ANNO VII

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ANNO VII

DICEMBRE 2007 In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O.

Il giornale dello specialista del raccolto

Ecco la nuova AL Quattro Alle convention con le reti vendita di Italia e Francia applausi per l’autolivellante di ultima generazione CON AGCO INTESA INDUSTRIALE PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE

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SPAGNA, MEETING DEI CONCESSIONARI GUARDANDO AL 2008

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GRANDE ALLEANZA CON LA FILIERA DEI FORNITORI

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MANUTENZIONE I CONSIGLI DELL’ESPERTO

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DALLO SGRANATOIO PER IL MAIS IL VIA ALL’EPOPEA LAVERDA

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Gruppo Industriale ARGO


Il punto di Mario Scapin

Una nuova crescita sui mercati grazie all’intesa industriale tra Laverda e Agco

Mario Scapin direttore generale

A Breganze si accelera nello sviluppo dei prodotti: alla fiammante AL Quattro si affiancano progetti per un’inedita LS e per innovative dotazioni elettroniche Con estremo piacere mi rivolgo ai lettori per confermare gli importanti cambiamenti che hanno interessato Laverda negli ultimi mesi. Lo stabilimento di Breganze fornisce già da ottobre 2004 mietitrebbie ad Agco in OEM, producendo cioè le proprie macchine con i colori e con i marchi Fendt, Massey Ferguson e Challenger. In seguito all’accordo del 2004, Laverda ha potuto accrescere i propri volumi produttivi, mentre Agco, a sua volta, ha potuto consolidare la propria presenza nei mercati EAME (Europa, Africa e Medio Oriente) nel segmento delle macchine da raccolta, grazie alle doti di qualità e affidabilità delle mietitrebbie prodotte a Breganze. Proprio in considerazione dei volumi, non trascurabili, e della soddisfazione di entrambe le parti per i risultati conseguiti, si è ritenuto opportuno dare ulteriore stabilità al collaudato rapporto. Ecco dunque la costituzione della joint venture fra Laverda e Agco, passo indispensabile e grazie al quale si prospettano oggi scenari ancora migliori e di reciproca soddisfazione. Agco dispone infatti di una forza considerevole sui mercati grazie alla fama di Fendt, Massey Ferguson e Challenger e alle proprie reti distributive, il che porterà certamente ad un incremento delle mietitrebbie prodotte da Laverda e distribuite con questi marchi. Il ritorno sarà positivo anche per Laverda che potrà beneficiare delle accresciute economie di scala e di uno sviluppo della propria organizzazione di supporto al cliente. L’accordo siglato con Agco è un accordo esclusivamente industriale e riguarda Laverda, la controllata Fella ed il 50% di Gallignani. In termini di strategia distributiva e di politica commerciale non andrà a modificare in alcun modo l’assetto attuale di Laverda. Laverda continuerà a distribuire attraverso la propria rete e attraverso

la propria organizzazione, e lo stesso vale per Agco. Di conseguenza non vi saranno interventi sulle attuali strutture con cui operiamo oggi sui mercati. Il mercato in Italia, pur se in ripresa, resterà presumibilmente sotto le 500 mietitrebbie ed è un mercato in cui la competitività fra i vari attori presenti è molto forte. In questo mercato, Laverda è presente con la rilevante quota del 25% e gode di una buona reputazione e di un’immagine costruita in molti anni di serio lavoro. Nonostante ciò Laverda concentrerà nel mercato domestico uno sforzo particolare per acquisire posizioni ancora migliori grazie, soprattutto, alla rinnovata gamma delle mietitrebbie autolivellanti. Il mercato francese sta mostrando segnali di crescita e Laverda sta consolidando la propria presenza. L’attività di ristrutturazione della rete distributiva avviata due anni fa ha permesso al mercato francese di diventare il primo mercato per Laverda. Certo è che i benefici di questo accordo derivano anche dalla capacità di trovare sinergie che consentano non solo il contenimento dei costi a livello industriale ma anche la possibilità di accelerare il nostro piano di sviluppo del prodotto, in modo da competere al meglio anche con la concorrenza più qualificata.

Si conferma tra gli obiettivi strategici di Laverda quello di contare, in futuro, anche su un’offerta alternativa alle macchine a scuotipaglia. Siamo consapevoli, però, che anche le macchine convenzionali manterranno la loro fondamentale importanza sul mercato e, per questi motivi, stiamo lavorando nel senso dell’innovazione. Un esempio recente è la nuova autolivellante, la AL Quattro, nuova nel design e capace di ancora migliori prestazioni, ma nel contempo stiamo sviluppando una Levelling System, dotata di un sistema già brevettato da Laverda che consente di ridurre le dimensioni del fuori tutto rendendo le condizioni di spostamento su strada molto più agevoli e sicure, senza bisogno di scorta. E poi, per quanto riguarda la gamma alta, stiamo lavorando sulla dotazione elettronica della macchina a livello di interfaccia tra uomo e macchina, per semplificare ulteriormente le regolazioni e i settaggi, a tutto vantaggio dell’operatore e delle performance della mietitrebbia. Concludiamo quindi il 2007 con risultati positivi, con nuovi progetti per l’anno prossimo e con l’auspicio di buone stagioni future per tutti.

Il giornale dello specialista del raccolto Anno VII, n. 2, dicembre 2007 Periodico trimestrale Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1017 del 5 marzo 2002

direzione editoriale Mario Scapin Angelo Benedetti Simonetta Lambrocco direttore responsabile Claudio Strati progetto grafico Andrea Rosset Piergiorgio Laverda hanno collaborato: Albino Bertacco

area manager post vendita

Pietro Dal Santo

responsabile ricambi e assistenza

Elena Facci

commerciale export

Fabrice Rondeau

direttore commerciale Francia

Andrea Ugatti export manager

Piergiorgio Laverda

curatore dell’Archivio Storico “Pietro Laverda”

fotografie Archivio Laverda spa © by Laverda spa 36042 Breganze (VI) Italy via F. Laverda, 15/17 tel. +39.0445.385311 fax +39.0445.873355 www.laverdaworld.com info@laverdaworld.com Stampa G.N.G.

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L’ Italia a cura di Simonetta Lambrocco

Un lancio tutto speciale per la AL Quattro I concessionari italiani a villa Traverso Pedrina fanno conoscenza con la nuova autolivellante La AL Quattro, la nuova autolivellante di casa Laverda, richiedeva un evento speciale, un lancio particolare per presentarla a tutta la rete di vendita Italia. La convention ha avuto luogo il 9 ottobre a Villa Traverso Pedrina, antica residenza padronale immersa nelle campagne vicentine. Oltre alla presentazione della nuova macchina ai concessionari italiani, l’incontro è stato organizzato con lo scopo di fornire alcune indicazioni utili per la futura campagna vendite, sia in termini di obiettivi che di prodotto, e di trarre le fila della stagione ormai conclusa. L’elevata partecipazione dei concessionari italiani ha testimoniato il loro forte interesse per la nuova autolivellante e le aspettative fiduciose nella ripresa del mercato. La giornata ha avuto inizio con la visita dello stabilimento produttivo a Breganze, dove gli ospiti sono stati accolti da Grazia Stefani, dell’ufficio commerciale Italia, e dal responsabile qualità, Gianni Salin, per un tour molto dettagliato che ha evidenziato i grandi cambiamenti apportati negli ultimi anni in termini di organizzazione all’interno della fabbrica. A visita conclusa, gli ospiti sono stati trasferiti in pullman alla location, ove sono stati accolti da due mimi che, accompagnati dal suono di un’arpa e di un flauto traverso, offrivano il caffè di benvenuto nel grande parco con prato all’inglese e piscina. La giornata soleggiata, anche se un po’ ventosa, ha completato la piacevole atmosfera. Nell’antica barchessa allestita a platea, è toccato a me l’onore di dare inizio ai lavori con il benvenuto istituzionale e con il ringraziamento a tutti i convenuti. Conclusi i saluti di rito, nella mia relazione mi sono soffermata principalmente sul tema della comunicazione e dell’immagine con particolare attenzione all’importanza del brand. Utilizzando la metafora di un’orchestra, organismo vivo composto da molti elementi, paragonabile al sistema azienda-rete di vendita, ho sottolineato quanto sia indispensabile operare con la massima coralità, affinché ciascuno, con la propria attività utilizzando in

