MARZO MARZO MARZO 2022 2022 2022
Periodico Periodico d’informazione d’informazione locale locale - Anno- XXIX Annon.53 II n.3
di Padova Pace per l'Ucraina
Pace per l'Ucraina
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ELEZIONI GUERRA IN UCRAINA
Sei i candidati Vicentini generosi in lizza alle con gli aiuti amministrative e con i profughi NUOVO FIERA DICONSERVATORIO VICENZA
Cantiere aperto Una strategia adigiugno e due anni espansione di interventi a tre livelli
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IL TRAM ELETTRICOPADOVA SMART DI VICENZA Assegnati i lavori per SIR3, in fase di confronto il SIR2. Con due nuove linee è già Europa
CERCA SPAZIO TRA I SOGNI E LA CITTÀ
servizio a pag 10
Un investimento di 50 milioni per la mobilità elettrica, tre nuove linee. Tutti d’accordo, o forse no servizi alle pag 8-9
VERSO 2025 GIALLO IL LETTERARIO
MA CHE MUSICA, MAESTRO! I MERITI DEL “PEDROLLO” E LE DIFFICOLTÀ PER LAVORARE
Padova si candida Un identikit adello Capitale italiana scrittore della Cultura anonimo PARCHI CITTADINI BIBLIOTECHE
La giunta comunale Rete vicentina approva il Piano è la migliore del verde Venetourbano TORRE ACCADEMIA
A fine marzo Gli olimpici ilalla viaricerca al mercato agricolo rionale del presidente
Novanta diplomati all’anno, ma quanta fatica per inserirsi nel mondo delle professioni
INTERVISTA CHIESANUOVA
All’ex Romagnoli il Chiambretti: “Sono io “memoriale” di padre il formatCortese Placido tv”
Insensata, cinica e crudele: come tutte le guerre
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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Fame d’aria
al fragore delle esplosioni e del pianto dei proAntonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it< fughi che scandiscono queste tetre giornate si levano anche delle parole chiare, che non lasciano e Google ha inventato la “realtà aumentata”, in spazio ad ambiguità. A pronunciarle è il nostro Presiqueste settimane stiamo vivendo invece una “redente della Repubblica, che non esita a prendere una altà diminuita”. Siamo tutti sconvolti dalle immagini posizione netta, inequivocabile. “Una guerra insenche arrivano dall’Ucraina, che ripropongono l’assursata, un’aggressione cinica e crudele”. A Mattarella dità della guerra. Non è che gli altri conflitti, dall’Iraq bastano queste tre parole per definire il conflitto in all’Afghanistan fossero diversi, intendiamoci. È che Ucraina. ci sembravano tanto lontane e le vittime erano – in segue a pag 5 fondo – diverse, così le percepivamo. Anche se contro Baghdad si levavano in volo decine, forse centinaia di missioni di bombardieri ogni giorno. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Fame d’aria Antonio Di Lorenzo >redazione@givemotions.it<
Purtroppo alla fine ci si abitua a tutto, anche ai morti. E non dev’essere così. Lo strabismo emotivo di cui soffriamo è improvvisamente guarito di fronte alla guerra che ci è scoppiata in casa. Neanche il conflitto dei Balcani degli anni Novanta ci era apparso così vicino e coinvolgente. Cos’è accaduto? Tutta colpa dei social e di una comunicazione immersiva che trasforma le sofferenze in una diretta infinita? O si tratta, anche, di una sensibilità nuova che sta affiorando, la stessa che ha permesso all’Europa, dapprima tentennante e per molti anni con la testa rivolta da un’altra parte, di ritrovare unità d’intenti? Credo più alla seconda ipotesi. Ci siamo quasi dimenticati dell’emergenza covid in cui abbiamo vissuto per due anni, per svegliarci dentro una crisi umanitaria senza precedenti dalla seconda guerra mondiale. Intanto la vita prosegue, in mezzo a molte difficoltà esasperate da una crisi ormai divenuta mondiale. Il costo della vita sta aumentando e la crescita dei prezzi non è, purtroppo terminata. L’economia è in affanno, per i costi delle materie prime e dell’energia, che se erano proibitivi un paio di mesi fa, adesso stanno spingendo addirittura a chiudere le imprese. Il panorama è fosco, il futuro è assai incerto. Oltre a questi problemi, comuni a tutti, Vicenza cerca di sciogliere alcuni suoi nodi aggrovigliatisi da decenni. Il bus elettrico è un obiettivp da raggiungere: in linea di principio sono tutti d’accordo, salvo poi scontrarsi su tempi, soldi e spazi da trovare. Non sarà un’impresa facile tagliare 17 chilometri di corsie al traffico, già congestionato, per dedicarle al nuovo mezzo pubblico. Le proteste non mancheranno. Ma la strada della mobilità sostenibile è senza ritorno: lo prova il livello di inquinamento che fa di Vicenza una delle città record in Val Padana. Sull’altro fronte c’è la Fiera: anche se ormai Vicenza ha un peso decisamente minoritario nel CdA, esistono programmi di sviluppo sicuramente positivi per l’economia vicentina, che meritano interesse. Il terzo fronte è quello di Agsm-Aim, colosso nel quale i vicentini (anche qui in minoranza) comunque possono far valere un ruolo, viste anche le nuove nomine. Sono davvero, come scriviamo, uomini e donne d’oro nei CdA, perché hanno in mano un tesoro da 10 milioni di euro. Speriamo riescano a garantirlo, perché al Comune serve come l’aria. E di aria, che sia aria di pace come aria pulita nel cielo e aria nei bilanci, abbiamo tutti bisogno.
Ucraina, vicentini generosi È
davvero impressionante la generosità con cui i vicentini stanno rispondendo all’emergenza Ucraina, a tutti i livelli. La prova si può toccare con mano al centro aiuti che la stessa comunità ucraina ha organizzato nella parrocchia di San Giuseppe al mercato nuovo, dove opera padre Vasyl Kyshenyuk della comunità greco cattolica. Assieme a lui, coordinano i cinquanta volontari al lavoro Bohdan Patynskyy e Jacopo Brunati, che si sono messi in ferie dalle loro occupazioni per restare tutto il giorno a San Giuseppe. Al centro aiuti per l’Ucraina di San Giuseppe abbiamo contato un’auto in arrivo ogni due minuti. Scendono uomini ma soprattutto molte donne: mamme con i bambini, nonne con i nipoti. Tutti sono carichi di pacchi che depositano al banco di accoglienza nel piazzale del patronato. I piccoli seguono mamme e nonne con scatoloni quasi più grandi di loro. Mentre i volontari della Protezione civile sono partiti dal Veneto con il convoglio di venti ambulanze diretto in Ucraina, sul fronte dei profughi gli arrivi sono continui. Comuni e enti, con il coordinamento della prefettura, stanno creando un’organizzazione che sia capace di dare risposte a questa emergenza che in tempi brevissimi s’è scaricata anche sul Vicentino. A margine di questo dramma che tocca tutti nel profondo, è un ammonimento dolce e amaro quella scritta su una pensilina del bus a Sandrigo che invita: “Meno guerre più baccalà”. È stato scritto molti anni fa, forse per l’Iraq forse per l’Afghanistan, ma suona sempre tristemente attuale.
è un marchio proprietà di
È un periodico formato da 22 edizioni locali mensilmente recapitato a 426.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge la città di Vicenza per un numero complessivo di 43.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Vicenza n. 4194/2020 V.G. del 23.11.2020; R.S. 17/2020; numero iscrizione ROC 32199
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Chiuso in redazione l’11 marzo 2022
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.ilvicenza.com<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<
CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Via dell'Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel: +39.030.7725594 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Vita vicentina
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Vita da musicista. Sono 530 gli studenti al conservatorio. Spiegano i docenti: “Siamo l’unica vera università di Vicenza”
Ogni anno novanta diplomati al “Pedrollo” ma gli sbocchi lavorativi sono un problema Si cercano soluzioni a una difficoltà che riguarda tutta Italia: l’insegnamento alle elementari potrebbe essere una soluzione. Nel complesso di San Domenico sono cento i professori e il 10% degli studenti è straniero
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ercate un corso di musica indiana? O andate a Rotterdam o venite a Vicenza. Non ci sono alternative in tutta Europa. Benvenuti, quindi, al conservatorio intitolato ad Arrigo Pedrollo, enfant prodige, operista, direttore d’orchestra e insegnante, sepolto a Montebello, suo paese natale, dal 1964. Vi accolgono il presidente Filippo Crimì, 35 anni, medico, ricercatore e diplomato in violino, deputato appena ventiseienne, e il direttore Roberto Antonello, diplomato in organo e composizione organistica con lode, un curriculum lungo tre pagine zeppo di citazioni di concerti in giro per il mondo, incisioni di cd, docenze e corsi e, ultimamente, anche presidente della conferenza nazionale dei direttori di conservatorio. Assieme a loro, in contrà san Domenico, operano oltre 100 docenti, 20 addetti amministrativi a servizio di 530 studenti, il 10% dei quali stranieri, attratti dall’unicità dei corsi e dalla peculiarità dell’offerta formativa, nonché dalla biblioteca che conserva circa 46 mila volumi e manoscritti, molti unici e preziosissimi. Alla sede principale con le sue 60 aule, si aggiungono una sala concerti, una sala prove, e un auditorium nella chiesetta di san Domenico restaurata di recente che ospita un organo, mentre un secondo “Mascioni” è sempre operativo all’auditorium Canneti nel palazzo del Territorio. E il Canneti risorgerà presto a nuova vita, visto che Comune e conservatorio hanno ottenuto i fondi per il restauro.
Questo è il nostro conservatorio che, anche in tempo di covid, ha sfornato 90 diplomati l’anno, superando tutte le difficoltà dovute alle limitazioni. Ovviamente, le lezioni teoriche si sono tenute a distanza, garantendo l’accesso alla biblioteca ma, soprattutto, le lezioni individuali dello strumento, trasformando così gli spazi aperti e i chiostri in aule a cielo aperto. Sul versante della divulgazione e della diffusione della musica, ma ancor di più sulla didattica, si concentrano oggi le attenzioni e gli sforzi del Conservatorio, cercando sinergie e contatti con le scuole superiori, ma anche con le elementari, promovendo occasioni di promozione, come anche corsi di avvicinamento e di propedeutica allo studio degli strumenti, in un continuo dialogo e confronto con le famiglie per le quali conta moltissimo l’informazione e l’aggiornamento. Per il presidente Crimì e il direttore Antonello, il territorio vicentino da sempre è terreno fertile per la musica: l’interesse per questa forma di arte è fuori dubbio, che però si accompagna alla naturale e più che comprensibile esigenza di uno sbocco professionale. Quello del lavoro dei musicisti è un problema delicato, sentito e comune a tutta Italia. Le difficoltà, infatti, non sono poche. E le possibilità di soluzione si indirizzano, per esempio, nell’insegnamento alle elementari della musica. Questa è una soluzione che sostiene Piergiorgio Meneghini, docente per molti anni a Vicenza
Il giovane presidente del conservatorio, l’on. Filippo Crimì e il direttore Roberto Antonello. Nell’altra foto, i fiati del “Pedrollo” in una foto del 2019 in concerto all’Olimpico
e Venezia e animatore culturale. Dal canto loro, corpo docente e responsabili del conservatorio tengono a precisare con una leggera venatura di orgoglio, che la loro scuola è l’unica università a Vicenza che possa fregiarsi di questo titolo. Tecnicamente è vero: perché da un lato i corsi universitari di viale Margherita sono afferenti a tre università diverse, non esiste l’università “di” Vicenza. Dall’altro, con l’ultima riforma il conservatorio è stato elevato a rango universitario. È quindi il tema della qualità e della fisionomia che da qualche anno si sta dando alla didattica,
cercando di connotarla con prerogative polivalenti e trasversali. In altre parole, accanto ai corsi tradizionali, sia teorici che strumentali, si propongono abbinamenti con strumenti o il loro utilizzo per repertori e tecniche più moderni. Il medesimo strumento va quindi insegnato e appreso sia per interpretare brani tradizionalmente considerati classici, ma anche altri più recenti e moderni, come ad esempio il jazz. Merita di essere citato, ad esempio, unico in Italia, il corso che il Pedrollo propone nel biennio, di strumenti latino-caraibici in modo da permettere agli stu-
denti di raggiungere competenze polistrumentali e poligenere anche negli strumenti a percussione e a fiato. Come non bastasse, il conservatorio guarda avanti e progetta numerose iniziative in ambiti di grande appeal tecnologico e professionale: si tratta di corsi per l’analisi acustica, la creazione e la manipolazione di suoni artificiali, la tecnica di registrazione, montaggi e sonorizzazione audio di cortometraggi. Sono questi gli ambiti su cui si giocherà il futuro del nostro prestigioso conservatorio, che avrà bisogno di tenere il passo puntando su nuove idee e nuovi strumenti, per i quali sono necessari importanti investimenti, ed essere così ancora significativi per il mondo del lavoro e delle nuove generazioni. Silvio Scacco
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Attualità
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Parla l’opposizione. Cristina Balbi: “Siamo d’accordo sull’idea, ma Rucco deve dirci di più. È davvero concentrato sul progetto?”
“Ci vorranno 50 milioni per realizzarlo Ma c’è poca chiarezza e molti ritardi” “A differenza dell’amministrazione precedente, che si doveva muovere in un ambito di spending review, qui i finanziamenti possono saltare fuori. Allora il sindaco deve avere idee chiare e farsi trovare pronto”
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’opposizione in consiglio comunale plaude al progetto del filobus in città, ma non risparmia le critiche all’amministrazione in merito alla sua gestione. A prendere la parola è la consigliera Cristina Balbi, che è stata assessore nella giunta Variati: “Siamo favorevoli al progetto, che trova origine ancora nella precedente amministrazione, collegato al disegno più complessivo della Tav. Sicuramente è necessario: se analizziamo la situazione della mobilità cittadina ci rendiamo conto che quello che c’è oggi è ormai antico e poco pratico, serve un progetto che la rivoluzioni. Vicenza è molto lontana in questo da altre città europee; pensiamo solo all’impianto attuale del trasporto pubblico locale: è totalmente inadeguato per le esigenze di chi, per esempio, si deve spostare in città per lavo-
ro”. I soldi ci sono: “Il finanziamento iniziale di 19 milioni era previsto ancora dal bando per le periferie. La somma finale, compresi gli investimenti per le infrastrutture collegate, alla fine dovrebbe aggirarsi sui 50 milioni. E quando ci sono gli investimenti, è necessario saper prendere delle decisioni”. Ad esempio sulla questione impattante delle corsie preferenziali destinate al filobus: “Ne vale la pena, a mio avviso dovrebbero essere previste anche per i normali autobus di linea. Altrimenti è difficile garantire un servizio adeguato che riesca a decongestionare il traffico cittadino”. Poi l’attacco alla giunta: “Non ci è ancora dato sapere come si pone il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile su questo tema, sta andando tutto per le lunghe. Anche sulle tempisti-
che manca la chiarezza, come anche sul tema della Tav, non arrivano le dovute delucidazioni. Ci domandiamo se il sindaco non sia concentrato sul tema o se piuttosto la non condivisione sia un preciso metodo di lavoro. Riteniamo che sarebbe corretto rendere edotta la città su quanto si sta facendo sul tema e su quali sono le prospettive reali. Non dimentichiamoci
che Rucco sta amministrando in un momento che più favorevole non potrebbe essere, con scenari di investimento mai visti prima. Al contrario, la precedente amministrazione doveva lavorare in tempi di spending review, quando i soldi non arrivavano. Ora è necessario farsi trovare pronti, con idee nuove e concrete”. Alvise Ferronato
Cristina Balbi, consigliera del Pd e un’immagine del metrobus come quello che potrebbe circolare a Vicenza
Attualità
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Le tre linee del metrobus prossimo venturo. Obiettivo ambizioso e importante, ma servono nuove corsie. Via al confronto
È un tram che si chiama desiderio? Forse no Intanto bisogna trovargli 17 km di spazio
Il Comune crede parecchio in questo progetto che inaugurerà l’era della mobilità elettrica pubblica a Vicenza. Si tratta di mezzi a ricarica rapida, senza fili. Sui percorsi necessaria una consultazione con la città
È
un tram che si chiama desiderio? Speriamo di no. O almeno il Comune crede parecchio in questo filobus che inaugurerà l’era della mobilità pubblica elettrica a Vicenza. Partito con l’amministrazione Variati, il progetto metrobus (perché si tratta di mezzi a ricarica rapida, senza fili) sta avanzando, un passo alla volta, nella realizzazione. Sono tre le linee previste: rossa, blu e verde. Collegheranno i terminal della città oggi distanti e lontani. La rossa, che rientra nelle compensazioni della Tav, andrà dalla Fiera/Ponte Alto a Vicenza est, nella zona dell’ex Foro boario per capirci. La blu, di cui dovrà occuparsi il Comune assieme alla linea verde, collegherà Maddalene a Vicenza nord, passando per il Villaggio del Sole. La verde andrà da Laghetto alla zona stadio, passando per l’ospedale. Le tre linee si avvicineranno ma non toccheranno il centro, dove è previsto un altro tipo di mobilità, quello della “circolare
elettrica” che percorrerà il perimetro del cuore della città. Mezzi piccoli, a cadenza di 4 minuti, per i quali il Comune può contare su un finanziamento di 7.4 milioni di euro dai fondi del Pnrr. Il progetto per la realizzazione delle nuove linee di filobus impatta (per il momento solo sulla carta) su Vicenza e la sua viabilità. Le prime proiezioni delle due linee previste la cui progettazione è in mano al Comune paiono sparigliare parecchio le carte. La prospettiva temporale è di medio-lungo termine, ma si prevede la realizzazione di circa 17 chilometri di corsie preferenziali in città. L’obbligo alla realizzazione di questi passaggi deriva dalla normativa ministeriale in vigore per poter accedere ai finanziamenti: almeno il 70% del tragitto deve essere svolto su corsia preferenziale; se le due linee dovessero avere un percorso di circa 12 chilometri ciascuna, come si prevede attualmente, vuol dire progettare corsie per circa 8,5
Uno dei mezzi che potrebbero trovare spazio anche a Vicenza e l’assessore, nonché vicesindaco, Matteo Celebron
chilometri a linea, con tutto ciò che ne consegue nella loro individuazione, gestione, spazi cittadini e parcheggi. Ne è consapevole il Comune che, per bocca del vicesindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron, riconosce la necessità, una volta che l’iter progettuale sarà messo in piedi, di confrontarsi con i cittadini, gli esercenti e tutti gli interessati. E qui sia aprirà un confronto che sarà sicuramente importante, sia nelle modalità sia nei contenuti. (Al. Fe.)
Ospedale e parcheggi, priorità segnalate dalla Confesercenti Il progetto raccoglie l’interesse della Confesercenti vicentina, che tramite Stefano Soprana suggerisce alcuni spunti e soluzioni alternative. Riguardo all’ospedale, la proposta prevede di dividere in due il percorso della linea rossa, collegando a questa il San Bortolo, al momento escluso dal progetto. “Un altro nodo imprescindibile - sostiene Soprana – riguarda i parcheggi, che influenzano la
realizzazione di vie preferenziali e piste ciclabili. Riteniamo che la soluzione più corretta sarebbe riorganizzarli favorendo lo scambio mezzo privato-pubblico adiacenti ai percorsi dei metrotram. Riteniamo che oltre ai park scambiatori sia assolutamente necessario creare o valorizzare parcheggi strategici in città, collegandoli in modo agile ai percorsi della rete pubblica”. E intanto, aggiunge la Confesercenti, met-
tiamo in rete i parcheggi esistenti. Confesercenti rivolge un auspicio e una sollecitazione al Comune: “Le nuove linee metropolitane necessitano di un attento studio: non vorremmo che bellissime idee e proposte si scontrassero da un lato con la loro fattiva realizzazione, dall’altro con danni gravosi per le attività commerciali, che rischiano di essere messe in difficoltà da prolungati e invasivi lavori in corso”.
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Attualità
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I dati statistici. Nuovi aumenti per le bollette e la borsa della spesa. Sale anche l’inflazione come non si vedeva da tempo
Salgono ancora i prezzi. E non è finita A
umentano ancora l’inflazione e i prezzi a Vicenza. Colpa dei rincari delle materie prime. E purtroppo non è ancora finita, perché in questo conteggio mancano ancora i contraccolpi della crisi in Ucraina, le cui conseguenze, in termini costo della vita, saranno pesanti. A gennaio – secondo quanto diffuso dall’ufficio statistica comunale – a Vicenza l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una variazione di +1.6% rispetto al mese precedente e di +5.4% rispetto allo stesso mese del 2020. Secondo il rapporto dell’ufficio comunale (redatto, naturalmente, sulla base dei criteri Istat) sono due le voci di spesa che stanno pesando sulle tasche dei vicentini: acqua, elettricità e combustibili insieme a prodotti alimentari e bevande. Per il primo gruppo, cioè l’energia, la variazione mensile è pari a +10.1%, quella annua è pari a +26.9% e il dato in maggiore aumento è quello del gas (+26.3%, +80.4% il dato tendenziale) che è quasi raddoppiato in un anno. La spesa alimentare, invece, fa registrare una variazione men-
La guerra in Ucraina non fa presagire nulla di buono neanche sotto il profilo del mercato, con un’intuibile e inevitabile crescita dei costi delle materie prime, dal gas al petrolio sile pari a +1.3%, mentre quella annuale è pari a +3.6%. Significativi sono l’aumento dei prezzi di pesci e prodotti ittici (+3.8%, +8.5% quella annua) mentre quelli delle bevande alcoliche, in particolare dei vini hanno un andamento altalenante (+3.5%, rispetto a dicembre ma in calo del 2.1% rispetto all’anno precedente) mentre anche la frutta aumenta del 10% in un anno. A suscitare ulteriore preoccupazione per il futuro ci sono anche le conseguenze che il conflitto tra Russia e Ucraina sta generando come l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prime come il grano, ma anche per il caro carburante che sta già attanagliando l’Italia e che porterebbe nuovi problemi di approvvigionamento merci. Se da una parte il rapporto del Comune ha evidenziato come in città l’inflazione sia in continua ascesa, dall’altra ha fatto emer-
L’andamento e la recente crescita dei prezzi a Vicenza e in Italia negli ultimi due anni: i costi si sentono molto nel carrello del supermercato
gere anche le nuove abitudini di spesa dei vicentini relative alla voce ricreazione, spettacoli e cultura dove la variazione mensile è pari a +0.6%, quella annua a +1.5% e il dato in maggiore aumento mensile riguarda gli strumenti musicali e beni durevoli per ricreazione al coperto (+3.9%, +1.2% il dato tendenziale), mentre è diminuita la vendita degli articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto (-0.4%, -3.7% il dato tendenziale). I servizi ricettivi e di ristorazione, invece, hanno avuto una variazione mensile pari a +2.2%, quella annua è pari a +3.2%. Il dato in maggiore aumento è quello dei servizi di alloggio (+5.4%, +2.4% il dato tendenziale), mentre la vendita di abbigliamento e calzature ha subito una lieve flessione come dimostra il costo di scarpe e calzature (+0.2%, -2.9% il dato tendenziale). Mobili, articoli e servizi per la casa, invece, registrano una variazione mensile pari a +1%, mentre quella annua è pari a +3.5%. Il dato mensile in maggiore aumento è quello dei piccoli elettrodomestici (+5.0%, -3.9% la variazione annua), mentre l’unico in diminuzione è quello dei grandi apparecchi domestici elettrici e non (-0.7%, +4.3% il dato annuo). Infine, tra i dati rilevati a livello locale, un’altra variazione in aumento si registra nei servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza (+0.8%, +0.4% il dato annuo). Sara Panizzon
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Economia
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La rassegna orafa. Parla Carniello: “VicenzaOro riparte in ottima forma”. Tornano gli orologi, dopo l’abbandono della Svizzera
VO’Clock, Vicenza s’è mangiata Basilea Futuro a tripla espansione per la Fiera I nuovi patti parasociali indicano un investimento da 50 milioni di euro. La fusione tra Ieg e Bologna non penalizzerà Vicenza. Il rafforzamento e la blindatura delle rassegne orafe. L’allargamento a Dubai è positivo per Vicenza
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osa c’è nel futuro della Fiera? Un’espansione a tre livelli. Prima di tutto Ieg sta trattando con Bologna per una fusione. E su questo versante Vicenza s’è cautelata con i nuovi patti parasociali, assicurandosi di mantenere un componente nel CdA anche se la quota dovesse scendere sotto il 2%, come può accadere appunto in relazione alla nuova fusione. Attualmente, il rappresentante di Vicenza nel CdA di Ieg è Andrea Pellizzari, figlio di Lorenzo. Espansione della Fiera a Vicenza significa anche un investimento futuro già stimato in 50 milioni di euro che, sottolineano i patti approvati dal consiglio comunale a febbraio, resterà in capo a Ieg e non ai soci, tra cui Comune e Provincia di Vicenza. La terza espansione è quella legata alle fiere orafe, che devono restare centrali nella strategia di Ieg. I patti hanno blindato “VicenzaOro”, assicurando che Rimi congressi dovrà opporsi alla vendita di fiere che valgano più di 3 milioni, come accade appunto per la fiera orafa di Vicenza. Fin qui, però, è soltanto una garanzia, chiamiamola blindatura. La vera espansione della fiera orafa vicentina è quella di cui si avrà un assaggio nella rassegna di marzo: gli orologi. Vicenza s’è mangiata Basilea, e vuole prendere il suo posto nel mercato dell’orologeria di alto livello quello appunto lasciato dagli svizzeri. La rassegna l’hanno battezzata, con bella intuizione, VO’Clock. Quest’anno sarà dedicata all’orologeria contemporanea, il prossimo a quella vintage.
Una ventina i marchi presenti a Vicenza, tutti quelli importanti. Spiega Marco Carniello che è il direttore delle rassegne orafe: “Magari dire che vogliamo prendere il posto di Basilea è esagerato, di sicuro vogliamo ricoprire un ruolo di riferimento per l’europa, ma con un concept diverso. Il format di Basilea non può avere successo qui a Vicenza. Era un modello tradizionale che prevedeva grandissimi investimenti per le marche, grandi stand, però finisce che i visitatori guardano solo le vetrine… . È un concetto che va evoluto. Noi puntiamo su format e allestimenti molto più leggeri: niente grandi installazioni ma salotti, che permettono completa interazione fisica tra il fruitore della fiera (professionista, giornalista, appassionato…) che può interagire con l’espositore. Puntiamo molto sull’effetto community, che tra l’altro vive molto on line. Tre giorni a cavallo di VicenzaOro da venerdì a domenica significano un ottimo segnale di innovazione. Ieg permette al management di riuscire a continuare a pensare al futuro e a guardare a soluzioni nuove. E secondo noi questo è un momento di accelerare: Vicenza oro ha acquisito una forza che non aveva da vent’anni. Pandemia ci ha fatto soffrire ma noi siamo usciti rafforzati come brand”. E il discorso si allarga, inevitabilmente, alla rassegna orafa che, nelle parole di Carniello “è in ottima forma e sta vivendo un momento di forza nelle fiere internazionali”. A Vicenza saranno mille gli espositori pre-
Il direttore delle rassegne orafe, Marco Carniello, e un’immagine degli orologi di pregio che tornano in fiera a Vicenza
senti. Mancheranno Hong Kong e Cina, a motivo di lunghissime quarantene covid. “I vicentini sono ben rappresentati – spiega Carniello – dalla Fope a Roberto Coin e abbiamo buone aspettative per gli arrivi da tutto il mondo. Il conflitto in Ucraina ha i suoi impatti: mancheranno i russi,
che sono compratori importati di un certo tipo di gioielleria, ma valutiamo queste assenze tra il 2-4%. Cercheremo di lavorare di più con gli altri… La guerra avrà altri impatti sul prezzo dell’oro, questo è sicuro”. VicenzaOro arriva in un momento di ripresa del mercato. Sintetizza Carniello: “Oreficeria e gioielleria italiana hanno avuto un ottimo 2021: i numeri parlano di un +10% nei primi nove mesi in confronto al 2019. Abbiamo già recuperato già i livelli precovid. Ora si tratta di consolidare e mantenere questo livello”. Anche per Vicenza il recente passato è stato di ampia soddisfazione: “Benissimo Voice a settembre – spiega Carniello – abbiamo generato nuovi format e introdotto nuovi concetti di matching tra produttori e acquirenti. Sono tematiche che ci portiamo dietro in forma integrata, perché queste esperienze diventano patrimonio delle rassegne del futuro. La nostra presenza a Dubai ha poi significato un allargamento di VicenzaOro. Insomma, riapriamo a tutta forza”.
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La fiera dell’incompetenza. È da decenni che la politica accumula errori. Ora la situazione è diventata insostenibile
“Produrre energia, l’Italia sbaglia tutto” Dai referendum che hanno detto no al nucleare e alle trivellazioni fino ai rigassificatori, frenati da resistenze politiche e burocrazia, il panorama è sconsolante: paghiamo l’energia più cara d’Europa
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’è un’emergenza che la politica ha gestito peggio di quella relativa alla pandemia: il problema energetico. Dal 2007, anno in cui il mercato dell’energia è stato liberalizzato, avremmo dovuto ottenere concorrenza e prezzi migliori. Ciò non è stato. Perché? Il referendum sul nucleare a fissione (1987) e quello sulle trivelle (2016) hanno impedito che il nostro Paese diversificasse l’approvvigionamento energetico. Resistenze locali e burocrazia hanno impedito all’Italia di dotarsi di un numero adeguato di rigassificatori (l’Italia ne ha tre, la Spagna ben sei) con la conseguenza di non poter sfruttare i momenti di flessione del prezzo acquistando il gas al meglio, perché non sapremmo dove stivarlo. Il gas infatti si trasporta e si accumula allo stato liquido, per utilizzarlo occorre rigassificarlo. E noi ne consumiamo 76 miliardi di metri cubi l’anno. C’è di più: le riserve di gas naturale (il meno inquinante dei combustibili fossili) che l’Italia possiede nel sottosuolo sono (quelle accertate) oltre 90 miliardi di metri cubi. Quelle ancora da accertare sono stimate ben di più, ma il solo pensiero di sfruttare tale risorsa è una bestemmia. In sintesi: per il gas dipendiamo strutturalmente dall’estero, non possiamo fare scorte e paghiamo enormemente più di quanto pagheremmo se estraessimo la materia prima in proprio. La produzione di energia elettrica sfrutta per gran parte fonti non rinnovabili importate a prezzi elevati. Ancora non basta e quindi importiamo l’energia elettrica (cioè il prodotto finito) da Francia e Svizzera soprattutto di notte, quando, grazie al nucleare, esse hanno importanti eccedenze di energia. Il che significa dipendere per una certa percentuale dal nucleare (che non si è voluto) ma pagarlo il triplo. L’Italia grazie a una politica energetica scellerata è ai primissimi posti fra i paesi della Ue con il prezzo euro/kWh più alto. La colpa? Tra tante, il peso delle imposte e degli “oneri di sistema” in bolletta. Come av-
viene per le accise sui carburanti, gli oneri sono una raccolta di assurdità: si va da quelli per lo smantellamento delle centrali nucleari (decommissioning) alle agevolazioni tariffarie per il trasporto ferroviario; dalle agevolazioni per industrie energivore fino agli oneri a favore degli enti Locali nei cui territori sono posizionati gli impianti di produzione. In realtà queste risorse non sono servite a incentivare le
fonti rinnovabili ma per gran parte sono andate all’ex monopolista (Enel) cui si è fatto un favore miliardario e protratto nel tempo; i soldi, infatti, hanno mantenuto in produzione vecchie centrali a olio combustibile, obsolete e inquinanti ma considerate ancora necessarie. Paghiamo l’energia carissima anche grazie alla mancanza di un dibattito non ideologico circa le fonti dalle quali produrre energia; alla perdurante mancanza di investimenti; alla incapacità di ammodernamento della produzione e della rete di elettrodotti grazie al potere interdittivo di privati e comitati che bloccano anche per anni lavori urgenti, rendendo impossibile la programmazione. Risultato di tutto questo? Le imprese e le famiglie italiane hanno – da decenni – l’energia più cara d’Europa e soffrono di un handicap pesante rispetto ai competitors. Oggi, questo disastro si arricchisce di un nuovo elemento destabilizzante: l’andamento crescente dei prezzi all’ingrosso che sta provocando impatti gravi e la tassa più iniqua di tutte: la ripresa dell’inflazione. Sembra la fiera dell’incompetenza. Di fronte a tutto ciò torna alla mente una frase di Indro Montanelli: “Il bordello è l’unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto”. Giuseppe de Concini
• Chi è Giuseppe de Concini
Padovano con studio a Vicenza, laurea in giurisprudenza, importante esperienza nel mondo bancario, ora è consulente aziendale
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Attualità .
