Per il vicesindaco è il punto di atterraggio del lavoro in corso Servizio a pag. 8 DA ASM DELNELLEIN200MILASETEUROMENOCASSECOMUNE
Rovigo capitale della cultura?
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Tra il dire e il fare Nicola Stievano >direttore@givemotions.it atapultati nella prima campagna elettorale in versione estiva per le elezioni politiche nazionali gli elettori si trovano già alle prese con una lunga sequela di dichiarazioni, di prese di posizione più o meno definitive e di solenni promesse. Riuscirà il popolo sovrano, anche in queste settimane, ad appassionarsi alle sorti del Paese e dei suoi aspiranti governanti? segue a pag 5 ISTITUZIONI È nata la nuova Autorità urbana di Rovigo5 PIAZZA ANNONARIA isolatigliAumentanosfitti:“Troppodalcentro”9 ECONOMIA 2021 anno difficile per agricoltura e allevamento12 MOBILITÀ maAuto,quanto piaci ai polesani?19 AMBIENTE “Attenti alle porte”: energeticorisparmioalvia13 SPORT FaorlinarrivaBasket,Alberto21 Servizio a pag. 6 INDEIPOSITIVII“TANTIRISCONTRITURISTICITTÀ”
società sta rientrando gradualmente dai debiti, ma non è riuscita a raggiungere gli obiettivi fissati 2022AGOSTO di Rovigon.161XXIXAnno-localed’informazionePeriodico ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del VenetodelleNotiziario11:30 delleNotiziario18:30delleNotiziario8:30 delleNotiziario17:30 Scarica la nuova App di neanche un La Piazza 24 e non perder ti minuto dei tuoi notiziari preferiti. Al centro del giornale scopri l’inserto con le nuove offerte
Tra il dire e il fare Nicola stievano >direttore@givemotions.it<
Gli esperti sono concordi dell’affermare che una campagna elettorale si gioca negli ultimi giorni, quando la sempre più numerosa fetta di indecisi o di indifferenti inizia a fare le proprie scelte. E’ allora che tornano alla mente le parole rimbalzate le settimane precedenti, in particolare le immancabili promesse che accompagnano ogni candidatura. Guai se non ci fossero, anzi, se c’è un elemento di cui questa breve e calda campagna elettorale ha bisogno è proprio la concretezza delle proposte, la chiarezza della linea che chi si candida alla guida dell’Italia vuole tenere. Ecco allora che “responsabilità”, “sobrietà”, “concretezza”, “realismo” sono vocaboli ricorrenti in questi giorni.
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I l 15 luglio è nata Auro - Autorità Urbana di Rovigo, un’area vasta per definire strategie di sviluppo urbano sostenibile. Ne fanno parte tredici comuni polesani: Adria, Arquà, Badia, Bosaro, Ceregnano, Costa, Lendinara, Lusia, Pontecchio, Rovigo, San Martino di Venezze, Villadose e Villanova del Ghebbo. “Con la pubblicazione sul Bur Veneto del 15 luglio scorso - spiega il sindaco Edoardo Gaffeo - è nata ufficialmente Auro: l’Autorità Urbana di Rovigo. Si tratta di un’aggregazione di tredici Comuni, per complessivi oltre 100mila abitanti, che insieme alle altre dieci Autorità Urbane, riconosciute venerdì scorso dalla Regione del Veneto, disegnano un’area vasta che si candida a essere protagonista della strategia di sviluppo urbano sostenibile, a valere sui fondi comunitari del programma Por-Fesr 2021-2027. Non un’area ad escludendum, abbiamo sfruttato tutta l’estensione massima ammissibile dal bando, coinvolgendo dodici Comuni in aggiunta al capofila, che per legge deve essere un Comune di almeno 30mila abitanti, ma un’occasione di sviluppo dell’intero Polesine, anche per i territori che in questa aggregazione non è stato possibile inserire”. “Lavoreremo insieme sui temi della mobilità sostenibile, dell’inclusione sociale e contrasto alla povertà, della digitalizzazione e del disagio abitativo - conclude il primo cittadino di Rovigo -, come un territorio unico e non come entità separate. Grazie alle colleghe e colleghi sindaci, che con me hanno creduto in questo progetto, e alla Regione del Veneto, per la collaborazione istituzionale”. Giacomo Capovilla è un marchio proprietà di Srl di Rovigo È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Chiuso in redazione il 4 agosto 2022 Questa edizione raggiunge la città di Rovigo per un numero complessivo di 10.119 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Lisbona,
Non a caso da tutte le forze politiche è arrivato l’impegno solenne a concentrarsi sui problemi veri della gente, sulla difficoltà delle famiglie alle prese con una raffica di aumenti e un potere d’acquisto che si sta via via assottigliando, sulle tante emergenze sociali che ci affliggono, sulla preoccupazione delle imprese per l’immediato futuro, sulla necessità di dover tener fede agli impegni europei se non vogliamo, ad esempio, veder sfumare i 200 miliardi di euro del Pnrr. Accanto a queste dichiarazioni di intenti si fanno strada poi i “grandi classici” di ogni elezione, sempre di sicura presa: le tasse, le pensioni, i vari bonus, le misure straordinarie per questa o quella categoria. Soluzioni più o meno suggestive, cifre che fanno sognare, ma anche sorridere, del resto sotto elezioni nulla sembra impossibile. Da una parte e dall’altra giunge il richiamo incrociato a non lasciarsi abbindolare o lusingare, il monito a diffidare dell’avversario che la spara grossa. Va da sé che tra il dire e il fare ce ne corre, ma intanto le promesse solo il sale di ogni competizione elettorale e certe affermazioni sono di sicura presa. C’è poi un altro aspetto da non dimenticare: proprio la pandemia ci ha insegnato che provvedimenti all’apparenza “impossibili” si sono poi concretizzati. Certo, servono volontà di ferro e risorse pronte all’uso. Ma questo si vedrà dopo il 25 settembre. la nuova Autorità urbana di Rovigo
10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 redazione@givemotions.it < > www.lapiazzaweb.it < Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it < Redazione >redazione@givemotions.it < CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: Periodico+39.030.7725594fondatonel 1994 da Giuseppe Bergantin
Inaugurata Auro: 13 Comuni insieme per lo urbanosvilupposostenibile
Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario È nata
ai rodigini che chi viene ad esempio in visita a palazzo Roverella, non può sentirsi dire che il museo è lontano e fuori mano, ma anzi che si trova non molto distante. Questa è promozione del territorio. Abbiamo riflettuto su quelle che sono le attività chiave, lavorando molto anche con le scuole.
Promozione della città
In questi ultimi mesi abbiamo chiuso diversi progetti importanti, specie con l’Istituto comprensivo Rovigo 3”.“C’è molto lavoro dietro le quinte, su cose che si vedranno più avanticonclude la conservatrice Chiara Vallini - Nuovi spazi che si potranno vedere, un paio, entro fine anno. Una sala all’inizio e un’esposizione, tra il temporaneo e il definitivo. Al momento abbiamo cinque sezioni permanenti e un lapidario esterno. Al museo è arrivato del materiale archeologico su Frattesina, proveniente da Roma, ricollocato in vetrina a Rovigo, dopo essere stato a lungo nella capitale”.“Abbiamo in essere collaborazioni con i musei nazionali di Adria e Fratta. Ci confrontiamo su quelle che sono le agevolazioni dei tre musei polesani. Con Assonautica c’è in atto una collaborazione per i viaggi in barca, dal porticciolo turistico dell’Interporto”.
Ruggero Principe Nella foto, Roberto Tovo e Chiara Vallini “Abbiamo in essere collaborazioni con musei nazionali e polesani e anche con associazioni”alcune lavori di manutenzione ordi- civico. Bisogna far capire due linee: Rovigo-Adria-Ro- cipato il presidente Enrico di Fiab Rovigo.
