E’ ancora estate, c’è ancora voglia e spazio per godersi qualche giornata di relax, concedersi delle parentesi di svago e riposo. Ma in queste settimane c’è anche chi ha lavorato senza sosta nel condurre la propria attività commerciale, in particolare proprio nei luoghi a più elevata presenza turistica, dove il “chiuso per ferie” è rimandato ad altri periodi dell’anno. Per i commercianti veneti, in particolare, questa estate ha portato una novità che vorrebbe essere un aiuto alla categoria alle prese ormai da anni con spese in costante aumento, conti che non tornano, le incertezze del mercato e altre difficoltà. Si tratta del nuovo “codice del commercio”, messo a punto dalla giunta regionale del Veneto con l’intenzione di semplificare il carico di burocrazia per il commercio al dettaglio e all’ingrosso, ma anche quello su area pubblica e altre tipologie coma la vendita della stampa e la distribuzione di carburante. Uno degli obiettivi dichiarati è la tutela del “commercio di prossimità”, di quella rete di negozi e botteghe che oltretutto tengono anche in vita i nostri centri storici, piccoli e grandi, a fornire un servizio utile, a mantenere un presidio nelle aree urbane e nei quartieri. Una risorsa da valorizzare, dunque.
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delle Terme Euganee
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TRATTAMENTI TERMALI
Provengono da tutta Italia le persone che usufruiscono delle cure, l’età media è di 67 anni e per lo più sono donne
Servizio a pag. 6
DONAZZAN E MORETTI, DUE VENETE IN EUROPA
Un debutto e una riconferma dopo aver fatto il pieno di voti, guardando anche alle regionali 2025
Servizio alle pagg. 19-20
IL TURISMO FA OTTIMI NUMERI, BOOM DA OLTRE CONFINE
L’analisi di Confartigianato Imprese Veneto: “Veneto principale regione turistica”
Servizio a pag. 21
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Liste d’attesa, i risultati di un lavoro importante
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
N el corso di poco più di un anno, a partire dal 2023, abbiamo compiuto significativi progressi nella riduzione delle liste d’attesa sanitarie in Veneto. Grazie all’impegno congiunto di tutto il personale sanitario, le prestazioni di classe B, che richiedono interventi entro 10 giorni, sono state completamente azzerate, passando da 502 a zero.
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Terme e salute
Politica
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borazione tra gli attuali partner di progetto che, sottoscrivendo il documento, si assumono degli impegni precisi per continuare le azioni di governance, conservazione, comunicazione, disseminazione e sensibilizzazione. Si tratta di un piano da oltre 3 milioni di euro che testimonia
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stione del sito Natura 2000.
“Il LIFE Brenta 2030 costituisce così un ottimo esempio di sostenibilità, replicabilità e trasferimento nell’ambito dei progetti Europei, caratteristiche essenziali per la buona gestione della spesa pubblica, nell’interesse della collettività”
Progetto LIFE “MAP-Brenta”
Il progetto “MAP-Brenta: Monitorare, Ascoltare, Pianificare per il futuro del Medio Brenta” si pone l’obiettivo di perfezionare le strategie di conservazione e gestione del Sito di Rete Natura 2000 ZSC/ZPS IT3260018 “Grave e Zone Umide della Brenta”.
Nessuno spreco
Assicurati che i rubinetti di casa siano dotati di frangigetto per diminuire la quantità di acqua in uscita senza diminuire la resa.
Fai manutenzione
Controlla la presenza di eventuali perdite dai rubinetti e dagli scarichi del wc. Un rubinetto che gocciola può perdere fino a 5 litri al giorno.
Riduci
Riduci i lavaggi delle auto e se necessario ricorriamo solo agli autolavaggi che dispongono di sistemi di raccolta dell’acqua di scarico.
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Liste d’attesa, i risultati di un lavoro importante
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Questo risultato è stato possibile grazie a una gestione attenta delle risorse e a un’efficace prioritarizzazione dei casi urgenti. Per quanto riguarda le prestazioni di classe D, con un tempo massimo di attesa di 30 giorni, abbiamo ridotto il numero di pazienti in lista del 83%, passando da 82.811 a 13.913. Questo è stato ottenuto estendendo gli orari di attività e rafforzando la collaborazione con le strutture sanitarie private accreditate. Le prestazioni di classe P, con attese previste tra 60 e 90 giorni, hanno visto una riduzione del 62%, scendendo da 74.489 a 28.317. Questi miglioramenti, nonostante la carenza di medici, sono stati raggiunti grazie all’implementazione di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale, che hanno ottimizzato la gestione degli appuntamenti e il flusso dei pazienti.
Sedici campioni hanno preparato le Olimpiadi ad Y-40
Sedici campioni di tutte le discipline olimpiche hanno preparato le Olimpiadi ad Y-40 con le tecniche di respirazione degli esperti di apnea e subacquea. Oltre a loro, il coach del Settebello Sandro Campagna è stato ospite di Y-40, la piscina più profonda del mondo in acqua termale, situata all’interno del complesso dell’Hotel Millepini di Montegrotto.
“Numerosi sono stati i campioni italiani ai Giochi Olimpici di Parigi ad avere scelto di allenare anche la respirazione e ad averlo fatto in Y-40”, afferma con orgoglio l’architetto Emanuele Boaretto, ideatore e progettista della piscina termale più profonda del mondo.
Nella lista dei fantastici sedici che hanno rappresentato l’Italia alle Olimpiadi, ci sono le ragazze del nuoto sincronizzato Linda Cerruti ed Enrica Piccoli che in Y-40 hanno svolto un vero e proprio collegiale seguite dagli istruttori di apnea Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi, gli stessi che hanno accompagnato la campionessa del mondo di spada, Mara Navarria, a tornare di anno in anno ad effettuare alcuni allenamenti.
Sempre tra gli schermidori, si sono immersi in Y-40 il già campione olimpico di fioretto Daniele Garozzo e Arianna Errigo, investita dal Coni anche del ruolo di portabandiera. Per quest’ultima, le sedute acquatiche con il coach del respiro del Coni Mike Maric sono diventate una sana abitudine di allenamento.
Sempre il tecnico di apnea ha accompagnato in acqua i campioni del tiro a segno, facendo scoprire la gestione del diaframma a Riccardo Mazzetti e Paolo Monna. Oltre a loro anche il campione di canottaggio nel quattro di coppia, Andrea Panizza. L’atletica italiana è stata a Y-40 con le Fiamme Oro e la psicologa Silvia Rizzi per scoprire con il team di istruttori di apnea coordinato da Marco Mardollo le basi di questa disciplina, come nel caso di Eyob Faniel, Ayomide Folorunso e i padovani Catalin Tecuceanu ed Elisa Molinarolo. Presenti anche il marciatore Massimo Stano e il pesista Leonardo Fabbri. Solo in veste di visitatori Yeman Crippa e Marcell Jacobs. Federico Franchin
Si sono allenati nella piscina più profonda del mondo in acqua termale per perfezionare la gestione del respiro
Voglio esprimere anche su La Piazza ringraziamento a tutti i professionisti della sanità, alle istituzioni e ai sindacati, a tutti coloro che, con grande senso del dovere, hanno contribuito a questi risultati a favore dei pazienti. Il loro impegno e la loro dedizione sono stati fondamentali. Un ringraziamento speciale va anche a tutti i cittadini veneti che ci incoraggiano a proseguire su questa strada. Insieme, continueremo a lavorare per un sistema sanitario sempre più efficiente e al servizio di tutti.
Commercio tra costi e burocrazia
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Meno “carte” per i negozianti ma anche più risorse per continuare con l’esperienza positiva dei distretti del commercio e delle botteghe storiche, attive da più di quarant’anni. Insieme ad altre misure e semplificazioni, compresa una normativa un po’ più snella, la Regione punta ad agevolare le attività. Negli ultimi dieci anni, ricorda l’assessore al commercio Roberto Marcato, il Veneto ha destinato ai commercianti oltre 56 milioni di euro, somma che ha generato investimenti per un valore doppi, oltre 100 milioni. Certo che proprio i commercianti, sul fronte delle spese, sono una delle categorie più tartassate, alle prese da anni con i continui rincari delle bollette energetiche, dei rifornimenti, dei servizi e in genere di tutte le voci che compongono le uscite di un’attività commerciale. Così in molti decidono di chiudere. Ma proprio per evitare questo fenomeno i negozianti non vanno lasciati soli.
PIZZERIA
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del
di 11.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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Terme Euganee
Terme. I dati sanitari diffusi dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano
Trattamenti termali e salute, un connubio sempre più ricercato
Nel 2023 aumentano del 15 per cento le cure con ricetta medica. Le persone che usufruiscono dei servizi in convenzione provengono da tutte le regioni d’Italia (tutte in crescita, ad eccezione dell’Abruzzo). L’età media è di 67 anni, per il 60 per cento donne
Un incremento del 15% dei trattamenti termali in convenzione erogati nel 2023 rispetto al 2022, con un +4,6% rispetto all’anno pre-Covid 2019: i dati sanitari diffusi dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano, che fotografano l’accesso alle cure con ricetta medica nelle strutture del bacino euganeo, evidenziano una crescita di interesse attorno al termalismo.
L’indagine del Centro Studi ha mappato un campione significativo, pari a circa due terzi degli hotel associati a Federalberghi Terme Abano Montegrotto, confrontando i dati del 2023 con i dati analoghi delle stesse strutture raccolti negli anni precedenti.
Per quanto riguarda la fotografia territoriale, il Veneto resta la Regione più rappresentata, seguita sul podio da Lombardia ed Emilia-Romagna. Al quarto e quinto posto, a poca distanza, Piemonte e Puglia. Tutte le prime cinque Regioni risultano in significativa crescita: il Veneto segna un +14% in un anno e un +12% sul 2019, la Lombardia un +13% fra il 2022 e il 2023 e un +5% in quattro anni, mentre in Puglia la crescita degli ospiti in cura nel 2023 rispetto all’anno precedente sfiora il 20%.
Fra le curiosità da segnalare, la forte crescita di due regioni “minori” come Basilicata e Molise che, seppure con numeri assoluti ancora bassi, hanno registrato rispettivamente un +48% e un +94% fra il 2023 e il 2022. Area in controtendenza l’Abruzzo, unica Regione a evidenziare una flessione rispetto al 2022, anche se contenuta al 5%.
L’età media delle persone che accedono alle cure in convenzione - per il 60% donne - è di 67 anni.
A differenza del 2022, nel 2023 i tetti di spesa previsti dalla Regione sono stati interamente impiegati.
“I dati relativi alle prestazioni in convenzione - spiega Fabrizio Caldara, responsabile scientifico del Centro studi - rappresentano un segnale molto positivo, mostrano una crescita di attenzione rispetto al termalismo. Dimostrano inoltre la capacità del territorio di rispondere ad un’importante richiesta di salute pubblica. Un trend da sostenere con azioni di informazione, comunicazione e promozione che valorizzino l’unicità delle proprietà curative della straordinaria risorsa termale del nostro territorio. Andrea Fedrigo
Colli Euganei e Terme riserve di biodiversità col marchio Unesco
“Un grande risultato, un traguardo ma anche un punto di partenza”. Così Walter Poli, presidente Federalberghi Terme Abano Montegrotto, commenta l’iscrizione dei Colli Euganei nella lista delle riserve di biosfera mondiali Mab Unesco. Una grande opportunità non solo per i Colli Euganei, ma anche per le Terme, che potranno sfruttare e promuovere il brand Unesco nelle loro campagne promozionali. Abano, Montegrotto, ma anche Teolo, Galzignano e Battaglia sono pronte ad accettare la grande sfida futura che è arrivata con il riconoscimento ottenuto dai 14 comuni euganei in Marocco.
“Le riserve di biosfera - spiega Polisono luoghi riconosciuti dall’agenzia
Onu per la capacità di coniugare il valore paesaggistico con un modello di sviluppo centrato sulla sostenibilità, valore pienamente in linea con la domanda di turismo slow dei nostri ospiti, che arrivano alle Terme alla ricerca di
salute, benessere e contatto con la natura. Il riconoscimento può portare un indotto significativo anche nel nostro territorio termale, contiguo all’area dei Colli, dove l’offerta ricettiva è molto limitata: ecco che Abano, Montegrotto, Battaglia Terme e Galzignano, i territori in cui sono presenti le nostre strutture, rappresentano di fatto l’hub ideale per chi vuole visitare i Colli. Certo c’è un potenziale ancora inesplorato e molta
strada resta ancora da fare in termini di sinergie possibili: il primo nodo a cui mettere mano è quello della mobilità, dal momento che oggi i collegamenti Terme-Colli con il mezzo pubblico sono quasi inesistenti. Vantiamo un prodotto turistico davvero unico, in cui termalismo e natura si fondono in modo simbiotico, il riconoscimento Unesco deve essere ulteriore sprone per valorizzare questa unicità”. (f.f.)
