PORTFOLIO Laura Piva
2
ell'Architettura 3
CONTENUTI
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA DEGLI INTERNI
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3
6
10
Donaire Garcia De Mora Jesus Di Gennaro Maria Francesca Sedia Fabio
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE F I N A L E
Piva Laura 859967
Tavola 6
14
3
4
PROGETTAZIONE DI GRANDI MOSTRE E MUSEALIZZAZIONI
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
LABORATORIO T E M A T I C O
18
20
24
E
THE BOUNDARY
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI
M I N D S M I L A N INTERNATIONAL DESIGN STUDIO
ELABORATO DI TESI
30
32
36
E
5
Planivolumetrico
6
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA DEGLI INTERNI
Docenti:
Il progetto di questo laboratorio prevedeva la ristrutturazione e il ripensamento di una colonia elioterapica nei pressi di Vercelli, costruita negli anni ‘30 e pian piano andata in disuso e abbandono. Attualmente lo stabile ospita alcune associazioni comunali, quali la boxe, la ginnastica artistica, gli alpini, ed un centro sociale. Scopo del laboratorio era essere in grado di creare nuovi spazi ed ambienti adatti a queste funzioni, pensando anche ad uno spostamento o ad un ricollocamento, in base alle esigenze di ogni attività. Il nostro progetto si è concentrato sui flussi di persone e sui loro movimenti all’interno dei nuovi spazi. Per questo motivo tutti gli arredi, e gli elementi da noi aggiunti, sono circolari e vanno a contrastare invece con la rigidità della struttura della colonia. I materiali scelti sono i medesimi per ogni ambiente, anche se cambiano di tipologia o di colorazione, per fornire l’atmosfera più adatta. Al centro della colonia, cuore pulsante delledificio e centro di simmetria della struttura, dove era presente la sede degli
alpini, abbiamo deciso di collocare un bar, luogo di ristoro ed incontro per tutti i fruitori, che prima vivevano autonomamente, senza condividere i loro spazi o i loro momenti. Nell’ala est, al posto degli spazi angusti dedicati ai sub e ai pompieri, abbiamo ricollocato gli alpini, consegnandogli uno spazio molto più libero, aperto, vivibile e mutevole, in base alle loro necessità ed attività. Nel braccio est invece, rimuovendo il parco da skate abusivo e pericoloso, abbiamo inserito un centro espositivo, completamente vetrato e con altri elementi circolari. Qui abbiamo pensato l’esposizione, permanente o momentanea, di documenti e fotografie della colonia, per rendere vivo il ricordo di come fosse in passato ed attirare tutti coloro che ignorano la bellezza di questo luogo suggestivo. Per la realizzazione di questo progetto è stato fondamentale il dialogo con i fruitori attuali della colonia, che necessitano di nuovi spazi e di cambiare il loro modo di vivere all’interno di questo edificio.
Scaramellini Enrico Ferrugiari Anna
Vista Interna
Esploso assonometrico
Vista interna
Pianta Amabiente Alpini
7
Esploso assonometrico
Vista Interna
Vista interna
Pianta Amabiente Alpini
8
Vista Interna
Esploso assonometrico
Vista interna
Pianta Centro Espositivo
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3
Docenti: Donaire De Mora Jesus Sedia Fabio De Gennaro Francesca
Il laboratorio prevedeva la progettazione di un edificio ibrido nella città di Madrid, eretto in sostituzione dello stadio comunale Calderon e collegato al nuovo Parco lineare del Rio Manzanares. Il progetto richiedeva un diretto rapporto con la città circostante e un’omogeneità con il parco di cui sopra. L’edificio ibrido necessitava il contenimento di numerose e diverse funzioni, tra le quali residenze, uffici, e spazi pubblici per gli abitanti di Madrid. Lo scopo del laboratorio era quello di creare un nuovo polo cittadino e di immedesimarsi nella vita dei suoi abitanti, in modo da renderla più piacevole possibile, fornendo tutti
i servizi necessari. La forma del mio progetto è nata dall’analisi del luogo, delle sue principali vie e dal profilo del fiume. L’intero sistema è composto dalla sovrapposizione e ripetizione di un modulo strutturale di 10mx10m, che potesse contenere al suo interno differenti funzioni. Il parco, direttamente collegato con quello esistente, riprende questo disegno regolare e modulare, snodandosi in numerosi percorsi che riprendono la siuosità del fiume, e si indirizzano verso le principali direttive della città. Il piano terra, sopraelevato e collegato alla piazza tramite delle scale mobili, contiene
tre diversi poli: uno culturale, uno sanitario ed uno commerciale, creando dei parallelepipedi vetrati ed indirizzati verso il fiume e verso la città. Sopra questi volumi si innastano le due alte torri, che conengono, alla base ed in cima, le residenze e nel mezzo gli uffici. Le facciate sono pensate in modo da consentire l’entrata necessaria di luce ed allo stesso tempo garantire la privacy all’interno delle abitazioni. Ogni dieci piani, nel punto in cui cambia la funzione, è collocato un piano completamente vuoto, che permette ai fruitori di godere della vista e di uno spazio aperto, senza dover scedere al piano terra.
