LUGLIO 2022
Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.143
di Treviso Notiziario delle 8:30 Scarica la nuova App di La Piazza 24 e non perderti neanche un minuto dei tuoi notiziari preferiti.
5 10 12 16
EMERGENZA IDRICA
Le buone regole che i cittadini dovrebbero seguire IMPRESE E COMMERCIO
“Treviso4Change”: finanziamenti per avere liquidità
Notiziario delle 11:30
Notiziario delle 17:30
Notiziario delle 18:30
Ieri, oggi, domani. Garantiamo qualità e risparmio. Siamo sempre convenienti.
P
ascoltali on-line su la iazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto
ELEZIONI 2023: CONTE VERSO IL BIS? IL CASO VERONA RIAPRE TUTTI I GIOCHI Servizi alle pagg. 8 e 9
VOLONTARIATO
INCHIESTA CASE POPOLARI: LA CITTÀ CONTINUA A INTERROGARSI
Corrà nuova presidente del Csv TEATRO STABILE
Presentato il programma della nuova stagione
BUONA ESTATE
con le nostre pagine di giochi SCOPRI LE SOLUZIONI SU
www.lapiazzaweb.it /enigmistica/
Servizio S ervizio a pag. 6
Niente di straordinario Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
P
er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5
All’interno del giornale scopri le nuove offerte
Le tue scelte di valore firmate Despar
I prodotti firmati Despar nascono per permetterti di fare scelte di qualità, sicure e convenienti. Grazie a più di 3.400 prodotti puoi trovare tutto quello che cerchi: dalle eccellenze del territorio di Despar Premium ai prodotti che rispettano l’ambiente della linea Scelta Verde. Scegli una spesa di valore firmata Despar.
17
Linee di prodotti a marchio
+3.400 Referenze totali
Scopri tutte le linee su www.despar.it
+250 Nuovi prodotti nel 2021
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
5
Facciamo il punto
www.lapiazzaweb.it
Niente di straordinario Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Il buon senso vale più di un’ordinanza S
gomberiamo subito il campo. I comportamenti individuali del cittadino non possono e non devono ruotare esclusivamente attorno a un’ordinanza. Se in sindaco la fa, allora evito di innaffiare il prato e di lavare ogni settimana la macchina. Al contrario, scatta il “mi no i me ga dito gnente”. Comunque la si prenda, la siccità non è più un allarme a tamburo battente ma è realtà. E se l’emergenza idrica a Treviso magari non è così emergenza da decidere di razionare l’erogazione dell’acqua, se è vero che per irrigare l’orto se ne utilizza una quantità infinitesimale rispetto a quella che serve per mettersi sul piatto una bella costata, il problema comunque riguarda tutti. Si chiama cambiamento climatico. Una situazione ormai ritenuta irreversibile (la tragedia della Marmolada ne è la testimonianza più atroce) e per la quale abbiamo un’unica triste strada: predisporci all’adattamento. Perché la pioggia che non cade e la siccità di oggi non saranno la notizia da ricordare dell’estate 2022, ma probabilmente la costante del nostro futuro. Ecco allora che accanto alla sostituzione già avvenuta di 143 fontane della città e di 30 chilometri di rete idrica, accanto alla ricerca delle perdite e del monitoraggio costante dei livelli di falda e delle portate delle sorgenti da parte degli organismi preposti, anche i cittadini possono fare la loro parte. Ats, la società di servizio idrico, ha divulgato una serie di raccomandazioni: tenere sotto controllo il contatore, usare con parsimonia l’acqua potabile per irrigare, lavarsi senza tenere costantemente il rubinetto aperto, installare dispositivi frangi-getto, fare la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico. Sono solo raccomandazioni, nessuno è obbligato, se non a fare i conti con la propria coscienza civica e con le generazioni future. Nel frattempo il Governo ha decretato lo stato di emergenza idrica in cinque regioni, fra cui il Veneto, fino al 31 dicembre. Il problema c’è, tanto quanto c’è stata una pandemia. Ora spetta a noi comprendere che le risorse, al netto di ogni polemica del non fatto per prevenire, non sono inesauribili. (s.s.)
di Treviso
è un marchio proprietà di
Srl
Lo stato di emergenza Idrica è stato decretato dal Governo anche in Veneto Ats raccomanda un uso parsimonioso dell’acqua potabile
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge la città di Treviso per un numero complessivo di 32.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Chiuso in redazione l’8 luglio 2022
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 > >redazione@givemotions.it< < > < >www.lapiazzaweb.it<
Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< > < Redazione > < >redazione@givemotions.it<
CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
6
I nodi da sciogliere
www.lapiazzaweb.it
L’inchiesta. Avviata a giugno 2021, l’indagine coinvolge una trentina di persone, fra cui dipendenti comunali
A Treviso c’è una vera Affittopoli? L’eco sulla assegnazione delle case popolari non si spegne Corruzione e abuso d’ufficio i capi d’imputazione su cui sta indagando il Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri coordinato dalla Procura di Treviso
T
reviso è una realtà particolare nella quale le cose magari non si strillano, ma si bisbigliano e dove l’eco di quel bisbigliare può durare a lungo e produrre molti più effetti di uno scontro frontale con tutte le ricadute del caso. L’inchiesta che ha coinvolto Ca’ Sugana, in questo senso, non fa eccezione. La cronologia dei fatti è molto semplice, ma l’accertamento delle responsabilità, in capo ai tecnici e alla politica, ancora tutti da dimostrare. Andiamo con ordine. Siamo nel 2021, per l’esattezza, in giugno. Alcuni cittadini si recano presso il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri a presentare una denuncia. La contestazione? Le case popolari gestite direttamente dal comune e non da Ater verrebbero assegnate dagli uffici di Ca’ Sugana ai “soliti noti” e a parenti e amici degli stessi in cambio di quattrini e gioielli. Un’accusa, questa, molto pesante di per sé che acquisisce contorni ancora più esasperanti in una fase storica nella quale crisi economica e problema casa sono ai massimi livelli. Come dire: oltre alla corruzione viene anche spezzato volgarmente e violente-
mente qualsiasi patto sociale tra amministrazione pubblica e cittadini. Dopo circa un anno di indagini condotte del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, guidati dal Tenente Colonnello Giovanni Mura e coordinati dal Pubblico Ministero Gabriella Cama sono state formalizzate le ipotesi di reato a carico di trenta persone. I capi di imputazione sarebbero corruzione e abuso d’ufficio. L’indagine condotta sembra si sia avvalsa anche di supporti tecnologici, quali intercettazioni telefoniche e ambientali anche se dagli inquirenti, come normale che sia, si mantiene l’assoluto riserbo. Tra le trenta persone coinvolte, questo però è già noto, ci sono anche dirigenti, funzionari e impiegati dell’ufficio del Comune di Treviso. Gli altri indagati, a quanto trapela, sarebbero figure terze alle quali è contestato un ruolo da intermediari tra, appunto, gli uffici e i beneficiari delle assegnazioni. Con la formulazione dei capi d’accusa, ovviamente, sono scattate anche le perquisizioni e i sequestri dei computer dei dipendenti comunali.