Ferrarese, il consigliere Lorenzo Rizzato, gli assessori Giuseppe Favaretto per il comune di Rovigo, Andrea Micheletti per il comune di Adria e Pako Massaro per il comune di Rosolina, oltre a Silvia Campolongo in rappresentanza di Busitalia e Denis Maragno presidente
www.lapiazzaweb.it6 R oberto Tovo, vicesindaco e assessore comunale alla cultura, analizza quelli che sono i progetti fatti e in cantiere. “Stiamo avendo diversi riscontri positivi da chi ci viene a visitare la città. I feedback sono tutti positivi dai turisti. Rovigo capitale della cultura? A suo tempo, quando ne parlammo, era stata una provocazione consapevole. Il nostro percorso non può che sfociare sulla capitale della cultura e poi si può tentare il salto. I risultati intermedi sono l’attenzione sui luoghi. Siamo partiti con 600mila euro di intervento sul teatro sociale, che ha avuto un finanziamento anche dal Ministero. In aggiunta 200mila euro saranno spesi sui camerini, l’anno prossimo. Avere un titolo è una cosa importante, ma bisogna avere le basi importanti. Tipo un calendario di grandi eventi in città. Tra teatro e museo civico abbiamo investito in due anni un milione di euro”. Il castello ha riacquisito il proprio ruolo: sta tornando ad essere il luogo della valorizzazione della storia a livello di patrimonio archeologico. Ci sono posti altri luoghi preposti a diversi tipi di cultura, come Accademia dei Concordi, Pinacoteca, Palazzo Roverella, Teatro, mentre il Castello è il tempio dell’archeologia. “Da circa un anno e mezzo, abbiamo iniziato ad investire sul museo dei Grandi Fiumi, con naria e straordinaria, oltre che di riordino sul deposito. Stiamo lavorando in collaborazione con Accademia e Cpssae, una parte del patrimonio della Concordianaverrà conservato al museo. Inoltre c’è la ripresa degli scavi di Frattesina. Il museo è luogo di studio e conservazione. Stiamo pensando ad interventi di valorizzazione degli ambiti esterni del monastero. Non esiste una capitale della cultura senza un teatro agibile e un museo fruibile. Quando avremo risolto queste due cose, che saranno ultimate a breve, allora si potrà parlare di questo progetto. Il 2024 sarà il centenario dalla morte di Giacomo Matteotti: sarà occasione di fare squadra con il Comune di Fratta, senza il quale il Comune di Rovigo non può prescindere a livello di cultura e non solo”. Chiara Vallini, responsabile del museo dei Grandi Fiumi, fa il punto su uno dei luoghi più suggestivi e ancora poco conosciuti e apprezzati di Rovigo. “Questi due anni di pandemia ci hanno fatto ripensare ad un modo diverso di fare lavoro all’interno del museo Le iniziative. Il vicesindaco e la responsabile del museo Grandi Fiumi fanno il punto
“Stiamo avendo feeedback positivi dai turisti. Rovigo capitale della cultura? A suo tempo”
Busitalia e Fiab uniti per offrire un nuovo servizio: arriva il trasporto delle bici in bus Busitalia e Fiab, con il supporto della Provincia di Rovigo e dei comuni di Adria, Porto Tolle, Rosolina e Rovigo, hanno messo in rete un servizio per il trasporto di bici su pullman per andar da Rovigo a Rosolina Mare e Barricata. E’ un progetto che per il momento prevede solina mare e lazzoscaricatramiteobbligatoriaPercolotabiciTolle-Barricata,Rovigo-Portoconseipor-percorsaedunpic-sovra-prezzodi3euro.utilizzareilservizioèlaprenotazionelaapp.QuibuschesidalsitodiBusitalia.AllapresentazioneaPa-Celiohannoparte-
Tanti progetti in cantiere per valorizzare la cultura rodigina
“Questa decisione – ha precisato l’assessore comunale al bilancio Andrea Pavanello, intervenuto nell’assemblea dei soci, con la delega del sindaco Edoardo Gaffeo e su mandato della giunta comunale – va incontro alle esigenze di Asm, società nostra partecipata, che ha dimostrato la capacità di ridurre gradualmente i propri debiti, nei confronti delle progressivo e continuo miglioramento nella gestione. Il Comune farà fronte a questo minore introito di 200 mila euro, con una variazione di bilancio”.AsmRovigo Spa ha chiuso con un utile di 1,858 milioni di euro, con ricavi in aumento: nel 2020 erano stati 6,762 milioni di euro, mentrenel 2021 sono arrivati a 7,410 milioni di euro. “L’aumento della produzione di Asm deriva da un maggior numero di prestazioni rese – ha spiegato il presidente Traniello Gradassi –, visto e considerato che tutte le tariffe sono rimaste invariate da anni, per quello che riguarda parcheggi, affissioni, cimiteri, luci votive, farmacie e verde pubblico. I costi sono invece aumentati in valore assoluto di circa 200mila euro (che è proprio la differenza in Rovigo, Ndr), a fronte di un valore della produzione maggiore di 700mila euro, e bisogna tenere conto di circa 80mila euro extra, spesi per il ricorso al lavoro interinale nel 2021, che non verrà più utilizzato, alla luce delle assunzioni realizzate, che hanno visto cinque nuovi farmacisti e un nuovo impiegato al settore affissioni, tutti per selezione pubblica, avvenuta alla fine del 2021”. I soci hanno evidenziato come la strada intrapresa nel miglioramento del Margine operativo lordo, stia portando i suoi frutti. Il cosiddetto Mol è progressivamente aumentato, anche se rimane con il segno negativo, ovvero i costi sono superiori ai ricavi, ma vengono compensati dai dividenti della partecipazione azionaria di Asm Spa in Ascopiave, in maniera progressiva. “Stiamo
Asm Set. La società non è riuscita a centrare l’obiettivo di 1,6 milioni Variazione di bilancio: nelle casse del Comune 200mila euro in meno
I l Comune di Rovigo si attendeva 1,6 milioni di euro da Asm Spa, ma ha dovuto rinunciare a 200mila euro, approvando il bilancio e prelevando 1,4 milioni di euro. Sulla scorta della proposta fatta dal consiglio di amministrazione di Asm, guidato dal presidente Giuseppe Traniello Gradassi, il Comune ha prelevato dall’utile della società 1,4 milioni di euro, destinando 458 mila euro a riserva.
Traniello Gradassi –. Abbiamo recuperato 900mila euro di perdite e contiamo di arrivare a pareggio, in modo da poter garantire al nostro socio unico il corrispettivo annuo di 1,6 milioni. Molte voci del bilancio di Asm Spa derivano da scelte politiche fatte dall’amministrazione: tra queste il piano del traffico, che ridisegnerà i parcheggi a strisce blu; la rimodulazione dei servizi del verde; la piccola manutenzione stradale”.
Sono ora attesi l’adeguamento del contratto per la gestione del verde pubblico comunale e l’avvio dei servizi di manutenzione stradale
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In GradassiTraniellofoto,
Bene il settore parcheggi, con 250 a 342 abbonamenti, con 200 posti sempre disponibili, per garantire i parcheggi a rotazione e gli spazi per il traffico extra, in occasione degli eventi in città. Sono a questo punto molto attesi da Asm, l’adeguamento del contratto per la gestione del verde pubblico comunale, servizio cronicamente sottocosto, e l’avvio dei servizi di manutenzione stradale, che dovrebbero portare maggiore ossigeno nelle casse della società. banche e sta dimostrando un meno avuta dal Comune di lavorando bene – prosegue il Multipiano che è passato da
A ppena entrati in Piazza Annonaria la cosa che più colpisce, oltre all’innegabile valore architettonico dell’area, è certamente l’alto numero di lotti sfitti. La quasi totalità dello stabile versa infatti in uno stato di abbandono e rimangono ben poche le botteghe ancora in servizio. Come è stato possibile che un’area in una zona così centrale (all’incrocio tra Piazza Merlin e Via X Luglio) e dal grande valore culturale si trovi ora in una situazione del genere? I lotti commerciali posti lungo il perimetro della piazzetta sono di proprietà comunale e in più occasioni le scorse amministrazioni e quella corrente hanno tentato di affittare i locali a giovani commercianti dell’area, ma tali tentativi sono tutti caduti nel vuoto, lasciando la piazzetta per buona parte deserta. Gli affitti sono forse troppo alti? O forse la zona, nonostante sia centralissima, rimane comunque al di fuori dei maggiori flussi di pubblico? Secondo l’assessore ai lavori pubblici e responsabile e curatore dei patrimoni del comune, Giuseppe Favaretto, la causa dietro tale problema sarebbe appunto quest’ultima. “Escludo l’ipotesi dei costi d’affitto eccessivamente alti, si parla di cifre assolutamente ragionevoli. L’amministrazione ha individuato come maggiore problema la sostanziale mancanza di eventi e attività nella piazzetta, oltre che la posizione troppo isolata rispetto alle maggiori piazze del centro storico, che sono anche le aree più frequentate della zona. Per fare fronte a questa problematica ci siamo messi al lavoro e abbiamo elaborato un progetto per collegare Piazza Garibaldi e Piazzetta Annonaria. Tra poco si entrerà nella fase esecutiva del piano”. Un’altra questione molto sentita dai rodigini è sicuramente il futuro del leggendario lotto 10, quello che un tempo ospitava la birreria McKallan, posto tra Piazza Merlin e Piazza Annonaria.
Servizi. Poche le botteghe in servizio, stabili in stato di abbandono Piazza Annonaria, aumentano gli sfitti: “Troppo isolata dal centro”
Anche questo, come gli altri lotti, è di proprietà del comune. “Per quanto riguarda il box 10 posso confermare che abbiamo 2 possibili affittuari che potrebbero prendere in mano l’ex McKallan, le trattative sono per ora ancora in corso”. Queste le parole rilasciate da Favaretto. Insomma,un futuro incerto quello che si delinea per Piazza Annonaria, non ci sono ancora infatti le tanto attese certezze per rivitalizzare uno degli spazi più peculiari e caratteristici della nostra città.Del resto, non esiste di certo una formula magica per il recupero degli spazi urbani. Nonostante ciò, l’amministrazione si sta dimostrando attiva e propositiva e la speranza di un ritorno ai “tempi d’oro” resta più viva che mai. Davide Farinatti
“Il panettone – spiega Finotti – è il dolce simbolo della condivisione, della festa, dello stare insieme con gioia. Pertanto mai come ora abbiamo bisogno di riprendere questi valori, che caratterizzano il senso della famiglia e dell’amicizia. E’ un azzardo, una scommessa, ma con i tempi che corrono anche noi artigiani dobbiamo trovare soluzioni creative e innovative per sconfiggere la crisi e allietare lo spirito dei nostri clienti”.
Il panettone ora si mangia anche in estate Un panettone in estate. È l’idea di Andrea Finotti, Presidente della Categoria Panificatori di Confartigianato Polesine, che ha lanciato questo nuovo prodotto che già in prima battuta ha scatenato la curiosità di molti buongustai. “Ero stanco di tutta questa negatività che ci circonda, tra pandemia, guerra, prezzi alle stelle – spiega Finotti – e poiché il mio panettone artigianale è molto apprezzato, ho pensato di ricreare quell’armonia tipica del Natale a ferragosto. Avrei voluto organizzare una festa in piazza per presentarlo, con hostess vestite proprio come Babbo Natale con i cappellini bianchi e rossi, ma per varie vicissitudini non ci sono riuscito. Però già al primo lancio sul web dell’arrivo del panettone estivo ha incuriosito molti che l’hanno prenotato”.
L’amministrazione comunale ha individuato come maggiore problema la sostanziale mancanza di eventi e attività nella piazzetta
www.lapiazzaweb.it 9Commercio Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
La ricetta è molto semplice, una tipica veneziana vuota e soffice con la copertura croccante di mandorle e glassa di amaretto ed un panettone tradizionale con fragole semicandite con aroma di limone, fresco ed invitante. Poi se lo si gusta con un buon ripieno di gelato, diventa una ricetta gourmet da presentare in occasioni importanti.
