LA PIAZZA
Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli
della Riviera ovest
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.8
È DISTRIBUITA DA
Dolo Al via i cantieri per le fognature
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Fiesso Scoppia la questione sicurezza
Fossò Malattia del postino, servizio nel caos
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EDITORIALE
Amministrative, prove “tecniche” di politica
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
ACRIB-BANCHE, ACCORDO CONTRO LA CRISI
E’ stato firmato a gennaio un importante accordo di collaborazione (il primo del genere a livello di settore calzaturiero italiano) tra Acrib, Veneto Sviluppo, Cassa di Risparmio di Venezia e Cassa di Risparmio del Veneto. E’ previsto: lo stanziamento di un plafond di 10 milioni di euro da parte di Carive e Cr Veneto... pag. 6
RITORNANO GLI STORTI DI DOLO
di Ornella Jovane
E
Più residenti, matrimoni religiosi ko La demografia è sostenuta dalla ripresa della natalità, incoraggiata dagli stranieri
N
Un dolce perduto riscoperto con un libro e ristoratori e pasticceri preparati: “I storti dal Dolo”. Diversi abitanti dolesi potranno lamentarsi di essere stati così definiti, soprattutto in passato, per ragioni che nulla avevano a che vedere con la loro postura. Vediamo di che si tratta. pag. 16
ei principali centri della Riviera del Brenta e cioè Dolo e Mira, la popolazione è aumentata soprattutto per l’arrivo di nuovi immigrati. Sempre meno i matrimoni con rito religioso. Ma vediamo i dati. A Mira, i residenti a fine 2011 superano quota 39.000. Le donne sino quasi mille in più degli uomini. Gli stranieri sono 3.068, il 7,8. E’ Oriago la frazione più popolosa. I matrimoni civili sono il doppio dei religiosi. L’Ufficio Statistica del Comune di Mira ha reso note le cifre relative alla popolazione,
riferite al 31 dicembre 2011. Mira nel corso del 2011 ha superato la soglia dei 39.000 abitanti: sono, infatti, 39.141 i residenti al 31.12.11 (erano 38.952 a fine 2010), 19.141 i maschi, 20.000 le femmine. Un incremento che è conseguenza sia di un positivo saldo naturale (i nati sono 355 mentre i morti sono 331) che del saldo migratorio (1.211 le persone che si sono stabilite a Mira, 1.046 coloro che ne sono usciti). Le famiglie sono in tutto 16.428 (erano 16.145 nel 2010). La frazione più popolo-
sa si conferma Oriago con 10.745 residenti, seguita da Mira Taglio con 8.134 e Mira Porte con 6.675. Vengono poi Gambarare con 4.473 residenti e Borbiago con 4.235. In coda Malcontenta, che nella parte di competenza del Comune di Mira, ha 2.557 residenti, e Marano con 2.322. Per quanto riguarda gli stranieri, il numero complessivo dei residenti è di 3.068 (erano 2.865 nel 2010): 203 in più dell’anno precedente.
L’Intervento
La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro*
L
a crisi dei consumi e il rincaro del gasolio hanno determinato, per la pesca di cattura in mare, una situazione insostenibile in quanto le singole imprese non sono i grado di fronteggiare i costi mediante il ricavo dalla vendita del pesce nei mercati. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto
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4-5
’ metà gennaio quando dal blog di Chioggiazzurra, il pdellino Beniamino Boscolo, giovane stimato politico di Chioggia, rivolge a Lucio Tiozzo, consigliere regionale di lungo corso, anch’egli stimato politico di Chioggia, esponente del Partito democratico, alcune domande su questioni chioggiotte portate in Regione per sensibilizzare l’assessore preposto. Il consigliere Tiozzo nel rispondere cita spesso il collega del Pdl, Carlo Alberto Tesserin - anch’egli stimato ed esperto politico di Chioggia, autorevole presenza in Regione - sottolineando come in Consiglio regionale i chioggiotti si siano mossi insieme e in sintonia - indipendentemente dalla collocazione politica - per portare avanti le istanze della città. Peraltro tutt’altro che semplici: l’ospedale, il turismo e la spiaggia, la pesca... E sottolinea che insieme hanno ottenuto dei risultati. A questo punto l’acuto Beniamino Boscolo azzarda una domanda. La introduce, la giustifica, tergiversa e poi alla fine si decide: ma che il “modello” Monti abbia fatto scuola anche a livello locale e in Regione stia prendendo forma quell’assetto politico di una maggioranza multicolore fondata sulla tregua in nome del bene comune?La domanda risulta tutt’altro che improbabile. continua a pag. 3
o.jovane@lapiazzaweb.it
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EDITORIALE
segue da pag.
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Amministrative, prove “tecniche” di politica
Da lungimirante politico quale egli è, Tiozzo sostiene di aver colto interessanti segnali che invitano a riflettere. “Non c’è nulla di concreto - risponde - ma si respira un’aria nuova anche in Regione. Non escluderei in futuro scenari inediti. E’ evidente che Pd e Pdl politicamente sono su posizioni tanto diverse e lontane, ma ci sono dei momenti in cui la politica deve saper fare un passo indietro per altre più urgenti priorità”. Tiozzo e Tesserin lavorano da anni in tandem e, si potrebbe dire, non fanno testo. Tuttavia che a tutti i livelli i partiti siano stati costretti alla sobrietà e concretezza appare chiaro. E necessario. Il prossimo 6 maggio ci sono le elezioni amministrative che saranno un test anche politico per capire, innanzitutto, come elettori stremati e fortemente provati dalla crisi economica e finanziaria torneranno a rapportarsi con partiti e candidati. Il Veneto si rivela un osservatorio interessante. Per via della Lega, forza d’opposizione al governo nazionale, che ha già annunciato per la prossima scadenza elettorale la corsa in solitaria. Sarà da capire il grado effettivo di gradimento della base per la scelta di non sostenere il governo Monti - certi sondaggi sembrerebbero dare indicazioni diverse da quelle ufficialmente divulgate - e quanto sia stata metabolizzata la lunga - e non proprio gradita soprattutto nell’ultimo anno - alleanza con Berlusconi. Ci sono poi le alleanze. Il Pdl, “scaricato” dalla Lega, corteggia l’Udc, del resto in Veneto sempre disponibile interlocutore, per sondare nuove unioni. Ma il Pd, che proprio nelle recenti elezioni a Chioggia era riuscito ad affermarsi sostenendo un candidato sindaco dell’Udc e dimostrando vincente la svolta moderata verso il centro, non vuole rimanere spettatore. Insomma in questo clima di fair play prevale il confronto e il dialogo, più sobrio ed elegante dello scontro frontale. Certo è che il prossimo 6 maggio la politica ritorna protagonista sulla scena. Sarà sufficiente e credibile per partiti e candidati proporsi in nuove combinazioni per rassicurare gli elettori che tutto è cambiato dopo Monti? Ornella Jovane
Campolongo
ARRESTATO LINO BRENTAN
La Guardia di Finanza ha arrestato a inizio febbraio Lino Brentan, amministratore delegato della Società autostrade Venezia-Padova. Il politico e amministratore di Campolongo, ha ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare per corruzione sulla base delle indagini del pubblico ministero di Venezia Stefano Ancillotto. Non andrà in carcere, come aveva chiesto il rappresentante della Procura, il giudice gli ha infatti concesso da subito gli arresti domiciliari. E’ accusato di corruzione, perché accusato di essere implicato in un giro di tangenti Mira
Mira
NAVALMECCANICA , ECCO GLI STIPENDI A febbraio saranno pagati una parte degli stipendi arretrati da parte delle Navalmeccanica, cioè 500 euro come anticipo per lo stipendio di novembre che sarà completamente saldato a fine mese, cioè il 29 febbraio. A precisarlo dopo un accordo siglato in provincia con la proprietà sono le Rsu dell’azienda per conto dei 55 dipendenti Mira
ASSISTENZA DOMICILIARE
CHIUSA CASA PER APPUNTAMENTI
Chiusa una casa per appuntamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Mestre, in via Colombara a Oriago di Mira al confine con il comune di Venezia. Ad agire, nell’appartamento che riceveva da settimane, 4-5 clienti ogni giorno, erano due cittadine colombiane che sfruttavano i proventi della prostituzione di una terza connazionale. La ragazza era pagata circa 50 euro a prestazione. Ulss 13
LA RABBIA DELL’ ANFFAS
E’ esplosa nei giorni scorsi la rabbia dei disabili e delle loro famiglie. 200 persone si sono presentate in via Mariutto, sotto i balconi della direzione generale dell’Ulss13 per dire no alle gare d’appalto. Bersaglio della protesta è stato il direttore generale dell’Ulss 13 Arturo Orsini, che ha proceduto all’aggiudicazione dei servizi residenziali e diurni in gara d’appalto, quando prima avveniva per convenzione diretta. Si è trattato di un braccio di ferro che ha provocato anche la presentazione di un ricorso al Tar da parte dell’ Anffas.
Riviera DOLO
Provincia LAGUNA DI VENEZIA
IL VENETO
Basta alle grandi navi nel bacino VENEZIA di San Marco
L’invasione dei grandi centri commerciali
Il caso Dopo il disastro della Costa Concordia
pag. 9 Basta grandi navi VIGONOVO in laguna di Venezia Labaratori didattici per i bimbi
la sua preoccupazione, il sindaco Orsoni chiede di vietare il traffico di navi tanto grandi di Alessandro Abbadir
L
a tragedia del naufragio del Costa Concordia, ha avuto un effetto immediato, far riflettere gli enti preposti sul pericolo rappresentato dalle grandi navi in laguna di Venezia. Sulla questione è intervenuto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Agli italiani è apparso inaccettabile il passaggio delle grandi navi da crociera nel bacino di San Marco, dopo quello che è successo al Giglio. Da un sondaggio fatto, il 77% degli italiani intervistati dall’Istituto Demopolis per “Affaritaliani” sostiene il divieto di attraversamento, per le navi da crociera, dal canale della Giudecca a Venezia. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è sulla linea dei comitati ambientalisti che da tempo si battono contro questi “palazzi galleggianti“ che transitano a pochi metri da Piazza San Marco e Palazzo Ducale. Il sindaco e la Giunta in fase di redazione del nuovo Pat del Comune di Venezia, hanno deciso di introdurre una norma che prevede di
“vietare il traffico di navi di dimensioni incompatibili con il bacino di San Marco”. Sindaco e Giunta (e soprattutto l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin), si sono posti il problema. E se succedesse un fatto come quello della Costa Concordia in laguna?
PIANIGA Il presidente della
Nell’immediato però non ci sarebbe alcun divieto, si punta allo scavo del canale Sant’Angelo Contorta la cui profondità sarà portata da 2 a 10-12 metri e in prospettiva il porto off shore. Diversi comitati ambientalisti sono contrari anche a questa ipotesi. Per gli operatori croceristici invece la soluzione più accettabile sarebbe quella di un “senso unico” per le navi, cioè un solo passaggio (o in entrata o in uscita) davanti a San Marco. Vedono però come fumo negli occhi il fatto di imbarcare e sbarcare i passeggeri fuori da Venezia. “La gente vuol salire in nave qui” ribadiscono. Infine la Provincia con la presidente Francesca Zaccariotto. “Il grave incidente avvenuto all’isola del Giglio - dice - può costituire l’ulteriore occasione per tornare a discutere della questione grandi navi da crociere in laguna. Oggi è necessario studiare forme diverse di accoglienza nella nostra laguna, meno invasive e a rischio, senza però penalizzare il turismo”.
pag.
Provincia Zaccariotto: “Tempo di pensare a forme diverse di accoglienza”
12
Il sindaco protesta contro i tagli al bilancio pag. 13 Se fosse sversato petrolio? Se la nave affondasse davanti piazza San Marco? Il Comune su questo tema non ha potere decisionale, che spetta invece a Stato e autorità Portuale, ma intanto vuole porre dei paletti. Il Ministro Clini però non è rimasto a guardare. Da fonti ministeriali è emersa la proposta: un limite di 40 mila tonnellate di stazza (nella prima bozza erano 30 mila) per il passaggio a San Marco.
pag. 18 di Alessandro Abbadir
Piazza San Marco
Il progetto per deviare le grandi navi dal bacino di San Marco
IL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI VENEZIA PAOLO COSTA SCRIVE A CLINI: ECCO LA SOLUZIONE
SPAZI APERTI
L
iberare il bacino di San Marco dalle grandi navi da crociera è una priorità condivisa a tal punto che in breve ha preso avvio “il percorso progettuale e operativo” per raggiungere l’obiettivo auspicato dal ministro all’Ambiente Corrado Clini e chiesto a gran voce dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Il presidente dell’Autorità portuale per Venezia Paolo Costa si è attivato e in una lettera del 18 gennaio scorso ha sottoposto al ministro Clini e al collega dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, la sua proposta. Si tratta di un percorso che prevede due fasi, una nel breve periodo e una un po’ più prolungata nel tempo. Nel primo caso si tratterebbe di deviare il traffico dei “condomini galleggianti” dal bacino di San Marco con un percorso alternativo verso la Stazione Marittima, nel medio-lungo termine invece si pensa alla realizzazione di una nuova stazione marittima per le grandi navi da crociera alla bocca di porto di Malamocco. Il primo cittadino di Venezia ha innanzitutto espresso il proprio apprezzamento per la prontezza con cui è stata affrontata la questione e quindi per il tipo di soluzioni proposte. Entusiasta anche il governatore della Regione Luca Zaia. “La proposta del professor Paolo Costa può essere la classica quadratura del cerchio. Ora bisogna passare ai necessari approfondimenti tecnici di fattibilità”. O.J.
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E
CONCESSIONARIA
DI
tutti i rappresentanti degli enti preposti, una volta valutati tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, per verificare assieme la concreta fattibilità di tale proposta e l’ipotesi di G.G.
un progetto lagunare unico”. Questa edizione raggiunge le zone di strategico Dolo,di porto Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie in tutta Italia e nel Veneto sono state pressoché un disastro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante la recessione in atto dal 2008, non interessa. L’ente capitanato dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Treviso – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il mondo della politica sono in subbuglio. Si perdono tanti posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. Ecco intanto i dati sui consumi natalizi. Per l’Osservatorio nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3
Il turismo, le sue pontenzialità e le opportunità del web pag. 19
Èhioggiaun periodico edizioni locali si candida ad ospitare il traffico formato crocieristico veneziano. da Il sindaco14 potenziale scalo nel panorama lagunare, a sostegno della crocieristica veneziana. Giuseppe Casson e il vicesindaco e assessore alle attività produttive e portuali, Grazie alla vicinanza alle bocche di porto, rispetto alle soluzioni finora prospettate, oltre infatti250.000 Maurizio Salvagno, lanciano ai vertici recapitato nazionali e veneziani la propostaadi risulterebbero necessari investimenti modesti per l’escavo dei canali – spieconsiderare lo scalo marittimo dell’Isola Saloni a Chioggia, come terminal in grado gano il sindaco Giuseppe Casson e il Vicesindaco Maurizio Salvagno –. Ci mettiamo di dare ospitalità alle navi da del crociera dirette a Venezia. a disposizione del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, del Presidente dell’Autorità famiglie Veneto. “Viste le preoccupazioni espresse sul traffico crocieristico sia dal sindaco di Portuale di Venezia, Paolo Costa, e del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e di Venezia, Giorgio Orsoni, sia dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per la salvaguardia di Venezia e vista la volontà di ridisegnare le rotte di tali colossi nautici attraverso la laguna, invitiamo le autorità competenti a considerare Chioggia come
I
A
Venezia Il porto di Chioggia Padova Rovigo Treviso
Vigonovo
In pole position oltre a Veneto City, il progetto NUOVA RACCOLTA Ikea di Casale sul Sile, le espansioni RIFIUTI di Boara Pisani dei centri commerciali e di Monselice e i nuovi centro commerciali partirà la di Limena eNelle Dueprossime Carrare.settimane Preoccupazione fra politici riorganizzazione e amministratoridei locali servizi di pulizia e
Il Ministro dell’Ambiente Clini ha espresso
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COMMERCIO
in PRIMO PIANO VIAGGIO IN PROVINCIA L’invasione dei grandi centri commerciali Un parco dedicato a Giorgio Perlasca
CHIOGGIA LA CITTÀ SI CANDIDA AD OSPITARE IL TRAFFICO CROCIERISTICO VENEZIANO
è un marchio registrato di proprietà della
Regione
Meno ore per l’assistenza nel 2012 . L’appalto dell’assistenza domiciliare a Mira è stato vinto ancora dalla cooperativa “Elleuno” che però avrà un capitolato d’appalto che prevede molte ore in meno rispetto all’anno scorso. La questione investe direttamente il comune di Mira da qualche mese. Nonostante i numerosi incontri fra il sindacato e il Comune, quest’ultimo ha aumentato le ore di assistenza dalle 10mila previste dalla bozza iniziale (si perdevano 5 posti di lavoro) a 11.800.
24-25
miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al 2010. In tavola sono stati portati soprattutto prodotti made in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodomestici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Vediamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) che potrebbe autorizzare. Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila metri quadri, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di investire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita a pochi metri dal casello autostradale . La palla è in mano in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso
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SOCIETÀ
La paura, stato d’animo del nostro tempo pag. 26
perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma
raccolta differenziata nei mercati di Viquale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. Contro le condotte disinvolte delle grandi catene comgonovo. Il nuovo prevede il pomerciali sisistema sono schierati anche il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anconsigliere regionale del Pd Simonetta in Rubinato. sizionamento cheContrari dadallaaparte di Veritas, via logiche di concentrazione in grandi aree anche i sindacati, Cgil invia testa. Sconcertati anche diversi comuni Leonardo Da Vinci e Risorgimento, come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. di due cassoniper“Quartieri suddivisi trecioè scomparti difficili come ilin nostro, quello di Marghera (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della dove i commercianti provvederanno a Municipalità di Marghera Bruno Polesel - dalla vicinanza di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli differenziato negozi mantengono viva una rete sociale fatta conferire in modo carta, di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro è spersonalizzante. Ora mettono prezzi riumido e seccocommerciale, non riciclabile. bassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli
di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona da tempo e attira clienti da Croazia Slovenia e Austria è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le autorizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una posizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di insediamenti commerciali è la senatrice del Pd Franca Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per difendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la
APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-
gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle
negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”.
aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.
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4 Argomento del mese DEMOGRAFIA Migliora la situazione demografica di Mira. Gli abitanti sono più di 39mila, 189 in più di un anno fa. In positivo il saldo delle nascite e anche quello degli arrivi sulle partenze
Aumentano gli abitanti, m
di Alessandro Abbadir
A Dolo gli stranieri sono 1376. Oltre l’8% del totale
Sempre più utilizzata la “Sala degli Specchi” per i matrimoni civili
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ei principali centri della Riviera del Brenta e cioè Dolo e Mira, la popolazione è aumentata soprattutto per l’arrivo di nuovi immigrati. Sempre meno i matrimoni con rito religioso. Ma vediamo i dati. A Mira, i residenti a fine 2011 superano quota 39.000. Le donne sino quasi mille in più degli uomini. Gli stranieri sono 3.068, il 7,8. E’ Oriago la frazione più popolosa. I matrimoni civili sono il doppio dei religiosi. L’Ufficio Statistica del Comune di Mira ha reso note le cifre relative alla popolazione, riferite al 31 dicembre 2011. Mira nel corso del 2011 ha superato la soglia dei 39.000 abitanti: sono, infatti, 39.141 i residenti al 31.12.11 (erano 38.952 a fine 2010), 19.141 i maschi, 20.000 le femmine. Un incremento che è conseguenza sia di un positivo saldo naturale (i nati sono 355 mentre i morti sono 331) che del saldo migratorio (1.211 le persone che si sono stabilite a Mira, 1.046 coloro che ne sono usciti). Le famiglie sono in tutto 16.428 (erano 16.145 nel 2010). La frazione più popolosa si conferma Oriago con 10.745 residenti, seguita da Mira Taglio con 8.134 e Mira Porte con 6.675. Vengono poi Gambarare con 4.473 residenti e
IL CASO NUOVI NATI
Campagna Lupia, tanti bebè
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ampagna Lupia supera i 7 mila abitanti, e partono i lavori per l’ampliamento della scuola materna di via D’Acquisto. Lo annuncia il sindaco Fabio Livieri: i lavori termineranno nel giro di 5 mesi e permetteranno per l’inizio del prossimo anno scolastico di avere 25 posti in più per i bimbi del paese. “Al 31 dicembre 2011 – spiega il sindaco – i residenti a Campagna Lupia sono arrivati a quota 7050. Erano 6992 alla fine del 2010. Oltre ad avere un buon saldo positivo fra immigrati ed emigrati, arrivano buone notizie anche sul versante delle nascite. Sono nate circa 80 persone in più, mentre i morti sono stati 50”. A favorire l’arrivo di nuovi residenti a Campagna Lupia e soprattutto nuove famiglie, è il fatto per il sindaco che il paese offre soluzioni abitative a prezzi più contenuti rispetto a quelli dei comuni limitrofi. Insomma, qui arrivano dai paesi vicini perché nei centri più grossi le case costano di più. “Con l’arrivo di così tanti nuovi bimbi – spiega Livieri – il fatto che a breve partiranno i cantieri per l’ampliamento della scuola materna, non può certo che essere una bella notizia”. Insomma più scuole in arrivo per contenere i tanti piccoli nuovi arrivati. A.A.
