laPiazza di Venezia - Luglio 2024

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Noi ci crediamo

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.

di Venezia e Mestre

“LA LEGGE SPECIALE DEVE ESSERE RIFINANZIATA

PER I PROSSIMI ANNI”

Appello unanime del sindaco Luigi Brugnaro e dell’opposizione per i fondi necessari a garantire la sopravvivenza della città

Servizi alle pagg. 8 e 9

La riforma

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Bye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano

S>direttore@givemotions.it<

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Salvaguardia

AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO

IL VENETO APRE LA TRATTATIVA

Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale

UN “COLPO DI SCENA”

PER I TRE TEATRI VENETI

Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi

aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.

segue a pag 5

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Mille eventi per l’estate diffusi in tutta la città

Questa estate, la città di Venezia si è impegnata a offrire un’esperienza ricca e variegata, capace di soddisfare ogni gusto e interesse, celebrando così l’inizio di una stagione all’insegna della cultura, dello sport e della socialità.: 125 concerti, 35 conferenze, 17 eventi a teatro, 261 animazioni, 18 sagre, 56 iniziative sportive, decine di regate, centinaia di proiezioni di film e oltre venti presentazioni di libri. Inoltre, ci saranno più di 230 eventi sportivi, molti dei quali con i formati “Salta Cori Zoga” e “Sprint”; in totale, oltre 1.000 opportunità per chi passerà l’estate nella “città di Venezia”. Dal sindaco Luigi Brugnaro un plauso agli organizzatori: “La Città Metropolitana di Venezia conta oltre 850 mila abitanti. Venezia, Mestre, Marghera, Chirignago, Favaro e il Lido stanno dimostrando di essere destinazioni attrattive. Attraverso gli eventi distribuiti su tutto il territorio, riusciamo a contrastare la criminalità e il malessere sociale. Inoltre, offriamo attività a coloro che non possono permettersi di andare in ferie, creando anche una spinta economica per il territorio”. L’assessore agli Eventi Simone Venturini ha ribadito l’importanza del lavoro di squadra tra l’amministrazione e le associazioni locali: “Uno degli obiettivi che l’amministrazione comunale si è posto è quello di creare un percorso di squadra per supportare le associazioni del territorio, che sono il tessuto sociale della comunità. Ringrazio il sindaco Brugnaro per aver dato fiducia alle associazioni e alle persone che credono in questa città. Il Comune deve valorizzare ciò che le persone già sanno fare e coordinare queste competenze per il beneficio di tutti i concittadini”.

Il calendario completo è disponibile nel sito del Comune di Venezia.

Una ricca offerta per chi non parte e per contrastare la criminalità

Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.

Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.

Crociere. I terreni verranno rilevati per circa 16 milioni di euro

Stazione marittima: firmato il preliminare d’acquisto

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, il Commissario per le Crociere a Venezia e APV Investimenti S.p.A. - società in house all’AdSPMAS - hanno sottoscritto il contratto

Dopo un percorso avviato un anno e mezzo fa, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, il Commissario per le Crociere a Venezia e APV Investimenti S.p.A. - società in house all’AdSPMAS - hanno sottoscritto il contratto preliminare per l’acquisizione dalla Società Intermodale Marghera srl dell’area sita sul Canale Nord Sponda Nord di oltre 10 ettari di estensione e comprensiva dei fabbricati che vi insistono, che il Governo con il D.L. 103/2021 e i successivi decreti attuativi ha individuato per ospitare la futura stazione passeggeri, con tutti i servizi annessi e i due approdi temporanei per navi passeggeri di lunghezza fino a 300 metri.

I terreni, che si collocano nella macroisola 1 della zona industriale di Porto Marghera, verranno rilevati per circa 16 milioni di euro.

Il contratto sottoscritto impegna ciascuno dei tre soggetti – AdSPMAS, Commissario per le Crociere a Venezia e APVI – ad acquisire una porzione del terreno di proprietà della società facente capo all’imprenditore Marco Salmini, per la realizzazione di progetti ricadenti nella propria sfera di competenze.

Nell’area rilevata dal Ccv, relativamente alla parte de-

stinata al Nuovo Terminal Crociere, il progetto di fattibilità tecnico-economica, già completato, prevede la creazione di due ormeggi per navi fino a 300 metri.

In una prima fase, dalla stagione crocieristica 2027, l’area sarà dotata di due accosti sul modello di quelli già operativi per gli ormeggi temporanei realizzati dal Commissario Crociere Venezia nel 2022 in ottemperanza al DL 103/2021 che ha richiesto di mettere in opera un nuovo modello per la crocieristica a Venezia. Per la stagione crocieristica 2028 si prevede l’operatività anche del nuovo Terminal passeggeri.

Il futuro scalo crociere, progettato su due livelli, occuperà una superficie di circa 12mila metri quadri e sarà dotato di impianti di ultima generazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il terminal comprenderà anche sale arrivi e riconsegna bagagli, a servizio delle due navi che ormeggeranno presso la nuova banchina. Previste anche opere di marginamento per la messa in sicurezza ambientale dell’area, in continuazione col tratto già realizzato dal Provveditorato Opere Pubbliche. Completeranno l’intervento gli spazi da destinarsi a po-

Latteria Lentiai •Permessi funghi •Permessi pesca

sto di frontiera, con annessa dotazione di uffici riservati alle forze dell’ordine e di controllo, viabilità pedonale protetta e viabilità riservata ai mezzi pesanti impegnati nel rifornimento delle navi.

L’importo dei lavori stimato in questa fase progettuale ammonta a oltre 67 milioni di euro.

Sulla base del progetto di fattibilità, da lunedì 15 luglio il Consorzio Ingegneria Opere Marittime - Cioomm avvierà la progettazione definitiva e lo studio di impatto ambientale del primo e del secondo approdo e della stazione passeggeri (compresi rilievi e indagini), progettazione esecutiva, attività di direzione lavori, coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione, coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione. Il valore dell’appalto è di oltre 5,2 milioni di euro.

Nel contesto della strategia di riduzione delle emissioni atmosferiche e dello sviluppo del cold ironing, l’Authority

veneta ha da poco affidato a NBI S.p.A.- Webuild Group, per 18,5 milioni di euro, l’intervento di fornitura e posa in opera di cavidotti e di realizzazione degli impianti per l’elettrificazione della banchina che alimenteranno le navi da crociera ormeggiate presso i due accosti temporanei. Si tratta di interventi infrastrutturali che termineranno nel 2026 e che sono finanziati attraverso il fondo Next Generation EU. Lo stanziamento di fondi Pnrr per l’area del Canale Nord ammonta infatti a 29 milioni di euro e si somma ai 23,6 milioni destinati all’area di Marittima per accogliere le navi da crociera di dimensioni più piccole per un totale di 52,6 milioni di euro.

Secondo quanto previsto, nella porzione di area rilevata di superficie di circa 40.000 mq, APVI, su indirizzo dell’ADSPMAS, realizzerà un parcheggio a prevalente servizio dell’attività crocieristica.

