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Supplemento settimanale a l’Automobile.
INNOVAZIONE I MOTORI I LIFESTYLE
Settimanale digitale • Anno 1 • Numero 12 • 06/10/2017
Rivoluzione cinese PAOLO BORGOGNONE ■ Il dragone è sveglio e cammina, anzi corre, verso un futuro di mobilità elettrica. “Anche un viaggio di 1000 miglia comincia con un primo passo”, recita uno dei tanti, saggissimi, proverbi cinesi. E di passi il secondo Paese più popoloso al mondo, con quasi 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, ne ha fatti tanti e molti altri vuole farne. Uno che di conquiste se ne intendeva, Napoleone Bonaparte, lo disse già nel 1816: “Quando la Cina si sveglierà, il resto del mondo tremerà”. La scintilla elettrica parte da qui.
Lo sanno le Case locali che sfornano modelli sempre più tecnologicamente avanzati, lo sanno i costruttori internazionali che fanno a pugni per guadagnare spazio sul mercato cinese e per produrre laggiù le loro auto e lo sa il governo di Pechino che ha messo le cose in chiaro: il 2018 passi, ma dal 2019 regole ferree sulla produzione di veicoli a batteria che dovranno raggiungere una quota (alta) di mercato prestabilita. Lasciando da parte il complicato sistema dei crediti, in sostanza il messaggio è: costruite, costruite, costruite. Dando sempre più spazio ad auto a basse emissioni. La rivoluzione elettrica in Cina c’è già. 27 Marzo 2017 ·
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