04M0628_Laverda LW ITA 03_04(2)

Page 1

n.

3

ANNO IV

DICEMBRE 2004

Il giornale dello specialista del raccolto

IL PRIMATO ITALIANO È REALTÀ

pag. 3

INGHILTERRA, IL RITORNO DI LAVERDA

pag. 4

IN FRANCIA PARTE IL TOUR DELLE “ROSSE”

pag. 7

RICAMBI, UN SERVIZIO SCATTANTE

pag. 11

CONVENTION “EUROPEA” IN VILLA

pagg. 12/13

Gruppo Industriale ARGO


2

Il punto

I nostri auguri guardando al 2005 Siamo già al quinto Natale del terzo millennio! È impressionante come il tempo corra inesorabilmente e non ci sia verso di fermarlo. È altrettanto impressionante constatare come nel pianificare progetti a medio lungo termine si pensi a 3 - 5 anni come un tempo lungo… e poi guardi indietro e ti sembra ieri. Come spiegare quanto ogni giorno sperimentiamo in merito alla… fuga del tempo? Sì perché il tempo ci sfugge, ci manca, non basta mai. Non pensiamo di farlo su queste pagine e neppure altrove, a noi della Laverda basta sapere che quanto abbiamo iniziato a fare esattamente all’inizio di questo secolo si traduce ogni anno in buoni successi per i nostri clienti, i nostri collaboratori e le loro famiglie. Da quando nel giugno del 2000 il Gruppo Industriale Argo, del quale faccio parte fin dagli inizi, mi ha affidato l’incarico di rilanciare Laverda, ho potuto apprezzare come la nozione del tempo sia tanto densa e carica di piacevole significato quanto ricca di attività ed impegno, proprio come avviene ogni

giorno a Breganze. I traguardi che al termine di questo 2004 sono orgoglioso di presentare sono il frutto di un impegno costante e generoso profuso da tutti i componenti della ormai grande squadra Laverda. Assieme a me ed ai miei stretti collaboratori ogni persona ha vissuto, con la singolarità dei propri impegni, una avventura che non stanca mai di sorprenderci. Le quasi 800 mietitrebbie costruite, l’aumento dell’occupazione che ne è derivato, il primato delle vendite in Italia con il 40% di quota di mercato, cosa che non avveniva da oltre 15 anni, l’ulteriore incremento di quote di mercato in Europa assieme al primato delle vendite in alcuni Paesi a forte competitività, l’accordo per la fornitura di mietitrebbie al gruppo Agco non sono che la conferma della bontà delle nostre macchine e dell’efficienza dei nostri servizi di assistenza e ricambi. Il costante rinnovamento dei nostri prodotti, l’impegno senza riserve della progettazione, la dinamicità del marketing nella comunicazione e in tutti gli

Aldo I. Dian direttore generale

eventi che hanno favorito la diffusione dell’immagine di Laverda e del proprio gruppo d’appartenenza Argo, sono elementi in cui crediamo per i successi futuri. Mi auguro quindi di poter anche per l’imminente nuovo anno rivivere con altrettanto entusiasmo e piacevole sorpresa la fuga in avanti del tempo perché ciò non avrà altro significato se non il bene della nostra azienda e di tutti coloro che con essa collaborano. Voglio unire a questi aspetti le considerazioni positive che, attraverso le diverse testimonianze dirette ed indirette, vengono espresse dai nostri clienti dopo lunghe campagne di raccolta. Espressioni sincere e gratificanti di soddisfazione per aver scelto Laverda. Per questo permettetemi di porgere, assieme ai ringraziamenti per la preferenza che ci avete accordato, i più cordiali auguri di buone festività natalizie ed ogni felicità per il nuovo anno 2005. Aldo I. Dian

Il giornale dello specialista del raccolto Anno IV, n. 3, dicembre 2004 Periodico trimestrale Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1017 del 5 marzo 2002

direzione editoriale Aldo I. Dian Angelo Benedetti coordinamento redazionale Simonetta Lambrocco consulenza tecnica Pietro Dal Santo progetto grafico Andrea Rosset Piergiorgio Laverda direttore responsabile Claudio Strati hanno collaborato: Federico Bassan ricambi Italia

Lucia Civarelli amministrazione vendite

Andrea Freddoni export area manager

Rémy Hugueny responsabile tecnico Laverda France

Piergiorgio Laverda Andres Moradas Lopez responsabile vendite Laverda Spagna

fotografie Archivio Laverda spa Archivio Storico “Pietro Laverda” © by Laverda spa 36042 Breganze (VI) Italy via F. Laverda, 15/17 tel. +39.0445.385311 fax +39.0445.873355 www.laverdaworld.com webmaster@laverdaworld.com Stampa Tipografia Campisi V.le dell’Industria 13 - 36057 Arcugnano (VI) Proprietà letteraria riservata. È permessa la riproduzione di articoli e immagini solo citando la fonte.

Ai destinatari della rivista INFORMATIVA A NORMA DELL’ART. 13 D. LGS. 30.6.2003, n° 196 I vostri dati identificativi sono stati acquisiti da Laverda S.p.A. presso i diretti interessati o comunque presso elenchi e registri pubblici quindi documenti conoscibili da chiunque per svolgere in futuro la nostra attività di marketing. Verranno trattati da Laverda S.p.A. in forma cartacea e/o informatica o telematica e verranno utilizzati esclusivamente presso la nostra società o soggetti nostri ausiliari che collaborano alla postalizzazione in relazione alle nostre esigenze, anche future, di acquisizione di nuovi clienti mediante invio di proposte commerciali. Laverda S.p.A. garantisce la massima riservatezza nel trattare i dati e la possibilità di richiedere gratuitamente la cancellazione (o la rettifica) dei vostri dati contenuti nel nostro archivio. È a voi pertanto garantita la facoltà di esercitare tutti i diritti dell'art. 7 del d.lgs.vo n. 196/2003 ed in particolare di opporvi in tutto o in parte al trattamento.


3

L’Italia

di Vincenzo Zaghi

Nello Stivale nessuno meglio di Laverda Conquistata la leadership nazionale: 40% di market share. Nessuno avrebbe scommesso sul ritorno di Laverda ai vertici del mercato italiano delle mietitrebbie. Il lungo oscuramento dello storico e famoso marchio aveva fatto intendere ai più che la chiusura dell’attività nella moderna fabbrica di Breganze era la soluzione migliore. In realtà, eccetto le maestranze impegnate quotidianamente a mantenere alto il prestigio di Laverda, nessuno conosceva a fondo la situazione: il risultato raggiunto quest’anno è perciò frutto dell’impegno, della dedizione e della perseveranza di uomini che hanno creduto e credono nel Gruppo Industriale Argo al quale Laverda dal giugno 2000 appartiene. A fine settembre 2004 la vendita di mietitrebbie Laverda è stata di ben 245 pezzi. Raffrontando il dato con un mercato Italia stimato in 620 pezzi, significa il 40% di market share. Bisogna tornare indietro di almeno 16 anni (1988) per trovare Laverda allo stesso livello di quota di mercato. Ben diverso allora era il volume del mercato: 1437 mietitrebbie venivano infatti vendute allora e, di queste, ben 572 erano Laverda. Ciò significa che dopo 16 anni di oscuramento del prestigioso marchio la clientela italiana apprezza e dà fiducia alle mietitrebbie di Breganze, riconoscendone le doti di affidabilità e performance oltre al comfort e all’esclusivo design. La nuova serie M, lanciata nella campagna 2003 con un solo modello, la M 306, aveva già fatto segnare nuovi traguardi a Laverda che completava successivamente la gamma con le M 305, 304 e 303 per poter affrontare la stagione di vendita 2004 proponendo la soluzione ideale per le diverse esigenze di contoterzisti ed agricoltori. Con due modelli a 6 scuotipaglia e due a 5 scuotipaglia, Laverda si colloca oggi al top dell’offerta europea di mietitrebbie e, nonostante la forte competitività nel segmento di mercato specifico delle macchine da piano, si trova a condividere le prime posizioni contro costruttori di peso e fama mondiale. Sempre per la campagna 2004, Laverda ha proposto anche due