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Le nomine in Agms-Aim. Oltre al numero 2 della holding, nelle aziende dipendenti dalla capogruppo siedono cinque vicentini
Cinque uomini (e una donna) d’oro Nelle loro mani un tesoro da 10 milioni Anche da loro dipendono i bilanci che assicurano al Comune un’entrata cospicua, che l’anno scorso ha sfiorato appunto i 10 milioni, frutto degli utili di gestione, che sono preziosi per il bilancio di palazzo Trissino. Le critiche dell’opposizione: “Lottizzazione pagata cara”
In alto da sinistra: Gianfranco Vivian, vice presidente di Agsm-Aim, Giorgio Conte, Barbara Biondani. Sotto da sinistra: Antonio Gennarelli, Michele Carlotto e Andrea Pellizzari
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nche se non sono sette, tanto per citare il celebre film, sono comunque d’oro i quattro uomini e una donna nominati nei Cda delle aziende di AgsmAim. Non è che si sottovaluti Gianfranco Vivian, che in fatto di tesoretti (da guadagnare a beneficio del Comune, sia chiaro) è in prima fila, visto che è vicepresidente della holding. Ma sono i nuovi amministratori ad essere soprattutto attesi alla prova, dato che sono stati nominati a febbraio: adesso le rispettive assemblee hanno ratificato le nomine dei Cda suggerite dalla holding. Il prossimo passo sarà la nomina dei consiglieri delegati. Per restare nella metafora, dipende anche da loro l’introito che il Comune ottiene dal bilancio Agsm-Aim, quello che l’anno passato ha sfiorato i dieci milioni di euro. Chi sono gli uomini e la donna d’oro? Iniziamo dal consigliere delegato dell’azienda “smart solution” che è l’avvocata Barbara Biondani, mora a dispetto del cognome, cinquant’anni il prossimo 29 aprile, già responsabile dell’ufficio legale di Aim e fino al 2018 consigliere d’amministrazione della Svt. Lei è l’unico consigliere delegato vicentino, mentre tutti gli altri sono veronesi. L’azienda “smart solutions” è importante perché gestisce anche i parcheggi e l’illuminazione. La presidenza è affidata a Giorgio Conte, 61 anni, dal passato politico illustre: già deputato per Alleanza Nazionale è stato vicesindaco di Vicenza con il sindaco Hullweck. Di professione Conte è ingegnere impiantista quindi in questa azienda si trova a suo agio. La novità viene invece da Michele Carlotto, indicato come presidente dell’azienda che si occupa delle reti. Poco più
di 35 anni, ha una laurea alla Bocconi e da dieci anni lavora alla Euroventilatori international di San Pietro Mussolino, della quale è “ceo” da cinque anni. Un passato come consigliere comunale ad Arzignano, Carlotto ha esperienze professionali interessanti, con stage alla Kpmg di Verona, che fa parte del colosso di servizi alle imprese, dalla organizzazione e revisione contabile, con fatturato da 32 miliardi di euro, e alla Ernst & Young a Perth in Australia. Calciatore nel tempo libero e già allenatore della squadra giovanile dell’Arzignano, Carlotto ha un diploma di terzo livello come sommelier Ais. Ama la musica classica, specie Beethoven e Mozart, e anche quella leggera. Nei CdA spuntano due altri nomi vicentini assai conosciuti: uno è quello di Andrea Pellizzari, arignanese, già consigliere dal 2002 al 2007 in Provincia con la presidente Dal Lago e quindi assessore dal 2007 al 2012 con il presidente Schneck. L’altro nome è quello del commercialista Antonio Gennarelli, che attualmente guida la società Ks, Kredit Solutions, già iscritto a Forza Italia. È presidente del collegio sindacale dell’azienda che si occupa di energia ed è sindaco supplente in quella che si occupa di reti. Di fronte a queste nomine, l’opposizione ha gridato alla lottizzazione. Lo ha detto senza mezzi termini Sandro Pupillo, consigliere comunale del centrosinistra ma della corrente “Da adesso in poi”. E ha rincarato la dose Isabella Sala, capogruppo del Pd in consiglio: “In Aim prima c’era un solo amministratore adesso ne hanno creato 40”. Dal canto suo, Raffaele Colombara denuncia che “le bollette sono raddoppiate mentre gli stipendi dei CdA sono triplicati”.
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I giovani
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Educazione alla legalità. I carabinieri fanno prevenzione a largo raggio, dalle primarie alle superiori, in città e provincia
Mafie, droga, abuso di alcolici, bullismo Ci sono temi “caldi” già alle elementari I
carabinieri insegnano la legalità a scuola. Si tratta di un programma al quale l’Arma collabora da diversi anni, ma che quest’anno ha trovato nuovo impulso e anche altrettanto interesse negli studenti. Il raggio d’azione è ampio: va dalle elementari alle superiori di tutta la provincia e, come sottolinea il ten. col. Giuseppe Bertoli, capo ufficio comando in via Muggia, ha riguardato trecento studenti. Oltre a lui, è coinvolto nelle lezioni anche un altro ufficiale, vale a dire il tenente Giacomo Chimienti, a capo del Radiomobile a Vicenza, più i comandanti delle varie stazioni. Sono quindici le scuole nelle quali i carabinieri tengono lezione: la media “Fogazzaro” di Noventa, la “Mainardi” di Vicenza, la “Bizio” di Longare, la “Calderari” di Vicenza, la “Loschi”di Vicenza, la primaria e le medie di Barbarano Mossano, la primaria di Villaganzerla; l’Itt “Rossi” di Longare, la primaria di Nanto, la media di Orgiano. E poi l’istituto “Piovene” di Vicenza, il liceo “Masotto” di Noventa, il liceo “Lioy” di Vicenza e l’istituto “Ceccato” di Montecchio Maggiore. Sono tre, come ricorda il ten. col. Bertoli, gli argomenti trattati dagli ufficiali e dai comandanti dei carabinieri negli incontri: utilizzo consapevole della Rete e pericoli connessi, con approfondimenti dedicati agli alunni di quarta e quinta elementare; bullismo e cyberbullismo, pensato per le quinte elementari e le medie; infine “La strada giusta”, progetto formativo interistituzionale sull’educazione stradale. Il comando di Vicenza ha anche aderito al progetto “In viaggio con Erodoto” organizzato dall’associazione culturale “11 settembre” (che è presieduta da Ubaldo Alifuoco, noto per essere stato segretario della Cgil, ma che è stato anche ufficiale dei carabinieri durante il servizio di leva) destinato agli istituti superiori e ai licei. Gli ufficiali, in veste di relatori esterni, hanno tenuto incontri con gli studenti del quarto e quinto anno sui temi: “Mafia o mafie? Da fenomeni locali a sistemi globali. Interazione fra crimine ed economia” e, a proposito di mafie, è stato sviluppato anche l’argomento “La criminalità organizzata: i più noti gruppi criminali”. Nel complesso, gli incontri si sono svolti in maggior numero da dicembre a febbraio, quelli con le elementari si prolungano sino ad aprile, e sono stati tutti in presenza. Come sottolinea il tenente Chimienti, già in quarta e quinta elementare si affaccia la curiosità su varie sfide, da giochi più semplici a prove di coraggio che possono diventare pericolose. Naturalmente si parla di rapporti mediati dai computer e qui, com’è facile intuire, si palesa il pericolo di intrusioni esterne nelle chat collegate ai videogiochi. “Le maestre - prosegue Chimienti – segna-
Il “binge drinking” o i film porno sono un problema già per qualche bimbo delle primarie. Il rischio di intrusioni nelle chat dei videogiochi dei più piccoli. Alle superiori molto interesse per i rapporti tra economia e criminalità
Nella foto grande, il ten. col. Giuseppe Bertoli, nell’altra il ten, Giacomo Chimienti, in prima linea come docente di legalità alle elementari
lano i casi problematici, compresi quelli di bambini che guardano film porno sia altri che si interessano a sfide come quelle del “binge drinking”, letteralmente un’abbuffata di alcolici bevuti in un breve lasso di tempo. La verità è che i bambini sanno molto di più di quanto dovrebbero alla loro età”. “Sulle mafie – precisa il colonello Bertoli – i ragazzi non subiscono il fascino del mondo deviato, piuttosto sono interessati a capire i rischi degli stupefacenti. E cercano esempi concreti locali, che catturano la loro attenzione”.
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Incontri a Vicenza
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Parla Teo Teocoli. Ha da poco compiuto 77 anni ma ha ancora verve e freschezza. Moltissimi i “vip” che ha incontrato: perfino Dalì
È l’uomo dalle 4 vite e cento personaggi Viveur, ballerino, cantante, attore, comico: in sei decenni ha attraversato tutti i generi e tutti i mezzi di comunicazione, dal teatro alla tivù. “Mi definiscono rompiballe, ma io faccio sempre quello che voglio”
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iveur, ballerino, cantante, attore, comico. Teo Teocoli, all’anagrafe Antonino, ha vissuto almeno quattro vite: ha attraversato sei decenni, ogni genere di spettacolo e tutti i mezzi, dal teatro al cinema fino alla tivù. Lo spettacolo (applauditissimo) di Vicenza offre l’occasione di salire sulla sua personale macchina del tempo dei ricordi. Lei ha festeggiato 77 anni. Complimenti. “…come Gianni Morandi…”. Già. Bel duo: tutti e due cantanti. Ma ne parliamo dopo. Lei è soddisfatto della sua vita? Voglio dire: guardando indietro c’è qualcosa che non ha fatto e vorrebbe fare? “Mah. Il cinema dopo alcuni film l’ho scartato perché avevo sempre negli occhi la grande commedia all’italiana. Ho girato “Il padrone e l’operaio” nel 1975 con Renato Pozzetto, poi è vero anche un film con Alvaro Vitali…”. Con Pozzetto lei interpreta un giovane playboy. Poi qualche anno dopo torna sul tema e gira “L’onorevole con l’amante sotto il letto” con Janet Agren, bellissima. “Non solo. Anche bravissima e serissima. In una scena lei doveva rompermi una caraffa in testa, naturalmente finta, ed è andata bene. Poi l’ho fatto io e le ho procurato una ferita alla fronte sanguinante. S’è parecchio arrabbiata”. Torniamo ai desideri inappagati. “Mi piacerebbe interpretare la commedia seria, ma come faccio? Mi viene sempre da ridere… No, ho fatto tutto quello che volevo. Compresi gli sganassoni a Massimo Boldi”. Prego? “Massimo solo a guardarlo fa ridere. Io lo massacravo per accentuare il personaggio. Quando c’era da picchiare l’ho picchiato davvero: le sue battute nascevano da sberle vere. Ti ricordi quando diceva: “Che dolore tremendo…” (Imita la voce di Boldi). Era vero. Poi l’effetto comico nasceva dal fatto che aggiungeva: “Sentito niente”. Quando si parla di tv con lei è d’obbligo citare “Mai dire gol”. Fu un successone. Come andò? “Andò che Marco Santin s’era rotto una gamba. Loro erano anche miei autori, così chiesi alla produzione se avevano bisogno di me per sostituirlo. Mi risposero: “Ci faresti un favore”. Andai in trasmissione e diventai il terzo. Gratis, perché lo volevo io. Il secondo anno mi obbligarono a prendere i soldi”. Erano gli anni di molti personaggi che nascevano. “Come no. C’erano Aldo e Giovanni, ancora senza Giacomo che faceva parte del duo “Hansel & Strudel”. Li ho fatti entrare in trasmissione. C’erano Gennaro e Luis che venivano da Antenna tre: identici ai due vecchietti dei Muppet. Sono tanti i personaggi che mi devono qualcosa, perché ero il loro testimonial”. Per esempio? “Hai voglia: Massimo Boldi, Gene Gnocchi, Antonio Albanese, Giorgio Faletti… Con me hanno imparato perché sono bravo a fare la spalla. Questo serve, mica essere presuntuosi. Diego Abatantuono ha chiesto il permesso e s’è messo in disparte per un mese a guardare me e Boldi lavorare. Mica poi ci ha ricambiato, eh? Poi dicono che sono io quello che ha un cattivo carattere, che sono un rompiballe…”.
Perché lei ha questa fama? “Perché faccio solo quello che voglio e quello che mi passa per la testa. I dirigenti dicono così e io faccio cosà”. Ha sbattuto la porta anche di casa di Berlusconi, ai tempi di Emilio “Sì, ma poi mi ha richiamato per lavorare nelle sue televisioni”. Quando ha capito di essere bravo? “Non lo capisci da solo, è il pubblico che te lo dice”. Quanti personaggi ha creato? “Credo una decina…”. Ma le imitazioni sono molte di più “Sì, ritengo un trenta-quaranta. Comunque so imitare tutti. Prenda Brunetta, l’uomo che sussurrava ai pony. (Si abbassa sotto la poltrona e ride)”. Come nascono i personaggi? “Da un lavoro comune: io noto alcune cose, poi i testi li scrivono i miei collaboratori. A me piace improvvisare.” Una tecnica che ha imparato al Derby? “È stato l’unico vero cabaret. Lì si viveva davvero come nel cabaret del film interpretato da Liza Minnelli”. C’erano tutti al Derby nei primi anni Sessanta. “Come no: Jannacci (lo imita farfugliando le parole) Gaber, Toffolo, Profazio, Cochi e Renato, poi veniva anche Fred Bongusto, perfino i Cetra… C’era Bruno Lauzi che noi prendevamo in giro chiamandolo in tutti i modi, Guazzi, Lazzi ma mai Lauzi. Lei è nato come cantante. Ha partecipato perfino a un festival di Napoli. Era il 1967, la Napoli era quella del film Operazione San Gennaro che si svolge proprio la sera della finale del festival. “La mia canzone era una cagata paurosa: “Carulina non parte cchiù”. (Canta in dialetto) Ho provato a vivacizzarla, ma senza fortuna. Dal fondo della sala è partito un: “Ricchione”. Eppure a quel tempo conoscevo bene anche dialetto napoletano…”. Come mai? “Perché dopo le mie bocciature a scuola ero in aperto dissidio con la famiglia. Papà voleva che diventassi ragioniere, figuriamoci. Io volevo cantare. Così me ne andai dagli zii a Napoli vissi un anno e mezzo con loro”. Senza sapere che molti anni dopo sarebbe nato a Napoli il suo personaggio più famoso, Felice Caccamo. Un tributo a Luigi Necco, vero giornalista sportivo. “Quando lo vide mi chiese se lo stavo prendendo per il culo. (Lo imita in dialetto napoletano). No Luigi – gli risposi – tu sei un emblema di Napoli. Però era vero che i tifosi che comparivano alle sue spalle durante i collegamenti se li portava lui”. Lei nella sua vita ha incontrato tanti vip e personaggioni: ne citi uno. “L’avvocato Agnelli (imita la voce con la erre arrotata) che mi chiese: lei di dov’è? Di Niguarda, risposi. E lui: ma a Niguarda si scia?”. S’è divertito negli anni Sessanta, eh? “Ero simpatico, sapevo anche stare a tavola. Frequentavo il bel mondo: Saint Tropez, Brigitte Bardot. Era impagabile stare a
Un’immagine di Teo Teocoli, all’anagrafe Antonino e un’altra del suo personaggio più famoso, Felice Caccamo
guardare il mare e la luna parlando tre ore con una bella donna di cui non posso fare il nome…”. Si sforzi. “Jane Fonda. Mai provato a fare niente, sia chiaro, perché c’era suo marito Roger Vadim a due passi.” Lei ha conosciuto anche Salvador Dalì. “Certo, ho vissuto a casa sua in Catalogna quando avevo 19 anni. C’era anche sua moglie Gala, che mi adorava. Aveva 90 anni. E c’era anche Amanda Lear che avrà avuto 15-16 anni. Ho visto nascere nello studio di Dalì alcune opere che sono diventate celeberrime, come gli elefanti con le gambe a stecchino”. È vero che ha fatto la corte a Orietta Berti? “Come no. Le chiedevo se potevamo andare a bere una bibita, mica alcolici, ma lei mi rispondeva sempre di no. Poi capii perché: abitava dalle suore. Alle sei di sera chiudevano il portone”. In una situazione particolare ha conosciuto anche Lucio Battisti: come accadde? “Eravamo a Torino, all’Hollywood, e ci avevano licenziato. Dovevo riportare a casa tutti gli strumenti: un giovane si offerse di darmi una mano e sistemò tutto a meraviglia nel furgone. Era Lucio. Ci conoscemmo e in seguito ci rivedemmo a Milano, quando lo portai a conoscere i discografici, tra cui Mariano Rapetti, padre di Giulio, ossia di Mogol. Erano tempi in cui tutti erano amici di tutti”. Lei ha raccontato questa vicenda da Fabio Fazio… “…chi, il rabbino? Il papa mica s’è accorto che Fazio è un rabbino… (ride). E la Litttizzetto è una perpetua: stanno insieme da vent’anni”. C’è stata un po’ di polemica dopo le sue dichiarazioni. Come se fosse suo il merito di canzoni storiche come “Acqua azzurra, acqua chiara”. “Mai detto questo. Ho detto che magari, aspettando sul divano dello studio di Mariano Rapetti, Lucio avrà incontrato il figlio Giulio.” Ma Teo ha un maestro? E chi è? “Il mio ispiratore è stato Adriano. Avevamo le stesse passioni: il rock e i movimenti. Lui
però si ispirava a Elvis Presley e a Jerry Lewis. Io ci metto molto più del mio”. Adriano Celentano ha sempre ragione? “Quando incisi Nessuno mi può giudicare lui l’aveva bocciata. E sosteneva che Lucio Dalla non avrebbe mai venduto dischi”. Del resto, lei è stato anche ballerino di Hair, lo spettacolo scandalo del 1969 con voi ballerini nudi. “Non c’ero solo io, c’erano anche Renato Zero e Loredana Bertè.” Famiglia a parte, il Milan è il massimo nella vita? “Per forza, se no non avrei passato tutto quel tempo allo stadio”. Però un altro suo personaggio, il presidente dell’Inter Peppino Prisco, negli ultimi anni diceva di volersi iscrivere a un Milan club perché quando sarebbe morto se ne sarebbe andato uno dei loro e non un interista… “E io rispondevo dicendo che Prisco guidava l’auto in piedi. (Imita la voce di Prisco). Si arrabbiava moltissimo”. Com’è Teo nella vita privata? Magari serio e corrucciato com’era Totò? Perfino triste come molti comici depressi in privato? “Triste mai. C’è chi non mi telefona più perché è stanco di essere travolto dalle battute”. E in casa cosa le dicono? “Come vuole che viva con quattro donne, moglie e tre figlie? Non ho mai ragione. E se faccio una battuta replicano: basta fare il cretino, papà”. Antonio Di Lorenzo
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Attualità
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I dati della popolazione. Emerge il volto di una città che sta cambiando caratteristiche sotto diversi punti di vista
Metà famiglie sono composte da “single” E ora neanche gli stranieri fanno più figli È quella dei cinquantenni la fascia d’età più numerosa tra le famiglie di una sola persona. I decessi sono quasi il doppio delle nascite, 1.300 contro 700. Il capoluogo ha una forte capacità di attrazione: dai Comuni della cintura si viene ad abitare qui
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orpresa! Quasi metà famiglie a Vicenza sono formate da una sola persona. La percentuale dei single in famiglia è di quasi il 44 per cento. In altre parole oltre quattro famiglie su dieci hanno un solo componente. Ma non sono gli anziani – e questa è un’altra sorpresa – a essere i più interessati da questo fenomeno. Il maggior numero di famiglie “single” si trova nella fascia dai 50 ai 60 anni, come mostra il grafico della popolazione a Vicenza dell’ufficio statistica, che ha elaborato tutti i dati. Inoltre, le famiglie composte da due persone sono quasi 14mila, pari al 26%. Quindi il 70% circa delle famiglie non ha più di due componenti. Comunque, le famiglie con figli sono oltre 14mila, un altro 25% del totale. Sono quasi 53mila le famiglie a Vicenza, secondo le risultanze al 31 dicembre del 2021: sono 765 in più rispetto all’anno precedente, e sono formate mediamente da due persone. Vicenza al 31 dicembre scorso aveva 111.005 abitanti: in maggioranza donne (esattamente per il 52%). L’età media dei cittadini è di 46.5 anni, un po’ più bassa per gli uomini (44.5) e più alta per le donne (48.5). Segno che le donne vivono di più. Gli abitanti a Vicenza sono cresciuti di 602 cittadini: è un incremento frutto dell’immigrazione, visto che il saldo tra nascite e decessi è negativo: a fronte di 1.351 morti ci sono state solo 708 nascite, quasi la metà. “In un periodo in cui si sente parlare di fuga dalle città, nel 2021 a Vicenza riscontriamo una crescita del numero degli abitanti - spiega l’assessore ai servizi demografici Valeria Porelli – I 602 abitanti in più che registriamo sono il frutto di un saldo migratorio positivo. Su questo dato pesano anche le iscrizioni di persone provenienti dall’estero per ricongiungimenti familiari”. Le persone che nel corso del 2021 sono state iscritte nei registri anagrafici per immigrazione, infatti, sono 5.188 di cui 2.630 maschi e 2.558 femmine. Di questi 3.342 sono italiani, 1.846 di nazionalità straniera. Provengono in gran parte dalla prima cintura di Vicenza 1.217 persone (757 nel 2020) mentre 978 da un altro Comune della provincia (erano 679 nel 2020) e solo 592 (341 nel 2020) arrivano da altre province del Veneto. Vicenza, dunque, ha una forte capacità di attrazione, se è vero che l’afflusso di cittadini dai Comuni della cintura è aumentato del 41%.
1720 3097 3254 4292
Il grafico mostra il numero delle famiglie con una sola persona a seconda delle classi d’età e le culle vuote di un nursery all’ospedale
3510 3113 3083 1089
I cittadini immigrati da altre regioni italiane sono 1.229 (793 nel 2020). Le immigrazioni dall’estero, invece, sono 977 (504 nel 2020), di cui 181 italiani rientrati nel Paese (91 nel 2020) e 796 cittadini stranieri (413 nel 2020). “A Vicenza i dati di decessi, nascite, l’indice di vecchiaia, i cittadini stranieri, la composizione dei nuclei famigliari o l’andamento dei matrimoni - prosegue l’assessore Porelli- sono in linea con i trend registrati a livello nazionale”. Complice la pandemia, infatti, la popolazione ha subito dei mutamenti: rispetto al 2020 si contano 82 decessi in più. e 182 rispetto al 2019, mentre il tasso medio di natalità (nati ogni mille abitanti) a Vicenza è diminuito passando a 6,3 rispetto al 6,7 del 31/12/2020 e al 7,1 registrato due anni prima. Nel complesso, i cittadini stranieri sono il 2% in più, cioè poco più di 300, rispetto all’anno passato. In tutto sono 7.362 cioè il 15% della popolazione. Incrociando i dati, se le nascite diminuiscono e gli stranieri aumentano di poco, significa che non solo gli italiani, ma anche gli stranieri non fanno più figli. In dettaglio, Le famiglie composte da un solo membro sono 1720 nella fascia d’età 18-29 anni, sono 3097 tra 30-39 anni, 3254 tra 40-49 anni, 4292 tra 50-59 anni, 3510 tra 60-69 anni, 3113 tra 70-79 anni, 3083 tra 80-89 anni, 1089 sopra i 90 anni. Sono dunque aumentati matrimoni e divorzi? I dati parlano chiaro: nel 2021 sono state celebrate 246 unioni (+62 rispetto all’anno scorso) ma i matrimoni religiosi sono quasi il doppio di quelli civili, 157 contro 89. Sono 32 le nozze fra italiani e stranieri, mentre le unioni civili nel 2021 sono state 8 (6 tra uomini, 2 tra donne). Infine, sono 52 le separazioni e 53 i divorzi; nessun scioglimento di unioni civili. Sara Panizzon
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Il giallo letterario
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L’analisi dell’esperta. La prof. Roberta Melli, grafologa, ha esaminato la scrittura dell’autore che lascia i libri nelle case
C’è l’identikit dello scrittore misterioso “Ha 60 anni e sta cercando una rivalsa” Spiega la studiosa della scrittura: “Ha pazienza e non si farà scoprire finché non riterrà di avere avuto quel riconoscimento che gli spetta. Ha un’intelligenza assimilativa e un’alta cultura. È uomo di grande ingegno”
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’è un identikit dello scrittore fantasma che da molti anni stampa libri e li depone, avvolti in un sacco nero della spazzatura, nelle cassette della posta dei vicentini. Come abbiamo ricordato nello scorso numero, di questo Anonymus alla vicentina non si conosce il volto ma moltissimi conoscono gli aforismi di cui sono zeppi i suoi libri. È stato stimato che ne abbia prodotti 25mila, il che è un record, indovinati o meno che siano. Ora c’è un identikit: lo traccia Roberta Melli, che è una grafologa peritale, oltre a insegnare scienze al liceo “Quadri” e ad occuparsi anche di letteratura, visto che ha pubblicato vari romanzi. Questa è l’analisi di Roberta Melli effettuata sulla scrittura dell’autore, ricavata dai biglietti con i quali accompagna i libri
consegnati a casa. “La scrittura presenta un indurimento del tratto grafico compatibile con un’età almeno di 60 anni (graficamente parlando). Sul sesso non escluderei una donna, per principio grafologico, ma concordo col fatto che è più probabilmente un uomo. A livello di personalità poi mostra una chiara tendenza a voler essere notata/o, a mettersi in mostra, il che sembrerebbe contrastante con l’anonimato”. “Ma se guardiamo bene presenta anche una tendenza ad una facoltà immaginativa che rifugge dalla realtà e/o tende a deformarla. Inoltre è persona gelosa e anche desiderosa di distinguersi, ma presenta dei segni di “conti dal passato”, una forma di rivalsa. Non escluderei che fosse stato scartato, o poco considerato in passato riguardo alla scrittura, che sia
Nelle foto, il classico volto di Anonymus, i biglietti con la sua scrittura e un’immagine della professoressa Roberta Melli
quindi convinto che se si scoprisse chi è non gli darebbero il credito che crede di meritare. Cerca quindi l’approvazione da persone di cultura per avere il credito che gli è stato rubato”. “Ha comunque una grande resistenza: finché non si sentirà riconosciuto oggettivamente (almeno secondo il suo giudi-
zio) per il suo valore, non si farà scoprire. Ha pazienza. Il nostro uomo misterioso possiede un’intelligenza di tipo assimilativa positiva cioè detta anche intelligenza rielaborativa: riesce a impadronirsi talmente della materia, da farla comparire come originalità propria. Questo vuol dire che
ha delle grandi capacità di assimilazione, di ragionamento e di rielaborazione di ciò che è prodotto dagli altri; in sostanza ha un’alta cultura, ma non possiede una forza creativa al pari livello. In grafologia distinguiamo l’ingegno (il nostro uomo) rispetto al genio propriamente detto”.
