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Oasi Cervara, nuovi fondi e progetti per il gioiello verde
Parte il rilancio dell’Oasi Cervara. Il piano prevede investimenti per oltre 160mila euro nei prossimi quattro anni. A sostenerlo, oltre alla cooperativa Alcedo, che gestirà l’area protetta almeno fino al 2026, ci sono il Comune di Quinto e CentroMarca Banca.
Cosa si andrà a fare? Verranno allestiti due nuovi sentieri tematici: il sentiero dei gufi e il sentiero degli aquiloni. Non solo. Gli interventi di manutenzione straordinaria consentiranno di rinnovare la struttura del Casone di Palude e della peschiera. E di seguito verrà rivisto anche il Barco di Cervara, che ospiterà la nuova biglietteria e il bookshop. Senza dimenticare il posizionamento di nuove stazioni interattive per conoscere i segreti degli animali che popolano l’oasi e lo sviluppo dei progetti “Un nido per la cicogna”, “La selva dei gufi” e i capanni dedicati ai fotografi che immortalano la natura.
“Per noi intraprendere questo percorso assieme a CentroMarca Banca e al Comune di Quinto è una sfida emozionante. E allo stesso tempo rappresenta il riconoscimento della bontà del nostro lavoro – spiega
Erminio Ramponi, presidente della cooperativa – l’obiettivo è coinvolgere sempre più cittadini, appassionati, adulti e bambini, in una lunga serie di azioni che realizzeremo per far conoscere e conservare questo che, per noi, è uno dei luoghi più belli, delicati e preziosi del territorio”.
CentroMarca Banca pone l’accento sulla necessità di far crescere le attività che pongono al centro il benessere delle persone e l’armonia con l’ambiente. “Il nostro impegno è basato sui principi dei crediti cooperativi – sottolinea il presidente Ti- ziano Cenedese – l’Oasi Cervara rappresenta un patrimonio naturale di inestimabile valore per la comunità locale”.
Una posizione condivisa appieno dal sindaco Stefania Sartori. “L’Oasi Cervara è da sempre un vero gioiello per la nostra comunità – evidenzia con orgoglio – l’emergenza Covid ci ha fatto comprendere l’importanza di vivere all’aperto, soprattutto per i bambini.
L’Oasi Cervara ci offre questa opportunità. Dobbiamo imparare ad apprezzare di più le bellezze che abbiamo a disposizione e cercare, anche attraverso questo progetto di rilancio, di farle conoscere ai tanti turisti che arrivano in Veneto”. Così l’Oasi è pronta a rilanciarsi dopo il difficile periodo della pandemia. L’area protetta di Santa Cristina si estende su 24 ettari di riserva naturale, di cui sei visitabili. Nel parco che segue le sponde del Sile ci sono la cittadella degli aironi, un’area che conta oltre 200 nidi, casoni, spazi per il birdwatching e l’area dove si possono ammirare le tartarughe palustri, il martin pescatore e lo stagno delle rane.
Prima del Covid, l’Oasi Cervara contava 20mila visitatori all’anno, compresi 6mila ragazzi delle scuole. Più oltre 500 fotografi specializzati.
Mauro Favaro
Il personaggio. Il ventenne di Casier ha ricevuto il riconoscimento dall’International Sport Press Association