Riviera ovest gen2014 n8

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della Riviera Ovest

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.8 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Mobilità Pedaggi autostradali e biglietti dei treni più cari pag.

Stra Parte la lotta al gioco d’azzardo

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Dolo Patto di Stabilità, obiettivo raggiunto

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EDITORIALE

Fiesso, un progetto per i disoccupati

Amarezza metropolitana di Nicola Stievano

Interessante progetto promosso dal comune di Fiesso d’Artico, che ha partecipato al bando di concorso regionale che finanzia un’iniziativa finalizzata a dare una risposta lavorativa alle persone senza occupazione e senza la tutela degli ammortizzatori sociali. A illustrare il progetto sono il sindaco ... pag. 12

dolo, appuntamenti e mostre fino a maggio

A febbraio ci sono tre appuntamenti culturali nel comune di Dolo: delle esposizioni artistiche negli spazi comunali, un ciclo di incontri culturali all’ex Macello e i laboratori didattici all’antiquarium di Sanbruson. A gennaio è iniziata la terza edizione di ‘Arte in Comune’ a Dolo. Il ciclo di esposizioni artistiche si tiene ... pag. 15 10%

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L’Unione dei comuni si allarga a Pianiga Dal 2015 ne faranno parte tutti gli enti locali escluso Mira. E’ una realtà amministrativa da 80 mila abitanti

P

ianiga fa retromarcia e dopo aver pensato di aderire all’Unione dei comuni del Miranese, ora vuole entrare in quella della Riviera del Brenta. L’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta si allarga così puntando ad includerli tutti entro il 2015. Resterebbe fuori solo il Comune di Mira, a quel punto completamente isolato dal resto del contesto territoriale, con una Unione che supererebbe gli 80 mila abitanti. Finora esiste una mini-federazione di enti locali della Riviera rappresentata da Dolo, Fiesso

d’Artico, Campagna Lupia e Fossò. Si tratta per i comuni di un grosso vantaggio, perché riescono a mettere in rete servizi e risorse che da soli non potrebbero avere, come la polizia locale e la gestione del personale, o fare acquisti risparmiando, con un servizio economato per tutti. A spiegare le tappe con le quali si arriverà di fatto all’Unione di tutti i comuni della Riviera (ad ora escluso Mira), è il sindaco di Fossò e presidente dell’Unione Comunale, Federica Boscaro. “Finora – spiega la Boscaro – abbiamo nella nostra

unione quattro Comuni per una popolazione complessiva di circa 40 mila abitanti. Hanno fatto richiesta di entrare ufficialmente nella nostra Unione i Comuni di Pianiga e di Campolongo, che aderiranno entro il 2014. Pianiga in un primo tempo sembrava voler aderire all’Unione dei comuni che si sta formando nel Miranese, ma alla fine ha scelto la Riviera del Brenta come area di apparenenza. Anche il Comune di Stra ha fatto richiesta di entrare, ma al momento pag. 13 ha sospeso ...

l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’anno nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di essere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, rendere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i notevoli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario metropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag.

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L’Intervento

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia di Giovanni Taliana*

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a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consumatore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova

continua a pag.

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EDITORIALE

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Amarezza metropolitana

Biblioteche venete. Lo studio

venezia, una provincia di buoni lettori

Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”. Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non finire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della città metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari. Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffico sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve. di Nicola Stievano

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Venezia, una provincia di buoni lettori o quanto meno attrezzata per la lettura. E’ quanto emerge dal rapporto “Le biblioteche di pubblica lettura nel Veneto” curato dalla Regione Veneto, che ha condotto un monitoraggio sulle 589 biblioteche di pubblica lettura del territorio. Da questo monitoraggio risulta infatti che il 100 per cento dei Comuni della provincia di Venezia è dotato di biblioteca pubblica e che le biblioteche della provincia veneziana hanno il più elevato numero medio di riviste del Veneto: 28.273 nel 2012.

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Grandi eventi

Expo 2015, per il Veneziano il tema conduttore è l’acqua

Riviera

Le aziende artigiane vanno a Las Vegas pag.

Fosso’

Mutui estinti con l’avanzo di bilancio

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Approfondimento Rincari autostradali, viabilità nel caos pag.

Provincia

Viaggio in provincia

La dipendenza dal gioco d’azzardo, un’epidemia pag. 16

Maltempo

Allagamenti, agricoltura messa in ginocchio pag.

Eventi

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Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica pag. 23

“Una legge speciale per il classico” Una legge speciale per tutelare il liceo Classico. E’ la proposta dell’assessore provinciale alla pubblica istruzione Claudio Tessari. “Lancio - dice Tessari - alcune proposte prevedere per il liceo classico una sorta di “specialità”. Siamo a Venezia, c’è una legge speciale per Venezia, ci dovrebbe essere una legge speciale per quanto concerne l’autonomia scolastica del classico. Il dimensionamento scolastico viene vissuto drammaticamente soprattutto a Venezia: ridurre tutto a una questione di numeri e di risparmio è un macigno nel nostro territorio. C’è necessità quindi di non considerare la fatidica soglia di 600 studenti per garantire l’autonomia scolastica di un istituto”.

La Provincia chiede i danni del maltempo

Regione

Urbanistica

Piano Casa: L’ultima parola ai sindaci pag. 26-27

società

La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi

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Scuole

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Dolo Expo 2015: per Venezia il filo conduttore che legherà tutti gli eventi e le iniziative in programma è l’acqua. E’ quanto ha ribadito il delegato del sindaco di Venezia per i grandi eventi Laura Fincato lo scorso 6 febbraio nella seduta della Sesta commissione provinciale. “Quello dell’acqua - ha detto Fincato - è un tema unificante per un Expo di area vasta. Andremo ad esporre un tema che porta con sè una grande progettualità. Il nostro obiettivo è che il territorio sia del tutto visibile, in modo unitario. E’ vero che dobbiamo portare il visitatore a Venezia ma anche ad una visitazione di altri luoghi d’eccellenza”.

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Salgado a Venezia presenta la nuova mostra “Genesi” pag.

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Cultura

La Provincia di Venezia ha inviato in Regione la relazione con una prima stima dei danni causati dal maltempo subiti dai Comuni del Veneziano. “Gli eventi meteo dal 30 gennaio – spieda la presidente Francesca Zaccariotto- hanno interessato anche il territorio veneziano, con situazioni di criticità concentrate in particolare nell’area del Veneto Orientale, dove i comuni hanno provveduto ad emanare ordinanze di evacuazione. Ben 10 mila sacchi di sabbia sono stati forniti dalla Provincia per far fronte alle diverse emergenze del territorio”.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 gennaio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese CARO PEDAGGI Il ministro Lupi annuncia le agevolazioni fino al 20% per chi percorre l’autostrada tutti i giorni, con effetto retroattivo dal primo febbraio. Non mancano però le perplessità su un meccanismo che rischia di escludere comunque migliaia di automobilisti e di bloccare la realizzazione della città metropolitana Padova - Venezia Treviso proprio in uno dei suoi aspetti più importanti, il sistema dei trasporti

Sconti ai pendolari, per

di Nicola Stievano

Zaia e Chisso plaudono al provvedimento: “Ora la proroga delle concessioni autostradali”

Critico Bottacin “Questo non farà che scaricare i costi sugli automobilisti, meglio fare le gare”

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opo un mese di polemiche di fuoco sul caro pedaggio ecco la “soluzione Lupi”: uno sconto progressivo per i pendolari che usano l’autostrada quasi tutti i giorni fino ad un massimo del 20 per cento. L’annuncio arriva direttamente da ministro dei trasporti con l’intento di mettere fine alle polemiche, specie in Veneto, regione in cui le tariffe autostradali hanno conosciuto i rincari più elevati, e andare incontro ai lavoratori pendolari. Sarà così? Staremo a vedere perché qualche ora dopo la pubblicazione delle modalità per ottenere gli sconti (almeno 20 viaggi mensili sulla stessa tratta, sconto progressivo dall’1 al 20 per cento fino ad un massimo di 46 viaggi, su una percorrenza non superiore ai 50 chilometri) gli automobilisti già iniziavano a sbizzarrirsi sui diversi “scenari”, constatando che alla fine la soluzione è il solito compromesso all’italiana, congegnato da una parte per accontentare i clienti e dall’altra per non scontentare le concessionarie autostradali, assai restie ad allentare i cordoni della borsa. PENDOLARI AGEVOLATI? Se sulla carta nel nostro Veneto sarebbero qualche decina di migliaia gli automobilisti in possesso dei requisiti per ottenere gli sconti dall’altra, osservano in parecchi, i veri benefici li vedrà solamente chi prenderà l’autostrada tutti i giorni per almeno cinque volte la settimana, sullo stesso percorso, andata e ritorno.

Poca cosa dunque rispetto a quanto si paga in più sulle nostre autostrade dall’inizio dell’anno. Piuttosto che niente, osservano invece altri, si tratta almeno di un primo passo che porterà un beneficio a chi effettivamente percorre l’autostrada tutti i giorni per recarsi al lavoro. Considerando che tra andata e ritorno sulla Padova - Venezia o sul Passante, per citare due delle autostrade più frequentate dai nostri pendolari, con le tariffe attuali si arrivano a spendere anche 6-7 euro al giorno, lo sconto massimo che si potrà ottenere in un mese, per chi usa l’autostrada tutti i giorni, può arrivare anche a 30 euro. Basterà a convincere migliaia di automobilisti ad accantonare l’idea di percorrere la viabilità locale, con il rischio di congestionare il già difficile traffico locale? Il ministro Maurizio Lupi ha cercato di portare a casa la soluzione più vantaggiosa possibile, facendola applicare retroattivamente dal primo febbraio. “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro ai pendolari, - spiega - una categoria che oggi soffre la crisi economica e sulla quale l’impatto degli aumenti dei pedaggi si faceva sentire in modo significativo”. IL NODO DELLE CONCESSIONI. Dietro alla questione degli sconti si gioca una battaglia ancor più delicata e controversa, quella della proroga delle concessioni autostradali. Tant’è che qualche ora dopo l’annuncio del ministro sia il

Presidente veneto Zaia che l’assessore Chisso si sono affrettati a sottolineare la necessità di prolungare le concessioni, visto che gli sconti, almeno per i primi mesi, ricadranno sulle concessionarie. “Vediamo raggiunto un obiettivo che abbiamo fortemente voluto e perseguito. - afferma Chisso - Un traguardo che è anche nostro. Ora il prossimo passo è il prolungamento della concessione”. In questo periodo il Ministero si è impegnato a trovare delle “compensazioni” a tutela dei bilanci delle concessionarie e a studiare la percorribilità di un allungamento delle concessioni. Un aspetto questo che l’Unione Europea non vede proprio positivamente, anche se i concessionari faranno di tutto per ottenerlo. Il confronto politico è aperto, anche perché in Veneto verranno costruite altre arterie stradali a pedaggio. Operazioni che si ripercuoteranno sulla definizione delle tariffe di pedaggio, con le immancabili proteste dei cittadini. Diego Bottacin, consigliere regionale del gruppo misto, si scaglia contro l’allungamento delle concessioni. “Questo non farà che scaricare i costi dei mini sconti applicati oggi sugli utenti di domani, che pagheranno un prezzo ben superiore. L’unica via d’uscita è invece introdurre criteri di concorrenza nel sistema. Il Ministero deve riscattare tutte le concessioni e organizzare delle gare a evidenza pubblica a cui possano partecipare i potenziali gestori”.

Focus come Funzionano le agevolazioni

Per avere gli sconti indispensabile il Telepass

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e agevolazioni sono applicate a Tutti i possessori di Telepass (con contratti family, business e ricaricabili, abbinati a persone fisiche ed a veicoli di classe A) che abbiano effettuato la registrazione e che utilizzino l’autostrada come pendolari tra due stazioni predefinite, con percorso massimo di 50 chilometri. La percentuale di sconto è proporzionale al numero dei viaggi e non alla loro lunghezza. Sino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno sconto. A partire dal 21° transito lo sconto (per tutti e 21 i viaggi effettuati) sarà dell’1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi…) fino al 20% del pedaggio complessivo che scatta dopo il 40° transito. Chi fa 41 viaggi, cioè, avrà su tutti e 41 e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20%. Per i transiti successivi al 46° viaggio si paga la tariffa intera. Lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno, compresi i festivi. Per registrarsi basta andare, a partire indicativamente dal 25 febbraio 2014 (gli sconti sono comunque validi dal 1° febbraio) sul sito Telepass (www.telepass. it) o sul sito/ufficio della Concessionaria interessata, definendo il percorso che si utilizza abitualmente, indicando il casello di entrata e quello di uscita. Per il sistema aperto, in cui il cliente non effettua la transazione che permette di stabilire da dove si proviene e/o dove si è diretti, il cliente indicherà il casello o la barriera di attraversamento. Lo sconto verrà calcolato al termine del mese in cui vengono effettuati i transiti.

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Argomento del mese 5 Infrastrutture

r molti ma non per tutti Il confronto politico Critici sulla gestione locale Peraro e Valdegamberi

“Gli aumenti delle tariffe si ripercuotono sulla viabilità” di Nicola Stievano

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eneto con le autostrade più care d’Italia: questo lo scenario che andrà a delinearsi con la realizzazione dei nuovi tratti a pedaggio, dalla Nogara - mare in polesine, alla regionale 10 nella Bassa Padovana, dalla pedemontana Veneta alla nuova Romea Commerciale, e tutto con il meccanismo della finanza di progetto, come è stato per il Passante di Mestre. E’ in gioco non solo l’assetto della viabilità e dei trasporti all’interno di aree nevralgiche della città metropolitana Padova - Venezia - Treviso, che rischia di essere messa in discussione proprio dalla difficoltà e dagli alti costi di spostamento, ma anche una politica di intervento che avrà conseguenze concrete sulle tasche dei cittadini. Nella Bassa Padovana, ad esempio, già monta la protesta per l’esenzione del pedaggio lungo la nuova Regionale 10 ridotta a solo due anni, con la conseguenza che una volta scaduto questo termine i residenti del territorio saranno costretti a pagare anche per andare nel nuovo ospedale all’uscita della superstrada. Non va meglio in Polesine né nella Riviera del Brenta, alle prese con il caro pedaggi sul già costoso Passante. Il terreno di scontro è infuocato soprattutto intorno alle concessioni, che lasciano alle società carta bianca sulle politiche dei prezzi. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, parla di cortocircuito politico - tecnico. “Politico, perché il Presidente Zaia sulle tariffe critica i presidenti delle concessionarie da lui nominati o appartenenti al suo stesso partito. Tecnico, perché con gli aumenti si riducono i flussi di traffico lungo le autostrade, che si riversano o nella viabilità ordinaria o nel trasporto pubblico locale, settori che non se la passano bene nella nostra regione. Di certo non servono i 52 milioni di euro previsti dal bilancio 2014, dopo 3 anni di assenza di investimenti regionali, a cambiare le sorti della viabilità veneta”. Per Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare “le tariffe potrebbero scendere del 15-20 per cento facendo luce e pulizia nella gestione delle società concessionarie. Basta evitare di gestire le autostrade come è stato fatto negli ultimi anni”.

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Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Franco Bonfante

Gruppo del PD in Consiglio regionale

“Al pettine vent’anni di politiche sbagliate” S

empre caldo il fronte dei trasporti in Veneto, in un crescendo di disagi ai danni dell’utenza, tanto nei collegamenti ferroviari che lungo le strade. A dominare in questo periodo le questioni legate all’introduzione del nuovo orario cadenzato e al rincaro dei pedaggi autostradali. Due emergenze per le quali il gruppo del Pd in Consiglio regionale è sul piede di guerra, in un pressing costante sulla Giunta Zaia perché assuma decisioni concrete. “Sono giunti al pettine i nodi di un ventennio di politiche sbagliate su mobilità e infrastrutture: il Veneto si trova ad essere la prima regione in Italia per aumento delle tariffe autostradali e agli ultimi posti per efficienza del trasporto pubblico locale, su gomma e su ferro”, riassume così il quadro il consigliere democratico e vice presidente della Commissione Trasporti, Bruno Pigozzo. “Zaia dovrebbe chiedere scusa ai veneti – rincara la dose il capogruppo Lucio Tiozzo. Se siamo arrivati a questo punto, persino con un’indagine dell’Authority sui disservizi dei trasporti ferroviari, è colpa di chi doveva svolgere ben prima una vigilanza ed un controllo rigoroso su quanto avveniva. Aveva tutto il tempo per intervenire direttamente nel corso di questi anni, segnati da montagne di denunce di cittadini, dai richiami e dalle nostre sollecitazioni ad investire più risorse e trovare soluzioni ai disagi sempre più crescenti”. Dunque, che fare? Secondo Tiozzo: “Nel bilancio Tiozzo “Già con il bilancio 2014 è 2014 vengano necessario che la Regione inserisca stanziate risorse risorse massicce per l’integrazione per l’integrazione dei dei trasporti ferro-gomma, per il trasporti ferro-gomma” rinnovo del materiale rotabile e la manutenzione, senza agitare lo spauracchio della nuova gara e garantendo davvero il diritto alla mobilità di tutti i veneti. Tra l’altro – evidenzia da parte sua il democrat Franco Bonfante – nei giorni scorsi Trenitalia ha smascherato la Giunta regionale dimostrando come il Veneto sia inadempiente per alcuni pagamenti di importo rilevante e per altri servizi aggiuntivi già concessi e di cui la Regione non ha ancora assicurato la copertura. A testimonianza del fatto che le responsabilità politiche di questo governo di centrodestra per l’insufficienza dei servizi ferroviari sono pesanti”. E per quanto riguarda il salasso delle tariffe autostradali, i consiglieri regionali del PD non hanno dubbi nel dire che “i rincari sono figli di una politica di investimenti infrastrutturali che ha privilegiato la finanza di progetto. Ora, complice la crisi e la contrazione dei flussi di traffico, i veneti si ritrovano a pagare il conto di ingenti investimenti infrastrutturali come il Passante di Mestre, costato mille milioni, e rimasto oltretutto privo delle cosiddette ‘opere complementari’ per carenza di risorse. La cosa da fare con urgenza è non solo garantire all’utenza locale forme di agevolazione e sconti, ma rivedere nel complesso un piano regionale dei Trasporti che, a 10 anni dalla sua approvazione, sta mostrando tutti i suoi drammatici limiti”.