Borbiago con 4.235. In coda Malcontenta, che nella parte di competenza del Comune di Mira, ha 2.557 residenti, e Marano con 2.322. Per quanto riguarda gli stranieri, il numero complessivo dei residenti è di 3.068 (erano 2.865 nel 2010): 203 in più dell’anno precedente. Anche in questo caso prevalgono le donne che sono 1.622 contro 1.446 uomini. La popolazione straniera è costituita da 924 cittadini comunitari e 2.144 extracomunitari. Le nuove cittadinanze italiane nel 2011 sono state 27. Il dato percentuale degli stranieri (7,84) è inferiore a quello Veneto (10,7). I matrimoni sono stati in tutto 144 (131 nel 2010) di cui 96 (67%) celebrati con rito civile e 48 (33%) con rito religioso, una divaricazione che non era così evidente nell’anno precedente, quando quelli con rito civile si erano fermati al 60%.12 cerimonie nuziali hanno riguardato non residenti. A questo proposito va segnalato il progressivo aumento nell’utilizzo della “Sala degli specchi” di Villa dei Leoni come sede della cerimonia, il che ha consentito al Comune di introitare una cifra di 15.420 euro (2.620 euro, invece, le entrate dei matrimoni celebrati nella sala consiliare). Diversa la
situazione a Dolo. Il comune di Dolo ha una superficie di 24,17 mq e ha due frazioni: Arino e Sambruson; gli abitanti totali stimati sono 15.276 di cui maschi 7.452 e femmine 7.824; per un numero complessivamente di 6.237 famiglie di cui 7 convivenze aggregative cioè non determinate da singole persone. Dai questionari non completamente consegnati per dicembre con il censimento era emerso come il numero degli abitanti fosse inferiore ai 15 mila. Sviscerando ulteriormente questi dati possiamo estrapolare che dagli oltre 15 mila residenti (stimati), 1.346 sono cittadini stranieri che abitano nel comune; quindi una percentuale di più 8% sul totale della popolazione. Nel 2011, la regione Veneto ha realizzato un manuale a cura dell’osservatorio regionale migrazione, dal quale si evince che le etnie più diffuse nella regione sono: Romania, con il 50 percento; Moldavia con il 47 percento; seguita da Ucraina con il 31 e da Cina, Bangladesh e India con il 29 percento; mentre le province venete con la maggior densità di immigrati sono Verona, Treviso Vicenza e Padova.
Sarà il prossimo p
Einstein?
Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.
Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!
Argomento del mese 5 I sindaci
matrimoni religiosi a picco Istruzione Interviene l’assessore provinciale Grandolfo
Provvedimenti contro la discriminazione
di Roberta Pasqualetto
U
na informativa dell’assessore ai Servizi sociali Giacomo Grandolfo è stata approvata dalla Giunta provinciale, e riguarda la partecipazione della Provincia di Venezia al progetto “Idee contro la discriminazione”, promosso dall’Unione delle Province d’Italia (Upi) e finanziato nel quadro del Fei, Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi. Il progetto mira a favorire l’inclusione di minori stranieri provenienti da paesi terzi, e frequentanti gli istituti scolastici secondari superiori. Al progetto partecipano anche le Province di Brescia, Catania, Milano, Napoli, Pisa, Prato e Roma. Saranno promossi percorsi integrati educativi, e di informazione legale, rivolti ad alunni italiani e stranieri, docenti, dirigenti scolastici e personale amministrativo. Ad essere coinvolti gli istituti Luzzatto di Portogruaro, Edison-Volta di Mestre e Volterra di San Donà di Piave. Il budget assegnato alla Provincia di Venezia è di 24 mila euro cir- Giacomo Gandolfo ca. Chiaro il pensiero dell’assessore provinciale Giacomo Grandolfo: “Il percorso di accoglienza e valorizzazione dei migranti avviato dall’amministrazione Zaccariotto - dice l’assessore - prevede anche un’attenzione particolare all’educazione dei nostri ragazzi, che devono essere formati sempre di più ad una cultura di integrazione e valorizzazione delle differenze”. Insomma anche nelle nostre scuole, il germe della discriminazione è sempre in agguato, e la provincia si impegna per combatterlo con efficacia.
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L’appello
“Stop ai quartieri-ghetto” P
opolazione in aumento grazie agli stranieri e crisi economica, unite a scelte sbagliate dal punto di vista urbanistico, sono fenomeni che rischiano di creare, anche nel nostro comprensorio, quella miscela esplosiva costituita dai “quartieri - ghetto”. In Riviera del Brenta nel passato si sono fatti errori urbanistici importanti. In alcune realtà fortemente urbanizzate, si stanno sommando disagi preesistenti a nuovi disagi, portati da cittadini stranieri in fase di integrazione. Il rischio che poi si creino quartieri difficili dove la tensione sfocia in modo pericoloso come è successo ad esempio recentemente a Stra, è reale. Soprattutto in tempi di crisi economica come questi. E’ un modello di sviluppo insomma totalmente da ripensare. A lanciare l’allarme nelle scorse settimane sono stati Fabio Livieri e Massimo Calzavara, rispettivamente presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 e della Riviera del Brenta, ma anche sindaci di Campagna Lupia e Pianiga. Le riflessioni sono arrivate dopo alcune tensioni sfociate in minacce con armi in pugno, che si sono verificate in Riviera. In Riviera a dire la verità, di quartieri difficili con l’alta percentuale di popolazione straniera residente, ce ne sono parecchi, sono concentrati però per lo più nei comuni dell’asta del Naviglio. A Mira i quartieri dormitorio, sono nella zona dello stadio Valmarana, a Oriago in via Romagna e Lomellina e laterali. Molti appartamenti acquistati da italiani, sono affittati a stranieri. Le liti sono frequenti fra vicini di casa. Stessa situazione nel quartiere di via Marzabotto a Dolo e in alcune zone in via Dauli. Infine a Vigonovo- Stra, le aree di via S. Stefano, via Firenze e via Frigimelica. A Fiesso la zona di via Milano. “Spesso – spiega Fabio Livieri – i quartieri popolari ricevono la popolazione straniera perché i prezzi di affitto di quelle zone sono più bassi. Ma perché succede questo? Semplicemente perché a volte si concentrano palazzoni popolari, che abbassano il prezzo di mercato degli affitti della zona. Palazzoni che da generazioni portano in eredità casi sociali storici per gli enti locali. Se questo non succedesse, cioè se si facesse attenzione a non concentrare e calamitare tutto il disagio su un solo quartiere, certe tensioni si potrebbero dissipare”. Livieri fa l’esempio del suo comune. “A Campagna Lupia e nelle sue frazioni abbiamo puntato a creare aree residenziali con nuovi residence e bivillette, a basso costo – dice. Questa scelta attira famiglie e giovani coppie e evita il formarsi di quartieri dormitorio. Anche gli stranieri che arrivano in questi quartieri cercano di integrarsi con la popolazione locale, senza creare pericolose isole identitarie”. Anche Massimo Calzavara, sindaco di Pianiga concorda con questa analisi. ”Spesso gli stranieri - spiega - vanno dove ci sono già loro connazionali in zone popolari. Dobbiamo invece spingerli a integrarsi con i residenti, a vivere in quartieri residenziali se ne hanno la possibilità e non fare isole etniche chiuse all’esterno e alla popolazione locale”. Certo in un periodo come questo, questi problemi vanno affrontati con i mezzi che gli enti locali hanno a disposizione per le politiche sociali e cioè veramente pochi. Per questo l’invito è anche nelle situazioni più critiche, alla tolleranza e al dialogo, evitando che le differenze culturali e di mentalità sfocino in A.A. pericolose tensioni e violenze.
6 Stra Economia Siglato a gennaio un importante accordo
Acrib - banche contro la crisi E’ previsto lo stanziamento di un plafond di 10 milioni per favorire la liquidità di Alessandro Abbadir
E
’ stato firmato a gennaio un importante accordo di collaborazione (il primo del genere a livello di settore calzaturiero italiano) tra Acrib, Veneto Sviluppo, Cassa di Risparmio di Venezia e Cassa di Risparmio del Veneto. E’ previsto: lo stanziamento di un plafond di 10 milioni di euro da parte di Carive e Cr Veneto, agevolazione del dialogo tra aziende e banca attraverso la figura del “referente territoriale”; autovalutazione delle imprese con un sistema di diagnosi da utilizzare attraverso Acrib. “E’ la prima volta nella storia del settore calzaturiero che due banche attive nel territorio propongono e realizzano una progettualità e dei servizi a favore delle aziende, a fronte anche di un consistente plafond - ha dichiarato Siro Badon, presidente Acrib. Altrettanto importante l’accoglimento dell’iniziativa da parte della Finanziaria Regionale, Veneto Sviluppo, che l’affianca con la sua competenza ed esperienza, garantendo un presidio virtuale presso l’associazione stessa. Stabilisce anche un collegamento per sostenere, con i suoi strumenti agevolativi, le esigenze finanziarie delle Pmi. C’è soddisfazione per questo fatto, per il segnale importante che ci
giunge, e che ci lascia intendere che non siamo soli ad affrontare le sfide per restare sui mercati mondiali. Sappiamo bene che non sarà facile, così come siamo consapevoli dei cambiamenti che dovremo affrontare. Poterlo fare contando su importanti e qualificati supporti, non solo ci dà forza ed entusiasmo, ma ci mette nella condizione di competere al meglio”. “Con l’accordo siglato fra Acrib, Veneto Sviluppo e le due banche del territorio appartenenti al Gruppo Intesa Sanpaolo - sottolinea Antonio Peretti, vicedirettore di Veneto Sviluppo spa - la Finanziaria Regionale
conferma il suo ruolo istituzionale favorendo il rapporto tra mondo finanziario e produttivo. Supportando con gli strumenti agevolativi maggiormente utilizzati quali finanziamenti e contributi a cui, di recente, si è affiancata l’operatività del Fondo Regionale di Garanzia che consente la copertura sui finanziamenti agevolati ed ordinari a medio-lungo termine per nuovi investimenti produttivi. Ci auguriamo che questo accordo possa essere un esempio da seguire da parte di altre associazioni di categoria e di settore della nostra Regione”.
FIESSO Istruzione
APPROVATA LA VERTICALIZZAZIONE
A
pprovato, nel Consiglio comunale di Fiesso dello scorso dicembre, il provvedimento con il quale si procede alla verticalizzazione delle scuole di Fiesso e Stra; all’unione cioè, in un unico istituto comprensivo, delle scuole dell’infanzia, elementari e medie dei due comuni. Finora, e fino all’approvazione del Provveditorato, le scuole primarie e quelle seconBambini delle elementari darie di primo grado di Fiesso avevano un diverso centro dirigenziale: la scuola media Goldoni è infatti un plesso della Galileo Galilei con sede a Fossò, mentre la sede del circolo che comprende le scuole dell’infanzia e elementari è a Stra. Una divaricazione che rende più difficile la collaborazione tra maestri e professori; con la verticalizzazione, che unirebbe oltre mille alunni dai 3 ai 14 anni in un unico istituto comprensivo. Si potrebbero godere diversi vantaggi che alimenterebbero la qualità scolastica: unite, le scuole dei due comuni potrebbero avere un unico dirigente, e la cooperazione tra i vari gradi garantirebbe un percorso didattico educativo più omogeneo dall’asilo alla terza media, e una programmazione che vedrebbe collaborare gli insegnanti dei vari cicli scolastici. Se il provveditorato accetterà la proposta, l’istituto comprensivo, con sede a Stra, potrebbe nascere già dal prossimo settembre, superando i 500 alunni. S.T.
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ormazione, innovazione e sviluppo, un bilancio più che positivo nel 2011 per l’associazione artigiani “Città della Riviera del Brenta”. A illustrare l’attività svolta sono il segretario Franco Scantamburlo e il responsabile della gestione dei corsi di formazione Alessandro Costantino. “L’associazione – spiega Franco Scantamburlo – ha organizzato tanti corsi di formazione ed eventi informativi per soddisfare le numerose richieste dei propri associati che derivano sia da adempimenti di legge sia da prescrizioni dei coordinatori per la sicurezza nei cantieri”. Sono state riproposte tre sessioni del corso completo di sicurezza base, di Prevenzione Incendi e di Primo Soccorso; due corsi per conduttori di carrelli elevatori e di piattaforme di lavoro elevabili, un corso ponteggi, un corso per operare in tensione elettrica CEI 11-27; un corso “Preposti” e corsi per la formazione necessaria al primo ingresso in cantiere; un corso per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. La frequenza per ciascuno di questi corsi è stata in media di 25 partecipanti. Sono state anche riproposte alcune serate informative dedicate al settore edile svolte sia nella sede storica dell’associazione nella sala polivalente a Dolo, che a Casa Futura a Forte Poerio a Mira. “In entrambe le occasioni – specifica Alessandro Costantino – si è discusso della norma in fase di approvazione per l’accesso alla categoria edile e, nell’ultima, anche di controllo dei materiali da costruzione in collaborazione con l’istituto superiore “8 Marzo” di Mirano. Da ricordare la realizzazione di
Franco Scantamburlo un ciclo di serate, per fornire agli impiantisti elettrici e termoidraulici un aggiornamento per quanto riguarda la Variante 3 della CEI 64-8 e un aggiornamento tecnico-normativo agli installatori e manutentori del comparto termoidraulico”. Vista la notevole richiesta di aggiornamento continuo da parte delle varie categorie, l’Associazione Artigiani si è fatta promotrice, attraverso il proprio ente accreditato: Con-Ser Srl attivo alla Confartigianato provinciale di Venezia, di una serie di progetti sulla tutela dell’ambiente ed il risparmio energetico, coinvolgendo i settori Termo-idraulico, della Refrigerazione ed Elettrico. “Va citato – conclude Scantamburlo – anche il progetto Innova Job nel quale sono state valorizzate e messe in trasparenza le competenze acquisite delle figure professioG.P. nali dell’artigianato”.
8 Dolo L’Intervento
Urbanistica
La pesca ha ancora un futuro?
Lavori pubblici Interventi nell’area di via Luigi Nono
di Enzo Fornaro*
Fognature, al via i lavori
segue da pag.
di Giacomo Piran
S
ono cominciati nelle scorse settimane degli interventi per il potenziamento della rete di fognatura bianca e della rete di bonifica nella zona di via Luigi Nono. Ad annunciarlo con una nota stampa, è stato Alessandro Ovizach, assessore ai lavori pubblici, che specifica poi l’intervento che viene eseguito dai tecnici di Veritas. “Gli interventi prevedono la costruzione di un canale, con l’ultimo tratto in condotta, per l’invaso delle acque meteoriche nell’area di via Luigi Nono, via Botticelli e via Arino, a ridosso del canale Serraglio. Questo intervento avrà la finalità di migliorare il sistema di raccolta e smaltimento delle acque nella zona nord-ovest del centro di Dolo in occasione di eventi meteo di particolare intensità. I lavori avranno una durata complessiva di circa 8 mesi”. Sempre in tema di salvaguardia idraulica è stato presentato in una commissione consiliare urbanistica – lavori pubblici – ecologia il “Piano delle Acque” preparato dal comune di Dolo assieme ai consorzi di bonifica “Acque Risorgive” e “Bacchiglione”. “L’attività svolta in questo periodo – spiega Alessandro Ovizach, assessore ai lavori pubblici - ha consentito di mappare, per la prima volta, la rete scolante di tutto il comune con la redazione anche di un rilievo plano-altimetrico di gran parte dei pozzetti d’ispezione. Dal piano sono emerse le varie criticità del territorio e la necessità di svolgere interventi a breve, medio e lungo termine quali laminazioni, potenziamento o raddoppio degli scoli”. Lo studio ha segnalato due aree “delicate” che sono quella della zona centrale di Dolo (via Picasso, via Luigi Nono, via Raffaello) e di Sambruson sud a confine con il comune di Camponogara (via Galileo, Casino Rosso, via Brentasecca e via Brentoni) mentre le altre zone hanno delle criticità minori. Sempre in tema di lavori pubblici l’assessore Ovizach ha presentato i progetti per il 2012. “Saranno eseguiti lavori di asfaltatura in via Andrea Doria e
NEWS
E
Sarà migliorato il sistema di raccolta e smaltimento delle acque, nella zona nord-ovest del comune
Piano delle acque preparato dal comune di Dolo assieme al consorzio
Tra gli interventi, saranno posati tre dossi in via San Giacomo
via Fosse Ardeatine, e la posa di 3 dossi rallentatori in via San Giacomo che subirà anche lavori di messa in sicurezza per i pedoni. Proseguiranno i lavori di ampliamento della biblioteca comunale di Villa Concina e delle caserma dei carabinieri, che contiamo di finire entro l’anno, mentre la giunta ha stanziato 20 mila euro per la sistemazione della palestra di Sambruson.
Cantieri con condotte fognarie
Insomma una serie di interventi che risistemeranno le aree a rischio idraulico di tutto il territorio comunale e che erano stati richiesti a gran voce dagli abitanti. Per veder completati i lavori, si dovranno aspettare diversi mesi, e si dovranno comunque sopportare anche dei disagi che immancabilmente saranno segnalati dai residenti.