“Stiamo dando attuazione al Decreto 103/2021 scrivendo il futuro della crocieristica sostenibile a Venezia - dichiara Fulvio Lino Di Blasio, Commissario straordinario per le crociere a Venezia e Presidente AdSPMAS - “L’acquisizione dell’area fornisce una base concreta alla costruzione di una programmazione legata al comparto passeggeri di lungo periodo nonché alla promozione del lavoro in ambito portuale. Questo settore è da oggi legato a Porto Marghera e soprattutto al Canale Industriale Nord come stabilito dal Governo, d’intesa con la Regione. L’importante affidamento per il cold ironing e l’avvio della progettazione definitiva dei due accosti e della futura stazione marittima dimostrano ulteriormente che stiamo procedendo verso la realizzazione delle progettualità previste dal programma commissariale in quest’area. Intanto, nel pieno rispetto delle procedure, stiamo proseguendo sia con il concorso di idee, sia con la progettazione di fattibilità tecnico-economica e lo studio di impatto ambientale dell’escavo manutentivo del Vittorio Emanuele, progettazione questa che, già da ottobre di quest’anno, potrà essere sottoposta a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Incidenza Ambientale”.

di Virginio De Biasi
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Nella foto, il render esemplificativo della nuova stazione marittima

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La richiesta all’unanimità. Il sindaco della città e l’opposizione d’accordo sulla necessità di garantire

“La legge speciale deve essere all’anno per 10 anni per interventi

Brugnaro: “Ce lo chiedono Unesco e l’Europa e ora anche Papa Francesco dopo la sua visita a Venezia”

M aggioranza e opposizione insieme per richiedere a gran voce al governo il finanziamento della legge Speciale per Venezia. Senza questi soldi per la città storica sarebbe una sciagura anche perché molte questioni resterebbero irrisolte e tutte a discapito dei cittadini residenti costretti a vivere in una città che ha bisogno di una manutenzione straordinaria.

L’appello parte dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ma è stato sostenuto da un ordine del giorno già due anni fa dall’intero Consiglio Comunale diretto a Roma.

Servono 150 milioni all’anno per dieci anni per interventi di tutela e manutenzioni, fognature, canali,

“Ci dicono che i fondi sono proprio finiti, ma in una fase in cui si vuole realizzare il ponte sullo Stretto non è possibile pensare di non trovare i fondi per salvare Venezia”

rive e altre situazioni per rivitalizzare la città storica, isole comprese. Nel corso dei vari anni i contributi sono stati utilizzati per l’acquisto della prima abitazione; per interventi di restauro e risanamento conservativo del patrimonio immobiliare privato sia per interventi condominiali, altri contributi per gli interventi di abbattimento delle barrie-

re architettoniche del patrimonio immobiliare; per interventi di restauro e risanamento conservativo rivolti alle unità immobiliari ubicate al piano terra che necessitano di interventi per la difesa dal fenomeno delle acque alte e infine contributi per interventi di restauro e risanamento conservativo destinati agli immobili adibiti ad impresa artigiana.

“Ci dicono che i fondi di legge speciale sono proprio finiti – spiega il sindaco Luigi Brugnaro – ma in una fase in cui si vuole realizzare il ponte sullo Stretto non è possibile pensare di non trovare i fondi per salvare Venezia. Ce lo chiedono Unesco e l’Europa e ora anche papa Francesco dopo la sua visita a Venezia”.

Anche il senatore Raffaele Speranzon di Fratelli d’Italia spera “che la politica agisca. Se l’Italia si fregia

di avere come patrimonio la nostra città deve essere consapevole della sua fragilità”.

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i fondi perchè senza di essi molte questioni rimarrebbero irrisolte, a scapito dei residenti

rifinanziata: servono 150 milioni di manutenzione e tutela”

Andrea Martella, Senatore e Segretario Regionale del Partito Democratico, da sempre si è occupato di Venezia e di Legge speciale e in questo momento di particolare emergenza nel quale non sembrano esserci i finanziamenti per il 2025, torna a chiedere al Governo di compiere un passo in più.

“Sulla specialità di Venezia e sulla necessità che essa venga riconosciuta in maniera concreta ed incisiva –spiega Martella - è necessario partire da una premessa. Ovvero dal fatto che esiste già uno strumento valido

come la Legge Speciale, il cui finanziamento va previsto con risorse costanti, indipendentemente da chi è

“La via è quella di una riforma per iniziare a pensare al dopo Mose e per introdurre efficaci interventi di rivitalizzazione socio-economica della città”

al governo nazionale.”

“Un finanziamento – continua - anzi da potenziare, come richiesto unanime-

mente dal Consiglio Comunale. Prefigurare nuovi orizzonti è del tutto legittimo, ovviamente. Senza però dimenticare le manchevolezze, in termini di stanziamento di risorse, di cui questo Governo si sta rendendo protagonista in negativo.”

“Certamente – aggiunge il leader Dem - la Legge Speciale può e deve essere riformata, sulla base dei cambiamenti avvenuti in questi decenni. Non da ultimo l’entrata in scena dell’Autorità per la Laguna,che si dovrà occupare della gestione del Mose e di tutti gli interventi di salvaguardia. La via è quella di una riforma per iniziare a pensare al dopo Mose e per introdurre efficaci interventi di rivitalizzazione socio-economica della città, affrontando i nodi dello sviluppo di nuove attività produttive e della residenza”.

“Per quanto riguarda lo Statuto Speciale – conclude Martella - la discussione non è nuova. Va ripresa e calata in un contesto mutato, valutando la miglior forma istituzionale e amministrativa con cui declinare questo status attraverso un confronto costruttivo, avendo a cuore quelle esigenze di “progettualità e creatività” di cui lei scrive, per il bene di Venezia e dei suoi cittadini.”

La scheda: da dove nasce la legge speciale

“La Laguna di Venezia è una delle aree umide naturali più estese ed importanti d’Europa e dell’intero Bacino Mediterraneo; il 4 novembre 1966 è avvenuta la più grande alluvione che Venezia ricordi. In quella occasione la marea ha superato i 190 cm, e contemporaneamente sono state distrutte le difese della laguna verso il mare e la città di Venezia è stata completamente allagata. Dopo il grave evento, venne varata la legge 16 aprile 1973, n° 171 Interventi per la salvaguardia di Vene-

zia (la prima Legge Speciale per Venezia) che tentava di affrontare in maniera organica le diverse problematiche legate alla salvaguardia della città lagunare ponendole come obiettivo di interesse nazionale”. Questo il racconto della nascita della legge speciale, come si legge nel sito della Regione. I fondi hanno consentito di avviare “una radicale azione di disinquinamento e risanamento della Laguna”.

Gli interventi appartengono a diverse tipologie,

afferenti al settore della fognatura e depurazione, degli acquedotti, dell’agricoltura e zootecnia, della bonifica siti inquinati, del monitoraggio e sperimentazione e di riqualificazione della rete idrografica. Per il conseguimento delle finalità indicate dalla Legge Speciale per il disinquinamento della Laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante, la Regione del Veneto ha approvato il Piano Direttore 2000, che rappresenta il principale documento di programmazione settoriale.

Martella: “Prefigurare nuovi orizzonti è del tutto legittimo, ovviamente. Senza però dimenticare le manchevolezze, in termini di stanziamento di risorse, di cui questo Governo si sta rendendo protagonista in negativo”

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Raddoppiati gli spazi. Un punto di riferimento culturale per la cittadinanza

Ecco la nuova biblioteca Vez, uno dei cuori pulsanti della città

L’ampliamento è di 1.052 metri quadri e 1.050 di giardino, sono presenti 132 postazioni studio in più e due sale laboratoriali per esperienze creative e per lo studio di gruppo

Taglio del nastro per la nuova ala della Biblioteca Civica VEZ di Villa Erizzo in centro a Mestre, che si propone sempre più come grande polo culturale bibliotecario rivolto a tutte le fasce di età, con maggiori servizi e funzioni in una sede più moderna, giovane, luogo di studio e di aggregazione.

