laPiazza di Padova Sud - Ottobre 2023

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di Padova Sud

OTTOBRE 2023

Periodico d’informazione locale - Anno XXX n.203

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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

S

ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.

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TAGLIO DEL NASTRO E GRANDE ORGOGLIO PER L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO MUNICIPIO DI CASALSERUGO La nuova sede nell’ex materna in via Umberto I. Il sindaco Cecchinato: “Abbiamo scritto tante pagine della nostra storia, ora si apre un capitolo nuovo” Servizio a pag. 12

Opere pubbliche

FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO

Servizio a pag. 29

ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28

PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO

Migranti

Servizio a pag. 27

Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto

l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.

segue a pag 5

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Facciamo il punto

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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.

Nuova ciclabile in via Donatello U

na nuova pista ciclabile in via Donatello, nel quartiere Sant’Agostino: il progetto è stato recentemente presentato nel corso di un incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione nell’ottica di un processo di tipo partecipativo. «Abbiamo voluto rendere i nostri cittadini protagonisti del progetto - spiega l’assessore all’urbanistica Valentina Luise – coinvolgendoli nella scelta tra le due proposte». L’iter è iniziato durante lo scorso inverno, quando è stata inviata ai residenti di via Donatello la comunicazione nella quale venivano illustrate le alternative progettuali, chiedendo loro di esprimere una preferenza. «La consultazione è stata molto interessante – aggiunge l’assessore - perché oltre a determinare il progetto attuativo abbiamo raccolto informazioni su alcune problematiche da risolvere prima di iniziare il progetto». In via Donatello a Sant’Agostino, dopo diversi incidenti, è stata rilevata l’esigenza di realizzare una pista ciclabile che individuasse un percorso protetto riservando il marciapiede ai soli pedoni e garantisse ai ciclisti un’area delimitata della sede stradale. Il disegno del progetto interessa anche il primo tratto di via Giorgione, fino all’incrocio con via Tintoretto, e la stessa via Tintoretto fino alla chiesa, con segnaletica orizzontale. Non diminuiranno i posti auto, pertanto si verificherà la riduzione della sede stradale e in questo modo dovrebbe verificarsi una diminuzione della velocità di transito dei veicoli. Nella serata di presentazione è stato inoltre presentato il nuovo progetto della rotonda tra le vie Tintoretto/Giorgione/Caravaggio. «Ritengo che coinvolgere la comunità nelle opere pubbliche del proprio quartiere sia prezioso per l’amministrazione comunale che, solo grazie al processo partecipativo, è in grado di raccogliere opinioni, segnalazioni e punti di vista capaci di migliorare la vivibilità del Comune», conclude il sindaco di Albignasego Filippo Giacinti. Sempre in tema di protezione dell’utenza “debole” della strada, è in fase di apertura il nuovo percorso protetto di via Foscolo, mentre si sta programmando la progettazione del completamento delle piste ciclabili di via Manzoni e san Pio X.

Presentato ai cittadini il progetto della pista in quartiere Sant’Agostino

Cristina Chinello

di Padova Sud

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Albignasego, Casalserugo e Maserà di Padova per un numero complessivo di 12.560 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023


Albignasego

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Sicurezza. Nei parchi cittadini e nelle aree verdi sono stati intensificati i controlli

Videosorveglianza: nuovi lavori per migliorare l’efficienza “La maggior parte dell’impianto presente sul territorio sfrutterà un anello in fibra ottica che sarà in grado di eliminare le problematiche legate al trasporto dei flussi video” afferma Davide Mauri, consigliere delegato alla Sicurezza

L

’estensione della sorveglianza fino a notte, specifica per le aree verdi, con l’obiettivo di prevenire atti di vandalismo, verificare assembramenti che possano arrecare disturbo alla quiete pubblica, controllare e sanzionare l’eventuale abbandono di rifiuti. Sono stati questi alcuni compiti svolti durante il trimestre estivo dalla polizia locale di Albignasego. Spiega il sindaco Filippo Giacinti: «Se la maggior parte dei nostri ragazzi che si trovano nei

Controlli nei parchi: alla Polizia locale si sono affiancati i Rangers d’Italia e l’Associazione nazionale Carabinieri parchi mantiene atteggiamenti corretti, la presenza della Polizia locale è fondamentale per intervenire nelle situazioni in cui si verificano conflitti con i residenti o in cui si registrano dei comportamenti non rispettosi delle regole». All’attività della Polizia locale si sono affiancati i servizi dei Rangers d’Italia – nucleo di Padova e dall’Associazione nazionale Carabinieri (ANC). L’Associazione, che opera ad Albignasego, Maserà di Padova e Due Carrare, riunisce i carabinieri in congedo, ma è aperta

anche a familiari e simpatizzanti che ne condividano i valori e vogliano dedicare parte del proprio tempo al servizio della collettività: per informazioni sull’adesione è possibile recarsi nella sede di via Roma tutti i venerdì mattina fra le 10 e le 12. Attualmente i soci sono 350 e 63 i volontari attivi. I Rangers, titolari di un decreto prefettizio che li riconosce come guardie zoofile che in quest’ambito ricoprono funzioni di agenti giudiziari, si occupano invece più nello specifico di contrasto al randagismo (per info veneto@ rangersitalia.it). Sempre sul fronte della sicurezza sono in cantiere interventi per migliorare la rete di videosorveglianza comunale. Al via un programma di lavori che ha l’obiettivo di sostituire alcuni collegamenti wireless con connessioni in fibra ottica, più performanti. L’impianto di videosorveglianza comunale è stato realizzato nei primi anni Duemila ed è in continuo aggiornamento. A oggi conta di 60 punti di controllo e nel corso del tempo ha manifestato margini di miglioramento in relazione alle connessioni wireless. In alcuni casi infatti la vegetazione o gli edifici interferiscono con la connessione, in altri casi i problemi sono legati all’innalzamento dei requisiti delle nuove teleca-

mere ad alta risoluzione. Infine, alcune problematiche sono connesse all’agibilità della torre dell’acquedotto in zona Lion. A seguire il tema è il consigliere delegato Davide Mauri: «A seguito dei nuovi lavori – spiega - la maggior parte dell’impianto presente sul territorio sfrutterà un anello in fibra ottica che sarà

in grado di eliminare le problematiche legate al trasporto dei flussi video». Gli interventi riguarderanno da un lato il dispiegamento della fibra ottica, dall’altro la conversione degli apparati di trasmissione e lo spostamento degli armadi che li contengono in una posizione che permetta

una più agevole connessione. Indicativamente, si prevede che i lavori terminino entro l’anno. Rimarranno in piedi ancora alcuni piccoli tratti wireless per quei collegamenti la cui brevità e visibilità ottica garantisca l’assenza di ostacoli. Cristina Chinello

Le tasse comunali rimarranno invariate anche nel 2024 Ad Albignasego restano invariate le tasse anche per il 2024: l’intenzione è stata inserita nel Documento unico di programmazione (Dup) del bilancio di previsione 2024/2026. Elenca Marco Mazzucato, assessore al Bilancio: «Le previsioni

di entrata da Tari, addizionale Irpef e imposta municipale propria (IMU), così come di tutte le altre imposte di competenza comunale, sono state mantenute invariate, per un totale di circa 10 milioni l’anno di cui 3,8 derivanti dall’addizionale Irpef e una cifra

analoga dall’imposta municipale propria». Continuano inoltre le azioni dell’amministrazione di contrasto all’evasione, con una previsione di entrata di circa 500 mila euro per ciascun anno del triennio (2024-2026). (c.c.)



Albignasego

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Minoranze. La consigliera Fantinato portavoce di un territorio che vanta una vocazione atletica decennale

“Pista di atletica, quanto resterà ferma ai blocchi di partenza?” Lo spunto dal recente Meeting di atletica leggera che si è svolto a Padova e che ha portato nella città del Santo numerosi atleti di fama internazionale

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n’estate di successi e di impegni sportivi anche internazionali ha ispirato le riflessioni delle rappresentanze politiche di minoranza ad Albignasego, relativamente all’impiantistica sportiva. Il commento, di cui la consigliera comunale Luisa Fantinato (ABC2030) si fa portavoce, prende spunto dal recente Meeting di atletica leggera che si è svolto a Padova e che ha portato nella città del Santo numerosi atleti di respiro internazionale, alcuni dei quali hanno vinto una medaglia ai campionati Mondiali che si sono svolti a Budapest pochi giorni prima dell’appuntamento padovano. «Ad Albignasego, primo comune per abitanti della provincia – il commento di Fantinato -, possiamo solo guardare a distanza e congratularci via social con gli atleti. Ma è inutile nascondersi dietro a un dito: il recente inserimento nel piano triennale delle

Luisa Fantinato

opere pubbliche è stato stimolato e appoggiato da ABC2030 e dal PD: purtroppo, però, se la previsione non è accompagnata dall’impegno concreto dell’Amministrazione, la pista resterà solo un miraggio». Aggiunge Fantinato: «Se i Comuni facessero come Albignasego l’atletica non esisterebbe: non basta applaudire gli atleti via social, bisogna spendersi nel concreto per sostenere anche questo sport. Gli allenamenti per i piccoli si fanno presso le scuole medie; mentre i più grandi in questo momento sono anche “orfani” della pista di Voltabarozzo, ora chiusa per lavori, e saranno

“in prestito” presso le scuole medie». La consigliera di minoranza Fantinato conclude: «L’atletica che vanta una presenza di 40 anni sul nostro territorio, quanto a investimenti dell’Amministrazione resta il fanalino di coda, mentre invece i soldi per i (numerosi) campi di calcio nel comune sono sempre pronti e disponibili. Questa è la realtà del nostro territorio, senza strutture per l’atletica ma con molti campi di calcio. Esi pone una domanda finale: «Quanto ancora questa pista resterà ferma ai blocchi di partenza?». (c.c.) Cristina Chinello

Mensa e trasporti: gli interventi comunali La campanella d’inizio del nuovo anno scolastico ha restituito agli studenti edifici oggetto di interventi e manutenzioni- L’amministrazione ha speso circa 500 mila euro per lavori che hanno avuto l’obiettivo «d Di rinnovare e migliorare le strutture destinate all’educazione scolastica dei ragazzi del territorio - afferma l’assessore alla Scuola, Marco Mazzucato -, nello specifico sono state completate le opere di tinteggiatura, la sostituzione delle caldaie non performanti e la messa in sicurezza dei solai di diversi ambienti». Inoltre, per coloro che utilizzano il servizio di ristorazione e il trasporto, sono stati confermati gli interventi comunali, come conferma il sindaco Filippo Giacinti: «Confermato anche per questo anno scolastico il sostegno economico alle famiglie riguardo le attività di ristorazione e il trasporto (anche per le famiglie numerose) in modo da garantire qualità e prezzi dei servizi invariati». Le risorse comunali arrivano a coprire il 73 per cento dei costi relativi al trasporto scolastico, mentre la tariffa a pasto a carico delle famiglie è rimasta invariata a cinque euro per effetto dell’intervento pubblico pari a 360mila euro che ha coperto anche l’adeguamento Istat. Inoltre, per l’anno corrente sarà garantito il sostegno all’attività didattica dell’Istituto Comprensivo: un contributo di 100mila euro per la realizzazione di progetti didattici, che si somma alla collaborazione per eventuali criticità impreviste. (c.c.)