“Molti altri comuni hanno attivato il Pos migliorando la qualità dei servizi a favore degli utenti – continua il consigliere –: non vedo il motivo per cui un comune capoluogo come Rovigo non debba fare altrettanto. Si tratta di un servizio che potrebbe permettere a chiunque di pagare con comodità, presso gli uffici comunali, richieste accesso atti, passi carrabili, multe, la carta d’identità elettronica e tutto il resto, utilizzando il sistema PagoPa”.Rizzato
“Come noto, la gestione dei reclami e dei suggerimenti è un’azione importante e fondamentale per le amministrazioni – conclude Rossini –. Resterò in attesa di un dettagliato e preciso riscontro su quanto richiesto”.
infine conclude: “Questa proposta era già stata presentata dal sottoscritto un anno fa all’assessore Cattozzo, nel luglio 2021, in seguito ad alcune lamentele dei cittadini. Nonostante sia pasMinoranze. Nonostante la proposta di un anno fa, ad oggi gli uffici comunali ne sono ancora sprovvisti Rizzato: “Niente Pos in Comune: una situazione anacronistica” sato un anno, si può constatare che nulla sia cambiato: ad oggi gli uffici comunali ne sono ancora sprovvisti. Si parla tanto di innovazione tecnologica, ma poi quando l’amministrazione comunale ha la possibilità di portare avanti un piccolo intervento, ma che potrebbe essere comodo a diversi cittadini, non “Molti altri comuni hanno attivato il Pos migliorando la qualità dei servizi a favore degli utenti, non vedo il motivo per cui un capoluogo non debba fare altrettanto”
Pulizia intervengaRossini:caditoie,“IlComunesubito”
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Dal 30 giugno il pagamento con carta è diventato obbligatorio per commercianti e professionisti, ma non per la amministrazionepubblica concretizza nulla”.
Caditoie non manutentate e mancate risposte alla cittadinanza. È quanto lamenta il consigliere comunale Antonio Rossini nell’interpellanza inviata all’amministrazione, nella quale riporta le dichiarazioni di un cittadino di via Mario, stanco di vedere le caditoie del tratto di strada di fronte alla propria casa costantemente intasate da oltre un“Seanno.fino a poco tempo fa i tombini di via Mario erano “solo” intasati dal fogliame caduto a terra, ora nelle caditoie ci è finito pure il bitume dell’ultima recente asfaltatura”, commentava infatti il residente di via Mario. “Nei pressi del civico 32 di via Mario la quantità di asfalto, oltre a coprire la caditoia sporge oltre il marciapiede risultando un potenziale pericolo, in casi di piogge, per i i garage interrati che si trovano a ridosso del marciapiede stesso”, spiega Rossini
“Spiace dover ancora una volta constatare – prosegue il consigliere –. che il canale privilegiato a disposizione dei cittadini per comunicare con l’amministrazione comunale, ovvero le Segnalazioni, risulta essere in secca, ma non certo per problemi di siccità atmosferica, quanto di esaurimento dell’interesse da parte dell’amministrazione comunale di fronte ai problemi di chi abita il nostro Comune, specie se si trova a dover gestire un’attività commerciale in una frazione”.Chiaradunque la richiesta di Rossini che, oltre a una pronta risposta al cittadino con doverose spiegazioni alla mancata risposta, si aspetta dal Comune anche un tempestivo sopralluogo dell’area.
“A nacronistico che in Comune non si possa pagare con il Pos”. Questa la riflessione del consigliere comunale di Rovigo, Lorenzo Rizzato, il quale ha presentato un’interrogazione all’assessore Cattozzo. Il consigliere Rizzato, infatti, spiega: “Dal 30 giugno scorso il Pos è obbligatorio per tutti i commercianti ed i professionisti, ma non per la pubblica amministrazione e le sue articolazioni, tra cui i Comuni. Questo lo trovo quantomeno scorretto, ma tralasciando eventuali considerazioni sulla normativa nazionale, penso che nonostante la mancanza di una imposizione, il Comune di Rovigo debba comunque dare la possibilità ai cittadini di effettuare pagamenti mediante questa modalità”.
Il vicepresidente nazionale Giordano Emo Capodilista ha toccato, invece, il tema del conflitto in Ucraina, ripercorrendo le difficoltà degli ultimi mesi dovute alla produzione e l’export di cereali e semi oleSettore primario. I dati di Confagricoltura Rovigo presentati all’assemblea annuale 2021, una delle annate più difficili per agricoltura e allevamento Economia
www.lapiazzaweb.it12 P andemia, gelate e aviaria. Un mix micidiale che manda in archivio il 2021, come una delle annate più difficili per gli agricoltori, in primis per i frutticoltori e gli allevatori. A fare il punto è stato il presidente di Confagricoltura Rovigo, Lauro Ballani, nell’assemblea annuale dei delegati che si è svolta nella sede associativa di piazza Duomo, in presenza dopo tre anni, per l’approvazione del bilancio. Ballani ha però rivolto uno sguardo positivo al futuro. Il numero dei soci, infatti, è in continuo aumento e si guarda al settore cerealicolo con fiducia, perché il conflitto in Ucraina potrebbe portare a investire e produrre di più a livello locale.
Il presidente regionale di Confagricoltura, Lodovico Giustiniani, ha ribadito l’importanza dell’associazione sindacale, nel promuovere le istanze del mondo imprenditoriale agricolo, come l’apertura al credito d’imposta “Industria 4.0”, puntando il dito contro “l’eccesso di burocrazia, che continua a rallentare lo sviluppo delle imprese”.
“Lo scorso anno il settore agricolo ha continuato a produrre, nonostante la pandemia abbia continuato il suo corso – ha sottolineato il presidente -. Alcune crisi produttive hanno toccato il nostro settore: le gelate primaverili hanno sostanzialmente azzerato la produzione frutticola di drupacee, actinidia e pero, indebolendo ulteriormente un settore già segnato negli anni precedenti dalla cimice asiatica. L’influenza aviaria, per gli allevamenti avicoli colpiti, ha portato a un fermo produttivo e il settore si sta riprendendo solo ora, dopo mesi contraddistinti da importanti problematiche economiche e sanitarie”. Il 2022 è iniziato sotto il segno di due criticità altrettanto preoccupanti: la siccità e il conflitto in Ucraina. “Stiamo vivendo un momento critico di emergenza idrica, che sta tenendo con il fiato sospeso agricoltori e istituzioni: si sta investendo con i Consorzi di bonifica per realizzare invasi di contenimento dell’acqua per renderla poi disponibile, ma per questa annata permangono forti preoccupazioni – ha continuato Ballani -. L’associazione sta cercando su ogni fronte di offrire sostegno e assistenza ai soci, con risultati che ci stanno facendo capire che stiamo andando nella direzione giusta. Siamo saliti a 2.350 associati, con un balzo in avanti di circa un centinaio di unità, grazie anche all’assorbimento dei contoterzisti e di Eurocoltivatori”.
Il 2022 è iniziato sotto il segno di due nuove criticità: la siccità e il conflitto in Ucraina osi fortemente compromessi. “La globalizzazione ci ha fatto sentire più deboli e l’Europa si è dimostrata impreparata nel gestire una crisi così importante alle sue porte – ha detto -. Anche per questo è importante ritornare a produrre cereali per il bene comune. Ed è il momento di decidere di produrre per avere disponibilità alimentare in una corretta logica di sostenibilità ambientale ed economica”. Ruggero Principe
Vogliamo stare accanto ai lavoratori, pur all’esterno degli spazi aziendali, per dare loro la possibilità di condividere i molti problemi che vivono sulla propria pelle. Riteniamo che il ruolo di un sindacato moderno e maturo non si esaurisca solo nella denuncia sociale, ma passi anche per azioni dirette di informazione e di promozione di una maggiore consapevolezza dei diritti. Troppo spesso, chi varca i cancelli di Amazon per recarsi al proprio posto di lavoro, non conosce infatti le specificità e le tutele esistenti per il lavoro somministrato”. In Veneto, Amazon conta, oltre al centro di distribuzione nel rodigino, anche alcuni depositi di smistamento a Vigonza (Padova), Vicenza, Verona e nel Trevigiano in città e a Riese Pio X. Una presenza che nei prossimi mesi sembra destinata ad aumentare, con l’apertura di un nuovo centro di distribuzione a Roncade. Nelle sedi venete lavorano 2.500 persone, di cui 1.500 direttamente assunte dalla società statunitense, mentre le rimanenti sono occupate con contratti di somministrazione a tempo determinato, con una durata spesso di poche settimane. (r.p.)
Presidio Amazon: Fesla Cisl Veneto a sostegno dei lavoratori La Felsa Cisl Veneto è tornata a presidiare Amazon, collocandosi davanti ai cancelli dello stabilimento di San Bellino - Castelguglielmo. La categoria cislina ha così voluto nuovamente tutelare i lavoratori somministrati, autonomi e atipici, rinnovando l’attività di supporto, tutela e assistenza, per i lavoratori e le lavoratrici del colosso americano dell’ecommerce. Un’iniziativa che si è ripetuta già più volte nel corso di quest’ultimo anno, per far sentire forte la presenza di Cisl e dare ai lavoratori in somministrazione la possibilità di segnalare criticità, chiedere informazioni e ricevere risposte, ma anche conoscere le opportunità garantite dall’adesione agli enti bilaterali di settore, tra le quali rimborsi per spese mediche, sostegno alla maternità e natalità e altre prestazioni. “Conosciamo tutti le polemiche che infuriano su Amazon – commenta Giovanni Battista Possamai, segretario della Felsa Veneto – Un’azienda che nel 2022 continua imperterrita a tenere fuori dalla porta ogni forma di rappresentanza sindacale e tenta di ostacolare ogni tentativo di organizzarsi da parte dei lavoratori.