Gli spazi sono di fatto raddoppiati: l’ampliamento della biblioteca è infatti di 1.052 metri quadri e 1.050 di giardino, sono presenti 132 postazioni studio in più, due sale laboratoriali per esperienze creative e per lo studio di gruppo.

Oltre 630 metri di scaffali di collezione delle materie maggiormente apprezzate: narra-

Oltre 630 metri di scaffali di collezione delle materie maggiormente apprezzate: narrativa, fumetti, libri per giovani adulti

tiva, fumetti, libri per giovani adulti, guide di viaggio, sport, tempo libero, quotidiani con tante vetrine espositive a disposizione del pubblico per scegliere agilmente.

La nuova Biblioteca VEZ sarà uno dei cuori pulsanti della città, un luogo vivace e in continua evoluzione, pensato per attrarre un pubblico eterogeneo, con un’attenzione particolare a coloro che amano esplorare le ultime novità sui “libri a scaffale aperto”.

L’arredamento, accuratamente progettato, suddivide lo spazio in aree diverse: ampie zone per gruppi, angoli più intimi per chi cerca tranquillità, spazi polifunzionali e sezioni che invitano all’interazione e allo scambio di idee. All’interno della biblioteca, tra gli scaffali, si può assistere a presentazioni di libri, letture di poesie e perfino piccoli concerti, creando un costante dialogo tra l’interno e l’esterno. Il giardino adiacente,

recentemente attrezzato, offre nuove sedie a sdraio personalizzate con il logo VEZ, perfette per prendere il sole, e postazioni studio sotto il porticato, ideali per chi desidera leggere o studiare all’aperto.

“È con grande orgoglio che presentiamo alla città la nuova Biblioteca VEZ - ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro -.

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SALDI ESTIVI

Questo spazio diventerà certamente un punto di riferimento per la lettura, un servizio pensato per tutti i residenti, dai più giovani agli adulti. Investimenti come questo, attinenti alla cultura e al benessere dei cittadini e supportati da politiche territoriali mirate, contribuiscono a rigenerare un’importante area centrale, valorizzando la città nel suo complesso e migliorando la qualità della vita sia individuale che collettiva”. Brugnaro ha poi sottolineato come il lavoro di riqualificazione urbana, portato avanti dalla sua Amministrazione comunale da anni, stia finalmente dando i suoi frutti. “L’ampliamento della biblioteca - ha concluso il sindaco - rappresenta uno dei primi risultati tangibili di questo impegno”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini: “In nove anni di lavoro questa amministrazione comunale ha risposto alle esigenze che ruotavano attorno alle Biblioteche creando nuovi spazi e arricchendo quelli che già esistevano. Abbiamo non solo aperto nuove biblioteche ma abbiamo anche allungato gli orari di apertura degli spazi che hanno trovato anche nuovi servizi all’utenza rispetto a quelli che esistevano. L’importanza che questa amministrazione ha nei confronti dei giovani, e dei luoghi a loro adibiti per lo studio e per coltivare le proprie passioni, trova conferma negli investimenti fatti in questi anni nelle biblioteche”.

Riccardo Musacco

P.zza
Venezia Mestre
Mestre camestre.it
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Numeri record. “Il nostro lavoro è frutto di quella cultura d’impresa che è mancata nel passato”

Conti in salute per le partecipate, in aumento anche il patrimonio

Nel 2015, anno di inizio dell’attuale amministrazione, le società partecipate erano 30. Oggi si sono ridotte a 15, ma offrono complessivamente circa 7.300 posti di lavoro

Numeri record per i bilanci delle società partecipate del Comune di Venezia, che hanno chiuso il 2023 con risultati positivi su tutti i fronti, incrementando altresì il proprio patrimonio. I dati sono stati illustrati dal sindaco Luigi Brugnaro e dall’assessore al bilancio Michele Zuin.

Nel 2015, anno di inizio dell’attuale amministrazione, le società partecipate erano 30; oggi, si sono ridotte a 15, ma offrono complessivamente circa 7.300 posti di lavoro. Il confronto è stato avviato proprio a partire dal 2015, analizzando il patrimonio netto e il valore di produzione delle società in quell’anno.

Tra gli esempi presentati, Venezia Spiagge Spa, controllata al 100% dal Comune dal 2021, ha chiuso il bilancio con un utile netto di 75.149 euro. Il valore della produzione è pari a 4.084.673 euro, registrando un incremento del 16,74% rispetto all’esercizio precedente, mentre il patrimonio netto è di 5.324.052 euro. Un altro esempio è Veritas Spa, che guida un gruppo composto da 10 società incluse nel perimetro di consolidamento. Veritas ha concluso il 2023 con un utile di 8.230.94 euro. I ricavi totali ammontano a 427.009.902 euro, in linea con

quelli dell’anno precedente. Sul fronte dei costi, pari a 402.787.646 euro, si è ottenuto un risparmio di oltre il 2% rispetto al 2022, con un conseguente risultato operativo di 24.222.256 euro, in crescita del 32,74% rispetto all’esercizio precedente.

“Un confronto impietoso rispetto alla situazione che abbiamo trovato quando abbiamo iniziato a governare la città - il commento del primo cittadino -. Dietro i dati non ci sono solo numeri, ma è il risultato di un’operazione di efficientamento che ha generato posti di lavoro, ridotto i tempi di pagamento anche dei fornitori, attratto investimenti privati, favorito produttività e liquidità. Il nostro lavoro è frutto di quella cultura d’impresa che è mancata nel passato, abbiamo portato avanti operazioni estremamente difficili, sul fronte del personale non sono mancati confronti aspri con i sindacati, ma sempre nella logica di sistemare le cose che non andavano bene e siamo riusciti a mantenere i posti di lavoro e allo stesso tempo garantire i servizi erogati alla cittadinanza. Queste Società sono il patrimonio della nostra città, abbiamo portato risultati e innovazione restituendole alla città con un bilancio sano e in decisa crescita”.

Al via i lavori per il Terminal Container Montesyndial

Taglio del nastro per i cantieri al Terminal container Montesyndial di Porto Marghera alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Progetti Speciali per Venezia, Roberto Marcato, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Fulvio Lino Di Blasio, Commissario Straordinario per la realizzazione del terminal container di Montesyndial, l’Ammiraglio Filippo Marini, Direttore Marittimo del Veneto, Teodoro Marolo, Presidente della Municipalità di Marghera e Claudio Andrea Gemme, Presidente di Fincantieri Infrastructure, in qualità di mandataria della cordata di aziende che si è aggiudicata l’appalto per i lavori del primo stralcio dell’opera. Oggi è una giornata decisamente

importante - ha dichiarato Marcato - perché grazie al grande lavoro di squadra con il Commissario Di Blasio, siamo riusciti a vincere molte resistenze e a dare ufficialmente il via ad un percorso per la riqualificazione e messa in sicurezza di quest’area, all’interno di un disegno più ampio di valorizzazione della zona di Porto Marghera. Vogliamo che Venezia diventi sempre più un porto strategico per il nostro Paese. Come Regione abbiamo messo in moto diverse iniziative affinché questa zona diventi elemento di sviluppo economico del nostro territorio e della Zls. A questo proposito, il nostro auspicio è che arrivi presto la firma del decreto per lo smobilizzo delle risorse così da rendere effettiva quella che è una grande op-

portunità di sviluppo per un territorio strategico a livello regionale. Auspichiamo, inoltre, che torni ad essere rifinanziata la Legge Speciale per Venezia, fondamentale per mantenere questo equilibrio delicatissimo tra terra e mare: credo che sia un dovere non solo politico e amministrativo ma soprattutto morale e civico rifinanziare questo provvedimento importantissimo per lo sviluppo della città e dell’area circostante.”