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A fianco Fabrizio Caldara
Sopra Walter Poli
APRE IL NUOVO POUNTO DIGITALE
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Grazie ai fondi del PNRR, messi a disposizione tramite un bando regionale, il Consorzio Biblioteche Padovane Associate ha attivato una collaborazione con 15 Comuni padovani per realizzare dei Punti di facilitazione digitale. Di cosa si tratta? Sono dei centri, per lo più ospitati nelle biblioteche, presso i quali dei facilitatori digitali erogheranno servizi a sportello, cioè a utenti individuali, e corsi per piccoli gruppi sia in presenza sia online. Se l’obiettivo è favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e accrescere il livello di competenza e preparazione dei cittadini, è evidente che il progetto si rivolge a tutti, senza limitazioni di accesso. Tuttavia l’attenzione maggiore è rivolta alle fasce di popolazione che per età, condizioni economiche o sociali trovano maggiori difficoltà nel riuscire a sfruttare le risorse digitali messe a disposizione.
L’Unione Europea negli ultimi anni ha individuato l’alfabetizzazione digitale, digital literacy, tra i compiti principali delle biblioteche. Saranno attivati dei corsi che si baseranno sul quadro europeo
Questo progetto coinvolge i ragazzi dai 14 ai 19 anni (dai 14 ai 21 anni nella regione Marche) durante il periodo estivo, ed è rivolto a chi ha volontà e desiderio di mettersi in gioco, conoscere nuove persone e sporcarsi le mani per rendere il proprio territorio un posto migliore.
Divisi in gruppi di dieci, i ragazzi svolgono dei piccoli lavori di cura del verde, di pulizia di strade e sentieri, di tinteggiatura di panchine e staccionate, di realizzazione di murales decorativi, ecc.. Ciascun gruppo sarà accompagnato da un giovane volontario (tutor) col ruolo di guida e coordinatore e da un adulto “tuttofare” (handyman) che ci trasmetterà le competenze tecniche/artigianali del lavoro sul campo.
“tuttofare” (handyman) che ha cercato di trasmettere ai ragazzi le competenze tecniche/artigianali del lavoro sul campo.
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In Abano Terme le attività principali di manutenzione e di verniciatura decorativa sono state effettuate in parchi cittadini ed edifici scolastici:
•Decorazione dei Ceppi del Parco Giusti
•Decorazione e manutenzione casetta, giostrine e staccionata Parco San Daniele
Organizzazione: Ogni ragazzo partecipa al progetto per la durata di una settimana o più (in base alla disponibilità di posti). Le attività si svolgono tutte le mattine, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30, nel luogo assegnato all’interno del comune di residenza.
Territorio: Il territorio è chiamato a sostenere i ragazzi in modi diversi durante la settimana. Prima dell’inizio delle attività le realtà coinvolte (amministrazioni, associazioni,
•Manutenzione e decorazione aree scuola primaria
Alessandro Manzoni
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•Manutenzione giochi Parco San Daniele
Al termine ciascun ragazzo ha ricevuto un voucher di dieci ingressi per la Piscina comunale di Abano Terme. L’Amministrazione auspica che anche per l’edizione autunnale si possa a vere un’ottima partecipazione come in questa inaugurale.
Servizi. Dopo il 30 agosto sarà attivo ad Abano Terme tre giorni a settimana
Un nuovo “recapito” di Veneto Lavoro per disoccupati e aziende
Il servizio si rivolge a una platea potenziale di circa 12.500 persone in età lavorativa (15-64 anni) residenti nel comune e nei territori limitrofi
E
’ stato aperto lo scorso 25 luglio il nuovo “recapito” di Veneto Lavoro ad Abano Terme, un ufficio decentrato del Centro per l’impiego che consentirà di accedere a tutti i servizi erogati dalla rete dei servizi pubblici per l’impiego del Veneto. Il servizio, frutto di una convenzione sottoscritta con l’Amministrazione comunale, consentirà ai cittadini residenti ad Abano Terme e nelle località limitrofe di ricevere informazioni e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro direttamente presso la Sala comunale di via Santuario 39, in località Monteortone, senza doversi necessariamente recare al Centro per l’impiego di Padova territorialmente competente. Secondo quanto previsto dalla convenzione, gli spazi sono concessi a titolo gratuito dal Comune, mentre Veneto Lavoro si occuperà della gestione del servizio mettendo a disposizione operatori qualificati del Centro per l’impiego di Padova per lo svolgimento delle attività previste nei confronti di persone e imprese. I cittadini potranno svolgere colloqui individuali,
stipulare patti di servizio personalizzati, ricevere servizi di orientamento professionale, candidarsi alle offerte di lavoro disponibili sul territorio e ottenere voucher formativi, mentre le imprese riceveranno supporto nel reclutamento di personale e nell’adempimento degli obblighi previsti in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità. Il servizio si rivolge a una platea potenziale di circa 12.500 persone in età lavorativa (15-64 anni) residenti nel comune di Abano Terme, oltre a quelle residenti nei territori limitrofi serviti dal nuovo ufficio. Lo scorso anno i cittadini aponensi che hanno presentato una dichiarazione di immediata disponibilità (Did), entrando quindi in condizione di disoccupazione, sono stati quasi 700, di cui più della metà donne, mentre quelli complessivamente in carico al Centro per l’impiego sono attualmente circa 1.500.
“L’apertura di un ufficio del Centro per l’impiego ad Abano Terme - sottolineano il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone e il sindaco di Abano Terme Federico
Barbierato - nasce anche dalla richiesta espressa dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali del territorio e potrà rappresentare un prezioso punto di contatto con i servizi pubblici per l’impiego sia per le imprese che ricercano personale o necessitano di servizi di supporto qualificato, sia per i cittadini alla ricerca di opportunità di formazione o lavoro”. La sede di Veneto Lavoro ad Abano Terme sarà aperta su appuntamento il lunedì dalle 7.30 alle 18, giovedì e venerdì dalle 7.30 alle 15, dopo l’interruzione estiva fino al prossimo 30 agosto. Per informazioni e appuntamenti è possibile contattare il Centro per l’impiego di Padova all’indirizzo email cpi.padova@venetolavoro.it o al numero unico 049 7448041.
Federico Franchin
Fino a mille euro di contributo per i lavoratori del comparto turistico
Una buona notizia per i lavoratori del comparto turistico che, per accedere ai contributi dell’Ente Bilaterale Turismo Padova Terme Euganee, non dovranno più fare i conti, dallo scorso mese di luglio, coi limiti di reddito. Tutti, quindi, potranno chiedere il contributo previsto fino ad un massimo di mille euro. “Si tratta - ha commentato la presidente dell’Ente, Maurizia Rizzo - di un passo importante verso il miglioramento del benessere dei lavoratori e la decisione nasce dalla volontà di essere sempre più vicini alle loro esigenze fornendo un supporto concreto in momenti di difficoltà”. I contributi coprono infatti un’ampia gamma di situazioni: dalla nascita dei figli alle spese sanitarie, dalle bollette per gas e luce alle tasse universitarie, dall’istruzione alla cultura, fino al benessere e alla conciliazione tra vita privata e lavoro. “Il messaggio che vogliamo dare - ha concluso il vicepresidente Filippo Segato - è che l’Ente è a disposizione per supportare i lavoratori in ogni fase, garantendo un accesso rapido e semplice ai benefici che gli spettano”. Un’opportunità per i 6 mila lavoratori del comparto termo-alberghiero del Bacino termale euganeo. (f.f.)
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A fianco Tiziano Barone
Abano Terme
Barbierato: “Costretti a posticipare alcuni interventi di manutenzione straordinaria”
Oltre 100 mila euro di tagli ai fondi destinati al Comune di Abano e i finanziamenti del Pnrr che ancora non arrivano e sono in netto ritardo. Il Comune aponense si lecca le ferite ed è costretto a misure eccezionali per salvaguardare la stabilità di bilancio. Se n’è parlato a Villa Bassi durante la Festa de l’Unità. Nel dibattito della serata i sindaci Federico Barbierato (Abano), Giacomo Possamai (Vicenza), Claudio Piron (Selvazzano) e Chiara Buson (Rubano) hanno parlato dei tagli inflitti dal Governo ai fondi previsti per ogni Ente. “Dobbiamo compensare con l’avanzo i maggiori costi delle opere pubbliche in programma, ma ora l’avanzo stesso si è già quasi tutto esaurito”, annota il sindaco Barbierato. “Posticiperemo alcuni interventi di manutenzione straordinaria al 2025, compreso un poderoso piano asfaltature che abbiamo già programmato. Il recente taglio che abbiamo dovuto subire, insieme ai Comuni più virtuosi sul Pnrr, rende ancora più difficile garantire i servizi esistenti, soprattutto per le fasce deboli della popolazione. Abbiamo la necessità di tenere i conti in ordine in questo complesso quadro economico attuale”. Quanto alle opere posticipate, il primo cittadino aponense spiega come si tratti
di lavori che riguardano diversi campi.
“Sono opere di manutenzione straordinaria di vario tipo, - fa sapere il primo cittadino - per esempio edifici e immobili comunali, alloggi pubblici. Non però scuole, che invece sono a posto dal punto di vista delle manutenzioni”.
Altra gatta da pelare sono i ritardi negli stanziamenti dei fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
“Stiamo registrando un po’ di ritardo – spiega - nei trasferimenti sull’intervento relativo al condominio Mignon, che è stato però spostato da Pnrr a Piano nazionale complementare. Siamo all’80% dell’opera e siamo in attesa di 500.000 euro. Per il resto nessuna anticipazione ottenuta per l’inizio dei lavori del polo per l’infanzia all’ex Primo Roc di Giarre. Per il nuovo Teatro Ma-
gnolia vi è stato solo un anticipo di 300.000 euro, ma abbiamo finora già sostenuto costi pari a 500.000 euro”. E allora Barbierato rafforza l’appello che è anche un allarme. “Il fatto che si sia indietro con lo stanziamento dei fondi del Pnrr rischia di metterci in difficoltà, perché i lavori sono partiti e le ditte entro i 30 giorni dall’erogazione delle fatture vanno saldate. Rischiamo di essere costretti, come già stiamo facendo, ad anticipare le somme attingendo dal nostro bilancio. Stiamo parlando di opere fondamentali, che cambieranno in modo deciso la nostra città”. Comune e anche Ulss sono in attesa dei fondi del Pnrr. “Citerei – sottolinea Barbierato - anche il finanziamento previsto di 1.620.000 euro di un progetto già presentato e inserito nella programmazione sociosanitaria: il Comune di Abano ha definito l’accordo con l’Ulss 6 Euganea per la realizzazione della casa della comunità, destinata a svolgere il servizio di struttura di prossimità per le cure primarie e per i rapporti sociali e assistenziali non solo per Abano ma anche per Montegrotto e Torreglia, toccando 40 mila abitanti. I primi lavori di costruzione sono già iniziati in via Pertini e prevedono il trasferimento del distretto sanitario ora sito in via Stella”. Federico Franchin
L’appello di Ciccarese a Zaia: “Si impedisca l’ulteriore consumo di suolo previsto dal progetto di ampliamento della ditta
“Nella stessa giornata in cui si è celebrata l’attribuzione del riconoscimento Unesco al nostro territorio, ho ritenuto simbolico trasmettere un appello al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sollecitando la sua attenzione al progetto di variante urbanistica Templari, che attualmente è al vaglio degli uffici regionali. Tutto questo nel timore che il clamore mediatico del prestigioso risultato, faccia abbassare il livello di attenzione sulle problematiche ben più concrete della salvaguardia reale dell’ambiente in cui viviamo”.
Il consigliere di opposizione, Luigi Ciccarese, torna ad entrare a gamba tesa contro il previsto ampliamento della ditta Templari, di via Cesare Battisti ad Abano
(specializzata in produzione di pompe di calore) da 2 a 7 mila metri quadrati.