modo coerente gli strumenti disponibili, possa contribuire con efficacia al raggiungimento degli obiettivi stabiliti. La visione deve essere più che mai cliente-centrica e deve tener conto del fatto che la motivazione della scelta al momento dell’acquisto (atto ancora molto emozionale e non sempre razionale) è determinata sostanzialmente da un fattore: il brand. Il brand dell’azienda, del prodotto, del sistema azienda-rete di vendita. E maggiori sono la notorietà e la reputazione di questi elementi, maggiore è l’attrazione che essi esercitano sul cliente in termini di apprezzamento e di propensione all’acquisto. Ma è ovvio che notorietà, reputazione e fama si devono fondare su valori concreti e tangibili. Su questo si fonda la forza del brand, il simbolo che riassume in sé i valori dell’azienda e li rappresenta, valori che

devono essere condivisi e fatti propri dall’intero sistema azienda-rete di vendita ed in base ai quali tutti coloro che fanno parte del sistema devono operare. Presupposto fondamentale perché un brand sia forte e fornisca valore aggiunto al prodotto (il brand è uno dei principali asset di un’azienda) è che esso mantenga la promise, cioè la promessa intrinseca ai valori di cui esso è portatore e che lo differenzia dagli altri brand. E se la promise di Laverda, cioè l’elemento di differenziazione, sono la qualità e l’affidabilità del prodotto e la vicinanza al cliente in termini di servizio, occorre che tutti coloro che fanno parte del sistema azienda-rete di vendita siano fortemente orientati a produrre affidabilità e qualità e ad offrire un eccellente servizio, passando ad una politica di marketing allargata a tutto il sistema aziendarete di vendita e non più delegata al

La nuova autolivellante a spasso per l’Italia Un programma davvero intenso quello della nuova nata di Breganze. Dopo il lancio con la rete di vendita Italia e Francia, la AL Quattro è infatti subito partita per la fiera Agrilevante di Bari, dove è stata presentata al grande pubblico per la prima volta. Poi una serie di tappe per incontri più ravvicinati con i clienti del Sud e del centro Italia, il 24 ottobre alla concessionaria Buccione a Campobasso, il 26 ottobre con la concessionaria Ciampi al Castello L’Incanto, in provincia di Avellino, quindi il 21 novembre alla concessionaria Tecnomarche di Fermo, il 22 a San Leo di Pesaro con la concessionaria Rosati e la Nuova Officina Nucci e Grossi, il 25 alla concessionaria Agriubaldi a S. Giustina di Rimini e il 30 alla concessionaria Rosati di Senigallia.


ha detto Scapin. In particolare, la serie di mietitrebbie M Special Power rappresenta il prestigio del nostro marchio: la bellezza della linea, il comfort, la semplicità costruttiva e, non ultime, le prestazioni hanno contribuito in modo determinante ai recenti successi nelle vendite. Il fronte del rinnovamento dei prodotti è stato forse la corsa più galvanizzante tra tutte, ha continuato il direttore generale: una corsa che non finisce mai, è vero, ma che ha visto Laverda molto attiva e tempestiva nel rinnovare la sua gamma e restare al passo con i tempi e le esigenze dei mercati. È stato eccitante partecipare alla nascita delle nuove idee e più ancora vederle realizzate, apprezzate e confermate dal mercato e dal campo. Conclusa la sessione di lavoro, Parise ha invitato tutti ad uscire nel parco per un aperitivo prima del pranzo e, sorpresa, al suono dei Carmina Burana di Carl Orff, si avvicinava maestosa la AL Quattro, “cavalcata” da due angeli bianco-vestiti ad ali spiegate, che per 10 minuti si sono esibiti con acrobazie e agili movenze, seguendo le inclinazioni anche più esasperate della piattaforma di taglio e del corpo macchina. S. L. solo comparto marketing. Ha preso poi la parola Angelo Benedetti che ha esposto una relazione molto dettagliata sull’evoluzione dei mercati tra sfide e opportunità, specificando in quale segmento di mercato Laverda è presente, quello delle mietitrebbie convenzionali, cioè quelle a scuotipaglia, che rappresentano almeno il 70% dei mercati analizzati. Le classi di mietitrebbie che comprendono l’offerta Laverda sono la Classe VII motore CV 320 - 420, serbatoio cereale litri 9.000 - 10.500, con numero scuotipaglia 68; la Classe VI motore CV 260 - 320, serbatoio cereale litri 7.500 - 9.000, con numero scuotipaglia 5 - 6 e infine la Classe V motore CV 200 - 260, serbatoio cereale litri 6.500 - 8.000, con numero scuotipaglia 5 - 6. Considerando le aree EU Occidentale, CIS, EU Centrale e Repubbliche Baltiche risulta evidente l’opportunità per Laverda di poter partecipare ad un mercato che è cresciuto del 25% nel settore delle mietitrebbie convenzionali. È questa, ha specificato Benedetti, una crescita “media” dei mercati principali, ma non dobbiamo trascurare che i mercati emergenti segnalano un valore di crescita delle mietitrebbie convenzionali ancora più marcato. Laverda in questo mercato c’è, ecco perché, ha esortato Benedetti in conclusione di intervento, possiamo e dobbiamo approfittare di questa crescita, che coinvolge tutta la gamma. È intervenuto quindi Luciano Parise, product manager, che ha presentato in dettaglio tutte le novità dell’offerta Laverda 2008, con particolare rilievo per la AL Quattro. È stato poi il momento di Pietro Dal Santo, responsabile del servizio assistenza e ricambi, che ha illustrato bilancio e prospettive ad un anno dalla nuova organizzazione dei due comparti. Il direttore generale, Mario Scapin, ha preso per ultimo la parola per esporre in dettaglio quali sono le prospettive ed i reciproci vantaggi derivanti dal nuovo accordo di joint venture tra Agco e Laverda. Le prospettive prevedono un aumento consistente dei volumi. Per quanto riguarda il mercato interno, si stima per Laverda una quota di partecipazione del 25%,

Il tavolo dei relatori: da sinistra, Mario Scapin, Pietro Dal Santo, Angelo Benedetti e Simonetta Lambrocco. Sotto, momenti di intrattenimento e di approccio tecnico alla nuova macchina.


LA SCHEDA

I quattro vantaggi della AL Quattro Più prestazioni, capacità, potenza e comfort L’ultima nata di Breganze, la AL Quattro, presentata al pubblico in occasione di Agrilevante, si distingue per quattro vantaggi che fanno la differenza: maggiori prestazioni, maggiore capacità, maggiore potenza, maggiore comfort. È il frutto della tradizione e della competenza specialistica della casa breganzese nel segmento delle mietitrebbie da montagna ed è destinata a divenire punto di riferimento per tutti gli operatori che richiedono un significativo incremento delle prestazioni e della produttività. La mietitrebbia AL Quattro è equipaggiata di serie con l’esclusivo sistema elettronico GSAX (Ground Self Alignment Extra) che, mantenendo costante l’altezza di taglio e la pressione della piattaforma di taglio al suolo grazie alle due ampie regolazioni automatiche, assicura un taglio uniforme anche nelle condizioni di raccolta più difficili. Le grandi slitte d’appoggio Easy Reverse disposte sotto la barra consentono precisione nei comandi e facilità di manovra anche in retromarcia. Anche per il modello AL Quattro, come per tutte le mietitrebbie Laverda, le piattaforme di taglio montano di serie l’esclusivo sistema Schumacher, la cui scatola comando lama a moto rotativo lavora a 1.220 colpi al minuto senza alcuna vibrazione. Le sezioni lama universali, polivalenti e autopulenti, possono lavorare su prodotti umidi e infeltriti senza creare intasamenti e, in caso di necessità, possono essere facilmente sostituite anche singolarmente, con considerevole riduzione di tempi e costi di manutenzione. Oltre al PFR (Prepare and Feeding Roller), grazie al quale il flusso di prodotto dalla piattaforma di taglio agli organi trebbianti risulta continuo e uniforme, AL Quattro offre di serie anche l’MCS Plus (Multi Crop Separator Plus). Il sistema, di brevetto Laverda, permette di differenziare la capacità di separazione in base alle situazioni e alle condizioni del cereale. L’integrazione del modulo REV nel sistema MCS consente un incremento della superficie di separazione pari al 20% e porta l’angolo di avvolgimento a 120°, senza rinunciare all’utilizzo dell’intera lunghezza degli scuotipaglia. Quanto alla separazione e alla pulizia del prodotto, l’ampia superficie del piano preparatore di AL Quattro predispone la miscela di pula, paglia