Pianta piano primo
Pianta attacco a terra
11
Vista di progetto
Sezione Trasversale
12
Vista residenza
Dettaglio del prospetto
Vista biblioteca
Prospetto Sud-Ovest
Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 3 HYBRID BUILDING
Donaire Garcia De Mora Jesus Di Gennaro Maria Francesca Sedia Fabio
Piva Laura 859967
Tavola 8
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Planimetria e inquadramento generale
Docenti: Ugolini Michele Gallizioli Caterina Occhiuto Francesco
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE F I N A L E
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Il laboratorio prevedeva la progettazione di elementi di arredo e paesaggistici lungo la strada del Passo Dello Stelvio, partendo da un tema di analisi personale, il tema del nostro gruppo era quello delle gallerie. Il progetto nasce dall’interazione delle gallerie con il sentiero e la strada; laddove questi due elementi incontrano il primo, si creano dei luoghi di interesse. L’intento è quello di creare un percorso pedonale alternativo alla strada che permetta il passaggio dei pedoni, dotato di aree di sosta studiate in relazione al luogo in cui sono inserite e alla percezione della valle. La presenza della galleria implica la scomparsa della macchina, minor inquinamento acustico e quindi la possibilità per il pedone di potersi fermare e di godere di un rapporto più diretto con la valle. La quinta galleria che si incontra salendo lungo la Strada Dello Stelvio costituisce il punto d’unione tra la strada carrabile e il percorso alternativo pedonale. Per valorizzare questo punto cardine, abbiamo deciso di introdurre un elemento architettonico che contenesse sia il passaggio del percorso, sia dei punti di sosta e di contemplazione del paesaggio. Il primo
spazio che si incontra vuole valorizzare la vista piatta della cima del versante opposto e lo fa attraverso un parapetto alto ed un’apertura stretta e larga. Il secondo spazio lavora in maniera opposta rispetto allo spazio inferiore, valorizzando una vista trasversale, profonda e ampia della valle. Dopo aver percorso la scala, il sentiero ci conduce ad una zona di sosta, collocata tra il corso di due torrenti che scendono direttamente dal tetto della sesta galleria. Al centro del tappeto vi è la seduta che permette una visuale sul versante, dando un senso di verticalità; l’inquadratore visivo, invece, indirizza lo sguardo frontalmente e permette una vista piatta sulle cime delle montagne. L’ultimo tratto del percorso pedonale costeggia la settima galleria, e, il problema del masso è stato risolto con una passerella a sbalzo che, nel primo tratto, si innesta direttamente dalla roccia, e porta chi la percorre a toccarne la superficie. Avvicinandosi al punto di discesa dell’acqua, la passerella si stacca dalla roccia e consente il passaggio del rivolo. Superato il masso, si crea un’area di sosta triangolare, ribassata, che permette la completa visione della valle in uno spazio intimo e tranquillo.
Assonometria
Vista profonda
Prospetto
Vista piatta
Sezione Primo Intervento
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Vista seduta
Assonometria
Vista
Assonometria ravvicinata
Vista in piedi
Sezione Secondo Intervento
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Assonometria
Vista
Assonometria ravvicinata
Vista
Sezione Primo Intervento
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Pianta notturna
Pianta diurna
L’obiettivo del corso era quello di educare gli studenti alla progettazione di uno spazio espositivo, all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza. Il tema della mostra era lo stesso Andrea Palladio, ma visto e studiato attraverso gli occhi di Carlo Scarpa, forse il più grande esperto nel campo della progettazione museale. Studiando e analizzando le opere di Andrea Palladio, sono emersi alcuni principi fondamentali che ci hanno portato allo sviluppo del progetto preliminare. Dalla sua architettura
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emerge un’armonia compositiva dettata da una disposizione gerarchica delle parti distinte dell’edificio, integrate e ordinate in modo proporzionale, coordinate tra esterno e interno. A differenza di quanto comunemente riconosciuto, la perfezione compositiva simmetrica di Palladio è più simile a quella del corpo umano: biomorfa, rispetto ad un solo asse, e quindi imperfetta. L’imperfezione è ammessa nella sua architettura e ne costituisce un aspetto caratteristico.
Anche Carlo Scarpa, architetto e museografo, declina, seppure in modi diversi, i principi sopra citati all’interno delle sue installazioni: gli ambienti si differenziano per altezza e uso di materiali e colori diversi, facilitando l’esposizione dell’oggetto esposto e, se necessario, cambiando a tal fine, è l’installazione stessa, infatti, a suggerire il percorso, portando il visitatore alla sua comprensione. Egli lavora principalmente attraverso la composizione asimmetrica delle parti
Sezione trasversale notturna
Sezione trasversale diurna LOGO PRIMARIO
e la loro decostruzione. Le due figure di Palladio e Scarpa si incontrano poi all’interno della Basilica di Vicenza. L’ambientazione è il risultato della combinazione di due diverse visioni: la simmetria dell’architettura palladiana viene ricomposta attraverso superfici specchianti, mentre l’asimmetria della composizione li unisce, inaspettatamente. Il nostro percorso museale si dipana tra i modelli abitabili delle ville e dei palazzi palladiani, riflettendosi per
ripristinare la simmetria originaria. I giochi di specchi sono presenti in tutto il progetto, in quanto sono il tema principale. Il percorso si conclude, dopo una sala di studio delle sue caratteristiche, con la maestosa sala della Rotonda che, su scala gigante e riflessa su due lati, ci regala tutta la sua magnificenza. è stata inoltre progettata un’installazione esterna, nel piazzale antistante la Basilica, che comprende cubi luminosi in PVC sormontati da oggetti simmetrici, tagliati a metà.
