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La Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità cresce

La tech company leader mondiale è fortemente impegnata nella decarbonizzazione delle sue attività globali e nel contrasto al cambiamento climatico

La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità si arricchisce di un nuovo prestigioso partner. Amazon ed Amazon Web Services (Aws) sono infatti i nuovi soci co-fondatori. La tech company leader mondiale è fortemente impegnata nella decarbonizzazione delle sue attività globali e nel contrasto al cambiamento climatico e, nel 2019, ha contribuito alla stesura di Climate Pledge, un onere, sottoscritto da oltre 375 aziende nel mondo, a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, dieci anni prima rispetto a quanto prospettato dall’Accordo di Parigi.

Con grande orgoglio il presidente della Fondazione, Renato Brunetta, evidenzia come si tratti di un partner “in grado di contribuire a rafforzarne le competenze, anche dal punto di vista della gestione sostenibile della logistica e dei processi di data monitoring and management, utili a definire i progetti del futuro sulla base di evidenze empiriche”.

Nel dettaglio, sono due le aree tematiche scelte da Amazon per contribuire alla crescita e allo sviluppo sostenibile di Venezia e del suo territorio, in linea con i valori e le iniziative promosse dalla Fondazione: Transizione energetica e ambiente (Cantiere 2) e Venice Sustainability Accelerator (Cantiere 6) at- traverso il motore del cloud. In riferimento al primo caso, il contributo di Amazon si strutturerà nella promozione di un sistema di logistica ecocompatibile, che prevede il ricorso a veicoli elettrici e l’installazione di infrastrutture per la ricarica nei centri logistici esistenti, come quello di Dese, che serve il territorio lagunare. Inoltre, attraverso la collaborazione con Aws, la divisione di cloud computing di Amazon, verrà esplorata la possibilità di realizzare una piattaforma dedicata alla gestione degli obiettivi di sostenibilità per Venezia e il territorio, come il monitoraggio della circolarità del riciclo, delle infrastrutture, della qualità dell’aria, degli obiettivi di sostenibilità o, più in generale, di quelle aree che il Comune e la Fondazione definiranno come prioritarie.

Infine, per rispondere ai requisiti del cantiere Venice

Sustainability Accelerator, Aws metterà a disposizione i propri programmi di formazione, di crediti e supporto tecnico per consentire all’ecosistema di startup e Pmi innovative del territorio di crescere e costruire i propri progetti innovativi nel campo della sostenibilità.

Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Amazon. it e Amazon.es spiega, con grande entusiasmo, che per la sua azienda, la creazio- ne di valore nelle comunità in cui è presente costituisce una prerogativa fondamentale. È indubbio che una partnership di tale portata generi benefici duraturi a livello ambientale, sociale ed economico in un territorio d’avanguardia e dal potere simbolico ineguagliabile. Dunque, con questa ulteriore acquisizione della Fondazione Venezia, il capoluogo lagunare consolida la sua immagine di città cosmopolita, dalla vocazione internazionale, aperta alle sperimentazioni scientifiche. Di questo tenore anche le considerazioni del Direttore della Fondazione, Alessandro Costa, che ribadisce come arricchire il prestigioso parterre dei soci rappresenti il modo migliore per studiare i problemi della città e presentare delle soluzioni.

Come ad esempio Venezia Città Campus, iniziativa laciata da Iuav per incrementare il numero di studenti universitari che verrà divulgato nelle prossime settimane. Sull’ingresso dei partner però la Fondazione è rigida, applicando una severa selezione per verificare la compatibilità del core business rispetto alle finalità. Solo dopo aver superato il primo step si può essere soci con un contributo associativo del valore di 100 mila euro in tre anni. Ad oggi i soci sono 34 ma il numero è destinato ad aumentare.

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