Ambiente
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“A ttenti alle porte”. Molto più che una richiesta quando si esce da un locale, è un vero proprio monito nel segno della sostenibilità. Ma soprattutto, è il nome dell’iniziativa promossa dagli assessorati all’Ambiente delle città capoluogo tra cui Rovigo, con il sostegno di Unioncamere del Veneto, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza, gli esercenti e i commercianti a comportamenti ecosostenibili rispetto al risparmio energetico. L’iniziativa, presentata a Palazzo Nodari dall’assessore all’ambiente Dina Merlo e davicesegretario della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo Giacomo De Stefani, si colloca nell’ambito del “Protocollo Aria”, documento firmato dalle Città capoluogo di Provincia del Veneto per la condivisione delle politiche volte al miglioramento della qualità dell’aria. Il progetto ha portato all’elaborazione di un marchio per la realizzazione di una comunicazione immediata ed efficace, per ricordare l’importanza economica ed ambientale di chiudere le porte dei locali nel periodo di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale, tanto più in un momento di crisi energetica globale come queL’iniziativasta. è stata voluta e sostenuta da Unioncamere del Veneto, che ha partecipato e collaborato con i Comuni capoluogo alla realizzazione del “Protocollo Aria”. Il nuovo logo è stato riprodotto in vetrofanie che potranno essere esposte da negozi e locali, a testimonianza di un impegno per l’ambiente e la qualità dell’aria, che si spera sarà apprezzato dai clienti stessi, e verrà adottato per tutte le iniziative condivise delle città capoluogo di provincia del Veneto, in un’ottica di collaborazione per il miglioramento della qualità Risparmio energetico. Iniziativa voluta da Unioncamere Veneto “Attenti alle porte”: al via l’iniziativa di sensibilizzazione
Sono ora attesi l’adeguamento del contratto per la gestione del verde pubblico comunale e l’avvio dei servizi di manutenzione stradale dell’aria del Bacino Padano. L’iniziativa dell’assessore Merlo e della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo ha coinvolto le associazioni di categoria, con l’obiettivo di mettere in campo successive azioni per il miglioramento della qualità dell’aria in sinergia e con la partecipazione della città. Le vetrofanie saranno disponibili all’ufficio Ambiente in via Badaloni 31, previa richiesta telefonica al numero 0425 206358 – 442 –360 – 548. I noltre potranno essere richieste alle organizzazioni di categoria di riferimento. Giorgia Gay
“Frattesina è un sito di importanza unica- dice Paolo Bellintani, presidente del CPSSAEposto al centro di intensi scambi di varia natura, che intercorrevano tra importantidoSessanta,incominciatitouovadelPolesine)pressiparso,ramodeldisparate:voravaincredibileartigianirealizzategrandeinestremamenteetàreacentro-settentrionalel’Europael’a-mediterraneanellatardadelbronzo.Unabitatoproduttivo,gradodiesportareunaquantitàdimerci-dagliabilissimidell’area.Questamanodoperala-lematerieprimepiùdallelocalisabbiePo(infattiall’epocaundelPo,ormaiscom-scorrevaproprioneidell’odiernaFrattaperlaproduzionevetro,finoalleesotichedistruzzo”.Ilsitoèsta-luogodinumerosiscavi,giàdagliannieppureèingra-ancoraoggidiriservarcisorprese:“solo
Storia.
Al via gli open day per rendere partecipi della campagna di scavo tutti i cittadini Nel sito di Frattesina riprendono gli scavi archeologici Territorio.
Un gran numero di enti e associazioni del territorio hanno reso possibile la realizzazione di importanti provincialocalitàarcheologiciscaviinvariedella
recentemente -prosegue Bellintani- siamo riusciti ad avere una migliore visione dell’aspetto che doveva possedere questo importante abitato protostorico, ciò è stato possibile grazie ad approfondite indagini con l’utilizzo di un magnetometro, le quali sono riuscite ad evidenziare la presenza di canali, che dividevano il villaggio in isolati. Tali indagini sono anche riuscite ad evidenziare i basamenti di alcune abitazioni e botteghe di artigiani, un risultato di enorme importanza che speriamo di poter replicare anche con le prossime indagini presso Campestrin (località di Grignano Polesine, dove, con scavi di superficie, sono emerse grandi quantità di schegge residue della lavorazione dell’ambra)”.
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Questo mese di luglio gli scavi presso Frattesina riprenderanno: “l’obiettivo che speriamo di raggiungere con gli studiosi dell’università la Sapienza di Roma quest’anno è il completamento delle indagini con il magnetometro e l’avvio di scavi mirati in varie zone del sito”. Un’altra novità degli scavi sarà la dimensione divulgativa dell’evento; infatti, grazie ad open day per famiglie ed appassionati e incontri con varie animazioni estive del territorio, il CPSSAE e le altre istituzioni impegnate nella realizzazione della campagna di scavo cercheranno di rendere partecipi tutti i cittadini di questa importante ricerca archeologica. Davide Farinatti In questo periodo il capoluogo polesano sta vivendo un’intensissima stagione culturale: dalle prestigiose mostre di palazzo Roverella, fino ai numerosi concerti di “Voci dal basso” e “Deltablues”.Un ricchissimo palinsesto di attività ed eventi che si stanno svolgendo e che si svolgeranno nella nostra città; ma la cultura è anche altro, è ricerca per esempio, e questo lo sanno bene la fondazione Cariparo e i membri del gruppo CPSSAE di Rovigo, oltre che un gran numero di altri enti e associazioni del territorio, che hanno reso possibile la realizzazione di importanti scavi archeologici in varie località della provincia: Fratta Polesine, Villamarzana e Grignano Polesine.Di particolare interesse sono gli scavi della località di Frattesina, centro abitato della tarda età del bronzo, che ha permesso di riportare alla luce un’incredibile quantità e varietà di oggetti provenienti dal più lontano passato della nostra provincia.
U n primato che non ti aspetti, quello che vede i polesani particolarmente attaccati alla propria automobile. Nonostante il grande impegno nella mobilità sostenibile di molte amministrazioni del territorio, alla comodità delle quattro ruote è difficile rinunciare. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Fiab, la Federazione italiana degli amici della bicicletta di Rovigo, che ha preparato e rpesentato un report che lascia a bocca aperta.
Giorgia Gay Con 695,5 auto ogni 1000 abitanti, superata Treviso (684,8), Vicenza e Belluno (682,2), Ferrara (679) , Verona (660,8), Padova (658,8)
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“Auto, quanto mi piaci”: polesani primi in Veneto
“Un panorama non proprio confortante – fa notare l’associazione –, anche se bisogna notare che la crescita dell’anno 2021, rapportata a quella del 2020, è stata molto conI dati di Fiab. “Il dato degli ultimi 7 anni segna una costante crescita”
provvedimento”RegioneColdiretti:Fotovoltaico,“Dallaimportante “Attendevamo con speranza il provvedimento che la Regione ha emanato al fine, principalmente, di tutelare il suolo agricolo dall’assalto delle multinazionali. Un atto lungimirante, che rappresenta l’attenzione del Veneto rispetto all’agricoltura e alle problematiche strettamente connesse con la salvaguardia dell’ambiente oltre che, naturalmente, del suolo, elemento fondamentale per la vita”. Con queste parole il presidente di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan, commenta l’approvazione del provvedimento legislativo regionale che riconosce il suolo agricolo quale risorsa limitata e non“Ilrinnovabile.provvedimento è la risposta alle sollecitazioni partite proprio dal territorio polesano. L’assenza di una normativa specifica, infatti – sottolinea il presidente – si era tradotta in una sorta di far west, dove alcuni faccendieri agivano con assoluta spregiudicatezza”.
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“Il dato provinciale degli ultimi 7 anni segna una costante crescita, così come il calo della popolazione, senza accenni a contenersi - fa sapere l’associazione ambientalista -. La nostra provincia si difende bene in un confronto con le altre: primi, con ben 695,5 auto ogni 1000 abitanti, stacca senza fatica le altre provincie venete”.Unprimato che, se guardato distinguendo le tre zone storiche del Polesine, è trainato dall’Alto Polesine con una media di 715,6 auto ogni 1000 abitanti seguito dal medio (687,3) e dal Basso (676,6). Tra i grandi centri sopra i diecimila abitanti si fa notare Adria (665,3) unico sotto la media nazionale, per quanto in costante crescita negli anni: Lendinara (676,6 in leggero calo), Rovigo (681 in forte calo), Porto Viro (694 in crescita), Occhiobello (694,8 in calo sempre più marcato) e Badia Polesine 713,5 in costante ascesa.
tenuta: da 694 a 695,5, un segnale evidente che probabilmente il 2022 vedrà un possibile calo dell’indice sebbene, come abbiamo visto, sarà più merito dei grandi centri che dei piccoli”.
Il parere sulla non idoneità dell’area spetta alla Regione che, caso per caso, all’esito di un’istruttoria, considera tutti gli interessi coinvolti. Tra i vari indicatori di inidoneità dell’aera ci sono quelli relativi ai siti inseriti nella lista mondiale dell’Unesco, le aree agricole vocate alla produzione agroalimentari di qualità, i territori rurali di interesse storico già previsti da una deliberazione del Consiglio regionale del 2013 con l’inserimento di elementi di novità, quali le zone agricole di pregio, queste ultime individuate dalle province sentite le amministrazioni comunali coinvolte. Allo stesso tempo, il testo normativo propone come siti idonei agli impianti da fonti rinnovabili cave dismesse, discariche e aree industriali e commerciali abbandonate.
“La Regione ha stabilito un principio fondamentale: nei fondi agricoli tutti gli imprenditori, sia agricoli sia energetici che vogliono realizzare parchi solari con un forte impatto sul suolo agricolo – aggiunge il presidente Salvan – dovranno farlo solo con la tipologia dell’agrivoltaico, cioè di un impianto che adotta soluzioni che non compromettono la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale.
