La Piazza di Treviso Ovest - Novembre 2022

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IL PERSONAGGIO Davide, star dei social con le lezioni di inglese

PREGANZIOL Il Distretto del Commercio è pronto a crescere

TERRITORIO Ernia del disco? Tutto in un giorno, con la chiururgia

CULTURA Impegno e sentimento: la strada di Delì

SPORT Giro Nordic: oro per la Polisportiva di Zero Branco

In arrivo nuovi fondi per sostenere le famiglie

Il Comune di Zero Branco ripropone l’iniziativa promaverile contro il caro energia. Scelta partita dalla minoranza e approvata all’unanimità

Energia sostenibile

entre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.

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Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 226 di Treviso Ovest servizio
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delle 11:30 Notiziario delle 18:30 Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 17:30 EVENTI A Mogliano Veneto sarà un Natale di luci... a led
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

A Mogliano un Natale di colori e luci... a led

Èun Natale segnato dal caro energia quello ci attende, ma non per questo a Mogliano Veneto sarà meno luminoso. A darci qualche anticipazione è il vicesindaco e assessore alla Cultura Giorgio Copparoni: “Le luminarie ci saranno sia in centro sia nelle frazioni, ma ridotte del 50% e tutte a led. Il consumo è molto basso, quello che costa è il noleggio”.

Insomma, l’amministrazione moglianese ripropone sostanzialmente il programma dello scorso anno, ma ridotto nella spesa che per quest’anno si aggira intorno ai 26mila euro e conta anche un contributo dei quartieri. Confermata anche la pista di pattinaggio, ma in questo caso il costo dell’energia sarà a carico del gestore: “Il Comune darà un piccolo contributo, avendo però poi a disposizione dei biglietti da dare gratuitamente alle scuole” precisa il vicesindaco. Grande novità invece sul tema parcheggi blu: dal 2 al 23 dicembre durante la settimana la prima ora sarà gratuita, mentreil sabato e la domenica i parcheggi saranno gratis tutto il giorno; dal 24 dicembre all’8 gennaio la gratuità si estenderà sette giorni su sette. “Questa decisione è motivata dal fatto che nel periodo prenatalizio c’è l’esigenza che ci sia circolazione e cambio di parcheggi per favorire le attività, invece quando è passato il Natale c’è la possibilità di sostenere la piazza che resterà chiusa dal 26 novembre fino all’8 gennaio” spiega Copparoni. L’appuntamento è per il 26 novembre con una doppia inaugurazione: al mattino la pista di pattinaggio e al pomeriggio le luminarie. A Mogliano Veneto sarà un Natale di luce a led, ma sarà comunque Natale in tutta la città.

Questa edizione raggiunge le zona di Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie.Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Energia sostenibile

Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio.

La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico. La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.

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Marika Andreoli
“Le luminarie ci saranno sia in centro che nelle frazioni”
di Treviso Ovest
Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022

Fondi Pnrr. Resterà aperto anche quando, a inizio 2023, partiranno via ai lavori del secondo stralcio

Riaperto il “Parco della Cultura”, un gioiello che torna alla comunità

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n sodalizio tra natura e cultura destinato a diventare il cuore pulsante della vita dei moglianesi. È stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo “Parco di Villa Longobardi” che, per riaccendere l’attenzione sulle qualità storico-paesaggistiche del luogo e per omaggio al suo progettista, è stato ribattezzato “Parco della Cultura – Antonio Caregaro Negrin”.

Il Parco Storico Monumentale custodito nel centro cittadino è stato ideato dall’architetto paesaggista Antonio Caregaro Negrin (18211898), una delle figure più significative del panorama architettonico italiano del secondo Ottocento e possiede il vincolo monumentale della Sovrintendenza.

Orti”, è concepita come uno spazio aperto, attrezzato, multifunzionale destinato a bambini e famiglie. Un padiglione, circondato da piante perenni, officinali, aromatiche e melliflue, offre lo spazio per sviluppare piccoli eventi e ciò dona all’intera area un contributo attivo alla biodiversità.

“Rappresenta un nuovo spazio di pregio per i cittadini, dove potranno ritrovare momenti di arte e socialità”

La rinascita del polmone verde moglianese è stata possibile grazie a un finanziamento di 368mila euro dal ministero della Cultura nell’ambito del “Programma di valorizzazione dell’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” del Pnrr che ha coinvolto 106 parchi e giardini storici italiani. Due gli stralci dei lavori: il primo, concluso a inizio ottobre, ha previsto la valorizzazione della vegetazione secolare esistente, il restauro dei percorsi pedonali, l’istallazione dell’illuminazione e la demolizione della villetta Longobardi – di cui sono però rimaste le fondamenta – che alterava completamente il delicato contesto paesaggistico e la struttura percettiva e di scala dell’intero Parco. La zona sud del Parco, denominata “Zona

“Il Parco resterà aperto anche durante i lavori del secondo stralcio che si articoleranno nella creazione di un nuovo accesso da Via De Gasperi, nel restauro della casa del custode all’ingresso e nella messa in sicurezza delle grotte e del Belvedere. Il cantiere sarà avviato nei primi mesi del 2023” ha dichiarato il sindaco Davide Bortolato. Il costo complessivo dei lavori per il primo stralcio equivale a 675mila euro. “Il Parco della Cultura rappresenta un nuovo spazio di pregio per i cittadini, dove potranno ritrovare momenti di arte e socialità” ha dichiarato il vicesindaco con delega alla Cultura Giorgio Copparoni. La palla passa ora ai cittadini che sono chiamati a confrontarsi con una politica ambientale tutta nuova: i rifiuti prodotti nel parco andranno riportati a casa per lo smaltimento e i rumori dovranno essere moderati. Ce la faranno i moglianesi di oggi e di domani a preservare il nuovo gioiello verde? A giudicare dall’inaugurazione che ha visto una larga partecipazione anche di famiglie e bambini si è partiti con il piede giusto.

Nasce il progetto “Mamma Mia!” rivolto alle famiglie in attesa o che hanno da poco avuto un bebè

Diventare genitori è da sempre una grande avventura che è necessario vivere con gli strumenti giusti per potersi godere fino in fondo il nuovo viaggio. Sulla base di questa consapevolezza è nato a Mogliano Veneto “Mamma mia!”, inaugurato ad ottobre nella sede dell’associazione “Il Pesco” di Mogliano Veneto, in via Torni 51

“È un progetto molto richiesto e atteso, che dà risposte alle preoccupazioni delle neo mamme” dichiara l’assessore alle Politiche sociali Giuliana Tochet. “Ci auguriamo che Mamma Mia! possa diventare un punto di riferimento per tutti i neo genitori del territorio, in particolare per quelle giovani coppie che non hanno una rete famigliare di sostegno e per le famiglie supportate dal Servizio Sociale comunale” aggiunge l’assessore.

L’obiettivo del progetto è infatti quello di offrire a chi è diventato genitore da poco e a chi è prossimo a diventarlo uno spazio dedicato al confronto e alla condivisione di emozioni ed esperienze che riguardano questa nuova fase della vita in un contesto che contribuisca a promuovere il benessere psico-fisico. In programma anche incontri informativi e consulenze con esperti in servizi di prima infanzia. “Questa amministrazione continua a dare massima attenzione alle giovani famiglie e ai piccoli moglianesi – sottolinea il sindaco Bortolato. Lo scopo di questa speciale iniziativa gratuita è favorire lo sviluppo di reti relazionali a supporto dei neo genitori e dei propri figli, per affrontare adeguatamente il delicato e bellissimo momento dell’arrivo di un bambino in famiglia”. (m.a.)

6 www.lapiazzaweb.it Mogliano
Veneto

Mogliano Veneto

Presenza da record alla grande festa di San Martin a Mojan

Grande successo per la seconda edizione della festa di San Martin a Mojan, l’evento dedicato alla tradizione rurale e al folklore locale che si è svolto nel fine settimana del 5 e 6 novembre. La due giorni ha raddoppiato le cinquemila presenze dello scorso anno e si conferma l’evento più partecipato del calendario moglianese. “Per promuovere il nostro territorio è importante conoscere il passato e celebrarlo. Da questa premessa è nata l’idea di organizzare un evento che ricordi la civiltà contadina” ha dichiarato l’assessore alle Identità e Tradizioni Locali Enrico Maria Pavan. Tra le novità di quest’anno, il patrocinio della Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto e un nuovo partner imprenditoriale: l’azienda Teodomiro Dal Negro srl.

Tante le attività per i più piccoli come la realizzazione del proprio dolce di San Martino, il giro sul

pony o in carrozza e la familiarizzazione con gli animali dell’aia e delle stalle grazie a una vera e propria fattoria in piazza. Entusiasmo dei bambini anche per lo spettacolo “Il mantello di San Martino” e per il grande Gioco dell’Oca. L’evento clou è stato però l’ingresso in piazza a cavallo di San Martino che, come narra la storia, ha tagliato un pezzo del suo mantello per donarlo al poverello infreddolito che ha incrociato il suo cammino. Non sono mancate nemmeno curiosità e appuntamenti per gli adulti. Tra le iniziative, la gara di scopa all’asso a coppie,la mostra del Tabaro, lo spettacolo i “Mestieri de na volta”, la presentazione dei vini nuovi delle cantine della città e la mostra delle macchine per la raccolta dell’uva. Immancabili anche la musica folk e il coro del Palio di Zero Branco, l’esibizione del Gruppo folkloristico Pastoria del Borgo Furo con

danze e canti della tradizione contadina e la tradizionale benedizione dei trattori e delle macchine. Protagonista dei banchetti l’oca e per farsi venire l’acquolina in bocca la Mostra Mercato dei prodotti tipici regionali e “Le Spezie della Serenissima” presi d’assalto al punto che tanti stand hanno terminato la merce prima della chiusura.