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Albignasego

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Commercio. Le bancarelle non saranno più nella sede “storica” intorno a piazza del Donatore

Mercato settimanale spostato in via definitiva in via Milano

Da metà settembre la nuova collocazione è diventata stabile, ad annunciarlo è l’amministrazione comunale. L’assessore al commercio Gregori Bottin: “Via XVI Marzo è diventata negli anni un’area di forte concentrazione di attività di servizio pubblico”

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l mercato settimanale è un appuntamento irrinunciabile per molte persone. Nonostante la grande varietà di modalità alternative di acquisto (tra cui, negli ultimi anni, si è vista in particolare la diffusione dell’e-commerce), rimane un’ampia fetta di popolazione che ama frequentare questi appuntamenti, anche per la loro caratteristica di luogo di incontro del paese. Per quanto riguarda la realtà di Albignasego, da qualche tempo il mercato era stato provvisoriamente spostato dalla sede “storica” lungo le vie attorno a Piazza del Donatore, all’area in via Milano. Da metà settembre la nuova collocazione è diventata stabile e ad annunciarlo è l’Amministrazione comunale che conferma: «Il mercato settimanale di Albignasego è trasferito in via definitiva nell’area adiacente alla sede municipale di via Milano dove da poco si sono concluse le nuove opere di urbanizzazione con la realizzazione della nuova piazzetta e dei parcheggi. Tutte le bancarelle, che compongono il famoso mercato di Albignasego e solitamente stazionano in Piazza del Donatore e lungo via XVI Marzo, hanno trovato nuova allocazione nell’area predisposta con i necessari collegamenti elettrici». Le ragioni di questo trasferimento sono affrontate dall’assessore al commercio Gregori Bottin, che spiega: «Via XVI Marzo nel corso degli anni è diventata un’area di forte concentrazione di attività di servizio pubblico: la scuola primaria Bonetto, l’asilo nido comunale, l’ufficio postale il Centro Infanzia di S. Lorenzo, hanno determinato un notevole aumento dell’afflusso

Nella nuova zona ci sono la scuola primaria Bonetto, l’asilo nido comunale, l’ufficio postale, il Centro Infanzia di San. Lorenzo di pedoni e del traffico veicolare». In sede di Consiglio comunale si è pertanto valutato di considerare una zona alternativa per decongestionare l’area. Lo studio per individuare la soluzione che limitasse i disagi per la circolazione stradale e per i residenti, è stata affidata all’Ufficio tecnico del Comune. «È stata una decisione condivisa con i commercianti che da anni sono presenti nel territorio – con-

clude l’assessore - prima di trasferire in via definitiva il mercato sono state fatte delle giornate di sperimentazione che hanno soddisfatto gli esercenti, per la maggiore fruizione ed accessibilità determinata dall’esistenza di aree di parcheggio e da più accessi veicolari». Il mercato settimanale del venerdì in centro città non è l’unico appuntamento di questo tipo che si svolge ad Albignasego: da qualche tempo nei pomeriggi del mercoledì, negli spazi del parcheggio lungo via Santo Stefano vicino alla chiesa a Carpanedo, si svolge il mercato agricolo in gestione alla Cia – Confederazione italiana agricoltori. Cristina Chinello

Arrivato il nuovo mezzo attrezzato per le persone con disabilità Praticare attività sportiva è importante sempre e il fatto di avere a disposizione un mezzo per il trasporto delle persone con disabilità si rivela uno strumento in più per riuscirci. Da qualche settimana infatti è operativo ad Albignasego il nuovo mezzo attrezzato al servizio delle società sportive del territorio. Esso consente il trasporto dei bambini e ragazzi con disabilità le cui famiglie non possono organizzare in autonomia il percorso da casa alla palestra o al campo sportivo: l’acquisto del mezzo è stato reso

possibile da contributo a fondo perduto di 30 mila euro da parte della Regione Veneto, nell’ambito del bando Inclusione delle persone con disabilità. «Una novità – è il commento del sindaco Filippo Giacinti – che contribuirà a favorire l’accesso dei bambini con disabilità alla pratica sportiva e che rappresenta un passo in più nel percorso che stiamo facendo per rendere accessibile la nostra città». Il mezzo di trasporto attrezzato si aggiunge alle altre iniziative

presenti sul territorio promosse dal Comune e dal Tavolo per l’inclusione: il punto informativo Spazio Aperto attivo al chiosco il Barattolo per orientare i cittadini rispetto ai servizi specifici per le persone fragili o con disabilità e alle loro famiglie. «Il nuovo mezzo – aggiunge Anna Franco, assessore alle Politiche Sociali – si aggiungerà a quello attualmente in dotazione al Settore Servizi sociali, utilizzato principalmente per trasporti di anziani e persone disabili per le visite mediche». (c.c.)


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Servizi ai cittadini. Lo sportello di accompagnamento al digitale è dedicato alle persone anziane

“Digitalmentis”, tutti gli strumenti tecnologici a portata degli over 65 Il servizio prevede degli incontri personalizzati in cui l’utente può chiedere supporto all’esperto per le pratiche quotidiane che sempre più spesso implicano la capacità di utilizzare i sistemi informatici

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li strumenti tecnologici sono oramai diffusi in pressoché tutti gli ambiti e i settori, al punto da avere a volte (quasi) completamente sostituito gli strumenti “tradizionali”. Tuttavia si possono verificare situazioni per le quali sia necessario che qualcuno “insegni” a usarle, le nuove tecnologie. Per colmare questo vuoto, ha aperto ad Albignasego un nuovo servizio che ha preso il nome di Digitalmentis. È dedicato alle persone di almeno 65 anni di età ed è uno sportello di accompagnamento al digitale, dove un esperto sarà a disposizione una volta a settimana per rispondere ad ogni tipo di questione “tecnologica”. Il punto informativo è nella Casa della Associazioni in via Fabio Filzi. «Dall’analisi fatta sul territorio – spiega Anna Franco, assessore alle Politiche sociali – in occasione dell’aggiornamento del Piano delle attività per la Certificazione di Comune Amico della Famiglie, è stato rilevato che il divario digitale molto spesso è causa di esclusione sociale. Per questo abbiamo deciso di aderire al progetto di Federconsumatori finanziato dalla Regione del Veneto che grazie al finanziamento MIMIT sta realizzando un progetto pilota sperimentale predisponendo presso i loro locali degli sportelli “Punto digitale Facile” con operatori formati per assistere gli utenti ad alcuni servizi digitali». Il servizio prevede degli incontri personalizzati in cui l’utente può chiedere supporto all’esperto per le pratiche quotidiane che sempre più spesso implicano la capacità di utilizzare i sistemi informatici. Gli utenti potranno pertanto trovare supporto per prenotare visite mediche, comunicare con le istituzioni, accedere e utilizzare i servizi pubblici digitali, ma anche semplicemente utilizzare correttamente la posta elettronica o i messaggi Whatsapp. Questi e altri sono i servizi che lo sportello propone agli utenti, fornendo loro gli stru-

A fianco Anna Franco

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menti per occuparsi di queste situazioni in modo autonomo. Albignasego ha deciso di replicare il progetto che è stato inaugurato a settembre. Sottolinea il sindaco Filippo Giacinti: «Quello che ci prefiggiamo con il nuovo sportello è di rendere autonomi i nostri anziani e dar loro la possibilità di rimanere in contatto quotidiano con parenti e amici per non sentirsi soli». Cristina Chinello

Campagna informativa: “Se ami i gatti li sterilizzi”

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DOLORE CRONICO: inizia un percorso efficace al Centro Invictus di Padova 11

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Più di cento milioni di persone in Europa soffrono di dolore cronico, un insieme di disturbi fisici e motori che nella maggior parte dei casi inducono a un atteggiamento di rassegnazione e accettazione passiva.

A

nche a te è capitato di pensare “Mi fa sempre male”, “Ormai non mi passa più”, “Mi sa che ci devo convivere”? Dopo estenuanti ricerche e tentativi, dopo esserti rivolto a decine di medici, dopo aver assunto numerosi farmaci, ti sei sentito frustrato di fronte a un dolore che non ti abbandona mai e ti affligge anche nei momenti di riposo?

Il dolore cronico, in ambito medicosanitario, talvolta viene banalizzato e sottovalutato, oppure trattato con un approccio che non considera la persona nel suo complesso. Spesso chi elabora la diagnosi è separato da chi formula il programma riabilitativo o prescrive le cure farmacologiche. Il risultato è che ogni volta si riparte da zero. E ogni volta aumentano delusione e senso di smarrimento. Affrontare il dolore cronico: un approccio olistico , sanitario e multi-disciplinare. I migliori risultati si ottengono con un percorso di multidisciplina, all’interno del quale il paziente sia il protagonista attivo. In questo modo la persona può ritrovare la fiducia in sé stessa e nei professionisti che la seguono, in un’ottica di miglioramento costante e duraturo. Ti aspettiamo al Centro Invictus di Padova. È arrivato il momento di fare qualcosa per il tuo dolore cronico: al Centro Invictus di Ponte San Nicolò a Padova è attivo un servizio di consulenza gratuita. Inizia subito il tuo percorso con noi!

