Laura De Gennaro
Via Jacopino da Tradate 9, 20155 Milano 339 81 57 102 degennaro.laura@gmail.com
Studi Mi sono diplomata in tecnica della grafica e della pubblicità all’Istituto Caterina da Siena di Milano nel 1987. Ho studiato design tessile alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e mi sono diplomata nel 1994. Ho frequentato corsi per il web, e di legatoria al Bauer. Lingua inglese, buona lettura, conversazione e scritto. ESPERIENZE PRINCIPALI Aprile - luglio 2015 graphic designer Il Preparatore galenico New Phargam Maggio 2012 - work in progress graphic designer - web designer Kiss Machine eco-gioielli e accessori 2011 - 2012 graphic designer L’ARCA - L’ARCA International Arcadata 2007 - 2010 graphic designer Ferrari - studio editoriale 2006 - 2007 graphic designer Zepter International 1992 - 2006 graphic designer Officina Sgurz lavoro autonomo nella mia agenzia 1988 - 1992 graphic designer VNU International attualmente Fiera di Milano
Profilo professionale Da diversi anni mi occupo di progettazione grafica e impaginazione. Collaboro con particolare intensità ed entusiasmo con case editrici ed aziende per la creazione di ADV, leaflet, cataloghi, loghi, poster e roll-up, packaging farmaceutico, cosmetico e hi-tech, eventi, contributi web, periodici e impaginazione in lingue straniere. L’esperienza maturata mi permette di seguire tutte le fasi della lavorazione, dalla creazione del progetto alla preparazione per la stampa e web, utilizzando X-Press, Adobe CS5 e Office in ambiente Mac e pc. Ho svolto la mia professione in modo autonomo per dodici anni, fino al 2006. In seguito ho collaborato per il marketing Zepter International, ben inserita in un team di una decina di grafici, fino al 2007. Da allora collaboro con studi editoriali che si occupano di pubblicazioni scientifiche, periodici e libri d’arte.
Creatività e design Nel 2012 ho creato l’azienda di ecogioielli e accessori Kiss Machine, realizzati con materiale di riciclo, in un’ottica di ecosostenibilità e controcorrente. Mi sono occupata dei progetti, dell’immagine e del marketing. www.kissmachine.it
Cambia forma con il riuso
di nuovo in strada
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IMMAGINE
cafè cafè Logo Restyling macchina del caffè Zepter
IMMAGINE block notes
carta intestata
Zepter
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IMMAGINE Poster ADV Garden Heart e Ocean gifts Zepter
IMMAGINE Roll-up Bioptron Zepter
IMMAGINE
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Matite Carta dei quotidiani riciclata
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Gadget Rubbersnake
LEAFLET Syncro-Clik Zepter
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Oxy Logo - Packaging prodotto - leaet Zepter
LEAFLET Scent Cube Therapy Air Aromaterapia Zepter
CATALOGHI
Light – gioielli e magnetoterapia Zepter
CATALOGHI Image brochure Zepter
PACKAGING
Week System Diet Farmaerbe
PACKAGING 6ELEMENT Cikaogo QuattroTi
Swisso Logical Zepter
Perfalac baby Percolic baby VGM Consulting
IMMAGINE Sicilia Ritrovata Biglietto da visita Velina per avvolgere bottiglie d’olio e di vino
IMMAGINE Roberto Molvini
TECNICO COMMERCIALE
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Biglietti da visita
EDITORIA [arte]
LA FUCINA PIEMONTESE MARISA VESCOVO
Giuseppe Pellizza Da Volpedo Passeggiata amorosa, 1902 (particolare) Olio su tela, diametro 100 cm Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno
Non c’è dubbio che verso la fine del XIX secolo in Piemonte i pittori legati ai temi ottocenteschi documentavano il loro amore per la pittura di paesaggio vivendo la loro creatività in zone arcane e inusuali dell’ambiente, nello spazio di una profonda poesia reale, nel mondo del simbolo, nella luce vibrante dell’”en plein air”. Un mondo oltremodo affascinante questo, in cui un gran numero di artisti – esempi chiari: Giacomo Grosso, Marco Calderini, Lorenzo Delleani (curiosa la sua nostalgia per le luci di Venezia), Carlo Pollonera, Vittorio Cavalleri, Giovanni Carpanetto, Cesare Tallone, Carlo Follini, Enrico Reycend, Andrea Tavernier – trascorrevano parte della loro vita in montagna o in campagna per familiarizzare con il paesaggio e quindi valorizzarlo al meglio con il pennello. Essi avevano messo in moto un pensiero che della natura ha inteso cogliere l’idea di “sublime”, un pensiero che sviluppa negli artisti, il senso della propria individualità, della propria solitudine, dell’inevitabile dramma dell’esistenza, e la volontà di indagare i problemi del sociale come della spiritualità. L’artista trasportava in un “altrove” l’anima dello spettatore, esprimendo, col suo lavoro, concetti molto elevati con uno stile intenso. Gli autori di fine Ottocento sviluppavano sempre più il concetto di “naturale”, insistendo sul potere che i fenomeni naturali avevano sulla sensibilità dell’uomo. Forse non era un caso che molti pittori italiani (Maggi, Delleani, Olivero), degli ultimi decenni dell’Ottocento e del primo Novecento – a partire dal pennello come strumento per pensare e realizzare le forme, nella speranza di cogliere qualcosa del terribile mutamento della natura, che sembra trascinare tutto nel “nulla”– abbiano scelto come soggetto la “montagna”, un’”icona” guardata da sempre come forma immortale e immobile, che via via invade il piano e sale a occupare l’orizzonte più alto nel cielo. La montagna esprime da sempre l’idea di stabilità, di immutabilità, talvolta anche di purezza, e ci conduce verso il ritorno al Principio, simbolo della dimora dell’immortalità, come il nostro Paradiso terrestre, posto da Dante al culmine del monte Purgatorio. Possiamo dire che Delleani, Fornara, Follini, Reycend, Tavernier hanno dato un alto contributo in questo senso per il loro intenso gusto per un colore timbrico, caldo e stratificato, che evidenzia i primi piani e sfoca, nella luce, i fondi e l’orizzonte. La grande svolta è avvenuta anche con le sculture di Medardo Rosso, che ha eliminato i contorni e le superfici definite, cosi le figure, o meglio i volti mobilissimi, affioravano dall’ombra impastati di luce, che l’artista voleva
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TRA PRIMO E SECONDO NOVECENTO
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Carlo Carrà Lacerba e la bottiglia, 1914 Tempera e collage su cartone, 37,8 × 27 cm Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria
Carlo Carrà Cascinale, 1910 Olio su tavola, 23,5 × 31 cm Collezione privata
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‘900. Cento anni di creatività in Piemonte Silvana Editoriale
Momenti
Momenti
EDITORIA [sport]
EDITORIA [medicina]
culeto te aia cc fa e io cc si m TC mlas o d aad ren ’ l e g e i : d d e ie c ar o C nt r t de tocaateppara el ar TCTdTC l’esc eelta d leura pan TeCD en on polm C nituale Vir azio pia c-oTol noclooarsntic BroCTC C andibolari o-roT-m ncpo rteom
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TC del torace: polmone e pleura Brocoscopia Virtuale e Bronco–TC Utet
Pozzo rlo Dal Gianca Dal Pozzo i d ra u a ca di Giancarlo a cur Pozzo Giancarlo Dal di ra a cu
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EDITORIA [religione] Santi e Beati
Frati Minori Santi e Beati
Frati Minori Santi e Beati
Sant
Postulazione Gener ale Ordine dei Frati Min ori
Frati Minori Santi e Beati Potsulazione Generale Ordine dei Frati Minori Editrice Velar
EDITORIA [periodici]
CHIRURGIA IT ALIANA
Vol. 61 Vol. 61
MarzoMarzo 2 Aprile 2009 2009 N° 2 N°Aprile Marzo 2009 N° 2 Aprile
CHHI IRRUURRGGI IAA CC A I G R U R I H I T A L I A A N NA A II TT AA LL II AA N Vol. 61
Marzo-Ap rile Aprile Marzo2009 2009 Vol. 61
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Poste italiane S.p.A. - Spediz ione in A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/ DCB Milano - n. 2/2009 comma 2004 Art.n.1 46) 46) Art. 11comma 1 DCB Milano - n. 2/2009 D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. Poste italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. 46) Art. 1 comma 1 DCB Milano - n. 2/2009 Poste italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.