modelli di autolivellanti completamente nuove, la 184 AL, una quattro scuotipaglia dalle prestazioni superiori ad ogni aspettativa, ed una cinque scuotipaglia, la 255 AL 4 WD, in grado di soddisfare le richieste dei contoterzisti che operano su pendenze che vanno, qualche volta, anche oltre i limiti del limite accettabile. Essendo Laverda l’unico costruttore che realizza in fabbrica le autolivellanti, non può esimersi dal produrre macchine che rispondano esattamente alle esigenze della clientela. Guardando ancora ai numeri, ecco la conferma. Nel segmento delle autolivellanti, che rappresenta in Italia da alcuni anni il 35-40 % del mercato totale delle mietitrebbie, il primato appartiene in modo indiscusso a Laverda. Arrotondando le cifre e fatto 250 il volume totale di autolivellanti vendute nel 2004, 150 sono Laverda e le restanti vanno divise tra altri tre concorrenti per cui il distacco tra la marca di Breganze e il secondo in graduatoria è di almeno 110 macchine. Lo scenario non cambia guardando al totale del mercato. Variano leggermente i numeri ma il distacco tra Laverda al primo posto ed il secondo in classifica vale più di 80 mietitrebbie. Chi è vicino agli uomini di Breganze sa che non è nello stile dei manager Laverda ed ancor meno di quelli del Gruppo Industriale Argo l’enfatizzare i successi, ma è opportuno evidenziare questi numeri per dare il giusto merito ad un prodotto “made in Italy” che non disdegna di confrontarsi e vincere contro competitor di fama mondiale. Inoltre vanno ringraziati e resi partecipi tutti coloro che, accordando fiducia a Laverda, hanno preferito un prodotto italiano. Senza dimenticare le scelte aziendali di Breganze che hanno messo al primo posto del proprio sistema qualità la soddisfazione delle esigenze del cliente utilizzatore. Angelo Benedetti

Angelo Benedetti a Maragnole, nel corso di una dimostrazione in campo.

40%

30%

Stagione 2003

Stagione 2004


4

I mercati a cura di Simonetta Lambrocco

Laverda, ritorno in Inghilterra Dall’estate scorsa il marchio italiano è riapparso sul mercato britannico. La scorsa estate Laverda, con il suo nome, i suoi prodotti e la sua fama è finalmente ritornata di nuovo protagonista nel mercato inglese, attraverso la rete distributiva McCormick UK. Infatti, da luglio a settembre, due nuovissime serie M Levelling System (una M306 ed una M304) hanno attraversato in lungo ed in largo la campagna inglese riscuotendo interesse e notevoli commenti positivi. Dopo l’ingresso nel gruppo Argo, i prodotti Laverda in Inghilterra sono sempre arrivati con il nome McCormick. Da quest’estate invece il cambio. Il ritorno di Laverda in Inghilterra. Le macchine scelte per le varie dimostrazioni sono state le due Levelling System, che per loro natura e caratteristiche tecniche ben si coniugano con le condizioni ambientali inglesi. In un paese dove è facile trovare zone collinose divise da foreste e boschi bellissimi, queste due Laverda rappresentano la scelta ideale e migliore per coloro che ricercano macchine uniche nel loro genere e dalle prestazioni e qualità superiori. Le due macchine hanno lavorato per tutta la campagna, nonostante il brutto tempo abbia spesso interrotto le dimostrazioni, su tutti i terreni possibili e con vari prodotti: grano, orzo, avena… riscuotendo sempre ottime impressioni e con risultati sul campo al di là delle aspettative. Personalmente, come nuovo area

manager per l’Inghilterra, reputo questa esperienza in campo molto utile e bellissima, grazie anche al contributo del nostro tecnico Mario Zolin. Con l’aiuto e l’assistenza del team inglese formato dai vari dealer, area manager e tecnici, il programma di dimostrazioni ha dappertutto raccolto molta curiosità e commenti positivi. Ad esempio la M 306 Levelling System su un campo d’avena, al massimo del suo livellamento, lavorava tranquillamente a circa 6-7km/h con il conducente entusiasta per la qualità del sistema Laverda di livellamento laterale che permette di superare pendenze oltre il 20%. In effetti, il GSA (ground self alignment) della barra, il PFR (prepare and feeding roller) insieme al nostro battitore e al sistema MCS (multi crop separator) hanno colpito tutti per le loro prestazioni. L’esperienza inglese mi rimarrà scolpita nella memoria anche per altri due momenti: ho guidato una mietitrebbia per la mia prima volta in un campo di grano immenso, in mezzo ad una natura incontaminata e bellissima, è stato un momento molto emozionate ed indimenticabile; e poi ho sperimentato come gli scuotipaglia Laverda non perdono nulla… neppure gli occhiali di Mario che davamo già per smarriti! Dopo i risultati positivi delle dimostrazioni, Laverda avrà certamente successo anche nelle vendite.

Andrea Freddoni è il nuovo area manager di Laverda per l’area britannica. Dopo un curriculum scolastico molto stimolante (due diplomi di scuola superiore negli Usa e in Italia, studi universitari in Italia e Australia, sei mesi in Spagna per approfondire la lingua), Freddoni ha operato nel settore bancario e, sempre come export manager, in una azienda produttrice di macchine per l’oreficeria. Gli è sempre piaciuto viaggiare, imparare le lingue e conoscere persone e culture diverse.

Andrea Freddoni

DUE DVD

SUL MONDO DELLE

“ROSSE”

La comunicazione diventa fattore sempre più strategico per veicolare le informazioni sulle linee di prodotto e far conoscere le prerogative aziendali. Laverda in questo campo è da sempre molto attiva, e ha sviluppato diverse iniziative per rafforzare la sua immagine e aumentare presso la clientela e gli operatori del settore il livello di qualità percepita nei confronti dei propri prodotti. “Siamo convinti che una buona comunicazione sia uno degli strumenti più efficaci per raggiungere questo importante obiettivo - spiega Simonetta Lambrocco, responsabile pubbliche relazione di Laverda - e ora per i concessionari e i distributori, oltre a molti altri strumenti a supporto del marchio e dei prodotti che Laverda mette a loro disposizione, abbiamo prodotto due Dvd destinati ad essere diffusi tra i clienti, realizzati con le tecniche più avanzate, provvisti di menu per la scelta della lingua. Gli interessati, possono rivolgersi alla Divisione Ricambi (tel. + 39 0445 385310, fax numero +39 0445 385303). I due Dvd sono: “Gli infiniti orizzonti di Laverda” e “La mietitrebbia Laverda Serie M”.