1
Credo che il modello di sviluppo che ha accompagnato il comparto negli ultimi venti anni sia da rivedere profondamente e da ripensare a partire dalla nuova Politica Comune della Pesca in corso di elaborazione a Bruxelles che deve definire regole generali ma consentire una concreta attuazione nelle situazioni specifiche dell’Area Mediterranea ma in particolare Adriatica. Temiamo però che anche questa fase di legislazione Comunitaria non ci sarà favorevole. Il governo delle regole della pesca sono di stretta competenza europea ed i margini nazionali assolutamente ridotti e subordinati alla regolamentazione Comunitaria. Le stesse Regioni agiscono all’interno di programmi strategici ed operativi che offrono pochi spazi a fantasie compositive dopo l’introduzione del Reg. Mediterraneo. Purtroppo gli incontri tra i pescatori e gli amministratori locali sono quasi sempre uno sfogatoio senza reali vie d’uscita e anche le possibili rimodulazioni di fondi di pertinenza delle Regioni espongono a percorsi incerti. Ma cosa potrebbe influire sul sistema per renderlo più duttile, meno dipendente dai costi energetici e dalla legislazione Comunitaria e da tutto il resto? Noi crediamo che una maggiore presa di responsabilità da parte di tutte le componenti del sistema pesca potrebbe orientare in modo più consapevole la strategia delle imprese per ritrovare quote di mercato, margini di guadagno all’interno della filiera del valore e remunerazione per i marittimi. Anche sotto questo aspetto però devono finire le ambiguità ed i doppi giochi: il prelievo delle catture deve essere compatibile con la capacità di riproduzione delle scorte naturali marine, messe a repentaglio da una pesca sempre più invasiva e meno attenta alla compatibilità di accesso alla risorsa. Dobbiamo modulare meglio la nostra capacità di cattura e di offerta sul mercato, tenendo conto della concorrenza in particolare sul mercato Adriatico di Croazia e Dalmazia. Serve uno scatto di reni, il potenziale biologico, la tradizione storica delle nostre marinerie dove spiccano Chioggia, Caorle, Pila di Scardovari, centri di eccellenza sul piano quantitativo e per Pila anche qualitativo, possono attraverso la condivisione di strategie di gruppo formulare proposte gestionali efficaci, mettendo da parte egoismi e rivalità fuori luogo. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto
Infrastrutture
UN NUOVO PONTE SUL NAVIGLIO
’ stato posizionato a gennaio un nuovo ponte ciclo-pedonale che attraversa il Naviglio Brenta. Questo, oltre quello messo alcuni anni fa a Mira, è il primo ponte ciclopedonale ad essere costruito a Dolo da decenni. Il manufatto, che si chiama “Ponte dell’Alzaia”, è messo tra la zona delle ex Scuderie – Macello e via Matteotti nella zona del deposito Actv. L’opera fa parte del progetto di riqualificazione delle Cantine Gottardo dove saranno edificati degli appartamenti oltre ad una piazza, un parcheggio pubblico, un portico con negozi, una pista ciclopedonale e il Ponte dell’Alzaia che fanno parte delle opere di urbanizzazione previste. “Questo ponte
– ha detto in conferenza stampa il vicesindaco Giuliano Zilio – permette di collegare due punti importati di Dolo come l’ex Scuderia e via Matteotti. Si tratta del primo passo per la riqualificazione dell’intera zona che può diventare senza ombra di dubbio la Porta Est di Dolo. Dobbiamo ringraziare l’assessore Elisabetta Ballin per il lavoro fatto e il personale degli uffici Urbanistica e Lavori Pubblici”. Il manufatto, progettato dallo studio Salmaso e Associati, è stato realizzato in un’unica campata di ferro e legno lamellare, misura 20,20 metri, è largo all’interno 2,5 metri, pesa 100 quintali e ha un’altezza dal livello dell’acqua di 3,55 metri. Il ponte sarà utilizzabile
anche dalle persone diversamente abili, e sarà illuminato. L’apertura ufficiale dovrebbe avvenire entro la prossima primavera. “Contiamo entro la primavera di aprire il ponte – spiega Piervittorio Salmaso, direttore dei lavori – completando le opere nel terreno pubblico. Abbiamo mantenuto le vecchie spalle del ponte che sono state consolidate e sistemate”. G.P.
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Dolo 9 Shoah Iniziativa dell’amministrazione comunale
Un parco dedicato a Perlasca Grazie a Giorgio Perlasca, furono salvati oltre 5 mila ebrei ungheresi dalla deportazione di Giacomo Piran
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l piccolo parco che si trova davanti al municipio di Dolo è stato dedicato a Giorgio Perlasca. L’idea di intitolare l’area antistante il municipio a Perlasca era stata del consigliere Giorgio Gei (Ponte del Dolo) che a gennaio dell’anno scorso, proprio in occasione della Giornata della Memoria, aveva fatto questa proposta in consiglio comunale. Il progetto era stato subito accettato dall’assessore alla Cultura e Grandi Eventi, Antonio Pra che poi ha portato in Giunta la proposta ottenendo l’approvazione della maggioranza. Giorgio Perlasca era diventato
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famoso per le azioni compiute a Budapest (Ungheria) nell’inverno del 1944 – 1945, in piena Seconda Guerra Mondiale, salvò dallo sterminio nazista migliaia di cittadini ungheresi di religione ebraica. Si calcola che grazie all’opera di Perlasca, nato a Como nel 1910 e morto a
Padova nel 1992, furono salvate oltre 5 mila persone dalla deportazione. La proposta dell’assessore Antonio Pra, che è stata approvata all’unanimità dalla Giunta a fine novembre, aveva già ottenuto anche il parere positivo del figlio e della Fondazione dedicata a Giorgio Perlasca. Il connubio tra il comune di Dolo con la famiglia e la Fondazione Perlasca è stato confermato proprio il 25 gennaio scorso quando in occasione della “Giornata della Memoria” si è svolto un grande evento al cinema teatro Italia organizzato dall’assessorato alla Cultura del co-
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l concorso internazionale “Voci nuove della lirica Giovan Battista Velluti”, organizzato dall’associazione Artigiani della Riviera, si conferma tra i più importanti e competenti a livello mondiale. Ad accertarlo sono il maestro Dario Bisso, direttore artistico del Velluti, e il vicepresidente dell’associazione Luca
Giorgio Perlasca mune di Dolo. Davanti ad una platea colma di studenti delle scuole elementari, medie e superiori si è svolta prima un’introduzione, a cura del sindaco Maddalena Gottardo e dell’assessore Pra, e poi si è passati alla proiezione del filmato “La storia maestra di vita – l’Esempio di Giorgio Perlasca” cui
Vanzan che raccontano come le due vincitrici dell’ultima edizione stiamo primeggiando a livello internazionale. “Anna Viola, seconda nell’edizione 2011 del Vellutti, – annunciano Bisso e Vanzan – si è aggiudicata il premio “Vittorio Virgili” al festival Internazionale della musica lirica Cantofestival 2011 che si è tenuto a Fermo nelle Marche. Anna ora è lavora negli Stati Uniti nei più importanti palcoscenici lirici”. Rosanna Lo Greco che vinse a settembre il premio giuria popolare Velluti 2011
è seguito poi un dibattito – incontro con Franco Perlasca, figlio di Giorgio. Si è poi formato un corteo che si è diretto dal cinema Italia fino a davanti al municipio dove si è svolta l’inaugurazione dell’area verde in onore di Giorgio Perlasca con la posa di una targa commemorativa.
ha raggiunto un altro grande risultato. “E’stata indicata dalla Fondazione Lirico Sinfonica Carlo Felice di Genova – prosegue il maestro Bisso – per coprire per il ruolo di Musetta in Boheme di Giacomo Puccini. Queste notizie non possono che spronarci a migliorare sempre più il nostro concorso che, voluto e ideato dallo scomparso da presidente dell’associazione Artigiani Nereo Vanzan, offre grandi opportunità ai giovani emergenti nel mondo della lirica”. G.P.
10 Fossò Disservizi Il 2012 comincia nel peggiore dei modi
Poste ancora nel caos
Pochi giorni di malattia del postino nell’area della zona industriale hanno creato grossi disagi
di Antonio Tosi
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n Riviera del Brenta e a Fossò il 2012 per quanto riguarda il servizio postale comincia così, come era finito il 2011: nel caso più totale. Sia dai sindacati sia dai cittadini, infatti, si levano nuove proteste, dopo che le richieste di chiarimento avanzate a Poste Italiane sono state disattese e non si vede alcun miglioramento nelle tempistiche e modalità di consegna della posta. Fossò, assieme a Dolo, Pianiga e Camponogara, risulta uno dei comuni più colpiti dai disservizi, con molta corrispondenza, spesso delicata e importante (raccomandate, comunicazioni sensibili o urgenti, notifiche di atti giudiziari) che sembra sia ancora ferma al centro smistamento di Mestre, o accatastata negli uffici postali. E questo non certo per colpa dei portalettere, che, trovandosi in numero inferiore a quello necessario, si trovano a dover svolgere carichi di lavoro immani. A Fossò, ad esempio, sono bastati alcuni giorni di malattia del postino che recapita la corrispondenza nell’area della zona industriale per creare grossi disagi nello smistamento
La palestra si farà “Vogliamo la costruzione della palestra”. Questa è la posizione del sindaco Federica Boscaro espressa in una riunione che si è svolta l’altra sera nella scuola elementare di Sandon dopo le proteste di genitori e di alcuni insegnanti. “La scuola non ha problemi di sicurezza – ha detto il sindaco - inoltre sulla questione iscrizioni e formazioni delle classi, in accordo con la dirigenza scolastica, saranno applicate le norme della Regione che prevedono 25 alunni per classe”.
Traffico di rifiuti, a giudizio L’imprenditore padovano Fabio Cavinato (residente a Noventa Padovana e titolare della “Sira srl” di Fossò) sarà processato per traffico illecito di rifiuti pericolosi. Con lui, indagati per gli stessi fatti, Stefano Corrieri, Lodovico Ramon, Giovanni Peron, Natalia Ferrai e Giovanna Grisolfi
Un adetto alle poste e nel recapito della posta. E se i sindacati stanno ormai premendo in ogni modo e da molti mesi su Poste Italiane per ottenere un miglioramento del servizio, tra i cittadini regna un misto di rabbia e frustrazione: “Non sappiamo più cosa dire e pensare – commentano alcuni residenti di Fossò -, ormai la situazione è giunta ad un punto che definire paradossale è dir poco. Non diamo certo la colpa ai portalettere e a chi lavora negli uffici
TERRITORIO Interventi al via
ARGINI DEL BRENTA IN SICUREZZA
Un’immagine del fiume Brenta
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In breve
ono scattate le operazioni di messa in sicurezza per gli argini del Brenta a Fossò. Ha preso, infatti, avvio il taglio degli alberi ritenuti pericolosi per la stabilità delle sponde nella zona che ricade su via Celestia, come previsto dalle disposizioni date dall’amministrazione comunale. A settembre 2011 era stato, infatti, stipulato un accordo in tal senso tra comune, Protezione Civile e Genio Civile, che aveva fatto seguito al sopralluogo da parte dell’Ufficio Forestale Regionale. Ispezione che aveva evidenziato il pericolo derivante dalle voragini che si creano a seguito dello sradicamento repentino di alberi in concomitanza con le piene. Gli argini del Brenta versano, infatti, in una situazione a dir poco disastrosa e sono fonte di preoccupazione in quanto, a detta degli esperti, difficilmente potrebbero reggere una eventuale piena. La
territoriali, che deve far fronte a una mole di lavoro insostenibile. E allora, perché Poste Italiane non si decide almeno ad aumentare il numero dei postini? Non è forse la soluzione definitiva, ma almeno aiuterebbe a spalmare i carichi di lavoro e a mettere ordine nella consegna della corrispondenza; fornendo finalmente a noi cittadini quel servizio che ci spetta di diritto e che ormai manca da tanto, troppo tempo”.
Il Brenta non era stato inserito tra i fiumi potenzialmente pericolosi
preoccupazione si era fatta nel tempo tanto più forte fra i cittadini in quanto nel Piano Regionale degli Interventi, varato dopo le alluvioni che hanno colpito il Veneto nel 2010, il Brenta non era nemmeno stato inserito tra i fiumi potenzialmente pericolosi da monitorare. In risposta a questo, nel programma elettorale della sindaco Federica Boscaro, era stato dato ampio spazio fin da subito alla gestione del rischio idraulico che interessa il territorio comunale; rischio connesso, come detto, sia alla pessima condizione degli argini del fiume Brenta sia al pericolo di allagamenti in caso di precipitazioni di elevata intensità, divenute sempre più frequenti. Su ambedue i fronti l’amministrazione si è attivata in fretta, come dimostra il fatto che nel 2012 continueranno anche i lavori intrapresi per aumentare la capacità di invaso e di deflusso di alcuni fossati comunali, come previsto dal Piano delle Acque. Per le problematiche legate al fiume Brenta, Fossò sta inoltre partecipando all’organizzazione di una conferenza dei servizi con tutti i Comuni attraversati dal fiume, da Stra a Chioggia. L’obiettivo è di ottenere in breve tempo dagli enti preposti, Genio Civile e Regione, la messa in sicurezza degli argini stessi attraverso una manutenzione straordinaria completa. Per l’ordinaria manutenzione (gestione del bosco e del prato) il comune sta lavorando invece a un progetto di collaborazione con il Genio Civile per affidarla ad aziende agricole del territorio, nell’ambito di un capitolato di gestione che l’amministrazione provvederà ad emanare. In questo contesto è andato ad inserirsi il progetto ideato dalla Protezione Civile, molto attiva a Fossò, che coglie così un duplice risultato: rispondere all’esigenza di esercitazione dei volontari ed eliminare gli alberi pericolosi per la stabilità degli argini. Allo scopo la Protezione Civile sarà coadiuvata, a titolo gratuito, da due aziende agricole, idoneamente attrezzate, che potranno in cambio trattenere tutto il legname tagliato. A.T.
Furti di biciclette Furti biciclette nei parcheggi pubblici e nei garage nelle scorse settimane a Fossò e Vigonovo. Sono sparite biciclette dalle aree sosta, davanti ai supermercati e nei giardini delle abitazioni
SCUOLA NASCE L’ISTITUTO COMPRENSIVO
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l mondo della scuola a Fossò… raddoppia, ma nel segno della razionalizzazione, al passo con le nuove leggi in materia di istruzione pubblica. A partire dall’anno scolastico 2012-2013, infatti, il paese diventerà sede dell’Istituto Comprensivo Unico di tutte le scuole elementari e medie dei comuni di Fossò e Vigonovo. Nell’ambito del progetto di riorganizzazione dell’istruzione primaria e secondaria di primo grado dei due comuni, è previsto che la presidenza e la segreteria vengano inoltre collocate all’interno dell’edificio che ospita le scuole medie “Galielo Galilei” di Fossò. L’accordo è stato ratificato dalle amministrazioni di Fossò e Vigonovo in conformità della Legge n.111 del 15/07/2011 che prevede disposizioni per la stabilizzazione finanziaria e per la razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica. È, infatti, facoltà in capo ai comuni, quella di poter redigere eventuali piani di revisione sul dimensionamento (con relativi atti di delibera) delle scuole elementari e medie presenti nel territorio di competenza, inviandolo poi in un secondo momento alla Provincia e alla Regione. Nella creazione del nuovo Istituto Comprensivo Unico, le amministrazioni di Fossò e Vigonovo hanno condiviso il concetto di verticalizzazione quale modalità organizzativa che meglio può garantire la continuità curriculare e un maggiore coordinamento dell’attività scolastica tra i cicli della scuola dell’obbligo, nonché l’utilizzo delle strutture scolastiche e dei servizi offerti. Gli istituti
che faranno parte del nuovo polo sono in tutto sette: cinque scuole primarie (“Guglielmo Marconi” di Fossò, “Alessandro Volta” di Sandon, “Leonardo Da Vinci” di Vigonovo, “Edmondo de Amicis” di Galta e “Guglielmo Marconi” di Tombelle) e due secondarie di primo grado (“Alcide de Gasperi” di Vigonovo e “Galileo Galilei” di Fossò). Questo, per un bacino complessivo di 1188 alunni, 791 dei quali appartenenti alle scuole elementari dei due comuni, e 397 distribuiti invece nelle scuole medie di Vigonovo e Fossò. Uno degli aspetti fon-
Si tratta di un bacino complessivo di 1188 alunni di Vigonovo e Fossò damentali previsto dall’accordo, pensato onde evitare di compromettere o di rendere logisticamente difficoltosa la frequenza alle lezioni da parte degli alunni, è stato quello di mantenere l’attuale localizzazione dei plessi scolastici che ospiteranno le attività didattiche dell’Istituto Comprensivo Unico a partire dall’anno 2012-2013.. Approvata e firmata la delibera, ora il comune di Fossò, attraverso una convezione da stipulare con il comune di Vigonovo, provvederà alla definizione delle modalità di realizzazione dell’Istituto Comprensivo; un’operazione che non prevede costi di gestione o di altra natura a carico dell’amministrazione vigoA.T. novese.
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ACCORDO SUL RICORSO MILIONARIO FOSSO’ AVRA’ UN NUOVO ASILO NIDO
Sarà ritirato il ricorso che obbligava il comune a pagare 1,2 milioni di euro L’ultimo Consiglio Comunale del 2011, convocato il 29 dicembre, ha approvato la delibera di adozione dell’accordo pubblico-privato che chiude una vicenda, iniziata nel 2009, che poteva portare al dissesto le casse comunali. È del 2009 il ricorso al Tar delle Società Extreme e Trilogy contro il Comune circa la variante al Piano degli Interventi operata dall’Amministrazione di allora (guidata da Luciano Compagno) che aveva praticamente dimezzato le volumetrie previste dal Piano stesso. Nel 2010 il Tar accoglieva la richiesta dei ricorrenti e disponeva un risarcimento di 1,2 milioni di euro. Subito dopo a Fossò, rimasta senza maggioranza, si insediava il Commissario Straordinario, il quale faceva ricorso al Consiglio di Stato. La vicenda si risolve ora con
Sopra il municipio di Fossò, a lato il sindaco Federica Boscaro
una transazione soddisfacente sia per il Comune che per i ricorrenti. L’Amministrazione sottolinea che “il risultato è il frutto di una trattativa molto impegnativa, nella quale entrambe le parti hanno avuto come riferimento il rigoroso rispetto delle regole e dei rispettivi ruoli”. La parte sostanziale dell’accordo ri-
guarda un’area di Viale dello Sport la cui volumetria è soggetta a piano integrato, una procedura che prevede che il privato realizzi, a fronte della concessione di consistenti cubature edificabili, un’opera a favore del Comune. Viene restituita ai privati volumetria cambiando la tipologia costruttiva, mantenuta in sintonia con
gli edifici esistenti. I ricorrenti realizzeranno un asilo nido del valore di 464.000 euro: dotato di pannelli fotovoltaici per l’autosufficienza energetica, avrà una superficie di 300 mq, potrà ospitare una trentina di bambini e sorgerà all’interno del polo scolastico. Il ricorso sarà ritirato dopo l’adozione della variante al
Piano degli Interventi, trascorsi 60 gg. dall’adozione dell’accordo pubblico-privato. Comprensibile la soddisfazione del Sindaco Federica Boscaro, e di tutta la maggioranza, che con questo risultato onora due punti fondamentali del programma elettorale: la risoluzione, per il paese, di un pesante procedimento giudiziario e la realizzazione dell’asilo nido. Ci sono però altri contenziosi aperti, anch’essi eredità della precedente amministrazione e con tutti i ricorrenti sono in corso contatti, verifiche e trattative. Il metodo di lavoro è quello già sperimentato: per una buona parte dei ricorsi si sta già profilando la dirittura d’arrivo e l’obiettivo finale è quello di arrivare, entro il 2012, a soluzioni eque e condivise da tutti.