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Dopo gli arrivi di Martinkus Benediktas, guardia-ala, classe 2003, di nazionalità lituana, e di Benjamin Ubaekwe, classe 2003, ala di 202 centimetri per 107 chili, proveniente dalla North Atlantic Basketball Academy di Dublino, il terzo volto nuovo per il Sekal Nuovo Basket Rovigo, che sarà impegnato nel campionato di serie C Silver, è quello di Alberto Faorlin, ala del 2001. Il nuovo rossoblù nella scorsa stagione, con la maglia del CUS Padova, viaggiava ad una media di 11,4 punti per gara, con un massimo stagionale di 31 realizzati contro Basket Club Solesino. Nella stagione 2020/21, Faorlin giocava in serie C Silver con la Pallacanestro Portogruaro, società con cui aveva disputato pure due stagioni in Serie D e un campionato Under 18 Eccellenza. Nel 2015/16, Faorlin era alla Pallacanestro Chions disputando il campionato di Under 15 Eccellenza del Friuli Venezia Giulia, regione di provenienza della nuova “DopoPantera.averconcluso l’anno precedente da avversari – dice il neorossoblù – sono contento di far parte del Nuovo Basket Rovigo. Nella scorsa stagione ho potuto notare grande serietà e tanto spirito di squadra, elementi che mi hanno fatto subito accettare la proposta”. Il club rossoblù, ha confermato Serie C Silver. Il nuovo rossoblù nella scorsa stagione viaggiava ad una media di 11,4 punti per gara Nel Sekal Nuovo Basket Rovigo
l’ossatura della squadra che ha vinto il campionato regionale di D, salendo in serie C Silver. L’ultima conferma è quella di Davide Favale, playmaker del 2003, proveniente da Rubano. Intanto, si rinnova la collaborazione fra Nuovo Basket Rovigo e Basket San Martino. Il Basket San Martino, pur mantenendo la propria identità, sarà, di fatto, la seconda formazione senior del Nuovo Basket Rovigo: nella Prima Divisione del Basket San Martino, iscritta col codice dell’NBR, giocheranno anche quegli atleti rossoblù non ancora pronti a disputare l’impegnativo campionato di Serie C Silver. A San Martino di Venezze si disputerà un campionato di Prima Divisione per puntare al vertice, mentre a livello giovanile sono già tre anni che le due società hanno unito le forze. Cristiano Aggio Sport Alberto Gionco e del preparatore atletico Andrea De Favari, gnago e poi Laparense, Cjarlins Muzane e Union Clodiense hanche sia. Il 29 maggio (giorno della finale play off a Chioggia, ndr) gione scorsa e ora sono qui con noi”. Non c’è solo la prima squascorso anno è stata protagonista. Andiamo avanti fiduciosi”. (c.a.)
arriva Alberto Faorlin
Calcio, Adriese al via: pronti per affrontare la stagione 2022-2023 Con molto entusiasmo l’Adriese del riconfermato tecnico Roberto Vecchiato si è ritrovata per preparare la stagione 202223 dopo l’entusiasmante campionato scorso, concluso con un terzo posto e una finale play off, giocata il 29 maggio, che ha premiato l’Union Clodiense. Al raduno allo stadio Luigi Bettinazzi di Adria, molti volti nuovi, sia per i giocatori che per lo staff tecnico. È stata la prima uscita per il vice del riconfermato tecnico Roberto Vecchiato, Filippo Vianello che ha preso il posto di subentrato a Matteo Dianati, andato a preparare i muscoli in serie C all’Az Picerno. “Abbiamo cambiato qualcosa – dice mister Vecchiato – volevamo cambiare meno ma non è stato possibile e ora dobbiamo conoscerci. Lo scorso anno abbiamo fatto un’annata spettacolare e voglio ringraziare staff e giocatori della passata stagione. Il girone C gli ultimi due tre anni è stato il più tosto e difficile dei nove gironi e quest’anno credo che il livello si sia ulteriormente alzato visto che in più c’è il Chievo Sona e il Leno fatto investimenti importanti”. Migliorare rispetto allo scorso anno? “Siamo arrivati al terzo posto e in finale ai play off….difficile fare meglio, ma lavoreremo per fare meglio”. Presenti, ovviamente i direttori Alberto Cavagnis e Sante Longato. “Sempre bello e entusiasmante ricominciare – dice Cavagnis –. Ci siamo lasciati alle spalle un campionato incredibile con numeri importanti con una squadra, giovane e che si è divertita. Ripartiamo con tanta voglia e con qualche cambiamento come è normale sembra ieri, ma ora riprendiamo con grande voglia. Quest’anno saremo ancora più giovani ma è su questa direzione che con la società abbiamo deciso di lavorare. Li abbiamo seguiti nella stadra, però. “Per i prossimi 5 anni c’è la gestione dello stadio dopo l’accordo con l’amministrazione comunale che ci permette di programmare anche il settore giovanile con la juniores che lo Il terzo volto nuovo per il Sekal Nuovo Basket Rovigo, sarà impegnato nel campionato, dopo Martinkus Benediktas e di Benjamin Ubaekwe
I n questi anni quali risultati sono stati ottenuti per il territorio? Il primo risultato tangibile è la riduzione delle delle tasse: meno 8 miliardi nella scorsa Legge di Bilancio. Ora si deve proseguire in questa direzione, è la priorità. Nel corso dell’emergenza sanitaria abbiamo sostenuto la linea della ripartenza in sicurezza, spingendo affinché gli indennizzi alle imprese fossero legati ai fatturati persi. E, ancora, abbiamo ottenuto dal Governo 65 milioni di risorse per la Strada regionale 10 (tratto Carceri-Borgo Veneto); i fondi per il turismo e il comparto termale (500 milioni alle imprese turistiche dal PNRR e altri 98 milioni per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator); 8,7 milioni di risorse dal PNRR per la sanità nel Conselvano, i fondi per la Tav Brescia Padova e l’inserimento dello studio di fattibilità dell’Alta velocità Padova-Bologna e della linea Piove di Sacco e Chioggia (“treno del mare”) nei piani di Governo e Ferrovie. Qual è il vostro ruolo all’interno della coalizione di centrodestra? Siamo il vero Centro ancorato con forza ai valori cristiani e cattolici. Siamo custodi di principi che rappresentano un “bagaglio” che ci serve oggi per guardare avanti e costruire il futuro della nostra Nazione: tutela della vita, difesa della famiglia, sostegno alla piccola media impresa, senza mai dimenticare i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità.
www.lapiazzaweb.it22 C’è un fantasma con cui si devono fare i conti alle prossime elezioni. Tutti lo vedono, ma nessuno riesce a esorcizzarlo. E lui se ne va in giro, sarcastico, agitando metaforiche catene, impaurendo senza benevolenza a differenza del fantasma di Canterville. Lo spettro si chiama astensione. È il vero nemico dei partiti, molto più di un avversario politico. Le cifre parlano chiaro: il numero di chi non va a votare è altissimo, anche nel Veneto. Sostanzialmente ha una percentuale doppia rispetto al miglior risultato accreditato ai partiti. Per chi svetta nei sondaggi al 25% bisogna ricordare che due anni fa, alle regionali, l’affluenza nel Veneto fu del 61%: l’astensione, quindi, fu del 39%. Alle amministrative dello scorso giugno l’affluenza è stata del 51%, vuol dire inferiore di altri dieci punti percentuali.Ivaloriscendono decisamente di anno in anno. Vedremo cosa succederà alle prossime elezioni, se cioè ci sarà una qualche ripresa, perché l’elezione è ritenuta decisiva al punto di spingere alle urne, oppure si confermerà l’incapacità da parte dei partiti di attrarre i cittadini ai seggi. A questo secondo risultato congiurano due considerazioni. Da un lato la genesi della crisi di governo Draghi, sintetizzabile con il titolo a tutta pagina de “La Stampa” che ha scritto una sola parola: “Vergogna!”. In secondo luogo c’è da registrare un giudizio poco lusinghiero e diffuso sulla classe politica, che quest’anno ha bucato sia l’elezione del Presidente della Repubblica – ci siamo già dimenticati il teatrino andato in scena per quindici giorni tra gennaio e febbraio, l’impasse e la necessità di richiamare san Sergio Mattarella a rimettere insieme i cocci delle istituzioni? – e adesso ha deciso il pensionamento anticipato di Draghi, che resta comunque l’italiano più stimato all’estero. Parlando di astensione, si evoca l’immagine degli indifferenti, mutuata dal celebre romanzo di Alberto Moravia, metafora di una sfiducia crescente nelle istituzioni e nella politica. Forse la situazione è anche più grave. Basta guardare la distribuzione sociale dell’elettorato: chi vive una situazione economica tranquilla vota per il 75-78 per cento, chi ha problemi economici vota solo nel 28% dei casi. In altre parole, s’è persa la convinzione che la (scelta) politica possa migliorare la tua vita. Questo è l’aspetto decisivo, perché dare una speranza ai cittadini significa operare un cambiamento culturale: c’è un leader capace di operare una mutazione genetica nella mente degli elettori?
L’intervista. Il senatore padovano, da sempre legato al territorio, fa un bilancio della legislatura De Poli: “Autonomia, taglio delle tasse e politiche sociali: ecco le nostre priorità” Il senatore Antonio De Poli
#Regione
Il Punto Gli indifferenti di Antonio Di Lorenzo È uno dei leader del tavolo nazionale del Centrodestra, oltre che senatore Questore a Palazzo Madama (grazie a lui Palazzo Madama ha risparmiato oltre 344 milioni di euro), ma ciò che contraddistingue più di tutto Antonio De Poli è il suo forte legame con il Veneto. Quando lo intervistiamo è sul treno diretto a Padova: “Rientro fra la mia gente, nella mia comunità che, per me, è un punto di riferimento. Non esiste politica senza la polis che è alla radice di tutto. Il territorio viene prima di tutto: in testa alla nostra agenda per il futuro del Paese: taglio delle tasse, autonomia del Veneto e politiche sociali. Con il Centrodestra al Governo, volteremo pagina”. S enatore, la prima sfida è quella di vincere l’astensionismo, quale il suo appello? Il vero nemico da combattere non è la sinistra, ridotta ad un’armata brancaleone, ma l’astensionismo. È indispensabile andare a votare per scegliere il futuro dell’Italia. Questo è il momento per dare al Paese un esecutivo forte e coeso. L’elettorato moderato giocherà un ruolo fondamentale. Mettiamo al centro i contenuti e i programmi. Come intendete affrontare emergenze concrete come l’aumento dei costi che ricadono sulle famiglie e sulle imprese? Il 25 settembre si confronteranno due visioni della Nazione: quella della sinistra che vuole la patrimoniale e quella del Centrodestra, la nostra, che invece vuole tagliare le tasse. La nostra proposta è il taglio dell’IVA sui beni di prima necessità come pane pasta latte frutta e verdura e di utilizzare le risorse del reddito di cittadinanza (9 miliardi all’anno) per tagliare il cuneo fiscale e lasciare così più soldi in busta paga ai lavoratori e per assicurare più risorse alle politiche sociali destinate agli anziani (le nostre mamme e i nostri papà) e alle persone non autosufficienti. Dal Pnrr stanno arrivando importanti risorse, come usarle al meglio? Bisogna “metterle a terra” nei territori e, per farlo, è indispensabile sciogliere il nodo dell’incremento del costo delle materie prime delle imprese per consentire ai cantieri di lavorare e rispettare scadenze e obiettivi del PNRR. Per quanto riguarda la partita dell’autonomia? È uno dei punti prioritari del programma. Basta con i muri e con le resistenze di Movimento Cinque stelle e Pd. Con il Centrodestra al Governo voltiamo pagina. Pronti a dare risposte ai 2,3 milioni di veneti che hanno votato il referendum e ad approvare la riforma per l’autonomia del Veneto.
