Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.
segue a pag. 5
Sintoniz
zati sul
PROBLEMA SICUREZZA: I COMUNI CERCANO
Mogliano e Preganziol rinnovano la convenzione per integrare integrare l’organico della polizia locale, inoltre le pattuglie saranno dotate dei taser
Servizio a pag. 10
Il dibattito
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
Via Lauro, 1/A 35010 Cadoneghe (PD) T. 049 701318 info@ediliziaravazzolo.it · Edilizia Flli Ravazzolo
LVeneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w. ven eto 2 4.i t
I provvedimenti
VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO
L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”
AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”
Le concessioni delle reti rendono
300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme
Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5
Sintoniz
zati sul
w w w ven eto 2 4.i t
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Servizio a pag. 19
Servizio a pag. 22
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Grande successo per “Fiori d’Inverno” la rassegna del radicchio doc
Ègià un grande successo l’edizione 2025 di “Fiori d’Inverno”, organizzato da UNPLI Treviso in collaborazione con le Pro Loco locali e il Consorzio di Tutela, che dal 2006 omaggia e promuove una vera e propria eccellenza gastronomica del territorio: ilRadicchio Rosso di Treviso IGP e il Variegato di Castelfranco Veneto IGP.
Sapori, tradizioni, enogastronomia ricercata, serate a tema, fiere si articolano ogni anno nei comuni di Zero Branco, Dosson, Mogliano Veneto, Roncade e Quinto di Treviso, attirando migliaia di persone provenienti da tutto il territorio ma anche da molto lontano per quello che, ormai, è un appuntamento molto sentito anche a livello nazionale.
Dopo gli appuntamenti di Zero Branco e Preganziol, che si sono svolti nelle prime settimane di gennaio, “Fiori d’Inverno” continuerà sino a marzo toccando Mogliano Veneto il 1 5 e 16 febbraio con La 39ª Mostra del Radicchio Rosso. Durante l’evento sarà possibile gustare piatti tipici a base di radicchio presso lo stand gastronomico, visitare la mostra mercato e partecipare a eventi dedicati a tutte le età.
La chiusura della rassegna è prevista, invece, il 23 marzo a Quinto: protagonisti saranno il Radicchio Rosso di Treviso IGP, l’Asparago Bianco di Badoere IGP e il Radicchio Verdon. Piazza Roma ospiterà una mostra mercato con degustazioni e una visita guidata.
Giulia Toffanello
Dopo Preganziol e Zero Branco grande attesa per gli eventi di Mogliano e Quinto
Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori
Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.
Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Ascolta
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
e dono ricevuto con semplice gratitudine, nutrita di speranza”
Si è aperto l’anno giubilare, numerosi appuntamenti religiosi e una grande occasione per lo sviluppo turistico della Marca.
“Il Giubileo ci potrà aiutare a credere al grande messaggio biblico, che attraversa tutte le Scritture: ”La terra è di Dio’. E scopriremo che anche il tempo è di Dio. Noi siamo accolti nel tempo, il Signore ci dona il tempo del vivere che è il ritmo del respiro, del battito del cuore, del sonno e della veglia, degli incontri, degli sguardi. Ma è Dio Padre il Signore del tempo”. Lo ha detto mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, nella messa di apertura del Giubileo in cattedrale.
“La speranza ci fa attendere che maturi l’amore e che sbocci un senso alla vita, la speranza ci fa cogliere la fiammella accesa anche nella notte più buia e tempestosa – ha osservato -. La speranza ci fa gustare il pane, buono perché condiviso. Nella speranza del cammino insieme verso una meta prende forma la comunione che tutti sogniamo e che d’un tratto, quasi d’improvviso, scopriamo già vera. La speranza ci fa vibrare tutti delle stesse emozioni, la speranza compone le musiche più belle della vita. Ma anche per noi come per Gesù, la fonte della speranza è la vita del Padre. È stare con Lui e grazie a Lui con gli altri. È ascoltare altri parlare di Lui. È chiedere agli altri quanto essi hanno scoperto di Lui. È narrare agli altri quanto di Lui ci
fa vivere”. Poi l’auspicio: “Il Giubileo sia questo: sia tempo donato e dono ricevuto con semplice gratitudine, nutrita di speranza”. Il presule ha lasciato tre piccole consegne alla diocesi, in questo tempo giubilare: “Troviamo un momento quotidiano di preghiera, a seconda delle condizioni di vita e di impegno di ciascuno, ma tutti. Pochi minuti di silenzio in presenza del Signore, la lettura di una pagina di Vangelo, un’invocazione a Maria”; “incontriamoci tra noi gratuitamente, per amore di Dio e per la gioia di stare insieme, senza pretendere troppo gli uni dagli altri (anche nelle nostre comunità, anche tra preti e laici). Un tempo per condividere le ragioni della nostra speranza, narrare le opere di Dio nella nostra vita e lodare la sua giustizia. Un tempo per volerci bene. Da segnare in agenda anche questo, come tempo prezioso, donato in modo speciale da Dio”; “andiamo pellegrini dal Cristo che aspetta la nostra visita, colmo di speranza: andiamo a trovare infermi, carcerati, anziani in solitudine, persone con diverse abilità, persone che non riescono più a sperare. Forse queste nostre visite sono già segnate nell’agenda di Dio”. Mons. Tomasi ha concluso: “Giubileo sia un tempo nuovo, donato da Dio e condiviso tra noi: il
Giubileo sia un tempo di grazia”. Nella diocesi di Treviso sono state individuate 10 chiese giubilari “per vivere l’esperienza del pellegrinaggio (da vivere singolarmente o come comunità) durante il tempo pasquale, da domenica 27 aprile a domenica 8 giugno, ottenendo l’indulgenza plenaria secondo le indicazioni di Papa Francesco per il Giubileo 2025”. La scelta “è caduta su chiese o santuari non parrocchiali (a parte la chiesa di Santa Maria Maggiore – Madonna Grande, per favorire i pellegrinaggi in città, a Treviso), per non creare particolari inter-
ferenze con la vita ordinaria delle parrocchie”. Le chiese o santuari giubilari saranno: Madonna dell’acqua – Mussolente; Santa Maria delle Grazie – Preganziol; Beata Vergine delle Cendrole –Riese Pio X; Madonna del Monte – San Zenone degli Ezzelini; Madonna della Crocetta – Castello di Godego; Madonna della Rocca – Cornuda; Madonna Nera – Pralongo di Monastier; Madonna del Caravaggio – Fanzolo di Vedelago; Santa Maria Maggiore – Treviso; Santuari Antoniani – Camposampiero.
Giulia Toffanello
Tutto pronto per il Giubileo. Il turismo vale il 18% del Pil
“Il Giubileo appena iniziato rappresenta una grande sfida che ci vedrà protagonisti a livello globale“, afferma con entusiasmo la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
“Continueremo ad investire nei nostri cammini, che rappresentano un patrimonio di cultura e tradizione, al fine di promuovere un turismo sostenibile e responsabile”, sottolinea Santanchè. La ministra annuncia inoltre che Roma ospiterà dal 1 al 3 ottobre il Wttc Global Forum, il più importante evento mondiale sul turismo, dopo il recente primo G7 del settore. Questo evento sarà fondamentale per consolidare il ruolo del turismo come pilastro dell’economia italiana e del suo sviluppo futuro.
“Sul Giubileo – ha commen-
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
tato Santanchè – ho sentito troppe critiche, troppi che fan-
no le pulci e lanciano allarmi sui tempi, si dice che i lavori non finiranno. Ho vissuto anche l’Expo a Milano e c’erano continui attacchi. Tutti dicevano che l’Italia avrebbe fatto una brutta figura. Assicuro che stiamo lavorando tutto il tempo necessario e anche di più. Saremo pronti e sarà un grande Giubileo”.
Stando all’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, infatti, il Giubileo 2025 porterà 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e una spesa di quasi 17 miliardi di euro solo a Roma. Il Comune della Capitale prevede un considerevole giro d’affari, compreso tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro. Ma i benefici in termini economici e di flussi si estenderanno al resto d’Italia.
