura. La forza della linea, l’emozione del colore” a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in programma il prossimo 18 maggio. Come nelle altre occasioni il servizio di guida sarà curato dalla dottoressa Favotto, esperta d’arte contemporanea e dalle dottoresse Silvia Zava o Daniela Giordani, nei casi in cui si formino due gruppi. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 18 aprile.

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Patologie di: • Naso • Bocca • Orecchio Valutazione strumentale tramite audiogramma e otofunzionale. Valutazione clinica e terapeutica

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Patologie a carico dell’apparato genitale e urinario. (Reni, ureteri, vescica, prostata, organi genitali maschili esterni).


10 Limena Amministrative Il prossimo 25 maggio si voterà per il rinnovo del consiglio comunale

Costa, Zanon e Compagnin tutto pronto per il confronto I

NEWS

Tasi: approvata la tariffa minima

Aliquota all’uno per mille

Sono tre i candidati attualmente in lista, orientati rispettivamente a Centrodestra e Centrosinistra con Limen-Oltre che prende le distanze da entrambi di Nicol Veronica Stefani

Nelle foto Giuseppe Costa, Riccardo Zanon e Silvia Compagnin

L

a cittadinanza limenese è chiamata al voto per le elezioni amministrative 2014, che si terranno domenica 25 Maggio. Sono 345 i comuni veneti che vedranno rinnovata la propria amministrazione locale e Limena è uno di questi. Giuseppe Costa, Sindaco attualmente in carica, rinnova l’impegno della sua Lista, ricandidandosi alla guida disposizione della cittadinanza”. Punti focali del programma del Comune, che conta 7.699 abitanti. La lista presenta sono la nuova piazza e lo sviluppo dei progetti di ampliadelle novità rispetto al passato. Oltre al nuovo simbolo, cau- mento dei servizi del distretto sanitario locale, in previsione sa Spending Review la squadra targata Costa vedrà ridurre del nuovo ospedale patavino. La Lista convoglia le forze del il numero dei consiglieri e degli assessori con un rimpasto Centro Destra ed è sostenuta dal gruppo di Fratelli d’Italia più equilibrato della presenza di uomini e donne. “Abbiamo che, tramite i referenti di Limena, Enrico Magro e Matteo Cesaro, riconosce: “pieno sosteoperato secondo criteri di scelta che gno al lavoro della Lista Costa”, rispondessero all’esigenza di coprire Per effetto precisando: “ci impegneremo tutto il territorio – spiega il Sindaco del decreto Delrio, Costa, in riferimento al “recruitment” il numero dei consiglieri per crescere come partito con l’obiettivo di proporci in futuro, dei nuovi collaboratori – e, rispetto al sarà ridotto rispetto adesso è presto”. Una Lista civica passato, abbiamo avuto minori diffi- alle altre elezioni che concorre alle amministrative coltà nel trovare collaboratrici donne che avessero voglia di mettersi in gioco a livello politico”. è Limenattiva e Democratica, nata da circa un anno, che Costa aggiunge: “Questa esperienza è stata molto impor- si rivede nei valori del Centrosinistra. Una lista giovane tante e positiva perciò con entusiasmo sono nuovamente a guidata dal trentatreenne Riccardo Zanon, sposato e padre

di famiglia. Un gruppo che da importanza ai valori della cittadinanza attiva e della partecipazione per delineare una realtà adatta a ogni Limenese, attraverso la “raccolta delle istanze di tutti e un legame più forte tra politica e i cittadini, ormai disamorati”. Un’altra Lista pronta a concorrere per le amministrative e che punta alla partecipazione del cittadino è Limen-Oltre i confini, realtà disancorata dalle logiche dei partiti. La Lista critica l’operato prima del Centrosinistra, accusato di “aver governato per 14 anni con una gestione devastante che ha portato il suo Sindaco alle dimissioni” e poi il Centrodestra, che non ha “realizzato quanto promesso in sede di campagna elettorale”. La Lista concorre con la guida di Silvia Compagnin, avvocato di 45 anni e mamma di una bimba di 9 anni. Residente da 17 anni nel comune limenese, amante della natura e dei cani, è sempre vissuta nella zona Ovest di Padova, poiché originaria di Altichiero.

l Governo centrale è ancora in alto mare e i dubbi sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili comunali, sono ancora tanti. Tasi che insieme a alla Tari, tassa sui rifiuti comunali e all’Imu, l’imposta sulla casa, dovrebbe costituire la Iuc, l’imposta Unica Comunale introdotta dalla legge di stabilità 2014. Per le aliquote Tasi è stato stabilito che a decidere saranno i singoli comuni, ma l’approvazione slitta a luglio, termine entro il quale le amministrazioni sono tenutie ad approvare i bilanci. Azione che il comune di Limena è riuscito a concludere in tempi record. “Siamo stati tra i primi ad attuare l’approvazione del bilancio” - spiega il Sindaco Giuseppe Costa e precisa che l’amministrazione ha avuto un occhio di riguardo per il sociale e l’istruzione - “settori in cui nulla è stato tagliato. Costa continua: “Abbiamo approvato in consiglio comunale la tariffa minima della Tasi che si attesta all’uno per mille”. I costi per coprire i servizi indivisibili a Limena si aggirano intorno al milione e 700 mila euro e il Sindaco precisa che tramite l’imposta si potrà recuperare il 47% della spesa. Dunque la percentuale rimanente dovrà essere coperta dalle risorse a disposizione del Comune. “Questo vorrebbe dire non gravare sulle tasche dei cittadini”, chiosa il Sindaco. Certo che le prospettive non sembrano le più rosee. Secondo i calcoli di Federconsumatori e Creef, Padova rischia di essere il quinto capoluogo più caro d’Italia, pagando quasi il doppio della media nazionale. N.V.S.

NEWS Sanità

Ato Brenta stanzia 185 mila euro

In arrivo il servizio di ambulanza

Fognature in via Camerini, aperto il cantiere

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ovità nel campo dei servizi sanitari per il comune di Limena, che verrà dotato di un’ambulanza. Il locale adibito ad ospitare il servizio sarebbe la Palestra “Romero”, in via Verdi e potrebbe essere affidato alla gestione della Croce Rossa, che avrebbe già confermato il proprio assenso o a quello della Croce Verde. “La Croce Rossa avrebbe dato il suo assenso – spiega Giuseppe Costa, Sindaco di Limena - c’è da dire che nel nostro Comune ci sono ben 30 volontari della Croce Verde, quindi le possibilità non mancano e chi arriva prima, meglio alloggia”. Sembrano esserci altri progetti in cantiere legati alla prospettiva del nuovo ospedale. “La vicinanza del nostro distretto con il futuro polo ospedaliero promuove le iniziative – spiega Costa – le palestre comunali potrebbero diventare un centro riabilitativo per chi ha subito interventi cardiovascolari”. Prospettive di residenze per i medici, come per esempio Villa Salata e il prospetto della casa di riposo, nella zona attigua al cinema multisala: “Vogliamo essere coinvolti nei progetti legati al nuovo ospedale. Per Limena si aprono molte possibilità”. Nel frattempo una novità per gli amanti dei cani con la recente inaugurazione di uno spazio adibito allo sgambettamento dei cani, in via Cesare Battisti. Ora però i cittadini non hanno scusanti avverte il Sindaco, che precisa: “Non voglio più vedere la presenza di cani nei giardini pubblici, ci sarà un controllo strettissimo della nostra Polizia Municipale, anche in borghese”. N.V.S.

n intervento importante che, da diversi anni, stiamo portando avanti con Etra, sollecitati dai cittadini, per rimuovere i cattivi odori che la rete fognaria attuale causa ai residenti”. Il Sindaco di Limena, Giuseppe Costa, introduce così i prossimi interventi di estensione della rete fognaria in via Camerini. I lavori sono stati consegnati a febbraio e l’opera prevede la costruzione della fognatura nera di progetto nel tratto a ovest della via e un un impianto di sollevamento. Dall’inizio dei lavori sono previsti 109 giorni cui dovrà seguire il necessario collaudo. Il tutto interamente finanziato da Ato Brenta, aziende facente parte di Etra, per una spesa di 185 mila euro. I lavori permetteranno di dividere le acque bianche (le acque piovane provenienti dalle aree aperte impermeabilizzate, le acque utilizzate per il lavaggi delle strade e le acque di raffreddamento provenienti da attività industriali) da quelle nere (le acque reflue urbane, riconosciute nocive per la salute pubblica o moleste per il pubblico), sgravando il lavoro del depuratore. “ Le abitazioni prospicienti la via– spiega Stefano Svegliado, presidente di Etra – sono allacciate alla rete fognaria mista. Nella strada è già presente una condotta per acque nere che però non è utilizzabile. L’intervento permetterà l’attivazione di questa condotta grazie alla realizzazione di un impianto di sollevamento, che raccoglierà anche i reflui di una nuova tratta d’acque nere”. N.V.S.

Giovani e futuro

Jessica Masiero in Senato per parlare di formazione

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essica Masiero, ventenne limenese, studentessa di Economia Aziendale a Ca’Foscari, amante del nuoto e della tecnologia. Vorrebbe progettare una app nel campo del sociale o del turismo e sogna di diventare una top manager. Sembra la descrizione di una giovane come altre, impegnata negli studi e con tanti progetti da realizzare. Ma Jessica ha delle peculiarità che stupiscono. La sua passione per il ragionamento logico e la matematica l’hanno ricompensata con la vittoria alle Olimpiadi di matematica a squadre e con la partecipazione, fino alla finale, del campionato individuale di matematica. Si è distinta nel campo della filosofia, vincendo una disputa a squadre, organizzata dall’ateneo patavino e il suo interesse per l’arte l’ha vista primeggiare in un concorso fotografico. Queste sue doti e riconoscimenti l’hanno portata fino a Roma. Jessica è stata selezionata, insieme ad altri due giovani romani, per presentare la sua esperienza formativa, alla cerimonia del premio Sapio per la ricerca, importante riconoscimento conferito a giovani ricercatori, che si è celebrata lo scorso 18 Febbraio in Senato. Un’eccellenza che anche il comune di Limena ha voluto premiare, conferendo alla giovane un premio a nome di tutta comunità. “Lo studio è fonte di arricchimento continuo – dice la giovane – non rappresenta un’azione statica, ma è un’esperienza dinamica che amplia le prospettive”. E a proposito di cervelli in fuga lei si dice predisposta a esperienze di studio all’estero precisando: “Partirei per tornare, la mia casa è qui”. N.V.S.



12 Villafranca Il caso Lo scorso ottobre è emerso lo scandalo che ha coinvolto politica e funzionari pubblici

Inchiesta Pantano, a quanto pare verranno archiviate le accuse verso Salvò Le indagini erano arrivate fino al Sindaco, quando il suo nome era emerso attraverso le intercettazioni della Guardia di Finanza

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al polverone sollevato dall’inchiesta “pantano” ne esce il sindaco di Villafranca Luciano Salvò. A quanto pare, infatti, verranno archiviati i capi d’accusa che lo avevano coinvolto insieme ad altri esponenti del mondo della politica padovano, tre imprenditori e a diversi funzionari pubblici, per corruzione e turbativa d’asta. Le indagini erano arrivate fino a Salvò nell’ottobre scorso, quando il suo nome era emerso attraverso le intercettazioni della Guardia di Finanza di Padova in merito ad gara d’appalto, per dei lavori di pittura di un fabbricato di via Panama in zona industriale, per la quale si sospettava un suo coinvolgimento in qualità di vice presidente dell’Interporto di Padova. Gli illeciti venuti alla luce e finiti sul tavolo dei Pm Federica Baccaglini e Paolo Luca, riguardavano una sospetta relazione tra alcuni

Con pregiudizio si cerca il politico per trasformarlo in un mostro, in un capro espiatorio costruttori edili e dei funzionari pubblici. Dal quadro generale delle indagini, infatti, era emersa una serie di forzature al sistema dell’affido dei lavori pubblici da parte di imprenditori che con regalie e “favori” riuscivano a farsi affidare i cantieri. Bustarelle, piccoli lavori gratuiti nelle case degli “amici”: uno scandalo che ha tirato in ballo nomi importanti della politica locale come l’ex deputato di Forza Italia Filippo Ascierto o il manager Mario Bonin, e figure di rilievo nelle amministrazioni pubbliche come Aldo Maria Marcon, presidente Ater Venezia, Nazario Borina, fun-

zionario della Provincia di Padova, il tenente colonnello dell’esercito Roberto Lasalvia e Simonetta Liviero, impiegata del Comune di Padova. Complessivamente l’indagine ha coinvolto 22 persone, tra le quali appunto il sindaco di Villafranca Luciano Salvò. Dunque sindaco tutto bene quello che finisce bene? “Quello che so di questa situazione che mi riguarda, l’ho appreso dai giornali. Per quanto riguarda le accuse che mi erano state rivolte che posso dire? Ero sicuro che la mia estraneità ai fatti sarebbe emersa. Conservo un pacco di giornali con tutti gli articoli che hanno parlato di questo caso nel quale sono stato coinvolto, non li ho nemmeno letti tutti. Spero di farlo in futuro quando questa vicenda sarà un lontano ricordo e ripercorrere quei giorni attorno al 22 ottobre dello scorso anno