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Casalserugo

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Cerimonia pubblica. La nuova sede negli spazi dell’ex scuola materna in via Umberto I

Inaugurato il nuovo municipio Il sindaco: “Giornata memorabile” «Un momento che rimarrà inciso nella storiadi Casalserugo. L’energia e l’unità che ho visto nel corso della cerimonia erano palpabili» le parole del primo cittadino Matteo Cecchinato

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l taglio del nastro domenica 24 settembre ha sancito ufficialmente la nuova destinazione dell’ex asilo in via Umberto I, diventata sede grazie a una grande opera di riqualificazione, la sede del nuovo municipio. Un momento che rimarrà inciso nella storia di Casalserugo. «L’energia e l’unità che ho visto nel corso della cerimonia erano palpabili – ha dichiarato il sindaco Matteo Cecchinato –. Dall’inno nazionale cantato con passione dai nostri ragazzi alle parole di sostegno e affetto dei cittadini, ho potuto percepire il forte senso di comunità che ci rende unici. Abbiamo voluto rendere questa inaugurazione speciale invitando i bambini d elle scuole a cantare l’inno nazionale con noi, perché sono loro i veri protagonisti della storia che stiamo scrivendo. Sono loro la promessa per il futuro del nostro territorio. In questi anni

è guardando nei loro occhi pieni di speranza e ascoltando le loro voci che troviamo ispirazione ed energie per continuare su questa strada. Questo nuovo municipio, ospitato in un edificio che ha servito la nostra comunità come scuola per l’infanzia per ben cento anni, rappresenta il simbolo del nostro impegno a costruire su solide fondamenta, onorando il passato mentre abbracciamo fiduciosi il futuro». Nel corso della cerimonia, il sindaco ha espresso profonda gratitudine a tutte le persone che hanno reso possibile questo giorno: l’ufficio tecnico comunale, i progettisti e l’impresa esecutrice). «Insieme a coloro che hanno lavorato instancabilmente e che ci hanno sostenuto in questi anni – ha detto ancora Cecchinato –. È insieme che possiamo raggiungere traguardi così importanti. Continueremo a costruire un futuro migliore per le

Alcune immagini della cerimonia

generazioni future, guidati dallo spirito di unità e collaborazione che ci ha contraddistinto finora. Abbiamo scritto tante pagine della nostra storia e oggi inauguriamo un nuovo capitolo». Il prossimo passo sarà il restauro dell’ex canonica, dove troveranno spazio gli altri uffici comu-

nali, ultimando così la rinascita del centro del paese. L’attuale municipio sarà trasformato in polo sanitario: vi saranno concentrati, infatti, la farmacia dei servizi e gli ambulatori dei medici organizzati secondo la modalità della Medicina integrata. Alla cerimonia erano presen-

ti sindaci e amministratori dei Comuni limitrofi, insieme alla onorevole Elisabetta Gardini, al senatore Antonio De Poli e al vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo, ad associazioni e volontari e ai parroci don Federico e don Giorgio. Cristina Salvato

Elisa Venturini: “Poste Italiane riduca i tempi di attesa” Chi frequenta gli uffici postali lo sa: spesso per eseguire una semplice operazione, si resta in coda, in attesa, anche per ore. Il Consigliere regionale Elisa Venturini ha scritto a Poste Italiane, chiedendo di adoperarsi alla risoluzione del problema. «Ben vengano i nuovi servizi – dichiara Elisa Venturini, consigliere comunale di Casalserugo e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale –, ma prima

Poste Italiane assicuri tempi di attesa brevi agli sportelli per la corrispondenza e i bollettini». La consigliera ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini e ha sperimentato lei stessa i tempi di attesa lunghissimi negli uffici postali. «Poste Italiane ha presentato una serie di nuovi servizi offerti ai cittadini agli sportelli – prosegue la consigliera –. Si tratta di una cosa positiva, ma a mio

avviso deve restare prioritario il miglioramento del servizio base fornito. Serve eliminare le criticità che portano tempi di attesa molto lunghi agli sportelli: ho ricevuto molteplici segnalazioni in questo senso ed io stessa, quando ho avuto la necessità di recarmi in posta, ho aspettato un’ora e venti per ritirare una raccomandata perché nel mio Comune c’era un solo sportello funzionante. Il mio non è un

caso isolato e anzi risulta frequente. Ho inviato una nota al responsabile Nord Est di Poste Italiane, chiedendo un impegno nel migliorare questo aspetto: credo che le Poste prima di tutto debbano offrire un servizio efficiente nella consegna e ritiro della corrispondenza, nell’erogazione delle pensioni e nel pagamento dei bollettini. Una volta sistemate tutte queste cose, ben vengano anche ulteriori servizi».

Cultura in ... Network di cultura e spettacoli nel territorio padovano consulta la programmazione nel sito

Elisa Venturini

con il sostegno di

Provincia di Padova


Casalserugo

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Rigenerazione urbana. La piazza centrale sarà riqualificata e abbellita

Acquisizione dell’area ex cinema più vicina al Pnnr I

l Consiglio comunale ha approvato, il 26 settembre, il bilancio consolidato, nel quale sono stati stanziati i fondi Pnrr per un importo di 2.500.000 euro, destinati a progetti di sviluppo locale di grande importanza per il futuro di Casalserugo. «L’amministrazione comunale potrà finalmente procedere con l’acquisizione dell’area dell’ex cinema – annuncia il sindaco Matteo Cecchinato –. Grazie alla valutazione dell’Agenzia delle Entrate e alla collaborazione con la parrocchia, siamo riusciti a fissare un prezzo adeguato per procedere all’acquisto. Questo costituisce un passo fondamentale per la riqualificazione della piazza centrale del nostro Comune». La piazza centrale sarà sottoposta a un progetto di riqualificazione completo, che comprenderà anche un’espansione del parcheggio a servizio della scuola dell’infanzia e delle attività commerciali presenti. Sarà inoltre abbellita con la messa a dimora di nuovi alberi, che a trasformeranno in un’oasi verde a disposizione di tutti i cittadini. Questo intervento mira a creare uno spazio pubblico accogliente e funzionale, che

favorisca la socializzazione e il benessere della comunità. «Un altro tassello fondamentale per completare il recupero del centro storico è rappresentato dall’edificio dell’ex canonica – prosegue il sindaco –. Nonostante il vincolo imposto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, siamo riusciti ad ottenere i fondi necessari attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il suo restauro. Questo edificio, una volta riqualificato, diventerà la nuova sede municipale, permettendo così lo spostamento degli uffici comunali attualmente ubicati al primo piano dell’attuale edi-

ficio municipale. Questa rilocazione favorirà una migliore organizzazione degli uffici e una maggiore efficienza nella gestione delle pratiche amministrative. Infine, i fondi ottenuti consentiranno di rifare piazza Aldo Moro, proprio di fronte alla nuova farmacia, al fine di renderla ancora più bella e funzionale. L’importanza di questi investimenti va oltre l’aspetto infrastrutturale. Essi rappresentano una dimostrazione tangibile del nostro impegno a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e a preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale di Casalserugo». (c.s.)

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Riprendono con l’autunno le proposte creative e ricreative Con l’arrivo dell’autunno riprendono le attivitàsportive, ricreative e culturali, per tutti i gusti e per ogni età. Dal 21 settembre è ripresa la “Cammina per Ronchi e Casalserugo”, organizzata dalla Pro loco insieme alGruppo Podisti di Casalserugo. Tutti i giovedì sera, fino a fine novembre, ci si ritrova liberamente alle ore 20 in piazzetta Cesarotto, di fronte al centro culturale Hangar 9, per poi partire alle 20.30 per una rilassante e divertente passeggiata per le vie del paese. N modo per tenersi in forma, scambiare quatto chiacchiere, a un costo davvero esiguo. Gli organizzatori richiedono solamente, per motivi di sicurezza,l’utilizzo delle pettorine catarifrangenti ,nel rispetto del Codice della strada, e di effettuare il tesseramento con il Comitato Marcia Padova per usufruire dell’assicurazione. I più piccoli potranno invece iscriversi ai laboratori artistici di “Art Factory Lab” proposti dall’associazione Fantalica e dedicati ai bambini dai 6 ai 10 anni. Il tema dell’anno sociale 2023/24 è “Parole in gioco” e coinvolgerà tutti i piccoli partecipanti nell’immaginare e realizzare una rappresentazione artistica attraverso l’utilizzo creativo delle parole. I laboratori di disegno,, pittura, espressione ritmica, e teatro si svolgeranno il martedì e giovedì da ottobre a maggio,per concludersi con un grande spettacolo finale e una mostra associata. (c.s.) Messaggio pubbliredazionale

Notiziario del Comune di Casalserugo · OTTOBRE 2023

CASALSERUGO INFORMA L’importanza dell’istruzione e della formazione: Un nuovo inizio nell’anno scolastico C ara concittadina, caro concittadino.

in queste settimane è in corso la procedura per la fusione dell’Istituto Comprensivo di Casalserugo con quello di Legnaro. Questa decisione strategica è stata presa in risposta ai recenti cambiamenti nelle dinamiche scolastiche del nostro territorio.

Sindaco di Casalserugo

MATTEO CECCHINATO COMUNE DI CASALSERUGO SEDE E CONTATTI

Piazza Aldo Moro, 1 35020 Casalserugo (PD) 049 8742811

casalserugo.pd@cert.ip-veneto.net segreteria@comune.casalserugo.pd.it

La scelta di riorganizzare gli istituti sarebbe comunque stata inevitabile, considerato l’andamento demografico e l’obbligo regionale di costituire istituti comprensivi di almeno 1000 studenti. Tuttavia, la decisione di Bovolenta presa durante i mesi estivi di passare all’Istituto di Maserà, ha accelerato la nostra valutazione delle opzioni disponibili tra cui l’accorpamento con l’istituto di Legnaro. Sebbene le iscrizioni di quest’anno ci abbiano permesso di mantenere la seconda sezione alle primarie di Casalserugo e di creare una sezione presso la Scuola Primaria di Ronchi l’accorpamento è stato considerato come la soluzione ottimale per garantire una stabilità nel tempo. Le amministrazioni di Casalserugo che si sono succedute negli ultimi trent’anni hanno contribuito a rendere le nostre scuole altamente appetibili, con particolare riferimento all’indirizzo musicale ottenuto negli anni ‘90, la realizzazione della nuova scuola elementare “De Amicis”, la strutturazione di numerosi servizi extrascolastici e la recente ris-

trutturazione completa della scuola di Ronchi.

La scelta di accorpare i due istituti è stata guidata dalla volontà di creare un’unione forte, in grado di contare su oltre 1500 alunni. Questo consentirà la stabilizzazione della presenza di un dirigente a lungo termine, rendendo l’istituto più attraente per gli insegnanti, che avranno l’opportunità di costruire una carriera duratura presso la nostra istituzione. Durante i colloqui con le Amministrazioni di Legnaro e di Polverara , il personale scolastico e il dirigente, è emerso chiaramente che l’accorpamento con l’Istituto Comprensivo di Legnaro rappresenta la scelta migliore. Il dirigente Mincione, già nostro dirigente in reggenza l’anno scorso, conosce bene entrambe le realtà e sarà fondamentale per garantire una transizione senza intoppi. Va notato che, nonostante la maggior parte delle procedure relative alla segreteria siano ormai gestite in gran parte tramite modalità telematiche, desidero rassicurare i genitori che potranno comunque contare sul sostegno attento del nostro personale amministrativo. Anche se la sede operativa sarà a Legnaro, la nostra dedizione a fornire assistenza e supporto rimarrà inalterata garantendo un collegamento costante e efficace con le esigenze della comunità scolastica.