Una gioia per i palati anche il momento di W San Martin, con taglio e degustazione gratuita dei dolci di San Martino preparati dalle pasticcerie e dai panifici moglianesi. Apprezzate infine anche le altre mostre visitabili in contemporanea in via Don Bosco: animali da fattoria, trattori Landini e macchine agricole, mezzi meccanici per l’agricoltura e non, attrezzature per la cura di orti e giardini e moto d’epoca, prima uscita ufficiale del Moto Club di Mogliano. “La festa di San Martin a Mojan – ha

commentato il sindaco Davide Bortolato – è stato un momento conviviale dedicato alle famiglie e agli anziani che hanno potuto ritrovare in piazza il sapore del passato riscoprendo la bellezza delle cose semplici e dello stare

insieme”. Insomma, il dialogo tra generazioni è il segreto di un evento che è destinato a rimanere un’ancora per le tradizioni venete e moglianesi.

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Eventi. Un fine settimana dedicato alla tradizione e al folklore che ha richiamato moltissimi visitatori Marika Andreoli

Mogliano Veneto

Davide Patron, l’insegnante di inglese che spopola sui social, è di Mogliano

Un ragazzo acqua e sapone che ci mette la faccia e ci salva, a suon di pillole da 30 secondi postate su TikTok (760mila follower) e Instagram (453mila follower), dall’uso dell’inglese “made in Italy”. Davide Patron, moglianese classe ’99 trapiantato in Scozia, di strada ne ha fatta parecchia e ha deciso di raccontarcela in un’intervista.

Davide, cosa ti ha spinto a lasciare Mogliano Veneto e a partire per la Scozia?

“Ho finito le superiori all’Algarotti di Venezia e dovevo scegliere l’università. Mia cugina studiava già in Scozia e mi raccontava di un sistema completamente diverso; inoltre prima della Brexit c’era anche la possibilità di frequentare l’università gratuitamente grazie a un finanziamento per gli studenti europei, quindi mi sono detto “Let’s go”. Dopo i primi due o tre mesi di spaesamento, mi sono ambientato e la Scozia mi è piaciuta fin da subito. Alle superiori avevo frequentato l’indirizzo “Economia e lingue”, quindi, su questa scia, mi sono iscritto a Finanza, coltivando l’uso delle lingue nella vita quotidiana”.

Quando è nata l’idea dell’inglese in pillole sui social?

“Con la mia università ho fatto un Erasmus a Barcellona nel 2020, esattamente un mese e mezzo prima del lockdown. Prima della fine del primo lockdown, era il 6 giugno 2020, ho iniziato a incuriosirmi a TikTok che i miei coinquilini usavano per fare balletti. Per divertimento, tra un esame e l’altro, l’ho scaricato e ho scoperto quanto questa app fosse ben fatta e quanto fosse facile modificare i video a differenza di YouTube che per quanto mi abbia sempre appassionato è più impegnativo. Quindi ho iniziato questa avventura dalla mia terrazza a Barcellona quasi per gioco e ho ricevuto fin dal primo giorno molti feedback positivi”.

Inglese e finanza: sei a un bivio?

“Ci ho pensato a lungo sia durante l’università sia dopo averla finita a giugno. Finanza ed economia mi servono per capire il mondo, ma ora come

ora sono concentrato al 100% sull’inglese e sul mio progetto”. Come è cambiata la tua vita dopo la pubblicazione della prima clip?

“Io sono in Scozia, all’estero, per cui quando esco nessuno mi riconosce e come cosa non mi dispiace. In Italia è cambiato tutto in senso positivo: rie-

all’estero o tornerai in Italia, magari in Veneto?

“Ho intenzione di rimanere all’estero, ma non necessariamente in Scozia perché avendo la fortuna di fare un lavoro da remoto mi piacerebbe anche viaggiare un po’”.

Un trevigiano in Scozia: cosa ti manca di Mogliano?

Ogni settimana appuntamento col Punto di Antonio Di Lorenzo, il nuovo podcast di approfondimento politico di laPiazza24.

Scansiona il QR e vai a tutti gli episodi

sco a interagire velocemente con tantissime persone e alcune volte vengo fermato per domande o complimenti. Non essendo mai in Italia, questo mi succede quando torno ogni due, tre, quattro mesi e mi dico sempre “Wow”. Ero il tipo di persona che postava una foto all’anno sui social, ora è cambiato tutto”.

Hai intenzione di rimanere

“Mi manca il radicchio. Il prosecco in qualche modo arriva ancora in Scozia, ma il radicchio no. Provo nostalgia anche per il calore umano, ma allo stesso tempo mi sono abituato. Nella cultura britannica infatti le persone sono più fredde ed è possibile cogliere le emozioni di una persona solo quando si crea una certa confidenza. C’è da dire però che gli scozzesi sono meglio in questo rispetto agli inglesi, forse per merito dell’alcol che li rende più felici e allegri”.

Insomma, Zaia ha definito Davide un “orgoglio veneto”, ma Davide Patron rimarrà sempre prima di tutto un “orgoglio moglianese”.

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ASCOLTA QUI Il personaggio. Il 23enne pubblica delle video pillole su TikTok e Instagram Marika Andreoli Dopo le superiori ha deciso di intraprendere il percorso universitario in Scozia. Da allora vive lì e ora con i suoi oltre 760mila follower su TikTok e i 453mila su Instagram insegna la lingua inglese agli italiani
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“Finanza ed economia mi servono per capire il mondo, ma ora come ora sono concentrato al 100% sull’inglese e sul mio progetto”
Davide Patron in una delle sue mini lezioni (fonte: Instagram).

Preganziol

urbana

Il Distretto del Commercio è pronto a crescere e migliorarsi

Continua il sostegno del Comune di Preganziol al proprio Distretto del Commercio. Risale infatti a poche settimane fa la notizia della proroga del bando finanziato con le risorse ottenute dalla Regione per il rilancio dell’economia urbana: considerata la situazione di sofferenza in cui si trovano molte attività del territorio, l’amministrazione ha dunque posticipato al 28 febbraio 2023 i termini per poter richiedere i contributi, introducendo significative modifiche anche ai limiti di spesa e alla percentuale finanziabile.

Il bando in questione prevede una dotazione finanziaria di 75mila euro e mira a sostenere investimenti e iniziative nei settori del commercio di vicinato, dei pubblici esercizi e dei servizi, tramite interventi che mettano in relazione lo sviluppo gestionale delle imprese con obiettivi di sviluppo digitale, di adozione di modelli d’iniziativa orientati alla sostenibilità dell’ambiente urbano e sociale, di risparmio energetico.

I contributi potranno essere richieste dalle attività per spese sostenute successivamente al 30 giugno 2022 e su preventivi di spese ancora da sostenere. Nello specifico, due sono le sezioni a cui è possibile aderire. La sezione A riguarda i finanziamenti per interventi per lo sviluppo digitale della gestione aziendale: i progetti finanziabili su questa linea potranno ricevere un contributo a fondo perduto dell’80% dell’investimento complessivo realizzato, fino a un massimo di 5mila euro.

Per quanto riguarda invece la sezione B, inerente i finanziamenti per interventi di riqualificazione e modernizzazione dei locali e delle strutture ad uso commerciale, i progetti finanziabili su questa linea potranno ricevere un contributo a fondo perduto dell’80% dell’investimento complessivo realizzato, fino a un massimo di 10mila euro. Maggiori informazioni sono comunque reperibili sul sito del Comune di Preganziol. Non è tuttavia l’unico supporto messo in campo dall’amministrazione. “È stato istituito uno sportello attraverso il quale il Manager di Distretto offrirà assistenza alle aziende per la

compilazione delle domande – ha infatti annunciato l’assessore alle Attività economiche, Stefano Mestrier –. Lo sportello fungerà anche da “punto di ascolto” delle situazioni critiche che investono le imprese, per suggerire eventuali aggiornamenti sui modelli gestionali, o semplicemente per offrire supporto motivazionale agli imprenditori impegnati a reggere la fase di crisi”. Lo sportello sarà aperto pres-

so la sede municipale in Piazza Gabbin e sarà possibile accedervi presentandosi direttamente in Municipio nei giorni e negli orari stabiliti oppure prenotando un appuntamento, contattando il manager del Distretto, Rosario Cardillo, al numero 339 1271222 o l’Ufficio Sviluppo Economico allo 0422 632295 e all’indirizzo servizimprese@comune.preganziol. tv.it.

Aiuti anche alle famiglie con i buoni mensa

È un periodo piuttosto difficile per le famiglie italiane, preda degli aumenti improvvisi dovuti all’inflazione e ai rincari. Il Comune di Preganziol questo lo sa bene. Per questo l’amministrazione ha deciso di sostenere le famiglie maggiormente fragili e di dare pari opportunità di accesso ai servizi scolastici ampliando la platea dei soggetti che possono aver diritto all’esenzione dal pagamento del buono mensa o alla riduzione dello stesso del 50%, portando le soglie

Isee del primo a 6mila euro e del secondo a 7mila 500 euro.

“Questa iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche per l’istruzione, Susanna Errico –, congiunta al mantenimento del costo delle rette per tutti i servizi correlati alla scuola ed ai servizi per l’infanzia, si colloca in un insieme di azioni scelte dall’amministrazione al fine di sostenere le famiglie in un settore importante come quello dell’educazione dei figli, punto di partenza di ogni progetto futuro”.

Il Comune dunque non si scoraggia né si sottrae all’aiuto alle famiglie: il peso dell’aumento generalizzato dei costi dei servizi non ricadrà sulle spalle dei cittadini, ancora una volta affiancati dall’amministrazione, sempre pronta a dare loro risposte concrete. (g.z.)