6 Stra Sociale L’assessore ai servizi sociali di Stra, Stefano Valentini, presenta l’iniziativa

Lotta contro il gioco d’azzardo In Riviera e Miranese il fenomeno è diventato patologico con un migliaio di persone affette di Giacomo Piran

“L

a lotta contro il gioco d’azzardo continua”. Con queste parole l’assessore ai servizi sociali di Stra, Stefano Valentini, ha presentato l’iniziativa del comune rivierasco. “Dopo aver aderito al Manifesto dei Sindaci contro il gioco d’azzardo – esordisce Valentini – il Comune promuove la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare: “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo”. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che possono recarsi in municipio, negli uffici demografici, per firmare. Gli uffici sono aperti lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 10.30 alle 13, mercoledì dalle 8.30 alle 13. Per promuovere questa iniziativa presso la cittadinanza, l’assessore Valentini si è recato al mercato settimanale di Stra. “La raccolta delle firme – prosegue l’assessore Stefano Valentini – è un ulteriore passo nel cammino di sensibilizzazione e prevenzione attiva ad un fenomeno che diventa sempre più

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preoccupante anche nel nostro territorio. L’amministrazione è inoltre disponibile a patrocinare iniziative contro il gioco d’azzardo promosse nel territorio”. Nei mesi scorsi il consiglio comunale di Stra, su proposta di Valentini, aveva approvato all’unanimità l’adesione al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso da Lega autonomie e Terre di Mezzo. A fine novembre inoltre a Dolo si era svolto un convegno intitolato “Quando il gioco non è più gioco”, con la presenza tra gli altri di Fabio Livieri (presidente Conferenza dei sin-

daci Sanità), Mauro Cibin (direttore dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13), Annalisa Da Ros (Sert di Mirano), Francesca Spolaor (rappresentante assessori politiche sociali) e rappresentanti delle associazioni Giocatori anonimi e Gamanon di Mestre. In Riviera del Brenta anche comuni come Mira e Campagna Lupia si sono impegnati con deliberazioni del consiglio comunale, raccolte di firme e iniziative dei commercianti. In Riviera e Miranese il fenomeno è diventato patologico con un migliaio di persone malate.

In breve Ladri depredano l’asilo di Paluello Ladri senza dignità hanno rubato il cibo ai bimbi dell’asilo. E’ questa la brutta sorpresa che hanno avuto nelle scorse settimane i 60 piccoli alunni della scuola dell’infanzia parrocchiale di Paluello di Stra “F.Bertoncello”. I banditi hanno forzato porte e finestre dell’asilo e in 4- 5 persone sono entrati nei locali. In poco tempo hanno colpito portando via tutto quello che trovavano a tiro.

Interventi in via Fossolovara Via Fossolovara a Stra sarà messa in sicurezza con i fondi della regione. La giunta del Veneto ha stanziato 120 mila euro per adeguare i lampioni i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali. Il Comune, ricevuti i finanziamenti, dovrà redigere i tre livelli della progettazione e completare l’iter dei lavori. Il costo dell’intervento totale è di 150 mila euro complessivi, la differenza la metterà il comune di Stra.

Contributi alle società sportive Buone notizie per le associazioni sportive del territorio a Stra. La giunta ha stanziato 25mila euro di contributi, a cinque associazioni sportive: l’As Stra – Riviera del Brenta Calcio, l’As Pallavolo Stra, il Centro Nuoto Stra con l’International Tennis Team, l’Atletica Riviera del Brenta e l’associazione “Uno a Cento”. I fondi sono stati destinati per le attività sportive dilettantistiche, per la formazione educativa e sportiva dei giovani. Insomma dei soldi molto attesi anche dalle famiglie e giovani atleti.

elezioni Si candida Maricla Sartori

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rescere è futuro”. Con questo slogan Maricla Sartori, attuale vicesindaco di Stra, si candida alla carica di primo cittadino del comune rivierasco in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. La presentazione della candidatura e della campagna elettorale della 40 enne vicesindaco e assessore all’istruzione, cultura, sport e tempo libero, si è tenuta il 25 gennaio scorso con una convention in Villa Foscarini Rossi. “Cinque anni fa, con una raccolta firme, mi era stato chiesto di candidarmi – ha spiegato Maricla Sartori durante il suo intervento – allora ho detto di no perché non mi sentivo pronta. Oggi però non siamo gli stessi di allora. Questi anni in amministrazione sono serviti a me e alla squadra di giunta per crescere. Ho capito prima di tutto che la politica deve essere fatta a contatto quotidiano con i cittadini. Oggi abbiamo più esperienza e più conoscenza di cosa significa amministrare”. La lista che la supporterà non è ancora pronta, anche se dovrebbero essere presenti gli attuali assessori Andrea Bedon e Stefano Valentini, oltre al consigliere Luca Smagliato. “E con noi ci sono tanti volti nuovi, tanti giovani – ha proseguito la candidata sindaco – per questo posso dire che mi sento pronta. Sono pronta a crescere ancora e a far crescere ancora la nostra comunità. Perchè crescere è futuro”. Durante la presentazione era presente anche l’attuale sindaco Mario Collini che ha deciso di non ripresentarsi, e che ha dato il suo appoggio alla candidatura di Maricla Sartori facendole gli auguri. Collini e Sartori hanno ricordato il lavoro svolto in questi anni dallo loro amministrazione, il sostegno dato a scuole e ai servizi sociali e il fatto di non aver aumentato nessuna imposta. Maricla Sartori ha poi lanciato le basi del suo programma che guarda al sociale, all’ambiente, al turismo, al commercio, allo sport e cultura. A sostegno della candidatura sono intervenuti anche il senatore Mario Dalla Tor e l’assessore regionale Renato Chisso per il Pdl (Forza Italia – Ncd), per la Lega Nord erano presenti gli onorevoli Roberto Caon e Emanuele Prataviera l’assessore di Stra, Lucio Ruzzante. G.P.



8 Dolo L’Intervento

Territorio

Le tasse fanno bene

Bilancio Il sindaco Maddalena Gottardo spiega i sacrifici fatti, critiche le opposizioni

Patto di stabilità, obbiettivo raggiunto di Giacomo Piran

I

Fra le scelte: risparmio di spesa, blocco delle spese di investimento, diversa valutazione dei carichi tributari

l comune di Dolo anche quest’anno ha rispettato il Patto di Stabilità. Ad annunciarlo è stato il sindaco Maddalena Gottardo, che apre il 2014 con una riflessione. “Anche per l’esercizio appena chiuso il Comune di Dolo ha rispettato il Patto Interno di Stabilità - annuncia il primo cittadino - non senza sacrifici dei propri residenti e rinunce in tema di indispensabili opere pubbliche e manutenzioni”. Il sindaco si sofferma sulla normativa. “Il Patto di Stabilità, con le sue rigide regole, si rivela una beffa proprio per le amministrazioni più virtuose come la nostra - commenta Maddalena Gottardo - con effetti a dir poco paradossali: avanzi di amministrazione sempre crescenti, giacenze di cassa sempre più rilevanti a interessi “zero”, impossibilità di utilizzare queste economie a sostegno del sistema produttivo locale nel corso degli esercizi futuri”. Il sindaco Gottardo prosegue nel suo intervento. “Non è volontà di questa amministrazione rinunciare a impiegare le risorse maturate nel territorio nel corso degli anni. Un “tesoretto” che, malauguratamente, in futuro potrebbe essere destinato proprio a risanare quegli enti che, invece, non hanno operato alcun contenimento degli sprechi e della spesa. Riteniamo, dunque, sia giunto il momento L’ente locale era presentato lo spettro del di premiare i comuni da sempre ha deciso di mancato rispetto del Patto “virtuosi”, concedendo loro un po’ mantenere di Stabilità, ma le scelte più di libertà di spesa quantomeno l’aliquota Imu allo dell’amministrazione si sono fino al limite degli avanzi di ammi- 0,4 percento rivolte verso altri obiettivi: nistrazione accumulati negli anni”. risparmio di spesa, blocco Sempre in tema di politica fiscale arrivano anche le delle spese di investimento, diversa valutazione dei dichiarazioni dell’assessore al bilancio, Giuseppe carichi tributari in capo ai cittadini di Dolo”. PasquaPasqualetto. “Le politiche fiscali e di bilancio del Co- letto si sofferma sull’Imu. “La decisione dell’ammimune di Dolo - esordisce l’assessore - in questi anni nistrazione di mantenere l’aliquota Imu sull’abitasono state improntate al massimo del rigore consen- zione principale allo 0,4 % è stata una scelta che tito, nel rispetto della normativa statale e dei principi ora premia i nostri cittadini, evitando loro ulteriori e di trasparenza e prudenza. Anche lo scorso anno si costosi adempimenti. Non hanno potuto beneficiare

Lavori

Il municipio di Dolo

della completa riduzione del carico Imu i proprietari di terreni agricoli, come deciso dal Governo centrale”. Sull’intervento del sindaco Maddalena Gottardo arriva la risposta del gruppo consiliare d’opposizione “Dolo, Cuore della Riviera”. “Le dichiarazioni diffuse dal nostro primo cittadino su quanto realizzato nel 2013, e programmato per il 2014, sono soltanto parole. Ben altri sono i fatti dei quali il sindaco si è reso protagonista: l’aumento delle tasse alle famiglie dolesi, l’incremento dei costi per il funzionamento della struttura comunale, nessuna opera pubblica significativa “in cantiere” e una politica della mobilità e dei parcheggi a pagamento disastrosa”.

di Andrea Zampieri* segue da pag.

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Su questo aspetto siamo realmente tutti d’accordo: abbiamo un livello di tassazione del lavoro, e non solo, che è disumano, nel senso che non permette a tutti di vivere in maniera “umana”. Di fronte ad un politico che dice “Se mi votate non pagherete le tasse” sono io il primo a dire che appoggerei fortemente questa posizione in prima battuta ma, in un secondo momento, la domanda dovrebbe sorgere spontanea “ Ma a cosa servono le tasse?” Anche qui potremmo rimanere ore a parlare della corruzione dilagante che spende le nostre risorse in rimborsi assurdi come la tinta per capelli di quel consigliere regionale che è calvo... Il problema va affrontato con strumenti giusti, con regole chiare e rigide: se hai delle spese le devi giustificare, rendere pubbliche e in seguito percepire il rimborso…altrimenti niente. La fiducia nella politica non è scomparsa ma rischia di farlo se non tornerà ad essere meritata. Oltre a queste derive (che ribadisco so non essere trascurabili) c’è un concetto profondo legato alle tasse che mi è rimbalzato forte grazie ad una pubblicità delle scorse settimane dell’associazione Emergency in cui compare una scritta “ Le tasse fanno bene”: lo slogan invita i cittadini a destinare il 5x1000 (quota dell’imposta sul reddito a finalità di sostegno per enti non profit, ricerca scientifica, universitaria e sanitaria) a quell’associazione che si occupa di offrire cure gratuite alle vittime di guerra, ai bambini, ai poveri nel mondo e in Italia. Credo che questo esempio indichi chiaramente lo scopo delle tasse: contribuire tutti per garantire i servizi fondamentali per la persona. Questo aspetto solidaristico trasforma i singoli individui in una comunità dove tutti stanno in piedi se nessuno cade, dove tutti contribuiscono a creare una buona qualità di vita. Il messaggio deve essere ancora più forte “anche pagare le tasse è un’azione solidaristica verso gli altri” e, come diceva Luciano Tavazza, fondatore del Movimento Italiano del Volontariato, prima di essere un buon volontario bisogna essere un buon cittadino. *vicesindaco di Campolongo Maggiorea

Investimenti alle superiori

In arrivo 300 mila euro per le scuole

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a Giunta della provincia di Venezia presieduta da Francesca Zaccariotto ha approvato, su proposta dell’assessore all’edilizia scolastica Giacomo Gasparotto, il progetto preliminare relativo ai lavori di manutenzione straordinaria e completamento dei laboratori didattici dell’istituto commerciale e alberghiero Cesare Musatti a Dolo. L’importo complessivo dell’investimento è di 300 mila euro. Positivo il commento dell’assessore Gasparotto. “Proseguono i lavori nelle scuole della realtà scolastica di Dolo – ha spiegato l’assessore all’edilizia scolastica – dopo i diversi

sopralluoghi effettuati con la presidente Zaccariotto e i nostri tecnici. Questa amministrazione provinciale dal 2009 ha dimostrato una grande attenzione per l’istituto Musatti, punto di riferimento per molti studenti del territorio, realizzando negli anni numerosi interventi per rendere più funzionali e sicure le aule, gli uffici, le cucine e il grande edificio nella sua complessa struttura”. Altro intervento interessante che ha visto coinvolte le scuole di Dolo è quello messo in atto dal comune rivierasco che in questi mesi ha sostituito le lampadine tradizionali con quelle a led nelle scuole

elementari De Amicis di Dolo e Manin di Sambruson e nella media Giuliani di Dolo. L’intervento, il cui costo di circa 48 mila euro sarà ammortizzato in due anni, permetterà un risparmio del 70 per cento di energia elettrica. Nei mesi scorsi erano stati realizzati altri interventi per migliorare l’efficienza energetica delle scuole dolesi, con la sistemazione delle caldaia e il posizionamento di nuovi radiatori in alluminio. Nel complesso, i lavori permetteranno di diminuire notevolmente i consumi, oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica. G.P.

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Dolo 9 Economia Iniziativa promozionale alla prestigiosa fiera “Magic Life”

Le aziende artigiane vanno a Las Vegas E’ uno degli eventi più importanti a livello internazionale nel settore fashion, con 3.700 marche e 35 mila compratori di Giacomo Piran

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ono numerosi i progetti promossi in questo inizio anno dall’Associazione artigiani “Città della Riviera” a supporto e sostegno delle aziende del territorio. La prima iniziativa riguarda lo svolgimento di una missione esterna a Las Vegas per organizzare un’esposizione collettiva delle aziende e dei produttori fashion durante la prestigiosa fiera “Magic Live”. “Sulla scorta delle precedenti esperienze – spiegano il presidente Salvatore Mazzocca e il segretario dell’Associazione Franco Scantamburlo – continua con maggiore determinazione e

Solidarietà

qualità l’impegno assunto dall’associazione nei confronti dei propri iscritti per offrire opportunità concrete di lavoro oltre il mercato nazionale. Pianificando il 2014, abbiamo individuato un appuntamento fieristico alla portata delle nostre imprese artigiane e importantissimo per ampliare il mercato. E’ la prestigiosa fiera “Magic live”, in programma a Las Vegas dal 18 al 20 febbraio 2014, uno degli eventi più importanti a livello internazionale nel settore fashion, con circa 3.700 marche e 35 mila compratori presenti. Un appuntamento strategico insomma. Le

aziende che volessero progettare una loro prossima partecipazione come espositrici potrebbero approfittare per visitare il padiglione dedicato alla moda e toccare da vicino le esperienze delle imprese italiane presenti, sperimentando un’esposizione in forma collettiva ad agosto 2014 e febbraio 2015”. Altri progetti di supporto alle aziende riguardano le imprese delle filiera del settore alimentare. Allo scopo di favorire l’informazione, l’educazione alla salute e la crescita culturale dell’intero comparto, l’associazione Artigiani in sinergia col Dipartimento di Sani-

L’Avis della Riviera del brenta cambia sede

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mportante messaggio per tutti i donatori dell’Avis della Riviera del Brenta. L’associazione ha cambiato sede e si è trasferita nei nuovi uffici situati nella scuola media “Gandhi” di Sambruson in via Brusaura 1. La nuova sede, più ampia e accogliente rispetto alla precedente, è stata messa a dispo-

tà Pubblica dell’Ulss 13 di Dolo-Mirano-Noale, offre alle aziende interessate tutta l’assistenza necessaria preventiva e proattiva, mettendo a disposizione tecnici qualificati ed esperti nel settore. Un’altra iniziativa è l’attivazione di una campagna di sopralluoghi e controlli per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, sia per la preparazione e invio della documentazione, sia per il rinnovo periodico da parte delle aziende stesse.

sizione dall’amministrazione comunale di Dolo. “Per questo devo ringraziare l’amministrazione comunale – spiega Giuseppe Polo, presidente Avis di Dolo - Riviera del Brenta – e in particolare il vicesindaco Giuliano Zilio per averci dato uno spazio per la nostra sede. Rimangono immutati gli orari di apertura che sono ogni lunedì, mercoledì e sabato dalle 8.30 alle 11. La sezione Avis della Riviera può contare su oltre duemila donatori di sangue provenienti da sette comuni del territorio: Dolo,

Infine l’associazione Artigiani ha organizzato un servizio di verifica aziendale nella gestione dei rifiuti, adottando eventuali azioni correttive nelle prassi operative. Il servizio comprende check-up ed eventuali analisi di laboratorio, formazione, visita periodica e aggiornamento. E’ un supporto per le imprese a 360 gradi, in ambito di internazionalizzazione, formazione e adempimenti richiesti dalle normative vigenti.

Mira, Campolongo, Fossò, Fiesso, Pianiga e Campagna Lupia. In questi anni sono numerose le iniziative intraprese per promuovere la donazione: dai progetti nelle scuole, a quelli nelle autoscuole fino agli esami di idoneità per diventare donatori svolti nell’autoemoteca davanti agli istituti superiori di Dolo, alle borse di studio in memoria dell’ex presidente Francesco Bosello e il “Proemio Nazionale Samaritano” che quest’anno festeggia la 16’ edizione. G.P.