5

In campo l’aplomb e le tecnologie bavaresi A Feucht convention e dimostrazione impeccabile di Fella, nonostante la pioggia. Nei 600 km di strada che separano lo stabilimento Laverda di Breganze da Fella Werke a Feucht, il paesaggio cambia notevolmente. Dalle colline che circondano Breganze ci si addentra, percorrendo la Valsugana, negli splendidi territori trentini, in un paesaggio di montagne e ruscelli; attraversando poi l’Austria e parte della Baviera si arriva a Feucht, nei pressi di Norimberga, dove altissimi viali alberati avvolgono le strade, gli spazi sono più dilatati e la pianura ci accompagna per centinaia di chilometri. L’aria si fa più fresca, la temperatura scende, e numerosi generatori ad energia eolica con le loro enormi eliche ci fanno capire le potenzialità di un territorio diverso dal nostro, seppure così vicino. Fella è una fabbrica immersa nei campi e l’ampio parco macchine dell’azienda ci offre un collegamento mentale molto naturale, tra quelle distese sconfinate e quegli strumenti da fienagione sempre più tecnologici. La ricerca industriale al servizio della natura: l’agricoltore, protagonista di uno dei lavori più antichi del mondo, è diventato oggi protagonista di un settore sempre più esigente dal punto di vista tecnologico. Fella ha realizzato nei suoi quasi 100 anni di vita una gamma di prodotti per la fienagione assolutamente funzionali, resistenti e solidi tendendo sempre più verso uno strumento di lavoro specifico e specializzato, in grado così di soddisfare esigenze peculiari del territorio e dell’agricoltore. Dall’acquisizione di Fella da parte di Laverda le occasioni di confronto tra le

due realtà non sono mancate e a due settimane dall’apertura della nuova campagna Fella 2004/2005 è stata organizzata a Berg (un paesino ad una ventina di chilometri da Feucht) una convention di due giorni. Il primo giorno il direttore generale di Laverda e amministratore delegato di Fella, Aldo. I. Dian, ha presentato a tutto il team Fella l’organizzazione e la struttura del Gruppo Argo, sottolineando l’importanza per Fella di essere entrata a far parte del quarto gruppo mondiale di settore. Il secondo giorno è stato dedicato invece alla dimostrazione in campo. Faceva freddo, piovigginava, ma gli uomini Fella, abituati a lavorare in queste condizioni atmosferiche, si sono armati di giacche a vento e ombrelli e hanno diretto per ore una dimostrazione entusiasmante. All’opera c’erano davvero macchine di ogni sorta: falciatrici e falciacondizionatrici a 4, 5, 6, 8 dischi, a tamburi, con flagelli, con denti, con timone, senza timone, con attacco a tre punti fisso, oscillante, anteriore, posteriore, con ribaltamento verso l’alto in posizione di trasporto; falciatrici posteriori con attacco laterale, singole o in doppia combinazione con Turbolift, ovvero un dispositivo idraulico di alleggerimento che permette l’ammortizzamento del peso della macchina sul terreno controllandone lo scarico al suolo. Con questi preziosi strumenti di lavoro agganciati a trattori di diverse misure e capacità, il foraggio è stato completamente falciato in pochi minuti. Poi l’entrata in scena dei voltafieno.

Lucia Civarelli, una laurea in sociologia e una lunga permanenza di studio in Germania, ha l’incarico di seguire e facilitare i rapporti tra Laverda e la controllata Fella.

Anch’essi di diverse dimensioni e larghezze, con attacco a tre punti posteriore o con movimento laterale. Leggeri ma solidi e precisi, sembravano galleggiare sul terreno e muovere il fieno, rivoltarlo e riadagiarlo come una coperta omogenea. L’ultima operazione, prima dell’arrivo delle imballatrici, ha portato in campo gli andanatori, con 12 braccia portadenti l’uno, disponibili sempre in una vasta scelta. Dopo il passaggio degli andanatori il campo era ormai ordinato e tracciato quasi geometricamente da lunghe andane di erba. Le rotopresse e big baler Laverda, distribuite ora anche con il marchio Fella, hanno quindi completato il lavoro. Da neofita, alla mia prima esperienza del genere, ho osservato con curiosità l’ambiente e le persone. Gli uomini Fella mi sono sembrate persone semplici e pratiche, assolutamente disponibili a spiegare ad un’italiana che era scesa in campo con i tacchi i loro prodotti e il loro utilizzo. Alla fine anch’io, sotto la pioggia, con una giacca a vento donatami da Fella insieme ad un paio di stivali di gomma, confesso che mi stavo divertendo a spostarmi in mezzo al campo, controllare il taglio dell’erba, la precisione delle andane, e a vedere i voltafieno piegarsi e spiegarsi come ruote di pavone. Lucia Civarelli


6

Oltre mille ore l’anno sulla mietitrebbia Il conterzista spagnolo Fierro spiega perchè ha scelto le macchine di Breganze. È al traguardo del 25° anno di attività, cioè nel pieno della maturità per l’esperienza maturata, l’azienda del contoterzista Gerardo Fierro di Leòn, Spagna. Ma lui ama considerarla sempre una giovane azienda, visti l’entusiasmo e l’energia che circolano. “Cereali, mais, girasole rappresentano le principali coltivazioni della nostra regione, certamente tra le più importanti della Spagna per produzione agricola - spiega Fierro -. Per forza di cose chi utilizza le proprie macchine per oltre mille ore l’anno finisce per essere un cliente esigente. Noi abbiamo scelto Laverda proprio per questo, non potendo accettare alcun compromesso. L’obiettivo del nostro lavoro è anzitutto la produttività, risultato esaltato dalla qualità Laverda. Ma tante ore sui mezzi impongono anche la scelta del massimo comfort, con cabine ben concepite in ogni dettaglio. A fine anno poi, quando si fa il bilancio della stagione, emerge il vantaggio di poter contare su macchine molto affidabili, che ci permettono di contenere i costi per la manutenzione e ridurre al minimo indispensabile le ore di stop macchina. Sommando tutto questo si capisce perché resteremo a lungo clienti Laverda”. Sono 4.000 gli ettari lavorati da Fierro: per estensione e per caratteristiche del terreno spesso si trova a lavorare su superfici sconnesse: il sistema GSA di Laverda però ha conquistato il terzista spagnolo, risolvendo la questione in maniera intelligente e garantendo quella uniformità di taglio che è uno dei grandi

pregi della M306: “La facilità del raccolto, anche in condizioni particolari, rientra in una generale semplificazione del lavoro, grazie anche alla semplicità di trasformazione della macchina”. “Quanto all’alimentazione – continua Fierro - non dico certo niente di nuovo se esalto il valore del rendimento e la regolarità di trebbiatura assicurati dal PFR. Aggiungo, come ulteriore vantaggio, il riscontro di un buon risparmio nei consumi e di un prolungamento della durata delle trasmissioni, con conseguente riduzione dei costi di manutenzione. In questo modo la salute del prodotto trebbiato, la redditività del lavoro, il controllo dei costi di gestione sono tutti orientati nella stessa direzione, in poche parole ad averne vantaggio è prima di tutto il profitto dell’azienda”. Insomma, soddisfatto a 360 gradi. “E poi non dimenticate che noi spagnoli siamo noti come le “furie rosse”, una definizione che si sposa perfettamente con il colore e il carattere delle Laverda”.

ARRIVANO

I CALENDARI

Gerardo Fierro con la sua M 306.

2005

Arriva il calendario Laverda 2005, come da tradizione ormai consolidata. Laverda ha realizzato un calendario da muro, identificato con il suo marchio, uno strumento particolarmente utile per diffondere e rafforzare l'immagine dell'azienda presso la clientela e gli operatori del settore. Per l’edizione 2005 è stata utilizzata una grafica accattivante, con un forte richiamo alla “corporate” aziendale e allo stile che caratterizza la campagna pubblicitaria di Laverda, dedicando una pagina ad ogni mese. Il prezzo netto speciale al quale il calendario è proposto al pubblico, alle concessionarie e alla rete distributiva è di 6 euro + Iva per ciascun pezzo. Gli interessati possono rivolgersi alla Divisione Ricambi (tel. + 39 0445 385310, fax numero +39 0445 385303).


