Laura Tarabocchia l'Artista che dipinge sull'acqua e non solo

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Laura Tarabocchia

l’artista che dipinge sull’acqua e non solo



Biografia Si diploma Capitano di Lungo Corso e si specializza come Broker Marittimo

Laura è nata a Genova il 12 marzo del 1963

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Nel 2000 trasferitasi a Savona si dedica alla legatoria tradizionale e d’arte, con il marito

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Appassionata d’Arte. Studiosa e ricercatrice delle tecniche per dipingere sull’acqua , ha creato un proprio stile unico e originale l’Emotioncolors

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Le Opere


Nascita di idee

Pensieri positivi fluttuanti

- cotone - 34x55 cm

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- cotone - 36x55 cm


Composizione Floreale

- tessuto grezzo - 36x55 cm 7


Astrattismo floreale in viola cotone - 38x55 cm

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Farfalla Danza del Fuoco

- carta - 35x50 cm

Crescita e Speranza - tessuto - 36x55 cm 9


Armonie Bilanciate

Astrazioni

- cartoncino - 35x42 cm 10

- tessuto - 36x55 cm


Fuochi d’Artificio carta - 33x41 cm

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Evoluzione

Vibrazioni musicali

- cartoncino - 37x50 cm 12

- cartoncino - 34x49 cm


Vibrazioni in viola

Bolle viola

- carta - 29x42 cm 13

- carta - 29x42 cm


Daisy

- carta - 35x49 cm 14


Astrattismo Floreale carta - 34x48 cm

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L’Isola che non c’è

- cartoncino - 33x47 cm

Palma 16

- cartoncino - 35 x 42 cm


Il Pesce

- cartoncino - 35 x 42 cm 17


Energia positiva

Sea Shells

- carta - 25x35 cm 18

- carta - 36x50 cm


Sognando Hawaii

- carta - 37x48 cm 19


Palme

- cartoncino - 35x42 cm 20


Astrattismo di Pino Marittimo

- cartoncino - 35x42 cm 21


Il vento

Espansione

- cartoncino - 23x30 cm 22

- cartoncino - 23x30 cm


La foglia

- cotone - 37x58 cm 23


Astrazione 1

- carta - 20x30 cm

Piuma 3 - carta - 20x30 cm

Autumn colors

- carta - 35x5 cm

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Metamorfosi da fiore ad uccello a pesciolino,…

- carta - 33x50 cm

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Allegria

- carta - 37x51 cm

Le Telette – tele pittoriche – 20x30 cm

Luce nera - carta - 35x46 cm

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Piuma

- carta - 29x38 cm 27


Speranza nel torrido deserto

- cotone - 33 x 50 cm 28


Cheyenne

- carta - 32x55 cm

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L’inverno

L’Albero

- cartoncino - 40x60 cm

- cartoncino - 34x42 cm

Casa dolce casa 30

- carta - 38x58 cm


Spring is coming

Easy green

- carta - 29,7x42 cm

31

- carta - 38x58 cm


Meditare

Spring is coming

- carta - 34x57 cm

Alberi 32

- carta - 25x33 cm

- carta - 38x58 cm


Cipressi - cartoncino - 35x42 cm Micio - cartoncino - 37x49 cm

Fish - cartoncino - 32x47 cm Omaggio al sole - cartoncino - 37x49 cm

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Energia

Semplicità - carta - 32x49 cm

- carta - 32x49 cm

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Le carte da acquerello

- 23x33 cm

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Le sete: - Armony 37x57 cm

- Opera 2 37x57 cm

e la sperimentazione con i colori fosforescenti

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Semplicità

- carta - 33x47 cm 37


Indecisione

Vibrazioni

- carta - 33x49 cm 38

- carta - 34 x 49 cm


Spiderman

- carta - 34x49 cm

Gioia e Felicità

- carta - 35x49 cm

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Caleidoscopio

- carta - 35 x 54 cm 40


Il vulcano in eruzione

- cotone - 35x51 cm 41


Concentrazione

Beach

- carta - 35 x 50 cm

Summer Time - carta - 35x50 cm

- carta - 35 x 50 cm

Ferragosto!