Mons Michele Tomasi, vescovo di Treviso
Ministra del Turismo Daniela Santanchè
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Preganziol
Natalità. Il comune celebra i nuovi cittadini
”Progetto Zero”: dono di benvenuto per i nuovi nati di Preganziol
L
’Amministrazione Comunale di Preganziol, insieme all’Associazione Auser “Prato Granzolo”, è orgogliosa di presentare il “Progetto Zero”, un’iniziativa pensata per celebrare l’arrivo dei nuovi nati nel territorio. Il progetto, che si propone di valorizzare la nascita come simbolo di speranza e di continuità, prevede che i genitori dei neonati ricevano, al momento dell’iscrizione all’anagrafe, un regalo speciale: delle scarpine in lana fatte a mano dai volontari dell’Auser.La Sindaca di Preganziol, Elena Stocco, ha commentato con entusiasmo l’iniziativa: “Questo gesto rappresenta l’impegno condiviso per valorizzare la nascita e ricordare che i bambini sono il nostro bene più prezioso, la speranza per il futuro”. Le scarpine, realizzate con passione e dedizione dalle socie dell’Associazione, sono un simbolo di benvenuto per ogni nuovo nato nella comunità.Viviana Toso, Presidente dell’Auser “Prato Granzolo”, ha aggiunto: “Un simbolico dono di
benvenuto, grazie alla creatività delle nostre socie che confezionano con le proprie mani e con tanto amore le scarpine da consegnare ai neogenitori”. L’iniziativa assume un valore ancora maggiore in un contesto sociale segnato da un calo delle nascite, offrendo alle famiglie un segno di vicinanza e riconoscenza per il loro contributo al futuro del paese.
che si fonda sul calore umano e sulla solidarietà, valori che l’Auser incarna quotidianamente. Il Comune di Preganziol e l’Auser si uniscono, quindi, per offrire un messaggio di speranza e supporto alle famiglie, dimostrando che
ogni nascita è un dono per l’intera comunità.L’Amministrazione ringrazia sentitamente l’Auser per il loro prezioso contributo e per il lavoro instancabile che ogni giorno svolge al servizio del nostro territorio. Benvenuti, quindi, ai nuovi piccoli cittadini, simbolo di un futuro che si costruisce giorno dopo giorno.
Giulia Toffanello
La prefettura boccia tutte le richieste di nuovi autovelox presentate dai Comuni «Noi avevamo individuato due punti sull’asse del Terraglio che sono stati teatro di incidenti negli ultimi anni – spiega la sindaca Elena Stocco – Si tratta soprattutto di incidenti con esiti anche mortali per i pedoni investiti, utenti deboli della strada. L’idea di fondo è quella di avere uno strumento per moderare la velocità, ci credevamo. Anche una sola vita è significativa per un Comune e per i suoi cittadini, e noi abbiamo il dovere di trovare percorsi e soluzioni. Ora dovremo valutare altre soluzioni con la polizia locale».
Non sarà autorizzata l’installazione di nuovi autovelox in provincia di Treviso. Lo ha stabilito la prefettura perché le strade su cui i Comuni proponenti avrebbero voluto installarli non hanno riportato un numero di incidenti per alta velocità tale da giustificare l’introduzione di nuovi rilevatori fissi di velocità. Così sono state bocciate tutte le proposte di installazione di nuovi autovelox fissi che erano state presentate nei mesi scorsi da 26 amministrazioni locali.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
I volontari dell’associazione Auser
Preganziol
L’anniversario. Una realtà che continua a crescere in più discipline
Polisportiva Preganziol: da quarant’anni un costante riferimento per la comunità
F ondata 45 anni fa da un gruppo di appassionati, la Polisportiva Preganziol è un pilastrodella comunità. La società, negli anni, ha abbracciato più discipline, offrendo iniziative sportive e culturali per tutte le età.
“Era la fine degli anni ’70, avevo 16 anni e giocavo a pallavolo. Con alcuni amici volevamo creare un ente sportivo a Preganziol,” racconta Lorenzo Chin, storico direttore sportivo. Nel 1985 il sogno diventa realtà: “Abbiamo costruito i primi campi da tennis. Non avevamo grandi mezzi, ma ci spingeva una grande passione”.
Questa dedizione ha portato i suoi frutti: la pallavolo ha rag-
giunto l’apice 10 anni fa con la femminile in Serie B2, mentre il tennis è un riferimento a livello giovanile.
La kickboxing è, poi, un fiore all’occhiello del progetto: “All’inizio era confinata in piccole palestre,” spiega Chin. “Ora è una realtà consolidata. Ci siamo tolti delle soddisfazioni anche a livello internazionale.”
Il “Polisport,” invece, è un percorso di avviamento allo sport rivolto ai più piccoli. “Offriamo un assaggio di tutte le discipline che pratichiamo, per aiutare i bambini a scoprire la loro strada,” spiega Chin.
La Polisportiva, inoltre, organizza da 15 anni i centri estivi:
“Collaboriamo con UNICEF, Legambiente e altre realtà, proponendo attività culturali e sociali, oltre che sportive. Vogliamo formare persone dotate di senso civico”.
Le sfide dell’oggi sono molte: “La richiesta è aumentata, ma gli spazi sono rimasti gli stessi. Il Comune ha fatto degli investimenti, ma servono strutture per rispondere alla crescente voglia di fare sport,” sottolinea il Ds.
La Polisportiva Preganziol vuole scrivere un nuovo capitolo della sua storia, cercando di assicurare al territorio un futuro all’insegna di sport, cultura e inclusione.
Stefano Parpajola
Treviso Slow Wine: tutto pronto per la 10ª edizione
Torna l’appuntamento con Treviso Slow Wine, giunto alla sua decima edizione, un evento imperdibile per gli amanti del vino e della cultura enologi-
ca. L’evento si terrà il prossimo 2 febbraio, dalle 1 0:00 alle 19:00, presso l’Hotel Maggior Consiglio di Treviso, in Strada Terraglio 140.
Tennis, pallavolo, kickboxing e tanto altro: il Ds Lorenzo Chin racconta il progetto della Polisportiva
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Durante la giornata, gli ospiti potranno degustare oltre 100 etichette selezionate di viniprovenienti da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Slovenia. Una straordinaria occasione per scoprire i migliori vini premiati dalla guida Slow Wine 2025, conoscere i produttori locali e approfondire il mondo dei vini sostenibili e di alta qualità. Il biglietto d’ingresso è di 20 , che include l’accesso a tutte le degustazioni, mentre i soci Slow Food potranno acquistarlo a un prezzo scontato di 15 . Un’opportunità unica per vivere una giornata di piacere enogastronomico in un ambiente accogliente e suggestivo.