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Camponogara (VE)

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e realizzato a misura di ragazzo, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico: è in grado di gestire in sicurezza anche le più gravi crisi psicomotorie

www.aulss3.veneto.it

meni di autolesionismo, mobilio dagli angoli arrotondati, nessun accesso a prese elettriche e gas medicali, parapetti anticaduta e anti scalata. Per la prima volta in provincia di Venezia un reparto ospedaliero è completamente studiato e realizzato a misura di adolescente, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico.

Inaugurato il 13 giugno al quinto piano del monoblocco sud dell’ospedale di Dolo, alla presenza dell’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin, il reparto iperspecializzato di Neuropsichiatria infantile è frutto di un investimento di 725

, di cui 593 mila finanziati dalla Regione e

Realizzato in soli sei mesi nel 2023, accoglie un totasei posti letto, quattro stanze di degenza, una “camera morbida” per l’attività motoria, un locale soggiorno e pranzo, un locale colloqui, una cucina tisaneria per i ragazzi e un’ampia terrazza attrezzata e in piena sicurezza. Tutti spazi funzionali e di supporto progettati sulla base delle esigenze di pazienti e operatori (compresa la loro sicurezza attiva e passiva), definiti nel dettaglio a seguito di numerosi incontri con i responsabili sanitari.

La squadra operativa è composta da quattro neuropsichiatri infantili altamente specializzati e con grande esperienza sul territorio, un assistente sociale, uno psicologo, un educatore, due tecnici della riabilitazione psichiatrica, sette infermieri,

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dei ragazzi, e anche del loro contesto familiare e socio ambientale di provenienza, mantenendo, grazie alla collaborazione attiva con i servizi sociosanitari territorete con i familiari e le agenzie territoriali scolastiche, sportive, ricreative e del terzo settore.

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dal problema di salute psicoaffettiva-relazionale-comportamentale manifestato, promuovendo così la capacità di gestire e accogliere il cambiamento.

L’attività clinica

L’attività è fondata sugli standard di cura, sulle buone prassi e sulla valutazione delle capacità e delle performance di vita quotidiane, quali l’autonomia personale, operativa e sociale dei ragazzi ricoverati: anche così si garantisce l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi. Il lavoro di cura e assistenza in reparto dovrà tener conto degli aspetti evolutivi specifici di funzionamento

genza, inoltre, le plafoniere sono ad incasso, e non vi sono accessi a prese elettriche e gas elettromedicali, che sono stati rivestiti con materiali adeguati e chiusi a chiave. “Le maniglie delle stanze di degenza - spiega ancora - sono state sostituite con pomelli rotondi. Letti e i tavolini nelle stanze degenza sono ancorati e fissati a terra, di materiale solido, ignifugo, certificato”. Infine, il reparto è stato dotato di una stanza per l’attività motoria rivestita completamente con pannelli di materiale a base di elastomero etilene-vinil-acetato, in versione ignifuga, con effetto ammortizzante per la forma ad onda del materiale, dentro la quale i ragazzi potranno sperimentare attività corporee e motorie.

Lavori pubblici. In fase di completamento la manutenzione straordinaria a

Malcontenta

Confindustria Veneto Est. Con Carlo Scabin focus sull’export delle aziende venete

Un’estate di cantieri nell’area

della terraferma veneziana

“Apertura ai mercati e sostenibilità scelte obbligate per le aziende”

Per snellire il traffico in arrivo due nuove rotonde sperimentali tra la via Miranese e lo svincolo della tangenziale di Mestre

“Dopo un 2023 di spinta e assestamento il 2024 è un anno in salita”

LEstate di lavori, spesso attesi da tempo, per le strade della terraferma veneziana, che vedranno in molti casi finalmente sistemate non solo la viabilità, ma anche marciapiedi, ciclabili e passaggi pedonali per ora ancora “a rischio”.

a sostenibilità è una via obbligata per le imprese che vogliono continuare a crescere e restare sul mercato. Ne è convinto Carlo Scabin, presidente del gruppo “Agro, ittico, molitorie e zootecniche” di Confindustria Veneto est e presidente e ad di “Delta Group Agroalimentare Srl”.

aziende venete?

razione del traffico (segnaletica luminosa, illuminazione sui guardrail, segnaletica orizzontale innovativa) e per ridurre le velocità dei veicoli nel tratto abitato di via Moranzani per garantire maggior sicurezza ai residenti.

Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?

“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.

Sono già in fase di conclusione i lavori di manutenzione straordinaria lungo la provinciale 23 via Moranzani a Malcontenta. Qui la Città metropolitana ha realizzato dei nuovi marciapiedi e l’adeguamento delle banchine stradali, la sistemazione dei marciapiedi nella zona di fronte alla scuola Fratelli Bandiera, l’installazione di nuovi guardrail finalizzati a migliorare la sicurezza dei pedoni e dei residenti e l’asfaltatura della strada.

Cresce la spinta all’internazionalizzazione delle

Sono stati, inoltre, introdotte soluzioni per la mode-

Gli interventi sulla provinciale si inseriscono in un più ampio programma di manutenzione straordinaria della viabilità in zona che ha già visto terminare la realizzazione di due nuove fermate per i bus del trasporto pubblico locale in via Stazione e il potenziamento degli attraversamenti pedonali. Il costo del nuovo intervento è di circa 480mila euro.

Per snellire il traffico in una delle zone più esposte a questo rischio a Mestre, ecco invece in arrivo due nuove rotonde sperimentali tra la via Miranese e lo svincolo della

“Sicuramente oggi le distanze non sono più motivo di preoccupazione e non vengono considerate come un limite. Le aziende dal canto loro devono continuare, pur mantenendo il proprio core business, a diversificare per poter essere sempre più competitive in qualsiasi mercato. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, il mercato è diventato unico, globale, senza le tradizionali distinzioni come “il mercato asiatico”, il “mercato americano” e così via… In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela

tangenziale di Mestre, opera che servirà nelle intenzioni a risolvere i rallentamenti del nodo semaforizzato di via Miranese con le rampe di accesso alla tangenziale di Mestre e contemporaneamente a riqualificare l’ambito urbano con aiuole, nuovi percorsi pedonali e ciclabili, attraversamenti sicuri anche per accedere alle fermate bus e al parco di villa Ceresa.

oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.

Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?

“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per

Il progetto avrà un investimento di 400mila euro e prevede la realizzazione di una prima rotatoria di diametro esterno 27 metri, con come conseguenza sotto i cavalcavia lo spostamento del muretto del parcheggio per un nuovo percorso pedonale di collegamento fra l’attraversamento pedonale verso via Lussinpiccolo, il parcheggio e il previsto nuovo attraversamento pedonale a sud. La

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veneto? E il 2024 come si sta delineando?

“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.

“C’è molta consapevolezza da parte degli imprenditori che è necessario continuare

curamente in tecnologia ma ché sono le persone che fanno la differenza e che portano le aziende al successo. Inoltre,

pale e condivisibile con tutti – spaziando cioè anche agli altri settori – sia quello della

impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e non siamo secondi a nessuno”.

Nella foto, via Moranzani a Malcontenta parte sud verrà poi dunque allargata e riqualificata con la realizzazione di un percorso ciclabile affiancato al percorso pedonale.

A seguire, la seconda rotatoria presenterà un diametro esterno di 32 metri e una

Ma cosa chiedono gli imprenditori per rimanere i primi nella classe e per sti-

“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.

isola centrale di 18. Novità anche per la fermata dei bus che verrà spostata tra la rotatoria in progetto e quella esistente, con corsia preferenziale in accesso.

volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.

Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?

“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rappresenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e

In che senso?

“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.

Carlo Scabin
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Massimo Tonizzo

Ca’ Foscari. La Rettrice: “Risultato

migliore di quanto programmato in fase di previsione”

Bilancio di Ateneo positivo: l’Università pronta a crescere

Il Senato accademico e il consiglio di amministrazione di Ca’ Foscari hanno approvato il bilancio di Ateneo 2023 che segna un risultato positivo di 3 milioni di euro e un incremento del Patrimonio Netto di oltre 2,7 milioni.

Il risultato evidenzia una situazione finanziaria rassicurante in termini di solvibilità e di capacità di fronteggiare gli investimenti e consente all’Università Ca’ Foscari Venezia di disporre di risorse adeguate a sostenere le proprie politiche di potenziamento e investimento, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico.

Esprime soddisfazione la Rettrice Tiziana Lippiello: “Il bilancio consuntivo si chiude con un risultato migliore di quanto programmato in fase di previsione, Ca’ Foscari non solo mantiene la propria stabilità finanziaria, anche pensando al medio periodo, ma continua a investire nelle politiche di crescita e sviluppo. Stiamo tenendo fede agli obiettivi del Piano Strategico con una particolare attenzione al sostegno al diritto allo studio e agli investimenti edilizi che ci consentiranno nei prossimi anni di incrementare il numero di aule e spazi per la socialità e lo studio”.

Costante è l’attenzione nei confronti della popolazione

studentesca e sempre cospicui i costi relativi ad interventi a favore delle studentesse e degli studenti e del diritto allo studio, che ammontano nel loro complesso a oltre 21 milioni di euro. Rimane importante l’intervento dell’Ateneo per il diritto allo studio, ambito nel quale ormai da anni Ca’ Foscari, destina proprie risorse per sopperire all’insufficienza dei fondi statali e regionali per le borse per il diritto allo studio. Ca’ Foscari non si limita alla destinazione di proprie risorse, ma anticipa anche le risorse regionali, per evitare che studentesse e studenti debbano attendere la comunicazione regionale per beneficiare della borsa. È inoltre continuato il sostegno sul fronte della mobilità internazionale, finanziata sia attraverso fondi esterni che con la destinazione di fondi di Ateneo. Il limite di legge dato dal rapporto tra contribuzione studentesca e FFO risulta ampiamente rispettato (17,27%) e in miglioramento rispetto al precedente esercizio (18,44%).

Meno soddisfatta la rappresentanza studentesca, che storce il naso di fronte al dato del rapporto tra contribuzione studentesca e Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo).

“Quel dato è sbagliato e non c’è nulla di cui andare fieri -

chiariscono i rappresentanti dell’Udu Venezia -. “Gli atenei dovrebbero tenere in considerazione anche gli studenti fuoricorso e gli studenti internazionali. Il limite del 20% è fondamentale per limitare la discrezionalità finanziaria degli Atenei, ma spesso viene aggirata. Escludere dal calcolo le persone fuoricorso e gli studenti internazionali non è corretto e lo conferma il Consiglio di Stato con la sentenza del 9 aprile”

“Ci auguriamo - concludono - che il tema della contribuzione possa essere trattato in maniera approfondita prima del prossimo bilancio preventivo. L’ateneo in quest’anno ha dimostrato sensibilità verso la popolazione studentesca, stanziando risorse per la costruzione di nuovi spazi e finanziando nuovi servizi per il Diritto allo Studio. Crediamo sia necessario fare un passo in avanti anche sulla tassazione”.

Ca’ Foscari illumina Venezia con Art Night 2024

Anche quest’anno dal cortile di Ca’ Foscari si è dato il via alla tredicesima edizione di Art Night Venezia, tenutasi sabato 22 giugno 2024, che quest’anno ha ricordato Marco Polo, a 700 anni dalla sua morte.

L’iniziativa, da tempo entrata nel calendario ufficiale delle Notti dell’Arte europee, tra le più attese in città, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia e con il patrocinio della Regione del Veneto, offre agli appassionati dell’arte e della cultura un’occasione unica di visita

e divertimento.

Le istituzioni culturali cittadine hanno partecipato come sempre numerose (oltre un centinaio) al programma che propone ai visitatori esperienze culturali, visite, concerti ed eventi in forma assolutamente gratuita. Gli eventi della Notte sono stati 208, con il coinvolgimento di 150 istituzioni.

Quest’anno il focus cafoscarino per ArtNight è stata la grande mostra “Uzbekistan: l’Avanguardia nel deserto”, la prima esposizione in Occidente dei capolavori dei Musei di Tashkent e Nukus che espone anche

4 opere di Kandinskij. Un evento eccezionale, che si inserisce in maniera pertinente anche nel vasto quadro delle celebrazioni del centenario di Marco Polo, sottolineando un aspetto sin qui inedito del dialogo culturale tra Oriente e Occidente: a partire dalla mostra, ArtNight 2024 sottolinea aspetti essenziali e arricchisce con specifici eventi la fruizione del percorso espositivo. Questo è il senso del programma ‘Avanguardia nel deserto: immagini, tessuti, suoni, parole’ che si è tenuto alle ore 22.30 nel Cortile di Ca’ Foscari.

Il risultato evidenzia una situazione finanziaria rassicurante in termini di solvibilità e di capacità di fronteggiare gli investimenti e consente all’Università di disporre di risorse adeguate a sostenere le proprie politiche di potenziamento e investimento, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico

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Ristorante, Pizzeria, Griglieria

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Ricche grigliate di carne e fritture di pesce

aperti a pranzo e a cena si consiglia la prenotazione

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ciliazioni bancarie, viene garantita a tutti la

li, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale –PUN). A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.

Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica

In un territorio importante come la provincia di Venezia, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione delle proprie soluzioni e decisa propensione nell’accompagnare famiglie e imprese

fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.

in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.

Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.

Hera nel nuovo servizio

Sale l’attesa al Lido: sul red carpet le grandi star di Hollywood

Cresce l’attesa per l’81ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre. Presidente della giuria sarà l’attrice Isabelle Huppert, affiancata dagli altri membri: l regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi. Il Leone d’Oro alla carriera sarà assegnato a Sigourney Weaver. L a decisione è stata presa dal Cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta

del Direttore della Mostra, Alberto Barbera, che ha così commentato: “Il Leone d’Oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.

Confermata per l’apertura fuori concorso dell’ultimo film di Tim Burton, “Beetlejuice Beetlejuice 2”, in anteprima mondiale. Il direttore Alberto Barbera ha definito il film come una “felice conferma dello straordinario talento visionario e della maestria realizzativa di uno dei più affascinanti autori del suo tempo”, Nel cast figura anche Monica Bellucci.

Al Lido dovrebbe arrivare anche un altro atteso sequel, “Joker: Folie à Deux”, che uscirà nelle sale il 3 ottobre. Il film, diretto da Todd Phil-

lips, vede il ritorno di Joaquin Phoenix e la new entry Lady Gaga, attesa sul red carpet del Palazzo del Cinema.

Un’altra opera quasi certa è “Maria” di Pablo Larraín, affezionato partecipante alla Mostra, che questa volta si cimenta con un biopic su Maria Callas, interpretato da Angelina Jolie. Nel cast figurano anche celebri attori italiani come Pierfrancesco Favino, Valeria Golino e Alba Rohrwacher.

Si dà per scontato anche “Queer” di Luca Guadagnino, che lo scorso anno non poté presentare “Challengers” a causa dello sciopero a Hollywood.