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. Teconologie
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Il personaggio. Dopo Francia e Milano, Marina Mantoan è tornata nel Veneto. “Le tecnologie immersive sono il futuro”
Ha trentun anni e guida gli imprenditori a scoprire i vantaggi del mondo digitale È esperta di sviluppo del business e assicura: “Alle maggior parte delle nostre piccole e medie imprese serve capire quali sono i dei prodotti digitali e quali sono le loro caratteristiche”
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a due obiettivi: aiutare le aziende che desiderano migliorarsi a individuare i prodotti digitali necessari per restare al passo con le richieste dei mercati. Diffondere la cultura delle tecnologie immersive nel territorio. Per Martina Mantoan, 31 anni, questa sfida è divenuta un lavoro dal nome ben preciso: “business development”. Nata a Vicenza, sin da bambina è cresciuta seguendo i modelli di imprenditoria femminile di mamma e zia, titolari di due negozi e, dopo il diploma in scienze sociali, ha conseguito la laurea triennale in scienze politiche e la specialistica in economia internazionale, prima di entrare in contatto con il mondo tech divenuto una passione e poi un lavoro che ha spiegato nel corso del workshop “Storie che ispirano - Donne di successo” organizzato dall’ente di formazione Cesar nella sede di Confartigianato Vicenza. Come si è avvicinata ai prodotti digitali e al loro sviluppo? “Durante l’università ho avuto modo di conoscere realtà aziendali dove le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e i prodotti digitali, intesi come piattaforme web, applicazioni mobili e tecnologie immersive come la realtà aumentata e virtuale, erano utilizzate come strumento di supporto e miglioramento dei processi aziendali”. Che esperienze ha avuto che le hanno consentito di arrivare al suo attuale ruolo? “Ho fatto uno stage a Parigi nel reparto marketing and business di una startup che ha creato una piattaforma web per mettere in contatto i proprietari di animali
con i “petsitter”, cioé coloro che potevano prendersene cura”. Quali competenze ha imparato all’estero? “Il panorama delle start up in Francia è tra i più innovativi e sviluppati d’Europa. Già nel 2015, quando lavoravo là, alcune figure professionali come i product manager ovvero coloro che seguono tutti i processi di sviluppo di un prodotto digitale, erano sempre presenti all’interno delle aziende. Lavorare con una start up è stato molto formativo in quanto eravamo 50 persone presenti in 10 Paesi e c’erano tanti gruppi di lavoro diversi. Per me è stato utile per conoscere tutti i processi alla base del lancio di un prodotto digitale. Quali differenze ha trovato tra Francia e Italia? “In Francia le start up accedono a molti finanziamenti. Inoltre, avere un atteggiamento proattivo viene subito ripagato con la fiducia e nuove responsabilità: nonostante io fossi una stagista sono stata messa a capo del gruppo di lavoro italiano. Questa voglia di fare l’ho portata in Italia”. In quale città? “A Milano, dove ho lavorato allo sviluppo di una piattaforma web per mettere in contatto donne, appassionate viaggiatrici, in una community e poi a Vicenza per un’agenzia che si occupa di sviluppo di applicazioni sia per smartphone che tablet, piattaforme web e prodotti digitali, in cui ero l’unica donna in mezzo a una
Un’immagine di Martina Mantoan e una foto di applicazione della realtà aumentata nella manutenzione all’interno di un’impresa
ventina di uomini, tecnici e sviluppatori”. Come si è relazionata in questo ambiente maschile? “Non è stato semplice. Non ero né una designer né una sviluppatrice di software. Il mio era un ruolo ibrido in cui, partendo dalle richieste del cliente, seguivo poi insieme ai tecnici tutti i processi necessari per sviluppare applicazioni o progetti digitali utili a migliorare la crescita aziendale. Per esempio, ho seguito lo sviluppo dell’applicazione per smartphone di Mediaset”. Come si è specializzata? “Da due anni lavoro per un’azienda di Padova con il duplice ruolo di business development e product manager. Parlo con le aziende del territorio per accompagnarle nella definizione e realizzazione dei progetti digitali adatti alle loro esigenze, anche
grazie alle tecnologie della realtà aumentata e virtuale”. Che reazione ha avuto la prima volta che ha provato queste tecnologie immersive? “Attraverso il visore della realtà virtuale cambia la percezione dello spazio intorno a noi. Insieme alla realtà aumentata è una tecnologia utile per l’apprendimento accademico: l’università di Padova, per esempio, le ha utilizzate per il progetto “Congenital heARts” che ha permesso agli studenti di cardiochirurgia di studiare da remoto alcune patologie rare osservando, tramite un’applicazione, dei cuori realizzati in 3D sulla base di veri casi clinici. Il mio obiettivo ora è fare divulgazione e formazione digitale”. Che difficoltà incontra parlando nelle aziende di cultura digitale? “Nella maggior parte delle no-
stre piccole medie imprese serve maggiore divulgazione sui benefici dei prodotti digitali e sulle loro caratteristiche. Investire in innovazione significa investire anche nella formazione del personale che utilizzerà le nuove tecnologie. Inoltre, questo tipo di progetti sono quasi tutti di ricerca e sviluppo: nessuno può garantire i risultati, sta agli imprenditori comprenderne l’efficacia nel lungo periodo ma è anche vero che bisogna assumersi il rischio, in quanto non c’è un prodotto da vendere subito ma da creare. Il prodotto digitale, infatti, si crea sulla base delle problematiche aziendali cui serve una soluzione ed è in continua evoluzione perché muta insieme alle tecnologie e ai processi d’impresa”. Quali sono i suoi obiettivi? “Sento la responsabilità di raccontare il mondo tech in modo semplice e comprensibile per renderlo accessibile a tutti. Vorrei continuare ad aiutare le imprese nel loro percorso di digitalizzazione che richiede molta programmazione, obiettivi chiari e una visione a medio lungo termine”. Sara Panizzon
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Cultura
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La statistica. Su 4 milioni di libri prestati in regione, Vicenza e provincia da sole totalizzano 1 milione e 116 mila prestiti
È la Rete delle biblioteche vicentine la migliore del Veneto: parola dei dati Lidia Zocche: “È il frutto di quella che si può chiamare “coopetizione” metà cooperazione e metà sana competizione fra biblioteche”. Aumentano del 17% i prestiti dei libri, anche se crescono i forti lettori più che espandersi la platea
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e biblioteche vicentine sono le migliori del Veneto. Quanto meno le più performanti, come si dice in linguaggio tecnico. Lo affermano i dati dell’Istat, raccolti dalla Regione e inviati all’Istituto centrale di statistica. Spiega Lidia Zocche, che coordina la Rete delle biblioteche vicentine: “Il Veneto ha 4 milioni di prestiti ed è terzo a livello nazionale, dopo Lombardia (che ha il doppio di abitanti) ed Emilia Romagna. Un risultato importante, considerando anche i pochi quattrini che la Regione destina alle biblioteche. Ma questo è un altro discorso. Di questi quattro milioni di prestiti, da sola la Rete di Vicenza conta 1 milione e 116mila prestiti, Belluno 137mila, Padova 700mila, Rovigo 108mila, Treviso 732mila, Venezia 589mila, Verona 666mila. Siamo radicati nel territorio e quindi il legame con i cittadini è forte”. Come si raggiunge questo risultato? “È una storia che parte da lontano – prosegue Zocche - Le biblioteche di pubblica lettura prendono vita dopo la scuola media unica e la nascita delle Regioni, quando i ragazzi cominciano a far ricerche e l’autonomia amministrativa si concretizza. Nel Vicentino ci sono state biblioteche che hanno fatto scuola, e sono state dei veri tutor verso le altre biblioteche, supportando i Comuni più piccoli: gli esempi sono Thiene, Schio e Cassola. Hanno fatto rete e formato i bibliotecari. Così un po’ alla volta s’è innescato un meccanismo che io chiamo di coopetizione, metà cooperazione e metà competizione, che ha fatto crescere anche le biblioteche più piccole. È stata un’escalation continua e costante”. “Inoltre – prosegue Lidia Zocche – dagli anni Ottanta il metro di misura del servizio bibliotecario non è più il numero dei libri posseduti, che è un criterio molto ottocentesco, ma quanti libri faccio leggere. Questo è il cambio di passo: da una cultura tipicamente italiana di conservazione siamo passati a biblioteche in cui i libri vengono rovinati perché sono letti da tante persone. L’orgoglio dei bibliotecari è di avere libri talmente consunti da quanto sono letti da dover essere buttati via e ricomprati”.
Lidia Zocche, coordinatrice della Rete delle biblioteche vicentine e Marco Guzzonato, consigliere provinciale con la delega per le biblioteche
L’ultimo report sulla biblioteche vicentine elaborato dalla Provincia (è Marco Guzzonato il consigliere di riferimento) parla di una rete che coinvolge 106 biblioteche di 91 Comuni e 205mila utenti. Circa 65 mila vicentini hanno preso a prestito almeno un libro. “Almeno” è una locuzione d’obbligo visto che i prestiti totali nel 2021 sono
stati 1.428.037, quindi con una media di 22 libri a testa. Secondo gli esperti, sono aumentati i forti lettori più che essersi espansa la platea complessiva: chi prendeva tre libri in prestito adesso ne prende sei, per dire. Comunque, rispetto al 2020, all’interno della Rete delle Biblioteche vicentine nel 2021 sono stati presi a prestito 200mila libri in più, pari al 17 per cento di aumento. E i prestiti interbibliotecari sono stati 417 mila, che è una cifra enorme specie se confrontata con i valori delle altre province riportati sopra, a testimonianza di una rete che funziona. Il prestito interbibliotecario, che in percentuale è aumentato di quasi il 5% rispetto al 2019, ha un valore significativo: se ogni libro costa 19 euro in media, moltiplicandolo per 417mila, vuol dire che le biblioteche hanno risparmiato in acquisti qualcosa come 6 milioni di euro. I dati 2021 sulle Rete delle biblioteche mettono in luce l’identikit dell’utente: è donna (nel 75% dei casi) e ha un’età fra i 36 e i 60 anni (per il 43%) e per il 23% sopra i sessant’anni. Una curiosità riguarda l’edicola digitale: sono state oltre 203mila le consultazioni, mentre gli e-book non arrivano a 38mila. Altra curiosità riguarda le riviste più prestate nelle biblioteche vicentine: Topolino, Internazionale, Donna moderna, Panorama e Focus. Mentre tra i libri più prestati c’è Valérie Perrin (“Cambiare l’acqua ai fiori”), Ilaria Tuti (“Fiore di roccia”) quindi Stefania Auci con la sua saga dei Florio, Gianrico Carofiglio e Ken Follet.
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Il concorso
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Il personaggio. Il macellaio di via Massaria a Vicenza ottiene un riconoscimento nazionale al campionato di Carrù, in Piemonte
Come prepara Costa la tartare… da premio Medaglia d’argento per il titolare della bottega nel quartiere di viale Trieste che cura da ventun anni. Arriva secondo appena per un… secondo nella gara di velocità che vedeva 12 concorrenti in finale. “In questi anni il lavoro di macellaio è cambiato parecchio: le persone non hanno più tempo”
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a macelleria e salumeria Costa, al civico 1 di via Massaria, può ora fregiarsi di un riconoscimento di tutto rispetto. Primo posto sfiorato per un secondo, ma Giuliano Costa è comprensibilmente orgoglioso della sua medaglia d’argento. Quarantasei anni, Giuliano è il titolare della macelleria Costa che si è fatta valere in una gara di velocità di battuta al coltello rappresentando la città del Palladio. Si tratta dell’ottavo del campionato di battuta al coltello di Trinità, in provincia di Cuneo. Vicenza seconda in fatto di macelleria, ma quanti eravate? “Secondi sì, ma davanti ad altri 12. In totale eravamo 14 macellai da nove regioni italiane.” E chi ci ha battuti? “Un cuneese, del resto giocava in casa.” Lei aveva già partecipato a competizioni simili? “No, è stata la prima volta in assoluto. Tant’è vero che non avrei mai pensato di andare in finale”. In cosa consisteva la gara? “Battere al coltello mezzo chilo di bue grasso di Carrù.” Cosa è stato valutato? “Il tempo in cui abbiamo battuto il mezzo chilo, a due mani, e la qualità della battuta. Per una tartare da manuale i singoli pezzi di battuta devono misurare dai 4 ai 5 millimetri.” Quanto ci ha messo? “Un minuto e trentatré secondi. Per un secondo non sono arrivato primo.” Ma l’assaggio era valutato?
“No, per questa categoria l’assaggio non era considerato.” Ha partecipato anche alla gara di battuta a una mano? “Si, ma non mi sono classificato. Alla finale accedevano solo i primi quattro per categoria.” Perché il bue grasso di Carrù? “Anzitutto perché è una carne tipica piemontese: tenendosi la gara a Trinità non poteva essere diversamente. In ultimo (ma non meno importante) perché è un animale che deve ingrassare lentamente per almeno cinque anni. Questo rende la sua carne particolarmente pregiata.” La si può trovare anche in negozio da lei? “Sì. L’ho ordinata subito dopo la gara ma non so ancora a che prezzo la venderò.” Da quanto tempo fa il macellaio? “Da sempre in un certo senso. Mi sono avvicinato a questo mondo da bambino. I miei zii avevano una fattoria e prima ancora di andare a scuola andavo a vedere come se faséa su ‘l mas-cio. Professionalmente ho aperto la macelleria nel gennaio del 2000. Avevo 24 anni, oggi ne ho 47.” E non si è stancato, vero? “No! A parte la sveglia alle cinque e mezza di mattina (ride), la macelleria è un mestiere che regala grandi soddisfazioni… a chi se le crea.” Cosa intende? “Per esempio, la soddisfazione di offrire sempre la stessa qualità ai nostri clienti. Per poter mantenere alti gli standard
Giuliano Costa, 46 anni, ripreso all’interno della sua bottega in via Massaria a Vicenza mostra orgoglioso il trofeo che ha vinto a Carrù
ci riforniamo da ormai otto anni sempre dallo stesso allevatore e curiamo personalmente le fasi di spolpatura degli animali.” Nel corso di vent’anni è cambiato il mestiere del macellaio? “Si, ci siamo accorti che i nostri clienti hanno sempre meno tempo per cucinare. Oggi vanno tantissimo i preparati come polpette, hamburger o tramezzini di carne. Una volta questi erano piatti che si preparavano in casa, dal macellaio si comprava per lo più il pezzo di carne.” Roberto Meneghini
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Un protagonista della città. Da oltre 35 anni si occupa di iniziative di animazione sociale, culturale ed educativa
Zovico, una vita da “tessitore sociale” È il padre di “Vicenza valore comunità” Sono venti le associazioni che ne fanno parte. L’obiettivo: migliorare la società e la città. In precedenza Guido Zovico ha avuto un ruolo decisivo nell’Associazione studenti e ha fondato il Festival biblico che ha diretto per 12 anni
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a sua passione per le relazioni, il suo interesse ad avvicinare le persone e ad avviare iniziative li ha sperimentati e imparati da giovanissimo, al fianco del papà all’indomani della creazione della squadra di calcio di Bertesina e nella promozione delle molte attività dell’oratorio. Oggi, Guido Zovico, 51 anni, si firma “tessitore sociale”, una definizione a prima vista singolare ma che ha già preso piede negli ambienti di riferimento e che già più di qualcuno ha cominciato a usare per sé. La trama e l’ordito del tessuto finale sono le persone, le idee e le situazioni: lui le mette insieme, tesse fin da studente quando seguiva il giornalino scolastico ma poi, finite le superiori e per vent’anni giusti, ha continuato con l’Associazione studenti, che aveva trovato posto nei locali a fianco del cinema Odeon in corso Palladio, inizialmente come una costola della Società di mutuo soccorso. In quei due decenni Zovico e i suoi amici hanno inventato e promosso servizi scolastici, il mercatino del libro usato, corsi culturali, cineforum con rassegne di film in lingua originale, le feste rock, i corsi estivi e il cinema all’aperto fino ad arrivare ad essere partner del Progetto giovani del Comune, all’epoca del sindaco Corazzin e dell’assessore Bressan. Un vero crocevia di iniziative, sensibilità ed esperienze: di qui sono passati, tra gli altri, l’europarlamentare Alessandra Moretti, l’attuale direttore generale e già capo di gabinetto del sindaco Rucco Luca Milani, ma anche Luca Vignaga, ora “ceo” di Marzotto Lab. Poi, nel 2002, la svolta: l’associazione aveva ormai una propria stabilità e fisionomia e Zovico per un po’ guarda ad altri orizzonti, tra cui l’editoria specializzata con
la sua editrice Ergon, fino ad incappare in Lucio Rossetto, anima della libreria san Paolo di corso Palladio che gli mette una pulce nell’orecchio: facciamo un festival culturale sulla bibbia! Zovico gli risponde schietto, mettendolo di fronte a una scelta su come gestire questa idea che reputa geniale: o in modo amatoriale e territorialmente limitato, oppure coinvolgendo protagonisti e realtà culturali nazionali. Passò questa seconda opzione, che vide Zovico nel ruolo di direttore generale ma soprattutto di fund raising. E ora, tutti sappiamo che realtà è oggi il Festival biblico, che Guido Zovico dopo 12 anni dalla prima edizione del 2005 ha lasciato in altre buone mani, con oltre 300 volontari, 3 diocesi coinvolte, decine e decine di eventi in altrettante location ogni anno, covid permettendo. Di recente, la sua professione di tessitore l’ha messa a disposizione del Centro servizio volontariato di Padova che nel 2020 ha realizzato il progetto “Padova capitale europea del volontariato” coinvolgendo oltre 1.500 partecipanti di 330 enti con 35 eventi e 50 partner. E ora continua la sua attività di tessitore attraverso la creazione di “Vicenza valore comunità” che, come riportato nel profilo Linkedin, intende sviluppare “una idea di città-comunità democratica, solidaristica ed efficiente… promuovendo un processo che punti a creare valore sociale, economico, culturale, ambientale e relazionale nell’ambiente in cui viviamo”. Finora a “Vicenza valore comunità” hanno aderito venti associazioni provenienti dal mondo sociale, culturale, educativo e imprenditoriale che vogliono migliorare la società e la città. Inoltre, sta lavorando con una
Un’immagine, firmata da Alessandro Dalla Pozza, di Guido Zovico. L’ultima sua creatura è la rete “Vicenza valore comunità” nata l’autunno scorso
spin off chiamata “Beate vivo” (dal latino “vivo felice”), una compagine di imprese orientate al mercato che però vede nel valore condiviso e nella “generatività” sociale le uniche vie per fare business e nella felicità l’unico indicatore di successo. E siamo al nocciolo della questione: si può fare impresa tessendo relazioni? “Per me il lavoro è lo strumento per realizzare esperienze di vita. Un incontro con le persone, i loro obiettivi e i loro progetti. Cerco di mettere insieme attorno a una buona causa le diverse componenti sociali, economiche e istituzionali. L’Associazione studenti, il Festival biblico o altre realtà simili, muovono molti soldi e risorse, ma soprattutto arricchiscono il territorio di contatti, sensibilità, relazioni, progettualità, e producono anche indotto e utili che sono reinvestiti in altri servizi sempre orientati alla persona. Sta qui la differenza: anche il sociale produce ricchezza e guadagno. Tutto dipende come lo si usa. Io conclude il tessitore Zovico - offro il mio contributo per stimolare visione e azioni concrete, incrociare risorse e competenze, individuare denominatori comuni e dare concretezza a buone idee. Vicenza ha un sottobosco ricchissimo per sensibilità e opportunità: deve recuperare decenni di deriva che ha mortificato le relazioni, ripartendo col dare ossigeno alle molte occasioni che le si prospettano, per costruire anche una solida comunità di persone”. Silvio Scacco
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Gli olimpici. Il professore di anatomia patologica conclude il suo secondo mandato e, per la prima volta, non può essere rieletto
L’Accademia cerca un nuovo presidente Sono tre i papabili a succedere a Thiene Secondo la regola dell’alternanza, la presidenza dovrebbe toccare a un esponente della classe di Lettere che è la più numerosa. Tra i suoi appartenenti i candidati potrebbero essere Mariano Nardello, Giovanni Luigi Fontana e Maria Elisa Avagnina
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’Accademia Olimpica pensa al futuro, che vuol dire scegliere il nuovo presidente. Quest’anno, infatti, scade il mandato di Gaetano Thiene e solitamente in primavera l’assemblea è convocata per il rinnovo. Il professor Thiene non potrà essere ricandidato perché proprio durante la sua presidenza, “olimpiadi” si chiama in gergo il periodo di quattro anni, è stata approvata la nuova regola statutaria che fissa a due mandati la permanenza di uno stesso presidente. È vero che Thiene non ha completato il primo mandato, perché è subentrato al dimissionario Marino Breganze nel 2016, a metà della “olimpiade”, e poi è stato rieletto nel 2018, ma tant’è. Anche se non completi i mandati sono due e il professore, autentico luminare della sua materia, l’anatomo patologia dove ha acquisito meriti mondiali per aver definito le cause genetiche della morte improvvisa degli sportivi, deve farsi da parte. Chi sarà a succedergli? La do-
manda è importante, non fosse altro perché quando si parla di Accademia Olimpica si discute della più illustre e importante istituzione culturale di Vicenza da oltre 500 anni. Secondo indiscrezioni di buona fonte, il successore di Thiene va cercato in un terzetto all’interno dei componenti dell’attuale consiglio direttivo. Se vale la regola dell’alternanza, dopo Breganze (classe diritto ed economia) e dopo Thiene (classe scienze) ora la carica tocca a un esponente della classe di lettere, attualmente presieduta da Emilio Franzina, mentre la classe di diritto è presieduta da Giacomo Cavalieri e quella di scienze da Giuliano Bellieni. I papabili per la carica di presidente sono appunto tre appartenenti alla classe di lettere. Il primo è Mariano Nardello, 77 anni, scledense, una vita trascorsa nell’insegnamento e nello studio, autore di importanti libri, l’ultimo è sulla storia dell’Azione cattolica vicentina, che è il vicepresidente vicario
In una foto di qualche anno fa, il presidente Thiene assieme a Mariano Nardello, Maria Elisa Avagnina e Giovanni Luigi Fontana che sono indicati come i papabili alla sua successione, Il primo a sinistra è Luciani Bellieni
dell’Accademia. La seconda papabile è Maria Elisa Avagnina, 72 anni, dal 1981 al 1997 funzionaria a Verona della Soprintendenza ai beni artistici e storici, e da allora fino al 2013 direttrice dei musei civici vicentini. Attualmente è segretaria dell’Accademia. Il terzo candidato è Giovanni Luigi Fontana, professore ordinario di storia economica all’università di Padova, 68 anni, anche lui scledense e, fra l’altro, studioso di Alessandro Rossi. È vicepresidente dell’Accademia Olimpica. Uscirà da questi tre esponenti del sodalizio il prossimo presidente? Vedremo se ci saranno sorprese. La classe di lettere è comunque largamente la più numerosa dell’Accademia, con la quale in ogni elezione si deve fare i conti.
E l’assemblea olimpica boccia la presidente della Bertoliana Dopo il caso di Flavio Albanese nel 2020, un’altra bocciatura illustre da parte dell’assemblea dell’Accademia Olimpica verso la candidatura di un aspirante socio. E riguarda sempre un architetto, anzi un’architetta. Si tratta di Chiara Visentin, 54 anni, presidente della biblioteca Bertoliana dal 2018, quando è succeduta a Giuseppe Pupillo (che pure fa parte dell’antico sodalizio). La candidatura di Visentin non è passata al voto dell’assemblea che s’è tenuta nei giorni precedenti lo scorso Natale. Va detto che per entrare in accademia non valgono le autocandidature, bensì bisogna essere presentati. E la candidatura di Vi-
Chiara Visentin
sentin è stata presentata nientemeno che dal presidente Gaetano Thiene. Che s’è rivolto alla classe di appartenenza, valutata secondo la professione, cioè a quella di scienze, in quanto secondo regola interna gli architetti fanno parte di
quel gruppo. Il secondo passaggio è quello di ottenere cinque sottoscrizioni alla candidatura. Che non sono mancate. Dopo di che si è passati alla votazione in assemblea: ed è stato qui che il nome di Visentin non ha ottenuto i voti necessari. Ed è stato l’unico caso, nel senso che non ci sono state altre bocciature. Che gli accademici ce l’abbiano con gli architetti? Le motivazioni devono essere altre. Difficile dire da chi sia arrivato il “no”. Certo che la classe di lettere, non fosse altro che per il numero, non può non aver giocato un ruolo. Qualcuno, invece, dà una lettura più “politica”, vale a dire di un voto fatto per dispetto al presidente. Ma siamo nel campo delle ipotesi.