ORGANO UFFICIALE DELL A DI CHIRURGIA A SOCIEITALIAN TÀ ITALIA UFFICIALE DELLA SOCIETÀ OCIAL ORGAN DI CHIRUYRGIA OFFI OF SURGER JOUR OF THE Y NA OF THE ITALIAN ITALISOCIET AN SOCI OFFICIAL JOURNALNAL ETY OF SURGERY DI CHIRURGIA ITALIANA ORGANO UFFICIALE DELLA SOCIETÀ OFFICIAL JOURNAL OF THE ITALIAN SOCIETY OF SURGERY
N° 2
N° 2 ISSN 0009 4773 ISSN 0009-4773
Chirurgia Italiana Organo ufficiale della Società Italiana di Chirurgia
Utet
EDITORIA [periodici] Tutor Med Odontoiatria
Utet
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Attenzione! Non adatto ai bambini di età inferiore a 36 mesi per la presenza di piccole parti ingeribili e inalabili. Togliere il collare e i suoi accessori prima di dare il peluche a un bambino di età inferiore ai 3 anni.
21-10-2008
e inalabili. di piccole parti ingeribili ai 3 anni. a 36 mesi per la presenza a un bambino di età inferiore ai bambini di età inferiore Attenzione! Non adattocollare e i suoi accessori prima di dare il peluche Togliere il
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SETTIMANALE - € 6,99 ISSN 1828-1648 SETTIMANALE - J 6,99 ISSN 1828-1648
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The DOG
Hachette
EDITORIA [periodici]
Pubblicazione periodica quattordicinale edita da Hachette Fascicoli S.r.l. Via Melchiorre Gioia, 61 – Milano
REDAZIONE Simona Manacorda RESPONSABILE PRODUZIONE Lorenzo Cazzaniga REALIZZAZIONE EDITORIALE E TRADUZIONE Ferrari S.r.l. – studio editoriale – (Cologno Monzese, MI) TRADUZIONE Riccardo Spagnolo
Découvrir et connaître LA NATURE ET LES OISEAUX © 2003 Hachette Collections, Paris
RICONOSCERE
GLI UCCELLI E IL LORO CANTO U cce l l i d i c a m p a g n a e d a g i a rd i n o
Il fringuello
Secondo un’antica leggenda cinese, l’uomo ha due anime me e una di esse ha la forma di una rana: quando quest’animale lancia il suo grido, lo fa per attirare la protezione divina
il cielo perché le terre torneranno fertili. E da noi? Spessoo vittime di pregiudizi dettati
Mai troppo lontano dai luoghi abitati dall’uomo, il fringuello è uno dei passeriformi più diffusi in Europa. Può capitare di incontrarlo nei boschi come in città, e in pianura come in montagna. Notevoli, del resto, sono le sue capacità di adattamento.
dalla scarsa conoscenza, rane e rospi rientrano purtroppo ppo fra le specie minacciate. Ci sembra quindi doveroso partire alla scoperta di unn mondo, quello degli anfibi, cui le antiche civiltà guardavano giustamente con grande nde rispetto e ammirazione.
