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ANNO VIII

OTTOBRE 2008 In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O.

NE/VI0048/2008 DAL 28/04/2008

Il giornale dello specialista del raccolto

La mietitrebbia a stelle e strisce Nata dalle sinergie tecnologiche tra Agco e Laverda, la ML 800 ARS si propone come la macchina top per il mercato europeo

IL TRAGUARDO: CINQUEMILA MACCHINE PRODOTTE

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SPACCINI, PERFORMANCE DA PRIMATO

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CANALE ITALIA, DODICI PUNTATE SULLE “ROSSE”

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FRANCIA, OLTRE TREMILA AL SALONE DI DAVID

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MANUTENZIONI INVERNALI DELLA MIETITREBBIA

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Gruppo Industriale ARG


Il punto di Mario Scapin

Laverda in controtendenza prevede un triennio di sviluppo

Mario Scapin direttore generale

Il 2008 promette di chiudersi con un + 20% Il 2009 sarà l’anno del consolidamento In occasione della presentazione della nostra ammiraglia, la ML800 ARS, in campo durante lo scorso mese di luglio, abbiamo cercato di sintetizzare in uno slogan la nostra strategia aziendale: “Laverda in continua crescita verso traguardi sempre più ambiziosi”. Sono passate poche settimane da quell’evento, ma i fatti che si sono succeduti nell’ambito dell’economia mondiale lo fanno percepire come un qualcosa di molto lontano nel tempo. La crisi finanziaria ha assunto rilevanza planetaria e la recessione caratterizza le principali economie mondiali. Nel nostro specifico settore si aggiungono i prezzi bassi dei prodotti agricoli ad alimentare un senso di incertezza. Nonostante ciò non sono cambiati i presupposti sui quali si basa la crescita di Laverda e siamo convinti di poter guardare con ottimismo al futuro, pur mantenendo la giusta dose di prudenza nel rispetto di quella filosofia aziendale che da sempre contraddistingue il nuovo corso della società. Le motivazioni sostanziali che hanno generato la crescita del mercato rimangono valide, giacché sia il mutamento delle abitudini alimentari dei Paesi in crescita, sia il sempre maggior ricorso alle energie rinnovabili ed ai combustibili di origine vegetale sono un dato di fatto. Il crescente consumo di carne e dei derivati del latte in Paesi come la Cina, solo per citare l’esempio più rilevante, costituisce un fenomeno duraturo che non viene scalfito dalla crisi economica del momento, così come la momentanea diminuzione del prezzo del petrolio non modifica le motivazioni strategiche che inducono allo sviluppo di altre fonti di energia. D’altra parte, alcuni effetti della crisi economica stanno producendo conseguenze indirettamente positive per il sostegno della nostra crescita. Il recupero del dollaro sull’euro permette il riaprirsi di mercati fino a ieri preclusi a causa del

cambio sfavorevole. La minore domanda di materie prime sta ponendo un freno alla corsa al rialzo dei prezzi che ha caratterizzato il 2008. Contemporaneamente, si riduce la criticità nella disponibilità di alcune tipologie di componenti come purtroppo avvenuto nei mesi scorsi. A questo si aggiunge, nel caso specifico di Laverda, il ritorno positivo dell’accordo di joint-venture siglato lo scorso anno tra il gruppo Argo e il gruppo Agco. La forza distributiva del terzo gruppo mondiale del settore dimostra la propria capacità accompagnando una crescita delle macchine prodotte con i marchi Massey Ferguson, Fendt e Challenger superiore all’incremento dei mercati. Tutto ciò ci permette di guardare avanti in modo positivo e di confermare a pieno titolo la nostra prospettiva di sviluppo. Le anticipazioni inerenti la previsione per l’esercizio 2008 si stanno confermando e siamo ben confidenti di realizzare una crescita del fatturato Laverda nell’ordine del 20% rispetto allo scorso anno. Il 2009 rappresenterà sicuramente un consolidamento delle posizioni acquisite sul mercato e

vi potranno essere gli spazi per un’ulteriore crescita nella misura in cui saremo capaci di cogliere le opportunità che ci verranno offerte. Opportunità che derivano dalla sempre migliore reputazione acquisita dal prodotto di Breganze in termini di affidabilità, bassi costi di mantenimento in esercizio e ottimo rendimento. La previsione triennale ci lascia vedere un cammino di ulteriore crescita, tanto che possiamo guardare ad un continuo processo di investimenti indirizzati allo sviluppo del prodotto e al completamento della gamma, ma anche alla rivisitazione dei processi di produzione per ottenere un incremento della capacità produttiva ed un sempre più elevato livello qualitativo delle nostre macchine. Lo stabilimento di Breganze è proiettato a diventare un centro di eccellenza per le mietitrebbie e ogni giorno si osservano i segni tangibili di questo miglioramento continuo. In definitiva, credo fermamente nel processo di crescita e di sviluppo di Laverda e ritengo che attraverso il contributo di tutti possano essere raggiunti traguardi molto ambiziosi.

Il giornale dello specialista del raccolto Anno VIII, n. 2, ottobre 2008 Periodico trimestrale Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1017 del 5 marzo 2002

direzione editoriale Mario Scapin Angelo Benedetti Simonetta Lambrocco direttore responsabile Claudio Strati progetto grafico Andrea Rosset Piergiorgio Laverda hanno collaborato: Aneliya Kaneva

responsabile commerciale Opticom Ltd Bulgaria

Flaviano Novello gestione garanzie

Piergiorgio Laverda

curatore dell’Archivio Storico “Pietro Laverda”

fotografie Archivio Laverda spa © by Laverda spa 36042 Breganze (VI) Italy via F. Laverda, 15/17 tel. +39.0445.385311 fax +39.0445.873355 www.laverdaworld.com info@laverdaworld.com Stampa G.N.G.

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L’ Italia di Simonetta Lambrocco

Il nuovo corso alla svolta delle cinquemila

Simonetta Lambrocco responsabile comunicazione e pubbliche relazioni

Tante sono le mietitrebbie prodotte dal luglio 2000, quando partì il rilancio dell’azienda di Breganze Un traguardo prestigioso è stato raggiunto da Laverda che il 29 luglio 2009, una data storica per il “nuovo corso” dell’azienda di Breganze, ha festeggiato la mietitrebbia numero 5.000 uscita dai suoi stabilimenti dal luglio del 2000. La cinquemillesima macchina, una M 304 SP, è stata esposta davanti al museo aziendale, dove tutti i dipendenti hanno partecipato ai festeggiamenti richiedendo una foto di gruppo con la protagonista della giornata prima di brindare all’evento. Il direttore generale Mario Scapin ha voluto ringraziare tutte le maestranze che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, perché “il successo è frutto del forte coinvolgimento e della partecipazione attiva di tutti al progetto Laverda” ha dichiarato. Dopo l’eccellente chiusura del 2007 con oltre 810 macchine prodotte e collocate sul mercato, il 2008 promette complessivamente un’ulteriore crescita del 20 per cento, per le favorevoli condizioni della fase economica. In particolare, il mercato italiano è in recupero grazie al buon andamento nel segmento delle autolivellanti, mentre grandi soddisfazioni arrivano da Francia, Romania, Bulgaria, Grecia e Serbia, come ha rilevato Scapin. Essenziale per il raggiungimento delle cinquemila unità prodotte è stato l’impulso innovativo che ha caratterizzato la nuova Serie M Special Power, la quale, con l’esclusivo sistema “Laverda” (GSAX, PFR, MCS Plus, Commodore Cab) e il design moderno e accattivante, ha contribuito in modo decisivo a catalizzare l’attenzione della clientela.