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12 Vigonovo Istruzione Cinque appuntamenti organizzati dall’Associazione Ekoclub
Laboratori didattici sull’ambiente Insieme al comune organizzate lezioni legate all’ecosistema locale. Ultimo appuntamento il 31 marzo
di Antonio Tosi
L
’Associazione Ekoclub International salvaguardia della tartaruga nostrana”. Ver- saranno impegnati in un divertente gioco sezione comunale di Vigonovo, con il ranno affrontati gli aspetti legati all’origine in cui, vestendo i panni di piccoli chimici, patrocinio del comune, ha organizzato e alla provenienza, poco note ai più, delle compiranno esperimenti per capire cosa si un ciclo di laboratori didattici per bambini tartarughe che comunemente troviamo nei intenda per “solido”, “liquido” e “gassoso” dedicati ai temi ambientali e all’ecosistema laghetti, nelle cave e nei fossi; questi esem- e come funziona “il ciclo dell’acqua” in tutte locale, in cui i partecipanti apprenderanno plari, infatti, risultano quasi sempre essere le sue diverse fasi. Il progetto dell’associadivertendosi, nozioni importanti legate stati abbandonati da qualcuno. Questo, in zione Ekoclub e del comune di Vigonovo all’ambiente che ci circonda. Il programma un panorama che vede le tartarughe, anche si conclude sabato 31 marzo con l’ultimo laboratorio dal titolo “Il riciclone”, che, a comprende 5 appuntamenti gratuiti per gli differenza di quello del 28 gennaio, questa alunni delle scuole elementari e medie del A marzo l’appuntamento volta porterà i partecipanti a costruire un salterritorio. Gli incontri si svolgono, fino al 31 sarà con il vadanaio partendo da una comune bottiglia marzo, il sabato pomeriggio dalle 15 alle sistema del riciclo di plastica (che ognuno porterà con sé da 17.30 nella sala polivalente del comune. dei rifiuti casa), imparando così l’importanza del riciDopo il laboratorio del 14 gennaio dedicato clo dei materiali per evitare l’eccessiva proalle tecniche e ai significati del mimetismo nel mondo animale, sabato 28 gennaio quelle comuni e nostrane, diminuire sempre duzione di rifiuti. Per consentire agli organizè stata la volta de “Il riciclone”, in cui i più e rischiare seriamente l’estinzione. Nel zatori di procurare il materiale necessario per verranno quindi illustrate tutte ogni partecipante, è indispensabile iscriversi, bambini costruiranno un simpatico serpente laboratorio con i rotoli di cartone della carta igienica e le iniziative percorribili, per impedire che ciò fino al giorno prima di ciascun evento, via dello scottex (che ognuno porterà da casa), accada. Il programma prosegue poi sabato telefono al numero 347.9247491 oppure dando dunque nuova vita a materiali che 17 marzo con il laboratorio “Il ciclo dell’ac- via e-mail all’indirizzo ekoclub.vigonovo@ altrimenti verrebbero cestinati. Sabato 11 qua”, in cui gli studenti potranno approfondi- libero.it. La partecipazione agli incontri è febbraio l’appuntamento è stato dedicato a re il tema acqua come risorsa insostituibile e gratuita, ma per la copertura assicurativa è “La tartaruga palustre europea: progetto di preziosa e fonte essenziale di vita. I ragazzi necessario associarsi a Ekoclub International
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Bambini giocano nei laboratori Onlus pagando 5 euro per i ragazzi fino ai 14 anni, e 10 euro per i partecipanti dai 15 anni in su. La tessera ha validità di un anno e, oltre alla copertura assicurativa durante tutte le manifestazioni organizzate da Ekoclub, riserverà uno sconto particolare alle
A STRISCIA LA NOTIZIA PODISTI TRUFFATI
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i sono anche due cittadini di Vigonovo tra le vittime della truffa _______________ _______________ della sedicente Sharm El Sheik International Mara thon, finita alcune settima TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE, TERMOCAPPOTTI CERTIFICATI, ne fa sul programma satiMARMORINI E STUCCHI IN CALCE, PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI IN RESINA rico di Canale 5 Striscia la notizia. Adriano Cazzaro e Giannino Callegaro fanno, infatti, parte di quel gruppo di podisti, circa 130 persone provenienti da tutta Italia di cui 14 dal padovano, che aveva deciso di coniugare una settimana di sole e mare in Egitto alla loro passione sportiva, aderendo alla suggestiva manifestazione proposta da una rivista specializzata del settore running. Ma la tanto sponsorizzata maratona, annunciata nel magazine come un evento imperdibile, si è alla fine rivelata un evento fantasma e i partecipanti, se non troveranno il modo di ottenere chiarezza al più presto, oltre alla settimana esotica rischiano di dover rinunciare per sempre anche alle centinaia di euro sborsati in anticipo per prendere parte all’evento sul Mar Rosso. Pertanto, il gruppo di podisti, tra cui Cazzaro e Callegaro, ha pensato di denunciare la truffa rivolgendosi subi &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( to al noto inviato di Striscia la Notizia MoreVia Don A. Marinello, 17 CAMPONOGARA (VE) cell 347 5719857 no Morello. La partenza era stata fissata per &$03212*$5$ 9( 17 f a Via x 0 &$03212*$5$ 9( 4Don 1 . 5 1A. 5 &$03212*$5$ 9( 9Marinello, 308 il 30 ottobre scorso, visto che la maratona Via Don A. Marinello, 17 &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( cell. carraipierfilippo@inwind.it 347 5719857 • cell fax 5159308 347041 5719857 ITALIA era in programma il 4 novembre, previo il Via Don A. Marinello, 17 fax041.5159308 carraipierfilippo@inwind.it carraipierfilippo@inwind.it cell 347 5719857 pagamento di circa 800 euro a partecipante &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( &$03212*$5$ 9( fax041.5159308 ITALIA Via Don A. Marinello, 17 carraipierfilippo@inwind.it Via Don A. Marinello, 17 più 720 euro per gli eventuali accompagnacell 347 5719857 ITALIA cell 347 5719857 f a x 0 4 1 . 5 1 5 9 3 0f 8a x 0 4 1 . 5 1 5 9 3 0 8 tori. Due giorni prima della partenza, però,
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gite a pagamento. Per i minori non associati sarà richiesta obbligatoriamente la presenza di un adulto accompagnatore. Ulteriori informazioni e dettagli sui laboratori e le attività di Ekoclub sono presenti sul sito www.ekoclubvigonovo.altervista.org.
non avendo ricevuto alcuna conferma definitiva sul viaggio, alcuni dei podisti hanno telefonato all’agenzia viaggi di riferimento con sede a Roma, la cui risposta pare essere stata che la settimana sul Mar Rosso era saltata a causa di uno o più sponsor che si erano tirati indietro all’ultimo momento, facendo mancare l’apporto economico necessario. Lo stesso tour operator, contattato a seguire, sembra abbia confermato che il viaggio era saltato perché all’agenzia non erano pervenuti i soldi. Da qui, le immediate richieste da parte dei truffati della restituzione del denaro versato, con l’ottenimento della promessa che sarebbero stai risarciti prima il 5 dicembre, poi il 15 dicembre e infine il 15 gennaio. Ma ad oggi i malcapitati non hanno visto tornare nelle loro tasche nemmeno il becco di un quattrino. Ma, tutt’altro che rassegnati, Adriano Cazzaro e Giannino Callegaro, assieme agli altri podisti, dopo aver dato ampia eco al raggiro tramite Striscia la notizia, ora sono decisi ad andare in fondo alla questione: intanto hanno segnalato il caso a Federconsumatori, con l’intenzione poi di sporgere regolare denuncia qualora i soldi non venissero restituiti a breve. E chissà che, come per altri casi, prossimamente Striscia la notizia non presenti un nuovo servizio che annunci il lieto fine della vicenda A.T. per tutti i 130 podisti.
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Pianiga 13 Amministrazione Il sindaco Massimo Calzavara annuncia iniziative clamorose
“Bilancio a secco? Spegnerò i lampioni” di Alessandro Abbadir
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l sindaco di Pianiga Massimo Calzavara è deciso. Contro i tagli ai bilanci degli enti locali annuncia di essere pronto a fare un gesto eclatante; spegnerà i lampioni dell’illuminazione pubblica se entro qualche settimana i soldi non arriveranno per far fronte alle incombenze dell’ente locale. ”Spegnerò ogni sera – afferma il sindaco – le luci pubbliche di tutto il Comune se non arriveranno i soldi necessari per far quadrare il bilancio”. Calzavara insomma non le manda a dire, ed è deciso a non tagliare i servizi all’assistenza. Il primo cittadino annuncia però la clamorosa iniziativa, dopo aver studiato nei dettagli le voci dei trasferimenti che comporranno il bilancio di previsione 2012 che sta per essere redatto dall’ente locale. Da calcoli fatti secondo il primo cittadino di Pianiga quest’anno mancheranno, alla voce entrate e trasferimenti dallo stato, 500 mila euro. E’ una cifra consistente che per un comune di dimensione medio piccole è davvero importante. “Non si può continuare a tagliare risorse in questo modo - sbotta Calzavara”. Il sindaco spiega che tutte le ipotesi sono state valutate. “Da anni – afferma Calzavara – non spendiamo più quasi nulla per le manutenzioni, e per le sistemazioni delle strade anche dal punto di vista della segnaletica. Interventi che sarebbero peraltro necessari, visto che capoluogo e le frazioni di Mellaredo e Rivale si trovano immerse nell’area del Graticolato Romano. Per il settore cultura abbiamo tagliato quasi tutto, e a finanziare le iniziative in questo
La tassa locale Imu, da calcoli fatti dagli uffici comunali, non copre le vecchie imposizioni campo sono quasi sempre i privati con delle sponsorizzazioni ad hoc“. I tagli oltre che a causa di mancati trasferimenti arriveranno anche a causa dell’Imu. Questa nuova tassa locale, da calcoli fatti dagli uffici delle imposte comunali, di fatto non copre le vecchie imposizioni tributarie del comune. Quello che però non voglio proprio fare è tagliare i servizi alle famiglie, ai disabili e ai casi sociali. Anche ulteriori tagli al personale appaiono difficili, perché una cura dimagrante all’organico dell’ente, è stata fatta negli ultimi 4 anni”. Calzavara così arriva alla decisione choc: “Già ora l’illuminazione pubblica viene spenta dopo l’una di notte – spiega. Visto che altre soluzioni in vista non ce ne sono, sarò costretto a breve, a spegnerle completamente di sera, per risparmiare sulla bolletta”. Il sindaco di Pianiga comunque se da un lato spiega di
Nel 2012 mancheranno, i trasferimenti dallo stato per 500 mila euro
Il municipiodi Pianiga
LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA
Critiche sulla gestione del giornalino dell’ente da parte delle opposizioni voler risparmiare per l’ente locale, dall’altro è stato accusato proprio a febbraio dalle opposizioni di sinistra di aver sprecato denaro redigendo un giornalino comunale a senso unico sulla questione di Veneto City. Accuse, che il primo cittadino ha respinto al mittente ritenendole prive di fondamento e fortemente strumentali. Le accuse sono arrivate in modo specifico dal segretario del Pd locale Jessica Pavan e da quello dell’Idv Matteo D’Angelo.
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fine gennaio al teatro comunale di Pianiga, è stata celebrata la cerimonia di consegna del secondo pulmino “socialmente utile” Fiat modello “Doblò”, attrezzato per il trasporto delle persone diversamente abili alla locale Associazione di volontariato “Antea Il Quadrifoglio” e la premiazione con una targa ricordo e un diploma di benemerenza alle 27 aziende che hanno consentito la realizzazione di tale evento tramite l’acquisto degli spazi pubblicitari sull’autovettura o, a mezzo di donazioni. La cerimonia è poi proseguita presso la chiesa parrocchiale di S. Martino di Pianiga, dove Pdv ha offerto il Gran Concerto del Coro “Cappella Musicale della Pontificia Basilica del Santo”, registrando il tutto esaurito di pubblico presente. ”Dopo l’esperienza del 2007 – ha detto il Sindaco Massimo Calzavara – che ha portato ad acquisire in comodato gratuito un pulmino per favorire il progetto dei trasporti sociali, adesso il comune raddoppia e chiude un altro accordo con PDV per la fornitura di un secondo mezzo da affidare alle associazioni locali”. Insomma un bel esempio di solidarietà per tutto il paese. A.A.
14 Fiesso d’Artico Sicurezza Una serie di azioni criminose mette in allarme i cittadini
Bande in azione, paura in paese Il sindaco Andrea Martellato: “Segnalate tutto alle forze dell’ordine”
di Silvia Tessari
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ecenti fatti tornano a far parlare di sicurezza in Riviera: come, ad esempio, le vicende della cosiddetta banda del tombino, così chiamata perché i tre criminali che la componevano utilizzavano appunto tombini di ghisa per spaccare la vetrata dei negozi e farvi irruzione. Proprio a Fiesso, lo scorso gennaio, i carabinieri della stazione di Stra avevano bloccato i tre giovani rumeni, in fuga con un bottino di 2.500 euro dopo aver rapinato con la stessa tecnica una tabaccheria. “Sono fatti che fanno pensare: è sconvolgente – dichiara il sindaco di Fiesso Andrea Martellato – che dopo un atto simile qualcuno possa essere a piede libero in meno di 24 ore. Chi ha combinato il fatto deve per lo meno scontare quanto merita, in funzione anche di monito, e risarcire le parti lese. A Fiesso non c’è un allarme sicurezza, e il grado di criminalità è pari se non minore alla media della Rivera; tra i reati, il più diffuso è preoccupante è probabilmente quello dello spaccio. L’amministrazione e i cittadini possono fare molto: la rete delle
segnalazioni aiutano le forze dell’ordine ad individuare situazioni di rischio e a monitorare costantemente il territorio. I fiessesi segnalino, infatti, piccoli reati – occupazione abusiva di alloggi o rifiuti abbandonati in luoghi impropri – che altrimenti potrebbero sfuggire”. “Da parte nostra, c’è grande fidu-
Il problema principale in paese è lo spaccio di droga cia verso la giustizia, anche se va sempre caldeggiato un giudizio tempestivo e commisurato alla gravità dell’atto – commenta il leader dell’opposizione, Alberto Discardi. Certamente, comunque, è necessario un controllo maggiore del territorio, rigorosamente da parte delle forze di sicurezza, non dall’iniziativa di privati cittadini, anche se la cittadinanza e l’amministrazione possono aiutare il lavoro delle forze del’ordine con
segnalazioni o strumenti di videosorveglianza”. La sicurezza non è comunque solo affare di forze dell’ordine e di magistrati: “È importante intervenire fin da subito sulle situazioni a rischio, affinché le fasce d’età più indifese o le componenti sociali più disagiate siano meno esposte alla criminalità – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Andrea Benetti – da questo punto di vista, i servizi sociali e le associazioni possono fare molto. Ad esempio, quindici volontari di Fiesso, attraverso l’Associazione il Portico, offrono un servizio di trasporto agli anziani: non si tratta solo di un servizio utilissimo, ma anche di un modo per monitorare continuamente la fascia della società più debole e fragile davanti a raggiri e furti. Alcune segnalazioni arrivano proprio attraverso loro”. Un altro problema su cui si può intervenire a livello sociale è certamente quello del disagio giovanile. “Nonostante i tagli ai comuni, abbiamo scelto di investire ancora sugli Operatori di Strada, un servizio che garantisce un appiglio educativo per i gio-
Pattuglia della polizia nel territorio vanissimi: proprio attraverso la mediazione degli Operatori di Strada, i giovani hanno inviato all’amministrazione comunale una bella lettera, chiedendoci di rimuovere un container abbandonato in un parco pubblico vicino alle scuole medie, dietro al quale
operavano gli spacciatori. Siamo intervenuti immediatamente, illuminando anche il parco. È importante per i giovani sapere che l’amministrazione sa ascoltare, e che il loro aiuto è prezioso per combattere tutto ciò che li minaccia”.
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l pezzo forte di Mitsubishi è la I-MiEV, ovvero in assoluto la prima vettura elettrica prodotta in serie ad aver debuttato sul mercato. La I-MiEV si basa sulla piattaforma della minicar giapponese “i”, dove il motore a benzina posteriore centrale e il serbatoio montato in posizione centrale all’altezza del pianale vengono sostituiti da un pacco batterie agli ioni di litio, dal motore elettrico e dall’inverter, e da altri componenti necessari alla propulsione “verde”. Per il resto, le modifiche necessarie per trasformare la “i” nella versione elettrica IMiEV sono state davvero minime. Come un qualsiasi veicolo con motore endotermico, la I-MiEV è un a utilitaria compatta, in grado di ospitare 4 passeggeri con un ingombro di appena 3,475 m e che offre, grazie all’ampio passo di 2,550 m, tutta la comodità di una vettura a 5 porte con un bagagliaio di tutto rispetto (la cui capacità varia da 227 a 860 litri ) e un raggio di sterzata di appena 4,5
metri. Al comfort questa vettura aggiunge un’eccellente autonomia (150 km, secondo gli standard New European Driving Cycle ), ottime prestazioni in situazioni di guida reali (velocità massima di 130 km/h, ove consentito, e accelerazioni brillanti grazie ai 180 Nm di coppia disponibili già alla partenza da fermi), massima silenziosità e pochissime vibrazioni, basse emissioni “well-to-wheel”: anche considerando le emissioni di CO2 dalla fase di produzione di energia, emette meno della metà di un corrispettivo a benzina (in Italia intorno ai 60 gr/km). Al pari di tutti i veicoli Mitsubishi, I-MiEV è stata progettata secondo elevati standard di sicurezza che hanno interessato anche le specifiche della trasmissione: è equipaggiata, infatti, con il sistema “Rise”, realizzato con un progetto brevettato da Mitsubishi e concepito per collegare fra loro gli elementi strutturali, proteggendo attivamente i passeggeri in caso di incidente. ■
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16 Cultura Cultura Enogastronomia Presentato il libro del giornalista Andrea Guolo
La cucina ritrovata, ecco gli “storti” La produzione del dolce era a Dolo, alla ‘Bassa’, una fabbrica che forniva il prodotto a Venezia e Padova di Roberta Pasqualetto
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n dolce perduto riscoperto con un libro, e ristoratori e pasticceri preparati: “I storti dal Dolo”. Diversi abitanti dolesi potranno lamentarsi di essere stati così definiti, soprattutto in passato, per ragioni che nulla avevano a che vedere con la loro postura. Vediamo di che si tratta. La ragione di questa attribuzione dipendeva da un dolce che veniva prodotto proprio lungo le sponde del Naviglio Brenta. Si trattava di una cialda croccante, riempita di panna montata e abbinata a una tazza di calda cioccolata. Il nome di queste cialde probabilmente deriva dalla loro forma, ottenuta dalla lavorazione artigiana pressoché manuale, e quindi non con l’uso di stampi. Eppure, incredibilmente, di questo dolce così identitario a Dolo e dintorni si è persa le memoria. La “riscoperta” degli storti dal Dolo è stata fatta nelle scorse settimane a Sambruson, località del comune rivierasco, al ristorante Ca’ Zane Martin, in occasione della presentazione del libro “La cucina ritrovata”, scritto con le recensioni de ilmangione.it e dedicato ai piatti dimenticati
della nostra tradizione gastronomica che alcuni ristoranti continuano fortunatamente a proporre. Dopo aver presentato due dei piatti inseriti nel libro, savor di gamberi (trattoria La Ragnatela, Scaltenigo di Mirano) e risotto co le secoe (trattoria Da Paeto), è stata la volta della grande sorpresa: lo chef di Ca’ Zane Martin, Paolo Urbani, ha infatti svelato ai presenti il terzo piatto: i storti, accompagnati da una breve descrizione. “Le cialde” ha detto lo chef, “sono di origine antichissima, e forse sono state le prime torte di farina del mondo di tremila anni fa. Cotte velocemente tra due piastre di pietra arroventate, poi di ferro. Da quei sistemi primitivi e dalle ricette essenziali di farina e acqua, si è passati nei tempi moderni a cialde assai più elaborate fatte con acqua, farina e latte nella case dei contadini, e con uova, zucchero grezzo, miele o vino aromatico, nelle case di maggior prestigio. In realtà il vero storto del Dolo, non si produce e consuma più. E’ stato sostituito da prodotti industriali che molto poco hanno a che vedere con la preparazione originale. I
vecchi dicono che sorgeva in passato a Dolo, e precisamente alla ‘Bassa’, una fabbrica di ‘storti’ che forniva il prodotto non solo ai consumatori del paese, ma anche alle vicine città di Padova e Venezia”. Alla presentazione hanno assistito tra gli altri il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, visibilmente colpita da questa “riscoperta” di una pagina storica del proprio territorio comunale; l’assessore regionale Renato Chisso; il vicepresidente della Provincia di Venezia, Mario Dalla Tor, il segretario regionale di Slow Food, Mauro Pasquali. Erano presenti anche i sindaci di Camponogara, Gianpiero Menin, e Fiesso d’Artico, Andrea Martellato. Due parole sul libro presentato: “La cucina ritrovata” è un volume di circa 350 pagine suddivise, per ciascuno degli 80 piatti selezionati in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, in tre distinte sezioni: descrizione del piatto, breve ricetta, e recensione del ristorante dove viene tuttora preparato secondo la maniera tradizionale. Il libro consente inoltre al lettore di disporre di uno strumento diverso dalle guide
Gli “storti” di Dolo in circolazione, perché tramite “La Cucina Ritrovata” l’appassionato di cucina potrà predisporre i propri spostamenti al fine di provare non solo piatti sempre più rari e praticamente estinti, ma anche proposte assai diffuse che però non vengono più preparate nella maniera tradizionale, come ad esempio la “vera” cotoletta alla milanese e le “vere” olive all’ascolana.