Le barre alari
© 2008 Hachette Fascicoli S.r.l. Registrazione n° 531 del 6/09/07 presso il Tribunale di Milano
DIRETTORE RESPONSABILE Paola Tincani
Il fascicolo e gli elementi che costituiscono la collana non possono essere venduti separatamente. Per l’editore il principio è di utilizzare carte composte da fibre rinnovabili, riciclabili e fabbricate a partire da legni provenienti da foreste dove viene adottato un sistema di gestione forestale sostenibile. Oltre a ciò, l’editore si aspetta dai suoi fornitori di carta che si iscrivano a un ente di certificazione ambientale riconosciuto. Stampato presso: Europrinting S.p.a. – Casarile (Mi).
grigio-azzurra è tipica del fringuello maschio
C A R TA
Nome scientifico: Fringilla coelebs. Ordine: Passeriformi.
Il dorso
è marrone olivastro.
Il fringuello: allegro e spensierato Cantare come il fringuello
sono nere barrate di bianco.
Lunghezza: da 14 a 16 cm. Peso: da 20 a 30 g. Numero di specie: il genere Fringilla comprende 3 specie (oltre al fringuello, la peppola e il fringuello blu di Tenerife).
La parte inferiore della coda
L’abete rosso: un amico sempreverde
è biancastra.
Habitat: molto variabile; comprende foreste e boschi di latifoglie e conifere, parchi, giardini e siepi di pianura e di montagna, come pure ambienti arbustivi delle regioni mediterranee. Alimentazione: uccello granivoro.
Nel prossimo numero:
Il gabbiano e il suo richiamo
www.hachette-fascicoli.it
Oggetto da collezione. Non è un giocattolo.
AVVISO DELL’EDITORE I richiami vi permettono di imparare a riconoscere il canto degli uccelli quando sietee in mezzo alla natura: lo scopo è conoscere, amare e proteggere gli animali. atili. Fatene buon uso. Il richiamo non deve assolutamente essere utilizzato a scopo venatorio o per disturbare i volatili.
Il petto
è di un color ruggine via via più sfumato.
GENERE: insieme di animali o vegetali accomunati dalla presenza di alcune caratteristiche essenziali; è una suddivisione della “famiglia” ed è a sua volta suddiviso in più “specie”.
Cantante provetto,
il fringuello maschio esce allo scoperto per attirare una femmina con la sua melodia.
STAZIONARIO: si dice di un uccello o altro animale che non effettua spostamenti migratori; è sinonimo di “stanziale” e di “sedentario”.
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La Natura e gli uccelli Hachette
Famiglia: Fringillidi. Status: specie a rischio minimo.
Le ali
RICONOSCERE GLI ALBERI E GLI ARBUSTI
L’abete rosso: come riconoscerlo
© G. Falissard
D ’ I D E N T I TÀ
Nome comune: fringuello.
Le guance
del maschio sono rossastre, come la gola e il petto.
L’ABC
L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo nel corso della pubblicazione, se costretto da mutate condizioni di mercato.
Gli anfibi:i: erta di un mondo nascosto alla scoperta
92_013_001
SERVIZIO CLIENTI Per avere informazioni sulla pubblicazione e i suoi allegati: Tel.: 02 96 24 88 42 – Fax: 02 39 29 24 94; f.g@cliepack.it
ESPLORARE RE, OSS OSSERVARE SERVARE E PROTEGGERE GGERE LA A NATURA A
Il fringuello: come riconoscerlo
bianche sono perfettamente visibili durante il volo.
La calotta
è robusto e di colore grigiastro.