Ascolta
Sintoniz zati sul
Mogliano Veneto
Mogliano: rinnovo della convenzione per il Corpo di Polizia Locale
Icomuni di Mogliano Veneto, Preganziol e Casier hanno firmato ufficialmente il rinnovo della convenzione per il Corpo Intercomunale di Polizia Locale. L’accordo, che sancisce un impegno rinnovato nella gestione della sicurezza, porta anche un nuovo nome per il Corpo, che sarà denominato “Terraglio-Sile”. La firma della convenzione arriva dopo l’approvazione nei Consigli Comunali dei tre enti, con Casier che chiude il ciclo questa sera. La collaborazione intercomunale, avviata cinque anni fa, si è già rivelata efficace e con questo rinnovo si rafforza ulteriormente. Il Corpo, che opera su un territorio di oltre 85 chilometri quadrati e serve una popolazione di 56.000 abitanti, ora amplia la sua operatività, anche in vista della futura apertura di una sede unica nell’area ex Nigi sul Terraglio. «Questo rinnovo è il segno tangibile della volontà di continuare su un percorso virtuoso – commenta Stefano Forte, Comandante della Polizia Locale – La sicurezza dei cittadini è una priorità e la sinergia tra i comuni ci permette di ottimizzare risorse e rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze del territorio». Tra le novità dell’accordo, una maggiore flessibilità nella gestione del personale e un’organizzazione più strutturata per garantire servizi uniformi e di qualità. Per il Sindaco di Casier, Renzo Carraretto, si tratta di «un esempio virtuoso di cooperazione intercomunale. Condividere risorse e obiettivi ci permette di raggiungere risultati più solidi e duraturi per il benessere dei cittadini». Anche la Sindaca di Preganziol, Elena Stocco, sottolinea i benefici della collaborazione: «La sicurezza non conosce confini amministrativi. Questo progetto dimostra che lavorare insieme è la strada giusta per affrontare le sfide del territorio in modo unitario ed efficace». Dello stesso avviso il Sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato, che guarda al futuro: «Il nostro obiettivo non è solo mantenere, ma migliorare la qualità dei servizi. La nuova sede rappresenterà un punto di riferimento per il coordinamento operativo e sarà fondamentale per ottimizzare le attività sul territorio». Il rinnovo della convenzione segna anche un
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
investimento strategico per il 2025. Come sottolinea Leonardo Muraro, Assessore alla Sicurezza di Mogliano Veneto: «Questa iniziativa è fondamentale per ottimizzare costi e servizi. Con ulteriori risorse e finanziamenti, puntiamo a rendere il Corpo Intercomunale ancora più efficiente e vicino ai cittadini». Con una visione condivisa e l’impegno delle amministrazioni, il Corpo “Terraglio-Sile” si conferma un pilastro nella gestione della sicurezza locale, dimostrando che la collaborazione è la chiave per affrontare con successo le sfide di un territorio in continua evoluzione.
Arrivano i taser per la Polizia Locale di Mogliano
La situazione legata alla criminalità locale è sempre più diffusa nel trevigiano e ora anche i comuni medio piccoli cercano di correre ai ripari. È il caso di Mogliano Veneto dove, che attende l’autorizzazione per l’introduzione del taser per la Polizia Locale come già avvenuto a Paese e seguendo lo stesso iter nel quale è impegnato anche il Comune di Conegliano.
A Mogliano sul taser ci sono già stati due passaggi in consiglio comunale: il primo in estate, con una variazione di bilancio, il secondo poche settimane fa, per consentire ai due agenti designati all’utilizzo della pistola elettrica di partecipare ai necessari corsi di formazione. Giacomo Nilandi, consigliere comunale della minoranza ha ricordato come “Nel 2007 le Nazioni Unite hanno giudicato il taser come uno strumento di tortura”. Di parere diverso l’assessore alla sicurezza Leonardo Muraro: “I nostri agenti intervengono talvolta in situazioni difficili, la nostra priorità è garantire a loro possibilità di difesa”.
Ascolta
L’incontro in cui è stato siglato l’accordo
Il contenzioso. Dopo anni di polemiche finalmente trovato l’accordo
Accordo importante per Mogliano Veneto: risolta la controversia con SPL srl e Intrum Italy
N
elle scorse settimane, durante la seduta del Consiglio Comunale, è stato approvato all’unanimità un accordo transattivo che risolve definitivamente i contenziosi legali tra il Comune di Mogliano Veneto, il fallimento della società SPL srl e Intrum Italy spa. Questo accordo rappresenta una svolta storica per la città, ponendo fine a una complessa vicenda legale che ha avuto inizio nel 2016 con il fallimento della SPL, una società partecipata dal Comune.
L’intesa prevede la risoluzione del contratto di compravendita stipulato nel 2009 per l’immobile noto come ex Centro Giovani, situato nel Parco Primavera. Grazie a questa soluzione, il Comune riacquisisce la proprietà dell’immobile, restituendo la somma di
983.459 euro, versata nel 2009, e pagando un importo transattivo di 166.540 euro.
La decisione, inizialmente rinviata per consentire al Collegio dei Revisori dei Conti di completare le proprie valutazioni, segna la cessazione di tutte le cause legali in corso. Questo eviterà al Comune un esborso di circa 7,4 milioni di euro, che sarebbe stato necessario in caso di esito sfavorevole nei contenziosi. Inoltre, grazie ai fondi già accantonati dal Comune (pari a 5.117.035 euro), l’accordo libera 3.967.035 euro, destinati a nuovi progetti, tra cui la riqualificazione dell’ex Centro Giovani. Questo spazio, abbandonato da anni, sarà trasformato in un luogo di aggregazione e utilità pubblica per la comunità.
Il Consiglio Comunale ha
espresso un forte consenso sull’accordo, sottolineando l’importanza di porre fine a una vicenda che ha pesato sul Comune per diversi anni. “L’approvazione di ieri sera rappresenta un momento storico per la città. È il risultato di un lavoro lungo e complesso, che ha risposto alle richieste iniziali e ha aperto la strada per un futuro migliore”, ha dichiarato il Sindaco Davide Bortolato. “Siamo soddisfatti per la sintonia creatasi tra le forze politiche e per il supporto dei consiglieri. Questo è un passo importante per la città e per il suo sviluppo.”Anche il Consigliere di minoranza Giacomo Nilandi ha espresso soddisfazione per la conclusione della vicenda, evidenziando che “oggi è una giornata speciale, soprattutto per le generazioni che hanno visto
chiudere il Centro Giovani e che ora potranno finalmente vederlo riaperto. Questo risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ci ha permesso di fare un passo decisivo per il futuro di Mogliano.”
Il Comune di Mogliano Veneto,
grazie a questa importante risoluzione, potrà ora concentrarsi sul rilancio della città, con nuovi investimenti e progetti che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini.
Giulia Toffanello
Zero Branco: dopo il peperone la Pro Loco conquista il marchio di “Sagra di qualità” anche per le tradizionali esposizioni dedicate al radicchio
Un nuovo primato per Zero Branco e la sua Pro Loco. L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI) ha ufficialmente conferito il marchio “Sagra di Qualità” ad altri due eventi simbolo del territorio: la Mostra dell’Asparago di Badoere IGP e la Mostra del Radicchio Rosso Tardivo di Treviso IGP. Con questo prestigioso riconoscimento, che si aggiunge alla medesimo riconoscimento ottenuto dalla Sagra del Peperone nel 2023, Zero Branco diventa il primo Comune italiano a vantare ben tre manifestazioni insignite di questo titolo.
attribuito a seguito di rigorosi controlli e sopralluoghi da parte di certificatori UNPLI, attesta l’eccellenza di eventi che valorizzano i prodotti tipici strettamente legati al territorio e rappresenta-
e all’asparago
tivi delle tradizioni locali, attestando allo stesso tempo l’impegno delle Pro Loco nel valorizzare le eccellenze enogastronomiche italiane e nel creare sinergie con le attività economiche locali. La cerimonia ufficiale di consegna
del marchio è attesa per il 2025. La notizia dell’attribuzione del marchio “Sagra di Qualità” anche alla Mostra dell’Asparago di Badoere IGP - organizzata dalla Pro Loco di Zero Branco da quasi trent’anni, il 2025 sarà l’edizione numero 28 - e alla Mostra del Radicchio Rosso Tardivo di Treviso IGP, giunge a poche settimane dall’avvio dell’edizione 2025 della Mostra del Radicchio, la numero 31. La kermesse, pronta a richiamare a Zero Branco migliaia di visitatori provenienti dal Veneto e anche da fuori Regione per degustare il “fiore d’inverno”, è infatti
in programma dal 17 al 19 e dal 24 al 26 gennaio prossimi. “Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per tutta la nostra comunità e dimostra l’impegno della Pro Loco nel valorizzare le nostre tradizioni e il nostro territorio - sottolinea il sindaco Luca Durighetto - Essere il primo Comune in Italia con tre eventi certificati rappresenta non solo un primato, ma anche un modello da seguire per altre realtà locali. È il risultato della passione e della dedizione dei tanti volontari che contribuiscono al successo di queste manifestazioni”.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
La Giunta Comunale di Mogliano Veneto
In scena. Al via la stagione del Busan, un viaggio attraverso diverse forme artistiche
L’indagine su Alda Merini apre la stagione teatrale di Mogliano
V
enerdì 31 Gennaio con il patrocinio del Comune di Mogliano Veneto e con il sostegno di Banca Mediolanum, prende il via la nuova Stagione Teatrale del Busan, un viaggio attraverso diverse forme artistiche che promettono di emozionare, divertire e far riflettere il pubblico. Ad aprire la Stagione il 31 gennaio sarà
A gennaio 2025 prende il via la nuova Stagione Teatrale del Teatro Busan di Mogliano Veneto.