La luce su tutta questa vicenda è ben lungi, però, dall’essere fatta. Il sindaco Mario Conte ha, come si usa fare in questi casi, assicurato massima collaborazione alla Magistratura, il dirigente dell’ufficio sotto inchiesta è stato spostato e il Consiglio Comunale ha approvato un documento bipartasan con il quale si auspica venga fatta piena chiarezza e si esprime solidarietà ai dipendenti comunali vittime, visto che i reati contestati non sono stati ancora accertati, di quella che viene definita, forse con una certa disinvoltura, “gogna mediatica”. La questione fatta, come detto, di mille bisbigli e pochi pronunciamenti se non quelli formali racchiude al proprio interno molti interrogativi e di
questo si bisbiglia nei salotti e all’aperitivo. Il primo bisbiglio, evidentemente, riguarda la colpevolezza o meno degli indagati. Il secondo, di natura maggiormente politica, potrebbe, invece, avere una rilevanza, certamente non giuridica, ma forse elettorale. La domanda che in molti, sempre a bassa voce, si pongono è: ma se all’amministrazione del Comune di Treviso è stata notificata la denuncia molti mesi prima della formalizzazione dei capi d’accusa, perché quei dirigenti e quei funzionari non sono stati immediatamente spostati? E sopratutto, pur a denuncia avvenuta e a spostamento non effettuato, hanno continuato a comportarsi per le assegnazioni come hanno sempre fatto? Magari non è nulla di che.
Magari è una prassi. Magari, visto che l’indagine era in corso, non si potevano muovere troppo le acque. Però se dovesse emergere, cosa che nessuno si augura, che questi dipendenti pubblici effettivamente hanno assegnato case non ai più bisognosi ma a chi dava loro in cambio soldi e gioielli. E se dovesse emergere che il Comune era informato che, effettivamente, esistevano dubbi di questa natura e non ha tolto da quella posizione chi potenzialmente perpetrava e probabilmente ha continuato a perpetrare quei reati, tutta la questione potrebbe anche uscire dalle aule dei tribunali e approdare sui banchi della politica. Staremo a vedere. Intanto, in una città di poche parole come Treviso, questi bisbigli continuano. (m.b.)
Libertà è poter scegliere il biologico La linea Despar Scelta Verde Bio,Logico, Bio,Logico con una proposta di più di 200 referenze realizzate con ingredienti che seguono gli standard dell’agricoltura biologica.
8
Verso le elezioni del 2023
www.lapiazzaweb.it
Primarie. Il segretario cittadino Dem Giovanni Tonella ha annunciato la “road map” alternativa
Il centrosinistra prende la rincorsa in vista delle amministrative della prossima primavera G
irando un po’ per la piazza di Treviso nessuno sembra avere dubbi: l’attuale sindaco, Mario Conte, è destinato ad essere riconfermato in carrozza in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Lo dicono un po’ tutti anche se, più di qualcuno, sembra dirlo a malincuore quasi a sottintendere un “purtroppo vincerà di nuovo”. La politica, e le elezioni, però non sono quasi mai una scienza esatta e i tanti malumori, da quelli più manifesti e mediatici esplosi nel popolo leghista a quelli più sotto traccia, potrebbero, alla lunga, fare la differenza. Del resto neppure a Verona ad un anno dalle elezioni qualcuno avrebbe scommesso contro il sindaco Sboarina e poi sappiamo tutti come è andata a finire. In ogni caso le forze alternative all’attuale amministrazione non stanno con le mani in mano e per svegliare
un po’ una città che sembra essere politicamente addormentata, hanno deciso di prendere una bella rincorsa e avviare, di fatto ufficialmente, la corsa a Ca’ Sugana. Ad annunciare nei giorni scorsi la “road map dell’alternativa” ci ha pensato il segretario cittadino del Partito Democratico che ha scandito le prossime tappe: primarie aperte a tutti i cittadini fissate entro novembre con raccolta delle candidature entro ottobre. Il metodo delle votazioni primarie può apparire, dopo anni di iper utilizzo, un po’ demodé ma rappresenta, questa la strategia dei dirigenti Dem, la forma migliore di mobilitazione e coinvolgimento della cittadinanza. L’obiettivo, evidente, è proprio quello di potersi giocare una campagna elettorale vera con una candidato pienamente legittimato
tanto dalle segreterie politiche quanto dall’indicazione popolare e in pista sin dalla seconda metà di dicembre, primi di gennaio al massimo. Quello che le forze alternative all’attuale governo cittadino vogliono evitare, infatti, è che l’attuale sindaco possa vincere, di fatto, per inerzia magari attraverso delle elezioni scarsamente partecipate
perché dall’esito, appunto, tutto sommato scontato. Una scommessa importante che, nelle prossime settimane e mesi, racconteremo dettagliatamente per poi scoprire, a elezioni avvenute, se avrà dato o meno i suoi frutti. Le parole d’ordine di Tonella? Apertura, confronto capillare e innovazione. Il campo largo trevigiano che il PD intende costruire parte dai mondi civici ed è proprio a loro che i dirigenti del Partito Democratico lanciano l’appello per provare a replicare, con le dovute differenze, il modello Verona e quello Padova.
Non resta che attendere per comprendere chi aderirà a questa piattaforma. Tra i primi a commentare la scelta dei Dem c’è stato Franco Rosi, leader di Treviso Civica che pur riconoscendo la “necessità che a Treviso scocchi una scintilla” è apparso, almeno di primo acchito freddo sul metodo delle primarie. E i nomi? Quelli che girano sono quelli che si bisbigliano a mezza voce già da un po’ anche se non risultano movimenti ufficiali: Antonella Tocchetto, Paolino Barbiero, Silvano Piazza e Adriano Bordignon. Ma per dirla come il capogruppo democratico a Ca’ Sugana, Stefano Pelloni “ci sono ottimi profili sia nel PD che fuori. Non ci precludiamo nulla. Ma al di là dei nomi che sono usciti in queste settimane, sono certo che potranno esserci delle grandi sorprese nel prossimo futuro.” (m.b.)
www.lapiazzaweb.it
Verso le elezioni del 2023
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
9
La Lega. Il responsabile provinciale di Treviso traccia il cammino che porterà alla corsa per Ca’ Sugana
Bof: “Conte sindaco e centrodestra unito. Non faremo una campagna elettorale lunghissima” “Mario e la sua giunta hanno un buon appeal. Ma qui conta molto anche il peso del partito, perché non dobbiamo dimenticare che è la città di Gobbo e Gentilini, c’è una tradizione amministrativa leghista. La sinistra? Noi correremo compatti e loro dovranno misurarsi su se stessi”
“B
eh, se qualcuno decidesse di non correre con Mario Conte… Vorrei proprio vedere chi potrebbe dire una roba del genere. Fantapolitica”. Gianangelo Bof, dal 2019 responsabile della Lega della provincia di Treviso, su una cosa da qui alla primavera del 2023 non ha il minimo dubbio: il candidato sindaco. Aveva già espresso il suo gradimento all’indomani dell’annuncio dello stesso Conte di volersi candidare anche per il secondo mandato. Ora che il conto alla rovescia è iniziato, parla con la piena consapevolezza di uno che un problema in meno di tutti gli altri ce l’ha. A parte il nome però, tutto il resto lo definisce prematuro. “Non faremo una campagna elettorale lunghissima, pertanto tutto sarà ufficializzato dopo l’estate, se non in autunno. Per ora - spiega il leghista, che alle ultime amministrative è stato rieletto sindaco di Tarzo - il ragionamento è quello del centrodestra unito, perché abbiamo capito che funziona. Ma per la fase delle trattative se ne riparlerà più avanti”. Una road map con la casella numero uno già segnata con la spunta verde: “Conte
è il sindaco uscente, ha fatto solo un mandato. Problemi no ghe n’è, nel senso di problemi a individuare il candidato. Il vero lavoro in questo momento lo sta facendo lui”. Perché per il responsabile della Lega di Marca Mario Conte “si sta costruendo la sua visibilità concretizzando tutto quello che aveva progettato per la città”. E in questa fase secondo Bof è meglio che il sindaco adesso rimanga concentrato su questo e che la politica se ne stia alla larga. “Potrebbe solo fare del male. Dopodiché si inizieranno a fare gli accordi e in base agli accordi potremo capire quante liste correranno con Conte. Su questa base costruiremo le liste e poi saremo pronti a organizzare la campagna elettorale”. Parla di centrodestra unito, Gianangelo Bof. Viene da chiedergli quale peso nella realtà trevigiana abbiano in questo momento le altre forze della coalizione. “Quando arriverà il momento sarà necessario affidarsi ai sondaggi per capire i vari pesi. Poi va aggiunto - spiega - che il peso reale lo daranno le urne, considerato che ogni componente politica al primo turno dovrà gio-
carsela da sola”. Guardando indietro alle quelle ultime elezioni amministrative che hanno scalzato il centrodestra da Verona, ci si è spinti un po’ in tutte le parti politiche a ipotizzare che il vero test di quanto è successo lo si potrà verificare solo il prossimo anno a Treviso (e a Vicenza). Ma Treviso può essere un test attendibile nel panorama nazionale? “Intanto va detto che ogni sfida non va mai sottovalutata. Quel che certo - afferma Bof - è che Treviso in questo momento ha Mario Conte e la sua giunta, che sono molto apprezzati dai trevigiani. A Treviso - aggiunge - sento che c’è un buon appeal”. Un appeal che viene dato dalle persone con il loro operato, “ma secondo me a Treviso conta molto anche il partito, perché non dobbiamo dimenticare che questa è la città di Gobbo e Gentilini, che c’è una tradizione amministrativa leghista che è stata fermata solo da una breve parentesi con Giovanni Manildo, chiusa dopo il primo mandato. Dopodiché - sottolinea il leghista - ogni sfida elettorale va affrontata con serietà, perché nulla può essere dato per scontato. Bisogna correre, darsi da fare. Conte sta già correndo, è molto presente, sta facendo il sindaco in maniera intensa”. Buttando lo sguardo dall’altro versante, quello del centrosinistra, Gianangelo Bof non può fare a meno di provare a tarpare ogni eventuale sogno di replica del “modello Verona”: “Lì c’è stata la spaccatura con Tosi ed è qualche cosa che a Treviso non c’è, perché correremo compatti e la sinistra dovrà misurarsi con se stessa”. (s.s.)