RICONOSCERE GLI UCCELLI E IL LORO CANTO
A - © Illustrazioni di François Desbordes
SERVIZIO ARRETRATI I numeri arretrati sono disponibili senza alcun sovrapprezzo per 6 mesi dalla data di pubblicazione (salvo esaurimento). Per ottenerli può: – chiederli al proprio edicolante di fiducia; – telefonare allo 02 96 24 88 42. In questo caso le copie le saranno recapitate a casa con pagamento in contrassegno del prezzo di copertina più un contributo spese di spedizione di 6,50 Euro; – visitare il sito www.hachette-fascicoli.it
Il becco
Sommario
Spedizione in abbonamento postale legge 662/96 tab B 45% – Filiale di Milano
DISTRIBUZIONE SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. Via Bettola 18 – 20092 Cinisello Balsamo (MI) SERVIZIO ABBONAMENTI Per informazioni sul suo abbonamento o per sottoscriverne uno nuovo: Diemme S.r.l. – Via Morandi, 24 – 21047 Saronno (VA) Tel.: 02 96 24 88 42 – Fax: 02 39 29 24 94 f.g@cliepack.it o www.hachette-fascicoli.it
F
Come riconoscerlo
su tutti gli esseri viventi. In India, invece, la rana incarna addirittura una sorta di pilastro dell’universo: salutando con il suo verso l’arrivo delle prime piogge, ringrazia
Riproduzione: 4-5 uova covate dalla femmina; possibile una seconda nidiata nella stessa stagione. Osservazione: tutto l’anno per gli individui stanziali; in autunno e in inverno è possibile incontrare anche gli individui venuti dall’Europa settentrionale per trascorrere la stagione fredda nelle nostre regioni. Diffusione: specie nidificante in tutta Europa, a eccezione dell’Islanda, e in Asia. Gli individui delle regioni meridionali sono in genere stazionari, quelli delle regioni settentrionali svernano nei paesi dal clima temperato (Italia inclusa), nell’Africa settentrionale e in Medio Oriente.
EDITORIA [periodici]
Editoriale ial le
Scopri e conosci LA NATURA E GLI UCCELLI N. 21 – Esce il sabato
DIRETTORE Paola Tincani Direttore editoriale Gualtiero Viganò
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L’ARCA mensile di architettura - IT/EN L’ARCA INTERNATIONAL bimestrale di architettura - FR/EN Arcadata
catalogo e WEB
Collezione
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2013
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Il preparato
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GALENICO GALENICO Il preparatore GALENICO Il preparatore
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Obesità
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News Ob es ità : un ’em erg en za in cre sc ita
Formu la del mese Preparazioni a base di cannab is
Le gis laz ion e Ge sti on e de ga len ich e lle ric ett e
Legisla zione Le Norme di Buona Preparazione
Solari
Int erv ist a al far ma cis ta Do tt. Ma rio Izz o
Intervis ta al medico Dott. Paolo Carran o
New s Prodotti solari: un mercato da 400 milioni di euro
Na tura e be ne ss ere Gri ffo nia sim plic ifo lia
Natura e beness ere La propoli
Leg isla zion e Il Codice dei medicinali Inte rvis ta al far ma cist a Dott. Pasquale Lenza Nat ura e ben ess ere Aloe
IL PREPARATORE GALENICO mensile dedicato ai farmacisti galenisti New Phargam
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NOTIZIE IN PRIMO PIANO | NEWS
Prodotti solari: un mercato da 400 milioni di euro
A tanto ammontava nel 2012 la spesa in Italia per concedersi una tintarella in tutta sicurezza. Nel mondo del giornalismo esistono dei veri e propri tormentoni stagionali, ovvero argomenti che si ripetono e producono servizi, articoli e interviste che diventano, anno dopo anno, dei veri e propri cloni di se stessi. Il freddo in inverno (come se non fosse la stagione deputata...); il caldo in estate; i chili di troppo dopo l’Epifania, ecc. La tintarella rientra sicuramente
tra questi. A partire da fine maggio, ogni TG, ogni rotocalco, ogni sorta di prodotto editoriale ci parla di come abbronzarci senza rischi, rendendo familiari termini di per sé difficili come ad esempio fototipo, raggi UVA e UVB, o resi anche commerciali come fattore di protezione. Per contro, sul social network, abbondano i consigli della nonna: rimedi fat-
Solari e pigmentanti: quanti ne consumiamo in Italia Secondo il Rapporto annuale Industria e consumi cosmetici in Italia nel 2012, stilato dalla Associazione italiana delle imprese cosmetiche (Unipro), in Italia sono stati venduti prodotti solari e pigmentanti per un valore complessivo pari a 393,4 milioni di euro. Di questi 139,6 milioni sono stati spesi in farmacia (+ 4,2% rispetto al 2011), 70,1 milioni in profumeria (- 3,7%) e 183,6 milioni presso la grande distribuzione organizzata (Gdo) e altri canali (+ 2,0%).
