Imprelazione1

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2015

MICHELA LORENZETTI

EDICOLA PELUCHETTI RELAZIONE DI INTERVENTO DI RESTAURO



EDICOLA PELUCHETTI Relazione di intervento di restauro Michela Lorenzetti, 2015


Michela Lorenzetti

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Introduzione

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Descrizione dell’opera

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Note storiche

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Stato di fatto


Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Indice

14 Ritocco Pittorico

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Proposta d’intervento

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Conclusione

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Intervento

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Ringraziamenti


Michela Lorenzetti

Introduzione

Ciò che mi ha spinto ad avviare questo elaborato è partito da un lavoro di restauro che ho potuto effettuare nell’estate del 2014 su una edicola votiva situata nel mio paese d’ origine, Artogne. Il lavoro di ricerca che ho svolto su questa “santella” ha fatto nascere in me un maggiore interesse sulle origini di queste edicole, spingendomi a svolgere un lavoro più am-

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pio di ricerca che si è concretizzato con la stesura di un’ elaborato presentato per l’ esame di diploma triennale in Restauro presso l’ accademia LABA di Brescia nel Febbraio 2015. Nel paese di Artogne sono presenti numerose edicole votive con decorazioni pittoriche, alcune di queste sono di recente costruzione, altre invece sono totalmente ridipin-

te, ritengo che queste opere dovrebbero essere valorizzate e tutelate . Purtroppo non vi sono veri e propri archivi storici che parlino di queste edicole; solo negli anni ottanta grazie ad Ernesto Andreoli, appassionato di storia e arte camuna, vennero raccolte tutte le informazioni possibili su queste opere, creando un censimento di ben 36 edicole rurali, dis-

tribuite sul territorio di Artogne e delle frazioni di Acquebone e Piazze. L’edicola in questione non emerge nel Censimento di Ernesto Andreoli, probabilmente a causa della posizione distante dal centro del paese, anche per questo motivo ho ritenuto doveroso stendere questo elaborato nel quale poter inserire tutte le informazioni fino ad oggi raccolte.


Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Note storiche

Il dipinto murale è situato sulla parete dell’antica abitazione della famiglia Peluchetti, alle spalle dell’ albergo Legazzuolo in gran parte ristrutturato nel 1999 e gestito dalla stessa famiglia composta da Pierino, Marisa e dai figli Maura e Alessio. Le uniche informazioni sull’ origine di questo dipinto murale sono raccontate dalla nonna Bortolina, madre del

proprietario dell’ albergo, la quale dichiara che l’ esecuzione del dipinto risalirebbe al 1823, e che la sua parziale conservazione della pellicola pittorica sia dovuta ad un’ atto distruttivo svolto da parte di una donna del paese che, con l’ausilio di una ramazza, graffiò il dipinto perdendo così la visione completa dell’opera.

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Michela Lorenzetti

Descrizione dell’ opera

Colomba portatrice d’ostia

L’ opera raffigura la Madonna con il bambino trasportati da una nuvola rosa avvolti da luce divina. La Vergine vestita di rosso e blu porta in braccio Gesù bambino Benedicente, nella mano sinistra invece regge un bianco rosario. Ad ammirare la scena nella parte inferiore vi sono due persona-

ggi , sul lato destro un santo vestito di bianco con giglio ,probabilmente S. Domenico, e su quello sinistro un santo che indossa una tunica marrone, al di sopra di quest’ ultimo è stata rappresentate una colomba bianca che porta nel becco un’ ostia. I due personaggi osservano

dal basso l’apparizione della Madonna e di Gesù e con una mano sembrano indicare un torrente che scorre tra i due, si può ipotizzare quindi che stiano chiedendo di proteggere la casa dal vicino torrente che forse in passato aveva causato problemi agli abitanti della casa. Torrente

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Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Madonna con Rosario

San Domenico con giglio

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Michela Lorenzetti

Stato di fatto L’opera presenta diverse problematiche, la più visibile sicuramente è quella che riguarda la pellicola pittorica mancante nella parte inferiore del dipinto, che come già citato precedentemente, è un tipo di degrado causato dall’ azione meccanica volontaria di una signora del paese che volle, con l’ ausilio di una ramazza, rovinare l’ opera.