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10 Fossò - Vigonovo Fossò L’assessore Maurizio Lunardi illustra l’azione dell’ente locale

Mutui estinti con l’avanzo di bilancio

Sociale

Progetto lavoro

Nel 2014 la manovra consentirà un risparmio di spesa, per minori rate da pagare, pari a 21.500 euro di Roberta Pasqualetto

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l comune di Fossò utilizzerà i fondi di avanzo di bilancio per estinguere i mutui. Questa decisione era già stata presa nel 2013 e, con la fine dell’anno, sono iniziate le procedure. L’obbligo di rispettare il patto di stabilità e le incertezze legate al saldo dell’Imu, protratte fino a fine dicembre, avevano indotto cautela alla giunta Boscaro. Attualmente sono in corso l’estinzione di sei mutui, per un totale di 272 mila euro, negli ultimi giorni 2013. Nel 2014 questa manovra consentirà un risparmio di spesa, per minori rate da pagare, pari a 21.500 euro. “Mi auguro che almeno quest’anno non continui la politica di tagli ai Comuni - dice l’assessore al Bilancio Maurizio Lunardi - e di poter destinare questi risparmi, anche se modesti, al miglioramento di qualche servizio”. Meno difficili sono stati invece i lavori di insonorizzazione della mensa del parco scolastico e della sala musica delle scuole Medie Galileo Galilei. Lavori programmati da qualche tempo, e realizzati durante la pausa estiva. Nei locali adibiti a mensa sono stati sostituiti i pannelli del soffitto (in tutto 260 mq), con altri fonoassorbenti e ignifughi, eliminando così l’eccessiva rumorosità e aumentando, di conseguenza, la comodità durante la perma-

La scuola media di Fossò

nenza dei ragazzi nei locali stessi. Per insonorizzare la sala musica, di 60 mq delle scuole medie, è stata installata una controsoffittatura ribassata di 20 cm rispetto al soffitto esistente. E’ stata realizzata con pannellature miste ignifughe, aggiungendo materassini di lana di roccia per incrementare la fono assorbenza. I lavori alla sala musica saranno completati durante la chiusura scolastica, nel periodo di carnevale. Saranno installati pannelli fonoassorbenti anche alle pareti, per migliorare ulteriormente la qualità della percezione dei suoni. La sindaco Federica Boscaro dichiara che “è molto importante favorire la qualità dell’istruzione anche attraverso

Vigonovo Solidarietà

Borse di studio ai meritevoli La chiesa di Vigonovo dove viene celebrata la messa annuale

L

’Opera Pia “Legato Barone Alpi Gaetano” di Vigonovo ha consegnato 20 borse di studio del valore di 150 e 250 euro e 28 diplomi di merito agli studenti meritevoli di Vigonovo che frequentano le scuole medie e superiori. La cerimonia si è svolta nella scuola media Alcide De Gasperi alla presenza del direttivo dell’ente, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Vigonovo e dei dirigenti scolastici. “Vorrei ringraziare la direzione scolastica – ha spiegato la presidente Emanuela Vitaliani – assieme al sindaco, all’amministrazione comunale e ai collaboratori dell’ente. Ancora una volta sono orgogliosa di aver avuto la possibilità di dare un riconoscimento a coloro che si sono distinti per il loro impegno dando lustro al comune di Vigonovo”. L’Opera Pia

la garanzia di ambienti scolastici ben attrezzati e confortevoli e la considera una priorità inderogabili della sua amministrazione”. Nel corso del 2013, il comune di Fossò, ha impiegato le proprie finanze in buona parte sul fronte del rischio idraulico, problema sentito nel territorio, e nell’emergenza sociale determinata dalla crisi economica. Contemporaneamente sono proseguiti i lavori di revisione del Pati e si sono affrontate le necessità di riorganizzare il servizio di asporto dei rifiuti e l’adesione al Patto dei Sindaci che prevede ambiziosi obiettivi di risparmio energetico e riduzione di anidride carbonica (CO2) entro il 2020.

L’Opera Pia “Legato Barone Alpi Gaetano” ha consegnato 20 borse di studio e 28 diplomi di merito

“Legato Barone Alpi Gaetano” è presieduto da Emanuela Vitaliani, prima donna nella storia dell’ente a ricoprire l’incarico, che è affiancata dal vicepresidente Luciano Pennello, da Annalisa Destro, Cristina Marcato, Endrio Salmaso, Marco Galetto e Luciano Bugno. “Gaetano Alpi con il suo lascito testamentario nel 1903, a favore del comune di Vigonovo, ha consentito la nascita dell’omonimo “Istituto di Assistenza e Beneficenza”. Il suo scopo iniziale, per volontà del testatore, era di aiutare in particolare modo, gli orfani e le vedove di guerra, e di erogare opere di assistenza e beneficenza a favore dei cittadini del comune di Vigonovo che si trovino in particolare stato di bisogno. L’unico desiderio espresso nel testamento, è la celebrazione di una messa in suo suffragio, a testimonianza della sua devozione nei confronti della fede cristiana e delle istituzioni religiose, che viene celebrata ogni anno in ricorrenza della sua scomparsa”. Lo scorso anno, in commemorazione dei 110 anni della sua scomparsa, è stato organizzato nella chiesa di Vigonovo, un concerto con la partecipazione del “Coro Città di Padova” diretto dal maestro Dino Zambello, il cui ricavato è stato devoluto alla parrocchia. Da circa 20 anni è stato istituito inoltre un “Concorso Borse di Studio” rivolto ai ragazzi uscenti dalla scuola media per sostenerli e incentivarli nel proseguimento degli studi. “L’importo messo a disposizione delle Borse di Studio ogni anno è di 7.500 euro – prosegue la presidente – e nel periodo prenatalizio, l’ente ha devoluto anche 500 euro ai servizi sociali del comune di Vigonovo per aiutare famiglie con minori in stato di bisogno”. I progetti però non finiscono. “In collaborazione con la direzione scolastica rappresentata dalla dott.ssa Laura Contin, stiamo elaborando un nuovo concorso che si chiamerà “Premio di solidarietà” rivolto alle classi quinta elementare e medie per promuovere nei ragazzi il sentimento della solidarietà”. G.P.

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ossò partecipa al “Progetto Lavoro” con altri tredici comuni della Riviera del Brenta e del Miranese, programma iniziato a settembre 2013. Il progetto presentato alla Regione Veneto, ha lo scopo di dare una risposta lavorativa, e non assistenziale, ad alcuni cittadini con più di trentacinque anni, seguiti e segnalati dai servizi sociali, privi di reddito e di ammortizzatori sociali. I quattordici Comuni interessati, hanno colto l’opportunità per integrare i meno fortunati, utilizzando il Fondo di Solidarietà promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, le Caritas di Treviso, di Venezia e di Padova, la Fondazione Riviera Miranese. Il Comune di Fossò si è impegnato con 4.600 euro per l’inserimento di tre lavoratori, per un periodo di sei mesi. Gli impiegati hanno un contratto a tempo determinato di 6 mesi per sedici ore settimanali. Il soggetto attuatore è la Cooperativa Sociale Consorzio Insieme, che ha una stabile esperienza nel fornire opportunità occupazionali di pubblica utilità, favorendo la valorizzazione sociale e formativa professionale della persona senza lavoro. A Fossò, i tre disoccupati, lavorano affiancando dipendenti comunali con mansioni di manutenzione e cura del patrimonio comunale. Il progetto dei quattordici comuni ha R.P. selezionato settanta persone.

Sociale Progetti con la Caritas

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ue progetti solidali sono stati promossi negli mesi scorsi a Vigonovo. A spiegarli è il vicesindaco Filippo Fogarin. “La crisi che affligge il nostro paese - spiega l’amministratore - sta interessando anche molti nostri cittadini. La perdita del lavoro è ormai una dolorosa realtà per molte persone”. Per questo si è pensato ad un progetto. “Il comune di Vigonovo - prosegue Fogarin - con l’obiettivo di sostenere giovani famiglie in condizioni di disagio a causa della mancanza di lavoro e prive di ammortizzatori sociali, ha avviato una stretta collaborazione con la Caritas per attingere risorse dal progetto Fondo straordinario di solidarietà. La terza edizione del progetto, iniziata a giugno, si è conclusa il 31 dicembre”. I servizi sociali del comune rivierasco hanno attivato 14 progetti per tirocini formativi con borsa lavoro, sensibilizzando parrocchie, cooperative e aziende locali. “Sette sono le persone che hanno già concluso il progetto - prosegue Fogarin - e per quattro di loro l’esperienza formativa è sfociata in un’occupazione lavorativa. Tre progetti sono tuttora in corso e quattro invece partiranno a febbraio. I progetti prevedono un percorso di tirocinio della durata variabile da 4 a 6 mesi e i diretti interessati percepiscono un contributo complessivo di 2.500 euro. Questi progetti di sostegno alle famiglie con il lavoro, non gravano economicamente sul bilancio comunale ma soprattutto ridanno dignità alle persone, rinforzano la loro autostima e permettono l’acquisizione o il potenziamento di competenze professionali”. Altra

iniziativa sociale, questa volta collegata alla pratica sportiva, è stata la prima edizione de “Corri con i Sarmati a Vigonovo”, corsa e camminata di sera per le strade del paese. “La manifestazione - commenta Fogarin - ha visto la partecipazione di oltre mille persone ed è stata organizzata dall’amministrazione in collaborazione con il gruppo podistico dei Sarmati e il MarciaPadova. La corsa si è articolata con due percorsi il primo di 8 km per i podisti, e 4 km per i camminatori. Alla fine i partecipanti hanno potuto degustare un piatto di pasta in compagnia”. La manifestazione ha avuto un risvolto sociale con il ricavato che è stato devoluto in beneficenza a due istituzioni. “Abbiamo raccolto 1797,41 euro - commenta il vicesindaco di Vigonovo - che sono stati devoluti alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Vigonovo 1230 euro e MarciaPadova per Fibrosi Cistica 567 euro. Per il 2014 sono già stati avviati i contatti e i preparativi per realizzare la seconda edizione della “Corri con i Sarmati a Vigonovo”, che si svolgerà sempre nel G.P. mese di ottobre”.



12 Fiesso d’Artico Sociale Un progetto finanziato dalle Regione per l’80%

Un aiuto a chi è disoccupato

Territorio

La Protezione Civile cerca volontari

Sono stati stanziati 9.200 euro per l’inserimento per 6 mesi di quattro lavoratori di Giacomo Pian

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nteressante progetto promosso dal comune di Fiesso d’Artico, che ha partecipato al bando di concorso regionale che finanzia un’iniziativa finalizzata a dare una risposta lavorativa alle persone senza occupazione e senza la tutela degli ammortizzatori sociali. A illustrare il progetto sono il sindaco Andrea Martellato e l’assessore Andrea Benetti. “Queste persone che di solito si rivolgono ai Servizi Sociali del Comune per ricevere un sostentamento o un aiuto – spiega Benetti – possono essere coinvolte in un progetto di lavoro, promosso dalle stesse amministrazioni locali. In tale modo i cittadini disoccupati, invece di ricevere una risposta di tipo assistenziale, ottengono una risposta lavorativa anche se a tempo determinato. Il progetto è finanziato per l’80% dalla Regione e per la restante quota dai Comuni stessi”. Per essere inseriti nel progetto bisogna avere determinate caratteristiche. “Il lavoratore, individuato dai Servizi Sociali e proposto al progetto, non deve avere meno di 35 anni – prosegue Benetti – deve essere disoccupato e senza più ammortizzatori sociali e verrà impiegato in attività utili per l’amministrazione comunale”. Viene poi spiegato come è stato organizzato il progetto nel comune di Fiesso. “Il Comune di Fiesso – spiega l’assessore Benetti – ha accolto questa opportunità trovando meritevole il progetto e ha così stanziato 9.200 euro per l’inserimento per 6 mesi di quattro lavoratori. Si cerca di dare una risposta completa alle tante richieste e ai tanti casi problematici che si presentano ai Servizi Sociali del Comune. In questo momento storico, come tutti ben sappiamo, è il lavoro il vero problema e la sua mancanza porta, oltre a non avere il pane in tavola, alla perdita di stima e dignità”.

L Il municipio a Fiesso Il progetto è partito il 18 dicembre 2013 e Fiesso è stato il primo comune della Riviera del Brenta. “I quattro lavoratori sono stati assegnati all’ufficio Lavori Pubblici – commenta il sindaco Andrea Martellato – e finora hanno svolto lavori di tinteggiature di aule e della palestra della scuola elementare, di due minialloggi comunali per anziani e di alcune stanze del municipio, tra cui la sala consiliare. Per i prossimi mesi sono in programma risanamento, tinteggiatura e piccole manutenzioni nelle scuole, piccole manutenzioni di aree verdi comunali”.

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a protezione civile di Fiesso d’Artico cerca volontari. Il gruppo è attivo dal 2007, e partecipa attivamente alle emergenze nel territorio e non solo. I ventitré volontari operano nelle situazioni di emergenza quali alluvioni e terremoti, ma anche in condizioni di: presidio del territorio, monitoraggio dell’ambiente, formazione nelle scuole di Fiesso, e altro ancora. “Essere un volontario della protezione civile da molte soddisfazioni – dice Fabio Sansonne coordinatore dei volontari di Fiesso d’Artico e della Riviera del Brenta – sicuramente per farlo ci vuole senso civile. Quando si interviene si vedono persone in difficoltà che sono state danneggiata con alluvioni o terremoti e hanno bisogno di essere aiutate. Personalmente sono stato all’Aquila e in Emilia e devo dire che la soddisfazione è stata grande. Questa è l’unica motivazione che deve avere un volontario, in cambio di parte del suo tempo”. Il mese scorso i volontari di Fiesso sono stati nel bellunese e, durante l’emergenza alluvione di poche settimane fa, sono intervenuti molto pesantemente sul Terraglio e sul canale Castellaro, dove hanno fatto delle barriere ad anello con i sacchi di sabbia. Il corso volontari protezione civile è finanziato dalla Regione e dalla Provincia, mentre il Comune fornisce la divisa e i materiali utili. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www. protezionecivilefiessodartico.it o chiamare il 340 8760201. R.P.

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Pianiga 13 Servizi Il comune aderirà entro quest’anno insieme a Campolongo

Pianiga entra nell’Unione dei comuni della Riviera di Alessandro Abbadir

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ianiga fa retromarcia e dopo aver pensato di aderire all’Unione dei comuni del Miranese, ora vuole entrare in quella della Riviera del Brenta. L’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta si allarga così puntando ad includerli tutti entro il 2015. Resterebbe fuori solo il Comune di Mira, a quel punto completamente isolato dal resto del contesto territoriale, con una Unione che supererebbe gli 80 mila abitanti. Finora esiste una mini-federazione di enti locali della Riviera rappresentata da Dolo, Fiesso d’Artico, Campagna Lupia e Fossò. Si tratta per i comuni di un grosso vantaggio, perché riescono a mettere in rete servizi e risorse che da soli non potrebbero avere, come la polizia locale e la gestione del personale, o fare acquisti risparmiando, con un servizio economato per tutti. A spiegare le tappe con le quali si arriverà di fatto all’Unione di tutti i comuni della Riviera (ad ora escluso Mira), è il sindaco di Fossò e presidente dell’Unione Comunale, Federica Boscaro. “Finora – spiega la Boscaro – abbiamo nella nostra unione quattro Comuni per una popolazione complessiva di circa 40 mila abitanti. Hanno fatto richiesta di entrare ufficialmente nella nostra Unione i Comuni di Pianiga e di Campolongo, che aderiranno entro il 2014. Pianiga in un primo tempo sembrava voler aderire all’Unione dei comuni che si sta formando nel Miranese, ma alla fine ha scelto la Riviera del Brenta come area di appartenenza. Anche il Comune di Stra ha fatto richiesta di entrare, ma al momento ha sospeso l’adesione in attesa dell’esito delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo maggio”. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara non si pente della scelta fatta. “Entrare nell’Unione della Riviera – dice – era logico per legami territoriali e storia condivisa soprattutto con una realtà come Dolo”. Con il comune di Vigonovo e Camponogara invece sono previste già per quest’anno delle convenzioni ad hoc per servizi specifici. “Pensiamo che anche Camponogara – continua la Boscaro – non abbia formalizzato la sua adesione perché anche in quel comune fra qualche mese si andrà a votare. Crediamo però che sia Camponogara che Vigonovo alla fine entro il 2015 aderiranno”. Esiste comunque la possibilità, secondo la presidente Boscaro, che Vigonovo si unisca con i comuni dell’area padovana, visto che era stato fatto proprio un referendum ad hoc poco tempo fa che indicava come fosse quello l’ ambito di appartenenza a cui aspirava la popolazione di quel territorio. Ma quali sono gli obbiettivi finali di questa operazione ? Alla fine dalla mega unione comunale con oltre 80 mila abitanti, resterebbe fuori solo Mira, cioè il Comune più popoloso della Riviera

Dal 2015 ne faranno parte tutti gli enti locali escluso Mira. E’ una realtà amministrativa da 80 mila abitanti

Una veduta di Pianiga dall’alto

del Brenta, e il più contiguo a Venezia, con i suoi circa 40 mila residenti. “Dal comune di Mira – taglia corto la presidente Federica Boscaro – non ci è mai pervenuta alcuna richiesta. Né di convenzioni, né di adesioni”. Ma non è detto che la giunta grillina non ci ripensi, visto che, se non si federasse con gli altri, oltre a diventare un nano politico, diventerebbe anche un nano demografico.

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a Italflex fallisce ma parte dei posti di lavoro sono salvi con un affitto di un ramo d’azienda. Al salvataggio dei posti di lavoro dell’ex azienda di Pianiga, si è arrivati dopo una fitta trattativa fra sindacato (Fim- Cisl), società interessata all’affitto del ramo d’impresa, e curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Venezia. Su 42 lavoratori che erano destinati alla mobilità la nuova società ne dovrebbe assumere 23. La proposta non è arrivata insomma da un operatore improvvisato, ma da un soggetto con tutte le carte in regola, pronto a far ripartire un’attività che ha portato il nome di Pianiga e della produzione di materassi ai livelli più alti nel mondo. La storica fabbrica che produceva reti metalliche per letti, materassi e cuscini è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Venezia lo scorso 24 dicembre. Era stata fondata da Giovanni Maretto nel 1971, e dopo la sua morte nel 1996, è stata gestita dalla figlia e da altri due fratelli. L’azienda aveva raggiunto traguardi importanti e nel comparto materassi e reti metalliche per i letti, è fra le aziende leader a livello nazionale ed estero. Da marzo dello scorso anno è partita così una cassa integrazione a rotazione fino a dicembre 2013. Poi la situazione è precipitata ed è arrivato il fallimento. A.A.