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# R egione #Regione Il Punto
vere, non porta lontano. Non siamo a un l Veneto, terra di forte emigrazione e convegno. anche per questo di sincera accoglienIl governatore Zaia afferma che dovreza, ha già aperto le porte ai profughi vere,attenderci non portacinquantamila lontano. Non siamo a un l Veneto,Sono terra giunti di fortestremati emigrazione mo profughi e dell’Ucraina. su e convegno. anchee auto, per questo accoglienprobabilmente ha ragione. La macchina pullman graziediasincera viaggi di fortuna, Il governatore Zaia afferma dovreza, ha già aperto le porte ai profughi istituzionale s’è mossa, quella che spontanea ma non è mancato qualche autista veneto di Antonio Di Lorenzo mo cittadini attenderci cinquantamila profughi e dell’Ucraina. Sono giunti stremati su dei ancora di più. Cinquantamiche se li è andati a prendere in Polonia. probabilmente ha ragione. Lache macchina pullman ediauto, grazie a viaggi di fortuna, la persone in arrivo vuol dire il Veneto da un Pd indignato. Il Pojana ha spiegato no di arrampicarsi sui muri dei fortilizi Scorrono fronte agli occhi e non in tv le istituzionale s’ècapoluogo, mossa, quella ma non è mancato autista veneto avrà un ottavo unaspontanea città come ironicamente, ma lui si sa che è un comicostruiti all’aeroporto e quando non ci immagini di questoqualche popolo in lacrime, ladi Antonio Di Lorenzo dei cittadini ancora di più. Cinquantamiche sesenza li è andati a prendere in Polonia. Rovigo in più. Abbiamo passato decenni a co, che “questi sono profughi veri, perché riuscivano sporgevano i bambini, perfino cero, più nulla. Qualcuno è arrivato la personediinimmigrazione arrivo vuol dire che il Veneto da un Pd indignato. Il Pojana spiegato di arrampicarsi sui muri dei fortilizi Scorrono fronteaddosso agli occhi non incon tv le discutere e adesso, di colhanno la pelle del colore giustoha e sono ino neonati, perché i soldati dell’Occidente con il solodivestito e lee scarpe avràceun capoluogo, città come ironicamente, ma lui giusta”. si sa cheInsomma, è un comicostruiti all’aeroporto quandoloro, nonsalci immagini di questo popolo in lacrime, lapo, la ottavo ritroviamo in casa.una Organizziaanche della religione prendessero in braccioealmeno cui è fuggito. Sono loro le testimonianze Rovigodiamo in più.una Abbiamo decenni a co, che “questie sono profughi veri, perché e riuscivano sporgevano i bambini, cero, senza piùviaggio nulla. Qualcuno arrivato moci, mano epassato lasciamo perdere sono bianchi cattolici anziché caffelatte vandoli dalla ferocia dei talebani. perfino viventi di quel all’infernoè della discutere immigrazione e adesso, di colhanno la pelle del colore giusto e sono i neonati, perchéche, i soldati dell’Occidente con il solo vestito addosso e le(oscarpe l’ansia dadi polemica televisiva. Usiamo musulmani. C’è qualcuno parafrasando Orwell, guerra da cui hanno saputo hannocon po, ce la ritroviamo in casa. Organizziaanche dellaèreligione Insomma, braccio almeno loro, salcui è fuggito. Sonotornare. loro le testimonianze l’intelligenza a trovare soluzioni per i La verità che oggi,giusta”. discutere su cause èprendessero più profugoindegli altri? Andrea Pennacavuto la fortuna) moci, diamo unaarrivano. mano e lasciamo perdere bianchi e cattolici anziché caffelatte e vandoli dalla ferocia deideriva talebani. viventi quel viaggio nuovi veneti che Non è il tempo esono concause, sulla Nato che non doveva chi ha intuito subito la rischiosa Sono di passati sei mesiall’inferno da un’altradella ondata l’ansia da polemica televisiva. Usiamo musulmani. C’èil qualcuno che, parafrasando guerra da cui hanno saputoalle (o hanno di immiserirsi in confronti inutili quando allargarsi, sull’Europa a lungo silenziosa che dibattito stava per prendere, Orwell, viste di profughi che ha bussato nostre porl’intelligenza a trovare soluzioni perguerra i Lache verità è che discutere su cause è più profugo degli altri? Pennacavuto laifortuna) stiamo rischiando davvero la terza ma adesso haoggi, ritrovato dignità, sugli un paio di polemiche tra Andrea Valdegamberi e te: sono disperatitornare. dell’Afghanistan, quelli nuovi veneti che arrivano. Non è il tempo e concause, Nato che non doveva chi ha intuito subito la deriva Sono passati sei mesi da un’altra ondata mondiale. uomini che sulla restano a combattere le guerre Ciambetti da una parte, subitorischiosa rimbeccati che ci hanno commosso perché cercavadi immiserirsi in confronti inutili quando allargarsi, sull’Europa a lungo silenziosa che il dibattito stava per prendere, viste di profughi che ha bussato alle nostre porstiamo rischiando davvero la terza guerra ma che adesso ha ritrovato dignità, sugli un paio di polemiche tra Valdegamberi e te: sono i disperati dell’Afghanistan, quelli mondiale.in Consiglio Regionale uomini che restano a combattere le guerre Ciambetti da una parte, subito rimbeccati che ci hanno commosso perché cercavaLuca De Carlo. Senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Arturo Lorenzoni. Portavoce dell’opposizione
Il Punto L’ottava provincia L’ottava provincia
“Sono migranti in fuga “Sono migranti in fuga dalla guerra: è un nostro dalla guerra: è un nostro dovere aiutarli subito” Idovere aiutarli subito” Luca De Carlo. Senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia
l Veneto è pronto ad accogliere i profughi in arrivo dall’Ucraina. Dopo l Veneto è unitaria pronto adconacla mozione profughi dal in tro cogliere la guerra iapprovata arrivo dall’Ucraina. Dopo Consiglio Regionale venela mozione unitaria conto, ora sembra che anche trogestione la guerra approvata dal la dell’accoglienza Consiglio Regionale venetrovi un consenso unanime to,trasversale. ora sembraNeche anche e abbiamo la gestione parlato con dell’accoglienza il senatore e cotrovi un consenso unanime ordinatore veneto di Fratelli e trasversale. NeCarlo. abbiamo D’Italia, Luca De parlato con il senatore e co-la macchina Senatore, in Veneto ordinatore veneto di dell’accoglienza si Fratelli è subito messa in D’Italia, Luca valuta De Carlo. moto. Come questa prima fase di Senatore, in Veneto la macchina emergenza? dell’accoglienza si è subito messa in “Il Veneto ha dimostrato ancora una volmoto. valuta prima fasee di ta il suoCome grande sensoquesta di responsabilità emergenza?caratteristiche che la gente vesolidarietà, “Il Veneto ha dimostrato volneta e gli italiani in genereancora hannouna sempre ta il suo grande senso responsabilità e di dimostrato verso queidipaesi e da chi fugsolidarietà, caratteristiche che la In gente vegiva soprattutto da una guerra. questi neta e si glinota italiani in genere hannotra sempre giorni anche la differenza quelli dimostrato verso quei paesi e da guerra chi fugche scappano realmente da una e giva trovano soprattutto da una guerra. In di questi che la piena condivisione tutti giorni nota anche la differenza tra quelli e quellisiinvece che, usando a pretesto una che scappano realmente dasono una migranti guerra e guerra che nemmeno esiste, che trovanoOra la piena condivisione tutti economici. la differenza si vededinetta usando a pretesto una e quelli si vedeinvece nettoche, anche l’approccio diverso guerra che nemmeno esiste,rispetto sono migranti che hanno le forze politiche a queeconomici. Ora non la differenza si vede sto tema. Oggi c’è nessuno chenetta non e si vede netto anche voglia accogliere questil’approccio profughi”. diverso che hanno le quello forze politiche a queSenatore, a cui leirispetto accenna è il sto tema. Oggi non c’ètornato nessunoalla cheribalnon tema dell’accoglienza, voglia accogliere questi profughi”. ta in questi ultimi giorni. Questa volta, Senatore, quello cui lei accenna è il però, sembrate tuttia d’accordo sulla netema dell’accoglienza, tornato alla ribalta in questi ultimi giorni. Questa volta, però, sembrate tutti d’accordo sulla ne-
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cessità di aprire le porte delle città, mentre in passato era molto diverso. cessità di aprire le porte Cosa è cambiato? delle città, mentre pas“Nessuno ha mai in messo sato era molto in dubbio che chi diverso. fugge da Cosa guerra è cambiato? una vada aiutato. “Nessuno mai messo Ben diverso èhachi si muove in dubbio cheall’altro chi fugge da da un paese senuna guerra vadaguerra. aiutato. za che vi sia una In Ben diverso è chi muove questo ultimo casosibisogna da un paese all’altro sottostare alle regole senche za sono che visull’immigrazione. sia una guerra. In ci questo ultimo caso bisogna Queste sono persone che hanno lasciaalle sono regole che to tutto, per lasottostare maggior parte donne ci sono sull’immigrazione. bambini e anziani, perché gli uomini di Queste sono persone che hanno lasciaun popolo coraggioso e orgoglioso come to tutto, per la maggior partea sono donne quello ucriano sono rimasti combattere bambini e anziani, perché gli uomini di per la propria sovranità, che oggi è una paun popolo e orgoglioso rola che noncoraggioso è vero che non si può piùcome dire, quelloe ucriano sono rimasti a combattere anzi, per la propria patria, che è una paper lache propria sovranità, che oggi è una parola noi abbiamo sempre usato e che rola che non vero cheche non si può piùoggi”. dire, qualcuno si èèaccorto esiste solo anzi, e per ora la propria patria, chediffusa è una paSi parla di accoglienza sul rola che noi abbiamo usato e che territorio, siete quindisempre favorevoli? qualcuno è accorto che esiste solo oggi”. “Siamo siassolutamente d’accordo. In Si parla ora di di accoglienza diffusa sul questo momento difficoltà i nostri amici territorio, siete quindi e patrioti ucraini vannofavorevoli? sicuramente aiu“Siamo assolutamente d’accordo. In tati. E quindi tutti i nostri sindaci, le nostre questo momento di difficoltà i nostri amministrazioni hanno il dovere diamici mete patrioti ucraini vanno sicuramente tersi a disposizione e di trovare quantiaiupiù tati. Epossibili quindi tutti nostri sindaci, le le nostre posti per ifare in modo che peramministrazioni hanno dovereabbiano di metsone che sfuggono dallailguerra tersiposto a disposizione e di trovare quanti più un sicuro nel quale attendere la fine posti possibiliche periofare modoarrivi che leilperdel conflitto mi in auguro più sone che sfuggono dalla guerra abbiano presto possibile”. un posto sicuro nel quale attendere fine Marta la Miotto del conflitto che io mi auguro arrivi il più presto possibile”. Marta Miotto
“Sentiamo vicina questa “Sentiamo vicina questa tragedia, ma non ci tragedia, ma non ci altri” dimentichiamo degli dimentichiamo degli altri” A Arturo Lorenzoni. Portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale
rturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale, nella rturodella Lorenzoni, portatragedia guerra, “sempre dell’opposizione una voce avventura senza ritorno, in Consiglio Regionale, per di più così vicina a nella casa tragedia ammonisce della guerra,che “sempre nostra”, “non una avventura ritorno, esistono colorisenza politici o diper di più così vicina a casa stinguo, questo i cittadini venostra”, ammonisce che “non neti lo stanno dimostrando in esistonoeccezionale”. colori politici o dimaniera stinguo, i cittadini veInfatti,questo a differenza di altre neti lo stanno in occasioni, oradimostrando tutti parlano maniera eccezionale”. di accoglienza dei profughi. Come valuta Infatti, a differenza di altre questo cambio di rotta? occasioni, ora tutti parlano “Questa guerra ci sta colpendo come un di accoglienza Come valuta tragico evento dei cheprofughi. si consuma nella noquesto cambio di rotta? stra casa europea, la sentiamo molto viciguerra ci sta colpendo un na“Questa e questo sta scatenando delle come reazioni tragico evento che si consuma nopositive e di solidarietà, perché si nella riconosce stra casa europea, la di sentiamo molto vicil’ingiustizia profonda questa aggressione. na e questoadstauna scatenando dellegenerale, reazioni Assistiamo mobilitazione positive e di che solidarietà, perché si di riconosce associazioni stanno cercando coordil’ingiustizia profonda di questa aggressione. nare al meglio sia gli aiuti che l’accoglienza, Assistiamo adsiuna mobilitazione generale, le Diocesi che sono mosse velocemente”. associazioni stannodicercando di coordiMa non c’èche il rischio dimenticarsi degli nare al meglio sia gli aiuti che l’accoglienza, altri? le “Il Diocesi che sono mosse velocemente”. rischio c’èsisempre, ma quanto sta accaMa non c’è il rischio di dimenticarsi degli dendo in Ucraina lo sentiamo molto vicino aaltri? noi. Nel mondo però ci sono 70 Paesi che “Il rischio c’è sempre, ma quanto sta accastanno vivendo situazioni di guerra, pendendo ainquanto Ucrainastalosuccedendo sentiamo molto vicino siamo in Etiopia. a noi. Nel mondorisposta però ci non sonoè 70 Paesi che Eppure la nostra la stessa per stanno vivendo situazioni di guerra, pentutti. Non è giusto, non dovrebbe accadere siamo a quanto stavoglio succedendo in Etiopia. ma è umano. Non giustificare chi è Eppure la nostra risposta non è la stessa per indifferente o lontano ma abbiamo anche tutti. Non è giusto, non che dovrebbe accadere dei meccanismi di difesa ci portano fuori ma è umano. Non voglio giustificare chi è indifferente o lontano ma abbiamo anche dei meccanismi di difesa che ci portano fuori
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da certi drammi. Sta a noi poi evitare che vi siano profughi di serie A o di serie B e mettere da da certi drammi. Sta a noi poi parte certe divisioni”. evitare siano profughi di Cosa che puòvifare il Veneto ora? serie A oveneti di serie B e mettere da “Noi siamo fortissimi, parte divisioni”.che gravila retecerte di solidarietà puòalle farereti il Veneto ora? ta Cosa intorno associative “Noi veneti siamo fortissimi, e del terzo settore è efficientisla retelodiabbiamo solidarietà cheingravisima, visto tutte ta intorno alledireti associative le occasioni crisi, quando e del terzoinsettore efficientissi mette modoèla macchisima, lo abbiamo visto in tutte na della solidarietà e dell’acle occasioni di crisi, quando coglienza. Ricordo che a Padova durante la mette in modo la macchiraccolta vestitisiper migranti delle isole dell’Edelladire solidarietà dell’acgeo abbiamo na dovuto basta, lee persone coglienza. Ricordo a Padova durante la rispondono di fronteche ai bisogni e ne abbiamo raccolta vestitiadesso. per migranti isole dell’Eprova anche Anchedelle l’Europa esiste, geo un abbiamo dovuto dire basta, le persone c’è senso di solidarietà europeo che in rispondono fronte ai bisogni abbiamo questi giornidista emergendo, ci esine sente parte prova Anche l’Europa esiste, di unaanche stessa adesso. casa, uniti anche dal condivic’è un senso diabbiamo. solidarietà che in dere quello che Ci europeo auguriamo solo questi giorni sta emergendo, ci si sente parte che tutto questo possa finire presto”. di L’altra una stessa casa, uniti anchedella dal guerra condivi-è conseguenza diretta dere quello che abbiamo. Ci auguriamo solo la crisi energetica. Come affrontarla? che tutto questo possa finire intervenire presto”. “Nell’immediato si dovrà a liL’altra conseguenza direttaidella guerra vello europeo per calmierare prezzi, a par-è la crisi energetica. Come affrontarla? tire da quello del gas che ha raggiunto livelli “Nell’immediato si dovrà intervenire a liinsostenibili. Nell’emergenza ben vengano vello europeogovernativi per calmierare i prezzi,sua pargli interventi coordinati scatireeuropea, da quelloperò del gas che ha raggiunto livelli la dobbiamo darci delle riinsostenibili. Nell’emergenza ben vengano sposte strutturali e su questo possiamo fare gli interventi governativi scatanto. Dobbiamo ridurre ilcoordinati livello del su rischio la europea,favorendo però dobbiamo darci delle rienergetico tantissimi interventi di sposte strutturali e su questo possiamo fare efficienza energetica, nelle imprese e nelle tanto. Dobbiamo ridurre il livello del rischio abitazioni”. energetico favorendo tantissimi interventi di Nicola Stievano efficienza energetica, nelle imprese e nelle abitazioni”. Nicola Stievano
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Regione
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Regione Regione L’intervista. L’analisi del generale Giorgio Spagnol, dalle radici dell’Ucraina all’attuale conflitto
“Mosca punta ad avere uno stato “Mosca punta ad avere uno stato “Mosca punta ad avere uno stato cuscinetto fra Russia e area Nato” cuscinetto fra Russia e area Nato” cuscinetto fra Russia e area Nato”
L’intervista. L’analisi del generale Giorgio Spagnol, dalle radici dell’Ucraina all’attuale conflitto L’intervista. L’analisi del generale Giorgio Spagnol, dalle radici dell’Ucraina all’attuale conflitto
Per capire meglio la crisi che sta investendo Est e Ovest a partire dall’Ucraina e le possibili ripercussioni mondiali, abbiamo intervistato Giorgio Spagnol, già Ufficiale Generale dell’Esercito Italiano Per capire meglio la crisi che sta investendo Est e Ovest a partire dall’Ucraina e le possibili ripercussioni mondiali, abbiamo Giorgio Spagnol, già Ufficiale Generale dell’Esercito Italiano Generale, Ucraina e Russia Per capireintervistato meglio la crisi chepa”. sta investendo Est e Ovest a partire dall’Ucraina e le possibili ripercussioni mondiali, Quali motivi che hanno causacondividono secoli di legami CHI E’ GIORGIO SPAGNOL abbiamo intervistato Giorgio Spagnol, già Ufficiale Generale dell’Esercito Italiano culturali, linguistici etnici. Generale, Ucraina ed e Russia L’Ucraina era la seconda repubcondividono secoli di legami Generale, Ucraina e Russia blica sovietica più potente dopo culturali, linguistici ed etnici. condividono secoli di legami la Russia e cruciale dal punto L’Ucraina era la seconda repubculturali, linguistici ed etnici. di vista strategico, economico e blica sovietica più potente dopo L’Ucraina era la seconda repubculturale. Cosa pensa di questo la Russia e cruciale dal punto blica sovietica più potente dopo conflitto? di vista strategico, economico e la“Dalla Russiafine e cruciale dal punto delpensa IX secolo il troculturale. Cosa di questo di vista strategico, economico e no di Kiev occupava una posizioconflitto? culturale. Cosa pensa di questo ne“Dalla dominante nell’antica fine del IX secoloRussia il troconflitto? tanto che su Kiev Oleg Profeta no di Kiev occupava unailposizio“Dalla fine“Che del IX il troebbe a dire: siasecolo la madre di ne dominante nell’antica Russia no di Kiev occupava una posiziotutte le città russe”. Culla della tanto che su Kiev Oleg il Profeta ne dominante nell’antica Russia civiltà proprio – priebbe arussa dire: fu “Che sia laKiev madre di tanto che su Kiev Oleg il Profeta mo Stato fondato nel IX secolo tutte le città russe”. Culla della ebbe a dire:slave “Cheorientali, sia la madre di dalle il civiltàtribù russa fu proprio Kievcon – pritutte le città russe”. Culla della concorso dei vichinghi svedesi – mo Stato fondato nel IX secolo civiltà russa fu proprio Kiev città– pria cui seguirono varie altre dalle tribù slave orientali, con il mo Stato fondato nel IX secolo Stato, come e Novgorod. concorso deiMosca vichinghi svedesi – dalle tribù slave orientali, con il Luogo di nascitavarie del cristianesia cui seguirono altre cittàconcorso dei vichinghi svedesi – mo ortodosso è la Crimea mentre Stato, come Mosca e Novgorod. a cui seguirono varie altre cittàMosca è la “Terzadel Roma” (dopo Luogo di nascita cristianesiStato, come MoscaeeCostantinoNovgorod. la caduta di Roma mo ortodosso è la Crimea mentre Luogo di nascita del cristianesipoli). si è MoscaDa è laquando “Terza l’Ucraina Roma” (dopo mo ortodosso è la Crimea mentre separata dall’Unione Sovietica, la caduta di Roma e CostantinoMosca la “Terza Roma” (dopo tanto laè Russia che l’Occidente poli). Da quando l’Ucraina si è la caduta di Roma e Costantinohanno gareggiato perSovietica, ottenere separata dall’Unione poli). Da quando l’Ucraina si è influenza sul paese mantenere tanto la Russia cheel’Occidente separata dall’Unione Sovietica, l’equilibrio di potere nella regiohanno gareggiato per ottenere tanto la Russia che l’Occidente ne a loro favore. Tutto ciò è trainfluenza sul paese e mantenere hanno gareggiato per ottenere gicamente sfociato nell’attuale l’equilibrio di potere nella regioinfluenza sullepaese e mantenere conflitto nazioni di ne a loro tra favore. Tutto sorelle ciò è tral’equilibrio di potere nella regioRussia e Ucraina.” gicamente sfociato nell’attuale neQuali a loro favore. Tutto condiziociò è traattuali conflittosono tra lelenazioni sorelle di gicamente sfociato nell’attuale ni economiche dell’Ucraina? Russia e Ucraina.” conflitto tra illerapporto nazioni sorelle di “Secondo 2019 del Quali sono le attuali condizioRussia e Ucraina.” Fondo Monetario Internazionani economiche dell’Ucraina? sono le attuali condiziole,Quali prima che scoppiasse la pan“Secondo il rapporto 2019 del ni economiche dell’Ucraina? demia di coronavirus, il Pil pro Fondo Monetario Internaziona“Secondo il rapporto 2019 del capite dell’Ucraina era inferiore le, prima che scoppiasse la panFondo Monetario Internazionaa 4.000 di dollari, dietro adilAlbania, demia coronavirus, Pil pro le, prima che scoppiasse la panMoldavia e Kosovo. Oggi l’Ucraicapite dell’Ucraina era inferiore demia di coronavirus, il d’EuroPil pro na è il paese povero a 4.000 dollari,più dietro ad Albania, capite dell’Ucraina era inferiore Moldavia e Kosovo. Oggi l’Ucraia 4.000 dollari, dietro ad Albania, na è il paese più povero d’EuroMoldavia e Kosovo. Oggi l’Ucraina è il paese più povero d’Euro-
to la crisi ucraina? pa”. “La riunificazione della GerQuali motivi che hanno causapa”. mania è avvenuta grazie al “gento la crisi ucraina? Quali motivi che hanno causatlemen agreement” tra Bush e “La riunificazione della Gerto la crisi ucraina? Gorbachev. Tale accordo prevemania è avvenuta grazie al “gen“Lache riunificazione della Gerdeva la Nato e l’Unione Eu-e tlemen agreement” tra Bush mania è avvenuta grazie al “genropea (UE) non avrebbero ragGorbachev. Tale accordo prevetlemen tra Bush e giunto laagreement” contiguità territoriale deva che la Nato e l’Unione EuGorbachev. Tale accordo prevecon la Russia. Dopo aver perso la ropea (UE) non avrebbero ragdeva cheFredda, la NatoMosca e l’Unione EuGuerra ha invegiunto la contiguità territoriale ropea (UE) non eavrebbero ragce la Nato convisto la Russia. Dopol’UE averincorpoperso la giunto la contiguità territoriale rare la parte di Europa Guerra Fredda, Mosca orientale ha invecon la Russia. Dopo aver perso che essa aveva evacuato oltre la a ce visto la Nato e l’UE incorpoGuerra Fredda, Mosca ha inveEstonia, Lettonia e Lituania già rare la parte di Europa orientale ce visto la Nato e l’UE La incorporepubbliche sovietiche. Russia che essa aveva evacuato oltre a rare la parte di Europa orientale ha poi assistito a successivi Estonia, Lettonia e Lituaniatengià che essa aveva evacuato oltre a tativi di incorporare altre ex rerepubbliche sovietiche. La Russia Estonia, Lettonia e Lituania già pubbliche sovietiche - Moldavia, ha poi assistito a successivi tenrepubbliche sovietiche. La Russia Georgia e Ucraina nella e, tativi di incorporare altreNato ex reha poi assistito a successivi tensuccessivamente, nell’UE. Tale pubbliche sovietiche - Moldavia, tativi di incorporare altre experrepressione è stata sufficiente Georgia e Ucraina - nella Nato e, pubbliche sovietiche Moldavia, ché la fragile situazione politica successivamente, nell’UE. Tale Georgia e Ucraina - nella Nato e, interna provocasse pressioneinè Ucraina stata sufficiente persuccessivamente, nell’UE. Tale una di identità nazionale. La ché crisi la fragile situazione politica pressione è stata sufficiente perRussia, dopo aver perso l’Europa interna in Ucraina provocasse ché la fragile situazione politica orientale i Balcani, considera una crisi die identità nazionale. La interna in Ucraina provocasse quindi barriera Russia,l’Ucraina dopo averl’ultima perso l’Europa una crisi di di identità nazionale. La in grado orientale e separarla i Balcani,fisicamente considera Russia, dopo aver perso l’Europa e geograficamente dall’Europa quindi l’Ucraina l’ultima barriera orientale e i Balcani, considera e La possibile transiindalla gradoNato. di separarla fisicamente quindi l’Ucraina l’ultima barriera zione dell’Ucraina nell’ “orbita e geograficamente dall’Europa in grado di separarla fisicamente occidentale” intensificherebbe e dalla Nato. La possibile transie geograficamente dall’Europa sicuramente la “sindrome di aczione dell’Ucraina nell’ “orbita e dalla Nato. Ladella possibile transicerchiamento” Russia. occidentale” intensificherebbe zione dell’Ucraina nell’ “orbita Il continuo sicuramente laallargamento “sindrome didella acoccidentale” intensificherebbe Nato ad est potrebbe infatti facerchiamento” della Russia. sicuramente la “sindrome di acvorire l’installazione in Ucraina Il continuo allargamento della cerchiamento” della Russia. di missili nucleari dellainfatti Nato. faLa Nato ad est potrebbe Il continuo allargamento della Russia sostiene che gli Stati Uniti vorire l’installazione in Ucraina Nato ad est ricordarsi potrebbe che infatti fadovrebbero quandi missili nucleari della Nato. La vorire l’installazione in Ucraina do Cuba stava ricevendo Russia sostiene che gli Statimissili Uniti di missilibalistici nuclearisovietici, della Nato. La nucleari Kendovrebbero ricordarsi che quanRussia sostiene che gli Stati Uniti nedy giunse sull’orlo di unamissili guerdo Cuba stava ricevendo dovrebbero ricordarsi che quannucleari balistici sovietici, Kendo Cuba stava ricevendo missili nedy giunse sull’orlo di una guernucleari balistici sovietici, Kennedy giunse sull’orlo di una guer-
ra nucleare perché “non voleva missili installati fuori della porta di e puntati contro essa”. ra casa nucleare perché “nondivoleva Di conseguenza la Russia ritiene missili installati fuori della porta ra nucleare perché “non voleva di la possibilità testadi negare casa e puntati controche di essa”. missili installati fuori della porta te nucleari siano puntate contro Di conseguenza la Russia ritiene di casa e puntati contro di essa”. il territorio a poche di suo negare la possibilità chemiglia testaDi conseguenza la Russia ritiene dal confine. Mosca invita inolte nucleari siano puntate contro di negare la Uniti possibilità che testatre gli Stati a ricordarsi di il suo territorio a poche miglia te nucleari siano puntatesolo contro essere entrati in guerra nel dal confine. Mosca invita inolil suo territorio a poche miglia 1917 seguito della proposta di tre glia Stati Uniti a ricordarsi di dal confine. Mosca invita inolalleanza fatta dalla Germania al essere entrati in guerra solo nel tre gli Stati Uniti a ricordarsiAridi Messico al fine di recuperare 1917 a seguito della proposta di essere entratiMessico in guerra solo nel zona, Nuovo e Texas”. alleanza fatta dalla Germania al 1917 a seguito della proposta di Quelloalsferrato da Mosca è Messico fine di recuperare Arialleanza fatta dalla Germania al un attacco limitato nel tempo zona, Nuovo Messico e Texas”. e Messico al fine recuperare Arinell’entità dellediforze Quello sferrato daimpiegate Mosca è zona, Nuovo Messico e Texas”. o invece teso ad assicurare unè attacco limitato nel tempo il e Quello sferrato daterritorio Mosca è controllo dell’intero nell’entità delle forze impiegate un attacco limitato nel tempo e ucraino? cosaad punta la strao è inveceAteso assicurare il nell’entità delle forze impiegate tegia del Cremlino? è l’ocontrollo dell’interoQuale territorio o è invece teso ad assicurare il biettivo di Putin? ucraino? A cosa punta la stracontrollo dell’intero territorio “Solo con la Quale sua cerchia tegia delPutin Cremlino? è l’oucraino? A cosa punta la straristretta ne è a conoscenza. L’obiettivo di Putin? tegia delimmediato Cremlino?potrebbe Quale è l’obiettivo es“Solo Putin con la sua cerchia biettivo di Putin? sere quello di ampliare i territori ristretta ne è a conoscenza. L’o“Solo Putin con laindipendenti sua cerchia delle 2 repubbliche biettivo immediato potrebbe esristretta ne è a conoscenza. ai restanti del Donbass e L’oalla sere quello2/3 di ampliare i territori biettivo immediato potrebbe esdelle 2 repubbliche indipendenti sere quello di ampliare i territori ai restanti 2/3 del Donbass e alla delle 2 repubbliche indipendenti ai restanti 2/3 del Donbass e alla
Il Generale di Divisione Giorgio Spagnol, attualmente in pensione, è stato CHI E’ GIORGIO SPAGNOL Addetto per la Difesa in Pakistan, ha comandato la Brigata Genio, è stato Direttore del “Centro Studi per le Operazioni Post-Conflittuali” e haè operato CHI E’ GIORGIO SPAGNOL Il Generale di Divisione Giorgio Spagnol, attualmente in pensione, stato con Unione Europea, NATO e Nazioni Unite. Collabora con Istituti Studi Addetto per la Difesa in Pakistan, ha comandato la Brigata Genio, diè stato IlStrategici GeneraleindiItalia, Divisione Giorgio Spagnol, attualmente ininpensione, è stato Francia, Spagna e Belgio. Laureato Scienze Strategiche, Direttore del “Centro Studi per le Operazioni Post-Conflittuali” e ha operato Addetto per la Difesa un in Pakistan, comandato la Brigata Genio, è stato ha master inha Relazioni coninoltre Unioneconseguito Europea, NATO e Nazioni Unite. Internazionali.Appassionato Collabora con Istituti di Studidel Direttore del “Centro Studi per le Operazioni Post-Conflittuali” e ha operato mondo storico, letterario e scientifico, ha scritto e interpretato tra Strategici in Italia, Francia, Spagna e Belgio. Laureato in Scienzei dialoghi Strategiche, con Unione Europea, NATO e Nazioni Unite. Collabora con Istituti di Studi Shakespeare e Cervantes, tra Fallaci e Terzani, tra Napoleone e Wellington, ha inoltre conseguito un master in Relazioni Internazionali.Appassionato del Strategici in Italia, Francia, Spagna e Belgio. Laureato in Scienze Strategiche, tra Tolstoj e Russell, tra Eco e Sartori, tra scritto Mattei Olivetti, tra Galilei e tra mondo storico, letterario e scientifico, ha eeinterpretato i dialoghi ha inoltre conseguito un master in Relazioni Internazionali.Appassionato del Hawking, tra Fermi e Majorana. Alla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa Shakespeare e Cervantes, tra Fallaci e Terzani, tra Napoleone e Wellington, mondo storico, letterario e scientifico, ha scritto e interpretato i dialoghi tra verrà rappresentato suo dialogo più recente tra tra Elisabetta tra Tolstoj e Russell, in tragiugno Eco e ilSartori, tra Mattei e Olivetti, Galilei eI Shakespeare eFrancis Cervantes, tra Fallaci e Terzani, tra Napoleone e Wellington, d’Inghilterra e Drake. Hawking, tra Fermi e Majorana. Alla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa tra Tolstoj e Russell, tra Eco e Sartori, tra Mattei e Olivetti, tra Galilei e verrà rappresentato in giugno il suo dialogo più recente tra Elisabetta I Hawking, tra Fermi e Majorana. Alla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa d’Inghilterra e Francis Drake. verrà rappresentato in giugno il suo dialogo più recente tra Elisabetta I fine annettere tutto il Donbass partigiana. In merito alla durata d’Inghilterra e Francis Drake. alla Federazione Russa come fatto con la Crimeatutto nel 2014. E’ posfine annettere il Donbass sibile che Putin voglia costringealla Federazione Russa come fatfine annettere tutto di il Donbass re alla resa il governo Zelensky to con la Crimea nel 2014. E’ posalla Federazione Russa come fate rimpiazzarlo con un presidente sibile che Putin voglia costringeto con la Crimea nel 2014. E’ pose filo-russo dereun allagoverno resa il governo di (che, Zelensky sibile che Putin voglia costringemocraticamente eletto, esisteva e rimpiazzarlo con un presidente re alla resa il governo di Zelensky fino 2014 ed è stato deposto e un al governo filo-russo (che, dee rimpiazzarlo con un presidente a seguito di un colpo di stato). mocraticamente eletto, esisteva e un governo filo-russo (che, deUna militare fino presenza al 2014 ed è statomassiccia deposto mocraticamente eletto, esisteva in Ucrainadiridurrebbe a seguito un colpo comunqu di stato). fino al 2014 ed è stato deposto le opzioni militari russe in altre Una presenza militare massiccia a seguito strategiche. di un colpo L’esercito di stato). direzioni in Ucraina ridurrebbe comunqu Una presenza militare massiccia russo, fortemilitari di quasi un milione di le opzioni russe in altre in Ucraina ridurrebbe comunqu effettivi, potrebbe registrare un direzioni strategiche. L’esercito le opzioni militari russe in altre sovraccarico russo, forte di strategico-militare quasi un milione di direzioni strategiche. L’esercito qualora Cremlinoregistrare decidesse di effettivi,ilpotrebbe un russo, forte di quasi un milione di prolungare le operazioni di comsovraccarico strategico-militare effettivi, potrebbe registrare un battimento in Ucraina. qualora il Cremlino decidesse di sovraccarico La Russia sistrategico-militare aspetta chediun inprolungare le operazioni comqualora ilmilitare Cremlino decidesse di tervento su larga scala battimento in Ucraina. prolungare le operazioni di cominLa Ucraina è più estesa della Russia(che si aspetta che un inbattimento in Ucraina. Francia) incontri una resistenza tervento militare su larga scala La Russia si aspetta che un reinarmata sia (che da parte unità in Ucraina è più di estesa della tervento militare su larga scala golari delle forze armate ucraine Francia) incontri una resistenza in Ucraina (che è più estesa della che di forze militari irregolari armata sia da parte di unità che reFrancia) incontri una resistenza utilizzino di guerriglia golari dellemetodi forze armate ucraine armata sia da parte di unità reche di forze militari irregolari che golari delle forze armate ucraine utilizzino metodi di guerriglia che di forze militari irregolari che utilizzino metodi di guerriglia
dell’offensiva, l’obiettivo finale potrebbe coincidere partigiana. In meritocon allal’acquidurata sizione e il mantenimento del dell’offensiva, l’obiettivo finale partigiana. In merito alla durata controllo dell’Ucraina orientale, potrebbe coincidere con l’acquidell’offensiva, l’obiettivo finale ad est del Dnepr. Mosca sizione e ilfiume mantenimento del potrebbe coincidere con l’acquiavrebbe una zona cuscinetto controllocosì dell’Ucraina orientale, sizione e il mantenimento del tra la Russia e i paesi occidentaad est del fiume Dnepr. Mosca controllo dell’Ucraina orientale, li che le così garantisca una minima avrebbe una zona cuscinetto ad est del fiume Dnepr. Mosca profondità strategica. Nel contra la Russia e i paesi occidentaavrebbe così una zona cuscinetto tempo, essendo smembrato il li che le garantisca una minima tra laterritorio, Russia e il’Ucraina paesi occidentasuo non saprofondità strategica. Nel conli che le garantisca una minima rebbe grado dismembrato entrare nella tempo,inessendo il profondità strategica. Nel conNato”. suo territorio, l’Ucraina non satempo, essendoPutin smembrato il A suo potrebbe rebbe inavviso grado di entrare nella suo territorio, l’Ucraina non saavere Nato”.ulteriori mire a più ampio rebbe in grado di entrare nella respiro? A suo avviso Putin potrebbe Nato”. “Oltre all’Ucraina, più ampio ampio avere ulteriori mire aa più A suoe avviso Putin potrebbe spettro a più lungo termine, Purespiro? avere ulteriori mire a più ampio tin“Oltre potrebbe procedere al ridiseall’Ucraina, a più ampio respiro? gno geopolitico dell’intero spazio spettro e a più lungo termine, Pu“Oltre all’Ucraina, a più ampio post-sovietico riorganizzando il tin potrebbe procedere al ridisespettro edia sicurezza più lungo europeo termine,ePusistema rigno geopolitico dell’intero spazio tin potrebbel’ordine procedere al ridisemodellando mondiale in post-sovietico riorganizzando il gno geopolitico dell’intero spazio linea con gli interessi della Russia sistema di sicurezza europeo e ripost-sovietico riorganizzando il che vuole esserne unomondiale degli attori modellando l’ordine in sistema di sicurezza europeo e riprincipali”. linea con gli interessi della Russia modellando l’ordine mondiale in Giancarlo Andolfatto che vuole esserne uno degli attori linea con gli interessi della Russia principali”. che vuole esserne uno degli attori Giancarlo Andolfatto principali”. Giancarlo Andolfatto
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Regione Economia. La riflessione di Roberto Boschetto,Regione presidente di Confartigianato Veneto
“Il conflitto frena la ripresa e fa volare i prezzi, “Il conflitto frena la ripresa e fa volare i prezzi, “Il conflitto frena la ripresa e fa volare i prezzi, dobbiamo investire sulla produzione interna” dobbiamo dobbiamo investire investire sulla sulla produzione produzione interna” interna” L Economia. La riflessione di Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto Economia. La riflessione di Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto
a guerra rischia di compromettere la ripresa delle aziende venete a causa dei rincari delle matea guerra rischia di comprometrie prime e dei contraccolpi sulle a guerra rischia di compromettere la ripresa delle aziende veesportazioni. Ne parliamo con il la ripresa delle aziende venetetere a causa dei rincari delle matepresidente di Confartigianato Imneteprime a causa dei contraccolpi rincari delle materie e dei sulle prese Veneto, Roberto Boschetto. rie prime e dei contraccolpi sulle esportazioni. Ne parliamo con il Cosa possiamo aspettarcicon nelle esportazioni. Ne parliamo il presidente di Confartigianato Improssime settimane? presidente di Roberto Confartigianato Imprese Veneto, Boschetto. “Purtroppo se da unBoschetto. lato stiamo prese Veneto, Roberto Cosa possiamo aspettarci nelle uscendo dalla pandemia e dalnelle CoCosa possiamo aspettarci prossime settimane? vid, dall’altro stiamo entrando in prossime settimane? “Purtroppo se da un lato stiamo una pandemia economica e di cer“Purtroppo da un lato stiamo uscendo dalla se pandemia e dal Coto non ci dalla volevapandemia in questoemomenuscendo dal Covid, dall’altro stiamo entrando in to. più bello che entrando l’economia vid,Sul dall’altro stiamo in una pandemia economica e di ceritaliana si stava riprendendo, ora una pandemia e di certo non ci volevaeconomica in questo momensi unvoleva ulteriore deficit. Molte to crea non in che questo momento. Sul cipiù bello l’economia aziende lavorano per l’est, per la to. Sul più belloriprendendo, che l’economia italiana si stava ora Russia, in particolare in relazione italiana si stava riprendendo, ora si crea un ulteriore deficit. Molte asidue importanti: quello del creasettori un ulteriore deficit. aziende lavorano per l’est, Molte per la lusso e quello agroalimentare”. aziende per in l’est, per la Russia, inlavorano particolare relazione L’export era tornatoinarelazione crescere in particolare aRussia, due settori importanti: quello del nell’ultimo anno grazie anche a due esettori quelloallo del lusso quelloimportanti: agroalimentare”. sviluppo della Russia, ora cosa lusso e quello L’export eraagroalimentare”. tornato a crescere succederà? L’export era tornato crescere nell’ultimo anno grazie aanche allo “La guerra metterà difficoltà nell’ultimo anno grazieinanche allo sviluppo della Russia, ora cosa le nostre imprese artigiane sviluppo della Russia, oralegate cosa succederà? al settore del lusso un po’ in tutto il succederà? “La guerra metterà in difficoltà Veneto. Noi siamo contro la guerra guerra metterà in difficoltà le “La nostre imprese artigiane legate le nostre del imprese artigiane legate al settore lusso un po’ in tutto il al settoreNoi delsiamo lusso un po’ in il Veneto. contro la tutto guerra Veneto. Noi siamo contro la guerra
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ovviamente e speriamo che questo si risolva nei migliori dei modi, nei tempi più brevi possibili. Certo che ovviamente e speriamo che questo la preoccupazione è molta, perché ovviamente speriamo questo si risolva neiemigliori deiche modi, nei dalla Russia noi importiamo si risolva migliori dei Certo modi,gas, nei tempi piùnei brevi possibili. che gas vuol dire energia. E noiCerto non siatempi più brevi possibili. che la preoccupazione è molta, perché mo produttori di energia. nola preoccupazione è molta, La perché dalla Russia noi importiamo gas, stra preoccupazione è che i prezzi dalla Russia noi importiamo gas vuol dire energia. E noi nongas, siacontinuino aumentare gas vuol diread energia. E noi mettennon siamo produttori di energia. La nodo gioco ledi nostre impresenoarmofuori produttori energia. stra preoccupazione è che iLa prezzi tigiane. Ci sono certi settori come stra preoccupazione è chemetteni prezzi continuino ad aumentare la metalmeccanica, la ceramica, continuino adleaumentare mettendo fuori gioco nostre imprese arla e tante altre imprese che lavoradoplastica fuori Ci gioco le nostre artigiane. sono certi settori come no legate Questocome fa sì tigiane. Ciall’energia. sono certi la settori la metalmeccanica, ceramica, che queste aziende non siano più la plastica metalmeccanica, lache ceramica, la e tante altre lavorain grado di stare nel mercato, perla plastica e tante altreQuesto che lavorano legate all’energia. fa sì ché costa troppo produrre. Ci sono no legate Questo sì che questeall’energia. aziende non sianofapiù invece altri aziende Stati in Europa, come chegrado queste siano più in di stare nel non mercato, perFrancia o Germania, che avendo in grado stare produrre. nel mercato, perché costadi troppo Ci sono anche unatroppo produzione interna di ché costa produrre. Cicome sono invece altri Stati in Europa, energiaaltri riescono aincontenere i coinvece Stati Europa, come Francia o Germania, che avendo sti rispetto a noi, riuscendo così a Francia o Germania, avendo anche una produzioneche interna di rimanere competitivi all’interno anche una produzione interna di energia riescono a contenere i codell’Europa”. energia riescono a contenere i costi rispetto a noi, riuscendo così a Che impatto ci riuscendo sarà sui consusti rispetto a noi, così a rimanere competitivi all’interno matori, il competitivi cui potere d’acquisto è rimanere all’interno dell’Europa”. diminuito? dell’Europa”. Che impatto ci sarà sui consu“Questo è un ci altro tasto dolenChe impatto saràd’acquisto sui consumatori, il cui potere è te, cioè l’aumento dell’inflazione. matori, il cui potere d’acquisto è diminuito? diminuito? “Questo è un altro tasto dolenè un altro tasto dolente,“Questo cioè l’aumento dell’inflazione. te, cioè l’aumento dell’inflazione.