corta e granella in modo ottimale per la successiva azione dei crivelli e del ventilatore. I crivelli registrabili HCD High Capacity Design (a profilo speciale con azione contrapposta), di serie, assicurano una perfetta pulizia del cereale e aumentano il rendimento, anche grazie alle loro lamelle dall’esclusivo design. Il potente ventilatore a portata differenziale di AL Quattro è dotato di due prese d’aria laterali e di una superiore. Il tutto assicura cereale di qualità elevata, prestazioni superiori, consumi contenuti e polivalenza d’impiego. La trazione a 4 ruote motrici, le robuste trasmissioni e la frenata sicura garantiscono la massima stabilità e il perfetto assetto di AL Quattro rispetto al profilo del terreno, mantenendo in posizione orizzontale gli organi di alimentazione, battitura e separazione. In tal modo, la tenuta della macchina in lavoro su inclinazioni molto accentuate sia nel senso trasversale (40%) che longitudinale (30% in salita, 10% in discesa) è eccellente. Prestazioni più elevate richiedono un serbatoio cerale di grande capienza: ecco perché AL Quattro offre in dotazione standard un serbatoio con 6.500 litri di capacità. AL Quattro monta il motore Sisu Diesel Citius 74. Motore Tier III in linea raffreddato ad acqua, con alimentazione Common Rail, 4 valvole, 6 cilindri, equipaggiato con sistema di raffreddamento intercooler aria/aria e sovralimentato con turbocompressore, il Citius 74 si distingue per la sua capacità di conciliare durata e consumi ridotti ad una resa eccellente con un occhio di riguardo anche per l’ambiente, grazie alle emissioni inferiori rispetto a quanto richiesto dalle normative in vigore. Anche per il comfort AL Quattro offre il meglio con la sua Profi Cab. Sono di serie il sedile a sospensione pneumatica e il sistema di condizionamento dell’aria e di riscaldamento, mentre il frigorifero portatile e l’impianto radio e lettore CD sono disponibili su richiesta. Disponibili come optional anche la telecamera con display a colori e il sistema satellitare GPS. L’accesso è facile e sicuro per mezzo della robusta scaletta e dell’ampia porta d’entrata. Il controllo e la gestione del mezzo sono assicurati dal computer di bordo Agritronic Plus, in dotazione standard, e dall’esclusiva leva multifunzione. Anche la visibilità è ottimale grazie alle ampie vetrate di Profi Cab. Grandi prestazioni e alta redditività con elevato comfort, ecco le caratteristiche irrinunciabili di AL Quattro.

Barisciano, da quarant’anni nel settore agricolo La lunga esperienza della concessionaria autorizzata Laverda per le province di Chieti e Pescara L’azienda Barisciano snc è la concessionaria autorizzata esclusiva di Laverda per le province di Chieti e Pescara. Tratta unicamente materiali originali perché solo il prodotto controllato offre la sicurezza del funzionamento senza imprevisti. L’azienda è un punto di riferimento sul territorio per gli agricoltori, ai quali offre un servizio puntale, sia per l’ampia disponibilità di ricambi, sia per l’assistenza tecnica. In effetti, trattandosi di un’azienda a conduzione familiare, la reperibilità è massima: 365 giorni l’anno comprese festività ed orari notturni. Nella sua storia passata e presente, e certamente anche per il futuro, c’è grande amore per l’agricoltura. L’azienda nasce nel 1967 come ditta individuale di Umberto Barisciano. Si trasforma nel 1994 in Barisciano snc con il subentrare dei figli Giuseppe e Antonio, già inseriti nell’attività. La Barisciano (con sede ad Atessa, Chieti, via Madonna a Mare n. 7, tel. 0872 850108) ha festeggiato nel 2007 i quarant’anni di esperienza nel settore agricolo, con una forte specializzazione nelle macchine da raccolta Laverda, dalle prime 100 AL fino alle attuali AL Quattro. Annualmente il personale della Barisciano segue corsi di aggior-

namento per conoscere le novità delle macchine Laverda, così da poter gestire al meglio l’attività di assistenza autorizzata a favore dei “laverdisti” della sua area. Attiva in tutti i campi meccanici con specializzazione in oleodinamica e componentistica, l’azienda, con il passare degli anni, ha incrementato il proprio magazzino con i ricambi, fra gli altri, anche di Landini e Gallignani. Il sito internet dell’azienda è all’indirizzo www.bariscianosnc.it, con indirizzo di posta elettronica info@bariscianosnc.it


I mercati a cura di Simonetta Lambrocco

Una stagione di successi sul mercato francese Il meeting della rete commerciale transalpina applaude i risultati ottenuti e punta a ulteriori margini di crescita Nella vicentina villa Traverso Pedrina, residenza prestigiosa nel Nord Italia, si sono dati appuntamento, il 10 ottobre, i concessionari francesi per prendere parte alla convention che aveva per tema “Laverda: tra competizione e opportunità del mercato”. La prima parte della mattinata è stata dedicata alla visita dello stabilimento di Breganze, orgoglio del personale Laverda, e i concessionari francesi hanno così potuto vedere da vicino gli investimenti effettuati nel corso del 2007, che il direttore generale Mario Scapin aveva annunciato durante il meeting di Moresville nel 2006, per rendere più competitivo il ciclo produttivo e garantire una qualità ancora maggiore nella fabbricazione delle macchine Laverda. All’arrivo alla villa una grande emozione: accompagnata dalla musica e da ballerini veneziani, la nuovissima AL Quattro, presentata in anteprima, accoglieva la rete francese con un sontuoso e fiabesco balletto, nel quale uomo e macchina erano un tutt’uno. Dopo il suo saluto agli ospiti, il direttore generale di Laverda, Mario Scapin, ha presentato i risultati della stagione, la strategia e gli obiettivi di Laverda per gli anni a venire, i progressi del Gruppo su tutti i nuovi mercati. E si è soffermato a lungo sulla joint venture realizzata con il Gruppo Agco, spiegando quali sono i benefici dell’accordo e i vantaggi dell’unione sinergica dell’enorme potenziale di sviluppo per la nostra società. Simonetta Lambrocco, responsabile della comunicazione e delle relazioni pubbliche, ha ben saputo focalizzare l’attenzione dei presenti su una profonda riflessione riguardante la sfida che ci aspetta per conquistare insieme il mercato. È toccato poi a Angelo Benedetti, direttore vendite e marketing di Laverda, effettuare una carrellata molto dettagliata sui mercati europei della mietitrebbia, divisi tra convenzionali e non, e informare l’assemblea sulle opportunità di

mercato e sui progetti dei nuovi prodotti Laverda in via di sviluppo e previsti nel breve e medio termine. Rémi Hugueny, responsabile per la Francia di servizio assistenza, ricambi e marketing operativo, ha fatto una panoramica della campagna appena conclusa, sottolineando in modo particolare l’efficacia e la rapidità d’intervento ottenuti attraverso l’unificazione dei due servizi, assistenza e ricambi, realizzata quest’anno per migliorare significativamente i tempi di risposta al cliente finale. Il product manager Luciano Parise ha quindi impreziosito la convention presentando la nuova AL Quattro e le innovazioni produttive previste per il 2008. Alla fine del suo intervento, il nuovo film sulla polivalenza delle mietitrebbie Laverda ha conquistato la rete francese. Ma uno dei momenti attesi dai concessionari era sicuramente l’intervento di Fabrice Rondeau, direttore commerciale Francia, per conoscere i trend di mercato e la posizione di Laverda sul territorio francese. “In un mercato delle mietitrebbie con tutti i marchi e tutti i segmenti di prodotto in crescita del 6,4 per cento (+ 20,5% nel giro di tre campagne), Laverda si assesta oltre il 10 per cento del mercato delle convenzionali, con una progressione del marchio del 100 per cento nel mercato francese in appena due campagne. Si tratta della giusta ricompensa per una rete e un team Laverda motivati che hanno saputo ristrutturarsi e possono guardare ormai ad un avvenire più sereno. I miei complimenti e un grande “bravo” a voi tutti per questa performance” ha commentato Rondeau. Un applauso fragoroso ha accolto le parole di Rondeau, che ha proseguito la sua relazione facendo un’analisi del successo e delle vendite secondo le diverse tipologie di macchine sul mercato nazionale francese.