“Si prevede di superare di slancio le mille unità a fine 2008 – ha aggiunto Roberto Zuech, direttore della produzione, della supply chain e dei sistemi informativi -. I numeri prodotti sono stati possibili grazie ad un aumento del 15% dell’organico e alla sempre migliore organizzazione dei reparti produttivi”. Zuech ha anche ricordato che il 2009 chiamerà ad un impegno ancora maggiore. Una nota vivace è arrivata con la lettura di una poesia d’occasione, scritta da un appassionato dipendente nel febbraio del 1971 per celebrare la cinquemillesima M 120 allora prodotta in Laverda. Conclusa la parte istituzionale, la festa è continuata in allegria con musica, finger food e buon vino di Breganze. Simonetta Lambrocco

La 5000ma Mietitrebbia Laverda M120 Questa sera sono arrivata la vostra 5000ma M120 tanto desiderata tutti mi avete migliorata Son fatta per grano riso – semenzine che son più che sopraffine Le mie sorelle sono andate per il mondo sconfinato perfino il riso del Giappone hanno trebbiato Il granturco dell’Olanda, i legumi di Caserta, l’erba medica in Val Padana non è una cosa strana Tutti lo sanno la mietitrebbia non fa danno, solo produzione orgoglio degli Operai, di Laverda e della Nazione Però un anno fa, è nata una mia sorella Laverda anche quella M150 l’han chiamata ammiraglia il pubblico l’ha nominata guardatela, da tutti può essere lodata sia per produzione, che per perfezione Scusate questa lunga cantilena questa sera anche per me grano duro e pan d’oro per cena Tiziano Gardellin, 23 febbraio 1971


Spaccini, performance da primato Ben quindici mietitrebbie nuove collocate nella campagna vendite appena conclusa dalla concessionaria Laverda di Todi Dopo alcuni anni di crisi, nella campagna vendite 2007/2008, appena conclusa, il mercato delle macchine da raccolta è in ripresa. Otello Spaccini, titolare della concessionaria Laverda di Todi (Perugia), è davvero soddisfatto: «Abbiamo passato anni difficili, a causa del calo del prezzo dei cereali. Ma questa campagna è stata molto confortante: nella nostra zona operativa abbiamo collocato ben otto mietitrebbie da piano e sette autolivellanti, con un totale di quindici macchine nuove consegnate. Davvero un record». Otello Spaccini sognava di creare un’attività tutta sua fin da ragazzo. Terminati gli studi, iniziò a lavorare come meccanico in un’officina di riparazioni macchine agricole ed autocarri, maturando una significativa esperienza tecnica. Molto determinato, con una spiccata capacità commerciale, Spaccini decise così di mettersi in proprio. «A circa un anno dall’avvio dell’attività dovetti interromperla, perché chiamato al servizio militare. Ma quando tornai dalla leva ripresi di gran lena il lavoro e circa un altro anno dopo cominciai la costruzione di un capannone artigianale e commerciale in località Pantalla di Todi, lungo la superstrada E 45 Orte – Ravenna. In pochissimo tempo il mio sogno divenne realtà». L’attività di Otello Spaccini decollò in modo consistente in breve tempo. L’ottima scelta logistica, la capacità e la professionalità imprenditoriale furono il volano dello sviluppo. «Già nel 1981 iniziò anche l’attività di commercializzazione di trattrici e attrezzature usate – racconta l’imprenditore umbro – e

successivamente inserii anche le attrezzature nuove, in particolare quelle per la preparazione del terreno a marchio Pegoraro. Con quelle macchine raggiungemmo quote di mercato superiori a ogni più rosea aspettativa». L’azienda era in continua crescita. Acquisì altri marchi da commercializzare, i trattori Zetor e Goldoni, avviando la vendita di trattrici nuove. E dopo qualche anno subentrarono i marchi Pasquali, Mc Cormick e Valtra, che sostituirono gli altri due. Ma la svolta forse più importante arriva nel 2001. «In quell’anno cruciale l’azienda intraprese un’esperienza tutta nuova, avviando la commercializzazione delle macchine da raccolta Laverda. Fin dalla prima campagna – spiega Spaccini – la mia azienda dimostrò di saper lavorare con dedizione, competenza e professionalità e ricevemmo il premio per aver raggiunto il 46% di quota di mercato!». Successi notevoli, che Otello Spaccini spiega essere dovuti anche all’ottimo lavoro di team. Ricorda infatti il ruolo fondamentale avuto, nello sviluppo del business aziendale, dai suoi stretti collaboratori, Gianni Fornetti e Giampietro Foschini, che da ben 25 anni sono con lui. «Certo dobbiamo anche ringraziare il team Laverda, che ha contribuito al nostro successo e condivide con noi la gratificazione professionale». Ma quali sono i punti forza dell’azienda, secondo l’imprenditore umbro? «Soprattutto l’assistenza propria e le officine esterne collegate – risponde Spaccini -. Poi un magazzino ricambi efficiente, la puntualità e la correttezza verso i clienti: nel periodo

Umbria, un’agricoltura fatta di nicchie felici Nell’agricoltura umbra spiccano le nicchie di vino e olio, che offrono prodotti di alta qualità. Una particolarità è la coltura dei tartufi e i più rinomati sono quelli neri di Norcia. L’allevamento più sviluppato è quello dei suini, mentre esisteva un tempo, in montagna, anche la pastorizia che va scomparendo. Grazie ai boschi è radicato lo sfruttamento del legname. Grande sviluppo ha conosciuto l’agriturismo, unito alla produzione biologica. Nel contesto dell’economia agricola regionale le coltivazioni erbacee svolgono un ruolo di primaria importanza, occupando più di 300.000 ettari. Le colture industriali (in particolare colza, girasole, barbabietola da zucchero, soia e tabacco) contribuiscono per il 13% circa al valore della produzione dell’agricoltura regionale, calcolata ai prezzi di base. In termini di superficie, occupano complessivi 34.731 ettari: girasole 21.372 ha, tabacco 8.618, barbabietola 4.581, colza 80, soia 80. Le colture foraggere nel loro insieme (temporanee e permanenti) occupano una superficie complessiva di circa 135.000 ettari costituendo il 3,5% del valore della produzione regionale.

del raccolto siamo a disposizione 24 ore su 24. E inoltre una grande, continua attenzione all’evoluzione del settore. Ma non nascondo che un motivo del nostro successo è dato anche dalla capacità di saper dialogare con gli agricoltori e i contoterzisti per individuare le problematiche che riguardano il loro lavoro: io stesso conduco un’azienda agricola, pertanto conosciamo bene il comparto».