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ti in casa (vedi olio d’oliva, birra, mangiare carote ecc.) che talvolta possono creare rischi per la salute addirittura mortali. Il consumatore si trova dunque schiacciato come in un’incudine tra un’informazione trita e ritrita, l’intervista
Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE
al dermatologo di turno, e una sorta di “bricolage della salute” che mira ad un doppio effetto: potenziare gli effetti del sole e ridurre la spesa per i prodotti specifici che si trovano in farmacia, erboristeria, ma soprattutto nei grandi supermercati.
I dati parlano chiaro I dati statistici parlano d’altra parte chiaro: su quasi 400 milioni di euro, che è la spesa totale per prodotti solari e pigmentanti nel 2012 (vedi box dedicato), quasi 184 milioni sono stati spesi nella Grande distribuzione organizzata. Il supermercato vicino a casa, tanto per essere chiari. Quasi 140 milioni in farmacia. Solo 70 milioni in erboristeria. Cosa vuol dire? Che la maggior parte di noi decide di fare una scelta autonoma: mentre compra latte, pane e biscot-
ti, decide di acquistare anche la crema che ci renderà la pelle dorata come una mulatta. Senza alcun filtro che non sia l’informazione letta sull’etichetta, o, il più delle volte, il passaparola, l’abitudine (“mi trovo bene con tal prodotto”), l’autorità della marca e infine il rapporto qualità-prezzo. Chi compra in farmacia, invece, si presume che abbia un approccio diverso. Considera il prodotto solare non tanto un cosmetico (e come tale acquistabile ovunque) bensì un qualcosa di più, tale da richiedere il parere professionale di un medico farmacista. Indubbiamente, poi, c’è anche un fattore psicologico: un prodotto acquistato in farmacia di per sé (a ragione o torto) acquisisce una valenza e un’affidabilità superiore a quello che trova vicino alle casse del supermercato.
LE PREPARAZIONI PER L’ESPOSIZIONE AL SOLE | FORMULA DEL MESE
“Mi farò una lampada”. È una frase, questa, che solo fino a pochi anni fa non avrebbe avuto alcun senso. Non solo perché non erano così diffusi i centri per l’abbronzatura artificiale – così comodi quando si vuole evitare quel pallore tipico di un’estate ormai lontana – ma anche perché il binomio abbronzatura = aspetto sano e piacevole è di fatto un’invenzione degli ultimi due secoli. Per intere generazioni il pallore della pelle è stato sinonino di aristocraticità, grazie a un semplice dato di fatto: chi poteva permettersi il lusso di non lavorare non era costretto a stare all’aria aperta e quindi ad abbronzarsi; chi invece doveva lavorare – e parliamo nella stragrande maggioranza dei casi di contadini o altri mestieri duri – necessariamente si cuoceva al sole.
Ogni prodotto solare indica sulla confezione un fattore di protezione solare. Ma cos’è di preciso? La Commissione Europea, in una Raccomandazione del 20062, la definisce come “il rapporto fra la dose minima eritemica sulla pelle protetta da un prodotto per la protezione solare e la dose minima eritemica sulla stessa pelle non protetta”. Di quell’anno è anche l’introduzione dell’International Sun Protection Factor Test (metodo internazionale di prova del fattore di protezione solare) aggiornato dall’industria europea, giapponese, statunitense e sudafricana. Nella sua Raccomandazione, la Commissione Europea stila in modo chiaro qual è la gamma di fattori di protezione solare per ogni categoria. Eccola in sintesi: Protezione bassa Fattore di protezione indicato sull’etichetta: 6 - 10 Grado minimo di protezione garantito: 6 > 6-9,9; 10 > 10-14,9 Protezione media Fattore di protezione indicato sull’etichetta: 15 – 20 - 25 Grado minimo di protezione garantito: 15 > 15-19,9; 20 > 2024,9; 25 > 25-29,9 Protezione alta Fattore di protezione indicato sull’etichetta: 30 – 50 Grado minimo di protezione garantito: 30 > 30-49,9; 50 > 50-59,9 Protezione molto alta Fattore di protezione indicato sull’etichetta: 50 + Grado minimo di protezione garantito: 50 > 60 ≤ 2
NEWS | NOTIZIE IN PRIMO PIANO
Abbronzatura? Era roba da poveri
Fattori di protezione: cosa dice l’Europa
Chi infine compra in erboristeria (la minoranza in ogni caso), con tutta probabilità cerca una soluzione il più possibile naturale, spesso dimenticando che certi principi attivi naturali possono essere pericolosi al pari di quelli di sintesi.