Pensi che fino a un mese fa era del 3,9% adesso siamo intorno al 4,8. È una cifra altissima e nelle ultime Pensi che fino a un mese fa era del settimane molte attività si Pensi che fino a un mese fa lamenera del 3,9% adesso siamo intorno al 4,8. tano. adesso Le aziende cheintorno se ne sono ac3,9% siamo al 4,8. È una cifra altissima e nelle ultime corte sonoelenelle stesse che È unaper cifraprime altissima ultime settimane molte attività si lamenlavorano nel settore agroalimentasettimane molte attività si lamentano. Le aziende che se ne sono acre: la Le gente tornache a mangiare pane tano. sono accorte peraziende prime sonoselene stesse che e cipolle, come sisono usavaledire ai temcorte per prime stesse che lavorano nel settore agroalimentapi dei nostri nonni, cioè deve fare lavorano neltorna settore agroalimentare: la gente a mangiare pane economia su tutto, perché i prezzi re: la gente torna a mangiare e cipolle, come si usava dire ai pane temaumentati formadire esagerata, esono come siinusava ai tempicipolle, dei nostri nonni, cioè deve fare madei gli nostri stipendi sono cioè sempre quelli. pi deve fare economia su nonni, tutto, perché i prezzi La produzione rischia di rallentare economia su tutto, perché i prezzi sono aumentati in forma esagerata, e questo vuol dire più dipensono in avere forma esagerata, ma gliaumentati stipendi sono sempre quelli. denti distipendi quantosono non sia necessario. ma gli sempre quelli. La produzione rischia di rallentare Come categoriarischia economia, la ConLa produzione di rallentare e questo vuol dire avere più dipencercando indipentutti i efartigianato questo vuolsta dire avere più denti di quanto non sia necessario. denti di quanto non sia necessario. Come categoria economia, la ConCome categoria economia,inlatutti Con-i fartigianato sta cercando fartigianato sta cercando in tutti i
modi, anche a livello di Governo, di insistere per una politica nazionale che torni a vedere l’economia modi, anche a livello di Governo, anche anche a livelloa interno, che modi, livello diquindi Governo, di insistere per una politica naziotorni a produrre energia propria. di insistere per una politica nazionale che torni a vedere l’economia Eravamo abituati ad acquistare nale che torni ainterno, vedere l’economia anche a livello quindi che all’estero articoli legati alla meccaanche a livello interno, quindi che torni a produrre energia propria. tronica eprodurre all’elettronica, perché cotorni a energia propria. Eravamo abituati ad acquistare stava meno. Il problema è che ora i Eravamo abituati ad acquistare all’estero articoli legati alla meccaprodotti oarticoli non cilegati sono alla oppure coall’estero meccatronica e all’elettronica, perché costano troppo. Forse il Governo attronica e all’elettronica, perché costava meno. Il problema è che ora i tuale meno. deve ripensare all’economia stava Il problema è che ora prodotti o non ci sono oppure co-i italiana, rivederla. Deve oppure esserci una prodotti o nonForse ci sono stano troppo. il Governo coatproduzione interna minima peratla stano troppo. Forse il Governo tuale deve ripensare all’economia sopravvivenza del Paese, perché tuale deve ripensare all’economia italiana, rivederla. Deve esserci una la guerrarivederla. o la mancanza di beni di italiana, Deve esserci una produzione interna minima per la prima necessità, come lo è divenproduzione interna minima per la sopravvivenza del Paese, perché tata l’energia, stanno impattando sopravvivenza del Paese, perché la guerra o la mancanza di beni di gravemente territorio”. la guerra o lasul mancanza di prima necessità, come lodiè beni divenIl Veneto è fatto anche di tanprima necessità, come lo è diventata l’energia, stanno impattando te imprese chestanno vivonoimpattando di turismo. tata l’energia, gravemente sul territorio”. L’escalationsul russa avrà ripercusgravemente territorio”. Il Veneto è fatto anche di tansioni anche su questo settore? Veneto è fatto anche di tante Ilimprese che vivono di turismo. “Turismo vuol dire consumo e te imprese che vivono di turismo. L’escalation russa avrà ripercusconsumo vuol dire avrà lavoro. AbbiaL’escalation russa ripercussioni anche su questo settore? mo Abano borghi e altre sioni anche Terme, su questo “Turismo vuol dire settore? consumo e realtà attrattive. La pandemia sa“Turismo vuol dire consumo e consumo vuol dire lavoro. Abbianitaria prima, ladire pandemia econoconsumo vuol lavoro. Abbiamo Abano Terme, borghi e altre micaAbano ora stanno distruggendo un mo Terme, e altre realtà attrattive. La borghi pandemia sarealtà attrattive. La pandemia sanitaria prima, la pandemia econonitaria prima, la pandemia economica ora stanno distruggendo un mica ora stanno distruggendo un
un settore importantissimo in cui lavorano molte unità, molti dipendenti. Dovrebbe esserci uno Stato un settore importantissimo in cui chesettore cerca eimportantissimo che fa delle politiche un in cui lavorano molte unità, molti dipenmigliori amolte lungo termine. Non si lavorano unità, molti dipendenti. Dovrebbe esserci uno Stato può continuare aesserci vedere uno a unStato cendenti. Dovrebbe che cerca e che fa delle politiche timetro dalenaso guardare con lo che cerca che o fatermine. delle politiche migliori a lungo Non si specchietto retrovisore, bisogna migliori a lungo termine. Non si può continuare a vedere a un cenguardare avantiaavedere nuove apolitiche può continuare un centimetro dal naso o guardare con lo e pensodal che le associazioni, come timetro o guardare con lo specchiettonaso retrovisore, bisogna corpi intermedi, siano soggetti imspecchietto retrovisore, bisogna guardare avanti a nuove politiche portanti per poter aiutarepolitiche e suggeguardare avanti a nuove e penso che le associazioni, come rire”. ecorpi penso che le associazioni, come intermedi, siano soggetti imQuale appello siano voletesoggetti lanciareimal corpi intermedi, portanti per poter aiutare e suggeGoverno? portanti per poter aiutare e suggerire”. “È già da un po’ di mesi che ci rire”. Quale appello volete lanciare al facciamo sentire con i nostri parlaQuale appello volete lanciare al Governo? mentari locali. Molti di questi sono Governo? “È già da un po’ di mesi che ci tornati confrontarsi con iche citta“È giàa da un po’ mesi ci facciamo sentire condii nostri parladini, con le categorie economiche, facciamo sentire con i nostri parlamentari locali. Molti di questi sono con il territorio che vivono. Devomentari Molti di questi sono tornati alocali. confrontarsi con i cittano tornare a portare lacon realtà nei tornati a confrontarsi i cittadini, con le categorie economiche, luoghi della politica.economiche, Chiediamo dini, con le categorie con il territorio che vivono. Devoche questo rapporto sia rafforzato, con il territorio che vivono. Devono tornare a portare la realtà nei perché solo acosì uno Stato può creno tornare portare la realtà nei luoghi della politica. Chiediamo scere nel migliore dei modi e può luoghi della politica. Chiediamo che questo rapporto sia rafforzato, essere rappresentato e rappresenche questo sia rafforzato, perché solo rapporto così uno Stato può cretante”. perché solo così uno Stato può crescere nel migliore dei modi e può Marta Miotto scere nel migliore dei modi e può essere rappresentato e rappresenessere tante”. rappresentato e rappresentante”. Marta Miotto Marta Miotto
La Piazza 2030
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La Piazza 2030 La Piazza 2030 Padova è nella top 100 mondiale per impegno green, Venezia forma i manager dell’economia circolare
Bo e Ca’ Foscari, gli atenei hanno imboccato Bo ee Ca’ Foscari, gli atenei hanno imboccato ilBocammino verso la cultura della sostenibilità Ca’ Foscari, gli atenei hanno imboccato ilGil cammino verso la cultura della sostenibilità cammino verso la cultura della sostenibilità Padova è nella top 100 mondiale per impegno green, Venezia forma i manager dell’economia circolare Padova è nella top 100 mondiale per impegno green, Venezia forma i manager dell’economia circolare
li atenei veneti scommettono sempre di più sulla sostenibilità. Politiche green, li ateneiconcrete veneti scommetcon azioni a favore tono sempre più sulla li atenei veneti scommetdell’ambiente. Madi anche con sostenibilità. Politiche sempre di piùgreen, sulla corsitono di laurea finalizzati alla con azioni di concrete a favore sostenibilità. Politiche green, formazione nuove figure tecdell’ambiente. Ma anche con con concrete a favore nicheazioni specializzate per poter corsi di laurea finalizzati alla dell’ambiente. Ma anche con supportare lo sviluppo dell’eformazione di nuove figure teccorsi di laurea finalizzati conomia circolare. In primaalla liniche percipoter formazione di nuove figure tecnea su specializzate entrambi i fronti sono supportare lo sviluppo niche specializzate per poter l’Università degli Studi didell’ePadoconomia circolare. In prima lisupportare lo sviluppo dell’eva e l’Università di Ca’ Foscari nea su entrambi i fronti ci sono conomia circolare. In prima lidi Venezia (anche con il Caml’Università degli Studi di Padonea su entrambi i fronti ci sono pus di Mestre e quello di Treviva l’Università di Ca’diFoscari l’Università Studi Padoso),eche neglidegli ultimi anni hanno di Venezia (anche con il Camva e l’Università di Ca’ Foscari investito su queste tematiche e pus di Mestre e quello di Trevidi Venezia (anche con il Camne stanno uscendo vincenti. so), che negli ultimi anni pus di Mestre e quello dihanno Treviinvestito su queste tematiche e so), che negli ultimi anni hanno PADOVA NELLA TOP 100 neAstanno uscendo vincenti. investito su queste tematiche e certificare che l’ateneo pane stanno uscendo vincenti. tavino, oltre a brillare storicaPADOVA NELLA TOPdel 100sapere e mente nei campi A certificare che l’ateneo paPADOVA NELLA TOP 100 dell’imdella ricerca, è ai vertici tavino, oltre a brillare storicaA certificare che l’ateneo pegno per la salvaguardia padel mente campi del sapere e tavino, oltre aclassifica brillare storicaPianetanei è la interdella ricerca, è ai vertici dell’immente nei campi del sapere e nazionale pubblicata dall’UI pegno per la salvaguardia del della ricerca, è ai vertici dell’imGreen Metric World University Pianeta èche la classifica interpegno per la ogni salvaguardia del Ranking, anno valuta nazionale pubblicata dall’UI Pianeta è la classifica interle università di tutto il mondo Green Metric World University nazionale pubblicata misurandone proprio ladall’UI sosteRanking, che ogni anno valuta Green Metric World University nibilità. Il Bo, che proprio nel le università di tutto ildalla mondo Ranking, che800 ogni anno valuta 2022 compie anni sua misurandone proprio sostele universitàèdi tutto illamondo fondazione, stato inserito nelnibilità. Il Bo, che proprio nel misurandone proprio la sostela top 100 delle più ecosocia2022 compie 800 anni dalla sua nibilità. Il Bo, che proprio li e sostenibili, migliorandonel la fondazione, è800 stato inserito nel2022 compie anni dalla sua propria performance rispetto la top 100 delle più ecosociafondazione, èprecedente stato inserito all’edizione in nelben li e sostenibili, migliorando la la top 100 delle più ecosociacinque indicatori su sei. L’inipropria performance rispetto li e sostenibili, migliorando la ziativa – che vede la partecipaall’edizione precedente in ben propria performance rispetto zione di un migliaio di atenei cinque su sei.inL’iniall’edizione precedente ben di tuttoindicatori il mondo – mette sotziativa – che vede la partecipacinque indicatori su sei. L’inito la lente di ingrandimento le zione di un migliaio di atenei ziativa – che vede la partecipainfrastrutture, l’efficientamendi tutto il mondo – mette sotzione di un migliaio di atenei to energetico e lo sviluppo di to la lente di ingrandimento le di tutto il mondo – mette sotenergie rinnovabili, il trattainfrastrutture, l’efficientamento la lente di ingrandimento le mento dei rifiuti, il metodo di to energetico e lo sviluppo di infrastrutture, l’efficientamenutilizzo e di lotta allo spreco di energie rinnovabili, il trattato energetico e lo sviluppo di mento dei rifiuti, il metodo di energie rinnovabili, il trattautilizzo dei e dirifiuti, lotta allo spreco di di mento il metodo
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utilizzo e di lotta allo spreco di
un bene primario come l’acqua, le politiche dei trasporti e l’incentivo degli spostamenun come l’acti a bene piedi,primario oltre naturalmente qua, le politiche dei trasporti un bene primario come l’acai programmi di educazione e l’incentivo degli spostamenqua, le politiche dei trasporti e ricerca focalizzati su green e ti a piedi, oltre naturalmente e l’incentivo degli spostamensostenibilità. Il podio più alto ai programmi di educazione ti a piedi, oltre naturalmente del ranking è occupato dall’oe ricerca focalizzati su green e ai programmi di educazione landese Wageningen University sostenibilità. Il podio più alto e ricerca focalizzati su e & Research. Padova è ingreen 97esidel ranking è occupato dall’osostenibilità. Il podio più alto ma posizione: certo, rispetto landese Wageningen del ranking è occupato dall’oal dodicesimo posto University raggiunto & Research. Padova è in 97esilandese Wageningen University dall’Università di Bologna di ma posizione: certo, rispetto & Research. Padova è in 97esistrada ce n’è ancora molta da al dodicesimo ma posizione: certo,raggiunto rispetto percorrere. Maposto mettersi in giodall’Università di Bologna di al dodicesimo posto raggiunto co e soprattutto porsi continui strada ce n’è ancora molta da dall’Università di Bologna di obiettivi di miglioramento copercorrere. Ma mettersi in giostrada ce n’è ancora molta da stituisce un ottimo inizio. A esco e soprattutto porsi continui percorrere. Mapositivamente mettersi in giosere giudicati e obiettivi di miglioramento coco e soprattutto porsi continui ad aver fatto guadagnare punti stituisce ottimo inizio. A coesobiettivi di miglioramento preziosi un all’università guidata sere giudicati positivamente e stituisce un ottimo inizio. A esdalla rettrice Daniela Mapelli, ad aver fatto guadagnare punti sere giudicati positivamente e il nuovo polo di via Beato Pelpreziosi all’università guidata ad aver fatto guadagnare punti legrino, che è il primo edificio dalla rettrice Danielama Mapelli, preziosi all’università guidata gas-free dell’ateneo, anche il nuovo polo di via Beato dalla rettrice Daniela Mapelli, i progetti di riqualificazionePeldelegrino, è di il come primo edificio il polo via Beato Pelglinuovo spazi che aperti, quelli di gas-free dell’ateneo, ma anche legrino, che è il primo edificio villa Revedin-Bolasco e dell’Oritoprogetti di riqualificazione degas-free dell’ateneo, madimenanche Botanico che, non va spazi aperti, come quelli di igli progetti di riqualificazione deticato, è patrimonio mondiale villa Revedin-Bolasco e dell’Orgli spazi aperti, come quelli di Unesco. toNon Botanico che, non va dimenvilla Revedin-Bolasco e dell’Orsolo. L’ateneo, che ha in ticato, è patrimonio mondiale to Botanico che, nonuna va dimenFrancesca Da Porto proretUnesco. ticato, è patrimonio mondiale trice con delega specifica alla Non solo. L’ateneo, chee ha in Unesco. sostenibilità, ha creato proFrancesca Da Porto una proretNon solo. L’ateneo, che ha in muove “UniPadova Sostenibitrice con delega specifica alla Francesca Da Porto una proretle”, contenitore e catalizzatore sostenibilità, ha creato protrice conledelega specifica alla di tutte iniziative cheecoinmuove “UniPadova Sostenibisostenibilità, ha creato e provolgono sulla tematica l’intera le”, contenitore catalizzatore muove “UniPadova Sostenibicomunità, daglie studenti agli di tutte le iniziative che coinle”, contenitore e catalizzatore organi di governo, e facendole volgono sulla tematica l’intera di tutte le iniziative che coinrimbalzare all’esterno verso la comunità, dagli studenti agli volgono sulla tematica l’intera città e tutto il territorio, afferorgani governo, e facendole comunità, dagli ruolo studenti agli mando di il proprio centrale rimbalzare all’esterno verso la organi di governo, e facendole di ente pubblico promotore di città e tutto il territorio, afferrimbalzare all’esterno verso la crescita economica, inclusione, mando il proprio ruolo centrale città e tutto il territorio, afferparità di genere e salvaguardia di ente ilpubblico promotore di mando proprio ruolo centrale dell’ambiente. crescita economica, inclusione, di ente pubblico promotore di parità dieconomica, genere e salvaguardia crescita inclusione, dell’ambiente. parità di genere e salvaguardia dell’ambiente.
Gli studenti dell’Università di Padova sono impegnati al raggiungimento degli Gli studenti obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Università di Padova Gli studenti sono impegnati al dell’Università Padova raggiungimentodidegli sono impegnati al obiettivi dell’Agenda 2030 raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030
L’ex Distretto militare, sede di Campus Treviso L’ex Distretto militare, sede di L’ex Distretto Campus Treviso militare, sedeadiun futuro sostenibieducare Campus Treviso le per l’economia terrestre. Fra
VENEZIA, SIMBOLO DEL CLIMATE CHANGE Sul fronte della didattica, Ca’ VENEZIA, SIMBOLO Foscari sta giocando un ruolo DEL CLIMATE CHANGE VENEZIA, primario SIMBOLO altro non fosse (al di Sul fronte della didattica, Ca’ DEL CLIMATE CHANGE là della presenza ormai conFoscari sta giocando un ruolo Sul fronte della didattica, Ca’ solidata della facoltà di Scienprimario altro non fosse (alche di Foscari sta giocando un ruolo ze ambientali) per il fatto là della presenza ormai conprimario nonsimbolo fosse (aldei di Venezia èaltro la città solidata di Scienlà della della presenza ormai conproblemi chefacoltà i cambiamenti ze ambientali) per il fatto che solidata della facoltà di Scienclimatici hanno causato. E che, Venezia è la città simbolo dei ze ambientali) pereilpensiero, fatto che come luogo di arte è problemi che i cambiamenti Venezia è la città simbolo dei probabilmente la più adatta per climatici che, problemi i causato. cambiamenti affrontarehanno iche problemi. CosìEnello come luogo di arte e pensiero, è climatici hanno causato. E che, probabilmente la più adatta per come luogo di arte e pensiero, è affrontare i problemi. Così nello probabilmente la più adatta per affrontare i problemi. Così nello
scorso anno accademico è stato aperto il primo corso di laurea magistrale italiano in Scienze scorso accademico è stato umaneanno ambientali, coordinato aperto il primo corso di scorso anno accademico èlaurea stato da Shaul Bassi, che coinvolge magistrale italiano in Scienze aperto il primo corso di laurea sette dipartimenti e insegnanti umane coordinato magistrale italianoin indialogo Scienze bilingue,ambientali, mettendo le da Shaul Bassi, che coinvolge umane coordinato scienze ambientali, naturali, quelle sociali e sette dipartimenti e insegnanti da Shaul Bassi, che coinvolge la cultura umanistica in tutte le bilingue, mettendo dialogo la le sette dipartimenti eininsegnanti sue declinazioni per formare scienze naturali, quelle sociali e bilingue, in dialogo le prossimamettendo generazione di operala cultura umanistica in tutte le scienze naturali, quelle sociali e tori culturali, intellettuali pubsue declinazioni formare la la cultura umanistica in tutte le blici, formatori eper leader capaci prossima generazione di operasue declinazioni per formare la di immaginare, raccontare ed tori culturali, intellettuali pubprossima generazione di operablici, formatori e leader capaci tori culturali, intellettuali pubdi immaginare, ed blici, formatori eraccontare leader capaci di immaginare, raccontare ed
il Campus di Treviso e quello educare a un sostenibiscientifico di futuro Mestre, invece, le per l’economia terrestre. Fra educare a un futuro sostenibinel bel mezzo della pandemia è il Campus di Treviso e quello le per l’economia terrestre. Fra stato dato il via al corso di lauscientifico di Treviso Mestre, il di einvece, quello reaCampus magistrale in Biotecnologie nel bel mezzo della pandemia è scientifico di Mestre, invece, per l’ambiente e lo sviluppo sostato dato il via al corso di launel bel mezzo della pandemia è stenibile, coordinato da Paolo rea magistrale in Biotecnologie stato dato il via al corso di lauPavan e progettato dal dipartiper l’ambiente e lo sviluppo sorea magistrale in Biotecnologie mento di Scienze ambientali, stenibile, coordinato da Paolo per l’ambiente e lo sviluppo soinformatica e statistica: attraPavan e progettato dal dipartistenibile, coordinato da Paolo verso l’interdisciplinarietà l’omento Scienze ambientali, Pavan dal dipartibiettivoedi èprogettato creare le opportunità informatica e statistica: mento di Scienze ambientali, professionali del futuro.attraQui verso l’interdisciplinarietà l’oinformatica e statistica: attrasi studiano insieme ingegnebiettivo è creare le opportunità verso l’interdisciplinarietà ria industriale, meccanical’oed professionali del Qui biettivo è creare le futuro. opportunità energetica, chimica analitica, si studiano insieme ingegneprofessionali del futuro. Qui microbiologia applicata, valuria industriale, meccanica ed si studiano insieme ingegnetazione dei rischi e degli impatti energetica, chimica analitica, ria industriale, meccanica ed ambientali, diritto ambientale microbiologia applicata, valuenergetica, chimica analitica, ed economia delle società multazione dei rischi e degli impatti microbiologia valutiservizio per farapplicata, nascere i nuovi ambientali, diritto ambientale tazione dei rischi e degli impatti manager dell’economia circoed delle società mulambientali, diritto ambientale lareeconomia e dei suoi processi. tiservizio per far nascere i nuovi ed economia delle società mulmanager per dell’economia circotiservizio far nascere i nuovi Sara Salin lare e dei suoi processi. circomanager dell’economia lare e dei suoi processi. Sara Salin Sara Salin
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La Piazza 2030
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La Piazza 2030 La scelta lagunare. Oltre 87 milioni di euroLa dalPiazza Pnrr per 2030la rivoluzione green del trasporto pubblico
Ca’ Farsetti viaggia sugli autobus a idrogeno Ca’ Farsetti viaggia sugli autobus a idrogeno La sfida della città più antica del mondo Ca’ Farsetti viaggia sugli autobus a idrogeno La sfida della città più antica del mondo La sfida della città più antica del mondo La scelta lagunare. Oltre 87 milioni di euro dal Pnrr per la rivoluzione green del trasporto pubblico
La scelta lagunare. Oltre 87 milioni di euro dal Pnrr per la rivoluzione green del trasporto pubblico
L’assessore Boraso: “Una soluzione più idonea nel medio termine perché consente ai mezzi L’assessore Boraso: “Una più idonea di avere un’autonomia disoluzione viaggio coerente nel terminedei perché consente ai mezzi conmedio la lunghezza percorsi quotidiani di avere un’autonomia disoluzione viaggio coerente L’assessore Boraso: “Una più idonea effettuati nella terraferma veneziana” con la lunghezza dei percorsi quotidiani nel medio termine perché consente ai mezzi effettuati nella terraferma veneziana” di avere un’autonomia di viaggio coerente con la lunghezza dei percorsi quotidiani effettuati nella terraferma veneziana”
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empre meno in auto, sempre più con i mezzi pubblici. A patto però che meno la rivoluzione riempre in auto,verde sempre guardi le flotte degli autobus piùanche con i mezzi pubblici. A paturbani. Ci ha anche il Coto però che la pensato rivoluzione verde riempre meno in auto, sempre mune di Venezia che, dopo avere guardi anche le flotte degli autobus più con i mezzi pubblici. Ail patgià introdotto da tempo i vaporetti urbani. Ci ha pensato anche Coto però che la rivoluzione verde riibridi, adifebbraio deciso di attinmune Veneziaha che, dopo avere guardi anche le flotte degli autobus gereintrodotto ai fondi del nazionale di già daPiano tempo i vaporetti urbani. ha pensato anche il Coripresaa Ci efebbraio resilienza per rinnovare ibridi, ha deciso di attinmune Venezia che, dopo veicoavere in modo massiccio il parco gere ai di fondi del Piano nazionale di già introdotto da tempo i vaporetti li dei servizi di trasporto pubblico ripresa e resilienza per rinnovare ibridi, aSaranno febbraio ha deciso diveicoattinlocale. 123 nuovi autoin modo massiccio ili parco gere ai fondi del Piano nazionale di bus 90 a idrogeno, 33 li deiacquistati: servizi di trasporto pubblico ripresa e resilienza per rinnovare elettrici.Saranno Il tutto avverrà entroautoil 30 locale. 123 i nuovi in modo massiccio parco veicogiugno 2026. La sfida città più bus acquistati: 90 aildella idrogeno, 33 li dei servizi di trasporto pubblico antica delIl mondo, candidata ailcaelettrici. tutto avverrà entro 30 locale. Saranno 123 idella nuovi autopitale mondiale della sostenibilità, giugno 2026. La sfida città più bus acquistati: 90 candidata a idrogeno, 33 è partita. antica del mondo, a caelettrici. Il tutto avverrà entro il 30 “Venezia guarda alsostenibilità, futuro e dipitale mondiale della giugno 2026. La sfida della città più èmostra partita.di cogliere le occasioni antica del mondo, camesse a disposizione Pnrrae per “Venezia guardacandidata al dal futuro dipitale mondiale della sostenibilità, dare un di ulteriore segnale mostra coglierechiaro le occasioni èmesse dipartita. ammodernamento e Pnrr di tutea disposizione dal per guardachiaro al affermato futuro e dila “Venezia dell’ambiente”, ha il dare un ulteriore segnale mostra di cogliere le eoccasioni sindaco Luigi Brugnaro spiegandi ammodernamento di tutemesse a disposizione dal Pnrr dodell’ambiente”, la decisione della di per Ca’ la hagiunta affermato il dare un ulteriore chiaro segnale Farsetti, che “unspiegansegnale sindaco Luigidefinisce Brugnaro di ammodernamento e di impetutetangibile di quanto ci stiamo do la decisione della giunta di Ca’ la dell’ambiente”, ha affermato il gnando per transizione Farsetti, cheladefinisce “un ecologisegnale sindaco Luigi Brugnaro spieganca nel nostro territorio”. tangibile di quanto ci stiamo impedo la cifra decisione della giunta di Ca’ La a disposizione gnando permessa la transizione ecologiFarsetti, che definisce “un segnale dallo copertura dell’inteca nel Stato nostroaterritorio”. tangibile quanto stiamo imperaLa operazione è notevole: oltre 87 cifradi messa aci disposizione gnando per la transizione ecologimilioni di euro (87.451.102 euro, dallo Stato a copertura dell’inteca territorio”. pernel la nostro precisione) per puntare ra operazione è notevole: oltrealle 87 La cifra messa a disposizione emissioni zero (87.451.102 anche nel capomilioni di euro euro, dallo a copertura dell’inteluogo lagunare. Una tranper la Stato precisione) per prima puntare alle ra operazione è notevole: 87 che “obbligatoria” di nel 33oltre nuovi emissioni zero anche capomilioni di euro (87.451.102 euro, mezzi lagunare. ecologici sarà luogo Una acquistata prima tran-e per la“obbligatoria” precisione) perdi puntare alle messa in servizio entro la del che 33fine nuovi emissioni zero anche nel capo2024. Sedici autobus a idrogenoe mezzi ecologici sarà acquistata luogo prima tranmessa lagunare. in servizioUna entro la fine del che “obbligatoria” di 33 nuovi 2024. Sedici autobus a idrogeno mezzi ecologici sarà acquistata e messa in servizio entro la fine del 2024. Sedici autobus a idrogeno
e 17 elettrici. L’acquisto spetterà ad AVM Spa, l’azienda veneziana mobilitàL’acquisto che è stataspetterà identiedella 17 elettrici. ficata soggetto veneziana attuatore ad AVMcome Spa, l’azienda dell’intera operazione green, che della mobilità che è stata identieficata 17andare elettrici. L’acquisto spetterà per sul soggetto mercato e attuatore rinnovare come ad AVM potrà Spa, l’azienda veneziana la flotta contare complessidell’intera operazione green, che della mobilità che è stata vamente susul 77,75 milioni diidentieuro. per andare mercato e rinnovare ficata come attuatore “Sarà necessario realizzare le infrala flotta potràsoggetto contare complessidell’intera operazione green, che strutture su dedicate alla ricarica dei vamente 77,75 milioni di euro. per andare sul mercato e rinnovare mezzinecessario elettrici presso i depositi “Sarà realizzare le infra-e la contare complessiunflotta nuovopotrà sistema di distribuzione strutture dedicate alla ricarica dei vamente su 77,75 milioni di euro.e dell’idrogeno un investimento mezzi elettriciper presso i depositi “Sarà necessario realizzare le infracomplessivo di circa milioni di un nuovo sistema di 9,7 distribuzione strutture dedicate alla ricarica dei euro”, spiega l’assessore alla mobidell’idrogeno per un investimento mezzi elettrici depositi lità Renato Boraso. Nel complessivo di presso circa 9,7imentre milioniche die un nuovo sistema di distribuzione il nuovo impianto viene realizzato, euro”, spiega l’assessore alla mobidell’idrogeno peracquistati un investimento i nuovi autobus entro il lità Renato Boraso. Nel mentre che complessivo di circa 9,7 realizzato, milioni di 31nuovo dicembre 2024 utilizzeranno il il impianto viene euro”, l’assessore allaentro mobiche Eni sta ultimando idistributore nuovispiega autobus acquistati il lità Renato Boraso. Nel mentre che a San Giuliano. Gliutilizzeranno impianti per il 31 dicembre 2024 il il nuovo impianto viene realizzato, rifornimentoche di Eni idrogeno per audistributore sta ultimando iatotrazione nuovi autobus acquistati entro sono in fase di collaudo San Giuliano. Gli impianti per il il 31 dicembre 2024 utilizzeranno il e la stazione,digià riapertaper da aualrifornimento idrogeno distributore che in Enifase staessere ultimando cune settimane dopo stata totrazione sono di collaudo aericostruita San Giuliano. Gli impianti peralil completamente, entro la stazione, già riaperta da rifornimento di idrogeno per aula finesettimane di questodopo meseessere riceverà le cune stata totrazione sono di collaudo certificazioni e in le fase autorizzazioni ricostruita completamente, entro ela stazione, giàmese riaperta da per aldala parte enti competenti fine didegli questo riceverà le cune settimane dopo essere stata essere la primaeinleItalia per il riforcertificazioni autorizzazioni ricostruita entro nimento di completamente, idrogeno in ambito urda parte degli enti competenti per la fine di questo mese riceverà le bano ela aperta conper dueil punti essere primaa tutti, in Italia riforcertificazioni e le autorizzazioni di erogazione, uno per nimento di idrogeno in autoveicoli ambito urda parte degliaenti competenti per e mezzi pesanti e uno dedicato agli bano e aperta tutti, con due punti essere la prima in Italia per il riforautobus. Non uno solo:per la stazione di di erogazione, autoveicoli nimento dianche idrogeno ambitoagli urcolonnina di eMestre mezziha pesanti e una unoin dedicato bano e aperta tutti, con due punti ricarica elettrica con la due postazioautobus. Nonasolo: stazione di di uno percolonnina ni,erogazione, con ha la possibilità diautoveicoli ricaricare Mestre anche una di ericarica mezzi pesanti e uno dedicato agli contemporaneamente veicolo elettrica con dueun postazioautobus. solo: laadistazione di in corrente continua 50ricaricare kW e un ni, con laNon possibilità Mestre ha anche una colonnina di veicolo in corrente alternata a 22 contemporaneamente un veicolo ricarica elettrica con due postaziokW. in corrente continua a 50 kW e un ni, con la di ricaricare veicolo in possibilità corrente alternata a 22 contemporaneamente un veicolo kW. in corrente continua a 50 kW e un veicolo in corrente alternata a 22 kW.