14 Approfondimento Autostrade Dopo la decisione dell’aumento dei pedaggi, disagi diffusi

Viabilità del comprensorio nel caos I più sceglieranno il Passante e uscire a Spinea, invece della A57 fino a Mirano. Liberi dal traffico Marano e Vetrego di Filippo De Gaspari

E’

doppiamente amaro il regalo d’inizio 2014 per la Riviera del Brenta e il Miranese. Se per i pendolari l’aumento dei pedaggi autostradali ha il sapore di un salasso, per i cittadini che non utilizzano l’autostrada rischia di diventare addirittura indigesto. L’aumento tariffario in A4 e A57 avrà anche eliminato l’odioso “tornello” a Vetrego- Marano, ma adesso il traffico rischia di riversarsi tutto, o quasi, sulla viabilità locale. Non solo: il “tornello”, cioè la pratica di molti pendolari di uscire a Mirano-Dolo e rientrare subito in autostrada dopo un giro di rotonda per risparmiare sulla tratta liberalizzata, rischia ora di trasferirsi a Crea-Spinea. Qui, infatti, le tariffe sono rimaste tutto sommato “accettabili”: 1,60 euro, per pochi chilometri in più. Decisamente più conveniente, anche per i miranesi, dei 2,80 euro di Vetrego. Vantaggioso anche per chi deciderà di usufruire delle agevolazioni riservate ai pendolari che effettuino almeno 20 transiti in un mese e che pagheranno comunque 1,70 euro.

Chiaro dunque che i più (e già queste prime settimane di prova lo dimostrano) sceglieranno di percorrere il Passante e uscire a Spinea, invece che fare la vecchia A57 fino a Mirano. Poi sceglieranno viale Venezia, che quindi subirà un aumento indiscriminato di traffico. E chi invece da Mirano, Santa Maria di Sala, Pianiga, Salzano, Noale e tutto il Miranese nord dovrà raggiungere Padova, non sceglierà più la cara vecchia autostrada ma la regionale 515 Noalese. Già tracciate le ipotesi relative alle nuove direttive utilizzate dai pendolari per Padova: a rischio non solo la Noalese e viale Venezia, ma anche via Marinoni tra Caltana e Pianiga verso la Riviera e via Cavin di Sala, tra Mirano e Santa Maria di Sala, fino alla confluenza (in pieno centro del capoluogo salese, alla curva Beccante) con la Noalese. I sindaci sono ovviamente sul piede di guerra. Mirano teme un’invasione di traffico sulle proprie strade e il primo cittadino Maria Rosa Pavanello ha già disposto la rilevazione dei flussi di traffico per dimostrare

che, soprattutto in viale Venezia, il nuovo regime tariffario provocherà l’aumento del traffico di attraversamento. Pavanello si è anche detta pronta a schierare i vigili e posizionare nuovi divieti se sarà necessario. Anche a Spinea il sindaco Silvano Checchin non è tranquillo. Sostenitore da sempre di un sistema Passante con caselli utilizzati in ottica trasportistica e non tariffaria, ora teme che il problema si sposti tutto a Crea. Sul fronte comitati canta ovviamente vittoria quello di Vetrego, che per anni ha sopportato il “tornello” e l’incapacità delle istituzioni di fare qualcosa. Da un mese a questa parte il paese è più libero (insieme al centro di Marano di Mira): niente più code fuori del centro abitato e anche l’aria, di conseguenza, appare più respirabile. Ma Vetrego e Marano sono gli unici a sorridere. Contro i nuovi aumenti Opzione Zero annuncia la possibilità di una class-action e intanto ha presentato un esposto all’Olaf, l’ufficio europeo per la lotta antifrode, al quale è stato chiesto di aprire un fascicolo su pos-

Il Passante di Mestre sibili episodi di corruzione nella costruzione del Passante e verificare i recenti finanziamenti effettuati a Cav da parte della Banca europea per gli investimenti, e della Cassa depositi e prestiti. Il dossier è stato spedito anche alla Procura della Repubblica di Venezia, alla Corte dei conti italiana e alla Corte

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dei conti europea. “I pedaggi sul Passante e sulla Padova-Mestre sono i più cari d’Europa perché il traffico è in calo e la Cav non sa più come restituire i soldi ad Anas, tanto da essersi indebitata per 423,5 milioni di euro”, ha spiegato il presidente di Opzione Zero Mattia Donadel.

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ulla vicenda dell’aumento autostradale sulla A4 interviene il segretario del Pd di Marano di Mira Enrico Michieletto. “La promessa di arretrare il casello di Villabona a Dolo – dice Michieletto – è stata mantenuta “virtualmente” portando non l’arretramento, ma il costo del casello a Vetrego. Gli accordi scritti sul Passante di Mestre sono diventati “aria fritta”, nonostante la precedente amministrazione comunale di Mira avesse sollecitato anche Cav in più occasioni (mentre l’attuale “grillina” non trova il tempo per occuparsene) chiedendo il rispetto degli impegni sull’accordo del Passante, per liberare il tratto autostradale e spostare il casello da Villabona a Dolo. Ci voleva anche questo per portare altro traffico, anziché toglierlo e renderlo più fluido, sulla brentana tra Dolo e Mira?” Ma non solo. “Il Cav gioca sporco sulle tensioni dei cittadini di Vetrego – continua Michieletto – con la scusa di eliminare il “tornello”, spostando un po’ di traffico sul casello di Spinea che ora è meno caro per

andare a Padova, anziché spostare il casello di Villabona, con la scusa e incapacità dei tecnici della Regione che dopo anni dicono “che non ci sta a Dolo”. La verità magari è quella di risparmiare risorse e investirle in altre operazioni autostradali”. Per Michieletto i benefici per i residenti di Marano di Mira sono nulli. “I maranesi – si chiede il segretario locale del Pd – che benefici avranno? Già devono abituarsi al traffico in centro con il futuro parcheggio a nord della stazione ferroviaria e quindi si dovranno abituare anche a pagare di più se andranno in autostrada da Vetrego a Padova ed oltre“. Pesanti anche le considerazioni contro la regione Veneto e le conclusioni di Michieletto. “Per fortuna – conclude Michieletto – che il governatore Zaia dice sempre “prima i veneti”. Noi aggiungiamo “tanto la bevono...e poi pagano”. Con il nuovo anno i cittadini hanno la speranza nazionale ed europea di passare dalle parole ai fatti, mentre in regione Veneto, dopo il caos dei treni ci tocca la beffa delle autostrade”. A.A.


Cultura 15 Eventi a Dolo In programma tantissime iniziative nel centro rivierasco

Mostre e appuntamenti fino a maggio

Mira

A Teatro Villa dei Leoni due spettacoli di prosa

Continuano i laboratori didattici all’antiquarium di Sambruson per studenti delle scuole primarie e secondarie di Roberta Pasqualetto

T

A

febbraio ci sono tre appuntamenti culturali nel comune di Dolo: delle esposizioni artistiche negli spazi comunali, un ciclo di incontri culturali all’ex Macello e i laboratori didattici all’antiquarium di Sanbruson. A gennaio è iniziata la terza edizione di ‘Arte in Comune’ a Dolo. Il ciclo di esposizioni artistiche si tiene negli spazi comunali ed è organizzato dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Associazione Culturale “Arti Visive Riviera del Brenta”. La mostra propone un ciclo di cinque esposizioni artistiche tra la biblioteca, gli uffici Sì Cittadino e in quelli comunali. Le mostre sono periodiche: la prima si è tenuta dal 9 gennaio al 12 febbraio con l’artista Paride Mercanzin e Giorgio P. Rampazzo. Dal 13 febbraio al 12 marzo si espongono le opere di Antonella Allegramente. Poi dal 13 marzo al 12 aprile l’artista Claudio Castellani, dal 17 aprile al 14 maggio esposte le opere di Giovanna Marcato e dal 15 maggio al 19 giugno espone l’artista Michele Giubilato. “Visto che gli spazi comunali sono frequentati dai cittadini abbiamo pensato che fosse importante utilizzarli – dice l’assessore alla cultura Antonio Pra – così mentre le persone sbrigano le loro pratiche, possono vedere delle opere d’arte. Questa esposizione crea l’occasione di vedere delle opere artistiche anche per quelle persone che generalmente non frequentano mostre, inoltre gli artisti sono tutti della Riviera del Brenta”. Dal 6 febbraio al 3 aprile, l’associazione socio-culturale Villeggiare, propone un ciclo di incontri intitolati: Tra sogno e realtà. Le metamorfosi dell’arte nella storia. Il primo incontro si è tenuto giovedì 6 febbraio; seguiranno giovedì 13 e 20 febbraio con: “Il cinquecento tra inquietudini e regola”. Giovedì 6 e 13 marzo l’appuntamento: “L’acutezza dell’occhio. Il realismo nell’età della borghesia”. Giovedì 27 marzo e il 3 aprile l’incontro intitolato: “In attesa del novecento. Le arti della bella epoque”. Tutti gli appuntamenti si terranno presso l’ex macello di Dolo, alle ore 20.30, con

L’ex Macello a Dolo ingresso libero. Continuano i laboratori didattici all’antiquarium di Sambruson rivolti a studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado del territorio, affinché conoscano la storia della loro terra direttamente, e non semplicemente studiata sui libri. I laboratori archeologici realizzati presso l’antiquarium riguardano: la Preistoria, la Protostoria e Storia Antica e il Periodo Classico. Ogni laboratorio ha la durata di tre ore ed è strutturato in due momenti: uno teorico e uno pratico. I laboratori si svolgono da gennaio a maggio, sono realizzati in collaborazione con l’Associazione Culturale Sambruson la nostra storia e con il Circolo Sociale Culturale Ricreativo Trovemose. Per maggiori informazioni sulle mostre o sui laboratori si può contattare l’ufficio cultura al numero 041 411090.

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eatro villa dei Leoni a Mira propone due spettacoli di prosa dal sapore riflessivo e ironico con tematiche contemporanee. Sabato 22 febbraio lo spettacolo: “Week End”, una storia di solitudine, di uno spaesamento, di uno sradicamento culturale che si trasforma nel corso della vicenda in un’alienazione che ha dunque radici nel sociale oltre che nel privato. Ida, la protagonista, è un’insegnante quarantenne afflitta da una malformazione al piede che la fa zoppicare. Una storia normale ma non priva di retroscena. Sabato 1 marzo lo spettacolo: “Pretty, un motivo per essere carini”. Due coppie di amici compongono un complicato quadro e tutto tondo intorno al tema della bellezza. Una commedia fatta di chiacchiere e incomprensioni amorose, ma anche una feroce ed esilarante riflessione sull’ossessione della bellezza nei rapporti personali. In un mondo in cui le apparenze diventano fondamentali come marchio di successo o come parametro di giudizio sulle persone, e su quanto conta la bellezza e soprattutto nella relazione uomo-donna. Un’analisi ad ampio raggio sui falsi miti dell’epoca contemporanea, capace di mutare il sorriso in ghigno beffardo. Gli spettacoli iniziano alle ore 21 ed il costo del biglietto è 13 euro R.P. e ridotto 11.


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16 2

VIAGGIO IN

PROVINCIA

Dipendenze Comuni del Miranese uniti per contrastare una vera malattia che distrugge centinaia di famiglie

VENEZIA

Gioco d’azzardo, epidemia che “prolifera” nella crisi di Ornella Jovane

A

l Servizio Tossicodipendenze dell’Asl 13 (Mirano, Dolo e Noale) le persone in trattamento sono una sessantina, ma è solo la punta di un iceberg: i giocatori compulsivi il più delle volte non sono disposti a farsi curare e in genere sono i loro familiari a chiedere aiuto. “E l’impegno clinico che essi richiedono – spiega il dottor Nicola Gentile, responsabile del SerT di Mirano-Dolo - è maggiore di quello per i pazienti con dipendenze da eroina”. Bastano questi due dati per comprendere quanto sia grave il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, a cui tutte le Amministrazioni comunali del Miranese hanno voluto dedicare una serata informativa nell’ambito “Manifesto” approvato da tutti i consigli comunali del comprensorio, che prevede una serie di azioni di sensibilizzazione e di contrasto, come ha spiegato il vice sindaco di Martellago, Marco Garbin, introducendo l’incontro pubblico tenutosi lo scorso 23 gennaio in auditorium San Salvatore a Martellago: all’iniziativa sono intervenuti numerosi amministratori locali, tra cui i sindaci di Martellago, Monica Barbiero, di Salzano, Alessandro Quaresimin, la vice sindaco di Mirano, Anna Maria Tomaello, il presidente della Conferenza dei Sindaci

dell’Asl 13, Fabio Livieri, e i due esperti dottor Nicola Gentile e la psicologa Annalisa Da Ros, del SerT. Ma le testimonianze più forti sono state senza dubbio quelle di due persone che vanno vissuto - e vivono ancora - sulla propria pelle quest’esperienza, in rappresentanza dei Giocatori Anonimi e dei Familiari dei Giocatori Anonimi, e anche il fatto che ormai da tempo siano sorti in tutto il territorio questi fondamentali gruppi di autosostegno, come per gli alcolisti, dice tutto della diffusione della ludopatia. “Essere giocatore voleva dire rubare, sperperare, non amare la famiglia e questa non è vita” ha raccontato un ex giocatore compulsivo che due anni fa ha intrapreso il lungo e difficile percorso di recupero nei GA. “Il danno più grave che provoca la dipendenza da gioco d’azzardo in una famiglia, più ancora della rovina economica, è quello emotivo: il giocatore cambia carattere, si isola in un mondo dove non esiste niente e nessuno se non il gioco” ha aggiunto la moglie di un giocatore. “Gli amministratori locali fanno bene a preoccuparsi e devono fare qualcosa in fretta, soprattutto nei piccoli centri dove il problema è ancora più grave” ha ribadito

il dottor Gentile, che ha fornito altri numeri allarmanti (l’1,4 per cento degli italiani gioca ogni giorno) e approfondito vari aspetti del fenomeno e del giocatore compulsivo. Che spesso ha già altre dipendenze, come quella del bere (sulla popolazione cosiddetta normale il 2 per cento sviluppa la dipendenza da gioco, dove sussistono altre dipendenze la percentuale sale tra il 14 e il 20 per cento), così come tra i giovani è più facile diventare dipendenti se si appartiene a una famiglia con adulti che giocano frequentemente. Gentile ha anche raccontato delle difficoltà del Servizio a far fronte agli impegnativi trattamenti: “un anno fa il Ministero della Sanità ha stabilito che si tratta di una vera e propria malattia e la Regione ha deciso che siano i SerT a occuparsene, ma senza darci risorse”. Infine, il responsabile del SerT, alla luce di una delle più gravi ripercussioni del fenomeno, il dissesto finanziario, ha indicato una delle possibili e auspicabili azioni che potrebbero mettere in atto i comuni attraverso i Servizi Sociali, l’istituzione di una sorta di servizio o sportello per aiutare il giocatore compulsivo a “gestire” il proprio debito. Annalisa Da Ros ha quindi approfondito nel dettaglio il trattamento che viene offerto dal SerT a chi soffre

L’incontro pubblico che si è svolto a Martellago di ludopatia. Tutti d’accordo, gli amministratori locali, nel combattere questa piaga, ma il problema è che hanno a disposizione armi “spuntate” e che devono lottare contro un business enorme che fa gola anche allo Stato (non sono mancate parole dure per l’atteggiamento morbido dei vari Governi), che non si limita più al mondo delle slot machine ma ormai imperversa anche on line e che, altro punto inquietante, vede spesso i tentacoli della malavita organizzata. “In Veneto si spendono per il gioco d’azzardo 503 milioni di euro l’anno, seconda regione italiana dopo la Lombardia con 1.284 milioni, con una spesa per abitante di 103 euro annui; si tratta della terza industria italiana con il 4% del PIL nazionale, oltre cinquemila aziende e 120mila addetti, 400mila slot machine, 6.181 locali e agenzie autorizzati: l’Italia rappresenta il 15% del mercato europeo e il 4% del mercato mondiale. Sono 15 milioni i giocatori abituali, tre quelli a rischio patologico, circa 800mila i giocatori già malati. Lo Stato incassa di tasse 8 miliardi l’anno, ma deve

LE INIZIATIvE RACCOLTA DI FIRME E BAR LIBERI DALLE SLOT

S

i moltiplicano in tutta l’area del veneziano le iniziative contro il proliferare nei bar delle slot machine, una peste sociale che crea dipendenza patologica. Il partito Italia dei Valori ha organizzato una raccolta di firme contro gioco d’azzardo e per una legge di iniziativa popolare che lo abolisca. ”Le persone che soffrono di dipendenza da gioco - spiega Michele Lionetti referente nel veneziano di Idv - giocano almeno 3-4 volte alla settimana e questo dall’arrivo della crisi 5 anni fa, è un atteggiamento che è cresciuto sempre più. Queste persone sono attratte più che dai

Casinò, dalle slot machine di bar, trattorie e tabaccherie. I giocatori più incalliti sono anziani, giocano con frequenza anche a Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto. Ma ci sono anche un migliaio di persone che hanno sviluppato una patologia di forte dipendenza dal gioco d’azzardo”. Ora per Idv è ora di porre un freno alla piaga sociale. “Queste persone - continua Lionetti referente provinciale dell’Idv - hanno provocato danni economici enormi alle loro famiglie, hanno dilapidato tutto e messo in crisi rapporti coniugali e familiari. Questa piaga va fermata”. I banchetti sono stati

presenti al mercato di Marghera al mercato di Mirano in Piazza Martiri, al mercato di Mira, e a quello del venerdì di Dolo. Con tutti questi banchetti sono stati raccolte oltre mille sottoscrizioni. Sia il comune di Venezia, che quelli della Riviera del Brenta e del Miranese, sono intenzionati a mettere un freno alla diffusione delle macchinette mangiasoldi nei bar. Per la creazione di locali liberi dalle macchinette e per azioni più decise contro il gioco d’azzardo, si sono già pronunciati i comuni e i consigli comunali di Mira, Campagna Lupia, Stra, Santa Maria di Sala. A.A.

spenderne 5-6 per curare i dipendenti da gioco” ha concluso Livieri, snocciolando alcune cifre del fenomeno. I Comuni di concreto possono fare ben poco. Ma possono fare molto per sensibilizzare la popolazione e soprattutto chi governa. “Chiediamo e ci batteremo affinché venga rivisto tutto l’impianto legislativo e affinché i Comuni abbiamo maggiori possibilità di azione e controllo sul territorio, anche alla luce del fatto che poi i problemi economici - e non solo - legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo si scaricano sui nostri servizi sociali: a tal fine è in atto una raccolta di firme per cambiare la legge - ha concluso il presidente della conferenza dei sindaci - E mi auguro che quanti più Comuni possibile approvino il documento già votato da tutti quelli del Miranese perché dobbiamo dare un segnale forte a un Governo da cui continuano ad arrivare segnali inquietanti, come l’emendamento approvato prima di Natale e nel quale si arriva a prefigurare sanzioni per le Amministrazioni che prendono provvedimenti contro il gioco d’azzardo”.