Ma che confusione! A fronte di un mercato così goloso per l’industria, la confusione (se non proprio l’inganno) è dietro l’angolo per chi è poco informato. Citiamo a questo proposito un intervento duro ma significativo di Markos Kyprianou, Commissario europeo responsabile per la salute e la protezione dei cittadini-consumatori: “I consumatori devono essere messi al corrente del fatto che non esiste un prodotto per la protezione solare che fornisca il 100% 5
La storia ci ricorda ad esempio che già al tempo dei Romani le donne patrizie, dunque benestanti, erano solite proteggersi dal sole con degli ombrellini. Il nome stesso ombrello, da ombra, indica chiaramente la funzione primaria di questo oggetto: proteggere dal sole, fare ombra. Nel XVI secolo Guido Reni dipinge una lotta di classe tra degli amorini abbronzati, che rappresentavano i plebei, e degli amorini pallidi, indicanti la classe abbiente. Ancora nel XVII secolo esibire la pelle anche solo leggermente abbronzata non era considerato un fattore di bellezza, mentre averla chiara appariva quale elemento distintivo, di prestigio e valore. Al chiarore tipico della pelle dei ricchi, ma anche delle donne amate da poeti e scrittori, si aggiungono nel tempo aggettivi come diafano, ceruleo, senza dimenticare poi il fascino proprio del pallore di Malombra, la protagonista dell’omonimo romanzo di Antonio Fogazzaro (1842-1911).
di protezione nei confronti dei raggi UV pericolosi. Ci sono seri rischi, come quello del cancro della pelle, causati da una protezione insufficiente dai raggi solari. I cittadini europei devono essere informati in modo completo su quanto i prodotti per la protezione solare possono o non possono fare per loro ”. A peggiorare la situazione c’è poi un’abitudine mentale dura a morire. Oggi come oggi che il concetto di vacanza 6
Una svolta di fatto copernicana avvenne nel XX secolo. Nel 1903 il medico Niels Ryben Finsen ottenne il premio Nobel per aver scoperto che la fototerapia, ovvero la terapia basata sull’uso della luce, era in grado di curare le malattie infettive. Tra queste il lupus e rachitismo, causate dalla mancanza di vitamina D che non veniva assorbita dal corpo delle persone proprio per la mancanza di esposizione al sole. Era solo l’inizio. La società tra XIX e XX secolo stava cambiando. L’industrializzazione crescente toglieva sempre di più persone dai campi, e quindi... dal sole. Il colorito della pelle non era dunque sinonimo solo di appartenenza alle classi povere. Anzi, sempre più medici raccomandarono un’adeguata esposizione al sole, per curare diverse patologie e fastidi. E chi poteva permettersi di godere di queste pause forzate se non proprio chi era benestante? Il colpo di grazia a questo concetto arcaico venne però dalla società. Nel 1923 la stilista Coco Chanel mostrò con orgoglio il suo colorito bronzeo, frutto di una vacanza in Costa Smeralda. Inutile dire che quella tintarella fece tendenza, spingendo molte clienti di Madame Chanel ad emularla. “Un altro significativo passo avanti nella storia dell’abbronzatura”, si legge nel sito http://giulianoguzzo.com1, “avvenne nel 1935, quando in Europa fece la sua comparsa un olio contro i raggi UV. Successivamente, a partire anni Quaranta e Cinquanta, la tendenza ‘inventata’ da Coco Chanel trovò dei formidabili testimonial negli attori e nelle star di Hollywood, con l’esplosione poi dei film a colori e le dive abbronzate, incentivando quello che di lì a poco