Nata negli Usa, cresciuta in Laverda È il messaggio forte per il lancio della ML 800 ARS, stile americano destinato alle grandi estensioni d’Europa Le nuove esigenze del mercato richiedono macchine dalle prestazioni sempre più elevate e cantieri che offrano la massima efficienza per un’agricoltura sempre più produttiva. Per questo Laverda, specialista della mietitrebbia, oltre alle macchine con tradizionale sistema di trebbiatura dotato di battitore, controbattitore e scuotipaglia, allarga la propria offerta e si propone ad un segmento di mercato diverso con un nuovo modello di mietitrebbia assiale, la ML 800 ARS (Advanced Rotor System). Questa macchina, prodotta negli stabilimenti Agco di Hesston (US) e nata per il mercato americano dove si pratica un’agricoltura di tipo estensivo, è uno dei frutti della joint venture fra Laverda e Agco Corporation. Infatti la potente ML 800 ARS è stata adattata alle esigenze del mercato europeo e italiano anche grazie all’esperienza e al contributo di Laverda, che ben conosce le peculiarità di questi mercati. Per una macchina tanto potente non potevamo non scegliere una campagna dal forte impatto che condensasse più messaggi su diversi livelli. Ecco dunque la nuova pagina pubblicitaria dedicata al lancio di questo condensato di tecnologia, potenza, prestazioni e comfort. Il visual utilizzato ritrae un giocato-

re di football americano, nell’atto atletico della corsa, con un pallone da calcio al posto della palla ovale. Il giocatore rappresenta la ML 800 ARS, macchina nata in USA, ma sviluppata, specializzata e preparata per i terreni italiani ed europei, come sottintende il pallone da calcio. La metafora è quella del giocatore nato negli States, ma allenato e preparato ai campi europei: l’immagine della forza e della potenza del giocatoremacchina viene così completata con il richiamo al contesto europeo. Lo sfondo, il campo di grano, ci riporta al tema dell’agricoltura. Il filo conduttore del messaggio pubblicitario esplicita la “reason why”, il motivo: Laverda, grazie all’alta specializzazione raggiunta nella produzione di mietitrebbie in tanti anni di attività specifica, ha “reso europeo” ciò che era nato per performance americane. L’headline, il titolo principale, recita “Born in the USA”: un messaggio chiaro, che rimanda al titolo di una famosa canzone di Bruce Springsteen. E il sottotitolo specifica: “Nata in USA, cresciuta in Laverda”. Lo stile di comunicazione, come la macchina, è non convenzionale e l’impatto è davvero forte, dato che le modalità espressive sono assolutamente originali per il nostro settore. Simonetta Lambrocco

Su Canale Italia dodici puntate tutte dedicate a Laverda Le “rosse” sbarcano in tv. Sulla rete nazionale Canale Italia è scattata il 4 ottobre scorso la serie di puntate dedicate all’azienda di Breganze. Un ciclo di trasmissioni programmato per dodici appuntamenti, sempre di sabato, alle 9, che ha l’obiettivo di incrementare la notorietà del marchio e dell’azienda Laverda e di diffondere l’immagine di un’azienda moderna, dinamica, con un trend di crescita costante. Una troupe di Canale Italia ha girato, nello stabilimento di Breganze, le puntate monografiche da mandare in onda all’interno della trasmissione “Bianco Rosso e Verde”, un programma mirato ai temi dell’agroalimentare. La rete televisiva Canale Italia, fondata nel 1976, è oggi una televisione nazionale che irradia direttamente in 14 regioni e in copertura integrata dal canale satellitare n. 883 del bouquet digitale di Sky per le altre regioni. Al sito dell’emittente, http://www.canaleitalia.it/Contenuti.asp?IDMC=138 si trovano le informazioni per sintonizzarsi sulla frequenza della propria area.


I mercati

a cura di Simonetta Lambrocco

Francia, a Guise rendez-vous agricolo Tremila e trecento visitatori alla maxi esposizione David di ben cinquecento macchine agricole: in primo piano le “rosse” Tremila e trecento visitatori hanno visitato il secondo salone regionale a Guise, organizzato dalla Società David, nei suoi locali, in giugno. Il gran numero di partecipanti ha potuto visitare innanzi tutto un’esposizione di macchine agricole davvero eccezionale, con ben 215 macchine nuove e 250 d’occasione. Tra le macchine in primo piano spiccavano soprattutto tre mietitrebbie Laverda, molti trattori, macchinari e attrezzature di altro tipo e di diversi marchi. L’obiettivo dei dirigenti di David, Benoit e Laurence David ed Eric e Christine Lambelin, era semplice: realizzare un evento ancora migliore di quanto fatto nel 2006, data del primo salone regionale. Ci sono riusciti e, malgrado il tempo costantemente incerto, in particolare il venerdì con un’intera giornata sotto la pioggia, gli agricoltori hanno risposto in modo davvero massiccio al loro invito. E hanno potuto apprezzare l’eccellente organizzazione e la partecipazione di tutta la squadra della David. I visitatori, spesso accompagnati dalle famiglie, avevano diverse opportunità. Intanto potevano approfittare di un ben organizza-

to mercatino di specialità gastronomiche e di artigianato; poi c’era uno spazio dedicato in modo specifico alla prova di guida sui trattori; chi voleva, infine, poteva perfino effettuare un volo panoramico a bordo di un elicottero. Per i bambini c’era la possibilità di divertirsi sui castelli gonfiabili, con dei tour sui quad e,

al maneggio, cavalcando o facendo amicizia con i pony. “Tutto il team David desidera ringraziare i fornitori che hanno contribuito al successo di questo salone - dichiara Benoit David -, in particolare i fornitori che hanno partecipato fattivamente, come Laverda. L’appuntamento con il terzo salone è tra due anni”.

Un secolo di storia aziendale di generazione in generazione La storia della società David affonda le sue radici nel 1911, quasi un secolo fa, quando Léon David inizia la sua attività a Iron, nell’Aisne. Nove anni dopo, nel 1920, riceve il suo primo carico di legatrici. L’attività cresce e, nel 1930, è il figlio Raymond David a prendere in mano l’azienda: si insedia in una nuova sede, sempre a Iron, e nel 1932 consegna il primo trattore. Trent’anni dopo, nel 1960, ecco l’azienda a Guise, con la sede in piazza Louis Meurice: la clientela è cresciuta rapidamente, grazie soprattutto a un servizio post vendita molto affidabile. I figli Francois e Alain entrano nell’azienda di famiglia giovanissimi nel 1968, dando impulso a una nuova fase di sviluppo che nel 1973 culmina nell’acquisizione dello stabilimento Colau a Aulnoye-Aymeries, al Nord. E’ Alain David a garantire lo sviluppo di questa società, di lunga tradizione e largamente apprezzata nell’ambiente agricolo per la serietà e la competenza. Intanto, nel 1984, la David lascia il centro del paese di Guise e trasloca in locali ultramoderni, per poter facilitare l’accesso agli agricoltori. L’inaugurazione dei nuovi locali avviene nel febbraio 1985, insieme al lancio di un nuovo tipo di negozio, definito “a servizio libero”. Un altro centro “a servizio libero” nasce, nel maggio, anche ad Aulnoye-Aymeries. E il primo dicembre dello stesso anno anche l’impresa Colau viene a far parte dell’azienda madre, assumendo il nome di Società David. E’ il 1986 quando la quarta generazione fa il suo ingresso in azienda: arrivano Benoît e Laurence David, ed Eric e Christine Lambelin. Sono anni di grandi sviluppi: nel 1987 viene riacquistato il dipartimento

agricolo della società GBR a Saint Quentin et Ribemont, mentre nel 1988 si inaugura la struttura di Ribemont. Alcuni anni dopo, nel 1993, avviene una importante ristrutturazione sociale per far fronte ai rischi del mercato agricolo. Nel 1999 la David apre una nuova filiale a Laon, in seguito all’ampliamento del settore che fa parte dei suoi progetti. La quinta succursale apre i battenti a Bertry nel 2003. E l’anno dopo la sede di Laon si trasferisce in un nuovo edificio, molto moderno. Sempre nel 2004 ha luogo l’inaugurazione della nuova sede a Guise, il paese che due anni dopo, nel 2006, ospita il primo salone agricolo regionale.


