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A Ca’ Foscari è stata attivata la “Lezione Zero sulla sostenibilità”

Il corso speriementale vedrà la partecipazione di 50 giovani tra studentesse e studenti

Ècominciata a gennaio la ‘Lezione Zero sulla sostenibilità’, il nuovo insegnamento sperimentale introdotto a Ca’ Foscari e pensato per le iscritte e gli iscritti ai corsi di laurea triennale.

Il progetto è nato nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, su forte spinta anche della comunità studentesca cafoscarina, che tra le richieste presentate nella Dece (Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ecologica) all’ateneo, presentava anche la richiesta di prevedere tra gli insegnamenti l’erogazione di crediti formativi sulle tematiche legate all’Agenda 2030 dell’Onu. L’introduzione di insegnamenti dedicati alle tematiche di sostenibilità ambientale si pone in linea con molte università italiane, che, gradualmente, inseriscono nella propria offerta formativa la possibilità di seguire questi percorsi da parte di docenti, studenti e personale.

Il corso sperimentale è stato avviato proprio nel secondo semestre di questo anno accademico, con la partecipazione di 50 studentesse e studenti di corsi di laurea triennale, che apprenderanno, secondo gli obiettivi dell’insegnamento, conoscenze di base sui temi dello sviluppo sostenibile, incentivando l’elaborazione di un pensiero critico e di comportamenti responsabili.

“Questo corso punta al cuore del problema di questo nostro tempo storico: una formazione disciplinarmente incapsulata che fa riferimento, di volta in volta, ad una sola serie di fattori per definire la totalità dei problemi posti dalla crisi multiforme che attualmente stiamo attraversando - spiega la Dottoressa Ines Giunta, chiamata a coordinare il nuovo percorso didattico -. Serve un cambiamento radicale nelle nostre percezioni, nel nostro pensiero, nei nostri valori, frutto di una interdisciplinarità finalmente praticata che sostenga la nostra attitudine a organizzare la conoscenza, consenta l’assunzione di una postura consapevole e porti all’adozione di comportamenti ecologicamente responsabili. Si tratta di una competenza nuova, complessa, globale. L’unica veramente desiderabile”.

L’iniziativa sarà composta da una serie di lezioni sulle tematiche dell’Agenda 2030 dell’Onu (economia, ambiente, etica, società). Il corso, definito anche grazie al coinvolgimento dei delegati e delle delegate alla sostenibilità dei Dipartimenti, si pone l’obiettivo di inquadrare il tema della sostenibilità all’interno del paradigma ecologico, identificando le aree di intervento cruciali per l’umanità, per la natura e per il pianeta. Già da qualche anno a Ca’ Foscari è possibile acquisire delle cosiddette competenze di sostenibilità, con l’erogazione di 1 CFU extracurriculare e di un Open Badge, attraverso delle attività volontarie svolte dagli studenti dell’Ateneo. La ‘Lezione Zero’ va quindi a completare il piano didattico sulla sostenibilità erogato dall’Ateneo. L’attivazione di questi percorsi tuttavia, è solo una parte delle richieste avanzate dalla comunità studentesca cafoscarina, spiegano i rappresentanti degli studenti. Il tema della sostenibilità ambientale infatti è sempre più impellente, motivo per cui l’impegno anche da parte degli enti pubblici, a partire dagli atenei, visti come luoghi di ricerca e innovazione, dovrà essere sempre maggiore, in modo da poter ridurre al minimo il proprio impatto ambientale nei prossimi anni. (m.d.)

Una panchina gialla in memoria di Giulio Regeni

A sei anni dal suo sequestro, l’Ateneo cafoscarino continua a ricordare la tragica scomparsa di Giulio Regeni e a ribadire l’importanza della libertà accademica nel mondo.

Già nell’aprile del 2016 Ca’ Foscari accolse la mozione di alcuni senatori, apponendo lo striscione “verità per Giulio Regeni” dalle finestre della sede centrale. A sei anni dalla scomparsa del giovane ricercatore, il ricordo di questa tragedia non si deve affievolire. Per questo verrà intitolata una panchina di Ca’ Dolfin a Giulio, rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016, torturato e ucciso. “Come membri di una comunità scientifica e accademica continuiamo a ri- vendicare il diritto alla libertà di ricerca. Il giorno 25 gennaio verrà quindi intitolata una panchina a Giulio Regeni” comunica la Rettrice Tiziana Lippiello.

Il corpo di Giulio fu ritrovato in seguito, il 3 febbraio 2016 in un fosso della periferia della capitale egiziana.

Giulio era un dottorando dell’università di Cambridge e si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani.

Ad oggi, gli uomini ritenuti responsabili della sua morte rimangono liberi.

La commemorazione si terrà nel giardino di Ca’ Dolfin il 25 gennaio alle ore 15:00, alla presenza della Rettrice Tizia- na Lippiello, dell’Assessore al Patrimonio, Toponomastica, Università e Promozione del territorio della Città di Venezia, Paola Mar, e della Prorettrice alla Ricerca, Maria Del Valle Ojeda Calvo.

Interverrà anche Francesco Vacchiano, professore associato di Antropologia del Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari e esperto di migrazioni contemporanee, frontiere, burocrazie e politiche di cittadinanza, società e istituzioni del Nord Africa. Nel 2021 Vacchiano è stato tra gli organizzatori della ‘maratona’ di voci giustizia per Regeni e Libertà per Patrick Zaki. (m.d.)

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