Regione Centrosinistra. Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto
Il Veneto come reagirà all’offerta del centrodestra? Il problema più grande oggi è riuscire a portare la gente a votare, perché se la gente vota è maggioritariamente di centrodestra in Veneto. Il problema è che in questa grande confusione che si è generata in questi anni potrebbe spingere qualcuno a non andare a votare. E quindi la chiarezza nel dire da subito, quello che noi chiediamo da sempre, cioè che se si è eletti con il centrodestra in coalizione poi non si è disponibili ad altri governi, sia una delle cose che possa anche aiutare a convincere i nostri elettori a tornare al voto. Chiaramente non basta, bisogna avere anche un programma che rimetta al centro la produzione, l’economia, la tutela dei nostri valori ma anche dei nostri prodotti, il lavoro, non solo l’assistenza, e quindi quando abbiamo una squadra che è in grado di realizzarlo Credo sia questo quello che vogliono i nostri elettori.
Per fare tutto questo servono risorse, come gestire quelle del Pnrr? Il Pnrr è un’occasione per ricostruire il nostro Paese, ma si tratta di risorse che hanno bisogno di avere un Governo responsabile per essere gestite bene. I cittadini non ci permetterebbero errori di utilizzo su risorse che devono tradursi in opere, servizi e qualità della vita.
Ogni giorno 5 notiziari locali, in onda in FM e in streaming, portano l’informazione locale a chi è in movimento. Breaking news locali ascoltate da oltre 200.000 ascoltatori al giorno: un canale unico ed esclusivo di informazione e promozione.
“Esito tutt’altro che scontato Pd forza centrale dell’alleanza”
“Uniti e pronti a vincere per dare un Governo stabile”
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Su quali temi puntate la vostra campagna elettorale? Anzitutto la tutela del potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori di fronte alle conseguenze della crisi. Dobbiamo combattere l’inflazione e rivalutare le pensioni, migliorare gli stipendi e i redditi dei lavoratori, rinnovare i contratti di lavoro, applicare il salario minimo in base alle direttive europee e introdurre anche la riduzione cuneo fiscale. Puntiamo ad aumentare il reddito dei lavoratori con un mese di stipendio in più, a tutelare le imprese, ma anche ad affitti più bassi per i giovani, ad un contributo di duemila euro per studenti e lavoratori sotto i 35 anni. Altro tema è quello della sanità, per tutti, non privatizzata, con più medici di famiglia e servizi sul territorio.
Giorgia Meloni Premier è una prospettica che si può concretizzare?
Nicola Stievano prattutto in un elettorato come quello del Nord che crede ancora nell’impresa e non nell’assistenzialismo del reddito di cittadinanza.
Centrodestra. Luca De Carlo, coordinatore veneto Fratelli d’Italia
Il centrodestra sembrerebbe unito in modo indissolubile, è così? Dopo mesi, anni di confusione, anche per il nostro elettorato che ha visto una parte di centrodestra al Governo e Fratelli d’Italia orgogliosamente all’opposizione, il nostro elettorato chiedeva un po’ di stabilità e chiarezza. Non tanto a noi, con i quali l’elettorato ha un rapporto ormai consolidato e riconosce la nostra coerenza, ma nei confronti dei nostri alleati con i quali certe scelte magari risultavano all’elettore di centrodestra abbastanza strane: vedere il centrodestra al Governo con PD e 5Stelle non ha lasciato indifferenti tutti i nostri elettori. Adesso che finalmente c’è questa possibilità data dalle urne, tutti reclamano maggior chiarezza e maggior comunione di intenti. Si è logorata in qualche modo l’amicizia politica in questo periodo di separazione tra maggioranza e opposizione? Noi abbiamo fornito ai nostri alleati la possibilità di ritornare nel centrodestra, perché Fratelli d’Italia ha costituito il baluardo attorno al quale si è ricostituita l’alleanza. È evidente. Non solo in termini di meriti visto che i sondaggi ci danno ben sopra la somma degli altri due alleati, ma anche proprio per il nostro atteggiamento che da sempre è stato di unione, quindi nessuna antipatia, nessuna afflizione anzi, la consapevolezza intima in tutti noi che certe scelte dei nostri alleati erano scelte temporanee e che quindi un giorno saremo ritornati tutti assieme per dare alla Nazione il Governo che più la rispecchia che maggioritariamente è di centrodestra. Non si capisce invece perché i Governi contemplassero tutte le formule tranne il centrodestra. Secondo lei l’aver partecipato al Conte 1, Conte 2, Draghi 1 ha penalizzato la Lega che era inizialmente più forte numericamente rispetto a voi? Certo gli elettori non hanno capito questa scelta. Se da un verso è stata una scelta di responsabilità, secondo loro, quella del Governo Draghi sicuramente non hanno capito come potevano votare, magari nel Conte 1, il reddito di cittadinanza. Oggettivamente penso abbia pesato sodi convergere su candidature unitarie che rendano più competitive le liste. Le elezioni poi si giocano gli ultimi dieci giorni, quando scatta l’impegno dei cittadini, la partecipazione, l’appello al voto utile al 40% di indecisi. Faremo di tutto per far capire che da una parte c’è un centrosinistra responsabile che pensa agli interessi dei cittadini e ha una chiara collocazione europea, dall’altra c’è chi ha dimostrato di non saper governare il paese.
Giorgia Gay Andrea Martella Segretario regionale del PD Veneto Luca De Carlo Coordinatore veneto Fratelli d’Italia
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Vi aspettavate il voto di settembre? Il centrosinistra e in particolare il Partito Democratico ha fatto ogni sforzo per evitare lo scioglimento delle Camere ma questa è la conseguenza dell’atteggiamento irresponsabile di chi ha innescato la crisi e poi l’ha fatta esplodere. Non ci siamo fatti trovare impreparati, abbiamo messo subito in moto la nostra macchina organizzativa e ci facciamo trovare pronti e competitivi per il confronto alle urne. A quale risultato puntate? È possibile che il Pd superi Fratelli d’Italia? Noi stiamo lavorando per vincere, siamo pronti a giocare le nostre carte migliori. Sono convinto che ci sarà una polarizzazione del voto, i cittadini si troveranno a scegliere tra un’idea di centrosinistra responsabile, vicina ai bisogni della gente, e la destra della Meloni. Il Partito Democratico è la forza centrale di questa alleanza che dovrà fare da traino per l’intera coalizione. Come declinerete in Veneto gli accordi nazionali? Il centrosinistra si presenta con un programma e un messaggio chiaro, non una accozzaglia, ma una forza articolata e molto unitaria, e questo ci consente di aprire una partita con una prospettiva di vittoria. Anche nei collegi uninominali cercheremo
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Fino a qualche tempo fa poteva essere un sogno ma oggi potrebbe essere una realtà che si concretizza perché i numeri ce lo dicono. Come si convincono quindi le persone ad andare a votare? Dicendogli chiaramente che non ci sarà un altro governo al di fuori del centrodestra perché noi non siamo disponibili e rendendo pienamente credibile la politica, non con dei proclami o degli slogan ma facendo capire che il nostro programma sarà fatto di cose concrete e attuabili. Non libri dei sogni, la gente non ci crede più e ha ragione.
In vista delle elezioni il centrodestra si è ricompattato e Fratelli d’Italia pare essere il partito destinato a trainare la coalizione. Ne abbiamo parlato con Luca De Carlo, senatore e coordinatore veneto del partito.
Il centrosinistra scommette nella presa di coscienza degli elettori in vista del voto del 25 settembre, a partire dall’ampia parte moderata della nostra regione: “L’esito delle elezioni politiche è tutt’altro che scontato, anche nel nostro Veneto, deluso e tradito da questa destra populista e sempre più estremista” afferma Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto, in prima linea nella calda campagna elettorale estiva.
Anche in Veneto? Certo, perché il Veneto è stato tradito. Erano giunti molti appelli dal mondo economico, dai sindaci, dal volontariato, dallo sport perché il governo andasse avanti, tutti appelli traditi. Mi aspetto che nelle urne che in molti si ricordino di questo. Mi aspetto che ampi settori moderati, a disagio in una coalizione a trazione Meloni, si domandino come sia possibile arrivare all’autonomia con Meloni e Berlusconi. Il Veneto è stato deluso anche da quello che ha fatto Zaia.
Proprio il punto vendita è per Aspiag Service il centro dell’innovazione sostenibile. Al suo interno è possibile trovare le soluzioni che permettono un’attenzione particolare verso la riduzione delle emissioni di CO2 e il controllo dei consumi energetici. Gli esempi più importanti sono gli impianti a luci LED, presenti ora in 159 punti vendita, la scelta di costruire i punti vendita nella massima classe energetica possibile (A3 o A4), l’utilizzo di sistemi “cool roof” che consentono un risparmio del fabbisogno energetico di un terzo, la presenza di impianti che permettono il recupero e il riuso di calore e acqua. E ancora, l’invio a riciclo di oltre il 76% di rifiuti e l’acquisto di energia verde certificata, che nel 2021 ha raggiunto l’87% del fabbisogno consentendo l’abbattimento dell’85% delle emissioni di CO2. Grazie al proprio impegno ambientale, Aspiag Service è stata la prima impresa della GDO a ottenere la certificazione ISO 14001 – oggi presente per 56 siti, tra sedi, magazzini e punti vendita – che sta progressivamente estendendo a tutta la rete aziendale e che si conferma sempre di più come cardine della politica di sostenibilità.