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Imprese. Dal Comune arriva la proroga del bando per il rilancio dell’economia

Parola d’ordine “dialogo”: tornano gli incontri con la cittadinanza

Troppo spesso la politica è un tema lontano dalla cittadinanza. Se si tratta poi di amministrare un Comune, capita ancora più spesso che gli abitanti abbiano da ridire sull’operato della giunta, pur senza conoscerne i retroscena. C’è però un’amministrazione che ha particolarmente a cuore la vicinanza e il sostegno della propria cittadinanza, vista come parte attiva delle attività svolte sul territorio: è il Comune di Preganziol che, dopo uno stop di due anni dovuto all’emergenza Covid, è ora tornato a organizzare gli incontri di confronto con i preganziolesi, abitanti delle frazioni comprese.

“La nostra amministrazione è da sempre aperta e attenta al dialogo” ha infatti spiegato il sindaco, Paolo Galeano, che ha invitato tutti a partecipare ai 4 appuntamenti, uno per fra-

zione, che si sono svolti nelle scorse settimane e nel corso dei quali sono stati presentati “punti importanti su situazione contingente, progetti in corso d’opera e in programma, aggiornamenti e problematiche”.

Uno spazio rilevante è stato lasciato proprio agli interventi dei partecipanti, “utili per uno scambio sincero e per raccogliere segnalazioni e proposte”, come ha sottolineato il primo cittadino.

“Sono stati quattro incontri

Bandiere strappate, ma il Gruppo Alpini non cede all’odio

“La memoria, se ingabbiata e confinata nel passato, ha poco senso e poco valore”. Così il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano, commenta sui social la festa dell’Unità Nazionale avvenuta lo scorso 4 novembre; festa a cui è seguito il Cantalpini il giorno successivo. Eppure c’è chi non riesce a scorgere l’importanza di queste parole, né il profondo significato che rappresentano certe commemorazioni: è accaduto, infatti, che a pochi giorni dai festeggiamenti Preganziol si sia svegliata con i tricolori, prontamente esposti in città dal Gruppo Alpini locale nei giorni precedenti, strappati e gettati a terra. Un gesto di odio, che non è stato indifferente al

vice capogruppo Bruno Torresan: “Con nostra grande sorpresa abbiamo riscontrato 7 bandiere strappate – scrive su Facebook –. Si sono salvate solo quelle in zona frequentata o irraggiungibili. La storia di danneggiamenti iniziata nella sede degli Alpini continua. Che tristezza, quanto impegno sprecato”. Non è bastato questo gesto antipatriottico e violento a demoralizzare però la città: prontamente gli alpini hanno sostituito le bandiere e le celebrazioni in programma si sono svolte in piena serenità. “Parlare oggi di unità nazionale ha un significato profondo che chiama concretamente in gioco ognuno di noi – afferma Galeano

–. Troppi cantano l’inno e richiamano il tricolore in maniera sterile e anzi, spesso, in maniera strumentale e solo finalizzata ad un comodo consenso. Vivere ogni giorno per costruire un paese unito significa lavorare quotidianamente per la pace e per la giustizia sociale, essendo tutti cittadini con la “C” maiuscola e agendo, prima che per affermare i propri diritti, adempiendo ai propri doveri”. E Preganziol ha saputo essere davvero esempio di queste parole, superando anche l’odio di pochi: qualche bandiera strappata non sarà mai sufficiente a spegnere la memoria, l’onore e a spezzare quel profondo senso di unità. (g.z.)

molto partecipati – continua il sindaco –, ricchi di segnalazioni e utili per spiegare il contesto e l’operato dell’amministrazione. Crediamo fortemente in questi momenti di confronto franco e diretto che fortificano la partecipazione democratica e lo spirito di appartenenza della nostra comunità”. E la cittadinanza non è dunque mancata agli appuntamenti: Preganziol, Sanbughè, Frescada e San Trovaso si sono infatti radunate per prendersi cura insieme all’amministrazione e attraverso il dialogo del proprio territorio.

“Verranno riproposti sicuramente anche il prossimo anno e continueremo a portare avanti il nostro programma, integrato dalle proposte che nel frattempo abbiamo raccolto”, ha aggiunto Galeano.

12 www.lapiazzaweb.it Preganziol
Amministrazione. Dopo due anni di fermo a causa della pandemia si torna a favorire la partecipazione Gaia Zuccolotto
“Crediamo fortemente in questi momenti di confronto che fortificano lo spirito di appartenenza e la partecipazione democratica”

Preganziol celebra la bellezza con un concorso fotografico

L a bellezza sta negli occhi di chi guarda. L’intento dell’amministrazione comunale di Preganziol è proprio questo: stimolare i propri cittadini a scorgerla in ciò che li circonda. È partito infatti lo scorso 15 novembre il concorso fotografico dedicato a Giancarlo Orsatti, organizzato proprio dal Comune. Tema, come suggerisce anche il titolo “Obiettivo bellezza”, è proprio il bello che ci circonda, sia esso paesaggio, natura, architettura, arte, atteggiamento mentale, relazione umana.

In un periodo in cui sembra che l’uomo non riesca a trovare grazia in nulla, neanche in se stesso, scovare la bellezza è solo provocazione o possibile inversione di tendenza? È la sfida che il Comune lancia a tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa fotografica,

a cui è possibile prendere parte inviando i propri scatti fino al prossimo 28 febbraio 2023, e cercare di riconoscere nella bellezza la forza dell’armonia, della proporzione, dell’equilibrio, ma anche la forza della vita e le sue espressioni.

La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a tutti i maggiorenni appassionati e non di fotografia, previa iscrizione, che dovrà essere effettuata compilando l’apposito modello allegato al regolamento presente nel sito del Comune di Preganziol, nella sezione dedicata agli Eventi.

Sarà possibile partecipare con un massimo di tre scatti fotografici, in bianco e nero o a colori, pertinenti al tema del concorso, che dovranno essere stampati su supporto cartaceo (dimensioni da un minimo di 20 x 30 cm a un massimo di cm.

30 x 45 cm) e corredati da titolo, scheda descrittiva e biografia dell’autore.

A giudicare le varie opere fotografiche sarà una giuria composta da professionisti del settore e da un funzionario dell’ufficio

Cultura, che determinerà una classifica di merito valutando le opere, anche in considerazione delle suggestioni, degli scatti e delle emozioni che le stesse saranno state in grado di suscitare. Tutte le opere se-

lezionate dalla giuria saranno esposte successivamente nello “Spazio dell’Arte” della biblioteca comunale per tutto il mese di maggio.

Tre i premi in palio per i primi classificati. Per il primo classificato, 400 euro da parte del Comune di Preganziol; al secondo classificato un buono spesa del valore di 100 euro per un acquisto nella Nuova Colore Srl di Treviso. Infine, al terzo classificato un buono per 4 stampe Fine Art in formato A3 sempre nella Nuova Colore Srl di Treviso.

La data ed il luogo della cerimonia di premiazione sarà comunicata a tutti i partecipanti e si svolgerà in occasione della Festa dell’Asparago 2023.

Macchina fotografica alla mano, dunque: a Preganziol si va in cerca di bellezza.

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Iniziative. Fino al prossimo 28 febbraio 2023 la possibilità di inviare i propri scatti artistici
Preganziol Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Sostegni. Voto unanime dal consiglio comunale per dare una mano concretamente ai cittadini

Caro energia: nuovi contributi in arrivo per aiutare le famiglie

Ancora una volta il Comune di Zero Branco si dimostra attento ai bisogni dei propri cittadini. Risale a poche settimane fa, infatti, la mozione presentata dal consigliere comunale Roberto Moretto a nome del gruppo di minoranza Elisabetta Bortoletto Sindaco e votato all’unanimità in consiglio comunale che proponeva di rinnovare l’iniziativa di aiuti alle famiglie già attuata all’inizio dell’anno.

“Come gruppo consigliare di minoranza – spiega Moretto –, consapevole delle difficoltà a cui stanno andando incontro le famiglie quanto al pagamento delle bollette a causa del caro energia, abbiamo pensato di riproporre in consiglio l’iniziativa di aiuto che il Comune aveva messo in campo lo scorso aprile, quando era stata stanziata una cifra proprio allo scopo di sostenere i cittadini nel pagamento delle ultime bollette invernali, sempre più care rispetto a quelle dei mesi estivi, quando il riscaldamento è spento. Allora questa manovra serviva a tamponare le difficoltà legate al post pandemia, ma ora si rende necessaria data la gravità della situazione energetica in Italia, conseguente alla situazione geopolitica russo-ucraina”.

“La mozione del nostro gruppo nasce proprio dall’evidenza di queste problematiche – continua il consigliere –. Nemmeno l’amministrazione sarà esente dal

caro energia e dovrà far fronte al pagamento di una cifra molto più alta di quella preventivata, tuttavia in qualità di amministratori non possiamo non tendere una mano alle famiglie, così stiamo

“Ci stiamo impegnando a trovare le risorse e a stanziarle nel più breve tempo possibile”

ora cercando di trovare un sostegno economico da poter offrire a chi più ne ha la necessità non avendo la possibilità di sostenere certe spese”.

“Ci stiamo impegnando a trovare le risorse e a stanziarle nel più breve tempo possibile – aggiunge Moretto –. Quest’iniziati-

va servirà proprio per affrontare l’inverno e avrà la stessa portata di quella presentata nella primavera. Sarà ultimata a breve, dal momento che ha già i requisiti necessari. Sono sicuro che i cittadini sapranno apprezzare e fare tesoro di questo gesto”.

Una proposta, quella di Moretto, che ha visto unite nell’unanimità del voto minoranze e maggioranza. “È bello poter collaborare e avere scopi comuni – conclude il consigliere –, soprattutto poiché questa mozione non è nata con finalità polemiche, ma anzi di stimolo e di unione”.