Giorgia Trasselli con il suo “Indagine su Alda Merini: una donna sospesa tra il dolore e la gioia”. Lo spettacolo offre una prospettiva unica sulla vita della celebre poetessa, andando oltre la mera esposizione della sua poesia per esplorare il suo quoti-diano e la complessità del suo essere.Si passerà poi giovedì 20 febbraio, alla commedia corale di Antonio Grosso “Due preti di troppo”, un turbinio di comicità, verità ma soprattutto musica che accompagnerà i nostri protagonisti in tutta la storia…grazie alla creazione
di un coro…che potrà salvare le sorti di una chiesa completamente abbandonata. Sabato 15 Marzo salirà sul palco del teatro moglianese Pierpaolo Spollon il dottor Riccardo Bonvegna di Doc , col suo “Quel che provo dir non so”. Pierpaolo si racconterà in scena, attraverso un monologo divertente e autoironico, e ci spiegherà
quali sono stati i suoi turbolenti rap-porti con le emozioni, a partire dall’infanzia, fino ad arrivare ai giorni nostri.Mercoledì 2 Aprile arriva la sgangherata band di “Forbici&Follia” con Max Pisu, Nino Formicola, Giancarlo Ratti. Un giallo interattivo in cui il pubblico è il vero protagonista e decide chi è il colpevole. Ogni sera un finale diverso scelto dal pubblico in sala: lo spettacolo che vedrete più di una volta! una straordinaria abilità attoriale da parte dei protagonisti, che pur avendo di base un canovaccio, vedono il loro copione stravolto ogni sera dal pubblico.La stagione si concluderà Giovedì 10 aprile con gli Oblivion e il loro colorato spettacolo “Tuttorial - guida contromano alla contemporaneità”, una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di TikTok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo, personaggi di varie epoche allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00.
La Ghirada torna a scuola, verde, sport lancia la 3° edizione del progetto sport per le scuole primarie di Treviso
Dopo gli ottimi risultati delle ultime due edizioni, Verde Sport ripropone per l’anno scolastico 2024-2025 il Progetto Sport rivolto alle scuole primarie della città di Treviso, che porta gli sport de La Ghirada direttamente negli istituti scolastici. Pensare allo sport come mezzo di trasmissione di valori positivi è una mission che da quarant’anni si concretizza a La Ghirada.
Un totale di 200 ore gratuite di formazione messe a disposizione delle squadre de La Ghirada, per un progetto che rientra nel piano formativo annuale. Il progetto per le Scuole Primarie incarna la mission di Verde Sport che, attraverso La Ghirada-Città dello Sport, da quarant’anni ha il compito di trasmettere, specialmente ai giovani ed alle famiglie, i principi dello sport con particolare interesse per il territorio di appartenenza.“Un progetto che estende l’impegno della famiglia Benetton nello sport al di fuori de La Ghirada e che raggiunge direttamente le scuole ed i bimbi più piccoli, per i quali non esiste un protocollo di avviamento alla pratica sportiva -spiega Enrico Castorina, A.D. di Verde Sport -. E’ questo un modo per avvicinare i giovani a valori positivi, che contano anche al di fuori della palestra”.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Alda Merini
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Classici
in scena. Grandi nomi del teatro italiano protagonisti a Treviso
In attesa di “Mythos 2025”, la quarta edizione del festival di teatro classico di Treviso
Un progetto particolarmente articolato che da Treviso coinvolge Venezia, Padova la pedemontana e giunge a Possagno.
Con l’anno 2025 “Mythos”, il festival di teatro classico di Treviso ideato da Tema Cultura, aprirà a nuove collaborazioni che segnano l’ingresso nella piena maturità della rassegna, pur anagraficamente giovane, dato che quella che verrà sarà la quarta edizione, improntata ad esplorare il tema “Héroes –Uomini e Dei”.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
La direzione artistica di Giovanna Cordova condivisa con Carlo Mangolini del Teatro Stabile del Veneto ha impresso un cambio di passo al festival, con la creazione di una rete territoriale a livello regionale che, oltre alla città di Treviso, coinvolgerà anche Venezia, Padova, la pedemontana trevigiana con Pieve di Soligo e il comune di Possagno con la Gipsoteca Antonio Canova.
Primo impegno sarà lo spettacolo “Achille e gli altri – Rapsodia d’eroi”, che andrà in prima assoluta il 19 marzo al Teatro Mario Del Monaco.
L’assessore alla Cultura e Turismo Maria Teresa De Gregorio sottolinea così il sostegno della Città di Treviso al progetto di Tema Cultura: “Mythos 2025’ rappresenta un esempio virtuoso di come il teatro classico possa rinnovarsi e rispondere alle esigenze del pubblico contemporaneo, senza perdere il legame con la tradizione. Questa edizione rappresenta un invito a esplorare il significato dell’eroismo nelle sue molteplici sfaccettature, intrecciando linguaggi artistici e culturali diversi.”
“Il Festival Mythos è un modello di successo in cui il TSV crede fortemente. In questa nuova edizione, infatti, non solo abbiamo ampliato la programmazione con grandi nomi del teatro italiano, da Pennacchi a Guanciale e Alessandro Preziosi, che saliranno sul palco del Teatro Del Monaco, ma abbiamo anche l’ambizione di estendere questo progetto a livello regionale”, dichiara Carlo Mangolini, responsabile dello sviluppo artistico del TSV – Teatro
Nazionale, “Il festival Mythos nasce a Treviso e qui, grazie al lavoro di Giovanna Cordova e dell’amministrazione comunale, ha il suo cuore pulsante, ma abbiamo voluto inserire anche nel cartellone dei teatri Verdi di Padova e Goldoni di Venezia due appuntamenti e, in quanto sistema regionale, contiamo di dare il nostro contributo al fine di favorirne ulteriormente lo sviluppo”.
“Mythos 2025” al Teatro Mario Del Monaco accenderà i riflettori su attori di fama nazionale, a Treviso con le loro ultime produzioni: Alessandro Preziosi (21 gennaio) sarà il solo protagonista de “Il Poeta e la sua Diva”, che scava nell’appassionato sodalizio tra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse; Andrea Pennacchi (15-16 aprile) va in scena con “Una piccola Odissea”; Lino Guanciale (15-16 maggio) affronterà “Napoleone la morte di un dio”, testo scritto e diretto da Davide Sacco, tratto da un saggio di Victor Hugo.
Quattro sono i reading-spettacolo in programma a Treviso (inizio ore 20), con le letture teatralizzate a cura dei giovani attori di Tema Academy, gli interventi musicali dell’associazione “Manzato” e l’apporto di Classici Contro – Ca’ Foscari. Saranno preceduti (ore 19) dall’aperitivo di benvenuto accompagnato dalla musica live,
sempre con il “Manzato”. Martedì 14 gennaio la quarta edizione di “Mythos” è stata aperta da “Arianna, ovvero le eroine di D’Annunzio”.
Seguiranno martedì 6 febbraio “Nella stanza dell’imperatore”, dal romanzo di Sonia Aggi, finalista del Premio Comisso under 35 – Rotary Club (Teatro “La Stanza”); l’11 marzo arriva “Memorial” con Rosella Pretto, uno scavo nell’Iliade tratto dal capolavoro della poetessa Alice Oswald(ridotto Teatro Del Monaco); chiude il 6 maggio “A che cosa (non) servono gli eroi?” con Filippo Dini (direttore artistico del TSV), Filippomaria Pontani e Tommaso Montanari (platea teatro Del Monaco).