Il Punto Vendita Despar di Prato della Valle IL PUNTO
L’impegno di Aspiag Service per ridurre l’impatto ambientale si concretizza anche nella scelta di rendere i prodotti sempre più sostenibili attraverso, ad esempio, la riduzione dell’uso della plastica e investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare packaging riciclabili, in particolare per i prodotti a marchio. Un esempio concreto di questa ricerca è rappresentato dalla linea Verde Vera EcoBio, la linea beauty di Despar che propone prodotti con ingredienti di origine naturale e che, anche dal punto di vista del packaging, si è rinnovata con l’utilizzo di flaconi e tubi in plastica riciclata post consumo ed etichette in plastica di origine vegetale, permettendo una riduzione media del 23% delle emissioni di anidride carbonica rispetto alla scelta di packaging tradizionale. Oltre a ciò, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto dei propri contenitori sulla produzione di CO2, Aspiag Service ha aderito con Verde Vera al “progetto Kariba” per la protezione delle foreste dello Zimbabwe attraverso l’acquisto di certificati per la rimozione della CO2 pari alla carbon footprint stimata per la produzione degli imballaggi di questa linea per tutto il 2021. Per la linea a marchio Verde Vera, Aspiag Service è stata tra i vincitori del bando CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) per l’ecodesign 2021, un riconoscimento che spinge il marchio dell’abete verso un futuro sempre più verde.
Crescere green, insieme al territorio 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs), 169 traguardi, 192 paesi membri dell’ONU che hanno sottoscritto il piano: sono questi alcuni numeri che descrivono la grande sfida lanciata dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un traguardo ambizioso che richiede un cambio di paradigma a tutti i livelli, non solo nelle politiche economiche globali, ma anche di ogni singola comunità e di ogni singola azienda. Raccogliendo questa sfida, anche Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per Triveneto, Emilia-Romagna, e Lombardia, che gestisce 249 punti vendita diretti a insegna Despar, Eurospar e Interspar e rifornisce 316 punti vendita affiliati nei territori in cui è presente (161 in Veneto tra diretti e affiliati), ha implementato la propria strategia di crescita improntata alla sostenibilità puntando su sette SDGs che si intersecano con i valori aziendali. Un impegno scritto nel DNA della nostra azienda e rappresentato nell’abete, il logo che da sempre caratterizza il marchio Despar. Per questo, consapevoli del nostro ruolo all’interno della società, nel 2021 abbiamo dato vita al nostro Manifesto CSR nel quale abbiamo assunto la sostenibilità come punto di riferimento per le nostre scelte strategiche di business. Un impegno e una responsabilità che noi di Aspiag Service vogliamo trasformare ogni giorno in fatti concreti, lavorando per sviluppare nuove metodologie e procedure per ridurre l’impatto ambientale dei nostri punti vendita e delle sedi con tecnologie innovative, valorizzando le filiere corte e i produttori locali, mettendo al centro le persone, rendendo i nostri prodotti sempre più sostenibili e supportando le comunità in cui ci inseriamo. Lo facciamo nella consapevolezza che solo lavorando insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder, potremo guardare lontano e raggiungere obiettivi ambiziosi improntati a una crescita verde, al fianco delle persone e del territorio. di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
www.lapiazzaweb.it24 Una rivoluzione verde che investe tutti i settori dell’industria italiana, tanto più che gli avvenimenti degli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino ai cambiamenti climatici e alle nuove sfide economiche, stanno rendendo sempre più urgente la necessità di raggiungere l’autosufficienza energetica e l’efficientamento delle risorse.
La svolta green. Attenzione all’impatto urbanistico, alla riduzione delle emissioni e al risparmio energetico
Regione
La GDO accelera sulla rivoluzione verde
Il caso Aspiag Service - Despar
Packaging green, la scelta giusta per un futuro sostenibile
Per le nuove aperture il gruppo ha adottato una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse, con l’obiettivo di evitare consumo di suolo
E in questa svolta green anche la Grande Distribuzione Organizzata è diventata protagonista del processo di cambiamento per rispondere in modo sempre più attento alle esigenze e ai nuovi valori che gli stakeholder – collaboratori, clienti, partner, fornitori, istituzioni e comunità – ricercano e che rappresentano un vantaggio competitivo per le stesse aziende del settore. La GDO, infatti, gioca un ruolo fondamentale perché la sua linea d’azione si muove su due binari paralleli che riguardano da un lato il proprio business e, dall’altro, le scelte dei clienti, indirizzandoli verso prodotti sostenibili e contribuendo alla tutela delle risorse e del pianeta. E questo è anche l’impegno di Aspiag Service, che lavora ogni giorno per accrescere il proprio essere azienda responsabile verso l’ambiente, le persone e il territorio. Un impegno che Aspiag Service dimostra concretamente nella propria politica di sviluppo della rete vendita, prediligendo per le nuove aperture una strategia di recupero e riqualificazione di edifici storici e di aree urbane dismesse, con l’obiettivo di restituire alle comunità zone inaccessibili, evitare il consumo di suolo, valorizzare edifici ed elementi architettonici di pregio e innescare un circolo virtuoso attraverso la collaborazione con aziende del territorio, offrendo un concreto supporto alle imprese locali. Ne sono un esempio i punti vendita aperti nello storico Teatro Italia in Strada Nuova a Venezia, il Despar di Prato della Valle a Padova e il recente Eurospar aperto a Trieste nell’area ex-Maddalena.
Cosa c’è da sapere e come comportarsi Prosegue alla pag. seguente
Con 8 ricoverati nel mese di luglio nel Padovano, di cui tre deceduti, e 4 asintomatici, e un caso di contagio nell’uomo registrato nel Veneziano, nel territorio dell’azienda Ulss 3 Serenissima, dove il paziente è stato ricoverato in terapia intensiva, il West Nile virus seppure atteso, vista la presenza del virus nell’insetto portatore nei nostri territori, ha destato nell’opinione pubblica più di qualche preoccupazione.Nella stagione estiva, le comuni zanzare che appartengono al genere Culex, tra cui la zanzara comune C. pipiens (non la zanzara tigre) possono trasmettere infatti il virus, presente da alcuni anni anche in Veneto. Ma di cosa si tratta? La febbre West Nile è una malattia provocata da un virus a Rna presente in molte parti del mondo. Isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome), il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici (passeriformi e corvidi) e le zanzare le cui punture sono la principale causa di trasmissione nell’uomo, ma anche agli animali, in genere equini ed uccelli.
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Zanzare e febbre West Nile, come proteggersi dal rischio di infezione
2) In questo periodo è opportuno a maggior ragione, evitare l’affollamento, perché la circolazione del virus del Covid è molto alta e contrarre la malattia potrebbe affaticare ulteriormente alcuni organismi già fragili. 3-4) Fare pasti leggeri e bere molti liquidi. Curare in modo particolare la dieta, leggera, e provvedere ad un’adeguata idratazione. “Soprattutto nei bambini e negli anziani - spiega la dottoressa Padovan - diminuisce il senso della sete, per cui è raccomandabile curare con attenzione l’idratazione, a maggior ragione, di queste categorie”.
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dal caldo in dieci mosse Cosa c’è da sapere e come comportarsi
10) Infine proteggersi da punture di zanzare e di pappataci. Quando si svolge attività all’aperto è importante un’accurata protezione. “Stiamo assistendo in questo periodo dell’estate - afferma la dottoressa Padovanall’aumento delle infezioni portate da questi microorganismi, in particolare la West Nile, per cui è raccomandabile una particolare attenzione da queste punture”. Attenzione ai bambini e ai neonati. Oltre agli anziani, i bambini sono particolarmente suscettibili al caldo, specialmente i neonati perché - come spiega anche un apposito opuscolo del Ministero della Salute sul tema, “Estate in salute: come proteggere i vostri bambini”la loro temperatura aumenta velocemente e fanno più fatica a disperdere il calore. In estate dunque, è il suggerimento dell’infografica messa a punto dall’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, è importante tenere ben idratati i bambini offrendo loro spesso dell’acqua o allattandoli più frequentemente. I bambini vanno tenuti all’ombra durante le ore più calde e, se hanno meno di sei mesi di vita, non vanno mai esposti al sole diretto. Meglio applicare una crema ad alta protezione prima di farli uscire e riapplicarla ogni due ore o dopo il bagno, al mare o in piscina. Tenere monitorata la temperatura dei più piccoli, rinfrescandoli ogni tanto con acqua tiepida e aprendo il pannolino quando è possibile.
7) Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro. Soggiornare quanto più possibile in un ambiente adeguato, usando in maniera oculata il ventilatore e l’aria condizionata.
5) Evitare bevande alcoliche.
La maggior parte delle persone infette (80%) non mostra alcun sintomo. Quasi tutti i casi si presentano infatti in forma lieve e non provocano sintomi, al massimo una semplice febbre che dura qualche giorno. Ma nei casi più gravi il West Nile può provocare febbre alta, forti mal di testa, tremori, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. In un caso su 1.000 il virus può provocare encefalite. Le persone più a rischio sono bambini, anziani e soggetti con fragilità, ai quali si consiglia di utilizzare prodotti repellenti a base di Deet o Icaridina a una concentrazione superiore al 10%. Per i bambini sotto i due anni sono invece preferibili prodotti a base di Inparamatandiolo.casodipresenza di febbre, con temperatura superiore ai 38°C, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione ed eruzione cutanea, è bene rivolgersi prontamente al medico di base. Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, quindi la miglior forma di prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, nello specifico attraverso quattro comportamenti, così come consigliato nelle schede informative diffuse dalla Regione Veneto. In primo luogo, il consiglio è quello di indossare indumenti di colore chiaro dal crepuscolo all’alba, pantaloni lunghi e maniche lunghe. Utilizzare quindi repellenti cutanei per uso topico, spray a base di pretra o altri insetticidi per uso domestico, oppure anche diffusori di insetticidi elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi. Se gli ambienti non sono provvisti di aria condizionata, soggiornare e dormire solo in ambienti dotati di zanzariere alle porte e alle finestre e, per aumentare l’efficacia, è consigliato trattare le zanzariere con repellenti. Se possibile, infine, utilizzare il condizionatore ad una temperatura leggermente inferiore di notte, le zanzare infatti non amano le temperature fresche. É utile tenere sotto controllo i focolai larvali nelle caditoie, svuotare quotidianamente sottovasi e raccolte d’acqua. Il Dipartimento di Prevenzione opera in collaborazione con le Amministrazioni locali per l’azione di disinfestazione preventiva e per l’attivazione di tutte le buone pratiche che possono limitare la diffusione del vettore. Attraverso i Comuni si svolge anche un’azione capillare di allerta alla popolazione, perché collabori alle azioni di contrasto. Chi volesse avere ulteriori informazioni o ha dei dubbi su come proteggersi può contattare direttamente il Dipartimento di Prevenzione della propria azienda Ulss.