Nella foto il primo cittadino Luciano Salvò non sarà più un dolore”. Dolore per che cosa Sindaco? L’inchiesta ha portato alla luce una serie di illeciti a dir poco imbarazzante: viaggi ed elettrodomestici in cambio di appalti pubblici. Uno dei pochi casi di corruzione low cost. “Parlo esclusivamente del mio caso, per l’inchiesta “pantano” non ho ancora capito che cosa è successo, se emergeranno delle responsabilità è giusto che la giustizia abbia il suo corso. Io mi limito a sottolineare quanto mi è successo con esposizione mediatica incredibile che mi sommerso di accuse ingiustificate”. Non è facile parlare bene della politica, ogni giorno emergono situazioni che francamente hanno dell’incredibile. L’inchiesta “pantano” ha portato alla luce una corruzione che abitualmente chi vive

dalle nostre parti è abituato a immaginarla altrove. Invece a quanto pare non è proprio così. “Ci sono anche politici che fanno fino in fondo il loro dovere, con onestà e senso di responsabilità. Invece a volte con pregiudizio si cerca il politico per trasformarlo in un mostro, in un capro espiatorio al quale addebitare tutto ciò che accade di negativo nell’amministrazione pubblica. Anche questo è un modo di speculare e anche questo non è del tutto corretto”. I suoi concittadini però le sono stati vicini in questa situazione, ricordo persone con degli striscioni fuori dalla porta del municipio. “Certo, la vicinanza delle persone e la fiducia che è stata riposta in me, sono gesti che non dimenticherò mai”.

messaggio elettorale a pagamento

Cari concittadini, la scelta di candidarmi come sindaco di Villafranca Padovana e guidare la lista civica “Villafranca che Vorrei” nasce dall ’ esigenza di contribuire ad un cambiamento positivo della zona in cui viviamo. L’esperienza come consigliere di minoranza maturata durante l’attuale amministrazione mi ha reso sempre più sensibile e competente nell’individuare le varie problematiche del paese. L’entusiasmo e la passione per una sana vita politica hanno avvicinato spontaneamente un piccolo gruppo di persone, che con me è motivato verso uno sviluppo generale del paese. Abbiamo deciso, quindi, di condividere un cammino e degli obiettivi raggiungibili e concreti per migliorare la vita nella nostra comunità. Alla base dei nostri progetti giacciono i princìpi di trasparenza, concretezza, partecipazione, condivisione e rinnovamento, i quali hanno portato ad allargare il gruppo fino ad oltre un centinaio di persone attive e propositive su tutto

Uniti si CAMBIA

Roberto Muraro

il territorio. ! Stiamo così apportando una svolta storica e culturale per il nostro comune: per la prima volta

i candidati, miei collaboratori, non sono stati imposti da partiti, ma scelti con accordo tra i membri del gruppo e i l programma elettorale è frutto di mesi di raccolta di suggerimenti e segnalazioni da parte dei cittadini stessi provenienti dal capoluogo e dalle tre frazioni. La premessa fondamentale a questo metodo innovativo è stata la costituzione di cinque gruppi tematici di discussione che racchiudono tutti gli ambiti di competenza della amministrazione, proprio per andare ad individuare le reali problematiche del territorio, i bisogni e le esigenze specifiche degli abitanti e tentare insieme di trovare delle soluzione attuabili ed efficaci. Per questo motivo la nostra azione di governo si concentrerà principalmente nell’affrontare tematiche quali la famiglia, il lavoro, il sociale, l’istruzione, i giovani, l ’ impresa, senza però trascurare i trasporti, l’urbanistica, la viabilità, la cultura, lo sport e tenendo ben presente che tutte le categorie di persone, dal bambino fino all’anziano, hanno bisogno di un’

attenzione mirata, interessata e partecipata. Per mettere in pratica tutte queste buone intenzioni non serve promettere l’edificazione di opere pubbliche maestose o l’attuazione di servizi e iniziative che richiedono enormi spese economiche , in realtà basta saper gestire nel migliore dei modi le risorse umane ed i l patrimonio comunale, saper valutare le vere priorità del territorio, prendere le decisioni corrette mettendo al primo posto il benessere delle persone, attuare le corrette azioni per la soluzione dei problemi e guidare nella giusta direzione coloro che lavorano a favore dei cittadini. Tutti noi vogliamo un paese attivo, vivace, sicuro, vivibile, alla portata di tutti e guidato da un’amministrazione che faccia della trasparenza e del rinnovamento la propria bandiera. E tu cosa vorresti per Villafranca? Roberto Muraro

Uniti si CAMBIA Villafranca Che Vorrei Comm. Responsabile: Roberto Muraro


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MESSAGGIO PUBBLICITARIO

UN CENTRO SOCIO-ASSISTENZIALE NEL COMUNE DI VILLAFRANCA Il Sindaco Luciano Salvò con il Direttore Generale dell’ASL 15 Francesco Benazzi e la Madre Generale delle Sucole Elisabettine Suor Maritilde Zenere all’inaugurazione dei primi ambulatori per servizi Socio Assistenziali Entro il mese di aprile 2014 il servizio dell’Assistente Sociale e delle Assistenti Domiciliari del Comune di Villafranca saranno operativi all’interno di Casa Maran a Taggì. E’ un altro tassello del potenziamento dei servizi socio-assistenziali che l’Amministrazione Comunale con la condivisione dell’ASL 15 “Alta Padovana” e la disponibilità delle Suore Elisabettine sta concentrando nella nuova e moderna struttura di Via Balla. Già casa di riposo per religiose, dal 2009 ha operativi 45 posti per laici e dal 2010 un centro prelievi, una specialità di fisiatria e ambulatori di fisioterapia per gli esterni. Dopo una serie di incontri tra il Sindaco Luciano Salvò ed il Direttore Generale dell’ASL, Benazzi e la Generale delle Elisabettine Sr. Zenere, si è deciso di potenziare i servizi di assistenza territoriale all’interno degli spazi di Casa Maran. Le suore Elisabettine hanno già presentato un progetto di ampliamento della struttura utilizzando i vecchi spazi originali che vengono demoliti per permettere la costruzione di una nuova

ala da destinare alla residenzialità e ad una serie di ambulatori e servizi socio-sanitari. All’interno della struttura verrà garantita per una parte della giornata la presenza di un medico a disposizione dei cittadini attraverso la medicina di gruppo con il coinvolgimento dei medici del territorio ed in orario notturno, festivo e prefestivo la presenza della guardia medica così da garantire la presenza costante di un medico nelle 24 ore, 7 giorni su 7. Oltre ai servizi già operativi, all’Assistente Sociali, alle Assistenti Domiciliari e all’istituenda medicina di gruppo e alla Guardia Medica notturna e festiva, si è convenuto di attivare una serie di specialità fra cui cardiologia geriatrica e pneuomologia per rispondere in particolare alle necessità della fascia più anziana dei cittadini residenti. L’obiettivo concreto dell’Amministrazione Comunale è quello di potenziare i servizi socio-sanitari all’interno del territorio comunale forniti dall’Azienda Sanitaria n. 15 dell’Alta Padovana utilizzando gli spazi privati delle Elisabettine.


14 Villafranca Elezioni amministrative Si sta definendo l’orizzonte delle candidature

Tre i candidati finora in lizza di Massimiliano Granato

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Villafranca si sta definendo l’orizzonte delle candidature per la poltrona del primo cittadino, in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio. Oltre al sindaco Luciano Salvò, che ha deciso di scendere nuovamente in campo con la lista civica “Vivi Villafranca “, faranno parte della competizione elettorale il movimento Movimento 5 Stelle, con il suo candidato Giorgio Pancotti, originario di Limena e proveniente da Taggì di Sotto, e Roberto Muraro, 50 anni, agente di commercio, che per la prima volta si presenta alle elezioni amministrative in qualità di candidato sindaco, pur avendo alle spalle un’esperienza di consigliere comunale di minoranza. “Villafranca che vorrei” è il nome della lista con la quale si presenta al voto, sotto il motto “Uniti si cambia” ha riunito uomini e donne della così detta “società civile”. “ La nostra lista civica – spiega lo stesso Muraro - ha l’intento di creare qualcosa di nuovo per Villafranca e per mettere a punto un programma davvero efficace per quanto riguarda le aspettative dei cittadini stiamo incontrando tutti i cittadini, non solo le frazioni ma anche i quartieri stessi. Si tratta di una serie di riunioni itineranti attraverso le quali siamo entrati in contatto con le associazioni del territorio, abbiamo

NEWS Una convenzione per il sociale

Comune, e Caritas parrocchie e associazioni per aiutare chi è in difficoltà

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’11 Marzo scorso è stata realizzata una convenzione tra il comune di Villafranca e la Caritas Parrocchiale di Villafranca Padovana finalizzata a contrastare le situazioni di povertà: si tratta di un accordo tra il comune di Villafranca e le parrocchie, la Caritas e le associazioni: una sorta di “tavolo sociale“ sia per intervenire nelle situazioni più difficili ma anche per prevenire le situazioni degenerative. Questo accordo prevede, inoltre, un momento di confronto periodico per analizzare le varie casistiche sia da parte del Comune ma anche della Caritas stessa assieme a quattro parrocchie e appunto, alle varie associazioni. Primo obiettivo quello di contrastare le varie situazioni di povertà che si sono venute a creare anche soprattutto per la crisi. Le decisioni, che coinvolgono l’intera amministrazione pubblica, verranno prese a seconda della gravità dei casi e a seconda delle esigenze si deciderà di intervenire. Ad essere oggetto di interventi saranno soprattutto le famiglie in difficoltà. Recentemente si sono ottenuti dei risultati soddisfacenti, somministrando del lavoro ad alcuni membri di famiglie disagiate: si tratta per lo più di contratti da sei mesi di modo da poter portare un po’ di sollievo ai bilanci familiari. Ma.Gr.

Oltre al sindaco Luciano Salvò, che si ricandida con la lista civica “Vivi Villafranca“, faranno parte della competizione elettorale il Movimento 5 Stelle, con il suo candidato Giorgio Pancotti e Roberto Muraro con la lista “Villafranca che vorrei”

Nella foto il sindaco Luciano Salvò, il candidato di “Villafranca che vorrei” Roberto Muraro e l’aspirante sindaco del M5s Giorgio Pancotti

Muraro: “Abbiamo l’intento di creare qualcosa di nuovo per Villafranca” realizzato inoltre dei gruppi tematici per sentire i vari interessi personali, parlo di gruppi anche culturali e non solo. Metà della nostra lista è formata da donne che potrebbero anche superare la percentuale degli uomini. Un’altra particolarità del nostro gruppo è l’autofinanziamento: diamo noi un contributo alle sedi dove andiamo ad incontrare i cittadini”.

NEWS Agrex

nonostante la crisi, c’è chi assume

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’azienda Agrex di Villafranca ha inserito nel proprio organico dieci lavoratori. In quasi mezzo secolo di attività, la Agrex è diventata leader del mercato nazionale ed internazionale, i settori di competenza dell’azienda sono due: il settore agricolo, che comprende essiccatori, spandiconcime, spargisale e miscelatori, e quello impiantistico, comprendente impianti molitori, mangimifici, impianti di stoccaggi ed impianti per l’agroindustria. Queste figure professionali hanno portato un aumento dell’organico del 15%: questo incremento è stato reso possibile dalla crescita esponenziale del fatturato dell’azienda negli ultimi quattro anni. Dei 10 neoassunti figurano quattro apprendisti, quattro persone inserite con contratto a tempo indeterminato e due a tempo determinato: le dieci nuove figure assolveranno funzioni commerciali, di marketing e di ricerca. La Agrex dimostra così non solo di voler combattere attivamente la crisi, ma anche di mantenere i propri dipendenti in costante aggiornamento, nel 2013 sono state dedicate alla formazione ben 2100 ore riguardanti numerosi settori industriali: dalla sicurezza al marketing. Recentemente l’azienda è stata presente alla Fieragricola di Verona, tenutasi nella città veneta dal 6 al 9 febbraio scorso e punta con decisione al mercato internazionale, vista la richiesta di figure professionali in Nord Europa, in Medio Oriente ed in Africa. Ma.Gr.


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12 16

VIAGGIO IN

PROVINCIA PADOVA

Riforma degli enti locali La Camera ha approvato il Ddl Delrio

Addio Province, dal 1° gennaio subentrano le città metropolitane

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. La legge che ha fatto sparire le provincie e porta il suo nome

In attesa della costituzione dei nuovi organi, il presidente della Provincia e la Giunta restano in carica, ma a titolo gratuito e non oltre il 31 dicembre

L

a Camera ha approvato il Ddl Delrio sulle provin- il primo cittadino della città capoluogo a meno che ce, che così diventa legge. I voti favorevoli sono lo statuto non ne decida l’elezione diretta, che però stati 260, i contrari 158, gli astenuti 7. Le città richiede apposita legge elettorale e la divisione del metropolitane si apprestano a diventare realtà dall’1 Comune capoluogo in più comuni. Gli altri organi della citta’ metropolitana sono il gennaio 2015, le Province vengono ‘svuotate’ delle loro funzioni e, in attesa della riforma del Titolo V e consiglio metropolitano e la conferenza metropolitadella loro definitiva abolizione, gli organi non saranno na. Per quanto riguarda le province invece, nella fase più eletti dai cittadini. Ancora, incentivi per promuove- di transizione sono enti di secondo grado, manterranno le funzioni di area vasta ed esercitano le funzioni re le unioni e fusioni di Comuni. di pianificazione riguardo a: Questi sono solo alcuni dei territorio, ambiente, trasporpunti salienti della nuova legge. Ma Il nuovo presidente to, rete scolastica. Resterà in andiamo per ordine, con il decreto e il consiglio capo alle Province la funzione vengono istituite 10 città metropoli- verranno eletti per la gestione dell’edilizia tane: oltre a Roma Capitale che per dai sindaci e dai scolastica e il controllo dei feil suo status ha una disciplina specia- consiglieri comunali nomeni discriminatori in ambile, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Le to occupazionale e promozione delle pari opportunita’ città metropolitane dall’1 gennaio 2015 subentrano sul territorio provinciale. Con la redistribuzione di funzioni e personale tra alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e ne esercitano le funzioni Regioni e Comuni, e solo in piccola parte alle Province, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli viene redistribuito sia il patrimonio, sia il personale obiettivi del patto di stabilità interno. con lo stesso compenso. Le funzioni che nell’ambito del processo di riorIl sindaco della città metropolitana sarà di diritto

dino sono trasferite dalle Province ad altri Enti continuano ad essere da esse esercitate fino all’effettivo avvio dell’esercizio da parte dell’ente subentrante. Altra novità riguarda il consiglio. Sono organi delle Province il presidente, il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci, ma tutti questi incarichi sono esercitati a titolo gratuito. Gli organi non sono più eletti dai cittadini. Il presidente della Provincia sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia, così come pure il Consiglio mentre l’assemblea sarà composta da tutti i sindaci dei Comuni appartenenti alla Provincia. Gli attuali consigli provinciali, dunque, hanno le ore contate? E’ prevista l’abolizione del livello politico elettivo con l’immediato addio al Consiglio provinciale. In attesa della costituzione dei nuovi organi, il presidente della Provincia e la Giunta restano in carica, ma a titolo gratuito, per l’ordinaria amministrazione fino all’insediamento del presidente eletto secondo il nuovo meccanismo e comunque non oltre il 31 dicembre 2014.