PROGETTAZIONE DI GRANDI MOSTRE E MUSEALIZZAZIONI
QUATTRO LIBRI + UN PAIO DI OCCHIALI PALETTE COLORI
Docenti: Caliari Pier Federico
FONT
Tw Cen MT ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz
LOGHI SECONDARI
QUATTRO LIBRI + UN PAIO DI OCCHIALI
QUATTRO LIBRI + UN PAIO DI OCCHIALI ELEMENTI GRAFICI
19 ISPIRAZIONI
QUATTRO LIBRI + UN P
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Docenti: Caputo Paolo Bottelli Alice Antonelli Stefano
Tema del Laboratorio è la progettazione di una torre ibrida, a uso sia pubblico che privato, su un arcipelago di nuova fabbricazione nel lago Michigan, a Chicago. Il mio progetto è nato dall’intenzione di creare un landmark all’interno della nostra nuova isola, che ha come tema l’acqua. Le caratteristiche di un landmark cittadino devono essere la visibilità, il riconoscimento e l’accessibilità. Per quanto riguarda la visibilità, la torre, che contiene principalmente la funzione dell’acquario, si erge per 210 m sopra un basamento che contiene un auditorium a nord, e l’accesso all’acquario e allo spazio espositivo a sud.La riconoscibilità del progetto è resa possibile dalla forma della torre, generata dalla rotazione continua del piano per un angolo 10 gradi ogni livello. L’intenzione
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era quella di creare una forma sinuosa e dolce che contrastasse con i profili rettilinei della base e in assonanza con la funzione dell’acquario e la volontà di creare spazi all’interno degli ambienti che potessero essere in continuità con le specie esposte e con la natura acquatica. Questo tema è presente anche nel disegno della facciata, dove il rivestimento dei piani aggettanti è caratterizzato da squame perlate, come le squame di un pesce. Laddove all’interno vi è una funzione pubblica, il rivestimento si appoggia al telaio della finestra, mentre nelle residenze e negli uffici arretra forma il parapetto dei balconi.L’accessibilità del progetto è resa possibile dalla presenza di una grande piazza coperta che si affaccia sul fiume interno, attraverso il quale avvengono i
principali spostamenti via acqua. La presenza del porto facilita l’accesso dei visitatori al luogo e apre la zona ai quartieri vicini. La piazza è coperta da una tettoia traforata con cerchi di varie dimensioni, da 1m a 2m, per permettere l’illuminazione naturale dello spazio pubblico e allo stesso tempo ricreare l’effetto di essere sotto l’acqua, attraverso un gioco di luci e ombre. Di particolare importanza è anche la grande vasca acquario al piano terra, completamente visibile sia dalla piazza che dall’interno della prima sala. Questo luogo funge da filtro tra lo spazio interno e quello esterno, rendendo la funzione principale dell’edificio i m m e d i a t a m e n t e riconoscibile e sorprendente per le sue dimensioni e la sua spettacolarità.
Vista aerea
Vista esterna
Vista piazza coperta
Palnivolumetrico
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Chicago|NUVoLa Loop (New Urban Vertigo on Lake) GCL (Gutta Cavat Lapidem) - Water Fragment WOW -Water On Water
I
J
K
L
M
N
O
P
59.5 m 8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
5 8.5 m
6
7
6 8.5 m
1
7 8.5 m
Pianta tipo acquario
42.5 m
9 8 3 5
8.5 m
8
+ 17.30 m
9 8.5 m
2
Chicago|NUVoLa Loop (New Urban Vertigo on Lake) GCL (Gutta Cavat Lapidem) - Water Fragment WOW -Water On Water 4
10
1_ Entrance 2_ Floor reception 3_ Main tank
+ 211.9 m
4_Jellfish tank MARINE PLANETARY
5_ Tortoise tank
7_ Rays tank 8_Toilet
C
E + 181.9 m
17 m
17 m
17 m + 174.4 m
SYSTEMS RESTAURANT
Aquarium Type Plan | Scale 1:250 |+ +24.70 m | 0° Rotation 189.3 m A
1800 MQ
9_Cavedio SLABS
+ 196.8 m
6_ Octopus tank
G
I
K
M
O
Q
S
U
W
Y
204 m 17 m
17 m
17 m
17 m
17 m
17 m
17 m
17 m
17 m
1600 MQ - 7.48 m
BALCONIES
+ 159.5 m
+ 0.00 m
2200 MQ
OFFICES
+ 151.9 m 4
2
1800 MQ
2
3
2000 MQ
+ 167.0 m
RESIDENCES
1
2400 MQ
+ 144.5 m 1
6
LABS
+ 129.5 m
SYSTEMS
+ 137.0 m
+ 114.5 m
8
CRACKING ART
+ 122.0 m
+ 99.6 m
SYSTEMS
+ 107.1 m
10
2800 MQ
SLABS
+ 84.6 m
AQUARIUM
+ 92.1 m 11
1_ Ramp 2_ Scooter Parking
+ 77.1 m
+ 61.2 m
SYSTEMS AQUARIUM
+ 69.7 m
3_ Cavedio
NUVoLa Loop | WOW
+ 47.2 m
SYSTEMS
+ 54.7 m
Parking Plan | Scale 1:250 | -7.48 m
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Prof. Paolo Caputo, Prof. Stefano Antonelli, Prof.ssa Alice Bottelli Assistant: Joi Donati, Niccolò Brovelli, Pasquale De Pasquale, Dimitri Serighelli, Carolina Scarnati, Marco Agosti, Linda Guariento.