“Mi ha fatto specie osservare come quegli amministratori locali che si ritraevano festeggianti in posa, brindando al prestigioso riconoscimento al nostro territorio, sono però gli stessi che bramano per l’approvazione della variante urbanistica, che finirà con il cementificare oltre 18.000 metri quadri di terreno agrico-
Templari”
lo, sottraendolo alla sua naturale funzione, per assoggettarlo alle esigenze produttive e ai risultati di bilancio di un singolo operatore economico”, annota Ciccarese con la missiva inviata al Governatore del Veneto.
“Ho pertanto ritenuto opportuno sensibilizzare il presidente Zaia sul tema, perché abbia ad intervenire, nei limiti delle funzioni che gli sono attribuite dalla carica, impedendo l’ulteriore consumo di suolo che il progetto andrà a realizzare. Sono certo che saprà cogliere il senso dell’accorato appello che gli ho trasmesso, a nome mio, dell’associazione che rappresento e di tutti quei cittadini che sono sensibili al tema della tutela del territorio e dell’ambiente”. (f.f.)
Per mantenere i conti in ordine, il primo cittadino annuncia lo spostamento di alcuni lavori al 2025. Preoccupano anche i ritardi dei fondi per la realizzazione della casa della comunità, in accordo con l’Ulss 6 Euganea
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Da sinistra Possamai, Barbierato, Buson e Piron
Luigi Ciccarese
Abano Terme
Sociale. C’è tempo fino al 31 agosto per presentare la domanda
Affitto, il Comune aiuta le famiglie in difficoltà economica
L’amministrazione ha destinato 110mila euro per questo strumento di sostegno a seguito della mancanza del rinnovo dei fondi ministeriali. Possono richiederlo i nuclei che hanno un Isee compreso tra i 2mila e i 18mila euro
U na misura a sostegno delle famiglie più in difficoltà. 110.000 euro sono le risorse che l’Amministrazione comunale ha deciso di investire per andare incontro alle famiglie residenti ad Abano Terme che ogni mese sostengono un canone di locazione per l’abitazione in cui vivono.
“Tale scelta è stata dettata dalla necessità di sopperire alla mancanza di rinnovo dei fondi ministeriali che fino all’anno 2022 hanno garantito un sostegno a molti nuclei familiari la cui spesa per l’affitto incideva notevolmente sul bilancio familiare e che dal 2023 l’attuale governo ha decido di eliminare” dichiara il sindaco Federico Barbierato.
“Per questa Amministrazione si tratta infatti di un importante strumento di sostegno rivolto a quei nuclei che presentano una situazione economica maggiormente precaria, dove la spesa per l’affitto è spesso sproporzionata alle entrate del nucleo. Tale intervento cerca quindi di prevenire l’instaurarsi di particolari situazioni di morosità che potrebbero portare all’avvio di procedure di sfratto, anche in famiglie in cui sono presenti dei minori o delle persone in condizione di non autosufficienza” aggiunge l’assessore ai Servizi sociali Virginia Gallocchio.
Le famiglie che hanno un Isee compreso tra i 2.000 e 18.000 euro potranno fino al 31 agosto presentare la domanda accedendo all’apposito link, consultabile nella pagina del Comune di Abano Terme, e potranno beneficiare di un contributo economico da 400 a 800 euro, in base al valore Isee dichiarato e in base alla spesa sostenuta e documentata per il canone di locazione relativo all’anno 2023.
Le domande potranno essere presentate esclusivamente in modalità on line, anche grazie all’attivazione dello sportello di Facilitazione Digitale, aperto dal lunedì al mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e situato al
secondo piano della Biblioteca Comunale, che potrà dare assistenza e informazioni a coloro che lo richiederanno, contattando il numero 049.8617980 –mail digitafacile@abanoterme. net
Federico Franchin
Attività commerciali e l’elenco regionale dei luoghi storici del commercio
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Iscriviti al Sindacato dei Pensionati Italiani
c’è
È sempre dalla vostra parte e con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi
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Lega Conselvano via Einaudi, 24 | 35026 Conselve (PD) spi.conselve@cgilpadova.it
Lega Estense via Atheste, 3 | 35042 Este (PD) spi.este@cgilpadova.it
Lega Monselicense viale della Repubblica, 27 | 35043 Monselice (PD) spi.monselice@cgilpadova.it
Lega Montagnanese via Trevisan, 8 | 35044 Montagnana (PD) spi.montagnana@cgilpadova.it
Lega Piovese via Gramsci, 2 | 35028 Piove di Sacco (PD) spi.piovedisacco@cgilpadova.it
Lega Terme / Colli via Appia Monterosso, 50 | 35031 Abano Terme (PD) spi.abano@cgilpadova.it
Gli operatori commerciali hanno la possibilità di presentare istanza per l’iscrizione nell’elenco regionale dei luoghi storici del commercio. Le attività commerciali con valore storico o artistico quali somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche, attività artigianali con annessa vendita, farmacie, nonché alberghi o locande nei quali vi sia somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in possesso dei requisiti, tra cui l’apertura al pubblico da almeno 40 anni, possono ottenere l’iscrizione nell’elenco regionale dei luoghi storici del commercio, previsto dalla legge regionale del 28 dicembre 2012, “Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto”.
Museo Villa Bassi, la mostra “Donna, Musa, Artista”
“Donna, Musa, Artista. Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento” è il titolo della mostra che prenderà il via il prossimo 14 settembre presso il museo Villa Bassi. Curata da Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy, l’esposizione esplorerà la produzione di Cesare Tallone a cavallo tra due secoli, riflettendo sul ruolo delle donne, non solo all’interno ma anche all’esterno del mondo dell’arte. La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 12 gennaio.
Virginia Gallocchio e Federico Barbierato
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Territorio. Sistema di scolo della frazione di Turri
I danni del maltempo: servono
COMUNE DI MONTEGROTTO TERME
due milioni per la sistemazione
Un impegno economico che il Comune di Montegrotto Terme non è in grado di sostenere da solo e chiede aiuto avviando anche un tavolo tecnico. Il sindaco: “Coinvolgeremo anche la Regione Veneto”
U
n danno grave che richiede ingenti risorse per la sistemazione con una spesa che il Comune da solo non riesce a sostenere e quindi si rivolge ad altri Enti e alla Regione Veneto per trovare insieme una soluzione.
Le eccezionali piogge di metà maggio hanno infatti prodotto un tale danno al sistema idraulico di scolo della frazione di Turri che per portare la situazione alla normalità servirà un lungo e oneroso lavoro che l’Ufficio tecnico comunale ha stimato di 2 milioni di euro.
Una cifra impegnativa per le casse del Comune ed è per questo che l’amministrazione ha avviato un tavolo tecnico per coinvolgere nella spesa l’Ente Parco dei Colli Euganei, il Consorzio di Bonifica Bacchiglione e Servizio forestale regionale.
Non bastano infatti interventi parziali o temporanei tamponamenti, bisogna intervenire radicalmente e rifare tutto lo scolo tombinato. Questo è ciò che è stato comunicato anche ai resi-
denti di Turri a fine luglio nel corso di un incontro con la cittadinanza che è stato l’occasione per parlare più in generale della frazione, e anche della nuova scuola Don Milani e del Masterplan, il piano guida urbanistico per la rigenerazione di Turri.
Nella frazione – è stato spiegato alla cittadinanza - il sistema di scolo è costituito da un canale a cielo aperto in aree private nella zona alta, e in uno scolo tombinato da Piazza Libertà fino all’attraversamento della Via Catajo fronte Via F.lli Bandiera (lato Turri).
Con il maltempo di maggio un’enorme quantità di detriti (pietre, terreno, rami, tronchi…) provenienti dalle condotte a cielo aperto a monte - dove nel tempo i privati non hanno fatto le dovute manutenzioni ordinarie e straordinarie - si è incanalata nelle condotte tombinate intasandole completamente e provocando rotture, diassamenti e spostamenti delle condotte tombinate.
A causa della forte pressione dell’acqua, sono in diversi punti saltati i chiusini e sassi, pietre e rami che sono fuoriusciti dai tombini e dalle caditoie. L’impossibilità dell’acqua di defluire ha inoltre fatto saltare la condotta e ha provocato i dissesti della strada e del marciapiede.
Bisogna dunque rifare tutto lo scolo tombinato, un intervento insostenibile per il Comune senza finanziamenti esterni.
Per questo è stato avviato un tavolo tecnico per coinvolgere nella spesa l’Ente Parco dei Colli Euganei, il Consorzio di Bonifica Bacchiglione e Servizio forestale regionale che al momento sostengono di non avere diretta competenza operativa e che per questo non si sentono in obbligo di un diretto intervento finanziario.
“Il Comune - afferma il sindaco Riccardo Mortandello - sta co-
Edilizia scolastica. Un nuovo servoscala alla primaria Ippolico Nievo
Gli studenti e il personale della scuola primaria Ippolito Nievo di Montegrotto Terme con difficoltà motorie avranno a disposizione, da settembre, un nuovo servoscala non solo moderno e performante ma anche in grado salire fino al primo piano, a differenza del vecchio impianto che serviva solo fino al piano ri-
alzato della scuola. Il nuovo servoscala è dotato di tutti i sistemi di sicurezza previsti di legge, per consentire agli utenti disabili di poter superare agevolmente le barriere architettoniche presenti nell’edificio scolastico garantendo il servizio fino al primo piano dell’edificio.
“Il Comune - spiega l’assessore
all’Edilizia scolastica Duilio Fasolato - è impegnato ad eseguire interventi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche per garantire l’accessibilità e la fruibilità del patrimonio edilizio comunale anche a persone diversamente abili”.
“Vista la vetustà dell’impianto esistente - prosegue l’assessore
- ormai obsoleto, con problemi di funzionamento e di difficoltà di reperire pezzi di ricambio, abbiamo deciso di sostituire l’impianto esistente con un nuovo servoscala”. Il costo complessivo dell’opera è di 17mila euro, comprensivo di un anno di manutenzione.
(A.Ab.)
munque cercando le risorse per avviare al più presto la progettazione dell’opera e prima dell’appalto cercherà di coinvolgere anche la Regione del Veneto, perché è chiaro che la frazione di Turri non può essere lasciata sola di fronte a un evento calamitoso così grave. Nel frattempo, valuteremo assieme ai cittadini tutte le soluzioni tampone per mitigare i disagi per i residenti”.
Ornella Jovane
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PROVINCIA
I sedimi stradali e dei marciapiedi di Via Catajo, all’altezza della Chiesa di Turri bassa
I sedimi stradali
Chiesa di Turri bassa
sindaco Riccardo Mortandello
Sicurezza Idraulica. Il Comune di Montegrotto e il Consorzio di Bonifica finanzieranno la costruzione
Sei nuove paratorie antiriflusso lungo gli scoli Cannella e Menona
Alcuni manufatti sono stati danneggiati in occasione dei recenti eventi atmosferici intensi. La spesa complessiva prevista per i lavori è di 35 mila euro di cui la metà a carico dell’amministrazione
S
icurezza idraulica in arrivo importanti novità per il territorio. Il Comune di Montegrotto Terme e il Consorzio di Bonifica Bacchiglione, infatti, finanzieranno la costruzione di sei nuove partaoie antiriflusso lungo gli scoli Cannella e Menona e il ripristino dei manufatti di immissione già esistenti, che sono stati danneggiati in occasione dei recenti eventi atmosferici intensi quando si è registrata la risalita delle acque che le paratoie avrebbero dovuto bloccare. Nel dettaglio il bacino idraulico Colli Euganei - limitato a nord dal fiume Bacchiglione, a est dal Canale Battaglia, ad ovest e a sud dalle pendici dei Colli Euganei - raccoglie le acque di origine delle aree del territorio dei Comuni di Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia Terme, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia, Saccolongo, Veggiano, Cervarese S. Croce, Rovolon e Padova, per un totale 11.804 ettari, di cui 2.658 collinari. Tutte le acque superficiali di questo bacino vengono raccolte dal Rialto che nasce a Frassenelle. Questo scolo riceve numerose altre fosse e, tramite la botte a sifone del Pigozzo,
convoglia l’acqua sotto il canale Battaglia, all’esterno del comprensorio, nel canale Sottobattaglia e quindi nel Vigenzone. È uno scolo di fondamentale importanza per la tenuta idraulica del territorio che spesso nel passato ha avuto momenti di criticità.