DEBITI DEllA PUBBlICA AMMINISTRAZIONE lE AZIENDE PADOVANE ASPETTANO

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na nuova indagine condotta da Confindustria Padova-Fondazione Nord Est è andata ad indagare sui crediti vantati dalle aziende locali che rappresentano una buona fetta dell’economia locale. Il 7,3% delle aziende attende pagamenti oltre il mezzo milione e ben l’11,1% poteva beneficiare del decreto 35/2013 per accelerare i rimborsi ottenuti però solo in 7 casi su 10. Ma proprio questi fondi sono stati impegnati per il 44,7% per il saldo della passività con i fornitori e dipendenti e il 37,7% per la riduzione dell’indebitamento bancario. Il debito della pubblica amministrazione verso le aziende padovane ne coinvolge il 43,6%, una percentuale incredibile se si pensa alle somme a cui si fa riferimento, un fenomeno che sta mettendo in ginocchio soprattutto le aziende più piccole per le quali la liquidità è essenziale per continuare

la propria attività. Nove imprese su dieci hanno invece dichiarato di avere debiti con aziende private, anche se le somme, nella loro globalità rimangono più contenute e controllabili. Una situazione che secondo Massimo Pavin (nella foto), presidente di Confidustria, deve essere al centro dell’attenzione nell’attività di Governo visto che solo dalle imprese può arrivare linfa all’economia e nuove spinte per la ricrescita. Non mancano i riferimenti all’Europa alle cui tempistiche di pagamenti si auspicherebbe l’allineamento in Italia anche se i 30 giorni rimangono comunque un’utopia vera e propria. L’indagine si è svolta su di un campione di 315 imprese nel mese di gennaio 2014, una fotografia quindi realistica e recente di una situazione che non deve assolutamente cadere nel dimenticatoio. M.C.

Università in prima linea

taske force anti contrabbando

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n molti la considerano una tematica ormai obsoleta in realtà il contrabbando di sigarette continua, come decenni fa’, a rappresentare una problematica e un fenomeno tutto da conoscere ed osservare. Un fenomeno in piena attività che, grazie alla collaborazione con l’Università di Padova, verrà osservato e registrato per avere degli strumenti concreti e tangibili a favore della legalità. Come ha confermato Antonio Burdo (Agenzia delle Entrate) è nota lì esistenza di una filiera aziendale per l’importazione di questi prodotti all’interno dell’Unione Europea. Frutto di una collaborazione tra Università di Padova, Direzione nazionale Antimafia, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Guardia di Finanza e Federazione Italiana Tabaccai il progetto andrà a conoscere da vicino il fenomeno che se in Italia è in calo nell’Unione Europea rappresenta ancora una piaga. M.C.


Spazi Aperti 13 17 Ambiente e pubblica amministrazione. Nella Bassa Padovana il Consorzio Padova Sud e la Provincia hanno siglato un accordo

Un aiuto a favore del Patto dei sindaci Prima tappa l’inventario delle emissioni a cura del Consorzio, quindi la Provincia lavorerà al piano di azione per le energie

Ora i Comuni possono accedere ai finanziamenti previsti dal progetto “Elena”

di Emanuele Masiero

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on si può certo dire che l’adesione al Patto dei Sindaci in provincia di Padova abbia avuto un grande successo. Eppure si tratta di un accordo proposto dalla Commissione Europea ai Comuni per trovare un supporto locale e raggiungere gli obiettivi di politica energetica ormai famosi come 20, 20, 20. Sottoscrivendo il Patto le Amministrazioni locali si impegnano al conseguimento degli obiettivi prefissati entro il 2020 a partire dalle prestazioni energetiche di un determinato anno di partenza. Insomma, tanti bei propositi, ma un po’ troppa carne al fuoco soprattutto per i Comuni più piccoli che non hanno risorse, tempo e tecnici specializzati in grado di rispondere a esigenza così specifiche. Ma in soccorso dei sindaci della bassa padovana è arrivato il Consorzio Padova Sud che, insieme alla Provincia, hanno siglato un accordo per finanziare i Comuni e sostenerli con supporto tecnico specializzato. Il tutto si è concretizzato con una firma tra le parti e 2 mila euro per ogni Comune aderente. LE FASI DEL PAES. I Comuni che vorranno aderire potranno contare sul supporto dei tecnici dello Sportello Energia nato dalla collaborazione tra Padova Tre e Le-

gambiente. In una prima fase, in cui verrà realizzato l’inventario delle emissioni, le spese saranno sostenute dal Consorzio Padova Sud. Mentre nella seconda si passerà alla stesura del Piano di Azione per le Energie Sostenibili e in questo contesto interverrà la Provincia con un finanziamento di mille euro per ogni Comune aderente. LE TEMPISTICHE. L’inventario delle emissioni e il Paes devono essere prodotti entro un anno dalla data di approvazione in Consiglio comunale della delibera di adesione. Successivamente il Comune dovrà adoperarsi per realizzare le azioni previste e, ogni due anni, fornire alla CE un rapporto sui risultati conseguiti. Ecco perchè diventa fondamentale l’apporto di personale esperto in tematiche ambientali. IL VERO VANTAGGIO. L’adesione al Patto dei Sindaci non è solo una dichiarazione di tutela dell’ambiente. Grazie a questo accordo i Comuni possono accedere ai finanziamenti previsti dal progetto “Elena” (ottenuti dalla Commissione Europea) grazie al progetto “3L” della Provincia di Padova. In pratica quindi, chi non avrà aderito, non potrà usufruire di importanti finanziamenti. I COMMENTI. “Oggi siamo riusciti ad offrire un nuo-

La firma dell’accordo fra Comuni, Consorzio Padova Sud e Provincia di Padova. Nella foto Simone Borile e Barbara Degani

vo servizio ai nostri Comuni – ha commentato Simone Borile, Presidente del Consorzio Padova Sud – L’adesione al Patto dei Sindaci con il sostegno dello Sportello Energia e un finanziamento di 2.000 euro. L’adesione al Patto comporta una prima fase di accreditamento con la Commissione Europea ed una successiva raccolta dei dati energetici per realizzare l’inventario. Un iter complesso sul quale i Comuni del Consorzio Padova Sud avranno il sostegno e il supporto di tecnici ed esperti del settore”. Sulla stessa linea anche Barbara Degani, ormai ex presidente della Provincia di Padova dopo la nomina a sottosegretario all’ambiente. “L’adesione al Patto dei Sindaci non è solo una dichiarazione pubblica

di rispetto per l’ambiente – ha commentato Barbara Degani – Si tratta anche di un aspetto formale di primaria importanza: l’adesione permette infatti di accedere a finanziamenti fondamentali. Non mi riferisco solo a quelli del progetto 3L per il fotovoltaico nei tetti delle scuole della provincia, ma anche ai finanziamenti Regionali ed Europei. Ecco perchè, come Provincia, siamo scesi in campo e abbiamo deciso di sostenere concretamente i Comuni in questo importante percorso di tutela ambientale. Grazie all’iniziativa del Consorzio Padova Sud, in collaborazione con la Provincia, i Comuni potranno aderire con un costo calmierato e con la guida di esperti del settore”.

GIOVANI ENTOMOlOGI PER ESAPOlIS

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he sia un periodo difficile per il settore culturale non è un segreto. I continui tagli non hanno certo aiutato i musei della provincia di Padova che spesso si trovano in condizioni al limite della chiusura definitiva. Ma finalmente arriva una buona notizia: gli appassionati di natura e insetti che frequentano il MicroMegaMondo dei musei di Esapolis e della Casa delle Farfalle di Montegrotto, hanno un nuovo punto di riferimento. Nasce infatti l’associazione “Giovani Entomologi di Esapolis”, un gruppo che si propone come punto di riferimento per chi vuole approfondire temi, curiosità e tutto ciò che riguarda il mondo degli insetti ed artropodi terresti. “L’associazione – ha spiegato l’assessore provinciale alla Cultura e ai Musei provinciali Luca Littamè - nasce per arricchire il ruolo educativo di Esapolis, il museo vivente degli insetti e degli ecosistemi collegati che negli anni ha saputo diventare anche un luogo di incontro e passioni per chi ama questo mondo. Come Provincia siamo davvero orgogliosi che il gruppo nasca in uno dei nostri musei perché diamo supporto a un’iniziativa di grande valenza educativa che diventerà incubatore per i giovani talenti. I ragazzi possono infatti frequentare quest’ambiente protetto dando sfogo ai loro interessi”. Sono tantissimi i visitatori di Esapolis e della Butterfly Arc che chiedono di avere un riferimento per approfondire la loro passione o quella dei loro figli. Per questo è già nato un gruppo di Giovani Entomologi attivo su Facebook che conta 26 iscritti. Il GEE (Giovani Entomologi

di Esapolis) è indipendente e auto-organizzato, ma agirà sotto la guida del museo. L’attuale coordinatore del gruppo è il giovane cofondatore Luis Guariento, tra i finalisti mondiali del premio “Google Science Fair 2013” e ora impegnato sull’alimentazione sostenibile per Expo 2015 con Junior Achievement. “Si realizza un sogno che avevo fin da quando ero giovane – ha spiegato il direttore di Esapolis Enzo Moretto – la mia generazione non aveva un luogo dove poter coltivare la passione per il mondo degli insetti che costituiscono il 60% degli esseri viventi che abitano la Terra. Quest’iniziativa consente ai ragazzi di uscire dal semplice collezionismo facendo diventare il loro amore per il micromegamondo un valore sociale, da condividere con gli altri. Ci sono bambini che vengono a visitare Esapolis e la Casa delle Farfalle con la stessa luce negli occhi che accomuna gli entomologi. Ora avranno la possibilità di condividere quest’esperienE.M. za con altri”.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Politica Il referendum sul futuro della Regione

I veneti vogliono l’indipendenza?!

I cittadini chiedono più autonomia fiscale. Gli indipendentisti, invece, proclamano l’addio a Roma a colpi di referendum e di terrorismo di Germana Urbani

L

oro, gli indipendentisti a capo del movi- su un campione rappresentativo. Secondo il mento, hanno già vinto. Con quella che sondaggio oltre la metà degli elettori veneti definiscono rivoluzione democratica, (55%) si dicono d’accordo con l’obiettivo, evoluta e digitale sono riusciti ad accendere sollevato dal referendum, dell’indipendenza i riflettori sul nuovo movimento politico del veneta. Anche se è concepita, soprattutto, Veneto e soprattutto sui suoi leaders, per come maggiore “autonomia”, maggiore canulla sprovveduti, anzi. pacità rivendicativa nei confronti di Roma. In Basta navigare nel loro sito, agevole, parte, nella maggiore qualità dei parlamenorganizzato; osservare con quanta dovizia tari e della classe politica. Ma gli indipendentisti hanno vinto danno e commentano informazioni; basta osservare le loro capacità di diffondere noti- perchè sono riusciti a far mettere in agenzie sui social network per capire che saranno da ai politici che siedono nel parlamentino proprio loro a dare del filo da torcere a Grillo, regionale l’urgenza di dare una risposta più o meno concreta all’ialmeno in Veneto. stanza che essi avevaDopo il referen- Secondo no sollevato. dum on line di fine il sondaggio Così, nel giro di marzo, passato quasi più della metà dei pochi giorni la commissotto silenzio, il grup- veneti vorrebbero sione Affari istituzionali po indipendentista si l’indipendenza del Consiglio regionale è riunito a Treviso per dichiarare l’indipendenza sancita, a detta del Veneto ha approvato, a maggioranza, loro, dai 2.360.235 sì espressi dai veneti entrambi i progetti di legge da un anno in discussione che chiedono una consultazione chiamati sul web ad esprimersi. Se i dati fossero reali, e non sono stati popolare dei veneti su indipendenza e auancora verificati, l’89,10% dei residenti vor- tonomia della Regione. Il progetto di legge 342 di Stefano Valdegamberi è passato rebbe staccarsi dall’Italia e fare da sé. Che un malessere reale sia diffuso in con i voti di Lega, Forza Italia, Ndc, Futuro regione è vero e a dirlo sono altri dati, quelli popolare e Unione Nordest. La commissione di un recente sondaggio di Demos condotto ha dato il via libera anche ad un secondo

progetto di legge, presentato da Costantino Toniolo e da Carlo Alberto Tesserin, entrambi del Nuovo Centrodestra, che affida al presidente della Regione il compito di negoziare maggiori condizioni di autonomia per il Veneto e, in appoggio al negoziato istituzionale, di indire un referendum popolare nel quale i veneti possano esprimersi sul Veneto regione a statuto speciale, dotata di autonomia fiscale, sino a trattenere in loco l’80 per cento del gettito fiscale. Se questi referendum si dovessero fare costerebbero alla Regione 14 milioni di euro e, per ora, nessuno ha detto da dove salterebbero fuori. E’ soddisfatto Valdegamberi che ammette che solo un anno fa questa proposta non sarebbe passata. “Il superamento degli Stati nazionali ottocenteschi – spiega il consigliere - e la rivalutazione dei territori che sono omogenei per storia, pensiero ed economia, come il Triveneto – conclude Valdegamberi - deve essere la base per un nuovo federalismo europeo dei

popoli. Il Veneto è pronto a competere con i modelli della Mitteleuropa, che sono ben lontani da ‘Roma capitale’”. Ma non tutti sono di quest’idea, anzi. i consiglieri di Forza Italia per il Veneto, ad esempio, hanno esposto uno striscione dai balconi di palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto con la scritta:“Noi veneti, come Bolzano sì, come Crimea no”. Tutto questo mentre in aula consiliare si svolgeva la seduta dedicata alla revisione della Costituzione e alla presa di posizione del Veneto che chiede di diventare Regione a statuto speciale “Con questa azione abbiamo voluto ribadire il no all’indipendenza, ma il nostro sì a forme di autonomia uguali a quelle del Trentino-Alto Adige”, hanno dichiarato Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo insieme agli assessori Massimo Giorgetti e Maria Luisa Coppola. “Vogliamo un Veneto forte e autonomo in una Italia unita che prenda il Veneto ad esempio. Le forze di maggioranza sembrano aver

idee diverse e, perchè no, seguire anche gli umori delle piazze. E il presidente Luca Zaia, dal canto suo, si può dire che tentenna. Sin dal giorno dopo la proclamazione dell’indipendenza da parte dei referendari 2.0, ha sostenuto frenato sulla questione. Tanto che commentando le decisioni della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale che si è pronunciata con un doppio sì per la consultazione sull’indipendenza e sull’autonomia ha detto che la sua “road map per l’indipendenza del Veneto è la stessa della Catalogna; ci si dà l’obiettivo e si praticano, giorno dopo giorno, con pazienza, tutti i passaggi giuridici. E’ un voto, questo, che permetterà ai consiglieri regionali di discutere di questi due provvedimenti. E già il dibattito è importante. Io mi auguro che si arrivi rapidamente all’approvazione della legge per l’indizione del referendum, dopodiché inizieremo il nostro confronto giuridico a livello nazionale”.