In alto Fabrice Rondeau, direttore commerciale Francia. Di seguito, alcuni momenti del meeting. Nella pagina seguente una dolce sorpresa: la fontana di cioccolato in onore degli ospiti francesi.


“Possiamo ancora fare molto meglio, dobbiamo lavorare e cambiare il nostro approccio, analizzare i nostri mercati locali - ha spiegato Fabrice Rondeau -. Il margine di crescita potenziale rimane enorme se pensiamo che solamente il 50 per cento dei nostri concessionari fanno più del 10 per cento del mercato di tutte le marche e tutte le tipologie. E di questi una decina di voi si distinguono facendo addirittura più del 20 per cento”. “Per il 2008, con una congiuntura agricola molto favorevole e un mercato delle mietitrebbie che si preannuncia di nuovo in crescita ha concluso il direttore commerciale per la Francia -, grazie ai nuovi concessionari entrati nella nostra rete di recente o che stanno per entrarci, a una squadra Laverda e una rete commerciale dinamica e motivata

più che mai, a un prodotto affidabile, performante e in continua evoluzione, Laverda deve di nuovo crescere e ritrovare quelle posizioni che già furono sue in Francia”. La convention si è conclusa, per i concessionari transalpini e la squadra italo francese di Laverda, intorno al bicchiere dell’amicizia, per festeggiare degnamente i successi raggiunti. Poi la serata si è prolungata nelle antiche scuderie della villa, oggi ristrutturate in un magnifico ristorante classico, e addobbate per la circostanza con i colori di Laverda. In un’atmosfera resa magica dai danzatori, è stata servita una cena di gala nella più classica tradizione italiana. In conclusione gli amici italiani hanno scoperto un bellissimo regalo per i loro invitati francesi, che avevano nascosto dietro un grande

sipario: una splendida fontana di ottimo cioccolato veneto, che ha dilettato il palato degli intenditori e dei più golosi.

Agritechnica dei record con due gioielli Laverda È stato il salone Agritechnica dei record, quello di novembre ad Hannover. La grande fiera tedesca ha visto crescere i visitatori, operatori agricoli e specialisti del settore, quasi del 40 per cento, toccando il record di 340 mila, di cui 71 mila dall’estero. Ben 2.247 aziende, provenienti da 36 paesi, hanno messo in vetrina un’offerta completa di macchine, apparecchiature, ricambi ed accessori. La crescita dei visitatori di Agritechnica 2007 si deve soprattutto a Svizzera, Austria, Olanda, Irlanda, Francia, Italia, Danimarca e Gran Bretagna. I valori dell’Italia sono triplicati, mentre quelli di Francia ed Irlanda sono raddoppiati. Con quasi 14.000 decision-maker ed investitori, Agritechnica si è confermata il maggior punto di attrazione del Vecchio Continente. E alla grande fiera tedesca Laverda ha presentato due delle sue mietitrebbie di punta, la M 306 Special Power Levelling System 4WD con piattaforma di taglio da m 7,60 e la 296 LCS con piattaforma di taglio da m 6,60. La M 306 SP LS 4 WD, con il motore ecologico, omologato Tier III, Citius 8.4 CTA 4V, SISU Diesel, da 246/335 kW/CV, ad alimentazione Common Rail, trasmissione idrostatica 4WD e serbatoio da 600 litri, è una macchina al top dell’offerta Laverda, destinata ad operare con prestazioni ottimali anche sui terreni declivi, e si

distingue per le sue doti di produttività, stabilità e sicurezza con livellamento di ben il 20% sulle pendenze trasversali e dell’8% sulle pendenze longitudinali. Dotata del dispositivo elettronico Option-Four, per gestire in modo indipendente il livellamento trasversale e longitudinale, monta di serie l’esclusivo sistema “Laverda Special Power” con GSAX, Ground Self Alignment Extra (consente di lavorare mantenendo uniforme il taglio anche nelle condizioni di raccolta più difficili), PFR, Prepare and Feeding Roller (dita maggiorate, per un convogliamento ancora più fluido ed efficace del prodotto al canale elevatore, garantendo una trebbiatura regolare con rendimento costante della macchina), MCS Plus, Multi Crop Separator Plus (azione di separazione forzata dalla paglia prima che questa arrivi agli scuotipaglia, disattivabile in caso di prodotti delicati). Grazie all’integrazione del modulo REV la superficie di separazione viene incrementata del 20%. La 296 LCS, Laverda Crop System, con motore ecologico Citius 7.4 CTA 4V SISU Diesel, omologato Tier III, ad alimentazione Common Rail, potenza 202/275 kW/CV, con serbatoio da 450 litri, si colloca nel segmento medio-alto del mercato. Caratteristiche distintive sono la produttività, la qualità del prodotto lavorato, la razionalizzazione dei costi e dei tempi di gestione e manutenzione.

Equipaggiata di serie di GSAX, PFR, MCS Plus, la 256 LCS dispone di un serbatoio raccolta cereale da 8.800 litri, con capacità di scarico di 85 litri al secondo. Anche in termini di comfort la 296 LCS offre molto, grazie all’esclusiva cabina PROFI Cab. Controllo e gestione totale della macchina sono assicurati dal computer di bordo Agritronic e dall’esclusiva leva multifunzione. L’ampia dotazione di fari permette di lavorare anche di notte con una visibilità ottimale.


Incontro sul cammino di Santiago de Compostela La rete commerciale spagnola si è ritrovata nel magico Monastero di San Zoilo In una cornice davvero originale si è svolto l’incontro con la rete di vendita spagnola. Il luogo scelto infatti è stato il Monastero di San Zoilo di Carrion de los Condes, centro geografico del Cammino di Santiago nella provincia di Palencia. La location individuata per la convention è unica per interesse storico, artistico e religioso. Il primo documento che fa riferimento all’esistenza di un monastero dedicato prima a San Giovanni Battista e poi a San Zoilo risale al 948 dopo Cristo. Con i monaci benedettini il monastero divenne rifugio per i pellegrini che si recavano a Santiago di Compostella e con i Gesuiti, a metà dell’XI secolo, fu creato il primo collegio di studio destinato a divenire nel 1980 Seminario Minore della diocesi di Palencia. Oggi il monastero, con la sua atmosfera mistica e religiosa, ha conferito alla convention di Laverda uno scenario d’eccezione ed ha contribuito ad arricchire con la sua arte e cultura l’incontro, organizzato con grande cura da Antonio Esteve, direttore generale di Agriargo Iberica, Andres Moradas, responsabile del mercato delle mietitrebbie e da tutti i collaboratori della filiale spagnola. Immersi nell’atmosfera magica dell’antica biblioteca del monastero, all’incontro hanno partecipato tutti i dealer spagnoli di Laverda, che si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa e hanno brindato assieme a noi, con un buon bicchiere di “vino tinto”, al successo dei buoni risultati ottenuti. A dare il benvenuto e aprire i lavori è stato Antonio Esteve che ha illustrato i buoni risultati ottenuti delle vendite dei trattori del gruppo Argo; vendite che rispetto all’anno 2006 sono aumentate del 20% con ben 1160 trattori venduti. La parola è poi passata ad Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite Laverda, che ha portato i saluti della direzione e ha esposto i vantaggi apportati dall’accordo Laverda - Agco, che permetterà a Laverda lo studio e lo sviluppo di nuovi prodotti introducendo ulteriori opportunità di pene-

trazione nel mercato. Ma le notizie positive per Laverda non si fermano qui. L’aumento del prezzo dei cereali, il cambio delle abitudini alimentari delle popolazioni indiane e cinesi, il fabbisogno di bio-energia e la richiesta di aumentare gli stock di cereali sono presupposti fondamentali per la crescita comune. La convention è poi proseguita con una mia relazione sulla base di uno studio preparato dal team marketing Laverda, relativo allo sviluppo delle diverse tipologie di macchine nei principali mercati europei, del Cis e delle Repubbliche Baltiche. ll messaggio per la rete vendita è unico: Laverda ha una gamma completa con la quale può coprire tutte le richieste dei mercati emergenti. Luciano Parise, product manager, ha poi presentato la nuova gamma 2008 focalizzando l’attenzione sulla nuova 200 REV, sulle AL Quattro e AL Rev e ha illustrato la polivalenza della macchina Laverda con il supporto del nuovo filmato che scorre sulle note di Vivaldi. Inoltre è stato presentato uno studio sulla segmentazione delle mietitrebbie con un cenno alla concorrenza e alle novità Laverda in sviluppo per gli anni 2009-2010. Andrea Ugatti, export manager, ha analizzato l’evoluzione di Laverda dal 2000 al 2007 con un accenno alle previsioni di fatturato per l’anno 2008. L’analisi è stata fatta prendendo in considerazione i dati del giro d’affari e i volumi di vendita nel pe-

riodo indicato e con un accento sulle aspettative del mercato spagnolo. Andres Moradas ha evidenziato i buoni risultati di vendita 2007 in Spagna e ha presentato gli obiettivi per l’anno 2008, enfatizzando gli strumenti per cogliere le opportunità di un mercato in crescita. Il tutto è stato ampiamente illustrato da un’attenta analisi del mercato, da una ricerca di nuove opportunità e da una sintesi delle azioni da intraprendere per garantire il successo della prossima campagna commerciale. Per concludere Manuel Tavira, responsabile servizio assistenza tecnica Spagna, ha spiegato il nuovo sistema di garanzie on line, evidenziandone i benefici per concessionari e clienti. L’evento si è concluso con una visita guidata alla splendido monastero di cui porteremo il ricordo, assieme ai suoi misteri e alle sue curiosità. Elena Facci