Ed è proprio dall’unione che nascono le migliori iniziative: anche per questo inverno, Zero Branco può contare su un’amministrazione unita che ha a cuore il bene dei propri cittadini.

Il Comune premia il merito con venti borse di studio

Merito e solidarietà nella scuola, così come nella vita, sono due valori molto importanti. Per questo anche quest’anno l’amministrazione del Comune di Zero Branco ha indetto un apposito bando per premiare con delle borse di studio, come ogni anno, venti alunni che non solo hanno ottenuto risultati scolastici di spessore, ma che nel proprio percorso scolastico hanno anche concretamente dimostrato capacità di interagire e sostenere il prossimo, con altruismo e spirito di solidarietà verso i compagni di classe.

Dall’aprile 201 9 in poi, su volontà del consiglio comunale, l’iniziativa è dedicata alla figura di Luana Antelmi, avvocato e consigliere comunale, prematuramen-

te scomparsa il 4 febbraio 2019, simbolo proprio dei valori che il Comune vuole premiare tra i giovani studenti zerotini, attraverso questo riconoscimento del valore di 200 euro ciascuno.

Si è dunque tenuta lo scorso 21 ottobre, nella cornice dell’Auditorium comunale Comisso di Villa Guidini, la cerimonia di consegna delle borse di studio al merito

destinate agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Zero Branco che, con lo scorso anno scolastico, hanno concluso il proprio percorso nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado.

Per la scuola primaria, gli assegnatari sono stati Andrea Billio, Ilaria Casarin,Davide Dabalà, Ginevra Danesin, Alessandro Durigon, Noemi Durigon, Rebecca Gobbo, Annalisa Gomiero, Ilaria Lisei ed Elisabetta Marcuglia.

Per la scuola secondaria di primo grado, gli assegnatari sono Sofia Bolocan, Cesare Davide Cecchetto, Sofia Favero, Emanuela Napolano, Federica Pavan, Asia Perazzetta, Nina Riccato, Anna Smaniotto, Virginia Sottana e Giulia Valmori. (g.z.)

Dal consigliere Roberto Moretto arriva la mozione per ripetere l’iniziativa di sostegno per il pagamento delle bollette già messa in atto nella primavera: “Una proposta nata con finalità di stimolo e unione con la maggioranza”

15 www.lapiazzaweb.it Zero Branco
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Politiche sociali. Tre progetti in partenza per il mese di novembre

Tanti appuntamenti al via per anziani, coppie e famiglie

Novembre è ormai iniziato e diverse sono le iniziative che l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Zero Branco, in sinergia con altri Comuni e associazioni, ha in serbo per i suoi cittadini. Nello specifico, tre sono i progetti che hanno come comune denominatore il benessere della persona.

Venerdì 4 novembre, alle ore 20.30, nella Sala consiliare si è infatti tenuto il secondo incontro di “Che coppia voglio essere”, ciclo di incontri per la salute della relazione di coppia, dal titolo “Relazione di coppia e legami storico familiari”. Il progetto è stato realizzato da Associazione Casa san Cassiano con i patrocini di Comune di Quinto di Treviso, Amministrazione comunale di Morgano, Comune di Istrana, Comune di Paese e Comune di Zero Branco.

Lunedì 7 novembre, invece, si è tenuto l’incontro di presentazione del progetto “PalestraMente”, percorso rivolto a persone di età

Il Comune attento al benessere dei suoi cittadini: per tutto il mese numerosi incontri dedicati alle relazioni, all’invecchiamento e alle figure genitoriali

adulta e senile che aiuta ad allenare la memoria ed altre funzioni cognitive. Gli incontri successivi, gratuiti per i cittadini residenti nel Comune di Zero Branco, si sono tenuti e si terranno nei quattro lunedì successivi (14-2128 novembre e 5 dicembre). L’iniziativa è in collaborazione con Associazione Betaconfluenze. Infine, sabato 12 novembre si è svolto anche il primo incontro di “Essere mamma e papà: un progetto della comunità – Una nuova vita nella nostra vita”, un ciclo di incontri informativi e formativi rivolti alle coppie in attesa di un figlio. Dopo l’incontro del 19 a tema “Il nutrimento per il bambino e quello della sua famiglia” seguirà il 26 novembre “Come una comunità accoglie una nuova famiglia”. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Zero Branco in collaborazione con Hedera –Servizi per la Comunità.

Vittime innocenti della mafia: una serata per non dimenticarle

Cristina, Matteo, Marco, Mariangela, Antonio, Annalisa, Claudio. Sono solo alcuni dei nomi delle vittime innocenti della mafia che Valeria Scafetta e Giulia Migneco hanno deciso di raccontare nella loro opera “Storie di vittime innocenti di mafia”, edito per BeccoGiallo Editore. Innocenti, appartenenti a famiglie senza alcun legame con organizzazioni criminali, vittime di una furia omicida che non sempre hanno trovato giustizia, le vicende reali di sedici giovani, le cui vite sono state spezzate ingiustamente, sono raccontate in questo libro affinché non si perda la loro memoria e possano essere sempre spunto di una più profonda riflessione su quanto la mafia possa essere pericolosa anche per chi non ne ha nulla a che fare.

Proprio con lo stesso intento di non dimenticare mai le vite spezzate di questi giovani e affinché diventino invece tasselli della lotta per la legalità, contro tutte le mafie, il Comune di Zero Branco (Biblioteca comunale e Assessorato alla Cultura), con il patrocinio di Regione Veneto, POI Intercomunale, Presidio Libera “Cristina Pavesi”, Comune di Campolongo Maggiore, Coordinamento Provinciale Avviso Pubblico, nonché dei Comuni partecipanti al progetto regionale “Qui si legge”, ha organizzato una serata nell’auditorium comunale “Comisso” di Villa Guidini per presentare il libro, permettendo alla cittadinanza di avvicinarsi di più a questo tema attraverso le parole di una delle due autrici, Valeria Scafetta; di Michela Pavesi, zia di Cristina Pavesi, vittima della mafia; del presidente dell’associazione Gens Nova, l’avvocato Antonio Maria La Scala; e del coordinatore nazionale Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani. A moderare la serata è stato l’assessore alla Cultura di Zero Branco, nonché membro del comitato direttivo nazionale Avviso Pubblico, Francesco Dal Colle, che insieme agli ospiti ha potuto raccontare uno spaccato della realtà che spesso non tutti conoscono: sotto all’oscuro potere della mafia, si nascondono racconti di violenze e vittime del tutto estranee agli ingranaggi e ai meccanismi che fanno funzionare questa macchina di morte. (g.z.)

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Zero Branco
Gaia Zuccolotto

Comitato No Aeroporto. Una lettera aperta contro la società Save-AerTre

“Un futuro per il Canova? Si guardi prima alla vivibilità”

Non si ferma la battaglia del Comitato No Aeroporto di Treviso che con una lettera aperta risponde alle dichiarazioni rilasciate ai giornali da SaveAerTre, società che gestisce l’aeroporto Canova.

“Le denigrazioni di Marchi (Save) e Fischer (AerTre), riferite ai comitati come la nostra organizzazione, si dimostrano puerili ed inconsistenti – commenta il Comitato –.; avvalorano ulteriormente l’efficacia della nostra attività di contrasto che ragionevolmente crea un notevole disturbo al raggiungimento dei loro obiettivi”.

Nella lettera, seguono dunque chiare risposte alle parole della società aeroportuale. Fra le dichiarazioni di Save-AerTre viene contestato anzitutto di far riferimento ai comitati contrari all’aeroporto come a delle piccole realtà le cui lamentele sarebbero dovute al fatto che “hanno fatto la casa a basso prezzo vicino all’aeroporto e ora pretendono che si sposti l’aeroporto”. Ma il Comitato risponde a tono: “A seguito dell’abbandono dell’infrastruttura aeroportuale da parte dell’aeronautica militare a causa di rilevanti problematiche di sicurezza, se ne prevedeva la chiusura; certamente le abitazioni in essere sono tutte munite di autorizzazione comunale e costruite a prezzi di mercato. Inoltre in occasione della presentazione di un esposto inoltrato nell’anno 2016 al Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, rammentiamo che il documento era stato supportato da più di mille firme, non proprio da pochissime persone”.

Altro punto: il rumore. AerTre ha dichiarato di condurre monitoraggi sul rumore e sulla qualità dell’aria attraverso centraline dedicate, che tuttavia il Comitato sostiene siano “posizionate in prossimità di ostacoli, che interferiscono nella trasmissione delle onde sonore e non tutte in punti critici”, mentre “l’unica atmosferica, assolutamente insufficiente, è ubicata in posizione defilata”. Inoltre,“i risultati riscontrati in tutti i rilevatori non sono mai stati resi noti all’informazione pubblica, contrariamente a quanto previsto dalle normative”. Non finisce qui. “Vogliono risolvere i problemi con una pas-

1,5 milioni per lasciare l’asilo fuori dal corridoio di atterraggio

serella per bypassare la strada Noalese e con il volo dei droni per verificare lo stato di salute dei tetti – continua il Comitato –.Nessuno si preoccupa delle pesanti problematiche che interferiscono sulla vivibilità e sulle prospettive di salute e sicurezza della Popolazione coinvolta e del Parco del Sile. AerTre si preoccupa della salute dei tetti, come conseguenza dei fenomeni di vortex strike”.

“Tutti promettono un futuro radioso per l’aeroporto di Treviso – conclude amareggiato il Comitato –, noi confidiamo nel Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che dovrà esaminare il Ricorso Straordinario inoltrato per l’annullamento del giudizio positivo di compatibilità ambientale emesso dal Ministro della Transizione Ecologica”.