Il Veneto in primo piano 11 19 Tosi: “Fatti che sono più da bar che non da banda armata”

Un nuovo carroarmato pronto a sparare alle tasse!

di Germana Urbani

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a notizia gira per l’Italia, sui media e in rete, come fosse venga fatto del male a delle persone - ha continuato Tosi una barzelletta:l’azione di alcuni “bontemponi” che non - perché finire in galera per una persona che non ha mai volevano far nulla di male. E ad avvalorarla arrivano an- fatto nulla per finirci, e’ ingiusto e sproporzionato; quindi si che le dichiarazioni di politici di calibro come quella di Flavio sono sperperate centinaia di migliaia di euro per indagini, Tosi. “Fin da subito, quando mi hanno raccontato questa vi- pedinamenti, intercettazioni per dei fatti che sono più da cenda, pensando all’entità delle cose bar che non da banda armata’’. contestate mi e’ venuto da sorridere, Busato: “Solidarietà ‘’Spiace che queste persone vengaperchè sono degli arresti per nulla’’. a chi ci avrebbe no massacrate dalla giustizia, per Minimizza l’accaduto il segretario aiutato nella prossima non aver fatto nulla, perché quella nazionale della Liga Veneta e sindaco mossa: la rivoluzione del carroarmato, che e’ un trattore di Verona, Flavio Tosi, commentando fiscale” con sopra tre lamiere, fa ridere’’ l’arresto dei 24 ‘’secessionisti’’ veneha concluso il sindaco veronese. ti che a Casale Di Scodosia stavano costruendo un nuovo Sarà. Eppure per la Procura di Brescia non ci sono dubbi: mezzo d’assalto e sono stati accusati di associazione con erano disposti a tutto pur di spingere all’indipendenza del finalità di terrorismo, eversione dell’ordine democratico e fab- Veneto. Anche ad azioni clamorose. L’indagine ha portato a bricazione e detenzione di armi da guerra. Accuse pesanti, ventiquattro arresti nelle provincie di Padova, Treviso, Rovigo, eppure, la gran parte degli uomini del carroccio sottolinea Vicenza e Verona. In carcere, tra gli altri, l’ex parlamentare che si è trattato solo di “un gioco”.’’Fa rattristare il fatto che e sottosegretario Franco Rocchetta, fondatore della Liga Ve-

tiozzo, pd

neta e tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto. Stesso provvedimento per Lucio Chiavegato, il leader del Movimento 9 dicembre, i Forconi, di Verona e protagonista del presidio nei pressi del casello dell’autostrada A4, già presidente della Life, la Libera Associazione degli imprenditori veneti. Carcere anche per il suo braccio destro, Patrizia Badii, anche lei tra i promotori del presidio verosese dei forconi. In galera, inoltre, Luigi Faccia, mentre ai domiciliari è finito Flavio Contin: questi ultimi due sono personaggi già noti alle forze dell’ordine e alle cronache perché fecero parte del gruppo dei Serenissimi che nel 1997occuparono piazza San Marco a Venezia a bordo di un blindato sempre costruito a Casale di Scodosia. “Arrestateci tutti” - ha detto Gianluca Busato, leader di Plebiscito.eu, apostrofando come notizie ridicole e indecenti le notizie che riportavano gli arresti di quelli che lui ha definito “patrioti veneti”. “Sono questi gli ultimi rantolii dello stato italiano criminale, ladro e violento – ha detto Busato - Esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza a Franco

Flavio Tosi e Gianluca Busato

Rocchetta, Lucio Chiavegato, Luigi Faccia, Flavio Contin e a tutti i patrioti arrestati questa notte con accuse che appaiono fin d’ora risibili. Prepariamoci per una mobilitazione di Popolo, civile, composta, pacifica e democratica a sostegno della Repubblica Veneta. E in ogni caso ringraziamoli, perché non potevamo sospettare di avere un aiuto così grande per applicare con successo l’esenzione fiscale totale”. Il prossimo passo verso cui muovono gli indipendentisti, infatti, è la rivolta fiscale: nessuno paghi più le tasse! E’ questo il cuore del programma politico del movimento che si appresta a raccogliere le firme degli imprenditori pronti alla rivolta fiscale. La motivazione è presto detta: liberarsi dall’oppressione “del peggior inferno fiscale del pianeta”.

“ i fatti degLi uLtimi giorni segnano iL faLLimento deL veneto Leghista”

“Z

aia e la Lega hanno fallito l’occasione storica di ottenere una reale e maggiore autonomia del Veneto e ora corrono ai ripari schierandosi accanto ai secessionisti”. Per Lucio Tiozzo e Stefano Fracasso, capogruppo e vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, c’è aperta contraddizione tra le dichiarazioni di Zaia a sostegno del fronte indipendentista e secessionista e l’operato politico nei suoi incarichi di vicepresidente e presidente della Regione e di ministro della Repubblica. “Prima ancora di guidare la Regione, Zaia è stato vicepresidente del Veneto e poi ministro. Eppure, malgrado i proclami e le promesse, lui e il Carroccio non hanno mai fatto compiere

al Veneto quel salto in termini di rafforzamento delle competenze e di ampliamento degli spazi di autonomia anche fiscale. Non sono stati in grado di far tesoro dell’onda del consenso elettorale con il quale hanno assunto la guida della Regione”. “Anzi – proseguono Tiozzo e Fracasso – il presidente Zaia che ora si schiera dalla parte degli indipendentisti è lo stesso che in questi anni ha rafforzato il centralismo regionale. L’esempio più lampante è il mancato riconoscimento dell’autonomia della provincia di Belluno, che continua ad essere negata malgrado lo Statuto la preveda. Questa è stata la storia ingloriosa del Veneto leghista, che ora cerca riscatto nei sogni di gloria irredentista”. MESSAGGIO PUBBLICITARIO

ARGOS, 10 ANNI DI ENERGIA PER LA FAMIGLIA E PER L’IMPRESA Un interlocutore affidabile, una presenza capillare sul territorio, tariffe gas e luce trasparenti e competitive Gas ed elettricità, ovvero l’energia che ogni giorno accende la vita di famiglie e imprese. Per ciascuno di noi scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze è un’operazione importante, ma spesso complicata. In questo settore il mercato è affollatissimo: offerte, opzioni, promesse di sconti e agevolazioni si rincorrono spesso in modo caotico. Ma come orientarsi in questa specie di giungla? Come valutare correttamente i vantaggi veri o presunti offerti da ciascun fornitore? Nel Nordest, e in particolare nel Veneto, Argos Energia Spa – azienda di Sarmeola di Rubano (Pd) – è una delle società leader nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Quest’anno Argos festeggia i dieci anni di attività: un traguardo importante, frutto di una crescita costante nella presenza territoriale, ma soprattutto nella fiducia e nella percezione dei clienti.

UNA RETE DI VENDITA E DI ASSISTENZA CAPILLARE Negli ultimi mesi Argos ha aperto numerosi sportelli nel Nordest, nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Rovigo e Pordenone. Altri ne verranno aperti nei prossimi mesi. Si tratta di punti vendita e assistenza gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. Anche l’assistenza telefonica (il numero verde gratuito è in funzione 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 9 alle 12,30) e l’area clienti online sono gestiti direttamente da addetti Argos. La filosofia di Argos è semplice: l’utente – sia il privato cittadino sia l’azienda – si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni esigenza del cliente trova sempre un’accoglienza qualificata. Il cliente Argos non si imbatterà mai in un call center ubicato chissà dove o in personale impreparato.

IL CLIENTE HA IL CONTROLLO TOTALE DEI CONSUMI E DELLA BOLLETTA Quante volte capita di dover pagare conguagli inattesi o consumi anticipati? Il sistema di tariffazione di Argos Energia, sia per la luce sia per il gas, è chiaro e intuitivo. Nessuna brutta sorpresa in bolletta, perché grazie all’autolettura il cliente ha il controllo totale dei propri consumi. E la bolletta è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.

FELICE ANCHE IL PORTAFOGLIO L’offerta Argos (sia quella per le famiglie, sia quelle per le imprese) è di 3 tipi: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. Oltre a tutti i vantaggi descritti, il cliente Argos risparmia anche sui costi: nessun onere di attivazione e uno sconto del 15% per sempre, sia per la luce sia per il gas.

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, www.argosenergia.com Numero verde 800-178997 competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.


20 12 Il Veneto in primo piano Trasporti su rotaia Avviata un’indagine conoscitiva sulla qualità del servizio offerto

Ferrovie, interviene l’Autorithy L’infrastruttura in Veneto si estende complessivamente per 1.800 chilometri di linee; sono 164 le stazioni esistenti di Alessandro Abbadir

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e la rete autostradale e stradale è nel mirino dei residenti e degli utenti, non se la passa bene nella nostra regione neanche la rete ferroviaria. L’infrastruttura ferroviaria in Veneto si estende complessivamente per 1.800 chilometri di linee; 164 le stazioni esistenti. Ci sono tratte a lunga percorrenza sull’asse Milano-Venezia, Venezia-Bologna o Udine- Venezia, e ci sono linee meno strategiche ma essenziali per le comunità locali come quelle gestite da Sistemi Territoriali o quelle nell’area del bellunese e rodigino. In queste ultime settimane la serie di tagli agli orari con l’introduzione dell’orario cadenzato, ha scatenato le proteste degli utenti, soprattutto quelle dei pendolari, che i treni li utilizzano ogni giorno. Fra le preoccupazioni c’è anche ormai la certezza che il Sistema Metropolitano Ferroviario di Superficie, non verrà completato neanche durante questo mandato. Ecco che nelle scorse settimane l’Authority

dei trasporti ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sulla circolazione ferroviaria in Veneto per accertare la qualità del servizio offerto dai treni regionali finiti nell’occhio del ciclone per la lunga serie di ritardi e i disservizi che affliggono i 200 mila pendolari nostrani. Il presidente dell’Autorithy dei Trasporti Andrea Camanzi ha fatto sapere che l’inchiesta coinvolgerà anche altre regioni e si estenderà ai collegamenti aeroportuali. In calendario, le audizioni dei principali soggetti coinvolti: da Trenitalia ai sindacati delle ferrovie, dagli amministratori locali ai rappresentanti dell’utenza. La finalità principale dell’Authority, consiste nel ridefinire le regole del gioco, assicurandone il rispetto, a cominciare dalla definizione degli schemi dei bandi di gara, di sua diretta competenza. Nello specifico, il caso è quello della gara europea per l’assegnazione delle corse regionali conseguente alla disdetta del contratto a Trenitalia da parte della Regione Veneto. La gara è di quelle sostanziose: vale 150 milioni di euro

l’anno e sarà proprio l’autorità garante a definire, in via preliminare, i criteri del bando, ispirati a standard di qualità, rispetto dei princìpi della libera concorrenza, salvaguardia dei servizi minimi essenziali e vantaggi economici per la collettività. L’auspicio è che a farsi avanti siano i colossi ferroviari di Svizzera, Austria e Germania. In una nota il governatore della Regione lo ha chiarito. “Abbiamo rinunciato a prolungare il contratto con Trenitalia - dice Zaia nella nota - per bandire una gara rivolta a società di spessore europei in grado di competere con Rfi nell’offrire un servizio all’altezza: parlo delle ferrovie svizzere, austriache, tedesche, inglesi, non certo dei candidati provinciali dell’ultima ora”. Per rendere più “abbordabile” l’operazione, non si esclude la suddivisione della mappa ferroviaria veneta in lotti da appaltare singolarmente. A frenare le candidature c’è il vantaggio di cui, gode Trenitalia: costola di Rfi, dispone in partenza di tratte, convogli, personale, depositi,

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diventare quella piattaforma logistica che da sempre desidera essere, ma il quadruplicamento è il modo migliore per non realizzarla. Il quadruplicamento significa collocare due ulteriori binari in stretto affiancamento ai due esistenti attraversando una catena di centri abitati nei quali le abitazioni sono vicinissime ai binari che ci sono già”.