L’uomo con l’occhio sul mondo Intervista a Andrea Ugatti, responsabile vendite estero: “È il momento di concentrarci ancor più sull’Europa” Laverda World periodicamente presenta gli uomini e le donne di Laverda, spiegandone il ruolo in azienda. Questa volta è il turno del nostro responsabile vendite estero, Andrea Ugatti, attivo in azienda da oltre due anni. Andrea, puoi raccontarci qualcosa di te? “Mi sono laureato nel giugno del 1995 in Economia e Commercio all’Università di Bologna e nel dicembre dello stesso anno ho intrapreso uno stage di nove mesi in commercio estero ed internazionalizzazione di impresa, promosso dall’Ice e dall’Assindustria bolognese. Vivo a Ferrara, sono sposato dal ‘97 e ho due figlie”. Quando e dove è avvenuto il tuo primo inserimento lavorativo? “Ho iniziato lavorando per una importante azienda di Bologna produttrice di macchine per il gelato in Russia, dove ho vissuto per sei mesi”. E poi? “Rientrato in Italia, mi sono confrontato con varie esperienze professionali in settori diversi. L’incontro con il settore della meccanizzazione agricola risale al 2003, quando feci il mio ingresso nel gruppo industriale Argo con la funzione di export area manager per Landini e McCormick”.

cinquanta per cento suo tempo. Laverda, dal 2000, ha dovuto ricostruire una rete di distribuzione mondiale che oggi consta di 96 distributori operanti in 35 Paesi. Da subito mi sono dedicato in modo particolare al consolidamento e all’ampliamento della rete Laverda in Europa Centrale e nei Paesi Baltici. Devo confessare che mi sono preso anche delle belle soddisfazioni”. E oggi, come vedi i mercati? “La congiuntura economica favorevole che ha caratterizzato il comparto agricolo nel 2008 ha permesso a Laverda di incrementare la propria presenza in particolare in Paesi quali Bulgaria, Romania, Serbia e Grecia, dove l’incremento dei volumi è stato particolarmente accentuato. Per il futuro le prospettive sono positive. Proprio pensando al futuro e alla forte necessità di presidiare i mercati a fianco dei nostri importatori e distributori, abbiamo deciso di inserire in azienda un nuovo area manager per l’estero. Con Davide Martini contiamo di concentrarci ancora di più nei mercati del Nord Europa, dell’Europa Centrale e dell’Est Europa, dove Laverda può contare su una rete commerciale in crescita”. Passione, progetti di crescita, presidio dei mercati, davvero un bel programma: complimenti! Grazie Andrea. Simonetta Lambrocco

Un settore, quello della meccanizzazione agricola, che ti appassiona. “In effetti è così, dopo tre anni in cui mi sono occupato della vendita di trattrici agricole, dal settembre del 2006 ricopro il ruolo di responsabile vendite estero di Laverda. Un’esperienza estremamente stimolante in un’azienda strutturata e ben organizzata che facilita il compito di chi, come me, è sul mercato per più del

Andrea Ugatti, a destra, con Davide Martini.

Martini, il braccio destro per i mercati europei Non ancora trentenne, residente a Schio, l’area manager Davide Martini è arrivato in Laverda, nello staff del responsabile vendite estero Andrea Ugatti, per migliorare la penetrazione dell’azienda di Breganze nei mercati europei. Martini ha frequentato il liceo classico e poi ha conseguito la laurea in Economia e Commercio. Dal 2004 ha lavorato in Diesel spa, prima come project manager e responsabile dei progetti speciali, occupandosi di gestire progetti in ambito tecnologico e logistico, poi operando nel business development, nelle analisi di mercato e occupandosi dei progetti per lo sviluppo del brand. Dopo un anno in Valex spa, con le stesse mansioni e con la gestione della rete commerciale Italia, Martini è approdato in Laverda come export area manager. Membro dell’Associazione laureati in Economia e Commercio di Verona, Davide Martini è un amante dei viaggi e un divoratore di libri. Nel tempo libero fa parecchio sport, in particolare nuoto e corsa, oltre ad allenarsi in palestra.


Bulgaria, Opticom presenta le macchine Dimostrazione sul campo nella regione Pavlikeni per i trattori Landini e le mietitrebbie Laverda: osservata speciale la 296 LCS Nello scorso luglio Opticom ha organizzato una giornata di dimostrazione delle macchine in lavoro che ha riscosso grande successo. Infatti oltre 200 visitatori hanno partecipato e assistito all’evento, che ha avuto luogo nella regione Pavlikeni nella Bulgaria centrosettentrionale. Sono stati invitati tutti i clienti della Bulgaria settentrionale e sono stati trasferiti nel luogo della dimostrazione i dealer locali di Laverda. Hanno partecipato anche televisioni, giornali e riviste di settore e giornalisti dei media internet specializzati. La dimostrazione ha avuto inizio con un breve discorso introduttivo di Veselin Genev, seguito dal saluto ufficiale del sindaco di Pavlikeni. L’ingegner Delchev ha presentato ogni macchina in azione sul campo, specificandone le caratteristiche tecniche e i vantaggi operativi. Oltre ai molti trattori Landini, fra cui il “veterano” Legend 145, uno dei primi trattori venduti da Opticom nel 2000, alle attrezzature di diversi marchi come le seminatrici, gli erpici, gli aratri e gli sprayer, l’attenzione si è concentrata in particolare sulla mietitrebbia Laverda 296 LCS. Tutte le macchine hanno dimostrato grande efficienza ed efficacia operativa su un suolo duro e difficile.

Dopo la dimostrazione delle macchine in lavoro sul campo, tutti gli ospiti hanno avuto l’opportunità di provare personalmente macchine e attrezzature, di chiedere spiegazioni e di scambiare opinioni con i tecnici dello staff Opticom. Un ottimo barbecue con bibite di ogni tipo ha coronato la giornata e ad ogni partecipante sono stati offerti materiali promozionali. Aneliya Kaneva

Chavdarov, giovane agricoltore bulgaro, soddisfattissimo della sua nuova 225 REV Ivan Chavdarov, 32 anni, è il titolare di un’azienda agricola a carattere familiare che conduce insieme al padre ed alla moglie nella cittadina di Boyadzik, nella Bulgaria sud orientale, nella regione di Yambol. Chavdarov coltiva un’area di 300 ettari dove raccoglie soprattutto grano, orzo, colza (su 150 ha) e girasole (su 150 ha). L’azienda è gestita in immobili e magazzino di proprietà, edificati su una superficie di 1.2 ettari. Nel maggio del 2008 l’imprenditore agricolo bulgaro ha acquistato una nuova mietitrebbia Laverda 225 REV con barra di taglio da 5,40 metri, grazie al contributo dei programmi euro-

pei a supporto dei giovani agricoltori in Bulgaria. Oggi, a campagna conclusa, il bilancio di Chavdarov è estremamente positivo: “La macchina ha sempre lavorato bene - spiega il trentaduenne agricoltore - e con ottime prestazioni, con un prodotto di eccellente qualità e consumi davvero contenuti e non ha presentato problematiche di alcun genere. La stagione 2008 con Laverda è stata una esperienza molto soddisfacente”.