L’accorpamento creerà sinergie interessanti dato che l’Istituto di Legnaro collabora con l’Università di Padova offrendo opportunità di formazione uniche per i ragazzi. Allo stesso tempo, l’Istituto di Casalserugo, con il suo indirizzo musicale, fornirà a 1500 studenti l’opportunità di accedere a una formazione musicale di alta qualità. Dopo aver ottenuto il parere positivo dalla Provincia di Padova, il prossimo passo sarà l’approvazione da parte della Regione Veneto attesa entro il 30 novembre. L’amministrazione è fiduciosa che questa scelta aprirà nuove e stimolanti prospettive per la formazione dei giovani, consolidando ulteriormente il nostro impegno per un futuro educativo brillante e prospero. Desidero esprimere un profondo ringraziamento al personale scolastico che, con dedizione e passione, si impegna costantemente per elevare l’offerta formativa delle nostre scuole. Grazie alla collaborazione instancabile con l’amministrazione e le associazioni del territorio, la nostra scuola rimane all’avanguardia, pronta a offrire un servizio di insegnamento di primo livello. L’ impegno instancabile da parte di tutti è la chiave del successo del nostro sistema educativo contribuendo a plasmare il futuro dei nostri giovani cittadini.


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Maserà di Padova

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Scuole. Bovolenta chiede di annettersi a Maserà, mentre Casalserugo a Legnaro-Polverara

Cambiano gli istituti comprensivi nel territorio di Maserà e Casalserugo

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al prossimo anno scolastico potrebbe profilarsi una novità nella composizione e nell’organizzazione degli Istituti comprensivi di Maserà e Casalserugo: Bovolenta intende annettersi a Maserà e lasciare Casalserugo, il quale ha chiesto di accorparsi a Legnaro/Polverara. Le linee guida regionali approvate quest’anno prevedono che le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità e Comuni come Maserà e Casalserugo presentano una fragilità numerica rispetto alla conservazione dell’autonomia Guardando ai numeri, infatti, mentre a Casalserugo gli alunni sono circa 450, Maserà ne conta all’incirca 750. Bovolenta, che nelle sue scuole ha circa 173 iscritti, diventa fondamentale per garantire il rispetto della normativa. I tre Comuni hanno già deliberato di essere intenzionati a modificare l’assetto dei loro Istituti comprensivi, che sarà comunicato alla Regione Veneto, che a sua volta provvederà a trasmettere tutto all’ufficio scolastico regionale per la decisione finale. In ogni caso l’anno scolastico in corso resterà invariato. «Già cinque anni fa avevano ragionato per creare un Istituto comprensivo unico – dichiara il sindaco di Maserà, Gabriele Vol-

I tre Comuni hanno già deliberato l’intenzione di modificare l’assetto dei loro Istituti comprensivi che sarà comunicata alla Regione Veneto e all’Ufficio scolastico regionale per la decisione finale. In ogni caso l’anno scolastico in corso rimane invariato

PIZZERIA L’istituto ccomprensivo di Maserà

poni – perché secondo le direttive, gli Istituti comprensivi devono avere determinati numeri per essere economicamente sostenibili dal punto di vista delle spese del personale di segreteria e dei dirigenti scolastici. L’intenzione iniziale era di creare un polo unico con Bovolenta e Casalserugo, il quale però ha optato per una scelta diversa, un po’ contro la naturalità delle cose, mi viene da dire, sia per la vicinanza territoriale tra i nostri due Comuni, sia perché condividiamo già diversi servizi tramite l’unione Pratiarcati. Se ci fossimo uniti tutte e tre insieme avremmo raggiunto i 1.200 alunni: un numero che ci avrebbe messo al sicuro almeno

per gli anni a venire, in un’ottica lungimirante, visto l’inarrestabile calo demografico». Se dalla Regione arriverà parere favorevole, Bovolenta lascerà Casalserugo e si annetterà a Maserà, che ha strutturato le sue scuole, prediligendo l’indirizzo informatico. «Le prime elementari e medie saranno fornite di tablet su cui studiare – prosegue Volponi – e seguiranno diverse lezioni dall’aula informatica. Questo fa parte del Patto di Comunità, che prevede anche il coinvolgimento delle società sportive, cosicché la scuola cresca in sinergia con il territorio che la circonda».

GRAZIE

per averci scelto e per continuare a sceglierci

Cristina Salvato

L’Istituto comprensivo di Casalserugo accorpato a Legnaro Per effetto della decisione di Bovolenta, di staccarsi da Casalserugo e annettersi a Maserà, il Comune di Casalseurgo, con i suoi 400 alunni circa, non potrà per legge rimanere da solo e dovrà necessariamente accorparsi a qualcuno. La scelta è caduta sull’Istituto Comprensivo di Legnaro e Polverara. «Avrei aspettato ancora prima di cambiare l’assetto degli Istituti comprensivi – spiega il sindaco di Casalserugo, Matteo Cecchinato –, ma Bovolenta ha deliberato e altrettanto Maserà, pertanto, avendo iscritti circa 450 alunni, mi sono guardato attorno per capire quali opzioni ci fossero e quale Istituto comprensivo si allineava a livello di servizi e impostazione organizzativa con

il nostro. Quello di Legnaro offre un’opportunità in più che è quella di poter collaborare con l’università Agripolis, la scuola di Agraria e Medicina veterinaria dell’università di Padova. Si tratta di un valore aggiunto, che io e la mia maggioranza riteniamo molto importante per noi. Legnaro ha quindi accolto la nostra

proposta e, accorpandoci, raggiungeremmo i 1.600 alunni. La segreteria sarebbe a Legnaro, ma ritengo che non possa essere un grosso problema, dal momento che ormai le procedure di iscrizione, pagamenti, contatti con la scuola e colloqui con i docenti avvengono tutti on line». Secondo il sindaco questo Istituto comprensivo allargato potenzierà il suo settore musicale. Casalserugo, infatti, ha strutturato la sua scuola secondo un indirizzo musicale: una sezione alle medie è dedicata alla musica. Vi si studiano, nel corso di lezioni pomeridiane, quattro strumenti quali pianoforte, clarinetto, violino e violoncello, con lezioni teoriche e pratiche e suonando anche insieme. (c.s.)

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Maserà di Padova

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Opposizioni. Comunità e territorio presenta una mozione per ricordare la figura a 100 anni dalla morte

Da Zara, sindaco dimenticato I consiglieri: ”L’oblio va rimosso” I

l nome Da Zara è strettamente collegato alla storia di Maserà: la corte benedettina porta il nome di questa antica famiglia. Ma pochi, forse quasi nessuno, conoscono le sue origini, sanno davvero chi fossero i Da Zara, vittime di un oblio, di una damnatio memoriae legata all’epoca del Fascismo, essendo loro di religione ebrea. Eppure il volto di Maserà, come pure della vicina Casalserugo, sono stati disegnati proprio dai Da Zara. Il signore di Casalserugo, Leone Da Zara, vi aveva vasti possedimenti e rimase a lungo nel Consiglio comunale. Era il padre del più celebre Leonino, pioniere dell’automobilismo e dell’aviazione, amico di Gabriele D’annunzio, che nel 1909 costruì, sui terreni di famiglia, il primo campo da volo privato d’Italia. A Maserà invece, fu sindaco Moisè Da Zara, padre di Leone e di Giuseppe, anche lui a lungo primo cittadino del Comune e industriale di fama internazionale. Presidente per vent’anni consecutivi della Veneta Ferrovie, finanziere e direttore delle Assicurazioni Generali, nonché sindaco dal 1896 al 1906 di Maserà, morì il 28 luglio 1923, per un improvviso attacco cardiaco al termine di una riunione del consiglio di amministrazione della società ferroviaria. Personaggi che hanno scritto quindi importanti pagine della storia italiana, che andrebbero ricordati. A cominciare da Giuseppe, di cui quest’anno ricade il centenario dalla morte. Per questo, per ridare la giusta memoria a questo illustre personaggio, i consiglieri comunali Elena Coppola, Andrea Berto, Nicoletta Pannocchia e Luca Rigoni della lista civica Comunità e Territorio , hanno presentato una mozione, accolta dal Consiglio comunale, per avviare iniziative atte a ricordare, sul territorio, la famiglia Da Zara. «A Giuseppe Da Zara si deve inoltre l’attuale conformazione del centro cittadino– illustrano i consiglieri – con la piazza, il municipio e le scuole, sebbene queste ultime realizzate solo in seguito. Tanto fu apprezzata la creazione di una piazza, che gli venne intitolata mentre era ancora sindaco, ma che venne modificata in piazza Municipio e via Roma dall’allora Consiglio Comunale fascista, per obliare la memoria di Giuseppe Da Zara in quanto ebreo. La figura di Giuseppe Da Zara ri-

vesta indubbia importanza nella storia e nell’economia del nostro Comune e del territorio, anche per quanto riguarda lo sviluppo del settore agricolo (per esempio l’imposizione della coltura della barbabietola da zucchero). La sua memoria storica va quindi recuperata, come proposto da Ennio Chiaretto, concittadino appassionato ed esperto di storia locale, anche attraverso la posa di cartellonistica che crei un percorso culturale e turistico. Cristina Salvato

Ritratto di Giuseppe Da Zara (Fonte: Centro di documentazione storia locale “Casalserugo e dintorni“ che ringrazia l’archivio Generali di Trieste per averne concesso la riproduzione)

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Disponibili tredici tombe di famiglia Nel cimitero di Maserà è consuetudine seppellire i propri cari in loculi vicini, a formare delle tombe di famiglia. Passeggiando lungo i vialetti del camposanto e alzando lo sguardo, è possibile leggere nel cornicione in alto i nomi storici e più diffusi del paese, con sottostanti i loculi nei quali riposano persone appartenenti al medesimo ramo familiare. Un albero genealogico di marmo. Attualmente in un lotto del cimitero sono presenti «Nel 2020 il Comune ha individuato un gruppo di loculi – spiega l’assessore ai Servizi demografici, Mattia Varotto –, per la precisione diciotto manufatti costituiti da quattro loculi sovrapposti, da destinare alla

realizzazione di tombe di famiglia. Gli uffici hanno predisposto un bando di assegnazione ed era stato stabilito di mantenere in disponibilità per tre anni le tombe di famiglia eventualmente non aggiudicate, per rispondere a possibili successive richieste. Adesso che i tre anni stanno per scadere la Giunta comunale ha deliberati di destinare definitivamente quel lotto di loculi a tombe di famiglia». Attualmente risultano non assegnati tredici manufatti composti da quattro loculi ciascuno nell’arcata F3 del cimitero e considerato che negli ultimi dieci anni sono state richieste e assegnate complessivamente 21 tombe di famiglia, questo dato è indicatore dell’esigenza sentita da parte della cittadinanza di riunire in sepolture attigue i propri cari. Pertanto quel gruppo di loculi, fino a completa assegnazione, sarà adibito esclusivamente e definitivamente a tombe di famiglia. Il corrispettivo per la concessione per novantanove anni del singolo manufatto è fissato in 17.000 euro se il richiedente è cittadino residente nel Comune di Maserà e in 22.000 euro qualora risiedesse in un altro Comune. (c.s.)