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- carta - 37x50 cm


Delfino - cotone - 37x53 cm

Astrazione di una coppia felice - carta - 35x 50 cm 43


Il Galeone nella burrasca

- carta - 37x48 cm 44


Il martin pescatore

Lives on the water

- carta - 35 x 48 cm 45

- carta - 34 x 48 cm


Cellule

Lo spezzato e la speranza

- carta - 33x54 cm 46

- carta - 32x42 cm


Spring time spring air carta - 38x58 cm

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Organizzazione - carta - 29 x 42 cm Inferi - carta - 38x56 cm

Metamorfosi 48

- carta - 35x50 cm


Vitalità ed energia - carta - 31x49 cm 49


Funny Talis

Stella di Natale

- seta - 37x57 cm 50

- carta - 35x50 cm


Sospesi

Le trecce

- carta - 36x50 cm 51

- carta - 35x50 cm


Geometria in blu carta - 35x49 cm

Movimento

- carta - 3 5x42 cm

Focalizzare 52

- carta - 33x58 cm


Disfatta

Opera n°2

- cartoncino - 34x41 cm 53

- seta - 37x57 cm


Pavone

Infiorata

- carta - 36x50 cm 54

- carta - 36x49 cm


Ghirigori

Flash

- carta 55

- carta - 36x50 cm


Gufo

- cotone - 35 x 58 cm

Solo Fiori 56

- cartoncino - 35x42 cm


Le telette in seta 20 x 30 cm

Farfalla

- carta - 36x49 cm

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Speranze celate

Ghost - carta - 35x55 cm

- carta - 38x58 cm 58


Brodo primordiale

- carta - 38x58 cm

Volto di donna

- carta - 34x49 cm 59


Dolce attesa - carta - 34x55 cm Determinazione - carta - 34x55 cm

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Emozioni

- carta - 23x33 cm

Evolutions 61

- carta - 35x50 cm


Emozioni

Piuma Fluttuante

- carta - 35 x 50 cm

Turca mista spagnola

Ritmi

- carta - 33x49 cm

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- craplè - 60x40 cm

- carta - 25 x 35 cm


Ritmi antichi

Esordi !

- carta - 26x55 cm

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- carta - 31x43 cm


Elevazione Raffinatezza

- carta - 37x57 cm 64

- carta - 29x42 cm


Schizzi

- cartoncino - 37x50 cm

Marasma

- carta - 37x56 cm

Particelle 65

- carta - 37x57 cm


carte e cartoncini colorati - 34x47 cm

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Sete dipinte come opere e foulard coordinati

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I legni ecologici Storti ‘’veri‘’ e fantasy con riporti in ceramica a freddo


La Lanterna di Genova

Il Faro di Porto Vado (SV) 29x32x2 cm

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La Torretta e il Monumento (SV) 28x42x2 cm

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Boccadasse (GE) 28,5x40x1,5 cm

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Noli (SV) 29x41x2 cm

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Le Torri del (SV) Le Torri del Brandale (SV) 21x18 -x2 cm

Le Torri del Brandale (SV) 37x40x2 cm

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La Piazzetta di Porto Vado - (SV) 23x41x2 cm

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La Torretta Leonpancaldo (SV)

Burano (VE) 19x27 cm

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La Torretta e il Grattacielo (SV) 28x47x2 cm

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Valleggia (SV) 22x39x2 cm

Camogli (GE) 30x15x2 cm

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La Chiesa di Quiliano (SV) 27x55x0,.5 cm