“Eroi danteschi – Tra passato e presente”. Un’altra novità della quarta edizione, che nasce dalla collaborazione di recente avviata da Tema Cultura con la Società nazionale Dante Alighieri, comitato di Treviso, fondato nel maggio del 1900. L’incontro con la storica istituzione culturale si tradurrà in un ciclo di tre reading – spettacolo al Teatro “La Stanza” di via Pescatori: “Farinata degli Uberti. Amor di patria” (4 febbraio), “Manfredi. Eroe Ghibellino” (11 febbraio) e “Piccarda Donati. Eroina della rinuncia” (18 febbraio). Eroi danteschi affidati alla narrazione del professor Giorgio De Conti, consigliere della Società Alighieri di Treviso.
Giulia Toffanello
Ascolta
Controlli nel territorio. L’impegno delle istituzioni per evitare incidenti sul lavoro
Lavoro nero e sicurezza: 10 aziende sanzionate, sospesa un’occhialeria
C on l’inizio del nuovo anno i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Treviso hanno intensificato le verifiche in cantieri edili e attività commerciali della provincia. I risultati delle ultime ispezioni sono preoccupanti: 10 aziende sono state sanzionate per violazioni relative a sicurezza sul lavoro e impiego di personale non regolare, con la sospensione di 4 attività imprenditoriali.
In particolare, in un’occhialeria situata a Pederobba sono stati trovati tre lavoratori in nero. L’attività è stata immediatamente chiusa a causa delle numerose violazioni riscontrate in materia di sicurezza sul lavoro.
Cantieri edili sotto accusa Nel settore edile, i controlli hanno interessato cantieri nei comuni di Silea, Castello di Godego e San Biagio di Callalta. Tre aziende sono state sospese per aver messo a rischio i propri dipendenti, impegnati in lavori in quota sui tetti senza adeguate misure di sicurezza per prevenire cadute.
Violazioni diffuse sulla sicurezza
Ospedale Ca’ Foncello, il dottor Marco Fusco nominato responsabile della Direzione medica 2
Il dottor Marco Fusco è stato nominato direttore della struttura complessa dell’Unità operativa Direzione medica ospedaliera 2 per l’Igiene ospedaliera e la Medicina legale del Ca’ Foncello, incarico che va ad affiancarsi a quello, provvisorio, di responsabile della Direzione medica 1 che ricopre dal maggio 2022, in qualità di facente funzione.
Dopo il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia, ottenuta all’Università di Padova nel 2004, il dottor Fusco si è
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Anche altri settori, come quello della ristorazione e dei pubblici esercizi, non sono stati esenti da irregolarità. Tra le principali violazioni emerse: mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR); omessa formazione dei lavoratori sulla sicurezza; mancata consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Nel 2024, l’attività ispettiva del NIL di Treviso ha portato a oltre 200 ispezioni, durante le quali sono stati identificati circa 800 lavoratori. Di questi, 55 risultavano senza copertura previdenziale e assicurativa. Complessivamente, sono state rilevate oltre 230 irregolarità in tema di sicurezza sul lavoro, portando all’adozione di 67 provvedimenti di sospensione delle attività.
Ascolta
specializzato prima in Igiene e Medicina preventiva e, successivamente, in Medicina interna, sempre nell’Ateneo patavino.
Il suo percorso professionale è iniziato nel 2016 al Pronto Soccorso dell’ospedale di Bassano del Grappa, in qualità di dirigente medico. Dopo un’esperienza nell’Unità operativa Cure Primarie dell’Azienda per i servizi sanitari della provincia di Trento, dal 2017 a oggi è sempre stato nell’organigramma della Direzione medica di Presidio ospedaliero dell’Ulss 2. Numerose le sue pubblicazioni così come le partecipazioni a corsi, convegni e seminari di aggiornamento.
“Al dr Fusco va un sentito augurio di buon lavoro - il commento del direttore generale, Francesco Benazzi -. Sono certo che la professionalità e le competenze dimostrate nella governance dell’ospedale trevigiano, in particolare in relazione alla complessa attività di avvio della Cittadella, con il graduale trasferimento dei reparti, gli consentiranno di proseguire con ottimi risultati il lavoro fin qui svolto, al servizio dei nostri professionisti e dell’utenza”.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Il Dr. Marco Fusco
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
videre la propria visione del settore e il proprio know-how con clienti, partner e con chiunque desideri approfondire le dinamiche del sollevamento.
All’interno di “Skyline” trovano spazio articoli che affrontano temi di grande rilevanza: dalle ultime tendenze tecnologiche alle best practice operative, dalle norm tive sulla sicurezza ai progetti più innovativi realizzati grazie all’impiego
Ascolta
Il concorso. Ilaria e Marina protagoniste trevigiane del prestigioso calendario
Due trevigiane protagoniste del calendario 2025 di “Miss Mamma Italiana Gold”
N el suggestivo contesto
dell’Hotel Gran Torino di Abano Terme è stato presentato il calendario 2025 di “Miss Mamma Italiana Gold”, un’iniziativa organizzata da Te. Ma Spettacoli di Paolo Teti. L’evento celebra la bellezza e la simpatia delle mamme italiane, con un’attenzione particolare alla categoria “Gold”, riservata alle partecipanti tra i 46 e i 55 anni.
Il concorso e il sostegno alla lotta contro l’endometriosi
“Miss Mamma Italiana”, giunto alla sua 32ª edizione, è il primo concorso nazionale dedicato alle mamme. Suddiviso in tre categorie — dai 25 ai 45 anni, dai 46 ai 55 per la “Gold” e oltre i 56 anni per la categoria “Evergreen” — il concorso sostiene l’associazione onlus “Arianne”, impegnata
nella lotta contro l’endometriosi, una malattia che colpisce circa 4 milioni di donne in Italia. Le trevigiane in primo piano nel calendario 2025
Tra le protagoniste del calendario 2025 spiccano due mamme trevigiane:
Ilaria Centanni, 46 anni, insegnante di scuola elementare a Villorba e mamma di Alessio e Sveva, di 17 e 13 anni. Rappresenterà il mese di agosto, portando la sua grazia come vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Gold Damigella d’Onore 2024”.
le 2024, con la 46enne pisana Sara Cerri come vincitrice assoluta del titolo di “Miss Mamma Italiana Gold 2024”. Un calendario che celebra le mamme e i valori della famiglia Il calendario, giunto alla sua 22ª edizione, è molto più di una raccolta di immagini: è un omaggio alle mamme e ai valori di bellezza, dolcezza e determinazione che incarnano. Per le due trevigiane, essere incluse in questo progetto rappresenta un motivo di grande orgoglio, oltre che un’opportunità per sensibilizzare sull’importanza di temi come la lotta all’endometriosi.
Marina Donadi, 52 anni, assistente recruiting di Treviso e mamma di Pietro e Bianca, di 18 e 15 anni. Sarà protagonista del mese di novembre, grazie al titolo di “Miss Mamma Italiana Gold Dolcezza 2024”.