I prodotti

Il nuovo gioiello italo-americano La nuova mietitrebbia Laverda ML 800 ARS Advanced Rotor System si propone al mercato con caratteristiche d’avanguardia e dati tecnici da primato. Nata dall’unione e dalle sinergie tecnologiche sviluppate da Laverda e Agco, la macchina è concepita per le grandi aziende agricole e i contoterzisti che pretendono affidabilità e polivalenza, unite a un notevole incremento nella produttività. La ML 800 ARS arriva così ad integrare la già vasta gamma di macchine convenzionali Laverda (Serie M, Serie LCS, Serie REV, Serie Autolivellanti): una soluzione innovativa abbinata come sempre alla qualità dell’organizzazione commerciale e di assistenza Laverda. Dotazioni fuori del comune ML 800 ARS dispone del più grande rotore del settore, con un diametro di 800 millimetri per una lunghezza di 3.560 mm, alimentato da un canale di larghezza da 1.420 millimetri con pale ad elica. Il maxi rotore del mercato presenta tutte le credenziali per una trebbiatura ad alto rendimento, offre un’ampia area di trebbiatura e una grande superficie per separare la granella delicatamente. Il controbattitore, suddiviso in nove sezioni, presenta un design esclusivo e un’articolazione parallela brevettata: viene regolato direttamente dalla cabina, tramite la Managing Console GTA II. La piattaforma di taglio da 7,6 o 9,1 metri offre un’alimentazione uniforme con un’ottima velocità di raccolta, fattore essenziale per riempire il potente rotore e garantire la massima produttività (aumento del rendimento di oltre il 73% per il colza). La garanzia di un flusso costante al rotore assicura alte performance per una resa senza precedenti. La capacità di scarico più veloce del mercato assicura il primato di 160 litri al secondo. Si riduce dunque il tempo impiegato nello scarico che può così essere dedicato alla trebbiatura, aumentando la produttività. Anche il serbatoio generale da 12.500 litri è il più grande del mercato: tanta capienza permette di continuare a lavorare, con intervalli maggiori fra uno scarico e l’altro. Da sottolineare che bastano appena 77 secondi per svuotare completa-

mente il serbatoio. Un’unica coclea a lungo raggio (7,4 metri di estensione dal centro macchina e un’altezza di scarico di 4,34 metri) semplifica le operazioni di scarico nei carri e nei grandi rimorchi, con l’ulteriore vantaggio di una maggior affidabilità (coclea unica significa meno parti in movimento e minor usura). Infine, record anche per la cabina: è la più ampia in circolazione, perché anche migliori condizioni di lavoro migliorano la produttività. A bordo comfort e tecnologie 3,44 metri cubi di vivibilità in cabina rappresentano un vero primato di comodità, esaltato dalla visibilità totale e da un’eccellente illuminazione. I rivestimenti sono fonoassorbenti, i vetri azzurrati, secondo il sistema CAN Bus - ISO Bus. Il display a colori touch screen da 10,5 pollici offre la possibilità di monitorare e regolare le funzioni della mietitrebbia da un unico schermo, con un layout semplice e intuitivo, facile da leggere sia di giorno che di notte. La SD card ha una memoria di grande capacità e non necessita di uno specifico lettore. La funzione Auto-Guide mette a disposizione un’ulteriore automazione: utilizzando un sistema di guida tramite GPS, Auto-Guide assume il controllo dello sterzo consentendo di incrementare la produttività (maggiori ettari/ora), ridurre i consumi di carburante, migliorare la precisione (niente

sovrapposizioni o mancati passaggi) indipendentemente dall’abilità dell’operatore. Contribuendo a ridurre la fatica di chi conduce la macchina, consente infine un incremento delle ore-lavoro e dell’utilizzo dei macchinari.

Molto country il calendario di Laverda per il 2009 Tradizione vuole che novembre sia il mese in cui Laverda propone al pubblico il calendario per l’anno che verrà. Come sarà il calendario Laverda 2009? Dopo gli anni dedicati alle immagini pure e semplici delle macchine in lavoro in paesaggi di grande bellezza, alle immagini storiche o ad uno stile high-tech più innovativo e originale, o come per il 2008, a una grafica di tendenza pop-art, per il prossimo anno Laverda si propone con una veste country-vintage, in linea con la tendenza più trendy del momento. Vedere per credere, ecco qui un piccolo assaggio. Informazioni e prenotazioni su www.laverdaworld.com, oppure telefonando al numero +39 0445 385 310.


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La rete Italia incontra la ML 800 ARS In Romagna il meeting per capire i trend di Laverda e toccare con mano la nuova nata A stagione commerciale inoltrata, Laverda ha riunito la rete italiana per condividere i risultati conseguiti nel 2007 e per fare una panoramica sullo sviluppo aziendale con la proiezione dei risultati attesi per il 2008. Grazie alla joint venture di Laverda con Agco Corporation, lo sviluppo del prodotto ha un rinnovato impulso e le sinergie messe in campo stanno già portando nuovi frutti. Uno di questi è la ML 800 ARS (Advanced Rotor System). L’incontro, che aveva per tema la crescita costante di Laverda e la proiezione verso nuovi traguardi, si è svolto il 17 luglio scorso all’Azienda Agrituristica Venatoria Massari, a Conselice di Ravenna, e ha offerto l’occasione per il lancio dell’attesa novità di casa Laverda, la ML 800 ARS (Advanced Rotor System), la nuova macchina assiale. Una mietitrebbia nata per le aziende che pensano in grande, che vogliono espandere le proprie potenzialità e che si pongono grandi obiettivi. Una macchina dalle grandi prestazioni, progettata per grandi estensioni e grandi performance. Dopo un caffè di benvenuto che ha accolto tutti i concessionari italiani nel giardino dell’azienda Massari, i lavori hanno avuto inizio con un discorso di apertura del direttore generale di Laverda, Mario Scapin, il quale ha riassunto le motivazioni del titolo dell’incontro, “Laverda in crescita costante verso nuovi traguardi”. “Ad un 2007 che si è chiuso con 99 milioni di euro di fatturato, oltre 810 macchine vendute e la crescita del 18% rispetto all’anno precedente - ha detto Scapin - sta seguendo un 2008 ricco di soddisfazioni”. La prima metà del 2008 ha visto infatti per Laverda una ulteriore crescita del 20%, grazie alle condizioni di mercato ancora favorevoli per gli alti prezzi dei cereali. “Se da un lato il mercato Italia ha dimostrato un buon recupero, grazie alla ripresa delle vendite nel segmento delle mietitrebbie autolivellanti - ha continuato il direttore generale - le performance di Laverda sono d’altro canto state buone anche in altri Paesi europei, quali

Francia, Romania, Bulgaria, Serbia e Grecia”. Scapin ha poi ricordato lo sforzo realizzato nello stabilimento di Breganze per consentire l’aumento di produzione che dovrà crescere ulteriormente, per arrivare alle oltre mille unità previste per fine 2008. Anche in termini di risorse umane l’incremento è stato rilevante, con un + 15% di nuovi assunti soprattutto nei reparti produttivi. Unica nota dolente, il continuo aumento del costo delle materie prime. Scapin ha terminato il suo intervento ricordando l’importanza dell’accordo siglato con Agco, che ha contribuito all’incremento dei volumi prodotti grazie alla propria rete distributiva e che ha consentito lo sviluppo di importanti sinergie, tali da permettere a Laverda di affacciarsi sul mercato in modo più aggressivo, completando la propria offerta di macchine tradizionali con una macchina di concezione diversa, la ML 800 ARS. “Oggi sono davvero orgoglioso di presentarvela” ha concluso. La parola è passata poi a Giampietro Castellacci, responsabile vendite Italia, per un quadro dettagliato dell’andamento delle vendite nelle aree del Nord, del Centro e del Sud.