10
Emergenza economica
www.lapiazzaweb.it
La nuova misura. Contributo di 100mila euro ai Confidi per generare fino a 1,8 milioni di euro di liquidità
Con “Treviso 4 Change” finanziamenti a imprese e attività produttive della città P
rima la pandemia, adesso i rincari di bollette e materie prime. Per le imprese e le attività produttive la situazione continua a non essere particolarmente favorevole. Ecco perché l’amministrazione comunale ha deciso di mettere sul piatto un nuovo strumento economico: 100mila euro di contributo ai Confidi, i consorzi garantiti per l’erogazione di prestiti ai comparti dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. L’operazione si chiama “Treviso 4 Change” e segue a ruota “TrevisoFund”, misura che aveva permesso di aiutare con 7 milioni di euro 120 imprese del territorio durante la pandemia e che è stata riconosciuta come modello virtuoso dal festival nazionale dell’economia civile. L’obiettivo è rendere semplice la richiesta, sburocratizzarla e permettere di ottenere la liquidità necessaria in tempi molto brevi. Come funziona. La giunta di Treviso questa volta stanzia un contributo di 100mila euro - 10mila dei quali sono a fondo perduto per start-up e imprese femminili - ai consorzi Trevigianfidi, Canova Cooperativa Artigiana di Garanzia della Marca Trevigiana, Consorzio Veneto Garanzie-Confartigianato e Fidimpresa&Turismo Veneto. All’iniziativa hanno aderito CentroMarca Banca, Banca Prealpi SanBiagio, BCC Pordenonese e Monsile e Volksbank. Per ottenere un finanziamento, imprese e attività produttive devono presentare ai consorzi o alle banche la documentazione reddituale del 2021, assieme a una visura camerale e a un documento di identità. Dopo 30 giorni si può disporre del prestito. Attraverso garanzie e accordi tra Confidi e istituti di credito, potranno essere generati investimenti e liquidità fino a 1,8 milioni di euro. Imprese e attività produttive potranno chiedere dai 10 ai 50mila euro per una durata massima di 72 mesi.
dida
Tre tipi di intervento. La richiesta di finanziamento può essere presentata per liquidità, anticipo su fatture o scorte. La prima tipologia è un finanziamento per investimenti, da un minimo di 10 a un massimo di 50mila euro, destinato a imprese e liberi professionisti soci con sede o almeno un’unità locale operativa nel territorio comunale. La seconda prevede un massimo di 18 mesi di finanziamento per generare liquidità in conto corrente o tramite l’anticipazione fatture. Anche la terza è a breve termine (massimo di 18 mesi) ed è finalizzata a generare liquidità per finanziare l’acquisto di scorte. Una necessità, quest’ultima, causata dal conflitto in Ucraina e dalle conseguenti criticità di gestione dei magazzini. Pubblico&Privato. “Con Treviso 4 Change non solo vengono aiutati i nostri imprenditori a investire, ma vengono sostenute tutte le nuove attività, riversando alle imprese denari a ottime condizioni”, ha sostenuto in fase di presentazione dell’iniziativa il vicesindaco e assessore alle attività produttive Andrea De Checchi. Un progetto sul quale ha espresso soddisfazione il presidente di Ascom-Confcommercio Treviso, Federico Capraro: “Nato per l’emergenza, è un progetto importante che ora diventa strutturale e come tale una risorsa permanente per le piccole e medie imprese. Treviso - aggiunge Capraro - si conferma ancora una volta laboratorio di soluzioni creative che mettono insieme il pubblico e il privato. Il Fund - ha detto il presidente, ricordando il progetto nato durante l’emergenza sanitaria - ha avuto il merito di avvicinare le amministrazioni ai problemi veri delle imprese e questa nuova e rafforzata edizione, che conta sul successo delle precedenti, si conferma che c’era effettivamente un bisogno di migliorare e favorire l’accesso al credito”.(s.s.)
12
Cosa succede in città
www.lapiazzaweb.it
Volontariato. Bellunese di Quero Vas, già vicepresidente dal 2021, succede ad Alberto Franceschini
Elisa Corrà è la nuova presidente del Csv Una donna per la prima volta in oltre vent’anni “Necessario intercettare i bisogni sociali emergenti perché il Centro è il luogo ideale nel quale dare vita a un osservatorio delle esigenze sociali che funga da sentinella per il territorio”
N
uovo consiglio direttivo per il Csv Belluno Treviso, con un cambio al vertice, dove il trevigiano Alberto Franceschini lascia il timone a Elisa Corrà. Già vicepresidente dal 2021, Corrà è originaria di Quero Vas, in provincia di Belluno: impegnata in realtà associative come Jabar, di cui è presidente, e il Comitato d’Intesa, di cui è consigliera, è la prima donna che in oltre vent’anni di storia è chiamata a guidare il centro che gestisce i volontari negli enti del Ter-
zo settore. L’assemblea che ha portato all’elezione della nuova presidente ha provveduto anche alla nomina dei consiglieri in rappresentanza di Belluno - Gina Bortot, Paolo Colleselli e Maurizio Vecchio - e di Treviso, con Anna Corò, Antonio Dalla Rosa, Umberto Tronchin e Giovanni Sollima. “Una soddisfazione personale, ma soprattutto sono interessanti le progettualità che ci attendono e che porteremo avanti”, ha dichiarato
Corrà subito dopo la sua elezione. “Questo mandato - ha spiegato - ci consentirà di costruire un percorso di condivisione di idee della durata di un triennio, potendoci
concentrare su obiettivi non solo di breve periodo, ma con una programmazione che miri alla continuità, ragionando su un tessuto interprovinciale”. Secondo la nuova presidente analisi e interventi per il mondo del Terzo settore dovranno essere basati su una territorialità ampia, ma allo stesso tempo capace di osservare le specificità dei territori di Belluno e Treviso. Per Corrà una delle priorità da affrontare è mettere a fuoco le esigenze del tessuto associativo del Csv, “in particolare le piccole associazioni che stanno scontando di più la transizione complessa della riforma del Terzo settore”. Necessario inoltre intercettare i bisogni sociali emergenti: “Il nostro scopo
primario - ricorda la presidente - è fornire servizi, dalla formazione alle consulenze, dalla ricerca alla promozione, ma il Centro è anche il luogo ideale nel quale dare vita a un osservatorio delle esigenze sociali, che funga in pratica da sentinella per il territorio”.