Al Lido di Venezia la prima rete urbana di trasporto pubblico locale full electric a Al Lido impatto di Venezia la prima minimo ambientale rete urbana dietrasporto acustico pubblico locale full electric a minimo ambientale Al Lido impatto di Venezia la prima acustico rete urbana dietrasporto
Tornando agli autobus, la scelta pubblico locale full electric a “mista” a prevalenza di ambientale alimenminimo impatto e acustico tazione a idrogeno intrapresa da Tornando agli autobus, la scelta Venezia si discosta da quelle fatte “mista” a prevalenza di alimeno annunciate dagli altri capoluotazione a idrogeno intrapresa da Tornando agli autobus, la scelta ghi di provincia deldaVeneto, che Venezia si discosta quelle fatte “mista” a prevalenza dicapoluoalimenstanno rinnovando proprio paro annunciate dagli ilaltri tazione a idrogeno intrapresa da co mezzi del servizio di trasporto ghi di provincia del Veneto, che Venezia si discosta da quelle fatte pubblico puntando ilquasi esclusistanno rinnovando proprio paro annunciate dagli altri capoluovamente “Latrasporto soluzioco mezzisull’elettrico. del servizio di ghi di provincia Veneto, che ne dell’idrogeno èdel –quasi spiega Borapubblico puntando esclusistanno rinnovando il proprio parso – più idonea nel medio termine vamente sull’elettrico. “La soluzioco mezzi delincontro servizio di trasporto nell’andare modalità ne dell’idrogeno è – alle spiega Borapubblico puntando quasi termine esclusidi effettuazione delmedio servizio urbaso – più idonea nel vamente sull’elettrico. “Lamodalità soluziono, consentendo ai mezzi di avere nell’andare incontro alle ne dell’idrogeno èviaggio –servizio spiega Boraun’autonomia didel coerente di effettuazione urbaso – più idonea nel medio termine con consentendo la lunghezza media di impiego no, ai mezzi di avere nell’andare incontro alle modalità quotidiano dei mezzi urbani in serun’autonomia di viaggio coerente di effettuazione del servizio urbaviziolanella terraferma veneziana”. con lunghezza media di impiego no, consentendo ai mezzi di avere Del resto l’amministrazione Bruquotidiano dei mezzi urbani in serun’autonomia di viaggio coerente gnaronella non terraferma ha mai sdegnato l’eletvizio veneziana”. con laresto lunghezza trico. Tanto che media al Lidodie impiego a PelleDel l’amministrazione Bruquotidiano dei mezzi urbani in serstrina non tuttiha i bus servizio sono gnaro maiinsdegnato l’eletvizio nella terraferma veneziana”. stati già da tempo trico. Tanto che alsostituiti Lido e aproprio PelleDel resto l’amministrazione Brucon mezzi ultima genestrina tuttielettrici i bus indiservizio sono gnaro non ha mai sdegnato l’eletrazione. “Un’esperienza positiva”, stati già da tempo sostituiti proprio trico. Tantoelettrici che al di Lido a Pellela definisce l’assessore ale bilancio con mezzi ultima genestrina tutti i bus in servizio sono e alle società partecipate Michele razione. “Un’esperienza positiva”, stati già da tempo sostituiti proprio Zuin, sottolineando come la città la definisce l’assessore al bilancio con elettrici di significativo ultima genecompiuto un eabbia allemezzi società partecipate Michele razione. “Un’esperienza positiva”, passo sottolineando in avanti versocome una mobiliZuin, la città la l’assessore tà definisce urbana sostenibile eala bilancio impatto abbia compiuto un significativo epasso alle“che società partecipate zero porterà non solo benefici in avanti verso unaMichele mobiliZuin, sottolineando come la città all’ambiente ma ancheelaa vivibilità tà urbana sostenibile impatto abbia compiuto un significativo in tema diporterà minori non emissioni sonore zero “che solo benefici passo in avanti mobilidei mezzi”. (s.s.) all’ambiente maverso ancheuna la vivibilità tà urbana sostenibile e a impatto in tema di minori emissioni sonore zero “che porterà non solo benefici dei mezzi”. (s.s.) all’ambiente ma anche la vivibilità in tema di minori emissioni sonore dei mezzi”. (s.s.)
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Stili di vita
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La quotidianità vista con ironia. Il pellegrinaggio verso il panificio lascia sensazioni differenti e inattese
Il pane caldo suscita mondi di emozioni Ma è deprimente il krapfen scritto male I
l panico, per me, è trovarmi senza pane. Atavismi da istinto di conservazione, ma con totale e ridicola spericolatezza filologica la radice classica è pan, cioè tutto. Il panteismo è il pane presente in ogni cosa, in ogni casa, in ogni luogo abitato da qualsiasi civiltà e in qualunque epoca. Che sia pagnotta o michetta, sfilatino o zoccoletto, banana o rosetta, dove c’è l’uomo c’è il pane e dove c’è il pane c’è l’uomo. Quando sento dire in giro che il fascismo ha fatto anche cose buone, al di là del solito torcimento di budella, devo onestamente ammettere che sì, perché mi viene in mente quella frase di nonno Benito che era esposta in tutti gli italici forni e che è ancora affissa in qualche sperduto panificio delle nostre campagne: “Rispettate il pane: sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio”. La fragranza del pane appena cotto suscita interi mondi di emozioni che vanno dal vento che pettina le spighe ancora verdi, all’oro del grano maturo stagliato nell’azzurro: un profumo potente, primario, arcaico, come quello del legno che si sprigiona nelle piccole falegnamerie e che in un secondo ci riporta nelle foreste primordiali, quando vivevamo
sugli alberi, al quinto piano, senza ascensore. Certamente, l’industrializzazione moderna non ha risparmiato nemmeno il pane e ne sono evidenza i sempre più numerosi supermercati che sfornano il loro, e i sempre più rari panifici artigianali, anche se fortunatamente permane un certo grado di resistenza culturale nella gente, che quando può, continua a preferire il piccolo forno del quartiere, del centro cittadino, del paese. Anche tra questi ci sono vari livelli di organizzazione e di offerta, dai panifici che offrono venti tipi di pane, pizze, focacce, torte e misurazione dei trigliceridi, ad altri che non si arrischiano oltre il pane comune, che comunque è già mezzo gaudio. Avendo visitato centinaia di negozi, posso affermare comunque con assoluta certezza scientifica che nei panifici di ogni ordine e grado del Veneto, oltre al pane, non mancano mai altre due cose, di solito collocate in alto a destra nella vetrinetta del banco: i krapfen alla crema e i cannoncini lunghi con la marmellata di albicocca. E qui arriviamo al punto focale, le cinquanta variazioni di krapfen. Non variazioni quanto a ricetta, ma linguistiche. Mai che abbia trovato scritto
Krapfen in modo corretto: si va dal più diffuso Craf, a Craff, Craften, Craffel, Kraf, Kraffen, Kraffeln, che sembra una filastrocca austriaca per distrarre i bambini mentre gli si fa l’antitetanica. Ma la vera domanda è, perché accanto al Krapfem, (ecco, comincio a sbagliare anch’io) il fornaio sente sempre l’obbligo morale di mettere un talloncino di carta con la scritta? Perché il cannoncino lungo alla marmellata di albicocca non è mai indicato? E meno male che il Bretzel non ha avuto la medesima fortuna del Krapfen! Un’altra costante riscontrata nella mia trentennale esperienza di turista del pane è che, da una certa fascia di età in su, diciamo dai 50, la stragrande maggioranza di chi va a comprare il pane sono uomini. Forse vecchi condizionamenti culturali, tipo “chi porta a casa la pagnotta”, “chi porta i pantaloni” eccetera, ma forse no, perché anch’io che mi sento scevro da simili retaggi, sono quello che in famiglia calca i panifici, con mia moglie testuale che mi dice sempre: “Vai a tu a prendere il pane che io non ci capisco niente”. E d’altra parte, non posso fare a meno di notare, e con un certo allarme, come le macellerie siano invece terreno di
appannaggio per lo più femminile. Che nei panifici i commessi sono quasi tutte donne e nelle macellerie quasi tutti uomini non credo c’entri qualcosa, i cuori solitari o avventurieri vanno dalla De Filippi mica dal panettiere o dal salsicciaio. Volando più alto si può dire che, malgrado le apparenze, il pane è maschile e la carne è femminile, carboidrato uomo e proteina donna. Ma non dimenticate mai le verdure per una corretta dieta bilanciata. Alberto Graziani
MARZO 2022 2022 MARZO
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Il vademecum dell’Ulss 6 Euganea
Assistenza sanitaria, ecco cosa devono fare le persone che giungono nei nostri territori
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Il Veneto si mobilita per i profughi dell’Ucraina
l Veneto si mobilita per accogliere i profughi dall’Ucraina. Sono stati resi disponibili posti letto negli ospedali, tutte le Ulss stanno predisponendo ambulatori specifici per l’afflusso di famiglie di profughi, per i controlli e le registrazioni dello stato vaccinale, anche dei bambini. Prosegue anche la ricerca di abitazioni e disponibilità anche presso le strutture alberghiere per ospitare chi sta arrivando. Ma cosa devono fare le persone provenienti dall’Ucraina, a quale assistenza sanitaria possono accedere e quali sono i contatti utili? L’Ulss 6 Euganea ha predisposto un vademecum dedicato appunto a quanti giungono nel territorio. Tutte le informazioni sono a disposizione anche in lingua ucraina. Il giorno dell’arrivo in uno dei Comuni della provincia di Padova dev’essere eseguito un tampone antigenico presso i punti tampone dell’azienda sanitaria. Si accede direttamente, senza prenotazione e senza impegnativa, presentandosi con un documento di identità. Il tampone va ripetuto se compaiono sintomi come tosse, febbre, mal di gola o difficoltà a respirare. Prosegue alla pag. seguente
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Salute Covid
Campagna vaccinale, si prosegue con la quarta dose e il nuovo vaccino
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a campagna vaccinale prosegue. Dal 1° marzo i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria possono effettuare una dose di richiamo (la quarta dose) trascorsi 120 giorni dalla terza o dalla guarigione. Gran parte delle persone interessate saranno contattate direttamente dalle strutture che le hanno in cura o dalle Ulss di cui fanno parte. In ogni caso potranno prenotare l’accesso ai punti vaccinali. Chi deve fare la quarta dose? Le persone superfragili destinataire della quarta dose di vaccino anticovid-19 sono coloro che si trovano in una di queste condizioni: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T esprimenti un recettore chimerico antigenico (cellule CART); patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive (es. sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci
Il vademecum dell’Ulss 6 Euganea
Assistenza sanitaria, ecco cosa devono fare le persone che giungono nei nostri territori Per ogni persona che si ferma in uno dei Comuni della provincia di Padova si deve inviare all’indirizzo mail emergenzacovid19@aulss6.veneto.it con oggetto “Ucraina-Green Pass” il referto del tampone eseguito all’arrivo in Italia, la copia di un documento d’identità, un numero di telefono, eventuali certificati di vaccinazione contro Sars-CoV-2 o altre malattie, un eventuale certificato di guarigione da Covid 19, l’eventuale referto di un tampone molecolare eseguito 72 ore precedenti l’arrivo o tampone antigenico rapido eseguito nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia. Se la documentazione inviata è idonea a produrre il Green pass, questo viene inviato tramite mail. Saranno inviate inoltre le informazioni per eseguire o completare le vaccinazioni contro il Covid 19 e altre vaccinazioni in base all’età. E’ obbligatorio il periodo di quarantena di 5 giorni in mancanza della certificazione di avvenuta completa vaccinazione contro il Sars-CoV-2 da non più di 9 mesi con un vaccino approvato dall’Agenzia Europea per il Farmaco; oppure di certificazione di guarigione da Covid 19 da non più di 6 mesi; oppure di referto di tampone molecolare eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Italia o di un tampone antigenico rapido eseguito 48 ore precedenti l’arrivo in Italia. La quarantena deve avvenire in isolamento dagli altri conviventi. In questo periodo e per i 5 giorni successivi (per un totale di 10 giorni) si deve utilizzare la mascherina FFP2. Al termine dei 5 giorni va eseguito un tampone antigenico o molecolare.
immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.); dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico. Quale vaccino? Saranno usati Pfizer e Moderna, nei dosaggi autorizzati a seconda dell’età. Non può essere utilizzato per i super fragili il nuovo vaccino Novavax perché non ancora autorizzato per la terza dose. Il nuovo vaccino Novavax. Intanto sono state avviate le somministrazioni del nuovo vaccino Nuvaxovid prodotto da Novavax, il quinto in distribuzione in Italia, destinate agli over 18, “attualmente solo per il ciclo primario” e non come richiamo di una precedente somministrazione o come booster. Secondo le indicazioni di impiego, come si legge dalla circolare del ministero della Salute, è previsto un ciclo di due dosi, da somministrare a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Si tratta del primo siero anti Covid a base di proteine autorizzato dall’Ue che, pur agendo secondo meccanismi diversi dai vaccini ad mRNA Pfizer e Moderna, sarebbe altrettanto efficace. Un’arma in più nella lotta contro la pandemia per convincere, questo è l’auspicio, gli indecisi e coloro che fino ad oggi hanno dimostrato riluttanza verso la vaccinazione.
Assistenza sanitaria. Le persone che hanno fatto domanda di protezione internazionale presso la Questura di Padova hanno un permesso di soggiorno provvisorio che consente di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale e scegliere un medico. Le persone che non hanno fatto domanda di protezione internazionale o debbono ancora recarsi in Questura per il rilascio del permesso di soggiorno, sono considerate Stranieri Temporaneamente Presenti (STP) e hanno diritto alle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti, alle cure essenziali per malattie e infortunio. Materiale sanitario inviato in Ucraina. L’azienda Ospedale-Università di Padova documenta la partenza dei primi farmaci e materiale sanitario che tramite la Regione Veneto sta donando alla popolazione ucraina colpita dalla guerra. I primi bancali hanno iniziato lo scorso 4 marzo il loro viaggio verso est, destinati alle città e agli abitanti più colpiti. Un cuore per dire grazie. Un grande cuore per esprimere un “Grazie” sincero e spontaneo agli operatori del Covid Hotel di Valdobbiadene. Con un disegno il bambino rifugiato, fuggito assieme assieme alla famiglia dall’inferno dell’Ucraina bombardata, ha voluto esprimere la propria riconoscenza per il calore e l’umanità con cui è stato accolto nella struttura dove, con altri undici bambini e due mamme, ha osservato la quarantena. Un gesto semplice ma significativo, quello del baby rifugiato di soli 4 anni, che in un momento come questo ha un valore estremamente profondo. “Esprimo piena vicinanza – ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi - a tutti coloro, soprattutto donne e bambini, che in questi giorni sono costretti a lasciare la propria casa e fuggire dal proprio Paese a causa di questa guerra ingiusta L’augurio è che finisca presto”.
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“Outdoor - Insieme naturalmente”, il progetto per adolescenti e famiglie con disagi dovuti al Covid
E’ tempo di uscire dal proprio isolamento e ritornare nel gruppo Il ritiro sociale, la mancanza di integrazione, la chiusura l’isolamento: una pandemia nella pandemia. L’Ulss 2 Marca Trevigiana propone un percorso per ragazzi e genitori
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l ritiro sociale dei ragazzi, la mancanza di integrazione, la chiusura e l’isolamento: una pandemia nella pandemia. Con questi termini il dottor Nicola Michieletto, direttore dell’Uoc Infanzia adolescenza e famiglia dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, definisce il disagio sociale e psicologico degli adolescenti che il Covid 19 - con i lockdown, la didattica a distanza, il distanziamento sociale e tutto ciò che ha comportato - ha accentuato. “Mi ritiravo sempre pensando di non essere accettata. Ero zitta e in disparte. In realtà non era che non mi volessero, ero io che non mi integravo”. “Faccio fatica a dare fiducia perché sono chiusa di mio e per delle cose che sono successe, quelle cose che sembravano che fossero più grandi di me e che solo io le stessi passando”. “All’inizio mi autocommiseravo, pensavo che stavo bene da sola, che non ero degna di far parte di un gruppo”. I racconti diretti dei ragazzi, le loro parole, sono alcuni dei punti di partenza da cui ha preso corpo il progetto “Outdoor – Insieme naturalmente”, l’iniziativa che offre un sostegno psicologico, di gruppo e in mezzo alla natura, agli adolescenti con forme di disagio
dovute alla pandemia. Il progetto è sviluppato dall’unità operativa di Neuropsichiatria infantile per l’adolescenza del Distretto Pieve di Soligo, con l’obiettivo di favorire la ri-socializzazione di adolescenti, dai 14 ai 18 anni, e genitori al tempo del Covid. Partito lo scorso settembre, in concomitanza con l’avvio del nuovo anno scolastico, a marzo si rinnova l’iniziativa con un nuovo gruppo composto di otto famiglie. Da settembre, mese di avvio del Servizio di neuropsichiatria infantile per l’adolescenza, diretto dal dottor Adriano Compagno e in capo all’Uoc infanzia adolescenza e famiglia dell’Ulss 2, sono stati presi in carico più di un centinaio di ragazzi con disturbi differenti. “Il gruppo dei pari, nell’adolescenza, è fondamentale. Attraverso il rispecchiamento nell’altro, il ragazzo costruisce la propria identità e impara a relazionarsi con il mondo. Tuttavia, il ritiro sociale è una delle più grandi manifestazione del disagio adolescenziale oggi. La pandemia ha interrotto i rapporti sociali, già complessi per alcuni ragazzi, generando di conseguenza un forte stress”, esordiscono le operatrici e gli ope-
ratori coinvolti nel progetto, spostando l’attenzione anche sui familiari. “Tutto il sistema familiare dell’adolescente, soprattutto i genitori,- proseguono - è stato sottoposto a forti pressioni per la fatica di comprendere i comportamenti e le emozioni dei figli che sono cambiati e si sono chiusi”. “Il benessere psicologico degli adolescenti – dice il dottor Nicola Michieletto direttore Uoc Infanzia adolescenza e famiglia – e delle loro famiglie è un’emergenza. Abbiamo deciso di affrontare questa sfida con progettualità innovative, con la modalità di far uscire i servizi verso i ragazzi, abbiamo parlato col dottor Compagno e abbiamo deciso di metterci in gioco attraverso delle progettualità nuove e che siano funzionali al momento che stiamo vivendo”. “Ecco perché – spiega il dottor Adriano Compagno – il 1° settembre scorso siamo partiti col progetto “Outdoor- insieme naturalmente”. Abbiamo già fatto partire un gruppo prima dell’inizio dell’anno scolastico e ora parte il secondo”. “Si tratta – Francesca del Favero assistente sociale – di due gruppi paralleli, uno rivolto ai ragazzi e
l’altro ai loro genitori”. “Abbiamo pensato di svolgere – Giulia Piccolo educatrice – il gruppo degli adolescenti all’aria aperta in outdoor”.“Questo secondo noi – Barbara Maran psicologa specializzanda - rappresenta simbolicamente una riapertura della comunicazione da parte dei ragazzi”. “Dopo il lockodwn e le didattiche a distanza e le amicizie online, - Mariateresa Cataldi psicologa psicoterapeuta - il contatto con la natura diventa riequilibrante”. “Il gruppo permette – Silvia Pagotto psicologa psicoterapeuta – una rielaborazione condivisa di vissuti emotivi di esperienze traumatiche sperimentate o riattivate durante la pandemia”. Da qui il nome del progetto, “Outdoor - Insieme naturalmente”, che evoca i bisogni educativi dell’adolescente: l’essere insieme nel gruppo di pari ed esplorare nuove autonomie. “Il contesto in natura, il setting all’aperto
ha una valenza terapeutica – Veronica Leo psicologa psicalizzanda – per l’evoluzione psicologica dei ragazzi ritirati”. Anche il gruppo dei genitori facilita il confronto, l’emergere di risorse e competenze che talvolta si pensa di non possedere. Ogni partecipante infatti può rispecchiarsi nell’altro che sta vivendo la stessa situazione. I genitori hanno condiviso le difficoltà scoprendo di non essere soli. “Nel gruppo i ragazzi hanno potuto sperimentare un clima di fiducia andando oltre la paura del giudizio. E’ stato bello vederli in contatto con se stessi e ripartire nel loro percorso evolutivo. E’ ciò che rende speciale il lavoro con i ragazzi” concludono gli operatori del progetto. Uos di Neuropsichiatria infantile per l’adolescenza, Distretto di Pieve di Soligo Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana 0438665940 - adolescenza.pievedisoligo@ aulss2.veneto.it.
