Settimanale digitale • Anno 2 • Numero 46 • 22/06/2018
Supplemento settimanale a l’Automobile.
INNOVAZIONE I MOTORI I LIFESTYLE
Wagon Forever. FRANCESCO PATERNÒ ■ Le station wagon non muoiono mai. Sui mercati mangiano polvere sollevata da suv di tutte le taglie, perdono quota ma sono sempre lì. A interpretare il ruolo di auto con bagagliaio più o meno grande e soglia d’accesso sicuramente più bassa di quella di un suv. Le wagon sono nate in America, la cinematografia le ha rese immortali. Ma il bello è che già nel 1983, Lee Iacocca, il top manager che alla Ford aveva lanciato la Mustang, alla Chrysler (dove approda) inventa la monovolume per tutti, la Plymouth
Voyager. Secondo lui, i baby boomers, gli americani nati tra il 1945 e il 1964 e protagonisti dell’aumento demografico di quegli anni (il baby boom appunto), sono annoiati dalle solite wagon e cercano un altro tipo di carrozzeria. L’idea funziona, almeno finché ai baby boomers non viene fatto vedere il suv, che sul mercato comincia a massacrare la monovolume mentre le wagon avviano la loro resistenza a oltranza. Ma che dicono ora oltreoceano gli esperti di moda? Che i figli dei baby boomers pare riscoprano le familiari, auto per distinguersi dai suv dei genitori. Wagon forever?