Innovazione In servizio da settimane i nuovi Etr elettrici

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ono stati presentati a dicembre e ormai sono in funzione da settimane sulle linee regionali i nuovi Etr 360.001. Si tratta di venti nuovi convogli a trazione elettrica Flirt acquistati dalla Regione Veneto, quattro a sei casse (Etr.360) e sedici a quattro casse (Etr.343). Dodici sono n servizio mentre per altri otto è previsto l’arrivo entro giugno 2014. Costruiti congiuntamente dalla svizzera Stadler e dall’italiana Ansaldo Breda, i treni sono entrati in servizio dopo cinque anni dall’indizione della gara d’appalto. Vanno ad aggiungersi ai due Etr.340 (a trazione elettrica), due Atr.110, due Atr.120 e due Atr.126 (a trazione diesel) già in servizio sui binari del Veneto sotto la gestione di Sistemi Territoriali ma, a differenza di questi ultimi, saranno per ora utilizzati da Trenitalia in regime di comodato d’uso gratuito (ossia, nell’eventualità di messa a gara dell’effettuazione dei servizi, la Regione potrebbe assegnarli ad un’impresa diversa). Come saranno impiegati e dove? Del tipo a sei casse (con oltre 300 posti a sedere) saranno impiegati per i collegamenti fra Venezia e Portogruaro; quelli a quattro casse (con oltre 200 posti a sedere) fra Venezia e Treviso, Castelfranco e Padova nonché lungo la linea Monselice - Mantova. L’allestimento interno, con i pratici sedili a cantilever, è analogo a quello degli altri mezzi della stessa famiglia già in servizio. I convogli sono tutti dotati di accesso a raso, servizi igienici accessibili ai disabili e spazio per le biciclette. Ma non solo: l’ampia superficie finestrata conferisce agli ambienti interni una notevole luminosità e l’insonorizzazione è molto buona, elementi questi che hanno già reso i convogli Stadler particolarmente apprezzati dall’utenza, spesso abituata ad un comfort decisamente A.A. minore. le richieste dei sindacati

servono 27 miLioni di euro per iL trasporto pubbLico

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e la Regione ha le idee chiare su come intende sistemare la rete ferroviaria nei prossimi anni, idee chiare su quanti soldi servono per questa infrastruttura le hanno anche i sindacati: servono almeno 27 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale, di cui 15 per garantire l’orario cadenzato dei treni e 12 per i servizi di bus e vaporetti. Le richieste sono quelle dei sindacati dei trasporti pubblici (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl trasporti, Faisa Cisal, Fast e Orsa) che le hanno presentate alla commissione Bilancio del Consiglio Legambiente ha fotografato la questione. Se messo a confronto con le altre regioni negli ultimi dieci anni il Veneto ha investito nei treni regionali 6,7 euro pro capite, 3 euro in meno dell’Emilia Romagna, la metà della Lombardia, un sedicesimo di quanto spende la Provincia autonoma di Bolzano. I lombardi ogni giorno hanno a disposizione il triplo degli 800 treni che corrono in Veneto, nonostante la popolazione veneta sia solo la metà di quella lombarda. Ma non mancano problemi sulle strade. Per la manutenzione dei 2000 chilometri gestiti da Veneto Strade secondo i sindacati bisognerebbe che Regione e province stanziassero nel 2014 almeno 10 milioni, invece nel bilancio di previsione ce ne sono solo 3,8. Ciò significa che continueremo ad avere strade “groviera”, piene di buche. I sindacalisti, infine, hanno lanciato un appello specifico per la viabilità nel Bellunese, la provincia dolomitica deve affrontare una spesa aggiuntiva di oltre 5 milioni di euro per ripristinare i collegamenti viari dopo le nevicate eccezionali. A.A.


Cultura provinciale 17 21 Esposizione al Centro Altinate Fino al 21 luglio aperta la mostra “Patavina Libertas”

Padova raccontata dai “papiri”

photo-graphia

Omaggio alla tradizione universitaria che abbraccia ben 200 anni con tanti personaggi illustri La chiesa quasi rasa al suolo

di laura Organte

U

na tradizione tutta padovana, quella dei papiri di laurea, che attira ogni giorno gli sguardi curiosi di turisti e passanti, divertiti dai travestimenti e dalle rime scherzose che il malcapitato è costretto a leggere davanti ad amici e parenti, innaffiando il tutto con abbondante vino. Un’usanza ad oggi irrinunciabile per i padovani “gran dottori”, ma tutt’altro che recente: la storia di papiri inizia infatti nel XVII secolo con le antiche epigrafi di laurea per seguire le vicende della goliardia e dell’ateneo fino ai nostri giorni. Per ripercorrerla, è stata allestita la mostra “Patavina Libertas - I papiri di laurea dell’Università di Padova”, che sarà aperta al pubblico dal 5 aprile al 27 luglio presso il Centro culturale Altinate San Gaetano. Tappe dell’itinerario della mostra saranno anche il Palazzo del Bo e il Caffè Pedrocchi, due simboli della vita universitaria patavina. L’iniziativa è nata nel 2009 con un’attività di catalogazione e digitalizzazione di papiri di laurea, appartenenti alla Cedam,

eventi e mostre

alla Biblioteca Civica e a collezioni private, dalle origini della tradizione ai nostri giorni, pezzi preziosi della storia di Padova e delle personalità importanti che ne hanno segnato le vicende. L’esposizione propone 130 papiri, selezionati fra i quasi 16.000 presenti nell’archivio digitale realizzato per l’evento, e copre 200 anni di storia: dalle antiche epigrafi di laurea del 1787 fino ai più recenti documenti del 1987. La storia dei papiri scorre, infatti, parallelamente a quella dell’Università e della città di Padova, e propone un viaggio tra le fastosissime epigrafi di laurea seicentesche e i primi papiri con satire e caricature, facendo così conoscere giovani laureati divenuti poi personaggi illustri e artisti di fama. Fra i soggetti dei papiri spiccano, inoltre, figure importanti della cultura e della società civile italiana: il famoso linguista Niccolò Tommaseo, Guido Carli futuro governatore della Banca d’Italia, Cesare Musatti pioniere della psicoanalisi in Italia, il ministro Guido Gonella, l’editore a cura di Laura Organte

LE TAVOLE DI RENZO PIANO ll Salone del Palazzo della Ragione raccoglie in occasione della Biennale di Architettura Barbara Capocchin, una selezione estesa e significativa di materiali provenienti dagli archivi del Renzo Piano Building Workshop e della Fondazione Renzo Piano: trentadue grandi tavoli sono isole monografiche dedicate ad altrettante architetture realizzate dallo studio in tutto il mondo, dalla fine degli anni Sessanta a oggi: grazie a montaggi di schizzi e di disegni, fotografie, modelli, brevi testi e video, ogni edificio racconta una storia e un luogo, una vicenda che letta insieme alle altre compone una lunga teoria di idee e di ambienti destinati alla vita collettiva.

“POETI A MAGGIO” AL PEDROCCHI Torna il 6 maggio la rassegna “Poeti a Maggio”, che ospiterà come ogni anno alcuni nomi di spicco nel panorama contemporaneo. Apre la kermesse, nella prestigiosa Sala Rossa del Caffè Pedrocchi, Elia Malagò (nella foto), seguita da Luciano Caniato (13 maggio), Massimo Scrignoli (20 maggio) e Antonio Riccardi (27 maggio). Gli incontri sono alle ore 17.45.

ARSLAN E CARLOTTO: “KALELOV” Il 22 maggio nella Sala dei Giganti del palazzo Liviano di Padova Antonia Arslan e Massimo Carlotto saranno in scena con lo spettacolo “Kalelov”, con una colonna sonora – dai sassofoni e il duduk di Maurizio Camardi al liuto cantabile di Mauro Palmas e fino alla musica sacra di Maurizio Redegoso Kharitian e Alessandro Foresti – che è già di per sé un concerto. “Kalelov” (camminando), declinato nelle lingue dei luoghi che sono protagonisti di questa inedita produzione italo-armena, narra due storie che si intrecciano, con gli scrittori in scena e le musiche a fare a volte da collante alle parole, altre a raccontare a loro volta.

Foto storiche sul bombardamento degli Eremitani

È

Il dettaglio di uno dei papiri di laurea esposti al Centro Altinate Ugo Mursia e il sociologo, scrittore e giornalista Sabino Acquaviva. Il papiro, inoltre, è la chiave di accesso attraverso cui poter entrare nella storia di Padova, della sua università, del movimento goliardico. Ma l’itinerario della mostra offre anche l’opportunità di seguire l’evoluzione degli stili grafici, lo sviluppo degli stilemi illustrativi nei quali si riflettono alcuni elementi della

storia d’Italia e dei suoi movimenti artistici. Attraverso l’esposizione di questi fogli spesso ironici e pungenti che venivano e vengono tuttora affissi sui muri del Bo per annunciare i nuovi laureati, la mostra si propone di rappresentare uno spaccato di costume e di satira, ma anche di storia e di cultura in quattro secoli di vita universitaria in uno dei più celebri atenei italiani.

Timeline. La storia e lo sguardo il tema conduttore dell’edizione 2014 di Padova Photo-Graphia, che vanta un calendario ricchissimo: 9 mostre, incontri, presentazioni di libri, un concorso e un convegno. L’idea di questa edizione nasce da una concomitanza storica: 70 anni fa, durante la seconda guerra mondiale, gli affreschi del Mantegna nella Cappella Ovetari vennero distrutti, nel corso del bombardamento di Padova che colpì gravemente la chiesa degli Eremitani. La mostra Foto storiche di Padova. Il bombardamento della Chiesa degli Eremitani (Palazzo Zuckermann 11 aprile-25 maggio) ripercorre le vicende della chiesa. Curata da Maria Beatrice Autizi e Angelo Maggi, la rassegna affronta il tema del tempo cristallizzato per mezzo dell’immagine fotografica. L.O.

La rassegna Al via il 15 aprile al Teatro Verdi con lo spettacolo “Atomos”

Prospettiva danza teatro spazio al “creative body” S arà la compagnia britannica Random Dance, diretta dal creografo Wayne Mcgregor, in scena la Verdi con lo spettacolo “Atomos” a dare il via ufficiale alla XVI edizione di Prospettiva Danza Teatro, martedì 15 aprile. “Creative body” sarà il tema cardine della rassegna diretta da Laura Pulin, che torna con un programma particolarmente articolato, affiancando agli spettacoli di danza internazionale e nazionale - molti in prima regionale - molteplici e originali proposte che declinano il Creative body. Tutte hanno come protagonisti il corpo e la creatività, grazie alle quali si incontrano e intrecciano danza e architettura, danza e disabilità, danza e fotografia, danza e teatro dando vita a performance, conferenze, workshop e stage con i coreografi delle compagnie ospitate. Dopo Random Dance, al Verdi si susseguiranno Coaching Project&MMCompany con “SOUL AND LAND-Over the Skin” (30 aprile), la Compagnia Junior Balletto di Toscana (Italia) con “Giselle” (8 maggio) e la compagnia francese Käfig con “Yo gee ti” (18 maggio). Da non perdere anche la performance di Vasco Mirandola il 15 – 30 aprile e 8 – 18 maggio dalle ore 22.30 nel Ridotto del

Un momento dello spettacolo “Atomos” di Wayne Mcgregor Verdi, dal titolo “Il Guardiano delle parole”, e gli appuntamenti “open air” dell’ 11 maggio alle 18 con la performance di danza e architettura presso il Monumento Memoria e Luce di Libeskind e del 21 giugno alle 18 in Piazza Garibaldi con “Danza oltre le barriere”, con i danzatori partecipanti al Corso Internazionale di Formazione per Insegnanti di DanceAbility. Ma il calendario prevede molto altro: incontri, stages, spettacoli teatrali e, come ogni anno, il Premio prospettiva Danza Teatro, che consente a tre giovani coreografi

selezionati di svolgere una residenza coreografica di 4 giorni nel mese di aprile presso il Ridotto del Teatro Comunale G. Verdi, alla fine della quale la commissione di cinque membri tra coreografi, direttori artistici e operatori del settore valuterà i lavori proposti e tra questi decreterà il vincitore. Il vincitore presenterà al pubblico la propria creazione nella serata di premiazione del 3-4 maggio, si aggiudicherà il primo premio di 5.000 euro e verrà inserito di diritto nel cartellone della rassegna del 2015. Laura Organte


22 14 Cultura veneta Gallerie dell’Accademia Fino al 29 giugno, un interessante percorso in 70 opere