Spazi aperti 17 3 Maltempo Le piogge di inizio febbraio hanno provocato disagi in tutto il Veneziano

Allagamenti, agricoltura in ginocchio

Banche

STANZIATI 5 MILIONI SI EuRO

Coldiretti stima danni per 6-7 milioni di euro. Disastro per cereali ortaggi e vini pregiati di Alessandro Abbadir

L

e piogge copiose di inizio febbraio hanno mandato in tilt il territorio veneziano, soprattutto le aree del Veneto orientale con tracimazione di fiumi nel portogruarese e a San Donà, ma non solo. Problemi per la tenuta di canali e reti idriche si sono avuti anche nel miranese nell’area di Martellago e Mirano e in Riviera del Brenta, e anche nell’area di Chioggia dove a causa del livello del Gorzone, sono state evacuate diverse famiglie. Sotto accusa per l’ennesima volta sono finiti i Consorzi di bonifica, ma stavolta colpe sembrano non essercene. La quantità di pioggia caduta per giorni e giorni, unita alle grandi nevicate in montagna avrebbe messo comunque in crisi i sistemi idrici provinciali gestiti dai consorzi e dal Genio Civile. Nel Veneto Orientale si chiede il rialzo delle arginature per i tratti che già nel passato hanno evidenziato le maggiori criticità, in particolare lungo il fiume Meolo in località Madonna delle Prese e Ca’Corner, vicino il fiume Vallio a monte del ponte di via Ca’Tron e sul fiume Palumbo. La sistemazione degli argini da sola probabilmente non basta a scongiurare nuove alluvioni, ma è necessario anche lo scavo dell’alveo dei fiumi che non avviene da decine di anni. I residenti nelle località a cavallo tra San Donà

U

e Noventa, chiedono interventi per prevenire esondazioni del Circogno. Il canale è tracimato in alcuni punti richiedendo l’intervento della Protezione Civile. Tra le richieste, c’è quella di intervenire sulla chiusa in località Brian che, essendo uno dei punti principali del sistema dei canali della zona, dovrebbe garantire benefici anche sul Circogno in caso di piena. I danni si contano per milioni di euro e un settore che più rischia di pagare degli altri è quello agricolo. Si stimano infatti tra i sei e i sette milioni di euro, i danni complessivi al comparto. Nel veneziano si concentra oltre la metà dei danni subiti a livello regionale (l’altra metà è concentrata in provincia di Padova colpita anche questa dalle disastrose inondazioni che hanno fatto finire sott’acqua Montegrotto e Tribano). I conti da fare in agricoltura nel veneziano

sono molti. Alle colture andate distrutte vanno infatti sommati, i costi che le imprese agricole dovranno sostenere per coprire i danni alle strutture per le lavorazioni che si renderanno necessarie per ripristinare i campi allagati. Quali sono state le colture più colpite? Per Coldiretti ad esempio le coltivazioni a seminativo di cereali con tutta la pioggia caduta, hanno sofferto asfissia e il raccolto è compromesso. Male pure gli ortaggi che stanno marcendo nei campi che sono stati sommersi dall’acqua. La zona più colpita è anche dal punto di vista dei danni in agricoltura, è quella del Veneto Orientale. I pregiati vigneti Doc del Piave sono stati sommersi dall’acqua, mentre nelle serre a causa dell’umidità le muffe stanno distruggendo le coltivazioni.

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n aiuto dalla Cassa di Risparmio di Venezia per chi ha subito danni dalle recenti alluvioni. L’istituto di credito infatti ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la ricostruzione. A chi è rivolto il fondo? Ne potranno usufruire aziende e famiglie dell’intera provincia e le condizioni per avere il denaro potranno essere decisi a seconda dei casi, cioè a discrezionalità della banca. Così per gli imprenditori ci potranno essere finanziamenti fino a 18 mesi ma anche con durata fino a cinque anni, spese d’istruttoria scontate del 50 per cento e la possibilità di beneficiare della moratoria Abi per sospendere le rate dei mutui e la proroga, fino a un massimo di 120 giorni, delle scadenze degli anticipi dei crediti. Per le famiglie colpite dal maltempo ci sarà la possibilità di avere dei finanziamenti con durata sino ai sei anni. Per accedere ai servizi, basterà rivolgersi a uno degli sportelli e presentare l’autocertificazione del danno. Insomma le banche finalmente provano a dare un contributo ad un’area già colpita dalla crisi degli A.A. ultimi anni e ora dal maltempo.

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Salute sentan Porto Viro urlare o da regionali del del quartie ai residenti di potersi se “così fan . 3 se c’è da di Uniti per diversi rappre ospedaliere di cura Madonna della a pag di Alessandro tteva di rto del tteranno partecipato consiglieri regionali lo faremo. Abbadir* perme tinua cui hanno i ro della casa appellativo che perme spazi all’ape si gli con a e oltre , compre C’è stato un taglio considerevole assolut meglio no Azzalin della frazion godere al di Porto Viro, mio in posizione di che nel istituzionali ari e Grazia tutti accomu18 scorso 4-5 e 6 alle urne centro del 24pag di risorse, soprattutto di fornitura di e 25 .febbraio pubblica e pagg. Cristiano Corazz porre il nosoco Crivellari, aDiego declass emerge una situazione davvero ine- rispetto alla sanità (Agenzia Naziocerti farmaci, che se vogliono devono il revole dopo parità e di Agenas indicato come all’onoda un unico scopo stricabile, o perlomeno difficilmente procurarsi pagando, quindi alle persone ospedaliere nati i) ha rapporto annual le schede 40% 50% risolvibile. Un caos politico che rischia di per i servizi sanitar del Veneto nel trat- mento avvenuto con detenute oltre alla libertà viene tolta nale 30% 60% re centro 50%portare spediti a nuove consultazioni. Pro-il secondo miglior loro anche la salute. 20% dio. Per discute 30% 10% del miocar 50% prio quello che non ci voleva infarti Fondamentale l’intervento in una ori situagli le migli zona! tare Cogl zione economica deligenere,tua caratterizzata prestato dal Sert. offerte adella da una recessione pag. 10 cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA trico il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 rio Odontoia A 70 CHILOMETRI L’ORA NO Giuriato* ulato io: OSTI Dott. STEFA di Silvia Amb Stelle, si è abbattuto sui partiti, DI FABBRICALoc. BORSEA anche re in sanitar agosto SPACCIO A! Diretto legge lo scorso - ROVIGO 0425 474954 Veneto, con una potenza per molti versi A DEN TIER a , inserite con decreto ERCIO, 12 - TEL. davvero inaspettata. modifiche legislative2013, hanno recepito iflex.it ADD IO ALL VIA DEL COMM LE LA FATTORIA ata senz e recentissime in giorn - www.dorm ERCIA a legge il 15 ottobre Convenzione Nella nostra regione però, quello che fissi di sutur denti e convertito in AREA COMMrovigo@dormiflex.it europee della sorprende più che il boom dei grillini (che ri, tagli e punti le raccomandazioni ed hanno risposto al crescente dormiflex. bistu è stato un evento generalizzato su tutto il d’Europa Passa da 110 a 70 km orari il le donne. del Consiglio ato dai delitti contro della famiglia territorio italiano), è il crollo verticale di parlimite della velocità nell’arteria stradale sociale determin il sabato in diritto allarme € oop he esperta 395 ed talc anc titi che hanno caratterizzato la vita politica strategica S.S. 434 meglio nota come Den . 10 alato grave aveva definito il Cen. agli amministratori”. Infatti per tentare di mento *Avvocato penalista Con Aperto 35 € 45 € per lo svolgimento di manifestazioni, delle nostre terre da 20 anni a questa a a pag Transpolesana. La decisione è stata parPAG. 8 Ser la presidente della Provincia, rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno anche a 70 € € continu 575 agli specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. e dett presa dall’Anas. Polemico Corazzari qualche anno fa. I costi di gestione è stato fatto un piano di rientro che prevede- era info quello di far conoscere il Polesine e di Due partiti che fino a due anni fa aveche ha indicato nelle voragini aperte sul molto alti avevano di fatto portato ad uno iso.it va un accordo con RovigoExpò, una società renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti asorr vano totalizzato oltre il 60% dei consensi manto stradale il vero problema per gli stato debitorio importante, si parlava di oltre w.delt partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve- al livello nazionale e internazionale. L’attività con l’elezione di Luca Zaiaww automobilisti che transitano. un milione di euro che lo stesso ente aveva neto e dalla a governatore Camera di commercio di Rovigo, svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco pag. 12 cercato di abbattere indicendo un bando di al quale fu affidato il compito di organizzare essere così significativa per il rilancio della più del 10% di questa ultima tornata eletvendita per alcuni dei propri immobili. Va eventi (fiere, convegni, presentazioni, ecc...) struttura dell’ex zuccherificio e in molti oggi torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si detto, e lo conferma il neodeputato Diego prevalentemente, ma non esclusivamente, pensano che una nuova vita della struttura assesta sotto il 20%. www.lapiazzaweb.it Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto presso il Centro Servizi di Rovigo. Lo scopo potrebbe essere garantita da un totale camil sito del giornale un importante lavoro di risanamento dei con- prefisso era, ed è tuttora, quello di far sì che bio di rotta. continua a pag. 3 Entra in Rete con noi! ti. “Di questo – ha spiegato - va dato atto il Cen.Ser di Rovigo diventasse luogo di riferipagg. 4-5 *alessandro.abbadir@gmail.com

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20 4 Mondo scuola Il progetto per gli istituti superiori “Sport, natura e storia: palestra di competenze” nato dalla collaborazione tra Competency Center di Ca’Foscari, Up Sport Veneto e Camera di Commercio

Voga e canoa, lo sport allena gli studenti alla vita

Problem solving, role playing, mastery learning...: attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche della didattica le ore di scienze motorie diventano occasione per migliorare le proprie performance nello studio, nel lavoro e nella vita In basso la conferenza stampa di presentazione del progetto

di Ornella jovane

Attraverso gli sport si creano “a tavolino” situazioni per stimolare negli studenti quelle abilità che aiutano nella vita cia Coletti e Odino Franceschini, di Up Sport Veneto, e Gianfranco Bettin assessore alle Politiche Giovanili di Venezia. Settecento studenti all’anno delle superiori di Mestre stanno “allenando” le loro competenze trasversali, come flessibilità, lavoro di gruppo, orientamento al risultato, durante le ore di sport nautici svolti in orario scolastico. L’attività è proposta in due momenti. Un primo gruppo ha iniziato a novembre e finirà a febbraio, un secondo inizierà a marzo e finirà a giugno, per un totale di mille studenti partecipanti (700 “attivi” e 300 del gruppo di controllo). A inizio semestre è stato somministrato a 500 studenti un questionario di auto ed etero valutazione, messo a punto dal CFCC: in 30 domande, i ragazzi hanno valutato le loro competenze trasversali (capacità di ascoltare gli altri, affrontare situazioni stressanti…). Una parte di questi studenti, 350, è stata

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e ore di scienze motorie “palestra” per migliorare le performance nello studio e presentarsi con una marcia in più sul mercato del lavoro. Banco di prova per testare le proprie capacità sono gli sport nautici (canoa, dragone, kayak, voga alla veneta): “a tavolino” si creano per gli studenti situazioni per stimolare in loro quelle abilità che non fanno strettamente parte del curriculum scolastico, ma sono utili nella vita, all’università come nel lavoro: assumere decisioni in gruppo, reagire a un cambio di programma improvviso, affrontare la competizione... Il progetto si chiama “Sport Natura e Storia: Palestra di competenze” e vede la collaborazione fra Università, impresa e scuola: il Competency Centre di Ca’ Foscari (CFCC), laboratorio per sviluppare le competenze trasversali, Venezi@Opportunità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia, e Up Sport Veneto, associazione sportiva, culturale e formativa. L’iniziativa è stata presentata alla stampa il 29 gennaio, nella sede camerale di Mestre, presenti Roberto Crosta, segretario generale della Camera di Venezia, Alberto Capuzzo, direttore di Venezi@Opportunità, Fabrizio Gerli, direttore del CFCC, Laura Di Lu-

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quindi coinvolta nel progetto. Ogni studente, a fine attività, compila un diario personale in cui valuta i comportamenti adottati nelle situazioni proposte, il risultato, e cosa avrebbe dovuto fare di diverso. A fine semestre a tutti gli studenti sarà riproposto lo stesso questionario compilato inizialmente. Al termine il Competency Centre traccerà la fotografia iniziale e finale, potendo così comparare il gruppo coinvolto e il gruppo di controllo. “Grazie alla collaborazione con Venezi@Opportunità il Competency Centre di Ca’ Foscari esce dai confini universitari e si allarga dalle scuole al mondo del lavoro – spiega Fabrizio Gerli - E’ un segnale della “trasversalità” delle competenze che insegniamo e dell’importanza che esse ricoprono nelle fasi della vita dallo studio al lavoro. L’ambito sportivo si dimostra un’ottima palestra, e il CFCC persegue anche qui la sua mission: aumentare la competitività degli studenti, prepararli alle sfide più importanti”. “Abbiamo cercato di fornire un contributo al progetto, in linea con la nostra mission aziendale, stimolando un più stretto rapporto tra Università e mondo scolastico – aggiunge Alberto Capuzzo - I ragazzi hanno bisogno di fare esperienze che siano loro utili a comprende le dinamiche del mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo”. “L’idea di usare lo sport come “spazio” per educare è da sempre il nostro punto di partenza – conclude Odino Franceschini - e questo sviluppo verso una palestra di competenze trasversali nasce da uno scambio prezioso con Venezia@Opportunità, che ha sostenuto il progetto riconoscendone il valore ed ha agito per connettere il mondo della scuola con la ricerca universitaria. Un’esperienza che si avvale dell’apporto dei docenti dei vari istituti superiori di Mestre e degli istruttori delle società sportive coinvolte del Polo Nautico di San Giuliano, Canoa Club Mestre e del G.S. Voga Veneta Mestre, che agisce per contaminare realtà diverse, in cui continua a credere il Comune di Venezia, e per il quale, per il suo valore formativo, anche la Direzione Regionale del Miur ha mostrato molto interesse”.


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22 6 Personaggio Anniversari La sezione locale della italiana Federation International des Jeunesses

Quaranta stagioni in musica per la Gioventù musicale di Chioggia di Eugenio Ferrarese

E

ra il dicembre 1974 quando anche a folk, alla musica etnica, fino alle più recenti Chioggia si costituiva la locale sezione espressioni musicali. “Ascoltare musica, fare musica, formare della Gioventù Musicale d’Italia e con il concerto del Trio Jazz Cesare Poggi si dava i giovani alla musica”: questi i propositi dei l’avvio l’11 gennaio 1975 alla prima stagio- fondatori e l’avvicinare il pubblico dei giovane concertistica. Da allora sono stati organiz- ni e dei giovanissimi alla conoscenza degli zati circa 400 concerti con la partecipazione aspetti più veri della musica, e della musica di artisti di alto livello provenienti da tutte le classica in particolare, è un compito reso anparti del mondo e nello stesso tempo si è cora più attuale dalla necessità di salvaguardare e trasmettere alle lavorato per intrecciare rapporti di collabora- L’esordio nel dicembre nuove generazioni un inestimabile patrimozione con le scuole, gli 1974: da allora sono nio di civiltà e cultura. Enti Pubblici ed altre stati organizzati circa 400 concerti con E con l’intento di associazioni. La Gioventù Musi- artisti da tutto il mondo portare la musica tra la gente, tra i giovani, tra cale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, è la sezione italiana della gli anziani e a tutte le categorie socialmenFederation Internationale des Jeunesses Mu- te deboli, da gennaio del 1978 la sezione sicales, un’organizzazione internazionale, chioggiotta della Gioventù Musicale collacreata a Bruxelles nel 1945, di cui fanno bora nell’organizzare Corsi di Orientamento parte paesi in tutto il mondo, con lo scopo Musicale di Tipo Bandistico. Ed è proprio da comune di diffondere la musica - in partico- questi corsi che rinascerà a Chioggia la Banlare presso i giovani - senza distinzioni di da Musicale Cittadina e poco dopo anche il cultura, razza, lingua. La sua vastissima at- Coro Popolare Chioggiotto. Considerato lo scopo promozionale e tività spazia dalla musica classica al jazz, al

formativo la G.M.I. ha da sempre tenuto bassi prezzi degli abbonamenti e biglietti, permettendo a tutti gli strati sociali, in modo particolare agli allievi e genitori della scuola di musica gestita dalla Banda Cittadina e dal Coro Popolare Chioggiotto e a tutte le associazioni di volontariato compresa l’Università Popolare, di usufruire di un così elevato livello artistico. Oltre alla consueta stagione concertistica primaverile effettuata in Auditorium comunale, la Gioventù Musicale ha promosso concerti anche nelle frazioni di Valli, Sant’Anna e Cavanella d’Adige (dal 1994 al 2009) ed ha partecipato alla rassegna estiva Inchiostro, insieme ad Arteven, l’Associazione lirico Clodiense e Veneto Jazz, dal 1998 al 2008. Il Presidente a Chioggia, dalla fondazione, è il professor Loris Tiozzo inserito tra i Soci Promotori della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia. La XL Stagione Concertistica 2014 prenderà il via domenica 13 aprile con il Quintetto Verona Concentus Ottoni. Segui-

Gmi con Gazzelloni nel 1980, Luigi Donorà e Tiziana Scandaletti 1993, Ensamble Oswald Von Volkenstein 1995, Verona Concentus ottoni 2013 rà domenica 20 aprile Emanule Buono (I premio al Concorso Internazione Pittaluga di Alessandria 2013), domenica 27 aprile Alessandro Chioappetta Quartet, domenica 4 maggio Ipanema Duo, domenica 11 maggio “L’eredità”, opera da camera con testo di Paolo Padoan e musiche di Luigi Donorà, domenica 18 maggio “Rifrazioni” con Rita Poli, violno, e Francesca Feola, chitarra. Ultimo appuntamento domenica 25 maggio con

le musiche popolari proposte dal Complesso vocale-strumentale Città di Chioggia. Tutti i concerti si terranno all’Auditorium comunale S. Nicolò a Chioggia con inizio alle ore 17,15. L’abbonamento costa 15,00 euro (biglietto per concerto 3,00euro). I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita presso la sede della Gioventù Musicale a palazzo Ravagnan in Riva Vena o la sera di ciascun concerto all’ingresso dell’Auditorium.