Gaia Zuccolotto

Circa 1,5 milioni per spostare l’asilo parrocchiale San Giorgio al di fuori del corridoio di atterraggio e decollo degli aerei. È la cifra uscita dal primo incontro tra il Comune e AerTre, la società che gestisce l’aeroporto Canova. Per il municipio non basta. La trattativa è appena all’inizio. Si parla di come usare buona parte dei 9 milioni previsti come mitigazioni nel master plan per lo sviluppo dello scalo. Nella primavera del 2023 si inizierà a costruire la passerella pedonale sopra la Noalese, tra il terminal e i parcheggi. Per Quinto, però, l’azione più importante è il trasferimento dell’asilo frequentato da quasi 120 bambini. Il sindaco Stefania Sartori ne ha parlato con Corrado Fischer, amministratore delegato di AerTre. Si guarda verso San Cassiano. Fatto sta che secondo il municipio 1,5 milioni sono pochi. “Non possono bastare se si pensa alla necessità di acquistare un nuovo terreno per andare a costruire un nuovo asilo da un’altra parte – sottolinea Mauro Dal Zilio, vicesindaco con delega specifica all’aeroporto – ma la discussione è aperta e finalmente qualcosa si sta muovendo”. Resta da capire se sarà necessaria una compartecipazione alle spese. E a quanto ammonterà. L’altra partita riguarda la messa in sicurezza dei tetti delle case “spazzolati” dai vortici d’aria causati dagli aerei. Sono circa 100 quelli finiti sotto la lente d’ingrandimento di un drone tra la Noalese, via Costamala, vicolo Marangon e via Contea. Nel frattempo il Canova è tornato operativo di fatto come prima dell’emergenza Covid. Tra gennaio e ottobre ha contato 2,2 milioni di passeggeri in transito. Per fine anno salirà a 2,8 milioni. Pari all’86% dei flussi del 2019, prima della pandemia. Da aprile si viaggia al ritmo di 250mila passeggeri al mese. Adesso la parola d’ordine è ottimizzare. Camillo Bozzolo, direttore sviluppo Aviation del gruppo Save, traccia la strada: “Il Canova oggi arriva a 19mila movimenti commerciali. Nel 2019 eravamo praticamente già lì. Oggi c’è un piccolo vuoto lasciato dagli slot di Pobeda (compagnia low cost russa, ndr). Ci può essere un po’ di crescita. Ma il margine è minimo. La crescita, in sostanza, avverrà in termini di passeggeri attraverso un maggiore riempimento degli aerei”. (m.f.)

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Quinto di Treviso

Viabilità. Adesso a Quinto non ci sono più semafori, a parte quelli pedonali

Dopo i ritardi, tagliato il nastro per le due nuove rotatorie

Dopo le polemiche, è arrivato il momento delle inaugurazioni. È stato ufficialmente tagliato il nastro davanti alle due rotatorie realizzate a Quinto negli ultimi mesi. La prima è quella sulla Noalese, all’altezza del ristorante “al Gambero”, che ha sostituito il vecchio incrocio con via Boiago e via Nogarè, la strada che porta verso la testa della pista dell’aeroporto Canova. Un’opera da oltre 700mila euro, messi tutti sul piatto dal municipio. “Durante i lavori c’erano state delle polemiche sui tempi. Alla fine, però, si è arrivati al risultato – spiega il sindaco Stefania Sartori – un risultato importante per tutti. A volte è fondamentale superare le critiche. E spero che ora qualcuno si ravveda, apprezzando appieno un’opera che aumenta la sicurezza”.

Accanto alla rotatoria sulla Noalese, intanto, va avanti il cantiere per la costruzione del nuovo supermercato Lidl da 1.500 metri quadrati. Di fatto il quinto supermercato in cinque chilometri lungo l’asse stradale tra Quinto e la tangenziale di Treviso.

La seconda rotatoria è quella aperta verso San Cassiano, poco distante dal centro del paese, al posto dell’incrocio tra la strada provinciale Castellana, la provinciale delle Cave e via San Cassiano. Quest’ultimo intervento è costato oltre 660mila euro: poco più di 280mila sono stati messi

dallo stesso Comune di Quinto, il resto è arrivato dalla Regione e della Provincia. “È una soddisfazione vedere il risultato degli investimenti fatti per aumentare la sicurezza delle strade – sottolinea

Sartori: “Finalmente un risultato importante per tutti. A volte è fondamentale superare le critiche”

Stefano Marcon, numero uno del Sant’Artemio –. La collaborazione con gli enti locali ha consentito di risolvere diversi problemi. Ne restano altri, certo. Ma andremo a dare una risposta anche a quelli”. Adesso a Quinto non ci sono più semafori, a parte quelli pedona-

li. Fatto sta che il Photo-red che vigilava sul vecchio incrocio della Noalese, la macchinetta che immortala e multa chi passa con il rosso, non verrà messo in soffitta. Il Comune ha già chiesto a Veneto Strade di poter installare un nuovo semaforo all’incrocio tra la Noalese e via Zecchina, la laterale che sbuca all’altezza della trattoria “al Gallo”. “Un semaforo intelligente, capace di gestire l’alternanza del verde e del rosso in base al traffico, soprattutto nelle ore di punta – specifica Sartori –in questo modo sarebbe possibile aumentare la sicurezza anche in un altro punto della viabilità. E il Photo-red potrebbe eventualmente essere installato proprio su quel nuovo semaforo”. Si attende la risposta di Veneto Strade.

Un nuovo spazio di studio e co-working per i giovani

Un nuovo spazio di studio e co-working per giovani dai 18 ai 30 anni nel cuore di Quinto di Treviso. È il progetto di Quinto Spazio Giovani, un’associazione di promozione sociale costituita da giovani studenti universitari che dal 2009 organizza progetti ed eventi per i ragazzi under30. Tra i servizi Wi-fi, self checkIn, caffè, frigorifero e bevande, stampante, lavagne, impianto audio.

“Questo spazio di studio e coworking– si legge in apertura del regolamento pubblicato sul sito –, è lo sviluppo di un progetto che l’associazione porta avanti da diversi anni, prima denominato ‘Aula Studio’. Con questo progetto l’associazione vuole

mettere a disposizione dei giovani un luogo in cui studiare, lavorare e passare iltempo. Tutto completamente gratuito, previo tesseramento annuale all’associazione compilando un mo-

dulo online e valido fino al 31 dicembre dell’anno in corso”. Niente vincoli di residenza e nessun orario fisso di apertura/ chiusura: per poter usufruire del servizio basterà quindi la tessera di iscrizione del costo di 10 euro e la disponibilità delle chiavi che è gestita su base volontaria. In un gruppo WhatsApp vengono comunicati ogni giorno gli orari dello spazio. Anche il bar è in autogestione ed è presente un registro dove firmare per segnalare la propria presenza.

Il direttivo fa sapere che è sempre alla ricerca di nuovi soci per ampliare e migliorare i propri progettie costruire, in collaborazione con il Comune, il futuro del territorio. (m.a.)

La prima è quella sulla Noalese, che ha sostituito il vecchio incrocio con via Boiago e via Nogarè, la strada che porta verso la testa della pista dell’aeroporto Canova. La seconda rotatoria è quella aperta verso San Cassiano, poco distante dal centro del paese

23 www.lapiazzaweb.it Quinto di Treviso
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Ernia del disco? Tutto in un giorno, grazie alla chirurgia mininvasiva

Ridotti drasticamente i dolori post-operatori e i tempi di ripresa del paziente.

La previsione è di circa 100 interventi l’anno

La notizia è, se non rivoluzionaria, quantomeno di grande conforto per tutti coloro la cui vita è spesso condizionata dalla presenza di un’ernia del disco. Nel reparto di neurochirurgia spinale dell’ospedale Ca’ Foncello coordinata da Jacopo Del Verme, che fa parte della neurochirurgia diretta da Giuseppe Canova, recentemente è stata adottata con successo una tecnica mininvasiva che permette l’intervento e la dimissione direttamente in giornata. “La nuova tecnica transforaminale endoscopica per effettuare la foraminotomia o l’asportazione di ernia del disco è ancora poco diffusa in Italia e viene applicata in pochi ospedali del Veneto. A Treviso viene eseguita grazie alla sinergia e alla collaborazione con varie realtà

del Ca’ Foncello, come la direzione medica, l’ortopedia, la day surgery, anestesia e rianimazione, oltre a équipe infermieristiche e tecnici di neuroradiologia”, afferma Jacopo Del Verme, che spiega come la nuova tecnica abbia un successo equiparabile a quello tradizionale ma con vantaggi di ripresa e conservazione delle strutture anatomiche decisamente superiori. Si tratta di una patologia abbastanza diffusa, che colpisce indifferentemente uomini e donne, più frequentemente sotto i 65 anni. Oltre questa soglia di età a presentarsi di più è invece la stenosi del forame, come conseguenza a un’artrosi degenerativa della colonna vertebrale. Ma come funziona esattamente? “Per alcune tipologie di ernie del

disco e delle compressioni radicolari da stenosi del forame intervertebrale viene utilizzato un endoscopio. Al paziente – spiega il neurochirurgo spinale dell’ospedale di Treviso – viene praticata una microincisione, della misura di circa un centimetro e mezzo, rispettando completamente le fibre muscolari che, a differenza di quanto avviene nell’approccio

Partita nell’Ulss 2 la campagna antinfluenzale

È partita il 24 ottobre nell’Ulss 2 Marca trevigiana la campagna antinfluenzale. Le dosi (158.200 quelle ordinate) sono state distribuite negli ambulatori vaccinali, nelle case di riposo, ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e alle farmacie aderenti. A queste si aggiungono le 1.100 dosi di vaccini in spray nasale destinato ai bambini dai due ai sei anni, disponibili dai pediatri. Per ricevere l’antinfluenzale è necessario prenotarsi sul portale dedicato del sito web dell’azienda sanitaria trevigiana (https://www.aulss2.veneto.it/campagna-vaccinazione-antinfluenzale-2022).

classico, non vengono staccate dall’osso ma solo attraversate. In questo modo – continua lo specialista – si rispetta l’anatomia, permettendo così una veloce ripresa del paziente”. Nel giro di due ore il paziente può già alzarsi ed essere dimesso nella stessa giornata in cui è stato sottoposto all’intervento. “Una bella differenza, che riduce drasticamente sia i dolori

2022

Nonostante la vaccinazione sia rivolta prioritariamente alle persone con più di 65 anni, il perdurare della pandemia da Covid-19 ha portato ad allargare la platea, includendo tutti coloro che hanno dai 60 anni in poi. Tutte queste persone possono ricevere il vaccino gratuitamente rivolgendosi al proprio medico di base, come pure chi rientra nelle categorie a rischio. I pediatri di libera scelta vaccineranno (nei propri ambulatori e nei locali messi a disposizione dal servizio di igiene e sanità pubblica) i propri assistiti dai sei mesi ai sei anni, oltre a quelli affetti da patologie croniche.