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Il garage

Il trabucco

Valleggia (SV) 22x39x2 cm

La casa della sarta L’osservatorio volante 80


Pesca Sogni

La fucina delle Stelle e dei bei Sogni - 19x40x2 cm

- 27x38x2 cm 81


La distilleria clandestina 30x40x1,5 cm

La distilleria clandestina nel bosco - 30x40x0,5 cm 82


Furgò Burger

Ape-Carrozzone - 25x37x2 cm

- 22x12x2 cm 83


Cavalluccio marino

Vela al tramonto

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Gli scritti



Se non dicesse lei, a chi la vede “lavorare”, che la sua è un’arte, un artigianato antico, si potrebbe credere che giochi. Veloce nell’agire come un giocoliere, sorridente al prodotto che si sta formando per virtù chimica, ma che soltanto lei sta già vedendo con gli occhi della mente, Laura Tarabocchia crea le sue “chartae pictae” in leggerezza, ma non ci si inganni, perché il lavoro, l’impadronirsi di una tecnica per nulla facile e modificarla al proprio volere e sentire non è gioco, ma diventare esperti.………….. La “leggerezza” di cui hanno così bene detto Milan Kundera e Italo Calvino non è un dato immediato della conoscenza, ma il termine di un processo articolato che contiene prove rifiutate, acquisizioni, scoperte ed abbandoni.…………………… Laura non è pittrice da cavalletto perché non si dedica a ricreare soggetti originalmente sentiti, quanto a far apparire onde di colori che si leggono poi come flussi psichici, gioia pura di occhi finalmente in libertà e cavalcate di luce in sé e per sé liberata. . L’osservatore si lascia aderire il “gioco”, libero dal perseguirne il significato, libero dalla “fatica” che ogni messaggio artistico comporta per essere ricevuto. Forse non immagina, stregato com’è, quanto sia stato complesso, per l’uomo, realizzare supporti cartacei (la cartiera, ancora oggi, ha del miracoloso) e, soprattutto, addentrarsi nella chimica di tinte e colori che, con gli opportuni e dosati solventi, vanno a significare sulla carta. Mi piace pensare ad una mostra di Laura non fra luci artificiali 87

e tra opere “perfectae”, ma in un laboratorio: non si stacca l’agire di Laura dal suo atelier, perché l’atmosfera magata, il suo sorridere e il suo “agire” non sono prodromi, ma elementi costitutivi dell’opera. La fatica dell’”inventio”, il sapiente calcolo di tempi e di dosi e il recupero studiato della antica tecnica ci sono eccome. Solo che Laura ne fa come un gioco tutto iridato, ma mai replicato eguale a se stesso. E’ bella l’opera; è bello vederla «agire». ……………….. Sergio Giuliani


Laura Tarabocchia nasce a Genova il 12 Marzo 1963 da una famiglia di origine istriana: i Tarabocchia di Lussinpiccolo, gente originale, di forte personalità, con doti artistiche ed anche imprenditoriali, come testimoniano le numerose citazioni che li riguardano nella "Storia documentata dei Lussini" di Matteo Dr. Nicolich Ed. Tipo - litog. Istriana di Antonio Coana – Rovigno 1871, si diploma Capitano di Lungo Corso e si specializza come Broker Marittimo. Ben presto però abbandona la passione per il mare e si dedica ad un'altra sua grande passione: la legatoria d'arte, che condivide con il marito operatore del settore.

conoscerla e lei, con grande generosità ed entusiasmo, acconsentì ad ospitare nel suo laboratorio i miei alunni, studenti del Liceo Artistico con indirizzo Beni Culturali, ne nacque una magnifica esperienza.

E' affascinata da questa tecnica ed in particolare dalla lavorazione delle carte, marmorizzazioni e pavonature, create dai Cinesi intorno al III sec. D.C. e di cui segreti, scoperti dai Mongoli nell’VIII sec., passarono ai Persiani e agli Arabi fino ad arrivare nel XIII sec. In Spagna, Francia, Olanda e finalmente nel XVI sec. In Italia dove Venezia, Firenze e Verona divennero i centri indiscussi di questa antichissima e raffinata tecnica. Pavonature e marmorizzazioni decoravano sfondi di manoscritti e preziose miniature, ma in seguito, lentamente questa tecnica venne confinata quasi esclusivamente alle carte usate dai legatori per le loro copertine, fino poi a sparire quasi totalmente nel XIX sec. con l’avvento dell’industrializzazione e della meccanizzazione.

Colori e forme sono il frutto di astrazione pura, Laura con gesti rapidi e semplicissimi strumenti doma la forma, crea tavolozze di colori assolutamente personali e ci regala un prodotto figlio di una tecnica antica, ma assolutamente nuovo in questa epoca.

Laura non solo raccontava, spiegava, dimostrava, ma li metteva praticamente al lavoro: con ago e filo si cucivano libri, con la doratrice si stampigliavano lucenti caratteri d'oro su copertine di pelle, ma soprattutto si assisteva alla nascita di piccoli capolavori: le carte dipinte di Laura.