TEAM N.3
942142
03
942142
06
DESIGNER: Piva Laura Plans
+ 32.2 m
AQUARIUM
+ 39.7 m
MUSEUM
+ 17.3 m
ENTRANCE
Sezione terra cielo
+ 24.7 m
+ 7.4 m
- 7.48 m
PARKING
+ 0.0 m
22 Section | Scale 1:250 NUVoLa Loop | WOW LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Prof. Paolo Caputo, Prof. Stefano Antonelli, Prof.ssa Alice Bottelli Assistant: Joi Donati, Niccolò Brovelli, Pasquale De Pasquale, Dimitri Serighelli, Carolina Scarnati, Marco Agosti, Linda Guariento.
TEAM N.3 DESIGNER: Piva Laura Section
Chicago|NUVoLa Loop (New Urban Vertigo on Lake) GCL (Gutta Cavat Lapidem) - Water Fragment WOW - Water On Water
Dressing Rooms
a ksta e
Stage
Parking Ramp
Auditorium
Attacco a terra
Café
Storages Museum e e t n
fi e
Exibition
Café
Foyer fi e
l a k
Cloakroom
Meeting Room Main e e t n
Aquarium e e t n
Aquarium nt an e
fi e
t
e e t n
Aquarium Hall
Bookshop
Aquarium Main Tank
Boat Rental
- 3.00 m
+ 0.00 m
Harbour
Café
- 3.00 m
st
fi e
Chicago|NUVoLa Loop (New Urban Vertigo on Lake) GCL (Gutta Cavat Lapidem) - Water Fragment WOW -Water On Water
J
K
L
M
N
O
P
59.5 m 8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
8.5 m
NUVoLa Loop | WOW LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA a l a t te an nt nell ssa l e ttell ss stant J nat l ell as ale e as ale t e hell a l na a nat a st n a a ent
Ground Floor Plan ¦ Scale 1:250 ¦ +0.00 m
TEAM N.3 DESIGNER: Piva Laura
942142
02
Ground Floor Plan
5 8.5 m
6
Pianta tipo uffici
I
7
6 8.5 m
1
7 8.5 m
42.5 m
9 8 3 5
8.5 m
8
+ 17.30 m
9 8.5 m
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10
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1_ Entrance 2_ Floor reception 3_ Main tank 4_Jellfish tank 5_ Tortoise tank 6_ Octopus tank 7_ Rays tank 8_Toilet
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LABORATORIO T E M A T I C O
Docenti: De Carvalho Antonio Lanz Francesca
Tema del Laboratorio Tematico, che conclude il mio ciclo di studi, è la residenza collettiva omnigenerazionale, all’interno del contesto urbano milanese, nel quartiere di Lambrate. Il lotto di progetto risulta dall’abbattimendo di due edifici residenziali e dall’inserimento di un nuovo complesso edilizio. Il progetto parte dall’idea di un solido che restituisce su Via degli Orombelli il filo strada storico e che, successivamente, viene scavato ed eroso per permettere l’ingresso della luce e della ventilazione naturale all’interno degli appartamenti. Altro elemento importante è quello del verde, e delle logge, che si appropriano degli spazi lasciati liberi dalla porosità dell’edificio e forniscono degli ambienti semi-privati
ai residenti. Il volume è poi caratterizzato da un prospetto stradale importante, semi trasparente, al cui interno troviamo funzioni residenziali, che saltuariamente possono ospitare eventi di quartiere. Anche questa parte dell’edificio presenta il tema del verde, poichè uno dei suoi piani ospita un giardino d’inverno a doppia altezza. Il piano terra, accessibile tramite due ingressi, quello a nord diretto e quello a est tramite una portineria di questiere, nasconde e racchiude un cortile residenziale caratterizzato dalla presenza di erbe sensoriali, efficaci alleate per la salute e la memoria degli anziani residenti nel complesso. Sulla strada invece affaccia un bar botanico, che comunica con l’ultimo piano dell’edificio
tramite un ascensore. L’ultimo piano presenta infatti una terrazza comune, divisa in zona funzionali come la serra o il bar, ad uso sia dei residenti che dei clienti del bar al piano terra. Le residenze si sviluppano su cinque piani fuori terra e sono sovrapposte e “incastrate” in modo da avere sempre almeno un affaccio sulle logge e uno sulla strada o sul cortile. Le tipologie abitative sono pensate per qualisasi età o necessità e possono essere personalizzate dagli abitanti. La presenza di stanze singole, che affacciano sulla loggia in comune, possono essere pensate come ambienti di supporto all’appartamento limitrofo, nel momento in cui ce ne possa essere la necessità, come nel caso di un’assistenza medica ad un anziano o la visita di un parente.