La Regione del Veneto ha stilato un ordine

di priorità delle categorie da vaccinare: operatori sanitari, ospiti delle strutture residenziali, soggetti a partire dai 60 anni di età, donne in gravidanza, soggetti affetti da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze da influenza, bambini dai sei mesi ai sei anni, familiari e contatti di soggetti a rischio di complicanze, donatori di sangue, personale a contatto per lavoro con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Chi non rientra in questa lista può richiedere comunque la vaccinazione agli ambulatori vaccinali pagando la tariffa di 10 euro.

postoperatori che i tempi di ripresa”, sottolinea Del Verme.

L’organizzazione per la presa in carico dei pazienti idonei alla procedura è già stata attivata: nel reparto di neurochirurgia è stato creato un percorso dedicato, con tanto di équipe, posti letto e sedute operatorie. La previsione è che saranno effettuati circa cento interventi l’anno. (s.s.)

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Neurochirurgia. Al Ca’ Foncello la nuova tecnica in endoscopia che riduce dolori postoperatori e tempi di ripresa

La storia. A soli 19 anni è già una talentuosa promessa della musica di Preganziol

Impegno e sentimento: la strada di Delì

Ha solo 19 anni ma è già salito su uno dei palchi più famosi d’Italia, quello di X Factor. Con la sua voce ha incantato tutti, sin dalla sua prima esibizione. È Delì Lin, promettente talento preganziolese.

Delì, quando nasce la tua passione e qual è il tuo rapporto con la musica?

“Mi è sempre piaciuto cantare, sin da quando ero piccolo. Alle medie ho poi iniziato a suonare anche la chitarra classica. Poi l’acustica, l’elettrica... Canto le canzoni che più mi piacciono, ma compongo anche brani e musiche, anche se non me la sento ancora di pubblicarli. Sono molto autocritico e finché qualcosa non mi convince del tutto preferisco tenerlo per me. E poi sono giovane, ho ancora tempo per lavorarci su”.

Hai un genere preferito?

“Ho sempre ascoltato cantautorato cinese fino ai 12 anni, poi mi sono avvicinato alla musica inglese, americana e degli anni ‘80 e ’90. Ora ascolto generalmente pop e rap italiano. Rkomi mi piace tantissimo, ho tutti i suoi vinili. Il mio primo concerto è stato proprio il suo e ritrovarmelo di fronte a X Factor è stato davvero emozionante”.

La musica è la tua unica passione?

L”a musica è quella più profonda, ma mi piace anche andare in palestra e allenarmi.Una volta giocavo a basket, poi ho smesso per la musica, ho rinunciato a tante cose per la musica. Ah, mi piace anche la matematica: infatti ho frequentato il liceo scientifico e mi sono iscritto a due corsi di laurea, ingegneria informatica e statistica”.

Cosa vorresti fare “da grande”?

“È una bella domanda. Ancora non lo so. L’importante per me ora è fare quello che mi piace e impegnarmi per non avere nessun rimpianto. Sicuro vorrei avere successo con la musica ma se non sarà così, studiando farò strada da altre parti”.

X Factor. Come è iniziata questa avventura?

“Una sera mi son detto “Perché non provare?” e mi sono iscritto. È nato tutto per caso, non lo avevo detto a nessuno. Sono molto riservato: ai miei genitori l’ho detto solo dopo, i miei amici lo hanno scoperto il giorno in cui è andato in onda il programma. Erano tutti contentissimi. I miei mi hanno sempre sostenuto nel mio percorso musicale, non è scontato”. Sogni nel cassetto?

“Prima di X Factor uno era salire su un palco e cantare una canzone per trasmettere emozioni al pub-

blico. Ora vorrei aprire un concerto e vedere la gente che canta con me, avere un pubblico che conosce le mie canzoni. Altri sogni… viaggiare”.

Cosa ti piace e cosa no della musica di oggi?

“Il bello è che tutti oggi possono fare musica, c’è tanta varietà. Una volta non c’erano tutte le attrezzature e non c’era modo di imparare con facilità. Ora è diverso, è più facile coltivare questa passione. Anche se è diventato più difficile avere successo: c’è tanta competitività per il fatto che tutti riescono a imparare e ci sono tantissimi artisti con cui competere e questo può scoraggiare”.

Che consiglio daresti ai tuoi coetanei che volessero intraprendere una carriera musicale?

“Amate la musica e non arrendetevi mai”.

A Mogliano il Goya in mostra con “Los Desastres de la Guerra”

È stata inaugurata il 22 ottobre al Brolo – Centro d’Arte e Cultura di Mogliano Veneto la mostra “Los Desastres de la Guerra | I disastri della guerra” che sarà visitabile fino all’8 gennaio. Si tratta della seconda collezione del grande pittore e incisore spagnolo esposta dopo Los caprichos. La mostra fa parte della rassegna artistica dedicata all’arte incisoria “Inferno Paradiso – La nascita della sensibilità moderna” iniziata con Giambattista Piranesi e le sue 16 tavole sulle “Carceri d’Invenzione” e proseguita con le tavole illustranti “La Divina Commedia” di Gustave Dorè. Per quanto riguarda Goya, al

Brolo è presentata una sequenza di 80 incisioni realizzate dall’artista spagnolo tra il 1810 e il 1820 con la tecnica di stampa acquaforte, acquatinta, punta secca e bulino, che raccontano la guerra di indipendenza del popolo spagnolo, i suoi effetti e le sue drammatiche conseguenze.

“Quello che subito colpisce, purtroppo, è l’attualità del repertorio di incisioni dell’artista spagnolo,

che non ci parlano di una storia antica ma di quella che stiamo vivendo” dichiara Giorgio Copparoni, vicesindaco con delega alla Cultura.

“Incontrare Goya significa incontrare la modernità, incontrare le nostre origini, le nostre passioni, conoscerci di più, sapere da dove proveniamo e la direzione in cui andremo” aggiunge il professor Angelo Zennaro, presidente del Centro Artistico Culturale Piranesi e curatore della mostra. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale dedicato all’iniziativa www.infernoparadiso.it. (m.a.)

Ha cantato sul palco di X Factor, ama la matematica ed è determinato a inseguire i suoi sogni. Delì Lin si racconta: “La musica? La mia passione più profonda”

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Nordic Walking. Un anno di grandi successi per la squadra zerotina

Giro Nordic 2022: primo posto per la Polisportiva di Zero Branco

L

’anno si avvia verso la sua fine e per il gruppo Nordic walking della Polisportiva di Zero Branco è tempo di voltarsi ad ammirare i traguardi raggiunti. “L’anno è iniziato con grande entusiasmo per tutta la squadra –spiega l’istruttore Luca Ruzza –, al quale si sono aggiunti anche alcuni riconoscimenti personali ottenuti da Alessandro Vidali e da me, entrambi allenatori del gruppo. L’anno è poi proseguito con un altro successo nel mese di maggio, la vittoria del Trofeo Miglio Rosso ad Albaredo, che la nostra squadra conserverà fino al prossimo anno e sulla quale il nome della nostra squadra resterà inciso. Per questi e tanti altri successi ottenuti nel corso dell’anno, l’amministrazione comunale ha deciso di premiarci, consegnandoci un attestato al merito, segno di grande attenzione e valorizzazione per tutto lo sport, comprese le discipline

meno conosciute”.

Oltre all’impegno che ha contrassegnato i grandi traguardi, non è mancato però anche il divertimento delle uscite in natura.

“L’aspetto di scoperta del territorio non poteva certo mancare.

L’ultima uscita è stata alle Grotte del Caglieron, dove abbiamo potuto affinarela tecnica anche lungo la cresta panoramica – racconta Ruzza –, ma non è stata l’unica gita particolarmente interessante: siamo infatti usciti anche dal territorio regionale, camminando per due giorni in Toscana, a Massarosa e a Lucca, scoprendo le meraviglie del territorio, come la fioritura della lavanda lungo la via delle Erbe e dei Fiori”.

Ma non finisce qui. “Altra iniziativa a cui abbiamo aderito – continua il direttore tecnico Ruzza –è la partecipazione al Cammino l’Italia, una staffetta di 85 tappe attraverso tutta l’Italia, con tanto di testimone, che è partita l’anno

scorso, si concluderà il 12 marzo 2023 a Roma ed è passata in questo periodo sul Montello. Non poteva mancare in quell’occasione la nostra partecipazione, ma la cosa di cui più andiamo orgogliosi è il fatto che saremo coorganizzatori di due delle tappe che seguiranno, il 27 novembre e il 3 dicembre, insieme ai gruppi Nordic Walking di Martellago e di

Scorzè, da Martellago fino a Treviso, passando dunque per l’Ostiglia, sempre alla scoperta del nostro territorio”.