In occasione dei recenti eventi atmosferici, alcuni manufatti dotati di paratoie antiriflusso, realizzati quando è stata costruita la nuova strada statale 250, sono stati danneggiati e si è registrata la risali-
ta delle acque degli scoli Cannella e Menona, affluenti dello scolo Rialto, lungo la fossatura privata. “Da anni - spiega il sindaco Riccardo Mortandello - ci stiamo impegnando per mitigare quanto più possibile gli effetti e le conseguenze degli eventi atmosferici con tutti gli interventi nel territorio che possiamo attuare direttamente come amministrazione comunale. In questo caso grazie alla disponibilità del Consorzio di Bonifica, che si occuperà dei lavori e finanzierà al 50% i manufatti, verranno riparati i manufatti antiriflusso danneggiati e ne verranno costruiti altri sei. Per gli interventi che invece hanno una competenza sovracomunale ci stiamo adoperando per sollecitarne l’esecuzione e in quest’ambito attendiamo soluzioni non più rimandabili come il bacino di laminazione”. “La spesa prevista per i lavori - aggiunge il consigliere Omar Turlon, che ha la delega ai rapporti con i cittadini alluvionati - è di 35 mila euro di cui 17,5 sono a carico direttamente del Comune di Montegrotto”.
Alessandro Abbadir
Strutture dismesse e persone sospette, l’appello del sindaco: “Segnalate”
“Segnalate alle forze dell’ordine - Polizia locale, Carabinieri - o anche all’amministrazione la presenza di persone sospette all’interno degli hotel dismessi affinché si possa agire prontamente e con efficacia”. Si rinnova l’invito alla cittadinanza del sindaco Riccardo Mortandello all’indomani di ogni nuova operazione di controllo delle forze dell’ordine all’interno di strutture dismesse che si trovano nel territorio di Montegrotto. E’ accaduto anche a luglio quando i Carabinieri della Compagnia di Abano, e quattro agenti della Polizia locale di Montegrotto, sono entrati per un controllo all’ex hotel Cristallo e vi hanno trovato sei persone, nordafricane, sprovviste di permesso di soggiorno. “L’attività - ha spiegato la comandate della Polizia locale di Montegrotto Cristina Moro - fa parte dei normali controlli di prevenzione del territorio che svolgiamo in appoggio alle attività dei Carabinieri”. “L’amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino di Montegrotto - si sta da tempo adoperando con le proprietà degli hotel dismessi affinché si assumano l’onere di murare gli ingressi e le finestre, unico vero deterrente agli ingressi abusivi”. (o.j.)
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Da sinistra scoli Cannella e Menona
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Este. Il presidente del Parco Regionale fa il punto dopo la proclamazione Riserva della Biosfera
Colli Euganei Unesco, Frizzarin: “Questo è solo il punto di partenza”
“Appena avrò surrogato i membri del direttivo del Parco, dovuto al cambio dei sindaci dopo le elezioni amministrative, e con i tempi della Regione, potremo continuare a lavorare alle azioni del dossier”
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opo il 36esimo congresso mondiale Mab Unesco, in cui il Parco Regionale dei Colli Euganei è stato ufficialmente proclamato come Riserva della Biosfera “Colli Euganei”, gli uffici dell’ente sono al lavoro per le iniziative e per la costituzione della nuova governance. Non si tratta di un punto di arrivo, ma di partenza, dato che nei prossimi dieci anni il Parco Colli dovrà impegnarsi ad attuare e raggiungere gli obiettivi inseriti nel dossier di candidatura: “Ora è importante costituire la nuova governance che si affianca a quella del Parco, che sarà infatti la cabina di regia» spiega il presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Alessandro Frizzarin «In questo gruppo sarà presente la Provincia, la Regione, i Comuni e chi ha contribuito alla redazione del dossier. Dovremo collaborare in vario modo per portare avanti la riserva della biosfera”.
- continua Frizzarin - Una prima ossatura c’è già, con il piano di gestione e di attività. Dobbiamo solo attuare il tutto”.
stenibile”.
Condizionamento e climatizzazione
“Chiavi in Mano” Preventivi gratuiti
La nuova governance dovrebbe essere costituita entro settembre, ma bisogna restare in attesa delle tempistiche della Regione: “Appena avrò surrogato i membri del direttivo del Parco, dovuto al cambio dei sindaci dopo le elezioni amministrative, e con i tempi della Regione, potremo continuare a lavorare nel concreto alle azioni del dossier
Tra le iniziative in programma ci sarà un evento celebrativo per illustrare l’ottenimento del riconoscimento: “Ci sarà un primo incontro istituzionale con gli operatori, gli stakeholder e chi ha partecipato al percorso Mab, in modo da spiegare al meglio i prossimi passi - continua Frizzarin - Ci saranno anche altre iniziative in programma, come convegni e laboratori. Dobbiamo ora fare una scaletta delle varie proposte, ragionando assieme sulle tematiche del turismo so-
Tra le attività più importanti, da mettere in campo entro marzo del prossimo anno, ci sarà il Forum mondiale della gioventù Unesco nei Colli Euganei: “Si tratta di un evento complesso, che porterà giovani provenienti da molti Paesi nel nostro territorio - conclude Frizzarin - C’è moltissimo lavoro da fare e siamo pronti a rispondere con concretezza agli impegni che abbiamo preso e a portare avanti il percorso di Riserva della Biosfera “Colli Euganei”. Sarà un percorso impegnativo e c’è bisogno del supporto di tutti”.
Giada Zandonà
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Biosfera, gli ambientalisti non cantano vittoria: “Restano numerose criticità da risolvere”
Il riconoscimento dei Colli Euganei come Riserva della Biosfera MAB-Unesco ha raccolto un plauso unanime tra gli amministratori e politici del territorio, a cui si sono affiancate diverse associazioni di categoria, dagli albergatori agli agricoltori, dai commercianti agli operatori turistici. Non sono mancate però le voci critiche, in particolare dal mondo ambientalista.
Christianne Bergamin e Maurizio Fassanelli, componenti della Comunità del Parco, non sono infatti certo teneri con la classe politica: “Si è riusciti, con passaggi che rasentano la malafede e contando sull’ingenua disinformazione di tanti, a nascondere il vero obiettivo di quest’opera-
zione: quello di aggirare e devitalizzare il Parco e la normativa che lo regola. Sarà un caso che proprio i più incalliti detrattori del Parco siano in prima fila ad applaudire?” commentano i rappresentanti.
Anche Francesco Miazzi, ambientalista e consigliere comunale di Monselice, in un articolato documento, aveva evidenziato come tra i promotori del MAB ci fossero gli stessi soggetti, che a suo avviso, perseguono da tempo la finalità di limitare il ruolo del Parco agli aspetti “naturalistici” per garantirsi libertà d’azione nella gestione territoriale, soprattutto a livello edilizio. Dopo aver elencato i numerosi progetti mai avviati, ha segnala-
to le numerose criticità ambientali, dalla Rocca di Monselice alle lottizzazioni come quella di Monteortone, fino alla diossina e al PCB presenti sul Monte Ricco, facendo risaltare la passività nella convocazione del tavolo previsto dall’articolo 19 del Piano Ambientale, per arrivare alla dismissione o riconversione della cementeria di Monselice. Il finale del documento di Miazzi è un messaggio diretto anche ai vertici del Parco: “Se qualcuno pensa di usare il marchio MAB-Unesco solo per ottenere finanziamenti e nascondere questi problemi, sbaglia di grosso. La risoluzione di queste criticità è fondamentale per essere realmente una Riserva della Biosfera”. (g.z.)
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Il presidente del Parco Colli Eugane Alessandro Frizzarin alla proclamazione Mab Unesco
Il Festival. Dal 10 al 15 settembre con appuntamenti per tutte le età
Tra illustrazione e narrazioni
“Autori in città” è a Padova
Torna a Padova, per il quinto anno consecutivo, Autori in città, il Festival dedicato alla diffusione della cultura dell’illustrazione e della narrazione. L’evento si svolgerà in diverse location cittadine dal 12 al 15 settembre, portando a Padova un intenso catalogo di appuntamenti pensati sia per i piccoli che per i grandi lettori.
Nato da un’idea di Valentina Mai, direttrice editoriale di Kite Edizioni, casa editrice indipendente specializzata in pubblicazione di libri illustrati, Autori
Ad animare gli eventi alcuni degli illustratori più interessanti del panorama contemporaneo
in Città (sottotitolo: Festival di illustrazione e narrazioni) è organizzato dall’Associazione di promozione sociale Autori in Città e si presenta come una manifestazione “diffusa”: si compone infatti di diversi eventi che si svolgeranno in contemporanea in vari luoghi, dalle librerie indipendenti ai giardini, dagli spazi culturali ai parchi, per diffondere in modo capillare la cultura dell’illustrazione e della narrazione e dando a cittadini e visitatori la possibilità di scoprire di più su questo mondo fantastico, capace di emozionare i bambini quanto gli adulti. Ad animare gli eventi, alcuni degli illustratori e delle illustratrici più interessanti del panorama contemporaneo, che si confronteranno con il pubblico e presenteranno i propri lavori. Diverse le tipologie di eventi in programma, a partire dagli appuntamenti nelle librerie per i firmacopie con gli autori e gli illustratori, momenti che offrono sempre delle preziose occasioni d’incontro. Autori e illustratori saranno inoltre protagonisti (insieme a degli attori professionisti) delle letture a voce alta dei propri libri, oltre che degli “Incontri con gli autori”, appuntamenti pensati per far scoprire al pubblico in cosa consiste questo mestiere e come nasce un libro illustrato. Il Festival guarda anche ai professionisti di diversi ambiti collegati al mondo della narrazione e dell’illustrazione, prevedendo dei panel, ossia degli
incontri fra autori e insegnanti, psicologi e operatori di case di riposo, professionisti che fanno degli albi illustrati degli strumenti di lavoro, a dimostrazione di come l’albo possa essere impiegato in ambito formativo. Grande spazio verrà giustamente dato ai più piccoli, con laboratori per bambini, ragazzi e adulti che si svolgeranno nelle librerie coinvolte e che stimoleranno le capacità inventive dei partecipanti. Durante la durata del festival e
nel periodo successivo verranno inoltre organizzati gli eventi “Kite a scuola”, direttamente presso alcune scuole della città, per approfondire il tema dell’illustrazione e promuovere un vero e propri concorso di illustrazione fra le scuole aderenti. Ultimo, ma non meno importante, il Festival sarà l’occasione per aspiranti illustratori di far revisionare il proprio portfolio da esperti del settore.
Francesca Tessarollo
Rosa Genoni, l’artefice del made in Italy a Palazzo Zuckermann
Un viaggio alla scoperta della nascita del made in Italy attraverso le creazioni e le conquiste della donna che ne è considerata l’artefice. È questo il fulcro della mostra dedicata a Rosa Genoni, a Palazzo Zuckermann fino al prossimo 8 settembre.
Una figura moderna, soprattutto considerati gli anni in cui visse (1867-1954), Rosa Geroni fu una donna eclettica, che in vita seppe dividersi fra il ruolo di stilista, insegnante, giornalista e attivista politica. La mostra, curata da Elisabetta Gastaldi ed Elisa Masiero, ne vuole ripercorrere la vita attraverso documenti,
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fotografie storiche, bozzetti, figurini d’epoca e creazioni originali della stilista, materiale proveniente dalla collezione di Raffaella Podreider e dalla Fondazione Anna Kuliscioff ETS di Milano. Di particolare interesse, fra i pezzi esposti, l’abito “Covoni”, che viene mostrato in anteprima dopo un attento intervento di recupero. Il percorso espositivo aiuta a tracciare il profilo di una donna sfaccettata, capace di battersi per l’affermazione di una moda italiana la cui ispirazione derivasse dalla cultura del paese e che coinvolgesse le realtà artigianali del territorio, ma anche di sostenere importanti cause politiche e sociali, impegnandosi in prima linea per i diritti delle lavoratrici e promuovendo il lavoro femminile come strumento di emancipazione sociale. Fu anche insegnante e come tale promosse metodi didattici all’avanguardia, introducendo il primo corso di Storia del Costume in Italia. Una figura da riscoprire, anche grazie alle iniziative correlate: conferenze, visite guidate, la presentazione di un libro e uno spettacolo teatrale dedicato. (f.t.)