Carlo Saraceni celebrato a Venezia

Un artista poco conosciuto che visse a cavallo tra il 1500 e ‘600, tra Roma e l’Europa”

di Alain Chivilò

L

e Gallerie dell’Accademia di Venezia si pongono “in antitesi” tradizione coloristica veneta fatta di vive e pure cromie è la chiave agli attuali eventi culturali dai nomi di sicura affluenza, pro- di successo che attecchisce nell’ambiente artistico romano. La mostra comprende una sessantina di opere, tra cui non mancano ponendo una mostra per la primavera veneziana dedicata a un’artista poco conosciuto che visse a cavallo tra il 1500 e ‘600. le principali commissionate al pittore da alcune tra le più influenti famiglie “Carlo Saraceni. Un veneziano tra Roma e l’Europa” è il primo romane, come il Riposo dalla Fuga in Egitto dell’Eremo dei camaldolesi, omaggio che la città della Serenissima dedica al Maestro nella sua eseguito per la famiglia Aldobrandini che aveva portato al soglio pontificio storia. Fino al 29 giugno, un interessante percorso permette di com- (dal 1592 al 1605) un suo esponente, Clemente VIII e i dipinti eseguiprendere l’arte di Carlo Saraceni. Nato a Venezia verso il 1579, da ti per alcune delle più importanti congregazioni ecclesiastiche straniere, come quella iberica di Sant’Adriano in Vaccino e una famiglia bolognese di mercanti di seta, si quella tedesca di Santa Maria dell’Anima per la trasferisce all’età di vent’anni, alla fine del Cin- La tradizione quale dipinse due autentici capolavori presenti in quecento, a Roma per trascorrere il resto della coloristica veneta mostra. L’ordine espositivo è cronologico e parte sua vita. A livello artistico più che legarsi alla è la chiave dalla produzione di piccoli raffinati dipinti su rame, tradizione veneziana di Tintoretto, Veronese, di successo che Palma il Giovane e Jacopo da Bassano si lega attecchisce a Roma la cui novità maggiore sta nella predominanza data al paesaggio rispetto al racconto mitologico agli artisti tedeschi e fiamminghi operanti in laguna quali Hans Rottenhammer, Adam Elsheimer, Gaspar Rem e e biblico. Inoltre sono presenti alcune opere quali il disegno raffigurante Pietro Mera. Di conseguenza seguendo l’orientamento degli artisti Andromeda del Cavalier d’Arpino, conservato nell’Accademia di Venezia, nordici, lo spostamento a Roma non può che essere naturale. Il posto a confronto con il piccolo dipinto giovanile di Saraceni di analogo giubileo del 1600 diviene così fulcro per un nuovo fervore artistico soggetto, lo splendido San Rocco della Galleria Doria Pamphilj accostato che si propaga per i successivi decenni. Nuove tendenze si affianca- al San Girolamo di Jacopo Bassano dell’Accademia stessa e il dipinto della no al tardo manierismo del Cavalier d’Arpino e di Federico Zuccari Maddalena penitente della Pinacoteca Civica di Vicenza accostato nelle per le nuove ricerche di Annibale Carracci e Caravaggio. Proprio di sue due versioni. Una mostra piacevole per un’artista lagunare noto a quest’ultimo, Saraceni diviene uno dei più importanti interpreti dan- Roma come il “Veneziano”. do originalità rispetto a Orazio Borgianni e Orazio Gentileschi. La

Sostegno per giovani artisti

Museo Correr di Venezia, fino al 15 giugno

Il TIZIANO RITROVATO

I

l percorso espositivo storico del Museo Correr di Venezia, fino al 15 giugno, si arricchisce di una nuova mostra: “Tiziano, un autoritratto. Problemi di autografia nella grafica tizianesca”. Un’occasione importantissima per ammirare il recentemente ritrovamento di un affascinante autoritratto a disegno di Tiziano Vecellio. “Questo disegno è il singolare prodotto di Tiziano, il quale nella sua epoca godeva la reputazione di sommo ritrattista ed eccelso pittore. L’ineguagliata qualità dell’immagine e della sua esecuzione sono le ragioni che ci spingono a ritenere il ritratto opera originale del maestro. La scelta stessa del supporto è curata: una carta elaborata e tagliata (soprattutto lungo il bordo inferiore) in modo da somigliare a un foglio di durevole e costosa pergamena, solitamente utilizzata per redigere gli statuti corporativi, le cronache e le lettere diplomatiche della Repubblica di Venezia” sono le parole iniziali attraverso le quali gli studiosi internazionali David Rosand e Luba Freedman, primi ad avvalorare e confermare tale attribuzione, iniziano la loro tesi dimostrativa. Giunto quasi all’età di ottant’anni, Tiziano con il suo autoritratto indica all’Europa che è ancora attivo sia come persona, sia come artista. Una rappresentazione vitale per le corti che lo celebrano e acclamano. Il disegno, dall’inconfondibile e familiare profilo del Maestro, cattura per la straordinaria immediatezza, restituendo tutta la consapevole dignità conseguita dalla sua impareggiabile Arte della pittura. Concentrato nel

Nelle foto alcune delle opere in mostra: Andromeda incatenata liberata da Perseo, La Fuga in Egitto, Maddalena penitente e Madonna con il Bambino e Sant’Anna

Nuovi borsisti alla Bevilacqua La Masa

S profilo della testa col solo accenno del ricco collo di pelliccia e della cuffia, il rapido e sicuro tratto della matita nera, sempre mobile e vibrante, diventa insolitamente preciso e analitico. Il disegno è stato concesso generosamente in prestito da una collezione statunitense dopo la recente mostra presso la Fondazione Cosso (San Secondo di Pinerolo), mentre era già stato esposto per la prima volta nel 2007 a Belluno. Una mostra che costituisce dunque “un’importante sede di dibattito e approfondimento sul non facile campo della produzione grafica tizianesca, specie degli anni maturi” come indica il direttore Mu.Ve Gabriella Belli. Al.Ch.

ono entrati in azione i nuovi borsisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, storica istituzione veneziana che trova le sue radici nel 1901, anno della sua creazione. Anche quest’anno la BLM continua a mantenere la missione originale di sostegno per giovani artisti, con residenza e attività nel Triveneto, attraverso l’assegnazione annuale di 12 Atelier. Dopo una selezione avvenuta nei mesi passati i nomi usciti sono i seguenti: Giuseppe Abate e Paola Angelini, Anemoi (gruppo), Marko Bjelancevic, Saverio Bonato, Pamela Breda, Samuele Cherubini, gli Impresari (gruppo), Graziano Meneghin e Jacopo Trabona, Fabrizio Perghem, Fabio Roncato, Caterina Erica Shanta, Eleonora Sovrani. Questi assegnatari sono attivi nei diversi ambiti delle arti visive (pittura, performance, arte relazionale, installazione, arte digitale, fotografia, video arte) e ora iniziano a lavorare per dodici mesi negli studi collocati presso Palazzo Carminati a San Stae e nel Chiostro dei SS. Cosma e Damiano alla Giudecca. In questo lungo soggiorno, un fitto calenda-

rio di appuntamenti ha inizio con gli Artists’ Talk & Open Studios, durante i quali gli artisti presentano al pubblico a Palazzetto Tito le loro ricerche e i progetti futuri aprendo ai visitatori gli studi appositamente allestiti. A giugno invece si rinnova l’impegno degli artisti durante la Notte Bianca dell’Arte, che li vedrà confrontarsi con le importanti sedi della Fondazione Musei Civici di Venezia. Ulteriori momenti espositivi si terranno in occasione del Premio Stonefly Cammina Con l’Arte e la mostra di fine residenza, che dal 2008 è accompagnata da una preziosa pubblicazione edita da Moleskine. A questi momenti istituzionali si affiancano le iniziative organizzate dagli stessi assegnatari, nonché le studio visit grazie alle quali curatori, critici e galleristi italiani e stranieri possono conoscere privatamente le singole ricerche artistiche. Un anno tutto da vivere nel quale ogni singolo artista è conscio che l’opportunità ottenuta è da far fruttare positivamente nell’ambito di una costante ricerca. Al.Ch.


Protagonisti a Nordest

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L’ha fondata Giorgio Simoni oltre 40 anni fa che si avvale della collaborazione dei figli Piergiorgio, Massimo, Sonia e Monia

BICA S.P.A una potenza nella produzione di sedie e mobili per giardino Su 100 mila mq coperti su 4 unità produttive lavorano 140 operai con 30 presse di ultima generazione attive sulle 24h Parlare della Bica S.p.a. ai giorni nostri significa riferirsi a Giorgio Simoni il fondatore Giorgio e, con lui, i figli Piergiorgio 27 anni, Massimo 42 anni, e le due figlie Sonia e Monia. Una vera e propria potenza familiare che ha portato la BICA S.p.a. ad essere leader mondiale nello stampaggio di prodotti per la casa e giardino con un fatturato annuo di 25 milioni di cui l’80% con l’estero ( in 15 Paesi europei e nel mondo) e il 20% in Italia. Nel lontano 1962 Giorgio Simoni ha iniziato l’attività a Pontelongo dando così l’imput all’attuale costituzione del Gruppo Simoni che negli anni 80 ha compiuto un forte salto di qualità nella realizzazione dei primi mobili in resina che si sono affiancati alla storica produzione di quelli da giardino e campeggio in acciaio. Attualmente BICA S.p.a. annovera nel suo interno 140 dipendenti che lavorano in 100 mila mq coperti nelle quattro realtà produttive. A Candiana (Pd) sono posizionate le 30 presse robotizzate

che lavorano su 24h e che sfornano mobili da giardino in resina nelle linee Panther e Trendy. A Pontelongo (Pd) dove avviene il taglio, piegatura e assemblaggio degli articoli da giardino in acciaio, a Villa del Bosco invece vi è la produzione di stendibiancheria in acciaio. La BICA è stata una delle prime aziende ad ottenere la certificazione ISO 9001. Per la stagione estiva 2014 l’ufficio ricerca e sviluppo della BICA ha ideato una nuova collezione di salottini per arredare il giardino, la casa, bar e ristoranti, le linee B:RATTAN e BICADESIGN sono progettate per durare nel tempo. L’attenzione della BICA S.P.A. sempre rivolta verso l’innovazione e l’evoluzione del mercato completano l’immagine di un’azienda che non si ferma al successo già ottenuto ma guarda allo sviluppo futuro e pone nella ricerca di nuove soluzioni la chiave per una ulteriore crescita.

BICA S.p.a. fattura 25 milioni e commercializza con 15 Paesi europei e mondiali

In alto la Sede della BICA S.p.a.


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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO

adra dell’istituto cittadino si“Lo è imposta tra gli allievi L’evento sport è per tutti”

Montagnana La squadra dell’istituto cittadino si è imposta tra gli allievi

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a palestra della scuola media Aldo Moro di Due Carrare, ha ospitato “Lo sport è per tutti” un evento di promozione all’attività sportiva rivolto I ragazzi agli alunni delle scuole medie, orgadell’Istituto nizzato dalla Pgs Carrarese Euganea “Jacopo da volley. Relatori dell’avvenimento che Montagnana” proponeva il tema “motivare i giovani durante atleti la allo sport” Stefania Gobbi, atleta di Vil- La premiazione deglipremiazione latora, campionessa del mondo junior 2013 nel canottaggio nella specialità quattro di coppia, Chiara Rosa di Borgoricco, recordman nazionale del lancio del peso, bronzo agli europei e giochi mediterranei 2012 e il giovane mezzofondista bellunese Emilio Perco. Tra aneddoti, curiosità e le incalzanti domande di una scolaresca attenta ed entusiasta e gli consolidare un primato chele lalorocolloca federali importanti per la società atleti hanno raccontato attivitàai checasa gli hapunti portati a vestire la maglia azzurra vertici nuoto defi studentesco padovano. emozionante che si allenaenelle piscinee Canova. Palestra della del nazionale nita una responsabilità onorevole hanno ribadito negli ultimi impegnato atleti Nella Montagnanese da vita registrare il che, centralità dello c’è sportpoinella che insegna il rispetto delle mesi, regolehae dell’avversario, in competizioni crescente dellai squadra Amatori anche ed è unentusiasmo antidoto contro tablet, smartphone e la tecnologia moderna dichealtre rendediscipline: la vita una sempre squadrae dicomunque bambini è–stata impegnata Nuoto Casale edipoco Scodosia, che grazie ai tecsedentaria salutare. “Lo sport è sorriso ha detto una karatedeterminazione ad Albignasego, nicispumeggiante Eleonora Paganotto Cristian TomasetChiara eRosa - e se praticato con ilferrea puòottenendo realizzareun di medaglie grazie alil lavoro toi sta avendo risultati siaLanel settore buonchebottino vostri sogniottimi nel cassetto”. manifestazione, ha visto Patrizio Casumaro suo della maestra Giusy Spigolon, lusinghieri “propaganda” e soprattutto con di i “master” massimo propulsore, in veste spiker si è avvalsa della presenza del vice epresidente piazzamenti sono arrivatidapure con Rizzo il kick chedell’associazione si stanno ben distinguendo Azzurri d’Italianelle Alessandro gare Lazzarini, accompagnato Ornella tuttialunni le partecipazioni del maedele circuito Robertodella Menegazzo, Fin. avrà un appendice, boxing, in quantosu gli sono stati invitati a Alessioe iPavan mondiali Taranto. svolgere Domenica una 23 relazione-ricerca marzo Tomasetto sull’argomento ha rac- stro dibattuto miglioriailavori svoltidisaranno struttura anche unae isquadra colto premiati una medaglia con una borsa d’argento di studio. nei Alla 50 rana fine fioriNella e premi per glifunziona atleti partecipanti saluti di triathlon e unae dall’assessore di cheerleader allo seguite al diGran tuttaPrix la comunità di Padova,carrarese ed in generale portati dal tuttisindaco Sergio Vason sportda Walter Lotto gliMario atleti Romanato. si sono ben comportati, portando a Alice Rampin.

di Nicola Cesaro

S

i nuota con successo nella Bassa Padovana. E’ il caso, per esempio, dell’istituto Jacopo da Montagnana. Anche quest’anno la squadra della scuola montagnanese ha conquistato il primo posto nella classifica per squadre della categoria “allievi” alla fase provinciale dei campionati studenteschi, creando il vuoto alle proprie spalle. Nella piscine Plebiscito a Padova, con la guida del professor Saoncella, lo Jacopo ha ottenuto i seguenti piazzamenti: primo posto nelle staffette 4x50 (con Mattia Franchini, Nicola Carrirolo, Nicholas Fassio, Stefano Raimondi, tutti di 2AS) e 6x50 (anche con Luca Canevarolo di 1AS e Alesandro Chemello di 3AS), primo posto per Raimondi nei 50 farfalla, secondo posto nella rana per Fassio, secondi Franchin e Carrirolo rispettivamente nei 50 stile libero e nei 50 dorso. Dopo il secondo posto del 2012 nella classifica a squadre, il 2013 e 2014 hanno visto la squadra dello Jacopo conquistare

I ragazzi dell’Istituto “Jacopo da Montagnana” durante la premiazione

e consolidare un primato che la colloca ai vertici del nuoto studentesco padovano. Nel Montagnanese c’è poi da registrare il crescente entusiasmo della squadra Amatori Nuoto Casale di Scodosia, che grazie ai tecnici Eleonora Paganotto e Cristian Tomasetto sta avendo ottimi risultati sia nel settore “propaganda” e soprattutto con i “master” che si stanno ben distinguendo nelle gare del circuito della Fin. Domenica 23 marzo Tomasetto ha raccolto una medaglia d’argento nei 50 rana al Gran Prix di Padova, ed in generale tutti gli atleti si sono ben comportati, portando a

casa punti federali importanti per la società che si allena nelle piscine Canova. Palestra che, negli ultimi mesi, ha impegnato atleti anche in competizioni di altre discipline: una squadra di bambini è stata impegnata con il karate ad Albignasego, ottenendo un buon bottino di medaglie grazie al lavoro della maestra Giusy Spigolon, e lusinghieri piazzamenti sono arrivati pure con il kick boxing, su tutti le partecipazioni del maestro Alessio Pavan ai mondiali di Taranto. Nella struttura funziona anche una squadra di triathlon e una di cheerleader seguite da Alice Rampin.