Molto altro, dunque, è ancora in programma. “Il 26 dicembre riproporremo la ‘Quattro passi par pair’, che causa Covid lo scorso anno non si era potuta svolgere, ma che ricalcherà lo stesso percorso previsto e già organizzato

nel 2021, con ben 3 percorsi – annuncia Ruzza –. Quest’anno contiamo dunque di poter dar vita a una bella festa in compagnia, dedicata allo sport e al divertimento. Siamo molto emozionati: sarà il primo grande evento che organizzeremo noi, con la collaborazione del Comune e di alcune associazioni del territorio”. L’anno però non poteva che concludersi con un ultimo grande successo: è stato infatti il gruppo zerotino a vincere il Gironordic 2022, portando a casa anche un primo posto individuale per l’istruttore Alessandro Vidali e un quarto posto per l’istruttore Luca Ruzza.

Ovviamente lo spasso non finisce qui: per chiunque volesse sperimentare questo sport è infatti possibile prenotare una lezione di prova gratuita, contattando proprio l’istruttore Luca Ruzza al 392 5838866.

Amministratori uniti per la solidarietà: scende in campo la Nazionale Sindaci, c’è anche Galeano

Può una partita di calcio, oltre a divertire, fare anche del bene? La risposta è sì. A dimostrarlo sono state la Nazionale Sindaci e la Nazionale Calcio Tv e Social che con Lions Team sono scese in campo lo scorso 15 ottobre allo stadio Tenni di Treviso per sfidarsi con uno scopo benefico: raccogliere fondi da devolvere all’Associazione “Per mio figlio” per la realizzazione del parco giochi didattico all’interno degli spazi Cral del Ca’ Foncello.

Una partita, dunque, che ha visto moltissimi sindaci di tutto il Veneto, tra cui anche il sindaco del Comune di Preganziol, Paolo Galeano, e il sindaco del Comune di Treviso, Mario Conte, indossare la stessa maglia azzurra per raggiungere un nobile e grande obiettivo solidale. E ci sono riusciti: sono stati raccolti infatti ben 48mila euro, tra sponsor e biglietti.

“Pomeriggio stupendo e davvero emozionante”, ha commentato sui social il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano. Ed è stato proprio così. La Nazionale dei primi cittadini, poi, ha dato proprio il meglio di sé, portando a casa ben due gol e battendo così la Nazionale Calcio Tv e Social che si è invece fermata a un solo gol. A regalare il primo punto per i sindaci è stato Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma, che è stato eletto sindaco di Verona lo scorso giugno. Il secondo punto è invece arrivato dalla new entry ed e ex attaccante del Calcio Cavarzere, Pierfrancesco Munari, sindaco proprio dell’omonimo Comune.

È tempo di festeggiare, dunque: grazie a tutti i giocatori della partita di metà ottobre, ora Treviso potrà avere il su giardino sensoriale per i bambini dell’ospedale. (g.z.)

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#Regione

In Veneto è di nuovo boom turistico

il futuro

l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.

Assessore, è soddisfatto?

“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-

lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.

Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione

e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?

“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-

Il Punto

bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.

Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?

“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.

Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.

Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?

“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.

Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.

Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha

Migranti, la politica s’è rotta

ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.

Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati

dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?

Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.

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“I
L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO

A Venezia è di scena il Natale

Luminarie, alberi di Natale, mercatini, piste di pattinaggio su ghiaccio, appuntamenti culturali e intrattenimenti per grandi e piccini

L uci, ghirlande e alberi addobbati per accogliere l’appuntamento più atteso dell’anno. Si avvicina il Natale e la città di Venezia si è già attrezzata installando le luci che saranno accese dal 21 novembre e che illumineranno calli e campi, strade e piazze dell’intero territorio comunale. Si intitola “A Venezia è di scena il Natale”, il calendario di eventi – promosso dal Comune di Venezia e Vela spa – che saprà ricreare la magia delle feste natalizie e accogliere residenti e turisti con una serie di appuntamenti per tutte le età.

A dare il via sarà proprio l’accensione delle luminarie, a partire dal 21 novembre , giorno della Festa della Salute.

Grande attenzione sarà data, quest’anno, al rispetto dell’ambiente, limitandone l’impatto e i consumi attraverso un preciso piano di date di accensione e di spegnimento a fasce orarie e con l’utilizzo totale di lampade con tecnologie led a basso consumo. Grazie ad una attenta gestione delle accensioni, sia in termini di orario che di giornate, il costo complessivo dell’energia elettri-

ca sarà pari a quello dell’anno precedente.

Ad illuminarsi saranno la Strada Nuova, principale porta d’accesso a Venezia, nodo di connessione tra la città d’acqua e la città di terra, così come Piazza San Marco e l’area marciana, e le diverse direttrici nei sestieri di Santa Croce, Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, San Marco e Castello. Le luminarie in centro storico a Venezia vedono collaborare il Comune di Venezia, Vela Spa, e Camera di Commercio di Venezia, per sostenere in questo Natale chi vive e visita la città. Inoltre American Express , ancora una volta attivo del progetto in veste di sponsor delle luminarie nelle aree di Piazzale Roma, Lista di Spagna e Strada Nuova, partecipa in particolare a supporto del tessuto commerciale veneziano.

Cuore del Natale a Mestre sarà Piazza Ferretto che, con le aree centrali adiacenti, così come tutte “le città di Venezia” dalla terraferma alle isole, incanterà con luci e addobbi scintillanti per regalare sensazioni di stupore e meraviglia ai bambini. In Piazza Ferretto , che rappresenta il

luogo ideale per gli acquisti natalizi e per vivere lo spirito delle festività in un ambiente raccolto e accogliente, sarà protagonista un grande albero, insieme alle installazioni natalizie, vere e proprie sculture di luce, che da Piazza Ferretto si estenderanno lungo le principali vie dello shopping a Mestre: dalle più centrali come viale Garibaldi, corso del Popolo, via Piave, via Carducci, via Miranese, via Circonvallazione, piazzale Leonardo da Vinci, viale San Marco, via Torre Belfredo, a quelle più esterne, fino a raggiungere anche i centri di Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino

Un flusso quasi continuo di luci – anche nelle isole della Laguna, dal Lido a Pellestrina, da Murano a Burano fino a Sant’Erasmo e Vignole – per illuminare ogni comunità del territorio veneziano. A seguire, il 25 novembre sarà acceso l’albero in Piazza Ferretto, mentre il 2 dicembre sarà la volta dell’albero in Piazza San Marco. Dal 25 di novembre, a Mestre si aprirà anche la tanto attesa pista di pattinaggio su ghiaccio e i mercatini con le tradizionali casette in legno che ravviveranno le vie principali della città, Piazza Ferretto e via Poerio, grazie a prodotti artigianali e delizie gastronomiche, mentre il profumo di cannella e vin brulé si diffonderà nell’aria. Il 3 dicembre sarà inaugurata anche la pista di pattinaggio di Venezia, mentre quella allestita in Piazza Mercato a Marghera aprirà i battenti già dal giorno di San Martino. “Venezia vuole celebrare il Natale del 2022 mantenendo vivi i simboli della tradizione, come le luminarie diffuse sul territo-

rio e i grandi alberi addobbati a festa – afferma il Sindaco Luigi Brugnaro – simboli di vita nuova al quale tutti noi guardiamo con fiducia e speranza dopo questi ultimi difficili anni, che faranno riassaporare l’emozionante clima natalizio ai nostri concittadini e a chi sceglierà di visitare il nostro territorio. Le luminarie, che anche quest’anno abbiamo voluto diffuse, ma anche gli alberi addobbati a festa e posizionati nelle nostre piazze, diventano elementi che scaldano questo periodo dell’anno e che ci accompagneranno nei prossimi mesi per sottolineare la voglia di far risplendere questo nuovo spirito. Nelle nostre piazze troveremo percorsi illuminati, mercatini e tante attrazioni che ci inviteranno a tornare bambini. Nella luce, simbolo della rinascita spirituale e culturale, Venezia si presenta e presenta i suoi luoghi più belli e più vissuti, dove condividere gioia e calore. Venezia, le sue isole e la sua terraferma saranno luoghi di magia e di emozioni, dove non mancheranno occasioni di confronto artistiche, musicali e culturali per ricordarci che il Natale è anche un momento di pensiero e di crescita”.

Ma il Natale 2022 porta a Venezia anche occasioni per scoprire il ricco patrimonio culturale della città, con tutti i musei cittadini

aperti durante le festività natalizie alla scoperta della grande offerta del sistema museale, a partire dalle mostre “Anselm Kiefer” – a Palazzo Ducale fino al 6 gennaio – e “Kandinsky e le avanguardie” al Centro Culturale Candiani di Mestre fino al 21 febbraio 2023. Non mancheranno corse di Natale e la tradizionale Festa della Befana, ma la musica non sarà da meno accogliendo il Natale con i tradizionali concerti in Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre a dicembre per proseguire poi con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice, diretto da Daniel Harding, domenica 1 gennaio 2023 (in diretta su RAI 1 alle ore 12.20).

Per i più piccoli o per gli amanti delle attività sportive , si potrà scegliere di pattinare su scenografiche piste di ghiaccio a Venezia, Mestre e Marghera nelle quali si svolgeranno anche esibizioni di pattinaggio, animazione con dj set e sfilata di cosplayer. E poi i tradizionali e immancabili concerti, attrazioni e spettacoli per adulti e bambini per rivivere assieme la bellissima fiaba di Natale, una cartolina di puro incanto e meraviglia in uno dei luoghi più suggestivi al mondo.