Voci danno in arrivo a Venezia anche Brad Pitt e George Clooney, protagonisti della commedia “Wolfs” di Jon Watts, e Jude Law per il thriller “Eden” di Ron Howard, insieme ad Ana de Armas, Sydney Sweeney, Vanessa Kirby e Daniel Brühl. Tra i nomi at-

tesi e quotati figurano anche

Gerard Butler e Al Pacino, che insieme appaiono in “House of Dante”, film diretto dal pittore-regista Julian Schnabel. Inoltre, Pacino potrebbe tornare con “Modì”, biopic diretto da Johnny Depp su Amedeo Modigliani, con Riccardo Scamarcio nel ruolo del celebre artista. La pellicola potrebbe segnare il ritorno a Venezia di Depp.

Per l’Italia, si attende la premiere della serie Sky basata sul libro di Andrea Scurati “M. Il figlio del secolo”, con Luca Marinelli nel ruolo di Mussolini e la regia di Joe Wright. Un altro atteso titolo è “La grande ambizione” di Andrea Segre, racconto biografico su Enrico Berlinguer, con Elio Germano nel ruolo principale. Germano, inoltre, recita insieme a Toni Servillo in “Iddu”, film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza su Matteo Messina Denaro.

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“Coraggio e resilienza per non tirarsi mai indietro nelle difficoltà”

Eusebio Di Francesco si presenta al suo nuovo pubblico con la faccia di uno che vuole ripartire senza paura dopo la retrocessione, piuttosto amara, con il Frosinone all’ultima giornata. Voglia di riscattarsi e voglia del Venezia di restare nella categoria superiore, in attesa del nuovo stadio che rilancerebbe tutto il movimento del calcio che ruota attorno a questa società che, con la scelta di Di Francesco, dimostra di voler dire qualcosa d’importante nella prossima stagione.

Certo, raccogliere l’eredità di un tecnico come Paolo Vanoli non sarà semplice, ma il mister originario di Pescara ha le idee chiare: “Ho incontrato i giocatori e ho chiesto la loro disponibilità al lavoro, poi ci sono altre componenti come il coraggio la voglia di confrontarsi con la categoria”. Di Francesco nel giorno delle presentazione usa il termine resilienza e lo fa in una città che ogni giorno si

confronta con le avversità, gli eventi critici, restando però unica e forte.

“Da allenatore dico ai calciatori che non bisogna tirarsi indietro alle prime difficoltà, fanno parte del percorso di una squadra che ha come obiettivo mantenere la categoria”.

Una città che “adotta” i propri calciatori rendendoli partecipi e, appunto, resilienti. Sentire l’amore per il calcio ma anche per la città: “Con i tifosi voglio instaurare un rapporto sincero, leale e stretto. devono aiutarci a trovare la nostra dimensione, serve equilibrio non solo tattico ma anche psicologico”. Sul mercato ovviamente ancora presto fare un bilancio, nonostante la società si stia dando da fare per consegnare a Di Francesco una squadra competitiva. Come al solito sarà un mercato difficile e lo dimostra anche la difficoltà che hanno le grandi squadre a trovare nuovi giocatori. Per le neo promosse,

vale sempre la solita logica: un mix di giovani e calciatori esperti. Quest’anno si punterà anche a comprare qualche giocatore per non restare sempre in bilico con la politica dei prestiti.

“Come giocheremo? davanti sempre due o tre attaccanti. In questa squadra non potrà mancare la creatività, nel calcio conta sempre l’uno contro uno. Quando hai il giocatore che salta l’uomo tutto diventa più semplice”.

Se per il presente la strate-

gia è ben delineata, il futuro come detto ruota attorno al nuovo stadio che potrebbe cambiare per sempre la storia del calcio a Venezia.

“Abbiamo fatto tutto quello che si poteva per portare il Penzo alla capienza necessaria, poi ci sarà la possibilità di partecipare al bando per il nuovo stadioconclude il direttore sportivo del venezia Filippo Antonelli - intanto pensiamo a restare in serie A questo resta l’obiettivo è il nostro scudetto”

Europe Reyer sbarca in Finlandia: salgono a 53 le società aderenti

Il progetto Europe Reyer sbarca in Finlandia, dove il club presieduto da Federico Casarin ha firmato un accordo di collaborazione con il club Salon Vilpas. Salgono dunque a 53 le società aderenti al Progetto Reyer con circa 8.000 atleti facenti parte di un grande settore giovanile. Salon Vilpas viene fondato nel 1996, ma le sue radici risalgono agli anni ‘40. Oggi, è il più grande club di basket nel sud-ovest della Finlandia e la prima squadra maschile è sempre protagonista nella Korisliiga finlandese. Negli ultimi anni, il Vilpas è diventato una delle squadre più seguite in Finlandia, in termini di numero di spettatori al palazzetto, dirette televisive e social media. Conta oltre 500 atleti tesserati di cui 380 sono parte del settore giovanile, suddivisi in diversi gruppi in base all’età. Il club conta anche di una rappresentativa femminile senior, disputante la seconda divisione nazionale con ambizioni di promozione.

“Siamo lieti di dare il benvenuto al Salon Vilpas nel Reyer Project Europe – le parole di Mauro Sartori, responsabile Scouting orogranata –, perché sentiamo grande entusiasmo e desiderio di condivisione in questa nuova collaborazione. Per noi è importante scambiare le conoscenze e le esperienze con diverse culture, c’è sempre qualcosa da imparare. Con Vilpas condividiamo la stessa visione dello sport e l’impegno verso i giovani. Non vediamo l’ora di ritrovarci e siamo certi che questa esperienza aiuterà a far crescere i nostri ragazzi, gli allenatori e gli staff”.

Jussi Luoto, vice presidente del Salon Vilpas si è detto “estremamente entusiasti di questa partnership. Era da un po’ di tempo che parlavamo con la Reyer Venezia ed è fantastico annunciare il primo accordo di cooperazione internazionale tra il club di Vilpas e il club orogranata. Questa collaborazione apre nuove porte per Vilpas e fornisce un percorso verso i vertici del basket europeo, soprat-

tutto per i giovani junior del club”. Per Jere Anttila, responsabile del settore giovanile “la partnership offre agli allenatori Vilpas l’opportunità di imparare da un’organizzazione di alto livello e di partecipare a sessioni di formazione in Italia”. Crisitano Aggio

La Gemini riparte da Simone Aromando

In casa basket Mestre la Gemini, dopo la conferma dello staff tecnico che sarà ancora guidato da Cesare Ciocca si riparte da Simone Aromando. Ala pivot di grande atletismo, Aromando è arrivato a Mestre lo scorso gennaio dimostrandosi subito un giocatore di grande impatto capace di finire la stagione con una media di 17.96 punti e 7.80 rimbalzi a partita, contributo offerto anche nelle 3 gare playoff dove é stato sicuramente l’osservato speciale di Montecatini.

“Aromando è un primo segnale di quanto di buono abbiamo seminato, le parole del diggi Samuele Marton. E’ un giocatore desiderato da ogni club e tanti sostenevano fosse impossibile arrivasse e soprattutto rimanesse. In realtà il suo approdo lo scorso campionato e la sua volontà di sceglierci ancora hanno delle ragioni semplicissime: la solidità del club dettata dal consorzio e in primis dal main sponsor Gemini, dal fatto che qui c’è un coach, Cesare Ciocca, che è assolutamente cercato dai giocatori, dalla serietà e dal percorso degli ultimi anni del nostro club presieduta da Feliziani”.