Calcio. Il bilancio del direttore sportivo Daniele Zamboni a ridosso dell’inizio dei campionati
Virtus Abano, è stata un’annata di crescita
Si prepara la nuova stagione con le migliori premesse. Il settore giovanile è maturato, gli Juniores sono arrivati ad un soffio dal vincere il campionato, le prime squadre sono attrezzate per lottare ad alti livelli
Un’annata di crescita. La definisce così il direttore sportivo e supervisore dell’attività calcistica
Daniele Zamboni. La Virtus Abano è cresciuta molto e ora non si deve di certo fermare. Nell’analisi della stagione Zamboni parte dai più piccoli. In attesa dell’avvio della nuova stagione sportiva, in casa Virtus Abano è tempo di bilanci in merito a quella che si è conclusa da alcune settimane. “Devo fare i complimenti a Palomba, Barbieri e Mingione per il grande lavoro svolto con l’attività di base”, spiega Zamboni. “Per quanto concerne invece il settore giovanile Solimene si è dimostrato ancora una volta una garanzia, portando a casa l’ennesimo trionfo in un campionato. Tutte le formazioni sono cresciute molto”. Discorso a parte meritano gli Juniores. “Siamo arrivati ad un soffio dal vincere il campionato. Abbiamo perso la finale, ma non dobbiamo sentirci sconfitti, bisogna invece essere soddisfatti per quanto fatto. E’ stato fatto un percorso eccezionale e c’è stata una crescita importante da parte di tutti. Spiace per i 2006, che tra l’anno scorso quando erano Allievi e quest’anno con la Juniores hanno perso tre sole partite senza portare a casa un trofeo. Non dobbiamo essere però delusi, perché bisogna essere tutti consapevoli che nel calcio possono essere forse più le partite che si perdono. Noi abbiamo perso con eleganza, andando a fare i complimenti agli avversari”.
Per Zamboni si sono create delle basi solide, con le quali è stata portata avanti la filosofia del lavoro.
“L’anno prossimo avremo Juniores, Allievi e Giovanissimi Regionali. Questo è un grande traguardo per tutta la società”. Sulle prime squadre. “La Seconda Categoria è uscita alla distanza, mentre la Terza ha fatto il suo campionato. L’anno prossimo – prosegue - manterremo le due prime squadre e con la Seconda l’obiettivo, vista la crescita generale della società, sarà di lottare per il vertice. Non diciamo vincere, perché non è mai scontato e facile”. A tale proposito, il ds dà alcune importanti notizie di mercato in anteprima. “L’allenatore della Seconda Categoria – anticipa - sarà Lorenzo Barbieri. Mister Barba ha già iniziato un percorso con Andrea Pressato, che salutiamo e ringraziamo con tutto il cuo-
re per il grandissimo lavoro fatto nei quattro anni da allenatore della prima squadra e in quelli da responsabile delle giovanili. Nella Seconda Categoria ci saranno tre innesti sicuri dalla Juniores: saliranno Prosdocimi, Benato e Nicoletto, che con entusiasmo hanno accattato la sfida. Ci saranno poi degli innesti per poter lottare ad alti livelli. Senza mai dimenticarci i progetti relativi alla Terza”. Andrea Fedrigo
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Ginnastica ritmica.
Le ragazze dell’agonismo 5 Cerchi brillano sempre di più
Le ragazze dell’agonismo gold della società 5 Cerchi di ginnastica ritmica brillano. Quest’anno, oltre a tutto il resto, si sono cimentate per la prima volta in carriera nella meravigliosa avventura del campionato di Insieme; un esordio quantomai ambizioso, partecipando nella categoria Open, quella riservata alle ginnaste senior, con una squadra composta da una sola ginnasta appena entrata a far parte della categoria (la capitana Aurora Zambolin), 3 ginnaste juniores 2^fascia (Viola Buson, Aicha Hamrouni e Vittoria Palazzo) e addirittura una junior 1^fascia (Vittoria Maestrello). Nonostante l’inesperienza e la giovane età, il buon lavoro di queste ragazze, ha permesso loro di calcare la prestigiosissima pedana del
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campionato nazionale di Insieme ed assoluto, affiancando le più blasonate squadre e ginnaste italiane; non è cosa di tutti i giorni performare sulla stessa pedana di Sofia Raffaeli. La gara nazionale di Folgaria per loro ha costituito uno step di crescita veramente importante; l’esecuzione non è stata ancora delle migliori, ma questo tipo di lavoro richiede un po’ di gavetta e va considerato in prospettiva futura. In ogni caso, piazzarsi a metà classifica contro 64 squadre di “giganti”, e terze per la regione Veneto, non è un risultato certamente disonorevole, e quando si è alle prime armi gli errori servono ad imparare di più. (a.f.)
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A fianco Daniele Zamboni
#Regione
Politica. E’ stata nominata vice presidente della commissione europea Industria, ricerca ed energia
Donazzan vola in Europa ma guarda al Veneto “Guidare la Regione? Sarebbe un sogno”
Per le elezioni regionali del 2025 conferma che la scelta spetta alla coalizione e ribadisce che i tempi sono maturi per un esponente di Fratelli d’Italia
Dopo 19 anni Elena Donazzan lascia Palazzo Balbi e la poltrona di assessore regionale per occupare il seggio in Parlamento Europeo. L’esponente vicentina di Fratelli d’Italia vola a Bruxelles ma il suo cuore continua a battere per il Veneto, tanto da guardare con estremo interesse alle elezioni regionali del 2025. “Guidare il Veneto? Per me sarebbe un sogno”, ha detto, aggiungendo poi che la decisione spetta ai vertici dei partiti. Eletta nel parlamento Ue con un vero e proprio record di preferenze personali, quasi 60 mila, dopo aver salutato i colleghi in Giunta regionale Donazzan è stata nominata vice presidente della Commissione ITRE Industria, ricerca ed energia. Proprio dai nostri microfoni di Radio Veneto24 aveva auspicato di poter occuparsi delle materie che ha seguito da assessore in questi anni, in particolare imprese e lavoro. “La Commissione ITRE sarà la più importante di questa legislatura - dichiara dopo la nomina - con 90 membri sarà determinante nel dettare la direzione che l’Europa dovrà prendere sui temi industriali, sganciandosi dalla
penalizzante ideologia green puntando invece su crescita, investimenti e competitività. Porterò nella Commissione la mia esperienza e la mia conoscenza di un tessuto produttivo unico come quello del Veneto e dell’Italia intera”.
Spesso si sente parlare di Europa matrigna: Lei spera che dopo queste elezioni l’Ue possa essere più vicina ai suoi cittadini?
“Per il mio mandato mi sono data due obbiettivi: uno culturale e uno di tipo pratico. Il primo è la difesa dell’identità italiana dell’identità italiana e del mondo delle nostre imprese, in un contesto europeo che spesso sembra senza identità e ostile alle imprese. Il secondo è far percepire il lavoro dei parlamentari europei e in particolare il mio, rivolto direttamente ai cittadini, e far sentire l’importanza delle istituzioni europee per noi cittadini, Mi impegnerò affinché l’Europa sia più rispettosa di noi”.
Tornando in Veneto, c’è chi sostiene che il suo possa essere un nome di punta per le elezioni regionali del 2025. E’ uno scena-
rio percorribile?
“Io ho sempre sognato questo scenario più considerato, ma non sono io a doverlo dire. Dovranno essere coloro che poi si dovranno occupare di questo, ovvero i partiti della coalizione, i portatori di interesse. Io spero che il prossimo governatore, se il presidente Zaia non non dovesse essere più ricandidabile, evidentemente più il profilo deve essere alto, deve essere una persona compete, capace di ascoltare e di mediare, ovviamente avrà come confronto il nostro presidente Zaia”.
Deve essere un esponente di Fratelli d’Italia?
“Certamente Fratelli d’Italia oggi può auspicare ad avere questo spazio perché è il primo partito in Veneto non solo alle Europee ma anche alle politiche. La prima regione in tutta Italia per il mio partito è il Veneto, credo perciò che sia abbastanza naturale pensare che il Veneto possa essere guidato da Fratelli d’Italia. Ma sempre in una logica di colazione perché i cittadini ci apprezzano quando stiamo insieme, non quando litighiamo o facciamo prove muscolari. Mesto non vale per me oggi, ma vale per qualcuno che non accetta di aver perduto qualche voto e che ora è il turno di un altro partito”.
Da assessore regionale uscente Donazzan ha tracciato il bilancio del suo mandato. “Ho avuto il grande privilegio per 19 anni di lavorare nella più bella amministrazione che ci possa essere e di essere alla guida di un assessorato che ha a che fare con la vita delle persone, della loro crescita, fatta di attese e di aspettative. Grazie al lavoro degli uffici regionali, di tutti i dipendenti, funzionari, dirigenti con cui ho collaborato, abbiamo cercato di dare risposte, supportato i cambiamenti, in un legame sempre molto stretto con il nostro territorio. Il primo grazie va al presidente Zaia, che mi ha confermato per tre volte alla guida di questo assessorato. Il secondo ringraziamento va ai direttori delle strutture regionali:
se sono cresciuta personalmente e professionalmente lo devo alle persone con cui ho lavorato. Lascio un’eredità importante, fatta di risultati concreti e relazioni improntate sulla correttezza e l’assunzione di responsabilità. Lascio innanzitutto una buona amministrazione, come dimostra la programmazione e rendicontazione dei Fondi europei. C’è stato un momento - ha ricordato l’ex assessore - in cui qualcuno ha insinuato che ci fosse stata una mala gestio: non solo non era vero, ma la Commissione europea ha sempre plaudito alla gestione dei fondi europei della Regione Veneto, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Province “riabilitate”, Alberto Stefani primo firmatario del progetto di legge, De Poli approva, 5 Stelle contrari
Dieci anni fa, sulla spinta della necessità di razionalizzare le spese per gli enti pubblici, la riforma Del Rio aveva trasformato le Province, eliminando l’elezione diretta degli amministratori e trasferendo diverse competenze. Già due anni c’era stato un tentativo di tornare “all’antico”, perché le “nuove” Province non hanno mai riscosso un gran successo. Ora la Lega ci riprova con un progetto di legge, a prima firma del deputato padovano Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, per
il ripristino delle province come enti di primo livello. Con questa proposta di legge l’intenzione, infatti, è di reintrodurre l’elezione diretta del presidente della provincia e dei consiglieri provinciali, anziché lasciarla solamente a sindaci e ai consiglieri comunali. Il dibattito si è subito acceso in questa calda estate. “Le province sono fondamentali per l’erogazione di servizi ai cittadini”, affaerma lo stesso Alberto Stefani, “mantenerle così, come oggi, non fa bene a nessun. Vanno reintrodotte con
tutte le strutture e funzioni necessarie, anche perché non ci risulta che, allo stato attuale, abbiano portato alcun risparmio per i cittadini”.
La proposta trova subito l’appoggio di un altro veneto, il senatore Udc Antonio De Poli: “Siamo da sempre favorevoli ad una riforma delle Province che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti alla guida di une ente importante che si occupa di servizi cruciali come infrastrutture, turismo, urbanistica e ambiente.
Sono convinto che sia questa la direzione giusta da seguire. D’altronde, la riforma Delrio si è rivelata un grande pasticcio e il passaggio ad enti di secondo livello non ha funzionato. Credo che la proposta di legge, presentata oggi alla Camera, sia giusta perché interpreta l’esigenza di rafforzare la nostra democrazia e la politica nei territori, avvicinando la Provincia come istituzione ai cittadini”. Fortemente contrario invece il Movimento 5 Stelle, che teme il ritorno del “poltronificio”.
Alberto Stefani
Il caso. 33 indagati tra i quali il sindaco, l’assessore alla mobilità, vertici di società, dirigenti pubblici e imprenditori
Terremoto giudiziario in Laguna: arresti e sospetti
Sotto la lente della Procura appalti pubblici, compravendite milionarie, concessioni edilizie. Politica in fibrillazione
A10 anni esatti di distanza dallo scandalo Mose un altro terremoto giudiziario colpisce i palazzi veneziani.
La procura di Venezia ha inscritto nel registro degli indagati, ovviamente, a vario titolo 33 soggetti tra i quali il Sindaco, Luigi Brugnaro, il Direttore Generale del Comune, Morris Ceron, il vice capo di gabinetto Derek Donadini (tutti raggiunti da avviso di garanzia), l’Amministratore delegato di ACTV – AVM, Giovanni Seno, il direttore generale di Insula, Alessandra Bolognini, alcuni dirigenti pubblici e diversi imprenditori.