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Maserà di Padova

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Sport e Solidarietà. Grande successo e tanti partecipanti alla “24 ore di passi per solidarietà”

Podisti di Maserà: solidarietà in scarpette da corsa Il ricavato della quarta edizione della “24 ore di passi per solidarietà” sarà donato ai Servizi sociali comunali, che potranno utilizzarlo in favore delle famiglie che hanno bisogno di un aiuto

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orrere fa bene, alla salute e anche alla solidarietà: il gruppo Podisti Maserà di Padova ha organizzato delle corse per raccogliere dei fondi con cui aiutare le associazioni che si occupano delle donne e le persone in difficoltà del Comune. Il mondo dello sport e i semplici appassionati hanno risposto con grande partecipazione e generosità: nel corso della Butterfly Run, la marcia dedicata alle donne sono stati raccolti 5mila euro che sono stati suddivisi equamente tra Lilt e Centro Donna Padova Auser, mentre a 1.650 euro ammonta il ricavato della quarta edizione della “24 ore di passi per solidarietà” che si è svolta tra il 15 e il 16 settembre. I soldi saranno donati ai Servizi sociali comunali, che potranno utilizzare in favore delle famiglie di Maserà che hanno bisogno di un aiuto. Si tratta di un allenamento a passo libero, quindi di corsa o a camminata, lungo un percorso che si snoda attraverso le strade del paese con partenza e arrivo in piazza. Per ogni chilometro percorso viene devoluto un euro, dandosi il cambio in staffetta per 24 ore consecutive. «Hanno partecipato persone competitive e semplici appassionati – illustra il sindaco Gabriele Volponi – e c’è chi ha percorso un solo giro e chi lo ha corso numerose volte. La comunità podistica ha risposto con entusiasmo e generosità, partecipando in numerosi anche da fuori Comune. E coloro che non hanno né corso né camminato, come il sottoscritto, hanno potuto devolvere un’offerta libera. Oltre alla presenza di alcuni sponsor che hanno partecipato concretamente all’iniziativa. Sono tutti soldi che andranno nel capitolo affidato agli assistenti sociali, che potranno utilizzarli per aiutare, ad esempio, persone e famiglie in difficoltà a pagare le bollette o per qualunque altro scopo riterranno opportuno. Sempre comunque a sostegno delle persone più fragili del nostro territorio». Il gruppo Podisti Maserà di Padova ha organizzato tutto alla perfezione, ricevendo i compli-

menti da tutti e centrando per il quarto anno l’obiettivo. «Tutti con la forza delle loro gambe hanno reso il nostro salvadanaio molto più “cicciotto” quest’anno – scrivono i podisti –. Sembra sempre che sia un’idea folle quando inizi a programmarla. Abbiamo visto occhi emozionarsi, abbiamo visto il giorno, la notte, le

luci dell’alba, abbiamo sentito la campanella suonare ad ogni passaggio dalla piazza. Questa è stata la nostra 24 ore: viverla è stato grandioso e fare del bene è grandioso. Tutti assieme siamo stati una squadra». L’intenzione, neanche a dirlo, è di riproporla anche nel 2024. Cristina Salvato

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Alcune immagini dell’iniziativa

Interventi in arrivo nel territorio Grazie a una variazione di bilancio di circa 288mila euro, il Comune ha destinato una parte dell’avanzo di bilancio per realizzare alcuni importanti interventi sul territorio. «Nonostante le minoranze vadano dicendo che a Maserà si costruisce troppo – dichiara il sindaco Gabriele Volponi – fino ad ora le previsioni di incasso di oneri di urbanizzazione non si sono concretizzate pertanto i soldi che pensavamo di incamerare per l’avvio di nuove costruzioni, ma che non sono entrati nelle casse comunali, siamo stati costretti a prelevarli dal fondo di riserva che, provvidenzialmente, in maniera oculata, avevamo messo da parte per far fronte ad eventuali necessità». I soldi liberati dall’avanzo consentiranno al Comune di proseguire la pista ciclabile di via Olimpiadi e di realizzare un intervento di sostituzione delle finestre, ormai troppo vecchie, nelle scuole primarie Mazzini di Maserà e Ca’ Murà di Bertipaglia. Il Comune interverrà anche a rifare la guaina del tetto alla Casa delle associazioni per la presenza di infiltrazioni d’acqua. Sempre in materia di riqualificazione del territorio, il 14 settembre sono stati consegnati i lavori di riqualificazione energetica della pubblica illuminazione legati a un contributo da fondi Pnrr. Saranno quindi realizzati entro marzo del prossimo anno i lavori di riqualificazione energetica sostituendo i lampioni in via Roma (nel tratto tra viale delle Olimpiadi e via Chiusure), in via San Francesco, in via Palladio e in via Lion (fino all’intersezione con via Madre Teresa di Calcutta e infine nelle vie San Mariano, Chiusure, Carpanedo e Casalserugo. Il progetto fornisce un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici per una percentuale pari al 40%. (c.s.)


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Provincia

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Agricoltura. La diffusione del virus ha fatto scattare l’allerta fra gli allevatori padovani

Peste suina, si teme per le aziende “Un piano per fare prevenzione” Per l’uomo non ci sono problemi, è importante invece tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre preziose

Un momento dell’incontro nella sede della Provincia

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orvegliare e prevenire sono le parole chiave degli agricoltori e dei sindaci, ma ma anche la sanità padovana teme il contagio. Il virus della peste suina è resistente e viaggia veloce soprattutto attraverso i cinghiali. In più occasioni, la Provincia di Padova e la Polizia Provinciale hanno coordinato assieme al Parco Colli, una rete molto attiva sia nelle fasi di controllo che nella formazione. Fortunatamente al momento non c’è allarme, né emergenza, ma il livello di attenzione deve sempre essere alto e dobbiamo essere assolutamente pronti. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia, ma questa causa gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa. Per questo è necessario continuare a informare la popolazione, soprattutto per chi frequenta le zone rurali, per chi viene dall’estero, che non porti prodotti che potrebbero essere contaminati. E’ importante tenere alta la guardia, sia negli allevamenti che nei capi selvatici che vengono trovati anche accidentalmente: anche le segnalazioni sospette sono sempre importanti al fine di intervenire tempestivamente. Monitoraggio e contenimento li chiede anche Antonia Ricci, direttore dell’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie, che invita le persone che dovessero avvistare carcasse di cinghiali a segnalarle subito alle autorità competenti. “Anche la popolazione – sottolinea Antonia Ricci – ha un ruolo importante sul controllo di questa malattia e invito tutti a tenere gli occhi bene aperti e sapere

di cosa stiamo parlando, perché anche l’avanzo di cibo abbandonato, magari di un salume o insaccato già infetto, se trovato e mangiato da un cinghiale potrebbe contagiarlo e far diffondere la malattia”. Anche il presidente del Parco Colli Euganei, Alessandro Frizzarin ha ribadito che “Fortunatamente non si è verificato nessun caso di trasmissione di questa malattia che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’agricoltura e sull’intera filiera economica. Per quanto riguarda il Parco Colli, ribadiamo l’importanza di continuare l’attività di monitoraggio, che è stata svolta in modo costante fino ad oggi. Inoltre, è fondamentale mantenere l’attività di contenimento della specie, che ha già prodotto buoni risultati, riducendo le richieste di risarcimento danni e aumentando il numero di cinghiali abbattuti”. Il primo focolaio di peste suina in Italia è stato rilevato nel gennaio 2022 nella zona tra il Piemonte e la Liguria. Successivamente sono stati individuati dei focolai in Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e più recentemente a Pavia. Nei casi in cui vi è contaminazione di peste suina viene bloccata anche la circolazione dei prodotti derivati e soprattutto anche le esportazioni. In alcuni distretti vocati a questi prodotti quindi rappresenta un danno incalcolabile. “Il messaggio che vogliamo comunicare – ha detto Mattia Bottacini, del servizio veterinario ULSS 6 Euganea - riguarda la responsabilità individuale dei cittadini nell’evitare di abban-

donare rifiuti contenenti resti di carne di suino. Anche un oggetto apparentemente innocuo come un pezzo di salame caduto accidentalmente è importante da segnalare, poiché potrebbe entrare in contatto con cinghiali presenti in determinate aree. Fino a quando non si effettua un test sul cibo, non possiamo avere la certezza che non contenga il virus. Se un cinghiale viene a contatto con questo cibo, potrebbe diventare una fonte di infezione per la popolazione di cinghiali selvatici nel territorio”. Le Associazioni di categoria hanno espresso forte interesse nelle operazioni di controllo sul territorio anche grazie al lavoro dei veterinari che effettuano le ispezioni negli allevamenti. “La malattia è alle porte – ha concluso Luca Trivellato, presidente della CIA di Padova - quindi l’allerta deve essere massima, anche se per fortuna al momento non sono stati segnalati casi. Questa situazione potrebbe compromettere in particolare il settore zootecnico della suinicoltura e le attività correlate, come la trasformazione e la ristorazione, tra cui ristoranti e agriturismi. Speriamo che le misure attualmente adottate siano sufficienti per contenere al massimo questa eventualità. Continuiamo a chiedere una modifica della legge 157 del 1992, che regola la caccia al cinghiale, poiché questi animali sono i principali veicoli di diffusione della malattia e si spostano liberamente, il che rende la malattia più difficile da controllare rispetto a una popolazione gestita”. Vincenzo Gottardo


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Il lato nero del Nordest. Pronta al debutto la nuova docuserie firmata Sky Original

Quando il Veneto era “Fuorilegge” S

’intitola “Fuorilegge - Veneto a mano armata” la nuova docuserie Sky Originals che verrà distribuita su Sky Documentaries a gennaio 2024. “Fuorilegge” racconta il lato oscuro del Nordest. Pensata e realizzata interamente in Veneto dalla casa di produzione Padova Stories, la docuserie in tre puntate si muove a cavallo tra le tensioni politico-sociali degli anni di piombo e i movimenti segreti della criminalità organizzata degli anni ’90. Una storia criminale che si muove sullo sfondo di un territorio, il Veneto, che è stato il cuore pulsante di tante storie nere, specialmente a Padova, definita la polveriera del Nord-Est. Al centro della narrazione troviamo Enrico Vandelli, figura chiave di quegli anni: prima avvocato difensore di alcuni dei protagonisti degli anni di piombo nello storico processo “7 aprile”, e poi avvocato di Felice Maniero negli anni ’90. Per cercare di capire meglio come è nata la docuserie e con che taglio è stato raccontato un periodo così delicato della nostra storia ho incontrato Alessandro Pittoni e Sebastiano Facco, rispettivamente produttore esecutivo e regista/sceneggiatore della serie. Alessandro, come nasce il progetto “Fuorilegge”? La storia di Vandelli mi è stata presentata da Sebastiano Facco nell’estate del 2021, nello stesso periodo in cui avevo da poco costituito Padova Stories. Cercavo storie con due caratteristiche imprescindibili: la verticalità sul territorio e il budget contenuto. Questa ce le aveva entrambi. La vita di Vandelli poi mi era parsa sin dall’inizio più avvincente della trama di un film. Era un qualcosa di cui avevo sempre sentito parlare

promosso da Confartigianato e in collaborazione con il Comune di Padova. Sebastiano Facco, tu sei lo sceneggiatore e il regista della docuserie. Qual è il taglio narrativo che hai scelto per raccontare questa storia? Il taglio narrativo cerca un linguaggio di genere dove i colpi di scena non mancano mai. Fin da subito ho avuto la convinzione, condivisa con Sky e Padova Stories, che la serie dovesse proiettare i protagonisti e di conseguenza lo spettatore all’ interno di una storia che si basasse sul racconto delle scelte fatte dai personaggi senza mai analizzarle con il senno del poi. La domanda: “e se non avessi fatto così?” in questa serie non viene mai posta. Per questo c’è stato un interesse e un bisogno totale di utilizzare come ingrediente principale il materiale d’archivio dell’epoca, totalmente inedito. Il ritmo della serie è molto elevato, gli elementi narrativi sono numerosi e il punto di vista di un avvocato mantiene il racconto a tre metri della verità. Giacomo Brunoro