Le fotografie, curate dalla fotografa Gloria Teti, vedono le mamme premiate nella finale naziona-
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Nuovo codice della strada: calano le vendite di alcolici, i baristi introducono etilometri e wine bag L’introduzione del nuovo Codice della Strada ha avuto un impatto significativo sul settore dei pubblici esercizi, portando a un calo del 15% nelle vendite di alcolici in un solo mese. I dati sono stati resi noti dall’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (Appe), che ha deciso di intervenire con iniziative volte a informare e rassicurare i consumatori, mostrando come sia possibile consumare alcol in modo responsabile e nei limiti di legge. Test pratici e strumenti per la sicurezza Per sensibilizzare il pubblico, alcuni esercenti associati ad Appe si sono sottoposti a test pratici presso il bar Graziati, in piazza dei Frutti a Padova. Hanno abbinato un bicchiere di vino, birra o spritz a diversi cibi, come pizza, lasagne o tramezzini, e poi verificato i propri valori con l’etilometro. L’esperimento ha dimostrato che, consumando alcol con moderazione e accompagnandolo con il cibo, è possibile rimanere al di sotto del limite legale per la guida. Nuove soluzioni: wine bag e alcoltest gratuiti La normativa aggiornata ha portato anche a cambiamenti pratici per i locali. Oggi, il 92% dei bar e ristoranti è dotato di wine bag, ovvero confezioni che permettono ai clienti di portare a casa le bottiglie di vino non finite. Inoltre, da fine gennaio saranno distribuiti gratuitamente 2.000 alcoltest monouso forniti da Appe ai locali affiliati, per consentire ai clienti di verificare il proprio stato prima di mettersi alla guida.L’impatto sul settore e la risposta degli esercentiIl calo delle vendite di alcolici ha destato preoccupazione tra i baristi e i titolari dei locali, spingendoli a cercare soluzioni creative per garantire la sicurezza dei clienti senza penalizzare il piacere del consumo moderato. L’approccio scelto da Appe punta a informare e educare, piuttosto che scoraggiare del tutto il consumo di alcol.
Ascolta
Ilaria Centanni
Marina Dinadi
Rugby. Il coach dello storico Scudetto è di nuovo a casa
Il ritorno di Umberto Casellato a Mogliano:
”Tutto è partito da qui, la squadra del cuore”
P er Umberto Casellato il Mogliano Rugby non è solo una società, ma è un pezzo fondamentale della sua vita: “Mogliano l’ho sempre reputata la squadra del mio cuore. Tutto è partito da qui. Quando il club ha avuto bisogno, sono tornato: si sono create le condizioni giuste e ho accettato la loro proposta. Sono passati 11 anni, ma questa è casa mia, è come se non fossi mai andato via”.
Il legame con Mogliano è diventato leggendario nel 2013, quando Casellato ha guidato la squadra a uno storico scudetto: “Lo sport corre veloce, ma questo ricordo rimane indelebile. Abbiamo raggiunto un risultato impensabile, grazie ad una grande cultura del lavoro. Quella vittoria ha portato una mentalità nel club che ci portiamo dietro ancora oggi”. Casellato, con un passato da giocatore, sottolinea quanto l’esperien-
za sul campo lo abbia aiutato nella gestione della squadra come coach: “Ho imparato le dinamiche di spogliatoio e dei rapporti interpersonali. Cerco di trattare i ragazzi come avrei voluto essere trattato io, anche se non sempre è semplice”.
Il Mogliano di oggi è una squadra molto giovane, che ha ampi margini di miglioramento: “È un gruppo che deve acquisire esperienza e malizia. Ci alleniamo bene, ma fatichiamo a riproporre quanto provato in settimana. Se superiamo que-
sto scoglio, tutto sarà in discesa.
Lavorare e testa bassa, questo è il nostro mantra”. L’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo raggiungere la salvezza. Il club, però, sta già lavorando per il futuro, investendo su strutture, staff e settore giovanile.
I risultati arriveranno come conseguenza di tutto ciò”. Il legame con i tifosi di Mogliano è un altro aspetto fondamentale: “Lo stadio Quaggia è sempre stato un campo difficile.
Quando venivo qui da avversario era durissima. I tifosi non sono tanti, ma sono legatissimi al club, lo considerano una famiglia. Di conseguenza i giocatori sentono questa responsabilità e questo si trasforma in un’arma in più”.
Casellato, poi, guarda al futuro: “Mi piacerebbe allenare la Nazionale femminile di rugby alla Coppa del Mondo. Ogni
Polisportiva Preganziol: da 40 anni un punto di riferimento per la comunità
Fondata 45 anni fa da un gruppo di appassionati, la Polisportiva Preganziol è un pilastro della comunità. La società, negli anni, ha abbracciato più discipline, offrendo iniziative sportive e culturali per tutte le età. “Era la fine degli anni ’70, avevo 16 anni e giocavo a pallavolo. Con alcuni amici volevamo creare un ente sportivo a Preganziol,” racconta Lorenzo Chin, storico direttore sportivo.
Nel 1985 il sogno diventa re-
altà: “Abbiamo costruito i primi campi da tennis. Non avevamo grandi mezzi, ma ci spingeva una grande passione”. Questa dedizione ha portato i suoi frutti: la pallavolo ha raggiunto l’apice 10 anni fa con la femminile in Serie B2, mentre il tennis è un riferimento a livello giovanile. La kickboxing è, poi, un fiore all’occhiello del progetto: “All’inizio era confinata in piccole palestre,” spiega Chin. “Ora è una realtà consolidata. Ci siamo tolti del-
Il
Ds Lorenzo Chin
le soddisfazioni anche a livello internazionale”.
Il “Polisport,” invece, è un percorso di avviamento allo sport rivolto ai più piccoli. “Offriamo un assaggio di tutte le discipline che pratichiamo, per aiutare i bambini a scoprire la loro strada,” spiega Chin.
La Polisportiva, inoltre, organizza da 15 anni i centri estivi: “Collaboriamo con UNICEF, Legambiente e altre realtà, proponendo attività culturali e sociali, oltre che sportive. Voglia-
tanto lavoro con le ragazze e mi danno immense soddisfazioni: hanno una marcia in più, recepiscono tutto immediatamente e sono molto resilienti”.
Casellato ha concluso con una riflessione sui cambiamenti che il rugby ha avuto negli ultimi anni: “Le regole sono cambiate per favorire lo spettacolo.
L’approccio dei giovani è molto più professionale: c’è grande attenzione a riposo, alimentazione e preparazione fisica: io quando ero un giocatore pesavo 70 kg; oggi un mediano di mischia pesa 85 kg ed è due volte più veloce”. Umberto Casellato e il grande ritorno a casa con la promessa di mantenere Mogliano in categoria, e, magari un giorno, riportarlo nell’Olimpo dei grandi del rugby.
mo formare persone dotate di senso civico”. Le sfide dell’oggi sono molte: “La richiesta è aumentata, ma gli spazi sono rimasti gli stessi. Il Comune ha fatto degli investimenti, ma servono strutture per rispondere alla crescente voglia di fare sport,” sottolinea il Ds.
La Polisportiva Preganziol vuole scrivere un nuovo capitolo della sua storia, cercando di assicurare al territorio un futuro all’insegna di sport, cultura e inclusione. (s.p)
Premiata Erboristeria Ceccato dall’esigenza di far conoscere a più persone possibili l’e�ficacia dei rimedi naturali. L’esperienza ventennale, la conoscenza e la professionalità o�frono la possibilità di rendere popolare l’uso di prodotti natura-
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Stefano Parpajola
L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24
“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”
Per la prossima legislatura pochi dubbi:
“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega
L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.
Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?
Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026
di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.
A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?
Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-
te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.
Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?
Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?
Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale
e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.
Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?
Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile
Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”
E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-
luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di
ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.
In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?
Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)
tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.
Francesco Calzavara
L’intervista. Il senatore Antonio De Poli
“Autonomia: questione di responsabilità”
Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.
Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?
In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.
Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?
Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.
Come vede il processo dell’autonomia regionale?
Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.
Chi sarà il futuro presidente della re-
gione?
Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.
In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?
In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.
Madeleine Palpella
Economia.
Il sottosegretario Bitonci “Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”
Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.
Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?
Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno.
Sul fronte della sanità quali le novità invece?
Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-
fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione
Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?
E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.
Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?
Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta su www.veneto24.it
Antonio De Poli
Massimo Bitonci foto
“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”
Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.
Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?
Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-
mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.
Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?
Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a
finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,
come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?
Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-
gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.
Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?
E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio”
Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”
M entre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata c’è una proposta che sembra unire tutti, quella dedicata al mondo dell’energia. Il progetto è stato lanciato da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in sé le ex municipalizzate di Verona e Vicenza, una realtà estremamente solida capace di segnare un utile netto di 29 milioni di euro e un valore di produzione di oltre 2 miliardi nel 2023.