In carcere, oltre all’imprenditore Fabrizio Ormenese, è finito l’assessore alla Mobilità e Tra-
sporti, Renato Boraso fermato mentre era intento a bruciare faldoni di documenti in una vecchia stufa. Appalti pubblici, concessioni edilizie, compravendite di palazzi storici: dentro le oltre 900 pagine uscite dalla Procura c’è tutto questo e molto di più. Sembrerebbe, infatti, una vera e propria organizzazione tesa a “piegare sistematicamente la pubblica amministrazione a interessi privati”. Gare pilotate, valutazioni di beni, concessioni edilizie con relativi aumenti di cubatura edificabile: una spy story che si articola in anni di indagini e intercettazioni telefoniche nelle quali si alternano questioni minute, come la richie-
sta dell’assessore Boraso a un imprenditore di un divano letto per la casa della figlia, ad altre multimilionarie come la vendita dell’inquinata area dei Pili, di proprietà del Sindaco Brugnaro, al magnate di Singapore Kwong. Telefonini anti – intercettazioni, appartamenti di servizio nei quali fare incontri segreti, mazzette, sponsor alla squadra di basket Reyer per attirare l’attenzione del Sindaco che ne è il proprietario: tutto è sotto la lente di ingrandimento della Procura di Venezia.
In attesa dei risvolti giudiziaria, quelli politici sono già molto evidenti sopratutto in termini di “agibilità amministrativa”, motivo per cui tutte le opposizioni stanno chiedono a gran voce “un passo indietro” da parte dell’attuale amministrazione oggi, a loro dire, “nell’impossi-
L’intervista. La deputata vicentina rieletta con oltre 82 mila preferenze
bilità di amministrare”. Fibrillazione anche da parte degli alleati del sindaco Brugnaro, che intanto di si difende: “Ho la coscienza pulita e lo dimostrerò nelle sedi più opportune. Le questioni sono sempre le stesse dal 2015, i Pili, il trust, ora anche Palazzo Papadopoli, un orgoglio averlo venduto, con quei soldi abbiamo contribuito a rilanciare il Comune”. L’ultimo scampolo di estate si confermerà, dunque, calda e la situazione veneziana, ad oggi, è tutta in divenire. (r.r.)
Moretti: “Credo in una Europa ancor più vicina ai cittadini”
Con oltre 82 mila preferenze Alessandra Moretti ha ottenuto un solida conferma in Parlamento Europeo. Per la deputata del Pd si apre così una nuova legislatura in Europa.
Dopo il percorso fatto sin qui in Europarlamento, da dove è ripartita?
Anzitutto, di fronte a questo risultato straordinario, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno confermato la fiducia. Questa sarà una legislatura molto importante e anche complicata, vista la composizione del Parlamento Europeo. Però ho ho le idee molto chiare sulle priorità che ci dobbiamo dare. La prima è sicuramente quella di garantire a tutti i cittadini europei il diritto alla salute quindi l’accesso alle cure ai servizi sanitari pubblici. Poi senz’altro bisognerà discutere sui temi della difesa comune e della sicurezza attraverso un forte impulso in politica estera. Dovremo anche rafforzare l’Europa sociale, affin-
ché sia più vicina ai cittadini in termini di garanzie sul lavoro, equità salariale, diritti fondamentali, ruolo delle donne nella società. Poi ci occupiamo di comparti importanti come l’agricoltura, la politica industriale e l’uniformità fiscale. Insomma sarà una legislatura ricca di Impegni e obiettivi.
L’Europa qui dal Veneto sembra spesso lontana. È così?
In realtà la narrazione sull’Europa spesso è molto distante rispetto a quanto l’Europa ha fatto e fa per i cittadini, compresi i veneti. Pensiamo solo al forte impulso che abbiamo dato per superare la pandemia, per distribuire i vaccini a tutti per dare all’Italia e quindi anche al Veneto le più importanti risorse per la lotta al cambiamento climatico e per il sostegno alla transizione eh ecologica.
L’Italia in questi anni ha ricevuto la quota maggiore di fondi europei.Quindi è su questo che dobbiamo continuare a bat-
terci perché la qualità delle democrazie e del nostro stile di vita potrà essere mantenuta se l’Europa continuerà ad essere vicina ai cittadini.
Torniamo in Veneto, dove tiene banco l’autonomia, ormai un tema nazionale. Come valutate tutta questa partita?
Questa legge, imposta a colpi di maggioranza, aprirà molte discriminazioni e diseguaglianze tra tra regioni. Sono molto preoccupata soprattutto per servizi essenziali, che riguardano la salute, la scuola, i trasporti. Vediamo quale sarà l’evoluzione nelle prossime settimane, noi ci faremo sentire.
Cinque anni fa lei ha vissuto l’esperienza della campagna elettorale per le regionali. Per il 2025 come si sta preparando il centrosinistra di fronte al braccio di ferro Lega - Fratelli d’Italia?
Anzitutto dobbiamo aprire presto la discussione tra tutte le forze democratiche presenti in Veneto. Credo che si debba
partire dai temi, dagli argomenti, dalle idee che abbiamo per la nostra regione. Il Veneto è bellissimo ma deve fare un salto di qualità. Dobbiamo mettere in piedi una coalizione decisa a vincere e individuare presto chi la guiderà. (g.g.)
Alessandra Moretti
Il rapporto. Confartigianato Imprese Veneto illustra i numeri del 2023
Turismo, gli stranieri portano 7,2 miliardi di euro Presenze in crescita, 16% del totale nazionale
Boschetto: “L’offerta sta cambiando, le nostre imprese artigiane sono in prima linea e coprono tutta la filiera”
Turismo, nel 2023 il Veneto va forte e piace: 21,1 milioni gli arrivi e 71,9 milioni le presenze in tutto l’anno, pari rispettivamente al 15 e al 16 per cento del totale nazionale. Da giugno a settembre invece gli arrivi sono stati 11 milioni, in crescita rispetto al 2022 dell’8,3% e quasi 46 milioni le presenze, pari ad un +2,9% rispetto all’anno precedente. A prediligere il Veneto, sia in estate che in inverno, sono principalmente gli stranieri che rappresentano il 70% degli arrivi e il 74% delle presenze, con una spesa complessiva di 7,2 miliardi di euro, equivalente al 4,15% del Pil regionale.
I dati elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto mettono in evidenza come il Veneto si confermi per il 2023 come la principale regione turistica italiana. Andando ad analizzare più nel dettaglio i dati
per provincia, Venezia è la meta più ambita in termini di presenze con 26.998.563 turisti, seguita da Verona con 11.789.651, Belluno con 2.131.968 e Padova con 1.840.255. Ottima performance di Rovigo con 1.321.272 (+4,9%) e di Vicenza con 1.006.413 (+10,4%). Anche Treviso segna un + 18,4% con 861.664 presenze.
Per quanto riguarda invece la sola stagione estiva, il 2023 ha evidenziato un calo di turisti italiani che, rispetto allo stesso periodo del 2022, sono diminuiti in termini di arrivi dell’1,8%, con una flessione di destinazioni verso il lago del 6,8%, seguito dalle città d’arte con un -1,5%, dal mare con un -1% e dalle terme con un -0,8%. A tenere alta la media di turisti in Veneto in estate sono gli stranieri, che per il 13,3% in più rispetto al 2022 hanno scelto le nostre località, prediligendo
principalmente la montagna con un aumento del 28,3% rispetto all’anno precedente di arrivi e un + 5,2% in termini di presenze, con un + 27,7% per la montagna, un +13,7% per le città d’arte, un + 3,4% per il lago e un +1,7% per il mare. Guardando ai valori assoluti, il mare comunque si conferma il comprensorio con il maggior numero di turisti con
ben 22,5 milioni arrivi e presenze nel periodo giugno-settembre 2023, mentre per i soli arrivi le città d’arte sono la meta turistica preferita da italiani e stranieri con quasi 5 milioni di persone. Le imprese artigiane venete che sono interessate al settore turistico, secondo i dati del 2024, sono 18.271 ed impiegano complessivamente 64.560 addetti, rappresentando il 15,5% del totale. “Oggi il turismo sta cambiando, non è più quello stanziale e di massa, ma è diventato esperienziale – avverte il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto – basandosi ormai sulla conoscenza del territorio, delle sue caratteristiche, tradizioni culturali ed enogastronomiche, sull’attività sportiva in un contesto naturalistico. E qui entrano in gioco le nostre imprese artigiane, che coprono tutta l’intera filiera turistica, dall’abbigliamento e calzatura, che rappresentano il 25,4% del totale, ai prodotti tipici locali, dall’attrezzatura sportiva ai ser-
vizi, dall’agroalimentare (19,9% del totale) al trasporto. Credo ci siano ancora margini di sviluppo se si amplia l’offerta in termini di servizi, di ricettività e di innovazione tecnologica nella promozione e nel marketing –aggiunge Boschetto -. È evidente che ci debba essere una regia nella programmazione con tutti i soggetti deputati, dal pubblico al privato. Confidiamo molto nel lavoro che stiamo facendo in modo concertato e condiviso sui tavoli di confronto per la stesura del nuovo Piano Strategico della Regione Veneto 2025-2027. Fondamentale è tener conto del cambiamento dei gusti, delle destinazioni e del nuovo “mood” turistico ed essere in grado di creare un pacchetto all’avanguardia che soddisfi ogni aspettativa e domanda del mercato, privilegiando la qualità, le nostre eccellenze, la formazione del personale addetto e soprattutto il rispetto della nostra cultura, tradizione anche artigianale e del nostro territorio”.
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Roberto boschetto
Sapori del Territorio e Microlocalismi
Un viaggio nelle eccellenze locali
V
alorizzare le radici enogastronomiche e sostenere i produttori locali è l’impegno che Despar Nord (Aspiag Service Srl), la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, ha intrapreso dal 2015 con il progetto “Sapori del Territorio”. Questo brand rappresenta una strategia di differenziazione concreta, volta a celebrare e promuovere i prodotti d’eccellenza delle regioni in cui l’azienda opera. Con una rete di oltre 500 punti vendita, il marchio dell’Abete offre ad oggi circa 2.000 referenze a scaffale provenienti da 300 produttori locali.
Quest’anno, il progetto “Sapori del Territorio” si arricchisce con una nuova declinazione: i Microlocalismi. Questo nuovo progetto mette in luce realtà produttive di dimensioni ancora più contenute e spesso meno conosciute, ma di straordinario valore enogastronomico. L’idea è quella di dare visibilità a queste piccole gemme del territorio, includendo in assortimento i prodotti di questi piccoli fornitori permettendo loro di raggiungere una distribuzione più ampia. Questa iniziativa non solo riflette l’autenticità, l’altissima qualità e la freschezza dei prodotti regionali, ma supporta anche le economie locali, promuovendo pratiche sostenibili lungo tutta la filiera attraverso trasporti brevi e consegne diret-
te ai punti vendita.
Dal 1° gennaio 2024, Despar Nord ha ampliato significativamente l’offerta con 175 prodotti provenienti da 30 produttori distribuiti in diverse regioni. Le categorie di prodotti includono specialità tipiche del Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, ed è stimato che entro la fine dell’anno i produttori che prenderanno parte al progetto aumenteranno a circa 60.
Ogni prodotto è scelto per la sua unicità e qualità, rappresentando un tassello prezioso delle tradizioni gastronomiche locali che arricchiscono i nostri territori. In questo contesto, ciascun punto vendita diventa un punto di riferimento anche per le eccellenze regionali, valorizzate con spazi dedicati e facilmente riconoscibili anche attraverso un marchio ad hoc che le contraddistingue, esaltando le peculiarità del prodotto e delle aziende produttrici locali.
Questo progetto è una testimonianza tangibile dell’impegno di Despar Nord nella valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche italiane e promozione della sostenibilità. È un’iniziativa che non solo celebra le eccellenze locali, ma contribuisce anche al sostegno e alla crescita delle piccole realtà produttive, rendendo ogni visita nei punti vendita un viaggio attraverso le autentiche delizie del territorio.
Quando è nata la storia della vostra azienda agricola e come è cambiata nel tempo la vostra realtà?
La nostra azienda agricola è inizialmente nata seguendo un modello di autoconsumo, per poi dedicarsi dagli anni ‘60 alla vendita al dettaglio del vino. Per noi il vino non è solo una bevanda, ma un prodotto evocativo a cui va dato il giusto valore. Per questo abbiamo sempre preferito una vendita al dettaglio in cui al cliente, oltre al vino, scegliamo di fornire informazioni e una vera e propria esperienza di consumo.