Attacco a terra
(-0.15)
(0.00)
210 90
210 80
210 80
210 80
3959
(0.00)
Deposito
6 mq
Ingresso
Studio medico
20 mq
35 mq
Ingresso 39 mq
Cucina
11 mq
spazio accessorio 37 mq
Isola ecologica 19 mq
Spogliatoio 8 mq
Bagno
15 mq Bagno
11 mq
1578
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Deposito
Deposito portiere
14 mq
13 mq
Portico comune
1800 21
Bagno
5 mq
210 90
Portineria 80 mq Palestra Cafe botanico 225 mq
210 160
53 mq
900
2100 18
(-2.15)
(0.00)
(0.00)
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
4486
loggia soggiorno
bagno
210 90
(5.40)
250 110
deposito
camera
camera
camera
cucina
250 110 bagno
bagno
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
250 110
soggiorno
(5.40)
210 90
210 90
cucina
210 90
bagno
cucina
210 90
210 90
salotto comune
210 90
210 160
1578
Piano Primo
bagno
loggia cucina
bagno
250 110
cucina e soggiorno
bagno
soggiorno
camera
camera
300 160
loggia
300 160
250 110
loggia
300 160
bagno bagno
loggia
Vista notturna
250 110
300 160
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
camera soggiorno
1202
3284
210 80
(5.40) (12.20)
210 90
camera
camera
camera
cucina
soggiorno
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
cucina
bagno
bagno soggiorno camera
bagno cucina
camera
210 90
210 90
bagno
210 90
210 90
soppalco giardino (12.20)
Piano Terzo
210 90
210 90
(9.40)
bagno
cucina loggia cucina
giardino
bagno
bagno soggiorno soggiorno
250 110 camera
300 160
300 160
300 160
loggia
loggia
camera
205
(19.00)
camera
camera
90 210
(12.20)
210 90
loggia
300 160
camera
soggiorno
soggiorno
soggiorno
(15.60)
bagno
cucina
210 90
bagno
210 90
cucina
(19.00)
cucina
bagno
bagno
bagno
cucina
cucina
cucina
soggiorno
bagno
camera soggiorno
(15.60)
soggiorno (12.20)
camera
90 210
90 210
soggiorno
deposito
Vista diurna
210 160
biblioteca
210 90
Piano Quinto
210 90
bagno
25
26 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Sezione prospettica PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Sezione prospettica
VERSION
Sezione prospettica
Viste
27
L
E
X
210 90
60 80
P
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
M 40
bagno 2,5 mq h3m
loggia 20 mq h3m
250 110
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
I
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
S
210 70 180
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 250 110
250 110
camera 15 mq h3m
300 160
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
280
O
C
A
L
E
210 90
60 80
L
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
I
bagno 4 mq h3m
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
210 80
cucina e soggiorno 15 mq h3m
210 80
210 80
120
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
R
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
T
loggia 5,50 mq h3m
200
300 160
camera 9 mq h3m
L
O
C
A
L
E 210 90
60 80
I
190 loggia 13,50 mq h3m
cucina e soggiorno 22,50 mq h3m
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 250 110
bagno 5 mq h3m
40
210 80
210 80
loggia
300 110
300 160 280
28
300 160
camera 10 mq h3m
(12.20)
ABACO DEGLI APPARTAMENTI
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
B
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
280
All’intero del complesso residenziale sono presenti numerose tipologie di appartamenti, adattabili allo stile di vita e alle esigenze dei residenti. Questo abaco vuole riportare alcune delle le varie tipologie, che spaziano dal piccolo simplex di per studenti o per brevi soggiorni, all’appartamento che gode del doppio affaccio sulla corte interna e su Via degli Orombelli. Per alcuni appartamenti sono stati studiati elementi di arredo su misura, specialmente armadi sotto le scale, che permettono di ottimizzare lo spazio.