La locandina della nuova docuserie Sky Original, “Fuorilegge. Veneto a mano armata”

e mi sembrava l’esempio perfetto per mettere a terra l’idea di storie originali che avevo in mente di realizzare con Padova Stories. Storie locali dall’appeal internazionale. Vandelli infatti è una figura chiave di alcune pagine fondamentali della storia d’Italia, ed è tale rimanendo a Padova. La nostra città al centro di tutto. Insomma un gioco ad incastro perfetto con la visione della società. Ho proposto quindi il progetto a Sky che si è subito mostrata molto interessata al progetto. A novembre 2022 abbiamo iniziato a produrre e a luglio 2023 abbiamo

chiuso la post-produzione. “Fuorilegge” si inserisce nel progetto più ampio “Padova Stories”, ce ne vuoi parlare? Padova Stories è una società specializzata in storytelling territoriale che opera su tre fronti: il primo è quello più prettamente giornalistico e divulgativo, raccontando le persone e la realtà che rendono attrattiva la nostra città attraverso le pagine del nostro blog e dei nostri social. Il secondo è quello della creazione di contenuti originali di intrattenimento, di cui “Fuorilegge” è il fiore all’occhiello, ma abbiamo

già iniziato un percorso di distribuzione di contenuti Padova stories original attraverso i nostri canali: ci tengo a citare “Orgia Fuxia”, la prima docuserie sulla scena rock di Padova. La nostra terza area di attività è quella dell’advertising. Lavoriamo con le aziende, con i brand e con gli enti locali curandone la produzione di contenuti audiovisivi ed editoriali, la comunicazione e l’organizzazione di eventi. Ad esempio ora stiamo organizzando “Digital Artifex”, un festival di tre giorni su marzo 2024 che si terrà al Centro Culturale San Gaetano,

• Chi è Giacomo Brunoro Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e docente all’Istituto Superiore per il Made in Italy.

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Cultura

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La rassegna. Al via gli appuntamenti nei due principali teatri padovani

Al Verdi e ai Colli si alza il sipario nel segno del dialogo fra generazioni S

i alza il sipario su due dei principali teatri padovani: il Teatro Verdi, storico punto di riferimento della cultura in città, e il Teatro ai Colli, che negli anni ha saputo ampliare e arricchire sempre più la sua offerta. “Tutta è un’altra storia” è il titolo della stagione 2023/2024 del Teatro Stabile del Veneto al Teatro Verdi, che si presenta all’appuntamento col suo pubblico in una veste rinnovata dopo i lavori estivi che l’hanno reso più accogliente e sostenibile. Inaugurata il 23 ottobre da uno speciale spettacolo in anteprima fuori abbonamento (la rilettura del celeberrimo Moby Dick di Hermann Melville con Alessandro Preziosi), la nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutte le generazioni ma anche a degli spettacoli accessibili a un pubblico di sordi e ciechi e all’aumento dei posti riservati ai disabili. Una stagione caratterizzata da un azzeccato connubio fra vecchio e nuovo, fra rappresentazioni proprie del teatro antico, come Lisistrata di Aristofane diretta da Giorgio Sangati o la rivisitazione del mito di Clitennestra secondo Colm Tóibín (protagonista Isabella Ragonese), e le nuove scritture rappresentate da Marco Paolini (che porterà in scena Boomers) e Lucia Calamaro, con

La nuova stagione del Verdi si pone l’obiettivo di essere il più possibile “inclusiva” grazie a un cartellone in grado di rivolgersi a tutti, al Teatro Ai Colli un viaggio attraverso alcune pietre miliari della drammaturgia, fino ai giorni nostri

IMMAGINA NUOVI MODI di ABITARE…

Una scena di “Tipi umani seduti al chiuso”, in cartellone al Teatro Verdi

la sua opera Tipi umani seduti al chiuso. Non mancheranno i protagonisti della commedia dell’arte, seppur rivisti in chiave inedita, come nel caso dell’Arlecchino? di Marco Baliani con Andrea Pennacchi, né capolavori della drammaturgia mondiale come L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, con Rocco Papaleo e la regia di Leo Muscato, o il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. In cartellone anche volti particolarmente amati dal pubblico, come Drusilla Foer e Neri Marcorè, che porteranno in scena rispettivamente una rilettura della favola di Apuleio Amore e Psiche (Venere Nemica) e La buona novella, progetto teatrale che mescola musica e narrazione. Completano il programma le opere internazionali Agosto a Osage County di Tracy Letts, The

city di Martin Crimp, Il Giocattolaio di Gardner McKay e I corpi di Elizabeth di Nella Hickson. La stagione di prosa del Teatro ai Colli, la cui direzione artistica dal 2016 è affidata al Teatro Fuori Rotta, prende il via il 20 ottobre con La Malata Immaginaria di Goldoni, primo di una serie di spettacoli che accompagneranno lo spettatore in un viaggio attraverso alcune delle pietre miliari della drammaturgia, da Shakespeare a Ionesco, da Molière alla commedia dell’arte (talvolta riviste in chiave moderna), senza farsi mancare nemmeno delle incursioni nel teatro contemporaneo, come nel caso di Cuore di burattino con Lella Costa o di Paolo Rossi con la sua personale visione del teatro pirandelliano con l’opera Da questa sera di recita a soggetto!. Francesca Tessarollo

Sfera Danza, ventesima edizione del Festival Internazionale Oltre cento artisti internazionali, più di 25 spettacoli e performance, oltre 5.000 spettatori. Sono questi i numeri del Festival Internazionale La Sfera Danza, contrassegnato quest’anno da un ulteriore importante numero: venti, tante quante sono le edizioni della rassegna che da anni porta in città tutta la bellezza della danza. Ed è proprio come un inno alla bellezza che si pone l’edizione 2023 del Festival; una bellezza che, nella danza, non è data solo dai virtuosismi dei movimenti, ma anche della sensibilità d’animo dei danzatori e dall’armonia fra sguardo, gesto e respiro. Inaugurato il 30 settembre scorso con il tradizionale Galà

dei Premiati, il Festival (la cui direzione artistica è affidata a Gabriella Furlan Malvezzi), è pronto a proseguire fino alla fine di

Gabriella Furlan Malvezzi

novembre con una ricca serie di appuntamenti. Due mesi densi di spettacoli dal vivo con protagoniste alcune delle eccellenze italiane che hanno ottenuto grandi successi all’estero, ma anche

prove aperte, incontri con coreografi e ballerini, laboratori, masterclass e presentazioni di libri: una vera full immersione nell’arte della danza. In programma, in particolare, coreografie a sostegno della contemporaneità, dell’uguaglianza di genere e dell’abbattimento delle barriere, con la partecipazione di danzatori da tutto il mondo e appartenenti a diverse culture. A far da cornice agli eventi in programma saranno, oltre al Teatro Verdi e al Teatro ai Colli, varie location all’aperto a Padova e Vigonza, dalle piazze storiche ai luoghi di aggregazione spontanea che diventeranno, per l’occasione, dei palcoscenici d’eccezione. (f.t.)

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Sport

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L’avvio della stagione. Dopo l’episodio della mega rissa a Rovigo la squadra guarda al futuro

Petrarca Rugby si veste di nuovo e dà il benvenuto a Paul Griffen

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e vecchie maglie erano finite lacere dopo la mega rissa in campo nel derby Rovigo-Petrarca Padova: 62 squalificati, un record mondiale. E meno male che era un’amichevole, in preparazione al prossimo campionato Serie A Élite. Le nuove maglie sono state invece presentate in un’atmosfera festosa, in famiglia, con tanti appassionati e tifosi accorsi alla sede di Sarmeola di Rubano. Presenti i vertici della società sportiva Petrarca Rugby, la presidenza di Argos, l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina e gli sponsor. Sono intervenuti anche gli alti ufficiali dei carabinieri in forze al Comando provinciale. Il vicepresidente del Petrarca Enrico Toffano, ha ricordato che chi si è abbonato riceverà in omaggio la nuova maglia ha annunciato. Le divise sono nelle varianti nera e bianca.