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Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Proposta di intervento

- Pulitura umida con benzalconio diluito in acqua al 5% o solo con acqua, con utilizzo di carta assorbente e pennello. - Consolidamento della pellicola pittorica con etil silicato a pennello con o senza carta. - Consolidamento dei vuoti e delle spaccature. - Nelle parti piÚ abrase eseguire stuccature con malta di granulometria affine all’originale. - Ritocco pittorico con pigmenti in polvere e silicato di potassio. 4

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(1), (2) , (3) Abrasione della pellicola pittorica. (4), (5) Crepe e fessurazioni dell’intonaco.

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Michela Lorenzetti

Intervento


Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Dopo aver effettuato la puli-

to consolidante, che abbia la

tura umida con benzalconio e

capacità di penetrare a fondo

acqua, per eliminare eventu-

negli strati di colore e di into-

ali residui di polvere e sporci-

naco. In questo caso ho uti-

zia, si passa al consolidamen-

lizzato etil silicato, steso su

to della pellicola pittorica, per

tutto il dipinto con l’ utilizzo di

evitare che durante le altre

un pennello morbido, ques-

fasi di restauro si perdano ul-

to passaggio ha permesso

teriori frammenti di colore.

di fissare la pellicola pittorica

Per migliorare l’ aderenza

degradata in modo da poter

della pellicola pittorica è ne-

preservare ciò che è rimasto.

cessario utilizzare un prodot-

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(1), (2) Stuccature delle lacune con malta NHL5, di granulometria affine all’originale. (3) Consolidamento dei vuoti e delle spaccature con iniezioni di consolidante a base di calce

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Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro Michela Lorenzetti

Ritocco pittorico

La fase più lunga e importante per quanto riguarda l’ estetica dell’opera è quella che riguarda il ritocco pittorico, ed è quindi fondamentale che vangano utilizzati colori e materiali adeguati. Trattandosi di un’opera esposta , anche se non eccessivamente, agli agenti atmosferici, il ritocco si effettua con

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pigmenti in polvere e silicato di potassio diluito al 10% , Il silicato di potassio è comodo da utilizzare perché è’ diluibile in acqua e una volta asciutto rimane stabile e non altera il colore. Il ritocco pittorico deve essere sempre riconoscibile rispetto alle parti originali, allo stesso tempo non deve disturbare la

visione d’ insieme dell’ immagine, quindi l’ intervento sarà riconoscibile visto da vicino mentre invece osservando l’ immagine da lontano, l’integrazione pittorica non sarà visibile. Per poter ottenere questo effetto, il ritocco viene eseguito con la tecnica del rigatino.




Michela Lorenzetti Edicola Peluchetti - Relazione di Intervento di Restauro

Conclusione

Le diverse fasi di restauro effettuate sull’ opera, hanno permesso non solo di ripristinare la corretta visione del dipinto, ma garantiscono la sua conservazione grazie alle fasi di consolidamento degli strati di malta e della pellicola pittorica. Gli interventi svolti sono stati effettuati quindi non solo per

poter riportare indietro le lancette del tempo, ma anche per poter far si che l’opera possa essere ammirata ancora per diverse generazioni.

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Ringraziamenti :

Per concludere questa relazione d’intervento colgo l’occasione per ringraziare la famigli Peluchetti che mi ha concesso di poter lavorare al restauro della loro opera, permettendomi già nel 2014 di utilizzare questo dipinto per stendere lo scritto della mia tesi universitaria che riguardava alcune delle più antiche edicole votive situate sul territorio d’ Artogne. Il titolo che scelsi per l’elaborato di tesi fu “Devozione ad Artogne, Riscoprire le santelle” , ed è proprio grazie alla sensibilità della famiglia Peluchetti, che ha permesso che il loro piccolo tesoro non andasse perduto, che mi sento in dovere di rivolgere a loro dei ringraziamenti, perché insieme a me hanno voluto “riscoprire” un loro bene artistico , permettendo anche al pubblico di poterne godere.

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Lavoro di restauro eseguito nell’ estate 2015 Esecutrice dei lavori: Michela Lorenzetti, diplomata al trienni di restauro presso l’ accademia LABA di Brescia nel febbraio 2015. Progetto grafico di impaginazione: Laura Morabito


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