Sei stato alla mostra di Canova? Conserva il biglietto e presentalo in negozio Con “Vivi l’arte, vive la città” Ascom ti fa uno sconto del dieci per cento
“V
ivi l’arte, vive la città”. Uno slogan che è allo stesso tempo un format, ideato e promosso congiuntamente dal Comune di Treviso, dai Musei Civici e da Ascom-Con-
fcommercio Treviso per valorizzare in tutte le sue potenzialità la mostra sul Canova allestita al Museo Bailo fino al 25 settembre prossimo. L’idea è duplice: da una parte l’organizzazione di visite guidate per i commercianti e gli operatori e dall’altra sconti in una serie di esercizi commerciali per i visitatori della mostra che si presentano in negozio muniti del biglietto. Una sorta di alleanza fra visitatori e commercianti che prevede varie iniziative. Come le visite guidate gratuite che Ascom ha deciso di offrire ai propri associati. La campagna
di sconti, invece, viene messa in piedi dai negozi associati Ascom: chi si fa acquisti e al momento di pagare presenta alla cassa il biglietto di ingresso che testimonia la visita all’esposizione monografica sullo scultore di Possagno avrà automaticamente una riduzione del dieci per cento sul prezzo. Un’iniziativa che nasce mettendo insieme, come spiega il presidente di Ascom-Confcommercio Federico Capraro, cultura e commercio. “I visitatori della mostra sono anche clienti e consumatori, ovvero una risorsa per la comunità. Abbiamo organizzato un’offerta
commerciale dedicata, una rete di negozi di vicinato disponibili a fare sconti e ad accoglierli. Il consumo culturale - continua Capraro - è un volano per l’economia se inserito in una strategia commerciali, in una città che sa fare rete e sa costruire intorno a un evento importante come questo una cornice di accoglienza unitaria che non si limita agli spazi museali”. Ed è lo spirito con cui Ascom ha deciso di riservare una serie di visite per gli operatori commerciali: “Sono i primi ambasciatori del bello, lo possono comunicare ai clienti e ai visitatori. Anche questa consapevolezza fa par-
te della crescita culturale della città”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Mario Conte, che definisce arte e cultura straordinari mezzi di promozione di Treviso. “Partendo dalle grandi mostre e da una città stimolante e vivace dal punto di vista dell’offerta culturale, è possibile - afferma il primo cittadino - dare slancio anche al tessuto economico. Per questo sono fondamentali le sinergie e le collaborazioni, come questa fra Ascom e Comune, che consentono di creare un ulteriore contatto fra musei e impresa, oltre a un modo più accattivante di vivere la città”.
S-Budget: il più conveniente Prezzi bassi tutti i giorni
La tua spesa a meno di
15 €
14
Sanità .
www.lapiazzaweb.it
L’elezione. Delegato alla sede trevigiana dell’Università, è l’ex primario di Anatomia patologica
Il professor Dei Tos è il nuovo presidente della Scuola di Medicina di Padova I
l professor Angelo Paolo Dei Tos è il nuovo presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. È stato eletto all’unanimità a fine giugno ed entrerà in carica per tre anni il primo ottobre prossimo, succedendo al professor Stefano Merigliano. Dei Tos, che compirà 61 anni in agosto, è ordinario di Anatomia patologica e attualmente direttore dell’unità ospedaliera complessa di Anatomia patologica e direttore del dipartimento di Diagnostica integrata dell’Azienda Ospedale Università di Padova, oltre che delegato alla sede di medicina di Treviso e alle professioni sanitarie. Una sanità, quella trevigiana, alla quale il professore ha dedicato ben 25 anni di servizio. Dal 2002 al 2019 è stato infatti primario di Anatomia patologica al Ca’ Foncello. Già direttore scientifico del Registro Tumori del Veneto, nella sua lunga carriera a Treviso aveva tessuto importanti relazioni con i principali istituti di ricerca nazionali e internazionali, divenendo uno dei massimi esperti nell’ambito delle neoplasie rare.
Sono oltre 470 i lavori che gli sono stati pubblicati nelle più importanti riviste scientifiche. “Oltre a essere uno scienziato di riconosciuto valore, il professor Dei Tos è una persona di grande umanità, capace di cogliere e mettere a fattor comune sensibilità diverse. In questi mesi - ha dichiarato la rettrice dell’ateneo patavino, Daniela
Mapelli - ha saputo tessere relazioni svolgendo, nell’ambito della sua delega un ottimo lavoro che ora, immagino, potrà continuare nella sua nuova veste di presidente della Scuola medica”. Per il presidente della Regione Luca Zaia “se la Scuola di Medicina di Padova rappresenta una punta di diamante nel mondo accademico nazionale e internazione è anche grazie a figure di spicco come il professor Dei Tos, che ha contribuito a formare medici e ricercatori attraverso la stretta interconnessione di didattica di altissimo livello, ricerca e assistenza”. Una nomina che per il governatore veneto “premia il lavoro svolto e sono certo che questa elezione darà vita a nuovi e importanti collaborazioni e connessioni tra il mondo accademico e quello della sanità veneta”. (s.s.)
Servizio veterinario: Luca Buffon è il nuovo direttore Luca Buffon è il nuovo direttore del Servizio veterinario, igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dell’Ulss 2 Marca trevigiana. Vittoriese, 57 anni, Buffon ha cominciato la propria carriera ad Asolo nel 2002, nell’allora Ulss 8. Da anni è referente dell’azienda per il progetto “Piccole Produzioni Locali” e dal 2020 lo è per l’intera regione. Dal 2008 è incaricato di seguire le istruttorie e le relative fasi per la registrazione delle nuove imprese agricole che entrano a far parte del progetto: in un decennio sono oltre 400 le aziende autorizzate da Buffon, che nel febbraio del 2018 ha aggiunto alle proprie mansioni un incarico di alta specializzazione per l’igiene urbana, la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, comprese le attività chirurgiche di sterilizzazione in ambito provinciale nelle strutture di Vedelago e Ponzano Veneto.
Libertà è poter scegliere prodotti della filiera controllata La linea Passo dopo Passo Despar Despar, dedicata all’ortofrutta, alla carne e al pesce, dove si possono trovare più di 500 prodotti realizzati seguendo una filiera trasparente.