La maglia del Petrarca ha cucito il simbolo della Coppa Italia, vinta nella scorsa stagione in finale contro il Valorugby Emilia L’assessore Diego Bonavina ha dichiarato il proprio attaccamento al Petrarca: “Questa è una squadra vincente e rappresenta

Il dg Munari: “Restiamo il punto di riferimento per molti giovani, tanti ci seguono con passione” Un momento della presentazione delle nuove maglie del Petrarca

la storia della Padova sportiva. Essere qui è un atto dovuto, perché meritate l’attenzione della società. Nel mio piccolo, standovi vicini, cerco di restituire quello che voi date alla città in questa maniera così bella. Gli sponsor aiutano e nel tempo possono cambiare, ma il vero brand che

rimane è il Petrarca”. I tifosi hanno poi dato il benvenuto a Paul Griffen, giunto da Rovato (Bs) a Padova come assistente allenatore skills. Il 48enne neozelandese, per 14 anni al Calvisano, si è dichiarato “felice ed orgoglioso di essere a Padova. Otto settimane fa mi sono unito a

questo magnifico gruppo e sento che c’è tanta voglia di fare bene”. Il presidente di Argos, Alberto Peruzzo, ha aggiunto: “Il Petrarca rappresenta i valori veri dello sport e il rugby valorizza il gioco di squadra e la lealtà. Sono valori che alla società civile fanno bene. Noi di Argos crediamo che

un’azienda debba avere i medesimi punti fermi per rimanere nel mercato in modo costruttivo. Quanto alla partnership con la società sportiva abbiamo un ambizioso progetto in cantiere, volto a comunicare che andare allo stadio e assistere alle partite sia un momento di grande aggregazione e di socialità, di cui tutti abbiamo bisogno. L’altra iniziativa è rivolta ad avvicinare i giovani al rugby e ai suoi valori”. Il direttore generale del Petrarca, Vittorio Munari, ha ricordato che “il Petrarca resta un punto di riferimento per molti giovani. Ora ci sono imprenditori, come il nostro presidente Alessandro Banzato, che seguono con passione la squadra. Dobbiamo guardare le cose da migliorare, senza sederci sugli allori. I vincenti si giudicano da come riflettono sulle sconfitte”. Diego Buonocore

Basket, il cammino in Supercoppa della Virtus si ferma a San Vendemiano E’ la Rucker San Vendemiano la bestia nera della Virtus Basket in questo inizio di campionato: il cammino in Supercoppa dei neroverdi si è infatti fermato al secondo turno per la sconfitta 82-75 rimediata contro San Vendemiano. Una partita dal doppio volto: buono l’inizio, squadra attenta e concentrata che ha tenuto il comando fino a metà gara per essere poi superata a cavallo tra il terzo e quarto tempo e uscendo sconfitta di sette lunghezze, dopo aver comunque mostrato per larghi tratti un bel gioco di squadra. “Una gara da una doppia faccia”, ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao. “I nostri gioca-

tori stanno dimostrando di riuscire a mettere in campo un gioco efficace e di squadra tanto in attacco quanto in difesa.” Tempo una decina di giorni e Virtus e San Vendemiano si sono ritrovati di nuovo di fronte per la prima di campionato; non è bastata la bella rimonta del terzo quarto ai neroverdi che hanno ceduto nel finale di partita: risultato finale 77-65 al termine di una partita vibrante e intensa, fatta di parziali e contro parziali. Buona la prova di Michele Ferrari (23 punti e 8 rimbalzi), di capitan Schiavon, di Scanzi e Cecchinato. Da segnalare l’esordio in Supercoppa del giovanissimo Aaron Guevarra, 17 anni, quest’anno a pieno titolo nel roaster

neroverde. “Ho iniziato a giocare a basket perché sia i miei fratelli che mio papà giocavano a basket”, racconta Aaron Guerrera. “mio fratello più grande ha giocato anche in prima squadra nella Virtus quando era ancora in serie C; quindi diciamo che fin da piccolo sono cresciuto in quest’ambiente”. Quali sono i tuoi obiettivi? “Fin da piccolo sognavo di superare mio fratello, infatti lui è arrivato fino alla C Gold, quindi il mio obbiettivo era di arrivare almeno in serie B, e adesso posso dire di avercela fatta”. Che emozioni ti regala il basket? “Quando gioco riesco ad esprimermi, veramente questo sport lo amo con tutto me stesso”. (d.b.)

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#Regione

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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo

“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D

al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase

di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere

Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello

le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-

re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-

ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.


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Regione

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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore

“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica

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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-

vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-

Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24

Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-

mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-

ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.


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Regione

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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”

Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este

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fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-

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zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-

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Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione

retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il

nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara

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-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.


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Regione

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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce

Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”

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l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi

per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico

L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27

della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un

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canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi

del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.

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Regione

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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”

Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C

resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.

L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.

Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta

avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.

3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,

diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-

la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte

proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.


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Da sempre al fianco delle donne

Scopri l’importanza della prevenzione senologica

Ottobre, mese della prevenzione senologica Affidea, da sempre al fianco delle donne, offre presso i suoi Centri un percorso diagnostico senologico completo. Inquadra il QRCode e scopri il Centro Affidea più vicino. Scarica l’App Affidea Connect Italy


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OTTOBRE 2023

on-line:

Ottobre in rosa

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta

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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta

a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente


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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente

Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.

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ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-

bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.

“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).


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Tumori cerebrali. La ricerca condotta da un team internazionale coordinato dal professor Corbetta

Nascita e sviluppo del temuto glioblastoma sono in relazione con le connessioni cerebrali

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umori cerebrali, un importante traguardo è stato raggiunto da un team internazionale di ricerca, frutto di una collaborazione tra le Università di Padova, Berlino e Bordeaux e l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, coordinati dal prof Maurizio Corbetta, professore di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm). I risultati della ricerca sul glioblastoma, il più comune tumore cerebrale maligno per cui non esistono ancora terapie efficaci, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica americana Jama Neurology. Finora la maggior parte degli sforzi su questa malattia si sono concertati sulle caratteristiche del tumore stesso (le sue mutazioni, le sue interazioni col sistema immunitario, la risposta alla terapia). In questa ricerca invece l’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dell’organo in cui si sviluppa questo tumore: il cervello. Il cervello è costituito dai neuroni e dall’insieme delle fibre che connettono tra di loro le aree cerebrali, che costituiscono il “connettoma”. Le connessioni sono quindi paragonabili a delle strade, che mettono in comunicazione le varie regioni del cervello. Nel lavoro “White Matter Tract Density Index Prediction Model of Overall Survival in

Glioblastoma” il gruppo di ricercatori ha dimostrato che la prognosi di questa malattia dipende anche e soprattutto dalla densità di connessioni strutturali (i fasci di fibre che connettono le aree cerebrali tra di loro) nella regione in cui si sviluppa il tumore. In particolare, si è visto che, quando il tumore cresce in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza dal momento della diagnosi è più breve, viceversa quando il glioblastoma si localizza in regioni cerebrali a bassa densità di fibre la prognosi è migliore. Il motivo può consistere nel fatto che, quando il tumore cresce in regioni in cui ci sono più fibre (ovvero più “strade”), ha maggior probabilità di diffondersi alle restanti regioni del cervello. La particolare strategia messa a punto dai ricercatori Alessandro Salvalaggio, Ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, Lorenzo Pini, Assegnista del Padova Neuroscience Center e del Vimm, e Maurizio Corbetta, permette di calcolare un indice di densità delle fibre di sostanza bianca dove cresce il tumore senza necessità di esami specifici, ma soltanto partendo dalla risonanza magnetica cerebrale che tutti i pazienti eseguono prima dell’intervento chirurgico. La scoperta dei tre ricercatori è anche oggetto di un brevetto italiano ed internazionale. “I risultati di questo studio dimostrano come

l’approccio al glioblastoma non possa non considerare lo speciale organo nel quale cresce, il cervello umano” ha sottolineato Maurizio Corbetta, coordinatore dello studio. “Le evidenze emerse da questa ricerca, oltre ad aver portato alla creazione di un indice diagnostico non invasivo, forniscono possibili spunti e indicazioni per nuovi approcci terapeutici”. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto congratularsi pubblicamente con il team di ricerca internazionale, orgoglioso in particolare del contributo Veneto alla importante scoperta. “La scoperta che la sopravvivenza nel tumore cerebrale dipende dalla densità delle connessioni è l’ennesimo traguardo di una sanità che non solo assicura le cure più adeguate ai suoi cittadini, ma anche partecipa al lavoro che ogni giorno vede impegnati i maggiori scienziati mondiali. Da sottolineare anche, in questo caso, la grande sinergia messa in campo dai poli di ricerca del Veneto, che hanno collaborato all’unisono: l’Azienda Ospedale Università di Padova, l’Ateneo Padovano, lo IOV ed il Vimm”. “Molti dei ricercatori – ha concluso - hanno effettuato importanti esperienze all’estero e hanno scelto di ritornare in Italia, in Veneto per proseguire la loro attività scientifica e assistenziale: un ulteriore motivo di orgoglio per l’intera sanità della nostra regione”.

Una scoperta che oltre ad aver portato alla creazione di un nuovo indice diagnostico non invasivo nella definizione della prognosi, fornisce possibili spunti per nuovi approcci terapeutici

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un pilastro fondamentale nel campo della salute, aiutando le persone a recuperare, ristabilire e potenziare il loro benessere fisico. Ma non tutte le terapie fisioterapiche sono uguali. Ogni individuo è unico, con condizioni fisiche diverse, e di conseguenza, richiede un trattamento mirato e specifico per ottenere i massimi benefici. Questa rappresenta proprio la filosofia del nostro Centro: un approccio unico e personalizzato creato su misura per te.. Di seguito alcuni dei Principali Servizi di Fisioterapia che trovi nel nostro Centro.

Fisioterapia Posturale: Ritrova la Postura Corretta La Fisioterapia Posturale mira a correggere e

migliorare la postura corporea. Essa si concentra sull’allineamento appropriato delle strutture muscolo-scheletriche, lavorando per ristabilire l’equilibrio del corpo e correggere eventuali deviazioni dalla posizione ideale. È particolarmente utile per coloro che passano molto tempo seduti o in posizioni scorrette durante il lavoro o le attività quotidiane. Anche gli atleti che cercano di ottimizzare le loro performance possono trarre beneficio da questa terapia, poiché una postura migliore può influire positivamente sulla loro prestazione sportiva. Inoltre, è altamente consigliata per gli anziani, per prevenire il deterioramento posturale e gli eventuali problemi di equilibrio e mobilità associati all’invecchiamento. I Benefici: Allevia i Dolori Muscolari e Articolari Previene Problemi Futuri La fisioterapia posturale è consigliata per chiunque abbia problemi posturali evidenti o che sperimenti dolori persistenti al collo, alla schiena, alle spalle o in altri specifici punti.

Fisioterapia Ortopedica: Recupera la Tua Mo-

bilità La Fisioterapia Ortopedica è un trattamento mirato a curare e migliorare le condizioni muscolo-scheletriche, concentrandosi su problemi legati alle articolazioni, ossa, muscoli, legamenti e tendini. Questo approccio terapeutico prevede una valutazione approfondita e un piano personalizzato per ogni paziente, al fine di ridurre il dolore, ripristinare la funzionalità e promuovere la guarigione. I Benefici: Recupero Funzionale - Miglioramento della Mobilità La fisioterapia ortopedica è consigliata a chiunque abbia subito interventi chirurgici ortopedici, lesioni muscolari, fratture o che soffra di dolori cronici o persistenti nelle articolazioni e nei muscoli. È un’opzione efficace anche per gli atleti che necessitano di recupero postinfortunio o vogliono migliorare la loro performance sportiva.

fisioterapia dedicato a migliorare la salute e la mobilità delle persone anziane. Attraverso un’approccio personalizzato, mira a mantenere e migliorare la qualità della vita degli anziani, garantendo un invecchiamento attivo e indipendente. I Benefici: Mantenimento della Mobilità Prevenzione delle Cadute - La fisioterapia geriatrica è consigliata per gli anziani che desiderano mantenere un buon livello di autonomia, combattere la perdita di mobilità e migliorare la loro qualità di vita. PERCHÈ SCEGLIERE IL NOSTRO CENTRO: Il Nostro Centro rappresenta una scelta vincente per chiunque abbia bisogno di trattamenti specifici. I nostri pazienti possono contare su un Team altamente specializzato e professionale di Fisioterapisti, costantemente atten-

ti alla ricerca e all’aggiornamento professionale, che utilizzano strumentazioni e metodi innovativi. Ogni percorso è studiato e creato su misura per te e viene incontro alle tue specifiche esigenze di salute! Il Nostro Metodo garantisce ai nostri pazienti un recupero sicuro, rapido ed efficace ed un miglioramento della vita quotidiana.