1) Evitare l’uscita e l’attività fisica nelle ore più calde. In particolare dalle 11 am alle 17 pm e soprattutto i bambini e gli anziani.
6) Sorvegliare e prendersi cura delle persone a maggior rischio.
8) Vestirsi con abiti adeguati e leggeri e freschi.
9) In auto curare che non vi sia stazionamento all’interno dell’abitacolo in cui si creano a volte condizioni molto difficili.
I suggerimenti del Sisp dell’Ulss 8 Berica in un video per affrontare le temperature elevate di queste settimane
Salute Proteggersi
Emergenza caldo, come proteggersi? L’azienda Ulss 8 Berica ha realizzato un breve video in cui la dottoressa Maria Teresa Padovan, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) ribadisce in dieci punti i comportamenti più corretti per affrontare con maggiore serenità i disagi che possono derivare dalle elevate temperature di questi giorni. Sono indicazioni che ci sono note ma che è bene ribadire per tenerle sempre presenti.
Dott.ssa Maria Teresa Padovan Direttore del Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp)
Ci sono quindi i comporta- zialmente aperto un finestrino lascio del passaporto per i cani, Paesi della UE. Contiene sia le vita del tuo animale.
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N ei mesi più caldi, come avviene per i bambini e per gli anziani, anche i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di qualche attenzione in più, è dunque importante adottare alcuni semplici ma fondamentali comportamenti per salvaguardare la salute dei nostri cuccioli e per tenerli al riparo dalle insidie del caldo. L’azienda Ulss 6 Euganea ha realizzato una serie di brevi video per la gestione della salute dei vostri animali domestici durante queste settimane di caldo intenso. Innanzitutto non vanno mai portati a spasso durante le ore più calde della giornata. Questo non significa che si debba rinunciare ma è consigliabile uscire durante le prime ore del mattino o in quelle serali. Mai lasciare il vostro amico a quattro zampe senz’acqua; anzi è importante assicurarsi che abbia sempre a disposizione abbondante acqua fresca. menti che vanno assolutamente evitati: mai lasciare i vostri amici a quattro zampe legati in luoghi esposti a luce solare diretta poiché potrebbero incorrere in un colpo di sole o in un colpo di calore. Non lasciarli mai in auto da soli, neanche con i finestrini abbassati: l’abitacolo della macchina si scalda in fretta e può diventare un ambiente ostile, anche se si parcheggia all’ombra. Ultimo suggerimento da non trascurare è quello di non tenere gli animali in ambienti eccessivamente condizionati per evitare sbalzi di temperatura. Se poi decidete di portare con voi il vostro cucciolo, allora è utile tenere presente alcuni comportamenti per tutelarne la salute.Inprimo luogo, se viaggiate in auto, evitate di mettervi alla guida proprio nelle ore più calde e durante il viaggio cercare, se è possibile, di tenere parpiuttosto che utilizzare l’aria condizionata.Èbenericordarsi di portare sempre una ciotola da poter riempire con dell’acqua per farlo bere: mantenerlo ben idratato durante il periodo estivo è fondamentale. Un gioco o un oggetto al quale il vostro amico a quattro zampe è affezionato lo aiuterà a rendere il tempo trascorso in viaggio più veloce e piacevole. Da parte vostra, evitate di guidare in maniera brusca e programmate delle soste frequenti per farlo scendere dalla macchina e concedergli di sgranchirsi un po’. Se infine la meta delle vostre vacanze è all’estero, tenete presente anche l’eventualità di dotare il vostro cucciolo di passaporto.InItalia il passaporto per gli animali domestici viene rilasciato dall’azienda sanitaria di competenza territoriale, su richiesta del proprietario. Il riè tuttavia subordinato all’iscrizione all’anagrafe canina, una vera e propria banca dati che censisce l’animale identificandolo con il microchip. Il passaporto dell’animale è importante perché sostituisce tutte le altre certificazioni per gli spostamenti all’interno dei informazioni relative al padrone che tutti i dati anagrafici dell’animale, compreso l’elenco di tutte le vaccinazioni che ha effettuato.Ilcosto del passaporto è di circa 19 euro: non ha scadenza e la sua durata corrisponde alla
Salute Vacanze e viaggi, anche all’estero. Il vademecum realizzato dall’Ulss 6 Euganea L’estate con i nostri amici a quattro zampe
Salute
Dalle analisi fatte emerge che la degenerazione del cervello del botrillo ha fortissime analogie con il decadimento del cervello umano: sia nella neurodegenerazione breve (settimanale) che in quella lunga (relativo all’invecchiamento della colonia). In entrambi i processi, nell’animale si osserva una riduzione del numero di neuroni e una diminuzione delle abilità
Un piccolo invertebrato marino aiuta a capire l’evoluzione dell’Alzheimer e del Parkinson
sopra, il “Botryllus schlosseri” in alto, Dott.ssa Chiara Anselmi, Università di Standford in basso, Prof.ssa Lucia Manni, Dipartimento dell’Università di Padova persone.D
“Approfondireneuronale”.oralostudio dell’invecchiamento e della neurodegenerazione in questo animale ci porterà a capire come il botrillo riesca a controllare e coordinare la neurodegenerazione ciclica rispetto a quella associata all’invecchiamento – concludono gli autori –. Questo potrebbe svelarci qualcosa di inaspettato rispetto alla nostra possibilità di governare i processi neurodegenerativi nell’uomo”.
“Ècomportamentali.statodavverosorprendente per noi vedere che nella degenerazione breve degli individui adulti il cervello cominciava a diminuire di volume qualche giorno prima del loro riassorbimento completo ovvero della loro morte. Dopo tre giorni di vita – dice la professoressa Lucia Manni del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova – il numero di neuroni nel cervello cominciava a diminuire, così come la loro capacità di rispondere a stimoli come il tocco della loro bocca, il sifone, attraverso cui l’acqua entra per la nutrizione e la respirazione. Questi stessi segni di invecchiamento erano poi presenti anche in individui di colonie neoformate rispetto a quelli presenti in colonie di soli 6 mesi. Eravamo quindi in presenza di due processi di neurodegenerazione la cui presenza non era mai stata sospettata, uno veloce e uno lento, nello stesso organismo”. Ma ciò che è risultato ancor più interessante è che durante entrambi i processi degenerativi il cervello dell’animale manifesta geni la cui espressione caratterizza malattie neurodegenerative umane come l’Alzheimer e il Parkinson. “Ancor più incredibile è stato poi verificare che entrambi i processi di neurodegenerazione erano associati all’aumento di espressione di geni che caratterizzano le malattie neurodegenerative nell’uomo come l’Alzheimer, il Parkinson, la malattia di Huntington, la demenza frontotemporale e altre ancora – sottolinea Chiara Anselmi dell’Università di Stanford –. Molti di questi geni erano espressi in entrambi i processi neurodegenerativi, mentre una piccola parte li differenziava. Questi geni, pertanto, svolgono un ruolo anche in questi semplici animali e questo piccolo invertebrato può rappresentare una risorsa per comprendere come l’evoluzione abbia forgiato i processi neurodegenerativi e quali siano le relazioni tra invecchiamento e perdita della funzionalità
Il progetto di ricerca finanziato anche dall’Università di Padova
Con l’avanzare dell’età nel Botryllus schlosseri si osserva una riduzione del numero di neuroni e delle abilità comportamentali, come nell’uomo
www.lapiazzaweb.it30 a un piccolo invertebrato marino l’aiuto a capire meglio l’evoluzione dell’Alzheimer e del Parkinson nelle persone. I botrilli, invertebrati marini molto comuni nei nostri mari, sono al centro dell’articolo dal titolo “Two distinct evolutionary conserved neural degeneration pathways characterized in a colonial chordate” pubblicato da un team di ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e dell’Università di Stanford, in collaborazione con il Cham Zuckerberg Biohub di San Francisco, sulla rivista scientifica “Pnas” proprio perché presentano una degenerazione del cervello simile a quella umana. E proprio per questo sono oggetto di un progetto di ricerca coordinata da Chiara Anselmi, dottorata all’Ateneo patavino e ora post-doc all’Università di Stanford, Lucia Manni del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Ayelet Voskoboynik e Irv Weissman dell’Università di Stanford.L’obiettivo del team di ricerca è capire quali sono i processi che portano al decadimento del loro sistema nervoso, anche da un punto di vista evolutivo. Un passaggio che può esser d’aiuto nel comprendere neuropatologie, spesso invalidanti, che coinvolgono un numero crescente di Il botrillo offre infatti la possibilità di studiare la degenerazione del cervello sia nel breve periodo, ovvero nel processo ciclico (settimanale) di riassorbimento degli individui adulti che comporta di fatto un loro rapido invecchiamento, sia nel lungo periodo, ovvero nel processo di invecchiamento dell’intera colonia, che vede nel tempo diminuire la sua capacità di produrre nuovi individui ed espandersi. La ricerca ha utilizzato colonie prelevate Botryllus schlosseri 2 nella Laguna Veneta e allevate alla Stazione Idrobiologica di Chioggia e al Dipartimento di Biologia dell’Ateneo patavino oltre a quelle prese dalla Hopkins Marine Station, nella baia di Monterey in California.