“Grazie al contributo del Centro e del Sud possiamo dirci soddisfatti per questa campagna 2008 che non è ancora del tutto chiusa” ha dichiarato Castellacci. “Nel complesso abbiamo consolidato una quota di mercato del 24% anche se non senza difficoltà, in particolare per la perdita di penetrazione dell’area Nord nelle ultime tre stagioni. Guardando all’andamento generale di Laverda nel resto del mondo, come abbiamo appena sentito dall’ing. Scapin, crediamo ci siano i presupposti per fare bene anche in ogni area dell’Italia” ha concluso Castellacci, spronando i suoi ad un approccio sempre più

Nella foto, i relatori che hanno preso la parola durante il meeting


11 professionale al mercato, grazie anche alla nuova ML 800 ARS che consentirà a Laverda di essere interessante anche per quella clientela che rivolge la sua attenzione a una tipologia di prodotto non convenzionale. Ha preso successivamente la parola la responsabile comunicazione e pubbliche relazioni Simonetta Lambrocco che ha posto in luce la necessità di operare sempre un forte presidio sul territorio utilizzando gli strumenti di identificazione e comunicazione messi a disposizione della rete da Laverda. “Nella società di oggi, la comunicazione ha assunto un ruolo determinante a tutti i livelli per il successo. Ecco perché, in ogni occasione in cui ciò è possibile, è bene comunicare e diffondere i valori della marca con coerenza e convinzione”. Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, ha effettuato un’analisi generale ricordando che l’agricoltura riveste un ruolo fondamentale per l’alimentazione dell’umanità. “Allo scopo servono aree coltivabili sempre più ampie lavorate in modo più efficace per garantire maggiori rese nel rispetto della qualità dei prodotti - ha sottolineato Benedetti -. Nel contesto ecco inserirsi a pieno titolo la meccanizzazione che ha, oggi più che mai, un ruolo altrettanto importante e le stesse responsabilità degli agricoltori nel soddisfare i bisogni primari dell’umanità in termini di alimentazione ed energia nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.” Infatti ci si aspetta, come ha chiarito Benedetti, che i ricavi in agricoltura mantengano il trend positivo a livello mondiale e che nei nuovi stati membri dell’Europa il settore possa ancora crescere; che la superficie coltivabile diventi ancora più importante grazie al nuovo approccio del set aside; e, infine, che le aziende agricole vedano nell’accorpamento dei terreni l’opportunità di crescita in termini di superficie per far sì che la meccanizzazione diventi meno onerosa e più efficiente. “Per questo, Laverda - ha concluso Benedetti - presenta al mercato la ML 800 ARS, macchina nata per soddisfare al meglio proprio

queste esigenze di massima efficienza produttiva”. E finalmente è arrivato il momento della presentazione della macchina, illustrata nei minimi dettagli dal product manager, Luciano Parise, che ha accompagnato per mano alla scoperta dei benefici e dei vantaggi offerti da questa nuova mietritrebbia un pubblico molto attento e interessato. Dopo pranzo ha avuto luogo la dimostrazione della macchina in lavoro ed è stato possibile a tutti vedere in diretta le grandi prestazioni della nuova nata e salire a bordo durante il lavoro.

All’Eima International di Bologna Laverda presenta le ultime novità Dal 12 al 16 novembre 2008 Laverda parteciperà all’importante vetrina internazionale Eima International, il salone con cadenza biennale che si tiene alla Fiera di Bologna. All’interno del proprio stand, Laverda esporrà le sue mietitrebbie di punta e l’ultima importante novità: la ML 800 ARS (Advanced Rotor System). La nuova macchina assiale, presentata alla stampa e alla rete di vendita italiana in anteprima assoluta lo scorso luglio, sarà la vera “regina” dello stand. Non perdete l’occasione di vederla di persona. Vi aspettiamo! Laverda sarà al padiglione 16, stand A 23.

... e lancia nel web interattività e informazioni su www.laverdaworld.com Tutto rinnovato il sito Internet www.laverdaworld.com, che viene lanciato in concomitanza con Eima International 2008. Immediato e di semplice navigazione, laverdaworld.com offre tutte le informazioni di interesse riguardanti l’azienda, i suoi valori, la sua mission, le novità e i prodotti. Il tutto con uno stile grafico accattivante e autorevole, nel pieno rispetto della corporate identity. Il nuovo sito di Laverda diventa così un mezzo evoluto, un vero strumento di lavoro quotidiano e un sistema concreto per creare un filo conduttore tra azienda, dealer e cliente finale. Per questo propone funzionalità grazie alle quali il flusso di informazioni sarà bidirezionale tra azienda e cliente, ma anche tra cliente e azienda. Nuove sezioni si aprono in modo specifico agli utenti che potranno per esempio avere informazioni e suggerimenti sulla manutenzione ordinaria, vedere le previsioni del tempo, o essere aggiornati sulle news Laverda più fresche. Un sito interattivo, perché Laverda vuole essere sempre più vicina al cliente, con ogni mezzo. Lasciatevi tentare, cadete nella rete… www.laverdaworld.com


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I servizi

Quando la rossa è in garage Autunno e inverno, mesi ideali per fare il check up alla macchina ed effettuare gli interventi di manutenzione programmati La mietitrebbia è un investimento estremamente importante, per il contoterzista e per l’agricoltore. Per averla sempre pronta ed efficiente, capace di dare il massimo nel momento del raccolto, va sottoposta periodicamente a manutenzione specialistica di qualità. Quando la stagione della raccolta finisce, è il momento giusto, tra autunno e inverno, per fare il check up della macchina. Si evitano, così, innanzitutto, i rischi di fermo macchina durante la prossima campagna. Si risparmiano eventuali costi dovuti alla non corretta manutenzione. Si mette la mietitrebbia nella condizione di dare sempre le prestazioni ottimali, e si valorizza l’investimento. Chi ha in casa una “rossa”, insomma, non aspetti altro tempo. Contattando il proprio concessionario di zona può pianificare gli interventi di manutenzione durante la fase autunnale e invernale. Tutti gli interventi manutentivi, che vengono eseguiti da tecnici esperti, sono effettuati secondo linee guida ed elenchi di controllo specifico per ciascun tipo di macchina. Inoltre gli appuntamenti per la manutenzione permettono ai clienti di consultarsi con i tecnici del concessionario e gli esperti di Laverda, per qualsiasi esigenza possano avere, non ultima la necessità di kit che si possono applicare su macchine di non recente produzione. Va ricordato che gli staff tecnici dei concessionari sono formati in modo specifico, attraverso corsi effettuati in azienda, e pertanto sono sempre aggiornati sulle ultime soluzioni, proposte e iniziative che Laverda mette in atto per supportare la sua clientela. A fianco di quelli dei concessionari, comunque, Laverda mette a disposizione anche i suoi tecnici altamente specializzati. Importante è infine utilizzare sempre materiali originali Laverda. L’azienda di Breganze, con i suoi prodotti testati da anni di esperienza sul campo, è sempre pronta ad affiancare il cliente con l’efficiente servizio Ricambi.