7

Champagne e Loira incontrano la M 305 e le Rev E durante l’inverno Laverda France vara il “Tour delle Grandi Rosse” in 17 tappe. La novità di questo inverno è il Tour de France delle Grandi Rosse, il “Tour de France des Grandes Rouges”. Si tratta di una vera e propria tournée, suddivisa in 17 tappe, che permetterà agli agricoltori e agli imprenditori francesi di ogni zona di scoprire presso le concessionarie locali esclusive le novità Laverda 2005, ma anche di incontrare il personale commerciale e tecnico di Laverda France e conoscere da vicino come opera. Laverda France giunge a questa nuova iniziativa dopo aver partecipato, nella seconda metà dell’anno, a due importanti eventi fieristici, la fiera di Châlons nella Champagne e la fiera Innov-Agri a Outarville nella Loira. Quello di Châlons è il salone della grande agricoltura francese. Tenutosi quest’anno dal 28 agosto al 7 settembre, riunisce tradizionalmente gli agricoltori e gli imprenditori di tutto il nord-est della Francia e degli stati limitrofi (Germania e Belgio). Per l’occasione Laverda ha presentato una M 305 dotata di una piattaforma di taglio larga 6m. Questo modello a 6 scuotipaglia e da 275cv soddisfa perfettamente i bisogni delle grandi distese cerealicole della Francia dell’est. La presenza del marchio Laverda in fiera ha permesso di rassicurare i clienti, possessori di macchine “rosse” di precedente produzione, sulla disponibilità di Laverda in termini di assistenza tecnica e di fornitura di pezzi di ricambio e ha motivato i concessionari locali a candidarsi per ottenere la distribuzione dei prodotti Laverda nell’area della Marna. Laverda France infatti sta rivoluzionando e migliorando la propria rete di distribuzione, trasmettendo la sua filosofia a concessionari e rivenditori: servizio e massima disponibilità per la soddisfazione del cliente finale. A Outarville, nella regione della Loira, Laverda France ha invece partecipato, l’8 e il 9 settembre, alla fiera InnovAgri. Questo evento riunisce più di 90 mila visitatori in soli due giorni. InnovAgri deve il suo successo al fatto che gli

utenti possono venire a conoscenza delle nuove attrezzature, vederle in opera grazie alle prove in campo e studiarle attraverso presentazioni tecnicostatistiche molto approfondite. A Innov-Agri Laverda ha presentato per la prima volta in Francia le nuove mietitrebbie serie REV. Nello stand di 250 metri quadri erano a disposizione dei visitatori due mietitrebbie della gamma 2005: la M 304 LS 4WD, modello a 5 scuotipaglia, dotato di un dispositivo di livellamento trasversale del 20% e longitudinale dell’8% ed equipaggiato con una piattaforma di taglio larga 6 metri, che caratterizza il segmento alto di gamma; e la nuova 255 REV, attrezzata di una barra di taglio di 5,4 metri, che si posiziona nel segmento intermedio essendo destinata a una clientela molto attenta all’aspetto economico dei suoi investimenti, che sceglie di acquistare un prodotto affidabile, efficace, competitivo e polivalente. Il lancio di una nuova gamma in occasione di un grande evento come InnovAgri è l’occasione migliore perchè i visitatori scoprano in modo efficace il prodotto. Hanno potuto osservare e analizzare la macchina nei minimi dettagli, porre domande allo staff Laverda presente nello stand, apprezzare l’innova-

zione e la semplicità di concezione del prodotto. E dopo aver conosciuto da vicino la nuova serie REV, molti di questi operatori del settore parteciperanno anche al “Tour de France des Grandes Rouges”. Remi Hugueny


8

I prodotti

a cura di Angelo Benedetti

Argo protagonista sulla scena dell’Eima Lo stand del gruppo industriale, di circa 2300 metri quadri, era il più grande al salone bolognese. Per la prima volta tutti insieme i sette prestigiosi marchi. L’Eima 2004 sarà ricordata come l’edizione del cambiamento. Come era noto a tutti la rassegna bolognese si distingueva per l’organizzazione per settori merceologici, rigorosa e drasticamente applicata con le conseguenze, più volte segnalate dai costruttori full e long -liner, di un dislocamento dei propri prodotti da un padiglione all’altro e di un dispendio di risorse e denaro, con il rischio di non poter disporre del tempo necessario per incontrare in modo adeguato i visitatori. Uscire da questa consuetudine poteva rappresentare un azzardo per il buono svolgimento dell’Eima. Come sempre la resistenza al cambiamento è difficile da superare ma non così è stato per Unacoma che, fatte le debite considerazioni, ha scelto la via del dialogo con i propri associati e rispondendo alle richieste della maggior parte dei costruttori ha deciso per la nuova formula: rispetto della suddivisione delle tipologie merceologiche con possibilità di raggruppamento per marchi. Quale migliore opportunità per il

Gruppo industriale Argo per ripetere quanto già avveniva in Francia e Germania per le fiere internazionali di Parigi e Hannover? Ecco quindi anche all’Eima tutti i marchi appartenenti al grande gruppo italiano raccolti sotto l’unico tetto di Argo. Con una superficie di circa 2300 metri quadrati, la più grande della rassegna bolognese, in uno stupendo scenario di luci e colori ecco gli storici marchi Laverda con le potenti mietitrebbie, Landini con l’ampia gamma di trattori, McCormick con i potenti trattori di alta tecnologia, Fella lo specialista tedesco della fienagione e poi ancora trattori specialisti Valpadana e trattorini Sep per concludere con le attrezzature per la lavorazione del terreno Pegoraro. Per dirla in breve una scelta completa di macchine ed attrezzature per l’agricoltura in grado di soddisfare l’esigenza della moderna distribuzione e del cliente utilizzatore. Facendo un consuntivo di Eima 2004, si può proprio dire: ben vengano le innovazioni quando

portano tanta presenza di pubblico e di operatori interessati alle fiere; ma soprattutto ben venga ogni decisione presa con buon senso e razionalità che porti ad un risparmio di tempo a favore di una maggiore e più completa informazione sulle opportunità che può offrire un gruppo industriale italiano attivo e dinamico come Argo.

Due immagini del grande stand del Gruppo Argo all’Eima, pronto ad accogliere la folla dei visitatori.