Il programma completo è disponibile sul sito del Comune di Venezia, sul sito e sui canali social di Venezia Unica

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Regione Le iniziative. Il sindaco Brugnaro: “coinvolta l’intera città”

La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio

“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso

Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche

celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.

Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.

Spazio naturalmente anche ai prota-

gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con

la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro

alla sua

Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.

Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”

Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.

Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?

“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte

delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.

Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-

tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?

“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.

Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.

“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.

“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.

La riforma del terzo settore potrebbe

dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?

“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.

29 www.lapiazzaweb.it Regione
della Giustizia Carlo Nordio, prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte. Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto in foto Giovanni Follador ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI PIAZZA24

Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service

Valore delle relazioni e impegno sociale

Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.

La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-

zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore

Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.

Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,

creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.

IL PUNTO

Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è

quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.

“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.

“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.

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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione

É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.

Ma cos’è l’influenza?

Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.

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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/ Salute Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
quando,

Salute

Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022

Prevenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.

A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.

Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.

In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-

zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.

Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.

Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com

“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.

Vaccino antinfluenzale

I SINTOMI

L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.

COME SI TRASMETTE

Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.

PERCHÉ VACCINARSI

Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.

Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.

IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE

Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.

DOVE CI SI PUÒ VACCINARE

La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.

Salute

una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria

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Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione
La presentazione del programma Liltformen 2022
In foto:

Trapianto di fegato, come recuperare anche gli organi non idonei

Molti

fegati vengono considerati non idonei al trapianto, in quanto provenienti da donatori che presentano steatosi epatica (alta concentrazione di grassi), fibrosi oppure deceduti per arresto cardiaco senza possibilità di ripresa, il che impedisce all’organo di essere irrorato di sangue e quindi va incontro a morte cellulare più o meno estesa.

L’obiettivo invece è quello di recuperare anche quegli organi che non sono considerati idonei. Le nuove frontiere di cura e trapianto del fegato sono state l’oggetto di confronto dell’incontro internazionale, Americane The Liver meeting, che si è svolto lo scorso 3 novembre a Washington, organizzato dalla American Association Study of Liver Disease (AASLD). Tra i più importanti esperti del settore, anche il professor Francesco D’Amico, del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova e professore aggiunto di chirurgia presso la sezione di immunologia e trapianti del dipartimento di chirurgia della Yale University.

I più recenti traguardi nella trapiantologia

di fegato, prevedono, dal momento dell’espianto al trapianto, la sua conservazione in una machine perfusion (MP), ovvero una sorta di macchina in grado di conservare per alcune ore l’organo, perfondendolo con un liquido di preservazione speciale oppure sangue, per “ricondizionarlo” e prolungare i tempi di ischemia relativa. Ciò può avvenire in due modi, o tramite machine perfusion a freddo (ipotermica) dove il flusso al fegato viene mantenuto a basse temperature con un liquido di conservazione che viene pompato all’interno dell’organo attraverso i suoi vasi, oppure tramite una machine perfusion normotermica, dove il li-

quido è sostituito da sangue compatibile a 37C° che viene ossigenato come “in vivo”. Nell’Università di Yale (Connecticut – USA) è in corso da circa 1 anno un Trial preclinico ambizioso e primo nel suo genere, che utilizza catene corte di RNA interferenti (RNAi) da associare al sangue, durante il ricondizionamento in MP di organi non idonei al trapianto.

“Quello che vogliamo fare è riuscire ad utilizzare i fegati scartati e ritenuti non idonei al trapianto mettendoli in machine perfusion normotermica dove al sangue viene

aggiunto un farmaco - spiega il professor Francesco D’Amico -. Si tratta di un pool di farmaci, che inibiscono la trascrizione del RNA dal DNA nelle cellule epatiche, provando così a individuare e bloccare le proteine e le sostanze tossiche che si formerebbero in seguito al danno da ischemia/riperfusione e che condizionerebbero irreversibilmente la ripresa dell’eventuale trapianto successivo. Negli Stati Uniti ogni anno vengono scartati circa 1000 organi per vari motivi. L’obiettivo è rendere idonei, dopo 5 giorni di ricondizionamento in MP

normotermica, grazie all’aggiunta del farmaco sperimentale, molti dei fegati inizialmente definiti erroneamente non idonei, e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto”. Solo nel centro di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo, ogni anno vengono trapiantati circa 105 fegati dei circa 1300 trapiantati in Italia, e sempre in Italia ne vengono scartati al momento della valutazione circa il 15%, i quali potrebbero essere utili per ridurre le liste d’attesa visto che la richiesta è naturalmente superiore.

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Salute
internazionale. Il Professor D’Amico
Washington
come raggiungere l’ambizioso obiettivo Grazie all’aggiunta di un farmaco sperimentale si potrebbero rendere idonei molti dei fegati che non lo sono e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto
L’incontro
a
ha spiegato
In foto il professor Francesco D’Amico

Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella

“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”

Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico

Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.

Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.

É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.

Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.

In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da parte dei sanitari e attivare l’ambulanza - attraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente:

più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.

“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.

“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus. Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.

“Il trattamento con trombolitico - conclude - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.

“L’intervento è tempo-dipendente - in-

siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.

Fumo, le credenze da sfatare

Il fumo fa male.

È una verità che diamo per assodata, eppure esistono ancora alcune credenze che generano dubbi, soprattutto nei più giovani.

Sfatiamo alcune credenze sul fumo, è il tema dell’infografica realizzata dall’ Ulss 2 Marca Trevigiana, relativamente alla campagna di sensibilizzazione sui corretti stili di vita.

Sigarette leggere, sigaro e pipa, fanno male?

Questo è il primo punto su cui riflettere. Il termine “leggero” applicato al fumo in realtà è fuorviante. I danni che le sigarette “light” possono causare sono tutt’altro che leggeri e non sono diversi da quelli delle altre sigarette.

Quante sigarette posso fumare al giorno perché non facciano male? È un’altra domanda frequente la cui risposta può aiutare a chiarire che non esiste una soglia al sotto della quale il fumo non produce danni alla salute.

L’iniziativa regionale rivolta agli studenti. Un km al giorno verso il benessere

Basterebbe percorrere 1 km al giorno per fare molta più strada di quanto si pensi, in direzione della salute e del benessere, in particolare dei più giovani.

È questa la filosofia dell’iniziativa regionale “1 km al giorno educational” che ha l’obiettivo di promuovere stili di vita attivi, ed è a cura della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

Gli interlocutori sono i ragazzi in età scolare, nello specifico nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, ed è aperta a tutte le classi delle Scuole Secondarie di I e II grado del Veneto.

Gli obiettivi sono dunque quattro: favorire il movimento degli studenti a scuola, ridurre la sedentarietà nei ragazzi, stimolare l’apprendimento e la salute, migliorare il clima e le motivazioni della classe.

Ma come funziona? Le classi partecipanti si impegnano a camminare per almeno 1 km al giorno, per più giorni possibili, in un periodo che, a partire dal 1 novembre, va

fino al 30 aprile dell’anno scolastico. Ogni alunno può decidere di coinvolgere anche dei “simpatizzanti” (familiari, amici, professori ecc.), che si impegnino a mantenersi a loro volta attivi. I ragazzi possono realizzare, inoltre, degli elaborati (disegni, cartelloni, video, poesie, slogan ecc.), frutto della riflessione fatta a scuola con il proprio

maggio, in coincidenza con la Giornata Mondiale Senza Tabacco e con la conclusione di un’altra iniziativa rivolta alle scuole, “Smoke Free Class Competition”.

Sarà premiato, col primo premio regionale, ciascun alunno della classe estratta come vincitrice; è previsto inoltre un “Premio regionale simpatizzante”, estratto a sorte tra tutti coloro che si sono iscritti all’iniziativa.

Un riconoscimento andrà anche a chi ha percorso più chilometri, un altro all’Istituto con più classi iscritte. E comunque tutti gli studenti che si sono impegnati a rimanere attivi per tutta la durata dell’iniziativa riceveranno un riconoscimento.

È vero che il fumo passivo è meno dannoso?

È l’ultima delle credenze da sfatare. In effetti è stata da tempo dimostrata la correlazione tra fumo passivo e rischio di gravi malattie, come cancro, infarto e asma.

Ecco perché non dobbiamo dare nulla per scontato e ribadire che le sigarette sono dannose per la salute.

insegnante sui benefici dell’esercizio fisico e sull’importanza di mantenersi attivi. Al termine dell’iniziativa, le classi che risultano aver inviato almeno un elaborato e avere praticato il km costantemente per tutta la durata del concorso, anche se non ogni giorno, partecipano all’estrazione delle classi vincitrici.

La premiazione si terrà il prossimo 31

Il giorno della premiazione, inoltre, il messaggio dell’iniziativa uscirà dal mondo scolastico per estendersi a tutta la popolazione con l’evento “1 km al giorno nel tuo comune”.

Saranno gli insegnanti ad iscrivere le proprie classi, contattando il referente dell’Azienda Ulss di appartenenza. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre prossimo.

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FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO

Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto. Ingredienti: Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe

Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.

A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

ORECCHIETTE BROCCOLI E SALSICCIA

Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.

Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino

Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero.

Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.

TORTA DI MELE COME UNA VOLTA

Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda.

Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande

Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.

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Rubrica a cura di Sara Busato Con novembre arrivano il freddo, le cotture al forno e i dolci da gustare il pomeriggio, davanti a una tazza di tè caldo. La voglia di scaldarsi ci porta a cercare nuove ricette semplici e genuine.

Ariete

Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli

Novembre

Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri

Novembre, il mese di passaggio e di riflessione

Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina

Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato

Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano

Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni

Vergine

È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade

Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici

Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto

Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino

Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena

Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie

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M CMY Toro Gemelli Cancro Leone
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