NEWS Per viaggiare
NASCE “IL GIARDINO”
“I
l Giardino” è una nuova associazione culturale nata grazie alla collaborazione delle associazioni Centro Studi Riviera del Brenta e dell’Ex Giardino di Santo Stefano di Martellago. Questa sinergia è nata da un’idea comune di organizzare delle gite culturali giornaliere e altre di qualche giorno con dei costi contenuti. Le gite di quest’anno sono dal 23 al 25 marzo visita all’Umbria (Assisi, Bevagna, Montefalco, Gubbio); dal 24 al 29 aprile in Dalmazia (Zara, Mediugorie, Mostar, Dubrovnik, Spalato, Trogir, Sebenico, Krka). Il 27 maggio una gita giornaliera a Parma per visitare i luoghi verdiani; dal 19 al 23 settembre una visita all’Ungheria per conoscere Budapest e dintorni e, dal 4 giugno al primo di luglio, una gita in Armenia; il 27 ottobre una gita giornaliera a Bergamo. Quasi tutte le gite culturali hanno un filo conduttore con Venezia e la sua storia. Per informazione sui costi e sulle prenotazioni si può contattare l’associazione Centro Studi al numero 333 2678850 o Il Giardino al 335 8499816; l’organizzazione tecnica delle gite è curata da un’agenzia viaggi di Vicenza.
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SPECIALITÀ PESCE è consigliabile la prenotazione
ANTIPASTO Crostino di baccalà mantecato Fantasia di mare Cestino alla pescatora PRIMI scampi alla busera con etti Spagh Canelloni gamberetti e asparagi • Sorbetto al Limone • SECONDI al profumo di funghi rospo Coda di Gamberoni ai ferri Frittura ari Calam e gamberi di laguna CONTORNI Radicchio Patate al forno
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Dolce: La Mimosa Caffè e liquori
• MENÙ 17-18 MA
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Festa del Papà
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LO NEWS
SPORT in PRIMO PIANO CICLISMO AMATORIALE: GLI AMICI DELLA BICICLETTA
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’associazione Fiab della Riviera del Brenta - Federazione Italiana Amici della Bicicletta - è nata nel 2007 dalla collaborazione di alcuni genitori che avevano aderito al Pedibus, e volevano essere uno stimolo per l’amministrazione affinché il territorio potesse essere più sicuro per le fasce deboli (pedoni e ciclisti). L’associazione ha 38 iscritti ma, come spesso accade nelle associazioni, chi lavora concretamente sono solo alcuni. “Quest’anno abbiamo deciso di fare solo alcuni degli eventi previsti contando solo sulle nostre forze - dice Silvana Zanon una fondatrice dell’associazione - purtroppo non riusciremo a realizzare i laboratori nelle scuole che invece negli anni scorsi abbiamo fatto; essere presenti nelle scuole, per le nostre finalità, è molto importante. Inoltre, per quanto riguarda la messa in sicurezza, ci teniamo che si renda concreta almeno per i percorsi casa-scuola con la realizzazione del Bicibus”. Tutti gli anni l’associazione organizza la Bimbimbici, manifestazione nazionale che si svolge all’inizio di maggio, collegandosi a un concorso di disegno rivolto alle scuole. Il tema di quest’anno è “Una strada tutta mia: Gioco Pedalo e Osservo il Mondo”. La mostra precedente ha visto l’allestimento di una mostra di disegni nel Centro Commerciale Mirasole. A febbraio, in occasione di “M’illumino di meno”, l’associazione ha organizzato una cena a lume di candela e un’uscita in bicicletta lungo il Taglio con arrivo a Marano assieme agli Amici della Fiab di Mirano. Con l’associazione “Gli Amici di Marano” si terranno una serie d’iniziative comuni e un po’ di “calda” accoglienza in piazza a Marano. Il lunedì di Pasqua, come di consueto, si terrà un’uscita in bici con l’ausilio del treno partendo dalla stazione della “vacca mora” di Mira, e seguendo il percorso della ferrovia che porta ad Adria. Per informazioni si può scrivere a adb.rivieradelbrenta@libero.it o contattare il numero 331.1137151. R.P.
Atletica Riviera del Brenta
AL VIA LA COMPETIZIONE FIDAL
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’atletica Riviera del Brenta, a febbraio, si prepara ad affrontare la seconda competizione Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera), dopo gli ottimi risultati ottenuti a gennaio. La competizione Fidal Venezia Indoor si terrà nel Palazzetto dello Sport di San Pietro in Strà, gli atleti partecipanti sono circa 300, appartengono alla categoria esordienti (età compresa dagli 11 ai 12 anni) e provengono da tutta la provincia di Venezia. La manifestazione è realizzata in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e l’associazione Uno a Cento. In questa gara i ragazzi sono impegnati in tre specialità base: corsa, salto e lancio; ogni concorrente farà tutte e tre le prove. Gli atleti della Riviera si sono classificati al secondo posto nelle Provinciali grazie alla somma di tutte le categorie. “I ragazzi che parteciperanno alla competizione, hanno iniziato due anni fa assieme alla nuova società e adesso siamo fieri dei loro risultati – dice Michele Stellon presidente dell’atletica Riviera del Brenta – questo è il secondo anno per la nuova società, siamo partiti con zero iscritti e oggi ne abbiamo 460. Dopo due anni di presidenza sono orgoglioso di riconoscere che la squadra è unita e le cose sono organizzate bene. I genitori partecipano attivamente alla tifoseria e agli incontri dopo gara che loro stessi organizzano; questa partecipazione è lo spirito stesso dell’atletica”.
A credere nelle capacità della società sportiva c’è anche un’atleta rivierasca famosa: Manuela Levorato, che ha deciso di prestare la sua immagine per promuovere l’atletica. Sono stati realizzati dai volantini per promuovere questo sport con l’immagine della sportiva accompagnato da uno slogan: “L’atletica leggera siamo noi”. Manuela ha anche partecipato all’acquisto di un attrezzo sportivo che adesso si trova a Mira, e tra le altre cose, le ha permesso di tornare ad allenarsi nel suo primo campo sportivo. Stellon spera che la presenza carismatica dell’atleta ispiri un nuovo gruppo di velocisti e si augura che possano raggiungere i risultati della campionessa. Anche la squadra dei Master si difende bene, infatti, si è classificata terza del Veneto, questo dimostra una crescita anche per il settore over 35. Il presidente ci tiene a raccontare alcuni dei risultati delle sue atlete come ad esempio Ilaria Collini che è passata all’Atletica di Vicenza con la divisa arancione e che parteciperà alla coppa Europa. Un altro esempio di bravura è sicuramente quello dell’atleta ipovedente Elena Favaretto che ha ottenuto un nuovo record italiano con il lancio del peso (7,13 metri). Questo risultato porterà la campionessa ai campionati europei in Olanda a giugno e, nel 2013, ai campionati mondiali in Francia. R.P.
Al Palacosmet Campionato di serie A calcio a 5
Franco Gomme, verso la salvezza di Giacomo Piran
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rosegue il cammino del Franco Gomme Venezia nel campionato di serie A di Calcio a 5. La formazione allenata da Luigi Pagana, che gioca le proprie partite casalinghe al PalaCosmet di Dolo, ha vinto lo scontro salvezza contro l’Augusta per 4-2 grazie alle reti di Chimango, Bellomo, Cantagallo e del portiere Androni protagonista di una gara strepitosa. Con questo risultato il Venezia accorcia le distanze dalla zona play out e può ancora sognare la salvezza nella sua prima storica apparizione in massima serie. Nel prossimo turno, in programma il 18 febbraio, il Franco Gomme Venezia sarà impegnato in trasferta contro la Lazio attualmente al terzo posto in classifica. Il campionato, da fine gennaio a metà febbraio, si è fermato per alcune settimane per permettere alla Nazionale Italia di disputare i Campionati Eurupei organizzati dalla Croazia. Tra i possibili partecipanti c’è anche Marco Ercolessi, capitano del Franco Gomme Venezia, che è stato inserito nella lista dei
Un’azione di gioco 25 azzurri che il commissario tecnico dell’Italia Roberto Menichelli ha inviato all’Uefa in vista degli Europei. Due anni fa Ercolessi (36 presenze e due reti finora con l’Italia) aveva già preso parte agli Europei disputatisi in Ungheria nei quali gli azzurri furono eliminati nei quarti di finale dalla Repubblica Ceca. Nuova convocazione nella Nazionale Under 21 per Michele Penzo, che il commissario tecnico Raoul Albani ha scelto assieme
ad altri 14 giocatori. Due amichevoli che gli azzurrini disputeranno in Polonia contro i pari età locali. Una buona notizia, dunque, per il Franco Gomme Venezia e per Michele Penzo che nel giugno 2011 con l’Under 21 aveva preso parte alla Three Nations Cup di Porec (Croazia), torneo internazionale concluso al secondo posto in virtù del pareggio 1-1 contro la Croazia padrona di casa, e del successo 4-2 contro la Slovenia.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Il caso Dopo il disastro della Costa Concordia
Basta grandi navi in laguna di Venezia Il Ministro dell’Ambiente Clini ha espresso la sua preoccupazione, il sindaco Orsoni chiede di vietare il traffico di navi tanto grandi di Alessandro Abbadir
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a tragedia del naufragio del Costa Concordia, ha avuto un effetto immediato, far riflettere gli enti preposti sul pericolo rappresentato dalle grandi navi in laguna di Venezia. Sulla questione è intervenuto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Agli italiani è apparso inaccettabile il passaggio delle grandi navi da crociera nel bacino di San Marco, dopo quello che è successo al Giglio. Da un sondaggio fatto, il 77% degli italiani intervistati dall’Istituto Demopolis per “Affaritaliani” sostiene il divieto di attraversamento, per le navi da crociera, dal canale della Giudecca a Venezia. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è sulla linea dei comitati ambientalisti che da tempo si battono contro questi “palazzi galleggianti“ che transitano a pochi metri da Piazza San Marco e Palazzo Ducale. Il sindaco e la Giunta in fase di redazione del nuovo Pat del Comune di Venezia, hanno deciso di introdurre una norma che prevede di
“vietare il traffico di navi di dimensioni incompatibili con il bacino di San Marco”. Sindaco e Giunta (e soprattutto l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin), si sono posti il problema. E se succedesse un fatto come quello della Costa Concordia in laguna?
Il presidente della Provincia Zaccariotto: “Tempo di pensare a forme diverse di accoglienza” Se fosse sversato petrolio? Se la nave affondasse davanti piazza San Marco? Il Comune su questo tema non ha potere decisionale, che spetta invece a Stato e autorità Portuale, ma intanto vuole porre dei paletti. Il Ministro Clini però non è rimasto a guardare. Da fonti ministeriali è emersa la proposta: un limite di 40 mila tonnellate di stazza (nella prima bozza erano 30 mila) per il passaggio a San Marco.
Nell’immediato però non ci sarebbe alcun divieto, si punta allo scavo del canale Sant’Angelo Contorta la cui profondità sarà portata da 2 a 10-12 metri e in prospettiva il porto off shore. Diversi comitati ambientalisti sono contrari anche a questa ipotesi. Per gli operatori croceristici invece la soluzione più accettabile sarebbe quella di un “senso unico” per le navi, cioè un solo passaggio (o in entrata o in uscita) davanti a San Marco. Vedono però come fumo negli occhi il fatto di imbarcare e sbarcare i passeggeri fuori da Venezia. “La gente vuol salire in nave qui” ribadiscono. Infine la Provincia con la presidente Francesca Zaccariotto. “Il grave incidente avvenuto all’isola del Giglio - dice - può costituire l’ulteriore occasione per tornare a discutere della questione grandi navi da crociere in laguna. Oggi è necessario studiare forme diverse di accoglienza nella nostra laguna, meno invasive e a rischio, senza però penalizzare il turismo”.
Piazza San Marco Il progetto per deviare le grandi navi dal bacino di San Marco
IL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI VENEZIA PAOLO COSTA SCRIVE A CLINI: ECCO LA SOLUZIONE
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iberare il bacino di San Marco dalle grandi navi da crociera è una priorità condivisa a tal punto che in breve ha preso avvio “il percorso progettuale e operativo” per raggiungere l’obiettivo auspicato dal ministro all’Ambiente Corrado Clini e chiesto a gran voce dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Il presidente dell’Autorità portuale per Venezia Paolo Costa si è attivato e in una lettera del 18 gennaio scorso ha sottoposto al ministro Clini e al collega dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, la sua proposta. Si tratta di un percorso che prevede due fasi, una nel breve periodo e una un po’ più prolungata nel tempo. Nel primo caso si tratterebbe di deviare il traffico dei “condomini galleggianti” dal bacino di San Marco con un percorso alternativo verso la Stazione Marittima, nel medio-lungo termine invece si pensa alla realizzazione di una nuova stazione marittima per le grandi navi da crociera alla bocca di porto di Malamocco. Il primo cittadino di Venezia ha innanzitutto espresso il proprio apprezzamento per la prontezza con cui è stata affrontata la questione e quindi per il tipo di soluzioni proposte. Entusiasta anche il governatore della Regione Luca Zaia. “La proposta del professor Paolo Costa può essere la classica quadratura del cerchio. Ora bisogna passare ai necesO.J. sari approfondimenti tecnici di fattibilità”.
CHIOGGIA LA CITTÀ SI CANDIDA AD OSPITARE IL TRAFFICO CROCIERISTICO VENEZIANO
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hioggia si candida ad ospitare il traffico crocieristico veneziano. Il sindaco Giuseppe Casson e il vicesindaco e assessore alle attività produttive e portuali, Maurizio Salvagno, lanciano ai vertici nazionali e veneziani la proposta di considerare lo scalo marittimo dell’Isola Saloni a Chioggia, come terminal in grado di dare ospitalità alle navi da crociera dirette a Venezia. “Viste le preoccupazioni espresse sul traffico crocieristico sia dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, sia dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per la salvaguardia di Venezia e vista la volontà di ridisegnare le rotte di tali colossi nautici attraverso la laguna, invitiamo le autorità competenti a considerare Chioggia come
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potenziale scalo nel panorama lagunare, a sostegno della crocieristica veneziana. Grazie alla vicinanza alle bocche di porto, rispetto alle soluzioni finora prospettate, risulterebbero infatti necessari investimenti modesti per l’escavo dei canali – spiegano il sindaco Giuseppe Casson e il Vicesindaco Maurizio Salvagno –. Ci mettiamo a disposizione del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, del Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, e del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e di tutti i rappresentanti degli enti preposti, una volta valutati tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, per verificare assieme la concreta fattibilità di tale proposta e l’ipotesi di un progetto strategico di porto lagunare unico”. G.G.
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Il porto di Chioggia
Spazi aperti 19 Il convegno Nuove opportunità di un settore in evoluzione
Il turismo nel web e le sue grandi potenzialità
STRATEGIE, IL TURISMO FA GRUPPO
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di Miriam Vianello
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l turismo, un tema di grande interesse toccato dal convegno organizzato dal Consorzio “Con Chioggia sì” per interrogarsi sul futuro di un settore dalle enorme potenzialità per tutto il territorio veneto. Grazie ad una ricerca presentata da Federica Montaguti del Centro Internazionale di studi sull’Economia turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, somministrata ad un campione di aziende di Jesolo, Bibione, Caorle e Cavallino tra gennaio e giugno 2011, sono emerse alcune criticità che stanno affrontando le imprese ricettive. I risultati possono essere estesi anche alle altre località venete, simili per estensione geografica e tradizione. Nello specifico la ricerca, oltre a evidenziare un netto aumento dell’età nella quale si diventa titolari effettivi, evidenzia che per il 74% la stagionalità della domanda rappresenta un problema importante, mentre per il 23% non lo è. Nel primo caso quindi sono stati adottati alcuni accorgimenti per incentivare il turismo balneare, per esempio a Jesolo e Caorle sono state attuate promozioni in bassa stagione
e in occasione di specifici eventi, a Cavallino invece sono state realizzati degli interventi migliorativi per accogliere ospiti anche in bassa stagione, come il riscaldamento delle piscine o la coibentazione delle strutture. Il ruolo del web però diventa sempre più strategico e peculiare, infatti sono circa il 33% delle imprese intervistate che hanno deciso di potenziare la comunicazione on line, apportando delle migliorie al proprio sito internet e aderendo a portali di prenotazione on-line. In totale sintonia l’intervento di Claudia Zarabara che ha delineato la figura del turista ai giorni nostri, costantemente connesso con il web mediante l’uso dei social network e desideroso di condividere a vacanza ultimata quanto di bello ha potuto scoprire. Sburocratizzazione, riduzione dei tempi ed immediatezza sono le caratteristiche fondamentali a cui l’offerta si deve adeguare, gli operatori in particolare sono chiamati a rispondere investendo nei nuovi mezzi di comunicazione con la creazione di pagine web facilmente consultabili e costantemen-
ADOTTAMI Gigio e Minù. Questi 2 mici hanno bisogno urgentissimo di una nuova casa. Gigio ha 7 anni Minù è più giovane. Entrambi vaccinati e sani. La loro proprietaria è mancata. Chi se ne occupa (il loro “papà” che è molto malato) sta cercando una nuova casa. Sic. Maschietto non giovanissimo. Taglia piccola. Lasciato al bordo della strada dopo essere stato investito. Il soccorritore lo ha voluto chiamare Sic. E’ stato più volte visitato. L’appello è rivolto a chi lo riconosce o a chi ha visto chi lo ha investito… Yago. Pastore tedesco purissimo cerca famiglia. Maschio 8 anni. Vissuto a contatto con persone. Carattere molto buono. Purtroppo Yago attualmente si trova in un terreno che verrà venduto. Il proprietario non puo’ portarlo a casa e noi in rifugio non abbiamo posto. Tom. Maschietto giorvane, circa 3 anni. Taglia media, circa 15 kg. Buono con tutti. Tom è stato recuperato in Statale Romea. La speranza è che si sia smarrito. Chi lo riconosca lo aiuti a tornare in famiglia. Altrimenti è in cerca di una nuova casa. Giotto-Giove. Splendidi maschi incrocio setter irlandese, circa 10 anni. Carattere tranquillo e molto buoni. Il loro proprietario è mancato e per loro si sono aperte le porte del rifugio. Cerchiamo per loro una casa che possa accoglierli per gli ultimi anni. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233
A Chioggia le categorie decidono di collaborare
Il convegno a Chioggia te aggiornate. Superare l’ambito locale per creare un sistema turistico tematico, è un suggerimento che l’assessore al Turismo della Regione Veneto Marino Finozzi propone a conclusione, per creare un unico comparto Veneto. La Regione in particolare vede nel turismo la più importante industria e sta promuovendo diverse iniziative per superare la legge 33/2002 ormai vetusta così da coordinare le attività di promozione nel territorio con le sue città d’arte, balneari e di montagna. Cinesi, russi e latino-americani hanno visitato il Veneto in questi anni, son richiesti quindi investimenti sempre più consistenti per formare gli operatori ed aprirsi sempre più ai mercati ancora inesplorati.