sarebbe effettivamente divenuto (...) uno status symbol di massa e quindi, finalmente, non più esclusivo solamente di alcuni ambienti elitari. Da dorata e tipicamente femminile l’abbronzatura subì due ulteriori mutamenti, in particolare fra gli anni Ottanta e Novanta, divenendo pienamente condivisa, come tendenza, anche dal pubblico maschile ed essendo sfoggiata anche in versioni più spinte (...) confermando una vecchia battuta di Dino Risi (19162008), che una volta disse: Mi piace l’estate, quando le ragazze vanno per la strada in sottoveste, quando le bruttine diventano carine e le carine diventano belle, i ministri e i sottosegretari sono abbronzati, le annunciatrici e gli annunciatori in televisione hanno cambiato faccia”. http://giulianoguzzo.com/2014/07/24/breve-storiadellabbronzatura/ 1
si è ridotto ad un “mordi e fuggi” calcolato perlopiù in week-end, l’esigenza di avere comunque una prova tangibile che in vacanza si è andati – la tintarella appunto, da sfoggiare in ufficio – porta molti ad accelerare i tempi. E per farlo si abbandona ogni pur ragionevole prudenza: si acquistano abbronzanti invece che protezioni solari; si cerca un fattore di protezione basso e inadatto, perché “se no chi si abbronza piu?”; ci si espo-
ne per ore come lucertole, impedendo a intere zone di corpo rimaste per mesi sotto i maglioni ad una tempesta di raggi solari tale da causarne inevitabilmente l’eritema se non proprio l’ustione anche grave. Ecco allora che, a parte i tormentoni estivi, il consiglio professionale, spassionato ed autoritario del medico farmacista deve restare, ma anche farsi più forte. Perché... ne vale la pelle!
Le preparazioni per l’esposizione al sole Prodotti che accompagnano l’uomo da millenni
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e preparazioni per difendersi da un’eccessiva esposizione al sole sono note da millenni. Basti pensare, ad esempio, che già al tempo del faraone Thutmose I (XV sec. a.C.) nell’antico Egitto gli operai (sì, perché di questo si trattava, non di chiavi, come la storiografia moderna ha appurato) addetti alla costruzione della sua tomba sotterranea ricevevano oltre a razioni di pesce e verdura, e legna da ardere, anche dell’olio per il corpo per poter lavorare sotto il sole, nel caldo e tra la polvere.
pelle umana, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV assorbendoli, disperdendoli o mediante rifrazione”.
Diamo delle definizioni
Tali prodotti contengono dei filtri solari che possono offrire una barriera chimica o fisica ai raggi UV. I filtri chimici (salicilati, cinnamati, oxybenzone, octylcrylene e altri), sono in grado di assorbire queste radiazioni proprio grazie alla loro struttura. Esistono oggi alcuni filtri chimici in grado di offrire una protezione molto elevata, e tale da dare una copertura completa dello spettro ultravioletto (UVB, UVA corti e UVA lunghi). Gli schermi fisici, tra cui il biossido di titanio e l’ossido di zinco, sono invece sostanze minerali inerti e dal forte potere coprente, in grado di riflettere fisicamente la luce del sole.
Per prodotto solare la Commissione Europea1 intende “qualsiasi preparato (quale crema, olio, gel, spray) destinato ad essere posto in contatto con la
1Raccomandazione.
Oggi sono un prodotto cosmetico capace (nel 2012) di generare un fatturato pari a circa 400 milioni di euro. Vediamoli più da vicino.
22 settembre 2006, n. 2006/647/CE 7
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