L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di aggregare diversi soggetti veneti, per poter essere
della partita.
Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti. Soltanto le concessioni delle reti, infatti, garantiscono oggi a Enel 300 milioni di euro all’anno: lasciarli direttamente al Veneto non sarebbe male.
C’è però un grave problema: il Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di
distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani e pensate per incrementare la concorrenza, migliorare i servizi, abbassare i prezzi e evitare quelli che, di fatto, rischiano di essere monopoli o posizioni dominanti.
Toccherà alla politica veneta - ma anche a quella lombarda, emiliana e friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.
“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto ai soci – stiamo lavorando per presentare al CdA ai soci e agli stakeholder del territorio il piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio.
Rinnovo l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.
E l’appello di Testa per avviare la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il presidente Luca Zaia e l’assessore
allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idea e consenta alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Federico Testa
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Stop all’alcol per i neopatentati, usare il telefono ora costa caro
Dal 14 dicembre scorso è in vigore il nuovo codice della strada, approvato con legge 25 novembre 2024 n.177; a ben vedere si dovrebbe più esattamente denominarlo “codice della circolazione” perché, giustamente, tiene conto del cosiddetto omicidio nautico e lesioni personali gravi e gravissime di cui alla legge n.138/2023, entrata in vigore il 25/10/2023, che ha equiparato, sotto vari profili, le sanzioni per violazioni del codice della strada a quelle per infrazione delle norme che disciplinano la navigazione da diporto. Il nuovo codice è costituito da ben trentasei articoli, a loro volta suddivisi in numerosi commi per cui, ovviamente, in questa sede non è possibile un commento “totale”, ma prenderò in considerazione alcune novità che mi sembrano particolarmente importanti. L’articolo 1, tra l’altro, modifica la pena per l’omicidio colposo stradale o navale commesso da chi è in condizione di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sostituendo la precedente pena (già elevata) da tre a dieci anni con da otto a dodici anni. Ritengo che l’inasprimento di pena sia eccessivo, se si considera che l’omicidio colposo di
un dipendente per violazione delle norme di prevenzione infortuni è punito con la reclusione da due a sette anni, mi pare che la diversità di trattamento sanzionatorio sia ingiustificata. A prescindere dal tasso alcolemico, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, niente alcool, neppure un bicchiere di birra. In caso di chi subisce una seconda condanna (recidiva) per guida in stato di ebbrezza, con superamento della soglia di 0,8 g/l di alcool nel sangue, vi è l’obbligo di installare a bordo un dispositivo denominato “alcolock” che viene collegato all’accensione del veicolo e funzionando come una sorta di etilometro, impedisce che l’automezzo si metta in moto, se un conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Peraltro l’alcolock diverrà obbligatorio per tutti gli automezzi di nuova immatricolazione: si è però in attesa di un decreto ministeriale attuativo che disciplini dettagliatamente tale materia. L’articolo 2 inasprisce - a mio avviso giustamente - le sanzioni in caso di abbandono di animali, stabilendo che quando esso avviene su strada o nelle relative pertinenze, l’attuale pena dell’arresto fino ad un anno o ammenda da 1000 a 10.000 euro é aumentata di un terzo. Viene prevista la pena da due a sette anni per colui “che abbandona animali
domestici su strade o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”. Sono istituiti nuovi meccanismi più efficaci per l’accertamento della velocità, però le sanzioni sono aumentate, secondo me, in modo eccessivo. Severe sanzioni, condivisibili, per chi guida con il telefonino in funzione. Stretta anche sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, che debbono avere un contrassegno e possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e anche per loro vale l’obbligo di assicurazione nonché del casco e di munirli dei freni su entrambe le ruote e delle frecce: tutti questi obblighi scatteranno, a quanto pare, tranne quello dell’obbligo del casco a prescindere dall’età, dopo l’emanazione del decreto attuativo, però secondo un’opinione minoritaria hanno efficacia immediata. I giornali nei giorni successivi hanno riportato la notizia di contestazioni di nuove violazioni, in varie parti d’Italia, soprattutto in relazione all’obbligo di usare il casco anche per chi usa il monopattino : il “leitmotiv”, dei tentativi di giustificazione è consistito perlopiù in :”Non lo sapevo”. In vari casi tale affermazione può essere stata veritiera e ciò induce ad una considerazione d’ordi-
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
ne più generale: l’Italia è inflazionata da convegni, spesso di ben poca utilità, non sarebbe stato male se più soggetti istituzionali, con la preannunciata entrata in vigore del nuovo codice della circolazione avessero organizzato manifestazione illustrative delle rilevanti novità.
Luigi Migliorini
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto
IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.
l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia.
Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.
Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.
Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento.
Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.
La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.
Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:
1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.
2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.
3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.
4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.
5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.
La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.
Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato
Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare.
Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra.
In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo
contribuisce all’aggravarsi dell’emergenza ambientale. Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?
Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?
La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.
Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.
Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da su-
La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.
Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.
News dal mondo Green
Ridurre lo spreco alimentare è essenziale per combattere il cambiamento climatico, salvaguardare risorse preziose e promuovere una gestione sostenibile del cibo.
permercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno. Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.
Tendenze dell’Economia Green nel 2025 Nel 2025, l’economia green si preannuncia come un settore in forte espansione, con l’intelligenza artificiale (IA) che giocherà un ruolo cruciale. Le aziende e le istituzioni stanno iniziando a integrare l’IA per affrontare i rischi climatici e migliorare la sostenibilità, sebbene ci si debba confrontare con il suo elevato consumo energetico. La Commissione Europea ha annunciato piani per intensificare gli sforzi verso un’economia sostenibile, con iniziative come il Circular Economy Act e la Direttiva sul diritto alla riparazione, miranti a promuovere pratiche più sostenibili.
Innovazioni nel Settore Alimentare
Le tendenze alimentari del 2025 evidenziano un crescente interesse per prodotti sostenibili e biologici. Secondo esperti del settore, ci sarà una preferenza per ingredienti freschi e genuini, con un aumento della domanda di cibi vegetali come burger di lenticchie e superfood. La tracciabilità dei prodotti e l’uso dell’IA per migliorare la sostenibilità nella produzione alimentare saranno elementi chiave.
Turismo Sostenibile
Il settore del turismo sta evolvendo verso modelli più sostenibili. Una ricerca di Accor ha rivelato che oltre il 50% dei viaggiatori europei prevede di spendere di più per viaggi eco-compatibili nel 2025. Questo trend implica che gli operatori turistici dovranno affrontare le sfide legate alla sostenibilità, rispondendo a una domanda crescente di esperienze di viaggio rispettose dell’ambiente.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
CineTerme, con un tema sempre diverso!
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Prossime date:
Venerdì 21 febbraio
Venerdì 28 marzo
Venerdì 11 aprile
Venerdì 16 maggio
Partner:
Ascolta
LVeneto: 203 milioni di euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali
a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).
“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”
I progetti approvati sono:
Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.
Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.
Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.
Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.
Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”
“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”
L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.
La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:
• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.
• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.
• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.
• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.
Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.