e categorie del turismo fanno squadra, nasce Gruppo Turismo Chioggia. E’ la nuova iniziativa di quattro associazioni di categoria cittadine Gebis (operatori balneari e chioschi), Cisa Camping (campeggi), Slow Lagoon (turismo di settore itinerante) e Chioggia Yatch Group (nautica da diporto e darsene), che hanno deciso di lavorare in stretta collaborazione per esaltare la vocazione turistica del territorio. Il nuovo Gruppo, rappresentato dai presidenti Fabrizio Boscolo, Luciano Serafini, Marino Masiero e Gianni Boscolo Moretto, si occuperà di mettere a punto di un’offerta integrata con il coinvolgimento dei protagonisti della filiera del comparto. “E’ un gruppo aperto e che desidera collaborare – ha spiegato il presidente dell’associazione Cisa Camping Luciano Serafini – in sinergia con tutti coloro che hanno a cuore il futuro e il destino della nostra città”. Tra gli obiettivi quello di fare da sprone ed aiutare gli enti territoriali a definire le strategie dello sviluppo turistico locale. I progetti che Gruppo Turismo Chioggia ha in cantiere sono infatti molteplici. Idee, proposte concrete, priorità per riqualificare e potenziare il settore come
Sottomarina, la spiaggia la realizzazione di piste ciclabili che colleghi Chioggia a Venezia, per raggiungere l’oasi protetta di Ca’ Roman, Pellestrina e Lido, la realizzazione di parcheggi acquei pubblici (come il Marina City Park) per permettere ai diportisti di visitare la laguna e il territorio costiero, la creazione di un sistema di strutture a basso impatto fino a Bibione per valorizzare le vie navigabili lagunari e fluviali e la sistemazione di via Morosini con aree attrezzate per i campeggiatori. “Alcune di queste idee sono semplici, dai costi contenuti e realizzabili anche in breve tempo, una volta avuta la collaborazione della pubblica amministrazione, per avere velocemente i necessari permessi – spiega il presidente di Slow Lagoon Marino Masiero -. Con investimenti minimi si potranno avere risultati importanti e la creazione di nuove opportunità per il mondo del lavoro”. Giovanna Bellemo
20 Mondo scuola Innovazione tecnologica Unioncamere e altri partner fanno partire il progetto
“Energy Villab”, imprese ed energia pulita Le prime realizzazioni pilota sono previste a Forte Poerio a Mira, e nel Comune di Teolo di Alessandro Abbadir
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nergia pulita, territorio veneziano e padovano all’avanguardia. Al via a Mira (a Forte Poerio) e a Teolo a “Energy Villab”, cioè il progetto, un network di Living Lab virtuosi. Il progetto è stato presentato le scorse settimane da Unioncamere del Veneto, con il titolo ”Energy Living Lab: un nuovo approccio per la condivisione di uno sviluppo energetico sostenibile”. Di cosa si tratta? “I living lab - hanno spiegato gli organizzatorisono dei momenti di sperimentazione che portano la ricerca fuori dal laboratorio e nelle dinamiche del mondo reale per fondere l’inno-
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vazione tecnologica con quella organizzativa e sociale, in un processo di co-creatività che coinvolge tutti i soggetti partecipanti. Sono sperimentazioni legate ad applicazioni per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili e risparmio energetico, col coinvolgimento di piccole e medie imprese, distretti produttivi. E’ stato approvato nell’ambito del programma per la cooperazione transfrontalier Italia-Slovenia 2007-2013, il progetto si concluderà nel maggio del 2014. Le prime realizzazioni pilota sono previste a Forte Poerio a Mira, e nel Comune di Teolo. Energy Villab prevede
l’avvio di sei iniziative pilota (quattro in Italia e due in Slovenia),la loro messa in rete, il collegamento alla valutazione comparativa dei risultati raggiunti, e la creazione di premesse per una condivisione di politiche transfrontaliere a sostegno degli stessi territori. I partner coinvolti sono: Craca (Centro Regionale di assistenza per la Cooperazione Artigiana); Università di Padova - Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria; Provincia di Treviso; Camera di Commercio di Venezia; ConCentro Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone; Comune di Jesolo; Comune di
Indagine di Fondazione Impresa
GLI ITALIANI VOGLIONO LA BIOEDILIZIA
econdo l’indagine sui comportamenti eco-sostenibili degli italiani realizzata da “Fondazione Impresa” di Mestre, il 25,4% degli italiani ha cercato attivamente informazioni sulla classe energetica della propria abitazione. Il 30,9% ha effettuato interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione. In
particolare: sostituzione di infissi, interventi di isolamento e sugli impianti di riscaldamento. ”Nei prossimi due anni - spiega Fondazione Impresa - il 21,8% degli italiani che ha dichiarato di non aver ancora effettuato interventi di riqualificazione energetica delle proprie abitazioni ma intende operare in tal senso. In particolare, la sostituzione
Musile di Piave; Fondazione Istituto su Trasporti e la Logistica (Itl) – sede Ravenna; Ial Innovazione Apprendimento Lavoro Friuli Venezia Giulia; Ul Iri (Istituto per lo sviluppo dell’innovazione dell’Università di Lubiana); Università di Lubiana; Prc (Centro di Sviluppo della Valle dell’Isonzo); Golea (Agenzia locale per l’Energia della Goriška); Uip (Centro Universitario per lo sviluppo e incubatore universi-
degli infissi (48,1%), l’isolamento dell’edificio (24,1%) e la sostituzione degli impianti di riscaldamento (13,9%), continuano ad essere gli interventi più richiesti, aumentano gli interventi di installazione dei pannelli solari termici (12,7%)”. La bioedilizia o edilizia sostenibile rappresenta uno di quei settori che meglio di altri descrive la sintesi contenuta nell’espressione green economy o crescita sostenibile. “L’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 anche attraverso la riqualificazione energetica degli edifici - affermano i ricercatori di Fondazione Impresa - rappresenta un
tario del Litorale). ”Con questi laboratori che uniscono territorio ed esperienze innovativespiegano gli organizzatori - si vuole dare un segnale di rinnovamento nel modo di concepire il territorio, non più solo suolo da sfruttare, ma ambiente da difendere e dal quale partono iniziative che puntano a cambiare il volto dell’economia locale e segno della green economy e del risparmio energetico”.
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22 Personaggio Debora Alibardi Musicista e stilista affermata
Dalla musica alla moda, un’unica grande passione Con i suoi abiti da sposa e da cerimonia ha vinto a Udine il concorso “Sposa d’autore”
di Paola Teson
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uccesso anche nella moda per Debora Alibardi, componente del celebre gruppo di cover Nomadi “Status Symbol” (gruppo che tra l’altro ha aperto il concerto dei Nomadi a Cavarzere). Una passione per l’arte che Debora traduce sia nella musica che nella moda: due lati che vede molto diversi tra loro ma che riescono ugualmente ad appassionarla. L’amore per la musica l’ha portata a fondare il complesso di cui fa parte, dopo aver studiato con due musicisti che le hanno dato le basi per intraprendere questa strada (il jazzista Franco Nesti e Gianni Cicogna); pur non avendo iniziato a suonare sin da bambina, Debora ha raggiunto ottimi risultati nella musica, soprattutto grazie al suo gruppo. L’amore per la moda, invece, l’ha portata a diventare stilista di abiti da sposa e da cerimonia molto particolari, partecipando anche
a diversi concorsi che le hanno sempre dato soddisfazione. La giovane bassista, infatti, possiede il diploma di “Tecnico della moda” (ottenuto presso l’Ipsia “Ruzza” di Padova) e il diploma di “Stilista e modellista professionale” (conseguito presso la “Sitam Moda” di Padova). Grazie a queste sue capacità, Debora Alibardi (alias Maribel) ha partecipato a diversi concorsi nella moda: l’ultimo in ordine di tempo è “Sposa d’autore 2012” che le ha permesso di aggiudicarsi il “Premio Speciale Sposa 2012”. Il concorso (ideato ed organizzato dall’agenzia “modashow.it” in collaborazione con “Eventi & Co.”) era dedicato a stilisti emergenti che creano abiti da sposa e da cerimonia, realizzato all’interno e in occasione della ottava edizione di “Udine Sposa”, in programma alla Fiera di Udine.
Maribel ha da poco aperto un atelier a Villatora di Saonara dove disegna e realizza abiti da sposa, da cerimonia e da sera. Ma questo concorso è solo l’ultimo di tante altre esperienze analoghe che la giovane stilista cavarzerana ha già affrontato, come racconta lei. “Ho studiato moda - racconta - per molti anni e dopo gli studi ho sempre coltivato questa passione. Negli anni 2004 e 2005 ho partecipato alla rassegna Young Fashion di Padova che mi ha portato sulle passerelle di Milano Collezioni Donna e a Roma per l’Alta Moda. Nel 2011, poi, ho partecipato come finalista al concorso “Moda d’autore” che si è tenuto a Lignano Sabbia d’Oro. Ora ho avuto il piacere di partecipare a questo concorso con abiti da sposa da me realizzati e sono onorata di aver ricevuto questo premio speciale. E’ proprio da quando ho iniziato a partecipare ai
Suona cover del grupo dei Nomadi nel celebre gruppo cavarzerano degli Status Symbol concorsi di moda d’autore che mi è venuta l’ispirazione anche per aprire un atelier tutto mio.” Il verdetto di “Sposa d’autore” che ha incoronato vincitrice Veronica Piazza della “Vi.Bi. Couture” (laboratorio di design di Udine) e seconda classificata Alexandra-Andreea Stanescu nata a Bucarest, studentessa all’”Istituto di Moda Burgo” di Milano, è giunto al termine di una elegante sfilata dove tutte le nove stiliste in gara hanno presentato le proprie creazioni. “Per realizzare i modelli che ho presentato al concorso – commenta Maribel - mi sono
Debora Alibardi, in arte Maribel con suoi abiti da cerimonia
ispirata ad uno dei miei miti della moda, ovvero Fausto Sarli. In qualche modo ho voluto riportare alcuni degli aspetti dei suoi modelli anche nei miei abiti”. La regia del concorso è stata firmata da Paola Rizzotti, la presentazione è stata curata da Michele Capitò. A partecipare all’evento un numeroso ed attento pubblico che ha dimostrato con calorosi applausi di apprezzare le proposte delle nove stiliste in gara e che, altresì, ha dimostrato anche di condividere le scelte dei giurati, tra cui naturalmente il premio per la stilista e musicista cavarzerana Debora Alibardi.
Cultura provinciale 23 Il personaggio Il presentatore degli spettacoli della signora della canzone è di Chioggia
Cester, trait d’union tra Nilla Pizzi e Chioggia Ad un anno dalla sua scomparsa ricorda commosso l’artista che fu protagonista della musica italiana negli anni ‘50 di Eugenio Ferrarese
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a canzone “all’italiana”, melodica esiste ancora? Quasi un anno fa scompariva la “signora della canzone” Nilla Pizzi, la famosa protagonista della musica italiana degli anni ’50, cantante con la quale il chioggiotto Aldo Cester ha condiviso tanti ricordi sul palco in qualità di presentatore dei suoi spettacoli in giro per l’Italia ed
“All’estero i nostri cantanti di quegli anni continuano ad avere consensi e ad essere apprezzati” anche all’estero. Forse questo tipo di canzoni è un po’ sul viale del tramonto, ma mantiene ancora un grande interesse e fascino, soprattutto per una certa fascia di pubblico. “La canzone italiana degli anni ’50 e ’60 è un po’ superata – sottolinea Cester –. Le canzoni ora sono certo culturalmente più complesse, più evolute. Ma specialmente all’estero, tra
NEWS Letteratura
LIBRI FUORI DI TESTO. INCONTRI CON GLI AUTORI
le numerose comunità italiane sparse per il mondo, le tournée dei nostri cantanti di quegli anni hanno sempre ottenuto un clamoroso successo… soprattutto Nilla Pizzi”. Aldo Cester aveva conosciuto la famosa cantante in una circostanza un po’ causale e sfortunata, quando la Pizzi era stata coinvolta – nel 1954 – in un incidente stradale a Polesella. Si era ferita ad una mano e Cester l’aveva aiutata accompagnandola al pronto soccorso. In seguito Nilla Pizzi convinse Cester a frequentare un corso di dizione alla Rai per abituarsi al microfono e così presentare i suoi spettacoli. “Grazie dei fiori”, “Vola colomba”, “L’edera”, “Papaveri e papere” sono poi diventati i successi mondiali della lunga e luminosa carriera della cantante di Sant’Agata Bolognese – vincitrice nel 1951 del primo Festival di San Remo - che ha continuato ad esibirsi fino alla fine. Il repertorio della Pizzi era assai ampio, ricorda Cester, e comprendeva oltre 3000 canzoni che spesso venivano arrangiate seguendo le esigenze più moderne.
Il presentatore chioggiotto Aldo Cester con Nilla Pizzi
Anche il rapporto di Nilla Pizzi con la città di Chioggia è stato assai importante. “Era una città che amava e dove si sentiva a suo agio”. Nel 1985 fu organizzato un grande spettacolo per celebrare i 300 anni del ponte di Vigo che per l’occasione venne tutto infiorato. L’ultima sua visita a Chioggia fu quasi dieci anni fa. Cester è stato anche il promotore del “Premio Città di Chioggia: una vita per la canzone” e sul palco di piazzetta Vigo furono presenti Carla Boni, Gino Latilla, Giorgio Consolini e Nilla Pizzi: una grande serata musicale con la piazzetta gremita in ogni angolo. “Di questi famosi protagonisti della canzone italiana è rimasto solo Giorgio Con-
Prosa Nella provincia
Gli spettacoli a teatro, luogo caldo e accogliente della cultura
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ibri fuori di testo. Scrittori dal vivo alla Sabbadino. Sono ricominciati il 18 febbraio gli incontri con gli autori alla Biblioteca civica “C. Sabbadino” di Chioggia. Nomi cardine del panorama non convenzionale. Dopo l’incontro con Francesco Permunian e Tuono Pettinato i prossimi due appuntamenti di marzo saranno dedicati alla presentazione di Marco Rossari e Alessandro Robecchi. Rossari presenterà il suo ultimo lavoro “L’unico scrittore buono è quello morto” il 3 marzo alle ore 17. Si tratta di un libro che raccoglie prose, epigrammi, pastiches e racconti sulla scrittura e - soprattutto - sugli scrittori. Alessandro Robecchi parlerà del suo volume “Piovono pietre - cronache marziane da un paese assurdo”, il prossimo 17 marzo. E’ stato caporedattore di “Cuore, settimanale di resistenza umana” ed è uno degli autori storici di Maurizio Crozza. La sua prsenza offrirà l’occasione di parlare dell’evoluzione della satira in Italia e delle trasgormazioni del suo linguaggio. Gli incontri si terranno presso la Sala espositiva del Museo civico della Laguna Sud a Chioggia. G.G.
Alessandro Preziosi al Toniolo con “Cyrano de Bergerac”
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a stagione fredda non favorisce attività all’aperto e sicuramente il teatro si presta a essere un luogo caldo e accogliente per gli amanti della cultura. Tra febbraio e marzo i teatri di Camponogara, Marghera, Mestre e Venezia offrono diverse tipologie di rappresentazione. Al teatro Dario Fo di Camponogara, venerdì 24 febbraio, lo spettacolo di Lella Costa: “Arie”; una rappresentazione che racconta un genere musicale molto amato nel mondo. Al teatro Aurora di Marghera, il 4 marzo Matteo Latino presenta “InFactory”, Premio Scenario 2011. “Ancora oggi essere diversi significa non essere adeguati nel quotidiano destreggiarsi tra qualunquismo, ignoranza e omologazione – commenta il cartellone Antonino Varvarà direttore artistico della stagione all’Aurora - eppure in una società che ci desidera tutti uguali, copie conformi di paradigmi di dubbio valore, c’è quanto mai bisogno di diversità.
A questa diversità che accompagna la vita di tante anime, dedichiamo questa edizione ad Andrea Zanzotto, autore recentemente scomparso, poeta tra i pochi, poeta come pochi”. Al teatro Toniolo di Mestre il 14 e 15 marzo, Lillo e Greg, presentano: “Sketch & Soda”; lo spettacolo raccoglie alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei comici. Da mercoledì 22 a domenica 26 febbraio Alessandro Preziosi presenta: “Cyrano de Bergerac”, la rappresentazione è tratta dal libro di Rostand e con la regia di Alessandro Preziosi. Il teatro Goldoni di Venezia propone dal 29 febbraio al 4 marzo,“Servo di scena”; questo testo teatrale è uno dei più celebri testi di Ronald Harwood, la trama è un appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, ed è una perfetta ricostruzione d’epoca che fa da cornice agli ultimi successi di un grande attore, ormai al tramonto. Roberta Pasqualetto
solini – aggiunge Cester – con il quale continuo a mantenermi in contatto”. Il presentatore chioggiotto è ancora in attività e nei mesi scorsi ha lavorato a Montecatini e Viareggio. Aldo Cester ha ancora un sogno nel cassetto. “Nel 2008 sembrava imminente l’apertura del nuovo teatro comunale e così presentai una proposta all’amministrazione di Chioggia: una grande spettacolo con la collaborazione di tutti i gruppi culturali del nostro territorio… ed io sul palco a presentare questa manifestazione”. La proposta rimane tuttora valida: da allora sono passati quattro anni e il teatro comunale non è stato ancora del tutto completato…
NEWS I volontari di Libera nelle classi per parlare di mafia
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nizierà a marzo la nuova sfida di Libera, l’associazione che fa capo a Don Ciotti, che si occupa di mafia, ma non solo. I giovani volontari si recheranno nelle classi quinte del Liceo e nelle seconde e terze dell’istituto alberghiero di Chioggia, con il progetto “Sapere per saper essere. Gli esseri umani non sono merce di scambio”. “Nel territorio chioggiotto vi sono decine di profughi, giunti dalla Libia, ma nativi dei paesi più disparati: Costa d’avorio, Senegal, Nigeria, e molti altri” raccontano i ragazzi che si stanno preparando, “sono qui da maggio scorso, e nessuno sembra chiedersi chi siano, cosa facciano, perché siano qui”. “Conoscere e sfatare gli stereotipi che una politica dell’odio ha instillato nella società, è il primo passo verso una convivenza serena e consapevole”. Hanno scelto questa tematica per raccontare ai ragazzi una realtà vicina ma sconosciuta. “Molti credono che la mafia sia solo al sud. Nulla di più falso. Nel Nord Italia, e nel Veneto, la mafia fa affari d’oro: nell’edilizia, nelle grandi opere, nella gestione dei rifiuti, nello sfruttamento della manodopera a basso costo. E il fenomeno del caporalato, che ha provocato la rivolta degli immigrati di Rosarno, è fortissimo anche qui, anche se molti lo ignorano, o fingono di non sapere”. F.D.L.
A Mira il prossimo 11 marzo
“FIUMI DI VINO” IN VILLA DEI LEONI
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na rassegna dei migliori vini in villa. Questo il senso della manifestazione “I fiumi di Vino” che è stata presentata nelle scorse settimane in villa dei Leoni dal Comune di Mira e dalla Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (Fisar), delegazione di Venezia, con un piccolo evento enogastronomico presenteranno ufficialmente l’iniziativa il prossimo 11 marzo 2012. Vediamo l’evento. ”Domenica 11 marzo, dalle 11 alle 19 - spiegano gli organizzatori - le prestigiose sale di Villa dei Leoni a Mira ospiteranno, infatti, la prima edizione di “I Fiumi del Vino”, mostra e degustazione dei vini nati in prossimità dei fiumi italiani e di alcuni dei più noti fiumi europei. Anche il Comune di Mira si è fatto promotore dell’idea. “L’iniziativa a cui stiamo già lavorando – spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Mira Davide Meggiato – vuole presentare le eccellenze vitivinicole, italiane e non, accomunate da un fattore particolare: il fiume”. Il progetto, sviluppato e seguito dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), delegazione autonoma di Venezia, oltre a promuovere il prodotto in sé, vuole far conoscere i territori di cui i vini sono espressione e le differenti tradizioni culturali ed enogastronomiche che li caratterizzano, rivolgendo-
si sia ai tanti appassionati del settore che al pubblico più generico. Oltre 40 le aziende italiane che hanno già garantito la loro partecipazione e offriranno in assaggio le loro eccellenze, permettendo immediati paragoni tra medesimi vitigni e differenti territori e filosofie di vinificazione. Da corona alle aziende, ed in abbinamento ai loro vini, saranno proposti liberi assaggi di ricette dei diversi territori. Insomma un bel appuntamento che coniuga arte culinaria a bellezze architettoniche della Riviera del Brenta come villa Contarini dei Leoni a Mira. Alessandro Abbadir
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IL VENETO
in PRIMO PIANO L’invasione dei grandi centri commerciali In pole position oltre a Veneto City, il progetto Ikea di Casale sul Sile, le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice e i nuovi centro commerciali di Limena e Due Carrare. Preoccupazione fra politici e amministratori locali
di Alessandro Abbadir
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consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie in tutta Italia e nel Veneto sono state pressoché un disastro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante la recessione in atto dal 2008, non interessa. L’ente capitanato dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Treviso – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il mondo della politica sono in subbuglio. Si perdono tanti posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. Ecco intanto i dati sui consumi natalizi. Per l’Osservatorio nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3
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perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma
miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al 2010. In tavola sono stati portati soprattutto prodotti made in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodomestici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Vediamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) che potrebbe autorizzare. Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila metri quadri, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di investire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita a pochi metri dal casello autostradale . La palla è in mano in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso
di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona da tempo e attira clienti da Croazia Slovenia e Austria è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le autorizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una posizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di insediamenti commerciali è la senatrice del Pd Franca Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per difendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la
APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-
gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle
quale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. Contro le condotte disinvolte delle grandi catene commerciali si sono schierati anche il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anche dalla consigliere regionale del Pd Simonetta Rubinato. Contrari a logiche di concentrazione in grandi aree anche i sindacati, Cgil in testa. Sconcertati anche diversi comuni come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono per il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. “Quartieri difficili come il nostro, cioè quello di Marghera (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della Municipalità di Marghera Bruno Polesel - dalla vicinanza di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli negozi mantengono viva una rete sociale fatta di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro commerciale, è spersonalizzante. Ora mettono prezzi ribassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”. aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.