9

Laverda, una raffica di novità su mietitrebbie, presse e rotopresse Anche quest’anno i numerosi visitatori di Eima hanno potuto trovare molte sorprese nello spazio espositivo di Laverda. D’altra parte il dinamismo progettuale dell’azienda di Breganze ha abituato la clientela alla costante presenza di novità nei padiglioni dell’importante rassegna bolognese. Abito rinnovato per le autolivellanti 184 AL e 255 AL 4WD Le nuove mietitrebbie della serie REV La novità principale è stata la nuova gamma di mietitrebbie REV, la serie di macchine a 5 e 6 scuotipaglia pensate per soddisfare le esigenze di alta redditività, efficienza ed affidabilità. In aggiunta alle prestazioni degli affermati organi trebbianti classici, Laverda ha presentato, su questi modelli, i vantaggi di un sistema di nuova concezione: il modulo REV, costituito da un postbattitore, definito tamburo REV, e da un segmento aggiuntivo al controbattitore, il segmento REV, registrabile in 3 differenti posizioni. L’incremento della superficie di separazione del 20% e l’aumento dell’angolo di avvolgimento a 120°, insieme al delicato convogliamento della paglia ai lunghi scuotipaglia, sono fattori determinanti per la versatilità, la polivalenza e la conseguente redditività delle nuove mietitrebbie serie REV, la 225, la 255 e la 256. Oltre all’innovativo modulo REV le macchine godono di tutti i vantaggi derivanti dall’adozione di componenti ampiamente collaudati: le piattaforme di taglio con sistema Terra Control, il cassone crivellante con gli esclusivi crivelli ad alte prestazioni e i lunghi scuotipaglia con alti gradini a superficie attiva, oltre all’insuperabile trinciapaglia. Molto interessanti i vantaggi sotto il profilo della polivalenza, visto che il modulo REV ed il trinciapaglia lavorano senza trasformazioni sia a grano che a mais. I potenti motori Iveco serie Nef common rail, parchi nei consumi ma generosi nelle prestazioni, la cabina Elegance ricca di comfort e completa nella strumentazione (dotata anche di specchi retrovisori a comando elettrico e riscaldati), l’accessibilità massima per manutenzione ridotta al minimo, sono elementi che contribuiranno a fare apprezzare dal mercato questa nuova gamma di mietitrebbie Laverda. Innovazioni sulle mietitrebbie della serie M Anche le mietitrebbie della serie M hanno presentato alcune novità evolutive che contribuiranno ad incrementare il successo nelle vendite già ottenuto nel loro primo anno di commercializzazione. I due modelli di punta, a 6 e 5 scuotipaglia, rispettivamente la M 306 e la M 304, sono stati dotati, per la campagna 2005, di un nuovo serbatoio granella, con sistema elettromeccanico di apertura del coperchio. Il tutto con comando diretto dal posto di guida. Per tutta la serie M, inoltre, è stato rinnovato il comfort della cabina Commodore che offre, di serie, un sistema totalmente automatico di climatizzazione. L’affermato sistema di regolazione automatica della piattaforma di taglio, GSA (Ground Self Alignment), il dispositivo di alimentazione PFR (Prepare and Feeding Roller), oltre all’esclusivo apparato trebbiante MCS (Multi Crop Separator) formano, assieme alle novità sopra descritte, gli elementi innovativi delle macchine serie M.

La serie produttiva per la campagna 2005 presenta un nuovo “vestito”. Ampi carter laterali apribili permettono la massima accessibilità a tutti i componenti per una facile e rapida manutenzione ordinaria, oltre che per i controlli quotidiani. Un ulteriore comfort per l’operatore, ma anche un bel risparmio di tempo nelle frenetiche giornate della campagna di raccolta. Il tutto si traduce sempre in ulteriori vantaggi economici. Presse per balle giganti e rotopresse Non solo mietitrebbie ma anche presse per balle giganti e rotopresse sono state presentate all’Eima, in vista della campagna 2004/2005. Il successo ottenuto dalle rotopresse a camera fissa della serie FB nella passata stagione fa ben sperare anche per la campagna 2005. I modelli prodotti negli stabilimenti di Breganze sono FB 215 L con camera di pressatura da 1,50 m. di diametro e 1,20 m di larghezza, FB 212 e FB 212 L con camera di pressatura da 1,20 m di diametro e 1,20 m di larghezza. Le rotopresse Laverda serie FB sono equipaggiate di legatura a spago di serie e, a richiesta, a rete: il tutto comodamente gestito da un computer di bordo che contribuisce anche al controllo delle principali funzioni operative. Destinate alle aziende zootecniche che vogliono eccellere nella pratica della fienagione, le FB Laverda, grazie alla loro robusta e semplice struttura, soddisfano anche le esigenze dei contoterzisti che operano per conto di allevatori o medie aziende agricole. Per esigenze diverse e per impieghi più gravosi la risposta ottimale viene invece dalle rotopresse variabili Laverda, serie VB 218 e 218 CS: un solo modello in due edizioni con o senza sistema trinciante (CS), capace di pressare balle con diametro da m 0,70 a m 1,80 e larghezza di m 1,20. Queste macchine, estremamente robuste, sono state concepite per la massima versatilità che le rende capaci di operare su tutti i prodotti pressabili compreso lo stocco di mais. Gestite da un computer di bordo per tutte le funzioni compresa la legatura, le VB 218 sono tutte equipaggiate con un sistema di controllo della densità di pressatura in 4 stadi diversi, che le rende capaci di produrre balle ideali soprattutto per gli impianti di essiccazione foraggi. Con le presse per balle giganti della serie LB Laverda propone tre modelli LB 170, LB 270 e LB 285 in grado di coprire tutte le esigenze dell’agricoltura moderna. Le LB 270 e 285 sono disponibili con il sistema trinciante CS (Cutter System) per ottimizzare la raccolta di insilato e per ottenere la massima densità nella pressatura della paglia. Affidabili, robuste nelle trasmissioni e semplici nell’uso le big baler Laverda LB 270 e 285 sono equipaggiate di serie di assali tandem autosterzanti, lubrificazione automatica e soffianti pulitrici per l’apparato legatori. Una scelta da specialisti per i professionisti del raccolto.


10

Fella, la specialista della fienagione Per la prima volta sotto l’egida di Argo, Fella si è presentata all’Eima quale specialista della fienagione e partner dei professionisti del raccolto. Fella è uno dei più noti costruttori mondiali nel settore della tecnica per la raccolta del foraggio. Da oltre 80 anni, le macchine Fella sono sviluppate tenendo conto dell’insostituibile contributo d’esperienza di agricoltori di tutto il mondo, offrendo loro sempre le proposte migliori. Fella ha proposto all’Eima alcuni esemplari della propria produzione. In particolare:

Turbo spandivoltafieno TH 800 D Hydro. Destinato ai professionisti della fienagione eccelle nelle prestazioni su qualsiasi terreno. Tra le sue caratteristiche salienti: 6 giranti ciascuna con 6 bracci portadenti, attacco oscillante a baricentro basso e dispositivo idraulico di sollevamento sincronizzato delle giranti esterne. Larghezza di lavoro di ben 7,70 metri; dimensioni per il trasporto molto contenute, di m 2,98 di larghezza, m 3,67 di altezza e m 2,25 in lunghezza. La potenza richiesta è di 60 kW/81 CV.

Turbo falciatrice a dischi SM 310 Trans RC. Equipaggiata con condizionatore a rulli in gomma è la macchina ideale per la polivalenza d’impiego.Tra i dati tecnici spiccano la grande larghezza di lavoro di circa 3 metri, la contenuta larghezza di trasporto di circa 2 metri e l’ideale potenza richiesta di ca. 66 kW/90 CV.

Ranghinatore doppio TS 880. Trainato con deposito centrale dell’andana, è dotato di ruote posteriori sterzanti per seguire al meglio la trattrice. Larghezza di lavoro da m 7,40 a 8,20, misure di trasporto m 2,98 di larghezza, m 5,20 in lunghezza ed in altezza (a bracci smontati) m 3,60. La potenza richiesta è di kW 35/48 CV.

Gli altri marchi della flotta del Gruppo Oltre a Laverda e Fella, nel maxi stand di Argo naturalmente erano presenti anche gli altri prestigiosi marchi del Gruppo, nel quale ogni azienda esprime una capacità industriale autonoma, con una propria forza produttiva e commerciale.

sore sincronizzato. La serie CX-L rappresenta per McCormick una gamma leggera, versatile e confortevole, con specifiche all’altezza del resto della gamma McCormick: la Serie CX-L è provvista di inversore idraulico, Hi-Lo e PTO idraulica.

