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Alberi: gli ottomila di Albignasego

Un mezzo mobile dotato di laser scanner e multicamera sferica ha passato in rassegna le strade di Albignasego nelle scorse settimane per mappare, grazie a sofisticati sistemi Gps, le alberature presenti nel territorio comunale: un vero e proprio censimento degli alberi e del verde pubblico disponibile anche in 3D e con immagini panoramiche del territorio. Per ogni albero ora è possibile rilevare la posizione, la specie, l’altezza, il diametro e l’ampiezza della chioma. L’archivio digitale che ne è stato ricavato costituirà la banca dati di base per la costruzione del nuovo piano del verde. In totale sono stati contati 8.036 alberi, il 39 per cento dei quali nei parchi. Le specie più diffuse sono gli aceri (1.076 alberature), seguite dai bagolari (866), dai carpini e dai tigli con oltre 600 esemplari ciascuno.

Tutte le aree verdi presenti nel territorio comunale raggiungono in totale i 33 ettari, 30 i chilometri di aiuole. Il censimento si compone complessivamente di oltre 45 mila foto panoramiche georeferenziate: in pochi giorni i sistemi gps hanno rilevato tracciati per 135 chilometri generando in automatico una banca dati di oltre un milione di file digitali. Secondo i dati raccolti, circa 3.500 alberi hanno una lunghezza fra i 6 e i 12 metri, 3.000 le piante sotto i sei metri, mentre è più contenuta la percentuale di alberi di altezza sopra i 12 o i 16 metri.

«La mappatura digitale – spiega il Sindaco Filippo Giacinti – è uno strumento innovativo molto utile che abbiamo voluto per pianificare con più efficacia gli interventi e le nuove piantumazioni».

«L’attività – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Valentina Luiseproseguirà con l’individuazione delle linee guida per la progettazione delle aree verdi e con la previsione delle nuove piantumazioni. È inoltre in programma la realizzazione di un prontuario per la creazione di nuovi filari alberati e aiuole verdi studiati appositamente per ridurre le isole di calore nelle strade principali».

Cristina Chinello

La bella estate del volontariato

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.

Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.

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