Il Veneto in primo piano 25 Territorio Reazioni alla realizzazione di un mega centro direzionale
Comitati e Confesercenti contro Veneto City di Alessandro Abbadir
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eneto City, il mega centro direzionale pensato per tutta la Regione Veneto se non per l’intero Nord Est, è da mesi nell’occhio del ciclone. Contro questo polo direzionale che la Regione con il presidente Luca Zaia ha autorizzato, si sono scatenate le proteste di associazioni di categoria come Confesercenti, sindacati e comitati Cat. Confesercenti si è schierata contro Veneto City, perché di fatto, per l’associazione dei commercianti, distruggerebbe il commercio cittadino di Mestre e Venezia e della zona della Riviera del Brenta. Questo, per creare un centro direzionale che potrebbe davvero portare pochi posti di lavoro, in rapporto a quanti ne farebbe perdere.
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Per Cat in particolare, che ha assunto A gennaio sono scesi i cittadini per protesta, in 3 piazze del veneziano (Mirano, la democrazia partecipativa come tratto Dolo e Mira). L’iniziativa voluta dall’Idv è fondamentale del proprio modo di agire, stata salutata positivamente dai Cat (comi- la questione del metodo con il quale si tati ambiente e territorio), anche se alla costruiscono i percorsi di mobilitazione è altrettanto importante fiaccolata, non hanno quanto la sostanza deldato l’adesione. “I Sono state le questioni in gioco”. comitati salutano po- presentate Con i Cat contro sitivamente ogni ini- per protesta in Veneto City, si sono ziativa - ha spiegato il due comuni oltre schierate associazioni portavoce Mattia Do- 11 mila firme come Legambiente, nadel - che vada nella direzione di contrastare il “mostro Veneto quelle di categoria dei commercianti e i City” e le altre grandi opere, con le quali si comitati cittadini di Dolo (Ve). A volere l’opera sono stati oltre ai provuole perseguire la distruzione del territorio e della vita delle persone che lo abitano, gettisti anche i comuni di Dolo e Pianiga, anche quelle promosse dai partiti. anche per ricavarne dei soldi con alienazioni
e urbanizzazioni. Contro Veneto City i cittadini e associazioni e comitati hanno depositato oltre 11 mila firme e altrettante osservazioni. Osservazioni che dai due comuni interessati sono state quasi tutte respinte. Le grandi opere ne attirano altre secondo i comitati. “Con la nascita di Veneto City – conclude Donadel – arriveranno nella stessa zona, Romea Commerciale, camionabile e polo logistico collegato al porto veneziano off shore. Insomma l’area fra Padova e Venezia è stata pensata come un crocevia di traffico intenso che di fatto con la crisi non esiste più. Le conseguenze della cementificazione selvaggia le pagheranno i cittadini”.
PEDEMONTANA, STOP DA RICORSO
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a Pedemontana Veneta si ferma ancora. A bloccarne l’iter è stato il Tar del Lazio che ha accolto un ricorso presentato dal comune di Villaverla, in provincia di Vicenza. Il Tar ha ribadito ancora una volta quanto deciso in seguito al ricorso di un cittadino di Loria (Treviso) e, particolare non secondario, dando ragione ad una amministrazione pubblica. Gli amministratori di Villaverla difendono le scelte compiute a suo tempo, impuntandosi contro la Pedemontana. Per loro il fatto che: “Una infrastruttura di questo genere sorga a 40 metri dal centro di Villaverla, di fatto compromettendola gravemente sotto il profilo pa-
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esaggistico ed ambientale è una cosa da rigettare”. Una posizione condivisa dai numerosi comitati del vicentino e del trevigiano, che sono sorti contro la Pedemontana, ora riuniti nel “Comitato veneto Pedemontana alternativa”, da cui sono partiti ricorsi, ma anche denunce contro il megacantiere della Pedemontana di Romano d’Ezzellino (Vicenza), inaugurato nel novembre scorso dal presidente del Veneto Luca Zaia. Insomma, i comitati si difendono a colpi di ricorsi e controricorsi, rendendo la vita difficile a chi vuole b le grandi opere subito efficienti.
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26 Vita veneta Tra individuo e società Intervista allo psicoterapeuta Lino Busato
Le insospettate “doti” della paura In tempi difficili e dal futuro incerto la paura diventa un sentimento diffuso e collettivo ma non va temuta: si tratta di un ancestrale meccanismo salvavita che mette in allerta di fronte alle difficoltà e consente di ripartire di Ornella Jovane
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ome l’ostrica per difendersi dall’insinuazione nella propria conchiglia di un organismo estraneo - un granello di sabbia - che la irrita e la disturba, secerne quella sostanza cristallina che poi produrrà una perla preziosa, così la paura si insinua negli esseri umani per stimolare coraggiose reazioni di sopravvivenza che spesso producono insperate e straordinarie imprese. La paura è un sentimento più che mai attuale in tempi di disagio e di diffuso smarrimento, quali sono quelli che stiamo vivendo. A livello individuale, nelle proprie storie personali, e pure in quello collettivo e sociale. Questa emozione assume connotazioni diverse a seconda delle età e delle esperienze negli individui, ma anche dei periodi storici nelle società. Ma che cos’è la paura, come la si affronta e come può essere superata? “L’equivoco nel quale si può cadere - a rispondere e spiegare i meccanismi della paura è lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato
- sta nell’attribuirvi un’accezione negativa. La paura in realtà è un ancestrale meccanismo che stimola a reagire per riuscire a superare la fase di crisi. Naturalmente in un contesto non patologico, laddove invece può degenerare in angoscia, fobia, ansia”. Perché si ha paura? “Incertezza, repentino cambiamento magari non programmato di situazioni o condizioni acquisite, - prosegue lo specialista - possono generare paura. Ciascuno di noi la conosce: si può avere paura della malattia, di essere giudicati, di sentirci inadeguati, del cambiamento. La difficoltà nasce dal dover convivere con un senso di incertezza che destabilizza. Eppure la paura è una sorta di salvavita perché attiva quel meccanismo di sopravvivenza che consente di andare oltre le difficoltà. La reazione è quasi istintiva, successiva è la presa di coscienza dell’avvenuto superamento dell’ostacolo e quindi della paura stessa”. Per meglio esemplificare il concetto lo psi-
cologo fa riferimento ad un esperimento. “E’ stato osservato - racconta - il comportamento del bambino piccolo che posto sopra un piano ad un certo punto si trova ad affrontare un passaggio apparentemente “nel vuoto”. Il bimbo istintivamente si ferma. Ma al di là del “precipizio” c’è la mamma che lo chiama e lo incoraggia a raggiungerla. Accade che il piccolo vince la vertigine perché valuta che oltre c’è ciò che cerca e raggiunge il suo obiettivo, ottenendo anche un premio (le coccole della madre). Ecco, la paura è quel sentimento che ha suscitato nel bambino diffidenza nel punto di passaggio incerto, proteggendolo da eventuali cadute, ma ha stimolato in lui quella forza d’animo e quel coraggio che lo hanno spinto a superare l’ostacolo”. “La paura stimola dunque un meccanismo positivo - prosegue Busato - generatore di curiosità che sollecita a conoscere per cogliere le occasioni di cambiamento, per trovare le soluzioni a ciò che spaventa. E’ il disagio ge-
Lino Busato nerato dalla paura - quel senso di frustrazione cioè la distanza tra ciò che si ha e ciò che si vuole - che attiva la leva per fare cose che non si sospettava si sarebbero mai fatte”. “Sul piano emotivo - conclude lo psicologo - siamo fatti di contenitori esistenziali, la cui capienza dipende da molteplici fattori, dal carattere, dalle caratteristiche biologiche, dalle
esperienze e dalle persone che ci sono state vicino. Più sono capienti questi contenitori esistenziali, più siamo in grado di accogliere emozioni, anche negative, e reagire di conseguenza. L’importante è essere in grado di reagire in modo costruttivo, in psicologia si dice resiliente”.
Resistere agli urti della vita senza “rompersi”
LA RESILIENZA, OVVERO LA RISPOSTA EFFICACE ALLE AVVERSITÀ
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raccontarla, ancora oggi ha dell’incredibile l’impresa dell’esploratore Ambrogio Fogar. Era il 1978 l’avventuroso viaggiatore si muoveva al largo delle isole Falkland nel Sud dell’Oceano Atlantico. La sua imbarcazione fu probabilmente colpita da alcune orche e affondò in poco tempo. Con lui c’era il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. Riuscirono a portare con loro sulla zattera di salvataggio solo un po’ di zucchero, un pezzo di pancetta e due cormorani uccisi a colpi di remi. Dopo 74 giorni furono tratti in salvo. Erano in gravissime condizioni: avevano perso 40 chili. Mauro Mancini morì poco dopo di polmonite. Fogar riuscì a sopravvivere. Un’impresa epica che lo psicologo evoca per esemplificare il concetto di resilienza. “E’ un termine mutuato dall’ingegneria - racconta Lino Busato - e definisce quella proprietà che hanno i materiali o un manufatto di resistere agli urti e, grazie alla propria flessibilità, di ritornare allo stato iniziale. In psicologia l’attenzione viene posta sulla forza d’animo che consente di reagire in modo costruente ad una situazione dolorosa. E’ una qualità individuale, ma può essere anche collettiva: pensiamo ad esempio ai ragazzi di Genova che di fronte alla recente tragedia dell’alluvione, lo scorso novembre, si sono mobilitati in massa per contribuire a portare soccorso alla gente in difficoltà”. Nel mondo vegetale, resiliente è - ad esempio - il bucaneve che nonostante condizioni ostili riesce a fiorire in tutta la sua bellezza, nel mondo animale la lucertola che è in grado di rigenerare la parte della coda che ha staccato volontariamente per difendersi. “In psicologia - spiega lo specialista resiliente è colui che ha la forza di andare
oltre l’evento drammatico. La natura consente all’uomo di poter contare su alcune fondamentali e spesso insospettabili risorse. Innanzitutto biologiche: pensiamo a Fogar e Mancini che riuscirono a sopravvivere per 40 giorni, praticamente a digiuno persi nelle acque dell’oceano. Vi sono poi le risorse riparative, in altri termini la capacità di cicatrizzare vecchie ferite, sul piano emotivo, con strutture che consentono di autoriparare il “danno”. Infine vi sono le risorse evolutive che permettono di fare il grande salto verso il cambiamento quando questo è necessario, si tratti di una relazione affettiva, di lavoro o di contesti poco idonei in generale”. “La persona resiliente - prosegue Busato - è naturalmente propensa ad assumere un ruolo attivo nella propria vita, è coinvolta, impegnata, positiva e speranzosa, nel senso che ha fiducia di poter modificare col proprio impegno situazioni avverse. Vive nel presente il tempo, evita cioè di rifugiarsi nel passato o proiettarsi nel futuro per sfuggire all’immediato, ed ha una spiccata capacità di giudicare con equilibrio e quindi controllare gli eventi”. Com’è possibile allora sviluppare questa forza d’animo? “Innanzitutto - conclude lo psicologo “allenandoci” ad osservare in modo consapevole la nostra vita, con un atteggiamento attivo e presente, facendo in modo che la nostra vita sia quello che vogliamo noi e non ciò che gli altri si aspettano, poi creando buoni rapporti sociali che ci spingono ad aprirci verso gli altri, anche nelle difficoltà, e ci consentono di accettare l’aiuto offertoci. Vale la pena crearsi nuove possibilità per imparare sempre qualcosa di nuovo. Infine riuscire a mantenere con equilibrio le situazioni nella giusta prospettiva”. O.J.
Voci da palazzo 27 Finanziaria Regionale Approvato dal Consiglio il previsionale 2012
Poche conferme, tanti i tagli in bilancio Due milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno per Cultura, Istruzione e la Formazione. Tagliate anche le Politiche sociali, da 127,77 a 71,58 milioni di Fortunato Marinata
L
’approvazione del bilancio previsionale è stata anticipata da una serie di polemiche innescate dal ritardo con il quale la Giunta regionale ha presentato il documento al consiglio di Palazzo Ferro Fini. I tre mesi di dilazione accumulata, infatti, avevano messo in forse anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti e dei vari enti collegati alla Regione ma il rischio è rientrato lo scorso 17 gennaio quando il bilancio di previsione 2012, e la relativa legge finanziaria, ha ottenuto il voto favorevole del consiglio regionale anche se, per essere precisi, è doveroso dire che l’assenso è arrivato esclusivamente dalla maggioranza guidata da Zaia, mentre l’opposizione ha espresso voto contrario ad eccezione dell’Idv e di Verso Nord che hanno optato per l’astensione. Un bilancio che tuttavia l’assessore di riferimento Roberto Ciambetti ha difeso nelle sue linee strutturali soprattutto alla luce del momento di empasse che gli enti locali stanno vivendo. “Nonostante la contrazione delle risorse statali e regionali il bilancio di previsione della Regione Veneto – ha commentato l’assessore – è riuscita a conservare pressoché inalterate le voci di spesa per la Sanità, il Sociale, l’Istruzione e la Formazione, le Politiche per il lavoro e la Tutela del territorio. Rispetto al 2011 le manovre governative Tremonti e Monti hanno ridotto il trend delle risorse regionali disponibili a 1303 milioni, 87 in meno rispetto al 2011”. Una riduzione che sempre secondo l’assessore dovrebbe essere mitigata da un’operazione straordinaria di vendita di immobili regionali, il cui ricavato è stato prudenzialmente stimato in 79 milioni di euro. A puntellare il bilancio concorreranno anche i 30 milioni di euro recuperati dall’assessore Giorgetti con un’operazione “pulizia” su mutui e voci riservate all’edilizia pubblica e i fondi dei programmi comunitari (Fesr, Fse, Fpe e programma rurale) che garantiranno oltre 220 milioni di euro all’ente. “Grazie a queste entrate – ha spiegato Ciambetti - la Regione Veneto ha la sicurezza di riuscire a tenere in equilibrio i propri conti anche per il prossimo anno”. Complessivamente, il bilancio della
Regione Veneto per il 2012 supererà i 14 miliardi di euro che andranno a impinguare i capitolati dei vari referati. Come sempre a prendersi la fetta più grossa delle torta sarà la Sanità, alla quale normalmente va destinato l’80% del bilancio, quest’anno favorita anche dai trasferimenti statali che non diminuiranno rispetto all’esercizio trascorso portando il finanziamento da 8362 milioni del 2011 agli 8610 nell’anno in corso. Sostanziali al bilancio anche gli stanziamenti a disposizione della tutela del Territorio, dell’Ambiente e quelle destinati alle Infrastrutture (1347,7 milioni, di cui 420 stanziati direttamente dalla Regione) e le spese tecniche di funzionamento della ‘macchina’ regionale (1075 milioni, di cui 476 fonte regionale). Altre destinazioni, invece, sono cadute sotto la mannaia dei tagli. In contrazione, le spese per la Cultura (13,6 milioni, due in meno rispetto al 2011), per l’Istruzione e la Formazione (89,8 milioni di euro, due in meno rispetto all’anno scorso), per la Sicurezza e l’ordine pubblico (250 mila euro, 100 mila in meno rispetto al 2011), per lo Sport e il tempo libero (1,59 milioni rispetto ai 2,8 dello scorso anno). All’interno di questi capitoli troveranno risposta le scuole materne paritarie (alle quali vengono assicurati 43 milioni di contributi), le borse di studio (13 milioni) e i buoni scuola (7 milioni). Ancora più consistenti i tagli alle politiche sociali, che potranno disporre di 71,58 milioni rispetto ai 127,77 dello scorso anno. “Il fondo di rotazione di 50 milioni di euro istituito nel 2011 per finanziare investimenti nelle strutture sociali e sociosanitarie è stato stoppato dalle disposizioni del decreto governativo 118 e quindi non verrà più rifinanziato - ha spiegato Ciambetti rispondendo ai rilievi preoccupati dei consiglieri di opposizione - escludendo le risorse destinate al fondo, i fondi per gli interventi sociali risultano invece in lieve aumento”. Come pure i capitoli riservati alle politiche per il lavoro che passano dai 12,5 milioni del 2011 ai 13 di quest’anno, quelli per l’agricoltura (da 74 a 82 mi-
Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale sul Canal Grande a Venezia lioni), per il commercio (da 490 mila euro a 2,3 milioni), per la promozione economica e fieristica (da 1,7 a 3,1 milioni), per lo sviluppo delle piccole e medie imprese (da 15,7 milioni a 18,47) e per le politiche energetiche (50,5 milioni nel 2012). Nell’area dello sviluppo economico, l’unico settore a registrare il segno meno risulta essere il turismo che vede contrarre le risorse regionali da 14,9 a 5,9 milioni di euro e potrà contare su una disponiblità complessiva di 9,5 milioni di euro solo grazie a finanziamenti di fonte statale e comunitaria. In significativo aumento, invece, le risorse per l’edilizia residenziale pubblica, dai 20 milioni del 2011 agli oltre 40 milioni di quest’anno, e i fondi per la tutela del territorio che - tra risorse regionali e risorse statali e comunitarie - assommeranno a 168,5 milioni di euro. In aumento anche i finanziamenti per la mobilità regionale e il trasporto locale su gomma e su rotaia che potranno così contare su 253 milioni per bus e tram e su 96 milioni per i servizi ferroviari regionali. Infine confermati i 334 milioni per la salvaguardia di Venezia e della laguna, porta a 54 milioni le disponibilità per la protezione civile (di cui, peraltro, solo un milione e 200 mila euro di provenienza diretta da parte della Regione) e comprime in poco più di 53 milioni e mezzo di euro le spese istituzionali per il funzionamento di Giunta e Consiglio, con un taglio del 11,5 per cento rispetto ai 61,5 dell’anno scorso.
Gustavo Franchetto, Italia dei Valori
Laura Puppato, Partito Democratico
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l bilancio della regione Veneto riduce ai minimi termini la spesa sociale nel 2012. Restano praticamente solo i soldi per la Sanità”. Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità e Sociale, commenta con amarezza la manovra finanziaria per l’anno in corso. “Rispetto allo scorso Claudio anno mancano all’appello 56 milioni e Sinigaglia sparisce la parte collegata alla promozione della sussidiarietà, al terzo settore e a favore dei progetti per aiutare le persone sul territorio - dichiara Sinigaglia - rimangono invariati, senza alcun aumento, i fondi per le scuole dell’infanzia, gli asili nido, i minori e una parte di fondo indistinto”. Per Sinigaglia preoccupano, inoltre, i tagli alle risorse per l’inserimento dei disabili nei Ceod e l’aumento solo virtuale del Fondo per la non autosufficienza: “I 29 milioni di finanziamenti aggiuntivi rispetto ai 739 del 2011 - afferma Sinigaglia - rappresentano un’operazione puramente virtuale, perché i fondi in più derivano dal fondo sanitario nazionale, il cui riparto deve ancora essere fatto. Dunque al momento non sono soldi garantiti”.
Franco Bonfante, Partito Democratico
“NESSUN RISPARMIO NEGLI ENTI REGIONALI”
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Claudio Sinigaglia, Partito Democratico
“MANCANO LE RISORSE PER L’INSERIMENTO DEI DISABILI NEI CEOD”
L’opinione
“GRAVE TAGLIO, 30 MILIONI AL SOCIALE”
ispetto al 2011, se contiamo le risorse a libera destinazione, nel Sociale c’è un taglio di 56 milioni di euro. Se aggiungiamo anche altri importi vincolati, non va comunque tanto meglio. Da 127 milioni dell’anno scorso si passa a 98. Quasi Gustavo 30 milioni in meno, un terribile -23%. Franchetto In un momento di crisi come questo spiega l’esponente Idv - in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, perché oberate da mille costi sempre crescenti, dalle bollette alla benzina, i servizi alla persona devono essere un’ancora di salvezza”. “Come Regione - afferma ancora Franchetto - dovremmo, a costo di togliere soldi da altri capitoli che possono attendere momenti economicamente migliori, garantire un deciso aumento di risorse per il Sociale e costruire un sistema di “welfare” a basso costo, per integrare, in qualche modo, i redditi delle famiglie più pesantemente colpite. Le famiglie venete le aiuti solo se aumenti i servizi sociali, costruendo un ammortizzatore ai contraccolpi del costo complessivo della vita”.