Sopra: foto di gruppo dei partecipanti. Sotto: il tavolo dei relatori, da sinistra Manuel Tavira, Angelo Benedetti, Elena Facci e Antonio Esteve.


In Danimarca le “rosse” si fanno strada Superato il 5% del mercato delle convenzionali di gamma medio-alta. La crescita continua Nella verde Danimarca, piccolo Paese scandinavo ma dalle grandi distese coltivate, Laverda si rafforza con il nuovo distributore Hvidevejs Tractor Aps, con sede a Karup (al confine tra il Nordjylland ed il Midtjylland). Hvidevejs Tractor Aps è una ditta guidata dal titolare, Jorgen Futtrup Andersen, e dalla moglie Janette. Nata nel 1995, l’azienda oggi si avvale di un’équipe tecnica di sei meccanici, un responsabile ricambi, un responsabile amministrativo e un responsabile vendite. Dopo un solo anno di attività, sono stati in grado di costruire una rete di ben sette concessionari che operano nelle seguenti zone: Græsted / Nord Zealand; Hårby/ Sud Funen; Sindal / Nord Jytland; Ringkøbing / Ovest Jytland; Egtved / Centro-Sud Jytland; Fredericia / Sud-Est Jytland; Skærbæk / Ovest Jytland. La professionalità dimostrata nella vendita di Laverda e l’alto grado di servizio offerto ai clienti finali, sempre supportato dallo staff tecnico dell’azienda di Breganze durante la stagione della raccolta, hanno permesso a Laverda di raggiungere e superare l’ambiziosa quota del 5% nel mercato delle macchine convenzionali di gamma media e alta. I risultati raggiunti nella passata sta-

gione riproiettano perciò il glorioso marchio delle “rosse” a livelli consoni ad una macchina che per caratteristiche e prestazioni ha da sempre avuto un ruolo di rilievo nei Paesi Scandinavi. La Danimarca è un paese dove l’agricoltura conta. È composto da un’ampia penisola, lo Jutland, che confina con il nord della Germania, alla quale si aggiungono numerose isole, tra le quali Sjælland, Fyn, Falster, Lolland, Vendsyssel-Thy e Bornholm e Bornholm, oltre a centinaia di isolette minori a cui talvolta ci si riferisce come all’arcipelago danese. Il Paese conta una popolazione che sfiora i 5,5 milioni di abitanti (un milione vive a Copenhagen), disposti su una superficie totale di circa 43.000 chilometri quadrati, di cui il 60 per cento è arabile ed è suddivisa in 5 regioni: Hovedstaden, Sjælland, Syddanmark, Midtjylland, Nordjylland. E l’agricoltura danese consta di ben 2.700.000 ettari di terre agricole, 57.831 aziende agricole (di cui il 10,6 per cento possiede più di 100 ettari), con dimensione medie di 47 ettari, ben superiore ala media dell’Unione Europea di 18,5 ettari. Il 25,2% delle terre agricole è in locazione. Grazie al suo export cerealicolo e non solo, la Danimarca è uno dei primi

Paesi agricoli al mondo. L’agricoltura danese produce il 3% della ricchezza del paese (Pil) e dà lavoro al 6% dei lavoratori (vale a dire 80.000 persone di cui il 40% è costituito da dipendenti). Queste le colture principali e il “peso” che rivestono nel settore: le granaglie occupano il 54,7% della superficie agricola, l’erba (prati temporanei e naturali) il 28,4%, il colza e i piselli il 2,4%, le sementi, di graminacee per i prati e per l’industria l’8,7%, i tuberi (patate e barbabietole da zucchero) il 4,7%. In particolare l’agricoltura danese resta orientata all’allevamento di animali da latte e di suini. Andrea Ugatti

È GVS Agrar l’importatore Laverda in Svizzera A seguito dell’accordo di partnership siglato nel giugno di quest’anno per la costituzione di una joint venture al 50% fra Agco e Laverda, GVS Agrar ha assunto dal 29 ottobre 2007 l’incarico di importatore generale delle mietitrebbie Laverda per la Svizzera. Nel quadro del proprio orientamento strategico, GVS Agrar è collegata alla società Fried-Maschinen SA di Coblenza, specialista riconosciuta nel settore delle mietitrebbie. La società Fried dispone di una notevole competenza nella vendita delle mietitrebbie e con il suo team offre un servizio di prim’ordine. La nuova unità commerciale GVS-Fried SA, con sede a Coblenza, si dedicherà alla vendita delle mietitrebbie dei tre marchi Laver-

da, Fendt e Massey Ferguson. GVS-Fried SA è quindi responsabile della vendita, del servizio post-vendita e dei ricambi. L’obiettivo è quello di aumentare la quota di mercato delle macchine da raccolta. La possibilità di scelta tra i tre marchi di mietitrebbie è ideale per soddisfare le necessità della clientela svizzera. In questo modo l’offerta non è unicamente orientata alle grandi mietitebbie ad altissima produttività, ma anche verso macchine più compatte autolivellanti, molto richieste in numerose zone della Svizzera. In occasione dell’esposizione dal 30 novembre al 2 dicembre a Coblenza, la nuova società GVS-Fried SA si è presentata con la sua nuova gamma di prodotti destinati a contoterzisti e agricoltori.

Da destra: Alexander Fried, Werner Müller e Ugo Tosoni.


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Gli eventi Da tutta Europa visitatori e clienti Agco in visita a Breganze Le occasioni di incontro tra Agco e Laverda si sono moltiplicate in questi ultimi tempi. In seguito ai nuovi accordi industriali, il flusso di clienti e visitatori Agco, provenienti da molti Paesi europei per visitare lo stabilimento produttivo di Breganze, sia per il marchio Fendt che per il marchio Massey Ferguson, è notevolmente aumentato. Numerosi, in particolare, i gruppi in arrivo dalla Germania, ma non sono mancati i francesi, gli svedesi, i belgi. Ci stiamo internazionalizzando sempre più e, come sempre, ci auguriamo che tutti si sentano di casa, qui a Breganze, proprio come i visitatori/clienti di Laverda.

Argo informa

Gruppo Industriale ARGO

Bufalo si conferma campione Ancora una volta vincitore. Il Bufalo 3000 è davvero il re del Tractor Pulling. Per la quarta volta consecutiva, il gigante della casa di Fabbrico è salito sul gradino più alto del podio, vincitore del campionato 2007 della categoria Pro Stock. Il Bufalo 3000 ha condotto il campionato in modo glorioso, partendo con un profilo basso per poi condurre la classifica grazie ad una continuità di risultati davvero invidiabile. Più movimentata è stata la parte finale del campionato, dove il Bufalo è arrivato alla vigilia dell’ultimo appuntamento con un solo punto di vantaggio sul Blue Leader Jr. Un po’ di suspense dunque a San Pancrazio di Parma dove “l’azzurro di Fabbrico” ha gareggiato in una lotta all’ultimo centimetro. Ma il binomio Elvio Moretti - Bufalo 3000 è stato incoronato “primo puller” 2007 della categoria Pro Stock.