I filtri, parti vitali della macchina I filtri sono di estrema importanza per la macchina: rappresentano la garanzia di un funzionamento continuativo e ottimale. Infatti hanno un ruolo strategico e devono essere altamente affidabili, in quanto si tratta di componenti molto sollecitati, che devono assicurare la pulizia degli impianti idraulici e idrostatici, e del gasolio. In una parola, sono le parti vitali da tenere in gran forma per non avere sorprese durante l’impegnativa stagione della raccolta: nelle condizioni di lavoro più gravose (in alcuni Paesi le mietitrebbie lavorano anche 24 ore al giorno) la qualità della filtrazione è la chiave per il successo del raccolto e la longevità dei circuiti. Dal di fuori i filtri sono tutti uguali. È l’interno che fa la differenza: i filtri utilizzati sugli impianti delle mietitrebbie Laverda e forniti dal suo servizio Ricambi sono stati testati e garantiti per tutte le condizioni di utilizzo nel mondo. Laverda propone dei kit di manutenzione per diversi tipi di motore (Sisu 7.4, Sisu 8.4, Iveco) che comprendono: filtro gasolio primario, filtro gasolio su serbatoio carburante, filtro idrostatico, filtro idraulico, filtro interno aria motore, filtro esterno aria motore, filtro disidratatore per impianto di climatizzazione, filtro esterno cabina.


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Assistenza in tempo reale nel web Nel portale laverdaworld.com concessionari e ricambisti trovano i bollettini tecnici aggiornati “in diretta” L’assistenza di Laverda ora sbarca anche nel web. Oltre al sistema di gestione delle garanzie tramite Warranty system, il servizio assistenza tecnica, con l’aiuto del reparto sistemi informativi, ha attivato all’interno del portale aziendale www.laverdaworld.com la possibilità di accedere ad alcuni nuovi servizi. Ogni concessionario infatti, attraverso l’area riservata, può consultare, salvare e stampare i Bollettini tecnici e ricambi, e compilare e inviare in tempo reale il modulo controllo pre-consegna. I Bollettini tecnici assistenza (Bat) riservati ai concessionari vendita macchine sono utilizzati per tenerli sempre informati sulle migliorie del prodotto e sulle nuove applicazioni. I Bollettini ricambi (Br) sono realizzati specificamente per i concessionari della ricambistica e sono gli strumenti informativi per conoscere la disponibilità di nuovi codici, sostituzioni e kit. Nel portale web un efficiente motore di ricerca permette inoltre di evidenziare solo i bollettini riguardanti l’argomento, il particolare o il modello di macchina che interessa, nell’archivio di tutti i documenti emessi da Laverda. Anche il modulo di controllo pre-consegna (Pdi), relativo ai controlli da eseguire prima della consegna della macchina al cliente finale, è disponibile sul portale Laverda. Tutte le informazioni inserite vengono comunicate automaticamente ai servizi assistenza tecnica e qualità Laverda, attraverso messaggi di posta elettronica.

Il nuovo portale internet permette al concessionario di avere sempre a disposizione, in tempo reale, un archivio con i bollettini aggiornati, perché vengono pubblicati on line immediatamente, appena realizzati. Ovviamente la comodità del web permette agli operatori interessati di poter accedere a queste informazioni da qualsiasi postazione, anche quando si trovano fuori sede: basterà avere un pc con la connessione internet. Flaviano Novello

Laverda sposa i vini di Breganze

Due nuovi Dvd nella videoteca Laverda

Due vini per rinsaldare ancor di più il legame tra Laverda ed il territorio che la ospita. Un’idea lanciata da Simonetta Lambrocco e raccolta dal Presidente della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze Piergiorgio Laverda. Da questa storica realtà vinicola, che raccoglie oltre l’80% della produzione di vini DOC Breganze, sono così uscite due bottiglie vestite con il marchio Laverda. La scelta è caduta su due vini di classe con un carattere internazionale, il Pinot Nero e lo Chardonnay, che hanno però trovato in questo territorio una loro originale espressione. Proprio come Laverda.

Si arricchisce la videoteca Laverda. A breve saranno disponibili per tutti gli interessati due nuovi dvd. Il primo è dedicato alle mietitrebbie autolivellanti, prodotto per il quale Laverda vanta un’esperienza e un know-how da primato. La Al Quattro e la Al Rev dominano gli splendidi paesaggi toscani, rendendo semplice e agevole anche il lavoro più difficile, su pendenze pari al 40% in senso trasversale e, in senso longitudinale, del 30% in salita e del 10% in discesa, in totale sicurezza. Il secondo ritrae invece la ML 800 ARS (Advanced Rotor System), la nuova macchina assiale Laverda, frutto della joint venture fra l’azienda breganzese e Agco, macchina dalle grandi prestazioni e dal grande comfort.


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L’ album

Le “rosse” regine del riso Dalla M 75R mezzo secolo di mietitrebbiatura nelle risaie del mondo Settembre 1961: tra i filari di salici e i fossati della campagna vercellese avanza lenta e rumorosa una macchina rosso fiamma. La scritta dice M 75R, e a fianco il marchio Laverda disegnato in giallo e verde. È una scena che si ripete, con altre protagoniste, dal 1956, da quando cioè sono arrivate in zona le prime mietitrebbie M 60 R, piccole e sgraziate con i loro cingoli da carrarmato e una guida adatta solo a muscoli forti; le seguono subito dopo le grandi M 90R, potenti e produttive, dotate finalmente di un serbatoio al posto del vecchio insaccatore. La M 75, presentata nel 1960, sorella intermedia ma tecnicamente la più evoluta, è compatta ma potente, agile ma robustissima, forte ma delicata nel trattare i chicchi; prodotta in oltre 1300 esemplari, valicherà anche i confini nazionali per raggiungere addirittura il paese del riso per antonomasia: il Giappone, destinazione mitica in quegli anni così distanti dalla globalizzazione di oggi. Per Pietro Laverda jr, protagonista e ispiratore delle scelte tecniche aziendali, la raccolta del riso era evidentemente una sfida da vincere, in un rapporto stretto tra il progettista e l’agricoltore. Da subito, costruita la prima M 60, ne fu allestita una versione a riso, e, via via, tutti i modelli Laverda ebbero sempre la loro versione a riso, adattandosi di anno in anno all’evoluzione di questa coltura in cui l’Italia eccelle per quantità e qualità. Vercelli, Novara, Pavia, Ferrara, ma anche la bassa veronese, furono il teatro di una continua sfida tecnologica tra i vari produttori europei. Da Breganze ci si rivolse poi, con successo, ad altre nazioni risicole: Spagna, Cuba, Venezuela, Guinea, Iraq, Equador, Giappone. Fu la M 120, vera rivoluzione copernicana nel mondo delle mietitrebbie italiane, a recitare il ruolo di protagonista in questa espansione internazionale. Le centinaia di macchine messe in campo nelle risaie cubane furono un banco di prova durissimo ma estremamente utile per il miglioramento del prodotto e per la crescita tecnica dell’azienda. Perché il riso resta sempre una brutta bestia, consuma gli organi trebbianti come nessun altro prodotto e cresce in mezzo ad un fango spesso infido che sollecita motori e trasmissioni. È un prodotto che va trattato con forza, per separare dalla paglia anche le varietà più tenaci, ma anche con delicatezza per garantire l’integrità del chicco e con essa il valore commerciale, soprattutto per le varietà pregiate che caratterizzano la risicoltura italiana. La presenza Laverda nelle risaie del Nord Ita-

lia raggiunse negli anni ’70 cifre ragguardevoli, risultando leader assoluta del mercato e riferimento tecnico anche per l’agguerrita concorrenza estera. In provincia di Vercelli, dove si produce il 35% del riso italiano, nel 1970 lavoravano quasi 300 macchine Laverda, più del doppio della concorrenza italiana e straniera. Non a caso lo slogan aziendale in quegli anni era: “Vedendole in lavoro non si può che pensare: sono nate per il riso”. La trasformazione delle colture con il notevole ampliamento delle superfici consentì in seguito l’uso di macchine sempre più grandi e così nelle risaie entrarono le potenti M 150R e persino la gigante M 182R a sei scuotipaglia. E’ la storia di un rapporto sinergico tra l’agricoltura italiana ed il più importante costruttore di macchine da raccolto, una vicenda tecnica e commerciale che ha avuto inizio mezzo secolo fa, sollevando generazioni di agricoltori da fatiche improbe, e che continua oggi con successo. Piergiorgio Laverda