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
300 110
camera 16 mq h3m
26
U
P
210 80
D
L
camera
E
X
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
9 mq PRODUCED BY h 3 mAN AUTODESK STUDENT VERSION 210 80
210 80
120
bagno 5 mq h3m
300 110
300 160 210 80
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT PRODUCED VERSION BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
camera 16 mq h3m
210 80
camera 9 mq h3m
210 80
120
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT PRODUCED VERSION BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
26
300 160
150 60
300 110
bagno 5 mq h3m
300 160
210 90
150 60
300 160
300 110
40 30
loggia 20 mq h3m cucina e soggiorno 31,50 mq h3m
250 110 180
210 90
250 110
40 30 bagno 3 mq h3m
loggia 20 mq h3m 250
cucina e soggiorno 31,50 mq h3m
110 250 110
210 80
180
300 160
150 60
300 160
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 280 250 110
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
DOPPIO
AFFACCIO
bagno 3 mq h3m
ARREDO
SOTTO
SCALA
300 160
300 160
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210 80 camera 14 mq h3m 300 160
150 60
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camera 10 mq h3m
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cucina e soggiorno 35 mq h3m
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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bagno 5,50 mq h3m
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 210 80
200
loggia 14 mq h3m
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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Planimetria e inquadramento generale
Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Arch. Elisabetta Gabrielli, Valentina Voltolin Ing. Marta Fattore
Laurea Magistrale in Architettura, Ambiente Costruito e Interni AA 2019/2020
1 : 100
Docenti: Basso Peressut Luca Caputo Paola Colombo Cristina
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI
30
A I S B E R G concept Il nostro di progetto parte dall’interpretazione del contesto frastagliato e irregolare che circonda il lotto di costruzione. Questa frammentazione e’ stata per analogia associata al profilo di un iceberg, grande montagna ghiacciata. Tale analogia tra mondo naturale ed artificiale ha accompagnato tutto lo sviluppo del progetto: i crepacci sono stati tradotti in percorsi angusti tra gli alti edifici, andando a creare scorci suggestivi; l’elemento dell’acqua e’ presente in profonde vasche ipogee e i volumi seguono un andamento frastagliato simulando il profilo di un iceberg. Il progetto si compone di quattro blocchi indipendenti e ben distinti all’esterno, congiunti nei piani ipogei attraverso percorsi interni che affacciano sulle vasche d’acqua. Il concetto di frammentazione e distaccamento e’ presente anche negli interni dove le pareti, i soffitti e i
GRUPPO 11
Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
pavimenti assumono forme e direzioni inusuali, andando a creare degli spazi inattesi. Le stanze che si trovano “in superficie” presentano notevoli altezze e spazi ampli, mentre quelle ipogee sono piu’ basse ed intime. EVANESCENZA
Il percorso artistico all’interno della galleria d’arte fa riferimento all’idea dell’evanescenza, caratteristica tipica del ghiaccio che con il passare del tempo e il mutare delle stagioni si scioglie e assume conformazioni differenti. Le opere e le installazioni selezionate sono caratterizzate da mutevolezza spaziale e temporale: alcune si modificano nel tempo, altre cambiano in base al punto di vista. La mostra diventa una modalita’ attraverso cui riflettere sulla figura stessa del visitatore, sul suo incontro con le opere e l’esperienza all’interno dello spazio espositivo.
942820 942752 942142
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Sezione Longitudinale
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Laurea Magistrale in Architettura, Ambiente Costruito e Interni AA 2019/2020
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Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Arch. Elisabetta Gabrielli, Valentina Voltolin Ing. Marta Fattore
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GRUPPO 11
Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
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GRUPPO 11
A I S B E R G Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Laurea Magistrale in Architettura, Ambiente Costruito e Interni AA 2019/2020
Arch. Elisabetta Gabrielli, Valentina Voltolin Ing. Marta Fattore
Sezione Trasevrsale
Vista esterna
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Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
Sezione Trasevrsale
Arch. Elisabetta Gabrielli, Valentina Voltolin Ing. Marta Fattore
Vista esterna
Laboratorio di Architettura degli Interni Prof. Luca Basso Peressut, Paola Caputo, Cristina F. Colombo Arch. Matteo Sacchetti, Paola Gambetti
Arch. Elisabetta Gabrielli, Valentina Voltolin Ing. Marta Fattore
A I S B E R G
Laurea Magistrale in Architettura, Ambiente Costruito e Interni AA 2019/2020
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A I S B E R G
GRUPPO 11
Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
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GRUPPO 11
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Alessandra Giambiasi Sara Grammatica Laura Piva