Non si tratta solo di raffinato decorativismo, ma di espressione intellettuale immediata, spontanea, carica di importanti valori estetici. Le carte di Laura nascono tutte da un'autentica esigenza espressiva e questo si percepisce soprattutto quando l’autrice esamina con occhio critico la sua opera finita, sembra che Laura cerchi nella confluenza di forme e colori la corrispondenza con l’energia liberata dalla sua mente e quando l’opera non la soddisfa, quando la materializzazione è inadeguata, la ricerca fino al momento in cui il suo pensiero e la sua mano domano la materia.

Questa antica tecnica delle carte dipinte sopravvive solo in legatorie esclusive e "le carte di Laura" ne sono un interessantissimo esempio.

Prof. Rita Sciolti De Albertis

Questa donna volitiva, entusiasta e fantasiosa mi venne segnalata per le sue capacità e per la rarità del suo operare. Volli 88


Ormai conosciamo il dipingere sull’acqua di Laura Tarabocchia, personaggio pubblico oltre che artista. Sappiamo che è una delle avanguardie artistiche con la sua “Emotioncolors”, perché con la sua innovativa e affascinante tecnica sta scrivendo, riscrivendo i manuali d’arte e può dirsi a pieno diritto coautrice dell’arte contemporanea. La sua novità, non solo regala opere ricche di colore e di delicata armonia, ma suggella un sodalizio nuovo ed efficace tra l’arte informale, la competenza e la creatività, sfidando – e vincendo la sfida – del trovare una nuova forma per dire qualche cosa che si conosceva già, se ricordiamo una frase di Foscolo, a sua volta presa da Aristotele: «… la poesia non è che imitazione della natura, e che i poeti eccellenti sono soltanto quelli dà quali la natura è fedelmente imitata» e qui parliamo di poesia nell’arte figurativa. C’è un Meltin Pot, nel senso più nobile del termine, di forme artistiche oltre che di tecniche artistiche che arrivano a fondersi ed incontrarsi in un unico “momento” artistico. Calderone che, se vogliamo vederlo in modo un po’ “magico, è quello della tecnica, dell’acqua, dei pigmenti, dei solventi, dei collanti e di tutti i materiali che suggeriscono una sorta di alchemica composizione. Calderone sostituito dalle vasche in cui avviene la magia: la creazione dell’opera d’arte. Lavori che hanno una radice nell’antico, hanno un sapore d’Oriente e quasi, nel «contemplarle» si fa riferimento a qualcosa di etereo e, contemporaneamente, se ne assapora l’odore. Odore di spezie, il sapore dell’Ebru, solo una delle tecniche cui Laura s’ispira; sapore dell’estremo oriente, della Cina, del Giappone e allora qui, la contemplazione diventa “meditazione”. Spezie, incensi e altri elementi che fanno sì che quell’estasi diventi trascendenza, che si raggiunga l’universalità del tutto, il “divenire”; perché, dal tesoro di quell’antico linguaggio si ascende o ci si edifica, in alcuni casi si guarisce. D’altra parte, Tommaso D’Aquino nel suo “L’alchimia, ovvero il Trattato della pietra filosofale”[1] affermava, parlando dei corpi celesti, che esercitano la loro azione sugli elementi agendo per similitudine. 89