I trattori Landini Presentate numerose novità. La gamma si è consolidata con l’adozione di inversore idraulico sulle versioni Powerfarm ed Alpine. La Serie Powerfarm offre anche Hi-Lo, il Declutch, la PTO idraulica e l'innesto delle 4RM spring-on; il tutto gestito da una centralina digitale "DSP" con capacità di elaborazione dati 10 volte superiore ai microprocessori impiegati in ambito trattoristico. La Serie Alpine adotta il sollevatore anteriore e PTO frontale di progettazione e produzione Landini. La Serie Rex adotta un circuito idraulico indipendente che alimenta distributori posti anteriormente alla piattaforma, comandati da un joy stick e pulsanti elettroidraulici. Sulle versioni cabinate è disponibile il sollevatore elettronico. La Serie Vision adotta un nuovo sollevatore idraulico denominato ELS Ergonomic Lift System - con comandi ottimizzati e funzioni simili ad un sollevatore elettronico. Inoltre un sistema di sospensioni anteriori attive sviluppato da Landini per la famiglia Legend, già introdotto nel 2004 sui modelli 125 e 135, ora è su tutta la gamma 145, 165 e 185.

Le macchine Valpadana/Sep Lo storico marchio sinonimo di isodiametrici ha presentato la Serie 6500 provvista di cabina removibile e ora completa e disponibile nelle versioni isodiametrica e variant, sterzante e articolata, monodirezionale e reversibile. A completare la gamma, la nuova famiglia di piccoli trattori da 11 a 16 HP, denominata Serie 1000 che sarà anche disponibile nei colori Sep e sarà denominata Junior.

I trattori McCormick In anteprima mondiale è stata presentata la Serie VTX, da 170 a 190 HP, provvista di trasmissione continua CVT, nata in collaborazione con ZF. Il nuovo cambio annovera McCormick tra i costruttori di trattori che adottano questa trasmissione, sinonimo di alta tecnologia. Oltre al CVT la gamma VTX beneficia di motori di tipo common-rail e un nuovo tipo di cabina a sospensione attiva. La versione MC 115 viene proposta con assale anteriore a sospensioni indipendenti, simile alle gamme McCormick di più alta potenza. Viene inoltre presentata la nuova famiglia C-Max, appartenente al segmento utility da 60 a 100 HP, provvisti di piattaforma ed inver-

Le macchine Pegoraro La gamma Pegoraro ha presentato le ulteriori ottimizzazioni dal punto di vista tecnico e idraulico, con importanti vantaggi in termini di versatilità, prestazioni e durata.


11

I servizi

Ognuno faccia (bene) la sua parte Il reparto Ricambi migliora i tempi di intervento e consegna. Utenti e concessionari chiamati a programmare manutenzione e assistenza. Laverda si sta preparando per affrontare la prossima campagna trebbiatura. Le caratteristiche di una campagna, per chi lavora con la mietitrebbia, sono note: il periodo di utilizzo della macchina è alquanto breve (solitamente 2/3 settimane), ma assolutamente intenso! In questo periodo la mietitrebbia è costantemente, giorno e notte, sottoposta ad un lavoro continuo, per riuscire a garantire la raccolta del grano nei tempi previsti. Bisogna impedire che ci siano intoppi che blocchino il funzionamento della macchina e quindi perdite di tempo fatali per la produttività del mezzo. Perchè tutto vada al meglio, i diretti protagonisti della campagna sono chiamati a fare la loro parte in modo attento. Innanzitutto il proprietario della mietitrebbia deve essere consapevole che il buon funzionamento della sua macchina in periodo di campagna è legato fondamentalmente alla cura che egli stesso ha del mezzo. Una manutenzione adeguata e soprattutto una revisione da programmare in tempi non sospetti (magari tra gennaio e marzo), permettono di affrontare i periodi “caldi” con relativa tranquillità. Il concessionario e il meccanico, inoltre, devono essere sempre pronti e disponibili durante il periodo della trebbiatura. Vuol dire che bisogna garantire un servizio di pronto intervento importante e costante, senza sottovalutare o trascurare anche le più piccole problematiche. Bisogna essere preparati a capire immediatamente quali possono essere le cause che hanno determinato certe rotture e, particolare non certo secondario, bisogna avere sempre il ricambio pronto e disponibile! Da parte sua, Laverda Ricambi si è organizzata anche quest’anno per sostenere e supportare il cliente finale nelle difficoltà che nascono da una eventuale rottura durante la campagna. Questi sono i capisaldi dell’organizza-

zione del reparto ricambi: • la rete di vendita è stata potenziata attraverso nuovi ricambisti specializzati nella fornitura dei ricambi; • presso lo stabilimento, i tempi di evasione degli ordini sono stati sensibilmente accorciati ottimizzando l’organizzazione logistica del magazzino, sviluppando nuovi metodi di prelievo materiale e di evasione degli ordini; • è stato confermato il periodo di reperibilità: durante tutti i week-end del periodo maggio/ottobre un numero di telefono sarà sempre attivo per ogni evenienza ed emergenza; • nuovi accordi con i nostri trasportatori permettono una fase di spedizione e di consegna del materiale celere e puntuale, che raggiunge in modo capillare tutto il territorio italiano, isole comprese. Se questo non bastasse sono disponibili, per i casi eccezionali, trasporti “dedicati”, indirizzati, cioè, ad una esclusiva consegna.

Una perfetta sinergia tra le componenti che entrano in gioco durante i periodi “caldi” di utilizzo della macchina è fondamentale. Laverda Ricambi si impegna in modo forte e importante per la sua parte. Ora tocca ai suoi interlocutori. Federico Bassan


12

Gli eventi

a cura di Simonetta Lambrocco

Ospiti del Palladio da tutta Europa Nella splendida cornice di villa Godi Malinverni la maxi convention con la stampa e i partner commerciali per il lancio dell’inedita serie REV. La preparazione ha richiesto un frenetico e intenso periodo di lavoro organizzativo, ma finalmente il fatidico 8 luglio arriva. Quella mattina, aprendo la finestra a casa, il pensiero corre immediatamente allo splendido parco di Villa Godi Malinverni, a quella enorme proprietà verde in cui, grazie all’impareggiabile intervento di Luciano Parise e Gianni Fontana, sono magistralmente esposte le nostre macchine (la mietitrebbia REV 256, l’autolivellante 255 AL 4WD, la big baler 270 TCS, la rotopressa a camera variabile VB 218 CS, la rotopressa a camera fissa FB 215 L, e alcune attrezzature Fella quali l’andanatore TS 800, il voltafieno TH 800 e la falciatrice a dischi SM 210) per essere viste, fotografate, toccate dai nostri ospiti, giornalisti e partner di lavoro. Però piove, il tempo è grigio e uggioso, il cielo quasi novembrino. Chiamo Marina in ufficio, che ha condiviso con me l’intenso lavoro dedicato all’evento: siamo a luglio, mi consola, smetterà di piovere! In effetti quando ci si dedica con impegno ed entusiasmo all'organizzazione di una due giorni che prevede una conferenza stampa internazionale, un incontro con la rete vendite nazionale ed estera, una cena di gala, una dimostrazione in campo delle macchine in lavoro, non si è disposti ad accettare che la buona riuscita dell'evento possa essere compromessa dal cattivo tempo… Pensieri mattutini, mi dico, uscirà il sole. Ed eccoci a Villa Godi Malinverni, la location che abbiamo scelto per l’evento, a verificare gli ultimi dettagli e la regia dei diversi appuntamenti della prima giornata, mentre Marina presta la sua preziosa collaborazione dall’ufficio. La villa di Lugo Vicentino è bella come solo le ville palladiane sanno essere, maestosa ma accogliente. Risale al 1542 ed è la prima progettata e realizzata da Andrea Palladio, architetto famoso in tutto il mondo per avere disseminato il Veneto, il Vicentino in