QUESTO PERSONAGGIO NON VA SU CHIOGGIA PERCHé è GIà NELLE PAGINE INTERNE CHIOGGIA NON HA LA PAGINA PROVINCIALE DEL PERSONAGGIO FOTO NELLA RACCOLTA DATI DI CHIOGGIA


Cultura provinciale 23 9 Eventi Dal 15 febbraio al 4 marzo

Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica La kermesse quest’anno è ispirata al fiabesco, al meraviglioso, al fantastico legato alla natura animale e vegetale, ispirati da una dimensione globale di Roberta Pasqualetto

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al 15 febbraio al 4 marzo arriva che li abitano. Venerdì 14 Febbraio si apre la kerl’attesissimo appuntamento con il carnevale di Venezia. Per l’edizione di messe veneziana, con spettacoli teatrali, quest’anno la proposta sarà varia e per tutti conferenze, mostre, proiezioni, e in diversi i gusti e coinvolgerà anche la terra ferma. luoghi simbolo di Venezia quali: il teatro Direttore artistico di questa edizione è Da- Fondamenta Nuova; proiezioni alla Casa del Cinema; mostre a vide Rampello che ha titolato la kermesse: La Per la prima volta Palazzo Grimani, Colquest’anno lezione Peggy GuggenNatura Fantastica. heim, Museo di Storia Il Carnevale di l’Arsenale di Naturale, Fondazione quest’anno sarà ispira- Venezia aprirà le Stampalia; to al fiabesco, del me- porte al carnevale Querini conferenze all’istituraviglioso e del fantastico legato alla natura animale e vegetale; to Veneto di Scienze Lettere e Arti; e una il Carnevale della fantasia e della natura. Un pista di pattinaggio sul ghiaccio in campo Carnevale globale perché ogni cultura ha, fin san Polo. Non mancheranno i tradizioni apdalle proprie origini, colto dal patrimonio del puntanti del volo dell’angelo e il concorso fantastico e del fiabesco come metafora nar- delle Marie accompagnato da concorsi per rativa della vita. Un Carnevale dell’attualità la maschera più bella. Tra gli appuntanti tradizionali: sabato perché il fiabesco naturalistico è il modo con cui affrontare, nella festa, i temi profondi 22 Febbraio, alle ore 14.30, l’attesissimo del rapporto tra il genere umano e l’ambien- appuntamento con la Festa delle Marie in te: i boschi, le valli, i mari, i monti, le lagune Piazza San Marco. Domenica 23 Febbraio, e le misteriose creature animali e vegetali alle ore 12, il Volo dell’Angelo dal campa-

neWs DOGI E DOGARESSE AI TEMPI DELLA SERENISSIMA

Dogi e Dogaresse ai tempi della Serenissima, è la mostra allestita a Palazzo Ducale a Venezia che inaugurata il 10 gennaio scorso rimmarrà aperta al pubblico fino al prossimo 30 giugno. Allestita nei rinnovati spazi dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, l’esposizione intende narrare – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica – l’evoluzione storica di questo simbolo che ritorna in dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie e nelle insegne tradizionali del potere, a memoria della vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del mito. Ampio spazio in mostra è dedicato alla figura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua incoronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo a ricevere ufficialmente una pubblica investitura. Info: Email:info@ fmcvenezia.it. Call center 848082000 www.visitmuve.it

La presentazione ufficiale dell’immagine del “Carnevale di Venezia 2014” realizzata da Giorgio Cavazzano. Il presidente di Vela. Piero Rosa Salva e il direttore artistico del Carnevale Davide Rampello, hanno consegnato al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, una copia autografata del manifesto nile di San Marco. Domenica 2 marzo, alle ore 12, in Piazza Ferretto a Mestre il Volo dell’Asino e, sempre alle ore 12, il Volo dell’Aquila in Piazza San Marco. Martedì 4 marzo, alle ore 16.30, la premiazione della Maria più bella del carnevale in Piazza San Marco. “L’immagine di Giorgio Cavazzano, fumettista Disney, per il Carnevale 2014, comunica una grande gioia di far festa perché è irriverente e filologica al tempo stesso - dice il direttore artistico Davide Rampello

- il gabbiano vestito da doge è un piccolo capolavoro e le citazioni artistiche e architettoniche contestualizzano il momento della festa nell’unicum veneziano. Un’immagine molto scenografica, in grado di parlare ai bambini come agli adulti: sono certo che darà molte suggestioni a chi è in cerca di un’idea per la propria maschera”. Quest’anno per la prima volta, l’Arsenale di Venezia, aprirà le porte al carnevale, con un nuovo decoro scenografico realizzato in collaborazione con la Fenice per

accogliere le maschere e, tutte le sere, da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, sfileranno imbarcazioni caratterizzate con la grafica ufficiale del Carnevale firmata da Giorgio Cavazzano. Per maggiori informazioni sul programma del carnevale si può visitare il sito: www. carnevale.venezia.it o seguire gli aggiornamenti nei social network facebook e twitter, youtube, instagram, pinterest e foursquare.

Musica La Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia in sinergia

L’Opera metropolitana, eventi e progetti di musica per il territorio L

a Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia hanno presentato “L’Opera Metropolitana”, un progetto per la diffusione della cultura musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia. Il cartellone è ricco di eventi e appuntamenti musicali che dall’11 febbraio al 17 maggio interesserà le aree della Riviera Miranese, San Donà di Piave, Jesolo, Chioggia e Portogruaro, grazie alla collaborazione delle Fondazioni comunitarie locali (Terra d’Acqua di San Donà di Piave-Jesolo, Clodiense, Santo Stefano di Portogruaro e Riviera Miranese) che già operano attivamente in questi territori. L’offerta culturale prevede cicli di conferenze e ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche e concerti pianistici dei vincitori del prestigioso Premio Venezia, considerato ormai uno dei più importanti concorsi pianistici ed giunto quest’anno alla XXX edizione. Tra gli appuntamenti, anche le esibizioni dell’Orchestra della Fenice che inaugurerà il Progetto Mozart, iniziativa che, nell’arco temporale di alcuni anni, porterà il celebre Teatro veneziano all’esecuzione integrale di tutte le sinfonie del compositore salisburghese. “Quest’iniziativa – afferma Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia – rafforza l’antico legame di collaborazione tra la Fondazione di Venezia e il Teatro La Fenice, e parte dal presupposto che sia ormai anacronistico suddividere la realtà territoriale metropolitana tra centro e periferie. Mobilità e circolazione sono le parole chiave di un nuovo modo di intendere le dinamiche culturali del nostro territorio.

Il Sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot e il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre presentano il progetto l’Opera Metropolitana (Photo Michele Crosera)

Condividiamo con la Fenice l’obiettivo di uscire dalle logiche, ormai stantie, della centralità lagunare, per aprire a zone geografiche per nulla marginali. Formazione e veicolazione delle conoscenze sono da sempre tra gli obiettivi prioritari delle nostre due Fondazioni”. In piena sintonia Cristiano Chiarot, sovrintendente del Teatro La Fenice, che sottolinea come “questo progetto, pensato insieme alla Fondazione di Venezia, ci permetta di raggiungere nuovi pubblici, attraverso un’operazione allo stesso tempo formativa e artistica. Negli ultimi anni abbiamo sentito forte l’esigenza di divenire punto di riferimento per tutta l’area regionale, e quest’iniziativa ci permette di esportare, dal punto di vista informativo, formativo e spettacolare, le linee

guida delle nostre attuali stagioni lirica e sinfonica. È un’occasione unica per allargare il nostro pubblico, favorendo quella circolazione di saperi necessaria alla buona salute della musica d’arte, di ieri e di oggi”. A partire dall’11 febbraio e fino al 17 maggio 2014, ventiquattro momenti d’incontro scandiscono il fitto calendario, che va dall’analisi della Traviata alla proiezione del Barbiere di Siviglia – per citare soltanto due dei molti appuntamenti – costruendo una rete inedita di palcoscenici nell’obiettivo di rendere la grande musica, e l’arte del vivo in genere, sempre più alla portata di tutti. S.B.M.


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LO basKet

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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIANO porte aperte all’umana reYer

In Provincia Tre campioni convocati per la coppa del mondo basKet porte aperte

In Pro

di Giacomo Piran

di Gia

Ciclismo, il 2014 parte bene Ci all’umana reYer

I

A

fine gennaio sono cominciati dei nuovi cicli di allenamenti itineranti e a porte aperte dell’Umana Reyer maschile e femminile. Le due prime squadre orogranata svolgeranno, infatti, una serie di allenamenti nelle palestre del territorio metropolitano, ospiti delle società che già aderiscono al Progetto Reyer per il settore giovanile. Gli allenamenti itineranti mirano a portare a diretto contatto con il territorio, gli atleti orogranata e nel frattempo per far conoscere, soprattutto ai giovani, le metodologie di allenamento di un club professionistico e far apprezzare da vicino l’esecuzione dei gesti tecnici e atletici da parte di atleti professionisti. Al termine di ogni allenamento gli atleti dell’Umana Reyer saranno a disposizione per autografi e foto ricordo con tutti gli spettatori presenti. Il primo appuntamento, che ha coinvolto la prima squadra maschile dell’Umana Reyer, si è tenuto mercoledì 22 gennaio, presso il Palazzetto dello Sport di Marcon in via dello Sport. Le altre date di allenamenti a porte aperte dell’Umana Reyer maschile sono: martedì 25 febbraio a Castelfranco; mercoledì 26 marzo a Jesolo e mercoledì 16 aprile a Spinea. Per l’Umana Reyer femminile: mercoledì 5 febbraio a Dolo, mercoledì 19 marzo al Lido di Venezia. Gli allenamenti si terranno a porte aperte per chiunque sia interessato ad assistere alle partite. R.P. A Mestre

il circolo della vela punta in alto

I

l circolo della Vela di Mestre punta a bissare i successi del 2013 anche per il nuovo anno. Tra gli eventi più importanti organizzati dal circolo nel 2013 la “Coppa del Centenario” ed II Trofeo “Hilton Garden Inn” per la classe Dinghy 12’ in aprile. La Coppa Metamauco, in maggio un evento che per le regate d’altura e mini-altura è fiore all’occhiello per il Circolo in quanto è alla sua sedicesima edizione in consolidata intesa con lo Yacht Club Vicenza. In giugno si è tenuto il “Trofeo Mantovani“ per la classe Dinghy 12’ e in settembre la quinta prova del campionato zonale Quinto Trofeo Porto di Venezia per la classe Optimist, che ha visto una rilevante partecipazione da tutti i circoli del Veneto e non solo, con trentadue atleti in classe Cadetti e ventisei Juniores. In ottobre hanno gareggiato nella Regata per la classe Laser, con ben cinquantasei atleti in acqua equamente distribuiti tra le tre classi e il Campionato Invernale Winter Venice Cup per la classe Dinghy 12’. Tra maggio e novembre si sono svolte cinque giornate del campionato sociale 2013 del Circolo dove sia gli atleti (un’ottantina) e le classi presenti, sono stati numerosi. Per il 2014 gli appuntamenti programmati sono tanti: il 4 aprile si terrà il Trofeo Mantovani per la classe Dinghy 12’ che sarà intitolato alla memoria di Paolo Milanese (mancato di recente) atleta dinghysta portacolori del circolo. Il 4 maggio ci sarà la selezione per il campionato nazionale per la classe

nizio d’anno ricco di soddisfazioni per i ciclisti della provincia di Venezia. Ben tre portacolori sono stati infatti convocati per partecipare alle gare di coppa del mondo nelle loro specialità. Paolo Simion, ciclista di Martellago in forza all’As Mastromarco Dover, e Francesco Lamon di Mirano, in forza al Team Colpack, sono stati selezionati dal commissario tecnico della nazionale azzurra su pista, Marco Villa, per partecipare alla terza tappa di coppa del mondo, svoltasi a Guadalajara (Messico) dal 17 al 19 gennaio. Nella corsa ad inseguimento a squadre, sulla distanza dei 4 km, Paolo Simion ha conquistato un nono posto assieme ai compagni Alex Buttazzoni, Marco Coledan e Michele Scartezzini. La manifestazione è stata l’ultima gara a livello internazionale prima dei campionati mondiali su pista, che si terranno a Cali (Colombia) dal 26 febbraio al 2 marzo. Dalla pista si passa al ciclocross, dove Luca Andreatta (Libertas Scorzè) è stato convocato dal commissario

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A

fine gennaio sono cominciati dei nuovi cicli di allenamenti itineranti e a porte aperte dell’Utecnicomana dellaReyer nazionale Scotti Leperdue prime per lasquadre provincia di Venezia: Matteo Ferro maschileFausto e femminile. orogranata svolgeranno, infatti,nepartecipare all’ultima prova nelle di coppa gli Esordienti (Libertasospiti Scorzè), Lorenzo una serie di allenamenti palestredeldel territorio metropolitano, delle società cheDe Vettori negli Allievi del itineranti 1’ anno mirano (Sorgente mondo di ciclocross, tenutasiReyer il 26pergennaio già aderiscono al Progetto il settore giovanile. Gli allenamenti a Antonio Pizzolato negli Allievi a Nommay (Francia). Domenica 19 gennaio portare a diretto contatto con il territorio, gli atleti Pradipozzo), orogranata e nel frattempo per far conoscere, (Libertas Scorzè),e far Luca Andreatta si soprattutto è poi svolta a Scorzèle la 40’ edizione del 2’ anno ai giovani, metodologie di allenamento di un club professionistico apprezzare (Libertas Al Scorzè), Laura Gran Premio Cartoveneta, corsatecnici di ciclocross da vicino l’esecuzione dei gesti e atletici da negli parte diJuniores atleti professionisti. termine di ogni nelle Donne Juniore (Sorgente organizzata Libertas ScorzèReyer e valida allenamento dalla gli atleti dell’Umana saranno aZaghis disposizione per autografi foto ricordo Pradicon Donne come ultima tappapresenti. del trofeo triveneto di pozzo), tutti gli spettatori Il primo appuntamento, che ha Giovanna coinvolto la Michieletto prima squadranelle maschile Openpresso (Libertas Scorzè), Nadirdi Colledani ciclocross e come provinciale dell’Umana Reyer,campionato si è tenuto mercoledì 22digennaio, il Palazzetto dello Sport Marcon negliaperte Underdell’Umana 23 (Libertas specialità. gara Ledella categorie Open è a porte in via delloLaSport. altre date di allenamenti ReyerScorzè), maschile Tiziano sono: Carraro Elite (Uc Fpt), Giacomo Carolstata vinta25dafebbraio Luca Braidot (Forestale) da- 26 martedì a Castelfranco; mercoledì marzonegli a Jesolo e mercoledì 16 aprile a negli Amatori 1 (Libertas vanti al gemello Daniele (ForestaSpinea. Per l’Umana ReyerBraidot femminile: mercoledì 5li febbraio a Dolo,Fascia mercoledì 19 marzoScorzè), al Lido Gianfranco Mariuzzo negli Amatori Fascia le)di eVenezia. a MirkoGliTabacchi (Forestale). allenamenti si terranno Questi a porte aperte per chiunque sia interessato ad assistere invece sono i nuovi campioni di ciclocross 2 (Uc Fpt). alle partite. R.P. A Mestre

il circolo della vela punta in alto

I

420 e classe RS Feva, entrambe classi olimpiche che prevedono un equipaggio composto di due atleti. Il 24-25 maggio ci sarà la diciassettesima edizione della Coppa Metamauco per le classi Altura e Mini-Altura. Il 28 settembre la sesta edizione del Trofeo Porto di Venezia per i giovani atleti della classe Optimist. Poi, in ottobre, si terrà il campionato invernale per la classe Dinghy 12’ e ci sarà la regata Interzonale per la classe Laser che coinvolgerà gli atleti provenienti da più regioni d’Italia. Tra maggio e ottobre, quattro giornate del consueto campionato sociale di tutte le classi appartenenti al circolo. “Oltre all’attività agonistica ci saranno anche altre cose proposte dal circolo – dice il presidente Giancarlo Moretto - come il corso di impiombature con l’esperto Alfredo Mosso che insegnerà come elaborare e intrecciare delle cime tra loro per renderle più funzionali e più resistenti alla loro trazione o a pesanti carichi e d’interesse e grande utilità per tutti i navigatori sia da diporto sia da regata. A fine gennaio abbiamo fatto il corso di sicurezza ed R.P. emergenza a bordo”.