16
Cultura
www.lapiazzaweb.it
Stagione 2022/23. A Treviso il cartellone più ricco dello Stabile del Veneto
Heart Art, al Comunale Mario Del Monaco l’arte del teatro colpisce al cuore Cinquecento persone (tutto esaurito) per la presentazione del nuovo programma che racchiude tre opere liriche undici spettacoli teatrali e un galà per celebrare il grande tenore al quale è intitolato il teatro trevigiano
F
ar battere il cuore agli spettatori facendoli innamorare del teatro. È questo l’obiettivo di “Heart Art”, la stagione 2022/2023 del Teatro del Monaco di Treviso in partenza in autunno. Un cartellone di 38 giornate di spettacolo, tre opere liriche, un galà dedicato al tenore da cui prende il nome il teatro e 11 titoli di prosa. Se la nuova stagione lirica suona le note di Verdi e Bellini con Rigoletto (4 e 6 novembre 2022), Il Trovatore (17 e 19 febbraio 2023) e I Montecchi e i Capuleti (2 e 4 dicembre 2022), l’anteprima della stagione teatrale avrà tra i protagonisti Alessandro Preziosi in “Otello. Dalla parte di Cassio” il 12 novembre. In città ci saranno attrici come Vanessa Gravina, Serra Yilmaz e Maria Paiato e artisti amati dal pubblico tra cui Alessio Boni, Claudio Bisio e Moni Ovadia. Confermata inoltre la collaborazione con l’associazione Tema Cultura per il festival Mythos dedicato al teatro classico e la convenzione con gli ESU di Padova e Venezia che permetterà agli studenti universitari del Veneto di andare a teatro con un biglietto di soli 3 euro. Il sindaco Mario Conte si è dichiarato orgoglioso della squadra del teatro cittadino che con passione sostiene “un teatro sempre aperto, vivo e integrato in una rete culturale che sta diventando sempre più forte anche per merito del sostegno del mondo dell’imprenditoria e delle Camere di Commercio”. La Treviso di Conte riparte dalla cultura e dal suo teatro in fase di rinnovamento. Il sindaco ha infatti ricordato l’intervento di manutenzione straordi-
Un momento della presentazione pubblica della nuova stagione al Del Monaco
naria all’immobile per quanto concerne l’impianto elettrico e l’imminente rifacimento della facciata: “si parla di oltre 300 mila euro” ha spiegato Conte. Il presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto in occasione della presentazione della stagione ha annunciato l’alleanza teatrale con Bolzano e Trieste con il fine di arrivare a una vera e propria “piattaforma teatrale del Nordest” in grado di intercettare in misura ancora maggiore il turismo culturale. Beltotto ha quindi sottolineato che, nella grande famiglia del Teatro Stabile del Veneto recentemente riconosciuto tra i Teatri Nazionali, il Teatro del Monaco è “quello con il cartellone più ricco di tutti grazie al valore aggiunto della musica”. Infine il direttore artistico della stagione lirica e concertistica Stefano Canazza ha messo l’accento sul percorso di rivalorizzazione della figura di Del Monaco intrapreso: “Il galà del 16 ottobre è il primo passo di questo percorso di riscoperta del tenore al quale il nostro teatro è intitolato dal 2011”. Canazza ha rimarcato che “Treviso si conferma, per sua vocazione e scelta, città della lirica” e ha anticipato che la stagione concertistica sarà presentata a settembre. Nell’attesa che il sipario si alzi riprende la campagna abbonamenti: agli abbonati della stagione 19/20 e ’22 di tutti e tre i teatri lo Stabile del Veneto riserva la possibilità di confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova stagione. Marika Andreoli
Cultura
www.lapiazzaweb.it
Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
17
Il libro. “La giustizia non è una pallottola” è il nono romanzo della fortunata serie con il popolare poliziotto
Ervas, l’ispettore Stucky è tornato E la Rai sta progettando la serie televisiva S
e siete fan irriducibili dell’ispettore Stucky, preparatevi. Uno: contrariamente a quanto Fulvio Ervas ha ripetutamente annunciato alla fine (è successo tre volte) degli ultimi romanzi, le avvincenti indagini poliziesche della questura di Treviso continueranno. Due: la Rai sta già lavorando alla serie televisiva, con episodi lunghi stile Montalbano, con un progetto che vede ancora Giuseppe Battiston nei panni dell’ispettore per metà di origini persiane, con il coinvolgimento di Antonio Padovan alla regia di un paio di puntate. Nel frattempo Ervas è arrivato nelle librerie con il nono romanzo della serie, “La giustizia non è una pallottola”, edito come sempre da Marcos y Marcos. “Quando è arrivato il Covid ho sentito il bisogno anche fisico di avere accanto una persona ironica, che mi facesse compagnia, che mi aiutasse a non soccombere alle lezioni a distanza, ai disastri che la pandemia procurava agli adolescenti e che ci vorrà un po’ di tempo a recuperare. Avevo bisogno di scrivere qualcosa che mi divertisse, una sorta di medicina anti solitudine e anti follie”, racconta lo scrittore, mentre sorseggia uno spritz sotto la loggia dei Trecento, tanto amata e frequentata dal suo personaggio più famoso. Ci ha messo due anni a scriverlo, ma Stucky era davvero l’uomo giusto al momento giusto: nato nel 2006 con “Commesse di Treviso” perché Ervas voleva capire se fosse possibile cimentarsi in un poliziesco che fosse originale, senza la violenza come escamotage per attrarre i lettori, “un giallo ironico ambientato in una città bellissima e particolare, da prendere un po’ giro senza offenderla ma punzecchiandola, senza morti, senza sangue, senza disastri”. Alla fine non è riuscito a mettere la parola fine e quello che doveva consumarsi nel giro di tre libri è una lunga storia d’amore con i lettori e un’occasione per affrontare temi profondi. La trama di “La giustizia non è una pallottola” viaggia
dalle colline del prosecco ai campi di grano coltivati nell’hinterland, passando per la chiesa di San Francesco, con le tombe di Pietro Alighieri e Francesca Petrarca al centro del giallo. “Ho messo insieme le due tipologie di imprenditori del Veneto, quello che ama la bellezza e fa anche qualcosa per il mondo e quello che si beve il territorio come fosse uno spritz. Ho un po’ giocato con i personaggi, facendo più trama rispetto ai romanzi precedenti”, spiega lo scrittore. Chi questa terra la conosce, può facilmente ipotizzare l’identità degli imprenditori a cui Ervas si sia ispirato. Senza bisogno di ipotesi, invece, la figura del presidente del Veneto: “Ho messo Luca Zaia perché uno dei progetti su cui ho intenzione di lavorare è una commedia in dialetto che potrebbe intitolarsi ’El governator’. Perché Zaia è un fenomeno interessante, ho comprato il suo libro e l’ho letto. Quando uno fa - dice il creatore di Stucky bisogna ammetterlo, anche se poi puoi decidere di non votarlo. Ma è intellettualmente onesto, basta pensare a come ci ha messo la faccia durante
Scritto come medicina anti solitudine nei due anni di pandemia, il nuovo libro dello scrittore-insegnante (quasi in pensione) torna a indagare a Treviso e provincia, con personaggi ispirati alle diverse tipologie di imprenditori del Nordest. C’è anche Zaia: “Su di lui sto progettando una commedia in dialetto”
tutta la pandemia”. Stucky, Montini, Landrulli, Spreafico, le sempre vivaci sorelle di vicolo Dotti, lo zio Cyrus. Non manca nessuno, anzi la questura trevigiana si arricchisce (e l’ispettore si lascia coinvolgere direttamente) dall’ingresso in scena di due nuove protagoniste: le agenti Lopresti e Salvalaio. “Mi lascio prendere la mano e i personaggi arrivano da soli”, confessa Fulvio Ervas che, avendo ormai compreso che le avventure dell’ispettore non devono e non possono interrompersi, sta già mettendo insieme il materiale per la storia numero dieci. Argomento scottante e di piena attualità per Treviso: le baby-gang. (s.s.)
• Chi è Fulvio Ervas Insegnante di scienze al liceo Canova di Treviso, Fulvio Ervas - originario dell’entroterra veneziano - quest’anno ha affrontato da professore i suoi ultimi esami di maturità, perché da agosto è in pensione. Ama fare il nonno, prendersi cura del suo orto e scrivere. Ha pubblicato diciassette romanzi, nove dei quali hanno come protagonista l’ispettore Stucky. Due dei suoi libri - “Se ti abbraccio non aver paura”, che racconta il viaggio di Franco Antonello con il figlio autistico Andrea, e “Finché c’è prosecco c’è speranza” sono diventati film, diretti rispettivamente da Gabriele Salvatores (“Tutto il mio folle amore”, con Claudio Santamaria, Valeria Golino e Diego Abatantuono) e dal coneglianese Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston nel ruolo di Stucky.