Questi elementi partecipano per la loro stessa natura agli elementi terrestri, quindi, anche se i corpi celesti non possono essere prodotti materialmente, attraverso l’arte, invece possono. Soprattutto, in questo caso, è come se si incontrassero tra di loro e gli elementi celesti, trovassero espressione di sé stessi nella natura terrena, assumendo così corporeità non potendosi quasi più separare da essa. Quindi, se per artificio si possono separare gli elementi alchemici; allo stesso modo, nell’arte di Laura, i quattro elementi ritornano ad unirsi: così aria, acqua, fuoco [2] e terra, diventano opera d’arte e riacquistano divinità perché elevati dall’arte e l’uomo, facendo “Arte” partecipa alle perfezioni divine o esprime quella “Natura” di cui parlavano Aristotele e Foscolo. Un linguaggio antico e nuovo, che sposa l’affermazione della virtù della , fondamentale nell’arte: memoria del passato, consapevolezza del presente e proiezione sul futuro. In questo caso, dell’antico abbiamo la tecnica, del presente abbiamo l’esecuzione nella performance; del futuro abbiamo la novità di questo linguaggio totalmente nuovo, dalla preparazione, fino al suo completamento. Antico, contemporaneo e futuro. Questa è l’arte di Laura Tarabocchia. Laura è una dei tre artisti internazionali al mondo che fanno questo tipo di lavoro, gli altri due sono uno statunitense di origine mediorientale che è focalizzato sulla body art, mentre l’altro è un giapponese che realizza opere simili ma su supporti tipici della tradizione come la carta di riso o la seta. Prof. Dott. Laura L.C. Allori [1] Cfr. Tommaso D’Aquino, L’alchimia, ovvero il Trattato della Pietra Filosofale, Roma 1996. 2] A chi cerca l’elemento fuoco si può rispondere che può trovarlo nel fuoco creativo!


Tarabocchia….oltre lo specchio

Fin dall'antichità l'uomo occidentale ha identificato nell'acqua un elemento su cui non ergere certezze. In un celebre dialogo platonico Socrate afferma che l'uomo assennato non vuole scrivere sull'acqua. Scrivere sull'acqua è infatti proverbiale immagine dell'effimero, come quando non ci si vuole fidare della parola di qualcuno e si dice che quelle parole non sono altro che segni tracciati nell'acqua. Eppure “segni tracciati sull'acqua” è ciò di cui si nutre la pittura di Laura Tarabocchia. L'acqua è stata spesso protagonista nella storia dell'arte, in particolare fu un elemento fondamentale nella pittura impressionista, poiché essa era la trappola ideale e caleidoscopica di quei coraggiosi cacciatori di luce. Il perfetto specchio di Narciso in cui la natura incantava se stessa, restituendo al mondo una promessa impossibile da mantenere. Come molti eroi millenari della nostra immaginazione anche Laura prende la via dell'acqua. Ma lo fa senza ossessioni. Laura non vuole placare l'ira di un dio alla ricerca di un impossibile ritorno. Laura non dà la caccia alla bianca balena della luce per vendicarsi di ciò che essa le ha sottratto. Tutto ciò che di terribile e chimerico l'acqua ha sempre evocato, apparteneva innanzitutto agli sguardi di chi in quell'acqua si specchiava. Nella pittura di Laura si scorge questa intuizione piccola e preziosa. E' un'alleanza sorridente con il mondo delle illusioni in cui siamo tutti quanti immersi. Un patto che spalanca la 90

porta alla delicata follia di provare a dipingere sullo specchio più mutevole ed evanescente, quello dell'acqua. Quando si trova in stato di bonaccia si dice che il mare è come una tavola. Per Laura questa espressione non è una metafora. Il suo sguardo è talmente leggero da trasmettere all'acqua tutta la calma necessaria a trasformarla nel supporto perfetto per la sua pittura. La grazia e la leggerezza di ogni sua impressione pittorica non sono tuttavia il prodotto di uno slancio estemporaneo, al contrario sono il frutto di un lavoro umile, fatto di tempo, fermento, combinazione e macerazione. Antichi semi di pazienza sublimati nel breve gioco di prestigio della sua performance, in cui un foglio di carta viene rapidamente immerso in una tavola d'acqua dipinta e pettinata, e poi steso ad asciugare, con un gesto non privo di humour, come uno degli infiniti panni che fanno bella mostra sui balconi di Liguria. Oltre l'illusione e oltre lo specchio, le opere di Laura sono diapositive di promesse marinaie, impossibili da mantenere, come tutte le promesse fatte dall'acqua attraverso la luce. Ma proprio nel momento in cui Laura ne svela l'illusione, queste promesse ritornano al mondo per quello che sono: carte da gioco del gioco della vita. Spesso l'universo ci lascia a bocca aperta ponendo risposte così semplici ad enigmi intricati ed assurdi. A volte a intraprendere la folle impresa di dipingere sull'acqua è un'artista umile, paziente e geniale come Laura Tarabocchia. Andrea Spinelli