particolare, di preziosissime opere architettoniche che rimandano ai fasti della godereccia aristocrazia della Serenissima nel Cinquecento. Sull’apice della collina, immersa in un parco secolare, la villa si affaccia su un meraviglioso giardino all'italiana, che si prolunga in un giardino pensile antistante l'ala destra della villa e si collega al parco. Il dott. Malinverni e la gentile signora sono anfitrioni squisiti e mettono a nostra disposizione, per la conferenza stampa, addirittura un'ala della dimora normalmente preclusa al pubblico, la sala delle armi, magistralmente affrescata dal Veronese, e la sala da pranzo riservata. Finalmente il sole la fa da padrone e gli amici giornalisti, provenienti da Italia, Francia, Germania e Spagna, dopo avere visitato il museo delle macchine storiche Laverda in sede a Breganze, arrivano. La conferenza stampa ha inizio. A me il compito di dare il benvenuto e di introdurre i relatori: Aldo I. Dian, Angelo Benedetti, Vincenzo Zaghi. Tema principe della giornata è il lancio delle mietitrebbie serie REV, ma in agenda ci sono anche altri argomenti quali l’acquisizione della tedesca Fella da parte del Gruppo Industriale Argo attraverso Laverda (che diventa così, all'interno del gruppo, il polo delle macchine da raccolta), la strategia distributiva in Italia e all'estero e i risultati di Laverda nella prima parte della stagione. Conclusa la conferenza stampa, dopo la foto di rito sulla scalinata della loggia, non senza avere visitato con il dott. Malinverni i saloni della villa, già predisposti per la cena di gala che avrà luogo con la rete vendite, ci incamminiamo nel parco per vedere le macchine esposte. I giornalisti guardano attentamente, fotografano, chiedono dettagli tecnici. Soddisfatta la loro curiosità, facciamo ritorno alla villa per gustare un aperitivo nel giardino all'italiana e riunirci

poi nella sala delle antiche cucine per la colazione di lavoro. Il pranzo si svolge all'insegna della massima convivialità, anche grazie all'ambiente caldo e accogliente con le alte volte a botte e il grande camino, naturalmente spento visto che siamo a luglio, e all'impeccabile servizio offerto da Chalet Banqueting. Il primo appuntamento si conclude positivamente, gli amici giornalisti partono alla volta di Breganze, dove visiteranno lo stabilimento produttivo. A villa Godi Malinverni cominciano ad arrivare ora i nostri partner italiani ed esteri. Il convegno vero e proprio avrà luogo nel tardo pomeriggio, tutti hanno quindi tempo e modo di visionare con attenzione le macchine e di apprezzare lo splendido parco, lungo i cui viottoli non mancano i punti di ristoro. L’affluenza è notevole, siamo più di duecento. Nel corso della riunione di lavoro, il direttore generale Aldo I. Dian aggiorna i convenuti sugli sviluppi industriali di Laverda e sui risultati conseguiti. Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, presenta la nuova serie REV con i suoi plus e le sue peculiarità; a me compete invece un'analisi sulle

Simonetta Lambrocco responsabile pubbliche relazioni

In alto, il gruppo di giornalisti delle testate Materiel Agricole, La France Agricole, Reussir, Entraid, Terre Net, Le Bettravier, Allgäuer Bauernblatt, Profi, Eilbote, B & H, Il Contoterzista, Terra e Vita, Macchine e Motori Agricoli, Macchine Trattori, Trattori, Agricoltura, Mad, L’Informatore Agrario, Mondo Agricolo, Agricoltura Nuova, Il Gazzettino. A fianco alcuni momenti della convention e delle prove in campo.


13 attività svolte in fatto di comunicazione nell'ultimo periodo, evidenziando l'importanza del marchio e gli obiettivi dei diversi strumenti e delle differenti modalità di comunicazione. Vincenzo Zaghi, direttore commerciale Italia, sintetizza la situazione del mercato nazionale, nel quale Laverda si attesta in questa stagione quale leader assoluto, ed evidenzia l'importante valore del lavoro di squadra ringraziando tutti, area manager, collaboratori interni e concessionari per l'impegno profuso. In effetti, come l'armonia si raggiunge grazie alla perfetta esecuzione da parte di ogni singolo elemento dell'orchestra in sintonia con tutti gli altri, così i risultati si ottengono grazie all'impegno e al lavoro di ciascuno in sintonia e in collaborazione con tutti. Proprio come, in una sintesi perfetta di immagini e suoni, esprime il video che abbiamo realizzato per il lancio della serie REV e che sancisce la conclusione dei lavori: le mietitrebbie si muovono e lavorano al ritmo della Primavera di Stravinskij, per arrivare al crescendo conclusivo de Il Trovatore di Verdi.

È proprio vero, Laverda riesce a far musica con le mietitrebbie! Nel salone conferenze si leva un forte applauso, si percepisce la forza della coesione, del sentirsi partecipi di una sfida stimolante. La cena di gala conclude la serata con i brindisi di rito e gli ospiti possono ammirare ancora una volta il parco di villa Godi, illuminato da suggestive fiaccole romane. Con tutti, appuntamento all'indomani, meteo permettendo, per una festa in campagna, con le macchine in lavoro nei vasti campi di Maragnole, non lontano dallo stabilimento Laverda di Breganze. Le stelle fanno capolino da sotto le nuvole, domani sarà una splendida giornata di sole. Il 9 luglio, infatti, la due giorni si conclude nel miglior modo, complice un sole generoso ad accompagnare, insieme a musica agreste, il lavoro efficiente e veloce delle “rosse”. Simonetta Lambrocco


14 Agco presenta le nuove mietitrebbie made in Breganze Una settimana dedicata ai dealer europei per il lancio delle macchine. A conferma della validità della scelta strategica di Agco di fare produrre da Laverda le mietitrebbie Massey Ferguson, Challenger e Fendt per i mercati dell'Europa, dell'Africa e del Medio Oriente a partire dalla campagna 2005, il management Agco ha deciso di effettuare il lancio delle mietitrebbie Massey Ferguson nella cornice ideale, lo stabilimento di Breganze. Toccare con mano il prodotto, vedere come nasce e come progredisce sulle linee di montaggio verificando personalmente la cura nella scelta dei materiali e riscontrando la forte attenzione con cui viene effettuata ogni fase produttiva in base al severo controllo qualità che vige in Laverda e che regola il lavoro di tutti in ogni suo aspetto: tutto questo ha suscitato forte motivazione nei nostri ospiti e valide argomentazioni a conferma dei benefici offerti dalle mietitrebbie Laverda. Il tutto unito alla capacità di emozionare grazie alla fantasia italiana, alla buona musica e ai piaceri e all'eleganza della tavola. Nel piazzale antistante la palazzina degli uffici abbiamo allestito per l'occasione una tensostruttura di ben 600 metri quadrati con tanto di tribuna per il pubblico, abbellita con piante e decorata internamente con gonfaloni e stendardi Agco e Massey Ferguson. Per tutta la settimana dal 19 al 22 ottobre si sono avvicendati i dealer MF di tutta Europa per assistere al lancio delle nuove mietitrebbie Laverda nei colori e con il marchio MF. Il momento più entusiasmante di ogni giornata è stato senza dubbio quello dell'ingresso a sorpresa delle mietitrebbie al ritmo trionfale della Sagra della

Primavera di Stravinskij e de Il Trovatore di Verdi, dai due lati opposti della tensostruttura. Le due mietitrebbie apparivano materializzandosi quasi dal nulla e, magistralmente condotte da Gianni e Gieffri Fontana, si incontravano, l’una di fronte all'altra, proprio davanti ai dealer, fermandosi con la piattaforma di taglio a mezz'aria sull'ultima nota verdiana, con immancabile esplosione di applausi. L'effetto scenico, di sicuro impatto, ha contribuito a suscitare l'interesse dei presenti e a catalizzare l'attenzione per la successiva introduzione tecnica e per un'attenta ed interessata visione in diretta delle mietitrebbie. Il pranzo nel ristorante aziendale ha concluso ogni giornata nel migliore dei modi, come sempre grazie all'insuperabile Paolo e al suo staff. Simonetta Lambrocco

La tribuna dei dealer MF e, sotto, un momento del meeting.