18
Eventi
www.lapiazzaweb.it
Musica. La Piazza anche quest’anno è media partner della manifestazione in programma fino al 30 luglio
Suoni di Marca, l’estate entra nel vivo Quindici serate per tornare a divertirsi Sulle Mura da sabato 16 si alterneranno ospiti nazionali e internazionali Un mix di sonorità pronto ad unirsi ai consueti percorsi enogastronomici
S
i apre con Savana Funk e Batisto Coco, si chiude con Sir Oliver Skardy e i Bengala Fire. In mezzo, dal 16 al 30 luglio, tantissima musica per tutti i gusti e per tutte le età. Esattamente come succede da trentadue anni a questa parte a Suoni di Marca. Una festa,
una manifestazione amatissima dai trevigiani e non solo, un’occasione di ritrovo, di serate trascorse in allegria. Un momento di spensieratezza che mancava nella sua formula più classica: quella dell’ingresso gratuito. Con il solo contributo di 1 euro all’ingresso per sostenere la kermesse, di cui anche quest’anno il nostro giornale è media partner. Un ritorno alla normalità, quindi, senza più concerti a pagamento e con l’intera area delle Mura di Treviso, palchi compresi, alla portata di tutti, grazie anche al lavoro di oltre 150 volontari. Patrocinato dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione del Veneto e dalla Camera
di Commercio di Treviso e Belluno, Suoni di Marca proporrà, accanto agli attesissimi stand del gusto e dell’artigianato, un lungo elenco di artisti nazionali e internazionali che faranno scatenare il pubblico presente. A inaugurare il palco del Bastione San Marco, sabato 16 luglio, sarà l’alternarsi dei ritmi travolgenti dei Savana Funk e dei Batisto Coco, per
un doppio set carico di energia e vitalità. Domenica 17 luglio è il momento di ritmi raggae da ballare per gli amanti della musica mediterranea e le tradizioni del Salento grazie alla presenza dei Sud Sound System. In apertura ci sarà la musica raggae e tango-punk degli España Circo Este. La cornice
delle mura rinascimentali di Treviso sarà il luogo migliore in cui accogliere Carmen Consoli, che arriverà a Suoni di Marca martedì 19 luglio: una delle voci più inconfondibili della musica italiana, la cantautrice, la poetessa e l’artista fuori da ogni etichetta sarà pronta a incantare con passione e grinta. Mercoledì 20, invece, a prendersi il palco sarà Motta: il cantautore porterà in città uno degli show live più acclamati, mentre giovedì 21 luglio sarà la volta della musica di New York ai Tropici di Kid Creole and the Coconuts, con il loro groove pieno di calypso e ritmi latini, con un concerto vibrante e scoppiettante all’insegna del ballo. Venerdì 22 luglio sarà il momento di “Tango y Cielo”, il festival del tango argentino con l’orchestra dei Bandonegro, dj Sandro 051 e Nicoletta Pregnolato. Una serata nella qua-
le stare seduti è impossibile, considerato che verrà allestita un’autentica pista in legno da 400 metri quadrati per ballare. Lunedì 25 il nuovo tour degli The Zen Circus sarà pronto a colpire il palco con la loro miscela di punk, indie, folk e cantautorato. Martedì 26, dopo l’uscita del singolo estivo “Zodiaco”, l’unica data veneta di Michele Bravi sarà proprio sulle Mura, mentre mercoledì 27 gli ap-
passionati sono attesi da una serata imperdibile: i favolosi anni Ottanta rivivranno grazie a due icone della musica di-
sco-dance quali Sandy Marton e Jo Squillo. Ospite internazionale, per la serata di giovedì 28: il Grupo Compay Segundo da Buena Vista Social Club,
che porterà a Treviso la travolgente anima di Cuba. Alla Bandabardò e a Cisco Bellotti, voce storica della band Modena City Ramblers, il compito di scatenare la penultima serata, quella di venerdì 29. Sabato 30 luglio la storica voce dei Pitura Freska Sir Oliver Skardy e il rock’n’roll dal sapore britannico dei Bengala Fire chiuderanno il sipario della 32esima edizione.
Teatro itinerante, Cine d’epoca e Treviso Drive-in le proposte di “Teatro che pazzia”
N
ell’ambito della rassegna “Estate incantata”, organizzata dal Comune di Treviso, le proposte di “Teatro che pazzia”, che arricchirà l’estate in città e in provincia con due iniziative: “Teatro itinerante” e “Cine d’epoca”, entrambe a ingresso libero. La prima proporrà in undici quartieri cittadini il teatro nelle piazze, con un palchetto da commedia che farà da scenografia alle compagnie che si avvicenderanno ogni sera, raccontando
e facendo vivere le loro storie e avventure a piccoli e grandi spettatori. Il teatro arriverà con i suoi spettacoli anche a Breda di Piave, Villorba e Quinto di Treviso. Cine d’Epoca invece proporrà quattro serate durante le quali prestigiosi film appartenenti alla storia del cinema italiano e internazionale, saranno proiettati in pellicola originale con una macchina a carboni Vittoria VI, completamente restaurata e funzionante,
ad opera del proiezionista Francesco Baggio, tra questi, “Nuovo Cinema Paradiso” in Piazza dei Signori a Treviso il 2 agosto. Torna anche il Treviso Drive-in all’Arena Aurora in Via Scarpa 2, con diciotto proiezioni, ogni mercoledì e sabato, dedicate a chi desidera provare un’esperienza cinematografica in stile America anni ’50 dalla propria auto oppure per coloro che preferiscono assistere allo spettacolo dalla platea, nella
modalità classica. La programmazione propone le prime visioni del momento e le ultime uscite al botteghino. Nella stessa location i venerdì saranno dedicati al teatro con “Le stelle dell’Aurora”, brillanti commedie ricche di intrighi e circostanze assurde. Sia il cinema che il teatro presso l’Arena Aurora sarà regolato con l’acquisto di un biglietto. Programma completo degli eventi, info e acquisti online sul sito www.teatrochepazzia.it.
20
#Regione
I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far nascere il centrosinistra.
Il Punto
Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si
richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e
www.lapiazzaweb.it
la sua scissione a complicare i giochi. La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.
L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri
Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I
n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispon-
dere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti,
Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione” se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa
modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che
il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.
21
Regione
www.lapiazzaweb.it
La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento
Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M
entre i prezzi dell’energia continuano a correre all’impazzata e spingono l’inflazione il Consiglio regionale del Veneto approva con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce e promuove le comunità energetiche. Si tratta di un intervento legislativo in una materia concorrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata attualità per la crisi energetica e il contrasto al cambiamento climatico. Il testo approvato dal ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi di tre proposte di legge iniziali, presentate rispettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri consiglieri del gruppo misto e di opposizione e dà attuazione alle direttive della Commissione europea che impongono di agevolare i gruppi di cittadini che si organizzano per forme di autoconsumo dell’elettricità. Le comunità energetiche sono gruppi di persone, imprese e soggetti pubblici che condividono la produzione in proprio e il consumo di energia elettrica: hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di contenere i costi e produrre benefici per i soci della comunità, e non di realizzare profitti. “La legge veneta – spiega il relatore Marco Andreoli (Lega), presidente della commissione per le politiche economiche – favorisce la creazione di grup-
pi di autoconsumo, costituiti da soggetti pubblici e privati che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema dell’autoproduzione è oggi al centro dell’interesse generale per le opportunità che si stanno aprendo con l’innovazione della gestione energetica, anche con notevoli possibilità di risparmio. L’energia elettrica scambiata e condivisa beneficia infatti di un contributo economico del Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino fino in fondo questa opportunità”. Arriva anche il plauso del presidente Luca Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il domani e la Regione vuole rispondere, mettendo a disposizione diversi strumenti. Sono felice che la legge sia stata approvata all’unanimità, segno del valore di questo provvedimento per tutto il nostro territorio”. L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato è soddisfatto e sottolinea «l’ampia collaborazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è un provvedimento strategico che ci permetterà di affrontare la sfida energetica, oggi di priorità assoluta. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato si è impegnato a
La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”
trovare “con il benestare del collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse per quella che ha definito “una priorità assoluta dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.