“LA REGIONE PAGA I DEBITO DOPO 500 GIORNI”
a Zaia solo proclami ma il suo fallimento è evidente – ha speigato invece Laura Puppato - Non si possono far attenLaura Puppato dere oltre 500 giorni aziende e cittadini - conclude Puppato - senza andare troppo lontani, ricordo che in Lombardia la Regione si è attrezzata per saldare questi debiti entro 60 giorni. Il Veneto invece, che su questo terreno è in linea con le peggiori Regioni del sud Italia, soffre di responsabilità politiche chiare, attribuibili al suo presidente, che pare ben distante dall’operare con coerenza e sforzi adeguati”. Il piccato commento del capogruppo del Pd è stato rivolto al ritardo con il quale è stato presentato il bilancio.
ritico il giudizio del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Bonfante sulla manovra Franco Bonfante finanziaria.”Zaia – ha dichiarato Bonfante - aveva promesso semplificazioni e riduzioni di enti, società, agenzie regionali; ci troviamo, invece, una finanziaria che istituisce nuove agenzie, gruppi e fondazioni (come quella per il restauro) che non sembrano essenziali per il futuro dei veneti, a ricapitalizzare società regionali in perdita come Veneto Nanotech, senza avere il coraggio di dire la verità. Si continua a “foraggiare” a macchia di leopardo, senza un vero disegno di riordino e di riduzione degli sprechi come più volte richiesto: insomma, si predica bene ma si razzola male”. Le critiche di Bonfante investono anche gli articoli della finanziaria dedicati a Veneto Agricoltura, ente - fa notare l’esponente Pd - oggetto di una vera e propria riforma condotta in sede impropria, cioè con una legge finanziaria e non con un apposito disegno di legge, senza peraltro ottenere un significativo risparmio e senza valide motivazioni. Piero Ruzzante, Partito Democratico
“ALCUNE ENTRATE SONO FITTIZIE”
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’esponente democratico ha posto in evidenza altri aspetti di questo bilancio: “Una parte è fittizia, Piero Ruzzante cioè deriva solo dalla dismissione di palazzi e sedi. Se si vendono queste sedi per un valore complessivo di 79 milioni allora abbiamo entrate necessarie per affrontare le spese. Ma con i tempi che corrono e la crisi del mercato immobiliare queste sono voci di bilancio coperte solo in teoria”. Ruzzante non rinuncia a sottolineare i ritardi dei tempi di pagamento ai fornitori: “Una voragine che rende questa Regione come uno dei fattori di crisi delle imprese. E’ necessario ovviare immediatamente a questo enorme problema adottando misure simili a quelle di alcune amministrazioni comunali. Ad esempio Padova garantisce i pagamenti entro i 60 giorni: questo anche in virtù di un accordo con gli istituti di credito che provvedono, in caso di necessità, a saldare direttamente i creditori senza farli attendere oltre misura”.
28 Intorno a noi La missione Dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo il gruppo sta coprendo 2500 km in tandem
Disabilità senza barriere con l’avventura di Simone
di Nicola Stievano
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imone Salvagnin, ventottenne di Schio, ipovedente e campione mondiale di arrampicata sportiva, sta attraverdando la Patagonia in bicicletta dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo per celebrare la Carta Onu dei diritti dei disabili, una conquista che riguarda milioni di persone che vogliono una vita “senza barriere”, perché spesso le vere barriere sono quelle della mente e dei pregiudizi. Simone da metà gennaio sta vivendo una grande avventura fra Argentina e Cile, incontrando italiani e rappresentanti delle comunità locali, portando con sé una copia della Carta dell’Onu, di cui è portavoce ufficiale, per condividerla e farla sottoscrivere alle personalità politiche che sta incontrando lungo il percorso. Un’avventura indimenticabile che porta con sé un messaggio di integrazione e condivisione. Passando alla cronaca della spedizione il gruppo ha dovuto arrendersi ai piedi del vulcano più alto del mondo, l’Ojos del Salado, 6.981 metri, a causa delle condizioni meteo proibitive, una bufera di neve a oltre 150 chilometri all’ora. Ma la prima parte della spedizione può comunque vantare numerosi successi: in 12 giorni trascorsi tra i 4000 e i 6000 metri, il gruppo ha conquistato due vette: Los siete hermanos (4850 m) e San Francisco (6100 m). “Un’esperienza grandiosa - afferma Salvagnin - porto a casa la vittoria di essere andato per la prima volta oltre i quattromila, ringrazio il gruppo e in particolare la mia guida Enrico Rizzolo. A volte però è la montagna che decide se farti salire. Qui la natura comanda e non va sfidata”. Ma l’avventura non si ferma e prosegue alla volta della Patagonia: da inizio febbraio Simone e il compagno Enrico stanno percorrendo 2500 chilometri in tandem tra Cile e Argentina fino alla punta estrema della Terra del Fuoco, Ushuaia, la città più a sud del mondo. Ad accompagnarlo un’altra decina di ciclisti, per incontrare le comunità locali di origine veneta, iniziativa dal nome “Bici e Radici”. Una volta rientrato in Italia Simone sarà nuovamente a Venezia per la firma ufficiale della Carta Onu da parte della Regione Veneto. “Preferiamo aspettare la conclusione della spedizione e il ritorno di Simone. - spiega l’assessore Marino Finozzi - Con il suo esempio ci sta dimostrando che l’unica vera disabilità è quella montale che vuol dire essere convinti di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. E’ questa condizione che dobbiamo contrastare. Come Veneto siamo capofila in Europa per il turismo senza barriere, e lo ribadiremo a marzo al salone vicentino ‘Gitando All’, dove speriamo di avere con noi Simone”. L’avventura, intanto, continua, sulla spinta di un messaggio universarle di integrazione che non conosce barriere.
Il ragazzo vicentino campione mondiale di arrampicata, ipovedente, sta portando in Patagonia la Carta Onu dei diritti dei disabili
Simone Salvagnin fra i ghiacchi dell’Ojos de Salado, il vulcano più alto del mondo
NEWS Sclerosi multipla, la campagna
UN LASCITO PER L’AISM SCELTA LIBERA E DI VALORE
U
na firma sul testamento può aiutare migliaia di persone e dare impulso alla ricerca, questo lo scopo della campagna sui lasciti testamentare avviata in Veneto dall’Aism. “Sostenere con una disposizione testamentaria l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione - spiegano i responsabili dell’assiciazione - significa garantire i servizi sanitari e sociali alle 63 mila persone colpite da sclerosi multipla e dare un futuro alla ricerca scientifica. La sclerosi multipla è una grave malattia, cronica, invalidante e imprevedibile del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 30 anni e le donne, per la quale non è ancora stata trovata una cura risolutiva. Ai lasciti testamentari l’Aism ha riservato un numero vere, 800.094464, al quale si potrà richiedere anche la guida “L’importanza di fare testamento: una scelta libera e di valore” scritta in collaborazione con i notai. Uno sguardo in materia di diritto testamentario che, in un linguaggio semplice e chiaro, aiuta a districarsi in una materia tanto complessa aiutando le persone interessate a prendere scelte consapevoli. La Guida può essere richiesta anche al sito www.aism.it. Solo nel 2010 Aism e la sua Fondazione hanno ricevuto in totale 28 disposizioni testamentarie per un totale di oltre 1,3 milioni di euro che la indicavano come beneficiaria, confermando una tendenza positiva e di valore che si consolida negli anni. Un lascito di 2.500 euro permette all’AISM di coprire i costi di 100 ore di attività del Numero Verde; un lascito di 15.000 euro consente di erogare una borsa di studio annuale a un giovane ricercatore impegnato sugli studi della sclerosi multipla con un lascito da 45.000 euro si può acquistare un pulmino attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. Una semplice firma può fare molto, per chi ne ha bisogno. Per info: Aism – Sezione Provinciale di Venezia, Tel. 041.916398.
Cultura veneta 29 Incontro con l’artista Mario Solazzo pugliese innamorato di Cortina
Il cantore della neve Il soggetto che lo ha reso famoso nel mondo dell’Arte è la montagna di Alain Chivilò
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i Mario Solazzo avevo già sentito parlare, ma il destino non aveva ancora posto le basi di un incontro. Nella passata edizione di Arte Fiera Padova 2011, tra le innumerevoli opere esposte, fui colpito all’improvviso da dei grandi paesaggi innevati che si stagliavano dalle pareti. Forte fu il richiamo che andai a osservarli da vicino, trovando all’interno dello stand il Maestro. Un incontro casuale però sincero, cordiale e disponibile al dialogo tanto da iniziare un’amicizia con l’arte alla base di tutto. Mario Solazzo (Novoli 1944) dalla Puglia arriva all’età di 17 anni a Torino, dove ha “un inizio artistico bello per l’entusiasmo, ma allo stesso tempo faticoso perché non avevo disponibilità monetaria; feci così vari lavori per mantenere questa mia passione. Passo dopo passo la situazione è andata avanti dando coscienza dei miei mezzi”. In quest’ambito Solazzo matura artisticamente e si affascina del paesaggio montano, infondendogli “la volontà di cambiare la pittura in chiave espressionista
Qui sopra il maestro nel suo studio di Cividale del Friuli, due sue tele con i paesaggi innevati sempre per quanto riguarda il paesaggio partendo da pittori passati come Maggi, Segantini e Solero”. Nel 1978 il trasferimento in Friuli: “è stato un caso determinato da una delusione amorosa. Andai poi a trovare mio fratello che era maresciallo a Palmanova e così ebbi modo di conoscere il Friuli Venezia Giulia e la sua gente. Il tutto mi piacque molto e decisi così di trasferirmi definitivamente”. Nel prosieguo della sua vita le città di Cividale del Friuli e Cortina d’Ampezzo diventano fondamentali per la sua vita artistica. Il soggetto che ha reso famoso
Solazzo al mondo dell’Arte è rappresentato dalle montagne, soprattutto nella versione innevata dell’inverno. Personalmente lo definisco il cantore della neve, perché è riuscito a rappresentarla con vitalità. La neve per l’artista “è una sfida in quanto è difficile da realizzare perché non è bianca ma ha i colori della fisica. Ha molteplici colori. Come colorista sono riuscito a dare profondità alla neve facendo prendere a essa diverse tonalità. Anche la luce ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio pittorico”. Le sue montagne sono rappresentate in chiave contemporanea “non dipinte a carto-
lina ma dando un’impronta espressionista”. Proprio dall’Espressionismo, movimento che si sviluppa agli inizi del Novecento, Solazzo interpreta la primitività e la passionalità all’interno del paesaggio. Pennellate vive, di una matericità non eccessiva ma grassa, rendono le montagne dei luoghi che non risentono dell’orogenesi di questi millenni, diventando così monumenti impetuosi la cui crescita è senza fine. In questi luoghi egli stesso vorrebbe abitare: “io vivrei su un cucuzzolo della montagna. Questo perché da una pace incredibile e una poesia. Mi chiamano anche il poeta della montagna. Io qui vivo bene”. Analizzando i paesaggi difficilmente troviamo la presenza dell’uomo per una rappresentazione della solitudine che l’artista vuole comunque testimoniare, in quanto caratterizza la nostra società contemporanea. Mario Solazzo non è solo “alpino”
d’inverno, lo è anche nella stagione calda oltre a dipinge splendide Venezie e mercati cittadini. Quest’ultimi rappresentano la seconda importante tematica del Maestro tanto da sembrare in contrapposizione alle montagne, ma non è proprio così, perché la solitudine metafisica delle montagne diventa più palpabile nei mercati e nelle persone che li compongono, con pennellate veloci e tocchi di colore a delineare figure in movimento. Ecco che a Cortina d’Ampezzo, nella sua galleria, accoglie i visitatori e gli appassionati d’arte che vengono subito rapiti dalla sua neve proprio idealmente di fronte alle Tofane. Mario Solazzo è dunque un’artista che ha reso contemporaneo il paesaggio partendo dalla tradizione ottocentesca, inserendo però uno stile personale e sincero, proseguendo il suo lungo cammino “gradino per gradino con dignità e grande passione”.
30 Oroscopo L’OCULISTA RIVOLGITI ALL’AVVOCATO
Calazio e Orzaiolo Questioni di Giustizia
DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it Tutti abbiamo avuto modo di rilevare, dimensioni, si consigliano impacchi caldi sia negli adulti che nei bambini, la per almeno tre settimane. Se il calazio Michela di Nuvoletto, avvocato del Foroa di Padova presenza una piccola tumefazione non scompare passato questo tempo forma di pallina, che impropriamente si dovrà asportarlo chirurgicamente. Le chiamiamo cisti, a livello delle palpebre. pomate antibiotiche non servono. Può Nella maggior parte dei casi si tratta accadere che le due forme coesistano Buongiorno Avvocato, disono un orzaiolo o di un calazio. Queste si complichi nell’altra; ciò da parte di una titolare di una tinto lavanderiao eche ho una ricevuto una contestazione patologie, comunemente ritenute di ostacola una dipiù guarigione. cliente in merito ad un lavaggio una fodera unafacile testata di un letto macchiata di identiche, sono in realtà alterazioni purtroppo cheche anche nero. Premetto che ladue fodera ci veniviVaerano degli ricordato aloni gialli, nonsesussistevano dopo il lavaggio mi chiede i danni. negozio vi èin un cartellostatistica che indica chiaramente ben distinte eche generano spessoNel mio fortunatamente maniera che i reclami esser cazione fatti entrobassa, 8 giorni dalla restituzione. confusione nelladevono loro identifi si può incappare in un tumore anche da parte degli stessi medici. palpebrale al suo esordio. Nei casi Il calazio è un granuloma cronico a sospetti l’oculista eseguirà un esame Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it carico di una ghiandola palpebrale istologico. infi ammata. ghiandole, contenute Gentile sig. Tali Paolo, nello spessore delle hannouna un la cliente ha palpebre, incaricato ruolo fondamentale nella formazione persona che ha agito quale suoe stabilità del “film lacrimale” fa sì che rappresentante, il quale che dichiarava l’occhio sia sempre bagnato. espressamente di agire in Queste nome e per ghiandole conto della clidenunzia è piccole possiamo immaginarle per apervenuta forma di tardivamente palloncino con che un unico possibile di “palloncino” altri fattori sbocco. Nelinterazione calazio questo dopo la consegna della federa che si riempie di materiale sebaceo, spesso da soli avrebbero potuto determinare per ostruzione del loro unico sbocco, un danno. per blefarite (infiammazione del bordo palpebrale) cronica, seborrea ed acne rosacea. L’ accumulo di secrezione fà aumentare le dimensioni della ghiandola che può raggiungere anche nei casi più evoluti il centimetro. Diversamente, l’orzaiolo è una infezione di origine stafilococcica (batteri comunemente presenti sulla nostra cute) di una ghiandola palpebrale: quindi è subito chiaro che l’infezione è batterica a differenza del calazio. Anche in questo caso, la causa può essere una blefarite, una caduta di difese immunitarie, un cattivo stato di salute generale, lo stress, una congiuntivite. Qui però il decorso è acuto perché in realtà l’orzaiolo è un piccolo ascesso. Il pus riempie velocemente la ghiandola e, nell’arco di qualche giorno fistolizza, cioè tende a crearsi una via di sbocco, cosa che non succede nel calazio, che può durare mesi. Tali diversi comportamenti devono orientarci nel riconoscimento delle patologie per la diversa sintomatologia e terapia che ne deriva. L’orzaiolo è un fatto acuto, provocato dallo stafilococco, con improvviso gonfiore palpebrale che comporta intenso dolore; una terapia specifica permetterà la risoluzione della lesione. Nel caso del calazio non abbiamo mai dolore, la tumefazione insorge lentamente e può, senza terapia specifica, perdurare per Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione L mesi. La causa, come sopra detto, non è un batterio, bensì un’infiammazione cronica sterile. La terapia consigliata, nel caso dell’orzaiolo, consisterà in impacchi caldo umidi che possono Chioggia Provincia Regione di Chioggia accelerare l’eliminazione del pus e quindi la guarigione ricordando che la lesione è di per sè autobloccante. Per prevenire infezioni secondarie si G Elezioni, parti possono prescrivere colliri antibiotici. politici in fermeti e gruppi nto Nel calazio se questa pallina indolore L è piccola può sparire spontaneamente Per su mese, questo nel giro info di qualche se diarticolo maggiori m.nuvoletti@gmail.com G L’INTERVENTO
di Alessandro Abbadir
Campolongo
L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI
*dottore oculista
e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1
professionalità risultati
cortesia
relax
Territorio
AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ
Sanità
L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.
LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE
La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011
igiene
E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).
TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA
Economia
CONRIBUTO AFFITTI
POLITICA
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PRIMO PIANO
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SOLIDARIETÀ
SCUOLA
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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?
VELA
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INTORNO A NOI
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Il caso Intoppi per la riscossione dei bonus gas
MOSTRE A PADOVA
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Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.
Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto
eV\# 14
www.lapiazz
aweb.it
eV\# 26
“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA
EDITORIALE
Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione
Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II.
di Alessand
ro Abbadir
randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico coeso, di Tiozzo, “di un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino procon idee ben di Venezia. Ma ra parte del partito. l’arte anco- si appresta le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa chiare, che tutti i veneti. su la creazione di Si pensi per scheletri alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3 eV\# 21
PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO
L’OTTICO
Valentino Micaglio
Cheratocono e Lac (lente a contatto) L
a cornea, porzione anteriore e trasparente dell’occhio, è costituita da 5 strati: Epitelio membrana di Bowman Stroma membrana di Descement Endotelio questa trasparenza è soggetta ad un equilibrio molto delicato e sono molte le malattie che possono provocare una perdita della stessa (problemi infettivi, infiammatori, meccanici, tossici e distrofici) tra le cause di distrofia troviamo il CHERATOCONO che provoca un incurvamento a volte progressivo verso l’esterno che prende la forma conica. Nulla di certo sull’origine di questa anomalia. Varie sono le tecniche e le terapie per il Cheratocono: dalla Cheratoplastica (intervento chirurgico di trapianto corneale) al Cross-linking (è la tecnica che utilizza l’applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea a cui è stato precedentemente asportato l’epitelio, e radiazioni ultravioletti. La Cheratotomia radiale asimmetrica (Mini Ark). Gli Anelli IntraStromali e nelle forme lievi di Cheratocono, utili possono essere le Lenti a Contatto gas-permeabili. Si ottimizza la progettazione attraverso un sistema noto con il nome di lente a calco e questa tecnica si è sviluppata grazie a nuove tecnologie d’avanguardia: la Topografia, il Topografo è uno strumento molto importante per la stima del Cheratocono esso evidenzia, in una mappa, la deformità della cornea, ovvero l’analisi del profilo della superficie corneale come fosse una fotografia tridimensionale ed è un esame rapido e pratico e non invasivo, e inoltre dalla costruzione innovativa di macchinari robotici per lenti a contatto, derivati dalla “nano-tecnologia” applicata a torni computerizzati a controllo numerico, che consentono lavorazioni precisissime. Quindi le lenti a contatto vengono progettate in automatico da un computer che legge e elabora la topografia seguendo esattamente il profilo corneale, l’applicatore può così vedere virtualmente e in tempo reale come sarà la lente applicata sulla cornea ed inviare il file al costruttore per posta elettronica, quindi una migliore efficacia correttiva, riduzione dell’interfaccia meccanica della lente a contatto sull’apice del “cono” corneale e quindi si possono adattare diametri delle lenti molto piccoli, aumentando il confort e la respirazione corneale, in modo da avere un porto più prolungato.
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