Come è nata la collaborazione con Despar Nord e che cosa significa per voi essere parte del brand Sapori del Territorio?
Dal 2024 abbiamo iniziato a collaborare con Despar per poter raggiungere anche i clienti che non possono venire in cantina e avvicinarci anche a chi ancora non è un appassionato.
Prodotti e produttori vicini a noi
I prodotti locali portano vantaggi per tutti!
Sostegno ai produttori Freschezza quotidiana
Vicinanza al territorio Legame con la tradizione
Scegli locale!
Quando abbiamo ricevuto da Despar la proposta di collaborazione ci siamo sentiti onorati perché lo abbiamo visto come un riconoscimento della qualità del nostro vino.
Di Despar ci ha colpiti anche l’attenzione rivolta al prodotto: i buyer hanno voluto conoscere i vini in ogni loro dettaglio per poterli raccontare ai clienti nel modo migliore.
Centrali nella strategia di sviluppo della vostra azienda agricola sono la sostenibilità e il rapporto con il territorio, come li mettete in pratica?
Siamo consapevoli che per produrre dei buoni vini serva una vigna curata e in armonia con l’ambiente. Per questo riduciamo al minimo i trattamenti, non usiamo i diserbanti e preserviamo la biodiversità del luogo garantendo un habitat adatto alla fauna locale grazie ad alberi e siepi che proteggono e nutrono le vigne stesse.
Scopri di più su despar.it/it/sapori-del-territorio-veneto
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Il nostro territorio ed il rapporto con l’acqua, tra rischio idrogeologico e scarsità
ra dalla quale le persone emigravano per cercare lavoro e fortuna. Poi, grazie alla lungimiranza, tenacia ed allo spirito di iniziativa e di sacrificio dei veneti, la nostra Regione ed il Nordest sono diventati la zona più produttiva d’Italia e tra le primissime in Europa. E’ stato un cambio di rotta che ha portato con sé alcune conseguenze e tra queste c’è certamente la gestione e lo sviluppo del suolo.
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Il dibattito, che è stato moderato da Stefano Bazza, dopo il saluto del sindaco di Torreglia, Marco Rigato, ha visto gli interventi di Sarah Costantini, direttrice del Genio civile di Padova, di Andrea Crestani direttore ANBI Veneto (l’Associazione
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Accanto a questo c’è un altro fenomeno, molto più grande, che ci
Regionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, che associa e rappresenta tutti gli 11 Consorzi di bonifica del Veneto) e poi di Nazzareno Paganizza (Direttore del Consorzio Bacchiglione) e Stefano Vettorello (Direttore del Consorzio Adige Euganeo).
E’ possibile seguire l’intero dibattito sul canale youtube: https://www.youtube.com/@elisaventurini oppure inquadrando il QR code
Una panoramica delle nuove auto del 2024
Il 2024 è un anno entusiasmante per il settore automobilistico, con numerose novità da parte di diversi marchi. Ecco una panoramica delle auto più attese presentate e che debutteranno quest’anno.
All’inizio del secondo trimestre abbiamo assistito a una serie di lanci importanti. La nuova generazione della Lancia Ypsilon ha dato ufficialmente il via al nuovo piano prodotti del marchio torinese. A seguire, è stata introdotta la Ford Explorer e infine la Citroën C3, un altro modello di rilievo destinato a fare il salto verso l’elettrico puro, pur mantenendo il motore termico come opzione. Anche la Mitsubishi ASX si è aggiunta a questa lista, grazie ad un corposo restyling.
Tra le auto presentate in primavera, merita una menzione speciale la nuova Skoda Kodiaq, che ha mantenuto la ricca gamma termica del modello precedente, introducendo per la prima volta gli ibridi mild e plug-in. Non va dimenticato l’avvio delle consegne della Hyundai Santa Fe, ora caratterizzata da un design molto distintivo. A completare il quadro primaverile, la Lotus Emeya, una berlina elettrica che punta a competere con la Porsche Taycan, con tutte le carte in regola per farcela.
Tra le novità più attese, ci sono stati i facelift delle BMW Serie 4 Coupé e Cabrio e della Kia Sorento, che ha subito un restyling profondo, anche nel design. Non sono mancate le proposte completamente nuove, come la Mercedes Classe G elettrica e l’erede della Lamborghini Huracán, che ha salutato il V10 aspirato di derivazione Audi per adottare un V8 biturbo ibrido plug-in sviluppato internamente. L’estate 2024 ha visto l’arrivo di due grandi novità: la prima è stata l’Alfa Romeo Milano, un’attesissima B-SUV elettrica che aspira a posizionarsi ai vertici della categoria per dinamica di guida. La seconda è stata la Mini Cooper, che dopo il lancio completamente elettrico ha finalmente introdotto anche i motori turbobenzina. Ma c’è stato spazio
anche per i sogni: quest’estate ha visto il debutto commerciale della nuova MercedesAMG CLE 63.
Per l’autunno-inverno del 2024, è previsto l’arrivo sul mercato del restyling della Volkswagen Golf, con una nuova estetica esterna e interna. Un altro restyling significativo sarà quello della Porsche 911, che potrebbe segnare il debutto dell’alimentazione mild hybrid.
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Focus. Consigli utili per mettersi in strada senza pensieri
Gestione e manutenzione degli pneumatici
La gestione e manutenzione stagionale degli pneumatici è fondamentale per garantire sicurezza e performance ottimali del veicolo. Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra l’auto e la strada e la loro cura influisce direttamente sulla tenuta di strada, sul consumo di carburante e sul comfort di guida.
Controllo della pressione: La pressione degli pneumatici deve essere verificata almeno una volta al mese e prima di lunghi viaggi. Una pressione corretta assicura una migliore aderenza e riduce il consumo di carburante. Un pneumatico sotto-gonfiato aumenta l’usura e il rischio di esplosione, mentre uno sovra-gonfiato riduce la superficie di contatto con la strada, compromettendo la tenuta di strada. Rotazione dei pneumatici: La rotazione periodica degli pneumatici (ogni 10.000-15.000 km) permette un’usura uniforme, prolungando la vita utile del set di pneumatici. Questo è particolarmente importante in veicoli a trazione anteriore o posteriore, dove l’usura può essere diversa tra gli assi.
Verifica del battistrada: Un battistrada usurato compromette la sicurezza, specialmente su strade bagnate. La profondità minima legale del battistrada è di 1.6 mm, ma è consigliabile sostituire gli pneumatici già a 3 mm per gli pneumatici estivi e 4 mm per quelli invernali. Utilizzare un misuratore di profondità del battistrada è un metodo semplice per controllare l’usura. Allineamento e bilanciamento: Un corretto allineamento delle ruote assicura che gli pneumatici si consumino uniformemente e che il veicolo mantenga una buona stabilità. Il bilanciamento degli pneumatici, invece, elimina le vibrazioni indesiderate e protegge le sospensioni del veicolo.
I 6 segnali di usura degli pneumatici
Ecco alcuni segnali principali di usura a cui prestare attenzione:
1 -La profondità del battistrada è uno degli indicatori più importanti dell’usura dei pneumatici. La legge richiede una profondità minima di 1.6 mm, ma per una sicurezza ottimale è consigliabile sostituire pneumatici quando la profondità scende sotto i 3 mm per quelli estivi e 4 mm per quelli invernali. Per misurare la profondità del battistrada si può utilizzare un misuratore di profondità o controllare gli indicatori di usura presenti sui pneumatici stessi.
2 - L’usura irregolare del battistrada può essere causata da vari fattori, come un allineamento delle ruote non corretto, una pressione inadeguata o problemi alle sospensioni. Se si notano zone del battistrada più consumate rispetto ad altre, è opportuno far controllare il veicolo da un professionista.
3 - Con il tempo, i pneumatici possono sviluppare fenditure o crepe sulla superficie o sui fianchi. Questi segni indicano che lo pneumatico sta invecchiando e potrebbe essere a rischio di scoppio. Le crepe possono essere causate anche da un’esposizione prolungata alla luce solare e agli agenti atmosferici.
4 - Rigonfiamenti o bolle sui pneumatici sono segnali di danni strutturali, spesso causati da impatti con buche o marciapiedi. Questi rigonfiamenti indicano che la struttura interna del pneumatico è compromessa e il pneumatico potrebbe scoppiare in qualsiasi momento. In presenza di rigonfiamenti, è necessario sostituire immediatamente il pneumatico.
5 - Vibrazioni eccessive o rumori insoliti durante la guida possono essere sintomi di pneumatici usurati o danneggiati. Questi segnali potrebbero indicare problemi di bilanciamento, allineamento o addirittura un danno interno al pneumatico. In questi casi, è importante far controllare gli pneumatici e il veicolo da un professionista.
6 - L’usura eccessiva sui fianchi degli pneumatici può indicare una pressione insufficiente o un uso frequente del veicolo con carichi pesanti. La pressione insufficiente fa sì che i fianchi degli pneumatici si usurino più rapidamente, compromettendo la loro resistenza e aumentando il rischio di scoppio.
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I principali motori automobilistici e le loro alimentazioni
Nel corso degli anni, la tecnologia dei motori si è evoluta significativamente, portando alla nascita di diverse tipologie, ciascuna con le proprie caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Ecco i principali tipi di motori automobilistici e le loro alimentazioni
Nei veicoli ibridi serie, il motore a combustione interna non è collegato direttamente alle ruote. Invece, esso genera elettricità che alimenta un motore elettrico, il quale a sua volta muove le ruote. Questo sistema può migliorare ulteriormente l’efficienza del carburante, specialmente in condizioni di guida urbana con frequenti fermate e ripartenze. Tuttavia, la complessità e il costo di questi sistemi possono essere superiori rispetto agli ibridi paralleli.
Motori Elettrici
VENETO 24 ECONOMIA
A cura di Riccardo Sandre
Motori a Benzina
Veicoli Elettrici a Batteria (BEV)
I veicoli elettrici a batteria sono alimentati esclusivamente da energia elettrica immagazzinata in grandi batterie ricaricabili. Questi motori sono estremamente efficienti, silenziosi e producono zero emissioni locali. Con l’aumento delle infrastrutture di ricarica e dei miglioramenti nella tecnologia delle batterie, i BEV stanno diventando sempre più popolari. Esempi noti includono Tesla Model S e Nissan Leaf. Tuttavia, la limitata autonomia e i tempi di ricarica sono ancora sfide significative per l’adozione diffusa.
Veicoli Elettrici a Celle a Combustibile (FCEV)
Ascolta la rubrica economica, dove esploriamo le ultime notizie, tendenze e sviluppi nel mondo economico con il commento quotidiano alle 8:30 ogni mattina.
I motori a benzina sono tra i più comuni e diffusi al mondo. Funzionano attraverso la combustione del carburante all’interno di cilindri, dove una miscela di aria e benzina viene compressa e poi incendiata da una scintilla della candela. Questa combustione crea una forza che spinge il pistone, generando movimento. I motori a benzina sono apprezzati per la loro potenza e velocità, ma hanno lo svantaggio di essere meno efficienti dal punto di vista del consumo di carburante e delle emissioni rispetto ad altre tecnologie.
Motori Diesel
I FCEV utilizzano l’idrogeno come fonte di energia. L’idrogeno viene convertito in elettricità attraverso una reazione chimica in una cella a combustibile, producendo solo acqua come sottoprodotto. Questi veicoli combinano i vantaggi dei veicoli elettrici con tempi di rifornimento rapidi e una maggiore autonomia. Tuttavia, la diffusione dei FCEV è limitata dalla scarsa infrastruttura per l’idrogeno e dai costi elevati della tecnologia.
I motori diesel operano con un principio simile a quello dei motori a benzina, ma utilizzano gasolio come carburante e la combustione avviene per compressione. Sono noti per la loro efficienza nel consumo di carburante e la loro longevità. I motori diesel producono più coppia motrice a bassi regimi rispetto ai motori a benzina, rendendoli ideali per veicoli pesanti e commerciali. Tuttavia, emettono più ossidi di azoto e particolato, richiedendo sistemi di trattamento dei gas di scarico complessi.