“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.
Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria”
Politiche attive per il lavoro, Ecipa protagonista grazie ai fondi del Pnrr
V
L’
ia al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo rispetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua
Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio principale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.
Ecipa, società di Formazione e Servizi delle Cna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, si candida ad accedere ai finanziamenti per l’assegno Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), nuovo piano di politiche attive per il lavoro previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e poi confermato anche dal Pnrr per rilanciare l’occupazione nel nostro Paese e combattere la disoccupazione. Il programma Gol durerà fino al 2025 e per quest’anno al Veneto sono stati assegnati oltre 55 milioni di euro. Un traguardo importante sarà quello di attivare, entro la fine del 2022, percorsi di inserimento lavorativo per 18.900 persone. Ecco che nella difficoltà di trovare un impiego o di reinserirsi nel mondo del lavoro in particolare in questi difficilissimi anni, Ecipa ricopre un ruolo chiave, garantendo affidabilità e sicurezza nella valutazione di ogni situazione e spaziando in ogni ambito
lavorativo legato alla piccola e micro impresa. Oltre al Programma Gol, molti sono infatti i progetti regionali nei quali Ecipa è impegnato e in ambito europeo è presente nei principali progetti di efficienza energetica, di innovazione delle Pmi, imprenditorialità e Industria 4.0, nei temi di sicurezza sul lavoro, nella formazione professionale e nei progetti di marketing territoriale e di turismo sostenibile. In pieno accordo, dunque, con gli obiettivi del Pnrr legati alla innovazione digitale e alla transizione green che stanno caratterizzando attualmente il mercato nazionale ed internazionale; transizione non sempre facile per molte realtà artigiane che possono quindi contare su di un organismo di eccellenza in grado di sviluppare strategie, promuovere servizi ed iniziative legate al mercato del lavoro per creare sempre nuove, migliori e maggiori opportunità professionali.
23
www.lapiazzaweb.it
a cura di Petrus
C I P
M A N S I N
N I N
A L A DIFFICILISSIMO Partendo dalle caselle grigie, inserire due parole (una orizzontale e una verticale) rispondenti alle seguenti definizioni:
PUZZLE CON REBUS
Gianna, cantante rock PUZZLE CON REBUS Medici specializzati in odontoiatria In questo puzzle è stato inserito un rebus all’interno. Se non siete capaci di risolverlo, la chiave finale vi rivelerà In questo puzzle è stato inserito un rebus all’interno. Se non siete capaci di risolverlo, la chiave lanale soluzione. CHIAVE (frase:CHIAVE 5,5)....................................…................................................................................…. fi vi rivelerà la soluzione (frase: 5,5). Quindi, regolandosi con gli incroci e con le lettere stampate, inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e RETTE GABER ABBRUTITI
ABBRUTITI ADELE ADELE ANCHE ANCHE ATOUT ATOUT BINDOLO BISIO BINDOLO CANOSSA CESPI BISIO CORTEI CANOSSA DEGNO DETROIT
CESPI
DIVULGATI D’URSO EGADI ELEMENTI ELISABETTA ELOGI FATTA FILATELIa GABER GATTA GENTI
GUYANA GATTA INCISE INGOZZATA GENTI LELLO GUYANA LESSI LITRI INCISE LUPPOLO MESTI INGOZZATA MIOPI LELLO PADIGLIONE PEPITE
LESSI
PILASTRO PINNA PIRRO PLUTO REGOLA RETTE RIPRESA RIVISITATO SCINTILLIO SEGNALATO SERRA
SHANGHAI RIPRESA SPENZOLATO STASI RIVISITATO STRAGONFIO SCINTILLIO SUSSULTO TRANCI SEGNALATO TRAPIANTI UMORE SERRA UNICI SHANGHAI ZAPPA
SPENZOLATO
LITRI
STASI
DETROIT
MESTI
SUSSULTO
DIVULGATI
MIOPI
TRANCI
D'URSO
PADIGLIONE
TRAPIANTI
EGADI
PEPITE
UMORE
ELEMENTI
PILASTRO
UNICI
ELISABETTA
PINNA
ZAPPA
ELOGI
PIRRO
FATTA
PLUTO
FILATELIA
REGOLA
CORTEI
per le soluzioni vai sul sito: https://www.lapiazzaweb.it/enigmistica/ STRAGONFIO LUPPOLO
DEGNO
annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.
Petrus
24 ccia al racconto
Petrus
1
O
F
G G
L
L
I
I
A
A
A
R
R
I
P
2
pasquale.petrullo@gmail.com
www.lapiazzaweb.it pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1
T
3
A
A
N
N
R
C
E
I
A
N
N
A
I
I
D
D
5
N
I
I
G M M O O
3
8
4
8
6
9
7
8 6
4
7
7
4 9
N
N
T
T
A
A
9
9
9
7 16
7
N
L
L
E
B
B
A
A
T
M
A
A
N
N
O O
8
are nello schema le lettere delle parole sotto definite. Cancellare nello schema le lettere delle parole sotto definite. rimarranno solo quelle di unquelle racconto di Andrea Alla fine rimarranno solo di un racconto di Andrea ri. Quale? Camilleri. Quale?
ZIONI DEFINIZIONI ecento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I 1. Cinquecento in una risma una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 2. La terra in cui nessuno è profeta 5. Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il I batraci di una commedia di Aristofane Achab ne3.insegue una bianca - 8. La neve lo forma candido.
4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti delle fiabe 6. Un in trincea e:1. FOGLI 2. soldato PATRIA 3. RANE 4. DIANA 5. GNOMI 6. 7. Il capitano Achab 7. BALENA 8. MANTO. ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.