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Salute Salute Mastectomia e ricostruzione della mammella. I dati della Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima Mastectomia e ricostruzione della mammella. I dati della Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima
Mille e una donna operate al seno Mille e una donna operate al seno
Superati nel 2021 il numero Superati nel 2021 il numero di interventi dell’era pre-covid di interventi dell’era pre-covid iù di mille donne operate al seno, a garanzia di undonne trattamento tuiù di mille operatecompleto al seno,del a gamore alla mammella, anche durante la panranzia di un trattamento completo del tudemia, in mammella, un periodoanche segnato da difficoltà more alla durante la panoggettive sul piano logistico e di demia, in un periodo segnato dareperimendifficoltà to del personale. E’ illogistico dato chee di conreperimensoddisfaoggettive sul piano zione il primario della Breast Unit dell’Ulss to del personale. E’ il dato che con soddisfa3zione Serenissima, Guido Papaccio, commenta il primario della Breast Unit dell’Ulss a3 conclusione dell’attività nel Serenissima,della Guidoverifica Papaccio, commenta periodo pandemico. Nel 2021 sono stati a conclusione della verifica dell’attività nel precisamente 1001 i ricoveri di donne periodo pandemico. Nel 2021 sono opestati rate al seno dalla Breast Unit dell’Ulss precisamente 1001 i ricoveri di donne ope-3 Serenissima. unoBreast dei segnali, uno degli3 rate al seno “E’ dalla Unit dell’Ulss indicatori sottolinea il Direttore generale Serenissima. “E’ uno dei segnali, uno degli Edgardo Contato -di un’attività che proseindicatori - sottolinea il Direttore generale gue in modo continuo e anzi aumenta. La Edgardo Contato -di un’attività che prosenostra ha fatto registrare numegue in Breast modo Unit continuo e anzi aumenta. La ri superiori a quelli precedente, nostra Breast Unit hadell’anno fatto registrare nume-e superiori a quelli che venivano rea-e ri superiorianche a quelli dell’anno precedente, lizzati nell’epoca pre-Covid19. Un’attività superiori anche a quelli che venivano readiffusa, attraversopre-Covid19. i diversi ospedali, su lizzati nell’epoca Un’attività tutto il territorio, che dimostra com’è stato diffusa, attraverso i diversi ospedali, su fatto il possibile per contenere disatutto tutto il territorio, che dimostra com’èil stato gio provocato dalla pandemia, in particolare fatto tutto il possibile per contenere il disarispetto a chi dalla è colpito da patologie gravi. gio provocato pandemia, in particolare Si è prestata una grande attenzione ad una rispetto a chi è colpito da patologie gravi. diffusa patologia neoplastica femminile, Si è prestata una grande attenzione ad una
a conferma della sensibilità e della disponibilità dei nostri chirurghi eedella a conferma della sensibilità dellavalidità dispodelle strategie organizzative adottate”. “Abnibilità dei nostri chirurghi e della validità biamo appena chiuso una verifica spiega delle strategie organizzative adottate”. “Abilbiamo Primario dellachiuso Breastuna Unit,verifica il dottor Guido appena - spiega Papaccio dell’attività in periodo pandeil Primario della Breast Unit, il dottor Guido mico. E questa revisioneindel lavoropandesvolto Papaccio - dell’attività periodo ci ha evidenziato come nell’ultimo anno mico. E questa revisione del lavoro svolto abbiamo superato come l’asticella delle anno mille ci ha evidenziato nell’ultimo donne operate: abbiamo quindi eseguito abbiamo superato l’asticella delle mille una dozzina di interventi più rispetto al donne operate: abbiamo inquindi eseguito 2019, l’ultimo anno pre-Covid19, quando una dozzina di interventi in più rispetto al ci eravamo fermati interventi.quando Questi 2019, l’ultimo annoa 998 pre-Covid19, risultati sono ottenuti grazie al modello di ci eravamo fermati a 998 interventi. Questi équipe itinerante, che affronta quindi una risultati sono ottenuti grazie al modello di casistica varia e notevole per quantità”. équipe itinerante, che affronta quindi unaIl lavoro della Breast Unit nonper si limita ad unaIl casistica varia e notevole quantità”. casistica di grande rilevanza. “Siamo riusciti lavoro della Breast Unit non si limita ad una acasistica garantire il trattamento del tumore della di grande rilevanza. “Siamo riusciti mammella modo più completo - spiega a garantirenel il trattamento del tumore dellail dottor Papaccio -, e per dirlo ci affidiamo mammella nel modo più completo - spiegaaiil risultati conseguiti di quadottor Papaccio -, erispetto per dirloaicicriteri affidiamo ai lità indicati dal Gruppo Italiano Screening risultati conseguiti rispetto ai criteri di quaMammografico, il GISMa. In particolare lità indicati dal Gruppo Italiano Screening vengono soddisfatte, con percentuale supeMammografico, il GISMa. In particolare riore all’80%, le indicazioni riguardanti l’evengono soddisfatte, con percentuale supesecuzione delle cosiddette mastectomie con riore all’80%, le indicazioni riguardanti l’e-
Il dottor Guido Papaccio con il collega Eugenio Fraccalanza in sala operatoria zione del seno, con particolare attenzione conservazione di cute e capezzolo e della alla anche della mamricostruzione immediata; anche il numero conservazione di cute e capezzolo e della zionesimmetrizzazione del seno, con particolare attenzione mella controlaterale. In tal modo la paziendelle complicanze, sempre presenti in quericostruzione immediata; anche il numero alla simmetrizzazione anche della mamte escecontrolaterale. dalla sala operatoria senza alcuna sti interventi, si attesta positivamente delle complicanze, sempre presenti in sotto quemella In tal modo la pazienmutilazione legata alla malattia”. la soglia del 3,5%, quindi in un livello ottisti interventi, si attesta positivamente sotto te esce dalla sala operatoria senza alcuna A permettere risultato è l’evomale”. Breast dell’Ulss Serenissila sogliaLadel 3,5%,Unit quindi in un3livello ottimutilazione legataquesto alla malattia”. luzione della collaborazione ma vanta risultato di eccelmale”. La anche Breast un Unitaltro dell’Ulss 3 SerenissiA permettere questo risultatoall’interno è l’evodella tra l’unità di all’interno Chirurgia lenza: benanche 200 delle 250 risultato donne sottoposte ma vanta un altro di eccelluzioneBreast dellaUnit collaborazione senologica la Chirurgia plastica, iniziata alenza: mastectomia, cioè all’asportazione di tutben 200 delle 250 donne sottoposte della Breaste Unit tra l’unità di Chirurgia in collaborazione con il dottor Morelli to il seno, sono state contemporaneamente a mastectomia, cioè all’asportazione di tutsenologica e la Chirurgia plastica, iniziatae ora portata a completamento sottoposte all’intervento ricostruttivo. to il seno, sono state contemporaneamente in collaborazione con il dottor dall’attuaMorelli e “Con questa metodologia della ricostrule Primario di Chirurgia plastica,dall’attuail dottor sottoposte all’intervento ricostruttivo. ora portata a completamento zione immediata, che applichiamo in ogni Eugenio Fraccalanza. “I risultati di quan“Con questa metodologia della ricostrule Primario di Chirurgia plastica, il dottor caso in cui è possibile spiega il dottor tità e di qualità che abbiamo conseguizione immediata, che applichiamo in ogni Eugenio Fraccalanza. “I risultati di quanPapaccio - laèpaziente sottoposta ad to - sonoconseguipossibili caso in cui possibileviene - spiega il dottor tità- esottolinea di qualitàPapaccio che abbiamo intervento demolitivo oncologico e nello perché ogni singolo caso viene discusso Papaccio - la paziente viene sottoposta ad to - sottolinea Papaccio - sono possibili stesso intervento si procede alla ricostrucollegialmente: sia l’intervento intervento demolitivo oncologico e nello perché ogni singolo caso vienechirurgico discusso
demolitivo e ricostruttivo, sia eventuali terapie successive, vengono ritagliati sulla demolitivo e ricostruttivo, sia eventuali singola paziente nel necessario obiettivo di terapie successive, vengono ritagliati sulla una personalizzazione della terapia del tusingola paziente nel necessario obiettivo di more della mammella. Ildella percorso tipodeldella una personalizzazione terapia tupaziente prevede, dopo la comunicazione more della mammella. Il percorso tipo della della diagnosi, unadopo valutazione collegiale paziente prevede, la comunicazione con le indicazioni all’intervento chirurgico, della diagnosi, una valutazione collegiale econ quindi una consulenza oncologico-ricole indicazioni all’intervento chirurgico, struttiva che viene discussa con la paziene quindi una consulenza oncologico-ricote condividendone il progetto struttiva che viene discussa conchirurgico, la paziensia demolitivo che ricostruttivo”. Tutte te condividendone il progetto chirurgico, le avanzate che tecniche di ricostruzione sia più demolitivo ricostruttivo”. Tutte mammaria sonotecniche praticatedi dalla Breast le più avanzate ricostruzione Unit dell’Ulsssono 3 Serenissima, che èBreast l’unimammaria praticate dalla co centro autorizzato a livello regionale Unit dell’Ulss 3 Serenissima, che è l’unialla ricostruzione con derma da banca dei co centro autorizzato a livello regionale tessuti, e condivide la maggior casistica alla ricostruzione con derma da banca dei operatoria, assieme all’Istituto Tumori tessuti, e condivide la maggiordeicasistica di Milano, alla Chirurgia Senologica della operatoria, assieme all’Istituto dei Tumori Romagna all’Ospedale Todi Milano,ealla Chirurgia Molinette Senologicadidella rino. “Grazie alla sinergia tra Breast Unit Romagna e all’Ospedale Molinette di To-e Chirurgia Plastica dell’Ulsstra3 Breast - conclude rino. “Grazie alla sinergia Unit eil dottor Papaccio si interviene anche con lail Chirurgia Plastica dell’Ulss 3 - conclude ricostruzione della mammella con tecniche dottor Papaccio - si interviene anche con la di microchirurgia contecniche prelievo ricostruzione dellaricostruttiva, mammella con di tessuti dall’addome, e mediante liposudi microchirurgia ricostruttiva, con prelievo zione e iniezione del tessuto adiposo. E’ di tessuti dall’addome, e mediante liposuanche ventaglio di interzione eattraverso iniezionequesto del tessuto adiposo. E’ venti alta specialità si garantisce la anchediattraverso questoche ventaglio di intercompletezza delle proposte ricostruttive”. venti di alta specialità che si garantisce la
diffusa patologia neoplastica femminile,
secuzione delle cosiddette mastectomie con
stesso intervento si procede alla ricostru-
completezza delle proposte ricostruttive”.
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Il dottor Guido Papaccio con il collega Eugenio Fraccalanza in sala operatoria
collegialmente: sia l’intervento chirurgico
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Nizza l’occitana, bella fra le belle Nizza l’occitana, bella fra le belle Nizza l’occitana, bella fra le belle amata da Chagall e da Matisse amata amata da da Chagall Chagall ee da da Matisse Matisse
Francia Francia Francia
di Renato Malaman
Il suo storico Carnevale, il terzo più grande del mondo èIlcrocevia d’amicizia. Quiil arte, cultura e una suo storico Carnevale, terzo più grande del mondo Il suo storico Carnevale, il terzo più grande del mondo gastronomia davvero originale rispecchiano l’anima Il suo storico Carnevale, il arte, terzocultura più grande del mondo èè crocevia d’amicizia. Qui e una crocevia d’amicizia. Qui culturaae Cap una Ferrat: plurale della città. Daloriginale suoarte, lungomare ègastronomia crocevia d’amicizia. Qui arte, cultura e una l’anima davvero rispecchiano gastronomia davvero originale rispecchiano l’anima un itinerario fra borghi e cittadelle, toccando Eze, gastronomia davvero originale rispecchiano l’anima plurale della città. Dal suo lungomare a Cap Ferrat: plurale della città. Dal suo lungomare a Cap Ferrat: Villefrache-sur-Mer, Beaulieu-sur-Mer Vence plurale della città. Dal suo lungomare aeCap Ferrat: un un itinerario itinerario fra fra borghi borghi ee cittadelle, cittadelle, toccando toccando Eze, Eze, un itinerario fra borghi e cittadelle, toccando Eze, Villefrache-sur-Mer, Beaulieu-sur-Mer e Vence ’era anche una street band ucraina, resche e di vivaci botteghe. Villefrache-sur-Mer, Beaulieu-sur-Mer e VenceUn cuore della arrivata da Odessa, nei giorniBeaulieu-sur-Mer scorsi città di cui è simbolo la Cattedrale dedicata Villefrache-sur-Mer, e Vence
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anche street band ucraina, alle’era sfilate del una Carnevale internazionale ’era anche una street band ucraina, arrivata da Odessa, nei giorni scorsi di Nizza, quest’anno dedicato al Re degli ’era anche street arrivata da una Odessa, neiband giorniucraina, scorsi alle sfilate del Carnevale internazionale Animali. La band ha fatto passerella fra nei internazionale giorni scorsi allearrivata sfilate da del Odessa, Carnevale di quest’anno dedicato aldue Re giorni degli gli Nizza, applausi in Place Masséna alle sfilate del Carnevale internazionale di Nizza, quest’anno dedicato al Re degli Animali. La band ha dedicato fatto fra prima dell’aggressione russa passerella al al proprio Padi Nizza, quest’anno Re degli Animali. La band ha fatto passerella fra gli applausi in Place Masséna due giorni ese, suscitando un’ovazione spontanea. E’ Animali. La in band ha Masséna fatto passerella fra gli applausi Place due giorni prima dell’aggressione russa al proprio Pacome se la tribuna li avesse abbracciati tutti gli applausi in Place Masséna due giorni prima dell’aggressione russa al proprio Paese, un’ovazione E’ quei giovani musicisti, ballerini e giocolieri primasuscitando dell’aggressione russa spontanea. al proprio Paese, suscitando un’ovazione spontanea. E’ come se la tribuna li avesse abbracciati tutti ucraini. Il Carnevale di Nizza, evento di punese, suscitando un’ovazione spontanea.tutti E’ come se la tribuna li avesse abbracciati quei musicisti, ballerini e giocolieri ta pergiovani una città cheli avesse è cosmopolita e aperta come se la tribuna abbracciati tutti quei giovani musicisti, ballerini e giocolieri ucraini. Il Carnevale didopo Nizza, evento di punal mondo da sempre, due anni stop quei giovani musicisti, ballerini e giocolieri ucraini. Il Carnevale di Nizza, evento di punta per una città che di è cosmopolita e diaperta forzato per la pandemia, haevento lanciato un ucraini. Il Carnevale Nizza, punta per una città che è cosmopolita e aperta al mondo dacittà dopo due anni di stop messaggio disempre, pace. Con il gruppo dieOdessa ta per una che è cosmopolita aperta al mondo da sempre, dopo due anni di stop forzato pandemia, ha lanciato un c’erano tanti altri gruppi al mondoper da la sempre, dopofrancesi due annieddieurostop forzato per la pandemia, ha lanciato un messaggio di pace. Con il gruppo di Odessa pei a sfilare. Di giorno o di sera, accanto ai forzato perdilapace. pandemia, ha lanciato un messaggio Con il gruppo di Odessa c’erano tanti altri gruppi francesi ed eurograndi carri realizzati dagli artigiani Povigna messaggio di pace. Con il francesi gruppo diedOdessa c’erano tanti altri gruppi europei a sfilare. giorno o difrancesi sera,diaccanto ai ec’erano Pignataro, maestri nizzardi quest’artanti Di altri gruppi ed europei a sfilare. Di giorno o di sera, accanto ai grandi carri realizzati dagli artigiani Povigna te. Una festa dell’amicizia fra i popoli, che pei a sfilare. Di giornodagli o diartigiani sera, accanto ai grandi carri realizzati Povigna eoggi Pignataro, maestri nizzardi di quest’arassume un significato più prezioso che carri realizzati artigiani Povigna egrandi Pignataro, maestridagli nizzardi di quest’arUna festa dell’amicizia fradagli i popoli, mai, vista la piega assunta eventiche in ete. nizzardi quest’arte.Pignataro, Una festa maestri dell’amicizia fra idipopoli, che oggi assume un significato piùsignificato prezioso che Ucraina. E assume un grande rite. Una festa dell’amicizia fra i popoli, che oggi assume un significato più prezioso mai, vistaanche la piega assunta dagli eventi in cordando quanto accadde sei anni fa oggi significato prezioso mai, assume vista la un piega assuntapiù dagli eventiche in Ucraina. E assume un grande significato rinella Promenade des Anglais, in occasione mai, vistaE la piega un assunta eventi riin Ucraina. assume grandedagli significato cordando quanto accadde sei anni rifa dell’attentato di matrice islamica. Ucraina. Eanche assume un grande significato cordando anche quanto accadde sei anni fa nella Promenade des città Anglais, in sei occasione Nizza città aperta, dall’anima pluricordando anche quanto accadde anni fa nella Promenade des Anglais, in occasione dell’attentato di matrice islamica. ma, capace di attrarre e sedurre artisti come nella Promenade des Anglais, in occasione dell’attentato di matrice islamica. Nizza ecittà aperta, dall’anima pluriChagall Matisse, checittà nelislamica. secolo scorso qui dell’attentato di matrice Nizza città aperta, città dall’anima plurima, capace attrarre e sedurre artisti come decisero di di vivere la loro maturità artistica Nizza città aperta, città dall’anima plurima, capace di attrarre e sedurre artisti come Chagall Matisse, che nel secolo scorso qui ema, checapace inedue musei della città - due didistinti attrarre sedurre come Chagall e Matisse, cheenel secoloartisti scorso qui decisero di vivere la loro maturità artistica fra i tanti magnifici musei di Nizza hanChagall cheloro nel maturità secolo scorso qui deciseroediMatisse, vivere la artistica eno che in due distinti musei della città - due concentrato la loro straordinaria eredità di vivere loro maturità artistica edecisero che in due distintila musei della città - due fra i tanti magnifici musei di Nizza culturale. Nizza che oggi si della ripropone e che in due distinti musei città--con -handueil fra i tanti magnifici di Nizza hanno concentrato la loro straordinaria eredità suo carico di bellezza e di cosmopolitismo. fra concentrato i tanti magnifici di Nizza eredità - hanno la loromusei straordinaria culturale. Nizza la chesioggi si ripropone con il Sul suo lungomare rispecchiano eleganti no concentrato straordinaria culturale. Nizza cheloro oggi si riproponeeredità con il suo carico di bellezza e di cosmopolitismo. architetture liberty che hanno fatto epoca, culturale. che oggi ripropone con il suo caricoNizza di bellezza e disi cosmopolitismo. Sul suo lungomare si rispecchiano eleganti come quella originalissima dell’Hotel Nesuo carico di bellezza e di cosmopolitismo. Sul suo lungomare si rispecchiano eleganti architetture liberty cherispecchiano hanno fatto epoca, gresco, dietro cui si si nasconde uneleganti centro Sul suo lungomare architetture liberty che hanno fatto epoca, come quella originalissima Nestorico, la Vieille Ville, didell’Hotel strade pittoarchitetture chefatto hanno fatto epoca, come quellaliberty originalissima dell’Hotel Negresco, dietro cui si nasconde un centro come quella dell’Hotel Negresco, dietrooriginalissima cui si nasconde un centro storico, VieillecuiVille, fatto di strade pittogresco, la dietro si nasconde un centro storico, la Vieille Ville, fatto di strade pittostorico, la Vieille Ville, fatto di strade pitto-
resche di vivaci botteghe. Un alla cuorememodella a SantaeReparata e che riporta resche e di vivaci botteghe. Un cuore della città di cui è simbolo la Cattedrale dedicata ria anche una Nizza dal respiro occitano, resche botteghe. Un cuore della città di ecuidièvivaci simbolo la Cattedrale dedicata acosì Santa Reparata e che riporta alla memotanto riscoperto negli di cui èpiacevolmente simbolo la Cattedrale acittà Santa Reparata e che riporta alladedicata memoanche Nizza dall’antica respiroalla occitano, ultimi anni,una al punto che lingua proaria e che memoriaSanta ancheReparata una Nizza dalriporta respiro occitano, così tanto piacevolmente riscoperto negli venzale, oltre adNizza essere tornata materia di ria anche una dal respiro occitano, così tanto piacevolmente riscoperto negli ultimi anni, al punto che l’antica lingua prostudio a scuola, è presente anche nella tocosì riscoperto ultimitanto anni, piacevolmente al punto che l’antica linguanegli provenzale, oltre ad essere tornata di ponomastica. è bilingue. Cosìmateria che “rue” ultimi anni, al Che punto che l’antica venzale, oltre ad essere tornata lingua materiaprodi studio a scuola, è presente anche nella todiventa “carriera”, “place” diventa “plaça”. venzale,a scuola, oltre adèessere tornata di studio presente anchemateria nella toponomastica. è bilingue. Così che “rue” Atmosfere cheChe riportano anche al lungo pestudio a scuola, nella toponomastica. Cheè èpresente bilingue.anche Così che “rue” diventa “carriera”, diventa “plaça”. riodo ligure-piemontese, ovvero dei ponomastica. Che è“place” bilingue. Cosìquello che “rue” diventa “carriera”, “place” diventa “plaça”. Atmosfere che riportano anche al lungo peSavoia, che durò cinque secoli e precedette diventa “carriera”, “place” diventa “plaça”. Atmosfere che riportano anche al lungo periodo ligure-piemontese, ovverodi quello dei la cessione da parte del Regno Sardegna Atmosfere che riportano anche lungo periodo ligure-piemontese, ovveroalquello dei Savoia, che durò cinque secoli e precedette alla Francia nel 1860. riodo ligure-piemontese, ovvero quello dei Savoia, che durò cinque secoli e precedette la cessione da parte diprecedette Sardegna E’ lache cucina che,delpiùRegno di altri elementi Savoia, durò cinque secoli e la cessione da parte del Regno di Sardegna alla Francia nelparte 1860. storici e culturali (dettaglio non trascurabile la cessione alla Francia da nel 1860.del Regno di Sardegna E’ la cucina che, più di altrinel elementi la nascita di Giuseppe Garibaldi 1807), alla E’ Francia nel 1860. la cucina che, più di altri elementi storici e culturali (dettaglio non trascurabile permette di poter dire che Nizza è la più itaE’ elaculturali cucina (dettaglio che, più di elementi storici nonaltri trascurabile la nascita di Giuseppe Garibaldi nel 1807), liana fra le città francesi. Cucina, che come i storici e culturali (dettaglio non trascurabile la nascita di Giuseppe Garibaldi nel 1807), permette di poter dire che Nizza è la più itanomi incisi nei monumenti, si rifà alla nostra la nascitadidipoter Giuseppe Garibaldi 1807), permette dire che Nizza ènel la più italiana fra le città francesi. come tradizione: elaborandola, contagiandola, permette poter dire cheCucina, Nizza èche la più ita-ii liana fra ledicittà francesi. Cucina, che come nomi incisi nei monumenti, siinsalata rifà che alla nizzarnostrai rendendola unica. La stessa liana fra le città francesi. Cucina, come nomi incisi nei monumenti, si rifà alla nostra tradizione: elaborandola, da, che piùnei della Cesar Salad è imitata nel nomi incisi monumenti, sicontagiandola, rifà alla nostra tradizione: elaborandola, contagiandola, rendendola unica. La stessa insalata nizzarmondo, è una contaminazione di sapori metradizione: unica. elaborandola, contagiandola, rendendola La stessa insalata nizzarda, che piùdove dellaingredienti Cesar Saladcome è imitata nel diterranei, le nizzaracciurendendola La stessa da, che più unica. della Cesar Saladinsalata è imitata nel mondo, è una contaminazione di sapori meghe, l’uovo sodo o il sedano non sono baratda, che èpiù della Cesar Salad di è imitata nel mondo, una contaminazione sapori mediterranei, dove ingredienti come le acciutabili con succedanei. Accanto cipollotti mondo, è una contaminazione diaisapori mediterranei, dove ingredienti come le acciughe, l’uovo sodo oingredienti sedano tagliati non sono barat(non le cipolle!), aiilcarciofi listelli diterranei, come lea acciughe, l’uovo dove sodo o il sedano non sono barattabili con succedanei. Accanto ai cipollotti fini, ai ravanelli, aiilpomodori e, in stagione, ghe, l’uovo sodo o sedano non sono barattabili con succedanei. Accanto ai cipollotti (non le cipolle!), ai carciofi tagliati a listelli alle fave. Tutto condito, naturalmente, con tabili succedanei. Accanto ai cipollotti (non lecon cipolle!), ai carciofi tagliati a listelli fini, ai ravanelli, ai pomodori e, in stagione, l’olio d’oliva. Cucina nizzarda che si esprime (non le cipolle!), ai carciofi tagliati a listelli fini, ai ravanelli, ai pomodori e, in stagione, alle Tutto condito, con anche nella “socca” (unanaturalmente, sorta farinata fini, fave. ai ravanelli, ai pomodori e, indistagione, alle fave. Tutto condito, naturalmente, con l’olio d’oliva. Cucina nizzarda che si esprime di ceci) o nel “pan bagnà”, il cui segreto sta alle fave. Tutto condito, naturalmente, con l’olio d’oliva. Cucina nizzarda che si esprime anche nella “socca” (una sorta di farinata nella farcitura. Ma anche nei ravioli o negli l’olio d’oliva. Cucina nizzarda che di si esprime anche nella “socca” (una sorta farinata di ceci)nella o la nelcui “pan bagnà”, il cui gnocchi, preparazione piùsegreto èsta la anche (una sorta ditipica farinata di ceci) o nel “socca” “pan bagnà”, il cui segreto sta nella farcitura. Ma anche nei ravioli o negli “merda de can”, nome impronunciabile per di ceci) o nel “pan il cui segreto sta nella farcitura. Mabagnà”, anche nei ravioli o negli gnocchi, la cui preparazione più tipica è la un pesto verde, maanche la suanei bontà garantita. nella farcitura. ravioli o negli gnocchi, la cui Ma preparazione più tipica è la “merda de nizzarda can”, nome La cucina oggiimpronunciabile è protetta daèper un gnocchi, cui preparazione più tipica la “merda dela can”, nome impronunciabile per un pesto verde, ma la sua bontà garantita. marchio di tutela, dietro al quale ci sta un “merda de can”, nome impronunciabile per un pesto verde, ma la sua bontà garantita. La cucinaverde, nizzarda oggi protetta da un un pesto ma la suaèè bontà garantita. La cucina nizzarda oggi protetta da un marchio di tutela, dietro al quale ci sta un La cucinadi nizzarda oggi al è quale protetta da un marchio tutela, dietro ci sta marchio di tutela, dietro al quale ci sta un
di Renato Malaman di Renato Malaman di Renato Malaman
Una visione di Nizza e della Promenade des Anglais al tramonto, uno scorcio del centro storico e, sotto, la sfilata del Una visione di Nizza e della Promenade gruppo ucraino Studio 117 di Odessa Una visione di Nizza e della Promenade des Anglais al tramonto, uno scorcio al recente Carnevale didella Nizza. Alscorcio centro des Anglais al tramonto, uno Una visione di Nizza e Promenade del centro storico e, sotto, la sfilata del una suggestiva veduta di Eze e,sfilata a scorcio destra, del centro storico e, sotto, launo del des Anglais al tramonto, gruppo ucraino Studio 117 di Odessa la cittadella di Villefranche-sur-Mer. gruppo ucraino Studio 117 di Odessa centroCarnevale storico e, sotto, la sfilata del aldel recente di Nizza. Al centro Sotto: il centro di lacentro tipica algruppo recente Carnevale didiVence Nizza. Al ucraino Studio 117e,edi una suggestiva veduta Eze a Odessa destra, “socca” aldidi mercato Nizza una suggestiva veduta Eze e, Al adidestra, alla recente Carnevale Nizza. centro cittadella di Villefranche-sur-Mer. cittadella di Villefranche-sur-Mer. unalasuggestiva veduta Eze e,e aladestra, Sotto: il centro didiVence tipica Sotto: il centro dimercato Vence e la la cittadella di Villefranche-sur-Mer. “socca” al di tipica Nizza “socca” di tipica Nizza Sotto: il centroal dimercato Vence e la “socca” al mercato di Nizza
ente certificatore che ogni anno verifica i requisiti di ristoranti e negozi aderenti. Uno ente certificatore che ogni anno verifica dei locali più autentici è il ristorante “Ac-i ente certificatore che ogni anno verifica i requisiti di ristoranti e negozi aderenti. Unoi chiardo”, al civico 38 di Rue Droit, dal 1927 ente certificatore chee negozi ogni anno verifica requisiti di ristoranti aderenti. Uno dei locali più autentici è il ristorante “Acgestito dalla famiglia Acchiardo, giunta requisiti ristoranti e negozi aderenti. “AcUnoa dei localidipiù autentici è il ristorante chiardo”, alpiùcivico 38 dicuneese, Rue Droit, dal 1927 Nizzalocali da una valle del la Valmaira. dei autentici è il ristorante “Acchiardo”, al civico 38 di Rue Droit, dal 1927 gestito dalla L’Acchiardo è famiglia un tempio semplice, informachiardo”, al civico 38 diAcchiardo, Rue Droit, giunta dal 1927aa gestito dalla famiglia Acchiardo, giunta Nizza da una valle del cuneese, la Valmaira. le e ghiotto della autentica cucina nizzarda. gestito famiglia Acchiardo, giunta a Nizza dadalla una valle del cuneese, la Valmaira. L’Acchiardo un tempio semplice, informaSempre animato. la Nizza da frequentato unaèèvalle delecuneese, la“Siamo Valmaira. L’Acchiardo un tempio semplice, informale e ghiotto della autentica cucina nizzarda. quinta generazione dice Virginie AcchiarL’Acchiardo è un tempio semplice, informale e ghiotto della autentica cucina nizzarda. Sempre frequentato e animato. “Siamo la do Lavoriamo passione, anche per dile e-.ghiotto dellacon autentica cucina nizzarda. Sempre frequentato e animato. “Siamo la quinta generazione dice Virginie Acchiarfendere la tradizione nizzarda e di famiglia”. Sempregenerazione frequentato- edice animato. la quinta Virginie“Siamo Acchiardo Lavoriamo con -passione, perdindiE-.se Nizza è scintillante, cheanche dire dei quinta generazione dice Virginie do -. Lavoriamo con passione, ancheAcchiarper difendere tradizione nizzarda e di famiglia”. torni? Il la giro di Cap Ferrat regala panorami do -. Lavoriamo con passione, per difendere la tradizione nizzarda eanche di famiglia”. Eincanto. se Nizza scintillante, cheeborgo dire dei dinda Aè cominciare dal di Eze, fendere la tradizione nizzarda di famiglia”. E se Nizza è scintillante, che dire dei dintorni? Il giro di Cap Ferrat regala panorami affacciato sulla Corniche e impreziosito da E seIlNizza è scintillante, che direpanorami dei dintorni? giro di Cap Ferrat regala da incanto. A cominciare dal borgo di Eze, un giardino botanico esotico ricco di scultorni? Il giroAdicominciare Cap Ferratdal regala panorami da incanto. borgo di Eze, affacciato sulla Corniche e impreziosito da ture. Villaggio che ieri richiamò Nietzsche da incanto. A cominciare borgo di Eze, affacciato sulla Corniche edalimpreziosito da un giardino botanico esotico ricco di sculeaffacciato oggi Bono Vox e il figlio di John Lennon. Corniche e impreziosito da un giardinosulla botanico esotico ricco di sculture. Villaggio che ieriesotico richiamò L’itinerario tocca Villefranche-sur-Mer un giardino botanico riccoNietzsche di sculture. Villaggio che ieri richiamò Nietzsche eaffacciata oggiVillaggio BonosuVox il figlio di John unae baia, famosa perLennon. la sua richiamò eture. oggi Bono Voxche e ilieri figlio di JohnNietzsche Lennon. tocca Villefranche-sur-Mer cittadella cinquecentesca e John per Lennon. la CapeL’itinerario oggi Bono Vox e il figlio di L’itinerario tocca Villefranche-sur-Mer affacciata su una baia,Villefranche-sur-Mer famosa per la sua L’itinerario affacciata su tocca una baia, famosa per la sua cittadella cinquecentesca e perperlalaCapaffacciata su una baia, famosa sua cittadella cinquecentesca e per la Capcittadella cinquecentesca e per la Cap-
pella di St-Pierre con uno splendido ciclo di affreschi opera di Jean Cocteau. Oltrepella di St-Pierre uno splendidoFerrat ciclo passata l’esclusivacon Saint-Jean-Cap pella di St-Pierre con uno splendido ciclo di affreschi opera di Jean Cocteau. Oltresi apre Beaulieu-sur-Mer con la singolare pella di St-Pierre uno Cocteau. splendidoOltreciclo di affreschi opera con di Jean passata l’esclusiva Ferrat Villa Kérylos, ricostruzione una nobiliare di affreschi opera diSaint-Jean-Cap Jean diCocteau. Oltrepassata l’esclusiva Saint-Jean-Cap Ferrat si apre della Beaulieu-sur-Mer conInfine la singolare dimora Grecia classica. Vence, passata l’esclusiva Saint-Jean-Cap Ferrat si apre Beaulieu-sur-Mer con la singolare Villa Kérylos, di una nobiliare racchiusa fra ricostruzione mura medievali e dominata si apre Beaulieu-sur-Mer con la singolare Villa Kérylos, ricostruzione di una nobiliare dimora della del Grecia classica. Infine Vence, da una torre XII secolo. Ildimuseo in queVilla Kérylos, ricostruzione una nobiliare dimora della Grecia classica. Infine Vence, racchiusa fra mura medievali e dominata sto periodo ospita la mostra “Scenocosme dimora della Vence, racchiusa fraGrecia mura classica. medievaliInfine e dominata da una torre secolo. Il museo in que-racchiusa Empathie”, cheXIIregala effetti La fradel medievali especiali. dominata da una torre delmura XII secolo. Il museo in questo periodo ospita la mostra “Scenocosme piazza con i platani conserva una fontana da una torre ospita del XII lasecolo. Il museo in questo periodo mostra “Scenocosme -da Empathie”, che regala effetti“Scenocosme speciali. La cui sgorga un’acqua dalle virtù apprezperiodo ospita la mostra -stoEmpathie”, che regala effetti speciali. La piazza con i platani conserva una fontana zatissime. La Cattedrale, la più piccola di - Empathie”, che regala effettiuna speciali. La piazza con i platani conserva fontana da cui con sgorga un’acqua dalle virtù apprezFrancia, vanta un mosaico di Marc Chagall. piazza i platani conserva una fontana da cui sgorga un’acqua dalle virtù apprezzatissime. La ladelpiù piccola di Più in alto c’è Cattedrale, la Cappelladalle Rosario, che da cui sgorga un’acqua virtù apprezzatissime. La Cattedrale, la più piccola di Francia, vanta un mosaico di Marc Chagall. venne realizzata e donata da Henry Matiszatissime. La Cattedrale, di Francia, vanta un mosaico ladi più Marcpiccola Chagall. Più in alto c’èuna la Cappella delMarc Rosario, che se. Dietro c’è storia bellissima diChagall. amore Francia, vanta mosaico di Più in alto c’è un la Cappella del Rosario, che venne realizzata eCappella donataanche da MatisePiùdiinfede, che un’ex moc’è lacoinvolge delHenry Rosario, che venne alto realizzata e donata da Henry Matisse. Dietro c’è una storia bellissima di amore della fattasi suora. Una storia sublimata venne realizzata donata da Henrydi Matisse. Dietro c’è unaestoria bellissima amore enell’arte. di fede,Scritta cheuna coinvolge anche un’ex mo-a con unbellissima linguaggio storia di caro amore ese.diDietro fede, c’è che coinvolge anche un’ex modella fattasi suora. Una storia sublimata tutta la Costa Azzurra. Info: www.explorenie di fede, chesuora. coinvolge modella fattasi Una anche storia un’ex sublimata nell’arte. Scritta con Una un linguaggio caro a cecotedazur.com della fattasi suora. storia sublimata nell’arte. Scritta con un linguaggio caro a tutta la Costa Azzurra. Info: www.exploreninell’arte. Scritta con un linguaggio caro a tutta la Costa Azzurra. Info: www.explorenicecotedazur.com tutta la Costa Azzurra. Info: www.explorenicecotedazur.com cecotedazur.com
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Libri
L’intervista all’autore. Il popolare conduttore racconta il suo libro “Autobiografia autorizzata dalla figlia Margherita” edito da Sperling & Kupfer
Piero Chiambretti si racconta: “Il format della tv sono io” L
o ha portato a Vicenza Gianluca Mech, imprenditore di Asigliano noto per le sue tisane, come testimonial di un convegno. Per il torinese (e torinista) Piero Chiambretti, 65 anni tra pochi giorni, autore televisivo, è stata l’occasione per presentare il suo libro “Autobiografia autorizzata dalla figlia Margherita” edito da Sperling & Kupfer. Perché questo titolo? “Per il desiderio di scrivere qualcosa visto che tanti parlano di me, ma io non sono come mi descrivono e dopo 30 anni di televisione credo di aver diritto a dire la mia. E poi per fare un regalo a mia figlia che non sa chi sia suo padre”. È un’autobiografia? Sì e no. Racconto com’è cambiata l’Italia attraverso l’esperienza televisiva dei miei programmi. Ha nostalgia di quando era un postino con Andrea Barbato? “No. Non è detto che rifarlo adesso avrebbe lo stesso risultato. Il postino raccontava la Prima Repubblica in fase di sgretolamento. Oggi sarebbe un racconto tra tivù e… tivù, perché i politici nascono in televisione e non nelle sezioni dei partiti”. Lei portò Cossiga il picconatore a confessarsi in televisione “Fu un incontro al buio, non preparato. Ne nacque una schermaglia dialettica, ma non tagliai niente. Lui fu sorpreso dalla mia preparazione”. Qual è il suo stile? “Mai fatto processi sommari né ricercato una verità assoluta che non esiste. Alzo la palla, poi sta all’interlocutore schiacciarla o meno”. C’è stata la telefonata del Papa in trasmissione da Vespa e poi adesso papa Francesco è andato da Fazio. Che ne dice? “Non vado matto per i personaggi noti. Non venderei l’anima per avere il papa in trasmissione”. Perché? “Anche io ho avuto persone importanti: Mourinho, Gorbaciov, Renaro Zero. Milingo fu anche divertente, anche se rischiai di essere accoltellato dal marito della donna che lui frequentava, un idraulico. Ma i personaggioni di per sé non garantiscono il risultato. L’intervento di qualche vip importante magari non porta niente, né sul piano giornalistico né su quello dello show. Le interviste migliori alle volte risultano quelle che sono andate peggio”. Come sarà la televisione del futuro e come cambierà la società? “La tv esisterà sempre, perché questa è la società dell’immagine. Ma subirà un cambiamento decisivo. L’offerta infinita farà sì che la tv non sarà più centrale, assomiglierà sempre più a un club. Il valore non cambierà, ma saranno diversi i numeri e la fruizione. La tv come oggetto addomesticato non esisterà più”. C’è qualcosa che non rifarebbe con il senno di poi? “Ho fatto programmi fuori dal coro, rischiosi. Diciamo che avrei dovuto insistere su alcuni modelli, che mi avrebbero dato la consacrazione, invece ho voluto sempre cambiare format”.