Felicità nelle parole di Aromando: “Sono molto contento di continuare il mio percorso qua a Mestre. In questi mesi ho capito la serietà della società e di ogni membro che la compone. Penso che il percorso che è stato fatto nel girone di ritorno non sia da sottovalutare, abbiamo centrato i playoff e abbiamo messo in difficoltà forse la squadra più attrezzata per il salto di categoria; continuare su quest’onda deve essere il mantra per la prossima stagione. È da anni che ormai gioco in serie B e il mio sogno è sempre stato quello di vincerla e ora voglio farlo qui”. (c.a.)

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#Regione

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera

Autonomia differenziata, la lunga marcia

Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.

Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”

Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.

Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti,

Il Dem

cultura e commercio estero.

Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.

ZAIA, “IL VENETO

E’ PRONTO”

Il presidente del Veneto

Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”. ha concluso Zaia.

LA LEGA ESULTA

Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la

storia della Lega”. Gli fa eco il senatore Massimo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce. La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.

FRATELLI D’ITALIA

PLAUDE AL GOVERNO

E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo

chiave del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.

Martella: “E’ solo una scatola vuota, con effetti risibili e contraddittori”

Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per esclu-

dere prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà

effetti positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.

Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.

Andrea Martella

ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles

Il verdetto delle europee: vincitori e vinti

Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra), probabile Tosi (FI)

Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.

Ma andiamo con ordine.

Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del

2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022. A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze

personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale Andrea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.

La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale dovrebbe comunque entrare in Europarlamento) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. An-

che questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze delle quali 14.088 nelle Marca.

L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfonda-

Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano

Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)

Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti

I l rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera.

Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto

costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei prodotti e servizi Made in Italy.

Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia.

Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 1 00.000 imprese, eccellendo

in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).

L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezione di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottoline-

ando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del totale delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.

Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)

re in Veneto e non arriva al 5%.

Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova

rassegna

Con il Teatro Stabile del Veneto

350 giornate di spettacoli dal vivo

“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni

Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo.

Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?

Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità del-

le produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.

L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?

Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che me-

scola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affinché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.

C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?

Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasio-

Il programma. Primo appuntamento con “Titizè - A Venetian Dream”

ne della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.

Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?

Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un mio grande amico.

L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?

È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.

La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?

Se vogliamo essere essere in serie A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)

Al Goldoni di Venezia ispirazioni classiche e contemporanee

AVenezia “Titizé – A Venetian Dream” con la Compagnia Finzi Pasca, già protagonista della rassegna estiva, apre, dall’11 al 13 ottobre il cartellone di prosa del Teatro Goldoni di Venezia. La stagione continua con Marco Paolini e “Il Milione”, Veronica Cruciani e Lodo Guenzi con “Molto rumore per nulla”, Emma Dante con “Re Chicchinella”, Andrea Pennacchi con “Arlecchino?” e Arturo Cirillo con “Don Giovanni”. Quindi “I parenti terribili” del nuovo direttore artistico del

TSV Filippo Dini, “La moglie saggia” di Giorgio Sangati, “Buffoni all’inferno” di Stivalaccio Teatro, “Ciarlatani” con Silvio Orlando.

Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Caccia-

ri, che riprende il tema del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà. Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con

la Big Vocal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca. A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia.

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Un momento di “Titizè” che aprirà la stagione a Venezia

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Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli

L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?

Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!

Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.

In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.

La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che

danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.

L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.

Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).

L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.

BENVENUTI

Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.

Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.

Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.

Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.

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Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici

Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?

Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.

ENERGIA SOLARE

L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.

ENERGIA EOLICA

L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti

di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamente bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni paesaggistiche e dall’impatto visivo

ENERGIA IDROELETTRICA

L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra.

Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica BIOMASSA

La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.

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“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-

nenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”. Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti? “Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi-

“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

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La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.

Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.

L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili.

Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.

La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici.

Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.

L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.

Tecnologia green per l’edilizia sostenibile

La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.

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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza

VACANZE SICURE

2024

Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture.

Una stagione all’insegna del divertimento ma anche della sicurezza e della salute.

E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.

“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi.

“Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggianti - ha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.

“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella

Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti

Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presidiamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”.

C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche i mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e i quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.

La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.

Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pe-

ricolosi. “Siamo pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”.

Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.

Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.

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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto

Le squadre del Dragon boat scendono in acqua

Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale

Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!

Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.

Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo

hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute.

Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”.

In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.

“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio

dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.

In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfi-

APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI

Meduse, come comportarsi in caso di contatto

L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.

Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.

Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di

contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza.

Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.

Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché

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causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.

Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.

In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti

Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione

Una puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.

Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.

Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.

Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.

Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.

L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.

I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate. Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi).

I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le

larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.

Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.

Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.

I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.

Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.

E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino.

Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati. Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.

La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze

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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle

Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge

Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.

l

servizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.

I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa. I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.

L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale

di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.

L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.

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dimostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.

Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.

DANZA

Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.

PUBBLICITÀ

Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero della Cultura girata da Davide Livermore “A Teatro si respira la vita” e nell’arco di questi anni di attività, molte

l’addestramento subacqueo.

Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.

Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.

Cavallino-Treporti, del turismo all’aria aperta

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Una terra incastonata tra mare e laguna, contraddistinta da paesaggi mozzafiato tra valli da pesca e orti rigogliosi, pinete,

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Pisani, dov’è possibile visitare il museo che ricostruisce la storia che lega il litorale al periodo della Grande Guerra, a difesa di Venezia.

In ne, la “Via del tramonto” permette di esplorare la zona di Punta Sabbioni, godere della vista del mare, osservare l’opera di ingegneria del Mose per la difesa di Venezia e poi immergersi nella pineta. Da non perdere l’opportunità di percorrere la nuova pista ciclabile realizzata in via Pordelio a sbalzo sulla laguna. Si tratta della pista ciclabile a

Ai suoi visitatori Cavallino-Treporti offre anche un ricchissimo programma di eventi organizzati grazie alla proposta di tante associazioni locali e attività che collaborano con le istituzioni.

Dalle mostre ai concerti, passando per gli spettacoli, le presentazioni librarie e gli appuntamenti organizzati all’interno di Batteria Pisani, come la novità di quest’anno, l’anteprima del festival chitarristico internazionale delle Due Città Treviso-Venezia.

Da non perdere i numerosi festival proposti durante l’estate: dal Litorale Jazz

sagre e feste paesane che scandiscono l’estate a Cavallino-Treporti.

Sabato 24 agosto tornerà anche BEACH ON FIRE, un evento unico nel suo genere, giunto alla 19ª edizione e dal 2016 inserito nel Guinnes dei Primati. Uno spettacolo pirotecnico da record, lungo 17 minuti, con oltre 6 mila fuochi d’arti cio sparati in contemporanea lungo 12 chilometri di litorale.

Avv. Roberta Nesto Sindaco del comune Cavallino-Treporti

Inossidabili e professionali le star della soap “Beautiful” Boreanaz: “Mi piacerebbe tornare a recitare con Bones”

incontri, ragazzi! Il festival della Tv di Monte-Carlo (come ho scritto su “Sorrisi e canzoni tv”) è stata una calamita per tutte le star di Hollywood che non sono mancate al Grimaldi Forum: la fila iniziava ben lontana dalle griglie di accesso.

Laddove nemmeno il richiamo di Morgan Freeman aveva potuto, è arrivato l’inossidabile “Beautiful” a scaldare gli animi delle tifoserie monegasche di Hollywood. Erano centinaia i fan accampati dalle prime ore del mattino - alcuni arrivati anche dalla Spagna - che hanno atteso le dieci per partecipare all’evento con le star di “Beautiful” e “Febbre d’amore”.