8
7
7
4
4
3
9 8
4
9
9
9
8 4
5
6
9
6 8
1
8 4 1 12
4 13 15
8
8
4
6
12
4
14 1 1
14
99
33
22
12 12
99
1313 9 9
1 1
99
44
99
9 9
44
6
3
6
13
4 13 15 6
5 9
3
3
9
6
6 3
5 5 9 3
1 9 13 4
3 3 1
1 7
7
13 4
9
11
7 7 1 9 15
7 1
7 6
7 7
11 1
1
1 9
6 6
4
7 7
9 4
9
9
7 7
9
9
13
9
9
9
3
3
4
6
7
7 2
15
4
13
9
3
3
16
16 1
1
5
6 11 114
4
17 17 13 13 15 1517 1711 111
1
13 13 6
15
6 6
159
2
95
13 15 15 4 4
18 18 18 18 4 4 15 1515 156
6
3
4
9 1
5
6
10 2
3
11 11
5
5
3
2
8
14
9
9
1313 4 4
1
8
10
AA LL DD OO
3
7
5 10
12
16
7
4 4
12
7
12
4
5
6
18
19
13 10
9 12
13
15
14
16
15
16
17
18
17
19
20 20
21
22
21
Gli arancini di Montalbano
8
2 2
4 9
5
10
7
8
14
10
F
1 1
14
9
6
E
3
2
4
4
2
1
22
23 23
24 24
FRAMMENTO INCROCIATO FRAMMENTO INCROCIATO
Petrus Petrus
ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista diregista Memento - 10. La colomba ne ècolomba il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è -nine - 7. Christopher, di Memento - 10. La ne è il simbolo --11. scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distingueredistinguere - 15. Fornita- del simbolo 11.LoLo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due proprio estremi aintuito bridge. - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge. VERTICALI:1. Il cuoco e conduttore TV Borghese - 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento a fiato del gruppo degli ottoni Il - 4.cuoco Ramoscello riproduttivo 5. Dà ore...- d'amore - 6. Costringe il tennista a ripetere il a fiato del VERTICALI:1. e conduttore TV -Borghese 2. Intrecciare o tramare - 3. Strumento servizio degli - 8. Esclamazione di dolore - 9. Avvicinare - 10. Registri contabili - 12. -Anna Maria scrittrice gruppo ottoni - 4. Ramoscello riproduttivo - 5. Dà ore... d'amore 6. Costringe il tennista a ripetere il romana - -13. giornalistadi- 16. Solido tronco - -17. di contabili bestiame - -18. posa - scrittrice servizio 8. Enrico Esclamazione dolore - 9.a volte Avvicinare 10.Un'unità Registri 12.Centro AnnadiMaria 19. "La ...", novella di Verga. romana - 13. Enrico giornalista - 16. Solido a volte tronco - 17. Un'unità di bestiame - 18. Centro di posa 19. "La ...", novella di Verga.
per le soluzioni vai sul sito: https://www.lapiazzaweb.it/enigmistica/
/category/salute/
LUGLIO 2022
on-line:
Salute Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
L
’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.
Prosegue alla pag. seguente
28
Salute
www.lapiazzaweb.it
Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi
Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno
opo due anni di stop, con l’arrivo dell’eIn primo luogo è sempre il caso di contattastate si torna a viaggiare, le destinazioni re il proprio medico 4-6 settimane prima del tanto sognate in questo periodo di pandemia viaggio – è il suggerimento dell’infografica tornano ad essere più facilmente raggiungibi- predisposta dall’Ulss trevigiana sulla pagina li, soprattutto se si tratta di mete estere. face book dell’azienda sanitaria – per ricevere C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia un consulto. di recuperare il tempo perduto ma attenzioE’ bene tenere presente che i rischi sanine a non improvvisare: lo tari cambiano in base alla spirito d’avventura – ce alimentazione, conDopo due anni di stop, meta: lo ha insegnato a maggior dizioni ambientali e parasragione questo tempo di ci si sposta all’estero. siti – si legge – possono Covid – dev’essere sempre molto diversi da Attenzione alle mete: essere supportato da una sana quelli cui si è abituati. consapevolezza dei rischi è bene informarsi già La raccomandazione è di e da un impegno a tutelare fare particolare attenzione prima di partire la propria salute e quella di a bambini, anziani, donne chi è vicino. in gravidanza e individui L’Ulss 2 Marca trevigiana ha messo a punto immunodepressi perché sono maggiormente un piccolo elenco di buone regole per viaggia- vulnerabili. re in sicurezza da osservare già prima di parInfine tra i fattori da tenere in consideratire. Il consiglio è di tenere in considerazione zione ci sono allergie, malattie preesistenti e questi suggerimenti a maggior ragione quan- prescrizioni in corso. Da tener presente anche do si parte all’avventura per mete lontane ca- lo stato vaccinale, per raggiungere alcune ratterizzate da condizioni diverse da quelle a mete potrebbero infatti essere necessarie ulcui siamo abituati. teriori vaccinazioni.
Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.
D
www.lapiazzaweb.it
29
Salute
Smartphone e social network. “Adolescenti online”, le buone regole
Dipendenze e giovani: le insidie della rete U
na mini guida destinata ai genitori, per aiutarli a gestire i propri adolescenti quando si muovono nell’intricato ed insidioso mondo della rete. E’ quella realizzata dal Dipartimento per le Dipendenze dell’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana che, attingendo da autorevoli fonti, ha elaborato dei contenuti informativi sul mondo dei videogiochi e, più in generale, sulla vita on-line dei ragazzi. E’ pur vero che non sono da demonizzare in toto i videogiochi, - è la premessa della presentazione della mini guida - i quali, anzi, possono vantare numerosi punti di forza, come ad esempio il fatto che favoriscono la socializzazione, migliorano la prontezza nel prendere decisioni e il pensiero strategico, stimolano la curiosità e generano divertimento. Tuttavia vi sono delle criticità che è bene non sottovalutare, in particolate l’utilizzo eccessivo, la distorsione nella percezione del tempo, l’esposizione a contenuti non sempre adatti all’età, la viola-
zione della privacy o richieste indesiderate di contatti e amicizie. Se gli adolescenti di oggi sono nativi digitali e padroneggiano i dispositivi con naturalezza, non è così per i genitori. “La rivoluzione digitale – si legge nella pagina facebook dell’azienda Ulss trevigiana - ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini quotidiane e nei comportamenti collettivi ed individuali. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della quotidianità di ciascuno. Gli adulti però hanno conosciuto e imparato a muoversi negli ambienti digitali quando già la loro identità era formata e hanno competenze digitali meno estese. Inoltre non possono fare riferimento a modelli precedenti per poter trasmettere ai figli con naturalezza un insieme di regole autorevole ed efficace nell’ambito dell’utilizzo dei device e delle nuove tecnologie”. Del resto la disinvoltura con cui i giovani si approcciano alla rete non sempre corrisponde ad
una capacità di valutazione delle opportunità e dei rischi della rete stessa. E l’intervento genitoriale rispetto all’utilizzo adeguato dei device, dei videogiochi e di Internet non può limitarsi a vietare o ridurre l’uso dei dispositivi. Non è un approccio sufficiente e va integrato ad una educazione digitale più ampia che nasca dalla conoscenza di Internet, del suo funzionamento e dei rischi connessi. In primo luogo bisogna considerare le esperienze che i ragazzi vivono nell’ambiente digitale come vere e proprie esperienze di vita. Se dunque le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie sono tantissime, altrettante sono le possibilità di abuso: sono le nuove dipendenze da smartphone, social network e videogiochi. Nel dettaglio se ne analizza l’uso improprio. Lo smartphone: se il cellulare è ormai indispensabile nella vita quotidiana, questo non deve scusare un utilizzo eccessivo. E’
due volte più presente negli adolescenti rispetto agli adulti. I social network: sono utilizzati dai più giovani per rimanere in contatto con i coetanei ma possono anche essere fonte di distrazione per allontanare emozioni spiacevoli come la solitutudine, l’ansia e la difficoltà a interagire in altri modi. Videogiochi: la loro attrattiva sta nella natura immersiva: mondi complessi da esplorare, personaggi sfaccettati e oppurtunità di socializzare con altre persone. Aspetti che risultano molto attraenti per i giovani più suscettibili allo stress emotivo, che tendono quindi a rifugiarsi in questi mondi fino ad allontanarsi
dalla realtà. Il manuale “Adolescenti online: mini guida per i genitori” si trova nel portale online Indipendo da dove può essere scaricato al link https://www.indipendo.it/famiglia/
30
www.lapiazzaweb.it
Salute
L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani
Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive
V
accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anti-contagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del Diparti-
mento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illustrando anche le mo-
dalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche. Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi tra-
Fabio Sambataro
mite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD-7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la simulazione degli stati
mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporo-parietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.
Ieri, oggi, domani. Garantiamo qualità e risparmio. Siamo sempre convenienti. Cerca nei punti vendita i prodotti contrassegnati con Conta su di noi: sempre convenienti.