Planimetria e inquadramento generale
Docenti: Rok Oman Špela Videcnik
T H EM B O I U N D NA R Y D S M I L A N INTERNATIONAL DESIGN STUDIO 32
Il laboratorio intensivo riguardava il nuovo villaggio olimpico per le Olimpiadi invernali del 2026, in quello che ora è un cantiere ferroviario abbandonato di fronte alla Fondazione Prada e vicino al campus della Bocconi (Scalo Porta Romana). L’intervento mescolava un parco, nuovi edifici, il riutilizzo di diverse strutture, l’intreccio di paesaggio, il design urbano, temi sociali, funzioni temporanee, grandi eventi globali, ecc. É un tema molto aperto in un’area della città che è drammaticamente cambiata e che si evolverà ulteriormente nei prossimi anni. In particolare l’interesse dei professori era quello di proporre un modo di vivere alternativo, basato sull’unità minima che può essere ripetuta, assemblata e composta in numerosi metodi. Il masterplan di progetto si è basato sul tema delle corti milanesi, che caratterizzano l’intorno dell’area di progetto. Partendo dalle dimensioni dei mobili, abbiamo
tagliato l’angolo del quadrato per creare uno spazio più dinamico e una vista particolare dello spazio esterno, ottenendo così un pieno e un vuoto. Le dimensioni interne sono dovute alle dimensioni dei mobili e del bagno, che hanno occupato solo due lati creando così uno spazio vuoto di fronte al lato tagliato, che è caratterizzato da un materiale diverso: il vetro. Questa parete di vetro ha due porte girevoli che permettono il collegamento con uno spazio aperto che può essere condiviso con altre persone. L’arredamento è particolare e flessibile per risparmiare spazio date le metrature così ridotte. All’interno dell’unità ci sono diverse pareti attrezzate che contengono tavoli pieghevoli, scaffali e sedute. Elevation view form urban Le unità possono poi essere aggregate in differenti modi, in base alle esigenze dell’occupante, dei posti letti necessari o della conformazione delle corti del masterplan. Possono essere affiancate e sovrapposte. Elevation view form central par
Unità base
1.60
4.00
1.20
Assonometria aggregazione tipo
4.00
Elevation view form urban
THE BOUNDARY
33 Elevation view form central park
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Unità 5
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Unità 4
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Unità 3
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Unità 2
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LINEAR AGGREGATION 01
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01
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COURTYARD AGGREGATION
COURTYARD AGGREGATION BASED ON LINEAR FORM 01
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08
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RSA HOTEL D N A R G
Riconversione del Grand Hotel di San Pellegrino Terme in Residenza Sanitaria Attiva che comprende alloggi e servizi aperti al pubblico Nella cittadina di San Pellegrino Terme, località turistica situata in provincia di Bergamo e nota per le sue fonti termali, è possibile individuare il Grand Hotel. Costruito sulla sponda sinistra del fiume Brembo nel 1904, esso è caratterizzato da ambienti sfarzosi e riccamente decorati, nonché si presenta come un ottimo esempio di Stile Liberty. Lo scopo di questo progetto di tesi riguarda la riconversione dell’Ex Grand Hotel in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di prestigio, in quanto l’immobile risulta inutilizzato dal 1979. La motivazione di questa nuova destinazione d’uso per la struttura in oggetto è da trovarsi nell’invecchiamento generale della popolazione. Il target di riferimento di prestigio è connesso
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al turismo di lusso della cittadina, ricca di esempi unici di Liberty italiano ben conservato, legato alle fonti termali e al patrimonio naturalistico. La proposta abitativa risulta differenziata grazie alla presenza di alloggi protetti di diverse dimensioni, di camere doppie o suites per gli ospiti della RSA e un centro diurno integrato. La vicinanza dell’edificio al centro storico di San Pellegrino Terme ha stimolato la creazione di un nuovo polo attrattivo per la comunità, offrendo un punto d’incontro tra utenti di diverse fasce generazionali. In tal modo, è possibile declinare la tradizionale concezione di RSA non più come cluster isolato, bensì come Residenza Sanitaria Attiva. Il patrimonio architettonico italiano è ricco di edifici di pregio abbandonati, dismessi a
ELABORATO DI TESI Coautrice: Guerrini Chiara Relatrice: Bottelli Alice Correlatori: Antonelli Stefano Donati Giuseppe Joi
causa delle loro ingenti dimensioni, degli elevati costi di recupero e di cospicui costi di gestione. Pertanto, essi necessiterebbero l’insediamento di una funzione che sia in grado di auto-sostenersi sul lungo termine. Tali edifici sono meritevoli di essere sfruttati e ricollocati all’interno della comunità, ritornando ai fasti di un tempo. L’approccio progettuale ivi considerato fa leva sulla collocazione di questi immobili, nel cuore dei centri urbani, per favorirne il coinvolgimento con la popolazione, le relazioni con essa e la partecipazione ad eventi. L’insediamento di una funzione sanitaria non va a compromettere la riconoscibilità storica dell’edificio, che ne risulta al contrario valorizzato e rinato.