“Ho voluto raccontare com’è cambiata in trent’anni l’Italia attraverso i programmi che ho fatto. Non ho voluto mai insistere su un format e forse ho sbagliato. Avere un personaggio famoso in trasmissione non garantisce il risultato. In futuro la tv sarà sempre più un club”
Piero Chiambretti, torinese di 65 anni, assieme all’imprenditore Gianluca Mech che l’ha portato a Vicenza per un convegno
Per esempio? “A Rai 3 in otto anni ho firmato otto programmi diversi. Anche Sanremo non accettava due volte lo stesso conduttore, a differenza di oggi. E invece lo avrei dovuto rifare. Ma Sanremo è come il servizio militare: si fa una volta sola, dicevano. E pensare che quel festival lo scrissi io e caldeggiai l’ingresso di Mike Bongiorno e di Valeria Marini”. Insomma, è lei il format dei suoi programmi. “Esatto”. Dopo la repubblica delle donne e quella del pallone cosa vorrebbe fare? “La repubblica dei bambini, per insegnare ai grandi a diventare grandi”. Come si definisce? “Una persona coerente. Anche questo libro l’ho scritto con grande onestà intellettuale e passione”. Si dice che la tivù non la devono fare i santi. “Io sono già un chierichetto”. (a.d.l.)
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Eventi
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Treviso Dal 14 maggio, nei nuovi spazi del Museo Bailo, l’esposizione dedicata al mito di Possagno
Canova, gloria trevigiana, dalla bellezza classica all’annuncio romantico “C
anova, gloria trevigiana. Dalla bellezza classica all’annuncio romantico” aprirà al pubblico sabato 14 maggio. La mostra – curata da Fabrizio Malachin (dirigente dei Musei civici di Treviso), Giuseppe Pavanello e Nico Stringa – sarà allestita al Museo Bailo e sarà la prima delle due esposizioni organizzate dal Comune nel 2022. La seconda è la retrospettiva dedicata a Paris Bordon, che in realtà avrebbe dovuto aprire i battenti a fine febbraio ed è slittata invece al 16 settembre, ufficialmente a causa dell’emergenza sanitaria ma ufficiosamente (secondo fonti autorevoli) per problemi di prestiti di alcune opere legati alle crescenti tensioni internazionali poi sfociate nella guerra della Russia in Ucraina. Quella fra Antonio Canova, originario di Possagno, e Treviso è una relazione tanto profonda quanto inedita. Qui nacque il suo mito. Qui nacque la riscoperta critica della sua opera. E sempre a Treviso ci fu la prima delle celebrazioni dopo la sua morte: da questa città nel 1823 venne commissionata a Luigi Zandomeneghi la realizzazione di un busto e a Gioachino Rossini, miglior musicista dell’epoca, un componimento per onorarne la memoria. Musica che accompagnerà i visitatori dell’esposizione al Bailo. Di più: quando nel dopoguerra c’era ancora una parte della critica che disprezzava Canova, il trevigiano Luigi Coletti rispondeva con la prima grande mostra monografica. Correva l’anno 1957, secondo centenario della nascita, e quella del capoluogo della Marca fu l’unica mostra in Italia a indagare criticamente tutta l’opera dello scultore. Che mostra sarà quella che potremo visitare da maggio a Treviso e che verrà presentata in aprile in una serataspettacolo al teatro comunale Mario Dal Monaco con la presenza di Vittorio Sgarbi? Da una parte ci saranno il Canova e la bellezza dell’antico, dall’altra il Canova come straordinario contemporaneo annunciatore romantico. Eccezionalmente sarà ricreato l’ambiente programmato dallo scultore a palazzo Papafava, dove il confronto fra antico e moderno (“Apollo del Belvedere” con il “Perseo trionfante”, il “Gladiatore Borghese” con il “Creugante”) è portato alla sua massima essenza. Per la prima volta le opere saranno esposte sui loro basamenti originali restaurati per l’occasione. E per la prima volta il calco di gesso preparatorio del cavallo del gruppo “Teseo in lotta con il centauro”, che Canova realizzò studiando il corpo di un cavallo in fin di vita, sarà inserito in una mostra. Un percorso ricco di oltre 150 opere, sviluppato in undici sezioni. Ritratti, incisioni, celebrazioni canoviane, fotografia, gessi e armi. E qualche sorpresa, come quella che si troverà nell’ultima sezione della mostra, nella galleria dell’Ottocento, dove si potrà
ammirare l’effige della nobildonna Marianna Angeli Pascoli, bellissima contessa trevigiana, del cui amore con Canova poco si sa se non di un piccolo cammeo con il ritratto di lui che le si adagia sul seno, nel busto scolpito da Luigi Zandomeneghi. O il prezioso bozzetto delle “Tre Grazie”, che per la prima volta esce dalle segrete stanze dei Musei Civici trevigiani per essere ammirato. (s.s.)
Bozzetto in creta di Martini del 1927 donato ai Musei da Natalina Botter
Dopo che lo scorso anno Laura Botter e i suoi figli avevano donato un esemplare del “Pensatore” di Arturo Martini, Natalina Botter ha deciso di donare ai Musei Civici di Treviso un’altra opera di famiglia: il prezioso bozzetto in creta raffigurante “I due amanti”, capolavoro del 1927 dello scultore trevigiano. Opera che è entrata a far parte delle Collezioni del Bailo, sempre più museo martiniano per vocazione. Due amanti che, come ha voluto sottolineare il dirigente comunale del settore musei biblioteche e cultura Fabrizio Malachin, “interpretano ‘Amore e Psiche’ in chiave moderna”.
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Enogastronomia
Ad Arzignano. Un locale dalla doppia identità che sorprende per qualità dei prodotti e la raffinatezza dei piatti. Protagonisti due fratelli e le mogli
Damini, bottega di livello e piatti eccellenti Si tratta di un luogo raro e prestigioso, perché mette insieme due anime. Ha una stella Michelin da sette anni ed è l’unico ristorantebottega in Europa a fregiarsi di questo riconoscimento. Giorgio, il cuoco, s’è formato con Nadia Santini e Giancarlo Perbellini
D
amini ad Arzignano rappresenta la conferma, in campo gastronomico, del celebre paradosso del gatto di Schroendinger. Che dice sostanzialmente questo: messo in una scatola chiusa, il gatto per l’osservatore esterno risulta vivo e morto allo stesso tempo. Naturalmente, se si apre la scatola solo una delle ipotesi risulterà vera. Al Nobel austriaco questa tesi serviva a confutare problemi di interpretazione della meccanica quantistica sui quali in questo articolo possiamo soprassedere. A noi il riferimento serve a capire quanto sia difficile trovare una bottega che sia eccelsa per i prodotti venduti (carni, salumi, dolci, pasta, vini di alto livello) e allo stesso tempo possa sfornare piatti eccellenti. È raro trovare luoghi che presentino questa doppia identità, eppure esistono locali di questo tipo, veri e propri giacimenti gastronomici come li chiamerebbe Davide Paolini. Damini è uno di questi dal 2008, quando ha aperto in via Cadorna ad Arzignano. Si tratta di un ristorante di livello, tant’è che ha ottenuto la stella Michelin dal 2015, ed è l’unica bottega-ristorante in Europa a fregiarsi di questo riconoscimento. Le redini le hanno in mano due fratelli: Gian Pietro segue i prodotti, in particolare l’allevamento delle vacche, e cura la regia del locale, mentre Giorgio s’è affinato con grandi cuochi, da Giancarlo Perbellini a Nadia Santini. Prima di tutto Damini è una macelleria pregiata, perché i fratelli hanno seguito la tradizione di famiglia: l’esperienza di Gian Pietro l’ha portato a individuare piccoli allevatori attenti al benessere e all’alimentazione degli animali. E lui, naturalmente, controlla l’intera filiera produttiva e la macellazione. La bottega, che offre una scelta tra 1500 vini, è seguita da Fortunata, moglie di Gian Pietro, mentre la sorella Lucia si occupa dell’accoglienza. La cucina, affidata a Giorgio e alla compagna Serena, è raffinata, mai scontata né inutilmente effervescente: punta su abbinamenti studiati con at-
tenzione; scava con curiosità nella ricetta. Ne sono esempio i “classici” di Damini, talvolta indicati con la “D” a sottolinearne l’originalità e la paternità: come il “Damburger” con purea di patate, che segna una nuova dimensione del piatto, la battuta al coltello che ormai è diventata un classico del locale e assolutamente da provare, ma potete trovare conforto anche nei maccheroncini al ragù scomposto, assaggiare lo stracotto o affrontare la trionfale D-costata. Se volete qualcosa di più soft e comunque classico, anche i tortellini nel brodo con infuso di rosmarino valgono da soli la visita. Comunque, per chi ama la carne, la cotoletta di Giorgio Damini è un must assolutamente imperdibile. Il “menu a sorpresa” (di 4, 7 e 11 portate) secondo Giorgio è il modo migliore per capire la sua cucina. Antonio Di Lorenzo
Gian Pietro e Giorgio Damini e due piatti: il celebre “Damburger” e gli spaghetti al saor
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Film e serie tv visti da vicino
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cura di Paolo Di Lorenzo Film e aserie tv visti da vicino
Film e serie tv visti da vicino
Per essere fedeli è meglio Per essere fedelisegreti è meglio tenersi i propri Per essere fedelisegreti è meglio tenersi i propri “F tenersi i propri segreti
“Il Santone” risponde all’ansia “Il Santone” risponde all’ansia diffusa di trovare una guida “Il Santone” risponde all’ansia diffusa di trovare una guida “I guida diffusa di trovare una
a cura di Paolo Di Lorenzo a cura di Paolo Di Lorenzo
edeltà”, è la seconda serie originale italiana targata Netflix del 2022 dopo “Incastrati” di e con Ficarra e Picone. Si tratta del edeltà”, è la dell’adattamento seconda serie origiromanzo Marco Missiroli finalistadel al nalediitaliana targata Netflix premio Strega 2022 edeltà”, dopo “Incastrati” di e con è2019. la seconda serieFicarra origi“Fedeltà” è il racconto una cope Picone. tratta dell’adattamento del nale Siitaliana targata diNetflix pia alle prese con un vincolo di onestà, romanzo di Marco Missiroli finalista al 2022 dopo “Incastrati” di e con Ficarra dapprima verso loro stessi e successipremio Strega 2019. e Picone. Si tratta dell’adattamento del vamente declinato nella relazione, che “Fedeltà” è il racconto difinalista una copromanzo di Marco Missiroli al minaccia di sconvolgere la di loro vita. pia alle Strega prese con un vincolo onestà, premio 2019. Carlo (Michele dapprima verso loro stessiedieMargherita successi“Fedeltà” è ilRiondino) racconto una cop(Lucrezia Guidone) sembrano felici, ma vamente declinato nella relazione, che pia alle prese con un vincolo di onestà, nascondono sogni maistessi realizzati e ilvita. deminaccia di sconvolgere lae loro dapprima verso loro successisiderio di declinato tornareRiondino) a sentirsi Carlo (Michele evivi. Margherita vamente nella relazione, che Carlo e Margherita sono una coppia (Lucrezia Guidone) sembrano felici, ma minaccia di sconvolgere la loro vita. sposata da diversi anni. La tranquilla nascondono sogni mai realizzati e il deCarlo (Michele Riondino) e Margherita vita matrimoniale scombussolata siderio di tornare sentirsi vivi.felici, ma (Lucrezia Guidone)a viene sembrano daCarlo un malinteso, presunto tradimene Margherita sono una nascondono sogniunmai realizzati ecoppia il deto di Carlo con aSofia (Carolina Sala), sposata diversi anni. La siderio dida tornare sentirsi vivi.tranquilla una giovane studentessa deluna suocoppia corso vita matrimoniale vienesono scombussolata Carlo e Margherita di all’università. Marda scrittura un malinteso, un anni. presunto sposata da creativa diversi La tradimentranquilla gherita inizia a nutrire forti dubbi sulla to di Carlo con Sofia (Carolina Sala), vita matrimoniale viene scombussolata fedeltà di suo marito. Inoltre, sente una giovane studentessa del suo corso da un malinteso, un presunto tradimennascere un’attrazione per AndreaSala), (Ledi creativa all’università. Marto scrittura di Carlo con Sofia (Carolina onardo Pazzagli), il suoforti fisioterapista. gherita inizia studentessa a nutrire sullaI una giovane deldubbi suo corso duescrittura sapranno alle tentazioni fedeltà di creativa suoresistere marito. Inoltre, sente di all’università. Mar-e restare fedeli? nascere un’attrazione (Legherita inizia a nutrire per fortiAndrea dubbi sulla C’è un divampante onardo Pazzagli), il suopiù fisioterapista. fedeltà di sentimento suo marito. Inoltre, senteI che attende oltre i confini rassicuranti due lisapranno resistere alle Andrea tentazioni nascere un’attrazione per (Le-e della loro unione? La svolta professionarestare fedeli? onardo Pazzagli), il suo fisioterapista. I le cui entrambi ambiscono (il secondoe C’è un sentimento più divampante due sapranno resistere alle tentazioni romanzo di lui, lo studio di architettura che li attende oltre i confini rassicuranti restare fedeli? di lei) èun ostacolata dalla presenza dell’aldella unione? La svolta professionaC’èloro sentimento più divampante tro?cui le entrambi ambiscono (il secondo che li attende oltre i confini rassicuranti I dilemmi di Carlo esvolta Margherita – l’oromanzo lui, lo La studio di professionaarchitettura della loro di unione? scillazione costante tra presenza appagamento di lei) ostacolata dalla dell’al-e le cui èentrambi ambiscono (il secondo frustrazione – riassumono tro? romanzo di lui, lo studio diperfettamenarchitettura te la condizione di dell’almolte I dilemmi di Carlo e Margherita – l’odi lei) è ostacolata esistenziale dalla presenza coppie di “millennial” che oggi non pos-e scillazione costante tra appagamento tro? sono farsi a meno di chiedersi se l’amore frustrazione – riassumono perfettamenI dilemmi di Carlo e Margherita – l’oai tempi di costante Tinder esistenziale non diventato une te la condizione di molte scillazione tra sia appagamento match adicolpi swipe che sullooggi smartphone. coppie “millennial” non posfrustrazione –diriassumono perfettamen“Anche comedi Margherita, sono sono aio,meno chiedersi sedimi l’amore te la farsi condizione esistenziale molte trovata fasi dellanon mia contraddiai tempidiindi Tinder siavita diventato un coppie “millennial” che oggi non posstinte - ha smartphone. spiegato in matchfarsi adacolpi di swipe sullo sono aun’impasse meno di chiedersi se l’amore un’intervista che le ho fatto Lucrezia “Anche io, come Margherita, mi sono ai tempi di Tinder non sia diventato un Guidone, vista scorso anno anche neltrovata fasidilo della mia vita contraddimatch ain colpi swipe sullo smartphone. la “Anche seconda stagione di “Summertime” – stinte da un’impasse ha spiegato in io, come Margherita, mi sono E come lei uscirne puntare un’intervista ho dovuto fattocontraddiLucrezia trovata in per fasiche dellale mia vita sulle mie passioni”. Guidone, lo scorso- anno anche nelstinte da vista un’impasse ha spiegato in dubbi stagione di che Carlolescaturiscono da un la “I seconda diho“Summertime” – un’intervista fatto Lucrezia - osserva nella stessa interEmalinteso come leivista per uscirne hoanno dovuto puntare Guidone, lo scorso anche nelvista Michele Riondino - Essere fedeli sulle mie passioni”. la seconda stagione di “Summertime” – aE come sé stessi è senz’altro più difficile “I dubbi di Carlo scaturiscono dache un lei per uscirne ho dovuto puntare esserlo un malinteso -confronti osserva del nellapartner. stessaC’è intersulle mieneipassioni”. mondo di gesti inconsapevoli che rivelavista Michele Riondino Essere fedeli “I dubbi di Carlo scaturiscono da un nostre- èvere intenzioni”. anoséle stessi senz’altro piùstessa difficileinterche malinteso osserva nella Insomma, il Riondino tradimento va taciuto esserlo nei confronti del partner. C’è uno vista Michele - Essere fedeli confessato? questo ipiù protagonisti di di gesti inconsapevoli che rivelaamondo sé stessi èSu senz’altro difficile che Fedeltà sono d’accordo: “Dopo C’è quello no le nostre vere intenzioni”. esserlo nei confronti del partner. un che abbiamo nella va serie, è me-o Insomma, ilvissuto tradimento taciuto mondo di gesti inconsapevoli che rivelaglio che sia taciuto” scherza Guidone. confessato? Su questo i protagonisti di no le nostre vere intenzioni”. Riondino chiosa: “Per essere fedeli a sé Fedeltà sono d’accordo: “Dopo quello Insomma, il tradimento va taciuto o stessi e allaSu coppia bisogna essere in che abbiamo vissuto nella serie, è meconfessato? questo i protagonisti di gradoche di sono mantenere certi segreti”. glio sia taciuto” scherza Guidone. Fedeltà d’accordo: “Dopo quello Laabbiamo seriechiosa: è diretta Stefano Cipani Riondino “Perda essere fedeli sé che vissuto nella serie, è ame(Mio che fratello rincorre ischerza dinosauri) e Anstessi e alla coppia bisogna essere in glio sia taciuto” Guidone. drea Molaioli (La ragazza del lago, grado di mantenere certi segreti”. Riondino chiosa: “Per essere fedeliIl agiosé iellino), da Angelo Barbagallo La serie diretta da Stefano Cipani stessi e prodotta allaè coppia bisogna essere in di Bibi Film e scritta da Alessandro (Mio fratello rincorre i dinosauri) Angrado di mantenere certi segreti”. e Fabbri,LaElisa Amoruso e Laura Colella. drea Molaioli ragazza del lago,Cipani Il gioserie è (La diretta da Stefano iellino), prodotta da Angelo Barbagallo (Mio fratello rincorre i dinosauri) e Andi Bibi Film e (La scritta da Alessandro drea Molaioli ragazza del lago, IlFabgiobri, Elisaprodotta Amorusoda e Laura Colella. iellino), Angelo Barbagallo di Bibi Film e scritta da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella.
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l santone” debutta in streaming su RaiPlay, tratto da “Le più belle frasi di Oscio”. Il fenomeno social creato da Federico Palmaroli e seguito l santone” debutta in streaming da oltre un milione di follower diventa su RaiPlay, tratto da “Le più beluna inIl dieci con le frasi di comica Oscio”. fenomeno social lserie santone” debutta inepisodi streaming protagonista Neri Marcorè nei panni creato da Federico Palmaroli e seguito su RaiPlay, tratto da “Le più beldi redivivo imbonitore di periferia. da oltre unOscio”. milione follower diventa le un frasi di Ildifenomeno social Da un’idea di Giorgia Cardaci, lacon seuna serie comica in dieci episodi creato da Federico Palmaroli e seguito rie oltre costituisce il secondo progetto per protagonista Neri Marcorè neidiventa panni da un milione di follower RaiPlay realizzato dalla “Stand by me” di unserie redivivo imbonitore diepisodi periferia. una comica in dieci con di Da Simona Ercolani, dopo Mental un’idea di Giorgia Cardaci, lache seprotagonista Neri Marcorè nei panni haun esordito nelimbonitore due anni rie costituisce il dicembre secondo progetto per di redivivo didiperiferia. fa. “Ilun’idea Santone” racconta la storia di RaiPlay realizzato dalla “Stand bylame” Da di Giorgia Cardaci, seEnzo Baroni (Marcorè), un antennista di Simona Ercolani, dopo Mental che rie costituisce il secondo progetto per di Centocelle scompare improvha esordito nelche dicembre di due RaiPlay realizzato dalla “Stand by anni me” visamente. Quando riappare, fa. “Il Santone” racconta la storia di di Simona Ercolani, dopo Mentaldopo che diversi mesi,nel tutti stentano adue riconoEnzo Baroni (Marcorè), undiantennista ha esordito dicembre anni scerlo, a cominciare dalla la moglie Tedi Centocelle cheracconta scompare improvfa. “Il Santone” storia di resa (Carlotta Natoli) eriappare, launfiglia diciasvisamente. dopo Enzo Baroni Quando (Marcorè), antennista settenne Novella Dea improvMei). diversi mesi, tutti stentano riconodi Centocelle che(Beatrice scompare Il nuovo Enzo indossa un moglie mundu inscerlo, a cominciare dalla Tevisamente. Quando riappare, dopo diano, ha il codino, la barba lunga e irresa (Carlotta Natoli) e la figlia diciasdiversi mesi, tutti stentano a riconoradia l’aria serafica di un saggio dotasettenne Novella (Beatrice De Mei). scerlo, a cominciare dalla moglie Teto facoltà ultraterrene. Nessuno sa Ildinuovo Enzo indossa mundu inresa (Carlotta Natoli) e laun figlia diciascosa nehasia stato di Enzo in De quei mesi: diano, il codino, la barba lunga e irsettenne Novella (Beatrice Mei). luiIl non sembra volercisi soffermare radia l’aria serafica di unun saggio dotanuovo Enzo indossa mundu introppo. Eppure, saràlaper il Nessuno suo aspetto to di facoltà ultraterrene. diano, ha il codino, barba lunga e sa irda santone o per di ledi perle diquei saggezza cosa ne sia serafica stato Enzo mesi: radia l’aria un in saggio dotapopolare romana e i luoghi comuni lui dinon sembra volercisi soffermare to facoltà ultraterrene. Nessuno sa che dispensa con grande generosità, troppo. Eppure, sarà per il suo aspetto cosa ne sia stato di Enzo in quei mesi: Enzo diventa di di riferimento da o un per punto le perle saggezza lui santone non sembra volercisi soffermare per gli abitanti del suo quartiere. Il popolare romana e i luoghi comuni troppo. Eppure, sarà per il suo aspetto guru di Centocelle che dispensa conlecattura grande generosità, da santone o per perle l’attenzione di saggezza di tutta Roma grazie ricondivisioni Enzo diventa un punto di riferimento popolare romana e alle i luoghi comuni sui social network che lo rendono una per gli abitanti suo quartiere. Il che dispensa condel grande generosità, star. di La vicenda l’attenzione di guru Centocelle cattura Enzo diventa un attira punto di l’attenzione riferimento Jacqueline (Rossella Brescia), agente di tutta grazie ricondivisioni per gli Roma abitanti del alle suo quartiere. Il televisiva che fiuta l’affare e vorrebbe sui social network che lo rendono una guru di Centocelle cattura l’attenzione far diventare Enzo una star. LaRoma vicenda attira l’attenzione di di tutta grazie allestar. ricondivisioni Mi ha raccontato Neri Marcorè in Jacqueline (Rossella Brescia), agente sui social network che lo rendono una un’intervista: “Enzo non ha alcuna televisiva che fiuta l’affare e vorrebbe star. La vicenda attira l’attenzione di intenzione di(Rossella porsi una come santone, ma far diventare Enzo star. Jacqueline Brescia), agente è talmente tanto bisogno da parte Mi ha raccontato Neri Marcorè in televisiva che fiutaill’affare e vorrebbe della gente diEnzo trovare una quaun’intervista: “Enzo ha alcuna far diventare unanon star.guida, lunque basta arrivi uno intenzione di sia, porsiche come santone, ma Mi haessa raccontato Neri Marcorè in in maniera stravagante, con èvestito talmente tanto il bisogno parte un’intervista: “Enzo non hadaalcuna aura vagamente orientale, con unquaatdella gentedidiporsi trovare unasantone, guida, intenzione come ma teggiamento serafico e le persone si lunque essa sia, che basta arrivi uno è talmente tanto il bisogno da parte affidano vestito ina lui”. maniera con della gente di trovarestravagante, una guida, quaSebbene diun avere aura vagamente atlunque essaMarcorè sia, orientale, cheammetta bastacon arrivi uno lasciato in il set della serie il dubteggiamento serafico e le“con persone si vestito maniera stravagante, con bio che Enzo o ci faccia,” poco affidano a lui”.ci sia aura vagamente orientale, con un atimporta se Marcorè quella del personagSebbene ammetta di avere teggiamento serafico esuo le persone si gio sia una posa o la sua realtà. Ciò lasciato il set della serie “con il dubaffidano a lui”. che conta èMarcorè quello nelle bio che Enzo ci sia che oammetta ci innesca faccia,” poco Sebbene di avere persone intorno a lui: “Soprattutimporta se quella del suo personaglasciato il set della serie “con il dubto in c’ècisua smarrimento, gio siaquest’epoca una realtà.poco Ciò bio che Enzoposa ci siao ola faccia,” perché siseèèquella perso senso critico ea che conta quelloildel che innesca nelle importa suo personagvoltesiaanche la misura delle cose.Ciò In persone intorno “Soprattutgio una posa oa lalui: sua realtà. tutto questo mondoche cosìinnesca vario enelle frato inconta quest’epoca c’è smarrimento, che è quello stagliato –è perso spiegaa - in ecui perché si intorno il Marcorè senso critico a persone lui: “Soprattutuno si sveglia e dice la sua, finisce volte anche la misura delle cose. In to in quest’epoca c’è smarrimento, che c’è disposto a credere tutto questo mondo così vario e fraperché siqualcuno è perso il senso critico ea semplicemente perché lo dice in stagliato – spiega Marcorè in cui volte anche la misura delle cose.una In maniera magari Enzofinisce launo siquesto sveglia e convinta. dicecosì la sua, tutto mondo vario esifrascia c’è scivolare le cose addosso senza che qualcuno disposto a -credere stagliato – spiega Marcorè in cui prenderle necessariamente di finisce petto, semplicemente lo sua, dice in una uno si sveglia eperché dice la con ansia e con convinta. ladisposto frenesia maniera magari Enzo sinorlache c’è qualcuno ache credere malmente ci caratterizza. È questo a scia scivolare leperché cose addosso semplicemente lo dice insenza una distinguerlo dal resto dell’umanità e prenderle necessariamente di petto, maniera magari convinta. Enzo si la-a renderlo une santone”. con con la frenesia chesenza norscia ansia scivolare le cose addosso malmente ci caratterizza. È questo a prenderle necessariamente di petto, distinguerlo dell’umanità ea con ansia e dal conresto la frenesia che norrenderlo uncisantone”. malmente caratterizza. È questo a distinguerlo dal resto dell’umanità e a renderlo un santone”.
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