Anche McCormick entra in pista In occasione dell’ultima gara di campionato del Tractor Pulling Italia, McCormick ha presentato ufficialmente Red Fox, che gareggerà nella stagione 2008 nella categoria Italian Pulling. La decisione di entrare nel campionato con un proprio mezzo, ha spiegato il direttore vendite Italia Mario Danieli, è stata presa proprio in funzione della popolarità crescente della manifestazione, con un pubblico che va dalle 5.000 alle 10.000 persone nelle tappe più importanti. E Franco Paterlini, team manager della scuderia del Gruppo Argo, ha rivelato che Red Fox monta un motore di derivazione Cummins di 8,3 lt. di circa 1.000 CV; lo styling evidenziato dalla nuova linea del cofano rispecchia il futuro family feeling McCormick. Red Fox è nato grazie alla collaborazione con l’Officina Moretti di Squarzanella che vede uno dei titolari, Gianni Moretti, pilota ufficiale della stagione 2008.

Benedetti confermato ai vertici di VDMA Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite Laverda, è stato confermato ai vertici di VDMA, Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau, l’associazione dei costruttori tedeschi di macchine agricole. Per altri tre anni infatti, dal 2008 al 2011, Benedetti continuerà ad occupare un ruolo di rilievo nell’importante associazione di categoria. A Benedetti, la cui presenza in VDMA si deve alla partnership di Laverda con la tedesca Fella GmbH, è stato recentemente rinnovato l’incarico nel gruppo di presidenza dell’associazione. Sono molti i comparti dell’industria tedesca che fanno capo all’associazione ed uno dei più significativi è proprio quello delle macchine agricole che conta oltre 150 aziende associate. Le nostre migliori congratulazioni ad Angelo Benedetti, con la certezza che, come nel triennio passato, continuerà a promuovere le istanze delle aziende italiane in seno all’organizzazione di categoria tedesca.


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Una rinnovata alleanza con la catena dei fornitori In vista del forte impegno produttivo del 2008, una convention li ha riuniti a Breganze A oltre sette anni dal giugno 2000, anno del rilancio dello storico marchio, Laverda ha ritenuto importante incontrarsi con coloro che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati sin qui conseguiti. Il consolidamento di questo rapporto è fondamentale, ed è necessario individuare l’esatto posizionamento di Laverda in un mercato che, sempre più esigente e competitivo, richiede a tutti la massima flessibilità ed efficienza per offrire risposte immediate ed efficaci. La comprensione e la condivisione degli obiettivi sono un punto di partenza indispensabile per aziende che intendono proporsi al mercato in modo professionale, innovativo e vincente. Fabio Dalla Valle è il responsabile dell’organizzazione della filiera dei fornitori in Laverda, e del rapporto con essi. Fabio, puoi raccontarci come è nata l’idea di riunire tutti i fornitori organizzando una convention in Laverda? “Il 2008 ci vede impegnati dal punto di vista produttivo a soddisfare una domanda sempre crescente di mietitrebbie con un mix diversificato sui vari modelli. Ci siamo quindi interrogati sulle strategie più efficaci da applicare non solo al nostro interno, ma anche presso i nostri fornitori e, soprattutto, insieme a loro. Ecco perché abbiamo deciso di coinvolgerli e renderli partecipi dei nostri programmi di crescita”. Come pensate di agire? “Fra le varie azioni da intraprendere riteniamo sia importante divulgare l’informazione sui volumi, dare evidenza dei nostri progetti di miglioramento, far conoscere la nostra struttura a livello di supply chain, cioè la catena di approvvigionamento delle forniture, e ribadire le informazioni sulla qualità attesa. Riunire più fornitori contemporaneamente presso la nostra sede con una convention dedicata ha permesso di amplificare il messaggio”. Che ritorno avete ottenuto? “Abbiamo invitato alla convention i fornitori più importanti e riscontrato un’adesione del 95% con una partecipazione di circa 95 persone. Abbiamo

poi esteso l’invito anche all’interno di Laverda, ad ulteriore conferma presso i nostri fornitori di quanto fosse importante questo momento di incontro per l’azienda. La partecipazione dei colleghi ha contribuito a offrire ai convenuti la realtà di un’azienda che lavora in squadra, coesa verso importanti traguardi”. Come si è svolta la convention? “Prima dell’inizio vero e proprio della sessione di lavoro, dopo il saluto ed il benvenuto ufficiale di Roberto Zuech, responsabile del processo di realizzazione del prodotto, la responsabile comunicazione e pubbliche relazioni, Simonetta Lambrocco, ha presentato un filmato istituzionale sulla storia di Laverda dalla prima mietitrebbia semovente, la M 60, ad oggi. La parola è passata poi ad Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, che ha esposto una relazione sul mercato delle mietitrebbie e sul trend attuale di crescita del mercato in cui Laverda si trova a competere. Il direttore generale, Mario Scapin, ha successivamente illustrato i motivi della crescita dei mercati, fra cui la forte richiesta di cereali da parte dei Paesi emergenti e la domanda proveniente dal settore delle energie pulite, sottolineando che il cliente si aspetta da Laverda risposte rapide ed efficaci. In considerazione dei nuovi alti obiettivi di Laverda, Zuech ha sottolineato la necessità di intraprendere, insieme ai nostri fornitori, un percorso di miglioramento, e ha illustrato le linee guida

applicate da Laverda a livello di supply chain”. E tu, Fabio, come hai affrontato un tema così importante con i fornitori? “Partendo dall’introduzione di Zuech ho approfondito ed illustrato il percorso di miglioramento in atto all’interno della nostra organizzazione, necessario per permettere a Laverda di rispondere tempestivamente alle esigenze del mercato. Un mercato cambiato e molto più dinamico, per partecipare al quale l’agilità di risposta è essenziale, ma non a scapito di efficienza, competitività e qualità”. Puoi spiegarci che cos’è il model mix e che cosa cambia o è già cambiato all’interno dello stabilimento con questa nuova ottica di produzione?

In alto: il gruppo di fornitori in visita alla linea di produzione. Il tavolo dei relatori: da sinistra, Fabio Dalla Valle, Mario Scapin, Angelo Benedetti e Roberto Zuech.


12 “La produzione in model mix ci permette di fare uscire dalla linea di montaggio macchine diverse a lotti di quattro, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Abbiamo agito e stiamo tuttora agendo a livello di pianificazione in questo senso. Il giorno della convention, ad esempio , c’erano tre diversi modelli in linea contemporaneamente”.

Lo specialista del post-vendita

In che modo sono coinvolti i fornitori in questo processo?

Da quando, a fine 2006, il servizio assistenza post-vendita ed il servizio ricambi sono stati unificati, anche gli incarichi dello staff sono cambiati. Ed è così che Albino Bertacco, in Laverda da 33 anni e ben conosciuto in molte parti del mondo, si occupa ora oltre che di assistenza e di formazione tecnica sul prodotto anche di ricambi con l’incarico di after sales service area manager. I Paesi che segue sono tanti, a partire dal Centro e Sud Italia, più le isole, sino al Sud Africa passando per Inghilterra, Scandinavia, Germania, Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia ed Estonia.

“Integrare tutto il processo di approvvigionamento è essenziale per far scorrere le informazioni in modo strutturato e trovare così un coordinamento a livello di intera filiera. Secondo le logiche lean, cioè di produzione snella, non basta pianificare, ma servono anche efficienza ed efficacia nella gestione dei materiali. Siamo partiti con un progetto di riorganizzazione che coinvolge l’intero stabilimento. Lo spirito è quello di un processo di innovazione che si attua dal basso verso l’alto, condiviso con le maestranze e sviluppato con loro tramite team interfunzionali. Anche l’integrazione informatica deve essere implementata per ridurre l’utilizzo di risorse in attività a non valore aggiunto”. E poi? “Poi abbiamo condiviso con i fornitori le attuali performance della supply chain, esponendo i problemi che si possono verificare a causa dei ritardi di consegna e, conseguentemente quali e quante risorse Laverda deve mettere in pista per sopperire a tali situazioni. Infine, molto importante, abbiamo condiviso un piano di obiettivi per il 2008 con la promessa di riunirci nuovamente l’anno prossimo per verificare i risultati raggiunti”. E in termini di qualità? “Gianni Salin, responsabile qualità, ha trasmesso ai fornitori l’importanza della qualità a tutti i livelli. Ha battuto molto sulla necessità di ricevere prodotti conformi alle specifiche richieste, e ha specificato gli obiettivi per il 2008 anche dal punto di vista della qualità. Abbiamo poi visitato il plant produttivo: la visita si è rivelata fondamentale per mostrare e far toccare con mano le cose dette rendendo più concreto il nostro messaggio. Infine la colazione di lavoro presso il ristorante aziendale ci ha offerto la possibilità di socializzare con i nostri fornitori, entrando in sintonia umana oltre che professionale”. Insomma, un percorso atto a rendere attivo un altro processo: cioè il processo di trasformazione da fornitore a partner? “Proprio così”. Grazie Fabio e buon lavoro. L.W.