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Palnivolumetrico
Stabilimento storico
Terme
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Villa Giuseppina
a bana
Centrale idroelettrica
Ex stazione ferroviaria Grand Hotel
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Funicolare
Fium
Comune
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Itinerario Liberty
Piazza Brembana
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Ex stazione ferroviaria Grand Hotel
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Funicolare
Terme
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Terme
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Stabilimento storico
Centrale idroelettrica
Fium
Villa Giuseppina
Viabilità principale
Tracciato autobus
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Comune
Zogno
Tracciato Ciclovia Valle Brembana
Tracciato fiume Brembo
Rapporto con la natura
Piazza Brembana Villa Giuseppina
Piazza Brembana
o e Br emb
Ex stazione ferroviaria
Fium
Schemi Inquadramento
Terme
Stabilimento storico
Centrale idroelettrica
Terme
Funicolar
Grand Hotel
Funicolare Zogno Comune
Zogno
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Term
Pianta Piano Terra
38
1.48 3.27
1.48 3.26
1.47 3.24
0.92 3.24
0.89 3.24
0.89 3.24
0.89 3.24
1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.00 2.20 1.21 2.42
1.52 2.22
1.00 2.20
2.50 4.50
2.20 2.50
3.00 4.97
2.10 3.71
1.50 2.83
2.10 3.71
1.97 3.26
1.98 3.26
1.98 3.27
2.87 3.21
2.21 4.49
2.21 4.56
2.21 4.56
2.21 4.50
0.80 3.24
2.21 4.50
2.21 4.50
2.21 4.50
1.98 3.26
1.80 2.10
1.00 2.20 1.20 2.10
2.21 4.50
1.80 2.10
1.00 2.20
1.98 3.26
1.98 3.26
0.70 2.10
1.60 2.10
1.60 2.10
0.90 2.10
aB
0.90 2.10
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0.90 2.10
2.21 4.50
2.21 4.50
1.80 2.10
0.90 2.10
Vi
1.00 2.20
2.00 4.50
2.21 4.50
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
0.90 2.10
0.90 2.10
PRODUCED
Ex stazione ferroviaria
0.90 2.10
1.00 2.20
1.00 2.20 10.84
0.80 2.10
1.17 2.43
2.21 4.50
2.10 3.71
2.87 3.21
2.45 4.49
Piazza Granelli
1.36 3.24
18.34
Via Dei Partigia
ni
Viale Bort
1.50 2.83
0.9 2.10
1.99 3.25
1.99 3.26
2.00 3.24
2.01 3.25
2.00 3.26
0.80 3.24
2.85 3.13
1.14 3.47
1.80 2.10
0.97 3.24
0.97 3.24
1.80 2.10
0.89 3.24
0.89 3.24
0.89 3.24
0.89 3.24
1.95 3.18
2.81.4 57
0.92 2.22
0.96 2.22
1.98 3.25
2.20 2.50
2.00 4.50
2.00 3.25
2.20 4.50
2.00 4.50
0.9 2.10
0.9 2.10
0.90 2.10
1.52 2.62
2.10 3.71
2.21 4.51
0.9 2.10
2.21 4.51
2.16 3.28
2.21 4.51
2.21 4.51
2.21 4.50
2.22 4.50
2.21 4.50
1.36 3.24
1.11 2.22 2.85 3.13
2.10 3.71 1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.20 2.20
1.12 2.22
1.13 2.21
2.83 3.14
0.90 2.20
0.93 2.20
0.9 2.10
0.9 2.10
1.20 2.20
27.22
0.9 2.10
1.20 2.20
0.9 2.10
Parco attrezzato
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
tolo Belotti 1.20 2.20
1.90 2.20
1.20 2.20
1.23 2.39
Sezione Territoriale
BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Ciclovia Valle Brembana
4 17.14
1.17 2.43
0.67 2.43
1.20 2.20
1.12 2.22 1.20 2.20
4
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Pianta Piano Primo - Alloggi Protetti PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Pianta Piano Secondo - RSA
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
40 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Pianta Piano Interrato
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Pianta Quarto -RSA Suites
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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Pianta Sottotetto -Centro Diurno
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Pianta Terzo - RSA
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
41 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
E
BAR 1.80 2.10
RISTORANTE
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
2.21 4.50
2.87 3.21
2.21 4.50
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Pianta
2.21 4.50
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
2.00 4.50
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2.00 4.50
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Biblioteca
Ristorante e bar
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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Corpo cucine
Ristorante e bar
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Sezioni
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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Terrazza
Ristorante e bar
Corpo scala
DOPPIA
RSA
Assonometria
CAMERA
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
1.00 2.23
N AUTODESK STUDENT VERSION
0.90 2.10
1.20 3.15
Pianta
PRODUCED BY AN AUTODE
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Camera doppia
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Corridoio
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Camera doppia
Bagno
Corridoio
Sezioni
PRODUCED BY AN AUTODESK ST
Soggiorno comune
Bagno
Ingresso
Camera adiacente
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SINGOLA
SUITE
Assonometria
CAMERA
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
0.95 2.24
UTODESK STUDENT VERSION
0.90 2.10
0.72 2.62
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Pianta
PRODUCED BY AN AUTODESK
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Suite
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Corridoio
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Suite
Bagno
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Sezioni
PRODUCED BY AN AUTODESK
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Soggiorno comune
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Ingresso
Camera adiacente
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Pianta arredi aperti
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M O N ALLOGGIO
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
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Pianta
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PRODUCED BY A
Alloggio protetto 43.40 m ²
Alloggio protetto 43.40 m ²
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Sezioni
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Bagno
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Corridoio
Soggiorno-cucina
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Balcone
Balcone
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Cabina armadio Camera adiacente
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PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
laurapiva1996@gmail.com 338 7572507