l circolo della Vela di Mestre punta a bissare i successi del 2013 anche per il nuovo anno. Tra gli eventi più importanti organizzati dal circolo nel 2013 la “Coppa del Centenario” ed II Trofeo “Hilton Garden Inn” per la classe Dinghy 12’ in aprile. La Coppa Metamauco, in maggio un evento che per le regate d’altura e mini-altura è fiore all’occhiello per il Circolo in quanto è alla sua sedicesima edizione in consolidata intesa con lo Yacht Club Vicenza. In giugno si è tenuto il “Trofeo Mantovani“ per la classe Dinghy 12’ e in settembre la quinta prova del campionato zonale Quinto Trofeo Porto di Venezia per la classe Optimist, che ha visto una rilevante partecipazione da tutti i circoli del Veneto e non solo, con trentadue atleti in classe Cadetti e ventisei Juniores. In ottobre hanno gareggiato nella Regata per la classe Laser, con ben cinquantasei atleti in acqua equamente distribuiti tra le tre classi e il Campionato Invernale Winter Venice Cup per la classe Dinghy 12’. Tra maggio e novembre si sono svolte cinque giornate del campionato sociale 2013 del Circolo dove sia gli atleti (un’ottantina) e le classi presenti, sono stati numerosi. Per il 2014 gli appuntamenti programmati sono tanti: il 4 aprile si terrà il Trofeo Mantovani per la classe Dinghy 12’ che sarà intitolato alla memoria di Paolo Milanese (mancato di recente) atleta dinghysta portacolori del circolo. Il 4 maggio ci sarà la selezione per il campionato nazionale per la classe

420 e classe RS Feva, entrambe classi olimpiche che prevedono un equipaggio composto di due atleti. Il 24-25 maggio ci sarà la diciassettesima edizione della Coppa Metamauco per le classi Altura e Mini-Altura. Il 28 settembre la sesta edizione del Trofeo Porto di Venezia per i giovani atleti della classe Optimist. Poi, in ottobre, si terrà il campionato invernale per la classe Dinghy 12’ e ci sarà la regata Interzonale per la classe Laser che coinvolgerà gli atleti provenienti da più regioni d’Italia. Tra maggio e ottobre, quattro giornate del consueto campionato sociale di tutte le classi appartenenti al circolo. “Oltre all’attività agonistica ci saranno anche altre cose proposte dal circolo – dice il presidente Giancarlo Moretto - come il corso di impiombature con l’esperto Alfredo Mosso che insegnerà come elaborare e intrecciare delle cime tra loro per renderle più funzionali e più resistenti alla loro trazione o a pesanti carichi e d’interesse e grande utilità per tutti i navigatori sia da diporto sia da regata. A fine gennaio abbiamo fatto il corso di sicurezza ed R.P. emergenza a bordo”.

nizio d ciclisti portac partecipa nelle loro di Marte Dover, e forza al nati dal c azzurra pare alla svoltasi a 19 genn a squadr Simion h sieme ai Coledan stazione nazionale pista, che 26 febbr al ciclocro Scorzè) è


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d’anno ricco di soddisfazioni per i della provincia di Venezia. Ben tre colori sono stati infatti convocati per are alle gare di coppa del mondo o specialità. Paolo Simion, ciclista ellago in forza all’As Mastromarco e Francesco Lamon di Mirano, in Team Colpack, sono stati seleziocommissario tecnico della nazionale su pista, Marco Villa, per partecia terza tappa di coppa del mondo, a Guadalajara (Messico) dal 17 al naio. Nella corsa ad inseguimento re, sulla distanza dei 4 km, Paolo ha conquistato un nono posto ascompagni Alex Buttazzoni, Marco e Michele Scartezzini. La manifeè stata l’ultima gara a livello intere prima dei campionati mondiali su e si terranno a Cali (Colombia) dal raio al 2 marzo. Dalla pista si passa oss, dove Luca Andreatta (Libertas è stato convocato dal commissario

tecnico della nazionale Fausto Scotti per partecipare all’ultima prova di coppa del mondo di ciclocross, tenutasi il 26 gennaio a Nommay (Francia). Domenica 19 gennaio si è poi svolta a Scorzè la 40’ edizione del Gran Premio Cartoveneta, corsa di ciclocross organizzata dalla Libertas Scorzè e valida come ultima tappa del trofeo triveneto di ciclocross e come campionato provinciale di specialità. La gara della categorie Open è stata vinta da Luca Braidot (Forestale) davanti al gemello Daniele Braidot (Forestale) e a Mirko Tabacchi (Forestale). Questi invece sono i nuovi campioni di ciclocross

per la provincia di Venezia: Matteo Ferro negli Esordienti (Libertas Scorzè), Lorenzo De Vettori negli Allievi del 1’ anno (Sorgente Pradipozzo), Antonio Pizzolato negli Allievi 2’ anno (Libertas Scorzè), Luca Andreatta negli Juniores (Libertas Scorzè), Laura Zaghis nelle Donne Junior (Sorgente Pradipozzo), Giovanna Michieletto nelle Donne Open (Libertas Scorzè), Nadir Colledani negli Under 23 (Libertas Scorzè), Tiziano Carraro negli Elite (Uc Fpt), Giacomo Carolli negli Amatori Fascia 1 (Libertas Scorzè), Gianfranco Mariuzzo negli Amatori Fascia 2 (Uc Fpt).


26 10

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Marino Zorzato: “Incongruenti certe posizioni dei primi cittadini”

Piano casa: l’ultima parola ai sindaci

Trovato l’accordo Governo-Regione: i Comuni potranno porre limiti al nuovo piano casa attraverso varianti dei piani urbanistici di Germana urbani

N

on sarà più quel disastro che poteva essere. Lo pensano sicurametne i primi cittadini del veneto che, per la maggior parte, avevano dichiarato guerra all’ultimo piano casa cui la Regione Veneto aveva dato il via libera sul finire del 2013. Il terzo da che la crisi è iniziata ma il più pericoloso, a detta loro, perché privo di vincoli urbanistici certi. Una situazione talmente grave che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato la legge in cinque punti davanti alla Corte Costituzionale. A fine gennaio, però, durante un vertice al dipartimento degli Affari regionali tra i capi degli uffici legislativi del Ministero dei beni culturali, del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente e il vicepresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, i tecnici veneti si sono impegnati a riscrivere alcuni contenuti della Legge Regionale 32/2013. In quell’occasione, infatti, Marino Zorzato, “padre” del piano casa ter, ha firmato un impegno di dieci righe in cui si afferma che dovrà essere rivista la possibilità di realizzare interventi di ampliamento a distanza non superiore a 200 metri dal lotto di pertinenza e dovranno essere chiariti altri aspetti relativi ai centri commerciali nei centri storici. Modifiche che riconoscerebbero ai Comuni la possibilità, attraverso le procedure della variante semplificata dei piani urbanistici, di apporre limiti al nuovo Piano

casa della Regione. L’impegno sottoscritto esplicita, inoltre, che gli interventi previsti dal Piano casa non troveranno applicazione per quegli edifici oggetto di specifiche norme di tutela urbanistica e territoriale anche in relazione a quegli strumenti che saranno approvati dai Comuni dopo l’entrata in vigore della suddetta legge. Rimane quindi fermo l’ordinario potere urbanistico dei Comuni interessati dalle disposizioni del nuovo Piano Casa. L’abrogazione, con la nuova legge regionale, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un generalizzato potere di blocco da parte dei Comuni viene quindi compensata dalla precisazione che rimangono fermi gli ordinari poteri urbanistici dei Comuni. Ad oggi ( mentre scriviamo) restano impugnate l’art. 7 e l’art. 10 comma 6 che estende gli interventi edilizi anche alle aree a rischio idrogeologico e l’art. 11 comma 1 e 2 che elimina l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di rispettare la sagoma esistente sulle quali si attenderà un pronunciamento della Corte costituzionale. A ben vedere la risposta che potrebbe arrivare a questo proposito non potrà non tener conto del fatto che il Decreto del Fare 69/2013 ha già stabilito che possono essere considerate ristrutturazioni le demolizioni e ricostruzioni con cambio di sagoma. Intanto, però, si va avanti e il vicepresidente Zorzato si dice pronto a riaprire il

Marino Zorzato dialogo con i Comuni per concordare insieme tutti i chiarimenti necessari da apportare alla legge. Una disponibilità che c’era già stata a parole ma che non si era poi verificata. Anche perchè Zorzato aveva più volte ben sottolineato quanto, a suo parere fossero incongruenti certe posizioni dei primi cittadini. “Si può stimare che il Piano Casa nel Veneto valga dai 6 agli 8 milioni di metri cubi – aveva detto durante una conferenza esplicativa sul Piano Casa ter – che corrispondono appena a un valore tra il 5 e il 7 per cento dei 100 milioni di metri cubi di nuova espansione edilizia prevista nel Veneto. Con quale coraggio, quindi io chiedo, alcuni sindaci puntano l’indice accusatore

sul Piano Casa, quando città come Venezia prevede nel suo Pat un’espansione di oltre 6 milioni di metri cubi per il residenziale e di 3 per il produttivo; quando Padova ha aggiunto ai 2,6 milioni che residuavano dal vecchio Piano Regolatore per la residenza, il direzionale e il commerciale, ulteriori 2 milioni di metri cubi con il Pat? Non possono certo questi amministratori a venirci a dare lezioni di tutela del territorio”. Zorzato non ha mai smesso di difendere lo spirito e gli obiettivi della norma supportando questa sua posizione con i dati relativi agli effetti prodotti dalle precedenti edizioni del Piano Casa nel Veneto, forniti dalle stesse associazioni di categoria che

operano nel settore edile: “Utilizzando questo strumento – ha detto Zorzato – 7 mila aziende del comparto hanno evitato la chiusura, 11 mila posti di lavoro sono stati salvati e altrettante famiglie hanno potuto contare su un’entrata preziosa in tempo di crisi, sono stati realizzati interventi per 2,8 miliardi con un aumento degli investimenti pari al 5,8% nel campo delle ristrutturazioni: il tutto grazie ai 60 mila casi di recupero edilizio che hanno migliorato anche esteticamente i nostri centri abitati”. E nel sottolineare questi aspetti ricordava anche che l’edilizia veneta muove un indotto composto da oltre 80 settori merceologici diversi.

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Il Veneto in primo piano 27 11 Bon e Cortellazzo chiedono ai parlamentari veneti Pdl di uscire dal Governo, i consiglieri di Forza Italia favorevoli alla modifica della legge

Il Pd esulta: avevamo ragione

di Germana urbani

L

a disputa sul Piano casa, secondo Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, si ridurrebbe ad una lotta che vede da una parte progressisti con l’obiettivo di liberare investimenti per miliardi di euro e dall’altra veterocomunisti e pseudo-ambientalisti che frenano l’economia. I due consiglieri, infatti, all’indomani dell’impugnazione del Piano Casa ter da parte dell’Esecutivo Letta avevano ribadito l’opposizione senza se e senza ma a questo Governo che a sentir loro non faceva l’interesse del Veneto e dei veneti. “L’impugnazione di un provvedimento simbolo come il Piano Casa ter è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso - hanno detto i consiglieri - e che ci costringe a chiedere a tutti i parlamentari veneti, che si riconoscono nei valori del centrodestra, di staccare la spina a questo Governo a chiara trazione Pd. Il mandante politico di questa operazione è il Partito democratico e la soluzione della “impugnazione

inu

A

parziale” è un compromesso al ribasso inaccettabile, perché rende ancora più incerto il quadro giuridico nel quale cittadini e operatori possono muoversi”. I consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia, Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli e Remo Sernagiotto dichiarano, invece di attendere “di vedere la nota di Palazzo Chigi – affermano – che parla di “punto di equilibrio trovato tra le esigenze regionali di sviluppo del territorio e le competenze comunali sulla tutela delle proprie zone” e poi ci esprimeremo, ricordando a Zorzato che il suo interlocutore non è il Governo, ma il Veneto, e che la legge deve rispondere alle necessità dei suoi cittadini. Ben venga il confronto e l’impegno firmato dal vice-presidente a Roma – concludono i quattro consiglieri di FI - ma a niente serve continuare a girare attorno al problema per sostenere la legge se ciò che occorre per andare incontro alle necessità dei cittadini è, di fatto, la sua modifica”.

A cantar vittoria sono sicuramente i regionali del Partito Democratico che a metà gennaio avevano presentato una proposta di legge per rimediare a quello che definiscono “l’errore madornale” del terzo Piano casa, cioè lo scontro istituzionale tra Regione e Comuni sulle competenze pianificatorie del territorio. “Dall’incontro di Roma con i tecnici dei ministeri - ha dichiarato il consigliere regionale e vice presidente della commissione Urbanistica, Bruno Pigozzo - Zorzato ha avuto la conferma che da parte nostra non c’è stata alcuna strumentalizzazione o boicottaggio sotterraneo del Piano Casa: solo la richiesta di modificare alcuni punti critici”. “Attorno a questo nodo – precisa - c’erano semplicemente due posizioni opposte: quella dell’assessore, che punta a far prevalere su tutto il diritto soggettivo di chi vuole fare interventi edilizi e quella del PD, che sostiene la tutela dell’interesse collettivo, evitando il conflitto tra le competenze programmatorie della

Regione e quelle dei Comuni, in una visione d’insieme del territorio. Il governo ha confermato che quella individuata da noi è la strada da seguire: ora dunque ci si confronti rapidamente per correggere e migliorare subito una legge che abbiamo sempre ritenuto uno strumento utile per l’economia veneta, purché usato nel modo giusto, come avvenuto dal 2009 ad oggi”.

“piuttosto rivediamo la normativa urbanistica”

ll’indomani dell’approvazione anche la sezione veneta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica aveva espresso la sua preoccupazione di fronte al piano casa regionale nel suo complesso, che veniva giudicato come un tentativo di superare la pianificazione del territorio dando soluzione al singolo caso. L’istituto dichiarava che “pur condividendo la scelta di intervenire sulla città costruita rigenerando il tessuto urbano esistente, desta poi forte perplessità la possibilità di applicazione anche nei centri storici”. Secondo l’INU il centro storico va tutelato in quanto insieme urbano e non in riferimento ai singoli edifici. “Si dimentica che in Veneto - si leggeva in una nota - come nelle altre Regioni si producono

piani e strumenti di pianificazione votati dai Consigli Comunali ed approvati poi da Regione e Province sulla base di una legge regionale. Il Presidente Zaia ha più volte dichiarato la sua contrarietà a nuovo consumo di suolo, ma poi vengono approvati questi provvedimenti che collocano gli interventi edilizi al di fuori della normale prassi di pianificazione urbanistica formata dalla Regione. Se la Regione - concludeva l’Istituto - ritiene che sia superato questo sistema di pianificazione, provveda ad avviare velocemente una revisione della legge urbanistica regionale: INU Veneto è pronta a collaborare alla revisione della normativa urbanistica, che è del 2004”.


28 12 Il Veneto in primo piano Economia I dati e le conclusioni del Centro studi di Confindustria Padova

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L’export, via maestra per il Made in Veneto che vuole uscire dalla crisi T

un servizio integrato delle Confindustrie di Padova, Treviso e vicenza

Farexport, per portare all’estero 3mila nuove imprese venete

Nel 2014 stimata una ripartenza economica, in Veneto più consistente grazie anche ai benefici effetti della ripresa delle esportazioni di Ornella Jovane

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iccola e media impresa, in attesa di una ripresa dei consumi nei mercati interni, l’internazionalizzazione rappresenta la strada maestra per poter sopravvivere e, magari, anche crescere. E’ questa la via tracciata per la ripresa del Made in Veneto. Un percorso che hanno intrapreso stabilmente già oltre 6mila imprese manufatturiere venete con almeno 10 addetti, su un totale di 11.248 (in base ai dati Istat sul Censimento dell’Idustria 2011). Emerge dallo scenario che nel 2013 ha caratterizzato l’andamento economico italiano e Veneto nello specifico, viene confermato nelle traiettorie tracciate per il 2014: la recessione - sostiene il Centro Studi di Confidustria Padova - è finita, ma non i suoi effetti. La ripartenza economica sarà lenta e difficile a causa della ridotta capacità

In Veneto sono già 6mila le imprese che hanno intrapreso la via dei mercati esteri produttiva, intaccata dalla prolungata caduta della domanda interna, dagli ostacoli del credit crunh, dalla minore competitività e di perdita di occupazione. Tuttavia i primi segnali di una inversione di tendenza sono già emersi nella seconda metà dello scorso anno e vengono confermati dalle previsioni per il 2014. Al calo del PIL dell’1,8 per cento nel 2013 seguirà, a livello nazionale, un incremento nel 2014 dello 0,7 per cento che sarà lievemente superiore per alcune regioni fra cui il Veneto, per il quale la stima è di +8 per cento, anche grazie ai benefici deri-

vanti dalla ripresa delle esportazioni (+4,1 per cento rispetto al +3,7 per cento in Italia). Nei primi 9 mesi del 2013 il Veneto, in controtendenza rispetto all’Italia, aveva già manifestato una moderata vivacità nella crescita dell’export (+2 per cento il dato regionale rispetto al - 0,3 per cento in Italia, secondo l’Istat). Un recupero che nel 2014 si stima ancora più sostenuto, tale da colocare la nostra regione al secondo posto , dopo Lombardia (+4,4 per cento) e insieme a Emilia Romagna, per variazione positiva dell’export.

ra le provincie di Padova, Treviso e Vicenza si concentra un’area con oltre 4.100 imprese esportatrici, che genera il 65,8 per cento dell’export regionale (33,6 miliardi di euro). Per sostenere ed incentivare l’internazionalizzazione delle piccole emedie imprese venete le Confindustrie di Padova, Vicenza e Treviso hanno messo a punto un servizio integrato, FarExport, con lo scopo di supportare il crescente numero di aziende che vuole esportare e soprattutto, allargare la platea di Pmi che intende reagire alla crisi affacciandosi ai mercati mondiali. L’obiettivo è di allargare la platea di impr4ese che, da sole o in rete, esportano di almeno altre 3mila unità, realtà che fino ad oggi hanno operato eslusivamente o in prevalenza sul mercato domestico. “Il progetto vuole offrire un aiuto costante anche alle aziende che non hanno una grande frequentazione dei mercati internazionali e che per svilupparla hanno necessità di individuare i migliori canali distributivi e commerciali - osserva Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza -. Tutto ciò senza dimenticare chi

Zigliotto, Pavin e Vardanega

già esporta e lo fa in modo strutturato”. “Allargare i confini dei mercati - dichiara Massimo Pavin, presidente di Confidustria Padova - soprattutto dove è più intensa la domanda di prodotti italiani, è uno dei driver per stimolare la ripresa”. “I mercati internazionali sono un ineluttabile obiettivo per le nostre aziende, per questo mettiamo insieme le rispettive conoscenze e competenze - commenta Alessandro Vardanega, Presidente diu Unindustria Treviso - per poter dare sostegno alle imprese, particolarmente a quelle che hanno minore o poca esperienza nell’affrontare i mercati esteri”.

