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Nuova sede della farmacia all’Angelo inaugurata in piazza Aldo Moro
L’Antica farmacia all’Angelo è una vera istituzione a Casalserugo dove opera ormai da quasi due secoli. È stata infatti istituita l’8 gennaio del 1825 per concessione dell’Imperial Regio Governo Austriaco
L’Antica farmacia all’Angelo ha una nuova sede, in piazza Aldo Moro, nel palazzo del municipio: al taglio del nastro erano presenti tra gli altri i due farmacisti – la dottoressa Mariella Pandolfo e suo figlio Francesco Benetti – con il sindaco Matteo Cecchinato e il suo vice Federico Nicolè. L’Antica farmacia all’Angelo è una vera istituzione a Casalserugo da quasi due secoli, ormai: è stata infatti istituita l’8 gennaio del 1825 per concessione dell’Imperial Regio Governo Austriaco. Il suo trasferimento all’interno del municipio, che progressivamente sarà dismesso, è il primo passo per la costituzione del polo sanitario, un progetto al quale il Comune di Casalserugo sta lavorando da anni nell’ottica di fornire servizi sempre più efficienti e all’avanguardia ai propri cittadini. «Stiamo procedendo con i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ex asilo – dichiara il sindaco Matteo Cecchinato – che abbiamo acquisito nel 2018 e dove abbiamo iniziato le opere di riqualificazione all’inizio del 2021 per trasferirvi l’ufficio Anagrafe, l’Ufficio tecnico e i Servizi sociali. Il passaggio dovrebbe essere definito a breve, in quanto mancano ancora gli ultimi interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate. Libereremo così lo spazio nell’attuale municipio, per trasferirvi diversi servizi dedicati alla salute e trasformarlo così in un polo sanitario moderno ed efficiente. Oltre agli ambulatori dei medici di medicina generale (i medici di base), al piano terra c’è ora la farmacia, che è diventata un centro di servizi ai pazienti, mentre al piano superiore troverà posto un poliambulatorio».La farmacia offre, oltre alla consueta vendita dei farmaci, anche numerosi servizi e prestazioni come autotest ematici per il monitoraggio delle patologie metaboliche e del rischio cardiovascolare (glicemia ed emoglobina, colesterolo, trigliceridi) e il controllo della funzionalità renale. È anche un punto di ritiro e consegna dei campioni per lo screening del carcinoma colonrettale e vi si possono effettuare la misurazione della pressione arteriosa, del ritmo cardiaco, del peso, dell’indice di massa corporea e della saturazione di ossigeno. «Importante poi il servizio di prenotazione delle prestazioni specialistiche al Sistema CUPonline – prosegue il sindaco – o tramite live-chat con gli operatori, assistenza nel reperimento dei referti online e nelle comunicazioni digitali con gli operatori sanitari per i pazienti che non possiedano computer e smartphone o abbiano difficoltà ad accedere e a orientarsi all’interno di queste
Addio ad Alberto Zampieri,
il “padre” della rivista Portobello
modalità. Sono previsti servizi di telemedicina e analisi strumentali per situazioni non urgenti».
La comunità di Casalserugo ha salutato il professor Alberto Zampieri, scomparso all’età di 83 anni: personaggio poliedrico, ironico e colto, era stato insegnante, scrittore, musicista e aveva fondato la rivista di annunci “Portobello” oltre che il mercato dell’antiquariato di Brugine. Originario di Padova ma da tantissimi anni cittadini di Casalserugo, una laurea in Lettere, Zampieri aveva insegnato italiano alla scuola media di Terrassa Padovana e in un istituto scolastico privato. Con la sua penna ironica aveva inoltre dato vita all’ispettore Pasquale Focaccia della Questura di Padova in diversi libri che ne narrano le indagini. Era anche musicista e suonava la tromba: aveva fatto parte della celebre “Polifonica Vitaliano Lenguazza”, l’orchestra goliardica dell’Università di Padova. Ma il suo nome resterà per sempre legato alla rivista “Portobello”, un quindicinale di annunci che era una vera e propria istituzione. L’idea gli era venuta nel corso di un soggiorno a Londra con la famiglia: dopo aver visitato Portobello Road e il suo celebre mercatino dell’usato pensò di organizzare un’attività anche in Italia, sebbene con modalità differenti, attraverso una rivista che raccogliesse gli annunci di compravendita. Nacque così, nel salotto di casa, la rivista “Portobello” che curò dal 1977 al 2000. Un’idea che si rivelò fortunata e lungimirante. I legali dell’omonimo programma televisivo, allora condotto da Enzo Tortora, gli fecero persino causa per l’utilizzo del nome, ma dimostrando di averlo registrato prima degli ideatori televisivi, potè continuare a mantenere inalterata la sua testata, fino a quando all’inizio del nuovo millennio decise di venderla.Da un’idea sviluppata assieme a Giampiero Bozzolato, proprietario di villa Roberti a Brugine, tenne a battesimo infine il mercatino dell’usato che vi si svolge ancora oggi, ogni prima domenica del mese. (c.s.)