Laura è un'artista originale. Dall'amore per il suo mare a quello per i colori, miscelati con estrema raffinatezza. Questo perché ella realizza virtuosi incantesimi colorati sull'acqua con una tecnica ammaliatrice che cattura gli occhi ed il cuore del riguardante. "Impressioni" è il titolo della mostra della Tarabocchia che il Centro Culturale "Conti Avogadro di Cerrione" ospita nell'ala nuova del castello del luogo, in terra biellese. "Impressioni" perché Laura, sapientemente calibrandoli, imprime colori sull'acqua secondo una tecnica antica e moderna allo stesso tempo, ma anche perché ciò che ne deriva impressiona in senso positivo chi osserva. Lo impressiona, lo stupisce, lo affascina... Vedere la Tarabocchia all'opera è un'esperienza davvero unica. Nella sua performance entrano in gioco parecchie variabili: l'umidità dell'aria, la temperatura dell'acqua, la consistenza dei colori ad olio, dei solventi, dei collanti... e poi c'è il genio di questa pittrice la quale, con estrema naturalezza e straordinaria precisione, compie la magia. Ne escono disegni astratti, stilizzazioni fitomorfe e/o geometriche, figure varie in sintesi propositiva. Tutto un mondo di "impressioni" appunto che dal pensiero di Laura si trasferisce alle sue mani, per passare infine al

supporto di presentazione: carta, seta, ceramica, pelle. Subentra un livello di subconscio che guida evidentemente il ritmo ideativo di tale artista, secondo percorsi di analisi della realtà e di risposta in reazione alla medesima. È da parte di questa maestra un lasciarsi coinvolgere dalla materia per poi, in veste di alchimista, essere in grado di dominarla. Senza attriti, bensì in perfetta, entusiasmante armonia. Si può certamente parlare, per quello dell'arte di Laura, di un effetto terapeutico sul riguardante. Si trasmette, infatti, un indubbio senso di benessere, sia nel momento dell'esecuzione dell'opera vero e proprio, quando la curiosità guida le menti, sia nella condivisione del risultato finale. È un entrare in un mondo di sensazioni e di emozioni... di "impressioni" appunto... che fanno bene sia a chi è artefice di tale prodigio cromatico sia a chi, spettatore, è il destinatario di questo singolare messaggio creativo.

Claudia Ghiraldello

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Magiche carte Le suggestive carte orientali dipinte, che tramandano nei secoli tecniche e gesti elitari e misteriosi, sono state riprese da Laura Tarabocchia in un'ottica di attualità e di autonomia. E' subito evidente che, pur nel rispetto delle fasi esecutive e degli strumenti, i gesti dell'artista riescono a guidare e organizzare sulla superficie d'acqua forme e colori che hanno fonte d'origine nella sua fantasia più che nell'iconografia di stampo zoomorfo o fitomorfo che la tradizione concede. La "traslazione" dall'acqua al foglio di questi pensieri colorati costituisce la parte più imponderabile del percorso, e anche la più emozionante, nella sua fragilità e quindi nella inevitabile pretesa di totale partecipazione. I preziosi esiti ottenuti non impongono una lettura prefissata dall'artista - e in questo consiste il fascino di queste osservazioni - poiché i segni che appaiono magicamente sulla superficie cartacea altri ne suggeriscono, parlando alla parte più segreta e difesa di noi, originando emozioni.

Lia Franzìa

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Corrente Artistica “Emotioncolors”

Laura Tarabocchia ha ideato la nuovissima corrente artistica della Emotioncolors (emozione cromatica), cioè l’arte che emoziona attraverso il rapporto diretto con il colore, trasmettendo messaggi che non si potrebbero scrivere con le sole parole; quest'arte, con le sue linee e le sue cromie al di là degli schemi tradizionali, permette alle menti più fantasiose di giungere a livelli interpretativi di sorprendente libertà intuitiva.

Tutti sappiamo che ogni colore ha un significato ed una energia particolari (che la scienza studia e utilizza con applicazioni anche terapeutiche come la cromoterapia); l’emotioncolors elabora i colori e le forme sull’acqua come una magia e, grazie alla sua base filosofica zen, crea forme e sfumature mai ripetibili, che semplicemente ven-gono associate alle caratteristiche psichiche e spirituali dell’osservatore..

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