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entre “in tutte le principali economie esistono piani strategici”, in Italia “la politica industriale è tuttora assente”. E non si può più perdere tempo. Lo sottolinea il Centro Studi Confindustria spiegando in un’analisi che così, l’Italia è “meno competitiva” mentre, avvertono gli industriali, “gli altri principali Paesi avanzati sostengono la manifattura con domanda pubblica, incentivi alla ricerca, regolamentazione e formazione”. Usa, Francia, Germania e Uk tutelano la manifattura. “L’evidenza internazionale non lascia dubbi: in tutte le principali economie avanzate esistono piani strategici, di medio-lungo periodo, a supporto dell’industria, che passano anche attraverso l’individuazione selettiva di aree di intervento ritenute chiave per la crescita” rileva il CsC, che descrive le misure messe in campo dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna. “In Italia, invece, la

La sede di Confindustria in via dell’Astronomia politica industriale è tuttora assente - ma, avverte Confindustria - per rimanere al passo degli altri, il Paese deve individuare le idee di cambiamento, nei bisogni della società e nelle tecnologie, e costruire intorno ad esse una strategia d’intervento che, con un approccio di sistema, massimizzi le potenzialità del suo tessuto produttivo”. Non bastano misure spot. Servono “interventi mirati a tamponare gli effetti distruttivi della recessione economica -, ma - l’obiettivo ultimo deve essere intercettare le nuove opportunità di sviluppo, offerte da una domanda in crescita nel mondo emergente e dalle rivoluzioni tecnologiche in atto, ed evitare che esse vadano perse, a beneficio di altre aree del mondo. Ovunque la politica industriale appare uno strumento normale di politica economica, ma non in Italia”. E “non c’è più tempo da perdere” sottolineano gli economisti di Viale dell’Astronomia.


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Il Veneto in primo piano 31 13 Una piaga purtroppo e tristemente sempre più diffusa nella nostra società

La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi Si è portati a ritenere che questi crimini avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. Non è così, non sempre

di Fortunato Marinasta

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iolenza in famiglia. Se ne sente parlare spesso anche perché non passa giorno che le cronache riportino episodi di maltrattamenti tra le mura domestiche. Il commento più diffuso è sempre lo stesso: “Cose d’altri tempi”. Eppure, gli episodi sono attualissimi. Le vittime nella maggior parte dei casi sono le mogli, i figli e per quanto validissimi psicologi tentino di ravvisarne le cause nelle tensioni, nelle frustrazioni e nello stress del vivere moderno, il rimando o il paragone rimane rivolto a epoche passate. Quasi non si riuscisse ad accettarlo come un problema della contemporaneità. Si è portati a ritenere che questi reati avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. Non è così, non sempre. La precisazione è d’obbligo per sfatare il luogo comune sul quale sarebbe fin troppo semplice riparare, ritenendo che queste cose accadono in famiglie che vengono da altri luoghi (magari dal Sud), in famiglie che hanno altre culture (magare legate ad altri credi religiosi), in famiglie che hanno altri problemi (alcol, droghe, a-socialità). Ritenere questo equivale a credere che la violenza in famiglia sia “roba” d’altri tempi. Il tema è importante e infatti in questo giornale ne abbiamo già parlato, tuttavia zioni particolari per le quali un semplice rimbrotto in questo articolo abbiamo preso in considerazione gli non possa essere ritenuto sufficiente a persuaderlo aspetti legali chiedendo un parere all’avvocato Fulvia dal tenersene a debita distanza. Insomma una volta Fois. il “ceffone” era ritenuto educativo, due erano una Avvocato, quanti sono i casi di maltrattamento vera e propria lezione. Oggi è reato? che finiscono davanti un giudice? “Ha parlato di lezione. Va detto che il reato di mal“Il reati endo – familiari, ovvero che si consumano trattamenti in famiglia, ancorché si collochi generalmenall’interno delle mura domestiche tra soggetti general- te tra i reati a tutela delle relazioni familiari, per il suo mente legati da un vincolo coniugale o parentale riman- tenore letterale, tende ad avere una portata espansiva gono spesso nell’ombra, è difficile farli emergere. che travalica i limiti della famiglia ravvisandosi, ad esemStatistiche ormai risalenti a pio, anche nei rapporti tra docente qualche anno fa, ma ancora atten- Il numero di donne, ed allievo o tra datore di lavoro e dibili, riferiscono che il numero di tra i 16 e 70 anni, dipendente. donne, tra i 16 e 70 anni, oggetto oggetto di violenza Questo reato può essere comdi violenza supera abbondantemen- supera di molto messo non da chiunque ma solo da te i 6 milioni di unità e che il 90% i 6 milioni parte di soggetti che rivestono un di queste non denuncia il fatto alle determinato ruolo all’interno della autorità giudiziarie. I casi che finiscono in Tribunale rap- famiglia od unione di fatto, o una posizione di autorità o presentano quindi una minima parte rispetto a quanto peculiare affidamento nelle aggregazioni comunitarie asrimane sotto silenzio tra le mura domestiche”. similate alla famiglia (esempio organismi di istruzione, Certo i dati che riguardano i maltrattamenti ri- custodia…) con qualsiasi comportamento commissivo volti alle donne sono fin troppo e tristemente noti. od omissivo finalizzato a maltrattare la vittima ingeneMa nel caso dei figli, come si fa a capire che ci si rando nella stessa una sofferenza fisica, morale o psichitrova davanti a un reato di maltrattamenti in fami- ca con effetti di prostrazione e avvilimento. glia? Prendiamo il caso di un genitore che ha un fiA proposito dell’elemento soggettivo richiesto dal glio minorenne particolarmente “difficile”, ossia che reato in esame questo si ravvisa nella coscienza e voquesto giovane congiunto sia solito cacciarsi in situa- lontà del soggetto agente di sottoporre la propria vittima

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un minore di anni diciotto ovvero di persona in stato di gravidanza”. Vittima è anche chi assiste ai maltrattamenti? Poniamo come esempio il figlio che vede i genitori litigare in modo violento. “Affinché si possa ritenere sussistente l’aggravante della c.d. “violenza assistita”, intesa come l’insieme delle conseguenze comportamentali e psicologiche su minori che assistono ad episodi di violenza su figure di riferimento, è necessario che il minore assista ad una pluralità di atti di maltrattamento non essendo sufficiente l’aver assistito ad un singolo episodio. Dunque, fatti episodici ed occasionali, pur essendo penalmente rilevanti in relazione ad altre fattispecie di reato quali ad esempio il reato di minacce, ingiuria, lesioni non potendo essere collocati all’interno di un intento unitario non consentono di qualificare gli stessi nella fattispecie del reato di maltrattamenti in famiglia con la conseguenza che detto reato sarà da ritenersi non sussistente”. Nel caso lo sia, invece, che cosa succede? “La commissione di reati che pregiudicano l’incoluin modo continuativo e sistematico a sofferenze fisiche, mità fisica della persona offesa o dei suoi prossimi conmorali e psicologiche e che i singoli atti vessatori sono giunti è il presupposto affinché il giudice possa adottare per lo stesso espressione di una condotta già posta in la misura cautelare dell’allontanamento del soggetto vioessere cui si ricollegano”. lento dalla casa familiare o altre misure consimili (artt. Avvocato, mi dica la verità, le norme che il no- 282 bis e 282 ter c.p.p.). stro stato ha adottato per contrastare e sanzionare il Tale provvedimento può assumere contenuti diversi reato legato ai maltrattamenti verso familiari sono atteso che il giudice può anche ordinare al soggetto di buone leggi? Ossia costituiscono un valido deterrente non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla a questi reati, purtroppo così diffusi? vittima, quali il luogo di lavoro o altri luoghi la cui fre“Il reato nell’agosto del 2013 è stato interessato quentazione sia necessaria per motivi di lavoro”. da una consistente modifica legiIl giudice può disporre che slativa a seguito della conversione I casi che finiscono a essere allontanato sia il figlio, in legge (L. 119/2013) del D.L. in Tribunale sono nel caso sia vittima di maltratta93/2013 per dare maggiore tutela una minima parte menti? rispetto a quanto alle vittime. “L’allontanamento del minore In quest’ottica è stato abrogato rimane nel silenzio è una misura estrema che il giudice il II comma dell’art. 572 del c.p. può adottare ove questa risponda – che prevedeva un’aggravante speciale - e contestual- al supremo interesse del minore. In tal senso la legge mente la previsione di un’aggravante comune con suo (artt. 330 e 331 Codice civile) è chiara nello stabilire inserimento all’art. 61 n. 11 quinquies del c.p. c.d. che l’allontanamento del minore dalla residenza famiaggravane della violenza assistita”. liare potrà essere disposto nei casi in cui la permanenza Avvocato, mi faccia capire meglio presso la stessa sia pregiudizievole per il minore. “Si tratta di un’aggravante con un maggior raggio Non vi è dubbio che i maltrattamenti posti in essere di azione rispetto alla precedente che si applica oltre che da uno dei genitori a danno dell’altro o, ancor più, del per il reato di maltrattamenti in famiglia anche nei de- figlio minore potrà verosimilmente rappresentare quel litti non colposi contro la vita e l’incolumità personale grave pregiudizio che legittima l’allontanamento di quando il reato è “commesso in presenza o in danno di quest’ultimo dalla casa dei genitori”.

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16 Cultura veneta

Il Veneto in primo piano 33

Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografico

Genesi: la Terra com’era in origine

Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la Nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile di Alain Chivilò

“L

o scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modificasse fino quasi a sfigurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado presenta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografie in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percorso fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortalare, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’Indonesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fino alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Sebastião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fine d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra

il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da impressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’umanità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi definiamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografico Salgado (1944) arriva alla fotografia nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.

Vicenza Palazzo Leoni Montanari

Archeologia

BASSANO ASSEDIATA DAI DINOSAuRI

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a notizia ha avuto scalpore internazionale e neanche l’ideatore della serie Jurassic Park poteva prevederlo: da dicembre “Dinosauri in carne e ossa” si fanno notare a Palazzo Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fino al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosauri. Due eventi catastrofici congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfera. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero filo rosso per questa riproduzione a

Alcuni degli scatti in mostra

grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyptodonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minuscoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi naturalizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifico è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifico della trilogia. Un’occasione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole. Al.Ch.

Agenzia Magnum: fotografie di garanzia

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el parlare di agenzie fotografiche nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la trasparenza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografico. Il perno della filosofia dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografico che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo museale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fino all’11 maggio. La mostra, in collaborazione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150

opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografica Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti finali” per ripercorrere la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabora l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fine crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara immortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fino al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mostra dunque da non perdere. Al.Ch.


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Cultura veneta 35 17

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Nel suono di un flauto le identità poetiche di Pessoa Mirco De Stefani ha composto una “Suite” in nove movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli di vesna Maria Brocca

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lberto Caeiro, Álvaro de Campos, Ricardo Reis non sono semplicemente gli eteronimi quali era solito servirsi il poeta Fernando Pessoa (nato il 13 giugno 1888 e morto il 30 novembre 1935 a Lisbona) per firmare i suoi scritti, ma rappresentano le molteplici sfaccettature dell’anima dell’artista a cui non bastava un solo “cambio abito” per vivere il proprio tempo. Del resto, come scrive Tabucchi, “Nel cuore di tenebra che è l’umano sentire, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, Pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia”. Mettere in musica il “sentire”, cioè l’essenza stessa del poeta che incarna alla perfezione la “saudade” della sua terra che trova sfogo nelle melodie del “fado”, è impresa assai ardua e richiede estrema padronanza del linguaggio musicale. Ci è riuscito magistralmente il compositore Mirco De Stefani, noto soprattutto per essere stato l’unico Maestro che abbia collaborato per

oltre un trentennio con il poeta Andrea Zanzotto, mettendo in musica e trasformando in nuove opere molte delle sue poesie. La nuova sfida è vinta, come testimoniano i numerosi commenti critici del settore, grazie al CD “De la musique”, per l’etichetta Rivoalto (2013), che contiene una “Suite” in nove

“De la musique”; poesia che riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine movimenti per flauto solo. Il lavoro discografico è stato inciso dalla celebre flautista coneglianese Anna Tirindelli, molto nota sia nel campo del concertismo internazionale, sia nel campo dell’insegnamento (dal 1999 è stata titolare di Cattedra di Flauto presso il Conservatorio di Vibo Valentia, con trasferimento definitivo nel 2011 allo “Steffani” di

Castelfranco Veneto). In questo CD l’ascoltatore trova nove brani che compongono una “Suite” organica, che si sviluppa quale fiume in piena partendo da una sola nota per poi presentare l’intera scala cromatica nella “Giga” finale: “polifonia nell’unità a cui tende la poetica di Pessoa”. Tutti i nove movimenti della composizione interpretano in musica, secondo il sentire del compositore, la poesia titolata “De la musique”; poesia che a sua volta riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine. Come spiega il compositore pievigino De Stefani, “con queste composizioni per flauto solo, realizzate nel 2004, si è tentata un’incursione nell’universo - anzi, negli universi - di Fernando Pessoa servendosi del linguaggio musicale come fonte di luce: una minima traccia luminosa attraverso il labirinto creato dal poeta portoghese per nascondere a sé e agli altri la sua stessa vita, per confondere le sue plurime impossibili esistenze. La po-

Nelle due foto Mirco de Stefani e Anna Tirindelli

esia che dà il titolo alla “Suite” per flauto solo - “De la musique” - descrive l’incontro possibile/impossibile tra due figure sognate: l’immagine del poeta e di una misteriosa presenza femminile, forse personificazione della musica, che emerge “a poco a poco, tra gli alberi antichi”. Tracce di presenze/ assenze reperibili attraverso “lettere e se-

gni irregolari che s’aprono alla meraviglia”. Così Àlvaro de Campos, uno degli eteronimi (sorta di alter ego dotati di una propria personalità e biografia) creati dalla fantasia del poeta per affidare la voce dei suoi versi, una delle moltiplicazioni/divisioni di un io che si vede attraverso gli specchi deformanti della coscienza”.

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METAL PROJECT, azienda leader nella lavorazione della lamiera Il titolare Fabio Bizzo investe molto sull’innovazione. L’ufficio progettazione il fiore all’occhiello dell’azienda Un’azienda viva, partecipata da tutti, operai e tecnici, con un apporto da parte del titolare a 360°. Questa l’impressione che si ha nel visitare la METAL PROJECT di via Meucci, 29 a Piove di Sacco. Azienda specializzata nella lavorazione dei vari tipi di lamiere e profilati con macchine operatrici a controllo numerico quali piegatrici, punzonatrici e taglio laser. Nata nell’89 grazie all’intuizione del titolare Fabio Bizzo, METAL PROJECT s.r.l. si è viepiù sviluppata fino a giungere ad un fatturato di oltre 3 milioni di euro. Fabio Bizzo 52 anni, sposato con una figlia, è nel settore della lavorazione della lamiera da 25 anni. Dapprima assieme al fratello nella sede di Valli di Chioggia, poi nel 2006 è approdato in zona industriale piovese dove ha dato l’impulso innovativo e commerciale alla METAL PROJECT s.r.l. “Non è facile districarsi

nel mercato in questo momento – ci ha dichiarato Fabio Bizzo – ma posso contare sul prezioso apporto dei miei collaboratori. I componenti dell’ufficio tecnico, Sabrina collaboratrice “tutto fare”, Alberto, Andrea; della segreteria Erica ed Anna e di mia moglie Adriana Bassan che mi aiuta nell’amministrazione dell’azienda e per i vari contatti con gli enti”. Verso che tipologia di clienti si rivolge la METAL PROJECT s.r.l.? “Noi lavoriamo per i più svariati settori, dalla climatizzazione all’esigenza del singolo privato, realizzando prodotti sia di serie che di nicchia. Come terzisti ci rivolgiamo alle aziende che commerciano con l’estero”. La METAL PROJECT s.r.l. è conosciuta come azienda tecnologicamente avanzata, pertanto investe molto sulla ricerca e sull’innovazione.

Dai 1,5 del 2002 ora la METAL PROJECT fattura oltre 3 milioni di euro

“Credo che il nostro successo sia stato proprio questa propensione nel dotarsi di strumenti sia di esecuzione - vedi il laser e di altri macchinari di rifinitura - che di progettazione con il modellatore tridimensionale SOLID EDGE che offre la possibilità al cliente di “vedere” il pezzo prima della sua esecuzione. Ogni anno spendiamo oltre 300 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per far fronte alle continue esigenze del mercato”. Quanti operai avete attualmente? “Dagli 8 che aveva nel 2006 ora la METAL PROJECT s.r.l. annovera 25 operai tutti veramente validi e appassionati del loro lavoro. Posso dire che in azienda si respira un clima di completa collaborazione” Quando, secondo lei, la METAL PROJECT s.r.l. ha fatto il vero salto di qualità? “Quando ho deciso di creare l’attuale ufficio di progettazione. Con Sabrina, Albero e Andrea siamo in grado di soddisfare il cliente dalla progettazione fino al prodotto finito assicurando la più alta qualità”. A sinistra il titolare Fabio Bizzo, sotto la moglie Adriana Bassan e a fianco Alberto, Sabrina e Andrea dell’ufficio Progettazione


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