La grammatica attraverso i suoi segni grafici
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APOSTROFO
Hai mai visto una stella cadente? E lo sapevi che anche le lettere di una parola possono cadere ? Anche loro lasciano una piccola traccia, proprio come la coda di una stella… è l’apostrofo! Il suo nome viene da molto lontano, dall’antica Grecia: “Apostrophos” in greco significa “volto altrove”. Perché? Perché la sua faccia è sempre girata da un’altra parte. Forse dirai: per questo ha fatto cadere le lettere, non guardava dalla parte giusta!
Ma non è colpa sua. Lui arriva solo dopo, proprio per segnalarci che si è verificata un’elisione di vocale. Pensa che per i Romani “elisione” significava “ferita”: a volte, quando si cade, ci si graffia … Ci sono giorni in cui due vocali si incontrano in una dimensione molto particolare: alla fine di una parola e all’inizio di un’altra.
Allora l’apostrofo arriva e sistema tutto.
Sa che in certi momenti non può davvero fare a meno di presentarsi!
’’ ’’ ’’ ’’ ’’ ’ ’ ’’ ’’ ’’ ’’ ’’ ’ ’ ‘
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Articoli determinativi “lo” e “la” e preposizioni articolate
①
Gli articoli determinativi maschile e femminile che terminano con una vocale ricevono regolarissime visite dall’apostrofo. Anche quando si uniscono alle preposizioni… un po’ come le stelle binarie*.
L’amico L’isola L’Orsa Maggiore Dell’amico Nell’isola
La isola La Orsa Maggiore Dello amico Nella isola
NQuesto O anno
Aggettivi dimostrativi Solo in un caso l’apostrofo non se la sente di intervenire: quando la seconda parola inizia per “i”, ma subito dopo c’è un’altra vocale.
Quest’anno Quest’immagine Questa immagine Quell’unico Quello unico Quell’impertinente Quella impertinente La iena Lo iodio
APOSTROFO
NLoOamico
Articolo indeterminativo femminile e aggettivi e pronomi composti con “una” Quando naviga per prendersi il proprio spazio, l’apostrofo sa che è pericoloso avvicinarsi a un articolo indeterminativo maschile. Quindi si dirige solo verso quello femminile. Perché “un” non ha vocali finali da lasciar cadere… invece “una” sì.
Un elefante Un’avventura Qualcun altro Qualcun’altra Nessun altro Nessun’altra
L’iena L’iodio
NUn’elefante O Un avventura Qualcun’altro Qualcun altra Nessun’altro Nessun altra
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La preposizione “di” e l’apostrofo hanno un’amicizia di lunga data… con “da” invece c’è solo una frequentazione saltuaria.
Pronomi personali e l’h Con “ti”, “si”, “mi”, “ci”, “vi”, “lo”, “la” e “ne” l’apostrofo non sente di avere obblighi… tranne in un caso: se la seconda parola inizia con la lettera H e subito dopo c’è una vocale, allora il nostro si vede costretto a darsi da fare.
N O L’ho avvistato Lo ho avvistato L’hai esplorata La hai esplorata
Aggettivi particolari Ci sono due aggettivi che vogliono farla un po’ da padroni… “bello” (solo al maschile!) e “santo” o “santa”. Quindi l’apostrofo sale sulla sua navicella e corre subito a mettere le cose a posto.
Espressioni particolari Hai mai notato che le stelle più lontane ci sembrano fisse nel cielo? Lo sono anche alcuni modi di dire, che nel tempo non hanno più accettato cambiamenti. E anche l’apostrofo è un loro ospite fisso.
Di accordo Di oro Da altronde Da ora in poi
Bell’amico Sant’Anna Sant’Elia
A quattr’occhi Mezz’ora Quant’altro Tutt’altro Non c’entra
NBello O amico Santa Anna Santo Elia
L’altr’anno Nient’altro Sott’occhio Tutt’e due Non centra
NO
APOSTROFO
Preposizione “di” e “da”
D’amore D’accordo D’oro D’altronde D’ora in poi
②
NDi Oamore
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APOSTROFO
③
Il verbo essere Andarsene in giro per lo spazio non è una cosa facile. Ogni tanto al verbo “essere” serve compagnia mentre viaggia da una parola all’altra… allora chiede alla particella “ci” di fargli da copilota. Ma il nostro apostrofo sa che sulla navicella dev’esserci un terzo sedile!
C’è C’era C’erano ecc.
NCi èO Ci era Ci erano
Troncamento Una parola può lasciar cadere non solo una singola lettera, ma addirittura una sillaba intera! Così avviene il troncamento. Di solito l’apostrofo non dovrebbe presentarsi in questo caso... Ma sa molto bene che una cartina stellare può essere sempre migliorata. Quindi sente il bisogno di dirci quando una parola non va confusa con un’altra. È un segno molto premuroso e professionale! Eccolo quindi al fianco della seconda persona singolare di alcuni imperativi:
Fai ➟ fa’ (altrimenti sarebbe la nota musicale Fa) Dici ➟ di’ (altrimenti sarebbe la preposizione di) Dai ➟ da’ (altrimenti sarebbe la preposizione da) Vai ➟ va’ (altrimenti sarebbe la terza persona singolare dell’indicativo presente di andare) Stai ➟ sta’ (altrimenti sarebbe la terza persona singolare dell’indicativo presente di stare) Oppure di alcuni avverbi:
Poco ➟ po’ Bene ➟ be’ Modo ➟ mo’ (a mo’ di)
Questi sono gli unici casi in cui il nostro apostrofo sceglie di prendere quota. Come nel caso dell’articolo indeterminativo maschile, conosce anche i pianeti da cui deve stare assolutamente lontano.
“Quale” è un aggettivo e anche un pronome, ma soprattutto è indefinito: non è maschile né femminile. Quando viene troncato, diventa “qual” e resta senza genere. Ecco perché l’apostrofo non corre in suo aiuto!
Qual è
NQual’è O
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L elefante cammina senza fermarsi per chilometri e chilometri
Qual è il tuo segno zodiacale?
C era una Chiara è una bambina molto simpatica e dolce; volta una all ingresso della scuola mi dà sempre la mano. regina e un re che vivevano in un castello Mi piace giocare a basket; l allenatore dice che se bellissimo. mi alleno con costanza, diventerò molto bravo. All amica di Giada piace molto disegnare elfi e fate.
Al parco c’è un altalena rotta che non si può usare
Voglio imparare l inglese e andare a studiare in Gran Bretagna.
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APOSTRofO " MONDOS E GN O" un progetto a cura di Elena Dolcini, Chiara Tartagni, Lara Vitali Ottobre 2020, ForlĂŹ Quaderno stampato in una prima tiratura di 50 copie