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Motori Ibridi
Ibridi Paralleli
Nei veicoli ibridi paralleli, sia il motore a combustione interna sia il motore elettrico possono alimentare direttamente le ruote. Questi sistemi permettono di combinare i vantaggi dei motori a combustione interna con quelli elettrici, offrendo un’elevata efficienza e riducendo le emissioni. Un esempio popolare è la Toyota Prius, che utilizza un sistema ibrido parallelo per ottimizzare il consumo di carburante.
Ibridi Serie
L’Unione Europea ha adottato misure significative per promuovere l’adozione di veicoli elettrici, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria. Tra queste, una delle più rilevanti è la decisione di vietare la vendita di nuove auto a combustione interna entro il 2035. Questa legge rappresenta un cambio di paradigma per l’industria automobilistica, accelerando la transizione verso soluzioni di mobilità più sostenibili. Di conseguenza, le case automobilistiche stanno investendo massicciamente in ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia delle batterie e aumentare l’autonomia e la velocità di ricarica dei veicoli elettrici. Inoltre, si stanno potenziando le infrastrutture di ricarica pubbliche e private per supportare l’espansione del mercato dei veicoli elettrici. Mentre il futuro sembra sempre più orientato verso soluzioni elettriche e ibride, i motori a combustione interna continueranno a giocare un ruolo importante ancora per alcuni anni, soprattutto nei settori dove l’elettrificazione è più complessa. Tuttavia, la spinta normativa e le crescenti preoccupazioni ambientali stanno chiaramente tracciando la strada verso un’era in cui le auto elettriche domineranno il mercato, ridefinendo la mobilità del futuro.
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Motori a Combustione Interna
Visti da vicino. Dai tradizionali benzina e diesel ai veicoli ibridi ed elettrici
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Schwaz, città d’oro grazie all’argento
L’età dell’oro è legata all’argento. Schwaz deve molto a questo metallo, che ha cambiato i propri destini. Quell’epopea mineraria, che ha vissuto il suo culmine tra il XV e XVI secolo, quando Schwaz nel territorio dell’attuale Austria era seconda per abitanti solo a Vienna (ne contava 25.000, un’enormità per l’epoca), ha donato ricchezza e splendore. Un periodo durato fino a quando l’argento proveniente a buon mercato dalle Americhe stravolgesse il mercato. Quel periodo è ancor oggi ricordato come il momento più fulgido nella storia della città e della stessa valle dell’Inn. Castelli, palazzi e chiese, particolarmente belle qui, lo stanno a testimoniare con eloquenza. Nella vicina Hall in Tirol era stata creata la prima zecca europea, dove l’argento diventava moneta e dove la ricchezza già si misurava nei talleri coniati. Talleri il cui nome ha ispirato qualche secolo dopo, oltreoceano, la nascita dei dollari. Schwaz era il più importante distretto minerario d’Europa, tanto che ci misero le mani a livello finanziario anche i Fugger, potentissimi banchieri di Augusta. Gli effetti più vistosi di questo aureo, anzi “argenteo”, periodo si colgono nelle stesse miniere che da qualche anno sono visitabili e costituiscono la principale attrazione turistica di Schwaz. Immergervisi, scendendo nelle viscere della montagna a bordo di un trenino “cabrio” da miniera, mette adrenalina. Ma questa non è una montagna russa, è una galleria vera: un budello di dimensioni ridottissime che inghiotte il trenino e lo fa scendere nel ventre della montagna. Con il cuore in gola, protetti da una mantella color argento e da un caschetto, ci si trova nel cuore della miniera di un tempo, immersi in un emozionante viaggio multimediale con guida, audioguida in più lingue (italiano compreso), video e figure animate che ricordano la fatica e la perizia del lavoro del minatore. Imperdibile! Da qui proveniva oltre l’80% della produzione mondiale d’argento.
Che i minatori fossero una corporazione importante nella Schwaz del XV e XVI secolo lo confermano i privilegi che avevano ottenuto: il diritto sindacale alle 8 ore di lavoro (all’epoca nessuno come loro) e una navata riservata in chiesa. E che chiesa! La parrocchiale Maria Himmelfahrt, il più grande santuario gotico del Tirolo, l’unico a quattro navate in Europa. E’ famosa anche per la sua colossale campana che ancor oggi annuncia temporali più minacciosi. Poco lontano c’è un altro ambiente che cala il visitatore nella Schwaz del Rinascimento: il Palazzo Enzenberg con le sue cantine d’epoca. In un crescendo di quinte teatrali cittadine sempre più belle, spicca poi la sfarzosa Casa dei Fugger, la Fuggerhaus, oggi sede amministrativa provinciale. Segno distintivo delle case dei ricchi erano i portali di pietra venata di rame, perché questo metallo era l’altra grande fonte di guadagno che le miniere del posto assicuravano. Ancora due passi ed ecco il Monastero dei Francescani, ancora avvolto nelle severe atmosfere dell’epoca: lo fondò addirittura Maximilian I d’Asburgo nel 1507 e presenta una galleria di affreschi, alcuni ridotti a graffiti ma già recuperati, di
grande pregio artistico. Si alza lo sguardo e lassù, su una rupe, ecco il Freundsberg. Il nome richiama l’amicizia, ma il maniero è un nido d’aquila ben adatto, allora, alla sua funzione di controllo della valle. I Freundsberg lo hanno abitato fin dal 1122. Si arriva lassù col fiatone, ma il premio è un bel museo dedicato alla città e alle sue miniere. Inoltre c’è un ristorante dove potersi rifocillare e godersi il panorama su Schwaz e sulla valle. E parlando di castelli dei Freundsberg, poco lontano, c’è la tappa ineludibile: Tratzberg. Si trova su un’altura fra Schwaz e Jenbach. E uno dei castelli più belli dell’Austria, sembra che i ricchi proprietari lo abbiano lasciato da poche ore, da quanto è ancora integro e “vissuto”. Nelle sue sale è passata la storia. Fin dal XIII secolo. Vi si sale con un trenino fra ombrosi faggeti. Poi si varca l’arco e già dal cortile interno si coglie il fascino di questo maniero gotico –rinascimentale, che fra i suoi proprietari annovera anche Maximilian I e gli immancabili Fugger. Massimiliano poi lo cedette, trasferendosi a Freundsberg. Tratzberg venne fatto ricostruire più bello di prima dai nuovi castellani, i Tänzl, dopo il disastroso incendio del 1492 (l’anno in cui Cristoforo Colombo approdò in America). Dal XIX secolo è proprietà degli Enzerberg, che lo tengono come un gingillo. Tra le tante cose straordinarie da vedere figura l’albero genealogico degli Asburgo e 148 ritratti della stessa famiglia, la più importante dell’Austria. Come in ogni castello sono tante le leggende, i riti, i fatti oscuri che hanno avuto come sfondo Tratzdorf. Di sera li racconta la signora Rebecca, una Frau Rebecca in abiti medievali, davanti al castello, alla luce fioca di tanti
lumini: un’esperienza che stuzzica l’immaginazione. Un altro maniero si trova a Vomp, alle porte di Schwaz ed è particolare, perché la famiglia che ne è proprietaria da ben sei generazioni lo adibisce all’ospitalità. È un albergo piccolo in un castello piccolo: si chiama Mitterhart e la famiglia Mair, Andreas e la moglie Yvonne (lui cuoco e lei castellana dell’accoglienza), lo ha reso anche una tappa importante della ristorazione tipica tirolese. Il locale è segnalato anche dall’associazione Tiroler Wirsthaus, che tutela ricette, sapori e un certo modo casereccio di fare cucina. Il castello sorge in riva all’Inn, immerso tra i frutteti, ed è davvero coccolo e accogliente.
L’altra Schwaz è quella che guarda le montagne, ovvero al parco naturale del Karwendel. Parco vasto e davvero lontano dagli stereotipi. Un parco “matriosca”, che contiene tanti parchi: ben 11 aree naturali protette. Un mondo di natura sovrana, fatto di laghetti, alpeggi, prati, boschi (anche costituiti dal raro acero montano) e cascate. Si estende da Innsbruck all’Achersee, in gran parte dell’area alpina del Tirolo. L’escursione più facilmente raggiungibile da Schwaz è al Nafingalmen e al vicino laghetto, il Nafingsee. Un panorama fatto di vette aguzze e di boschi, di malghe e di rifugi, come il Weidener Hütte, famoso per suoi spuntini d’alpeggio. Il Parco Karwendel aderisce al progetto “Natura 2000”, un’associazione di aree protette europee che riunisce tante perle alpine. Ora tutti i sentieri della Silberregion Karwendel, naturalistici, storici e culturali, sono presentati anche attraverso la app Locandy, che funge da bussola per scoprire palmo a palmo questo straordinario territorio del Tirolo.
Castelli,
palazzi e chiese che risplendono tutt’oggi sono eredità
delle miniere
La città tirolese in riva all’Inn nel XV e XVI secolo era seconda solo a Vienna per numero di abitanti. L’estrazione del prezioso metallo (in nessuna parte d’Europa se ne ricavava così tanto) ha lasciato bellezza, arte e ricchezza. Le residenze fortificate di Tratzdorf e di Freundsberg ne sono i simboli. E poi c’è il paradiso naturalistico alpino del Karwendel, regno dell’acero montano, con laghi, vette e malghe diventate rifugi
cura di Uno spazio dove esploriamo le tematiche, i successi e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38.
di Renato Malaman
Nella foto copertina l’ingresso delle miniere di Schwaz, oggi visitabili grazie al primo tratto percorribile sul trenino. Più sotto, da sinistra: il castello di Tratzberg e quello di Freundsberg. Nel palco sotto: una veduta del parco alpino Karwendel e il centro della città vecchia di Schwaz.
ARIETE BILANCIA
Dopo un periodo interlocutorio, nel quale vi siete dedicati una meritata paura per ricaricare le batterie, vi preparate alle attività importanti che avete pensato per settembre
TORO
La vostra estate è stata meravigliosa, nonostante le premesse non fossero delle migliori. Siete rigenerati, carichi di entusiasmo e fiducia. E non è ancora finita la stagione estiva…
GEMELLI
Avete a lungo aspettato il momento dello stacco, della fuga dagli impegni che si sono concentrati tutti negli ultimi mesi facendovi arrivare stanchi alla pausa estiva. E ora di rilassarsi
CANCRO
Quest’estate vi siete dedicati alla conoscenza di molte persone che vi hanno consentito di stringere nuove amicizie, anche importanti. Si aprono perciò nuovi orizzonti, tutti da esplorare
LEONE
Siete padroni della vostra vita, protagonisti delle vostre giornate e artefici assoluti dei vostri successi. Sta a voi decidere se cambiare rotta e accettare la sfida o proseguire nel sentiero delle certezze
Agosto
Agosto, il mese del riposo, del divertimento e della riflessione
Pensavate di avere svoltato e, dopo tanto sacrificio, di cominciare a godere dei frutti del vostro lavoro. Le prove, tuttavia, non sono finite ma non demordete: ripartirete alla grande
SCORPIONE
Non cadete nella tentazione di farvi prendere dal pessimismo ma, anzi, godetevi questo clima vacanziero ancora per qualche settimana.
Fiducia ed entusiasmo vi faranno stare bene
VENETO24
PROTAGONISTI
A NORDEST
Esploreremo le storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione nella nostra regione. Ascolta tutte le mattine dalle 8:38 e sabato e domenica dalle 8:28.
Solo su Radio Veneto24.
SAGITTARIO
Vi siete concentrati sul lavoro trascurando i sentimenti di chi vi è vicino. E non vi siete resi conto che qualcuno ha bisogno delle vostre attenzioni. C’è modo e tempo per ricomporre le distanze
CAPRICORNO VERGINE PESCI
Forse è il caso di mettere in discussione le vostre abitudini e di cambiare qualcosa nella vostra routine quotidiana. Le giornate saranno più interessanti e sarete stimolati a cercare nuovi percorsi
Tutto rema a vostro favore. Una situazione inconsueta che vi rende creativi, propositivi e vi carica di energie. Non c’è nulla che non possiate fare in questo periodo: vi riuscirà tutto
ACQUARIO
Siete i soliti sognatori e, senza ponderare le cose con ragionevolezza, vi lasciate trascinare dai sentimenti e dalle emozioni. Fermatevi un attimo e fate esercizio di bilanciamento
Prendetevi il tempo necessario per riflettere… su tutto: lavoro, amicizie, amori. Siete sempre di corsa e non avete mai tempo di pensare. Uno stop è più che salutare per la vostra vita
Micaela Faggiani
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