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I NOSTRI SERVIZI DI FISIOTERAPIA

Fisioterapia Neurologica: Riprendi il Controllo La Fisioterapia Neurologica si concentra sul trat-

tamento delle disfunzioni neurologiche. Questo tipo di terapia mira a migliorare la funzionalità del sistema nervoso centrale e periferico, fornendo benefici significativi a persone affette da patologie neurologiche. I Benefici: Miglioramento della Mobilità - Recupero Funzionale La fisioterapia neurologica è essenziale per coloro che soffrono di disturbi neurologici come ictus, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, lesioni cerebrali traumatiche e altre condizioni che influenzano il sistema nervoso.

Fisioterapia Geriatrica: Conserva la tua Autonomia La Fisioterapia Geriatrica è un campo della

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Abbiamo a cuore il tuo udito IPOACUSIA MONOLATERALE, OVVERO QUANDO SI SENTE POCO O NIENTE DA UN ORECCHIO Capita più spesso di quanto si possa immaginare, ed è un problema da affrontare subito Il test dell’udito, o controllo audiometrico, dovrebbe essere inserito da tutti tra i check da eseguire periodicamente, soprattutto dopo aver superato i cinquant’anni, ma è una soglia che vale senz’altro la pena di anticipare per chi ha vissuto o lavorato in ambienti particolarmente rumorosi. Comunque le statistiche confermano che dopo i sessant’anni una persona su tre soffre di ipoacusia ma che il degrado dell’udito è iniziato almeno dieci anni prima. Questo succede perché la perdita della capacità uditiva è lenta e progressiva, e chi la subisce fa fatica a rendersi conto del problema in tempo utile. I segnali da non sottovalutare Una diagnosi precoce è determinante per avviare tempestivamente iniziative di cura e prevenzione, è caldamen-

te raccomandato di non trascurare gli avvisi di malfunzionamento che arrivano dalle nostre orecchie. Per citarne alcuni: avere bisogno di alzare spesso il volume della tv, della radio, del cellulare; percepire un fischio o un ronzio nelle orecchie; trovare difficoltà a sostenere una conversazione con più persone in un ambiente affollato o rumoroso. In questi casi è bene non fare finta di niente, perché il difetto con tutta probabilità tenderà a peggiorare, a provocare conseguenze negative sulle relazioni con gli altri e a favorire la tendenza ad isolarsi. Ciò, oltre ad abbassare la qualità della vita, può portare a fenomeni di disagio psicologico e depressione. L’ipoacusia può manifestarsi anche solo in un orecchio Definita anche perdita dell’udito unilaterale, la sordità parziale o totale di un solo orecchio può verificarsi all’improvviso nel corso dell’esistenza, come invece può essere già presente nei bambini al momento della nascita. Le cause all’origine della sua insorgenza sono molto diverse: può essere ereditaria, oppure la conseguenza di un trauma alla testa, ma anche provocata da un neurinoma dell’acustico,

da un’infezione virale o batterica, da mastoidite, dalla malattia di Ménière o dalla microtia, cioè dal mancato sviluppo dell’orecchio esterno. L’ipoacusia monolaterale può essere lieve, grave o profonda e, comunque si manifesti, è un fenomeno che richiede molta attenzione anche se l’altro orecchio mantiene un udito normale o quasi. Ma come ci si accorge di sentire meno o non sentire affatto da un orecchio? Soprattutto nei casi in cui il problema insorge lentamente e progressivamente, non è facile rendersi conto del fatto che un orecchio non funziona a dovere. Un segnale evidente è la difficoltà ad individuare la direzione dalla quale proviene un suono. Il cervello, infatti, si affida ad entrambi gli orecchi per capire da dove giunge e, se un orecchio è difettoso, non ci riesce più. Quindi, se sentite qualcuno che vi chiama oppure il suono di un clacson e vi girate dalla parte sbagliata, c’è un’alta probabilità che uno dei vostri orecchi non funzioni a dovere. Altro segnale da tenere presente è la necessità di porgere l’orecchio migliore quando si partecipa a una conversazione in un ambiente rumoroso. Come si può intervenire per alleviare i problemi derivanti dalla perdita dell’udito unilaterale? Anzitutto va ribadito il concetto dell’urgenza. Quando ci si accorge che un orecchio sente meno dell’altro la prima cosa da fare è verificare lo stato dell’udito sottoponendosi ad un controllo dell’udito eseguito da un audio-

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protesista. Infatti, solo quando sarete in possesso dei dati relativi al vostro difetto potrete decidere di intervenire per rendere meno grave il problema. Se dal controllo risulta che l’orecchio difettoso conserva anche solo in minima parte una capacità di sentire, la soluzione ideale è il trattamento con un apparecchio acustici per la sordità unilaterale. Un solo apparecchio nell’orecchio problematico da risultati davvero importanti, a patto però che l’altro orecchio senta bene. In caso contrario, ovvero se entrambi gli orecchi soffrono di un abbassamento di udito anche se di diversa importanza, sarà necessario utilizzare gli apparecchi acustici in entrambi gli orecchi. I centri Dimensione Udire garantiscono attenzione e aiuti concreti a pazienti di ogni età. I tecnici Audioprotesisti dei centri Dimensione Udire sono pronti ad accogliere pazienti di ogni età per un controllo dell’udito e ad impegnare tutte le loro competenze per mettere a punto caso per caso le soluzioni più efficaci, sempre tecnologicamente all’avanguardia e sempre accuratamente personalizzate.

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A tavola

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Rubrica a cura di

Idee in cucina, facili e sfiziose

Sara Busato

Le verdure di ottobre mostrano sapori, colori e profumi profondamente autunnali, anticipando l’arrivo della stagione successiva. Ottobre è il mese in cui spuntano gli ortaggi che ci accompagneranno a tavola per tutta la stagione fredda.

RISOTTO DI ZUCCA E SALSICCIA

TORTA DI CASTAGNE E GOCCE DI CIOCCOLATO

Un piatto gustoso, colorato e sano. Una ricetta che si apprezza per tutta la stagione fredda. Risotto cremoso e nutriente, perfetto per il pranzo della domenica in famiglia. Ingredienti: 320 g di riso; 300 g di zucca; 150 g di salsiccia; scalogno; brodo vegetale: bicchiere di vino bianco: parmigiano reggiano; olio extravergine di oliva; una noce di burro; sale e pepe Preparazione: Tagliare la zucca a metà e disporla su una teglia da forno. Cucinate nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti finché diventa morbida. Una volta cotta, eliminate i semi e i filamenti, e poi raschiate via la polpa con un cucchiaio. Nel frattempo, preparate il brodo vegetale. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tritata in un paio di cucchiai d’olio fino a doratura. Aggiungete quindi la salsiccia spellata e sgranata. Mescolate e lasciate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete il riso nella pentola con la salsiccia e tostatelo mescolando bene. Sfumate con il vino bianco e poi unite la polpa di zucca. Continuate a mescolare per amalgamare la zucca al riso, quindi aggiungete un mestolo di brodo caldo. Portate avanti la cottura del risotto seguendo la procedura tradizionale. Alla fine, mantecate il risotto lontano dal fuoco aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato.

Una torta da credenza buona a colazione, a merenda e come semplice dessert dopo pasto. L’abbinamento castagne e cioccolato è irresistibile

HUMMUS DI CECI Un piatto mediorientale realizzato con una crema a base di ceci, tahina, paprika e succo di limone. Per un veloce antipasto da condividere con gli amici Ingredienti: 500 g di ceci lessati e scolati; succo di limone; 5 cucchiai di olio extravergine di oliva; spicchio di aglio cucchiaino di sale; 6 cucchiai di tahina; ciuffetto di coriandolo; pizzico di paprika Preparazione: Sgocciolare i ceci e mettetene da parte circa 400gr. Pesare tutte le spezie per preparazione. Poi pesate 400 g di ceci e mettetene da parte altri 100. Frullate i 400 g di ceci insieme al succo di limone, all’olio, allo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, al sale, alla tahina e alla paprika. Frullate tutto fino a ottenere un composto semidenso, liscio senza grumi. Trasferitelo in una ciotola e conservatelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo guarnite l’hummus di ceci con i ceci tenuti da parte, il coriandolo, ancora un pizzico di paprika e un filo di olio.

Ingredienti: 3 uova; 180 g di zucchero semolato; 80 ml di olio di semi; 250 g di farina di castagne; 30 gr di cacao amaro in polvere; 1 bustina di lievito per dolci;1 bicchiere di latte; 100 gr di gocce di cioccolato Preparazione: Montare le uova insieme allo zucchero fino a ottenere una massa chiara e spumosa. Aggiungete l’olio di semi continuando a lavorare finché sarà ben incorporato. Successivamente, setacciate la farina di castagne nel composto insieme al lievito e al cacao amaro. Mescolate con una frusta a mano o elettrica, aggiungendo il latte gradualmente fino a ottenere un impasto omogeneo. Infine, incorporate le gocce di cioccolato e mescolate per distribuirle uniformemente. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato; quindi, cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente la torta di castagne e gocce di cioccolato prima di sformarla e servitela, spolverata con zucchero a velo.

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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.

Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.

TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.

Ottobre Ottobre, la forza e il tempo interiore

GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.

CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.

LEONE

Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.

Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.

SAGITTARIO

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Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.

VERGINE

SCORPIONE

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Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.

CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.

ACQUARIO E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.

PESCI Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.


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RIPARTIAMO INSIEME

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

SCHIENA TACITURNA

Com. Montana

di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

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A PAGINA 5

A PAGINA 3

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

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RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

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L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

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Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

Il vaccino in arrivo... non per tutti

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IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

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Una petizione per salvare l’ufficio postale

d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

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MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

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DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

di Giovanni Cominelli

Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

PER LE ULTIME NOVITÀ IN COMPLETA SICUREZZA

A PAGINA 3

Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

CUCINE A PAGINA

VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME

la causa persa al Crist

RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore

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RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27

APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

SAN BENIGNO San Beni-

segue a pagina 46

SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA

CUORGNÈ Martedì

San Benigno

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

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CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

a pagina 46

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

segue a pagina 47

IL RACCONTO

di Giovanni Cominelli

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

Settimanali locali

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

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Settimanali locali

VALPERGA Prima grana

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;

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A Leini calcio in quarantena

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

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