Albino Bertacco racconta la sua esperienza con i laverdisti di tutto il mondo

Che cosa serve, Albino, per riuscire ad occuparsi di così tanti clienti in paesi così diversi fra loro? “La prima cosa che mi sento di dire è una grande passione. Lavorando con queste macchine da tanti anni, mi sono reso conto personalmente che i migliori risultati si ottengono solo con un forte coinvolgimento. Del resto credo che sia così per tutte le attività e per tutte le professioni”. Quali sono le cose che ti stimolano maggiormente nel tuo lavoro? “Sicuramente la mia soddisfazione più grande arriva quando risolvo un problema sul campo anche nei momenti più difficili. Vedere il cliente contento e sollevato, in piena attività sulla sua macchina e riuscire a consigliarlo per trovare la soluzione giusta mi stimola a continuare con entusiasmo”.

Ma in effetti in ogni Paese in cui ho lavorato, o lavoro, trovo sempre degli aspetti interessanti, lo scambio con le persone, conoscere, anche se solo di sfuggita, nuove culture e tradizioni, condividere esperienze. Penso che tutto questo sia un grande arricchimento personale oltre che professionale, un altro motivo che mi fa apprezzare il mio lavoro”. Un aneddoto o una frase di un cliente che ti sono rimasti impressi? “Recentemente, in Danimarca, un cliente Laverda mi ha detto: tutte la mietirebbie, anche vecchie, si possono riparare, ma solo con una Laverda, anche se di molti anni fa, si può essere certi di avere una campagna sicura! Quale migliore testimonianza sulla affidabilità e sulla qualità delle nostre mietitrebbie? Qualità ed affidabilità che continuano tuttora a caratterizzare le macchine che escono dal nostro stabilimento”. Un augurio particolare che vorresti rivolgere a Laverda e a tutti coloro che con Laverda lavorano? “Di continuare a lavorare con passione nel segno della qualità e del servizio, così come è sempre stato”. Grazie Albino. Simonetta Lambrocco

Fra tutti i Paesi in cui hai lavorato sino ad oggi, quali ti hanno maggiormente colpito e perché? “La Svezia e la Nuova Zelanda. La Svezia, dove sono andato più volte, mi piace molto in tutti i sensi, per la natura con i suoi spazi così grandi, la produzione agricola, le prospettive di lavoro, l’apertura e la disponibilità all’ascolto da parte delle persone. Sì, perché una volta che hanno potuto apprezzare la professionalità e la serietà dell’interlocutore, gli svedesi sanno dimostrare la propria stima. In Nuova Zelanda sono andato un’unica volta, e sono rimasto letteralmente impressionato dalla natura. La vegetazione lussureggiante, il clima ideale, la varietà dei paesaggi, i panorami dalla bellezza mozzafiato…

Nella foto Albino Bertacco.


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La manutenzione ordinaria e preventiva I consigli dell’esperto per lavorare tranquilli La manutenzione è un capitolo importante che riguarda qualsiasi attrezzatura meccanica, semplice o complicata, e che serve a garantire affidabilità e minore usura traducendo il tutto in un sempre apprezzato maggior valore e una maggior durata nel tempo. Per le macchine da raccolta ciò diventa ancora più importante, considerando che i tempi utili di raccolta sono molto ristretti e che le condizioni atmosferiche influiscono in modo determinante. Perciò non si può rischiare di aggiungere altre penalizzanti variabili, quali eventuali fermi macchina dovuti ad una manutenzione carente o impropria. La manutenzione delle mietitrebbie Laverda è, d’altra parte, molto semplice e contenuta: bastano pochi minuti, alle normali scadenze riportate in modo chiaro e semplice nel Libretto Uso e Manutenzione in dotazione con ogni mietitrebbia Laverda. Da notare che recentemente, grazie ad una tecnologia sempre più avanzata, è divenuta disponibile tra gli altri, come accessorio a richiesta, la lubrificazione automatica che riduce ulteriormente i tempi di manutenzione ordinaria senza correre il rischio di dimenticare qualche punto di ingrassaggio. Anche i prodotti o i ricambi da utilizzare sono importanti. In altre parole è essenziale che siano prodotti originali. L’utilizzo del Ricambio Originale è davvero importante in quanto ogni ricambio è parte integrante della mietitrebbia ed è studiato espressamente dall’Ufficio Tecnico Laverda per garantire la qualità e la durata delle mietitrebbie prodotte a Breganze.

Il servizio post vendita è un valore fondamentale, per questo Laverda si avvale di tecnici altamente specializzati che affiancano gli esperti delle proprie concessionarie, con l’obiettivo di offrire la massima assistenza al cliente finale. L’assistenza tecnica, comparto nel quale opero dal lontano 1979, è un aiuto concreto e immediato per qualsiasi tipo di problematica e sempre in diretto contatto con il cliente. Questo servizio è cresciuto negli anni fino a raccogliere un patrimonio di esperienza pressoché unico. L’attenzione dedicata ai clienti, alle loro esigenze e alle loro aspettative è molto utile, se si è pronti ad attingervi per creare altra esperienza. L’importanza di questo servizio, a volte sottovalutato, si apprezza nel momento del bisogno. Semplificare e gestire al meglio eventuali emergenze: questa è la nostra missione, da sviluppare con dedizione e professionalità. Il servizio ricambi è l’altra componente essenziale per completare un’attività insostituibile e garantire l’affidabilità riconosciuta a livello mondiale alle mietitrebbie Laverda. I Ricambi Originali Laverda possono essere oggi richiesti e ordinati per via informatica tramite connessione Internet e le spedizioni vengono effettuate in tutto il mondo utilizzando i migliori mezzi di trasporto disponibili, per raggiungere tutti i clienti con la massima rapidità. La revisione di fine campagna e la sosta invernale offrono la possibilità di mantenere la mietitrebbia in perfetta efficienza, effettuando semplicemente la suggerita manutenzione preventiva, utilizzando filtri, lubrificanti

e parti di consumo assolutamente originali. Queste poche e semplici precauzioni consentiranno di affrontare un’altra campagna in piena sicurezza. Albino Bertacco

Dvd: grandi mietitrebbie a ritmo di grande musica

Le “rosse” in stile pop art nel calendario 2008

Volete saperne di più sulla polivalenza delle mietitrebbie Laverda? Quali sono le possibilità di lavoro? Su quali prodotti possono operare? E vi piace la buona musica? Con il nuovo dvd Laverda presentato in occasione del lancio della AL Quattro alle reti di vendita di Italia e Francia, e fra non molto disponibile per il pubblico, potrete soddisfare la vostra curiosità al suono di splendide musiche, dal Mattino, tratto dal Peer Gynt di Grieg, all’Inverno, tratto dalle Quattro Stagioni di Vivaldi.

Grintoso e innovativo il calendario Laverda per il 2008 propone, in un originale stile “pop art”, la gamma di mietitrebbie della casa di Breganze all’opera su diverse tipologie di prodotto. Uno strumento bello e utile che accompagna ogni giorno dell’anno clienti, appassionati di agricoltura e di meccanizzazione e aficionados dello storico marchio Laverda.