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CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA M 75R Barra di taglio da m. 2,25 o 2,45 Battitore a denti a 9 spranghe, 750 mm di larghezza 3 scuotipaglia da 2500 mm Motore Fiat Diesel da 47 Cv Cambio a due velocità con differenziale incorporato Velocità da 0,91 a 9,53 Km/h Trasmissione con variatore continuo a comando idraulico Cingolatura anteriore con pattini da 410 mm Freni a disco indipendenti Sollevamento barra e aspo a comando idraulico Selezionatore con vagli oscillanti e seconda ventilazione Versioni: con insaccatore a tre bocche, combinata con serbatoio e insaccatore, solo serbatoio da 1225 litri con coclea di scarico A richiesta pressapaglia posteriore portato Prezzo (listini 1961) Lire 4.200.000 Prodotta dal 1960 al 1965 in 1376 esemplari

Nella pagina precedente: una M 75 al lavoro nelle risaie vercellesi. È un modello combinato con serbatoio e piattaforma di insaccaggio. In alto: la M 182R e un potente terzetto di M 150R in campo. A fianco: la M 75R nella versione con solo insaccatore. Sotto: un gruppo di M 120R nelle campagne cubane alla fine degli anni ‘60.


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La storia, le storie

Benvenuti nel regno dei risotti Nella Bassa Veronese, con “capitale” Isola della Scala, la più grande festa italiana destinata al riso presenta oltre ottanta ricette diverse Lo scoop risiero più atteso l’ha fatto Paolo Brazzarola, sindaco di Erbè, vincendo la prima edizione del concorso “Il risotto del sindaco”. Il suo risotto “all’anara” è stato preferito ai pur gustosi risotti preparati dagli altri cinque sindaci in gara: all’isolana cucinato da Giovanni Miozzi di Isola della Scala, alle delizie del Tione con kiwi e gamberi di fiume preparato da Mario Faccioli di Villafranca, “alle nose” firmato da Oliviero Olivieri di Nogara, con cappuccio e verza di Luca Sordo di Castagnaro, e “del marangon” con chiodini, tartufo e maiale, messo in pentola da Paolo Marconcini di Cerea. La giuria, valutando bontà, cottura, rispetto della ricetta e originalità, propendeva, per una manciata di punti, per Giovanni Miozzi, con aiuto cuoco l’assessore Luca Brutti, ma il primo cittadino di Isola della Scala, che giocava in casa, ha deciso di farsi da parte lasciando la vittoria al collega di Erbè, aiutato da Federica Leardini, cuoca già vincitrice del premio popolare del Risotto d’oro dell’Igp. La kermesse dei sindaci (nel parterre a osservare divertito anche il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi) è stata solo una delle performance, a fini benefici visto che il ricavato delle vendite dei risotti è andato alla Croce Verde, che l’ente fieristico di Isola della Scala ha approntato nell’ambito della Fiera del Riso, tra settembre e ottobre, evento che fa di Isola e della Bassa Veronese la vera capitale della fantasia del riso italiano. La Fiera del Riso, con 345.000 risotti cucinati e oltre 500 mila visitatori, 130 cuochi all’opera e mille cittadini di Isola coinvolti, è stata un successo. La 42. Fiera, visitata anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dai sottosegretari Giorgetti e Brancher, si è confermata un evento gastronomico di prima grandezza, legato in particolare al riso Nano Vialone Veronese Igp. Ma il Risitaly, alla seconda edizione nell’ambito della Fiera, ha anche aperto il confronto ad altre regioni produttrici di riso e con diverse culture della tavola. I visitatori hanno potuto infatti togliersi ogni voglia di risotto, sbizzar-

rendosi tra un’ottantina di ricette proposte. Ma la kermesse della Fiera, durata tre settimane, ha registrato uno scoppiettante programma fatto di numerosi momenti d’interesse. Dalla presentazione del “progetto Chicco Verde”, per la realizzazione di opere strutturali funzionali al sistema produttivo, al XXI Palio del Risotto di Isola, che ha visto trionfare al Palarisitaly la contrada Doltra Vo’ sulle rivali Tarmassia, Isola Centro, Caselle e Pellegrina, alle iniziative per i bambini (mercatino di scambio, baby area, lezioni dello chef ai “Piccoli risottari”, laboratorio artistico col riso); per finire col confronto tra i protagonisti dell’agroalimentare italiano, condotto da Bruno Vespa, un talk show che ha visto confrontarsi, sullo stuzzicante tema “Pasta vs riso”, Giovanni Rana, Mario Preve presidente di Riso Gallo e di Assorisieri, Riccardo Felicetti dell’omonimo pastificio, Roberto Magnaghi direttore generale dell’ Ente Nazionale Risi, Fabio Bortolazzi presidente della Camera di Commercio, Alberto Bauli presidente della Banca Popolare di Verona, Gabriele Ferron e Riccardo Roncaia produttori di riso, l’uno veronese, l’altro mantovano. Per la cronaca, l’altra sfida attesa, quella del “Risotto d’oro delle Pro loco veronesi”, è andata a Nogara grazie al cuoco non pro-

fessionista Ivano Baschirotto con un piatto al basilico e Monte Veronese, superando l’altro risotto al Monte Veronese, con porcini, preparato dal cuoco Alberto Busti della Pro Loco di S. Rocco di Piegara (Roverè), che si è rifatto col premio della giuria popolare, 200 gustatori tra cui l’assessore regionale Valdegamberi. Insomma un vero tripudio di idee ed eventi per promuovere il prodotto principe dell’agricoltura locale e la gastronomia del territorio. Ma alla Fiera di Isola non si fermano qui: a ruota ecco altre due grandi feste, una destinata al bollito, l’altra alla zucca. Da leccarsi i baffi.

La ricetta di Melotti Ecco il risotto all’isolana della Melotti, primaria azienda risiera e agrituristica di Isola della Scala, da anni affezionata cliente Laverda, dotata di fattoria didattica e che gestisce una tradizionale risotteria in piazza. Gli ingredienti per 4 persone: 400 gr.di riso Vialone Nano Veronese; 0,8 litri di ottimo brodo; 80 gr. di vitello magro; 80 gr. di lombata di maiale; 60 gr. di burro; 60 gr. di formaggio grana; pepe, sale, cannella e rosmarino quanto basta. La preparazione: tagliare la carne a dadini, condire con sale e pepe macinato fresco, lasciar riposare per un’ora; fondere il burro, mettere un rametto di rosmarino, rosolare bene la carne. Cuocere a fuoco lento fino a completa cottura della carne indi togliere il rosmarino. Far bollire il brodo, aggiungere il riso, cuocere per 17-18 minuti a fuoco lento: il riso dovrà assorbire tutto il brodo. Condire quindi il riso con il condimento fatto in precedenza. Completare il risotto all’isolana con il formaggio profumato alla cannella.

Laverda S.p.A. via F. Laverda, 15/17 - 36042 Breganze [VI] Italia t. +39.0445.385311 f. +39.0445.873355 info@laverdaworld.com www.laverdaworld.com

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