CIClISMO JUNIORES. Da 44 anni la società miete successi

CIClISMO JUNIORES. Da 44 anni la società miete successi

Nella foto di Franco Rizzo gli atleti biancorossi

Nella foto di Franco Rizzo gli atleti biancorossi

L’asd monseLice raccogLie un “quartetto” di giovani promesse per La stagione

L

a stagione agonistica per l’Asd Monselice segna ben 44 anni di ininterrotta attività su vari fronti agonistici e organizzativi. Con alla conferma alla presidenza di Angelo Capuzzo , in carica da 12 anni, e con un rinnovato direttivo la società va avanti nel suo impegno a favore dei giovani che desiderano tentare la riuscita in campo agonistico con le maglie biancorosse portandosi appresso fin dall’ingresso nel sodalizio della Rocca sani principi educativi. La novità della stagione, da poco partita, è che dopo un ventennio ritorna a Monselice la categoria Juniores con un quartetto diretto diretto da Davide Dante, stimato tecnico che ha indossato le maglie monselicensi nelle varie categorie giovanili e che proprio nella categoria Juniores ha vinto la maglia tricolore su strada correndo per un team veronese. Dante ha continuato con buoni risultati a correre tra i dilettanti, poi il passaggio al volante dell’ammiraglia

in vari team. Ora si è rimesso in gioco alla guida della categoria che gli ha dato la più bella soddisfazione. Gli Juniores completano il quadro della rappresentativa sociale che parte dai giovanissimi. La formula adottata dall’Asd Monselice è tutta nuova e coinvolge direttamente i genitori dei corridori nel sostenere l’attività come servizio sociale verso i propri figli, ragazzi appassionati di questo sport che spesso al passaggio in questa categoria non trovano squadre pronte ad accoglierli e quindi devono con amarezza abbandonare l’attività e orientarsi verso altri sport. La società mette a disposizione mezzi, materiali e dirigenti qualificati, le famiglie un modesto contributo di mantenimento anche perché il momento economico non è dei più felici. Il progetto parte con tanto entusiasmo e con questo quartetto: Davide Broccanello, Marco Fornasiero, Federico Queroli e Giulio Rizzo. Romano Buongiorno

L’asd monseLice raccogLie un “quartetto” di giovani promesse per La stagione

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a stagione agonistica per l’Asd Monse- in vari team. Ora si è rimesso in gioco alla conche il patrocinio lice segna ben 44 anni di ininterrotta guida della categoria gli ha datodi la più attività su vari fronti agonistici e orga- bella soddisfazione. nizzativi. Con alla conferma alla presidenza Gli Juniores completano il quadro di Angelo Capuzzo , in carica da 12 anni, della rappresentativa sociale che parte dai WWW.AISMME.ORG e con un rinnovato direttivo la società va giovanissimi. La formula adottata dall’Asd Un bambino su 500 nasce avanti affetto daimpegno una malattia metabolica ereditaria: solo 1 vol-diretnel suo a favore dei giovani Monselice è tutta nuova e coinvolge ta su 4 viene riconosciutacheindesiderano tempo.tentare Lo laScreening metabolico allarriuscita in camponeonatale tamente i genitori dei corridori nel sostenere agonistico con le maglie biancorosse l’attività come serviziohandicap sociale verso i o propri gato permette una diagnosi precoce che evita portanal bambino gravi fi gli, ragazzi appassionati di questo dosi appresso fi n dall’ingresso nel sodalizio la morte. Nel sito dell’associazione www.aismme.org si possono trovare informa-sport che spesso al passaggio inereditarie. questa categoria della Rocca principi educativi. zioni sui centri cura, diagnosi e sani screening delle malattie metaboliche La novità della stagione, da poco non trovano squadre pronte ad accoglierli e partita, è che dopo un ventennio ritorna quindi devono con amarezza abbandonare a Monselice la categoria Juniores con un l’attività e orientarsi verso altri sport. La DONA IL TUO quartetto diretto diretto5daPER DavideMILLE Dante, società mette a disposizione mezzi, maInserisci il codice 18104 0 2 8e 5dirigenti qualificati, le famiglie un teriali stimatofiscale tecnicodell’associazione che ha indossato le9 2 maglie e la tua firma nella dichiarazione redditigiovanili (CUD, 730, Unico)contributo di mantenimento anche modesto monselicensi nelle varie dei categorie e che proprio nella categoria Juniores ha perché il momento economico non è dei più felici. Il progetto parte con tanto entusiasmo vinto-laAssociazione maglia tricolore suItaliana strada correndo AISMME Sostegno e con questo quartetto: Davide Broccanello, per un team veronese. Dante ha continuato Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus VERONICA PIVETTI Testimonial della nostra con buoni risultati a correre tra i dilettanti, info@aismme.org ☎049.99.00.700Marco Fornasiero, Federico Queroli e Giulio campagna di sensibilizzazione Rizzo. il passaggio al volante Romano Buongiorno IBAN ITpoi93 X 05018 12101dell’ammiraglia 000000121810


26 I nostri esperti

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SALUTE

Dott.ssa Eleonora Leotta, Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

Pubertà e adolescenza: da bambina a donna. Perché scegliere una ginecologa per il primo appuntamento La pubertà è il periodo che segna, con l’arrivo del primo ciclo mestruale, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, durante la quale si raggiunge la maturità sessuale e la capacità riproduttiva. Compaiono i caratteri sessuali secondari e tutto ciò porta a grandi trasformazioni fisiche che determinano un notevole coinvolgimento anche della sfera psichica, cui si possono associare alterazioni del comportamento alimentare (anoressia e bulimia) che più frequentemente si manifestano in questo periodo di insicurezza della donna. L’adolescenza è inoltre caratterizzata dalla scoperta dell’altro sesso. Le ragazze, così come i coetanei maschi, sono confuse riguardo al sesso e alla sessualità e sempre alla ricerca di risposte corrette. E’ quindi importante che possano trovare persone con cui poterne parlare: genitori, insegnanti, consultori familiari. Molte indagini sul comportamento adolescenziale hanno evidenziato nel nostro paese una realtà complessa caratterizzata da: 1. Relativa precocità di inizio dell’attività sessuale, entro i 16 anni; 2. Informazioni generiche raccolte attraverso canali non istituzionali; 3. Difficoltà a gestire in modo responsabile la propria sessualità; 4. Interruzione o uso saltuario del contraccettivo e di mezzi di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili; 5. Alto numero di gravidanze nelle adolescenti con notevole ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza. Il primo contatto con il ginecologo in adolescenza è fonda-

mentale non solo per una valutazione fisica, ma in quanto egli può diventare il punto di riferimento per molti dubbi sulle relazioni con l’altro sesso: il ginecologo aiuterà a capire i rischi dei primi rapporti sessuali, a scegliere il miglior tipo di contraccettivo e insegnerà come prevenire le malattie a trasmissione sessuale. Il primo appuntamento può spesso essere fonte di ansia per una ragazzina sia da un punto di vista relazionale che per senso del pudore: è evidente che in questo caso la scelta di un ginecologo donna aiuterà un processo di identificazione che consentirà una comunicazione più efficace. E’ indubbio come la disponibilità, la riservatezza, l’atteggiamento non giudicante né frettoloso, siano utili per una buona relazione medico-paziente, fondamentali per far sì che la ragazza riesca con facilità a rivolgersi a noi, piuttosto che a coetanei o a figure non in grado di fornire risposte corrette. Una consulenza contraccettiva efficace richiede un lungo colloquio che dia ampio spazio, oltre che all’evidenziazione di problematiche di salute presenti, anche agli elementi di tipo personale e relazionale che incidono sulla scelta contraccettiva o che possono determinare resistenze o paure verso specifici metodi. Oggi esistono diversi contraccettivi: ormonali, di barriera, meccanici e naturali. Noi ginecologi riteniamo che il metodo contraccettivo realmente efficace in una giovane donna sia quello ormonale (pillola contraccettiva), di cui in commercio si trova una notevole varietà, sia per dosaggio che per tipo di estrogeno e progestinico usato, che ci consente di indirizzare la giovane nella scelta di quello che

mori del collo dell’utero. L’infezione da HPV può presentarsi con piccole lesioni delle mucose (condilomi) o può non dare sintomi. Il test HPV, che si esegue come un semplice tampone vaginale, consente di rilevare la presenza e il tipo di virus e, se positivo, di programmare controlli regolari. Il PAP Test consente invece di rilevare le lesioni già presenti causate dall’HPV. Da alcuni anni esiste un vaccino che previene l’infezione da HPV: il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione, che è gratuita per tutte le ragazze al compimento dell’undicesimo anno di età, e venduto ad un prezzo molto contenuto per le donne fino a 26 anni. In conclusione, per una adolescente il primo incontro con un ginecologo dovrebbe consistere fondamentalmente in una lunga chiacchierata in cui esporre liberamente e senza alcuna vergogna tutti i dubbi e le domande su sessualità, contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. La visita vaginale con la palpazione di utero e ovaie, l’ecografia pelvica, l’HPV test e il Pap test verranno eseguito solo dopo e solo se la ragazza è già sessualmente attiva. Tutto ciò presuppone una grande disponibilità e reperibilità del ginecologo di fiducia, che se è una ginecologa potrà offrire anche una maggiore spontaneità di relazione “da donna a donna”. Dott.ssa Eleonora Leotta, dal 2008 Specialista in Ginecologia ed Ostetricia. La Sua esperienza professionale si sviluppa sia come libero professionista che come Medico ospedaliero, a partire dal 2012 presso la ULSS 13 di Mirano (VE) quindi in qualità di Dirigente medico di I livello presso l’UO di Ginecologia e Ostetricia dell’ULSS 17 di Este-Monselice. Indirizzo email per richiedere maggiori informazioni: specialistaonline@gmail.com

massimizza l’ efficacia riducendo al minimo rischi ed effetti collaterali. Da qualche anno sono in commercio altri due tipi di contraccettivi ormonali, oggi sempre più usati proprio dalle giovanissime, che hanno lo stesso meccanismo di azione e parità di efficacia della pillola: il cerotto e l’anello vaginale. La differenza più importante sta nella sede di assorbimento del farmaco: l’apparato gastroenterico per la pillola, la cute per il cerotto e la mucosa vaginale per l’anello. I contraccettivi ormonali sono inoltre terapeutici per alcune problematiche tipiche dell’adolescenza: acne, aumento della peluria, irregolarità del ciclo. Tra i metodi anticoncezionali meccanici ricordiamo il preservativo perché è l’unico che, se usato correttamente, protegge dalle malattie sessualmente trasmissibile e dall’HIV (AIDS). Ricordiamo che oltre a malattie sessualmente trasmissibili che compromettono seriamente la salute quali AIDS, epatite B, epatite C, sifilide, ne esistono altre batteriche, funginee e parassitarie, molto più frequenti, che possono compromettere la fertilità futura. Le adolescenti dovrebbero quindi usare sia il contraccettivo ormonale, l’unico che garantisce la copertura contraccettiva, sia il preservativo per proteggersi dalle malattie infettive. Tra le malattie a trasmissione sessuale di cui oggi si parla molto, vi è quella da Papilloma Virus Umano (HPV). A questa famiglia appartengono più di 100 tipi virali diversi: alcuni causano infezioni della cute (le comuni verruche) ma oltre 30 sono responsabili di infezioni delle mucose genitali. Tra questi 13 sono ad alto rischio oncogeno, ossia possono favorire lo sviluppo di tu-

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

Dal 1° gennaio 2014 una nuova tassazione immobiliare

L’onda lunga del Governo Monti fa sentire i suoi (non benefici) effetti anche a distanza di qualche anno. Infatti, dal 1° gennaio 2014 si è assistita a una vera e propria rivoluzione quanto agli atti di vendita di immobili, quelli cioè che scontano le imposte di registro, ipotecarie e catastali. Le vecchie aliquote di registro (quelle del 3%, 7%, 8%, 15% ecc.) sono sostituite sostanzialmente da tre: del 2% per gli acquisti di prima casa; e del 12% per i terreni agricoli; del 9% per tutto il resto (es. seconda casa, terreni edificabili, fabbricati strumentali ecc.). Le nuove aliquote del 2% e del 9% e del 12%, si portano dietro sempre una conseguenza

molto importante: a titolo di imposte ipotecaria e catastale, si pagano due importi fissi da 50 euro ciascuno, che assorbono il bollo, la tassa per la voltura e quella per la trascrizione. Fino a qui tutto sembra molto più vantaggioso di prima, se non fosse per una “sorpresa” finale: e cioè il fatto che l’imposta minima di registro è comunque dovuta nella misura minima di 1000,00 euro. Quindi se in seguito alla tassazione di una prima casa con l’imposta del 2% mi vien fuori un risultato, per esempio, di 350,00 euro, la tassazione sarà comunque di 1000,00 euro più i 100 eurocomplessivi di quelle ipotecarie e catastali (totale

minimo, dunque, sempre almeno di 1100,00 euro). Nelle zone in cui le rendite degli immobili sono piuttosto basse (come sono in genere quelle nei paesi di provincia e di campagna) difficilmente ciò potrà concretizzarsi in un risparmio di spesa; mentre ciò è indubbiamente più vantaggioso, rispetto a prima, per l’acquisto di prime case in zone con rendite alte. Fuori dai casi appena visti, le imposte fisse ipotecarie e catastali (una volta di 168 euro) sono state aumentate a 200 euro. Infine, sono stati modificati i requisiti per discriminare una casa di lusso da una non di lusso e quindi per chiedere le agevolazioni prima casa. In

precedenza ci si riferiva a dei parametri molto precisi fissati da un Decreto Ministeriale del 1969; oggi, invece, la casa