DavidBoreanaz è stato un protagonista del festival televisivo di Montecarlo. La star di “Buffy”, “Bones” e “Seal Team” è stato il presidente della giuria di quest’anno per la categoria ‘”Fiction”. Boreanaz ha compiuto da poco 55 anni, esattamente il 16 maggio scorso. È apparso in forma smagliante sul blue carpet, portando molti a pensare che, a forza di interpretare il vampiro Angel, anche il suo aspetto sia rimasto immutato, nonostante il passare del tempo.

I protagonisti delle due soap hanno attraversato l’Atlantico per incontrare il loro pubblico europeo, condividere alcuni retroscena e firmare una montagna di autografi. In quota “Beautiful” hanno presenziato Katherine Kelly Lang - che non rinuncia alla sua corsa di 4 chilometri nemmeno quando viene al Principato, alla faccia del jet-lag - e Thorsten Kaye, alias Brooke e Ridge. Per “The Young and the Restless” c’erano invece Joshua Morrow e Melissa Claire Egan, gli interpreti di Nick Newman e Chelsea Lawson.

Il quartetto ha dedicato ben due ore ai loro sostenitori, rispondendo alle loro domande e raccontando le curiosità sui set di due delle soap più guardate al mondo. Concluso l’evento, gli attori hanno firmato autografi e incontrato i fan. Nessuno è andato via senza aver conosciuto i propri beniamini. È la riprova del grande professionismo delle soap delle star, che sanno quanto sia importante coccolare il loro pubblico.

A Montecarlo ho anche organizzato un siparietto con le due star, che si sono amabilmente prestate. Siccome la storia fra i due personaggi va avanti da trent’anni, con sei matrimoni fra loro due (oddio, non tutti validi) ho pensato di mettere loro in mano due cartelli con il verso di una canzone dei Ricchi e Poveri: “Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita”. Mi è sembrata adatta a fotografare la loro situazione che nelle sceneggiature è sempre altalenante.

LA SCUOLA DEL FARE

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David non era solo: ad accompagnarlo c’era il figlio Jaden Rayne - 22 anni, musicista - avuto dalla moglie Jaime Bergman. La star ha tenuto molto a sottolineare quando l’ho intervistato le sue origini italiane: i suoi nonni, infatti, erano del nostro Nordest, esattamente di Cividale in Friuli. Poi emigrarono e si trasferirono negli Usa: il padre di David è un noto metereologo in televisione. Lui ha scelto un’altra carriera, e bisogna dire, con successo. È inedita la notizia dell’ascendenza veneta di Boreanaz, anche se si conosceva che la famiglia proveniva dall’Italia, ma non era stato mai precisato il luogo. Il suo cognome ancora oggi è presente a Cividale. Il titolare dell’emporio di prodotti elettrici di Cividale si chiama proprio come lui, Davide Boreanaz, a conferma che con ogni probabilità c’è un’ascendenza comune. L’attore ha da poco concluso le riprese della stagione finale di “Seal Team”, serie che lo vede coinvolto nelle doppie vesti di produttore e attore protagonista. “Quale sarà il mio prossimo progetto? Non posso dirvelo, ma sto guardando ‘I Soprano’ ultimamente,” ha svelato, ammiccando.

In questa epoca di eterni ritorni televisivi, lo rivedremo mai di nuovo nelle vesti di Angel? “Amo il mondo di ‘Buffy’ ma no, non è qualcosa a cui sto pensando”. Tutt’altro discorso per Seeley Booth: “Bones è più popolare che mai, posso immaginare un’eventuale prosecuzione anche per come si è conclusa” ha concesso Boreanaz. Chissà che non lo rivedremo accanto a Emily Deschanel, la scienziata forense con cui ha fatto coppia da vent’anni fa.

Rubrica a cura di Paolo Di Lorenzo
I protagonisti della serie tv si sono prestati allo scherzo con una frase di Ricchi e Poveri

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La tua vacanza è Falkensteiner, anche e soprattutto all’Hotel Park Punat. Sulla splendida isola di Krk, in Croazia, lasciati a ascinare dalla natura e dalle infi nite possibilità di divertimento e di attività sportive proposte. La vacanza è speciale, quando è Falkensteiner. Lasciati ispirare su falkensteiner.com/parkpunat

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A tavola

Con l’arrivo dell’estate cresce la voglia di piatti freschi e leggeri, perfetti per affrontare le giornate più calde. Ricette estive che non solo sono facili da preparare, ma anche deliziose e nutrienti.

MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA

Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.

Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico

Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.

CAESAR SALAD (SENZA POLLO)

Un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.

Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.

Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne più tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire, disporre l’insalata in un’insalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente.

Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.

CROSTATA DI FRUTTI DI BOSCO

Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione

Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli d’uovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)

Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare l’uovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o l’estratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere l’amido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finché la crema non si addensa.Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto. Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C.

Stendere l’impasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura. Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.

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Rubrica a cura di Sara Busato

ARIETE BILANCIA

E’ tempo di fare selezione tra le persone che vi circondano e dedicarvi soltanto a chi tiene veramente a voi. Si chiudono certe porte per fare spazio a nuovi incontri.

TORO

Luglio è il mese della leggerezza e dell’allegria. Vi siete a lungo sacrificati e concentrati sui vostri progetti ed i vostri impegni, ora concedetevi un divertente riposo.

GEMELLI

Non ve lo aspettavate così presto ma probabilmente i tempi sono maturi per dare una svolta alle vostre giornate ed intraprendere nuove strade che sapranno condurvi dove desiderate.

CANCRO

Dopo tante premesse, è forse giunto il momento di arrivare alla conclusione. Prendete senza rimpianti le decisioni che a lungo avete rimandato e siate fiduciosi.

LEONE

Non potete ancora prendervi il lusso di fermarvi ma avete l’opportunità di rallentare la corsa per rimettervi informa. Importanti novità vi aspettano nella prossima stagione.

Luglio

Luglio, un’esplosione di vitalità

Approfittate dell’estate per dedicarvi ai vostri interessi e fate cose diverse dalla solita routine quotidiana: un cambio di passo vi restituirà entusiasmo ed energia.

SCORPIONE

Siete alla ricerca di un nuovo approccio alla vita, più saggio e pacato, più disincantato e sereno. Una persona che vi è molto vicino potrebbe aiutarvi a trovare Uno sguardo positivo.

SAGITTARIO

Regioni raggiunte

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Settimanali locali

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Siti d’informazione

Manca solo l’ultimo quiz, quello finale, per arrivare al traguardo. Avete condotto la gara con maestria non cedete nell’ultimo metro. Il premio è vicino.

CAPRICORNO VERGINE

Un incontro inaspettato potrebbe sconvolgere il vostro proverbiale equilibrio ma vi piacerà misurarvi su un terreno sconosciuto e apprezzerete anche l’arte di improvvisare.

Dolce far niente: è il programma che vi siete dati dopo un anno di dura fatica, grandi prove e importanti traguardi da raggiungere. La battaglia è finita, ora è il tempo del riposo del guerriero.

ACQUARIO

Giorno dopo giorno si chiariscono tutti i dubbi e le situazioni ambigue lasciano lo spazio alle certezze; finalmente potete vederci chiaro e il futuro vi sorride.

Dovrete coltivare ancora per un po’ l’arte della pazienza per riuscire a realizzare i vostri sogni. Ancora qualche sacrificio e nuove prove vi attendono. Ma voi siete caparbi e non mollate la presa.

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