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L’ album

Tutto cominciò con uno sgranatoio per il mais Alla fine dell’Ottocento la prima invenzione di Pietro Laverda legata al più tipico prodotto locale Le condizioni di vita nella campagna veneta degli ultimi decenni del XIX secolo si erano fatte molto difficili. Il dominio austriaco protrattosi fino al 1866 aveva ridotto in pessimo stato un’agricoltura che, al contrario, nei secoli della Repubblica di Venezia aveva raggiunto uno sviluppo significativo grazie anche alla presenza sul territorio di importanti famiglie di proprietari terrieri. Molti veneti erano stati così costretti, in quegli anni, ad emigrare, soprattutto verso il nord e sud America. Nella fascia pedemontana tra i fiumi Brenta ed Astico, nel cui centro troviamo Breganze, l’agricoltura era spesso ridotta alla pura sussistenza, mescolando nei piccoli appezzamenti la vite, il foraggio per qualche capo di bestiame e soprattutto il mais, qui chiamato in dialetto “sorgo”, che costituiva la base dell’alimentazione umana sotto forma di “polenta”. L’uso quasi esclusivo di questo cibo aveva addirittura provocato negli strati più poveri della popolazione una malattia endemica: la pellagra. In questa società contadina in piena crisi si inserisce l’avventura imprenditoriale di Pietro Laverda Sr. (1845-1930). E appare del tutto naturale che uno dei primi suoi impegni di fabbro artigiano si rivolga alla costruzione di attrezzi per la sgranatura delle pannocchie di mais. Macchine a questo scopo venivano realizzate da numerosi costruttori nazionali ma l’attenzione di Pietro Laverda si rivolge alla lavorazione del prodotto più presente nella zona, il cosiddetto mais “marano”, tipico

per le sue piccole pannocchie e l’elevata qualità della farina per uso alimentare. Già nel catalogo del 1890 vediamo presentati due modelli di sgranatoio: il cosiddetto “capretto”, piccolo attrezzo per sgranare la singola pannocchia con piccolo sforzo, e lo “sgranatoio perfezionato” a una bocca. Quest’ultimo viene azionato manualmente tramite un grande volante analogo

a quello delle pigiatrici per uva, mentre dal lato opposto un pesante volano in ghisa garantisce l’inerzia necessaria ad affrontare i momenti di maggior sforzo. Di questa macchina, negli anni seguenti, vengono prodotte anche versioni a due e addirittura a quattro bocche. Queste ultime necessitano della forza di due uomini per essere azionate con continuità e perciò, a partire dagli inizi del ‘900, molte sono dotate di motore elettrico, riuscendo a

produrre fino a 15/20 ettolitri di granella all’ora. Commercializzate con successo nelle grandi pianure del Veneto meridionale e del Friuli, erano denominate “Tipo Polesine”. In tutti questi modelli la sgranatura avviene tramite la rotazione di un disco dentato verticale, realizzato in fusione di ghisa. Ma già alla fine dell’800 Pietro Laverda aveva ideato un nuovo modello di sgranatoio, da lui brevettato, che utilizzava un cilindro dentato orizzontale di forma svasata che consentiva di sgranare agevolmente pannocchie di diverse dimensioni, anche molto piccole, con una resa oraria di 3 ettolitri di mais per ora. La produzione di tutte queste macchine, con struttura completamente in legno, fu molto intensa soprattutto tra le due guerre mondiali, raggiungendo le migliaia di unità annue. Negli anni ’50 del ‘900 al legno subentrò la lamiera di metallo e spesso venne inserito un ventilatore per una maggiore pulizia del prodotto. Queste piccole antesignane delle moderne mietitrebbie rimasero in produzione nello stabilimento di Breganze fino agli anni ’70, in tempo per veder crescere al loro fianco le grandi macchine da raccolto. Ed è significativo osservare come, già con la prima mietitrebbia prodotta, la M 60, in Laverda ci si impegnò per realizzare tecnicamente la raccolta meccanica del mais, seguendo se vogliamo gli insegnamenti di Pietro Laverda. Si trattava di una macchina a due sole file che, se oggigiorno può apparire buffa e sgraziata, in

Alcune varietà tradizionali di mais coltivate nella pianura veneta tra cui il “marano” e il “biancoperla”.


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quegli anni rappresentava il concretizzarsi del sogno di tanti agricoltori che avevano trascorso nei campi le giornate autunnali a raccogliere a mano le pannocchie e l’inverno a sgranarle sotto i grandi porticati delle fattorie padane. Piergiorgio Laverda

In alto: pubblicitĂ dello sgranatoio brevettato (1897) e pagine del catalogo di Pietro Laverda del 1890. Sotto: sgranatoio tipo DS in metallo (1958) azionato da una motofalciatrice Laverda MFC. La mietitrebbia Laverda M60 con la prima barra mais a 2 file.


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La storia, le storie a cura di Pietro Dal Santo

Il raccolto ai confini del deserto La Libia, da ex “scatolone di sabbia” a Paese affascinante dove la trebbiatura ha bisogno di macchine affidabili in condizioni difficili L’Italia giolittiana, nel primo Novecento, la definì “scatolone di sabbia”. Ma la Libia, oggi, è qualcosa di ben diverso. Un Paese in crescita, con un’età media estremamente giovanile, che ricava sì la gran parte del reddito nazionale dalla risorsa petrolio, ma che dagli anni ‘90 in poi ha riservato una particolare attenzione allo sviluppo, oltre che dell’industria e del turismo, dell’agricoltura: vaste zone di pianura ad esempio sono state dedicate a coltivazioni di frutta e frumento. La Libia ha investito molto sulle bonifiche dei terreni e sulla ricerca dell’acqua. Dal deserto, oltre a quella dell’oro nero, è arrivata anche la risorsa dei grandi giacimenti di acqua fossile, convogliata da un imponente sistema di tubazioni. I cereali rappresentano i principali prodotti agricoli: grano e orzo, ad esempio, vengono coltivati nella fascia costiera e sulle alture in prossimità della costa. In un paesaggio che appare arido, se non desertico, ai bordi delle città spuntano distese verdi costellate di impianti di irrigazione. E la Libia è anche, storicamente, un Paese in cui il nome Laverda è noto. Le mietitrebbie di colore rosso hanno una ottima reputazione in termini di affidabilità e prestazioni in condizioni di raccolto molto difficili quali quelle libiche. Ne sa qualcosa il collega Valter Valente, il nostro “uomo del deserto”, che della Libia conosce i minimi dettagli nelle varie tipologie di raccolta. Valente da più di 20 anni si reca in Libia durante la trebbiatura per fornire la propria consulenza e le necessarie indicazioni ai molti clienti Laverda. “È una attività che mi ha arricchito a tal punto - spiega Valter, tecnico esperto nell’assistenza ai clienti - che ogniqualvolta mi viene proposta una missione tecnica in Libia, mi rendo sempre disponibile. La Libia è un mercato con peculiarità importanti, gli usi e costumi della popolazione sono molto diversi dai nostri e, quando sono in missione, mi adeguo alle loro usanze. Negli anni ho avuto esperienze di ogni tipo;

quando si è nei campi deserti, è molto difficile trovare un posto dove dormire e spesso mi sono adattato a rimanere sui carri che affiancano le macchine per passare la notte. Anche il cibo è tutto particolare: non si patisce la fame, ma ci si deve adeguare ad una cucina molto diversa dalla nostra. Il couscous nel deserto è un’esperienza che suggerisco a tutti, ti porta a creare un forte spirito d’amicizia. Nella mia ultima visita sono sempre stato con Amin Arafa, il nostro agente sul posto. Con Amin mi muovo molto bene perchè mi introduce nelle varie realtà locali. Mi occupo di assistenza tecnica per le mietitrebbie da più di 25 anni e devo ammettere che la missione in Libia ha sempre un fascino particolare, sia perché le condizioni di raccolta sono uniche, sia perché lo stile di vita è meno stressante di quello del nostro mondo”. E in Libia Laverda è sinonimo di affidabilità.

Laverda S.p.A. via F. Laverda, 15/17 - 36042 Breganze [VI] Italia t. +39.0445.385311 f. +39.0445.873355 info@laverdaworld.com www.laverdaworld.com

“I clienti libici sono soddisfatti delle mietitrebbie serie REV con cui stanno lavorando in questi ultimi anni - racconta Valente - e confermano che le Laverda sono particolarmente adatte al loro Paese, in quanto coniugano la massima semplicità operativa alle elevate prestazioni”. Ma per chi si occupa di macchine da raccolta, la Libia, con i campi “creati” sulla sabbia, rappresenta una specificità pressoché unica. “Infatti l’esperienza di molti anni in questo Paese mi ha fatto comprendere l’importanza di una cultura del raccolto che, oltre ai sistemi che già conosciamo, s’incentra sulla trebbiatura da fermo. La macchina viene appunto alimentata da ferma, in particolare quando si trova in condizioni di forte abrasività, dovute alla sabbia. In conclusione mi sento di dire che la Libia è un Paese molto affascinante, in cui Laverda gode di un’ottima immagine, un Paese che ha forti potenzialità”.

Nel massimo rispetto per l’ambiente, questo giornale è stampato su carta riciclata al 100%


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