è non di lusso per definizione per il sol fatto di essere accatastata in categoria A diversa da A1/A8/A9.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it




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La violenza di genere AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare con Voi una questione che, purtroppo, occupa sempre più le prime pagine dei giornali ed i servizi di apertura dei telegiornali ovvero il fenomeno della violenza di genere. Che cos’è la violenza di genere? Il fenomeno della violenza di genere, ancorché risalente nel tempo, è stato solo di recente oggetto di studi più approfonditi che hanno consentito una sua qualificazione e, quindi, una maggior presa di consapevolezza e responsabilità da parte della nostra società civile. Il concetto di violenza di genere, elaborato nei primi anni duemila, è utilizzato per differenziare la violenza comune da quella che si esplica in danno di individui o gruppi in ragione del loro “genere” o sesso di appartenenza. La violenza di cui ho appena riferito consiste essenzialmente in una serie distinta di azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica o psicologica che hanno come destinatario una persona “scelta” sulla base del suo genere o sesso. Con specifico riferimento alla violenza sulle donne, deve rilevarsi come questa costituisca un fenomeno culturale assai complesso che interessa ogni sfera sociale e le cui conseguenze non ricadono solo sulle donne vittime di violenza ma anche sui loro figli che diventano testimoni indiretti della stessa. La violenza sulle donne trova, peraltro, un espresso riconoscimento nella Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne datata 1993 che, all’art. 1 definisce la violenza contro le donne come “Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare un danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”. Rilevanti nel breve e lungo periodo i danni subiti dalle vittime di violenza sia sul piano fisico che su quello psicologico, morale ed esistenziale. Quali forme può assumere la violenza di genere? La violenza di genere è per sua natura un fenomeno proteiforme in

quanto può esplicarsi in modi assai vari e diversi tra loro per tipologia, intensità di violenza e gravità degli effetti. Vi è una violenza fisica e morale ravvisabile in tutte quelle condotte dirette a far più o meno male alle persone con atti lesivi volontari. Vi è poi una violenza psicologica posta in essere dai partner o ex partner attraverso una serie di atteggiamenti intimidatori,

minacciosi e offensivi anche reieterati e prolungati. All’interno di questa categoria si ricomprendono condotte assai diverse tra loro quali i ricatti, gli insulti verbali, le umiliazioni di vario genere anche pubbliche. Ed ancora la violenza economica che rappresenta una forma subdola di violenza in quanto finalizzata ad impedire che il partner possa raggiungere

l’indipendenza economica. In tal modo la vittima non potrà rendersi indipendentemente dal suo carnefice che eserciterà sulla stessa un controllo indiretto ma efficace. In tal senso mi limito a segnalare tutti quegli atteggiamenti diretti ad impedire la ricerca di un lavoro od ancora un ferreo controllo dello stipendio o utilizzo del denaro percepito ad esempio solo dal marito-compagno. In particolare, la donna straniera è spesso vittima di ricatti da parte del compagno che, nell’impedirgli la regolarizzazione dei documenti, preclude alla stessa la ricerca di un regolare lavoro. Infine, tra le forme più gravi ed odiose di violenza vi è quella sessuale rappresentata dall’insieme delle condotte che attengono alla sfera sessuale della persona e che ne compromettono la libertà di esplicazione. Tra le forme più diffuse di violenza sessuale vi sono le molestie sessuali, la costrizione ad avere rapporti sessuali o, addirittura, a prostituirsi. Fenomeni quest’ultimo dell’induzione alla prostituzione per nulla distanti anche dalla ns realtà locale dove si registrano interventi delle forze dell’ordine volti a contrastare proprio suddetto reato. I reati connessi alla violenza di genere Le violenze sopra riferite integrano, il più delle volte fattispecie penalmente rilevanti. I reati che, statisticamente, sono maggiormente associati a fenomeni di violenza di genere sono: il reato di maltrattamenti verso familiari e conviventi, disciplinato all’art. 572 c.p. e di recente modificato; il reato di atti persecutori, comunemente detto stalking, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009 con l’art. 612 bis c.p.; la violenza sessuale di cui all’art. 609 bis c.p., nonché le fattispecie, apparentemente meno gravi, ancorché rilevanti sul piano umano, di minacce, lesioni e molestie. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.


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I nostri esperti 31

Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a carturenzo@studiocarturan.it

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SALUTE

Viaggio nella terapia alternativa, il mal di schiena (5° puntata) Il mal di schiena è un problema sentito da molte persone delle più diverse età. Per mal di schiena si intende generalmente una affezione dolorosa che colpisce la zona bassa della schiena: la zona lombare. Non c’è una età precisa per avere mal di schiena. Il dolore lombare può prendere anche i bambini e gli adolescenti. Capita di sentir dire “ sei troppo giovane per avere mal di schiena” oppure “ va là che sei deboluccio, quando ero giovane io...”. Purtroppo quando i nostri nonni erano giovani le posture viziate che ci sono in questa epoca storica forse non c’erano. Ma andiamo con ordine. Cos’e il mal di schiena (lombare)? È un dolore che si localizza alla zona bassa della schiena solitamente alle vertebre lombari basse e all’inizio del sacro. Le sue cause possono essere le più varie. Tra le più comuni c’è uno sforzo che causa un conflitto tra le faccette articolari delle vertebre (una delle articolazioni tra due vertebre) che porta ad infiammazione e quindi ad una contrattura antalgica della muscolatura. Questa contrattura che non è la causa ma una forma di difesa del corpo, serve a bloccare la zona dolorosa e permettere all’uomo

di muoversi ugualmente. Altra causa di dolore lombare può essere la presenza di una patologia a carico dei dischi intervertebrali, il famoso anulus. Stiamo parlando in questo caso di tutto quell’insieme di patologie ortopedico/ neurologiche che sono le protrusioni, i bulging, le ernie vere e proprie. Questi quadri degenerativi sono diversi gradi di degenerazione del disco. A seconda che ci si trovi di fronte ad un caso o all’altro si possono a loro volta avere diversi tipi di dolore. Altro aspetto da tenere presente è la distinzione tra 3 figure distinte di mal di schiena date dalla presenza o meno di irradiazione del dolore agli arti inferiori: la lombalgia, la sciatalgia, la lombosciatalgia. La distinzione tra i tre tipi sarà oggetto di un altro articolo. Come si fa a far passare il mal di schiena? Questo dipende molto dall’approccio che si vuole utilizzare. Nel campo medico c’è la prescrizione di farmaci. Nel campo fisioterapico si utilizzano terapie fisiche come laser, tens, magnetoterapia, ecc. assieme a massaggi, terapia manuale decontratturante e rieducazione posturale. A fianco a tutti questi metodi

esiste anche l’OSTEOPATIA che qui in Italia è una terapia alternativa che sta solo ora cominciando ad avere l’attenzione che merita. L’OSTEOPATIA parte invece da un altro presupposto e cioè che bisogna trovare la vera causa del problema e ridare la possibilità al corpo di muoversi e muovere la zona compromessa la quale, in termini osteopatici, si definisce in “disfunzione fisiologica”. La vita è movimento quindi bisogna permettere al corpo di muoversi. Non sempre la causa di un problema è quella più evidente. Se per anni ho fatto lo stesso movimento senza problemi e senza avvertire dolori, perché in questa occasione ho avuto dolore? Perché l’ernia si è fatta sentire o si è prodotta? L’osteopata, attraverso una serie di test specifici, andrà alla ricerca di questa causa e cercherà di porvi rimedio, riportando il corpo in equilibrio, aiutando così il corpo a guarirsi. Questa ricerca coinvolgerà non solo l’aspetto muscolo scheletrico e neurologico (l’interessamento delle branche nervose) ma anche i visceri e l’aspetto craniale. Anche una disfunzione viscerale può portare a problemi ben distanti

dal viscere stesso. Questo perché il viscere (ad esempio il fegato, il rene, ecc.) è collegato da più strutture agli altri organi e al resto del corpo, ed è innervato. Quindi la sofferenza di un organo, e parliamo di disfunzione, non di patologia, può dare sintomatologie distanti dette riferite, o causare problemi a strutture distanti. Tutto questo senza considerare anche aspetti più tecnici e complicati come l’aspetto ormonale e della circolazione sanguigna. Come agisce l’osteopata? Dopo un colloquio con il paziente, procederà con una analisi per mezzo di una serie di test allo scopo di evidenziare i problemi, individuati i quali agirà sul corpo del paziente con tecniche osteopatiche. Le tecniche a disposizione dell’osteopata

sono molte, possono essere soft o più intense, ma mai invasive. L’osteopata userà solo la sua conoscenza e le sue mani. Anche chi pratica il massaggio o lo shatsu usa le mani ma non bisogna confondere il massaggio e lo shatsu con l’Osteopatia, perché sono cose completamente diverse con funzioni e tecniche diverse. L’importante, quando si parla di problemi di salute, anche per un semplice massaggio, è di rivolgersi sempre a personale qualificato; a maggior ragione con le tecniche più avanzate come l’Osteopatia. dott. Federico Cavallin, dott. in Fisioterapia Osteopata D.O.

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RUBRICA CINEMATOGRAFICA, L’ITALIA CHE CAMBIA

Fantozzi andava in pensione, oggi è un’utopia

Al giorno d’oggi, complice la crisi sempre più pressante, persino andare in pensione diventa un’utopia, come il posto fisso: molti addirittura, pur vedendo vicina la tanto agognata pensione vengono costretti a lasciare il lavoro anzitempo perché le varie aziende non riescono a supportare i costi. Molti anni fa la situazione era ben diversa: l’impiegato medio arrivata tranquillamente ai 65 anni godendosi la sua pensione: il problema semmai era come sentirsi utile in seguito, perché cresceva il sentimento dell’ essere messo “da parte“: nel contesto di allora, cinematograficamente parlando il discorso non può che cadere su Fantozzi, celebre maschera del nostro cinema. Per il pubblico di over 35, Paolo Villaggio rimarrà per sempre identificato nel personaggio più celebre da lui inventato oramai quarantasei anni fa. Era infatti il 1968 quando l’attore lo portò in scena nel programma televisivo “Quelli della domenica“, trasmesso in Rai da Gennaio a Giugno dello stesso anno. Fantozzi divenne poi protagonista di alcuni racconti nella rivista ”L’Europeo“ per poi essere tradotto in film dal 1975 al 1999. “Fantozzi va in pensione“ è la quinta pellicola dedicata al ragioniere più famoso d’Italia e racchiude in sé, nonostante qualche momento comico, una

grande amarezza. Si, perchè la maschera fantozziana in questo caso, è tesa a cercare di nascondere la grande tristezza di essere messi da parte dalla società ma soprattutto dal nuovo che avanza. Per Fantozzi si apre l’occasione di una nuova vita ma si rende conto progressivamente che senza lavoro non è più tale: mai più levatacce né corse sfrenate per timbrare in tempo, né scherzi con i colleghi o sorteggioni in sala mensa, o soprattutto letture di straforo della pagina sportiva quando i superiori girano lo sguardo. Con questo film Neri Parenti sembra mettere il dito su questa categoria di pensionati vista come piaga sociale, come intralcio, come oggetto divenuto inutile e ormai messo da parte. Il nostro ragioniere tenta di rendersi utile comunque: ma il nucleo familiare non gli è congeniale, specie perchè lo ha trascurato quando lavorava e ora si trova incapace di rientrarvi; tenta poi di costruirsi degli interessi, ma gli esiti sono disastrosi. La breve gita a Venezia è emblematica del messaggio che il regista ci vuole consegnare: i pensionati, che si radunano quasi per farsi forza l’uno con l’altro, vengono trasportati in condizioni disumane all’aeroporto di Venezia e costretti non ad usufruire dell’aereo ma di

un pullman che dopo 18 terribili ore li porterà nel capoluogo veneto. Le situazioni alle quali andrà incontro la comitiva di pensionati sono realizzati ad arte dal regista per esprimere il tragico destino che attende Fantozzi dopo il lavoro, una situazione come si diceva prima, di persona inutile alla società, che lo lascia al suo inevitabile destino. Quando la fine sembra vicina, si vede arrivare il riscatto, un’occasione per tornare a vivere, dopo un’illusione data da un concorso dove il ragioniere si presenta truccato da giovane per poter superare la selezione e tornare così alla vita di prima. Sarà la moglie che di nascosto lo aiuterà a tornare a vivere, quando stava per lasciarsi andare definitivamente. Rispetto alle pellicole precedenti e successive, “Fantozzi va in pensione“ è più amaro, fa molto riflettere anche attraverso qualche gag che strappa il sorriso. Ma l’abilità di Neri Parenti sta proprio nel raccontare lo status tipico del pensionato che arriva fino all’estremo e cioè nel chiedere addirittura alla megaditta dove è stato sempre vessato e schiavizzato di essere riassunto per sentirsi utile, e facente parte di un organigramma. Un film che visto adesso, rappresenta un paese che non c’è più, dove le pensioni rimangono attualmente, per le

A cura di Massimiliano Granato

nuove leve lavorative, una chimera: offre però un interessante spunto di riflessione sulla condizione del pensionato di fine anni ‘80. Se Fantozzi vivesse adesso, non sentirebbe la mancanza del lavoro ma sarebbe in prima fila a chiedere la tanto agognata pensione, a costo anche di finire crocifisso per i propri diritti.

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