Redazione Salute
Il bilancio. I ricoveri a quota 68 mila (+1200 rispetto al 2023), 300 mila le prestazoni ambulatoriali
L’Azienda Ospedaliera di Padova chiude il 2024 con numeri record, interventi in aumento
Al Pronto Soccorso superati i 160 mila accessi, investiti 7,3 milioni per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Lavori in corso per 9,8 milioni, investimenti per altri 10 milioni
L’Ospedale di Padova chiude l’anno con numeri in crescita e nuovi progetti per il futuro. Ricoveri, interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali hanno registrato un significativo aumento rispetto al 2023. I ricoveri hanno raggiunto quota 68mila, con un incremento di 1.200 unità rispetto all’anno precedente. Gli interventi chirurgici hanno toccato i 69mila, anch’essi in aumento di 1.200. Le prestazioni ambulatoriali superano i 6 milioni, con un incremento di ben 300.000 rispetto al 2023.Anche il Pronto Soccorso ha visto un incremento, superando i 160mila accessi, con 550 pazienti in più rispetto
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
il potenziamento di laboratori e l’adeguamento di strutture in Radiologia e Oncoematologia pediatrica. L’azienda ospedale ha pianificato 10,3 milioni di euro di investimenti in tecnologie avanzate per sale operatorie, Medicina Nucleare e Genetica. Grazie ai fondi del PNRR, sono state inoltre acquistate apparecchiature di ultima generazione per un valore di 4,8 milioni di euro, tra cui un angiografo biplano, una risonanza magnetica, una TAC e dispositivi multifunzionali per Ortopedia ed Emodinamica. L’anno appena iniziato sarà cruciale per il completamento dei numerosi progetti in corso. «Un forte impegno è ri-
Farmacia alla Madonnetta Via Zermanesa, 35 · Mogliano Veneto (TV) tel. 041 590 04 90 farmacia.rizzo@hotmail.it www.farmaciamadonnetta.com seguici su
all’anno scorso. Tuttavia, si registra una leggera flessione nel Pronto Soccorso Pediatrico, che ha totalizzato 27.000 ingressi, segnando un calo del 4,95%. L’anno è stato caratterizzato da importanti interventi nel settore edilizio. Sono stati investiti 7,3 milioni di euro in progetti chiave come quelli per Medicina Nucleare e Neurochirurgia. Attualmente, sono in corso lavori per un valore di 9,8 milioni di euro, tra cui la costruzione della nuova Anatomia Patologica, per cui sono stati stanziati 7,8 milioni. Ulteriori progetti, per un totale di 3,3 milioni di euro, sono stati approvati e includono l’ammodernamento della radiofarmacia,
volto alla conclusione dei percorsi amministrativi – sottolinea il direttore generale Giuseppe Dal Ben – che riguardano le grandi tematiche della sanità padovana e regionale, come il nuovo ospedale a Padova Est, la nuova Pediatria, l’area Giustinianea, la risonanza magnetica a 7 Tesla e il progetto dell’Hospice pediatrico». Con questi numeri e obiettivi, l’Ospedale di Padova si conferma un punto di riferimento per la sanità regionale e nazionale, puntando su innovazione, efficienza e cura del paziente.
Sara Busato
Ortopedia di Montebelluna: oltre il 90% dei pazienti anziani con frattura di femore operato entro le 48 ore
L’Unità Operativa Complessa di Ortopedia dell’ospedale San Valentino di Montebelluna, diretta dal dottor Alessandro Geraci, si conferma un modello di efficienza nel trattamento delle fratture di femore nei pazienti anziani. Nel 2024, sono stati ben 450 gli interventi di frattura di femore effettuati, con oltre il 90% dei pazienti operati entro le 48 ore dal ricovero, un dato decisamente superiore al 60% richiesto dal Ministero della Salute.
Questo risultato si deve a una stretta collaborazione tra il reparto di Ortopedia e l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione, diretta dal dottor Andrea Bianchin. “Agire rapidamente sulla frattura è fondamentale per ridurre al minimo le complicanze legate al ricovero e all’immobilizzazione prolungata, migliorando la mobilità e la qualità della vita del paziente in tempi brevi e riducendo il dolore”, afferma il dottor Geraci. Per gestire al meglio questi casi complessi, spesso caratterizzati dalla presenza di patologie legate all’età avanzata, l’équipe multidisciplinare coinvolge ortopedici, anestesisti, ortogeriatri
e infermieri. Una seduta operatoria dedicata di 12 ore consente di eseguire gli interventi con grande efficienza, garantendo un trattamento tempestivo e personalizzato per ciascun paziente. Nel 2024, oltre alle fratture di femore, il reparto ha effettuato più di 1900 interventi chirurgici, con numeri in continua crescita anche rispetto ai periodi precedenti la pandemia. Questo incremento è reso possibile grazie all’aumento del personale, che ha consentito di potenziare l’attività chirurgica senza compromettere la qualità delle cure.
Il Direttore Generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, ha espresso le sue congratulazioni al dottor Geraci e alla sua équipe per gli ottimi risultati raggiunti. “Estendo i miei complimenti anche ai reparti di Ortopedia degli ospedali di Conegliano e Oderzo, che hanno ottenuto gli stessi risultati positivi nell’ambito delle fratture di femore trattate tempestivamente”, ha dichiarato Benazzi, sottolineando l’importanza di queste performance per la salute degli anziani e per l’efficacia dei servizi sanitari locali.
Il primato. E’ la paziente più anziana operata al cuore nella storia dell’Ospedale Civile
Venezia, 104enne si opera al cuore: operazione miracolosa la notte di Natale
Un Natale speciale per una signora veneziana ultra centenaria che, alla Vigilia, ha subito un intervento di angioplastica coronarica d’urgenza, diventando la paziente più anziana mai operata al cuore presso l’ospedale Civile di Venezia. La signora, che vive nel sestiere di Dorsoduro, aveva appena festeggiato il suo 104esimo Natale e stava per celebrare il suo compleanno a fine gennaio, quando è stata colpita da un infarto il pomeriggio del 24 dicembre.
Intervenuto con tempestività, il primario di Cardiologia Giuseppe Grassi ha guidato l’equipe medica nell’eseguire l’angioplastica coronarica, un intervento delicato e rapido, che ha permesso alla signora di riprendersi e tornare a riabbracciare la sua figlia, che di anni ne ha poco meno di ottanta.
“Si tratta, a nostra memoria, della donna più anziana che abbia mai subìto un intervento al cuore nell’ospedale veneziano – ha dichiarato il primario Grassi. Abbiamo dovuto decidere in pochi minuti se intervenire, ma siamo riusciti a eseguire l’angioplastica con tutte le cautele possibili, e il risultato è stato positivo. Questo risultato dimostra il livello di preparazione e dedizione del nostro team. In giornate speciali come queste, sapere di aver restituito un momento di gioia e serenità a una famiglia ci ricorda il valore del nostro lavoro”.
La signora 104enne, una volta maestra ele-
mentare a Venezia, ha rappresentato un esempio della dedizione della sanità pubblica nei confronti dei grandi anziani. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, questi interventi sono il segno concreto dei progressi della medicina per gli anziani, che sono sempre più numerosi, soprattutto nel centro sto-
rico di Venezia, dove l’invecchiamento della popolazione è più marcato. L’ospedale Civile di Venezia, con personale altamente qualificato e tecnologie avanzate, si conferma punto di riferimento per garantire ai cittadini una vita lunga e sana, nonostante le difficoltà del contesto urbano veneziano.
Redazione Salute
Camposampiero: raddoppia la donazione di latte umano per i neonati prematuri
Risultati straordinari per la Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale di Camposampiero, attiva presso la Pediatria e Patologia Neonatale diretta dal dottor Luca Vecchiato, e recentemente certificata a livello internazionale ISO.
“La nostra banca, nata negli anni ’90, è parte dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – spiega Vecchiato – ed è strettamente legata alla Terapia Intensiva Neonatale, unica nell’Ulss 6 Euganea. Il latte umano è una vera e propria terapia per i neonati prematuri: riduce il rischio di gravi patologie e favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale. Quando manca il latte materno, possiamo utilizzare quello donato da altre donne. Un gesto che ci ricorda che il latte umano non ha colore, è un atto di solidarietà che ci rende tutti uguali.”
La Banca del Latte, chiusa nel 2018 per carenza di personale, è stata riaperta nel 2022 con un nuovo impegno. Nel 2024 ha raggiunto risultati eccezionali: 34 litri di latte raccolti e somministrati, il doppio rispetto al 2023, nutrendo 37 neonati prematuri. Una parte del latte è stata anche destinata alla Terapia Neonatale dell’Ospedale di Padova.
“Questi risultati – conclude Vecchiato – sono il frutto di un lavoro collettivo che mette al centro il benessere dei più fragili. Donare latte significa salvare vite e creare una rete di solidarietà.”
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Il Primario di Cardiologia Giuseppe Grassi
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.