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Presentato “Venezia città campus”, ma piovono critiche dagli studenti
Obiettivo: attrarre in Veneto 80mila nuovi studenti, dei quali circa un terzo potranno trovare posto in laguna
Pronto a partire il progetto “Venezia Città Campus” della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, presentato durante una tavola rotonda che ha visto la partecipazione della Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, dei rettori di Università Ca’ Foscari, Università Iuav di Venezia, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia di Belle Arti, oltre che del sindaco Brugnaro e del Presidente del Consiglio Regionale Ciambetti.
Obiettivo: attrarre in Veneto 80.000 nuovi studenti, dei quali circa un terzo potranno trovare posto in laguna, con una particolare attenzione a quei corsi di studio in linea con le figure professionali maggiormente ricercate dalle imprese del territorio.
“Affinché Venezia diventi una vera capitale della sostenibilità - dichiara Renato Brunetta, presidente della Fondazione e già Ministro della Pubblica Amministrazione - dovrà essere prima una capitale mondiale della cultura e del sapere e questo potrà avvenire solo attraendo le migliori menti da tutto il mondo”.
Più critico il segretario metropolitano della CGIL, Daniele Giordano: “Bene gli investimenti, ma serve anche lavoro di qualità e aumento dei residenti. Il ruolo delle università non è solo quello di formare laureati “tecnici” che siano immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. Per questo lo sviluppo del territorio dev’essere indicato da una molteplicità di enti politici e sociali, e l’Università che sicuramente ha carenza di finanziamenti non si può piegare esclusivamente ai bisogni delle imprese. Le professioni culturali sono centrali nel rilancio di Venezia, troviamo dunque poco lungimirante stabilire automatismi tra indirizzi tecnici e offerta di lavoro. Serve quindi una seria riflessione su come si costruisce un’economia “plurale” e non solo turistica, per fare in modo che laureati di alto livello abbiano l’opportunità di restare. Chiediamo che si apra una discussione su come cambiare il tessuto produttivo della nostra città, non limitata a grandi gruppi economici ma affrontata in Consiglio comunale e con le forze sociali del territorio”. Obiezioni molto pesanti arrivano anche dalle rappresentanze studentesche. “Stanno svendendo gli atenei pubblici veneziani al mercato privato - dichiara Angelica Morresi, UDU Venezia - per noi è inaccettabile che l’offerta formativa venga costruita sulla base delle esigenze dell’impresa e non sulle nostre. Se si vuole aumentare il numero degli iscritti che studiano e vivono in città, l’unico modo è quello di fornire servizi, finanziare le residenze pubbliche dell’ESU Venezia e stringere degli accordi territoriali chiari che garantiscano di calmierare gli affitti per studentesse e studenti”.
Nonostante lo scetticismo di sindacati e studenti, entro un mese le imprese che hanno aderito alla Fvcs dovranno comunicare all’ente quali corsi avviare per formare le figure professionali richieste. A quel punto, gli atenei lo comunicheranno al governo, mentre l’amministrazione comunale avrà il compito di concretizzare anche a livello urbanistico il progetto, procedendo a convertire quasi 200 ettari in residenze (private) per studentesse e studenti, tra Venezia e Mestre.
Ritorna il Ca’ Foscari Short Film Festival
Torna per la tredicesima edizione il Ca’ Foscari Short Film Festival, dal 22 al 25 marzo,che partirà dall’Auditorium Santa Margherita per proseguire, come è ormai consuetudine, in forma itinerante. Si tratta del primo festival in Europa completamente gestito da un’università e reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione di Venezia e al supporto di NH Venezia Rio Novo, Museo Nazionale del Cinema di Torino, WeShort, Carpenè-Malvolti, Cinit - Cineforum Italiano, la Municipalità di Venezia - Murano - Burano, il Conservatorio di Musica Arrigo Pedrollo di
Vicenza e le Giornate della Luce di Spilimbergo.
Oltre duecento i volontari, studenti dell’Università Ca’ Foscari, che prenderanno per il titolo i 30 migliori cortometraggi realizzati da studenti di università e scuole di cinema di tutto il mondo. Uno dei temi più ricorrenti quest’anno, di stringente attualità, è quello dei migranti, delle difficoltà del viaggio e dell’integrazione. parte a questa edizione del Festival, fatto da giovani per i giovani.
Al centro della manifestazione, il Concorso Internazionale, che vedrà sfidarsi
La serata conclusiva del Festival vedrà esibirsi il cantautore e polistrumentista Giovanni Dell’Olivo, accompagnato da Alvise Seggi (violoncello) e Serena Catullo (voce), che eseguirà con la sua chitarra flamenca alcuni brani in veneziano accompagnati da immagini di film ambientati in laguna.