15

L’ album

Gli ex tornano nel “loro” stabilimento Si son ritrovati in 250 a far festa a Breganze. E ora vogliono fondare un club. Ritrovarsi, rivedere volti, personaggi, espressioni legate ad anni di vita vissuta assieme nell’impegno quotidiano in fabbrica e poi scambiarsi notizie, sensazioni, ricordi. Un’occasione certamente da non perdere questo incontro tra gli ex dipendenti della ditta Laverda che, a distanza di cinque anni, si sono di nuovo dati appuntamento per passare insieme una giornata di festa. Allora, nel 1999, era presente il comm. G. Battista Laverda, “el paron Battista”, e si festeggiavano i suoi novant’anni trascorsi in buona parte al timone dell’azienda di famiglia. Ma era stata una giornata trascorsa lontano dai luoghi di lavoro e di vita comune, velata dalla consapevolezza di una situazione difficile che stava vivendo chi ancora era attivo in fabbrica. Questa volta invece, il 9 ottobre scorso, l’incontro è avvenuto all’interno della fabbrica, anche per festeggiare il ritorno prepotente del marchio Laverda nel mondo delle macchine agricole. Sono stati 250 gli ex che hanno risposto all’invito fatto dal gruppo organizzatore coordinato dall’ing. Antonio Guadagnin. Grazie alla disponibilità della direzione di Laverda è stato possibile organizzare la giornata in modo completo e interessante. Dapprima un benvenuto in azienda e la visita al museo delle macchine agricole recentemente allestito nella vecchia cascina adiacente allo stabilimento, e qui ricordi e commenti si sono sprecati alla vista delle macchine che furono i cavalli di battaglia in anni lontani. Poi la presentazione da parte del direttore marketing Angelo Benedetti, coadiuvato da Simonetta Lambrocco, della realtà Laverda e dei programmi futuri. È stato così opportunamente sottolineato il filo conduttore che lega l’esperienza passata degli anziani Laverda con l’attuale realtà produttiva e con le grandi capacità professionali presenti in azienda. Una rassegna di filmati promozionali ma ricchi di richiami al glorioso passato di Laverda ha introdotto gli ospiti al pranzo, ottimamente organizzato presso il ristorante aziendale. Infine, nel pomeriggio, la visita guidata agli impianti produttivi dove sono fioriti i confronti tra la realtà di oggi e i ricordi della vecchia fabbrica e dei differenti sistemi di lavoro in uso venti o magari cinquant’anni fa. Da parte di molti dei presenti è stato chiesto di rinnovare, se possibile con una frequenza maggiore, questi incontri e a tale scopo si sta pensando alla creazione di un club degli “anziani” Laverda che, come ha suggerito Benedetti, potrebbe essere coinvolto in altre iniziative come, ad esempio, la cura del museo delle macchine agricole. Piergiorgio Laverda


16

La storia, le storie

Dolci di Natale, panettone e non solo Ogni regione d’Italia conserva da secoli le sue ricette contadine In principio fu il panettone, grande padre oggi di tutti i dolci natalizi. In realtà, la tradizione di molte torte di casa realizzate a fine anno, è probabilmente anche anteriore al tradizionalissimo “pan di Toni” dal nome dell’intelligente panettiere che l'avrebbe confezionato per primo, a Milano, nel ‘400, facendo l'operazione di marketing di maggiore successo al mondo: truccò un normale grande pane da nobile dolce, aggiungendovi uvette e canditi. Il piacere dei dolci di fine anno scatta per la possibilità di fermarsi un attimo, dopo i ritmi frenetici di un anno di lavoro, a ritrovare un po di serenità e di equilibrio umano tra le pareti amiche di casa. Ecco che allora nei forni delle moderne cucine prendono forma creazioni che, per lo più, ripetono da qualche secolo ricette tipiche del mondo rurale di un tempo, quando con poco si faceva festa e per tutti si metteva in tavola qualcosa di diverso, di divertente, ma sempre estremamente genuino, fatto con i cereali e gli altri semplici prodotti della terra. Se il panettone è diventato, per antonomasia, il dolce di Natale in tutta l’Italia (ma anche all’estero, e da tempo: già nel ‘600 un pittore olandese lo immortalò in una sua natura morta), ogni regione della Penisola ha le sue antiche tradizioni. A Sorrento si cucinano le zeppole, ciambelle con anice, fritte e decorate con confettini. Nel Napoletano la grande tradizione pasticciera per le grandi feste ha creato gli struffoli, di origine greca, paste rotondeggianti e ricoperte di miele. Salendo al nord, a Ferrara assaggiamo il panpepato, mentre nella vicina Bologna in tavola arrivano il certosino o il panone: entrambi riccamen-

te decorati in superficie, il primo ricorda più il dolce ferrarese, il secondo invece è più soffice. Focacce calde con varianti nella farcitura sono invece i dolci natalizi in voga in Sicilia: quella catanese, ad esempio, la chiamano scacciata. Nel Veneto si fa la pinza, tipico dolce di campagna, fatto da secoli con un grande mix di quello che c'è a portata di mano: farina gialla, di solito, un goccio di grappa, uva passa, noci, mandorle, canditi ecc. ecc.; anche con la variante dell'utilizzo, come materia prima, del pane vecchio lasciato ad ammorbidire nel latte. Una sua storia sfociata nel successo industriale, ma radicata in un'antichissima tradizione, ce l'ha anche il toscano panforte di Siena, altra delizia ricca di mandorle, noci e gherigli. Per celebrare davvero le feste più importanti dell'anno, è giusto provare

Laverda S.p.A. via F. Laverda, 15/17 - 36042 Breganze [VI] Italia t. +39.0445.385311 f. +39.0445.873355 webmaster@laverdaworld.com www.laverdaworld.com

almeno una volta a cuocere un dolce natalizio di antica tradizione contadina. Noi ve ne proponiamo uno di facile, il panpepato. Basta procurarsi farina, miele, mandorle, cacao in polvere, un po’ di frutta candita fatta a pezzettini, un pizzico di polvere di chiodi di garofano e cannella. Si impasta il tutto con latte tiepido e si manipola a lungo con le mani. Alla fine si ottiene una pasta bella soda e compatta. A quel punto gli si dà la tradizionale forma, più o meno a semisfera, e lo si infila nel forno (attenzione, non deve bruciare). Cuoce tranquillo e a lungo, poi lo si lascia in un posto fresco per una settimana e più. Quando si decide di affettarlo, lo si ricopre prima di una colata di cioccolata fondente fusa. Ed è subito festa.

Nel massimo rispetto per l’ambiente, questo giornale è stampato su carta riciclata al 100%


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.